"Il sistema droga: per scoprire le cause e punire di meno" presentazione del libro di Giorgio Pietrostefani

A tutti sono Francesca Scopelliti e direi che possiamo iniziare questo nostro incontro con relativo alla presentazione di un libro scritto
Da Giorgio Pietrostefani intitolato il sistema droga per capire le cause e punire di meno
Un libro che va sottolineato è stato scritto nel carcere di Pisa dove Giorgio Pietrostefani insieme ad Adriano so che a Ovidio Bompressi il quale e tre adesso agli arresti domiciliari speriamo ci resti
Sono nel carcere di Pisa Giarda due anni devo dire che questa presentazione avrebbe dovuto essere fatta con con un animo più gioioso
Con quella gioia che poteva venire da un provvedimento della Corte d'Appello del Tribunale di Brescia
Capace di dire sì alla revisione del processo di dire sì ad ottenere giustizia sì ridere delle sentenze che nella loro altalena tra assoluzioni e condanne
Stanno a indicare come qualcosa non funziona
Che qualcosa ancora non funziona nel momento in cui la Corte d'Appello di Brescia voluto ancora una volta chiudere la possibilità di avere giustizia e di dare tre persone che si dichiarano innocenti dare a tre persone la possibilità di confermare la loro innocenza di dimostrare la loro innocenza e invece purtroppo la magistratura bresciana ha voluto ha dato ancora una volta un segno della propria propensione a dischiudere
Quei processi in cui potrebbero venire delle verità che possano essere anche e scomode
Che quello che è già accaduto con la decisione di non procedere contro il magistrato Di Pietro e essi questa questa volontà si conferma oggi si rafforza con la decisione di affossare la richiesta di revisione per Sofri Bompressi e Pietrostefani
Questa decisione è ancora più amara proprio perché viene dopo una sentenza della Corte di Cassazione Kettering chiunque l'ha letta e il era un segnale forte un invito forte a riaprire questo processo proprio per fare chiarezza e per
Per fare verità e per fare giustizia
Ci sarà probabilmente anzi quasi certamente il ricorso nuovamente alla Corte di cassazione che mi auguro sacche a questo punto provvedere in maniera ancora più determinante io stamane sono andata al carcere di Pisa ho parlato con Sofri e Pietrostefani
Mi hanno chiesto come stanno ma
Secondo me sono ormai un un accumulo di rabbia di delusione di amarezza di però forse anche di coraggio basta dire che poi soffre nel momento in cui si rende conto che chi va a trovarlo alla difficoltà proprio di dire delle cose
Di manifestare la propria delusione a quasi una volontà di fare coraggio loro al loro allora soffre diventa lui la persona che fa coraggio a chi va trovarmi in una situazione quasi paradossale
Non c'è quindi la la gioia che avremmo voluto a bere la battaglia anche a livello parlamentare continuerà vedremo quello che si può fare ma credo che a questo punto ancora di più il caso Sofri non dimentica più un caso
Così personale ma diventa una battaglia da portare avanti proprio perché si abbia giustizia è perché la protervia di alcuni magistrati possa aprire
Dei limiti circoscritti
Giorgio Pietrostefani stamane mi ha detto con l'amarezza che potete immaginare sarò costretta a scrivere un altro libro
Io mi auguro che lui invece non debba scrivere un altro libro o per lo meno che non debba scriverlo lì nelle condizioni in cui ha scritto questo anche se l'invito poi a scrivere un altro libro ma magari a casa sua glielo faccio perché questo libro sul sistema droga e veramente
Un vademecum essenziale per chi legislatore e non vuole occuparsi del problema droga è scritto con una scientificità oltre che con una passione che ammirevole e che fa immaginare uno studio approfondito e quindi come dire una ricerca e un approfondimento della materia
Che forse ogni legislatore dovrebbe avvenire prima di contrapporsi imposizioni
Oggi esistenti
E la cosa che rende questo libro ancora più prezioso e che l'Unità arte da un principio facendo suo il
Principio del maestro del liberalismo italiano Luigi Einaudi che il conoscere per deliberare
Potrebbe essere l'introduzione di questo libro proprio l'introduzione
Del
Libro del di Luigi
Einaudi ed è proprio l'esigenza di entrare nel merito
Dei problemi reale attraverso una loro conoscenza effettiva il motivo dominante del sistema droga fin dal titolo che appunto è senza infanzie molto schietto molto asciutto molto preciso
Fin dal titolo è chiaro che nell'affrontare la questione droga il primo passo deve essere quello di capire di conoscere per poi decidere qual è la strategia migliore e la strategia più efficace da adottare
Tutto il dibattito dice Pietrostefani
Ci sembra condizionato da un vizio di origine che deriva dal pregiudizio ideologico e politico del fatto prevalere il punto di vista di una e dell'altra delle parti in causa dell'anteporre l'interesse di parte su quello della comunità
Pietrostefani si spinge fino al punto di proporre di eliminare dal dibattito termini come il proibizionismo e antiproibizionismo guerra
Alla droga legalizzazione
E secondo lui in questo modo si farebbe un passo in avanti la polemica perderebbe i suoi connotati ideologici e si entrerebbe nel merito dei problemi reale
Condizione essenziale se si vuole risolvere il problema droga
Il lavoro di Giorgio s'Pietrostefani si apre con una documentata analisi del mercato mondiale dei produttori di droga delle strette relazioni fra le dissestate economie di quei Paesi
E al ruolo fondamentale che la produzione e la commercializzazione delle droghe gioca nel contenimento della povertà delle loro popolazioni
Paesi produttori con economie strangolate dai debiti
Verso l'estero soprattutto nei confronti delle nazioni consumatrici di droghe
Redditi di milioni di uomini e donne legati alla coltivazioni di terre poco fertili sulle quali nessun tipo di raccolto potrà mai essere più redditizio di quello delle foglie di coca
Ipocrisia dei programmi internazionali di riconversione un esempio su tutti quello che che porta sempre Pietrostefani e quello della Bolivia per la quale gli aiuti alla riconversione ammontano a cinquanta milioni di dollari all'anno a fronte di una necessità stimate intorno ai cinquecento milioni di dollari hanno la produzione che debellata in una regione si sposta in tempi rapidissimi in un'altra Regione e soprattutto una una guerra alla offerta di droghe per la quale gli Stati Uniti hanno stanziato solo nel mille novecento novantotto sedici miliardi di dollari circa trenta mila
Miliardi di lire senza riuscire minimamente ad arrestare la crescita del
Traffico e del consumo delle droghe
Proibite dice questi ammontano a circa il dieci per cento della del traffico e del consumo
E del traffico mentre viene stimato che per ridurre sensibilmente il mercato sarebbe necessario giungere al sequestro almeno del settantacinque percento della merce
Con un dubbio che l'autore solleva circa la reale buona fede del Governo degli Stati Uniti nella lotta alla droga dietro la la quale lo scandalo dei contrasti è solo uno degli esempi richiamati e documentati
Spesso si nasconde uno strumento della politica estera statunitense per affermare il proprio controllo su alcune aree del globo in particolare nei Paesi dell'America latina oggi e della Cina ieri
Abbondano poi gli esempi di come in passato la geopolitica il proibizionismo si siano strettamente intrecciate la guerra dell'oppio e uno per esempio degli esempi richiamati
E con una conclusione che fatta di Pietrostefani e meno costoso finanziare un programma di riduzione delle coltivazioni che impegnarsi in un drastico contenimento del consumo delle droghe illecite in un Paese sviluppato
Pietro spesso Pietrostefani si addentra poi nell'analisi dei diversi trattamenti normativi del fenomeno gli Stati Uniti che sono guida nella politica pre bizze mista e autori di pressioni internazionali affinché tutti i Paesi del mondo si adeguino alla loro impostazione e poi l'Europa come una legislazione che passa dal dal forte proibizionismo francese italiano almeno per quanto riguarda l'Italia fino al referendum quella posizione si è ammorbidita Merriman è rimasta sempre sulle linee del proibizionismo
E le posizioni di riduzione della domanda dell'Inghilterra dell'Olanda e della Svizzera che hanno fatto breccia anche in alcune parti della Germania
Infine si analizzano le possibili soluzioni al problema partendo da due dati difficilmente contestabili
Uno la strategia repressiva non riesce ad ottenere i risultati soddisfacenti ma al contrario crea delle conseguenze indesiderate
Prima fra tutte l'enorme massa di denaro stimata nell'ordine di cinquecento miliardi di dollari
Il dieci per cento del commercio mondiale che finisce nelle tasche della criminalità organizzata
Una eterogenesi dei fini in cui le buone intenzioni si rovesciano nel loro contrario due addentrarsi sul terreno della legalizzazione delle droghe significa entrare in un mondo sconosciuto del quale non abbiamo alcuna conoscenza ci sono lui dice sulla legalizzazione dei problemi e dei dubbi che posso il fenomeno ampliarsi ma sono dei dubbi non solo delle certezze mentre la certezza rappresentata da i danni che ha fatto il proibizionismo
Le esperienze che scelgono di colpire la domanda piuttosto che l'offerta di stupefacenti quelle che con termine tecnico si possono definire di riduzione del danno tentata dall'Inghilterra
