"Il 1978: l'anno che cambiò la Repubblica" presentazione del libro di Giuseppe Gnagnarella (c/o cinema Capranica - Piazza Capranica)

Possiamo cominciare
Si sente
Grazie
Allora
Il mille novecentosettantotto questo il e il titolo del libro di Nannarella
Come sapete fu un anno cruciale nella vita del del nostro Paese
In quell'anno e terroristi rapirono Aldo Moro alla vigilia di un'operazione che avrebbe dovuto portare il Partito Comunista nella maggioranza di governo quando il primo momento in cui il partito comunista si chiamava ancora comunista
Avevamo un po'allentato i suoi rapporti con l'Unione Sovietica
Ma era ancora lontano dalla rottura dell'Unione Sovietica era una potenza all'attacco anche sul piano della preparazione militare
Quindi una situazione molto delicata un'operazione ancora più delicata che Moro non poteva accompagnare perché
Dopo il rapimento non si riusciva a liberarlo
Per una ragione per l'altro comunque per delle ragioni che non si sono mai capite
Bene
E e dopo la sua scorta bene anche lui
Un ucciso e tutto questo mise in luce molti parecchie inefficienze debolezze dello Stato italiano
Sempre in quell'anno
Dovette dimettersi fu costretto a dimettersi
Per la prima volta che unica volta nella storia
Niente dell'Italia democratica il Presidente della Repubblica
E anche questo evento mise in evidenza le debolezze di uno Stato che non era nemmeno riuscito a evitare l'estromissione del suo capo posto che il presidente pubblica e anche il capo dello Stato
Sempre in quell'anno come ricorderete
Per la prima volta dopo
Quattro secoli e mezzo circa Simple
In un conclave vaticano a Roma fu eletto il papa non italiano il polacco Wojtyla e anche questo invecchiamento ebbe una ricaduta sulla politica italiana o per lo meno sulle vicende di quel partito che era stato sarebbe stato ancora per un po'di anni l'asse portante della politica italiana e c'era la Democrazia Cristiana
Questi eventi vengono evocati da bisogna Rella nel suo libro con una ricchezza di materiali con una penetrazione di analisi tale da mi fanno
Dire che ci troviamo di fronte a qualcosa di più di una semplice ricostruzione giornalistica
Ci sono qui molti elementi di una vera ricerca storica
Materiali di archivio testimonianze di primissima mano ricostruzione dei retroscena tutti molto documentati
E che ne fanno come dicevo qualcosa di più di una semplice ricerca giorno
Tutto questo apparato
Poi
Dici mette in luce comma con molta più chiarezza
Quello che
Era già trapelato nel mille novecentosettantotto
E cioè che l'Italia era un Paese malato che le sue istituzioni erano in crisi
Che lo Stato
Era inefficiente e paralizzato di fronte alle difficoltà che i partiti stavano perdendo identità alcuni non avevano poi un programma adeguato alla situazione
Che la politica era sempre più distaccata dalla società
Che e insomma
La crisi della Prima Repubblica era già cominciata
Si dice che Aldo Moro
Nel suo progetto contemplasse anche il rimedia queste malattie
Chissà se è vero non si sa sta di fatto che i rimedi poi non vennero a a maturazione
La domanda ancora aperti
Le cose avrebbero potuto andare per un altro verso e perché non si andarono ecco forse io partirei da qui
La nostra tavola rotonda e chiederei all'onorevole Marco Macaluso che a quei tempi stava ai vertici del partito comunista ecco le cose
Non andarono per il verso giusto
Avrebbero potuto andarci
E se non si andarono di chi fu la colpa
Ma io
Su questo libro Dole lo stesso giudizio che era Zanetti
è un libro dei
Grande interessa di grande interesse perché è un libro che ha un
Una ricca documentazione
A una tavola
Rotonda o quadrata non so come cui partecipano alcune studiosi e anche alcuni uomini politici con
Molto interessante perché entra nel vivo della questione con
Senza palla paludata menti quindi è una è un è un confronto reale sulle posizione composizione molto diverse
E per questo anche molto interessante
è da un un un un quadro non solo dell'anno settantotto ma di una farsa politica in una fase
Certo io penso che dal punto di vista diciamo così giornalistico editoriale
Stato giusta la scelta del settantotto perché e nel settantotto avviene qualcosa di straordinarie di importante c'è il rapimento
Del l'onorevole Moro
