"La città del lavoro: sinistra e crisi del Fordismo" presentazione del libro di Bruno Trentin presso la Festa dell'Unità

Però e illustre ospite ancora impegnato non è intervista televisiva ma cominciamo siamo qui per parlare del libro di Bruno Trentin la città del lavoro
Alla presenza dell'autore quindi chiaramente un'esperienza particolarmente stimolante
Siamo a parlarne con Claudio Carnieri e con Giuseppe Croce dell'Università la Sapienza di Roma
Che ovviamente con la partecipazione di tutti voi
Io darei subito la parola Claudio Carnieri perché così ci illustri il suo punto di vista sulla filosofia generale di questo libro
Questo volume di Bruno Trentin nell'ultimo tutti una serie di volumi iscritti con le quali
Trentine ha arricchito la sua attività di dirigente del movimento sindacale e della sinistra italiana
Beh è un volume particolarmente intenso ma anche rispetto ad altri volumi che hanno educato per esempio la mia generazione
E ancora ricco di passione intellettuale e anche duro da leggere per i riferimenti teorici
Un libro che non genera facili entusiasmi e che ci porta alle durezze delle sfide che la sinistra italiana ed europea avuto davanti a sé
Dentro negli ultimi duecento anni è particolarmente nell'ultimo secolo e mezzo
Cioè nel volume un continuo andare avanti e indietro un rapporto tra passato e presente molto intenso
E la chiave sta proprio
Compenso poi lo dirà lo stesso trentine nel suo intervento nel rapporto tra i due termini città
Del lavoro
Perché il volume e si ritrova nell'ultima parte dell'ultimo saggio parte dall'assunto che la problematica della cittadinanza
Deve essere sempre più correlata
Alla questione del lavoro come punto di identificazione come punto di costruzione della personalità individuale nella civiltà contemporanea come punto della democrazia niente però Città del lavoro perché hanno il tre correnti culturali
Avevano individuato la radice della cittadinanza in altri principi e Trentino ci ricorda il principio di proprietà
Correlato alla dimensione della chi
Chi di noi non ricorda il termine la città rende liberi era il momento di passaggio tra la cultura alto medievale quella dell'umanesimo della città a missiva questa dimensione di liberazione ecco il punto teorico lungo il quale io svilupperò questo ragionamento che anche questa illustrazione del volume di Bruno Trentin è proprio questo Tacconi missione molto forte
Tra problematiche della Boro
Della sua organizzazione dei saperi che innervano l'atto lavorativo dei problemi della libertà della liberazione umani
Beh perché è molto importante questo testo
Ci metto anche un elemento come dire di entusiasmo personale se il Trentino e me lo consente perché la questione del lavoro come Luís sostiene testata sempre un punto critico nella storia della sinistra italiana ed europea e anche nelle esperienze del movimento operaio
Sono prevalse dice lui spesso culture produttivistica distributive sviluppi viste o di risarcimento
Che non Sempre anzi raramente hanno posto al centro le questioni del lavoro come originale questione sulla quale costruire processi
Di liberazione umana va be'trentine dice subito in questo avanti e indietro che caratterizza anche le pagine del volume dice alla sinistra italiana
Attenzione perché le problematiche della sinistra non sono cominciate la crisi non è cominciato con le vicende di Berlino con la caduta del muro e con la chiusura di una fase che ha visto traumatica mente crollare la dicendo
Delle comunismo e del socialismo reale trentine dice bisogna andare molto più a fondo sulle categorie sulle piattaforme sui punti teorici di un intero ciclo di storia del movimento operaio e della sua elaborazione
Beh io voglio dire son molto d'accordo dicendo che se non si fa questa riflessione su un'intera fase storica della sinistra
Italiana ed europea noi rischiamo ne ha nel fatto fronte
Allora quello che nel volume si chiama giustamente il post fordismo e cioè quello che di nuovo si è inserito in questo decennio nel paradigma produttivo se noi non rifacciamo questo percorso di teoria politica che cerca di recuperare sulle problematiche del lavoro e della sua specificità nella storia del movimento operaio dice Trentin
Noi rischiamo una nuova rivoluzione passiva e quindi la incapacità della sinistra di far fronte alla innovazione teorica programmatica e di esperienza alla quale viene chiamato da quelli che sono ci ritornerò momento più avanti i punti di innovazione mondializzazione finanziarizzazione dell'economia inserimento diffuso dei processi della comunicazione moderna dentro di processi produttivi dentro la produzione di merci
Trentine dice attenzione
Questo
Questa centralità delle problematiche della liberazione del lavoro
Sono stati pesanti fin dall'inizio del movimento operaio
Ecco perché è un libro molto denso e anche duro affascinante
Nel percorrerlo nella sua in chiarezza nelle sue connessioni ma è un volume che porta l'analisi molto al cuore delle questioni ma quella dialettica
Tra uguaglianza e libertà
Via quindi a quella dinamica di reciproca contraddittorietà
Di cui Trentin decida anche dei risvolti teorici
Questione che non possiamo affrontare in questo dibattito sia il Marx sia in tutti i punti della tradizione teorica della sinistra europea con di importanti riflessioni su Gramsci emergono importanti riflessione sui filoni delle movimento operaio europeo filoni minoritari dalla Luxembourg
Maccora OSCE ad altre esperienze e nelle sottolineare questa dinamica questa fatica anche nelle mettere insieme tematiche dell'uguaglianza le tematiche della libertà mi è tornata positivamente alla mente la dedica del libro di Alvaro Vargas senti che è
Fatta corna le parole dei martiri di Chicago dello sciopero per il primo maggio
Che nelle due frasi dei due che poi vengono condannati a morte dopo le vicende di Chicago del mille ottocentottantasei voi trovate in una dichiarazione la rivendicazione delle regole
Della norma
Quindi più un potere che io a quella fase i lavoratori tendono a conquistare dall'altra parte uno di questi condannati dice la libertà e panni
E cioè la libertà esercizio effettivo del diritto e e però con grande fatica la sinistra ha poi scoperto che c'è la questione dei diritti
Non c'è soltanto la questione come dice ancora Bruno Trentin
Dei diritti formali e dei diritti sostanziali male la questione dei diritti come punto con i quali come punti con i quali deve collegarsi un'operazione una lotta di emancipazione fino a quella frontiera
Dei nuovi diritti sociali
Che possono rappresentare un punto di congiungimento molto significativo è molto importante tra le problematiche di liberazione del lavoro delle problematiche di un progetto di società
Ecco su questa scansione con questa ispirazione
Il pm passa in rassegna
Vicende momenti della storia del movimento operaio di straordinario interesse corneo riflessioni sul marxismo
Con una riflessione che coglie una doppiezza fondamentale nella esperienza del movimento operaio internazionale della sinistra europea
Quell'esperienza che in qualche modo la dico
Così stringendo naturalmente l'argomentazione
Che rimandava a dopo la conquista del potere statuale il problema della liberazione dell'atto lavorativo dentro i processi produttivi che quindi divideva
Prima e dopo e quindi in qualche modo scontava la costrizione
Dell'atto lavorativo dentro i processi produttivi per rinviare ad un'altra processo di liberazione dopo dopo sulla conquista dello Stato
Ma di punti di analisi della storia del movimento operaio europeo in questo volume sono molti non posso citarli tutti
Simili preoccupava dare in questa chiave di rilettura anche della storia della sinistra europea fino a quelle analisi che trentenne compie sull'esperienza tedesca sul piano Medtner svedese
E anche sulla esperienza
Del welfare sulla grande esperienza che fa incrociare
Il movimento operaio
Della sinistra europea dopo la seconda guerra mondiale de che rappresenta il grande terreno di conquista di compromesso tra le lotte politiche e sociali dei diversi soggetti della sinistra italiana europea che le forze dominanti le forze economiche sociali dominanti in Europa nei ma trent'anni gloriosi
Di cui parla appunto Trentin ecco
Dodici sottolinea questa questione attenzione che nella storia del movimento operaio europeo
Non c'è stata soltanto anche se è stata prevalente un'anima sviluppi sta accrescitivo la si potrebbe dire produttivistica economicista a seconda delle fasi diverse nelle quali abbiamo affrontato anche all'interno del pc questa questione c'è stata anche un'altra anima Dean De Rita
Minoritaria
Sempre
Su una frontiera di crisi
E molti di noi mi hanno i segni nella propria memoria in una propria esperienza
Infine invece hanno lavorato nella sinistra sulla questione della libertà del lavoro come libertà dell'autorganizzazione come autodeterminazione
Bella organizzazione del lavoro dei saperi necessaria la espletazione dell'atto lavorativo e ciò è come qualificazione dell'ambiente produttivo
Non rinviando ad un'altra fase gli elementi di innovazione introducendo per questo verso la questione della socializzazione del potere della socializzazione del potere e dice Trentin
Della riforma della società civile
Questo tema della riforma della società civile come è possibile allora dice di un nuovo impianto della politica
Ma a me sembra tra gli esiti più significativi della sua riflessione in quel rapporto tra passato e presente che corre
Nelle pagine di questo volume
Perché questo è una chiave
Ci sono poi nel secondo saggio degli approfondimenti su Gramsci sui quaderni sulla storia diciamo dell'elaborazione del marxismo europeo di grande interesse che naturalmente metto da parte in questa riflessione ma qui c'è un punto a mio avviso di innovazione
Molto importante anche il rapporto a quella ricerca che noi stiamo facendo su che cosa vede e dovrà essere la sinistra europea
Che travalica
Il secolo e il mille di questa di questa storia voi
