"L'Unione Europea tra libertà individuali e sicurezza collettiva" org. dal Movimento Federalista Europeo e dalle Facoltà di Economia e di Scienze politiche della III Università degli Studi di Roma (c/o la sede della III Università degli Studi di Roma

C'è uno con
Una mezz'ora di ritardo
A me tocca l'apertura
Dei lavori siamo particolarmente grati la Movimento federalista europeo che appunto assieme alla facoltà di economia alla facoltà di Scienze politiche
E citato e promosso questo questo convegno sull'Unione europea che a libertà individuali e sicurezza collettiva nell'era deriverebbero
E questo è un tema un tema particolarmente particolarmente importante
E praticamente importante a cuore
Al Movimento federalista
Che si richiama alla figura e all'opera di Giampiero Spinelli
E un problema che all'ordine del giorno nell'Unione nello europea con il nuovo Trattato di Amsterdam nel mille novecento mille novecentonovantasette
La il rispetto la tutela di
Da nelle libertà individuali dei diritti individuali che i diritti collettivi e uno punto degli obiettivi che gli obiettivi di fondo della la unione della unione della Unione europea
Noi sappiamo tutti quanti che questi questi diritti diritti
Di libertà individuale diritti libertà collettiva vengono e sono stati non solo del passato anche nei giorni nei giorni nostri sono stati spesso spesso spesso calpestati
Mi abbiamo l'esempio nelle nelle nelle persecuzioni nei genocidi nelle che avvengono anche nei paesi nei paesi e sono avvenuti recentemente anche nei Paesi avanzati e nei paesi e nei Paesi europei
Non solo nei Paesi come si dice in via di sviluppo
Anche quindi paesi vicino a noi noi abbiamo il dovere di
Affrontare in maniera come dire in globale questo questo questo questo questo concetto questo problema quello di garantire la libertà individuale e la libertà
E la libertà collettiva la garanzia di questi diritti e a base della democrazia
E a base dello sviluppo dello sviluppo sociale e vorrei dire a base anche dello sviluppo dello sviluppo economico di ogni di ogni Paese noi come Roma Tre
Un CD proponiamo di mantenere e di diffondere nella nostra attività concreta una dimensione internazionale
Per questa per questa università e ci proponiamo di formare classe dirigente europea
In questo senso credo che un convegno di questo tipo e che pone all'ordine del giorno questo argomento e
Un'azione un'attività che si iscrive sicuramente a tutto titolo negli obiettivi che persegue l'università di Roma Tre io mi fermo e auguro buon lavoro a tutti e passo subito la presidenza alla professoressa protestino che la preside della facoltà di Economia
Allora iniziamo a bordo i lavori della prima parte il convegno questa prima parte dedicata al Trattato di Amsterdam nella politica non la politica estera europea
L'esigenza di una nuova responsabilità nel quadro mondiale iniziamo questa amante con l'introduzione del dottor Ettore Greco dell'Istituto affari internazionali
Poi abbiamo o tre interventi programmati dopodiché il dibattito sarà offerto a interventi da parte appunto dei dei dei presenti bene allora
Un passo senz'altro la parola al dotte con al dottore Ettore Greco dell'istituto sito sì scusate sono Paolini presidente la sezione di Roma da Mf volevo anch'io ringraziare la Università Roma Tre per questa iniziativa che credo spero sia l'inizio di una collaborazione con il nostro movimento movimento che
Momento aderissero però che è stato fondato nel appena caduto il fascismo della costa quarantatré da Altiero Spinelli Ernesto Rossi Eugenio Colorni
Movimento che ha alle sue origini appunto presenze come a questa Rifondazione di leone Ginsborg e di Guglielmo giellisti dei Franco Venturi lo storico grande storico italiano Vittorio Foa Manlio Rossi Doria cioè personaggi che hanno poi contribuito a costruire tra anche la democrazia in Italia
Momento federalista europeo appunto a questo meglio di aver
Ha fatto per primo passare l'idea federalista come azione concreta politica progetto politico creato portato a livello sovranazionale durante la Resistenza Europea
Che poi al anche quello che ha animato la parte della Costituzione italiana dedicata ai problemi internazionali famosa articolo undici la Costituzione italiana è merito del gruppo dei federalisti Calamandrei
Now di alti che avevano appunto partecipato alle prime battaglie del momento federalista europeo
Questo questa collaborazione per la università Roma tre ci sembra importante anche poi e come sottolineato da quello che ha detto il rettore Fabiani proprio perché uno sei uno dei delle azioni del momento riserve apre quello dell'informazione formazione tanto più necessari momenti in cui la stampa e i mass media hanno ma sono completamente non assenti come erano all'inizio della nostra e battaglie federaliste ed europee ma sono presenti ma con un atteggiamento all'ottanta per cento contrario al discorso europeo basta leggere i titoli insolvenza della tassa sull'Europa avanzate a titoli come la l'Unione Europea vicenza cinque mila operai e cioè questi questo tipo di pubblica quindi questa presenza oggi in da dal momento che lei sarebbe affianco appunto alla a a una delle più prestigiose università italiane eccoci permetterà spero di continuare questo tipo di lavoro e di collaborazione anche per il futuro e in per questo ringrazio ancora il nuovo rettore preside e anche alcuni delle persone presenti come il presidente del Consiglio comunale di Roma che è qui presente e anche lì a il parlamento europeo presente qui con la la responsabile per evitare che l'ufficio dell'ufficio del Parlamento europeo
E quindi per e poi verranno anche altri respira altri esponenti di organizzazioni speriamo presto di organizzazioni e istituzioni europee e italiane ringrazio ancora lascia di nuovo punterebbero quanto poi assolutamente strettamente
Trova la introduzione Ettore Greco dell'Istituto affari internazionali
Molte grazie io voglio veramente anch'io ringraziare moltissimo il rettore Fabiani la professoressa protesti io per avermi dato l'opportunità di partecipare
A questa iniziativa
Mi è sempre gradito c'è sempre gradito come esponenti dell'Istituto Affari internazionale partecipare a queste riunioni avere la possibilità di spiegare discutere con gli studenti i problemi della politica europea
Particolarmente piacere mi ha fatto questo accento che ha posto il rettore Fabiani sulla dimensione europeo e internazionale che dovrebbe essere dovrebbero sempre più avere gli studi universitari in Italia mi è venuto in mente ascoltando le sue parole che l'ultima volta che mi è capitato di parlare dell'importanza del diritto europeo della politica europea studenti universitari è stato in Russia Mosca
La Commissione europea CIA finanziato un programma per appunto insegnare o introdurre al diritto europeo i giovani russi in un grande istituto a Mosca e quanto poco invece ancora sia possibile farlo qui in Italia dove invece le posi sì siamo sempre Remo mille possibilità quindi queste iniziative sono molto gradite
A noi voglio però anche ringraziare moltissimo il vento federalista europeo questa non è la prima iniziativa io personalmente gli altri membri dell'Istituto partecipano che è stata organizzata Movimento federalista europeo in particolare
Dottor Paolini perché per anche lo sforzo nell'organizzare questa riunione ecco io credo suggerisco diciamo che cercando d'interpretare il programma di questa riunione che il tema il problema centrale di questa sessione della conferenza è questo divario che detenuto allargandosi che sta che evidente tanta molto tempo che è venuto erogando si sa il processo nello stadio quel giunto il livello di integrazione te l'Unione europea sul piano economico e invece lo stadio ancorché abbastanza avanzato lo Stato invece ancora molto arretrato di queste integrazioni a livello politico in particolare per quanto riguarda la capacità dell'Unione Europea di condurre un'efficace politica
Estera e di sicurezza comune
Questa va detto subito non è una novità questa divario insistito sin dall'inizio
Quando furono firmati tra i Trattati istitutivi nel mille novecento cinquantasette in realtà i principali elementi erano di natura economica
L'integrazione è partita in campo economico e si è subito focalizzato in questo settore
Va ricordato che è soltanto trent'anni dopo nel mille novecentottantasette con l'Atto unico europeo per la prima volta la politica estera e di sicurezza comune non sotto questa dizione amo comunque
Il settore della politica estera e di sicurezza comune viene incorporato per la prima volta in un trattato dell'Unione infine soltanto nel mille novecentonovantadue col Trattato di Maastricht
La politica estera e di sicurezza comune che viene anche definita pesche diciamo l'acronimo e pesche quindi quando mi sentirete parlare di peschi intendo appunto la politica esteri sicurezza comune dell'unione diventa un pilastro
Dell'insieme alla diciamo alla
La dimensione economica quindi l'integrazione economica e monetaria insieme agli affari
Interni alla giustizia uno dei tre pilastri del dell'unione europea quindi
La prima incorporazione avviene trattati avviene nell'ottantasette sono il novantadue la politica esteri sicurezza comune viene riconosciuto come uno dei tre pilastri precisamente come il secondo pilastro dell'unione
Però
Pure seppur naturalmente essendo stato questo riconoscimento molto importante il punto è che mentre il pilastro economico
Che quello comunitario viene anche definito così implica queste queste integrazioni in questo settore economico una cessione sostanziale consistente di sovranità da parte delle degli Stati
Alle istituzioni dell'unione
E quindi l'Unione e in grado di decidere per quanto riguarda molteplici settori economici ormai non soltanto il mercato unico ovviamente la politica monetaria con uno monetaria
Nel settore della politica estera e di sicurezza comune tutto viene prevalentemente non esclusivamente la prevalentemente con il cosiddetto metodo intergovernativo cioè con una decisione per lo più presa all'unanimità dei capi
Di Stato e di governo né i vertici o dei loro rappresentanti o dei ministri degli esteri adesso anche si cominciano a vedere le prime riunioni dei ministri della Difesa quindi la differenza fondamentale è che mentre nel settore economico
L'istituirle l'Unione europea in grado di Egidio come tale prendere decisioni le imporre agli Stati e anche a intervenire laddove gli Stati non dovessero ottemperare alle decisioni nel campo della politica estera insicurezze comune tutti avviene in una forma ancora intergovernativa
Il punto importante che questo divario che ripeto sempre esistito ci sia il fatto particolarmente visibile netto
Con questa prospettiva di una del dell'unione monetaria
L'unione monetaria implica un formidabile formidabile trasferimento di sovranità la moneta da sempre uno dei simboli
Della sovranità nazionale gli stati europea non tutti ma una gran parte hanno deciso di rinunciare a questo pezzo importantissimo di sovranità nel contempo però come poi dirò più precisamente in seguito nel settore della politica estera comune non sono riusciti a rubare dei progressi sostanziali
Ecco questo io ritengo e largo potrebbe essere l'argomento diciamo il filo conduttore di questa sessione come come mai è nato questo divario che cosa le sta facendo per cercare di dare un volto politico e una capacità di intervento sulla scena internazionale innanzitutto su quell'europea alla all'Unione Europea
E e che cosa si potrebbe fare in futuro io cercherò di darvi qui alcuni elementi
Vorrei dire che è nel campo della politica esteri sicurezze comune
La letteratura oggi parla di quello che
Parla per quanto riguarda europea di un e di una carenza di credibilità di un gap di crebbe evitata circa ridefinire questa evidente mancanza incapacità dell'europea di essere un attore musica c'è livelli internazionale che cos'è questo detti crediti credibilità ed il fatto che mentre da un lato l'Unione europea in diverse occasioni in linea generale
Si è
A dichiarato il proprio intento di agire attivamente sulla scienza nazionale di prendersi carico per esempio di alcune crisi
E anche c'è una tesa da parte sia degli Stati dell'Unione europea si resta di che non ne fanno parte degli Stati europei o anche di Stati extraeuropei che l'Unione europea
Agisca in questo settore di fatto poi c'è un'incapacità palese di tradurre questo intento questo programma ambizioso in un'azione efficace non solo inefficace ma direi anche continuativa e coerente questo è questo diciamo gap di crebbe di vita che pesa
In modo evidente sull'uno euro per l'esempio classico che viene fatto e credo anche voi abbiate presente e quello dell'ex Jugoslavia
La crisi e l'ex Jugoslavia scoppiata nel mille novecentonovantuno nella prima fase della crisi l'Unione europea venne considerata e comincio ad agire come l'attore internazionale che
Coordinava gli sforzi di gestione delle crisi anzi era uno dei pochi attori coinvolti in questa gestione
Il tutto è durato circa sei mesi Luna europea non è riuscito a trovare a causa delle prove forti divergenze di interessi fra gli stati a causa dell'incapacità di un'azione comune e anche di una voce comune
Out autorevole e anche a causa dell'incapacità di intraprendere azioni militari nell'ex Jugoslavia non è riuscita a diciamo dar seguito a queste aspettative anche le sue stesse volontà e mano a mano durante la crisi Jugoslavia come sapete
Altri organismi hanno dovuto prendere responsabilità nella gestione dei pc l'un l'ONU prima la NATO in seguito poi sono entrati anche altre altri attori che hanno avuto un peso crescente come gli Stati Uniti
La stessa Russia
Particolare diciamo si è visto durante la crisi jugoslava via che l'Unione europea non è in grado la si chiamava naturalmente Comunità europea ancora poi seguirà il Trattato di Maastricht è diventato un europea
Non è in grado di agire sul piano militare voi saprete che c'è un'organizzazione europea militare l'Unione Europa occidentale di cui fanno parte soltanto una parte dei membri dell'Unione europea dieci Paesi su quindici
Che non è incorporata europee ancora un'organizzazione autonoma che però si si si vorrebbe che funzionasse sempre di più come strumento militare si dice come braccio militare dell'unione di fatto però ancora questo estremamente difficile incontrate difficoltà situation Ali questa organizzazione ancora molto debole non ci non sono state ancora stabilire le procedure che consentono effettivamente questo collegamento fra l'Unione europea l'uno all'Europa occidentale qua nel caso dell'ex-Jugoslavia
è stato particolarmente evidente in diversi momenti che nonostante si fosse seriamente considerata la possibilità di impiegare l'Unione Europea ci dentali UEO
Alla fine divergenze fra gli stati anche debolezze istituzionali hanno impedito questa attivazione un'altra esempio che vorrei fare e che diciamo forse hanno italiani ancora più evidente la crisi albanese del mille novecentonovantasette
In quel caso come ricorderete l'Italia è intervenuta militarmente sia pure con una intervento diciamo che non non aveva esca lo scopo di imporre una è terminato passetto al Paese ma di consentire che gli aiuti ai militari arrivassero alla popolazione
Però l'Italia è dovuto intervenire costruendo una sistema diciamo di coordinamento anche militare
Che ha guidato senza che ci che venisse avvenisse un coinvolgimento dell'Unione europea o dell'UEO
Questo perché nonostante l'Italia l'abbia esplicitamente richiesto di fatto negli altri paesi si sono sottratti a questa responsabilità
Ecco il trattato di Amsterdam ma ha cercato in qualche modo un tentativo con la politica dirò non molto riuscito anzi certamente difettoso di rafforzare la politica estera e di sicurezza comune che cosa si è cercato di fare cercherò poi di brevemente dirvi quali sono i punti che sono emersi da questo fra diamo stava lì corredato di Amsterdam ancora deve essere la procedura di ratifica deve essere completata e che quindi ancora non è in vigore
Quindi tutte queste nuove iniziative che sono stabiliti il te parliamo se il nuovo Trattato del tre uno europea
E tutte le iniziative e le misure che sono state decise contesto è trattato devono ancora essere entrare in vigore e quindi tutti gli organismi nuovi ancora devono cominciare ad operare che cosa si è fatto cosa prevede di nuovo il Trattato di Amsterdam si tutto alla creazione di un nuovo organo che si chiama L'Unità pellame pre tempestivo e la chiarificazione politica cosa significa
Significa che l'Unione Europea vuole dotarsi di uno strumento per avere per riuscire a monitorare ad osservare più alte più regolarmente più sistematicamente le aree di crisi in modo da non essere più come finora è successo pressa
Impreparata di fronte all'emergere di queste crisi
E quindi poter rispondere più più efficacemente che cosa significa pianificazione politica finora l'Unione europea non ha non aveva non ha strumenti adeguati attraverso i quali gli Stati possono confrontare le loro l'euro i loro interessi riguardo alle varie aree o le varie situazioni quindi quando poi emergono queste situazioni di crisi questi contrasti diventano un elemento paralizzante questa unità whole aiutare il Consiglio dei ministri la comunità il supremo organo decisionale a formulare delle opzioni politiche soprattutto cercare di dirimere in tempo utile questi interessi trovare dei minimi comuni denominatori o anche invece la capacità di agire efficacemente con azioni efficaci
Ecco quindi l'obiettivo generale e insomma di un'europea che attraverso questo nuovo strumento non deve non si limita più a reagire agli eventi ma riesce a anticiparle e al momento in cui situazioni gravi emergono a intervenire gestirle
Però ecco per accennarvi un problema pratico questa unità dovrebbe avere una capacità che è tutta da verificare ci sono dubbi che lo abbia per esempio ovviamente nel caso del monitoraggio dell'aria e chi si è di raccogliere tutte le informazioni rilevanti
Gli stati però ancora sono molto gelosi delle informazioni che possiedano
Pensate per esempio la situazione italianità era chiaramente in una posizione molto mi migliore di altri stati per raccogliere le informazioni sull'Albania
Però ci deve essere un'effettiva è tutto da verificare disponibilità
Dell'Italia così come di altri paesi riguarda altre aree a mettere a disposizione in comune queste informazioni in questa unità e quanto tanto per accennarvi che una volta costituito questo organismo bisogna verificare se poi riesce a operare efficacemente l'altro elemento e si è costituito così detto alto rappresentante per la politica estera e sicurezza comune l'Alto rappresentante per la pesca
Io volevo ricordare che il segretario d'ex segretario di Stato americano Kissinger
Ironizzando sulla incapacità dell'europea ad avere una voce autorevole ad avere una linea coerente
Nella gestione degli affari internazionali diceva che lui non conosceva il numero di telefono dell'Europa non sapeva cioè a chi rivolgersi perché non c'è un non c'è mai stato un attore
Un un punto di riferimento unico mentre ovviamente quando Kissinger doveva parlare coi dirigenti saper Sovietici pagare in caso di crisi sapeva benissimo chi rivolge ci aveva il numero di telefono ora questa figura dell'Alto rappresentante per la pesca è una figura istituzionale che dovrebbe in prima battuta diciamo in modo continuativo interloquire Inti interagire con gli altri attori internazionali
Quindi anche col segreto l'attuale segretario di Stato americano ma anche con i rappresentanti di altre istituzioni
Problema è quindi questo e potrebbe costituire un progresso significativo nell'ex-Jugoslavia per esempio
Più che parlare con unico rappresentante un europea che so gli americani o altri o gli stessi diciamo dirigenti dei paesi balcanici parlavano con i singoli Paesi i quali a loro volta naturalmente avevano le posizioni diverse
Il problema però perché naturalmente c'è un problema quale autonomia possa avere una figura di questo gene sarà un'autonomia certamente limitata perché questa attigue soggetta al Consiglio dei ministri dove dice appunto questo sistema intergovernativo
