"Cooperazione con i paesi in via di sviluppo: progettare il futuro" Conferenza Nazionale dei Democratici di Sinistra org. c/o Centro Congressi Cavour

Una casta conservatrice e prudente intreccio la sfida dalla riforma di questa operazione e quindi insieme
Della politica estera italiana diede appunto in questa nuova diplomazia che noi crediamo debba nascere un ruolo di intelligenza strategica capace di agire sulla globalizzazione
E che noi in questo contesto un nuovo il modificazione d'altura del contesto internazionale che ci vogliamo muovere
E dunque non siamo interessati ad una globalizzazione come globalizzazione attiva e non come globalizzazione passiva
Non può essere solo la internazionalizzazione del mercato la globalizzazione come dice Samir Amin ma invece deve essere la globalizzazione del diritto internazionale
La globalizzazione della democrazia la Costanzo la costruzione del della democrazia su scala internazionale dunque un partenariato dei diritti umani un partenariato globale dei diritti umani
E allora è per questo che a noi interessa in questa visione complessiva
Dove vediamo come dire la questione di costruire e far nascere la democrazia il pluralismo nei paesi in d'diciamo del sud del mondo
Come vediamo un primato da costruire del diritto internazionale anche come è stato fatto qui a Roma l'anno scorso la nascita del Tribunale penale internazionale permanente come costruire anche nuove regole internazionali non solo alla cooperazione ma anche nell'economia e della finanza
E quindi c'è un'idea innovativo anche del ruolo strategico che deve assumere la cooperazione in passato la cooperazione è stata nicchia è stata momento come dire
Che doveva correggere che doveva venire il ma lo sviluppo complessivo del pianeta doveva essere un elemento di terapia ma di terapia come dire sintomatica di Terapia che veniva contraddizioni planetarie che comunque procedevano per la loro strada
E con noi abbiamo l'ambizione oggi di cambiare questo pensiero unico
Noi abbiamo l'ambizione di cambiare il cambiamento attraverso una mondializzazione attiva e dunque di partecipare
Attraverso la riforma degli strumenti alla cooperazione questa nuova idea istituzionale italiana ed europea partecipare anche insieme all'Europa come nuovo soggetto politico non solo a noi forme di partenariato non su non solo al rilancio dalla convenzione di lo Mecja nuovi principi innovativi passando per esempio la convenzione di norme dall'idea da condizionalità e quindi di disparità
Tacchi Done chi riceve ha un'idea di contratto paritario tra Paesi tutto questo ed entro questa cultura nuova nella riforma che non stiamo definendo dunque un contratto un rapporto paritario
Tra l'Italia tra l'Europa e i Paesi che ricevono questi contributi o accredito o attuano dunque mi pare che sia importante che noi collochiamo dunque questa riforma dentro anche questo sforzo che ormai nell'agenda internazionale di costruire una nuova architettura finanziaria internazionale
Ecco perché noi abbiamo l'ambizione nella prima parte mi pare che anche il Senato l'abbiamo otto valorizzato
Di definire l'idea di riforma di di di cooperazione insieme a un nuovo ruolo del Ministero degli Affari Esteri ha un nuovo ruolo del parlamento è molto importante che il Parlamento si riappropri per esempio
Di una strategia politica triennale su quelli che devono essere gli assi le direttive
Della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo definendo quote e priorità progetti paese convocando per esempio per questi progetti paese dentro questa cooperazione
Tavoli tavoli con la società civile con le ONG con gli enti locali con gli operatori della cooperazione decentralizzata proprio perché la cooperazione è innanzitutto un grande progetto politico e non è un progetto esclusivamente tecnico
Dunque dobbiamo riappropriarci e qui c'è in gioco anche la sovranità di nuovi politici che hanno sede oggi soprattutto a livelli sovra nazionali e internazionali ecco perché è giusto per esempio nella prima parte
Dell'idea di riforma della cooperazione che noi vediamo insieme la cooperazione bilaterale
A una valorizzazione della cooperazione bilaterale anche quella multilaterale e abbiamo uno sguardo d'insieme anche agli altri soggetti che certo non fanno parte di questa riforma Mattia questa riforma in qualche modo dovranno comunque essere richiamati
Per esempio tutti sappiamo non solo che l'Unione europea il più grande soggetto politico e sociale erogatore di cooperazione internazionale ma noi sappiamo che non dobbiamo tener fuori
La questione per esempio che la Banca mondiale è il più grande soggetto multilaterale di cooperazione e che gli organismi evidenti legati alla Banca mondiale dall'Aida alla Banca asiatica di sviluppo alla Banca africana di sviluppo alla Banca interamericana e così via sono oggi il più grande soggetto
Economico-finanziario internazionale nel rapporto nord-sud dunque la questione di una riforma della Banca mondiale
Dunque la questione anche di una visione d'insieme
Che ci porti anche a guardare che esiste un fondo monetario internazionale che ha in mano non solo la ristrutturazione interna del debito dei Paesi più poveri ma anche agisce sulle questioni del debito sterno
Perché appunto fissa alcune regole importanti insieme alla Banca mondiale
Noi vogliamo che tutta questa architettura finanziaria internazionale
Venga ricompresa in qualche modo stiamo lavorando alla Camera proprio su questi temi in quelli che sono gli accordi gli accordi di collegamento previsti proprie dimenticati da tutti tra Fondo Monetario Internazionale
Banca mondiale e oggi e che quindi si recuperi come noi vogliamo qui in questo testo iniziale in questo sforzo comune e stiamo facendo la riforma la cooperazione le grandi strategie dell'ONU quando invece banca mondiale fondo monetario internazionale si sono totalmente Autorizzati totalmente separati e non rispondo in alcun modo alle grandi strategie dell'ONU per esempio sullo sviluppo sostenibile sull'Agenda ventuno
Che che riguarda la le i le conferenze internazionali di Rio ma anche la conferenza di Copenaghen sullo sviluppo e sullo sviluppo sociale sullo sviluppo umano e qui nella lotta alla povertà nel recuperare questa grande conferenza di Copenaghen sullo sviluppo sociale che mette al primo posto la lotta alla povertà emette anche nella lotta alla povertà nuovi paradigmi
E questi nuovi paradigmi sollevò delle donne per esempio l'apporto poter posso per far promuovere come dire un'idea di collaborazione e di cooperazione di genere
Sono per esempio di ritornare a dare importanza la formazione dare importanza all'istruzione alla sanità tutte questioni che anche in questi organismi internazionali multilaterali con ricordato gradualmente sono stati emarginati in questa nuova visione di lettura dell'architettura economica e finanziari internazionali come si fa
A superare le crisi o le bolle di crisi che ci sono intanto nel Sud-Est asiatico in Korea oggi in Brasile se noi non collaboriamo a costruire nuove regole internazionali
Cercando di vedere questa visione d'insieme
Tra fondo monetario internazionale Banca mondiale ONU la possibilità per l'Europa e per l'Italia di contribuire a questa nuova lettura che da una nudità anche alla nostra cooperazione
Bilaterale e multilaterale voi dovete sapere che per esempio per la legge italiana per gli attuali regolamenti italiani
Il Fondo monetario internazionale non è considerato tra gli enti erogatori tra le banche di sviluppo e quindi non esiste nessun rapporto
Fatto dal governo né al Parlamento né al Paese che riguarda il Fondo monetario internazionale ma il Fondo monetario ospiterà s'è tenuto a fare un rapporto annuale all'ONU
Dunque noi chiediamo per esempio che venga inserito a pieno titolo nel rapporto tra Governo e Parlamento recuperando questa diciamo insieme un rapporto annuale sul Fondo monetario internazionale
Così come chiediamo per esempio essendo il nostro ministro Ciampi presidente dell'interim Committee proprio del fondo monetario internazionale che venga recuperato un'idea politica una grande idea politica di come contribuiamo come Europa come Paesi più avanzate a una nuova rilettura dei rapporti gli squilibri nord-sud
Ecco come e quindi io credo noi dobbiamo vedere anche la riforma della cooperazione dentro anche questa questione che dicevo di una nuova architettura finanziaria internazionale di una nuova lettura anche di come si disloca hanno le risorse e concludo dicendo che questo significa anche una rottura del vecchio Montello
Di diplomazia
Di Farnesina di Ministero degli Affari Esteri
Che oggi ha perso molto terreno nei confronti della tecnocrazia e degli esperti del Tesoro perché oggi a sedere in Banca mondiale del Fondo monetario internazionale in tutti gli organismi multilaterali ci stanno i tecnici del Tesoro
I quali non rispondo nemmeno spesso al Governo italiano noi chiediamo abbiamo fatto proposte per esempio di inserire tutta questa questione dentro una riappropriazione
Del Parlamento del governo per avere una visione d'insieme e noi crediamo che questi luoghi non sono pochi i tecnici ma sono luoghi della politica economica e estera italiana dunque sul lago che chiedevano vedere una riappropriazione
Un gioco di squadra una strategia comune che vedono la Farnesina molto più partecipe
Ecco perché noi chiediamo anche una nuova fase della diplomazia italiana e crediamo anche che la diplomazia italiana debba specializzarsi sul negoziato nella cooperazione bilaterale con i i Paesi partner
Dunque il negoziato politico trattenuto tento
Il ministero degli affari esteri e il negoziato politico per la cooperazione del vedere protagonista nuova la nostra diplomazia ma il modello vecchio Varotto e nel nuovo testo giustamente si vede nella figura dell'agenzia Esterna al ministero degli affari esteri la figura innovativa digestione
Di gestione del progetti di cooperazione un'agenzia esterna che appunto e più a contatto con le dinamiche veloci della società civile italiana a contatto con le leggi e con gli e Sperti perché appunto quello che ci interessa
E questo modello che si insieme efficiente ma anche con trasparente e più democratico più centro questa che ho chiamato anche riforma istituzionale e riforma di un modo nuovo di partecipare alla solidarietà internazionale delle istituzioni ma anche dell'intera
Società italiana
Grazie Marco Pezzoni per il suo contributo su questo tema è anche perché è stato perfettamente
Dei tempi che c'eravamo assegnatigli circa quindici minuti per intervento e spero che questo aiuti anche gli altri oratori essere per esempio dopo questo primo intervento sul l'aspetto diciamo della politica estera del legame con la politica estera
Ora di dare la parola
Come testimonianza di un'azione su un territorio che ha avuto che ha coinvolto il nostro Paese
Soprattutto grazie allo sforzo di volontari della cooperazione che riguarda la Bosnia Erzegovina do la parola SMA Palici per la sua testimonianza rispetto a un tema molto delicato per quello
Di chi sta dall'altra parte e quindi degli scomparsi di chi usufruisce degli interventi umanitari
Casa mia strappava e cedola Zinni Sara Errani illirico fuori su o va oltre al problema il sono Hernan Panici vengo da saremo voglio parlargli di due problemi che della Bosnia
Per i problemi al problema Nestor il curato Bosnia Erzegovina il primo problema il problema degli scomparsi durante la guerra in Bosnia Erzegovina Toni essa Momo erano vicini problem
Non è un problema solo mio personale poi il problema ride si è tirata fuori udienza tanto
Ma si tratta di un problema che colpisce il trenta mila famiglie cioè il programma con essa cena rilasciava è un problema tuttora irrisolto
Nesta ricco Bosnia Erzegovina e qualcun altro ancora viene gli scomparsi in Bosnia Erzegovina sono stati completamente dimenticati
O i acque ormai programmata per la suocera onze Morariu Sciarra
E si tratta di un problema molto molto seria molto importante e deve essere invece risolto esatto straniata ordine da radio Sciutti io mi trovo qui proprio per questo per rompere questo muro di silenzio gli Acquette scopo Moretti oli c'è un problema di assessori ultima carta ecco ora e anche se è difficile parlare dei propri problemi personali io mi sono ho ho deciso di fare questo passo
Rectius poi sfociare
Voglio raccontarvi il mio caso
Morì mossi abbia comma tante quali cerca nel mio marito era comandante della dell'enclave protetta discetta
Crea di una delle bestie Rete Cavaliere cara spaventare i cui soci ma infortuni verso la fine del luglio mille novecentonovantacinque quando le in club nella Bosnia orientale sono cadute
Unanimità ad Asti tizi vigore tempo lane
Con l'intenzione di proteggere la popolazione civile che viveva in quelle Klump vogliosi Ozon Aprea colore mio marito è andato ai negoziati
Prego rissoso Adriatico Basilio Buena queste trattative era si svolgevano in una base dell'ONU
Tu Ubaldi U n precocità immaginare l'unico prossima tracciati voi mica Ucraina sa e qui proprio davanti agli occhi delle di ufficiali dell'ONU e del contingente
No no del contingente un cranio
Mo'e musica un acciacco attraverso estivo indicato mio marito è stato arrestato da soldati serbi io tre reliquie tanta in disaccordo ed è stato condotto in una prigione in un carcere segreto
Servo
Voi Nizzi UNS Lucignolo Iniesta dai fasti temo che annuncia
I soldati del delle Nazioni Unite non hanno fatto niente per per impedire per difendere mio marito alleni posti viene afferma interventi sia
Neanche dopo nonostante i le mie richieste Nicolini e pomo però dopo pochissimo cannuccia nessuno mi ha aiutato a a liberare mio marito vista è mia nasce questo Imam Sibari Nené Trasimeno Govoni
Non è servito nemmeno il fatto che io a abbia sempre un senso dei nomi e cognomi delle persone responsabili un problema il nostro coi et amo guardavo sei a viva voce
E coi problemi e nel carrello con il caos che c'era che regnava in quel momento lì tutto era possibile partita sei ad Anna prego Barak Skin da pirata credo ce la serietà e quindi anche che un una persona è andata a a trattare a negoziare
Venisse sequestrata
Davanti agli occhi del mondo
Detto alti sporadico mia spostando escono perché c'è prego Atene
Il accordo di Dayton è stato firmato da oltre tre anni
Gli hanno svolto e musone Nanni sta cosa c'entri con le mie io di mio marito non so più niente da quasi quattro anni
Articolo storia travagliata assaggini Sapporo prodezza manesco arrivasse prodigi Cristina Miconi e da interessi reali
E purtroppo nel finora nessuno è interessato a
Ad arrivare alla verità per aiutare queste famiglie queste decine di migliaia di famiglie o coi è stranota borsine
E la vergogna è una vergogna per la Bosnia poco estremo tra azionisti di età è una vergogna per tutto il mondo coi è preso tanta di meno vittima che è presente in Bosnia in ogni forma
Salendo a casa mia proprietà mia dalla sua appostavo Bosnia Erzegovina vorrei dire all'Europa che il il compito dell'Europa vostra non è terminato catastrofico di questo biometano dico il suo
Invidia li svolge voce neutra che dico e così via Mainardi raccordo Bonini estimatore rotti
Le persone che sono state di che hanno assistito
Alla tragedia che si è compiuta in quei in quelli territori sonora hanno ora funzioni importanti all'interno dell'Europa accoratezza Nesta lisci ed un braccio in punterebbe ad accessori visti no
Mentre invece le famiglie degli scomparsi continuano il loro percorso scuro alla ricerca della verità
Nato Bosnia Morticia saprei fare niente il popolo della Bosnia si sente truffato Ina stranieri e abbandonato
Ora sto serve gli estetisti nato
Ma quello che noi quello che vuole eh la verità missus de Henares tali non sono tutti scomparsi sapeva chi ebreo ogni fumose essere acceso uno accenni molti di loro sono stati arrestati Itagaki però Ignis posto a informarsi è il posto era posto becco e ritmo Koutati
E di molti di loro si hanno informazioni e si sa anche a chi rivolgersi
Terrazza monaci nasce da da ogni coi stupori proporre dai coltelli formarsi e bisogna solo trovare il nodo per costringere le persone che hanno queste informazioni a darle e andando a Etò ossia che il programma mi rendo conto che si tratta di un di un problema molto delicato i referee Savoca problema crew i duchi problemi e che dietro a questo problema si nascondano altri problemi all'INAM Salierno mormorare Celestina
Ma noi vogliamo la verità mio sovietici l'immobile genio basso nasce mai presi negli asili noi continuiamo a vivere nella nella certezza che i nostri cari siano tuttora vivi da qualche parte esatto opposto indosserà la toga e per questo ci sono parecchie ragioni
Tomaselli udì Stein esautorare ci sono persone che arrivano darà carceri segrete
Sì fotografarmi tracimano da da nel fare aprendo Celestina
E per questo noi vogliamo la la verità
O voi approva il tridente piegata due piuttosto inaccettabili
è un problema comune a trenta mila persone in Bosnia Erzegovina porrà vizia Carnica Casale nei colori estremi le famiglie non sono in grado di risolverlo da sole
De vizia Travaglio associazioni conformi tutti quanti dovrebbero sentirsi responsabili
Postilla scolastico esso privata Svevo voglio sovietiche avevo posto inaccettabile soprattutto perché le autorità responsabili di questa tragedia
Sono sempre anche al potere in Bosnia
A un derby ma voi causato e Moya
E in un paese piccolo come il mio nello voce e ad Atene Moser nati destinata è impossibile non riuscire ad arrivare alla verità a coetaneo Sacchi metà arco Crivelli polemizzi ma il poliziotto diretta se ogni metro di questo Paese occupato dal da eserciti e polizie di tutto il mondo
è stato Imam Prada via riempita e UPI taglio
Né infine guasti neo il nostro problema dopo un problema
Penso di avere ragione a a dire che c'è anche una certa inerzia e una non volontà a cercare di risolvere questo problema Isacco se aumentasse si basava il programma e per questo voglio che invece questo problema si conosca
Drogo facciamo circolare che cooperativa suadente ovvero dici
Un altro un'altra cosa di cui vorrei parlare la cooperativa Suardi ad il vero vince
Coi aliena stava unione benedetta e ti sei estende si tratta di una cooperativa di lavoro di donne fondata nel novantasei
Attori
Cooperativa frenata la pomo d'Europa ieri Italia pianeta li ha rischiato grazie
Si tratta di una cooperativa nata sul modello delle cooperative di solidarietà
Italiana
Io vorrei Massimo estetici ostile
E da delle caratteristiche ben precise
Niente otto anni programmi estasi riattivato appena operata il l'obiettivo di questa cooperativa è quella di un giorno riuscire a a vivere in modo dirà desistere in modo indipendente di diventare indipendente stemmi casto Emo Airtel specie che fioriscono carasau
In un Paese come il mio è difficile riuscire a vivere del proprio lavoro esatto è ormai Program coi addossato Trieste dai italiche Livaja tariffe doganali sull'asse Polo le controlli ora vive a Santa Cristina e quindi questo Progetto questa iniziativa questa cooperativa nata con l'aiuto di un amico italiano
è stata stretto
Scusa
Sacerdote
Sì arrivate sta aiutando la dei una ventina di famiglie
Tepore semmai un primo rigo del cinema spolverata queste famiglie hanno l'opportunità la possibilità di vivere del proprio lavoro alle Caloris mobiliere io ottima problema ma come dappertutto anche qui ci sono dei problemi
Problemi attacco
Però da titoli strutturati
Uno dei problemi è quello di trovare un mercato per quello che in queste donne fanno
Problemi coi quali mosse morì esiti
Nati a Cosseria Sciarra
Sì sì sì sì sì tossicità ventotto se ne
O la stabilità se voi aveste garante pronti delicata i codici unità rinasce pronipoti punto esprimere meritasse proletario
Quello che noi vorremmo è il punto riuscire a trovare dei dei mercati degli sbocchi so in Italia anche in altri Paesi
A ora bisogna sospendere fino a mezza squadra educati sempre Tirana Scutari Mayu se poi operativo coi voce Moggi Rabitti gli sbarchi a dare svolti queste donne sono interessi
Sì
Nascono status symbol queste donne sono interessate insomma a ad andare avanti in questa loro esperienza per potersi appunto un giorno creare una un'impresa loro e fare anche da modello ad altre
A fare da modello per altre imprese di questo genere imposti arcaico e ho voglia Canova cooperativa ma siccome si tratta di una cooperativa di una cosa nuova per il nostro Paese pochissime dovrai mai fare proprio scocciato e logico che
Abbia le sue difficoltà Alina superficialità post anni passerà via spiega Podestà farlo ma il nostro grande desiderio è quello che comunque continui ad esistere e che vada avanti da poter prima cena io ovvie che venga accettata anche qui incastrati a Saragat e che si crea anche una collaborazione Paola grazie
Grazie Spallicci per la sua testimonianza
