Il dibattito sul finanziamento delle scuole private; Il Polo e la scuola cattolica; Il dibattito nel Polo sulle liberalizzazioni: il caso della protesta dei tassisti di Roma; Il rapporto tra l'ala "liberal" di Forza Italia e il partito

Siamo con il professor Carla siamo con il professor Carlo Pelanda allora scuola pubblica scuola privata in questi giorni se ne ha parlato se ne ha parlato tante realtà poi sembra più di parlare di scuola cattolica conforme confessionale scuola statale pubblica quindi proprio nel senso di statali
E questo è un buon punto e va di per chiarire una questione che crede molto ambigue
Bisognerebbe fare la delle definire un concetto semplice con chiarezza esistono scuole la scuola pubblica giuste direttamente dallo Stato è anche in base all'istruzione possedesse altri tipi di Scurati chiamiamo privati se cattolica non cattolica questo poi non interesserebbe tali quello che è importante che un cittadino deve poter scegliere tra pagare una tassa allo Stato e ricevere in cambio di istruzione gratuita per i figli
Variante variante dicono dice no non voglio mandarini fedele sulla testardo mi mandò a un'altra sede all'altro tipo di scuola ovviamente con degli standard controllati dallo Stato
Perché lo Stato nessuna burocrazia ma anche un tutore di regole
Allora in questo caso ha il diritto del cittadino a non pagare quella quote sull'abilità sa
Che dovrebbe essere impiegata per per mantenere
La scuola pubblica quindi al diritto di non pagare quote le tazze con quei soldi più o meno va a finanziare le spese per mandare subito la scuola privata io ridurre tutta la questione a questo a questa situazione senza complicati la cosa che mi mi sembra molto ambiguo la scuola cattolica
Che deve essere riconosciuto come parità
E qui deve essere finanziata è troppo complicato cioè non fa parte di quello di quella semplicità
Che è tipica della metodologia liberale che quelle criceto funzioni queste cose
Ecco poi il rischio di finanziare direttamente le scuole private cattoliche o laiche che siano però in realtà proprio potrebbe produrre le fette realtà di
Statali darla per certi versi quindi non aprire il mercato alla competitività pesa esattamente questo è questo il problema perché una varietà scolastica ecco cito per esempio i concetti più diffondere professor Dario Antiseri che da decenni e il difensore disperato del concetto di concorrenza nell'istruzione per miliardi discussione stesse la concorrenza ci vuole
E appunto il fatto di come dice lei dista palizzata cioè dare dei contributi pubblici anche alle scuole private certamente crea questo rischio abbiamo l'esempio concreto il cosiddetto università private in Italia che realtà sono tutto meno che private perché
Perché beh pur pagando si verso certe spese
L'ordinamento i loro professori sono scelti nel sistema pubblico ecco è questo non ha creato presidente resterà universitario dove ancora più importante che nelle altre nelle altre segmenti del dell'Istruzione quella concorrenza che era necessario
Ecco quindi chiaramente qui c'è un problema Conti in
La difesa delle scuole cattoliche che hanno una loro nobiltà anche hanno una loro importanza e non la ne diamo
Che hanno bisogno di finanziamenti per sopravvivere perché sono messi male però allora si fa un piano di contingenza per questo ma non deve diventare una struttura permanente permanente molto semplice chi vuole ma uno paga le tasse
Le paga tutte
Sono le
O scuola pubblica suonare quello privato al diritto di detrarre la quota che serve a finanziare studi system e sistema proprio per pagare da solo le quote qual è il problema il problema è che il nostro sistema fiscale
Non da cittadino
L'informazione
Su vede pago cento di tax
Purtroppo anche equivale
Ahimè ma io non so che lo so il dodici per cento e per l'istruzione che il quattro per cento non so le strade per queste cose qua ecco vedete la proposta che ho fatto e si semplice però implica chiaramente una una ricucitura in sessione una ricombinazione di tutto il rapporto di trasparenza e di chiarezza sul piano fiscale e in questo momento
