L'Italia e le Nazioni Unite org. dall'SIOI (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale) in occasione della Giornata dell'Onu

Eccellenze signori signori
Desidero innanzitutto ringraziare il presidente Occhetto per aver cortesemente accolto il nostro all'invito la la celebrazione della giornata delle Nazioni Unite e per la Siloi una tradizione che risale al mille novecentoquarantasei che la data
In cui siamo entrati a far parte della Federazione mondiale delle associazioni per le Nazioni Unite
Il rappresentanza dell'Italia
E ciò avveniva
Dieci anni prima dell'ingresso dell'Italia nelle nazioni stando così le cose non può sorprendere che questa manifestazione sia congiuntamente organizzata dalla nostra società e dal Centro di informazione delle Nazioni Unite a Roma
Qui rappresentata in assenza del suo direttore dottor De Mistura che si trova trattenuta a New York per motivi di servizio
Dalla dottoressa Daniele salvati dice direttore del cento stessa
Il presidente Occhetto città Leonardi Italia e di Nazioni Unite e lo farà con l'autorevolezza e la competenze che gli derivano non solo dalla sua carica istituzionale ma anche da una lunga dimestichezza con me Nazioni Unite il e i suoi Problemi
E non a caso la commissione parlamentare che egli presiede
A promosso un'indagine conoscitiva sulla e prospettive di riforma delle Nazioni Unite
Un esame ampio approfondito dal quale ha avuto il privilegio di partecipare in rappresentanza della Sea ohi
E che a consentito la redazione di un documento conclusivo che mette a fuoco le sfide che le Nazioni Unite dovranno affrontare nei prossimi anni
Per creare le basi della tutela della pace e della sicurezza
E del della crescita economica del progresso sociale degli paesi meno favoriti
Come tutti gli anniversari anche questo ci consentirà di tracciare un bilancio di quanto
Avvenuto in questo ultimo
Hanno
E c'aveva l'occasione di un riflessione sul ruolo delle Nazioni Unite nel mondo e sul ruolo dell'Italia nelle Nazioni Unite
In prospettiva io vedo tre settore il primo prioritari in cui le Nazioni Unite nel prossimi anni saranno quadro di riferimento obbligato
La sicurezza lo sviluppo ai diritti umani
Ai quali si aggiunge un'altra priorità di carattere strutturale organizzativo cioè la revisione la riforma istituzionale delle Nazioni Unite che dovrà coinvolgere tutti gli organi e le loro interazioni ma che assume ovviamente un particolare rilievo nel caso della riforma del
Del Consiglio di sicurezza
Su questo punto l'indagine condotta dal dalla commissione presieduta dall'onorevole Occhetto è stata
Rigorosa nell'analisi secondo me creativa nelle proposte come vedete
Egli sarà in grado di presentare riguardo delle osservazioni interessanti che concernano
Non solo il problema del consiglio di sicurezza ma anche gli altri argomento menzionato poco fa e per parte mia vorrei concludere questa mia introduzione
Soffermandomi brevemente sul problema dei diritti umani non solo perché ricorre quest'anno il cinquantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti e Roma normali ma anche perché la signori
Avrà un ruolo preminente nelle nell'organizzazione delle manifestazioni che sono predisposte dal comitato interministeriale per il cinquantesimo anniversari
La nostra società è stata infatti incaricata di organizzare nella parte ufficiale del programma
Un convegno che si terrà il dieci e undici undici dicembre Roma sul tema la dichiarazione universale dei diritti umani cinquant'anni dopo
La prima sessione del convegno tratterà il tema dello sviluppo dei sistemi di protezione e promozione dei diritti umani
E intende sottolineare il ruolo propulsivo svolto dalla dichiarazione per l'affermazione del sistema moderno di protezione dei diritti umani
La seconda sessione sarà dedicata ai diritti emergenti dalla solidarietà alla protezione di individui i gruppi particolarmente vulnerabili
Con l'evidente obiettivo di favorire una riflessione su alcuni dei cosiddetti diritti umani terza generazione
Il diritto allo sviluppo il diritto alla sicurezza alimentare i diritti delle persone disabili la protezione delle popolazioni migranti così sentito
Il convegno si concluderà con una tavola rotonda sul tema diritti umani e politica estera
Che evidenzierà l'importanza che la problematica dei diritti umani a assunto nell'ambito della conduzione della politica estera italiana
Per completare il quadro delle iniziative programmate dalla sfiori in occasione del cinquantenario me menzionato anche un secondo convegno anch'esso appartenente alla parte ufficiale del programma
Che si terrà a Palermo nel primo semestre del novantanove e sarà dedicato al tema delle interrelazioni tra diritti umani democrazia e iniziative per lo sviluppo
Economico
Se mi sono particolarmente soffermato sul tema dei diritti perdonami
E perché sono convinto che al di là del momento celebrativo si tratta di una di uno degli impegni prioritari per la comunità
Internazionali un impegno al quale la la comunità internazionale non si può sottrarre una priorità anche no non solo una evidente valenza etica ma anche una forte incidenza sulla stabilità politica internazionale
Il compito di tutelare i diritti umani nel mondo non è facile
Gli ostacoli da sormontare sono molti ritraggono consistenza da fattori profondamente radicati di origine politica economica sociale culturale religiosa
Senza contare due ostacoli non meno attendibili che si chiamano l'assuefazione e la rassegnazione
Nell'intervento pronunciato il ventitré settembre la cinquantatreesima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Il ministro Dini affrontando il permanere diritti umani affermato che tali diritti sarebbero astratti e velleitari se le Nazioni Unite se non Nazioni Unite non avessero la capacità di imporli
Di imporli a vantaggio degli individui e anche contro i loro Stati
Il livello di civiltà egli ha concluso può e deve essere misurato sul metro della tutela assicurata gruppi sociali più deboli
Anche la relazione sulla indagine conoscitiva
Della commissione parlamentare presieduta dell'onorevole Occhetto si sofferma sull'argomento in un paragrafo intitolato la tutela dei diritti umani e la funzione giurisdizionale internazionale
