Commento all'intervista a Marco Pannella uscita recentemente su "Ideazione"; La "rivoluzione liberale" ipotizzata da Pannella; Il cambiamento di politica del Polo nel corso degli anni

Radio radicale continuiamo con le interviste e dedicate all'intervista realizzata da Marco Pannella è al con ideazione per il primo numero della rivista diretta da Domenico Mennitti abbiamo ora i nostri microfoni Antonio Martino già ministro degli esteri ma specialmente economista economista liberista professor Martino allora secondo l'analisi di Marco Van
Una gravissima situazione dal punto di vista sociale e politico in particolare forse l'Italia è vicina una rivolta da a una vera e propria rivolta sociale diciamo così dei ceti produttivi contro il blocco partitocratico gli italiani forse si sono scocciati si sono stufati per usare un'espressione non mi pare che usa la stessa Marco Pannella nel corso intervista usano l'espressione il cui copywriter se non vado errato è proprio suo si sono scocciati di e lavorare fino ad agosto per lo Stato e solo dopo agosto per se stesse per la famiglia e questa la situazione professor Martino e io
Gori sì perché questo nostro sarà ordinario s sinossi straordinari concittadini che è andata in i meriti che vanno ricordati perché c'è anche una sformati disfattismo di non riconoscere i nostri meriti
La vera una qualità che in politica diventa un difetto ce la pazienza sono eccessivamente pazienti quello che gli italiani hanno sopportato nel corso dei decenni in altri Paesi avrebbe provocato non una ma dieci rivoluzioni realtà in Italia questa non c'è stata
Arriva nelle molto importante sono cose che ha già detto anche in altre occasioni ma in questa intervista veramente
Molto riuscite a c'è una sintesi del pensiero di Pannella che mi ha fatto molto riflettere il merito va indubbiamente oltreché suo e anche dell'intervistatore di Gaetano Quagliariello credo che meriti di essere ricordato
Spero che siamo davvero alla vigilia di quella rivoluzione ma purtroppo non sono certo che i nostri concittadini abbiano tempra dei rivoluzionari allora cominciamo dall'inizio l'analisi secondo lei
Giusta esiste questa grave spaccatura sociale esistono queste chiamiamole che lo stesso Marco Pannella richiama condizioni per i rivoluzionari ma perché i nostri concittadini non avrebbero la tempra da rivoluzionari
Non è soltanto un po'non è un fatto culturale il problema è che il vanto Jordi una azione di rivoluzione di ricostruzione come la vogliamo chiamare dell'intero sistema istituzionale andrebbe tutti mentre il costo del dell'impegnarsi in una pratica di questo genere sarebbe sopportato in prima di persone persona da coloro i quali si impegnò per cui girone che questo contrasto è o è stato oggetto dal dal oltre un secolo di analisi da parte di suo
Circa cento delle finanze c'è il problema del portoghese c'è il fatto che molta gente spera che a cavare le castagne dal fuoco sia qualcun altro e quindi nessuno intanto lo fa e nessuno fa Hector questo in questo secondo nella contrada
Simone tipica di questa situazione insomma
Andai conclude che le cose che dice Marco Pannella in quell'intervista solo un fazioso potrebbe negare che siano fondate perché la dall'oramai le dimensioni del problema sono talmente The enormi che che davvero non vedo come ci possa essere spazio dissentire sull'analisi il problema è vedere che cosa quando un gran numero di persone e se si conto di queste comprenderà che ci vuole una discontinuità anche piccola ma una sorta di rivoluzione quindi del potere tra
Per quella legalità che è costantemente violato sente al professor Martino a Marco Pannella nell'intervista da anche mi pare duri giudizi sul polo di centrodestra tra l'altro dice se la Confindustria Polo facessero propri quattro cinque liberisti e il referendum liberisti naturalmente le cose potrebbero le cose potrebbero cambiare dice in Italia per la prima volta ci potrebbe essere la appunto la rivoluzione liberale Cervi ci potrebbe essere un cambiamento in senso liberale lei che cosa ne dice Batman per ricevere questa
Ma Confindustria devo dire che non condivido
Il giudizio diciamo così di possibilità positiva da parte loro riassumono inserire questo genere perché nel corridoio ha sempre sostenuto i più grandi nemici della libertà sono gli intellettuali e gli industriali gli industriali a libertà vogliono perse la vogliono per gli altri ma non per predicano il libero mercato ma voi per se vogliono sgravi fiscali quote contingentamenti professione e quant'altro gli intellettuali viceversa libertà la vogliono persegua non per gli altri non vogliono che gli si venga eletto cosa devono studiare che cosa devono produrre e così via però vogliono che ci sia un controllo credo che la politica sui meccanismi di mercato quindi o dagli industriali non mi aspetto nulla di positivo non mi sono mai aspettato nulla di positivo per ciò che riguarda in e c'è il giudizio negativo sul centrodestra ce ne sono alcuni che onestamente io condivido in pieno per esempio quando Marco Pannella dice che se al momento in cui nel novantaquattro si vinsero le elezioni Berlusconi avesse fatto un
