"Idee e prospettive per un nuovo sistema di protezione civile" dibattito organizzato nell'ambito della Festa dell'Unità presso La Sala Idee in Cammino, Gruppi Parlamentari dei Democratici di Sinistra, Parco Nord

Tutti io mi chiamo spiazza sono dalla Federazione
Il Bologna
Presiedo questa iniziativa di presento i nostri ospiti
Sono in premessa giustificò l'assenza dell'onorevole Fulvia Bandoli della direzione nazionale del nostro partito per un'indisposizione
Abbiamo la presenza del professor Franco Barberi sottosegretario di stato all'interno per la Protezione civile
L'onorevole Maria Rita Lorenzetti presidente dalla commissione Ambiente Territorio dalla Camera dei deputati
Il professor Carlo Guelfi consigliere del ministero dell'interno mass il dottor Filadelfio Manassero è assessore alla Protezione civile dalla regione Abruzzo il dottor Alfredo Sandro assessore alla Protezione civile della Regione migliora Romagna
Paolo Nerozzi segretario generale della Funzione pubblica CGIL Fabrizio colma coordinatore nazionale della funzione pubblica CGIL vigili del fuoco
Antonio dalla moda arma coordinamento nazionale dei vigili del fuoco che farà una breve introduzione io vi ringrazio
Della presenza della partecipazione a questa iniziativa un particolare ringraziamento
Lo facciamo al dottor Mosino progetto di Bologna a Gino Gronchi presidente dell'Associazione nazionale volontari dei vigili del fuoco ringrazio ancora per la presenza la partecipazione a questa iniziativa per accelerare lavori io darei subito la parola per una breve introduzione dall'uomo d'arme coordinamento nazionale dei vigili del fuoco
Sì ringrazio circo di essere brevissimo cerca di portar via poco tempo anche vista l'ora io
Faccio una premessa credo che il partito nel suo insieme democratici sinistra abbiano colto iper non è una cosa importante questa occasione di far discutere di un una riforma che verrà su cui si sta discutendo la diversi anni io direi da decenni che quella che riguarda la Protezione civile e nel suo insieme al corpo nazionale dei vigili del fuoco credo che oltre le tante discussioni le organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL nell'arco degli anni hanno lavorato in concomitanza prima con il Partito comunista poi con idee il PDS oggi con i democratici Lista si vede spuntare diciamo la luce di questa benedetta riforma credo che i passaggi sono stati abbastanza discussi io credo che gli eventi anche degli ultimi anni del governo dell'Ulivo di cui i democratici sinistra fanno parte attiva abbia determinato una svolta è una svolta la determinata anche il professor Franco Barberi quando nel momento in cui si è insediato il nuovo governo ha cominciato a lavorare
Sotto anche diciamo la pressione delle organizzazioni sindacali in modo particolare la CGIL che si è speso in questi due anni anche su iniziative per quanto riguarda questa riforma che riguarda i vigili del fuoco
Io credo che gli eventi come dicevo prima che si sono determinate anche in questi ultimi due anni non è eventi politici ma e venti diciamo di catastrofi che purtroppo ci sono hanno forse un po'accelerate fatto visionare Nommo dello di Protezione civile che a cominciare dalla dalla Versilia coi si è riversato nuovo modello di cui oggi si discute
Che è stato protagonista diciamo nell'evento
Del terremoto dell'Umbria e delle Marche credo che sia uno di quei momenti in cui si sono determinati gli intrecci positivi
Fa il corpo nazionale dei vigili del fuoco e il volontariato io credo ecco queste sono le cose che importano le cose che dovranno anche determinare questa svolta che ci dovrà essere nel quadro politico in questa riforma che noi andremo il governo andrà a presentare quanto prima invece auguriamo che questo avvenga nei tempi certi io ecco voglio dire alcune alcune cose non entro nel merito della riforma che come gli addetti ai lavori e qui ne vedo tanti sanno sarà una riforma che pareva di Agenzia per cui una Agenzia slegata diciamo un po'dalla potere politico naturalmente visionata dal Governo e poi con a scendere diverse cose rispetto a quello che oggi è il corpo nazionale dice Fo e quello che è nel complesso la Protezione civile
Non entrando nel merito perché poi l'interlocutore che qui ci sono daranno idolo contributo forse meglio di me penso che noi dovremmo dibattere ecco
Le questioni non solamente di questa riforma che dovrà essere una riforma che prende a trecentosessanta gradi quello che l'esistente all'interno del del mondo dei vigili del fuoco ed il volontariato lo ribadisco e lo sottolineo ancora una volta che è una cosa importantissima
Ma dovremmo stare molto attenti a far sì che questa riforma prenda corpo e sostanza all'interno dei territori all'interno del territorio di competenza degli enti locali delle regioni perché questo io credo che nel momento della chiamiamo la catarsi pure dell'emergenza il cittadino vede davanti a sé il primo interlocutore che l'ente locale vede davanti a sé nel momento del soccorso il vigile del fuoco il volontario
E credo che con questa riforma va gestita in maniera opportuna
Diceva quali qualcuno dice che bisogna sburocratizzare io credo che non ci siamo riusciti con la Bicamerale ma comunque un percorse stato determinato lo dovremo continuare con l'articolo centoventotto e all'interno di questo percorso c'era un discorso di riforma complessiva noi le riforme le abbiamo inquadrati in questo momento con i famosi decreti Bassanini
Credo che già cominciare a mettere insieme tutta l'esperienza che c'è stata in questi anni e tutte le questioni che sono venute evidenziandosi in questo periodo credo che sia cose che debbono far piacere non solamente all'operatore del vigile del fuoco e porta in soccorso immediata cittadino ma cittadino che poi bene o male ha dato un consenso a questo governo di cui noi siamo parte essenziale e l'ha dato su un programma ben definito se si vanno a rileggere anche le tesi
Dell'Ulivo all'interno di una tesi c'è appunto alla rivoluzione ambientale su cui si discute di un'agenzia io credo ecco su queste questioni mi fermo perché i miei cinque minuti Leo abbondantemente superati
Voglio ribadire un concetto che quell'appunto che questa riforma va messa insieme a una riforma complessiva anche della dirigenza e alla sburocratizzazione che deve avvenire
Non solamente nel pubblico impiego ma anche all'interno del ministero degli interni credo che ecco questi siano gli obiettivi che ne ci prefiggiamo e speriamo che dalla discussione di oggi emerga qualche cosa di più
Che gli addetti ai lavori che mi sembra oggi sono siano tanti
Aspettano con vive interesse io vi ringrazio per il momento ripasso la parola al moderatore
Crac
Credo a far crollare al professor Barberi sottosegretario di stato all'interno per la Protezione civile
Ma io sono molto contento di essere qui con voi stasera
E sono tanto più contento nel vedere che questo tema della protezione civile
è stato messo in prima evidenza alla festa nazionale dell'Unità
Peraltro devo dire che questo tema comincia a essere dibattuto
Nelle varie iniziative
A testimonianza che effettivamente c'è ormai la consapevolezza che i problemi sono delicati rilevanti importanti che l'assoluzione
Riorganizzativa deve essere provato
Con l'onorevole Lorenzetti pochi giorni fa ci siamo trovate in un'altra festa
Dell'unità lì non discutevamo della riforma della Protezione civile ma dei problemi connessi al terremoto dell'Umbria e delle Marche
Mentre eravamo a Foligno in pieno
Zona interessata dal terremoto vedo che infatti questo convegno si intitola questo dibattito
Dall'esperienza dell'Umbria e delle Marche alla nuovo sistema di Protezione civile possiamo dire dall'esperienza dell'Umbria e delle Marche della Versilia dell'Emilia Romagna della Sicilia della Calabria del Sarno e perché in questi anni credo che praticamente non c'è regione d'Italia
Mi sono dimenticato l'Abruzzo malori mi affretto a colmare la lacuna visto che abbiamo l'assessore monasteri qui accanto credo che
Non è che abbiamo avuto se guardiamo ai dati statistici
Più frequenza di accadimento di fenomeni calamitosi di quattro siano avvenuti nel passato però certamente insomma abbiamo avuto un bella tensionamento
In particolare nell'ultimo anno
Cominciando appunto col terremoto dell'Umbria e delle Marche a finire con me gli eventi terribili della zona di Sarno del mese di maggio scorso
Quindi la consapevolezza che il nostro è un Paese fragile è un Paese a rischio un Paese esposto a calamitati tutti i tipi
Credo che ormai sia
Chiara a tutti
Così come ovviamente rilevante il dibattito su come fronteggiare questi problemi per cercare di ridurne la portata
Sempre medici e allora è giusto partire dalle esperienze anche delle calamità recenti
Riflettere su che cosa funziona meglio su funziona meno bene su quali sono le principali lacune del nostro paese del nostro sistema per cercare di gettare le basi per concepire una protezione civile più moderna più efficiente più attrezzato
Dobbiamo dire che questo dibattito adesso durata due anni in maniera molto intensa
è cominciato con la conferenza nazionale tenuta a Castelnuovo di Porto nel giugno del in un anno poco più di un anno fa Maggia dapprima era cominciata
Io vado direttamente al sodo sarebbero tantissime le cose da dire peraltro sono molti
Le persone sedute a questo tavolo tutte
Diciamo con grande esperienza specifica e grande responsabilità
A me fa piacere ricordare che con l'assessore Sandri responsabile la Protezione civile dell'Emilia Romagna sono anni e con la protezione civile ed Emilia Romagna che dialoghiamo e anche qui realizzando qualche iniziativa concreta
Nella gestione dei problemi più o meno grandi che la regione ha avuto l'assessore ma la serie il capofila del del regioni in materia di protezione civile quindi è quello che certamente potrà qui rappresentare anche ufficialmente il punto di vista delle regioni
Quando le regole Lorenzetti ben prima
Che fosse anche direttamente toccata nella sua regione di appartenenza dall'ultimo terremoto abbiamo
In occasione proprio dei lavori parlamentari ripetutamente discusso esaminato i problemi
Poi abbiamo un autorevole
Consigliere del ministro Napolitano il professor guelfi e infine
I rappresentanti della CGIL
Sia della funzione pubblica che di vigili del fuoco con i quali devo dire in questi anni abbiamo avuto ripetute innumerevoli occasioni di confronto io ho dato a varie riprese atto e lo faccio volentieri anche in questa circostanza
Alla CGIL di essere
L'organizzazione sindacale che secondo me con maggior lungimiranza ha capito l'importanza in particolare dei rapporti fra l'organizzazione dei vigili del fuoco e problemi di protezione civile al quale adesso arriveremo e di aver anche superato alcune posizioni che nel passato secondo me negative su questo eppure tornano avevano caratterizzato alcune posizione delle organizzazioni sindacali
Allora il punto di partenza per analizzare di che cosa il nostro Paese ha bisogno la fotografia del livello di rischio
Siamo molto lontani dagli anni del passato
In cui quello che avveniva un terremoto o un'alluvione una frana veniva considerata un fatto accidentale terribile qualche volta nel passato più lontano addirittura si parlava di castigo di Dio
Oggi sappiamo che tutti questi sono fenomeni perfettamente CUP conosciuti
Governabili
Che devono essere governato
La difesa dai rischi
Comporta la conoscenza dei fenomeni una gestione del territorio e gli interventi sul territorio adeguata in maniera da ridurre le conseguenze degli affetti
E poi in un sistema ovviamente largamente sviluppato come il nostro un'organizzazione di soccorsi adeguata in caso di necessità
Allora
Un sistema di protezione civile
Non è come per molti anni nel passato è stato considerato la pura e semplice organizzazione dei soccorsi
Cioè quella macchina che interviene a dare assistenza alle popolazioni colpite sotto tutti gli aspetti a tirarle fuori dal fango fuori dalle macerie Attardi l'assistenza sanitaria
La macchina dei soccorsi è ovviamente una parte rilevante importante
Deve essere efficiente e funzionante al massimo livello di capacità di risposta ma è solo un tassello
Tutto il percorso dell'azione della protezione civile lo ripeto passa dall'analisi dei rischi