Si esprime con determinazione sulla necessità di assicurare concretamente la tutela dei diritti dei singoli e formula in conclusione una proposta operativa che viene così indicata
Appare irrinunciabile che la comunità internazionale nel suo insieme
Si doti di regole e strumenti che a partire dai rapporti bilaterali fino a comprendere tutta l'attività multilaterale consentano di condizionare gli aiuti
Economici e prevedono altri tipi di sanzione per i Paesi che non rispettano i diritti umani
Individuando al tempo stesso gli opportuni modalità per evitare che i prezzi maggiori di tali scelte ricadano sulle fasce più deboli della popolazione
Allora mi
Permetterebbe gli permette mi permetterete per finire di citare Ciacci e secondo me in una delle sue
Definizioni di più più stimolanti più
Regno di storia
Ma non è non è tra le più note citate del mille novecento quarantacinque
Parlando di Nazioni Unite c'è una scelta disse non dobbiamo farci illusioni noi non abbiamo creato le Nazioni Unite per andare in Paradiso abbiamo creato le Nazioni Unite per allontanarci dall'inferno
E quale inferno avesse in mente mille novecentoquarantacinque facile concepire
L'interno della guerra e del dopoguerra delle distruzioni degli ultimi di campi di concentramento del cioè Nucci gel così seguito
Oggi l'interno non è più lo stesso ma rimane sempre un inferno e l'interno del sottosviluppo l'inferno della fame dell'ignoranza della malattia
E la violazione sistematica dei diritti fondamentali della persona umana vaste aree del globo
E finché noi non avremmo allontanato questo inferno
Scarsa incerte sarebbero
Saranno le prospettive dipana scelte di stabilità nel mondo
Io vi ringrazio il primario il presidente Occhetto prenda la parola vorrei chiedere al dottoressa salvati
Il vertice messaggio
Sì grazie ambasciatore intanto i ringraziamenti anche a lei per il continuo puntuale sostegno che lei dall'organizzazione e e a noi da buoni vicini grazie anche a coloro che sono intervenuti vedo un pubblico eterogeneo
Vedo che sono i rappresentanti della famiglia delle Nazioni Unite il delegato del d'ufficio per i rifugiati dell'Aja lo questo mi fa molto piacere perché la giornata delle Nazioni Unite grazie al corpo diplomatico agli studenti
E un grazie particolare all'onorevole Occhetto qui lo dico pubblicamente sono sempre stato una fervida ammiratrice non solo dell'uomo
Che ha impresso una svolta alla storia politica del Paese ma anche come presidente della commissione esteri come ricordato l'ambasciatore la Rocca
Questa indagine conoscitiva è stata la prima credo nel suo genere importante alla quale ha partecipato lo stesso segretario generale delle Nazioni Unite
E di cui chiaramente parlerà lei
Per quanto riguarda il nostro direttore Staffan De Mistura non sfortunatamente non è questa sera perché reduce dalla missione in Kosovo
Questi prati in queste ore e a New York per apportare al segretario generale ebbero quindi lettura del messaggio che il segretario generale per la giornata
Messaggio che tradizionalmente
Viene
Lanciato in tutto il mondo
Per e con una tematica testicolare l'anno scorso era la riforma delle Nazioni Unite quest'anno il segretario generale ha messo l'accento sulla globalizzazione
Ogni anno infatti la giornata delle Nazioni Unite ci offre l'occasione per esaminare valutare attentamente i risultati e le mancanze riflettere sulla nostra posizione quale comunità di nazioni e pensare alle sfide che ci troviamo davanti
La nostra attenzione l'anno scorso era concentrata sulla riforma dell'organizzazione e posso affermare con soddisfazione che questa rivoluzione silenziosa
Una realtà il sistema la famiglia delle Nazioni Unite agisce oggi con maggior unità di intenti e coerenza di quanto non facesse in passato
In questo momento abbiamo bisogno di definire chiaramente le nuove sfide da affrontare e individuare i mezzi appropriati per farvi fronte
Casualmente il calendario ci indica una precisa è cruciale scadenza per mettere a fuoco le nostre idee inizio del terzo millennio
Soltanto due anni Facci prezzi soltanto due anni ci separano ormai dalla quella che sarà la cinquantacinquesima sessione dell'Assemblea generale designata quale l'Assemblea del millennio
Quei due anni che ci separano da questa data importante dovrebbero farci riflettere attentamente e su quello che dobbiamo fare
Chiaramente non tratteremo lo statuto dell'ONU per riscriverlo uno nuovo e neppure idee Remo un piano utopico ciò che dobbiamo fare ed indicare invece selezionare alcuni dei problemi più urgenti del mondo e predisporre un programma realizzabile
Penso che molto se non tutto di quel programma verrà riassunto in un unico tema che è diventato la parola chiave dei nostri tempi la globalizzazione
Durante l'Assemblea generale di quest'anno la globalizzazione è stata di gran lunga l'argomento più discusso specialmente tra i Paesi che hanno sofferto gravemente a causa della crisi asiatica delle sue ripercussioni
Ritengo che nel lungo termine la globalizzazione avrà effetti positivi essa avvicina di più i popoli e offre a molti la possibilità di scelta che le generazioni precedenti non arrivano
Ciò ci consente di produrre con maggiore efficienza e permette ad alcuni di noi di migliorare almeno la qualità della vita tuttavia non tutti ahimè potranno trarre vantaggi dalla globalizzazione per i milioni di esseri umani il cambiamento positiva a lungo termine è veramente troppo lontano per essere significativo
Milioni di persone ancora viva le immagini dell'economia mondiale milioni di individui stanno vivendo la globalizzazione non come un'opportunità ma come una forma di disgregazione e di distruzione che minaccia i loro standard di vita il loro tradizionale modo di vita
Questi individui che si sentono merger marginalizzati crescono
In continuamente
La crisi asiatica ha provocato gravi effetti in tutto il mondo con conseguenze sociali ed economiche devastanti
Alcune tra le economie più prospere si sono sono precipitati nella recessione con una velocità che ha colto di sorpresa la comunità internazionale
E come sempre accade durante le crisi economiche sono i gruppi più vulnerabili che ne vengono colpiti
La crisi ormai si è allargata la Russia neppure i mercati finanziari Nordamerica in Europa ne sono immuni esprimersi contro la globalizzazione sarebbe inutile è frustrante
