Presentazione degli atti dell'indagine conoscitiva sulla difesa del suolo org. c/o sala Zuccari - Palazzo Giustiziani

Buongiorno
Possiamo aprire i lavori del convegno
Anche se non è una buona giornata
La guerra e speriamo che non sia una guerra che
Avuto inizio in Europa
In queste ore certamente
Che è a qualche
Non dico l'imbarazzo ma difficoltà
Anche a questo
Convegno
Difficoltà tutti noi a concentrarci su
Questioni anche importantissime
Ma così distanti da un dramma che viviamo in queste ore e che i due rami del Parlamento vivono in modo assolutamente in tensione
Il presidente del Senato senatore Mancino il presidente della Camera dei deputati onorevole Violante
Sono per la ragione che ho appena accennato
Impegnati nelle camere ispettive
E sono qui rappresentati dal vicepresidente
Senatore Carlo Rognoni dal vicepresidente onorevole Carlo Giovanardi
Io dai la parola subito
Allora senatore Rognoni tardi indirizzati frutto del Presidente del Senato
Buongiorno a tutti
Buongiorno presidente io sono qui per portano un messaggio del presidente del Senato Mancino
La discussione in aula come aperto
Se la procedura nelle della crisi nel Kosovo impedisce al presidente Mancino di essere presente al convegno
Aveva preparato un intervento breve il saluto anche qualcosa di più da utilizzare anche con un contributo io penso di sì
Fare il mio dovere leggendo vero
L'esigenza di controllare l'attuazione delle leggi
E sempre più avvertita particolarmente nelle materie che sono a più diretto contatto con la sicurezza dei cittadini
Troppo spesso inoltre dopo il verificarsi di gravi calamità naturali si è lamentata la carenza di analisi e interventi preventivi che fossero in grado di affrontare i problemi non soltanto sull'onda dell'emergenza
Credo che l'indagine conoscitiva condotta dalla commissione Territorio Ambiente Beni ambientali del Senato congiuntamente all'omologa Commissione della Camera dei Deputati rappresenti una risposta entrambe le questioni
Spetta ai presidenti delle commissioni relatore illustrare il lavoro compiuto i risultati anche in termini di proposte concrete
Che sono stati raggiunti parte mia voglio limitarmi a sottolineare l'importanza sociale economica e umana costituito dal rischio idrogeologico e dalla conseguente necessità di difesa del suolo e a segnalare taluni problemi di fondo che sembrano emergere in modo evidente
Sulla base dei dati acquisiti dall'indagine conoscitiva e forniti dalla Protezione civile risulta che negli ultimi ottant'anni si sono verificate in Italia circa cinque mila quattrocento milioni undici mila frane
Con un danno economico quantificato limitatamente agli ultimi vent'anni in oltre trenta mila miliardi
Ma soprattutto soltanto negli anni più recenti si sono registrate centinaia di vittime inseguitori venti derivanti da cause idrogeologiche
A ciò si deve aggiungere che disastri come quelli indicati costituiscono anche non diversamente da come avviene per quelli di natura sismica
Ferite profonde nel tessuto sociale di intere comunità locali che vedono compromessa la loro identità messo a rischio il loro futuro
Si tratta di eventi di cui lo Stato e in genere i pubblici poteri non possono disinteressarsi
Per troppo tempo vi è stata una sorta di rassegnazione statalisti Ca'attorno a fenomeni considerati naturali e imprevedibili o tutt'al più conseguenza ineliminabile dello sviluppo economico
è vero invece che le pubbliche amministrazioni devono poter dare una risposta ad una sempre più consapevole domanda di sicurezza e che anzi devono essere in grado di porre al centro della loro attività la difesa del territorio
Inteso come bene primario e fondante delle comunità di cui sono espressione
Sarebbe però ingeneroso affermare che negli ultimi anni non si sia fatto nulla
La legge centottantatré del mille novecentottantanove rappresenta una svolta significativa nel modo di affrontare la difesa del suolo
La relazione conclusiva dell'indagine afferma che l'impianto di questa legge solito e razionale e che gli strumenti attivati
Principalmente le autorità di bacino i piani di bacino hanno consentito il conseguimento di risultati importanti
è stata condotta in particolare un attività estesa di conoscenza e di pianificazione da cui occorre muovere per consolidare tali passi in avanti
Sono emersi al tempo stesso gravi ritardi nell'attuazione di questa importante legge
Si tratta di inadempienze che hanno impedito che impediscono all'Italia di sviluppare un'efficace politica di difesa del suolo
Le cause vanno ricercate della complessità del sistema normativo
Nell'intersecarsi delle competenze
Nella molteplicità degli strumenti di pianificazione e delle strutture tecniche gestionali coinvolte nel settore
Sono poi da considerare i condizionamenti di carattere finanziario
E le difficoltà ad affermare una vera cultura ambientale quindi il prevalere di una politica di pura difesa rispetto a quella che ponesse in prima linea la qualità sociale e ambientale dello sviluppo
L'impianto legislativo sulla difesa del suolo
Risulta ancora oggi largamente disatteso soprattutto in alcune zone del Paese
Dai lavori del Comitato paritetico costituito per lo svolgimento dell'indagine conoscitiva congiuntamente alla Camera dei Deputati emersa una molteplicità di temi meritevoli di analisi e di approfondimento
La pianificazione di Area Vasta
La sua effettiva realizzabilità
Le complesse procedure di approvazione dei piani di bacino
La cogenza di certe sue determinazioni la compatibilità con preesistenti interessi sul territorio
La necessità di razionalizzare il sistema delle competenze dei poteri superando le suddivisioni tra bacini nazionali interregionali e regionali
Rivedendo le competenze i compiti dell'amministrazione regionale CRI quella centrale e identificando per quest'ultimo un interlocutore unico le necessità ridare certezza e continuità sui finanziamenti
Occorre perciò
A frenare insensibile aggravamento della situazione di rischio del nostro Paese in primo luogo ponendo rimedio alle seguenti situazioni
L'inadeguatezza delle misure di salvaguardia negli strumenti urbanistici
L'abusivismo edilizio
La scarsa manutenzione ordinaria delle opere
L'asportazione irrazionale degli inerti dagli altri Paesi
L'incontrollato sviluppo di colture arboree lungo i fiumi
La realizzazione di grandi opere che prescindono da una preventiva valutazione di impatto sulla sicurezza idrogeologica
L'inadeguatezza dei piani di emergenza e di efficaci sistemi di monitoraggio l'insufficienza dei servizi piena e di polizia idraulica
A fronte di tale situazione occorrono modifiche di carattere integrativo correttivo esemplificativo per quanto riguarda le procedure di approvazione dei piani di bacino in modo da favorirne la concreta attuazione
Una più incisiva politica di prevenzione nelle opere di pertinenza fluviale che consentano di realizzare operazioni di trasferimento degli insediamenti
City zone a rischio alluvionale deve accompagnarsi all'adeguamento dell'impianto normativo preesistente la proposta di direttiva del Consiglio dell'Unione Europea che istituisce un quadro per la politica comunitarie in materia di acque
Inoltre la materia delle acque della difesa del suolo e oggetto di decentramento ai sensi della legge cinquantanove del quindici marzo mille novecento novantasette l'ipotesi di revisione e i criteri di ripartizione di funzioni di delega delle competenze fra Stato Regioni enti locali devono però preservare l'unitarietà fisica dei bacini idrografici
Che è un dato di fatto derivante dalla scala spaziale dalla quale si esplicano la maggior parte dei fenomeni naturali
In particolare e a questo livello che si verificano i processi idrogeologici che controllano le piene di siccità e più in generale il bilancio idrogeologico
E a questo livello che vanno effettuati i bilanci del materiale trasportato dei fiumi
E o che può essere analizzato e modellato l'inquinamento delle acque
La individuazione del bacino idrografico comunità territoriale di riferimento è inoltre coerente con le prospettive comunitarie in materia di acque
Tale unità dovrà essere contemperata con la necessità di conferire agli enti regionali e locali funzioni e compiti più vicini al territorio e alle collettività interessata
L'home genuinità
Dal punto di vista amministrativo dei diversi bacini idrografici riuniti o meno i comparti o distretti è un problema di grande rilevanza sul quale devono essere indirizzate nel breve periodo adeguate iniziative
D'altra parte
La differente organizzazione prevista per i bacini di interesse nazionale interregionale regionale ha prodotto differenze marcate siano il livello di attività ha svolto sia nei risultati conseguiti evidenziando diseguaglianze territoriali
Nell'esercizio di un efficace e responsabili azione di difesa del suolo
E pertanto indispensabile assicurare nel breve periodo un azione di difesa del suolo omogenea su tutto il territorio nazionale attribuendo lo stesso rilievo a tutti i vaccini indipendentemente dalla loro collocazione geografica
Riassumendo un modello organizzativo unico
Una certa di questo tipo come logico corollario quello di valorizzare maggiormente il ruolo delle regioni
Che dovranno avere i compiti più rilevanti nella gestione dei bacini idrografici singolarmente
Per quelli interamente contenuti nel proprio territorio d'intesa con altre Regioni per quelli con estensione interregionale garantendo comunque la presenza dello Stato con il compito di assicurare il rispetto
E il coordinamento delle linee politiche nazionali della difesa del suo
L'indagine
Così scrupolosamente svolta dalle due Commissioni parlamentari offre con serietà un panorama dei guasti ambientali alcune organiche misure di intervento per una politica del territorio adeguate ai tempi
Ed è per questo che il presidente Mancino ringrazia i presidenti dei due commissioni
Ringraziano nessuno può unioni quello che è stato molto più che un saluto come presenti che sono tutti competenti della materia hanno ben potuto constatare che mi pare da al convegno di questa mattina mi avvio non certamente celebrativo il lavoro fatto ma di riflessione un tema è tutto aperto ora esce a lutto del presidente della Camera dei deputati alla Paola il vicepresidente onorevole Giovanardi che porterà effettivamente saluto e nient'altro
In questa riunione
Anche se nella convinzione
Che quel il tema trattato qui oggi
è stato e rimane una grande questione nazionale con la difesa del suo io vengo da una regione una provincia poi dove
Sin dai monaci di Nonantola da Sant'Anselmo il problema è stato ben presente
Nel momento in cui si è incominciato a capire la relazione esistente fra quello che esisteva nelle pianure alluvionali e i problemi degli assetti dei bacini di montagna
Perché poi il nostro è un Paese in cui in realtà
Si è sempre dovuto convivere fra un territorio difficile
Macché un'attenzione particolare che storicamente il Parlamento
E anche coloro che sono applicato lo studio di questi fenomeni
Avuto attimi disattenzione ma anche momenti alti di studio da approfondimento del problema di teorizzazione
Di qui l'ebreo sul territorio tutta la vicenda legata alla bonifica integrale degli Studi di Serpieri
Ha un territorio sul quale fino a pochi decenni fa dovevano vibrare operare anche in montagna il milione di persone quindi territorio fortemente antropizzato
Una realtà che poi si è andata modificando via via nel tempo e che naturalmente
Pone di fronte gli operatori a problemi nuovi
Problema che mi pongo ardita
Dal fatto legislativo e come organizzare un territorio e la difesa del suolo nel momento in cui la presenza umana che c'era non c'è più
Fenomeno che viviamo ovunque lenta ed è particolarmente nelle zone montane che pone problemi legislative ma anche problemi molto più semplice
Per quanto riguarda la piccola idraulica per quanto riguarda la mutazione per quanto riguarda quelle opere minori che però erano il tessuto attraverso il quale il controllo dell'uomo sul territorio
Consentiva anche con la manutenzione ordinaria di tutti i giorni che rendeva meno disastrose determinati fenomeno quindi una grande una grande questione nazionale attorno a difesa del suolo si gioca non soltanto la prevenzione
Difatti calamitosi ma l'erogazione complessiva
Del territorio e delle attività economiche su di esso insistenti
Rimane un problema le relazione lo sottolinea di frammentazione di competenze
Di
Baccini sui quali ancora oggi purtroppo sono gli operatori dello carriole qualche stato assessore quando ero consigliere regionale in Emilia Romagna ancora oggi quando si affronta un problema specifico subito ci si scontra con una frammentazione una sovrapposizione di competenza
Locale regionale di bacino nazionale del demanio di vari ministeri che ci interessano a pezzi di territorio certamente qui ci vuole
Un'opera di semplificazione e di razionalizzazione ma ripeto e concludo aderire al di là degli aspetti il particolare della questione credo che sia importante ancora una volta che il Parlamento con le sue commissioni si sia interessato di questo fenomeno non in maniera frammentaria episodica ma avendo ben presente che questo tema quello che trattate stamattina è un tema molto importante è un tema decisivo per il futuro del nostro Paese
Grazie al vicepresidente Giovanardi e ringraziando di nuovo centro e Unione invece presidente Giovanardi lui li lasciamo liberi partecipa ai lavori delle rispettive Camere di appartenenza
Stamattina invece diciamo ora la scaletta prevede dovrebbe prevedeva un mio intervento
Faccio soltanto qualche riflessione di introduzione a quella che in verità la l'apertura e la relazione di merito
Al convegno di questa mattina anche l'intervento del senatore Veltri Presidente della commissione del presidente del comitato paritetico
Bicamerale che ha svolto questo lavoro non soltanto ponderoso ma ricchissimo di indicazioni
Senatore vetri è stato l'anima di questo lavoro non soltanto per la competenza che potete verificare nella relazione che popola tra qualche minuto ma altrettanto per la passione e la determinazione con cui ha voluto che questo Comitato paritetico sci instaurasse e mi ha portato avanti nelle difficoltà delle e anche meritatamente dei lavori parlamentari con molta efficacia e molta rapidità il lavoro
Un lavoro che non è stato condotto sull'onda di una emozione
è stato condotto sulla base di una consapevolezze un interesse assolutamente al di là della contingenza politica e delle parole che ci troviamo ai peritale all'indomani di ogni calamità
Il nostro Paese a una nota fragilità
Che e rovescio della medaglia della sua Bellezza e della sua diversità paesistica e geologica
Ed è anche ove scioglie la medaglia
Della sua storia
Della storia degli insediamenti umani e degli undici
Che via via del suolo del territorio di questo Paese sono stati fatti attraverso diverse stratificazioni di civiltà la politica tenta di misurarsi con la difesa dei valori non solo naturali e paesistici ma anche umani che con il territorio sono connessi
E Saintes Passion
La propria impotenza
All'indomani di fenomeni talvolta è anche nomadi
Pulci e definiti calamitosi
Che producono conseguenze gravi conseguenze di perdita di vite umane oltre che trasformazioni territoriali
Credo che e sia giusto richiamare la necessità che la politica e anche il parlamento e il governo rinuncino all'illusione promette ai capi poteva dominare la natura del territorio
E non faccio riferimento soltanto a un a un grado di imprevedibilità che c'è in tutte le vicende enuncio umane ma anche naturali
Faccio riferimento alla mutazione climatica che mi pare
Si può salire in qualche misura in corso che ai video Show letti schemi immette i di valutazione in previsione dei fenomeni
Faccio riferimento al fatto che nessun piano nessun ministro nessuna spesa pubblica potrà mai garantire che i versanti delle montagne rimangano lì dove ci sono che i fiumi seguano corsi predeterminati dall'uomo
E che in sostanza nella tua non interferisca con molta forza realtà può qualche volta anche con molta violenza
Con ciò che e la comunità umana si aspetta
Ma da questo all'impotenza al senso d'impotenza che sentiamo all'indomani
Di ogni pioggia intensa e all'indomani di ogni fenomeno calamitoso
Che non necessariamente la violenza di un terremoto distruttivo ma a volte semplicemente un livello di precipitazioni
Prevedibilmente
Nella media
Degli ultimi decenni
Quando ci si trova all'indomani di vicende come quelle diciamo certamente si sente l'esigenza di un miglioramento della capacità di previsione e di intervento di una civiltà così ricca e così anche tecnologicamente
Attrezzata così attrezzata sul piano della conoscenza
Tale da poterci realisticamente poi l'obiettivo che quanto meno per le catastrofi naturali abbiano un ridotto impatto sulla sicurezza
E sulla vita delle comunità umane
Dopo l'alluvione di Firenze
Fu inaugurata dal Parlamento
Una indagine una commissione di studio che sfociò ogni alla famose commissione De Marchi
Che diede vita a questa fondamentale legge centottanta tale
Una legge per la difesa del suolo
Come dire la verità ai la stessa Paola difesa del suolo esprime forse un'insufficienza nell'approccio a una legge fondamentale
Che se non altro a fatto assumere e ha scolpito nella nostra legislazione
Alcuni principi
Alcuni valori di riferimento
Anche alcune strumentazioni cardine come quella dell'unità di di bacino e del bacino idrografico come unità di previsioni di intervento
Il controllo possibile delle conseguenze delle calamità connesse all'alluvione e agli spostamenti del suolo
La legge centottantatré approvata finanziata
Dissi utilizzata con difficoltà
Produttrice di residui passivi laddove abbondantemente finanziata
Attuata anche in parte e o mai nelle condizioni di avere prodotto
Almeno un passo in avanti dal punto di vista culturale ingenerare nella pubblica amministrazione d'aver prodotto anche un notevole accrescimento
Delle conoscenze
Che fosse sono lo strumento più importante
Per far fronte alle calamità la legge centottanta tale a tuttavia
Dato in questi primi dieci anni di applicazione anche il segno dei suoi limiti
Da questa consapevolezza
Qualche il mese dopo la visione del Piemonte
O possiamo dire qualche anno e comunque a prescindere da quella legislazione di emergenza che ha tenuto costantemente impegnata la nostra Commissione nelle ultime legislature
La proposta di legge approvata per l'indagine conoscitiva lo svolgimento effettivo dell'indagine conoscitiva hanno proposto sostanzialmente il problema di un notte di un marcato il passo avanti di una riforma
Della legge
Della quale ai male fondamentalmente valido indiscutibile
Il principio de L'Unità di bacino
Del quale invece rimane diciamo così aperto i in discussione
Tutto l'apparato strumentale quello che consente a una legge non solo di esprimere una serie di concetti logicamente coerenti ma di avviare efficace
La vicenda di Sarno
Recentissima e assolutamente drammatica
Per diversi aspetti sulla quale non c'è non possiamo certamente qui soffermarci stato soltanto l'ultima di una serie di altri episodi che ci hanno dato il segno della difficoltà di passare da una legge di validissimi e forse discutibili principi a un salto di qualità nell'efficacia dell'azione pubblica
L'indagine conoscitiva ha messo a fuoco in modo dettagliato e approfondito
A mio giudizio tutti gli elementi di insufficienza dell'attuale legislazione
E le conclusioni dell'indagine conoscitiva hanno cominciato a produrre significativi effetti sulla legislazione che successivamente si è prodotta
L'ultimo e decreto legislativo per la tutela qualitativa il nocciolo delle acque
Al pay sono i provvedimenti che proprio all'indomani
Della tragedia di Salmo
Hanno previsto non soltanto un intervento in quella situazione ma una riforma a regime di diversi aspetti e strumenti della legge e tuttavia io vorrei dare la parola avete esprime anche una opinione politica molto netta
Dopo alcuni anni di esperienza nella commissione Ambiente del Senato
L'opinione che neanche in questa legislatura
Neanche con questi governi che hanno non solo
Tutto il mio sostegno politico ma anche la mia
Sincera stima
Si è compiuta una vera svolta
E un salto in avanti operativo e politico pari alla svolta di principi e di concetti comporta dall'adozione di una legge centottantatré per legge centottantatré è rimasta
Un qualcosa di palleggio
Rispetto all'essere fondamentale del governo del territorio
Di parallelo e di parzialmente separato il lavoro di pianificazione prodotto non è approdato all'incrocio con gli interessi e con le decisioni ultime importanti sull'uso dei suoli
La separazione netta
Pianificazione di bacino e pianificazione urbanistica che non è nelle norme ai money lei fatti
Un problema
E il problema della pianificazione di bacino è quella di sapere su incrociare con le domande di uso dei suoli con gli interessi reali con le normative urbanistiche fino al livello del comune del Piano regolatore comunale
Che dal punto di vista della gerarchia non è da nessuna parte indicato come quello Chupa imposto agli Art nella legislazione ma che nei fatti
E lo strumento gerarchicamente solo imposto perché quello che alla fine decide
Un inibisce determinati usi del suolo
Quindi c'è un problema di sviluppo dell'intreccio fa pianificazioni di bacino il governo del territorio to cure strumenti fondamentali di governo del territorio
Se il problema
Di coniugare la autorevolezza tecnica
Delle autorità di bacino che non sono per organismi tecnici
Con una paio autorevolezza politica
è un'operazione difficile
Le unità di bacino corrispondono a una ripartizione e una conoscenza fondata sulla geografia nel territorio
Mentre le decisioni politiche rispondono anche alla storia
Agli elementi di civiltà tout-court di politica
E quindi la configurazione delle autorità di bacino abitativo profilo giuridico
Come autorità davvero capaci di imporre un più intelligente uso del suolo
Dipende probabilmente non solo dalla loro configurazione giuridica ma effettivamente anche dalla capacità di fa incontrare
La conoscenza e il punto di vista che la pianificazione di bacino sa esprime con dice oggetti autentici del governo politico del territorio con i soggetti elettivi
E non essere quindi una sorta di amministrazione pallida ma un elemento integrato nel governo del territorio né i suoi luoghi più importanti e riconoscibili responsabili verso i cittadini
E c'è infine a mio avviso anche il problema di un'autorevolezza dello Stato
Che non può esprimerci con un comitato che ancorché autorevolissimo è un comitato
E da Paola stessa comitato
Dice di un difetto di autorità di autorevolezza
Occorre una un centro di responsabilità politica nazionale di Hanko costituzionale
Per quanto riguarda la responsabilità di attuazione degli obiettivi di una legge importante ambiziosa come la centottantatré e le sue successive modificazioni su questo non solo le commissioni di Camera e Senato ma anche l'aula del Senato e successivamente della Camera si è pronunciata con decisione
A questo coi sponde
Una lentezza di risposta da parte del governo anche esce la cornice della legge Bassanini dovrebbe consentire di attuare rapidamente
Questo obiettivo di unificare l'amministrazione e la responsabilità dello Stato
Ancora nei giorni scorsi ieri
Dando un paio impegnativo difficile anche per la procedura del tutto inadeguata a quella di un poiché rispetto a un testo sulle acque che in verità è una legge quadro
Abbiamo riscontrato la
L'incongruenza