Analisi dei rischi vuol dire conoscenza di quello che può accadere in ogni singolo angolo del territorio nazionale
Ovviamente con grande attenzione ai rischi naturali terremoti possibilità di alluvioni possibilità di frane
Fenomeni di erosione violenta delle coste ma senza dimenticare i rischi connessi all'attività dell'uomo presenza di industrie pericolose situazioni ogni tipo di rischio e in materia di protezione civile
Allora da questo punto di vista nel nostro Paese ancora molto deve essere fatto
Ci sono dei rischi per i quali conosciamo abbastanza la situazione il livello
Con una precisione accettabile
Anche se differenziata nelle varie parti del territorio nazionale questo per esempio il rischio sismico che possiamo dire che tutto sommato lo conosciamo abbastanza bene
Altri tipi di rischi nel quale i invece l'analisi deve essere ancora approfondita in particolare l'analisi capillare dettagliata sulla singoli punti del territorio nazionale
E fra questi quello nel quale c'è maggior bisogno di analisi capillare puntuale certamente rischio idrogeologico dalla possibilità di alluvioni alla possibilità del frana
In ogni caso ogni rischio alla sua specificità e questo è il punto di partenza la conoscenza dei rischi
Dalla conoscenza del rischio nascano tutti i percorsi ognuno dei quali è rilevante importante ai fini di governare il processo il fenomeno
Quello tipico classico di Protezione Civile
Partendo dalla conoscenza dei rischi elaborare degli scenari particolareggiati di quello che può avvenire in ogni angolo del territorio nazionale sulla base di questi scenari elaborare dei piani di emergenza
Che debbano essere predisposti
Quindi studiati prima e che quando si verifichi il fenomeno quindi non consento a nessuno improvvisazione ma delle misure razionali anche se
Occorrerà sempre l'elasticità per governare il processo in funzione di quello che irreale accadimenti
E questo è un primo pacchetto di percorso
Nel quale apro ancora una finestrina che la capacità di previsione dell'evento quando questo è tecnicamente fattibile
Noi non siamo in grado di prevedere i terremoti nel momento dell'accadimento però siamo in grado di stabilire qual è il livello di pericolosità e poi di rischio
Di ogni zona dal punto di vista del terremoto cioè sappiamo qual è il terremoto Massimo che si può verificare una certa zona
Sappiamo qual è la frequenza di accadimento è in funzione delle caratteristiche degli edifici possiamo anche determinare qual è il livello di rischio e quindi fare un piano d'emergenza in caso di terremoto
Ma la cosa paradossale al limite della vergogna
E che quando invece i fenomeni sono prevedibili e molti di questi sono prevedibili purché si disponga di una rete adeguata di monitoraggio il nostro Paese spesso non è in grado di prevedere nemmeno questi perché non dispone di un sistema di monitoraggio di analisi adeguato e allora questo è un altro
Tassello che va riempito cioè darsi e dotarsi della capacità di previsione dell'evento oggi possiamo dire che
Abbiamo una buona capacità di previsione dei fenomeni vulcanici perché in tutti i vulcani attivi gestiamo delle reti permanenti di sorveglianza
In qualche regione abbiamo un sistema di monitoraggio idrogeologico accettabile ma in molte regioni d'Italia siamo a livelli veramente vergognoso cioè livello di monitoraggio e bassissimo la zona di Sarno era una di queste aree nelle quali non si sapeva nemmeno quanto stesse piovendo quanto e più muto nei giorni in cui si sono verificati quei disastri perché non c'era nessuna stazione che nemmeno registrasse una misura elementare come quello della quantità di pioggia cadute
Allora questo è un primo pacchetto di obiettivi
Poi ci sono ed è questo una parte di fondamentale importanza alle politiche di prevenzione
Queste devono avere assolutamente la priorità in tutti i piani di azione a tutti i livelli da quello nazionale a i livelli locale
è possibile
Salvo un'analisi costi-benefici ma è possibile tutti i casi realizzare degli interventi chiamiamoli genericamente di ingegneria per ridurre il rischio sul territorio e possibile intervenire sulle costruzioni esistenti
Per migliorarne la capacità di resistenza ai terremoti è possibile intervenire in un bacino idrografico
Per ridurre l'esposizione al pericolo di frane al pericolo di alluvioni per i la politica di prevenzione è un altro tassello fondamentale di tutto questo sistema
Ultima considerazione di carattere generale poi vi illustro quelle che sono le nostre proposte in materia di riforma di protezione civile
è che il problema è così complesso
Età aspetti così
Variati perché passata sistemi di monitoraggio comprensione dei rischi quindi con una componente tecnica scientifica molto alta a gestione
Pianificazione e gestione dell'emergenza quindi con una componente operativa rilevantissima fino a interventi sul territorio
Da richiedere molti soggetti
Che interagiscono fra loro
Non sono materia chiedere un
Coinvolgimento una responsabilità
Fondamentale è totale
Delle regioni alle quali tocca la pianificazione del territorio fino ai comuni
Che devono gestire il proprio territorio e quindi a un sistema nel quale l'integrazione di tutte le competenze assolutamente indispensabile necessaria
è quello che abbiamo cominciato a costruire in questi anni io credo che per la prima volta dal gestione dell'alluvione della Versilia e del Friuli-Venezia Giulia il giugno del novantasei fino ad oggi
Abbiamo via via sempre applicato un modello di intervento che è lo stesso qualcuno vogliamo al modello Versilia perché il primo nel quale questo è stato applicato
Che prevede a parte lo sforzo iniziale di tutti delle componenti operative prevalentemente dello stato e del volontariato nella fase dell'emergenza
Però prevede ha previsto fin da sempre la corresponsabilizzazione diretta delle regioni nella e a loro volta dalle regioni fino ai sindaci
Della interventi il superamento di un'emergenza di ricostruzione gli interventi infrastrutturali di abbattimento dei rischi
Questo ha dato dei risultati molto positivi e possiamo dire che
Di fatto queste già a realtà
Perché nella prima applicazione della legge Bassanini nel decreto legislativo che ha stabilito la ripartizione delle competenze tra lo Stato e le Regioni questo limite adesso questa scelta
Diventata una realtà nel senso che lì nero su bianco c'è scritto quali sono le competenze dello Stato e quali sono le competenze delle pregio
Io devo dire che anche avendo partecipato alle innumerevoli riunioni della Conferenza Stato-Regione
In preparazione di questa decreto legislativo Bassanini
Mi sembra di poter dire poi sentiremo Edwards e sorrise condividono meno questa opinione che mi pare che il tema della protezione civile
è stato quello nel quale l'accordo fra lo Stato e le Regioni e Stato raggiunto con la massima facilita per la quale diciamo c'è stato fin dal primo momento una grandissima intesa su questa linea e su queste proposte
Si è raggiunta un'intesa anche su alcuni punti delicati nei quali alcune regioni per esempio l'Emilia Romagna avevano inizialmente rivendicato soluzioni diverso e mi riferisco alla questione per esempio della regionalizzazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che era stata avanzata in particolare da alcune Regioni salvo poi arrivare mi sembra estremamente facilmente con grande spirito di collaborazione
A ritenere che proprio
Non non per questioni ideologiche o di principio ma per pure e semplici considerazioni di carattere organizzativo non era proprio il caso di portarla avanti e questo è stato anche un altro punto sul quale c'è stato un perfetto accordo
Con nelle
Regione va bene allora queste sono le premesse questi e questi di obiettivi
Quali problemi
Anche dal punto di vista delle responsabilità vi ripeto io non ho visto in questa
Tre anni ormai di responsabilità di
Politica di sottosegretario alla Protezione civile nessun problema di rapporti
Con le regioni e con gli enti locali anzi mi pare che abbiamo progressivamente promosso un rapporto di grande di grande collaborazione
Quali problemi
A livello nazionale
Il principale problema
Che ha via via creato anche momenti di polemica
è stato quello che da parte di alcuni rappresentanti di alcuni ministeri diciamo soprattutto i lavori pubblici e alcuni dirigenti generale dei lavori pubblici che hanno via via polemizzato
Su quello che era il limite della protezione civile ritenendo che l'azione della Protezione civile fosse intanto invadente
Che ci occupavamo di troppi problemi in particolare considerando che la politica di prevenzione e gli interventi di prevenzione fossero di totale loro esclusiva competenza
Diciamo che nel frattempo in mezzo a tutto questo
Ovviamente
Chi è seduto intorno a questo tavolo la vissuto direttamente in prima persona e quindi sa tutto un pubblico un po'più vasto l'avrà solo registrato a livello di titoli i giornali di qualche vivace polemica
In particolare nata all'indomani degli avvenimenti di Sarno
Seri sviluppata una vivace discussione sulla difesa del suolo
Su chi dovesse esercitare le competenze da difesa del sono ma più in generale per fortuna è prevalso soprattutto il Parlamento una riflessione sul dire non è tanto rilevante chi esercita le competenze quanto un'analisi rigorose critica sui quali sono stati i limiti difetti
Perché la legge sulla difesa del suolo non ha funzionato e che cosa s'ha da fare per renderla funzionante mi pare che questo apre la strada
Di saggezza che è stata imboccata che con l'ultimo provvedimento normativo
Allora questo è stato uno dei punti vivaci di polemica
Più a livello di rivendicazioni astratte di competenze che non di azione tanto che io ho sempre avuto
Grande facilità difendere l'azione della Protezione civile perché dicevo prima di tutto se abbiamo occupato degli spazi visto che non abbiamo rotto costole hanno su uno poteri che quegli spazi erano vuoti
Che nessuno li stava occupando e secondariamente che credo che quello che i conti non è rivendicare delle competenze ma esercitarle cioè promuovere effettivamente le azioni concrete nella prevenzione cosa alla quale abbiamo ispirato in questi anni la nostra azione
Credo che un elemento rilevante sia confrontando i provvedimenti di protezione civile e soprattutto quelli diretti al superamento dell'emergenza
E alla ricostruzione post calamità è facile rendersi conto che abbiamo spostato in misura rilevante l'asse della spesa
Cioè nei provvedimenti di vecchia data le risorse ingentissime che il nostro Paese ha speso troppo calamità vi ricordo che siamo sull'ordine dei sette mila miliardi l'anno negli ultimi trent'anni
Sono andate quasi tutti a risarcimento di danni
Lasciando spesso e volentieri la situazione nelle condizioni in cui era prima elemento cioè senza ridurre il rischio senza ridurre le cause di quello che era avvenuto abbiamo completamente modificato questo
L'asse della spesa oggi più del sessanta per cento delle risorse vanno invece a una politica di risanamento del territorio di riduzione dei rischi solo il quaranta per cento diciamo al risarcimento dei danni questo un altro obiettivo che fosse stato esercitato negli ultimi decenni avrebbe oggi consegnato agli italiani un Paese meno esposto ai rischi di quanto non lo sa
Va be'allora queste sono le condizioni generali
Come darci un'organizzazione più efficiente e più funzionante cosa deve essere la nuova Protezione civile
E questo è questa che destò presentando nella proposta che da due anni a questa parte abbiamo elaborato confrontato discusso in varie sedi e che diventerà la proposta che diciamo il governo presenterà nella fase successiva prossima della applicazione del ancora che la legge Bassanini quella parte
Nella quale vanno riordinate riorganizzate le strutture statali
Innanzitutto noi abbiamo l'assoluta esigenza
Di unificare le strutture statali che operano in materia di protezione civile che poi sono fondamentalmente due
Quella del ministero dell'Interno cioè la direzione che si chiama direzione generale per la protezione civile servizi antincendio del ministero dell'Interno
Dalla quale dipendono i dipende il Corpo nazionale dei vigili del fuoco
E il Dipartimento della Protezione civile che è una struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri
Per la prima volta in questo governo la responsabilità politica di queste due strutture è stata unificata