La crisi prima ancora della del rapimento l'onorevole Moro ma crisi interna
Bella primo governo di solidarietà nazionale
L'uccisione poi rapimento e poi l'uccisione del Governo Moro è alla fine in definitiva nel settantotto si consuma diciamo sì
Quella stagione politica perché entra in crisi definitivamente
Una una stagione che avrebbe dovuto e questo è uno dei temi delle del libro
Aprire quella che è stata definita dallo stesso Moro la terza fase e di cui si discute del libro cui approdi sono però ancora
Da sempre da interpretare quali erano poi gli sbocchi in cui parla Zanetti di sbocchi possibile
Su cui dirò molto brevemente alcune cose ma la prima questione che io volevo dire rispetto a alla discussione che anima questo libro perché come dicevo nel libro c'è una discussione composizione
Si versa a cui partecipa anche a Scoppola
E riguarda diciamo la l'origine delle
Del deco dal governo di solidarietà nazionale nel settantasei
Cioè perché si è come e perché si arriva a quelle a a quella proprio
Perché morti alcune anche anche in questo libro per esempio Tranfaglia che partecipa alla tavola rotonda dice
Beh la solidarietà fuffa fu promossa esclusivamente per fronteggiare il terrorismo
Sono stati gli anni
Bene io penso che questo non è esatto non è vero cioè non è non è una ricostruzione completa non perché il terrorismo non influisce nella scelta fatta
Ma io ritengo che bisognerebbe guardare di più il settantacinque settantasei settantasei come lo sbocco di un processo politico
Della crisi del centro sinistra
Dell'esaurimento quindi di una frase
Una crisi del centro sinistra che si apre ecco queste è uno dei punti di discussione anche negli io sono d'accordo con una frase dei dice Napoleone Colajanni quando dice il centro sinistra si è chiuso la la fase diciamo così non sono solo romantica ma la fase politica forte del centrosinistra si è chiusa nel sessantotto
La crisi del sessantotto la crisi del governo con l'elezione del sessantotto si chiude una fase del centrosinistra come attesa delle grandi riforme del del cambiamento del politico del Paese della partecipazione da una parte che era stata esclusa dalle dalle dal Governo e quindi di una serie di riforme che furono
Questa fase si chiuda nel sessantotto
E si chiude anche in maniera deludente perché dobbiamo ricordare qui fosse qualcuno non l'hanno ricordato bene che dopo il Sessantotto Moro viene accantonato ora viene accantonato gruppo doroteo
Che si era costituito nelle nelle mille novecento e idee cinquantanove alla Domus mare accantonare Fanfani e accanto Nommo tant'è vero che Moro poi fece una sua piccola corrente nel nel congresso dalla Democrazia cristiana piglio il sette per cento dei voti cioè e Moro era stato estromesso dalle gruppo dovute con un atto brutto diciamo nemica con un atto buttare fu fu messo fuori dalla dalla corrente della della della Democrazia Cristiana errori quindi si aprono una fase politica nuova incerto poi ci sono i rientri perché poi ci fu
Il pazzo di il patto di palazzo San Giustiniani cioè nei luoghi Giustiniani spese senza di Palazzo Giustiniani
Con Fanfani
E Moro che ritornano a per riprendere le fila delle del centrosinistra perché dopo la crisi degli anni settanta settantuno quando ci fu
L'avvocato che la grande aumentata della destra e la democrazia cristiana reagì col Governo Andreotti Malagodi cioè con un Governo di centro destra
E quindi la ripresa del centrosinistra perché c'erano anche preoccupazioni
Dalla stessa vita democratica bisogna ricordare qui non è ricordato che quella fase della ripresa del centrosinistra fu sollecitata dallo stesso Berlinguer c'è un un intervento e anche una ma sua presa di posizione nella direzione del partito in cui dice
La situazione è pericolosa
Eh sì vincente Martina spinge i socialisti a riaprire la fase delle eccetera sì quindi ci sono stati e ritorni poi ci fu la la
Il referendum la crisi ancora una volta del centrosinistra e la fine ecco io a questo punto volevo a arrivare
Ci può nel settantaquattro settantacinque dopo il referendum
Si fa il Governo Moro l'Amati
Questa è a mio avviso uno e degli snodi che sono un po'trascurate nell'hit
Il Governo Moro la Malfa