Del fatto che un bene unitario mobile importante come l'acqua cioè soggetto a diverse avo autorità e centri di responsabilità politica amministrativa per quanto riguarda la tutela della qualità il controllo delle quantità ed egli uscì
E una difficoltà nella quale il legislatore dopo si dibatte da anni
E che ha tentato di risolvere con indicazioni precise
Le indicazioni peraltro in questo senso con univoche
Sono anche nelle conclusioni di questa indagine e negli a negli argomenti approfonditi che popolata da poco il senatore Rete io voglio dire in apertura del convegno
Soltanto che noi non vogliamo considerare questo convegno un una riconoscimento hanno gli stessi calciatori tra gli altri colleghi e a chi ha con l'avvocato di un importante lavoro fatto ma non è un segnale
Una proposta politica forte di assunzione di responsabilità
Per poter dire che dopo la commissione chiamati c'è stata la legge centottantatré dopo Commissione Veltri
Dopo la produrre in parlamento con concorso del Governo
Un salto netto nell'organizzazione del ruolo della pubblica amministrazione del governo del territorio rispetto alla tutela delle calamità
Io rispetto alla diffusione di una intelligenza nell'uso del suolo e del territorio che mi pare e lo strumento più importante ancor più importante dei piani ancor più importante che i finanziamenti che la politica può mettere a disposizione quindi con questa
Determinazione politica a proseguire l'impegno contenuto nella indagine io passo la parola al Senato e dei dei perché in modo dettagliato in modo approfondito
Approva di fronte in questa sede di fronte a voi che siete tra gli esperti e responsabili gestione di questa legge
La fase della attuazione delle indicazioni delle conclusioni di questa importante indagine conoscitiva regoletta
Grazie presidente Giovanelli
Certo quando la diplomazia e la politica ti mostro inadeguati risolvere problemi che hanno portato a gravi azioni di guerra
Con effetti e conseguenze dolorose gravi affrontare i temi alla nostra attenzione può risultare in qualche misura riduttivo comunque fuori scala
Ma forse desunta parimenti ancora più necessario ribadire le ragioni della discussione del confronto anche per la materia e oggi trattiamo
Oggi presentiamo gli atti che raccolgono in termini organici sistematici il frutto dell'indagine conoscitiva sulla difesa del suolo
Un'indagine condotta da un comitato paritetico della tredicesima Commissione permanente del Senato congiuntamente con l'ottava Commissione permanente della Camera
Un'indagine promosse voluta come è stato già ricordato non a seguito di uno dei purtroppo frequenti eventi disastrosi che si verificò nel nostro Paese come di solito accade
Ma dopo un'intuizione una constatazione un'assunzione di responsabilità del Parlamento
Che prescindevano appunto dall'urgenza o dall'allarme dettati da una drammatica evenienza
Una constatazione dicevo che originava dell'evidenza del fatto che la legge centottantatré del mille novecentottantanove risultava risulta tuttora largamente inapplicata ed inefficace
Come sono poco come sanno coloro che oggi sono presenti e quanti a diverso titolo sono interessati alla materia
Una legge la centottantatré fortemente voluta a lungo attesa che originò molte aspettative e speranze rimaste purtroppo per il grande parte delusa malgrado i successivi provvedimenti legislativi di adeguamento e correzione ma la legge che costituisce ancora un quadro di riferimento imprescindibile per una corretta pianificazione territoriale
Per disciplinari in termini di sistema l'uso corretto e coordinato delle acque del suo
Le attività dell'indagine conoscitiva hanno avuto inizio esattamente due anni or sono
Dopo le autorizzazioni per la costituzione di un comitato paritetico da parte del presidente Mancino del presidente Violante
Ed a seguito della proposta di una commissione d'inchiesta sulla legge centottantatré a firma dei rappresentanti di tutti i gruppi politici primo firmatario Veltri chi vi parla depositata in Senato nell'agosto del mille novecentonovantasei e dopo l'analoga successiva iniziativa intrapresa nell'ottava Commissione permanente della Camera
Il comitato paritetico che ho avuto l'onore di presiedere ha tenuto dal sette luglio e fino al primo dicembre del mille novecentonovantasette dodici sedute
Nel corso delle quali sulla scorta di un questionario di ventinove domande sono stati uditi decine di soggetti istituzionali Esperti e quanti a vario livello sono stati individuati quali interessati alle politiche di difesa del suolo di assetto del territorio
Oltre allo svolgimento delle audizioni si è proceduto alla raccolta di documenti atti proposte e valutazioni
Sì per pervenire infine alla redazione di una relazione conclusiva approvata all'unanimità nella seduta del diciotto marzo mille novecentonovantotto dalla tredicesima Commissione del Senato e di seguito nell'ottava Commissione della Camera
Le considerazioni contenute le considerazioni e le proposte contenute nella relazione conclusiva
Sono state scritte in forma di mozione nell'aula del Senato approvate dall'Assemblea al termine della discussione e l'approvazione della legge di conversione del decreto centottanta a seguito appunto degli eventi Frossard
La relazione conclusiva che condensa il sistema Tizio il complesso delle problematiche emerse l'acquisite è suddivisa in quattro parti
Troverete poi negli atti dei volumi che sono in distribuzione uomo è compito dal compiti del Comitato paritetico in ori della legge centottantatré
Le proposte del Comitato le considerazioni conclusive di cui dicevo
Sono venti gli indirizzi prioritario ed ineludibile come li abbiamo definiti il comitato ha individuato che rispetto ai quali è stato chiesto ed ottenuto il voto dall'aula l'impegno del governo
Dare cioè concreta attuazione nell'iniziativa legislativa ed amministrativa coerentemente a quanto emerso dei lavori del Comitato
Ad aspetti che ma non li rendono tutti rimandano in particolare livornese appuntasse specificamente all'attenzione ai seguenti punti
Alla difesa del suolo va assegnato il significato che comprenda azioni sia di tutela dal dissesto idrogeologico e di regolazione quantitativa e qualitativa dalle acque in un coordinato sistema acqua suolo l'impianto originario della legge valido ma sono necessari interventi di adeguamento di innovazione coerenti con il quadro normativo in itinere sia a livello europeo
Su tutte la proposta di direttiva del Consiglio d'Europa sull'uso delle acque in discussione in questi giorni dissente che nazionale in particolare l'azione di decentramento e di evoluzione di ruoli e compiti a regioni e al sistema delle autonomie
Va drasticamente semplificato il sistema della strumentazione dei soggetti delle competenze e delle procedure
Gli uffici competenti a vario titolo in materia di difesa del suolo in un bacino idrografico solo momento quindici
Come quindici risolutori visti da apporre per l'approvazione del Piano di bacino mentre si assiste ad una pluralità di responsabilità acquirente afferenti a ministeri diversi e causa ed effetto nello stesso tempo di inefficacia esco ordinamento
Il comitato ha fra l'altro ripreso rielaborato proposte recenti e meno recenti che riportano le competenze in materia di difesa del suolo e piacque in capo ad un ministero unico
E non sono pochi né di poco conto gli atti di indirizzo prodotte dal Parlamento che vanno in modo argomentato e stringente in questa direzione
La soggettività giuridica dell'autorità di bacino va confermata e rafforzata in termini di modello sia amministrativo che funzionale
L'autonomia finanziaria l'autorità di bacino va garantita con flussi finanziari cerchi inadeguati su scala pluriennale e con introiti erariali legati alle concessioni di acqua suolo Inés
Avendo comunque ben chiare le implicazioni derivanti dal noto principio no taxation without representation
Per cui opportuna la distinzione fra devoluzione all'autorità di bacino dei proventi dei cani e titolarità dell'imposizione e forse anche determinazione riscossione da parte di enti i propri di rappresentanza elettiva
Il comitato istituzionale malvisto quale espressione prevalente delle istituzioni regionali e locali con una rappresentanza unitaria dello Stato ad assicurare unicità di indirizzi e degli interessi nazionali
Va incentivata la concertazione fra enti prevedendo anche i piani di dettaglio su scala sovracomunale
Per superare la fase attuale in cui e punto centrale
Vigente la pianificazione di settore sia in presenza di strumenti di piano viversi piani paesaggistici piani del parco piani urbanistici ciascuno dei quali in pratica risulta sovraordinato agli altri e di fatto si assista uno scoordinamento e ad un efficace totale di contenuti e di affetti dalla pianificazione
Enfasi particolare va assegnata alle politiche di previsione e prevenzione e quindi alla protezione civile e servizi tecnici nazionali
Colazioni e le articolazioni diffusi sul territorio sorrette però da un forte coordinamento a livello centrale
Qualsiasi azione nel campo della difesa del suolo che sia volta solo ripristino delle situazioni per Emergency Ali si è dimostrata assolutamente insufficiente sia in termini di perdite di vite umane di danni al patrimonio naturale insediativo erariali
Credo siano noti a tutti
Dati noti a tutti tanto quello dei frequentissimi eventi alluvionali nell'anno nel corso degli anni in pratica senza distinzione alcuna su tutto il territorio nazionale quanto quello delle stesse Abballe che eventi catastrofici
Che hanno distolto risorse ingenti da interventi strutturali
E non hanno conseguito un sia pur minimo risultato di abbassamento dei livelli di rischio
è necessario superare l'attuale ripartizione fra bacini nazionali interregionali e regionali e pervenire all'attribuzione di rilevanza uniforme ed unica a tutti i bacini
Per quanto riguarda la struttura organizzativa il complesso dei poteri immoli delle decisioni la composizione del comitato istituzionale
Va promosso incentivato il trasferimento di know how dalla comunità scientifica alla diverse strutture tecnico-operative
Ed è necessario promuovere attività permanenti di formazione nelle discipline idrauliche naturalistiche
Perché i risultati della ricerca scientifica dal nostro Paese nella scuola idrologiche e idrauliche geologica e geotecnica sono all'avanguardia nel mondo
E perché il cosiddetto presidio tecnico del territorio unito alla necessità di avvalersi di adeguate capacità progettuale ed operative
E di conoscenza dei fenomeni solo punti centrali della svolta per le politiche della gestione del territorio non so della difesa della sua appare evidente quindi almeno da parte di chi vi parla come risultino almeno non pertinenti talune considerazioni non so dire se superficiali OPA preziose e si avanzano comunque in alcuni settori secondo le quali ormai
La difesa del suolo dopo il già ricordato decreto centottanta e i prossimi annunciati interventi correttivi
Dopo i decreti Bassanini dopo il recente decreto legislativo sulle acque del ministero dell'Ambiente cui faceva riferimento poc'anzi il Presidente Giovanelli
Dopo la norma che introduce l'assicurazione obbligatoria per eventi disastrosi dopo tutto questo e cioè sarebbe in pratica defilata dal campo immediato e dall'interesse diretto dal Parlamento e del Governo
Non è così a mio parere e non può essere così
Visto che nove mila vittime degli ultimi cinquant'anni il sessantacinque per cento dell'intera superficie nazionalità degli stessi innestato l'il sesso duecento quaranta mila miliardi spesi per interventi emergenziali
Politiche territoriali improntate massicciamente all'incuria al degrado e al saccheggio tutto ciò
Lo attribuisce alle istituzioni solo il compito dell'assegnazione delle risorse finanziarie e dell'intervento a posteriori delle espressioni di cordoglio di solidarietà in occasione dei danni Pelù no
Tutto questo richiede altro esige l'individuazione di un sistema efficace ed efficiente per la difesa del suolo e per la gestione del territorio
Che deve essere affrontato come grande priorità nazionale come elemento anche questo del patto fra generazioni come necessità e l'opportunità nello stesso tempo di recuperare ad un corretto Circuiti insediativo e produttivo grande parte del territorio nazionale
Che è anche forse soprattutto perché non in presenza di regole di atti certi cade nelle mani dell'elica letta
Un sistema efficiente fissato una priorità è l'obiettivo e dato dall'individuazione dall'attivazione di soggetti strumenti atti competenze e responsabilità
Dalla loro collocazione interrelazione all'interno di un disegno coerente è dato dalla loro verifiche ed eventuale riformulazione al riparo da rigide tentazioni dirigistico illuministiche ma sorretto da una consistente dose di pragmatismo operativo
Da questo punto di vista lo stesso termine difesa pone l'accento su connotati eccessivamente vincolistici
E frutto di una concezione che riflette il clima politico istituzionale negli anni in cui la legge fu varata
Mentre occorre sottolineare lo busta mente l'accezione attive propulsiva nella nuova difesa del suolo in termini per esempio di presenza dell'uomo di attività economico produttivo nelle aree collinari e montane
Di qualificazione promozione di Investimenti e coltivazioni
E d'altro canto il piano di bacino contemplato nella legge presenta tratti espliciti di onnicomprensività rigidità che devono essere superati dai giornali in termini riarticolazioni flessibilità sia tematico
Dal mille novecentottantanove a fronte di una disponibilità finanziaria assegnata pari a due mila centocinquanta miliardi
Sono stati avviati alloggi lavori per soli ottocentoquaranta miliardi
Mentre le richieste delle Regioni e degli organi bacino richieste contenute negli schemi previsionali e programmatici ammontano a ben quattordici mila miliardi
Ripeto disponibilità segnalata due mila centocinquanta miliardi lavori avviati per ottocentoquaranta miliardi richieste pari a quattordici mila miliardi
Le cifre di fonte ministero dei lavori pubblici sono aggiornate a pochissimi mesi fa ma il dato di fondo che vorrei sottoporre alla vostra attenzione rimane io credo vinta
Perché se è vero che sovente la disponibilità di cassa quello di cui ho parlato per il totale delle risorse non è quella effettiva in quanto queste risorse costituiscono una sorta di di fondo globale dal quale attingere per varie rimodulazioni
Non ultime quelle relative agli interventi emergenziali
E comunque altrettanto vero che alle cifre che prima di citavo si sommano altri due mila miliardi di recente ripartite dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e soprattutto sollecitare
Da citare le risorse non esigue contenute nella Finanziaria novantanove
Quello che si evince che vuole sottoporre alla vostra attenzione su cui a mio parere necessario prioritarie prioritariamente intervenire
E la scarsità del Parco Progetti la capacità di spesa delle Regioni e degli organi di bacino piglio quelle operanti evidentemente la quantità e la qualità dei programmi d'intervento a fronte dei quali vengono erogati i finanziamenti ministeriali i bacini nazionali essenzialmente attraverso piani stralcio e alcune regioni hanno mostrato golosità dinamismo ma il contesto generale poco confortante
Perciò anche per questo è necessario l'intervento attivo e tempestivo in sede centrale
E non si è rivolto solo alcune indispensabile adeguamento del quadro normativo ma che guardi con decisione anche gli interventi di rivitalizzazione del già ricordato presidio tecnico del territorio
Penso ad esempio per vetrate alle opere pubbliche ai fini civili ai servizi tecnici a talune professionalità che avevano maturato qualificate esperienze nelle strutture dell'intervento straordinario al Mezzogiorno
Un intervento che pensi a un piano pluriennale di manutenzione dei bacini idrografici alla creazione di un sistema capillare di monitoraggio e preallerta
Alla redazione di una cartografia di base tematica riguarda alle politiche di utilizzo produttivo del bosco al presidio delle aree interne
Il patto per il lavoro le cento idee per il sud di Catania dei primi mesi dei primi giorni di dicembre
Lasciano intravvedere un campo d'azione mirato anche in questa direzione un campo e sposta l'attenzione sulla difesa del suolo da momenti proprie soli dell'emergenza ad un panorama di sistema
Si muove l'accento da azioni di tutela esclusiva
Verso politiche attive per lo sviluppo
Il problema delle competenze tra ministeri e fra questi e le Autonomie insieme alle semplificazioni procedurali autorizzative rimane
A mio meditato parere decisivo
Tanto che nella biada fase di riforma dell'esecutivo deve essere ripresa con forza la discussione
E parte e per taluni versi anche l'elaborazione e la proposta e il dopo Sarno fece lievitare soprattutto per quanto riguarda ripeto e risottolineo il trasferimento della materia acqua suolo ad un ministero unico della tutela delle risorse ambientali
Vorrei a questo punto e prima di concludere ringraziare gli intervenuti per la loro presenza e per l'attenzione con la quale stanno seguendo i nostri lavori
Vorrei esporre molto brevemente dal mio punto di vista
Una riflessione sullo stato dell'arte per così dire oggi ad alcuni mesi dalla conclusione dei lavori del comitato paritetico
Il quadro per fortuna non è rimasto qual era
Siamo in presenza di un insieme consistente gli atti e le iniziative significativamente oggettivamente politicamente convergono verso i risultati emersi nel comitato paritetico
Facendo risultare in termini sovente espliciti un'oggettiva e stringente coerenza con l'indicazione del comitato
I decreti Bassanini sul versante del trasferimento dei poteri l'evento del Sarno è il decreto sugli USA
La Finanziaria novantanove oltre che per le risorse assegnate per quando prevede in merito al proseguimento della redazione la carta che oggi il decreto sulle acque di cui parlava prima il presidente giovane la già ricordata norma sull'assicurazione obbligatoria
Costituiscono esempi tasselli di un panorami in movimento chiedereste le però attentamente organicamente governato dire
Il decreto centottanta ha fissato tempi certi per i piani stralcio
Ha previsto la perimetrazione delle aree a rischio introdotto misure di salvaguardia
Prevede interventi sostitutivi finalmente praticabili prevede piani di monitoraggio adeguamento di dotazioni umane strumentale per bacini e regioni
A in pratica avviato un processo riformatore sul quale però occorrerà occorre ritornare con maggiore compiutezza e determinazione
Anche per evitare che misure ed interventi straordinari collidono con l'azione ordinaria o poco avveduta mentre prefiguri
Per meglio definire graduare i livelli di rischio e le attività connesse nelle corrispondenti a fare
Per assicurare un reale compito di direzione dei processi attraverso un'effettiva immotivata presidenza del comitato dei ministri per i servizi tecnici nazionali gli interventi nel settore della difesa del suolo
Cui la centottantatré lo stesso decreto centottanta assegnano un ruolo determinante
Ma soprattutto occorre intervenire tempestivamente per avviare le azioni introdotte dalla norma che stanno subendo ritardi sconcertanti
Ad avvalorare ancora una volta la necessità di interventi coordinati fra più ministeri e tra questi e le regioni interventi ripeto normativi tecnici ed amministrativi che non possono essere né procrastinati né tanto meno elusi
Voteremo l'intervento di oggi del sottosegretario Calzolaio
Sulla stampa denuncia in termini documentati inerzie e ritardi e rilancia un intervento riformatore della centottantatré citando fra l'altro la risoluzione della direzione nazionale del partito democratico di sinistra che converge in maniera totale con i risultati del Comitato
Dalla recentissima discussione delle commissioni parlamentari merito infine sono emersi a proposito del decreto più volte citato sulle acque la necessità e le indicazioni per individuare momenti di sintesi avanzata così l'abbiamo definita delle due leggi di riferimento la centottantatré è la trentasei novantaquattro che oggettivamente oltre che negli articolati sono strettamente intrecciate fra loro ma sovente si configurano come corpi in una qualche misura separati
Ma avremo e concludo questo è il mio ufficio per quanto attiene al mio ruolo le mie responsabilità e mi impegno
Sedie momenti in cui le intervenire su tutto questo nel merito e più approfonditamente
Esistono infatti
Tutte le condizioni perché in termini maturi e condiviso condivisi il governo avanzi una proposta legislativa che Novelli la centottantatré
E vi organico complessivamente settori acqua sul fuoco Parlamento comunque
Non ritiene esaurito qui il suo compito tanto che a prescindere dall'auspicato ora richiesto intervento normativo da parte del governo siamo in fase di elaborazione di un testo e ci auguriamo si possa confrontare positivamente e costruttivamente con quello esecutivo dei ringrazio di nuovo per l'attenzione
Grazie allora senatore del tennis solo tra il lavoro dell'indagine conoscitiva ma anche per la chiarezza e la puntualità
Con la quale ha posto questa mattina
L'uomo terreno di lavoro anche per il Parlamento
Quindi
Per tutti noi ora
In sostituzione del ministero Enrico Micheli
Alla parola il sottosegretario onorevole Matteoli
Delegato alla difesa del suolo
Mattioli chiusa
Scusa
Del ministero dei lavori pubblici
Grazie presidente
Il porto a questo convegno qui vedo presenti
Gli interlocutori principali della vicenda della difesa del suolo il saluto del ministro Micelli
Queste ore sono evidentemente ore per il governo di grandissimo impegno e ciononostante spero di in sostituire non indegnamente il ministro
Dirò subito che la il materiale che oggi viene presentato
Al quale il ministero dei lavori pubblici contribuì con la pur con rapporti relazioni fornite dal tutte le nostre strutture
Costituì Ra certamente materia di studio e riflessione
Sottolineo questi termini studio riflessione
Perché nonostante l'ottimo lavoro fatto dalla Commissione
Mia convinzione che questo lavoro sia stato ottimo dal punto di vista della fotografia della realtà
Ancora non maturo dal punto di vista della proposta
Perché la proposta si intreccia in con una situazione
Di grande complessità rispetto alla quale l'intervento operativo
Quando si deve trasformare in interventi sulle strutture richiede mi sembra ancora uno sforzo di messa a punto nel passaggio dagli elementi di carattere generale agli elementi più specifici
Certe notti le questioni che allora furono messe in evidenza nella parte diciamo così descrittiva erano le questioni roventi che noi conoscevamo a cominciare dalla certezza dei finanziamenti la necessità di semplificazione delle procedure
Una vera e propria manutenzione fu detto della centottantatré volendo nel preservare tuttavia l'impianto
E furono messe in evidenza opportunamente le disomogeneità di ruolo nella stesso assetto dei diversi bacini
E fu invocata ancora stamattina è stato riproposto l'unicità della responsabilità
Nel frattempo intervenivano mentre si svolgeva il lavoro della commissione dei fatti di grande importanza
In il paese vedeva la accelerazione virtuosa con me le leggi Bassanini della sua trasformazione nell'assetto federativo
E certamente oggi rileggere solo quello che ancora pochi anni fa era l'assetto alla luce della della cinquantanove della centoventisette del centododici fa mostra quanto questa accelerazione sia stata significativa peraltro nel settore della difesa del suolo e il trasferimento la responsabilizzazione