Trentina ripercorre
Alcuni momenti felici
E giustamente lui dice non c'è stata solo un'elaborazione c'è stata anche un'esperienza ed è stata tra le altre ma quella in primo luogo l'esperienza del sessantotto operaio non solo italiano
Che dette luogo a tutto quel complesso intervento su cottimi
I tempi di lavoro con riduzione dell'orario e mi segnavo
Qui a Terni dove abbiamo avuto un'esperienza di grande interesse proprio su questo terreno sulle problematiche della salute in fabbrica vista come espressione di un intervento del sindacato nel quale mettendo in discussione Lille
Meccanismo produttivo restituiva la soggettività operaia non solo il salario
Ma restituiva quell'elemento di competenza di sapere di autoconsapevolezza di determinazione dentro il processo produttivo che in quegli anni
Ha fatto della esperienza Ternana un'esperienza molto importante dentro la storia
Della sinistra italiana e pelle movimento sindacato non è un momento anche molto interessante
Voglio dirlo per le coordinate
Teorico politiche di quella fase perché si incontrano in quel momento correnti che venivano dal marxismo italiano
Dalla esperienza gramsciana ed esperienze che veniva non lo dico con le parole di Trentin dal nocciolo duro della tradizione cristiana
Dal personalismo che venivano da tutte quelle letture cristiane che avevano molto forte il segno della ricostruzione della in chiarezza della personalità del luogo sulla terra ecco io ho trovato poi di grande interesse
Tutte le riflessioni che da quella fase trentina sviluppa sugli anni Ottanta
Perché quando dico con le sue parole negli anni ottanta
Una parte fondamentale della sinistra vorrei aggiungere la parte maggioritaria
Gran parte densa
Che ormai si era arrivati in Italia al tramonto della classe operaia
Fino alle teorie della fine del lavoro
Veda da queste teorie che trentenne poi ricollega alle politiche neo corporativi Ste di centralizzazione della rapporto tra stato e sindacato
E matura
Matura anche una visione della politica come Governo
Come è stato come schieramento
Una politica che già a metà degli anni ottanta darsi scacco parla soggettività dei movimenti e in primo luogo al movimento torrido
Che per quanto nel PC allora con la carta
Si fecero delle esperienze molto importanti non riuscirono a spostare las di una visione della politica che traduceva la politica in cesso al golpe
E quindi aggiungo dinaro mette di accesso al governo quasi in tecnologia degli schieramenti
E mi son Pozzo questa questione
Della pongo anche attraenti
Quanto
è arrivata fino a noi questa connotazione della politica
La politica cioè come a te per poter arrivare al governo
La sinistra ha introdotto le problematiche del mercato dovunque
Ha tolto dai propri orizzonti l'intervento statuale dovunque ma mentre con la sinistra ha fatto questo
Ma determinato quella che nella nostra discussione interna mi capita di chiamare una statizzazione della politica
Dappertutto ossia Thornton lo Stato
E invece è lo Stato ossia il reintrodotto violentemente dentro i meccanismi della politica e della rappresentanza facendole determinando una l'identificazione tra politica e statualità
Che non è era neanche che nelle origini teoriche del movimento operaio Italia sia quelle di tradizione socialista
Sia quelle di tradizione comunista gramsciana
Dove la problematica della società civile
La problematica dell'egemonia
La problematica per dirla con Gramsci delle casematte che organizzano le diverse articolazioni della società e che chiedono al partito politico
Non voglio discutere adesso della teoria del nuovo principe eccetera ma chiedono al partito politico di essere prima di tutto sfoggia Todi società non soggetto distaccato
Ecco mi chiedo se questa rottura teorica che si determina negli anni ottanta non abbia duramente pesato successivamente non sia arrivata dentro di riferimenti teorici della sinistra fattuale ecco l'ultima parte del volume anche se questa ultima parte corre avanti e indietro nei diversi saggi è quella per la quale Bruno Trentin dice attenzione perché oggi
Il lavoro torna ad essere nella sinistra europea una sfida
Dentro le frontiere che per gergo chiamiamo della mondializzazione
Della l'economia nella quale i processi di comunicazione hanno la nervatura fondamentale
Che il lavoro di fatti è la parte meno mobile del paradigma produttivo si spostano tecnologie si sposta finanza ma il lavoro e le competenze il supper fa
Fissate ieri necessari in un processo produttivo a produrre bene e a governare le aree della produzione moderna
Questi saperi si trasferiscono molto difficilmente e tutti gli economisti
Parlerà dopo di me per questo verso Rita Castellani sanno quanto a queste problematiche
Della valorizzazione dei fattori ambientali oggi siano collegate anche grandi politiche come il marketing territoriale l'attrazione di impresa
Il processo di acquisizione nelle aste degli investimenti internazionali diretti per la possibilità di localizzare di singole aree
Processi produttivi
Trentine dice subito avverte attenzione c'è questa nuova centralità del lavoro alle soglie del due mila
Non viene spontaneamente non è una cosa che viene così
La sinistra deve assumere il problema
Della valorizzazione del lavoro dell'incrocio tra soggettività del lavoro e dinamiche della produttività
La questione della formazione e la questione di una nuova famiglia
Di diritti sociali per fare entrare finalmente la democrazia dentro la fabbrica e non avere più una democrazia che si arresta prima dei processi produttivi questa frontiera è una frontiera
Ma che necessario il missile consapevolmente
E allora concludendo mi son fatto queste considerazioni c'è ancora molto da conoscere perché c'è un'analisi empirica da fare ecco nelle sessantotto sessantanove
Quando a Terni facemmo l'esperienza della salute in fabbrica quella esperienza poi nel settanta
Fu preceduta da un'intensa fase di conoscenza empiriche delle condizioni materiali della organizzazione del lavoro
E poi c'è anche come si dice è un'idea da libere di libertà
Da far vivere in rapporto al fatto che anche in un clima post fordista
Il management o la proprietà può esser tentata ad una organizzazione del lavoro da fordismo spingendo
Io colgo
Questa questione come molto significativa e anche come volume
Che può come dire aprire squarci nella nostra vicenda dalla Terni alle fabbriche chimiche non necessariamente il paradigma post fordista della produzione
Di bene e di e di merci con un'alta componente scientifica di informazione di tecnologie informatiche è liberatorio della organizzazione del lavoro può anche tessere
Organizzato in modo più oppressivo beh allora i punti politici e finisco che è il libro suggerì ci suggerisce sono molto e molto intensa privo
Si capisce chiaramente come la questione dei due livelli di contrattazione
Dei livelli di contrattazione delle Autonomie nei processi contrattuali siano fondamentali perché da parte di Confindustria la spinta ma una nuova centralizzazione e anche quindi però a scansare ogni intervento di soggettività operaia sulla produttività
In modo tale che l'intervento sulla produttività non si traduca solo in una dinamica salariale ma si traduca anche in piattaforme di elaborazione questo punto e un punto critico molto forte secondo le piattaforme contrattuali debbono sempre più caratterizzarsi delle singole esperienze anche con esperienze di avanguardia
Vero è contenere
Nella nella piattaforma il tema della formazione perché la questione della formazione diventa oggi
Di in quella modificazione il punto centrale di confronto e di scontro è anche quindi una contesa sul potere essi sul rapporto tra sapere e saperi del management saperi degli operai è direzione e potere complessivo dell'ha fatto riferimento e da ultimo una visione bella impressa che fate lavoro organizzato nell'impresa una ricchezza fondamentale della possibilità stessa dell'impresa di stare nell'economia contemporanea e qui io avverto forse il nodo di politica economica
Più grosso che la sinistra italiana europea avrà davanti a sé nei prossimi anni perché certamente lei euro
Marginalizzare Ando la questione dei cambi marginalizzate do le possibilità dis valutazioni nazionali può spingere pezzi è già spinge pezzi di Confindustria di organizzazioni imprenditoriali apprendere sull'unica variabile
Che oggi può essere governata in sede aziendale cioè la variabile in sala gli anni della variabile della organizzazione del lavoro finisco
Scusandomi se sono stato un po'più lungo di quello che pensavo ma il libro ed è veramente molto molto denso molto molto denso beh io vede ho dato e me ne scuso con trentine anche una lettura molto veloce perché i singoli capitoli si pietra esterno a approfondimenti politici teorici di straordinaria importanza ma volevo
Concludere con un'altra domanda
A Bruno Trentin è che di questo tipo che cosa accade dentro questa elaborazione che a me per esempio
Do mi trova particolarmente consenziente diciamo ecco un filo di riflessione dentro il quale mi trovo che cosa accade nella società nella quale si è passati
Già lavoro ai lavori
Niente dove la
Orizzontalità del lavoro è data non soltanto dal lavoro
L'industriale mai data da una serie di altri lavori sui quali prende molto pesantemente una parcellizzazione una subordinazione una mancanza di raccordo e di norme di tutela non parlo solo di quelli del dieci per cento e che pongono ma anche il problema di una formazione di processi formativi
Che entrino non solo dentro i mestieri industriali di nuovo tipo
Ma dentro le professionalità urbane
Che sono di nuovo tipo e che pongono la sinistra ugualmente problemi
Come il lavoro di tipo industriale ecco perché io penso penso ma lo lo pongo problematica mente se della sinistra in quel termine Città del lavoro non possa e non debba localizzare il lavoro
