La legge sulla cooperazione internazionale; Il problema dell'indipendenza del Tribunale internazionale permanente per i crimini contro l'umanità; intervista rilasciata a margine di un Convegno sulla cooperazione internazionale allo sviluppo

Ai nostri microfoni la senatrice del PRA Patrizia Toja dunque innanzitutto una valutazione sull'andamento di questa legge sulla cooperazione internazionale siamo a un punto abbastanza importante perché il relatore ha
Raccolto diciamo dai dieci progetti di legge per tutta la fase delle consultazioni colonna valutazione di sintesi nuova
Si profila diciamo quattro organico a mio avviso che molto positivo nel senso che è un po'meglio negli ogni proposta di legge perché prende un po'da tutti
Certo c'è ancora molto da di finire molto da chiarire sembra importanti alcuni punti si sottolinea la differenza di funzioni tra i compiti del Parlamento compiti del governo i compiti dell'agenzia come organo operativo il moto disgiungere diciamo la responsabilità politica da quella tecnica si dice soprattutto quella cooperazione uno strumento di politica internazionale teso a promuovere sviluppo a promuovere pace quindi si recupera il senso alto della cooperazione che non è favorire i commerci e non è neppure fare solo emergenza umanitaria a me davvero promuovere uno sviluppo diverso del mondo non potrà farlo solo a Cuper ha siccome ci sono tanti altri strumenti ma anche la cooperazione e poi un pollo colpi di un paese si riesce a farla bene perché diventa anche la propria carta di presentazione delle azioni internazionali in senso ovviamente non utilitaristico ma
Diciamo di fierezza della capaci a pesca un secondo punto capelli che io io trovo molto importante e lo spazio da dare alle o in città e a tutto l'associazionismo e il mondo del volontariato c'è un compito che pubblico e c'è un compito del privato sociale quel privato che non ha fini di lucro e io penso che non c'è campo come quello della cooperazione internazionale dubbi le associazioni oli di organizzazioni non governative Boy venti cattolici laici eccetera che credono questi valori si sono dati da fare è mutato gran prova lo capisca le condizioni
Perché possono fare molto di più qualcuno dice di proprietà vette di una quota di risorse per loro che non so se la quota o meno l'importante è che non siano soggetti strumentali
Di secondo piano accantonati ma che abbiano un ruolo forte nella cooperazione accanto al ruolo che deve fare direttamente costato la Repubblica è oggi anche gli enti locali
Perché c'è questa cooperazione decentrata che molto importante ecco mi sembra che si profilano alcuni punti chiave in termini di principi temi di strumenti
In termini di soggetti che fosse fanno finalmente questa riforma della cooperazione di cui ci tantissimo bisogno perché tra luci e ombre siamo stati poi fermi in attesa di questo rilancio della cooperazione
Ecco sono tre giorni che a Roma si sta tenendo una conferenza diplomatica delle Nazioni Unite per l'istituzione di un tribunale penale internazionale si sono delineate fin da subito due nette due netti versanti quello degli Stati Uniti che rifiutano l'autonomia della Corte è invece quella dell'Italia il canale altri paesi che invece la sostengono pienamente ecco quale prevede possa essere delle lo sviluppo della situazione ma io penso che i li dobbiamo
O stringere sempre più l'alleanza tra i Paesi che sono intenzionati ad avere la corte ed aveva che come uomo forte io sono poi convinta che se questa corte nascerà come tutti ci auguriamo ciò che tra cinque settimane allo scadere della conferenza si apra alla fin io ma questo questo statuto della corte alla firma dei vari Stati ecco poi la forza spessa di un'organizzazione che nasce sarà capaci di convincere anche chi più reticente quindi lo dobbiamo puntare
A lavorare insieme allo schieramento dei paesi che sono orientati nella stessa direzione convincere e insistere fare pressioni su che oggi ha delle preoccupazioni per di parlarle se possibile per superarle ma se questo perfino l'epos sì perché deve partire chi ci crede chi ci sta io penso che ci sono due ordini di preoccupazioni che lo dobbiamo in qualche modo ascoltare e e cercare di di di pur tu dissipare la prima è quella dei paesi è un po'in questo senso la Francia che ha venduto molte truppe propri e che le missioni di pace le revisioni promosso dall'ONU si preoccupano dei comportamenti dei propri militari dobbiamo dire che questa è la giusta preoccupazione ma la risposta non è quella di averi come dire tv ore che eventuali singoli comportamenti sbagliati siano sottoposti al giudizio della Corte il problema è orientare bene la preparazione di questi gruppi e
Poi di fronte a singoli casi non sentire intaccato l'orgoglio nazionale se qualcuno ha commesso qualcosa di sbagliato ora andiamo eccetera di violazione dei diritti
Ospita caspita è voglio dire non possiamo avere paura di espone anche al giudizio di un Paese di uno stato scusi di una corte internazionali indipendenti questi eventuali in i personaggi che hanno commesso crimini no io penso che un Paese non si senta leso se capiterà un italiano speriamo di no di commettere dei reati i sarà pessimo ito non è l'Italia che viene lesa nel suo diritto no anzi l'onore dell'Italia si passava con il momento in cui accetta di condannare questa persona e quindi io credo che dobbiamo su questa preoccupazione come dire discutere e isolare l'altra e più seri e più sostanziale cioè quella di dire che la corte in qualche modo deve sottostare o collegarsi troppo strettamente al Consiglio di Sicurezza questa non è una linea giusta perché toglie l'indipendenza della Corte
è chiaro che questa Corte lavoro entro sistema ONU avrà dei suoi meccanismi di raccordo non è un punto isolato ed esterno a tutto il resto del mondo ma Conte avere un rapporto e un conto è non essere indipendente
Dove ci sono compiti del Consiglio sicurezza compiti della corte che sono diversi e non si può supporre nessuna forma diciamo di subordinazione ecco ieri Billé Richardson l'ambasciatore degli Stati Uniti a ha ribadito forse ha fatto un piccolo passo avanti perché non ha parlato più di subordinazione ma di coordinazione così diciamo che dobbiamo cogliere tutti i passi avanti per farne fare
I nuovi io usato ancora il termine subordinazione che oggi dalle dichiarazioni dell'intervento ufficiale di pelliccia son sono già superate e quindi io credo che ci queste resistenze che pur ci sono
Prefigurano una ostilità alla corte ma una certa immagine di corte di rapporti con gli altri operistica c'è ancora molto da lavorare la conferenza serve per questo per le settimane che vi sono a Roma e anche nei rapporti bilaterali con i vari Paesi pere come dire produrre momenti ancora di riflessione anche di pressione positiva c'è anche l'opinione pubblica americana che favorevole rapporto indipendente io spero che si faccia sentire che avrà voce in capitolo e fa sentire la sua opinione bene ringraziamo la senatrice Patrizia Toia
Da Bologna Lisi Amenduni per radio radicale