Conferenza Nazionale Energia e Ambiente promossa dall'ENEA per conto dei Ministeri dell'Industria, dell'Ambiente, dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, con il sostegno del Consiglio dei Ministri (Roma, Palazzo dei Congressi, 25-28 novembre 1998)

Coloro che stanno in piedi si stancano ha come probabile
Possono fare più comodi nella
Nella stanza nelle stanze al cielo ordinata
Il ministro Zecchino sta per raggiungerci nel frattempo dare inizio ai lavori
Signori ministri signor Sindaco Gentili partecipanti signore e signori
Lei ne ha organizzato questa conferenza su mandato del governo
A dieci anni dalla Conferenza precedente qualche cosina di più
Ha avuto l'intuizione che forse si può dire felice
Cioè che fosse di nuovo al tempo
Per ricominciare a parlare di energia se ne riparla in un ambiente in un contesto completamente nuovo
Sia perché
Naturalmente ci sono le preoccupazioni e le attenzioni per la salvaguardia e la ricostruzione dell'ambiente
Perché discutiamo in tutte le sedi planetarie
Il problema del prima sia perché esiste o sta per formarsi un mercato unico dell'energia in Europa sia perché il processo di decentramento del governo centrale
Dell'energia e dell'ambiente è in corso sia perché naturalmente la liberalizzazione e la privatizzazione
Dei grandi enti energetici
è in corso
Sia perché
è mutata l'attenzione o la direzione dell'intervento pubblico
Dall'intervento diretto spesso frustrante
Non completo all'intervento attraverso la regolazione del mercato
Sono anche si sono anche moltiplicati gli attori
Forse la cosa più interessante però di questa conferenza e che non è una conferenza settoriale non è la conferenza della regia e conferenza dell'energia e dell'ambiente
Dove non c'è
Specificamente la sommatoria dei due settori ma riconoscimento dell'esistenza di un freddo che va riconciliato
Con le politiche con la concertazione
Con le misure
L'originalità della impostazione del Governo sta appunto soprattutto nel fatto che le responsabilità sono a cavallo dei due settori
Il tre dal tradizionale tra sviluppo e ambiente sviluppo e quindi Energia e Ambiente
è in fondo ciò che sta sotto questa conferenza
In questi quattro giorni si parlerà diffusamente di tutto ciò vorrei solo brevemente indicare che questo evento è solo una tappa non è nell'inizio nella fine
Del processo che chiamiamo conferenza nazionale
Che abbiamo organizzato nei mesi scorsi sempre su mandato del governo un grandissimo numero oltre cento di seminari tavole rotonde e convegni
Che non avevamo previsto in questo modo si sono anche auto molto implicate un po'perché dopo tanti anni di astinenza nel discutere questo settore venuta la voglia di parlare
E un po'perché i problemi che si sono affacciati durante le tavole rotonde ne hanno generati altri
In queste seminari in queste tavole rotonde in queste discussioni abbiamo raccolto un grandissimo ammontare di documentazione di dati di scenari di Pro proiezioni
Di elementi di un dibattito che è stato in molti casi anche molto appunto
Perché mentre con l'avvio di Patti e di accordi volontari che si possono trovare gli elementi di raccordo fra parti che hanno interesse diversificate
E mentre laddove questi conci queste forme di concertazione
Non hanno necessariamente la capacità di risolvere tutti i problemi e quindi deve intervenire la politica sia energetica che ambientale
è tuttavia importante è stato importante lo sarà anche nel futuro che gli elementi che sono alla base di questo dibattito soprattutto quelli di conoscenza
Vengono portati come elementi per la decisione così che non si decida solo sulla forza d'interessi ma anche sulla chiarezza delle impostazioni
Non tutto naturalmente risolto è una tappa questa Conference
E nelle varie domani vari documenti che voi troverete troverete anche le posizioni diversificate oltre quelle su cui c'è accorda
La conferenza è stato grande sforzo dell'Enea
Ventiquattro gruppi di ricerca quasi quattrocento persone del nostro Ente con altrettante persone però che hanno collaborato provvedendo
Là fuori oltre cento organismi si sono occupati di tutto ciò
Su alcuni temi eravamo più deboli non c'è dove ai combustibili fossili la mia particolare che non sono una piccola cosa nel nostro campo
Su altre avevamo più forte ma l'aiuto del contesto degli operatori
Dei professionisti
Degli agenti
E naturalmente
E delle autorità pubbliche è stato importantissimo per colmare le nostre lacune
Abbiamo prodotto moltissimi documenti e qualcuno ci critica per l'abbondanza e la quantità ma speriamo che la qualità sia
Degna della quantità che presentiamo
Ma è una quantità che anche deriva dal grandissimo interesse manifestato in tutta questa prima fase di preparazione
Il processo non finisce dunque con questa conferenza nella logica dell'approccio che è stato seguito su indicazione dei nostri ministri
Mentre in questi giorni firmeremo il Patto per l'energia e l'ambiente con dovremo continuare naturalmente a dargli sostegno contenuto settoriale e territoriale
Molte delle proposte dovranno essere approfondite ulteriormente occorrerà aggiornare continuamente i dati e monitorare
Il successo delle proposte che in questa sede vengono avanzate
Tavoli di consultazione dovranno essere mantenuto dovranno mantenersi aperti
Le né a disposizione del governo perché è un organo tecnico per svolgere questi compiti devo riconoscere ai ministri che hanno avuto con questa idea che anche come ente abbiamo guadagnato siamo sempre stati aperti naturalmente alla collaborazione con l'esterno in particolare con l'industria ma l'avventura che ci ha fornito questa conferenza ammesso l'Enea nella possibilità di conoscere più profondamente il mondo
Da rispetto al quale confina e lei ne ha confini a moltissimi confini
Se c'è un un messaggio del tutto personale
Che vorrei dare a chi lavorerà durante questa conferenza
è che gli elementi di concertazione le politiche le misure
Che verranno discussi che verranno discussi in questi giorni
Hanno un significato naturalmente per conto loro sono significative per gli elementi che
Che concernono questi specifici dei patti questi specifici accordi volontari queste specifiche politiche
Ma il significato di lungo periodo di tutto ciò è quello di influenzare in maniera forte
L'innovazione tecnologica lo sviluppo tecnologico
La conciliazione tra sviluppo e ambiente
Implica necessariamente che nel lungo periodo siamo in grado di rispettare l'ambiente di ricostruirlo ma anche di costituire le condizioni
Perché la crescita ci sia e l'occupazione sia la più chiara possibile e queste realizzabile certamente con le politiche che sono anche qui discusse ma nel lungo periodo con la capacità del sistema di produrre tecnologie ottimizzando
è un compito che in un ambito come quello di cui ci occupiamo Energia e ambiente è tutto sommato nuovo non sono nuovi le difficoltà o i progressi che dovevo fare in campo tecnologico è nuovo l'obiettivo
Io ringrazio tutti i presenti
E dò lettura di due messaggi
Perché il presidente del senato che non potrà essere presente ci ha mandato un messaggio che vi leggo rapidamente sono profondamente dispiaciuto di non poter essere presente come pure avrei voluto alla sessione inaugurale dei lavori della Conferenza nazionale l'iniziativa caratterizzata dell'intervento di numerosi dall'intervento delle rispettive dagli stranieri costituisce un'occasione indubbiamente preziosa per una valutazione approfondita e consapevole delle nuove politiche energetiche
Nel quadro dello sviluppo sostenibile sotto profitto ambiente profilo ambientale
La crescita economica e l'auspicata riduzione del tasso di disoccupazione specie nel Mezzogiorno
Doveva venire in un contesto di programmazione di razionale impiego delle risorse energetiche in modo da garantire che lo sviluppo avvenga nel rispetto dell'ambiente del territorio l'impegno degli operatori economici così come dei licenziati
Dei ricercatori e dei rappresentanti delle istituzioni dovrà essere rivolto in questa direzione e condotto con coraggio e piena determinazione
Desidero rivolgere a quanti sono impegnati per la migliore riuscita della manifestazione ai relatori era tutti presenti un saluto cordiale unitamente alla cura di buon lavoro Nicola Mancino presidente del Senato della Repubblica
Abbiamo anche
Il ministro dell'Interno
Con con me ci dice concomitanti impegni istituzionali non mi consentono di partecipare alla Conferenza nazionale energia e ambiente in programma nel girone D sei
Esprime particolare apprezzamento per l'iniziativa formulo vivi auguri da estendere a tutti i partecipanti Rosa Jervolino Russo ministro dell'interno
A questo punto darei la parola al nostro più generale ospite il sindaco di Roma Francesco Rutelli lento che ringraziamo per essere presa in
Grazie presidente io sono dietro i dardi
Benvenuto che anche
Mi auguro più che una cordiale saluto ad una platea
Autorevole e rappresentativa dei molti mondi che si confronteranno in questa conferenza vi do il benvenuto come sindaco della città
Riconoscente
Per questa scelta che ha e la ne ha voluto
Collaborazione con i ministri che siedono a questo tavolo prendere
E voglio ringraziare in particolare l'Enea per il lavoro che ha fatto che si è tradotto come ricordava il professor Leon in molte iniziative di approfondimento di studio
Che si è tradotto anche in un libro verde sullo sviluppo sostenibile urbano che viene presentato ha tra gli atti di questa conferenza
E il mio saluto come mi è stato gentilmente richiesto cercherà anche di sviluppare oltre che dare questo benvenuto interessato e cordiale a tutti voi
A nome della città cercherà di introdurre uno degli argomenti che certamente
Approfondì Rete
Sono passati undici anni dall'ultima conferenza e se è vero che l'ultima conferenza si era tenuta
Si può dire così poi giornalisticamente sotto ancora lo shock di Chernobyl
Oggi il dibattito che voi aprite
E in un quadro completamente nuovo
Con dubbi
Sfide
Interrogativi
Speranze tra queste ultime certamente le risoluzioni di Kyoto e un cammino importante della comunità internazionale che è stato intrapreso
Se forse
Gentile Presidente
Carissimi amici del governo un tema può essere
Preso per definire un'espressione un po'abusata che quella di blocca intreccio tra temi globali e temi locali certamente questo è il tema dell'Energia
E delle sue implicazioni ambientali
Questo richiama tutte le sfide che dicevo prima e tutte le potenzialità straordinarie che sono di fronte al nord
Penso che in particolare l'altro grande argomento che si affaccia con forza nella conferenza
è appunto quello della maggiore responsabilità decentrata il tema quindi di un decentramento effettivo delle politiche energetiche che fa i conti con la realtà
Oggi il settanta per cento almeno al settanta per cento quasi l'ottanta dei cittadini europei
Vive nelle città
Il modello energetico con cui ci misuriamo non è più sicuramente quello della dopoguerra lo sviluppo del dopoguerra vede concentrarsi nelle città retti servizi fabbisogni energetici
Straordinariamente
Crescenti ma anche flessibili e anche anch'essi portatori di interrogativi rilevanti carica dunque di responsabilità un sistema che fatto di coordinamento centrale di regolamentazione generale di una nuova dinamica di un nuovo dinamismo del mercato e anche molto di una responsabilità locale
Pensiamo a alla conferenza di undici anni fa obiettivamente questo tema non avrebbe potuto essere posto non diciamo con la stessa energia ma quasi concettualmente non aveva cittadinanza obiettivamente era ma il generale oggi è uno dei temi che fanno ingresso in modo responsabile creativo
Nei lavori di questa conferenza un fatto obiettivamente rilevante qui credo di potervi anche portare
Il saluto e l'apprezzamento dell'Anci l'Associazione nazionale dei comuni italiani che ha apprezzato le l'iniziativa dell'agenzia energetica locale promossa in sede Unione Europea
Ed ha assunto l'impegno ad estenderle in collaborazione con tutti i Comuni italiani che ci sono molti amministratori e sono ben consapevoli appunto di questo ruolo che la nostra associazione a livello nazionale può svolge
Permettetemi anche di ricordare che se le città sono il luogo dove vive la gran parte dei cittadini e dove si sviluppano le innovazioni e le contraddizioni e dunque dove la politica dell'Energia dell'ambiente gioca il suo ruolo decisivo questo vale varrà anche per i Paesi in via di sviluppo
è una dinamica internazionale ecco qui un altro aspetto del
Globale e locale che si incontrano con la quale ci dobbiamo misurare la crescita delle concentrazioni urbane con problemi certamente anche molto diversi pensiamo le tematiche dell'acqua dei rifiuti
è qualcosa che ci riguarda da vicino riguarda l'Italia in particolare come nazione al cuore del Mediterraneo
Ma riguarda anche le città con la loro possibilità di collaborazione loro possibilità di essere ambasciatrici
Di innovazioni tecnologiche di cooperazione istituzionali di definizione di regole più efficienti e di una prospettiva
Sostenibile lo sviluppo urbano credo che da questo punto di vista interessante sala conferenze il proprio Roma si apre la settimana
Prossima assemblea generale di mezzi Pizzi
Sotto l'egida dell'Unione
Europea perché anche qua io penso che il ruolo dell'impresa italiana
Ma anche delle agenzie di sviluppo energetico locale delle aziende municipalizzate gli altri soggetti privati e pubblici che operano in questo settore dovrà guardare l'Italia sta facendo qualcosa deve fare molto di più
Per fare un rock per svolgere un ruolo determinante nella cooperazione internazionale per gli aspetti ambientali
Produttivi e anche di conquista di mercati assai rilevanti che si aprono nel contento mediterraneo anche qui molte città danno lavorando in questa chiave in pieno in collaborazione con l'Enea
Con il ministero e l'ambiente
Con il Governo
Italiano alcune considerazioni
Sintetiche di natura generale noi siamo molto favorevoli
Perché una parte di questa carbon tax ed in generale le politiche del governo si orientino a don consistente rifinanziamento della legge dieci nel novantuno per l'incentivazione risparmi al jazz
Riteniamo che forse questa conferenza possa anche riprendere una certa trascuratezza che c'è stata nella recente conferenza
Sui trasporti a proposito della modo del modo in cui obiettivamente si riuscirà in Italia nei prossimi anni a trasferire una quota consistente di modalità di trasporto dalla gomma al ferro attraverso l'efficienza attraverso la funzionalità dei servizi e naturalmente in generale alla molti in modalità che
è il futuro imprescindibile per la nostra nazione
Vorrei anche sottolineare come questa transizione al Nuovo Mercato
Europeo integrato dell'energia elettrica deve richiamare tutti gli operatori ad essere attori efficienti del nuovo sistema
Tutti dobbiamo agire in mezzo ai principi fondamentali di liberalizzazione
Dell'attività di importazione esportazione liberalizzazione della produzione ampliamento progressivo della categoria di clienti idonei liberi di rifornirsi sul mercato
Ma credo che dobbiamo guardare anche le nostre obbligazioni che derivano dalla conferenza di Kyoto
Incentivare lo sfruttamento di fonti rinnovabili incentivare risparmio energetico attivare la partecipazione dei cittadini
Anche in quanto naturalmente imprenditori ma come elemento di consapevolezza di questo cambiamento di questa transizione voglio esprimere qui pubblicamente
L'apprezzamento dei comuni italiani al ministro Bersani perché la la definizione
Nell'ambito del Governo che ha contribuito a raggiungere per ciò che riguarda il rapporto nella nuove comprende nuove funzioni una riorganizzazione dei compiti dell'ENEL
Con le aziende municipalizzate con le grandi aziende o società per azioni nelle grandi aree urbane è un contributo serio e positivo mi sia consentito su questo fare piccola battuta
Quando l'Italia ha dato il via libera ad una privatizzazione della Telecom
Che
è stata esclusivamente imperniata
Sulla massimizzazione di un profitto immediato da parte del tesoro
E ha trascurato il fatto che le strategie industriali potessero per esempio far sparire dall'orizzonte l'infrastrutturazione delle città con il cablaggio che è stato mollato a metà
Non è stato una politica saggia
Perché la ricchezza nazionale fatta di tanti elementi è fatta certamente di un aggiustamento dei conti è fatta certamente dell'efficacia delle grandi agenzie grande
Enti e soggetti che operano sul mercato globale ma è fatta anche di arricchimento del nostro contesto infrastrutturale e tra le missioni che si debbono dare né i processi di trasformazione a questi enti e di privatizzazione non si può assolutamente prescindere da un contributo al l'ammodernamento al miglioramento del Paese
E di questo fa parte in modo decisivo
E il potenziamento delle infrastrutture urbane su cui siamo purtroppo a dei livelli estremamente bassi lo sappiamo ed è questo uno degli elementi di più deficitaria capacità competitiva del nostro paese sul piano internazionale ecco perché noi vorremmo molto
Che quando si discute ora di privatizzazione di ero porti da parte del governo si discute su a cosa serve non soltanto si cerchi di massimizzare il profitto da queste come è giusto che si era questo tipo di prevede azioni ma anche vogliamo capire qual è la politica industriale
E qual è l'equilibrio su scala internazionale che si consegue e nel momento in cui
Si dà
Semaforo verde alla trasformazione dell'ENEL bene ha fatto il Governo a chiarire che tra le ricchezze nazionali ci sono la M. di Milano le aziende di Brescia di Verona
Di Roma l'Acea e quelle altre che in questi anni rappresentano sicuramente attori che contribuiscono a questa ricchezza nazionale che è bene non mortificare Manzi
Cui è il caso di imporre una capacità competitiva ove mai non l'avessero e di valorizzarne questi caratteri che invece in molti casi già ci sono
Un ultima notazione vorrei fare dando a proposito
Della mia città alcune alcune informazioni in generale i comuni debbono accelerare
La redazione di piani energetici ed ambientali Romano l'ha fatto presenteremo qui nella Conferenza questo libro verde realizzato con
L'Acea come come con tutti i dati sulla sulla loro visita svolgendo penso che questa direzione di marcia vada implementata decisamente anche con la partecipazione dei cittadini vorrei citare anche iniziative svolte con le associazioni ambientaliste che hanno notevole importanza di convincimento e coinvolgimento dei cittadini quando con Greenpeace abbiamo fatto la la la lancio con l'Acea delle delle lampadine ad ad alta efficienza energetica dalla partecipazione di decine di migliaia
Di utenti quando si è fatta la campagna per le caldaie oppure naturalmente per quanto riguarda le automobili l'obbligo che ha anticipato una direttiva nazionale
Una regolamentazione nazionale
Del bollino blu che ha portato risultati consistenti per quanto riguarda l'efficienza delle emissioni
Degli auto veicoli queste cose funzionano perché portano i risultati anche dal punto di vista quantitativo ma funzionano anche perché spiegano in una certa misura ad una parte di nostri concittadini
Quanto un processo di cambiamento debba essere condiviso
Debba comportare anche alcuni cambiamenti dello stile di vita alcuni cambiamenti nei comportamenti quotidiani con l'equilibrio necessario
E con la possibilità io mi auguro massima di incontro tra esigenze del mercato attività attivismo
Spirito d'iniziativa dei soggetti che sono sul mercato partecipazione dei cittadini attenzione ai valori durevoli dell'ambiente
Tra i risultati importanti che volevo sottolineare che negli ultimi anni a Roma
Sì è più che raddoppiata la capacità di auto produzione anche grazie a nuove iniziative centrale a ciclo combinato che abbiamo aperto lo scorso anno a Tor di Valle altre centrali verde di cogenerazione
è in programma un importante iniziativa termo utilizzazione dei rifiuti da parte del due aziende lama
E l'Acea
Voglio il punto ricordare che dal novanta alla novantasette siamo passati dal nove e mezzo al ventitré per cento di produzione idroelettrica attorno e termoelettrica della città questo è qualcosa di significativo di reale e di rilevante
Voglio concludere rinnovando il nuovo il mio ringraziamento a Paolo Leon reato strada a alle neanche svolge una funzione così preziosa nel nostro paese con una speranza
Si sono riuniti ieri a Roma
Alcuni dei ricercatori italiani d'insuccesso nel mondo Carone
Sono si sono autorganizzarsi una del CNR si sono autorganizzati avendo venendo qui
E hanno anche affermato un'impostazione io considero molto interessante che bastante estranea alla cultura industriale ed anche forse in parte la cultura della ricerca del nostro paese cioè di cercare di promuovere una funzione del ricercatore
Anche come imprenditore cioè del ricercatore come promotore di nuovi Bassetti
Nuove relazione nuove relazioni con il mondo privato ma sostanzialmente all'interno di questo messaggio che hanno portato questo un gruppo di di ricercatori italiani di successo nel mondo
C'è anche il messaggio siamo pronti a tornare in Italia
Ci di Alitalia le condizioni
Perché noi che abbiamo continuato ad essere italiani
E che abbiamo conseguito dei successi notevoli si peraltro non se ne conseguono grazie molti dei presenti
Anche nelle nostre
Nelle nostre nelle mura e nelle istituzioni e nelle strutture di ricerca del nostro Paese
Se ne ottengono di assai significativi ed è inutile fare gli esempi perché sono state ancora di recente pubblicati da molti giornali però c'è un segno di speranza in quello che hanno detto questi ricercatori molti dei casi da dieci quindici venti anni
Negli Stati Uniti e in altre parti nel mondo ci di Alitalia
La condizione per tornare cd all'Italia la condizione per tornare a dialogare quasi nel mercato internazionale e comunque in una ricerca che globale anche essa talvolta persino ininfluente stessi se si lavora ebbe laboratori se oppure se si lavora alla Casaccia però non c'è dubbio che questa Conferenza sulla Gea l'ambiente forse può costituire
Una buona risposta anche all'appello che ci è venuto ieri ovverosia l'Italia forse torna a predisporsi con fatica con problemi con difficoltà con ritardi che tutti noi accomunano
Per riuscire ad essere nuovamente
Polo di attrazione nella ricerca
Scientifica nella ricerca applicata e credo che il consenso dell'opinione pubblica che mi auguro si registrerà su questa conferenza servirà anche a dire a legislatura che occorre dare più quattrini
Alla ricerca e le sue istituzioni e che occorre investire nell'ambiente e nell'energia come nelle due tra le principali carte da giocare per il futuro del nostro Paese vi ringrazio molto
Era Francesco Rutelli Singh dal sindaco di Roma dove la parola al ministro Pierluigi Bersani ministro dell'industria
Questa conferenza
Lo diceva poco fa Paolo Leon
Ha già potuto vivere nelle cento assemblee preparatorie
I documenti che sono stati prodotti nel materiale che sull'uso dei prodotti sotto la regia delle merci
Io ringrazio ancora l'Enea per questo
Il lavoro svolto mi pare un ospizio per l'imminente riforma dell'Enea
E noi abbiamo voluto che fosse così
Una riforma che noi concepiamo come rilancio e arricchimento del ruolo delle né del nostro Paese
La Conferenza viva adesso ne è una discussione larga autorevole
Nella sottoscrizione di un patto impegnativo fra i soggetti nel documento finale
In un percorso
Che comincia noi non potremo certamente rispondere a tutti i problemi a tutte le suggestioni che il tema che discutiamo si propone e del resto d'appuntamenti così vasti così impegnativi qualcosa deve sempre essere perdonato
Quello che però conta tuttavia è che la Conferenza riesca a sancire sviluppare la chiave politica e programmatica di svolta che sta all'origine della nostra iniziativa e che vorrei subito enunciate è necessario urgente che le politiche industriali energetiche e della ricerca e le politiche ambientali si coniughino in un'iniziativa coerente
è necessario che il frutto di questa conferenza sia un riferimento per il modello di sviluppo sostenibile che l'Italia decide di perseguire è necessario che ne vengo una spinta alla riduzione di logiche burocratiche in materia energetica ambientale verso una nuova mentalità fatta di responsabilità pubblica negli obiettivi di pratica della concertazione di sollecitazione di nuove dinamiche di mercato
Dovremo dare il senso che attorno a questa convergenza si gioca parte rilevante delle nostre prospettive economiche ed occupazionali e parte rilevante
Delle effettive eredità ambientale culturale che consegneremo alle nuove generazioni quando parlo di convergenza non parlo di una formula che magicamente elimini ogni discussione o divergenza di opinioni
Parlo di un linguaggio e di un metodo comuni e condivisi
è chiaro che permarrà il confronto la dialettica
Tra gli obiettivi ambientali e l'esigenza di non determinare penalizzazioni che possono compromettere la competitività delle nostre imprese
Proprio in un momento in cui queste condizioni sono necessarie per affrontare i processi di globalizzazione impetuosa mentina
Oggi anche all'interno della nostra economia tutto dipende sempre più da tutto e non debbono quindi essere squilli per esservi squilibri gravi
Nei rapporti competitivi
Per il rischio di mettere in difficoltà tutto il sistema comprese le sue prestazioni ambientali
Ma anche questa dialettica deve vivere in un linguaggio comune e attorno obiettivi generali e condivisi
Dieci anni dopo l'ultimo piano energetico sono cambiati profondamente i riferimenti di mercato gli scenari energetici gli obiettivi ambientali le disponibilità per una logica dieci anni fa occorreva gestire la decisione di uscire dal nucleare
Oggi occorre gestire la decisione di partecipare agli obiettivi di Kyoto
Dieci anni fa occorreva gestire l'eventualità di nuove crisi petrolifera oggi occorre gestire uno sviluppo che sia sostenibile dai mercati energetici e dall'ambiente globale
Dieci anni fa occorreva gestire le decisioni con strumenti pianificatori nazionale oggi occorre gestire le decisioni guardando l'Europa ed il mondo dalle realtà locali che abbiamo contribuito a creare era forza
L'analisi di questi mutamenti ci deve guidare durante questa conferenza per fare le scelte migliori con il necessario realismo e con il necessario coraggio
Come dicevo la conferenza e nel dire ottantasette che precedette la formulazione del piano energetico Sensi l'uscita dal nucleare da fissione dell'Italia
Tale decisione certamente anticipatoria delle tendenze internazionali
Fu favorita dalla vistosa caduta dei prezzi internazionali del petrolio che da allora pur con notevoli oscillazioni si sono mantenuti su livelli contenuti
Le ragioni di tale evoluzione sono diverse e riguardano sia la dimensione la composizione dell'Offerta sia l'articolazione il livello della domanda
E atteso che tali registrazioni continuino a persistere ancora per anni
Ma occorre non sottovalutare il richiamo contenuto nelle conclusioni del recente congresso mondiale via di Houston
Riguardo al fatto che ancora oggi un terzo della popolazione mondiale non accesso a forme commerciali di energia mentre il venti per cento della popolazione mondiale consuma l'ottanta per cento della produzione energetica mondiale
Questo richiamo ha un duplice significato
In primo luogo esso avverte che è necessaria e quindi è atteso un forte incremento della domanda di energia nel medio lungo termine per consentire a tutti di usufruire di un bene indispensabile per lo sviluppo
Ciò implica che occorre non cedere alle lusinghe dei facili ottimismi sugli scenari futuri dei mercati energetici e mantenere una efficacia politica in merito alla sicurezza degli approvvigionamenti
In secondo luogo tale richiamo si ricorda che rappresenta un dovere per un Paese come l'Italia che comunque fa parte del venti per cento della popolazione che consuma più energia nel mondo
Un dovere quello di contribuire a rendere disponibili le risorse energetiche non solo contenendo sul fronte interno i propri consumi
Ma anche non rinunciando all'utilizzo delle fonti energetiche che richiedono un elevato contenuto tecnologico per il loro utilizzo in piena compatibilità ambientale
Contribuendo alla stabilità dei mercati energetici attraverso lo sviluppo di infrastrutture di produzione di trasporto di stoccaggio
Svolgendo un ruolo attivo affinché l'inerzia rappresenti un fattore positivo per la crescita delle economie meno sviluppate
Ma oltre ad essere un dovere questo nuovo ruolo e per l'Italia anche un'opportunità
Per mantenere e sviluppare un elevato contenuto tecnologico delle attività nel settore energetico per internazionalizzare le proprie imprese energetiche troppo spesso chiuse nel mercato domestico
Per svolgere un ruolo crescente di tramite nei rapporti fra l'Europa e il sud dell'est del mondo con un particolare riferimento al Mediterraneo
In questo ultimare infatti la collocazione geografica e la lunga tradizione di rapporti consentono all'Italia
Di candidarsi efficacemente a svolgerà un ruolo naturale di catalizzatore degli interventi infrastrutturali necessari per lo sviluppo dei sistemi energetico
La conferenza di Kyoto ha segnato il confine
Fra una logica di connessione fra Verdi Ambiente basate essenzialmente sugli impatti a carattere locale e una nuova logica basata sugli impatti a carattere globale
Interpretare Kyoto solo in una chiave di vincoli aggiuntivi allo sviluppo è sbagliato e controproducente
Piotta innanzitutto un valore simbolico perché ha dimostrato che il mondo comincia ad essere in grado sia pur tra molte difficoltà certamente non tutte superate come si è visto anche nella recente conferenza di buono Chavez
Di trovare comunque accordi globali per uno sviluppo coordina
Dei suoi contenuti Kyoto ha reso definitiva
La scelta di coniugare nervi ed ambiente non ai fini di introdurre limiti allo sviluppo ma i fini di indirizzare lo sviluppo in modo compatibile con l'ambiente
Riguardo agli impegni assunti dall'Italia non vi è dubbio che essi sono gravosi
E richiede un impegno eccezionale di tutto il Paese per i loro perseguimento
Tenuto conto del nostro livello di efficienza energetica rispetto a quello di altri Paesi industriale
Certamente determinante che tutti gli altri Paesi europei e non europei facciano la loro parte
Ciò non solo perché lo sforzo di un unico di pochi Paesi sarebbe un contributo non rilevante dal punto di vista ambientale ma anche perché è proprio quei Paesi dovrebbero sopportare a questo punto un inutile penalizzazione della propria competitività io credo in sostanza che l'Italia possa e debba essere in campo ambientale un passo avanti rispetto al contesto europeo ed internazionale
E che non debba al contempo perdere il contatto con l'indulto realtà industriali paragonabile
Le opportunità per un lavoro positivo ci sono se saremo capaci lo ripeto di mettere in atto una svolta nelle politiche energetiche nazionale
Le opportunità offerte dalle tecnologie nel settore energetico hanno avuto nel corso dell'ultimo decennio un'evoluzione e certamente non epocale
Perché appaiono ancora lontani gli orizzonti di applicazione su vasta scala di tecnologie potenzialmente decisive per l'approvvigionamento come la fusione al fotovoltaico
Per contro l'evoluzione è stata straordinaria con riguardo a tecnologie già più o meno ampiamente utilizzate e con importanti riflessi sulle prospettive di ampliamento dell'offerta di contenimento della domanda di energia
Per citare solo i casi più noti ed evidenti
Di queste evoluzioni e tecnologica basti pensare al drastico contenimento dei costi di estrazione degli idrocarburi
O le incremento dal quaranta al sessanta per cento dei rendimenti delle centrali elettriche a ciclo combinato o ancora al consistente avvicinamento alla competitività di alcune fonti rinnovabili
Come l'energia eolica
Ma accanto a tali grandi evoluzioni che certamente comportano anche per l'Italia una rivisitazione delle prospettive di produzioni dico idrocarburi garanzia elettrica
Occorre non trascurare i miglioramenti tecnologici che oggi consentono un migliore e minore consumo di energia in tutti gli usi finali all'iniziale trasporti
E infine lo sviluppo di tecnologie che ci consentono di valutare nuove soluzioni a pregressi e gravi problemi ambientali primo fra tutti il problema degli esiti del nucleare da fissione