E dall'Olanda prima e più recentemente dalla Svizzera e da alcune città tedesche hanno dato dei risultati sorprendenti e ci offrono oggi la possibilità di approfittare di quel tra virgolette lavoro sporco di sperimentazione compiuto da questi paesi ma fino all'ultimo Giorgio Pietrostefani non si stanca di ripetere che un approccio ideologico alla questione e l'errore più grave che si possa commettere esso oscure i dati della realtà e i risultati scientifici
Una lezione di laicità che intanto è più forte quanto più proviene da chi ha sperimentato sulla propria pelle i danni che l'ideologia invidio Lipchitz azione delle dispute politiche provocano
Un invito a lasciare a casa i pregiudizi a restare aperti agli insegnamenti dell'esperienza concreta e la ricerca scientifica a non giudicare ancor prima di aver esaminato le prove e di questo forse dovrebbero fare avere insegnamento e fare tesoro proprio quei giudici di Brescia che senza neanche analizzare le prove hanno voluto esprimere un giudizio così pesante
E siccome Einaudi secondo me lui sì rissa nel momento in cui ribadisce l'esigenza di conoscere per deliberare voglio chiudere citando proprio e in avanti
Nulla tuttavia ripugna più della conoscenza a molti forse a troppi di colori che sono chiamati a risolvere il problema
Credo che oltre a essere un magnifico saggio fondamentale per chi si deve occupare della materia legislatori
Compresi e anche una lezione di grande saggezza di cui forse tutti dovremmo fare tesoro applicandola nello specifico nella droga ma applicando la poi nella vita di tutti i giorni e a questo punto io devo dire grazie a Giorgio Pietrostefani
Apparire tutti meeting qualcosa
E naturalmente radio radicale come sapete si occupa di tema della droga però si è occupato anche si è occupata molto cercando di farlo ascoltare
Senza alcuna mediazione
Di tutta la su cui fare tutta la vicenda Sofri fra l'altro su questo e quindi due parole vista la giornate trincea sì è giusto dietro insomma anche se si sono stato invitato cinque Sully
Perché vedete e proprio ieri c'è stato un convegno alla Federazione nazionale della stampa
Dove Presidente della Repubblica ha stigmatizzato la giustizia spettacolo dove si è parlato di correttezza di informazione sui processi e quant'altro
Fu
Come dalla vicenda Sofri dal punto di vista della parte pubblica e del dibattimento pubblico dicono gli esperti
è iniziata da questo punto di vista malissimo è uno dei pochi processi che ci è stato negato di fare ascoltare la gente è ovviamente il processo di primo grado quindi importante quello dove sono stati sentiti i testimoni
E quello dove tutta la questione è stata sviscerato
Con le con i risultati vediamoci per cui anche chi non ha preso posizione pure si vende benissimo conto che questo processo è uno scoop
E qualcosa e che vede i reperti di prova distrutti dopo l'arresto degli imputati
Che vede tutta una serie di anomalie procedurali
Ovviamente
Abbiamo sentito l'avvocato Gamberini abbiamo seguito tutta questa vicenda io mi ricordo di interviste soffusi proprio mentre stava facendo un lo sciopero della fame per prima del primo processo in Corte di Cassazione quando ci diceva di siccome forse quel processo sarebbe finito di fronte una giuria troppo garantiste bisogna avere cambiare del giudice
Poi quel processo finì a sezioni unite ed è un processo in cui gli imputati furono assolti ma evidentemente non è non è bastato va bene qui c'è ci sono personaggi più autorevoli di me
Molto più autorevoli di me che mediatico potranno forse dire qualcosa su questo assolutamente unico iter processuale
Invece sul libro io volevo semplicemente già la senatrice Scopelliti vicina fatto che vede un libro importante insomma al di là del
Delle mozioni che si vuole dire pensando dove questo libro è stato scritto e detto
è un libro credo anch'io che abbia un valore in sé io quindi dico solo anche perché so che poi pedinando importanti scadenze
Si decide sedute notturne
E che io ecco la cosa che mi ha colpito e questi nel pronto al cinque minuti considerazioni nemmeno Pietrostefani non è un antiproibizionista come dire ideologico anzi è uno che si è cimentato interne nel terreno del recupero dei dei tossicodipendenti
E però probabilmente da militante politico abruzzesi laureato alla Normale ha voluto documentarsi sulla questione e attraverso questa sua documentazione teoriche attraverso il suo lavoro sul campo
è arrivato ad alcune conclusioni
Che quindi non sono viziati da ammesso che sia un vizio ideologismo ma insomma sono senz'altro utili e interessanti
E allora me la cosa che ha colpito è questo giudizio che poi va bene per le droghe leggere e pesanti perbene per certi processi
Un pregiudizio che privato in sostanza il tutto qua
In sostanza la ragione fa valutare il ricorso in un modo il pregiudizio obbliga a comportamenti diversi
Di tutto questo nulla senatrice Scopelliti ha già parlato io voglio solo segnalarvi un una spy credo picchiarla russi che vi è scontato di radio radicale conoscono forse anche qualcuno di voi
Potrà sviluppare molto tutta la parte diciamo così più tecnica più scientifica per la quale io non ho alcuna
Alcuna qualificazione ma ecco una cosa che invece è assai affascinante assai interessante anzi due rimanda al fenomeno
Al fenomeno internazionale della mercato internazionale in fondo
Una cosa talmente evidente come il mercato internazionale quello che dimostri idea bancarotte scrive Pietrostefani che Pietro del proibizionismo su scala planetaria
In fondo ecco c'è una c'è un esempio molto funk precedente bene ai tempi di viviamo anche in questo Paese c'è forse anche qualche similitudine
La frontiera più blindata del mondo quella dove si investe più in strutture di controllo uomini mezzi sofisticatissimi strutture di sbarramento non è che la non era la cortina di ferro era il confine tra Messico e Stati Uniti
Malgrado questo non sono riusciti a controllare l'immigrazione naturalmente e non sono nemmeno riusciti a controllare il l'ingresso della droga gli arriva naturalmente a tonnellate
Hanno messo sistemi complicatissimi costosissimi ogni tanto acchiappano qualche campesino che si porta suo perché quello di vidi l'Obama naturalmente in Arcus sorvolano tutto con gli aerei allora hanno messo la contrarian ma naturalmente tutto ciò non ecco questa parte sul mercato mondiale assai interessante anche perché mostra un'altra conosce c'è un altro aggancio con l'attualità stringente singolare si parla anche del PKK
E e si parla però anche dello Stato turco
E come la Turchia sia sul serio la piattaforma dalla quale poi passa che passa attraverso evidentemente complici testate
Per tutto questo prenderebbe già assolutamente ben speso quello che serve per comprare il libro
Io da ultimo vorrei fare
Un'ultima considerazione proprio sulla situazione italiana
Dice Pietrostefani una croce per essa in realtà se uno fa il parallelo con l'Europa
E sì
Si fa a quello che è successo in questo Paese a metà degli anni Settanta grosso modo scopre che quanto meno sul tema delle droghe leggere chiamiamoli così sotto il profilo tanto ci capiamo
Diciamo a metà degli anni settanta l Italia era all'avanguardia rispetto alla sperimentazione e diciamo pure a un se non hai certo non erano norme libertarie però era non sicuramente molto più avanzate molto meno punitive nei confronti dei consumatori di quanto fosse nel resto dell'Europa
Qualcuno qua probabilmente lo ricorda insomma sedi battaglie vennero fatte dei radicali ma consorzio
Sì pensiamo alla situazione italiana oggi e la confrontiamo con gli esperimenti stanno facendo in molti altri paesi europei beh scopriranno che si sono infatti in vent'anni più di vent'molti ma molti passi indietro
Ecco io credo che questo dovrebbe dovrebbe farci riflettere
E allora credo che a questo punto visto che
Ci sono anche autorevoli parlamentari e questo permetterei sottoporre anche all'attenzione oltre a tutte le considerazioni che riterranno opportuni come vedete qui abbiamo alta si è salvato
Senatrice
Mauro Paissan
Carla Rossi che non è parlamentare però è da sempre
Mobilitate le battaglie antiproibizioniste da professori e servizi da matematica
E poi salutiamo ben volentieri Franco Corleone che è sottosegretario alla Giustizia venuto il senatore Di insomma è appena riuscito
Darei la parola Ersilia sempre
No io vi chiedo scusa ma sarò costretto ad allontanarmi subito dopo il mio intervento perché come sa bene Francesca abbiamo
In Senato tra l'altro in discussione la legge sulla depenalizzazione
E uno dei punti controversi di questa legge tutto il dibattito che c'è stato
è proprio la questione droga in commissione anche con l'aiuto di Francesca e col sostegno di altri colleghi siamo riusciti a far passare
Una norma che io ritengo assolutamente riduttiva anche rispetto alla sostanza del referendum e alle stesse sentenze
Questa norma è stata sottoposta proprio ad un
Insomma ad una pressione fortissima e viene proposto lo stralcio della norma stessa
Temo fortemente che l'Aula alla fine deciderà di stralciare questa norma con quella
Proprio virulenza ideologica che abbiamo sentito in molti interventi ma lasciatemelo dire anche con quella ipocrisie viltà
Non detta con la stessa chiarezza ma evidentemente presente anche in Parlamento e allora io sento la necessità ancora una volta di essere lì
Di intervenire di testimoniare questa minestra netta a questo modo di porsi di fronte a questioni che riguardano la vita delle persone