Però potrebbe avere questa ma qualche potenzialità questa figura tenuto conto che altre figure dello stesso tipo in altre istituzioni sono riuscite col tempo anche al di là del mandato formale che che hanno ad a conquistarsi sul campo una propria autonomia
Il terzo elemento di novità sono le procedure decisionali quando si decide all'interno dei consigli dei ministri sulla politica esteri sicurezza comune per esempio che cosa si deve fare in un che so per il Kosovo o per a una situazione di crisi in Africa o in altre parti del mondo
Finora è prevalsa il voto all'unanimità anche tra Lima di maschi già introdotto alcune novità in questo senso
Ora invece il trattato di HamKam prevede che l'un l'unanimità e che quindi tutti devono essere d'accordo per quanto riguarda la definizione delle strategie generali
Verso un'aria giocati con verso un problema di politica internazionale una volta stabilite queste linee generali poi si procede con cosiddetto voto maggioranza qualificata quindi con un voto più ristretto e l'unanimità
Per intraprendere queste azioni specifiche o per decidere sulle procedure attuative di queste decisioni ecco però il trattato una clausola il Trattato prevede e qui sta il problema di questo punto che uno Stato può appellarsi ai propri interessi nazionali vitali cosiddetti ma poi naturalmente la definizione dipende da quello che lo Stato decide per bloccare il voto a maggioranza e quindi di nuovo avere un diritto di veto
Che cosa significa questo in concreto voglio fare un esempio diciamo che riguarda ancora una volta l'Italia l'Italia per un certo tempo bloccato
I negoziati per la l'accordo di associazione importante accordo con un paese limitrofo la Slovenia per diciamo un punto di vista nazionale mentre tutti gli altri Stati erano d'accordo l'Italia
Usando il proprio diritto di veto ha bloccato l'avvio del negoziato di associazione per per l'accordo associazione con questo Paese
Altri Paesi hanno potuto in passato ancora usare questo veto per bloccare alcune decisioni anche se tutti gli altri Stati sono d'accordo
Questa nuovo questa novità introdotta stavano consente di prendere decisioni anche se uno o più stati ovviamente non se c'è un consistente numero di Stati è contrario a questa decisione
Quindi questa è una novità effettiva anche se c'è questa carenza che ho detto perché ci si può comunque lo Stato appellare interessi superiori
L'ultimo punto riguarda invece i rapporti fra l'Unione europea e appunto quello che dovrebbe agire come il suo braccio armato l'UEO ecco qui sono state fatte delle dei progressi molto limitati all'interno e tradiamo Stam è stato deciso che praticamente non europea
All'imputato incorporato nel trattato la in modo formale che non europea potrà occuparsi attraverso due io di tutte queste attività che sono di peacekeeping di mantenimento della pace ed è operazione un militare l'operazione di soccorso eccetera e potrà utilizzare l'UEO
Come se lo strumento è stato deciso formalmente però
Il passo decisivo che sarebbe la fusione tra queste due organizzazioni e che è una richiesta che l'Italia non è stato non è stata non solo non è stato fatto ci sono poi delle grossissime difficoltà magari potevo discute inseguito ma non è stato neanche indicato come volevano molti stati un percorso attraverso il quale e possesso fosse possibile diciamo arrivare a questa fusione unione tra Unione europea il e l'UE o che darebbe effettivamente la possibilità all'unione di agire anche sul piano militare come sapete praticamente tutti gli interventi principali ce ne sono alcuni minori fatti dall'UE tutti interessi vitali sono oggi fatti o dalla NATO o da singoli stati
Non certamente dall'Unione europea attraverso il web
Ecco
Concludo dicendo probabilmente a qualcuno di voi per o molti di voi verrà in mente l'obiezione
Che in realtà queste difficoltà che incontrato l'Unione dipendono dal fatto che ci sono degli interessi divergenti fra gli stati che quindi si possono modificare le procedure istituzionale
Quanto si vuole ma quando poi emergono questi interessi divergenti comunque non si riuscirà a operare
Ecco a questo proposito io vorrei rispondere in due modi ovviamente questa è una diciamo obiezione
Significativa vorrei rispondere in due modi primo punto è che in ogni caso la storia dell'Unione europea anche la storia recente mostra che gli interessi fra gli stati pendono
A divergere sempre meno che in passato
Questo è abbastanza evidente con lo sviluppo del processo di integrazione le aree di comune interessi aumentar no lo stesso esempio dell'ex-Jugoslavia il vero che Luna europea non è riuscita ad agire efficacemente però c'è stato uno sforzo costante di trovare le posizioni comune di evitare delle rotture
I Balcani l'ex il diciamo l'aria jugoslave in passato è stato un terreno di formidabile e divisione è scontro fra i Paesi europei l'esistenza dell'Unione Europea senz'altro è stato il fattore decisivo per impedire che di fronte all'esplodere di questi conflitti non avvenisse come in passato che ciascun stato si faceva lo sponsor o sostenitori di un altro e che quindi sorgesse naturalmente tutte queste crisi si accentuasse
Quindi c'è questo fatto da considerare intere e a mano a mano che anche l'integrazione economica cresce gli interessi comuni
Aumentano l'altra punto perché vorrei sottolineare che le difficoltà atro a trovare delle strategie comuni
Anche di fronte interessi non collimanti diciamo sono certamente acuite dalle debolezze dei meccanismi istituzionali
Questo è un punto che diciamo risulta evidente dall'analisi di queste di questi casi di coinvolgimento europeo e quindi non è irrilevante che meccanismi istituzionali vengono rafforzati e che anche dal punto di vista degli strumenti
E l'Unione europea abbia la possibilità di agire ecco quindi lì le quindi qui l'importanza diciamo al di là della valutazione delle politiche effettive come svolta dall'unione di riflettere analizzare anche studiare
Illy diciamo il diritto europeo per quanto riguarda appunto la questo settore qui degli strumenti usati non rupia si è dotato grazie
Tutto questo accesso memento meglio allora dicevo ringraziamo il dottor Greco perché produzione
Molto ampia molto interessante su un tema particolarmente importante e delicato
La relazione che da economista teorie ho ascoltato con particolare interesse e che piace
Bene adesso passiamo agli interventi programmati e il primo intervento del dottor Salimbeni dell'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo prego trasferire grazie grazie presidente
La compiacimento a tutti gli organizzatori per questo utile
Convegno di riflessione un saluto se mi posso permettere alla presidente del consiglio comunale di Roma la cui presenza oggi mi sembra significativa perché fra tante ragazze non è inutile e dei politici
Come dire vengano visibile alla loro presa e quindi un saluto anche ragazzi io vorrei importante importantissimo cioè voi sia sempre se
Io vorrei limitare il mio contributo
A questa
Arte del convegno a due riflessioni che mi sembrano significative
La prima porta sull'evoluzione stessa del concetto di politica estera e di sicurezza in quanto politica dell'unione europea prima del Comunità europea insomma in effetti
Come diceva il dottor Greco dal mille novecentocinquantaquattro tant'quando fallì il processo di il tentativo di creare una comunità europea di difesa
Il processo di integrazione dell'Europa è andata avanti sulla base dell'integrazione economica
Dopo la Conferenza di Messina in sostanza è prevalsa l'idea che integriamo l'economia ci troveremmo a la Federazione degli stati europee come cosa fatta
Mi ricordo che all'inizio gli Stati europei che facevano parte delle prime tre comunità erano soltanto sei con il tempo sono diventati quindici
Il processo di integrazione dell'Europa avrebbe continuato ante procedere sul piano economico se nel mille novecento ottantanove non fosse successo qualcosa di inaspettato e di clamoroso
Voglio dire lo stesso Trattato di Maastricht che si negoziava in me quegli anni
E che era la logica conseguenza dell'atto unico ricordato dal dottor Greco dove fu decisa la creazione del grande mercato interno
In Europa
Trentuno dodici mila novecento novantadue quel Trattato di Maastricht sarebbe stato un trattato con un contenuto soltanto di tipo monetario se non fosse accaduto il comunismo nel mondo in Europa ma magari poteva dire un po'nel mondo il Muro di Berlino che il simbolo della caduta del comunismo calde in nove dei di di di novembre del mille novecento ottantanove
Che cosa significò la caduta del comunismo significa Orgrim mettere come dire sparigliare le carte rimettere in gioco a alcuni concetti che consideravamo acquisiti la divisione del mondo in due blocchi ad esempio
Significò creare dei dubbi
Su quello che sarebbe stato da quel momento in poi
L'impegno degli Stati Uniti nel continente
Continueranno ora che non esiste più il blocco comunista
Che è caduta la cortina di ferro continueranno gli Stati Uniti a considerare l'Europa come una uno scacchiere decisivo della loro politica estera e di difesa
Continueranno azzurra come dire ad aprire su di noi europei il loro ombrello difensivo noi fino a quel momento avevamo detto come dire delegato tutto quello che riguardava non tanto la politica estera ma certamente alla politica di difesa agli Stati Uniti e delegare la politica di difesa qualcuno significa anche delegare
La di come dire larga parte della della politica estera
Per cui gli stati membri dell'Unione
Che stavano da Morando al Trattato di Maastricht che aveva un contenuto monetario ed ha continuato ad avere un contenuto monetario lei euro con i suoi parametri con tutto quello che si è detto alla Banca centrale europea il sistema europeo di banche centrali
è contenuto nel Trattato di Maastricht soltanto il patto di stabilità non è contenuto nel Trattato di Maastricht il Trattato di Maastricht aveva lo scopo di completare il mercato unico avevamo un mercato unico dovevamo dotarlo di una moneta in grado di farlo funzionare la professoressa economista probabilmente converrà su questo
E tanto sarebbe bastato se la caduta del comunismo non avesse rimesso le carte
In gioco e ci fu una dichiarazione dico il e dimetteranno Merkel dichiarazione congiunta
Perché si prendesse atto della situazione che cambiava
Dei mobili impegni che l'Europa si sarebbe trovata a fronteggiare
Loro è in quel momento avevano capito che gli Stati Uniti in qualche modo avrebbero avuto la tendenza a spostare i loro interessi altrove ad esempio me Tridente ad esempio nel Golfo Persico
Ma arie detenzione sarebbe emersa in Europa nei Balcani negli ex Paesi dell'Unione Sovietica nel vicino Medio Oriente i palestinesi ad esempio che cosa doveva fare l'Europa nei confronti di queste
Aree di tensione
Ed allora forse un po'poco frettolosamente ed è stato quello il problema
Il Trattato di Maastricht dotte aveva questo filone monetario l'europa fu dotato di un Pedone di politica estera e di sicurezza
Perché all'epoca si diceva politica estera e di sicurezza in comune la pesca e oggi si sta elaborando una concetto di politica di difesa diverso dalla politica estera in quanto è dipeso anche dalla politica di sicurezza in quanto politica eventuale del dell'unione
E infatti nel Trattato di Maastricht
Che appunto era in corso di elaborazione
Compare un titolo quinto inizia dicendo
Articolo dice lei istituita una politica estera comune per fare che cosa per la difesa dei valori comuni per il rafforzamento della sicurezza degli stati membri per il mantenimento della pace Dediu con lo Slavia vedi Albania vedi Medioriente ed il la sicurezza internazionale per lo sviluppo il consolidamento della democrazia
Cosa diceva il Trattato di Maastricht è il dottor detto mi permetto di dirlo io
Diceva anche per raggiungere tutti questi per gli obiettivi bisogna il l'Unione perché in quel momento nasceva all'Unione Europea
Poteva elaborare posizioni comuni ed azioni comuni da adottare all'unanimità il dottor Greco ha detto che il processo è stato reso un pochino più agevole con il Trattato di Amsterdam
E soprattutto diceva che come braccio militare perché non esiste una politica estera se non sia in grado di porla
Si doveva far riferimento al un'organizzazione già già esistente l'unione degli Stati dell'Europa occidentale
Con tutte le difficoltà annesse e connesse dal fare un un'agenzia un braccio operativo dell'unione europea di questa agenzia esisteva ma di cui facevano parte soltanto i dieci Paesi
Dei quindici che fanno parte dell'Unione europea come della NATO fanno parte soltanto undici Paesi dei quindici che fanno parte dell'Unione Europea
Cosa voglio dire con questo che il la politica estera e di sicurezza nel Trattato di Maastricht nasceva già debole
Forse proprio perché come dire elaborata questa parte era stata elaborata in fretta perché i tempi non erano maturi gli Stati non erano pronti e allora che cosa dissero
I capi di governo o comunque gli Stati e accettarono di ratificare il Trattato di Maastricht dissero in sostanza poi invece rendiamo parte che questa conto che questa parte del trattato non la parte monetaria che ed è rimasta in intangibile tanto che si è arrivati all'Eur questa parte del ritardato relativa alla politica estera e di sicurezza
Potrà essere rivista entro due anni
Ed è stata rivista dopo due anni con la convocazione a Torino
Sotto la presidenza italiana del ventinove di marzo del novantasei di una nuova conferenza intergovernativa che poi ha portato al trattato di Amsterdam per trattato di Amsterdam delle sue sfaccettature dei modesti miglioramento e che ci sono state rispetto al Trattato di Maastricht ha già parlato il dottor Greco e io non mi sto a ripetere
Quello che invece voglio sottolineare benché nel trattato di una di Amsterdam manca comunque
Indipendentemente dall'aria nuova definizione della troika indipendentemente dalle azioni di peacekeeping indipendentemente dal da da da da da da una certa la facilità che sia giunta per quanto riguarda l'aspetto decisionale invece dicendo manca una politica estera dell'Unione Europea
Nella misura in cui con quel sia la politica estera è il risultato del consenso degli stati membri tante in una dichiarazione di quattro righe allegata alla tanto di allegata al Trattato di Amsterdam si dice puntini gli accordi da essi dire vanti dai si teneva derivanti non implicano alcun trasferimento di competenze e dagli Stati membri all'Unione Europea ora se non ci sono trasferimenti di competenze non c'è politica estera
Quindi nel Trattato di Amsterdam continua a non esserci politica estera
La questione braccio militare deve soprattutto nel trattato di Amsterdam era affrontata in una dichiarazione allegata al chiedo scusa che nel Trattato di Maastricht era affrontate in una dichiarazione sull'Unione dell'Europa occidentale allegata al Trattato di Maastricht continua a trovarsi come dire concentrata in una dichiarazione al sull'Unione dell'Europa occidentale allegata al trattato Brianza danno quindi non siamo ancora come dicevate altra del dottor Greco
Non si hanno ancora a niente però se ne fa
Allora si andrà avanti la domanda oggi potrebbe essere si andrà avanti dice il dottor quasi però gli Stati hanno punti di vista diversi eccetera
Diamo vorrei dire che moderatamente sono ottimista
Poiché posto che a questo punto occorre comunque convocare una nuova conferenza intergovernativa perché se Maastricht non ha risolto il problema se Amsterdam non ha risolto il problema il problema può essere risolto solo da una nuova conferenza intergovernativa ci aspettavamo di più lontano sta al dramma
Però anche lì si è andati troppo in fretta si voleva ratificarlo per dare modo poi di iniziare la la come dire le pratiche per l'allargamento dell'Unione europea la Germania premeva la Gran Bretagna ancora non era non era pronta per cui anche il trattato di Amsterdam è risultato infelici facente come quello di Maastricht però riflettiamo sul fatto che i problemi non sono state risolte cioè quindi gli stessi problemi che avevano portato alle dichiarazione congiunta di Mitterrand ha detto siamo sempre lì il ed è vero che gli Stati Uniti dimostrano di continuare a a voler giocare il ruolo il loro ruolo sullo scacchiere internazionale compresa l'Europa
Forse in un primo momento si era pensato che si disinteressava sono di più dell'Europa
Però è anche vero che i problemi ci sono e che per certi versi anche per molti versi si sono aggravate non penso qui soltanto alla politica alla all'Albania e neanche alla Palestina al Kosovo e via dicendo penso ad non so anche a a nuovi problemi che sono emersi con il tempo la la politica delle migrazioni ad esempio del senso a avere un'aria dei di libera circolazione in Europa l'aria di Schengen si circola senza esibire documenti ero passaporti e via dicendo in molti Paesi dell'Unione europea
Se non si ha una politica dell'immigrazione come si fa a dire che l'Italia fa parte di Schengen ma l'Unione europea non ha una politica per stabilire come si accede in Italia visto e considerato che il problema esiste che ne parlerete nella prossima sessione penso ai grandi accordi internazionali dove gioco forza all'Unione delle venti giocare il proprio ruolo e questo non è un ruolo da giocare soltanto all'interno del Consiglio di sicurezza e ora sembra che potrebbero esserci le condizioni per avere una rappresentanza unica del dell'unione europea
Penso ad altri accordi internazionali penso a quelle sull'ambiente perché qui parliamo di occupazione parliamo di politica estera parliamo di controllo degli armamenti
Nell'ambito della politica di difesa ma se non riusciamo a trovare ad esempio delle soluzioni per l'ambiente e presto sarà inutile parlare di tutto questo
E in la politica dell'ambiente ed una politica dell'ambiente secondo me in quanto risultato di grandi accordi internazionali è anche quello con l'avviamento di politica lo di politica estera
Quindi i problemi ci sono e bisogna affrontarli inoltre la Gran Bretagna modificato sta modificando la propria posizione
Blera sembra pensarla in modo diverso dai suoi predecessori
Conservatori
Al Parlamento europeo si dice
Che non sotto la presidenza abilità tedesca messo sotto la presidenza finlandese ma sotto la presidenza dell'Unione Europea che sibila sotto la presidenza francese forse si potranno avere degli sviluppi importanti per quanto riguarda questo problema della politica estera e soprattutto del suo braccio militare
Costituito dall'Unione dell'Europa occidentale nelle forme che saranno definite
E poi il Parlamento europeo ecco il Parlamento europeo a prescindere dal suo ruolo legislativo e via dicendo bene ha un ruolo di imbuto che non deve essere sottovalutato
Io Pio alcune relazioni che vi segnalo torna sul Trattato di Amsterdam del cinque novembre del novantasette una sulla integrazione di un Napoli instaurazione di una politica di difesa comune dell'Unione Europea del trenta aprile novantotto di King avanza un sempre del trenta aprile applicazione della politica estera e di sicurezza comune del novantasette dispensa del sono documenti base
Perché io non vedo io non ho il tempo di illustrare che comunque se qualcuno volesse fare degli approfondimenti consiglio come utili letture
La seconda riflessione più breve
E porta sull'euro lei euro è una di grande rilievo realizzazione di politica ai di carattere federale
In uno stato federale vi sono alcuni settori vengono gestiti a livello centrale
La politica estera la politica di difesa la giustizia certamente ammonì
Cioè a dire noi abbiamo in Europa
Di carattere federale ci manca tutto il resto è come avere un tavolino a tre zampe invece che a quattro
Nella misura in cui non si dovesse andare avanti negli altri settori di Pd di a carattere federale
La costruzione del Forte dei cosa rimarrebbe zoppa e secondo America rischierebbe anche di cascare per terra
Ora poiché io ma sono convinto che con la creazione dell'euro si sia veramente passato quel punto di non ritorno
Di cui si è taglieggiato per quarant'anni oggi nella nella storia del processo di integrazione dell'Europa perché ritornare dall'euro sarebbe un disastro finanziario per tutto il Paese che ne fanno parte mi sembra che i Paesi dell'euro che sono quelle dell'Unione europea non abbiano scelta