Come intraprendere una battaglia contro le intemperie atmosferiche al contrario invece di invertire il percorso di una tempesta offriamo riparo ai milioni di persone che ne sono colpiti
Non possiamo sfuggire ad un uragano ma possiamo cercare di costruire le fondamenta per le case che rischiano di essere scosse dagli uragani futuri in altre parole accettiamo i cambiamenti ma non accettiamo di rimanere inermi
I problemi che la crisi solleva non sono solo di tipo finanziario ed economico
Neppure di tipo solo politica e sociale
I problemi sono contemporaneamente
Tutti i tipi appena citati devono essere impiantati affrontati e trattati sia localmente che globalmente
Più che mai abbiamo bisogno di cooperare più che mai la sfida che la globalizzazione ci pone e quella del buongoverno nel senso più ampio del termine
Più che mai abbiamo bisogno di mostrare una capacità di leadership a livello mondiale e abbiamo bisogno di creare delle nuove partnership la nostra speranza deriva da una maggiore cooperazione tra le nazioni unite e le istanze non solo statali l'anno scorso ci sono stati presenti meravigliosi di questa cooperazione la campagna internazionale per la messa al bando delle mine antiuomo
Apro una parentesi di cui l'onorevole Occhetto è stato il nostro cioè vessillo
E quella di qualità azioni e delle obbligazioni non covi non governative a sostegno di un tribunale penale internazionale che la che la città di Roma ospitato
Queste partnership queste relazioni tra le Nazioni Unite e la società civile la comunità globale stanno aumentando di di numero ogni giorno
E tuttavia se ci decidiamo seriamente a unire le nostre risorse ad accantonare le differenze e a lavorare insieme
Non c'è nulla che non si possa realizzare ecco questa è l'augurio
Che io veramente auspico e tutti insieme oggi da oggi fino alla fine
Finali inizio del terzo millennio consegnati i nostri sforzi a questo fine grazie
Grazie
Grazie innanzitutto ringrazio per
Invito ringrazio il professore la Rocca per avere ricordato lo sforzo che abbiamo fatto come Commissione sui temi delle Nazioni Unite
Ringrazio in modo particolare la dottoressa salvate per le parole molto gentile calorosa che ha voluto rivolgere nei confronti del attività da me svolta nella vita politica italiana nel mondo poi negli ultimi tempi nella politica internazionale
Come è stato ricordato noi ci siamo impegnati come Commissione esteri in una indagine conoscitiva che aveva come oggetto il problema generale della riforma delle Nazioni Unite non soltanto il tema importantissimo sul quale ritornerò della riforma del Consiglio di sicurezza di questa specie di gabinetto di governo centrale diciamo
Molto a livello mondiale ma anche la riforma di tutte le collegate le attività economiche militari e così via dicendo che sono parte importantissime dell'attività complessiva
Del Nazioni Unite d'altro canto la tempeste economiche che ci sono stati negli ultimi tempi hanno fatto di ammiratori emergere temi che quando noi abbiamo avviato l'indagine conoscitiva sembravano soltanto un po'
Diciamo interesse oggetto di interesse
Un po'prezioso ma non direttamente interno al dibattito politico né italiano né europeo e quindi abbiamo ho voluto attraverso questa indagine sentire abbiamo sentito i maggiori operatori
Sia delle Nazioni Unite a partire poi ne è stato ricordato dalla dottoressa salvate dal segretario generale delle Nazioni Unite che credo per la prima volta è venuto in una sede parlamentare a rispondere alle domande dei deputati evento dei grandissima importanza abbiamo sentito poi gli esperti tra i quali appunto il professore la Rocca di indispettito dalla politica internazionale più importante su scala italiana e anche su scala internazionale
In seguito a quelle indagine ho anche scritto un saggio che intitolato governare il mondo che in parte riprende le tesi di quell'indagine l'allarme ha poi un'altra serie di temi di carattere più culturale e politico complessivo liste messi alla indagine anche quel saggio partono da un problema
Il problema è questo chi è che governa e chi deve governare eccome si deve governare il mondo
Bene o male voi sapete dal quarantacinque in poi il mondo è stato governato da dai due blocchi contrapposte alla testa di ciascuno dei blocchi c'era da un lato l'Unione Sovietica e dall'altro gli Stati Uniti d'America è malgrado la critica profonda che ciascuno di noi fa a quella suddivisione del mondo non c'è dubbio che essa rappresentava una forma embrionale
Anche volte distorta però di governo dei processi
Mondiali
Dopo questo evento sicuramente importantissimo epocale che segna
Un lo spartiacque nella storia contemporanea che è stato il crollo del muro di Berlino abbiamo avuto la caduta di uno dei due blocchi e il rischio che i problemi complessivi
Della governabilità a livello internazionale caschino nel bene e nel male sulle spalle di una sola potenza dalla potenza vincitrice della guerra fredda
Ora io parlo di rischio non perché ho un atteggiamento diciamo particolarmente anti americana ci mancherebbe
O perché penso che questo porti soltanto ha degli aspetti puramente negativi no abbiamo visto che anche questa funzione preminente
E gli Stati Uniti d'America porta anche risultati positivi basterà ricordare la recente di
Funzione degli Stati Uniti d'America negli accordi di pace israeliano palestinesi e anche la funzione rilevante avuta nel Kosovo
Che ancora di più in controluce mette in evidenza la debolezza per non dire la latitanza dell'Europa sullo scacchiere internazionale
Però abbiamo anche se tutto viene affidato a una sola grande potenza permanentemente il rischio di una confusione di piani tra diciamo funzioni universali
E funzioni di grande potenza e quindi interessi che sono gli interessi non sola nazione cosa che a mio avviso in certi momenti dei rapporti durissimi con nella guerra del Golfo per esempio questa confusione di piani in qualche misura si è manifestata e allora il problema nostro
è quello di vedere come finiti i due blocchi noi concepiamo una nuova democrazia mondiale
Come concepiamo una nuova democrazia mondiale
E come la inseriamo dentro a quelle che io considero due grandi movimenti apparentemente contraddittori tra di loro l'uno che porta all'esproprio dei poteri nazionali verso poteri sovranazionali e l'altro che porta all'avvicinamento dei poteri
