"La riforma del commercio tra progetto e mercato" org. dalla Confcommercio (Roma, Piazza G. G. Belli, 2, sala Orlando)

Abbiamo già i primi relatori non è giusto
Posporre interiormente l'inizio dei lavori pregherei tutti quindi di raggiungere il posto sceglieranno e una lunga giornata quella che ci attende
E
Dobbiamo in ragione proprio dalla quantità soprattutto la qualità degli interventi cercare di essere i più sintetici possibili ma anche i più approfonditi ove possibile
Allora cominciamo con alcune note introduttive credo
Servono a mettere immediatamente il dito nella piaga nelle piaghe ed ancora
Permangono e soprattutto servono a chi già qui a sul tavolo ma credo anche chi questo tavolo raggiungerà su successivamente
A entrare con con concretezza nei problemi e soprattutto a capire qual è il le prospettazioni che Confcommercio oggi trasferisce all'attenzione del mondo imprenditoriale del mondo del sistema camerale del sistema delle autonomie locali regioni e comuni del sistema delle forze politiche oggi pomeriggio o con le conclusioni anche con il ministero delle industria è previsto oggi pomeriggio l'intervento del ministro Bersani che concluderà sostanzialmente
Entro come dicevo subito nello specifico permettere che oggi legga a differenza delle altre volte
L'intervento
Il ventiquattro aprile verranno liberalizzate le aperture degli esercizi di vicinato
E evidenti a tutti che se le ragioni se le Regioni dettasse l'oggi i criteri per sospendere o impedire l'apertura degli esercizi di vicinato si verificherebbe necessariamente nelle more della fase attuativa una sostanziale liberalizzazione delle aperture in queste aree di vicinato
Un avvenimento che renderebbe del tutto inutile allarme con lamentazione regionale perché si assisterebbe ad una rincorsa gli enormi proporzioni all'accaparramento delle posizioni di mercato più favorevoli
Soprattutto nei centri storici e nelle zone che necessitano di una urgente attività di riqualificazione oppure anche di tutela
Le dimensioni del fenomeno che si potrebbe verificare ci vengono fornite purtroppo per difetto da un'indagine che Confcommercio ha commesso alla Società italiana il monitoraggio sulle autorizzazioni concesse dai comuni in questa prima fase transitoria
Bene ieri lo commentavamo si tratta di oltre novemila autorizzazioni
E questa definizione approssimativa per difetto perché non tiene conto della situazione di Roma di Torino e dire col tre tra le principali città italiani i meccanismi anche di trasferimento sapete a Roma ci sono le circoscrizioni hanno reso non disponibile il dato che riguardava l'aria metropolitana di Roma
Come affrontare questa situazione
Per evitare rincorse che siano destabilizzante
E che
Facciamo saltare i soldi del Banco è necessario che vengano adottati provvedimenti tampone per consentire alle Regioni di dettare i loro del tempo
E dai comuni di emanare le norme attuative
In tale prospettiva l'unica soluzione l'ultrattività delle disposizioni di piani commerciali e del regime autorizzatorio per gli esercizi di vendita di largo e generale consumo di fatto mantenerla regolamentazione prevista per la fase transitoria anche per il periodo strettamente necessario ad attuare le disposizioni speciali di cui all'articolo dieci della legge cosiddetta Bersani del cosiddetto decreto Bersani ed è questa forse la prima forse anche la principale
Provocazione che mettiamo sul tavolo su quale sulla quale ci attendiamo
Un problema a sé stante e la tutela dei centri storici per la tutela dei centri storici inoltre necessario che venga prorogata l'efficacia delle disposizioni della legge quindici ottantasette sulla tutela appunto di tali centri anche dopo la concluso la fase transitoria
Sopraggiunge Presidente il Pd che ringraziamo per essere presente
Non meno essenziale per lo sviluppo di tutte le tipologie imprese commerciali e il tema del livello di istruzione e della formazione professionale anche nella prospettiva della tutela del consumatore
Incomprensibile quindi risulta all'assenza del richiamo all'obbligo degli adempimenti Soranzo scolastici da parte dei soggetti che richiedono all'apertura di esercizi commerciali
Una scelta che diviene necessaria quando nel patto sociale si stabilisce non solo la ristrutturazione dei sistemi formativi ma anche un percorso formativo obbligato
Ai fini dell'ingresso nel mondo dei lavori fino ai diciotto anni c'è questa grossa in incongruenza che il qualcuno ci deve spiegare perché per
Altrettanto strategica e prevedere che la frequenza a corsi di formazione e riqualificazione costituisca criterio di priorità per l'accesso ai finanziamenti regionali statali e comunitari disposti a favore delle PMI commerciale
Proprio allo scopo di incentivare da parte degli imprenditori reali o potenziali che si siano la frequenza a momenti di aggiornamento professionale vi sono poi norme che creano delle turbe vive nel processo di attuazione della riforma
Tra queste psicologo le agevolazioni previste dalla precedente disciplina a favore degli spacci interni che trovava giustificazione nel fatto che tali strutture svolgevano un'attività di vendita che avrebbe dovuto essere non profit ora oggi cioè oggi nel momento in cui che il settore al dettaglio e completamente concorrenziale dal dalla liberalizzazione dalla fascia piante delle strutture
Distributive
Tali agevolazioni riproposto dal decreto di riforma non hanno alcuna giustificazione in quanto nel settore si trova un ventaglio di Offerta nel cui ambito è agevole trovare le politiche di prezzo più vantaggioso per il consumatore
Di fatto nel momento in cui tu liberalizza
Il il mercato
Il ricorso allo spaccio interno per garantire queste queste condizioni diventa ulteriori con tali agevolazioni poiché anche gli spacci interni sono autorizzati dei due settori alimentare e non alimentare accadrà che nelle scuole nelle caserme in qualsiasi tipo di circolo privato
Io che vengo dalla Federazione che con i circoli privati e un lungo contenzioso quella dei pubblici esercizi si potrà vendere qualsiasi articolo qualsiasi articolo
Si rischia di creare una rete commerciale alternativa sulla quale i controlli amministrativi e fiscali sono di difficile attuazione
Portando così ad una distorsione della concorrenza grave per il mercato locale della distribuzione non essendo previsto nessun limite di superficie per tali attività capite bene che significa come andare al cinema mettersi in coda e poi i pezzi scavalcare dall'inizio dalla coda dal solito furbo che entra paga il biglietto anzi non paga nemmeno il biglietto
E vede lo spettacolo scavalcando tutti del resto
Dovrebbero quindi essere previsti limiti dimensionali analoghi a quelli previsti per gli esercizi di vicinato vedo perché nel momento in cui si accedere una prospettiva di liberalizzazione questi che sono stati interni più quindi hanno finalità
Di un mercato che non è l'intero mercato dovrebbe essere il mercato di riferimento
Più adiacente più prossimo debbono invece avere la possibilità di e e possibile diciamo con questa logica avere anche un ipermercato lì che il uno spaccio interno si trasformino libera ma si tratta di una ipotesi diciamo del tutto estraneo
E inoltre opportuno specificare come tale regolamentazione debba trovare applicazione anche con riguardo all'attività delle cooperative di consumo che vendono ai propri soci questo problema altrettanto grave altrettanto importante
Come è importante quella turbativa che crea la mancata applicazione complessiva dalla legge centoquattordici ad artigiani agricoltori pescatori che vendono al pubblico
Si determinerà in questo modo un'area nella quale non vi sarà l'obbligo di esporre il prezzo di vendita dei prodotti di rispettare gli orari di apertura di rispettare le regole sulle speciali forme di vendita
Si ravvisa quindi al di là gli eventuali interventi interventi che potremmo definire tampone da parte delle regioni una palese disparità di trattamento tra operatori economici che non appaiono facilmente ecco non appare facilmente giustificabili almeno sotto il profilo della e qui tale
E necessario infine rivedere la norma sul bioraria io so quanto questo problema sia sulla pelle di molte categorie comincia a degli amici mobilieri
E quanto questo sia uno dei temi su cui il dibattito all'interno dalla Confederazione e più
E necessario di dicevo rivedere la norma sull'orario relativamente alle verdure domenicali e festive che sta determinando interpretazioni estensive non coerenti né con lo spirito ma viene meno con la lettera del decreto Bersani
L'aver inserito nella norma sugli orari la parola comunque ha determinato da parte di alcuni comuni la tentazione di prevedere un numero di domeniche triplo triplo rispetto a quello indicato nel decreto di riforma
Al fine di sviluppare i processi di ammodernamento della rete distributiva
Cambia scenario i centri di assistenza alle imprese dovrebbero poter essere costituiti
Esclusivamente all'associazione di categoria maggiormente rappresentative del settore a livello provinciale con l'eventuale partecipazione di altri soggetti gli abbiano finalità coerenti lo sviluppo del settore le amministrazioni pubbliche inoltre dovrebbero potersi avvalere di tali uscente allo scopo di facilitare il rapporto tra amministrazioni pubbliche di imprese anche attraverso la stipula di apposite convenzioni
Su questo credo che il Paese non solo il commercio sulla necessità di avere una riqualificazione della propria del proprio sistema quindi del proprio sistema formativo si giochi gran parte della scommessa allora perché non partire
Dalle realtà già esistenti perché non favorire quelle che sono già in sul mercato
E vengo a un altro tema che è un altro nervo scoperto di questi giorni sulle vendite sottocosto e necessario accelerare il processo di regolamentazione in modo da impedire comportamenti lesivi della concorrenza
A tal fine appare opportuna la previsione del principio secondo cui la vendita sottocosto rappresenta in ogni caso atto contrario alla correttezza professionale
Poi perché potenzialmente in grado di distorcere il gioco dalla comporta
O si è consapevole di questo e allora ci si attrezza di conseguenza o altrimenti altrimenti è meglio lasciare al mercato altrimenti è meglio rinunciare anche una regolamentazione
Su questo la nostra posizione era resta e continuare ad essere inflessibile occorre inoltre limitare ad una serie di casi che sino tassativamente determinati la possibilità di adottare tali comportamenti d'impresa
A tali principi dovrebbe essere ricondotta anche la bozza di regolamentazione allo studio presso il ministero delle industrie ieri abbiamo avuto incontro informale oggi pensiamo che sia arrivato il momento di dirci chiaramente il ministro ci dica chiaramente quale può essere lo schema di gioco che vuole percorso
Apro un'altra provocazione quella del tema degli indennizzi per quanti vogliono cessare l'attività
Io credo che anche in questo caso sia necessario tornare alla ratio del provvedimento che dovrebbe configurare dall'intervento come risarcitorio e quindi avere una dimensione che sia più dignitoso viene più consistente l'attuale misura di intervento lo figura o lo configura come una sorta di indennità di disoccupazione e quindi inaccettabile da parte di imprenditori che hanno validamente operato per tanti anni nel momento in cui si discute come riformare tutto il sistema degli ammortizzatori sociali arrivare a una soluzione di queste dimensioni di questo tipo mi sembra veramente andare a fare qualcosa di assolutamente che aveva vale a dire c'è
Vengo alle conclusioni io credo che a questo punto è urgente l'attivazione prima della definitiva entrata in vigore della riforma del tavolo lo studio l'approfondimento delle integrazioni e correzioni da apportare al decreto di riforma laddove l'impalcatura si è dimostrata debole o inadeguata raggiungimento di obiettivi prefissati si potrebbe utilizzare questa sede del tavolo anche per dare maggiore efficacia al ruolo che l'Osservatorio sul modello di quanto un Paese che c'è vicino anche come struttura burocratica amministrativa umana Francia affatto
Con un recente decreto che verso la fine del novantotto quindi lo scorso anno ha modificato i ruoli e compiti dell'osservatorio nazionale del comma
In altri casi dalle correzioni anche se di tipo interpretativo potrebbero essere realizzate con atto amministrativo e quindi essere effettuato dallo stesso ministero dell'industria si possono dal scopo citare tra gli altri alcuni dubbi lessicali e relativi alle norme summenzionate e che riguardano aspetti legati alle procedure alle modalità procedurali di accesso al procedimento amministrativo incertezze sul mobile sui contenuti gli effetti dei controlli comunali circa l'apertura di esercizi di vicinato e quant'altro
Ripeto un
Una serie di punti interrogativi molto forti piogge vengono buttati sul tavolo e di questo segnale
Questi punti interrogativi meritano una serie di risposte
Cominciamo o dai nostri abituali interlocutori direi cominciamo
Dal sistema produttivo che certamente sta seguendo con attenzione quanto accade nel sistema distributivo e che certamente attraverso saluto una serie di persone tra cui l'amico Presidente Badaloni e il presidente chimiche però era già sopraggiunte
Gli altri si appresta ad arrivare dicevo o il settore produttivo che oggi certamente vorrà nella personale del dottor giusti in rappresentanza di Centromarca tassative la sua personale opinione grazie e iniziamo qui
Sono Giordano giusto chi maestro tessitore esperto di lenzuola
Negli ultimi decenni un periodo decisivo per la modernizzazione dei sistemi distributivi nessun Paese europeo ha avuto una legislazione commerciale protettiva e vincolante come l'Italia
Attraverso sistemi di pianificazione procedimenti autorizzativi ed altri vincoli si sono creati da un lato una decisa forte protezione del dettaglio tradizionale demotivante in molti casi la ricerca di efficienza e di innovazione
Dall'altro barriere all'ingresso i vincoli allo sviluppo della distribuzione moderna che nei principali paesi industrializzati andava assumendo forze capacità competitive sempre maggiori
Una situazione di questo tipo protrattasi per molto tempo richiedeva evidentemente un intervento riformatore per il quale non vi era alternativa ad una spinta liberalizzatrice
Ma se questa era ed è la strada obbligata altrettanto obbligata resi risulta la considerazione che un sistema lungo protetto è vincolato non può essere esposto di colpo alla competizione globale
La conseguenza inevitabile sarebbe il tracollo non solo delle espressioni marginali o inadeguate comunque destinate a uscire dal mercato ma anche delle più vivaci efficienti innovative realtà imprenditoriali
Non solo piccole ma anche medi e grandi esattamente quello che è successo in Spagna in altri Paesi del Sud Europa
Ecco quindi la necessità che la liberalizzazione abbia carattere di gradualità e sia accompagnata da supporti al processo di modernizzazione
Da meccanismi favorevoli allo sviluppo e dalle regole fondamentali di tutela della concorrenza nelle pratiche commerciali
Il nostro Governo ha colto i rischi collegati al permanere della situazione precedente e con la riforma del commercio dello scorso anno ha inteso porvi rimedio proprio in senso liederistico
Alla riforma Bersani ha va dato atto della volontà di avviare il settore commerciale verso forme di competizione aperti in cui gli imprenditori siano più libere di muoversi di crescere a vantaggio del consumatore del sistema
Ma la domanda è la riforma del commercio di innegabile lodevole impronta liberista contiene gli elementi di altrettanto indispensabile gradualità
Contiene le misure necessarie il supporto favorisce lo sviluppo in maniera adeguata perché le nostre imprese possono prepararsi a competere con i colossi stranieri almeno sul mercato italiano
Prevede le regole per impedire gli abusi e garantire la correttezza della concorrenza che si vuole
Instaurare
Sui primi due aspetti le organizzazioni del commercio hanno più di noi la competenza per esprimere adeguate analisi e valutazioni
Quello che a noi preme sottolineare il terzo aspetto quello delle regole
Sono le regole a far sì che le librerie che la Libia le liberalizzazioni producono sistemi adatti a generale la coi evoluzione e quindi pluralismo
Sono le regole che contrastano le pratiche abusive e le restrizioni della concorrenza origine degli oligopoli
Sono le regole che assicurano ad una pluralità di impresa la possibilità di esprimere pienamente del mercato di gareggiare per la preferenza del consumatore
Il paese di più antica tradizione liberista ne sono se ne sono prontamente dotta
In altri casi esse sono state varate troppo tardi quando gli oligopoli erano già affermati e o in fase di affermazione avanzata la principale di queste regole il divieto della vendita in perdita la più antica e la più classica pratiche di concorrenza sleale
La la vendite in perdita è è il teme che ti viene offerto gratuitamente dai venditori di tappeti nel suk
Un famoso boom americano degli anni sessanta così la insegnava ai suoi clienti distributori create nel vostro assortimento limitate ISO di perdita vuole stimolare ulteriormente la l'applicazione di queste di queste vendite impervi la loro attrazione sul pubblico sarà tale da creare un mare di profitti per la vostra impresa potrà mai un siffatto sistema essere a vantaggio del consumatore dice il Cermis dell'Università Bocconi in un recente studio
La vendita sottocosto è una forma di comunicazione ingannevole
La perdita realizzata su alcuni prodotti viene infatti compensata rialzando il prezzo degli altri articoli
Un intervento pubblico colto ammirare la discrezionalità dei prati del pricing potrebbe migliorare la trasparenza del mercato ed aiutare il consumatore nelle sue scelte
La vendita in perdita inganno il consumatore e danneggia ingiustamente tutti gli operatori commerciali non solo piccoli e medi ma anche grandi sono solo pochi grandissimi ne traggono vantaggio estromettendo dal mercato i concorrenti non perché meno efficienti ma perché non sufficientemente grandi da poter coricato in maniera sistematica
Una pratica che richiede grande vastità di assortimento per spalmare le perdite alcuni prodotti
Grande numero di altri
è lo strumento utilizzato dai grandi distributori in Francia e che ha portato alla costituzione dell'oligopolio distributivo alla desertificazione commerciale al cosiddetto modello francese esportato successivamente nei Paesi del Mediterraneo
Ora l'Italia è il Paese più esposto questo rischio
Una prospettiva deleteria anche per il nostro sistema industriale dei beni di consumo
Per le piccole e medie imprese che vedrebbero altrimenti chiudersi canali di sbocco al mercato in presenza di un sistema iper concentrato e per di più in mani straniere
Per l'industria di marca che vedrebbe i propri prodotti strumentalizzati al fine di creare traffico soprattutto i più innovativi perché più attraenti con la conseguenza di penalizzare gli investimenti in ricerca e in sviluppo
Vedendo davanti a me l'amico Stroganov volevo ci termiche o un caso personale da raccontarvi se sempre che contando ovviamente sulla vostra
Così dice riservatezza
Noi stiamo mettendo a punto un lenzuolo con un fisico con finissaggio leggermente afrodisiaco
Il in in i i ragazzi che si si dedicano al alla ricerca al prodotto hanno detto dottore lo provi lei perché se funziona con lei è fatta
No non è vero
Angelo
Vi vedete un po'sciupato perché sono sotto stress proprio per continua qualcuno mi ha spiegato che con letizia sarebbe più facile forse ma io mi domando se domani e quando io lanciarsi questo prodotto andasse in mano a qualche a qualche catena di distribuzione che lo vendesse sotto costo ecco che il prodotto verrebbe ucciso prima ancora che venga introdotto dopodiché voi tutti sareste ovviamente danneggiati primo tra l'uno tra voi strano Valitutti Sodaro
Quindi no imperfetti
La marca produce e ricerca perché tenta con sconti continuamente
Di superarsi e di dare un servizio migliore un prodotto migliore
Al consumatore nel momento in cui i prodotti vengono distrutti da pratiche illegali ecco che la ricerca di viene massacrata e l'industria italiana non non può certo progredire
Per questo abbiamo apprezzato le dichiarazione del ministro per Bersani a favore di un modello italiano in alternativa a quello d'Oltralpe
Un modello che anche l'industria di marca auspica Caretta Rizzato da pluralismo di operatori riformati in un arco in una competizione accesa ma regolata
Un modello in linea con le multiformi esigenze del consumatore che sempre più chiaramente richiede non solamente prezzi bassi ma un corretto rapporto tra convenienze qualità condizioni trasparenti ampia gamma di scelta tra prodotti tipologie formati di vendita
Ma per ottenere questo occorre che anche in Italia sia realmente ed efficacemente vietata la possibilità di pratiche abusive che portano all'oligopolio
Le vendite in perdita non sono compatibili con il modello pluralistico che si auspica
La riforma Bersani ne ha avviato la riforma la regolamentazione ed è atteso per le prossime settimane il decisivo regolamento di attuazione
Purtroppo gli intendimenti che il ministero Espresso questo proposito fanno ritenere che il regolamento che sta per essere varato non avrà l'efficacia delle norme in vigore in diversi Paesi europei
Dove in aggiunta a quanto già previsto dalla legge antitrust e la tutela della concorrenza si sono avverate norme autonome
Che eliminò più definitivamente queste pratiche abusive arrivando persino a prevedere a norme di carattere penale come in Francia Spagna Portogallo
E Belgio
Noi chiediamo almeno provvedimenti provvedimenti amministrativi realmente efficaci
Speriamo di sbagliarci ma dopo le valutazioni condotte anche con operatori della distribuzione moderna e con gli esperti più qualificati non vediamo come la formulazione prevista possa funzionare
Sono in gioco interessi fondamentali del nostro sistema imprenditoriale e produttivo distributivo insieme alle esigenze fondamentali dei consumatori
Noi ci auguriamo che il ministro dell'industria il Governo del nostro Paese completino il proprio disegno nella direzione che come sempre è la meno facile da raggiungere quella dell'equilibrio e dell'armonia
Nel progetto il divieto dovrebbe essere limitato alle impresa in posizione dominante il che non fa che ribadire un divieto già previsto dalla normativa antitrust
Senza superare i problemi del Complesso iter per definire posizione dominante e mercato di riferimento
Per i soggetti non in posizione dominante la vendita sottocosto sarebbe consentita per una limitata percentuale dell'assortimento
Ma anche il solo due per cento in numerica può corrispondere ad oltre il venti per cento impolverata
Ovviamente che ha interesse ad operare vendite in perdita punterà al massimo della povera e potrà tranquillamente raggiunge lo stesso risultato che raggiunge ora se poi si aggiunge estero limiti di ordine temporale le vendite sottocosto diventerebbero un evento e la minor durata sarebbe compensata dal maggior impatto tanto più che questi anni e che che questi ambiti di liceità del sottocosto evidentemente consentirebbero di pubblicizzare le vendite sottocosto come tale
Il governo ha oggi la responsabilità di varare fondi di varare gli strumenti fondamentali perché il sistema evolva nel suo processo di modernizzazione
Sconfiggendo le corporazioni ma senza creare oligopoli
Favorendo un processo di come evoluzione armonica puntando ad un modello innovativo pluralista aderenti agli interessi di tutti gli attori della filiera e non solo di alcuni grandissimi operatori grazie
Grazie grazie a rappresentare Centromarca
Sulle corporazioni il giudizio può essere il più leggermente differente certamente questa non è mai stata una corporazione a sempre affrontato respiro dal del mercato ha sempre cercato
Di far trovare delle regole che siano però di mercato nonno regole come faccio delle corporazioni legittima bene e ma c'era anche se è stato anche una parte il nostro sistema
Politico che ha previsto l'utilizzo situazionale dalle corporazione
Allora
Detto una beffa
Sì detto questo appunto una brutta immagine che andrebbero forse
Detto questo tenuto conto che siamo in leggero ritardo tenuto conto soprattutto dall'affettuosa disponibilità per amico presidente Longo presidente di Unioncamere
Si apre dovrebbe apprestarsi a fare il suo intervento io proporrei una piccola inversione
Proprio pregherei pertanto il presidente Vannino Chiti presidente la Conferenza delle Regioni fare il suo intervento subito dopo sentiremo la parola di Enzo Bianco che il Presidente Associazione nazionale comuni Italia ciò che ci sono una serie di impegni in giornate
Romano molto densi per entrambi entrambi avevano dato e vi ringraziamo la disponibilità a intervenire
Ma subordinata diciamo all'inedita in poco devono essere non sparare per cui pregherei prego presidente Danilo di diventare
Basta prendere
Ecco l'allarme grazie presidente io penso
Che questa iniziativa che ha organizzato la Conf commercio sia
Molto utile e importante per tutti perché consente anche a nome di fare un punto in corso d'opera rispetto all'impegno che stanno mettendo le Regioni
Sull'attuazione del decreto centoquattordici in parte del centododici che sono all'interno del impostazioni delle cosiddette leggi Bassanini
E come è noto ci sono anche i tempi molto stretti e difficili per provvedimenti che hanno certamente una complessità
Si tratta di un impegno comunque che le Regioni vogliono assolvere nella consapevolezza che il commercio e i servizi rappresentano un punto di forza della nostra economia
Che è giusto innovare in questo settore rispetto alla precedente legislazione che ha radici perché aveva un po'ingessato
Che vogliono fare allora come peraltro gli stessi decreti prevedo ne richiedono con un confronto e una concertazione insomma un'intensa un'intesa il più possibile ricercata con le categorie economiche interessate con l'associazione dei consumatori
Con
Gli stessi enti locali Comuni e le Province ma comuni in particolare hanno un ruolo importante ecco ma la prima cosa che voglio sottolineare anche qui perché le regioni proprio qual è la situazione ad oggi non intendono chiedere proroghe
Cioè noi non chiederemo proprio al ministro alla scadenza del cinque di maggio non ci sarà una richiesta di proprio
Ora allora quello su cui secondo me si tratta di mettere l'accento io credo che sia stato sbagliato quasi un mese fa anticipare rispetto al merito del confronto che invece dobbiamo focalizzare perché ci sono alcune difficoltà
Dire a febbraio che sicuramente il cinque di maggio chissà che cosa succedeva cioè spostare l'accento sul fatto si rispettano i termini che è un punto d'odio invece di tenere fermo oggi un problema che è diverso cioè di vedere il merito dei provvedimenti che cosa si deve fare con chi si deve fare e soprattutto io credo che debba continuare debbono continuare anche a livello nazionale
Da una parte un raccordo tra ministero dell'industria regioni enti locali così come in questi mesi sta avvenendo
E dall'altro noi abbiamo sottoscritto anche per questo un protocollo di intesa prima di tutti con la Conf commercio Ettore con l'insieme delle organizzazioni del commercio per fare periodicamente il punto
Su quello che sta succedendo nelle diverse regioni c'è già stato una riunione a metà di marzo ci sarà una nuova riunione io penso che si dovrà fare un nuovo incontro subito dopo Pasqua cioè per monitorare la situazione
E dico allora
Questa è la mia convinzione
Che se e quando arriveremo al cinque di maggio
Ci saranno una parte delle dei Consigli regionali che non avranno fatto i provvedimenti
Si potrà fare scattare poteri sostitutivi non la richiesta di deroga ma come poteri sostitutivi come poteri sostitutivi
Come poteri sostitutivi cioè ce lo so che c'è una difficoltà ma se c'è un accordo la difficoltà può essere superata
Se provvedimenti che fanno le giunte io credo che tutte le giunte regionali saranno in grado ampiamente entro quel periodo
Di fare dei provvedimenti al Consigliere per il Consiglio regionale che se non tutti i consigli regionali forse ce lo faranno a varare provvedimenti se quei provvedimenti almeno nelle linee essenziali
Hanno un accordo come è già successo avverte
Per la legge Bassanini però esserci un'intesa che può essere fatta propria anche nella Conferenza unificata perché potesse vivi nell'attesa che i Consigli regionali trasformino modifico quelle leggi siano i provvedimenti che le giunte regionali hanno intanto il mandato al Consiglio
Questo è un modo per far scattare un potere sostitutivo che non è lesivo di quanto le regioni hanno fatto su questo si può ragionare se si ragiona su questo se questa è l'idea perché altrimenti rischiamo di stralciare pezzi di programmazione io credo che allora diventi importante ma non drammatico questo aspetto perché possa essere gestito ripetono sua supera presidente lo so bene c'è un punto di errore
Nel decreto centoquattordici
C'è un punto dell'orrenda se vogliamo tornare luce punto debole quando si dice che chi non ha adempiuto scatta sessanta giorni e poteri sostitutivi avendo al tempo stesso abrogato tutto quello che c'era per sessanta giorni si rischia di di avere il niente ma io sto proponendo un'intensa io sto dicendo che se tra comuni province e regioni e Governo e categorie economiche c'è un'intensa per cui si dice e si porta nella Conferenza unificata
Che provvedimenti delle giunte e consigli possano fare anticipare per non avere una vacatio un vuoto
Il potere sostitutivo in questo Santoni nel senso che sono quei provvedimenti allora ci si può concentrare su questo che i provvedimenti devono fare su come si devono costruire io penso che questa sia la strada da perseguire per gestire in modo collegiale responsabile
Come i rapporti tra Regioni enti locali consentono di fare anche con il Governo questo che altrimenti potrebbe essere
Un punto di difficoltà
Beh
Poi non è più vivace vedere se il meccanismo si attirando almeno fino a casa cioè dice perché ci risulta che qualche legge Lamberti quale ancora non si attende l'orario in quella ora ridotta lei mi fa una domanda così diventa più vivace le faccio il quadro della situazione ad a ieri delle regioni
Allora ieri dodici regioni su ventidue compresso le province autonome
Hanno già approvato in giunta provvedimenti attuativi del decreto centoquattordici naturalmente io non posso dare il nostro dando un giudizio di merito
La Conferenza delle Regioni cioè non può sostituire però su questo sito non è che possiamo dire come si fa nelle aste nel nelle varie situazioni questo non si può fare per orientamento politico ma è altra cosa
Di queste di queste dodici tre hanno già approvato in consiglio le le leggi regionali attuato una attuative di alcune parti del centoquattordici in particolare il Friuli-Venezia Giulia per il commercio in sede fissa
La Toscana per il commercio sulle aree pubbliche e la Provincia autonoma e la Provincia autonoma di Trento per la soppressione del Registro esercenti e requisiti di accesso all'attività commerciale
Questi tre provvedimenti sono già approvati nel Consiglio nei consigli però ci sono tutte queste dodici regioni hanno già approvato l'insieme dell'attuazione delle centoquattordici e in Consiglio
Delle altre otto regioni
Descriva arte delle altre regioni otto e cioè la Basilicata la campagna l'Emilia Romagna Lazio Marche Piemonte Umbria e la provincia autonoma di Bolzano
Prevedono di approvare nelle rispettive giunte
Le proposte di legge nel corso della prossima settimana comunque entro la fine di marzo con naturalmente ci son situazioni ma Piero quello di là e io mi auguro che in quarantotto ore risolva la sua crisi pilotata e mantenga
E mantenga allora che sia anche l'impegno economico e commerciale
Due regioni due regioni precisi strano maggiori ritardi sono la Calabria il Molise
Però io ritengo io ritengo che tutte le regioni io ritengo che tutte le regioni possono essere in grado di fare provvedimenti varate dalle giunte entro il termine del cinque Maggio perché è un termine ancora lontano anzi sono convinto che ci posso fare uno sforzo maggiore però insomma questo primo traguardo consentirebbe di attivare quell'operazione non di poco non di voto che dici
Uno stereo
Non sto a dire diciamo e punti con cui le regioni vogliono perseguire
Gli obiettivi che le Regioni vogliono perseguire nel contribuire alla riforma del sistema del commercio e della distribuzione
Sono un primo che riguarda il miglioramento dei servizi commerciali rese al consumatore
Cercando quindi
Dini
Stimolare aiutare l'efficienza e la competitività della rete distributiva ma che evitando fenomeni di disarticolazione commerciale che sono rappresenta un problema che spesso si accompagna al dato urbanistico di vita delle città quindi uno sforzo che diverse regioni stanno facendo è quello di legare la riflessione sulle commercio a quella anche sul sulla sulla natura urbanistica delle scelte per la città un secondo obiettivo e qui è il difficile equilibrio e qui il difficile equilibrio su cui io mi auguro che anche un'associazione come la vostra che ANPAS passata anche ora nel passate anche ora diciamo anche perché l'organizzato tutti sia la presenza della piccola impresa sia in riferimento alla grande distribuzione che questo è utile presidente perché noi dobbiamo trovare nelle nostre leggi nei nostri ed i nostri provvedimenti un equilibrio che è molto non che non fascinazione facile a dirlo come lo dirò è più difficile tradurlo
Quasi Cilento facce che risente della Toscana
All'ultimo punto alla Farnesina
Dicevo un equilibrio tra il recupero e la valorizzazione delle piccole e medie imprese
Che riguarda le misure di incentivazione
Riguarda i centri storici su cui hanno un ruolo i comuni
Ma posso può essere aiutato misure di incentivazione che aiutino la visione del piccolo negozio della goccia specializzato da piccola impresa commerciale anche nell'azione di recupero e valorizzazione dei centri storici il problema della montagna e delle isole
Io racconto sempre ma è un'esperienza vera
Cioè non è un'esperienza ricamata io vengo da un paesino di montagna della montagna pistoiese
Seicento metri certezza
Questo Paese ma è un caso ce ne sono altri per dieci mesi ha vissuto nell'angoscia di non avere più l'unico negozio che c'era io sono riuscita a riaprire lei non c'è soltanto un problema
Di profitto e mi auguro che ci sia perché altrimenti è difficile quelle gocce possa rimanere ma sottili davvero altro che funzione sociale della proprietà
Altro che funzioni sociali
Come non mentre ci sono alcune situazioni la montagna alcune zone non sono solo della montagna ovviamente delle isole in cui c'è un punto che va oltre il sostegno alle piccole e medie il sostegno e la piccola impresa vado oltre davvero ecco non e poi l'indicazione degli obiettivi di presenza e di sviluppo delle grandi strutture delle grandi strutture di vendita
Infine obiettivi urbanistico commerciali che riguardino la coerenza degli insediamenti commerciali anche con i processi di mobilità e di assetto urbanistico
Cioè che vedano la presenza commerciale anche come qualificazione del tessuto urbano e come possibilità di riqualificare oltre che conservare servizi alle popolazioni eccetera
E vorrei fare un esempio coi un'ultima considerazione concluso e concludo sulla esempio perché non nel merito e non saprei dire di più sulle altre leggi forse non c'è comunque che se sapessi non sarebbe giusto voglio fare un esempio
Sull'esperienza che abbiamo fatto in Toscana e sul punto che in Toscana e ancora di confronto anche forti
Noi abbiamo intanto fatto una legge sul commercio sulle aree pubbliche che in generale è stata salutata senza cellulare è stata salutata positivamente dalle associazioni rappresentative da singoli interessati
Voi abbiamo è questa legge in via di pubblicazione c'è approvata anche dal Consiglio poi abbiamo approvato in giunta è questo allora in Consiglio e sarà approvata entro entro la fine di marzo quindi noi rispetteremo anche come Consiglio esempi c'è in consiglio la legge regionale norme per la disciplina del Colle del commercio in sede fissa
Il Regolamento di attuazione delle direttive che definiscono i criteri e parametri per la programmazione urbanistico territoriale per il commercio
Abbiamo avuto un impegnativo tavolo di concertazione abbiamo trovato le intese su tutti i punti tranne che su uno che è rimesso alla valutazione del Consiglio
Per esempio sulla valorizzazione del ruolo delle piccole imprese
Sui problemi dell'occupazione nel settore
Sulla promozione dei processi di integrazione degli esercizi di vicinato
Riconoscendo a questa rete è costituita da questi esercizi un ruolo fondamentale per la qualità del servizio la popolazione residente
E abbiamo anche garantito all'impresso un più facile accesso al mercato attraverso procedure amministrative semplificate
E altri