Chiudo la parola ora Raffaella Bolini responsabile attività internazionale dell'Arci che tra l'altro proprio su questa parte diciamo del dell'intervento degli ultimi anni borse seconda ha caratterizzato una sua iniziativa dopo Raffaella preannuncio che apriremo
Gli interventi di gli ultimi interventi di José Luis esausti vicerettore del CESPI e poi il sottosegretario Calzolaio per poi andare dei gruppi di lavoro
Grazie
Io penso che noi abbiamo bisogno molto presto di questa nuova legge e che bisogna fare il possibile per evitare ritardi impantana menti di vario genere che sono sempre possibili
E bisogna soprattutto che il Parlamento il Governo ci credano a questa nuova legge
E che la legge sia alla base di un rilancio convinto dell'iniziativa di cooperazione dell'Italia che sia capace di dare insomma un segnale forte chiaro coraggioso di Scelta
Che sia capace di parlare ai cittadini e all'opinione pubblica
Capace insomma di orientare a di avere come dire un valore educativo
Guardate le questioni internazionali mi pare di poter dire che stanno diventando l'elemento fondante
L'orientamento politico e valoriale del nostro Paese purtroppo non lo dico in senso positivo
Ci sono posti questioni in questo periodo che fanno schierare di più di cittadini che non l'immigrazione gli sbarchi degli scafisti i profughi
Su queste cose ormai moltissima gente decide quale partito andare a votare
Guardate la raccolta di firme per il referendum contro la legge sull'immigrazione in tutti questi anni non c'erano mai arrivati
Alle questioni internazionali di cui il nostro Paese si occupa sono quelle che ci arrivano in casa i curdi kosovari gli albanesi sono quelle che ci arrivano in casa come emergenza
E sono quelle che ci toccano direttamente come problema
La sicurezza nelle città alla delinquenza i costi dell'accoglienza la paura della concorrenza nel sul mercato del lavoro il resto oltre a questo oltre alle emergenze non esiste
Gli importava qualcheduno quello che sta succedendo oggi in Afghanistan dove è in atto un genocidio di genere gliene importa qualcuno che fine sta facendo l'Africa
A parte quella della sponda nord perché appunto ci arriva in casa
Delle guerre orrende che insanguinano il pianeta il dibattito politico si occupa quando diventano utili ai conflitti di casa nostra
Quando ci si può dedicare alla appassionante dibattito nato sino ad o no questi sono i conflitti che di cui ci occupiamo chi ci guarda davvero dentro a quelle guerre
Io credo che la politica non possa essere soltanto il governo dell'esistente
Credo che la politica abbia comunque un valore educativo che Segni comunque che lo voglia o no che lo sappia o no i paletti i confini entro cui c'è illecito dibattito democratico
Le barriere da non oltrepassare
Da questo punto di vista io credo che la politica c'è una grossissima responsabilità nessun sistema paese credo oggi puoi reggere senza un'opinione pubblica consapevole dei problemi del mondo altrimenti guardate la destra vince
Giocando sulla paura di fronte all'ignoranza e all'inconsapevolezza la destra vince e da questo punto di vista è la sinistra che c'ha una responsabilità enorme sulle spalle
Le manifestazioni e i due giorni fa sul caso sarà ancora del CIPE al Campidoglio quella grande pacifica dei curdi al Celio credo che da questo punto di vista sono stato fatto davvero importante abbiamo con altri la CGIL per prima vorrei nominare fatto il possibile nei giorni convulsi che le hanno precedute per costruire un fronte unitario che la vicenda politica aveva seriamente messo in discussione
Correvamo davvero il rischio abbiamo davvero corso il rischio che a sinistra si Grasso una frattura drammatica
Fra difensori del primato della politica e difensori del privato dei diritti umani
Ma la politica della sinistra non ha alla base la convinzione dei diritti umani valgono al di sopra di qualsiasi ragion di Stato che il diritto all'asilo non è sindacabile in nome di qualunque interesse di parte
Guardate c'è il rischio davvero di andare a costruire un'Europa senza anima lo ha detto trentina stampi d'Oglio un discorso che pare penso meriterebbe d'essere pubblicato l'Europa e la sinistra e l'Italia l'Europa e l'Italia questo caso la sinistra proprio no hanno una storia che non gli permette di sentirsi sicure
Nell'Europa nell'Italia sul piano della tenuta democratica
C'è troppo ottimismo sul fatto che l'Europa della Rivoluzione francese
Avrà comunque un segno positivo sul terreno dei valori e della democrazia
E invece guardate che l'Europa delle leggi razziali delle persecuzioni dei Lager c'ha solo cinquant'anni con gli ebrei insistono riconciliati tutti ma con gli ebrei di oggi che sbarcano sporchi brutti sulle nostre coste
Si stanno riconcilia andò in troppo pochi
Il rischio di un'Europa che afferma di ieri democrazia diritti solo al suo interno che pratica una politica inclusiva solo per se stessa c'è ed è credo piuttosto forte
E io credo che questo è il motivo fondamentale per cui c'è bisogno di fare cooperazione
Che questo sia il motivo fondamentale per cui c'è bisogno di fare tanta cooperazione una cooperazione nuova però nei perché NI come una cooperazione che pratichi innanzitutto la globalizzazione dei diritti
Che renda possibile il fatto che questa Europa non pratichi inclusione solo per sé ma per tutti che non affermi diritti e difenda diritti solo per sé ma per tutti e soprattutto che renda protagonisti della cooperazione i soggetti della cittadinanza attiva quelli che sui diritti qui in questa Europa e fuori nel mondo si battono
Guardate non c'è possibilità di sviluppo giusto ormai lo diciamo tutti laddove non esiste Società Civile laddove non c'è l'organizzazione civile e democratica della società
Non ci sono investimenti
Che tengano
L'impegno a costruire la una solida società civile a dargli gambe solide
In tutti i Paesi del mondo deve essere una priorità essenziale dell'agenda della cooperazione se vogliamo che anche i nostri soldi vengano usati bene e vadano a buon fine
Per noi questa priorità si incrocia col bisogno
Che la società civile europea sia aperta e solidale al mondo altrimenti i Paesi occidentali non avranno comunque il sostegno della propria opinione pubblica a politiche che è UE verso il resto del pianeta
Quindi da questo punto di vista la costruzione della società civile nel sud del mondo come condizione dello sviluppo e la costruzione di una società civile qui e sia aperta e partecipe ai problemi del mondo è è nell'intreccio fra queste due esigenze credo che si trovi il senso di una delle priorità assolute della cooperazione nuova
Io ho noi che faccio che faccio che facciamo questo di mestiere lo sappiamo benissimo che in Albania non ci sta solo la mafia e la delinquenza
Che sono molte lì le associazioni che cercano di organizzare i cittadini per ricostruire un senso di identità per ricostruire un senso di cittadinanza per cercare di ricostruire il senso della battaglia per i diritti che molte di queste sono associazioni di giovani e che molte di queste hanno bisogno di aiuto e non solo di soldi
Perché per esempio in tutto il periodo dopo la crisi dell'abitacolo del regime lì sono arrivati tantissimi soldi e moltissime di queste associazioni giovanili son diventate bravissime a fare progetti per chiedere denaro
Son diventati bravissimi a ricevere denaro dall'estero must oggi si pongono il problema di che cosa succede quando finirà il denaro che arriva dall'estero chiedono altro
Chiedono interscambio chiedono formazione chiedono di confrontarsi con altre esperienze per capire come radicarsi nella propria società
Come autofinanziarsi nella propria società come costruire un rapporto vero con la propria città con la propria società con le proprie istituzioni
Hanno bisogno di incontrare esperienze simili e allora in questo senso stallo sforzo per esempio che stiamo facendo sto usando uno dei tanti esempi che potrei fare
Per fare in modo che la cooperazione con i centri giovanili in Albania la faccia la Rete dei centri giovanili che lavora in Italia perché il il centro di centri giovanili che sono i circoli giovanili che sono andati a Caserta in una situazione stretta fra la manica da un lato e la povertà dall'altro
Possono dialogare con i centri giovanili di Tirana e di Berat su come si riesce a radicare comunque un'esperienza di autorganizzazione di Aldo rappresentanza giovanile in un territorio difficile
A Cuba lo sappiamo che uno dei problemi fondamentali
Ecco uno dei problemi della transizione è quello di conquistare un approccio comunitario ai problemi sociali superare quell'approccio per cui il disagio deve essere allontanato dalla società e curato fuori
Per cui se sei malato di AIDS ti mettono su un'isola e buttano la chiave
Chi è che può discutere con i cubani su questo che ha e aprire un dialogo che delicato che è difficile se non quelli che danni cui lavorano nelle carceri
Con le istituzioni rispetto al trattamento comunitario del disagio e e del disagio sociale
E allora da questo punto di vista le centocinquanta esperienze concrete di lavoro su questi temi in Italia che partiranno per Cuba a fare l'esperienza dico per azione decentrata per lo sviluppo umano sono un pezzo fondamentale e importante
Forse come dire un laboratorio di quella che può essere la nuova cooperazione non lo sappiamo che in America Latina nell'America latina del neoliberismo il tema dell'economia sociale
Coinvolge il futuro di milioni di persone e che tante forze democratiche dell'America latina chiedono confronto sulle alternative possibili
Chiedono confronto sul no profit chiedono confronto sul terzo settore perché deve parlarci lavorarci chi deve fare cooperazione con questi se non le esperienze di terzo settore italiane ed europee
E qui scusate dico una cosa so che c'è in discussione il fatto che si passa togliere diciamo dalla dall'impianto della legge il fatto che le Ong
Abbiano diciamo la possibilità di lavorare sui temi del microcredito e dell'economia sociale
Stiamo attenti perché il tema della piccola e media impresa e dell'impresa sociale e del no profit è uno dei temi di futuro rispetto allo sviluppo del pianeta di pensare che lo farà questo lavoro la FIAT non credo che può farlo che può farlo la FIAT allora noi delle Hong che hanno tenuto in questi anni i fili che tengono i fili del rapporto con il mondo
Stanchi sta il compito credo di aprire la strada al protagonismo dei soggetti italiani ed europei di aprire la porta di informare e formare di essere in qualche maniera reagente chimico che mettendo insieme gli elementi della società civile di qui e di lì produce una reazione intelligente e utile
Io credo che agli enti locali sta il compito di promuovere e coordinare la partecipazione dei soggetti comunitaria la cooperazione in modo da favorire un approccio integrato territoriale in modo di riuscire a costruire laboratori di relazioni nuove fra istituzioni cittadini ed enti nei territori dove si lavora
Credo che al ministero degli Esteri stia il coro è soprattutto il coordinamento e l'armonizzazione una cornice consapevole dell'impegno di tutti questi diversi soggetti
Perché ogni soggetto nel suo piccolo e con la sua con il suo specifico riesca a concorrere a un disegno politico condiviso e partecipato
Che dia il segno di un in di un impegno dell'Italia per raggiungere determinati risultati per questo noi diamo Dante importanza a i programmi paese
E ai tavoli di coordinamento come si chiameranno dei diversi soggetti che lavorano sui Paesi prioritari guardate questa per noi è veramente una priorità
Cioè se qualcuno da queste dal dal testo di legge toglie questi due punti qua noi saremo contro la nuova legge perché la cornice
Consapevole e partecipata dell'intervento italiano su un Paese dove dentro possano con coerenza trovare spazio tutti dai volontari a quelli che faranno il servizio europeo dagli obiettori di coscienza all'estero ai vincoli comuni dalle onde alle grandi associazioni alle imprese sta solo lì dentro
Per questo e chiudo diamo tanta importanza anche al multilaterale e al multi bilaterale perché una cornice internazionale è essenziale come ha detto Pezzoni prima e anche quella costruita nel lavoro comune nella partecipazione nel dialogo nella costruzione di laboratori e quando serve anche nel conflitto
In ex Jugoslavia lo dico organo di fronte a me Margherita Paolini che sarà protagonista di questa di questa esperienza per esempio su alcune cose concrete
Sì avverto un dialogo anche ha avuto anche momenti molto faticosi con l'agenzia internazionali e con il sistema delle Nazioni Unite che però praticato sul campo ha poi alla fine ha prodotto dei risultati non solo per lui
Ha prodotto risultati in termini di mutamento della politica delle Nazioni Unite su quelle questioni specifiche
E noi di questo come associazionismo a Hong soggetti della cooperazione dobbiamo farci carico se è vero quello che diciamo che ci crediamo al ruolo dell'ONU
Allora se questa è la nuova cooperazione vanno innova delle forme gli strumenti i nuovi della discussione perfino quelli della rappresentanza
E io credo che noi soggetti di cooperazione dobbiamo avere il coraggio soprattutto dell'innovazione cioè non possiamo solo chiedere novità dobbiamo produrre
E credo che questo è il compito che spetta alle onde e all'associazionismo alla politica credo che spetti il compito riuscire a fare delle scelte anche coraggioso in questa fase anche di controtendenza
Che diano il segno che la cooperazione non è semplicemente risistemare una piccola parte
Dell'intervento dell'aiuto pubblico o allo sviluppo alle onde non è questo che ci interessa Marques come dire che la cooperazione è uno strumento fondamentale della scelta che l'Italia fa
I mettersi al servizio di un'Europa che si batta per i diritti di tutti e non solo per i suoi
Grazie Raffaella io do ora la parola José Luis diciamo così vicedirettore del CESPI e diciamo tra coloro che poi ha avuto un ruolo anche determinante diretto in questa fase di discussione elaborazione stesura dell'impostazione della legge sulla cooperazione
Bene prima di tutto io voglio ringraziare a ai DS degli dell'invito indio c'è una collaborazione con
Con con questo partito da un da una decina di anni proprio su queste tematiche quindi mi sento particolarmente coinvolto in queste iniziative che che organizzano
Mentre il mio punto di partenza e quello di osservare come noi e ci troviamo non solo in Italia ma in generale la situazione della cooperazione internazionale
Contendenti sale praticamente contrapposte
Che ci portano per alcuni versi ha un forte pessimismo i dell'altra a a elementi effettivamente di speranza o elementi che indicano e strade percorribili
Da una parte per esempio osserviamo e in termini quantitativi
Come la cooperazione internazionale ufficiali la cooperazione internazionale dei governi della comunità internazionale e che sì e e declinate diminuita molto soprattutto negli anni Novanta e cioè pensate che dal novantadue a oggi noto sono diminuiti in termini reali un quinto degli aiuti internazionali
E anche che che precedentemente se faceva
Che se mantiene anche le scarsa priorità e in tutti i Paesi industrializzati sui problemi dello sviluppo i sui problemi della cooperazione internazionale
E non solo si accelerato negli ultimi anni soprattutto in Europa una forte disaffezione dell'opinione pubblica verso la cooperazione internazionale
Era normale che si facesse un sondaggio in quasi tutti i Paesi europei i l'opinione pubblica alla domanda no la cooperazione internazionale si degli affari e utile farla i sempre i stravince Eva questa
La la la risposta firmati oggi insieme qui a agli amici del de de la Cité Roberto Savio siamo stati invitati per esempio a fine di questa settimana dal commissario Pigneto
Perché tutti i dati che hanno loro in suo possesso è una situazione allarmante di una pur opinione pubblica
Abbastanza disse affezionata alla cooperazione
In sostanza il pronto che sei indica come centrale è quello di pensare che la cooperazione allo sviluppo non sia in grado di fermare le tendenze negative dei paesi poveri
Sia in termini di povertà se in termini di guerra se in termini di altri situazioni di questo tipo quindi noi abbiamo una una situazione di controtendenza cioè viviamo in un periodo voci dei pessimismo sulla cooperazione internazionale questo punto de partenza è importante tenerlo presente
Allo stesso tempo gli è in forte contrasto con questa situazione noi troviamo oggi un altissimo consenso sul da farsi e in termini di cooperazione internazionale però aumentare l'efficacia
No menzionava
Raffaella e voli in una serie di elementi come elementi acquisiti OC che effettivamente si presentano non solo e nel mondo non governativo nell'associazionismo si presentano anche tra gli organismi internazionali tra nazioni uniti
Cioè penso per esempio all'importanza dello sviluppo sostenibile alla concezione delle sviluppo partecipativo che noi abbiamo diciamo un un consenso ustioni ricco sul come la cooperazione può aumentare ed efficacia come non lo abbiamo mai avuto in passato
Oggi sappiamo molto di più come fare perché funzione la cooperazione che in passato
Non solo oggi sia hanno tra l'altro certezze del risorse per sapere che molti dei gravi problemi si possono risolvere quando si parla delle quando si è discusso nel summit per la sicurezza alimentare che si è tenuta a Roma cioè per esempio molti sappiamo che gli alimenti per soddisfare i bisogni del tutta l'umanità esistono
Trent'anni fa questo non era vero
Oggi esistono oggi ci sono quindi e questa situazione con traiettoria de che si possono potenzialmente si avvicinano la possibilità per raggiungere dei risultati e gli obiettivi concreti
Gli allo stesso tempo e quando meno crediamo e e ne e negli strumento nella politica di cooperazione quindi come come uscire bene penso che quasi in ogni contesto in ogni Paese tocca Dari delle risposte specifiche io vedo comunque il rilevo anche alcuni indicatori interessanti a questo proposito
Per esempio noi abbiamo in Europa alcuni riflessione estremamente interessanti la riorganizzazione della cooperazione britannica
Nuove linee reazioni
E il e il dibattito francese per la riforma della cooperazione parallela alla discussione italiana al riguardo nuovo in nuovi impegni tedeschi
Non solo nel campo idee e la finanza internazionale manchi nuovi impegni tedeschi con il nuovo governo verso la cooperazione allo sviluppo quindi alcuni segnali che indicano un gol
Un cambiamento dei tendenza sono importante
Inoltre anche disponiamo devono una di un rapporto con i dati che va tenuto presente oggi la cooperazione internazionali si concentra maggiormente
Però sono risorse che vanno a a ai Paesi più poveri
Due azioni importanti per esempio da tenere in considerazione perché possono avere dei risultati tendenzialmente positivi e il dibattito sul futuro dell'home che sta portando avanti
E la unione europea e i paesi l Asia africana Caraibi pacifico rilanci Pini
E i risultati della seconda conferenza di Tokyo sullo sviluppo africano di ottobre dell'anno scorso quelli sono due segnali importanti di riflessione su questo
Ecco allora percorsa noi dovremmo dovremmo preoccuparci nel caso italiano io credo che noi dobbiamo partire fortemente il ricerca di una maggiore priorità verso i problemi dello sviluppo e nel contesto italiano dimostrare anche fu un impegno maggiore per ottenere risultati
Tangibile si è possibile misurabili e in termini di sviluppo
Allora l'Italia per questo si presenta con alcuni punti che io trovo particolarmente favorevoli
Per esempio negli ultimi anni
In particulare in questo qua dato atto al sottosegretario se c'è stato un affermazione del periodo Rita geografiche
Sì che fanno sì che l'Italia voci non candida ogni anno le sue priorità della politica di cooperazione questo per esempio secondo me è un elemento che va tenuto fortemente in evidenzia perché è un elemento importante
Lo dico purtroppo io che sono latino americano dove America Latina appare molto marginale della politica di cooperazione italiana
Guardate solo gli Stati Uniti hanno diminuito gli aiuti così tanto verso l'America Latina che l'Italia quindi comunque
Un messaggino una ripensati in fatte per favore in questo caso perché contemporaneamente c'è un aumento della cooperazione tedesca voglio ritenuti secondo punto importante io credo che la e e il e l'approccio la riforma della legge soprattutto la dinamica dei discussione
No io lo ritengo estremamente importante come si sta facendo in Italia e credo che la metodologia e molto positiva e chiaro che praticamente su ogni articolo probabilmente differiamo non lo condividiamo Perucci sono secondo me punti centrali
Del del del dell'approccio generali della riforma che sono molto condivisibili da molti soggetti