Anch'io ho apprezzato come diceva Francesca Scopelliti innanzitutto il taglio culturale di questo libro che giudico importante prezioso per chi su questa materia voglio innanzitutto documentarsi e poi lavorare
Un taglio culturale che mi è caro perché non solo c'è questo richiamo così forte alla conoscenza e quindi anche al pragmatismo
Ma soprattutto perché chiedendo ad ognuno di noi quelli che da tempo si occupano di questa materia quelli che vogliono occuparsi quelli che si interrogano sulle droghe chiedendo a ognuno di noi superare anche vecchie dispute ideologiche
Pone in campo un'idea di Stato che appunto mi è molto cara cioè di uno Stato che non detta comportamenti
Che Rispetto anche alle scelte di cittadini innanzitutto si pone in una posizione di sostegno di dispetto e che parte dall'assunto che non
è da sottovalutare affatto la libertà e la responsabilità di ognuno di ognuno nel costruire a definire le proprie scelte Pietrostefani giustamente ragiona anche chiamiamoli così sui danni provocati da campagne ideologiche proibizionismo e antiproibizionismo
E ci invita anche a a delle riflessioni soprattutto a giudizi sul campo che vadano al di là di questa disputa e io accolgo questo invito anche se secondo me
Non è male proprio alle soglie del due mila avere il coraggio delle proprie idee e il definirsi per quello che si è per quello che si vuole fare
E rispetto appunto alla questione droga come ad altre questioni io parto dalla necessità che lo Stato
Sia in grado di non dettare attraverso le sue norme comportamenti o morali che si presumono generale che prevalgono per tutti
In questo senso ritengo che il libro sia importante
E importante tutto il dipanare del ragionamento che è molto concreto ma anche e soprattutto l'ultima parte io nella quale c'è una riflessione sulle esperienze anche quelle più innovative presenti in Europa tra le altre cose viene citata la carta di Francoforte i punti che sono presenti in quella carta
Tutte le esperienze che sono state già fatte dispetto alla riduzione del danno
E si spettò a come si può o su questo terreno lavorare attrezzarsi confesso che sono
Pessimista a dir poco confesso che qui nel nostro Paese non solo per il dibattito che c'è tra le forze politiche ma anche per una sorta di assenza sul terreno proprio dell'innovazione culturale di tanti e tanti di droga si discute soltanto nel momento in cui questa materia è connessa ad un sentimento che presente in larga parte anche del nostro Paese rispetto alla sicurezza
Ho rispetto al contrassero organizzazioni criminali se ne discute in maniera ideologica quando si tratta appunto di portare avanti ragionamenti sulla punizione e però invece non si discute in altro modo tra l'altro di pessimista a dir poco perché vedo appunto quello che sta accadendo in Parlamento perde voglio dirlo con grande nettezza il poco coraggio che anche questo governo sta dimostrando su questa materia
Ne abbiamo avuto la conferenza di Napoli ormai risale a diverso tempo fa
Abbiamo avuto assicurazioni solenni rispetto ad una presentazione di una proposta di legge di cui ancora non si vede
Nulla su cui si assicurò si sta lavorando ma evidentemente deve essere un lavoro così travagliato che non riesce a dare concretamente un elaborato e secondo me il c'è non soltanto poco coraggio ma c'è un rischio forte di subalternità anche teorica e culturale rispetta quello che sembra l'assunto del momento la tolleranza zero
Che si è tolleranza zero rispetto ai fenomeni di microcriminalità tanto più tolleranza zero rispetta la questione della droga ora io credo che occasioni come queste la riflessione su questo libro siano molto importanti
Perché devono attrezzarci a per condurre portare avanti una battaglia nelle aule parlamentari ma forse prima ancora che nelle aule parlamentari
Nel paese tentando di costruire altro senso comune altra cultura e tentando di unire impegno una riflessione con quelle esperienze così significative che ci sono sul campo
Che non sono soltanto esperienze di solidarietà
Vi sono secondo me approccio laico
A dun sofferenza da una parte ma anche a a delle scelte che cittadini fanno rispetto alle quali non si pronunciano giudizi ma si tenta di dare appunto sostegno sono esperienze molto interessanti molto significative così come ci sono esperienze di altro segno che vanno invece hanno secondo me a viso aperto contrastate a viso aperto contrastato
Detto questo voglio concludere
Tornando sul mio pessimismo perché discutiamo di questo libro discutiamo avendo davanti Giorgio
Sì mi diceva Francesca che stamattina dietro Pazzini ai loro computer
E altre volte lui siamo stati lì e li abbiamo trovati appunto immersi in un lavoro e abbiamo potuto ragionare con loro a partire da quella capacità straordinaria che essi hanno avuto nei nostri confronti
E però ne discutiamo con questa fatiche con questa difficoltà
Forse aveva muri posto troppe speranze
Forse abbiamo per un attimo ho pensato che di fronte ad un percorso giudiziario così intricate così complicato di fronte anche ad una decisione della Cassazione
Che non soltanto chiedeva di riesaminare ma dava anche delle indicazioni molto lucide sul perché riesaminare si potesse finalmente aprire la strada
Perché Sofri Pietrostefani Bompressi si potessero vedere rispettato quello che io giudico un loro diritto il diritto di persone innocenti approvare la loro innocenza
Così non è stato io ho parlato stamattina anche con Gamberini l'ho sentito molto amareggiato ritengo che sia giusto e utile la decisione di ricorrere nuovamente
In Cassazione ritengo anzi qualcosa di che sia possibile qualcosa di più che questa volta la Cassazione prendano le proprie mani la riapertura del processo e la conduca la Cassazione importo
E però voglio anche riflettere dovremmo farlo nelle prossime ore nei prossimi giorni sul che fare
Perché lo dico con qualche fatica noi abbiamo molto rispettata la straordinaria dignità
Di questi nostri tre amici che hanno deciso di andare in carcere e hanno deciso da lì dal carcere di chiedere il processo hanno fatto bene continuano a far bene
Io però resto convinta di una cosa che la battaglia per un giusto processo per un equo processo la si può fare anche fuori dal carcere e credo che tocchi a noi non so in quale forma
So benissimo la difficoltà appunto in questo sarà anche il mio pessimismo la mia preoccupazione ma credo che tocchi a noi e a tutti quanti noi trovare le forme di strumenti perché questa battaglia possa continuare fuori dal carcere
E tentare di farlo in tempi molto rapidi
Voglio chiudere su questo
Vedremo poi nei prossimi giorni che cosa fare certo è che insomma tutti i dubbi le inquietudini che troppo spesso noi abbiamo sul sistema giustizia di fronte a queste vicende si dimostra non soltanto fondate
Forse si dimostrano al di sotto della realtà al di sotto della realtà
Certo dobbiamo guardare anche a cose positive che pure ci sono in questo pianeta giustizia e però insomma quando accade così come accade che tante sentenze diventano contraddittorio fra di loro e soprattutto che ci siano processi fondati non sunt
è un elemento erotico tanti elementi ma un elemento di certezza e allora credo che questo ci deve veramente partitici essere inquieti fino in fondo
Credo che forse dovremmo anche porpora l'opinione pubblica questa domanda di fondo ormai a mio avviso non più rinviabile è il nostro Paese ancora uno Stato di diritto
Bene grazie si è salvato che credo abbia poi urgenze il Senato nel dibattito che riguarda proprio la depenalizzazione quindi anche per certi versi questioni delle quali ci si occupa nel libro di Pietrostefani Mauro Pesce
Grazie non è difficile sottrarsi alla tristezza di dover parlare oggi di un libro
Di Giorgio Pietrostefani
All'indomani di quella ingiustizie in giustissima decisione della giustizia
Su ordine non soffrì Ovidio Bompressi ed è lo stesso Giorgio Pietrostefani
Io sottoscrivo interamente l'intervento
Che se li osservate prima senatrice scoprite l'ha fatta a riguardo
E penso che parlare oggi nonostante tutto del libero di delle
Contenuto del merito di questo volume scritto da Giorgio Pietrostefani in carcere sia
Nostro dovere nei suoi confronti anche una sorta di omaggio perché soffre di Bompressi e Pietrostefani non sono tre carcerati sono tre persone tre cittadini con la loro cultura con i loro studi con la loro professione con il loro lavoro con la loro identità
Che sono se in questo momento
E qui penso che il
Parlare oggi Di Pietro Stefano du studioso del Della questione droga del fenomeno droga sia un modo un po'piccolo contributo per restituire loro
La identità persone di persone impegnate civilmente
Io devo dire che ho letto con molto interesse questo questo libro balletto acquisendo proprio molte conoscenze che prima non avevo già una funzione determinante di un litro
Io voglio fare alcune citazioni perché le trovo significative partendo da una frase che compare nella prefazione di questo tipo quando Pietrostefani dice la tossicodipendenza è un universo complesso e non tutto esplorato
In cui ogni soggetto diverso dall'altro
E parlando di progetto terapeutico dice non può basarsi nessuno di questi progetti è su un modello ripetitivo magari affidandosi a un leader seguendo una regola Trezza Nale eccetera ecco questo che vale
Per l'iter attenti a maggior ragione vale per i politici che non possono avere lo stesso atteggiamento nel momento in cui intendono