Abbiamo poi introdotto alcuni elementi piacere penso nascosti perché credo che ce ne sono alcuni che riguardano anche comuni
Per esempio abbiamo introdotto alcuni elementi che è la facoltà introdurre ce l'abbiamo tutti perché frutto di concertazione cioè nel decreto Bersani obbligatoriamente per esempio per le medie strutture fino a mille cinquecento metri quadri con due mila cinquecento metri quadri a seconda delle dimensioni dei comuni e della zonizzazione regionale occorrerà richiedere l'autorizzazione
E il Comune dovrà verificare oltre all'impatto commerciale sulla rete degli esercizi di vicinato che poi il soggetto e il comune un cosa rimessa Luigi che la struttura dove si svolgono attività corrisponda ha caratteristiche previste dalle grandi direttive di programmazione
Di programmazione regionale
Abbiamo varato un programma per la valorizzazione dei centri storici i programmi
Saranno con questo strumento il Comune potrà assoggettare a sé comuni Goran assoggettare
Per non più di due anni l'apertura di nuovi esercizi di vicinato
Alcune condizioni limitando la semplice comunicazione di inizio di attività cioè è una prerogativa come credo che sia giusto che sia vediamo come possibilità ai Comuni ma l'abbiamo introdotta come possibilità perché è un comune che può dire se in quel centro storico deve limitare o non deve limitare rispetta la sua visione del centro storica la sua valorizzazione
Abbiamo votato e questo è il punto su cui esiste una divergenza ancora
Abbiamo assegnato alla concertazione con tra gli enti locali con particolare riferimento ai Comuni anche un ruolo fondamentale per le grandi strutture di vendita
Noi abbiamo previsto come regione una serie di indicazioni urbanistiche
Di massima per esempio standard e di viabilità parcheggi altre dotazioni
E poi abbiamo chiesto se vogliono e comuni di formalizzare per la localizzazione di molto il dimensionamento delle grandi strutture di vendita intese tra enti locali di bacini di utenza omogenei
Qual è il punto di divergenza che rimane un punto però che anche questo non c'era nella nella versione
Noi abbiamo come altre Regioni stabilito che per due anni non di più ovviamente perché non è possibile
Oltretutto ci sia un tetto
All'ampiezza delle strutture di grande distribuzione
La Giunta regionale ritiene che questo tetto massimo per i prossimi due anni sia per le caratteristiche la Toscana venticinque mila metri quadri le organizzazioni del commercio ritengono che questo tetto invece sia troppo alto
Io rispetto le diverse posizioni ma questo è il punto oggi di diversa valutazione che rimane rispetto a questa concertazione e comunque ripeto è un punto uno può ritenere venticinque mila metri a troppo alto nelle venti meglio ventidue diciotto non c'era come obbligo cioè stiamo parlando di una garanzia data in più rispetto all'attuazione pura e semplice
Dell'avversario
Il Regolamento regionale definirà una batteria di indicatori che consentiranno a Comuni perché anche qui la responsabilità non può che essere dei comuni deve chiedere l'inserimento nell'elenco regionali delle are a prevalente economia turistica io son d'accordo con lei Presidente non può essere dice che tutti sono turisti
Perché allora facciamo un altro tipo di provvedimento però dato una serie di indicatori questo non può che essere una scelta dei comuni che ha c'è un testo d'altra parte e poi finiscono ultima considerazione noi abbiamo fatto una scelta abbiamo fatta con lanci e con l'Unione delle Province
Abbiamo fatto una scelta che definisce quali sono in questo Paese oggi e domani i compiti delle regioni delle Province e dei Comuni
Può darsi che nella pratica ci arriviamo con difficoltà e con contraddizioni però la rotta intendiamo tenere
E quindi lo sforzo di attuazione anche di queste leggi noi non vogliamo derogare da questa rotta e su queste misure e su questa attuazione delle leggi del commercio non abbiamo alcuni compiti di grande programmazione anche di controllo
Ma l'attuazione piena della riforma è la gestione dell'autorizzazione dal
I giuristi ci non può crescere un punto che riguarda la valutazione e la responsabilità anche del Comune infine nuovi credo che sia molto importante e su questo anche un punto di confronto il perché io penso anche il tavolo nazionale dobbiamo fare con le organizzazioni del commercio
Puntare attuare quell'aspetto che c'è nel decreto di incentivazione per le piccole e medie imprese
Compenso tutti i temi di formazione e l'autorizzazione il sostegno centri di assistenza tecnica alle imprese che sono aspetti rilevanti di questo provvedimento che devono camminare di pari passo
Ecco però sul presto
Bisogna altrettanto urgente mettere a disposizione in tempi brevi e con le procedure snelle e con procedure snelle le risorse finanziarie necessarie anche questi provvedimenti
Perché se questo sarà stato si potranno attivare Investimenti importante con questa finalità
Ma allora oltre al rispetto dei termini
Che le Regioni devono fare e dove non saranno fare scattare quel meccanismo di intesa di poteri sostitutivi bisogna anche che il governo sappia rispettare lui stesso le scadenze candidato per le regioni
Nel definire le regole e rendere operanti i benefici perché altrimenti ci possiamo trovare a una situazione che conosciamo che abbiamo visto in altri punti dell'attuazione della Bassanini
Che le regioni guardi io dico giustamente
Le regioni che non hanno fatto in tempo a volare in consiglio le leggi di attuazione hanno una forma di potere sostitutivo che come vede io richiedo quinti non c'è conteso se sono al se si concorda
Ma se poi non si fa alle altre cose
Che riguardano
Le adempimenti del governo lei poteri sostitutivi nelle fa scattare nessuno e quindi noi i centri di assistenza gli incentivi alle piccole e medie imprese del commercio e del terrore che oppone il turismo la formazione tutte queste cose nelle leggi le mettiamo ma se il governo non varerà nei tempi dovuti e provvedimenti
I soldi non ce l'abbiamo quindi noti come perché su questo possiamo fare un'azione anche su questo comune convergente perché sia attuato tutto il provvedimento effettua anche il governo
Rispetti al minuto le scadenze che lo riguardano grazie
Davvero al presidente Chiti anche per l'analisi molto molto accurata e che ha fatto del momento
Io credo che al alcune considerazioni presidente ma ne potrà permettere la prima quella che rispetto al panorama di appena un mese fa cioè panorama di Napoli qualche Passavanti oggettivamente dobbiamo registrarlo
La seconda è che questo passo avanti però si deve confrontare con una scadenza con un tempo che è sempre più vicino e che deve portare a una definizione del definì definizione completa però credo che parlare di Poteri sostitutivi i provvedimenti già varati in Giunta
Sono tutte cose importanti soprattutto se sono il frutto di un momento di concertazione
Già avvenuto con tutti i soggetti interessati non soltanto noi consumatori organizzazioni appunto della distribuzione e quant'altro o però resta sempre come dire la spada di Damocle di un meccanismo che può diventare una bomba ad orologeria nel momento in cui non non viene soddisfatto in tutti i suoi passaggi
Così come aver avviato questo meccanismo e credo che il segnale che presidente di dirci trasferisce molto importante e nulla ma l'errore messo quello che è il corrispettivo di questo avanzamento complessivo del sistema distributivo cioè una serie di interventi che riguardano assistenza tecnica la rimodulazione del sistema complessivo di offerta che non può passare attraverso se non attraverso una riqualificazione dello stesso significa probabilmente aver fatto un'operazione non se non inutile certo forse addirittura dannoso
Allora mi sembra che il tempo stia scorrendo con sempre maggiore
Velocità l'invito al presidente della conferenza delle Regioni a farsi che oggi noi distribuiamo lo trovate nella vostra cartellina questo che è un
Una serie di criteri obiettivi e la programmazione regionale riguarda dieci rispetto ai dodici casi delle regioni lo hanno già attuato prevede che il nostro sforzo anche di comunicazione sul sul sulla nostra base cerchiamo di fare quindi l'invito è quello di far sì che da qui al cinque maggio tutte le venti regioni arrivino ove possibile almeno quello
Sarebbe meglio se arrivassero addirittura al provvedimento approva io stesso devo dire vengo da una regione a statuto speciale che ha potestà primaria già siamo di fronte a due vero penso due disegni di legge varati dalla giunta il primo diverso dal secondo e il rischio che c'è in regione Sicilia e che ci sia un ordine ci siano in questo momento equilibri politici pregare che possono diciamo di fatto ritardare e quindi fa pensare a un terzo provvedimento
Nel frattempo ma che faccia questo io credo che con forza noi dobbiamo tra sul ridicolo la vostra azione intelligente di amministratori pubblici la riforma noi siamo riusciti grazie anche al vostro aiuto grazie anche all'aiuto delle regioni dei comuni a farsi che non fosse una riforma centralistica che fosse una riforma che guardava al mercato e ai mille mercati di cui è fatta all'Italia
Non facciamoci scippare diciamo dal principe tra virgolette capite bene cosa intendo dire o per meglio dire da un sistema di regole che poi resta un sogno da quella che è la realtà italiana non facciamoci scippare il senso profondo di questa riforma
Lavoriamo insieme operiamo insieme certamente richiamo anche all'azione contestuale al governo mi sembra importante perché altrimenti ripeto avremo una riforma a metà una riforma che probabilmente lascia tutti con l'amaro in bocca
E questo di questa marcetta mentre ne abbiamo bisogno
La parola al presidente l'Associazione Nazionale Comuni d'Italia amico insomma
Scusami ancora sì ho chiesto di anticipare il mio intervento ma contemporaneamente io riuniti in un'altra
Città
Molti sindaci
Italiani per discutere della
Attuazione della Bassanini
E indovinate il luogo in cui ho scelto di riunirli a Chianciano
Ogni riferimento alle cure del fegato
Che gli amministratori italiani del mondo praticare per smaltire un po'della bile non della biglietti
Della bile
Del è verso il Masters
E evidente io credo che vedete nel nostro Paese c'è uno sport che ahimè è ancora oggi molto diffuso
Ed è che ci accontentiamo dell'effetto annuncio delle riforme
Esce sul giornale
Abbiamo realizzato l'effetto del federalismo amministrativo il Parlamento ha approvato la Bassanini uno due tre quattro cinque
E poi
Che si faccia che non si faccia
E tutto sommato non importantissimo
Sulla data del commercio certo è un momento molto importante sta dal momento dell'annuncio però la liberalizzazione il mercato il superamento del pastoie burocratiche tutte valore possibile tanto accompagnate da un grande consenso in una parte dell'opinione pubblica
Il e poi naturalmente oggi ci troviamo in una condizione in cui obiettivamente c'è qualche preoccupazione
Allora quale la preoccupazione il grido d'allarme che
Il presidente Billè ha lanciato nella sua relazione introduttiva
E cioè che il rischio d'allarme il rischio l'allarme che
Si apra o si possa aprire
Sostanzialmente fra meno di due mesi
Una fase molto delicata
Di vuoto in alcune
Parti della Reforma che rischia
Di accentuare un rischio scusate la ripetizione che già c'era e che noi abbiamo serenamente ma con spirito costruttivo
Più volte detto anche al Governo e al ministro del Commercio
E cioè il rischio è che anziché puntare sulla flessibilità
Sulla liberalizzazione si vada in una fase che è quella della giungla
Che non è quello che vogliamo vogliamo non lo volete voi non lo vogliono le Regioni non lo vogliono
Ovviamente i sindaci per la semplice ragione che nella fase della giungla naturalmente succede ovviamente di tutto
E in particolare immaginate io dico soltanto una cosa l'ha già detto a Napoli la nostra preoccupazione fondamentale solo i centri storici delle nostre città informa la grande ricchezza del sistema Italia
Sono il centro storico di Lecce piuttosto che quello di Trieste o di Milano ma anche poi di di di medie citati qualche volta anche di piccoli comuni di grande prestigio immaginiamo che succedesse no
Come dire lasciamo per un momento che ci sia l'esplosione di attività imprenditoriali senza storia senza tradizione senza cultura commerciale e magari con una vocazione
Prendi i soldi e scappa
Allora allora questa è la vostra fondamentale preoccupazione spetta questa preoccupazione
Mi pare che le cose che il presidente Chiti con il consueto tradizionale buonsenso
E noi apprezziamo molto e che ha molto contribuito a lavorare nulla spirito di concertazione Forte con il sistema delle autonomie con le Province con i Comuni
Le cose che ha detto oggi vanno raccolte positivamente e
Chiudo
Utilizzate sino in fondo come momento per affrontare insieme questo delicatissimo problema
Allora noi ci stiamo
A diciamo risolvere in via di concertazione
Non solo istituzionale tra Regioni Comuni e Province ma anche con i rappresentanti del mondo produttivo e quindi anzitutto con i rappresentanti delle degli operatori commerciali di previsioni commerciali ci stiamo accettando di lavorare insieme per trovare
Anche naturalmente nei limiti angusti della legge soluzioni che ci possono consentire di evitare che in questa fase presidente delle come dicevo poco fa si passi dal
Al dalla flessibilità
Alla Giunta e poi i danni naturalmente sono irreversibili allora come fare
In buona sostanza se questa strada
Che il presidente Chieti suggeriva
E tecnicamente praticabile e certo il fatto che su questo sì registri un consenso della conferenza unificata Stato Regioni e città Autonomie locali
E su questo ci sia un conto un consenso preventivo concertato con i rappresentanti
Del mondo produttivo
Tutto questo naturalmente ci può probabilmente vedere di
Diciamo
Impegnarci a trovare una soluzione io purtroppo
Naturalmente i nessuna ragione mentre per contestare o per mettere in discussione in dubbio i dati del del presidente Chiti
Ho la sensazione che obiettivamente ci sia ancora un po'di ritardo una parte del ritardo è ovvio e col magnate però però ce
Stato un certo affanno e quindi anche i disegni di legge presentati
A livello di regioni onestamente non hanno non sono il frutto di una riflessione comune non sempre di una durata di un'adeguata concertazione e quindi probabilmente c'è il tempo oggi mentre i disegni di legge approvati dalla giunta vanno in Consiglio regionale per recuperare probabilmente per accentuare queste caratteristiche porre delle regioni poi diceva panino ma insomma Chiti ma su questi argomenti come si può pensare per un solo attimo di
Di
Come dire legiferare di esprimere e di emanare direttive se non c'è naturalmente un coinvolgimento pieno delle parti sociali e delle autonomia istituzionale
Ma anche perché diciamolo con franchezza Zola poi il senso della riforma è esattamente questo ma pensiamo veramente pensare di decidere non solo a Roma
Ma a Milano per tutta la Lombardia o a Palermo per tutta la Sicilia quelle che poi sono le operazioni commerciali per la realtà che profondamente diverso ma nell'ambito la stessa Provincia
Ci sono condizioni profondamente diverse ma nella mia provincia Catania c'è la città di mezzo milione di abitanti e poi c'è il Comune di balletto che ha mille abitanti che è una è un comune di montagna la condizione profondamente diversa quello che va bene per Catania non va bene per me ha letto quello che va bene per Milano non va bene per l'altro colore quindi questa è l'operazione allora io vorrei
Invitare oggi ad aprire regione per regione
Dove c'è questo è già avvenuto benissimo dove non fosse avvenuto l'impegno che facciamo oggi è che avvenga un tavolo di concertazione istituzionale e con le parti sociali per recuperare rapidamente questo momento di confronto
Rete dell'io vengo da una regione la Sicilia che autonomia speciale ma sapete che l'unico momento di confronto istituzionale che noi abbiamo avuto tra Regioni Province Comuni su questo argomento è un convegno promosso dalla Confcommercio regionale
Cioè e inammissibile che su un argomento come questo qualcuno pensi di legiferare e di decidere senza sentire il mondo delle autonomie ma è una
Per fortuna per fortuna ci sono altre regioni viceversa dove
Sono sicuro che questo processo è stato avviato in modo sì allora tavolo di concertazione a livello regionale perché si vada in questa direzione
Sì coinvolgimento pieno delle delle delle autonomie regole di flessibilità dappertutto
Forte tutela dei centri storici per quanto riguarda i gli esercizi commerciali l'argomento che riprendeva Vannino Chiti che mi trova largamente d'accordo
Per quanto riguarda i piccoli e piccolissimi comuni dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo e di creativo perché difendere un piccolo esercizio commerciale in un piccolo Comune piccolissimo comune e un compito indispensabile per evitare che di tutta l'Italia si trasferisca nelle città e abbiamo fenomeni di urbanizzazione selvaggia che poi sarebbero largamente allora per esempio io faccio l'esempio concreto operativo andiamo a parlare insieme regioni province comuni rappresentati Confcommercio Confesercenti con con l'amministratore delegato delle Poste italiane
E andiamo a dire che siamo insieme noi a chiedere che anziché a smantellare del tutto il servizio postale al territorio
Il servizio postale lo si ospita nell'esercizio commerciale a fronte di questo all'esercizio commerciale di una funzione sociale minima e semplice gli si dà una esenzione fiscale un incentivo un contributo un contributo che consente poi che sono delle spedire una raccomandata lo può fare
Tranquillamente anche da un piccolo comune senza bisogno di scendere della città perché poi sappiamo che quando uno scenderà citata accompagnare i figli a scuola per fare la raccomandata poi finisce per trasferirsi evitare naturalmente la desertificato nella concentriamo da qualche altra parte
Allora su questi argomenti non vorremmo collaborare concretamente con voi presidente
E quindi l'appello che facciamo è la disponibilità che diamo oggi è apriamo dei tavoli operativi in cui si individuano anche proposte concrete per gestire insieme una fase delicata importante anche Dida da quello che c'è scritto nelle leggi siccome io parto da un principio
Che quello che non è vietato è consentito anziché ragiona al contrario che è consentito solo quello che consentiva la legge cerchiamo di inventarci con un po'di fantasia soluzione che consentono di governare insieme una fase delicata ma importante della vita del commercio ma dell'attività produttiva del Paese buon lavoro
Grazie
Io però approfitterei l'intervento al solito costruttivo dall'amico
Enzo Bianco per dire alcune
Presidente presidenti anzi il ventiquattro il ventiquattro di aprile
Eccetto che scade la legge quindici per la tutela dei centristi
Scadono i piani commerciali e non si fa in tempo a rifare riflessione infetti certi
Nasce il diritto soggettivo da parte di imprenditori quali che si sia hanno venerata in quanto nel novero di valersi del gli strumenti del liberalizzazione soprattutto per quanto riguarda gli eserciti
Allora io credo che lo sport debba esser fatto
D'accordo si può concertare tutto ma in genere si concerta tutto per arrivare alla definizione legislativa qui è una concertazione impropria qui siamo in presenza di una legge che produce il Effetti il ventiquattro venticinque ventisei il sei maggio quelli che sono e che significano come diceva bianco poteva produrrà effetti di giungla anziché effetti di flessibilità di del del mercato
Ora questo o lo capiamo o lo capiamo ora questo io voglio dire ieri abbiamo detto in Giunta non andremo a dire in tutte e venti le pregio annuncio manda in curva non è il treno ma l'iniziativa forte regione per regione per venire a dire queste cose i commercianti vede hanno necessità di avere regole chiare di mercato queste ripeto sono aspettative di regole sono scadenze che incombono sono allarme che vengono cancellate e questa è una situazione che non possiamo con tutti i provvedimenti che ci stanno arrivando addosso assolutamente gestibile
E questo lo diremo con forza con forza
Mercato per mercato regione per regione che questo
L'invito soprattutto per gli esercizi di vicinato che erano falsi perché il ritardo maggiore e proprio lì perché i criteri il Presidente che ci ha detto
Dieci regioni dodici regioni in un certo senso una buona parte del tracciato che vanno comincia dal palco ma sugli esercizi di vicinato e direi anche un altro problema che quello degli orari noi siamo in forte forte ricca e la parola passa soprattutto ai Comuni essendo essi i soggetti preposti a dovere definire questa perdonami lo sport ma in effetti ognuno deve fare gli interessi della parte che rappresenta che ripeto noi non dobbiamo potrà mutare quelle che sono aspettative anche soggettive
Che possono far saltare il banco
Perché certamente la liberalizzazione produce effetti dopo l'anno di scadenza con quindi o andiamo a una brava dalla legge quindici o andiamo a una proroga di piani commerciali qualche cosa ci dovremmo inventare non basa soltanto
L'ipotesi della concertazione questo lo di diciamo a voi lo diremo oggi pomeriggio
Al ministro
Ripeto da parte nostra c'è la volontà di andare velocemente avanti con la riforma
Prima si fa e meglio e prima si supera questo periodo di incertezza e meglio è significa ridare chiarezza certezza
Aspetta di norma i bilanci si devono programmare a tre anni come si fa un imprenditore oggi a programmare a traliccio non sa quale sarà il sistema di concorrenza che dovrà con cui dovrà confrontarsi di qui a qualche mese capite bene che insomma tutto questo
Va posto all'attenzione
Di chi con senso di responsabilità amministrativa o di chi
Presiede l'Associazione dei Comuni
Questo su questo vi invidiamo ripeto a fare la vostra parte la riforma è una riforma che appunto deve essere flessibilizzare sul territorio è una riforma federalista vera e giusto l'effetto annuncio che più che ricordava bianco però credo che sia lande compili chi ecco non volava di tutto si dico salvo in un effetto annuncio che da questa riforma consentono quegli adempimenti che ciascuno ai vari livelli ciascuno degli enti locali accadde ai vari livelli deve
A scusate
Come dire l'emozione nel nella
E lei entrasse nel dire queste cose della certamente ecco il segnale che Confcommercio i commercianti avremo anche confronti lo Confesercenti voglia non resteremo con le mani in mano
Questa è una bah una battaglia una battaglia di giustizia perché sicuramente
Lo sforzo di modernizzazione che il Paese sta facendo passare anche attraverso loro esperimenti di razionalizzazione del nostro settore lo diceva prima il rappresentante dell'industria conveniamo su questo però ecco però tutto questo deve avere un contesto trasparente un contesto chiaro quella trasparenza di mercato alla quale tutti ci appelliamo nel momento in cui dai cittadini
Con poniamo una comunità civile
Adesso ringraziando ancora il il presidente chiede il presidente Bianco che ci lascia ma sentiremo anche altri presidenti di Regioni e sarà interessante anche sapere sì territorio per territorio come si sta muovendo adesso facendo un piccolo passo indietro sentiamo il pensiero del Unioncamere dell'associazione del Unione delle camere di commercio italiano nella persona del suo presidente l'amico
Grazie presidente
Porto dissero d'autorità i dirigenti di Confcommercio presenti
E un ringraziamento a Pepper l'invito a questo convegno è la prima volta però presumo di partecipare
Ufficialmente sul contegno dopo la tua recente rielezione a presidente di Confcommercio
Desidero partire felicitazioni
Una digestione scontata ma sicuramente meritata avere grande lavoro che è svolto a difesa sicuramente legittima degli interessi degli associati
Ma soprattutto per il ruolo di classe generale stile due confederazione svolgendo il difficile momento del nostro paese
Con riflessioni con richiami con progetti che riguardano non solo il commercio ma della nostra economia felicitazioni anche ai nuovi dirigenti eletti ieri a completare il quadro e tra questi sono molti amministratori di cambio di commercio
La riforma del commercio tra progetti e mercato
In sostanza si tratta della verifica
Tra le parole scritte sulla gazzetta ufficiale che avete voluto riportare anche nell'ovvio dell'invito tra le parole scritte sulla gazzetta ufficiale e la attuazione pratica della riforma stesse ossia tra il disegno della riforma
Che rientra nella più vasta riforma della forma di governo del Paese con un affidamento alle Autonomie locali Regione-Autonomie locali di nuove competenza il convegno previsto nell'ottica della distribuzione come ovvio credo Presidente che in prospettiva
Occorreva tenere sotto monitoraggio gli effetti complessivi di questa riforma
Effetti complessivi che non hanno ricadute solo nel settore del commercio
Una recente indagine e Unioncamere ha fatto sul distribuzione in Inghilterra in Francia e in Italia
Mette in luce questo fenomeno
Dell'Inghilterra dove la grande distribuzione la fa da leone da moltissimo tempo
E quasi scomparsa la piccola impresa produttiva soprattutto settore dell'artigianato e della piccola industria
Questo perché le grandi catene di distribuzione sia proprio no non sui mercati mondiali non ce non assolutamente nelle realtà locali
Prodotti banali però valgono una lire in meno perché tanto poi attraverso il bombardamento pubblicitario l'acquirente acquista comunque
Nella Francia dove la grande distribuzione è ancora più presente che non nel nostro Paese si nota una forte flessione
Nel settore della piccola media impresa produttiva e in relazione direi alla presenza proprio della grande distribuzione quindi attenzione perché influssi di una redistribuzione della revisione complessiva della legge sul commercio non ha solo effetti sul commercio ma effetti molto generali sull'economia per questo credo che un monitoraggio costante così ho detto anche il ministro Bersani
Ma tenuto è presente
Siamo a poco meno di due mesi dalla fine di quello che si può definire l'anno sabbatico di riflessione
E questo convegno quindi pone giustamente al centro della riflessione due aspetti centrali
Il progetto e il mercato
E credo che sia nella ricerca d'un equilibrato rapporto di questi due fattori che risieda gran parte della sfida che insista nella nuova normativo
Innanzitutto una prima considerazione
Il decreto legislativo centoquattordici non comporta una riduzione dell'intervento pubblico
Lo decentrati infatti ma non riduce l'intervento pubblico nel settore del commercio
è uno scenario sicuramente decentrato
Ma i poteri pubblici di fatto vedono accresciuti piuttosto che i ridotti i ruoli e le responsabilità cui sono chiamati
Con una il varo del decreto legislativo lo Stato ha fatto sì un passo indietro però le regioni e comuni gli otto mila comuni
Non le venti regioni presidente Badaloni ma gli otto mila comuni anche quello disse che mi parlava prima il presidente Chiti della montagna in Toscana Pistoiese
Alle Regioni Comuni sono affidate in sintesi ulteriori competenze
Per modellare l'assetto del settore attraverso la programmazione per insediamenti commerciali
Valorizzare è stato detto i centri storici per riqualificare le aree urbane per rivitalizzare quei punti di vendita dei minori centri qui ricordati Becchetti
E per il ruolo sociale che questi svolgono sul territorio
Ma io credo che la vera sfida dell'innovazione del Progetto
Non è tanto rivolta solo i comuni e alle regioni
Investe tutti i soggetti istituzionali sicuramente anche le camere di commercio che qui la Pro sento gli aspetti a soggetti in generale tutte le forze imprenditoriali
Tutti sono chiamati io credo
Alla ricerca di un nuovo modo di interagire tra economia e istituzioni tra stato e mercato tra amministrazioni pubbliche e mondo dell'impresa in questo vedo la proposta della concertazione
Prima fatta dal presidente Chiti come una modalità da verificare
E quindi si tratta di costruire nuove strumentazioni
Facendo decollare una rete efficiente di centri di assistenza tecnica sono previsti dalla legge di questo peraltro non se ne è parlato
Impostando iniziative formative e contribuiscano delle bare la capacità gestionale dei singoli operatori la formazione tema dominante
Levando ancora la capacità di sistemica dei consorzi per le cooperative di garanzia collettiva dei figli
La questione di fondo peraltro a partire dalla scadenza del prossimo ventiquattro prive
Ed iniziano a chiedersi se la riforma abbia iniziato no a modificare a dodici mesi dal suo varo sia le funzioni e le competenze dei soggetti pubblici che il ruolo degli operatori commerciali
Il trapasso tra il vecchio e il nuovo regime normativo
Non può essere a mio avviso che graduale io non so se decreto legge sostitutivo del del Governo interverrà questa volta sarebbe la prima volta che interviene non l'ho fatto neanche con i decreti delegati Bassanini
Il trapasso tra vecchio e nuovo non può che essere che graduali
Lo stesso decreto legislativo ha giustamente diluito e differenziato l'entrata in vigore delle nuove disposizioni
Proprio per consentire un passaggio fluido e meno traumatico
A fine gennaio è stato ricordato nel convegno di Napoli
Strutturato di comuni le scelte urbanistiche per il commercio
è emerso che non è certo cosa di poco conto spostare l'accento della programmazione settoriale di stampo quantitativo a una programmazione integrata con più generali indirizzi di politica territoriale ed urbanistica c'era qui prima il presidente dell'associazione della mia provincia con la quale abbiamo sperimentato su tra Comuni
L'inserimento nelle norme tecniche di attuazione dei piani regolatori le regole fissate per quanto riguarda gli insediamenti urbanistici ma non è sicuramente cosa che è possibile fare il in due mesi sessanta giorni perché questo richiede tempi assolutamente lunghissimo io credo che debba essere perseguito l'obiettivo nel medio termine
Per costruire nei diversi contesti territoriali
Una urbanistica delle opportunità
Lavorando d'iniziativa tra pubblico e privato
Per promuovere su scala
Ampia
Interventi che vedono gli operatori commerciali coinvolti nei progetti di riqualificazione urbana di rivitalizzazione dei centri storici di riutilizzo delle aree dismesse nelle zone urbanizzato
Tracciare un primo bilancio dei risultati attuativi della riforma richiederà pertanto un'attenta valutazione dei contenuti della programmazione urbanistica commerciale
Più che una semplice verifica del rispetto delle scadenze di di adempimenti amministrativi
Vanno privilegiati non i tempi e le date ma bensì i risultati conseguiti e conseguibili della riforma altrimenti se al centro dell'attenzione stanno il rispetto delle scadenze formali il rischio la riforma no consegua gli obiettivi che sono stati dati sembra quasi una sfida quella di poter atto di coste riguardante germinato data credo che potranno arrivare come si arriva a questa a questa riforma
Per mandare infatti a regime tutte le innovazioni della riforma è facile prevedere che servono arco di tempo abbastanza consistente lo dimostrano del resto i vecchi piani di urbanistica commerciali non attuati in moltissime regioni italiano
Anche per la diversa velocità di Marx
Presente dei vari territori
Come camere stiamo sperimentando per esempio nella regione in Puglia dove stanno collaborando con la regione le camere di commercio nella definizione dei nuovi indirizzi di politica commerciale
E lì alcuni passi in avanti significativi sono stati e assolutamente fatti un contributo significativo lo sviluppo degli indirizzi di programmazione e assegnato dalla riforma alla costruzione di adeguati seguiti informativi monitoraggio in sostanza va previsto e fatto fin dall'inizio c'è l'osservatorio è stato attivato presso il ministero dell'industria
Vi è una modulistica omogenea a livello nazionale
Questo lavoro sicuramente dovrà essere trasferito e rispettato coi dei singoli comuni per dare un senso di omogeneità all'Inter interventi
Gli strumenti dell'intervento sicuramente l'evoluzione del quadro normativo
Ci porta a spostare il discorso su alcuni strumenti anche di politica attiva
E il primo di questi strumenti di politica attiva
Non può che essere costituito dalla formazione dalla qualificazione professionale
Che fuoriuscita dalle strette maglie della barriera costituita dalla iscrizione al rec comporta la comunque una politica nell'investimento in capitale umana e questo è tema strutturalmente su quale il sistema camerale si è impegnato e intende impegnarsi ancora di più
Il secondo lo strumento è quello della politica degli incentivi fiscali che è stato fatto cenno lamentando la quantificazione delle dei fondi previsti
è un terreno sul quale le Camere di Comercio no collaborato insieme con le associazioni categoria ricevendo nel novantotto quaranta mila domande dal primo luglio al trentuno dicembre novantotto
Ricettivi fiscali di cui la legge quattro quarantanove considerando anche quest'anno con la riapertura dei termini il prossimo credo primo aprile con significative anche novità
Il tema per insidie che ci porta inevitabilmente ad affrontare il tema della rottamazione delle licenze prefigurato dal decreto versante quale sorta di buonuscita per quegli operatori che si trovano ai margini di livello di economicità dell'attività a nostro avviso due visioni dall'apparente respiro corto
Come gli incentivi fiscali per chi acquista beni strumentali e il miglior esercizio dell'attività
E il buon uso perché chi di un chiude un'attività marginale a di là della quantificazione
Possono diventare importanti tasselli d'un discorso più interessante ma in altri termini verificata la possibilità di inserire gli incentivi in un programma integrato di assistenza al settore commerciale
Un ultimo sennò sul tema del commercio elettronico
Anche suo incluso nel decreto Bersani
Anche su questo fronte Unioncamere e e sistema camerale
Hanno offerto un contributo in sede istituzionale
Partecipando alla stesura del documento di politica governative sul commercio elettronico con la predisposizione di progetti innovativi
Che non potrà prescindere peraltro dalla partecipazione beh del mondo associati abbiamo costituito con le Camere di commercio dei quindici paesi europei e una società come Camera di Commercio per la certificazione incrociata della validità della firma digitale attribuita
Dalle autorità nazionali come sapete il tema della verifica della firma elettronica diventa fondamentale per questa forma nuova Rossi e commercio elettronico
La partecipazione in secondo luogo di Unioncamere l'osservatorio nazionale per il commercio elettronico
Con la definizione degli indirizzi di merito la proposta di direttiva comunitaria Progetto Monti cosiddetto per quanto riguarda gli incentivi fiscali al Commercio e elettronico
Infine sistema camerale sta individuando dei progetti per costruire un modello sovranazionale di conciliazione è con la per e gli acquisti realizzati su internet per incentivare la formazione delle piccole imprese tramite sistemi interattivi a distanza per la certificazione di qualità commerciale dei siti Webber destinati al commercio sono aspetti in parte innovativi in parte previsti dal decreto Bersani ma che comunque completano sicuramente i quattro di un moderno sì una moderna struttura per quanto riguarda la distribuzione grazie
Ringraziamo il presidente non di come dire per questa specificazione io credo che Chianciano incomba cioè l'altro impegno contemporaneo di Chianciano incomba sui lavori di questo convegno e sopra tutto dimostra la dispiegare disponibilità che a cui i nostri amministratori regionali
E ecco comunali e provinciali hanno
Ci hanno rivolto
Presidente come credo che il presidente Badaloni come dire e il presidente Lepidi rispettivamente presidente e la Regione Lazio e presidente dell'UPI come dire anche loro hanno in qualche modo come dire esigenza ecco di poter intervenire
Bene
Buongiorno sono Andrea Lepidi sono il presidente dell'UPI
Ho accettato di buon grado di venire qui a questo vostro convegno perché in realtà ancorché il decreto per Sacchi Bersani assegni alle Province angolo molto marginale si limita di fatto dalla d'essere chiamata in una conferenza di servizio proposto dei comuni con la Regione per quanto riguarda il parere relativamente alle grande struttura
Io credo che partendo da questa constatazione io non posso che esprimere rilevare che appunto questa sottovalutazione arrivano dalla dalla Provincia
Sia esso dal punto di vista nostro sbagliato
E non solo per le Province non sia anche per per il commercio e cercherò di dirlo in poche parole
Primo mi pare di dover sottolineare che tale decreto si pone nettamente in controtendenza con gli altri decreti legislativi
Attuativi dalla cinquantanove quindi della Bassanini principalmente anche con il decreto centododici del novantotto che rafforza considerevolmente il ruolo dell'ente Provincia settori strettamente collegati a quelli del commercio
Primo fra tutto il ruolo affidato alle Province di pianificazione territoriale di area vasta