Ci sono dunque disponibilità tecnologiche per una nuova politica energetica ma per realizzarla tuttavia questa politica serve anche una nuova impostazione concettuale ed un nuovo metto il quadro di riferimento che abbiamo ci impone direzioni impostazione di politica energetica che sono apparentemente inconciliabili
Da una parte c'è l'esigenza di rendere liberi floridi competitivi i mercati energetici per massimizzare i benefici in termini di efficienza di contenimento dei prezzi di qualità dei servizi di sviluppo economico del Paese
Dall'altra nell'esigenza di indirizzare i comportamenti delle imprese degli utenti verso un rispetto rigoroso degli impegni assunti in campo ambientale
Il tradizionale metodo di attuazione della politica energetica basato su complesse norme cogenti
Sull'intervento diretto dello Stato nel settore economico risulterebbe palesemente inadeguato comporre queste esigenze
In quanto comporterebbe sia a rischio di penalizzare con ulteriori vincoli il funzionamento dell'apparato produttivo già appesantito da un sistema burocratico ingombrante
Su cui solo recentemente si è cominciato a intervenire positivamente
Sia il rischio di risultare inefficace anche ai fini del rispetto degli impegni ambientali assunti
Posta la parziale la relativa realizzazione dei piani attuati con quei sistemi in particolare nell'esperienza italiana
Per contemperare esigenze opportunità del nuovo quadro è quindi indispensabile
Sostituire imeni misura forti misura radicale del governo dell'energia e dell'ambiente la logica del comando controllo con una logica di corresponsabilizzazione degli operatori e degli utenti del mercato emerge a fronte dei possibili scenari economici energetici ambientali è necessario individuare obiettivi che per essere credibili devono essere condivise
La ricerca comune di un punto d'incontro fare senza energetiche produttivi ambientali consente di dare effettualità alle previsioni
E consente quindi ai soggetti privati ma anche quelli pubblici di immaginare il proprio sviluppo e di costruirlo di determinarlo in forme e modalità coerenti con gli obiettivi generali
Questo svolto di politica energetica può essere un fattore decisivo di innovazione del sistema Paese consentendo un incrocio di politica di sviluppo occupazione di politiche industriali ambientali e di ricerca
Però dobbiamo Virzì che uscì nell'incrocio per essere reale pretende degli strumenti nuovi
Noi abbiamo cominciato ad allinearmi alcuni ma c'è molta strada da fare ancora
Innanzitutto ci sono funzioni di programmazione da riorganizzare
Gli enti monopolistici
Che sopperiva rinvii istituzionale o in via di fatto a compiti di indirizzo generale non ci sono più
Essi sono e saranno giustamente impegnati importante scommesse imprenditoriale
Le autorità di regolazione e le autorità di tutela del mercato hanno assunte assumeranno ancor più un compito cruciali essi di garanzia del sistema
La funzione generale di governo dovrà riscoprirsi attorno alla determinazione degli obiettivi di sistema e perché questo sia possibile dovremo dotarci di coordinamenti politici e ficcarsi fra le diverse amministrazione cominciare dai ministeri
E rafforzare soggetti tecnico-operativi oltre che scientifica e di ricerca che siano di sostegno credibile a politiche pubbliche credibili
La necessaria coerenza fra merito e metodo tra obiettivi e strumenti ci suggerisce un'altra novità
Quella della reciprocità e della corresponsabilità di un numero vasto di attori
Il patto per la Vergine di ambiente sarà uno degli eventi di questa conferenza e l'adesione di Regioni Comuni impresa organizzazioni sindacali associazioni ambientaliste consumatori è una testimonianza
Straordinario della possibilità che un nuovo approccio apre la politica ma anche dell'impegno
In questo caso delle medie nel
Che questa impostazione richiede
Accanto al patto generale sono già stati stipulati o sono in corso di perfezionamento numerosi accordi volontari
Attuativi sia carattere settoriale che territoriale
Intravediamo quindi una nuova possibilità nel sistema di governo deve aver via
Un sistema certamente più complesso che richiede importanti risorse organizzative
Ma che proprio per il papi donazione dall'alto di coinvolgere invece la molteplicità dei soggetti è in grado di generare una molteplicità di risulta
Gli accordi volontari hanno in linea di principio innegabili vantaggi di semplicità di elasticità rispetto alla pianificazione alla normazione ma non esimono voglio dirlo con nettezza
Ne da un'attenta attività di verifica e controllo né da iniziative sostitutive in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi degli accordi sia per le imprese che per amministrazioni italiane un approccio nuovo non sarà facile adattarsi per mentalità per risorse umane è tuttavia essenziale che non vi sia iniziative contraddittorietà amministrazioni sia centrali che locali
Le imprese gli utenti devono potersi fidare delle controparti con la certezza che il rispetto degli impegni assunti esaurisce i adempimenti
In quest'ottica il patto costituisce un essenziale passaggio sia in termini di condivisione degli obiettivi si interni di coordinamento di insiste
Il patto individua dicevo indirizzi obiettivi azioni condivise su cui tutte le parti si impegnano a dare attuazione sono grandi cose punti importantissimi sicurezza di approvvigionamento liberalizzazione mercati energetici qualità dei servizi risparmio energetico
E se questo essenziale dentro il patto ci sono vivono gli obiettivi di Kyoto in un quadro più generale di sviluppo del settore Verde
Io credo che
Problemi così complesse di così vasta portata richiedono senza dubbio che le decisioni vengono assunte a livello globale ma sappiamo che l'attuazione deve essere necessariamente anche a livello locale Regioni Province Comuni Comunità sono attori indispensabili dobbiamo sottolinearlo in questo conferenza degli accordi volontari territoriali e locali
E anche gli utenti devono giocare un ruolo chiave nella prossima stagione
Vanno questi utenti dalle piccole-medie impresa di artigiani singoli cittadini i quali in veste di consumatori possono svolge un'azione importante
La penetrazione di tecnologie più efficienti e rispettoso dell'ambiente e quindi i consumatori e gli utenti dovranno essere messi in condizione di assumere un ruolo concreto nelle scelte fondamentale
Dove abbiamo già avviato in questo quadro incoerenza o i contenuti del Patto numerose iniziative la recente delibera CIPE sul protocollo
Di Kyoto
Le attività in corso con la Russia l'alba di altri paesi per la vita avviare primo iniziative di Giolitti implementa esce un che riteniamo strumento di fondamentale importanza per il nostro Paese ai fini del raggiungimento di obiettivi di Kyoto
Abbiamo ora introdotto parametri ambientali in alcuni importanti normative di politica industriale la quattrocentottantotto la grande legge relativo al metodo nelle aree depresse la legge quarantasei sull'innovazione tecnologica
Non voglio fare l'elenco di molte cose ma voglio concludere invece con o soffermarmi un poco un attimo solo su tre importanti iniziative governative
La liberalizzazione mercati energetici la carbon tax e gli esiti del nucleare da fissione
I monopoli di diritto o di fatto nel settore energetico hanno svolto un importante ruolo sociale quello di costruire nel Paese un sistema in grado di svolgere un servizio pubblico diffuso ed efficace
Conseguito questo obiettivo oggi è possibile porre in atto una graduale liberalizzazione del mercato finalizzata a perseguire attraverso l'introduzione della concorrenza un contenimento dei prezzi e un miglioramento della qualità del servizio
Il recente decreto di recepimento la direttiva elettrica
Rispettoso dei principi e dei criteri direttivi del Parlamento mette in atto una liberalizzazione vera graduale
Definendo un assetto del settore che permetterà di attivare nei prossimi anni investimenti ingenti
Per il risanamento del rinnovo del parco di corruzione elettriche complica elettrica con ricadute in termini si occupazionali sia di efficienza energetica
Permetterà di migliorare la qualità ambientale della produzione elettrica non solo attraverso la maggiore efficienza ma anche attraverso la crescita e la diffusione delle fonti rinnovabili
Permetterà di favorire una progressiva riduzione dei prezzi dell'energia elettrica per clienti idonei e delle tariffe per i clienti cosiddetti vincola
All'approvazione definitiva del decreto sul mercato elettrico seguirà il lavoro relativo al settore del gas e anche in questo caso l'obiettivo sarà di fare una riforma vera in grado di generare nuovi soggetti e nuovi e nuova concorrenza
Io credo che il settore energetico in questa fase di riassetto potrà dare un importante contributo alla creazione di una nuova fascia di impresa e di media dimensione che sono stato un po'storicamente una carenza del nostro sistema imprenditoriale
E allo sviluppo di nuovi sistemi e mercati finanziari posto che già attualmente le imprese energetiche rappresentano circa il tredici per cento della Borsa Italia
La disponibilità di Verdi a prezzi contenuti alla base dello sviluppo economico sociale e civile occupazionale ma ci sono anche costi benefici Esterni servizi energetici
Su questa problematica in molti Paesi si interviene con la leva fiscale noi stessi stiamo introducendo la cosiddetta carbon tax
Con meccanismi capaci di orientare scelte in chiave ambientale di ridurre l'impatto del costo del lavoro c'è discussione su queste scelte è del tutto evidente che meccanismi di questo tipo possono comunque generare
Degli scompensi in questo senso credo sia positiva la cautela introdotto il disegno di legge tesa a condizionare la piena applicazione dell'imposta l'evoluzione del contesto europeo
Così da evitare rischi di eccesso di deficit competitivo addirittura di delocalizzazione
Io credo che dobbiamo peraltro immaginare queste norme come un primo approccio al problema
Per consigliare l'azione di indirizzo in campo ambientale la competitività industriale via via potrà essere elaborato una nuova generazione di provvedimenti più capaci di sfruttare il contributo che può venire dal mercato
Attraverso l'uso dello strumento fiscale in chiave di Indirizzo e non solo di prelievo
Il governo assieme le Regioni impegnato attraverso un percorso partecipativo che già delineato e che vede partecipazione di enti competenti di impresa organismi sindacali a definire gli esiti del nucleare da fissione
L'individuazione delle modalità per risponde al problema della collocazione dei rifiuti radioattivi deve costituire il punto di partenza
Per la definizione di un programma che includa tutti gli aspetti connessi agli esiti del nucleare da fissione
L'avvio a soluzione del problema della collocazione dei rifiuti radioattivi consentirà di delineare uno scenario nel quale ad un orizzonte temporale di medio termine sia possibile il decommissioning degli impianti nucleare
A tal fine nell'ambito del decreto legislativo sul settore elettrico si è provveduto a separare dalle nelle rispettive attività nucleari al fine di poter inquadrare il problema in un unico progetto complessivo
Tale progetto dovrà necessariamente prevedere anche un'azione per il recupero e il rafforzamento delle competenze industriali esistenti in Italia
Per consentire ai nostri impresa di svolgere un ruolo attivo in tale iniziativa che deve avere motivazioni culturali ambientali ma anche industriali e scientifico tecnologica
Ho concluso questo intervento segnalato l'obiettivo della conferenza i nuovi strumenti che intendiamo adottare alcune azioni che sono in corso altri contributi saranno portati dei colleghi che vi seguiranno questa Assemblea
Così bella così plurale possiamo dire così inedita
Io chiedo quindi di impegnarsi di darci una mano per un'azione nuova che per poter essere efficace deve essere necessariamente collettiva grazie
Storia di industria da ora la parola al ministro Edo Ronchi ministro dell'ambiente
Questa Conferenza Nazionale per l'Energia e l'Ambiente può rappresentare una tappa importante nel cammino dell'Italia sulla strada della qualità ambientale dell'innovazione tecnologica della competitività e modernizzazione del suo sistema economico e industriale
La strada europea dello sviluppo sostenibile
Su questa strada il superamento del conflitto tra tutela ambientale locale e globale
E competitività industriale in un mercato globale è possibile e praticabile per un moderno Paese industriale attivando due scelte strategiche
Quella dell'efficienza e quella dell'innovazione tecnologica
Attivando queste due scelte la tutela ambientale può diventare occasione di sviluppo e di maggiore competitività economica e lo sviluppo industriale può diventare un prezioso alleato della tutela ambientale
L'efficienza nell'impiego delle risorse nella produzione e nell'uso dell'Energia
A maggior ragione per un Paese fortemente importatore come l'Italia comporta una riduzione di costi ed una maggiore competitività insieme a rilevanti vantaggi ambientali
L'innovazione tecnologica orientata dalla FIT c'entra nell'impiego delle risorse e dall'obiettivo di un'elevata qualità ambientale serve alla riqualificazione dello sviluppo del Paese
E costituisce un fattore sempre più importante nella competitività internazionale
La qualità ambientale nei processi produttivi vere in prodotti e già e sarà sempre più in futuro non solo l'esigenza posta dalla tutela di equilibri ecologici ed è la capacità di carico dell'ambiente
Ma richiesta dei cittadini dei consumatori delle istituzioni nazionali europee e internazionali e degli stessi mercati chi non si attrezza in casa propria accogliere come opportunità la sfida della qualità ambientale è destinato a subire sconfitte sia interne che internazionali
Le nicchie arretrate sul piano della qualità ambientale come su quello dell'efficienza dall'innovazione tecnologica
Possono fornire un illusorio riparo temporaneo possono sopravvivere ma non saranno certo queste ad assicurare un futuro europeo all'Italia
Un tipico atteggiamento da Niki arretrata è quello che porta a temere l'innovazione tenermi voi dare guidare i processi di sviluppo della qualità ambientale di praticarli fra i primi
Propone sempre di aspettare gli altri altri Paesi altri settori e quindi resta dove sta troppo spesso indietro e in coda nonostante le difficoltà politiche istituzionali e amministrative questo Paese dispone di ingenti risorse umane culturali innovative e imprenditoriali nel senso vero del termine
Che gli possono consentire di svolgere un ruolo di primo piano anche nella sfida della qualità ambientale
Lo può fare tenendo conto del debito pubblico accumulato che va ridotto e che ha un costo elevato e comporta la disponibilità di risorse finanziarie pubbliche limitate anche per interventi ambientali
Lo deve fare con particolare attenzione al Mezzogiorno dove si concentra il problema della disoccupazione in Italia e dove la nuova politica energetico ambientale può creare nuove importanti possibilità di lavoro
In questa strategia un ruolo importante potrà e dovrà essere svolto dall'Enea a sostegno della ricerca applicata e delle nove zone tecnologica per lo sviluppo sostenibile così come ha fatto
Preparando questa conferenza e mi associo al ringraziamento del ministro Bersani
Gli scenari della domanda e dell'offerta di energia in Italia
Uno dei nodi di una Conferenza Nazionale per l'Energia
E l'individuazione degli scenari della domanda e dell'offerta di energia del Paese entro almeno il prossimo decennio sulla base delle tendenze in atto e dei possibile auspicabili interventi correttivi e o orientativi
Il fabbisogno tendenziale di energia primaria entro il due mila dieci si attesterebbe intorno secondo le previsioni più accreditate i centonovanta duecento uno nega per milioni di tonnellate di petrolio equivalenti alla i consumi finali si attesterebbero intorno ai centotrentanove c'è ancora quarantacinque megaTEP all'anno e la domanda elettrica in Rete a circa trecentoventicinque trecentosessanta tirava attore hanno con questo scenario entro il due mila e dieci le emissioni di CO due in Italia crescerebbero da quattrocento a quarantadue milioni di tonnellate nel novanta circa cinquecentododici milioni di tonnellate
Cioè una crescita di settanta milioni di tonnellate pari a circa il sedici per cento di aumento
Poiché il protocollo di Kyoto non riguarda solo la riduzione della CO due ma di tutto il paniere dei gas serra occorre riferire agli aumenti tendenziali
Anche al metano il protossido di azoto l'esafluoruro di zolfo agli da fluoro carburi ai per fluorocarburi il che comporta in tonnellate equivalenti di CO due
Emissioni nel nel novanta pari a cinquecentocinquanta milioni di tonnellate al due mila e dieci a seicentoventidue milioni di tonnellate
Con un aumento di sessantasette milioni di tonnellate corrispondenti a circa il più dodici per cento dei livelli del novanta la riduzione del sei virgola cinque per cento obiettivo dell'Italia delle emissioni del novanta corrisponde a trentasei milioni di tonnellate che sommate alle sessantasette di aumento tendenziale
Comporta un un impegno di riduzione globale su tutti e sei i gas serra di centotré milioni di tonnellate equivalenti di CO due nell'arco temporale due mila otto due mila dodici pari a circa il diciotto virgola cinque per cento
Una parte di questa riduzione potrà essere affidata ai meccanismi flessibili già anche implementa insomma Clean devono con meccanismo
L'orientamento europeo ed italiano e che si e che siano questioni meccanismi flessibili e una parte minore ma che comunque si debbano cominciare a valutare anche in vista di una prossima regolazione
Ne
Linee-guida per le politiche misure nazionali di riduzione dei gas serra recentemente approvata dal CIPE
Si assegna ai settori non era già etici l'obiettivo di una riduzione entro il due mila otto due mila e dodici di quindici diciannove milioni di tonnellate di CO due equivalenti equivalenti
Oltre a zero sette milioni dice detto nell'ATC o due equivalenti relativi agli assorbimenti delle foreste
Senza tener conto dei meccanismi flessibili l'impegno di riduzione delle emissioni tendenziali nei consumi energetici nel latte entro l'arco due mila otto e due mila e dodici è pari a ottanta novantatré milioni di tonnellate di CO due
Con un minimo ricorso ai meccanismi flessibili si è vicini alle settanta milioni di tonnellate di CO due di riduzione nei consumi energetici che corrisponde circa alla stabilizzazione sui livelli di emissione del novanta faccio notare questo dato in particolare a quanti in questi giorni anche su autorevoli quotidiano AN in maniera del tutto infondata parlato di impegni eccessivi e non realizzabili da parte dell'Italia
Un altro dei nodi di questa conferenza e l'approfondimento a fronte degli scenari tendenziali di domanda e di offerta di energia
Delle politiche delle misure che consentono come minori costi e i maggiori vantaggi globali di ridurre le emissioni di CO due secondo gli obiettivi assegnati e condivisi dall'Italia
Nell'ultimo decennio le conferme di un'accelerazione in atto dei cambiamenti climatici sono numerose è universalmente riconosciuto
Questo ci porta a dire che il vincolo dei cambiamenti climatici non è eludibile
Estati più calde fenomeni atmosferici estremi si susseguono in una serie impressionante
Causando vere e proprie catastrofi come quelle che hanno colpito la Cina il Sud Est asiatico il Centroamerica con decine di migliaia di morti e danni incalcolabili
Né va dimenticato che anche l'Italia è un Paese esposto a questi rischi come confermano in particolare le recenti alluvioni il diffondersi degli incendi boschivi
A Kyoto nel dicembre dello scorso anno si è fatto un passo avanti nella direzione della limitazione dell'alterazione Chimp climatiche
Con l'impegno dei Paesi industriali a ridurre tra il due mila otto e il due mila e dodici le emissioni dei sei principali Glass gas climalteranti del cinque virgola due per cento globalmente rispetta le missioni del novanta complessivamente si tratta di un intervento parziale
Considerando che la crescita tra il novanta e il due mila e dodici delle emissioni mondiali di anidride carbonica sarà limitata dal quarantacinque per cento al trenta per cento a causa delle forte crescita delle emissioni dei paesi in via di sviluppo
L'impegno assunto non è comunque cosa da poco perché implica per i Paesi industriali una riduzione delle emissioni del venti quaranta per cento rispetto ai valori che sarebbero stati raggiunti nel due mila e dieci nello scenario tendenziale spontanea
Analizzando le dinamiche dell'ultimo anno si può dire che il processo internazionale delle col diploma zia pure incontrando forti resistenze procede
Alla recente conferenza di buono Said S. non sono stati sciolti i nodi più importanti ad iniziare dalla definizione dalla soglia minima dei tagli delle emissioni che ogni Paese deve effettuare in casa propria
Qualche elemento positivo comunque c'è stato come l'inizio di una discussione sulla modalità di funzionamento dei vari meccanismi di flessibilità cioè degli strumenti che dovrebbero consentire di ottenere riduzioni anche al di fuori dei confini del proprio Paese
Inoltre si è deciso di destinare specifiche risorse ai Paesi più poveri per favorire la difesa dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e di far partire una fase pilota dei programmi riprende volo commenta
Infine va segnalata da parte degli Stati Uniti la firma del protocollo il termine ultimo nel marzo del novantanove anche se le resistenze alla sua ratifica da parte del congresso sono comunque ancora fortissimo
Non è difficile pre vedere che si arriverà non solo ad obiettivi di riduzione vincolanti
Ma che in futuro con buona probabilità tale obiettivi di riduzione dei gas serra potranno essere più rigorosi
Di fronte a questo scenario l'atteggiamento da Mickey arretrata può essere addirittura pericoloso
Intanto perché se nessuno parte con politiche e misure concrete ed efficaci di riduzione dei gas serra la situazione può peggiorare ulteriormente
Se alcuni Paesi industriale cominciano a partire vi sarà un benefico effetto Travaglino per l'impegno degli altri e per coinvolgere anche i paesi in via di sviluppo
Poiché la prospettiva è sostanzialmente obbligata chi parte prima può inoltre aggiudicarsi dei vantaggi
Può programmare meglio le sue misure ed avere più tempo per graduare nell'attuazione può conseguire vantaggi di competitività all'interno e sui mercati internazionali
Il problema dei costi
Riferendosi all'impegno italiano di riduzione delle emissioni di CO due
Alberto Clò scrive
In dieci anni dovremo fare uno sforzo addizionale superiore di quattro virgola sette volte a quello della Gran Bretagna otto volte a quello della Spagna circa diciassette volte a quello della Francia e della Germania
Ma non sono tanto gli imponenti i costi diretti
Aggiunge Fabio pavesi cento mila miliardi previsti dal CIPE a preoccupare molti osservatori del mercato energetico quanto l'ha letta l'aleatorietà
Dell'intervento sul fronte dei benefici finali per l'ambiente
Chiedo che siano obiezioni che devono trovare una risposta in questa Conferenza Nazionale per l'Energia
A volte potrebbe bastare il buonsenso per capire l'infondatezza ritengo di certi numeri e di talune osservazioni
Come è possibile che l'Italia che ha un impegno di riduzione del sei virgola cinque per cento debba fare uno sforzo addizionale di quattro virgola sette volte superiore a quello della Bravo Grande cagna
Che è un impegno di riduzione del dodici virgola cinque per cento e di circa diciassette volte quello Dal Verme Germania che ha un impegno di riduzione del ventuno per cento
Alberto Clò sembra far riferimento ad un documento predisposto da lì sia in un centro studi olandese sulle problematiche energetiche il documento insieme assume come dato di base le emissioni del novanta e come scenari dimissioni al due mila e dieci valori che non corrispondono ai documenti ufficiali dell'Unione europea e degli stati membri
In particolare l'insieme ipotizza che le emissioni della Germania dovrebbero diminuire spontaneamente di circa il venti per cento al due mila e i dieci mentre quelle della Gran Bretagna dovrebbero diminuire sempre spontaneamente dal sette virgola cinque per cento
I dati di base dell'Unione europea e le comunicazioni nazionali in Germania Gran Bretagna nonostante la crisi economica della Germania dell'Est e la progressiva riduzione dell'uso del carbone in Gran Bretagna fanno invece riferimento ad una crescita delle missioni al due mila e dieci
Pari a oltre sette per cento per la Gran Bretagna e all'un per cento per la Germania
Considerando il peso rilevante delle missioni Gran Bretagna e Germania sul totale delle missione europea evidente che l'errore sui dati di base si trascina dietro un'errata valutazione dei costi necessari per la riduzione delle emissioni da parte di ciascuno stato membro nel corso contesto dei dati forniti dalla Commissione europea e dalle comunicazioni nazionali dei singoli Stati l'obiettivo di riduzione del sei virgola cinque per cento assegnato all'Italia appare equo bilanciato e sostenibile
Non vorrei che accreditando lavori informali ed è molto sottolineare troppo spesso non disinteressati
Qualcuno arrivasse magari in un altro Paese a dire che Alitalia spontaneamente ridurrà senza adottare alcuna misura sappiamo non è può essere possibile né vero
Per quanto riguarda i costi del programma italiano bisogna riconsiderare che le azioni nazionali per ridurre le emissioni individuate dalla delibera CIPE recentemente approvata fanno riferimento a tre criteri principali
Valorizzare il potenziale di riduzione assorbimento dei gas serra connessi ai programmi agli interventi obbligati per l'adeguamento alle direttive e i regolamenti europei
In materia di protezione dell'ambiente di produzioni agricole forestale di produzione e distribuzione dell'energia di organizzazione e gestione delle reti e mezzi di trasporto
Orientare l'ammodernamento del sistema energetico ed industriale che delle infrastrutture per la mobilità e il trasporto delle merci secondo il criterio della migliore efficienza energetica al minor costo
Favorire lo sviluppo delle tecnologie innovative a basse emissioni con particolare riferimento alle fonti rinnovabili al fine di potenziare
Sia le capacità produttive nazionali che l'offerta italiana di tecnologie pulite nell'ambito dei meccanismi di cooperazione internazionale istituiti dal protocollo di Kyoto
In questo contesto il cinquantacinque sessanta per cento
Dell'obiettivo di riduzione delle emissioni potrà essere raggiunto con gli investimenti
Per l'aumento dell'efficienza del parco termoelettrico italiano
Nel quadro della liberalizzazione con la realizzazione delle infrastrutture necessarie al trasporto nelle grandi aree metropolitane
Con la sostituzione entro il due mila dieci di autoveicoli che non rispetteranno gli stand europei
Di emissione di consumo come riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti non Checco gli investimenti necessari al sistema industriale italiano per adeguarsi alle direttive europee
Il costo di questi investimenti stimati in circa sessantacinque miliardi di lire nel corso dei prossimi quattordici anni non può essere attribuibile direttamente al rispetto degli impegni stabiliti dal protocollo di Kyoto
Anche se contribuisce in modo significativo alla riduzione delle emissioni
Per quanto riguarda gli ulteriori programmi individuati dalla delibera del CIPE bisogna considerare che la riduzione dei consumi energetici nell'industria nel settore residenziale
Che contribuire contribuirà per circa il venticinque per cento l'obiettivo di riduzione comporterà investimenti nell'ordine di dieci mila miliardi di lire con risparmi stimati in oltre venti mila miliardi di lire
Lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la valorizzazione energetica delle biomasse
Che contribuiranno l'obiettivo di riduzione delle emissioni non misura compresa tra il quindici e il venti per cento comporteranno investimenti per circa venticinque cinquanta mila miliardi con un risparmio in fonti primarie di dieci venti mila miliardi
I costi effettivi necessari per rispettare l'impegno previsto dal protocollo di Kyoto possono essere quindi stimati in circa venti mila miliardi in quattordici anni
Questo rappresenta una valutazione ancora per eccesso in quanto non quantifica i benefici indiretti ai minori costi derivanti dalla riduzione dell'inquinamento anche locale per effetto dei programmi previsti dalla delibera del CIPE
Come si vede la totalità delle misure proposte comporta benefici inefficienza modernizzazione servizi risparmio di importazione sviluppo di fonti nazionali occupazione
Per esempio si stimano settanta mila occupati in più potenziale per lo sviluppo del settore delle fonti rinnovabili e che rispondono in parte a misure che dobbiamo comunque adottare anche a prescindere dagli impegni di Kyoto e che sono comunque utili anzi spesso necessaria
Non sfugge che l'attenzione sui costi è fissata in particolare sul settore elettrico fidandomi di più delle fonti nazionali suggerirei di prestare attenzione per esempio
Ad un recente studio presentato pubblicamente a Milano dall'Oriente la Bocconi sugli scenari del sistema elettrico in una in attuazione del protocollo di Kyoto
Ce ne sono tanti di questi studi lo cito nonché come modello ma
Come esempio di una possibile scenario
Lo scenario assume come domanda al due mila e dieci trecentocinquantatré miliardi di kilowattore un import di trentotto terawattora e che è una produzione di trecentoquindici terawattora
Questo scenario porta a centotrentotto virgola quattro milioni di piano dito nella Tizio due tendenziali e accento quindici virgola sette col vincolo di Kyoto
Il costo industriale del primo senza Kyoto è stimata in ventidue mila novecento miliardi e il secondo Conti otto i ventitré mila e cinquecento miliardi i costi medi per il primo cioè senza che otto sono di sessantacinque lire al chilowattora
Il costo del kilowattora ed è il secondo di sessantasei virgola cinque lire al chilowattore
Comperò costi esterni medi nel primo caso di quarantuno lire al chilowattora e nel secondo caso cioè con che otto di trentadue lire al chilowattora
Lo scenario con il vincolo di Kyoto si basa sostanzialmente in questo studio su una maggiore impiego di Gasperi di cogenerazione ripeto lo cito non come modello ma solo come esempio di come si possano avere significativi si potrebbero avere significativi miglioramenti ambientali con aumento del tutto limitato
Aumenti del tutto limitati nel corso
Le politiche e ne e le misure
La prima io credo che sia l'efficienza degli usi finali di energia
Uno dei settori nei quali è più necessario un approccio innovativo nelle politiche energetiche riguarda l'innalzamento dell'efficienza degli usi finali
Si tratta di un'area di intervento molto ampia che può garantire positivi ritorni anche economici se negli anni successivi alla crisi energetica nei Paesi industrializzati si avviati un disaccoppiamento tra le dinamiche dello sviluppo e quelle dei consumi di energia
La sfida che ci attende ecco ora è quella di procedere ad un ancora più incisiva politica di sganciamento tra i livelli dei servizi resi che devono crescere e l'emissione di di anidride carbonica che devono ridursi si tratta quindi di avviare una forte innovazione tecnologica analizzando i consumi specifici di molti prodotti si può notare come nell'ultimo ventennio si sia verificata già una riduzione significativa del venti trenta per cento in risposta alla crisi energetica degli anni settanta
Quindi interveniamo in un processo in atto
I margini d'intervento nel settore elettrico sono maggiori di quanto normalmente si ritenga
E quindi non condivido l'idea che un Paese che ha già adottato un sistema di maggiore efficienza energetica sia svantaggiato non è un Paese che ha già approvato e già sulla strada
Ha già detto che non lo sia già le mentalità per procedere meglio su quella strada
Tuttavia i nostri elettrodomestici per esempio scalda bagni motori elettrici sono infatti spesso meno efficiente rispetto alla media europea
Le possibilità teoriche di risparmio in Italia è valutato in uno studio effettuato per conto del ministro dell'ambiente da l'istituto californiano californiano ipse analizzando duecento ottanta opzioni tecnologiche