Operare a tutti vista legislativo su questo fenomeno avete queste riflessi di tipo ideologico trovo io trovo sempre penoso sia l'invocazione alla repressione che viene da gran parte dello schieramento
Politico come riterrei inaccettabile anche l'atteggiamento così falsamente libertario che di dice
In sostanza che voi l'ammassarsi si ammazzano le società che c'entriamo con le scelte puramente individuale ecco io penso che questo libro ossia la radicale negazione di questi due atteggiamenti rappresenti la ricerca di una risposta
Razionale
Forse più difficile non ideologico hanno proposto appunto
Alternativa
Sia rispetto al proibizionismo
Non dilagante ma di là Gatto
In atto
In quasi tutto il mondo comunque nel nostro Paese di certo ma anche contro così come chiamarlo non non libertarismo lassismo a sociale che dichiara
Disinteresse verso questo fenomeno mentre quello che qui ci propone Pietro Stefano è una risposta
Complessa tema terribilmente complessa anche complicato che ha per fare
Con tutto con i soldi con gli affari
Quelle politica internazionale con gli affetti con la psicologia con tutte le dimensioni insomma del delle persone anche del vivere sociali questo libro rappresenta appunto un tentativo di fondare
Questa risposta alternativa al proibizionismo
Un risposta che rifiuta l'ideologia
Io trovo interessante già l'indice come sempre di questo libro perché i quattro capitoli in cui si sviluppa questo studio sono già di per sé significativa
Via del capito sul mercato mondiale acquisito come ripeto molte conoscenze su molti paesi che non che non conoscevo su molte vicende storiche già l'affermazione già che io ripeto per ignoranza non conoscevo che il dieci per cento dell'intero commercio mondiale
Si fonda sulla droga la trovo una dimensione pazzesca come dimensione del dieci per dell'intero progetto
Mondiale che viene solo dopo le armi il petrolio c'è la terza nel terzo comparto merceologico dell'intero commercio mondiale mi pare
Una e già questa cifra sia un flash molto significativo sul fenomeno
E poi e la geopolitica il proibizionismo con tutta l'analisi in particolare sul capitolo sugli Stati Uniti d'America mi sembra molto significativo devo dire che ho capito va trovata più interessante quello sulla legalizzazione perché il
Ecco ne viene data una lettura appunto non non ideologica
Partendo da cosa non è la legalizzazione qua trovo questa affermazione non non è una capitolazione narcotrafficante ma un mezzo per espellerli dal business
Non è un avallo all'uso di droga ma riconoscimento del diritto dei cittadini ad utilizzare le loro scelte senza paura della repressione
Non è nemmeno l'esclusione del sistema giudiziario dalla regolamentazione dell'altro
Ma un nuovo orientamento e la sua attività e poi avanti
Evidenziando anche i rischi rischi politici della scelta del il legalizzazione sono un modo per procedere senza fare nessun salto logico senza nessun tuffo nella ideologica e questo secondo me
L'aspetto più più interessante del libro che finisce poi quel capitolo sulle brecce del proibizionismo dove vengono evidenziate le risposte certo parziali iniziali
In atto e alcuni paesi le esperienze di riduzione del danno e così via
Sono utili proprio anche a chi dovrebbe come legislatore intervenire in questa materia
In ultimo una notazione di tipo politico esche si ricollega a quello che ha già detto il Siret Ersilia Salvato
Non c'è una condizione favorevole
Ai tentativi che da parte di alcuni settori dei due poli o dei vari poli per il nostro Paese stanno facendo per innovare dal punto di vista giuridico legislativo questo fenomeno io ho come l'impressione che su questa materia
Si sia un sia realizzato un fenomeno politico identico a quello che secondo popolato torno alla legge sulla fecondazione assistita
Da una parte un blocco d'ordine che sa imboccare solo repressione proibizionismo chiusura emarginazione sociale
E dall'altra una minoranza che tenta con fatica di affermare i valori dei diritti della società del della risposta razionale
A quello che è un dramma sociale oltre che una somma di tre anni individuali ecco io penso che
Non ci siano molti spazi nemmeno con un governo
Termine eufemistico definire prudente su questa materia
è fermo
Chiuso paralizzato dalle contraddizione che esistono anche nella maggioranza
Ricattato da il grosso dell'opposizione
Che ogni Adonis tentativo timido di aperture scatena Nava campagna d'ordine e di vocazione
Al repressione ecco Allo stato attuale non esiste secondo me un quadro
Polittico molto disponibile su questa materia
Con queste tipi di contributi come quello che oggi ci offre Giorgio Pietrostefani ma penso che qualche piccolo piccolissimo passo in avanti si possono se passa Conte grazie
Allora grazie per esserne potremmo ora procedere così otto
Da questa
Con il numero sistema sponsor
Che è come sapete sottosegretario e proprio Grazia e Giustizia
Persone
E poi sono presenti c'era anche se poi vorrei
Dire qualcosa Gianfranco Spadaccia scene
La professoressa Chaplin fissi
Naturalmente intanto io chiedere che arriva rosso perché c'è poi tutto il
Tocca proprio questi esperimenti che sono Carlo militante politico
Esperto reazioni e poi c'è un aspetto davvero singolare
Viene ma interesse
Viene riportato il diritto deve ripetere di Torino gli studi matematici sul costo sui costi e questo meglio di lei insegna all'università
Aspetti di questo tipo che pure nel processo
Ma io che quello studio matematico che appunto un unico esempio più con scopi appunto esemplificativi che non come diciamo suggerimento di utilizzo un caso un po'particolare però è soltanto per indicare una strada e una linea che bisognerebbe sviluppare a me sembra che
Questo libro abbia delle caratteristiche di unicità nel panorama soprattutto italiano
Che sono legate ad alcune parole chiave innanzitutto si sta già dal titolo si dice il sistema droga
Questo già innanzitutto si parla del sistema droga e non della tossicodipendenza in Italia quasi tutti scrivono se devono scrivere libri sulla droga parlano degli aspetti legati alla tossicodipendenza non esistono libri italiani in cui si cominci come diceva
Poco fa Mauro Paissan a parlare innanzitutto del mercato quindi il primo capitolo qui il focus sul mercato quindi si parla anche di tossicodipendenza ma quello che condiziona e quello che anche diciamo al capitolo anche che da la maggiore informazione a livello italiano perché non c'è niente del genere è il capitolo secondo me sul mercato e anche il capitolo sulla geopolitica
Innanzitutto io non mi considero affatto spettanti di droga per lo meno non nell'accezione italiana in cui normalmente gli esperti sono dei degli esperti tossicodipendenza ventinove
Però ho lavorato in questo settore
Diciamo più che altro perché cerco di utilizzare gli strumenti matematici e statistici per cercare di valutare e di fornire un'informazione scientifica sui vari aspetti che coinvolgono questo sistema perché è veramente un sistema cioè la tossicodipendenza è una piccola parte del problema ma poi c'è il mercato poi c'è diciamo tutto l'apparato repressivo che è condizionato naturalmente dalla sistema droga e quant'altro
Quindi mi sembra che questo libro sia unico intanto come approccio poi è stato già detto da Francesca Scopelliti l'impostazione assolutamente scientifica non ideologica
E devo dire io non rappresentato questo libro a Pisa e con tutt'altro spirito non ripeto quello che avete
Sofri e Pietrostefani prima di parlando del libro e lo spirito naturalmente era sì di appesa di questa sentenza che ieri c'è stata ma purtroppo invece oggi non c'è più neanche la speranza e l'attesa quindi poi lo spirito credo di no e tutti è un pochino diverso
Questo il libro
A anche e su questo penso che Massimo Bordin voleva aprire un po'di chiarimenti maggiori un aspetto di valutazione di alcune esperienze con strumenti scientifici diciamo
E in particolare mi riferisco l'esperienza svizzera vorrei un attimo fermarmi su questo che è riportata nel capitolo in cui si parla delle brecce nel proibizionismo l'esperienza svizzera si può vedere sotto tanti angolazioni in realtà è soprattutto si tratta di un approccio a un problema di salute pubblica essenzialmente quindi l'approccio è molto pragmatico l'approccio dell'esperimento svizzero
E naturalmente
Come spesso si fa all'estero lo fanno gli svizzeri lo fanno anche gli olandesi con la loro politica si cerca di valutare gli effetti cosa che in Italia normalmente non si fa
E quindi la cosa interessante è che non solo quel protocollo svizzero prevede delle regole molto ben chiare precise non c'è non è che non c'è nessuna ambiguità nel trattamento né che diciamo nella scelta di quei tossicodipendenti che possono effettuare quel trattamento e così via quindi è una cosa il protocollo scientifico medico-scientifico è molto chiaro ma è previsto fin dall'inizio che sia in itinere sia certe scadenze fisse
Esista un organismo Esterno al gruppo delle persone che effetto l'esperimento che effettui una valutazione delle dell'efficacia dell'esperimento quindi sia per esempio un utilizzando degli anni degli indicatori come si dice di processo cioè quanti abbandoni ci sono
La salute dei tossicodipendenti che sono in trattamento e migliorate per gli ho peggiorata l'inserimento sociale eccetera quindi ci sono tutta una serie di indicatori quantitativi ben precisi che vengono monitorati