Della viabilità dei trasporti dell'istruzione e formazione professionale
Con la legge centoquarantadue si riconosceva già alle Province angolo pianificatorio di programmazione e anche nel settore commerciale
In particolare all'articolo quattordici al comma due dispone che la Provincia in collaborazione con l'economia sulla base di programmi promuove e coordina l'attività nonché realizza un'opera di rilevante interesse provinciale sia nel settore economico produttivo commerciante e turistico
Mentre l'articolo quindici il comma due non esclude la competenza sulla pianificazione territoriale
Di coordinamento provinciale di alcune linea sulla quale porzione del territorio facendo quindi un implicito riferimento me non soltanto alla grande distribuzione ma anche alla media distribuzione
Devo dire che non tutte le le regioni hanno ancora oggi a distanza di nove anni una legge per l'adozione di piani territoriali di coordinamento la mia ragione alla Lombardia non c'era ancora e quindi è impedito a distanza di nove anni
Di il potere adottare uno strumento di grande importanza da questo punto di vista
Tale disposizioni però ecco qui è un po'quello che sorprenderà legislatore diceva anche bianco che delle volte non solo c'è l'effetto annuncio varie volte
Si fanno delle leggi quadro e poi le leggi successive
E dimenticano quello che è l'obiettivo invece di riforma che va e deve andare nella direzione della riforma la forma dello Stato
E di fatto con il decreto Bersani non tiene conto e si dimentica a sua volta dal ruolo che le Province potrebbero esercitare partendo proprio dal riconoscimento a centoquarantadue successivamente dall'accento dodici dal decreto legislativo centododici ed è proprio io credo invece l'ente intermedio come una provincia che dovrebbe farsi carico di contemperare le diverse esigenze dei porno dei molteplici attori istituzionali economici e sociali presenti sul territorio
E a Roma in campo per la distribuzione commerciale
Quindi a me pare che non so se sia ancora possibile semiarido ragioni possono recuperare in parte questo ruolo
Del parà fondamentale attribuite alle Province uno strumento di programmazione commerciale per l'intero territorio o per zona determinata messo appunto tramite alla collaborazione ovviamente con i comuni che possono essere che dare e negoziata con le parti sociali
In analogia con quello che avviene tanto per intenderci quelli pianificare quei PA con i patti territoriali con i piatti di con i piani di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio
Quindi programmazione commerciale che si occupi sia delle tipologie di vendite
Di medie e grandi dimensioni sia dell'interazione reciproca sia da ultimo che si interessi per le proprie fascia di confine di quanto avviene e si programma nelle aree omogenee confinanti
è chiaro che gli standard commerciali le soglie quantitative devono essere definiti dalle leggi regionali
Ma non si vede perché non lo aggiungervi anche la programmazione con loro commerciale di aree omogenee elaborata in prima istanza tra i due livelli di governo locale congiuntamente
Vale a dire Comuni e Provincia e poi negoziata con tutti i soggetti interessati associazione di categoria dei consumatori e ovviamente le i sindacati anche dei lavoratori e quelli che sono i promotori grande distribuzione
In conclusione credo sia necessario in questa fase di passaggio da un'economia Fatuzzo fortemente regolamentata
Ad un'economia così le di mercato cosiddetta globale guidare il processo di cambiamento con intelligenza
Al fine di evitare cadute traumatiche in un comparto significativo tale il commercio e che svolge una funzione importante all'economia nazionale e credo che in tale contesto la politica di concertazione anche a livello locale che noi già facciamo Pera altri settori tra i soggetti e punti istituzionali di base
E le associazione di in rappresentanza si imponga per pilotare appunto questa fase di transizione verso il mercato unico europeo grazie
E adesso l'intervento del Presidente della giunta del Lazio
Amico Badaloni al quale facciamo anche noi e auguri per una pronta risoluzione della vicenda che in queste ore si sta manifestando in questa regione ne siamo più che certi e soprattutto lo ringraziamo per essere qui presente grazie alla concomitanza di questi Santorini diciamo no così sembra di parlare di un malato pronta guarigione
Dunque no io
Sì sì volentieri intervengo anche se credo che lo faccio veramente rubando di pochissimo tempo
Lo anche perché il presidente Chiti ha espresso in maniera
Completa mi sembra il punto dalla situazione dell'impegno istituzionale
Delle regioni e anche con franchezza le difficoltà il quadro dalla situazione delle difficoltà che si stanno affrontando con l'impegno a da parte di tutti a superarlo
E quindi da questo punto di vista c'è poco da aggiungere
Però queste occasioni non sono solo un'occasione di ascolto una testimonianza di attenzione sono anche un'occasione di confronto di stimolo reciproco e quindi da questo punto di vista non mi sottraggo io anzi volentieri
Approfitto dell'occasione che mi viene offerta per aggiungere un piccolo contributo personale al a quelli che sono i contenuti della vostra riflessione di oggi perché in qualche modo gli interventi incrociati egli osservazioni la reazione
Del di chi presiede curdi nel modo era questo tavolo di oggi mi riferisco agli interventi di Chiti di bianco e di Billé ebbe mi porta ancora di più
Alla
Questo elemento di riflessione perché Mannino al fatto un quadro realistico
Bianco ha sollecitato le regioni a sporgere il loro compito Bill sollecitato bianco a svolgere anche per quello che ha il compito istituzionale dei comuni
Di fare la propria parte
E questo dimostra che
In un momento come quello che stiamo vivendo
Io parlo un po'fuori dagli schemi usciamo da queste logiche dell'antagonismo della competition che è un termine molto in voga in questo momento
Ma può aver senso nella politica non rapporti interistituzionali
Certo ci mettiamo veramente a lavorare in uno spirito di collaborazione reciproca rispettando quello di ciascuno
Ma non mettendosi appunto a fare le pulci l'uno all'altro ma cercando di fare ciascuno bene la propria parte con lealtà oppure se no veramente non se ne esce
E questo tra l'altro è un percorso obbligato un percorso obbligato
è un percorso obbligato perché ce lo impone l'Europa
Io a volte vedo conta certo disagio la difficoltà di trovare nei confronti dei nostri interlocutori europei quella compattezza che invece altri paesi o i rappresentanti istituzionali del sistema dell'autonomia di altri paesi riescono a trovare
Penso alla Spagna penso al Portogallo allora è giusto dire che bisogna lavorare fra Progetto e mercato nel momento in cui si vide un processo di riforma però questa capacità progettuale
A noi ancora purtroppo manca
Cioè si sentiva troppo con affanno
E credo che questo sano spirito di autocritica quando e costruttivo quando non non è fatto come demagogia serva anche in momenti come questo a ricordarcelo perché è uno spirito che va ancora ritrovato
E
Lo dico anche nei confronti del del Governo che deve aiutarci in qualche modo a vivere con spirito diverso questa fase di transizione anche qui bisogna stare attenti a non a non fare il gioco dello scaricabarile reciprocamente lo dico
Quindi
è chiaro che in un prospettiva in cui il sistema delle autonomie acquista sempre più importanza e peso
Io credo che sia importante e qui vorrei permettermi di suggerire al al presidente Bill di aggiungere ma lo dico con umiltà insomma ma nel senso che me lo augurerei
Quando partirà quel treno cui faceva riferimento anche tra i sacrosanti argomenti di preoccupazione tecnica
Anche un elemento di condivisione di un problema politico istituzionale che in questo momento il sistema delle Autonomie sta vivendo in modo particolare le regioni
E cioè che
Se si vuole affidare sempre più compiti a questa istituzione in un ruolo di coinvolgimento di governo sempre più importante il problema non è soltanto passare risorse umane finanziarie il problema è anche consentire a questi istituzioni di poter essere in grado politicamente di svolge questo compito
Noi abbiamo
Degli statuti questo non lo ha detto Vannino Chiti ma lo dico io anche in riferimento alla situazione che stiamo vivendo in questo momento abbiamo degli statuti dei regolamenti che sono ancora ancorati ad un ruolo che poteva essere venticinque anni fa ancora vago e generico ma che adesso non può assolutamente essere svolto se non c'è una radicale riforma proprio degli Statuti regionali se non si completa in maniera omogenea il percorso
Della diciamo così della premessa elettorale mi riferisco al sistema elettorale
Per le regioni che consenta alle regioni e di poter assumersi poi le proprie responsabilità così come avvenuto per i Comuni
Allora questo è un problema di fondo è un problema per questo noi abbiamo chiesto con forza le forze politiche in Parlamento di arrivare a definire l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni non per diciamo così tentazioni dittatoriali ma proprio perché altrimenti continuiamo a parlarci di una realtà virtuale
Questo è un problema di fondo non basta a garantire la stabilità bisogna garantire anche la governabilità
Allora io per esempio trovo assurdo inaudito che le fibrillazioni che in questo momento stanno attraversando il mondo dalla politica nazionale possano avere si possono permettere il lusso di produrre immediatamente delle ripercussioni a livello locale
Che cosa c'entra la nascita del nuovo partito politico con gli impegni politici programmatici no di un governo regionale
Allora per quanto mi riguarda lo dico semplicemente perché è stato citato a questo questo punto e mi dispiace farvi perdere trenta secondi di tempo su questo aspetto che tutto sommato c'entra poco con gli argomenti di cui è stato coprano in questo momento però è la premessa per poterci arrivare e poi da questo punto di vista mi prendo anche un impegno
Su sul dato specifico di cui si sta parlando adesso
Ma il il gesto politico che io con l'intera giunta abbiamo voluto prendere ieri sera ha esattamente questo obiettivo di far scoppiare queste contraddizioni di far di arrivare a se a a responsabilizzare la maggioranza che sostiene questa Giunta perché si possa assicurare la governabilità popolare che questo non è un problema soltanto dalla Regione Lazio
Forse non abbiamo tirato fuori con trasparenza con una lealtà eccessiva ma un problema che attraversa tutte le regioni d'Italia
E quindi da questo punto di vista io penso che sia fondamentale accelerare il processo di riforma in senso federale dello stato non soltanto in quelle che sono le competenze ma anche in quelle che sono le strutture
Politiche
L'elezione diretta il sistema alla riforma del sistema elettorale e via di questo passo
Dopo di che ci si crede o non ci si crede
O si va sempre di più a completare un processo in senso maggioritario del sistema di Governo del nostro Paese oppure si decide di tornare al sistema proporzionale ma non si può restare a metà del guado questo è il punto fondamentale politico che il Parlamento deve sciogliere come nodo uscendo da un'ambiguità che non giova a nessuno né a voi né a chi poi ha questa responsabilità e lo dico con un a realtà che forse mi viene dal fatto di essere sterno
Come mia storia personale al sistema politico
Il punto di impegno come accennavo prima
Il punto d'impegno per quanto riguarda la Regione Lazio è quello di considerare tra le priorità programmatiche che sono e sulle quali ho chiesto il chiarimento alle forze di maggioranza tempo cinque giorni di considerare e su questo voglio semplicemente ribadire questo impegno di considerare fra queste priorità l'attuazione della riforma
Ho parlato pochi minuti prima di venire qui con l'assessore che sta seguendo per competenza questo questo questo questa istruttoria
E mi ha confermato che nell'arco di dieci giorni al massimo lo in grado operativamente di portare in giunta questo provvedimento
So che questo provvedimento è stato costruito e questo ovviamente mi ha fatto piacere perché vuol dire che c'è una coerenza politica di comportamento rispetto alla linea che ho voluto dare proprio a questo governo di una concertazione continua nella costruzione dei provvedimenti so che questo provvedimento è stato costruito di concerto continuo con le organizzazioni del settore
Ci sarà comunque un passaggio politico istituzionale per verificare anche la convergenza del sistema delle autonomie locali regionali nella conferenza Regione Autonomie che noi abbiamo istituito a differenza di altre regioni e questo sarà un ulteriore elemento
Dopodiché credo che saremo in grado di assicurare il rispetto dei tempi
Nella nostra regione su questo punto
Lo dico perché giustamente del diceva cerchiamo poi al di là del quadro generale di vedere anche le situazioni regione per regione io quello che posso dire e che appunto nella nostra regione l'impegno politico cioè il l'istruttoria è arrivata alla conclusione
Sicuramente la Giunta nell'arco di dieci giorni riuscita a come decreto già per scontato alla soluzione dei nostri problemi interni
La banca maggioranza è ampia
E quindi anche se si svilisce non è detto che sia ovviamente è un problema comunque cosa che non mi auguro allora il problema poi augurarsi che il Consiglio
Possa a rispettare con lo stesso rigore politico l'impegno di approvare il disegno di legge che la Giunta presenterà perché questo ovviamente necessario per completare il percorso non a caso trovo e chiudo estremamente utile e condivido la proposta
Sulla quale si stacca cercando di costruire un consenso nel caso in cui non si dovessero rispettare
Questi tempi e cioè quella di far scattare il potere di surroga
Del governo partendo dal disegno di legge che la Giunta presenta in consiglio questo è una sorta di come si può dire
Di azione preventiva che dovrebbe in qualche modo garantire fermi restando i problemi del del sessanta giorni che sono da chiarire dovrebbe garantire io mi auguro un ancora di più l'impegno politico che sia Mannino Chiti nel senso generale del ruolo che l'unica che io personalmente come presidente di questa regione abbiamo preso e ribadito oggi qui grazie per l'attenzione
Badaloni al quale rinnoviamo gli auguri ma soprattutto testimoniamo la condivisione della necessità che nel momento in cui son cambiati veramente gli scenari ci sia dal punto di vista della gestione a livello regionale quel quadro di riferimento quell'architettura di sostegno che in questo momento non c'è direi nessuna delle regioni italiane e ci sia ed è questa forse la cosa di più ci preme da parte io ogni amministratore pubblico la condivisione che siamo entrati in un sistema che quello dell'Unione
Europea dove appunto la competizione tra sistemi e queste fughe dalla realtà di fatto rallentano quelli che possono essere i requisiti dalla nostra competizione soprattutto impediscono agli operatori i quali se tu quale che sia il loro settore di appartenenza di poter contare su un'alleanza che deve essere forte e salda al momento in cui si va a una competizione tra sistemi detto questo credo che il bello della legge sentire anche un po'come essa si muove in tutto il territorio voi avete visto ritorno sempre alla provocazione
L'amico presidente Badaloni come io abbia fatto soprattutto fulcro sulla punto debole del triangolo e lo ribadisco io credo che sia soprattutto il sistema delle autonomie comunali che in questo momento
Debba fare il colpo di reni maggiore per mettersi al pari con il contenuto nella legge allora io vorrei sentire tre espressioni
Tre quattro espressioni
Che riguardano o alcuni tra i principali comuni d Italia comincerei è un dovere anche di eleganza da un cumulo del sud dalla Città di Lecce dal prosindaco che la senatrice Adriana Poli Bortone
Poi
Qui ci avrebbe
Io veramente quando ascoltavo oggi non sapevo più se partire dalla dall'esperienza della mia città se soffermarmi più su altri aspetti che pure sono stati particolarmente interessanti in questo dibattito
Probabilmente sarà forse più opportuno soffermarmi almeno su un aspetto che mi sembra fondamentale
Che riguarda non soltanto quella stabilita di governo quei rapporti istituzionali dei quali parlava poco fa
Badaloni ma che riguarda la situazione nella quale oggi di fatto ci veniamo a trovare forse noi donne siamo eccessivamente pragmatiche ma corsie
Ci troviamo in questo momento in cui nella realtà una una legge un decreto che avrebbe dovuto produrre introdotto i suoi effetti entro una certa data
Oggi alla luce dei fatti Nana prodotto tutti quanti i suoi effetti e quindi il tema essenziale e questo mi pare
E credo che sia questo e nel momento in cui si trova una diversificazione di posizioni e di e di progetti di immaginazioni di di proposte
Che oggi sono state fatte e chiede se ho ben compreso si possono sostanziare nella richiesta che è stata fatta dal presidente Billè
E che io ho riletto nel documento che ci è stato consegnato
Cioè quella di prevedere l'ultrattività delle disposizioni dei piani commerciali
E delle regime autorizzatorio per gli esercizi di vendita cioè mantenere la regolamentazione prevista per la fase transitoria anche nel periodo strettamente necessarie ad attuare le disposizioni speciali articolo dieci Bersani oppure fare quello che ha chiesto di fare Kitty
Ma mi pare che possano essere conciliabili due le due istanze le due esigenze si tratta di scegliere beh io devo dire che per la mia esperienza e antiparlamentare che cesserà ormai nei prossimi giorni
Non sarei per la individuazione del percorso di del presidente Chiti
Perché mi sembrerebbe e di sottolineare dei percorsi che io come parlamentare non ha condiviso e non condivido
Non li condivido perché già troppo il Parlamento sistema esprimendo in termini di idee che di proroghe di deleghi di decreti legislativi
A catena e quindi sostanzialmente in una forma di espressione di espropriazione anche delle capacità del Parlamento di esprimersi così come dovrebbe fare nella sede opportuna
Se poi li produciamo queste in sede periferica
Cioè nel momento in cui cerchiamo di rendere effettiva e sostanziale il discorso delle Autonomie e quindi anche delle responsabilità indubbiamente delle responsabilità che ci sono da parte delle regioni e successivamente poi da parte degli enti locali
Pensando che possa bastare un anno un solo passaggio perché gli effetti di questo si tratta anche la Regione Puglia che pure non ha visto inquadrata in nessuna band degli degli elenchi che sono stati fatti ma che comunque si è espressa con due disegni di legge che ha presentato soltanto l'altro ieri e che ha approvato in Giunta
Io non credo che la semplice approvazione in giunta per quanto possa essere è stata preceduta
Da momenti di consultazione non esaustivi peraltro a mio avviso delle consultazioni su tutto il territorio neanche delle consultazioni degli stessi enti locali se non attraverso una forma di rappresentanza dell'ente locale stesso
Ma io non credo che questo passaggio sia sufficiente
Per dire che quello possa essere considerato un Indirizzo da assumere a norma perché altrimenti daremmo cominceremmo dal dal decreto centoquattordici e poi andremo avanti lungo questa strada per cui ci abitueremo in tutti quanti i settori e non soltanto nel settore del commercio a fare queste quindi a rendere meno responsabili del le regioni anche nei tempi che le Regioni debbono dare a se stessi e per evitare poi che lo Stato intervenga
Con i suoi poteri sostitutivi
Allora sarei più delle ipotesi considerati i tempi di percorrere la strada
Indicata dal presidente Bill e nel frattempo
Di potenziare quella attività che di fatto agli enti locali poi si sono andata perché in sostanza io partivo da parto dalla mia realtà se devo esprimere qui una realtà di una città medio piccola del Mezzogiorno appalto appunto da quella realtà e cerca di vedere che cosa noi abbiamo fatto sostituendo CD fatto a qualche inadempienza più di qualche inadempienza devo dire
Perché questo non mi impedisce di sottolineare qualche cosa che è accaduto anche nella mia regione pur essendo omogeneo diciamo il il quadro politico dell'ente locale e della regione ma questo non significa assolutamente nulla
Il fatto che noi come cittadini Lecce abbiamo chiesto di essere riconosciuti come città d'arte fin dall'ottobre scorso e che ancora oggi valido lo sappiamo beh questo ci impedisce di attuare in tema di commercio una serie di norme di indicazioni che pure sono dettate dalla legge
E chi ce l'ha già vorrebbero molto nella nostra operai che mia giovanissimo Assessore fa anche brevissimo devo dire
A cercare di mettere insieme il il nostro territorio l'hinterland per evitare di essere noi come cittadino e c'è una sorta di Hortus conclusus di non avere invece la considerazione dovuta dell'hinterland perché una cosa è stabilire degli orari da soli nella città di Lecce altra cosa è naturalmente dove di concertare con tutto quanto un territorio che immediatamente limitrofo alla stessa città è allora dicevo abbiamo cercato di andare avanti con gli strumenti che sono nostri propri della nostra programmazione sul territorio
Noi stiamo andando rapidamente avanti col nostro piano urbano e quindi il nostro centro storico cioè lo tuteliamo attraverso il Piano Urban e attraverso l'insediamento Corchiano all'Urban di oltre cento piccole attività fra attività commerciali ed attività artigianali naturalmente questo ci comporta di rivedere anche la nostra programmazione urbanistica ma lo facciamo con i nostri strumenti con i nostri tempi che sono un pochino più più agevoli ecco rispetto ai tempi della burocrazia che ci viene che ci viene dal centro
E se il tempo che abbiamo delle delle difficoltà perché abbiamo dovuto contemperare i nostri bandi del piano Urban
Con la liberalizzazione del commercio che invece è contenuta nel decreto centoquattordici ma abbiamo fatto qualche cosina di più
Che abbiamo presentato un piano di recupero urbano abbiamo approfittato di questo strumento di programmazione sul territorio per individuare anche delle zone di recupero si è parlato abbastanza anche oggi
Di intervento di carattere sociale e quindi di recupero di alcune zone zone dismesse o anche semplicemente delle zone degradate della città che debbono essere recuperate in termini globali alla vivibilità
E dalla qualità stessa della vita qualità della vita non è solo ambiente e qualità della vita e poter vivere realmente in un quartiere per vivere cioè c'è bisogno di tante cose e dunque anche di una serie di attività commerciali
E il che Mancini non c'è esime dal combattere continuamente anche con quella culturale beh forse questo è il dato più sconcertante quella cultura un po'arretrata debbo dire del commercio
Che si individua e si sostanzia soltanto nella lotta agli ipermercati io purtroppo
E conosco soltanto questo quasi solo questo tipo di discorso tutto andrebbe bene se non ci fossero gli ipermercati e supermercati prevedendo che questo sia indubbiamente un aspetto eclatante
Della situazione che attiene alla programmazione regionale del territorio che ritarda
A definire ma non è l'unico aspetto e anche una cultura del commercio che dovrebbe essere completamente diverse sono assolutamente d'accordo
Quando si parla di formazione tant'è che noi proprio nel nostro piano urbano abbiamo dato larghissimo spazio al marketing è larghissimo spazio alla formazione per cercare di venire incontro a quella esigenza di lavoro autonomo a quelle sacche di porta che abbiamo nel nostro Mezzogiorno a quelle capacità induce imprenditoriali che ci sono da parte dei nostri giovani e che sono tutti quanti elementi che debbono essere messi insieme da un amministratore che in qualche modo voglio cercare di intervenire in termini concreti e reali sul suo territorio
Ecco io una cosa devo dire che tollera molto molto poco
Probabilmente sarà mio fatto caratteriale o forse una un'eccessiva responsabilità di amministratore non mi piacciono alle vendite sottocosto cioè non mi piacciono tutte quante quegli elementi elementi di distorsione del mercato che sono elementi in realtà poi di concorrenza sleale ecco sul tema della concorrenza sleale potremmo difenderci
A lungo proprio in tema commerciale perché mai tra l'altro siamo fortemente afflitti da un abusivismo commerciale per il quale stiamo cercando di di assumere delle iniziative e con loro con mostre prefetto
E poi credo che anche grande attenzione si dovrebbe dare perché anche nella mia provincia ci sono moltissimi Comuni molto piccoli tante frazioni ai cosiddetti negozi di servizio un elemento ed io non sottovaluterei assolutamente perché proprio quel discorso reale e di funzione sociale che deve svolgere anche il commercio sul nostro territorio io credo che vada fortemente potenziato
Per quello che ci riguarda dunque presidente noi siamo assolutamente d'accordo
Con lei per cercare quel quella proroga che consenta in qualche modo di mettere insieme le esigenze evitando fughe in avanti
Che non condividiamo neanche sotto il profilo politico e meno che mai sotto il profilo dei corretti rapporti istituzionali in un momento in cui non c'è nessuna certezza di riforme nessuna certezza di stabilità
Di governo e nessuna certezza di riferimento da parte delle dello stesso associazionismo che vivrebbe io credo molto meglio su tutte quante queste certezze invece ci fossero
Grazie al Sindaco
Di Lecce per questo intervento io credo che emerga la necessità che gli imprenditori abbiano a confrontarsi con uno sviluppo che sia il più possibile basato su uno stile accise semplificato moderno e tutto questo ecco non vorrei che poi fosse vanificato
La mia richiesta di proroga era una richiesta diciamo subordinata alla non applicazione invece di quello che c'è scritto nella legge quindi preciso anche questo termine fosse vanificato in dirigo righe fa farebbero assomigliare la legge
Ha un esercitazione di stile barocco che le Lecce particolarmente ben conosce con i suoi splendidi monumenti un'altra realtà un altro sistema un sistema dove il rapporto tra amministrazione pubblica piccola media impresa è sempre stato un rapporto basato spesso anche sul nervosismo la realtà di Padova sentiamo il sindaco di Padova l'amico Flavio Zanonato che è anche vicepresidente dell'Anci
Subito
Ringrazio molto alla col commercio per questa iniziativa che molto opportuna e si colloca in un momento di straordinaria delicatezza per i temi che stiamo discutendo che stiamo affrontando
Devo dire Presidente che non sono in grado di dare una valutazione precisa degli affetti del decreto Bersani e neppure di questa di questo rischio di cui lei ha parlato di Schio che avvertono atto concreto e quindi non mi sento ecco non sono in grado di condividere le previsioni che lei ha fatto
Condivido però le sue preoccupazioni queste si e mi riferisco alla situazione della diversità di Padova dove il sistema commerciale rappresenta un tessuto direi sufficientemente robusto di sei mila aziende di sei mila esercizi che dà lavoro a circa quindici mila persone
Quindici mila persone sulla popolazione di Padova che di duecento e quindici mila abitanti
E uno per un numero elevato come si può facilmente facilmente capire ecco questa è la realtà
Può rispondere più esigenze questa questo tessuto commerciale crea anche dei problemi è una rete distributiva evidentemente ma è un modo anche per dare un reddito e occupazione a una parte rilevante della nostra corporazione e infine uno degli strumenti attraverso cui diamo visibilità alla nostra città
Perdoni un dato che è abbastanza interessante Padova il doppio degli è sporca doppio pro capite del soggetti che ci sono a Verona e questo dato mi ha sempre impressionato credo che il numero degli affetti sia un indotto anche nell'ambito della vivibilità di alcuni nostri quartieri che sono ancora fortemente connotati da un tessuto di commercio
Che ora chiamiamo insomma di vicinato che ora che la medicina
I problemi che da questo tessuto sono problemi prevalentemente legati alle difficoltà abituale soluzione efficace al traffico alle problematiche di traffico in particolare il nostro centro storico ora
Dei problemi non modesti ci sono più di mille punti vendita concentrati su un sistema di tre piazze su Palazzo della Ragione che il presidente conosce
Un vero e proprio centro commerciale ante litteram
E i problemi di traffico sono problemi complessi non c'è dubbio da da risolvere
Allora io quando rifletto sulla Bersani deve prima di tutto comprendere quali strumenti mio offre in più per governare questo sistema
Che non è solo il sistema della distribuzione
Ma il sistema del reddito di una parte della mia città vede il sistema della vivibilità di una parte della città in particolare nel centro la vivibilità e la tutela del sistema perché poi è anche un indotto che creano ha un indotto nell'ambito del turismo aree è qualcosa di davvero di davvero molto molto importante
E quindi sonata estivo e resto sempre un po'perplesso quando attorno alle tematiche del commercio ossia giorno soltanto con l'aspetto del vantaggio più o meno sulla sistema dei prezzi e sul sistema della libera concorrenza serto esistere anche questo perché esistono anche problemi di questa natura ma
è un aggregato che in qualche modo deve essere considerato deve essere tutelato e difeso a fronte per esempio di un esigenza se si ponesse di un ridimensionamento del sistema distributivo
Bisogna anche immaginare tutto una politica di riconversione che non mi pare che questo momento sia in atto
E che richiederebbe la capacità di inventare nuove attività occupazionali che oggi non vedo da dove possono saltar fuori almeno negli ambiti
Che sono graditi ai nostri giovani e a chi si occupa del settore distributivo e del commercio quindi le domande che mi faccia sono
Di questo tipo mi interessa no che si diffonde in sostituzione del negozio di vicinato tradizionale che in parte anche in difficoltà in crisi un nuovo punto distributivo piccolo sotto i duecento e cinquanta
Metri quadrati dopo la capacità di sopravvivenza del punto vendita e legata a una capacità di chi la gestisce di ridurre drasticamente il proprio reddito
Ho visto situazioni di questo tipo girando non tanto in Europa ma in alcuni Paesi Stati Uniti di in America Latina
Non credo che sia interessante per il nostro Paese e arrivare a quel tipo di punto vendita dove chi magari il loro gestisce contemporaneamente anche vi dorme dentro riducendo al minimo i propri i propri costi
E credo che questo vorrebbe e in parte qualcosa del genere si sta vedendo almeno a Padova
Misura ancora ridotta fortunatamente nella vendita
Abusante qualcosa di questo tipo si sta vedendo al abbiamo poi con un cambio di popolazione che va a gestire di di tipo di di di gestore io credo che in questo avviso deve in qualche modo questo fenomeno in qualche modo non non consentirlo
Ridi ridimensionarlo attraverso strumenti che del resto è anche la Bersani la Bersani consente come credo non interessa a nessuno comunale che lo sviluppo di piccoli punti distributivi addendi indipendentemente da esigenze di traffico
Avvenga indipendentemente da esigenze urbanistiche e venga sostanzialmente in un modo del tutto del tutto caotico con ottiche che non rispondono all'esigenza del negozio
E della bottega di di vicinato sapete tutti che gli strumenti organistici di cui disponiamo mal si adattano al governo del sistema della distribuzione del commercio
E sapete poiché il grosso delle città non vedrà una grande espansione nei prossimi anni se mai vedrà un ridimensionamento
E quindi lo strumento urbanistico che più efficace nel momento in cui si costruisce un nuovo quartiere e lo si dota dei servizi e estremamente carente quando tenta di normare realtà edilizie preesistenti
E anche questo credo sia un problema da capire bene voglio dire quindi che dal punto di vista via credo anche dei Comuni e qui c'è che ora il sindaco di Roma che il Presidente del Consiglio nazionale dell'ANCI
Spero che intervenga anche lui mi piace sentire cosa si dice della più grande città italiana quello che interessa comunque a me credo a tutti i comuni e aumentare gli strumenti di governo di questo processo che non vuol dire far pendere la bilancia dalla parte del protezionismo dalla parte della liberalizzazione vuol dire avere strumenti che consentano di tenere insieme più esigenze perché una pura liberalizzazione a questo tipo di soddisfazione o non ce la può non ce la può dare mi pare che il decreto Bersani decreto attuativo della della Bassanini
Diva su una fascia delle risposte estremamente interessanti sopra insomma
Sì ho più critico e crei più problemi quando si parla di noi Gozzi di vicinato
E non escluderei a priori
Anche se condivide il ragionamento che ha fatto il coordinatore il presidente delle tutte le Regioni insomma
Vannino Chiti presidente della Toscana che poi coordina l'Assemblea dei presidenti delle delle regioni non darei per escluso anche l'ipotesi di un apposita norma che non consenta
Un quello che è stato chiamato a quello bianco una giungla nella vacanza di norme che sono assolutamente necessarie se non arriviamo come probabile Lino in tempo credo che questo sia materia di concertazione che subito alla Conferenza Stato
Regioni città quella che chiamiamo conferenza unificata debba occuparsi di questo concludo con una cosa che e centra solo con Padova nel corso di questi anni con la Confcommercio di Padova che ora esprime anche attraverso il suo presidente Gianfranco chiese qui il presidente della Camera di Commercio
Abbiamo definito molte iniziative per migliorare l'offerta complessiva del centro storico
Cosa che ha significato un aumento di qualità ha significato uno nelle Melzi un servizio di qualità e anche un momento di qualità dell'ambiente in cui si svolge l'attività commerciale e ora stiamo costituendo penso che la cosa interessi molto anche alla Confcommercio umbra associazione di comitati che vogliono valorizzare i centri storici
E che sia in grado di mettere in luce qual è il valore aggiunto delle attività commerciali che si svolgono nelle città e nei centri storici delle delle città in modo da rendere competitivi questi sistemi che come insiste a dire risolvono parecchi problemi
Dal punto da questo punto di vista le cose che sono state dette politica di concertazione che mi aveva cercato di fare politica di incentivazione i Comuni erano gli strumenti non l'aveva fatto simbolicamente con piccole somme bisogna farlo
Con risorse ben più consistenti politica di riqualificazione di specializzazione di professionalizzazione sono fondamentali e credo che un raccordo forte
Tra il mondo del commercio
E il mondo dei comuni sia una premessa fondamentale per far parecchia strada insieme
Raccordo
Molto volentieri questo invito a un raccordo forte tra organizzazioni imprenditoriali quelle che si siano sistematico registro però ulteriormente la necessità di tutto questo sicari in un ambito di chiarezza perché io non vorrei ecco che la concertazione di fatto sostituisse
Un sistema che non si è ancora completa noi abbiamo bisogno credo tutti gli operatori avrà bisogno di capire certezze e le certezze nascono dalla legge se la legge è stata applicata e una certezza se la legge resta ancora un punto di discussione non può essere la concertazione a risolvere il tutto perché probabilmente falsa Remo le condizioni del sistema d'altronde è questa
La riforma Bersani è stata è una riforma di sistema forse alla riforma più grande più coraggiosa che questo Paese abbia fatto forse viene anche sotto sotto come dire dimensionata rispetto a quello che il suo invece ha la sua importanza quanto riverbera sul sistema di seicentodieci mila impressi tante sono quelle che fanno commercio e credo che la STET un un particolare della riforma Bersani debba essere ripreso e ribadito e credo che sia anche opportuno che venga ribadito prima dell'intervento a questo per annunciare quello che la stessa Bersani per altri due anni cioè le superfici contingentate da la possibilità mantiene la possibilità di conservare gli attuali piani e soprattutto di preparate dei nuovi soprattutto ancor di più di progettare interventi di ristrutturazione delle aziende come quelle della messa a rete del sistema di queste aziende ora io credo che se questo non ce lo dimentichiamo Shipyard la Bersani di una parte importante di ricostituente di quello che è stato sullo schema di parte
E io mi chiedo e chiedo che questa provocazione che abrogazione in senso buono trasferisco l'amico Rutelli come farà
Ecco una città come Roma ad affrontare una liberazione sregolata in una città che si appresta a vivere un evento di portata mondiale che riverbera poco fa a ridare e in in questa città decine di migliaia di pellegrini come l'evento e quello del Giubileo quanto questo o può correre il rischio di non mi viene espresso io ne migliore ma credo che sia a questo punto portano a dirle di incasinare una situazione già problematica la parola
L'amico
Che accogliamo con