Fino in precedenza queste erano gestiti anche a livello di responsabilità politiche la figure diverso
Io leggo nella prima mia responsabilità ero sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Dini e c'era un sottosegretario all'Interno che aveva la delega per la Protezione civile del ministero dell'Interno voglio dire che ripercorrendo anche storicamente l'ultimi decennio mi sembra di aver visto che fra le due strutture tutto c'era a meno che una cordiale collaborazione anzi spesso e volentieri sarà possibile si facevano dei dispetti che collaborazione lo dico questo
Perché per esempio mi dispiace molto aver visto che le risorse anche ingenti utilizzate dal Dipartimento della Protezione civile che avrebbero potuto essere usate
Per potenziare le strutture operative dei vigili del fuoco invece avevano prese altre strade né inutili ai fini dell'azione della Protezione civile a livello nazionale
Allora questa unificazione
Che consiste in una delega che il Presidente del Consiglio ha dato al ministro Napolitano il quale può a sua volta la delegata a me quindi la creazione di un'unica figura del responsabile politico per la Protezione civile credo che abbia dato già come decisione dei frutti molto importanti
Perché è nata una ottima collaborazione fra le due strutture che hanno collaborato non solo nell'affrontare le innumerevoli emergenze che abbiamo dovuto gestire ma anche a livello di ottimizzazione delle risorse
Infatti per la prima volta in questi anni una parte non piccola di risorse del dipartimento della protezione civile sono andate a diciamo a potenziare soprattutto nell'emergenza ma non solo le strutture operative del ministero allora incerto
Che la soluzione organizzativa deve passare dalla unificazione di queste due strutture questo peraltro già lo dice
Il decreto legislativo Bassanini pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la tomba indica le strutture che devono essere riordinate queste sono le due principali strutture
Ma non basta
Nella descrizione che ho fatto in premessa potrei fare infiniti esempi ma spero che le parole che ho detto siano sufficienti a tutti per capire che la componente conoscitiva dei rischi è anche è una parte essenziale del sistema globale della protezione civile
Noi riteniamo che l'azione dei servizi tecnici nazionali
Sia fondamentalmente un'azione di protezione civile i servizi tecnici nazionali sismico idrografiche Mario grafico geologico dighe
Hanno una funzione conoscitiva
Di concorrere quindi mettere a disposizione di tutta la pubblica amministrazione azioni conoscitive
Del territorio nazionale
Di promuovere e gestire sistemi di monitoraggio se noi guardiamo atti quell'esperienza da quanto io da quando questi servizi dopo una storia
Abbastanza travagliata perché finché erano strutture ministeriali sono andate perdendo progressivamente capacità operativa autorevolezza capacità d'intervento fino a che quando la legge del finalmente la legge della difesa del suolo via rivitalizzata erano ormai ridotti in condizioni pietose perché erano strutture burocratico un po'ministeriali senza nessuna capacità operativa
Andiamo a vedere questi dovrebbero in realtà operare per tutte le pubbliche amministrazioni se noi guardiamo con lei la pubblica amministrazione che quasi esclusivamente se ne avvalsa e si scopre che la Protezione civile
Diciamo a questi fini fanno insieme con la comunità scientifica con la quale la Protezione civile nazionale da molti anni convenzionata fanno parte di questo pacchetto è fondamentale conoscitivo che è pure un elemento della protezione civile
Se aggiungiamo a questo il fatto che molte strutture operative
Hanno bisogno di agilità di intervento ma certamente la Protezione civile per definizione quella che ha bisogno di un'agilità di intervento di una capacità autonoma
Perché altrimenti le dice le emergenze non si gestiscono
Mettendo insieme tutte queste considerazioni ecco che nasce la proposta peraltro prevista come percorso dalla legge Bassanini di andare a unificare tutte le strutture operative nazionali della Protezione civile a qualsiasi ministero essi appartengano in una agenzia nazionale di Protezione civile dotata di autonomia
Di
Che acquisti in una autorevolezza e si occupi di tutti questi aspetti quindi dalla conoscenza dei rischi
Alla pianificazione dell'emergenza alla gestione del coordinamento dei sistemi di emergenza fino a diciamo le iniziative per il superamento dell'emergenza
Quali le caratteristiche di questa agenzia dedico proprio all'osso
L'autonomia senza senza altro devono confluire ci dentro secondo il nostro schema lo ripeto
Tutte le strutture operative del Dipartimento della Protezione civile della direzione generale del ministero interno quindi i vigili del fuoco
I servizi tecnici nazionale poi di questa struttura deve avere poi al suo interno delle strutture
Gestionali e operative a loro volta dotate di autonomia una delle quali è certamente quella tecnico scientifica conoscitiva
L'altra è quella
Prevalentemente dedita alla preparazione e gestione delle emergenze oltre che all'attività ordinaria chiamiamola di soccorso tecnico urgente che i vigili del fuoco
Predispongono comprese anche le attività di aggiornamento delle normative tecniche in materia di sicurezza nei vari
Nei vari ambienti
Infine tutta questa attività conoscitiva deve essere anche la base per le azioni di politica di prevenzione
Queste azioni noi le vediamo però prevalentemente queste ultime condotte
Dalle regioni coordinate dalle regione realizzate dal sistema delle autonomie locali cioè il collegamento il coordinamento con le Regioni le Province Comuni deve essere strettissimo in tutte le fasi
Noi vediamo due punti di grande rilevanza di azione di collegamento con le regioni e uno è quello del sistemi di monitoraggio sistemi conoscitivi dei rischi ovviamente e sistemi di monitoraggio nei quali rischio per rischio e sarebbe troppo lungo analizzarlo
Occorre trovare le soluzioni organizzative più razionale e più economiche io credo di aver detto in varie altre circostanze che non ha senso per esempio che ci si vada a costruire tanti reti sismiche regionali
Quando potenziando un poco la rete sismica nazionale questa già perfettamente assolve alle funzioni di protezione civile diverso è il discorso delle reti di monitoraggio sociologico per le quali invece vanno potenziate
Aumentate diffuse capillarmente l'il coinvolgimento delle strutture tecniche regionali è fondamentale ma per ogni rischio dove io credo che sia molto facile e sono anche maturi visti i dialoghi
E i contatti con le regioni le soluzioni operativa
Corpo nazionale dei vigili del fuoco
In questo nostro schema il corpo nazionale dei vigili del fuoco deve diventare ancora di più di quanto già non sia la struttura tecnico-operativa fondamentale di riferimento del sistema di protezione civile
Già lo assolse oggi i vigili del fuoco sono comunque i primi ad arrivare
Sempre in ogni circostanza quali sono i due tasselli fondamentale le quali l'azione deve essere ulteriormente sviluppata
Bisogna che i vigili del fuoco rappresenti l'entità territoriale operativa rappresentativa del sistema nazionale di Protezione civile
Cosa vuol dire questo vuol dire che ai responsabili regionali e provinciali dei vigili del fuoco devono essere assegnate le funzioni fondamentali dell'azione di preparazione
E di gestione delle emergenze che diciamo una
Il fronteggiare i rischi ringhiere
Quindi noi vediamo né il comandante provinciale dei vigili del fuoco dotato di autonomia molto maggiore rispetto a quella attuale di un sistema di autonomia e di capacità decisionale rilevante il punto di riferimento tecnico
Permanente presente sul territorio dedito ventiquattro ore su ventiquattro a questi problemi per la preparazione delle emergenze il coordinamento di tutte le strutture operative che devono intervenire nella pianificazione della cessione delle emergenze poi nel momento in cui scatti d'emergenza anche il punto di riferimento del coordinamento dell'azione
Dobbiamo dire che queste cose c'abbiamo sperimentato e tutto quello che io vi vado dicendo ce lo siamo anche in parte cominciato a costruire in questi anni
Chi vede il provvedimento di potenziamento del Corpo nazionale vigili del fuoco che è in questo momento all'esame del Parlamento e speriamo che ora la ripresa dei lavori
Cammini un po'più veloce e devo dire che sono rimasto sbalordito nel vedere pacchetti di emendamenti di tipo ostruzionistico presentati da qualche senatore di Alleanza Nazionale
Che proprio veramente non lo capisco la ragione di questo di questo fatto non capisco chi abbia interesse politico oggi in Italia non potenziare il Corpo nazionale DC del fuoco cercheremo di capirlo alla ripresa dei lavori parlamentari
Comunque quella strada se uno guarda quel provvedimento
Vede che ci sono alcune misure rilevanti
Che vanno per esempio nella linea di avere un corpo nazionale dotata di maggiore capacità autonomia amministrativa cioè quelle le figure per esempio e costruire dei dirigenti amministrativi
Da assegnare in periferia al corpo dovrebbe consentire di risolvere uno dei annose questioni quello che oggi responsabile provinciale del corpo che è per definizione un tecnico ed un operativo
è in misura eccessiva operato di lavoro amministrativo che gli impedisce spesso e volentieri di esercitare la principale funzione tecnica
Quando per la prima volta
Approfitto vedendo il prefetto Mosino in prima fila
Queste idee furono avanzate alla Conferenza nazionale di Castelnuovo di Porto
Si sviluppò anche una vivace polemica in merito al ruolo dei prefetti in questo nuovo schema di protezione civile allora forse vale la pena che gli Verity
Un attimo di attenzione
Per capire però la nostra proposta bisogna fare una riflessione globale sul sistema riflessione globale che parte dalla considerazione che
La pianificazione dell'emergenza intesa come
Identificazione descrizione particolareggiata dello scenario di quello che può accadere
In ogni singolo a punto del territorio nazionale e quindi poi organizzazione conseguenze di un sistema di intervento che verificatosi l'evento abbia fra perdita di risposta
è lontana davvero raggiunto livelli accettabili nel nostro Paese
Abbiamo purtroppo pochi piani di emergenza che corrispondono a queste caratteristiche
Ad evitare ancora una volta polemiche su questo punto
Anche se la normativa attuale fino ad ora
Assegnava questa responsabilità ai prefetti io non ti dicono che il livello certamente non adeguato di pianificazione delle emergenze che abbiamo nel Paese sia colpa dei prefetti lo detto e scritto innumerevoli volte
Il nostro è un singolare Paese nel quale spesso a rappresentanti dello Stato e qualche volta ad amministrazioni
Vengono assegnate delle funzioni
Estremamente facile vedere una legge nella quale si dice bisogna farà dei dieci chi lo fa Tizio i prefetti sono spesso destinatari di queste incombenze e di questi incarichi
Con il passare degli anni hanno ricevuto una miriade di responsabilità e di funzioni senza che contemporaneamente ci si preoccupasse troppo di verificare se la struttura la Prefettura
Forse in grado di esercitare adeguatamente le funzioni che gli venivano attribuite allora in materia di protezione civile dobbiamo dire che le prefetture ancora una volta salvo casi particolarmente fortunati che però sono pochi
Sono poco attrezzate ai compiti di protezione civile
Allora il prefetto è una figura rilevantissima nell'ordinamento democratico del nostro Paese rappresenta il rappresenta rappresentante dello Stato il rappresentante del Governo nazionale in periferia
Noi riteniamo che abbia ancora una funzione importantissima da svolgerà in materia di protezione civile ma diversa rispetto a quella cui la normativa attuale che la normativa attuale gli assenti
Per capirci bene
Vale la pena di fare riferimento al sistema dell'ordine pubblico e della sicurezza io credo che ormai questo esempio l'aveva fatto infinite volte
Il prefetto e il presidente del Comitato provinciale dell'ordine pubblico e della sicurezza
Governa e presiede questo comitato
Si consulta sui problemi più delicati che riguardano l'ordine pubblico e la sicurezza con gli amministratori locali