Ma poi c'è anche una valutazione sulla microcriminalità fatta attraverso la rilevazione dei dati per esempio dalla polizia cantonale o comunque dei dati relativi alla microcriminalità nella zona in cui vengono effettuati questi esperimenti ora mi sembra che il fatto di aver è vero che esistono dei rapporti finali e dei rapporti intermedi di sintesi dell'esperimento svizzero
Che in realtà perché gli volesse leggere sarebbero disponibili ma il fatto di mettere queste informazioni in un libro che sicuramente a una più ampia diffusione ed è anche più accessibile dal punto di vista del linguaggio io credo che debba essere diciamo qualcosa di molto importante per i nostri politici
Ma c'è qualcosa di più il paradigma svizzero dovrebbe anche suggerire ai politici italiani soprattutto per esempio a chi gestisce i finanziamenti per il gli interventi della Testo Unico trecentonove
Che non va bene dare i soldi come sono stati dati finora senza mai valutare se non dal punto di vista contabile che cosa se nel fatto l'esperimento svizzero a appunto questa peculiarità che fin dall'inizio si prevede che una parte del finanziamento debba servire
Per finanziare un organismo esterno che valuta gli affetti ora mi sembra che questo fatto sia di fondamentale importanza cioè in Italia normalmente questo vale pure purtroppo nella ricerca scientifica si danno i soldi e dopo si richiede si è molto molto rigorosi nel rendiconto contabile cioè si chiede se per caso uno per esempio ha pagato un viaggio ENPALS e perso la carta d'imbarco ci sono dei problemi
Però poi che cosa si è fatto dal punto di vista proprio del dei risultati de est misure degli obiettivi che ogni progetto dovrebbe vedere che cosa si è conseguito dove sia
Come sono stati spesi quei soldi rispetto agli obiettivi rispetto alle finalità dei progetti non esiste nessuna valutazione e normalmente non non lo so non ci si pensa non c'è la cultura non so perché questo non vale solo per la droga vale per il fondo ai se per esempio
Stessa cosa che c'è un organismo per caso che valuta che cosa che tipo di ricerca e che cosa si ottenuto con il finanziamento ai e così via in Italia è così
E e io credo che invece l'approccio alla valutazione delle politiche ed è molto bello per esempio anche il capitolo sul mercato e in cui si dimostra con un'ovvietà quasi voglio dire la panissa
La e il fallimento delle politiche di eradicazione
Tutti l'abbiamo letto nella letteratura internazionale cioè chi si è occupato un pochino di queste cose lo sa però allora mi spiegate perché mai Arlacchi
Ha deciso di finanziare l'eradicazione nell'Afghanistan anche con voglio dire delle conseguenze pesantissime sotto tutta un'altra serie
Di aspetti e non è perché ammette Hans Emma Bonino che sono dalla sua parte ma talmente ovvio e quindi c'è diciamo in questo libro ci sono tanti di questi spunti che sarebbe bene che i nostri politici ma non quelli che sono qua perché ovviamente non metto il libro non hanno bisogno di essere incoraggiati in questo senso dovrebbero
Diciamo a cercare di capire
E io mi ricordo leggendo il capitolo in cui si parla dell'esperimento svizzera mi sono ricordata che un anno fa c'era stato un intervento del Procuratore generale Galli Fonseca in cui si apriva una breccia anche lì
E siccome io stavo in quel momento iniziando un una ricerca su
Praticamente la droga in Italia se volete detto in parole molto molto banali
E sulla costruzione di un sistema informativo di valutazione delle politiche di valutazione degli interventi e quant'altro
Ho deciso per un po'di tempo non solo di prendere la relazione di Galli Fonseca ma di raccogliere tutto quello che usciva sulla stampa di commento di prese di posizione anzi se i politici si sono interessati a tre volumi di rassegna stampa
Per un mese un mese e mezzo e mezzo forse due
Con il supporto dell'ufficio stampa e l'università abbiamo fatto questo lavoro
E
E la cosa triste
è che si capiva benissimo che a parte i resoconti che erano usciti sui giornali
La maggior parte delle persone devo dire soprattutto quelle contrarie all'esperimento svizzero non sapevano neanche come veniva fatto
Ora questo è veramente secondo me scoraggiante cioè sono veramente pessimista come diceva Ersilia Salvato prima
Perché e capisco pure quando il ministro Turco a proposito questo esperimento dice che i tempi non sono maturi cioè ha ragione non è una sua cattiveria è vero la classe politica
Italiana non è matura perché neanche sa andarsi a leggere le cose cioè la parte vedere le cose sulla stampa
Era disponibile il resoconto finale del Della sweep dell'esperimento svizzero tanto che Galli Fonseca l'aveva visto
Mentre il e c'è stato tutto questo diciamo prese di posizione soprattutto contrarie sulla stampa un anno fa
A proposito del l'intervento di Galli Fonseca mentre naturalmente quest'anno è stato plaudito all'intervento del Procuratore di quest'anno che invece facevano stoppa questo tipo di esperimenti
Il libro di Pietrostefani
Spero essendo anche rispetta rapporto di sintesi per esempio svizzero molto più gradevole da leggere possa aprire anche un po'il cervello a qualche politico riottoso
Che non lo so possa cercare di incoraggiare anche
Una sperimentazione non necessariamente uguale quando ho presentato il libro a Pisa ho detto delle cose simili e l'assessore regionale forse comunale di Pisanu regionale adesso non mi ricordo
Venne Enzo Maresca si offese un pochino perché dissi che i politici avrebbero dovuto leggere queste cose che invece trovavo che
Mediamente non si informavano a sufficienza e quindi non c'era il conoscere per deliberare non era affatto diffuso come avrebbe dovuto essere e lui si offese disse che no lui l'aveva detto ma che secondo lui in Italia la situazione era tutta un'altra e quindi non si poteva attuare perché gli eroinomani italiani pare che siano diversi da quelli svizzeri e quindi
Non si può fare sentimenti e no
Gli uffici qui non legge
Certo anche questo è vero
Comunque io volevo dire a un sacco di altre cose ma penso che dato che c'è anche Franco Corleone che forse deve ha dei tempi più stretti di quelli che posso avere io quindi per ora mi fermo qua mi sembra che la l'approccio scientifico sia la cosa più importante di questo libro oltre al fatto che naturalmente è una sintesi di tantissima
Di tantissime fonti di tanta bibliografia
E e quindi è utile anche comunque come lavoro di sintesi
Perché se ne ci dovessimo leggere tutte quelle cose che lui pazientemente si è letto penso che ci metteremmo anzi probabilmente non ce la faremmo proprio non essendo noi in carcere quindi costretti in un luogo dove soprattutto si può leggere
Sì in effetti l'elogio del carcere per aggirare sarebbe anche Gramsci s'è giovato però poi forse degli elettori sono giovani da più di Luca foto di Meglio scrive lì fuori lì
Allora se
Raccolgo le ore poi però resta l'invito sia Gianfranco Spadaccia sia al professoressa se se vogliono può dire qualcosa bene grazie allora adesso Franco Corleone
Ma vi ringrazio dell'invito
Parlare di questo libro a presentare
Devo dire che poggia partecipato una presentazione di questo libro a Milano questa sera
Più imbarazzante
Perché diventa difficile parlare
Solo del libro
Più che una via d'uscita come nella collana sarebbe una via di fuga vera e propria e quindi credo che
Affronterò
Quello che
Ragione e sentimento comandano assieme però partendo però dalla dal giudizio sul libro come è stato già detto da da molti gli interventi mi consentono di essere
Molto stringato
Il libro il
A questo da tutti interresse chi è stato colto da tutti per
L'esame non pregiudiziale
Il che non spugnosa
Una tesi
Un l'altra
Per ragioni
Quasi a priori
E neppure
Ragioni ideologiche
Anzi verso alcune forme di antiproibizionismo ideologico vi è vi sono dei passaggi di critica molto simpatica ma di critica
Ma invece io credo che proprio nel lavoro che approdo che ha portato a questo libro ha raggiunto delle convinzioni che forse
Non ne erano esistenti all'inizio
Questo
Da una un dato di maggiore interesse a vibra ancora ancora maggiore
Proprio perché dimostra che approfondendo questi questi temi si raggiunge la consapevolezza delle soluzioni necessarie non per un pregiudizio ma per un confronto con la realtà cosa che fa paura cosa che fa paura perché specialmente in Italia perché
Fa comodo utilizzare ad altri scopi questo che una una bandiera che viene viene spesso agitata
Su questo piano e molto
Anche
Interessante il capitolo
Quasi finale
Sulla cannabis che viene intitolato la cannabis fa male le galiziana
Cioè anche questo approccio che è tutto il contrario di quelli che si affannano magari anche pieni di buona volontà dire no
Fa bene
Oppure fa meno male di altro oppure è come no
Questo Pietrostefani sceglie Trieste via fa male legalizzata
Cioè rovescia anche il l'utilizzo che fanno alcuni dicendo la cannabis fa male dice beh proprio per questo se fosse vero se è vero proprio per questo va a legalizzare a te una ragione in più e di questo questo approccio che rovescia degli schemi consueti e delle divisioni cristallizzate mi pare molto molto interessante molto utile
Sul titolo io qualche cosa da dire
Che è stato troppo prudente Giorgio Pietrostefani quando
Fa un appello nel sottotitolo a capire le cause punire di meno in realtà noi forse un po'meno prudenza avrebbe detto capire le cause non punire
Perché noi abbiamo proprio questo questo problema della punizione
Che colpisce poi le persone
è vero noi dobbiamo studiare il fenomeno droga poi però la punizione cade sui deboli cioè sui tossicodipendenti molto