Può un Governo di centrosinistra perché fu appoggiato dall'esterno dai socialisti e dai socialdemocratici ma costituiva doveva costituire un buongoverno di svolta all'interno del centrosinistra aprire un dialogo con con il Partito comunista e in ogni caso riaprire la stagione delle riforme con meno velleità forse e con più iniziativa da parte del del Governo di quanto non si fosse prodotto nelle
Nel passaggio
Ora come sappiamo nel settantacinque
Ci fu una mutamento della del panorama elettorale
Perché nel settantacinque nell'elezione i regionale e comunale del settantacinque
Il Partito Comunista arriva al al trentatré per cento dei voti la democrazia cristiana una flessione Partito Socialista pure
E quindi c'è una preoccupazione in c'è una preoccupazione su questa avanzata dal
Ora nel nel dicembre nella nel tra Natale e Capodanno
Per settantacinque settantasei
Il Partito Socialista con una lettera articolo De Martino che apparsi sull'Avanti
Licenzia il governo
Pose il problema dei cosiddetti equilibri più avanzati disse
Sostanzialmente De Martino che era venuto e il momento che con i comunisti
Bisognava stare o all'opposizione insieme o al governo insieme che i socialisti si erano superamenti
Con la corda e alla collaborazione con la democrazia cristiana che i socialisti che i comunisti avevano che loro avevano smosso l'altro comunisti ne avevano raccolto in definitiva i frutti questa è un po'la il ragionamento che Eva
Ora io ricordo bene perché partecipai anche
Ad alcune di queste vicente politiche direttamente è Moro dopo una irritazione incredibile in quel anche lui figlio la crisi molto male
Figlio la crisi molto male e disse con i socialisti basta cioè la inaffidabilità
Col Partito socialista non si può coperto e questa è la il suo convincimento nelle nelle è
La stagione del mille novecento settantasei quindi la moro lato è su due fronti diciamo così uno ripudiare
Fare ripigliare quota alla democrazia cristiana
Secondo aprire una fase con un dialogo e con una nuova politica di dell'attenzione come la chiamava lui con le sue frasi un po'sibilline ma significative
Nella politica dell'attenzione nei confronti del Partito Comunista
è questa fase infatti ebbero un suo
Un suo punto di arrivo nell'elezione del settantasei perché la Democrazia Cristiana recupera ridiventa il primo partito con il le trentotto per cento dei dei voti
No il trentasei per cento dei voti il Partito comunista avanza ancora fino al trentaquattro per cento dei voti è infatti Moro disse
Che c'erano state due vittorie della
In quella in quella casa ora io penso a questo punto
è vero che in quel momento la c'era una crisi grave del Paese
C'era l'inflazione a due cifre c'era il terrorismo e non bisogna sottovalutare la situazione economica che va bene la grande industria
In grave difficoltà la FIAT in testa cioè non ha difficoltà proprio quasi insiste sentivano quasi il capitalismo familiare i grandi capitalisti se non viene hanno proprio con si sentivano con l'acqua alla gola
C'era stato l'accordo con l'amata il punto di contingenza
E
E quindi
Il Partito Comunista ecco il Partito comunista in quell'anno usufruito come arrivo al trentaquattro e mezzo per cento usufruì
A mio avviso dei voti d'una parte della borghesia che riteneva che la presenza del partito comunista al governo era utile o comunque nella maggioranza di governo era utile ai fini di una
Do un sistema d'ordine
E anche del superamento della crisi economica oltre che di fronteggiare il terrorismo Combo Agnelli fece lo stesso ragionamento che ha fatto ora quanta desto
Una certa politica la può fare meglio la sinistra al governo questa fu lo stesso ragionamento
E quindi ebbe se ogni voto incerto le l'appoggio di una parte della borghesia
Che vedeva la necessità di di ricomporre il quadro politico
E anche però ecco il voto dell'estrema perché una parte dell'estrema sinistra portano per il partito comunista per un disegno opposto cioè che in definitiva consideravano l'avanzata del Partito comunista una delle forme d'destabilizzanti della situazione
Qui sulla diciamo così il vuoto ebbe un suo equivoco anche forcuta tutto tutta luce ci fu la luce ci furono le ombre di quelle
Di quel voto tuttavia ecco qui questo io dico non sono d'accordo con l'analisi che vuole un governo di emergenza perdere fronteggiare il terrorismo no le