Da euro è una realizzazione di tipo federale ebbe bisogna andare avanti e cercare di realizzare anche gli altri aspetti che caratterizzano un Paese federale a cominciare dalla politica estera e da quella di differenza niente
Bene grazie dottor Salimbeni fare questo intervento particolarmente interessante seguiti da noi il dottor Santaniello al quale senz'altro la parola siete invece venire qui è tutto sì magari si vengono io così mi occupo se è consentito ai seggi braccio sì proprio una breve io mi occupo di problemi storici e voglio appunto fare un così un confronto fra questa situazione attuale in cui si sta avviando
A conclusione della procedura dell'euro è quella che capitò negli anni cinquantaquattro per quando si pensò a un esercito comune
In Europa cioè il porno attore centrale questo la moneta come l'esercito europeo sono due insieme la politica estera che è il terzo dei pilastri di una costituzione
Federale cioè in una in quella in cui gli stati bene con una parte della loro sovranità dei loro compiti e funzioni un organismo superiore ecco però il problema adesso è questo l'euro va avanti però in banca ancora questo quadro politico chi gestiva all'Euro chi governerà Napoli la politica economica
Nel futuro non certo un in con consenso intergovernativo qui dovremo tentare di raggiungere prima possibile a un governo politico del nell'economia ecco lei perché l'esempio della Comunità europea di difesa dell'anni cinquantaquattro allora per invenzione di Spinelli e per la l'aiuto e il sostegno di De Gasperi si introdusse nel trattato della come tecnico europea di difesa quella famosa articolo trentotto uno diciamo fra noi che e prevedeva due cose fondamentali
Che entro sei mesi sì dalla di ratifica del Trattato si istituisse una comunità politica di cui si precisano già i compiti quello che adesso manca
è proprio questo cioè una la la di creare di definire come quando si cosicché il governo europeo queste la battaglia che ne stiamo portando avanti
Queste come federalisti ma anche come forze politiche perché i momenti allegri importante questo ossia un rapidamente un governo politico dell'economia e della moneta oppure avremo il predominio molto abilmente delle banche centrali o addirittura della banca federale che non risponde a nessuno
Questo è il Maupassant altro obbligato io non era una domanda l'amico Telecom era solamente così un un ricordo storico che ci diamo la stessa situazione
Negli stati perdo la loro sovranità in certe funzioni ma non lo è non hanno la possibilità poi di controllare cosa succederà dopo
Sì volentieri sputata il si risposta a me sembra che in questa
L'osservazione dottor Polinice particolarmente pertinente questo parallele storico stato ricordato questo tentativo che si fece tra mille novecentocinquantadue mille novecentocinquantaquattro fu poi abortiva punto nel mille novecentocinquantaquattro
Perché uno dei paesi la Francia che ne era stato che l'aveva sostenuto lo bocciò alla fine in Parlamento di costruire una quello che si diceva puntano Comunità europea di difesa e cioè un praticamente un esercito delle strutture militari comune
Ricordato prima il fatto che la moneta è uno dei simboli dell'unità nazionale te del della sovranità nazionale un cibi più forti dello Stato nazionale l'esercito lo è ancora di più
Questo o questo tentativo che si riferisce era un tentativo che se fosse andato in porto evidentemente non ce n'erano le condizioni politiche adesso non si può esplorati siamo analizzare quel quel la mancanza perché non c'erano queste conseguiti però nella sostanza se fosse andato in porto secondo quanto volevano appunto i federalisti si sarebbe veramente arrivata ad una svolta perché la la messa in comune delle forze militari
Avrebbe come ci ha ricordato il dottor Paolini implicato necessariamente costi per costruire delle istituzioni politiche comuni e quindi anche necessariamente fare una politica estera comune
Prendere decisioni certamente a livello comunitario allora
Che oltrepassava la sovranità degli Stati fallimento poi della scende la Comunità europea di difesa
Portò a una crescente dipendenza degli europee in campo militare dalla NATO
Veemente quiz dell'Italia degli altri paesi e a una Runge sostanziale per moltissimi anni anzi per decenni di un tentativo di costruire una capacità di difesa hutu infatti l'Unione dell'Europa occidentale
Che diciamo incrocio costruirsi da quarantotto poi ci fu un altro trattato nel cinquantaquattro praticamente ha cominciato a rivitalizzarsi come si diceva soltanto torna a metà degli anni ottanta e poi soprattutto come è stato ricordato dopo la caduta del muro di Berlino oggi ecco se un olio dell'occidentale ecco un attimo dispiegare rapidamente
Non è un organismo come la NATO che alte le strutture militari proprio dei propri comandi è un organismo è opera un'alleanza militare fra dieci Paesi europei compresi naturalmente l'Italia quindi non fra tutti i quindici Paesi dell'ONU dell'Unione
Che è autonoma dall'Unione Europea che però a in base ai trattati ha trattato di Amsterdam ha trattato di Maastricht prime potrà di Amsterdam può può incidere hanno inserendo agisce su mandato dell'unione europea ci prova l'opera punti usare come suo braccio armato però non avendo delle strutture militare poco non può che mettere insieme delle forze multinazionali che nel frattempo si sono costituite
E anche le forze nazionali quindi può di volta in volta utilizzare delle forze che si rendono disponibili ma diciamo ad hoc
Allora tutto questo comporta naturalmente che un estremamente abbastanza difficile in che l'uno Europa occidentale affronti belle iniziative militari molto impegnative uguale per esempio in Bosnia Erzegovina Lecce guardano in generale perché mancando di una propria strutture istituzionali come strutture di comando
Di solito la scelta ricade soprattutto se gli amici sono pronte a farsi coinvolgere sulla NATO che a una efficace estremamente molto superiore ecco volevo semplicemente notare che allora il De dottor Paolini ci ha detto adesso con l'Euro diciamo siamo in una situazione un possibile a quella della scelte e della Comunità europea di difesa cioè questo passo di cessione così forti sovranità potrebbe effettivamente implicare e costringe diciamo gli stati europei ad arrivare anche ad una ad unirsi sul piano della politica estera sicurezza comune
Infatti questo potrebbe essere lo sbocco auspicabile diciamo nel caso della Shepp forse li questa implicazione era quasi scontata tanto è vero che se arrivo punto sì si ebbe questo successo temporaneo di Spinelli di collegare la costruzione di un esercito comune ad un appunto
Capacità diciamo di politica comune dal punto di vista della politica estera europea di istituzioni comuni politiche
In questo caso qui dobbiamo vedere per il momento diciamo io sarei in questo caso abbastanza pessimista cioè noi vediamo che questo movimento di integrazione sul piano economico monetario spinge verso una unificazione anche politica ma finora ci sono delle resistenze anche molto forti nonostante queste novità
Di mutamento né l'atteggiamento di alcuni Paesi come la Gran Bretagna e sono stati sempre riluttante a concedere siamo accettare progressi questo settore ci sono ancora forti resistenti quindi sì sì può far leva diciamo sull'euro e sull'orrore Tarja
Sì si può sperare che comunque visto che interessi diciamo economici diventano sempre più Ruffo comuni ventre più forti che si possa passare anche al piano politico però il processo a questo punto si può prevedere sarà ancora abbastanza complicato Lupi
Bene grazie dottor Paolini e finalmente
Tre aziende dottor Santaniello no dunque tra l'altro con il con l'organizzazione amo previsto che stamattina doveva parlare Gerardo Mombelli cioè il direttore della rappresentanza io sostituirlo nel pomeriggio
Quindi alla fine sono sono in ritardo per una serie di circostanze quindi me ne scuso e parlerò ossia ove sia adesso che nel pomeriggio
Mi sta prima considerazione mi dispiace non aver sentito gli altri interventi soprattutto per evitare inimitabili probabilmente duplicazione comunque farò del mio meglio per non farlo
L'altra considerazione di carattere diciamo diplomatico nel senso che comunque sia non non si può non riconoscere all'università la Terza Università di Roma una effervescenza nel sulle questioni europee importanti ripeto qui in prima fila il il preside professor Moccia che ho lasciato cinque mesi fa professore ritrovo preside di Scienze politiche
E colui abbiamo già avviato un discorso in questo su questo campo con la l'attivazione del della Jean Monnet ecco una serie di iniziative a testimonianza che
La l'ateneo Terza università in questo caso la facoltà di Scienze politiche
Puntano nella alla formazione europea del dei curricula degli studenti che stanno formando attualmente università e quindi di questo non possiamo che essere con la compiacenza e quindi sostenere il più possibile iniziative di questo genere
Andiamo nell'argomento di oggi che quello appunto di del Trattato di Amsterdam è e della credo qui il quadro sia più la sicurezza collettiva rispetto la libertà individuale
Tema e argomento Travo brillantissimo che ha scelto il tema è stato veramente geniale
E
Alcune considerazioni promette più personali che non collegate all'Istituzione che rappresento sulla politica estera della sicurezza se si dovesse fare una un riferimento a un quadro o meglio un pittore
Il Trattato di Amsterdam nella politica estera assomigli al Tintoretto che è un autismo è un grandioso pittore per quanto riguarda i chiaroscuri
E effettivamente sulla politica estera della sicurezza ci sono tante chiari ma anche tanti scuri perché perché into
Te i le le le diciamo i processi o l'evoluzione della dei meccanismi della politica estera della sicurezza i negoziatori di Amsterdam hanno con molta brillantezza evidentemente trovato i meccanismi per in qualche modo limitarli o diciamo e impedire il di sviluppare il Polo potenziale innovativo mi spiego meglio per quanto la guarda la fase di elaborazione della politica estera della sicurezza hanno inventato uso questo termine una cosa intelligente cioè le cosiddette strategie comuni immagino che sono è stato affrontato il tema in precedenza tesa regia comuni
Permettono al Consiglio dei ministri
Degli affari esteri di evitare quella che il precedente presidente della commissione teologica la chiamava una procedura schizofrenica nel senso del Consiglio europeo per prendere per assumere un'azione comune per prendo la decisione su un'azione comune doveva passare per ben tre
Deliberazione all'unanimità
Ora con la definizione della strategia comune il Consiglio dei ministri per quanto gli affari esteri per quanto riguarda la presa di l'attuazione di una misura di un'azione comune può decidere a maggioranza qualificata quando queste azioni si inseriscono all'interno di strategie comuni
E questo è un fatto positivo e l'elemento positivo questo è stato possibile grazie a due elementi di particolare rilevanza il primo la cosiddetta astensione costruttiva
Che permette a uno stato membro di non votare o di non prendere posizione su un determinato argomento
Non inficiando la possibilità degli altri partners degli altri quattordici o tredici Stati membri di poter comunque assumere una decisione riguardante un'azione comune
Elemento che giudico positivo
E e questo elemento ha permesso non so se è stato evocato questa mattina di evitare tu di inserire e la politica estera della sicurezza nei cosiddetti meccanismi della cooperazione rafforzata
La cooperazione rafforzata è un insieme di strumenti che permettono a un Gruppo di Stati
Che vogliono assumere una posizione più avanzata in un determinato settore in questo caso una politica estera della sicurezza di andare avanti temere una velocità maggiore rispetto ad altri stati membri
La cooperazione rafforzata è il dibattito sulla cooperazione la scuderia rafforzate nato proprio
In in virtù della su è stato tagliato sulla politica estera della sicurezza e per una serie di circostanze non casuale il fatto che è stata decisa questa astensione costruttiva
Le i meccanismi della cooperazione rafforzata si applicano al Pilastro comunitario cioè ai meccanismi della Comunità europea al terzo pilastro cioè alla cooperazione affari interni giudiziari ma non si applica una alla politica estera della sicurezza
Curiosità della storia e anche dei meccanismi negoziali che portano poi all'elaborazione di questi trattati
Quindi delle modifiche dei trattati istitutivi
Qual è l'elemento negativo elemento negativo che si ritrova poi tutti altri meccanismi è che di fronte a questa evoluzione positiva strategie comuni astensione costruttiva
Rimane riaffiora l'elemento interesse nazionale alias diritto di veto
Perché gli stati possono chiedere di non uno Stato membro può chiedere di non votare a maggioranza qualificata un'azione comune se ritiene l'uso di termini le ragion per ragioni di interesse nazionale importanti possono essere in gioco
Quindi ancora una volta c'è quindi quell'uno slancio positivo importante ma un chi ha visto una chiave che permette comunque ad uno stato di controllare
La sua dico comunque di mantenere la sua posizione che succede in questo caso quando uno stato invocate ragioni la
Nazionali un interesse vitale che della discussa del dell'argomento del dossier della della decisione
Se ne occupa il Consiglio europeo
Cioè i capi di Stato e di governo che per definizione devono assumere
Decisioni o comunque rientra menti all'unanimità quindi vedete seri passa dalla maggioranza qualificata all'unanimità e questo è un un ma un insomma uno strumento strumenti Ino inventato dai britannici
Prima dei conservatori ma confermato dal governo laburista per comunque tenere sotto controllo una dinamica più integrazioni sta cioè più evolutiva del processo e dei meccanismi della pesca ma di altri settori
Vi segnalo che ben utilizzato anche nell'ambito del terzo pilastro cioè dalla cooperazione affari interni giudiziari
Dove è prevista la cosiddetta comunitarizzazione della cooperazione rafforzata cioè del diritto di asilo del diritto della politica di migrazioni eccetera
Ma viene condizionata da questo stesso meccanismo cioè se è uno Stato dichiara che è una questione di interesse nazionale o comunque vuole sollecitare il Consiglio europeo basta che prenda posizione e il della questione dell'appunto occupa devono CUP quindi occuparsi di capi di Stato e di governo
E si passano quindi nuovamente a una logica di unanimità e non di maggioranza qualificata
E questo è l'elemento diciamo sono gli elementi di chiaroscuro che via via che avevo evocato in precedenza
E le auto l'altro spessore riguarda invece la politica di difesa anche qui ci sono alcuni importanti riferimenti importi in particolare cella previsione della l'inserimento di alcuni compiti dell'unione europea occidentale cioè l'istanza europea l'unica stanza europea che ha competenze militari
E e quindi la traduzione nel patrimonio comunitario dei cosiddetti delle cosiddette azione azioni di Peters Verga
Peters perché una tranquilla cittadina europea dove il il Consiglio dei ministri dal nove deciso alcune e che ha competenza su alcune azioni in particolare quelle umanitarie le missioni umanitarie
Il ma le azioni di mantenimento della pace e le azioni di gestione delle crisi e di ristabilimento della pace tutto con tutto quello che è necessario per salvaguardare la sicurezza
La sicurezza complessiva
E questo è un elemento positivo e poi e a queste missioni di Petris perché quindi far fanno parte dello spot dell'ASP degli strumenti della UECO ma con con questa decisione sono assunti dall'Unione Europea
Possono partecipare anche quegli Stati e quindi elemento positivo che hanno uno status di neutralità
Quindi quei Paesi all'interno della del dell'Unione Europea che fanno parte dell'Unione Europea che hanno lo status di neutralità possono partecipare a queste missioni
E quindi questo è il secondo elemento positivo salvo ancora una volta come già successe con Maastricht si era deciso c'era un cammino che avrebbe dovuto portare alla cosiddetta integrazione della UEO c'è dell'Unione Europea Occidentale
Nei meccanismi dell'Unione Europea
In soldoni tutta tutte l'astuta la strumentazione tutti i meccanismi di diciamo di collaborazione e cooperazione all'interno della di questo braccio armato dell'Europa cioè Loquendo doveva essere doveva rientrare nell'alveo dell'unione europea quindi c'erano varie ipotesi dalla fusione dall'integrazione
Progressiva da una certa calendarizzazione ancora una volta mentre per esempio ha da a Maastricht c'era stato una fortissima spaccatura tra Francia e Germania
Che volevano una difesa europea quindi fortemente autonoma dai meccanismi della NATO pur anzitempo e nella nel quadro della solidarietà atlantica
Altri Paesi tra cui l'Olanda e l'Inghilterra e invece aveva una posizione tipicamente atlantista non può esserci un minimo di autonomia di difesa europea perché mettiamo a rischio
La dei nostri vincoli di solidarietà con la NATO
E
Né nella mille novecentonovantuno fu l'Italia a spostare un po'gli equilibri perché l'allora ministro degli Affari esterni Demichelis
Decise di allearsi via di allenare l'Italia non con il fronte franco tedesco su cui era diciamo c'era ma maggiore vocazione ma con l'Inghilterra l'Olanda e quindi da quel momento non si riuscì ha integrato decidere che la UEO dovesse integrarsi nell'Unione Europea dello l'Unione europea ma si decise di rinviare la decisione
In occasione di Amsterdam le cose erano ancora più alle c'era un quadro ancora più positivo perché anche l'Olanda era ormai convinta che è necessario giungere a una evoluzione di difesa europea a un c'era una finalmente alla maturazione del concetto di difesa europea non si sa come non si sa perché o forse perché le volontà politiche non erano ancora mature solamente un paese alias la Gran Bretagna è riuscita ancora una volta a evitare che la fusione della UEO nell'Unione Europea Occidentale
Anche qui ancora una volta Montichiari ma anche un oscuro cioè il fatto che l'Unione europea a tutt'oggi nona una politica di difesa o comunque i meccanismi di difesa Reja realmente comuni ma c'è si contenta della classica frase
Può implicare in decisioni politiche riguarda che hanno implicazioni militari l'Unione europea occidentale e questo è l'altro elemento che volevo mettere l'uso ne ho altri due poi finisco perché mi rendo conto che sono già lungo
E si sono e riguarda la rappresentanza esterna della del sulla politica estera della sicurezza e su questo punto la Commissione europea e qui torno istituzionale
Ha fatto una lunga Battaglia cioè diciamo la verità è stata la vera grande battaglia che la Commissione ha ingaggiato con le altre istituzioni con indicazione dove di Maastricht
Perché probabilmente usati vocato il precedente ugualmente pur sopraffatto
Era stato deciso di creare come poi è stato questa figura che che che durante i negoziati veniva chiamato mistero Madame X cioè un alto rappresentante dell'Unione Europea nei confronti del degli altri partner internazionali dell'organizzazioni internazionali
Per la Commissione trovarsi di fronte a un altro soggetto istituzionale c'è un alto rappresentante significava in qualche modo metterne i discorsi in discussione il suo ruolo istituzionale
E qual è il suo ruolo istituzionale solo istituzionale è quello di essere il portavoce unico degli interessi economici in questo caso dell'Unione Europea
Se c'è un Mac ci sono dei meccanismi che funzionano nei Trattati istitutivi dal Trattato di Roma in poi è che nell'ambito delle relazioni esterne
Economiche la commissione negozia su un mandato del Consiglio ma negozia solo la Commissione europea
Sono un po'assolutista perché poi sono gli accordi mistici a
Una serie di piccole Mwanza che è che mettono in gioco gli Stati ma in linea di massima la commissione è il portavoce unico bella negoziati a livello economico è questo che significa che se l'errore europea attraverso la Commissione affronta l'Uruguay Round per esempio o meno centottantasei novanta
Cinque
I con un'unica voce beh certamente di fronte agli altri partenza ha una credibilità e un impatto contrattuale molto più forte si presenta con quindici posizioni diverse