Poi perso punto credo che ci sono alcune linee della cooperazione italiane vendo uscite che si devono potenziare e che mi pare che anche su questo punto c'è un forte consenso
Per esempio nel punto che Raffaella Bolini ha indicato con grande passione e con grande conoscenza
La cooperazione decentrata io non mollo
Della società civile italiane nella cooperazione non solo si presenta come un approccio particulare ma con un approccio per la cooperazione internazionali in generale queste una ricchezza e un vantaggio competitivo dell'Italia
Secondo non la la la partecipazione o la possibilità di agganciare la cooperazione allo sviluppo la cooperazione internazionale ai sviluppo economico ovvero no in questo caso un se se sta tentando di rimediare una questione inspiegabile nel caso italiano che era dieci anni di cooperazione italiana dove ed il soggetto piccoli impresa ed è inesistente
Sono l'osservava da fuori era una questione veramente inspiegabile
Perché il tessuto dell'economia italiana fondato formato su questa bassi
Del tessuto della piccola impresa non si traduceva e in ogni modo il protagonismo e la cooperazione internazionali oggi credo che c'è una maggiore consapevolezza de questa ricchezza
Un ultimo punto che vorrei menzionati a questo e che si è avviato anche un processo per riflessione anche all'interno della Farnesina anche all'interno della direzione generale della cooperazione tu io trovo particolarmente positivo cioè la direzione generale la cooperazione gli esperti di unità tecnica della cooperazione sia aperto negli ultimi degli ultimi anni verso l'esterno a cercare il dialogo gli a cercare competenze che arricchiscano la cooperazione cioè a capire che la cooperazione di domani sarà una cooperazione in sede il governo italiano ma anche una cooperazione degli italiani grazie
Grazie una rissa oltre come termine solo saluto ci ha raggiunto Walter Veltroni segretario nazionale del partito ora per l'ultimo intervento della mattinata poi dopo spiegheremo come organizzarci dei gruppi di lavoro chiudo senz'altro la parola a Valerio Calzolaio sottosegretario all'ambiente del Governo
Grazie come ricordava Zingaretti introducendo i lavori questa conferenza si svolge alla vigilia del conte del congresso dei socialisti europei
Che adotterà fra l'altro il manifesto elettorale comune del Partito socialista europeo Colle ventuno proposte per far partire l'Europa del ventunesimo secolo
Come altrettante discriminanti nei confronti della destra in vista delle elezioni del tredici giugno
Fra questi ventuno punti c'è l'obiettivo di garantire un ambiente equilibrato lo sviluppo durevole e sostenibile e il congresso di Milano
Dovrebbe introdurre una innovazione profonda
Che ha abbastanza a che vedere con i progettare il futuro della cultura ideale storica e delle pratiche di governo della sinistra sottolineando l'identità ambientalista del socialismo europeo del Duemila
Un programma globale infatti verso il nuovo secolo ci impone di collegare quella che è
Diciamo così un obiettivo storico e fondanti della storia del movimento socialista l'equità in fra generazionale la giustizia sociale fra le generazioni la cooperazione allo sviluppo
Con i paesi in via di sviluppo
Con l'equità intergenerazionale
Lo sviluppo sostenibile per le generazioni future che è un obiettivo nuovo e discriminante di una sinistra solidale sul pianeta
In tal senso la questione ambientale non è aggiuntiva e tanto meno eh acquisita
Ne verrà linearmente risolta dall'innovazione e dalla trasformazione tecnologica anzi il decennio conclusivo del secolo ci consegna l'aggravarsi drammatico inquinamenti
Conflitti per le risorse naturali
Che quasi sempre coincidono con i conflitti militari terribili che di vasta del pianeta pensare soltanto a quanto influisca in tutta la vicenda mediorientale di questo cinquantennio la questione dell'utilizzo delle risorse idriche e questo è un esempio che possiamo fare per gran parte dei conflitti in atto nel mondo
I rischi conseguenti per gli ecosistemi per l'ambiente e per la saluta per la salute e per la vita
Se si vuole indirizzare l'economia del ventunesimo secolo l'economia ventinovesimo secco lo sviluppo del ventunesimo secolo verso la sostenibilità
Ciò non avverrà attraverso una pianificazione centralizzata i vertici dei G7 dall'alto verso il basso
Ma attraverso un insieme di accordi internazionali politica di governo sensibili un uso efficiente delle risorse private e coraggiosi iniziative di organizzazioni di base e governi locali
C'è cioè un nesso fra questione ambientale questione democratica il protagonismo delle comunità locali e dell'autogoverno e anche per questo è alla sinistra che tocca agire bisogna costi consentire alle comunità dei Paesi poveri dei Paesi in via di sviluppo di costituire un proprio patrimonio difendere il proprio patrimonio di biodiversità di promuovere l'eguaglianza fra i sessi l'equità e la cui aspirazione Simone sociale
Fa il fronte il formalismo dei pur utili protocolli deve continua convenzioni internazionali e la crudezza delle guerre per le risorse c'è la via della cooperazione sociale ambientale
Sotto questo punto di vista è necessario che l'Europa faccia di più passare dalle parole ai fatti
Prendere impegni più stringenti come cuore dei Paesi industrializzati
Anche attraverso la leva fiscale
Introdurre meccanismi di sviluppo nuovo durevole e sostenibile
Coinvolgere in modo dirette multilaterale i paesi in via di sviluppo nell'autocontrollo della biodiversità delle emissioni l'ambiente trasferendo quindi tecnologie avanzate compatibili no Popa al fondi aggiuntivi
Oltre alla riforma di Banca Mondiale Geffen quella che si chiama capacity building l'autogoverno delle comunità locali aprire c'è una corsa unilaterale come Europa considerando la questione ambientale la riduzione delle emissioni non un vincolo ma un criterio per gli Investimenti un'occasione per lo sviluppo una condizione per il commercio estero
Del Paese per la cooperazione internazionale e anche per le manovre economico-finanziarie nazionali come aspetto dell'integrazione europea
Credo quindi che sia stato giusto porre al centro di questa conferenza il tema della cooperazione allo sviluppo come strumento fondante di una nuova politica estera
Di una no politica estera dell'Italia e dell'Europa
Che attenti di ribaltare l'immagine che abbiamo subito in questi dieci anni che veniva ora ricordata
E la cooperazione allo sviluppo degli anni ottanta
Per fare questo tuttavia occorre aggettivare la cooperazione attiva decentrata trasparente partecipata ma mi permetto anche aggettivare lo sviluppo
Sociale e ambientale
Secondo punto delli refezione che vorrei fare è che questo può essere no no un velleitario principio morale
Sapere che era tradizione nel nostro movimento Cederna famosa frase che dice ottimismo della volontà pessimismo e l'intelligenza mi pare che il tal quale veniva fatto viene un po'riproposta io suggerirei diciamo mi permetto di suggerirei di mantenere l'ottimismo alla volontà senza il quale diciamo almeno riusciamo a a governare in modo diverso dagli altri
E introdurre piuttosto che il pessimismo una diciamo ironia dell'intelligenza non l'ottimismo pensa siamo tutti la situazione in una ironia dell'indecenza che da una parte ci consenta di vedere le luci e le ombre
E disse preme la passione nel volontarismo che ci anima sapere l'aspetto velleitario però anche un po'più di sottolineare le tendenze materiali
Che ci consentono questa svolta alla cooperazione sociale ambientale mi permetto di dire che il protocollo di Kyoto e la vicenda dei convenzioni globali ambientali degli ultimi
Solo una tendenza materiali
A una diversa cooperazione allo sviluppo non sono come posso dire un vincolo dell'ambiente
Poi diciamo un aiuto al nostro ai nostri principi ideali di solidarismo sono un diciamo vincolo materiale perché che cosa è successo concretamente a Kyoto
Che si i paesi industrializzati soltanto i Paesi industrializzati cioè i trentotto Paesi che non fanno parte dei paesi in via di sviluppo dei circa centotrenta cento trentacinque Paesi i trentotto Paesi industrializzati hanno preso l'impegno a ridurre del cinque virgola due per cento lei propri emissioni
Questi impegni e non è sufficiente alla richiesta degli scienziati di tutto il mondo rispetto alle dinamiche dei prossimi dieci anni sul pianeta
Tanto che a Kyoto contemporaneamente si è deciso che bisogna raddoppiare quest'impegno
Non si sa però cura bene come e da un anno e mezzo di questo si sta discutendo a Buenos Aires
Da una parte c'è una spinta molto forti parte di questi Paesi già salita di passi agli Stati Uniti a dire o associamo i paesi in via di sviluppo
A queste riduzioni o non si risolve il problema ora questo tema materiali chiama in causa che tipo di sviluppo va introdotto in quei Paesi
Se cioè non dobbiamo ripetere gli stessi meccanismi di accumulazione profitto consumi e anche di beni durevoli infra
Letture trasporti Energia inefficiente e in parte quindi di sviluppo insostenibile tanto che oggi dobbiamo correggerlo e ridurre le emissioni dei nostri paesi
Di cui adesso si sta trattando a livello internazionale il giorno che è stato firmato il protocollo si sono sentiti per telefono Clinton allora c'era con il Brescia però cioè siamo sì di di i capi di governo animisti dell'ambiente
C'è stata una diciamo si è introdotto impegno che favorevole alla nostra idea di cooperazione allo sviluppo sociale ambientale
In questi anni
Sulla base dei il della convenzione si dà mimetica Maggi cioè quella che sta alla base del protocollo di Kyoto sono state attivate le cosiddette attività di joint implementi action
Cioè un paese sviluppato introduce tecnologia avanzati o riconverte centrali termoelettriche a carbone e così via dei paesi in via di sviluppo o
De industrializzati i Paesi dell'Est
Il beneficio in termini misti emissioni viene attribuito al Paese industrializzato
Il beneficio sociale ambientale del paese nel quale c'è l'investimento l'Italia su cento programmi sperimentali Gravina ne ha fatto uno solo di questo tipo il Giappone e la Russia li hanno fatti
Per migliaia di miliardi giapponese impegnato a riconvertire venti grandi strutture industriali dell'Unione Sovietica ex della Russia
E si è attribuita la riduzione di emissioni
Il meccanismo nuovo introdotto a Buenos Aires di cui ancora iniziare la sperimentazione prevede quello che siano il clima Dedalo per meccanismi che ha egualmente un accordo bilaterale o multilaterale che ha queste caratteristiche
Questa dinamica è un vincolo materiale a quello che noi diciamo perché dobbiamo diciamo collegarci alla e non a caso è basata anche su accordi volontari cioè uno Stato può favorire le intese che fanno questo tipo di accordi contabilizzare los di rapporto di emissioni questi impresa Rampazzo tanti centralizzato
E di programmazione dell'economia pubblica è un modo di modificare il commercio estero italiana
Di calcolare in termini diversi quando Clinton è andato in Cina ha parlato di emission trading di queste cose qui quando alati incide non è che lo dico c'era su tutti i giornali
Per esempio quelli dell'America latina nel senso che il la la stessa Nastasi sta ridiscutendo alla luce di questo perché non è interessato
Non volendo riconvertire la propria Papa parla di industriale oratori come dire il meno possibile a comprarlo ovviamente compito di una sinistra un
Berna unitaria giornata imporre anche nei nostri Paesi una modifica di questo sviluppo da da voi sono in funzione inquina crea danni alla salute all'ambiente
Ma assumere la sfida di di portare questa innovazione tecnologica nei paesi in via di sviluppo per questo la cooperazione nuova lo sviluppo aggettivata sociale ambientale può essere
Diciamo di nuovo il fulcro la luce di una diversa politica estera di una diversa politica estera tuttavia nel nostro Paese gli Stati Uniti stanno specializzando cinque ambasciate nei principali continenti su questi temi
Non è possibile una cosa che non abbiamo indifferentemente ambasciate consolati strutture dobbiamo ripensare il nostro corpo diplomatico dobbiamo ripensare il ruolo internazionale dei singoli ministeri
Non a caso abbiamo attivato una collaborazione positiva con il Ministero degli Affari Esteri vogliamo fare il ventidue aprile una conferenza congiunta sui profughi ambientali quando si parla di Mediterraneo si fa riferimento al fatto che nel novantatré cento milioni di persone
Sono stati costretti a emigrare per ragioni ambientali di queste cento tra trenta e cinquanta milioni stanno del Mediterraneo sono indicate
Passando per l'Italia o molto vicino
All'Italia questo è il problema dei profughi ambientali allora noi dobbiamo assumerlo grande solidarietà grandi capacità di accoglienza ma intervenendo alla radice e quindi ponendoci problema di lusso sviluppo dei Paesi di tutta l'Africa
E in particolare del Nord
Dell'Africa pensiamo a iniziativa congiunto è per questo che abbiamo attivato una collaborazione rispetto alla sostenibilità urbana perché la dinamica di non vita all'inquinamento delle periferie urbane o di calo delle risorse ittiche riguardi grandi agglomerati nel terzo mondo come nel primo mondo per questo è importante che il ministero del Tesoro rifletta sulla propria partecipazione al jazz fra lavoro benché su come utilizziamo i nostri fondi quasi mai dei progetti dei quali è coinvolta l'Italia e così via
Dicendo io credo che terza e ultima questione ho concluso questi impianto per noi ci abbia una occasione di sperimentazione
Dirette immediate urgente nel Mediterraneo
Perché il Mediterraneo un ponte naturale tra nord e sud è più difficile costruirci il muro che c'è fra Stati Uniti e Messico
E quindi dobbiamo porci il problema di un piano d'azione ora sul Mediterraneo consentitemi sto ti parlo di partenariato euromediterraneo o io sfido
Gran parte anche dei dirigenti dei ministeri ma gran parte del mondo politico associativo a dirmi precisamente quali sono i conti menzioni vincolanti del nostro Paese rispetto alla politica del Mediterraneo
Ieri a Genova un dirigente della Confindustria già col fatto che ci saranno centinaia di convenzioni soltanto sui traffici marittimi vi posso dire che sul piano ambient alle abbiamo firmato di tutto sia meritato sulla verifica di molto altro ma che ci sia chiaro che cosa dobbiamo fare che cosa e se siamo impegnati come unitariamente a fare
Con che tempi non lo sa praticamente nessuno e questo riguarda molte altre amministrazioni
Ora a fine giugno a Roma ci sarà la conferenza sul partenariato euromediterraneo può essere un'occasione di impegno unitario di tutto il Governo e delle forze politiche e sociali
Tanto più che noi ci siamo impegnati a fare attaccare alla Conferenza mondiale sulla desertificazione come Italia nominato presidente dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo il piano d'azione per la lotta la siccità la desertificazione del Mediterraneo che ovviamente il piano delle convenzioni globali
Perché nel Mediterraneo Effetto Serra effetto desertificazione coincidono e il diciassette giugno ci sarà la Giornata Mondiale pensiamo di portare qui
Rappresentanti di governo di capi di governo di tutti i Paesi del Mediterraneo possiamo matite giugno diventi una scadenza che viviamo insieme compassione
Ma con intelligenza il rigore nelle posizioni nelle proposte io credo che anche la questa conferenza possono emergere spunti sollecitazioni che vadano in questa direzione grazie
Calzolaio ha un attimo di attenzione perché dobbiamo
Iniziare i gruppi di lavoro che inizieranno fra dieci minuti
Però dobbiamo dimostrare tutta l'efficienza della cooperazione italiana
Tre di questi gruppi di lavoro si terranno in questa sala che verrà divisa qui Cindy quindi in questi dieci minuti pur lascia
Soprabiti borse nella Sala Lab
Però dovremmo uscire da qui c'è la pausa per un caffè
Nere esattamente alle undici e venticinque undici e trenta
Lavoro che vi dico dove si terrà
In questa sala a quindi nella parte quello sulla CIT
Vuole la società civile
Sempre qui ma nella sala B i diritti
Finanza democrazia genere cooperazione
Sotto il gruppo CCD o delle scale quello su cooperazione decentrata i partenariati territoriali
Bianco alla sala paladino Palatino il gruppo di economy danza dello sviluppo del Sud del mondo
Tre qui però nella parte finale
Nella della sostenibilità dello sviluppo il ruolo della cooperazione e sotto quella dei teneva riaprì Gruppo F Chiarato è già scritto in una bacheca che trovate nel corridoio quello che vi invito ora
Aree la sala apprezzarla
Ito la mozione su i
Concezione che abbiamo ereditato dal passato sono saltati non farà un'analisi dei cambiamenti
Diciamo così del mondo io opero che siamo consapevoli di tutto questo e siamo anche consapevoli del fatto che per quanto riguarda il nostro Paese molte cose devono essere definite per quanto riguarda il suo impegno la sua collocazione internazionale e dentro di queste anche tutto il problema della cooperazione allo sviluppo che è stato un capitolo travagliato della nostra politica
Che ha portato dei disastri che non voglio qui rievocare perché li conoscete tutti benissimo e quindi naturalmente c'è da parte nostra un impegno ad una riforma
Di tutto questo settore una riforma che attendiamo a volere organica una riforma della cooperazione allo sviluppo la riforma del ministero degli esteri ci sono diciamo così i primi passi in questa direzione ci sono molte resistenze ma c'è soprattutto lo sforzo di un dialogo con le forze interessante
A una ricollocazione ridefinizione della delitti della posizione del ruolo dell'Italia nell'ambito della cooperazione internazionale fra cui le organizzazioni che qui sono raccolte noi riteniamo che diciamo così
Ci siano anche
Ci siano nuovi parametri nella concezione della politica internazionale a cui dobbiamo fare tutti differimento
Parametri che fanno che riguardano
Prima di tutto la nostra collocazione europea cosa sulla quale non insisterò a lungo però noi riteniamo che
Amo il ruolo del nostro Paese
L'interesse nazionale come si usa ancora dire nostro non sia distinto da quello dall'Unione europea e quindi abbiamo tutto l'interesse operiamo
Perché l'Unione europea si metta in grado di avere una propria politica estera e di sicurezza comune naturalmente una propria politica di cooperazione questa non è una operazione un percorso facile pieno di contrasti i battute d'arresto
La via è lunga in questa direzione tuttavia con i tempi e le modalità specifiche di questa particolare aggregazione dell'Unione Europea procede forse riusciremmo
Spero in tempo breve a procedere alla nomina di mister pesche forse riusciremo a dare una forma alla politica estera e di sicurezza comune forse riusciremo a dare un seguito a quegli embrioni diciamo così di politica estera comune che sono contenuti nei trattati
Fino all'ultimo in quello di Amsterdam ed andare oltre tutto questo nel frattempo il nostro Paese deve attrezzarsi a fare la sua parte
Io credo che le priorità
Facciamo così per un Paese come il nostro
Tenendo conto degli interessi e dell'azione dell'unione europea che dal punto di vista strategico certamente sarà prioritariamente impegnata nei prossimi decenni
Al suo Centro Estero suo Sud sono diciamo così di per sé definite tuttavia il nostro paese delle di darsi strumenti e modalità di intervento in questo senso
Anche darsi concezioni non c'è dubbio diverso da quello del passato non c'è dubbio che
Il carattere
Diciamo della politica
E gli obiettivi della politica estera dell'Europa e di un Paese come il nostro sono fortemente saranno fortemente segnati dalla necessità di combattere il nazionalismo
Di creare condizioni di cooperazione in vaste aree regionali di esercitare una funzione di prevenzione delle crisi
Di intervenire per azioni umanitarie di esercitare una funzione di promozione dello sviluppo della democrazia ora tutto questo
Diciamo così presuppone strumenti modalità di intervento soggetti intervento molto diversi da quelli della diplomazia classica dal e delle dalle modalità classiche di di azione della politica estera di un Paese e in questo quadro organizzazioni come le organizzazioni non governative assumono un ruolo assolutamente fondamentali si tratta
Mi voglio riferire diciamo alle due aree nelle quali presumibilmente dovrebbe essere con concentrato lo sforzo del nostro paese cioè l'Est il Centro Est Europa del sud
Mediterraneo del il Mediterraneo il sud dell'Europa si tratta di aree nelle quali una vasta azione di carattere culturale
Dica di assistenza tecnica di cooperazione economica di
Politica di sicurezza e di pace comune attraverso una serie di strumenti dell'est essere messa in opera con un'azione che è anche un'azione capillare e profonda che è anche un'azione di superamento di barriere distanze