Delinea e detta le linee strategiche dell'azione ma poi non è che il prefetto in quanto tale prende le decisioni operative e scende in campo a essere chi governa operativamente il sistema della pubblica sicurezza anche perché c'è una figura istituzionale a questo preposto che si chiama questore allora quello che noi vorremmo andare a costruire qualcosa di simile concepire in noi il facendo le opportune ovviamente differenze il rappresentante provinciale dei vigili del fuoco come il questore
Beh diciamo della della Protezione civile come il questore dell'emergenza ma lasciando al prefetto un compito delicato rilevante
Ad un prefetto rivisitato nelle funzioni di un rinnovato Comitato provinciale per la Protezione civile che dovrebbe avere prevalentemente non tanto il compito operativo che toccherebbe a questo funzionario
Ma soprattutto il compito di coordinamento con tutte le strutture i sindaci i collegamenti con le regioni con le amministrazioni provinciali
Per andare anzi esercitare un'azione di controllo e di verifica se tutto quello che doveva essere fatto a livello di pianificazione e preparazione gestione è stato fatto andare a verificare se i comuni per esempio
E i sindaci e i consigli comunali Anna Tom Tom temperato a obblighi che dovranno assumere assolutamente come quello dei LEA misure di salvaguardia una volta individuato un rischio andare a verificare se le hanno effettivamente adottate queste misure salva quale quei un ruolo di grande rilevanza di grande importanza però diverso da quello tipicamente operativo che credo in molti casi ci siano difficoltà
Ad esercitare la abbiamo sperimentato con risultati molto positivi io vedo già fra chi mi ascolta qui alcuni funzionari dei vigili del fuoco che hanno esercitato nelle ultime me emergenze questa funzione vedo chi per esempio gestiva il comma di Foligno
Prendendosi in carico una delle zone più vaste colpiti dal terremoto umbro del settembre scorso
E io devo dire che nelle sperimentazione che abbiamo fatto abbiamo ottenuto dei risultati molto importanti significativi che ci dicono anche che questa direzione è quella giusta ultima parola e poi mi scuso per il depresso perché troppo tempo
Un'altra settore nel quale abbiamo cominciato anni a fare qualche significativo passo avanti
Ma ancora la strada largamente da costruire è quello del volontariato
E non mi riferisco solo io ho tanto al volontariato generico di Protezione civile che pure è importantissimo
Svolge durante le emergenze un'azione assolutamente insostituibile preziosa anche in termini numerici
Ma io in questa sede qui ma quello mi pare che sia già imboccato diciamo così sia in una soluzione di crescita la cosa importante è creare delle condizioni di collaborazione fra questi volontari e la struttura professionale permanente che sono i vigili del fuoco
Però e non è perché ancora vedo in prima fila ceduto il Cavalier crocchi
Io devo dire che invece nel campo specifico del volontariato dei vigili del fuoco noi ancora dobbiamo percorrere molta strada
è un argomento che spesso è stato fonte di polemiche però io devo dire fate valori atti concreti
Siamo riusciti a con
Organico
Che abbiamo trovato che abbiamo trovato e quando abbiamo cominciato a gestire il Corpo nazionale vi ricordo che erano tre mila e passa le carenze di organico scoperte che abbiamo sostanzialmente coperto più siamo riusciti a varare dei provvedimenti l'ultimo del quale questo di potenziamento di cui parlavo
Che sia pure in termini numerici non certo larghissime però potenziato di qualche centinaio di unità
Abbiamo anche introdotto questo meccanismo qualcosa che favorì favorisca il volontariato e il reclutamento automatico dei volontari attraverso la la ferma di leva e così via non entro
Quindi abbiamo in effetti qualche risultato significativo e importante di potenziamento io devo dire che nel ministero del dell'interno ho visto nell'arco di questi due anni
Aumentare significativamente l'attenzione per il Corpo nazionale vigili del fuoco
Anche e questa la si traduce la si vede anche negli stanziamenti nel nel nell'attenzione maggiore che c'è stata
Ma nessuno si faccia illusioni
Noi avremmo bisogno forse di cento mila vigili del fuoco nel nostro Paese per avere una presenza capillare adeguata per avere dei tempi di intervento degni di un Paese moderno è possibile
Che se scopre gli incendi in una casa o in uno stabilimento in un negozio di certe zone d'Italia ci voglia qualche ora prima che le squadre antincendio arrivino cioè io non credo che sia accettabile una situazione di questo tipo
Quindi avremo bisogno di molto
Più numerosi distaccamenti molto più
Numerosi mezzi e presenza ma ha senso che noi andiamo a proporre
Di moltiplicare per tre
Di organici e i costi operativi io credo che non non sia una misura oggettivamente proponi
Non solo ma se noi guardiamo l'organizzazione della maggior parte dei paesi europei e non solo europei
Vediamo che il volontariato i vigili del fuoco volontari sono una componente assolutamente fondamentale del sistema di risposta
Dove abbiamo questo in Italia solo in poche zone in particolare Trentino Alto Adige Val d'Aosta scendiamo ce n'è ancora un certo numero poi diciamo come andiamo verso
Il Centro e il Sud Italia sono più
Testimonianze che non una presenza capillare allora da questo punto di vista
è sbagliato e controproducente negativo non porta da nessuna parte la polemica che spesso ancora cioè a livello anche di strutture periferiche del corpo di sabotaggio sistematico astioso contro i volontari dei vigili del fuoco
Che invece devono essere favoriti attui aiutati a crescere
E da questo punto di vista io credo che un rapporto con le regioni le Regioni e gli enti locali sarà la strada assolutamente fondamentale attraverso la quale andare a costruire una presenza più diffusa capillare
Nel territorio nazionale
Ma le cose fondamentale e le ho dette ma voglio solo riassumere in trenta secondi
Abbiamo mi pare ormai una consapevolezza a tutti i livelli che la Protezione civile veramente va riorganizzata riformata
Tirando esperienze positive
Ritardata tutto quello che in questi anni abbiamo fatto
Quello che noi
A noi serve è una struttura agile autonoma capace di iniziativa
Deve essere
Questo snellimento e questa autonomia amministrativa deve toccare la periferia ci sono molte strutture in un sistema centralizzato che possono essere superate aumentando l'autonomia decisionale anche a livello organizzativo in periferia
Dobbiamo finalmente rendere concreto questo grande disegno di una protezione civile che fa dall'analisi dei rischi al governo del territorio attraverso il monitoraggio tutto questo d'intesa con le regioni e con gli enti locali
Fino alla gestione delle emergenze attraverso un'adeguata preparazione
Sino all'elemento fondamentale di riferimento soprattutto tecnico conoscitivo per la politica del territorio per l'educazione delle persone per fare diciamo
Anche penetrare sempre di più questa coscienza
C'è Bolt ci sono voluti due anni di grande dibattito ma mi pare che adesso questi principi siano largamente condivisi
Certamente il ministro Napolitano col quale anche recentemente o per l'ennesima volta discusso queste cose il ministro Bassanini mi pare che ci sia piena sintonia nel dire questa è la strada che dobbiamo percorrere e mi pare che con le regioni ma adesso li sentiremo
Questa sia la strada ovvio che ci sono molti dettagli che devono essere stabiliti e precisati
Non basterà un decreto delegato bis Bassanini questo getterà le condizioni essenziali della riforma
Delle competenze statali ma avremo bisogno di un provvedimento normativo perché ci sono troppe cose che non possono entrare nel Bassanini e che invece devono entrare in una norma
Queste riguardano la precisazione delle specifiche competenze regionali
Noi dovremo andare a individuare le categorie i tipi violenti nei quali la competenza è totale delle regioni dall'inizio alla fine
Dovremo introdurre dentro i concetti di protezione civile quelli di preallarme allarme cosa che oggi mancano totalmente nella normativa attuale
Dovremo favorire la crescita del volontariato e poi soprattutto dovremo partendo dall'esempio della Versilia applicato fino a oggi stabilire una legge quadro nella quale una volta per tutte sia detto quando c'è una calamità
Come si interviene sempre nello stesso modo con le stesse misure in modo da evitare il ricorso
Ai decreti legge che ogni volta oggi vengono varati ma semplicemente trovando le risorse avendo una legge quadro che ci dice sempre uguale che cosa si fa alla calamità avvenuta e ultimo tassello
Dovremo affrontare trovare la strada
Delicata ma rilevante di un meccanismo che introduca
Una forma di assicurazione
Contro i rischi questo anche per diciamo evitare di esporre ma in misura eccessiva il nostro bar il nostro Paese la finanza del nostro paese di fronte alle calamità del futuro
Un grande disegno a me sembra di poter dire io vedo ormai il traguardo molto vicino
La scadenza Bassanini è vicina entro pochi mesi questo dovrà essere varato c'è forse ancora qualche residua resistenza in particolare per quanto riguarda l'attribuzione dei servizi tecnici e nazionale ha mi ha fatto molto piacere che in un recente colloquio
Il ministro Costa che è attualmente il titolare della delega per i servizi tecnici nazionali si sia detto convinto che questo disegno effettivamente il disegno più razionale e quindi mi pare che anche lì abbiamo fatto un bel passo avanti
Vi chiedo scusa ma per lo meno penso di avervi dato Didier dibattere grazie
Dare la parola al dottor Filadelfio Manassero e che assessore la Protezione civile della Regione Abruzzo
Grazie buona sera a tutti dopo naturalmente questa dissertazione anche da parte di un tecnico come il professor Barberi e difficile eguagliare lo stesso tono del discorso
Ma cercherò momentino
Di chiarire fino in fondo la posizione delle Regioni
Io dico che questa sera Bardem ci rincuora un attimino perché Civita alcuni spunti che noi in questo tempo con lui abbiamo portato avanti
E che in qualche modo e in qualche riunione poi con altri ministeri ma soprattutto con altri dirigenti come giustamente ha detto il professor Barberi erano stati in qualche modo messi indubbio mi riferisco a tutto quello che è successo durante il preparazione del decreto centottanta del discorso sulla centottantatré di questa scorciatoia del centottanta rispetto alla mia proposta dalla legge centottantatré sulla identificazione delle aree di vischio idrogeologico e naturalmente poi con tutto quello che comporta l'identificazione delle aree di rischio dell'oggi idrogeologico e mi riferisco alle norme di salvaguardia
C'è un dato positivo abbiamo finalmente aperto un tavolo con i ministri della Difesa del suolo
E farà
I i vari rappresentanti cioè il ministro Costa il ministro dell'ambiente cioè il sottosegretario alla Protezione civile
Allora la materia non va più vista in scatole chiuse ma va vista nella sua interezza e finalmente in un modello di cooperazione perché fino adesso tra settori dello Stato e le regioni addirittura quello che è mancata è mancata l'informazione
Cioè in moltissimi studi che l'Italia ha fatto sia a livello nazionale che a livello degli stessi settori regionali sono poco conosciuti
O addirittura non ne conosciamo la complessità e addirittura ripetiamo e buttiamo denaro pubblico nella ripete alcuni studi per arrivare a determinati obiettivi allora è il momento di stare intorno ad un tavolo le regioni qui nella regione Emilia Romagna c'è l'assessore Cocchi sul tavolo
Della difesa del suolo con Sandri e devo dire grazie all'assessore Sandri perché lui ha iniziato un pochettino il discorso alla Protezione civile
Poi con l'organizzazione che ci siamo dati all'interno delle idee che Bassanini
E stato affidato all'Abruzzo il momento di coordinamento tra le Regioni ma con l'assessore Sandri è rimasto uno stretto colloquio e vedo con il dottore giri qui in prima fila
Siamo rimasti strettamente uniti a portare avanti il discorso in modo razionale convincente
Un grazie naturalmente a professor Barberi perché e lo devo dire ancora una volta in questa sede noi abbiamo passato tante ore insieme per definire l'intesa del Bassanini il centododici e siamo stati la prima materia a chiudere l'intesa rispetto a tutte le altre intese non perché eravamo più bravi appalto ma perché ci siamo capiti dove volevamo andare e stasera badai ha di nuovo dettato queste linee