E quindi la commissione ha fatto una battaglia per garantire la coerenza della redazione Esterne
Economiche con quelle politiche perché se da una parte ci sono meccanismi chiari precisi in cui c'è un unico negoziatori a livello politico
Ve lo conobbi con scusate dall'altra c'è una miriade di persone o di istituzioni che negozio a livello politico sì determina un'incoerenza e quindi una mancata
Diciamo visione globale del delle questioni economiche che ormai non sono più disgiunte da quelle politiche la globalizzazione lo nega questa possibilità questa possibilità
E quindi la commissione non voleva questo rappresentante
Ma diceva facciamo una facciamo un'altra cosa creiamo un meccanismo cosiddetto bicefalo in cui la Presidenza del Consiglio e la Commissione europea negoziano insieme garantiamo sì questa coerenza di azione
Sul vuole economico e su quello politico
Le cose sono andate diversamente l'idea di mister e ma da Ampex è passata
E anche in questo caso è passata con una certa querelle è questa che è la era vogliamo creare una funzione politica c'è quindi mettere a capo di questo alto rappresentante della politica estera della sicurezza una personalità politica cioè creiamo una nuova istituzione o creiamo c'è comunque la facciamo assumere da un personaggio amministrativo cioè su da un alto funzionario delle istituzioni comunitarie la scelta e i primi chi difendeva ruolo politico alla Francia e pensava tra l'altro dello la Germania voleva un personaggio amministrativo quindi funzionaria
La decisione e in questo caso anzi anche in questo caso forse ancora una volta abito la Germania quindi nel il il l'Alto rappresentante è il segretario generale del Consiglio dei ministri si del Consiglio dei ministri Cecco del segretariato del Consiglio dei ministri
Vi segnalo questa è una cosa divertente che adesso è una Ka e sarà il segretario generale del Consiglio dei ministri ma verrà nominata una personalità politica perché si parla per esempio di ministro La Chivu
Elisabeth Guigou francese crea un personaggio politico che a tutte le caratteristiche personaggio politico non è funzionaria al queste sono le case strade del della
Della della Comunità europea un sistema complesso che prevede comunque sempre dei compromessi e si è giunti ancora una volta a una decisione di questo genere quindi l'Alto rappresentante diviene in qualche modo una figura nuova
E diciamo le incidenza istituzionale sono d'sono ancora da esplodere ancora da esplorare ultimo punto che era stato sollevato da Salimbeni eh
Qual è lo strumento più importante di politica estera che ha l'Europa in questo momento uno è uno soltanto si chiama euro
Sia ma è uno perché l'euro certamente
Comporta comunque una serie di di timori perché gli americani non lo dicono ma lo temo l'euro
I giapponesi ormai sono dello no sono terrorizzati dalla loro economia quindi non possono temere altri altre compresa quei diciamo lei è uno diventa il vero primo grande strumento di politica economica e di politica estera per l'Unione europea
Sicuramente leggete i giornali sicuramente inquirente lei anche una sorta di slogan che vorrei evitare all'Euro comunque a una forte caratterizzazione per la nostra politica economica quindi non ci voglio non voglio nemmeno toccarlo questo
Ma è talmente importante che una grande partita che si sta giocando è la cosiddetta rappresentanza esterna della zona euro
E ancora una volta la Commissione si rende conto dell'importanza istituzionale e politica di evitare l'incoerenza
E di fare appropriare diciamo alla politica ecco comunque agli Stati la rappresentanza esterna dell'euro
Vuole partecipare anche anch'essa stessa nella alla a questa rappresentanza
E ha avanzato una proposta nella quale parteciperebbe il Presidente del Consiglio in carica il presidente della BCE del comitato direttivo da Banca centauro per la Commissione stessa questo perché perché ci sarebbe un pericoloso scivolamento da una questione economica di cui la Commissione europea è pienamente sovrano comunque alle sue competenze precise a attribuire ai trattati
Sci e scivolamento che lo compie riporterebbe in qualche modo
I poteri di rappresentanza a livello economico sottolinea economico non più alla Commissione ma gli altri stati membri
Come sono non vuol fare l'asso pigliatutto mi rendo conto che sto facendo un po'il corporativo ma vuole semplicemente assicurare una partecipazione tripartita questa rappresentanza dell'euro proprio per evitare questa incoerenza tra un approccio porta a una visione politica
Da insita nel ruolo dell'euro e la rappresentanza ecco la visione economica credo d'aver terminato spero di avervi incuriosito se adesso sarà ascoltare domande insieme così
Grazie grazie grazie grazie Santaniello
Grazie dottor Santaniello che c'era sicuramente molto incuriositi e adesso abbiamo qualche minuto per il dibattito per domande e commenti gran parte del pubblico
Qualcuno vuole intervenire
Sì
Sì scusi ovvero i milanesi registriamo esistente nel anche prima i compagni
Guardi può venire qua utilizzate
Non può aspirare
Riguardo al tema della politica di sicurezza comune varie la domanda rivolta chiunque voglia rispondere
C'è logicamente si è spesso non sessanta si sono sante nominati problemi riguarda appunto alla creazione di una politica di sicurezza un efficace problemi che sono legate le divergenze degli Stati europei quindi problemi interni all'Unione Europea
Però si sono anche spesso nominati logicamente gli Stati Uniti e non a caso perché effettivamente in questo momento diciamo dopo il crollo del muro di Berlino diciamo l'unico vero gendarme Robert Colette del mondo sono rimasti gli Stati Uniti
Adesso per esempio viene in mente il caso del leader turco Challant si è visto come diciamo tra gli oppositori
Diciamo verso la posizione dell'Italia
Ci sono stati gli stessi Stati Uniti effettivamente hanno interazioni interessi strategici notevoli in Turchia allora la mia domanda in che misura plausibile ritenere che in diciamo in un futuro quando effettivamente la politica di sicurezza comune si andrà concretizzando sempre di più
Gli Stati Uniti possano rappresentare in maniera ultimamente indiretta perché sono comunque una nazione democratica
Comunque possano in qualche modo ostacolare per via dei loro interessi strategici enormi in Europa rispetto diciamo al Medioriente
Possono ostacolare questo processo di formazione poi di una politica di sicurezza comune che se si concretizza in maniera ha comprato effettivamente toglie molto al ruolo che attualmente hanno gli Stati Uniti
Grazie
Avvocato a vediamo allora diamo ci sono altri interventi così poi chiudiamo con un cosa col considerazioni conclusive del dottor Greco
Prego bene amica ma se avete qua così alla lista sia della mia una osservazione è un dubbio osservazione è la diretta conseguenza di quanto ascoltato anche il dottor Polini che ma e cioè come si può solo pensare di dico
Alla politica estera sociale e di difesa comune senza una politica senso unione politica
Il dubbio la conseguenza di questa prima osservazione
Il volere una politica estera un potere maggiore la Commissione non rafforzerebbe quelle ore oligarchi ottenuto grazie economica cui mi sembrava facesse velato riferimento
Il dottor Polini
Infine leggendo libertà individuali ricordo una frase abbastanza famosa diciamo né il quale diceva che in momenti così costituito l'Europa si costruiva unione tra individui prima comunione tra Stati
Ecco e quindi penso soprattutto alle provocazioni posato firme conseguenza potrebbe essere grazie molte volete
Dire la la facoltà di appartenenza sentenze direi sicuramente studenti di Roma Tre
Dottorato di ricerca su
Grazie tante
Altri interventi
Scienze Politiche si così c'ha un minimo di presentazione da parte altri interventi
Rimane sì venga si accomodi
Sono uno studente di Scienze politiche ma della Sapienza quindi solo obbedire
Sala è unito ospiti grazie
Ero presente al la l'altro convegno sto fatto cinque si fa non so che c'era del momento federalista europeo sempre sul sul trattato di di Amsterdam quindi molte cose sono dette oggi euro già state dette cinque mesi fa
In quella sede si parlò anche di sostanziale deficit nella riforma del Trattato di Amsterdam dovuto al metodo con cui i trattati vengono riformate cioè si era detto
Se si affida sempre alle conferenze intergovernative fissi e affida sempre uno scontro di forze dall'alto di interessi dall'alto
E se quindi permane un sostanziale tecnici democratico nella rappresentatività delle istituzioni europee
Le riforme per non essere solo delle piccole riforme processi integrazione e discorso
Non va avanti se Londra attraverso appunto compromessi
Passi piccoli
Si era parlato anche appunto di una riforma profonda riforma democratica delle istituzioni europee e si era infine accennato alla famosa proposta del lavoro
Che riguardava le elezioni del Parlamento europeo del novantanove
Era una è una proposta più molti dove lo sapranno che prevede una sostanziale unione delle forze politiche europee in vista di una
Presentazione di un candidato comune
Per la Commissione europea per la presidenza e la Commissione europea del novantanove cosa si è fatto in questo in questa direzione cosa si fa per una riforma democratica descrizione europee che può essere stanziamenti il fondamento verso rinnovamento dei processi
Di integrazione procedi entro democratiche processi di di terzo grazie grazie
Ci sono altri interventi
Bene allora passerei senz'altro la parola al dottor Greco per qualche rapida risposta che abbiamo solo pochi milioni di io mi soffermo qui tutte le domande sono stato molto interessanti di meriterebbe un approfondimento
Però voglio diciamo flash rispondere ai punti sono stati sollevati allora per quanto riguarda il il ruolo degli Stati Uniti
Storicamente va riconosciuto agli Stati Uniti il merito di aver creato le condizioni d'Europa per l'avvio del processo integrazione europeo
Questo è un fatto diciamo che storicamente va riconosciuto gli Stati Uniti hanno consentito attraverso il Piano Marshall ahimè favorendo diciamo meritino i meccanismi di cooperazione fra gli europei occidentali che Ave e anche stabilizzando la situazione Europa gestendo le possibile emergente rivalità fra gli Stati europei che questo processo si avviasse
Dopo il mille novecentottantanove c'era un forte dilemma sul ruolo e quindi la caduta del dell'antagonista storico gli Stati Uniti potessero svolgere in Europa e infatti questo dilemma era interno alla stessa dirigenza americana abbiamo ha avuto in quegli anni negli anni successivi una sei segnali contrastanti sembrava da una parte che Stati Uniti volessero concentrarsi solo su una parte i problemi europei in Bosnia in sull'ex Jugoslavia prima per parlare di conflitto tra Croazia Slovenia e poi la Bosnia Erzegovina
Si sono disinteressati della cosa inizialmente sembrava quindi che agli Europei competenze questo compito di sostituire in qualche modo è sempre di più gli Stati Uniti poi abbiamo visto i fallimenti europei di cui ho parlato più gravi tutti stati quello in ex Jugoslavia dove hanno gli europei hanno accettato di farsi carico dell'insieme delle sei dodici ma non sono riusciti ad ottenere dei risultati abbiamo visto invece come gli Stati Uniti alla fine
Interventi eseguiti è stato decisivo questo possesso non voglio ricostruire questa vicenda molto tormentata dove de dell'ex Jugoslavia dove gli Stati Uniti hanno anche diciamo aspettato il fallimento europeo e hanno anche creato difficoltà sul piano diplomatico gli europei per propri interessi nazionali però non per una volontà di sabotaggio diciamo
Però il dato di fatto è che c'è stato l'incapacità interna e invece una decisione finale americana che è stata riconfermata anche di recente di essere impegnati in quello scacchiere così delicato come appunto i Balcani quindi c'è un ruolo di Stati Uniti e c'è una difficoltà europea sostituire diciamo in questo vuoto oscilla tra la domanda è un'altra posso e stati di diciamo sabotare a sabotare questo però la premessa era fondamentale
Io credo che non si può dare una risposta diciamo molto netta su questo punto da un lato gli Stati Uniti sono interessati a delegare alcune responsabilità presenti in Bosnia hanno detto chiaramente vorrebbero che si costituisse una forza progressivamente una forza europea
E che loro non non fossero presenti sul terreno per ovvie ragioni perché l'indisposizione forte c'è il rischio di vittime ci sono ripercussioni sul piano interno
C'è però una difficoltà europea per ad accettare questo ed europea hanno chiaramente detto chiosco gli Stati Uniti rimangono anche Moussaoui rimangono anche loro tutti gli stati europei sono d'accordo su queste lasciano la Bosnia quindi un rischio di la ripresa del conflitto
Quindi questo passaggio di responsabilità può venire soltanto gradualmente soltanto se si riesce a ottenere quella riforma della pesca
Quel soprattutto quella fusione tra l'Unione europea e l'UE o di cui abbiamo tanto discusso è chiaro che bisogna poi verificare se una volta che questa responsabilità agli Europei venissero effettivamente ad assumerle
Degli Stati Uniti accettano diciamo si creano dei contrasti ma inevitabile quando si assume le responsabilità si creano anche delle difficoltà nei rapporti con i partner agli alleati
Sulla commissione abbia forse vorrei lasciare un'ultima risposta al dottor Santaniello io volevo semplicemente dire un punto che mi sembra molto importante che riguarda il la questione diciamo del del rapporto tra pesca Commissione europea diciamo ed economia di cui ha già parlato
Uno degli strumenti forti fondamentali della politica estera sicurezza economica sono proprio la forza economica e quindi la prospiciente la possibilità di applicare le sanzioni
Quindi delle misure negative contro gli hastati per esempio che ne gradiscono altre quel compiono atti contraria al diritto internazionale e viceversa invece creare degli incentivi in termini di maggiori rapporti economici e commerciali eccetera verso questi Stati per indurre l'atteggiamento più
Più diciamo consono alle alle linee del dell'europea ecco allora è evidente che siccome la commissione europea concentra le responsabilità nel settore economico è fondamentale un coinvolgimento a livello istituzionale della Commissione europea
Per quanto riguarda la gestione della pesca è stata un punto che è stato prima quindi è una necessità diciamo fondamentale sul punto del delle procedure certamente procedure vanno riviste di revisione dei trattati
O forti dubbi che il parlamento di cui appunto non non ce non c'è oggi un programma una non c'è uno sviluppo di un'iniziativa per dare più potere al Parlamento europeo posso assumersi una responsabilità in questo settore per lo meno non si vede questo e l'iniziativa di cui si parlare un'insidia prevalente politica
Quindi non riguarda le ipoteche Parlamento europei la chiave di questo sarebbe il potere parametro che personalmente ritengo ma insomma non solidale spiegarono più tempo e si dovrebbe cercare di mantenere lo strumento delle conferenze governative e a migliorare le procedure in modo da poter ottenere più facilmente dei risultati perché Amsterdam si stava ottenendo dei risultati anche forse per ragioni procedurali
Alla fine alcuni risultati si sono persi diciamo perché quando sono arrivati poi alla al momento decisionale finale supremo c'è stato il solito diritto di veto alla solita lentezza che ha impedito questo in questa è la mia opinione Enzo sarebbe difficile sviluppato ecco
Fino a un minuto ma mi rendo conto che quando uno gioca in casa in questo caso la casa il Movimento Federalista Europeo blu
Infatti fa l'arbitro e non non si lascia andare poi a diciamo a visioni federalista è chiaro che il mio discorso tutto il mese scorso va inquadrato in un concetto che si chiama Unione politica e non voglio toccarlo
Voglio Carlo Sotheby's cemento tornando più su temi scientifico accademici diciamo alla è chiaro che in questa situazione occorre istituire un sistema di governo europeo chiamo sistema di governo la voglio chiamare governo europeo cioè la nuance un sistema di governo europeo che passa attraverso il rafforzamento del tandem commissione Parlamento cioè la commissione è chiaro che sono assume un ruolo politico
E poi dico intendo scelte politico di fondo o comunque contribuire alla alla formulazione discende voi di fondo non potrà riscrisse schiera come sta rischiando in questo momento come ha detto giustamente
Un complice un precedente intervento rischierà di essere accusata di essere una
Istituzione tecnocratica stavo dicendo che il passa attraverso un rafforzamento politico del tandem Commissione Parlamento
Solo un parlamento europeo forte può rendere forte una Commissione europea quindi sono indissolubilmente legati a volte ci sono anche delle delle tensioni istituzionali che le impediscono sistema di governo essenziale per creare questa famosa cornice unione politica che lo scopo ultimo di tutto quello tutto il contenitore e comporta trattato di Roma trattato di Amsterdam trattato di Maastricht un'anima politica in sostanza grazie Nene
Grazie abbiamo un piccolo ritardo di qualche minuto quindi mi affretto a chiudere rispetto alla ruolino di Madrid ospita
Quindi
Ma deroghe alla miseria Zope che alle undici e trenta c'è la pausa no
Allora io diciamo sì Reno è opportuno forse farla riprendere un pochino fiato
Quindi insomma mi affretto rapidamente a chiudere ringraziando ancora il dottor Paolini ma ringraziando il dottor Greco il dottor Santaniello dottor Salimbeni e coloro che sono intervenuti adesso qualche minuto di pausa ritengo estremamente opportuno quindi riprendiamo i lavori con la seconda sessione tra una diecina di minuti OK grazie
A
Sono lieto di prego sublimi questa seconda sessione
Dico subito l'ho sonno
In modo particolare nella mia codesto di preside della facoltà di Scienze politiche perché ho il piacere di portare il saluto a questo belle iniziativa della nostra facoltà
Voglio ricordare brevemente alcune parole dette dal nostro lettore Guido Fabiani in apertura di giornata quando ricordato l'impegno di Roma Tre
Di divenire un interlocutore di riferimento
Di iniziative e di attività che aprono la nostra sede a una dimensione internazionale in modo particolare ad una dimensione europea
Il che ovviamente significa un impegno maggiore di quanto non avvenga ne sono sicuro sul Tirreno del confronto sul terreno delle iniziative sul terreno delle azioni volte come è stato anche ricordato dallo stesso rettore allora formazione di una classe dirigente comunque alla formazione dei nostri giovani sulle tematiche e problematiche dell'integrazione europea
L'Unione europea di fronte alle sfide
Millennio che si apre
E che vede in particolare in questo nuovo e grande soggetto politico transnazionale
La possibilità di una
Non solo consolidazione ma direi di una forte innovazione di valori tradizionali
Tra quelli indicati come tema
Portante di questa iniziativa sia le libertà individuali sia le sicurezze collettivi
Consentitemi di ricordare a questo proposito perché fa parte oltretutto di questo percorso
Semplicemente dal punto di vista di una informazione che può essere utile come premessa allo svolgimento delle azioni che poi questo ateneo si intende svolgere che la nostra facoltà in particolare
E direi insieme con la facoltà di economia
Gestiamo delle attività dell'azione diciamo né che sono appunto in particolare destinate alla diffusione di conoscenze nel campo europeo
La nostra facoltà in modo particolare ha impegnato suo sforzo riguardo alle tematiche europee con delle iniziative che spererei che speriamo di a realizzare in tempi brevi
E delle quali volevo dare una breve anticipazione perché mi pare utile anche come dire approfittare di queste ghiotte occasioni per comunicare sforzi
Che vanno in questa direzione
Una di queste iniziative è un convegno tra l'altro che vedrà la partecipazione del Movimento federalista ricordavo all'amico valori prima siamo in collegamento con il segretario generale dottor Virgilio da Astori e un'iniziativa sulla cittadinanza europea
Un'iniziativa di convegno che intendiamo svolgere stiamo progettando già in una fase avanzata di progettazione per realizzare nella primavera prossima
