La questione della riforma della legge elettorale: l'opposizione ha bocciato la proposta Amato; Le possibili dimissioni del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro

Siamo a Firenze abbiamo al Straw microfono il senatore Carlo Rognoni vicepresidente del Senato
Senatore in questi giorni anche il tema di di oggi qui a Firenze le riforme in particolare la legge elettorale sembra che l'opposizione abbia mandato a dire
La proposta del ministro Amato non va bene in particolare c'è un c'è un turno di troppo no sì ho visto adesso vedremo esattamente poiché risposta ufficiale daranno
Queste sono risposte lette sui giornali quindi aspettiamo di vedere la spiegazione l'argomentazione data in termini ufficiali detto questo se questa è la posizione
Io resto fermo convinto il diciotto aprile giusto andare a fare referendum comunque quindi non c'è visto che l'apposito opposizione a questa posizione pregiudiziale a questo punto sulla proposta come De
Nuovo che della maggioranza per di fronte a questo se non c'è possibilità di soluzioni tanto vale andare subito al referendum referendum uno dei due io faccio parte dato del comitato referendario quindi sono favorevole che si tenga il diciotto aprile
Ecco senatore ma alla data all'ora da variabile a seconda se si trova un accordo sulla la legge elettorale per dare il tempo dell'approvazione almeno in una cava
Ma io credo che coloro che hanno firmato e e ha partecipato
Raccolte le firme avessero in mente un po'reciso obiettivo quello di cambiare in senso maggioritario l'attuale legge elettorale allora le firme ci sono il Parlamento non era in grado di fare nessuna legge prima di fronte a questa ipotesi della ferramenta
Il preferendo la maggioranza si ritrova e trova la possibilità di fare una proposta che va nella direzione del referendum questo secondo me è una risparmio ma che voglio fare il referendum perché ho la mania dei referendum
Voglio ottenere dei risultati il risultato e ottenuto se si ottiene una legge che risponde al quesito referendario l'attuale proposta dalla maggior
Alza va in quella direzione l'opposizione non vuole minaccia battaglia facciamo il referendum aspettiamo che maturino i tempi ecco non è a questo punto
O conveniente proprio anche per una chiarezza rispetto
No agli elettori a rispetto a chi ha firmato i referendum
Dal referendum è in ogni caso e poi al limite
Una legislazione fa quello che deve essere chiaro che qui i giornali non hanno aiutato a capire molto e che il referendum si fa comunque anche se si fa la legge perché non c'è tempo di fare la legge nei due rami del Parlamento e perché dato che la
Previsioni sono che riferendosi fa per legge poco il diciotto aprile o al massimo a metà giugno ecco questo fra il periodo di tempo contro elezioni amministrative europee elezioni presidente Repubblica è difficile che Camera e Senato insieme riescano a fare una legge che risponda al quesito referendario non cambia raso comunque anche se dovesse passare in un ramo del Parlamento
è come questo potrebbe essere probabile se ci fosse un accordo non ci fosse stato questo
No secco dell'opposizione si poteva ipotizzare che al Senato si approvava
Un approdo la legge che però poi doveva essere per diventare legge approvata anche dalla Camera in questo frangente in questo frattempo si era comunque la fa emergere
E il segnale che veniva dai cittadini era comunque in poi tante perché anche se approvata una buona legge nel Senato non è affatto detto che la Camera non la cambino se di mezzo non c'è un segnale dei cittadini che quella legge apprezzano e che quindi approvano il referendum
Non cambiano le condizioni politiche senatore al Senato secondo me e
Si potrebbero cambiare qui i politici stanno giocando troppo a scacchi e ogni tanto si si si si impegnano la regina ecco io che e nessuno capisce più che cosa sta cedendo insomma ci sono delle cose lineari c'è un referendum appare lo si faccia dopodiché si farà sicuramente una legge e dopodiché si fa all'elezione
Il presidente poi si andare elezioni europee non c'è bisogno di drammatizzare oltre non è un ingorgo è un momento difficile per tutti le tensioni tra i partiti però io credo che il senso non resta sereno e ha in mente degli obiettivi e quale arrivare che sono possibilmente un sistema dove la democrazia aumenti e non diminuisca e quindi i cittadini abbiano la possibilità di essere più coinvolti più sentiti secondo me si va nella direzione giusta l'architettura di cui parla oggi
Giuliano Amato alcuni ce l'hanno i test altre meno e in effetti c'è un problema di costruire una casa con architetti che hanno idee diverse di architettura e questo probabilmente non è ancora stato chiarito un'ultima riflessione senatore Rognoni
Invece per quanto riguarda le possibili dimissioni del capo dello Stato
Il suo pensiero a questo proposito
Ma io devo riconoscere questo noi andiamo a votare il tredici giugno elezioni amministrative ed elezioni europee per fare la campagna elettorale ci vogliono quarantacinque giorni minimo quindi se andiamo a ritroso arriviamo al primo maggio
Data di inizio possibile la campagna elettorale per le amministrative elevò appena
Il presidente La Repubblica scade il ventotto maggio quindi noi dovremmo
Un mese prima incominciare votarlo quindi diciamo che dal venticinque aprile in poi i presidenti di Camera e Senato possono decidere il momento più adatto per riunire Camera e Senato insieme e porta
è chiaro che prima facciamo è e meno andiamo a scontrarci con la campagna elettorale il rischio che sia un elemento di campagna elettorale forte
Per però che cosa cambia il fatto che si dimetta prima cioè cambia qualcosa secondo me soltanto se c'è un accordo su
Quale soluzione di nuovo presidente pare perché altrimenti comunque si arriva nella Campagna elettorale quindi non io credo che siamo fuori tempo massimo per dire al Presidente attuale Repubblica di dimettersi dovrebbe farlo domattina non credo che sia non pensa che c'è anch'
La questione della data del referendum si fa presente che un'elezione delle presidente prima tale referendum potrebbe diminuire le probabilità di eleggere
Un presidente diciamo bipolarista
Ho letto anch'io probabilmente c'è qualcuno che lo pensa io penso che sia una una una cosa cervellotica perché se c'è come c'è nella maggior parte di noi la convinzione che il referendum se si va al referendum passa e si va al referendum e che quindi la maggior parte degli italiani comunque escono per un sistema bipolare eccolo non capisco che cosa poi i politici potrebbero fare per farsi del male farsi lo sgambetto e scegliere un presidente che sarebbe contro il bipolarismo sapendo che poi comunque pochi giorni dopo
In un referendum verrebbe ha ballato può darsi che questi calcoli ci siano ma mi sembra che rientrino nella nella confusione di testa che hanno alcuni politici nel non voler prendere atto che c'è una spinta al cambiamento quello di cui parlava o Giuliano Amato cioè c'è una base di cambiamento nella società problema di tradurla in un'architettura che tenga questo non ci siamo ancora arrivati ma la spinta al cambiamento c'è nella società non è che l'invenzione di qualcuno
Al senatore Carlo Rognoni vicepresidente a Palazzo Madama da Firenze Carlo Gualdi salici radio radicale