In una misura molto alta
In in Italia
Si colpiscono
Con la galera
Media in un giorno x dell'anno quindici sedici mila persone che sono in carcere tossicodipendenti
Se a questo si aggiungono dieci mila che sono in carcere per violazione della legge sulla droga si va a metà della popolazione detenuta
Poi si può anche fare il conte dire che nel novanta i detenuti erano ventinove mila e forse tutti i dati combaciano
Delle leggi della popolazione detenuta
Io ormai non perché ho scelto questa via di nei dibattiti di fermarmi a questi dati acque e non fare considerazioni
Non per timore di avere qualche reazione ma perché mi auguro che solo che questi dati dovrebbero parlare da soli
E non c'è bisogno poi di dire al loro avviso no sono qua a disposizione questi dati facilmente facilmente leggibile
Io
In Italia non abbiamo comunque un paradosso e poi chiudo sulla droga dico la verità
Abbiamo un paradosso perché abbiamo dal punto di vista delle leggi abbiamo una situazione che più avanzata
Di altri paesi europei
Perché dopo il risultato del referendum il fatto che il consumo personale di tutte le sostanze sia depenalizzato
E una conquista giuridica che non c'è in nessun Paese del mondo
Il problema è che questo non è sufficiente hanno una vera e poi
Tossicodipendenti in carcere perché sappiamo che
Non basta quel quella conquista di di legge di diritto perché poi
Si compiono anche
Reati connessi all'uso della droga che portano in carcere
E questo poi provoca quella rincorsa
Alla
Ideologia terapeutica e del recupero
Fatta come sappiamo
In Europa come nel leggi sulla carta più repressive
Vi è però spazio maggiore per la sperimentazione di politiche intelligenti
E quindi
Pur avendo per esempio la stessa Olanda una legge che sulla carta più penalizzante di quella italiana vie
Adesso è partita la sperimentazione di somministrazione controllata di eroina sul modello svizzero
Conta anche adeguamenti perché vero che ogni paese ha specificità diverso e quindi però si adattano ai modelli e poi da venticinque anni ha il modello di tolleranza per la vendita e l'acquisto nei coffee shop di
Derivati della cannabis
Quindi non abbiamo questo questo paradosso che da da superare mi pare ora io non voglio dare annunci clamorosi però
è vero che dalla Conferenza di Napoli son passati due anni e
Non si è fatto dalla passi legislativi su quelle che erano state
I mandanti le conclusioni
Che sostanzialmente si basavano su un intervento su
La depenalizzazione
Del consumo di gruppo
Della detenzione
Ad uso personale in maniera chiara
Perché questo è il punto che la detenzione personale sia
Chiaramente depenalizzata
Mentre oggi ci sono fermi arresti anche per un grammo di marijuana e quindi chiaramente una contraddizione palese con la depenalizzazione dell'uso perché se è depenalizzato il consumo personale
Certo una quantità così piccola non può essere non considerata eccetera e poi la coltivazione domestica ultimo problema invece discusso la cessione gratuita questi sono
Io posso dire che ho presentato al ministro Diliberto una testo legislativo per affrontare questi in termini chiari che non equivoci queste soluzione a questi problemi
Ho
Ragione fondata per dire che
Non dovremmo aspettare
Un altro anno
Per a vere per rendere pubblico questa possibile soluzione
Su cui si aprirà un dibattito è ovvio si discuterà
Con le difficoltà che ci sono su questi temi come su altri temi che ha ricordato Mauro Paissan
Insomma
Il trasversalismo dei diritti civili nel Parlamento italiano oggi rischia d'essere minoranza
Cioè
Dopo tutto quello che è accaduto in questi anni noi abbiamo una realtà parlamentare in cui il trasversalismo dei diritti civili
Rischia di essere minoranza
è minoranza dico rischia perché spero che non si vadano a fare troppe verifiche se forse non lo
Sulla fecondazione
No ma abbiamo avuto esempi insomma in cui questo il mio rischierei perché dico che
Top ma ci sono poi delle contraddizioni per cui ecco però
Diciamo che
Negli anni in cui la democrazia cristiana era egemone nel nostro Paese partito di maggioranza
Relativa ma
Cospicuamente con la Presidenza del Consiglio eccetera il Parlamento e il Paese poteva approvare leggi come il divorzio e l'aborto
Oggi i insomma siamo in questa quindi va bene più dove abita quindi non ecco mio il fermo mi fermo qua su questo tema per dire invece che il problema
Che tocca i presenti ma anche molti che non sono qua ovviamente tutto il Paese
La sentenza della corte d'appello di Brescia
Questa e giunta sicuramente
Inaspettata
Per molti
Anche se devo dire che
La lunghezza del tempo che sta trascorreva
Dalla decisione della Cassazione
Faceva appendere
L'opinione verso un giudizio
Negativo
Perché la Cassazione attraverso procuratore sostituto procuratore generale poi il giudizio
Della Corte
Avrebbe consentito una decisione
Facile da automatica
Il trascorre del tempo
Personalmente ma credo anche in altri sicuramente anche
Pietrostefani e Sofri a Pisa aveva fatto capire che la situazione volgeva in senso diverso
Questo
Certo sempre io non voglio usare come clausola di stile
Il rispetto per l'autonomia e l'indipendenza
Non della magistratura ma dei singoli magistrati singoli magistrati
In qualche modo questo giudizio e quasi una prova di un'estrema autonomia e indipendenza
Cioè perché con tutte le condizioni per un giudizio facile
è stata scelta una via
Che suscita polemiche discussioni
Di ogni genere
Questa vicenda giudiziaria è pressoché infinita
E la decisione che io considero saggia anche se è difficile
Di consentire agli avvocati di proseguire la via giudiziaria del con un nuovo ricorso per Cassazione
Renderà questa vicenda giudiziaria ancora più infinita
Siamo ormai a ventisette anni dal fatto dieci anni di processo
Costellata da decisioni
Che
Sì sono rimbalzate di condanne di assoluzioni
Di condanne falsate
Di altre falsificate dai giudici della Corte di Cassazione
Tutto questo fa comprendere che questo caso
Rappresenta in qualche modo un grumo
Perché
Credo che da quando ce ne occupammo
Con Spadaccia
Proprio all'inizio della vicenda avevamo percepito che aveva un segno
In cui la decisione di Adriano Sofri di dare il taglio di apoliticità non so se sia stato premiato anzi direi di no
Quindi vicenda giudiziaria infinita e che
Si preannuncia ancora
Per un tempo
Che se la Cassazione
Dovesse riesaminare questo il caso
A due vie o sceglie la via che ha indicato salvato e quindi comma uno un annullamento senza rinvio altrimenti il gioco dell'oca andrebbe questa volta su Venezia
Io posso dire ancora questo che il ministero della giustizia ha chiesto ufficialmente a Brescia
La motivazione di quest'ordinanza
Questo questa ordinanza intera studiata come devo dire tutte le carte di questo processo sono state studiate moltissimo
Da giuristi tasto ci da politici da uomini di cultura
E sempre con questa contraddizione
Aperta
E di fronte a così tanti giudizi viene da pensare
Sì
La via giudiziaria dopo tante prove
Non sia una sorta di giudizio casuale
Anche nel senso favorevole
Oggi qualcuno ha detto che è scritto
Anzi molti che
Dopo questa sentenza
Dovrebbe essere il tempo
Delle decisioni politiche tempo della politica
Specificando che
Tempo della politica vorrebbe dire
Una scelta per praticare la via della grazia
Noi le scelte che sono state fatte oggi almeno quelle che abbiamo letto sul agenzie ci dicono che
Non vi è un'alternativa secca fra
Perseguire una soluzione giudiziaria per raggiungere
Una decisione sulla innocenza
E
Le possibilità
Vi sono per altre soluzioni
Certo questa detenzione di Pietrostefani e Bompressi e Sofri
A me fa riflettere
Sul senso dell'appena
Non solo in questo caso
Perché poi ma per molti
Casi
Quale è il senso della pena Rispetto
Anche non solo alla previsione costituzionale ma
Il fondamento insomma
Cioè i caratteri dissuasivo
Dissuasivo per altri da limitare
In questo senso non c'è
Di prevenzione dal ripetere
Eventualmente non c'è
Resta il carattere
Retributivo
Cioè di vendetta
Di cui però tutti hanno timore tutti
Solito dicono che invece la pena nel nostro sistema e riabilitativa
Ma il concetto di pena riabilitativa non deve fare i conti con i soggetti
Per quello che sono oggi
E quindi
Intellettuali scrittori disagi infiniti libri e via via tutto quello che sappiamo ma poi se lo trasferì sì ma da altri detenuti probabilmente a persone che comunque hanno umanità esperienza vita
Credo che questa vicenda
Deve
Consentirci anche riflessioni di questo genere
Io ritengo che
Il lavoro che era stato fatto dagli avvocati era un lavoro straordinario
Perché
Questa era una novità anche
Quella della
Revisione dei processi è uno strumento nuovo
Su cui forse si esercitano anche timori e resistenze
Però mentre la Cassazione non è solo in questo caso
Di cui
La Cassazione ha dato aperture
Rispetto alla previsione del nuovo Codice di procedura
Aperture significative per la revisione dei processi
Da parte di chi deve invece poi dare l'ammissione vi è una resistenza questo è un fatto
Culturale
Con cui ci ci scontriamo certamente il fatto poi che questo
Vada
A colpire insomma speranze e vite
Di persone rendendo il tutto più difficile da accettare ma questo è un anche questo un punto su cui bisogna fare una
Una riflessione
Cioè per dire che e qui concludo insomma i temi della giustizia sono molto complessi anche questi fuori anche dal dai dalla ragione
Politica fra virgolette che ci vede
Appassionati
