Oreste Flamminii Minuto, giudice aggregato della Corte Costituzionale ha rassegnato oggi polemicamente le sue dimissioni con una lettera inviata al Presidente della Camera Luciano Violante

Volevo precisare questo io sono il presidente alla Camera Penale di Roma e non sono il presidente della colonna romana dei penalisti romani né questa conferenza stampa è stata indetta per far trovare qualche manifestino in qualche cabina telefonica ci troviamo in piazza purtroppo perché Laura non c'è stata concessa questa conferenza è stata sollecitata dall'ex presidente della camera penale a definitiva dimostrazione che l'avvocatura è sempre non solo coraggiose prudente ma anche reale e quindi chiedo la povera Flammini di rendere le sue dichiarazioni
Portante fare una piccola premessa
Il ventiquattro gennaio del mille novecentonovantasei
Ho avuto l'onore di essere nominato
Giudice costituzionale aggregato da una seduta comune tenuta dal Parlamento della Repubblica italiana
Gli avvenimenti di questi giorni mi hanno indotto
A scrivere una lettera che stata spedita stamane al presidente della Camera Luciano Violante
Che è colui il quale presiede il Parlamento in seduta comune la leggo per cognizione di tutto che perché questo vale molto di più di qualsiasi compito signor presidente nella seduta comune del ventiquattro gennaio novantasei il parlamento della nostra Repubblica mia comparirà moltissimo onore di nominarmi giudice aggregato della corte costituzionale
Ho vissuto quel momento con particolare emozione pensando che al termine di una lunga carriera forense fosse stata riconosciuto la mia buona condotta di vita di avvocato e cittadino della nostra Repubblica le parole che il nostro capo dello Stato ha pronunciato in occasione
L'astensione dalle udienze penale degli avvocati penalisti mi hanno quindi profondamente colpito
In quanto non solo ad Enrico aderito alle statuizioni dell'Unione delle camere penali ma per cinque lunghi anni andò avuto l'altissimo onore di presiedere la valorosa Camera Penale di Roma penso di essere stato parte importante nella lotta per la difesa dei diritti civili dei cittadini
E nella conseguente proclamazione delle astensioni dalle udienze per difendere quei diritti
Scoprire di aver attuato un comportamento eversivo e di aver compiuto azioni paragonabili a chi scende in piazza armato è per me motivo di grande amarezza e sconcerto mi chiedo perciò se posso essere ancora degno di continuare nella mia funzione di giudice costituzionale aggregato un terrorista in una ipotetica con costruzione della corte costituzionale sarebbe un'anomalia non tollerabile neppure in un paese tollerante come il nostro
La risposta non può essere che negativa e di conseguenza rassegno le mie dimissioni dal giudice aggregato della corte costituzionale
Non voglio e non posso entrare in polemica con il nostro capo dello Stato me lo vietano ragioni di rispetto per la sua carica prima ancora che norme giuridiche poi se a tutela della sua figura posso però dirle con grande serenità che mai e poi mai mi sa avrei pensato di essere accusato di eversione
L'aver voluto e tentato di introdurre in maniera effettiva nel dorso ordinamento un principio sancito nella Convenzione europea di salvaguardie
Malgrado le affermazioni del presidente della Repubblica sono in pace con la mia coscienza questa lettera è stata spedita stamani e non ho alcun altro commento da fare se non dire una cosa che mi sta molto a cuore
Per quello che mi riguarda respingo
Le adesioni acritiche a questa iniziativa
Degli avvocati penalisti così come respingono i consensi altrettanto acritici il nostro Paese ha bisogno di persone perbene oneste non ha bisogno di cialtroneria dalla politica mi ringrazia