Devo dire che l'ultima parte proprio la la parte finale del discorso ha ricalcato ancora una volta quello che sta e quello che preme a noi Regioni è il modello diverso
Cioè Protezione civile non è più
Il vecchio concetto della Protezione civile ma è un concetto in cui la previsione e la prevenzione
Il preannuncio e l'allarme naturalmente assumono cose importanti io voglio portare un esempio di questi giorni
Il professor Barberi quindi misto Napolitano hanno firmato un'ordinanza dei confronti dell'Abruzzo
E hanno decretato lo stato di emergenza per una realtà che la collina di Chieti
è bene è una delle prime volte che non si firma uno stato di emergenza a calamità avvenuta ma nel momento in cui si sono identificati dei rischi e naturalmente c'è un preallarme
Bene
In questo modello in cui poi naturalmente in tre modello Versilia perché è stato nominato il nostro presidente della Giunta regionale come commissario io il sottoscritto come vice commissario della calamità
Possiamo agire con strumenti veramente elastici che ci permettono di agire io vi vorrei far riflettere su una cosa importante quei sette mila miliardi di cui diceva il professor Barbagli
Allora per Chieti sono stati stanziati ventisette miliardi
Il settantacinque per cento a carico dello Stato il venticinque per cento a carico della Regione
Ebbene ventisette miliardi voglio dire opere opere di prevenzione con ventisette miliardi vi dico si fanno tante opere con ventisette miliardi in calamità
E soltanto una goccia in una grande pentola
Questo è veramente il concetto rivoluzionario
Allora su questo concetto rivoluzionario però ci dobbiamo mettere le gambe per camminare
Perché se non abbiamo gli strumenti per poterlo portare avanti
Tutto viene vanificato
Due elementi importanti lo stato e le regioni
E a cascata naturalmente dalle regioni gli altri enti locali province comuni soprattutto i sindaci questo è un po'il modello e le varie e su questo Banato oralmente vanno naturalmente distribuite le competenze
Allora in questo momento
Cioè la duecentoventicinque che non è in fondo una cattiva legge
Ma che ha voluto spalmare le competenze sul diventa su diversi momenti istituzionali e il tutto poi si è vanificato allora andiamo veramente a identificare le competenze e per ogni istituzione competenze che naturalmente una volta chiarite poi lavorano in modo di cooperazione e non in modo uno disgiunto dall'altro fino a non arrivare alla conclusione del discorso
Elementi importanti di questo processo sono anche le mani operative
Allora noi Regioni abbiamo un po'tutti organizzato stiamo organizzando la sala operativa è vero che c'è una differenza voi mi dite l'abbiamo sentita anche dal professor Barberi tra le regioni del Nord forse più avanzate e le regioni del Sud
Però a livello di volontà le posso assicurare professore dai discorsi che facciamo all'interno delle Regioni c'è la volontà di ogni regione di arrivare ad un modello nuovo e quindi nasce e l'abbiamo detto più volte tra noi il discorso che le regioni che sono un po'più avanzate in un modello di solidarietà questa volta di solidarietà solidarietà interregionale comincino ad aiutare le altre a poter decollare
E ha potere istituire strumenti che possono veramente agire allora le sale operative
Sono fondamentali ed importante
Per cui uno delle sfide che adesso poteva avanti e questo delle realizzazioni delle sale operative e naturale che nelle sale operative e in quant'altro ci ci sia anche del personale qualificato personale qualificato che a mio avviso nell'ambito dei vigili del fuoco possiamo benissimo reperire
Allora è importante questo discorso si
Il corpo dei vigili del fuoco un corpo nazionale per tutto quello che ci siamo detti
Ma naturalmente a livello regionale assume importanza fondamentale questo rapporto tra le regioni e quelli che sono i quadri regionali cioè l'istituzione le istituzioni regionali dei vigili del fuoco
Per questo il professor Barberi lo sanno e abbiamo iniziato un discorso di convenzione conti vigili del fuoco e l'abbiamo fatto nel momento in cui con lo stesso professor Barberi abbiamo inaugurato a Cappadocia
Uno dei pochi esempi del Centrosud
Un una presenza di vigili del fuoco volontari questo è un messaggio che cerchiamo di adesso intensificare anche nelle regioni del centro sud proprio per l'importanza che mi diceva il professor Barberi
Ma l'importante è stabilire anche con i vigili del fuoco una convenzione che non sia professor Barberi limitativa come quella finora fatta soltanto sugli incendi boschivi e d'accordo loro hanno un'importanza fondamentale nel discorso gli incendi boschivi e l'abbiamo ancora verificato in queste ultime giornate io devo dire un grazie veramente vigili del fuoco perché alcune situazioni anche nella mia stessa regione dove le ho potute vive in prima linea con loro sono stati fondamentali ed importanti ne ricordavo una Schiavi d'Abruzzo
Sorba della notte che si è risolto il problema si è risolto per la bravura di due capo squadra dei vigili del fuoco questo è la verità e su questo ci dobbiamo intendere sappiamo bene che cosa andiamo incontro dicendo tutto questo
Allora
Io la porto con i vigili del fuoco le convenzioni anche regionali con i vigili del fuoco convenzioni naturalmente a più ampio spettro non solo dignità degli incendi boschivi ma tutti quelli che possono essere momenti di collaborazione dalla gestione della sala operativa
Alla formazione dei volontari
Perché noi di questo abbiamo bisogno abbiamo bisogno di volontariato di qualità
Volontariato che la Regione naturalmente deve assumesse il coordinamento ma non può assolutamente permettere che ci sia del volontariato che non abbia quella qualità adatta ad intere ad intervenire nel momento del soccorso nel momento dell'emergenza
Allora problemi importanti rapporti tra lo Stato e le Regioni il centododici già delimita pene
Alcune funzioni che le Regioni devono svolge e quali sono le competenze regionali però mi è piaciuto l'ultimo il passaggio del professor Barberi dove ha detto che dobbiamo approfondire e per approfondire questo non abbiamo altra scelta professore di fare una legge quadro nuova sulla protezione civile
Quindi una legge quadro che i segni il momento nazionale e poi sicuramente nelle palle Assange perché uno dei promotori
Del momento regionale di come le regioni sul modello dell'agenzia nazionale possono creare loro stesse delle agenzie regionali che abbiano ecco la loro funzionalità
In questo discorso io non ce l'ho assolutamente anche se qualcheduno in qualche intervista o in qualche momento ha detto come prima diceva il professor Barberi
Che noi abbiamo un po'di astio e di contrasto con i prefetti non è assolutamente devo lungi da noi non vogliamo eliminare assolutamente la figura del prefetto da questo tipo di discorso
Però la prefettura e uno permettetemi di dire e uno degli enti uno delle istituzioni
Che l'ha votata in modo cooperativo con tutti gli altri non si può premette non si può assolutamente assurgere
Ha qualcosa di più enti che devono lavorare in un momento di cooperazione ognuno per le proprie competenze
Le regioni svolgono un ruolo fondamentale ed importante sono loro che si occupavano del territorio sono loro che devono fare manutenzione del territorio solo che fanno in prima istanza insieme alle Province previsione e prevenzione
Questo è assolutamente importante ribadirlo e portarlo avanti allora ecco che a questo punto piano piano sia in linea pene discorso delle competenze regionali e le competenze delle prefetture e naturalmente anche degli altri enti locali
Io direi che proprio per agire e agire nel momento di previsione e prevenzione abbiamo assolutamente bisogno di intensificare gli studi abbiamo bisogno di realizzare i piani stralcio questi sono i problemi che dobbiamo realmente noi per esempio stiamo facendo un piano stralcio
E concludo stiamo facendo un piano stralcio su alcune aree a rischio sismico
Allora io dico che il modello espresso dal professor Barberi hanno e sta bene come Regioni e lui lo sa e quindi può portato avanti
Dobbiamo approfondire un attimino meglio le competenze regionali attraverso la legge quadro dobbiamo arrivare alla formazione di leggi regionali e quindi legge-quadro regionale e ultima cosa per tutte stabilire bene le competenze significa lavorare bene
In forma di cooperazione e con dei momenti lasciatemelo dire di coordinamento perché se non c'è qualcuno che coordina se qualcheduno non riesce a mettere insieme tutto questo probabilmente la banda
Se ognuno suona come vuole non riusciremo a fare nulla allora il momento culturale così importante fondamentale scusatemi se mi sono prolungato ma è una cosa che appassionano in Regione passione professor Barbetta
E vi dico che la stiamo vivendo in modo veramente produttivo e forse se il professore fila l'ultima mano riusciremo in breve tempo a essere anche l'onorevole Lorenzetti come presidente
Della commissione alla Camera i deputati fa un pochettino e striglia un pochettino ai colleghi probabilmente questa cosa esce in modo chiaro e forse la possiamo vivere anche in questa legislatura e dare così al governo Prodi veramente che merita il riconoscimento di aver prodotto un momento di cambiamento reale grazie
Ringraziamo una serie di vi chiedo scusa ma come al solito dei dibattiti siccome appunto era stato anche ha detto che è uno dei primi che affronta questo tema e quindi chiaramente gli interlocutori hanno molte cose da dire ma il tempo come al solito il tiranno dare la parola professor Carlo Guelfi consigliere del ministro dell'interno
Grazie
Io sono molto breve
Anche perché il professor Barberi ha detto quasi tutto insomma è ovviamente Dio
Condivido insomma al novantanove per cento quello che ha detto il professor Barberi vorrei solo insomma così dire qualche cosa su qualche punto insomma che il professor Barberi non ha toccato nel suo intervento e sul quale da parte di una persona come me insomma che non è uno specialista nel campo della protezione civile
Ma che insomma circa di guardare complessivamente al problema di riordino dell'amministrazione statale insomma una prospettiva di razionalità secondo una prospettiva anche di sostenibilità politica dei processi di riorganizzazione necessari insomma ecco alcuni aspetti problematici che ancora restano nella definizione del modello che così
Abbiamo ovviamente con la competenza che tutti gli riconoscono e con la pressione insomma così che sa dimostrare in queste occasioni professor Barberi
Vorrei
Anch'io fare un paio di osservazioni preliminari di carattere generale
Un punto sul quale mi sembra insomma che il dibattito forse anche nell'opinione pubblica insomma che purtroppo insomma a livello di stampa su questo credo insomma perfettamente raccordato al professor Barberi dal tempo dalla Conferenza insomma di Castel Gandolfo in poi
Purtroppo abbiamo una stampa che scritti che si occupa troppo insomma di una
Politica politici M poco di una politica di contenuti e la politica di affari concrete questioni concrete per un Paese come l'Italia prevede la protezione civile sono uno dei problemi di fondo sui quali il dibattito l'informazione dovrebbe essere maggiore di quella che in realtà e che scoppia soltanto appunto nei momenti dell'emergenza venti dei pericoli che mi il grande merito
Di questa riflessione insomma che è stata impostata condotta avanti questa esemplare collaborazione insomma tra governo regioni Anton locali è proprio questo insomma per lo meno avrebbe esser la premessa perché l'informazione insomma diventi più attenta insomma e la
Partecipazione anche da parte dell'opinione pubblica delle forze politiche generali sia maggiore su questi temi anche perché io credo sono e questo è un aspetto che forse poteva essere toccato anche dalla Fulvia Bandoli e che purtroppo appunto non è presente credo che la la realizzazione di un nuovo sistema di Protezione civile si è anche una grande occasione per la creazione di nuovi posti di lavoro insomma credo che anche su questo aspetto insomma che è un aspetto naturalmente
