"Una alternativa di società" IV Congresso Nazionale del PRC (Rimini, Palazzo dei Congressi, 18-21 marzo '99)

Il congresso
Diamo la parola al compagno Fabio Amato dell'esecutivo dei giovani comunisti si prepari il compagno Dario Salvetti di Milano
Cari compagni e cari compagni
Nel recente rapporto che è stato presentato sulla condizione giovanile
Emerge secondo me tutta la drammaticità
Di questa modernizzazione
Il suo portato più scuro di regressione di civiltà emerge da questa da questo rapporto una generazione che porta con sé
I tratti della precarizzazione del mercato del lavoro della flessibilità dell'incertezza che contraddistingue questa fase una generazione chi smarrisce il senso di sé che ha paura che vede crescere sentimenti di cui Smodis stranita di atomizzazione delle relazioni sociali
Questi strani azione secondo me
Per noi una sfida per noi giovani comunisti ma per noi soprattutto Partito della Rifondazione Comunista
Sa infatti secondo me in questo congresso
La nostra capacità di dare una risposta di dare senso a questo ma nessuno di saper dare restituire una speranza una generazione che sembra aver interiorizzato quelli che sono i dogmi
Di questa fin e secolo cioè quelli della flessibilità del mercato del lavoro della competitività come valore assoluto e dominanti che Guida le relazioni sociali
La nostra scommessa che è quella di saper ricongiungere il nesso fra società e politica
Fra la politica e soprattutto quei settori sociali che vedono peggiorare le loro condizioni che non sanno darsi più una rappresentanza più un senso
Che il lavorare affinché la politica torni a essere recuperarle quel ruolo di strumento per la trasformazione sociale
Che da altri vuole essere negato attraverso la ristrutturazione del sistema istituzionale attraverso i sistemi maggioritari autorizzare e qui credo che sta una delle differenze profonde con quella che giustamente Dahrendorf ha chiamato sinistra nominare quel centro sinistra che in Italia la sua massima espressione che non sa dare un senso una speranza un significato a tante generazione tanta parte della popolazione di questo Paese
Quella sinistra che ha sacrificato sull'altare
Della governabilità tutti valori principi quella sinistra per cui vale più un accordo con le gerarchie ecclesiastiche
E con l'UDR che centinaia di migliaia di studenti che hanno manifestato contro i finanziamenti alla scuola privata
Con questa sinistra compagni
Non dobbiamo saper lanciare una sfida una sfida per l'egemonia saper parlare a queste saper parlare
Ai soggetti diffusi di che praticano resistenza sul territorio lotte contro questa modernizzazione capitalista contro questa ristrutturazione penso lavare culture da cui dobbiamo giustamente farci contaminare da quella di genere la questione ambientale
Dobbiamo sapere essere agenti della ricomposizione sociale e anche politica di un blocco per l'alternativa
Io credo che su questo sta un altro punto grande della sfida che lanciamo con questo congresso cioè quello della ricomposizione di un senso di una speranza di un significato di un'alternativa di società qui e ora e di un'alternativa di civiltà
Rispetto
A questo che a quello che abbiamo su una ricomposizione del soggetto trasformazione
Che deve saper passare attraverso di noi attraverso le forme che assume la nostra lotta politica
Io credo compagne e compagni che su questo abbiamo e dobbiamo recuperare
Lavorare affinché quelli che sono stati i temi forti che hanno contraddistinto
La nostra alterità e che contraddistinguono anche l'alternativa di civiltà che ne vogliamo costruire debbono continuare a essere le nostre proposte nostre bandiere su cui aggregare un vasto fronte sociale alternativo
Penso per esempio alla questione della riduzione d'orario che non può essere sepolta se solamente perché questo governo assunto le parole d'ordine della Confindustria ma che dobbiamo saper vivere come battaglia non solo per la redistribuzione del lavoro ma come battaglia per un'alternativa di civiltà paradigmatica del nuovo rapporto
Fra lavoro e Società nei nuovi rapporti fra i Jennifer di relazioni sociali la riduzione d'orario come paradigmatica anche della ricomposizione fra chi un lavoro celai chi un lavoro non ce la la riduzione d'orario anche come un modello differente di organizzazioni dei tempi come nuova forma di rigidità sociale rispetto alla flessibilità imposta etero determinata
Un'altra grande questione
Compagni e compagne quella di saper praticare la ricomposizione nel nostro azione quotidiana
Ne abbiamo uno strumento che abbiamo messo in campo come partito e che rilanci Remo anche come giovani questo strumento è quello dell'inchiesta è stato ripetuto più volte su come l'inchiesta intrecci il nostro essere e come l'inchiesta serva a questo partito non per conosce un'ora realtà di cui i dati statistici
Sono fedele rappresentazione ma per
Parlare a quella classe dispersa nella frantumazione della l'organizzazione del lavoro per saper definire il nostro essere sociale e non solo saper ricomporre anche questa frammentazione attraverso forme nuove di intervento sul territorio penso l'idea che viene lanciata anche nei documenti quella della Camera dei lavori dobbiamo saper fare delle camere dei lavori dell'associazione marci luoghi reali della ricomposizione fra precariato lavoratori
Fra disoccupati bisogna far sì che i disoccupati senta no loro la lotta dei metalmeccanici come metalmeccanici devono sentire loro la lotta dei disoccupati per la piena occupazione compagni e compagne
Così come devono sentire e dobbiamo far sì che colonia il prossimo ventinove maggio sia il luogo materiale di questa ricomposizione sia anche un punto alto di sfida a questa a questa Europa delle banche che oggi sembra più forte che espelle dei suoi governi qualsiasi qualsiasi accento critico vagamente riformista credo compagni e compagne
E qui concludo che la sfida che lanciamo che sicuramente alte impegnativa
è importante
Abbia bisogno di una forte passione di un partito che come sosteneva Antonio Gramsci sappia essere organizzatore di passione un partito in cui e questo per rispondere uno dei tanti auguri che il primo giorno
Ci veniva fatto
Da Sergio Staino sulle pagine dei nostri giornali che sappia far crescere investire sulle giovani generazioni ma sia pur sicuro
Staino
Che questi giovani che oggi vedo nella rifondazione comunista una speranza anche cresciuti saranno sempre dalla parte giusta
Dalla parte degli oppressi e non degli oppressori dalla parte degli sfruttati e non degli sfruttatori dalla parte della rifondazione comunista
Ha la parola al compagno Dario Salvetti di Milano si prepari la compagna Donatella linguisti di Ancona
Compagne e compagni
Altri compagni prima di me sono già intervenuti
Sulle questioni generali nel dibattito delle due mozioni e del nostro dibattito congressuale io quindi vorrei provare a utilizzare questo mio intervento per focalizzarmi su un punto specifico che è un punto che aleggia nelle nostre discussioni ma che non viene necessariamente approfondito che è il punto della scuola
E del movimento studentesco che abbiamo a cui abbiamo assistito nell'ultimo anno e a cui abbiamo assistito anche nei diversi anni passati
E voglio approfondire questo punto non tanto per settorializzare o dividere il nostro dibattito in compartimenti stagni
Ma perché penso che il terreno del movimento studentesco uno dei pochi terreni dove negli ultimi anni abbiamo visto uno sviluppo di un movimento di massa deve essere un terreno di estrema verifica ispirazione di insegnamento per le nostre scelte politiche di bilancio scelte politiche che abbiamo fatto non lo scorso congresso che ci troviamo a fare in questo congresso
Oltre tutto penso che la questione della scuola la questione dei finanziamenti alle scuole private della recente approvazione dell'autonomia scolastica sia una delle questioni che più può porre contraddizioni all'interno dell'attuale coalizione governativa e all'interno dei DS stessi ed è una contraddizione che ne dobbiamo saper valorizzare e sfruttare
E tra l'altro penso che sia utile
Affrontare anche la questione della scuola per smentire l'immagine che purtroppo ho sentito proporre in diversi congressi a cui ho assistito dei compagni che sostengono il documento alternativo cui io mi rifaccio come un gruppo in qualche modo di intellettuali chiama contarsi fare discorsi ideologici ogni volta che c'è un congresso perché il paragrafo del documento alternativo sulla scuola EPO con delle proposte concrete un progetto da sviluppare proprio lì a dimostrare a dimostrare il contrario
L'approvazione dell'autonomia scolastica di poche settimane fa in realtà è soltanto la conclusione di un processo che è in atto da diverso che è in atto da diverso
Da diverso tempo lo stesso ministro Berlinguer ha voluto specificare in un editoriale sull'Unità subito dopo la porta l'approvazione dell'autonomia scolastica
Che in realtà l'autonomia e già oggi sperimentata l'autonomia scolastica già oggi sperimentate già concreta in diverse scuole ed effettivamente ci arrivano esempi da tutta Italia di che cosa stia diventando questo autonomia scolastica casi eclatanti come un progetto della Confindustria Torino
Che selezionati tra gli studenti che vanno peggio scuola studenti da mandare a fare tirocinio nella ristrutturazione di palazzi fatiscenti
C'è un progetto analogo anche a Catania a Napoli o addirittura a Venezia dove per un accordo tra il Provveditorato e un'industria sono gli stessi docenti di qualsiasi materia siano ad andare a fare stage nelle aziende per poter insegnare la mente la mentalità imprenditoriale agli studenti
E non ultimo il caso della Toyota che ha ha fatto un Progetto una convenzione con istituti professionali di tutta Italia una rete di scuole nella logica dell'autonomia scolastica con istituti di Monza Taranto Milano professionali
Per in sé per l'inserimento di studenti selezionati in qualche modo indicati dei presìdi per l'inserimento di questi studenti in progetti di tirocinio e di e di post
Vendita non c'era soltanto questo autonomia scolastica prepara nel prossimo periodo un'ondata di chiusure e gli accorpamenti di scuole la sostituzione dei corsi di recupero
L'unico modo per gli studenti di recuperare le proprie lacune con vere e proprie ripetizioni private fatte
Dalle scuole stesse
Però compagni
Penso che sbagliare Hammond
Penso che sbagli eremo se pensassimo che la spallata definitiva alla scuola pubblica la sta dando questo governo D'Alema
Perché la realtà è che D'Alema
E quell'attuale Governo sta semplicemente concludendo un processo che era già in atto col governo Prodi e sta semplicemente semmai accelerando
Questo questo processo
La realtà e che proprio di fronte alle resistenze del movimento studentesco il ministro Berlinguer in maniera anche piuttosto stupita ha scelto di portare avanti la ristrutturazione la privatizzazione della scuola pubblica l'autonomia scolastica
Attraverso piccoli passi introducendo di fatto lo smantellamento della scuola attraverso piccole misure abbellendo le magari di volta in volta con concessioni di facciata
E il nostro compito come comunisti
Doveva essere e dovrà essere nel prossimo periodo quello di smascherare questi piccoli passi e di ricondurli tutti a un progetto complessivo di distruzione della sua della scuola pubblica e sta per spiegare questa prospettiva agli studenti
E invece nei due anni di governo Prodi molte di queste misure che di fatto hanno introdotto l'autonomia scolastica e hanno aperto la strada l'autonomia scolastica sono passate anche col nostro voto anche col nostro voto favorevole nei due anni di governo Prodi a differenza del contenimento che diciamo d'aver fatto ci siamo trovati purtroppo in una situazione in cui c'erano delle potenzialità di movimento studentesco in campo alcuni casi c'era un vero e proprio movimento studentesco in campo
A votare tra i sette mila e gli otto mila miliardi di tagli alla scuola pubblica i primi sgravi fiscali alla scuola privata
E la cosa forse addirittura più grave il Bassanini che di fatto la prima parte dell'autonomia scolastica che prepara l'autonomia scolastica che oggi D'Alema poi definitivamente poi definitivamente
Approvare
Tra l'altro noi giustificava amo
La nostra collocazione rispetto all'esecutivo Prodi come necessaria per l'assenza di movimenti in campo come sostituzione o sponda politica di movimenti che non c'erano
Ma come possiamo giustificare allora questa politica scolastica in un campo dove un movimento invece era presente
E dove le nostre scelte parlamentari e qua si vede chiaramente semplificato
Erano un chiaro limite al nostro radicamento e alla nostra capacità di orientamento del movimento alla nostra capacità di orientamento del movimento studentesco
La questione del movimento studentesco e delle ultime mobilitazioni che ci sono state ci pone tra l'altro un'altra questione
Che
Dovremo ulteriormente approfondire la nostra analisi tra il rapporto tra il nostro partito e i movimenti
Perché proprio il movimento studentesco ci ha dimostrato che il nostro problema non è soltanto invocare o stimolare movimenti
Perché anche lì dove questi movimenti ci sono il nostro problema principale si dimostra sapersi orientare ed egemonizzare naturalmente egemonizzare non in maniera strumentale
Ma in maniera squisitamente
Politica perché proprio movimento studentesco che di fatto in campo dal mille novecentonovantatré nei tentativi di fermare l'autonomia scolastica ci dimostra che un movimento per quanto grosso e generoso
Senza una prospettiva politiche senza la nostra capacità di orientamento
è destinato a giocare un ruolo di rallentamento della controriforma della scuola on il peggiore dei casi un ruolo semplicemente semplicemente testimoniale
Questi i limiti del nostro intervento diventano ancora più evidenti in questo momento in cui il ripetersi ogni autunno delle lotte studentesche pone un problema che può sembrare strano ma che esiste
E che quello che ripetersi del movimento studentesco conferisca una ritualità uno svuotamento politico delle stesse lotte studentesche
Mi
Mi avvio alla conclusione
Delle stesse delle stesse lotte studentesche ora proprio per evitare questa ritualità questo smottamento politico quello che pensiamo che sia necessario assolutamente cercare di riunire gli studenti
Su basi programmatiche cercare di riunire all'interno dell'Istria del del movimento studentesco tutti gli studenti che già da oggi si dicono contrari l'autonomia scolastica
Contrari la privatizzazione nella scuola pubblica e abbiamo identificato nel nostro documento alternativo questo strumento
Come nei comitati in difesa della scuola pubblica che sono comitati che nell'ultimo movimento studentesco hanno avuto anche una spinta spontanea sono stati formati in alcuni casi anche da compagni non direttamente riconducibili al nostro partito
Per concludere perché non ho altro tempo vuole sollevare un'ultima questione che quella dell'unità tra studenti e lavoratori che dovrebbe essere un punto fondamentale dell'intervento dire comunisti all'interno del movimento studentesco
Non dovremmo semplicemente riferirci agli studenti così genericamente ma dovremmo sempre saper porre la lotta per una scuola pubblica gratuite di massa come la lotta dei lavoratori dei figli di lavoratori per il diritto di tutti indipendentemente dalle proprie condizioni economiche
Ad avere un'istruzione
Di qualità
Proprio per questo saper individuare nella pratica concreta di momenti di unità tra gli studenti e lavoratori dovrebbe essere un nostro obiettivo
Io potrei portare soltanto alcuni esempi uno recente qua concludo uno recente che quello di una di una fabbrica di Modena una fabbrica metalmeccanica la terrina di trecento addetti
Che mentre lotta per il rinnovo del contratto nazionale ha un padrone che non rispetta il contratto integrativo
Questa fabbrica in sciopero ad oltranza due settimane ha avuto la solidarietà
Sia con la presenza di una delegazione di studenti del Comitato in difesa della scuola pubblica di Modena sia sotto questa forma sia attraverso un versamento di duecento mila lire e raccolte davanti alle scuole dagli studenti e versate nella Cassa di resistenza della fabbrica
è solo un episodio però gli stage il lavoro precario che si fa spazio addirittura all'interno della scuola ci porrà sempre di più in futuro la necessità di di di rendere questi episodi non detti gli episodi eso isolati
Ma un esempio per la nostra azione
Quotidiana ponendo nei prossimi movimenti studenteschi come parole d'ordine fondamentali il rifiuto dell'autonomia scolastica il ritiro de Bassanini anche ci siamo trovati ad approvarlo non è che deve ok
E concludo qua scusate per
Allora alla parola la compagna Donatella li inviti di Ancona segue il compagno Italo Di Sabato segretario regionale del Molise
In
In questo percorso congressuale ci siamo confrontati e abbiamo analizzato e approfondito le forme che assume l'attacco alle basi di massa su cui si regge il sistema democratico
Abbiamo definito il nuovo ciclo capitalistico come caratterizzato dalla sperimentazione di una democrazia autoritaria
In questo senso valletto a mio avviso il processo che sta attraversando e travolgendo la scuola pubblica italiana
Al di là e al di sopra del finanziamento pubblico alle scuole private
L'accettazione passiva di un sistema che sempre più cresce sulle disuguaglianze che sempre di più spinge verso la pluralità di trazione anche quei ceti medi che prima conquistava con il miraggio la possibilità di percorrere in salita la scala sociale
E con qualche privilegio oggi non più concedibile l'accettazione di un sistema che vive dell'oppressione dei forti sui deboli dove sempre più vaste ghettizzare ante e la fascia dei deboli
L'accettazione passiva di un tale sistema come l'unico possibile
Perché avvenga necessita di un forte controllo delle coscienze
Ed è esattamente ciò che Confindustria cioè i padroni Maione stanno tenendo nella scuola pubblica
Che Spell e l'idea della conoscenza come strumento di formazione del cittadino come strumento di formazione di coscienze critiche ed autonome
Nell'organizzazione del lavoro nella scuola si introduce la gerarchizzazione sia in termini economici che di ruolo i docenti sono proiettati nella sfera della competizione per la spartizione di quattro soldi
Che sostituisce la modalità di lavoro collegiale tra pari per la costruzione di un processo educativo Parisse laico quattro soldi che rappresentano il compenso per estromettere dal proprio ruolo professionale
La centralità dell'insegnamento
Delegare ad altri la definizione degli obiettivi educativi e del clima educativo quattro soldi per diventare organizzatori di tempi e spazi che altri gestiranno
Esperti ben pagati finanziati attraverso i fondi europei per i progetti educativi
Per veicolare in termini di modelle contenuti la cosiddetta cultura d'impresa
Per quelli non attratti da quattro soldi che devono svolgere il ruolo di operai della formazione ci pensa il dettagliato meccanismo del Progetto d'istituto del cosiddetto contratto formativo
Della tecnica della programmazione didattica elevata scienza pedagogica per cui si misurano i comportamenti attesi
Per cui non conta più insegnare a ragionare attraverso la costruzione di saperi o a comunicare argomentare pensieri valutazioni
Ma senza ignara mettere delle crocette subentrò ingegnato teste o insegnare a ricordare le esatte parola che manca per una frase o un pensiero che non è neanche in discussione
La qualità del prodotto studente si misura così sul versante studente si produce lo stesso modello organizzativo gerarchizzata o va avanti chi si adegua le regole e viene premiato con la concessione di crediti formativi magari perché d'estate nel tempo libero si è andati a fare uno stage in azienda leggi lavoro gratis lavoro non pagato
E non importa se non si è più capaci di mettere in fila quattro frasi in italiano corretto per obbedire non è necessario parlare
Nel sistema dei crediti formativi si configura il prodotto studente come sommatoria di punteggi assegnati sulla capacità di apparire di presenziare e non di essere la relazione tra i soggetti della comunità
Scuola sono regolati dalla logica del patto e della concertazione così come nel resto della società
Si patteggia
E si fa si formalizzano le relazioni stipulando un contratto
Si concerta con i rappresentati degli studenti i termini e le modalità di svolgimento delle assemblee
E delle occupazioni si definiscono quali sono gli scioperi
Giustificati o autorizzati
Si rompe così anche la solidarietà generazionale
E per completare il quadro al vertice della piramide organizzativa
Al posto della figura del preside
Uno tra pari
Il dirigente scolastico il manager cioè il piccolo padrone che comanda a casa sua ma è il servitore di interessi di parte e portatore d'acqua alla logica del mercato del profitto
La battaglia nella scuola eh per questi motivi una battaglia contro il modello di democrazia autoritaria è una battaglia di civiltà che come tale deve essere assunta da tutto il partito
Per quelli di noi che vivono la scuola come luogo della quotidianità dobbiamo imparare ad essere visibili e riconoscibili
E riconoscibili per Progetto di cui ci facciamo portatori dobbiamo imparare ad essere capaci di trasformare il disagio che attraversa quel luogo in conflitto organizzato in costruzione di coscienza di classe
Non possiamo più pensare
Di adeguarci
Come purtroppo abbiamo fatto
Nel passato
Sto già cenno all'idea che non occorre che non si può non si deve strumentalizzare quando altri strumentalizzano
Linee la scuola come ha in ogni altro luogo della nostra quotidianità
Dobbiamo essere riconoscibili
Per il nostro progetto al di là la fase congressuale penso che sia necessario lavorare alla costruzione nella nostra militanza che faccia della pratica nei luoghi della quotidianità lo strumento della verifica della nostra analisi e lo strumento per procedere nel processo Dell'a Rifondazione comunista
La frammentazione che investe la società civile investe anche noi anche la nostra comunità partito dobbiamo diventare capaci di ripartire
Dalle opzioni di fondo che ci uniscono e non cadere nell'illusione che il processo da Rifondazione comunista si possa costruire a tavolino
Facendo il collage paga il collage magari di pezzi di culture politiche esperienze percorsi diversi sono invece convinta che partendo beh da e se esperienza né essa cultura politica dobbiamo imparare ad usare la pratica politica nei luoghi della quotidianità come
Strumento di verifica delle nostre analisi metro di misura dell'efficacia delle nostre azioni della nostra politica
E vado chiudendo dobbiamo essere vigili le attenti ne hanno sempre la costruzione della nostra comunità partito a non cadere in fuga altrettanto deleteri quanto la deriva istituzionali sta che si configurerebbero come il cambiare tutto per non cambiare niente
Abbiamo vinto la battaglia per la nostra identità ma ora dobbiamo essere capaci di fare un salto un salto di qualità nella costruzione dalla nostra pratica politica affinché
E chiudo
I nostri intenti non rimangano parole ma diventino fatti concreti fatti che fa ci facciano
Dimostrare come è possibile cambiare che è possibile a vere una società alternativa diversa a quella che siamo vivendo oggi
Allora la parola al compagno di sabato e poi segue il compagno Pavan di Treviso devo dare due comunicazioni negazione del Veneto è convocata alle ore dieci presso la Sala della commissione Statuto
Alle ore undici si riunisce la delegazione dell'Emilia Romagna io spero compagni compagni che qualcuno rimanga anche in sala perché il congresso
Deve finire terminare anche presso la Sala Commissione elettorale al primo piano la parola al compagno di sabato segretario regionale del Molise
Care compagne e cari compagni
Ma io credo che il segretario nazionale nella sua ampia relazione ha lanciato delle linee guida per l'alternativa per l'alternativa di società
Credo che questa evadono riflettuta attenda mente soprattutto in questa fase dove aumentano difficoltà sfruttamento nuove relazioni ma si profila anche nel contempo mutamento di fase che dobbiamo saper cogliere è il grande paradosso di questa epoca
Nel contenitore del sistema capitalistico nazionale internazionale esplodono conflitti che hanno la dimensione dell'antropologico
I capi il capitale si mondializzata rimettendo in piena luce la contraddizione nord-sud centro-periferia invade nuove spegnere alimentando estranea azione alienazione
Ma dall'altro lato e qui credo che una forza politica antagonista deve fare e deve fissare i suoi compiti futuri crescono antagonismi nuovi spezzoni di soggettiva ed oggettiva critica del presente volontà di ribellione grumi forti di potenziale Movimento per il cambiamento
L'alternativa di società personalmente la ritengo essenzialmente oggi un percorso sociale che combini valori della trasformazione con la costruzione di movimenti di massa di autorganizzazione dobbiamo dobbiamo realmente diventare sempre più un partito sociali di lotta accelerare anche quel processo iniziato dalla conferenza d'organizzazione di Chianciano ancora troppo lontano però nella pratica quotidiana ad attuarla
Immersa ancora questo partito troppo e volte in scorciatoie dettate da quella sindrome elettorale che rischia molte volte di impoverire il nostro progetto rischia molte volte la stessa radicalizzazione nostro partito sul territorio
L'alternativa di società non può essere pura politica di alleanze schieramento e gramsciana mente oggi più che mai unità tra coscienza e forza processo per la costruzione di un nuovo blocco storico
Abbiamo bisogno non solo lui ma credo tanti abbiamo bisogno di un partito che scommette su su ampi
Su progetti ambiziosi su sull'intrecciare percorsi di rottura fra loro diversissimi separata avvolte da una pazzia da frattura di linguaggi
Costruire c'è una compagna con danni nazione un intreccio tra percorsi che non potrebbero incontrarsi mai
Faccio degli esempi proprio nella pratica di un lavoro che stiamo facendo in Molise da poco tempo insomma l'incontro tra culture diverse penso tra il giovane del volontariato cattolico da un lato che lavorando degli ultimi da società risale dal puro dato assistenziale a coniugare spera etiche politiche comprende quali sono i meccanismi del capitale
Che generò la povertà e che senza aver letto il Capitale di Marx comincia a pensare che il l'ultimi non devono essere solo assistiti ma devono prendere il passo il potere per passare poi agli antipodi di un percorso completamente diverso fare incontrare il volo
Il giorno dopo è andato con l'operaio per esempio la FIAT di Termoli che dopo aver subito i regimi di orari scandalosi oggi subisce una fase di terziarizzazione quindi di quel modello di fabbrica modulare che tende sempre il più a Disney care la classe operaia
E allora questo compagno abbandonato dal sindacato matura necessità ritornare in giro un percorso diverso dalle sulla centralità della classe operaia
Dobbiamo trovare una sede che sappia realmente permettere confronti individuazione di obiettivi di lotta comune
Pronto dobbiamo proporre quindi un confronto serrato tra diversi che sono portatori di pezzi teoria e pratica sociale che possono intrecciarsi in una ricerca comune senza abbandonare il proprio patrimonio storico ideali noi dobbiamo esserne suggeritori e né grilli parlanti
Ma dobbiamo esso lo strumento di riaggregazione necessaria dentro questo processo di globalizzazione
Delle tredici vitale conflitto di classe delle forme di politicizzazione che nascono sulle problematiche sessuali giovanili pacifisti ambientali
Della nuova centralità dei diritti del cittadino come dicevo prima dobbiamo avere la forza di contaminare ma anche di contaminarsi di tante culture critiche oggi presente la società e di saperlo organizzare il saper fare veramente un movimento grosso di trasformazione quindi una sinistra ieri Russo Spena della sua relazione nella suo intervento concludeva chiediamo siamo realisti chiediamo impossibili sì un forse una sinistra ancora impossibile perché si oppone ancora a
Alla né alle comparativa perché si oppone ancora perché non accetta le compatibilità Coop capitalistiche una sinistra che cresce la rinuncia dell'oppressione
L'alternativa della sua di società la sì lo stesso progetto di Rifondazione
E metodologicamente facile a dirsi ma difficile a farsi
Ma è una scommessa vera oggi questo è il grande bivio di questo grande partito questo nuovo partito che si avvicina al terzo millennio con l'idea ancora forte della trasformazione quindi è una scommessa che può essere vinta solo con un'ampia e per paziente coinvolgimento collettivo di tutto il partito
Nessun bravo dirigente da solo può costruire questo c'è bisogno realmente di un POR di una forte partecipazione collettiva di tutto il partito nella costruzione di un progetto reale di alternativa
Se altrimenti la nostra crescita è è una pura petizione di principio è un semplice imperativo categorico non si verifica un salto di qualità complessiva delle nuove nel nuovo movimento conflittuale
Io credo che ancora una volta cari compagni e mi avvio a chiudere dobbiamo osare a vincere l'abbiamo fatto nel credere
Che c'era bisogno necessariamente di una forza antagonista di una forza comunista nel nostro deve nel nostro panorama politico italiano l'abbiamo abbiamo subito
Delle scissioni ma con forza abbiamo reagito mettendo sempre più al centro l'obiettivo il Progetto e non semplicemente la mera testimonianza o il rinchiudersi in se stessi oggi
Con questa consapevolezza di questi momenti
Brutti difficili dal nostro partito dobbiamo essere consapevoli di andare avanti consapevoli che oggi c'è bisogno di un grande partito comunista ma di un grande partito comunista che abbia come il riferimento sembra la stella polare l'alternativa come trasformazione una trasformazione che sappia far realmente camminare eretti milioni di giovani donne e uomini lavoratori disoccupati camminare eretti verso questo terzo millennio
Che nella speranza che questo terzo Viljandi a deve essergli Millennio dell'umanità del riscatto dell'umano dell'umanità altrimenti il camminare curvi il rinchiudersi molte volte i meriti battiti semplicemente di candidature Odyssey socialismo Porta a guardarlo a non guardare lontano e peggio ancora chi cammina curdi rischia anche di capire
Ecco io credo che da questo congresso questo congresso deve lanciare realmente le basi per la costruzione di un partito che sappia raramente radicalizzarsi
Nella società e sappia veramente far proprie quello che è stata anche lo slogan della bellissima manifestazione del diciassette ottobre costruire l'alternativa ripartiamo dai bisogni per ripartire bisogni bisogna saper analizzare chiaramente quelle che sono le problematiche sul territorio
E sarà farle proprie e sala fa e starle pare poi come realmente forza di grumi potenziali antagonisti che ci sono e probabilmente noi molte volte non abbiamo avuto neanche la capacità di saper localizzare grazie
Ha la parola al compagno Pavani Treviso segue il compagno Francesco Ricci della direzione uscenti
Non è molto ballo parlare quando la propria delegazione del Veneto è fuori è riunita a ogni modo compagni parlano lo stesso
Le stesse parole che ho pronunciato nel congresso del mio circolo di Villorba che ho ripetuto nel con Crash o della Federazione del di Treviso le ripeto qui perché moltissime parole fiumi di parole salgono poco servono i fatti
Ed è un fatto importantissimo che il circolo di Villorba abbia raggiunto il cento per cento degli iscritti che sia il primo posto
Nella federazione di Treviso e che continuo una una rappresentanza del venticinque per cento di tutta la federazione
Compagne e compagni
Abbiamo di fatto da parecchi decenni il nome comunisti ed ora e do e ora è anche passata di fare i fatti da comunisti di essere forza aggregante
Non dischi elegante nel territorio come è avvenuto di recente è ora di fare comunità radicalizza dolci nella società
Apriamo il dialogo a tutto campo siamo forza coinvolgente unificante trainante dei popoli e con un loro facciamo in modo di essere antagonisti alla globalizzazione capitalistica e protagonisti
Dalla globalizzazione sociale
Partendo dai luoghi dove lavoriamo viviamo e studiamo
Io sono per il primo documento un'alternativa di società pur condividendo molte cose da il secondo documento
Un Progetto comunista e sottolineo che la presentazione di due documenti è segno tangibile che la nota burocratica e di potere all'interno di questo partito non è ancora finita
E non ditemi che questo è il segno di democrazia perché è una triste menzogna
La vera democrazia non è quella che disorienta ma quella che coinvolge orienta
Non è quella che divide ma quella che unisce non è quella che ha portato l'astensionismo dal nostro popolo adesso è il primo partito mentre il capitalismo va a votare
Ma è quella che lo rende protagonista di una società migliore quindi la vera democrazia interno al nostro partito non sta nella pluralità dei documenti talvolta incomprensibili dalla base
Ma sta nel ribaltamento della piramide
Sta nel partire dalle fondamenta non dal tetto
Sta nel partire dal basso dalla base per costruire un grande partito in cui i quadri dirigenti siano il frutto il prodotto di ciò che hanno fatto nel territorio
Questa per me è la vera democrazia che coinvolge che fa comunità nella società altrimenti è una cosa astratta ignorata dal nostro popolo stanco che non sente più in campo
Allora la linea la centralità dell'essere comunista quale può essere se non quella
Devi fare della più grande università dal mondo l'intellettuale comunista che ha come fulcro centrale attorno al quale tutto ruota
Il l'uomo con i suoi bisogni e i suoi affanni con le sue grida i suoi silenzi col suo lavoro la sua disoccupazione con il suo ambiente non posso a questo punto non parlare del Patto di Natale
Il patto di Natale è stato un grandissimo regalo di Natale all'interesse negli ultimi cinque anni chi ha dato di più è stato il lavoratore il pensionato per non parlare del disoccupato
Dato senza nulla Ricci fare con un sempre più precarietà e abbattimento dello stato sociale settecentosettanta mila famiglie in Italia non hanno nessun lavoro pari a due milioni e cento cittadini
Solo il quindici per cento dei lavoratori alla sicurezza dalle posto io resto e precarietà flessibilità part-time
La produttività i profitti sono aumentati di tutto è stato intascato dall'impresa senza dare nessun posto di lavoro
Oggi è cambiata evoluta intenso la società internazionale la Russia la fame la sia al l'Asia alla sua Lutazio
L'Africa affamata emigra lei solo dei popoli è incessante martoriati dalla fame dalle bombe dei missili intelligenti dei gendarmi della Terra USA per non dire usa e getta
L'economia da noi va bene con un alti profitti ora un po'meglio ma il popolo sta male io sono parla concertazione
Ma nel contempo dico che è assurdo impossibile farla tra il lupo la pecorella niente
Come è avvenuto nel Patto di Natale tra il governo industriali e sindacati dove sembra proprio che il governo di centro sinistra
Sia passato dalla parte del lupo il capitale gli industriali ed abbia diseredato e azzannato la solidarietà con il suo popolo
La concertazione va fatta a tutti i livelli aprendo il dialogo in tavoli con pari dignità altrimenti è una triste fandonia
I lavoratori e il popolo nell'era della globalizzazione economica devono essere uniti e protagonisti di un progetto di globalizzazione sociale dove l'uomo e la dignità umana
Sia il primo posto non l'economia il mio è il mercato ricordiamoci compagne e compagni
Se in piazza oltre che essere nei palazzi del potere va il capitale possiamo dire addio allo stato sociale
L'analisi della situazione locale nazionale e internazionale sarebbe ancora molto lunga
Quindi farò solo qualche accenno
A livello locale con le amministrative alle porte l'obiettivo deve essere quello di mantenere la nostra identità in alleanze di sinistra per battere la destra sui contenuti programmatici di solidarietà
Coinvolgimento al vivibilità
A livello nazionale e internazionale il governo D'Alema Cossutta costruite Cossiga
Da incentivi e sgravi all'impresa e dice parlo occupazione Mattace dei trentacinque mila operai messi in cassa integrazione dalla FIAT
Stabilisce l'inizio del lavoro straordinario dalla quarantaseiesima ora in poi respinge la proposta di legge delle trentacinque ore
Guida un nuovo attacco al diritto allo sciopero e allo Statuto dei lavoratori intensifica il dialogo tra le parti sociali e punto subito
Spal alla compressione salariale attacca le pensioni
Intensifica i processi di privatizzazione nella scuola nella sanità nell'apporre Fidenza tra i progetti di questo Governo c'è la malefica e la modifica alle della legge elettorale Baroffio sistemi integralmente maggioritari che si definiscono impediscono l'incontro fra la politica e la domanda sociale
Tutto questo mentre si fa parte di venti milioni di disoccupati in Europa
Ed una povertà crescente centocinquanta milioni di disoccupati nel mondo novecento milioni diciotto occupati sessanta milioni di giovani in cerca di primo lavoro
Un miliardo e mezzo di dannati della terra che patiscono la fame i duecentocinquanta milioni di bambini sfruttati nel lavoro
O l'Unicef a parlare di un miliardo di analfabeti nel mondo
Dove si va di questo passo cosa vuol dire essere comunisti in questo contesto se il lavoro subordinato precarizzato ora nel mondo è passato da un miliardo e trecento milioni del sessantacinque a due miliardi e mezzo Dora e si prevede che passi a tre miliardi e seicento milioni nel due mila venticinque dati della Banca mondiale quindi il lavoro il tema dei temi
Da dove svolge anche nel nostro dato per svolgerle anche nel nostro partito dove dobbiamo
Prendere in considerazione tutto il lavoro nel suo complesso e il lavoro dipendente salariato ma anche lavoro professionale autonomo
Dove la piccola nella piccola distribuzione si chiude e fa aumentare la massa dei disoccupati il lavoro agricolo per i quali non abbiamo nessuna politica agricola il tutto viene dalla terra
Ora vi ricordo terminando il mio piccolo contributo a questa assise congressuale che più divisi sono i poveri più potere hanno i ricchi
E noi compagne e compagni comunisti dobbiamo essere quella forza che unisce che i coniugi ingiunge che fa protagonisti i lavoratori e il popolo tutto io
In un processo che libera e sfama il mondo affamato dagli dai capitale
Allora compagni nell'intervallo di pranzo alle ore tredici si riunisce la commissione politica diamo la parola al compagno Francesco Ricci della direzione uscente segue il compagno Stefano zuccherini segretario regionale dell'Umbria
Cari compagni cari compagni
Chi ha girato nei circoli nelle federazioni si sarà accorto che questo nostro dibattito congressuale non è stato come ci veniva invece richiesto un dibattito di linea di fase
E ciò non tanto perché i compagni della minoranza sollecitavano un dibattito complessivo ma perché è impossibile tanto più oggi disgiungere la nostra scelta di linea politica dalla prospettiva generale
Quale opposizione per quale prospettiva questo è stato il tema vero del nostro dibattito
Quale opposizione oggi un'opposizione permanente e radicale come abbiamo proposto io gli altri presentatori del documento alternativo
Oppure un'opposizione transitorie progettuali finalizzata a costruire i cosiddetti equilibri più avanzati a ricomporre la famigerata maggioranza del ventuno aprile
Magari ricercando persino una convergenza sulla candidatura a Presidente di quel campione decennale di politicanti operaie che Ciampi
Uno posizione complessiva alle politiche del centrosinistra come non abbiam proposto o al contrario un'opposizione nazionale che si traduce paradossalmente nel sostegno alle giunte di centro sinistra che applicano quelle medesime politiche a livello locale
Non si tratta di porre astratte questione di principio si tratta di fare
Si tratta ad esempio a Napoli se stare con le lotte dei lavoratori dei disoccupati oppure se continuare a sostenere il sindaco ministro Bassolino che a quelle lotte risponde con le cariche della polizia
Di queste cose ha discusso il congresso della linea di oggi certo ma anche di come quella linea possa produrre radicamento e collegarsi col nostro scopo di fondo
Perché a otto anni dalla nascita del nostro partito la ricerca di una tattica che sia strumento di una strategia non può essere nuovamente rimossa
Ad ulteriore chiarimento di quanto già dice il testo congressuale nella relazione introduttiva il segretario Bertinotti ha precisato che il titolo del primo documento un'alternativa di società
Non si riferisce alla società che potrà succedere al capitalismo ma un Progetto di lotta al liberismo
Questo si è inteso dire da parte dei presentatori del primo documento con quell'espressione altisonante un'alternativa di società
No ad un progetto che cerchi di tracciare il percorso certo lungo e difficile
Che dovrebbe condurci dalle lotte di oggi e la prospettiva dell'alternativa rivoluzionaria capitalismo no si è inteso a parlare di alternativa uno dei modelli di capitalismo e liberismo contrapponendo adesso i cosiddetti modelli neo keynesiani
Di qui il costante riferimento ai vari sospende la Fontaine
Ma la realtà è un'altra e che in tutta Europa pur nelle differenze si applicano politiche liberali che volendo usare un eufemismo possono esser definite temperate
Non possiamo fingere d'ignorare che il keynesismo di Jospin in Francia equivale a un record di privatizzazioni
Equivale alla controriforma delle pensioni alla flessibilità del lavoro mascherata con una legge per le trentacinque ore su base annua che raccoglie un crescente sostegno non tra i lavoratori ma tra i padroni non possiamo ignorare che le politiche di Jospin per le quali la maggioranza del nostro gruppo dirigente trova parole di elogio non entusiasmano la stessa maniera quei lavoratori che ne subiscono no compagni la realtà è che mentre alle politiche di Jospin i lavoratori rispondono anche con un calo elettorale della gauche plurielle
La sinistra rivoluzionaria francese lungi dal correre un rischio di isolamento per la sua opposizione al governo Jospin è stimata alle prossime europee tra l'otto e il dieci per cento
Tutto ciò dimostra che è necessario un analisi di classe della natura e del ruolo del centro sinistra europei
Centrosinistra che pur nelle differenze costituiscono oggi la formulo ottimale per le classi dominanti per imporre la loro politicanti operaia cercando di neutralizzare l'opposizione di classe
Ecco dunque che i vari centro sinistra e le differenti socialdemocrazie in rissosa lotta tra loro
Ritrovano una sostanziale unità di intenti al congresso del Partito socialista europeo su un manifesto che fa della concertazione della flessibilità ed alle privatizzazioni la bandiera di questi sedicenti socialisti di fin e secolo
Ed ecco anche che tutti i governi di centro sinistra europea dei magari divisi sulle ricette per meglio attaccare i lavoratori
Ritrovato una piena identità di classe quando si tratta di chiudere le porte dei loro Stati out Challant consegnandole poi nelle mani dei suoi carnefici salvo ipocritamente poi chiedere un processo equo
è per queste ragioni che come sostenitori del documento alternativo a questo congresso
Abbiamo ribadito che il ruolo di Rifondazione non può essere quello di pungolare una ricomposizione dalla maggioranza del ventuno aprile
Quella maggioranza di governo che ha realizzato per due anni e mezzo la più poderosa opera di risanamento capitalistico facendone pagare i costi dei lavoratori
è per questo che abbiam detto che la rifondazione comunista non può assumere
Come sua piattaforma il keynesismo o indicare come proprio modello di riferimento quelle socialdemocrazie cosiddette avanzate che sono oggi in realtà impegnate nella costruzione del polo imperialista europeo
è per questo che abbiam detto che il ruolo del nostro partito non può essere la ricerca di un inesistente compromesso riformatore tra le classi
Mentre deve e può essere quello di costruire un'opposizione vera radicali nazionale e locale ai due poli dell'alternanza borghese sulla base di un programma che sappia come indicava Gramsci
Legare ogni lotta di oggi alla prospettiva complessiva
Di rovesciamento dell'ordine borghese per instaurare un ordine nuovo
Pensare a rimedi keynesiani in un mondo in cui patrimoni personali dei trecento uomini più ricchi
E qui valgono a ciò che dispongono per sopravvivere i tre miliardi di uomini e donne più poveri è una pura illusione
Ecco perché abbia sostenuto che il compito dei comunisti è quello di dimostrare la impossibilità di qualsiasi svolta dalla borghesia e dei suoi governi è quello il compito di dimostrare la illusoria età di ogni ipotesi di grande riforma di questo sistema guadagnando così la maggioranza dei lavoratori al Progetto del suo rovesciamento