Grazie presidente sono lieto di prendere la parola dire in maniera schematica ma alcune cose in modo possibile diretto facendo seguito gli interventi dei colleghi
Poli Bortone e Zanonato
Mi scuso con voi ma è una mattinata come sempre piena di impegni non potrò rimanere per il seguito dei lavori penso che non ci troviamo in un contesto
Importante che sia stato giusto sostenere la riforma Bersani perché riforma Bersani porta una innovazione rilevante va apprezzata decisamente sapendo tuttavia che le riforme che vengono applicate senza gradualità
Possono aprire dei Bucchi anche drammatici dunque ci troviamo possiamo fare tanti esempi naturalmente ma ci troviamo nella stessa città circostanza la situazione che si vive
Penso la mia città ogni realtà italiana è diversa dall'altra nel rapporto con la grande distribuzione
Non appaia un esempio improprio
Il cambiamento arriva è una spinta obiettivamente c'è in quella direzione si tratta di governarlo cioè si tratta di evitare di esserne travolti ed è quello che in alcune città pure in realtà si sta facendo con il l'amico Fabio adesso
Discutevamo del fatto che effettivamente noi abbiamo a Roma
Una
Modesta
Quantità di superficie la grande distribuzione questo non è il frutto di una battaglia di retroguardia ma il frutto di una politica di programmazione molto severa molto attenta cioè non sappiamo dobbiamo dare ai consumatori una ampliamento di questo tipo di offerta perché c'è una domanda ma sappiamo e lo dobbiamo fare senza massacrare
La realtà esistenti
Le dobbiamo anzi favorire
La innovazione la capacità competitiva
Le trasformazioni ineluttabili e comunque il mercato
Chiede e tuttavia dobbiamo evitare che questo avvenga in un modo appunto sregolato e s'regolari
Quindi è con questo spirito che fin dall'inizio dalla approvazione della Bersani il Comune di Roma ha cercato di fare anche da punto di riferimento delle altre maggiori città italiane l'assessore Gasbarra e consiglio comunale Cuccia presidente ENI incita la commissione consigliare hanno si sono sforzati
Di tenere un dialogo con le altre grandi città italiane proprio per favorire questa interpretazione positiva cioè evitare la parte una reazione negativa da parte vostra sostanzialmente no
Cercando di dare o non una rassicurazione paternalistica ma un impegno riformatore concreto legato al processo di attuazione effettiva e questo principio di gradualità cui accenna
Sono d'accordo con molte delle cose che ho letto della relazione dell'amico Billé
Occorre
Mettere grande attenzione sulla disparità di trattamento
Perché noi abbiamo già oggi un sistema nel quale chi vuole stare nelle regole
Paga molto caro al fatto che rispetta le regole e rischia di andare fuori mercato
Quindi tutte le situazione per cui una maggiore flessibilità profferta anche una maggiore flessibilità fisica territoriale che è importante e nelle e negli edifici
Deve non deve diventare un ulteriore disincentiva svolge un'attività legale da parte dei commercianti
Un incentivo invece a stare fuori dalle regole
Quindi questo punto importante questo vale per le vendite sottocosto in primo luogo è stato un errore probabilmente non inserire la legislazione anzi non probabilmente certamente non inserire la legislazione
Un
è una esclusione esplicita a questo che diventa una sintesi perfetta la concorrenza sleale diciamo così che c'è l'abusivismo ma ci sono anche altre forme che vengono ad Erode la capacità competitiva di chi vuole stare corrivo lavorare rivuole anche innovare pur sapendo che una cosa e l'innovazione può fare una fabbrica giapponese una cosa innovazione può fare negozio che ha i suoi tempi la sua attività amministrativa al suo
Assestamento fisiologico
Altro punto importante l'equilibrio in materia di orari
Anche qui io credo che la situazione di Roma sia dignitosa non abbia avuto anche delle polemiche aspre l'inizio ma abbiamo trovato un assestamento credo apprezzabile positivo gradito dagli utenti e tutto sommato accettato dalla maggioranza degli esercenti
Vedremo nei prossimi mesi come gestire in un modo altrettanto equilibrato i nuovi sviluppi poiché
L'obiettivo non può che essere questo non lo abbiamo
Fare degli strappi anche qui che mettano fuori mercato gli operatori dobbiamo andare incontro ad una domanda
Che particolarmente flessibile in una realtà come Roma che ugualmente ha bisogno di non mettere fuori mercato gli operatori di questo so anch'io consapevoli c'è la fabbrica
Che la la indennizzi per chi va fuori
Con previsti dalla Bersani sono obiettivamente insomma quasi del delle mance insomma anche se mi rendo conto non è facile prevederli non è neanche facile attribuirle creiamo sempre materia molto molto scivolose e spigoloso
Quindi fatta questa premessa ancora una un accenno alla a come lo intendiamo gestire questo questa fase lo vogliamo fare in maniera massimamente concertata
Lo vogliamo fare con la Regione naturalmente formulando noi comune degli indirizzi
E stiamo preparando appunto una deliberazione in questo senso indirizzi nel consiglio comunale che permettano alla Regione Lazio voi sapete rappresenta tutta Italia sapete che ogni regione d'Italia diversa dall'altra e il peso dalla città capoluogo è molto diverso da regione a regione
Forse solo in due regioni c'è la situazione che abbiamo a Roma oltre a Roma forse la Liguria al capoluogo che assorbe
La metà ed oltre della popolazione regionale Roma è così bello nel Lazio così la Regione fa una pianificazione a livello regionale che non può non tener conto della assoluta peculiarità della fisionomia tra capitale che occupa sia come potenziale economico come numero di aziende interessate e come popolazione interessata
Ben più della metà del complesso della Regione quindi è giusto che se è per noi una crescita di federalismo di responsabilità locali non può che significare questo cioè non può che significare delle geometrie variabili cioè buonsenso applicato a diverse situazioni locali l'idea che una legge nazionale possa dettare regole minuziose per ciascuna situazione punto così diversa l'una dall'altra e impensabile ma in alcuni casi anche per quanto riguarda la regione a regione formare le sue regole non ma che scopriamo che tutti i Comuni dalle sono turisti cileno è vero saranno turistici quelli che lo sono o saranno termali quelli che non sono saranno con una vocazione
Produttiva di un certo tipo gli uni o gli altri occorre una flessibilità e strumenti che non siano una camicia di forza per regole
Che se debbono essere condivise lo possono solo se sono appunto abbastanza differenziate e dunque il compito la Regione questo ascoltando
Ciò che dai Comuni diviene a sua tutela ai centri storici sull'uso corretto delle conferenze dei servizi per le grandi superfici di vendita per i cosiddetti centri commerciali naturali e le piccole e medie
In molti casi assume nei quartieri un significato sociale ed umano non si deve considerare un negozio perché sarebbe insensato che contro la cultura d'impresa
Ma certo non si può considerare un negozio come un bene archeologico sarebbe demenziale una tutela di quel genere
Ma neppure si può considerare un soggetto imprenditoriale con la sua col suo radicamento con la sua storia come qualcosa che si spazza via come se fosse un numero ha un'incidenza costa alla comunità il fatto si spenga un'insegna si spendiamo delle luci che venga meno un controllo una presenza una tratto di efficienza o di efficacia talvolta di umanità comunque di impresa capacità d'impresa
Nel territorio che la azienda anche la più piccola rappresenta concludo quindi presidente nel dire che mi trovo
Mi vede ci vediamo ci vede ci vedrete impegnati con la vostra realtà
Territoriale così come tutte le altre
Rappresentazioni rappresentanze significative
Nel territorio per una fase in cui tutta questa cosa si mettono sul tavolo positivamente trasparentemente sta e con spirito costruttivo perché il nostro interessa cioè non è che in questo interesse sia di fare trionfare delle regole astratte
Che spazzano via realtà concrete ma di assecondare questo è compito corretto di un comune regolatore del con un comune che fa le regole anziché pretendere di dare dei diktat appunto quello di assecondare l'evoluzione possibilmente orientarle in modo utile e sano del nostro mercato
Concludo con due o tre riferimenti pratici riguardante il Giubileo perché anche prima e più di lei ha fatto cenno a questo
Noi stiamo preparando in queste ore un provvedimento di legge che riguarda questa complessa veramente complicata necessità organizzative al si prevede che solo la città di Roma vengano circa ventinove milioni di persone nel corso del due mila
Voi considerate che ma buona parte di questa si diffonderanno intero territorio nazionale considerate che Roma è una città che ha in un anno medio diciamo scorso hanno avuto
Negli alberghi oltre quattordici milioni di presenze turistiche presenze non arrivi
Che questa cifra va quasi raddoppiata per ciò che riguarda la capacità ricettiva informale e poi c'è una serie di presenze che non vanno negli alberghi che sono giornaliere che riguardano in particolare il tessuto regionale
Territoriale circostante
Ma la cifra pur scontando il fatto che abbiamo a che fare con alcuni picchi quando verranno a Ferragosto i giovani per le giornate mondiali della gioventù
Sarà una cosa molto particolare la città sarà vuota dai suoi residente o meno piena comunque quindi abbiamo problemi certamente molto seri sui quali stiamo applicando soprattutto dal punto di vista organizzativo
Cercheremo di risolvere sono abbastanza fiducioso che una buona parte diversi problemi sarà risolta così come lo voglio dire di fronte a tante polemiche che ci sono state da tutti quelli che temevano che non saremmo stati in grado di realizzare le opere necessarie per il Giubileo
Saranno smentiti perché questa città lo vedete andando in giro soffriamo molto dei disagi dei cantieri delle cose stanno facendo soffro anche i commercianti però anche i commercianti ne beneficeranno perché a Roma sono aperti oggi cantieri
Circa mille duecentocinquanta cantieri
Solo una piccola parte riguardano Giubileo
Ma questo sforzo che paghiamo oggi in termini di saggi indubbiamente porterà dei frutti
Positivi di infrastrutturazione di miglioramento e di complessiva migliore capacità della città di essere in grado di servire coloro che vorranno Venitucci
Stiamo pensando ad alcuni provvedimenti ad hoc ne cito due che secondo me possono interessarvi
Che mirano a proprio ad assecondare questo questa gradualità di cui parlavo prima Billé cioè a dire da una parte un contrasto effettivamente incidente sull'abusivismo
Noi pensiamo di fare di proporre una norma che preveda anziché il sequestro che macchinoso
La confisca dei materiali
Che vengano messi illegalmente al di fuori delle regole sulla mercato o meglio sul marciapiede così questo di questo si tratta
E a questo fine anche creare un sistema di più rapido immagazzinamento del sapere che soltanto nella negli ultimi mesi lo scorso anno abbiamo sequestrato oltre cinquanta mila pezzi
Di materiali edilizi beni i beni messi in commercio illegalmente
Attraverso le attività informali
Abbiamo in alcune parti la città i vigili urbani che non sanno dove mettere
Hanno finti pieni di mezzi e siccome la procedura con il sequestro è complicatissima veri ritenere di aspettando svolgimento del tutto tutto il contenzioso giurisdizionale
Questo provvedimento non vorremo mettere anche una facilitazione per rendere disponibili spazi per l'immagazzinamento io personalmente sarei per prevedere che quello che viene confiscato venga regalato ad associazioni umanitarie
Affinché anche di dello stato diventa ridicolo che lo Stato si deve occupare di fare che fare le ha steak gestito oppure tenerle per decenni finché non marciscono in magazzini dove vanno e meccanismo per cui lo Stato se ne sbarazza cioè noi dobbiamo anche creare un meccanismo ovvero di disincentivo c'è chi pensa di organizzare il racket delle finte borse Gucci Guittone e così via deve sapere che rischia di perdere di colpo nelle nostre città tutto il suo tutta la tutta la sua produzione tutto il suo materiale dobbiamo veramente creare un meccanismo per cui se abbiamo il commerciante e paga le tasse a elettricità appaia dipendenti tira la carretta e davanti c'era qualcuno che li farà concorrenza non sleale ma se all'insieme deve sapere che il primo corre dei rischi un po'più seri di quelli che corre adesso che sono purtroppo spesso soltanto figurativi una seconda
Ipotesi legislativa che presenterò al Governo perché penso sia utile quella parlo di Roma di un al blocco degli sfratti dei locali e commerciali per l'anno due mila perché
Naturalmente al fatto oh naturalmente salvo quelli per morosità ecco insomma commerciante che non pacata grazie quello mandiamoli ecco ma lo dico perché è una richiesta che anche la Confcommercio ad associazioni hanno presentato perché indubbiamente si stanno verificando che i meccanismi speculativi adesso proprio legati e anche abbastanza pesanti proprio legati ad una attesa valorizzazione immobiliare onestamente non appare giusto incoraggiare manzo e viceversa differire a dopo il due mila credo che questi due provvedimenti se passeranno saranno due piccoli tasselli ma non del tutto trascurabili in quella direzione che voi reclamate correttamente che è quella di non permettere disparità di trattamento concorrenze sleali insostenibili ma cambiare un po'il clima debbono correre debbono i commercianti italiani adeguarsi a questa innovazione debbono avere del giusto che sia così
Un supporto reale delle istituzioni locali regionali e nazionali perché non sia una corsa impossibile vi ringrazio
Grazie al Sindaco di Roma anche per gli impegni che ha ribadito in conclusione del suo intervento a conclusione del suo intervento
Credo che valga la pena ricordare che restituiamo che i consumi del Giubileo porterà a un incremento in mille ottocento miliardi al giorno
E questa è una torta sulla quale molti probabilmente vorrebbero o fionda anziché nomine altra espressione però chiedo che da questo punto di vista queste e altre ne vorremmo debbano essere proposta da portare per assicurare la trasparenza di mercato annacquare
Aspetti
Sentiamo il parere sessione gamma che rappresenta l'altra grande città in Italia mila
Ma Presidente innanzitutto mi consenta dopo diversi sindaci di varie aree che sono intervenuti di portare a questa assemblea il saluto del sindaco di Milano tuttora Albertini che non ha potuto essere presente per una un serie di impegni concomitanti che in questa settimana hanno particolarmente impegnato il calendario milanese devo però dire che la facoltà che mi viene data di intervenire a questo convegno mi vede particolarmente felice proprio perché chi vi parla ha avuto la ventura di cominciare proprio mandato amministrativo proprio quando tutta questa ampia vicenda della riforma del commercio del decreto legislativo Bersani cominciava a muovere i primi passi
La vissuta nel pieno del suo svolgimento la vive e la ridarà negli sviluppi immediati e futuri e proprio per questo ormai mi sento immerso nella nella riforma del commercio in tutti i giorni praticamente dell'attività che devo insieme ad altri colleghi svolgerà
Parlare di quindi di questo tema consentirebbe di toccare una un numero enorme di di problemi di questioni che mano a mano ci sono andati precisando e sviluppando le proprie conseguenze potenzialità ma siccome evidentemente bisogna concentrarsi io farò qualche cenno su quattro punti particolari
Che sono tra loro però non molto concatenati e in questo raccolgo la sollecitazione presidente Billè che partiva dalla questione o dal tema più immediato in termini temporali e cioè il prossimo la prossima presumibile dico io entrata in vigore dell'intero articolato del decreto legislativo Bersani con tutto quello che ne consegue
Che ci sia stato un notevole ritardo da parte dei vari soggetti istituzionali innanzitutto delle regioni questa credo ormai evidente ma è altrettanto evidente come giusta
Sottolineava il presidente della Conferenza delle Regioni
Chi ti e ribadiva il presidente dell'Anci bianco che il decreto legislativo Bersani a un difetto di origine proprio in relazione alla fase di passaggio cioè a quel momento del prossimo ventiquattro aprile
Nel quale o con il quale verrebbero ad essere abrogate Lelli variegate normative precedenti e nello stesso tempo sic stantibus rebus a non essere ancora pronti gli strumenti complessivo il sistema di strumenti normativi che dovrebbe sostituire quella quella disciplina e qui che sta il grande problema di questi giorni e dei prossimi giorni
Il difetto tanto più evidente se si guarda con attenzione anche le stesse disposizioni decreto legislativo Bersani perché in realtà si dava mandato tempo un anno alle Regioni per emanare queste queste disposizioni sia di pianificazione commerciale ma anche su questo tornerò di programmazione e pianificazione urbanistica ma in realtà tutti sanno che al di là della dell'inizio di questi Itinera legislative e ci sarebbero poi stati dei problemi perché ci sono dei tempi tecnici e pertanto per arrivare a quella scadenza con il sistema degli strumenti
A regime in realtà l'anno sarebbe dovuto essere assai più breve perché c'è poi tutta la fase che dovrebbe anziché secondo il decreto legislativo versati rispetta spetterà ai comuni e anche questa naturalmente doveva essere tenuta in conto quindi certamente le regioni sono in ritardo la i convegni che abbiamo stimolato a cui abbiamo dato inizio devo dire con una collegialità nell'ambito di coloro che si è occupano di questi problemi nei diversi comuni italiani con una sostanziale diciamo consapevolezza al di là degli schieramenti politici a certamente dato i suoi effetti perché vi è stato come ricordava il presidente Bile nel suo intervento iniziale una notevole accelerazione che fa sì che oggi per lo meno possiamo avere delle bozze confrontarci su delle bozze di provvedimenti regionali però questo non basta perché e butto lì un altro tema che scrive viene raramente affrontato una sua globalità
Le regioni dovrebbero emanare questi criteri di programmazione commerciale ma anche dare come tutti sanno i criteri di pianificazione urbanistica i comuni per norma successiva entro centottanta giorni dovrebbero adeguare a questi criteri i propri strumenti urbanistici
Ora credo di dire cosa assolutamente nota anche a chi non è particolarmente come chi vi parla
Ha detto al agli argomenti di natura urbanistica che lo strumento con il quale normalmente si potrebbe fare una variazione di queste dimensioni in città coi anche delle dimensioni di Roma sentivamo prima il sindaco Rutelli di Milano ma della stessa Lecce del del del sindaco Poli Bortone sono quelli se non ci sono delle indicazioni diverse di natura normativa
Della variante al piano regolatore o di una variante al piano regolatore credo che tutti sappiano i tempi che normalmente sono necessari non solo per il Comune per approntare e rendere
Poi nel confronto con la Regione alla fine effettivamente operativi questi strumenti e questa questione non è per nulla secondaria perché della vicenda della cosiddetta liberalizzazione degli esercizi di vicinato
è stata allegata credo giustamente da questo punto di vista nel decreto legislativo Bersani
Ha un obiettivo di spostamento della criterio generale di pianificazione commerciale che dovrebbe ispirare tutta la riforma e cioè
Evitare quello che è stato sino ad oggi cioè una sostanziale difformità o comunque una marcia
Nel migliore dei casi parallela in alcuni casi addirittura divergente della programmazione urbanistica rispetto alla pianificazione commerciale quindi una maggiore integrazione fra i due ambiti e
Quindi la liberalizzazione o cosiddetta liberalizzazione delle licenze di esercizi piccolo vicinato
Legata però a una forma di controllo del territorio che dovrebbe derivare dalle dalla disciplina urbanistica cioè non vi è più la necessità dell'autorizzazione commerciale in senso stretto ma comunque gli enti locali
Avranno la possibilità di governare non subire come diceva il sindaco Rutelli questo fenomeno perché tutti quegli aspetti relativi ai dai parcheggi alla viabilità alla presenza in contesti urbanistici particolari devono derivare dalle norme urbanistiche dalle destinazioni d'uso da quello che chiaramente facilmente individuabile
Se questo non ci sarà ma non solo il ventiquattro aprile anche nei tempi successivi la riforma diventa monca il sistema non funziona più nel suo complesso perché avremo il meccanismo dopo due mesi dopo tre mesi di sostanziale liberalizzazione diciamo così un'automaticità dell'apertura per gli esercizi cosiddetti di vicinato che poi tanto di di di di vicinato non sono neppure non avremmo la tutta questi stemma complesso di norme regionali e comunali che dovrebbero consentire di non subire di non essere travolti dallo stesso fenomeno e qui si parla di ben di più di due mesi tre mesi o quattro mesi questo problema dello strumento attraverso il quale i Comuni dovrebbero adeguare i propri strumenti urbanistici scusandomi per il gioco di parole è stato toccato in maniera assolutamente insufficiente
Di questo abbiamo parlato con il ministero credo che anche di questo sia un tale anche questo sia un tema su cui e non solo i Comuni e le Regioni ma la stessa
Lo stesso Ministero dell'industria debba in qualche modo fare un po'più di chiarezza
Dall'altro lato
Il suggerimento che vedeva dalla presidente la conferenza delle regioni Chiti
Non è obiettivamente condivisibile io sono molto contento di trovarmi imperfetto accordo
Con il sindaco senatrice Poli Bortone senza neppure che ci si sia consultati su questo tema specifico ma evidentemente l'appartenenza politica non so lo stesso schieramento ma alla stessa formazione e consente di individuare un'impostazione comune a priori e credo che quella quello strumento di rendere in qualche modo automatico per ora forse nella nel nell'utilizzo dei così detti strumenti poteri sostitutivi del governo le decisioni delle giunte non sia assolutamente appropriato innanzitutto per gli argomenti che utilizzava
Il sindaco Poli Bortone diciamo così di opportunità politica in senso più ampio ma anche per motivazioni specifiche che riguardano questo caso oltre che poter dare la stura a un meccanismo più ampio
Come giustamente qualcuno ricordava anche a seguito di queste pressioni c'è stata un'accelerazione da parte Dell'Atti per le regioni della propria attività di predisposizione di questi strumenti
Ma come tutti sanno questo elemento che è positivo cioè l'accelerazione
Spesso non si sposa con la bontà dei contenuti e non c'è dubbio alcuno loro verificavo confrontando anche le varie ipotesi che delle varie bozze diciamo così che sono state approntate che è molto opportunamente oggi ci sono state sottoposte dei provvedimenti regionali che ci sono innanzitutto situazione di grande parzialità
Non è vero che tutti abbiano tutte le Regioni abbiano già predisposto dei piani che toccano tutti i temi della riforma del commercio di solito hanno affrontato alcuni tempi temi o sui quali erano più pronti sotto che comunque veniva più facile normare in qualche modo altre volte e anche questo sta generando una forma di contenzioso certi ambiti come quello fondamentale sui centri storici poi non è stato toccato per niente o è stato toccato in maniera molto parziale
E anche questo viceversa abbiamo avuto assicurazione da parte del ministero è un obbligo delle regioni quello di dare maggiori poteri ai Comuni per il governo dei centri storici il riferimento anche agli esercizi di vicinato
E allora e non è un caso che anche gli unici provvedimenti effettivamente approvati riguardino solo parti di tutti i vasti temi che sono stati sin qui dibattuti e c'è un problema oggettivo che non può essere lasciato alla approvazione spesso un po'così anche affrettata da parte delle giunte regionali io credo che la soluzione a questo punto se risoluzione si può parlare sia quella che proponeva il presidente Billé in un certo senso che l'accusa sulla quale manifestava consenso la la stessa sindaco Poli Bortone ma mi permetterei di in qualche modo suggerire un ampliamento di questo di questa soluzione transitoria perché Cecchi ha la fortuna comuni del nord del sud
Del del Polo e dell'Ulivo di avere comunque
Ereditato o di avere avuto il tempo di approvare dei piani commerciali precedenti questa situazione o degli strumenti alternativi che consentirebbero con la guerra ultrattività sino all'emanazione
Di tutto quel meccanismo piuttosto complesso di quel sistema
Di norme di cui si diceva di continuare a governare il il meccanismo del transitorio ma ci sono altri comuni come per esempio quello che che io rappresento e che come è noto non è proprio secondario sul nel panorama commerciale italiano che questo strumento il piano commerciale l'hanno visto esaurirsi
Molti anni fa e proprio perché ormai si era alla vigilia della dell'ingresso dell'entrata in vigore del decreto legislativo Bersani non hanno potuto nemmeno predisporne uno nuovo
Quindi la conclusione che quel principio può essere
Certamente condiviso
Ma deve essere completato con la possibilità per i comuni che non hanno strumenti ancora utilizzabili
Di emanare dei criteri provvisori diciamo con un criterio di sostituzione dal basso cioè nella nell'ambito del principio tante volte da tutti o da molti conclamato della sussidiarietà questa la richiesta che come ANCI abbiamo fatto e come singoli Comuni abbiamo fatto al ministero e su questa il ministero sia di dimostrata sostanzialmente disponibile proprio qualche giorno fa in questo meccanismo che sia attivato di confronto fra regioni comuni e ministero sembra che questa possibilità ci sarà data perché altrimenti qualcosa bisognerà fare Presidente del ho il fondato sospetto
Sottolineo fondato perché qualche informazione c'era che i Comuni poi in qualche modo si arrangeranno e che quindi certamente non si sa non si lasceranno travolgere dal vuoto legislativo che altrimenti si si creerebbe
Centri storici
Occupa al meglio dire chi mi ascolta ormai in questa serie
Non rilevante di convegni e peserà che io abbia ormai due pallini in effetti un po'così ma perché credo che sulla vicenda si debba porre una particolare attenzione i centri storici delle risorse
Sui centri storici credo di aver già detto nell'ambito del discorso complessivo non può essere negata l'assoluta importanza che questo tema del governo dei centri storici deve avere nell'ambito non solo della pianificazione urbanistica ma della programmazione commerciale e questo passa attraverso quei maggiori poteri ai comuni che alcune regioni hanno previsto dando anche delle indicazioni mi pare
Interessanti che possono costituire oggetto di quel confronto di merito rispetto a quello semplicemente basato anche se molto importante sulla tempistica
Quindi i comuni possono e devono innanzitutto atto attraverso la il confronto con le regioni ma con l'intervento anche di una indicazione diciamo così un po'omogenei Zante perché certi temi hanno anche dei caratteri
Decisamente comuni su tutto il territorio definire che cosa si intende per centri storici e quindi prevedere gli strumenti a cui i Comuni possono attingere per questa per il governo di questa situazione che come si ricordava coi in Italia conglobato un numero rilevantissimo di di questioni le risorse di questo credo oggi non si sia ancora fatto cenno in tutte le occasioni come dicevo in cui ha avuto modo di confrontarmi sia a livello istituzionale sia a livello diciamo così convegnisti con io credo di aver giustamente fatto riferimento a questo tema perché la riforma del commercio al di là di quello che si può pensare delle le critiche che da più parti sono venute da anche da chi vi parla su alcuni aspetti la liberalizzazione il meccanismo dell'abolizione del reale che molte altre questioni che certo non a loro devo stare qui a ricordare a però una portata che potrebbe divenire potrebbe ritenere fondamentale per lo sviluppo del commercio e quindi più ampiamente dell'economia italiana se fosse se fosse suffragata da una ad alcuni elementi che nella riforma Bersani non ci sono oppure che vengono indicati ma rinviando né l'effettiva normazione
Gli altri hanno già ricordato le questioni relative sottoposto il commercio elettronico e quant'altro ma io voglio soffermarmi su un tema si possono e le regioni potranno dare indicazioni anche di incentivi di partecipazioni di dotazione di strumenti ai Comuni per la riqualificazione del territorio attraverso agli arredi urbani la la predisposizione di incentivi dalle associazioni fra imprese e qui comprendo certamente il vicinato per la attuazione di meccanismi innovativi sia rispetto agli acquisti alla qualificazione delle merci alla consulenza e alla indicazione al consumatore degli elementi di qualità da ricercare gli esempi si sprecano
Ci sono in alcune leggi bozze di leggi regionali delle ottime indicazioni sulle tipologie di strumenti quello che manca e scusate se è poco però indicazione delle risorse finanziarie attraverso cui i Comuni le stesse associazioni di categoria i consorzi fra le riprese potrebbero o dovrebbero attivare allora importante condivisibile ci stiamo impegnando in questo appoggiamo certamente il governo
Nonostante le diversità di opinioni per l'inserimento della commercio inteso come settore nella proposta e la programmazione dei fondi strutturali comunitari due mila due mila sei ma e non possiamo però limitarci aspettare questo importante risultato oppure a alle mance da cui si è fatto riferimento sulla disincentiva la o comunque sulle chiusure dei negozi ecco io credo che un alto trenta Itema
Presidente del su cui si deve insistere nel confronto sia proprio quello delle risorse perché un tema che ci deve trovare associazioni categoria enti locali e regioni assolutamente compatti perché è la vera parte della riforma attraverso la quale può passare quella obiettivo positivo di rilancio complessivo del commercio italiano dell'economia nazionale senza subire quella quella avvolgimento di cui molti hanno già parlato grazie
Siamo abbastanza nei tempi con un però grosso buco quello che ancora non abbiamo presentato la ricerca SIM sul monitoraggio o della legge in questo primo anno
Allora io proporrei agli amici che mi ascoltano di
Il seguente percorso far completare
I lavori della mattinata con l'ultimo intervento che ci è stato richiesto quello dell'assessore
Tasselli assessore della Regione Abruzzo che certamente avrà sentito certo senso anche le provocazioni della
Chiti e sarebbe anche utile importante conoscere il suo personale pensiero
E di anticipare parlo quindi i lavori l'apertura la riapertura dei lavori alle quattordici e quarantacinque oggi pomeriggio con la presentazione della ricerca che sarà effettuata dal professor le febbre tutto della dottor Ferrara della ricerca la Società italiana di monitoraggio ripeto molto importante perché ci dà poi in vitro come dire in vivo la la situazione ad oggi Aroldo ad un anno di distanza dalla quasi un anno di distanza dall'entrata in vigore della legge Bersani e poi ai alle quindici è previsto l'arrivo del ministro Bersani che ascolterà anche gli interventi delle forze politiche e concluderà successivamente i lavori per cui vi pregherei di essere davvero puntuali
Per le quattordici e quarantacinque con queste coordinate abbiamo volentieri la parola all'assessore
E state buoni un attimo se io c'è un corredo di dieci minuti possiamo aspettare avvallato la mamma lei che è così paziente proprio adesso sia
Presidente la ringrazio per l'invito avermi dato la parola a questo importantissimo quel medico che avete realizzato qui a Roma
Io credo
Sì stiamo vivendo una fase importante delle riforme istituzionali del nostro Paese molto delicato anche per certi versi difficili per le cose che si stanno si sono dette questa mattina qui
E allora io mi pongo un problema e cioè se le perplessità qui avanzata avanzate per quanto riguarda l'attuazione della legge Bersani
Debbono appunto rispettare i termini previsti oppure spostarli più nella
Dalla
Dibattito che qui è venuta avanti lo stesso presidente Chiti diceva che le Regioni si trovano in maniera diversificata
Di fronte a questo problema anche dall'attuazione
Della Bersani non tutti si trova nello stesso punto ci sono regioni più avanzate ci sono regioni che stanno in enorme ritardo
Allora io credo
Bisogna anche rispettare quelle Regioni che hanno fatto il proprio dovere e quindi se ci sono dei provvedimenti da prendere vanno salvaguardato quelle regioni che rientro e sono stati nei tempi quindi i provvedimenti
Che si dovrebbero prende a livello guerra governativo del due nativo da dovrebbero essere anche diversificati sul territorio nazionale
E poi credo
Una cosa io ho sentito l'intervento di bianco questa mattina che consentitemi per alcuni versi neanche meravigliato
Noi stiamo dentro un processo di riforme istituzionali
Che vanno verso la costruzione del federalismo in questo momento sicuramente il federalismo inteso come un rafforzamento delle Autonomie locali a cominciare dalle Regioni ai Comuni
E allora credo che questo stato delle nostre regioni gli enti locali si Governolo su un principio di forte corresponsabilità
Allora io non l'accetto il fatto che ad esempio bianco si lamenti perché in Sicilia nessuno l'ha chiamato
Ma forse in Sicilia non esiste lanci
Non si poteva promuovere una riunione a livello dei Comuni coinvolgendo le opere meno totale autonomia locali con coinvolgendo
Le associazioni di categoria coinvolgendo i consumatori per vedere come insieme e ci si prepara io credo che questo dobbiamo fare
Dobbiamo oggi chi ha responsabilità soprattutto di governo del nelle varie forme istituzionali assumersi questa grande responsabilità questo Paese le nostre regioni si governo su un principio di forte corresponsabilità
Per quanto riguarda la mia regione io vi posso assicurare che noi rispetteremo i tempi rispetteremo i tempi soprattutto perché non partiamo da zero a voi lo sapete noi abbiamo anticipato in anticipato un po'i tempi della Bersani circa due anni fa quando sul nostro territorio abbiamo approvato forse tra le prime regioni italiane
Il piano urbanistico commerciale di alcuni principi che salvaguardasse o soltanto soprattutto il piccolo e medio settore del commercio non l'abbiamo introdotto all'interno del piano urbanistico commerciale
Che abbiamo fatto insieme alle associazioni una grande fase di concertazione e vi ringrazio anche pubblicamente la Confcommercio
Locale nazionale per il contributo che ha dato e quindi allora io credo che lo dobbiamo spostare la discussione
Sui argomenti forti che dobbiamo affrontare i nostri piani e soprattutto e soprattutto appunto di trovare quel giusto equilibrio che si diceva prima tra piccola e media distribuzione e la grande distribuzione
Su questo dobbiamo riflettere molto
Noi abbiamo delle esperienze nostra regione dove abbiamo fatto una moratoria per ci avevamo fatto col piano urbanistico commerciale adesso naturalmente
Dobbiamo rivederlo stiamo rivedendo una moratoria nei confronti della grande distribuzione soprattutto per cercare di aggregare il piccolo e medio settore del commercio
E credo che oggi questi principi
Ispiratori Deborah farci ancora riflettere
Perché i piani vanno soprattutto anche per la grande distribuzione non sono fatti
Per la prima volta crede nel nostro Paese in base alle norme urbanistiche che sono importanti perché se queste norme fossero state rispettate del passato certamente lo avremmo assistito
A una deregulation nel nostro Paese che poi ha creato tanti problemi a al settore del piccolo piccolo e medio del commercio ma credo che accanto ai problemi urbanistici
Per poteva farsi un'analisi precisa del territorio circa le attività commerciali esistenti
Per salvaguardarle le attività con Cacciari
Esistenti
Soprattutto qui si è detto dei centri storici
Ma guardate
Importante si è riconosciuta la funzione sociale dei nostri centri storici oltre a quelli commerciale la grande funzione sociale e che la stessa cosa e anche dell'artigianato io dico anche per l'artigianato non solo per il commercio
Ma allora dobbiamo metterci anche l'accordo ad esempio l'Inter dei centri storici si impongono anche delle deroghe per quanto riguarda gli incitamenti commerciali e quelli artigianali
Visto l'importanza anche sociale del del del commercio ma allora se pensiamo che la nostra distribuzione varia aggregata
Varia aggregata pensiamo ai centri commerciali all'aperto che si contrappongono ai grandi alla grande distribuzione
Dobbiamo fare in modo che ci siano anche delle regie che ci siano delle regia a livello pubblico le istituzioni devono essere devono fare una cabina di regia per quanto riguarda i servizi ma io credo che le associazioni possono fare moltissimo qui anche poi
Per
Dirigere per mettere insieme i commercianti il commercio e quindi su questo credo si debba fare una riflessione
Importante così come lo abbiamo discutere dei centri di assistenza tecnico ed è la prova essere promosse delle associazioni di categoria così come ci dobbiamo mettere d'accordo e credo che i piani debbono pesto comprenderlo