Che si sono create nel corso dei secoli se penso al Mediterraneo ai Paesi dell'altra sponda con i quali nella storia ci sono stati rapporti strettissimi ed oggi esistono rapporti assolutamente episodici da tutti i punti di vista
Accertamenti lavoro da fare immenso ecco la funzione di un strutture e organizzazioni
Come le organizzazioni non governative con le quali oggi stamattina ed oggi sviluppiamo un dialogo che sarà un dialogo di arricchimento per la nostra stessa politica per la definizione delle identità di una forza progressista e di sinistra che in questo momento partecipa a una coalizione di governo che ha l'obiettivo di rilanciare la funzione del nostro Paese
Nell'ambito dell'Unione europea e di anche assumere delle responsabilità
In un'epoca nella quale ognuno deve concorrere diciamo così alla risoluzione dei conflitti alla promozione della cooperazione alle azioni anche difficili di peacekeeping
In aree molto difficili
Contigue al nostro continente deve insomma rilanciare sulla scena internazionale
Timo così una funzione positiva
E questo certamente non può che essere facciamo uno degli obiettivi fondamentali di governi come quelli che noi abbiamo appoggiato quello precedente è quello attuale aprire una fase politica
Che abbia diciamo uno sbocco nel rafforzamento della funzione del nostro paese nell'ambito della politica esterna dell'Unione europea e anche nell'ambito delle relazioni specifiche dell'Italia in questo senso
Tutto il lavoro che stiamo facendo dovrà avere anche una traduzione politico legislativa se possibile
A questo stiamo lavorando e quindi io apro questa discussione di oggi pomeriggio
Dando la parola al senatore Stefano Boco
E lo strumento è arrivato
Io accetterò la richiesta che è stata fatta tra presidenza del Colajanni per l'essere il più veloce possibile
Per dare la possibilità a tutti voi die
Ovviamente di poter ripartire di concludere i nostri lavori in tempo utile
Vi preannuncio voluto essere qui con voi anch'
Meditando molto portandovi due cartelle
Volevo che le mie cose come relatore di questa legge di questa nostra discussione fossero e permetto dire le più precise de più concrete
E permettetemi amiche amici proprio di ringraziarvi per questo invito a partecipare questa conferenza convocata in un momento quanto mai opportuno per tutti noi
Il comitato ristretto della terza commissione del Senato si appresta infatti ormai licenziare nei prossimi giorni la bozza del testo unico della legge di riforma della cooperazione si entrerà così finalmente nella fase emendativa e mi fa doppiamente piacere
Essere oggi qui con voi
Perché nel lungo e vi assicuro faticoso avvolte estenuante lavoro di formulazione di un testo comune
I Democratici di sinistra
Sonno certamente stati fra le forze più positive collaborative che il relatore ha trovato connesse
Che mi hanno dato un appoggio costante e competente
E per questo lo dico anche a voi di sonno sinceramente grazie
Vorrei anche ringraziare il presidente della terza commissione e amico Giangiacomo Migone
Ringrazio in particolare per la sua pazienza per la perizia per la totale disponibilità
Per ultimo
Ma non certo per importanza
Vorrei ringraziare anche il sottosegretario agli Esteri Rino Serri
La sua collaborazione i suoi consiglieri la sua amicizia hanno contribuito in maniera decisiva alla costruzione di un testo
Più complesso spero soddisfacente
Vorrei parlare di questo convegno
Dirvi
Che mi piace il titolo che avete voluto dare a questo incontro cooperazione allo sviluppo progettare il futuro
Mi piace l'idea di progettare il futuro
In essa io leggo non solo la volontà di tentare di governare
Scusa
Il futuro attraverso specifiche strategia vi leggo anche la determinazione di misurarsi con le grandi problematiche che riguardano la cooperazione allo sviluppo
E con il contesto globale nel quale chissà deve attuare
Una cooperazione allo sviluppo intessa oggi più che mai come strumento di pace
Senza partenariati senza sviluppo sostenibile
Senza rispetto dei diritti umani senza il riconoscimento del ruolo fondamentale della donna tutti elementi fondanti della cooperazione allo sviluppo non ce che non ci potrà mai essere Taché
E allora una prima riflessione che vi propongo riguarda proprio la fascia
Vedete
Chi mi conosce io sono di natura ottimista
Sono sempre stato e sono ancora convinto che le cose si possono cambiare
Devo però ammettere che oggi il mio il nostro ottimismo e messo a dura prova
Dall'Iraq al corso
Dall'Africa centrale l'Afghanistan dalla Turchia al Corno d'Africa dalla Palestina all'Algeria
Ci troviamo di fronte a una serie di conflitti che ci trovano come europei che spesso commette degli anni
In larga parte impreparati e divisi
Un nostro grande amico il Governo degli Stati Uniti
Che sovente portato a comportarsi come una forza di polizia mondiale pronta ad agire anche senza l'assenso delle grandi ancorché evidentissime istituzioni internazionali
Strano caso di circuito negativo si accusano le Nazioni Unite di debolezza mentre nei fatti si fa di tutto per accentuare quella stessa debolezza
Lungi da me perciò dico per cultura che per convinzione lungi da me il rimpianto del vecchio mondo diviso in due blocchi
Ma possiamo essere certi che oggi che il mondo e la situazione sia veramente migliore rispetto a quella di dieci o venti anni fa
Quanti centinaia di conflitti sono scoppiati dall'ottantanove ad oggi quanti milioni di persone sono morte
C'è chi dice che venditore di armi hanno bisogno di guerre come le case di moda hanno bisogno delle sfilate per far conoscere l'efficacia dei loro prodotti
C'è chi dice che la fine delle ideologie ha scatenato le forze più violente della natura umana
Quelle del pregiudizio razziale
Dell'intolleranza religiosa
Del nazionalismo etnico
C'è anche chi dice che i Paesi instabili diventino ancora più instabile
Perché solo così riusciranno a mantenere gli altri il monopolio del potere nel mondo
C'è chi pensa
Che strumento migliore per assicurarsi il confronto del petrolio
Non sia che l'instabilità perenne di quelle aree
C'è addirittura chi pensa che le grandi corporazioni internazionali abbiano bisogno di una situazione perpetuamente destabilizzata nel cuore dell'Europa per impedire che l'Europa unite cresca che si rafforza
Ipotesi fantapolitica ovviamente
Anche perché è bene essere chiari i conflitti seguono spesso le loro logiche distruttive specifiche
Che non hanno bisogno di aiuti esterni per deflagrare rimane il fatto però che nel mondo le abisso fra ricchi e poveri sia andato ampliando sempre di più
Che l'esclusione sociale riguarda ormai intere aree del nostro globo che l'uso dissennato delle risorse del pianeta sta causando catastrofici mutamenti climatici
Che colpiscono soprattutto le popolazioni del Sud del mondo
Quanto all'Europa
Non è questo il momento per analizzarne le ragioni spesso assolutamente comprensibili di tanto immobilismo
Osserviamo però con grande preoccupazione
Con insofferenza e a volte anche vergogna che dal genocidio in Ruanda alle guerre del corso al caso charmant l'Europa non è stata ancora capace di dare una risposta di civiltà
Cari amici ho voluto includere queste brevi considerazioni sul contesto globale del nostro tempo
Solo per rammentare a me stesso e a tutti noi quanto urgente sia la situazione nella quale la cooperazione e lo sviluppo e continuamente costretta ad opera
E quanto di conseguenza si è urgente che l'Italia si munisca di un nuovo strumento che le consente dieci Recon efficace nell'ambito della cooperazione stessa
Apprezziamo molto l'operato della DGCS e di Rino Serri in questo periodo siamo perfettamente coscienti dello sforzo che si è fatto per eliminare alcune
Forti difficoltà nel funzionamento della macchina per la cooperazione apprezzo in particolare
La decisione della DGCS di organizzare una serie di conferenze su argomenti che mi stanno molto a cuore
Come la cooperazione decentrata i flussi migratori il ruolo delle piccole e medie imprese
Prezzo anche le recenti dichiarazioni del Ministro Dini di rafforzare il coordinamento fra DGCS ministero del Tesoro
Si tratta di orientamenti che colgono alcuni dei postulati del testo unico di riforma che andiamo al mai elaborando da un anno
Allo stesso tempo sono convinto
Con Rino Serri che sia necessaria una profonda revisione della nostra cooperazione
Amici la proposta di testo unico sarà presto sui vostri tavoli
Non voglio quindi tediarvi eccessivamente con troppi particolari
Voglio solo dirvi che nel nostro lavoro abbiamo cercato di ispirarci a Chiari criteri di cui sviluppo The Departed navigato con quelli che abbiamo definito paesi cooperanti
Abbiamo cercato di adottare in questo ambito chiari criteri di coordinamento con le comunità dei Paesi donatori
Allo stesso tempo abbiamo cercato di operare una netta distinzione tra i tre pilastri della cooperazione ruolo politico col ruolo di indirizzo e controllo ruolo di gestione
Nel futuro assetto della cooperazione italiana il ministero degli Esteri sarà quindi chiamato ad esercitare il fondamentale ruolo di definizione degli indirizzi politici della cooperazione nell'ambito del Consiglio dei ministri
Di concerto con le parti di propria competenza con il ministero del Tesoro
Abbiamo in sintesi voluto affidare il ministero degli Esteri un ruolo guida della cooperazione allo sviluppo così da indirizzare secondo un unico orientamento il coordinamento politico
La linea più vicina al cento per cento dei fondi destinati alla cooperazione e non sono il dieci o il venti per cento
Per quanto riguarda la gestione amministrativa esso sarà affidata a un'agenzia per la cooperazione allo sviluppo che esprimerà il proprio parere tecnico sulle scelte dei programmi Paesi e che formulerà un piano operativo della durata di tre anni
In rispondenza alle indicazioni degli indirizzi politici stabiliti dal governo che sottoposti al parere vincolante
Da parte delle commissioni
Quanto infine al controllo all'indirizzo parlamentare si è pensato nell'ultima formulazione di trovarne la coesione più importante con le Commissioni confezioni
Qui mi sia consentito di aggiungere che nel quadro delle norme previste abbiamo cercato di dare particolare valenza alla questione del debito al ruolo delle piccole e medie imprese nei Paesi cooperanti al ruolo della cooperazione decentrata
Aprendo la strada al rilancio delle soggettività nella cooperazione allo sviluppo
Abbiamo cioè in qualche modo cercato di aprire la macchina della cooperazione
Abbiamo cercato di garantire i diritti dei cooperanti e di volontari le competenze dell'ONG nella nostra proposta sono stati andar a caccia attribuendo loro il diritto di proporre progetti di microfinanza e microcredito
Secondo le linee della famosa banca Gremlin
Abbiamo adottato il sistema dei Bleus Cramps
Già in funzione presso la Comunità europea che abbiamo riconosciuto le richieste delle associazioni del commercio equo solidale
Molti altri punti potrebbero essere da me presentati
Che rischiano non solamente di confondere le idee ma solo di rubare tempo agli altri oratori
Io vorrei salutare ringraziare per questo lavoro che ho avuto la opportunità di poter fare con molti amici che sono in quest'aula che
Mi hanno accompagnato in quest'anno di lavoro con un appello ma con una ferma convinzione
Io credo che tutti noi siamo convinti che questo nuovo strumento è uno strumento importante per il nostro Paese
Dette una legge avvolte non solamente si inserisce in un settore non solamente lo aiuta a migliorarsi una legge a volte parla di noi osceno
Racconta chi siamo ecco e racconta con convinzione cosa sia una legge di riforma sulla cooperazione
è una legge che descrive la nostra anima e mi permetto di dire
Cinque racconta al Paese davvero queste esperienze di questo governo
Racconta la volontà di rapportarsi agli altri
Racconta che spiega il modo con il quale non leggiamo il mondo
Io credo
Che il lavoro è stato fatto con grande convinzione grande partecipazione
Ora è venuto l'ultima cosa da chiedere né stessi ed è chiedere soprattutto al relatore mattutino
I tempi
Io su questo vorrei si discutesse
Si potesse essere tutti convinti come io lo sono
Che lo siamo già tutti i fondi
Non dobbiamo velocizzare niente di più di quello che abbiamo fatto ma dobbiamo rispondere
Convegno uscita tutti insieme di questo lavoro
Io non ho niente da chiedere o solo da dire che il testo è pronto il testo se
Ai miei Collecchio in quella rimarrà così solamente nella mia memoria
La nonna stesura in un anno di lavoro che sarà una nuova stesura che da martedì
Ha preso in considerazione no un po'meno di boatos sorrideva ex spero con un risultato diverso
E devo dire però che questa non la stesura è pronta per andare in Commissione spero che questa cosa sia da tutti condivisa e che l'aula del Senato se siamo tutti convinti lo Possa varare nel tempo
Più veloce ma più rispettoso ovviamente della democrazia ma il più veloce possibile per consegnarlo alla Camera
Non posso altro che ringraziarvi per quest'anno di collaborazione delle molte cose che sono arrivate che si concludono in un certo senso anche in quest'aula oggi vi ringrazio
Grazie do la parola Valdo Spini onorevole Valdo Spini presidente della commissione Difesa della Camera
Intanto ringrazio non formalmente Luigi Colajanni Donato Di Santo di questo convegno ci voleva è veramente molto importante
Dovesse sintetizzare per un giornale il suo titolo io direi userei queste questo termine non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca
Che cosa voglio dire noi dobbiamo rilanciare il ruolo dell'Italia una cooperazione allo sviluppo sapendo certamente di partire da una situazione di svantaggio cioè di esperienze che hanno dimostrato o situazioni di scandalo al limite o anche di noi inefficienza
Ma il tema è grosso e il tema non lo possiamo eludere fa parte del nostro patrimonio genetico
Fu merito vibrante di palme negli anni della contrapposizione Est Ovest dire attenzione a al mondo attenzione signori la contrapposizione sarà anche stop veste ma i problemi sono quelli nord-sud
E noi ci ricordiamo quanto fu lungo quanto fu complicato quanto fu difficile il cammino di Cancun delle altre conferenze in cui si tentava dispiegare al mondo industrializzato al mondo occidentale quale fosse la posta in gioco
Oggi che la contrapposizione Est Ovest non c'è più
Teoricamente sembrerebbe che potrebbe esserci un momento più facile o momento più agevole per prendere in carico i problemi di quelli che vengono chiamati nel gergo degli e Sperti una global governance in altre parole nessuno
Ricerca o vuole affermare una sorta di stato mondiale gerarchico ma si vorrebbe affermare nel suo nel mondo una serie di flussi e di meccanismi istituzionali capaci di padroneggiare affrontare i grandi problemi del nostro tempo i grandi squilibri e in particolare lo squillo del sottosviluppo ma non dimentichiamocelo anche dell'ambiente scusate se parlo
Da ex ministro dell'ambiente è uno dei temi su cui la cooperazione
Importantissimo
L'Italia negli anni appunto della cooperazione che sta entrata poi in crisi per i motivi di costume di efficienza di cui parlavo prima
Si era segnalata comunque per una percentuale alta di partecipazione a questa attività rispetta lo zero sette per cento
Che era l'obiettivo che Brant aveva posto ai Paesi del mondo l'Italia viaggiava se non vado errato ora io non ho qui i dati non vorrei sbagliare ma semmai il ministro Petroni correggerà viaggiava sullo zero quattro viaggiavamo forte oggi siamo sullo zero quattordici
Allora questo è avvenuto per due motivi quello appunto della crisi di una cooperazione mal diretta usiamo questi termini e per il problema della se della politica di risanamento finanziario che abbiamo dovuto compiere per Maastricht allora cominciamo a realizzare questi due motivi il primo certamente un motivo che ci deve far riflettere Valdo non possiamo ripercorrere gli errori o peggio del passato il secondo però è meno valido
Nel senso che noi non ci rendiamo conto che tante volte e costi per le nostra finanza pubblica ci vengono in testa anche per il risparmio che facciamo che effettivamente l'ambito la cooperazione allo sviluppo vi sono vere e proprie emergenze
Su cui la cooperazione allo sviluppo sono convinto sarebbero fondi non buttati via ma fondi risparmiati quando ci troviamo a fronteggiare le emergenze che venti derivano da questi dati
E cercherò di essere più chiaro di andare anche a qualche esperienza che sto compiendo io non credo che Stefano me ne voglia perché credo sia in carattere con quello che dice lui se ricordo un dato che penso sarà condiviso nel novantasette
L'Italia da il secondo numero di militari per missioni internazionali di pace secondo solo agli Stati Uniti che ovviamente ad un'altra dimensione un altro livello
Se questo è il nostro Paese ha fatto e in molte circostanze ha fatto bene
Non è pensabile non è possibile che a questo sforzo non corrisponda uno sforzo altrettanto grande e importante di cooperazione e lo sviluppo di successo economico della pace
Io ho dieci minuti e sono molto pochi quindi vado per per parabole per parabole per esempio io sono stato molto contento di studi andare l'altra settimana a visitare il nostro contingente impegnato in Bosnia Sarajevo certamente ha fatto molto bene ha ricostruito una ferrovia integriamo di ferrovie ha fatto le cose molto positive
E poi di accorgermi
Che non potevo tornare direttamente in aereo a Roma
Perché non c'è nemmeno la Linea Diretta fra Roma essere allievo è un esempio che può darsi il banale ma faccio per dire non è pensabile che ha mille ottocento militari più trecentocinquanta Carabinieri di non so quanti
Attività di cooperazione diplomatici quant'altro una situazione economica non corrisponda una capacità del nostro Paese di avere non soltanto un legame economico ma in qualche modo anche una bandiera perché queste anche una bandiera la possibilità evidentemente di avere un rapporto diretto ho fatto un esempio potrei se ne avesse avuto il tempo
Anche sviluppare molto di più quest'argomento ma proprio nel momento in cui noi ci siamo caratterizzati ebbene abbiamo fatto
Per una partecipazione alla livello massimo che non era possibile non dimentichiamoci e questo è un altro nostro grande merito noi abbiamo una percentuale di di PIL per le spese di difesa che l'un per cento diventerebbe l'uno a zero quattro che i carabinieri ma carabinieri fanno altre cose è circa la metà della Germania e la Francia Gran Bretagna
Non intendiamoci è bene che sia così e anche un altro elemento dell'atteggiamento pacifico dell'Italia
Ma a fronte degli impegni che abbiamo preso non è pensabile che non corrisponda un impegno altrettanto sul piano della cooperazione e della pace
In altre parole se il nostro Paese ha preso coscienza di certi compiti di certi obiettivi certi impegni che gli derivano io penso che debba farlo assolutamente anche sull'altro piano
Giustamente Luigi Colajanni invocava una dimensione europea
Mai il nostro Paese credo debba ricercare l'individualità dell'aiuto della cooperazione cercare sempre la multilateralità
Deve sempre cercare sempre di introdurlo Rino organismi multilaterali anche perché questo lo rende non soltanto due trasparente ma più valido più importante
Ma non c'è dubbio che anche su questo tema noi dobbiamo sollecitare un intervento dell'Unione europea e mi sia consentito di dire perché giudici Colajanni ha detto giustamente speriamo che venga nominato presto il signor pesche ho visto che siamo in questo tema può essere anche una signora teste non ci sono preclusioni naturalmente su questo piano
Mi sia consentito di dire
Che a questo appuntamento strategico per l'Europa perché nel giro dei prossimi mesi si vedrà quale volto avrà l'Europa quale avranno le massime responsabilità istituzionale europea dalla Commissione al Parlamento alla pesca e forse anche altre cose che sono a queste connesse dispiace che l'Italia si vada con un balzo indietro di provincialismo nel suo dibattito politico nella sua capacità di affrontare interni decorosi il primo ostacolo quello appunto delle prime elezioni
E assira proporzionale che fronteggiamo quelle appunto europee che lo salutiamo il compagno Veltroni segretario del nostro partito
E riprendo brevemente il mio argomento
Se questo è io credo che allora noi non possiamo più accettare che ad un livello di impegno militare di pace quale quello che abbiamo che abbiamo assunto ripeto secondo Paese dopo gli Stati Uniti nel novantasette non corrisponda nuovamente un forte grosso impegno della cooperazione allo sviluppo
Decisivo certamente l'argomento della riforma
E direi che le cose che ha detto Stefano poco sono incoraggianti il testo unificato il vicino anche se l'ho già detto giustamente non dormiamo sugli allori occorre poi una veloce svolgimento di queste attività anche perché nessuno a cura almeno io non auguro a questa legislatura quelli fatti traumatici ma insomma la seconda parte ci siamo entrati e quando si entra la seconda parte è bene cominciare ad accelerare la velocità