Estremamente importante anche se ovviamente diverso da quello di cui discutiamo a oggi debba esserci un attenzione insomma io che ho dei figli insomma cui dovrà amici insomma sono sempre scandalizzato dal fatto che unitaria che acquista i problemi che ha insomma ci siano giovani geologi insomma che non lavorano che stanno da anni e anni anni disoccupati insomma quindi le risorse professionali insomma
Del
Paese anche quelle più qualificate non sono utilizzate oggi insomma e questo è uno scandalo insomma per un Paese come l'Italia
Un'altra questione di carattere generale che mi pare è stata anche toccata da ultimo dall'assessore insomma il fatto che
Lo stesso sottosegretario mi pare che va rilevato che nella operazione di riassetto insomma che dovrà completarsi con la seconda fase di realizzazione della riforma vera della legge cinquantanove della riforma Bassanini fa dovrebbe concludersi nel gennaio del novantanove insomma questa seconda che questa diciamo il decreto legislativo io probabilmente non sarà lo strumento con il quale si possono risolvere tutti i problemi insomma della Protezione civile anche io credo che è necessaria una riforma della legge sulla protezione civile anche perché questo mi pare insomma al di là di ogni o così aspetto polemico eccetera regge ormai mostra insomma delle carenze delle lacune che non sono colmabile soltanto insomma con
Decreto legislativo i di sono ci sono già dei delle delle proposte
Materia ecco ma questo è una argomento che occorre insomma così rapidamente portare all'attenzione insomma del Parlamento con delle proposte insomma adeguate indubbiamente la elencazione che la legge aperture civile fa degli eventi rispetto ai quali cui sono previste funzioni interventi eccetera è superata ormai dei fatti ed anche la polemica in qualche modo residua che esiste insomma su una parte almeno del decreto legislativo ultimo Bassanini del centododici particolare sul
Sul centootto su quelle che che sono i compiti in relazione a queste ipotesi di interventi cosiddetti di categoria Bing insomma
è anche un'ipotesi che tutto sommato risponde ad una configurazione vecchia e superata insomma della l'evento calamitoso delle capacità diciamo di intervento delle responsabilità in sede diciamo di preventiva di prevenzione e così via
E con ciò detto diciamo in termini diciamo preliminari a cui vorrei un momento
Richiamare l'attenzione insomma sottosegretario degli amici presenti insomma suo un aspetto che quello diciamo rigore che riguarda poi l'assetto organizzativo sostanze
Ora non c'è dubbio che
L'esperienza anzitutto ma poi insomma la discussione che c'è stata sinora lo stesso decreto o legislativo centododici prevedono che
O certe funzioni possono essere svolte insomma o a livello di dipartimento ministeriale attraverso delle strutture che possono essere servizi nazionali agenzie eccetera c'è c'è questa diversità diciamo di strumenti che possano o consentire la lo svolgimento di alcune funzioni naturalmente bisogna evitare che essi
Sovrappongano insomma strutture e
Funzioni ma il tutto deve avvenire in una visione unitaria quindi non c'è dubbio sul fatto che ormai questo credo sia una
Consapevolezza acquisita anche per la circostanza che in questo governo insomma la delega in materia in qualche modo e unica riunite unificata insomma
Il fatto che gliela unitari unitarietà e quindi di superare insomma così l'esistenza di strutture separate particolare della struttura che fa capo alla presidenza del Consiglio di quella che fa capo al ministero dell'interno
Resta il problema però della l'indirizzo politico del coordinamento che anche nel disegno che preveda un'agenzia e pur sempre una esigenza insomma insopprimibile zona
E a questo punto il problema è risolto ciò che preme e risolto nel senso che finora una scelta insomma del l'ambito di riferimento insomma politico non è stata ancora fatta può essere presidenza del consiglio può essere Ministero dell'Interno insomma ci sono diciamo tutto sommato argomenti che possono militare a favore dell'una e per l'altra tesi resta il fatto che la linea scelta già insomma dalla dalla legislatore
Quella anche chiaramente indicata insomma nella decreto centododici e che la presidenza del Consiglio non dovrebbe più avvenire insomma compiti di carattere operativo e comunque alleggerire tutte le sue strutture attuale naturalmente punto per quanto riguarda i servizi tecnici perfettamente valido quello che ha detto il sottosegretario professor Barberi questo vale naturalmente per il dipartimento che dovrà essere abolito insomma in questa struttura
Unitaria però resta il problema di una struttura di riferimento nella quale inquadrare diciamo così la l'agenzia proposta ecco io su questo naturalmente no norme l'autorità nella competenza per esprimere in questa sede insomma una opinione definita però resta insomma un problema
Sul quale occorre fare una riflessione ulteriore e credo che sia una o questione che in qualche modo anche se non direttamente perché poi i problemi ovviamente vanno visti nel quadro del nuovo sistema insomma un problema in relazione al quale dovrà e potrà essere affrontato anche il problema del nuovo ruolo dei prefetti nel sistema qui non c'è dubbio credo insomma che il prefetto della Ford nel momento in cui come rappresentante dello Stato a livello o provinciale alla figura che anche diciamo nelle previsioni peraltro per ora insomma purtroppo non che così su quale purtroppo finora non si è stata ancora insomma osare bloccata dalla difesa ma anche ridere di riforma costituzionale insomma la figura del prefetto veniva riconfermata come una figura che nell'attuale sistema insomma democratico dello Stato insomma con tutte le rivisitazioni che ci sono state nel frattempo conserva una sua funzione principale essenziale
Ecco l'idea del questore di siamo come del questore della protezione civile insomma del comandante dei vigili del fuoco a livello provinciale grazie Laura naturalmente una immagine suggestiva che ha una sua concretezza insomma
Però resta il fatto che anche il questore a livello diciamo nell'attuale ordinamento insomma ha un suo punto di riferimento a livello politico che è rappresentato dalla dal prefetto insomma ora i momenti di emergenza la necessità di un coordinamento tra quella che la operatività dell'agenzia e le strutture che fanno capo all'agenzia e quello che ad esempio insomma
La
Le forze di polizia le forze dell'ordine resero cita eventualmente insomma che in possono intervenire in una prima fase dell'emergenza richiedono probabilmente la presenza di una figura di coordinamento alla quale sarà difficile insomma rinunciare questo diciamo è un aspetto che probabilmente merita una ulteriore
Una ulteriore riflessione in conclusione perché insomma non comunque non non penso di poter direi insomma così molto di più di quelle poche con pochissime cose che ho detto insomma credo che vada ulteriormente elaborato ci vorrebbe una insomma riflessione ulteriore sul concetto appunto di autonomia dell'agenzia insomma ecco
Cioè l'autonomia dal punto di vista organizzativo dal punto di vista amministrativo gestionale mi pare che sia un fatto indiscutibile insomma no
Però ecco l'esperienza delle agenzie è un'esperienza anche il vile agenzie che già esistono di quelle che non sono i fatti insomma è un'esperienza abbastanza variegata insomma non tutto almeno a quello che mi dicono insomma è quello che risulta dall'esperienza anche periferica di alcune agenzie anche recenti che sono state costituite che nascono poi dal seno insomma del ministero dell'Interno insomma non è che tutto vada nel modo migliore insomma deve bisogna cercare di evitare insomma nel configurare un nuovo assetto che quelle che sono esperienza in strutture esistenti vengano annullate insomma vengono completamente
Così
Non solo fortificate ricamo avere loro capacità professionali eccetera ma anche così
Non coinvolte insomma in questa opera di ristrutturazione del sistema questo credo al di là diciamo della di qualsiasi spirito di carattere corporativo che naturalmente io non poco rappresento perché sono estraneo ovviamente alla categoria
Prefettizia ma credo che sia una responsabilità e una sensibilità di cui questo lo posso dire senz'altro insomma il ministro Napolitano insomma
Estremamente attento insomma che non venga trascurate di cui si tenga presidente d'altra parte De Sousa e Lombardo e lo sa benissimo insomma questi aspetti ne è pienamente consapevole grazie
Professor influenze
Dare la parola al freddo Sandri assessore alla Protezione civile della Regione Emilia-Romagna
Brevemente
Io credo che tra le ragioni che ci fanno dire che a fronte di un evento calamitoso
Abbiamo un sistema locale
In difficoltà
E in tante circostanze soprattutto un passato un sistema centrale in difficoltà
Ma soprattutto un sistema locale in difficoltà ex perché tra le ragioni che hanno a mio parere prodotto questo
C'è anche una sorta di esproprio
Di una funzione o comunque di una funzione
Che
Diciamo così non è stata mai assegnata ai poteri locali
Faccio un esempio
A fronte di una calamità interviene lo Stato con una politica di solidarietà in quanto assegna danari per intervenire sulle infrastrutture per risarcire le famiglie
E poi c'è una struttura che dipende dallo Stato che organizza il soccorso questo è un sistema che noi abbiamo ereditato
Di fatto il potere locale a fronte di calamità o di eventi di un certo peso in un qualche modo sapeva che c'era qualcuno che interveniva
La separazione tra prevenzione
Cioè individuazione del rischio prevenzione e soccorso
Compreso le strutture tecniche compreso la legislazione compreso le risorse finanziarie a mio parere questa frattura
Ha portato in un qualche modo ad una distrazione da parte del sistema locale rispetto a questo tema centrale
Nel momento in cui si arriva
Ora l'idea che Barberi sta portando avanti e che noi sosteniamo con forza di ricomporre
Una cultura un metodo
Un'azione di governo
Per cui il rischio l'individuazione del rischio la prevenzione elisoccorso fanno capo al sistema Stato e autonomie locali è il punto essenziale
Ma bisogna fare pulizia
Di tutto di tutta una serie di orpelli bisogna arrivare al principio di responsabilità
Deve esserci una responsabilità del sistema locale a fronte di un e vento
Sia nel soccorso sia nell'individuazione del rischio sia nella prevenzione sia nel momento in cui quando occorre intervenire con risorse finanziarie per affrontare ciò che la calamita prodotto
Ora noi portiamo ad unità
L'insieme dell'impianto o viceversa
Continuiamo in una separazione che alla fine ci porta a quei limiti che riscontriamo sempre non solo nel momento del soccorso ma anche nella separazione che c'è tra la spesa delle regioni e degli enti locali quando fanno programmi
Rispetto a le risorse che vengono impiegate di questi programmi nelle are a rischio nei punti di rischio che è il punto più delicato
Noi dobbiamo comporre questa operazione
E per farlo bisogna pensare bisogna pensare a ricomporre il mode
E il modello non può che essere stato e autonomie locali
Su questo punto mi permetto padre due osservazioni
Che secondo me contraddicono un attimo
Primo noi sciando accordo sulla questione
Decise fuori
Autonomie locali programmi individuazione prevenzione rischio vigili del fuoco struttura operativa nel territorio che interviene
Però c'è un punto che ancora non ho capito
Vigili del fuoco corpo nazionale d'accordo tutti non abbia mai posto il problema di un corpo regionalizzato corpo nazionale dove abbiamo detto da chi dipende
Ok dal corpo nazionale a chi risponde al sindaco o a Roma
Questo è un punto noi diciamo al sindaco quando dico al sindaco intendo il sistema locale
Secondo punto coordinamento
Coordinamento
Ma quando intendo dire vigili del fuoco autonomie locali e perché quando ci metteremo a ragionare anche per attrezzare i vigili del fuoco
Delle strutture delle conoscenze
Hanno bisogno di un raccordo strettissimo con la realtà locale e hanno bisogno che i bilanci della Regione e i bilanci degli enti locali concorrono ad apprezzare i prefetti i prefetti i vigili del fuoco per la parte strutture e via dicendo
E c'è bisogno quindi di una stretto di uno stretto rapporto questo è un punto che va chiarito
La seconda questione e quella dei prefetti
Capisco che dal ministero degli Interni ancora si tende a individuare uno spazio per i prefetti io non ho nulla