Per dire città dei lavori e metterci subito immediatamente città dei lavori e dei saperi perché la questione dei saperi è una questione fondamentale terre l'autonomia del lavoro industriale ma è fondamentale per tutti quei lavori che si formano a scala urbana che spesso beh hanno una parcellizzazione enorme sono privi di tutela e che però spesso rappresentano lo sbocco lavorativo
Di ragazze e di ragazzi che giù giungono molto acculturati ma questo lavoro precario extra industriale di tipo urbano perché pongono un nuovo interrogativo su come questo lavoro entra dentro la cultura della sinistra mi scuso ancora se sono stato un po'troppo lungo però l'invito davvero a passarci qualche giorno su queste pagine perché io penso che con questo volume trentine abbia dato un contributo davvero di straordinario valore alla elaborazione teorica non solo politica della sinistra italiana euro
Ringraziano caldeo Carmen grave se
La ringraziamo Claudio Carnieri e lo ringrazio soprattutto di questo diciamo di questa visione così ampia
Del libro io mentre parlava in alcuni punti mi sono sorpresa nel senso che ho avuto conferma se ce ne fosse bisogno dei livelli di complessità di questo libro perché alcune angolature che lui ha sottolineato io per esempio non le avevo notate ne ho notate altre
Motivo diciamo questo libro è molto difficile parlare del libro scritto da qualcuno in presenza di quel qualcuno se questo qualcuno coi a Bruno Trentin è chiaramente la cosa
Come dire può far tremare i polsi
Però chi mi conosce sa anche che io amo parlare dei libri e amo parlare dei libri che mi piacciono questo libro che mi è piaciuto e lo dico senza tema di piaggeria perché è uno di quei libri ha in mente sempre più rari che mi ha toccato su più livelli vale a dire è riuscito a toccarne sul livello personale dell'esperienza del vissuto è riuscito a toccarmi sul livello intellettuale dell'elaborazione del politico su cui Claudio Carnieri si è soffermato così bene
Ed è riuscito a toccarne anche sul livello professionale cioè quello che io mi sforzo di le tante ska mente di fare vale a dire l'economista
Due parole sole sul livello personale perché ahimè appartengo a una generazione che spesso ha fatto dello sgretolamento generazionale appunto un pezzo fin troppo praticato
Certo è che richiami che Bruno Trentin fa in questo libro all'eterodossia che hanno percorso sì tutto questo secolo nella sinistra ma che hanno percorso anche particolarmente direi
Fu il più interno in parte straordinario che è stato il sessanta settanta ovviamente toccato il mio personale vissuto io non sono mai stata un intellettuale organica come si diceva una volta
Ho vissuto quindi con fatica le contraddizioni che questo implicava che voleva dire comunque la ricerca ostinata del perché del convincimento personale
Quando anche questo rischiava di essere frainteso
Questo però mi ha portato un vantaggio per esempio nella lettura del libro di Trentin alcune dell'eterodossia e che l'unicità io li conoscevo già li conoscevo allora e sapevo che esistevano
Questo mi porta ora invece sul piano professionale sul piano professionale questo libro per me ha un doppio valore ed è vero che ha un grande valore come diceva Claudio Carnieri
Fissiamo anche
In economia e non solo diciamo gli economisti di sinistra ammesso che ancora esistano cioè esista qualcuno che è in grado di cataloga arsi così
Ma anche oserei dire per fortuna anche tra gli economisti di cosiddetti di destra
Esiste una grande difficoltà è evidente che anche diciamo in economia quindi del modo di guardare i fenomeni economici
Nella ricerca del metodo per analizzare l'evoluzione dei fenomeni economici per capire dove andranno a finire
Spesso
Ci manca il riferimento il paradigma come si dice e quindi la fatica a sinistra naturalmente ancora di più a quella di ricostruirlo un paradigma qualche cosa come dice trentine si dice finalmente ci faccia superare la fase dei programmi che ci porti finalmente a saper costruire un progetto
Allora nello stimolo di questo libro sta nel dire guardate
Del filone ortodosso e nelle tante eterodossia è possiamo trovare i riferimenti giusti per andare avanti tenendo presente ricordando non per farci male ma per imparare
Che da quegli errori ci possiamo riscattare dice trentine da finalmente prendiamo in lutto per il fortissimo che è stato il vizio tra virgolette bella evoluzione capitalistica mai mi è stato anche il vizio dell'evoluzione ideologica di tanta sinistra e sicuramente della sinistra dominante l'ossessione della scientificità
L'ossessione dell'oggettività tutta positivista peraltro che spesso trovavamo in tanta produzione anche marxista
Sky mettemmo anche nello stesso Max intatte ha scontato questo vizio d'origine positivista
Detti cui ancora stento riusciamo a liberarci
La destra
Ideologica politica economica anche noi io prima faceva una battuta chiacchierando anche con Giuseppe dicevo
Ahimè siamo arrivati a considerare Popper uno di sinistra
Veramente stento a credere che si possano anzi c'è un evoluzionista puro
Popper come unna diciamo non meriti il Meo di Popper come un metodo assimilabile dalla sinistra solo perché negli ultimi anni di vita a novant'anni ha parlato male della televisione
Allora
Quello che ci dà trentini è un avvertimento stiamo attenti perché come abbiamo subito per troppo tempo il modello fumettista l'abbiamo subito a livello di elaborazione politica lo abbiamo subito a livello sindacale
Ma lo abbiamo subito non noi direttamente in Italia ovviamente ma lo hanno subito per esempio i modelli del socialismo reale
In cui grazie all'adozione del sistema fordista è stato possibile
Di naturalmente spesso accoppiato con un centralismo tori Dario è stato possibile arrivare dei livelli di produttività e quindi di produzione
Che sarebbero stati altrimenti impensabili
Ma lo abbiamo assorbito questo modello fino nella pratica sindacale più spicciola laddove si dava per scontata a un certo punto l'accettazione della completa scherza Next personalizzazione del lavoro che poteva essere compensata
Da un lato da una presunta dignità del lavoro comunque
E dall'altro lato naturalmente con la monetizzazione di tutto quello che dalla persona andava perso del processo produttivo
Quindi lo abbiamo subito questo è diventato il nostro modello di riferimento unico per troppo tempo ci sia ci ha impedito di elaborare altro di vedere che comunque anche
Qualcuno stava elaborando altro
Adesso ed è questo diciamo la cosa che mi spaventa di più e che ne ha mi ha più toccato come avvertimento stiamo rischiando di fare lo stesso errore ci stiamo facendo imporre il tempo ancora una volta dall'organizzazione del processo produttivo dalla parte come dicevamo una volta del padrone
Perché il modo di fare sindacato il modo di fare partito il modo di fare politica non è cambiato necessariamente stretti in ritardo si è sfaldato ma perché molto prima
Cambiava il modello organizzativo della produzione il fordismo si superava da solo era arrivato ai limiti dell'accumulazione e quindi si riscoprì va invece che i livelli di produttività potevano essere recuperati in Italia siamo passati a un settantina
Sale cinque sei anni da un settanta settantacinque per cento di produttività media del lavoro hanno il novanta novantacinque per cento abbandonando il modello fordista
Cioè facendo fare all'operaio più cose
All'interno non sempre qualificanti non sempre con un'esaltazione dei saperi ma comunque con un'esaltazione di una pluralità di attitudini questo ha certamente in se è un valore positivo vorrei dire attenzione anche un valore grandemente negativo io attribuisco anche a certe strofe si analizza azioni perdonatemi il termine che questo comporta per esempio il pesante aumento di incidenti sul lavoro che abbiamo ormai in tutte le dimensioni di impresa in tutte le tipologie di produzioni sia quelle potenzialmente a rischio che quelle che invece non sembrerebbero potenzialmente a rischio
L'organizzazione del lavoro sta cambiando noi non la conosciamo la conosciamo poco e soprattutto non la controlliamo ancora una volta ci siamo fatti prendere questo mi sembra un rimprovero
Che possono cogliere seppure come dire molto sofferto nel libro di trentine rischiamo di farci cogliere alla sprovvista
I riflessi che tutto questo può a vere nel non sviluppo della società laddove ci siamo accontentati del controllo dello Stato ha detto già molto bene Bruno per me non voglio dire voglio dire che dobbiamo quindi abbiamo davanti un compito molto difficile io credo che da un lato la rete il recupero del lettore eterodossia non solo le nostre perché è evidente che ci sono dei fenomeni dentro a quello che oggi chiamiamo capitalismo diffuso che neanche gli economisti del capitalismo riescono a spiegare e non capiscono
Dicevo prima con una battuta molto generica molto generale perdonatemi però forse adatta un dibattito diciamo aperto
La il paradosso dice del dell'economia diciamo ortodossa di destra e che per esempio persona per spiegare i fenomeni di accumulazione diciamo così selvaggia
Che la globalizzazione comporta non esistono strumenti d'analisi proprio il modo di leggerli in modo di trattarli che non siano di origine marxista
Perché l'economia di destra strumenti di analisi e cioè proprio come dire
Equazioni numeriche siamo in grado dispiegare certi fenomeni di accumulazione è accentuata che la Global acqueo globalizzazione dato luogo Prada non ce l'hanno non non ce l'ha mai avuti l'economia tra virgolette di destra è un'economia dell'equilibrio allora io credo che noi dobbiamo avere il coraggio di partire da alcuni punti fermi il mercato cioè
Funziona secondo certe regole che si sono costruite storicamente perché non è l'abbiamo avuto la controprova nei Paesi dell'Est cadute le regole il mercato da solo non è nato ai miei studenti dico sempre il mercato in natura non esiste
Però a dei limiti il mercato è brava a fare una cosa assurda
A perseguire e a conseguire l'efficienza ma non chiedete a lui di garantire l'occupazione perché qualcuno qualunque manuale di economia del primo anno vi dice