Le componenti che corso comportano la costituzione del governo furono molte l'esaurimento di una fase politica quella del centrosinistra
La crisi economica alle difficoltà in cui si trovava il capitalismo italiano la la la pressante inflazione lì il terrorismo l'insicurezza in definitiva del Paese nella stessa stabilità del Paese quinti da qui consenso a a con tutte le prudenze
Di Moro la il consenso che a luglio ottenne
Per costituire il Governo dicendo dico che il governo di solidarietà nazionale che pure
Fece alcune cose anche importante perché la
In effetti l'inflazione
Ed è questo l'inflazione del fronte fronteggiare
Terrorismo furono due punti certamente all'attivo di questa di questa fase e Moro ecco
Anche questo è un ricordo io c'è un molto chiaro che modo
Bollente otto io ho raccontato in in altre occasioni in altri miei scritti anche il fatto che io spesso la giorno che si fece il Governo
Io c'era la riunione della direzione del partito io andai da Berlinguer a dirgli Dini non votare l'astensione
Di aprire un braccio di ferro con la democrazia cristiana per cambiare il presidente
E cioè non Andreotti ma Moro e lui mi disse
Tu sei un manto
Perché altrimenti noi andremo non solo a nuove elezioni perché Moro vuole Andreotti e ne fa una condizione perché vuole tranquillizzare la sua il suo elettorato Polesella e quindi o si fa con Moro o no con altre volte o no o non si fa questa è la evita storica per cui solo testimone di questa di questa di questa fermezza con cui fu affrontata
Fu affrontata questa questione qui quindi noi citano trovate poi
Viene raccontata bene poi come questa fase fu fu vissuta anche nelle nei gruppi parlamentari della
Ecco io vorrei precisare un altro punto poi vado verso un altro punto che è inedito e che non è tra
è vero che
Nella crisi del settantotto dal governo settantotto prima dell'uccisione pro
Tanto Moro fa quel discorso alla al alla al gruppo ma io parlo ancora qualche giorno prima
Qui ebbe è avvenuto qualcosa che ha anche a me rimasto sempre un po'
Non sono riuscita a chiarirlo nemmeno con i miei amici
Qualcosa di incerto
Perché qualcosa in via perché io ricordo bene che in una riunione della ristretta dalla direzione del partito
Berlinguer
Disse
Il partito la crisi
Significa che noi dobbiamo andare al Governo
Interrogata cioè lo disse in modo come se lui mi disse dissenso una frase molto più precisa Enzo
Nella prossima riunione forse dobbiamo dobbiamo occuparci della nomina dei ministri comunisti
Ho avuto lì sempre io ho la sensazione che quella
Quella quella sua accenno che a me sembra un po'strana
Fosse frutto
Di qualcosa che era avvenuto
Nei suoi rapporti non so bene
Sì spia che non si spiega perché lui avendo ha detto disse questa frase che bisognava
Nelle prossime riunioni occuparsi della nomina dei ministri è sappiamo invece come sono andate le cose
Perché io dico questo perché a mio avviso no lei resistenza ecco qui io trovo che forse più sogno debba arricchire la vice
Tra le resistenze quelle che vennero fuori che emersero
Furono le resistenze nel gruppo della democrazia cristiana perché ci fu un dibattito ci fu una discussione ci furono le prese di posizione vi sono anche raccontate di piccole i colloqui con piccole il colore con De Carolis eccetera
Ma io penso che Moro subito
Ebbe delle pressioni che sono fuori che erano fuori dal la il gruppo parlamentare del gruppo questa
Erano io feci a loro un articolo
Non erano anche Debussy Quartetto con un cuscini no no usciva un mio articolo
Il suo Rinascita che fu ripreso
Intitolato i santuari che su cui Berlinguer mi fece una critica anche un po'aspra perché non riteneva che questa mia era un po'una dietrologia
Io ho sempre ritenuto che per perché che Moro
Subite dei prezzi subì non le suppliche tenne conto
Per le pressioni tipo quelle che ci furono nel sessantotto di cui tutti si è occupato delle sempre belle furono vennero fuori
Il rumore delle sciabole
Ma io ho sembra al accostato il fatto che Berlinguer addirittura pensare via bene i ministri a abbia a e invece si va ad un governo più arretrato di quello che era possibile pensare perché diciamo la verità il Governo poiché venne fuori era il governo che noi non avremmo al diffuso che avremmo difficilmente buttato