Ha stimato pari al da fatto una stima pari al cinquanta per cento di consumi di energia elettrica come possibilità di risparmio solo una parte di questo potenziale evidente cinquanta settanta terawattora e hanno potrà essere effettivamente catturato entro il due mila dodici tuttavia questo è un numero invece di un potenziale elevato e anche un po'trascurato
L'aspetto più interessante è il riflesso economico di una politica di aumento dell'efficienza degli usi finali
Che evidenzia come ci si trovi in presenza di un settore nel quale una politica di riduzione delle emissioni può portare un vantaggio netto per il Paese
Il costo medio degli interventi per innalzare l'efficienza elettrica è stato infatti valutato in circa quaranta lire al chilowattora e con un valore minimo nel settore industriale ventinove lire al chilowattora è un valore massimo in quello residenziale ottantacinque lire al
Al chilowattora comunque con valori inferiori ai costi di
Ma perché si possa effettivamente utilizzare questo giacimento energetico nazionale bisogna eliminare le barriere che riducono la diffusione delle tecnologie efficienti e creare il mercato del risparmio elettrico da questo punto di vista saranno decisive le modalità con cui l'Autorità per l'Energia défilé definiva il nuovo sistema tariffario innanzitutto credo vada evitato il rischio che la rimodulazione delle tariffe nel settore residenziale
Comporti l'eliminazione della progressività in base alla quale chi consuma chi più consuma più paga ecco contemporaneamente si sblocchi i limiti di potenza di tre kW
Il risultato di simili decisioni sarebbe un rilancio dei consumi elettrici
Viceversa l'autorità mio parere potrà contribuire in maniera importante le politiche di razionalizzazione mediante la opportuna definizione nell'ambito della tariffa di una quota che consenta di remunerare gli investimenti effettuati nel settore del risparmio elettrico in questo modo si potrà rendere finalmente accessibile il giacimento del risparmi elettrico creando un mercato per le compagnie distributrici di energia elettrica ma anche per le società indipendente Lene lemmi agisse vendite Service companies Lesko
Che così potrebbero svilupparsi anche nel nostro Paese
Accanto a questa innovazione
Un contributo decisivo verrà dalla spinta derivante dall'applicazione di accordi volontari
Negli scorsi mesi si sono sviluppati contatti positivi con diversi settori industriali
Dell'auto degli elettrodomestici sistemi di illuminazione di climatizzazione di motori elettrici dai quali è emersa la volontà di siglare accordi per riqualificare la produzione in modo di vincere la sfida della competitività internazionale del post Kyoto sul fronte del sul fronte dell'efficienza energetica
Un altro strumento importante concordato a livello comunitario sul quale contiamo vi svolge un ruolo propositivo attivo riguarda gli standard sui consumi
Per esempio quello per il prego frigoriferi che consentirà a partire dal novantanove di eliminare dal mercato i prodotti più inefficienti
Infine contiamo molto sul contributo che deriverà dalla trasparenza informativa da lite che cattura energetica degli elettrodomestici
Finalmente operante anche in Italia dallo scorso mese che consentirà al compratore di conoscere il consumo di diversi modelli
Nel settore civile è possibile ottenere un significativo innalzamento dell'efficienza energetica per la climatizzazione degli ambienti
Si tratta di un settore in cui è possibile contribuire al miglioramento ambientale garantendo un vantaggio economico per il Paese facendo emergere nuovi settori produttivi
Larga parte delle costruzioni realizzati negli anni Cinquanta sessanta e settanta
Cioè quando erano diventati operanti i primi limiti sui livelli di isolamento termico deve essere riqualificate energeticamente essendo caratterizzata delle vacche i livelli di dispersione
In questo senso andrebbe pubblicizzate utilizzato maggiormente il programma di detrazione fiscale del quarantun per cento per interventi edilizi finalizzati al risparmio energetico avviato con successo dal Governo
Vanno inoltre definiti normativamente livelli di dispersione termica per i nuovi edifici significativamente inferiori rispetto ai valori indicati nell'ottantacinque estendendone l'applicazione alla riqualificazione energetica dell'edilizia esistente
La seconda politica misura innovativa sulla quale vorrei richiamare l'attenzione e l'ha già fatto anche il ministro dell'industria e quella del per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili
Ci si può chiedere perché le fonti rinnovabili siano considerati a livello internazionale
Uno dei settori più importanti per una strategia di riduzione delle emissioni tenuto conto che alcune tecnologie non sono ancora mature e comportano degli extra costi per la loro diffusione
La risposta è duplice
Da un lato le fonti rinnovabili consentono di produrre energia con emissione di laschi manterrà anche nullo molto basse
Nella prospettiva di riduzione delle emissioni molto più drastiche di quanto indicato a Kyoto nei decenni prossimi il loro ruolo diventerà dunque è sempre più strategico
L'abbinamento solare e idrogeno produzione con energia fotovoltaica di un combustibile pulito mediante elettrolisi dell'acqua potrà probabilmente rappresentare nel lungo periodo una scelta strategica di fondamentale importanza in secondo luogo non bisogna scordarsi delle esternalità ambientali dei combustibili fossili si stimano in venticinque mila miliardo di lire l'anno per il solo del settore elettrico in Italia che vengono attualmente contabilizzate in misura minima
Con la pubblicazione nel mese di luglio del Libro Verde nazionale abbiamo posto obiettivi sul lungo periodo
In coerenza con l'indicazione di un raddoppio entro il due mila dieci della quota di fonti rinnovabili contenuta nell'analogo libro bianco della comunità europea quello del novembre novantasette
Secondo queste previsioni potrebbero essere installati otto mila cinquecento Mw nel settore elettrico tre milioni di metri quadrati di collettori solari e si dovrebbero produrre due milioni di tonnellate di biocarburanti
Si tratta di uno scenario molto ambizioso che comporterà rilevanti investimenti
Ma è tutto lo scenario energetico internazionale che sta rapidamente cambiando per evitare preoccupa anche alterazioni dei delicati equilibri climatici il vincolo di Kyoto sulle emissioni di anidride carbonica sta infatti provocando una rapida revisione delle politiche industriali in particolare per le aziende operanti nel settore energetico
Le fonti energetiche rinnovabili sono destinate a giocare un ruolo crescente come dimostra anche per queste aziende grandi aziende operanti nel settore energetico come dimostrano alcune recenti notizie sul fronte delle multinazionali
La Shell ha deciso di investire cinquecento milioni di dollari nel campo delle varie forme di energia solare
La BP sta fortemente potenziando la sua presenza nel campo del fotovoltaico la Harron entrata con forza nel settore eolico in quello solare
Per fare in modo che anche in Italia si registra il cambiamento di attenzione già visibile in molti Paesi occorre predisporre strumenti d'intervento programmi incentivi nel decreto di riforma del mercato elettrico è stato introdotto gli onorevoli portfolio standard e cioè l'obbligo per le compagnie che vogliono operare sul mercato elettrico di prevedere una procura a quota progressivamente crescente di elettricità da fonti rinnovabili
Questa soluzione garantisce un decisivo impegno delle società elettriche
Già il solo raggiungimento del primo obiettivo in intermedio il venti per cento della produzione dell'importazione nel due mila uno implica l'immissione in Rete di diversi miliardi di chilowattora dizionario dei impianti da realizzare nel prossimo biennio
Affinché questo strumento sia efficace e non dia troppo potere i produttori elettrici occorre prevedere una borsa delle fonti rinnovabili che consenta di mettere in gioco una pluralità di attori
D'altra parte modulando opportunamente questo strumento si potrebbe favorire un coinvolgimento delle realtà locali elemento fondamentale se si vuole garantire una penetrazione su larga scala di queste fonti una larga quota degli aerogeneratori per esempio sta là che in Germania di proprietà di cooperative locali
Infine occorre predisporre specifiche misure per il solare fotovoltaico la tecnologia più interessante sul lungo termine anche se il suo contributo nel prossimo decennio sarà ancora marginale trecento massimo cinquecento mega si tratta di un settore in rapidissima evoluzione in particolare nel settore dei tetti e delle facciate solari con un incremento delle vendite su scala mondiale nel novantasette del quarantadue per cento rispetto all'anno precedente il governo ha messo a punto due iniziative la prima nell'ambito di un accordo di programma
Dal ministero dell'ambiente del Cnr prevede la realizzazione di prototipi commercializzabili di componenti fotovoltaici integrati per l'edilizia cercando di fare cooperare Alitalia ritardo
Che ha accumulato in questo settore
Il secondo intervento riguarda il programma dieci mila tetti solari che dovrebbe consentire di avere entro il due mila e tre una potenza fotovoltaica installata dice di cinquanta megawatt con un notevole impatto sui costi dei moduli solari che dovrebbero dimezzarsi
Ci sono quindi create le condizioni per favorire un deciso salto in avanti da parte dell'industria nazionale essenziale se l'Italia vuole essere presente in questo promettente mercato internazionale
Restano scoperti da questi meccanismi due settori fondamentali quello delle biomasse per trazione per gli usi termici e quello del solare termico
Nel campo della produzione di biodiesel sul fronte a fronte di impianti con una potenzialità di circa un milione di tonnellate anno esiste il vincolo delle quantità di biodiesel commercializzabili senza tasse di centoventicinque mila tonnellate alto
Che dovrà essere ritengo progressivamente innalzato
Un'attenzione dovrà essere prestata anche all'uso termico delle biomasse in relazione alla interessante evoluzione degli impianti e la possibilità di realizzare piccole reti di teleriscaldamento in zone montane
Soluzione che ha registrato un grande successo in Austria
Nel campo del solare termico si tratta di recuperare un ritardo storico che ha fatto passare l'Italia dapprima produttore re europeo nel mille novecentottanta agli attuali ultimi posti con circa quindici mila metri quadrati installati alla alcuni progetti finalizzati a raggiungere l'ambizioso traguardo dei tre milioni di metri quadrati entro il due mila dieci sono già decollati altri sono allo studio
In particolare il ministro all'Ambiente in collaborazione con l'Enea ha varato il programma comuni sola Rizzati che prevede con investimenti pari a settantatré miliardi di lire la realizzazione
L'incentivo alla realizzazione di impianti per complessivi settanta mila metri quadrati su edifici pubblici degli enti locali dall'Italia centromeridionale
Entro il prossimo mese verranno selezionati quattrocento giovani che impareranno il mestiere dell'installatore solare con l'obiettivo di creare delle impresa in questo settore attua attualmente sottodimensionato
Altri programmi sono allo studio con i ministeri dell'industria nelle voi pubblici con i Comuni le aziende energetica locale nei parchi naturali per le isole e agricole case popolari
A fronte di ampi ambiziosi obiettivi di crescita del contributo delle fonti energetiche rinnovabili e della definizione di strumenti e programmi per il loro raggiungimento occorre prestare una grande attenzione alla fase realizzativa la necessita infatti di installare migliaia di impianti decentrati sul territorio implica un controllo adeguato perché l'inserimento venga fatto prestando attenzione alle valenze ambientali
Ma dovrà prevedere anche interi burocratici più accelerati una grande concertazione tra tutti gli attori interessati
In questo senso è importante l'accordo di programma siglato lo scorso luglio tre ministri tra i ministeri le Regioni gli enti locali Elena e sindacati e produttori delle tecnologie per la realizzazione i prossimi tre anni del due mila e trecento Mw
E ho Licci idroelettrici da biomasse autorizzati ai sensi del provvedimento CIP sei novantadue ma che a causa di una serie di ostacoli finora erano rimasti sulla carta
Infine considerato il salto di qualità che ci si aspetta nel campo della diffusione delle fonti rinnovabili occorre definire una vera e propria cabina di regia nazionale in grado di monitorare agevolare i programmi di realizzazione degli impianti
Se avessimo dedicato alle fonti rinnovabili metà dello sforzo dell'impegno istituzionale di ricerca degli investimenti impegnati a suo tempo nel nucleare oggi avremo ben altri risultati economici e ambientale
Terza politica il trasporto nelle recente comunicazione trasporti e CO due la Commissione europea conclude
Sulla base delle tendenze e delle delle politiche attualmente in atto le emissioni di CO due dai trasporti continueranno ad aumentare rapidamente
In assenza di controlli questa rapida crescita renderà difficile conseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni concordate a Kyoto e pertanto necessaria un'azione di politica dei trasporti
Un'attenzione specifica questo settore indispensabile tenendo conto che in Italia nello scenario tendenziale le emissioni di anidride carbonica sono previste al due mila dieci in crescita di venti milioni di tonnellate in questo settore rispetto ai livelli del novantacinque
Da questo punto di vista il processo che si è aperto con la Conferenza nazionale trasporti che deve portare la definizione del nuovo piano generale dei trasporti rappresenta un elemento fondamentale della politica complessiva di riduzione delle emissioni
Un contributo significativo in questa direzione fornito dal libro verde per una mobilità sostenibile elaborato dall'Enea in questa conferenza
Nel campo del trasporto qualche extra urbano occorre porsi seriamente l'obiettivo oltre del potenziamento del trasporto su ferro del cabotaggio
In questo senso la realizzazione di nuove infrastrutture Ambra e andrebbe d'ora in poi valutata anche in relazione all'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO due
Una particolare attenzione si sta ponendo al trasporto urbano che ha visto una forte crescita anche negli ultimi anni delle emissioni di anidride carbonica
è stato finanziato un piano decennale perenne rinnovare il parco di Outworld mille cinquecento miliardi entro il due mila è stata rifinanziata due mila miliardi di lire la legge duecentoundici per le tranvie sono previsti cento miliardi per la realizzazione di piste ciclabili
Il decreto sul benzene elaborata in applicazione della legge quattrocentotredici pone limiti alla circolazione in presente di in presenza di livelli elevati di questo composto cancerogeno
Questa misura stimolerà anche il varo dei provvedimenti strutturali e programmati per la riduzione dell'uso di veicoli privati aveva più elevato impatto che avrà come risultato oltre alla riduzione dell'inquinamento urbano anche la limitazione delle emissioni di CO due
Inoltre ministero all'Ambiente ha previsto nel decreto mobilità sostenibile nelle aree urbane dello scorso marzo l'istituzione della figura del mobility manager presso le aziende con più di trecento dipendenti
E l'obbligo per tutte le amministrazioni pubbliche di garantire che una quota crescente degli acquisti dei nuovi veicoli sia rappresentata da mezzi elettrici o a gas con finanziamenti dallo Stato pari a centosette diciassette miliardi di lire
Sono stati inoltre previsti finanziamenti per cinquanta miliardi per progetti pilota di car sharing alto immutato multiproprietà taxi collettivo l'acquisto di autobus elettrici per agevolare l'acquisto di biciclette e motorini elettrici
Ed è in discussione l'incentivo sulla rottamazione dei motorini elettrici rispondenti alle direttive comunitari il decentramento e ruolo delle città
Il ruolo degli enti locali ma fortemente valorizzato se si vogliono raggiungere gli obiettivi di Kyoto
In questo senso è opportuno che vengono elaborati piani energetici energetici regionali e comunali
Con l'individuazione di obiettivi di contenimento delle emissioni di gas climalteranti dal due mila e cinque al due mila dieci del resto una diffusione su larga scala delle fonti rinnovabili non è pensabile senza un protagonismo locale eventualmente anche a livello di comproprietà degli impianti
Sulla mobilità urbana inoltre politiche coraggiose possono consentire di abbinare il miglioramento della qualità ambientale locale con un contenimento delle emissioni di gas serra
Va sottolineata la interessante diffusione di energie di agenzie energetiche locali promosse dall'Unione Europea
Ministero dell'Ambiente prevede di destinare delle risorse per il loro coordinamento e per l'epurazione di piani locali di riduzione delle emissioni di gas serra e favorire l'istituzione di nuove agenzie locali
Come ho spiccato dalla Unione europea richiesto dall'Anci libro verde della sostenibilità urbani
Infine qualche riferimento alla carbon tax
Lo spostamento del prelievo fiscale dal lavoro all'inquinamento senza aumentare il carico impositivo globale
Rappresenta una delle misure più importanti e innovative sia sul piano delle politiche ambientali sia su quello delle politiche industriali
Il testo proposto dal Governo e con alcune modifiche approvato dalla Camera dei Deputati rappresenta un avvio importanti sia pure come era necessario graduale di questa misura innovativa
L'effetto complessivo nel due mila cinque applicazione a regime sarebbe di una riduzione di emissioni di CO due di circa dodici milioni di tonnellate la più efficace misura di riduzione sino ad ora adottate
La carbon tax comporta per le centrali termoelettriche avete vorrei fare degli esempi
Usando come esempio la centrale Poli combustibile il prelievo di lire sedici virgola tre lire al kg di CO due prodotto dall'uso di olio di olio di carbone
No figlio è un errore sonoro sedici un prelievo di sede civile
E lire quattro virgola quattro lire al kg di CO due prodotta dall'uso di gas naturale ovviamente sempre a regime al due mila cinque
L'effetto sul costo del kilowattora dalla carbon tax sarà il seguente
Oggi un kWh prodotto doma centrale termoelettrica Poli combustibile alimentata a carbone rendimento intorno al trentasei virgola sei per cento costati circa trentacinque lire al chilowattora
Usando il petrolio sempre con rendimento simile costa circa quarantasette lire usando il metano sempre con rendimento simile costa sessanta lire
In questo sistema la fonte più inquinante il carbone è nettamente incentivata e quella meno inquinante il metano costa molto di più
Per competere il metano richiede centrali ad elevatissimo rendimento cinquantacinque per cento che porterebbe perché portano a costi di lire quarantadue al chilowattora ma anche in questo caso con costi maggiori del carbone
Con la carbon tax a regime il chilowattora Carbone costerebbe cinquanta virgola cinque lire
Il petrolio andrebbe a cinquanta lire al chilowattora il metano starebbe a sessantadue lire al chilowattora sempre ipotizzando l'impiego di centrali porta oli combustibili con rendimenti intorno al trentasette per cento
Le centrali a metano d'elevato rendimento produrrebbero elettricità quarantatré lire al chilowattora le conseguenze dalla carbon tax a regime saranno quindi schematicamente
La riduzione del vantaggio d'usare carbone nelle centrali con il combustibile
Vantaggio per le centrali a metano ad alto rendimento rispetto a quelle a carbone
Parità di costi cinquantuno lire al chilowattora e circa tre centrali a carbone centrali riqualificate a metano con interventi di riparo in con rendimenti al quarantasei per cento
I positivi a effetti ambientali non saranno solo quelli derivanti da una riduzione delle emissioni e di CO due ma anche di abiti di anidride solforosa e di orsi di di azoto
La nuova politica energetica ambientale e concludo richiede il coinvolgimento attivo degli attori industriali e degli operatori
A tal fine abbiamo iniziato e intendiamo proseguire con sempre maggiore impegno la politica degli accordi volontari
Che sono uno strumento fondamentale per ricercare ed attuare una produttiva convergenza tra interessi ambientali interessi industriali particolarmente a importante dell'attuazione del nuovo politica energetica del raggiungimento degli obiettivi di Kyoto
In questo senso attribuiamo grande importanza al patto volontario che verrà firmato durante la conferenza tra governo forze produttive enti locali parti sociali forze ambientaliste operatori e utenti
Lo sviluppo sostenibile e la strada del nostro futuro
La strada che consente di prevenire e limitare i rischi ambientali a livello planetario e globale che consente di combattere le disuguaglianze gli squilibri fra nord e sud del pianeta
E la strada che l'Unione Europea ha intrapreso con decisione e un vero e proprio impegno da leadership a livello internazionale
E la strada che l'Italia può percorrere non in coda ma in prima fila
Dal ministro Edo Ronchi ministro dell'ambiente
Do ora la parola al ministro Zecchino Ministro dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica
Illustre intervenuti caro Presidente
Il calo di attenzione dopo le prime due ore in misura a sintetizzare questa terza relazione che è incentrata come comprenderete in funzione delle competenze istituzionali di chi vi parla sull'impegno della ricerca nei campi dell'Energia
E dell'ambiente che sono certamente campi privilegiati della ricerca scientifica si dice Courant passi
Un'enfasi alla quale poi non fa seguito la concretezza di impegni si dice con enfasi che la ricerca scientifica e strumento fondamentale strumento strategico per affrontare le grandi sfide del nostro tempo l'occupazione
Lo sviluppo l'energia l'ambiente e la salute
La le all'impasse si non si accompagna come tutti sappiamo e io cercherò sinteticamente di sottolinearlo adeguatezza di strumenti
Coniugare queste esigenze
Bilanciando e contenendo le spinte contrapposte che sono sottesi a queste esigenze credo che sia il grande compito della politica mondiale
E credo che per quanto riguarda la nostra parte sia il compito principale del governo di questo Paese
Questi due campi Energia e ambiente sono stati investiti lo avete sentito e lo sapete
Da grandi novità e da profondi cambiamenti la liberalizzazione del mercato energetico
Le privatizzazioni nel corso gli impegni assunti dall'Italia nella conferenza di Kyoto la moneta unica
Una competitività internazionale sempre più a Cesa un'inaccettabile squilibrio nord-sud ed infine una disoccupazione a livelli allarmanti
Non possono non determinare un cambiamento profondo nel modo di affrontare i problemi
Della ambiente e della ricerca noi abbiamo in questo settore l'esigenza di disporre di fonti energetiche certe e di sviluppare le tecnologie ottimali per il loro efficiente utilizzo ma appunto centrale questione rilevante e quella della riduzione dell'impatto ambientale
Questo aspetto questo problema fondamentale del nostro tempo
Io credo che non possa che risolversi con un'attenzione generale ai temi che possono avere ai problemi alle questioni che poi hanno ricaduta
Su questa su questa questione voglio dire
Che un'attenzione della ricerca scientifica sui metodi di produzione sulle tecnologie hutu utilizzate sui materiali impiegati sui sistemi di trasporto questa attenzione è l'attenzione che può a bere una efficienza vera un risultato vero su questo tema fondamentale del nostro tempo che il tema della riduzione dell'impatto
Ambientale allora il problema da affrontare
Per guardare alla all'impegno della ricerca nei settori dell'energia e dell'ambiente è in realtà l'impegno dei la ricerca in generale sul tema dello sviluppo del Paese
Che implica quello della sua competitività nel sistema internazionale quindi ho detto che rispetto a questa esigenza di carattere generale
Vi è una oggettiva sproporzione tra le passi che cioè che viene spesso richiamata e la concretezza degli strumenti
Voi sapete che nella comparazione internazionale la spesa della ricerca
Mi riferisco almeno alla comparazione europea quella internazionale determinerebbe un peggioramento dal nostro punto di vista la spessa italiana della ricerca rapportata al PIL
E quasi la metà o poco più della media europea
E in questo è un dato grave importante legato a tante ragioni la prima noi siamo un Paese che sempre affannato e incalzato in qualche modo dalle emergenze che allora gli investimenti
Che poi che sono remunerativi in un tempo futuro non trovano la forza del sostegno questo vale nel settore pubblico ma questo vale anche nel settore privato
Dove la pressione della recessione la necessità di ottenere dagli investimenti
Più alti i tassi di rendimento tendono a diminuire li spinse per attività di ricerca e sviluppo ne deriva la tendenza a conservare troppo lungo linee di prodotti maturi che possono essere sottoposti ad una rapida e drammatica obsolescenza per effetto di nuovi sviluppi tecnologici di cambiamento nelle circostanze
Esterne e nel sistema competitivo insomma nella comparazione internazionale voi sapete che questa è la condizione
Di negatività il dato della spessa
Possono essere snocciolato gli altri dati che voi conoscete il numero di ricercatori del nostro Paese
è fortemente più basso rispetto a quello degli altri Paesi il numero dei brevetti la partecipazione di ho detto delle imprese e poi c'è da dire che questo sistema ricerca soffre
Non soltanto di questa condizione di negatività nella comparazione internazionale ma soffre al suo interno di una condizione di grande squilibrio ricordare e il settanta per cento delle risorse per la ricerca sono concentrate in tre regioni in tre regioni settanta o significa fotografare un paese fortemente scudi
Sullo sfondo di queste considerazioni generali peraltro ben note e che ripeto vogliono sottolineare come l'impegno della ricerca nei settori dell'energia e dell'ambiente non è soltanto quello puntualmente specificamente indicato io farò delle indicazioni ma si lega ha questa capacità
Del nostro Paese di puntare sulla ricerca sul grande tema più generale dello sviluppo che ha ricadute fondamentali importanti sui campi
Della ricerca della dell'ambiente e dell'Energia io indicherò alcune ipotesi
Di intervento per obiettivi di ricerca in campo energetico ambientale
Ipotizzando anche indicando per vie naturalmente generali anche quelli che possono essere gli strumenti e le procedure per conseguire questi obiettivi
Intanto parlando di obiettivi di ricerca noi non possiamo non sottolineare che le scelte delle priorità nazionali dovranno essere coerenti con quelle effettuate a livello europeo e tener conto delle specificità del nostro Paese io raggruppa dei in tre settori di interventi di impegno della ricerca scientifica nei campi dell'energia e dell'ambiente un primo settore e quello che possiamo dire della messa appunto
Viva gli strumenti di conoscenza di monitoraggio e di diagnosi ambientale di qui la proposta di creare nel nostro Paese un centro nazionale di modellistica ambientale su base multidisciplinare
La creazione di un laboratorio nazionale per l'ambiente con strutturalmente di un laboratorio nazionale di ricerca sul mutamento globale multi annuale collegato con i programmi dell'unione europea e con i programmi mondiali
Il secondo settore di impegno della ricerca si svolge alle fonti primarie alle fonti primarie diede il via sottolineando la priorità di impegno e di interesse verso le fonti rinnovabili
è tema che ha sottolineato da adeguatamente il collega Ronchi e poi puntando comunque alla necessità di diversificare le fonti così da limitare gli effetti cumulativi sull'ambiente garantire la continuità degli approvvigionamenti
E in particolare la ricerca sulle fonti tenendo conto come dire delle scelte del nostro paese delle scelte referendari deve prestare attenzione al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti radioattivi
Senza come dire ignorare l'esigenza di approfondire attraverso studi la ricerca appunto
Per la verifica della possibilità di giungere a reattori a fissione sicuri
Il
Ministero dell'UISP dell'università e della ricerca scientifica ha finanziato come studiò il progetto di ricerca Rubbia io credo che nella sessione ricerca questo tema sarà approfondito
Progetto che sembra andare nella direzione ad un tempo della sicurezza degli impianti e del bruciamento dei rifiuti con bassissimo impatto ambientali
Puntare ancora la fusione termonucleare controllata e significativa da questo punto di vista la partecipazione italiano al programma dell'Unione europea e attraverso di questo ai programmi mondiali
Alla proseguimento di iniziative italiane quali finito alle fonti fossili
Occorre rilanciare la competenza scientifica o tecnologica italiana nella filiera carbone pulito per riacquistare competitività sul mercato internazionale
Il terzo settore di impegno della ricerca scientifica nei nostri campi e quello connesso alla trasformazione accumulo trasporto ed utilizzazione dell'Energia sotto questo profilo occorre prestare impegno attenzione o alla ricerca su materiali per nuovi e più efficienti generatori anche di taglia medio-piccola celle a combustibile combustibili innovativi
Ciprì del combustibile trattamento ed abbattimento degli effluenti gassosi e fluidi
Alla individuazione di sistemi intelligenti di accumulo e trasporto dell'energia ad alta efficienza e flessibilità
Ha processi di combustione ad alta efficienza
Al recupero di energia nei processi di conversione di utilizzazione
A te quello lo Jihad nuove tecnologie per migliorare i processi di produzione capaci di ridurre il consumo energetico
E d'impatto ambientale questi possono essere indicati come questi gli interventi mirati sullo sfondo delle considerazioni più generali che restano fondamentali quanto agli strumenti
Dei quali strumenti procedure dei quali noi intendiamo sui quali noi intendiamo puntare dei quali possiamo fare il CIPE intanto gli strumenti che ci vengono dalla nostra appartenenza all'Unione Europea fondi strutturali
Quinto programma quadro della ricerca le strutture le risorse di questo programma
Che vede destinare allo sviluppo delle tecnologie per la competitività
E la società dell'informazione oltre il cinquanta per cinque per cento del suo bilancio e all'energia poco meno del dieci per cento all'ambiente sviluppo sostenibile circa il dieci per cento
E dalla qualità della vita il venticinque per cento mostra quali siano i grandi temi strategici per il futuro della società europea e quanto questi siano tra loro integrati e complementari e il discorso che abbiamo già fatto prima
Ma io credo che noi dobbiamo cogliere l'occasione
Di questa importante conferenza caro Presidente con il compiacimento per l'organizzazione per giungere su questi temi dell'impegno
Della ricerca nei settori delle energie dell'ambiente noi dobbiamo puntare
Subito dopo come conseguenza di questa conferenza alla redazione alla formulazione di un piano nazionali di ricerca in campo energetico ambientale da riversare nel piano
Nel programma nazionale per la ricerca e voi sapete e il nuovo strumento questo strumento di pianificazione triennale che il nuovo strumento
Fissato dal decreto legislativo dello scorso giugno il duecentoquattro e questo tema del piano nazionale della ricerca ci porta a questo tempo di grandi innovazioni di grande riforma nel settore della ricerca le cose che ho detto gli obiettivi che ho indicato
E rischierebbero in qualche modo
Di essere attenuati nella loro importanza se noi tutti non avessimo la consapevolezza circola ricordato stamattina il sindaco di Roma se non avessimo l'esigenza ce l'ha ricordato il sindaco di Roma
Richiamando questo importante convegno che si è svolto nei giorni scorsi al CNR e chi ha richiamato grande attenzione perché la fuga dei cervelli
è uno di quei temi di come dire che coinvolge l'immaginario collettivo è un tema reale che denota sottolinea la condizione non positiva della ricerca scientifica italiana badate bene non soltanto per il discorso delle risorse insufficienti ma anche per l'insieme di problemi e di difficoltà che non ci consentono di ottimizzare le risorse sia pur poche che noi destiniamo alla ricerca e allora il compito vorrei dire più realistico senza rinunciare alla grande battaglia