Che tra essi scienza e occupazione cioè vincola epiche e piena occupazione delle risorse tutte anche nel capitale non solo del lavoro
C'è
Una dicotomia che da sola non si sana
E il mercato non è perfetta efficienza perché altrimenti ci dice un economista degli anni Trenta un eterodosso non nostro non della sinistra un inglese un certo Coles
Perché se il mercato fosse davvero efficiente come dicono cioè lo strumento più efficiente di allocazione delle risorse il modo migliore di distribuire le risorse tra tutti coloro che partecipano al mercato
L'impresa semplicemente non sarebbe nata
Perché l'impresa non è altro che un qualcosa che blocca tutte quelle risorse che si incrociano e si stanno sul mercato ne congela
Fa dei contratti a tre a lungo termine fra queste risorse terre produrre
Qualcosa in modo più efficiente di quanto non sarebbe stato il mercato infatti dice questo economista l'impresa non è altro che un tentativo di superare l'inefficienza del mercato
L'altra cosa che il mercato diceva non ci garantisce la piena occupazione solo la forma di per caso di concorrenza perfetta ci dicono i manuali di economia potrebbe garantire la piena occupazione questa è stata dimostrato anche qui da economisti di destra che non può esistere non solo in pratica perché le imprese tendono invece a concentrarsi a creare oligopoli
Non può esistere neanche in teoria ora di tutto questo finalmente la sinistra italiana no sa passare patrimonio insieme a quell'altro ricchissimo patrimonio di origine marxista di Eric
Tratto e saremo sempre fare programmi noi dobbiamo avere il coraggio di metterci in discussione sempre ancora di non contentare ac come dire
Del di essere arrivati nella stanza dei bottoni perché ahimè pallidi bottone nessuno rimasti veramente pochi ormai perché lo Stato comincia ad avere un senso solo intanto in quanto un distributore efficace di servizi
Se non riesce a stare questo si chiede un devo povera depauperamento dei poteri dello Stato si chiede il decentramento di questi poteri si chiede che questi poteri siano sempre più vicini al cittadino allora
Fronte che comunque comunque del fatto
Che le risorse in ogni caso diventeranno progressivamente sempre più scarse perché globalizzazione dei mercati e significa anche nuovi potenziali consumatori che si affacciano su questi mercati
Riguardo all'apertura alla Cina mi vengono sempre i brividi a pensare se ogni famiglia
Cinese volesse un televisore questo che razza di accumulazione comporterebbe da un punto di vista di scompenso produttivo da un'altra parte del mondo
Allora è evidente che rischiamo contestualmente di perdere sempre di più in democrazia e se finalmente vogliamo dare un seguito a quella rivoluzione francese richiamata da Trentin nel primo capitolo del libro la rivoluzione ancora non conclusa forse bianche ma veramente beatamente smettere di dire
Io credo che noi dobbiamo avere affianco diciamo di questi problemi che sono legati al contingente comunque la forza di continuare
A progettare
Dell'attuazione di una democrazia comunque e dovunque
E quindi a cominciare dai luoghi più vicini al cittadino e al lavoratore quindi a cominciare dall'impresa
Non è un caso e anche questo è citato da Trentin ma che forse l'unica vera conquista che c'era dentro la cordigliera novantatré che era il livello appunto cosiddetto secondo livello cioè della contrattazione decentrata sia la prima cosa il PM chiesta in cambio di aperture eventualmente salariali da parte della Confindustria adesso con nonostante poi quella contrattazione sia stata solo molto parzialmente attuata tuttavia è evidente che riportare il confronto dentro i posti di lavoro
Con l'avvicinamento a modelli di partecipazione che siano anche cogestione dell'impresa
Né e in questo momento in questo momento di riorganizzazione del lavoro la cosa che può dare veramente più fastidio a chi tiene le leve del potere anche all'interno delle imprese grazie
Carente
Fare adesso la parola spera anche nella stessa troppo lunga
A Giuseppe Croce grazie
Adesso l'uomo allora
Anch'io sicuramente ho trovato il volume i trentini estremamente articolato e complesso che molto colto ricco di riferimenti si gioca su più livelli
Per cui io ho dovuto semplificare il mio sforzo di lettura ad uno di questi livelli
Che è quello che più mi interessa mi stimola perché riguardante le cose
Su cui lavoro su cui faccio ricerca ed è il livello delle questioni del lavoro diciamo piuttosto che quello della del ripercorrere sul piano la storia delle idee la tradizione della sinistra quindi io soprattutto sul primo piano mi atterrò e mi scuso con l'autore per dare una lettura comunque limitata di un di un volume così ricco di testimoni
D'altro canto devo dire che anche limitandosi a questa parte è comunque una parte consistente del volume c'è sovrabbondanza di questioni da a mettere a fuoco fra dico subito che così per essere
Forse estremamente sintetico all'inizio
Ho trovato molto stimolanti e condivido in parte dico originali cioè o ha preso e mi sono trovato alla mi sono ritrovato d'accordo con quello che l'autore dice per quanto riguarda le premesse ho trovato invece
In qualche punto insoddisfacenti le e lo sviluppo delle implicazioni allora al Trentin per il questa parte di su cui voglio intervenire sostanzialmente la tesi
Volendo la sintetizzare
In maniera forse un po'brutale sostiene c'è stato il fortissimo
E poi la crisi del fordismo la crisi del fordismo ha trovato impreparata la sinistra il sindacato perché la sinistra il sindacato avevano così come l'diciamo la cultura imprenditoriale così come i regimi totalitari così come addirittura dal diciamo da Taylor dal teorico del fordismo fino a alla all'esperienze concrete organizzative in Unione Sovietica così c'è stata un'egemonia culturale del folk del fordismo
E questo ha fatto sì che finito il fordismo tutto sommato velocemente finito
Ormai da dieci vent'anni almeno in maniera definitiva anche il sindacato si è trovato spiazzato culturalmente ancora prima che nel nell'esperienza concreta ora
All'uscita che
Trentin propone
Vero a rielaborare e a una posizionamento del sindacato culturale e strategico è bene rinunciamo a certe
Accerti
Dopo mi che in realtà si sono dimostrati essere stati dei semplici
Corollari del fordismo cioè l'idea del lavoro astratto l'assoluta priorità
Del delle politiche retribuire distributive e via dicendo guardiamo di più alla qualità del lavoro ai diritti
Guardiamo ad a impostiamo le politiche anche sociali sulla base dell'uguaglianza delle opportunità
Delle chiama al centro il principio dell'autorealizzazione delle della persona nata allora in questa Lazio ci sono cose già ormai messa a fuoco altre originali c'è una chiarissima insofferenza verso molti dopo mi della sinistra e del sindacalismo fatti piazza pulita dell'idea della proprietà pubblica come
Diciamo strumento d'intervento sicuramente salvifico
Contesta appunto lei priorità delle politiche basate sulla redistribuzione sulla gabbia salariale e via dicendo
La cosa una cosa che ho molto apprezzato è la capacità di guardare al fordismo e quindi anche alla crisi per fordismo non venendo cioè dire signori c'è stata una qualcuno non so gli imprenditori hanno ci hanno avuto spiazzare dando luogo a una serie di ristrutturazione questa sarebbe stata la lettura veramente
Come dire
Provinciale di basso livello di quello che è successo è venuto dopo accade un sistema basato su dati tecnologici c'è una tecnologia che spingeva verso una produzione molto standardizzata che su grandi volumi
E quindi richiedeva e per non permetteva un'organizzazione del lavoro estremamente parcellizzata cosiddetta scientifica in cui il lavoratore il lavoro entrava come energia non come persone quindi come forza lavoro come lavoro astratto
Che si basava nello stesso tempo come sulla riduzione dei prezzi dei prodotti di largo consumo e quindi permetteva un un aumento del benessere dei consumi e questori porta avanti un circolo virtuoso aumentava a sua volta la produzione
Permetteva il pieno impiego e quindi le politiche di intervento statali che sono il possiamo denominare keynesismo
Quindi ecco Trentin guarda tutto questo e anche alla rottura di tutta questa che è stata definita l'età d'oro del capitalismo in termini sistemici non c'è stata la volontà di come dire marginalizzare il sindacato non è stata questa la molla principale
Della trasformazione le trasformazioni sono stato nel cambio delle tecnologie nel cambio
Dei comportamenti sono state anche interni la stessa presenza del sindacato certe così come le trasformazioni e livelli di istruzione
Nei comportamenti sociali hanno indotto dall'interno una trasformazione e la rottura degli equilibri del fordismo bene
D'altro canto io mi chiedo e chiedo a Trentin di chiarire meglio ma credo che su questo non è dico cose ormai sapute quindi Fox si tratta semplicemente di avere una conferma la nuit credo in Italia possiamo anche dire che però di fortissimo
Non ce n'è stato fin troppo poco probabilmente stordire esperienza fordista italiana è un'esperienza legata a dare il geografiche ristrette App pochi settori
In realtà l'industrializzazione italiana ha scontato una grave scarsità di capitali un grave dualismo
Territoriale
Gli studi la scoperta della terza Italia già negli anni settanta hanno messo in luce come neanche se era un dualismo come dire metà metà c'era una terza Italia al Nord che al centro anche essa largamente sfuggita ai processi forbici stile c'è stato poco fordismo affinché e troppo poco ho detto troppo poco fordismo e troppo poco sindacato in Italia magari ci fosse stato più fordismo e più forti il sindacato al Sud dico una cosa banale però forse avremmo avuto un una chance di modernizzazione ben diversa da quella che poi si è realizzata dal clientelismo dal familismo
Quindi viceversa però molte istituzioni anche nel nostro Paese presente lo stato sociale si sono strutturate comunque sul nucleo fordista