La formazione professionale anche qui oggi il commercio diventa impresa e quindi abbiamo detto che ci vuole una forte la forte formazione ma qui chi la fa la formazione dobbiamo dalla Regioni per fare la formazione tradizionale che ha sperperato soldi erano formato nulla
Ho poco oppure invece la formazione dobbiamo fare in modo che la possa promuovere e farla le associazione di categoria io credo che anche questo dobbiamo chiarire sui nostri strumenti e noi siamo per questo perché la sociale colori appunto per la prima volta irrompono in questo in questo settore
E poi si è detto delle trasformazioni
Allora io credo si è parlato degli interventi finanziari dallo Stato alle Regioni allora io credo che mentre aspettiamo l'interventi finanziari
Dello stato siccome prima diceva che sì governo questo state nella sua regione su un principio di forte corresponsabilità ma i bilanci regionali come stanno con il settore del commercio
Quali risorse allevato le regioni per sostenere il piccolo e medio settore del commercio ma abbiamo fatto un'esperienza molto significativa per la nostra regione Abruzzo abbiamo messo a disposizione decine di miliardi per la piccola e media impresa nel settore del commercio abbiamo fatto una diga
Soprattutto eretto una diga per quanto riguarda l'usura abbiamo aiutato migliaia e migliaia di esercenti per quanto riguardi Investimenti per quanto riguarda le spese di gestione a potenziare le loro associazioni mi risulta che soltanto la Confcommercio attraverso le proprie cooperative di garanzia
Ha erogato le nostre Gione
Aiutato sostenuto commercianti per migliaia e migliaia di unità io credo che queste una strada nuova che dobbiamo invocare ci priva di chiedo agli altri le coste dove fare
Sappiamo soprattutto noi dobbiamo sapere noi le cose che dobbiamo fare e quindi beh ho parlato e cercano di finire però andare troppo anche del ruolo delle cave di commercio
Le regioni credo noi l'abbiamo fatta l'attuazione della Bassanini all'interno del centododici noi abbiamo messo come Regione che legava di commercio devono svolge un ruolo nuovo moderno e allora l'osservatorio l'Osservatorio devono farlo ancora le regioni ebbero assegnatario dove l'abbiamo delegare alle Camere di commercio
Il marketing la promozione dell'impresa il sostegno dell'impresa credo il ruolo nuovo e aperto alla Camera di Commercio questo quindi dobbiamo vai che vostri piani contemplare tutto ciò
Ultima cosa
Presidente so che lei si è battuto moltissimo nella fase della riforma del centro della da legge Bersani centoquattordici ce l'abbiamo fatta in modo e devo dire che anche la nostra Regione vista da vicino in questa battaglia siamo stati in prima fila che per la prima volta posso sancito un principio che gli ammortizzatori sociali potessero intervenire anche nel commercio
Per evitare l'uscita la cosiddetta uscita morbida abbiamo detto
E allora io credo che
La voce non può essere questa voce forte che si era levata non può essere premessa la parte presidente ma bisogna continuare io sono convinto che il commercio non l'ha bisogno in questa fase ma consentire lasciate passare la parola prese parlate di mance io voglio dire m'ha bisogno di elemosine assolutamente l'ha bisogno di questo
Allora dobbiamo dobbiamo far sì che questa battaglia la si vinca la si vide che si capisca a tutti i livelli istituzionali questa è una battaglia di aiuto ma anche lo sviluppo economico perché il commercio la parte importante della nostra economia
E quindi credo che su questi su questi temi come regione Abruzzo aveva avrà anche con le altre regioni no in questi giorni futuri ci sentiremo perché abbiamo avviato anche noi la nostra regione la fase di grande concertazione io sono fiducioso
Ci lasciamo falso forse anche con un pizzico di ottimismo perché insieme possiamo appunto dare un contributo a questo settore che veramente in questo momento però bisogno grazie
Grazie grazie davvero all'assessore Passeri io ricordo i giorni del pool ma non è una suo intervento nella visita pescare credo che ecco aver posto con forza ma anche con nel senso di responsabilità alcune questioni all'attenzione non solo del panorama politico nazionale ma anche di quello regionale abbia prodotto quegli effetti positivi di cui tutti siamo o alla
Alla ricerca
Concludiamo quindi lavori della mattinata la brigadiere sono l'una e venti abbiamo un'ora mezza quasi di di sosta alle due quarantacinque puntualissimi ci ritroviamo
Per la presentazione della ricerca della segreteria
Dunque
Io pregherei i responsabili della sanità e delle anime Berardelli accomodarsi sul tavolo e di iniziare la presentazione del rapporto professor Ferrara
A lei la parola prego dobbiamo forse abbassare le luci o no no questo momento bene
Allora beh desidero ringraziare innanzitutto il presidente
Per la possibilità che cita di presentare al di primi risultati di alcune indicazioni su questa attività che è stata più volte ricordata in questa mattinata
E cioè il monitoraggio degli Effetti conseguenti alle innovazioni legislative in materia di commercio che appunto la Società italiana di monitoraggio SIM che rappresento insieme al dottor Ferrara sa effettuando questa attività ha l'obiettivo principale
Che è quello di mettere a disposizione uno strumento per monitorare e questo mi sembra un tema ripeto stamattina è stato più volte ricordato il grado di attuazione di queste politiche in termini di stato di avanzamento delle procedure di attuazione previsto indirizzi effettivamente adottati da diversi attori nell'ambito dei possibilità di scelta che il decreto Bersani
Contiene gli affetti generati anche sugli effetti stamattina si è fatto varie volte riferimento
Ora l'arresto sottolineare due cose preliminari molto rapidamente ma credo sia opportuno primo luogo
Il monitoraggio di politiche è qualcosa di diverso rispetto al monitoraggio di opere e progetti che non la mente si fa questo per vari motivi primo per la diversità che caratterizzano i vari soggetti
Per la tipologia dei decisori che possono avere obiettivi e campi di azione diversificate ne parlava stamattina
Enzo Bianco a proposito della diversità delle condizioni tra quelle più grande città grande comune come Catania e piccoli centri in cui la realtà
Della rete distributiva è molto diverso
E anche per la tipologia dei gruppi sociali interessati
Secondo punto
è fondamentale proprio perché la nuova normativa sul Carazzolo commercio scusate ha un carattere di Indirizzo
Verificare se
Come e in quali tempi
Sì attuano le procedure previste nei diversi ambiti territoriali e amministrativi
Ma anche individuare quali sono i modelli di politiche che si stanno attuando le diverse regioni diversi comuni
E anche individuare quali effetti producono ora per tracciare molto rapidamente i punti salienti di questa attività di monitoraggio che la SIM sta effettuando voglio dire questo punto primo gli ambiti territoriali
Ne abbiamo concentrato l'attenzione sulle regioni
Un campo e poi abbiamo concentrato l'attenzione su comuni non su tutti
Su una selezione abbiamo preso i principali centosessantasei comuni capoluogo di provincia o comunque di dimensione tale da contenere almeno il trentacinque per cento degli esercizi presenti nella provincia
Questo vuol dire un trentadue per cento di rete distributiva diciamo interessata a livello nazionale
Qual è il vantaggio di questo approccio quindi non un campione indifferenziato o comunque stratificato ma una preselezione
Il vantaggio è che in questo modo viene preso il nocciolo duro
Delle tendenze del segmento principale da rete distributiva dove diciamo ci sono si formano le tendenze che contano
C'è uno svantaggio ovviamente
Ed è lo svantaggio che anche stamane è stato in alcuni casi ricordato e cioè che vengono esclusi i piccoli comuni cioè vengono esclusi quelle situazioni di rete distributiva che hanno delle peculiarità particolari
E su cui sicuramente andremo a concentrare l'attenzione perché potrebbe essere un fattore importanti anch'esso
Il secondo punto riguarda uguali su quali aspetti andare a concentrare l'attenzione c'è su quali aspetti del decreto andare a concentrare attenzione per effettuare il monitoraggio perché vanno individuati alcuni elementi salienti
Sono stati individuati diciamo dei filoni di politiche
Interni al decreto che ci sono sembrati essere i più rappresentativi della portata delle nuove norme e in grado di mette in evidenza gli obiettivi perseguiti dal decreto lo stato di avanzamento delle procedure
I suoi effetti diretti sull'economia né si è parlato anche stamattina giustamente che ci sono gli effetti diretti ma insomma che gli effetti indiretti e forse anche indotti su cui varrebbe la pena di ulteriormente riflette allora i filoni principali che non abbiamo enucleato sono nove
Solo gli orari
E di questo il presidente Bile stamattina ha fatto alcune considerazioni che sono sembrate tra l'altro suffragare la nostra scelta come uno dei filoni
Prescelte la programmazione della rete distributiva l'evoluzione del mix annesse logico i programmi di formazione professionale la movimentazione degli esercizi di vicinato
La movimentazione delle medie strutture di vendita la movimentazione delle grandi strutture di vendita le vendite straordinarie il commercio su aree pubbliche
Questi sono dei filoni su cui noi andiamo a concentrare la nostra attività di monitoraggio questa scelta perché una scelta è opinabile teorica è un è un approccio un taglio che ne abbiamo dato abbiamo ritenuto che potesse essere sufficientemente in grado di descrivere ciò che voglio andare a osservare
Privilegia l'analisi degli a spetti della normativa che più degli altri si configurano come innovativi rispetta le norme preesistenti
Gli aspetti che sono destinati in qualche misura incidere in maniera durevole sull'organizzazione dell'apparato distributivo nazionale infine gli aspetti che rivestono maggiore interesse ai fini di una possibile futura ridefinizione piccoli veleni e politica commerciale adottato
Per adesso cercherò da un punto di vista tecnico di assai meno noioso possibile senno anche
Ora dopo pranzo
è stata costruita per ognuno di questi filoni quindi per ognuno di questi filoni di politiche prescelte una specie di matrice questa matrice che fa coniuga gli obiettivi dei filoni delle procedure con il ruolo degli attori vari livelli quindi amministrazione centrale e Regioni soprattutto il comune
Da questo deriva una sorta di mappa degli snodi critici cioè dei punti che maggiormente devono essere messi sotto la lente di ingrandimento di osservazione del monitoraggio
E che permettono di individuare gli aspetti normativi relativi ai nove filoni identificati
Individui durando quelli che sono i punti cruciali sui quali imperniare l'attività di osservazione
Quindi questo ci permette di andare a monitorare le varie modalità di procedure l'attuazione le politiche dei singoli Comuni prescelti andando in giudicare con i soli distorsioni i tempi le modalità di attuazione e sì collimano meno con gli effetti desiderati
Ovviamente questo vi risparmio tutto la descrizione a questo questa ma questa matrice degli snodi questa questa questo sistema
E supportato da un sistema informativo che recepisce tutte le informazioni che saranno a intervalli temporali predefinite inseriti e che costituiscono la base di gestione
Del monitoraggio a latere
Di questa attività di monitoraggio è stata effettuata
Ma è all'altare nel senso che è un'una tantum è stata fatta
Adesso per verificarle con la cosa è stata effettuata un'indagine pilota sul comportamento degli imprenditori in merito alla nuova legislazione cioè si è fatto un questionario in particolare su un campione di mille impresa a livello nazionale
Per fotografare l'attore impresa nella fase di ingresso delle nuove norme previste dal decreto quindi perché aprire quali sono le strategie dell'impresa nei confronti dei cambiamenti previsti dalla normativa
Valutare le aspettative delle impresa e sugli aspetti vedeva rilevanti della normativa
Delineare l'attitudine verso innovazioni violenti l'assetto delle imprese
Questo diciamo è il quadro quindi una analisi pilota sul versante in prese una strutturazione di monitoraggio delle procedure di attuazione del decreto a livello di regioni e di comune
Per descrivere rapidamente quello che noi abbiamo ottenuto in prima battuta il dottor Ferrara eviterà la descrizione sintetica ma comunque di alcuni risultati che possono essere interessanti grazie
Grazie professor verrebbe abbia allora una puntualizzazione sulle cure operazioni fatte una nell'ambito del sistema di monitoraggio una indagine fatta in modo veloce e rapida sui Comuni per vedere qual era la situazione sugli adempimenti per la prossima del decreto Bersani
Una seconda puntualizzazione sull'indagine sull'impresa
Indagine presso i Comuni questo è stata fatta in modo rapido
Ha riguardato finora
Cento quarantasei comuni nei quali però sono ubicati il trentanove per cento degli esercizi delle regioni a statuto ordinario e si tratta dei Comuni maggiori e quindi
C'è una rete distributiva nella quale transita la maggior parte del volume d'affari e si fanno diciamo i modelli e le scelte più innovative
La fotografia che abbiamo fatto ripeto in modo molto rapido veloce ha evidenziato alcune cose riguardava innanzitutto le autorizzazioni rilasciate nei novanta giorni successivi all'entrata in vigore del decreto e poi riguardava il compimento da parte dei Comuni di atti amministrativi riguardanti orari centri storici classificazione come città d'arte
Per quanto riguarda le autorizzazioni rilasciate
I risultati ci dicono questo che intanto
La dimensione quantitativa che è stata assunta da questo i autorizzazioni è tutt'altro che trascurabile
Abbiamo avuto di recente anche i dati delle città come Torino Roma e Firenze che mancavano quindici sono dentro tutte le aree metropolitane le autorizzazioni rilasciate ammontano a circa nove mila seicento
E rappresentano il due virgola nove per cento delle della degli esercizi presenti nella rete distributiva di queste zone quindi si tratta di un tasso nient'affatto trascurabile tenuto conto che avviene in un momento ben definito
Rispetto alle alle domande c'è una alle richieste
Di autorizzazione c'è solo una piccola differenza perché questo richiesta ammontavano al tre virgola due per cento diciamo che i Comuni in linea di massima non l'hanno fatto
Filtro tant'è vero che la metà dei Comuni quarantotto per cento ha rilasciato il l'autorizzazione ma il cento per cento dei casi
Quindi diciamo la propensione dei Comuni è piuttosto quella i diciamo di dare via libera alle spinte che ci sono persone apertura di cuore
Di nuove iniziative
Queste autorizzazioni però hanno una fortissima concentrazione territoriale non sono uniformemente distribuite
Diciamo che i Comuni che hanno rilasciato sessanta o più autorizzazioni sono diciassette e totalizzano il settantanove per cento dall'autorizzazioni rilascia quindi un fenomeno molto localizzate
Terzo elemento c'è una elevata variabilità tra comune e comune
Rispetto riguarda la quota di autorizzazioni rilasciate rispetto allo stock di esercizi
Diciamo che c'è un
Sedici per cento di comuni che si colloca al di sopra di questo valore medio del due virgola nove per cento
Il resto si colloca al di sotto anche in questo caso quindi c'è una forte diciamo così dispersione del fenomeno
Tra l'altro diciamo non c'è una dimensione territoriale omogenea non c'è un collegamento tra questo tasso abbastanza alto e le dimensioni demografiche o della rete distributiva del comunque l'ipotesi che stiamo facendo che abbia qualche relazione quel tasso di sviluppo del reddito locale
Questo per quanto riguarda
Invece per quanto riguarda
Per quanto riguarda invece l'attuazione in passato l'avvio recente di politiche riguardanti direttamente o indirettamente lo sviluppo del commercio
Si evidenzia un quadro complessivamente di mancata attuazione e di grande frammentazione
In circa i tre quarti delle Province prevalgono comuni che non hanno adottato delibere per l'attualità del centro storico ai sensi della normativa ricordata stamattina
In circa l'ottantacinque per cento delle Province prevalgono i Comuni che non hanno adottato il piano di coordinamento degli orari di servizi pubblici e privati
Eventualmente nell'ottantacinque per cento delle Province non vi sono comuni che hanno intenzione di richiedere la classificazione come città d'arte
Più diffuso e condiviso appare l'orientamento ad avviare attività di concertazione
Per la determinazione dei nuovi orari in attuazione del decreto Bersani esso è prevalente in metà circa delle Province sinora rilevate
E anche importante osservare che non c'è relazione tra la propensione a rilasciare nuove autorizzazioni e l'adozione di misure e provvedimenti e politiche nei campi che ho appena ricordato
Cioè non appare in altri termini una integrazione e simultaneità delle politiche di ammodernamento della rete distributiva che rappresenta comunque un fattore importante dalla efficacia stessa di queste politiche
Può darsi che questo sia determinato dalla semplificazione del questionario che non coglie questa volta i fenomeni in fieri ma si è limitata a vedere i processi già compiuti ma questo lo vedremo nelle prossime indagini
Comunque lo Stato della situazione dei Comuni che queste politiche di ammodernamento nella loro complessità integrazione non sono ancora partite
Se passiamo dai Comuni
Invece alla situazione dell'impresa
Alla vigilia della dell'entrata in vigore del decreto in modo pieno
Diciamo alcune conclusioni si possono proporre primo
Nell'universo dell'impresa che rilevate che sono alle imprese di piccola e media dimensione quindi con esclusione della grande distribuzione che con esclusione di quei settori che non rientrano nella normativa del decreto
La prima conclusione che si può fare che le rappresentazioni del settore che si fanno tradizionalmente in termini di variabili macro economiche oppure di composizione strutturale di contrapposizione tra grande e piccola ipermercato il vicinato
Non basta anche dentro l'universo delle piccole e medie imprese del commercio ci sono tipologie di imprese molto diverse
Quali sono i fattori che differenziano queste imprese
E come possiamo leggerli i fattori sono uno il contesto e il mercato
In particolare incide la maggiore o minore dinamicità dei segmenti di prodotto mercato qui il punto vendita Q copre e l'arretratezza una modernizzazione della struttura distributiva nel suo complesso
Come mostrano alcune differenze tra Nord e Sud
A favore di un ruolo più rassicurante e protettivo del Mezzogiorno
Secondo fattore sono le risorse dell'impresa
Normalmente le imprese di che dispongono di più spazio di più personale hanno andamenti migliori
Terzo fattore e la figura dell'imprenditore
Assumono una grande importanza la cultura dell'imprenditore la sintonia con il prodotto con i modelli di comportamento dalla clientela
I percorsi lavorativi e personali che sboccano l'attività d'impresa del settore la propensione e la possibilità di investire la disponibilità di orizzonte temporale la forza di reinventare in un proprio ruolo imprenditoriale e professionali
La combinazione di questi tre fattori genera dei gruppi d'impresa e che sono segnati da traiettorie
Ho destini se vogliamo abbastanza divergenti e che rendono un po'inadeguata l'omologazione di tutte le imprese dentro la diversione di della piccola e media impresa commerciale come se fosse un tutto indistinto
Dove emergono queste divergenze e quindi limito ad alcuni punti di sommarie
Le divergenze emergono intanto nelle performances dell'impresa
Globalmente noi abbiamo un quadro generale caratterizzata abbastanza Degas attivamente nel recente triennio il quaranta
Per cento delle imprese denuncia un calo di fatturato a fronte di un sedici per cento che denuncia un fatturato in crescita
Però questa situazione si ribalta
Se passiamo dalla considerazione del tutto alle imprese che hanno più di duecento metri quadri
Che per il trentasette per cento sono in aumento alle imprese sorte dopo il novantacinque quindi quelle più recenti
Che per il venticinque per cento sono in aumento per il sedici per cento in calo
Alle imprese che hanno più di tre addetti
Ai punti vendita che hanno collegamenti economici con altre con altri punti vendita e sono associati nei punti vendita condotti da imprenditori più giovani
In tutte queste quando ci sono queste caratteristiche l'area dell'impresa in crescita prevale su quella
Delle imprese in riduzione
Un secondo punto chiesta ed Alice delle differenze
E quello delle prospettive dell'impresa
Per questo aspetto diciamo che globalmente c'è una quota non trascurabile
Del sette virgola quattro per cento di impresa che prevede di chiudere o cedere l'attività commerciale del prossimo biennio
Però una parte di questi pari a tre punti percentuali
Hanno più di cinquantacinque anni e si avviano verso la conclusione fisiologica del percorso lavorativo Pd possiamo dire che l'area che prevede di chiudere nell'ambito imprese si limiti ad un quattro per cento circa
C'è inoltre ed è un dato più negativo un trentadue per cento di imprenditori che hanno performances negative che appaiono in balia della crisi perché non mettono in atto reazioni di strategie d'iniziative
Però c'è un sessantuno per cento di impresa che mostra una capacità di reazione più o meno intensa
E qui veniamo ai lati diciamo positivo
Perché nelle strategie e nelle innovazioni si manifesta nuovamente quella differenziazione interna all'impresa
Lo vediamo e le strategie che hanno maggiore incidenza maggiore aggressività verso il mercato
Come la specializzazione e qualificazione del prodotto che interessa al quarantadue per cento dell'impresa
L'ampliamento della gamma che interessa il venticinque per cento dell'impresa oppure la modifica del rapporto con i fornitori la competenza di prodotti da vendere in esclusiva l'introduzione di nuove tecniche di vendita tutto questo complesso di strategie
Hanno tolto vede un coinvolgimento più elevato più forte
Da parte dell'impresa e che hanno un titolare più giovane hanno un'origine più recente hanno livelli il tuo hanno un titolare con livelli d'istruzione più elevati hanno una maggiore superficie di vendita hanno un maggior numero di addetti
Laddove le strategie difensive che puntano semplicemente a ridurre i costi sono più diffuse dove c'è il titolare più anziano e dove Hill esercizio e in piedi la più lunga data
Tra l'altro c'è da rilevare che il settantatré per cento dei punti vendita che appaiono destinati alla chiusura è stato avviato prima del mille novecentottanta
Pd diciamo così c'è una sorta di processo di sostituzione tra vecchia struttura distributiva ed nuova struttura distributiva
Questo è evidente anche nella innovazione
Che ha interessato un numero discreto che di impresa e dal momento che negli ultimi due anni il venticinque per cento di punti vendita realizzato qualche tipo di investimento e di innovazione e un trenta per cento si prepara farlo dei prossimi due anni rispetto a questo aspetto diciamo così che un altro elemento significativo è che l'apertura di nuovi negozi interessa dei prossimi due anni
Interessa circa il dieci per cento
Dell'impresa
Allora dette queste cose in ordine sparso che cosa appare in conclusione conclusione appare che è arrivato un po'alla fine il commercio come settore rifugio che accoglie offre opportunità ai due giravo lavorative eccedentaria o spiazzate in altri settori
Che appare esaurito un modello è stabile talora inerziale di fare commercio
Non a caso gli imprenditori più giovani appaiono più attrezzati dei più anziani però con l'esaurimento di questo modello si rompe anche il filo della tradizionale trasmissione dei saperi sul falle commercio si apre un problema di formazione
Tanto più importante in quanto l'imprenditore lo vediamo dai risultati dell'indagine assume un ruolo centrale la figura i requisiti del dell'imprenditore sono assolutamente decisivi
Sia per le performances aziendali sia per le scelte di strategie di innovazione sia per la spinta espansiva
La figura imprenditoriale e centrale e discriminante
E il rinnovo del settore dipende dal rinnovo dei soggetti imprenditoriali e da questo punto di vista l'indagine mette bene in chiaro che questo rinnovo sta allenando e non attraverso un cambiamento dei soggetti che già esistono cioè l'impresa che sia moderna e si è aggiunta materasso una loro sostituzione
Ci sono imprese più vecchie che chiudono ci sono imprese nuove e più adeguate competitive
Che ne prendono il posto
Ho in questo contesto diciamo così per concludere due cose non sorprende che le aspettative sulle politiche conseguenti al decreto Bersani siano vissute con l'atteggiamento ambivalente un po'di timore
E un po'di disponibilità l'impressione è che prevalga
Una sorta di scetticismo legato al fatto che abitualmente l'impresa commerciale percepisce le politiche come vincolo e non come opportunità
E che per altri versi l'atteggiamento prevalente sia quello del guarda e attendi visto che le normative devono essere anche attuate a livello regionale coniugale vediamo cosa succede per decidere come muoversi
In sintesi
La transizione delle piccole imprese del settore verso assetti più competitivi è già partita
Per la modernizzazione del settore c'è un processo in atto già partito c'è anche un soggetto in qualche modo il nucleo innovativo dell'impresa che possiamo stimare tra il venticinque trenta per cento
Quello che appare ancora incerto e l'orizzonte dell'aspettativa economiche a livello generale e l'orizzonte delle politiche cioè la capacità di politiche delle politiche di fornire non solo vincoli ma anche sostegno e incentivo grazie
Grazie al dottor Ferrara così come grazie al professor le febbre per aver illustrato in maniera sintetica ma direi
Più che esauriente i contenuti di questa doppia ricerca che la Società di monitoraggio ha svolto e continuerà a svolgere perché non è questa l'ultima comunicazione essa ci produce ci né altre ne seguiranno
Con questi due interventi abbiamo praticamente esaurito
La parte che doveva essere conclusa nella mattinata e possiamo entrare nel programma pomeridiano e il programma pomeridiano prevedeva prima delle conclusioni del ministro un un confronto se vogliamo un dibattito tra la riforma e le varie forze politiche che compongono il parlamento allora c'è un davvero una difficoltà a articolare questo confronto e a dare priorità che potrebbero coprire anche apparire sospette o meno lamenta il miglior sistema è proprio quello
Stante l'assoluta equidistanza di Confcommercio rispetto a qualunque forza politica e quello di seguire l'ordine alfabetico nessuno me ne vorrà pertanto il primo a intervenire il professor Rocco Buttiglione di rappresentanza all'udienza che lo ringrazio prego
Cari amici
Il mondo cambia
L'Italia cambia anche il commercio deve cambiare
E quella che avete davanti è una grande sfida di modernizzazione e di liberalizzazione una sfida attesa da tempo
A cui da tempo la categoria penso si è venuta preparando sempre in modo insufficiente perché perché il cambiamento genera sempre
Nuove sfide e allestito dalla vita uno non è mai preparato abbastanza però io devo dire che di molti dei contenuti di questa legge io parlavo con Pino Cerroni quanto dieci dodici quindici anni fa
Già da allora
Si evidenziava chiaramente che una fase della vita nazionale andare a finire
Una nuova si apriva questa nuova fase doveva vedere una forte liberalizzazione all'interno del settore del commercio e questa liberalizzazione che arriva si possono discutere all'infinito le singole disposizioni normative
Però io credo che sostanzialmente questo legge
Esprime una realtà che c'era nel Paese che era in movimento nel Paese che chiedeva nel Paese di essere riconosciuti
Se dovessi fare caro Bersani un appunto in modo particolare
Uno solo fra i le tante motori dettaglio che si possono fare io credo il futuro del commercio unitario dipende dalla capacità dei commercianti di investire nel loro mestiere
Contenuti informativi elevati
Conoscenze saperi
La previsione di requisiti di formazione professionale e invece molto limitate
Credo che bisognerebbe tornare su questo punto
Rivederlo non solo ponendo la necessità di una formazione più adeguata ma anche
Ma anche preoccupandoci di con me dare al giovane commerciante italiano
Come dare al commerciante ideale non più tanto giovane ma che le vicende della vita obbligo alla riqualificarsi quei supporti conoscitivi che sono la differenza Fly farcela e di non farcela
In circostanze importanti e decisive nella ditta su questo credo che oggettivamente il provvedimento proposto e carente e bisognerebbe tornare a riflettere e ne avremo occasione
Anche fra breve parleremo di formazione professionale in Parlamento
Per vedere cosa si può fare
Emerge una figura nuova un commerciante il quale ha il dovere di essere innovativo sa di essere esposto alla concorrenza
Non può chiedere la protezione che il sistema delle licenze per lungo tempo ha assicurato però ha diretto di essere sostenuto nel far fronte alla concorrenza con supporti informativi
Ma anche con una politica generale di settore che gli venga incontro una politica fiscale capace di comprendere i suoi specifici problemi
Gli studi di settore sono stati completati mi dicono questo è un settore importante in cui andare in qualche modo ad una trattativa
Perché non è possibile pensare di definire i parametri del reddito dei commercianti senza ascoltare i commercianti stessi rappresentanti commerciale
Gli studi di settore obbediscono ad una logica che più o meno questa
Io scherzando con Tremonti tempo fa dicevo che noi abbiamo avuto un sistema fiscale di tipo hegeliano
E che il grande filosofo era convinto che esiste il sapere assoluto si può sapere tutto
E il nostro sistema fiscale era convinto che lo Stato può sapere tutto e il sistema della documentazione certificazione quello che permette allo Stato di sapere tutto soprattutto di sapere dove sono i soldi in modo da poter tassare equamente
Invece lo Stato non sa tutto il sistema di documentazione certificazione è un sistema che appesantisce enormemente l'esercizio di qualunque attività e poi alla fine c'è sempre il modo di eluderlo è la certezza non c'è noi dobbiamo passare al sistema di tipo Giuliano o kantiano Kant era convinto che noi non sappiamo con certezza niente ma esistono degli undici che ci permettono di capire grosso modo dove la verità però la definizione di questi indici non può essere arbitraria
Con una trattativa che si svolge fra il fisco e la categoria nella quale bisogna riuscire a trovare del dei punti d'incontro i quali rispettino le legittime attese di giustizia dei commercianti
Di giustizia fiscale tenendo conto di un dato l'esposizione al rischio
Questo è un settore in cui l'esposizione al rischio e forti
L'esposizione al rischio va a crescere perché questa legge va ad accrescere la responsabilità imprenditoriale e l'esposizione al rischio dei commercianti
E allora nel tassare bisogna tener conto anche dei problemi di chi esposto a rischio un anno quando avvenne un anno può andar male bisogna trovare dei termini medi che consente alla quella legittima accumulazione che consente poi di far fronte agli anni che vanno male e ha cresciuto esigenze di investimento
Un'ultima osservazione per noi prendere troppo del vostro tempo prezioso
Il commercio va bene quando va bene il Paese
Oggi noi tutti abbiamo segnato un risultato che è importantissimo
Quello di portare l'Italia all'interno della moneta unica europea ne va dato atto al Governo Prodi a quelli che lo hanno sostenuto io non ero fra di essi anche un po'a quelli che gli hanno fatto l'opposizione e che lo hanno stimolato Neva dato credito alla Banca d'Italia che ha avuto una funzione fondamentale io credo però che oggi noi registriamo il fatto che il modo in cui siamo entrati della moneta unica europea non è stato il migliore dei modi possibili
Troppe tasse insufficiente riduzione di spese strutturali l'Italia oggi a un ritardo di crescita rispetto agli altri Paesi europei che è significativo
Un punto circa sulla Germania
Un punto e mezzo più di un punto e mezzo
Sulla Francia
Non parliamo dell'Irlanda sei punti di ritardo sull'Irlanda allora la possibile questa riforma può funzionare in due modi
Liberalizzare significa creare le condizioni di maggiore efficienza di una situazione imprenditoriale che alla fine torna a vantaggio di tutti
Per nuove iniziative per nuove professionalità
Per un commercio capace di offrire servizi più efficaci
Ma può diventare il modo di facilitare l'accesso al commercio perché non trova sbocchi altrove
Quasi un vuoto di contenere le statistiche della disoccupazione la caduta delle barriere può funzionare in un modo o nell'altro
Funziona in modo virtuoso se noi riusciamo a riavviare il processo dello sviluppo e per riavviare il processo dello sviluppo credo che questo governo debba essere capace di rivendicare anche la propria differenza rispetto al governo precedente
Non avendo paura di indicare i limiti dell'azione del Governo precedente avendo il coraggio di quelle fatti riforme liberalizzatrice le quali nel medio periodo creano i posti di lavoro
Se faremo questo non soltanto in un settore
Il settore del commercio
Noi rischieremmo di far gravare su di un settore in modo spropositato il peso di un necessario rilancio dell'economia se saremo capaci di farlo dappertutto laddove questo deve essere fatto allora io credo che questa riforma funzionerà e che il ministro Bersani avrà motivo di essere orgoglioso del lavoro che ha fatto scusatemi se vi ho annoiato grazie dell'attenzione con cui avete ascoltato
Grazie onorevole Buttiglione e la volta la lega nord l'onorevole Giacomo Chiappori
Il mio intervento sarà bravissimo perché siamo in molti parlamentari credo che tutti abbiano qualcosa da dire il decreto nasceva da un'esigenza vera che era quella di superare la quattro e ventisei nata allora per pianificare
Una verificare il commercio con una polverizzazione che c'era allora del mercato questa legge
Questo decreto ha un andamento strano io credo perché la commissione lavora su diverse proposte e nel momento che esordisce con una bozza finale sulla loro ci troviamo di fronte a un a un decreto del del ministro che entra prettamente in vigore io da fare alcune precisazioni
Certamente per la liberalizzazione certamente per andare avanti e certamente porre riorganizzare un mercato che ha seri problemi forse uno dei tanti una grossa pressione fiscale certamente però ci troviamo di fronte a una volontà credo di semplificare di liberalizzare ma poi all'interno del decreto ci sono cose che ci portano invece a vedere qualche effetto contrario
E lo vediamo su quello che non ha fatto le regioni e i comuni e quindi discrezionalità discrezionalità delle regioni dei comuni ed ecco che ci troviamo di fronte ai primi problemi
Ha avuto un effetto vero poi non ripeterò più di tanto che quello che la Confcommercio dove comincia la coda ad analizzare anche in base a quello che ho sentito al monitoraggio al fatto che ci sono autorizzazione per nove mila unità in più non ci troviamo fuori però di fronte a cinquanta mila
Esercizi che chiudono queste sono altri dati inconfutabile veri sì d'accordo per aziende che forse sono arrivata al limite diretta nei nei loro dirigenti però anche perché forse ci siamo trovati secondo il nostro movimento a far pagare ai commercianti questo questa grossa riforma necessaria
Però che non ha avuto contro misure e lo abbiamo visto io penso che nell'articolo dieci poi riferito anche alla il comma uno lettera c bar ritornando al sei proprio queste grosse questi grossi problemi che potrebbero venire fuori da Regioni e Comuni daranno un aspetto abbastanza negativo e non così un liberalizzazione e semplificazione come si vuol far credere
Riteniamo che però adesso questi sono stati i veri risultati una chiusura
Di aziende e un avvantaggiarsi di quelle garanti distrae catene di distribuzione con una perdita secca del livello medio
Dal potere ritornarci poi magari in un livello più basso che io chiamo assistito cioè quel livello che viene finanziato
Parte da grossi complessi e parte non sassi non si sa da chi questa poi la verità io spero dato che è una condizione generale
Con le famose globalizzazione con questi mercati io spero che non sia anche nel commercio momento
Così delle terre o perché si perde la classe media si è persa in politica si è persa nel commercio si perda trattate non vorrei che questo nuova voglia di riformare il commercio in questo con questo sistema non ci faccia perdere veramente quello che è stata l'ossatura per anni del nostro sistema economico e cioè quel commercio medio
Nostra dove ha deviato perché poi non vorrei farne anche la campana stornata oggi perché mi pare che sia tutto proteso per il fatto vediamo stiamo a vedere speriamo certo è che di speranza ce ne vuole parecchio
