I pre-pensionamenti approvati di recente per le ferrovie dello Stato; Il problema della disoccupazione e la flessibilità del lavoro in Italia; L'aumento degli investimenti per la soluzione del problema occupazionale ; Il ricorso allo strumento della concertazione sociale

Siamo con ministro Tiziano Treu
Oggi il ministro dei Trasporti ieri il ministro del lavoro due mila prepensionamenti sono stati approvati per le ferrovie dello Stato quale sorto su qual è il suo commento da me non non sono prepensionamenti questi sono pensionamenti di per Zone che hanno raggiunto letta
E che
Poteva no se volevano rimanere ancora oltre questo limite noi invece abbiamo ritenuto che arrivati al limite d'età fosse giusto che venissero messi in pensione ma sono tutti con limite vietare aggiuntivi non sono prepensionamenti non c'è stato quindi esborso dello stato no sono anzi sono quelli che e avendo raggiunto i limiti d'età giusto che vadano prima di di persone più giovani che invece questi sì costerebbero visto quale come mai allora a questo punto la giustificazione Ferrovie dello Stato
Mi dicono saranno gli ultimi
Giuseppe
Che senso se Tizzy così hanno detto saranno gli ultimi prepensionamenti come non se fanno più
No ma questo probabilmente è un non se l'operazione che si riferisce non quesito e Mila che ripeto sono pensionamenti normali bensì ad altri a un altro scopo contingente per cui le ferrovie stanno trattando anzi hanno concluso la trattativa col sindacato e questi sono persone che vanno in pensione ecco un le e età previste dalla riforma Dini quindi abbastanza ancora insomma pensione di anzianità e non coi requisiti più stretti della riforma Prodi quindi in questo senso sono gli ultimi del contingente
Che andava con l'età della riforma Dini saranno penso gli ultimi perché non credo che né il governo lo può frane il Parlamento la povera di avere altre eccezioni di questo tipo vanno esservi stato hanno sempre questi vantaggi questi privilegi no non sono vantaggi sono state è stato ritenuto dal Parlamento ancora
Quel tempo su macché i prima dalle Governo con le parti sociali che questo fosse una quantità di esuberi che andavano sono superati per rendere più facile alla alle ferrovie la strada del risanamento perché obiettivamente le ferrovie italiane sono in anticipo in una situazione molto grave grazie ministro
Abbiamo ora nostro microfono Gino Cazzola la fine del collegio sindacale dell'Inpdap che il Mintz diciamo del pubblico impiego
Prima propri parlatene esperto in problemi previdenziali prima prova di affrontare questo che volevamo chiedere un suo commento su nelle varie proposte che si stanno e moltiplicando ma poiché sono anche quelle dice ampi quella di Modigliana di Modigliani per risolvere il problema occupazionale di un di andare verso anche se per strade diverse verso la flessibilità del lavoro cosa ne pensa lei
Ma io credo di sì anche Silvia deve intendersi su che cos'è la flessibilità io credo che il problema di fondo sia quello del costo del lavoro non tanto come grandezza assoluta quanto come differenziale fra il costo del lavoro stesso il salario netto che ormai siamo nell'ordine di cinquanta e cinquanta e ed è chiaro che un cuneo così ampio è una specie di tassa sull'occupazione scoraggiare in paese ad assumere e sostanzialmente più tela che dentro il mercato del lavoro mentre si pone come un muro invalicabile perché fuori e non sono così convinto che il il problema sia presente nelle proposte che circolano perché per fare un'operazione di questo genere bisognerebbe aver
Il coraggio del giro di più sulla spesa sul versante alla spesa sociale che poi è l'altra faccia del costo del lavoro ecco punto questo cuneo fiscale molto elevato che abbiamo qui in Italia gran parte è dovuto alla ai contributi previdenziale ecco che si rientra poi nel problema pertinenziale tra un problema che il governo più volte ha detto che ormai accantonato che sembrava risolto né e non mi sembra di questo avviso no io non sono di questo avviso credo che