Per l'aumento di queste risorse voi sapete che il documento di programmazione economica e finanziaria
Pone l'obiettivo di dividerli compatibili con la comparazione europea io credo che il passaggio di questa finanziaria da questo punto di vista non ci consente Hill avvicinamento agli obiettivi di quel documento
Noi confidiamo in questo impegno per i prossimi anni ma guai adesso a sentirci paralizzati abbiamo l'impegno il dovere vero e quello di creare condizioni per massimizzare i risultati delle risorse sia pur poche che abbiamo questo è un compito importante che ci attende e il grande momento riformista io credo deve caricare tutti soltanto di speranza ma dell'impegno dell'impegno vorrei dire al concorso di proposte
Di vedi suggerimenti perché questa è la fase di definizione di strumenti e la fase di scelta che deve in qualche modo evitare che noi facciamo passi falsi sono scelte che in qualche modo voi ci porteremo avanti
Voi sapete che è delineata una nuova architettura del mondo della ricerca che punta alla creazione di un coordinamento in questo organo
Deputato alla programmazione alle proposte il centro
Che appunto si nega questa a questo strumento del piano nazionale il Programma Nazionale della Ricerca che triennale
Accanto a questo organo di e l'altro organo che finalmente introduce nel nostro Paese il concetto
Diciamo la verità ignoto alla nostra tradizione il concetto del controllo
Se c'è un punto nella comparazione internazionale che rende il nostro sistema oggettivamente e come dire i minorati o consentitemi questo termine e l'antica mancanza di qualunque controllo io ieri sera parlando al CNR in questo convegno degli dei nostri cervelli
Ritornati per discutere il come il quando della nostra ricerca mi sono permesso di leggere
Un passo di un rapporto OCSE di qualche anno fa io qualche anno fa presiedevo in Senato la commissione istruzione e ricerca scientifica poi son passato ad altre cose e rischiarato codici questi documenti che allora in qualche modo maneggiavo ho riletto un rapporto OCSE che sottolineava rispetto alla ricerca scientifica puntando al CNR che il nostro più grande ente di ricerca e sottolineava con grande stupore
Come il CNR puntasse molto delle sue energie sui centri di ricerca ma senza aver mai messo in atto alcuna forma di controllo e senza averne mai chiuso nessuno era ragione di grande stupore dei redattori
Qualche anno fa parlo di quattro anni fa
Del rapporto OCSE e queste la misura questa meraviglia e la misura della distanza più ancora che il differenziale di impegno della spesa noi questo differenziale siamo impegnati come governo a superare
Questo è un impegno che vale sul campo della ricerca scientifica questo è un impegno che vale anche rispetto al mondo dell'università e partecipe di questa grande speranza di rivitalizzazione del mondo della ricerca della formazione e della ricerca nel nostro Paese l'autonomia dell'università strumento di grande importanza scelta strategica lungo la quale voi continuiamo fra qualche giorno
Tenteremo di definire l'autonomia didattica con i decreti di area noi dobbiamo chiedere e pretendere che questa autonomia
Non sia come dire condizione di irresponsabile gestione ma sia condizioni
Di più responsabili maggiore responsabilità alla quale si deve legare una condizione di controllo una possibilità di controllo l'autocontrollo che il mondo della università
E della ricerca hanno sempre privilegiato non ha dato grandi risultati noi dobbiamo creare questo meccanismo di controllo anche sterno io Contino di poter utilizzare in questa funzione di controllo
Anche esperienze maturate
Nella sulla scena internazionale questo incontro questo punto di convergenza di interesse che si è determinato nel nostro Paese da parte di tanti ricercatori che hanno sul fatto grandi e positive esperienze all'estero e ragione come dire di riflessione e noi dobbiamo non soltanto intensificare questi rapporti ma dobbiamo utilizzare queste presenze anche in questa funzione di valutazione e controllo non c'è ricerca qualitativamente elevata che non sia sottoposto a questa valutazione a questo controllo io mi fermo qui
Dicendo che da questa conferenza
Che e alla vigilia io che ho detto delle grandi riforme del settore della ricerca ho fatto riferimento a questi grandi organi ma voi sapete che noi siamo nella fase di riordino del CNR
Dell'Asi parlo di settori gli enti di competenza specifica del mio ministero dell'Enea
Che e competenza affidata alla concertazione interministeriale
E noi crediamo che da questa conferenza anche su questi temi possano venire suggerimenti
Suggerimenti
Puntuali e precisi noi abbiamo grande urgenza di definire questo quadro della ricerca non possiamo continuare a far vivere il mondo della ricerca in un'attesa disorientante
Ci sarà molto probabilmente la proroga dei termini legislativi ma per quanto riguarda venire specifiche competenze ma credo di interpretare appieno il pensiero dei colleghi anche per ciò che attiene alla concertazione io credo che noi non dovremo attendere il tempo prorogato noi dobbiamo in tempi rapidi ma in questo tempo rapido c'è ancora possibilità che dalla comunità scientifica dagli operatori giungano puntuali proposte puntuali suggerimenti il governo e molto interessato ad essi noi ci impegniamo ad essere
Singolarmente per le funzioni più specificamente
Del ministero e collegialmente come governo ad essere il rispetto a queste sollecitazioni sui temi dell'organizzazione della ricerca sui temi specifici di questa conferenza
Sul settore della ricerca
Ambiente e e
Ed energia noi ci impegniamo ad essere ascoltatori attenti e fortemente interessati grazie
Ministro dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica
Quindi ne amo la mattinata prima che ve ne andiate vorrei indicare il programma del pomeriggio
Sarà presente il Presidente del Consiglio onorevole Massimo D'Alema che interverrà alle quattordici e trenta in punto cominciamo con gli interventi delle nostre autorità garanti professor Tesauro professor Scapagnini professor Ranci dopodiché ci interrompiamo e continueremo nel resto del pomeriggio
Con il signor Bellavite sale al direttore generale della direzione generale del Gia della Commissione europea
Ministro il prezzo direttore esecutivo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia
Il signor culminò dell'UNESCO Vannino Chiti presidente della conferenza dei presidenti delle regioni e le province autonome Enzo Bianco presidente dell'ANCI e Marcello Panettoni presidente dell'UPI
Grazie arrivederci puntuale
Credo che dovremo cominciare la sessione pomeridiana
Nella prima parte di questo pomeriggio
Abbiamo
Al tavolo dei presidenti
Di una parte del nuovo Stato
è così
Intervengono naturalmente la nostra conferenza perché nell'ambito delle rispettive responsabilità
I temi che mentre stiamo sono anche parte del loro lavoro
Comincerei dando la parola al professor Giuseppe Tesauro che è il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato lo scudo fin da subito perché dopo ci dovrà lasciare perché l'Antitrust alla sua riunione grazie professor Tesauro
La ringrazio io
Comincerò a con porre innanzitutto a me stesso una domanda molto banale molto semplice
Qual è la situazione
Attuale nel mercato del
Nei mercati
La risposta è altrettanto semplice
Lei nel
Ancora sostanzialmente in una posizione di monopolio sul mercato elettrico nello stesso tempo Lanny nella stessa situazione nella stessa posizione nel mercato del gas
Eppure essendo la riflessione sull'apertura alla concorrenza di questi due mercati ormai avviata da molti anni
Il processo di liberalizzazione cominciassero loro solo ora a muovere i primi passi
Aggiungo spero nella direzione più giù
Ancora una volta devo sottolinearlo
La spinta verso l'avvio del processo di liberalizzazione
è dovuta così come in altri settori in molti altri settori all'azione delle istituzioni comunitarie dunque all'osservanza degli obblighi imposti al nostro Paese dall'appartenenza alla famiglia
Dell'Unione Europea
Ciò non significa peraltro che l'apertura dei mercati energetici alla concorrenza si esaurisca nel rispetto di questi obblighi
Anzi
In primo luogo le regole adottate a livello comunitario costituiscono
Un insieme di regole solo minime che lasciano quindi ai Paesi membri la responsabilità di configurare assetti efficacemente competitiva
In secondo luogo si tratta di regole la cui efficacia
Nel senso della concorrenza dipende dal modo in cui vengono calate nella realtà economico sociale di ciascun paese
è il nostro presenta una realtà particolare rispetto allo scenario europeo complessivamente considerato
Ai fini di un effettivo processo di liberalizzazione dunque
è innegabile che il ruolo delle istituzioni nazionali rimane determina
Se non addirittura decisivo
Lo dimostra l'attuale vicenda nel mercato elettrico
Strettamente dipendente dalle scelte operate a livello nazionale sia dal Parlamento che dal Governo
In tale ottica ad esempio importante evitare che l'influenza di una maggiore concorrenza possa risultare ridotta e significativamente
Per effetto di un uso restrittivo del potere di mercato detenuto dalle imprese in posizione dominante
Né può costituire un alibi per non portare a compimento un processo coerente di liberalizzazione
Il timore che l'entrata di nuovi operatori nelle attività più remunerative netta in una condizione di svantaggio ingiusto
L'impresa soggetta agli obblighi del servizio pubblico
Con peggioramenti del suo conto economico e con il conseguente abbassamento del livello qualitativo del servizio complessivamente offre l'esperienza internazionale smentisce
Questa ipotesi e mostra che tale preoccupazione spesso infondata eventuali critiche ai sistemi energetici energetici caratterizzati da un grado di concorrenza vivace non riguardano certo l'eccesso di concorrenza
Al contrario il fatto stesso di isolare l'impresa produttrice di energia dal confronto concorrenziale
Comporta inevitabilmente una riduzione soprattutto nel lungo periodo degli incentivi della stessa impresa innovare e a migliorare
A beneficio degli utenti la qualità dei servizi offre
Più in generale l'ha sottolineato con forza anche l'apertura alla concorrenza attraverso l'abolizione o la riduzione delle barriere normative all'ingresso non pregiudica il perseguimento di importanti finalità pubbliche
Quali la tutela dell'ambiente della sicurezza
L'universalità del servizio
Il perseguimento di queste finalità non richiede l'annullamento dei meccanismi concorrenziali sono sufficienti opportuni interventi di regolamentazione che assecondino e non ostacolino l'operare del mercato
E veniamo all'energia elettrica che era un po'il settore oggetto della maggiore attenzione e sensibilità in questi ultimi tempi
Allo Stato la struttura del settore è quella
Del sessantadue
E devo dire che il diciannove febbraio novantanove data fatidica noi viviamo sempre gli mette il future
Geograficamente localizzate anche temporalmente localizzato un
Il diciannove febbraio novantanove è semplicemente la data di scadenza del termine che ci è stato dato per l'attuazione della direttiva di liberalizzazione
Ci saranno molti cambiamenti ci sarà una rivoluzione dovrei dire certamente no
A costo di disillusi ed è qualche entusiasta il diciannove febbraio non è una data magica
E non vi sarà alcuna rivoluzione meno che mai copernicana
Molto più semplicemente vi saranno almeno dovrebbero esserci le condizioni per avviare un processo che potrebbe e dovrebbe garantire
Un sempre maggiore grado di concorrenza nel settore
Dico potrebbe perché risultato dipenderà da vari fattori che cito in ordine temporale non certo l'importanza
Anzitutto la normativa di attuazione che sarà definitivamente adottato
A questo riguardo può solo al spiegarsi che gli eventuali interventi del Parlamento siano tali da migliorare il testo attuale in senso concorrenziale
E non invece come pure qualcuno paventa
Tali da ridurne la portata liberalizzatrice
In secondo luogo dipenderà dalle concrete modalità operative e di controllo
Che accompagneranno l'applicazione del decreto rispetto alle quali è indubbio che l'autorità della concorrenza è connessa all'autorità dell'energia e del gas
Provvederanno cerco ciascuno nel rispetto delle specifiche competenze ad essi attribuite
A che il percorso di liberalizzazione previsto almeno non subisca battute di arresto
Tanto meno deviazione
Infine il successo della liberalizzazione non potrà che dipenderà dall'evoluzione futura essendo fin troppo evidente che una liberalizzazione piena ed effettiva
Si intreccia strettamente con il processo di privatizzazione dell'ENEL S.p.A.
Diva di trazione che al momento non è ancora previsto
Ricordo anzitutto che la direttiva
La numero novantasei novantadue
è assolutamente neutrale almeno sul piano formale quanto alla dicotomia pubblico privato
Degli impianti e delle reti
E non è un dato casuale
è la filosofia del trattato quanto a tale dicotomia che viene rispettata e consegnata nel trattato all'articolo duecentoventidue
Ricordo poi che la stessa direttiva si propone come obiettivo di conseguire un mercato
Dell'energia elettrica concorrenziale
E dunque investe tutte le fasi
Produzione trasmissione e distribuzione
Produzione
Ricordo che relativamente alla previsione dello schema di decreto concernente i limiti della quota di produzione che è un soggetto può detenere in questa fase l'autorità
Della concorrenza nella segnalazione del cinque novembre novantotto ha non solo manifestato preoccupazione
Per l'elevatezza della quota massima di mercato consentita auspicando che venisse ridotta ma anche rilevato la necessità di utilizzare al fine di definire la quota di mercato compatibile con il potere di una singola impresa nel contesto del processo di liberalizzazione il parametro della capacità produttiva piuttosto che quello della produzione di energia elettrica che può essere un parametro con il quale si va verso una quota massima di mercato solo virtuale e non reale
In quella stessa segnalazione all'autorità inoltre suggerito la predisposizione di un programma dettagliato è vincolato sotto il profilo procedurale temporale
In base al quale la riduzione della capacità produttiva di AN & S.p.A.
Forse realizzata in modo da garantire condizioni concorrenziali il più possibile omogenee sull'intero territorio nazionale
Evitando il mantenimento di ingiustificate posizioni di monopolio
Il suggerimento lo devo dire è stato recepito solo parzialmente atteso che la previsione di un criterio che elimini il rischio di discriminazione nei confronti dei nuovi entranti è rinviata al nulla ulteriore momento dell'approvazione del programma di dismissioni
Programma che dovrà essere elaborato dalla stessa
Per garantire subito un ambiente effettivamente concorrenziale nella fase di produzione e pertanto opportuno che soprattutto nel periodo di transizione l'attuale non vengano posti ostacoli all'ingresso di nuovi operatori
Ed è in funzione anche in funzione vitale fondamentale obiettivo che l'Autorità ha recentemente avviato con un po'di Chiasso più del necessario
Un procedimento istruttorio volta ad accertare se le formule contrattuali adottate da ENEL S.p.A. nei confronti di clienti primarie siano idoneo a ostacolare la nascita di un mercato libero dell'energia elettrica
Io non credo che si possa parlare di ultroneità di questo addio distrutto
Le indagini diranno se l'avvio è stato fondato
Ma che sia ultroneo non mi pare al massimo può essere complementare ad altre azioni
Quanto alla trasmissione al dispacciamento
Una questione ripeto ampiamente dibattuta oggetto di scontri e polemiche talvolta
Proventi ma permettetemi sterili
Quella connessa alla trasmissione di energia e alla pratica del nella segnalazione del cinque novembre l'autorità ha indicato espressamente primo in ragione dell'attività svolta l'ente gestore deve essere un soggetto unico di natura pubblica
Secondo
Per garantire la piena imparzialità di tale ente rispetto a ciascuno degli utenti della Rete il gestore deve essere completamente indipendenti
Da ciascuno di questi
Terzo
Tutti i poteri di decisione
Di attuazione
Relativi sia alla gestione sia la manutenzione sia lo sviluppo della Rete debbano essere attribuiti nel pieno
Reale effettivo rispetto nell'articolo sette della direttiva comunitaria all'ente gestore
Ed è in questo senso preciso
Inequivocabile
Ritenendo cioè che nella misura in cui all'ente gestore siano attribuiti tutti i poteri sostanziali nessuno escluso sulla gestione corrente su disegno dell'assetto presente e futuro della Rete
Risulti vuota di contenuto ogni controversia sul regime proprietario della rete stessa che diventa questione irrilevante indipendente rispetto al disegno dell'assetto concorrenziale del settore
Che l'Autorità ha suggerito di modificare le pertinenti disposizioni dello schema di decreto
Tali rilievi sembrano essere stati sostanzialmente accordo accolti vedremo coi il sette
Beninteso
Resta che il disegno attuale anche con i correttivi suggeriti dall'Autorità non è sufficiente nel medio periodo ad assicurare un sistema concorrenziale pieno ed effetti ma solo nella fase di avvio del processo di liberalizzazione al riguardo non è superfluo sottolineare che in maniera assolutamente coerente con i pareri già espressi in precedenti occasioni
L'autorità muovendo dall'assunto che il processo di liberalizzazione del mercato elettrico italiano
Possa essere portato a compimento solo attraverso una netta separazione delle singole fasi di attività intendo produzione trasmissione e distribuzione e vendita
A espressamente richiesto che tali attività alla fine della giornata siano svolte da operatori tra loro indipendenti
E che a tal fine le diverse società facenti capo ENEL S.p.A. cui lo schema di decreto attribuisce le diverse fasi siano collocate al più presto sul mercato
La distribuzione che è tema anch'esso dolente anche se meno appagante per il
Grande pubblico in media
La delega al governo per l'attuazione della direttiva si esprime a favore dell'aggregazione tra imprese operanti nella fase della distribuzione
E valorizza al contempo le imprese degli enti locali
L'accorpamento deve avvenire in ogni caso cito tra virgolette attraverso le normali regole di mercato
La gestione unitaria dell'attività in un dato ambito territoriale da parte di una singola impresa viene rating ritenuta una condizione essenziale per consentire un migliore sfruttamento delle economie di scale esistente
L'obiettivo
Ecco indivisibile ma nella misura in cui un incremento della dimensione delle imprese comporti un guadagno di efficienza
La vendita
Come suggerito più volte
Soprattutto nella segnalazione del cinque novembre
Dall'autorità l'attività di vendita dell'elettricità cioè quella che concerne il comune mortale noi poveri cittadini comuni mortali
Non ha caratteristiche di monopolio naturale e può essere svolta in concorrenza separatamente da quella della gestione della rete locale di distribuzione e infatti l'attività di fatturazione di lettura dei contatori e caratterizzata da rilevanti economie digamma con altri servizi locali
Pertanto l'introduzione di meccanismi pienamente concorrenziali in questa fase di attività può condurre a rilevanti guadagni di efficienza e a significativi benefici per gli utenti
Anche per quelli ancora vincolati all'operatore dominante
Le misure regolamentari dovrebbero favorire la concorrenza in questo ambito non ostacolarla
Tanto più ove si consideri che il mercato dei clienti vincolati parlo ancora di noi comuni mortali
Rappresenta il sessanta per cento del mercato
Che per tali utenti la sussistenza di condizioni concorrenziali in tale fase costituirebbe sicuramente il modo più immediato e diretto per sentire gli affetti del nuovo assetto del settore
Questo dunque il quadro attuale questo è il disegno di liberalizzazione che sta per essere attuato le ombre non mancano come la stessa Autorità non ha mancato di rilevanza aggiungo tuttavia che si tratta di un disegno che va apprezzato al giusto
E che nei limiti e nella misura in cui costituisca solo una prima tappa di un percorso e non certo un punto di arrivo può anche essere considerato con ragionevole benevolenza
Questa prima tappa necessità com'è ovvio di un prosieguo
Che va identificato anzitutto e soprattutto nella prego privatizzazione di ENEL S.p.A.
Necessaria per pervenire ad una piena ed effettiva apertura alla concorrenza del mercato ad emergere
La scelta di procedere in una prima fase ad avviare il processo di liberalizzazione e successivamente alla privatizzazione può essere considerata così
Perciò
Anche alla luce di precedenti
Non proprio illuminanti
Ho anzi dominanti
Che la semplice sostituzione considerato che la semplice sostituzione di un monopolio pubblico con un monopolio privato condurrebbe a una struttura di mercato difficilmente scalfito vile dagli interventi di liberalizzazione e peraltro proprio in tale prospettiva che in una segnalazione già del lontano novantaquattro prendendo posizione sull'allora prevista privatizzazione dell'ENEL
L'Autorità auspicava che essa fosse realizzata in modo da determinare immediatamente un mercato pienamente concorrenziale
Oggi
Non può che essere fatta un segno parzialmente diverso quasi opposto ha solo è ovvio dal punto di vista temporale in altre parole la scelta di avviare il processo di liberalizzazione senza intervenire sugli assetti proprietari
Può rivelarsi
Dalla privatizzazione di ENEL e precisamente in tale prospettiva lo ripeto che nella segnalazione del cinque novembre l'autorità auspicato che le diverse società facenti parte del gruppo siano al più presto collocate sul mercato
Aggiungendo che a tal fine sarebbe stato opportuno che lo schema di decreto regolasse esplicitamente come transitoria la fase attuale
Un flash sul gas metano
Analogamente a quanto sta avvenendo nel settore dell'energia elettrica anche per il settore del gas il quadro normativo appare destinato a mutare in seguito all'introduzione delle norme comunitarie
Sul mercato interno del gas che prefigurano un accesso generalizzato dei terzi alla Rete
L'eliminazione dei monopoli legali nel trasporto e nella fornitura la creazione di un segmento di mercato formato da clienti qualificati liberi cioè di scegliere il proprio fornitore
La determinazione in caso di monopolio di tariffe regolamentato
Posto che la produzione incontra un limite naturale nei giacimenti inattività spesso poco accessibili localizzati in Paesi lontani
L'effettiva apertura alla concorrenza nella fase di produzione collegata soprattutto alla disponibilità di un metanodotto per gli importatori
In questo contesto la centralità di Snam nella fase del trasporto e più in generale l'integrazione verticale del gruppo ENI
Inducono a ritenere che il mero permesso di accesso dei terzi alle reti esistenti si possa tradurre in fissazione di condizioni contrattuali particolarmente gravose per i nuovi entranti
In proposito al termine dell'indagine conoscitiva sul settore del gas metano conclusa nel novembre novantasette
L'Autorità auspicava la separazione di Snam in due soggetti
Uno dedito alla gestione delle infrastrutture di trasporto e delle attività di stoccaggio l'altro
Uno su un anno due
Attivo nell'importazione e nella distribuzione primaria
Con queste trasformazioni strutturali e ristrutturazioni societarie si creerebbero le condizioni per un mercato del gas
Più pluralistico e nel quale l'attività regolativa dell'Autorità per l'Energia potrebbe svolgersi nelle forme più coerenti con i principi della concorrenza e del mercato
Proprio in considerazione dell'assenza di queste trasformazioni strutturali l'autorità Antitrust ha avviato una procedura istruttoria per accertare se le condizioni
In corso se le condizioni di accesso alla rete di trasporto
Praticate da SNAM siano tanto da gravose
Da risultare idonea a pregiudicare la concorrenza sul mercato della produzione di gas e di conseguenza tali da costituire un abuso di posizione dominante da parte della stessa Sina
Tralascio di soffermarmi su un altro settore energetico su cui sarebbe
Importante una riflessione
E vado rapidamente alla conclusione
L'auspicio non può che essere che tutti i soggetti interessati ciascuno nel rispetto del proprio ruolo
Contribuiscano a fare avanzare in modo spedito ed efficace il processo in atto
In modo da pervenire ad una effettiva e compiuta apertura alla concorrenza dei mercati energetici
Per quanto riguarda l'istituzione che ho l'onore di presiedere non posso che ribadire che essa fin dalla sua istituzione intervenuta a più riprese al fine di promuovere strumenti maggiormente concorrenziale dei mercati delle energie
In questo settore gli interventi comunitari e a supporto della liberalizzazione della concorrenza sui quali la riflessione è stata avviata alla fine degli anni ottanta sono stati finalizzati solo di recente la direttiva sull'Energia del novantasei quella del gas di quest'anno
Mentre la discussione soprattutto in tema di riorganizzazione del settore elettrico è in Italia iniziata già nel novantadue quando si prefigura la privatizzazione delle
Per molti anni la voce dell'autorità a favore di un'evoluzione concorrenziale dei mercati è rimasta isolata sarà costituito tuttavia un punto di riferimento costante nel dibattito
Guardando ai risultati degli interventi effettuati
Non si può affermare che essi siano stati quelli che avremmo desiderato come ricordavo
è nelle ancora sostanzialmente in posizione di monopolio così come sul mercato del gas
Tali interventi non sono tuttavia caduti nel vuoto dovendosi ad essi riconoscere il merito da un lato di aver contribuito ad evitare ulteriori irrigidimenti nei mercati e soprattutto impedire che il processo di dismissione
Determinasse un semplice trasferimento ai privati di un Monet podio pubblico
Senza una preventiva riorganizzazione societaria volta ridimensionare ingiustificate posizioni dominanti
Dall'altro di avere attirato l'attenzione favorito la riflessione su alcuni temi importanti per il nostro Paese
Nel frattempo il contesto istituzionale si è sostanzialmente arricchito
Con l'autorità per l'energia e il gas cui la legge attribuito anche l'obiettivo di promuovere la concorrenza nei settori di competenza
Un compito comune con il nostro
Dunque l'attività di promozione del funzionamento del mercato volta alla tutela di interessi diffusi
E tra questi in primo luogo quello dei consumatori che difficilmente viene garantita in assenza di assetti istituzionali appropriato
La presenza di una pluralità di istituzioni e soggetti che ciascuno nell'ambito delle proprie competenze
Si preoccupino di promuovere le condizioni concorrenziali nei mercati energetici può contribuire in misura significativa orientare lo sviluppo del settore verso assetti più favorevoli agli utenti dei servizi
L'auspicio è dunque che nei prossimi anni suggerimenti delle due autorità volti ad introdurre un maggior grado di concorrenza nei mercati dell'energia riescano più efficacemente a influenzare il processo decisionale
E soprattutto riescano attraverso l'introduzione del mantenimento di una sana concorrenza
A migliorare la vita del comune cittadino vi ringrazio dell'attenzione
Era professor Giuseppe Tesauro presidente dell'Antitrust
Ringraziamo discutiamo se ho capito
Relatore alla all'onorevole Umberto Scapagnini presidente della commissione ricerche nel giro del Parlamento europeo
In Grazie o e ho veramente il piacere quest'oggi di potere intervenire su quello che è un altro
Dei temi strategici vitali che l'unione europea individuato in particolare negli ultimi tre anni accomunando
E fondendo per certi versi le strategie le politiche specifiche tra quelle della ricerca e quelle della Energia
Io vorrei qui brevemente sintetizzare quelle non sono soltanto quelle che sono state le linee recenti che ne abbiamo individuato nel campo delle energie ma quelle che sono un po'le linee strategiche che individueranno la nostra politica la presenza qui del direttore Benavides ex direttore della DG diciassette naturalmente mi semplifica molto il compito perché non mentre noi svolgeremo la parte politica di poter entrare nel merito tecnico
Io ricordo comunque che alla base del interpretazione di quella che è la nostra strategia nell'immediato passato e nell'immediato futuro e ovviamente il la base rappresentata da Libero della libro bianco della politica energetica prodotto
Nel novantacinque
E che poi abbiamo approvato
Nel novantasei in plenaria
L'ho provata attraverso il nostro rapporto
La sinteticamente come sapete la politica energetica da noi è stata considerata tra le finalità generali alla base della politica economica comunitaria
Individuando quindi come punti fondamentali l'integrazione del mercato la devo dei regolamenti azione quindi che abbiamo espresso sia attraverso la liberalizzazione del mercato ed energia elettrica che la recente direttiva sulla liberalizzazione del mercato del gas la limitazione
Dell'intervento pubblico allo stretto necessario per tutelare l'interesse e il benessere dei cittadini
Lo sviluppo sostenibile la tutela del consumatore e la coesione economica e sociale questi sono le linee generale
Che hanno individuato la nostra azione la politica energetica deve inoltre essere formulata in modo da conciliare la competitività la sicurezza dell'approvvigionamento e la tutela dell'ambiente
Senza trascurare la preoccupazione maggiore della creazione di posti di lavoro in questo come vedrete
Sia una sintesi tra i programmi che riguardano le energie quelli che riguardano la ricerca per fare fronte alla disoccupazione e la ricerca di una maggiore efficienza nel contesto delle attività economica ora di fronte alla dipendenza della comunità sempre più chiare più pressante nell'ambito dell'approvvigionamento energetico non si vede di fatto trascurare che anche la scelta strategica che abbiamo fatto della attenzione primaria alla protezione del dell'ambiente
Rischia però comunque di accentuare ulteriormente questa dipendenza e non va inoltre sottovalutato il fatto che l'integrazione della comunità al suo interno in vista dell'ampliamento
Estremamente delicato proprio per quanto riguarda il settore dell'energia noi ci siamo occupati in questi quattro anni ad esempio in maniera precise e strategica anche con impegno interventi diretti per quello che riguarda una ipotetica apre armonizzazione delle incidenza del mercato energetica e soprattutto per quanto concerne la sicurezza
Dei futuri paesi che entreranno al momento dell'ampliamento
La posizione del parlamento europeo
Estremamente chiaro in questo settore Parlamento si è fatto portavoce e la necessità di ridurre gli stati membri
A comprendere che nel lungo periodo l'interesse comune di una soluzione comunitaria nei diversi campi dell'Energia deve prevalere sugli interessi nazionali a breve termine e il che naturalmente una dichiarazione di fondo ma che ha delle difficoltà
Quotidiane nel vederla poi interpretate realizzata nel dibattito concernente il futuro della politica energetica
Della unione il Parlamento si è sempre più impegnato perché vengano perseguiti gli importanti obiettivi del miglioramento dell'efficienza energetica
Delle energie alternative e dei sistemi di approvvigionamento sicuri
Oltre che nel campo della individuazione di misure per combattere l'effetto serra e anche qui noi abbiamo lavorato in armonia anche con le altre commissioni con la commissione dell'ambiente
E siamo riusciti ad avere una partecipazione precisa a livello del Kyoto e del dopo Kyoto nella cooperazione internazionale e nella definizione della questione delle imposte sulla emissione del CO due e sull'Energia
A proposito della tassazione dell'energia il Parlamento europeo ha insistito perché la commissione al momento di proporre il tasso minimo di imposte sull'energia tenesse conto di alcuni punti specifici che ne abbiamo ritenuto prioritario
Il tasso minimo nella misura del possibile deve basarsi sul contenuto di C o due dei combustibili in modo tale da aggiungere ad una reale internazionali internalizzazione dei costi esterni e tenere conto dell'inquinamento ambientale causato determinati combustibili