E questa
Se volete incoerenza tra basse economica e sociale istituzioni sociali tenuta poi Roma Gallen maniera abbastanza drammatica proprio con la crisi del fordismo la crisi del la tendenza al pieno impiego l'Italia sta sempre su una tendenza neanche anzi
Beh
Ha mostrato la natura dualistica anche dello stato sociale perché lo Stato sociale tanto per fare un esempio si basava anche sul modello di famiglia fordista
In cui si doveva proteggere il reddito del capofamiglia maschio adulto
Noi ci ritroviamo oggi con disoccupazione in Italia che disoccupazione giovanile
Femminile meridionale
E quindi come una gran parte della disoccupazione che non è coperta neanche dallo Stato sociale
è un'altra cosa su cui chiederei sempre una conferma a Trentin non credo che la critica che possiamo fare noi oggi ex post al fordismo
Poteva essere formulata così lucidamente anche dallo stesso sindacato
Negli anni ha nell'inizio del secolo viene in mente
Bellica rischio grosso
Diciamo di una critica che poteva essere fatta solo in termini anti moderni
Romantici
Alla Tempi moderni di Charlie Chaplin
Viceversa il fordismo è stato con tutte le sue contraddizioni ripeto un passaggio importante della modernizzazione anche in Italia con tutte le debolezze che ho già detto
Venendo al punto alle prospettive indica io da trentenne e scusandomi per le la brutalità con cui devo sintetizzare sostanzialmente ripeto ci dice bisogna spostare l'attenzione gli obiettivi strategici della sinistra del sindacato verso la ricerca di una uguaglianza delle opportunità
Verso il la valorizzazione del lavoro come occasione fondamentale
Prioritaria di valori di Autori realizzazione personale
Allora se questo è vero
Beh io sono completamente d'accordo innanzitutto mi viene da reagire anche a a ma ad una cosa che ha detto Vernieri se questo è vero e se prendiamo sul serio come secondo me fa trentini non so se lo sforzo in questo è vero che non siamo alla fine del lavoro assolutamente non siamo alla fine del lavoro cioè come diciamo possibilità di ritenere che il lavoro nell'economia nella società stia diventando un fatto ore di scarsa importanza viceversa siamo alla fine della classe operaia
Se si intende per classe operaia un soggetto unico
Ancora rappresentabile in termini unitari se è vero che è finito il lavoro astratto
Adesso abbiamo
Da confrontarci da rappresentare da sviluppare e valorizzare lavoratori
Non buon lavoro Brunico Duverger astratta lavoratori spesso portatori di bisogni ed interessi anche divergenti
Porre il problema principale però sulla proposta di ridefinizione degli obiettivi che fa Trantino e secondo me non vedo chiarite due cose
Ridefinire i diritti ma i diritti di chi è possibile ridefinire i diritti dei lavoratori e dei lavoratori subordinati a cui Luís mi sembra principalmente si riferisce senza andare ad intaccare senza andare a ridefinire i diritti
In genere di una cittadinanza di una società
Esiste ancora cioè questa possibilità di distinguere tra lavoro e non lavoro tra lavoro subordinato e mercato del lavoro
Secondo punto se si devono ridefinire i diritti e a me sembra assolutamente necessario
Puntando ma uguaglianza delle opportunità ad una solidarietà dell'opportunità alla valorizzazione dell'autorealizzazione personale ebbene questo non richiede al sindacato la capacità forse eroica forse diciamo impossibile attendersi di ridiscutere
Diritti consolidati privilegi rendite
Cioè il sindacato non non può ridefinire solo questi obiettivi senza alcun mettere in gioco in maniera estremamente coraggiosa
Ma anche le sue conquiste diciamo così
E questo lo dico anche ed è tanto più vero secondo me in un contesto come quello italiano pesantemente segnato non solo dalla disoccupazione ma dalla scarsa occupazione perché in Europa ormai abbiamo livelli in Italia di disoccupazione praticamente simili a quelli della Germania della Francia
Ma a parità di disoccupazione noi abbiamo livelli di occupazione molto più bassi
Siamo molto più
Dualistico cinque
Questa situazione di scarsa occupazione
Aggrava la crisi del dello stato sociale
Aumenta la dipendenza dallo stato sociale in un momento in cui si vanno restringendo le risorse destinabili allo stato sociale aumenta il conflitto tra diciamo così protetti ed esclusi tra quelli che vengono detti gli insider e gli outsider
Quindi su questa frontiera mi sembra il sindacato in particolare per cui l'italiano di fatto si trova
Ma allora se questa
La situazione
Diciamo di nuovo schema Rizzardo il sindacato mi sembra abbia di fronte fu una grande alternativa cioè quella di da una parte accettare la logica dualistica cioè pensarsi come sindacato del lavoro subordinato per il sindacato degli ex lavoratori subordinati e il senso dei pensionati magari cercando di allargare l'area di rappresentanza alle forme del lavoro irregolare
Ma questo significa irrimediabilmente una in declino corporativo
Legittimo assolutamente legittimo ma corporativo il sindacato rappresenta alcuni diritti
Ma di una parte ahimè minoritaria nella società attuale l'altra alternativa è quella di ripensare un sindacato
In grado e qui lo dico con tanti punti interrogativi non so se è possibile questa cosa
Non so se è possibile chiederla al sindacato come qualsiasi altra istituzione ripensarsi cercando di allargare la propria rappresentanza anche agli esclusi
Questa è una cosa che ovviamente non dico io per primo non lo sa dibattuta anche a sinistra ci sono posizioni estremi che arrivano a pensare di inserire nelle contrattazioni sindacali anche i rappresentanti dei disoccupati
Allora è logico che nella prima ipotesi quella di un di una deriva corporativa per quanto legittima
In Italia allora diminuire ruolo istituzionale dei sindacati
Per esempio nell'attuale il ridisegno delle politiche del lavoro
Decentrata a livello regionale prevista con le competenze non secondario una commissione cosiddetta tripartita in cui entrano le parti sociali allora io mi chiedo a che titolo
Ci sono le parti sociali
I mercati del lavoro caratterizzati da un'elevata disoccupazione
Che assolutamente rischia di non essere rappresentata proprio laddove si decidono con le politiche del lavoro che sono prioritariamente rivolte a chi cerca lavoro non riesce a trovarlo
Giovani donne e via dicendo disoccupati di lunga durata
Se un sindacato se il sindacato accetta la prima logica quella così per capirci appunto di rappresentanza ristretta
Degli interessi non capisco appunto cosa stia a fare questo sindacato in una questo tipo di istituzioni voglio pensare invece che il sindacato cercherà e che forse questo è un'ipotesi di Cina quello che attende magari non l'ha saputa leggere io quello che pensa Trentin alla seconda alla seconda alternativa
Ripeto ma è una cosa che dico con molti punti interrogativi in quanto non non riesco a valutarne la praticabilità però mi sembrano queste delle questioni a cui non non ci si può sottrarre nel ridiscutere
I problemi del lavoro e quindi del ero in che modo il sindacato in Italia si rapporta questi
Grazie
A tè lei ora Teramo mentre la parola per una trentina
Lei la parola per una trentina tra perché insieme ne abbiano fatta tante supposizioni e tante anche l'azione dei sequestri al libero quindi credo che se non entra di sentire il pensieri dell'autore tre
Io credo effettivamente che
L'utilità se c'è e di una riflessione alla quale riflessione critica alla quale sono stato portato anche meditando su una lunga esperienza nel movimento operaio del movimento sindacale
è quella
Il potere individuare quali che
Qualche momento di
Di riflessione sul presente e sul futuro
Carnieri ha molto ben sintetizzato lo sforzo che impegna questo libro quello in qualche modo di partire da una ricostituzione da una ricostruzione della storia del lavoro
Anche per comprendere come mai
Come mai il movimento sindacale ma come mai la sinistra
Nelle sue più vaste articolazioni e quella dei politici di professione ma quegli uomini di cultura
Ha mancato tanti appuntamenti
Con la storia vera non con una storia immaginata almeno nel corso di questo secolo
E per questo sono stato anche indotto a riflettere su determinati
Concetti concetti valori che hanno circolato e continuano a circolare ancora nella letteratura la letteratura sociologica in quella politica in quella letteraria tu Q no Edipo clinici credo di un anno fa un libro che ha avuto un enorme successo in Europa
Nemmeno in Italia anche se fu tradotto di una signora che romanziere che ha scritto L'orrore economico
Scoprendo adesso
In modo un po'improvvisato il male della disoccupazione che c'è nel mondo
Del convincendosi essa stessa
Da romanzi era che siamo in Iran interni alla fine del del lavoro come in modo di essere degli uomini
Cioè dico sulle anticipo un'opinione non è che siamo fuori dal fordismo dal punto di vista delle culture
Perché le politiche siamo in pieno fordismo il dibattito che c'è nella sinistra che c'è fra destra e sinistra in Italia è un dibattito segnato tutto
Dalle culture fordista
Non ne siamo ancora usciti
Ecco perché può essere utile domandarci come mai una forza sociale organizzate il sindacato
Un movimento politico come quello che si è ispirato agli ideali del socialismo nel corso di due secoli
Hanno assunto da un lato ecco i lavoratori in carne ed ossa come loro punto di riferimento come loro base sociale oggi questo viene rimesso in discussione secondo me è un grosso errore ma è un dato di fatto
Che nello stesso tempo
Non abbiano
Nella grande maggioranza
Delle forze sociali e politiche in campo nella grande maggioranza delle culture di sinistra
Non abbiano assunto
Il tema della liberazione del lavoro come
Il tema fondante di un'iniziativa politica
Sia così questo paradosso guardando anche una storia molto lontane
E non si riesce a immaginare una società qualsiasi dalla tribù
A una comunità più evoluta
Alla città come la città sorge senza