Se non ci fosse stata la
è comunque se l'avverto una discussione se potare quel governo
Moda quindi che ci fosse stata qualche pressione
Quale io non lo so
Però darle ragionamento politico dal da come sono andati i fatti dal partito di governo che lui fece
Io non credo che la questione
Riguardi solo il dibattito e le resistenze che ebbe nella Democrazia Cristiana che ebbe nel gruppo parlamentare
Ci fu
Scrisse del resto non è una cosa che dico ora quindi perché c'è un testo e quell'articolo che io feci allora su
Quello editoriale che feci sul clima
E infine concludo quindi
Lega che le cose le sa sappiamo poi come sono andate
Sì qui c'è una tutto una discussione anche ricca interessanti sull'eredità di nuovo sulla terza fase risponda alla domanda di Zanetti
Ora io penso questo per io non io non credo ecco
Che ci fosse un progetto definiti
Io penso che Moro faceva una sperimentazione puliti
Faceva del perché l'unica piccola capivo una cosa che la situazione così com'era non regge
Che bisognava aprire una fase politica nuova che in questa fase politica nuova non poteva non essere coinvolto il partito con un
Come quali sarebbero stati gli sviluppi
Cioè se si fosse arrivato uno
A un governo con i comunisti come fa a sé come fu diciamo così il Governo che in Germania si fece tra i socialdemocratici e i le
Partito di Adenauer per
Fare poi la le alternative e poi andare sistema di alternativa oltre hanno pensato che poi questo era il transito
O invece se si trattava come altri hanno pensato di un allargamento come si diceva per l'uso dall'allargamento dell'Area democratica cioè la democrazia cristiana sembra al centro del sistema c'era stato l'allargamento ai socialisti ora l'allargamento comuniste ma con un sistema
Centrato sulla trama
Io personalmente io penso più a questo secondo
Versione
Perché il Moro era un uomo nel quale ecco
Aveva
Queste inquietudini intellettuale un uomo che guardava la società basti pensare i suoi articoli fatto uscire
Gruppo dove per i suoi articoli sul Giorno
Come il problema dei giovani problema la società come lo affronto in maniera del tutto nuovo e diverso quindi era un uomo che aveva delle inquietudini
Quindi l'aveva aveva questa questa ricerche dentro di sé anche politica qui
Tuttavia aveva un atlante un grande senso dell'orgoglio
Della democrazia cristiana del ruolo della democrazia
De L'Unità della democrazia cristiana
Non solo per il suo discorso sulla Locride
Ma anche successivamente il modo stesso come si comportò nel la mia impressione è stata sempre di un uomo che tirava anche col centrosinistra
Che tirava diciamo così la molla fino a quanto poteva tirasse ma senza Madron
E che l'unica avrebbe anche in questa nuova fase operato nello stesso
Cioè tirare la molla nel rapporto con Partito Comunista ma assenza che la molla chiedono democrazia cristiana si rompesse e che restasse qui
Chiedo scusa allora
Qui vengono fatte due ipotesi circa intenzioni tipo
Assorbimento uffici nella grande cucina democristiano prima oppure preparazione di una grossa e coalizione
Attraverso la quale
Il Partito comunista pur non avendo fatto una vera battute spiega sarebbe poi diventato maturo il gioco delle alternative ecco questa è una domanda che io trasferisco allo sporco che ci ha fatto un'ora della sua presenza cioè processo scopo perché dietro su due mila in abbonamento
Cipolle impieghi cercherò di dire qualcosa su questo punto perché ecco che nell'area della terza esattamente perché la sostanza del
Poi nel libro però mi consente a Zanetti si sia prima qualche cosa di carattere generale sul libro perché il rischio quando facciamo queste tavole rotonde di presentazione perché parliamo di quello che interessa a noi questi settori e non spieghiamo che cosa è lì e voi non invitiamo in qualche modo a leggerlo le facilitazioni servono anche
Cioè spingere chi ascolta la lettura io voglio raccontare la mia esperienza di fronte alle mie impressioni di fronte a questo libro sono partito con un certo sospetto una certa diffidenza meno me lo consenta Gnagnarella la diffidenza ingiustificata che gli studiosi i professori tra virgolette di storia hanno verso i giornalisti quando i giornalisti si occupano di storia nell'anche un professore