Da eccepire sul fatto che i prefetti debbano avere un ruolo nel coordinamento delle forze dell'ordine
E che in quanto coordinatore delle forze dell'ordine possano e debbano sedere ad un tavolo dove si ragiona di interventi per organizzare il soccorso
Ma da questo ad individuare ancora i prefetti con funzione di coordinamento Janet nel momento in cui no
Le regioni no almeno l'Emilia-Romagna non ci sta
è un punto che va chiarito ora il sistema è stato e Autonomie locali o è un'altra cosa noi i piedi in due staffe non possiamo continuare a tenerli in perché altrimenti continuiamo a mantenere un'ambiguità sulla unità del percorso
è il percorso
Sia nel momento della individuazione del rischio che della prevenzione che nel soccorso non può che essere riportato a capo dello stato per quel che riguarda tutta la componente della solidarietà e degli indirizzi di carattere generale per quel che riguarda la gestione e i programmi
Le autonomie locali ecco questo mi pare che sia il punto il punto uno dei punti diciamo così anche di principio irrinunciabili per il sistema delle Autonomie
Grazie all'Assessore
Sintesi la chiarezza pensiero esposto a dare la parola a
Nerozzi segretario generale della Funzione pubblica della CGIL poiché l'onorevole Maria Rita Lorenzetti trarrà un po'le conclusioni del dibattito chiedendo fin da ora scusa era prevista anche la possibilità di una di alcuni interventi ma il tempo come al solito
Come Confederazione generale del lavoro
Nel accettare né
Sei gli eredi la proposta del ministro Ciampi di un nuovo patto sociale che in questi giorni ha fatto dalle confederazioni
Pensiamo che proprio sul terreno dell'ambiente e della prevenzione civile
Sì è un terreno su cui investire
Investire in termini di opere di infrastrutture ma investire Orizia benissimo dottor Ghelfi anche in termini di occupazione qualificata
Perché noi abbiamo sicuramente un problema generale di occupazione ma all'interno della questione occupazionale abbiamo un problema di occupazione qualificata
Soprattutto in settori
Particolari come quelli relativi all'ambiente e alla difesa del suolo
Ora quindi credo che anche i processi di riforma che stiamo discutendo si possono inserire anche il un obiettivo di un patto che veda più investimenti più risorse che veda anche quindi un investimento sul futuro rispetto al problema della protezione civile
Ed è l'ambiente più in generale
La seconda questione noi oggi abbiamo ascoltato dal sottosegretario Barbella ingegner barbari
Di nuovo
Una difesa che noi abbiamo condiviso in questi anni dell'operato di questo settore dell'unificazione di questo settore in un unico una parola
In un unico comando poiché non voglio militarizzare sicuramente del corpo per il tanto meno l'ingegner bande
Oggi credo che abbia detto una cosa di più del ministro degli Interni rinviene Barberi oggi vogliono utilizzare gli strumenti rapidi dei decreti Bassanini poi intervenendo anche con altri strumenti per affrontare definitivamente speriamo la riforma del Corpo dei vigili del fuoco
Io credo che questo strumento sono strumenti importante perché accelera un processo
Che noi vogliamo concluso prima possibile e immettere gli elementi di riforma e affronta anche una serie di questioni che per ultimo l'assessore Sandri poneva che vanno nel senso in qualche modo di mantenere un'unicità del corpo e dell'agenzia ma nello stesso tempo di valorizzare i processi del sistema dell'autonomia delle regioni
In un sistema che noi tendiamo sempre più al federalismo proprio su questo processo di riforma ecco questo impegno non solo del sottosegretario Barberi ma anche del ministro io credo che dobbiamo mettere in rilievo un elemento peculiare di queste vicende
Noi come CGIL
Siamo stati e siamo per una semplificazione
Dell'assetto di governo per un regionalismo molto forte per un accorpamento dei ministeri
Lo siamo Espen siamo fare alla fine del mese quando il ministro Bassanini porterà al Consiglio dei ministri processi comprensivi di riforma in questo senso si debba andare ancora più gravi freddamente avere deleghe ma sempre abbiamo pensato se proprio mentre è giusto andare un'unificazione dei ministeri ambiente e lavori pubblici
Il settore della protezione civile andava unificato compreso nei servizi tecnici e nella dimensione che questo governo ha voluto attuare con le deleghe assegnate
Proprio anche per spogliare la Presidenza del Consiglio di corvi impropria di gestione che ne appesantiscono in un qualche modo il ruolo e rendono complicato anche al rapporto col sistema delle autonomie in particolare con le Regioni ma io credo anche con la sistema dei dei Comuni che in un terreno come questo devono essere sempre più investiti in questo io condivido anche alcune affermazioni
Che sembravano sembrano forti dell'assessore Sandri
Ecco io credo che dobbiamo andare cioccolato non per diminuire le figure prefetto che hanno compiti anche nuovi in altri settori che dobbiamo potenziare
Anche di tutela del della della sicurezza più generale del territorio ma tentare come in pare dicesse
Il sottosegretario Mother una separazione fra l'indirizzo fare responsabilità e fra la gestione poi Diretta operativa
Le ultime due questioni interessa di più rapido possibile riguardano un il lavoro
Ora compro accesso di questo genere
A forza se riesce a interpretare le forze del lavoro che sono presenti in questo settore
Sia del lavoro del Corpo dei vigili
L'ambiente io credo che vi siano in questo settore un valore del lavoro ha aggiunto che va in qualche modo premiato sia vedrò gli operatori si anche della dirigenza che dobbiamo dire ha degli aspetti di qualità che non sempre nel settore statale sono presenti così anche come vanno valorizzate per esperienze Regione Mario penso per antica frequentazione all'esperienza dell'Emilia che hanno portato anche un po'il contributo di coordinamento oggi riconosciuto da tutti negli anni Settanta di leggi di non lo chiamo ingegnere non se ne avrà a male nella fine degli anni settanta e a Roma con la rara rispetta un panorama di contraddizioni col prezzo di forti fra i corpi dello Stato l'ultima questione volontariato
Io sono convinto che sul volontariato di questo settore il ragionamento deve essere fatto in maniera attenta
Anche noi abbiamo avuto dei problemi che dobbiamo superare farlo come sindacato come CGIL il volontariato non è tutto uguale
Anche la FIAT adesso si presenta come volontariato in molti settori ma al volontariato di questi settori sia per la tradizione storica della dell'Alto Adige dava rossa del Trentino che
Il dottor Ronchi rappresenta sia anche per una tradizione storica che noi abbiamo abbandonato se Sandri casello assessore Sandri non l'di un va ad un campo le prime cooperative della Federterme del ferrarese del ravennate facciamo prevenzione volontariato rispetto agli arrivi per quindi anche recupera quando un'idea di volontariato che appartiene alla storia del sindacato della sinistra io credo che su questo dobbiamo mettere quelli sinergie quella valorizzazione e quella anche scrivere coordinamento necessario anche perché mi pare che appunto fra questo volontariato e se non se non prende nessuno a quello della Compagnia delle opere ci sia una differenza abissale in termini di qualità e di quantità
All'interno di questo quindi io penso che la riforma che
Il sottosegretario e il ministro pongono possono essere anche nell'agenzia uno strumento valido anche per altre parti della riforma dello stato noi proponiamo l'Agenzia anche come strumento per altri ministeri essendo un elemento più agile ed essendo anche un elemento che ha in sé il coordinamento centrale e nello stesso tempo rapporto col sistema dell'autonomia
Il professor Carlo Guelfi che è dovuto partire quindi ha lasciato nostro tavolo tutto la parola all'onorevole Maria Rita Lorenzetti presidente la commissione Ambiente Territorio dalla Camera ed
Sì io ringrazio e la prima cosa che vorrei dire è questa credo che abbiamo fatto davvero bene in questa festa nazionale dell'Unità come Democratici di sinistra ad aver con otto questa occasione per continuare un confronto che da oltre un anno grazie all'avvio nella Conferenza nazionale di questo confronto e sta andando avanti
Vari convegni iniziative incontri e anche esperienze purtroppo drammatiche che abbiamo due dovuto vivere in varie parti del territorio la mia regione l'Umbria hanno detto Emilia Romagna l'Abruzzo la Campania e tante altre purtroppo che sono sa evocare queste drammatiche vicende
Devo dire bene anche per il fatto che in questa occasione il sottosegretario Barberi ha presentato la decisione del ministero io ricordo ricorderà Barberi questa è stata l'inizio di questa estate un convegno organizzato dall'la CGIL Funzione pubblica Colfiorito uno degli epicentri del crisi sismica delle Marche e dell'Umbria in cui porta a nome della CGIL nazionale disse basta convegni
è il momento la prossima volta che ci incontriamo sicuramente dovremo discutere di una proposta formale di una proposta del ministero bene io credo che dobbiamo dire bene questa iniziativa bene questa occasione della festa nazionale unita in cui il sottosegretario Barberi ha presentato la proposta del ministero e ha presentato da proporre da che presto sarà varato dal Consiglio dei ministri io credo che questo vada salutato come un punto fortemente positivo per il governo dell'Ulivo e vorrei dire merito del lavoro tenace del professor Barberi dobbiamo riconoscerle credo che tu i guanti noi che abbiamo lavorato e stiamo lavorando con i professori siamo in grado di testimoniarlo e e merito anche di chi dalla frontiera del lavoro quotidiano e dell'esperienza quotidiana il confronto con l'emergenza Maicon nelle problematiche vaste e complesse dell'emergenza ha evidenziato con sempre maggiore precisione i limiti della legge duecento
Cinque
E limiti dell'attuale organizzazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco credo che questo sia una cosa molto importante che
Carica di responsabilità evidentemente il Governo il ministero e carica di responsabilità il Parlamento oggi la proposta che ci è stata presentata e che via via neanche nelle negli interventi che ci sono stati sta da accolta
Favorevolmente
E sarà sicuramente oggetto delle delle Same da parte del consiglio dei ministro sotto forma di decreto legislativo all'interno delle delle che previste dal Bassanini dal centododici
Andrà alla pare aerei della bicameralina ed è chiaro che io qui dico al nome non solo dell'incarico istituzionale che ho ma anche a nome dei Democratici di sinistra che sicuramente lì in quella sede noi faremo Fini info do la nostra parte certamente anche riferimento a quello che diceva l'assessore Sandri ma anche altri che sono intervenuti avremo bisogno anche di alcune modifiche ordinamentali certamente alcune di quelle modifiche ordinamentale dovranno essere oggetto di un provvedimento legislativo che non sia solo il decreto legislativo però io penso anzi sono convinta che moltissimo la stragrande maggioranza della riforma e quindi il varo del nuovo sistema di Protezione civile il varo della nuova organizzazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco voi saremo in grado di farlo all'interno e con lo strumento dei decreti legislativi io voglio dire subito in maniera netta i Democratici di sinistra se uno d'accordo con questa impostazione certamente ci sono alcune differenze alcuni confronti alcune precisazioni alcune questioni andranno ulteriormente affinate nel confronto parlamentare però noi siamo da quel otto sul sullo schema sull'impostazione e vorrei dire non per segnare come dire una pedina per noi ma che anche noi abbiamo contribuito per la nostra parte fin dal novantasei anche a proporre a cominciare ad avviare un confronto sullo strumento innovativo delle dell'agenzia quindi come dire siamo nell'alveo anche di chi e dei soggetti che hanno contribuito a costruire questa proposta salutiamo con grande soddisfazione il fatto che oggi è può Posta delle ministero è proposta del governo e quindi verrà varata mi è velocemente un anno fa l'abbiamo abbiamo iniziato dicevo questo confronto della conferenza nazionale che ha visto tutti i soggetti e molti protagonisti avviare una discussione non sempre facile non sempre facile perché siamo ad un anno di di distanza e un anno che è fatto solo di dodici Mesima dodici mesi in cui la discussione che da lì è partita visto davvero bisogna dire la collaborazione sincere anche lente di interventi sinceri di chili Protagora lista doveva si sentiva come dire toccato da vicino rispetto alle competenze rispetto alle prerogative rispetto anche alle prospettive delle dei propri ruoli questo però è importantissimo che sia queste importantissimo che sia stato da questa porta artistico che diventi finalmente norma dello Stato modificata la legge duecentoventicinque modifica dell'assetto organizzativo del dei vigili del fuoco