Delle regioni e delle gli altri istituti che erano stati pensati con la centottantatré aveva molto anticipato questa struttura ma soprattutto nel con lavoro della commissione poi se intrecciato a quello che è stato un vero punto di non ritorno come io credo alla tragedie di Sarno
E la realtà alla brutalità di quella tragedia
Ce n'erano state ogni anno e io ero da poco entrato nel risale lavori
Pubblici che ci fu subito alla Versilia poi la Valtellina tragedia di di Sarno fu un evento capitale credo per la riflessione di tutti i protagonisti gollisti istituzionali però consentitemi di dire che il governo dell'Ulivo
Aveva già impresso un salto qualitativo se facciamo il il Mela mera valutazione delle risorse finanziarie disponibili dai circa trecento miliardi all'anno che avevano rappresentato la disponibilità
Dal mille novecentottantanove al mille novecentonovantasei
A un'accelerazione che con le leggi finanziarie
Novantasette novantotto novantanove
Dite una media
Di mille miliardi a cui sì aggiungevano
Lei risorse del centottanta un vero e proprio salto qualitativo dai trecento miliardi all'anno si è arrivati ai circa se guardiamo quanto appostato dalle leggi finanziarie ai circa mille cinquecento mila un vero
Salto qualitativo
E a cui sì aggiungeva la determinazione con cui nella messa a punto del quadro comunitario di sostegno due mila due mila e sei la questione della difesa del suolo interviene come vera e propria trasformazione qualitativa del della cucinasse e poi con qualche azione di fantasia istituzionale interpretando la difesa del suolo come atto di intervento di vere e proprie infrastrutture si era intervenuto con un altro significativo cespite i novecentosettanta miliardi CIPE
Ottenuti
E e per di più in questi anni l'abituale stravolgimento delle risorse dalla pianificazione all'emergenza è stato bloccato
Ma e la vicenda del Sarno poiché ha rappresentato dicevo un vero e proprio punto di svolta
Che si è visto immediatamente nella varo di quella l'Atto di Indirizzo previsto dal centottanta io credo che nessuno si sarebbe aspettato con una legge varia varata in luglio con l'agosto delle vacanze di tutto il Paese
Pensare che effettivamente saremo riusciti a fare quell'atto di indirizzo entro il trenta settembre come fu fatto con una straordinarie nuova collaborazione tra amministrazioni centrali e regioni
Fu l'inizio di un dialogo di un dialogo difficile
Tra amministrazioni centrali e regioni ma che non conosceva più lasciatemi dire la sciatteria la irresponsabilità degli anni precedenti
E hanno sono in corso con la stesso sforzo di accelerazione che urta con alcuni settori di grave irresponsabilità
Penso al tempo lunghissimo impiegato dalla Corte dei Conti a fare i suoi adempimenti ma sono in corso i gli adempimenti
Per il messa a disposizione di quelle prime risorse mille novecentonovantotto degli interventi urgenti e siamo alla vigilia Melo ricordava la il dottor Verde poco fa di una riunioni importante domani il tavolo tecnico politico della Conferenza Stato Regioni
Metterà a punto quelli che sono gli accordi che poi dovranno passare rapidamente tramite il Comitato dei ministri e la conferenza stessa gli accordi per
Quelli punti di ritocco che sono necessari per rendere ancora più speditiva la legge duecentosessantasette
Sono pronte anche gli accordi l'accordo su la spesa delle risorse della centottantatré mi sembra che questo sia l'effetto appunto nuovo di questa nuova intesa così come in modo accelerato di cui non possiamo che ringraziare i servizi tecnici nazionali e la Direzione per la difesa del suolo abbiamo tutti i materiali per provvedere anche a una nuova metodologia per la ripartizione
Delle i fondi delle risorse della centottantatré
Quel tutto questo certamente è insufficiente siamo un po'alle costole del Parlamento della Camera dei deputati perché
Dia segni di vita per quello che riguarda la nuova legge urbanistica
Che non serve per direi comuni quello che devono fare dentro i Comuni perché questo non è competenza del Parlamento
Ma che invece disegni queste norme generali norme quadro di intervento per tutta questa problematica che unisce appunto
La difesa del suolo anche con quello che ci si fa sopra il suolo appunto nel quadro di una normativa così come
Ore ci aspettiamo che uno strumento dal quale non non crediamo che venga nessuna panacea Macchia un risultato finalizzato quella della protezione assicurativa via anche il sì anch'esso comparato
Rapidamente
E tuttavia vale la pena di ricordare che chi vuole mettere mano alla problematica della difesa del suolo deve tener conto di tra alcuni aspetti lo dico anche il modo autocritico anche io quando ero forza di opposizione
Ambientalista ben convinto quale sono tuttora pensavo quanto fosse facile la denuncia
E continua a pensare che molti aspetti debbano essere radicalmente cambiati
Però consento a me stesso e agli altri legittimità di parola
Se prima si è ben consapevoli degli elementi di complessità spesso esterni alla stretta problematica della difesa del suolo a che cosa mi riferisco certo
Innanzitutto chi parla di difesa del suolo deve essere ben consapevole della caratteristica oggettiva di un Paese la cui accentuata alcuna vocazione certamente
Rende qualsiasi effetto meteorologico di una certa gravità lo traduce subito in una evento alluvionale di proporzioni certamente
Impressionanti
Allora rispetto a questo ci vuole anche più coraggio più
Sincerità con le popolazioni è mancata in una parte del governo
La sincerità di dire alle popolazioni di Sarno e della zona di Sarno che poco si può fare
Laddove nessuna ingegneria potrà contrastare la legge dell'entropia nessuna ingegneria potrà impedire a lei piroclastico di riuscivo Lare sopra le matrici calcare
E nessuna ingegneria potrà tranquillizzare
Quelle popolazioni che da dissennati governi locali furono abilitate a insediarsi laddove periodicamente le catastrofi avvengono dalla penisola sorrentina
L'anno prima alla vicenda di Sarno
Conoscere bene la struttura geologica del Paese e a essere ben consapevoli dello scempio che aggiuntivo che le dissennate politiche del suolo hanno apportato
Sono la prima certamente elemento di difesa del suolo la seconda chiama in causa interventi lo scempio del territorio che poco hanno a che fare con la ingegneria idraulica
Molto hanno a che fare
Comunque il capitolo delle centottanta che poco viene ricordato e che invece io ritengo uno dei principali e cioè l'appostamento di risorse per le delocalizzazioni
Ingannevole dire alle popolazioni che le difenderemo non possono essere difese
Devono andarsene la da quei punti
Per grazia di Dio non sono tanti non sono tanti l'università di Salerno l'Università di Napoli hanno invece indicato nei punti e nelle virgole quali sono
Prego
No no
Quali sono quelle quei punti gravemente a rischio si abbia il coraggio in tutte le strutture amministrative proprie di parlare il linguaggio della sincerità con le popolazioni
Il flusso finanziario certamente se ha visto un salto di qualità resta gravemente insufficiente avremmo forse bisogno di appostare nel corso dei prossimi anni una cifra dell'ordine dei cinquanta mila miliardi
Vorrei che entrasse e questo vorrei che fosse chiaro a tutti che è una battaglia tuttora aperta all'interno delle forze politiche delle forze culturali delle all'interno stesso del Governo
Ancora c'è chi pensa che il rilancio dell'occupazione e dello sviluppo possa avvenire
Con un pochino più di duttilità creditizia un pochino di maggior funzionamento delle istituzioni ma rimanendo all'interno delle produzioni tradizionali
Le parole di Taylor del mille novecentonovantatré che ricordavano alle società industrialmente avanzate quanto illusorio fosse inseguire il rilancio dello sviluppo Edolo occupazione
Il settore in cui l'intervento massiccio
Dell'aumento della produttività del lavoro ci mostra mercati in saturazione
E indicava proprio nel settore dove si produce e si vende una nuova merce che si chiama qualità della vita e cioè proprio questa di cui stiamo parlando il vero sviluppo economico e dell'occupazione sono nel nostro Paese ancora materia di scontro vengono ancora pensate da parte di alcuni come illusioni di qualche ambientalista laddove nel dibattito dei Paesi industrialmente avanzati rappresentano invece la normalità
Ma bisogna anche tenere ben presente la situazione della pubblica amministrazione nel nostro Paese e questo ci riguarda tutti
Il senso del servizio al cittadino il senso dell'orgoglio del servizio al cittadino oggi è tuttora estraneo alla pubblica amministrazione il fronte ai problemi che mettono in gioco la vita della gente quante volte io ho visto in questi quasi tre anni di presenza dentro la pubblica amministrazione pratiche adempimenti che potevano aspettare anche mesi
Perché in fondo nessuno poi parta direttamente ma perché manca il senso dell'orgoglio di essere al servizio dei cittadini
E quanto ho visto anche quando erano in gioco situazioni appunto di questa drammaticità allo scontro tra le amministrazioni dello Stato ognuna prima indicante le proprie competenze piuttosto che
Saperle mettere da parte per
Come dire avere un gioco di squadra in cui il l'obiettivo il servizio la salvaguardia dei cittadini fosse prioritaria e quanto ho visto pur essendo io convinto che la peggiore amministrazione regionale sia migliore di un di un carrozzone centralizzato e tuttavia troppo è oggi presente tuttora un'idea da parte delle regioni
Più preoccupate di affermare le proprie competenze piuttosto che di cric conoscere lealmente le proprie debolezze e quindi di collaborare insieme come certamente dai più illuminati si tenta di fare
Quindi su questo terreno caro Veltri caro Fausto accelerazioni
Nella dare a questo Paese un senso della pubblica amministrazione
Dettare al rapporto tra le istituzioni il senso collaborativo
Questo è illusorio pensare che si possa fare con scorciatoie ma questo è il credo era la passione con cui ognuno di noi deve avere questo rapporto che muta anche con l'esempio anche con nell'intervento personale la qualità della di quello che oggi è la normalità e mi vorrei rivolgere anche ai miei colleghi qui presenti della comunità scientifica
Non ho mai capito perché
E vi sia dei miei colleghi questo snobismo per cui continuare a fare il piccone attori delle particelle elementari sia Smart
E trovare invece degli elementi innovativi che per esempio ci mettano in mano degli strumenti
Più rapidi più efficaci di collegamento tra le identità pluviometrica e gli atti che debbano essere fatti
Perché ci sia nella difesa del suolo qualcosa che sia lontanamente paragonabile a quello che sapevamo fare su per l'incidente nucleare
Mi stupisco che la comunità scientifica capace di fare all'Accademia dei Lincei una rivendicazione corporativa perché poco utilizzata dalla pubblica amministrazione e questo certamente è vero ma più che fare
Rivendicazioni corporative tirano a vedere che mettano risorse uomini alla ma ammettendo al centro alcuni dei problemi più gravi non mi stanco di ripetere che un Paese
Che partorisce un Carlo Rubbia che seleziona sei particelle su dieci alla ventitré non è capace di fare
Una differenziazione dei rifiuti un po'meno rozza di quella che si sta facendo dando al Paese enormi problemi noi faremo la nostra parte di essere attenti alla comunità scientifica la comunità scientifica però faccia la sua e infine incerto il problema dell'unicità di direzione anche ai livelli dell'amministrazione centrale
Direi però consiglierei però avendo forse titolo perché la mia parte politica ha sempre sostenuto l'unicità di un'amministrazione che governasse il territorio direi però attenzione alle semplificazioni
Perché sarebbe illusorio pensare che i problemi si risolvono con un ministero che si prende insieme alla difesa dell'acqua anche la difesa del suolo
Dimenticando che la difesa del suolo diventa un fatto reale quando viene concepita insieme a quello che sopra il suolo ci si mette e quindi un un'amministrazione di difesa che non fosse anche di amministrazione e pianificazione del territorio
è illusorio e quindi deve essere un'amministrazione che fa sua la competenza su tutto l'assetto urbanistico
E allora si capisce perché le querelle a fra ministero dell'ambiente e ministero dei lavori pubblici
Non hanno nessun fondamento culturale significativo sono spesso miserabili querelle di potere quando dietro non c'è la forza di un progetto culturale che sappia disegnare l'insieme
Della presenza di difesa ma anche della presenza di pianificazione
O preso fin troppo tempo concludo
Con questi impegni che noi certamente abbiamo assunto quando dico noi è un noi molto generale un noi che va al di là del ministero dei lavori pubblici ma che si unifica ormai con un pool che è fatto di personalità del ministero dell'ambiente di personalità
Delle regioni con cui ormai abbiamo instaurato da tempo una forte consonanza e con cui lavoriamo fortemente insieme e cerchiamo di conseguire dei risultati noi pensiamo che bisogna ripensare il ruolo dell'impegno sul territorio ci sono delle idee molto belle
Dal punto di vista di collegarlo con un le nuove concezioni dell'agricoltura su questo noi pensiamo di andare avanti delle attività produttive
In generale anche alla luce matura di una politica di rinaturazione i la difesa del suolo non può più essere la cementificazione che di fronte ai modelli fisico matematici
Da vedere tutti gli aspetti controproducenti
Deve essere concepita sostanzialmente come politica di rinaturazione
Dobbiamo certamente ripensare il ruolo dell'amministrazione centrale rispetto alle regioni in modo da definire bene ma anche in modo efficace il ruolo Indirizzo dell'amministrazione centrale
Dobbiamo per quello che riguarda la centottantatré certamente sforzarci
Caro Veltri di far proprio il l'enorme ricco materiale da voi prodotto però cercando anche di fare quello sforzo in più che ci permetta di tradurlo in modo efficace
E operativo pensando cari amici che la democrazia
Alle sue regole soprattutto quando si sposa con la complessità dei problemi sul territorio allora nessuno si faccia illusioni di semplificazioni e vada con agitando formule di semplificazione
Perché in definitiva noi riusciremo a far funzionare la difesa del suolo
Proprio se noi faremo funzionare questa macchina complessa in cui sia il custode del suo pezzettino di territorio e ne è orgoglioso faccia pienamente la sua parte grazie
Grazie Marchioni egli tuona il contributo importante che da Cencio e anche
Che peso anche a questo convegno nel quale dice acchiappa in un confronto politico e e devo anche dire che
Mi sento di condividere profondamente la parte del tuo intervento che fai ferimento alla necessità di non c'è para e la difesa del suolo del suo ufficio
E ritengo che questo sia un tema forse ancora più del Parlamento che del governo per quanto riguarda la normativa restando poi aperte anche di fronte alla nostra discussione delle questioni sulle quali netti segni spesso
Arrivata la precedente della commissione territorio e lavori pubblici dalla Camera dei Deputati Maria Rita Lorenzetti
Che pregherei prima di prendere la parola ora alla parola
Riduzione del ministro credo unti
Il dottor Bruno Agricola
Presente ed è arrivato anche l'assessore alla ai giovani l'ambiente della Regione Toscana Claudio del Lungo
Io che prenderà la Porsche che sicuramente paga e Maria Rita Lorenzetti che fuma è anche la presidenza operativa dei nostri lavori perché nell'aula del
L'aula del Senato tappe a votare il collegato fiscale fare per pochi minuti io sono assolutamente costretto ad assentarmi
Anche il senatore del ed evitato che c'è in aula
Quindi non potremo
Abbiamo il voto sulla sul collegato fiscale per il quale c'è un voto qualificato
Ora la parola
Per esempio
Credo che negli interventi precedenti abbiamo detto praticamente tutto quello che c'era da dire rispetto alle valutazioni di carattere generale politico sia sulla questione delle legge centottantatré sia
In parte sul decreto legge centottanta sono state richiamate molte cose giusto interessanti più che ovviamente non potevo nemmeno ha sostituito il Ministro per cento diversità di ruolo di competenza mentre ma perché posso solo provare
A riportare in questa sede alcune esperienze che negli ultimi mesi abbiamo fatto soprattutto in attuazione del decreto legge centottanta
Cercando di di di alcune cose
Cioè forse sono anche scomode ma che credo è opportuno x allo intanto stato richiamato più volte
Che in questo odio c'è stata una forte discussione per le amministrazioni centrali tra le amministrazioni centrali delle regioni per io credo non credo questo sì una cosa negativa situazione cosa molto positiva perché
Guai a noi se dovessimo fare solo le cose su cui siamo d'accordo guai a noi se non dovessimo discutere
Sulle cose da fare
Allora un attimo ha detto un paio di cross di grandissima importanza che ovviamente noi abbiamo partecipato ai lavori abbiamo colto in pieno
Chi non ha partecipato attivamente lavori probabilmente forse non ha non riesce a cogliere tutta la loro portata
Allora intanto credo che vada ricordato
Come non basta che il Parlamento faccia buone leggi non basta che il governo decida di attuarle non basta e delle strutture tecniche dei ministeri si impegnino al massimo per dare attuazione
Esiste ancora oggi nonostante le leggi Bassanini una serie di impedimenti burocratici Esterni alle amministrazioni tecniche
Che portano dei ritardi incredibili nell'attuazione di tutte le cose che se siamo d'accordo nel fare
Ha citato molto rapidamente un passaggio dei tempi di registrazione della Corte dei Conti di un decreto fatto il trenta settembre
Quindi con uno sforzo enorme da tanta parte tutte le amministrazioni regionali e centrali complicato sulla Gazzetta Ufficiale a gennaio
Ora se in un paese ci vogliono tre mesi per pubblicare un decreto sulla Gazzetta Ufficiale vuol dire che qualcuno bisogna che pensi a queste cose perché poi restano incidono solo sulla difesa sono incidono su tutto
I tempi di approdi
Approvazione anche degli altri decreti la ripartizione dei fondi del centottanta ha seguito la stessa sorte i tempi di approvazione del dei centodieci miliardi stanziati per i primi interventi nel mille novecentonovantotto
Hanno subito la stessa sorte
Però c'è una cosa che va detta che non lasciano sconvolto ma bisogna che tutti lo sappiano
I tempi diciamo di approvazione del programma dei centodieci miliardi del novantotto
Che hanno superato il al trentuno dicembre del novantotto perché sono arrivati a marzo ha provocato la perdita di una ventina di miliardi sui centodieci disponibili perché la ragioneria del ministero del Tesoro che fa il controllo degli atti del ministero dell'Ambiente
Non ha ritenuto che era possibile prendere l'impegno seicentodieci miliardi sulla base della deliberazione del ventinove dicembre del CUP Comitato Stato-Regioni
In quanto mancava l'atto formale che era il DPCM di approvazione e quindi questo ci ha portato alla perdita di rettifica
La cosa strana che avviene però in questo Paese che un analogo provvedimento della ripartizione dei cento miliardi
Da dare alle regioni sul bilancio del Ministero del Tesoro con un atto simile
Approvato sempre ventinove dicembre uscito in Gazzetta Ufficiale dopo il trentuno dicembre dal ministro del Tesoro sono stati bloccati i fondi e non s'è perso niente ora se due amministrazioni una che si chiama tesoro è uno si chiama ambiente
Con gli stessi provvedimenti a uno è consentito di impegnare soldi all'altra no vuol dire che c'è qualcosa in questo sistema che non funziona
Qui bisogna che ripensate collocazione questo vale premette anche per le regioni e tutti gli altri a una maggiore diciamo chiarezza nelle procedure amministrativa
Chiarezza che serve anche a far funzionare la pubblica amministrazione perché ce lo dobbiamo dire questa sede
Che nella gestione quotidiana giorno per giorno ci sono talmente tanti ostacoli talmente tanti impedimenti
Che nonostante lo sforzo costante di quelli che credono nella pubblica amministrazione e ce ne sono tanti di persone capaci e ce ne sono tanti non si riesce a livello di ministeri
Di autodidatti bacino di regioni di comuni e di quant'altro a operare in maniera efficiente ed adeguata come il paese di chi è
Esistono poi dei problemi che sono di carattere più generale
Intanto il problema di applicazione della legge centottanta la legge centottanta sicuramente una serie di punti che vanno visti vanno ritoccati puramente a livello legislativo alcune modifiche possono essere fatte semplicemente a livello amministrativo
Esistono però delle cose che possono esser fatte possono esser fatte in tempi prego
L'impegno del ministro all'Ambiente su questo totale
Ed è quello di utilizzare al più presto nel modo migliore possibile i mille miliardi
Cinquecento quest'anno ottocentonovantacinque quest'anno quattrocentonovantacinque nel due mila che sono stati con grande e sforzo e grande attenzione destinati agli interventi urgenti per la e difesa degli abitati dei diciamo per le zone a maggiore rischio
Abbiamo fatto l'esperienza per l'utilizzazione dei fondi del novantotto pestava esperienza positiva e in parte negativa nel senso che ci siamo resi conto che immaginare un unico programma di tutte le regioni da provare in contemporanea non si può fare i tempi sono troppo lunghi rischia di arrivare a fine anno senza aver speso una lira
La proposta che il ministro Ronchi ha già predisposto e presentato informalmente nella riunione del tavolo di domani sarà presentata formalmente te quello che utilizzano un criterio molto semplice quello di ripartire con il criterio che tutti quanti noi riteniamo poi forse vecchio e superato i fondi del decreto legge centottanta fra le Regioni secondo il criterio appunto della popolazione superficie date alle Regioni la responsabilità di predisporre i programmi di intervento sull'ambito diciamo delle quote che sono state che sono loro assegnate
Utilizzare questi fondi o con le intese di programma come è stato fatto con la Regione Toscana che è uno strumento molto rapido ed efficace che consente il dimezzare da subito i fondi che sono messi a disposizione ovvero passare per la procedura
Tradizionale di approvazione da parte del Comitato veniste della Conferenza Stato Regioni
è necessario diciamo e questo crediamo che sia utile per arrivare ad assegnare possibilmente sospendere entro diciamo assegnato entro maggio spendere entro la fine dell'anno i cinquecento miliardi che il decreto legge centottanta ha messo a disposizione
Ovviamente decreto legge centottanta non è solo una legge
Fatta per spendere i quattrocentonovantacinque miliardi è una legge che richiede
Una serie di azioni
è stato qui ricordato che ci sono dei ritardi è sicuramente il termine del trenta giugno non non sarà possibile rispettarlo
Per gli adempimenti che attualmente il decreto legge centottanta prevede per due motivi uno diciamo obiettivo cioè quello che i fondi destinati all'individuazione e perimetrazione delle aree a rischio che devono essere dati alle regioni in tempi brevi
Sono ancora nefaste di trasferimento quindi è difficile pretendere che delle regioni che donare dei soldi nel novantotto per fare
Questa individuazione nel novantanove possano con soldi che attivano probabilmente ad aprile entro giugno predisporre
L'individuazione di tutte le aree a rischio e questo è un fatto oggettivo
Esiste comunque desisteva anche prima indipendentemente dai tempi un'obiettiva difficoltà a individuare tutte le aree rischio in tutt'Italia
Questo lo sappiamo