Al piccolo potere locale attraverso forme sempre più stringenti di federalismo ebbene io ritengo che tra questi due movimenti non c'è una contraddizione
A patto che si dia una risposta che io chiamo la risposta del federalismo globale che non cancella la nazione in quanto tale fa della nazione uno snodo dal quale si dipartono due tipi di delega a una delega verso l'alto a secondo delle materne naturalmente una delega verso in basso con una continua interazione di questo movimento naturalmente
Questo movimento ha bisogno di forti aggregazione
Primi momenti di costruzione della democrazia e mondiale
Vi devo di aggregazione di carattere regionale in cui per esempio la costruzione dell'unità politica europea e un esempio ed è nel contesto di questa ipotesi di aggregazioni di carattere
Regionale che possono essere di carattere geopolitico ma anche
Per esempio di carattere collegati a grande nazionalità che attraverso nel mondo ho parlato per esempio anche dalla nazione araba che può avere in quanto tale una espressione al consiglio di sicurezza
Ebbene
In questo contesto io vedo la possibilità che l'Europa abbia un seggio europeo
è un seggio europeo a rotazione
Proposta questa cara e facemmo un anno fa e che è stata ripresa ho visto con piacere dal ministro degli Esteri nell'ultima sempre generale del Nazioni Unite quindi possiamo dire che quel lavoro e abbiamo iniziato è diventata già proposta politica di grandissimo rilievo perché fatta anche dal nostro dal nostro governo ora questo tema è un tema a mio avviso affascinante importante
Che ci porterebbe poi ad aprire accennerò ancora brevemente questo ad aprire tutto il tema di che cosa deve essere l'unica politica europea per essere in grado di onorare diciamo questa funzione
E a questa proposta
Io credo che nello stesso tempo nel momento in cui affrontiamo questo
Questo un problema importantissimo della globalizzazione ascoltato con interesse il lettura del messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite
Non possiamo non di di mente dimenticare oggi
Quelli che sono stati alcuni almeno di quelli che sono stati i grandi padri dell'idea della Global Governance o del governo mondiale
Anche se le due espressioni non coincidono e nel nostro lavoro mettiamo in evidenza anche le differenze tra queste due
Espressione tuttavia questo tema è stato affrontato con forza da uomini come Brando
L'anche pose con forza tutta la grande tematica dei rapporti tra nord e sud del mondo
Palme che pose con forza la grande tematica di una concezione nuova della sicurezza comune non più fondata sulla deterrenza
E la signora brutta anche vorrei ricordare non sempre tutti la ricordano che ha avuto il grande merito di porre a livello internazionale planetario il grande tema dell'ecologia e dello sviluppo sostenibile come uno dei grandi obiettivi diciamo della nuova governabilità a livello internazionale metto anche Enrico Berlinguer che con l'idea della austerità che allora fu concepita come una visione francescana della vita in realtà aveva l'idea che per affrontare il rapporto tra nord e sud del mondo era necessario cambiare qualche cosa di profondo del modo di produrre di consumare dei punti alti dello sviluppo e quindi la tematica in sostanza del mutamento del modello di sviluppo nella quale se ne è stata poi all'interno di queste visioni anche la svolta che la dottoressa Salvati ha ricordato che con la quale
Appunto incominciamo a concepire dopo la caduta del muro di Berlino una nuova visione di tutte le relazioni internazionale non più legate a quella divisione manichea del mondo in due blocchi contrapposti
Bene io credo che questa tematica di grandissimo rilievo
La tematica della global governance
Ci mette poi di fronte a delle problemi rilevantissimi la distinzione tra neoliberismo come neoliberismo selvaggio
E invece una concezione liberal che io preferisco che ha però dentro di sé una sua radicalità
Il problema di come si deve dentro una concezione liberal che Rieti riabilita diciamo la funzione del mercato nuove forme di regolazione economica
Cosa reclamata anche dallo stesso del Nord
Problema riproposto ultimamente da Blair a proposito del grande organizzazioni finanziarie mondiali della riforma del rapporto della relazione tra Fondo monetario Banca
Mondiale e decisioni
Di sviluppo direi che tutta questa parte
Delle nazioni Unite dovrebbe prendere più
Più deve dovrebbe essere più presente nel dibattito politico nazionale ed europea proprio perché penso che il lo stesso dibattito europeo rischia di essere un dibattito provinciale
Se sganciato dai temi di fondo delle Nazioni Unite e dei grandi strumenti che sono quelli per esempio degli istituti finanziari di Bretton Woods necessità di guardare dentro al molo modo di funzionare e quindi del rapporto poiché la decisione politica
E decisione intervento economico e del rapporto tra decisione politica e problemi
Diciamo di carattere militare
Ecco perché io credo che questa tematica è di grandissimo rilievo e credo che una serie di temi di che in modo generale noi abbiamo Urso sottolineato nell'indagine conoscitiva io poi ho ripreso nel saggio governare il mondo dopo
Che abbiamo fatto quell'indagine hanno avuto alcune esemplificazioni riportata internazionali importantissima pensiamo alla tematica per esempio della proliferazione delle armi atomiche
Ho alla lotta a livello internazionale al terrorismo ora io credo che questi temi ci si dimostrano come sia necessaria una grande sensibilità di fronte agli strumenti della democrazia mondiale che dice che richiede impegni rilevanti
Sia per ciò che riguarda la costruzione europea e cioè un'Europa effettivamente politica e sia per ciò che riguarda la riforma dell'ONU e cioè il tema della Global correrne infatti il tema di un nuovo equilibrio democratico a livello mondiale ha molti risvolti che riguarda il rapporto tra Paesi piccoli paesi grandi tra Paesi più ricchi paesi più poveri tra nord e sud del mondo ma anche tra Paesi nucleari nei paesi che non sono nucleari
Ebbene io credo che gli stessi ultimi esperimenti nucleari siano il termometro di un problema più grande
E pongano delicate questioni di equilibri e di prestigio