Il legame rappresentato fra le persone dal lavoro
La gente si mette insieme
Sì metti insieme immediatamente una famiglia si regge su una divisione del lavoro che poi consolida una divisione e immediatamente questo
Cerco di insistere molto un'oppressione
Di tipo fondata sul sesso
Cioè tutte le forme
Di organizzazione sociale e politica
Presuppongono
Una relazione fondata prima di tutto sul lavoro e sulla divisione del lavoro fra i suoi partecipanti
Si può dire quindi che la città nasce sul lavoro
Ma sin dagli inizi negando al lavoro all'atto di lavorare qualsiasi diritto di cittadinanza
In una prima è lunga fase
Questa negazione comprendeva anche la persona che lavora
Appunto l'ideale delle città greche presupponevano che i lavoratori fino agli artigiani non solo
Non solo i i domestici gli servì oli schiavi che addirittura non esisteva
Non avessero diritto di cittadinanza
Vera il libro un lavoro inteso come il non lavoro manuale e in questo caso
A conferire questo diritto
Di essere cittadino
Di essere nello stesso tempo governato e governare
Storia e volle alle culture anche e andiamo ad una
Fasi successive che corrisponde anche con le prime grandi battaglie per la conquista del diritto al voto
Fino a la conquista del diritto al voto per le donne fino alla liberazione del diritto al voto da qualsiasi requisito di carattere economico
E e
Anche con il concorso delle forze che si richiamano a Lear nel socialismo avviene in questo caso una separazione della persona dotata di diritti nella città
Da un lavoro
Che rimane confinato anche nel nel diritto nella storia diritto nella sfera del privato
E di un lavoro senza diritti
C'è uno sdoppiamento
Che opera la cultura
Il diritto
Fra la persona in carne ed ossa e
Il prodotto della sua attività quasi che questo prodotto potesse essere totalmente separato
Su questa finzione badate bene regge ancora il codice civile nel nostro Paese non sto parlando di altra filosofia
Il Codice civile il nostro Paese presuppone questa separazione fra fra persona concreta ognuno di noi
E la quantità di lavoro che può prestare
Questa quantità di lavoro addirittura è vista come un'entità
Scomponibile divisibile
Scambiabile sul mercato ma in questo modo il diritto ha girato un piccolo ostacolo perché non è che si può venderà una persona su un mercato
Si provveda il suo lavoro
Senonché perché questo funzioni
Lo stesso Codice civile presuppone sottolinea che
Per prestare con il lavoro quel lavoro che si vende come
Del salame sul mercato del lavoro
Della persona
Che lo
Esercita deve porsi
Sotto la subordinazione
Della discrezionalità di un'altra persona
Su questo si regge e si è retto per due secoli
E anche più
L'ordinamento delle società civile totalmente separate
Dal diritto pubblico
Dal cioè dall'attività delle persone nella città la loro partecipazione al governo al governo della città
Il fordismo
Bella grande rivoluzione
Che nasce nella società civile
E questo sarebbe una grossa riflessione da fare per
Molti anche
Entrambe le forze di sinistra in Italia e non solo che parlano di una ancora di un'autonomia della politica dalla società e anzi vedono la politica e lo Stato come lo il mezzo per trasformare addirittura per creare una società civile
La rivoluzione fordista non nasce da un decreto governativo
Nasce nell'impresa Machine una fabbrica conquistarlo sta
Il fordismo non è soltanto l'applicazione di produzione di grandi masse
Del metodo telo
Assunto come l'unica scientifica
Dei più efficiente soluzione al problema dell'organizzazione del lavoro no fordismo è stato il movimento che in nome della razionalizzazione
Consegnata nelle mani di una ristretta cerchia di esperti di scienziati
Ha preteso governare listati le amministrazione pubbliche
Pianificare le produzioni
Perché ha permeato di sé una concezione del mondo
Per il fordismo in questo quadro
Lavoro il lavoro separato dalla persona
Era condannato ad essere un lavoro
Perse intere senza qualità
Dei marxisti di turno quelli che hanno appunto preso il
Le parti più più invecchiate più vecchie di mais
Hanno
Assunto il fordismo come l'espressione di una sorta di fatalità della storia
Il fordismo essendo assunto come
La strada obbligata da percorrere alla fine della quale
Avremmo potuto porci i problemi della liberazione del lavoro
Nella formazione dell'uomo in meno
Per conto suo
Le dottrine sociali cristiana ci hanno messo la
L'ineluttabilità della fatica
Produrre la fatica santificata proprio perché riproduceva il travaglio anche questo inevitabili nobili e ineludibile della donna nel nel partorire era la
All'interfaccia
Che l'uomo nel nel lavoro
Forniva a fatica della donna nel procreare era un'apologia della divisione del lavoro della divisione dei sessi
Che ricordava professoressa Castellana quanto dalla letteratura socialista anche nei miei romanzi popolari la sinistra ci ha messo di suo la ditta per lavoro anche il più umile
Lavoro ha una sua dignità
Quando era effettivamente un po'difficile trovare la dignità di un lavoro magari costretto alle condizioni peggiori
Dal punto di vista della possibilità di una persona di esprimere il meglio di sé
Ecco questo stato possibile perché
La grande rivoluzione fordista che ha conquistato tutti
Tutte le forme di governo delle società nel corso di questo secolo da questo punto di vista forse ho qualche dissenso col professor Croce eseguiti in Italia ci trovo poco ciò trovo fordismo mai
C'è il fordismo realizzata
Da
Grandi imprese efficienti dice il fordismo realizzato da burocrazie statali
C'è il fordismo che si incontra e su questo Gramsci ha delle pagine forti molto belle con il fascismo il corporativismo fascista produce quello che può produrre ma il sistema di potere
Dell'idea che si possa organizzare uno Stato una società una pubblica amministrazione
Attraverso appunto un lavoro senza qualità
E sulla base di principi gerarchici fondamentali in cui qualcuno ritiene magari
Ma torto ma di avere il monopolio del sapere
Dei ritiene di potere quindi dettare leggi dare ordini ad un altro che si suppone non è una via satellite a sua disposizione questo è
Meglio dato che domina
Che domina alla la società contemporanea a destra come a Dover Street nei Paesi sottosviluppati del mondo socialista come nei paesi più avanzati
Dell'Occidente industrializzate come milanista che otto ritardi fascisti
In questo senso ecco io credo che dobbiamo riflettere fissi sul peccato originario il peccato originario è l'incontro fra questa su questo scetticismo razionalista che si è rivelato poi assolutamente farla scene
Non dimentichiamo c'è tutta una letteratura ecco
Perché non c'è una fabbrica taylorista che avrei potuto funzionare
Senza
Quel sapere negato quel saper fare immediato che gli operai hanno sempre saputo tirar fuori
C'era sempre quello che aggiustava
Le inefficienze organiche strutturali di questo nazionalismo spinto
E ce lo sposalizio fra questa visione che c'era una sola una sola one best way diceva tu uno solo un mezzo per arrivare a quel fine con una concezione della storia che
Il marxismo e la vulgata marxista si è incaricato di diffondere che la storia è un fine
Eppure e avendo questo fine anche delle tappe ineluttabile che non potevano essere scavalcate
E certamente in questo secolo non era la tappa delle libertà
Non era una tappa dei diritti è una tappa di uno sviluppo gigantesco delle forze produttive magari ecco condannando il lavoro ad uno stato di costrizione per un lungo periodo
Realizzata l'abbondanza sarebbe venuto regno della libertà
Queste due concezioni un razionalismo scientifico sta che non si è rivelato scienza non credo fosse romantico immaginare altre strade impossibili
E e una storiografia marxista fortemente storici Istica
Mi pare abbiano in qualche modo racchiuso ecco anche molte delle battaglie del del movimento nel movimento operaio in un vicolo cieco
In sostanza al cosa voleva dire questa visione del lavoro nella società fordista per un uomo di sinistra voleva dire che bisognava in tutti i modi
Giusto per dire a destra come a dove sta cercare fuori dal lavoro
La realizzazione di sé nella politica cercare fuori di sé fuori dal lavoro la reazione disse attraverso un'attività di cittadinanza
E nello stesso tempo attraversare questo periodo di lunga lunghissima Quaresima cercando di risarcire
La gente con magari
Migliori salari
Nella misura del possibile
Per alleviare le sofferenze dettate da un lavoro prima di tutto negato prima di tutto negato nelle sue libertà
In quella concezione se si guarda la letteratura non una realtà
Dagli scritti di lei nacque l'IRI Gramsci per esempio la riduzione dell'orario di lavoro non serve differentemente da quello che per fortuna è avvenuta in quel per cambiare prima di tutto la condizione di lavoro
Serve a
Cercare fuori dal lavoro e non a caso si parla poi si parlerà di liberazione dar lavoro cercare fuori dal lavoro la possibilità per lei quindi fare politica di militare nel partito di partecipare all'Assemblea di sezione
Ma non veniva in mente a nessuno di questi pensatori che per esempio la riduzione di lavoro potevo voleva potevamo e comprendere
Un allargamento delle cadenze di lavoro
Poteva comprendere la conquista di un tempo di riposo per la mensa poteva comprendere cioè una conquista di tempi di lavoro reali effettivi nel lavoro che fossero più più umani
In questo modo qui
Sento molto quello che diceva la professoressa Castellani
Della sinistra e trovata ricorrentemente in conflitto quasi con se stesse
Quando sono esplosi sono esplosi ricorrente menti dei movimenti di tipo antiautoritaria
Che cioè mettevano in questione in in realtà e non si poteva pretendere che gli studenti nel sessantotto ne fossero fin fondo consapevole
Proprio Grasso quella razionalizzazione burocratica
Della società civile dello Stato che finiva per risse Kyrie tutto anche le conoscenze anche gli delle innovazioni che all'università la scuola venivano erogate ripetitiva ente
Agli studenti