Il decreto legge centottanta addirittura prevedeva entro il trentuno dicembre dall'altra hanno la individuazione di queste aree il Parlamento ha corretto portandola al trenta giugno probabilmente bisognerà riflettere anche su queste date
Esista però diciamo uno stato di fatto che bisogna che ci diciamo
Individuare tutte le aree a rischio entro il trenta giugno permettendo anche il trenta entro il trenta dicembre sarà impossibile persistono talmente tanti tanti informazioni
Studi valutazioni di qualsiasi tipo che individuano già oggi non solo le aree che sono a rischio
Ma anche le ATER dove c'è una possibilità di vento catastrofico che
Magari interessando oggi campagne non determina rischia inteso in senso tecnico quindi con danni a alle persone o alle cose
Ci sono dice ottanta in mente tante formazione che queste indicazioni delle aree che con le regioni stiamo contrattando come chiamare se elevato rischio più elevato rischio possono esser fatte sicuramente entro il trenta giugno
Che noi riteniamo che sia un dovere
Nei confronti dei cittadini
Che si aspettano anche dal decreto legge centottanta una parola di chiarezza individuare almeno le aree dove c'è il problema e pericolo di incolumità per le persone
Immagino che dopo tanti anni di studi
Qui c'è il professor Ubertini che credo si possa tenere tutte lezioni in su cosa è stato fatto e su come è possibile individuare queste aree non sta a me ricordarlo ma sicuramente abbiamo gli archivi pieni
I dati storici di valutazioni strutturali che ci consentono di arrivare a dire almeno quali sono i problemi su cui sarebbe veramente colpevole non ammettere una parola di chiarezza
E anche su questo
Molto apprezzabile parole per la a sottoscrivano Mattioli quando ricordava che bisogna avere anche il coraggio di dirlo alle persone ovviamente questa è una scelta politica ma io credo che se riusciamo a informare
La pubblica opinione
Che l'attuazione per la legge sulla difesa del suolo è in realtà l'attuazione di una legge per la difesa del cittadino
Otteniamo dalle popolazioni un grande consenso perché probabilmente qualcuno non vorrà sapere che la sua casa teschio io credo che la gran parte delle persone vogliono sapere
Le condizioni di rischio delle loro abitazioni ma soprattutto ecco il problema che mi rendo conto essere grave e ovviamente di soluzione politica
Bisognerebbe
Tutta bella sistemata con gli alberelli intorno eccetera sappia anche se quella casa è stata costruita rispettando lei valutazioni minime del rischio idrogeologico credo che tutti noi potremmo citare o per esperienza personale o per esperienza istituzionale in centinaia di casi in cui si è costruito in zone dove il buonsenso basta il buon senso non avrebbe mai indicato
La opportunità di costruirli alcunché verso cui non voglio fare la solita battuta ma un Paese che al centro della protezione civile
In una località che sulle carte topografica dell'IGM è indicata come località Pantano perché gli studi della dall'autorità di bacino del Tevere via se sbaglio hanno indicato essere in un'aria
Che è possibile di oggetto di l'esondazione
La dice lunga su come una cultura di conoscenza del territorio che nel passato c'era purtroppo è che oggi abbiamo perso negli ultimi trent'anni quarant'anni abbiamo perso indicava che con il buonsenso si può fare molto
Il richiamo ecco al buonsenso sicuramente è una cosa importante perché il problema è talmente complesso
La soluzione tecnica di tutti i problemi ci prenderà ancora vent'anni trenta e da questo punto di vista va fatta un'osservazione
Riprendendo mi scuso sottolinea Mattioli se diciamo riprendo molte delle sue cosiddetto ma credo anche per la sua esperienza diciamo visto dell'amministrazione che lo ha centrato molti problemi
Il rapporto tra la comunità scientifica e il mondo della pubblica amministrazione
Io credo che non sia colpa né della comunità scientifica né della pubblica amministrazione né del potere politico la mancanza di dialogo e l'incapacità della pubblica amministrazione
Di recepire
La grande quantità di informazioni che il mondo scientifico ha messo a disposizione
Io credo che già ci siano le risposte che il sottosegretario Mattioli chiedeva nel senso che andandosi a leggere ovviamente da un po'di pazienza di fatica gli atti predisposti dall'Accademia dei Lincei nel mille novecentosessantacinque quindi band tanto tempo fa gli atti della commissione De Marchi i rapporti annuale del Gruppo nazionale difesa della che delle catastrofi i lavori delle autorità di bacino le risposte già ci sono tutte
Qual è il problema
E il problema nel riso è che la pubblica amministrazione conoscendo diciamo poco i colleghi della difesa del suolo delle regioni perché è da poco che mi interesso di questo problema ma conoscendo molto bene la situazione delle pubbliche amministrazioni centrali e regionali e locali
La quantità e la qualità delle persone che ci ha consentito di utilizzare nelle nostre diverse azioni non è tale da consentire anche solo di leggere di capire quanto il mondo scientifico ci mette a disposizione
E io sono convinto del mondo scientifico non si deve preoccupare anche della traduzione delle loro scoperte delle loro idee in fatti concreti ma la pubblica amministrazione che ha questo ruolo è questa capacità perché il tradurre in pratica in atti amministrativi il diciamo i concetti scientifici è una professionalità che uno diciamo acquisisce solo lavorando nella pubblica amministrazione
Quindi un appello che diciamo
Mi sento di fare in questa sede e quella sicuramente diciamo di proseguire nella dialogo serrato a volte anche aspro ma estremamente costruttivo che abbiamo avuto con tutte le regioni con l'autorità di bacino lasciare da parte gli egoismi personali io il il desiderio di essere il prima donna al primo uomo nel dibattito cercare di mettersi veramente dalla parte del cittadino
E soprattutto cercare di utilizzare al meglio le regole e le risorse che ci sono regole che potranno essere migliorate
Risorse che potranno essere incrementate ma io sono profondamente convinto avendo visto dall'esterno alto poco tempo tutte le cose che sono state fatte che lavorando come stiamo lavorando adesso
Volevo potremmo fare molto meglio di quello fornito che abbiamo fatto fino ad oggi una cosa molto positiva che sta avvenendo sui tavoli di discussione e un'integrazione anche a livello regionale di competenze e di attività che una volta erano separate io voto grande soddisfazione nel vedere come grazie all'azione congiunta le attività dei colleghi della difesa del suolo a livello regionale si siano con penetrate unite con il i colleghi regionali che si occupano del sistema informativo del sistema cartografico io credo che siamo sulla buona strada talmente ci vorrà ancora del tempo per risolvere tutti i problemi ma penso che si possa spendono una parola di ottimismo rispetto alla situazione attuale e infine un'ultima cosa
Che voglio ricordare a tutti quanti su cui credo che si misurerà la realtà del le attenzioni degli interessi e delle disponibilità in merito alla risoluzione reale dei problemi del suo
Almeno nelle regioni del Meridione
Noi siamo in procinto di varare
Entro l'estate dovrà esser fatto un piano diciamo straordinario di infrastrutturazione delle regioni del Sud grazie quadri comunitari di sostegno abbiamo ottanta mila miliardi che andranno a finire nelle regioni del Sud
Per dare quelle infrastrutture necessarie allo sviluppo ovviamente infrastrutture vuol dire tutto e antichi può dire solo strade ponti eccetera
L'Unione Europea già ci chiede di fare una valutazione ambientale dei piani e dei programmi relativi ai finanziamenti comunitari
Il il ministero dei lavori pubblici insieme al Ministero dell'ambiente alle altre amministrazioni centrali e regionali
Ha predisposto una proposta di rapporto sulla difesa del suolo dove si quantifica in dieci mila miliardi il fabbisogno delle attività per la difesa del suolo
Credo che tutti coloro che sono interessati realmente alla politica della difesa del suolo ma soprattutto il livello politico
Debba vigilare affinché queste proposte congiunte di tutti settori regionali e nazionali
Sulla difesa del suolo vengano accolte e non vengano accantonate a favore di tanti altri interventi che sicuramente sono necessari porti aeroporti strade e quant'altro
Ma che in una situazione come quella del Sud di forte fragilità del territorio
Condi sesti diffusi che tutti conosciamo non determinò no a l'aggravamento di questa situazione di dissesto e di non siano realizzati essi stessi nelle zone oggetto di dissesti idrogeologici
E ci preoccupa da questo punto di vista l'eventuale non rispetto dei termini o dei contenuti della legge centottanta perché potremmo anche assistere mi auguro di no anzi credo fermamente di no ma il pericolo esistente che pur di realizzare una qualche infrastruttura finanziato dall'Unione Europea sì in zone che non sono sicure non contesterà geologico si tenda atta scelte l'esistenza del rischio perché altrimenti quell'opera non si potrebbe fare
E all'interno dei dieci mila miliardi previsti per la legge sulla difesa del suolo
Il ministero dell'Ambiente credo e spero con il conforto di tutte le altre amministrazioni sempre però il sottosegretario Mattioli che andavano già in questa direzione ritiene che sia necessario operare
Insieme alla realizzazione delle protezioni di carattere tradizionale ingegneria idraulica e quant'altro che servono in maniera anche diciamo massiccia e urgente per la difesa di abitati industrie di quant'altro di riprendere il filo di un discorso che si è interrotto venti anni fa
Di manutenzione del territorio sia in montagna sia in collina sia in pianura
Il dramma di questo Paese che aveva avviato tanti anni fa e noi abbiamo i numeri e lo dimostreremo in tempi spero molto brevi più una quantità di opere di manutenzione diffusa che avevano incominciato a Bari i loro vestiti che sono state abbandonate per incuria
Un'indagine del corpo forestale quantizzato anche se al novantadue quindi diciamo con sette anni di differenza rispetto alla Regione al momento attuale tutte le opere fatte e che non più mantenuta hanno perso la loro efficienza quelle opere vanno riprese vanno risistemate con attività di ingegneria naturalistica in molte di queste opere già vent'anni fa contenevano questi concetti varchi presso un programma di forestazione finalizzata agli aspetti idrogeologici
Ovviamente in connessione con l'altra opera di forestazione che anche il ministro per l'Ambiente sta proponendo
Nell'ambito della conservazione della natura perché le foreste hanno il doppio vantaggio
Come sappiamo di essere utile finito geologici ma anche Fini naturalistici
Un problema di ripresa delle attività nelle campagne
Che era fondamentale per gli equilibri idrogeologici tutta questa cosa che tutti sappiamo benissimo si potranno fare sappiamo come fatine ad un'unica condizione
Che qualcuno non posso ponga l'interesse generale della difesa del territorio agli interessi anche si generali ma confliggenti spesso con la difesa del suolo
I grandi programmi di infrastrutture che non tengono conto dell'interesse
Collettivo dei cittadini di vivere in un Paese sicuro grazie
è appena arrivato la comunicazione dal sottosegretario Minniti ma come dire tenuto conto delle ore che viviamo
Era inevitabile che fosse così
Cui ci dice precipitare la crisi nel Kosovo mi costringe a seguire direttamente ora per ora per contro la Presidenza del Consiglio devolversi è brevissima situazione dei Balcani
E questo il motivo che mi impedisce di prendere parte al convegno che giudico di grande interesse e utilità per le decisioni di governo che dobbiamo assumere sul grande tema era difesa idrogeologica del nostro Paese
Non mancherò di informarmi sulle conclusioni dell'iniziativa esaminando con attenzione tutti materiali che scaturiranno dalla dibattito di oggi l'obiezione mia gradire vera curare tutti i convegnisti buon lavoro Marco Minniti
Quindi chiuderà i lavori il senatore presidente Giovannelli
Ora elusivi stessi identici motivi e il senatore Giovanelli che cioè di presenza alla Camera io mi do la parola perché poi dovrò fuggire perché per due volte è mancato il numero legale
Nel dibattito in aula sul Pacchetto Bersani parla da qui a Valona come
Tanto mi scuso per non aver potuto partecipare fin dall'inizio ma per i motivi che dicevo poc'anzi
Non ho potuto farlo
Parto quindi non avendo avuto sentire tutto è chiaro che il rischio di non interloquire con anzi sicuramente non riusciva ad interloquire con gli interventi che ci sono stati me ne scuso perché non è
Una testimonianza di correttezza ma non potevo fare diversamente parto dalla come dire dalla riflessione che io ho fatto in questo periodo anche ascoltando
Diciamo soggetti direttamente interessati e protagonisti dell'attuazione di tutta la filiera diciamo della legislazione riguardante la difesa del suolo ivi comprese io compreso il decreto legge centottanta
E qui
Dobbiamo dire subito dopo il l'emergenza il gravissima tragedia del di Sarno c'è stato un periodo impastata l'emotività ma anche dentro ancora emotività perché non non poteva non lasciarla non turbare tutti quanti noi però
Noi che siamo dentro l'istituzione i soggetti della ricerca i protagonisti della ricerca e della scienza e del mondo scientifico
Non potevo non dire una verità
E cioè che in quel momento sbagliava chi pensava di promettere soluzioni miracolistiche
Come di solito si rischia di fare dopo ogni emergenza perché è stato drammatico vedere quelle scene apocalittiche a cui abbiamo assistito nel
Anno novantotto un suo vicino al due mila con tutte le le cose che sappiamo in termini di sviluppo delle della ricerca però abbiamo detto chiaramente sul territorio non si scherza non ci sono bacchette magiche
Ma
Ci vuole solo di invertire di share di fare scelte giuste per invertire la tendenza avviare un percorso virtuoso e cominciare
E con continuità e con costanza fare tutti insieme in modo coordinato e integrato le azioni ingiuste
E però sapevamo che c'erano e ci sono alcune emergenze la partita are a rischio io la definisco così ma devo assolutamente sintetizzare
Così come alla fine l'indagine conoscitiva del Parlamento insieme Camera Senato abbiamo detto bisogna anche modificare la legge centottantatré attuare la legge La tre modificare in quelle parti utili a renderla
Appunto più efficace e più attuabile uno strumento più concrete diciamo più utilizzabili in mano nei soggetti istituzionali
Protagonisti dell'attuazione di tutta la filiera come dicevo prima del la difesa del suolo
E dobbiamo dire
Insomma che ritardi ci sono stati e da parte del Parlamento questa ce la prendiamo il primo perché avevamo assunto o un impegno e i procedere diciamo presentare un proposta di carattere parlamentare sulle modifiche ai centottantatré per vari motivi legati proprio anche alla come dire un periodo di confusione che c'è stata anche la discussione sul decreto legge centottanta per la verità poi interverrò in che senso intendo confusione
E e quindi abbiamo detto a b
Vediamo di aspettare di capire e per poter fare anche la nostra parte io credo che comunque questa parte qui non è che prescinde da quello che si sta facendo però comunque può essere presentata e
E fatte perché credo che sia una cosa importante e allora dicevamo per quanto riguarda le modifiche alla legge
Centottantatré
Alla fine l'indagine conoscitiva ramo individuato alcune questioni che credo che il senatore Veltri abbia abbia detto però io pruderie dico molto velocemente la legge centottanta tre va applicata vanno apportate alcune modifiche intrecciando queste modifiche anche con quello che io chiamo il pacchetto Bassanini
E quindi tutta la partita del centododici
E tutta la partita del riordino dei ministeri
Evidente sappiamo bene che ci sono delle scadenze ma che ricorda i ministeri avverrà con la prossima vere proprio ormai efficace la prossima legislatura ma noi dobbiamo sapere che ormai il pacchetto Bassanini articola funzioni individua nuove funzioni nazionali e nuove funzioni regionali e individua anche per quanto riguarda gli U due ministeri ormai alcune direttrici
Perché quando ai vari articoli che riguardano per esempio penso al cinquantadue si pensa
Alla del centododici l'articolo del terrore si pensa all'assetto del territorio
è evidente e sì riordina e sindaco individua altre funzioni come la tutela del tipi del territorio in questo senso articolando le funzioni
è evidente altresì che esiste una discussione il pacchetto Bassanini che ha portato in Consiglio dei ministri ordinò dei ministeri individua direttrici che non pensano ad un ministero unico ma penso no ad un ministero che governi l'infrastrutturazione del paese l'assetto del territorio io ho divorziato il tenore delle linee
La sento l'urbanistica il Governo e Trigoria spesso è un'altra funzioni che riguarda la tutela
Delle
Il territorio è evidente che la legge centottantatré le modifiche vanno apportate vanno intrecciate a questa non solo discussione forme queste norme che esistono all'interno del del nostro
Del nostro poneva fine CISL azione
E le questioni che più unitarie sono quelle che ormai tutti quanti sappiamo che ad aumentare i poteri dell'autorità di bacino per il controllo sull'uso delle risorse
La partita concessioni di derivazione delle acque è una questione delicata è evidente che ci sono diverse esigenze diversi interessi che vanno
Regolati coordinati per cui l'ha usato lo strumento della concertazione non ci sono dubbi perché
E sono oggettivamente conflittuali fra di loro ma non ci sono pubbliche organizzato lo strumento la concertazione le azioni di difesa del suolo che debbano essere correlate a quelle di protezione
E civile la semplificazione delle procedure per la formazione del piano la sua operazione sì
Il superamento la distinzione fra bacini nazionali interregionali e regionali perché assolutamente estranea un efficace governo
Del bacino la necessità che istituzioni centrali pensino e qui entriamo entro di più sulla questione anche delle duecentottanta pensino a a dare regole dare indirizzi e le regioni le e le i livelli locali abbiano responsabilità piena ma l'essenziale è che quella scelta innovativa della legge centottantatré rimanga nel forte si rafforzi e l'impianto
E cioè il governo per bacini che sia fondato che è fondato sulla leale collaborazione in questo senso proprio
Non ha ha significato la diatriba che pure c'è stata
Dopo la ville alla tragedia Saba in occasione della definizione del centottanta c'è stata
Ma è non ha davvero alcun senso perché sulla difesa del suolo e sul la difesa del suolo del territorio delle acque la scelta del Governo per bacini
Non deve deve assolutamente superare questa questa diatriba che pure come dicevo c'è stato
La scelta del rafforzamento del comitato dei ministri
Anche il riferimento a quello che deve ancora avvenire ma insomma tanto per cominciare ad avviare la strada di di Orio e misteri lavorare insieme la conferenza unificata regioni enti locali con il supporto fondamentale dei servizi tecnici
Evitare duplicazioni perché anche questo il rischio questo rischio c'è stato durante la gestione della legge centottanta del decreto legge centottanta ha necessità questo lo diceva questo l'ho sentito
Il sottosegretario Mattioli
Che le risorse scientifiche tecniche il nostro Paese siano chiamate come dire l'esercizio la responsabilità così abbiamo detto e così secondo me deve essere deve essere fatto
Credo legge centottanta di tipo parlate ritardi al Parlamento la necessità di affrettare di accelerare questo lavoro che abbiamo detto che d'altra parte come vi è già chiaro e sulle linee perché ormai le abbiamo
Approfondite precisato salvo la necessità di ragionare meglio
Sull'intreccio fra le modifiche la centottantatré e il pacchetto Bassanini che secondo me la questione fondamentale che è rimasta appese ancora da discutere ma che vive evidente ma per la quale evidente la la la delicatezza
Parlo a una delega del Parlamento parlo dei ritardi del Governo
Allora è evidente che la il decreto legge centottanta come dire ha risentito
Di un eccesso di mediazione fra ministeri
Io penso che non scoprire niente di nuovo
Per quello che è successo immediatamente dopo Sarno il tipo di discussione che si avverte non essendoci ancora il riordino dei ministeri
Non essendo ancora precisata quindi il nuovo assetto in materia di territorio complessivamente preso su questa questione si è concentrata la discussione sembrando con ciò che fu che sembrando in qualche modo simbolica
O della discussione sul riordino dei ministeri
Io lo esplicito
Perché questa perché anche per come è stato scritto poiché la legge centottanta e forse
Io sono un abitare parlare chiaramente mai leali servitori dello Stato che stavano i Segre lei Pacino forse non potranno dire in maniera così esplicita ma mi permetto di dirlo io
Cioè la difficoltà
Nell'attuare
Le greggi centottanta secondo me in parte non il tutto perché poi c'è un problema delle risorse
Ci sono altre questioni che sono state qua dette però dipende anche da questo eccesso di mediazione che c'è stata nell'architettura costruita per il decreto legge centottanta che forse
Ha creato e sta creando problemi di attuazione di delle norme di inserite che avevano un obiettivo fondamentale intanto partiamo dalle are rischio
Vediamo di perimetrare le ragioniamo sugli incentivi per le globalizzazione potenziamo il monitoraggio
Cominciamo a ragionare partendo eminentemente le situazioni di maggior rischio
Ora qui e ragionata e individuando ovviamente Poteri da parte del del livello centrale di
L'indirizzo ma anche eventuali poteri sostitutivi evidente perché per come si è attuata treno centottanta anche se i ritardi ci sono stati ma non avendo a disposizione regioni finanziamenti non potevano fare di più
Di quello che è accaduto e quindi non possono sicuramente scattare i poteri sostitutivi forse dovremmo chiederci forse dovremmo chiederci se non sia il caso
Ragionando seriamente con rigore senza e pensare che questo Veca mediare questo quello può significare che si dà un pezzetto di più acqua uno e se ne toglie un altro però forse dovremmo ragionare e
Per vedere se c'è qualche piccola modifica che ne dobbiamo apportare la stessa statura tra decreto legge centottanta
E su qui io non voglio intervenire meglio non è neanche il caso di farlo però io credo che dovremmo ragionare in questi termini per vedere se c'è qualcosa che allora per il tipo di discussione che c'è stato che io velocemente
Descritto non non è stato possibile farlo però sicuramente oggi a distanza di un anno siamo quasi un anno da quella tragedia credo che sia giusto dare intanto dare conto di quello che abbiamo fatto perché
E dall'altra parte e vedere se c'è sta se c'è qualche cosa da modificare io non ho più molto altro da aggiungere devo solo dire
Alla fine di quell'indagine conoscitiva e
Dopo anche un'altra discussione che facemmo alla Camera dei deputati dopo appunto la la la tragedia
Del Sarno prendemmo alcuni impegni alcuni io già detti adesso che erano gli stessi identici della
Delle indagini conoscitive che io intervenendo in aula a nome della Condé in commissione per introdurre il dibattito in aula
O richiamato nella stessa maniera come ho fatto adesso io sono molto d'accordo nel dire una cosa
Dopo l'estinzione di quei presidi storici delle popolazioni agricole lo spopolamento le colline delle montagne