Grazie grazie all'onorevole Chiappori adesso è la volta del senatore all'uscio Lubiana presentazione
Salito bisognerebbe aprire dopo uno sette otto esibisce a Ponte Lambro assembramenti Basilicata l'allenatore del Milan in quanto pietra dell'odierno premiano come nel giardino un incoraggiamento dunque intanto io credo che dobbiamo dare il merito al Governo al ministro Bersani di avere il posto all'ordine del giorno della politica il commercio
Oramai da due anni che si parla di commercio si è aperto un dibattito nel paese questa iniziativa ne è una dimostrazione ce ne sono molti e quindi è un mondo che sta in fermento questo importante perché noi altrimenti avremmo rischiato dividere nel silenzio la chiusura delle saracinesche in tutte le nostre città e soprattutto magari con le proteste la vicenda nell'agenda Poli dica e questo
Ritengo che sia molto importante perché il commercio cambia voi sapete che i Verdi hanno presentato proposte per nei confronti della grossa espansione dei grandi centri commerciali nonché siamo ideologicamente contrari però dobbiamo dire che fermiamoci un attimo commettiamo qualche freno altrimenti questa invasione questo grande potere economico rischia non solo di far chiudere la grande e la piccola distribuzione ma anche di cambiare le nostre città ecco io ci tengo a sottolineare che questo la vertenza commercio non è solo la il problema di una categoria di lavoratori e quindi che di per sé sarebbe cosa importante badiamo però è anche un modello di sviluppo del nostro Paese è un investimento per il futuro
Abbiamo visto l'abbiamo visto nelle nostre città dove non non abbiamo ancora strumenti legislativi forti per cui spesso i tentativi di buona volontà dei Comuni con delle delibere per tutelare i negozi sta vengono travolti dai ricorsi ai tribunali regionali ai Consigli di Stato per cui non abbiamo gli strumenti allora io credo per devo dire io con il ministro abbia avuto una dialettica molto serrata su questa il decreto noi ci siamo impegnati moltissimo per modificarlo già nella prima fase e voi vedete che un capoverso sì e uno no ministro c'è centri storici
E questo lavoro tutto da costruire però io voglio dire subito che noi abbiamo anche dell'urgenza cioè abbiamo delle cose da fare nei tempi medico la gradualità io credo che non bisogna fermare questo processo per andare avanti con gradualità perché fare delle accelerazioni potrebbe essere negativo
Però abbiamo anche nelle urgenza che dobbiamo affrontare con strumenti speciali io sono firmatario al Senato di una proposta per la sospensione Bersani lo sa perché ogni volta che lo incontro di qualsiasi cosa si parla di dico ti ricordi la sospensione degli sfratti sospensione dell'esecuzione degli sfratti per fine locazione fino al due mila uno questo è l'obiettivo importante e strategico perché cui aveva ma credo che sia un provvedimento di ordine pubblico quasi perché a stiamo assistendo tutti i giorni voglio dire al amo anche fatti illustri che vanno sul giornale come la libreria Tombolini imbarazzante arte grammi perché sono consumati nel silenzio perché però non lo sappiamo con cercò Java passando in una strada vediamo la serranda chiusa ma lì non c'era quel bel negozio dice non ha chiuso apriranno dei souvenir per il giubileo o allora non ci resta che vendere patatine che però dopo il Giubileo si chiude la serranda noi abbiamo mandato a casa
Attività storica importante di qualità
E avremo una sua un'attività che non vale nulla
Allora se noi siccome io sono stati anche qui in Campidoglio con il sindaco ho ritenuto rispetto a coloro che stanno piscine dipingono scenari catastrofici del Giubileo che arrivano milioni di persone io sono sempre stato da ambientalista diciamo lungimirante
Il fatto che vengono molti persone nel nostro Paese è importante noi dobbiamo far sì per fare del Giubileo una prova generale organizzare a fare quel salto di qualità nell'accoglienza dei servizi e del commercio che ci consenta anche dopo di fondare su questa attività
Lavoro perché io lo ripeto qui vorrei che qualcuno mi smentisse a tutt'oggi il rapporto investimento occupazione nel settore della piccola distribuzione è alto
Nella piccola distribuzione è alto e qui e nel turismo in generale quindi sono i settori dove noi dobbiamo investire
Allora dico questo provvedimento approfitto della presenza del ministro ci saranno nei prossimi giorni altre iniziative dobbiamo incardinarlo cioè sospendere fino al due mila uno l'esecuzione degli sfratti dell'esercizi commerciali
E ora mai una necessità sentita non solo dalla categoria ma da tutti vi è grande consenso in Parlamento
Abbiamo approvato ordini del giorno nel Parlamento italiano con impegni di urgenza ora è venuto il momento di ricordi concretizzare questo
Altra cosa che dobbiamo fare
Dobbiamo subito fare una cosa
Importante come l'abbiamo fatta sugli affitti delle abitazioni
Noi abbiamo rivisto con la normativa sugli affitti è stata fatta una normativa anche questa importante con degli incentivi che io mi auguro che sblocchi moltissimi alloggi sfitti è stato fatto l'accordo tra i sindacati e la proprietà noi dobbiamo fare mettere subito in cantiere una nuova legge per le locazioni delle esercizi commerciali perché così com'è
Quella legge non è più adeguata all'esigenza che c'abbiamo
Non sto a fare l'elenco perché non voglio rubare spazio ai colleghi voi sapete meglio di me la iniquità di quella legge rispettavo a liquidazioni si manda via le persone quali le liquidazioni che si danno le garanzie che non si danno un altro punto strategico secondo noi
è quello che ha ragione il ministro Bersani quando dice che il commerciante deve diventare un imprenditore
Benissimo non dobbiamo fare più politiche assistenziali che sarebbero del breve periodo dobbiamo darci gli strumenti per rafforzarsi per stare sul mercato per competere
E allora qui però ci sono dei coloro corollario lo ripeto so che il ministro è consapevole di questo e che sono facilità di accesso al credito
Il rapporto con gli istituti bancari lo dobbiamo
Rendere più facili quanti progetti nel cassetto di tanti giovani che vorrebbero fare impresa in questo settore e che non trovano grande difficoltà a poter avere le risorse provvedimenti e incentivi anche fiscali in questo settore quindi fare un pacchetto che possono fare del commercio che la spina dorsale della nostra
Economia
Di fare ecco un un organizzazione competitiva io noi condividiamo gran parte dell'osservazione che abbiamo letto che Confcommercio propone
Dobbiamo sensibilizzare spingere che le Regioni faccia la sua parte
Perché un fatto innovativo che io noi abbiamo apprezzato di questa decreto della legge Bersani e che dai lega in effetti dati ampi poteri alle Regioni coinvolge anche i Comuni nel costruire
Non una regola che vale per tutti perché abbiamo detto l'Italia un conto è
Posti a un conto è un piccolo paesino della fascia pedemontana hanno esigenze situazioni diverse lì bisogna congegnare
Regole e norme adeguate a quelle realtà quindi bisogna che gli enti locali raccolgono e tempestivamente si attivano su questo fronte
Quindi gradualità però andare avanti è un altro punto che io credo strategico in questa fase storica del nostro Paese ma io direi anche del mondo noi dobbiamo puntare alla qualità
La qualità del servizio alla qualità del prodotto questa e e la grande sfida che abbiamo di fronte anche per contenere voi sapete quelle spinte che ci sono a immettere nel mercato grandi quantitativi di prodotti a bassi costi scontati che creavano concorrenza sleale e quindi e badate che il consumatore
Noi lo dobbiamo vedere un alleato in questa battaglia
Il consumatore non è l'antagonista che pretende sempre qualcosa di più
E la lo stimolo e da oggi è cresciuta dove abbiamo provato anche la legge su i consumatori proprio perché ha una gamba importante per far camminare l'industria e il commercio perché un pungolo offrire prodotti sempre di migliore qualità o ancora su un attore che ha udienza che ha ascoltato fa mercato fa e crede premia che che si merita di essere premiato e penalizza invece chi fa operazioni
Ingannevoli rispetto ai prodotti quindi anche qui credo che bisogna fare una politica anche le le categorie se mi permetto le associazioni nei confronti dei dei consumatori come un nostro referente o come un soggetto non passivo ma attivo che entra nella politica commerciale a pieno titolo per migliorarla per migliorare la qualità voglio fare solo un accenno che poi la qualità significa tuttora anche della salute tutela da prodotti a rischio e quant'altro quindi io vedo il ruolo del commercio e anche del piccolo commerciante di quello che resta nel quartiere
Raccolgo una frase che spesso è stata evocata nelle vostre riunioni nei nostri centri storici ci saranno i centri commerciali diciamo classici
Però ci saranno questi centri commerciali le strade organizzate secondo una tradizione culturale mediterranea una grande strada importante diventa un cioè
Accorgimenti palude antecedente al bar molta più piacere badate io ero ripeto non è una riserva ideologica contro i centri grandi centri però io amo più nei nel breve tempo che ho consumare in questo tipo di organizzatore c'è rapporto sociale dove si vive le nostre città
E quindi questa è una grande sfida una sfida anche culturale consumare non è solo puntare alla quantità ma la qualità sempre di più nella società moderna e questa è una sfida che deve essere anche piacevoli
Consumare acquistare prodotti e io credo che in questo piano la piccola distribuzione a delle carte che si deve ancora giocare rispetto al paese rispetto ai centri storici allora concludo non voglio farla lunga
Noi saremo al fianco diciamo di questo percorso di gradualità però non di arresto o di spinte corporative che non servono alla mai dobbiamo affrontare le nuove realtà però con la gradualità ascoltando ascoltando lavorando di concerto mi pare che una delle conquiste rispetto conquista insomma delle cose importanti è stato il tavolo permanente tra le categorie e il ministero per mettere a punto questo percorso
E questo tavolo deve funzionare e in questo ma dobbiamo andare avanti
Noi ambientalisti noi Verdi puntiamo molto sul connubio
Turismo commercio sistema città che è il futuro per dare grandi posti di molte puro possibilità occupazionali alle nuove generazioni
Senza inquinare ma valorizzando i beni che abbiamo che sono straordinari parliamo nella città di Roma qui prima parlavo con l'assessore al Commercio di Firenze
E quindi abbiamo un patrimonio straordinario e il commerciante il nostro alleato
Anche nel riqualificare le periferie un grande discorso di degrado e di abbandono illuminare la città farla vivere con attività commerciali quindi noi se saremo vicini a questa percorso non è facile perché ci saranno contraddizioni ci saranno anche aspetti culturali da superare nella categoria ma io sono convinto che anche sotto la guida lungimirante della vostra associazione si potrà fare questo importante percorso insieme grazie
Grazie al senatore De Luca adesso è la volta di Forza Italia onorevole Franco Frattini
Buonasera il
Ecco il tema il tema del giorno io credo che si debba affrontare
Domandandoci come è stato fatto anche prima di me perché la questione commercio al centro della discorso dell'agenda della politica
Io credo che si possa dire che il loro perché
Il mondo del commercio oggi dinanzi ad una sfida importante si trova in una fase di transizione in cui vorrei dire il questo tessuto così importante per l'economia del Paese e dinanzi ad una fase di transizione la fase della globalizzazione dei mercati la fase
Della liberalizzazione della competizione che rende più difficile anche la vita la costruzione di regole e allora vorrei dire che non soltanto di regole si può vivere ma certamente le regole debbono aiutare questo tessuto soprattutto di piccole e medie imprese questo tessuto di una economia che è radicata fortemente nel Paese debbono aiutare a affrontare a parità di condizioni la sfida io tocco soltanto due aspetti
Il primo
Che mentre noi ci occupiamo giustamente di che cosa nel decreto va aggiornato va modificato va migliorato c'è un'altra realtà che continua
Il suo percorso di inefficienza
La realtà di un sistema e di un servizio di pubbliche amministrazioni che continuano ad essere una diretta o indiretta concorrenza sleale per il mondo delle imprese questa è una realtà
Che mi fa dire
Non si tratta solitamente di aggiustare di migliorare di rettificare
Si tratta anzitutto di dare più slancio più forza più coraggio a quel percorso di riordino e di riforma della pubblica amministrazione che solo puoi impedire che le piccole e medie imprese che il tessuto del commercio continui ad interrogarsi su problemi essenziali come questi ma parallelamente continui a subire l'aggressione di un sistema di procedimenti burocratici e di lunghezze di oppressione di un apparato che non cambia che a mio avviso uno degli aspetti
Fondamentali
Che la rendono difficile vincere la sfida in altri termini credo che il problema principale
Che accanto alla evoluzione all'adeguamento delle norme speciali che riguardano il settore del commercio
Ci sia la necessità di un più deciso potenziamento di quella semplificazione burocratica che si sta tentando di realizzare non lo nego ma che non si riesce ancora a realizzare non si riescono a ritagliare realizzare delle reali semplificazioni non si riesce ad accelerare il sistema dei procedimenti amministrativi non si riesce a convincere la pubblica amministrazione e le sue strutture centrali e periferiche che un confronto con il mondo delle imprese
Che un dialogo ad esempio attraverso quel meccanismo sinora mancato degli sportelli unici per le imprese o dei centri per l'assistenza alle imprese che dovrebbero essere molto più direttamente collegati con le pubbliche amministrazioni ebbene se non si convince a questo cambiamento di tipo culturale
Il tessuto e all'apparato pubblico noi rischiamo di continuare ad interrogarci su riforma del commercio che sono questioni fondamentali di merito ma che vivono in un'impalcatura di pubblica amministrazione che è vecchia e resistente al cambiamento questo è un discorso che purtroppo a voi posta Costa perché nella competizione europea le imprese
Piccole nel dire e di grandi degli altri paesi non hanno nel loro tessuto
Questa resistenza passiva di una struttura amministrativa che costa per la inefficienza venti mila miliardi l'anno come costo dei ritardi delle lungaggini procedimentali allora
Vorrei dire
Occupiamoci anche di un sistema di relazioni istituzionali tra mondo delle imprese e in particolare per il settore del commercio con il mondo delle pubbliche amministrazioni che dovrebbero occuparsi di favorire lo sviluppo delle imprese Nandi ostacolarlo attraverso lungaggini procedurali e incombenti burocratici di cui non riusciamo a liberarci
Non riusciamo a liberarci lo voglio dire per la realtà di una attività parlamentare che porta chi di noi ci vive
A vedere
Come purtroppo le riforme si immaginano e come poi diventa no le riforme si immaginano con una loro coerenza intorno poi arrivano emendamenti trasversalmente
Articolati in Parlamento e peggiorano mi rendono più difficile quello che sembrava facile creano delle in qualche modo ricadute
Volute dagli apparati dell'amministrazione che sono certamente resti a perdere potere
Ad accelerare un rapporto con le imprese a perdere quella gestione
Della loro in qualche modo incontrastata possibilità di dominare i procedimenti amministrativi e attraverso questi di costringere una sorta di continua attenzione da parte di quelle piccole e medie imprese che hanno difficoltà appagarsi un sistema di consulenza permanente per sgomberare il campo di Alik dagli equivoci di norme che sono difficilmente comprensibili
Di procedimenti che sono tra di loro spesso contraddittori allora
La questione della formazione della qualificazione e del miglioramento di un rapporto culturale
Tra mondo delle imprese commerciali e mondo delle pubbliche amministrazioni eh credo
Anche se non sembra una delle questioni importanti perché sta dietro sta dietro il percorso di riforma che voi potete migliorare finché volete ma quando poi lo sportello delle imprese non c'è
Perché è una realtà
Non informatizzata perché è una realtà non collegata in una Rete unitaria della pubblica amministrazione perché è un sistema che non dialoga
Con l'apparato pubblico voi potrete costruire ottime regole speciali sul commercio
Ma trovarvi sempre una resistenza passiva e spesso anche attiva di coloro che dall'interno
Della pubblica amministrazione debbono applicare le nuove regole quindi questo è un aspetto su cui ovviamente oltre alle competenze specifiche del ministro dell'industria la competenza è una competenza generale
Del governo non si possono immaginare delle riforme svincolate da un cambio di regime culturale di coloro che nel regime che nella struttura amministrativa poi le dovranno applicare a vostro vantaggio non ha un posto lo svantaggio cercando di trovare l'eccezione rispetto alla regola la difficoltà che complica sempre
Un altro tema
Che mi preme particolarmente ma che in fondo è collegato credo che in questa riforma manchi tuttora
L'aspetto proprio della qualificazione professionale e culturale degli operatori commerciali
Manchino delle regole appropriate per assicurare a coloro che operano nel rapporto con i cittadini consumatori
Il possesso grazie a degli strumenti di formazione che vedo francamente molto carenti di quei livelli di qualificazione riqualificazione professionale che non soltanto sono un interesse per gli operatori del commercio ma solo un interesse
Grande per i consumatori cioè per i destinatari di un servizio al pubblico allora io credo che anche su questo tema ci sia molto da fare ci sia da migliorare quegli aspetti ci sia da potenziare
Quegli strumenti formativi che lo ripeto nel decreto mi sembrano ancora
Troppo debolmente trattati e affrontati
Una terza e ultima questione su cui credo si possa richiamare l'attenzione più generale delle vostra categoria oltre che ovviamente del Governo il tema dei rapporti con il mondo delle autonomie io sono convinto che in questa materia
Occorre evitare più di ogni altra cosa un'impostazione di centralismo di dirigismo perché se il mondo delle autonomie le competenze regionali il potere di determinarsi che ciascun Comune deve valere sono importanti in ogni settore lo sono ancor di più in un settore in cui un servizio per la collettività
Deve necessariamente adeguarsi a delle realtà di tipo sociale di tipo ambientale vorrei dire anche di tipo climatico di tipo geografico in qualche modo che non possono farsi che una regola
Sia un'unica sia calata dall'alto sia imposta dettando magari norme sulle rogatorie per l'ipotesi che l'ente locale con la Regione non si adegui o non applichi la norma UNI il criterio nei termini predeterminati
Voglio dire questo per concludere in breve che
Alle date stabilite dal decreto noi non arriveremo a disporre dei criteri regionali ad esempio sulla problematica delicatissima degli esercizi di vicinato
Se noi non arriveremo e non avremo regole serie articolate sul territorio sulle chiusure dei giorni festivi che cosa si pensa di fare
Non possiamo certo neanche immaginare
Una norma centralistica che voglia dall'alto stabilire criteri uniformi magari con il principio della sostituzione rispetto alla Regione che resta inerte io sono favorevole ad un principio di accelerazione nelle regole amministrative ma questo criterio della sostituzione avrebbe il sapore di un centralismo che in un sistema di progressiva liberalizzazione restituzione al mercato sarebbe francamente una contraddizione quindi io concludo questo mio intervento dicendo certamente siamo davanti a una sfida importante l'unica possibilità di vincerla seriamente è che le categorie professionali le categorie le associazioni rappresentative davvero di queste categorie di questa categoria che voi siete diventi no ancora più che in passato degli interlocutori istituzionali per il governo sia spesso la sensazione ed è purtroppo più di una sensazione che il rapporto rischi di diventare un rapporto di semplice informativa dell'ultima ora questo è un rischio grande io credo che nella costruzione
Di regolamento che non possono essere calate dall'alto perché riguardano il mercato e cioè gli operatori che ci vivono le regole debbono essere costruite con l'impulso di chi nel mercato è protagonista cioè gli operatori e ovviamente i consumatori che sono l'altra faccia della medaglia allora
Io vedrei e vetro
Nella impostazione la visione che mi è più cara il Governo come arbitro e regolatore non come informatore di regole precettive che si calano nella realtà
La realtà
La regola la costruiscono i contributi degli operatori che conoscono la realtà stessa e che non possono francamente trovarsi ogni volta un qualche volta a rincorrere regole costruite dall'alto in modo da parare il colpo finché è possibile o chiedere ogni volta successive modificazioni quando ci si accorge che quelle regole non funzionano e facile dirlo ma è più che mai opportuno dirlo ci si poteva pensare prima ci si doveva pensare prima senza interrogarsi ad ogni mese ogni semestre a ogni anno
Quante modifiche occorre fare per far funzionare il sistema che alla prova dei fatti purtroppo non sta funzionando grazie
Onorevole Franco Frattini
è la volta del gruppo dei Democratici di sinistra l'onorevole Paola Manzini
Ma grazie presidente io ringrazio Confcommercio per questo incontro questa giornata quindi anche per l'invito fatto vorrei cogliere l'occasione per non averlo fatto prima per formulare un augurio di buon lavoro al presidente Billé
A sta affrontando il secondo mandato di presidenza della vostra associazioni della vostra associazione ma io Borrelli in questo breve intervento perché so che altri devono parlare probabilmente la platea attende anche le parole del ministro Bersani vorrei rimanere su alcune questioni che mi è parso di cogliere dalle materiale che è stato inviato nei giorni scorsi purtroppo non ho avuto modo di ascoltare la relazione del presidente questa mattina perché impegnata nei lavori parlamentari con una premessa brevissima
E la premessa è questa
Vedete io per proprio da questo punto vista una testimonianza anche personale
Ho messo
Nel bene o nel male qualcuno può ritenere nel male e io mi auguro invece che sarà nel bene
Molta passione personale ad affrontare il tema del commercio perché ero e rimango convinta profondamente convinta
Che è la modernizzazione di questo settore la capacità
Di conquistare maggiore capacità di rapporto sul mercato
Di innovarsi
Una questione cruciale per la modernizzazione del Paese questa era e rimane una mia convinzione
Quindi nulla di commercio come settore secondario
Oggi i giornali sono pieni di vicende come quelle con
Come questo una questione cruciale come la liberalizzazione del mercato elettrico che abbiamo affrontato recentemente su un decreto del Governo e tuttavia
L'insieme di questi processi
Necessariamente deve vedere questo settore
Capace di riorganizzarsi e di affrontare le nuove sfide perché le nuove sfide ci sono
E io debbo dire che
Quando abbiamo iniziato a discutere di una nuova legge sul commercio la prima cosa di cui mi sono resa conto egli era un giudizio unanime
Unanime senza nessuna difformità da parte di tutti sulla necessità di cambiare la normativa e la prospettiva di sviluppo di questo settore
Ora abbiamo fatto bene l'abbiamo fatto meno bene ci sono cose da correggere
Però ecco intanto io vorrei fissare un punto che prima senatore Athos De Luca richiamava il settore del commercio in questi anni è stato messo sotto la lente di ingrandimento delle politiche del Parlamento del governo non so io mi permetterei di dire con la legge di riforma
L'amico Cerroni sa bene che quattro anni fa noi avevamo sul piatto del settore core del commercio dal punto di vista del sontuoso sostegno una legge obsoleta la cinquecentodiciassette
E poco altro dico bene
E poco altro
Ora abbiamo se il Presidente abbiamo chiuso la cinquecentodiciassette
Con duecentocinquanta miliardi
E da questo punto di vista io ne approfitto visto che c'è il ministro anche se i DS sono forza di maggioranza
Per fare una sollecitazione al governo
Perché occorre accelerare le procedure questa norma è stata inserita in un provvedimento di legge approvato dal Parlamento nell'agosto del mille novecentonovanta sette
Siamo
Al mille novecentonovantanove occorre che il mille novecentonovantanove sia l'anno in cui si chiude questa legge nel senso che si liquidano e contro i brutti così come li abbiamo stabiliti per le aziende commerciali che rimase lo al di fuori della possibilità di accesso di questi finanziamenti
Oltre a questo però abbiamo cominciato a ragionare anche su altro ancora insufficiente probabilmente sì
E quindi bisogna continuare a ragionare a cominciare dai fondi medesimi che sono stati previsti dal decreto legislativo centoquattordici
Ma anche di altro
Voi sapete che su questo almeno la disponibilità del s'nostro gruppo c'è sempre stata ci sarà anche nel futuro
E debbo dire che su questo dobbiamo lavorare sapendo che il sostegno al settore vogliono dire significano
Incentivi io sono per incentivi automatici
Ve lo dico in maniera molto esplicita
Perale algare incentivi automatici tenendo conto che sulla base della legge Bassanini il decreto legislativo centoventitré
A costituito il fondo unico degli incentivi alle imprese
E che siamo oggi nell'anno di transizione che ha già fatto il riparto ma che dal prossimo anno funzione avremo a regime con i fondi trasferiti alle Regioni
E su questo bisogna lavorare insieme io credo che alcune idee le abbiamo anche già confrontate ce ne possono essere altre
Ma sicuramente su questo si può fare un passo in avanti però non sa non è solo questo
Non è solo questo c'è tutta una parte che riguarda il sostegno e che sono azioni di carattere strutturale io vorrei chiamare quindi
E che di cui l'azienda commerciale così come le altre imprese hanno bisogno
Ora
Io condivido il ragionamento che qui ha fatto l'onorevole Frattini lo condivido fino in fondo
Vorrei anche aggiungere da questo punto di vista non so se lui lo condivide
Che probabilmente sarà necessario
Che
Per quanto riguarda tutta la parte innovativa delle leggi Bassanini
Si proceda in un qualche luogo e in qualche luogo può essere anche il Parlamento la Commissione bicamerale per esempio per la riforma amministrativa
A vedere di fare una opera di soppressione
Di tutte le norme in contrasto perché l'attuale formula generale che recita tutto quanto in contrasto con la presente legge è soppresso è una formula che va dentro direttamente alla interpretazioni e la interpretazione necessariamente
Non è elemento di certezza quindi forse su questo abbiamo bisogno di fare uno sforzo ulteriore ma certo non è anche questo sufficiente
Bisogna che ci sia un'opera una capacità di snellire effettivamente le procedure
Di aver grande capacità di attenzione e di ascolto io penso questo è quello che penso io
Che con la riforma del commercio poi un piccolo contributo l'abbiamo dato perché è uno degli elementi fondanti di questa riforma è un aspetto di grande semplificazione delle procedure
Le regole quelle che sono fissate anche in maniera molto più forte del passato
Riguardano le strutture che hanno impatto dal punto di vista urbanistico ambientale sociale ed economico cioè le medie e le grandi abbiamo invece ha fatto una scelta di liberare il piccolo commerciante il piccolo esercizio da tutte le pastoie burocratiche cioè da un controllo della pubblica amministrazione
Da un controllo della pubblica amministrazione
è sbagliato non lo so io vedo che questo è un tema che ci si presenta su molti settori e comunque Lovari chiedemmo io visto che dalla vostra indagine quella che ci avete consegnato
Il cinquantotto per cento ci sono molti dati non voglio prendere quelli che mi fanno comodo perché ce ne sono altri sui quali bisogna riflettere
Ma il cinquantotto per cento degli intervistati considera che rimarranno sul mercato le aziende più efficienti
Ora io non so guardate se sarà così
Non sarei pronto a scommetterci su questo fatto
Però certamente l'intenzione è quella di evitare che un una forma burocratica passai interporsi noleggio Cizio della libera iniziativa imprenditoriale questo è stato lo spirito
Se dovremmo correggere e se ci saranno bisogno di correzioni le vedremo e beh su questo punto che volevo arrivare finisco ci sono proposte delle correzioni
O comunque vengono posti dei problemi alla luce dell'avvio della riforma
Io lo dico in maniera molto esplicita come sapete io sono abituata a parlare personalmente sono contraria a qualsiasi scritta mento della data di entrata in vigore della riforma ma mi sembra che voi non lo proponiamo esattamente
Siccome però la cosa è echeggiato colto l'occasione per pronunciarmi anche per chiarezza nei confronti di chi sta ascoltando
Vengono però proposti una serie di problemi io non li voglio riprendere tutti perché ce ne sono alcuni anche di dettaglio
Dico innanzitutto la seguente cosa che oltre al decreto cosiddetto correttivo per il quale Polibio l'alcol il ministro mi sembra non ci siano più neppure i tempi tecnici
Ma voi abbiamo per ovviamente altre strade che sono quelle diciamo degli strumenti legislativi che si discutono no non è che se non si fa al decreto correttivo
Siccome no qui è stato in qualche misura proposto anche in questa veste non esiste nessuna possibilità esistono la possibilità di inserire elementi di modificarne gli iter legislativi normali di decreti legislativi già approvati
Ed è su questo che io vorrei dire perché ci sono questioni che forse possono essere risolte con circolari con atti non di legge e ce ne sono altre invece che qui vengono proposte un po'più di sostanza
Ora
Mi sembra che ci siano tre questioni in modo particolare
Una e questa della formazione
Peraltro noi avevamo io prima ho chiesto a dottor Cerroni una informazione precisa da me proposti nella legge la istituzione dei centri di assistenza tecnica
Mi mi risulta che questo finanziamento se anche già stato ripartito
Esatto ora
So che ci sono delle lentezze anche in questo caso io ritengo che questa fosse e rimanda a una delle scelte importanti di questo provvedimento
E su questo bisogna lavorare
Quindi se è suo ma qui non è tanto il tema del di modifiche normative perché il testo ce l'abbiamo ed è preciso
Forse forse se questo è necessario fare un intervento anche diciamo di sostegno da parte del Parlamento certamente bisogna indicare questa come una strada che non affida un meccanismo di tipo pubblicistico questa funzione perché non era sicuramente questa l'intenzione del legislatore
Ma l'intenzione era quella di attivare delle modalità anche nuove rispetto al passato con una responsabilizzazione forte anche delle associazioni di categoria quindi il sostegno alla innovazione e per le imprese perché è uno degli elementi sul quale conveniamo tutti
E che le imprese commerciali soprattutto quelle più piccole vogliono aiutate a crescere Bogliolo aiutate a crescere tutte le imprese ma sicuramente nel commercio noi scontiamo un maggiore ritardo
E questo aiuto deve essere costruito con modalità moderne che debbono avere questa caratteristica quindi siccome ho sentito parlare
Di lentezze anche nel rapporto con le regioni io su questo mi impegno anche personalmente a dire che bisogna andare decisamente su questa strada
La seconda questione
Questa
Diciamo così la terza era quella del sostegno non poggia affrontata prima Laterza ed è quella
Un po'più complicata perché viene proposta cioè quella dell'articolo dieci delle disposizioni particolari
Qualora
Voi ponete un interrogativo che è il seguente sei alla data del ventitré aprile cioè alla vigilia dell'entrata in vigore diciamo della cosiddetta liberalizzazione degli esercizi di vicinato le regioni non hanno provveduto a dettare criteri e quindi i comuni di conseguenza si trovano nella impossibilità di procedere
A deve finire particolari
Azioni che possono essere anche azioni di valorizzazione anch'io tenderei a dare questa lettura
Perché una lettura perché così l'abbiamo concepita una lettura che forse che questa norma come l'hanno dipinta sui giornali a suo tempo semplicemente una modalità per inibire la possibilità di apertura io credo che sarebbe una lettura sbagliata per tutti per tutti
Questo è legato a dei processi e necessariamente deve essere legato a dei processi di valorizzazione in modo particolare dei centri storici
Ma non solo dei centri storici anche di aree urbane particolarmente degradate io insisto anche su questo punto
Perché purtroppo a volte il centro storico è una questione sicuramente cruciale dove per esempio la il tema relativo alle locazioni che veniva qui richiamato anche il riferimento al Giubileo è sicuramente un tema rilevante proprio perché appetibile
Ma lei periferie le prime e le seconde periferia dal punto di vista della valorizzazione del tessuto di connessioni urbana e degli esercizi commerciali è un problema forse ancora più grave se la mettiamo sul piano dell'interesse generale
Quindi legato a processi di valorizzazione necessariamente a processi di valorizzazione di
Definire dei criteri per le aperture io direi in positivo
Ma non di inibire l'apertura ma di dire che ad esempio le nuove aperture debbono avvenire con certe modalità e con certi criteri in questa strada in questa zona magari attrezzando i parcheggi no perché ci vogliono anche delle logiche no cioè non è che può dire io ti inibiscono gli apre le liti dico che regalare aprirà e poi mai aprire la e non c'è nulla altrimenti torniamo nel discorso di prima quindi per questo io insisto sulla logica della valorizzazione questo deve essere il criterio e per questo motivo è legato alla scelta dello strumento urbanistico perché necessariamente vede attivare contestualmente scelte ambientali e di infrastrutturazione che consentono lo sviluppo la qualificazione dell'esercizio commerciale in modo particolare parlando di piccole attività commerciale
Ora io penso questo
Penso a questo che la prima cosa da farsi a questo proposito
Chiedere alle regioni che Perillo elitaria mente visto che non debbono fare una legge su questo punto vorrei ricordarlo a tutti voi
Debbono fare una delibera
Debbono fare una delibera
Non debbono fare una legge cioè noi non abbiamo parlato degni di merito decreto legislativo centoquattordici di provvedimenti necessariamente legislativi
Se non per le regioni a statuto speciale ma lì ci sono le norme di attuazione che è altra cosa
Quindi parlando delle regioni ordinarie
Questa operazione intanto si può fare con un atto che è un atto deliberativo deliberativo
Ora io credo che una cosa che debba essere detta è che questa debba essere una priorità per i prossimi due mesi
Perché l'altra parte che è importante e non secondaria
Ma l'altra parte e ce la ricordiamo bene cioè quella riferita all'articolo sei sono gli indirizzi per la pianificazione comunale per insediamenti della media ma soprattutto della grande distribuzione
Ora siccome è da questo punto di vista noi abbiamo un meccanismo della legge che salvaguarda perché noi diciamo fino all'entrata in vigore delle leggi regionali
Debbono essere valutate le domande giacenti e successivamente all'entrata in vigore e attraverso l'adeguamento dei piani regolatori si dà luogo alle nuove autorizzazioni
Io ritengo che ci sono anche tempi e modalità diverso e quindi prima cosa che io direi su questo punto che viene posto occorre che nella stragrande maggioranza delle regioni si adottino questi criteri
Dopodiché è evidente a tutti che le
L'attuazione la l'utilizzo di questi criteri per definire a re di insediamento per quanto riguarda gli esercizi di vicinato
Sulla base di quanto previsto dall'articolo dieci è facoltà dei Comuni
Questo è molto chiaro non è un obbligo di legge è una facoltà
è una facoltà devo dire Presidente lei lo sa bene che anche per le regioni è una facoltà
Si dice le regioni possono
Quelle ore potremmo anche trovare delle regioni che dicono noi non abbiamo intenzione di farlo
E anche questa una scelta ma presente né ai fini
E anche questo una scelta sei tutte hanno detto che intendono farlo io credo che visto che qui c'è un punto che è direttamente collegato con la scadenza del ventiquattro aprile a differenza dell'altra parte c'è un elemento che va assegnato di priorità su questo aspetto è poi ognuno emerge stia sulla base anche dei progetti che ha in e che è in grado o meno in grado di mettere in atto
Qualora questo non avvenisse che la seconda domanda che cosa
Succede
Ma io badate penso che possa succedere ben poco perché cosa succede se non avviene questo fatto
Ora è vero che anche su questo anzi è vero che su questo non possono attivarsi poteri sostitutivi perché essendo una facoltà
è evidente che non c'è l'esercizio del potere sostitutivo da parte del ministero su questo punto mentre c'è per quanto riguarda l'articolo sei
Ovviamente che è l'aspetto della pianificazione