Ma se il nostro obiettivo è quello della trasformazione rivoluzionaria della società non abbiamo allora nulla da imparare né da Oskar il rosso né da quegli one-shot spento di cui persino Agnelli si è dichiarato estimatore
Piuttosto abbiamo da ripartire da quello straordinario patrimonio di lotte di sconfitte e vittorie del movimento operaio che costituiscono le uniche fondamenta possibili della rifondazione
Dobbiamo guardare all'esempio attuali
Di quella grande rivoluzionaria di cui ricorre in questi giorni l'ottantesimo anniversario dalla morte
Ella diceva che l'opposizione radicale di classe lungi dal rendere impossibili successi parziali e riforme è l'unico mezzo per ottenerli
è perciò che Rosa Luxemburg ha difeso con la vita quello che lei al pari di Leni di Trotsky di Gramsci ritenevo una verità imprescindibile
Il ruolo dei comunisti nella società borghese diceva
è quello di partito di opposizione come partito di governo i comunisti possono farsi avanti solo sulle rovine dallo Stato borghese
Proprio ottant'anni fa nel marzo mille novecentodiciannove
I comunisti di tutto il mondo all'atto di nascita dall'Internazionale
Decidevano simbolicamente di eleggere alla presidenza onoraria del loro congresso
Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg assassinati poche settimane prima da un cosiddetto governo di sinistra basato su un programma borghese al quale i rivoluzionari si erano opposti fino alla fine convinti che l'alternativa a quella vera
Non passa per il sostegno diretto in due indiretto ai governi borghesi o per una loro svolta
Ottant'anni dopo vogliamo affermare con forza che la difficile e lunga via per la realizzazione del Progetto comunista l'unica causa per la quale valga la pena di battersi
Continua a passare attraverso l'opposizione permanente di classe è quella l'unica via per l'unica alternativa vera al capitalismo liberista o keynesiano l'alternativa rivoluzionaria dire grazie
Allora la parola al compagno zuccherini segue il compagno Roberto Sconciaforni segretario di Bologna
Salutiamo anche a nome vostro compagno Giuliano Pisapia che assiste ai lavori vista mare del nostro congresso
Non era semplice e compagni e compagne
Fare un congresso in un luogo che per molti e molti di noi
Ha anche simbolicamente un significato profondo dove si è preso atto della fine una cultura politica
E penso che nei contenuti del nostro congresso nella relazione che il segretario sottoposto al congresso si possa dire è un passo avanti in una cultura politica della rifondazione comunista è stata fatta
E penso
Che è un punto preciso
Di questa cultura politica
Sia la questione che il partito non deleghi a più a nessuno l'organizzazione di un conflitto sociale
E cioè non di un partito che si fa sindacato ma di un partito che assume anche l'idea dell'organizzazione del conflitto sociale
Si possono chiamare i comitati di scopo comitati di Obiettivo
Ma attende appunto alla ricostruzione di un punto di vista critico antagonista nei processi
Di ristrutturazione capitalistica nei rapporti gerarchici di produzione
E a me pare letto questa mattina sui giornali
Delle dichiarazioni del segretario della CGIL
Dio capisco che che ha chiesto che ci fossero una legge contro la possibilità di sciopero per esempio
Per i tassisti romani Possa porsi appunto anche l'idea che lo sciopero non è più un diritto individuale ad esercizio collettivo ma che assume solo appunto nelle grandi organizzazioni confederali il diritto di proclamazione dello show
Ed io così come penso e la abbiamo posto una differenza tra le questioni della riduzione d'orario di lavoro e del salario
Che si è aperta drammaticamente nel nostro Paese una questione salariale e cioè che parla la questione salariale di un fatto che non era stato mai conosciute cioè che si presenta oggi davanti a noi che anche chi lavora
Ed anche il lavoro non è più un fatto di emancipazione o rischia di non essere un fatto di emancipazione
Vengo da una terra l'Umbria dove in una ricerca fatta dalla Caritas e dall'Istituto di ricerche regionali si dice che ci sono cento mila poveri sulla popolazione di ottocento mila abitanti
I cento mila poveri sono considerate le persone che non raggiungono un salario di un milione e trecento mila lire il match
In una regione dove la media salariale un milione e trecento mila lire al mese
E cioè appunto parla una Regione che vanta tradizioni democratiche di sinistra parla questa condizioni appunto in una condizione generale
Una condizione aggravata dal terremoto dove ancora nove mila e duecento persone vivono ne conta invece e dove si prevede un flusso di denaro pubblico che in grado di spostare equilibri cambiare asse
Ma anche attraverso una protagonismo ed una lotta di ridisegnare un'idea dello sviluppo ed anche di ridisegnare un intervento pubblico in economia che condizioni cavare
Sì appunto sulle questioni che attengono al loro allo sviluppo
E credo che
I punti che noi abbiamo portato nella cultura comune politica di Rifondazione Comunista attengono anche l'un giudizio sulle questioni della concertazione
Di una concertazione che si potrebbe dire così
Che il sindacato perde la sua autonomia
Nella
E il confronto con il Governo e rende nel perdere la sua autonomia e la sua capacità contrattuale appunto
Rende
Più debole meno organizzata la società civile si fa in qualche modo apparato di consenso del governo ed è un punto su cui noi dobbiamo ragionare intervenire a riflettere se ci poniamo il problema delle egemonia e cioè di una direzione politica della una rivoluzione anche morale nel nel nostro Paese
Ovviamente nella relazione ci sono
Punti uno in particolare per me
Non è di facile digestione segretario proponeva una multi centralità
Delle condizioni di lavoro
E io sono ovviamente per assumere ma ancora oggi però anche da molti centralità un fogge un antico soggetto collettivo penso ai metalmeccanici e ha le vicende che attengono al contatto anche al contratto in una piattaforma appunto minimale come quella presentata ma tornano ad essere i metalmeccanici il soggetto anche lo scontro gattina le questioni del lavoro della sua condizione nel nostro paese
Così come
è positivo che non si firmi un idea di un contratto dare ad un patto territoriale per Gioia Tauro
Per una vicenda che è iniziata negli anni settanta la ristrutturazione della siderurgia ma quanti contratti Dario patti territoriali sono stati sottoscritti cioè quanta idea di una sorta di federalismo sociale è passata nel nostro Paese
E cioè appunto di un'idea di un sviluppo povero che contiene in sé un lavoro povero dove appunto i contratti Dario nei patti territoriali quello che si mette in campo è un abbassamento delle condizioni materiali di lavoratori l'abbassamento ed anche una fine
Dell'idea stessa di un contatto nazionale nazionale di lavoro
L'altro ieri nome a un operaio grafico CIA infortunato sul lavoro
E l'azienda gli ha inviato una lettera di richiamo perché non ha osservato nonostante i corsi che ha fatto l'azienda le norme della sei due sei segna secondo me questo appunto l'idea di quando si abbandona a un modello operaio della salute si affida i padroni non solo appunto
La modalità dell'organizzazione del lavoro ma anche la difesa dalla salute
Dei lavoratori segna appunto con la lettera di richiamo a mio modo di vedere
Quanto è stata regressiva in questi anni appunto anche un'idea che non organizzi il conflitto che non partì dalla condizione di sfruttamento che non parte appunto dalla rimessa in discussione rapporti gerarchici
Di produzione
E credo che questo elemento sia un elemento fondativo appunto della
Ultimo la politica del Partito della Rifondazione comunista e cioè appunto di un partito che organizza il conflitto
Che non delega a nessuno è nell'organizzare il conflitto ricostruisce anche un nesso tra conflitto sociale condizione sua rappresentanza politica
Ma nel costruire questo nesso bisogna anche ragionare appunto dei come si struttura il partito
Del come il partito appunto
Cambia anche se stesso se questa è la prospettiva
Erano circa venti anni che all'un congresso di comunisti non se ne va la presidenza
Un operaio della fabbrica cioè di cioccolata perugina e cioè di quello che io penso essere dal punto di vista di quell'azienda dell'anche del nostro partito della sua attività
Una ipotesi ed un esperienza di lotte di classe tentare di ricostruire appunto il lavoro
Dei fissi
Degli stagionali delle aziende cooperative dove spesso appunto nella cooperazione le condizioni di lavoro sono condizioni di super sfruttamento
Due per nove spesso più facile organizzare aprire un circolo del nostro partito in una fabbrica multinazionali come la Nestlé che non in un'azienda della Lega delle cooperative
Parla appunto a mio modo di vedere appunto
Dei soggetti sociali Della loro ricostruzione e la capacità per noi dei militanti di Rifondazione Comunista appunto di costruire insieme a quella cultura politica della rifondazione anche l'altro obiettivo che poneva la relazione
E cioè quella della fondazione di un rapporto con altre culture critiche
Che la Gioni attorno alla Società L'alternativa di società ed ovviamente la fondazione non dipende solo da noi dipende anche dagli altri delle interlocuzioni che siamo in grado di mettere di mettere in campo io questo penso e concludo
Compagni compagni
Ero tra quelli che pensava che forse
Il congresso era problematico in una stagione così difficile per il nostro partito con la conclusione di questa fase debbo dire DS mentre ricreduto
E che il congresso la nostra attività ed anche le giornate di lavoro che stiamo vivendo siano un punto importante per il nostro partito perché segna anche simbolicamente appunto un passo avanti nel processo sulla cultura politica di Rifondazione grazie
Ha la parola al compagno Roberto Sconciaforni segue il compagno Citto Maselli
Roberto Sconciaforni segretario della federazione di Bologna
Io volevo concentrare il mio intervento su un punto su un punto in particolare quello per l'apporto del nostro rapporto con i Democratici di sinistra
Su come articolare questo rapporto partire da un'analisi evidentemente molto molto sommaria visti i tempi a disposizione su che cosa sono i Democratici di sinistra e soprattutto dove stanno anche andando il comune di Democratici di sinistra io credo che un'analisi di questo partito noi dobbiamo provare a farla
Provando anche a dare qualche risposta
Perché al di là della opinione che ognuno di noi può avere credo sia del tutto evidente che il futuro di questo partito i DS le scelte che farà in un senso piuttosto che in un altro non potranno non avere conseguenze pesanti
Sulla sorte della democrazia nel nostro Paese delle condizioni sociali dei lavoratori
E di ampie masse popolari sugli stessi assetti delle forze politiche a partire da quelle di sinistra della sinistra
Visti i tempi evidentemente dicevo proverò a fare un accenno di analisi io credo
Una prima cosa la possiamo evidentemente constatare e cioè che i DS Democratici di sinistra un partito che si definisce di sinistra in questi anni hanno realizzato un brusco sparò spostamento verso il centro assumendo come
Principali parametri della propria azione politica valori sempre più moderati e liberali
E così i Democratici di sinistra appoggiano i finanziamenti alle imprese e non hanno nulla da dire sulla messa in cassa integrazione di trentacinque mila lavoratori della FIAT appoggiano i processi di privatizzazione delle aziende delle grandi aziende pubbliche
Sostengono sono tra i principali sostenitori dico la parità scolastica che neanche cinquant'anni di democrazia cristiana erano era riuscita a realizzare ora io credo che tutto questo questa tendenza non ci debba meravigliare visto che essa è una non l'unica ma è una delle logiche conseguenze della decisione di sciogliere il Partito Comunista Italiano
Ma credo anche che
Questo spostamento questa questa corsa verso il centro che noi giustamente leggiamo come un'involuzione dei Democratici di sinistra
è stata giustificata e fatta passare
Fatta digerire alla propria base come necessari al fine di aumentare i propri consensi e le proprie alleanze e allora qual è il bilancio di questa corsa verso il centro
In termini di consenso i DS perdono voti iscritti
In termini di alleanze
Ex gli ex alleati come Prodi Di Pietro come una sorta di forza evocata che oggi non si controlla più non si riesce più a controllare e che si ritorce
Contro il proprio evocatore presenta una lista che rischia di avere effetti dirompenti tutto il centrosinistra e primi fra tutti i democratici di sinistra
Mentre per ad esempio Confindustria così corteggiata da D'Alema non perde occasione per lanciare i suoi strali contro questo Governo
E tutto questo mentre lo spostamento verso una piattaforma sempre più moderate liberale dei DS provoca nella propria base
Una sempre un sempre maggiore disorientamento un sempre maggiore dissenso una sempre anche maggiore lacerazione
Io credo che la grande manifestazione che si è svolta sabato ventisette febbraio a Bologna
Contro il finanziamento pubblico alla scuola privata contro la legge Rivola ci parla anche di questo
Cioè ci parla di uno scarto forte profondo tra un vertice dei Democratici di sinistra che si ostinano a difendere la legge Rivola legge regionale di lì Rivola che legge che finanzia la scuola privata fungendo quasi anche da battistrada rispetto alla legge nazionale una legge tanto apprezzato da vescovi e Confindustria e però dall'altra parte abbiamo una una parte non credo anche una consistente parte della propria base che è scesa in piazza insieme a chi lotta contro chi contro i finanziamenti pubblici alla scuola privata
Una manifestazione quella di sabato lo voglio solo ricordare che è andata al di là delle più ottimistiche previsioni chi parla di trenta chili di quaranta chili cinquanta mila persone
Una manifestazione che ha visto assieme attorno ad un comune obiettivo programmatico cioè il no al finanziamento pubblico la scuola privata ha visto assieme il nostro partito forze politiche sociali comitati associazioni
Migliaia di insegnanti e migliaia di studenti
E quello che vorrei sottolineare che è la prima volta che si fa
Una manifestazione che si realizza una manifestazione a Bologna di quelle dimensioni contro una legge approvata dei Democratici di sinistra contro una legge approvata dei Democratici sinistra che a Bologna in Emilia Romagna sono al governo della città
Questo ci porta a pensare di lentamente quindi che
Con tutta evidenza peraltro nei Democratici di sinistra ed è una linea affermata con forza il radicalità non solo dalla cosiddetta
Parte ulivista diciamo del partito una linea di tipo liberaldemocratico che si esprime su tutti i terreni su quello economico e sociale attraverso le proposte di privatizzazione dei servizi sociali della scuola della sanità
Nel mondo del lavoro rispetto al mondo del lavoro proponendo una revisione dello Statuto dei lavoratori
Che riduce drasticamente i diritti del lavoratore
E anche a livello istituzionale attraverso una spinta radio radicale all'ultrà maggioritario al presidenzialismo e di conseguenza la propensione al bipolarismo spinto verso il bipartitismo
Arrivando anche a teorizzare lo stesso superamento dei Democratici di sinistra verso un partito democratico secondo un modello diciamo così americano anglosassone
La scelta dell'ex presidente della Giunta regionale dell'Emilia Romagna la Forgia un ulivista convinto iscritto ai DS oggi passato ai Democratici di Prodi
Non esprime che la logica oso di otto oserei dire anche naturale conseguenza finale di quel processo
A questa linea però è questo il punto anche non si è opposta all'interno dei Democratici di sinistra e non si oppone una linea altrettanto compiuta
Solo un forte malessere nella base militante elettorale dei gruppi dirigenti gli apparati del partito della cooperazione del sindacato
Un dissenso un malessere che però non riesce a formulare una linea diversa di sinistra socialdemocratica socialista che pure in una realtà come la nostalgia come quella bolognese come quella emilianoromagnola potrebbe trovare un terreno favorevole
Sia per il forte radicamento che qui DS mantengono voglio solo ricordare che a Bologna democratici sinistra non cinquantadue mila iscritti cioè la metà dei nostri iscritti a livello nazionale hanno centinaia tra sedi e case del popolo
Ma sì anche per il peculiare tessuto sociale che vi è
In queste terre fatto di cooperative ma anche di una rete di servizi sociali ancora presenti sebbene in progressiva via di smantellamento
Però io credo che sia questo il dramma dei Democratici di sinistra questa loro incapacità di imboccare una strada alternativa alla linea che porta al Partito Democratico
E tuttavia come dicevo lo spostamento progressivo verso piattaforme sempre più moderate liberali da parte dei gruppi dirigenti dei DS non rimane privo di conseguenze infatti forte il malessere che crea e le iniziative sociali che mettiamo in campo
E che con sempre più impegno capacità dovremmo saper articolare devono cercare di intercettare quel malessere trasformandolo in un'opposizione matura in un progetto alternativo
Affinché quello stesso malessere non si trasformi in un ben poco incisivo astensionismo
Ma io credo che questo non basti cioè noi non possiamo solo analizzare o stare a guardare ciò che succede nei DS
Una forza politica non minoritaria come vuole essere la nostra deve avere anche la capacità di indicare la strada per uscire dalla loro crisi
E per fare questo la strada possibile solo una e quella di una svolta a sinistra
Per questo io credo che noi dobbiamo stimolare le loro contraddizioni continuando a incalzare lì a scegliere fra queste due strade di fronte alle quali si trova la sinistra moderata in Italia come in Europa o la corsa verso il centro sulla base di politiche liberiste
La strada di però che di Prodi e la forza portano alle estreme conseguenze come anticipazione di un esito inevitabile
La strada che porta al Partito Democratico procedimento dei DS ad una politica compiutamente liberista alla delusione allontanamento di ampie masse dalla politica o comunque dalla sinistra
Oppure un'altra strada una strada nuova per loro l'unica strada davvero nuova quella di una svolta a sinistra
Perché i DS posso almeno recuperare i valori di sinistra riprendendo rapporto con il malessere sociale con il mondo del lavoro con la classe con il meglio della tradizione socialdemocratica
Questa è io credo è la strada che porterebbe ad un compiuto rapporto unitario con un partito come il nostro
Sempre nella pienezza della nostra autonomia alla ricerca di un programma comune per un'alternativa al neoliberismo
Saper intervenire in questo modo nel dibattito e nelle contraddizioni dei Democratici di sinistra non ha
Lo dico con chiarezza una finalità puramente scolastica o tesa a individuare un modello da seguire ma primo allo scopo di individuare il terreno politico più avanzato rispetto al quale una forza comunista può agire
E secondo io credo sia il modo migliore per parlare alla base militante ed elettorale dei Democratici di sinistra una base sconcertata volte delusa gettando anche le basi per recuperare il grande elettorato di sinistra che non vota più
Credo quindi nel nostro interesse nell'interesse delle classi che vogliamo rappresentare si debba incalzare questa contraddizione questo dibattito interno è diverso al contrario un'analisi liquidatoria superficiale di quelle contraddizioni io credo ci precluderebbe la possibilità di interagire di Inter la cui di interloquire
Con tanta parte di quei lavoratori e pensionati sempre più delusi
Vado rapidamente la conclusioni
Per questo anche in conseguenza di quanto detto sì in questo quadro si scrive la nostra propensione unitaria anche a livello locale essa non nasce quindi da una nostra presunta omologazione
Come pensano anche i compagni sosta che sostengono documento alternativo
Le ragioni della nostra autonomia sono ben descritte nelle scelte e nelle iniziative che sociali che assumiamo a livello locale come a livello nazionale a partire dalla nostra ricollocazione all'opposizione
Le alleanze con il centro sinistra non sono un dogma e qualora non sostenessero soddisfacenti risultati programmatici me ci presenteremo da soli
Questo lo abbiamo detto e fatto più volte ma il punto è un altro a fronte della deriva liberista del governo a livello nazionale a fronte della sua politica incentrata su privatizzazioni smantellamento dello Stato dello stato sociale
Ogni accordo a livello locale che vedrà realizzate forti imitato innovazioni programmatiche rappresenterà un elemento oggettivo di resistenza e di controtendenza rispetto a quella deriva liberiste centrista in grado quindi dimostrare concretamente a quella base dei DS a quella base delusa sconcertata confusa
Che quella deriva non è l'unica strada possibile
Allora alla parola il compagno Citto Maselli segue Francesco Forgione segretario della Sicilia
Compaia una relazione introduttiva complessa e vasta come quella che ha aperto questo nostro
Quarto congresso non lascerà acché la condivida profondamente molti spazi per interventi che non rischino di essere o esercitazioni o approfondimenti
Strettamente settoriali se ho chiesto ugualmente di parlare perché le dimissioni di Lafontaine hanno in questi ultimi giorni provocato a mio avviso sintomi interessanti di risveglio critico Distefano rete Rodotà non è comunista certa ma guardiamo cosa ha scritto ieri su Repubblica e forse non è casuale la concomitanza con il nostro quarto compressa
Scrive Rodotà sono di fronte a noi gli abissi delle disuguaglianze i drammi del lavoro l'appannarsi della dimensione dei diritti
Sì le nuove forme di dominio legate al sistema dell'informazione non di spiegano i loro effetti soltanto nell'ambito dell'economia
Ma ridisegnano le modalità dell'agire politico
Se apriamo il Rapporto sullo sviluppo umano presentato nel novantotto dal programma per lo sviluppo dell'ONU
Scopriamo che un miliardo di persone non è in grado di soddisfare i bisogni elementare di consumo che la spesa del venti per cento della popolazione mondiale è pari all'ottantasei per cento della spesa totale
Che negli ultimi vent'anni la quota dell'Africa sul PIL mondiale è scesa dal cinque all'uno virgola cinque per cento negli Stati Uniti il sedici virgola cinque per cento dalla popolazione
Vive in povertà un quinto e analfabeta il tredici per cento ha una speranza di vita inferiore a sessanta anni quaranta milioni di cittadini sono esclusi dall'assistenza sanitaria
Tra il settantatré sei cinque e il novantacinque la retribuzione reale dell'ottanta per cento dei lavoratori è diminuita dal diciotto e del diciotto per cento mentre quella dei dirigenti
è cresciuta del sessantacinque per cento alla fine del millennio conclude
Rodotà questo è il mondo che ereditiamo le dimissioni di la Fontaine assomigliano a un momento della verità
Di fronte a un quadro di questo genere un'immensa parte dell'intellettualità di sinistra italiana ha un atteggiamento statico passivo
Una sorta di fatalismo per cui si guarda la globalizzazione come si trattasse di una forza di una meccanica naturale cui l'uomo estraneo per definizione
Terremoto maremoto uragano eruzioni vulcaniche
Certo qualche caricatura e non dello storicismo ci aveva raccontato di una metafisica positiva del divenire in sé
Così come al catechismo ci avevano insegnato che non cade Foglia che Dio non voglia e la vulgata marxiana
Ci aveva trasmesso prima di Gramsci un'idea fortemente deterministica dei fattori economici e del loro dominio totale sulla storia vero tutto e inciso della nostra formazione profonda
E tuttavia non basta a spiegare interamente l'incantesimo che porta oggi intellettuali e studiosi
Politici e militanti a una sorta di mutazione genetica dove perduta proprio quella vocazione critica che quanto meno dall'Illuminismo
Ha caratterizzato in Europa quasi tre secoli di lavoro intellettuale e vita morale
Ecco perché sostiene da tempo
Già l'attenzione che il nostro partito deve dedicare alla cultura come sviluppo della conoscenza e della coscienza ma anche come attenzione agli intellettuali e agli artisti
Così come a tante molteplici espressioni del mondo cattolico
Per il ruolo di punta che potranno svolgere contro da certificazione dei cervelli e la barbarie dello sfruttamento della globalizzazione
Sintomi come questi come quelli di cui ho parlato di un possibile risveglio intellettuale e civile etico vanno considerati in tutto il loro valore a mio avviso
Ma c'è in questa fase c'è di più
Bertinotti ha parlato della sua relazione Dell'Armi dell'accordo multilaterale per gli investimenti dove viene utilizzata la forma più intelligente
Più intelligentemente distruttiva di ogni politica nazionale di difesa dei diritti dei lavoratori ma anche di ogni politica nazionale che dia oggi voce sostegno alla propria cultura storia identità fondato sull'N chi M nuovo mercato transatlantico Hall anni garantisce gli investitori dalle legge come ha spiegato Fausto
Lega di mesi doni della legge dalle regole su cui si regge il Paese in cui si investe
La sora legislazione che fa testo per l'investitore straniero è quella che viene definita da un acronimo M. FN che vuol dire nazione più favorita ma che sta invece per ragione più favorevole all'investitore straniero appunto
Nella sua relazione Bertinotti ha illustrato le devastazioni sociali e politiche di questo accordo ma quelle culturali non sono da meno
L'editoria le televisioni programmi passano più o meno rapidamente di mano
Le cinematografie nazionali vengono facilmente sopraffatte la produzione culturale e artistica perde ogni salvaguardia la prova per essere a dare adattata alle esigenze dei mercati che diventeranno nel tempo sempre più centralizzati
Fino a diventare unici come il pensiero vincente definito come sappiamo da Le Monde diplomati e tuttavia la mi Lanni l'accordo mutilare degli investimenti è stato bloccato a metà dello scorso ottobre dal governo Jospin
Si è trattato di un gesto di immensa e inedita portata politica
Specie se si considera la fertile contraddizione che apre nell'OCSE
Nell'organismo dell'OCSE ma senza nulla togliere al coraggio del governo Jospin
Va detto
Ed è indubbio che questo governo ha potuto tanto perché aveva dietro un intero paese aveva dietro tutta la stampa il sindaco dati gli intellettuali consapevoli e mobilitati chi era Parigi nei giorni della manifestazione immensa all'Odeon nello scorso inverno
Ricorderà i caratteri di scatola con cui per giorni e giorni tutti i giornali francesi parlavano della mi le nemiche lo chiamavano l'Amyrlin nemico in prima pagina quella manifestazione valse un rinvio e quelle rinvio ha consentito il no di ottobre che ha bloccato l'accordo multilaterale per gli investimenti
Per dire senza trionfalismi ottimismi fuori luogo che i processi che sono in corso gli interessi immensi che rappresentano non sono eventi fatali e indipendenti dall'intervento umano
Con buona pace di tanti amici e compagni
Chiudo sul noi e sul nostro partito prodotta non è comunista mentre noi lo siamo e dunque conosciamo il ruolo del partito di un partito comunista in questa guerra di lungo periodo
Ma qui io credo fermamente che abbia ragione mai tanti quando chiude il suo lucido intervento parlando di un partito conformato in modo di essere finalmente dopo un secolo di sconfitte
Lo strumento adatto a vincere le Mutinelli le multinazionali che dominano il mondo
A mio avviso ecco contro i processi di globalizzazione questo strumento partito sarà tanto più forte quanto più saprà essere anche luogo forte di riferimento aggregazione
Di intelligenze forze anche diverse dal da noi diverse fra loro multietniche straordinarie nel senso etimologico del termine
è uno strano un nuovo uno straordinario appunto partito quello che abbiamo da costruire accompagna grazie
Allora dopo il compagno Maselli diamo la parola al compagno Forgione segretario regionale che la Sicilia segue il compagno Gennaro Migliore segretario di Napoli saluto l'onorevole Rubino che era presente al nostro congresso Forza Italia
Mai come in questo momento compagne e compagni
Un congresso che ragiona sui percorsi politici e sociali per fare vivere nelle contraddizione nei conflitti del presente un'alternativa di società non poche ritessere i fili dell'intreccio tra la trama sociale e la trama democratica
Lo ha fatto anche puntigliosamente la relazione del compagno Bertinotti ora dovremmo saperlo fare noi
A fondamento di ogni nostra azione nelle prossime settimane per rendere chiaro a migliaia di donne e di uomini come ogni stretta autoritaria presuppone un processo politico istituzionale culturale dall'alto e dal basso
Un processo che punta ad espellere il conflitto dalle istituzioni e che per dare mano libera all'economia e al mercato
Ha bisogno di spostare i centri decisionali dai luoghi della partecipazione a quelli del Governo e del comando anche nelle forme extra politiche ed extra istituzionali
E questo processo oggi è necessario per portare a compimento il disegno neoliberista che tanto avvolge ormai grande parte della sinistra moderata e l'azione del governo D'Alema
Per questo oggi non stiamo chiudendo la pagina dei temi posti a fondamento del binomio svolto rottura dell'autunno ma li stiamo ricollocando in un diverso paradigma politico e sociale
Non è questo congresso l'autocelebrazione del felice isolamento ma una scelta di battaglia politica radicale come condizione per destabilizzare l'attuale assetto politico nella prospettiva dell'alternativa
Ce lo chiede la condizione reale del Paese la sofferenza sociale diffusa la crisi della politica e della rappresentanza democratica
E di questa condizione reale il Mezzogiorno è forse la metafora più drammatica
In quattro regioni
è concentrato insieme il più alto tasso di disoccupazione e il più alto tasso di pervasività delle mafie
Sempre qui ce lo ha detto Legambiente qualche giorno fa si registra l'ottanta per cento dei reati ambientali con un territorio saccheggiato e depredato dagli interessi speculativi delle imprese
E da quelli criminali della mafia e tutto con il favore la complicità di classi dirigenti subalterne ed eversive
Il Mezzogiorno oggi è a un bivio
Essere sempre più la periferia sociale di un'Europa che guarda agli interessi forti del nord della finanza
Terra ricattata per le scorribande di un'impresa di un mercato che è interessato solo a farlo competere con le aree economicamente deboli dell'est o dell'Asia sull'esclusivo terreno della manodopera a basso costo
Oppure essere considerato per le sue risorse per la sua ricchezza ambientale sociale un territorio di qualità
Ponte per un diverso modello di sviluppo tra Nord e Sud Due
Capace di offrire ai popoli che premono dall'altra sponda del Mediterraneo non solo campi di accoglienza ma un'altra idea della cooperazione del lavoro della solidarietà internazionale
Dove è finito il Sud nel dibattito politico nel confronto tra i partiti di governo sembra scomparso con una maggioranza incapace di pensare risposte diverse da quelle richieste dai padroni e dalle imprese
Nei decenni passati al Mezzogiorno sono arrivati migliaia di miliardi ma invece di creare lavoro buono pulito sono serviti ad alimentare i danni di un sistema di potere che mentre concedeva qualche ammortizzatore sociale
Di fatto negava un intervento strutturale a sostegno di una capacità auto proprio Siva delle risorse meridionali
Era l'altra faccia dei soldi pubblici dati alle imprese del Nord per la grande ristrutturazione capitalistica ora sta arrivando una nuova massa di miliardi ma anche qui invece che intervenire con un grande piano di lavori fuori mercato nel risanamento ambientale
Nella bonifica delle aree degradate nella valorizzazione dei beni ambientali e culturali servono come sostegno alle imprese in cambio di precarizzazione e flessibilità
E se qualche idea progettuale bisogna mettere in campo
Ce n'è sempre una buona per tutti i governi metafora di una modernità capitalistica che lascia però intatto il sottosviluppo diffuso del Mezzogiorno
Ed è quel ponte sullo stretto al quale anche da questo congresso noi continuiamo a dire di no no perché è devastante per l'ambiente no perché legato a quel blocco del cemento che nel Mezzogiorno è stato e continua ad essere il vero collante tra le imprese e la mafia
No perché attorno adesso non c'è un'idea diversa del lavoro e dei lavori al Sud doc
Marzo ma l'estensione della politica dei contratti d'aria dei patti territoriali e cioè di strumenti che non cambiano ma fotografano la realtà del lavoro nel Sud dove la flessibilità al Sud già c'è
E quel lavoro nero e sommerso che alimenta un sistema di impresa che vive di soldi pubblici il lavoro interinale nel Mezzogiorno già c'è nelle campagne nell'edilizia ed è gestito da quei caporali che spesso rispondono alle stesse organizzazioni criminali
E se ieri abbiamo detto a Cofferati bravo per non aver sui per non aver firmato il contratto d'area di Gioia Tauro
Diciamo sempre a Cofferati che è grave il silenzio della CGIL su tutti gli altri contratti d'area e sui patti territoriali
E noi compagne e compagni che siamo contro questi strumenti non ci fermiamo laddove essi partono laddove partono dobbiamo batterci per garantire ai nuovi lavoratori flessibili Zatti
Per forza diritti sindacali e minimi salariali e se non lo fa il sindacato così spieghiamo anche che cos'è un comitato di scopo se non lo fa il sindacato
A organizzare la lotta patto territoriale per patto territoriale contratto d'aria per contratto Daria siano i comunisti organizzare i lavoratori contro la flessibilità e contro le nuove gabbie salariali
Ma non vi ha insegnato niente la vicenda del cantiere navale di Palermo
Amici del Governo interi reparti chiusi e le attività svolte i data in subappalto a ditte fuori dallo Statuto dei lavoratori
Tutte con lavoratori espulsi dalla fabbrica
Flessibili in tutto dai diritti al Salario
Tutte imprese controllate dalla mafia
Ma non capita signori dal governo che la Fincantieri non ha subito alcuna violenza ha solo risposto alla sua logica d'impresa
Eh sì a questa logica d'impresa serve anche la mafia poco importa perché anche se è una parte organica di questo sistema è un segno irriducibile di questa modernità capitalistica
E questo non è un problema giudiziario riguarda non il processo alla mafia dei cantieri navali e il nocciolo duro del blocco di potere economico finanziario che regge il Sud du e che nel sudore già ancora il patto tra l'economia la politica e la mafia no una sinistra autonoma non può tacere
E si può tacere sul segno della privatizzazione della scuola nel Sud Due come non capire che allo Zen di Palermo nei vicoli della Bari vecchia a Vittoria o a barre a Napoli spesso una scuola pubblica l'unico spazio libero
Storia otto anni e killer a quindici
Ma come non capite signori del Governo che solo quella scuola pubblica con insegnanti pubblici può garantire una tenuta di civiltà culturale
E sociale i figli della borghesia quella tra virgolette legale quella mafiosa hanno già i loro istituti privati e agli altri che noi dobbiamo guardare e allora se proprio fuori dalla vostra gretta cultura istituzionale repressiva
Volete dare una risposta ai problemi del Mezzogiorno cambiate logica non ci mandate gli alpini e l'esercito come avete deciso ieri ma un nuovo esercito di insegnanti pubblici agli operatori sociali
Questi sì sarebbero un argine contro il degrado sociale e la cultura dell'illegalità
Le organizzazioni criminali stanno rilanciando la loro capacità economica imprenditoriale stanno ridefinendo un nuovo patto con le istituzioni
Dobbiamo colpire loro capitali confiscare le loro ricchezze riconsegnare loro patrimoni alla collettività e destinarli a fini sociali un'antimafia sociale ecco il nostro impegno e insieme al rilancio di una nuova coerenza politica
Non per chiuderci non per isolarci ma per mettere il centrosinistra nudo
Di fronte alle sue scelte in tutto il suo mondo è in atto
Un processo di riciclaggio delle vecchie classi dirigenti attorno ai governi regionali al quadro politico che sostiene il governo D'Alema
Tornano i vecchi ceti politici e le seconde file regata dei Lima dei Mannino tornano al centro della politica e ciò avviene mentre vanno gestiti nuovi interventi a sostegno delle imprese meridionali
E con loro tornano pure vecchi meccanismi dello scambio clientelare così la politica perde senso e nel ventre molle del sistema la destra impone la sua egemonia
Veltroni rispondendo ieri al nostro congresso
Dice che con Rifondazione Comunista che propone alleanze nel governo locali bisognerà valutare caso per caso
Non ci sogniamo caro compagno Veltroni siamo pronti a ricostruire dal basso rapporti unitari ma la scelta non è Rifondazione sì Rifondazione no
La scelta di riguarda le politiche che privilegiano le logiche della speculazione del saccheggio del territorio e quella delle sanatorie
Il blocco del cemento alle privatizzazioni oppure una politica che nel Sud U dal Governo
Innesti dinamiche di trasformazione di cambiamento sociale
Fate voi amici dai Democratici di sinistra
Una cosa e certa che a Rifondazione è incompatibile col vecchio sistema di potere e con i suoi epigoni voi potrete governare con l'UDR di Mannino predicava
E con i suoi nipotini noi non potremmo fare in nessun comune dal Mezzogiorno un'alleanza con questo partito i suoi rappresentanti e i suoi si interessi
Ho chiuso cari compagni
Coerenza sociale coerenza politica
Antimafia su questi compiti dovremo costruire il nostro impegno è il nostro radicamento al Sud abbiamo un unico principale nemico non è il nostro isolamento e la passività azione di massa la sfiducia all'astensionismo la perdita di senso nella politica
Che è parallela al ritorno dei vecchi meccanismi clientelari e di corruzione
La settimana scorsa per la prima volta Rifondazione Comunista si è costituita parte civile in un processo contro la mafia e il Bosso Tano Badalamenti
Il giudice nella sua sentenza ha motivato la continuità tra l'impegno della vittima e la coerenza politica e ideale del nostro partito
Ringraziamo quel magistrato
Ma sappiamo che la nostra antimafia vive fuori dai tribunali nella coerenza della nostra Alternativa sociale
E questo insegnamento ci viene anche dalla vita e dalla morte di quel compagno per il quale ci siamo costituiti parte civile e il compagno Peppino Impastato
Annoi
Hanno io cercare compagni e care compagne il compito di fare vivere quelle idee nel nostro impegno nella nostra coerenza della nostra rifondata di rinnovata passione comunista
Allora la parola ora il compagno Gennaro Migliore segretario della federazione di Napoli segue il compagno Gennaro orefice della Pirelli
Care compagne cari compagni
Certo il nostro congresso straordinario non si tiene in un'epoca ordinaria della nostra situazione sociale e politica
E di oggi
Un'altra inquietante notizia
Rispetto alla mai troppo disgustosa e disgustato ante voglia di morte degli Stati Uniti
Pronti per l'ennesima volta cavalcare i propri Jett nel rodeo del Kosovo dove promettono altre bombe altre distruzioni dopo quelle dell'Iraq dopo quelle in tutto il mondo
Il nome del loro ordine mondiale
Alle condizioni sempre più drammatiche alle quali sottopongono interi popoli negando
La libertà
A popoli nazioni a uomini in carne ed ossa come il presidente ha
Ed è una condizione quella nella quale ci troviamo oggi che sul versante sociale forse anche più inquietante
Siamo di fronte a quei nodi che ci interrogano e ci mettono alla prova per la nostra stessa qualità di comunisti
L'agenda il compagno Bertinotti la sfilata con grande nettezza
Ovvero come fare irrompere nella politica la Società Reale
Come cercare di disporsi ad essere strumento della trasformazione nel vivo delle contraddizioni aperte da questa fase della modernizzazione capitalistica e non nel cielo astratto delle certezze della propria identità
E proprio questo a mio parere uno dei motivi prioritari è uno dei temi principali della rifondazione
Sia nella elaborazione teorica che nella declinazione pratica della nostra azione politica
Perché mai altrimenti la nostra presenza dovrebbe costituire ancora un presidio di democrazia è un laboratorio permanente di crescita delle lotte sociali e politiche
A Napoli nel Mezzogiorno la scala dei valori della politica non si misura mai con i sondaggi con la rappresentazione di una politica politici AN che trova l'ambiente ideale né i mezzi di informazione
Lì dove siamo impegnati quotidianamente innanzitutto a comprendere quali drammi sconvolgono la vita di Gianna sta nell'epoca della competitività globale la gerarchia dei valori è data dal bisogno Espresso collare di che alita spesso della disperazione
Vedete la disoccupazione quando dai dati macro economici si dice strutturale nella vita concreta delle donne e degli uomini assume un carattere esistenziale
In cui la privazione di un luogo in cui lavorare diventa spoliazione della propria identità sociale
La maggior parte di chi non ha lavoro non esiste
Nelle statistiche nei nei sondaggi né per l'informazione e spesso neppure nelle piazze
Alcuni incerto ci arrivano a dimostrare a manifestare anche radicalmente anche repressi anche diciamo al di là delle loro forze a manifestare una propria coscienza di classe e di condizione
Ma costoro non sono che un'esigua minoranza
Per noi il compito deve essere unificante e non rassicurante inseguendo solo ogni movimento
Dobbiamo stare al fianco certamente di chi già lotta magari da anni per un lavoro vero
E costruire però nello stesso tempo le forme della politica attraverso le quali la passivity sanzione di massa possa tradursi in un movimento consapevole
Non dobbiamo farci attrarre da una sirena che quella del conflitto per il conflitto noi dobbiamo agire il conflitto per la trasformazione
In realtà
La crisi generale di una politica che non risponde più ai bisogni non produce domande mature di cambiamento
Questo fatto ci riguarda più di quanto noi stessi siamo disposti ad accettare
A me capita spesso di andare per esempio nelle periferie delle metropoli anche perché sono nato lì
E ti accorgi che non si può misurare la distanza dal centro con i soli ausili di un rassicurante metodo cartesiano dove un chilometro percorso sul lungomare uguale ad uno percorso a Scampia
Qui ci sono da aggiungere tutta una serie di ostacoli di parametri che ne fanno un mondo separato escluso dalla società che decide si può entrare in una vela di Scampia
Viene una sentinella chiederti chi sei se conosci qualcuno se puoi entrare sentì accrediti e poi magari ti trovi nel mezzo di un nugolo di spacciatori che stanno dividendo sì il lavoro e la merce
Se voi attraversare una strada che avrebbe dovuto collegare al centro quella parte della città
Ti fermi e vedi che sotto i suoi cavalcavia vivono migliaia di profughi di guerra rom
Che vivono al di sotto di qualsiasi standard di civiltà così si chiamano con parole moderne le condizioni di disagio nelle quali questione che queste donne si trova e se vuole tornare a casa con un mezzo pubblico devi sperare che non sia il giorno in cui si è aperta una nuova voragine sia aperta una nuova ferita nel tessuto della città
E se voi attraversarla di notte quelle periferie beh è meglio non essere donne perché in quel caso l'interdizione vista come una normalità acquisita
Alla quale questa società del mercato e del disprezzo dell'umanità
Non deve neppure una spiegazione
Allora quando su tanti di quei volti si legge chiaro il significato di quella parola astrusa diciamolo pure che è antipolitica
Anche noi siamo chiamati in causa non possiamo sottrarci ad un dolore che oggi non ha più neanche un lamento non possiamo guardare con schematismi insensati a queste condizioni materiali
Per questo cari compagni e compagne il tema dell'efficacia politica ben poco dipende dalla nostra collocazione parlamentare
Nel Sud
E lo dicemmo già nella conferenza dei quadri meridionali
Una parte della società era già passata all'opposizione
E noi abbiamo scelto poi l'opposizione coerente
Ma questo non è soltanto un'ammissione di un errore come pure qualche compagno vorrebbe
Ma è l'acquisizione di un dato politico
Che come comunisti sulla base di un'analisi della realtà concreta ci con questi ci consentisse in questa fase di svolgere meglio il nostro compito abbiamo tenuto certamente viva una contraddizione effettiva nel corpo di quella maggioranza una contraddizione della Società vera
Dobbiamo oggi riproporre il terreno dell'alternativa per continuare a svolgere il nostro ruolo e per consentire l'apertura di una nuova prospettiva di fase
è evidente che per far ciò sono indispensabili due condizioni
Ma prima fissare obiettivi che possano essere magari anche parziali articolando più e meglio la nostra azione