Anche le questioni della giustizia sono anche queste insomma problema per esempio
Di cosa vuol dire accettare uno strumento come quello della revisione il concetto di pena e via via tutte le questioni che io che ho un po'ricordato questa questa sera io
Credo che
Le sentenze
Si rispettano
Certamente
Chi più di Sofri e Pietrostefani
Quasi direi ancora Pietrostefani più di tutti ha rispettato una sentenza
Consegnandosi volontariamente
Questo è il rispetto sostanziale il rispetto delle sentenze non è quello formalistico come un una biascica Turra
No in sacrestia no rispetto sostanziale delle sentenze e quella dirittura di chi si consegna
Proclamandosi innocente per scontare una pena che ritiene ingiusta più di questo non mi pare che ci sia rispetto delle sentenze
Però il rispetto delle sentenze
Non può impedire l'esercizio del diritto di critica
Che non vuol dire lei pere l'autonomia e l'indipendenza dei singoli magistrati
Che telaio targhe in tutti i morti
Dalle sei di propri associative fino al CSM ma il diritto di critica credo delle sentenze sia un diritto fondamentale della democrazia
Proprio perché aiuta anche
Ad acquisire anche
La capacità di fare passi in avanti
Credo che in alcuni casi si siano criticate troppo poco le sentenze
Io penso che di fronte a una motivazione suicida
Di una sentenza di assoluzione
Credo che il diritto di critica sia doveroso so che in un caso di
Di e di fronte alla Corte costituzionale il caso di una sentenza sui circa
Sentenze Suicide in Italia
Non so quante ce ne siano sicuramente ho trovato nel libro di Achille battaglia processa la giustizia una sentenza suicida quella contro l'assassinio dei fratelli Rosselli un processo negli anni cinquanta a Perugia credo
Poi conosciamo una fra le tante sentenze di questo processo
Credo che quella vicenda della sentenza suicida ad esempio non abbia
Suscitato come era doveroso
L'esercizio della della critica affondo
Che ci avrebbe anche aiutato ad affrontare il problema
Della giuria nel processo italiano
Noi abbiamo quello che Mario Boneschi chiamava lo ska abbinato i giurati che non decidono in realtà ma sono subalterni a una decisione
Detto Gatti ecco credo che anche questo dovrebbe essere avrebbe potuto essere potrà essere un argomento anche che a cui questo caso così ricco di vicende
Ci ci obbliga a fare
Ma della professoressa di se si ritiene di Gianfranco Spadaccia Francesco Livorno Land Rover proprio brevemente ma le parole di Franco Corleone in qualità di viceministra di grazia e giustizia meritano una
Precisazione per io sono convinta Franco che le sentenze si subiscono non si rispettano
E subiscono Sofri Pietrostefani e Bompressi e le ha subite Tortora nella sentenza di primo grado le ha subite chiunque li subisce chiunque e vittima di un errore giudiziario
Quindi le le valutazioni sono queste ma siccome alcune cose che tu hai detto mi spingono a dirti proprio parlando a questo punto il sottosegretario di Grazia e Giustizia
E anche a Mauro Paissan è che autorevole rappresentante di questa maggioranza spingente i vostri colleghi di maggioranza ad avere più coraggio
Ad avere più coraggio in fatto di droga perché è vero che nel fatto di droga c'è un'opposizione forte della della minoranza parlamentare però è anche vero che poi ci sono delle fratture all'interno della maggioranza che paralizzano questo governo e questa maggioranza prendere qualsiasi provvedimento sulla materia ma è anche vero che sui fatti della giustizia il caso Sofri denuncia qualcosa che i Radicali denunciano dall'ottantatré se non addirittura prima perché la legge premiato non è possibile che una sentenza di condanna venga emessa soltanto sulle dichiarazioni di un pentito
Senza nessun riscontro oggettivo senza nessuna conferma senza nessuna prova reale che le parole del pentito sono vere
Allora lei lotte che si sono fatte a livello parlamentare no scusami Franco fammi finire io parlo senza le tue pause quindi vado veloce
Le lotte che si sono fatte che si fanno ancora sul centonovantadue sul cinquecentotredici dove la bontà della posizione non è dettata dal difendere le posizioni di qualcuno della minoranza o del leader del Polo
Ma stanno in un nel cercare di avere uno Stato di diritto la maggioranza su queste posizioni è paralizzata se non ricattata dalla magistratura allora se vogliamo risolvere anche il caso Sofri o perlomeno fare in modo che non ci siano altri casi soffrì Veltroni ho già oltre a fare le dichiarazioni che fa che io condivido pienamente perché altrimenti non sarei qui dovrebbe come segretario del maggior partito di maggioranza portare avanti queste posizioni ma il problema però e lo dico con molta franchezza e che questa maggioranza
Predica bene ma razzola malissimo perché anche sulla questione droga tu stai dicendo che presentata Diliberto un provvedimento di legge sulla questione delle droghe leggero del consumo di gruppo
La quello che l'ha salvata è andato a fare adesso in Aula perché rimanesse testimonianza esattamente questa in Commissione siamo riusciti a fare approvare una norma che depenalizzata il consumo di gruppo la maggioranza del Senato adesso la fa stralciare allora non può questo governo dire e non dire fare e non fare io dico
Franco ma proprio perché ci sono in questo governo personaggi come tè con i quali c'è stata anche negli anni passati come dire una condivisione di battaglie
Politiche
Fate voi in modo da rappresentare come dire il volano la la forza propulsiva trincee
Di questo governo e cercate di portare a casa dei risultati che non siano solo le grandi dichiarazione di buoni intenti perché questi basta
No voglio solo aggiungere una cosa
Sul centonovantadue l'interpretazione che hanno dato le sezioni unite della Cassazione centonovantadue nel processo
Sofri
è una
Lettura del centonovantadue
Esemplare
E dal punto di vista che ci anima positiva
Il problema è quello il problema è che quando si dice appunto la magistratura appunto c'è la magistratura delle sezioni riunite che sono magistrati che hanno preso quella decisione che ha dato una lettura per cui
Non sarebbe nemmeno necessario intervenire su centonovantadue perché se fosse confermata quella lettura non ci sarebbe alcun bisogno
Quindi quando noi parliamo di magistratura in realtà poi dobbiamo parlare sempre di magistrati di singoli magistrati che
E poi sono diversi e quindi creano quello quello che viene poi denunciato insomma
Però detto questo insomma sul problema della della droga io adesso non voglio parlare dell'emendamento del Senato perché poi insomma
Non è il caso di entrambe specifico anche se ritengo che quell'emendamento sia tecnicamente sbagliato però detto e peggiorativo della
Realtà attuale ma insomma sono anche il modo in cui probabilmente si scrivono i testi che spinga no avrebbe
Il problema se lo leggo così io penso agli altri se lo leggo così io penso agli altri perché facendo comunque te lo dico allora brevemente perché siccome si distinguono
Droghe leggere dalle droghe pesanti per le droghe pesanti è sicuramente un arretramento ma comunque insomma potremmo discutere ma a parte questo mentre noi abbiamo un un principio conquistato qui è quello dell'unicità del
Tra della depenalizzazione del consumo fra droghe leggere e droghe pesanti che
Non è poca cosa quindi ma comunque questo di riguarda il merito però detto questo
Io penso che questa vicenda come delle deroghe come di tutti i diritti civili
Non sia riducibile ha un problema di governo di maggioranza o minoranza poi non si sa qual è la maggioranza su quei cioè io ho posto il problema di cosa è la nostra società politica
Oggi sui diritti civili il transfer in realtà la logica bipolare
Porta a uno scontro fra i poli
Per cui se si può mettere sotto un pollo rispetta un altro su una vicenda del genere non si guarda il contenuto
E si digerisce anche una cosa magari che non si condivide per una ragione di bieco schieramento
Perché io penso che ci sia una componente liberale
Nello no ma questo è quando si è andati a votare la mozione Buttiglione prima di Napoli non c'è stato un liberale del porno che
Non abbia avuto vergogna di votare la mozione Buttiglione o addirittura quello della lega
Perché questo è accaduto
Così come quando si è detto nel trecento nel fondo antidroga si è addirittura votato
Il fatto che i limiti all'utilizzo del metadone e addirittura anche alla sperimentazione udite udite di somministrazione di derivati della cannabis da parte dei SerT e perché si è arrivati a questo senza sul
Cioè temere il ridicolo ecco queste sono le cose che accadono allora dopodiché il Governo tutto io accetto tutto si può
Però voglio dire dove capisci che quando si accettano e si votano queste queste cose per ragioni poi di schieramento vuol dire che la crisi della politica dei diritti civili è arrivata a un punto su cui meriterebbe una riflessione
Non tanto di polemica ma proprio di iniziativa politica
I terreni Mimmo Pinto da par suo ampia sollevato una questione dibattito in effetti stava diventando un po'inquietanti invece passiamo alla un pezzetto della professoressa dissenso sicuro comoda credo abbia bisogno presentazioni
Nato pochissime parole perché tardivo l'evasione direi che a presentazioni di oggi proprio oggi mi sembra molto importanti per chi questo libro