Io vengo da una regione l'Umbria ed è una zona che è stata violentemente toccava al terremoto tutta la zona dell'Appennino quindi è un problema molto serio quello dello spopolamento delle montagne sottoposte a rischio in questo caso ad altissimo rischio sismico però noi sappiamo che a poco a poco c'è stato l'estinzione di questi presidi storici delle popolazioni agricole
Noi dobbiamo ricostruire e presidi permanenti evidente di prima di rispetto a tutta la la questione difesa idrogeologica aderenti evidentemente e le differenti realtà
E a quello che oggi si richiede rispetto la difesa idrogeologica e visti diversi rispetto a loro con forme convenzionali troviamo lesa nel diamo anche le forme però sicuramente è una scelta che noi dobbiamo aver sempre presente deve essere la scelta di fondo che deve caratterizzare il nostro impegno altrimenti anche la dichiarazione solenne che Parlamento e governo hanno fatto Parlamento alla fine indagine conoscitiva il governo facendo le scelta fondamentale all'interno dei propri programmi e cioè che l'asse il riassetto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio deve essere la più grande opera pubblica nazionale quindi la scelta di fondo rischia
Di andarsene per un'altra strada
E allora è vero che e il DPF e la finanziaria di quest'anno anche il titolo a tendenza perché è evidente non ci sono state rimodulazioni ma c'è stato maggiore impegno noi dobbiamo fare in modo che e ci sia costantemente questi impegni di di bilancio e cuciti in cui si devono stare punto fonti finanziarie nazionali
E quelle UCS Unione Europea nonché io insisto anche se ancora non siamo riusciti a passare però le entrate delle regioni provenienti dalla gestione risorse idriche è una questione importante che secondo me su cui secondo me bisogna tornare sarebbero molte altre le cose dal direttivo per esempio necessari dal nuovo impulso alla carta geologica c'è stato una rimodulazione dei finanziamenti previsti però questa è una scelta di fondo uno strumento fondamentale per poter agire così come tutta la questione del dipartimento dei servizi tecnici nazionali e quindi la loro il riordino anche degli stessi conservando questo io l'ho detto allora e lo ripeto adesso
Conservando la struttura unitaria a livello nazionale dando maggiore autonomia ma articolando sul territorio fra nazionale e regionale in modo tale che davvero siano sia una strumentazione a disposizione
E delle azioni positive di difesa idrogeologica
Chiudo dicendo solo una cosa bisogna rafforzare quella scelta culturali innovativa che facemmo allora il Governo operativo di bacino queste la
Questione fondamentale rafforzare l'autorevolezza del governo di bacino è e elemento fondamentale per me affrontare quello che sicuramente c'è oggettivamente cioè il conflitto di interessi ed esigenze ma aumentare potenza l'autorevolezza del governo di bacino significa affrontare in maniera più serie più tranquilla anche la necessità di regolazione di conflitti inevitabili questo mi pare sia la scelta di fondo e su questa superando ritardi che diciamo poc'anzi dobbiamo agire coerentemente tutti quanti grazie
I superiori presidente diamo la parola all'Assessore del lungo in rappresentanza del presidente Vannino Chiti
Grazie io
Farò alcune considerazioni ma credo che a nome delle Regioni anche degli enti locali che sono sono oggetti per primi chiamati a rispondere della gestione del territorio ma anche quelli che sono sul fronte della gestione del problema ci siano alcune specificazioni che dalle quali non ci si possa sottrarre
Il lavoro che
Da cui trae spunto l'incontro di oggi un lavoro interessante mette a fuoco
Tutta una serie di temi peraltro noti
Anche se come dire il lavoro si è concluso prima disarma io credo che tassarlo stessero fatti dei grossi passi in avanti qualcuno li anche citati
Li ha citati il sottosegretario Mattioli l'ingegnere agricola
Soprattutto nel confronto con gli enti locali con le regioni ma anche
Nel lavoro che è stato avviato
Quindi il lavoro che porta al documento della Commissione paritetica un lavoro anche se antecedente in ogni caso utile per il prosieguo dell'attività
Però ci sono alcuni aspetti sui quali ho l'impressione che da un po'di tempo il confronto fra regioni
Enti locali Stato e le altre autorità in generale stesso interesse difesa del suolo
Va avanti e non mette a fuoco e non risolve non trova le soluzioni del problema è un problema come dire Bennato con la centottantatré e cioè ci domandiamo ormai da dieci anni come mai
La legge centottantatré ancora non ha trovato
Possiamo dire attuazione neanche piena attuazione attuazione perché gli strumenti essenziali
Che dovevano essere attuati riferisco in particolare ai piani di bacino alla conoscenza del territorio alla prevenzione alla pianificazione della prevenzione
Dal rischio idraulico in primis e da tutta l'altra serie di conoscenza e gestione del territorio ancora non son presenti
Il decreto legge centottanta è una sconfitta
è una sconfitta perché si estrapola dalla centottantatré un pezzetto l'individuazione delle zone al rischio alto rischio altissimo rischio
Forse anche complicando eccessivamente
Il grado di rischio che è un pezzetto Piccolo della centottantatré importante ma piccolo e si dice si fa entro il trentuno dicembre il trenta giugno poi si rinvia perché di fronte alla realtà ci si rende conto che non è a colpi di leggi o di decreti che si riesce ad arrivare a
Leggere il territorio neanche a risolve il problema leggerete Rizzo
A questo si aggiunge poi un altro aspetto propedeutico diciamo del sistema Italia
Ogni volta che accade una disgrazia in questo Paese
Nascono come funghi sul bagnato visto che si parla di acqua
Nascono le polemiche credo che saranno sia stata un esempio drammatico in questo senso polemiche le colpe e le responsabilità
Il problema è un altro
Il problema è che il nostro Paese diciamocelo sinceramente è un territorio fragile da questo punto di vista fragile nel Mediterraneo sicuramente il più fragile
Per le caratteristiche orografiche che si assommano a le caratteristiche meteo prima
è il più fragile del Mediterraneo
E se a questo si aggiunge
Il dissesto del territorio che siamo riusciti a costruire negli anni
è inutile andare cercarle conto che bisogna rimboccarsi le maniche comincia a risolvere il problema
E beh io credo che si si rilegge in una certa chiave i due tomi oggi diciamo discussione
Questa indagine estremamente utile
Si trovano i figli di alcuni problemi
Bisogna però poi riuscire a essere capace di trovare le soluzioni uno proverò a fornire alcune suggerimenti
Innanzitutto la difesa del suolo non è soltanto alluvioni ma è assetto complessivo dissesto complessivo del territorio frane alluvioni erosione costiera
Trasporto solido che viene meno e di conseguenza erosione costiera escavazioni più o meno abusive più o meno mascherate di cui si parla pochissimo
Che sono anello spesso essenziale del dissesto del territorio
Sono alcuni temi che vanno messi a fuoco non possiamo pensare di parlare solo di alluvioni quando si parla di difesa del suolo come non possiamo fare a meno di parlare di pensare
Alla complessiva gestione della pianificazione forestale
O alla complessiva gestione del reticolo idraulico
Che una volta esisteva oggi molto meno della gestione agronomica del territorio non soltanto forestale
Tutto questo complesso di cose
Poi si intreccia c'è una lettura del territorio si intreccia con un altro aspetto c'è la domanda numero diciotto del questionario che è stato dato alle autorità di bacino
Che tutti riportano pedissequamente nello stesso modo una bellissima tabella che io vorrei che si cogliesse il vero senso di quella risposta che i segretari deve tagliare il bacino annota
Si contano fra quindici e venti enti amministrazioni diverse
Che hanno competenze in materia di difesa del suolo in alcuni casi dovrei dire mettono il naso nella difesa del suo se poi si guardano gli uffici si sale a oltre trenta
Alcuni di una stessa amministrazione
La centottantatré che istituivano autorità no non l'Authority un'autorità
è un po'differente
Un'autorità doveva assorbire alcune di queste competenze ma nel nostro Paese non siamo in grado di fare
Nel nostro Paese si fa un'autorità aggiuntiva
Che diventa ulteriormente un motivo di
Intreccio con tutte le altre istituzioni non si trova il bandolo della matassa
Quando parlavamo di valutazione di impatto ambientale Giovanelli forse se lo ricorda
Io citavo un esempio anche qui tipico del nostro Paese
Nei Paesi europei dove è nata la valutazione di impatto ambientale la via assorbe
In Italia si aggiunge
Per autorizzare la linea elettrica per legge regio decreto del trentatré ci vogliono ventitré autorizzazione
La via diventa la ventiquattresima così invece di sei anni ce ne mettiamo sette
Come questi possiamo fare decine di esempi
Allora uno dei nodi uno dei nodi fondamentali per risolte proprio per affrontare questo problema è la semplificazione
I passaggi amministrativi burocratici i tempi i soggetti coinvolti
Ho trovato
Delle stanze di compensazione delle sei di comuni o vanno accorpati ma non semplifica la vera riforma della centottantatré sarebbe che l'autorità di bacino non si limitasse l'uso la pianificazione magari si cominciasse a sgombrare il campo da un'altra serie di soggetti che timidamente la Bassanini anche individua ma che mi sembra che a un anno dalla Bassanini
Se stiamo facendo dei passi indietro e ancora i nodi non si sciolgono per esempio il Provveditorato alle opere pubbliche
E allora
Quali strade si possono percorrere per mettere insieme gli organi le amministrazioni dello Stato le autorità le amministrazioni decentrate le Regioni Comuni Province
E vari altri soggetti per esempio la Regione Marche ha provato ad abrogare per legge consorzi di bonifica lo stato della impugnato e gliela bocciata per cui abbiamo anche quest'ulteriore soggetto
Che ne vorremmo delineare
Abbiamo di fatto individuate in Toscana come soggetto gestore unico delle opere idrauliche classificate unico come l'abbiamo fatto grazie alla legge Galli della risorsa idrica integra
E perché non pensare che gli ambiti ottimali che non abbiamo costituito che funzionano
Per i quali le regioni sono state minacciate di essere commissariate dallo stato attuale mi risulta che nulla sia stato fatto per le regioni che non hanno fatto
Perché non pensare che il soggetto che pianifica
L'ambito ottimale la risorsa idrica integrata abbia soggetto gestore unico della risorsa idrica integrata
E soggetto gestore unico delle opere idrauliche classificate la manutenzione e la gestione delle opere idrauliche del territorio
Perché non pensare a questo
No si mantengono i consorzi di bonifica
Che devono riscuotere una contribuenza complessa spesso iniqua che non sono in grado di gestire che spesso sono carrozzoni autoreferenziali riscuotono quattro miliardi di contribuenza e tre servo per far funzionare la macchina
La diciamocele queste cose
E
Perché allora non pensare se si deve mettere mano ancora come qualcuno ha detto alla centottanta la centottantatré a per esempio ma ancora non voglio usare parole troppo grosse norme speciali fanno un po'paura però a volte possono rendere l'idea del problema del significato dell'intervento che è necessario
A un sistema che consenta di assorbire una serie di competenze resistevano in conferenza di servizi una forma blanda forse ma può rendere l'idea
Ma io penso a qualcosa di più
Ad una sede ad un comitato paritetico Stato regioni enti locali che assorba individuiamo le delle trenta quaranta competenze almeno una decina
La sede unica Stato regioni enti locali dove si possa all'INPS prendere tutta una serie di decisioni
E si verifichi la compatibilità delle opere individuate da realizzare con la pianificazione che viene fatta per esempio dall'altra di baci
Rafforzare ancora di più il ruolo delle autorità di bacino
E per la parte decisionale non pianificatoria ma di coerenza delle scelte degli indirizzi Stato regioni ed enti locali si assumano questa responsabilità e faccio da questa città
Io credo che simbolicamente quel messaggio che
La mia forza politica fatto di avere
Una persona ogni cento ettari per la gestione del territorio per la gestione difesa del suolo ancorché si possa discutere se sia sufficiente o meno
Possa rendere anche questo il significato
Della necessità di una presenza vera reale sul territorio di una gestione capillare del territorio
Ma come ultimo anello di una catena che deve essere profondamente riformata nei rapporti
Nelle sedi decisionali e i miei tempi e nella gestione della realizzazione delle opere abbiamo avuto negli ultimi anni un'inversione diceva anche adesso
Sia sul preserale Mattioli che la presidenza della Commissione
Lorenzetti se un'inversione di tendenza negli impegni di bilancio dello Stato i soldi adesso ci sono cominciano a esserci
Dobbiamo aprire i cantieri
Dobbiamo fare in modo che gli appalti non impieghino tre anni dobbiamo trovare il modo applichiamo pure la Merloni ter applichiamo tutta una serie di strumenti che abbiamo che una volta avuti i soldi le opere si faccia
Si faccia
Perché se in questo Paese
Tra l'approvazione che infiniti Iva di un piano stralcio di bacino
E l'andata alla
Presi al Consiglio dei ministri dopo nove mesi ancora non si è andati
E greci colleghi amici
A cosa serve la centottanta poi a luglio abbiamo approvato in comitato istituzionale piano stralcio di bacino ad oggi ancora non mi risulta se andava alla consiglio dei ministri per fortuna non era quello più urgente
Nove mesi per fare cosa per istituire cosa a dieci anni di lavoro
Sì forse un piano rischio idraulico dodici mesi per
Ricordiamoci l'iter una prima adozione l'approvazione dei Consigli regionali le discussioni le osservazioni dei cittadini pari di venti comitati si arriva all'approvazione definitiva il giorno dopo dovrebbe andare al Consiglio dei ministri
Nove mesi
Non è questo credo la chiave per poter risolvere veramente infra nella gestione dei problemi a difesa del suolo grazie
Grazie del lungo
è arrivato ed è presente sottosegretario alla fortissime civile Franco Bardelli
Forse
Più di tutti gli altri membri del governo
A in questi anni gestito
Le emergenze è anche la quota più rilevante delle risorse pubbliche
Dedicate agli interventi
All'indomani
Catastrofi che si sono verificate
Professor Barberi potrebbe svolge nell'ultimo intervento
Del convegno c'è accetta questa comporta quindi gaio alla parola al dottor Pasquale Versace
Nel comitato scientifico del ministero dell'Ambiente
Sì grazie io non ho intenzione di sottrarre tempo agli altri interventi alle conclusioni per cui mi limiterò solo a qualche breve notazione
Latrine legata al fatto che credo che come tutti quelli che operano nel settore della difesa del suolo
Si trae grande conforto dal vedete lavoro molto accurato e di ampio respiro che comitato paritetico presieduto dal professore Veltri ha realizzato
Credo che sia importante che su un tema così rilevante per il Paese e le istituzioni abbiano mostrato la piena consapevolezza sia dei problemi sia delle strade che si devono seguire per raggiungere soluzioni da
E importati sottolineando che il documento è pieno di proposte non è soltanto un documento che analizza la situazione fa una serie di proposte e molte di queste proposte dodici maggio qualcuno in precedenza dei fatti sono diventate realtà sono state recepite in interventi successivi
Credo che dalla commissione degli atti emerga con chiarezza la drammatica rilevanza del problema della difesa del suo all'evidenza che questi una delle grandi questioni nazionali con il carico crescente di vittime di danni gravissimi
C'è un elenco infinito di eventi da Sarno alla Versilia al Piemonte Jenova Crotto un la Calabria non scende andando indietro nel tempo Valtellina Val di stava eccetera
I motivi di questa situazione sono evidenti una recente indagine del gruppo delle catastrofi
Il cosiddetto Progetto Avi che è stato aggiornato ha mostrato di dal mille novecentodiciotto ad oggi sono state raccolte sono state censite notizie di oltre sette mila piene fluviali
Di oltre diciassette mila strane che hanno provocato danni hanno provocato vittime e quindi ovviamente un numero per difetto perché si limita a censire gli eventi con effetti catastrofici
E trascura quelli con effetti più modesti
La condizione dei marchi all'indomani dell'alluvione di Firenze aveva individuato una serie di motivi che se uno ancora validi che anzi si sono aggravate
Ci sono motivi strutturali legati alla geologia alla geomorfologia l'idrografia al clima di tante Regioni
Ma certamente sono prevalenti le cause antropiche assenza di cultura ambientale lo sviluppo caotico degli insediamenti urbani industriali l'espansione inarrestabile
Di tutte le vie di comunicazione delle linee di trasferimento delle risorse di inadeguatezza degli strumenti normativi
L'inefficacia degli strumenti di indirizzo e di controllo l'incapacità
Per la mancanza di rispetto per la natura e l'Elenco diciamo potrebbe continuare al
La situazione in quasi tutti i Paesi SD complessa però diventasse
Quando la spesa
La delinquenza comune o mafioso assumono il controllo di parti del territorio incontrano ostacoli deboli facilitare nuove gli atti del Comitato paritetico contengono su tutti questi punti analisi e precise spunti di riflessione
E quindi credo che da qui si debba partire
Io credo che tra le soluzioni prospettate
Quella importante sia la chiara volontà di proseguire per la strada avviata dalla centosessantatré
Non ci sono spazi per ipotesi velleitarie ipotesi estemporanee di rivedere tutto e di ridiscutere tutto
Ipotesi che pure da qualche parte sono emerse continuano emerge io credo che l'indicazione principale sia quella di andare avanti lungo la strada tracciata dallo centottantatré tenendo ben saldi punti essenziali e qualificante
L'autorità di bacino il legame inscindibile tra protezione idrogeologica e gestione delle risorse idriche la pianificazione alla scala di bacino magari sia pure per stralci funzionali è evidente che ci sono dei limiti che ci sono delle inefficienze da risolvere c'è un problema essenziale di semplificazione e di semplificazione delle procedure
C'è il nodo centrale della unitarietà delle autorità di bacino
Però di queste cose si è già parlato e sarebbe sciocco da parte mia ripete però io ho molto a cuore un problema e su questo mi vorrei soffermare
Ed era differente capacità di affrontare la difesa del suolo che si manifesta nelle varie aree del nostro territorio
Queste differenze che ci sono sempre state si sono accentuate dopo l'applicazione della centottantatré per effetto della diversa efficienza delle autorità di bacino
Quelle nazionali era con le differenze ovvie hanno svolto i loro compiti in modo positivo le autorità di bacino regionali interregionali invece risentano fortemente del livello di efficienza delle regioni di riferimento
E quindi alcune funzionano bene in altri casi in pratica non esiste
Si sono creati quindi nuovi squilibri o si sono accentuati quelli già esistenti
Per capire questo che cosa significa vorrei fare un paio di esempi
Il primo è quello legato un po'a un tema che cura immerso in qualche intervento che comunque anche negli atti della Commissione
Un poco la dicotomia diciamo che c'è tra gli interventi di emergenza e diede di emergenza e gli interventi ordinari
Pensiamo a questo che in realtà avanzate come certamente quella dove governa l'autorità di bacino del Po praticamente questa dicotomia non esiste dopo l'alluvione del Tanaro fu predisposto in meno di quarantacinque giorni un piano stralcio che si raccordava molto bene alla pianificazione ordinaria
Ed era capace quindi assicurare in modo graduale il superamento della fase di energia
In altre realtà non è il caso di starlet ad elencare
Gli interventi di emergenza operati dal divertimento e la procedura sezione civile non solo sono risultati utili ed efficaci ma in pratica non avevano reali alternativi cioè senza l'intervento della Protezione civile non si sarebbe fatto praticamente
Un altro esempio perché aprire gli effetti di questa diseguale efficienza e legato al decreto centottanta il decreto cosa fa nei fatti in essenza
Sollecita stimola mette alle corde le regioni e le autorità di bacino meno attive gli impone delle scadenze gli impone un percorso ben definito
Vita dei limiti per redigere i piani stralcio delle aria
E quindi ha un effetto di sprone su queste realtà
Ma lo stesso decreto finisce o potrebbe finire in qualche misura per intralciare o rallentare l'iniziativa di elettive le autorità di bacino anche alcune regionali hanno predisposto i piani stralcio con la necessaria solerte allora io credo che sia importante certamente uniformare elevare dieci territorio nazionale con l'autorità di bacino dello stesso tipo
Ma probabilmente occorre fare qualcosa in più che quella di introdurre nella distribuzione delle risorse destinate alla difesa del suolo un criterio di modularità
Intendo dire che si dovrebbero lasciare separate e distinte le risorse destinate all'attuazione di piani stralcio già approvati da quelle che invece servono a sanare situazioni puntuali che sono proposte avulse dal più generali che hanno di riduzione del rischio idrogeologico con il tempo l'aliquota riservata al primo gruppo ovviamente sarebbe destinata ad aumentare e così si potrebbe innescare un meccanismo virtuoso capace di ridurre al minimo le situazioni di inerzia
Incentivando l'attuazione della centottanta
Credo che però sia necessario ed energico in qualche intervento precedente capire che poiché si ripartiscono risorse modeste rispetto ai fabbisogni lo citava il senatore del il primo questo squilibrio permarrà nel futuro non è possibile procedere in questo settore senza introdurre un controllo di qualità
Infatti quando si Effetto come dei fatti si fa si è fatta anche in questa occasione della centottanta una suddivisione altri Yuri sulla base di parametri più o meno aggettivi
Può capitare che alcune situazioni di grave pericolosità
Restino escluse a favore di interventi che sono meno importanti e che però sono proposti da enti proponenti dove il controllo di qualità in meno efficace odori addirittura evanescente non c'è
Quindi serve un controllo di qualità esercitato dall'insieme degli enti proponenti non enti che si possa immaginare a una sovrastruttura
Che però sia un controllo omogeneo per tutto il territorio nazionale che sia capace di guardare all'insieme delle proposte
Un altro fatto sempre legato a questa diversità è quella del progressivo impoverimento del presidio tecnico del territorio
Questo presidio storicamente era legato sappiamo tutte le strutture del genio civile dei provveditorati e quindi è venuto meno con il passaggio delle competenze alle Regioni
In molte zone questo presidio del territorio si è ricostruito magari in modo anche più efficiente di com'era prima
In altre zone invece la situazione è progressivamente peggiorato con guasti che sono difficilmente sana
Allora credo che anche per questo si debbano ripristinare i servizi di vigilanza di polizia idraulica di piena più in generale un presidio tecnico del territorio che deve essere incentivato con adeguate risorse
Un finanziando con adeguate risorse le iniziative che vanno in questa direzione soprattutto ovviamente nelle aree che nessuno più sguarnite
In pratica è più o meno la stessa logica del decreto centottanta che non darà più risorse solo per interventi ma destino una quota delle risorse ad altre cose espressamente alle aree a rischio la realizzazione di sistemi di monitoraggio
Due ultime cose venga alla conclusione una Breve un richiamo che si collega a questo fatto del presidio tecnico del territorio