La seconda costruire una forma di impegno politico collettivo che abbiamo chiamato storicamente Partito Comunista di massa e che oggi non si identifica sic et simpliciter con il nostro partito
Ed insieme un radicamento ed una capacità di coinvolgimento più attiva a partire dai nostri quadri e militanti sindacali all'interno delle organizzazioni dei lavoratori
Gli obiettivi che ci prefissi amo debbono saper cogliere la tendenza generale della trasformazione capitalistica per poterla contrastare per questo motivo credo che la questione del salario in quanto misura strutturale di trasformazione del modo di produrre e della organizzazione della società sia davvero centrale nella nostra piattaforma
Non solo perché si produce uno scarto misurato da indicatori più che attendibili tra profitti e reddito diffuso
Ma perché nella concreta condizioni di vita di milioni di uomini e donne il raggiungimento di un salario che componga un reddito adeguato a livelli di esistenza decenti e il primo problema che si affronta compongono questa voce il salario diretto che è bene ricordare sempre più ingabbiato in questa nostra Italia e il salario indiretto legato alla casa ai servizi sociali e sanitari
Credo quindi che la parola d'ordine del salario Bud articolate declinata in questo senso per farne non solo una bandiera
Si tratta di rovesciare il criterio con cui si sono orientate le politiche economiche di questi governi che si sono succedute in questi anni
Ridare forza alla domanda e per questo è giusto parlare di politiche neo keynesiane contro la tendenza prevalente del finanziamento all'impresa
E i capitali
Cosa che ha anche sancito l'ultimo Patto di Natale e che in qualche misura ha consentito un non adeguamento allo sviluppo
Ma del resto il governo deve rendersi conto del fallimento strategico di alcune sue scelte che noi abbiamo denunciato come nel caso dei contratti d'area che è bene ricordarlo hanno prodotto solo trecentosessantuno assunzioni in tutta Italia
Per non parlare delle nuove imprese che sono o latitanti o in attesa di qualche giudizio
Per parlare chiaro l'unica cosa certa è lo smantellamento del residuo apparato produttivo
Anche di qualità come dimostra l'insensata caso dell'Ansaldo e con una totale assenza di sindacati anche solo in una veste divi difensori d'ufficio di questa vertenza
Nelle aree depresse economicamente quindi si rafforzano gli spazi per l'Offerta i semilavorati il lavoro nero il lavoro immigrato lo sfruttamento e precario
Mentre vengono impoverite complessivamente le capacità di una società a partire da quelle culturali come dimostra una nuova odiosa migrazione intellettuale che si è prodotto in questi anni
Del resto anche altre vertenze sulla base del salario come quella dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità ci servono per capire quale centralità debba avere questa battaglia
E in questo caso un grande lavoro soprattutto l'esperienza Campana lo dimostra è stato fatto ma anche qui se non diamo risposte concrete come possiamo essere un interlocutore credibile per questi movimenti
Ma la necessità dell'articolazione della nostra azione politica necessariamente deve assumere uno spettro più ampio e ancora una volta si tratta di tradurre nei soggetti del conflitto la nostra linea sapendo modificare innanzitutto noi stessi
Dalle questioni della democrazia quelle legate ai diritti delle persone alle libertà
Alla gigantesca quesito del genere come forma di decodificazione della realtà in cui concretamente si afferma un carattere sessista alle nuove domande poste dalle nuove generazioni non possiamo come spesso abbiamo fatto e facciamo dare risposte sicure intrise di supponente superbia intellettuale
Dobbiamo misurarci con i Soggetti e prima di parlare farci spiegare bene da loro che cosa pensano non si tratta di abdicare all'esercizio della critica o fare i collezionisti dei conflitti si tratta tuttavia di contaminarsi se necessario di cambiare radicalmente il nostro modo di intendere la politica e lo stesso nostro partito
Vedete personalmente in un'esperienza di questi anni ho avuto occasione sia in termini umani che politici di fare dei percorsi straordinari neppure le difficoltà aumentano
Le forme chiuse in cui ci siamo costretti per libera scelta si intende ci impediscono almeno per me è così di guardare meglio ciò che ci circonda
Non basta un gesto volontaristico credo che il cambiamento profondo della società
Anche dei possibili esiti dell'assetto democratico vada affrontato nei termini di una riforma radicale del partito già a partire concludo dal percorso di questo congresso
Del resto vanno scritto e io ne sono stato felice i compagni di Orgosolo sui muri di una città che ha raccontato le lotte della Resistenza di chi ha combattuto per liberare se stesso e tutti dall'oppressione
Che hanno scritto e hanno disegnato
All'ingresso della all'ingresso del circolo di quel Paese
Corto Maltese ed una frase che l'accompagnava che così recita
In ognuno di noi c'è l'inquietudine della fuga l'intolleranza dello spazio chiuso e del consueto in ognuno di noi esploratore cerca di sopraffare il cittadino per portarlo in strada via grazie
Allora compagne e compagni vi sottopongo a nome della presidenza un ordine del giorno anche come vedrete dalla data dell'evento a cui si riferisce domani quindi dobbiamo approvarlo se siete d'accordo ora domani ventuno marzo i Beati costruttori di pace di Pordenone
E l'Associazione Ernesto Balducci con l'adesione di numerose associazioni pacifiste cattoliche non organizzati a Cruz crucis da Pordenone alla base USA Fidia Viano
Alcune migliaia di giovani pacifisti di compagni di persone che si oppongono alla soluzione armata dei conflitti daranno vita ad una manifestazione che ha come scopo la sensibilizzazione delle coscienze contro lo spreco ingiustificato ed intollerabile
Delle spese militari
E la presenza di una base straniera sul nostro territorio in cui come ormai da tutti sappiamo sono presenti ordigni nucleari ognuno dei quali è venti volte più potente di quello sganciato su Hiroshima
Il quarto congresso nazionale del Partito della Rifondazione Comunista considerando la notevole importanza della riflessione e dell'azione che alcuni gruppi cattolici sviluppano intorno alla logica delle armi
E alla violenza dell'attuale sistema economico in via la propria adesione all'iniziativa tanto più urgente opportuno oggi che con la strage del Cermis e la conseguente vergognosa sentenza
Con il proseguimento dell'embargo all'Iraq che con il profilarsi di un'aggressione a lungo sull'aria si sta delineando una presenza americana in Europa sempre più arrogante intollerabile
Vi ringrazio diamo la parola al compagno Gennaro orefice della Pirelli segue il compagno Franco Giordano
Compagni compagnie
Non vi nascondo che ho un po'di emozione
Nonostante gli ho fatto quasi quattro congressi è la prima volta che prendo parole un congresso
Del nostro partito nonostante io ho fatto anche tante assemblee
Di un certo tipo nella mia fabbrica
A me ieri mi han colpito una frase e mi ha stimolato del compagno ma intanto
Mai tanti segni interrogava
Dicendo
Come mai la classe operaia il passo lavoratrice
Alla fine di questo secolo
E arrivato appunto più basso dalla sua debolezza
Del suo ruolo che in altri tempi
Era ben diversa
Che nonostante che c'erano degli attacchi non indifferenti
Di uscire a conservare a mantenere a difendere i suoi diritti le sue conquiste che un whisky di un germe una certa portate come i diritti civili
Come
La forza di controllo del ciclo produttivo rendere alla fabbrica
E come mai la risposta ce l'ha dato lui diceva perché non c'è stato dato di alla gola supera in quel tempo
Le alle possibilità concrete dei strumenti concreti perché gestisse Mandelli esso quel con la sua egemonia
Ebbene io dico un'altra cosa è vero guerresco ma io dico che io ho vissuto dico che c'è stato un degenerativo cambiamento politico del partito più forte dalla sinistra Wola
C'è stato un da sottovalutazione dei di quello che accadeva quella che tutto ammenda cambiava all'interno alla fabbrica questi due elementi oggi sono di grande attualità e siamo pari pagando le conseguenze
E allora questo partito può dare una svolta
E ieri tutti si interrogavano ma rispetto a un attacco così forte rispetto a uno scontro in atto così così virulente così di fronte a un appiattimento totale
Conformistico come può questo partito così come affrontare e risolvere problemi per potere incominciare a unire
La società
Un cambiamento di società una prospettiva migliore
Può avvenire non ci sarà può venire soltanto attraverso una ricomposizione del movimento al sociale
Se noi noi dimostriamo in movimento ed è e quasi tardi direi perché ora ma è anche nelle grande Fabbri come la Pirelli avvengono delle cose che enti è l'impensabile che avvenisse qualche tempo fa
E non è la piccola fabbrica una grande fabbrica che ci sono anche dosi Investimenti ebbene succedono delle cose che addirittura e ci sono i cinque sei dieci e venti di quegli contate DiVersi
Ognuno a una condizione diversa
Io mi ricordo un pomeriggio che una donna mi viene anche a male sul posto di lavoro e mi dice orefice vai lì che c'è un extracomunitario
Un ragazzo di diciassette o diciotto anni Dozzo oltre che stavo quasi addormentando sì tagliando un suburbio di o l'Itema
Dorme dormivo esso subì ma perché dormivo sussultorio
Perché questo ragazzo avevo fatta al in turno di notte avevo fatto il turno di mattina gli stavano facendo fare in tutto di secondo turno pensa di un po'ventiquattrore consecutivi sono così incontrollabili una fabbrica o altro come la Pirelli
Cosa può avvenire in tutta le altre realtà
Cosa avviene è una cosa terrificante che non possiamo accettare
Noi dobbiamo unire
Dobbiamo farci deve unire ma per unire dobbiamo anche cercare di ricomporre all'interno nostro
Ci sono i certamente tante realtà all'interno del sindacato
Fermo restando alle proprie esperienza esigenza ma lo dobbiamo fare uno uno fra di voi dobbiamo incominciare a unire le forze per per veramente colpito l'avversario per difendere tutto quello che c'era difende perché stiamo perdendo tutto
Pensa di un po'per acquistare un qui lo dico un chilo di pollo
Ci vogliono nove minuti di lavoro operai tedesco
Ventiquattro minuti di lavoro opera italiano
Quarantuno minuti di lavoro operai giapponese
Un'ora e quaranta minuti a di un'opera è argentino
Settantacinque ore però operaio dalla Tanzania
Questi sono i dati della federazione internazionale dei sindacati metalmeccanici ebbene contro un mondo così di diseguaglianza operaio ci vuole la lotta dei comuniste che unisce e a questo dobbiamo fare noi vedevi un questo congresso mi sento più libero fosse non so segretaria ha fatto bene a dirlo lui dice partiamo da Zevio Dio partiamo da tre perché abbia non possiamo disconosce quel che è successo
Però un fatto è certo a me mi va bene quello che dice il segretario
Noi dobbiamo può per unire la gente dobbiamo propone fa delle proposte
è la questione salariale è il punto nodale bisogna fare una battaglia sulla questione una vertenze avita sulla questione salariale e sulla questione dei servizi
Perché qui ci stanno privatizzando esistendo stessi dividendo tutto ecco perché noi non riusciamo a mettere insieme un movimento
Noi in pochi giorni fa i tre marzo abbiamo nella zona mia perché io abito a Settimo Torinese una citate alla prima cintura torinese di cinquanta mila abitanti
Ove non solo e ci alla Pirelli alla miscela certe ci sono l'Agf TG su una grande fabbriche di cui Rifondazione Cia e dei consigli di fabbrica intese di Rifondazione compagno di Rifondazione ma questi compagni sono legati sono bloccati da un perché non c'è una vertenza che li unisce anche dove abbiamo un grosso controllare le fabbriche però noi ci abbiamo questa concertazione che ti taglia le gambe
Vale all'interno delle fabbriche col ricatto
Una degli elementi che è scaturito che noi sappiamo tutti dalla concertazione il premio di obiettivo ecco so bene di Obiettivo ha condizionato tutta la contrattazione della fabbrica perché c'è un ricatto continuo perché non sai mai cosa deve
No poi poter controllare per arrivare a premio quell'obiettivo questa dopo quasi prestando costo ordinario
è e da questa dopo quasi creando un rapporto individuale con i lavoratori o file pardon quindi noi dobbiamo incominciare a fare una vertenze alita sul salario sui servizi a tutto campo
Per aiutare non sa è per liberare la quelle compagnie che sono i somali all'interno delle fabbriche quindi partite e impone e quindi io direi che non può essere questo una battaglia del solo dei Cobas o viceversa dei confederato poi cioè noi dobbiamo metterci tutti assieme a fare una battaglia senza senza quartiere perché c'è di Sonia all'intero società in una sua compagna è venuto Bertinotti è venuto a sette lo ha toccato con le mani
Realtà importanti che stanno chiudendo come la Ferrero ha già chiuso la Luchino duecento operai lotta che sono venuti a Padova goloso segretario
C'è la Jihad fertili che noi Dini ieri non è più la produzione
E c'è un fermento enorme
Da un lato e dato la decisone il ventidue per cento di disoccupati giovani
A Settimo Torinese non stiamo parlando di Napoli a Settimo Torinese ci sono della situazione pesanti certo non si veda la disoccupazione quel venditore cioè non emerge in modo virulente come emerge a Napoli
Perché sappiano che bene o male imparato la madre lavora quindi c'è una disoccupazione che bene o male viene coperto ma esiste
Esiste e c'è anche dentro delle grosse preoccupazioni dalla dopo un totale dal lato anche dalla da anche di vivere la vita di tutti i giorni
Io direi che il partito e io ho guardate che mi a Torino abbiamo vissuto dei momenti rapper santi come sapete
Adesso abbiamo fatto uno verso bellissimo c'è c'è più possibilità e cena diciamo arriva da tre mila iscritti a Torino già adesso e ne faremo ancora di più ma ci Sonata Geati giovani che vengono da loro
è stato un momento di liberalizzazione questa scelta del nostro partito
Però non basta stare all'opposizione per l'opposizione dobbiamo esala opposizione per poter portare a casa
De delle vittorie e delle cose facendo anche delle proposte è unire alla lotta
Perché dobbiamo dare a questa prospettiva non soltanto al nostro elettorato Solano Sodano sta agende
Mai anche ai giovani che Digione vedrebbe bene bene Rifondazione perché siamo rimasti solo noi con un manipolo di una infortunato opposizione certa aveva perché oramai siamo appiattimento totale e dura la nostra posizione non è che tanto facile però se siamo capaci se siamo convinti di portare avanti per esami gomitata di qualcuno paese mio o consentire qualche intervento ieri che i comitati di di scopo una trovata del della delegazione della del Piemonte non è vero Cybo abilmente non sia al sua compagna non si allenta alle la relazione dal segretario oppure non sono ai cose perché queste una proposta del segretario di una proposta giusta perché Luna crede solo al momento operare ma creda
Tutto un montone disgregato che noi dobbiamo mettere insieme quindi questo vuol dire fanno queste cose qua non soltanto deve rimanere sulla carta come quando qua qualche voto dei raccogliamo le firme
C'è un circa vedono fa l'alta che non lo fanno dobbiamo farlo tutti assieme
E dobbiamo ad Ibn partito deve investire dura le fabbriche
Deve dobbiamo fare perché lei c'è lo sconto duro guardate che è padrone di uscita creare sulla podi individuata con la gente anche dove i sindacati è presente in modo forte
Quindi noi dobbiamo essere Forti ma essere coscienti anche delle postazione di portarle avanti e quando lo diciamo grazie
Allora alla parola ora compagno Franco Giordano segue la compagna Teresa dai modi Napoli
Eravamo facili profeti care compagne e cari compagni
Quando all'indomani del processo di unificazione monetaria dell'Europa abbiamo visto il pericolo di una persona torsione liberaldemocratica delle forze di ispirazione socialista
Quelle stesse forze che avevano disarcionato l'élite dominanti che progettarono mastri
In Italia per non essere subalterni a questa deriva avevamo con forza ha proposto la svolta le condizioni del Paese la reclamavano e la reclamano ancora
Crescita della disoccupazione impoverimento progressivo di aree sociali pur in presenza di un'attività lavorativa
Un affollarsi di forme di esclusione di marginalità oltre che di precarizzazione del proprio la rapporto di lavoro e di vita
Quella svolta ci fu negata ora è persino più chiaro perché in Europa ha preso forza e consistenza
Ha permeato la cultura di grandi soggetti politici della sinistra moderata un'idea di modello sociale e politico istituzionale il modello americano
Un modello che interiorizzare paradigma neoliberista e che teorizza la fungibilità delle donne e degli uomini alla produzione competitiva e al mercato accusando di conservazione quanto vi resiste
Le ragioni del mercato si pretendono tutta flessibilità
Snellimento dalla produzione personalizzazione dei rapporti di lavoro individualizzazione del salario sono parole entrate in forma accattivante
E con un sapore di oggettiva modernità nel vocabolario delle relazioni sociali
Ne sanno qualcosa i meccanici che in questi giorni non riescono a chiudere un contratto perché il padronato con buona pace del patto sociale Di Natale
Ritiene che la pur debole piattaforma dei sindacati di categoria e comunque un vincolo alla competitività dell'impresa
Le rivendicazioni o sono compatibili con essa o non sono non esistono questa arroganza va contrastata è battuta ora ed in questi giorni il nostro impegno anche politico deve poter evitare in questa vicenda contrattuale uno sfondamento di deregolazione ulteriore sulle condizioni della prestazione lavorativa
Questo passaggio non è semplice dobbiamo saperlo perché e l'oggetto e la nostra riflessione congressuale
Un sistematico minamento della soggettività della popolazione lavorativa un senso di spoliazione della sua identità
è venuto in campo in questi anni i soggetti sono stati stravolti nel senso del fare nel senso dell'essere
Stravolti da una scomposizione determinata dalle trasformazioni di modelli produttivi e dell'organizzazione del lavoro
Sì ha determinato la gestione politica della frantumazione sociale attraverso una frammentazione dei rapporti di lavoro ma anche una ristrutturazione gerarchica dei saperi che hanno segnato il prevalere di un'egemonia culturale moderata
Noi stiamo provando a ridefinire
Un'ipotesi concreta di programma ma dobbiamo sapere che essa va di pari passo con la ricostruzione di un'identità alternativa
Che sottrae all'impresa centralità ed egemonia culturale perciò l'inchiesta e per questo partito scelta strategica
Non solo perché scandaglio conoscitivo ma perché forma di ricostruzione di soggettività e di identità
Io non sono più capaci e compagni
Di definire politicamente un'alternativa di società se non ricostruisco e verifico le ragioni materiali i bisogni reali una nuova coscienza di classe
Noi dobbiamo essere il partito dell'inchiesta per riconnettere i fili spezzati tra politica e conflitto per rompere un'idea separata e cinica della politica
Tempo e spazio si sono ristretti non ci è più permesso di nominare un'identità quella comunista separandola dalla innovata pratica sociale dalla quotidiana e innovativa critica anticapitalistica
Per questa via
Altri hanno introiettato una così grande indifferenza ai contenuti alla rappresentanza dei bisogni
Che possono agevolmente stare al governo con Cossiga e attuare disinvoltamente un programma liberista dice nulla il programma che proprio in questi giorni si sta avendo in queste ore sulle questioni della sicurezza
Il nostro giudizio su questo governo è netto ed è un giudizio negativo
Non c'è nulla di pregiudiziale di preconcetti parlano i fatti la legge sulle trentacinque ore non c'è più al suo posto con un decreto sono aumentate gli straordinari
Se parla con più insistenza di flessibilità e D'Alema ha sollevato il nodo del superamento del vincolo dei quindici dipendenti
La legge sulla rappresentanza è pronta da tempo
Non va in aula perché le destre si oppongono con determinazione animati da Confindustria ma Confindustria non anima solo quell'opposizione ispira settori di governo della maggioranza del sindacato confederale
Nel mirino
Il referendum e il potere negoziale della rappresentanza liberamente eletta vale a dire la sostanza della legge medesima
Al posto di questa legge ci sono le norme restrittive sul diritto di sciopero se il conflitto sentenzia Rizzato
Va semplicemente impedito adesso di esplicitarsi si contrappongono l'efficacia del servizio sociale l'utenza alle rivendicazioni dei lavoratori e soprattutto si riconosce un'unica forma
Di intervento sindacale quello della concertazione vale a dire la rimozione del conflitto la passività il riconoscimento reciproco delle controparti attraverso la negazione delle ragioni di una parte quella del lavoro
La sinistra sindacale prende forma per noi dentro e fuori il sindacalismo confederale esattamente dalla rottura politica della concertazione
Il Governo proporrà la liberalizzazione e la privatizzazione dei servizi
Pubblici dopo l'ENEL
Si parla di centralità della formazione si attivano forme di finanziamento alla scuola privata con una pericolosa forma di integrazione della formazione alle dinamiche del mercato
L'agenzia per il Mezzogiorno è una scatola vuota e quando Fabrizio Barca persona che pure stimo
Del Dipartimento per lo sviluppo del Tesoro parla del rilancio del Sud afferma cito testualmente il nostro progetto prevede attraverso contratti Daria e patti territoriali interventi viari e va bene
Interventi sugli alberghi
Interventi di realizzazione di software da vendere ai turisti servizi reali al soccorso perché emerga e stento a crederci
Alla produzione di souvenir ma per favore ma è questa la politica economica e sociale di questo governo
L'industria italiana
Telecom parla chiaro e sottoposta colonizzazione smantellamento questa politica non funziona
Come non funzionano incentivi e sgravi fiscali in dieci anni quattrocentocinquanta mila miliardi sono stati erogati dalle casse dello Stato l'impresa
è un giudizio solo nostro preconcetto quello di il fallimento di questa politica dal governo D'Alema
Vorrei ricordarlo a Veltroni
Lo stesso chiamiamolo così pregiudizio lo hanno affermato Dahrendorf Alain Touraine è andato molto oltre
Dicendo che il governo italiano lo chiamerebbe di centrodestra perché accetta l'onda l'orizzonte liberale e Fitoussi ha affermato che in Europa ci sono undici governi apparentemente di sinistra ma una sola voce di sinistra quella di Oskar Lafontaine
Questa strumentazione di politica economica e sociale è stata travolta dalla recessione in atto bisognerebbe provare a rompere una subalternità economica ed unite anche in questo campo di sovranità limitata del nostro Paese
In questo io vedo l'interlocuzione unitaria con le forze la Sinistra critica in Italia o in Europa la politica disegnata a Milano dal partito sto socialista europeo non è indolore socialmente allora noi compagni dobbiamo organizzare i soggetti colpiti dalle contraddizioni che queste politiche aprono nel blocco sociale di riferimento delle stesse sinistre provare a contrastare lo Statuto la Banca centrale europea che prevede conti pubblici un pareggio taglio della spesa sociale
Provare a rilanciare la domanda interna dopo la crisi dei mercati asiatici perciò condivido la centralità di una questione salariale che permetta una redistribuzione degli aumenti di produttività
Ma perché questa politica la devono fare solo i sindacati tedeschi per quale motivo
In Italia retribuzioni e complessivi redditi da lavoro a metà anni settanta erano rispettivamente il trentasei e l'ottanta per cento al prodotto interno lordo oggi sono il trenta e il settantadue questa la politica la concertazione
Se non viene affrontata la questione salariale non solo risulta difficile un'azione di controllo di riduzione dell'orario ma anche una ripresa di controllo sui diritti e sull'organizzazione del lavoro
Questo l'impegno concreto di questi mese l'iniziativa politica nostra un'iniziativa che dobbiamo tenere connessa con la battaglia democratica la torsione autoritaria idoli dialettica del referendum e della legge elettorale l'illusione disarmante dell'alternanza
Per la prossima settimana si poteva finalmente alla Camera per avere il riconoscimento politico del gruppo non so se ce la faremo
So solo che questa richiesta e questa battaglia
Non è stata fatta e non non è un mero fatto formale che so io per poter parlare di più in aula cosa che vi assicuro ci solleverebbe dall'umiliazione
Di parlare per uno per due o per tre minuti su temi importantissimi meno molto meno di tante forze virtuali
Ma questa battaglia Estate del promossa per un elementare diritto democratico di rappresentanza per dare dignità e voce ad una parte grande del popolo comunista che ha votato per noi
E per quella straordinaria comunità di protagonisti della politica che è il nostro partito
C'è dunque un lavoro da fare in questi mesi per costruire l'alternativa di società
Un lavoro da fare insieme ad altri un lavoro da fare con forze ambientaliste con forze cattoliche impegnata socialmente e che agiscono fuori dal sistema di produzione delle merci forze critiche esperienze diverse dalle nostre
Quando don Ciotti dice mi sento realmente disturbato dalla povertà e quindi disturbo più provoca ingiustizia come può non essere luglio nostro interlocutore
Il nostro segretario nella sua bella relazione affermato giustamente che dobbiamo cercare di ricostruire i nessi per ricomporre un pensiero e i soggetti pratiche tra loro diverse
La vicenda dell'orario senza alcun dubbio metafora di questa possibilità faccio un esempio e chiudo
In un'inchiesta attorno all'inchiesta
Prodotta dall'IRES CGIL un operaio della Zanussi racconta una sua esperienza di vita
Al mattino si sveglia prestissimo per andare in fabbrica e con lei il marito sveglia bruscamente i suoi due figli non c'è altro modo perché non c'è altro tempo li porta sua madre
E in fabbrica il pensiero torna a loro
Un grande senso di colpa
Vi porterò stasera a mangiare una pizza oppure li porto al luna park
Pensa tra sé per far tacere quell'ansia che la inquieta e la rovista dentro passano le ore la sesta la settima l'ottava e quei pensieri meglio quei desideri vengono travolti dalla fatica
Torna a casa prepara la cena
Tutto come il giorno prima care compagne e cari compagni se la riduzione d'orario non parla questo operaia al su tempo vuoto fa i suoi desideri se non si sottrae quel tempo all'impresa
Con una forte critica sessuata noi non saremo capaci di parlare della nostra passione per un'alternativa di società e per quella che Gramsci chiamava la riforma morale e intellettuale del Paese
Allora compagni prima di dare la parola la compagna dai mo'alcune comunicazioni la prima
Il la delegazione siciliana si riunisce al primo piano la Delegazione di Roma anch'essa si riunisce al primo piano ci sono pervenuti dei messaggi intanto prego la compagna Diamond divenire così iniziamo
Ringraziamo il ministro Gianguido Folloni ministro i rapporti con il Parlamento
Il compagno Agostinelli che è il segretario della CGIL lombarda il sindaco Leoluca Orlando di Palermo
Giunto un messaggio anche da Marco Gastini Gilberto Zorio che sono due artisti a cui dobbiamo la stella che nella sala della direzione del nostro partito abbiamo in sala che segue i nostri lavori il compagno Fulvio Grimaldi e che ringraziamo
è arrivato anche un messaggio di Federico Orlando nell'onorevole Federico Orlando
Di auguri per il nostro congresso alla parola compagna Teresa Diamond
Isa Dora scusami se
Compagni e compagne amministratore segue il compagno Paolo Ferrero
Durante tutto questo percorso congressuale nei circoli nelle federazioni anche qui a Rimini
Abbiamo sottolineato che il governo D'Alema un governo moderato e autoritario e che il referendum nel simbolo ora io vorrei soffermarmi su un altro simbolo su un altro aspetto significativo della politica di questi ultimi due anni la ricerca del consenso non tre soggetti reali ma tra i soggetti intermedi intermediari tra gli attori della politica e i soggetti reali
Ora quando questi soggetti intermedi non esistono vengono creati Inter posti e resi ceto politico determinando una divergenza sempre più profonda tra la rappresentazione dei bisogni e i bisogni stessi
è così che io leggo il consiglio nazionale degli studenti universitari un cuscinetto tra l'università e gli studenti anche se condivido
Pienamente la nostra scelta di presentare le liste dei collettivi ed è così che senza dubbio balletto l'approccio a molte questioni da parte delle amministrazioni locali
Ora io non conosco con precisione la situazione nelle altre federazioni però conosco e ritengo significativo l'atteggiamento dell'assessorato alle politiche sociali del comune di Napoli per esempio sulle questioni dell'immigrazione
Non si cerca un confronto con i soggetti non si cerca di capire quali e quanti siano di conoscermi di ascoltarli si passa direttamente alla fase della gestione anzi
E non si interviene nel merito delle questioni ma si spendono i soldi del Comune di concerto con associazioni per lo più autoreferenziali in progetti che agli immigrati non potranno mai servire e non apre il capitolo della Regione Campania
D'altra parte alle nostre amministrazioni suona strana l'esigenza di una moschea di un cimitero islamico
Di un centro di prima accoglienza di poter pregare durante l'orario di lavoro di non dover dimostrare alla questura di avere sei milioni in banca per potere ottenere un permesso
Di soggiorno per lavoro sono uno di una Consulta comunale per l'immigrazione di un asilo nido eccetera eccetera
Ora qual è stata la risposta degli immigrati fino a ieri e parlo sempre di Napoli qualcuno a furia di sgomitare ce l'ha fatta ad entrare nelle grazie dell'assessore altri hanno risposto allontanandosi dalla politica
Allentando le maglie di una rete già allarga quella che metteva in relazione le comunità tra di loro e con le associazioni e di partiti
Qual è stata la risposta di Rifondazione Comunista alla ricerca di uno spazio per la partecipazione diretta attiva degli immigrati in quanto soggetti politici qualche buon risultato concreto l'abbiamo ottenuto lo
Minuto il ruolo di quell'area di consenso tacito strumentale che allontana i veri soggetti e le vere questioni per poter partecipare alla divisione antidemocratica delle briciole per poter partecipare al nuovo modello di gestione della cosa pubblica
Ora non solo siamo l'unico e sottolineo l'unico partito politico riconosciuto dagli immigrati
Ma continuando questa battaglia su questo terreno in questa prospettiva possiamo determinare un piccolo forse sporadico e circoscritto riavvicinamento alla politica
Da parte di un soggetto notoriamente diffidente disgregato e strumentalizzato
A me non sembra un piccolo risultato anche se qualcuno tra i compagni ritiene che i nostri risultati sull'immigrazione siamo secondari rispetto al permanere della disoccupazione del degrado delle periferie eccetera
Ora lo ripeto non credo che promuovere edotte nere la partecipazione di un soggetto sociale alla vita politica promuovere la ricomposizione del blocco antagonista di classe oltre che a nominarlo sia secondario
Non è un caso se soggetti finora messi a margine della politica i romeni marocchini senegalesi eccetera eccetera
Hanno chiesto formalmente in sedi politiche da loro convocate che Rifondazione sostenga la loro battaglia hanno chiesto di poter sostenere la battaglia di Rifondazione per una svolta nelle politiche sociali del Comune di Napoli
Altrimenti cosa significa apertura del partito inchiesta ho detto che l'allontanamento dalla politica l'assenza di un'attenzione alla mobilitazione sono conseguenza
Dell'imposizione di un cuscinetto tra la politica di soggetti della non connessione tra soggetti sociali e politica
Ora sappiamo che dipendono anche e soprattutto dalla perdita dell'autonomia dello Stato nazione che sceglie di essere obbligato a sottostare alle indicazioni di fondo monetario internazionale Banca mondiale e parametri di Maastricht
E dobbiamo dirci chiaramente che la nostra collocazione all'opposizione non è la condizione necessaria e sufficiente per far nasce dei movimenti
Certo continueremo a monitorare le spinte alla mobilitazione anche antirazzista così come abbiamo promosso e sostenuto quelle del ventiquattro ottobre dodici dicembre tredici marzo
Però prima di tutto continueremo a mettere al centro della nostra iniziativa politica
La connessione tra Progetto politico analisi della realtà conseguimento degli obiettivi perché questa nostra inizia politica perché questa nostra iniziativa politica possa crescere
E diventare più incisiva è necessario che circoli territoriali assumano la centralità del loro ruolo perché tramite l'iniziativa dei circoli che possiamo conoscere gli immigrati rappresentarne i bisogni
E in questo credo che ci siano dei segnali positivi perché nei nostri circoli in qualcuno dei nostri circoli
Ci sono emigrati non solo tra gli iscritti ma anche negli organismi dirigenti immigrati che non si occuperanno chiaramente soltanto immigrazione cosa che di per sé sarebbe importante
Ma che si impegneranno su tutto lo spettro delle questioni arrecando l'analisi del nostro partito con un punto di vista che difficilmente riesce a trovare un barcone il pensiero dominante ma neanche il pensiero della sinistra ancora troppo eurocentrico
Tra compagni
Non accontentiamoci continuiamo questo lavoro in tutte le federazioni
Ed alla fine del congresso impegniamoci anche in una campagna di demistificare azione della propaganda neonazista che sicuramente verrà portata in avanti in un avanti in corno occasione delle prossime competizioni elettorali
Interroghiamoci sul perché è solo Rifondazione comunista e Caritas per lo più propongono di liberalizzare l'ingresso in Italia per sottrarre questo mercato i poteri criminali
Cosa pensiamo del fatto che il regolamento attuativo della legge quaranta introduce la possibilità che vengano riconosciuti alcuni titoli di studio conseguiti all'estero
E che l'immigrato si scriva agli ordini agli albi professionali in base alla discrezionalità del ministro competente
Cosa pensiamo del fatto che il sindacato ha sempre e solo fatto le pratiche agli immigrati ma non ha mai intrapreso una battaglia per la difesa dei loro diritti
La tendenza
La tendenza della politica del sindacato di concerto con il Governo è sempre stata regolare la composizione degli immigrati tra lavoratori qualificati e non qualificati
Per portare il mercato non qualificato verso un equilibrio più competitivo e determinare l'aumento degli standard salariali dei lavoratori qualificati ora è chiaro che per motivi di tempo questa una lettura semplicistica però mi sembra che queste tante questioni che non ho neanche potuto citare si scrivano nella tendenza alla americanizzazione della nostra società messa in campo dall'ottobre Pseudo governo amico e rispetto alla quale il governo D'Alema fa un salto di qualità uno scatto in avanti
Ora credo che la nostra risposta
Non debba stare nel rifiuto delle poche aperture agli immigrati fatti dalla legge quaranta sempre se verranno mantenuti quei contenuti che li noi abbiamo imposto ma complessivamente nella battaglia per la trasformazione di questa società
Assumendo ancora una volta ancora più consapevolmente la trasversalità innegabile di tutte le questioni
Se ho ancora un minuto vorrei sottolineare che le spinte alla mobilitazione antirazzista degli ultimi cinque mesi che già difficilmente con poniamo in maniera unitaria rischiano ora di dividersi sul piano geografico e politico
E portarsi dietro al nostro partito per cui le generazioni del centro nord fanno le manifestazioni nazionali con i centri sociali del Nord le federazioni del centro sud fanno le mobilitazioni nazionali decentrate a livello locale con i centri sociali del centro sud
Ora se il partito riuscirà a porsi come collante tra questi soggetti geograficamente lontani che si allontanano politicamente anche perché è diverso l'approccio delle questure degli enti locali nei vari territori
Forse questo embrione di movimento antirazzista potrà compattarsi svilupparsi e sinceramente compagni io temo che se i nostri circoli e le nostre federazioni non ci saranno realmente in mezzo a questi soggetti intenzione e se non riusciremo a coordinarci subiremo una sconfitta poste pesante rispetto alla nostra battaglia per la trasformazione della società
Ha la parola al compagno Paolo Ferrero
Segue il compagno Nichi Vendola le delegate le invitate al congresso si riuniscono nella Sala Verde alle ore tredici
Cari compagni e compagne non facciamo questo nostro congresso straordinario
In una situazione sicuramente difficile
Difficile per la storia da cui arriviamo come partito dopo una scissione che ha visto una parte importante del gruppo dirigente uscire dal partito
Difficile per la situazione politica e sociale
Io credo che abbiamo iniziato bene questo congresso con una relazione che ha stupito a sinistra penso i commenti dei compagni del Manifesto che si sono stupiti di come il nostro partito faccia i conti con le difficoltà fino in fondo non si nasconda queste difficoltà perché solo a partire dall'analisi chiara per certi versi spietati della situazione di difficoltà si può introdurre un elemento di cambiamento
Noi non facciamo parte di quella sinistra
Che deve dipinge al siccome vincente e per dipingere siccome vincente assume gli obiettivi degli altri
E pensa di vincere anche quando la sua gente perde
Noi siamo in una situazione difficile come in una situazione difficile la nostra gente in questo c'è una situazione di sintonia completa
E quindi credo che da qui partiamo in una situazione difficile in Italia in una situazione difficile in Europa
Le dimissioni di la Fontaine dicono qualcosa
Su che cosa sta avvenendo delle socialdemocrazie europee l'ala moderata sta vincendo di questo si tratta e con quell'ala moderata non sia in grado di disegnare un percorso di alternativa questo il problema che abbiamo davanti in Italia
E in Europa
Questa condizione in Italia ci dice
E lo diceva già Fausto nella relazione che stanno venendo meno si stanno sgretolando due elementi su cui la sinistra ha costruito la sua identità in questo Paese
Noi siamo stati abituati in questi anni dal dopoguerra
A pensare che il disagio sociale
Normalmente produceva conflitto sociale produceva conflitto di classe
Oggi noi ci troviamo in una situazione in cui sovente sempre più spesso il disagio sociale non trovano sbocco in termini di conflitto di classe ma diventa solitudine diventa disgregazione sociale diventa guerra tra i poveri
Quanto del disagio sociale nelle periferie non riusciamo a convogliare dentro un percorso di conflitto
Diventa guerra tra i poveri e diventa preda della propaganda populista della destra reazionaria che dice qual è il tuo nemico non è più il padrone e l'immigrato che è arrivato ieri e quello che ti mette in discussione perché e sul poste sappiano di debolezza noi rischiamo un'americanizzazione del conflitto
Non scompare il conflitto si trasforma da conflitto verticale da conflitto di classe rischia di diventare guerra tra i poveri e su questo elemento
Vediamo allontanarsi o vediamolo rischio dello comparsi
Tra la condizione di classe tra la tua parte lenta sociale l'appartenenza politica
Noi eravamo abituati a pensare che se tu era un operaio votati a sinistra oggi tu hai degli operai al Nord e sono tanti che magari hanno anche la tessera del sindacato in tasca
E poi votano lega nord così come troppi disoccupati del Mezzogiorno vivono la loro condizione votano Alleanza Nazionale
Noi dobbiamo partire da questo elemento per ricostruire un discorso di sinistra e un discorso di trasformazione e dobbiamo farlo con la consapevolezza che noi abbiamo vinto una sfida e la scissione per quanto dolorosa ci ha segnalato da questo punto di vista una nostra capacità di tenere noi in questa situazione abbiamo rifiutato l'omologazione
Di questo si è trattato nello scontro col governo
Potevamo anche noi averle sedia dal ministro se le avessimo volute bastava firmare quei contenuti bastava firmare stare su un versante di ulteriore massacro sociale non ci siamo stati abbiamo sconfitto quella prospettiva
Dobbiamo però oggi sapere che stare all'opposizione da sola se questa la situazione sociale del Paese non è sufficiente
Dobbiamo cioè così come abbiamo battuto il rischio dell'omologazione dobbiamo battere il rischio della testimonianza di quelli che fanno i grilli parlanti che dicono la cosa giusta ma che poi non sono in grado di portare a casa nessun risultato
Perché noi se rimaniamo in quella forbice siamo impotenti la gente ci dirà cari compagni avete ragione voi ma poi dopo se mio figlio deve mangiare se io devo riuscire a pagarmi la visita medica avanti devo fare un'altra strada
E in questo c'è il rischio della disgregazione sociale ulteriore della crisi nel rapporto tra questa crisi sociale e la politica
E allora se è vero che non basta getta agitare gli obiettivi giusti che non basta fare il più uno
Che non basta dire una volta in più che siamo diversi dalla sinistra moderata il problema fondamentale che abbiamo davanti in questo congresso e su cui il partito deve fare un salto di qualità
Perché ad oggi è inadeguato
E il pane quando dico partito di col partito complessivamente da come lavorano i responsabili dei dipartimenti nazionale a partire dal sottoscritto fino al più piccolo circolo che abbiamo nella landa più sperduta del Paese
C'è un problema di fare un salto di qualità che ponga al cento la ricostruzione di un conflitto sociale efficace nel Paese
Perché Ovi usciamo ricostruire un elemento di conflittualità sociale efficace cioè che porti a casa dei risultati oppure no e questa situazione non la rimonta diamo noi rischiamo di essere emarginati e marginalizzati come partito e come classe in questa dinamica
E allora la ricostruzione se è vero che il problema fondamentale la ricostruzione del conflitto sociale efficace
è evidente che noi non possiamo continuare a far politica come noi l'abbiamo fatta nei due anni precedenti
Larga parte cosa faceva si faceva la battaglia in Parlamento per impedire un taglio dalla sanità delle pensioni e nel Paese ampli Franca amplifica mammo quella battaglia
Chi sono i comunisti son quelli che impediscono il taglio di sanità e pensioni questa era la politica che abbiamo fatto in larga parte in questi anni noi dobbiamo fare un salto di qualità
Nella capacità costruire concretamente dei percorsi di lotte ad articolare questi percorsi di lotta
Perché non è uguale
Fare politica a Trapani o farla Bolzano farla Torino farla Reggio Emilia
Bisogna avere la capacità di uscire da un partito che lavora solo su campagne e bisogna essere capaci di articolare l'iniziativa politica sul territorio questo il salto che deve fare il partito
Che ha un salto anche di direzione politica perché è più difficile coordinare l'articolazione dell'intervento politico che lanciare la campagna e BA ma questo il nodo che abbiamo da fare e allora io credo che sarebbe riduttiva dare come qualche giornale ha dato una lettura della proposta che faceva Fausto di rimettere la questione salariale al cento come un passaggio dall'occupazione si passa al Salario non è questo il problema il problema è che il partito deve rimettere la condizione proletarie in tutti i suoi aspetti
Dall'occupazione a quella del Salaria quella dei servizi come nodo fondamentale su cui costruire vertenza su cui costruire lotte e su alcuni elementi saranno elementi centrali penso alla questione dei trasporti penso alla questione le privatizzazioni delle nel penso alla questione fondamentale della scuola
Che non può essere un problema degli insegnanti vi ho dei giovani di Rifondazione è un problema politico del partito su cui fare un intervento e su cui provare a fare un pezzo di lotta per l'egemonia con la sinistra moderata che oggi porta avanti proposte che sono in contraddizione con quanto la sinistra ha detto tutta la sinistra in cinquant'anni
Allora ci saranno elementi come dire che Ankara attere centrale
E che portiamo avanti in tutta Italia dello stesso modo le trentacinque o e ci sarà la necessità di articolare sul territorio
E non e in una federazione sarà al problema ambientale quello principale
Nell'altra città sarà la questione della casa e costruì una vertenza sulla casa nell'altra sarà organizzare i disoccupati per fare gli scioperi alla rovescia ma questo dobbiamo essere in grado di fare le federazioni non possono fare la campagna elettorale il tesseramento e le feste e poco altro
Ogni federazione deve fare un salto di qualità e deve mettere al centro della sua agenda la costruzione divertenti all'età di conflitto