Il problema sarà posto soprattutto sei dovremo stare alle regole del patto di stabilità cioè c'è cioè l'Europa non cambierà i propri orientamenti le proprie i propri impegni che sono stati assunti ora che si trova ad aver era una invasione dei governi a direzione socialista io sono assolutamente convinto che dovendo azzerare il deficit nel giro di pochi anni quest'operazione si troverà a scontrarsi con un un deficit previdenziale che stabilmente attestati intorno al tre per cento del PIL grosso molto nota per cena del PD quindi in sostanza erano fare tutta una serie di operazioni che a zero no il bilancio complessivo dello Stato
Toh e fatto compensando però questa specie di di anticorpo che il del bilancio dello Stato al proprio interno in sostanza dovremo azzerare il un conto compensando però questo questo deficit che sta il mente attestato intorno a un livello difficilmente comprimibile lei pensa che numeri no no no non ci sono perché questo avvenga disse beh è difficile fare tutto e difficile tenersi in pancia un deficit di questo tipo
E nello stesso tempo ridurre il costo del lavoro ridurre il prelievo fiscale destinare risorse dalla spesa corrente agli investimenti mi pare che non ci sia la ricetta per moltiplicare i pani e i pesci se si vuole
E nel futuro avere risorse per gli investimenti avere possibilità di ridurre il costo del lavoro per forza di cose bisogna fa
I conti con la spesa una spesa che che ha presenta questi squilibri senta per quanto invece riguarda il regime previdenziale non non c'era possibilità di abbandonare il il sistema attuale per arrivare a un sistema a totalizzazione
Sì il problema è di fare in modo di introdurre elementi di capitalizzazione su una un sistema di base a ripartizione purtroppo come si può vedere la previdenza complementare Allo stato è ancora un un esercizio propagandistico perché questi fondi sono sempre come quel coro dell'Opera che intonare partiamo partiamo ma in realtà qua
Partono con molte difficoltà senta per quanto riguarda sempre le previsioni ottimistiche del Governo loro prevedono un equilibrio futuro con l'attuale sistema previdenziale mi sembra che lei comunque e non sia anche medico e di no io non sono di questa opinione e non solo perché come dicevo prima questo sistema previdenziale ci darà dei
Problemi nell'immediato nel senso che sarà una specie di palla al piede per la sostenibilità del risanamento della del Paese rispetto agli impegni sottoscritti in sede europea ovviamente se questi impegni tengono cieco ci vediamo tutti coronata pallina il discorso è un altro ma sopra tu perché provato che e comunque gli squilibri e di cui al momento in cui ci sarà questo fatidico e qui io ci ritroveremo tutti in una volta sono stimati in due milioni di miliardi il debito ulteriore per il solo INPS
Ecco è in questo in questo in questo frange in questo tempo che si dovrà raggiungere pensa ci siano anche degli squilibri sociali tutt'altro danno delle nuove generazioni nuove generazioni lo squilibrio vivono già nel senso che
Avranno un sistema previdenziale meno robusto dovranno pagare i contributi altissimi per le pensioni dei loro padri
Dovranno sborsare risorse per avere un trattamento magari privato integrativo per loro conto io vorrei citare Daniele Franco che è un
Con l'economista sostanzialmente oggi impegnato in sede europea e in una relazione svolta alcuni anni or sono in un convegno dei Democratici di sinistra del PDS quindi insomma
In un convegno non di liberisti sostenne che per pareggiare i conti
Con i giovani occorreva sarebbe occorso ma ovviamente sono quelle battute che si fanno che non sono prossima sarebbe occorso un taglio
Di Pirelli dodici punti per quanto riguarda il trattamenti nostra insomma ecco senta un'ultima riflessione invece per quanto riguarda i debiti dell'INPS secondo lei sono ancora un problema
Ciclo su
Magari dell'INPS rispetto allo Stato e lo sono anche se per la verità a nell'indifferenza all'opinione pubblica in questa finanziaria è in atto un marchingegno che sostanzialmente indi innesta una fideiussione permanente del bilancio dello Stato nei confronti bilanci dell'INCE dell'Inpdap nel senso che col meccanismo di delle anticipazioni di tesoreria che poi diventa automaticamente trasferimenti il bilancio dello stato d'ora in avanti si farà carico si accollerà i disavanzi vince Linda e questa è una è una misura che le nella finanziaria che si va provando per l'articolo ventisei ventisette del collegato che è in discussione alla Camera un'operazione diversa da quella che si che fece l'esempio de Michelis in qualche governo fa beh guardi lei abbastanza bene informato diciamo Ugo De Michelis fece un'operazione di questo genere la fine degli anni ottanta sarà andò sessanta mila miliardi debito la finanziaria in una serra centoventun mila