Prima delle elezioni al Parlamento europeo su una tematica che in qualche modo tocca anche come abbiamo sentito e come probabilmente anzi sicuramente sentiremo in questa seconda sessione tocca i temi di questa giornata
Perché a riferimento appunto allo statuto in particolare di tutti i soggetti individuali e in particolare di quei soggetti individuali che sono i cosiddetti stranieri
E quindi le tematiche della inclusione esclusione e le tematiche relative ai diritti fondamentali che caratterizzano uno statuto di cittadinanza
Un'altra iniziativa che mi piace ricordare alla presenza di questo pubblico e particolarmente attento ma direi numericamente prevalente dal punto di vista della componente degli studenti piace sottolineare questa presenza numerosa dei nostri studenti ho sentito anche alcuni della facoltà di Scienze politiche dell'iniziativa intitolata Cento tesi per l'Europa
Un'iniziativa che mi piace anche qui ricordare viene sostenuta a livello di patrocinio sia dalla Commissione europea che dal Parlamento europeo per il rispetto dei rispettivi uffici di rappresentanza per l'Italia è anche questa un dovrebbe diventare appunto una di quelle piccole
Attività che cerchiamo di mettere insieme per dare concretezza a questa dimensione
Internazionale in modo particolare europea che appunto l'ateneo chilometri vuole assumere nel diventare ribadisco un interlocutore di riferimento per quanto riguarda il mondo della comunicazione e della formazione in campo europeo
Qui
Fermo
Lei mie parole relative a questa informazione e nel dare la parola all'onorevole Pasqualina Napolitano
Con una breve come dire con una con un'inversione sul programma dati gli impegni della dell'onorevole
E per dare a lei prima la parola mi piace sottolineare il fatto che ascoltiamo la voce di un rappresentante del Parlamento europeo quindi in questa sessione stiamo come dire affrontando tematiche che vanno un po'al cuore delle delle indicazioni problematiche che sono state menzionate in precedenza il problema appunto di un governo politico dell'Europa
Il problema del deficit democratico è stato più volte citato il nome di Altiero Spinelli in questa giornata nome al quale tutti quanti ci inchiniamo per l'impegno di grande europeista che ha caratterizzato la sua opera e la sua missione
E quindi su questo credo che davvero possiamo aprire una pagina di grande attualità e di grande interesse nell'ambito di questo giornale
Prego
Grazie io ringrazio Movimento federalista e gli amici del Movimento federalista europeo Laterza università e voi che siete così numerosi da tempi questa mattina
è questo
Il seminario Ca'questo ciclo di
Conferenze sui temi europea io vorrei dire che questo schema dovrebbe essere riprodotto
Forse un po'continuo e questa dimensione dovrebbe entrare molto di più nel nella coscienza della conoscenza
Di voi studenti che ormai siete cittadini di una Europa che sebbene vedremo tutti Problemi esso lampo ancora aperti però si presenta come una dimensione ormai integrata come una dimensione che deve riuscire a colmare quei ritardi che ci sono rispetta i processi reali io credo che voi capiate tutti i giorni l'importanza di una
Integrazione sovranazionale queste s'è imposta dalla stessa globalizzazione dei mercati e dell'economia dalla globalizzazione dei problemi a cominciare le ha problemi che poi incidono nella nostra vita di tutti i giorni
Che sono lo studio l'informazione persino la sicurezza delle persone
Quindi questa dimensione importante che sia celebrata e importante che vengono colmati quei deficit e che oggi sono ancora aperti per cui il primo è quello della delle istituzioni democratiche infatti penso e il muove nel Movimento federalista su questo credo abbia lo stesso giudizio che con il Trattato di Amsterdam nonostante tutto non siamo andati molto avanti
Del colmare nel delineare degli ambiti che in passato non era hanno o comunità Rizzati IBM di dimensioni stizzita direzione comunitaria
Tuttavia proprio per questa accelerazione che il trattato di Amsterdam ha avuto sui poteri del Parlamento
E anche su o alcuni alcune politiche che prima erano considerate appannaggio diciamo esclusivo
Degli stati membri questo mette ancora più in evidenza la lasci necessità di riforma delle istituzioni europee a cominciare dalla commissione
Che non può essere più una sommatoria di rappresentanze anche se la Commissione è un organo collegiale ma tuttavia
Non può più sommare in modo rispetto all'allargamento le rappresentanze dei vari Paesi questo sarà importante per quando ci sarà una commissione dove non è evidente in tutti i Paesi siano rappresentati sempre noi avremo una
Della lega a un governo sovranazionale molto più evidente un consiglio che ancora decide troppo e spesso per unanimità e quindi a questo vincolo
Che crea una grandissima impotenza la quale si dimostra tutti i giorni per esempio sulla politica estera e di sicurezza
Se è potenza europea deriva da un insieme di fattori sicuramente alcuni riguardo riguardano ancora la storia di questo continente
I riflessi che scattano in ciascun Stato nazionale quando ci si trova di fronte a crisi come quella dei Balcani o come le relazioni persino internazionali tuttavia un altro problema evidente che appunto un consiglio che condannato all'unanimità non potrà mai essere quello che fa la politica estera europea e quindi un riequilibrio anche nelle relazioni e nei pesi nelle misure delle varie istituzioni
Per questo ulteriore percorso il Parlamento ha proposto di
Dotarsi di uno strumento equilibrato cioè
Superare lo strumento delle conferenze intergovernative che sono quelle che poi appunto determinano l'elaborazione dei trattati che i quali però devono essere ratificate poi dai Parlamenti nazionali
E dotarsi di uno strumento per l'elaborazione dell'ulteriore riforma istituzionale di una conferenza interistituzionale in cui il parlamento il Consiglio abbiano modo di giocare un ruolo paritario così come abbiamo visto lo si fa in molti campi della legislazione europea io credo che sulla codecisione si deve dare un giudizio positivo perché potrebbe sembrare uno strumento
Difficile perché della codecisione ci son due punti di vista che poi devono trovare una una sola maschi una decisione finale però
Noi stiamo vedendo che questo per il Parlamento comporta
Un grandissimo lavoro e quindi chi pensa che il Parlamento sia un luogo dove si passa il tempo cure di rappresentanza sbaglia moltissimo
Perché le procedure di conciliazione nella codecisione sono faticosissima però si è dimostrato che questo è un buon sistema
E questo va mutuato è utilizzato anche nella ulteriore sviluppo dei trattati
E questori equilibri anche una rappresentanza che è quella di un organismo il Parlamento che è l'unico votato direttamente i cittadini europei e quindi fa ritrovare anche un legame tra il voto dei cittadini europei
Un'istituzione che comincia a giocare un ruolo importante oggi parliamo però di un aspetto specifico che è quello
Degli strumenti della politica europea per l'immigrazione e l'asilo e in particolare per la questione mediterranea
Io voglio dire che nella ratifica di Amsterdam noi faremo un passo in avanti in questo ambito perché Amsterdam prevede un terzo pilastro e tra l'altro su questo c'è stato un progresso persino insperato cioè nella nel negoziato di Amsterdam e è sempre così succede perché per Maastricht è successo
E la moneta e sta c'è stata un'accelerazione per sulla moneta invece su Amsterdam c'è un'accelerazione sui temi che riguardano appunto la sicurezza
In parte anche l'immigrazione e l'asilo e la cooperazioni con i prati e paesi terzi però io credo che non possiamo dire di essere ancora di fronte ad uno strumento comune rispetto alla politica dell'immigrazione
Infatti ogni giorno cibi battiamo in questa contraddizione cioè una tensione che va verso un continente che si integra e che cerca di affrontare insieme problemi complesse come quella dei flussi migratori
E dall'altra gli strumenti che non sempre corrispondono a questi obiettivi io ho visto che nella specificazione di questo incontro voi avete sottolineato
L'aria mediterranea quindi io voglio soffermarmi su cui impartite specifica su questa anche perché i flussi migratori che arrivano nel nostro Paese provengono in gran parte da quest'area
E da Paesi appunto come la Tunisia e il Marocco meno l'Algeria perché
L'Algeria a in un problema sociale ma nello stesso tempo un problema politico che sovrasta il tutto
E questo diciamo ci pone di fronte
Immediatamente alla in inadeguatezza delle relazioni tra l'Unione Europea e questi Paesi voi ricorderete voi saprete che nel novantacinque sì tenne a Barcellona una importante conferenza euro-mediterranea
Questa conferenza si tenne in un momento di grande speranza in cui sembrava che la questione israelo palestinese stesse diciamo arrivando ad un'evoluzione tale da far sperare persino ad una diciamo chiusura di questo conflitto
A Barcellona sì stabili diciamo
Una un principio importante quello del partenariato euromediterraneo cosa vuol dire che finalmente le relazioni che sono state concepite e sono tuttora concepite prevalentemente come relazioni bilaterali di cui moltissimi Paesi sono gelosi ma che fanno diciamo la difficoltà dell'Europa dal nella relazione con questi Paesi perché se voi andate in Marocco sentite di ripicche
Loro non vogliono più avere relazioni privilegiate solo con la Spagna si è andati in Algeria vi sentite dire che loro non vogliono avere relazioni privilegiate solo con la Francia
Quindi loro aspirano ad avere una relazione multilaterale quelli questi Paesi investono molto dal loro punto di vista in un'Europa che si presenti come un soggetto politico
Vedono come un retaggio delle vecchie risciacquo esperienze coloniali queste relazioni privilegiate di oggi per esempio dal punto di vista economico hanno ma ancora non molto senso
Se sebbene a volte ce le trasciniamo perché se vedete gli accordi di pesca
Dell'Unione Europea con il Marocco la Mauritania scoprite che l'accordo di pesca che avrebbe fatto la Spagna con loro essendo stato un Paese che a relazioni economiche consolidate e a privilegi questa relazione per essere molto espliciti e l'Unione europea a mutuato nella somma
Dimensione più integrata quindi da una parte bisogna superare appunto la bilateralità in queste relazioni se si vuole costruire una politica di Area dall'altra bisogna andare oltre quello che il Barcellona ha stabilito e e bisogna andare oltre rapidamente perché credo che e i processi in quest'area si stanno giocando in questo momento io non so se voi essere stati assillati dal fatto che in questi Paesi nel due mila e venti la popolazione sarà di migliaia di miliardi questo è vero in parte infatti io spero tra quelle persone che pur studiosi pure che ci sono stati che segnalavano che il massimo flusso non ce l'abbiamo proprio adesso
E nei prossimi anni perché già lì e cominciato a un'inversione nella crescita del cui invece di preconizzare
A scenari apocalittici futuri faremo bene a vedere come gestire le scenari attuali che ci dicono per esempio che in Algeria il settanta per cento della popolazione oggi a meno di ventisette anni mentre noi da quest'altra parte abbiamo la situazione rovesciata
E quindi abbiamo per esempio dei problemi loro hanno dei problemi demografici ma soprattutto diciamo che riguardano il destino individuare per esempio di molti giovani
Che in queste generazioni molti di loro qualche qualche milione passerà propria vita senza trovare mai un posto di lavoro questo è uno scenario attuale
Per questo troviamo molte persone disposte a rischiare la vita nello stretto di Gibilterra nelle traversate verso la Sicilia perché appunto lo scenario oggi difficile
E in questo Ibrahim Bahr Chell Ona stabilisce una serie di relazioni che porteranno nel due mila e dieci ad avere in quest'area una ho una una zona di libero scambio cosa vuol dire vuol dire un'aria liberalizzata nelle relazioni economiche
Questo è stato un passo per questi Paesi hanno capito come importante perché io sono convinta che delle relazioni internazionali il criterio dell'aiuto allo sviluppo va sostituito con un altro criterio che l'integrazione economica
Cioè se non si passa dal concetto di aiuto al concetto di integrazione sarà difficile risolvere anche i problemi nostre qui da quest'altra parte della sponda del Mediterraneo e Barcellona
Nel individuare nel due mila e dieci l'obiettivo di avere un'area di libero scambio di quindi dove le merci potranno circolare
Liberamente in quest'area tuttavia non affronta alcuni problemi che sono cruciali come quello per esempio dello scambio dei prodotti agricoli
E la sensazione che sia e che da questi Paesi si sia chiesto
E Barcellona anche un Budget economico che non è pari a quello delle relazioni che l'Unione europea ha avuto con Paesi del Centro e dell'Est Europa tuttavia un Budget economico significativo che bisogna mantenere come impegno diciamo politico e anche economico dell'Unione verso questo quadrante tuttavia l'impressione che sia che Barcellona sia servita questo è uno stato d'animo che c'è anche in questi Paesi più a noi che a loro perché per esempio la è il fatto che nelle liberalizzazioni delle relazioni previste per il due mila e dieci non ci sia l'agricoltura fa capire che l'Europa vuole continuare un certo protezionismo dei propri prodotti
E questo diciamo non è il massimo di integrazione visto che questi Paesi se hanno da esportare qualcosa
Hanno per esempio prodotti agricoli alcuni prodotti manifatturieri quindi nel frattempo cosa deve succedere da qui al due mila dieci ma anche prima che l'Europa cambi la sua politica agricola europea con una certa rapidità che altrimenti questa integrazione sarà molto difficile
E e che vuol dire questo vuol dire che l'Europa deve cercare di passare da una politica agricola che finora è stata basata più sulla quantità della produzione e quindi sull'intensivi ITA
Ad una politica agricola che premi di più la qualità dei prodotti
E quindi apra la possibilità di avere un'integrazione tra l'agricoltura di questi Paesi e l'agricoltura mediterranea
Altrimenti la guerra ce l'abbiamo in casa nel senso e ce l'abbiamo già oggi è perché io ragazzi vi cito per esempio il fatto che quando l'Italia ha dovuto ratificare gli accordi nostri con Bilato in dell'unione europea con e l'Egitto
E con il Marocco
Questi accordi si sono fermati permessi
Nelle Commissioni nostre al Senato la Commissione agricoltura perché in questi accordi erano previsti un certo num quantitativo di prodotti agricoli che dovevano entrare sul mercato europeo e questo ha creato anche in Italia una nervosismo
Tant'è vero che alla fine sono sbucati dopo molto tempo io sostengo sempre questo o questi paesi sono in grado di mandarci delle merci
E non li mettiamo in grado di fare questo altrimenti ci manderanno delle persone cioè dobbiamo scegliere se vogliamo integrarli economicamente e l'Europa lo può fare
E quindi la loro economia entra in un sistema del mercato europeo e quindi anche per loro c'è una prospettiva di sviluppo oppure e se questo non c'è
La disperazione poi porterà al fatto che noi dovremo fare i conti per un innumerevole tempo
Con il dato strutturale
Allora io penso che il dato dell'immigrazione a una sua strutturalità
Nel cioè e e l'Opel ritengo persino positivo
Che noi abbiamo ormai suscita multietniche dove le persone si spostano eccetera tuttavia oltre un certo limite cioè l'elemento coercitivo che dato dall'estremo bisogno
Dalla disperazione dal fatto che ci sono migliaia e centinaia di migliaia di persone che non hanno nulla da perdere
E questo non è un fatto diciamo una molla
E positiva in questo tipo di relazioni quindi io penso che noi dobbiamo scontare un periodo anche di una certa pressione migratoria
Verso un dato che può essere di stabilizzazione perché appunto le nostre società sono son su dovranno essere Società e avranno diciamo una maggiore apertura una maggiore possibilità di integrazione Dimmu ultimi epidemia di più religioni così come sono già moltissime città europee Roma ancora una confronto con l'ombra o con Parigi da questo punto di vista tuttavia bisogna che nere
Con una politica sotto controllo questo dato quindi nel nel medio e lungo termine io vedo la possibilità di questi Paesi di integrarsi ecco
Io voglio termina quest'esempio fino a che però il primo produttore di pomodori in Europa sarà l'Olanda noi questo non lo terremo
Quindi noi dobbiamo riformare la politica agricola europea impedisce contro i pomodori Fiano
Cresciuti siano coltivati nelle serre nordiche perché fanno anche male non sono buoni cioè sono buoni per l'esportazione perché rivedete necessiti iniziano anche sui nostri mercati no sono tutti i fatti
Perfettamente eccetera però non sanno di nulla
E e sono cresciuti con i gas perché appunto per per fare caldo nelle serre è un modello perché consumava ultimissime Energia tra l'altro quando abbiamo una possibilità per esempio
Di integrare con un ciclo produttivo il nostro Mediterraneo con l'altro perché il sole e il caldo in qualche modo le stagioni fanno sì che si può creare e l organizzazione alti agricole più illuminate
Sono quelle dello stanno indicando si può creare un ciclo produttivo che consente di coltivare i pomodori gli agrumi sia in Sicilia del Marocco sia in Egitto che in Calabria e questo noi dobbiamo ottenere in una politica mediterranea che guarda a questo a questa prospettiva l'ultima cosa che voglio dire sull'immigrazione noi non abbiamo da questo punto di vista è insoddisfacente la politica europea perché non abbiamo ancora una politica europea su questo noi mi permetto di dire che non è la Grecia
Il Portogallo siano i Paesi che forse hanno una legge più interessante sull'immigrazione l'ultima generazione all'osso da ultima legge sull'immigrazione perché perché tende a
Colpire la clandestinità non i clandestini ma il fenomeno della clandestinità e a cercare invece di realizzare delle condizioni di accoglienza molto più degne
Appunto di un continente quello europeo che appunto nella civilizzazione tra i primi
Quindi punta molto alla regolarizzazione all'accettazione tuttavia è legato al presupposto che si possano negoziare flussi con i Paesi di origine
Tant'è vero che l'accordo che ha fatto quest'estate con la Tunisia nel nostro Paese e visto dei tunisini o faccio parte dell'era Commissione per la delega alle relazioni con il Maghreb e quindi ci incontriamo spesso con i parlamentari con di quei Paesi loro hanno visto quell'accordo di questa estate come una pietra miliare delle relazioni
Tra l'Europa e gli altri Paesi perché in genere non è questo lo stile di relazione Quirino e quest'estate siamo riusciti a concludere
Un accordo importante con loro con i tunisini dove c'è appunto l'impegno dall'altra parte di regolare i flussi
Ed è importante che sia così anche perché lo possono fare cioè quest'estate c'è stato una pressione su di noi
Ma che nessuno ci crede nel governo dove si impara forse con insomma
Anche che in Tunisia un simbolo una mosca Kechiche che la polizia non lo sappia quindi io questo gliel'ho detto spesso infatti serie era abbastanza incredibile che nel loro Paese con Paesi abbastanza di polizia succedessero punto
E che partissero appunto barche velieri eccetera verso le nostre coste senza che il governo non ne fosse in qualche modo coinvolto come quel tipo di relazione importante solo che bisognerà cercare di trasferirla nella dimensione multilaterale quindi fine che e Barcellona questo non lo prevede
Cioè è abbastanza singolare che un accordo così significa importante come Barcellona non abbia previsto come politica anche quella dell'immigrazione però siccome in Europa ecco non non siamo nel prendere o lasciare o tutto o niente le cose vanno in qualche modo per gradi la prossima conferenza che si terrà in Germania io spero riuscì euromediterranea spero riuscirà a colmare questi aspetti che sono di rappresentanza perché ci sono alcuni Paesi che ancora non ne fanno parte
Come la Libia eccome e che sono insomma Paesi di un certo peso in quell'area
E che anche questi aspetti delle relazioni
Vengano colmati sia gli aspetti dell'integrazione economica sia alcuni aspetti del ruolo del delle relazioni rispetti a fenomeni come quello appunto dell'immigrazione il Parlamento sta lavorando per questo