Perché solo attraverso quel percorso noi ricostruiamo l'idea che la lotta paga questo va ricostruito nella testa della nostra gente è passata l'idea che sesta invito forse il padrone non ti mette sulla lista della cassa integrazione
E che conviene stare zitti rispetto a protestare noi dobbiamo ricostruire l'idea ma non lo si ricostruisce con comizio lo si ricostruisce nella pratica della lotta del conflitto e del portare a casa l'obiettivo anche piccolo
Non è un problema dell'altezza del patto dell'obiettivo della lunghezza del passo il problema e di segnare la possibilità di un'inversione di tendenza e dall'ottanta dalla sconfitta della FIAT che nella testa della nostra gente c'è l'idea che tempi poi limitare la sconfitta ma va indietro
Bisogna provare a invertire la tendenza su elementi anche limitati ma questo è il compito che io credo abbiamo al cento fondamentale
Perché solo dalla ricostruzione di un conflitto sociale efficace noi possiamo ricostruire un rapporto tra quel conflitto e la politica e la politica come idea di trasformazione non come l'idea del governo
Che c'hanno l'ho signor in cui pensano che la politica e governare sulla società
No l'idea della politica come possibilità di passare dal conflitto sociale ha un'idea di trasformazione e di alternativa
Questo io credo dobbiamo fare avere al centro della del nostro intervento e abbiamo detto credo di avere esaurito il tempo più o meno
Due cose sole oltre a questo quindi un partito che prova a costruirsi come Partito Comunista di massa nell'astensione alla costruzione del movimento di massa
Perché non si costruisce un partito comunista di massa a tavolino
Lo si costruisce nella tensione alla costruzione del movimento
Non non c'è contraddizione da questi due elementi senza la tensione alla costruzione del movimento non costruisce un Partito Comunista Dimas ma assieme a questo dobbiamo fare altre due
Credo salti il primo bisogna ricostruire quei presidi democratici sul territorio
Negli anni cinquanta in una situazione molto più favorevole di questo la sinistra resta era stata capace a fare oltre al partito o sindacato
Le case del popolo le case della cultura alla UISP lat ci hanno mille forme in cui tu potevi stare nell'ambito della sinistra e dare il tuo contributo non è possibile che oggi Otis chiede a rifondazione o non sai Comes
Bisogna che noi come partito lavoriamo alla ricostruzione di questi presidi sul territorio
Non è una questione pentiti ha la mania del fare la Polisportiva al centro sociale e l'idea di ricostruire sul territorio un tessuto che aggreghi un blocco sociale dell'alternativa
E assieme a questo io credo che l'altro nodo e quello dell'annunciare
Con forza questa prospettiva della costruzione di una Sinistra per l'Alternativa
Attorno a Rifondazione Comunista attorno al partito dei comunisti l'aggregazione di un'area più vasta bisogna agire sulla crisi del centrosinistra
Che a oggi unicamente calamite messe razzoli cento si rincorrono a chi piuma al centro a chi più insegue Blair tra Prodi da un lato e D'Alema dall'altra fanno la gara su chi va più sul cento
Noi dobbiamo esser capace a mettere una calamita dall'altra parte
E di dire cari amici e compagni chi vuol continuare a fare politica per la liberazione dell'uomo e delle donne per l'alternativa per il cambiamento c'è un polo di aggregazione politica anche di qua non c'è solo sul cento
E su questo io credo noi dobbiamo lanciare la nostra sfida al centro sinistra non stare fermi a veder la crisi degli altri ma la capacità di costruire un polo di alternativa io credo che questi sono i compiti che abbiam davanti e per questo non credo che siamo in un congresso ordinario
Allora compagni alla parola ora il compagno Nichi Vendola
Dopo il compagno Nichi Vendola il compagno Sandro Curzi direttore di Liberazione
Sento un rischio che può attraversare il corpo largo del nostro partito del nostro popolo e che può infine su votarci
Un rischio che è in noi può ferire il pessimismo dell'intelligenza
Riducendolo a denuncia apocalittica e che in noi può sospingere l'ottimismo della volontà in una deriva tutta organizzativi Istica
Il rischio e quello che ci portiamo addosso dalle macerie del muro di Berlino
Della sostanziale rimozione della nostra sconfitta
Va indagato il senso aspro di un secolo che nasce con la rivoluzione del lavoro e che tramonta con la rivoluzione contro il lavoro
In questa disfatta dobbiamo saper cogliere le ambizioni e le miserie di chi tentò l'assalto al cielo nel nome dello scioglimento della separatezza sociale della macchina dello Stato
E Fini per mummificare il nuovo potere in una distanza radicale ed ai bisogni e dei diritti delle masse degli individui no compagni noi non abbiamo portato a compimento
Quel lavoro complesso ma indispensabile di critica comunista del comunismo novecentesco delle sue culture politiche della sua parabola storica
Rischiamo di cavarcela Condit la disinvoltura storici Istica di chi quando volge la testa all'indietro
Vede cerca soltanto ciò che ancora spendibile e cancella ciò che urta e ciò che inquieta in quella storia drammatica di cui noi siamo figli
Ed è sempre il nodo Gordiano del potere
Della conquista del potere della riforma del potere del potere che dico livore e corrompe e uccide l'innocenza delle rivoluzioni è sempre questo il tema vero di una riflessione che non decolla
Non vi è forse al capolinea un po'mesto dei nostri giorni senza passioni
La teoria della governabilità e l'andata al governo senza altra condizione che non ci sia la contrattazione di un ceto politico
Come fenomeno di interiorizzazione acritica di quel nodo di quel tema di quella disfatta lunga un'epoca
Nessun cupio dissolvi sto proponendo tutt'altro
Questa problematicità anche dolorosa
è una condizione elementare irrinunciabile per ricominciare per rifondare senza fughe in avanti in Orizzonti che sarebbero inevitabilmente eclettici e nuovi rischi
Abbiamo camminato tanto con noi e i nostri simboli ha camminato una folla sconfinata di oppressi e di proletari
Fu un percorso inedito di liberazione full entrata nel recinto della storia nell'agone della politica delle masse
Fu la sperimentazione sul campo di una diversa comunità e di una diversa umanità
Quel viaggio
Fini nel precipizio nella illiberalità
Del burocratismo autoritario dell'alimentazione dei lavoratori nel nome di un sistema che socializzava l'ideologia del comando ma che distribuiva dall'alto espropriazione difensore di soggettività
Questo fu il paradosso del comunismo che si fece è stato e che nella stagione della stagnazione produsse una pervasiva se politicizzazione di massa
Qui vi è anche per l'oggi e per il domani la materia incandescente della innovazione teorica su cui dobbiamo riprendere il cammino
Sapendo guardare bene anche all'altro lato del mondo all'altro problema connesso
La rivoluzione neo borghese alimentata dalla crisi dei regimi dell'Est ha mutato i luoghi e i corpi della socialità e della politica inducendo persino elementi di una vera mutazione antropologica
Guardiamo a questo tema e cambiato il lavoro è cambiata la città è cambiata la vita singola e di relazione
Lavoro ha perduto il suo mondo il suo contesto classico persino la sua visibilità di classe
Un lavoro istituzionalmente precarizzato spogliato di senso sperduto nel mille segmenti interinali di un mercato sempre più sovranazionale
Sempre più piccolo il lavoro nei ritmi nei diritti nei legami sociali sempre più grande il mercato globale così globale da apparire spirituale
La solitudine il nomadismo del lavoro sono le parabole di una moderna e feroce subalternità
Soli nel lavoro soli nel non lavoro
Soli nella formazione servile a lavoro soli nel dopolavoro della grande periferia metropolitana
Soli nei tempi frenetici del grande orologio mercantile soli a difenderci dalla barriera architettonica che fuori e che talvolta è dentro di noi
Soli nei giorni produttivi e nelle notti di paura soli se si è bambini dinanzi ad adulti che giocano ad adulterare
Soli con i propri antica per le proprie disabilità soli freschi e diversi laddove l'unica diversità compatibile e la scansione gerarchica e la violenza dei ruoli soli e sole e qui che la destra ha vinto perché ha parlato
Ha vinto
Perché ha parlato al basso ventre di queste solitudini le aizzati le uno le une contro le altre ha promesso difese corporative o punizioni esemplari per le urne e per le altre
Mentre la sinistra liberaldemocratica
Declamava la sua retorica senza Soggetti senza dolore la destra animava questo deserto con il suo teatro populista plebiscitario classista
Dietro la macchina da guerra di Berlusconi e Fini c'è questa storia lunga e materiale ce l'agonia di una politica che diventa materia gassosa
Tanto più litigiosa quanto più ridotta terminale muto del comando economico questo volevamo dire al compagno Cossutta
Che non c'è riparo dall'egemonia sociale delle destre se non riprende in mano il corpo ferito del lavoro e il corpo svuotato delle città se non rifondi un circuito difensore di protagonismo dal basso
Se non Copa volge nell'agire politico quella platea di solitudini che non chiedono un ennesimo leader o un nuovo bagno carismatico ma che chiedono di capire dove sono chi sono che cosa può cambiare qui e ora
Nella vita e nella società per loro
E se invece tu combatti la destra
Barricandosi nel palazzo
Inseguendo la sul suo terremo supportandone giorno dopo giorno le culture e addirittura cooptando né pezzi di personale politico allora non c'è partita non è quella stava lotta contro la destra
E per noi compagne e compagni per noi che abbiamo rifiutato le sabbie mobili del governissimo e della omologazione
Che abbiamo sfidato noi stessi e la nostra cultura
Che siamo consapevolmente andati oltre la tradizione dei comunisti italiani
Per noi il lavoro è appena cominciato
La dico così si tratta di accogliere le domande e l'ingombro di una nuova generazione di comunisti a cui non si deve solo tramandare
Ma da cui tutto il partito deve imparare confrontandosi con le lingue e con una inedita politicità dei bisogni dei più giovani
Si tratta di lasciarsi attraversare dallo scandalo teorico della libertà femminile
Che ci racconta di due generi e di un solo potere millenario e che non ci chiede quote per categorie protette ma ci chiede di costruire un altro mondo è un altro universalismo
Si tratta
Si tratta di sentire le diversità come un accumulo di saperi ed esperienze come ricchezza e come complicazione della domanda di trasformazione
Si tratta di mettere in campo come abbiamo cominciato a fare un nuovo internazionalismo che vada oltre
La semplice solidarietà perché osava anni ho Marcos parlano a noi e il Dinoi
E siamo noi ad aver bisogno della loro battaglia senza frontiere della loro lingua negata
Della loro speranza non sporcata da quella spocchia euro cento Erika ed occidentale che ammalato tanta sinistra dei Paesi ricchi
Si tratta
Si tratta di fare innovando di innovare costruendo pratiche relazioni non una fuga dalla politica
No a un'altra politica questo sentito come una sfida a noi stessi nella suggestiva e coraggiosa relazione del compagno Bertinotti ed è forse questo che non capiscono Dinoi i nostri interlocutori
Dobbiamo continuare a spiegarglielo con pazienza
Perché nella loro politica così esperta di tecniche e di parametri economici c'è la chiave di quel moderatismo che la palude in cui nuota stancamente il centro sinistra
Una deriva una deriva che incrocia smarrimenti o culturale
Regressione sociale
Compagni e compagne abbiamo imparato in questi anni
Che quando arretrano i diritti collettivi arretrano i diritti individuali forse questa è la ricaduta politica di quella suggestione teorica che ci proponeva Bertinotti la molti centralità delle contraddizioni
E siamo ancora qui a difendere i lavoratori dalla flessibilità
I giovani da tutti proibizioni SMI le donne da chi vorrebbe ridurle a contenitori biologici
Il Sud senza sviluppo e con la mafia di da chi vorrebbe riempirli di eserciti e di carceri
Siamo ancora a cui in questo orizzonte che incrocia e il diritto del singolo individuo che non potremo mai più mettere tra parentesi e i diritti di tutti i diritti sociali diritti collettivi in questo intreccio
Io sento la possibilità della rifondazione contro il mercato selvaggio e quel suo ammortizzatore sociale che il Dio patria famiglia sempre in agguato
E qui siamo compagne e compagni inadeguati e feriti
Ma forti dei passi compiuti delle speranze che abbiamo suscitato Forti scusate l'ossimoro dalla nostra debolezza che è la debolezza dei soggetti
Senza potere essenza politica alloro noi diciamo
Venite con noi quella debolezza
E l'annuncio di un'altra inedita forza noi questa debolezza e questa forza cerchiamo sono un'unica cosa l'abbiamo chiamata nella nostra vita
Un poco nera è un po'con tenerezza comunista
Allora compagni diamo la parola
Al compagno Sandro Curzi direttore di Liberazione
Compagne e compagni
Ringrazio innanzitutto la presidenza
Per avermi dato la parola
Dopo Nichi Vendola
Che considero anche un mio redattore
Il nostro dito nell'occhio
E dopo l'analisi attenta e severa del compagno Ferrero
Credo che abbiamo toccato due momenti molto importanti
Di questo congresso
Abbiamo sentito
Il cervello il cuore
Non come cose separate diverse
Ma cervello e cuore
Dei comunisti di oggi
Vedete io comincio
Con un fatto banale di cronaca
Di cronaca spicciola
Poco fa
Mi hanno cercato c'erano due compagni non riuscivano forse entrare erano due compagni del circolo intercomunale Antonio Gramsci
Dica solo a balze Valsenio Ravenna
Sono venuti per darmi un foglietto di carta
E un assegno di ottocento mila lire volevano far solo questo
Sono venuti
Per dire che volevano
Dare un piccolo contributo piccolo
Grande contributo a Liberazione
Prevede se alcuni colleghi giornalisti
Osserva sono meglio questo congresso
Di guarda sto rinfacciarci mettessero in mezzo a voi
Forse capirebbero alcune cose
Sì
è vero
Il partito da Rifondazione Comunista
è un ingombro
L'abbiamo scritto la scritto la compagnia Rina Gagliardi ieri l'altro
Nell'editoriale di Liberazione
Io ho pensato che come sempre Lina aveva una bella immagine questa il partito un ingombro per gli altri ovviamente
Ma mi sembrava una bella immagine giornalistica
Che andava bene accoppiata al titolo del quotidiano che diceva l'altra politica
Per riferire della relazione del compagno Bertinotti
Ma non era
Non era solo un'immagine giornalistica è diventata in queste ore
Questo ingombro
Una fotografia
Non è un'immagine non è una pittura proprio la fotografia
Di queste giornate di congresso
è vero
Per molti per tanti
Siamo un ingombro
L'altra politica abbiamo detto del discorso di Bertinotti
E non è solo
Anche qui un'immagine
E qualcosa di vero che c'è in quelle cartelle che è bene rileggere quel discorso con calma
Studiare
Per saperci muovere in modo intelligente nei prossimi mesi che non saranno certamente facile
Siamo l'altra politica avvocato
Cioè siamo la politica vera
Non quella
Nel Moussa cosa
Nel Musa
Che purtroppo si dividono a chiamare politica
E che è solo affari intrecci di affari affari quasi sempre sporchi
Di inciuci
Di ribaltoni
Di voltagabbana ISMU
Questo congresso è un'altra cosa
Noi
Siamo un'altra cosa
Questo congresso non è fatto
Concedetemi di usare parole anche un po'a mare
Questo congresso non è fatto da nani da ballerine
Da magnaccia americani Zanchini
Ma da donne
Da un uomo mi soprattutto da tanti giovani ragazze e ragazzi
A cui dobbiamo affidare tutte le nostre speranze in questo momento e questo lo direi anche ai compagni della commissione elettorale del
Che stanno vedendo come devono essere rappresentate queste nostre forze noi abbiamo bisogno di giovani quadri che avvengano avanti
Abbiamo bisogno di questi ragazzi italiani
Che D'Alema non conosce più
Sono ragazzi e ragazze normali normalissimi
Vestono in modo normale come tutti gli altri parlano in modo normale come tutti gli altri ma D'Alema che pure ha auspicato un Paese normale non li conosce
Ma ormai perché
La mia il caro l'amico D'Alema
Ormai
Lui viaggia sempre lontano sempre di corsa passa nei posti sorride stringe mani e poi corre via
E purtroppo in questo modo si fanno tanti errori
Con lui ho avuto comunque le discussioni
Forse
è stato l'artefice della mia maturazione a venire qui con voi compagni
Quando con il suo cinismo
Mi disse magliette la pensiamo uguale su Di Pietro
Ma io c'ho in testa è una soluzione e via di questo tipo no
No compagno Massimo
Se la pensavamo allo stesso modo tu non facevi leggere Di Pietro senatore di questa Repubblica
Qui ci sono questo congresso
E ho paura che neanche Veltroni li abbia incontrati
Ci sono tanti compagni
Di varie generazioni di varie storie di tante provenienza
Uomini e donne semplici normali appunto
Con il cuore
E con il cervello
Parlano
E anche qui un'osservazione ai colleghi giornalisti forse l'attenzione anche a interventi minori
Quelli messi nelle ore un po'difficili
Bisogna avrebbe prestare orecchio
A vedere se bere avreste sentito in termini interventi interessanti sul salario sul non salario
Quello che non hanno i giovani
A volte avreste sentito anche discorsi amari forse un po'disperati
Ma c'è
Amarezze disperazioni nel Paese normale caro D'Alema
Quando qui Bertinotti
Ha citato la storia di quel ragazzo di diciassette anni
Che si era avvicinata a noi e poi una tutor tutta la forza di proseguire
E si è ucciso
Qui nessuno dei grandi giornali ha prestato attenzione a questa discende a questa storia
è una storia tragica
Che dovrebbe far riflettere pensare tutti
Il dramma
Di generazioni senza valori
Di generazioni abbandonati a loro stessi
Senza più memoria
Di quello che è stato il passato
Ieri guardando i giornali ho trovato solo un collega gliene do atto
Oltretutto perché non non lo conosco
Il collega Smart già si di Repubblica
Che ha fatto un paragone interessante nel suo pezzo
Quando ha detto del questo congresso
Non assomigliava agli ultimi che lui forse aveva visto
Quelli di Occhetto
Congressi di Veltroni di D'Alema
Era qualcosa di diverso
A luglio ha ricordato il congresso di Berlinguer quello della rottura quel congresso importante nel quale Berlinguer fece una svolta decisiva
Ho colto bene quelle parole lo ringrazio
Il resto purtroppo e pensiero unico
Lo dico da collega da giornalista ai colleghi giornalisti
Ma è triste tristissimo guardare certe cose certi pezzi
Tutti uguali
Arriva Veltroni arriva Cofferati si fa il pezzettino
E non si ascolta ma allora perché si è a Rimini qui a questo congresso
Cofferati Veltroni li vedete tutti i giorni
Ma ragionate ascoltate quel compagno di Firenze con la compagna di Campobasso cercate di capire che sta succedendo in tanti uomini tante donne
Ma la vergogna più grande è stata raggiunta da alcuni telegiornali
Dispiace
A me ecco lavorato tanto
Anche nell'azienda RAI
Dispiace dire parole che lavoro ad userò
Ma caro Scelli
Caro direttore generale caro Presidente
Cari direttori delle testate
Cari ex sindacalisti magari CGIL
Fino a qualche anno fa che vi batteva De dentro l'azienda
Contro le discriminazioni la lottizzazione
E che oggi siede diventati autorevoli dirigenti
Di quell'azienda
Forse Cofferati farebbe bene a fare una riflessione anche su queste mutazioni genetiche
Ebbene
A voi dico
Non vi siete accorti di una cosa grave che state compiendo in questi giorni
Di questo furto
Che state commettendo in questi giorni
Non tanto contro il nostro partito
Ma contro i cittadini l'opinione pubblica quelli che pagano il canone
E che di tutto questo che avviene qua dentro non sanno nulla
Io vedete compagni
Ho provato sempre una grande paura a usare una parola
Bertinotti forse inorridisce adesso
La parola regime
E a me non piace quando sentivo dire
C'è un regime di tutto e compagni stare attenti bisogna stare molto attenti quando si usa una parola
Bene oggi voglio dire che la RAI è un regime è stato un regime il mondo quello che è avvenuto in queste ore
A me piace ricordare
Direttore generale Celli al presidente Zaccaria
Che il sottoscritto
Che il sottoscritto faceva il TG tre
All'epoca del caffè Craxi Andreotti e Forlani
Certo ricevevo anche telefonate dure
Certo c'era chi mi telefonava perché licenziarsi Manisco c'era chi mi vicende lei diceva il giorno domani domani tu non esci
Ma il giornale lo seguito ama fare
Manisco parlava dall'America e diceva la verità
Sulla guerra del Golfo
E Craxi Andreotti Forlani
Abbott usavano
Oggi caro Shelley
I tuoi telegiornali
Credo comunque una minima differenziazione il TG due
è riuscito a dare qualche immagine qualche notizia
In più
Ma i suoi telegiornali complessivamente
Hanno fatto vergogna
Baghdad è una vergogna
Ieri sera
Non so chi di voi
Ma forse nelle case molti italiani si saranno accorti di questo
Erano le venti ed ventisette
Si era parlato di tutto nel TG uno
Ballerine e spettacoli notizie di cronaca tutto
Alla fine alle venti e ventisette
Una frazione di minuto
Su questo congresso
Per dire che qui era arrivato Veltroni
E il TG tre
E il TG tre che aveva protestato
Perché altri giornalisti avevano avuto
La possibilità di ascoltare quello che si dicevano Bertinotti e Cofferati e aveva chiesto
Una cosa urgente perché doveva anche loro informare
Hanno in
Compagni
Compagni e amici giornalisti mi rivolgo a voi
A voi redattori del Corriere di Repubblica messaggero e via cantando
E a voi soprattutto che lavora di RAI in quello che è ancora
Ufficialmente è il servizio pubblico degli italiani quello per ora per il quale noi paghiamo il cannone tutti voi ricordo a voi
E ci sono stati momenti bui e brutti nella storia del nostro giornalismo
Però c'erano stati anche dei momenti nei quali abbiamo avuto
Non dico solo i giornalisti di sinistra
La voglia di scuoterci e di combattere
Ricordo il movimento dei giornalisti democratici o i comitati contro la repressione per la libertà di stampa diretti da Bocca da Zingone
Da Bernardo Valli questi comitati questo movimento avevano suscitato grande interesse e grande entusiasmo
Erano riusciti pure a modificare un pochino i giornali
C'è stato qualche anno dove i giornali sembravano cominciare ad avvicinarsi al cittadino è un consiglio che vediamo lo diamo soprattutto agli editori
Se non volete che l'Italia seguita ad essere l'Ultimo ormai perché ci ha superato anche l'Europa paese nella vendita dei quotidiani bisogna che cambiate bisogna che date aria che raccontate che fa del vivere le cose magari per polemizzare nel modo più aspro con noi ma non potete quitte re sempre la testa sotto la sabbia
Io ho finito perché credo di aver già superato il mio tempo cioè un minutino ecco
Volevo parlargli a lungo
E invece lo faccio proprio sinteticamente
Dinoi ma poi la cosa migliore però detto all'inizio sono queste ottocento mila lire Belisario adesso le consegno me
Metto in tasca ma poi le consegno è non hanno nessuno essere preoccupati
Sono questo giornale
Noi abbiamo scritto
Quando abbiamo deciso io e Rina di assumerci ringraziamo di questo il compagno Bertinotti tutta la segreteria e la direzione del partito del onore che ci hanno fatto quando abbiamo deciso di lavorare di tentare di fare
Questo giornale le prime cose che abbiamo scritto i primi titoli che abbiamo fatto
La parola d'ordine che avevamo dato doveva essere il giornale contro il pensiero unico e il primo titolo che abbiamo fatto gridava a tutta pagina con un carattere grosso ma ne valeva la pena
Che la democrazia in Italia ammalato
Io credo che questa linea del giornale non la porteremo avanti cercheremo di portarlo avanti in tutti i modi vogliamo essere il quotidiano contro il pensiero unico siamo picco i fragili deboli lo sanno bene qui i compagni soprattutto che seguono i nostri conti e che devono cercare di far parte qualità dei nostri bilanci vedo il compagno Grassi che
Che abbassa gli occhi perché
E difficile molto difficile
Dovete decidere voi stessi e dobbiamo seguitano a farlo o meno lo dovete decidere
Decisione di questo congresso
Anch'quelli che ufficialmente Cispel tono in base alla legge di sostegno ai giornali di partito con il contagocce quelli del novantasette non vengono del novantasette stiano nel novantanove ancora non sono stati versati interamente anzi forse saranno ridotti tanto pensate questo strano Paese
Dove un'azienda dovrebbe fare i bilanci sapendo che tot lire entrano nel mille novecentonovantasette invece no nel novantanove si diceva forse ve ne diamo la mia
Già
Come la metà sì perché sono nati tanti i giornali di partito in questo periodo in Italia
Allora io su questo mi sono un po'
Posso dirlo una parolaccia stavolta Unipol Cazzato
Perché sono andato a guardare questi giornali
Escluso uno
Completamente diverso da noi dall'altra parte
Del Secolo d'Italia agendo cioè minuti nel prossimo congresso finito tutto il Secolo d'Italia il giornale della Padania poi i giornali di partito
Che vivono del partito non ci sono la stessa unità voi sapete ormai e a capitale misto
Ci sono costruttori romani grandi costruttori romani quindi non è più proprietà del partito dei Democratici di sinistra ma è un'altra cosa
Poi c'è il popolo e credo abbia grandi aiuti dal collega Cecchi Gori
Voi
E siamo giornale di questo partito che certamente dà fastidio che è un ingombro io dico a voi io affido a voi so Colombati minuti ma giornale Boy qualche minuto in più rubano sempre
Affido a voi quello che ci ha detto porre che voi loro leggeste c'è uno scritto di Gramsci bellissimo sulla funzione del giornale di partito del quotidiano
L'ha scritto sull'Ordine Nuovo
Per gettare le basi della costruzione del partito certa
Né io né Rina Gagliardi possiamo assomigliare a nessun modo al compagno Gramsci
Ma neanche i nostri redattori con tutto il rispetto per Nichi Vendola sono Terracini sotto siamo un'altra cosa e però dobbiamo fare quello che hanno fatto loro
Cioè grammi si
In quest'articolo spiega benissimo quali sono i compiti e i compiti
Non solo dei redattori ma dell'editore partito il compito di voi l'importanza dell'amministratore
Beh
E del diffusore e di quello che va nelle edicole a cercare se c'è o non c'è il giornale e che organizza
L'edicola come un centro dove magari si vanno a prendere i giornali per
Poi irradiarla lì e portarli vedere compagni sono cose semplici però sono cose che dobbiamo mettere il nostro calendario di lavoro altrimenti il giornale non ce la fa
Ve lo dico chiaro
Il giornale meno delle pagine che c'è adesso non può
Me
Eno di quello che spende adesso non può meno più povero De così
Non c'è più
Voi dovete decidere se vi interessa questo giornale e finisco con due cose urti proprio rapidissima una la ditta di Hatra Angeli molto meglio di me ieri me la ricordo soltanto
Autentica giornale serve anche a questo
Pietrangeli ricordava ieri sera in quel bellissimo suo intervento
Che suo padre sapeva tante cose Luís parecchie ma meno di suo padre suo figlio ancora meno
Io che sono molto più vecchio di Pietrangeli dico mio nonno sapeva tantissimi o padre mi raccontava delle storie che ancora mi fanno parte della mia cultura della mia vita
Io a mia figlia sono uscita trasmetterà abbastanza mio nipote proprio lontano guardate
Che qui c'è un problema serio il problema della memoria della storia di chi sia mo'dove vogliamo andare e che cosa vogliamo fare
Male può
Di aiutare in questo senso
E l'ultima cosa era contro la furbizia che va tanto di moda adesso ovunque sono tutti furbi dal Presidente del Consiglio in avanti
In Italia non si capisce chi è più furbo è una che ara guardate qua quanto sono stati i furbi in questi giorni questa cosa tra Prodi e noi dovevamo scegliere se stare più con Prodi o con D'Alema poi Prodi e D'Alema magari si mettono d'accordo come sempre fanno
E non si
Mo'rimasti col cerino in mano a favore di uno o dell'altro credo l'abbia fatto molto bene il segretario le cose che ci ha detto su questo terreno guardate come sto abc tutta la vicenda della di Bruxelles e così via ma di Vicevo contro la furbizia io ho sentito dei compagni anche qui anche fra di noi molto furbi e che dicono che aspetto non ultimo momento al referendum per decidere se votare o no perché penso nove così vediamo se scatta è un'esperienza se l'avessimo fatta in tutta antichi
In tempo porse poteva essere anche un'idea io sono contrario perché mi ricordo sempre
Sì ho finito figlio sono conferito finito proprio ricordo sempre l'arroganza di Craxi quando disse andate tutti al mare
Lui lui in modo negativo su quel risultato in modo clamoroso molta gente si recò a votare per il fastidio che qualcuno gli avrà detto che non doveva andare a votare oggi io dico cercherò di dirlo sul giornale
Che tutte le persone che hanno delle volte dei problemi delle idee devono avere il coraggio prendere la decisione
Il diciotto aprile vanno
Alle urne per gridare e segnare sulla scheda forte no
Il nostro
Che c'è voglia che c'è Beaulieu che c'è necessità di un cambiamento vero reale nella vita di questo Paese se vogliamo avere ancora speranza grazie
Oggi pomeriggio la seduta Rip alle ore quattordici e trenta e ci sono i primi interventi quelle nelle ore più disagiate di cui parlava prima compagno Curzi Pino rotti rotti Ruggero domani Flavia D'Angeli si comprese convocato da nelle sale sopra la riunione dei compagni della ligure della Toscana è la seconda mozione ricordo che delega che le idee e lenti delegate e le invitate si trovano le tredici al anche se al primo piano la Commissione politiche convocata immediatamente alle quattordici e trenta puntuali compagni che di solito il primo anche il secondo terzo intervento sono fatti quasi in assenza dei compagni e questo non è giusto
E
Oltre
Io tipi
Altri
Un lavoro oggi
Io
Allora
In luglio
Altri
Dal
Il mio fare ora
Per alle
Io
E
Delle
Si avvicina che tocca a lui il primo intervento
Allora la Ka la parola al compagno Pino Rauti rotti segretario della federazione di Catanzaro segue il compagno Ruggero Mantovani di Latina
Compagne e compagni
Con questo contributo in un passaggio delicato e difficile per il nostro partito
Vorrei tentare di di dare
Appunto questo contributo
Per far meglio comprendere alcuni fenomeni in atto nella società calabrese Haendel mezzogiorno ciò al fine di adeguare la politica di Rifondazione comunista e la sua organizzazione in una realtà sociale che si presenta
Fortemente di segregata è frammentata
è utile ricordare alcuni dati drammatici che riguardano la regione Calabria
Disoccupazione di in occupazione al ventotto per cento
Che tocca la punta massima del sessanta per cento tra i giovani
Lavoro nero e precario interessano il cinquanta per cento dalla forza attiva e quindi diventano la condizione di vita di migliaia di calabresi di giovani e meno giovani
Di uomini e donne in particolare fenomeno questo diffuso soprattutto in settori come l'edilizia l'agricoltura il commercio il turismo
In Calabria centoventi comuni e ventidue comunità montane vere sono in stato di dissesto finanziario
La Calabria da un'indagine nazionale della UIL
La Calabria e l'ultima
In una graduatoria per quanto riguarda la qualità e l'efficienza delle strutture
E quindi dell'edilizia scolastica
In Calabria i servizi pubblici locali in molte realtà sono a rischio
E dire al ebbe in altre non sono più garantiti
Con riduzione quindi di ulteriore di un ulteriore
Qualità dello stato sociale e già minimo di per sé rispetto ad altre regioni del centro nord
In Calabria crescono i controlli mafiosi della criminalità organizzata su grossi appalti pubblici
E sulle medie piccole attività economiche sempre più soffocate
Dalla mafia appunto ma anche dalla politica creditizia
E dall'usura che frenano ne frenano lo sviluppo
Vi è poi un elemento nuovo e preoccupante da non sottovalutare
Il rapporto tra mafia e dirigenti della pubblica amministrazione
Questi hanno assunto un ruolo primario nella nuova organizzazione burocratica
Dai Comuni alla Regione e dalle loro mani passa l'intera gestione degli appalti
Ciò non significa che la mafia rinuncia a costruire rapporti con i ceti politici emergenti
Che nel Mezzogiorno poi codesto da oscurato valuti lotti pure pregare i compagni e le compagne che fanno giù in fondo all'inizio
Vedete un po'osé
Sciogliete quelle associazioni
Ciò dicevo non significa che la mafia rinuncia a costruire rapporti con i ceti politici emergenti che nel Mezzogiorno spesso sono quelli del passato
Con le imprese direttamente o addirittura non diventi essa stessa la mafia impresa
In questo quadro come si fa a chiedere soprattutto da parte delle forze della sinistra moderata
Maggiore flessibilità come soluzione per creare nuova occupazione
Noi pur accogliendo positivamente la contrarietà dimostrata dalla CGIL nei confronti del contratto d'aria
Per Gioia Tauro
Non è infatti diamo più di tanto questa scelta
Non ci troviamo di fronte ad una svolta rispetto all'accettazione della concertazione e della flessibilità
Ma ad un semplice rifiuto in quanto le condizioni
E in quella realtà in quel le condizioni economiche di quella realtà solo leggermente al di sopra dei minimi necessari per consentire la stipula di un contratto Dario
Il governo invece di preoccuparsi di inasprire le pene contro gli scippi senza negare noi il problema sicurezza
Dovrebbe affrontare le condizioni di disagio sociale che producono tutto ciò
Così con altrettanta forza dovrebbe preoccuparsi non di enunciare stancamente la lotta alla mafia ma di praticarla concretamente sul piano della repressione
Ma anche sul piano della garanzia dei diritti sociali a partire da quello del lavoro
Per noi è necessario che nella battaglia contro il referendum antiproporzionale
Sì lei in questa battaglia alla difesa della democrazia la lotta alla mafia
E dirò oltre
Che fare per trasformare la condizione di disoccupato di precario
Che è lì equivale a pura ricattabilità in coscienza critica collettiva che fare per evitare che disagio sociale disperazione diventino passività e adeguamento anziché soggetto della trasformazione sta tutta qui la capacità di rendere efficace la nostra politica nel Mezzogiorno
Penso alla necessità e alla possibilità di individuare da subito concreti obiettivi di lotta mantenendo chiaramente fermi gli obiettivi più generali individuate dal partito
Ad esempio coprire i posti vacanti nelle piante organiche della pubblica amministrazione amministrazione
Comuni province regioni aziende sanitarie ed ospedaliere che sono in Calabria questi posti vacanti ammontano a circa sei mila unità
Ciò consentirebbe alla quasi totalità degli otto otto mila lavoratori socialmente utili di avere un lavoro sicuro è garantito
Un lavoro di grande utilità sociale ricordiamo che già oggi loro questi lavoratori assicurano il funzionamento di fondamentali servizi
Inoltre gli obiettivi di aumenti salariali e di giustizia distributiva posti qui dal compagno Bertinotti
Possono e devono assumere in Calabria un'importanza vitale per un'opposizione diffusa
In quanto la maggioranza del lavoro garantito nella mia regione era presentata dal lavoro nel pubblico impiego
Pensiamo veramente valga la pena di intensificare su tutto il territorio nazionale questa battaglia
L'approvazione dell'ultimo contratto della scuola ci dice di una forbice che si allarga ancora di più
E quindi oggi è necessario fare su privilegi e giustizia distributiva davvero una forte battaglia politica sociale ma anche culturale
Ma rispetto a questo quadro su questi obiettivi immediati e di lungo periodo
Siamo noi all'altezza
I nostri circoli sono efficaci incontrano o cercano il disagio
I circoli stanno nella società
Se la risposta è no come noi con pensiamo essere allora vuol dire che bisogna intervenire seriamente a a partire dall'aspetto culturale nel nostro agire politico
A partire dalla necessità di rendere comprensibile il nostro linguaggio ai soggetti che noi vogliamo rappresentare
I nostri circoli devono diventare luogo dove un disoccupato un giovane un pensionato una donna senta rocche lì
E non altrove è possibile costruire il proprio futuro in una società diversa e migliore
E più forte la nostra azione nella società
Se più alto è il livello dei vivibilità
Di capacità di confronto capacità di ascolto e di elaborazione nei nostri circoli
Compagne e compagni abbiamo tanto da fare diciamoci tutti quanti buon lavoro grazie
Ha ora la parola al compagno Ruggero Mantovani latina si prepari Flavia D'Angeli dell'esecutivo dei giovani comunisti
Compagni e compagne
Il quarto congresso del partito dalla rifondazione comunista ci chiama oggi ad elaborare un'alternativa di società
Sembrerebbe un ipotesi di definizione di un programma generale di pregnante valore strategico ma così non è
Bene ha fatto il compagno Bertinotti nella sua relazione a chiarire questo dato a dire che questo congresso un congresso di linea politica un congresso quindi di programma minimo
Questa
Differenza questa separatezza tra una linea politica di fase e un asse strategico generale che dia senso e identità alla rifondazione comunista ripropone una illusione
Pericolosa in una fase soprattutto in una fase recessiva del movimento operaio e cioè quella separatezza tra una lotta al liberismo
Differenziata distante da assunta come categoria autonoma dalla lotta anticapitalista
Magari assumendo sostenne come un'esperienza possibile delle sinistra plurale
Quello stesso sostenne che oggi non si dice realizza delle privatizzazioni che non erano riuscite neanche all'arresto in Francia
Dunque per i comunisti che cos'è un programma di fase se così lo si vuole intende un programma che va a precipitarsi all'interno di un asse strategico generale che dica in maniera chiara che un partito comunista è chiamato oggi e domani per una battaglia rivoluzionaria di stravolgimento dalla società capitalista
Secondo noi un programma di fase in questo senso dovrebbe informarsi su degli elementi che siano elementi come dire assunti sicuramente
In maniera dialettica processuale rispetto ad un programma generale ma fisiche di una delle direttrici generali
E dunque da sempre l'obiettivo di una lotta contro il fronte borghese per dividerlo e da sempre unire le masse operaie proletarie in una prospettiva di superamento strategico dalla società capitalista
Altro non può essere un programma di fase per dei comunisti che questa era società la vogliono realmente cambiare
Dunque dovremmo dire a questo a questo congresso dovremo definire un programma di fare un programma di fase che oggi serve
A stabilire una piattaforma programmatica unificante di soggettività della classe che più spesso anche nella prima mozione e anche nella relazione del compagno Bertinotti spesso vengono come dire indicate ma troppo spesso assunte come riflesso sociologico
Così come la passività azione delle masse e così si risolve il nodo centrale di comunisti e cioè la scelta dell'opposizione come scelta strategica compagni che sia il volano che innesti realmente il conflitto attraverso delle delle forme generalizzate di vertenza sul lavoro che oggi si chiamano battaglia per le trentacinque ore a parità di salario
Indicizzazione automatica di stipendi e pensioni
Con l'obiettivo di unire i giovani disoccupati attraverso l'ipotesi di un salario sociale è una battaglia senza frontiere contro i nuovi contratti atipici
Così come dire legittimati anche legislativamente dalla legge tre o che questo partito
Ha votato
E dunque a fronte di queste considerazioni compagni come si fa a rimuovere il nodo centrale di una razionalizzazione possibile a questo guasto congresso sul nostro percorso e sul nostro appoggio al governo Prodi come si fa a rimuovere l'idea stessa di un bilancio strategia del comprensivo
Di quell'esposizione tanto pericolosa quanto illusoria del nostro partito
Bene
In meno di due anni quel governo assegnato un arretramento complessivo drammatico per la classe operaia e per tutto il blocco sociale subalterno
Viceversa assegnato un netto avanzamento delle classi dominanti che oggi grazie al Governo Prodi
Evidentemente segnano e definiscono la loro transizione a Maastricht
Come dire il programma scenderà le delle classi dominanti trova oggi una soluzione il problema centrale di un'alternativa possibile della classe operaia
Torna indietro drammaticamente torna indietro questo ha significato una serie di
Una serie di politiche chiare
Una serie di dati reali che sono incontrovertibili governo Prodi assegnato il primato delle privatizzazioni in settori chiave
Della produzione ma anche ma anche delle maggiori banche attraverso forme di fusioni attraverso consolidamenti progressivi sistematici di Monopoli come FIAT e Telecom
La liberalizzazione del mercato degli affitti ma ancora flessibilità e precarizzazioni surgelati in maniera definitiva da quella terribile legge
è stata la legge i premi
Non solo sono al novantasette che lo stesso governo che realizza un miracolo come dire laico di ingenti proporzioni di più diciassette per cento dei profitti
Insomma un governo che anche in termini di politica estera a fare
Quindi le uno slancio qualitativo aggiunto ai gruppi dominanti sullo scacchiere balcanico Medioriente ed America latina
Eppure ci si diceva due anni e mezzo orsono al precedente congresso
Che invece bisognava appoggiare e sostenere quel governo perché così sarebbe nato un nuovo ciclo riformatore non solo che quel circolo riformatore avrebbe messo in atto e sarebbe stato causa sufficiente quella
Di una
Come dire Yuri innesto complessivo del conflitto di massa
E poi compagni e compagne bisogna evitare i dare in mano alle destre il Paese
Io so che in questi due anni e mezzo le destre hanno egemonizzato anche settori rilevanti di classe operaia e ci hanno fatto indietreggiare
Anche solo come politica di immagine Fossa anche Guizot e rispetta le nostre classi di riferimento
Da una da un tentativo
Tanto necessario quanto logico di un bilancio politico
Bene noi creiamo una lezione fondamentale ed una ed un insegnamento sulla natura
Come dire costituzionale del centro sinistra in Italia bene il centro sinistra in Italia ma il problema riguarda tutte le socialdemocrazie o liberal democrazie in Europa rappresenta oggi sicuramente
Il miglior personale politico scelto dei gruppi dominanti
Nel loro percorso di ricomposizione
Nello scenario imperialistico capitalista
Questa scelta compagni non è mia è una scelta ideologica e né tanto Amendola recepita come scelta contingente
Ma è scelta e ce lo dice la realtà strategica evidentemente materiale cioè basata sui processi di riproduzione capitalist
Bene se il Consigliere
Evidente che noi non possiamo accontentarci di divenire la forza di condizionamento di pressione di questo centro sinistra noi tra l'alternatività tra i due poli uno piccolo borghese e reazionario e populista e l'altro confindustriali liberale e concertativo
Dobbiamo candidarci da oggi
A ricomporre un terzo polo anticapitalista e rivoluzionario
Che da oggi ricominci una battaglia sul vertente generalizzati di ricomposizione di un blocco storico sicuramente Rio attualizzato
Ma che sia come dire il volano che si va ad incuneare all'interno delle contraddizioni più grossolane tra capitale e lavoro
E questo compagni non può
Avvenire attraverso come dire una reiterate sistematico atteggiamento di pressione nei confronti
Del miglior personale politico della borghesia italiana europee
Quelle illusioni tutta riformisti Ca'e oggi antistorica
Di riproporre una lotta ho un temperamento come dire alle forme più crude del neoliberismo attraverso la riproposizione illusorie ripeto pericolosa di forme Meo keynesiane oggi è segnata da un fallimento storico
è segnata dagli stessi rapporti di forza internazionale che ci dicono chiaramente che i processi di accumulazione non permettono politiche redistributive
Di sogna avviare invece attraverso la ricomposizione più generale di un terzo polo anticapitalista classista
Una serie di rivendicazioni che dicono il senso di una dinamica di privi di obiettivi immediati sul quale di lì avviare finalmente processi redistributivi
Insomma non c'è processori distributivo oggi senza un sano conflitto generalizzato sulle questioni fondamentali a partire dal lavoro
E allora
La nostra proposta di uscita dalle giunte locali col centrosinistra e troppo comodo compagni acquisire questa ipotesi in maniera scolastica e questo si dogmatica
Noi diciamo che a fronte di quel bilancio strategico a fronte dell'analisi sulla natura reale e non ideologica ma materiale del centrosinistra bene
Ma dove terminare
Noi dobbiamo spezzare una contraddizione vivente
Che è incarnata nella nostra compartecipazione delle grosse municipalità come le regioni e le grosse metropoli a partire da Roma che è diventato uno squallido laboratorio dalla flessibilità e che addirittura si costituisce contro gli operai e i precari in lotta
E contro tutte quelle grandi municipalità che per competenza e dimensioni di fatto realizzano le implicazioni più grossolane di quella politica nazionale che noi ci candidiamo a combattere