Avendo governo di sinistra in Italia è una forte caratterizzazione comunque di questo tipo quello che sta dicendo è visto come anatema nel senso che che non non non può essere fatto però dovrebbe essere fatto così e se ne è fatto così la cosa sarà complicata il solito pasticcio all'italiana e chi pagherà sono sempre gli studenti la qualità dell'istruzione
Tutto il resto ecco ma secondo lei in con questa discussione che c'è stata e che si è aperta in Italia tra scuola pubblica e scuola privata e soprattutto nella posizione del Polo per le libertà che poi si è dichiarato a favore della parità scolastica però non si è dichiarato con estraendo un po'le tesi che L'Espresso prima nasce la parità scolastica
è un concetto francamente insostenibile che viene fuori solo dal fatto che c'è un problema di dare adesso della Chiesa cattolica che ha dei problemi allora suggerimento pratico e dire la Chiesa cattolica per la scuola scusate la la scuola cattolica che ripeto io esprimo disse tutte queste terre a deporre il finanziamento di organizzazione si faccia si veda qual è il proprio i gradi di finanziamento ma non si tocchi quel c'è questo aspetto non
Vada cadesse la riforma del del sulla scuola sull'istruzione potrà diventare concorrenziale poi la libertà come purtroppo ed ecco perché io idealmente appartengo a quella reale come sempre dimostra di
Di non riuscire a competere con la sinistra sul piano della chiarezza e questo prima o poi dovrà essere chiarito
Rischiato un po'di apparire quella che difendeva la schiera la la scuola cattolica di prendere la posizione di chi all'interno del Polo e PD spie
Anziani Natali sì ma dico io che sull'accordo di difendere cioè di non fa Spring Italia ecco però appunto il problema e dire abile di cento mila duecento miliardi oppure facciamo una legge del non profit presente Scola Catone che che cosa esploratore che ci sono c'è del personale religioso del personale laico che comunque partecipa priva a quei valori che dice io rinuncio anche anthem alla ricchezza perché sento la mia missione sociale di fare bene le cose non sono spesso bene alcuni casi male come capita in tutte le buone famiglie tra mediamente bene visto il allora riconosciamo la scuola cattolica il la lo statuto di non profit cioè sono istituzioni che non sono dedicate al profitto allora di cosa dice benissimo non pagato una tasse e avete delle facilitazioni che vi permetteranno di tenere bassi i vostri costi e quindi potete svolgere oppure ci può essere un finanziamento speciale proprio per stimolare queste queste queste attività asset a scopi non di lucro perché dovuto a che la Chiesa tutte attività diciamo della scuola cattolica della chiesa
Si può del tutto quello che si vuole ma nonché ad uno scopo di lucro o se ce l'hanno eletta RR distribuirlo ai poveri ai bisognosi equa e se mancasse quindi certamente va difesa e questa funzione ma ripeto il problema è di non mescolare tutto l'importantissima
Essenziale riforma tra scuola che poi è è il nostro futuro perché la la creazione lo capitale umano che il mercato globale bisogna essere un po'più raffinata francamente e a subito dell'accesso migliora tutti
Ecco è situata questa confusione ma incomprensibile c'è esiste anche la politica la politica
Non ma non può permettersi il lusso di di fare analisi approfondite o di perito delle posizioni pensando al futuro c'è c'è problema di lobbying c'è un po'
Prima di di tattiche che e questo poi diventa linguaggio e per questo questo mi ha francamente fastidio perché il Polo è caduto un po'in questa trappola ecco quindi abbiamo in Italia la situazione se mi è permesso fare una sintesi sul piano politico anche se non sono un politico