Io credo che se queste cose che dicevo sono ragionevoli
Non si dovrebbero interpretare nell'ipotesi che è presente in uno dei decreti collegati alla la legge cinquantanove in particolare quello che prevede di trasferire gli uffici periferici dei servizi tecnici nazionali alle regioni
Io credo che in fase di attuazione si debba verificare caso per caso che si stanno effettivamente le strutture operative regionali
Competenti in materia come peraltro il decreto espressamente dice e che siano effettivamente capaci di incorporare questi uffici altrimenti i danni sarebbero notevoli in alcune situazioni verrebbero meno prestiti importi
L'ultimo argomento l'avevo accennato ma vorrei approfondirlo solo un paio di minuti riguarda le situazioni nelle quali la diversità la emerge in modo drammatico e sono reali in cui il controllo del territorio è più difficile dove prevalgono gli abusi dove i controlli sono inadeguati dove i tre tomi Ina disinteresse dei singoli interesse non sempre lecite
Pensiamo a cosa è successa Sarno che insieme agli altri duecento e più comuni campani che sono stati classificati a rischio da un'indagine preziosa che non si finisce mai di notare che la protezione civile il gruppo delle catastrofi ha condotto molti di questi Comuni potrebbero essere colpiti da colate di detrito come quelle di Sarno dello scorso maggio
Ma pensiamo a situazioni come Reggio Calabria attraversata da tanti fiumare con altri che sono sempre più prescritti dall'abusivismo dalle discariche di rifiuti dall'antropizzazione
Dove ci sono margini insicuri che sono attraversati dagli atti abusivamente da piste che servono per l'accesso a partiti probabilmente abusivi forse abusivi ma certamente hard-disk allora in queste situazioni secondo me ingenuo pensare che il problema si risolva con gli strumenti della centottantatré Hiroko del decreto cento
In questi casi non si tratta di un problema di perimetrare le aree a rischio di fare i piani stralcio di mettere l'autorità di bacino il problema è più seria e complessa è un problema di controllo del traffico
Però io penso che il controllo del territorio possa essere anche ripreso possa diventare più efficace proprio partendo dalla difesa del suolo dal riassetto idraulica geologico dalla salvaguardia e la tutela dell'ambiente
Contrastando passo per passo lo scempio del territorio prospettando soluzioni capaci di cogliere il nesso tra difesa del sulle valorizzazione dell'ambiente
Però per fare questo occorrono interventi speciali di grande respiro culturale e politico
Con risorse umane finanziarie molto più ampie molto più diversificate di quelli che si mettono in campo nel settore della difesa del suo pensiamo per esempio al problema che accennava il sottosegretario Mattioli della delocalizzazione
Io credo che questi temi nel prossimo Quadro comunitario di sostegno debbano trovare un adeguato spazio dovrebbe essere un'occasione non danno quindi io penso che uno dei messaggi forti che il Comitato elettrici ha lanciato e quello che occorre superare la diversità nel territorio una delle mete visibilità aggiunge
Quindi si tratta di capire qual è il percorso migliore grazie
Grazie al professore Versace come vedete siamo in presenza di una presidenza multiforme questa mattina
Se Sace che peraltro è stato nominato norme del decreto centottanta quale membro come recenti promesse all'ambiente quindici ha portato anche una testimonianza e l'approfondimento di questa esperienza che sta mostrando
Lui ci avviamo verso gli ultimi interventi accogliamo con soddisfazione la disponibilità del professor barberia concludere in qualche misura i nostri lavori
La parola al professor Passino segretario generale dell'Autorità di bacino del Po
Io mi accingo a fare questo intervento
Con l'intendimento di portare all'attenzione di chi ascolta nate stimoli Anza
Di un operatore della centottanta cioè il titolo molti anni ormai ha tentato di applicare
E anzi mondi me soltanto nella mia qualità di segretario
Dell'autorità di bacino del Po ma di un gruppo gli operatori cioè nei colleghi segretari generali inviato da tutte le altre autorità di bacino nazionali
Vorrei iniziare
Confermando il convinto non rituale apprezzamento che già in passato abbiamo espresso nei confronti del lavoro del Comitato
E un ringraziamento assieme all'apprezzamento perché consideriamo il lavoro risultati in quel comitato l'unico documento conti prestigio istituzionale
Che rappresenti la realtà dei problemi con competenza con capacità di analisi apprezzabile altrettanta pensabile capacità di trarne conclusioni
Giusto
Lo dico per aver vissuto l'esperienza di leggere altri documenti in cui si parte dalle soluzioni e poi si inventano i problemi ai quali quelle soluzioni possono essere applicati
E purtroppo alcuni di questi documenti hanno ugualmente provenienza istituzionale
Pare particolarmente importante che nel formulare le proprie proposte il comitato abbiamo ritenuto necessario premettere la conferma della validità del modello della legge centottantatré e cito due passaggi delle conclusioni del Comitato
Il primo dice la legge centottantatré va corretta ma non stravolta il suo impianto insolite razionale ha comunque consentito il conseguimento di risultati importanti
Più avanti dice l'intervento di modificazione della legge centottantatré deve essere pertanto calibrato in modo e mi fermo un attimo per sottolineare quello che segue da non modificare il lento e faticoso cammino fin qui il parco
E credo che il riconoscimento della lentezza e dalla fatica
Abbia una importanza notevole nei confronti di coloro che invocano la fretta non comprendendo i danni che la fretta può fare su un processo di per istigazione del territorio come si così complesso come quello che la legge centottantatré del governare
Perciò cretine riteniamo queste due affermazioni di principio di grande rilievo anche perché corroborate dall'ampiezza e dalla serietà dell'indagine ha svolto
La prima affermazione fa giustizia di frequenti valutazioni di diversa provenienza in merito a una presunta non funzionalità della legge
Affermazioni affrettate insufficientemente documentate e smentite dalla prova
Che se dove applicata la legge centottantatré ha funzionato non è il suo impianto ad essere inadeguato Melanie adempienza di alcuni operatori istituzionali a precludere nella generalizzata applicazione
La seconda non meno importante valutazione riconosce che il cammino percorso con successi e insuccessi è stato lento e faticoso
Anche questa affermazione fa giustizia della faciloneria di quanti ritengono che gli obiettivi di difesa del suolo siano raggiungibili in tempi brevi
Nonostante l'avanzato e diffuso degrado del territorio l'insufficiente il quadro di conoscenza la severità dei compiti di progettazione di esecuzione degli interventi le difficoltà di interazione con le politiche in settori diversi principalmente urbanistica agricoltura
Le incertezze e la continua mutevolezza del quadro normativo e finanziario
Il ripetersi di eventi catastrofici che fatalmente il risucchia no l'attenzione l'azione delle istituzioni verso la straordinarietà a scapito della ordinarietà
Nello spirito di queste premesse le proposte del Comitato sono tutte condivisibili anche perché ispirate a un razionale pragmatismo di scelte fattibili in una prospettiva di crescita graduale e progressivo
I sistemi forti crescono
Gradualmente e lentamente gli sistemi inventati non nascono nel pubblico
Risultati e proposte di così alto profilo avrebbero dovuto trovare tempestivo recepimento di idoneo provvedimento legislativo
E perciò ci si rammarica che questo non sia accaduto
Mentre ha fatto piacere sentire stamane il proposito espresso dal presidente del comitato paritetico di procedere comunque in sede parlamentare alla stesura di un testo legislativo
Nella speranza che questo serva anche a frenare alcune fantasiose ipotesi che si Conte si sentono circolare in diverse sedi istituzionali
Detto ciò è considerata la materia dell'incontro nonché la contemporanea presenza di rappresentanti di importanti livelli istituzionali interessati alla difesa del suolo
Pare opportuno illustrare quelli che si ritiene siano stati e siano i fattori critici del lento e faticoso cammino
Tali da avere rilievo strategico per l'impostazione delle politiche di governo attuali e di futuri provvedimenti legislativi
Non v'è dubbio che nella sua attuale testo la centottantatré si affida particolarmente l'interventi di difesa passiva e che perciò essa vada rafforzata negli aspetti riguardanti attività di carattere preventivo
Che pongano l'enfasi sul valore delle regole d'uso del suolo
E sui benefici più duraturi e meno costosi che possono essere conseguiti con le regole
Essendo ormai dimostrato che il binomio finora considerato inscindibile
Dissesto intervento di difesa dal dissesto può dar luogo a soluzioni magari localmente soddisfacente
Ma può anche provocare addirittura effetti negativi quando applicato diffusamente non solo perché frequentemente il rapporto costo efficacia sfavorevole ma anche perché la realizzazione di un intervento a monte inevitabilmente aggrava i pericoli a valle
Perciò il rapper rafforzamento della linea strategica fondata sulla prevenzione passa attraverso lo scioglimento di alcuni nodi critici che illustre amiche brevemente illustrerò nel seguito
Il primo è la delocalizzazione degli insediamenti
La stessa definizione di rischio presuppone che l'oggetto da proteggere persone o cose sia esposto agli effetti del gas
La mitigazione del rischio passa attraverso il cambiamento della relazione tra dissesto l'oggetto da proteggere
Non necessariamente nella protezione assoluta dell'oggetto dal dissesto
Questo vuol dire che è un modo di attenuare il rischio consiste nel sottrarre l'oggetto dalla esposizione
Al dissesto
Solo di recente alcuni provvedimenti inseriti in testi di legge di protezione civile
E quindi non ordinari hanno iniziato a dare alla delocalizzazione degli insediamenti a rischio
Un inizio di quadro normativo è un sostegno economico necessaria a far decollare questo indirizzo
Precedente però certamente essere sto sostenuto e stabilmente alla forza
Rapporti tra difesa del suolo urbanistica
L'esperienza dei piani stralcio dei vincoli d'uso del suolo che introducono
Ha posto in evidenza il grande impatto che i si esercitano sui piani urbanistici locali
E quindi sugli interessi legittimi oltre che sul diffuso abusivismo che nei piani urbanistici sono tutelati o tollerati
Con le accentuazioni introdotte dai numerosi condoni edilizi che sono intervenuti negli ultimi trent'anni
Questa interfaccia difesa del suolo piani urbanistici rilevante tanto sotto l'aspetto del merito con sotto quello politico
Sotto l'aspetto del merito si deve innanzitutto osservare che tradizionalmente i piani urbanistici si occupano quasi esclusivamente nell'area fortemente urbanizzata
Trascurando il resto del territorio comunale se non per generici accenni di destinazione d'uso
In secondo luogo va detto che quasi mai un piano urbanistico affronta in modo soddisfacente il problema dei dissesti idrogeologici
Secondo la consuetudine che di questo problema devono occuparsi altri per lo più a livello centrale e per provvedere alla difesa o alla ricostruzione e al risarcimento
Sotto l'aspetto politico merita di fare due osservazioni
La prima è che senza un adeguato livello di accettazione dei vincoli da parte delle amministrazioni delle popolazioni locali difficilmente possono aggregarsi i consensi necessari all'approvazione e ancor più al rispetto il nella fase di applicazione dei piani
Ne discende come seconda considerazione che il successo dei piani di assetto idrogeologico va commisurato ai cambiamenti che si riusciranno a determinare negli strumenti urbanistici locali
In termini di internalizzazione della complessa problematica connessa ai dissesti
Portando alla piena responsabilizzazione degli amministratori che per consuetudine per tendenza cercano viceversa di evitare questo genere di responsabilità
Difesa del suolo e agricoltura
Un'altra interfaccia di rilevante interesse quella tra difesa del solo agricoltura
La nuova politica agricola comunitaria
Così le poi come le previsioni dell'Unione europea sull'uso del suolo
Sconta che la superficie agraria utilizzata si contratta nei prossimi decenni di una significativa percentuale oscillante tra non meno del venti per cento e fino a oltre il cinquanta per cento
è una trasformazione dramma
La profonda innovazione introdotta dalla nuova politica agricola comunitaria consiste nell'abbandono delle quote del controllo dei prezzi e delle misure compensative associate
E nell'adozione di un piano di riorganizzazione di rilancio fondato sulla qualità e sulla ricostituzione di unità territoriali equilibrate tanto sotto il profilo agricolo che sotto il profilo ambientale
Il forte richiamo che questi due principi esercitano verso la saldatura tra politiche agricole politica di difesa del suolo e dipendenza
Non soltanto sotto il profilo della ottimizzazione degli investimenti nel nel degli investimenti finanziari spesi soltanto al fatto che la comunità si accinge a rifinanziare il venti settanta otto con delle risorse
Altamente costi
Rispetto alle quali c'è da augurare che in Italia si sia finalmente capace di farne uso migliore di quanto non ne sia stato fatto nella versione precedente
Ma anche per gli altri margini che si aprono verso la riprogrammazione dell'uso del suolo e verso la valorizzazione della residenzialità degli operatori agricoli in favore del miglioramento della valutazione del perito
Né appare azzardato a questo riguardo accarezzare il sogno di ricostruire nella loro completezza e complessità fiumi o significativi parte di esso
Recuperando importanti componenti avesse sottratti nel tempo a causa di legge o di politiche sbagliate
Si tratterebbe di operazioni grandiose
Conducibili a poco compimento in pochi decenni sottolineo decenni perché non dobbiamo occuparci solo di ciò che deve essere fatto in sei mesi un anno
Salvaguardando gli interessi di tutti e dando decisivi contributi al recupero complessivo di qualità della vita dei bacini fluviali nonché al mantenimento o all'arricchimento della biodiversità ambientale
La manutenzione
La forte concentrazione d'attenzione di risorse sui grandi lavori ha fortemente contribuito a demolire la cultura della modernità la manutenzione
Alla quale sono state tagliate le risorse con conseguenze che hanno portato al progressivo disfacimento di quel tessuto di piccole impresa spesso a carattere familiare che nella manutenzione usavano trovare la ragioneria
Così pure quanti operano sul territorio per fini diversi pubblici e privati
Comuni consorzi
Comunità montana
Hanno smesso di includere nel loro lavoro quei contenuti nelle intenzione ai quali erano Dusi nel perseverare del mancato riconoscimento dei costi sostenuti
Si tratta di valori importanti da recuperare
Non soltanto però garantendo continuità alle risorse finanziarie di sostegno ma soprattutto dando continuità e forza all'indirizzo
In modo da dare invogliare i soggetti interessati
E in modo da ricostituire l'organizzazione del sistema di manutenzione ormai scomparsa
Sottolineo questo
Per per richiamare con meraviglia che tuttora io sento proposte di soluzione del problema del problema della manutenzione attraverso lo stanziamento di fondi è un atteggiamento profondamente ma Soldi ovviamente ci vogliono ma prima dei ricordi sogni a ricostruire il sistema strumentale
Della manutenzione
Rapporti tra legge centottantatré e legge trentasei
La legge trentasei ha curato con attenzione i necessari collegamenti con la legge centottantatré con particolare riferimento alla gestione del bilancio idrico al controllo della qualità e dei deflussi minimi ricorsiva
Ma è praticamente impossibile conseguire risultati decenti in quei settori se non si pone mano al sistema delle concessioni
Che ormai datato e riflette esigenze e problemi di un periodo gli anni Venti e Trenta che profondamente era profondamente diverso dall'attuale
Occorre perciò che chi Pomara le leggi si convinca che occorre tra l'introdurre carattere di novità
In particolare in termini di precarietà di gestibilità e di controllabilità delle concessioni
Fattori tutti che oggi sono praticamente totalmente inesistente
La sussidiarietà
Sussidiarietà è una parola entrata nella moda del nostro
Vocabolario acqua
Introdotta come è stato ad alcune norme comunitarie
Nella misura in cui essa significa che è difficile gestire i problemi della difesa del suolo senza il pieno coinvolgimento degli enti locali essa va adottata con convinzione
D'altra parte i livelli più alti e solo accennando al perdurante dibattito sul riparto di competenze tra Stato e regioni in particolare ad applicazioni dalla legge cinquantanove
Il modello delle autorità di bacino rappresenta un positivo esempio di collaborazione intergovernativa tra Stato e regioni
Come in modo giuridicamente motivato ha stabilito la nota sentenza della Corte costituzionale del febbraio del novanta
Quando si è pronunciata sul presunto vizio di costituzionalità che alcuni attribuivano alla legge centottantatré
Qui aggiungo alla testo più scritto che ho letto una considerazione provocata da alcuni interventi che mi hanno preceduto
Nel rapporto nelle conclusioni
Del comitato paritetico
C'è il riconoscimento che le autorità di bacino nazionali rappresentano la parte meno incompleta di quel poco della legge centottantatré che è stato attuale io credo che questo debba costituire oggetto
Di riflessione in termini di di concettuali di moderno perché altrimenti bisognerebbe riconoscere cosa che per alcuni versi potrebbe farne anche piacere
Il risultato dovuto soltanto all'abilità di quelli che in quelle sedi hanno operato evidentemente non è così
Cioè c'è evidentemente il modello istituzionale dell'autorità di bacino nazionale
Che è concepito come una sentenza della corte lo definisce come un modello di governo cooperativo Stato-Regioni qualche effetto l'approdo
E credo che sarebbe pericoloso e grave
Non riconoscere questo mi spiego meglio e lo dico per esperienza vissuta
La presenza dello Stato
Nel comitato istituzionale
In modi diversi
Ha rappresentato un elemento di continuità e di impulso al funzionamento delle autorità nazionali è una realtà
Che va riconosciuta a consuntivo e sulla quale credo che sia doveroso riflette
Ho soltanto altri due di questi nodi critici che vi avevo promesso di illustrare il penultimo riguarda le conoscenze e il consenso
Numerosi dei punti trattati in precedenza hanno una comune esigenza di consenso preventivo e costituisce la condizione necessaria del successo dei provvedimenti adottata sia per l'approvazione che soprattutto per l'attuazione
A questo riguardo vorrei richiamare la vostra attenzione sul fatto sulle recenti esperienze di altri Paesi
Che hanno dimostrato
Anche al seguito di analisi scientifiche della questione quanto il consenso sia favorito dalla completezza e dalla diffusione di una comune base di conoscenza omologa
Se uno
Esaminarle e situazioni di dissenso
Scopre che frequentemente il dissenso è fondato
Su basi di conoscenza diverso
Alcune delle quali oneste altre disoneste
Nel senso che sono asservite alla dimostrazione della validità della tesi opposte
Nei Paesi civili la conoscenza completa omologata
Diffusa e quindi a disposizione di tutti
L'indagine al Parlamento ha affrontato il problema dalla conoscenza e ha posto in giusta evidenza le pecche del nostro sistema
Al quale però non mancano i mezzi tecnici finanziaria
Manca un modello organizzativo adeguato ai problemi contemporanei perché la maggior parte della macchina di produzione della conoscenza e ancora modellato ai problemi di cinquant'anni fa
Ultimo
E io lo considero il più importante
La qualità e l'efficienza del sistema complessivo di difesa del suolo
Non c'è dubbio nella mia convinzione nella nostra convinzione e il degrado del territorio è stato favorito dal degrado delle strutture pubbliche
Dalla qualità delle quali dipende fortemente anche il comportamento dei soggetti privati
Occorre convincersi che la migliore e più stabile disponibilità di risorse finanziarie che si va delineando da sola non basta recuperare qualità al sistema complessivo di difesa del suolo
E che le sorti di questo sistema in futuro non dipenderanno tanto dalla sedia da cui proviene il comando
Ma soprattutto da chi si siede su quella sedia
E da chi riceve il comando
Pongo alla vostra attenzione in altri termini il problema delle risorse umane
Soprattutto di quelle manageriali
Sulla qualità delle quali
è necessario un grande sforzo di rinnovamento e di miglioramento guardiamo alla Spagna
Per riacquistare il prestigio che oggi non c'è
E che è necessario a dare credibilità i provvedimenti con i quali oltre che offrire benefici
Si richiedono consensi e sacrifici
Il nostro è un Paese ricco di competenza e di esperienza in campo scientifico è in campo tecnico imprenditoriale
Ma è sempre più inadeguato per qualità che per quantità delle sue articolazioni tecnico amministrative pubbliche
Questo è uno squilibrio grave da protegge da corregge
Altrimenti il tavolo della difesa del suolo al tavolo della difesa del suolo continuerà a mancare la gamba più importante
E il suo funzionamento continuo a essere continuerà a essere inadeguato ai problemi del rito
Grazie
Grazie professor persino per il contributo al solito al c.t. stimolando i ci ha lasciato
Professor Lucio Ubertini e presidente del gruppo nazionale per la difesa dalle catastrofi idrogeologiche del CNR Rui do subito la parola siamo in leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia quindi credo occorre andare avanti speditamente
Cercherò di far guadagnare qualche minuto
Ringrazio di cuore per i gravissimi invita intervenire questo convegno organizzato per presentare le conclusioni dell'indagine conoscitiva sulla difesa del suolo la comunità scientifica italiana affronta da alcuni decenni
In modo organico e coordinato nell'ambito dell'attività del Progetto finalizzato conservazione del suolo prima del gruppo nazionale per la difesa dalle catastrofi idrogeologiche al consiglio nazionale di ricerche poi i temi che discutono Giorgio
La ricerca la consulenza autentico scientifica deve del nostro gruppo finanziato dal Dipartimento dalla Protezione Civile a seguito di apposite convenzioni triennale vedono coinvolti ottocento unità operative soprattutto istituti del CNR dipartimenti universitari
L'impegno scientifico di circa mille professori ricercatori viene rivolto quotidianamente a problemi di nome e importanza per il territorio italiano che purtroppo
E tra più esposti al mondo da a fenomeni inondazioni e frane subsidenza vulnerabilità degli acquiferi eccetera
La competenza la preparazione i risultati conseguiti a dei nostri ricercatori nell'ambito della conoscenza della previsione della prevenzione del rischio idrogeologico sono riconosciuti di grande livello scientifica internazionale
Come dimostrano anche i numerosi accordi di collaborazione con prestigiosi enti di ricerca
Ester i tra i quali il Massachusetts istituto per tecnologia dove è stato creato un polo di eccellenza che permetta scienziati italiani statunitense di svolge l'insieme attività di ricerca didattica
Quindi piace sottolineare anche un fatto che nell'ambito di questa collaborazione come ricordava un interlocutore e in in precedenza
Anche a dei premi Nobel e lavorano con i nostri di cercatori premi no quelle che hanno mostrato il dimostrano pre per i nostri temi un entusiasmo incredibile