Il livello del tasso minimo dovrà essere tale da dare un contributo significativo ha rispetto degli obblighi assunti dalla comunità relativamente alla riduzione del C o due infine per ciò che riguarda le energie rinnovabili il Parlamento ritiene necessario aumentare la
La porzione dell'uso di tali energie tra le energie primarie all'interno dell'Unione per giungere entro il due mila dieci ad una percentuale totale del quindici per cento
Ora sinteticamente senza trascurare la necessità ovviamente rivolgere maggiore attenzione alle questioni dello sviluppo sostenibile il Parlamento ritiene estremamente opportuno sviluppare
Ulteriormente nell'immediato futuro alcuni aspetti della questione energetica
Primo la ed energie sostenibili per motivi di carattere ecologico ed economico è importante aumentare la quota delle energie rinnovabili nella produzione energetica e nel consumo energetico totale della unione europea
Secondo punto e quello della cogenerazione
La produzione combinata di calore ed elettricità che offre grandi possibilità ai fini del miglioramento dell'efficienza energetica soprattutto nelle zone fortemente urbanizzate
Come nel caso delle fonti energetiche sostenibili si pone il problema della creazione del mercato di quest'anno diciamo ovviamente
Venne con Jacques Terzo il settore del gas e delle dell'elettricità il dibattito sul libro bianco è coinciso con la fase finale come sapete bene del processo decisionale
In corso già in quegli anni sulla proposta di direttiva concernente il mercato interno della elettricità
è stato adottato appunto un anno e mezzo fa e nel frattempo il mercato energetico dell'unione europea è caratterizzato da una quota di consumo di gas naturale in continuo aumento proprio di recente abbiamo avuto un dibattito a Milano su questo tema sulla applicazione a livello nazionale della direttiva del gas che di fatto è sembrata essere abbastanza più semplice nella sua realizzazione perché ha seguito quelle che erano le linee tracciate in maniera strategica e politica
Dalle da quella che era la direttiva per l'elettricità
Ma che nella realtà vi sembra di aprire anche recepito dal dal dibattito comunque prevede delle grosse difficoltà almeno a livello sussidiare nelle applicazioni specifiche
Un punto fondamentale e quello della cooperazione internazionale in materia di energia
La cooperazione internazionale che il settore per eccellenza in cui la nostra azione comune nel contesto dell'unione europea in realtà dovrebbe apportare un valore aggiunto
E per quanto riguarda il collegamento tra la politica energetica esterna
Nei confronti dell'Europa centrorientale il Parlamento ha di recente approvato una risoluzione che traccia le grandi linee di questa politica indicandole con l'ex priorità assolute però se mi consentite la
Principale diciamo la priorità maggiore e quella che noi individuiamo soprattutto nel sicurezza
Perché è quella che maggiormente ci preoccupa in questo momento in questa fase di premi allargamento inoltre per quanto riguarda invece l'altro nostro targhette comunicativo per i paesi terzi per quanto riguarda il bacino del Mediterraneo
Una grande importanza per l'Unione noi riteniamo che sia quello della propriamente dell'approvvigionamento dei combustibili fossili e quindi si tratta di due azioni che sono integrate differenziato
Un altro punto importante e quello del quadro istituzionale e del sostegno in bilancio
Come sapete che ne siamo direttore Benavides se lo sa nel ci siamo lamentati in massa il lamenti ambasce no il tempo che trovano della
Mancata
Mancato accoglimento del ruolo fondamentale che ne avevamo individuato
Tutti e tre i pilastri dell'unione sia del per la vita anche il Consiglio oltre che naturalmente la Commissione con la sua direzione generale con il suo commissario e nove col Parlamento della Commissione che ho l'onore di presiedere da oltre quattro anni
In realtà il Trattato di Amsterdam ci ha lasciato molto delusi
Speriamo realmente di potere comunque sfruttare quello che ci è consentito all'interno dello spirito della di quella che è la la direttiva specifica che emerge dal Trattato
Comunque in generale diciamo che il Parlamento e ritorno a quello che mi compete più specificamente Secondo il Parlamento la politica energetico comunitaria
Deve stimolare un approccio innovativo e volontaristico che faccia
Nuovamente della politica energetica il motore dell'integrazione europea e che allo stesso tempo consenta all'Unione di assumere un ruolo di guida a livello continentale nello sviluppo dell'approvvigionamento energetico per il prossimo sei
Un altro punto che vi vorrei sottolineare che
E io trovo di estremo interesse che ci ha dato grande soddisfazione che merito sicuramente della direzione generale diciassette e del commissario Popuzzi sì ma forse anche in qualche misura
Della commissione ricerca energie sviluppo tecnologico del Parlamento che ha cooperato su questo piano
è stato quello dell'adozione rapida innanzitutto della
Recepimento concettuale e poi della strutturazione dell'approvazione rapida del programma quadro pluriennale di azioni nel settore energetico penso che il direttore Bonaviri assenterà nel merito io non non non vado a vedere quella che la struttura ma vorrei sottolineare quella che invece la traccia politica che riguarda questo
Programma quadro dell'Energia vedete mentre
Noi abbiamo vissuto come Commissione della ricerca in maniera travagliata
In maniera veramente sofferta il varo del quinto programma quadro della ricerca soltanto quattro notti fa abbiamo sottoscritto l'accordo finale in sede di conciliazione con il Consiglio
Per quanto riguarda invece il programma quadro dell'energia
Si è riusciti veramente in maniera fortemente armonica a creare una struttura che sicuramente in questo momento se volete forse anche un po'riduttiva riduttiva sicuramente in termini economici e in termini di impegno economico ma che sotto il profilo dell'impegno e della linea politica
E di estrema importanza perché se è vero che il programma quadro dell'Energia nasce adesso soltanto con dei compiti che sembra in apparenza limitati e che sono quelli di dare ordine e sistema a una serie di programmi peraltro già esistenti
In realtà crea le basi come sentirete da da da Benavides e se crea le basi per potere invece in un futuro fare crescere questo programma quadro e il mio augurio ovviamente essendo un poco diciamo
Diviso fra fra i due amori della della ricerca e dell'Energia è che questo programma possa assumere poi per la unione lo stesso ruolo guida strategico che sta assumendo il Programma Quadro della ricerca non sto qui ripeto a entrare nel merito della elaborazione che farà il Programma Quadro ordinando i vari progetti già esistenti soltanto veri ricordo sicuramente verranno vengono inquadrati
In maniera armonica tra di loro le oltre che
Vivi vecchi fare Pacis media cioè quelli del per le comunicazioni con i paesi terzi Hill alte nero due che ripercorre la strada sapere l'altra nell'uno cioè quelli per la riduzione concepito per la riduzione delle emissioni di CO due
Le linee finanziarie qua diciamo come se se vengono più o meno confermate ecco non è che ci sono delle grandi integrazioni voi sapete qui per esempio sono settantaquattro
Milioni Diego sono delle cifre abbastanza trascurabile ma nel loro insieme costituiscono il vero denari su un pacchetto che comunque da sistema ordine che strategia la stessa cosa per il nuovo Sèvre che serve come sapete per la stabilizzazione come obiettivo a quello della stabilizzazione
Del C o due con un target che quello della riduzione delle emissioni a centottanta duecento milioni tonnellate dentro
Il Duemila poi ci sono anche degli altri piccoli programmi che vengono inquadrati cioè lei tappo che quello del per osserva che l'osservatorio l'Energia
C'è il programma Synergy che viene finanziato con quindici milioni di ECU e sapete anche Synergy ha avuto una vita difficile ma insomma sembra che continui
A sopravvivere proprio anche grazie al fatto che viene inquadrato all'interno di questo Programma Quadro
Il car nota per esempio che è un programma molto piccolo con soltanto tre milioni di ECU ma è molto interessante perché promuove l'autorizzazione pulita ed efficiente dei combustibili solidi quindi come vedete il o programma quadro dell'Energia è un programma strategico che traccia le linee politiche per l'utilizzazione dei vari programmi differenziati che abbiamo avuto nel passato
Infine
Lasciatemi sottolineare il programma
Sci urla che
Come al solito voi sapete tutti questi acronimi che si che creiamo dentro il Pd pensi questi qua a livello della comunità ma a diciamo tra vari simbolismi certamente questo è il più chiaro di tutti
E ed è il programma che sia relativo alla sicurezza del trasporto del materiale radioattivo e questo è un problema che ci riguarda in maniera diretta noi abbiamo come commissione
Ricerche Energia agito molto abbiamo stimolato molto la l'incremento de e la valorizzazione di questo tipo di programmi che riguardano la sicurezza dello smaltimento e del trasporto del materiale
Radioattivo
Lasciatemi dire però che questo problema della sicurezza
In termini di Energia
E sempre stato un problema in parte sottovalutato in parte non l'abbiamo su sottolineato più volte strategicamente voi sapete che esiste naturalmente una corrente trasversale
Verde molto forte all'interno del Parlamento
Europeo attraverso i vari partiti mai questa corrente verde e poi particolarmente forte all'interno della commissione ovviamente ambiente sanità ma soprattutto Prato a livello della mia Commissione nella commissione Ricerca
E ed energia
E però proprio grazie alla continua sorveglianza e al contributo puri partitico che ci deriva attraverso questa sorta di linea di Linea verde dobbiamo dire che abbia avuto un'attenzione molto forte a questa tematica e vi annuncio
Che mentre altre tematiche collaterali perché forse è stato anche un po'comodo concentrare l'attenzione sulla sicurezza soltanto in termini nucleare
Oggi c'è un'attenzione
Forte anzi direi fortissima che ci deriva anche dalla commissione sorella
Ambiente e sanità per quanto riguarda le emissioni elettromagnetiche non ci limiteremo alla direttiva generale che stiamo producendo in questi giorni io stesso sono relatore di parere vincolante per quanto riguarda le missioni
Tra magneti che vi devo dire che quello che abbiamo visto in fase di studio CD induce ad approfondire fortemente questo argomento
E quindi nel prossimo anno sarà una degli argomenti fondamentali io intendo sviluppare all'interno della mia Commissione
Il rapporto che ho potuto vi vedete gli studi specifici dopo tutto esaminare gli Stati Uniti e che in certe situazioni ci fanno essere estremamente preoccupati per quanto riguarda l'incidenza di alcune neoplasie in funzione della permanenza cronica in presenza di emittenti di onde elettromagnetiche non ci può assolutamente lasciare indifferente infine lasciatemi concludere
Con quello che considero
A livello quasi di un di un
Il piccolo parto parto distorce dico che abbiamo fatto ma che poi finalmente affatto nasce una creatura che mi auguro sia valida vitale funzionale
Ed è quella del quinto programma quadro della Energia negli ultimi due minuti
Che mi toccano
Vi vorrei appunto
Sinteticissimo a mente
Illustrare il ruolo lo spazio che trova l'Energia all'interno del quinto programma quadro della ricerca
Come vi ho detto poco fa il
Quinto programma quadro di ricerca ha vissuto la sua fase finale attraverso la procedura di conciliazione che si è conclusa soltanto quattro giorni fa
All'una di notte del giorno diciassette si è dovuto aspettare che arrivassimo al diciotto che lasciassi mo'giorno diciassette per arrivare all'accordo finale
Abbiamo trovato l'accordo tanto sulle clausole vincolanti come la clausola ghigliottina che proveniva da un Paese che cercava di agganciare
La situazione finanziaria negli anni successivi in all'interno di un programma quadro delle situazioni di finanziamento di fondi di coesione che non c'entravano niente ma insomma siamo riusciti a superare ma seri ostacoli diciamo di carattere politico strategico
Anche a livello della convergenza per quanto riguardava il finanziamento totale finanziamento totale la cifra finale che abbiamo individuato è stata quella di quattordici miliardi e novecento sessanta milioni di ECU
E come sapete bene tutto il programma è suddiviso in quattro grandi aree tematiche verticali
La quarta Area tematica è quella che ci interessa e devo dire con grande orgoglio che questa quarta area tematica l'abbiamo partorita Nori cioè noi intendo Parlamento noi intendo la Commissione che presiedo perché nella presentazione che la commissione di dodici ci aveva fatto in realtà c'erano soltanto tre aree tematiche e l'energia non era rappresentata vera era la preda e ma io sussidiaria enorme precisa invece noi abbiamo la quarta area tematica così come l'abbiamo concordata che riguarda Energia e ambiente è suddiviso in due sottosezioni
Quella dell'energia del futuro e quella del ambiente delle delle dita culturale e della crescita sostenibile
Quindi all'interno della quarta aree tematiche verticale esiste una sotto Area tematica che si chiama energia del futuro e che poi a sua volta è suddivisa in due sotto azioni chiave che riguardano i sistemi avanzati dell'Energia nel servizio nel settore dell'energia che riguarda i combustibili fossili quindi energia tradizionale invece la stessa cosa per quanto riguarda le energie rinnovabili
Chiuderei dandovi le cifre
In
In questo campo
E per quanto riguarda il totale andiamo sui due miliardi e centoventiquattro
Con una destinazione finanziaria per quanto riguarda la la ricerca al finanziamento delle ricerche nel campo energetico di un miliardo e quarantadue milioni di ECU
Noi speriamo e con questo chiudo speriamo di utilizzare questo potente strumento del innovazione per poter riuscire
A contribuire anche noi a quello che
Tutti ci stiamo proponendo e cioè a migliorare il benessere del cittadino europeo attraverso l'uso strategico di questo altro strumento del Programma Quadro della ricerca e che ci deve consentire anche nel campo dell'Energia
Di capovolgere
Quello che è stato definito brillantemente dal commissario Cresson come il paradosso europeo
Intendendo per paradosso europeo il fatto che abbia avuto constatare anche a livello della Commissione di controllo da mignon che nella realtà se andiamo a vedere quelle che sono i livelli qualitativi della produzione della ricerca
Europea
Negli ultimi anni noi siamo largamente al primo posto segnala verificare la qualità il livello delle pubblicazioni vindice di penetrazione dell'arco delle pubblicazioni
Prodotte all'interno dell'Unione Europea non siamo largamente avanti rispetto agli Stati Uniti e rispetto all'ex pigri orientali ma si andiamo a verificare
In termini concreti e tangibili il numero dei brevetti che abbiamo prodotto è ancora più brutalmente il numero di posti di lavoro che siamo stati capaci di produrre spendendo migliaia di miliardi per la ricerca dobbiamo dire che siamo invece all'ultimo posto questo è il paradosso europeo
E siccome li abbiamo operato una scelta politica la base di partenza del programma quadro della ricerca all'interno del quale c'è la finanziamento delle ricerche nell'ambito energetico
Noi sottolineiamo che la nostra scelta non è più quella del tecnologica la d'avanzamento ma in questo settore quello del problem solving è il primo problema che dobbiamo risolvere il cittadino europeo e quello dei diciotto milioni di disoccupati grazie
Grazie onorevole Scapagnini
è molto interessante conoscere a quattro giorni risultato della conciliazione
Va be'la parola penso al professor Pippo Ranci presidente dell'Autorità per l'energia elettrica alga
Grazie presidente
Come è stato ricordato questa mattina
La scelta di questa seconda Conferenza nazionale costituisce un invito a riflettere sui mutamenti che sono intervenuti negli undici anni che ormai si separano dalla prima
I cambiamenti sono evidenti ed è facile rilevarne alcuni di particolare importanza
è cambiato il tema centrale nel rapporto tra tecnologia e ambiente
La prima conferenza fu dominata dall'angosciante dilemma relativo all'abbandono del nucleare la seconda si interroga sulla portata dell'effetto serra sul modo di farvi fronte sulla distribuzione dell'onere che ne consegue
è cambiato l'ambito geografico delle decisioni e delle istituzioni la prima conferenza fu nazionale di nome e di fatto essendo le grandi questioni dibattute oggetto di Scelta a livello di Paese
La seconda si chiama ancora nazionale anche con ragione ma oggi chiarissimo a tutti che nessuno dei temi quindi per tutti a cominciare dall'effetto serra
Voto potrà trovare una soluzione o anche solo un'analisi corretta
Che si arresti a livello nazionale
Infine è cambiato il criterio fondamentale dell'azione pubblica
Nel mille novecentottantasette prevaleva l'impegno diretto dello Stato non solo per la sequenza dei Piani energetici nazionali
Quanto per la solidarietà al carico enti pubblici energetici cui era affidata in misura preponderante e decisiva la realizzazione delle politiche di interesse pubblico
Oggi i due enti si presentano trasformati in società per azioni avviati con con tempi modi diversi e la privatizzazione e a competere sull'arena internazionale la tutela dell'interesse pubblico è affidata l'attività della pubblica amministrazione che delimita sfere di attività impone norme di comportamento determina corrispettivi e tributi in modo da orientare opportunamente l'azione degli operatori
Per meglio attuare le nuove modalità di intervento pubblico è stata costituita anche per il servizio elettrico e per quello del gas l'autorità di regolazione
Ai tre cambiamenti ricordati
Dedicherò qualche riflessione
In primo luogo la sfida tecnologica e organizzativa per la tutela dell'ambiente
L'abbandono della generazione di elettricità attraverso l'energia nucleare è stato ben più che una riconversione settoriale comportante la chiusura di alcuni impianti
è stata una scelta altamente drammatica che ha cambiato completamente la prospettiva di sviluppo di un settore chiave
L'abbandono del nucleare è stato per il nostro Paese un vero abbandono una sconfitta tecnologica
Nonostante l'impegno e la visione dei pionieri dell'ambientalismo non è riuscito l'intento di compensare l'abbandono di quella tecnologia con un'apertura di nuove ed esaltanti prospettive
La sfida che il problema ambientale rilancia con elementi di inquietante novità può oggi essere raccolta
Non si ripercorrerà la via rischiosa di sposare una sola tecnologia ma secondo le tendenze oggi manifeste nei Paesi più avanzati si cercherà di percorrere tutte quelle vie che offrano qualche possibilità di successo nella corsa contro il tempo per cogliere una posta di importanza vitale
L'attacco ad emissioni di gas serra implicazioni diverse sia nel sistema energetico nazionale sia nei settori utilizzatori l'autorità ecco dei consapevole del fatto che una buona metà delle azioni per la riduzione delle emissioni che è contemplata nell'attuazione del Protocollo di Kyoto riguarda i settori alcuni si rivolge la sua azione
La risposta al problema ambientale deve poggiare sulle due gambe dell'innovazione tecnologica da un lato della riorganizzazione dall'altro varie le d'innovazione tecnologica riguarda le tecnologie di punta
Lo sviluppo di nuove fonti rinnovabili l'impiego dei nuovi materiali tecnologie dell'informazione per ridurre il consumo energetico
La via dell'innovazione promette modesti risultati quantitativi immediati ma è fondamentale per assicurare al Paese un futuro
Invece la riorganizzazione del sistema energetico può consentire di raggiungere risultati in linea con gli obiettivi fissati dal governo nei tempi previsti
Per fare un esempio una sostituzione di vecchie centrali termoelettriche con centrali a ciclo combinato della migliore tecnologia oggi esistente può produrre riduzioni delle emissioni dell'ordine di grandezza che può essere osservato vedendo che la sostituzione dei quindici mila megawatt di potenza
Che l'ENEL dovrà cedere nei prossimi anni per consentire un inizio di concorrenza secondo le recenti indicazioni governative darebbe un beneficio pari al venti per cento della complessiva riduzione delle emissioni di gas serra prevista per ottemperare agli accordi di Kyoto
Analogamente può fornire risultati di rilievo una politica di diffusione delle tecniche di risparmio energetico che sarà promossa anche dall'autorità mediante incentivazioni che coinvolgono i venditori di energia elettrica
Vorrei manifestare una speranza come la prima conferenza identificata con un abbandono
Che la seconda conferenza possa tra un decennio retrospettivamente essere identificata con un programma di rilancio e di realizzazioni
Secondo tema la sfida della competizione economica il futuro dei due settori l'elettricità e del gas
Che costituiscono la parte principale più delicata del sistema energetico dipende in larga misura dall'attuazione delle due direttive europee che mirano ad aprire e regolare il mercato interno
Ora nei confronti delle due direttive che hanno generato il consenso l'unificazione europea e la diffusione della concorrenza sono due cose buone percepite come traguardo il comunque positivi
Tuttavia chi poi conosce i due settori e particolarmente chine si opera ha ben presenti le difficoltà che si frappongono a raggiungere quei traguardi
Innanzitutto il vincolo costituito dalla rete fissa di trasporto
E di distribuzione
Impone che la concorrenza sia realizzata mediante l'accesso dei competitori alla medesima rette
Da garantire in condizioni di assoluta imparzialità ciò che pone l'esigenza di affrontare di affidare la gestione e lo sviluppo della Rete all'operatore sufficientemente slegato da interessi diretti nella produzione
E la vendita dell'Energia
E quindi rende problematica una situazione iniziale sia nell'elettricità che nel gas
In cui l'intero servizio avete compreso sta nelle mani di un solo operatore
Ma ci sono altre difficoltà
La scena europea in particolare quelle dei Paesi nostri confinanti io direttamente influenti sul mercato italiano
è dominata da pochi grandi operatori verticalmente integrati
Che operano su tutte le fasi del servizio e che nonostante l'attuazione delle direttive resteranno a lungo integri come si può prevedere dagli atti delle dichiarazioni dei governanti di quei Paesi
In terzo luogo il settore energetico appare a livello mondiale con un oligopolio in via di crescente integrazione
Con l'invasione reciproca tra operatori dell'elettricità e operatori del gas a loro volta spesso attivi anche su altri segmenti del mercato energetico
Via dunque
Un'obiettiva divergenza nell'immediato
Tra
La finalità di sviluppo del mercato concorrenziale e l'interesse dell'operatore dominante come individuato almeno dal suo comportamento consueto fino ad ora
Di anche un pericolo
Nell'uscita dal tradizionale in regime di monopolio interno garantito per medio di fatto ad un operatore nazionale
Che finora un operatore a controllo pubblico
Ed è il pericolo di un indebolimento dell'operatore nazionale e di un rafforzamento anche sul mercato italiano di grandi gruppi che non hanno tra le loro priorità la continuità del servizio a questo particolare mercato
Ne appaiono orientati a localizzare nel nostro Paese attività direzionali edilizia
Allora questo pericolo che nella realtà del mercato genera un altro pericolo di natura culturale e politica che sta invece tutto nella nostra responsabilità ed è il pericolo di una contraddizione tra l'omaggio verbale all'integrazione europea portatrice di concorrenza e un orientamento effettivo volto a contrastare o almeno a frenare Luna la
La divaricazione tra intenzioni dichiarate comportamenti di fatto seguiti Henze negativa nella conduzione della cosa pubblica è essenziale che il dibattito sull'attuazione delle direttive europee venga approfondito con piena ed esplicita considerazione per la posta in gioco
Chi ha voluto il mercato unico europeo
A partire dai padri fondatori della Comunità europea negli anni Cinquanta fino ai promotori dell'attuale fase di estensione del mercato unico
Ai settori finora esclusi sa bene qual è la realtà
L'Europa non è stata costruita da ingenui fantastica attori
Bensì da concreti idealisti
Così anche oggi chi si insegna e si adoperò per rendere possibile un apertura concorrenziale dei servizi energetici a reti non ignorava certo la realtà del mercato
Al contrario proprio la conoscenza del presidente è una ragionevole previsione del futuro inducono a ritenere indispensabili cambiamenti anche radicali
Il futuro delle grandi imprese nazionali fornitrice di servizi e inesorabilmente legato alla loro capacità di porsi come operatori internazionali competitivi la trasformazione che si devono compiere impegnativa
Ed è possibile se si pongono in essere le condizioni necessarie
L'acconto la connotazione tendenzialmente oligopolistico e di un mercato o di importanti segmenti diverso non deve costituire una ragione un pretesto per negare tutte le possibilità di attività e di sviluppo gli operatori di minore dimensione
La concorrenza
Che non è mai quella perfetta dei libri di testo ma che può essere sufficientemente funzionante
E si crea solo creando gli spazi perché l'imprenditorialità emerga
Non condizionando questa apertura alla preventiva esistenza di imprenditori con cui negoziare va
Ma soprattutto sarebbe un errore osservare un settore dal punto di vista dei fornitori e non da quello degli utilizzatori e consumatori solo perché i primi sono più presenti nel dibattito
Il sistema produttivo italiano è costituito quasi nella sua totalità da utenti dei servizi energetici erette
E la sua sopravvivenza nell'accesa competizione attuale in quell'ancor più severo che si prospetta dipende anche dalla qualità e dal costo di questi servizi
E quindi della possibilità che la loro efficienza sia garantita attraverso lo strumento consueto nella generalità dell'economia che è lo stimolo della concorrenza
Essa può produrre i suoi frutti anche in mercati dominati da un numero limitato di grandi operatori purché siano garantiti la possibilità di entrata
Il rispetto dei diritti dei legittimi interessi delle imprese minori in modo che la possibilità di collusione ai danni del consumatore sia fortemente complessa e la minaccia esterna mantenga la pressione per l'efficienza
Peraltro un semplice smantellamento dell'apparato di pianificazione regolazione
Che ereditiamo dal passato determinerebbe non passato alla concorrenza ma l'instaurazione di un monopolio o di un oligopolio di fronte al quale i consumatori sarebbero inerme
Mancherebbe
Quella particolare e complessa attività di regolazione che deve essere proprio dei servizi di pubblica utilità per uno spiccato interesse pubblico delicata teorizza
E proprio nei servizi a rete per il vincolo costituito dalla struttura monopolistica al punto da fare
La tradizione deve essere quindi correttamente regolata con una regolazione orientata diffondere la concorrenza e quindi a una graduale riduzione del proprio stesso ruolo
Ed è questa il compito individuato dalla legge quattrocentottantuno del mille novecentonovantacinque
E vengo all'ultimo tema che è appunto quello della innovazione istituzionale
La legge quattrocentottantuno ha definito i caratteri che deve assumere la regolazione dei servizi di pubblica utilità per l'abbandono del modello dell'impresa pubblica
La regolazione delle meglio tutelare gli utenti e i consumatori
Con il suo contenuto ad esempio con l'imposizione di prezzi sui livelli di qualità del servizio
E con il suo metodo
Ad esempio attraverso la trasparenza l'accessibilità delle procedure con cui vengono adottati i provvedimenti
La regolazione deve nei limiti del possibile abbandonare la determinazione dirigistica di obblighi e di facoltà
E anche la concessione di sussidi attraverso l'individuazione puntuale del destinatario ad opera di una pubblica amministrazione
E sviluppare invece i metodi di incentivazioni indiretta con i quali lo stimolo ad operare in armonia con l'interesse generale sia automatico riaperto chiunque ne sappia approfittare
E a questi criteri che l'autorità
Ha cercato di attenersi cerca di attenersi
Con le iniziative che si concretizzano già in una serie di provvedimenti visibili in campo tariffario una razionalizzazione
Dei sovrapprezzi
In campo grande Energia Elettrica
Lei l'inclusione del combustibile determini ricavato dei rifiuti
Tra i combustibili ammessi alle zero azione di elettricità la regolazione di presso delle cosiddette eccedenze di elettricità e prossimamente
L'introduzione di un regime agevolato per la generazione da piccoli impianti idroelettrici
E via dicendo verso la radicale riforma la tariffa di Dettori Armento
Delle analisi e che l'elettrica che
Condizione per l'apertura del mercato nel campo del gas nel primo intervento sull'indicizzazione tariffaria le norme per consentire l'apertura del mercato su nome sulla separazione contabile e amministrativa
Che stiamo per varare la direttiva Zani Manhattan sulla clausola di recesso che devono avere i contratti nella fase a cavallo tra il mercato
Attuale monopolistico quello libero
E infine le molteplici iniziative a tutela del consumatore
Sulla chiarezza delle bollette
Il lavoro di preparazione di quelli che saranno gli interventi sui livelli obbligatorie di qualità
E una quantità di provvedimenti di natura individuale su singoli ma rilevanti casi di carenze o di abusi nella fornitura disse lui
E questo è l'inizio di attività di un'autorità indipendente che la legge ha voluto prevede
Indipendente
Significa
Non certo che l'Autorità non sia vincolata a rispettare non solo la legge
Ma gli obiettivi definiti dal governo stesso dal Parlamento perché l'autonomia che è preziosa a livello di strumentazione e di esercizio della regolazione
Conferisce solo maggiore efficacia una azione complessiva del settore pubblico che
Vede può e deve essere coerente
Ora questa innovazione istituzionale piccola cosa rispetto ai grandi disegni di riforma Denis
Non essere
Velato nella nella mia visione delle cose da da immedesimazione credo che questa innovazione abbia un'importanza nel governare il passaggio dalla gestione pubblica a un mercato che sia abbastanza ben regolato da creare incentivo l'iniziativa imprenditoriale e al tempo stesso garantire al consumatore una discesa non meno efficace di quella precedentemente assicurata
Dalla gestione pubblica e anzi adeguata alle crescenti esigenze
L'avvio di un nuovo corso della regolazione di una nuova disposizione dei poteri pubblici costituisce parte del processo di trasformazione tanto quanto l'apertura dei mercati e la ridefinizione dei ruoli assegnati ai gestori del servizio
Il vantaggio non non si rivolge solo ai consumatori e alle nuove imprese che si affacciano sui mercati in via di apertura agli stessi operatori tradizionali possono trarre beneficio dalla maggiore trasparenza e certezza che caratterizza una regolazione indipendente sui mercati finanziari internazionali la regolazione apprezzata come fattore riduttivo del rischio per i profitti delle imprese di servizi rischio che è connesso con l'intervento pubblico
E quindi coerentemente come fattore propulsivo degli Investimenti
Infatti un intervento di regolazione legato a procedure criteri precisi
Perché imprevedibile
E tale da predeterminare i livelli tariffari per un periodo è certamente tutti largamente preferibile rispetto a una situazione anche di più ampia discrezionalità lasciata un operatore dotato di potere di mercato
Perché proprio quel potere può suscitare in qualsiasi momento reazioni politiche orientate a contrastarlo spesso indipendenti dagli eventuali abusi effettivamente con commessi
Un'azione imprevedibile e capace di sfociare in provvedimenti non fondati su un'analisi accurata delle ragioni e delle conseguenze
Tuttavia è innegabile che la transizione possa creare nell'immediato delle difficoltà
Sia per l'impresa in particolare quelle che affrontano un mutamento radicale del loro ruolo sia per l'amministrazione pubblica anche deve ridefinire i propri ruoli e compiti
è naturale che il processo sia accompagnato da qualche contrasto tra le disposizioni dell'autorità e le aspettative di alcuni dei soggetti da essere investiti
Anche perché le aspettative dei vari soggetti sono spesso tra loro incompatibili