L'ultima cosa la voglio dire sulla mia regione la Regione Lazio compagni e compagne bene malgrado lo sforzo e le energie soggettive dei compagni che come assessore come consiglieri profondo nel loro lavoro la Regione Lazio nella Regione Lazio intanto non si è avviato neanche come dire un minimo di verifica sostanziale
Evidenziano che questa verifica debba ripartire dei nodi centrali
A iniziare dall'urbanistica che compatti territoriali piani integrati contratti Daria contratti di quartiere determina non solo uno scempio per territorio ma un dono del depauperamento sostanziale delle condizioni di vita
Una per tutte salario d'ingresso per i lavoratori ma non solo vorrei ricordare lo scempio sulla sanità
Vedete c'è in atto una la chiamano razionalizzazione dei plessi urbanistici ma sostanzialmente lo smantellamento più volgare non solo della rete ospedaliera ma addirittura dei costi
Dei costi media degli standard di spesa per l'utente si chiama aziendalizzazione
Si chiama dogma del bilancio a pareggio non solo non solo compagni
In materia di tutela dell'ambiente la Regione Lazio sceglie definitivamente malgrado Rifondazione la termodistruzione come fattore qualificante di processi di accumulazione bene quella critica quella battaglia che compagni
Hanno fatto in queste in queste settimane deve portare ad una verifica sostanziale ed è per questi motivi ed è per questo tipo di analisi
Che noi chiediamo l'uscita immediata dalla Regione Lazio in tutte le regioni da da quelle metropoli che prima indicavo
Perché i compagni e compagne le contraddizioni i comunisti e dei comunisti debbono risolverla insomma non c'è Rifondazione Comunista se non c'è rivoluzione grazie
Per la parola la compagna
Flavia D'Angeli
Segue il compagno Fausto Boni di Reggio Emilia
Io credo che i toni magari non troppo appassionato in porporati che alcuni compagni nuotavano in questo congresso nei congressi provinciali derivino in larga misura dalla difficoltà della fase che ci troviamo ad attraversare
Forse per la prima volta dalla nascita del Partito della Rifondazione Comunista superati in qualche modo lo slancio iniziale della lotta per l'esistenza
E dell'opposizione alla svendita totale complessiva del patrimonio del movimento operaio del Partito comunista e dei Comunisti in questo Paese
Forse per la prima volta riparato ci troviamo di fronte all'urgenza reale di affrontare i nodi cruciali
Della ricostruzione di un tessuto sociale politico in grado o quanto meno di resistere se non di rispondere in avanti alle politiche neoliberiste
Una volta assunta la giusta scelta dell'opposizione
Siamo di fronte alle difficoltà estreme in ogni settore sociale in ogni città in ogni momento della nostra azione politica di dare corpo a questa scelta strategica come ritessere i luoghi della Resistenza sociali
Che ruolo deve avere un partito politico nella riconnessione dei soggetti sociali sempre più frammentati dalle politiche neoliberiste che attacchiamo
Con quali strumenti con quali parole d'ordine e con quali modalità di comunicazioni
Quali sono le condizioni materiali di vita dei soggetti sociali ai quali ci vogliamo riferire e quali anche i livelli di coscienza di sé e di comprensione dell'essere sfruttati o molto spesso invece al contrario dell'auto sfruttamento
Allora insomma come darci in un reale radicamento nella società non solo per rappresentare a livello politico e bisogni sociali
Ma per provare a rimettere in moto mo'mora meccanismi di mobilitazione di protagonismo dei soggetti sociali in quanto tali delle prove di dare ai soggetti far dare di farsi dare i a questo insomma
Che i soggetti sociali si piegano e trova vini canali della propria rappresentanza della proprio protagonismo della propria autorganizzazione insomma io credo che il nodo cruciale di questo congresso sia come si ricostruisce una sinistra radicata socialmente in grado di rappresentare una resistenza forte alle politiche neoliberiste ma anche un'alternativa netta alle politiche della socialdemocrazia
Questo credo che sia l'ho detto il nodo di questo congresso e credo che se non cominciamo da ora a sperimentare anche in modo parziale delle risposte su questo terreno
Non riusciremo ad uscire da una crisi di partecipazione politica di protagonismo che sembrasse le classi subalterne i soggetti sociali colpiti da queste politiche in veste spesso e volentieri anche il nostro partito
E la nostra Emily nostri militanti
I giovani comunisti credo che siano un elemento essenziale per cogliere questa sfida non si può ricostruire una sinistra alternativa forte radicata senza partire anche e soprattutto dalle nuove generazioni
Diceva bene il compagno Bertinotti magari non lo ripeto nella stessa maniera probabilmente non sarà la sua generazione a a poter portare a compimento il processo della rifondazione comunista non so se a dirle maniera così netta
Però compagni non vorrei che ci facessimo sfuggire anche questa generazione politica che si affaccia oggi al protagonismo e alla mobilitazione non facciamo così sfuggire alle nuove generazioni
Sul terreno della costruzione dell'organizzazione dei giovani comunisti a del nostro radicamento tra le nuove generazioni io credo che sono stati fatti molti passi avanti
Sulla scuola le mobilitazioni di quest'autunno la grande manifestazione del diciannove dicembre contro il finanziamento alle scuole private quella di Bologna sulla disoccupazione si sperimentano processi e percorsi di costruzione di comitati
Per il lavoro l'associazione nazionale in marcia e tante altre cose per Colonia stiamo provando a mettere in piedi una campagna nazionale che porti il massimo di giovani di studenti di disoccupati a quella manifestazione europea
Per far sentire la voce di una nuova generazione a quei governi che nome del euro mettono in discussione i diritti di chi in questo momento dovremmo rappresentare sua Challant nelle manifestazioni in tutte le città sono stati i giovani comunisti in prima fila a provare a mettere in campo una risposta internazionalista e forte contro la barbarie dello Stato turco ma la responsabilità politica e morale di questo governo del governo italiano che nei fatti ha consegnato Challant alla polizia pure
Allora io credo che sono stati fatti dei passi avanti dei passi avanti significativi ma che adesso la scommessa il salto qualitativo di cui parlava prima di me il compagno De Cristofaro
E che condivido sia quella di riuscire a riconnettere tutti questi tasselli in un percorso in un di un percorso politico in un Progetto complessivo di RAI di radicamento tra le nuove generazioni
La condizione giovanile è una condizione paradigmatica degli effetti sociali delle politiche neoliberiste un dato per tutti il trentatré virgola tre per cento dei giovani al di sotto rete dei trent'anni a disoccupato
Con punte del settanta per cento in Campania parlava il compagno prima della Calabria non siamo di fronte ad una generazione condannata a vivere nella precarietà nell'impossibilità
Anche solo di pensare ad un futuro anche persone di poter progettare non di realizzare i propri progetti di progettare una propria vita autonoma dalla famiglia
E di poter dare quindi un minimo di strumenti a questa generazione per in qualche modo affrontare il futuro
In una condizione un po'più dignitoso è urgente quindi un passo avanti ripeto il passo avanti noi dobbiamo riuscire a farlo tutti insieme devono riuscire a farli giovani comunisti
E in quanto tali credo che però non c'è passo avanti senza un reale e forte investimento politico del partito sulla costruzione dei giovani comunisti
E credo che all'interno di Tahiti in cui tutti ribadiamo l'intera Italia l'organizzazione giovanile al partito che molti tendono a sottolineare non si può lager essenza leggerla come investimento politico nella costruzione dell'organizzazione dei giovani comunisti
Quante volte la direzione nazionale o le direzioni provinciali hanno discusso insieme ai giovani del progetto politico ricostruzione di questo organismo e del Progetto di radicamento sociale tra le nuove generazioni
Quanti organismi in quante federazioni anche a livello nazionale l'impegno costante nella costruzione dell'organizzazione dei giovani comunisti
è considerata da tutti noi impegno costante alla costruzione del partito e quindi parte nel nostro progetto complessivo
Allora io credo che su questo dobbiamo fare un salto qualitativo credo che in quanto giovani comunisti anche in vista della prossima conferenza perché cercheremo di incentrare citarmi dell'organizzazione nel senso più politico del termine cioè di provare a sciogliere i nodi di quale organizzazione politica su quali parole d'ordine
è in grado di intercettare i bisogni negativa inevasi di una generazione colpita quotidianamente dalle politiche neoliberiste
Credo che noi proveremo a fare questo passo avanti in quella conferenza la domanda cosa farai cosa fa il partito per fare insieme a noi questo salto in avanti
La parola al compagno Fausto Boni di Reggio Emilia prima vorremmo ringraziare per la presenza la partecipazione al nostro congresso il professor Gastone Cottino e Dario Vergassola
Dunque innanzitutto vorrei ricordare proprio riguardo la questione curda che domani sarà la festa per il popolo curdo nel nel prossimo il ventuno marzo infatti il popolo curdo ogni anno
Festeggia la propria il proprio Capodanno e quindi anche la propria la propria libertà l'auspicio per una una nazione curda una nazione unita una nazione finalmente libera
Da tutte quelle che sono da tutti quelli che sono i vincoli imperialisti cd di quell'area
Io in questi giorni tra l'altro oggi e anche domani vi saranno numerose manifestazioni in tutta Italia proprio per ricordare questa questa questa scadenza io propongo formalmente anche per testimoniare la soglie da la solidarietà e l'impegno internazionalista del nostro partito
Con una piccola cosa se è possibile realizzarla chiaramente che si riesca se sessisti chiedo appunto che si riesca ad accendere non so braciere di fronte alla alla Sala dei congressi per appunto testimoniare la nostra solidarietà ricordo che questa festa viene appunto realizzata proprio accendendo fuochi accendendo fuochi su tutto l'altopiano del Kurdistan cuochi che vengono regolarmente spenti repressi represse nel sangue
Questo nostro ultimo congresso ritengo abbia dimostrato una volta ancora nella storia del movimento operaio quale dannosa sciagura sia per il proletariato io ripresentarsi ciclico della teoria riformista finalizzata alla costruzione del cosiddetto compromesso sociale riformatore
Tra due interessi di classe obiettivamente antagonisti e confliggenti quello della borghesia capitalista e quello della classe lavoratrice
La pratica concertativa da noi messe in atto negli ultimi due anni nei confronti del governo Prodi ci ha obbligato ad un silenzio assenso alla politica di espropriazione dei diritti sociali acquisiti pacchetto Treu su tutto ma non solo senza alcuna contropartita
Tale politica attuata necessariamente dal capitale sia italiano che europeo per far fronte alla caduta vertiginosa del saggio di profitto derivata da critici sovrapproduzione periodiche e per la costruzione del Polo imperialista europeo sancito dal Patto di Maastricht
è stata sostanzialmente accettato da parte nostra
Impedendoci di lavorare per il coordinamento e l'egemonia delle sia pur timide reazioni sociali e queste controriforme e smentendo la possibilità teorizzata dai Comuni di aprire una di aprire una fase di governo di lotta
La nostra partecipazione al governo ha di fatto causato uno scollamento gravissimo tra rappresentanza politica e bisogni reali
Che si è potuta verificare sia nella vicenda della scissione tutta interna alla Pora all'apparato sì appunto nella scarsa partecipazione al congresso
Riproporre oggi un modello di sviluppo neo keynesiano in questa fase stagnante della comune azione capitalistica potrebbe significare trasformano sistema di stato sociale Welfare il rapito discreti amento in un sistema di Stato guerra War verrà allargato l'Europa intera
Il cosiddetto nuovo modello di difesa europeo già in fase di avanzata progettazione finanziato in questa maniera sarebbe allora uno strumento essenziale nel quadro di un inasprirsi della competizione Inter imperialista tra i tre nuovi blocchi USA Europa e Giappone
Aggravando i rischi di una guerra globale con tutto quel che ne consegue
Il riformismo storicamente compagni oltre a non garantire le riforme che si possono tenere solo in determinate fasi storiche
Come ancora una volta ampiamente dimostrato la nostra partecipazione al governo Prodi non ha niente a che vedere con un progetto di società alternativa al modello di sviluppo capitalista
Le riforme non possono essere che una tappa un mezzo
Non possiamo non possiamo sperare di attenuare la violenza del regime capitalista per salvarlo ma dobbiamo sviluppare la lotta di classe contro questo regime per abbatterlo
La critica ad esempio al patto sociale come strumento neo corporativo di istituzionalizzazione dell'esigenza la classe lavoratrice deve certamente avere come contenuto la denuncia del deficit di partecipazione democratica dei lavoratori ma deve sottolineare soprattutto proprio la caratteristica di incompatibili tra tra esigenze borghesi esigenze dei lavoratori
Questo per chiarire come la mobilitazione su riforme concrete debba sempre mantenere un collegamento tra obiettivi minimi in questo caso il rigetto del patto
Ed obiettivi massimi in questo caso la dei mistificazione dell'apparato ideologico sotteso al patto e c'è la coincidenza tra gli obiettivi dei lavoratori e quello dei padroni operazione del resto già tentata in Italia dallo Stato corporativo fascista
Proprio effettuare questo collegamento mio modo di vedere il compito di un partito che si definisca comunista oggi
Quando non accade e cioè quando una riforma come ad esempio la riduzione d'orario di lavoro
Viene perseguita solamente attraverso una logica di scambi istituzionale senza collegamenti con un movimento tentando di renderla compatibile con le esigenze del capitale sente evidenziarne la valenza di liberazione del sistema del lavoro salariato
Allora si rischia di diventare come un'organizzazione sindacale che non potendo operare che nell'ambito del mercato non può necessariamente criticarne nemmeno le basi
Ma come applicare questo modo di procedere concretamente specificamente specificatamente in Emilia Romagna
Penso che la sfida per l'egemonia coi DS sul nostro blocco sociale di riferimento in Regione non possa passare per altra strada che per l'analisi e la critica del movimento cooperativo
Base economica del partito Stato DS in Emilia Romagna tappe essenziale del reclutamento e della circolazione delle élite diessina sindacale istituzionale la cooperazione rappresenta con tutte le sue articolazioni lo snodo economico politico decisivo in Regione
Criticarla per noi significherebbe finalmente credere il potere diessino minando la alla base i lavoratori della cooperazione indipendentemente dalle posizioni politiche esprimono un forte disagio per il peggioramento delle condizioni di lavoro e per l'aumento dello sfruttamento
Sottolineando la loro impotenza nel controllare questa deriva prive privi come sono di sponde sia politiche che sindacali attente questo fenomeno
Attraverso il confronto con questi compagni emerge una realtà cooperativa sostanzialmente differente dalle illusioni che si fanno anche tanti Dinoi sul terzo settore come possibile grimaldello per scardinare le compatibilità capitalista
Risultati evidente il diffondersi di cooperative cosiddette sociali assieme all'istituzione di banche del tempo usate paradossalmente per scardinare quel poco di salario sociale che ancora rimaneva e rimane
Tutto il contrario delle speranze che teorie anarcoidi non nuove Proudhon parlava di autonomia dei produttori già un secolo e mezzo fa possono pensare della cooperazione risulta evidente anche la mancanza di molte delle più elementari norme di sicurezza nei cantieri delle cooperative delle cooperative di produzione e lavoro fenomeno che ha consentito alla Regione di raggiungere un tristo triste primato in Italia per quanto riguarda gli infortuni
Risulta altresì evidente un modo di produrre complessivo sia nelle cooperative minuscole che in quelle enormi come le cooperative di consumo
Che esprime una deregolamentazione selvaggia del mercato del lavoro tesa la dissoluzione dell'apporto di lavoro classico a tempo pieno con l'introduzione massiccia di lavoro in affitto lavoro saltuario finto apprendistato finta formazione lavoro
Lavoro parasubordinato e parta in di tutti i tipi
Nuove esercito industriale di riserva
Occorre urgentemente attraverso il metro dell'inchiesta operare a capire come sia ulteriormente voluto il movimento cooperativo e successivamente agire di conseguenza sulla base delle contraddizione che emergeranno
Intraprendendo un lavoro di De mistificazioni biologica della possibilità di una logica di produzione differente da quella capitalistica da parte del movimento cooperativo
Basato sia sulla storia dei centocinquanta anni del movimento stesso sia sull'analisi di marzo al proposito
Non si può continuare con iniziative puramente propagandistiche che pur sulla cooperazione sono state tentate senza successo coinvolgendo solo le istituzioni senza dare la parola ai lavoratori
Solo interrogando e coinvolgendo i diretti interessati si può sperare di perseguire quel radicamento nei luoghi di lavoro che invochiamo ritualmente ma che raramente perseguiamo con forza
Radicamento che potrebbe riattivare un circolo virtuoso di impegno del partito sulla questione sindacale oggi o rimossa o male affrontata nel dibattito politico
Eppure per la valenza strategica che assume di fronte a un attacco capitalistico di tali proporzioni la questione sindacale dovrebbe tornare al centro del lavoro del partito al finita la ricostruzione di un blocco sociale per l'alternativa
Fino ad ora il problema è stato affrontato a mio parere in maniera sbagliata o cercando di dirigere dall'esterno settori della CGIL in maniera settaria inconcludente Area dei comunisti
O affidandosi mani e piedi ad una sinistra sindacale che ha dimostrato di essere dal congresso CGIL questa parte attenta sulla giochi di potere interni Alternativa sindacale
Oppure attuando a volte una svolta di centottanta gradi affidandosi ad una galassia extra confederale sempre più frammentata e litigiosa con gli stessi problemi confederale riguardo ad apparati burocratici sostanzialmente impermeabile liso gente dei lavoratori
Per quanto riguarda lo del partito la Società ritengo sia opportuno come auspicava il segretario l'apertura a tutte le istanze di critica dell'esistente
Esterne all'organizzazione senza preclusioni tenendo presente però che all'interno corre mantenere una disponibilità al confronto che ad esempio per quanto riguarda nella nostra regione sì alla vicenda del consigliere regionale perché allora mi ha espulso dal partito sia la vicenda del circolato sporta commissariato per un'iniziativa sugli anni Settanta ha dimostrato invece un limite evidente
Pier Paolo Pasolini interpretando la dialettica interpretando la vita dialetticamente scriveva piange ciò che a fine ricomincia piange ciò che muta anche per farsi migliore
Noi non possiamo pensare che la mutazione del nostro partito sarà Breve e priva di contraddizioni che sarà priva di lacrime
Ma augurarsi una Static immobilità equivarrebbe a negarsi la necessità di migliorare grazie
Allora iscritto a parlare il compagno Vittorio Pilla i segue Giove Montenero segreta federazione di Reggio Calabria
Questa lunga tregua sociale va spezzata
I comunisti collocati nei diversi sindacati e restando dove sono
Devono fare fronte comune
Mettere fine alla disperazione e alle inutili polemiche nelle diverse collocazioni
E lavorare insieme per cambiare la rotta del sindacato
Per far crescere nuovi protagonismi di movimento per rimettere in movimento tutto il quadro sindacale
I nuovi eletti nelle Rsu possono essere parte importante di questa nuova via così ci diceva Bertinotti
Nella relazione a questo nostro congresso
Io credo che e da qui che dobbiamo partire
Per fare una riflessione su ciò che abbiamo fatto e su ciò che dobbiamo fare
Per quel che mi riguarda
Come compagno impegnato nel direttivo nazionale della CGIL
Dirò di alcune cose che siamo riusciti a fare e delle molte cose che non siamo riusciti a fare
Negli ultimi quattro direttivi della CGIL siamo riusciti
Sia sul pacco di Natale
Sia nel merito della linea della concertazione scelta dalla maggioranza
A costruire l'unità di una sinistra sindacale interna alla CGIL che si è pronunciata in maniera chiara
Contro la linea dalla maggioranza del sindacato
Tutto ciò
Ah risulta però chiaramente insufficiente
Non riusciamo intanto a trovare un terreno
Adeguato a far sì che è quello che il voto nei diretti è la CGIL nazionale
Diventi un momento reale per costruire un ipotesi alternativa a quella che ci presenta Cofferati
Siamo ancora divisi
Non riusciamo ancora a parlare fra di noi nella maniera corretta
Ma il limite maggiore non è tanto il fatto che dentro un direttivo nazionale della CGIL non riusciamo a costruire un'opposizione organica completa sulla base di una piattaforma
Il limite maggiore e che ciascuno di noi e noi tutti insieme non riusciamo a costruire un corretto rapporto con i lavoratori che non gli stessi rappresentiamo e pretendiamo di rappresentare
Questa è l'autocritica maggiore che io credo no i compagni che operiamo nella CGIL dobbiamo fare
Io la faccio per quel che riguarda me
Per la difficoltà che faccio a far sì che la battaglia dentro gli organismi del sindacato diventi strumento strumento per aggregare poi i compagni nei luoghi di lavoro
è vero
Che non c'è solo questa divisione all'interno dalla CGIL fra compagni comunisti
C'è anche una divisione fra i compagni che operano dalla CGIL e i compagni che operano nei sindacati di base
Ora io credo che la proposta del documento numero uno e quanto poi ci dice Bertinotti anche nell'introduzione a questi nostri lavori sia il punto di partenza adeguato da cui partire
Per superare polemiche che fra di noi non hanno più senso
O che ci portano a una sconfitta tutti quanti
Io non posso ogni giorno discutere con altri compagni del mio partito sul fatto se devo restare o meno in CGIL
è uno scontro del tutto inutile bisogna che io ho facendo la mia battaglia dentro la CGIL il compagno che dentro le RDB il compagno che dentro i Cobas
Ci intendiamo su una questione fondamentale diciamo se siamo d'accordo o meno su quanto qui viene affermato e cioè che il quello a cui dobbiamo guardare come si costruisce un sindacato di classe in prospettiva
è possibile accettare fra di noi che siamo tutti necessaria a costruire questo nuovo sindacato di classe
Che attraverso l'esperienza della battaglia che la sinistra sindacale fa in CGIL attraverso l'esperienza dei compagni che usciti dalla CGIL lavorano nelle RDB Eneco basse e possibile arrivare arrivare a costruire un sindacato di classe
E come e quando e quali sono i passaggi possiamo discuterne insieme senza continuamente dirci che qualcuno deve uscire dalla struttura nella quale si trova è possibile metterci in questo atteggiamento
Io credo che sia possibile e credo che ci siano
O meno
Sul fatto che proprio la costruzione delle S u e quindi la battaglia che dobbiamo fare perché avvenga anche nel privato così come è avvenuto nel settore pubblico un'elezione delle RSU su base direttamente proporzionale
Era rivendicando per tutte le RSU irreale la reale capacità di contrattare
E di non essere quindi subalterne alle organizzazioni sindacali
Ebbene dicevo il passaggio cruciale
Attraverso le RSU attraverso l'impegno dei lavoratori nelle RSU
Possiamo riandare a costruire indipendentemente dalle nostre attuali collocazioni dentro questo qua il sindacato un momento unitario
Perché non è non ha senso pensare al nuovo sindacato di classe costruito perché chi è dentro gli organismi dirigenti della CGIL e chi è dentro gli organismi dirigenti delle RDB o dei Cobas si ritrovano d'accordo non è questo il percorso
Il percorso è di riuscire tutti insieme a far sì che attraverso la battaglia per la democrazia nelle RSU e per la loro capacità di decidere dei destini dei lavoratori
Si ricomponga la classe si ricomponga il sindacato di classe questo è un passaggio determinante
E l'altro sono i comitati di scopo e quello è un terreno sul quale anche lì è possibile a lavorare per ricomporre dal basso la necessità e la possibilità della costruzione del sindacato di classe questa è la strada
Che io credo noi possiamo percorrere se vogliamo superare vecchie polemiche se vogliamo cioè guardare in prospettiva
Per quel che riguarda no impegnati nel direttivo dalla CGIL compagni che militano in alternativa sindacale questa disponibili noi dentro la nostra area questa battaglia facciamo
Non è una battaglia facile non è detto che si raggiunga subito l'obiettivo però credo che sia tempo che la smettiamo di parlarci attraverso le interviste sui giornali che si trovi un tavolo intorno a cui discutere
Intorno a cui darci un percorso per arrivare a ricostruire una sinistra sindacale che non è solo la sinistra sindacale dalla CGIL
Ma il secondo punto su cui vorrei intervenire brevemente
Che fa Bertinotti nella sua relazione ha fatto re aveva posto una domanda se ho capito bene si è domandato ma rispetto a un processo come quello europeo a un processo come la globalizzazione da cucito il che abbiamo di fronte
Come dobbiamo ripensare il concetto di nazione se ho capito bene
Ecco a me fa piacere che si sia posta questa domanda
Intorno alla quale non c'è stato un approfondimento però è importante che si sia posta perché vedete
Quando ad esempio il compagno Bertinotti operava come dirigente sindacale nel Piemonte
Lui probabilmente sentiva una forte identità di movimento operaio del Nord sentiva una sua cultura costruita attraverso decenni di lotte
Legata fortemente al territorio ebbene io Santo negli stessi anni
Sentivo quanto profondo era il processo di colonizzazione rispetto alla mia terra scelto dal governo italiano
Ora questo processo di colonizzazione
Che è una era un vero uso di colonia interna di regioni come la Sardegna in gran parte del mezzogiorno questo processo di colonizzazione comincia ad essere individuato
Da compagni che quella ferita non hanno avuto allora comincia ad essere individuato rispetto ai processi di globalizzazione
Cioè cosa diventa la nostra cultura cosa diventa la nostra storia la nostra esperienza dentro quello che chiamiamo lo Stato italiano all'interno di un processo di globalizzazione che viene vuole una società unidimensionale
Quale problema ci dobbiamo porre solo il porre la domanda per me
è un fatto di grande importanza
Come non dobbiamo regalare alla destra la definizione che la destra dati nazione ma come dobbiamo non come non dobbiamo regalare alla destra questo terreno
Ma come dobbiamo all'interno dello stesso movimento operaio capire che l'identità la capacità di essere legati al proprio popolo alla propria cultura elemento di sinistra perché elemento di capacità da capacità costruire dal basso le lotte a sentirsi in un posto con della con dei compagni che lottano insieme a te
A identificarsi con un territorio che esige di non essere sfruttato con una colonia Hillary via stasera occupa Bitonto grazie ecco questo fatto io credo che debba essere un elemento nei approfondimento questo tema
E probabilmente compagni sardi e forse anche compagni di altre Regioni a o che hanno sperimentato l'autonomia speciale con tutti i fallimenti che questo significato
Possono dare una mano
A cercare di trovare una risposta a questi meccanismi che è per loro sono stati di sofferenza
Perché hanno subito sulla loro pelle i processi di colonizzazione scelti dal gruppo dirigente che ha governato l'Italia grazie
Alla parola accompagnò Gioè Montenero segretario della federazione di Reggio Calabria
Allora cioè senz'altro vediamo se in qualche commissione prima di dire che decaduto questo diritto
Cedere il diritto di intervenire compagno Maurizio Morgano coordinatore dei Giovani comunisti di Milano
Occupare di viene da lontano nel senso che era solo tribune quindi dovrà avere un po'di
Montenero dopo
Tutti e due detti terreni
Scusate il ritardo
Dunque io voglio vorrei riprendere un attimo il discorso di Flavia D'Angeli
E delle cose che ci siamo detti all'ultimo coordinamento nazionale dei Giovani comunisti
Non li abbiamo ci siamo detti e abbiamo realizzato il fatto che sono le politiche le politiche
Neo liberali
Gli effetti delle politiche neoliberiste sì
Si esplicano con maggiore brutalità proprio lo in uso oggetto sociale preciso e sono quelle giovani generazioni ci siamo detti e abbiamo visto la situazione sul lavoro no Flavia D'Angeli l'ha detto che un dato parla su tutti
Il trentatré per cento della ditta i giovani hanno il trentatré per cento disoccupazione con punte al sud del sessanta settanta per cento
Per i giovani che questo che il lavoro hanno hanno
è un lavoro molto spesso flessibile anzi sempre flessibile molto spesso il vero e comunque e che comunque ha dei diritti che sicuramente sono nettamente al di sotto di quelli presepe dei nostri genitori
Qua sul versante del lavoro sul versante della scuola vediamo il continuo attacco per esempio il valore legale del titolo di studio col mille percorsi formativi
Vediamo il che il il tentativo di finanziamento della scuola privata vediamo l'allargarsi
Del della pratica del numero chiuso nelle università
E allora se è vero che il soggetto sociale su cui con maggior brutalità si esplicano le politiche non liberali allora ne discendeva nella nostra discussione
Allora è vero che il partito da Rifondazione comunista deve a vere
Come as come uno degli assi centrali
La valorizzazione dei giovani comunisti
E comunque deve avere come obiettivo quello di radicarsi
In maniera forte tra le giovani generazioni c'era Rifondazione comunista deve su un punto di riferimento politico
Per i giovani
E quindi
Un investimento molto forte del partito nei confronti dei giovani comunisti
Da cui discendeva appunto o l'importanza dell'autonomia e De Mita Mita al partito autonomia di intervento
Dei giovani comunisti zero nelle tematiche proprie cioè e interpreta per portare dentro
Nel partito le tematiche proprio di giovani comunisti l'importanza quindi da parte di giovani comunisti di lanciare delle campagne nazionali che siano in grado di rispondere
Alle alle domande saper interpretare domande i bisogni dei giovani quindi campagne tematiche per esempio sulla questione la sessualità sulla questione delle lì delle
Dell'antiproibizionismo sulle questioni scolastiche
Sulla questione degli spazi sociali
Su tutte queste questioni giovani comici devono farsi motore per Rifondazione per il Partito Rifondazione Comunista dicevamo K in azione che sono vicini alle esigenze e alle ai bisogni regioni comuni dei giovani
Da questo punto di vista abbiamo anche detto una cosa che può sembrare una bestemmia però importante dirlo
La battaglia sulle trentacinque ore
E resto a Pattaya fondamentale per il nostro partito lo è ovviamente per ragioni strategiche per un orizzonte strategico
Per percussioni per le cui sedi politiche che solleva e lo è per quello che lo Fausto Bertinotti definiva un orizzonte di civiltà il comunismo come Orizzonti civiltà però rischia di non essere compreso di non essere un motore forte per una campagna per i giovani perché è questo no perché non ha un valore in sé le trentacinque ore l'ho già detto e mi sembra anche scontato
Ma proprio perché nelle giovani generazioni i lavori non solo sono sempre lavori flessibili sono sante lavori atipici e pertanto il discorso le trentacinque ore rischia di essere abbastanza più di abbastanza estraneo allora accanto alle trentacinque alla Bataille sulle trentacinque ore che rimane centrale ci vuole la questione ci vuole l'inchiesta del partito inchiesta di Studios su che cosa sono i nuovi lavori ci vuole l'inchiesta come diceva Bertinotti a quell'incontro
Non soltanto come persona capire quali sono i nuovi lavori quali sono le esigenze ma anche come strumento affinché i lavoratori si auto interroghi e sviluppi la famosa coscienza di sé
Quindi io penso che anche l'inchiesta e una maggior attenzione su questi nuovi lavori sia fondamentali da cui fin qui l'aspetto metodologico e gli strumenti che come partito ci dobbiamo dare però ieri anzi l'altro ieri Fausto Bertinotti nella sua relazione
Ha ha detto diciamo dei limiti che la sua generazione per un fatto puramente anagrafico a per quanto riguarda appunto il processo da Rifondazione comunista cioè gli ha detto non posso essere io non possiamo è non possono essere quelli della nostra generazione quelli che portano avanti con più fino fondi processo da Rifondazione comunista e a lanciato un appello a voi giovani giovani comunisti di questo partito
Perché possiamo contribuire a a questo processo io trovo qui due minuti ad avere un modestissimo un modestissimo contributo a questa a questo processo diciamo
Io ieri ascoltando la relazione
Di un compagno uno ho potuto apprendere ma già lo sapevo diciamo
Il fenomeno del turnover tra i Giovani comunisti cioè circa l'ottanta ottantacinque per
Cento dei giovani che negli ultimi sette anni si sono avvicinati si sono iscritte all'osso partito hanno di fatto abbandonato
Il nostro partito e mi chiedevo ragionano coi compagni della mia federazione di Bergamo su quali sono le cause
Di questo abbandonò
E la risposta che ci siamo dati è stato un ulteriore domanda cioè per risponda a questa cosa qua dobbiamo chiederci
Che cosa in
Un giovane un giovane che si avvicina al nostro partito
E prendo magari anche la testa ma che cosa cerca
Dentro il nostro partito che cosa cerca di diverso
Nel nostro partito del no se sezione rosso federazioni e che cosa non trova evidentemente se è vero come è vero quel dato dell'ottanta per cento degli abbandoni
Allora io penso tre cose
Penso che
Per l'esperienza che ho avuto io come come giovane comuniste come militante che un giovane
Che sia vicino al nostro partito
Non cerca necessariamente solo o prima di tutto delle risposte con la R maiuscola secondo me cerca
Vuole parlare
Vuole essere ascoltato prima cosa e quindi deve saper trovare
Dei compagni delle compagnie chi siano capaci di ascoltare che siano talmente forti nelle proprie convinzioni e le proprie idee
Di sapersi fare attraversare dai giovani per poi poter rispondere cioè io diffido
Da quei compagni che pensano di a vere una risposta tutto e di saper dare e di sapere quello che i giovani vogliono perché io ho notato che quando questo accade i giovani scappano cioè noi abbiamo i giovani tanti giovani che percepiscono suo partito con un partito molto attento e molto sensibile alle questioni giovanili e però e però quando questa attenzione si traduce in pratica politica quotidiana
Una vita con quotidiana nelle federazione le federazioni dei circoli forse non trovano quello che cercano quindi io credo che la cosa importante sia il fatto di avere dei compagni e di trovare ascolto
Non soltanto questo un'altra cosa ancor più importante è l'attività dentro nelle federazioni ed entro i circoli
Cioè oggi un giovane che esprime la sua radicalità che vuole fare
Che cos'è che cerca e cos'è che non trovano i circoli nelle federazioni
è possibile che mi che ci siano ci cioè i circoli della segale maggioranza dei casi sono aperti due ore alla sera per due sere la settimana e nelle altre sere sono sono fermi sono vuoti nelle federazioni
Forse i giovani erano pratica politica non riescono a trovare quello che cerca l'allora io vorrei buttare tre o quattro idee pratiche perché le federazioni i circoli diventi lo strumento diventino luogo di aggregazioni di socializzazione di discussione
Io penso che quello che cercano Fausto Bertinotti nella sua relazione diceva anzi dei suoi documenti congressuali diceva
Un partito comunista come comunità di uomini e di donne io credo che i giovani cerchino anche questo lo cerca un progetto forte cercano delle idee forti ma cercano anche una comunità politica
Che sia in grado di accoglierli e di farli militare
Per esempio
L'esperienza
Che noi abbiamo stiamo facendo siamo più cerca di portare avanti ci sono dei giovani che cercano uno spazio per fare dei cortometraggi hanno fatto dei cortometraggi usano dove dove dove proiettarli be'noi abbiamo detto adesso stiamo organizzando le serate affinché loro possono utilizzare la nostra federazione dei nostri circoli perché questo sia compagni di Bergamo stavamo discutendo oggi del perché decine di compagni alla casa montagne di libri
E non possono decidersi di mettersi insieme portali federazione e fare lì un luogo un punto luogo di aggregazione una sorta di biblioteca mano come funzione di servizio ma anche come punto di incontro
Di discussione e di vita io credo che i circoli le le sezioni e le federazioni possano e debbano essere delle realtà dove si possa vivere la comunità politica dove si possa incontrare socializzare e militare perché anche questa
E militanza anzi soprattutto questi militanza un ultimo un'ultima cosa che io
Vorrei dire se ho finito un minuto
E che lo dico molto sommessamente perché
Con capisco i miei limiti e vorrei a da da questa platea da questo congresso e negli anni a venire che si riflettesse anche per discuta quale processo Rifondazione Comunista che cosa sia oggi nel mille novecentonovantanove
Un partito comunista oggi nella società cui in Italia in Europa in questo società opulente cioè se si possa coniugare Onno
Cioè si questo partito debba possa dare delle risposte non soltanto a le persone che vivono l'emarginazione di tipo immediatamente materiale ma anche tutte quelle persone che non vivono la condizione di e povertà così immediatamente materiale ma vivono un un'esperienza di desertificazione culturale
Non hanno delle risposte
Io credo che riprende la frase di il la frase di Fausto Bertinotti che il socialismo e comunismo possono essere anche questo cioè non posso non debbano essere soltanto uno strumento un modo per una maggiore distribuzione della ricchezza materiale ma possa essere un orizzonte di civiltà e noi possiamo dare delle risposte anche a tutti quei giovani che non vivono questa condizione di di di precarietà materiali economica nel nord e che vanno a votare che vanno a votare lega nord proprio perché hanno questa desertificazione culturale io vorrei e mi piacerebbe che in questo congresso si parlasse anche di queste grazie
Ringraziamo il compagno Morgano che è coordinatore dei Giovani comunisti a Lombardia non di Milano come avevo detto erroneamente prima
Ringraziamo per la presenza la partecipazione al nostro congresso il ministro Piazza che qui con noi che segue i nostri lavori ringraziamo in modo molto caloroso
Diamo ora la parola al compagno cioè Montero serietà la federazione di Reggio Calabria segue Marco Consolo del dipartimento nazionale esteri
Compagne e compagni
I formazione comunista a Reggio Calabria due grossi problemi il primo problema è quello di essere comunisti in un momento in cui è difficile essere comunisti secondo problema è come essere al sud con tutti
I problemi che il Sud
Ci sono sei comunista impegnatissimo nel campo
Prioritario i problemi del Sud il lavoro
Abbiamo una realtà globale e abbiamo un contesto locale spesso la realtà alloca la realtà globale fagocita il contesto locale
Non siamo contro tutte quelle previste azioni selvagge che nel Sud ci penalizzano ripeto non per vittimismo non per retorica sempre di più da un lato il governo investe miliardi per foraggiare l'impresa è perché è ad appena un centinaio di posti di lavoro
Dall'altro lato ecco il paradosso
Attiva una politica delle privatizzazioni che portano proprio in questo mezzogiorno che si vorrebbe aiutare una drastica riduzione di posti di lavoro un bel paradosso una delle poche Lisia nella sola città di Reggio Calabria
Un settore delle Poste il cui a spostare le ferrovie le nella stanno oggi scontando questi ritardi stanno riscontrando questi allontanamenti o spostamenti dal posto di lavoro
Sì scontro i frutti di questa politica ipocrita il cosparso di Reggio Calabria vede lo spostamento di duecento lavoratori e lavoratrici si depaupera così una città la città importante per il Sud
La città che in Calabria conta il maggior numero di abitanti
Non solo di questi posti di lavoro che non è vero non si perdono però si spostano non se ne creano quindi gli altri ma si deve a questa città esiti a tutta la Calabria di fonti di reddito
E quindi anche dell'indotto annesso
Quindi
Non ci penso nemmeno a quel sacrificio per quale lavoratrice quei lavoratori non sostenere con le loro famiglie quindi
Riteniamo che questo sia un atteggiamento schizofrenico nei confronti del lavoro è un atteggiamento schizofrenico nei confronti del Mezzogiorno tutto il giorno stesso
I progetti LSU non ce lo ricordiamo bene no di Rifondazione abbiamo strappati con i denti hanno strappato per cento mila posti di lavoro
Le avevamo rivendicati per creare movimenti di lotta se non difendiamo quel progetto che avevamo strappato con i denti si oggi non lo difendono con le unghie bene quelle lavoratrici e quei lavoratori
Si ritroveranno un giorno contro dobbiamo fortemente appoggiarlo
Altro che accuse compagne e compagni che ci venivano rivolte
Perché ci sostituirono al sindacato
Altro che accuse
Dobbiamo dare una risposta e Lanza e là dove purtroppo i sindacati non esistono dobbiamo cercare di darla noi ecco che passiamo i patti Daria
Questi patti che non definiamo in modo retorico scellerati ma tali sono quei patti Italia che a Crotone tempo fa facevano pagare l'operaio calabrese cinque seicento mila lire di meno di un operaio veronese Dino preparano ebbene quando questo era possibile la scomparsa quella marcia che invece sei e sette anni fa impediva agli stessi imprenditori del Nord Est agli stessi pericoli le zone ricche del Paese d'investire nelle zone povere del paese
Abbiamo salutiamo felicemente le dichiarazioni di Cofferati che finalmente dice che Patti dare al porto di Gioia Tauro sono
Sono da rifiutare
E purtroppo anche qui scontiamo un ritardo fra realtà globale o realtà nazionale è esperienze locali perché la CGIL locale non ha parlato come Cofferati anzi
Il porto di Gioia Tauro è il porto che
Ci dicono servire essere uno dei più importanti del mi daranno sicuramente in una situazione sicuramente si colloca geograficamente al centro di un Mediterraneo che non vorremmo fosse Mary Renault dei popoli è anche quello fra qualche anno nome di saranno delle banche
Le poche attenzioni però che si danno a questo porto differenza gli investimenti e i soldi dati all'imprenditoria le poche attenzioni si avvertono e si registrano
Nella mancanza totale di sicurezza che c'è sui posti di lavoro nessun rispetto della legge seicentoventotto su quattrocento lavoratori registriamo almeno centocinquanta infortuni sul lavoro
Il porto il partito ma considerazioni Reggio Calabria abbiamo assunto un impegno al nostro ultimo congresso di essere presenti è fortemente presenti
In questa realtà
La nostra presenza si deve diciamo esplicitare concretizzare
Nella creazione
Di un circolo di lavoro di un circo tematico a Gioia Tauro laddove molti operai che sono già parlare con noi
Ce l'ha detto che è impossibile non solo non solo
Guardare un sindacato ma soprattutto guardano un partito e quindi prende la testa di un partito si è ritornati indietro i tanti anni siamo fortemente impegnati sull'Agensud
L'Agensud
Va spiegata però i nostri compagni va spiegata alle persone che si avvicinano a noi come una nuova speranza l'Agensud una niente a che fare con la Seat dell'assistenzialismo di democristiana memoria
Siamo per un lavoro minimo garantito l'abbiamo gridato forte e diciamo e diciamocelo pure ricerca ricerche ricerca di quelle forme dico le forme che oggi ci sembra futuribile ma debba essere molto vicine di lavoro di sviluppo di lavoro distanti mille miglia dagli sviluppi stereotipati dalla produzione capitalistica dobbiamo ricreare
La nostra proposta che a partire dal Sud dove secondo noi il terreno è fertile dobbiamo ricreare quelle forme di sviluppo di lavoro che guardano
Ai servizi alla persona che guardano all'ambiente che guardano a quello sviluppo altro che non deve
Che non deve
Impedirci di pensarci come come al Sistina
Ci aspettiamo la globalizzazione dei popoli dobbiamo fare questo sforzo e farlo in maniera concreta dopo aveva teorizzato
Per quanto riguarda il mondo della scuola riferita al lavoro
A Kohl un comitato di lotta sta in questo momento muovendosi a Reggio Calabria e noi pensiamo che il problema della scuola sia un problema comunque di tutti non sono un problema degli studenti e degli insegnanti