E e noi ci auguriamo che
In Germania il prossimo anno questa seconda col grande Conferenza euromediterranea Possa colmare questi vuoti che sono abbastanza visibile insomma anche tutti i giorni nelle nelle politiche europee
E questo credo sia non solo una speranza ma un un terreno di lavoro molto molto importante perché uno degli assi strategici del nostre relazioni continentali e certo Lester che ormai ma mano si sta integrando e rimarrà il problema delle relazioni con la Russia ma sicuramente il quaranta e mediterraneo che è quello che per noi e diciamo è legato indissolubilmente al destino dell'Europa grazie
Eccesso
Ringrazio l'onorevole Napolitano per direi la sinteticità e la concretezza con cui ha affrontato un tema che mi permetterei di finire titanico
Appunto il problema dell'integrazione del Mediterraneo nell'Unione Europea veniva fatto di pensare che l'Europa probabilmente nasce storicamente come alternativa
A quella ipotesi storica di dominazione mediterranea
Di un pendolo della storia che progressivamente ha oscillato da sud verso nord
E che a distanza di parecchi secoli almeno dall'epoca carolingia vorremmo che tornasse ad oscillare da nord verso sud e quindi questo per dire quale spessore e quale portata storico culturale assume un tema tra le righe della questione mediterranea vista oggi attraverso la lente di ingrandimento dell'Unione europea quindi la ringrazio proprio per la concretezza anche di riferimenti e mi permetto di dire data
La ragione per cui ha parlato per prima punto relativa ai suoi impegni se volessimo continuare in queste eccezione introducendo adesso semmai delle domande anche perché vedo che forse non sono presenti alcuni dei relatori quindi avremmo dei buchi comunque se siete d'accordo proporrei se anche lei se ne accorge
Di introdurre adesso l'aspetto diciamo del dibattito pregando anche la collega in modo che ecco in modo che così razionalizziamo e ottimizziamo secondo siamo in una facoltà di Economia ci atteniamo anche a dei paradigmi giustamente economici e direi proporrei appunto perché ha domande su questi interessanti prospettive che ci sono state rappresentante di farlo
Forse il rettore morale
Prego
Signor Giano in particolare al pubblico degli studenti che prima sono intervenuti proponendo delle questioni effettivamente di grande spessore
Tavolini Ettore avevi detto
Come Movimento federalista di questo ruolo che è stato sottolineato appunto della del Parlamento europeo che dovrebbe
Io
Io c'è qui fra noi grossa spetterà il problema Terrani lo vorrei invitare a fare un così lontano all'ingegner Del Bono che è stato del periti a tempo in in Africa dove accurato anche questi aspetti di federalismo locale di civiltà di una città africana se se permette Presidente prego
Presente no
Sembra che
Possiamo farlo anche accomodare forse sui libri diamo consigli arriva il microfono motivazioni
Sì
Contavo di intervenire filetto occupando quindi agli aspetti del Mediterraneo erano state scritte affacciati no e qui brevemente vorrei tuttavia e accusa esporre come e questo problema alte la riflessione che che era inevitabile avvenisse come sempre quando si lascia che certi The tree deterioramenti colossi come insomma la Chiesa se non si fa se non si interviene diciamo così per amore gente qui per necessità perché chissà in file poi una una una
In passione di quello che si lascia cioè quando si lascia un incancrenire una situazione quella cantina arriva anche su quelle che erano state capire qui però vorrei sottolineare un aspetto il problema della emigrazione secondo me che andrebbe visto anche complicando la un pochettino non tanto come un problema
Europeo non soltanto si sbaglia visto come un problema europeo ma non diretto ai singoli Paesi andrebbe visto nella nutro primo in un complesso di una unitarietà mediterranea
Cioè andrebbe poi in una messa insieme in qualche maniera molte difficoltà comunità ma mediterranea e questa unità poi dovrebbe comunicare con umiltà
Europea le singole i singoli rapporti possono essere utili casi drammatici come adesso Kurdistan Turchia bisogna affrontarlo al momento ma Viterbo cerca di lavorare su due linee parallele una e chiede di affrontare al momento dell'atto di creare questo Centrone tagli ogni terranno il quale debiti decide da solo prima che quale delle sue delle sue componenti
Sono le più urgenti e questo mi fa ritorni Ferrari allora sì che può trattare con umiltà
E europea mi rendo conto che non è un problema facile ci sono dei veri dei diciamo così delle delle delle urgenze però e la via maestra che la quale fa l'altro forse avrebbe anche in futuro in una possibile unità mediterranea che avrebbe famiglia un'importanza fondamentale storica futuribile
Fare l'Europa anche che quello che creerebbe Frost o quella unità mediterranea
Che è indispensabile all'Europa per evitare che l'Europa sia soltanto un'unità economica
Bancaria i cui utilissimo insomma quindi perché un raccomanderei e freschi o intervenire anche dopo perché essi sci comincia a porre il problema della comunità dei Falisci del Mediterraneo con tutte le complicazioni che per lo Stato italiano e cosa mi ero veri comunità ora mediterranei comporta quindi problemi giuridici
Comporta anche in campo europeo delle comunità europee fin d'ora
Di preventivare leggi speciali fra gli stati marginali il quale possano quindi integrarsi successivamente anche problemi giuridici ma creo frontale quello diciamo così culturale
Perché questa tramite una realtà culturale che si penso che i giovani debbano sentire non voglio affatto le storie di retorica ma è un veramente un problema di piazza mediterranea usiamo culturalmente europea dei culturalmente mediterranei ma siamo sì geologicamente novità dalla Terra nostra e questa buona se non se non interveniamo in questo in questo magari poi mi riservo di intervenire contro il campo grazie era professor Romagnoli
Oggi domani
Il professor Romagnoli ricordo e docente di economia internazionale la facoltà di Scienze politiche
Grazie presidente approfitto fatto di aver ascoltato questa intervento bella onorevole Napoletano
Che certamente ci ha dato dei punti di riferimento importante anche nell'ordine della prospettiva temporale in effetti fa parte di una forza incerta ma comunque ormai consolidata né demografi opinione che e i nostri problemi non siano problemi ad orizzonte limitato ma siano di fatto problemi che si concentrano in questi anni proprio perché la stabilizzazione demografica dell'area del Mediterraneo in cui ci sono dei paesi che hanno una dinamica demografica particolarmente alta per anni penso senz'altro alla Siria
All'Egitto tendono appunto intorno al due mila venti due mila venticinque come giustamente lei ha ricordato
A stabilizzarsi allora il problema in qualche modo non diventa diciamo così meno preoccupante o eccetera però sì
Confina a un pochino temporalmente
E allora la cosa che mi era stata suggerita dall'intervento dell'onorevole Napoletano
Forse un punto su cui io vorrei conoscere in particolare la sua opinione e che riguarda proprio un problema degli strumenti
Questa è una sessione intitolata gli strumenti di politica
Sì certamente il l'incontro di Barcellona è stato in pur
Il tema del partenariato è stato altrettanto importante però c'è una riflessione mi viene da
Da una proposizione fatta se non ricordo male da Braudel il quale diceva ci sono delle strade che si intrecciano
E allora concludeva Braudel dove dobbiamo decidere ed è una decisione politica
Se facilitare i percorsi dei flussi su questa strada o se invece noi dobbiamo politicamente cercare di interromperla in queste strade
Mi pare che l'orientamento manifestato dall'onorevole Napoletano sia un orientamento del primo tipo cioè di come affrontare un problema certamente abbastanza oneroso che è quello di di non frantumare questi momenti di comunicazione e di trasmissione
E lì lei ha parlato della possibilità dell'Unione europea di accogliere già accogliere queste persone
Che certamente a volte vengono accolte con con riserve mentali
Voglio dire a questo proposito di una sorpresa in qualche modo scientificamente in qualche modo voglio dire anche dimostrabile
Che io rivaluto guardando agli esiti di una ricerca abbastanza recente dell'Istat che riguardava la criminalità
All'interno di una ricerca tra economia e criminalità
è venuto fuori un risultato sorprendente nel senso che l'emarginazione la povertà la ricerca affannosa dell'occupazione per molte di queste persone che arrivano da noi
Però in qualche modo non giustificare ma rendere comprensibile a volte il fatto che ci possano essere delle forme di devianza
Ma la sorpresa non è questa la professor preso proprio quella opposto nel senso che se si tiene conto delle asimmetrie dei comportamenti della magistratura Della trattamento dei dei reati in flagranza
In termini cioè di ciò che accade dopo in termini di rilascio in termini cauzione in termini di possibilità di fare o meno riferimento ad una struttura familiare o di comunità far sì che per farla breve si giunga ad un risultato sorprendente e cioè che il tasso di devianza degli extracomunitari in Italia è inferiore al tasso di devianza nostro
Questo è una cosa che io ho trovato assolutamente sorprendente perché certamente se c'è una spinta
Che come dicono giustifica ma può far comprendere alcuni atteggiamenti devianti ben certamente da parte di queste persone ci sono molte più giustificazioni e allora il punto però che volevo sollevare su cui vorrei chiedere un parere all'onorevole Napolitano e che questo però affronta e ci aiuta in qualche modo a prendere anche un'opposizione su ciò che possiamo fare noi per loro qui mi domando se non sia il caso di vedere questo flusso in maniera unilaterale e cioè dalla periferia verso il centro e se non sia il caso anche di considerare e in questo senso
Quindi il suggerimento della utilizzazione degli strumenti di politica
Di quello che si può fare consentendo anche una politica che guardi ad un flusso dal centro alla periferia
Nel senso che noi abbiamo certamente dei limiti di accoglienza
Ma possiamo fare molto nel portare lo sviluppo che queste persone cercano portarmi indolo in loco ma questo vuol dire un flusso di ricerca che dal centro va dalla periferia
Un'altra sorpresa ma qui la faccio veramente sintetica per non togliere tempo e che una parte nuova della letteratura finisce con delle conclusioni con sottolineare delle conclusioni abbastanza sorprendenti
Nel senso che la letteratura scopre che incredibilmente
Fa parte dell'età del colonialismo un atteggiamento che certamente di superiorità culturale che di sfruttamento
Che diciamo così deprecabile discutibile sotto tanti profili ma che porta a pensare a vedere che la quantità di risorse portate in termini di capitale in termini di persone in questi Paesi
Era molto maggiore
E quindi in questo senso
Erano iniezioni di sviluppo maggiore di quella di questa nostra epoca che ovviamente rifiuta il colonialismo ma che di fatto consente un flusso uniti calze unidirezionale dalla a cui ma pensa poco a quello che da cui si può fare la grazie
Se voi
Pronto se voleva proprio riallacciarmi all'ultima osservazione fatta dal collega Romagnoli per capire se nell'ambito della cooperazione euromediterranea si intende prendere in considerazione quello che è il concetto di sviluppo sostenibile come no mi pare che il ginocchiera accennato appunto l'onorevole
Ma nei limiti in cui però non si ritorni ai passi indietro fatti con la cooperazione allo sviluppo di una volta cioè negli anni settanta ottanta dove anche se già è una carta di gli indicatori economici degli Stati questo ci ha portato delle retrocessione perché dare era anche un ritorno che negativo nei confronti
La dottoressa lavoreremo pervenire sia una
Diciamo informazione una considerazione perché il Comune sicuramente dentro queste questioni
Ci sta per tutta la parte che attiene all'accoglienza per quel che attiene ai servizi sociali sanitari quindi diciamo è l'ultimo baluardo la il confine la barriera verso cui vanno queste persone
Che ovviamente con dei flussi in governati con le considerazioni che faceva prima Pasqualina che non ripeto ovviamente continuano liberamente avvenire verso città che sono un miraggio sono più ricche hanno più danno più possibilità di vita
E ovviamente nel fare questo
Nel dover dare questi servizi nel dover dare queste risposte molto ci si attende da una legislazione nazionale
E internazionale che consenta ovviamente un governo del fenomeno che altrimenti diventa passa addirittura diciamo dalla considerazione nel settore dei servizi sociali quindi della solidarietà diciamo e del rispetto dei diritti a quella poi dell'ordine pubblico sfocia poi nei problemi di sicurezza a cui prima giustamente si accennava
Allora io credo che
Alcune cose però le amministrazioni locali anche per evitare che tutto venga calato dall'alto e si aspettino sempre dei processi di integrazione che sono lunghissimi che impegnano per decenni degli Stati no
Che anche dentro le amministrazioni locali vengano riconosciuti attraverso gli strumenti che le amministrazioni possono avere i Comuni hanno gli statuti le Province hanno gli statuti in cui possono essere riconosciuti i diritti
Delle persone
Roma lavorano a Roma e che quindi in qualche modo attraverso questi strumenti poi di integrazioni si possa parlare anche non solo in termini economici ma in termini appunto di integrazione dal punto di vista dei diritti
Il Comune di Roma ha approvato un un suo statuto una serie di principi fondamentali né in cui riconosce i diritti di cittadinanza a queste persone
E seppure nella bagarre Braula che di sempre diciamo contraddistingue scontri sui valori dove invece di smettere diciamo l'appartenenza partitica e ragionare appunto dal punto di vista istituzionale invece la bagarre sì innescare la polemica diventa
Un fuoco proprio strumentale anche ingiustificata
Non siamo riusciti ad approvare nello Statuto dei principi che sono sacrosanti abbiamo istituito a Roma una figura nuova che si chiama consigliere comunale aggiunto in rappresentanza degli immigrati
Quattro persone che e degli immigrati presenti a Roma dovrebbero eleggere liberamente con una elezione diretta
Non vi dico le complicazioni per stabilire chi perché se donne e uomini di quali Paesi di che continua enti
Chi in rappresentanza di chi e perché e la difficoltà di pattuire tutto questo
Con le associazioni che rappresentano queste realtà che sono tante spesso diverso e per ogni popolo e anche spesso in lotta fra di loro quindi con una difficile
Opera di mediazione e nel tentativo poi riassumendo questi principi di rappresentarli un po'tutti cosa manca manca il coraggio dell'amministrazione lo dico in forma autocritica ma diciamo questo è un coraggio che o si assume collettivamente e non può riguardare soltanto il Comune di Roma
Almeno coloro che ci stanno attorno alla Provincia di Roma in primis e poi la Regione
Il coraggio di approvare in consiglio comunale un Regolamento
Che renda possibile le lezioni di questi consiglieri regolamento del pronto da due anni
Non si riesce ad avere la capacità politica di prenderlo in mano e farci sopra una battaglia perché ogni anno in questo Paese si vota e ognuno dei rappresentanti dei partiti ha paura dei riflessi che è una eventuale elezione aggiunta per dire quest'anno alle provinciali si poteva fare
L'anno precedente alle comunali un po'più dura
Al prossimo giro alle europee che ci consenta di effettivamente affermare questi diritti è un po'un problema che io sottopongo alle persone presenti qui in particolare agli studenti per dire che forse un limite sta nel fatto che è rimasto un problema
Dei politici degli amministratori del Campidoglio e un problema delle associazioni degli immigrati e non è diventato un patrimonio collettivo non e non sentiamo affatto la spinta della città solidale che ci porti verso l'approvazione di questo strumento
Grazie bene sì direi che abbiamo ampiamente recuperato il tempo lasciato dagli assenti allora la parola per una sì davvero io volevo riprendere il concetto essenziale esposto dal professor Del Bono
E segnalarlo come uno delle tare dei limiti più grandi di Barcellona degli strumenti Barcellona perché e i Paesi dell'area mediterranea non tendono a integrarsi tra di loro questo una tendenza che è difficile affermare
Tant'è vero che gli strumenti che pure ci sono
Di loro aggregazione regionale penso all'Unione del Maghreb arabo che tiene insieme in un accordo appunto il Marocco la Tunisia l'Algeria la Mauritania è totalmente in crisi come strumento diciamo di cooperazione ed integrazione politico economico di regionale quindi il loro non tendono a fare queste politiche
Ma l'Europa non li aiuta perché perché Barcellona come strumento a i programmi mettere e i programmi mete per il novanta per cento sono programmi bilaterali cioè son programmi in cui ciascun paese fa una progettazione degli interventi e con l'Unione europea
Solo il dieci per cento di Barcellona presuppone e programmi regionali da parte dei Paesi mediterranei
E in genere e di sono difficili da realizzare perché un altro problema questi Paesi hanno per il loro sviluppo è che non ci sono mercati di Area
Regionale da loro perché ciascun Paese fa perse e l'Europa un po'li ha incoraggiati
E in alcuni momenti c'è stato persino qualcuno di loro che ha pensato di poter essere l'interlocutore privilegiato dell'Europa come ad esempio il Marocco che a un certo punto
A creduto di essere il Paese leader nelle relazioni con l'Unione europea e quindi non aveva nessun interessa e a fare una politica di cooperazione Cherillo associasse
All'Akab arresto dei paesi mediterranei ma tendeva a dire io sono il Dragone o del economico di quest'area prendo la guida è solo l'interlocutore dell'Unione devo dire dell'Unione spesso ha incoraggiato queste atteggiamenti perché perché ancora nell'Unione stessa gli stessi Paesi dell'unione tendono anche loro ad avere una primazia in questo relazione pensiamo e sono soprattutto i Paesi ex coloniali la Francia la Spagna per certi versi e inquilino dobbiamo lottare contro questo atteggiamento dei paesi mediterranei perché anch'essi sono Méditerranée
E un atteggiamento di deresponsabilizzazione della dei paesi nordici quindi guai se si determina punto una deresponsabilizzazione dei paesi del Nord che guardano più alle relazioni all'integrazione con l'aria Centro Est e se non sconfigge amo questi atteggiamenti che hanno poi come speculare aiutano alimentano questa difficoltà già endemica dei paesi e mediterranee a cooperare tra loro perché lì non esistono infrastrutture
O mercati che integrino le loro relazioni se voi vedete in quei Paesi dalle strade al sistema dell'acqua a a tutti i sistemi sono sistemi appunto che sono centrati
Sul sulla assoluta non integrazione quindi uno degli elementi che andrà correttore nuove nei nuovi strumenti di Barcellona
Della nuova edizione Barcellona esattamente questo e io mi permetto persino di dare un giudizio politico su questo che si è detto che Barcellona è fallita perché la speranza era
La crisi israelo palestinese si risolvesse e che questa è o quello che determina nell'aria il fatto del pari su un processo vada avanti in parte è vero perché assolutamente vero questo un problema cruciale in parte è un alibi
Questo diventa un alibi a non fare cosa che pure si potrebbero fare quindi lo strumento di Barcellona secondo me Barcellona è stata importantissima
Con per affermare una nuova modalità quella del partenariato ma lo strumento che ci si è dati non è uno strumento che aiuta l'integrazione tra loro di questi Paesi anzi è uno strumento che ancora ripercorre un po'privilegia il bilaterale
L'ultima cosa che volevo dire che nella nostra legge ci sono delle cose che sono abbastanza apprezzate da questi Paesi come per esempio l'elemento della stagionalità
Cioè al perché molti di questi ragazzi che vengono da dove dal Marocco ora e che hanno l'intenzione di stabilirsi in Europa molti di loro vogliono realizzare per esempio una risparmio che gli consenta io ne ho trovati parecchi dei mercati per esempio che parlano perfettamente l'italiano