è altresì inevitabile che suscita di una discussione le segnalazioni osservazioni e proposte che l'Autorità offre come la legge le impone nell'adempimento del suo mandato al parlamento e al governo
Quando vi siano importanti decisioni da adottare riguarda i servizi di pubblica utilità che sono oggetto della sua missione
E così è accaduto in occasione dell'attuazione della direttiva europea per il mercato interno dell'elettricità
L'autorità del consapevole dei limiti del proprio ruolo e intende collaborare pienamente all'attuazione delle decisioni governative e parlamentare
Sarebbe meno comprensibile
Un orientamento in sedi parlamentari e governative che andasse nella direzione di una parziale abrogazione o attenuazione o dilazioni nel tempo
Di alcune disposizioni contenute nella legge quattrocentottantuno limitatamente al settore Venezia
è da sperare che qualche indizio che si è colto nel periodo recente di orientamenti in tale direzione possa risultare privo di riscontri chic
L'innovazione introdotta da quella legge è stato importante anche al fine di inserire efficacemente e tempestivamente l'Italia nell'evoluzione europea
Qualsiasi modificazione e soprattutto nel senso di un ritorno a modalità precedenti di regolazione potrebbe generare una sfiducia nella possibilità che il cammino intrapreso venga percorso che influenzare quindi negativamente
I comportamenti degli attori
Essa dovrebbe quanto meno essere il frutto di decisioni ben meditate
Argomentate pubblicamente e apertamente discussione
In modo che i tuoi conto delle varie soluzioni siano adeguatamente pesanti
Concludendo il nuovo contesto di un mercato europeo dell'energia in via di formazione costringe a ripensare il modo di perseguire i grandi obiettivi della sicurezza energetica del Paese del riassetto industriale della promozione della ricerca tecnologica del riequilibrio territoriale della tutela ambientale
Esso fornisce anche nuove opportunità per raggiungerli
Nell'ambito dei compiti che le sono stati affidati l'autorità può fornire qualche parziale contributo e dedica tutto l'impegno dei suoi componenti e dei suoi dipendenti a fornirlo
Nelle condizioni che si sono così creati possono facilitare al Governo
Liberato dall'onere della regolazione
Lo svolgimento di un compito grande e difficile quello di ridefinire e attuare la politica energetica del Paese
Grazie professor Ranci presidente dell'Autorità per l'energia e il gas
Darei la parola adesso al signor Paolo Bellavite stalla direttore generale della direzione del Gia
Della Commissione europea
Prego grazie presidente
Dinanzi a questa qua c'è un platea così prestigiosa
Sento il dovere di esprimermi lingua dell'antichità
Ma non avendo la fine mai fatto prima in pubblico bilancio comunque sapendo di poter contare sulla vostra indulgenza
Signor presidente
Signor presidente signori e signore
La fine la fine di questo secolo l'inizio del prossimo millennio sono segnati da una serie di grandi sfide che l'Unione europea dovrà necessariamente affrontare
Fra queste sfide figurano in primo piano la globalizzazione è un mondo mondializzazione e l'ambiente
La globalizzazione non è un altro che la conseguenza o forse dovranno dire la causa di un mondo in cui diversi attori governi e settore pubblico l'industria privata le parti sociali sono divenuti sempre più lunga partita battente
L'energia ENI sotto questo punto di vista dell'Istria un settore paradigmatico le cui attività e decisioni rivestono per la natura che e loro propria un carattere transfrontaliero
In un tale contesto
L'Unione Europea
Che aveva anticipato questa tendenza attraverso le creazioni del mercato interno non poteva trascurare questo settore
Recente direttiva nel settore delle criticità e del gas naturale sono perciò venute a colmare questo vuoto
La liberalizzazione di questo mercato
La Curia cifra da d'affari totali raggiunge duecentocinquanta miliardi di e cioè oltre quattrocento mila miliardi di lire
Non risponde ad una scelta ideologica od arbitraria
Ciò che è in gioco in questo contesto di internet pendenza e di mondializzazione e la competitività e forse la sopravvivenza stessa della industria europea senza dimenticare gli effetti sui consumatori attori sovente passivi o semplicemente dimenticati nel panorama delle più grande quadro economico
Le lunghe discussioni per giungere a queste direttive sono finalmente arrivate a conclusioni
Le difficoltà maggiori sono stati le conseguenze dirette degli enormi interessi economici
Delle tradizioni
E culture energetiche propria ciascun paese
Delle tendenze storiche legato ai Monopoli
Alle scelte strategiche dalle forti connotazioni risultanti dagli obblighi di servizio
Conciliare queste differenze è stato particolarmente ardue e difficili
Posso con soddisfazione vederne oggi la conclusiva
Anche sì e fuochi d'artificio di questo processo sono oggi terminati grazie anche all'eccellente con lavorazioni tra le istituzioni dell'Unione consiglio Parlamento e condizione bisogna però riconoscere che ci ci trovammo oggi in una fase che presenta come non meno delicata della precedente
Visti i compromessi che sono stati necessari per adottare le direttive
Non possiamo oggi per mettere e la trasposizione di questa politica nell'ordinamento nazionale abbia come un risultato di annullare i nostri sforzi
CIO che l'Unione europea ha voluto costruire non solo quindici mercati nazionali PV o meno livello liberalizzato ma un solo mercato interno delle merci
Questa fase che si trova ad un'asta Liegi narrativamente vanta pancia avanzato per l'elettricità mentre appena cominciata per il gas
E perciò estremamente critica in quanto determinerà la capacità e la volontà di tutti gli attori di porre le fondamenta di un vero mercato interno delle merci
Per guidare ed accompagnare questo processo la Commissione aveva e da sempre
A sua disposizione due possibile due possibili alternative sviluppare una legislazione secondaria oppure affidare a questi attori il compito di sviluppare la direttiva quadre già adottato
Numerose motivazioni non solamente di principio assunsi la lista restando comunque il principio fondamentale dell'Unione Europea nelle campo nel campo legislativo ma anche pratica
Un processo legislativo avrebbe richiesto lunghe e faticose discussioni senza nessuna garanzia di succitata
Hanno spinto la Commissione a scegliere la seconda soluzione
E dei così che sono nate le riunioni all'Istituto europeo di Firenze
E lì a Firenze che tutti gli attori
Regolato operatori del sistema
Operatori del mercato
Produttori e consumato rappresentati dalle loro organizzazioni prospettive si ritrovano per stabilire delle linee guida comuni che permetteranno un'applicazione armonizzata delle direttive
Il movimento il movimento si è quindi messo in moto anche se molta strada resta ancora da percorrere per fare del mercato europeo dell'elettricità del gas naturale una realtà obblighi di servizio pubblico costi evitati sistemi tariffari per l'elettricità
Accesso al sistema e a siti di stoccaggio contratti take or pay pubblicazioni delle principali condizioni commerciali nell'ambito del gas
In quest'ambito la Commissione ha preso nota con soddisfazione della recente adozioni del decreto italiano di recepimento della direttiva elettricità
Attualmente stampe stiamo esaminando il decreto come è già stato fatto per gli altri stati membri alla luce di ci ho che necessari per assicurare una corretta applicazione della direttiva cioè la realizzazione di un suo di pasta soddisfacente grado di apertura del mercato garantito dall'indipendenza degli attori chiave di questo processo
Cioè regolatori e operatori del sistema
Mi sembra dopo un primo summit che questo decreto in linea con la diretti con la direttiva comunitaria
Questa conferenza non affronta solamente questioni attinenti al settore energetico ma si consacra anche al tema della protezione dell'ambiente
Permettetemi di affrontare questo aspetto dal punto di vista dello sviluppo sostenibile
Sono cosciente del fatto che sorgendo questo approccio introdotti degli elementi di ambiguità nella vostra discussione
Non credo però che l'ambiente possa essere integrato nell'insieme della nostra attività e con la Libia se non è in questa dimensione
Sviluppo sostenibile significa trovare un equilibrio corretto fra la protezione ambientale
La crescita economica e il rispetto delle condizioni sociale aggiungete a questi fattori la presenza di un'economia di mercato ormai ampiamente liberalizzata
E l'equazione sarà senza dubbio di difficili soluzioni anche per il migliore esperto non c'è dunque nulla di sorprendente nel constatare come ci si sottoponga a discussioni interminabili per cercare conciliari questi elementi
Tuttavia bisogna sottolineare che lei sensibili progressi sono stati raggiunti
In effetti fino a pochi anni fa
Questo aspetto dello sviluppo sostenibile non era nemmeno affrontato nei documenti riguardanti la politica energetica comunitaria
Tutt'oggi non soltanto ne fa parte integrante
Ma l'integrazione dell'ambiente nella politica energetica e diventata una realtà sia all'interno della Commissione sia che negli Stati bene
Sì a ricami amo alcuni dei maggiori avvenimenti recenti nel mondo economico potremo constatare immediatamente come energia ambiente saranno chiamato ormai a vivere legati inviso Buttiglione
Una riga prestigiosa Cominform economica di Davos ha consacrato a questo tema una parte importante delle sue discussioni
Il Consiglio mondiale da Venezia Houston settembre gli ha fatto in su un tema viveva
E l'asta but not least
Questa stessa conferenza che era stato indetto a qualche anno fa con il titolo conferenza nazionale Energia oggi si tiene sotto il titolo di Conferenza nazionale energia e ambiente
Nel quadro di questa repressione il processo di Kyoto posti chiuse il riferimento che gli attori imprescindibile
Malgrado alcune alcune difficoltà Kyoto rappresentato un passo avanti importanti e soci tu numerose aspettative
Qualunque sia il giudizio
Probabilmente non molto lusinghiero
Che noi possiamo possiamo esprimere riguardo alle conferenze Livorno Silence
Credo che non si non si debbano abbandonare queste aspettate
Una conferenza internazionale pur risultare o meno unti ossesso
Ma il riscaldamento del nostro pianeta non aspetta e non dipende dal risultato di una conferma
Teniamo presente però e se la Conferenza sia del Coppi
Quattro concerti
Non è stato un successo
Quella del Coppa cinque potrebbe risultare di natura un drammatico fallimento sì il realismo politico non prevale voglio esprimere quell'ospizio che l'hanno mille novecentonovanta in ogni l'ultimo hanno di questo millennio non rappresenti un hanno perduto nel tentativo di rendere le relazioni fra l'utilizzo dell'energia esigenze dell'ambiente Pio razionali efferente
E in questo senso che il Consiglio europeo di Cardiff
Ha invitato il Consiglio Trasporti Energia e ambienti
Ad avviare il processo di monitoraggio dei progressi raggiunti nell'interazione tra ambienti e dello sviluppo sostenibile nell'aria il re spetti le competenze
Per questa ragione
Su mia iniziativa la coalizione ha preparato e adottato quattordici ottobre mille novecentonovantotto una comunicazione solo il rafforzamento dell'integrazione dell'ambiente nella politica energetica
Dodici giorni fa il consiglio di energia
Ha preso in esame questa questione e adottato un rapporto per il Consiglio europeo che si terrà a Vienna l'undici dodici dicembre
Nel quale si sottolinea l'importanza di un approccio realistico flessibile e chi tenga conto dei costi
Questo approccio integrazioni sta
Dell'Energia nell'ambiente deve essere completato attraverso degli sforzi nel campo dell'efficacia energetica e della promozione delle energie alternative e rinnovabili
Per raggiungere lo sviluppo sostenibile credo che sia estremamente importante concentrarsi maggiormente sulla gestione dell'Energia rispetto rispetto a quanto è stato fatto nei in passato
Mentre durante l'ultimo decennio decenni il miglioramento dei Ficacci energetica è stato pari al un virgola sei per cento l'anno negli ultimi anni si è rivista una netta diminuzione di tali miglioramenti
Il nostro me i nostri mezzi di analisi
Non ci permettono ancora di poter determinare se questa deduzione e risultato di una mancanza di interesse nei confronti della gestione delle vigilia
O se già siamo lasciati alle spalle
I migliori risulta
Tuttavia il potenziale economico
In termini di efficacia e non si etica
Che stimato attorno a diciotto diciotto per cento del consumo totale di energia e ancora lontano malgrado i notevoli progressi conseguiti
Nel corso degli ultimi venti anni l'Unione europea ha contribuito al finanziamento di progetti di ricerca e dimostrazioni in questo settore
Ora siamo giunti al momento in cui dobbiamo passare dal campo dei desideri
Al conti alla conquista del mercato
Ciò non contribuirà solamente al miglioramento della nostra situazioni in termini di dipendenza energetica
Ma ci converrà anche alla creazione di occupazione a livello locale Catello allo sviluppo di nuove opportunità nel campo delle esportazioni di queste tecnologie
Prima della fine dell'anno
La Commissione proporrà su davanti al Consiglio una direttiva sulla promozione delle energie rinnovabili e sulla loro integrazione nella produzione le dell'eticità
Il compito si sta avverando più difficile di quanto potesse apparire a prima
In effetti commessi può conciliare un mercato che noi vogliamo più aperto e libero con la prospettiva di un trattamento speciale da accordare a questo tipo di fonti energetiche
E come ottenere dei principi o favorevole per i consumatori mentre è necessario sostenere i costi più elevati delle fonti rinnovabili
Dietro a questo dibattito Acqui con serio il consiglio di ministro del del tredici decente ha dedicato un'ampia un ampio spazio ritroviamo una in realtà un'altra più vasta e complessa questione il mercato puro e duro
E realmente capace di integrare l'ambiente in una cornice di sviluppo sostenibile
E come come internalizzare i costi esterni ambientali e attrezzare la società ad affrontare questa sfida
Per un Paese come l'Italia il cui potenziale in termini di energie rinnovabili e fra i più elevati
E non sto solo pensando all'energia solare ma soprattutto alla Bondanza di risorse di biomassa e anche energia geotermica e mini tra unica
L'attuazione di una politica di promozione delle energie rinnovabili su base volontaria che copra non solo su misure di sostegno ma anche lui anche gli investimenti diventa a mio parere necessaria permettetemi ancora qualche parola su una questione che viene affrontata durante questa durante questa conferenza e che mi sta particolarmente a cuore il decentramento
Mentre durante dei decenni le questioni energetiche sono stati esaminati dei da ingegnere ingegneri economisti a livello del Governo centrale il processo attuale di liberalizzazione del Mend dei mercati dell'elettricità e del gas
Così come i cambiamenti
Del nella struttura amministrativa portano ad allargare il numero degli attori nel campo dell'energia in particolare per gli aspetti di domanda energetica
Non crediate Italia sia l'unico paese a portare avanti questa profonda trasformazione
Certamente la legge Bassanini costruttrice un momento forte di questo processo di decentramento ma il fenomeno assume caratteri più generali e sempre di più le regioni le Province lecita ed anche i cittadini dell'Europa
Desiderano ed anche devono essere chiamati a svolti ieri svolge lei un ruolo importante nella gestione delle merci
Vorrei insistere sulla grande opportunità offerta dalla proposta di riforma di fondi strutturali per il periodo due mila e due mila sei che la Commissione ha presentato quando verrà adottata dal Consiglio l'energia pulita rappresenterà un'azione prioritaria all'interno dei fondi strutturali
Che permetterà alle regioni di beneficiari ingenti risorse per la promozione degli ingenti investimenti nel campo dell'efficace energetica delle energie rinnovabili e delle tecnologie pulite fino ad ora solo uno virgola sette per cento dei fondo strutturale estesamente strutturali a est è stato utilizzato per progetti nel settore energetico
Se le regioni dovessero decidere di investire maggiormente in progetti di energia gestibile
Invece rispetto a progetti vispa sutura questo
Porterebbe a grandi cambiamenti nel campo delle merci se la Regione deciderà deciderà di spendere tre volte di più di quanto speso nel precedente programma per l'Energia
Questura prenderà dieci volte la cifra spesa attualmente dalla mia direzione generale vi invito perciò a considerare con attenzione attenzione i nuovi fondi strutturali comunale reale opportunità per attuare progetti nell'ambito dell'energia sostenere noi abbiamo quindi presentato la nostra proposta
Sta ora agli Stati membri adottarla
E Alletto autorità regionali e locali presentati se lo del visibile desidero progetti nel settore energetico tuttavia non tutte le regioni italiane sono riusciti ad utilizzare nel passato la quota di risorse era il loro che era il a loro destinata dai fondi strutturali considero per CIO
Che utilizzare queste risorse nel settore dell'energia Ram presenterà una sfida ma anche una grande opportuni
Molti di voi sapranno che la mia direzione generale nel corso degli ultimi quadri a quattro anni ha promosso la costituzione di agenzie per la gestione dell'energia a livello regionale e locale
L'Italia è stato uno dei paesi che ha maggiormente beneficiato di questa iniziativa della Commissione intrapresa nell'ambito del programma sei
Conterei agenzie agenzia regionale sedici agenzie provinciali e sei agenzie urbane per un totale di venticinque atti insidie per la gestione energetica
Il l'Italia ha sviluppato una rete che ha raggiunto ora una diffusione tale da poter permettere di indirizzare il fondo strutturali verso progetti di Energia sostenibile
E probabilmente questa la ragione per cui nel corso di questa conferenza Enzo Bianco sindaco di Catania e presidente dell'Anci proporrà
Che la città con più di cento mila abitanti crei in un'agenzia per la gestione dell'energia sulla base delle strutture proposti dalla mia direzione generale non posso che esprimere la mia soddisfazione di fronte a questa iniziativa che
Questo aspetto della gestioni dell'energia deve essere organizzato a livello locale
La principale ragione la ragione e la necessità di con volgere i cittadini nella gestione dell'energia
Dell'Energia
Le questioni del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile possono veramente essere risolte solo con l'azione di ogni singolo cittadino del pianeta
Sussidiarietà e decentramento non devono essere delle parole venti qualunque sia la struttura politica del Paese la responsabilità dell'iniziativa e della gestione nel campo energetico ed in particolar modo di l'utilizzo dell'energia ricade quindi sulle autorità decentrati di queste strutture
Non sono più i l'odierno nazionali o lettori o le autorità regionali che possono ora info iniziare il comportamento del cittadino nel campo energetico
E nella città che si gioca questa partita
La città del futuro sarà una città in cui l'energia viene gestito
La concorrenza tra città sarà determinata dalla capacità creare occupazione e a promuovere una migliore qualità divi italiani
Questo processo di decentramento condurci in un tempo in ultimo anche in ultima analisi alle identificazioni una nozioni che mi mi è particolarmente cara la cittadinanza cittadinanza energetica l'obiettivo che ci poniamo ahimè in effetti e in effetti quello delle concilia la realtà di cui ho parlato con una certa sobrietà energetica
Per questa ragione mi sembra necessario concentrare i nostri sforzi sulla formazione dei cittadini europei in materia di gestione energetica più di quanto è stato fatto nel passato
Signor presidente signore e signori
Confido proprio che questa conferenza nazionale sull'energia ambiente contribuirà rapidamente ad avviare azioni concrete era che dopo Kyoto stiamo entrando in un'era che non ci permette di continuare come prima
Il CIPE sesso successe
Ci sorriderà solo sì d'amore Remo insieme istituzioni europee Stati membri regioni vinsi
Cita attori economici e cittadini per aprire la via ad un ventunesimo secolo sostenibili
Vi ringrazio della vostra attenzione
Grazie signor Della vida Salas direttore generale della direzione generale Energia della Commissione europea
Da ora la parola Vannino Chiti presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome
Grazie presidente buona sera
Devo dire che seppure per
Motivi organizzativi non credo studiate previsti almeno non da me
Mi fa molto piacere intervenire
A nome delle Regioni dopo il dottor Benavides sessantasei perché
I punti cardine che l'UE affrontato diciamo le voglio sintetizzare con le questioni dello sviluppo sostenibile della sussidiarietà
Sono punti di differimento che le regioni italiane ed io se posso dirlo con particolare convinzione ritengono debbono essere assunte
Le regioni italiane dopo gli ultimi atti che sono stati adottati dal governo
Le leggi e decreti attuativi della Bassanini
E lo schema di decreto Bersani che liberalizza il mercato elettrico
Sono diventate soggetti che assumono un ruolo più importante nell'attuazione delle politiche energetiche nazionali Rispetto
Alle competenze limitate che erano previste dalla legge del mille novecentonovantuno sul risparmio energetico
Anche per questo il mio intervento come presidente della conferenza delle regioni e delle province autonome non si limiterà a un saluto di cortesia
Voglio dire prima di tutto che dal punto di vista delle regioni si arriva a questo importante appuntamento con una convinzione condivisa
Quella che i parametri da prendere come riferimento per la definizione delle politiche energetiche debbono essere oggi soprattutto di carattere ambientale sono determinate dal protocollo di Kyoto
E dalle conseguenti decisioni dell'Unione Europea che qui ci sono state ricordate che assegnano al nostro Paese all'Italia
L'obiettivo di ridurre del sei e cinque per cento le emissioni in atmosfera
E di raddoppiare la quota di energia prodotta utilizzando fonti rinnovabili
Si tratta come è evidente di un notevole cambiamento di prospettiva
Che confermato nel quinto programma di azione dell'unione europea
Che considera come è stato detto benissimo dal dottor sale su dal direttore Benavides Sales l'ambiente non come ostacolo o alternativa lo sviluppo
Ma
All'interno della scelta dello sviluppo sostenibile
Si propone di intervenire attraverso politiche di incentivazione dell'innovazione tecnologica della ricerca
Del trasferimento di tecnologie pulite a Paesi in via di sviluppo di comportamenti ecologicamente virtuosi che tutti gli operatori debbono mettere in atto
Dalle famiglie all'impresa Allo stato in tutte le sue articolazioni e quindi anche le autonomie regionali e locali
In dieci anni le condizioni generali di riferimento sono completamente cambia si è passati da una politica di piano approva attuata attraverso ENI ed ENEL ad una politica di indirizzi e di accordi volontari che coinvolgono una molteplicità di soggetti economici e istituzionali
Già oggi sono molti gli attori chiamati a determinare le scelte energetiche del nostro Paese
Ciò avviene senza che siano stati definiti tutti i punti di riferimento e indicati dal governo tutti i percorsi precisi per perseguire gli obiettivi che sono già stati individuati noi crediamo che questa conferenza e ci auguriamo che questa Conferenza contribuisca a porre rimedio alla mancanza di strumenti organici di determinazione delle politiche in materia di energia
Si tratta di un'assenza che pesa fortemente proprio nel momento in cui si pone con maggiore decisione e urgenza l'accento sulla stretta connessione che esiste tra sviluppo economico e salvaguardia dell'ambiente
Tra gli elementi di novità che emergono in occasione di questa conferenza
C'è il patto per l'energia e l'ambiente che tra Breve andremo a sottoscrivere e che per la prima volta coinvolge soggetti economici pubblici e privati soggetti politici e sociali sia a livello nazionale che territoriale
E in margine a questa conferenza le Regioni firmeranno anche l'accordo volontario di settore promosso dall'Associazione italiana di riscaldamento urbano finalizzato all'avvio di progetti di teleriscaldamento urbano il Patto per l'energia e l'ambiente
Prevede che il Governo e le Regioni si impegni no ad istituire con finanziamenti pubblici
Derivanti anche in parte dalla carbon tax e un fondo nazionale e fondi regionali per le energie rinnovabili e la protezione del clima
E si impegnino alla definizione delle relative dotazioni annue nell'ambito delle rispettive leggi finanziarie
Deve essere chiaro che questo è possibile ottenerlo soltanto se si darà seguito a quanto è previsto nel comma quattro dell'articolo undici della proposta del decreto Bersani
Scusate comma quattro articolo undici e noioso ma in questo caso è preciso presidente quindi non mi piace neppure a me ascoltare troppi riferimenti di numeri ma in questo caso è un riferimento preciso che bene tenera mentre in questo sì afferma
Che lo Stato deve destinare alle regioni quota parte dei fondi finalizzati alle incentivazioni delle fonti rinnovabile questo è un punto chiave per potere poi fare quello che dichiariamo che impegniamo a realizzare tra le fonti rinnovabili va poi valorizzata una di quelle che essenziale la geotermia
Voglio farci una breve sottolineatura in questo caso è soltanto in questo caso perché sono anche presidente della regione Toscana e la geotermia interessa prevalentemente la Tosca nell'alto Lazio
Se la geotermia
Oltre a vedere assicurata
Una incentivazione per la massima produzione Elettrica
Potrà vedere riconosciuti anche incentivi per l'utilizzazione diretta del calore per le serve per il teleriscaldamento per attività produttive si creeranno condizioni concrete
Per avere posti di lavoro e per avere anche un contributo ambientale significativo
Io mi auguro che anche su questo aspetto la conferenza possa dare delle risposte precise e in ogni caso le regioni inseriranno questo punto tra gli accordi volontà nell'accordo volontario di settore che sottoscriveremo con l'Associazione italiana di riscaldamento urbano i patti gli accordi potranno in ogni caso allora vere le regioni come protagoniste
Ma le azioni di strumenti attuativi dovranno essere sostenuti da impegni anche di carattere finanziario
Lo ribadisco nuovi compiti dovrà necessariamente corrispondere un trasferimento delle risorse commisurato ai costi già sostenuti dallo Stato già sostenuti dallo Stato
E tale da garantire da garantirne l'esercizio è questo un punto cruciale dell'insieme del processo di costruzione del federalismo amministrativo che dovrà approvare un'adeguata definizione l'abbiamo detto
Senza iattanza ma anche con chiarezza ai governi con cui ci siamo incontrati
Noi siamo in una fase di cooperazione e di volontà di cooperazione istituzionale
Vogliamo farci carico di una responsabilità nei confronti del nostro Paese quale che sia la collocazione politica a cui apparteniamo
Ma questa cooperazione vuol dire che non è possibile a vere anzi rifiuterei ogni competenza anche legata all'attuazione della Bassanini
Che non sia accompagnata dal trasferimento di risorse e di personale per farvi fronte perché il nostro Paese è lastricato di buone intenzioni dal settantacinque in poi non non l'abbiamo vissuta ma ci risiamo
Ritrovate in cui si facevano operazioni decentramento a cui non seguiva
Spesso neanche una chiarezza di quello che veniva trasferito che non restava più al centro ma sicuramente di con di risorse di personale e di organizzazione per farvi fronte
Il finanziamento degli accordi volontari
Dei fondi nazionali dei fondi regionali per le energie rinnovabili e la protezione del clima
Potrebbe a nostro giudizio derivare proprio dalla carbon tax che il Parlamento si appresta a varare con la legge finanziaria dando così certezze ulteriori al patto che sottoscriviamo
Nell'attuazione di questa politica
Anche gli strumenti della programmazione negoziata e in particolare i patti territoriali dovranno assumere la componente ambientale ed energetica
Come fondamentale nella valutazione nel finanziamento delle iniziative di sviluppo locale
Ruolo prioritario per l'orientamento degli accordi volontari verrà assunto dagli atti di indirizzo politico che il governo e le regioni potranno adottare alla luce dei nuovi parametri internazionali
In questo quadro i Piani energetici regionali assumono un ruolo sempre più importante secondo quanto è previsto da decreti Bassanini e soprattutto in assenza di un piano nazionale
Se la storia dei piani energetici regionali
è iniziata formalmente con la legge del novantuno sul risparmio energetico la legge dieci già prima di quella data quasi tutte le regioni si erano adoperate per predisporre propri piani energetici
Questo accadeva al tempo della gestione della legge del mille novecentottantadue che riguardava l'Energia
Quando le Regioni richiedevano funzioni più ampie decisionali pianifica felici in cui inserire le azioni di incentivazione per le attività che erano di loro competenza
E ben quindici Regioni
Già prima del mille novecentonovantuno quando non avevano compiti di programmazione energetica ma lo ripeto solo di attuazione della legge dell'ottantadue avevano dato il via studi di piano
Avvertendo così per tempo la necessità di una programmazione regioni enti locali sono quindi consapevoli del ruolo che hanno e si stanno attrezzando per semplificare al massimo le procedure che sono di loro competenza
Anche lo Stato centrale deve fare la sua parte
Ad esempio riformando l'anacronistico e farraginoso regio decreto mille settecentosettantacinque del mille novecentotrentatré mille e novecento trentatré che tuttora regola la realizzazione di linee di impianti elettrici
Ma che prevede ben ventotto passaggi autorizzativi impedendo di fatto egli Investimenti e non fornendo neppure le necessarie garanzie ambientali
Devono essere creati percorsi privilegiati e iter semplificati capaci di garantire tempi brevi e certi per l'avvio degli investimenti
Oggi le Regioni sono impegnati in diversi modi oltre che dalla legge del novantuno sul risparmio energetico in azioni che riguardano gli aspetti energetici e ambientali
E fondamentale che queste azioni siano ispirate a un quadro di riferimento programmatico organico sul territorio
Che leghi l'attività delle regioni l'insieme delle delle azioni Lorenzetti ad un uso razionale dell'energia con il minore impatto ambientale e la maggiore produttività economica
Negli ultimi anni infatti le Regioni hanno manifestato nuove e più forte interesse per la programmazione energetica e quindi per la definizione dei piani energetici regionali
Con una impostazione rivolta un'integrazione dei piani con gli aspetti ambientali e con gli strumenti della programmazione territoriale ed economica
Questa attenzione
è nata dall'esperienza pratica dalla considerazione dell'intensa attività energetica che si svolge sul territorio
E che ha bisogno di integrarsi in una strategia territoriale complessiva non dettata da situazioni contingenti come può accadere per le singole leggi nazionali ma secondo una logica di sistema in questo quadro le né in particolare potrà assumere a nostro giudizio un ruolo determinante di partnership con le regioni nelle politiche di intervento a favore dell'uso efficiente dell'energia
Nella pianificazione e razionalizzazione energetico ambientale
Nei programmi sulle fonti rinnovabili e assimilate ed anche nella formazione degli operatori e nell'informazione cittadini sui temi energetico ambientali
Si tratta di questioni che sono state oggetto dell'accordo di programma quadro tra le regioni e le province autonome italiane e l'Enea sottoscritto nel febbraio di quest'anno
A questo proposito infine e concludo
Mi preme sottolineare che noi abbiamo registrato come Regioni un cambiamento positivo da parte dell'Enea
Nella gestione nello svolgimento delle attività e nello stesso rapporto instaurato con le regioni
Lei ne rappresenta oggi la struttura più importante per l'attuazione delle politiche energetiche
Mi auguro che questo positivo rapporto cosa perciò svilupparsi ulteriormente
E penso che a questo scopo possa anche servire la rapida approvazione della riforma dell'Enea
Che