Governo Cherie
An dei ministri in base ai suoi criteri verso reali di competenza tecnica o quant'altro senza tenere conto delle indicazioni partitocratiche e proba abile che i partiti si sarebbero ribellati ma in questo caso la eventuale caduta quindi del governo borse elezioni anticipate avrebbero consegnato finalmente il Paese
Ha un tipo di politica più accettabile beh io questo sono pienamente d'accordo fu quella per così dire una ingenuità che si sarebbe potuta si evitassero rigidità uno ed è uno la prima di una serie di una lunga serie di opere
Gli errori alcuni erano evitabili altri inevitabili questo io credo che in una certa misura promosse da evitare perché in un certo senso è vero che la vittoria ci ha colto il sor chissà perché soltanto l'ottimismo degli ultimi giorni poteva far supporre che vincessi com'eravamo del tutto impreparati avvince ci eravamo presentati senza nessuna affidamento sulle possibilità di successo e quindi questo c'è un po'colto di sorpresa però e è vero che una volta vinto bisognava adoperarsi perché quella vittoria fosse consolidato
Sono anche dei giudizi diciamo così sul sul tre sente che sono in parte almeno in parte condivisibili per esempio quando Marco Pannella dice si ha l'impressione che il Polo libertà abbia dimenticato la sua ispirazione originaria cioè la l'hanno la necessità di trasformare questo Paese in una democrazia della dell'atterraggio secondo un modello di tipo americano con con la scelta diretta del capo dello Stato e capo del lusso in tv con loro due partiti che si fronteggiano ecco offrono due progetti politici alternativi uno dei quali poi finirà per governare l'altro all'altro spetterà il ruolo l'opposizione ebbe anche lì io credo che purtroppo Pannella abbia ragione io una sola cosa un solo dubbio in questa intervista e cioè che probabilmente
Molte di queste critiche sarebbero state evitare diversi problemi sarebbero stati evitati se si fossero uscito nel novantasei a fare una cordless cioè Pannella avesse accettato di di presenta sì fin dall'inizio con il Polo in questo caso una presenza dei radicali né che avrebbe dovuto anche essere significativa dei radicali in
Parlamento io credo che avrebbe consentito di correggere molti di questi problemi ecco ma proprio anche dal quell'esperienza di quella
Difficile situazione che ci fu nella trattative negoziati nei contatti nel nel novantasei il Polito realtà dopo il novantaquattro non ha perso moltissimo del suo chiamiamolo smalto liberale del suo Progetto della sua visione originaria liberale nel senso sempre di più diventando sempre più molto simile a una democrazia cristiana
Non c'è alcun dubbio che questo l'impressione si acquista l'impressione fondata perché altrettante posizioni che sono state assunte nel corso di questi anni compie per mano questa diagnosi c'è però anche da dire che mai nella storia d'Italia prima Dora c'erano stati tanti liberali in Parlamento come adesso a me piacerebbe contassero di più e che si era l'ispirazione di in aria purtroppo il fatto è che l'all'interno del Polo ci so no anche dei professionisti della politica che hanno acquisito questa professionalità
All'interno di movimento e di partiti che certamente non erano liberali per lo più solo democratico cristiani senta professor Martino ma questo polo in questa situazione come potrebbe diventare uno strumento per il cambiamento
E noi di prendessimo ha provveduto del fatto tecnico che per fare conoscere il nelle nostre intenzioni nostri programmi nostri progetti agli elettori ci vuole tempo noi dovremmo ad opera ci subito fin da adesso per dar vita ad un programma composto di pochi punti ma chiaro significativo e di radicale cambiamento liberale in modo da identificarsi con quel programma se noi facessimo questo sarebbe già un grossissimo passava il risultato per tutti auspichiamo invece del programma c'è il programma del novantasei che onestamente molto diverso da quello del novantaquattro fra me novantaquattro e un programma di radicale cambiamento liberal programma di novanta del novantasei e una sorta di così dirvi ricetta entro cui ci sta il libro la cucina entro cui ci stanno tutte le
Nessuna di queste veramente incisive significativa intanto un programma di cento continuasse solo come e proprio sul programma che noi dovremmo aumentare perché perché una soltanto se una sorta di programma all'italiana mi par di capire le propone una sorta di contratto con l'Italia insomma come quello che propose a suo tempo quando vinse le elezioni negli Stati Uniti gli indirizzi esattamente quello è il tipo di impegno ma quello lo impone secondo me EPROM