Ora in movimento del sessantotto e che in Italia si è si è innestato anche su
Movimenti analoghi per la democrazia nei luoghi di lavoro per la conquista di nuovi diritti
è stato vissuto male
Dalla sinistra adesso non parliamo su scala internazionale dove
è stato il nemico principale
Mai stato vissuto male anche in una realtà come qui in Italia
Anche se ha rappresentato una straordinaria stagione
Che ha avuto le sue derive estremiste e sulle ricadute in dogmatismi aberranti da parte di alcuni gruppi eccetera ma questo anche in ragione del fatto che
è un'esperienza che non ha trovato in generale una sponda un interlocutore nelle grandi forze organizzate da sinistra
Sessantotto sessantanove
Non non bisogno di dirlo qui paterni è stato
La messi in moto di nuovi rapporti con l'intellettualità critica
Di la scoperta della condizione di lavoro
In una realtà Abate bene in cui salari erano bassissimi erano dei salari diffamare che gridavano vendetta
Però il movimento nelle fabbriche in quegli anni non era tanto che solo per questo anzi in molti casi era il rifiuto del risarcimento
Ed era questo fu una grande bestemmia del sessantotto e sessantanove era la convinzione che alcune cose
Che la tradizione del movimento socialista rimandava ad un futuro lontani
L'emancipazione della donna non la liberazione la liberazione vedremo vedremo intanto la donna doveva acculturarsi doveva prepararsi di no una liberazione da donna subito qui ed ora la scoperta della diversità una rottura radicale
La salute
Questo movimento straordinario di di autocoscienza che nasce da un processo di conoscenza
Dall'incontro fra medici e ricercatori lavoratori in fabbrica
In cui uno scopre veramente di rischiare la pelle io Volvo vissuto questi testi momenti straordinari dice
Il il rifiuto di quello che è un anche questo una vecchia tradizione introitata nomina
Non si sbaglia
Non si indennizzato non si risolve il problema con l'indennità azione dell'infortunio gioia trovare le cause e rimuoverne
Anche se queste cause stanno riorganizzazione razionale del lavoro nei tempi nelle cadenze imposto addirittura in certe tecnologie che sono in che sono incompatibili con una persona
E i suoi diritti
In quegli anni
Mentre sopravviveva
Una banale grossolana eresia commissario variabile indipendente e abbiamo visto purtroppo che il così non era e non poteva essere
Lei invece
Io mi ricordo per esempio anche nelle università che cosa ha significato e in molti luoghi di lavoro
L'avventura delle missioni spaziali
è stato la scoperta al di là di tutto quello che si poteva mettere in discussione sul del dirottamento di risorse in quella direzione
Ma la scoperta che lì dato che lì la persona l'uomo in carne ed ossa l'astronauta
Era
Dell'elemento vitale della missione
Se se si ammalava
Bossi era incapace di riprendere le redini della situazione di passare al comando manuale di decidere e di decidere liberamente in quel momento
Me la missione affabilità
Moriva a luglio ma l'astronauta andava giù
Perché così sì ecco occipito una tecnologia al servizio
Di questa persona
Che diventava davvero la variabile indipendente
Mentre milioni di persone erano le variabili dipendente della macchina
Per questo sono stati dei momenti di di rottura
Così come la convinzione che si poteva cambiare qui ed ora
Determinate cose
Si poteva cambiare qui ed ora anche il miglior sistema scientifico di organizzare il lavoro degli uomini
Si può dire che
La sinistra introitato questo messaggio o non l'abbia confinato in larga misura secondo me in questo contribuendo anche alle sue derive
Alle sue derive estremiste ci certo è che ancora adesso io mi sento di dire leggendo anche iscritti che teoricamente
Sono più alla moda non Musotto
Non ritrovo questa cultura antiautoritaria che da ha rappresentato ricorrentemente già
Il tentativo di fuoriuscire dalla dall'ideologia forecast Rocco
Credo
Che mentre facciamo i conti con questa contraddizione
Che purtroppo nella storia ma neanche questa oltre
Patrimonio nostro
Che se facciamo il bilancio tragico ma anche così ricco di questo secolo che sta per finire
Ci accorgiamo che l'obiettivo proclamato
Ancora adesso riproposto con dal mio amico Bertinotti per esempio probabili aumenti uguali per tutti cioè l'uguaglianza prima
Questo obiettivo non solo non è stato raggiunto
Ma ci troviamo a fare i conti oggi con delle disuguaglianze molto più grandi di quelli che e scontavano i lavoratori all'inizio di questo secolo
Il rapporto fra salari
Di diversi gruppi di lavoratori prestatore d'opera anche in un Paese come l'Italia è un rapporto che si è allargato a dismisura in questi anni
Non parliamo della contro azione drammatica crisi su scala mondiale fracking è in grado di Illy ad operare un calcolatore di dialogare con internet e chi ancora fabbrichette lavora per produrre i tappeti
In tanta parte del mondo nello stesso tempo credo che l'unica cosa che abbiamo come dire da mettere sul piatto
Ed è una cosa straordinaria sono le battaglie per i diritti che l'allargamento degli spazi democratici Finance
Un allargamento dei diritti di sparse nove sarebbero stati inconcepibile senza l'apporto dei movimenti
Le battaglie cioè per quei diritti formali che anche qui nella tradizione una vulgata erano delle semplici e mistificazione la convenzione invece che ha mosso milioni di uomini
Québec questi diritti formali era un numero Castione
Per trasformarli giorno per giorno
Indiretti effettivi
Sì di diritti vissuti esercitati
Cose straordinario ed è quindi detto e la chiusa la pila mento tutto il senso del glielo libero
E che stiamo vivendo da alcuni anni
In una fase di trasformazione sconvolgente che ha certamente la portata di quello che è stata quello che chiamo una rivoluzione taylorista e fordista
Nei primi nel primo decennio di questo secco
Cambiando sta cambiando il mondo in cui il mondo si organizza
Sta cambiando il concetto stesso di produzione di beni o di servizi che sia
Il concetto di produzione diventa sempre più un concetto
Istintiva con la trasmissione di conoscenze di dati
Avendo un mito per esempio il mito della macchina
Il mito che allora è stato proiettato in tutta una letteratura nei film eccetera
Il mito del del robot autosufficiente
E di fronte a questa straordinaria rivoluzione creato dall'informatica dei nuovi sistemi di comunicazione
Emerge non ridotto ma esaltato il ruolo insostituibile
Della persona capaci prima di tutto di di selezionare i dati che consentono di scegliere quindi governa un processo produttivo
è una rivoluzione culturale di dimensione gigantesca da questo punto di vista perché ripone al centro
La persona la persona una persona dotata di intelligenza di capacità di decisione
Di capacità di selezione
Di capacità di scelta
è esattamente il contrario della del gorilla ammaestrato di cui parlava foro di cui parlava attenti
La sinistra lei culture della sinistra per carità le culture del sindacato
Manno davvero per questo parlo di prendersi il lutto hanno davvero la percezione di questo cambiamento
E hanno quindi la percezione che la decisione indiscriminata all'ideologia foro di lista è stato un errore
Niente affatto
Sì nei convegni e nei discorsi possiamo certamente convenirne anch'io in molte riunioni sindacali oramai parlare di crisi del fordismo
Ecco una cosa molto facile
Ma subito io sento anche nelle assemblee sindacali la gente parla posso cubismo e che è una reazione tipicamente da cultura fordista e cioè la ricerca sec. Rizzante Alex forse un modello sta finendo ma ce n'è un altro ce ne
Non c'è c'è una suite son delle Società dei che cercano se stessi non c'è l'organizzazione fosforo bistrot del lavoro si cerca si sperimenta è oggetto di conflitto
In conflitto che ha raramente come protagonista la sinistra e il sindacato questo era cosa che sulla quale rifletto
Così come è impressionante vedere quali sono acquisti trasformazioni le reazioni
Della cultura ma anche del sindacato perché poi una certa cultura avuto un peso enorme sul sindacato sui partiti della sinistra
Successo che ha avuto il libro di rischi sulla fine del lavoro starei per dire a
A destra e a sinistra del del il nostro movimento
A destra per dire che non esiste più la classe lavoratrice anche la classe operaia e che quindi una forza di sinistra non può più assumere il lavoro come punto di riferimento
Scritto Angelo Rizzo a sinistra per dire che appunto il capitalismo oramai aveva ucciso il lavoro
Rimaneva soltanto di conquistarsi un magari un diritto di cittadinanza fu un salario di cittadinanza che si dà a tutti
Che lavorino che non lavori oppure il mito site le trentacinque ore per tutti che automaticamente
Avrebbero ripartito il poco lavoro rimasto
Tutto questo il fordismo ma il fordismo nel senso che sono cose scritte teorizzato da e per il fondo dal dal fondatore cioè presuppone per esempio le trentacinque ore per tutti
Che indipendentemente dall'orario di fatto che poi l'impresa potrà imporre a questo o a quel lavoratore con i straordinario in altro modo questi non entro in convento
Che il lavoro è tutto uguale
Che è il lavoro ancora di massa senza qualità
Che si possa ripartire esattamente come come dei degli effetti con delle fette di salame
Di lavoro che c'è quando si sono moltiplicate le diversità di sapere di prestazioni e queste diversità attraverso lo tutte le forme di
Ecco io mi interrogo anche voglio essere franco sulle le discussioni di questi di questi giorni per
Che sono pieni di corsi di proposti interessante a parte la ripetizione invece di rivendicazioni
Davvero
Cui la Ford vista l'ho ricordato come trentacinque ore per tutti magari senza controllare gli straordinari nemico significativo anche qui questa rinuncia a intaccare un potere discrezionale nell'impresa pur di avere l'immagine di una ripartizione possibili in realtà impossibili del lavoro lascio stare
Un'altra cosa che fa parte invece di una tradizione quarantennale della democrazia cristiana nel nostro Paese come i lavori socialmente utili