E i quali sono stati sulla Riviera Adriatica hanno fatto un po'di lavoro stagionale o meno e si son messi da parte quello che serve per per esempio per aprire una botteguccia del mercato
L'Europa accenna al Cuni programmi c'è un Programma Ulisse per esempio del proprio
Segue e e cerca di capire che risorsa possono essere questi ragazzi o queste persone immigrate per i loro stessi Paesi e quindi cercare di stabilire Prato una relazione interessante anche perché molti di loro non hanno con Progetto quello di vivere qua
Hanno come Progetto quei torna loro paese magari avere più strumenti lì
Quindi credo che l'elemento della stagionalità come per esempio a Roma io trovo che noi possiamo guardando le altre città europee aiutare molto l'inserimento di queste persone immigrate nel commercio
E possono darci una grande mano a far funzionare queste città
Perché sì c'è e si crea un circolo virtuoso guardate Bruxelles guardate pari ci il Comune di Roma ha fatto una gran lotta con i commercianti per falli essere aperti la domenica perché è una città moderna una da me grande metropoli la domenica dovrebbe avere i nostri commercianti io son molto esplicita e lo quelle cose molto concrete ormai hanno un tenore di vita per cui a Domenica loro se lo sogna vogliono c'hanno la seconda casa sì andiamo
A Santa Marinella
E quindi non si sognano di lavorare etica e magari fanno il calcolo che se prende una persona per lavorare la domenica gli costa più di quanto al magari non guadagnano quel giorno ha quindi diventano Stevie verso l'amministrazione che vuole
Negli altri Paesi europei se si vede
L'inserimento del commercio degli immigrati si vede che loro coprono delle fasce
Che sono assolutamente non coperte dal mercato diciamo ufficiale sono assolutamente crediti dei cittadini perché fino a mezzanotte l'una le due si possono comprare generi tutti i tipi
Terzo sono assolutamente importanti per loro perché si inseriscono insomma in delle fasce come dire di mercato
Che per loro vanno bene anche perché per esempio i giorni festivi per loro non solo la domenica perché sono musulmane oppure perché lavorare di notte o di sera tardi né a loro cultura mediterranea non c'hanno diciamo la cultura nordica per cui ai sensi nel negozio se andate già dalla Sicilia in giù vedere l'estate Colle servire Amantea alla bottega sempre aperti a quelli c'è un elemento culturale Edipo a integrare le nostre società che a Roma ancora non vedo perché i commercianti pensano io credo che questa sia una gran concorrenza ma non è così perché nelle altre città europee si vede che questo non toglie niente all'altro commercio perché naturalmente ciascuno risponde ad un target e quindi il target commerciale
Del degli indiani dei turchi degli immigrati o dei marocchini a Brusca risponde ad un target che non toglie niente ha la grande catena o persino alla al negozio di lusso che vende ma serve per esempio
Avere una città veramente come dire multietnica e mezzo metropolitana che nelle metropoli questo c'è qui ritrovo per esempio che a Roma forse si può lavorare la legge questi spazio Poli apre perché questo crea tra l'altro l'integrazione interessante e ancora per esempio da noi non si realizza del tutto quindi penso che le leggi nostre debbano un pochino sono molto apprezzate questa cosa della stagionalità per esempio da questi Paesi è vista come una novità che nella nostra legge ma che non è in molte altre legislazioni europee
E quindi credo che noi dovremo tra l'altro riuscire ad a vere anche nelle legislazioni il fatto che si vada verso un sistema europea anche di accoglienza che punti contro le sulla lotta alla clandestinità io credo che noi dobbiamo non conviene a noi avere in casa a fenomeni di clandestinità perché appunto poi alimenta
Tutti gli elementi di tetti detti deterioramento più la la presenza regolarizzata e i diritti sono acquisiti e più noi avremo delle società che non vanno verso il degrado come per esempio il voto amministrativo dovrebbe essere affermato perché queste persone lavorano e vivono per molti anni in una città ma se anche a noi per farli sentire parte della città e a Brussel si è visto che i quartieri dove si crea un elemento di distacco tra i cittadini e l'amministrazione il degrado galoppa
E uno elemento di distacco per esempio il non voto amministrativo ne hanno rappresentanza
Quindi credo che questi fenomeni che sono fenomeni economici democratici SEL sociologici vanno affrontati con qualche punto di riferimento con qualche stella polare per esempio la clandestinità
E qualcosa che fa male fa vivere loro in condizioni terribili ma alla nostra Società non cita niente anzi è un elemento che è una bomba ad orologeria perché si salda con altra emarginazioni e crea diciamo un elemento di degrado urbano che non aiuta urbano oppure sociale che non aiuta affatto neanche le nostre società
Io vi ringrazio mi scuso grazie a questa
Tale data grazie entrano
E collaborare lei
Sì
A Rimini
Allora ne la proseguire i nostri lavori neanche anche mi pare che venga confermata l'assenza delle persone che quindi fortunatamente possiamo allora passare a quella che era un po'vista comuni introduzione sarà solo posizione può essere appena insieme OCM l'organizzazione e una come non lo ricordo una commissione su questi temi giustamente non si arriverà mai a concludere nel senso che è giusto che sia così guai se fosse il contrario
E e direi appunto comunque una messa a punto di alcuni aspetti che mi pare a questo punto anche perché le ultime parole li richiamava in modo preciso e puntuale e il problema è anche quello di una integrazione culturale e nella cultura mi permetterei di dire che in modo particolare lo strumento giuridico possono assolvere un ruolo fondamentale e qui mi riferisco in modo particolare
Appunto alle questioni riguardanti i diritti fondamentali umani sui quali lo scontro tra culture civiltà mi pare tuttora aperti toh nel senso della necessità di un incontro evidentemente
Su queste tematiche e dove è stata anche richiamata più volte la legge quaranta del novantotto che appunto questa nostra ultima legge sulla immigrazione dove si riconosce
All'immigrato cioè allo straniero uno statuto di cittadinanza nel riconoscibili dei diritti civili
E fondamentali come i diritti sociali che cioè garantisce lo Stato nel perseguimento di obiettivi e valori di promozione
Della dignità umana e che in ambito europeo apre uno scenario tutto tutto ancora da da da da percorrere tutto ancora da illustrare e quindi cade opportuna la cosiddetta introduzione della professoressa Spadafora che a questo punto invece ci porterà a guardare più a dentro la questione appunto degli strumenti giuridici relativi alle politiche sull'immigrazione
Grazie signor presidente
In particolar modo la ringrazio due volte in quanto mio pende io ho l'onore di averlo come tale e ringrazio anche la facoltà di economia che mia
Che mi ospita in questa
Mia intervento
La
Il problema dei negazione dell'asilo come è stato rappresentato fino adesso sotto gli aspetti
Della necessita di una cooperazione tra gli Stati e
Naturalmente sono stati avvocate queste necessità di strumenti giuridici ma dobbiamo dire che lo scenario e il quadro normativo a livello europeo è un mucchio un pochino compresso quindi vi prego di spero di essere sufficientemente chiara nella nel darvi questo quadro perché ci dobbiamo muovere tra più di uno strumento e cioè di accordi internazionali che trattano proprio questo problema dell'immigrazione dell'asilo a livello dell'Europa parlo di Europa e non e parlo anche della comunità
Europea perché proprio lo scenario giuridico diciamo scenario
De delle strade dei degli Stati
è diviso in fondo in due aspetti essenziali e cioè quello di avere una cooperazione intergovernativa come voi avete già evocato parlando del secondo pilastro di maxi ter cioè della politica e sicurezza comune europea
Quindi occupazione basata semplicemente su un accordo internazionale le cui disposizioni vengono e di cui obblighi diciamo sono adempiuto agli Stati in base ad una espressa volontà del da loro manifestata in sede di ratifica di questi accordi mentre nel darne l'aspetto del Oropa comunitaria
L'aspetto istituzionale di questa organizzazione e quindi del suo quadro giuridico che riguarda i trattati e il diritto cosiddetto derivato comunitario naturalmente
Modifica la l'obbligatorietà che gli stati hanno nel dovere applicare
Soprattutto regolamenti e direttive quindi gli atti che la comunità e il consiglio in particolare della oggi chiamato dell'Unione Europea addotta ai fini di in materia delle compete sulle con settori di cui i trattati hanno
Specificano le loro competenze
Questo quindi praticamente ci mi porta a dare già dei
I riferimenti specifici di questo gene cenno Egitto ci troviamo davanti dei strumenti degli accordi di questo tipo i Trattati comunitari cioè quello del mio centocinquantasette che ha fondato la Comunità economica allora Comunità economica europea
Il l'Atto unico europeo dell'ottantasei che in parte ha in modifica più che modificato direi integrato le politiche comunitarie che erano limitate alta
Ad poche politiche di competenza esclusiva all'epoca nel cinquantasette sono state poi integrate con delle politiche di competenza concorrente
Cioè tra Stati e comunità come per esempio l'ambiente ricerca scientifica e tecnologica per arrivare appunto al nostro qui trattato di Max sette del novantadue che ha dato invece ha creato l'Unione europea non dimenticando però che l'Unione europea è una espressione politica del sistema delle degli Stati comunitari
E in quanto con stati come Stati comunitari resta ferma la cooperazione integrata a livello economico e poi naturalmente questo nuovo Trattato di Maastricht del due ottobre del novantasette che in parte
Scusa sì Sergio di Amsterdam che ha che ha modificato impatto cercheranno di modificare in quanto non è stato non ancora entrato in vigore io ieri ho telefonato agli esteri per avere notizie di a che punto sta la posizione dei vari Stati membri a proposito di questo Trattato di Amsterdam e quindi faccio una una piccola parentesi per dirvi che noi come Italia abbiamo depositato lo strumento di ratifica il ventiquattro luglio del novantotto precisando che siamo i depositari di questi strumenti cioè noi nel come governo italiano siamo lo Stato depositario del degli accordi comunitari
Hanno depositato presso di noi la Germania
La Svezia il Regno Unito
Danimarca Finlandia Austria Irlanda e Lussemburgo
Sono fuori ancora devono ancora depositare questo solamente i Paesi Bassi Belgio Spagna Portogallo e Grecia naturalmente una volta arrivati ha raggiunto il deposito dei quindici strumenti questo accordo entrerà in vigore
Questo però voglio precisare perché significa che tutto quello che io adesso di cercherò di esaminare insieme di analizzare con voi i guardo alle nostra specifico argomento della poiché l'immigrazione dell'asilo naturalmente
Sarà applicabile dalla data in provincia dopo che a livello internazionale l'accordo entra in vigore mi sono nozione credo che voi già ne siete comunque a conoscenza degli effetti delle ratifiche
Quindi abbiamo questi strumenti a livello della comunità nel campo però dell'immigrazione dell'asino dobbiamo tenere presente altri due tipi due accordi che oggi noi conosciamo sotto il nome degli accordi di Schengen
Del uno del mille novecentottantacinque l'altro del mille novecentonovanta
E non dobbiamo poi dimenticare in questo quadro normativo un aspetto che evocava prima il presidente e cioè la tutela
Dei diritti fondamentali dell'uomo che sono richiamati espressamente prima in Max sette poi in Amsterdam con riferimento
Alla Convenzione europea
Del sulla libertà sudditi Lomi libertà fondamentali del mille novecento cinquanta nata in ambito del Consiglio d'Europa
A cui la comune l'Unione delle comunità fa sempre espresso riferimento alla quale attentato parecchie volte di aderire due fu
Dopo un esame prolungato da parte degli organi addetti a questo studio ma che per motivi di
Direi di conflitti giurisdizionali tra le corti che sono presenti
Alle sia per la colpi G di giustizia delle Comunità europea in una parte e della corte invece europeo dei diritti dell'uomo dall'altra che tra l'altro il tre novembre iniziato come unico strumento come ho ricordato istituzionale ad operare a livello di tutela dei diritti umani
Non sia avvenuta questa in diciamo integrazione del sistema e quindi
I diritti umani sono tutelati a livello comunitario ma in un riflesso diverso quindi questo poi vedremo se a scriverlo di domande lo volete approfondire ma adesso per me è un accenno che di
Ho desiderato fard
Come questi strumenti si collocano nell'arco degli anni quindi quelli che dicevo da partendo dal cinquantasette ad oggi a livello comunitario come scende e si e si è inoltrata insieme
Praticamente vera ad integrarsi nel sistema così della così delle comunitario
Devo fare una brevissima excursus di questo
Di di di diciamo storico a questo riguardo e giuridico quindi contemporaneo perché devo per dirvi questo
Innanzitutto il problema dell'immigrazione e dell'asilo deve essere visti visto e letto nell'ambito di una più ampia libertà che quella libera circolazione dei lavoratori delle persone
Che è una delle quattro libertà anche il trattato del cinquantasette apposto come fondamentale ai fini della
Realizzazione di un mercato unite integrato allora si chiamava mercato comune oggi si chiama mercato interno ironico e vedremo cosa significano queste due diverse accezioni
Ne perché perché questo perché nel cinquantasette e quindi anche con l'atto unico dell'ottantasei per libera circolazione delle persone noi intendendo intendevamo ed intendiamo perché naturalmente non è morta questa accezione questa concezione del del i per circolazione delle persone i cittadini appartenenti
Cittadini degli Stati membri della Comunità
Quindi se la libera circolazione deve allora si parlava di libera circolazione dei lavoratori più che delle persone quindi lavoratori subordinati e poi diritto di stabilimento invece per le e i cosiddetti lavoratori autonomia
Non è nulla cambiato a questo riguardo oggi cambiano solo i i numeri degli articoli perché naturalmente integrandosi le varie modifiche dei trattati l'uno nell'altro si modifica anche una numerazione dal punto di vista pratico
Estive arriviamo nel mille novecentottantacinque a questo punto questo concetto della libera circolazione delle persone che dicevo fino al Cile diciamo nel Trattato del cinquantasette era limitata ai lavoratori
Viene da parte degli stati viene non può momentino riveduta corretta
Laddove si naturalmente si sono manifestati dei problemi che proprio un problema che riguarda non solo un'attuazione
Più il le
Diciamo una in un rafforzamento di questa di per circolazione delle persone quindi anche delle merci servizi e capitali che poi sono le quattro libertà della comunità
Ma anche in Prodi in relazione a quelli che cominciavano ad essere i flussi migratori provenienti dal dalle dal Esterno dagli Stati terzi
E quindi vedere come conciliare una libera circolazione delle persone all'interno della comunità con delle degli così detti stranieri in fondo perché noi richiamiamo cittadini extracomunitari effettivamente così sono tali perché oggi
Noi siamo cittadini europea i cittadini comunitari e quindi tutto ciò che non è cittadino comunitario o extracomunitario comunque lo straniero tout-court come io lo definisco
E allora nel mille novecentottantacinque abbiamo una leggera evoluzione in questo senso cioè si vuole da una parte
Rafforzare questa libera circolazione delle persone ero alla Commissione delle Comunità che è un po'il motore del sistema comunitario perché ha il potere di iniziativa sempre continuamente di
Portare avanti e proporre nel poi quello che saranno le legislazioni a livello comunitario
Mette allo studio la possibilità di arrivare ad aprire ad a far sì che il mercato comune quello che era agli effetti della libera circolazione delle persone ma anche delle merci soprattutto e dei servizi qualcosa di più sciolto più snello cioè non si parla più
Di un di operazioni tra stati intente a diciamo a livello intra mentre quasi internazionale perché attualmente anche se c'erano state abolizione di alcune barriere doganali a livello delle merci le persone però erano ancora rimaste sotto questa normativa così ristretta
E quindi significava praticamente creare quello che viene definito poi nell'Atto unico europeo lo spazio senza frontiere dover attuare con maggior facilità la le queste quattro libertà
E l'atto unico dall'ottanta sei quindi esprime nel suo articolo sette ha se non erro questo concetto di mercato di spazio senza frontiere che cosa vuol dire in in pratica quei stopper le persone significa praticamente non avere più delle frontiere delle belle tecniche per la circolazione tra uno Stato e d'un altro per le merci naturalmente queste barriere a livello poi doganale venivano naturalmente a sono state erano già in parte abbattute manualmente vino totalmente abbattuta
Ma soprattutto significava creare invece una un perimetro esterno quindi alle frontiere esterne che
Significassero estere la frontiera internazionale dei Paesi comunitari allora
Nell'atto unico questo aspetto che questo decisione impresa nell'atto unico dell'ottantasei viene però in contemporanea
Decisa e solo appunto disciplinata in agli accordi di Schengen e cioè gli stessi Stati membri della Comunità
E cioè in particolare Germania Francia Belgio Lussemburgo e Paesi Bassi comunque detto Benelux che erano già tra di loro avranno delle unioni doganali particolari della lì liberalizzazione
Hanno posto hanno fissato nell'accordo l'ottantacinque un impegno di realizzazione di di un a medio lungo termine di adozione di misure atte a proprio facilitare una realizzazione efficace di questa di per circolazione delle persone e nello stesso tempo però mettere allo studio ebbe coniare creare e regolamentare delle nuove dei nuovi settori che si fossero che s'che erano però estranea al sistema comunitario cioè mi voglio riferire
Agli al problema dell'immigrazione ai visti d'ingresso all'asilo al terrorismo gremita organizzata traffico illecito di droga e opere d'arte eccetera
E questo importante perché significativo laddove e l'accordo di dell'ottantacinque e la sua convenzione di applicazione del novanta dove naturalmente
La Comense applicazione discende nel novanta Eric molto più circostanziate analitica di quello che ha raccolto l'ottantacinque per l'ottantacinque è stato solamente una
Voi espressione di volontà degli Stati di fare un qualche cosa nel novanta queste questi questi settori vengono disciplinati ad hoc
Ed è importante sottolineare come e sia più facile ancora a livello intergovernativo cioè di cooperazione intergovernativa armi far funzionare di Stati tra di loro ai fini di
Comunicare di cooperare in settori che sono di disciplina nettamente Interna cioè voi per pensate che l'asilo per esempio è un diritto è una istituto che internazionalmente viene riconosciuto come quasi o diplomati coesione interna o territoriale ma nella nel nel nel nell'aspetto di asilo territoriale però è una è una è disciplinato poi dallo Stato noi abbiamo la nostra costituzione che ci dice
Quando e come concedere asilo quali sono le condizioni quindi a livello internazionale si dice di esistere asilo Marasino poi è una elemento e un'espressione della disciplina di ogni Stato così anche i visti d'ingresso i visti d'ingresso è qualcosa che rimane di ed è di proprietà dello Stato e il traffico della droga cioè tutte queste questi queste materia queste questioni sono delicatissime e quindi avvenire immediatamente nell'ottantasei e quindi nell'Atto unico europeo per fare il paragone trascende nell'Atto unico europeo in contemporanea
La possibilità di comunitarizzare queste questioni
Era sono assolutamente prematuro proprio perché non si sapeva nemmeno dove andare a parare da parte degli stati anche perché nel frattempo questa problema dell'immigrazione sia andata si andava se moltiplicando preventivi a flussi migratori
Naturalmente conosciamo la la questione italiana ma dobbiamo mettere anche in in
Nella bilancia come accennava prima non so chi dei ragazzi che dopo il novanta e la la l'abbattimento del muro di Berlino