Perché perché questi i libri fatti con l'accostamento di Flash di di citazioni anche se sono citazioni molto corrette talvolta desunte da interviste originali danno sempre l'impressione dell'arbitrarietà della ricostruzione così come avviene quando la televisione presentati presume di presentare con delle immagini
La storia così come è stata la storia così come è stata non si può ritrovare non ci puoi costruire e il lavoro dello storico è un'altra cosa si fonda sull'uso critico dei media degli dei testi dei documenti su tutta una un processo molto complesse devo dire che noi leggendo poi questo libro
Che leggendolo con grande gusto perché fra l'altro il bimbo è molto efficace si legge molto bene
E o radicalmente modificato questa mia questa mia sensazione questo sospetto iniziale perché e lo dico non per fare un complimento ma perché è quello che ho scritto qui
Come quote puntato al termine della lettura il libro è non solo efficace non solo brillante ma è un bimbo onesto
è un libro intellettualmente molto onesto perché in questa ricostruzione c'è lo sforzo della presentazione equilibrata dei diversi aspetti di questa vicenda così complessa così drammatica sulla quale ancora si stenta a fare chiarezza formulare giudizi giudizi definitivi
E questo emerge proprio nei quadri il Libor costruito su quattro episodi fondamentali che dominano l'anno mille novecentosettantotto
La costruzione del centro del solidarietà nazionale di cui ha parlato Macaluso richiamando molto opportunamente i precedenti le origini della Ford la formula poi la vicenda L'affaire Moro rapimento e l'assassinio
I tre papi dell'anno Paolo sesto che muore
Giovanni Paolo primo Giovanni Paolo secondo
E prima ancora di questa della viste la vicenda dei papi la le dimissioni di periti di di Leone e la successione di trentini sono i temi grandi quadri poi con una conclusione molto interessante ed efficace sul tema del riflusso il ritorno al privato
Per il suo ognuno di questi temi regna nella con molta onestà cerca di mettere a fuoco quello che è il tema all'elemento dominante solidarietà nazionale qui mi avvicino alla domanda che mi è stata fatta
Sulla quale poi tornava più distrusse distesamente
Il disegno di Berlinguer e disegno di nuovo non erano affatto idee
Erano radicalmente http perché Berlinguer sulla base della preoccupazione suscitata dall'esperienza al dramma cileno settantatré in settembre settantatré colpo di Stato
Degenerare Pinaceae contro il presidente Allende aveva quelle preoccupazioni per la democrazia antiche Macaluso ha ricordato e immagine inizialmente il compromesso storico in termini difensivi
Successivamente il compromesso storico diventa nella cultura e nella mentalità dei meramente di Berlinguer e nella cultura del Partito comunista
Non dimentichiamo gli articoli di Franco Rodano che fu uno dei teorici diventa addirittura lo strumento per la fuoriuscita dal sistema capitalistico
Schiavone Aldo Schiavone ha scritto giustamente che il le libere la sorride il compromesso storico della cultura comunista era un atto rivoluzionario rivoluzionarono nel senso della violenza nelle piazze emozionale nel senso della rottura di continuità del sistema
Per un approdo e questo nemmeno mette ben in evidenza
Viceversa grado Bovo era e l'ha detto adesso Macaluso è in qualche modo la risposta ad una situazione di necessità nella quale mordi fonte alla quale nuovo andava colline
Grande preoccupazione non c'è nulla nel modo che affronta la spille crisi della solidarietà nazionale dell'entusiasmo della fiducia con cui lo stesso Aldo muovo aveva affrontato il passaggio dal centrismo Centrosim psicologicamente il modo che affronta non so se ma caduto su questo è d'accordo che affronta la sua Italia cioè un po'preoccupato e perplesso che va verso l'ignoto si traversa in qualche modo una zona di buio già di incertezze
Ed ecco e qui la domanda che mi ha fatto
Zanetti che cos'è questa terza fase come nuova l'aveva concepito
Uno un'altra illustre vittima delle Brigate Rosse Roberto Ruffilli ha dedicato degli studi molto attenti a cuore anche a questo tema della terza fase