Però questo non toglie certamente che anche nel Periodo di incubazione della legge
Anche nel Periodo che passa perché il Parlamento possa mettere in evidenza credo che questa scelta debba trovare da parte dell'ultrasinistra questa priorità la sottolineatura che merita
E questo in particolare valido per i temi delle migrazioni insomma
Avete dobbiamo farcelo dire dalla conferenza stampa della Caritas che se si vuole realmente affrontare il tema delle migrazioni bisogna innanzitutto investire sul posto sul luogo da cui le migrazioni partono
Io devo dire è stato detto benissimo da quel monsignor ho sentito indiretta anche alla radio da quel monsignore l'altro giorno è assolutamente vero e allora il tempo il tema del limite finanziario cioè spendiamo poco perché dobbiamo risanare l'economia è un tema che se approntato in modo selettivo in modo mirato in modo serio e trasparente non è un limite del tutto il suo inizio in invalicabile
Perché se poi dobbiamo cargo calcolare le spese che dobbiamo sostenere il rapporto ad emergenze vere e proprie emergenza Balcani emergenze mediterraneo
Che sono spese ingenti e poi anche voglio dire anche logora menti del tessuto sociale piuttosto ingenti io credo che dobbiamo su questo riflettere e rilanciare questo nostro ruolo
Allora il mio tempo sta scadendo è l'ora cerco di riallacciarmi a quello che dicevo prima non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca
Cioè non consideriamo negativo che l'Italia ricomincia a muoversi verso una percentuale di impegno della cooperazione più vicina a quella che è l'obiettivo delle Nazioni Unite
Facciamolo in modo nuovo nel modo in cui Stefano Boco e altri hanno già gli altri faranno dopo hanno già credo giustamente trattato
Ma credo che proprio una forza politica come la nostra
Che fa una forza del suo essere non provinciale non nazionale ma europea e internazionale
Debba spingere debba premere sull'Italia sul nostro Paese perché questo tema torni ad essere un grande elemento di politica perché intorno a questo tema di sia la mobilitazione necessaria
Perché intorno a una credibilità e una trasparenza nuove il Paese posso mobilitare le sue energie e dare nuovamente la cooperazione italiano sviluppo un fattore trainante non solo per noi ma anche per i nostri alleati per l'Europa e per le Nazioni Unite
Allora la parola adesso allora senatore giacché già con Migone presidente della Commissione esteri del Senato
Ma io avrei tantissime cose di vedi solo che con gli anni viene da Brussel quindi giustamente assunto alcune buone abitudini mediche adesso vuole applicare anche in Italia
è un po'ride il crollo ringraziare il proprio partito perché è un po'come ringraziare se stessi e non ho quindi io farei piuttosto un ringraziamento a chi ha organizzato questa iniziativa
Innanzitutto a Donato Di Santo
Che ha avuto una pazienza certosina anche con me personalmente
Zingaretti Colajanni eccetera che stanno ricostruendo un filo un filo di dialogo e di attenzione intorno a tutte le questioni di politica estera vedete
Questa riunione
Serve proprio a uscire ciascuno dal proprio ambito
E avere un dialogo di tipo trasversale non del senso politico ma nel senso delle competenze e dei ruoli fuori dalla formalità
Quelli che mi conoscono sanno quanto io ottengo alle e e sono geloso del mio ambito istituzionale
Però quella che è una giusta autonomia anzi una sacca RAI avuto non mia del Parlamento perché sancita dalla Costituzione funzionerà se c'è un dialogo precedente
Ed è anche un po'per cui sto perché con Stefano ecco gli altri amici e colleghi della Commissione
Abbiamo usato un passo alpino perlomeno nella fase iniziale
Ricordate che passo alpino non significa non solo lentezza
Però significa anche scarsa disposizione a deflettere è una certa convinzione ottimistica che poi si arriva in cima alla vetta su questo non voglio formulare delle delle previsioni ma voglio perlomeno esprimere degli aruspici
Il punto su cui vorrei intrattenere bene
è quella di una condizione secondo me positivi fa per la nostra azione futura
Perché corrisponde ad una serie di chiarimenti
Che non sono solo intellettuali ma sono collegati ad avvenimenti piccoli e grandi utili
Che dissipa hanno una serie di nuvole di confusioni
Di contrapposizioni di amarezze anche di giuste amarezze stiamo parlando di cooperazione in Italia
Che hanno imposto una sorta di difficile pausa no
Comincio io indicando dei un un esempio molto molto importante qualche tempo fa
E venuto da almeno un rappresentante della Banca mondiale
Che mi ha dato un documento peraltro bellissimo
Che definito
AOR alti mazze inchini il nostro pensiero definitivo sulla questione della cooperazione ed era e resta un bellissimo documento
Aveva un inconveniente che nelle prime due pagine indicava un esempio come un esempio diciamo paradigmatico del successo dalla banca mondiale
Questo esempio era all'Indonesia
Per disgrazia dei rappresentanti della banca successe quello che successe tra la consegna di questo documento
E il momento in cui ci fu l'audizione del senato quindi fu un'audizione piuttosto difficile
Per loro
Perché dico questo mica per schernire persone istituzioni di cui ormai si può rispetto ma non si perde esalta perché vedete insuccesso
Un fatto estremamente importante proprio negli ultimi giorni nelle ultime settimane
Quello che si potrebbe dire definire un documento di auto e delle dichiarazioni di autocritica
Del presidente della Banca mondiale
è vero che noi conosciamo un meccanismo per cui il comizi diceva scherzosamente
In un partito a cui non ho appartenuto ma con cui ho avuto stretti rapporti che il compagno a Vendola aveva l'abitudine di fare l'autocritica del compagno Ingarao
E quindi è anche vero che molte delle autocritiche devono il prezzo due io realtà sodo rivolte al Fondo monetario internazionale però fa la sua parte no
Ci sono e se e ci sono delle
Delle affermazioni che sono estremamente importanti perfino
Quando lui dice non possiamo adottare un sistema in cui gli aspetti macro economici e finanziari
Siano considerati separatamente dagli aspetti strutturali sociali ed umani e viceversa
Oppure quando quando dice no
Mi sembra che sia ovvio che ci sia stato una certa carenza nel coordinamento degli sforzi per raggiungere questo scopo e che l'atteggiamento dei partecipanti
L'uno verso l'altro non è stato privo di un certo sospetto
Poca trasparenza pochissime consultazioni pochissima responsabilità dei risultati ottenuti
E poi indica come rimedio esigenza di coordinamento Tara lei agenzie per non confondere il partner nazionale
E
Questa integrazione tra politiche sociali e politiche macro economiche e una strategia più generale in cui sia centrale proprio il rapporto
Con il Paese beneficiari
Questo è un chiarimento importante
Faccio invece un esempio di un chiarimento che scaturisce proprio da i nostri lavori
Noi siamo stati tutti d'accordo nel scrivere cooperazione è parte integrante della politica estera italiana una cosa che suona bene su cui ci siamo tornati tutti d'accordo
Io c'ho messo un po'di tempo
Ad aggiungere ad Altare molte situazioni più ovvie una motivazione assolutamente di fondo
Che costituisce ancora un problema che noi dobbiamo riuscire a risolvere positivamente in sede parlamentare
Se vuol Franzo con fa questa autocritica
E indica delle linee di riforma
Nelle politiche della World Bank del Fondo monetario internazionale e va de asse per tutte le altre organizzazioni
Noi vogliamo che quei quelle persone che rappresentano l'Italia all'interno di queste organizzazioni assecondino
Questa politica di riforma in una maniera coerente con l'impostazione della politica estera italiana
Che rispetto a unilaterali ismi che non ci possiamo permettere premia lo invece la coesione e l'autonomia delle organizzazioni internazionali alle quali
Noi partecipiamo
Questo comporta che non possiamo nello scrivere una legge
Ignorare il fatto che stiamo discutendo di un quarto al massimo un terzo di quello che il nostro Paese da allo scopo dalla cooperazione
Non possiamo accontentarci di una specie di Kinder Garrett & no dove coloro che si occupano di cooperazione alle in ambito della politica nell'ambito del Governo del ministero degli Esteri
Dello stesso Parlamento Leo NI gi il volontario notariato gestiscono nella modo magari nella maniera più decorosa possibile
Senza incidere sulle linee complessive del multilaterale del multi bilaterale dove la maggior parte delle nostre risorse vengono avversa
Guardate che l'accettazione di questo Kinder diario e stato in passato alla radice anche dalla mala cooperazione
Perché quello che c'era allora fuori dal Kinder Garten non erano le grandi organizzazioni internazionali ma erano le cosiddette grandi opere mentre invece altre forze oneste no gestivano e in qualche maniera finivano per coprire quello che stava avvenimento adesso per fortuna la questione non è in questi termini la questione nei piuttosto in termini di orientamenti e nel momento in cui esiste una revisione e un ripensamento
Del ruolo delle organizzazioni internazionali potrei parlarvi per una mezz'ora sulla questione della Russia ma andremmo fuori termine
Il nostro Paese deve essere in prima linea da questo punto di vista questo comporta nella nostra logica del nostro ambito più ristretto l'esigenza di uscirne
Con pretese ma anch'essa che Rifici
Significa che il rapporto tra ministero degli esteri il ministero del Tesoro deve mutare da questo punto di vista non ci può più essere una separatezza
Ci vuole una sinergia perché se la cooperazione è parte integrante della politica estera bisogna naturalmente
Coinvolgere progettare insieme fare le cose insieme anche se questo è un tema estremamente arduo da risolvere
Terza osservazione perché il presidente bilancia già dei segnali
Terzo chiarimenti
C'è stata una fase molto difficile no di un nuovo Parlamento diffidente che voleva parlare più del passato che del risente dei e del futuro
Con dei funzionari e diplomatici che avevano le loro bravi difficoltà
Tensioni tra diplomatici ed esperto pensioni lettera o n g volontariato cessato una fase che in cui mi veniva in mente una una vecchia storiella vera
Della famiglia della famiglia Rosolen
Presidente una domenica riceva e varie persone no
La signora Rosa bel pezzo rese no anche se si occupa apparentemente d'altro apriva un senatore dice una cosa
Presidente dice hai ragione poi arriva un'altra del dice la cosa piuttosto diverso a quasi il contrario e il presidente dice a ragione
A questo punto è leader nordici offrendo cento non è possibile hanno detto delle cose totalmente diverse
E Franklin hai ragione che tu
Io si parva licet qualche volta mi sono sentito come come Franklin però avendo gli occhi Dl erano alle spalle in realtà anche questa è stata ed è una scommessa positive
Perché noi oggi abbiamo una direzione generale che sta sotto la guida del mio amico Rino Serri sta riprendendo coraggio e sta portando avanti le proprie azioni
Abbiamo
Anche c'è
Traspare insomma all'idea
Che in sede di definizione di leggere il problema non sia tanto quello di tracciare degli esatti confini tra le competenze dei diplomatici Elli Esperti tra RAI e Ministero degli esteri dell'agenzia ma anche riconoscere che deve esserci un terreno di incontro e di collaborazione
Che se non ci fosse non c'è confine al mondo che possa risolvere le questioni
Abbiamo delle ONG che tendono ad una concentrazione che necessaria che io vorrei non fosse ideologica ma fosse piuttosto ispirato dalla competenza da imporre oggetti che
Tutti gli altri mo'del volontariato italiano che ha dato le però perché ha dato
In Bosnia e quindi
Vorrei concludere lasciando o altri argomenti ad altri occasioni con un'altra
Con un'altra citazione
Roosevelt Tiana
Dire che abbiamo un appuntamento con la storia forse eccessivo quello che noi possiamo dire che le persone che sono in questa stanza
Non sono o rassegnate ad una prospettiva che non sia di cambiamento di rinnovamento di modernizzazione di questo Paese
E che quindi esiste da questo punto di vista una grande occasione per cui dobbiamo fare fronte vivere grazie
Grazie ad esso dove la parola l'onorevole Luciano Vecchi che coordinatore per il partito del per il gruppo del partito sulle loro però al Parlamento europeo dalla Commissione sviluppo
Grazie Colajanni credo anch'io che sia molto significativo
L'avere deciso di organizzare futura fase politica così complesse convulsa
Un incontro di questo tipo che ha che diciamo così tenta di collocare il tema della di un rilanci la rimotivazione anche di una riforma evidentemente
Che le politiche di cooperazione allo sviluppo in una chiave di futuro
Non è scontato credo che per molto tempo in maniera è quasi inconscia
Abbiamo pensato anche sulla base di una spinta etica assolutamente giusta e comprensibile
Che in qualche modo la le politiche di cooperazione a qualunque livello in qualunque ambito istituzionale fossero fatte servivano forse essenzialmente ad espiare le colpe del passato
Ecco io credo che una visione forte moderna che tiene assieme un ragionamento sulla riforme al rilancio delle politiche cooperazione italiane con in uno scenario europeo di internazionale essenzialmente un investimento per il futuro
Ed è un investimento in un progetto di società in un progetto di relazioni internazionali in un progetto di ridefinizione delle regole
Siano esse politiche economiche sociale e culturale livello internazionale
Credo che il messaggio che occorre dare e molto netto e cioè apparentemente in controtendenza rispetto a quanto cos'è accaduto negli ultimi anni e cioè che l'aiuto pubblico allo sviluppo è una necessità del mondo attuale non è evidentemente l'unica non è l'unico strumento ma è una necessità imprescindibile
Ed è uno strumento che proprio perché decisivo deve essere pensato deve essere governato deve essere profondamente modernizzato ma è uno strumento del quale non se ne non si può fare a meno
Dico questo perché credo ci sia ancora battaglia culturale da condurre credo successo anche di questo convegno dimostri che vi è un grande interesse di una grande disponibilità di sono emerge intelligenza disposizione
E in maniera più vasta e non soltanto in Italia di quanto non si pensi ma è ed è stato in questi anni in un teme un terreno assolutamente in controtendenza
Non c'è dubbio che se noi guardiamo al mondo dalla globalizzazione le tendenze di questi ultimi anni vediamo una contraddizione crescente tra crisi di legittimità di politica di cooperazione e un aumento oggettivo della loro necessità
Certo poi dipende quali politiche con quali strumenti in quali ambiti con quali priorità con quali soggetti ma questo mi pare un elemento forte devo dire che la crisi legittimità e di percezione e data sicuramente da esperienze non positive nel passato anche se come dire le semplificazioni molto spesso non aiutano
è conseguenza di difficoltà e di crisi di bilancio non soltanto in Italia ma anche altrove e credo nel prossimo futuro corriamo il rischio che lo siano anche a livello europeo ma su questo ritornerò fra qualche attimo
Credo che se debbano essere inserite in un ragionamento di analisi di sulla nuova situazione internazionale che per esempio con l'introduzione delle regole dell'Organizzazione mondiale del commercio mette in crisi alcuni dei pilastri di politica di cooperazione tradizionali quali quelle basate su accordi commerciali asimmetrici su cui la costruzione di risposte qualche modo nuove moderne
Deve essere attentamente e valutate deve essere come dire costruita ma anche nella consapevolezza che
Diciamo le tendenze della globalizzazione debbano essere governate perché anche sulla scena internazionale esse tendono diciamo così si è lasciata la loro spontaneità ad accentuare le differenze i divari ritardi diritto e di sviluppo e non certo a risolverlo
Rissa o si diceva stamattina una cosa vera ma che cui sono da Corno lo contraddica evidentemente ma che è una parte la realtà
E vero che in una ripresa di interesse in questi ultimi anni da parte di alcuni Paesi di alcuni donatori bilaterali verso alcuni dei Paesi meno avanzati c'è in parte una cambiamento un cambiamento di tendenza rispetto a quanto non fosse avvenuto nel corso degli anni ottanta e i primi anni novanta dove invece interventi si concentravano più verso una decina di Paesi non necessariamente in meno avanzati del mondo
Tuttavia questo la risposta solo parziale a un Gatta di di ritmo di sviluppo
Che oggi impressionante io vorrei ricordare soltanto due dati che sono credo significativi anche perché riguardano l'area che è stato oggetto nel bene o nel male
Del flusso fondamentale di aiuti dall'Unione europea verso i Paesi in via di sviluppo nel corso degli ultimi tre trent'anni che quello dell'Africa subsahariana
Dopo trenta ormai tre a quasi quaranta realtà anni dal perito della decolonizzazione il peso dell'Africa subsahariana il commercio mondiale passato al tre e mezzo allo zero virgola nove per cento pur essendo la sua popolazione proporzione aumentata di molto
E tutto il PIL dell'Africa subsahariana e la ettari e la metà di quello del Texas
Questo quindi in qualche modo l'esigenza di un intervento intelligente in qualche modo che si ponga seriamente il problema di fare convergere fare diciamo rendere compatibili l'intervento di lotta alla povertà con quello di inserimento dei flussi fondamentali economici informativi e di altra natura a livello mondiale e oggi assolutamente prioritario
Per fare questo è evidente che la cooperazione allo sviluppo deve essere certamente parte coerente di una politica estera nazionale anche a livello europeo
Devo dire qualcosa di più anche per come dire motivarla politicamente deve essere parte delle politiche interne cioè deve essere parte delle politiche in qualche modo di sviluppo e di di di Progetto all'interno de la propria società soprattutto quando pensiamo a una dimensione io ritengo strategica avendoci peraltro lavorato nel corso di questi anni come quella comunitaria
Oggi noi abbiamo la grande sfida di potere trasformare di utilizzare le politiche di cooperazione in strumento di governo per quanto evidentemente parziale dei delle grandi tendenze dei grandi flussi internazionali e di farle uscire
Da una specificità settoriale che nel corso di questi anni appunto nona pagato certo se noi guardiamo quanto sta accadendo anche nei Paesi in via di sviluppo notiamo una differenziazione molto profonda ma vediamo come oggi la necessità di impellente di rendere coerente gli strumenti di intervento politico con quello di cooperazione e molto forte e come gli elementi di governo ci siano imprescindibili basato badate soltanto un anno fa un anno e mezzo fa quando si ragionava dell'Africa
Se ne davo e delle tendenze prevalenti se ne davo una lotta la lettura che è l'opposto di quello che si dà oggi purtroppo dico purtroppo oggi su un anno fa dopo il viaggio di Clinton in Africa si diceva beh somme in fondo si è capito che l'Africa
è un continente strategico che torna a essere al centro dei grandi disegni variamente motivate la politica internazionale oggi noi vediamo che non soltanto purtroppo non è stato così vediamo che processi democratizzazione che si erano avviati si sono arenati
Vediamo che il conflitto la disgregazione dilaga e oltretutto assistiamo a un fenomeno nuovo
Che mentre fino a poco tempo fa potevamo si poteva dare almeno in parte la colpa anche al tipo di azione delle potenze grandi o medi a livello internazionale oggi vediamo che in mancanza di chiediamo ed enti di governo a livello internazionale per fare di stregare metà di un continente bastano gli interessi io uomo da fare thailandese e dei mercanti gli amanti di Anversa
Ora per questo mi avvio rapidamente alla conclusione io ritengo che ragionare quindi sulla riforma la cooperazione italiana e strategico ed è egualmente strategico non fanno in maniera autoreferenziale d'altronde nessuno da evidentemente proposto nel senso che la coerenza il coordinamento anche concettuale oltre che pratico tra i vari livelli
Istituzionale tra i vari donatori est
Diventa oggi diciamo così non soltanto una scelta ideale ma una condizione per l'efficacia e l'aiuto l'Unione europea i suoi Paesi membri rappresentano il sessanta per cento per l'aiuto pubblico allo sviluppo a livello internazionale
Credo che nel corso di questi anni si siano riuscite a mettere in campo una serie di strumenti innovativi per quanto limitate oggi abbiamo alcune delle sfide fondamentali lecito soltanto per del partito
Però le sfide fondamentali una delle quali è legata alla rinnovo della convenzione di Lomé