Abbiamo a la Germania a tutti i flussi migratori anche dal dove la loro diciamo dalla lato dei paesi dell'Est dopo la Francia comunque dalla dalle ex colonie quindi abbiamo questi questi quel c'è questo aspetto
Quindi comunitarizzare all'epoca questo fenomeno era diventata era molto difficile per questi motivi
Che come si è svolto nel frattempo questa situazione esce anche naturalmente a si era data le gli stati di Schengen e quindi la creazione dello spazio Schengen doveva avere come prima data ufficiale il primo gennaio del novantatré comunque quello che anche l'Atto unico europeo aveva deliberato nella nella nell'articolo che prima ho citato ma anche nello spazio Schengen e ci sono state delle difficoltà rappresentate proprio dalla dalla questa
Come si può dire reticenza degli stati di
Entrare in anche se un accordo intergovernativo ma nel venir meno comunque nel modificare delle legislazioni interne facciamo l'esempio dell'Italia tanto per essere
Così conoscere le le questioni di casa
Quando nel mille novecentonovanta nell'ottobre del novanta in Italia sottoscritto un protocollo di adesione all'agli accordi di Schengen pensava di entrare immediatamente nel sud dello spazio Schengen
Pensate che dal novanta sono passati sette anni perché sette anni per l'Italia
Perché il fenomeno immigrazione e questo ecco che torna Annoni nell'argomento di cui dobbiamo vedere insieme le varie fasi non c'è in non c'era in Italia una legge come quella che evocava il presidente oggi quella della quaranta novantotto che fosse di una una legge organica
Sul problema dell'immigrazione e della condizione giuridica dello straniero nell'ordinamento italiano
E allora il l'allora ministro della Giustizia Martelli si inventò devo dire a buona ragione in maniera velocissima la famosa legge Martelli la trentanove del novanta che est c'è stata così di aiuto felicissimo perché è quella che ci ha aiutato ad entrare nello spazio Schengen perché la Francia c'aveva aveva opposto a noi un divieto cioè se voi non sistemate le posizione dei vostri
In degli immigrati irregolari nel territorio italiano e quindi di poi di tutto quello che potrà essere i flussi migratori futuri noi non vogliamo che l'Italia entri nel sistema tant'è vero che ogni volta che un clandestino andava perché clandestina in Italia ma cercava di emigrati di andare neri Francioni non c'era cioè veniva restituito
Immediatamente per ovvie ragioni che loro volevano solo vogliono solo persone di un certo tipo un certo status e quindi questo il discorso
E quindi scende ne ha avuto questi ritardi ritardi che per l'Italia sono arrivati al novantasette come dicevo nell'ottobre per la l'apertura delle frontiere aeree quindi sia vorrà volato fin dal novantasette autografata sette ad oggi a
Visto che si abbiamo dei corridoi
Diciamo privilegiati e poiché le frontiere terrestri e marittime il trentun marzo del novantotto gli attestati cesti stati fu che mi che hanno
Sottoscritto Schengen fin dall'inizio cioè Germania Francia Benelux e sono entrati nell'anno attuato solo nel novantacinque che naturalmente anche tra di loro c'è stato
Dei problemi la Germania in particolare ha dovuto fare più di una volta una legge sull'immigrazione proprio restrittiva al massimo per via di queste
Questi flussi migratori che provenivano dagli dai paesi dell'ex est e così anche la Francia a più volte modificato la legge sull'immigrazione
E e poi sono entrati la Spagna il Portogallo l'Austria e abbiamo un accordo particolare Scola Norvegia Islanda ai fini della circolazione delle persone tra lanciamo quindi aspetto spazio Schengen e questi due Stati
In partirà da Norvegia la quale più volte poi tenta di entrare tra parentesi nel sistema comunitario ma non è
Diciamo si ritira per motivi interni anche questa di decisione poi della dello Stato e del popolo
Ora questi accordi di Schengen e sono una
Sono importanti ai fini dell'immigrazione dell'asilo dicevo prima perché proprio disciplina nove il fenomeno migratorio e sopra immigratorio poi soprattutto danno una così una una corretta ristrutturazione al sistema dell'asilo in quanto e quindi devi richiedenti asilo ma e dello status di rifugiato che poi è il fenomeno sono diciamo so due aspetti della stessa medaglia
Attraverso la il richiamo di quella che è una convenzione internazionale sullo status dei rifugiati del mio centocinquantuno dove viene riconosciuto rifugiato politico in quanto
Proveniente da Stati dove non vi è libertà democratiche
E comunque anche se poi questa nozione oggi ed è stata direi ampliata laddove sono ricompresi anche rifugiati economici o cosiddetti umanitari me
In questo senso quindi vedete come con gli accordi di Schengen sono molto importanti consistono abbiamo detto nell'accordo ottantacinque nella convenzione del novanta ma ancor più in una
In in nelle decisioni prese anche da un comitato esecutivo che nell'ambito della gli accordi è stato creato dagli Stati per controllare e vigilare l'applicazione della convenzione ma anche di prendere adottare misure che possono farlo facilitare questa libera circolazione delle persone
Che cosa hanno in media quali scene di particolare però da tenere presente che si hanno attuato questi sistemi ma sempre nel rispetto dei principi comunitari
Sulla libera circolazione delle persone cioè rimane fermo che tutto avviene non deve derogando al sistema comunitario
Perché questa è una clausola poiché viene introdotta tra parenti sì da tutti gli Stati membri e comunità quando vanno a asta stipulare un accordo internazionale con un Paese terzo di qualsiasi genere esso sia e sia commerciale
In materia di scientifica o di cooperazione di altro genere devono inserire una clausola che gli devono essere rispettate impegni comunitari adottati in quei settori nel settore di cui raccordo poi ne disciplina alcune spetti
A quindi siamo nell'ottantacinque ottantasei novanta la comunità si rende conto e anche l'atto unico si era resa conto in quanto in una dichiarazione allegata che io qui all'Atto unico europeo
Si era detto la comunità non può per ora entrare fare entrare nel sistema comunitario questi settori queste queste questioni e di citare queste queste questioni ma si riserva di prendere in considerazione di farlo a livello personale lo hanno fatto con l'accordo di Schengen ma è sempre rimasta in sospeso l'idea di però che queste politiche dovessero essere comunque entrare nel sistema comunitario
Proprio perché la difficoltà di creare un'armonizzazione tra le dieci già da tra legislazioni
Produce gli affetti che voi prima avete ascoltato dai relatori che mi hanno preceduto cioè quella della difficoltà di avere poi una politica comune del sistema
E allora con Max Frittella la situazione è un pochino migliorata è migliorata nel senso che
Si è creato il cosiddetto terzo pilastro che si chiama di giustizia e affari interni dove queste cosiddette questioni COO di interesse comune sono chiamate vedete come ancora non si parla di competenze della comunità questo perché
Siamo in un terzo pilastro a regime ancora di cooperazione intergovernativa cioè quindi esclusi dal sistema del primo pilastro che quello riservato come dicevo come voi già sapete alla proprio alla
Ha diritto comunitario quindi quello che è l'armonizzazione massima del sistema
E in questo in queste terzo pilastro viene fatto un piccolo passo avanti brevemente cioè quello di De di far sì che alcune di queste politiche sono di queste questioni sono introdotti in un elenco in particolare immigrazione e asilo circolazione delle l'attraversamento di frontiere esterne cioè rimane fermo l'idea dello spazio senza frontiere cioè di questa grande
Zona composta da tanti territori che sono i tentava di stati della comunità
Sommati l'uno all'altro fanno lo spazio senza frontiere
Ma nello stesso tempo gli Stati si impegna no ad entrare diciamo a collaborare tra di loro
Per potere come dice appunto la anche qui il l'articolo K tre adottare in nell'in seno al Consiglio e quindi ecco che interviene già l'organo istituzionale per eccellenza del della comunità e cioè il Consiglio della quella che Paesi viene chiamato concede Unione Europea
Di adottare posizioni a Comuni e azioni comune le stesse che in fondo come avete visto precedentemente riguardano la pesca e cioè la la politica di sicurezza europea di sicurezza comune
E qui però con una direi
Una un elemento in più cioè che se nelle posizioni comuni cioè quelle che gli Stati devono ritenere di adottare per poi anche farne una espressione a livello internazionale perché poi la posizione comune soprattutto per la pesca è una qualcosa di importante perché riguarda la posizione europea a livello di assise
Internazionale
L'azione comune trova nel Consiglio qui come un elemento in più cioè si dice l'azione comune dalla voglio leggere così come è scritta meno
Diciamo adottare azioni comuni nella misura in cui gli obiettivi dell'Unione data la portata oggi estetizzazione prevista possono essere Rizzati in meglio con un'azione comune che con azioni dei singoli stati membri
E questa importante perché qui diciamo riprende quello che nell'articolo tre bidella lo stesso Trattato di Maastricht e viene chiamato il principio di sussidiarietà
Certamente non ha forse la stessa forza di quello che viene detto in e nel primo pilastro indicato come prigioni Sussi abbia di sussidiarietà cioè quello che la la comunità cioè che dieci trova applicazione quando in presenza di atteggiamenti non efficaci degli stati membri il la comunità prende decide di adottare misure che sono milioni meglio perfette dimensione verso a favore degli Stati membri
Però dire che la l'esperto ed evidenti quindi se questa azione comune significa che il Consiglio può adottare iniziative che a livello delle politiche di queste questioni connesse come di si dice e di interesse comune connesse con Ibra circolazione delle persone ben vengano maggiormente è probante di questo principio il il il famoso articolo K nove che viene chiamato norma passerella
Dove in base al quale il consiglio può su su alcune materie come per imprevisti di ingresso
E lo ha fatto
A decidere in secondo la normativa comunitaria del primo pilastro quindi assorbire in temi diciamo traghettare dal terzo pilastro che è una cooperazione intergovernativa alcune materie nel primo pilastro e io qui avevo portato così alcuni provvedimenti comunitari che sono un Regolamento che determina i paesi terzi in cui cittadine devono essere miti di un visto all'atto di attraversamento delle frontiere sta negli stati membri e un modo uniforme di visto eccetera quindi vedete come Gianni in mazzette questa ricerca di comunitarizzare un certo tipo di sistema che potesse controllare l'immigrazione perché poi tutto stava nel controllare i flussi migratori già prendeva piede intorno agli anni novantacinque novantasei
E per chiudere perché vedo che il presidente School Vincenzo non facciano vorrei tratta essere de distinte tenervi troppo
Arriviamo contattata di Amsterdam del novantasette ecco il Trattato di Amsterdam è stata anche questa una faticosa
Elaborazione dobbiamo dire che è dovuta alla alla politica italiana in un certo senso alla il fatto di averla fatta poi a Torino quinto ma di avere avuto un modo di di essere un po'gli artefici di questo trattato naturalmente come tutti i trattati a sia Max siete che Amsterdam ma ci sono luci e ombre perché naturalmente
è normale che come dicevo in una cooperazione internazionale non ci siano perché proprio la difficoltà di coniugare diverse esigenze diventa sempre più complicato in queste tutto quando poi stati aumentar Luigia siamo quindici del pensiamo noi siamo ventuno eccetera eccetera
Che cosa cambiato cambierà con Amsterdam ecco in materia di immigrazione di visti e di asilo ecco questa importante
Sottolinearlo perché credo che sia poi la la lo scopo di questo nostro incontro per capire cosa cosa andiamo incontro in futuro una volta che il trattato entrerà in vigore
Ci troviamo innanzi tutto nel delle dalla politica di Gulbuddin ultima di cui ho parlato cioè i visti la politica dell'immigrazione quindi il controlla l'immigrazione la politica dell'asilo
Inerente la libera circolazione delle persone trova un suo posto ideale come titolo terzo quarto anzi sbaglia sbaglia druido quarto nel Trattato di Amsterdam nel primo pilastro
Cioè viene praticamente comunitarizzato il sistema cioè cosa si cosa significa questo
Che non è più la cooperazione intergovernativa di tipo Schengen o tipo terzo pilastro a gestire questa situazione
Ma sarà l'anno a livello istituzionale comunitario a decidere che cosa fare certamente l'adozione delle misure che da dovevano essere adottate
Duo deve trovare per queste materie che dice che io affermo sono di difficile gestione perché
Prettamente gestite dagli Stati in un certo modo
Trovano un periodo transitorio di cinque anni entro il quale il Consiglio deve deliberare all'unanimità sul sul tipo di misure da adottare dopo i cinque anni di questo trio transitorio ci sarà una una la il ricorso a quella che diceva la nostra onorevole Napoletano la procedura della codecisione cioè praticamente saranno il Parlamento europeo il Consiglio su proposta della Commissione ad adottare le misure
Necessarie che ci sia questa una armonizzazione
L'azione certamente nei limiti in cui questo non contrasta con con il sistema già comunitario esistente perché siamo sempre come dicevo prima con la base comunitaria da da tenere presente cosa invece è successo delle somme ve la faccio molto più con brani di quella che in effetti era perché ci sarebbe da leggere tutte le norme sono molto più Ugo complesse comunque per capire che cosa invece è rimasto fuori dal sistema del primo pilastro perché poi quando mi parlava amo Diana di Maastricht del titolo sesto cioè l'intitolato giustizia affari interni questo titolo è sparito in Amsterdam abbiamo visti immigrazione asilo nel titolo quarto incorporato nel tipo chiamiamo primo pilastro qui nei trattati istituzionale
E rimane ferma invece un titolo a parte che diventato la disposizione sulla cooperazione di polizia giudiziaria in materia penale il il quale i in parte
Sostituisce il vecchio Titolo sesto di me diciamo di quel che è il terzo pilastro cioè cosa vuol dire questo siccome nel terzo pilastro si parlava non solo di immigrazione e asilo
E visti ma anche di cooperazione in materia giuridica e giudiziaria civile penale e doganale per la lotta contro abbiamo detto il traffico illecito super facenti armi eccetera ora su questo tipo di cooperazione siamo ancora in una fase di cooperazione in parte in parte intergovernativa cioè la famosa passerei la del K nove non c'è la norma passerella di Maastricht e non ha avuto qui alcuna efficacia secondo maxi ter in Amsterdam è questo aspetto della cooperazione doganale viene ancora lasciato ma in una fase di cooperazione intergovernativa mano a quella che la l'Europol e cioè l'ufficio europeo di polizia che ha sede all'Aja
Creato anche questo Europol con una convenzione internazionale da parte degli stati ma che comunque fatte salve come dice le competenze comunitarie europee l'Unione si prefigge un certo tipo di cooperazione certamente
Anche qui ci si prevede si può prevederne un intervento del consiglio perché naturalmente la norma passerella come dico io non è che viene totalmente abbandonata se viene trasferita in un
Sotto un altro disciplina e quindi il Consiglio può adottare decisioni quadro o decisioni ad
Argomenti
Al precedenti o delle convenzioni internazionali cioè si cerca attraverso degli strumenti giuridici che hanno una loro alcuni un efficace immediatamente diretta perché questo è la posizione la natura di queste decisioni quadro e quindi delle convenzioni alé di traghettare lentamente anche questa se questo aspetto delle cooperazione in materia giudiziaria e civile non negando che voi come voi potete sapere immaginare che tra gli Stati membri della Comunità ci Sasso ci sono accordi su accordo in questi settori quindi esatto all'estradizione settori assistenza giudiziaria sia civile che penale cioè il il fenomeno in introdurre nella l'ambito comunitario la necessità di introdurre l'anno comunitario anche questi aspetti è quella di vedere poi a livello bilaterale non venir meno completamente perché naturalmente gli accordi bilaterali
Ma se non non vengono abrogati ma comunque di creare un sistema uniforme che possa in qualche modo essere di aiuto al sistema come lo vedete anche in questi ultimi Ca'ah sì che ci Roma che ci stiamo sulle zone di mass media penso che ormai ci hanno sufficientemente notiziato in materia di Acerra eccetera ecco ci sono degli aspetti che
Oggi vengono visibile letti sotto il i gli accordi di Schengen che cosa ultima mi fermo poi ultima cosa importante perché scende nel nuovo trattato cioè voi ne abbiamo detto che scende a rimanevano due accordi ecco importante nel trattato di Amsterdam un protocollo
Lo sulla cosiddetta integrazione della chi discende da chi si intende il complesso delle norme delle disposizioni che prima vi ho accennato nell'ambito dell'Unione Europea
Questo vuol dire che anche Juan questo è un protocollo che aggiuntivo nell'ambito del trattato di Amsterdam punto di vista giuridico è parte integrante quindi chi ratifica strada stratifica anche il controllo questo protocollo l'unica gli unici Stati che si sono astenuti da questo protocollo sono in questo momento il Regno Unito Villan come hanno fatto nel trattato di Max era per la politica sociale perché anche l'Italia su tutto la Gran Bretagna a si è astenuta dall'entrare in questo meccanismo e questo protocollo all'apposito fa sì che una volta entrato in vigore Amsterdam tutti gli stati tredici Stati membri qui mai nominati applicano direttamente tutto ciò che riguarda Schengen ecco
Questo importantissimo cerco a questo punto tutto ciò che ne discende dicevamo est una cooperazione intergovernativa viene assorbita a livello comunitario ed entra nel sistema quindi anche tutte le azioni comuni le posizioni con Moni i regolamenti che oggi la comunità già sta cercando di adottare di appunto prendere misure particolari verranno poi ingloba
A te in tutto in questo sistema certamente sarà difficile questa integrazione vero ve lo dico perché le attività di scene sono molteplici e quindi sarà anche qui necessario un periodo di di prova non non è previsto un paio di transizione devo dire ma comunque
Una espressione diciamo di volontà da parte degli stati di applicare
Il il sistema di Schengen nell'ambito del diritto comunitario ultima cosa ancora importanti in tutte queste future comunitarizzazione dei sistemi sull'immigrazione e l'asilo avrà parola la corte di giustizia delle Comunità europee cioè laddove in Schengen non esisteva una un organo giurisdizionale Esterno che potesse eventualmente in aree San cioè interpretare o comunque sanzionare coloro che violavano a voi avessero violato delle norme ecco nel sistema Amsterdam la corte di giustizia una sua figura una figura non completamente diciamo la sua competenza che non è assoluta come noi la conosciamo essere quella il riflesso del sistema comunitario ancora nelle altre materia né altri settori ma comunque un passo di là
Anti per far sì che chiunque degli Stati membri non adotti una decisione presa in in questi settori viene comunque o può essere oggetto diciamo punto it si può proporre ricorso nei confronti della comuni nei suoi confronti prese davanti alla Corte di giustizia
Mi sembra così che in linea di massima dato delle linee generali sufficienti per capire questi appunto questi tre meccanismi comunità direi terzo Pilar Schengen e terzo pilastro che fa da passerella e poi Amsterdam che ingloba tutto il sistema grazie
Guardo l'amico Paolini anche per consultazione riguardo al proscenio locali a
Non è tredici faticosa quaranta circa sei attivi
Ciò se ci sono domani
La professoressa stato grazie per questo ampia illustrazione appunto della complessa re normativa e soprattutto per le prospettive che i ancora
Bene di difficoltà di sia interpretazione sedie di applicazione poveri comunque
I rapporti tra ordinamento comunitario ordinamenti nazionali
Se invece non ci sono domande ringrazio tutti quanti voi per questa attenzione
Un auspice ero guro di buon lavoro il prosieguo dei dei lavori per la la
Potranno