Perché se è vero se è vero che i saperi se è vero che le coscienze si formò una scuola non possiamo permetterci il lusso che nelle nostre giovani nostri giovani tutti
Non solo gli iscritti al partito
Siamo distanti da quella che da quello che l'apporto che della scuola lo diceva corsi stamattina non c'è solo la cultura c'è anche la memoria molti giovani di oggi forse non sanno cosa siano le Fosse Ardeatine ma vogliamo una scuola di tutti e vogliamo una scuola pubblica
Respingiamo questo attacco privatistico quanto vale quanto vale un tecnico industriale un diploma di tecnico industriale a Palermo Reggio Calabria sicuramente vale meno di un diploma di tecnico industriale a Milano ma anche quando valesse
Quanto vale uno sviluppo che sia dedicata all'uomo
Quanto costa una poesia di Leopardi
Non costerà nulla se si continua così
La scuola diciamo al centro
Cosa fa questo centrosinistra oggi al Sud cosa fa nella nostra regione cosa fa nella nostra provincia
Centrosinistra che essi Haring diciamo allargato le proprie fila a quella quelle compagne e compagni che sono fuoriusciti
Impedisce oggi nella sola provincia di Reggio Calabria l'uscita dei bandi di concorso nel campo della sanità
Quindi si è si mira non solo per lavoro ma simili anche per salute
E muore la speranza e laddove muore la speranza
Una qualsiasi forma di prospettiva futura vince la mafia
Inutile parla di mafia in senso retorico vince dove muore la speranza il suo esercito s'ingrossa vince anche la pala mafia la parata che per alcuni aspetti contingenti per la vita reale per la vita di ogni giorno e anche più pericoloso a volte nelle realtà della nostra provincia
Dobbiamo ripartire la spiata dalla fiducia da bisogni
Ecco perché dobbiamo ripartire dicevamo soggetti deboli da colori che da coloro che scontano il peso della differenza lo dicevamo anche lo sentivamo anche dire al segretario alla relazione sua
Del resto anche fuori da questa da questa OLAF anche fuori da questo congresso anche noi siamo definiti riversi ne ho visti è quanto di peggio si affida all'icona di esseri altri ma diciamo esseri altri essere umani essere comunisti che valorizzava differenze e allora spostiamo l'accento in modo non formale ma priva di contenuti sul pianeta donna
Le donne nel Mezzogiorno le differenze delle donne del Mezzogiorno ricordiamo che in un'era di restaurazione
La mancanza e le strutture penalizza ancora di più le donne leone sono imprigionate
Nel loro ruolo al sud delle nuvole al sud ricordiamo che assistono assistono anziani
Anzi sono sostituisco per molti aspetti a quello promesso lo stato sociale forte efficiente leone al sud al sodo non solo assistono moda ma anche lavorare e lavorano anche sottopagate
Oppure peggio ancora
Non lavorano
Sono licenziate sono l'ultimo anello Brunello più debole
Recuperare la donne e i tempi della politica ci pare un argomento che deve su un argomento di tutto il partito e specialmente della nostra realtà meridionali in questo il partito deve lavorare la differenza ricchezza
E se la differenza ricchezza il contributo leone necessarie questo partito in tutti a tutti i livelli
Riflesso ma anche per l'ambiente compagne e compagni e l'ambiente e quella e la valorizzazione e l'ambiente a quell'industria forse al momento la più importante che il Sud potrebbe avere per rialzare la testa
La nostra valorizzazione territoriale è importantissima
è un diciamo che la provincia di Reggio Calabria la Calabria tutte si trova in una zona in cui quello sviluppo ambientale di verso lo sviluppo capitalistico di cui parlavamo prima diventa importante per una comunità di popoli e quindi la globalizzazione i popoli
La nostra risposta è forte anche contro i padroni del mondo ne ricordiamo a tutte le compagnie
I compagni che sono qui presenti
Che non più di tre quattro settimane fa se giocato una partita una partita che era fra Italia e Turchia nel palasport di Reggio Calabria noi pensiamo come Rifondazione Comunista dire di fatto più di un canestro veloce Anania
Nonostante ci hanno saltato veramente leali siamo riuscite a manifestare quella che era una giustapposizione internazionalista se giuste sono con le parole del Guevara che Fausto Bertinotti ha letto
In lingua curda
Interna rese internazionalismo vuol dire anche cooperazione ma cooperazione vuol dire che esistono tanti Sud del mondo non si può più parlare
Solo di terzo mondo fase che è anche i Sud del mondo son tanti anche in quelle zone del Nord del mondo del nord geografico del mondo come gli Stati Uniti d'America
Ottanta milioni di Stati Uniti d'America in una zona che ne collocata giù praticamente al nord dell'emisfero settentrionale rappresento non sud del mondo così come molte famiglie ricche in Africa in Asia in America Latina che detengono il Po il potere penso per esempio al Guatemala
Bene quelle un nord del mondo in un Sud geografico del mondo
Dobbiamo cercare di recuperare questi equilibri perché è un contadino un contadino della piana di Gioia Tauro si troverà fra dieci mila fra dieci anni atto la sesta coalizione un contadino guatemalteco del Charles
Il rapporto con le istituzioni è importantissimo
è vero dice bene Bertinotti
E sotto sottolinea bene differenze tra quello che il governo nazionale situazioni locali noi al Comune di Reggio Calabria abbiamo tenuto il partito il momento in cui il partito ha dovuto alla Provincia voleva essere cancellato dei cossuttiani l'abbiamo registrata in quella provincia per la nostra federazione una fuoriuscita lì grossa di gruppi dirigenti ma non di base
Dobbiamo essere anche consapevoli che da entro delle data dal di dentro le istituzioni si può condurre comunque una battaglia a sinistra
E dobbiamo mediare fra coloro che invece pensano che questo sia del tutto impossibile Taliento le soluzioni possiamo dopo una battaglia sinistra spostare il partito a sinistra un passo in avanti un passo a sinistra
Le consulte di settore e dobbiamo promuovere sono quella forte spinta democratica che manca oggi in un momento in cui la democrazia veramente malata o la democrazia come diceva qualcuno che qui vicino come ha scritto qualcuno qui vicino
E autoritaria quel libro un libro attualissimo oggi
Richiudere
Bene scusatemi
Io volevo dire solamente qualcosa per quanto riguarda il nostro partito a Reggio diciamo e chiudiamo con questo che forse la io le conclusione non so perché io vedo se ringiovanito un terzo del nostro comitato politico formato da giovani molti segretari cittadini sono giovani è una scommessa in cui noi crediamo se vogliamo veramente costruire un'alternativa ripartire ai bisogni di questi soggetti grazie
Grazie al compagno Montenero segretario della federazione di Reggio Calabria ha ora la parola al compagno Marco Consolo del dipartimento esteri vorrei informare i compagni e le compagne delegati che nell'atrio della della sala qui fuori dal dal Congresso il compagno Sandro Curzi direttore di Liberazione
Raccoglie abbonamenti speciali per i circoli del nostro partito quindi un'occasione un'opportunità per abbonarsi al nostro quotidiano la parola Marco Consonni
Ma io riparto proprio per le parole del compagno di Reggio Calabria per sottolineare la necessità
Del fatto che la dimensione internazionale
L'analisi sulle questioni internazionali sui problemi internazionali deve far parte delle entrare a far parte dell'analisi di tutto il partito
E di tutto il nuovo gruppo dirigente che questo congresso e leggera troppo spesso infatti io credo che il partito ha peccato a volte di provincialismo ha peccato
Di incapacità di analisi delle questioni strutturali che non sono altro delle questioni internazionali che non sono altro dall'analisi di tutti i giorni dall'analisi delle condizioni materiali di vita in cui ci troviamo
Ci troviamo ad agire
Oltre alla contraddizione capitale e lavoro come dice la relazione del del segretario oltre alla contraddizione ambientale compagno Bertinotti a quella di genere
Io credo che dobbiamo assumere in pieno la contraddizione tra quello che abbiamo iniziato a chiamare centri e periferie dell'economia mondiale mondiale
Cioè assumiamo la coppia inclusione esclusione come coppia di differimento
Perché è vero quello che diceva adesso il compagno Montenero non si può più parlare di un Nord e di un Sud di una contraddizione nord e sud troppi nord sono nel Sud del mondo nel Sud geografico e troppi sud sono
Qua
Tra di noi allora la coppia inclusione esclusione a livello mondiale a livello internazionale credo che debba essere uno dei punti di riferimento
Questo vuol dire
Che il partito ha bisogno di un'analisi teorica nuova
Rinnovata e di una pratica concreta per costruire un partito di massa e rafforzare davvero il tessuto di relazioni anche con i settori impegnati su questo versante
Che ci chiedono rapporti rapporti politici sponda politica e che molto spesso lo dico con la con estrema franchezza compagni molte federazioni hanno trovato una sordità un muro di gomma che non sono riusciti
Riusciti a scalfire
Credo che la situazione mondiale oggi il Governo mondiale
Fatto dal G7 fatto dalla Banca mondiale fatto dal Fondo monetario internazionale con i piani di aggiustamento strutturale che sono veri e propri piani di sterminio
Bene questo governo mondiale impone il pensiero unico sia nelle periferie del pianeta siano i centri del pianeta
Non sono altro certo la virulenza la violenza l'impatto è diverso ma i piani di aggiustamento strutturale proposti in America latina in Africa in Asia
Non sono altro da quello che il Fondo monetario giusto l'altro ieri ci ricordava ci raccomandare al di fare ora comandava al Governo a questo governo di fare anche qui in Italia
Bene questi piani di sterminio oggi attraverso le politiche economiche attraverso le politiche neo monetarie sono l'altra faccia del processo di militarizzazione che attraverso la NATO si sta
Portando avanti
Un vero e proprio esercito dei ricchi
Che può intervenire che interviene è di oggi la notizia
Sul Kosovo dove e come vuole senza controllo scavalcando il le Nazioni Unite scavalcando qualsiasi stanze qualsiasi Foro il braccio armato dei ricchi insomma si sta definendo
Con capacità di intervento senza che i governi della cosiddetta Europa socialdemocratica o democratica che s'dir si voglia abbiano la capacità la volontà di intervenire di dire il proprio no fermo a quest'ennesimo sterminio che ieri ha visto in Iraq intervenire appunto anche le nostre forze anche le forze armate italiane se vi ricordate nella guerra del Golfo e oggi si prepara rintervenire per l'ennesima volta
Bene io credo e voglio qui solo nominare alcune delle questioni il tempo non mi permette purtroppo approfondire sarò estremamente schematico e chiedo scusa ai compagni e le compagne voglio solo nominare alcune delle questioni che abbiamo davanti e dobbiamo affrontare innanzitutto il treno europeo l'abbiamo detto più volte l'Europa ormai non è più una questione di politica internazionale ma è una questione che dobbiamo assumere davvero né confini cosiddetti nazionali del nostro agire politico
Non abbiamo solo davanti la scadenza delle elezioni europee a cui dobbiamo arrivare con un lavoro intenso nei mesi che ci prepara che ci separano da questa scadenza
Ma costruire iniziative mobilitazione mobilitazione sociale articolazione sul territorio abbiamo fatto certo le marce per lavoro ci stiamo preparando alla scadenza di Colonia
Ma dobbiamo io credo articolare con resto delle forze europee e non solo
Un lavoro sulle singole tematiche penso per esempio alla questione dello Stato sociale che è comune a tutti i Paesi europei alle dismissioni
è stato trattato da più interventi non non mi fermo su questo
Pensa le grandi questioni dell'agricoltura compagni e alla politica agricola comunitaria che penalizza seccamente non solo il nostro Mezzogiorno ma le politiche e le economie di intere di intere popolazioni intere popolazioni in sé
Perché non si dia davvero la guerra tra poveri il rischio della guerra tra poveri che stamattina è stato evocato pensa ai nostri braccianti e penso ai nuovi braccianti agli immigrati
Rack raccolgono i pomodori o che lavorano abbraccia Hunt alto appunto in tutta l'agricoltura non solo nel nostro Mezzogiorno pensa le grandi questioni come le biotecnologie che rimandano che alludono al controllo delle risorse alimentari e dei semi
Penso al controllo dell'acqua
Strategico vitale nell'area mediterranea pensate solo al caso israeliano a caso palestinesi
Penso alla questione dei trasporti
Credo che qualche intervento stamattina anche ieri lo lo ricordava alle telecomunicazioni è un altro tema che ho sentito poco evocare la questione dell'immigrazione
Beh compagni l'Europa si sta davvero chiudendo in una fortezza blindata contro i cosiddetti naufraghi dello sviluppo capitalista
Beh noi dobbiamo assumere con forza questo ter Reno di lavoro questo elemento di lavoro come elemento centrale
Di tutto il partito non solo di alcune federazioni perché è un tema strategico è un tema vitale che allude ha una capacità di arricchimento anche dalla nostra stessa cultura politica come partito
Pensa al nuovo modello di difesa europeo che non è altro dalle cose che dicevo prima e che allude anche allo scontro con la NATO con l'ipotesi all'ipotesi di di controllo globale da parte della NATO e penso alle democratizzazione delle istituzioni europee a partire dal Parlamento europeo e non solo
Il secondo terreno compagni io credo è quello del rapporto tra l'Europa e il resto del mondo l'Europa non può e non deve essere autoreferenziale
La sinistra le sinistre nel mondo ci chiedono una sponda politica
Io credo che sia fondamentale importantissimo costruire un soggetto politico europeo ma se questo soggetto non è in grado di interloquire con forza nei confronti del resto del mondo
Beh è un progetto che nasce zoppo è un progetto che nasce monco e non ha la possibilità di interloquire davvero con queste forze
E qui il ruolo del prossimo gruppo parlamentare europeo sarà fondamentale
Credo che la questione del Mediterraneo che qui veniva evocata anche nell'ultimo intervento è un tema a mio avviso sottovalutato
E che invece va portata avanti
Molte regioni intere federazioni si iniziano a porre il problema penso al Sud penso alla Sicilia pensa la Puglia la Calabria ma penso anche a Venezia che sta portando che sta facendo un lavoro su tutte queste questi temi
Assumendo la dimensione mediterranea
Che vi ricordo essere una del una dei temi attraverso i quali la Conferenza di Barcellona di qualche anno fa la Conferenza intergovernativa di Barcellona del novantacinque
Beh in questa conferenza si propone si ipotizza e si va verso la realizzazione di un'area di libero scambio nel Mediterraneo sul modello Nafta in America Latina
E sul modello e sul modello Asa Minasi eccetera
La cancellazione del debito estero come uno dei temi centrali siamo davanti a un anno dal Giubileo io credo che il partito debba assumere con forza la battaglia sul debito estero come una delle campagne da fare da portare avanti da qui in avanti
Debito estero che diventa davvero un meccanismo di strangolamento usuraio di veri e propri cravattari si direbbe a Roma nei confronti delle popolazioni del pianeta pensa la Tobin tax uno dei quattordici punti
Che sottoponemmo a suo tempo al governo Prodi
E alle risorse che questa Tobin tax cioè una tassazione sui movimenti speculativi
Finanziaria Breve queste risorse appunto possono essere ridistribuite sia per la cancellazione del debito sia per investimenti di sviluppo in nel nostro Paese el e nelle periferie
Penso alla convenzione di Lomé alla al rinnovo della convenzione di come una convenzione che lega l'Unione europea sa ben settantuno Paesi di Africa Caraibi e Pacifico
Insomma compagni su tutti questi elementi che dopo unto come titolo non ho il tempo approfondirli credo che il partito si debba e si e si si possano spendere con più forza ultimo punto il partito appunto a che fare con che strumento io sono d'accordissimo con i compagni che parlano di un salto di qualità e credo che sia assolutamente ineludibile fare un salto di qualità complessivamente come partito
Occorre però costruire gambe regionali gambe nelle prove nelle province nelle federazioni
Dotarsi di commissioni problemi internazionali vere che sappiano affrontare davvero il rapporto con il resto del mondo dell'associazionismo col resto del mondo della solidarietà internazionale
Che si muove attorno a noi che guarda noi con attenzione che ci chiede un rapporto politico
Credo che queste commissioni debbano avere al centro così come stiamo cercando di fare a livello nazionale
Uno dei temi appunto che è quello dell'immigrazione occorre insomma legare le contraddizioni generali le contraddizioni internazionali a quelle nazionali e a quelle locali avere questa capacità
Costruire elementi di sperimentazione concreta
Alludo per esempio alla alla questione del commercio equo e solidale
Che qui non è stata non è stata nominata fino adesso alle cosiddette Bottega del terzo mondo che saltano l'intermediazione certo piccola cosa ma che alludono a un diverso rapporto economico tra centro e periferia del pianeta
Credo che sulla questione immigrazione noi davvero dobbiamo costruire Bertè anzianità e conflitto saltando il rischio evitando il rischio di guerra tra poveri per costruire davvero un blocco sociale multiculturali che tenga conto tenga conto di queste realtà e che le faccia proprie bisogna insomma a partire chiudo
A partire dai giovani a partire dalla Costituzione non solo di nuove case del popolo ma io direi di case dei popoli ricostruire un iniziative una vertenza Alitalia un conflitto sociale sul territorio
Che sappia avere questi alimenti al centro se davvero vogliamo costruire un partito aperto un partito che non sia autoreferenziale che non si guardi l'ombelico ma che sappia interloquire con queste forze Sterna noi io credo che questi sono alcuni degli elementi che abbiamo che abbiamo davanti
Se davvero un partito comunità bisogna costruire io sono tra quelli che ha convinto di questo
E al compagno Marco Consolo del dipartimento esteri ora la parola al compagno Stefano Bruni della federazione di Grosseto
Ecco il compagno Bruni nel frattempo ringraziamo per la sua presenza qui ai nostri lavori il ministro per le riforme istituzionali Giuliano Amato grazie per la sua presa compagno coloni
Compagne e compagni
Questo congresso
è importante per una definizione della strategia del partito
E della linea politica
E credo che ci chiami a impegni forti vista la situazione oggettiva no difficile
Anche per certi versi drammatica in un quadro più generale nel quale le sinistre
Non sono più sinistre c'è attuano programmi liberali
E questo è un punto dal quale partire
Altrimenti poi si rischia di creare dei problemi soprattutto il rapporto a quello che io definirei un passaggio prioritario no che quello della formazioni del blocco sociale antagonista
Questo è un punto fondamentale perché qui c'è un attacco proprio del capitale che investe
Il lavoro ma alla vita più in generale insomma della della classe operaia delle classi subalterne Enzo
Ne non possiamo dunque
Pensare di
Affidarci solo una politica di compromessi o una visione tutta politica
Fino a sfiorare un discorso politicista insomma
Compito per evitare la formazione del blocco sociale antagonista
Perché solo attraverso cui resto
Si ricostruisce quell'unità
Del proletariato
Che serve a porre la questione dell'egemonia
La questione dell'egemonia si pone attraverso la costituzione del blocco questo è il punto fondamentale
Ecco perché
Aderisco aderito al secondo documento
Per queste ragioni e nella e in particolare poi per la questione del partito che si innesta poi sul discorso dell'egemonia
Bisogna avviare un discorso anche programmatico mi sembra che ci siano dei ritardi da questo punto di vista il Partito della Rifondazione Comunista deve incominciare un discorso programmatico proprio di strategia politica di alto profilo di alto livello insomma
E quindi affrontare proprio il discorso del passaggio a una società diversa da quella rossa dico da queste da una società socialista alla questione del rovesciamento dei Poteri alla questione della pianificazione democratica a partire dalla presa del possesso dei mezzi di produzione a partire dalla base marxista marziana
La definizione di questa società nella quale viviamo una società dominata dalla borghesia
La borghesia non fa concessioni alla politica politicista ITunes
I partiti di sinistra che attuano programmi borghesi sono partiti borghesi e ne questo dobbiamo dirlo da comunisti
Non si possono fare concessioni bisogna creare l'egemonia cioè spaccare il fronte avverso non invece rincorrere
Delle alleanze tra l'altro impraticabile sia a livello locale che nazionale
Le lotte insomma si conducono fino in fondo ma per un progetto di Rifondazione Comunista già avviare il Progetto queste fondamentale altrimenti tutti i discorsi che si fanno sono
In realtà mancano l'obiettivo mancava Betio perché le classi subalterne popolari
Diciamo che hanno bisogno Home per meglio dire vi è bisogno di un punto di riferimento che sia strategico insomma non possiamo sempre delegare movimenti ciò che un partito dovrebbe fare e quindi il problema dell'intellettuale collettivo è all'ordine del giorno perché il PRAE intellettuale collettivo pone un problema di non dogmatici tardi critica al verticismo di
Democraticità all'interno del partito questi sono temi ineludibile altrimenti tutte tutto quello che diciamo sui sì sul sui giovani sulle donne sul su sui disoccupati è rischia di essere astratto utopistico insomma
è un discorso di Progetto dunque
Discorso di coerenza poi rispetto al Progetto questo non non possiamo dimenticarci lo c'era un un elemento di coerenza non possiamo rincorrere soltanto un discorso di tipo politico
Per cui conviene fare alcune alleanze che poi si vede che invece realtà non conviene perché attuano Piani diversi da quello nostro insomma no
E invece proprio concentrarsi sul discorso del partito insomma
E del suo rapporto con il movimento insiste
Ricondurre le lotte fin in fondo significa aprire il varco proprio la formazione del blocco antagonista avviare una un discorso consiliari significa porre il problema dell'egemonia tra le classi subalterne
Questi sono temi prioritari questi sono punti di appoggio per una politica che andrà sviluppata anche oggettivamente andrà svela sviluppata perché se ne teniamo conto che i DS sono fanno un un programma di tipo liberale e quindi di di abbattimento del costo del salario del costo del lavoro
E noi non possiamo
Fare delle alleanze politici Stryfe basandosi su accordi di programma che poi non vengono rispettati altrimenti disorientano il proletariato questo è un punto
Che va chiarito
Anche se non immediatamente ma va chiarito insomma non
E il passaggio dal Progetto quindi al
Alla questione dell'egemonia del potere può delle masse altrimenti
Noi ci affidiamo a una visione riformista neo keynesiana insomma per cui vi è un progetto di redistribuzione più o meno aggiornato ma qual è la realtà dei fatti si pratica il riformismo
Quindi il progetto deve essere quello della trasformazione rivoluzionaria insomma della società uno scudo finito no ma non per il l'intervento il compagno Pegolo alla presidenza grazie
Un progetto rivoluzionario quindi di trasformazione della realtà
Di passaggio a quello che è la società socialista e il comunismo
Questo a mio avviso e il criterio di verità che noi dobbiamo anche realizzare in realtà un Paese sono un discorso troppi istituti
E quindi concludo con le parole di Gramsci la verità è rivoluzionaria
Grazie Bruni della federazione di Grosseto ora la parola la compagna Giovanna Casati e si prepara se riusciamo a trovarlo il compagno Pegolo accompagna Casati
Compagne e compagni
La Brianza dalla quale provengo ed è finita un pezzo simile alla Renania
Dove sul suo territorio abbiamo la presenza di quaranta multinazionali ma con un'occupazione che per il novantadue per cento e distribuita nelle piccole e piccolissime impresa industriali e artigianali
Territorio coinvolto da processi di delocalizzazione esternalizzazioni di oggi sulle pagine del nostro giornale
L'intervista quattro compagni dirigenti politici sindacali dell'Alcatel che ben spiega la cosa sta succedendo all'interno della catena e di quel territorio
Ristrutturazioni
Che investono le multinazionali oggi l'avvenente laica Tel i DM tre anni fa la chiusura della Philips
Mentre per i nuovi abili al lavoro
Sono ormai dominanti tutte quelle forme di lavoro atipico di lavoro a partita IVA a collaborazione coordinata e continuativa che nelle un femminismo con dei nuovi termini nascondono vecchie forme di schiavitù
Lavoratrici e lavoratori privi di diritti
E di potere negoziale sottoposti ad ogni tipo di flessibilità organizzativa e di orari a maggior ragione nella piccolissima o piccola impresa dove sotto i quindici lavoratori non solo non si applica lo Statuto dei diritti dei lavoratori ma non c'è neppure la presenza del sindacato
Ma allora se questa è la situazione del lavoro come emerso nel dibattito congressuale della nostra federazione quale Progetto mettiamo in campo sul piano generale e territoriale
Sulle questioni del lavoro dei diritti della riunificazione dei lavori
Perché non vinca targhe lavoratrici e i lavoratori le cittadine e cittadini il pragmatismo il fatto che oggi non è possibile altro se non una difesa dell'esistente importante
Ma che diventa ogni giorno più difficile e messo in discussione dalle politiche neoliberiste che riducono lo stesso territorio
Non ad una risorsa da difendere bensì da espugnare ai fini di un effimero e temporaneo sviluppo in quanto basato sul suo frutta mento a fini speculativi
Si pensi a cosa sta succedendo e cosa potrà ulteriormente succedere nelle numerose aree industriali dismesse del mio territorio Autobianchi SNIA sfinge fare ali appetibili al mercato immobiliare dietro il quale si cela spesso il laboratorio delle nuove attività criminali e mafiose che può perfino essere facilitato oggi in Lombardia da una legge
Che ne darebbe piena facoltà edificatoria
Lavoro diritti e territorio devono essere quindi e saranno un tutt'uno della nostra per Giotto progettualità sulla quale costruire i programmi e progetti anche amministrativi e di alleanze né per le prossime scadenze elettorali
Questa è la sfida che abbiamo raccolto come federazione impegnandoci a partire dall'area che oggi è più colpita da quei processi dove si concentrano settori strategici
Come quello dell'informatica e delle telecomunicazioni a costruire lì insieme ai lavoratori che vivono quelle condizioni
Ma coinvolgendo lo stesso intero territorio le sue forze sociali e politiche economiche ed amministrative un progetto di sviluppo alternativo ai processi di delocalizzazione
Esternalizzazione sfruttamento del territorio nel quale a livello locale il partito misurerà nei prossimi mesi
La propria capacità progettuale e il proprio radicamento
Fra i lavoratori nel territorio la propria capacità di costruire alleanze a partire da quelle forze che si ispirano al lavoro
Affinché il progetto sia vincente
E con questa volontà compagni che anche la discussione la nostra federazione allora fra chi la pensava in un modo e chi in un altro e Dio segretaria di una federazione mi ero espressa contro la rottura con la maggioranza dell'allora governo Prodi quindi rispetto a quella scelta non fu mai sulla necessità della svolta ma come questa fosse perseguibile nella situazione data
Coscienti che la svolta è un processo lungo e difficile che deve misurarsi con tutti quei fattori di trasformazioni sociale e culturale oltre che politici che sono avvenuti in questo decennio
Così abbiamo quindi lavorato scelto
Più che gli schieramenti di misurarci sui problemi e sulla nostra capacità politica progettuale di costruire anche in Brianza le condizioni per una svolta per un'alternativa di società
Se oggi misuriamo nella nostra federazione sulle dita di una mano gli effetti della scissione la si deve ha questa capacità
Capacità di tutte le compagne e compagni che hanno deciso insieme distendersi in quella sfida dieci nomi egemonia progettuali
Le confermando anche durante il proprio quel dibattito dell'autunno scorso di costruire una nuova sede
Della federazione scelta economica impegnativa e gravosa ma politicamente forte
Un nuovo luogo dove costruire insieme ma non chiusi dentro noi stessi il Progetto per una società diversa sede che ci piacerebbe inaugurare il primo maggio festa dei lavoratori
Grazie compagna Giovanna Casati
Ha ora la parola il compagno Gianluigi Pegolo responsabile nazionale enti locali del partito
Si prepara il compagno Alfonso Gianni due annunci alle ore diciannove alla Sala Verde al primo piano si riuniscono i compagni e le compagne della seconda mozione
E inoltre presso l'entrata al banco delle che sono ancora disponibili materiali per le prossime elezioni amministrative
Segretari delle federazioni di Vercelli Varese Lodi Ascoli Piceno Macerata
Latina Rieti Castelli Tivoli Viterbo Benevento Foggia e Reggio Calabria sono pregati di recarsi a prelevare questi materiali perché sono indispensabili per le elezioni del tredici in giugno
Golo
Quando venne indetto questo congresso all'indomani della scissione
Era del tutto chiaro che dopo la rottura col governo Prodi Rifondazione Comunista avrebbe dovuto affrontare una fase di opposizione difficile
Per la quale occorreva definire obiettivi individuare interlocutori sociali cimentarsi in previsioni non facili sull'evoluzione della situazione politica
Ma certamente io credo
Non potevamo tutti prevedere l'evoluzione che avrebbe subito il quadro politico di lì a pochi mesi
In particolare sarebbe stato difficile
Immaginare una così evidente deriva in senso moderato dell'azione di governo
E l'emergere di una crisi così profonda nel centro sinistra
In realtà questi due fatti così rilevanti
Io credo che ci aiutino a comprendere meglio gli eventi appena trascorsi
In particolare a me pare che si mettano in luce da un lato il limite di autonomia dell'Ulivo rispetto al disegno dei poteri forti
E dall'altro ci dicono del rischio di dissoluzione della sinistra moderata
Possibile esito conclusivo di un percorso di progressiva perdita di identità avviato sia partire dalla svolta della Bolognina
Queste novità della situazione politica costituiscono e io credo che facciamo bene a ripeterlo in questo congresso
Una riconferma della validità della scelta che compimmo con la decisione di uscire dalla maggioranza di governo
Il rapporto con i poteri forti in realtà ha costituito fin dall'inizio la fonte principale di legittimazione del governo di centrosinistra
Ed è per questo che noi abbiamo constatato l'impermeabilità del Governo alle nostre sollecitazioni ad una svolta in senso neo keynesiano
E sempre da cui trae origine la sterzata moderata del governo dopo la nostra fuoriuscita non si tratta
Come strumentalmente argomentano i comunisti italiani
Delle Effetto provocato dal nostro disimpegno dal governo e cioè un inevitabile spostamento verso destra
Ma del recupero invece di una vocazione liberista presente fin dall'interno di questo governo e che il nostro ruolo aveva contribuito in qualche modo a contenere
Ma da questa considerazione si può anche comprendere le difficoltà che incontra oggi una nostra battaglia di opposizione
Se essa può raccogliere consensi a livello sociale
E li raccoglie incontra tuttavia certamente delle difficoltà sul piano politico
In quanto la riapertura di un confronto con il centro sinistra
Presuppone non soltanto una ridefinizione profonda degli orientamenti delle politica del governo
Ma anche questo è forse il nodo più difficile da sciogliere la rimessa in discussione delle stesse alleanze sociali dell'Ulivo
Tuttavia gli eventi recenti ci dicono anche delle potenzialità della fase che si è aperta
Potenzialità che attengono a mio modo di vedere in primo luogo alla ripresa del conflitto sociale e in secondo luogo la crisi della sinistra moderata
Nel corso di questi mesi dalla scissione in poi Rifondazione Comunista è riuscita dopo aver subito un primo contraccolpo
A recuperare progressivamente consiglia i consensi
Il processo è cresciuto parallelamente alla delusione
Maturata nel Paese nei confronti della politica del governo
Ma il limite che noi abbiamo dovuto riscontrare è stata l'assenza di elementi dinamici sul piano sociale e sul piano politico
Ora alcuni fatti costituiscono elementi di controtendenza ed è giusto che noi di valorizziamo
Penso in primo luogo alla ripresa del conflitto sociale che si dispiega
Sebbene con difficoltà però a partire dalla lotta dei metalmeccanici per estendersi a Liscia operi nel settore dei servizi sociali
Si tratta dei primi segnali che noi dobbiamo valorizzare che indicano l'esistenza di incrinatura in quel processo di passività azione di massa
Che abbiamo indicato come un tratto distintivo di questa fase
Segnali però Company che nella loro immaturità pongono la questione decisiva di una nostra iniziativa a livello sociale
Della nostra adeguatezza come partito a dare una sponda queste mobilitazioni
Molto dobbiamo ancora fare in questa direzione
L'altro aspetto rilevante riguarda la crisi della sinistra moderata
Su questo punto io credo che davvero dovremmo produrre un'analisi attenta
Dietro il malessere che attraversa i DS c'è sicuramente la minaccia incombente del partito democratico di Prodi
Ma vi è anche riflesso di una crisi di identità e non poteva che essere così che in ultima analisi si riflette sulla stessa prospettiva strategica di quel partito
Certamente oggi questa crisi non alimenta un dibattito interno sui contenuti dell'azione di governo
Ma tuttavia ripropone ad esempio il problema dei rapporti politici e ne sono testimonianza le differenziazioni dei comportamenti dei DS a livello locale anche in occasioni delle amministrative
E può creare le premesse se vi è un'evoluzione anche per un dibattito sulle questioni sociali
Il problema è tuttavia come intercettiamo questo disagio e come lo alimentiamo e qui la considerazione banale che mi viene da fare
è che per intercettarlo occorre in primo luogo assumerlo veramente
Come centrale nella nostra iniziativa politica
Avendo la capacità di abbinare un impegno forte nella promozione del conflitto anche con la disponibilità a raccogliere quando se ne creano le condizioni rapporti unitari
Si aprono insomma alcune possibilità per dare vigore ad un'opposizione che abbia l'ambizione di rimettere in movimento la situazione
E tuttavia una vera minaccia grava sulla prospettiva politica
Ed è rappresentata dall'evoluzione dello scenario istituzionale
C'è del tutto chiaro io credo il pericolo rappresentato dal referendum e dalla proposta di modifica della legge elettorale presentata dal governo
Essa crea le condizioni e ne siamo tutti consapevoli per la piena esclusione di Rifondazione Comunista dalle istituzioni
E per la riduzione della competizione politica allo scontro fra due aggregati leggeri dominati dalla personalizzazione fortemente permeabili all'influenza dei poteri più forti
In poche parole per un'inquietante americanizzazione della politica
Quello che però forse ci sfugge
è la pervasività dei processi in corso
Che investendo l'insieme delle articolazioni istituzionali dallo Stato ai Comuni finiscono con il prospettare un nuovo assetto istituzionale contraddistinto dalla centralizzazione delle decisioni
Dalla riduzione ad un ruolo puramente residuale delle funzioni pubbliche e dall'autonomizzazione dei ceti politici
Stiamo in sostanza assistendo all'emergere di un nuovo paradigma anche a livello istituzionale conforme alle nuove esigenze della competizione e della globalizzazione
Ora il problema strategico che ci sta di fronte è immenso
Perché il combinarsi di un orientamento di governo liberista con un'evoluzione istituzionale con questi caratteri
Tende a creare elementi di irreversibilità che potrebbero pregiudicare definitivamente la prospettiva dell'alternativa nel nostro Paese
La battaglia sul fronte sociale su quello politico deve quindi ricollegarsi a quella sul fronte istituzionale
Il nostro impegno a favore del no al referendum antiproporzionale è un pezzo decisivo di questa battaglia
Ma noi per molti versi dobbiamo constatare una mobilitazione ancora insoddisfacente
Pur essendo noi la forza più convinta e determinata all'interno del fronte del no non riusciamo ancora a dispiegare un'iniziativa sufficiente
Su questo scarso impegno si riflette certamente il clima generale di disinteresse
E talvolta anche la convinzione che questa battaglia sia già persa e che quindi forse conviene tentare la carta dell'astensione
E tuttavia così facendo però io penso che venga meno per noi una grande opportunità
E cioè quella di sviluppare nel Paese una campagna di denuncia capillare
Sulla truffa che si sta consumando all'insegna della governabilità
Dissi svelando gli interessi di parte che muovono l'iniziativa referendaria
E mettendo in luce l'obiettivo ultimo e cioè l'eliminazione dell'antagonismo sociale e del conflitto
In questo quadro Company le prossime elezioni amministrative
Costituiranno un banco di prova importante della capacità del partito di incidere in una fase così complessa
Il partito arriva a questo appuntamento avendo subito nelle istituzioni
Delle perdite provocate dalla scissione ma sostanzialmente integro nelle sue strutture e spesso con nuove motivazioni
Quello che invece manca forse ancora la piena consapevolezza della partita che assumono le elezioni amministrative
Non si tratta solo del fatto che insieme con le elezioni europee esse costituiscono un vero e proprio test nazionale
Il fatto è che le elezioni amministrative costituiscono ora un campo di azione decisiva del partito e per più ragioni
Perché gli enti locali sono al centro di un attacco senza precedenti
Che si concretizza nella riduzione dei trasferimenti nella limitazione delle funzioni pubbliche e quindi è urgente contrastare questi processi che comportano disagi sociali ed iniquità
Ma anche perché gli enti locali sempre di più divengono una sede istituzionale da privilegiata nel momento in cui si tende a ridurre l'agibilità politica a livello parlamentare
Questo appuntamento elettorale deve allora divenire un'opportunità per rilanciare una presenza del partito a livello locale
Al centro dobbiamo porre la necessità di una riqualificazione profonda del ruolo degli enti locali per contrastarne l'involuzione
E proporre la centralità dei problemi della redistribuzione del reddito e della qualità della vita
La questione dei programmi di benissimo ma per noi un elemento essenziale per segnare un momento di discontinuità capace di rimotivare fra l'altro la partecipazione popolare
Un elemento di discontinuità
A cui chiamiamo anche le altre forze del centrosinistra
Con le quali abbiamo aperto confronti dovunque in Italia
A queste stesse forze noi chiediamo una scelta per il rinnovamento che anche nelle alleanze si traduca in scelte coerenti
Per questo abbiamo posto dovunque
Una pregiudiziale netta nei confronti dell'UDR
Oggi di fronte alla dissoluzione di questa formazione
Può trovare forse più facile impulso un'intesa
Ma essenziale è il superamento di atteggiamenti di chiusura
Noi siamo vigili al nostro interno per impedire l'affiorare di tendenze settarie
Ma guardiamo con altrettanta attenzione ai comportamenti dei nostri interlocutori e consideriamo negative le aperture all'UDR in alcune regioni le ragioni le regioni dei ribaltoni
E l'autosufficienza nei confronti di Rifondazione Comunista
Nelle zone in cui l'Ulivo può fare senza di noi su queste questioni
Ho subito finito
Su queste questioni
Noi chiamiamo le forze del centro sinistra ad una inversione di rotta
In queste elezioni Company e concludo siamo chiamati ad un grande sforzo in primo luogo a livello sociale
è essenziale che le nostre liste si aprono i contributi di quanti anche non iscritti rappresentano istanze di cambiamento a cui speriamo la nostra iniziativa
Ed è altresì necessario che diamo un segno nei nostri programmi di quelle priorità sociali che costituiscono un elemento essenziale della nostra identità ai nostri compagni e noi chiediamo uno sforzo per dare il senso di questa forte caratterizzazione sociale coinvolgendo associazioni comitati utenti dei servizi e lavoratori in un confronto comune
E aprendo appunto le nostre liste a figure che effettivamente sono rappresentativi dei soggetti sociali che consideriamo i nostri referenti privilegiati
Una ripresa i riflessione conclusiva tuttavia va fatta anche su noi stessi
Di fronte allo spettacolo avvilente di molti eletti che hanno lasciato Rifondazione Comunista
Spesso con motivazioni poco nobili noi possiamo e dobbiamo certamente prestare maggiore attenzione alla selezione dei nostri candidati ma soprattutto dobbiamo riorientare
Dobbiamo riorientare l'iniziativa nelle istituzioni locali sulla priorità della trasformazione sociale
Ai nostri eletti che speriamo siano tanti noi chiediamo di essere un po'meno specialisti dell'amministrazione è un po'più dirigenti di partito
E alle nostre strutture chiediamo di lasciare meno soli i nostri eletti e di costruire insieme l'iniziativa nel sociale la costruzione di un partito di massa passa anche attraverso una nuova concezione della presenza nelle istituzioni
Ringraziamo il compagno Gianluigi Pegolo responsabile nazionale enti locali ha ora la parola il compagno Alfonso Gianni responsabile dell'ufficio di programma
Si prepara la compagna Chiara Platania dei giovani comunisti
Il giorno di apertura del nostro congresso compagne e compagni e comparso su alcuni giornali una notizia o solo apparentemente curiosa e che forse merita qualche riflessione
Il governo messicano avrebbe abolito per legge la pausa del primo pomeriggio per gli impiegati pubblici così
Il tempo della siesta è stato cancellato
E la sveglia della globalizzazione commentava giustamente l'articolista
Riportando le dichiarazioni di un ministro messicano
Che criticava l'irrazionalità degli orari di lavoro in quel Paese specie in relazione ai ritmi di vita imposti anche dal Nafta il famigerato trattato di libero scambio che lega il Messico agli Stati Uniti e al camion
In effetti in tutto il mondo è in atto un attacco il tempo di Vito umano
E la notizia che ho qui riportato e solamente l'ennesima confermo queste un tratto caratteristico della globalizzazione
Tanti anni fa
Marx scriveva che in ultima istanza ogni economia si risolve in economia di tempo anzi quest'ultima la ripartizione pianificata del tempo di lavoro costituiscono la suprema legge economiche ma oggi noi non siamo solo di fronte ad una intensificazione dello sfruttamento tramite il prolungamento dalla giornata lavorativa
Anche però visto che negli ultimi venti anni la tendenza storica determinata delle lotte operaie sindacali a una riduzione d'orario medio di lavoro sia interrotta e si è capovolta nel suo contrario
Ma in realtà siamo di fronte a una aggressione al tempo complessivo della vita del cittadino e del potenziale lavoratore
Nel tempo di lavoro tramite l'abbattimento di tutti gli spazi interni conquistati dalla resistenza operaia al tempo imposto dall'organizzazione fordista del lavoro
Nel tempo generale di vita perché l'allargamento dell'area dell'incertezza del precariato rende la globalità del tempo umano dipendenti dal capitale secondo un modello che giustamente abbiamo definito di lavoro servile
Nel tempo consegnato all'ultima fase della nostra vita minacciata dagli aumenti dell'età lavorativa e quindi dell'età pensionabile
E dalla incertezza derivante dei processi di privatizzazione del godimento della pensione States siamo di fronte a un massiccio incremento della flessibilità
A uno sfruttamento da flessibilità che con un neologismo così ha definito Pierre Bourdieu e anche nelle esperienze più avanzate di riduzione d'orario
Si cerca di svuotarla e come nel caso Peugeot pensando di assorbire le pause fisiologiche fuor di metafora dei lavoratori all'interno della riduzione d'orario di lavoro
E lo si vede bene che la questione del tempo è un elemento centrale nell'attuale scontro in atto tra la Federmeccanica e i metalmeccanici i metalmeccanici ai quali da questo congresso torniamo ad esprimere tutta la nostra solidarietà militanti
Siamo a uno stop
Una rottura della trattativa nuove ore di sciopero sono state indette un'assise importante il tredici aprile deciderà la continuazione della lotta si parla anche di una possibile mediazione del governo
Qualcuno ha parlato di manovre sottogamba e sotto tavolo la strada l'abbiamo già indicati
Non c'è nulla da inventare se la maggioranza è il governo vogliono fare qualcosa possono far se vogliono impedire che venticinque o trenta quaranta mila posti di lavoro nel caso Olivetti Telecom vengono bruciati possono farlo usino la golden share
E soprattutto se vogliono intervenire nell'attuale vicenda sociale derivante dal contrasto