Se chiare io ritengo che la condanna nei confronti della ripresa degli esperimenti e sia sacrosanta
Tuttavia anche qui noi dovremmo andare più a fondo perché
Dopo la fine della confronta azione tra i blocchi io credo che si sia abbassata la guardia su un tema di questo genere
Come reagire infatti in termini proprio division di governo del mondo di fronte al fatto che uno o due Paesi riprenda l'esperimento nucleare con l'assunzione
O con la rincorsa
Al potere nucleare spesso o convivendo con questi
Diciamo episodi io dico chiaramente
Che noi non dobbiamo sancire la divisione del mondo in due categorie di Stati quelli legittimati a detenere armi nucleari e dall'altra tutti gli altri se il mondo rimane diviso tra chi ha il potere atomico e chi no
Io credo che mancherà progressivamente a coloro che detengono del potere atomico il diritto morale di dire agli altri
Che non lo devono addirittura
E quindi come risolvere questo problema
E la proposta che secondo me è una proposta da affrontare proprio in chiave divisione dei global governance che il clou crebbe atomico deve mettersi a esso stesso in discussione
E quindi si pone qui una questione che è indubbiamente molto importante diciamo sotto questo profilo deve assumere cioè l'autorità morale di guidare un processo di disarmo che riguardi anche il club atomico
Quindi il tema che ci sta di fronte per esempio glielo pongo qui come una delle questioni che forse nell'ambito della global governance delle funzioni e Nazioni Unite dobbiamo affrontare come di aprire tutta la questione della lotta alla proliferazione
Da un lato ma anche alla riduzione
Nella direzione verso dalla direzione verso il grande obiettivo dell'abolizione di tutte le armi atto che
Un altro esempio è la lotta al terrorismo
L'ampio compreso il modo come gli Stati Uniti hanno risposto a certi atti terroristici però ciò è venuto mio avviso attraverso una via sbagliata
Perché la lotta al terrorismo richiede una preparazione a livello mondiale internazionale di tipo nuove e che ci ripropone la questione
Che qui è l'altro aspetto su cui si rischia delle volte di sentire la debolezza dell'ONU
Di chi ha il diritto all'uso Darfo
E allora il problema del diritto all'uso della forza ci pone di fronte a un tema a mio avviso decisivo mai della riforma delle Nazioni Unite che quella del vecchio prendiamo il caso del Kosovo dove io sono stato recentemente
Nel Kosovo io ho avuto modo di vedere Milosevic dice il quale mi ha detto be'cerca di parlare corna Rugova
Noi abbiamo distrutto questi terroristi gli abbiamo separati dal popolo
Adesso le popolazioni stanno tornando nelle loro case e si può riaprire
Un processo di pace le sono andato poi nel corso del giorno dopo
A parlare con Rugova poi ha avuto Volvo voluto vedere quello che ha detto
Milosevic
Abbiamo anche abolito alcuni diari alcuni incontri con convogli e siamo andati in giro
Per lo spettacolo era disastro perché per chilometri e chilometri abbiamo visto soltanto case letteralmente distrutte
Deserto umano perché non c'era né un contadino delle volte si può vedere pensare anche in una disgrazia due contadini che vanno in giro a governare allora il male no animali non governati
Mucche con le mammelle piene perché nessuno le Murge cani randagi da tutte le parti poliziotti nascosti dietro le rovine questo deserto di case tutte scoperchiata e quindi era del tutto evidente che ci trovavamo
Di fronte a un uso della violenza repressiva che va al di là della notte del terrorismo e io sono tornato con l'idea che bisognava intervenire anche militarmente io che sono un fautore deciso del fatto che l'intervento deve fatta deve essere fatto sotto l'egida dell'homo
Ma qui c'è il paradosso dal confronto nel quale noi ci troviamo non c'è dubbio che l'intervento militare era sacrosanta perché c'era un intervento militare già avvenuto
Che preparava un disastro umano di proporzioni incalcolabili e la richiesta dell'intervento
Dell'ONU doveva essere fatta però in un contesto dove il diritto di veto ti ti impedisce di fare allora io credo che proprio questa contraddizione che noi dobbiamo superare perché io ritengo che dal punto di vista della legittimità dell'uno per la forza l'uso della forza in una visione corretta di democrazia mondiale di global governance deve essere sempre fatta sotto l'egida delle Nazioni Unite
Perché non si scambia la funzione di polizia internazionale sacrosanta che ci deve essere e del diritto anche di ingerenza violenta e umanitaria che un altro diritto importante
Acquisito a livello della global governance con
Eventuali interessi di parte di questa o quella nazioni ma perché si possa fare tutto questo è chiaro che noi dobbiamo mettere al centro dell'attenzione con più forza segnalo a questo tema
Nel dibattito politico internazionale il problema del diritto diretto cosa che noi affrontiamo anche nostra indagine conoscitiva ma che oggi io vedo emergere come un tema di grandissimo rilievo in sostanza io credo che per celebrare degnamente come la signora meritoriamente fa ogni anno la funzione delle Nazioni Unite
Dobbiamo e concludo su questo
Mettere l'accento su due problemi il primo e che per dare forza alle Nazioni Unite cioè alla Global governance noi dobbiamo fare fino in fondo il nostro dovere di europei
E per fare fino in fondo il nostro dovere di europei dobbiamo rafforzare il nucleo Europa l'elemento regione d'Europa
E quindi non possiamo considerare l'Europa affidata soltanto al progetto monetario condizione necessaria ma non sufficiente
Io sono tra quelle che non ritengono che la produzione di moneta unica sia di per Sesto di per se stessa produzione
Di istituzioni la produzione di istituzioni storicamente hanno bisogno di atti di volontà politica ideale
Che hanno una loro autonomia
Sono più vicino alla funzione che al funzionalismo all'idealismo dei padri dell'Europa
Per sono stati padre costitutori del Europa e quindi tra queste istituzioni dobbiamo sentire l'esigenza di istituire finalmente questo mestiere o mandando alla pesca
Cioè questa capacità dell'Europa di parlare con una voce sola è una testa sola che la rappresenti a rotazione ovviamente perché tutta l'Europa potrà poi poi deve essere rappresentata così e questa idea di Monsieur la pesca deve avere la sua proiezione naturale nella rappresentanza europea alla alle Nazioni al Consiglio