Grazie allora di una persona del collegio sindacale per l'intatta grazie a lei
Paradosso microfono abbiamo il vicepresidente della Bei lavacro per rivestimento il dottore Massimo Ponzellini dottor Ponzellini Larry King ma tutte richieste bionda cominciare dal progetto di Ciampi per l'aumento di investimenti tutte finalità terre risolve il problema occupazionale
Giuramento la maggiore richiesta ed è benvenuto nel senso di tutto quello che si può fare per creare occupazione lo ha fatto vi sono però alcuni vincoli il primo certamente quello di non uscire da quelle che tracciato di sostegni monetario che l'economia deve avere quindi non fare troppi debiti il secondo è quello di non rovinare l'ambiente perché Thatcher infrastrutture si rischia anche a volte di danneggiare l'ambiente e quindi secondo me il vero messaggio da lanciare facciamo una manutenzione mi le ore a quello che abbiamo non interveniamo sulla frana dopo che sono crollate per incuria ma piantiamo gli altri facciamo forestazione che costa meno di quanto costa riparare dati dopo questa è la mentalità che lo Stato deve avere quote di pensare pure ma quelli che saranno i bisogni dell'immediato futuro o del futuro più lontano delle nuove generazioni dice per investire solo in quel settore che danno questo ritorno anche di solidarietà tra generazioni occorre secondo me c'è anche un problema di selezione degli investimenti da fare dal momento che poi i soldi sono quelli pubblici certamente c'è un problema di grande selezione credo che la banca europea posso dare una mano nel senso che le opere pubbliche che vengano pensate la maggior parte le volte sono necessarie ma alcune volte nel passato spesso nascevano o da oniriche manifestazione d'interesse di assessore alla vigilia di campagne elettorali oppure da biechi interessi di costruttori che vedevano così una soluzione lo problemi di bilancio caricando sulle spalle contribuenti lavori che non servono a nulla questo verbale viene del tutto perché io dico che la moneta unica non ce li permettono Massimo dice questa mentalità la moneta unica lasci abbastanza spazio fa divertimenti giusto ecco secondo lei se questi investimenti vengono
Rivolti verso il sud lire atto allo stato potrebbero esserci come in passato purtroppo ci sono state anche delle utilizzazione da parte della criminalità organizzata
Guarda qualità dall'amministrazione pubblica verso giù
Torna molto aumentata la coscienza degli imprenditori aumentata credo che ci sia anche in grazie anche tipo va be'che rischi di Bonate radicale maggiore possibilità di avere sapere queste cose del Ticino quindi rischi sono minori questo vuol dire non vuol dire che per mesi è stato credo che vadano scelte le opere pubbliche giuste di imprenditori giusti e rischi tendono a diminuire fino ad azzerarsi rende grazie allora alla dottor Massimo Ponzellini
Ora nostro microfono abbiamo il presidente delle della BNL ma ex presidente della Confindustria il dottore Luigi Abete dottor avete si moltiplicano le richieste di
Investimenti per risolvere il problema occupazionale qual è la il suo pensiero a questo proposito
Ma io penso che certamente c'è un rapporto tra
Il livello degli investimenti e livello dello sviluppo quindi livello che l'occupazione però il problema ha in questo momento soprattutto tipo qualitativo sapevo irritare bene gli investimenti quindi sapere scegliere quelli che sono essenziali per la modernizzazione del Paese
E rendervi molto profittevoli aumentando tutti gli spazi di liberalizzazione dei mercati quindi onestamente non penso che ci sia un problema quantitativo
Nel breve termine ma c'è soprattutto un problema qualitativo di capacità di scelte e di tempi della realizzazione degli investimenti se poi ci fosse eccessivamente un'esigenza ulteriore di tipo quantitativo questa potrà essere oggetto di una sul diversa valutazione quindi in qua che modo un la razionalizzazione del debito pubblico in termini di effetti finanziari come minori tassi di interesse gli spazzini e in qualche modo dovrebbero esserci