Ora io non penso che noi possiamo ritenere di avere diciamo delle norme imperative su questo aspetto credo che dobbiamo lavorare abbia oggi è il quattro di marzo
Abbiamo ancora un mese e mezzo dobbiamo lavorare perché questa possibilità sia consegnata tenendo conto anche di un aspetto badate bene che il ventiquattro parte la riforma ma è altrettanto evidente
Che come dire tutti i processi hanno hanno come dire anche impotente Iezzi adesso io non so se voi avete degli altri dati io non li ho visti qui
Ma non riesco ad immaginare come dire una sorta di assalto alla diligenza cioè cosa succederà al ventiquattro di marzo no
In fondo io presente la mia realtà
In tutte le realtà comunali in più il confronto con le associazioni si è un po'in grado di capire quale sarà la realtà che partirà da quella data quindi ritengo che l'auto la l'operazione che vada fatta sia innanzitutto quella di mettere una leva su questo su questo su questo punto
Su questo dico sul ultimissima cosa che è la seguente
Sulla base di piani di valorizzazione qualificazione urbana i Comuni però già oggi e vorrei che questo fosse chiaro a tutti
Hanno in qualche misura delineato sviluppo e crescita delle attività commerciali
Attraverso lo strumento urbanistico ha finito Presidente io anche su questo sarei curiosa di fare una verifica perché come voi ben sapete e per aprire un esercito cominciare ci vuole la destinazione d'uso per possibile aprirla in un garage o in un qualcosa che non sia destinato a quell'attività prego
Decoro aperti abusivamente in questo caso se vengono aperti abusivamente bisogna chiamare i vigili urbani non è un problema
A cui popolari parola legge cioè la legge su quello c'è già bisogna esercitare il controllo e intervenire io ritengo viceversa che sarebbe molto utile che da parte dei comuni io so per certo che alcune lo stanno facendo in previsione dell'ingresso della riforma
Sì valori tassello al massimo questi strumenti che all'interno dei piani regolatori e hanno già agito per avere come dire una idea della situazione e per consentire anche ai comuni di attivare l'articolo dieci qualora le Regioni predispongono i criteri perché altrimenti i Comuni non potrebbero farlo
Questo è mi sembra l'altra parte sulla quale so per certo che c'è la disponibilità da parte dei comuni italiani
Grazie onorevole Manzini
Adesso è la volta di alleanza nazionale in particolare per l'onorevole Antonio Mazzocchi responsabile con me
Ma il gruppo
Ci sono altri tre interventi in tutto ma io incontra sarò breve anche perché credo che questa platea stia aspettando l'intervento del ministro Bersani anche perché credo che le motivazioni di quest'incontro siano proprio i grandi dubbi che il decreto legislativo centoquattordici ha lasciato in tutto il Novecento sentendo gli interventi debbo dire la verità che ne ha quasi il dubbio di Lehman qualcuno avrà votato contro questa questo decreto legislativo non soltanto ma debbo dire la verità
Quando mentre stava venendo qui
Sono passato per via Collatina qui l'assemblea non è tutta di Roma via Collatina un quartiere periferico di questa nostra città non ho visto che un grande una grande rete di distribuzione Auchan aperto
Migliaia di metri quadrati io ho visto cinquanta commercianti che piangevano perché sanno questi cinquanta piccoli commercianti che entro pochi mesi dovranno chiudere la propria attività e allora parafrasando un po'l'intervento del senatore Athos De Luca che io apprezzo molto per la sua onestà mentale dovrei dire sì è vero il ministro Bersani ha avuto un grande merito
Quello di vedere che il commercio italiano il sistema distributivo del commercio italiano stava morendo ora bisogna vedere
Se con questo decreto legislativo
La morte e più celebre più lenta porsi salva invece la rete distributiva commerciale Italia certo quando sentiamo dei dati che su cinquecento aziende io ripeto soprattutto ultimo intervento
Rimarranno quarantotto aziende cinquantotto aziende ciò significa che quarantadue aziende la matematica non è un'opinione potranno chiudere dovranno chiudere
E allora io credo che ne dobbiamo nell'esaminare nel far delle domande questa sera alla ministro Bersani dobbiamo partire anche da un concetto cioè come fare in modo che ci sia in Italia questo sistema integrato tra grande distribuzione e commercio tradizionale nessuno devono fare le battaglie al vento contro i mulini a vento
Siamo stati tutti siamo a ragione la la Manzini quando dice eravamo tutti d'accordo e siamo d'accordo che la quattrocentoventi se era una legge obsoleta eravamo d'accordo e siamo tutti d'accordo che il Parlamento il Parlamento doveva mettere direi doveva mettere in atto una una legge di che liberalizzava finalmente i la sistema distributivo commerciale in Italia però dobbiamo anche prendere
Degli accorgimenti e per i quali non si allora veniva quello che sta avvenendo in questo nostro Paese perché vede signor ministro io credo che sotto i suoi occhi ci sono i risultati di tutte le regioni tenga presente non faccio un problema di colore politico quando dico tutte le regioni e le sa che regioni sono amministrate dal padre sono amministrate dal centrosinistra per cui non voglio dare nessuna responsabilità nessuno certo
Un dato dobbiamo ammetterlo che nessuna Regione fino adesso ha portato a compimento quanto previsto dall'articolo sei nessuna regione
Portato a compimento dato direi dei consigli per quanto riguarda l'importantissimo articolo dieci ai vari comuni allora c'è qualcosa che non va
E soprattutto questo qualcosa che non va
Si unisce ha una grande preoccupazione che almeno di Alleanza nazionale abbiano espressi esprimiamo in tutte le città d'Italia e guardate che nemici siamo presenti di fronte a una grande alleanza ormai internazionale di grandi catene di supermercati di grande distribuzione basterebbe parlare in Italia della Promo dessert dell'Auchan delle cooperative la cornate
E io proprio la rassegna stampa che la Confcommercio poco fa amabilmente ci ha dato leggevo
Che oggi in stato inaugurato il primo ipermercato dare Coppa Genova con un investimento di centoventi miliardi che seguono altre due una Sarzana è una Savona
E questo significa in soldoni spicci
Che sicuramente queste grandi tesi Bosio e andranno di fatto a far chiudere quel commercio tradizionale che si vuole invece si dice che si vuole
Professionalizzare portare sempre più avanti allora
Io in questi giorni non so se anche lei signor ministro avevo letto questi appunti di questo libro bianche europeo che sta per uscire che l'Unione europea da dei suggerimenti finalizzati alle competitività delle imprese commerciali Italia dicendo in Europa
Dicendo quattro ponti una vasta campagna di informazione migliora abitata amministrativo e funzionale un rafforzamento della competitività dello spirito d'impresa un processo di internazionalizzazione
Ma soprattutto ribadisce la comunità europea un ruolo economiche sociali del commercio Olivotto soprattutto verso la piccola impresa
Suggerendo di facilitare un accesso al credito
Alleggerendo quindi penso di costi aggiuntivi che voi tutti sapete che solo dell'uno virgola cinque dall'uno virgola cinque cinque punti in più rispetto alle grandi imprevisti
E così come la comunità o Ripa e ci dice delle cose che già sappiamo che il sedici per cento degli occupati di tutte le imprese europee stanno nel commercio che il tredici per cento del PIL europeo al fatto dal commercio che cinque milioni di imprese sono hanno un fatturato di oltre seicentoquaranta miliardi di euro significa che la comunità europea ci dice ma date state attenti soprattutto al discorso delle piccole e medie imprese
E ha ragione Athos De Luca quando dice lo dovremmo tentare di coniugare turismo commercio città ha ragione quando dice prendiamo delle delle iniziative come la città di Roma il discorso della agevolare i canoni di locazione eventualmente prorogarli però io potrei dire ad Athos De Luca e caro senatore De Luca come il Governo ha fatto quando si tratta distratti ad uso abitativo e ha fatto immediatamente dei decreti legislativi Consiglio dei ministri d'urgenza non riesca a capire perché non si assesta misura quando si tratta dei commercianti non faccia una riunione di Consiglio dei ministri aprile greco sulla
Mi avvio alla conclusione io so dei dubbi per quanto riguarda il discorso dei grandi strutture di vendita le domande di autorizzazione per l'apertura di dai strutture devono essere esaminate esibisce dalla conferenza di servizi indetta dal Comune composto di tre membri rappresentante Regione e Comune e la Provincia
Tale previsione che è stata molto decantata come una previsione democratiche di grande partecipazione ma io voglio uscire fuori dal c.t. e dal coro ritengo che invece tale organismo non è affatto e o ridicole ha fatto destinata a rappresentare un momento di trasparenza
Ma unicamente un momento di ratifica di decisioni prese in altre sedi essendo premi diversamente concepita per tutelare come istituzione di privilegio in certe regioni a favore la grande distribuzione precisamente quella legata alle cooperative
La determinazione della conferenza solo per espressa ammissione del decreto leggete bene il decreto assunte a maggioranza semplice tuttavia il rilascio dell'autorizzazione resta subordinato al parere favorevole della regione che dispone di fatto di un vero potere di fa divelto che non sono contraddistinti Street contraddice il principio secondo cui le delibere che adottate a maggioranza e qui mi spiace che il collega Frattini ottimo giurista non sia presente
Ma cambiano relativamente alla forza giuridica delle singole manifestazioni di volontà una disparità di titolarità a parer mio di funzione tre componenti la Regione ha il potere di veto gli altri enti no
Delors alla stessa legge cinquantanove signor ministro ma io ritengo anche le norme del procedimento di cui alla legge duecentoquarantuno addirittura credo che perfino viola la stessa gli stessi principi egoistico della Costituzione il principio di buon andamento e l'efficienza della pubblica amministrazione avrà questa è una domanda che io mi pongo così come si è parlato tanto cui Della rapporto commercio urbanistica sappiamo bene che a quattrocentoventisei fallito questo rapporto commercio urbanistica per diverse motivazioni non erano previste le sanzioni
Però io vorrei domandare una cosa
Il rapporto commercio bensì che viene riproposto con forza in questo decreto però mi domando e domando ma è cambiato qualcosa nel settore dell'urbanistica per nel settore dell'urbanistica è e rimane un settore iper regolamentato
Gli strumenti urbanistici cui spesso fa riferimento il decreto sono tanti e Crespo e più svariati ed ognuno l'apposita disciplina con tempi e procedimenti molti lunghi
Io sono molto curioso ministro Bersani di vedere di sapere da lei come le regioni riusciranno a contestualizzare
Il rilascio dell'autorizzazione e della concessione edilizia delle grandi strutture di vendita come potrà avvenire
Questo direi concorso immediato fra strumento urbanistica urbanistiche programmazione commerciale
Chi come nei e come lei issata amministratore di di città di grandi città sa bene che lo strumento urbanistico per essere approvato non passa in due-tre mesi ma è grasso che cola se passa in due tre anni e aveva dimenticato
Peraltro lo diceva
Il collega Frattini mi spiace riprendere il collega Frattini perché è una persona che giuridicamente ne sa molto ma molto di più di me
Ma quando col collega Frattini fa riferimento allo sportello unico è bene sottolineare che lo sportello unico si riferisce agli impianti industriali e non commerciali
Per cui non andiamo a dire affidiamo c'è uno sportello unico lo sportello unico si reagisce agli impianti industriali e non commerciali d'altra parte la stessa formazione dell'articolo sei e dieci del decreto ha una portata a tale che non solo a parer mio mortifica l'autonomia comunale ma sembra essere stato concepito perché tutto resti così qualcuno ha detto poco fa che succede
Dopo l'aprile eh succede quanto qualche persona che io stimo moltissimo ha detto avverrà il far West del commercio in Italia per ultimo
Le ultime due punti proprio brevissimi è stato toccato qui l'esercizio di vicinato
Ebbene articolo sette dell'intenzione del governo avrebbe dovuto avere il meglio di semplificare liberalizzare
Dire il commercio al contrario a parere mio Crane certezze sia in prima in sede applicativa sia in ordine agli effetti che dovrebbe produrre
I risultati e che attribuisce un notevolissimo potere di intervento discrezionale ai comuni che ci ricorda un po'la legislazione il mio novecentoventisei qualcuno dirà perché per tali esercizi viene infatti eliminata l'autorizzazione che sostituì etrusca e sostituita con una comunicazione da fare al Comune competente
Ma mi chiedo quali sono gli effetti di tale che tale comunicazione produce una volta ricevuto dal Comune
O meglio quali sono gli obblighi che il Comune tenuto appena ricevuto tale comunicazione
Che rapporto ha mi consenta in senso direi di stima questa comunicazione bersaniana con la denuncia di inizio di attività prevista da duecentoquarantuno
E la mancata disciplina degli affetti della comunicazione e di stile appare Dio sicuramente a creare grande certo incertezze non soltanto nel settore degli operatori commerciali ma anche nelle amministrazioni
Ma io mi pongo una domanda che succede salve potessimo giorno perché si parla di decorsi trenta giorni al ventottesimo giorno in comune per qualsiasi motivo dice alte
Tu non puoi più aprire questo ragazzo per queste motivazioni allora anche questa è una domanda che io pongo al ministro dell'ultimo signor ministro
Un punto dire dolente nella consenta anche perché Alleanza nazionale con lei ha avuto un confronto mi auguro sempre leale e lei ha sempre detto
E io Abba apprezzo che i suoi impegni via sempre rispettati per cui mi auguro che anche questa volta rispetti questo impegno lei si ricorderà e nell'esaminare l'articolo quindici in Parlamento con il compianto Enzo Tatarella
Lei preso un impegno
Che entro novembre avrebbe provveduto all'autoregolamentazione come previsto dal comma nove dell'articolo quindici delle vendite sottocosto io capisco
Ci sono state tante situazioni lei è stato investito i tanti problemi per cui non è che bisogna essere fiscalista ottobre novembre e gennaio
Però è necessario che le vendite sottocosto avvenga non regolamentate con urgenza
Io ritengo dobbiamo partire da una certezza
Da un concetto di illecita della rinvio sottoposto che questa legge illecita si risolve in una misura anche economica per l'impresa che lo esercita in contrasto con il principio di utilità sociale di cui l'articolo quarantuno della Costituzione mettendo in crisi che riunisce tutto il sistema commerciale e quando leggo io
In una nota ministeriale che sono poste che le vendite come sottoposto sono quelli che sono poste in essere da un'impresa in posizione dominante il quando prendono caratteristiche predatorie
E allora io mi domando signor ministro se il legislatore voleva realmente disciplinare le vendite sottocosto
Come semplice figura di abuso di posizione dominante o atto di concorrenza sleale non c'era bisogno della legge centoquattordici o di ricorrere a poteri di regolamentazione
Bastava il Codice penale e allora che cosa significa significa che il legislatore e prendere atto che in Francia in Spagna in Belgio in Portogallo e Lussemburgo le vendite sottocosto sono vietate
Bisogna che legislatore preda token nelle nazioni povere indietro molto costoso vietate ci si fa a te le sentenze dei magistrati
Poi abbiamo molto rispetto della magistratura italiana
Però crediamo che in questo campo il legislatore che deve intervenire è il legislatore che deve dimostrare se vuole continuare con le vendite sottocosto a favorire la grande distribuzione o può invece favorire un reale
Direi democratico sviluppo del sistema distributivo Rocco del commercio in Italia allora signor ministro io credo che lei nel suo intervento che tutti stiamo attendendo guardare amabilmente risposta a queste mie domande
Io canto chiedo scusa se questa mattina non sono dovuti intervenire ma abbiamo avuto in Parlamento una seduta sia per quanto riguarda il finanziamento pubblico ai partiti sia proprio del ministro Bersani il gruppo di AN avuto una riunione per un altro disegno di legge che il ministro Bersani appena presentato sull'attività produttive e qui debbo dire che questo disegno di legge presenta molti aspetti positivi che possono dare un rilancio alla economia di questo Paese vede ministro non siamo sempre polemici con lei io ritengo che questo suo disegno di legge può dare dune impulso attività economiche di questo Paese certo
Credo che qualche emendamento Bud abbia fatto anche
Per fare in modo quello che qualcuno diceva qui mi sembra proprio la Manzini
Poi dobbiamo fare gli interventi a pioggia nell'Italia non abbiamo bisogno
Di superesperti superconsulenti noi dobbiamo soltanto nella capacità di valorizzare i funzionari che stanno dei vari ministeri che stanno al che nella che stanno al CNR non abbiamo bisogno di tecnici esterni perché questa amministrazione lo Stato a dei professionisti validi
Forse demotivati motiviamo lì dandogli forse qualcosa in più come stipendio senza dargli a consulenti esterni
Spiega Antonio Mazzocchi anzi appassionato nel suo intervento sentiamo adesso il pensiero del CCD onorevole Piero Meloni
E lui
Una sera
Il tempo a disposizione non ci consente un'analisi critica dettagliata
Per poter discutere
E commentare una riforma così radicale
Qual è questa oggetto del dibattito ter odierno
Autorevoli interventi hanno comunque dato un notevole contributo
E al contenuto del decreto e ad eventuali apporti o modifiche che vivi via via si renderanno sempre più necessaria
Il nostro partito
è sempre attento alle problematiche allo sviluppo di un mondo imprenditoriale così importante e così attivo qual è quello della imprenditoria terziaria in particolare del commercio
Mi limiterò a fare delle considerazioni di carattere politico
Anche perché per poter entrare nel merito di certi aspetti tecnici indubbiamente servirebbe molto più tempo
E ha proporre alcuni suggerimenti nell'interesse non solo della categoria degli imprenditori ma anche a tutela dei consumatori che rappresenta l'altra faccia della medaglia
Siamo arrivati questo è già stato detto e ridetto e lo vede lo ripropongo
Agli ultimi giorni a meno di un rinvio che noi riteniamo ma non solo voi
Come i precedenti oratori hanno sottolineato detta da in vigore a tutti gli effetti di onde del del cosiddetto decreto Bersani
Decreto che dovrebbe rivoluzionare positivamente almeno a detta del ministro valido non solo del ministro il sistema del commercio in Italia
Ma sinceramente a nostro modo di vedere completerà ulteriormente inizialmente soprattutto se non ci saranno proroghe
La già tanto
Ferré Ginosa burocrazia che quotidianamente ci opprime
E non vorremmo anche se appare il nostro esistono tutte le condizioni che ancora una volta
Il tanto saggio proverbio che troneggia nella nostra cultura umanistica che la gatta frettolosa faccia i figli ciechi
Ma questo non tanto cioè non senz'altro no con lo spirito di di polemica ma perché riteniamo che indubbiamente
Quelle che sono le competenze attribuite
A organi diversi da quello centrale debbano maturare e dedicato maturare naturalmente
Senza una una grossa accelerazione ebbero spontanea
Anche se
E a volte molto difficile poter arrivare dei tempi previsti
Una serie di motivazioni che io senz'altro non vedo il boicottaggi o iniziative di tal sorta ma soprattutto per le grande complessità di rapporto politico tra partiti e partitini che vivono quotidianamente motivi di un quarto di dibattito di discussione ma che alla fine maturano ben poco e forse i problemi più grossi vengono sempre accantonati
Ma al di là di queste considerazioni gli togliamo e concordiamo su un dato certo che ha ispirato questa riforma
La liberazione liberalizzazione del commercio
Con risvolti però positivi e negativi
Liberalizzazione intesa come trasparente di un vecchio sistema burocratico che nascondeva spesso passaggi poco puliti tesi a favorire speculazioni operazioni clientelari
Liberalizzazioni intesa come apertura ai mercati
In un'ottica e operistica di nuova concezione market di nuova cultura e managerialità
Quello che ci preoccupa però c'è l'aspetto negativo
Almeno nella fase iniziale
Delle complicanze che la liberalizzazione comporterà a nostro avviso i vari passaggi istituzionali e poi burocratici come ho già detto
Lo consentiranno una attuazione stella della legge creando ulteriori attese e in un settore così malconcio indebolito in questi ultimi due anni da una politica alle risparmio
Scelta dal consumatore al seguito di un tanta Salento fiscale deciso dal governo
La conseguenza di una scelta obbligata del cittadino
A portare però alla porterà senz'altro alla chiusura di centinaia di migliaia di attività nel settore della commercio in tutta Italia
Ad oggi infatti
Compie solo le regioni che hanno approvato il piano di programmazione e di distribuzione
Va bene senta per lo meno alla data certa del tredici dodici del ventotto che nessun consiglio regionale Alessia adempiuto agli obblighi
Del decreto Bersani
All'autoradio alla data odierna non so ma è stato detto più volte in questa sede che ben poche sono state quelle regionali che hanno adempiuto a quegli obblighi
Certo ripeto queste in responsabilità d'impiego se Loconsole consentiranno una attuazione svelerà via della legge con tutte le difficoltà Enrico seguiranno forse bisognava ma senz'altro ritengo anche io la cosa abbastanza difficile e complessa
Ricordo ad un meccanismo di legge che senza togliere procede competenze alle Regioni vi sono messe
A livello centrale gli adempimenti richiesti
Ma comunque ribadisco con forza che se non ci saranno proroghe il plauso del settore sarà enorme con enormi disagi per gli operatori economici ma anche per i cittadini
Sì è vero come diceva
La
Esponente del DS che
Non sarà un colpo di fulmine
Non sarà una
Un un un un uno scoppio di di di bomba l'attuazione e l'attivazione di questo nuovo sistema
Però è vero che se ci sono delle delle dalle certe delle dalle precise nessuno di noi può dire
O dare tollerare in sé che non sono bollicine
Per cui è obbligatorio e pesa di più chiedono fatti e vengono fatti nei tempi previsti quindi ribadisco che e sarebbe opportuno signor ministro ancora una volta detersivo ben questa entrata in vigore
Del decreto possa essere ancora spostata di qualche mese
Una liberalizzazione un po'selvaggia
Che va a tutela l'attività commerciale dei centri storici anche questo già ribadito più di una volta
Ma non solo dei centri storici ma anche della periferia un grave danno degli adempimenti che molto spesso hanno peli io dai comitati dando degli imprenditori che molto spesso alla storia e tradizioni familiari
E che rischia di portare all'abbandono per le scelte più incentivanti ma anche più redditizio con conseguente drammatiche
Di lì ordine sociale guarda agli anziani i disabili o tutti coloro che mollando la possibilità di usare i mezzi propri
Una liberazione dalle liberalizzazione che mortifica da professionalità
Anche questo è stato più volte detto lo ribadisco con forza che non tiene conto delle esperienze imprenditoriali
E della importanza che riveste la formazione professionale in questo settore
A dire la serata all'avventura è un grave rischio per tutti coloro i quali intravedo però in questi tipi di attività la risoluzione dei loro problemi economici
Lo Stato e quindi la legge del accompagnare
L'aspirante imprenditore attraverso la obbligatorietà delle requisito professionale per l'accesso all'attività commerciale del settore non alimentare
Questo anche a tutela del consumatore ed un mercato molto spesso aperto arrischi ed iniziative i responsabili Gaetano cose che non garantiscono la qualità dei prodotti
Pongo liberalizzazione che tocca anche aspetti delicati della stessa vita imprenditoriale e non solo di imprenditoriale
Qualche tempo fa
Come ma comunque ha recentemente
C'è stata una grande polemica sui giornali quando si è parlato della usando un termine tra l'altro molto molto della rottamazione delle licenze
L'articolo venticinque comma sette del decreto in discussione in questa sede prevede uno speciale indennizzo a quei soggetti che in particolari situazioni previdenziali intendono entrare
Entro i ventiquattro mesi lo gestire alla dall'invito del decreto e restituire il titolo autorizzativo per il cosiddetto per favorire loro il loro
Lo ricordo ricollocazione professionale
Ma sinceramente cioè l'ho pagato
Ma sinceramente non riesco a capire il significato
Della coltivazione
Con la legge intende riconoscere un danno finanziario
Che il decreto
Porta agli operatori del settore
Con la liberalizzazione delle autorizzazioni e in questo caso trattasi di una somma di cento miliardi
Che potenzialmente potrebbe essere divisa in cento centoventi mila richiedenti e che spetterebbe a ciascuno una cifra irrisoria umiliante improponibile
Voglio dire che lo Stato non può tutelare gli interessi legittimi di tutti quei lavoratori del settore che vedono in quel modesto indennizzo chiarimenti
Commerciali
Ma se l'intenzione è come già detto quella del risarcimento andrebbero individuati criteri basati sull'anzianità
Di esercizio l'ubicazione del luogo il numero dei dipendenti e così via
Onde arrivare ad un equo indennizzo
Oppure si deve spiegare il significato di favorire la loro ricollocazione professionale senza cadere in una sorta di visti distribuzione a pioggia di contributi statali in modo indiscriminato e iniquo
Un provvedimento insomma rivolto a incentivare tutte le chiusure delle attività commerciali
Tutte le politiche incentivanti tendono alla promozione di un'attività e no alla scomparsa si aprirebbe una corsa a fregare lo Stato o scappatoie sotterfugi consentiti dalla legge
Netanyahu pertanto vado a concludere che questa parole così delicata
Di questo decreto
Di interventi a sostegno si debba immediatamente di vedere e fare chiarezza non solo la tutela di tutti i lavoratori del settore ma anche e soprattutto per la trasparenza delle operazioni trattandosi di denaro pubblico
Riteniamo infine che in una riforma così importante
Quote a criteri
Disciplinari Metheny meriti maggior considerazione anche la sostanza e il contenuto finanziario economico finanziario
Parlare soltanto
Di concorsi contributi Poldi consorzi di garanzia fidi
è indubbiamente un aspetto abbastanza con contenuto dobbiamo invece cercare di proporre
In
In in un in un discorso che va da toccare il sistema bancario nuove iniziative malumore anche disponibilità tutti sanno
Quali siano quanto siano tesi i rapporti tra le banche le imprese commerciali dovuti alla difficoltà di accesso al credito per la particolare tipologia del cliente
La mancanza di garanzie reali lo consente di poter facilmente fruire di scoperti de di crediti a breve termine creando così quasi una impossibile realizzazione di una di un ordine della stessa finalità che contenuta nell'articolo uno del decreto in discussione efficienza lo sviluppo e e cresce e crescita in quanto le modeste risorse finanziarie del bilancio di un piccolo imprenditore nuovo consentiranno sono problematiche
Affrontate che vanno affrontate ma che devono arrivare ad una risoluzione e non possono essere senz'altro risolte con piccoli immissari contributi nel della contribuzione décolleté con soffitti
Chiudo concludo con la speranza che il signor ministro si renda conto della necessità di una ulteriore proroga
Augurandoci che questa legge trasformando radicalmente le vecchie discipline porti ad una totale trasparenza procedurale ed ascelle lì al massimo nella macchina della burocrazia ma soprattutto gli in uscita che incida con la forte Energia ad una un modo di modernizzazione del settore ha ormai aperto all'Europa grazie
Grazie onorevole Meloni ed è sola volta dell'onorevole Dario fortuna del Partito dei Comunisti Italiani
Oggi
Cari amici della Confcommercio vi ringrazio per questa occasione di confronto mi limiterò ad alcuni punti sono par di particolare attualità e possono contribuire a sciogliere quelle che a un anno dall'entrata in vigore della periodo transitorio e del varo della riforma del commercio si presentano come nobile che io definisco irrisolti perché noi siamo qui credo oggi per cercare di stimolare la soluzione
Devo dire che mi ha molto colpito in questi giorni anche se non sorpreso il risultato del libro bianco del sul commercio preparato dall'Unione Europea credo che voi lo conoscete bene
In questo libro bianco sul commercio il commercio viene fotografato come il settore
Che con ventidue milioni di operatori e cinque milioni d'impresa è stato l'unico l'unico che ha creato occupazione in quest'Italia in questi anni in Europa
E l'Unione europea questo libro bianco della Commissione dell'Unione Europea
Esprimere
La necessità sulla base del monitoraggio un monitoraggio reale come quello che ci avete presentati qui oggi la nostra riflessione di fronte alla carenza del funzionamento degli organismi che dovevano invece monitorare appunto effettivamente il procedere della riforma anche in Italia
L'Unione Europea ci indica la necessità dell'acquisizione di sempre maggiore competitività delle imprese commerciali come occasione di modernizzazione e di sviluppo del commercio
Ma proprio all'Unione Europea nello stesso tempo ci dice del rischio
Date le tendenze in atto che questo tipo di competitività possano essere acquisite esercitata solo dai grandi gruppi e d'altronde perché non dovrebbe essere così perché non dovrebbe essere rilevato questo rischio come quando qua è stato registrato anche da interventi che mi hanno preceduto ormai l'Europa è un terreno di competizione fra le grandi multinazionali e della distribuzione collegate la produzione ai grandi gruppi
Che invadono anche l'Italia si spartiscono andare perché il mercato in questi nel prossimo periodo si apriranno i punti di vendita
Che io non pronuncio in inglese ma pronuncia in italiano punti di vendita perché sono un italiano
Ancora fino a quando appunto la razionalità la nostra lingua rimarrà Cuesta punti di vendita americani e inglesi che venderanno direttamente nel loro punto cento nei direttamente dalle sempre affittando i loro Stand alle imprese produttrici di beni come riduzioni di prezzo del trenta e cinquanta per cento se ne aprirà uno Serravalle Scrivia con un bacino di dodici milioni di consumatori che cosa succederà al piccolo e medio commercio se questi processi vanno avanti ecco vedete la prima riflessione che voglio fare Cuesta probabilmente a rimane di grande attualità
Un blocco reale della grande distribuzione per almeno tre anni
Io da questo tipo di analisi del traggo questa conclusione mi sento in buona compagnia oltre che vostro dell'Unione europea dei centri di rilevazione più competenti e più scientificamente dotati
Che rilevano la tendenza alla concentrazione monopolistica oligopolisti che anche nel commercio che tende alla distruzione del piccolo commercio vai a questo ci dobbiamo porre
E allora traggo un ulteriore stimolo a continuare la battaglia che ho iniziato quando presentato una delle due proposte per un blocco reale di tre anni almeno della grande distribuzione per fare in modo che questo avvenga e si permetta o reale riequilibrio del sistema commerciale
Siamo in Italia a poche settimane dall'entrata in vigore della riforma morti hanno già ricordato la Confcommercio offerto materiale di riflessione in questi giorni a tutti noi di quali siano questi nodi da sciogliere il ruolo delle regioni dobbiamo batterci perché le Regioni finalmente tramite delibera con gli strumenti che sono previsti attuino realmente questi piani territoriali e commerciali in cui si dica quale deve essere il ruolo della grande distribuzione e i limiti e quale deve essere la possibilità di insediamento
Del piccolo commercio a tutela del territorio dei centri storici per la tutela ambientale perché i centri commerciali siano combinati armonicamente con il tessuto urbano a tutela dell'ambiente e questi sono gli elementi fondamentali per cui dobbiamo batterci alcuni che mi hanno preceduto indicavano che Wim bene è la possibilità noi dobbiamo esercitare una pressione politica e istituzionale perché ciò avvenga pena il fallimento di questa riforma
Pena il venir meno di uno strumento che può costituire ma non è ancora detto che costituisca un elemento di sviluppo equilibrato del settore commerciale
L'altra questione fondamentale che voi stessi avete sottolineato e la questione del fondo indennizzi noi comunisti l'abbiamo sollevata
Di concerto con le mobilitazioni che un anno fa si tenevano nelle piazze su questo tema fin dall'inizio un sonda indennizzo di cento miliardi per due anni serve a dare soltanto una mancia a chi chiude il proprio negozio
Va discussa profondamente la ridefinizione di questo indennizzo ma quello che più conta vanno definite le politiche di sostegno a chi rimane sul mercato
Bisogna fare in modo che il commercio venga inserito nella dotazione dei fondi strutturali europei che vengono riutilizzate le leggi ad esempio come la quattro quattro
Norme per fare in modo che il commercio avvenga di nuovo stimolato a modernizzarsi ma con delle reale possibilità se no ha ragione l'Unione europea che dice che la competitività l'acquisire hanno solo il grande gruppo e noi moriremo gradualmente ma inesorabilmente infine inoltre il tema delle vendite sottocosto
è inutile che io spieghi parole per spiegare a voi che cos'è il sottoposto siete voi che l'avete spiegato a me come persona che in questi anni ha imparato ad occuparsi del commercio
Noi chiediamo che vi sia una regolamentazione di queste vendite sottocosto che fissi il divieto e poi le eccezioni e non alla rovescia
La possibilità e poi i casi in cui queste non possono avvenire perché se parliamo di concorrenza sleale in questo caso siamo proprio di fronte a un caso di concorrenza sleale che bisogna eliminata
In questi giorni discutendo di commercio i grandi titoli sui giornali se hanno richiamato al fatto che il fondo pensioni
Presso l'INPS anche del commercio entrato in rosso ce li ricordiamo tutti i titoli qualche giorno fa anche il fondo del commercio entra in rosso dopo gli altri di orologio e Rossi e guardate e ve lo dico da comunista
Ve lo dico forse da uno di cui voi non siete abituati molto a sentirli vicini perché probabilmente può darsi che vi sentiate più vicine altre forze politiche
Però forse avrete notato che do ai comunisti nel Paese abbiamo fatto una battaglia sulle pensioni per tutti in questi anni
Allora io lo dico a voi come lo direi a un operaio metalmeccanico della FIAT Mirafiori
Della mia città Torino
Noi comunisti pensiamo che questa battaglia sulle pensioni sia una battaglia di giustizia e di equità su cui non bisogna transigere
Non si può tornare a sbandierare il il conto in rosso dei fondi pensioni per dire che pensioni dei lavoratori autonomi e dei commercianti
La pensione dei lavoratori dipendenti sono la causa dell'indebitamento dello Stato
Perché non è vero e frutto di una campagna ideologica che vuole dividere i lavoratori fra di loro per far vincere i potenti che dominano la produzione e la distribuzione nel nostro Paese
E i dati lo dimostrano si è creata una politica di bassi tassi di interesse e di riduzione dell'inflazione che ha permesso il rientro dal deficit dello Stato
Si è avviata un'operazione di separazione tra previdenza e assistenza che va portata avanti va portata a compimento
E vanno fatte rientrare i soldi che devono orientare con il recupero dell'evasione contributiva se ne prevedono otto mila ottocento nel mille novecentonovantanove di rientro di questi fondi devono rientrare questi e molti di più così si addensavano le casse
Dei fondi grosso delle pensioni dei lavoratori dipendenti come dei lavoratori autonoma smettendola di considerare il lavoratore di ogni tipo come la causa dell'indebitamento delle del vertice dello strano
Questi sono a nostro modo di vedere cari amici della Confcommercio i punti su cui nelle prossime settimane si può tornare a camminare assieme ci si può battere per battersi assieme perché di sinistra
All'inizio appunto del mese di maggio alla fine di aprile quando questa riforma entra in vigore l'avvio è una lotta per un avvio di un reale processo riformatore guardare
Io il il giudizio che Dodi questa riforma che il mio partito dati questo riforma e critico
Però noi comunisti non siamo mai abituati a considerare un giudizio definitivo
Noi siamo disposti a fare una scommessa noi pensiamo che vi siano due possibilità
Che questa riforma sia un provvedimento che favorisce solo dalla razionalizzazione capitalistica
Cioè il predominio dei grandi gruppi massacrando il piccolo commercio e allora in questo caso contro di questa bisognerà battersi affonda e ritornare nelle piazze come un anno fa
Ma vi è anche un'altra possibilità
Se quei punti che prima ho ricordato e altri e colleghi che mi hanno preceduto hanno ricordato