Dei metalmeccanici si impegnino a disseppellire il disegno di legge sulla riduzione d'orario di lavoro a trentacinque ore a parità di retribuzione e sia dopo Rino per farlo approvare
Allora si
Che senza deflettere dalla proprie competenze e senza invasioni di campo governo e maggioranza potrebbero dare come è stato fatto in altri Paesi europei un segnale inequivocabile contro l'intransigenza padronale
Ma poiché questo non accade
E non si intravede una volontà politica in questo senso anzi se ne vede una contraria
Noi allora dobbiamo riprendere con forza la lotta per la riduzione dell'orario di lavoro con concezioni metodi e fronti più ampio
Non c'è nessun arretramento da parte nostra
Non c'è nessun pentimento rispetto alle scelte Ken ponemmo al governo nell'ottobre del novantasette
Come vorrebbe ipocritamente chi oggi maturò l'inconfessabile senso di colpa per non aver fatto non fare non continuare a fare ciò che invece fare dovrebbe non condivido allora il commento che alcuni anche solitamente attenti alle cose che diciamo e facciamo hanno fatto su questo punto della relazione del segretario e l'esatto contrario
Ciò che non è riuscito con una spallata sul terreno legislativo per il cambiamento dei rapporti per il prevalere di posizioni politiche moderate dunque per precise responsabilità che stanno nel campo del governo della maggioranza
Deve e può essere perseguito attraverso la costruzione di consolidamento di un movimento che è già una realtà tanto importante a livello europeo dobbiamo farlo
Cogliendo in modo globale la dimensione strategica della questione del controllo del potere sul tempo per rispondere all'attacco che la globalizzazione porta la vita umana e alla sua dimensione temporale
La questione del tempo è strategica perché attraversa tutte le grandi contraddizioni di questa nostra epoca
E ne permette una moderna e radicale letture dalla contraddizione tra capitale e lavoro a quella di genere a quella tra sviluppo e ambiente
è in questo modo attraverso la questione del controllo e della potere sul tempo
Che la lotta di classe anche in questo modo può fare rinascere un nuovo umanesimo che si contrappone alla crisi di civiltà e al pericolo della comune disfatta delle classi in lotta
E nel contempo questo tema può permettersi di ampliare il fronte delle lotte sociali chiamare in causa nuovi e diversi soggetti porre il problema di un incontro tra gli inoccupati precari e i lavoratori in essere
Se Tronti può dire che al finire del secolo economico ha preso la sua rivincita sul politico
Questo deriva dal fatto che in questo secolo non si è spinta fino in fondo fino alle sue estreme logiche conseguenze la critica dell'economia politica
E che dunque la politica si è disancorata da un fondamento nella materialità della Società come anche dimostra l'esperienza del cosiddetto socialismo realizzato ma ciò non porta alla fine della politica ma alla fine di una certa politica che nella sua condizione più nobile è stata presente anche in tanta parte della tradizione comunista del nostro Paese e che noi perciò vogliamo innovare
E che oggi nella sua versione più mia degli operai e sgangherata si risolve nel primato della governabilità
A chi la persegue
Venne si attanaglia l'espressione con il suo vivido linguaggio espressionista che emerge Bloch rimorsi ad altri bastò sedere e ricchi tavoli per inserirsi e diventare dei pochi
Ma noi non possiamo fermarci qui
Come gli impiegati messicani continuando l'esempio di prima
Si scopre dall'articolo probabilmente non tutti usavano quel tempo pomeridiano per la siesta
Ma per un doppio lavoro vista l'insufficienza di reddito doppio lavoro che solo chi ne fa sei o sette lautamente ben pagati trova scandalizzare ante così come loro si è aperta una questione salariale in Italia e a livello internazionale anche questo è un aspetto che la globalizzazione
Lo sfondamento nel campo del lavoro dipendente della povertà è un fatto i poveri che lavoro in worgen porse solo un modello che dall'America si è esteso al continente europeo e i dati ultimi dell'Istat rivelano quanto questa piaga sia presente nel nostro Paese
E questo fenomeno e tanto più forti nei Paesi come il nostro
Che praticano una politica industriale irresponsabile di svendita delle produzioni che si collocano nei punti più alti della divisione internazionale del lavoro e quindi potrebbero permettere su quel terreno
Una competitività del nostro Paese che invece si risolve con la compressione del costo del lavoro
Costo del lavoro delle retribuzioni che in Italia malgrado l'incidenza della parte indiretta e ormai ai più bassi livelli nel contesto europeo con un'erosione dei salari reali e lo rivela anche l'ultimo bollettino semestrale dell'Istat
Che non era risalito la china degli accordi triangolari del novantadue novantacinque così come in aumento e lo denunciava già la relazione
Il divario retributivo tra le categorie del lavoro manuale e le altre categorie dirigenziale
Dunque la questione salariale che noi avanziamo
Non deriva da una necessaria
Doverosa ma non deriva solamente dalla difesa delle condizioni di vita ma rappresenta assieme alla questione del controllo del tempo
Assieme all'allargamento dei diritti collettivi e individuali nel mondo del lavoro e del non lavoro assieme alle forme di protezione sociale dei precari e degli inoccupati
Un terreno fondamentale della contestazione dell'attuale organizzazione capitalistica del lavoro e della società
E spinti su questo terreno è possibile costruire quell'alternativa di società che dà il titolo al nostro congresso
Per farlo e mi avvio alla conclusione è già stato detto d'altro canto dobbiamo conoscere di più e meglio il mondo del lavoro del non lavoro dobbiamo conoscere di più e meglio la composizione del capitale i sommovimenti che anche al suo interno sono intervenuti il suo rapporto con le istituzioni politiche e statuali
Abbiamo cioè di fronte a noi e questo congresso ci aiuterà a compierlo un dovere è un compito di analisi
Un dovere è un compito di inchiesta un dovere è un compito di una tenace e ricerca teoriche
Non si tratta come diceva il notista de L'Unità di essere prigionieri delle nebbie del soggettivismo nulla è meno soggetti vista che riscontrare che i lavoratori in Italia non ce la fanno o che il tasso di disoccupazione cresce in maniera inarrestabile
E al contrario vorremmo ricordare come anche ci ricorda un grande scrittore uruguaiano Eduardo Galeano
Che colui che poi diventerà il subcomandante Marcos si era recato nel c'ha perso e aveva parlato agli indios che però volo compreso
Dice allora allora si è addentrato nella nebbia ha imparato ad ascoltare ed è diventato capace di parlare
Ecco l'importante non è vedere tutto e subito ma individuare il nostro percorso di nebbia addentrarsi nesso con coraggio per potere vedere e parlare più chiaro e più forti
Grazie al compagno Alfonso Gianni responsabile nazionale dell'ufficio di programma ha ora la parola la compagna Chiara Platania della federazione di Catania dei giovani comunisti si prepara Marcello Graziosi della federazione di Modena
Care compagne e compagni mi ha molto colpito la scelta del segretario Fausto Bertinotti di iniziare la sua relazione
Con delle parole la bellissima frase di Che Guevara pronunciate in curdo la lingua del presidente o Challant la lingua di Leyla Zana la deputata curda in carcere da cinque anni per avere osato pronunciare parole curde nel parlamento turco
La lingua di migliaia di donne e uomini oppressi perseguitati torturati uccisi un popolo a cui è negata persino la lingua
Per questo la lingua del popolo curdo o la lingua maya delle popolazioni indigene del Chiapas sono le nostre lingue come la loro lotta è la nostra lotta scrive il bel Lux una femminista afroamericana la lingua è anche un luogo di lotta gli oppressi e le oppresse lottano con la lingua per riprendere possesso disse per riconoscersi per riunirsi per ricominciare
Le nostre parole significano sono azione resistenza
Io credo che anche noi stiamo tentando di ricostruire una lingua di ricostruire un simbolico abbiamo bisogno di trovare nuove forme nuovi strumenti dell'agire politico che ci permettano di continuare la sfida che abbiamo lanciato
Con il progetto di Rifondazione Comunista quella di superare la perdita di senso della politica e di fare sì che si ritrovi un senso di sé è un senso della partecipazione in migliaia di uomini e donne giovani innanzitutto
Che l'hanno persa
Per questo abbiamo anche bisogno di innovare la nostra cultura politica attraverso un confronto con altre culture critiche con altri soggetti e che pongono in sé e istanze radicali di trasformazione sociale
E questo credo non c'è possibile se non cogliamo
E degli Stati Uniti in cui la crisi della partecipazione o è fortissima è su questo che si innesta la crescita della democrazia autoritaria
La tendenza a separare sempre di più la politica dal sociale per puntare alla cancellazione dal del conflitto
Si punta attraverso la concertazione la cooptazione a rompere ogni legame tra politica e società
Per fare sì che si cancelli interamente il il senso della rappresentanza e della partecipazione politica per migliaia milioni di uomini e di donne
Io credo che dobbiamo ripartire dalla costruzione di conflitto per ridare senso alla politica ripartire dal conflitto e dal disagio sociale che oggi non si incontrano spontaneamente ma che dobbiamo avere la capacità di fare incontrare
Credo che l'inchiesta possano essere anche questo uno strumento di indagine ma anche di costruzione di aggregazione di conflitto e di costruzione di coscienza e di senso dice
Per le migliaia di uomini di donne di giovani a cui ci rivolgiamo
Inchiesta sul lavoro sui lavori sul non lavoro innanzitutto per fare sì che venga alla luce il lavoro sfruttato precario flessibile sommerso
Per fare per evidenziare come si sperimenti ogni giorno di più sulla pelle di donne e uomini di giovani le ricette neoliberiste ormai rimane come unico futuro possibile per le giovani generazioni in quello della precarietà
L'inchiesta sulle condizioni di vita anche di donne e uomini che per la prima volta alla fine del secolo vedono peggiorare la qualità della vita messa in discussione le conquiste e di un secolo di lotte può essere questa la conclusione del secolo breve un secolo che anche il secolo biotech come è stato chiamato un secolo in cui da un lato non si pone alcun limite alle biotecnologie dalle manipolazioni genetiche del cibo alla clonazione tutto diviene possibile
Ma si vieta infatti norma solo sui corpi delle donne in nome dell'etica della morale cattolica si grida al far west per colpire la libertà e l'autodeterminazione delle donne si vogliono cancellare i soggetti che rompono l'ordine di cosa esistente come le lei subiti a cui è legata la maternità
Nell'arco di poche settimane
Abbiamo assistito al voto delle Camere sulla procreazione assistita
Alla sentenza della Cassazione
Che ha negato l'esistenza di stupro perché era la donna indossava i jeans fino alla sentenza di qualche giorno fa che ha assolto Adamo dall'accusa di molestie sessuali sul luogo di lavoro perché l'uomo si dice era innamorato
Sono attacchi violentissimi alla libertà femminile che sono aperti a tutti e a tutte Sonata alti alla democrazia
Credo che anche noi non abbiamo dato una risposta abbastanza forte come non vi è stata una risposta abbastanza forte nella società queste perché il nostro partito riflette ancora un problema che vive nella società
Dell'invisibilità delle donne il carattere mono sessuato del partito stavolta dobbiamo fare davvero lo sforzo di superarlo di romperlo per sempre di fare i fini che venga alla luce un'interconnessione forte con il paradigma di genere e credo che rompere il carattere mono sessuato vada fatto nel partito ma anche tra i giovani comunisti pensiamo alle ragazze alle migliaia decine di migliaia di ragazze che partecipò non ha partecipato ai movimenti
Per la difesa della scuola pubblica dobbiamo riuscire a incrociare tra le giovani generazioni i ragazzi e le ragazze per costruire insieme percorsi di liberazione e di libertà
Concludo ancora Combe Lux che scrive il luogo dove gli individui degli individui più immediatamente sono e lo spazio delle loro vite del loro stesso corpo delle loro aspirazioni e dei loro sogni
Ripartiamo da questo luogo compagne e compagni per tentare di costruire un'alternativa di società
Allora la parola al compagno Marcello Graziosi di Modena segue il compagno Turigliatto
Care compagne e cari compagni
Un congresso segna deve segnare per un partito in generale e per un partito comunista in particolare un momento fondamentale tanto nella elaborazione e determinazione della linea politica
Che dovrebbe scaturire da un'analisi approfondita del contesto macro economico e politico internazionale ed italiano
Quanto del rinnovo degli organismi dirigenti soprattutto in un contesto successivo ad una scissione e ad un cambiamento di collocazione politica del partito
Noi pur in un momento delicato della nostra vita politica dobbiamo investigare a fondo i rapporti di forza ed il nuovo quadro politico
Dobbiamo analizzare i nuovi assetti del capitale su scala mondiale
I suoi punti di forza ma anche le sue evidenti sempre più evidenti contraddizioni
Dobbiamo fissare i nostri obiettivi a breve medio e lungo termine e attrezzarci di conseguenza tanto dal punto di vista politico quanto da quello organizzativo
Per quanto attiene il quadro politico italiano ed è quello ed è qui che si concentrerà per motivi ovvi di tempo la mia analisi
Sono convinto che oggi più che mai si è aperta all'interno della sinistra la lotta per l'egemonia
E che noi possiamo giocare in tale contesto un ruolo assolutamente decisivo
La crisi profonda ritengo anche strutturale che vive il centro sinistra
Diviso tra i due progetti Ulivo coalizione
Ed Ulivo-Partito Democratico
Apre nuove prospettive e libera nuove forze
Noi non possiamo non cogliere questo elemento che ha chiare le dimensioni dialetti di dinamiche e dialettiche
Che ci può aprire nuove prospettive e nuovi ambiti di azione
Anche in Emilia Romagna
Nella regione Emilia Romagna sempre più avanguardia e luogo di sperimentazione di privatizzazioni tradizionalmente governata da coalizioni progressiste
Si è consumata e si sta consumando anche in queste settimane
La crisi dei Democratici di sinistra e più in generale dell'intera coalizione di centro sinistra
La Giunta regionale dell'Emilia Romagna
è stata l'avanguardia tanto nel processo di privatizzazione aziendalizzazione della scuola
Basti pensare al protocollo d'intesa del giugno novantasette che sancisce la sperimentazione del sistema integrato scuola formazione professionale e mondo del lavoro
Quanto nel tentativo di procedere alla costituzione di un sistema integrato scolastico integrato pubblico privato
Attraverso il quale erogare finanziamenti pubblici di retti alle scuole private nonostante sappiamo tutti le regioni non hanno alcuna competenza in materia di istruzione che invece delegata al Parlamento
Contro questa legge
Approvata dalla giunta di centrosinistra coi voti decisivi del centrodestra ricordo il voto favorevole di AN e l'astensione di Forza Italia
Grazie all'azione decisiva del nostro partito
Si è costituito un vasto fronte di lotta culminato con evidente imbarazzo nei Democratici di sinistra nella grande manifestazione del ventisette febbraio a Bologna
Ma in Emilia-Romagna una manifestazione era stata Diretta contro la giunta di centrosinistra
Mai nella reggia nella nostra regione si era aperta una crisi di giunta formale con l'abbandono evidente del Presidente della Giunta è un cambio al vertice mai la selezione dei candidati sindaci è stata tanto complessa
Mai la destra in Emilia-Romagna è stata tanto minacciosa mai minacciosa perché a fronte di uno scivolamento della sinistra sempre più verso il centro
La destra assume caratteristiche sociali
La destra tende a denunciare
Le carenze nel sistema sanitario e di questo si fa forte sul territorio e noi sappiamo abbiamo più dimostrazioni che tra una sinistra liberale sempre più spostata su posizioni liberali e una destra sociale rischia di trionfare Cuesta nel Paese e nei governi locali
Nella base dei democratici di sinistra
In Emilia Romagna come a livello nazionale via un profondo senso di smarrimento di sconcerto e di disorientamento
Guardate la vicenda della legge regionale nostra sul sistema scolastico è indicativa dello stato d'animo della base di questo partito che rischia anche di scomparire se dovesse andare a compimento il progetto politico di Prodi
Precisi segnali sulla crisi dei Democratici di sinistra si evidenziano anche al di fuori della nostra regione
Basti pensare alla fuga dal territorio alla costante perdita di tesserati e militanti alla scarsa unità del gruppo dirigente in sintesi nel passaggio graduale da partito di massa a partito virtuale
Partito moderno tocca a noi in un contesto di lotta per l'egemonia
Tentare di allargare le contraddizioni in atto recepire parte del malcontento che altrimenti rischia di manifestarsi nel non voto e nell'astensionismo diffuso nella non politica o peggio nel qualunquismo e nel populismo
Noi dobbiamo pensare che sponte non dobbiamo pensare che spontaneamente meccanicistica mente
Il momento di evidente difficoltà imbarazzo del dei DS e del centrosinistra si traduca in un aumento del nostro consenso non è così tutto quanto deve essere costruito voluto ricercato
Se il nostro obiettivo è l'egemonia a sinistra dobbiamo attrezzarci di conseguenza con una linea di massa che ci avvicini alle classiche tentiamo di rappresentare i ceti produttivi i lavoratori
I braccianti gli insegnanti e anche quella parte dico di più del ceto medio
Che rischia ogni giorno di impoverisce subito un processo di popolarità azione all'interno del nuovo contesto macro economico dominato dei grandi gruppi economici e finanziari
Solo attraverso l'adozione di una linea siffatta possiamo pensare di avvicinarci i nostri referenti di classe e possiamo costruire davvero un partito di massa
Un partito che nella sua struttura sei in controtendenza è anche questo un elemento molto importante rispetto al modello oggi dominante di partito sempre più l'obiezione pre meno partito
Anche e soprattutto in questo noi dobbiamo distinguerci
Dobbiamo costruire un partito forte radicato sul territorio e nella società sempre di più punto di riferimento e di lotta un partito che li fuga dal modello leggero e virtuali dominante un partito saldo con una struttura democratica ma mai democratici Lista che impedisca l'azione aperto è in grado di interloquire con tutti i soggetti all'e sterno finisco subito
Un partito forte in grado di inserirsi nel nuovo contesto politico nel nuovo quadro del centro sinistra e nelle nuove contraddizioni che si stanno rendendo sempre più evidenti
La parola compagno Turigliatto di Torino segue il compagno Valentini segretario regionale della Sardegna
A me pare che topi ritorno all'opposizione del partito il tema che abbiamo di fronte a questo congresso
E i nodi che ha dobbiamo affrontare siano sostanzialmente principalmente quelli che adesso e Nuccio
Cioè noi dobbiamo provare a rispondere dall'opposizione alla situazione di frammentazione anche di demoralizzazione che ci sono in larghi settori di massa
Abbiamo il compito di provare di darci gli strumenti per vedere se riattiviamo un protagonismo
Un conflitto sociale che si riusciamo insieme ai lavoratori insieme ai soggetti oggi in sofferenza
A ricostruire luoghi materiali di unità di classe di organizzazione in cui ci si ritrova ogni settori oggi divisi frammentati ed anche demoralizzati
E questo è un compito forte a cui il nostro partito ha chiamato perché si tratta mi pare che il documento numero uno lo sottolinea con notevole importanza trovare gli strumenti per far comprendere ai lavoratori e alle lavoratrici chi sono gli alleati chi sono i nemici quali strumenti organizzativi darsi attraverso quale azione sia possibile tornare a un protagonismo collettivo siamo di fronte a una situazione in cui le sconfitte degli anni passati hanno determinato una specie di piano inclinato difficili da risalire
Un piani inclinati in cui le sconfitte insuccessi di ieri sono in qualche modo l'elemento della demoralizzazione di oggi sono l'elemento che rende più difficile la credibilità e la possibilità di un'azione rivendicativa in un'azione di lotta
Coming infrangere questo meccanismo infernale che finora sembra non avere fine che parte che ci porta sempre più indietro che Erode passo dopo passo le conquiste di decenni del movimento dei lavoratori
Questo il tema della costruzione oggi di un'azione del partito come anche ricostruire un meccanismo
Di riunificazione di un blocco sociale in passato guardate il movimento operaio ha saputo cori popolare democratica ha saputo costruirsi attraverso dei meccanismi di lotta rivendicativa che si trasferivano in organizzazione che si trasferivano in coscienza di classe in mobilitazioni inno accumulo di forze successi
Successive che alla fine determinato una valenza forte del movimento operaio nel suo complesso non solo nella vita sociale ma anche nella vita politica del Paese
Le lotte di questi anni anche quando ci sono stati in Europa sono state numerose forti importanti
Tuttavia non hanno finora determinato questo meccanismo di accumulazione delle forze molte battaglie di resistenza o di difesa sono state anche vinte provvisoriamente in qualche Paese qua e là alcuni almeno sono state vinte
Tuttavia questo meccanismo di Cuoso attraverso cui una lotta una difesa una conquista permette un livello superiore di organizzazione
Ed è l'elemento che permette poi di rilanciare la battaglia in avanti finora non c'è stato il meccanismo è piuttosto inverso il meccanismo è piuttosto che ci si difende si riesce a battere uno degli attacchi dal padrone ma dopo sei mesi
Dopo qualche po'ecco ritorna alla carica pensiamo soltanto alla vicenda delle pensioni pensiamo a quante fabbrica quarta azienda hanno vinto qualche volta delle battaglie per il lavoro o hanno contenuto le perdite
Ma soltanto un anno dopo quella battaglia ha dovuto essere riprese ha dovuto essere in ripresa di fronte a una nuova offensiva dell'avversario di classe
E questo evidentemente tira in ballo il sindacato perché è chiaro che il luogo in qualche modo deputato in qualche modo a a concretizzare a sedimentare le lotte e nello stesso tempo a costruire le condizioni movimento più ampio di resistenza oggi necessario nel nostro Paese ma anche su scala europea e questo è l'altro tema fondamentale di questo congresso
Che io ripongo qui
Rispondo soprattutto perché il problema non è di dirlo adesso lo dirò ma il problema è di avere chiaro che cosa deve essere fatto e provare a lavorarci nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Siamo in grado di operare l'unità di coloro che si battono contro il patto sociale indipendentemente dal sindacato di appartenenza
Siamo in grado di legare tiene la che chi lavora nelle confederazioni chiedersi e chi invece milita nel sindacato di base in un progetto per ridare la parola ai lavoratori e alle strutture di base democraticamente elette
Siamo in grado di costruire l'unità delle due correnti oggi di opposizione dentro la CGIL come uno strumento per costruire una più ampia uno sinistra sindacale che pesi nella vita politica delle confederazioni della CGIL in primo luogo siamo in grado di partecipare non di imporre ma di partecipare con i nostri quadri con i nostri militanti a un processo di riunificazione del sindacalismo di base oggi ancora troppo diviso
E legata particolarismi queste allo sforzo che dobbiamo fare questo il compito che il partito di fronte in queste la prossima fase e da questo punto di vista occorre un cambio nel partito non c'è dubbio abbiamo cambiato collocazione politica
Siamo oggi in una difficile opposizione ma non basta dire siamo l'opposizione o questo posizioni si concretizzerà
Di una forza reale sociale che in nuovi settori di massa oppure diciamo resteremo ovviamente ancora profondamente in difficoltà
E quindi un altro baricentro del partito dal punto di vista dell'attenzione dei suoi gruppi dirigenti dei su quadri della sua capacità di azione di massa
Un'altra qualità da costruire per tutti per i dirigenti a partire da chi a determinati funzioni di responsabilità nel mondo del lavoro nella nell'attività il partito del mondo del lavoro come il sottoscritto a tutte le cellule di base
Ai ai circoli di base perché vi faccio solo un esempio il segretario ha parlato della battaglia salariale sono molto convinto di questa cosa qui non è una battaglia economicista e oggi non è una battaglia solo quantitativa in passato poteva essere chiedere un po'di più un po'di meno ma un movimento che in qualche modo reggeva la difesa dei salari
Oggi ci troviamo di fronte a una situazione particolarmente drammatica oggi ricostruire una possibilità di battaglia salariale non è solo una questione quanta creativa è una questione qualitativa molto semplice
Se in qualche modo si interrompe una dinamica negativa oppure se continuiamo ad accettare che le statistiche ogni anno ci dicano
Che i profitti salgono e salgono ancora alle stelle e che il mondo del lavoro è sempre più in sofferenza e che i salari diminuiscono quindi è una valenza politica importante una battaglia centrale un elemento non solo sentito ai lavoratori ma sentito dei lavoratori senza la possibilità di avere dei canali di riorganizzazione per questo così forte
è la domanda di sindacato che si esprime in due forme da una parte nel dire questi sindacati non fanno quel che vogliamo questi gruppi dirigenti non non accettano il nostro orientamento non rispondono ai nostri bisogni e nello stesso tempo non si e continua a non abbandonare i sindacati si restanti Rizzi grandi sindacati rimasta che magari fanno politiche estremamente negative come quella rappresentata dal patto
Sociale di Natale allora su questo anche le capacità del partito faccio questo esempio perché conosco meglio ma potrebbe essere esteso il nostro lavoro di quartiere a molti altri a molti altri lavori
Noi siamo in grado di costruire un partito militante attivo capace quando c'è una discussione sindacale il sociale per esempio in una piattaforma siamo in grado di spendere i nostri compagni fino in fondo non solo dopo fare le critiche al gruppo dirigente
Ma in qualche modo a esprimere fino in fondo fino in fondo una capacità propositiva nostra
Di riuscire a trasformare la critiche il malcontento anche in proposte di incentivi piattaforme alternative cioè attraverso i nostri compagni
Riusciamo noi a imprimere altre dinamiche a settori di fabbrica settori sindacali a sindacati
Ci misuriamo su questo terreno e anche questi il terreno di una battaglia per l'egemonia economicismo e sindacalismo non credo proprio è un passaggio politico fondamentale per fare meglio anche le battaglie politiche complessive
Se faremo questo faremo anche meglio le battaglie sul referendum
E un'ultima cosa la voglio dire
Ed è questa consapevoli che queste battaglie sociali che oggi noi vogliamo costruire
Hanno una dimensione molto precisa hanno una dimensione di tipo europeo
La battaglia che noi facciamo oggi ha immediatamente di una rilevanza questo livello le Commissioni la solidarietà L'Unità e domani e possibilmente già oggi le piattaforme di vendicative devo trovare qualche forma di convergenza perché ne sono particolarmente convinto la battaglia oggi che in corso in Europa drammatica terribile tra capitale e lavoro
E che si vuole nascondere in realtà questa battaglia diciamo si vinceva e la vinceremo in Italia in Europa c'è o meglio noi in Italia
La vinceremo solo se uniti in nuovo spirito internazionalista
Con i lavoratori europei con le operatrici europee la nostra battaglia di oggi e immediate ripercussioni e così quel che accade negli altri Paesi il partito è pronto ad assumere non dei disco sì qui come faccio anch'io adesso ma nella pratica quotidiana del suo lavoro questa nuova dimensione che indispensabili in termini di risorse di orientamento e di attività dei propri Quadri perché questo è il livello che ci imponeva bersaglio di classe grazie
Alla Paolo la parola al compagno Sandro Valentini segretario regionale della Sardegna seguirà la compagna Maria Celeste Nardini
L'uscita strisce ma in Germania
Dal governo socialdemocratico verde di Oskar Lafontaine
Rappresenta per tutta la sinistra europea una battuta d'arresto una sconfitta
In Europa vi sono undici governi a direzione socialdemocratica
Ma la politica economica e sociale che quasi ovunque perseguono
E di stampo conservatore
Una politica che privilegia il risanamento del debito pubblico interventi agli incentivi a sostegno delle imprese la privatizzazione di servizi e di comparti economici strategici
In questo contesto europeo è nato il governo Cossiga D'Alema Cossutta
Il nostro giudizio su questo governo costituitosi dopo una drammatica rottura a sinistra eh nel cattivo è molto severo
è un Governo che ha imboccato la strada di un po'gamma organicamente moderato la moneta unica europea doveva rappresentare almeno nelle intenzioni della sinistra moderata
La possibilità di liberarsi dalla tutela dei mercati
E il conseguente superamento di pochi anni di austerità
Ci sono ecco il punto compagne e compagni oggi in Europa le condizioni per una ripresa dello sviluppo se i governi europei a conduzione socialdemocratica non approfittano di questa situazione congiunturale
Al bollo da vuol dire che l'obiettivo non è quello di combattere la disoccupazione di massa come a parole proclamano
Continuare a ragionare dopo l'avvento della moneta unica in termini di moneta forte moneta debole non solo è un errore analitico e soprattutto nelle ore politico
Sono necessarie invece politiche in grado di raccordare la legislazione fiscale con quella sociale per un aumento dei salari reali
Per la riduzione dell'orario di lavoro a trentacinque ore settimanali per la tutela e la riqualificazione lo sviluppo dello stato sociale per un più equo sistema fiscale
Non c'è più l'inflazione le imprese hanno realizzato enormi profitti l'attivo europeo su gli scambi con l'estero non è mai stato così alto
Vi sono dunque tutte le condizioni per una politica di espansione per scongiurare la salivazione per una svolta riformatrice
Quando nell'ottobre dello scorso anno abbiamo posto con forza la necessità della svolta cioè di realizzare una politica economica e sociale a favore delle classi popolari
Non chiedevamo un programma rivoluzionario
Cioè di natura comunista ma più sommessamente che la sinistra moderata portasse avanti come ha chiesto la Fontaine Germania un discorso di riformista
Fummo inascoltati e politicamente gettiti il centro sinistra preferì la rottura invece del confronto e del dialogo a sinistra
Non sono pertanto nostre leghe sposa Bida di quella cultura noi eravamo e stiamo per la svolta la rottura è stata voluta e perseguita invece dalle forze che si richiamavano all'Ulivo
Il disegno era di espellere dal contesto politico nazionale il Partito della Rifondazione Comunista
Di annientarlo di distruggerlo questo obiettivo compagne e compagni è miseramente fallito la scissione di Cossutta
è stata del tutto inutile non è servita né a salvare il Governo Prodi né a garantire maggiore consenso politico è stabilita al centrosinistra a una correzione in profonda crisi
I Comunisti italiani sono sempre più un'escrescenza del PDS
L'utile ha mostrato solo pochi poi dopo pochi mesi tutti i suoi limiti
L'iniziativa di Prodi e Di Pietro
Di costituire un nuovo partito oltre a mandare in fibrillazione popolari pidiessini ha certificato la morte dell'Ulivo
La contraddizione di fondo però del governo D'Alema è fin troppo evidente
Dispone di una maggioranza parlamentare sia pure di Giosa
Ma un governo nettamente minoritario nel Paese infatti i suoi consensi elettorali non superano la soglia del quaranta altre quaranta quarantatré per cento dei voti
Questo dato rende l'esecutivo instabile nonostante la forte ipoteca moderata sulla coalizione
Di centrosinistra per questo la nostra
Giusta ricollocazione all'opposizione non deve farci smarrire la bussola d'orientamento
Cioè la capacità di saper coniugare una battaglia di podi opposizione è una politica unitaria
Dobbiamo condurre un'opposizione forte e incisiva nel Parlamento e nel Paese
Tanti e profondi sono i guasti provocati da questo governo
In politica estera nelle scelte economiche sociali su grandi questioni come quella della scuola sul tema della democrazia
Quando il governo pretende di dettare di riscrivere le regole democratiche svuotando il parlamento delle sue funzioni
E cosa ancor più grave con la proposta di modifica del sistema elettorale che una vera e propria distorsione antidemocratica
Di fronte a queste scelte occorre
Un sussulto democratico una Ball mobilitazione intensa e costante del nostro partito
Ma non per questo dobbiamo rinunciare alla nostra politica unitaria
Non ci spaventa stare all'opposizione il problema è come stare all'opposizione
Cioè se ci arrocchiamo inciso abbiamo se le nostalgie agire prevalgono impostazioni che concezioni settarie o se riteniamo che la nostra attuale o collocazione di opposizione
Sì è un passaggio obbligato per riproporre la svolta per affermare quindi dobbiamo fare avanzati per costruire le condizioni dell'alternativa
Il partito in questa fase non ha bisogno di dare ulteriori prove della sua autonomia
La nostra autonomia non è in discussione per non omologhe Arci alle strategie del centro sinistra abbiamo scelto a ottobre la strada della rottura
Dunque non dobbiamo dimostrare che ciò che con coerenza ed è dir niente deliberazione abbiamo praticato
La fase politica invece impone di rilanciare con la stessa coerenza e determinazione comunque abbiamo del feto la nostra autonomia una politica unitaria
Ho trovato per questo opportuno la presa di posizione di Bertinotti di confermare la nostra disponibilità a un confronto con la maggioranza alla sola condizione che questa faccia a meno otto e il sostegno dell'UDR di Mastella e di Corsica
La nostra opposizione deve avere questa caratteristica si tratta di sapere se il governo cadrà da destra per l'acutizzarsi delle sue contraddizioni se sarà in sommerso
Da una lunga onda moderata o se sarà possibile farlo cadere da sinistra con la nostra iniziativa è il popolo che alcune condizioni penalizzare l'alternativa
Ecco perché sulla delicata questione del Presidente della Repubblica dobbiamo ricercare con il centrosinistra un accordo tornare abbiamo detto allo spirito del ventuno aprile
Siamo per mantenere distinte la questione del governo da quella dell'elezione del Presidente della Repubblica
Non vi è dubbio però che il passaggio dell'elezione del Presidente della Repubblica ha un significato politico che va ben oltre alla nonostante collocazione di opposizione
è una battaglia per riaffermare un insieme di valori una da battaglia di democrazia
La difesa delle istituzioni democratiche è infatti un aspetto fondamentale del nostro progetto di rinnovamento e di trasformazione della società
Anche le elezioni amministrative assumono in questa fase un valore politico straordinario
Per questo perseguiamo pur essendo all'opposizione la ricerca su basi programmatiche forti un'intensa ripeto con il centrosinistra
Siamo contrari giustamente lo diceva in modo molto forte il compagno Bertinotti allo col all'omologazione di governi locali a quello nazionale
Proprio per far vivere una battaglia di democrazia che non può prescindere dall'Italia delle cento città
Abbiamo la convinzione che a livello locale è possibile ragionare in un modo diverso con il centrosinistra in primo luogo con i DS non è detto che le divisioni profonde e profonde
Che scontiamo nazionalmente debbano riproposti negli stessi identici termini in un ente locale in una regione
A livello locale è possibile realizzare i governi avanzati che viola risposte concrete anche se parziali alla vecchie e nuove povertà al dramma della disoccupazione di massa del Mezzogiorno governi locali
Anche sul piano propriamente politico
Con minori ipoteche moderate e centriste
Governi locali che possono in qualche misura influire sul quadro politico nazionale Ender i nostri rapporti con i DS meno difficili e un po'meno di praticanti
Anche e soprattutto alle elezioni europee possono contribuire ovviamente
A far maturare un patto politico diverso
Ma occorre un'accelerazione della nostra iniziativa politica attraverso la crescita e lo sviluppo dei movimenti
Allora sarà prurito sibila agendo sulle contraddizioni di fondo del centrosinistra spostare come giustamente ricordava Bertinotti della relazione che condivido pienamente a sinistra del Paese aprire una crisi da sinistra su questi compiti immediati che non sono un'altra cosa gli spetta alla strategia ma sono parte della strategia occorre mobilitare apprezzandolo
Il partito perché queste scadenze da queste scadenze dipenderà buona parte delle sorti del Paese dei prossimi anni
Quando poniamo giustamente l'accento sulla politica cento che si intenta proprio questo
Come interpretare di una linea di massa adeguata allo sconto politico e sociale in atto nel Paese
E come trarre da questa battaglia ulteriore impulso The vigore al possesso della rifondazione di un grande partito comunista di massa
Allora la la parola ora la compagna Maria Celeste Nardini parlamentare di Rifondazione comunista segretario cittadino di Bari segue il compagno Bruschi segretario della federazione di Genova
Compagne e compagni
Persino che con la ha offerto con la sua relazione un contributo alto al partito ed ancor più alla politica alla politica quella intesa con la P maiuscola in questo Paese
Vi è stato un approfondimento ed uno sforzo di mettere ordine dare sistemazione nell'analisi della fase nell'individuazione dei Problemi
Dei rischi gravi di colti alla democrazia
Non potrò certamente entrare in questo ordito se no se gliene do
Alcuni figli un filo il mezzogiorno e non potrebbe essere diversamente quello della differenza di genere che attraversa
L'ordito
La questione del Mezzogiorno se non la poniamo noi non lo fa colpevolmente nessun'altro perché se non lo facciamo noi non ci sarà compagni limiti al peggio
Vi è stata una caduta di ideali vi è una caduta d'ideali tanto che quando il pattern partito propone e indica ideali forti ed alti ecco che ci viene detto che non sappiamo stare sulle cose concrete e quando siamo sulle cose concrete ci dicono che non si possono risolvere che pretendiamo molto
Ma dicevo che anche in questa casa in calo in questa caduta ideale
è nella mancanza di analisi e nell'assenza di un movimento di sostegno che arretrato il meridionalismo
Indietro anche detto con decenza agli anni della casermetta
Dalla Cassa del Mezzogiorno ieri con l'intervento della casa della cassa si è costituito
Un sistema clientelare capillare di massa attraverso non solo i singoli mediatori della politica ma soprattutto attraverso quel rapporto il rapporto la sudditanza economica di quelle categorie Asso e associazioni che furono allora la fortuna della Democrazia Cristiana
Fino a nella sua evoluzione ad un intervento da parte dello Stato come sostitutivo e non aggiuntivo
Le risorse economiche per il sud oggi sono i contratti d'area i patti territoriali in una parola soldi alle imprese è neppure meridionali
Il meridionalismo dei saraceni dei fiori è ancora purtroppo ma non per loro
L'ultima elaborazione politica economica economico e sociale
Abbiamo alle spalle un quindicennio di arretramento sulla questione meridionale
A fronte di elementi forti e significativi di novità l'individuo almeno tre e credo che su questi bisognerebbe in qualche modo articolare una riflessione l'irrompere del federalismo come Timoria
Comunque la si pensi
Perché altri ce lo pongono certo questa è una questione è una questione riguarda il Mezzogiorno anche i nuovi sud dell'Europa e del mondo l'Europa di Maastricht Moro monetarista e del mercato tre elementi di riflessione
Da cui ripartire e il pm per riformare un'analisi per costruire in fieri ed anche per tappe una piatto fa piattaforma politico sociale ed economica ed una nuova pratica politica
Bisognerebbe quindi mettere insieme forze politiche sociali alternative e quanti a prescindere dal loro collocazione vogliono ancora a cimentarsi con questo livello alto dell'analisi e del conflitto
Quindi le forze che sono in campo e quelle che dobbiamo cercare i vari mezzogiorno perché d'Europa perché ritengo che oggi la nostra questione del Mezzogiorno non sia la questione del Mezzogiorno d'Italia
Ci sono tanti mezzogiorno vi è un mezzogiorno in Belgio vi è un mezzogiorno persino in Germania vi è un mezzogiorno in Spagna mi sono nel soggiorno in molti Paesi d'Europa
E quindi è il secondo soggetto i soliti secondo e i tanti soggetti
E l'area del Mediterraneo il Maghreb l'Africa settentrionale e l'Albania in questo quadro il nostro mezzo Mezzogiorno può svolgere un ruolo da coprotagonista insieme ad altri
Pensiamo ad alcuni grandi fatti che attraversano questa questione l'immigrazione che ci richiama al ruolo politico e sociale dell'Europa è al di là dei Nobel che si vogliono proporre alla anche alla alla mia regione al di là di questo dell'alla alla alla gente da donne e uomini di quella terra quindi al di là di questa
Di questa grandissima cosa che l'accoglienza la grande questione del giorno è oggi il diritto di vivere di uomini e di donne liberi
Di dei popoli siano essi del nostro Sud siano essi
Di etnia albanese di alta e ci mia constatare e curdi
Ecco questo è uno delle grandi questioni uno dei pezzi interessanti che incrocia la questione dei Mezzogiorno e intendendo come mezzogiorno anche tutta quella fascia quella parte delle Este se nella concezione di mezzogiorno vogliamo vogliamo riferirci ad una concezione esatta diciamo di mezzogiorno
E che altro ente Antonio
La questione del lavoro nero e clandestino quello dei laboratori del Sud e ce ne sono tanti il lavoro minorile non sono forse una farcia di quella medaglia che si chiama globalizzazione e mercato
Grandi distribuzioni grandi firme
Di questo hanno parlato molte compagnie nella sala sia la relazione che le tesi sono molto segnate da questa analisi
Ecco nostro compito e rilanciare su di un altro livello la questione meridionale non solo come questione nazionale né come inserimento come richiesta di interventi straordinari
No straordinario deve essere l'impulso che sapremo dare nell'avviare quel processo a cui all'idea alludevo complicato che però se aperto bene potrebbe davvero ragionare intorno a ricollocazione dei poteri alla distribuzione di risorse alle questioni di migrazioni ed altro
Questo questi in essi di un nuovo meridionalismo attenzione in Europa si discute molto se deve essere Prodi ha reggere l'Unione europea come se fosse un fatto neutro o di immagine
Voglio segnalare anche un rischio che questo potrebbe portare per i costi economici che potrebbero esteri richieste pagati dal Mezzogiorno soprattutto se pensiamo forse a quello che significa la
Il trasferimento delle risorse e che forse forse è un dubbio
La Germania potrebbe richiedere ne abbiamo già una grande questione in Europa su tutta la vicenda delle quote io credo quindi che ecco riconvertendo questi nessi e partendo da questi vari soggetti che io o in qualche modo uno nominato ecco noi dobbiamo rilanciare la questione del del del di un nuovo meridionalismo come fatto teorico ma anche come pratica politica e sociale
Il secondo filo vado veramente a concludere quello della differenza di genere la relazione di Fausto Bertinotti a questa relazione in questo congresso dato grande spazio e quindi credo che ci sia uno sforzo vero di questo congresso
Ad affrontare questa questione ora questa questione io la collego no perché la questione della differenza di genere paradigma di genere con l'abbiamo chiamato compagni
Non è una cosa di ed diversa e differente da quello che hanno meno a mio modo di vedere una pratica diversa della politica un modo diverso di stare nel mondo il governo abbiamo avuto spesso conflitti anche con il partito su quello che significa che cosa la contraddizione di genere io credo che questo debba tornare insistente forte nella discussione
Del partito delle perché questo partito apposta donne e uomini in qualche modo appropriarsi
Tornare a riflettere e a discutere per me significa ecco riuscirà a ragionare insieme ai compagni nel senso che può avere oggi ancora un atto fosse un atto di violenza violare un corpo di donne o comunque violare una violenza sessuale comunque
è una è una questione dirompente che atti che ci attiene e che ci interroga
Ecco io chiedo e mi chiedo
Che cosa vorrà significare
Costruire no comunità di donne e di uomini che cosa vorrà significare costruire un partito di massa