Dalla competizione nell'area dei servizi che finora sono stati sostanzialmente gestiti in regime di monopolio di oligopolio lasciano spazi sufficientemente ampi per gli investimenti rebus sic stantibus quindi non mi
Uno spostare l'attenzione in questo momento dalla finalizzazione alla quantità degli investimenti perché penso che sia un percorso è una scelta non non urgente né risolutivo una pezza che tutto è stato in sé
Queste richieste investimenti distolgono poi l'attenzione ad altre riforme importante come quella più volte anche richiesta la Confindustria riduzione nelle carico fiscale oppure addirittura una riforma previdenziale ma infatti pensare
Quando che non ci sia questa priorità solo nel porre mano alla alla quantità di investimenti c'è certamente da mantenere l'attenzione sul problema fiscale sul problema previdenziale penso anche che bisogna evitare di cadere nell'eccesso opposto di pensare che l'unico modo per modernizzare il Paese sia quello di ridurre il fisco quella un obiettivo da raggiungere rapidamente e significativamente ma anche quello da solo non non è sufficiente o con un concetto di provvedimenti di investimento di liberalizzazione di politiche fiscali e di politiche di modernizzazione vuole fatta per rendere strutturale i processi ma di crescita di una società complessa come la nostra non c'è nessuna soluzione insieme narra che sufficiente ed esclusiva rispetto a questa complessità e questo problema della complessità insieme della tempistica stretta per raggiungere gli obiettivi probabilmente poi si perde un po'perché ognuno mette il cappello no l'accento sulla provvedimento che ritiene compiuti dal suo punto di vista noi dobbiamo non commettere l'errore di inseguire gli specifici provvedimenti ma sapere utilizzare bene il pacchetto dei degli interventi possibili
L'ultima riflessione presidente avverte ma sempre a questo proposito il per gli investimenti al Sud per un nuovo impegno assoluto e per l'occupazione fare ancora si sono trovati i vecchi attori della concia stazione sindacati Confindustria e governo non penne non pensava lei che forse era si era giunti un momento per il contingenze che ci sono oggi che la concertazione poteva essere abbandonati attuativo
Certo azione è un metodo di lavoro che spesso viene confuso con
Eccone mente con consociativismo concertare così come l'abbiamo dello Stato all'inizio degli anni novanta è un metodo di confronto viveri dica del consenso gli obiettivi armati autonoma responsabilità nella non raggiungimento di questi obiettivi nella scelta dei percorsi per raggiungerlo quindi la concertazione è un percorso che definì degli Obiettivi cerca di ridurre gli errori voi con fritti inutili non voglio dire non impedisce la competizione laddove è necessaria quindi bisogna saperla quindi interpretare
Io penso che sia fondamentale mantenere la in questa ottica penso anche che bisogna valorizzare voi otto la dimensione aziendale del rapporto perché nella politica di promozione degli investimenti nel Mezzogiorno nelle aree deboli le politiche di differenziazione che a mio avviso sono necessarie proprio perché devono essere fatte a livello sta significa non generale in quanto altrimenti non produrrebbero l'effetto di ridurre gli scarti nel periodo dato possono dà una risposta reale soltanto a livello aziendale ovviamente questo richiede una capacità sia del imprenditori che del sindacato di saper negoziare a livello aziendale una capacità a livello nazionale di prevedere la prossima di Hideo cogli a livello aziendale anche se per periodi di tempo limitati ecco
Ma
Ma non pensa che questo punto proprio per quello che ha detto invece di ha prospettare addirittura concertazione più microscopica non compiute non stia facendo un regalo fai i sindacati confederali che ormai non godono più di gran
Ed era presente in tonalità per quello che possono essere una concertazione la rappresentatività sempre relativa si può discutere S il sindacato a oggi abbiamo più o meno consenso rispetto a dieci anni fa ma non è assolutamente