E su questo per dirla con una schematizzazione eccessiva siamo un po'in bilico tra due approcci fonte due approcci estremamente diversi uno che quello che credono io auspichiamo che quello di usare un
Contenitore un quadro di cooperazione in cui sono presenti ottantacinque Paesi
Del mondo no ottantasei Paesi parole adesso se quindici dell'Unione europea e settantuno di Africa Caraibi Pacifico è stato più o meno la metà dei Paesi della terra per riuscire a sviluppare un al rapporto effettivo di partenariato politico
Che sia fatto non soltanto di aiuto allo sviluppo ma se ha fatto di cooperazione efficace nelle scelte fondamentali
All'interno del mondo alla globalizzazione oppure l'altra scelta e quello di un progressivo sganciamento da un quadro prioritario di cooperazione la scelta evidentemente non è indifferente sia dal punto di vista concreto dal punto di vista politico
Siamo qui di fronte a un passaggio io ritengo molto importante nella vita all'Unione Europea
Come soprattutto gli addetti ai lavori sanno la crisi istituzionale politica che sta vivendo in questo momento l'Unione europea
Sì ska si sta scaricando in maniera peculiare sulle politiche sugli strumenti di cooperazione internazionale io ritengo che
Occorra vere nei nelle prossime settimane nei prossimi mesi la lucidità di sapere cogliere il segno diciamo così di un di un attacco che io ritengo sia un segno semestralmente di destra anti europeo
Alla Commissione europea che pure qualche colpa ce la e che occorra e in qualche modo distinguere tra peccati veniali e peccati mortali
Occorra cioè sostanzialmente riuscire a fare in corsa un processo di riforme di rilancio di ciò che di buono in questi anni si è prodotto e occorre evitare che si smantella inno quelle strutture quelle politiche e quelle concessioni che solo in qualche modo stati innovative che hanno una grandissima potenzialità e che possono dare grandi risultati cioè oggi io ritengo e da questo punto di vista sarebbe in qualche modo a ospitare in parte diciamo già alcune passi in avanti sono stati fatti in corso in questi anni mettere in campo tutte le forze del nostro Paese
Affinché l'Unione Europea e Unione Europea evidentemente più efficace più trasparente anche né politico per aste lo sviluppo posso giocare quel ruolo che gli è richiesto a livello internazionale questo dell'ultima considerazione che faccio credo che dovrà essere al centro dello scontro politico che avremo in Europa nei prossimi mesi riveste loro Penon solo e che su questo punto sia importante certo ovvero il più ampio consenso politico ma si è importante anche che le forze di sinistra e socialiste si caratterizza in maniera particolare
Allora grazie Luciano Vecchi darei la parola monsignor Diarmuid Martin segretario del Pontificio consiglio di giustizia e pace
Grazie io sono i irlandese
In Irlanda c'è una fase classica che tutti i ragazzi conoscono e la frase che si usa quando si chiede la frasi neutra che si usa per rompere il ghiaccio
Per superare l'imbarazzo quando si chiede a una ragazza di ballare
è la frase è più neutra dico cambio offrì vieni qua spesso allora io non vengo molto spesso alle riunioni
Del partito democratico di sinistra
Sono però contento di sentire dal onorevole i vecchi che si parla anche qui di peccato di peccato mortale di peccato veniale allora mi sento un po'a casa fa Lando sentire il nostro linguaggio qui
Io non seguo neanche le direttamente le politiche italiane esso deve deve solo sviluppo ma sono convinto che l'Italia non deve aver paura PD svolgerà è un ruolo originale
Creativo innovativo e coraggioso sulla scena dalla cooperazione internazionale
Sono molto contento di vedere che non è la prima volta qui una sala piena di persone di tutte le età che si occupano del futuro dalla popolazione
Questo è importante perché uno dei primi compiti dalle politiche di cooperazione per lo sviluppo oggi è proprio di creare un nuovo consensus sul proprio valore
Questo anche sulla scena internazionale
Gli errori del passato hanno compromesso anche il concetto dalla solidarietà internazionale
Gli aiuti per lo sviluppo gli aiuti dopo inattivi
Sono oggi a un livello ormai storico più basso in tutto il mondo alla bisogna creare questo nuovo consenso s'sul valore
Dalla solidarietà internazionale
E è elaborare anche una nuova a chi architettura di questa solidarietà nel mondo purtroppo per esempio negli Stati Uniti la parola folle nei è diventato quasi un concetto negativo che cui equivale allo spreco a a al ai soldi non spesi bene
Allora per il futuro ad almeno dal punto di vista della dalla chiesa dalla Santa Sede
Uno dei pilastri
Dei delle nuove politiche dalla solidarietà e ciò che il Papa chiama la soggettività della società e sono contento di sentire anche l'onorevole Bocco usare anche questa frase soggettività
E molto vicino anche a quello che nel linguaggio internazionale si chiama naturalmente in inglese
Empowerment o Capasso di del del cioè l'idea di promuovere sia nei Paesi donatori che nei Paesi beneficiari la piena partecipazione dalla società
Si deve cercare di rendere le persone le vere protagoniste del loro destino e Dole del loro futuro
Quando si parla di investire nelle persone si deve lo si deve fare non per paura
Sì io sono d'accordo che per prevenire l'immigrazione bisogni e investire nei Paesi poveri ma non si investe prima di in primo luogo perché una paura del quelle persone ma perché si rispetta la dignità di quelle persone e si rispetti anche le loro giuste
Giuste aspirazioni per avere dove sono la sicurezza e tutto ciò che è necessario per loro di svolgerle con dignità la loro fitto
Questo è un elemento importante di una politica di soggettività dello sviluppo bisogna anche garantire
E la
Laura responsabilità di tutti e non dà dipendenza e la passività questo è particolarmente importante per esempio per le donne
Dove e molte società non possono ancora svolgere il ruolo di protagonismo sociale
Bisogna anche riflettere sul ruolo complementare dei diversi attori
Gli interventi dello Stato serve per garantire cerchi di infrastrutture che rendono possibile la partecipazione anche dal dei cittadini dalla società solo così si si può creare anche la democrazia
Che dovrebbe essere anche uno riscoprì di di di una politica di solidarietà internazionale oggi
Il nostro mondo che va verso il globale ha più che mai bisogna del locale e del locale sostenibile e partecipativo
Solamente quando le persone diventano protagoniste dalla loro e sviluppo quando possono creare famiglie sicure comunità sicure collettività locali sicuri potranno crescere autonomamente
Il cittadino comune oggi se si escludono al momento del voto e del pagamento delle tasse e ben poco coinvolte nelle cose dalla politica
Nella nostra comunità internazionale quante decisioni vengono prese dai grandi legando e potenze i grandi responsabilità l'economia mondiale e ma troppo spesso il leader del mondo libero prendono decisioni su cui i i cittadini liberi non posso neanche sapere la piena parità allora un altro dimensione della collaborazione deve essere la trasparenza nei rapporti tra gli Stati che devono servire le popolazioni e non servire scoprì che vengono da da dall'estero
Io vorrei che indicare due aspetti particolari editore assente almeno del mio ufficio dalla Santa Sede in questo momento
Uno la rapita risoluzione del problema del debito internazionale ieri son contento ero contento di ricevere
Due a Spoleto i dal governo inglese uno del ministero del Tesoro e uno del ministero degli Esteri
E di vedere questa collaborazione tra ministeri finanziarie e ministero degli Esteri in favore dello sviluppo
Per parlare di questa questo tema del debito la riunione del G7 di Giunio a Colonia
E prenderà delle decisioni importanti io spero che l'Italia sarà tra i protagonisti e di questa nuova politica per una rapida e definitiva soluzione di questo problema che prese sorprese su molti paesi
Secondo punto io mi mi fa pena di vedere nel mondo di oggi che fra alcuni dei Paesi beneficiati beneficiari delle iniziative in favore del del loro debito tra i tra alcuni di questi Paesi si nota oggi un aumento nelle spese militari
Questo deve essere anche per noi tutti una dimensione del del nostro impegno
Molte spesso noi vediamo uno squilibrio fa le spese
Muri pagamento del debito e le spese per educazione istruzione e salute
Ma quando le spese militari dei Paesi invito sviluppo comincerò a ad aumentare questo è per me o la cosa che mi rende veramente triste
Le persone della mia età si ricorderanno il grande impegno comune di di persone di diverse ispirazioni contro il quando i poli colo nucleare di alcuni anni fa
Però negli anni dalla seconda guerra mondiale fino ad oggi nessuno è morto in una guerra nucleare
Le persone muoiono
A con le a vittime dell'EIAR nelle meno Lemme meno sofisticate che esiste
E qualche volta il il passaggio il movimento il commercio di queste armi non è illegale perché non ci sono norme internazionali bisogna anche qui fare fine a questo traffico Losco
Di di di di cercare tutti insieme di creare una nuova normativa per controllare per regolare
Questo traffico dalla morte
Queste sono alcuni vessazione che vengano da una persona del tutto estraneo in un certo senso dal dal mondo italiano io non posso parlare direi di dire niente sul testo unico però lo so che c'è un un messaggio un sentimento unico che molte persone di diversa ispirazione hanno in comune
Lei pochi miei interventi in Italia son contento che sottosegretario Serri ed io siamo trovati solo su tribune di diversi colori che è un'indicazione che qui c'è un progetto comune se cui tutti siamo d'accordo grazie
Grazie non il consulente del lista delle la chiamata in causa della parola Rino Serri sottosegretario agli Esteri
Devo partire ringraziando della citazione monsignor Martini ci siamo già visti non solo in Italia ma anche all'estero ma voglio ringraziare anch'io sul serio Donato Di Santo perché ci ha creduto a questa roba quando è prima ancora che arrivasse il Colajanni gare ad aiutarlo non già lavorato sopra
E consentite di anche di sottolineare del di chi mi conosce sa che non lo faccio per di sottolineare il fatto che è importante che il segretario del partito nei primi mesi della sua direzione abbia scelto di concludere un convegno di questo genere io voglio ringraziarlo fra loro
Qualche risultato di questo sforzo si è ottenuto
Il clima politico attorno alla cooperazione un po'mutato e più positivo e più costruttivo
Negli ultimi due anni abbiamo aumentato le risorse di poco centottanta miliardi destinate alla cooperazione nella legge finanziaria
C'è attualmente una legge in alla Camera
Che potrebbe aumentare di altre quattrocento miliardi le disponibilità per i prossimi due anni io mi auguro che vada avanti senza intoppi che derivano lo so da altre che ragioni e non dalla difficoltà sulla materia specifica
C'è una ripresa delle organizzazioni di volontariato ci sono nuove esperienze di cooperazione decentrata stiamo attuando con rapidità
Modifiche procedurali e regolamentari per usare meglio i crediti di aiuto e per s'sollecitare il lavoro
Più cui sollecitare e favorire il lavoro delle organizzazioni non governative
A questo proposito rissa ausili
Voglio svolgevo tranquillizzati è vero che noi abbiamo fatto delle scelte delle aree prioritarie ma l'America Latina eh ancora la l'area dove più operano le ONG italiane e dove operiamo con i crediti di aiuto non è abbastanza lo so ma non possiamo non fare quello che tu stesso hai sottolineato giustamente cioè le scelte prioritarie
La legge cammino l'avete sentito dal relatore Broccolo ringrazio vivamente
La legge cammina in modo costruttivo si può concludere anche in tempi Brady
E con un consenso ampio che voglio sottolinearlo può andare anche oltre la maggioranza ed essere una buona legge e ciò è anche merito della di lavoro che ha fatto il presidente Migone e in particolare il relatore poco
La discussione si dovrà precisare ancora ovviamente sulla legge correggere integrare però io ritengo che già da stasera a questo tavolo
Voi avete sentito che c'è un'unità io sto seguendo appunti che avevo scritto prima su una serie di punti
Il rilancio della cooperazione non era scontato e ragione vecchi Primo punto secondo punto rilancio Della cooperazione come aiuto pubblico c'era un'ideologia che ha girato il thread noterete commercio e non aiuti
Questa ideologia credo che sia in via di superamento ci vuole il commercio ci vuole la competizione ci vuole il mercato ma ci vuole anche l'intervento consapevole dello stato dell'autorità pubblica della società organizzata anche in via privata
Primo punto è questo il secondo punto è la separazione dall'indirizzo politico dalla programmazione rispetto alla gestione e l'hanno già detto il controllore dal controllato separare le due cose
Valorizzare il volontariato la cooperazione decentrata con nuove misure di sostegno di fiducia e di autonomia
Affermare un nuovo concetto di cooperazione come partenariati effettivo
E quindi centrato sulla crescita delle risorse umane sulla iniziativa sociale ambientale sulla impresa diffusa piccole e media
Su un altro cooperazione capace di stimolare il rapporto tra comunità e non solo tra governi
Quinto rivedere riqualificare il nostro impegno di cooperazioni in sede europea e multilaterale definire come abbiamo detto le aree geografiche
Su questo su altri punti andremo ad un'ulteriore discussione ma siamo io credo nella fase di un lavoro che potrebbe essere conclusivo questo è stato favorito da un fattore che abbiamo scelto consapevolmente cioè mentre era in corso la legge noi abbiamo operato sul piano regolamentare finanziario operativo
Per rilanciare la cooperazione senza aspettare anche con le modifiche
Procedurali regolamentari che erano possibili
Sullo spirito e il sulla linea che la legge andava tracciando l'incrocio tra questi due fattori rilancio e nuova legislazione credo che possono consentire di guardare con un qualche ottimismo
Io non vorrei approfondire troppo queste questioni anche perché non voglio rubare il tempo che vorrei proporre invece alcune questioni politiche che io ritengo di fondo e che sono emerse nel corso della discussione
Con in sede parlamentare Alistair nelle decine e centinaia di assemblee che io ho fatto in particolare ma anche tanti altri
Le vedo ne vedo alcune delle numerosi in tecnica mente si è discusso e si discute del rapporto cooperazione politica estera ne ha parlato anche qui Boco Migone monsignor Martini che appunto non è del nostro
Della mostra schiera
E qui ci sono state una serie di preoccupazioni sul fatto che la cooperazione allo sviluppo potesse essere strumentale ai fini della politica estera
Posso tentare un'operazione io lo voglio rovesciare questo ragionamento
Diciamo che se fosse possibile andrei oltre la definizione che la cooperazione è parte integrante della politica estera vorrei che si posti fosse scritto non è che faccio una proposta di legge
Che la cooperazione è parte fondante della politica estera
Perché lo dico qui io accolgo l'invito l'avete notato con la sua semplicità monsignor Martini ha detto l'Italia deve avere più coraggio
E io la raccolgo quest'invito la nostra storia
La qualità delle nostre culture politiche uso il plurale la sinistra il mondo cattolico la nostra posizione geografica
Comporta che l'Italia faccia della scelta della cooperazione allo sviluppo non solo una scelta di giustizia etica morale che pure importantissima
Ma faccia una scelta di strategia politica del suo ruolo del suo ruolo all'interno dell'Unione Europea
Perché non ci sarà sicurezza pace non ci sarà neanche sviluppo per la stessa Unione Europea se non ci sarà lo sviluppo anche dall'altra parte
E tu lo sai bene vecchi Pettinari che ci lavorate su queste cose da tempo al Parlamento europeo se non c'è questo
Noi non abbiamo una prospettiva solita per l'Italia e per l'Europa ma questo io credo dobbiamo proporle anche ai nostri alleati
Di oltre Atlantico agli Stati Uniti
Lo dobbiamo proporre ai membri del G7 del G otto
E l'ha richiamato il prossimo G otto di in Germania di Colonia alle grandi istituzioni finanziarie internazionali io vorrei che non ricordassimo un'esperienza che abbiamo fatto
Lo dico con molta cautela perché dedicata sul Consiglio sulla riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
L'Italia è riuscita con la sua iniziativa
A evitare una quella che io davvero pensavo che fosse una controriforma del Consiglio di sicurezza
E cioè l'ingresso il di Germania e Giappone punto e basta e tutto rimaneva pressoché immutato
Noi ci siamo battuti contro questa ipotesi ma non
Non solo e non tanto e non tanto per una questione di presenza dell'Italia perché non siamo anche pronti vero Presidente Migone al seggio europeo
Noi siamo pronti
Ma per un'altra ragione perché la riforma del Consiglio di sicurezza doveva comportare un peso diverso dei paesi in via di sviluppo e dei Paesi non allineati
Questa saldatura che sia realizzata tra Alitalia e questi Paesi ha consentito di vincere una battaglia che sembrava invincibile bisogna pensarci su questa cosa
Qui si colloca l'altra questione che è uscita ormai non si può dare effettiva cooperazione allo sviluppo
Se non si affronta il problema del governo dell'economia e delle grandi istituzioni finanziarie internazionali ma qui la separazione è ancora grande
S'tra nazioni unite Fondo monetario Banca mondiale Organizzazione mondiale del commercio
Eppure si sa quanto queste politiche possono pesare quelle in particolare che vengono proposte a volte imposte diciamolo pure dal Fondo monetario internazionale si è parlato qui dell'Africa
Ci saranno tante ragioni
Nelle
Motiva negli le motivazioni che determinano questa estensione dei conflitti
Ma c'è secondo me è un punto che li congiunge non dico che sia il solo e il punto sta nel fatto che nei nel processo positivo badate
Globalizzazione ci sono anche dei riflessi negativi l'Africa è un continente lo diceva prima vecchi largamente emarginato e quando si è poveri si combatte anche o per ogni un tozzo di pane o per una illusione o per avere un'illusione di potere come si spiega diversamente la battaglia per le pretese per la pietraia di Bademme
Tra Etiopia
Ed è ed Eritrea non abbiamo bisogno di non perdere la fiducia
Di non di non rassegnarci a questi conflitti tanto sono gli africani non abbiamo bisogno di uno sforzo grande per la pacificazione ma abbiamo anche bisogno di imporre di costruire regole che consentono ai Paesi più poveri di partecipare ai benefici della globalizzazione altrimenti noi avremo tramite insicurezze
E qui viene e qui giustamente il documento preparatorio per il partito del Congresso di Milano
Del partito socialista uno dei documenti che ho letto del Partito socialista europeo pone questa questione
La terza questione è quella che riguarda il debito
Possiamo pensare ad una cooperazione allo sviluppo senza che venga poco affrontata in maniera incisiva
Incisiva
Perché misure che sono anche state prese purtroppo si sono rivelate insufficienti
La questione del debito sei paesi sono soffocati anche solo dagli interessi sul debito la cooperazione allo sviluppo può fare ben poco rischia di essere un esercizio largamente invece io sono tra coloro che pensa che alla riduzione o cancellazione del debito si debba arrivare tramite la conversione
Per potere ci sviluppare insieme nuove vie ambientali sociali economiche ma questo è secondario bisogna scegliere lavorare un su una strada io credo che l'Italia debba da questo punto di vista giocare un proprio ruolo oltre a quello che dobbiamo giocare nel G7 con il Fondo monetario anche un'iniziativa da Perale unilaterali italiana che si aggiunga a quelle altre si sta studiando questa questione bisogna accelerare i tempi
Infine c'è la quarta questione
Che anche in Italia la separazione l'ho già detto il presidente Migone altri
Avete notato questa strana unità che a cui richiamavo e strana
Ben venga positiva voglio dire
La separazione tra Esteri e Tesoro tra il momento politico il momento finanziario della gestione è troppo forte e noi Vattimo nell'interesse di nessuno né degli esteri del del Tesoro né del governo nel suo insieme
Ebbene che costruiamo una nuova collaborazione
Che consenta di governare le risorse che non sono poi così limitate perché come diceva
Il presidente Migone un terzo va sulla bilaterale ma due terzi vanno sul multilaterale in Europa e sul piano internazionale
Dei nostri fondi per la cooperazione e lo sviluppo io non dico che dobbiamo avere l'intenzione di un detti gestioni autarchiche alle quali non credo anch'assolutamente dico solo che possiamo come Governo come Parlamento come Parlamento lavorare su un terreno ampio che è quello di tutti le risorse che noi mettiamo a disposizione
Concludo