Per una minoranza disoccupati assistiti
Che non fanno un lavoro che hanno un salario inferiore a quello contrattuale non si capisce perché
Se il lavoro fosse vero
Che sono soltanto una forma di corporativismo azione clientelare
Di una sciagura come la disoccupazione ma
Guardiamo anche alle proposte alcune sono interessante
Di incentivazione dell'occupazione in modo particolare nel Mezzogiorno la cosa che mi preoccupa mentre alcune di queste proposte appunto sono interessanti suggestive fiscali diamo una parte del costo del lavoro
Per i nuovi assunti perché si parla ancora di un lavoro senza qualità
Si parla di occupazione
Così come un'entità astratta per cui io incentivo qualsiasi tipo di lavoro
In un momento in una fase cruciale
Per le società moderne infatti terribilmente
Drammatiche per il nostro Paese
In cui
Almeno questa è la tesi che io sostengo
La caduta dell'occupazione in aumento la disoccupazione sono direttamente collegata collegati
Dalla mancata innovazione
Contrariamente a quello che sosteneva Rifkin ed altri ma dati alla mano guardando a quello che avviene in tutti i Paesi industrializzati là dove c'è più innovazione e laddove c'è un lavoro che si adatta all'innovazione perché riesce a governare lacci e più occupazione no meno
Ma se questo era l'ora delle
Un Paese che agli ultimi posti sul piano
Della creazione di nuove tecnologie di nuovi saperi noi importiamo tutte le nuove tecnologie siamo scomparsi da tutte le attività e i prodotti tecnologicamente più avanzate il Paese che ha la coda non solo della Comunità europea ma di molti Paesi anche emergenti dell'Asia
In termini di formazione di educazione di capacità appunto di dotare le persone di un allattamento continuano e trasformazione di conoscenza in questo Paese come mai si parla di occupazione se non si individuano gli strumenti che possono garantire un'occupazione
Di questo tipo che è la sola che possa garantire la sopravvivenza di questa società come una scelta moderno industrialmente avanzati
Allora quando vedo che sono
Le tante proclamate politiche della formazione ricerca non c'è una lira non c'è una lira
Per adattare un sistema formativo invecchiato
Che in ritardo di dieci anni rispetto ai saperi che maturo e alle competenze che il mattone nuovi lavori
Non c'è una lira per finanziare dei progetti di ricerca che aveva un respiro europeo non c'è una lira per costruire sperimentare nuovi rapporti fra scuola fra scuola e impresa
Io non penso a anche qui alla rivoluzione in un giorno solo penso anzi che molte leggi del ministro Berlinguer sono interessanti e utili ma so anche che lei migliore DS ci metteranno dieci anni per entrare a regime in tutto il Paese
Ma se questa fosse l'ossessione della sinistra del sindacato ma io non aspetto la legge generale tenterei da dieci realtà dieci realtà
E di sperimentare che cosa vuol dire
Il nuovo rapporto fra formazione ricerca fare impresa
Certo sconvolgendo molti corporativismi che resistono nel mondo della scuola molte resistenze che esistono nel mondo dell'impresa portando molti insegnanti a fare non solo gli studenti a fare lista nell'impresa
Apprendo la scuola anche all'apporto di tecnici di operatore di impresa come docenti momentanei
In piedi un sistema sia pure sperimentale in alcune realtà del paese in cui si cominci a ad apprendere ad apprendere a governare governare il cambiamento
Si parlava parlava Kanye gli marketing territoriale comuni proprio vero che noi siamo
Dove siamo ecco
Ci sono le gare in Europa fra università nel creare il nove zone di sviluppo ad alta tecnologia c'è la gara fra Cambridge e Oxford in Inghilterra c'è la gara fra una serie di università dell'area parigine nel creare aree del tipo della Silicon Valley limpidi l'università che produce Sappe ieri de addirittura in prese
Questo mi sembra il grande segno ecco se volete e paradossale ma di una dell'assenza di una cultura del lavoro lei lo vedo anche vi ho finito davvero anche per quanto riguarda lo stato sociale
Io non penso che
Entrambi i limiti del nostro stato sociale derivino da una
Concezione puramente e semplicemente troppo
Troppo liberale
Nei confronti di chi disagio magari addirittura privilegiare i vecchi per salvare i giovani io credo che
Un momento di cambiamento così radicale anche qui gli sarà un ossesso vedo assolutamente l'eredità fordista intatta se si considerano tutte le persone uguali
Come dei lavoratori astratti appunto
E spiega domina il principio dell'assicurazione private
Tutti siamo di fronte allo stesso rischio
Di crepare anzitempo
Di essere disoccupati di avere una malattia grave dura
La quando non è così come
Quando sempre più con la trasformazione in questa società
Cerchi e sappiamo bene quali sono
Maggiore probabilità di essere disoccupato allora c'è chi ha maggiore probabilità Yamane essi male ora c'è chi ha maggiori probabilità
Di avere un aspettativa di vita inferiore ad una
Guardati a caso in tutti qui in tutti questi esempi ritorna dichiarato di educazione di formazione di apprendimento come fattore determinante
Come fattore determinante allora anche uno stato sociale che riconosca gli ritirerà singola persona tenendo conto della sua storia
Intervenga a mo'
Niente come quando si diceva la salute non si Italia così dobbiamo porci il problema di un lavoratore di cinquant'anni o di cinquantacinque anni che non ha avuto la possibilità di riqualificarsi che ha buttato se fuori dal posto di lavoro e contemporaneamente dal mercato del lavoro
Abbiamo bisogno per questo io credo davvero finisco di ricconi a fare i rapporti fra fra la politica e la società civile
Di rischio che abbiamo scontato il fordismo aiutato molto questo questo sganciamento è quello appunto di uno sganciamento della politica dalle trasformazione della società civile
Quindi una difficoltà crescente della politica di mediare questi trasformazione di governare questa trasformazione
Rispondo con una battuta il tema era rappresentanza che il professor Croce prima postuma
Nessuno secondo me può pensare di sopravvivere come organizzazione politico-sindacale avendo come missione rappresentare oppure
Contrattare oppure concertare sono tutti mezzi strumenti
La rappresentanza un senso sia un progetto se ha un un obiettivo se io dico voglio rappresentare disoccupati e basta vuol dire che molte volte aspra gestirà una politica di assistenza maglia
Ma il problema se io ho un progetto da proporre ai disoccupati che abbia degli elementi comuni io credo che ci siano credo di averne parlato
Comunque ieri lavoratori già occupati
Tutti i lavoratori che devono evitare di perdere non soltanto il posto di lavoro ma soprattutto la loro presenza nel mercato del lavoro
Ci sono molti lavori
Non c'è dubbio niente e ci sono anche addirittura sta scoppiando
La forma tradizionale del rapporto di lavoro del contratto di lavoro
E quindi ci sono tante diversità da prendere in contatto
Ma ecco l'interrogativo ci sono degli elementi comuni in questa nuova fare di fronte a noi
Che non sono soltanto la conservazione appunto la conservazione impossibile
Io credo di sì e questi elementi comuni ritrovo ancora una volta nel nel bisogno di esercitare degli spazi di libertà dei diritti
Il bisogno di autore di realizzare se stessi nel lavoro che rappresenta una tanta parte della nostra vita tutto questo ha bisogno di alcuni grandi
Fattori che solo la società nel suo insieme può dare alle persone prima di tutto la formazione
Ecco io immagino se volete un nuovo contratto di lavoro che che può nelle sue nei suoi assi fondamentali interessare il ragazzo che fa il collaboratore coordinato continuativo come il lavoratore salariato in una grande impresa
Che ha visto anche l'unica ampliare la propria condizione
Un contratto di lavoro in cui
Si assume che la persona che resta un'attività sotto la direzione di altri ha diritto prima di tutto a discutere l'oggetto della sua prestazione
In secondo luogo che riceve in cambio se si può dire così della insicurezza sulla durata del rapporto di lavoro la sicurezza di un qui citazione di saperi di conoscenze che lo rendono più forte nella vita dritte sul mercato del lavoro questo vuol dire cambiare completamente anche la mentalità del sindacato
Vuol dire prendere coscienza che la formazione non è una della formazione per tutta la vita non è una condanna la quale se si può sottrarre sottrarre dopo aver finito la scuola ma è una
è un appare una una parte vitale della retribuzione del lavoratore
Lo Stato deve contribuire l'impresa deve contribuire ma il lavoratore deve sapere appunto considerare la conquista di spazi formativi e di riqualificazione come una conquista altrettanto importante
Della retribuzione monetaria perché vuol dire la possibilità di campare dopodomani non solo oggi
Se noi non riusciamo a
A proporre queste nuove mediazioni con un'asciutta civili in trasformazione
Come la società civile non è la Bibbia
La città civile sono tante cose sono questi
Questi ragazzi che lavoro mi nuove condizioni che sono senza senza assistenza senza previdenza
Che devono in molti casi quando sono i più acculturati pagarsi due milioni ogni sei mesi penso dell'informatici per aggiornare e aggiornarsi se Novaro fuori mercato e sono milioni di tasca loro
Società civile si riporterà contro una politica autoreferenziale
Il fenomeno Berlusconi la mano Bossi il il sono i segni di movimenti che
L'assenza di trovare interlocutori e Progetti proposte unificante nella sinistra cercano altrove la loro soluzione
Ecco perché col diventa di qualche interesse riflettere su quelle che sono le contravvenzioni di questo secolo che finisce anche perché forse ci dice qualcosa e in fretta da fare in fretta per per cogliere le le grandi occasioni che si presentano oggi ovvero una sinistra moderna per un sindacato che voglia rimettere in discussione se stesso
Ringraziamo per una trentenne per questa si assicura
Anzi calda d'arte sui pezzi sperando di vederla tre offerte