Discutibile che il sindacato comunque un livello rilevante di consenso sindacato confederale ed è un livello dimostrato in più occasioni quindi è sbagliato suoni come dire delegittimare o tentare di legittimare il sindacato mettendo l'accento su Al i punti di contraddizione di debolezza che anche il sindacato ha bisogna fare l'operazione esattamente opposta bisogna da un lato garantire la legittimazione con il sindacato che è un interlocutore fondamentale ci Sara Modena dall'altro indurlo a comportamenti
Più un medicinale ai più innovativi su quelle tematiche che hanno bisogno di un salto di qualità nell'approccio e questo ha fatto a livello di negoziatori varie negoziale non significa andare decisamente raccordo significa individuare i momenti di consenso come il eventualmente di dissenso sotto questo punto di vista io non penso che ci sia una dicotomia penso che c'era necessità di rafforzare il livello della concertazione a livello generale nazionale con un livello bidimensionale in tale che poi evidentemente deve avere la capacità di derogare anche alle per diciamo regole definite in via in via generale nel solo in questo modo si crea un vantaggio competitivo per le nuove imprese o per le aree più deboli
Altrimenti
Se si producesse o anche processi di differenziazione generalizzati questi non produrrebbero un differenziale competitivo liquidi non produrrebbero nel breve termine l'effetto che ne vogliamo
Vogliamo un effetto di sprone per quelli che stanno in d epoca per ridurre le differenze e quindi per fare questo dobbiamo evidentemente creare per un periodo limitato nel tempo tre-cinque anni un vantaggio competitivo questo vantaggio competitivo deve essere oggetto di un
Sì alto tra l'impresa e il sindacato
Più flessibilità meno costo del lavoro più investimenti in quella fabbrica in quello stabilimento perché quello stabilimento con la Fabi che l'unico luogo nel quale può cadere Carlos cambia non so se loro scambi non può essere fatto a livello generale chiarirlo generale nessuno di noi può negoziali noi per conto di un altro sia essa l'associazione degli imprenditori simbolo la rappresentanza dei lavoratori è chiara la differenza quindi ci vuole più concertazione a livello generale più nel senso di migliore concertazione non di quantità ma di qualità e ci vuole più flessibilità e più negoziato e quindi più tempo che anche a livello aziendale questo è come dire il connubio tra questi due livelli la la differenza per rendere più competitive le aree deboli del Paese altrimenti corriamo il rischio che questi un dibattito dopo il motivo che pensa lei che c'è troppa concertazione ma per il motivo che non si riesce a coniugare dona Concert
Azione sugli obiettivi con la flessibilità sui comportamenti è chiaro residente comunque rimarrà rimangono fuori dal tavolo concertazioni molti attori della vita economica italiana ma la società competitiva la società moderna non funziona anche sulla
Responsabilità degli individui di individuare le sedi nelle quali organizzarsi per essere protagonisti del processo di modernizzazione la società libera funziona con le istituzioni che rappresentano tutti con le organizzazioni sociali delle intese dello Torino dei professionisti dei consumatori che riescono ad avere una protagonismo positivo non si può
Penalizzare coloro che riesca ad avere il protagonismo perché ci sono l'altro che non riescono ad aver questo protagonismo casomai bisognerebbe far sì che l'istituzione quindi lo Stato il Governo il Parlamento sappia come dire corrispondere meglio a quell'esigenza insieme a quelle dei giovani non sostenendo che trovano meno capacità di a Uto rappresentazione ecco perché io dico che la più grande entità di questo Paese la rendita un po'logica con la quale io combatto dai tempi della mia presidenza Confindustria che sarà rendita finanziaria la vendita Bucari rende assistenziale agli da monopolista comunque tuo potei
Che sono tra loro in campo non so se e quindi primo poi entrano in competizione quindi si trova la modalità per superare questo problema rendiconto logica cioè dire dice contro chi non c'è più perché sta dentro alla società contro chi sta fuori di chi è più anziano rispetta chi più giovane quel purtroppo spesso non ha il contropotere e questo è un problema a cui le istituzioni dovrebbero dare maggior attenzione
Nessuna grazie grazie al presidente Luigi Abete presidente di BNL Naro D'Ancona Carlo Gualdi salici per radio radicale