Di sicurezza perché se non si affronta questo rapporto
Noi avremo sempre un sovrapporsi delle politiche nazionali avremo come abbiamo avuto in tutte le ultime crisi
Una politica inglese verso il Medio Oriente una politica francese verso il Medioriente una politica italiana verso il Medioriente legata alle tradizioni diverse i palestinesi lo sanno benissimo
Che resta l'hanno visto direttamente per questo d'Europa
Non è riuscita a fare quello che ha fatto nel bene nel male perché Stati Uniti America hanno anche avuto delle gravi responsabilità nel ritardo del processo di Dayton ma non c'è dubbio che poi al momento quando bisogna arrivare a una conclusione loro ci arrivano è l'Europa
Non è capace
Questo dobbiamo vederlo come un problema che ci sta di fronte quindi legata a questo è il secondo punto la riforma delle Nazioni Unite che deve avere dare più poteri alle Nazioni Unite
Avere come punto centrale la riforma del Consiglio di sicurezza e la riforma del diritto di veto mettendo nello stesso tempo ma hanno alle istituzioni economiche internazionali questi mi sembrano alcuni dei temi
Più interessanti che la nostra ricerca ci consegna che oggi ha voluto qui di presentare un po'riaggiornati anche rispetto alle vicende nuove che ci stanno deformante grazie
Grazie presidente io non so se lei abbia molto tempo a disposizione del poker non ne devo molto quindici minuti in ecco per cui forse qualche domanda per cui io Piero poche parole perché forse ci sono delle dico che il suo interventista più stimolante anche nel senso che ha stimolato la nostra curiosità credo che ci siano alcuni punti che potrebbero essere utilmente approfonditi sia al generale quello della global governance che lei ha posto al centro di un suo intervento argomento di otto affascinante a tutta una serie di problemi specifici se vanno dal dal disarmo nucleare per il quale lei ha proposto anche una una soluzione
Dire attività che non so fino a che punto potrà trovare il consenso verificatesi negli ultimi anni nello per sempre ma è un problema che si porranno totalmente
Il problema dell'emergenza terroristica il problema del diritto dell'uso della forza della legittimazione dell'uso della forza fino al problema europeo
Al
Al signor pesca e soprattutto al se il socio europeo già veste un po'al centro della sua indagine conoscitiva
Uno dei temi quelli belli che mi fa particolarmente proposto che oggi prestato assunta ufficialmente dal Governo italiano dunque io vorrei chiedere residenti se con qualche domanda possiamo anche applicare questo dibattito brillante Bush
Presidente io sono un socio qui da moltissimi anni ti persa organizzazione alla quale io il loro appartenere per lo studio di quelli che sono i problemi nazionali anche il riguardo e il rapporto alla vita internazionale
Lei giustamente ha detto che qualsiasi
Azione verso diciamo citati rivoluzionari o governi che agiscono contro i diritti umani o altro come genocidio e polizia etnica
Si debba tagliare si debba attuare sotto l'egida delle Nazioni Unite
E lei attento alle cosa giusta però io chiedo a lei
Le Nazioni Unite quale traccio secolare hanno di quale forza dispongono
Per potere attuare o perlomeno per le imporre il rispetto di determinate norme umanitarie
E diciamo di rispetto dei diritti delle piante le popolazioni quali che essi siano sia in Europa sia in Africa sia nell'America terzultima
Le Nazioni Unite rischiano in certi casi di Adele la stessa funzione della Società delle Nazioni la quale spesso interveniva con grida spesso faceva proclami arrivato a delle sanzioni economiche
A cosa che siamo arrivati bene o male anche noi io la marsupio che lei ha posto la sua domanda il tempio civico rigori lascia un po'visita ringrazio Presidente mi scusi segreto grazie io credo che naturalmente il braccio armato Nazioni Unite differenziata a seconda delle aree mondiale per ciò che ci riguarda è sicuramente la NATO
E per ciò che riguarda poi la europea le processi di integrazione tra nato e UEO cioè il Piliego militare della grossa che dovrebbe essere
Nell'Unione Europea militare no il problema però è decisivo e che questo braccio armato
Via via sono i governi no allora si sposta la stessa logica livello mondiale deve essere diciamo ai rappresentanti del momento del Governo mondiale che il Consiglio
Di sicurezza la difficoltà che noi abbiamo oggi è che molte volte anche azioni giuste a livello internazionale non si possono fare
Perché il modo come organizzato il diritto di veto maturato poi ci sono una serie di soluzioni intermedie tra l'attuale organizzazione diritto di veto invece forme diverso e di organizzazione detto dimetto perché non c'è dubbio che bisogna cautelarsi anche rispetto a un uso della violenza che potrebbe non essere accetto da gran parte dei Paesi a livello internazionale ma l'abolizione dell'attuale secco diritto di veto secondo me spenderebbe la strada ad aprire la vexata quaestio
Nel contrasto tra nato Nazioni Unite cioè se l'uso del della NATO è sufficiente di per sé o l'uso le Nazioni Unite questa vexata quaestio rischia di dividerci costantemente inefficienti militari in anime belle superiamo questa definizione attraverso una riforma strutturale che permette a tutti
Di garantire sia l'efficienza che lei giustamente invoca cioè la capacità di intervenire e sia la garanzia democratica di controllo
Va sui prodotti da
Mi pare che l'onorevole Occhetto abbia indicato un punto estremamente importante per noi italiani e cioè la
L'assenza la carenza la latitanza dell'Europa diventa che direi quasi clamorosa e quasi clamorosa tanto più che un andare indietro perché come ricorda bene né nera ma la cooperazione politica eravamo molti meno non eravamo quindici
Negli anni settanta b nella cooperazione politica negli anni settanta era una una cosa consistente la dichiarazione di Venezia rispetto al Medioriente è stato un punto politico molto notevole che ha contribuito in qualche modo a rimettere in moto la situazione meglio e oggi noi abbiamo fatto non non siamo rimasti indietro abbiamo fatto ripassi indietro