Se
Noi non saremo in grado ecco di cambiare la nostra pratica politica Senegal sappiamo non saremo in grado di incontrare ecco io la percorso di relazione tutti questi oggetti donne e uomini
E quindi mutare mutare in concorrenza mutuare e continuare la relazione
Faccio un esempio molto semplice naturalmente lo faccio per quei compagni con cui ho inteso contenuti molti sanno di che si tratta e molti praticano una la relazione nella loro
In pratica quotidiana della politica
Lo dico a quei compagni con cui forse bisognerà ancora ragionare che ancora mettono in dubbio che cosa è che cosa significa poi che cosa volete dire
Vogliamo dire questo vogliamo dire che a partire da noi e quando io dico partire da noi dico da partire da me ma dico che nel nel circolo a partire da quella donna da quell'uomo da quella compagnia da quel compagno che porta con sé quel suo vissuto di Donna di un posto di lavoro oggi donna di nessun posto di lavoro di ragazza di Giovanni
Di tossicodipendenti e come faremo compagne e compagni a parlare
Di grandi questioni di questioni come quelle della droga se noi non incrocerà Emo un servizio sociale sul territorio segnalino parleremo con gli operatori sociale di quel di quel servizio se ne va davanti non ci riferiremo alle famiglie ai soggetti che è quella donne e uomini giovani che quel servizio utilizzo Comelli poi potremo riconnettere le fila allora è questo il percorso di relazione in anche marciare
Cercare cercare nell'asse esser cercare e cercare di ascoltare e nell'ascolto io credo verrà forte verrà fuori ecco quello che il quelli che sono i desideri degli altri a partire da questi noi potremo che ricostruire con quella da quel pezzo interessante che al centro della nostra a centro di noi che sono che il mondo del lavoro
Anche ricostruire la memoria e cercare di fare capire Cecchi insieme a compagni non è in una posizione per i dati
Mila è il comunismo grazie
Ha ora la parola il compagno Giordano Bruschi segretario della federazione di Genova sì proprio si prepari il compagno Mauro Tosi segretario regionale del Veneto
Un annuncio i delegati latinoamericani sono chiamati ad una riunione tra di loro subito in questo momento al primo piano
Al compagno Franco fa illa è stata sostituita la borsa
La borsa del Congresso conteneva alcune delibere importanti del comune di Chiaravalle Ancona chi provasse nella borsa questi documenti è pregato di recarsi al banco delle deleghe all'entrata la parola al compagno Brusca
Porto
La testimonianza di una città come Genova ma credo che sia un discorso che riguardi un po'tutti i compagni specialmente coloro che faticosamente con sofferenza lavorano lavoriamo nelle federazioni la testimonianza di una città con tanti problemi declino degrado ma anche con quale che lotta significativa
E qualche successo è bene che il congresso
Riesca a fare questo scambio di esperienze la deindustrializzazione ha spazzato via un panorama di fabbriche
E con esse la concentrazione operaia e connesse una cultura alta di solidarietà e di civiltà
Nell'area del Ponente genovese cui s'attaglia l'amaro discorso divenendo la sull'essere soli registriamo oggi disgregazione
Invivibilità disagio paura eppure qua il cosa spunta
Racconterò allora
Tre fatti e cercherò di indicare una strategia che ci renda credibili di fronte ai cittadini perché oggi lo siamo poco o
No perché non ci stimi Ino e ci rispetti no ma perché raramente riusciamo a portare risultati in una lotta in questo lembo del Ponente dove sono sorte con le fabbriche i grandi quartieri operai
Regna il degrado si chiama accetta di parà
Chiude la biblioteca se ne va al centro sociale fugge la farmacia si mobilita al posto di polizia
Diventa anche meno frequente la corsa degli autobus che rinchiude in casa per essere bombardato da quella tv che il piccolo una non puoi stare in tutte le stanze quando piove entra l'acqua
Case operaie Giammarco c'è a vent'anni
E i compagni del circolo discutono combattono lo spontaneismo ribelli sta che sarebbe la prima risposta bussano alle porte prospettano il risanamento
Ma devono affrontare non la grande politica
Ma quella di tutti i giorni che forse il più grande dell'altra le cose concrete palpabili
Che però fanno a pugni con la legge finanziaria che secondo con la tv aiuta i deboli ma penalizza i Comuni che non dà i soldi per il risanamento delle periferie
La novità non è la Costituzione la settimana scorsa de il comitato chiamiamolo di scopo di riqualificazione è nuova l'idea del Comitato risultato di una partecipazione di massa come rivendicazioni elaborate collegialmente la sfiducia viene messa da parte
Si decide il voto per il Comitato in piazza
Le urne per la strada quattrocento abitanti sui mille vanno a votare legittimano l'organismo rappresentativo e subito dopo assemblea in piazza quattro ore di dibattito con gli assessori di Rifondazione Comunista
Che spiega non le battaglie in consiglio comunale la più importante il vinta da Rifondazione Comunista che ha fatto votare un documento
All'unanimità contro il patto di stabilità quello che nega risorse e Investimenti per i nostri comuni è importante raccoglierei nei Comuni è possibile
La critica al centralismo statale perché i municipi ricordiamocelo nell'esperienza emiliana toscana
Del secolo scorso e purtroppo in quanti a diritti siamo andati indietro di cento anni
Riprendiamo allora anche quella battaglia per fare dei municipi il baluardo
Di una comunità che combatte per l'istruzione
Per il trasporto tutti tutte conquiste e tutti i servizi che il patto di stabilità interno al patto sociale il patto territoriale
Il patto elettorale capite la sequenza matrioska di questo parte
Uno dietro l'altro che colpiscono l'autonomia la partecipazione
Dei lavoratori
E dei cittadini un comitato che nasce è eletto dagli stessi abitanti
è un'esperienza importante la seconda testimonianza sempre a ponente più avanzata costola cosa possono fare i venti comitati ambientalisti che si oppongono
A la potenza della FIAT
Ed è la più importante multinazionale del mondo che è approdata a Genova la PS a di Singapore
La più grande delle in prese di trasporto marittimo e portuale questi speculatori
Vogliono riempire ancora di più il mare che ha sepolto le spiagge ha tolto le acque ha devastato il territorio è una partita dura perché si è formato un blocco di potere che vede la FIAT alla multinazionale
Alleata apertamente con i DS
Cinque mesi di battaglia
Il venti comitati hanno combattuto hanno realizzato una forte aggregazione hanno spostato i rapporti di forza
E hanno respinto anche lì il ricavato che l'intervento delle multinazionali in fondo in fondo portava un vantaggio per l'occupazione e per lo sviluppo della della città
La lotta sia conclusa si sono rovesciate le posizioni perché è accaduto l'imprevedibile il movimento di massa dieci mila firme assemblee di mille persone per volte
Ha scompaginato il tessuto sociale il cinquanta per cento in certi casi votava
DS
Gli schieramenti
Politici sono stati sbriciolati è cresciuta la crisi molto grave della base dei DS e il provvedimento non è passato e i comitati
Pensate bene hanno voluto e leggeri il presidente venti comitati ambientalisti il presidente un compagno di Rifondazione Comunista che saluto anche perché è qui attivo partecipante a questo congresso e il gruppo consiliare del Comune assume
In polemica con altri il ruolo di appoggio
Ai comitati e non è vero che la presenza nelle giunte freni sia un qualcosa che assomiglia al male minore
O almeno peggio si può combattere bene da qualsiasi parte nelle fabbriche nel territorio e anche sui banchi dei consigli comunali se di queste serie di si fa
Un punto di conflitto è una riflessione questa che ci induce a pensare che è possibile cambiare i rapporti di forza che non è inevitabile la rassegnazione
Ho citato due
Esempi però sono poche rispetto ai dieci ai cento casi di iniziative non un partite di problemi sottovalutati indi iniziative fallite
Però c'è un inizio di lavoro volevo dare con questo una risposta al discorso molto importante di Ferrero di questa mattina sulla necessità che nelle nostre federazioni
Silvia davvero il via ad un movimento articolato prendendo i Problemi semplici della vita
Di tutti i giorni perché essere comunisti oggi
Non basta per essere comunisti la bella citazione magari Di Rosa Luxemburgo o l'esaltazione emotiva
Dell'ideale comunista io chiamo rivoluzionari quei modesti compagni di parate il Ponente perché coniuga no il dire al fari
Perché partono sin dalla denuncia dal contro ma indicano il Progetto per che cosa combattere e poi perché portano a casa
Dei risultati concreti i soli che ci daranno credibilità che sconfiggono lo scetticismo e il pessimismo
Vorrei aggiungere qualcosa sulla flessibilità sono rimasto colpito da un episodio probabilmente sta avvenendo in tutta Italia l'inchiesta dovrà dare le dimensioni della frantumazione che avviene nel mondo del lavoro
L'istituto Doria a Genova
Una casa di riposo quattrocento lungodegenti anziani c'è carenza di personale il servizio scadente c'è la disumanità
Nei confronti degli ammalati manca il personale ora non si chiamano neanche più i trimestrali siamo arrivati alla vergogna delle chiamate ha ora
E i giovani che arrivano cosa possono fare
Di fronte a un uomo malato e lo chiamano servizio alla persona non lo conosce non lo vede non lo vedrà mai più e poi la beffa il giovane ha cambiato categoria non è un lavoratore
è promosso sono in trenta sono imprenditori gli hanno dato la partita IVA così
L'istituto si libera anche dal dovere di pagare i contributi sociali e le le statistiche dicono che ora in questo istituto le imprese sorpassati da una
A trentuno
E D'Alema poi sciorina Errani in tv nel miracolo dell'aumento delle impresa e come segno di vitalità della società capitalistica dell'espansione
Di un ceto imprenditoriale ma sarà questa
Vera gloria ho citato un caso ce ne sono
A centinaia dico appunto che un'inchiesta dovrà dare
Il numero o il dramma le beffe del lavoro precario dei senza diritti dei senza sicurezza
Dei senza pensione e costringere noi a capire che il mondo è cambiato non ci sono più le grandi fabbriche ma vedere come avvicinare questo mondo organizzare riprenderlo alla lotta come la lotta avevano cominciato i nostri compagni alla fine dell'Ottocento ecco essere comunisti oggi significa fare allora quello che decidono i circoli che hanno questi problemi
Lo sforzo di costruire un partito possibilmente meno litigioso nelle contrapposizioni interni a un partito che vuole studiare individuare i bisogni
E che affida ruoli di responsabilità della rifondazione ai giovani il nostro congresso provinciale tra i tanti aspetti sofferti ci ha fornito la sorpresa dell'avanzata dei giovani
I due circoli più importanti di oggi
Sono retti da segretari due ragazzi
Di venticinque ventotto anni molto attenti alle fa alle frasi dei maestri ma ancora più impegnati attuare nei di gli insegnamenti un partito cioè che lottando si radica
Che ricerca le alleanze sociale per fare un blocco storico con tutti i soggetti antagonisti vorrei tagliando concludere fare però un riferimento un po'preoccupato alla vicenda del referendum del diciotto aprile non mi sembra
Che ci sia la mobilitazione necessaria e mi sembra che non ci sia un collegamento tra la questione sociale e la questione democratica non possono andare divaricati ognuno per conto proprio
Ci vogliono cancellare imbavagliare perché non possiamo affrontare
La questione sociale e quindi il no al referendum deve essere anche per il tentato come alla esigenza che esista ancora nel Paese
Un partito che possa difendere la salute che possa difendere la pensione ma in questo modo i cittadini che sono sconvolti da tutte le accuse che si rivolgono alla proporzionale
Potranno capire il significato vero
Di un vuoto del no che riguarda anche il loro futuro e infine vorrei sulla questione
Del referendum sottolineare i precedenti li hanno già ricordati alcuno il sette giugno cinquantatré
C'è una prima legge truffa che è del sei aprile del ventiquattro a Genova il sei aprile la ricorderemo e la legge Acerbo
La legge di Mussolini che però era notevolmente migliore di D'Alema e Amato perché lasciava perlomeno alle minoranze il trenta per cento dei seggi la ricordo per questo motivo ci fu un uomo politico italiano Giacomo Matteotti che per primo
Definì quella legge elettorale una legge truffa dieci giorni dopo questa denuncia Giacomo Matteotti fu assassinato ci sono dei precedenti
Nella storia italiana ed è Christe vedere che ci sono alcuni che si ritengono di sinistra
Che oggi peggiorino ancora quella che è stata l'esperienza del fascismo abbiamo deciso a Genova
Forse sarà una cosa provocatoria il Comitato del no ricorderà il sei di aprile
Nell'anniversario della prima legge truffa italiana il sacrificio di Giacomo Matteotti per ricordare che questa della democrazia
è una questione fondamentale per tutto il Paese
Ora la parola il compagno Mauro Tosi segretario del Veneto si prepari la compagna Patrizia Sentinelli segretario della federazione di Roma
Due annunci il compagno Enzo Calliano il compagno Franco specchio assieme devono recarsi alla segreteria nazionale presso la commissione verifica poteri al primo piano alle diciannove
Alla fine del dibattito si riunirà qui l'assemblea plenaria dei delegati per valutare le proposte sullo Statuto e subito dopo verranno esposte le proposte della commissione elettorale Tosi un ancora un minuto a nome della presidenza del congresso
Proponiamo un nuovo ordine del giorno da approvare ora subito che vi leggo
L'utile esporlo perché lo capirete dalle parole che leggeremo il quarto congresso del Partito della Rifondazione Comunista valuta come estremamente negativo al limite della costituzionalità
è pericoloso per la democrazia il decreto legge varato dal Consiglio dei ministri di martedì scorso che modifica la legge centoquarantasei del novanta sulla regolamentazione del diritto di sciopero
Non è finito e già approvato ma non è finita
Il provvedimento limita fortemente l'esercizio del diritto di sciopero in termini collettivi individuali ipotizzando addirittura sanzioni economiche a danno dei lavoratori al punto da vanificare la proclamazione di azioni di lotta
Si tratta del tentativo di realizzare partendo dal settore dei servizi pubblici e contrapponendo strumentalmente il diritto di sciopero e tutela dell'utenza la normalizzazione del mondo del lavoro attraverso la rimozione del conflitto sociale
Nel prendere atto che è il partito della Rifondazione comunista ha presentato un proprio disegno di legge sulla materia
Il congresso impegna il partito in tutti i suoi livelli organizzativi a costruire il più vasto fronte di lotta contro l'attacco portato dal governo D'Alema ai diritti dei lavoratori
Dall'applauso possiamo ritenere approvato questo ordine del giorno che da subito impegna il partito alla mobilitazione
I segretari della Federazione della Toscana sono pregati di riunirsi qui fuori e diamo subito la parola scusandosi per l'interruzione al compagno Paolo Grossi ringrazio la Presidenza ringrazio anche i compagni per la loro pazienza
Io tenterò di parlare di una sola cosa perché a me sembra che serve qua forse approfondire alcuni aspetti
Della nostra situazione politica i nostri compiti perché tentare operazioni più ampie vedo che si corre il rischio di dire tutto è di non c'entrano niente
Io partirò da quello che è stato l'argomento maggiormente sviluppato dalla relazione compagno Bertinotti e colgo in questo un segnale di un'indicazione c'è la questione del lavoro del nostro intervento sulle questioni del lavoro
Della nostra capacità o no di essere partito rispetto alle tematiche oggi nel lavoro
Io credo che questo sia stato non solo una scelta doverosa per un partito comunista ma sia stata un'importante indicazione di scelta politica di traccia per iniziativa del partito parto da quello che altri compagni han detto
Il peggioramento delle condizioni di lavoro la riduzione dei diritti l'arretramento salariale
L'arretramento steso dello status sociale come lavoratore conta poco ad essere un tarare adesso l'arretramento nella considerazione dell'agente
Parto dalla come viene vissuta questa condizione la sfiducia nelle scelte collettive l'estinguersi del sindacato rivendicativo
Non è un caso che i metalmeccanici lottano non per la loro piattaforma ma contro la piattaforma della Confindustria
La caduta di credibilità e di consenso della sinistra tutta valutate il voto degli ultimi mesi e vedrete che i lavoratori la sinistra operai non è andata a votare contro questi certe a compagni non è solo un problema di sfiducia non registriamo solo un arretramento
Nella credibilità e nelle capacità di battersi del mondo del lavoro
Assistiamo arretramento moderato assistiamo in parte a un cambiamento della pelle politica
C'è un salto di qualità
Nel come oggi si orientano settori sempre più vasti del mondo del lavoro e la classe operaia riporta i dati non del Nord Est che non esiste porta i dati del Veneto
La la regione a più alta concentrazione operaia rapportarmi umori abitanti è il modello dello sviluppo capitalista produttiva del nostro Paese
Dove la lega è il primo partito operaio dove il trenta per cento degli iscritti a CGIL vota lega e questa è una scelta su cui noi dobbiamo fare i conti con i quali ci dobbiamo misurare
La lega che non è morta anche non morirà compagni perché abbiamo visto ancora
Parte dello schieramento politico da sinistra dire bisogna cogliere la caduta e la lega e toglierli consenso e voti
è la lega che raccoglie in questi giorni con grande consenso le firme contro gli immigrati che pure ci sono settori importante la classe operaia nostra regione
E la lega
Dei gazebo razzisti e la lega delle squadracce paga
E la lega contribuì dobbiamo combattere nella nostra regione no e la lega con cui non è possibile confronto
Ma ti all'Atalanta oggi
La destra peggiore il capitalismo più arretrato
La cultura che è l'opposto della nostra cultura solidaristica nostra cultura sociale
Dice compagno Cofferati che è venuto a trovarci ieri abbiamo letto perché
Ognuno faccia il suo lavoro il partito non deve sostituire il sindacato
Non si preoccupi compagno Cofferati perché noi non sostituiamo il sindacato
Non so se vediamo un sindacato che non c'è
E non solo della maggioranza della realtà operaie della nostra regione
Il novanta per cento dei lavoratori del Veneto non sono organizzate sindacalmente nelle piccole e nelle medie anche nelle grandi fabbriche non c'è nei lavori atipici non c'è nelle cooperative di lavoro non cioè nelle forme precarie
In cui vengono destinati Giovanni non c'è da difendere
Nessuna forma di precariato non c'è difende la retata negando i fatti
Non sostituiamo nessuno perché non c'è nessuno da sostituire quella realtà purtroppo che registriamo non era alta marginalità ed era altera nelle grandi realtà operaia anche la nostra regione
E allora
Quando noi definiamo
La questione operaia come la prima questione re nostro partito registriamo anche il primo compito per il nostro partito facendo un'altra considerazione che lo altrettanta amare altrettanto difficile
In molte realtà non ci siamo neanche noi non ci sono neanche i comunisti
Anche noi dobbiamo porci io credo un problema concreto
Cosa vuol dire aprire oggi il conflitto ad aprire la capacità d'arte anziane misurare la collocazione dei nostri compagni nel sindacato non solo nella stesura i documenti alternativi ma nella capacità di appoggiare suscitare mobilitazione conflitto risposta contrattuale politica la situazione
Proporrei livelli di partecipazione e di rappresentanza di democrazia che ricostruiscono la fiducia
Nell'ordinazione operaia proporrà il radicamento del partito nelle situazioni operare come scelta concreta compagni
Se noi avessimo cinquecento circoli operai non saremo il partito che è stato cacciato dalla maggioranza non saremo il partito a cui si dice siete disponibili o no agli accoppo istotipo di accordi
Questa è la realtà compagna io credo che la conseguenza di questo ragionamento mi scuso per è che noi dobbiamo pubescente precise
Da questo congresso devo uscire non solo un'indicazione politica deve anche uscire una scelta dell'utilizzazione delle risorse e dei soldi dei compagni porre l'obiettivo in tutte le situazioni di destinare capacità uomini volontà politica a questo obiettivo su questa questione non sulle altre compagni che pure sono importanti hanno il diritto a considerazione mobilitazione si misurerà nel prossimo futura lecca passano subito di incidere sull'età sull'opposizione di incidere su prospettive di alternativa
Vi tolgo altri due minuti per una riflessione sul partito
Io credo che dobbiamo ringraziare il nostro partito
Dobbiamo ringraziare i nostri compagni per l'orgoglio per la radicalità per la grinta che hanno dimostrato nel rispondere in compatti con coscienza con capacità di mobilitazione alla scissione altri partiti sarebbero crollati alla seconda sessione in due anni registriamo invece che i compagni hanno dimostrato capacità di ricostruire l'organizzazione ricostruire circo rimette in piedi le federazioni tanto più con capacità orgoglio dove più forte era stata recisione l'abbaglio ma a parte i gruppi dirigenti
Comma e lo stesso tempo dobbiamo dire a questi compagni che non basta dobbiamo dirlo estesi che non basta questa capacità
Perché oggi costo del partito di massa e la prosperità eterna tira a partire dall'opposizione vuol dire un salto di qualità
Vuol dire porre il problema del protagonismo sociale la costruzione dei circoli il rafforzamento dei partiti del partito in tutte le situazioni la casa dei popoli Casa di lavoro
Cioè abbiamo scelto l'unica strada ma siamo consapevoli che anche è anche la strada è più difficile
è la strada per cui ogni nostro compagno deve essere un agitatore sociale deve essere un capace di mobilitare e di muoversi con capacità inconsapevolezza ai con grinta
Non è più il partito che guarda la televisione quanto è bravo il compagno Bertinotti non è più partito di quelli che vanno a fare
Gite turistiche alle grandi manifesto che pure abbiamo fatto che vanno rifatte è il partito del protagonismo sociale
Dalla compagnia o parto da un giudizio che riporto fra poco discuteremo la questione della
Dello statuto
Abbiamo una carta costituzionale inadeguata questo partito qua abbiamo una carta costituzionale che
Lo statuto di un partito che era il partito che doveva essere in maggioranza che era il partito dovrà essere sicuramente governato
Mi sia permesso dire
Una carta costituzionale chissà poco si sa molto di Cossutta strappo sa poco di Bertinotti se posso usare questo schemino qua
è lo statuto di un partito chiuso fortemente gerarchizzata o difficilmente permeabile è un partito dove i compagni a volte purtroppo si sentono di contare poco dove se Antonio contare abbastanza a fondo nelle scelte
Io credo che lo statuto da riformare
è uno statuto dirò sinceramente compagni che ci abitasse in una società i un'organizzazione in cui lo Stato questo Statuto fosse la Costituzione avrei difficoltà a vivere in questa struttura sociale quindi vi ringrazio cambiamo anche questo perché per un nuovo partito ci vuole anche un altro struttura sociale un'altra capacità di organizzazione grazie
Grazie al compagno Tosi ha ora la parola la compagna Patrizia Sentinelli segretaria la federazione di Roma si prepara il compagno Igor Canciani delegato di Trieste
Compagni e compagne ho trovato davvero interessante la relazione di apertura del compagno Bertinotti
Perché molto ricca e coraggiosa soprattutto ha indicato un percorso è una ricerca che ritengo essere un passo avanti nella costruzione del Partito della Rifondazione Comunista
Un invito un impegno che parla tutte a tutti noi singolarmente e collettivamente alla nostra responsabilità al mettersi in discussione per realizzare una pratica più efficace
Io infatti non credo che non ce la facciamo a fronteggiare questa fase se non ripartiamo da noi non da uno sforzo genericamente volontaristico ma dal partito tutto come forza organizzata passione e sentimenti per rompere correlate il conflitto la pesante deriva all'omologazione alla cooptazione a quello che abbiamo chiamato insomma anche nel documento il Governo allargato
Il compagno Bertinotti in un passo della sua relazione diceva
La democrazia non è essenzialmente il voto ogni cinque anni
L'ho sentito molto vero
E mi è venuto alla mente un manifesto
Che qualche tempo fa un giovane responsabile allora della stampa e propaganda della mia federazioni video lo ricorderanno bene i compagni di Roma di Roma che sono presenti qui a questo congresso
Era un manifesto per la campagna del tesseramento e diceva il voto non basta vieni a Rifondazione comunista
Uscivamo allora da un buon risultato elettorale erano le ultime regionali sapevamo che ci potevamo permettere quello sull'onda né quel manifesto e chiamammo allora come oggi alla partecipazione al protagonismo
Io credo compagni e compagne che durante il referendum è per il no
Che abolisce la quota proporzionale contro chi vuole cancellare i partiti scardinare la rappresentanza dobbiamo far vivere questa idea di democrazia diffusa
Insomma costruire presìdi fatti di aggregazione sociale
Entro questa nostra società frammentata
Non solo portare una battaglia i livelli istituzionali appunto e far percepire il dramma che si creerebbe appunto dentro le istituzioni con quella referendum ma dentro
La battaglia da dobbiamo portare dentro le pieghe della società articolando gli interventi sui territori
Io credo che sia necessario e possibile per far decollare le nostre ragioni
Perché non ci basta la collocazione all'opposizione in Parlamento per far guadagnare passi per l'alternativa
Non basta l'opposizione abbiamo detto e anche qui molti interventi che mi hanno preceduto per muovere chiamare il conflitto
La collocazione all'opposizione è stata una necessità iscritta nella fase non una vocazione strategica del nostro partito è stata mancata svolta che ci ha consegnato questo quadro politico e portato noi all'opposizione
Abbiamo condotto allora una scelta lucida
Per lasciare aperta la prospettiva della trasformazione e proprio su questo punto che ci dividemmo con i compagni che poi se ne andarono
Quella scissione si è consumata sul terreno dell'omologazione
E pensare che ancora alla vigilia ricorda in molti qui lo ricorderanno l'assemblea di Bellaria qualche autorevole esponente del nostro partito parlava di sé come garante dell'autonomia
E non fu così fu il cedimento alla cooptazione e fu allora una pena grande
Per la perdita che subimmo sì anche per la perdita di qualcuno e di qualcuna
Ma soprattutto una pena perché vedemmo in quel passaggio in quei compagni che abbandonarono il Partito della Rifondazione Comunista
La dismissione di una ricerca di una pratica dell'alternativa connessa incardinata nei processi sociali nella costruzione dei movimenti
In quei compagni che abbandonarono il partito full elemento istituzionale che prevalse la politica politica separata dalla questione sociale il governo come il primato dell'azione politica e istituzionale
Ora
Il Partito della Rifondazione Comunista noi dobbiamo ripartire dall'opposizione per affrontare un nuovo passaggio
C'è da guadagnare con fatica un tratto di strada non possiamo rimuoverlo
Non dal gradualismo ma anche dalla rottura dalle rotture è possibile ripartire e ritessere una nuova trama di rapporti e di relazione
Anche per muovere da cui una sfida per l'egemonia con le forze della sinistra moderata
Noi credo compagni e compagne che proprio qui incontriamo il tema grande del partito
Il movimento delle donne vedete c'è insegnato a tutte noi è indicato a tutti il partire da sé
Io credo che dobbiamo ripartire dunque danno voi per muovere il cambiamento
Dobbiamo saper valutare insieme collettivamente nei nostri circoli
La nostra modalità di comunicazione la qualità del nostro agire e delle relazioni che mettiamo in essere tra noi tra i compagni e le compagne iscritte tra i compagni e le compagne scritte e quelli che sono fuori del nostro partito quelli che incrociamo ed incontriamo nelle vertenze nelle note territoriali andiamo oltre la propaganda
Non solo le lotte e le iniziative che vengono da un impulso dall'alto ma anche dalle quelle dalle lotte che nascono nelle micro realtà territoriali che incrociano appunto
Le strutture del partito diffuso un partito in movimento che non subisce supinamente l'azione degli altri
Ma che insieme agli altri nuove il protagonismo sociale
Noi credo compagni e compagne
Che abbiamo il dovere di misurarci non solo con quella fatica cui mi richiamavo ma anche con le difficoltà di questo momento particolare che viviamo nominarle queste difficoltà
Anche quando l'entusiasmo ci fa difetto
Dobbiamo aprire il confronto lo scambio con tutte le forze organizzate con tutte quelle soggettività critiche che oppongono resistenza al dominio richiesto proprio dalla globalizzazione
A Roma nella mia federazione abbiamo promosso un tavolo permanente dove l'esperienza che maturi amo e che conduciamo nelle istituzioni locali come al Comune di Roma ad esempio incontra le esperienze che si consumano vengono fatte a livello sociale
Perché la frantumazione
Quella sociale indotta dalle potenti ristrutturazioni capitalistiche
La crescita rallentata priva di elementi di progresso chi ama ad una nuova coercizione ad un nuovo controllo nel comando e richiede forme di governo sempre più a democratiche
Non è questo il patto sociale la concertazione sindacale l'attacco alle libertà sindacali come quella al diritto di sciopero che abbiamo condannato nell'ordine del giorno che abbiamo poc'anzi votato
Non è così l'accelerazione maggioritaria nelle istituzioni fino alla repressione ricordo qui linfa né operazione che si è consumata a Roma chiamata operazione girasole contro i centri sociali
E chiamò cui anche
Quei manifesti del peggior revisionismo storico che sono stati affissi in queste ore dal Comune di Roma in omaggio presunto alla resistenza
Grave situazione che abbiamo condannato e che non smetteremo mai di denunciare
Ma che sanno il portato di una modernità di questa modernità non alla riedizione di vecchie forme autoritarie
Cui quando la politica che non sa e non vuole parlare dei bisogni e dei diritti sociali
Anche quando viene fatta dalle forze del centrosinistra
Alimenta la deve legati alla passività azione
E allora noi sì noi perché solo su un terreno diverso da quello neoliberista incentrato sul mercato sulla logica del profitto sul dominio dell'uomo sull'uomo della donna
è possibile indicare conquistare spazi per una nuova democrazia è un equilibrio sociale
L'americanizzazione che avanza è invece l'alimento che nutre il processo di cancellazione di una democrazia socialmente connotata che spinge a distruggere le forze antagoniste spezzando le relazioni tra istanze sociali
E quelle politiche
Tutto di questo parla la scena internazionale dalle vicende curde alla tragica esperienza di ossa l'anno ma anche alla vicenda del Cermis come alla trattato sull'anni
E la questione anche sulla scuola compagne e compagni che si vuole piegata al mercato ci dice di questa ricerca di dominio della destrutturazione dello Stato e della sua democrazia
Così come parla di questo la riforma elettorale
E allora per contrastare questo disegno
Il nostro congresso ci chiama ad una nuova fase
Noi una grande responsabilità non vinti e non soli c'è bisogno di operare un cambiamento dentro la società
Per contrastare questi processi di idee legati passività azione
Aprendosi diciamo nuove stagioni di conflitto di lotte e facendo però leva anche su quelle esistenti non aspettando che ne vengano altri di cui certo c'è bisogno ma anche partendo da quelle esistenti anche quando animano esperienze parziali io penso intanto ad alcune note agite nei territori pensa a quei comparti di lavoro Cominetti Amici come i bancari come gli elettrici come i lavoratori dei trasporti ma penso anche alle latte o urbani sia le rotte urbane che dobbiamo riscoprire quelle per una dismissione di uno spazio sociale da restituire ad uno spazio sociale
Per una riqualificazione delle periferie per i piani regolatori contro l'idea della deregolazione e qui incontriamo compagne e compagni la ricca esperienza della sinistra verde ad esempio come quella dei centri sociali dei comitati delle associazioni
Del volontariato anche di quello cattolico
Esperienze importanti dal basso che si muovano da un lato a dispetto di un modello di relazioni sindacali iscritto dentro la concertazione e a dispetto di un quadro legislativo che avanza e che stringe i governi locali come le nuove Bassanini dentro le ammazza privatizzati riesce che assolutamente in specie incentrata dentro al quadro neoliberista che deve regole destruttura ambiente e territorio territorio e lavoro
Io credo che dobbiamo ripartire da qui
Perché servono a noi nuove risorse i nostri circoli che entrano dentro queste nuove per quel potenzialità che provano a sperimentare modalità di agire diverso che tornavano e si cimentano a rappresentare soggetti del cambiamento
Noi a Roma ci stiamo provando ma poca cosa lo dobbiamo mettere a sistema gli uni con gli altri una federazione che chiama l'altra
Per ragionare dal basso per la ricostruzione di un partito quello tra Rifondazione Comunista radicato insediato un partito strumento e antidoto appunto alla passività azione
Noi abbiamo aperto una fase di discussione anche nella nostra federazione sul partito
E vogliamo arrivare presto ad una conferenza di organizzazione per definire meglio dopo averlo messo a tema il Progetto dotandoci di strumenti più a Degas adeguati e per dare anche alle compagne alle donne
Che non sono accolte come dovrebbero dentro al nostro partito anche la possibilità di dare luogo ad una conferenza delle donne che chiama il partito tutto e non solo l'ora ad una leader ridefinizione di un partito non più Moro sessuato
Ritengo compagni e compagne anche da questo punto di vista che abbiamo bisogno davvero di un modo diverso di pensare e di fare
Di nuovi linguaggi per capire per farsi capire in una società scomposta
Ma anche arricchita di nuove culture nuove pratiche per costruire solidarietà condivisione Progetto dando vita quelli che a me piace chiamare i laboratori di ricerca sociale
Un partito non certo estraneo alle istituzioni o indifferente alla relazione politica
No si tratta di lanciare un nuovo percorso affinché le pratiche agite nelle istituzioni anche quelle locali trovino alimento nell'esperienze dalle esperienze sociali in un rapporto di reciprocità
La passività azione
è la di Riva estrema della rottura tra politica e società
Lavorare per i connettere i due livelli è un nostro obiettivo
E per conseguirlo io credo che ci vuole essenzialmente conflitto e movimento così per la scuola pubblica controllato sua privatizzazione o contro tutte quelle forme che si chiamano privatizzazione
Dobbiamo introdurre elementi per portare anche nel partito le giovani generazioni ad essere protagoniste e quindi dentro le lotte al conflitto costruire nuovi modi di agire e soprattutto lavorare per un'alternativa di società
Grazie Patrizia ha ora la parola il compagno Igor Canciani delegato di Trieste la riunione della seconda mozione delegate la seconda mozione è rinviata il motivo è la convocazione
Della plenaria sullo Statuto il compagno Canciani e l'ultimo intervento
Compagni e compagne prima di passare all'intervento vero e proprio consentitemi di rivolgere un breve messaggio di saluto da parte dei delle compagnie dei compagni italiani e sloveni del Friuli-Venezia Giulia anche in lingua slovena
Prima c'è un c'è torta mo'congresso Strang comunisti ci apre nuove o stravolto varici il sintomo vari Sulphur lanieri o dischi e Cry me
All'interno della nostra regione del Friuli-Venezia Giulia che pure rappresenta
Che pure rappresenta il lembo più estremo più orientale del Nordest
Del quale ci ha parlato poco tempo fa il compagno Tosi viviamo le stesse contraddizioni presenta il presenti all'interno
Del quadro generale all'interno del Paese
Dunque passiamo da contesti talmente di talmente diversi racchiusi in in un ambito in uno spazio territoriale molto contenuto che ci portano a doversi misurare quotidianamente con i problemi che possono derivare
Tipici delle aree a forte
Fortemente industrializzate penso a Pordenone con insediamenti della Zanussi Electrolux oppure con una retta diffusa insediamenti produttivi
Di diffusione di relativo benessere come moderno dire una rete di piccole e medie imprese sull'asse Udine Gorizia
Ci scontriamo con la realtà del lavoro atipico all'interno
Per gli impianti delli dei grandi impianti cantieristi c'è da Fincantieri a Monfalcone
Fino ad arrivare alla zona più depresso a Trieste capoluogo regionale che un emblema significativo del deserto prodotto da una progressiva inarrestabile deindustrializzazione che e in via di ultimazione stanno chiudendo le ultime fabbriche i cantieri non esistono più
Trieste che ormai da anni è oggetto di un dibattito sempre più virtuale sempre meno reale su quelle che dovrebbero essere le possibile via di sviluppo
Si è parlato di Città della scienza si continua a parlare di polo scientifico settore terziario avanzato
Si parla di espansione del porto anche se in realtà di progetti per una reale espansione delle politica portuali non ce ne si parla di un'area a regime off-shore si continua a parlare di corridoi corridoio cinque Dias e Barcellona Kiev di entroterra naturali che dovrebbero far riferimento alle vicina Slovenia Croazia Croazia dunque miriadi di ipotesi che non ha prodotto alcun positivo effetto concreto finora
Per arrivare all'ultima ricetta proposta in questi ultimi mesi i contratti d'area dunque il Nordest come il Mezzogiorno Trieste come Crotone questa è l'unica cosa di attualità che ha passata anche al vaglio dei sindacati che sindacati dicono di voler valutare perché potrebbe pur sempre
Dare uno al centro dell'intervento io qui vorrei fare un riferimento preciso il contesto al nostro senso di Inés de inadeguatezza che pure misuriamo in questi giorni emerge da numerosi interventi da questione slovena
è uno dei modi
Dei terreni sui quali siamo chiamati
Per fare politica la minoranza slovena nella regione del Friuli-Venezia Giulia
Una minoranza che è presente da sempre
Estesa nelle tre province Trieste Gorizia ed Udine nelle valli della del Natisone inattesa dell'intero dopoguerra di una legge di tutela una legge al riconoscimento di diritti soggettivi e collettivi che riguardano in prevalenza l'uso del il diritto all'uso della propria lingua nei rapporti con le istituzioni e poi una seria di altre cose legate per lo meno il
Per lo più scusate dello sviluppo e comunque il ma il mantenimento in vita di dell'associazionismo di istituzioni culturali del quotidiano di lingua slovena
Ecco su questo terreno finora c'è stata
Una sostanziale condivisione c'è c'è sempre stato un appoggio
Di del nostro partito di Rifondazione Comunista
Purtroppo noi stessi abbiamo ridotto
La battaglia in favore a sostegno della minoranza slovena una mera prassi di adesione di sostegno formale agli ha riferito indicazioni di una giusta legge di tutela mentre adesso
In epoca recente dopo la scissione dopo che
Ci siamo accorti una scissione che a Trieste per esempio ha toccato i vertici del partito riprendendo in mano le questioni una duna abbiamo scoperto che probabilmente anche nel porci
I problemi
Degli sloveni che poi ci sono i problemi di tutte le minoranze etnico linguistiche presenti sul territorio probabilmente eravamo inadeguati nel senso che avevamo dato una delega ai compagni sloveni affinché le elaborasse ero delle proposte
E dunque la discussione elaborazioni avvenivano in gruppi tematici
Interni al partito che vivevano all'interno del partito ma di cui il corpo del partito non sapeva in realtà niente io credo che dobbiamo fare uno sforzo questo gli ha ricordato anche il compagno a fare a Roma il suo intervento il salto di qualità per fare in modo che la questione slovena ma vale anche per la questione di genere vale anche per la questione dei rapporti tra compagni tra i Giovani comunisti
Si diventi davvero patrimonio di tutti è che non venga delegata
Gruppi di interesse che poi elaborano propongono ma che non riescono mai a superare
Un certo limite una una barriera che poi si pone naturalmente
In sostanza ritengo ci sia bisogno di maggiore osmosi di maggior condivisione pratica nella sostanza e non nella forma solitamente di tutte quelle tematiche a cui aveva accennato altrimenti avremmo ancora
Un partito suddivise in gruppi di interesse tematico nel quale c'è un formale riconoscimento e condivisione delle differenze ma manca la volontà di praticare di contribuire fino in fondo
Di fare in modo cioè che queste differenze che quanto stiamo asserendo avvenga veramente
Dunque uno dei metodi che secondo me il partito potrebbe adottare quello di uscire da una certa prassi che era stato instaurata già nel PC
Cominciare davvero a praticare maggiormente mai a Trieste ci siamo posti il problema in merito a varie questioni la questione del lavoro alla questione del femminile da anche la questione slovena per fare in modo davvero di riannodare i fili di arrivare una saldatura reale
Di fare in modo che questi problemi che sono sentiti
In forma maggiore da una parte del partito diventino davvero patrimonio e consapevolezza piena consapevolezza di tutti
Credo inoltre questo una cosa che abbiamo imparato a misurare in questi ultimi mesi sul terreno della nostra proposta politica
Che sia necessario arrivare davvero
Al partire da da sé dalle proprie esperienze anche su questo terreno nel senso che
Per chi adesso fa politica o almeno questo è un esperienza che facciamo
Nel nostro piccolo a Trieste
Emerge in questo senso di disaffezione al sempre più crescente per la politica da parte del degente c'è questo rifiuto dei partiti della politica ci sono timori e paure
è davvero difficile battere però ci accorgiamo che quando riusciamo ad essere presenti su temi concreti
Anche su temi singolari che forse non hanno niente a che vedere con il nostro impianto politico con la nostra visione generale di quella che deve essere di quella che è la politica
Riusciamo per lo meno ad arrivare a dei punti a dei terreni di aggregazione
Nel quale riusciamo a farci ascoltare a farci sentire anche fuori dal proprio con la anche fuori dal nostro contesto e allora credo che forse uno dei piccoli suggerimenti che si può dare affinché lo strumento partito diventi più e di adeguato sia di provare a compiere un percorso leggermente all'inverso a partire dal particolare per arrivare al generale dunque partire dal problema concreto che ci pone la gente dei bisogni concreti che ci pongono a livello di circola livello di circoscrizione di territorio e saper tradurre poi il discorso generale la nostra visione generale di società
Partendo da quel dato particolare un ulteriore suggerimento che riguarda comunque questo senso di inadeguatezza
è un è un sub in subordine un senso di inadeguatezza che io percepisco viene sentito da un sacco di compagni pure militanti che si ritengono a loro volta inadeguati a svolgere certe certe mansioni certi compiti chiamiamo
Si rifiutano in un certo senso di diventare protagonisti della politica io credo che su questo terreno giochiamo una duplice sfida un obiettivo minimo da una parte l'esigenza di ritornare a parlare alla gente all'infuori dei nostri delle nostre sedi partendo dal concreto del particolare dall'altra la necessità che abbiamo di
Liberare quel potenziale che secondo me nel nostro partito c'è ancora dunque portare quei compagni che magari hanno timori paura e timidezze pian piano riappropriarsi a loro volta di ruoli che forse non si sentono in grado di svolgere perché
Forse non siamo stati in grado di star loro abbastanza vicini di fare in modo che a loro volta uscissero io credo che se riusciremo in tempi ragionevolmente brevi a dare risposta a questi due minimi obiettivi o se sapremo tradurre davvero la nostra pratica politica partendo da questi presupposti opposti che ci sono molto vicini che sono poi quelli coi quali ci scontriamo incontriamo ogni giorno forse anche a medio termine potremmo realtà riacquistare la consapevolezza di non essere poi del tutto tanto inadeguati
Allora compagni e compagne con l'intervento del compagno Canciani e attività la seduta pomeridiana Ridet relativamente al dibattito alle ore diciannove e quindici precise il Congresso riprende per soli delegati per lei vota Discussione e votazione dello Statuto
Quindi alle diciannove e quindici
I compagni Megolo De Cristofaro Musacchio Bracci Torazzi Saverio Ferrari Jervolino e Baldi sono pregati di venire alla presidenza
Allora compagni alle diciannove e quindici riprendiamo la seduta