Si può senz'altro affermare che a livello scientifico risultando estremamente efficace la visione globale con la quale il nostro gruppo ha affrontato ed affronta il tema del rischio idrogeologico coinvolgendo in maniera sinergica
Conoscenze competenze di geologi ingegneri
Fisici dell'atmosfera informatici
Eccetera che il livello italiano ed europeo di specie mediterraneo ed internazionale col infatti è ormai acquisito che non ha nessun senso scindere i diversi aspetti legati alla cinematica e alla dinamica dei viventi promette ecologici e idrogeologici intensi ed è ai loro affetti al suo cioè la conoscenza e l'interpretazione dei fenomeni fisici le attività di previsione individuazione e quantificazione dei precursori violento le attività di prevenzione pianificazione territoriale strategie tipologia degli interventi e infine le attività di emergenza realizzazione degli interventi strutturali e non per gestire e superare la fase critica solo avendo in mente queste fondamentali considerazioni culturalmente scientificamente valide è possibile affrontare in maniera positiva ma complessa articolazione della mitigazione del rischio idrogeologico ritengo quindi estremamente importante sottolineare che deve essere il problema fisico affrontato in modo unitario ad attribuire anche sfere di competenza tecnico amministrative
In ultima analisi è necessario che chi deve affrontare la delicatissima fase di emergenza deve essere in grado di promuovere ed attuare la conoscenza la previsione e la prevenzione
A sostegno di questo approccio una valida politica per la mitigazione del rischio di alloro nel dal e di frana si sta affermando e sempre più dell'affermarsi nel nostro Paese
Nell'ambito di una corretta visione di pianificazione delle risorse e di governo idrogeologico del territorio
Sotto la spinta del PATI patimento da protezione civile per gli altri soggetti centrali e periferici interessati tra i quali un ruolo determinante spetta alle autorità di bacino
Partendo dalle suddette fondamentale considerazioni mi preme evidenziare alcune necessità sia di carattere tecnico amministrativo che scientifico
Riprendendo in parte le conclusioni del pregevole ed approfondito lavoro svolto dalle due Commissioni del Senato e della Camera dei deputati coordinato da una illuminata e competente azione del senatore Massimo venti
In primo luogo la revisione delle centottantatré deve risolvere il problema della gerarchizzazione del territorio determinati sì di fatto tra bacini nazionali da un lato e bacino regionali interregionali dall'altro
E deve semplificare drasticamente le procedure di formazione ed approvazione di piani di bacino
Per essere maggiormente in linea con la visione più tecnica meno politica della tante volte citata Commissione De Marchi
Gli enti locali inottemperanza anche alla legge due due cinque novantadue cioè la legge istitutiva del servizio nazionale produzione civile e successive modifiche hanno il dovere e la necessità di predisporre piani tecnici di emergenza da inserire nei piani urbanistico territoriali e nei piani regolatori in modo da perseguire realmente la fa la finalità della messa in sicurezza prima dell'epurazione poiché beni comparti che va con particolare riferimento alle grandi infrastrutture ebbe e alle aree urbane
In secondo luogo la comunità scientifica
Nazionale europea in specie mediterranea per quanto ci riguarda deve intensificare le azioni per un trasferimento rapido ed efficace dei risultati delle ricerche agli enti operativi e deve rivolgere un'attenzione prioritaria
Alla previsione del preannuncio delle venti eccezionali gli afflussi e deflussi che possono verificarsi anche in aree costieri del Mediterraneo attraverso il miglioramento dalla conoscenza dei meccanismi dinamici di circolazione atmosferica
All'interpretazione dei fenomeni che provano contemporaneamente alluvioni frane movimenti di massa Mutti fase inquinamenti acuti di importanti fonti superficiale sotterraneo approvvigionamento idrico alla intensificazione della raccolta e della vocazione delle informazioni delle misure in tempo reale fondamentale per la gestione dell'emergenza
Si auspica pertanto una forte azione di governo
Al fine di realizzare un forte programma di opere strutturali non strutturali per la difesa delle grandi aree urbane e delle infrastrutture esposte al rischio di inondazioni e frane condizione necessaria per una reale modernizzazione un forte sviluppo del paese
Promuovere coordinare un sistema di direttive europee in materia di difesa del suolo gestione del territorio e mitigazione dei rischi anche attraverso azioni di previsione prevenzione e protezione civile piccole sottolineare che sotto la presidenza italiana dalla Comunità europea
In la spinta del sei e del sottosegretario Barberi è stato organizzato un nel seminario proprio su questi temi che è stato portato poi all'attenzione la comunità europea ma andrebbe forse di pregio
Destinare adeguate risorse di personale finanziaria alle strutture di ricerca ed accademiche vetta unire l'avanzamento delle conoscenze per consentire la formazione di quadri tecnici che abbiano la preparazione e la professionalità adeguate e necessarie
Per affrontare con responsabilità e competenza con problemi estremamente delicati e complessi
Vediamo un po'in conclusione al Governo di aiutare la prosa Garda cosa ovvia classe scientifica accademica accrescere in sintonia con gli altri Paesi più avanzati dove ha ad esempio i corsi di laurea in Ingegneria per la public policy
Molte di chieste dal mercato del lavoro si sono argentati sostituendo l'in molti casi a quelli tradizionali
Il nostro gruppo pur consapevole delle proprie limitate possibilità
E sempre disponibile a fornire il proprio contributo certo che l'impegno in questo settore è altamente gratificante sia risultati conseguibili sia per il bene che da questi può derivare alla collettività vi ringrazio per l'attenzione
Grazie al professor Ubertini Avola Paola il professor Paolo Urbani
Ordinario di diritto amministrativo dell'Università di Chieti e facente parte del gruppo centottantatré
Ma io faccio
Delle riflessioni su tre punti solamente e devo dire che avendo attentamente e sentito gran parte del dibattito mi sembra che le cose che mi erano venuti in mente si collega l'abbastanza bene
Con le cose con le riflessioni che sono state fatte qui
Io vorrei trattare problemi strettamente giuridici sul sulla questione della pianificazione di bacino ed è il bilancio di dico direi due punti
Uno relativi al contenuto e al procedimento del Piano di bacino
Il terzo relativo al cosiddetto bilancio idrico del rapporto tra
Al rapporto con il regime delle concessioni che perché poi del tutte le cose abbiamo detto poi bisogna sempre come fare riferimento agli strumenti che noi abbiamo per quanto riguarda il primo punto questo riguarda il tema dei contenuti e della tecnica vivi di formazione legislativa del Piano di bacino noi sappiamo benissimo
Che dopo le modifiche apportate dalla centottantatré il legislatore si è reso conto che non si potesse fare quel famoso Piano di bacino comunque solo e unitario vista la complessità dei problemi e quindi si è proceduto no si è introdotta la possibilità di introdurre piani stralcio
Ovvero sia la possibilità di scomporre la pianificazione di bacino in rapporto alle priorità che evidentemente ci sono sulla difesa del suolo e surreale
Su questa linea noi sappiamo che finalmente si è come dire avviata la pianificazione di Pacino pensiamo al piano stralcio del territorio sulle esondazioni delle acque
E al piano del posto di fasce fluviali
è anche vero però che avendo trovato sostanzialmente questa sostanza sostanziale scappato unica Perna impossibilitati considerare unitariamente il piano di bacino
In realtà occorre sempre dare una cornice unitaria
Dei problemi del bacino
E allora
Tant'è vero che il lo stesso DPR del novantasette sul sulla ripartizione dei fondi per gli stemmi programmatici invita le autorità di bacino
All'elaborazione dei piani entro un determinato tempo Piani di Bacino corredati dei piani stralcio
Quindi rivolgo proprio alle autorità
Io credo che allora sembra per uscire da questo problema da questo mondo
Sembra utile individuare nel Piano di bacino
Una sorta di piano direttore o piano di coordinamento camere
Sostanzialmente un piano ordinatore della complessità anche detti delle indicazioni
Cosiddette invarianti a cui devono attenersi le successive articolazioni delle pianificazioni stralcio sulla base ovviamente di una prodromica indagine conoscitiva delle priorità e delle emergenze da soddisfare
Quindi un piano se mi permettete leggero non invasivo che detti come dire regole di comportamento per il ripiano estera
Questo problema come dire
Non vuole dei quotare il piano
Ma sostanzialmente si rifà la tecnica legislativa della pianificazione urbanistica dove il Piano regolatore generale detta un quadro di riferimento
Delle scelte
Rinviando però ai piani attuativi ai cosiddetti piani stralcio le scelte concrete di dettaglio
D'altronde a guardare bene
I contenuti del piano di bacino basta leggere l'articolo tre l'articolo diciassette
Questi non sempre riguardano aspetti inibitori di trasformazione del territorio affine di difesa del suolo e delle acque mantengono come sappiamo profili diversificati
Soprattutto agli usi delle risorse vettoriale le risorse litigi
E inevitabilmente interessano lo sviluppo economico locale
Di qui sostanzialmente piani stralcio per l'assetto idrogeologico piani stralcio sulla programmazione degli usi plurimi delle acque sulle coste
Sugli aspetti ambientali da prevede aerei direttamente nel Piano di bacino ma da attuare progressivamente
Questo quanto al contenuto vengo al procedimento anche qui cercando di fare un s'un passo avanti
Di cui ho parlato adesso un'esperienza interessante e quella che si sta facendo periti l'autorità di bacino del Tevere che anche il compito giustamente imposto dalla legge di redigere un piano di bacino nel senso che io ho pensato di di eliminare il secondo punto riguarda il procedimento di formazione del Piano di bacino che non è una questione da sottovalutare noi sappiamo gli addetti ai lavori lo sanno bene che molte delle richieste di snellimento che erano sono contenute
Nella indagine conoscitiva sono state poi recepite
Perché come dire l'indagine conoscitiva una data ma son successe tante altre cose sono state recepite dall'articolo ottantasette del centododici eliminato il parere del Consiglio superiore della i pubblici e della Conferenza Stato regione che aveva ereditato i poteri del comitato per la difesa del suolo quindi c'è stato uno snellimento a livello tattici
Ma io credo a questo punto che debba essere arricchito invece il procedimento a livello locale
Noi sappiamo bene che il sistema attuale prevede l'adozione del Piano di bacino da parte del comitato istituzionale che questo piano viene depositato per il presso Comuni e Province e chiunque vi abbia interesse quindi amministrazioni pubbliche e private possono fare le loro osservazioni dopodiché il piano viene riadottato dal comitato istituzionale tenendo conto delle osservazione questo modello procedimentale io credo che ha sollevato un forte impatto rispetto soprattutto alle amministrazioni
E in questi in qualche modo si sono trovate a essere destinatarie come dei come i privati delle scelte del Piano
Quando invece per età da parte di queste studiato questi soggetti si chiede collaborazione e soprattutto attuazione delle scelte
Anche qui allora una piccola innovazione una piccola riflessione sul che fare
Sembrerebbe utile prive dei REM
Una fase allora adozione preliminare dello schema di piano direttore o di piano territoriale di coordinamento da parte del comitato istituzionale
Ed una concertazione preventiva con le amministrazioni una sorta di conferenza interistituzionale nel quale possano essere ricomposti
Di chi interessi in campo e solo dopo aver avuto questo rapporto con le amministrazioni interessate che sono quei locali ma altre amministrazioni perse potrebbero essere
Centrale il piano verrebbe formalmente adottato dal comitato istituzionale pubblicato per le osservazioni
Sulle quali osservazioni potrebbero intervenire ovviamente prima
Io però voglio su questo permettetemi di fare un riferimento a quello che diceva passivo cioè il problema lui citava accolto questa frase se non si non si sia finito a capire
E c'è un problema di livello di accettazione delle popolazioni interessate dei vincoli
Questo è un punto importante nel senso che guardate il piano stralcio del Peveri sulle fasce d'esondazione oggi è oggetto di numerosissimi ricorsi presso il Tribunale Superiore delle Acque
E non entro nel merito del contenuto del piano
Ma il problema lì dei ricorsi da parte dei privati non è tanto il contenuto del piano ma quanto quello di come dire e quotare il piano di bacino nel senso di far sì che il vincolo idrogeologico rimanga appeso in aria e non abbia effetti
Di vincolo sul territorio e ti significherebbe come dire smantellare tutta la scelta di Piano di bacino
Quindi il problema della concertazione potrebbe ridurre questi problemi
Molto rapidamente il terz'ultimo punto riguarda il rapporto
Tra Piano di bacino e cosiddetto bilancio idrico è di competenza dell'autorità di bacino e la compatibilità dell'attuale regime concessorio sugli usi plurimi delle acque
Perché delle redigere un piano di bacino non è assolutamente possibile redigere quella parte del piano relativa agli USA che le risorse se non vi è un'effettiva concesso conoscenza delle derivazioni da
Ma nello stesso tempo il piano di bacino non può programmare il regime delle utilizzazioni
Future delle acque nel quadro della compatibilità e della sostenibilità dello sviluppo del territorio interessato o anche assicurare il cosiddetto
Minimo deflusso idrico vitale
Se non si entra finalmente
Nella
Nella logica della necessità di una revisione delle concessioni idriche in atto che sono incompatibili col bilancio idrico e con le possibilità di sviluppo alternativo dei territori interessati
Stamattina Mattioli ci ricordano il rapporto acque agricoltura
E è un problema cioè il lo sviluppo alternativo dei territori interessati significa evidentemente dislocare la risorsa idrica verso altre funzioni e questo comunque
è un problema che non va sottovaluta
Quindi da questo punto di vista come per le concessioni autostradali ti oggi sono oggetto di revisione il quadro di una maggiore efficienza del servizio di pubblica utilità e di attuazione del principio di concorrenza io credo
Sia assolutamente necessario che anche nel settore delle concessioni dei che vada buttato lo stesso metodo
Rispetto a due profili misti appena cenno
Considerando che in fase di attuazione della direttiva novantasei novantadue cento dovrebbe cessare quella riserva in bianco quelle cosiddette concessioni perpetuo in favore dell'ENEL al fine dell'ingresso di nuovi produttori e anche soprattutto riconsiderando una serie di questioni relative incitava il rappresentante regionale
Rispetto a tra virgolette il monopolio delle concessioni sono date
Alle consorzi di bonifica e che come dire sono una attività e non rientra cerca di un servizio adeguatamente remunerativo nelle acque dobbiamo dimetterci necessariamente e per questo e ho proprio finito e considerò assai positivamente forse qualcuno non se ne sarà accorto
Che nello schema di decreto legislativo
Sulla tutela delle acque che è all'esame dello Parlamento all'articolo ventidue pianificazione del
Del bilancio idrico si introduce una duplice disciplina
Piuttosto interessante e innovativa rispetto al testo unico del trentatré
La prima relativa alla possibilità che tutte le derivazioni in atto
Alla data di entrata in vigore del decreto si dice siano regolate dall'autorità competente mediante la previsione di rilasci volti a garantire il minimo deflusso vitale dei corpi idrici
Signor le concessioni le convenzioni sono contratti ma secondo il principio di autotutela della pubblica amministrazione queste possono essere riviste se c'è un superiore interesse pubblico che lo ritiri
La seconda che sempre citando l'articolo ventidue
Che lega autorità concedente a seguito del Censimento di criteri utilizzazioni in atto nel medesimo corpo idrico
Provvedono ove necessario della loro revisione disponendo prescrizioni e limitazioni temporali o quantitativi
è importante sottolineare che in entrambi i casi
Senza che ciò possa dar luogo dice la norma
E su questa pre qualche perplessità ma il principio è già
Positivo per l'omesso senza dar luogo ad indennizzi da parte della piana fatta salva la riduzione del canone demaniale di concessione
E simili inevitabile se noi vogliamo che il piano di bacino non si limiti a disciplinare i territori e affronti il problema di Giusi delle acque questo problema va affronta
Io mi servo Pierre ringrazia
Grazie allora possiamo poi c'era l'ultimo intervento del sottosegretario professor Babel che non ha bisogno di presentazioni prego
A me dispiace e me ne scuso di non aver potuto seguire
Il dibattito dall'inizio ma purtroppo
Ero altrove impegnato non mi potevo liberale
Peraltro ho avuto l'opportunità di leggere la relazione del intervento
Iniziale del senatore Veltri che lo ringrazio di avermela trasmessa ero diciamo ripetutamente partecipato all'attività
Informativa di dibattito di consultazione durante il percorso di lavoro su questa indagine conoscitiva sulla difesa del suolo che vent'
Il comitato presieduto coordinato dal senatore Veltri a elaborate che qui oggi è stato ufficialmente presenta
Prima rientrare a fare alcune considerazioni soprattutto ovviamente esponendo il punto di vista della Protezione civile ma che poi il teste dalla globalità dei problemi quindi scusi
Devo dire che non entrando in questa sala non non posso fare a meno di di di di di ricordare una
Esperienza per me fondamentale io sono entrato in questa sala che era appena stata ristrutturata
Nel dicembre del mille novecentottanta
Allora vi dicevo un progetto finalizzato del CNR che stiamo Angelo dinamica che si occupava del rischio sismico e del rischio vulcanico in Italia
Era uno dei Progetti del rischio idrogeologico l'ha ricordato prima il professor perché Nisi occupava un parallelo Progetto finalizzato il CNR che si chiamava difesa del suolo
Nel le primi giorni nel dicembre del
Ottanta
Vuol dire pochi giorni dopo il terremoto dell'Irpinia
Il parlamento decise di avviare questa fu la sala in cui la ma cosa avvenne
Una indagine conoscitiva
Chiedendo alla comunità scientifica di riferire su che cosa poteva essere fatto al nostro Paese per difendersi dai terremoti
Il presidente del senato allora era Fanfani
Organizzato quest'incontro c'era il Presidente della Repubblica che allora era Sandro Pertini più i ministri dell'Interno dei lavori pubblici dell'epoca
In in un certo senso la storia della difesa dei terremoti per la difesa da rischi idrogeologici hanno seguito anche se percorsi diversi però una problematica simile
Allora rappresentammo anche con una partecipazione emotiva rilevante perché forse addirittura eccessiva era la nostra partecipazione emotiva perché ci sembrava che venisse offerta allora alla comuni scientifica un'occasione quasi unica di rappresentare al parlamento e al governo i problemi di un settore delicatissima di cui il terremoto dell'Irpinia aveva appena appena messo a nudo tutte le
E deficienze
Devo dire che qualche risultato l'ottenemmo perché per esempio nel giro di pochi mesi fa approvata la proposta di riclassificazione sismica del territorio nazionale che era una delle più grosse lacune del sistema italiano
Però poi devo dire che anche in quel campo l'attività sostanzialmente battuto la fiacca
Solo nell'arco di alcuni provvedimenti varati dal Governo approvati dal parlamento negli ultimi due anni
Si è cominciato ad avviare una politica di prevenzione del campus sismico che speriamo via qualche su tutto
Nel campo idrogeologico almeno cioè una legge di riferimento che quella oggetto dell'indagine conoscitiva oggetto del dibattito di oggi per legge centottantatré io
I infinite volte ho detto ce l'avessimo una legge simile per quanto riguarda la difesa dai terremoti nel territorio nazionale siamo dovuti fino fino non si è riusciti a fare un intervento organico se non
Significativi e importanti interventi normativi perlomeno tracciano un'amica
Molte delle cose che io ho sentito già contenute nella relazione contenuta nel documento conoscitivo e poi che ho sentito nella parte comunque importante del dibattito alla quale ho potuto assistere e diciamo e mi pare che abbiano già chiaramente indicato
Quali sono le questioni di fondo quali problemi che devono essere avviati a soluzione
E devo dire che
Anche a lei pur facendo parte del governo
Preoccupa un poco che
Rispetto alla conclusione fra l'altro votata lo ricordava nella sua relazione il senatore rientri la può all'unanimità dalla dalla assemblea del del Senato
Le iniziative legislative relative diciamo ancora
Segnino il passo
E quindi ho anche saluto con favore la dichiarata intenzione iniziative di carattere parlamentare che serviranno almeno certamente a stimolare un'iniziativa governativa in questa materia
Ricordo fra l'altro che il volto
Dell'Assemblea che si espresse sulla relazione sulle l'indagine conoscitiva se non ricordo male avvenne esattamente nello stesso giorno in cui il Senato convertito in legge il decreto centottanta
Quindi diciamo nel contesto di un'iniziativa che era anticipatoria di velocizzazione di certe misure ma che certo non risolveva e non risolve i problemi di fondo che la relazione Signa
Allora la prima cosa sulla quale io ho letto per un passaggio nel nella relazione
Il senatore vetri sulla quale devo fare un minimo di correzione
Cioè quella parte nella quale ricordando quanto frequenti siano agli eventi alluvionali o o di frana che colpiscono il nostro Paese quindi quanto frequenti siano le emergenze che poi obbligano la Protezione civile ha intervenire
Dice letteralmente che tutto questa frequenza distoglie risorse rispetto agli interventi ordinarie
E ma le cose questo è vero in parte perché le risorse sono un po'i globali e complessive
L'unico punto sul quale dirò che non posso concordare almeno per quanto riguarda gli interventi degli ultimi tre anni
è laddove si dice che questi interventi strutturali a questi interventi di protezione civile a seguito di calamità non hanno conseguito leggo letteralmente un sia pur minimo risultato di abbassamento dei livelli di rischio
Questo in tutti i provvedimenti a seguito di calamità che fossero venti idrogeologici o terremoti ha rappresentato la regola per decenni nel nostro territorio
E quindi è vero che abbiamo investito
Una quantità enorme di risorse che erano prevalentemente se non quasi esclusivamente
Impiegate nel ristoro dei danni
Senza che da questo processo venisse un significativo miglioramento della riduzione del rischio ma proprio consapevoli di questo problema
Se voi andate ripercorrere tutti gli strumenti che sia attraverso le ordinanze di protezione civile che attraverso le leggi
Che il Parlamento approvato a seguito di alla vita a partire dal giugno novantasei all'invito della Versilia fino al provvedimenti per il Sarno fra poco fra l'altro dovremo tornare in Parlamento con un altro provvedimento
Ecco mi pare che si debba dare atto che l'attenzione la direzione da direzione e l'uso delle risorse è completamente diverso rispetto al passato