è in corso di gestazione che io auspico si appunto approvata rapidamente perché questo potrà favorire ulteriormente un ruolo chiave dell'Enea nei rapporti con le regioni e con gli enti locali grazie
Grazie Vannino Chiti presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni
Oltre che presidente Toscana come abbiamo capito il riferimento anche specifica
Dobbiamo a cambiare un pochino i nostri programmi perché il Presidente del Consiglio sta per arrivare
Peraltro volevamo a questo punto sentire anche c'era Enzo Bianco che sarebbe stata una logica conseguenti
O Marcello Panettoni che sarebbe stata altra logica conseguenza ma numero di persone così elevato che non si trovano mi domandavo anche se per caso
Il mister Robert Peugeot fosse presente
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Cioè
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Ne interpreto del direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale per l'energia
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Inauguriamo adesso la nostra conferenza
Abbiamo la presenza del Presidente del Consiglio
Il quale ci onora con la sua presenza
E
Pur non avendo naturalmente seguito i lavori della mattina
Conosce perfettamente i problemi dei due settori di cui ci occupiamo e dei rapporti tra questi due settori grazie signor presidente
Ringrazio il professor Leon per il conosce perfettamente che
Non corrisponde esattamente alla verità
E tuttavia indipendentemente dalla conoscenza più o meno perfetta
Ho ritenuto che fosse giusto non fare mancare in questa occasione così importante
La presenza del Presidente del Consiglio
E quindi del governo
Per un intervento che sarà poco più che un saluto
Ma non invasivo almeno su alcuni dei temi che sono l'attenzione di questa conferenza
Si tratta di un appuntamento questo che è stato preparato attraverso un lavoro assai intenso
Importante
Che ha coinvolto in modo ampio mondo dell'impresa della comunità scientifica
Che ha costituito un impegno voluto fissato preparato dal governo Prodi
E al cui
La cui organizzazione la cui promozione a concorso molto come ha ricordato il ministro Bersani voglio anch'io unirmi al suo ringraziamento l'Enea dimostrando la vitalità
Di questa istituzione di questo organismo e la sua capacità di essere un punto di incontro tra mondo della ricerca e mondo delle imprese
Il successo di questa conferenza alla presenza di personalità politiche manager pubblici e privati
Di donne e uomini del mondo della scienza dell'impresa dell'ambientalismo
è la dimostrazione che si tratta di un momento di grande importanza
è la dimostrazione che le politiche energetiche sono considerate centrali per il futuro del nostro Paese
L'impegno del Governo che ho l'onore di presiedere
E di proseguire questo lavoro
Di considerare questa conferenza come una prima tappa
Di proseguire questo lavoro e questo metodo di confronto di coinvolgimento di raccolte delle opinioni delle indicazioni dei consigli
Ne vengono da chi si misura direttamente con queste grandi sfide del nostro tempo
Sì da importanti difficili
A proposito delle quali l'Italia così come gli altri paesi sviluppati
Si è assunta rilevanti impegni che intende onorare con politiche coerente
Negli ultimi mesi
Almeno tre elementi hanno marcato l'evoluzione dei mercati mondiali interessando in particolare l'Europa in questo campo
L'attestarsi del prezzo del greggio su livelli piuttosto bassi
In presenza di mercati sempre più aperti e concorrenziali
La forte in continua espansione del mercato del gas naturale in coincidenza con i processi di liberalizzazione di quel mercato a livello europeo
E la crescente attenzione ai mutamenti climatici
Che stanno colpendo in particolare i Paesi meno sviluppati
Ma che possono avere effetti indiretti rilievi rilevanti anche in ambito europeo
Per questi motivi
Non è più pensabile disegnare politiche energetiche ambientali a livello meramente nazionale
La politica energetica non può che essere almeno europea
E il coordinamento della politica ambientale deve essere realizzato a livello globale
In questo senso gli impegni assunti dal governo italiano con la firma del protocollo di Kyoto
Per la diminuzione delle emissioni sono certamente da considerare come un punto qualificante del programma di governo
Un punto di partenza
Una scelta che coinvolge le politiche del governo in diversi campi con coerenza
Il livello nazionale se non è sufficiente tuttavia necessario
Perché l'Italia possa giocare un ruolo di primo piano tanto in campo energetico quanto in campo ambientale
Sotto questo profilo le scelte del governo sono apparse vogliono essere mette e chiare
Abbiamo preso di fronte al Parlamento l'impegno di risparmiare energia
E definire misure in grado di facilitare il recupero di materia favorire e accompagnare i cicli produttivi puliti e l'innovazione tecnologica
Questi sono elementi fondamentali di una più elevata convivenza civile per questo abbiamo detto che vanno perseguite politiche industriali e dei trasporti in grado di puntare in modo sempre più accentuato
Anche attraverso l'uso dello strumento fiscale alla diminuzione di ogni tipo di inquinamento a questi parametri dovranno attenersi in particolare il nuovo Piano dei trasporti e le politiche industriali innovative necessarie soprattutto nei settori chimico
Abbiamo sottolineato come il riassetto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio esigenza alla quale di tanto in tanto siamo richiamati da vicende tragiche che colpiscono il nostro Paese
La presenti non la più grande opera pubblica nazionale e come questo sia vero soprattutto per il Mezzogiorno
E dunque questa scelta una delle scelte più importanti per una politica delle opere pubbliche delle infrastrutture del Mezzogiorno
Abbiamo impegnato nella legge Finanziaria risorse pubbliche certe convinti che investire sul riassetto del territorio
Sulla sua valorizzazione sulla sua sicurezza in maniera non episodica
Sia economicamente vantaggioso sia una politica che può permettere al nostro Paese di abbattere anche in un periodo non lungo i costi che oggi pesa hanno così massicciamente sul bilancio dello Stato
Per gli indennizzi a vittime di calamità per assistenza e ricostruzione
Ciò di cui siamo pienamente consapevoli è prima di tutto che investire sul territorio e il modo migliore per prevenire catastrofi
Difendere un grande numero di vite umane e lo straordinario patrimonio paesaggistico e culturale dell'Italia
Presidente Prodi aveva coniato per la bella espressione una la manutenzione del nostro Paese
Bella nella sua sobrietà
Ma sappiamo bene che si tratta al di là della semplicità dell'espressione di un'impresa assai impegnativa e mai promossa in modo organico nei decenni passati
Il governo ha fatto una scelta decisa in questa direzione perché ritiene che si tratti di un modo per favorire nuove impresa maggiore occupazione
Ad esempio indirizzando l'industria delle costruzioni verso la manutenzione la trasformazione il recupero del territorio delle aree urbani
In questo senso è importante che vengano approvate le nuove norme sugli appalti e sui collocazione la legge quadro sull'urbanistica perché è necessario dare certezze regole comuni sul regime dei suoli
Queste non sono soltanto idee programmi sulla carta sono misure scelte concrete già contenute nella legge finanziaria che stiamo approvando almeno in parte
Con essa si è fatto un'ascia e compiuta una scelta importante e coraggiosa la cosiddetta carbon tax
Quella misura che prevede una riforma del sistema di tassazione dei prodotti energetici con l'obiettivo di contenere le emissioni di anidride carbonica ovvero la causa primaria del cosiddetto effetto Serra
L'articolo otto del disegno di legge collegato alla Finanziaria prevede questa sostanziale riforma del sistema di tassazione dei prodotti energetici apportando al regime vigente modifiche finalizzate al contenimento di queste emissioni ovvero
Appunto del nemico che dobbiamo sconfiggere sulla base degli impegni che abbiamo assunto a Kyoto
Gli impegni assunti in Giappone non sono però ancora vincolanti lo diverranno solo nel caso di ratifica contrattato internazionale da parte di quei paesi che sono responsabili per almeno il cinquantacinque per cento delle complessive emissioni di anidride carbonica
Siamo tutti a conoscenza d'altra parte delle difficoltà anche vi sono su questo cammino
Dell'esito non pienamente felice della conferenza sull'ambiente tenutosi recentemente a Buenos Aires
E la contrarietà del Congresso degli Stati Uniti è stata in quella occasione ribadì
Evidente dunque che si tratta di un problema sovranazionale
Ma il nostro paese è schierato sull'arena mondiale dalla parte di quelli che vogliono rispettare e far rispettare gli impegni di Kyoto
è evidente
Che il nostro Paese è fra quelli industrializzati il più morigerato consumatore di Energia
E nello stesso tempo uno dei minori produttori di anidride carbonica
D'altra parte d'altra parte è ovvio che reale contenimento dell'effetto serra potrà essere realizzato soltanto attraverso azioni congiunte a livello internazionale
Il problema dunque a questa dimensione
E in sostanza si tratta di affermare presso le classi dirigenti dei paesi partire dai paesi più importanti del mondo il senso di responsabilità verso le generazioni future
Il provvedimento istitutivo della così tanta bontà carbon tax rappresenta sotto questo aspetto anche una novità sotto il profilo della politica economica del nostro Paese
Infatti la manovra verrà a parità di gettito complessivo
Non si tratta di una manovra fiscale volta ad aumentare il gettito ma a redistribuire il peso fiscale sui diversi fattori della produzione
E quindi a favorire la crescita dell'occupazione coniugando l'obiettivo di uno sviluppo sostenibile con quello della creazione di nuovo lavoro
Sono fiducioso del risultato che possiamo conseguire su questa strada
Utilizzando la leva tributaria così da incidere sui prezzi relativi dei diversi prodotti e dichiarando anticipatamente gli indirizzi da perseguire
Possiamo toccare le aspettative dei diversi soggetti economici e quindi le loro decisioni d'investimento di produzione e di consumo senza alterare in modo forte le regole del mercato
Bensì coniugando una funzione pubblica di indirizzo di controllo con la logica della competizione
L'avere fissato le aliquote obiettivo per l'anno due mila cinque consente in effetti anche gli operatori del settore di programmare i propri investimenti
Conoscendo quelli che saranno gli indirizzi governativi in materia di politica energetica ambientale da perseguire anche mediante la leva tributaria
Guardando più avanti oltre la Finanziaria va messo l'accento sul processo più di fondo che riguarderà nei prossimi mesi il settore dell'energia
Che sarà investito da processi di liberalizzazione dei mercati in misura non dissimile da quanto è accaduto nell'ultimo biennio per il settore delle telecomunicazioni
Ho già avuto modo di sottolineare ripetutamente che la piena apertura dei mercati è quando è necessario e quando è necessario come in questo caso è necessario la loro regolamentazione
Costituiscono elementi essenziali per garantire una presenza di rilievo dell'Italia in Europa
E rappresenta una condizione indispensabile per consentire alle nostre imprese di crescere e di competere sui mercati internazionali
Io sono persuaso anche nel dibattito che attualmente impegna le forze politiche dei governi europei sui temi della Spoon dello sviluppo e dell'occupazione
Che per vincere la sfida dello sviluppo
L'Europa delle poteri agire su due leve
Certamente anche la leva di una riqualificata azione pubblica
Compresa la necessità di investimenti pubblici a livello nazionale ed europeo penso alla necessità di rilanciare i grandi programmi delle reti transeuropee
I programmi europei di ricerca e sviluppo i programmi europei a sostegno della piccola e media impresa
Ma nello stesso tempo l'altra leva essenziale è quella volta a promuovere investimenti privati
E a questo fine la liberalizzazione
L'apertura di nuovi mercati i processi di privatizzazione sono uno strumento indispensabile a sostegno di una politica di sviluppo e di creazione di nuova occupazione
Noi intendiamo proseguire su questa strada
Come si è dimostrato anche in questi giorni
Con scelte che hanno interessato il settore bancario e che hanno avuto un rilevante successo sui mercati
Contemporaneamente vogliamo lavorare per riqualificare il ruolo dello Stato
Prendendo lo soggetto capace di di accompagnare la liberalizzazione dei mercati con l'istituzione di appropriati strumenti di regolazione
Liberalizzazione regolazione privatizzazione
Possibilmente considerando le prime due cose come prioritari
Anche per fare meglio le privatizzazioni e non corre il rischio di cedere monopoli pubblici a mani private talora anche per non moltissimi soldi
Testimonianza di questo impegno di questa visione è il recente riassetto del settore elettrico la sua liberalizzazione
Che mi sia consentito dirlo eh tra le più avanzata in Europa tra le più aperto e più libera perché a volte la sinistra italiana viene accusata di chissà quali residui statalisti
La sua liberalizzazione ci consentirà di realizzare in un settore strategico una maggiore apertura e una concorrenza reale
Con ricadute positive sui bilanci delle imprese e delle famiglie
La liberalizzazione del settore produrrà risparmi e qualificazione
Ma grazie a questa riforma io sono convinto sarà anche possibile produrre energia più pulita
La stessa filosofia di apertura di stimolo alla nascita di un maggior numero di attori che significa anche maggiore efficacia del servizio ci dovrà accompagnare nelle decisioni che riguardano il sistema gas
Si tratta di un altro componente essenziale largo del nostro Paese e un altro elemento che ci permette di realizzare più efficienza e pulizia nel sistema energetico
è chiaro però che questa parte del programma di governo delle procedere anche attraverso un'assunzione piena di responsabilità da parte di altri livelli di governo
Evidentemente essenziale e poi riprenderò la capacità livello locale
Di promuovere sistemi di servizi efficienti e competitivi
E egualmente
è necessario che vi sia un'assunzione di responsabilità da parte dei vertici delle grandi imprese che in misura diversa occorrono ancora sotto il controllo pubblico
Nel recente passato la tutela dei diversi gruppi in cui si è composta la società italiana ha accelerato la frammentazione sociale ha creato nicchie protette eretto barriere fra garantiti e non garantiti
In sostanza indotto la percezione in molti attori economici di essere beneficiari di piccoli o grandi privilegi spesso era anche vero
Ciò che ne è derivata e una diffusa e tenace resistenza verso ogni forma di innovazione
La proliferazione di istituti di garanzia di tipo corporativo la progressiva diffusione di forme di agevolazione settoriale
Io sono convinto che tutto questo non risponde né a un criterio di modernità mi a un criterio di giustizia e di eguaglianza e che soprattutto questo sistema è dannoso verso le nuove generazioni e verso il talento
Che esiste nel nostro Paese
Oggi siamo di fronte alla necessità di ricostruire un insieme di valori condivisi ciò deve avvenire a tutti i livelli
è evidente infatti che questi obiettivi non possono essere perseguiti singolarmente da questa o da quella istituzione dello Stato ma devono divenire patrimonio comune dei cittadini
Nel campo delle grandi reti civiche ambientale acqua gas luce depurazione sistema fognario
Trasporti urbani ed extraurbani sul ferro chiusura del ciclo dei rifiuti con recupero di energia
L'azione di governo dovrà permettere un'ampia opera di razionalizzazione e gestionali e di apertura dei mercati ponendo le basi per l'impresa e capaci di consolidarsi sul territorio
Questa azione come accennavo poco fa sarà va se non sarà accompagnata da scelte coraggiose e lungimiranti a livello delle istituzioni locali
Per potere contare domani su servizi pubblici efficienti e competitivi sono necessarie scelte coraggiose
Bisogna guardare innanzitutto ai cittadini
Ai consumatori
A quei cittadini che spesso non hanno avuto nessuna corporazione che li difendesse i cui diritti sono invece essenziali sono il patrimonio essenziale da salvaguardare e da promuovere
Dal punto secondo il punto di vista di chi governa
In maniera non dissimile
Dalle grandi imprese italiane operanti nel settore energetico ci attendiamo che sappiano raccogliere la sfida della innovazione
Che favoriscano il processo di liberalizzazione dei mercati domestici e sappiano cogliere le opportunità che ne derivano tanto all'interno quanto all'estero
Perché il nostro Paese possa contare su un gruppo di impresa è veramente globale integralmente competitivo è necessario che in tempi brevi le stesse imprese Silvia una strategia di lungo periodo uscendo dai condizionamenti che dei pesi del passato
I cittadini giudicheranno come è giusto i loro rappresentanti sul terreno dell'efficienza e dell'efficacia dei servizi pubblici
Gli stessi cittadini e per quanto ci compete il loro governo
Sapranno misurare il management delle grandi imprese emergenti che sul terreno della sua capacità di accompagnare non di subire o tanto meno di rinviare il processo di trasformazione dell'economia italiana attualmente in corso
Si tratta come si comprende di una sfida difficile e appassionato
Che si gioca sul piano della ricerca
Delle politiche economiche energetiche industriali della politica dell'ambiente
E vorrei dire che
La chiave come ha detto Bersani per vincere questa sfida e quello di considerare questi diversi aspetti dell'azione di governo
Politiche dell'Energia industriali della ricerca dell'ambiente
Come appunto ESP aspetti che si coniugano tra di loro e non si contrappongono tradirlo
Non abbiamo bisogno di una politica ambientale che sia una specie di
Controllo nei confronti delle politiche industriali ed economiche ma di concepire l'ambiente come una risorsa e una opportunità
Così come come è evidente la politica industriale ed energetica appunto devi assumere il vincolo ambientale come un vincolo condizionante anche sulla base degli impegni internazionali assunti dal nostro Paese
La sfida si vince e sulla base di una visione unitaria e di un'azione di governo che procede non in una logica settoriale ma sulla base di un impegno comune
Io credo che questo impegno sia essenziale nel rapporto fra Alitalia le sue classi dirigenti e le nostre nuove generazioni
Non credo che questa questione tocchi soltanto il tema della spesa previdenziale di cui molto si discute
Una politica in grado di prevenire l'aumento dei consumi di emissioni capace di fronteggiare i mutamenti climatici Nacci
Una politica centrata anche su un fisco diverso che favorisca il lavoro e non il consumo di energia di inquinamento e sull'apertura dei mercati è oggi fondamentale
Per offrire alle nuove generazioni una società più aperta più moderna uno sviluppo sostenibile un ambiente più pulito grazie
Grazie signor presidente le sue parole sono per voi altrettanto indirizzi sia per dei prossimi giorni in cui lavoriamo nella Conferenza sia come lei ha indicato per le fasi successive della Conferenza nazionale economia e ambiente
Se me lo permette vorrei accettare il complimento che le ha fatto sull'organizzazione della Conferenza
Ricordando che
A questa Conferenza l'ha lavorato quattrocento persone delle idee
E che il resto dell'Enea naturalmente dovuto supplire a questi per trecento persone
E che è un gran merito va adesso alza la costanza e la precisione sia dell'altro direttore generale dottore l'autostrada sia del coordinatore della Conferenza ingegnere Farinelli a nome di tutta l'idea la ringraziamo
Adesso per verità forse ci possiamo concedere un piccolo break
Piccola secondo la teoria delle code dovrei dire
Mezz'ora perché tanto non ce la si fa ma secondo quella dell'aspettativa di vita è un quarto d'ora e non di più vi ringrazia
Ma conferenza
Pregando agli altri di sedersi
Ho commesso un errore classico di ciascuna presidenze cioè di consentire
La pausa
In modo tale che
Un certo numero di persone
Esausto
Ci ha lasciati coloro che sono particolarmente interessati sono però rimaste qui la qualità è più importante della quale della quantità
Darei la parola al signor così meno
Dell'UNESCO
E nell'Unesco dell'oste
Grazie dottor così meno
Grazie signor presidente
Signori e signore cari colleghi io faccio mie parole in italiano perché aveva un lavoro già nove anni d'età e lei imparato un po'italiano
Anche per me è un po'più facile fare gare italiano in ambiente italiana
Grazie
Cari colleghi sono ha varato delle presentante dell'UNESCO alle conferenze nazionale Energia Ambiente facendo pare venire a tutti voi chi presenti saliti del professor Federico Major direttore generale dell'UNESCO
Chiede e molti appassionato con iniziativi d Italia è sempre attaccato
Al nostro ufficio e molti vicino nostro ufficio
Cominciato su dei lavori in Italia e novanta in ottantanove quando dove abbiamo concluso uno d'accordo che in cooperazione con il Consiglio nazionale dei ricerca
E con Enia
E per quelle per questi raggi io ne per me fa grande piacere per essere qui vedere come canti del azioni concreti di Enia continuo e abbiamo logorata e conteniamo devo lavorare in campo di energie e ambiente
Io vorrei portare complimenti per questa iniziativa dei parchi di tutti i miei colleghi chi lavora con me indignazione per tutte le rigide norme dell'Europa Regione mediterranea
Signor presidente i temi principali di queste conferenze sono per varie ragioni di grande importanza per l'Italia così con per tutti i Paesi euro che perché io a quell'età di vite umane dipende dalla disponibilità e che l'età delle energie e delle calette adempie anche e stazionario energetico
Cambi e molti rapidamente io mi ricordo i nani se tanti inizio anni tanti quando io ho cominciato a lavorare in Parigi a Parigi dell'UNESCO
Noi abbiamo fatto tante cenare insieme di sviluppo energetico di mondo perché io non abbia un passato in cui esso period niente vero crisi primo crisi energetico in Fa che di questo hanno noi abbiamo fatto i nostri scenari abbiamo pensato che ancora questi scenari noi eliminiamo problemi Bridgend energetici per futuro e noi abbiamo lavorato e per intervenire per introdurli rivendite umane invito e scientifico il concetto di energie fonti viene oggi nove rinnovabile ne abbiamo pensato che energia atomica sta facendo da grandissimo contributo per ciclo energetico di mondo ma abbiamo anche creduto e che energiche modificare deve essere a nostro disco a nostra disposizione primo dei fino de questo sì eccolo
E subito dopo tre cinque anni non abbiamo cambiato il nostro scenario e tanta
Perché io non abbiamo trovato che il mercato mondiali e pieno di risorse energetici con prezzi accettabile pratica neanch'io per tutti i Paesi per tutti un individui i membri dimostra società e perché
Bisogna riunire tutti e forse euro varare nuovi scenari a basito nuovo conoscenza a Basilea dove situazione società nuova Mecca anche politico e sociale in tutti i Paesi in in certe regioni e per far piacere per essere qui in queste conferenze e diedero grande entusiasmo
Fare
Nuovo concetto chiede multe in mostra di Truman molti riceventi sono o sei anni fa ed inutile nostre vite questo concetto avessero avuto sviluppo sostenibile
E questo risultato del grande conferenze veri o del genere diversi nelle nicchie per ambiente e sviluppo che con da corto praticamente di perché Paesi membri di nazioni nemiche accettato questo concetto
E senza interazione e cominciato a lavorare per fare questo concetto realtà e sia nel Riva che a vostro conferenze del Parco dell'UNESCO con grande entusiasmo per vedere realtà realtà dedita
E intellettuale vitto industriali élite quotidiana dei tagli britanniche di accettato questo concetto
E lavora moltissimo per dare visibilità e risultati per questo concetto
Ionesco sta comincia cominciato a lavorare in campo di
Per promuovere cooperazione internazionali menzogna nazionale per energie
Ha inizio dei soviet una sciocca immane settanta e ottanta e non abbiamo trovato tantissimo in campo di energie
Nuova rinnovabile
Mi fa piacere per annunciare
Che con grande iniziativa dell'onestà dei due anni quando Ionesco iniziato nel programma mondiale per i medici solare e stabilito come Commissione mondiale per energie solare
Elaborato programma di commissione di mondiale dell'energia isolare chi era citato Insam mettere nel gesso alla realtà a a fare il novantasei
E adesso viene molta in agende tentazioni uniti in questo anno in assemblee generali le nazioni nemiche aggiorna dieci otto ottobre Risoluzione per annunciare il programma mondiali per dieci anni era accettato questo il Risoluzione e ha lanciato una jeep centrale teratogeni solare
Questo secondo me un grande successo che grande aiuto e per tutti voi che sta lavorando a favore dove sviluppi in campo energie
Ambiente
Io vorrei anche annunciare Alterini Cecchini che noi abbiamo lanciato in
In un quadro di questa programma mondiale
Nostro ufficio è responsabile per cooperazione incidenze che come oggi e per l'Europa e perché no anno prossimo vedete sponsorizzare a organizzare assieme con tutti i Paesi euro che tre conferenze e molto importante home conferenze imponga Risso CE
Chi si chiama conferenze Palmiro che emergesse leale secondo e conferenze vasta prepariamo per avere in mio vanno questo conferenze un po'particolare perché io sui fuoco sarà per osare
Emerge sollevare per cottura
Sono tutti un po'conferenza e altre conferenze ecco la grande mostra descrivo possenti più qui tipologico industriale un campo di fonti
Delle merci Novelli rinnovabile
Sarà a Mosca
Come facciamo anche grandi programmi i difetti perché io sì devo posso sostenibile dipendenti Liviero dei più trazione indicazione di ogni deve venire
E cominciare
A in inizio del sistema i di pensione questi significo
Che educazione ambientale erogazione energetico devi finire in programmi antiche scuole primarie
Anche di programmi più trazione per famiglie anti ogni cittadino deve avere accesso per sistemi di utilità vedi educazione per capire cose significo sviluppo sostenibile cose significa sistema energetico moderna come usare in maniera economica i più uffici Antonio nostri risorse energetici
Per questo noi abbiamo lanciato una grande programma garantisse plenario di diffrazione persino poco sostenibili con grande campagna ente di problemi energetici io credo che il quadro de questo programma grandi priorità delle essere dato a problemi energetici
Io vorrei anche dire che dovevo corriamo ecco tantissimo con Paesi Davis Group e per questo con aiuta grande aiuto del governo italiano e lotterie tabaccaio trent'anni fa e centro decente centro fisica Chiaretti che centro intenzionale fisico teoretica era creata e cresciuta
In Trieste ecco questo centro fisico e creato dal programma speciale fisica per moderna energie
E fatto tantissimi lavori a favore dei paesi più sviluppati citato circa trecentocinquanta studenti giovani e per questi Paesi per passare sull'istanza nei laboratori industria italiana e per portare conoscenza materna beni per sulle per sui Paesi e questo lavoro secondo me del grande importanza
Sviluppo futuro dei sistemi energetici dei paesi africani Paesi asiatici i Paesi America Latina perché è successo di questo sviluppo dipende dette letta e del processo professionalità di tutti che io lavoro e vivo gli uni per conoscenza che
Noi abbiamo da mostro disposizione
Signore e signori io ho visto in programma le vostre conferenze o la grande desiderio
In agenda di vostre conferenze il muto una grandissima Id ti ho mai visto in altre conferenze incontri internazionali menzionati creare un patto per sviluppo sostenibile diventa un po'd'energie ambienti patto con protagonisti chiedevi minuti venire dei tutti sic ci sia o meno e di società e questo secondo e ne approccio vero e approcci più efficaci di tutti altri perché no come mi ricordo le parole del nostro direttore generale che una volta ho detto vivere significo partecipare e mai deve garantire i diritti per ogni membro di nostro se città per ogni cittadino
Per partecipare per quel ci pare usare programmi nazionali internazionale e il successo di questi programmi dipendente perché prende partecipazione de ogni individua ogni mentre dimostra società
Per finire io vorrei ricordare altre Paroli vi direttore generale
Lamentazione di celebrazione G. cinquantuno anni che nasce il piede nozioni uniti il nostra organizzazione Ionesco gli ha detto una Bonetti mai a ITA solo futuro e queste idee per creare il patto sociale per sviluppo sostenibile in Italia io credo non vorrei con un grande sviluppo il grande futuro grazie dello Stato pressioni
Il minimo che possa dire espansiva Gasparri Cosimino c'era
E lo minatori complimenti che ci ha fatto sono però naturalmente la sorpresi con sobrietà perché questa iniziativa del patto e appunto un'iniziativa nuova completamente sperimentale
E beh speriamo naturalmente che a seguito della firma del patto poi segua la capacità di tutti gli attori di trovare gli elementi di raccordo che consenta all'ordine del patto
Non semplicemente una manifestazione di interesse ma il principio di un'azione successiva
Tra gli elementi o i soggetti importanti del patto ma in generale delle politiche sull'energia e l'ambiente già oggi abbiamo sentito parlare molto
Del principio di sussidiarietà
Sia da parte delle nostre autorità politiche sia da parte del commissione
Della comunità europea
Darei perciò molto volentieri la parola a Enzo Bianco presidente della seduzione nazionale comunitaria
Caro Presidente gentili signore e signori vorrei fare un patto con voi vi pregherei di prestarmi un momentino d'attenzione io vorrei ricambiare la vostra cortesia la vostra disponibilità quell'intervento particolarmente succinto essenziale
Tale da non costringervi dopo la giornata di intenso lavoro a una
Naturalmente
Non semplicissima concentrazione
Vi ringrazio peraltro la vostra cortesia di essere firmati sino all'ultimo o servo con un pizzico di rammarico caro presidente che viceversa il governo nonostante
Il numero dei ministri e dei sottosegretari di questo governo non sia puramente bassissimo
Mi pare che sia cresciuto un po'si sia dileguato mentre i lavori della conferenza continuano evidentemente
Naturalmente con un pizzico di rammarico che vedo un grande affollamento al momento in cui c'è il presidente del Consiglio dei ministri
E poi cose posso una locomotiva
E
Dice a Roma quando ce Vò ce l'ho salvo
Ma io trovo una cosa molto positiva nell'impostazione Kassai correttamente è stata suggerita questa conferenza e che credo sia merito degli a è merito del lavoro preliminare che è stato svolto vi è cioè la piena consapevolezza
Questa volta che le politiche dell'energia e dell'ambiente
Che hanno bisogno di un centro unitario di programmazione e di governo
Si decidono però in larghissima misura nel territorio e che assolutamente impensabile
è uno spreco di energie tanto per restare in tema immaginare di fare una politica per esempio per il risparmio energetico
E non avere esatta consapevolezza conoscenza
Determinazione della necessità di un coinvolgimento pieno
Nel governo e naturalmente anche nella ideazione
Delle comunità locali
Questa consapevolezza in questa conferenza è venuta fuori
è venuta fuori devo dire qualcosa di più in questi ultimi tempi io vorrei sottolinearlo con un particolare apprezzamento
Sono state adottate una serie di iniziative due le ricorderò sinteticamente
Che mi sembrano
Particolarmente innovative e come tali vanno sottolinea mi riferisco a una recente convenzione che Enea e Anci
Hanno sottoscritto tramite un accordo quadro triennale sullo sviluppo sostenibile
Con disponibilità a collaborare innanzitutto per la realizzazione di un osservatorio urbano per le politiche di sostenibilità
E cioè città per città nella Rete delle città italiane innanzitutto lo strumento che ci consenta di avere un'esatta conoscenza dei dati e di collaborare naturalmente per far diventare sempre di più le comunità locali e gli enti locali i Comuni e le Province
Insieme con le regioni attori di questa grande scommessa
Un'altra novità molto importante nell'ambito della conferenza è stato qualche minuto fa
Completata la sigla di un patto per le energie per l'ambiente che è stato promosso dal nel e sottoscritto dalla rappresentanza delle istituzioni delle forze economiche sociali