Davvero dalla parte una sinistra molte rigidità sul mantenere il monopolio delle ideologico sindacale sulla scuola pubblica che comandano i sindacati e la sinistra comandano la scuola pubblica e quindi non vogliono mollare tenerle regime intatta e questo è molto male d'altra parte però abbiamo il dibattito sull'evoluzione del sistema che si è ridotto il fatto solo di dare gli stessi vantaggi cioè soldi ad
Scuola cattolica ecco io suggerirei a chi è sensibile a queste cose di mettere un terzo elemento che quello che ho detto prima che mi sembra molto più più semplice più pratico e sicuramente più carico più carico di futuro perché la concorrenza
Piace o non piace nessuno può negare che poi porta a maggiore qualità per quello duro per i nostri figli insomma grato che ricordiamo che eravamo buoni la professor Carlo Pelanda economista e de Saint delle
Dell'università della Georgia
Allora siamo corna e il professor Antonio Marzano docente universitario alla alla Sapienza di Roma e nonché responsabile per il settore economico di Forza Italia
A un dibattito dove si è parlato del cattivo stato e del cattivo stato anche della scuola e in questo periodo sicuramente la scuola ha offerto spam
Sì o per un dibattito scuola pubblica scuola statale o meglio e scuola privata e anche qui indubbio scuola privato scuola cattolica
Un'apertura della sinistra per il finanziamento delle scuole private una posizione però quella del Polo che è stata anche travi data per una difesa della scuola acattolico per il finanziamento della scuola cattolica
No la questione sta in questi termini primo in tutti i regimi non democratici esista in monopolio pubblico della scuola
Cioè noi constatiamo unione sovietica nei paesi i già comunisti a Cuba e così via esiste solo la scuola pubblica che diventa quindi uno strumento di indottrinamento politico dei giovani
E è uno strumento di dittatura se è vero che in tutti i regimi antidemocratici la scuola è solo pubblica in un sistema democratico bisogna dare spazio anche alla scuola privata questo il primo punto secondo punto
Se è vero che l'efficienza di qualunque istituzionali
E ha cresciuta dalla concorrenza e gli economisti che scrivono di economia ormai da quattrocento anni non hanno trovato il sistema migliore per accrescere l'efficienza rispetto a quello della concorrenza
Bisogna che vi sia spazio adeguato alla scuola privata perché la concorrenza fra il pubblico e il privato accrescerà l'efficienza sia del pubblico sia del privato terzo punto
E esiste libertà quando c'è possibilità di scelta se c'è la possibilità per le famiglie di scegliere liberamente fra scuola pubblica e scuola privata questo garanzie di per sé garanzia dei la libertà per questi tre motivi noi ci battiamo per la coesistenza della scuola pubblica e della scuola privata in condizioni di relativo a parità
Che poi una parte della scuola privata sia cattolica questo è la conseguenza di una storia dell'nostro paese che è un Paese profondamente cattolico e quindi è anche naturale che da noi la scuola privata si anche una scuola cattolica
Ma il nostro concetto fondamentale e che devono coesistere scuola pubblica scuola privata per esigenze di democrazie
Di efficienza e di libertà ecco proprio in questi giorni
Di Antiseri ha rilanciato dal Sole ventiquattro Ore il manifesto per una scuola libera in un libero Stato e il problema era proprio come è finanziarla o meglio come non finanziarla direttamente a una scuola privata che produrrebbe un effetto di statalizzazione migliori soluzioni sarebbero quelle di un credito di imposta oppure del buono scuola che poi del quale se ne ha parlato a veramente poco per non quasi per nulla in queste grandi discussioni sulla scuola
Noi pensiamo che il problema non si possa risolvere con una cresciuti i finanziamenti statali alla scuola privata perché i finanziamenti statali sarebbero anche uno strumento di pressione di condizionamento dello Stato nei confronti della scuola privata perciò nel nostro programma abbiamo il buono scuola cioè la possibilità di dare alle famiglie questo titolo un titolo che ha un certo valore in modo che essi possono poi spenderci buono scuola come vogliono sia per una scuola pubblica sia per una scuola privata questa è la massima garanzia di libertà accarezzando un attimino alla questione cattolica e anche accerti ma nun m'