E vorrei dire una cosa che anche dal versante delle competenze i Bassanini ha già superato in parte quelle che sono le
E i limiti della duecentoventicinque quando si parla di articolazione delle competenze non a caso questa è stata una delle delle questioni e delle problematiche che da subito ha visto quasi subito ha visto la come do fra le regioni il il governo ha già superato dicevo in massima parte anche la questione le competenze articolando fra le competenze nazionali e le competenze regionali e degli enti locali su quei principi che ormai sono principi consolidati l'assetto federale il principio di sussidiarietà
La semplificazione la riorganizzazione della pubblica amministrazione oggi una scelta politica che per le da quando è sottosegretario lezione civile professor Barberi ormai una prassi consolidata o mai ha varato una prassi e sta per diventare norma e cioè che i presidenti delle Regioni o i sindaci a secondo delle stage
Ne della calamità so noi commissari di governo del delle calamità stesse credo che questa sia la strada
Questa per i Democratici di sinistra io ho sempre fatto parte della commissione lavori pubblici Ambiente Territorio della Camera
E quindi ho partecipato anche la discussione alla noi in occasione della legge duecentoventicinque
E queste era il nodo di fondo su cui il confronto si è arrestato ad un certo punto probabilmente allora non poteva essere diversamente oggi tanti han mi e tante esperienze sono passate e l'esperienza concreta ci dice che dobbiamo lavorare per un assetto diverso che quello per cui stiamo impegnandoci tutti quanti nuovo sistema di protezione civile un sistema com'esso quando la Protezione civile io vado velocemente quindi dico solo noi sottoscriviamo in pieno il la nuova impostazione che il sottosegretario Barberi e qui presentato è sicuramente un sistema complesso che deve vedere in tempo di pace e lavorare insieme in modo coordinato dal punto di vista funzionali competenze livelli istituzionali diversi strutture tecniche perché solo così è possibile davvero porci l'obiettivo della riduzione del rischio porci l'obiettivo della conoscenza dei rischi del monitoraggio della previsione della pianificazione dell'emergenza della prevenzione perché solo in un sistema coordinato e integrato possiamo da bere
Davvero raggiungere l'obiettivo e via via in questi anni abbiamo lavorato anche questo io vorrei sottolineare nelle del del dibattito che abbiamo fatto abbiamo lavorato grazie all'assetto diverso anche dei provvedimenti che via via sono arrivati in parla
In tono perché la pesa la finalizzazione della spesa pubblica disposizione della calamità non fosse solo il ristoro del danno ma a partire dal danno ho inserisse elementi di prevenzione e di messa in sicurezza da quel rischio quindi Obiettivo riduzione del rischio e quindi di fatto utilizzare come dire passate mi
E la parola la calamità non solo per ristorare il danno ma soprattutto per inserire elementi di prevenzione messa in sicurezza dalla dal rischio che aveva prodotto che ha prodotto
Quel danno quella quella calamità questa è la strada
E solo su questo io devo dire che sottoscrivo in pieno la l'intervento di Sandri che dice solo facendo capo al sistema complessivo dello Stato e dell'autonomie locali se si può ricomporre culturalmente operativamente dal punto di vista anche delle di una politica di politiche attive finalizzata alla prevenzione riduzione del rischio la messa insicurezza di un territorio così molle abile come quello nostro solo se si ricompone se si fa capo al sistema complessivo dello Stato e delle Autonomie locali ed è evidente dunque che quelle questioni che le l'assessore Sandri
Evidenziava e che sono state oggetto anche di degli interventi in questa tavola rotonda sicuramente saranno le questioni di cui discuteremo in Parlamento credo che l'esperienza concreta passate mi
E dire la l'esemplificazione da chi da parte mia vissuta direttamente dentro la calamità che ha colpito l'Umbria e le Marche io sono o di Foligno io ho visto come abbiamo costruito e come siamo in grado d'
Irene siamo stati in grado di reggere di sostenere e di governare fin dall'emergenza quella calamità perché c'era nella prassi costruita quello che il professor Barberi ha presentato o come proposta di Rosi stemma di protezione civile e cioè a presiedere il comma c'erano personale dei vigili del fuoco
E accanto ai alla atti presiedeva i commi e coordinava il comma i sindaci commissario di governo il presidente della Giunta regionale ha funzionato ha funzionato certamente io su questa questione ciò quale la delicatezza cui dovremo ragionare senza senza vere né dispute ideologiche né né altro ma affrontare nel merito come va affrontata avendo davanti a noi l'obiettivo della sicurezza dei cittadini
Perché questo è l'obiettivo che noi dobbiamo avere e quello di ricomporre scomporre e ricomporre coordinare e più funzioni diverse con questo obiettivo essere più efficaci possibili avere una seppur Nizza tv e un coordinamento fra competenze istituzionali che sia il più efficace possibile prima durante e dopo che sia in grado di farci conoscere i primi rischi di farli monitorare di pianificare l'emergenza
Di scattare con maggiore efficacia quando questa emergenza accade e di recuperare e di riavviare la normalità e quindi a poco a poco l'inserire come dicevo elementi di e prevenzione questo deve essere la discussione questo obiettivo e questo criterio ci deve ci deve animare tutti quanti e quel per questo che dico tutti quanti protagonisti lo dico anche anch'io in questo caso nei confronti di dei prefetti tutti quanti tutti quanti livelli istituzionali chi è da sempre considerato in primis servitore dello Stato dovremo ragionare avendo riguardo a questo obiettivo privo che tutti quanti dobbiamo avere in mente ed evidente dunque che lo strumento dell'agenzia quindi è una struttura più agile più snella con procedure
Efficaci e legate e specifiche per un servizio dell'emergenza io ricordo adesso vedo qui l'ingegner Romano che ha coordinato il come di Foligno io ricordo quelle notti in cui passati queste severo fatto Adina altre sedi mi scuso perché mi ha già sentito io ricordo in quelle notti in cui l'ingegner romane dove decidere
Primi dieci minuti forse anche di meno se evacuare tot persone o se firmare i cinquanta sessanta milioni per pronto intervento che consentisse perché evitasse l'evacuazione delle famiglie e quindi successiva Men's
Te maggiori soldi maggiori risorse pubbliche per i con timer e per tutto quello che che sappiamo sono decisioni difficili ma in quei momenti di Pardo ancora la diceva ma la corte dei conti perché adesso il tutto ci durante l'emergenza tu di quanti danno ragione a chi gestisce l'emergenza passata l'emergenza passata l'emozione passato l'affetto nei confronti dei territori e di di ha gestito di fatto potrebbe arrivare un qualsiasi soggette alla corte dei conti a chiedere il conto le spetta a quelle decisioni ecco questo non significa che se uno ha responsabilità negligente non deve pagare personalmente ci mancherebbe altro ma ci sono altri codici della nostra democrazia repubblicana che sono a disposizione per questo tipo di responsabili da ma noi dobbiamo capire deciso all'agenzia ripeto bacilli se sono d'accordo dobbiamo capire anche quali procedure amministrative devono essere abituati ad un servizio per l'emergenza quindi responsabilità e autonomi sia questi sono i principi su cui abbiamo cominciato a lavorare da più tempo anche per altre questioni e questi devono essere i principi che devono informare anche la riorganizzazione del servizio di protezione civile e la riorganizzazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco vorrei dire solo un'ultima questione via via oltre ai convegni che abbiamo fatto in tante parti d'Italia
E che
E hanno presentato diciamo queste queste proposte via via son veci son venute affinando e un ultimo documento ufficiale oltre altre questioni altri provvedimenti per i finisco per esempio al documento sulla di fare sa del suolo che abbiamo varato come Camera dei Deputati inaugura presentato dalla dalla Commissione che presiedo a anticipato in qualche modo da parte del Parlamento oltre ai tanti ordini del giorno mozioni
Che via via in me in occasione di provvedimenti urgenti o di provvedimenti pietra ricostruzione abbiamo presentato in aula ma quindi abbiamo sistematizzato in un documento organico in quel caso legato la difesa del suolo eh capo può sta di rapporto coordinato nel senso non qui non non mi dilungo nel senso detto e presentato dalla dalla professor Barberi in senso integrato e coordinato il rapporto in questo caso fra la protezione civile a difesa del sole come tutto si lega se vogliamo davvero raggiungere gli obiettivi di cui prima abbiamo parlato e anche lì non abbiamo sostenuto l'agenzia e abbiamo sostenuto una riforma delle troppo dei vigili del fuoco mantenne do la dimensione nazionale questo abbiamo scritto in quel documento mantenendo la dimensione nazionale una struttura non ministeriale superando finalmente le duplicazioni fra Dipartimento direzione generale del ministero degli
Bernie provvedendo prevedendo un decentramento e quindi Morassut responsabilizzazione valorizzazione anche dei comandi provinciale di ispettorati regionali finalizzato anche Doom Giorietto efficace rapporto con gli enti locali con le regioni eccoli negli enti locali ancora una volta responsabilità e autonomia questo è il il senso e questo è la cosa importante anche noi abbiamo pensato di scrivere anche per formalizzare in un documento ufficiale della Camera e le questioni di cui via via siamo andati discutendo anche in occasione di provvedimenti urgenti insieme ad un'altra questione molto importante per coprire bene in modo più efficace il per l'intero territorio nazionale e cioè la promozione della componente volontaria
Pongo in stretto rapporto ti è stato detto io lo sottolinea basta in stretto rapporto con il corpo nazionale dei vigili del fuoco in stretto rapporto con il sistema nuovo di protezione ci vive questo come dire io chiudo qui questo è l'impegno
Che come Democratici di sinistra noi mettiamo
Con passione io ce ne metto qualcosa in più per aver vissuto come dire da vicino è di recentemente che fra un po'di giorni è un anno
Dalla dalla terremoto che ha colpito le nostre zone e mai siamo vicini ad altri e venti calamitosi danno pubblico che hanno colpito altre parti del territorio nazionale mi pare che via via voglia quelle assenti quelle impostazioni stanno funzionando sì ce la siamo consapevoli che sono innovative siamo consapevole che dovremo sperimenta e attuare che il Complesso dell'autonomie locali dovranno attuare quegli indirizzi così innovativi abbiamo detto se ci sarà bisogno faremo degli aggiustamenti che serviranno in questo caso mi dire per altre calamità che purtroppo sappiamo succederanno acchiappa da poco saranno sempre più rappresentativi dell'impostazione che presto sarà varata dal Codice dei ministri torna a dire fax siamo per la stragrande maggioranza sia riforma del nuovo sistema di Protezione civile sia riforma del Coppola cioè dei vigili del fuoco con lo strumento del decreto legislativo le impegno dei Democratici di sinistra sarà pieno se ci sarà bisogno alcune modifiche ordinamentali lavoriamoci velocemente in modo tale che questa legislatura possa vedere finalmente il varo di questi provvedimenti grazie
Grazie all'onorevole
Ringrazio il c.t. il relatore chiedo scusa urto ancor una volta per il tempo a disposizione più stato probabilmente poco produssero stonatura costò il posto al tutore questo tipo di dibattito vi auguro una buona serata