Io credo che su tutti questi grandi nomi di la sinistra riformatrice deve ritrovare nuove ragioni e motivazioni del suo impegno internazionalista
Proprio perché ritengo che il tratto internazionalista della solidarietà sia un elemento non rinunciabile
Per una forza della sinistra riformatrice della sua identità ed è il suo ruolo nel tempo attuale credo che su questo dobbiamo fare uno sforzo particolare coraggioso
Ma qui possiamo anche determinare il terreno di incontro con altre ispirazioni politiche culturali e religiose e in primo luogo la into importante ispirazione che agisce in Italia
Cioè l'ispirazione di matrice cattolica e non a caso non gli assi assisteremo ad un evento come quello del Giubileo che vede una delle questioni fondamentali poste con quella del debito
E io la saluto come un fatto positivo e credo che sia uno dei terreni su cui le grandi ispirazioni di questo Paese possono incontrarsi sarebbe molto bello auspicabile che le prossime elezioni europee si giocassero su questo terreno
Io lo so che molti osservatori sembrano guardare alle prossime elezioni soprattutto per fare la conta in vista di futuri appuntamenti politici
Io penso che il contributo che noi possiamo dare e quello di mettere al centro delle della discussione le grandi scelte che nel mondo moderno stanno davanti all'Italia e all'Europa e se lo sapremo fare
Potremmo reincontrare anche l'impegno l'intelligenza e la passione politica grazie
Grazie serie adesso prima di dare la parola per le conclusioni a Walter Veltroni parlerà Donato Di Santo che è il definisce di questa al nostro incontro
Troppo buono
Luigi credo che gli artefici siamo tutti quanti
Noi uniti in questa sala e credo anche che mi tocca una missione impossibile cioè quella di condensare in dieci minuti una ricchezza di dibattito di di discussione che di idee di proposte assolutamente direi eccezionale questa giornata sicuramente una giornata di grande di grande importanza per per le idee le proposte che si sono qui confrontate
Oltretutto non avendo il dono dell'ubiquità ovviamente devo raccontare quello che è avvenuto in sei gruppi di lavoro diversi cosa evidentemente impossibile sarebbe stato più naturale che i i relatori presidenti di questi gruppi di lavoro avessero potuto fare le le proprie relazioni conclusive in questa Assemblea
Essendo tutto concentrato in un giorno questo non è è stato possibile però vorrei qui ringraziare appunto ritrovate scritti nel programma i nomi per brevità non li sto ad elencare tutti i presidenti i relatori dei gruppi di lavoro e il centro studi di politica internazionale
Questo questa è stata una giornata di lavoro intenso e proficuo si sono confrontati idee proposte analisi che rafforzeranno arricchendolo il progetto che prima il PDS poi Democratici di sinistra vengono elaborando
Sul futuro della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
Oltre ai ringraziamenti che ho già fatto rivolgo anche un invito a coloro che volessero proseguire o intensificare la collaborazione politica e culturale con noi sul terreno di quella che abbiamo chiamato la nuova solidarietà internazionale nell'era della globalizzazione l'invito ad aderire ad altri mondi
La autonomia tematica come le definiamo con con un gergo alquanto oscuro e e poco così attraente l'autonomia tematica
Dei Democratici di sinistra
Ma aperta anche ai non iscritti al nostro partito
Che si è assunta l'impegno di offrire uno spazio di confronto di riflessione di iniziativa a coloro che nella sinistra cercano alternative tra il cinismo fatalista ipocrita e il radicalismo parolaio e sterile
Vogliamo far vivere dentro i Democratici di sinistra una presenza costante di dibattito di stimolo ed anche di pressione affinché dei temi dei diritti umani negati delle diseguaglianze tra il nord e il sud del mondo dell'interdipendenza che lega tutti Nord e tutti i Sud non ci si accorda solo quando esplodono i conflitti armati quando cataclismi naturali impongono ai nostri occhi immagini insopportabili cioè quando il limite è stato ampiamente superato
Sarebbe sciocco e presuntuoso pensare di poter condensare tutta questa ricchezza di dibattito dei gruppi nei gruppi di lavoro in questa breve schematico intervento come vi dicevo
L'impegno e a mettere a disposizione di tutti gli interessati di tutti coloro che ci hanno qui ci lasceranno i propri dati
Tutto il materiale che è stato prodotto in questa giornata e speriamo anche il il lavoro futuro che ci attende dopo questo importante appuntamento io qui mi limito soltanto di indicare quali che ritengo alcuni dei punti
Salienti delle relazioni preparatorie e della discussione che ne è seguita scusandomi preventivamente per le semplificazione le omissioni non volute ma ovviamente poi nella stesura definitiva
Ha cercheremo come dire di rimediare a tutte queste
Sì sicure lacune
L'impegno dei Democratici di sinistra e diretto a sostenere una cooperazione internazionale che diventi una priorità nella della politica estera dell'Italia e allo stesso tempo che sia una cooperazione centrata sul ruolo attivo della società civile
E come questa mattina cosa Louis diceva nel suo intervento
Non solo dell'Italia ma degli italiani
Le alla base della riforma della legge sulla cooperazione vogliamo e ci batteremo perché ci siano queste priorità
Non so se il passo alpino di Migone saprà scalare gli ultimi metri della vetta che ci indicava poco ma certamente anche per questo che oggi ci siamo riuniti quindi come dire e anche un invito nei pressante
Invito politico che che mi permetto di di fare
Insieme alla riforma della cooperazione dobbiamo considerare anche quella del ministero degli Esteri la diplomazia italiana va potenziata e riformare la Farnesina su questo tema
Il presidente Migone avrebbe molto da dire purtroppo i tempi sono stati anche per lui tiranno tiranni
E riformare la Farnesina aiuta a rinnovare Avi e riformare la cooperazione allo sviluppo
Indubbiamente ne ha parlato Pezzoni questa mattina questo processo rappresenta anche una sfida per la diplomazia italiana la quale avrà compiti di rilevante portata quali linee
Quali le linee strategiche geografiche settoriali e i negoziati sia bilaterali che multilaterali
La nuova cooperazione italiana deve significare anche maggiore impegno finanziario sulla base di risorse programmate in termini pluriennali e questo sarà un banco di prova Perillo stesso Governo per il nostro stesso Governo
In questo momento e deve significare capacità di misurarsi sui risultati adottando metodologie ed obiettivi
Come per esempio quello del dimezzamento del numero delle persone sotto la soglia dalla povertà entro il due mila e quindici che è stato fissato a livello internazionale facendo questo non solo sul multilaterale ma anche sul bilaterale
Allo stesso tempo negli organismi internazionale l'Italia dovrà maggiormente caratterizzarsi per capacità di politica attiva e non solamente reattiva
Gli assi tematici della nuova cooperazione italiana devono essere la difesa e la promozione della pace
Della pace nel senso nel senso più ampio non solo nel senso che ci vide accomunati come ricordava monsignor Martin
Anni fa ma nel senso più ampio a cui anche lui faceva riferimento e la lotta attiva alla povertà e all'impoverimento attorno a questi cardini dovranno svilupparsi
Tutte le politiche geografiche settoriali a partire da una politica di sviluppo sociale e sostenibile come ha ricordato il sottosegretario Calzolaio
Su questo terreno
Il ruolo insostituibile del mondo non governativo diventa ancora più centrale ed essenziale pensiamo sia utile
Un quadro non non normativo chiaramente finalizzato a premiare le aggregazioni dell'associazionismo su scala nazionale e regionali le sue competenze e professionalità la reale capacità di rappresentanza
E di autofinanziamento delle nostre erano della nostra società organizzare civile organizzata nelle sue più varie espressioni
Facendo tesoro di esperienze importanti quali l'azione di solidarietà con i popoli dell'ex-Jugoslavia toccante
Testimonianza ne abbiamo avuto questa mattina da parte di SMA pare pali share
Su il problema degli scomparsi questa parola che spesso noi pronunciamo in un'altra lingua i desaparecidos che non sono purtroppo soltanto patrimonio dall'America Latina della sua della sua realtà
Che ha coinvolto davvero la società italiana dalle scuole alle imprese alle ONG all'associazionismo e e così via
Alla base del nostro impegno di cittadini e dalla politica estera del nostro Paese devono esserci grandi obiettivi delle assemblee delle Nazioni Unite a partire dallo sviluppo umano dalla pace lei
Dei dei diritti un umani civili quelli politici democratici e quelli alla salute all'educazione al lavoro all'infanzia
In questo quadro la cooperazione decentrata da comunità locale a comunità locale falliti i grandi modelli di sviluppo che spesso hanno disseminato di cattedrali un deserto che è rimasto tale
Stimola a reimpostare l'intera cooperazione in termini di partecipazione il protagonismo della cittadinanza organizzata e delle forze attive del territorio
I valori di solidarietà e di democrazia partecipata partecipativa della sinistra trovano la loro espressione nel partenariato diretto a livello di territori del nord e del sud del mondo
In campo ambientale e nell'ambito della gestione delle risorse naturali pur non mancando esempi positivi non si può che sottolineare l'insuccesso complessivo della politica seguita
In tale settore della cooperazione internazionale inclusa quella italiana attenta a queste tematiche solo informa subalterna da altri fattori specialmente quelli economici superare la cultura dell'emergenza e delle catastrofi e coniugare sostenibilità e sviluppo questi devono essere de devono diventare i principi alla base del Comune
Niente del comune interesse
Ponendosi l'obiettivo concreto della effettiva riduzione del rischio emigrazione per ragioni ambientali ad un numero rilevante di esseri umani
La dimensione dei diritti della persona consente di intervenire
A sostegno delle popolazioni utilizzando più ampiamente
E non dei paesi della riva sud del Mediterraneo in questi ultimi anni un processo di sviluppo comune potrà innescarsi solo su di una pur su di un di una politica migratoria
Non ispirata ad obiettivi di chiusure di rifiuto partenariato di sviluppo e frontiere sigillate sono incompatibili
Vedere i flussi migratori come risorsa
Insieme a voi a molteplici altre implicazioni pone anche quella della capacità di creazione di lavoro nei paesi di provenienza come fattore di dignità innanzitutto ci ricordava monsignor Martin e noi siamo completamente d'Accord do e coinvolgendo gli stessi immigrati nei nostri Paesi in questo contesto un ruolo importante a ed ancor più decadere il tessuto di piccole e medie imprese e di tutti quei soggetti che formano l'imprenditorialità diffusa
Comprendendo le istituzioni locali il terzo settore il non governativo
Esportando la quale a volte si esportano problemi e i sindacati alle volte ne sanno qualcosa ma più spesso speriamo si esporta anche democrazia
Questo come dire l'estrema e lacunosi stima sintesi di una giornata di intenso lavoro vi chiedo di scusarmi per le semplificazioni ma dicendo anche di continuare con noi lavorando per questo progetto che è un progetto che io spero da oggi possa ripartire con maggiore impegno maggior lena grazie
Grazie a Donato Di Santo adesso do la parola Walter Walter Veltroni a segretario nazionale dei Democratici di sinistra per l'intervento conclusivo di questa giornata
Anch'io voglio ringraziare Donato Di Santo cosa LUISS rissa uscì in generale tutte le persone che hanno lavorato all'organizzazione di questo convegno con una passione politica e civile di cui la riuscita del convegno è credo il miglior risarcimento
Credo di poter essere creduto se dico che la presenza del segretario del partito delle cose che dirò dal più a un attimo che considero per quanto mi riguarda impegnative
Non sono un atto formale
Nel corso di questi mesi
Abbiamo cercato di rompere un po'il gioco della del linguaggio politico tradizionale abbiamo cercato non è stato facile ma io ho fiducia che le prime crepe si vedono abbiamo cercato di fare irrompere nella gerarchia delle priorità di un dibattito politico sempre più complesso alcuni temi che non erano stati propriamente centrali
Provo a fare qualche esempio
Penso all'importanza che abbiamo cercato di attribuire alla ratifica avvenuta in Parlamento della trattato sulle mine anti uomo ho penso ancora
Alla campagna che stiamo promuovendo con qualche risultato io considero risultato il fatto che rispondendo ad una mia richiesta al ministro degli Interni abbia deciso di non inviare funzionari italiani ad un convegno dell'Interpol che un po'inopinatamente si svolge nella capitale della Birmania cioè in un Paese nel quale
Mancano diritti umani civili di libertà assolutamente fondamentale
Certo a leggere i giornali tutti i giorni e questo appare un linguaggio un po'singolare sembra di parlar d'altro sembra di fuggire dalla politica se per politica si intende
Questo quotidiano esercizio di montaggio e smontaggio di partiti e formazioni politiche
E io credo che invece ricominciare a parlare di questi temi si a non fuggire dalla politica ma ritrovare la politica nella sua forma alta e nell'unica forma che considera la partecipazione delle persone come fondata su motivazioni alte e non legate a prospettiva aspettative che riguardano il proprio corso personale
Io devo dire che pur essendo ovviamente per un partito anche della dimensione della grandezza del nostro non semplice sostenere questa questo mutamento di scenario io ho fiducia che questo si trovi sempre di più in relazione con una crescente domanda dell'opinione pubblica
Ci sono stati recentemente due fatti che mi hanno confortato in questa direzione che ci però molto brevemente
Credo che tutti noi abbiamo visto o molti di noi hanno visto in televisione qualche sera fa uno straordinario servizio fatto da un giornalista italiano a proposito della vicenda del Sudan della fame nel mondo
E anche a proposito della vicenda della prostituzione minorile in Brasile
Credo che il programma sia stato ritrasmesso dopo essere stato trasmesso un'altra volta in quegli orari per vampiri in cui di solito vanno in onda questo tipo di cose
è stato ritrasmesso in prima serata io mi sono discretamente informato di quale fosse stato l'ascolto devo dire che in questa grande attenzione che c'è sulla quantità degli ascolti che ci sono per i grandi eventi mediatici a me colpisce invece il fatto che due milioni e novecento mila italiani
Abbiano deciso di vedere questo programma ed a quanto mi hanno detto non voglio citare la cosa senza Rory da quanto mi hanno detto
è il miglior risultato di ascolto in quella collocazione di tutta la stagione per la Terza Rete
Penso che abbia un significato tutto questo
Ieri mattina sono stato a fare un'assemblea in un liceo romano ha deciso di un'assemblea molto bella molto partecipata
E ho trovato grandissimi motivi di conforto i ragazzi che erano lì non avevano voglia di parlare con il segretario di un partito
Di come stava evolvendo la situazione politica italiana non credo fossero particolarmente esperti della mutevole e geografia del sistema politico italiano anche perché io avrei potuto poco confortarli perché mi sono un po'perso anch'io ogni giorno ce n'è un una nuova ma erano straordinariamente appassionati delle cose delle quali voi discutete
Ma non solo appassionati diritti civili diritti umani non solo la vicenda di Asciano anche evidentemente una vicenda sulla quale bisognerà essere molto molto fortemente determinati io voglio ripetere qui quello che ho detto ieri è quello che
è la nostra posizione sappia la Turchia che
Non c'è Europa senza democrazia e quindi che se ci fosse un processo senza di lui
Questo significherebbe una chiusura per quanto ci riguarda senza senza revoca
Del processo di integrazione europea di un paese al quale diciamo queste cose con dolore con preoccupazione perché l'Italia è stata particolarmente impegnato in questa direzione
Ma erano questi ragazzi appassionati e profondi conoscitori di cose anche molto complesse
Con una una ragazza di quinto ginnasio ha parlato della situazione dell'ex Jugoslavia con una conoscenza della organizzazione nuova della geografia in quell'area che veramente riempiva l'anima e poi i diritti umani e poi appunto la Birmania la pena di morte parlavano di politica eccola la politica
In questa cosa nella quale si dice che i giovani non sono appassionati di politica no è quella politica li della quale i giovani non sono appassionati e francamente mi si dovrebbe spiegare perché dovrebbero appassionarsi a tutto questo
Quindi io comincia a essere abbastanza ottimista sul fatto che questa rottura di linguaggio e di tematiche si incontri con una domanda reale
Lo dico anche a
Monsignor Martini nel quale ha parlato giustamente della necessità di un nuovo consenso e devo dirla monsignor Martins che avendola ascoltata mi verrebbe voglia di usare l'espressione che lei ci ha detto si usa nelle occasioni quali ci si invita a ballare nel suo Paese togliendo il punto interrogativo per dirla semplicemente Stia spesso con noi perché le cose che lei ha detto assomigliano molto a al nostro sentito nostro vissuto alle stesse ragioni di disagio vorrei dire persino alle stesse indicazioni di di programma
Io vorrei oggi cercare di lanciare un messaggio allo stesso tempo anche assumere pubblicamente un impegno il messaggio è quello che ho detto ma con una elemento rafforzativo che vorrei fosse chiaro perché è un ha un significato politico
Una forza politica non può definirsi di sinistra
Se non mette al centro dalla propria attenzione della propria riflessione e della propria iniziativa lotta la questione della diseguaglianza e della povertà la sinistra non è un'autodefinizione non è un'etichetta che si mette se non è corroborata da comportamenti e vorrei dire persino da priorità e quella che ho detto è per me la priorità sulla quale la sinistra deve attestare oggi la sua iniziativa lo sappiamo che la nostra società e anche nel nostro Paese
Esistono e persistono grandi diseguaglianze anche intollerabili situazioni di povertà sono circa il dieci per cento le famiglie italiane che vivono una condizione di povertà ovvero
Dispongono di un reddito inferiore alla metà di quello medio nella civile prospera Europa ci sono trentasette milioni di poveri e cinque milioni di senza tetto
Noi ci sentiamo impegnati a combattere discuteremo tra qualche giorno a Milano al congresso del Partito socialista europeo queste vecchie e nuove forme di esclusione di emarginazione sociale per quanto riguarda l'Italia i governi di centro sinistra ieri il governo Prodi oggi governo D'Alema
Nonostante la noti dando la nota difficile condizione finanziaria dello Stato hanno messo in campo misure concrete di lotta alla povertà e all'emarginazione per la prima volta questo Paese ha una vera politica sociale credo che gran parte del merito di questo sia da a scrivere sia con il nostro Governo il Governo Prodi mio sia oggi con il governo D'Alema
A alla ministra Livia Turco
Noi ci sentiamo davvero impegnati a continuare su questa strada e a raddoppiare gli sforzi ma mentre diciamo questo non possiamo perdere il senso delle proporzioni
La povertà che nei nostri Paesi rappresenta la dolorosa inaccettabile condizione nella quale vive una minoranza
Vista in un'ottica globale planetaria è al contrario la condizione nella quale vivono masse sterminate di nostri sincera
Sono dati che conosciamo ma che conviene ripetere
Qui dove voi sicuramente avrete non avete bisogno di sentirli ma anche fuori di qui dove invece c'è bisogno di ritrovare cognizione del dolore diciamo questo
L'ottanta per cento della popolazione mondiale dispone del venti per cento del reddito mondiale
I due miliardi di più poveri del pianeta dispongono della stessa ricchezza che possiedono le duecentotrentadue persone più ricche del mondo
E il divario tende ad aumentare
Intendiamoci il quadro globale non può essere dipinto solo in nero
Al contrario ci sono molti casi di Paesi in via di sviluppo che possono davvero essere chiamati così senza che questo nome suoni come un insulto o peggio come una beffa
Paesi intendo dire in cui l'aumento dei salari reali va di pari passo con le capacità di apertura agli scambi con l'estero
Così come è vero che sarebbe sbagliato negarlo che la liberalizzazione dei movimenti di capitali ha determinato afflussi significativi di risparmio dai Paesi ricchi e Paesi poveri favorendo la crescita
Ma tutto questo non può essere ragione di soddisfazione per le donne e gli uomini che si sentono di sinistra
Lo sappiamo infatti che dietro questi segnali anche positivi