Il non so anche la idea alla proposta di questo ministro prescritionis può essere buona può anche però essere più apparente che sostanziale ma comunque a parte queste considerazioni mi pare che c'è un vizio andiamo avanti a quindici sarà molto difficile andare avanti
Forse bisogna intanto tanto meno quando il numero sarà in coro menta
Forse bisogna avere il coraggio di fare di un passo avanti sul in nel campo la politica estera una un un bivio e chi chi vuole ci sta chi non vuole rimane legato da a un livello differente credo che questo passo avanti io personalmente penso che questo passo avanti bisogna farlo anche se può essere difficile può essere doloroso
Beh di fronte la mascella rotta io considerata solo una considerazione
Un domanda voglio solo aggiungere che questa considerazione la inserirei una considerazione
Parallela ma coincidente per certi versi eccetera dobbiamo stare attenti ha un'impostazione di facile allargamento che non colleghi con severità il processo di allargamento al processo di approfondimento istituzionale europea
Perché è un processo di allargamento a venti trenta torna io sono perché la prospettiva sia gli Stati Uniti d'Europa quella politica quella che abbiamo studiato da piccoli nel geografia da però presta può avvenire se contemporaneamente abbiamo avuto un approfondimento istituzionale forte perché se non c'è questo diventa una semplice zona di di libero scambio non a caso mai vediamo che siccome la cultura degli inglesi e più verso la zona di libero scambio sono di manica larghissima verso l'allargamento
Di maniche strette più verso il problema dell'approfondimento istituzionale quindi per il per me il problema rimane quello del rapporto che risponde in parte anche se non per tutto quello che diceva lei che rimane del rapporto tra per follemente allargamento che rimane il punto più delicato l'equilibrio diciamo tra questi due momenti
Potrebbero
Il voto
Sono generate cuccioli onorevole Occhetto vorrei sapere qual è l'atteggiamento dell'ONU
In particolare del consiglio di sicurezza nei confronti del dell'allargamento dell'Europa dell'unione europea nei confronti dei Paesi baltici
Se vengono accettati se vengono assunti inglobati
Potrebbero provocare qualche reazione da parte della Russia
Se non vengono accettati potrebbero indurre la Russia a pensare che costituiscono una zona particolarmente delicata e quindi dal punto di vista strategico particolarmente appetibile grazie
Ma il problema della Russia di fronte largamente un problema centrale della questione che porta ad affrontare in modo con con i piedi di piombo diciamo
Perché non c'è dubbio però questo problema che riguarda la Russia riguarda di più l'allargamento della NATO per non l'allargamento puri
Cioè il ragionamento mettiamoci ripetuto dal punto di vista russo I russi dicono è finito la guerra e delle fretta i due blocchi non ci sono più o meno siamo la Russia di prima cioè il nemico
Allora non si capisce perché allargare la NATO esclusivamente Renato fino alle nostre porte perché questo implica che noi siamo in nemico rimaniamo tradizionalmente nemico questa cosa produce
Delle reazioni politico psicologiche interne che da un lato rafforzano questo è quello che dicono poi sul piano strettamente politico gli attuali dirigenti nazionalisti anche i comunisti e quindi creano un collasso
Democratico Tintern ora questo ragionamento è un ragionamento di cui bisogna tenere conto e io credo che il modo migliore per tenerne conto e da un lato rendere più omogeneo il rapporto tra l'allargamento della NATO e allargamento dell'Europa
Cioè non ritenere che tutto deve essere fatto solo attraverso l'allargamento della
E nello stesso tempo mamma hanno ci si avvicina ai confini russi anche attraverso un organismo che i russi vedono meglio perché è nato anche con la loro collaborazione cioè lesse CEE
Coinvolgerli in un nuovo progetto di sicurezza comune europea
E allora in questo contesto affrontare anche il problema
Paesi Banti
è ovvio che onorevole Occhetto nulla visto che ne ha fatto cenno varie volte qual è la sua idea circa de modifica introdusse il consiglio di sicurezza se le proposte attuali italiane modificano alle precedenti prese di posizione italiane a proposito del del Consiglio di Sicurezza stesse comunque come Duilio anche la Commissione esteri
Dove dovrebbero configurato possibilmente
Il futuro
Parto dal futuro nel futuro io vedo il Consiglio di sicurezza come
Rappresentato dai grandi agglomerati vorrei Johnny mondiale
A rotazione quindi quello che provo per Europa anche per gli altri
Continenti d'altro canto è un problema di tutti perché se no non si allarga e non si cambia adesso il Consiglio di sicurezza è formato dai residuati della Seconda guerra mondiale cosa che ormai storicamente non ha più nessun valore quando allarghi tu ti pone di fronte a problemi di conflittualità si dice Brasile l'Argentina insomma cioè si dice in via insorge in Asia
Io credo che quindi il problema della rotazione nei grandi agglomerati si porrà per tutte le parti del mondo
Per la mia proposta secondo me è tolta tutta la più funzionale sembra la più utopica ma in prospettiva la più funzionale perché se non si arriva a questo risultato sarà sempre date le rivalità tra i vari paesi di rimanere allo stato attuale come di fatto si coltiva si continua a fare
La proposta italiana attuale è diversa perché la prima proposta per la quale poi si batte molto l'ambasciatore Fulci innestata meritorio serviva a me la sono presa da meritare serviva per bloccare la proposta tedesca
Meritoria perché non perché io sia antitedesco ma perché la proposta tedesca è ovvio che ci allontanava anche dall'idea dell'Europa politica unica perché se nel Consiglio di Sicurezza dove c'è la Francia e vendite
Aggiunge la Germania beh è finita l'idea dell'Europa unita perché quei tre sono la e il resto non esiste e quindi bloccare questa idea secondo me era sacrosanto
C'era una proposta complicatissima poi di diversi ricchi mia livelli di presenza nel Consiglio di sicurezza che adesso è stata modificata con il discorso di Dini all'Assemblea delle Nazioni Unite che ha colto la nostra proposta cioè che è quella del seggio europeo a rotazione
Rotazione presente già avviene la Presidenza no dell'Europa può avvenire anche il seggio
Europeo a rotazione a qui avremo chiaramente un altro ostacolo dei due che ci stanno già rispetto a questo io faccio un'altra mediazione transitoria siccome è bene che l'Europa si rafforzi