E in più che permette un elemento che permette di mostrare senza che ci sia bisogno di più dimostrare il tragico e grottesco malinteso che alla base della sentenza della corte di appello di Brescia cioè perché si condanna Cyprien fascisti con una specie di accanimento cioè che a questo punto ha dell'incomprensibile quo come dice Fraioli del diabolico cioè tre persone che non hanno dimostrato tanto io direi il rispetto di una sentenza perché questa sentenza per loro e dall'inizio iniqua c'era ma questo l'euro hanno anche detto ma il una forma neanche direi di rispetto della giustizia perché cioè e un rispetto della giustizia quale dovrebbe essere ma il loro e ingresso in in prigione io credo che vada interpretato come la volontà il ricusabile cioè di battersi di combattersi per
Trionfare a
Alla luce del cielo per così dire lordo chiuse dentro le celle ma proprio per quello visibili cioè di fare e trionfare quello che
Per loro la verità sì e quindi la giustizia cioè la verità su un delitto nati per loro nella loro prospettiva non so con la verità su un delitto cioè ma e anche l'abilità su una storia dell'Italia e quindi viene anche da questo cioè la da anche la verità su una condizione della giustizia e io credo che questa condizione terrificante cioè bisogna dirlo cioè voglio dire che proprio illustrare che illustrata da questa sentenza e qualcosa su cui devono tutti pronunciarsi cioè mi pare che in questo caso cioè i prossimi passi cioè la la richiesta la ricorso in Cassazione può sempre certo apparire come una specie di passo di più di gioco dell'oca etc c'è ma secondo me
E equivale nella determinazione cioè che quella di Sofri di Pietrostefani di Bompressi dall'inizio cioè un passo in più nell'affaire Max
Non è di questo principio l'affermazione della richiesta c'è della verità e della giustizia cerco di dire che poi cioè la la il paradosso cioè il
Verga lontananza che è quella della giustizia italiana rispetto alla giustizia e sempre più lampante cioè e a me mi pare che oggi io non so se ho queste in Simone ho l'impressione che le reazioni che ci stia hanno che ci saranno in questo momento mostrano che questa lontani avanza cioè tra la giustizia e la giustizia cioè che per la giustizia quali praticate la giustizia quale dovrà essere diventa a poco anche per la gente che arriva uno degli
Delirio memore cioè anche quello per me incomprensibile ma di una violenza ed una fossa cioè che si può oggi che si possono constatare chi fa di questo F di questo a fare in effetti un grumo cioè nella nella vita nella storia italiana cioè io credo che
Adesso insistendo in questa loro eroico piste bisogna dire anche le parole che che meritano cioè comportamento credo che ha hanno già portato in fondo l'Italia cioè di fronte a questa visione insopportabile cioè io credo che io non so
Altro tempo ancora si potrà resistere a dire che questo è una condizione insopportabile della giustizia anzi cioè e quindi e io credo che appunto l'il ricorso cioè tuteli così che le prassi che si possono fare e io anche contemporaneamente il ricorso alla Corte europea
Cioè anche la richiesta di di giuristi di di grazia tutti questi passi che si fanno secondo me hanno anche avranno forse anche l'effetto di aiutare in queste tre persone nella lotta che loro con conducono con una fermezza invero se
Simile il cielo le proprie io credo che noi siamo anche portati da loro il dei dobbiamo continuare cioè ciascuno con i mezzi e io credo che è necessario oltre a questi passi che sono quelli fatti dagli avvocati che ma anche una mobilitazione questa volta generali nazionali e internazionali e io credo che e quello che sarà da fare
Nei prossimi non dico Mesima giorni
Grazie
Se Gianfranco Spadaccia vuole dirci qualcosa sta
Prussiano così poi concludere
No io non non volevo intervenire ma visto che sono stato sollecitato dirò solo
Cosa io non ho letto il libro e credo che ci ha ragione pensa
Il modo migliore in questo momento di non è con la reazione emotiva ma è quello proprio di concentrarsi su sul libro di Pietrostefani come io su un lettore di aderire a
Hanno puntuale quasi settimanale dietro settimana delle cose che sa presenta un'ottima cosa che ha scritto sull'Iran e sul sull'assassinio
Del religioso sciita
Del religioso sciita in Iraq
Perché perché il loro perché sono due persone che stanno in carcere ma che comunque non cessano di darci un contributo attivo vide un contributo attivo di pensiero e nella loro posto nella loro condizione perfino l'azione rispetto a a quanto ci accade intorno
Quindi lo leggerò lo leggerò con attenzione per il resto io credo che ha ragione Ersilia dobbiamo non non ci son solo gli avvocati chiedono la revisione del processo insieme agli avvocati hanno questa funds ma hanno questa cosa di chiudersi nella loro professionalità diciamo così il processo va giuridico processuale e nel diffidare delle altre delle alterazioni di di pressione di formazione
Per mia esperienza personale so che se non ci fosse stata l'azione di contro informazione puntuale rispetto alla al circuito mediatico-giudiziario
Al circuito pentiti giù pubblici ministeri pentiti e giornalisti che aveva triturato Enzo Tortora
Enzo Tortora sarebbe stata la fine è stato maculato cioè non sarebbe uscito assolto
E credo che forse abbiamo fatto male in questo lo dico
In questo nostro ottimismo dopo la sentenza di Cassazione ha
A adatte Aspin a ad asse a delegare solo agli avvocati e ai giudici la soluzione di questo problema
Credo che forse una delle cose e questo lo dicevo sua stella che dobbiamo mettere per quanto ci riguarda un po'all'ordine del giorno e vedere vediamoci con Deaglio Giuliano eccetera se possiamo delegare a qualcuno la un po'l'azione di un libro o individuale o collettivo da una sorta di libro bianco che non sia fatto da Adriano ma sia fatto da qualcuno esattamente come abbiamo scelto Gamberini un avvocato che veniva fuori che a dava una lettura diversa da quelli
Gli avvocati dei tre gradi di truffe dei numerosi dichiara gradi di processo preghiere
E Gamberini è andato e è riuscito anche attraverso una nuova lettura non tua vergine del progresso a impostare in maniera diversa probabilmente con delle rileggendo delle cose rileggendo le cose e e che rileggendo anche questo ultimo vicenda del cosa ne possiamo tentare di influire su questa cosa
E
Poi per il resto perché questo accade cioè questo è un Paese feroci non è un Paese buono o buonista dietro i buoni buonismi via c'è c'è molta ferocia molta avendo in modo desideri che m'
Detta continuo un kit che ritornano sempre sta sale il Paese che ha risolto il problema in Mussolini
Perno ammazzo prima ammazzando dal poi lasciando che fosse appeso per i piedi ha dato al a a a coloro che avevano ragione del loro antifascismo un timbro di inciviltà primordiali
E quindi
E io credo che ci sia della ferocia io sono uno che si esibì con accanimento rifiuta sempre l'avvicinamento ai terroristi perché qui non siamo di fronte al caso di terroristi siamo di fronte a gente che innanzitutto non ha riconosciuto di aver commesso dei delitti si proclama innocente
Ma poiché esattamente contrario gente che ha scelto la strada opposta a quella del terrorismo e tuttavia da Montanelli c'è sempre questo equivoco che viene fatto per detto questo noi siamo feroci a finché da questo punto di vista cioè è un Paese feroce cioè quando una stagione di guerra civile di lotta rigenerazione che ad si chiude bisogna avere il coraggio la capacità richiuse e abbiamo delle classi dirigenti che poi fuggono di fronte a questi problemi occupo e che dietro questa ecco ecco questo già ecco e la feroce contro intelligenza e anche la pavidità la mediocrità la debolezza classi dirigenti rispetto a questi problemi delle classi dirigenti che lui abbia abbiamo purtroppo
Uno delle cose de de de de e la delegittimazione della politica la debolezza della legittimazione la la debolezza di questa classe politica e quindi oggi ci troviamo
A fare i conti con questo problema che poi dietro tutte le cose che si sta che stanno accadendo perché c'è questo scontro ideologico perché la Chiesa egli acquista non in senso positivo nel dei territori in cui ha fatto tanti Vasia gigante in questi ultimi vent'anni ma proprio sui territori più integralisti potere e influenza negativa sulla vita politica italiana e per questa caduta della politica italiana per questa debolezza per questa delegittimazione della politica del questa incapacità della classe politica di uscire la propria crisi di riforma questa è purtroppo sono le cose con cui dobbiamo
Dobbiamo fare i conti e possibilmente io stamattina ho scritto Adriano e gli ho detto che non
Parte forte abbraccio a Luís a Giorgio che insomma no ho veramente consumato stupore indignazione rabbia mi rimane una profonda
Acuta
Sofferenza per questa loro condizione una condanna ingiusta e la loro permanenza in carcere che ci priva del preziose veramente Adriano beveva un periodo stavo di demente felice perché libero da impegni collettivi e quindi con la capacità di darci delle cose le cose che poi ci ha dato colletto le cose che ha scritto sull'Algeria mi domando chi altro troppo poco Teva pensare non alla maniera di Sant'Egidio PD di affrontare un problema serio i problemi seri che ci vengono dal mondo islamico come aria e però appunto non vorrei limitarmi a questa tutto senso di sofferenza che approvo e vorrei continuare a coltivare la speranza sapendo appunto che può la speranza si coltiva soprattutto combattendo contro la speranza era
Che il fatto che possono diventare semplicemente illusione
Bene grazie Gianfranco Spadaccia e tutti gli intervenuti