Resta e talvolta si aggrava un divario intollerabile tra la nostra società la Società di coloro i quali hanno e la Società del Grande Sud impoverito molte troppe delle quali queste società del Sud sono ancora Società della fame
Società nelle quali i bambini che riescono a sopravvivere alla fame la malnutrizione alla precarietà igienico-sanitaria i bambini che riescono a scansare il rischio di perdere la vita o di restare mutilati saltando su una mina
Insomma i bambini per così dire più fortunati vedono conculcato il loro diritto allo studio al tempo libero per essere sfruttati nelle campagne nelle miniere nelle officine che ha visto quel programma ha visto come in Brasile non in Sudan bambini di undici anni quelli che sfuggono a prostituzione siano costretti a lavorare nelle pietraie bambine e bambini e la loro infanzia dovrebbe non essere diversa da quella dei nostri figli
Non intendiamo rassegnarci a questa situazione
Contro la quale vogliamo impegnare la nostra passione la nostra intelligenza e la nostra forza
Questo il messaggio guardate so bene ed è esplicito il desiderio che così sia un messaggio che inviamo innanzitutto hanno gli stessi anche per cambiare lo stesso
Ma anche alla Società italiana nel suo insieme anche a chi non è di sinistra
Chiudere gli occhi dinanzi alla fame all'ingiustizia lo sfruttamento non solo è qualcosa di moralmente inaccettabile ma è anche un atteggiamento miope e in definitiva autolesionistico
Non può esserci sicurezza in un mondo ingiusto non si può pensare che la povertà sia come la polvere che si mette sotto il tappeto e così sparisce
L'ingiustizia che noi ci illudiamo di ignorare chiudendo gli occhi mettendo la testa nella sabbia finiamo per ritrovarci alla talvolta che grida sulle nostre spiagge le nostre città per questo dico che l'unico comportamento razionale prima ancora che moralmente accettabile reagire all'ingiustizia
Facendosi carico con la solidarietà con l'iniziativa politica e sociale dei problemi nuovi che l'interdipendenza la globalizzazione pongono a tutti no
Lo dico anche risposta al tema della sicurezza
Vedete si parla di tolleranza zero
La tolleranza zero intanto è stata nell'esperienza del sindaco di New York il risanamento dei ghetti di New York
Prima ancora che le iniziative di repressione ma per la parte di repressione se Tolleranza Zero si intende la situazione che si è determinata a New York nella quale per la seconda volta un uomo con il colore della pelle nera solo per aver estratto dalla tasca come ha fatto con gli anni prima un telefonino è stato raggiunto da colpi di pistola e ridotto in fin di vita se per questo si intende per tolleranza zero è una soluzione che non cominci entusiasma e non ci appartiene e io credo sia importante che si scenda in campo davvero per cercare di indicare al bisogno di sicurezza reale di cittadini una prospettiva alternativa a quella del risolviamo il problema da soli e in questo senso va il messaggio che lanceremo il prossimo ventiquattro aprile con la grande manifestazione che faremo a Roma
In favore di un mondo che cambia di un mondo che ha sei miliardi di colori e di un mondo che viva in sicurezza e senza razzismo
Insieme al messaggio che è quello che ho appena detto dicevo c'è anche un impegno un impegno che non esaurisce il messaggio generale ma che vuole renderlo concreto e quindi credibile
Lo intendiamo impegnarci per un forte rilancio della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo che consideriamo non l'unico
Ma come serie ha detto un importante strumento nella lotta contro la povertà e le diseguaglianze il lavoro che è relatore Boco che io voglio ringraziare sta svolgendo va esattamente in questa direzione
L'aiuto mondiale ai paesi in via di sviluppo ammonta come voi sapete oggi a circa cinquanta miliardi di dollari
Sembra una cifra imponente in realtà è una cifra pari a quanto spendono ogni anno i cittadini americani per mantenere i loro cani e loro gatti io credo che noi Democratici di sinistra ma più generalmente noi Italia noi Europa dobbiamo impegnarci a spendere di più a spendere meglio ma spendere di più a investire di più nella lotta alle diseguaglianze alla povertà alla fame
Negli anni passati la quantità di risorse lo ha detto Monsignor Martin prima
Che il nostro Paese ha stanziato per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo è addirittura diminuita siamo passati da quattro per mille del nostro PIL negli anni ottantanove novanta all'attuale striminzito un per mille
Si tratta di un dato inaccettabile dinanzi al quale non possiamo che impegnarci a invertire la tendenza
La freccia sul diagramma deve tornare a salire e se possibile in fretta naturalmente
Con tutte le compatibilità che sono necessarie come dovrà del resto a cadere un po'in tutta Europa dopo l'avvento di governi di sinistra o di centro sinistra perché questa è una delle cose che qualifica
Il carattere e la natura di quei governi nella maggior parte dei Paesi del Vecchio Continente
Ovviamente non è un caso
E vale la pena di soffermarsi per riflette su questo se negli ultimi anni le risorse sono diminuite
E non è solo conseguenza delle generale politica di rigore e di contenimento della spesa pubblica la verità è che la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo non è solo problema di quantità
E anche una questione di qualità e voglio ribadirlo per noi la prima qualità e la qualità morale della cooperazione la cooperazione del quattro per mille la cooperazione dalla fine degli anni ottanta è stata anche non solo ma anche la cooperazione degli scandali della corruzione delle malversazioni
La cooperazione che ingrassa pacchi la faceva più che servirà Paesi verso i quali era destino
Una mala cooperazione che non è stata solo un problema italiano come abbiamo visto ha colpito anche altri paesi ma in Italia è stata diciamoci la verità una delle forme più odiose di quel sistema della corruzione che ha incrinato la democrazia fra gli anni ottanta e gli anni Novanta
Lo dobbiamo voltare decisamente pagina dobbiamo impedire che si ripetano gli scandali che abbiamo conosciuto dobbiamo fare entrare più risorse ma dentro una macchina organizzativa profondamente ripensate ristrutturata
In modo da risultare insieme più efficiente e più trasparente
è per questo che come emerso dalla discussione questa giornate come ho detto prima
Noi sosteniamo convintamente l'impianto della legge di riforma della cooperazione allo sviluppo della quale ha parlato Migone anche attualmente in discussione al Senato si tratta di una riforma che poggia su quattro principi fondamentali che noi condividiamo
Primo la separazione tra la funzione di indirizzo politico e quella di gestione dei progetti attraverso la costituzione di un'agenzia
Secondo la regolazione della cooperazione decentrata allo scopo di valorizzare al massimo le iniziative regionali e locali
Terzo l'assegnazione di un ruolo centrale alle organizzazioni non governative
Quarto il coinvolgimento di quella grande risorsa italiana e in maniera del tutto peculiare italiana che sono le piccole e medie imprese
Il tutto all'interno di quella strategia di empowerment del quale ha parlato a monsignor martedì
Ma il nostro impegno credo debba essere dal mio punto di vista ancora più concreto e stringente voglio affrontare un nodo complessa
Su quale però vorrei cercare per la mia parte di dire un punto di vista abbastanza netto abbastanza chiaro
La prima forma di cooperazione allo sviluppo è tagliare il nodo scorsoio del debito estero un nodo che sta strangolando le fragili e gracili economie di molti dei paesi più poveri del pianeta
In base a stime del Fondo monetario internazionale il debito estero totale dei paesi in via di sviluppo ammontava all'inizio dello scorso anno a due mila sessantasei miliardi di dollari
Complessivamente i paesi in via di sviluppo pagano duecentosettantadue miliardi di dollari di servizio del debito pari a oltre il tredici per cento del valore delle loro esportazioni
Un dato medio che diventa però il ventotto virgola sette per cento nel caso dei Paesi africani e il trentaquattro virgola due per cento nel caso di quelli latino americani
Si tratta di una situazione evidentemente insopportabile
Lo vanno sostenendo ormai da anni le più alte autorità morali a cominciare dal Papa con le parole che sono state ricordo
Ma anche ambienti economici non certo sospettabili di atteggiamenti indulgenti nei confronti dell'esigenza di equilibrio tra le esigenze del mercato e quelle dell'etica
Hanno detto delle parole di fuoco il boss Gianna la financial Times hanno definito tutto questo una oscenità
Se ne vanno rendendo conto infatti anche i circoli più esclusivi dell'economia e della finanza mondiale non a caso nel settembre novantasei le assemblee annuali del Fondo monetario internazionale de L'Aba Camon viale hanno avviato come qualcuno di voi ha ricordato un'azione congiunta di creditori bilaterali banche commerciali creditrice creditori multilaterali
Per ridurre il peso debitoria dei Paesi in via di sviluppo
L'iniziativa si basa su una Brozzi su un approccio caso per caso di meccanismi di cancellazione del debito riduzioni fino all'ottanta per cento prevedono come prima fase un periodo di tre anni perché il Paese si è eleggibile per un'operazione in questa fase si valuta se le misure sono sufficienti in questa fase tre anni a rendere sostenibile il debito altrimenti si adotta un azione rafforzata che comporta il prolungamento delle politiche di riforma per altri tre anni
La Banca Mondiale contribuisce con un fondo fiduciario il Fondo monetario internazionale interviene attraverso fondi agevolati
Come è ben noto posso essere coinvolto iniziativa paesi poveri che fronteggia in una situazione insostenibile di debito estero
Il che significa un rapporto debito proventi da esportazioni di almeno duecento duecentocinquanta per cento e un rapporto tra servizio debito e proventi da esportazioni di almeno il venti venticinque per cento
E Paesi che siano impegnati in programma di aggiustamento strutturale
Però diciamoci la verità nel corso di questi anni starei per dire di questi mesi anche prefetto dell'insorgere di nuove guerre
Il problema del debito estero si è ulteriormente aggravato a fronte della crisi del sistema finanziario internazionale in particolare per tre tipologie di Paesi in via di sviluppo primo per i Paesi più poveri
Esclusi dal circuito internazionali di economia reale finanziarie soprattutto lo ha detto Luciano Vecchi paesi dell'Africa subsahariana i più colpiti da questo fenomeno di marginalizzazione
Secondo per i Paesi centroamericani colpiti dall'uragano medici i quali hanno ricevuto dal club di Parigi un trattamento eccezionale tra virgolette consistente nella moratoria di tre anni sui pagamenti del servizio del debito Vilardi laterale
Poco più di un quarto del totale per entrambi ma non la cancellazione del debito
Terzo per i Paesi emergenti colpiti dall'effetto domino dell'instabilità finanziaria l'ultimo pensiero del quale ha parlato Migone prodotta si nel Sud-Est asiatico nel novantasette che ha colpito prima la Russia e ora il Brasile
Questa drammatica situazione rende io mi sentirei davvero di parlare di emergenza
Chi e voi sicuramente lo fate stabile entro quella situazione sa che quando ci sono decine di migliaia di bambini che muoiono ogni giorno di fame se non si parla di emergenza non non si ha ragione di stare al mondo
Questa drammatica situazione rende insufficienti le iniziative fin qui adottate sollecita un'iniziativa internazionale molto più rapida e decisa che ponga il debito estero al centro dell'agenda politica
Cogliendone sia l'importanza dirette in termini di ricadute sui Paesi industrializzati sia la necessità di un suo inserimento nel quadro generale del riassetto dell'architettura finanziaria globale
Questo significa affiancarlo al tema del controllo dei movimenti di capitale dei fondi speculativi della riforma dell'agenzia di credito all'esportazione della trasparenza e responsabilità di Banca mondiale e Fondo monetario internazionale della qualità del maneggio mente e dei prestiti
In questa prospettiva nel corso dell'ultimo summit dei ministri del Tesoro il G7 Hubble sono state discusse diverse proposte la più importante significativa delle quali è la cosiddetta iniziativa di Colonia proposta dalla Germania
Ricordiamo il senso della proposta tedesca
Che prevede cinque punti ridurre l'iter negoziale limitando l'intero processo a tre anni invece delle attuali due fasi di tre anni ciascuno
Secondo rendere automaticamente leggibile un Paese che tocchi la soglia del rapporto debito proventi da esportazioni al duecento per cento e non all'attuale Renji duecento duecentocinquanta
Terzo cancellare il cento per cento dei debiti commerciali e non quindi la soglia attuale dall'ottanta per cento solo in casi di difficoltà finanziarie eccezionale valutata la Banca mondiale e Fondo monetario internazionale
Quarto cancellare il cento per cento dei debiti perché di d'aiuto con l'obbligo per i governi dei Paesi beneficiari dire investire le risorse liberate in progetti di sviluppo sostenibile e di lotta alla povertà
Quinto aumentare i contributi al fondo fiduciario dalla Banca Mondiale
Si tratta di una proposta che va considerata una buona base di partenza da condividere se possibile per migliorarla ulteriormente da subito ad esempio abbassando la soglia di sostenibilità del duecento per cento a livelli meno alti
Ma diciamoci la verità oltre a sostenere le migliori iniziative multilaterali l'Italia può e deve sviluppare una sua autonoma iniziativa alla fine del novantasette i debiti complessivi dei paesi in via di sviluppo verso Stato banche privati italiani ammontano a sessanta mila novecentoquarantotto miliardi di lire
Di cui ventidue mila e tante sono miliardi pubblici e più di trentotto mila sono privati circa il due per cento del debito totale di quei Paesi
Si tratta di una cifra ingente ma non meno significativo
E l'ammontare dei crediti che l'Italia ha ridotto o cancellato in questi ultimi anni a favore di diversi Paesi con operazioni caso per caso
Gli interventi più rilevanti sono stati verso l'Egitto ristrutturazione dell'indebitamento per un valore di novecentosettantuno miliardi di lire e la Tanzania cancellazione del debito per quattrocentotré miliardi sempre nel quadro di accordi internazionali e mai come azioni unilaterali
Il ministro per il Commercio Estero Piero Fassino ha di recente quantificato in oltre due miliardi di dollari i condoni di quote del debito estero complessivamente decisi dall'Italia verso Paesi in via di sviluppo negli anni novanta un miliardo virgola sei come riduzione nell'ambito la ristrutturazione del debito cinquecento milioni sempre di dollari come cancellazioni nel quadro di accordi multimateriale multilaterali
Con le leggi finanziarie novantasette novantotto è stata introdotta la possibilità per i crediti in carico alla Sacha di convertire il debito dei Paesi in via di sviluppo in attività di protezione ambientale sviluppo socio economico e commerciale
Si tratta di risultati importanti che qualificano la politica del centro sinistra
Ma quello che vorrei dire oggi e che dobbiamo sforzarci di fare di più
Di dare segnali ancora più netti la volontà del nostro paese di contribuire in modo concreto al miglioramento delle condizioni dei Paesi più poveri
I democratici di sinistra intendono impegnarsi a cercare le necessarie convergenze in sede nazionale e internazionale
E a promuovere le opportune modifiche legislative in modo da consentire operazioni accelerate di ristrutturazione in sostanza di cancellazione del debito
Nel frattempo proporranno una moratoria a favore dei Paesi più poveri
Naturalmente questo non significa affatto un disimpegno sul fronte del sostegno alla crescita sociale civile e De Noukrati Ca'dei Paesi debitori anzi consideriamo questa iniziativa lo strumento per favorire questo processo
Perché i benefici della riduzione del debito
Dovranno essere impiegati a sostegno di progetti controllati e verificati internazionalmente per lo sviluppo sostenibile l'alfabetizzazione il miglioramento delle condizioni igienico sanitarie la protezione dell'ambiente
In nessun caso potranno essere usati i soldi risparmiati per il debito
Per finanziare le spese militari o gruppi di potere che fondono il loro dominio sull'assenza di democrazia la violenza sistematica dei diritti umani lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo
Nel mio viaggio in Germania ho potuto vedere come ancora esista l'istituto dei lavori forzati per bambini per donna e per anziani
In particolare all'iniziativa italiana di cancellazione sostanziale del debito dovrebbe interessare alcuni Paesi scelti tra i più poveri tra quelli indebitati in modo significativo con il nostro Paese faccio alcuni esempi l'Etiopia e dire etiope significa oggi anche dire guerra l'ennesima sanguinosa guerra tra poveri una guerra un po'dimenticata e non vorrei che in qualche misura farcelo dimenticare fosse qualche antico imbarazzo
E significa anche riaffermare tenacemente la volontà del nostro Paese affinché due nazioni amiche dell'Italia ritrovino presto la via obbligata della pace
Il Mozambico dove l'Italia ha giocato un ruolo chiave nel processo di pacificazione ancora in Africa l'Angola infine i paesi più colpiti dall'uragano Mitch come lo Durance e Nicaragua
Vedete usciamo da questa conferenza nazionale avendo lanciato noi stessi un messaggio chiaro ed avendo assunto dinanzi a tanti autorevoli testimoni e davanti all'opinione pubblica precisi e vincolanti impegni
Ricordo che qualche anno fa
Norberto Bobbio disse che la sinistra dovrà cambiare in profondità ma non avrebbe mai dovuto perdere la capacità di ribellarsi dinanzi ad un mondo che condanna milioni di uomini a vivere come topi
Il fuoco di questa ribellione morale politica tanto più convinta determinata in quanto rigorosamente pacifica e non violenta è un fuoco che non può spegnersi nel cuore di nessuno di noi
Ma è un fuoco che arde sotto la cenere che dobbiamo ravvivare
Ha detto giustamente monsignor Martins oggi la lotta alla povertà e la lotta al sottosviluppo può essere per tutte le persone di buona volontà ciò che fu la lotta contro il nucleare in anni che abbiamo dietro le spalle
Noi per parte nostra mobiliteremo il nostro partito le nostre sezioni il grande universo di volontariato politico
Che il nostro partito raccoglierà presente organizza per dare il nostro contributo alla causa della cooperazione con i Paesi di sviluppo in via di sviluppo lungo quella linea alla quale Valdo Spini ha fatto riferimento nel suo intervento dobbiamo fare la nostra parte nel favorire una partecipazione attiva dalla società civile al dibattito nazionale europeo e internazionale su questo tema incoraggiando la diffusione di informazioni e occasioni di incontro approfondimento
A cominciare dalla campagna addebitarsi per un millennio senza debiti cui aderiscono oggi oltre trenta organizzazioni laiche religiose ambientaliste e sindacali del volontariato della solidarietà della cooperazione
E che aderisce alla campagna internazionale Jubilee due mila attiva oggi in oltre sessanta Paesi
Dobbiamo dare il nostro contributo anche all'iniziativa promossa dalla Commissione praticata del vaticana giustizia e pace una grande raccolta di fondi per acquistare quote del debito pubblico sul mercato secondario
Moderna forma di riscatto da una moderna ma non per questo meno odiosa forma di schiavitù in questo importante vorrei dire decisivo lavoro decisivo non tanto per i risultati che sapremo produrre quanto per noi porre dire per la riaffermazione della nostra identità e delle nostre motivazioni di partito dalla sinistra democratica europea
Possiamo ora avvalerci come Donato Di Santo ha ricordato di uno strumento nuovo l'autonomia tematica altri mondi
Che è lo strumento fondamentale per non rassegnarci e non dimenticare questo universo di problemi
Altri mondi che ha dato un contributo essenziale nella realizzazione di questa conferenza sta già lavorando ad un'altra iniziativa che credo sarà altrettanto importante una festa nazionale tematica dell'unità dedicata alla grande questione nord sud del mondo che si terrà in luglio a Livorno
Nei loro documenti le compagne e compagni di altri mondi hanno messo in bella mostra una frase di Edgar Moreni che vorrei ci lasciassimo gli uni dagli altri questa sera come invito alla riflessione
La rinuncia al migliore dei mondi dice Edgar morente non è la rinuncia ad un mondo migliore
Non siamo qui per rinunciare siamo qui per dieci e che le nostre ragioni le ragioni della sinistra sono le ragioni dei più poveri degli oppressi dei torturati e di coloro che vivono una condizione di sfruttamento
Queste ragioni noi non le smarrite Emo perché sappiamo che se lo facessimo finiremo per perdere noi stessi grazie per la vostra attenzione buona