E ci sia una certa esperienza e chiaro che per un certo periodo
I due che ci stanno cioè in lettere Francia rimangono si sperimenta la rotazione il terzo invece di essere o la Germania o l'Italia un altro e il seggio europeo a rotazione
Ma mano che si va verso il rafforzamento delle istituzioni politiche europee
Si dovrebbe quasi naturalmente arrivare alla conclusione che poi rimane un unico rappresentante cioè quello europeo quindi propongo un ponte di transizione che non tocca i due che ci stanno in terzo comunque era in discussione perché amico Sergio Tedesco e discussione
Il terzo è quello europeo a rotazione
Dobbiamo quando certamente alla
Grazie no il
Onorevole Occhiuto ha fatto una serie di considerazioni stimolanti e io ne volevo sottolineare due ma alla prima di queste c'è già una parziale risposta con quest'ultima con quest'ultimo suo intervento cioè l'ipotesi del seggio europeo chiaramente e un'epoca un'ipotesi molto attraente e
Il suo ultimo intervento mentale lo conferma di prospettiva
Nel senso che e anche lasciando per un momento da parte la posizione di Francia e Gran Bretagna
C'è a monte un problema di organizzazione delle istituzioni politiche europee in materia di sicurezza questo mi pare che e cioè no non si può volevo la confermo mi pare evidente non si può immaginare di cominciare dal seggio europeo al Consiglio di Sicurezza per costruire la politica di sicurezza e di difesa comune
L'altro punto riguarda il sistema di votazione o come più comunemente lo si chiama diritto di veto
Storicamente il vento è stato prospettato c'è una bellissima pagina di Cerciello nelle more di Churchill a questo riguardo perché Stalin di Nazioni Unite non voleva sentir parlare
E accettò di riflettere su questa ipotesi soltanto quando gli spiegarono Roosevelt e Churchill che
Se la Russia non fosse stato d'accordo non si faceva niente nel sottofondo c'era libri e a che perché nazioni che intervenissero come tali ci voleva un accordo di fondo fra le grandi potenze e questo era fino all'la mille novecento ottantanove novanta abbiamo vissuto in questa situazione di e bipolarismo ecco oggi mi chiedo chiedo a carbone proprio perché tra il suo giudizio
E più realistico adesso che è rimasta una sola grande potenza immaginare di modificare il sistema d'importazione che venne
Prima costruito nel io non ho quarant'mille novecentoquarantacinque o meno realistico di allora
Come corollario mi chiedo se effettivamente la caduta della contrapposizione ideologica fra e cinque Occidente ed Oriente non dovrebbe consentire come di fatto in alcuni casi ha già mostrato di poter consentire alle Nazioni Unite di funzionare indipendentemente dal fatto che in base alla carta
Il sistema di votazione e quello che
E cioè che presuppone che ci siano sempre i voti dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza per ciò che riguarda
L'Europa sono decisamente d'accordo nel senso che si deve
E delle istituzioni ero dal rafforzamento dell'Europa per aver
Area su scala internazionale quella proposta perché andare a livello internazionale fare questa nobilissimo proposta mostrando di non essere capace di riunire cioè tirati in
Ma nel modo sarebbe in modo molto non credibile sostanzialmente concreti e quindi sono d'accordo che il processo e dal basso all'alto non viceversa
Ma io penso che
Prima ancora e alla riforma del diritto di veto c'è una serie di materie
Vento che a
La superato le preclusioni precedenti non sarebbe stata immagina nella situazione
Diciamo precedente della guerra fredda la Bosnia per esempio la presenza e la collaborazione tra militari NATO l'Iraq nato anch'
Russe quando sono andato parla delegazione della Commissione
Scendi centro operativo della NATO
Era era molto anche commovente vedere questi genera
I cani che ci raccontavano compassione la loro collaborazione con i russi in una serie di operazioni di di peacekeeping
Che segno di una nuova epoca da questo punto di vista quindi io credo che gran parte tutto ciò sa deve essere dato come sempre avviene ci deve essere un'interrelazione tra il campo dall'inventiva della politica dell'esperienza e la riforma istituzionale ci sono dei momenti in cui la riforma istituzionale necessaria perché sono l'esperienza non va avanti ma non c'è dubbio che l'esperienza la sperimentazione di fatti nuovi diventa il Livia per esempio io che sono un fautore sull'Iraq e lo sono stato decisamente non su tutti gli interventi su alcuni della non ingerenza nel caso non ci s'non sia chiara non sia chiaro l'intervento e Nazioni Unite l'ultimo caso con De Mistura che è andato è stato uno dei esempi più belli
La se no dove tra il nell'intervento e Nazioni Unite rischi che la pressione militare c'è stato un perfetto e quindi a me io che sono appunto per questa li ne ha ritengo che proprio per forzare la
Ma hanno nell'
Direzione di una capacità di intervento al di fuori delle vecchie pregiudiziali che dividevano il mondo era giusto l'ho detto Andreatta Andreatta e sentito rafforzato da questa mia opinione che era giusto per esempio intervenire minacciare l'intervento come abbiamo fatto di fatti
Mi sembra che qualche risultato l'abbiamo avuto per ciò che riguarda il Kosovo però dobbiamo sapere che questo ci ripropone comunque la riforma perché è sempre una forzatura e che se ne vogliamo invece fare funzionare in modo fisiologico questa dobbiamo naturalmente troveremo delle forme intermedie non è che si può abolire del tutto troveremo delle forme intermedie per materia
Per tipo di articoli
Delle nazioni unite da applicare per i quali certi rimane Ettore altri campetto che tutta la questione da da da valutare come stiamo
Do trovo come se mi tutine questo per ciò che riguarda il voto a livello europeo no non è che si va direttamente su tutto al voto di Maggiora
A Nizza e per esempio le questioni militare al livello europeo c'è la scelta che chi vuole va avanti e gli altri
Non partecipano ma non possono ostacolare l'azione militare c'è una soluzione Lilli soluzione diciamo è una soluzione anche abbastanza elegante diciamo dal punto di vista fitti istituzionali grazie sorpresa adesso mentalità se la ringrazio molto vi ringrazio
Nella ad alcuni
La
Mia
Non reale