In questi provvedimenti la maggior parte delle risorse sono destinate agli interventi di messa in sicurezza e a seconda del tipo di rischio di un tipo di fenomeno sono ovviamente i riversi si stracciano il terremoto riguardano la
Forzamento miglioramento delle condizioni strutturali degli edifici se si tratta di
Alluvioni o frane si tratta di interventi ove possibili comunque di miglioramento delle condizioni di sicurezza quindi regimazione idraulica
Consolidamento
Lo ricordava prima il professor Passino lo ringrazio per averlo fatto che peraltro eh sono nei provvedimenti di Protezione civile che si trovano altre misure di riduzione del rischio
Quali quelle del favorire la delocalizzazione dalle aree a rischio
Se leggete qualsiasi di questo provvedimento di Protezione civile trovate affermate delle regole
Che se fossero state introdotte da sempre nella normativa successiva una calamità ci consociate però consegnato oggi un Paese in condizioni migliori rispetto a quello in cui è il divieto di ricostruire degli edifici distrutti le zone in cui sono state distrutte
Questo per esempio non era contenuto nelle leggi
Che furono varate all'indomani dell'alluvione del Piemonte novembre novantaquattro non c'è nessun divieto di ricostruire e si era speso una quantità di risorse significative nella ricostruzione in zone a rischio San
E poi intervenire con provvedimenti successivi lavori promossi per spostare le aree a rischio per ora limitatamente alle attività produttive per una ragione semplice di risorse perché diciamo le risorse sono clinica
Allora io credo che si debba dare atto che l'azione complessiva della protezione civile in ogni fase del suo intervento
All'autorità continuamente il problema della riduzione del rischio di una gestione migliore del territorio come uno degli obiettivi di spiegazione fissa
E quindi questa annotazione di questa relazione credo che debba riguardare gli interventi del passato e non quelli che da tre anni almeno questa parte vengono punto
Le altre questioni rilevanti sono già stati qui sollevato il mio
Non posso fare dire che concordo concordo con la maggior parte delle cose che sono dette l'indagine anche con i suggerimenti che
Da quell'indagine veneto con quello che ho letto nella relazione di Veltri con quello che ho sentito dire da tutti gli intervenuti in particolare
Ho trovato estremamente lucida come sempre l'intervento la relazione del professor Passino e credo che i nodi critici che lui ha individuato sono effettivamente nodi critici che noi dobbiamo risolvere
A me in particolare preme sottolineare l'ultimo dei punti
Sollevato da passino perché concordo anch'io che quella è una delle questioni più rilevanti cioè la questione riavere
In particolare nelle strutture amministrative a tutti i livelli accresciute le capacità e le competenze tecniche riferimento questo è un limite veramente fondamentale
Io aggiungo di più
E questa è purtroppo un problema nei confronti del quale ci scontriamo in tutti gli interventi che sono tesi alla riduzione del rischio
Vale per il terremoto
Una delle difficoltà della ricostruzione in Umbria e nelle Marche
E che la qualità dei progetti
Che devono essere sottoposti ad un vaglio molto attento
Per verificare che effettivamente perseguono gli obiettivi della messa in sicurezza degli edifici e che siano ovviamente accettabili sotto il profilo della congruità dei costi
Vi dicevo la maggior parte dei dei progetti presentati da liberi professionisti sono inadeguati devono essere ritornati indietro
C'è un processo estenuante di continua presentazione di progetti i progetti che sono tutti scadenti o non tutti ma diciamo nella misura dell'ottanta per cento Oscar scadenti incompleti
Questo è in parte dovuto
In zone colpite dal terremoto anche dal processo di accaparramento dei progetti che alcuni progettisti compiono Heche diciamo ai quali privati si prestano semplicemente perché essendo piccoli paesini conoscono quel particolare proprio lista e tendono a rivolgersi a quello ma in generale ci dà un'immagine terribile della assoluta inadeguatezza dei liberi professionisti italiani approfittare in zona sismica
Guardate che è un problema rilevante perché se danno da un lato noi cerchiamo di mobilitare attivare risorse per la propria
Oneri rischiamo di vanificare queste risorse se a questo non corrisponde un uso corretto sotto il profilo delle scelte tecniche e anche della
E qualità economica dell'intervento
Mi spiace dire che nonostante lo diceva la relazione ventri qualcuno degli intervenuti anche l'ha detto
Che
Il speriamo che non sia un'emergenza Massa Salerno ha rubato la battuta
Dicevo che lo ricordavano anche passino bene gli Ubertini lo diceva Veltri nella sua relazione non c'è il minimo dubbio che noi abbiamo competenze significative e rilevanti nel mondo scientifico nel mondo accademico italiano
Devo dire che però quando andiamo a vedere se queste competenze sono altrettanto rilevanti nel sistema dei liberi professionisti che poi sono chiamati dagli enti locali a progettare devo dire che purtroppo non è così
Abbiamo ad esempio anche qui concreto una legge di alcuni anni fa adatto al Dipartimento della Protezione civile l'incarico di procedere d'intesa con le regioni dell'obiettivo uno Sicilia Calabria Molise
A progettare cioè a realizzare una serie di interventi su situazioni a rischio idrogeologico del territorio nazionale
C'è un comitato scientifico che comprende competenze al massimo livello italiano alcuni dei componenti di questo Comitato sono presenti in questa sala
Che deve esaminare
I progetti sotto il profilo della qualità tecnica non sotto il profilo amministrativo venga spiace dire che anche lì l'attività di questo Comitato obbliga rinviare frequentemente indietro Progetti perché la qualità di con cui sono stati redatti è scadente
Allora io mi domando e mi sono domandato cento volte che succede là dove un comitato scientifico di questo tipo non esiste dove quindi non c'è un un vaglio sulla ogni tanto il Progetto che viene presentato l'amministrazione procede e quindi realizza un intervento scadente sotto il profilo del suo contenuto allora ecco che
Contemporaneamente alla promozione era al e dovere certamente di chi governa il Paese identificato un problema prioritario
Fare il massimo sforzo per trovare le righe le risorse per il governatore correttamente interventi giudicati prioritari però bisogna e contemporaneamente si faccia qualche cosa per migliorare la capacità di progettazione e la capacità di intervento cioè queste questioni sono tanto importanti quanto le risorse perché rischiamo altrimenti di vanificare e io da questo punto di vista dicono ancora una volta alla comunità scientifica i servizi tecnici nazionali ma le stesse autorità di bacino cioè inventiamoci qualche cosa cioè vediamo com'è che possiamo migliorare il livello di professionalità a tutti i livelli
Io non so se i corsi di formazione specifici ora nel campo dei terremoti si sta studiando di fare dei corsi di formazione mirati che finiscano con un esame finale e poi studiando un meccanismo attraverso il quale solo chi ha superato quell'esame di fatto sia messo a progettare zona si spiega immagino le reazioni corporative degli ordini professionali però credo che sia una strada obbligatoria io domando a illustri professori universitari che sono in questa sala
Che cosa dobbiamo fare qual è la strada da perseguire perché anche in materia di interventi sul rischio idrogeologico si migliori la qualità del Progetto
Perché noi abbiamo poi perseguire al rapidità degli interventi ma che questi interventi siano soprattutto diciamo da infatti ben precettati ben concepiti
Voi in tutte le attività la Protezione civile
Ha sempre largamente coinvolto la comunità scientifica nazionale e questo diciamo continuiamo a farlo però diciamo noi in realtà poi copriamo una una fetta tutto sommato modesta degli interventi complessi
Uno dei problemi ieri non sono non non ho sentito toccare degli interventi che
Che ho ascoltato però certamente nella relazione
Diciamo di un problema che su qualcuno il quale continuamente ci confrontiamo
L'annosa questione del dibattito delle competenze dal punto di vista statale in materia di interventi di traverso in particolare le questioni dove finisce dove comincia e dove finisce la competenza della Protezione civile rispetto diciamo alle altre amministrazioni dello Stato
Delle raccomandazioni del Parlamento c'era anche chiaramente detto un suggerimenti utili riordino delle competenze statali in materia di difesa del suolo andando alla costituzione di di un'unica struttura che si occupasse i territorio di ambiente
Io ho anche bisogno personale di capire adesso lo vedremo presto se diciamo di ritardo indiscutibile che c'è il percorso di applicazione della legge Bassanini rete dobbiamo prendere atto che c'è una battuta d'arresto
è solo casuale legata al cambio di governo oppure corrisponde a una precisa volontà politica
Dico che non grosso presto a verificare perché nell'ambito del problema riassetto complessivo delle competenze certi quello che Hillary riordino del
Delle strutture statali che si occupano di Protezione civile che gli avevo prestato edificare se questa è una strada da percorrere ormai le idee sono chiare è stato dibattuto infinite volte questo problema
è il mio punto di vista in questa materia è sempre stato molto chiaro io devo dire che appartengo alla categoria di persone che
Non si appassionano ai dibattiti istituzionali sulle competenze anzi è una cosa che mi dà profondo fastidio
Perché il nostro Paese è caratterizzato da strutture che rivendicano competenze ma poi non esercitano e nemmeno o quelle che hanno di competenza quindi diciamo che il problema è che molti hanno molte strutture statali addobbate carenze
Se le esercitassero in maniera efficiente si porrebbero nella condizione di rivendicarne altre il problema è che molte delle competenze non vengono in effetti oggi esercita noi certamente abbiamo bisogno di devo dire che però su questo mi pare che finalmente un'intesa a livello di governo ci sia certamente bisogno che le amministrazioni dello Stato che si occupano di difesa del suolo indiscutibilmente sono tre anche se l'attuale momento un po'confusionario sono Protezione civile per per ovvi motivi
Sono ministero dei lavori pubblici gli ha ancora la titolarità formale della politica la difesa del suolo esso Ministero dell'ambiente in particolare dopo l'approvazione del decreto legge centottanta l'altro interlocutore sono le regioni le quali a loro volta diciamo coordinano il sistema delle delle autonomie locali
Non c'è il minimo dubbio che è un obiettivo che dobbiamo perseguire è che le amministrazioni dello Stato rappresenti un un un unico interlocutore con le regioni non è assolutamente possibile che le Regioni dialogano col ministero dell'Ambiente commissario bugie con la Protezione civile in maniera scollegata uno dall'altro e perseguendo nei tre tavoli obiettivi differenti
Devo dire vedo l'ingegner tedesca che
Ha sentito esce
Devo dire che le Regioni qualche volta ci marciano su questa diversificazione dei tavoli perché
A seconda se dialogano con la prodezza di uscire la priorità degli interventi è unica e chiedono alla Protezione civile finanziamenti per certi tipi di interventi poi cambiano dal tavolo e la priorità improvvisamente diventa un'altra allora diciamo che potremmo facilitare un percorso più serio rigoroso delle regioni
Devo dire e apre un'altra parentesi che peraltro hanno al loro interno spesso gli stessi tipi di precludendo di coordinamento che abbiamo forse aggravati a livello nazionale perché una volta interviene l'assessore alla Protezione civile una volta quello che l'ambiente è una volta che lo di lavori pubblici quindi diciamolo a loro volta hanno innumerevoli problemi allora
Il primo passo per un uso ottimale delle risorse non importa se sono risorse che vengono da capitoli di bilancio dell'Ambiente lavori pubblici con il dipartimento Protezione civile sono fondi dello Stato importante che vengono governati per quell'obiettivo
Noi siamo tenuti e non è che possiamo fare una scelta diversa
A occuparci delle situazioni occorresse un emergenza o di pericolo imminente
Questo quelle coi nella competenza della della protezione civile importante
Fra l'altro il decreto legge centottanta indica che l'uso delle risorse per interventi strutturali e infrastrutturali ma ai casi in cui segnalato un pericolo imminente mi pare che li proprio raccordo con l'intervento della Protezione civile dovrebbe essere totale guardate che noi io soffro ve lo dico quotidianamente di un problema che o eredi o ereditato e che non sono ancora riuscito totalmente a risolvere qual è questo problema
Un comune
A una frana che lì si sta muovendo
Chiede aiuto perché qualcuno gli faccio la valutazione tecnica sul pericolo di questa frana
Si rivolge alle regioni alcune regioni hanno una capacità tecnica di intervento alcune non ce l'hanno proprio quindi la richiesta alla Regione cade nel vuoto
Si rivolge alla Protezione civile la Protezione civile chiede ai suoi esperti in particolare al Gruppo nazionale difesa cataste rivolgete del CNR a quelli della commissione Grandi rischi di fare un sopralluogo sul terreno il sopralluogo viene fatto
Sì
Conclude con un giudizio che effettivamente c'è un pericolo imminente
E a questo punto che succede
Cioè la l'abitudine il Dipartimento della Protezione civile era una soluzione burocratica del problema nel senso che
Si prendeva carta e penna si scriveva va al Comune alla Regione si diceva il sopralluogo della Commissione Grandi Rischi ha stabilito che c'è un pericolo imminente adottate tutte le misure atte a scongiurare il pericolo punto comuni dicevo ma quali misure devo devo attuare io cioè se devo evacuare le persone
Che me lo dice sono autorizzate evacuare le se le vacuo dove le metto Etienne si occupa della gestione di queste persone oppure quali altri interventi devo fare che non ottengono una lira
La Regione in molti casi a sua volta ribadiva con una strana e tra il Comune e quindi era un gioco
A secondo me scientificamente studiato dai burocrati ai vari livelli da quelli del ministero del Dipartimento Protezione Civile a quelli regionali perché vediamo bene come dobbiamo scrivere quest'lettera per far sì che se quella frana si muove e fa il morto i responsabili non siamo noi questo l'obiettivo era quello lo scarico circolare delle responsabilità e io immagino alla fine il povero Sindaco si trovava col cerino in mano che non sapeva assolutamente che cosa fare
Perché non aveva le competenze tecniche perché non aveva l'ufficio di lì diceva fai questo perché non aveva nemmeno le minime risorse guardate che questo di cui vi sto parlando non è un caso
Io credo che possiamo chiedere al professor Ubertini siamo sull'ordine delle migliaia di interventi e casi di questo tipo
Allora ovviamente noi abbiamo detto prendiamo tutto questo aggiorniamo tutto questo andiamo a identificare laddove c'è un vero pericolo valuti amo anche valutiamolo anche in termini di rischio cioè di danno che questo fenomeno può produrre e dopodiché segnaliamo l'intesa con le regioni
Tra gli interventi prioritari in funzione il livello di rischio li devono andare le risorse anche valutando caso per caso se in un'analisi costi-benefici ha senso fare quell'intervento ricco ci sono altre misure alternative più convenienti
Siamo lontani io lo devo dire era governare in maniera ordinata questo processo allora un obiettivo
Che dobbiamo perseguire adesso la sfida sarà certamente quella ve la prossima ripartizione dei fondi del tranche nuova del decreto legge centottanta dobbiamo diciamo stabilire un tavolo corretto serio di riferimento
Così come dobbiamo io qualche volta ho polemizzato pubblicamente con alcune regioni
Lo rifaccio ancora
Perché perché ho polemizzato ho detto all'indomani del decreto legge centottanta che fra l'altro mi pare abbiamo raggiunto fra Regioni e ministeri anche l'accordo per ritoccare uno
Questo decreto legge di cui parlavo prima che tensioni in aprile presenteremo Parlamento sarà un'occasione per ritoccato c'è un intesa quindi opportuno ritoccare migliorarono
Ma nel momento in cui quel decreto legge veniva presentata diciamo la reazione
Di massa avvenuta dal territorio era quella di dire quel limite temporale
Scritto nel decreto che fra l'altro il Senato ha spostato a giugno perché inizialmente era addirittura più corto è un limite nell'ambito del quale noi che non riusciremo a rispettare
Noi non riusciremo a perimetrare individuare le aree a rischio adesso forse con qualcun questo ritocco del decreto qualche obiettivo potrà essere perseguito però la prima risposta era questa
Però contemporaneamente alla dichiarata impotenza nel perseguire questo obiettivo diciamo le regioni mandava al ministero dei lavori pubblici mi ricordo visto Costa che lo sventolava varie circostanza
Un elenco di interventi del sessanta mila miliardi da un lato centottanta mila miliardi dall'altro cioè l'elenco della spesa che le Regioni avevano trasmesso allora anche qui c'è qualcosa che non funziona perché se il livello conoscitivo del territorio
è comunque tale da non consentire di individuare le aree a rischio c'è comunque da domandarsi com'è possibile alti parlo al di fuori che è nei piani delle autorità di bacino nazionale come è possibile che invece siano
Così pronte le Regioni agire per questo intervento mi servono dieci miliardi per quest'altro quindici per quell'altro ventidue quando se mi si dice ma quali sono le aree a rischio dice no noi
Non solo non lo sappiamo ma non lo sapremo nemmeno nel giugno del novantanove ecco allora che abbiamo bisogno complessivamente di governare con maggiore serietà questo problema
Io non vorrei che le cose che ho detto fossero interpretate come un atteggiamento una posizione alte regioni perché il comportamento del Dipartimento la Protezione civile è esattamente il contrario
Se c'è un'amministrazione dello Stato che in tutti i suoi interventi ha favorito il raccordo con le regioni che ha trasferito in tutte le sedi la responsabilità degli interventi alle regioni è il Dipartimento della Protezione civile fra l'altro lunedì prossimo ad Alessandria
Chiuderemo una prima fase nella pianificazione emergenza del bacino del Po e apriremo un'altra io ieri ho formato ho firmato un decreto che costituivano la commissione dipartimento rappresentanti degli uffici tecnici delle regioni quindi diciamo che la strada che noi percorriamo eh il medico
Senza equivoci quella del coinvolgimento delle regioni e degli enti locali
Abbiamo però altre questioni perché le ragioni non sono tutte uguali
E quello che il Piemonte la Lombardia o l'Emilia Romagna sono in grado di fare non è detto che siano in grado di fare contemporaneamente la Sicilia la campagna e la Calabria
E allora dobbiamo trovare un meccanismo di governare
Questo processo di crescita perché certe soluzioni Keynes che adottiamo che vanno bene per alcune Regioni non vanno assolutamente bene per altre regioni dovrà anche lì ci vuole un attenzione l'elasticità un calarsi nella effettiva realtà
Facendo il sottosegretario alla Protezione civile di questo Paese quindi avendo una responsabilità terribile veramente terribile
Che fra l'altro i momenti dell'emergenza corrisponde anche a una significativa solitudine
Nell'assumersi responsabilità pesanti rilevanti
Diciamo e guardando le dimensioni dei rischi del territorio nazionale diciamo che uno dovrebbe nulla per essere strumento dal primo insomma che me lo fa fare perché non non me ne ritorno alla mia università
Ed effettivamente le dimensioni dei problemi sono rilevanti
A me sembra però di poter dire che da un lato certe azioni di governo che mi sembrano
Chiare significative
Guardate il Pd o dato un valore straordinario al fatto che il presidente del Consiglio Massimo D'Alema
Nel presentare il programma del suo Governo al Parlamento abbiamo inserito un passaggio nella quale i temi della riduzione del rischio del controllo del territorio e il potenziamento della Protezione civile sono stati indicati come temi prioritari dell'azione di governo
Questo è una fatto di straordinaria importanza perché nel passato dico ma forse nemmeno sapevano di che cosa si parlava
Parlando di rischi territoriali di priorità di questi interventi adesso la cosa questa dal punto di vista diciamo nell'impegno politico di fondo un fatto di grande importanza certo va tradotto in azioni concrete di governo però l'aumento degli stanziamenti nella Finanziaria io vedo una crescita culturale progressiva di attenzione su questi problemi quel documento che oggi è stato qui presentato ne è un esempio di un parla mentre estremamente attento sensibile intelligente su queste questioni che mi pare che diciamo da questo punto di vista se guardiamo avanti qualche prospettiva il miglioramento globale complessivo del sistema la dobbiamo
Governare ripeto che in sede di azione quotidiana
E dobbiamo assolutamente migliorare il coordinamento fra l'amministrazione dello Stato che hanno comunque competenza in questo settore il coinvolgimento delle strutture regionali e degli enti territoriali
Dico il decreto legge centottanta dice al Dipartimento la Protezione civile quando le Regioni avranno individuato le aree a rischio procede alla pianificazione dell'emergenza e quei territori
Facile a dirsi molto meno facili a farsi tenendo conto della attuale situazione rivolgetevi ai comuni vedete nella media del comune italiano di piccole dimensioni soprattutto dei Comuni ma intanto quale capacità di risposta cioè quindi abbiamo un enorme lavoro davanti a noi
Quindi io come spesso mi mi succede parlando di questi problemi dico che
è il l'ottimismo della volontà che anche in questi casi deve prevalere perché certamente la ragione cinque indurrebbe al pessimismo
Ma dobbiamo assolutamente agire io mi pare che il convegno di stamani indichi chiaramente
Le linee guida i punti fondamentali le questioni non vale non le sto a ripetere perché ciò sono state ottimamente illustrato io uomini perché è qualcosa che posso fare insieme ai colleghi che qui hanno parlato visto che c'era sottosegretario Mattioli nella prima parte dell'intervento è quello di lasciare questa seduta dicendo che
Dobbiamo certamente assolutamente in tempi brevi raccogliere diciamo il l'invito che c'è nel documento finale promuove un l'intervento normativo
Che vada a migliorare la situazione complessiva dei rischi io critico dei rischi perché non è solo questo che alla nostra attenzione e ben venga un'azione di stimolo del Parlamento come quella di questa relazione grazie
Grazie
Sottosegretario Babenco intervento ha confermato che lo spirito del convegno di questa mattina è uno spirito operativo e compulsivo in contatto a quell'ottimismo
Mi piace citazioni al patto professor Barberi ultime agganci anale altare
Non le è ricordo vorrei ringraziare tutti gli intervenuti
Attualmente il senatore a vita hai mai convegno lo ha già ringraziato rivolgendosi in modo così impegnato e convinto credo che il convegno lascerà una traccia di lavoro lascia un testimone
Al Parlamento e anche al governo valido
Ci sarà una stampa degli atti
Vorrei infine ingraziare gli assistenti parlamentari Cuttone e Di Bella oltre agli uffici la commissione ambiente e della presidenza del Senato
Averci consentito l'organizzazione e lo svolgimento di questa riflessione in una mattina così difficile e altri aspetti ma che non ci ha distolto
Dal concentrarci su un lavoro che ci auguriamo nei prossimi mesi veda arte il pass decisionali e operativi significativi grazie di nuovo buon pranzo