Degli ambientalisti e dei consumatori al quale naturalmente ovviamente a aderito anche lanci
Che cosa ci sembra oggi particolarmente necessario di immaginare e di fare
Ci sembra né assolutamente necessario
Avere innanzitutto del questo
L'argomento di cui noi sentiamo la responsabilità per la quale con grande umiltà chiediamo aiuto anzitutto al mondo scientifico ma anche alle istituzioni che sono a questo preposte
Sentiamo una grande responsabilità chi governa una città soprattutto chi governa una grande città ma anche un piccolo comune nella sua parte anche questo ovviamente importante
Noi abbiamo esatta consapevolezza del fatto che una parte rilevante
Nel rapporto tra l'uomo e il suo ambiente né tra l'uomo e nella regia
Disponibile si gioca naturalmente in questi grandi agglomerati che sono i sistemi urbani complessi che sono le città italiane
Sappiamo perfettamente che lecita nel passato anche in quello recente sono state in qualche misura divoratrice di energia
E sono stati in qualche momento in qualche misura in molta parte lo sono ancora molta parte del mondo lo sono ancora
Lo sono ancora anche purtroppo nel nostro Paese in qualche misura l'elemento più critico nel rapporto tra l'uomo e la natura e cioè nel momento in cui sostanzialmente si generano liberazione di elementi di inquinamento naturalmente di ogni tipo e spesso di spreco delle risorse
Rispetto a tutto questo gli strumenti che abbiamo a disposizione sono largamente ancora inadeguati
Anche il livello tecnico
Di preparazione nonostante sforzi seri che stiamo cercando di fare il governo del territorio naturalmente non sono ancora adeguati a questa scommessa non lo sono probabilmente il livello assoluto il complesso del sistema Italia naturalmente siamo più scoperti nel governo del territorio
E tuttavia siamo consapevoli che la partita si gioca consentitemi di dire prima ancora che a Roma a Parigi a Berlino a Londra si gioca nelle
Varie sedi
Nelle grandi città dei piccoli comuni dopo la partita rilevante ogni giorno di una scommessa e allora si tratta naturalmente
Di
Fare alcune cose importanti noi abbiamo fatto il nostro sforzo lo stiamo cercando di fare
L'Anci ha aderito
E in molte città italiane hanno aderito alla carta delle città europee per un modello urbano sostenibile che è stata sottoscritta ad Aalborg nel mille novecentonovantaquattro
E guardiamo con grandissima attenzione alla proposta che anche stamattina mi pare qui
Il direttore generale della Commissione europea della leader salsa a avanzato e per la quale noi raccogliamo subito la scommessa
E cita il canale si impegnano nel giro d'un tempo ragionevole a costituire in ogni Comune capoluogo di provincia
E in tutti i Comuni corra almeno cento mila abitanti un'agenzia che presidi questo terreno ponendo l'Italia e le città italiane all'avanguardia
Nel tentativo di governare il fenomeno temete che riguardano in particolare Venezia e successivamente in qualche misura l'ambiente
Molte città italiane si sono dotati in questi mesi in questi anni grazie alla stabilità legata alla elezione diretta del sindaco di piani energetici comunali
Io potendo dovete raccontarvi mi divertiva ebbe molto ma per quell'impegno che ho assunto non lo faccio quello che devo realizzato nella mia città a Catania ecco voglio soltanto dire che noi abbiamo triplicato nel giro di cinque anni i punti luce della città
E abbiamo ridotto a meno della metà il consumo di energia elettrica realizzando tra l'altro un inquinamento a tutti
Chiamo luminoso assai più ridotto orientando le luci adottando tecnologie
E vi prego di credere che abbiamo già in appena tre anni
Del tutto ripagato l'investimento che abbiamo realizzato
Cioè con risparmio di energia che abbiamo mo'posto in essere in appena tre anni abbiamo sostanzialmente ammortizzato l'investimento che abbiamo realizzato
Si tratta di avere questa capacità di guardare avanti di guardare al futuro riguardare a tutto questo con semplicità con determinazione
Un'altra partita importante e con questo concludo si gioca naturalmente del Governo del territorio
E questa rappresenta un'entità particolarmente critica nel quale naturalmente
Nel quale bisogna modificare la cultura che è quella che vede ogni pezzo del territorio di un comune della città
Non da parte il solo delle amministrazioni ma spesso da parte delle comunità come un terreno per esempio agricolo in cui in un futuro immediato o lontano sì localizzata un qualche forma di investimento
E lì si tratta di modificare radicalmente questo rapporto difendendo quelle che noi chiamiamo le biodiversità questo principio c'è che nel nostro Paese bisogna puntare come tutti i grandi Paesi verso una grande fase di omogeneità di utilizzazione
è una fase noterete che secondo noi determina spreco di risorse e di energie bisogna valorizzare le differenze bisogna avere un piste ma più flessibile
E in questo quadro di valorizzazione delle biodiversità naturalmente si tratta ovviamente di assumere alcuni punti fondamentali alcuni standard che vanno raggiunti con strumenti propri in ognuna delle nostre comunità
La partita che si gioca la partita decisiva per il sistema Italia e noi vogliamo dare la nostra mano
In questo quadro le città italiane potranno diventare smettere di diventare o di essere solo rapine attrici ma provare a diventare attrici di recupero e della riqualificazione ambientale di ecosistemi economicamente più deboli ma ecologicamente più importanti per il futuro del pianeta il Presidente del Consiglio qualche attimo fa ha lanciato una sfida che non riguarda soltanto la materia strettamente energetico ambientale ma riguarda anche queste
E ha richiesto con forza al sistema pubblico anche il sistema pubblico locale di adottare la strada della maggiore efficienza e anche la sfida della privatizzazione
Io vorrei naturalmente raccogliendo questo invito
Ricordare al Presidente del convinte a consiglio che per la verità i comuni italiani in larga parte in condizioni di grande difficoltà questa sfida La Loggia raccolta prima che fosse lanciata
E che in molte realtà italiane da Roma-Napoli a Milano ma potrei citare anche molti altri esempi la sfida dell'efficienza ma anche quella della predicazione e già portata avanti anche con coraggio e anche quando mancavano come tuttora ancora mancano l'enorme naturalmente che consentono potrebbe di potere fare questo con sufficiente chiarezza
Naturalmente Presidente Leon
Spianare su questa strada non vuol dire naturalmente dismettere un patrimonio di conoscenze nelle aziende pubbliche locali
Che va difeso come un presidio naturalmente di che ci consente di assicurare un adeguato standard nell'esercizio delle funzioni a cui siamo chiamati e ci consente anche di evitare di regalare
Questo patrimonio naturalmente al di fuori naturalmente di norme e di principi che sono quelli del mercato e che devono vedere l'assunzione da parte dei privati di responsabilità naturalmente in modo adeguato
Mi si consenta di chiudere con un ricordo personale
Non sento un grande bisogno la città del quale vi chiedo scusa ma siccome sono esattamente credo dieci anni che nel nostro paese non c'è un grande appuntamento su queste tematiche
E siccome l'ultimo appuntamento anch'io personalmente lavorai naturalmente non da sindaco ma in altra veste allora collaboravo con il ministro dell'industria Adolfo Battaglia voglio ricordare che all'ultimo grande momento
Di riflessione del sistema Italia sui temi sul tema dell'economia e dell'ambiente viene un grande contributo un personaggio che noi non potremo mai dimenticare un uomo che già allora dieci anni fa
Disse molte delle cose di cui oggi si sta ragionando mi riferisco a chi accettò di presiedere allora quel comitato economia ambiente cioè all'ex governatore della Banca d'Italia Paolo Baffi il cui ricordo è vivo nella memoria di tutti quanti noi grazie
Grazie Enzo Bianco presidente dell'ANCI sindaco di Catania un sono un primo piccolo convento buona vide sì in effetti ci ha sollecitato e anzi ci ha fatto i complimenti
La diciamo al Progetto di far nascere le agenzie energetiche nelle città con più di cento mila abitanti io penso che sia un'iniziativa su cui bisogna lavorare intensamente e produttivamente c'è però un aspetto che poi può tornare comunque era sul tavolo di bora Vitesse
Chi progetta in Italia
Non ci sono progetti abbiamo tante belle idee ma i progetti sono assolutamente scarsi i cassetti sono quasi vuote
Il passaggio dall'ideazione alla progettazione specie in campo territoriale
è un passaggio rilevantissimo e la pianificazione non è un sostituto della progettazione solo l'anticipazione della progettazione
Ci troviamo in una curiosa situazione del nostro Paese non solo per i temi dell'energia e dell'ambiente in cui le capacità tecniche di progettazione esistono ma la domanda di progettazione è molto scarsa così che
Il
Commissaria no scusate direttore generale Benavides dance
Quando poi torna a Bruxelles vuole vedere i progetti e se non ci sono non ci accusa di non spendere
Dopo di che lui stesse costretto per far spendere ad accettare Progetti di bassa qualità
Da questo circuito bisogna assolutamente uscire soprattutto nel campo dell'energia e dell'ambiente se non vogliamo che alla fine noi rimaniamo solo a un livello per così dire il verbale delle nostre intenzioni
Scusatemi per questa piccola cosa
Ma sono sicuro che i piani soprattutto quelli energetici comunali piani territoriali di coordinamento dei piani di sviluppo provinciali anche i piani gettito ambientali regionali sono comunque la premessa
Perché poi le progettazioni siano effettive
E da o quindi volentieri la parola
Ad Andrea Lepidi presidente UPI anzi il nuovo presidente UPI a cui faccio tutte le congratulazioni della conferenza
Un saluto a tutti convenuti e per di questa Conferenza Nazionale per l'Energia e dell'ambiente
E un saluto particolare come nuovo presidente dell'UPI che partecipa a questa importante è un puntamento
Che vuole stimolare il coinvolgimento delle istituzioni dell'impresa e degli operatori del settore per avviare un momento di riflessione e confronto sui temi dell'energia dall'ambiente
Si tratta di tematiche importanti anche dal punto di vista non solo ambientale ma anche economico ed occupazionale
Che avremo modo di approfondire cercando di ridisegnare nel corso della conferenza il quadro di riferimento per tutti gli attori interessati
Nell'attuale contesto politico di riforma dall'amministrazione che vede nel federalismo amministrativo e nella riorganizzazione riordino dello Stato centrale i suoi fondamentali obiettivi
Gli enti locali Regione Province e Comuni acquistano sempre di più un ruolo pregnante
Pertanto vorrei ribadire
In questa sede la necessità che sulle grandi scelte di prospettiva relative alle politiche energetiche e ambientali che il nostro Paese è chiamato a prendere
Vi sia sempre un'attenta valutazione dei contributi provenienti dal basso
Il rispetto di quel principio di sussidiarietà da tutti sempre richiamato
La questione ambientale assunto negli ultimi anni un ruolo sempre crescente in quanto accanto al trono dinari progressi tecnologici avvenuti in quasi tutti i campi si è assistito al moltiplicarsi di rischi ambientali
E ad una comprende compromissione dell'ambiente
Non è quindi esagerato affermare che stabilità e sviluppo sostenibile
Sono indissolubilmente legati alla capacità da parte del sistema pubblico Stato e regioni
A livello legislativo Province e Comuni a livello amministrativo disciplinare meglio l'uso del territorio dell'ambiente in modo da garantire il rispetto di standard predeterminati di qualità ambientale
Una moderna politica ambientale si realizza attraverso la disciplina dei processi produttivi in modo da renderli compatibili con l'ambiente
Peraltro bisogna riconoscere il fallimento di un modello di politica ambientale centralista
La quale non ha certamente determinato il venir meno dei rischi ambientali così come non può essere totalmente avvallato un modello di politica urbanistica a scapito di quella ambientale
Il modello rispetto al quale con le Province ci sentiamo di aderire è quello di una nuova politica di sviluppo sostenibile del territorio e dell'ambiente
Non più segnata dalla Mère densa ma caratterizzata da un insieme articolato di interventi settoriali e coordinati a sistema
Dove accanto alla disciplina generale legislativa di livello statale e regionale si affianchi un ampio decentramento i poteri funzioni alla scala comunale e provinciale con gli strumenti ed i mezzi adeguati al raggiungimento dell'obiettivo
Già con il nuovo ordinamento delle Autonomie locali la legge centoquarantadue del novanta il disegnatore riconosciuto e la Provincia importanti funzione di governo del proprio territorio
Infatti dalle funzioni attribuite emerge il riconoscimento del livello provinciale come elemento portante di una nuova politica del territorio dall'ambiente
Gli articoli quattordici e quindici della centoquarantadue prevedono funzioni provinciali della materia per la difesa del suolo della tutela valorizzazione e l'ambiente
La prevenzione dalla calamità della tutela delle risorse idriche nell'organizzazione dello smaltimento dei rifiuti della disciplina del controllo degli scarichi delle acque delle emissioni atmosferiche
Peraltro si è assistito dal novanta ai giorni nostri nell'esercizio di tali strategica competenze non è avvenuto in modo uniforme da parte dallo Stato alle Regioni dalle regioni alle Province
Poche Regioni hanno proceduto ad un profondo trasferimento o delega di tali funzioni
Questa linea
Di tendenza volta la valorizzazione dalla Provincia nell'esercizio delle politiche ambientali è stata successivamente confermata con la legge sessantuno del novantaquattro che ha istituito l'Agenzia nazionale per l'ambiente
Con cui legislatore ha proceduto riformare il sistema dei controlli ambientali
Anche sotto questo profilo la Provincia ha assunto un ruolo centrale
E attraverso l'istituzione delle Agenzie regionali per l'ambiente
Che sono enti strumentali dotati di autonomia organizzative e poste alle dipendenze funzionali delle Province che l'ente intermedio assume ancor di più un ruolo centrale nella vigilanza e prevenzione degli elementi inquinanti e nel governo delle politiche ambientali
Anche in questo settore però non tutte le Regioni hanno ad oggi provveduto all'istituzione dall'Arpa la regione dalla quale io provengo non c'è ancora e non tutte hanno correttamente applicato la legge è previsto uno stretto collegamento di dipendenza funzionale l'agenzia regionale e provincia
Non posso poi non evidenziare sia la legge Galli sul ciclo integrato delle acque che la e le importantissimo decreto legge Ronchi sui rifiuti che innovano profondamente in direzione di un uso razionale per risorse e che prevedono forti responsabilità per tutti gli over i livelli di governo decentrato
Ma è con la legge cinquantanove del novantasette e poi con il decreto legislativo centododici del novantotto che il modello di uno sviluppo sostenibile fondato su un sistema ambientale articolato sul territorio fondato sui livelli di governo territoriale locale trova ce lo auguriamo il punto di approdo
Il decreto legislativo centododici novantotto al Capitolo terzo protezione alla natura dall'ambiente
Tutela dall'ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti e al capo e al capo quarto risorsa idrica risorse del suono inattuazione appunto del principio della sussidiarietà
Procede ad un profondo trasferimento di funzioni amministrative dal centro un sistema di governo locale
Non entro qui nel merito dell'individuazione puntuale delle funzioni trasferite e no o se il trasferimento su sul sia sufficiente o meno
Ma quello che preme in questa sede rilevare e il il rovesciamento di un'impostazione che vede le politiche ambientali
Non più governata da altri
In particolare quindi decreto legislativo si determina un profondo trasferimento di competenze in tutti i settori ma specificatamente in quelli relativi al territorio e all'ambiente
Dopo lo schema di decreto legislativo appariva più criticabile e non in linea con i principi della legge cinquantanove la Bassanini uno per capirci
Per quanto attiene allo specifico delle Province si rileva come il decreto legislativo centododici novantotto consolidi un processo in atto che vede la Provincia come ente di area vasta titolare di un nucleo proprio di funzioni nelle materie della pianificazione territoriale
Dall'ambiente delle energie della viabilità dei trasporti della scuola e dell'istruzione del lavoro della formazione professionale
Tutti i compiti amministrativi di dimensione territoriale essenzialmente sovracomunale che non debba essere gestiti in modo accentrato a livello regionale ma che debbono essere localizzati alla dimensione istituzionale più propria che appunto quella della Provincia
Ente istituzionale di livello territoriale legittimato fra l'altro dal voto popolare in sostanza esemplificando in modo estremo quei decreto legislativo centododici sono state disegnate le due aree di manovra della Provincia
La prima quella dalla pianificazione programmazione territoriale
E la seconda quella dalla organizzazione dei servizi di area vasta e cioè quel complesso di reti infrastrutturali che vanno dall'ambiente dal venerdì alla strada i trasporti all'istruzione al lavoro
Va da sé che le Province in questo ruolo non intendono assolutamente assumere un ruolo di gestione ma quello di programmazione e di controllo lasciando agli enti locali alla Società degli enti locali o ai privati l'organizzazione dei servizi
E la risposta agli stessi
Non aggiungo altro se non il compiacimento per la firma dell'accordo
Fatto con con l'Enea che sigla mi pare un importante punto non di arrivo ma di partenza per affrontare le politiche energetiche e ambientali e dare una risposta adeguate alle esigenze nella nostra società grazie
Grazie Andrea Lepidi presidente dell'Unione province italiane presidente della provincia di Brescia
Do ora la parola globulo Occo come si dice dal locale al globale bloccavo bloccarlo scusate sono questi nuovi accordi per entravano la memoria non mi farla dopo la parola al presidente dell'ICE Fabrizia video
Consente
Col permesso del presidente pare che ci vediamo anche senza impiegare il podio
Ma io vorrei fare tre flash sostanzialmente
Naturalmente col cappello internazionalistica o che che mi ha attribuito il primo alla prima riflessione la dimensione internazionale di questi temi in cui la conferenza discute
L'energia è per definizione un
Un prodotto non trade direbbero i tecnici non è trasferibile se non in ambiti
Limitati l'ambiente
Come dice il termine
Di nuovo un realtà locale salvo i spillover di tipo globale di cui siamo consapevoli di affetto emissione di global warming la deforestazione il mare le biodiversità a cui accennava anche il sindaco Enzo Bianco quindi energia ambiente potrebbero apparire in prima approssimazione temi di carattere squisitamente locale nazionale e regionale
Ma le tecnologie per fare energia distribuire energie gestire sistemi energetici
Gestire sistemi ambientali monitoraggio dall'ambiente manutenzione dell'ambiente
Rispetto dell'ambiente e sviluppo di nuove risorse tutto ciò a una dimensione inesorabilmente internazionale
Questa è la prima riflessione forse banale ma credo che alla alla visione tecnico questi temi spesso si riscontra parlando con esponenti
Politici amministrativi spesso un po'ma anche la consapevolezza che in fondo tutto questa tematica porta dritto dritto ad una dimensione multinazionale e appunto globale secondo flash
Sul sui soggetti che
Realizzano questa dimensione internazionale le imprese multinazionali in primis poi come terzo flash mi soffermerò naturalmente un po'sugli aspetti
Vicini a ciò che dice cerca di svolgere prevalentemente a vantaggio dei soggetti più piccoli che partecipano a questo più a questa realtà di trasferimento internazionale di tecnologia legati all'ambiente alle merci
Le multinazionali perché le richiamo perché sono anch'esse oggetto di
Mi pare di culture a volte un po'arretrati la congerie concetto che l'impresa multinazionale
Che per definizione deve fare profitti se non facesse profitti non sarebbe multinazionale allora viene vista come soggetto che va contro gli interessi
Della dimensione energetico ambientale le dimensioni collettive gliene do questa è una visione che reputo francamente arretrata priva di sostanziale supporto empirico anche se nessuno ignora che ci sono soggetti multinazionale che nel perseguire il proprio profitto a volte rappresentano non dei veicoli ma degli ostacoli ma la grande parte la larghissima parte nella realtà delle delle imprese multinazionali prese come soggetti che operano in più Paesi trasferiscono management tecnologie prodotti e servizi capitali sono un soggetto che sottolineo
Può esercitare di fatto esercita naturalmente deve esercitare sempre più una funzione positiva sia come Offerta
I sistemi energetici efficienti moderni
Sia come adozione di processi produttivi
A prescindere dal fatto che producano energia producono manufatti che consumano energia usano all'ambiente ripeto di processi produttivi che siano il più possibile NRG Serigne ecocompatibili
è chiaro che le imprese multinazionali che operano tra Paesi industriali
Per esempio dalla loro pena seguiamo la competizione tra grandi soggetti industriali nessuno dubita arabe dal fatto che le multinazionali più avanzate non siano a loro volta i soggetti più avveduti più tecnologicamente progrediti e quindi innovativi
Dal punto di vista della e nel G sei linee ambiente
Sviluppo ecocompatibile le polemiche spesso vanno a cadere su su queste medesime società multinazionale quando operano nei Paesi arretrati dei Paesi emergenti in cui a mio avviso di nuovo ad un'osservazione un po'disincantata della realtà
Ciò che prevale non è tanto
L'impresa multinazionale che sfruttando le risorse locali genera danni ambientali ma è la ripresa multinazionale che introducendo di nuovo tecnologie management è una certa cultura
Del servizio del sistema può aiutare il Paese arretrato a scoprire le dimensioni di
Efficienza energetica e di rispetto ambientale che l'industria locale non ha naturalmente non l'industria locale artigiane ma se un Paese deve crescere non può che trasformare l'artigianato l'agricoltura in dimensioni
In stadi di sviluppo più avanzati e lì appunto arriva il soggetto multinazionale
Che ha chiuso alla chiusura di questo secondo flash dico subito
Da solo
Non è in grado forse non è motivato il binomio che a mio avviso è vincente dal punto di vista della questa tematica che era presente anche dalla Conferenza di Rio penso anche il protocollo di Kyoto è la combinazione impresa multinazionale di organizzazione internazionale l'organizzazione internazionale fanno le regole e forniscono risorse finanziarie perché questi Paesi emergano come soggetti consapevole di una politica ambientale le imprese multinazionali portano le tecnologie porta nel mercato
Di tutti e due i soggetti occorre fare uso enti non è non bastano le organze internazionale perché non non riescono a generare Circuiti produttivi ed economici che in inseriscano in paese
Nella logica di mercato della competizione non bastano le imprese multinazionali se non all'interno di regole che in qualche modo vengono dettate studiate dall'organizzazione internazionale
Terzo e ultimo flash
Non gli altri cioè vitali del sistema produttivo italiano perché come noto dominato dalle
Dalle piccole dalle medie dalle medio-piccole imprese di cui dirti tutto l'Istituto per il commercio estero quotidianamente si occupa
Qui vorrei dire di
Dove
Fare il punto due la repressione una di natura di osservazione empirica nuovo sulla posizionamento competitivo del settori dell'industria italiana che operano in questa in questa ecco tra alcuni punti di forza della nostra industria meccanica dei meccanica leggera di cosiddetti produttori specializzati non solo di macchinari e attrezzature ma anche di componenti per macchinari attrezzature che vi ricordo sono la voci più grossa della bilancia dei pagamenti italiana
Molto più Sistema Moda nonostante una certa immagine esterna
Bene questi pur alcuni punti di forza di questi sistemi il piccole-medie imprese sono proprio una capacità di generare soluzioni energie seri e in qualche modo anche ecocompatibili non solo del prodotto ma anche nelle soluzioni di genieri
Anche nella gestione del sistema se parliamo di gestione dei sistemi antinquinamento di depurazione delle acque smaltimento dei rifiuti solidi e sicurezza del lavoro di protezione civile e altri ancora Italia ha dei punti di forza
Non molto conosciuti ma quando si va a dialogare poi con il partner
Emergono noi dobbiamo forse spingere valorizzarle di più aiutarli a muoversi in un modo più coordinato questo bruttissimo e mai tramontato tema che ci troverà inesorabilmente sconfitti perché questo è un Paese che marcia
Che è in carcere in modo come dire disomogenea disorganizzato e ed è una continua tensione tra la creatività dei piccoli l'esigenza di di ottenere una massa critica all'esigenza di offrire di arrivare sul mercato con un'offerta un po'più sistemica
Di quella che i singoli soggetti dal dall'impresa artigianale al piccolo consorzio offrono e qui arriva appunto su questo concludo il ruolo forse uno dei ruoli più importanti dell'istituto che che presiedo che che dispone di un'ottantina di di punti di uffici o di punti di corrispondenza del mondo in cui lavorano quasi settecento persone di cui una minoranza di dipendenti di ruolo costosi è una maggioranza di dipendenti locali ITT vario livello tra cui diversi tra i dannati rispetto locali che hanno naturalmente da alcuni vantaggi di conoscenza della lingua delle istituzioni delle normative quanta che cosa facciamo in sintesi il piano per il così detto programma promozionale
Quindi ignorò la parte come dire di sul supporto tecnico alla a singola impresa che chiedendo informazione assistenza tecnica si rivolge quotidianamente la nostra rete parliamo pure soltanto della tradizionale attività di promozione collettiva ecco qua
La sottolineatura che voglio fare quindi programma promozionale nome un po'ampolloso in realtà è una macchina che continua a interrogarsi e a rivedere le proprie iniziative letterarie per settori non è nonostante la terminologia e anche devo dire un po'un'antica tradizione non è una un programma ingessato che una volta che ha passato i vari filtri delle delibere previste peraltro dalla legge
E dai regolamenti non può più essere cambiata è una realtà che sta continuamente adattandosi che funge da coesione
Per queste azioni di tipo promozionale quali strumenti entriamo in quali Paesi operiamo
Strumenti che interessano a questo tipo di attività sono essenzialmente missioni di operatori
Seminari che tecnici che vengono avvolti all'estero da operatori italiani da aziende da aziende municipalizzate
Due operatori esteri che vengono selezionati e condotti in Italia in occasione di alcune chiede ma non solo anche di visite a dispetti consorzio città e tre la cooperazione ai programmi di cooperazione nell'ambito dei fondi europei
Un esempio del primo tipo un disse missioni seminari ad esempio c'è stato Foti lo scorso mese di ottobre insieme al Cispel con diverso delle aziende municipalizzate per nove giorni
Un gruppo di aziende municipalizzate hanno potuto diverse città in Russia in Polonia Romania
Ci sarà un possibile follow up in Polonia di questo seminario andando a sporca offrire a discutere a presentare le opportunità che in queste aziende municipalizzate presentano come e quanto la gestione dei sistemi energetici e ambientali municipali
Esempi del secondo tipo operatori e che in Italia ce ne continuamente naturalmente qua importante la selezione di questi operatori
In cui entra in gioco il soggetto italiano che sia l'ente fieristico all'associazione di categoria lei l'associazione che promuove la visita ma sotto entra in funzione anche la nostra rete esternavano altra rete all'estero perché si suppone si augura conosce questi soggetti di selezione in base a precedenti rapporti avuti intrattenuti con le nostre aziende con le nostre associazioni e queste missione di operatori esteri l'Italia si traducono in il nuovo in una capillare
Capillare diffusione di conoscenze in una avvicinamento reciproco bilaterale in incontri spesso bilaterali che poi prima o poi naturalmente possono generare contratti
E infine la cooperazione con i fondi europei Mad Rice far pace sui Paesi ex socialisti sinergica sta emergendo per l'area mediterranea Sud-Est asiatico questi sono programmi in cui di nuovo noi arriviamo con un patrimonio per così dire di impresa di soggetti imprese manifatturiere di imprese di servizi entriamo nella logica di queste ricerche che generano un capofila
Questo progetto sinergie mi pare per esempio avrà come capo che i francesi non noi però come istituto che tra l'altro fa parte di un'associazione dei delle tre Promotion organisation a livello europeo diventiamo partecipi apportiamo le nostre conoscenze soprattutto aiutiamo a trovare soggetti industriali che hanno voglia e capacità di entrare in contatto con le loro partner i Paesi naturalmente sono è inutile ricordarlo Est Europa Mediterraneo
Ma non non trascuriamo anche l'Est asiatico cento accertato ad esempio anzi no questo non è stato realizzato un seminario itinerante di dieci aziende socio del Cispel in Cina per preceduta o da una ricerca di mercato che è stata fatta un anno prima anche qua lo strumento deve prevedere una conoscenza e poi una possibilmente mirata missio sono missioni purtroppo di missione se ne fanno tante all'estero sono missioni
Lei qualche volta devo dire
Io non ho un po'la coperta dalla parte del missione così
Non particolarmente selezione però la lotta su questo terreno e evidentemente aperta noi cerchiamo di affermare questa professionalità
Le aree di mercato in cui la domanda di tecnologie ambientali di gestione dei sistemi municipali forte forte sono sempre più numerose le domande pervengono da da dalle grandi città cinesi come dall'America latina al Cairo come dal Libano come della Turchia perché no e anche dall'Iran quindi dopo dobbiamo lavorare su questo
Su questa frammentazione di soggetti cerchiamo di portare un metro di lavoro con capacità per l'appunto di fare un po'più di massa critica di quella che spontaneamente questo sistema avrebbe grazie
Grazie Fabrizio Onida presidente dell'Istituto del commercio estero
Domani mattina si discute il patto è un po'terre incognite
E molti aggrotta le ciglia quando sentono parlare di di questo soli liberisti puri ritengono che qualsiasi forma di concertazione
è una forma di o di collusione o comunque di distorsione della concorrenza
Mentre gli statalisti puri ritengono che il parto non starebbe in piedi perché tanto ci sono sempre quelli più forti nel patto e perciò lo stato in cui comunque costretto a intervenire
Invece politica governativa quella della concertazione e non da oggi
E il fatto che la si pratichi in particolare a cavallo di due settori e non sia settoriale soltanto rende la possibilità del patto
Che si attui naturalmente maggiormente realistico che se non fosse un patto settoriale di cui peraltro abbiamo l'esperienza degli anni settanta non particolarmente positiva
La novità tra l'altro della discussione domani mattina dove sono presenti le parti sociali è che oltre alle parti sociali è presente anche il sistema bancario vorrei sottolineare questa presenza
Perché non sono sicuro che il sistema bancario si sia reso conto fino in fondo di quanta parte delle risorse private non più soltanto pubbliche dovranno finanziare una parte considerevole dello sforzo per mettere d'accordo Energia Ambiente
Ma è importante che vengano perché debbano sentire che naturalmente di fronte a una situazione di finanza pubblica ristretta debbono capire sentire che il loro compito consisterà anche di quello di portare risparmio privato verso questo tipo di iniziative
E per ciò che è interessante la mattinata
Nel pomeriggio cominciano le sessioni parallele
è lì che si affina le armi
Oggi siamo stati diciamo gratificati da un consenso generale mai nelle sessioni parallele che ci si diverte ringrazio e vi do appuntamento a domani
Marketing laser scanner forse
Quasi