Il bipolarismo bipartitismo verso cui dovremmo muovere perché vede il programma nella proporzionale ha un significato molto diverso di programma in un sistema bipolare perché un sistema bipolare il programma non è soltanto un manifesto elettorale Manning annuncia alle intenzioni non solo elettorali ma anche politiche di governo della forza che lo propone e della proporzionale in cui nessun partito può onestamente sperare di avere la maggioranza assoluta dei voti di programmi sono soltanto confusi e fumosi
Dici elenchi di intenzioni invece il programma deve essere preciso significativo e vincolante ora se noi avessimo programmi di questo tipo appunto come il contratto con l'America che lei ricordava e che ha avuto un Volo significativo non solo il far vincere ai repubblicani e le elezioni del novantaquattro dando loro la maggioranza assoluta in tutti i due rami del Congresso ma avuto un significato secondo me
E proprio di storia politica quello è il tipo di impostazione che un partito moderno dovrebbe dovrebbe ricerca ecco però qui
Solo che c'è anche un problema ovviamente un programma di quel genere implica anche una strumento partito che in qualche modo per esempio annualmente o comunque in un il termine periodico approvi la piattaforma di programma in si sente impegnato su questo tipo di piattaforme riprogramma giustappunto come accade nei paesi nei paesi anglosassoni e qui si arrivava dello strumento partito cioè alla organizzazione politica del Polo e l'organizzazione politica in particolare di Forza Italia Marco Pannella nel corso dell'intervista e ricorda come l'esperienza radicale sia ormai una delle pochissime Vinitaly forse in Europa l'unica esperienza di partito con una base non militante molto forte che sia rimasta sul tappeto anche qui c'è qualcosa da imparare sì ed è vero che aveva
Ah ma unico ponevo il problema dell'organizza
Partitica o o meno del dell'intero Polo però non bisogna dimenticare il primo che non è affatto detto che partito in un sistema maggioritario debba significare la stessa cosa che partito in un sistema proporzionale cioè con un un organigramma struttura apro tipo quelli dei partiti della cosiddetta Prima Repubblica è un partito come il partito radicale che molto informale molto leggero come partito potrebbe andare bene del resto che cosa vogliamo davvero da questa organizzazione vogliamo che deciderà cosa intendiamo realizzare cioè decida le linee programmatiche e che decide i meccanismi di selezione dei candidati sempre usciamo ottenere queste due cose da questa organizzazione basta un'organizzazione leggera per realizzarle infatti i partiti americani sono davvero molto leggeri nel senso che nessuno sa chi sia il capo del partito dell'
Dico del partito repubblicano si conoscono i singoli leader ma nessi fanno congressi di partito o cose di questo genere dalle convenzioni sono per le nomination fare
Le convenzioni per la nomination ed ebbe anche giù
O che sia così è il problema da noi è quello di avere un minimo di organizzazione e al tempo stesso un programma talmente chiaro che identifichi come soggetto politico unitario quella che oggi lo può
Regione che noi vogliamo che compare diventi il governo com'è possibile che questa opposizione riesca in una dinamica di questo genere che qui in questo modo riesca
Farsi come per come dice Pannella un collegamento da collegamento tra la rivolta sociale e appunto il sistema politico e questo vorrei
Pure un quesito di
Probabilità di successo al quale non so rispondere perché
Non lo so se sei capiranno che dipende dal fa
Fare questo tipo di impostazione che il futuro della democrazia in Italia perché qui di questo stiamo parlando non è un fatto di vittoria di questa o quella parte politica si tratta di vedere se l'Italia con meccanismi democratici
Cioè in piena libertà e in grado di riformarsi se non è in grado di riformarsi il risultato sarà una avvitamento via via progressivamente più preoccupante dell'intera situazione
Per essere franchi secondo lei con l'orientamento attuale che sembra avere un po'il leader del di Forza Italia Silvio Berlusconi è plausibile una simile ad un simile sbocco Guglielmo d'Orange
Credo che
Creare io credo che di dubbi fondati ce ne siano tanti e non è affatto detto che riusciremo ad avere successo dobbiamo continuare a provarci però e alcuni segnali negativi che e inutile nasconderci esistono
Dovessero prevalere qui ci sarebbe davvero da da cambiare Paese da emigra
E ora sperare in una rivoluzione violentano un'evoluzione pacifica tipo quello cui allude Marco bene la ringraziamo Rigsby funzionante
Martino economista già ministro degli esteri della Governo Berlusconi esponente membro conta di presidenza del movimento di Forza Italia con l'ascolto come sempre da Radio radicale