Diventeranno intendo il terreno di una riflessione comune
Diventeranno il terreno di una mobilitazione per fare in modo che questa sia invece davvero la riforma che il riequilibrio al potere di mercato fra grande e piccola e media distribuzione allora questa riforma può essere qualcosa di diverso possiamo noi farla diventare tutti assieme qualcosa di diverso
E questa è la sfida che ci aspetta nelle prossime settimane grazie
L'ortolano adesso l'ultimo degli interventi per il partito popolare italiano l'onorevole Ruggero Ruggeri
Porto i saluti dal Partito Popolare Italiano ringraziamenti per quest'invito
Io non voglio accusare dalla vostra pazienza da stamattina che state lavorando e state ascoltando
E che io sarei un cattivo commerciante se non riuscisse a vendere le poche parole che voglio trasmette
Anzitutto mio partito un partito piccolo
Un partito che se non difende i piccoli commercianti
Quali altri interessi Tenerife
Questo è stato il nostro ruolo nella riforma del commercio
Non avevamo niente da condividere rispetto ovviamente
Ma niente da condividere
Con la grande distribuzione
Avevamo una grande preoccupazione
La preoccupazione di questa economia moderna
Di questa globalizzazione che investe anche il piccolo negozio
Basti pensare alle catene del Francia essendo dove lei fra piccolo negoziati con le cose non c'è una concorrenza leale
Senza pensare alla grande distribuzione
Poi pensavamo che bisognava programmare intervenire ecco la bontà della riforma
Una riforma che vuole ordinario
Una riforma e quindi mi permettete ma ho un'ottica diametralmente opposta a quella presentata qui la falsità
Cioè noi pensiamo che fra Progetto il mercato il punto centrale sia la programmazione del mercato no che le regole siano dati dagli operatori dal mercato
Perché altrimenti il pesce piccolo è sempre succube del pesce gran
Questo
è una regola del mercato una regola economica
Ma deve essere il potere politico che non può abdicare al proprio ruolo
Perché le regole del mercato sono regole sociali siamo noi che fissiamo la libera concorrenza siamo perché fissiamo le regole del gioco non che sia il mercato a dettare ci le regole da questo punto di vista allora
Il piccolo negozio Piccolo nel senso che un piccolo negozio
Un capitalismo di carattere familiare
Come poteva reggere a un tipo di concorrenza di mutamento dei gusti
Come poteva eccetera
Allora pensavamo e ci siamo battuti per una gradualità della riforma subito dall'inizio
Una gradualità per avere tempo tempo per fare che cosa
Prenotare queste persone queste famiglie a reggere la concorrenza
Nel tempo aiuti fiscale finanziaria il tema dalla formazione lo sviluppo dell'associazionismo perché qua che qualche cosa si può migliorare in termini di costi quando si parla di innovazione potesse innovazione di prodotto per non vendere le stesse cose che vende la grande distribuzione ma anche innovazione di processo il come
Ci si presenta ad esempio con quartieri ad esempio con le iniziative di carattere commerciale ma questo compito dalle associazioni compito dei commercianti ma questo corre da tempo per mettere in moto una sventagliata di iniziative
Per poter reggere poi in modo più forte alla competizione
Quindi
Una programmazione dal mercato che rispetti un punto
Altrimenti non riusciamo a capire il ruolo delle economie qui c'è un uomo di carattere sociale
Un uomo di carattere sociale soprattutto di quei negozi che stanno nel centro storico di quei negozi che creano rapporti umani i rapporti sociali
E i centri storici e l'Italia è piena di centri storici
Ma sono i centri in cui vive la maggior parte della popolazione anziana
E dove va a far spesa questa gente
Allora lo scambio di una parola e questa è civiltà
Ma oggi in un supermercato uno non scavi ma quale parola occorre il vigile per distribuire i flussi ora non sarei anche che cosa comperare
è costretto a comperare magari cose di condurla neppure bisogno
Allora questo è un punto fondamentale una bussola su cui noi abbiamo lavorato
E se c'è un futuro in questa riforma e nel rispetto di questa connotazione che non è di secondaria importanza proprio parlando di mercato
Vedete la fotografia che avete qui al congresso guardate attentamente e questa fotografia
Abbiamo due problemi e norme che riguardano il commercio
Dice un abusivo certamente che sta vendendo le castagne
Magari se tutto c'è un extra comunitario e poi vediamo in una strada dove dovrebbero passare solo i pedoni tutta una serie di motociclette
E più ma vediamo anche un furgone
Poi vediamo una persona una giovane quella gioia Donna che cammina una persona anziana che ha un sacchetto magari appena fatto la spesa quello sacchetto di generi alimentari
Poi un'altra signora qui alla sinistra che ha un sacchetto che riguarda l'abbigliamento
Questo non ci sono i problemi anche per aiutare il centro sta che vanno al di là dalla riforma ecco perché Bersani ha fatto bene
A porre un problema di quattro dalla riforma poi dopo Regioni e Comuni devono adattare alle loro esigenze alle loro necessità
Quale dovrà essere il ruolo per il commercio
Che sarà diverso da località a località sarà diverso laddove c'è turismo là dove c'era la città d'arte là dove c'è un'area rurale dove i negozi non possono specializzarsi perché qualcuno dice ma i piccoli vasi devono specializzarsi ma come si fa è una piccola città che la maggior parte dei comuni italiani otto mila comunitaria sua piccoli comuni dove c'è una Roma
Non possedevano avendo nel nelle piccole aree un po'di tutto non possono specializzarsi ecco allora la difficoltà
Ecco della concorrenza non è un caso che i popolari sono stati accusati di conservatorismo perché hanno presentato una legge prima della riforma
Di bloccare le licenze per la grande distribuzione l'ottanta per cento di popolari hanno sottoscritto questa legge
Abbiamo fatto passare un ordine del giorno al governo accettato sulle vendite sottocosto la firma Guarino questo l'altro punto dalla concorrenza attenzione
Perché è la grande distribuzione che spesso vende sottocosto
I prodotti civetta i meccanismi commerciali
La localizzazione anche delle merci incerte Scalfarotto rispetto ad altre bisogna tecniche commerciali
Ma che vanno a svantaggio di una di un minimo di concorrenza leale
Quindi io sono convinto che mio partito pur essendo partito piccolo speriamo che sia solo piccolo qualcuno dicesse a un anno no cresce noi vogliamo crescere però vogliamo comunque
Portare avanti una battaglia a viso aperto non qui non sta parlando qui perché dice la Confcommercio
Ma questo non lo diciamo e lo facciamo concretamente tutti i giorni magari nel silenzio perché abbiamo poca visibilità riusciamo poco comunicare
Ma questo il lavoro anche fatte in finanziaria per la piccola distribuzione grazie
Presidente chiedo scusa
Anche un attimo al ministro ma c'è una persona che è qui da stamattina e che aveva chiesto di parlare da sfida stamane se se è possibile avere tre minuti
Sia una se se lo sa lo so ma se lutto Caprotti
Buongiorno
Sono commerciante Jordan come diceva l'onorevole Buttiglione
Mi chiamo Giuseppe Caprotti o trent'anni
Sono il vice presidente di Esselunga
E che qui rappresento in breve cosa Esselunga
Quattro mila cinquecento miliardi di fatturato nove mila dipendenti alla fine di quest'anno
Ed è ovviamente un'azienda media per l'Italia
Piccola per l'Europa
Rappresentiamo circa il tre virgola otto per cento del mercato alimentare italiano
Ed è anche una delle poche aziende italiane rimaste nel settore delle medie aziende ecco io vorrei incentrare una domanda al ministro sarà molto breve tutti tra minuti
Su sotto costo
Oggi
Diciamo che non c'è nessuna chiarezza nella definizione del sottocosto esiste quella che è stata definita la sistematicità
Degli dell'uso del sottocosto in pratica ognuno fa quello che vuole
Possiamo prendere anche qualche esempio la sistematicità
Dicendo che ci sono impresa che in varie zone
Nel nostro caso operano da un anno e mezzo praticamente sotto costo sempre
Abbiamo le un esempio molto pratico perché come ho detto io sono sono un commerciante
Una bottiglia di Coca Cola viene venduto viene
Comprata da noi a due mila lire venduta a mille settecento lire quindi con un differenziale del diciassette per cento sotto costo
Paola
Sappiamo che
Mediamente una un'azienda di distribuzione c'era un quindici per cento di contributi dai fornitori mediamente questi ovviamente sono dati medi sono supposizioni nostrani
Perché
Questa ed ripeto questa situazione va avanti da aprile del novantasette fino ad oggi a gennaio diciamo già dal gennaio del novantanove con qualche alto e basso ma diciamo i sempre intorno al meno diciassette meno venti per cento
Ora
E questo ecco a cosa è dovuto dovuto alla mancanza di chiarezza nella definizione del sottocosto che ricordo è illegale oggi indicazioni che ci vengono da più fronti seguiranno che esisterebbe la proposta ministeriale che prenderebbe
Questo è un ci sono indicazioni a non definire in modo molto chiaro cosa si intenda per sotto costo quindi continua questa non definizione al di là della sistematicità e di un abuso di posizione dominante i difficili da provare
Lasciando quindi la possibilità le organizzazioni forti con più punti di vendita
Di praticare il Kospi sottocosto senza dichiararlo quindi situazione futura
Nel contempo si vorrebbe legittimare e legalizzare sotto costo che oggi ripeto è illegale attraverso la determinazione di una percentuale di articoli di periodi di settimane tra per l'esattezza
Dall'ultima voci diciamo anche sono in corridoio in cui ogni punto di vendita potrebbe in qualche sorta praticare delle settimane del sottocosto
Allora
Se pensiamo che questo sarebbe una grave distorsione per il mercato perché ci sarebbe una distinzione tra sottocosto non pubblicizzato che viene praticato diciamo dei più grossi
Il sottocosto invece pubblicizzato
Questo credo che vada sottolineato arrecherebbe un grave danno anche nei confronti dei consumatori
Sarebbe il coronamento alla politica propende propagandistica di dei distributori più grandi
La morte
Dette piccoli medi
Sia nell'industria che nel commercio perché almeno ovviamente nell'industria
Si pubblicizza il prodotto leader non si pubblicizzato il prodotto del signor Rossi detto ciò la mia domanda volutamente provocatoria è la seguente se non si vogliono accogliere le tesi di dell'industria e del commercio ad eccezione Detour tra organizzazioni della della grande distribuzione e lo sottolineo ad eccezione di due o tre organizzazioni grande distribuzione
Va meglio rimanere
Come siamo oggi questa è la mia domanda
è un sasso in piccionaia l'ennesimo dopo io credo che a questo punto il la locandina recitava l'invito recita conclusioni del sottoscritto che non ci saranno perché non c'è nulla da cocktail ma soprattutto del ministro Bersani
Credo che quanto oggi il dibattito gli abbia trasferito
Dimostri che confermi l'urgenza di avere risposte risposte chiare ma soprattutto l'urgenza di far presto
Dieci mesi son passati due appena ne restano non vorremmo il nostro sogno è che non si parli di prorogare di altri ma che il ventiquattro aprile
Quello che era previsto nella legge nel primo anno di applicazione avesse trovato abbia trovato una completa e definitiva sostanza i problemi comunque resta sentiamo che cosa ministro grazie del essere grazie grazie per quello che ci ha asset grazie a voi
Per questa iniziativa che dovette visto tutti un'iniziativa che ha già che in una certa misura potesse dove il pieno la riforma è già un po'post riforma volevo ma so che si chiedeva ma se non lo aveva urtato contro nessuno
Io credo che questo che dobbiamo cominciare a ragionare non più nei termini dello sguardo all'indietro unità nello sguardo in avanti
A me parrebbe una gran cosa che ci si dimenticasse che ha votato con quotato favore certamente fossimo tutti impegnati a portare questa riforma i suoi esiti migliori vedendo via via di correggere difetti se ci sono prevedendo di sfruttare le potenzialità tutte quelle che ci sono io credo che ci sia un punto originario io su questo batto sempre eviterei sempre
Anche a comunicarlo questo punto vedo che non sia le persone devono comunichiamo lo ma se è vero bisogna comunicarlo
Il punto è questo quando si nel futuro si rifletterà su questa riforma non s'quel coso si dirà si dirà che a un certo giorno un Governo un Parlamento entrando decise improvvisamente di no si dirà che
C'era stata una frase
C'era stata una frase
Con la particolare chiudesse degli anni novanta diciamo novantuno novantasei ma con dei segnali forti già negli anni ottanta
Durante la quale
Si è avvio un processo impetuose non regolato di riorganizzazione che sussiste
Questo si dirà
Dall'ottantuno al novantadue uscirono sessantaquattro mil esercizi dal novantadue al novantasei duecentocinquanta
Mi
Una situazione nella quale a fronte di questa diciamo pure selvaggia di organizzazione congressi Maria organizzazione
Ci fu l'irrompere della grande distribuzione ma in modo in forme tali
Da non consentire piani imprenditoriali di livello adeguato certezze di non consentire omogeneità delle regole e nel assetti di queste distribuzione nella sciare grosse incertezze di fronte agli attori e anche nel consentire un'opacità di queste scelte
Ora tutto questo avvenne avvenuto nell'epoca del regime amministrativi del regime amministrato
Questo si dirà
Un regime concepito per difendere e che a un certo punto di fronte a questa organizzazione si dimostrò inadeguato sia a difendere sia promuove la modernizzazione per questo tutti convennero a un certo punto che bisognava cambiare il sistema ci furono anni discussione
Ci fu un decreto che cercò nel bene e nel male di far tesoro anche di questa discussione e prese certe qualche scelto un po'come dire forse anche un po'inaspettato un po'poi determinato ecco io credo che dobbiamo tenere presente questo per per per dirsi che qualsiasi sia il nostro Pino Iodice lavorata questa cosa
L'ha detto qualcuno insomma con la passione per vedere vi giocarono la carta in questo settore
Non conto così certo
Per farli giocare un ruolo l'ottimo della modernizzazione per metterlo al centro del dibattito interessa di questo Paese
Ora Dinoi siamo intervenuti voi fornite di autoriforma i momenti in cui quella fase nella fase strutturale
Rispetto alle quali poi forse posso dire tante cose acquisiamo il parroco tutti addetti ai lavori nel quale s'al concreto si giocò il tema valorizzazione sul valorizzazione del commercio
Perché quando ho chiesto duecentocinquanta misi c'hai voglia a dire il valore mi che il valore ma la sostanza e che i Comuni Alma pieni di licenze che rasenta dava senza bianco buongiorno buonasera andava a riconsegnare sarà esperienza comune
Ora quel processo strutturale si è esaurito punto interrogativo
Si è attenuato non sia del tutto esauriti
Quindi noi interveniamo mentre quel processo ancora dei dinamismi e siamo forse in tempo per dare una curva a questo processo
Tutti sanno che il peso del commercio in Italia sul PIL quindici e tre è diverso dal peso che c'è in Gran Bretagna
Dodici otto che c'è in Francia codice due
Tutti sanno che li ha detti siamo diciannove tre altri sono al diciassette di solo il tredici
Non parlo della concentrazione punti vedova alcol dislivelli sono enormi
Ma dobbiamo accettare diciamo una specie di deriva automatica verso quel tipo di equilibrio
Possiamo in tempo a progettare a costruire una riforma Italia
Questa è
La domanda è questa l'intenzione di quale riforma fare una riforma italiani non fare una riforma per liberarle così in modo da essere portati attesi ittiche abbiamo visto in altri Paesi che non sono esiti desiderabili per un Paese come il nostro
Io l'altro giorno per un incontro sul caso ero Lisbona sono andato a vedere come funziona con alcuni grandi inserimenti commerciali nel per dire e come si sta riducendo il centro storico di quel di quel sita
D'altronde abbiamo esigenze di modernizzazione del sistema al quale devono partecipare i grandi medi e piccoli diceva lei Io sono un autarchico in Europa poco da fa
No
E noi siamo un grande Paese quindi dobbiamo trovare un equilibrio i l'ottusità di modernizzazione fra i soggetti del del sistema quindi noi abbiamo fatto in sostanza una specie di scambio diciamo così
Nel quale
Abbiamo detto se leghiamo le mani
Al picco che in questo momento le condizioni di
Compete
Cerchiamo di considerare di spingere poi dirò a far sviluppare le capacità imprenditoriali che in modo diffuso i sistemi italiani come Stato italiano ha cerchiamo di dare una maggiore anche
E appresso di una pausa una più ordinato
Riferimento a scelte di me io ho grande dimensione che devono essere messe fuori dall'opacità e in un governo tarato sull'impatto territoriale in modo oppressi
Abbiamo fatto anche un'operazione io qui lo dico dico queste cose che cercano di rispondere implicitamente alcuni quesiti sono otto interventi dei colleghi parlamentari un operazioni semplificazioni vero
C'è questo del corpo di commercio nel panorama dei due anni se uno ci pensa di due anni e mezzo che abbiano di questa nuova legislatura eccetera è un particolare in modo di farsi amplificazione
Quello di cancellare
Piuttosto che riformula
I meccanismi avvisati quello andare alla ricerca dei meccanismi che si facciano come dire superare dandole una serie di
Carte
Credo anche che sia un'esperienza di decentramento vero e poi vedremo i problemi che ci sono però in questa semplificazione c'è anche l'annullamento di legge di direttive ministeriali i quali questo genere
Voi vedete che c'è un ministero che farà il suo lavoro nella fase transitoria dopodiché si occuperà di regia diciamo di di diciamo generale ma noi portiamo sul territorio e badate che e quel bisogna essere convinti tutti sopra il vedremo le difficoltà le regionali però nel bene o nel male il commercio vive s'rei va bene decollato se il territorio sì ma di console di regolare le dobbiamo far maturare laddove non c'è questa questa capacità preso consapevolezza avremo qualche difficoltà i primi tempi ma se guardiamo avanti
Bisogna assolutamente che noi che non venga meno anche in queste polemiche che sento eccetera l'idea che noi dobbiamo far crescere a livello decentrato regionale locale una forte cultura su questo tema una forte capacità amministrative di governo perché non possiamo prescindere da questo non potremmo mai prescindere prescindere da questo ora la fase di attuazione e zaini sia naturalmente
E vedete io quando Remo quelle discussioni anche molto simpatica e molto accese il sette molto anche
Vere proprio no io son sempre stato estremizzando per capirsi poi esagero metrico questo ma sarebbe stato della tesi che il problema non sarebbe stato il far West il problema sarebbe stato l'inerzia
Esagero ieri questo però quanto già in Italia cambiamenti da super mille motivi caricati e qui sono poco
è
Molti anni di abitudine
Al all'antico sistema
E orientarsi nel nuovo
Riflessi un po'conservativi
Devo dire un dibattito forse che non ha aiutato facciamoci assieme l'autocritica di io me la faccio per la mia poi quindi far qua e poi vediamo ma insomma quando
Vengono fuori questi dati e questa vostra ricerca
Il fatto che
In sostanza questi commercianti sono in una situazione un po'di aspetto eletto non so bene sento che arrivi un pericolo ma non so bene quale
Forse c'è l'opportunità
Ma noi non gli abbiamo spiegato insomma no
Noi abbiamo spia perché perché eravamo impegnati a dirsi fanno voi
Da cosa bisogna difendersi cos'era il rischio cos'era cos'era l'accordo
Allora gli esiti per esempio di non so iniziative tra la differenziazione degli assortimenti merceologie anche fatto esperimenti cose cioè mettersi in moto quello che c'è eccetera
Sono esiti scusate che confermano purtroppo un po'più la mia poesie secondo me poi ci sono dati che invece a tempo analizzate dalla però del Complesso
Un po'più la mia allora
Io dico questo ma voi che cosa dobbiamo cooperazione dobbiamo fare adesso che arriva aprile le che arriva prima
E per cui alcune cose partirà poiché esso vedremo come compensare eventuali problemi
Io credo che approfittando dello spirito di questo incontro di oggi
Io dico dovremmo
Come dire uscire da un un momento da da da elementi come difensivi
Non danzare io per esempio non posso sbagliarmi ma non credo che adatta X ska schiera al mondo
Non ci credo per ragioni che chiude ecco
D'altronde
Mi rivolgo la più grande associazione beh ragazzi se si muove anche qualcosa e se arriva anche qualcosa di nuovo non deve preoccupare credo de vede deve dare
L'idea che il commercio prende nuovi con un nuovo un nuovo profilo una prospettiva ci si lavora su tutti assieme crediamo che le esperienze migliori più mio posto quindi incoraggiare un po'i dinamismi cercare di non spargere secondo me ecco elementi che poi ci sono difesi tesi perché il nostro perché se ci fosse ci sarà davvero un far west vedremo come fare Ciampino
Cioè non è che ci sfugge la possibilità di intervenire a dispetto cose eccetera io dico però questa riforma ancora bisogno di una promozione
Almeno per gli aspetti che sono copie perché io ricordo che c'erano stati critici babordo divergeva che spetta sui quali costate le proposte i suggerimenti le coste abito o di un po'di promozione un po'di lettura più attenta da parte del commercio ha bisogno dividere un po'di più nel dialogo con così come certi noi sappiamo che ci sono alcune cose che parto comunque a presiederla regioni
è diciamo interventi corregionale ci sono altri che invece necessitano di questi interventi allora
Particolare col vi ricordo a me stesso e a voi somalo sedimenti medio e grande di questi centri di assistenza tecnica ma insomma il particolare questo tema dei centri stordente autorizzazioni problema dei centri storici oltre che la montagna
Ora io credo
Che qui si gioca su questi punti io son contento come voi che questi sia un punto delicatissimo e la riforma perché qui si gioca un pezzo di quel profili italiana della riforma al quale dobbiamo essere assolutamente affeziona
Allora io intanto dico e lo rinvieremo il dialogo con le regioni che
Su questi punti bisogna in queste settimane che le regioni mettano e su questo punto in particolare l'attenzione prioritario anche a stralcio voglio dire e anche con atti amministrative da dove sono possibili
Questo mi fa perché questo è possibile come si dicono possibili sono atti perfezionabile sono atti che possono essere riconsiderati dopo un anno sulla Tecoppa sono primi atti che possono essere fatti
E dentro questi atti elette è
Qui mi riferisco anche le cose che dice il consigliere De Luca e su diciamo politiche le chiamo il tipo diciamo con sé lo nobilmente conservativo difensivo dell'accordo io credo che debbano esserci dentro questi piani degli elementi lo dico chiaramente nobilmente conservativi
No perché quando tu progetti rapporti Agedo saldi eccetera si sono presenze che dei ricercati Clara o implementare veri e ricerca ecco
Io però credo che queste cose vadano visto nella promozione dentro alla programmazione
Che devono essere incoraggiate con essere sostenute
E quindi il piede lo metterei sempre e comunque sulla promozione sulla costruzione
Ora su questo adesso con gli avanzi dice una cosa che bisogna considerare anche i termini tecnici approfondirle io credo che ci siano ovvie comunque attraverso le quali vie comunque presso le quali qualora non fossimo in queste necessità
Possiamo anche su questi temi praticare in alcune forme interventi sostituti credo che possono essi questa élite
Ma la via principale è quella di dire come abbiamo già detto i tavoli e le regioni occupatevi di queste cose insieme Comune anche con atti a stralcio
Sul resto
Tensione che noi una un'altra cosa che dobbiamo affrontare in questa riforma una novità cioè sotto i nostri è anche il concetto intravedo sostituti
Perché badate ve lo dice uno che crede Stato-Regione sapeva lavorare se Trinchieri acque quale dimensione quel livello
Io ho sempre pensato che sono altrettanto convinto adesso che il concetto internet sostitutivo è in un pilastro il concetto di autonomia
Perché diversamente se noi non puntiamo non consigliamo questo pilastro e diciamo questo pilastro inopportuno cioè noi ragioniamo sempre sull'ultimo e l'ultimo non arriva mai di proroga in proroga del sentimento sentimento insomma le regioni stesse dichiarano con grande convinzione che inserti melodici ai modi di dialogo
Posso e debba essere praticato questo intervento
Sentivo nella legge come la proposta di chi dà l'idea di Chiti per esempio di usare se capisco anche precisioni
Delle regioni come eventuale materiale diciamo così preteso di tutti in una suggestione che assetati vederti mediamente eccetera che può essere che può essere considerata però ecco detto questo io credo che
Dobbiamo in questi due mesi cercare di sospingere sistemata regionale incoraggiarlo a prendere decisioni opportune
Non credo ecco che lo ripeto noi avremo un percorso un percorso privo di qualche inciampo
In una riforma di questo gene Savi impensabile
Però
E quando si vedono gli inciampi e ci sono si superano apprezzo di qualche
Difficoltà ma si va avanti
E io credo che dobbiamo temere questo tipo di cose ripeto pezzi quali Belvedere mossi & come affrontarlo ma dobbiamo preservare il fatto la forza delle previsioni di queste norme ai loro tempi nel loro cose perché diverso è dire come
Accompagnare elementi critici elementi problematici
Che possono essere inviati non sentiti alcuni sono sotto tensione che neppure il parlamentare eccetera che possono essere un viatico con atti amministrativi circolari interpretative e così via
E quindi siamo attente quello anche ci dirette a questo proposito
Vedendo anche come si presento i problemi reali
Che ha naturalmente ci sono corsi e legislativa Catone quale qualora ce ne fosse necessità si può sempre da dire però io ecco vi dico cerchiamo di affrontare assieme i problemi se ci sono e quando ci sono però ecco teniamo
Il passo di questa riformi più possibile perché questo
Guardando avanti credo che sia il modo migliore per me per il commercio situazioni certezze e di non lasciarlo i situazioni di
Di incertezze ulteriore io spero anche che ed interventi regionali abbiano un sapore di promuovere novità presenti nel decreto
E che non ci sia l'interpretazione diciamo troppo diciamo troppo restrittivo che sulla mia opinione naturalmente io sono perché poi tavoli regionali locali funzionano se in un confronto con l'associazione per quel che riguarda noi diciamo come Governo ministeri eccetera
Io credo di poter dire che quando saremo a quella data alcuni strumenti di cui
Previsti nella nella nella transizione saranno sano per adesso faccio l'elenco di tutte le cose ma insomma anche l'affacciarsi della nuova politica
Come dire di sostegni o l'ammodernamento che poi noi dobbiamo a poco a poco costruire una solida e permanente politica a favore dell'innovazione del dell'impresa commerciali così come li ha fatti
Tanti anni i tanti altri campi non ci sarebbe l'alloggio domani bisogna metter giù qualche mattone consolidarlo e tenerlo però nel futuro e lavora la sua azione dove i commercianti che in noce del senza una sua linea per rivestimento le coppe tutte queste cose qui come dire agli altri
Quindi
In aprile riprenderà la concedo quarantanove con le modifiche che abbiamo o introdotto
E inizia un versamento diciamo che l'automatismo di novità mentre cerchiamo di chiudere vecchie partite cinquecentodiciassette risolti fai cose eccetera su
Siamo di arrivare alle bilance ancora no chiedendo scusa per il ritardo ma testardamente confermando l'impegno che lo Stato non può perdere la faccia intanto che cerchiamo di esodi faticosamente però ecco qualche nuovo pezzo popoli
Quando centoquarantanove avremo adesso il Regolamento anche sui Consorzi sui Consorzi fidi che andrà al Consiglio
Al Consiglio di Stato
Questi questo elemento diciamo di botte su cui tutto viene detto attorno a questo questo bonus per
Gli esercizi che che chiudo esercizi della nostra
Certe interpretazioni che ha un aspetto certamente di debolezza opta per via di marginalità cioè quali
Molto semplicemente un aspirazione guardi in primo luogo quelli facevo l'esempio prima che il portale trattenuto importanza e si commuove senza buongiorno buonasera io credo che non sia
Una cosa particolarmente
Senza fondamento una cosa così io dico che dobbiamo privilegiare gli interventi le risorse che abbiamo eccetera verso l'innovazione verso l'innovazione ecco
In questo quadro di interventi che comprende l'inserimento del futuro nemmeno i fondi strutturali che ottenuto tutti i permessi Unione Europea comporterà vento alcol la quattrocentottantotto sono il commercio su parti altrove scusa dei entro questa cosa ecco consideriamo anche questo tipo di Balabusca questo aspetto limitato abbiamo cercato un colloquio con le situazioni per farle per fare al meglio rispondendo peraltro a una previsione del parlamento così come poi dietro la sua sospetti minori così come penso che con la partenza di cosa avremmo anche le regole sul tema del sottocosto noi siamo certamente da esso discutendo riflettendo
Tanto consentì di mica una cosa sappiamo benissimo che
Noi abbiamo ci siamo presi qualche mese cercando di vedere
Come potessero essere diciamo combinato un buon dialogo fra gli attori presenta di trovare o una soluzione adesso noi procederemo con un atto con un atto ministeriale
Nessuno può in buona fede dire che su un tema del genere c'è
La ricetta sicura siamo quasi alle soglie di una missione impossibile quando si mettono le mani in questi meccanismi le complicazioni indicazione conto indicazioni sono infinite
Infine però noi non ci limiteremo intanto
A un punto ingiusto importante aspetto compì il tema comportamento predatorio fatto distorsivo eccetera eccetera non è che ci si può mandanti pena questo è una dizione l'antitrust la dizione qua dobbiamo tenere conto naturalmente
Regolazioni restrittive riguarda molte questo tipo di di aspetto
Vedremo adesso consentitemelo andare ancora nel nel nel nel dettaglio delle cose che abbiamo ancora un attimo valutare riflettere eccetera però voglio dirvi la bussola nostro
La bussola nostra non può non essere esattamente il tema in ultima analisi avendo sentito tutto cercando di combinare il G sfinteri legittimi interessi e cose la Bossini molti ma nasi quando sei in difficoltà e la bussola del consumatore laddove si rese eccetera questo
Noi essa
Fra l'altro adesso siamo anche in presenza voglio dire di organismi legittimamente istituite proposizione del consumatore cercheremo un po'di avvalersene
Capisco che ci possono essere dentro questa elaborazione alcuni aspetti problematici quali stiamo rispettando compreso questo questa cosa che lei avanzava
E però io penso che fra
Bilanciando bene
Fra
Diciamo regolazione restrittiva poi capiti che il permesso il divieto sempre il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto regolazione restrittiva
Obblighi di trasparenza
E di comunicazione informazione comportamenti dominanti due possiamo comporre una sia di cose che cerchia può approcciare
Il tema in un modo efficace almeno nello sviluppo del Sud non delimitazione lo sviluppo in un museo dinamico
Abbiamo a questo proposito però la fortuna
Di a vere uno strumento regolamentare il tipo ministeriali
Quindi noi possiamo in questo caso si con molta voglio dire
Facilità
Avviare una prima normativa che vediamo quanto può valere sperimentale vedeva negli affetti e misurarne
Poi diciamo le eventuali correzioni credo che questo sia un approccio giusto perché voi sapete che le applicazioni in giro per il mondo ce ne sono di diverso segno
E non tutti giurano sulla loro efficacia
Non tutti i giorni sull'efficacia e abbiamo sentito anche noi con girone Europa eccetera quindi
Un atteggiamento che non può non tener conto dell'intenzione del Parlamento beni che se l'Antitrust Belotti per i consumatori del dibatto che abbiamo avuto con un atteggiamento pragmatico sperimentale e flessibile su questo tema
Ripeto noi usciremo comunque con queste norme in tempi in tempi utili credo per la partenza del riforma fatemi dire anche una parola sull'andamento
Delle cose perché noi viviamo in una situazione economica anche in un'evoluzione che io credo che questa riforma potrà mettersi dentro il prossimo anno
Al mandamento o diciamo dei consumi che senza essere impetuoso
Comunque potrà forse rafforzare una qualche nota
Non impetuoso imita talmente positivo che abbiamo avuto negli ultimi tre mesi
Di di quest'anno perché poi dato relativamente pur lievemente positivo dopo dell'anno risulta poi da tre mesi di spinta che sono confermate abbastanza a gennaio a febbraio un po'meno
Io credo che anche nel rapporto piccole grande
Forse possiamo uscire progressivamente dal misurare in termini di formazione sulla forza compostabili sa però teniamo conto dei dinamismi interni che stanno venendo lo sapete che continua a ridursi il numero dei piccoli esercizi quindi il peso delle vendite vantare commisurato anche queste
Quindi diciamo cominciamo a ragionare in termini visto che ormai la forbice tenda che statisticamente seppure un po'in modo un po'faticosa che stupì dopo che l'utile conia stabilizzarsi poco cominciava a ragionare in termini di dinamismi interni al sistema del piccolo nel medio e nel ed è di grande cominciamo a vedere in sostanza aveva degli indicatori che ti fa sentire se nel piccolo ci sono dinamiche di Rea si
Come di ammodernamento e di crescita sulle quali punta e cerchiamo di vedere se n'è grande ad Algeri sono realtà di qualificazioni questa presenza ecco perché questi dati statistiche escono se tropico carne francamente ci stanno dicendo ci stanno dicendo sempre sempre meno
Allora
Riassumendo
Io penso che
Come tutti penso che dobbiamo tenere la data
Dobbiamo tenere i tavoli con la Regione enti locali
Dobbiamo promuovere atti anche stralcio per affrontare i punti più caldi
Dobbiamo ragionare assieme su laddove necessario interventi sostitutivi scorrerie coi fatti in dialogo consiste nel regionali
E dobbiamo vedere assieme quali nel contenuto possono essere questi atti
Dobbiamo temere attivi interventi diciamo di via amministrativa circolate prevede laddove è possibile necessario
Dobbiamo monitorare la situazione se si fossero esigenze di carattere normativo rilevanti
Possiamo farlo tenendo perfino sita uno si canali di comunicazione possiamo credo dare l'idea
Che ex si possono cogliere in questa fase anche delle opportunità io adesso mi spoglio un attimo le cose ministri settore torno a una passione cioè la la questione dell'associazione
Frasi Tadino è stato c'è qualcosa da sé per i corpi intermedi le cose
La grande passione che abbiamo se va bene il personaggio sempre avuto per cercare di vedere come le loro situazioni
E diciamo riesci attenere questo tipo di di presenza e anche nella prospettiva la forzatura sapendo la difficoltà
Perché quando le cose si muovono chi rappresenta qualcuno rappresenta sia chi
Che il movimento dei sia chi
Spetterà dal movimento
Questa è la grande sfida per per pelose e non è una cosa falsa
Io dico che qui c'è una ci sono delle opportunità
Nei processi di qualificazione e possessi progettazioni qualificazione se non abbiamo scritto qualcosa di diretto sulla formazione perché la formazione non è elemento
Non è materia
Dello stato punto
Però ad esempio prendo quadri sia Buttiglione c'ha reso cioè noi dobbiamo ottenerne il dialogo eccetera con le regioni che su questo punto lettere di qualificazione interrati formazione
Quote crescenti Del Monte intervento sulla formazione per i togati del cioè tra vengano dedicate al settore che in questo momento è nella fase più impegnativa di trasformazione
Ed è infatti i servizi da quali resosi stesi in un rapporto molto diretto con strazio anche questo è un punto è un punto qualificante
E infine se riusciamo quindi a usciva a a venir fuori dalla primitiva fase dove abbiamo impostato da riforme l'abbiamo discussa entriamo nella fase di per di promuoverlo assieme e rivedere di cavare il meglio
Io credo che con l'ultima cosa non sia banale dire la critica che viene speso nota anche qui che io raccolgo come notò che non non solo il commercio
Non solo il commercio
E badate e non solo i grandi sistemi energetici e quali quali stiamo occupando anche cose molto più vicine ai cittadini che si parli servizi pubblici locali che si parli professionisti pallida perché credo che
In una fase se il Paese si si modernizza alla fine ci si guadagna un po'tutti
è un Paese non può essere modernizzato Pessi
Bisogna che questa spiego un buon risultato riforme come secondo me si potrebbe essere un forte incoraggiamento anche procedere con iniziativa riformatrice in tanti tanti capi che ne hanno altrettanto bisogno come il commercio ecco
Detto questo io confermo la grande attenzione al rapporto con con con la con vostro opinione entrando in una fase certamente
Delicata però ecco ripeto ancora una volta non mi aspetto o turbative grosse se ci fossero siamo qui vedere come affrontare la situazione assi grazie
Qui