Richiama l'interno del Polo delle Libertà ci sono non soltanto per la questione cattolica anche per certe prese di posizione di Forza Italia e ancora di più di Alleanza nazionale come si è verificato nell'ultimo periodo sulla vicenda dei taxi a Roma
Dei taxi l'unica voce che si è sentita forte contro la posizione del del Polo e a e maggiormente appunto quella di Alleanza nazionale è stata quella di Antonio Martino realtà dice Forza Italia avrebbe dovuto rilanciare ancora di più una vera e propria liberalizzazione delle licenze ed è come
Vede il problema è stato travisato perché il provvedimento di cui parliamo al provvedimento il Comune di Roma non era solo un provvedimento di liberalizzazione delle licenze se fosse stato sono quei sono saremo alla corte era anche un provvedimento che prevedeva autoritaria mentre determinati i turni di lavoro dei tassisti
In qualche modo limitavano la libertà della tassista di lavorare quanto voleva
Allora la verità è che quando la sinistra la sinistra di governo non la sinistra regionale da sinistra né come uni fanno provvedimenti che chiama di liberalizzazione se uno va a vederci dentro bene scopre che sono di liberalizzazione solo apparentemente o solo in parte ma in realtà c'è sempre associato un'idea di intervento coercitivo no e naturalmente su questo punto
Intervento coercitivo bruciamo assumono introdotto ecco però quello che apparso un po'vedere infine e nelle manifestazioni dei tassisti
Pardon poche il il Polo prendevano posizione un po'corporativa questo sicuramente è passato un po'questo messaggio la sinistra è apparsa come quella che faceva le liberalizzazioni e il centrodestra come quello inglese che
Ha la posizione più conservatrice il risultato di quel travisamento che dicevo prima sarebbe poi corporativa una posizione del
Genere che ho detto che cioè contro gli interventi coercitivi solo se si riferisse a una categoria di persone ma noi questo principio di contrarietà e di opposizione a tutto ciò che limita la libertà di lavoro nel caso specifico lo adottiamo non per la categoria dei
Nel senso che
Lottiamo per tutti in qualunque momento in Colombo così io lo si manifestasse il problema
Ecco i malumori però che ci sono in Forza Italia in particolar modo dei liberarla chiamiamoli così o comunque dell'ala più liberale e quindi dei Martino dei Taradash e degli altri al la fine si potrebbero si potrebbe anche provocare una rottura che addirittura si parla di intervento di proibire anche le
Confronti di di Peppino Calderisi no no l'intervento dei probiviri non se ne parla proprio anche questa è una notizia falsa
La verità che quello che si chiama malumore nell'esercizio di una dialettica libera
All'interno di un movimento libero come quello di Forza Italia
Almeno Mana che ci sono quelle che le e io ho la stampa chiamato malumori che in realtà sono dibattito politico io credo che noi non possiamo fare a meno anziché forse dovremmo semmai intensificare in mano un
Morì il dibattito politico all'interno di Forza Italia perché il dibattito libero sulla base delle idee non di aspirazioni persona ali e certamente questo non è il caso i così detti professori liberal di Forza Italia il dibattito libero è
Un fa
Tore fondamentale di crescita di sviluppo di qualunque movimento politico da noi è libero altrove non è libero
Il dibattito e noi siamo liberali e quindi accettiamo nomi malumori chiamarli così è già riduttivo ma il dibattito e la discussione quindi
E non ci sono ma un dibattito che che fa bene che cresce benvenuto il dibattito grazie ricordiamo che eravamo pane professor Antonio Martana professore e onorevole deputato di
In forza Italia responsabile per il settore economico
E da Bologna Donatella Poretti per radio radicale