Che cosa pensava Aldo Moro certamente ha pensato alla necessità di un coinvolgimento
Del partito comunista ma non c'è nulla di esplicito i minori per quanto riguarda il dopo se dopo dovesse essere la costruzione della democrazia dell'alternanza
Bipolare come oggi nella concepiamo o se dovesse essere
Non si sa che cosa non sappiamo quale alternativa c'è un'intervista postuma pubblicata da Scalfari su Repubblica dopo la morte di Aldo Moro nella quale si rende esplicito il disegno
Della costruzione della democrazia dell'alternanza contro questa ipotesi però sta il fatto che Aldo Moro come lo stesso Berlinguer non pongono mai
Nel corso dell'esperienza della solidarietà nazionale il problema delle condizioni istituzionali della democrazia dell'alternanza che non c'era perché col sistema proporzionale e con il parlamentarismo
Con i qua addirittura con i regolamenti parlamentari rivisti nel settantuno proprio in funzione del massimo di consociativismo era impensabile una politica di alternativa di è un sistema di alternanza
Questa incertezza rimane non gli studiosi distale non dobbiamo forzare infuria in funzione di un disegno politico successivo Aldo Moro e dentro questa incertezza
L'uomo è estremamente acuto ed intelligente probabilmente intuitive capiva che prima di porre il problema delle regole istituzionali occorreva porre il problema
Della legittimazione al governo del partito comunista e quindi concepiva questa come una fase di passaggio
Da ridere tutta intera con grande attenzione con grande tensione culturale nell'apporto di questo partito
E morale io ricordo quello che mi disse Zaccagnini luogo rendono migliori noi noi rendiamo migliori nuovo me lo disse dopo il primo in conto quando la famosa fotografia tavoli in cui si incontrano Berlinguer con Morgan Zaccagnini eccetera
Perché l'aspetto migliore l'aspetto più alto di quell'esperienza e in questa in questo intento
Di rafforzare la democrazia di allargare le basi la democrazia quindi io non storia sofisticate su questo questo puoi nella mente di nuovo perché non lo sappiamo e non dobbiamo forzare
Un pensiero che non si è potuto esprimere perché è stato stroncato certamente ma ho qualche cosa avrebbe proposto avrebbe pensato per il futuro
La la via logica
A quella dello sviluppo nel senso del passaggio a una fase non più di aggregazione verso il centro Macrì
Alternanza fra due schieramenti
Fai venne fra i quali questo non c'è dubbio io lo dico contro le mie posizioni di oggi conto quello che poi è accaduto Democrazia Cristiana il Partito dalla sinistra comunista poi non si sa come si sarebbe chiamato erano alternativi
Nuovi duellanti erano alternativi questo non c'è dubbio bisogna riconoscere col e inanella l'onestà di queste cose di dirle senza mai leggerle in funzione del Presidente ma vedendo nell'allora aperto tornerò poi un momento su questo tema Napoli ma voglio dire quali sono gli altri meriti per quanto riguarda gli altri quadri che libro presente
La dimissione anticipata le dimissioni anticipate di leone
La vicenda
E le elezioni di pentiti
Ecco qui bisogna riconosce che la quella delle dimissioni anticipate di leone fu una forzatura voluta dal Partito comunista è imposta dal partito comunista alla Democrazia Cristiana
Per esigenze di Ricupero in qualche modo di immagine e di credibilità e su questo la testimonianza di Napoleone Colajanni pare molto significative molto onesto
Per quanto riguarda il il quadro dei tre papi
Il tema che emerge anche questo continuità o discontinuità fa il pontificato di Paolo sesto pontificato di Papa Wojtyla
Melania e lei è incline alla sottolineare la continuità la continuità di fondo ma molto di fondo
Degli elementi di discontinuità sono altrettanto forti quando pensiamo a quello che era stato il rapporto costante di Montini di papa Montini con l'Italia con la democrazia cristiana l'aveva costruita insieme a De Gasperi
Sulla base dell'esperienza drammatica del ricordo dell'esperienza drammatica del primo dopoguerra
Quando la mancanza di vita del mondo cattolico aveva reso possibile l'affermarsi del fascismo
E Montini sostituto aveva con De Gasperi voluto l'unità politica dei cattolici no in favore di una soluzione di destra ma per impedire che nascesse un partito cattolico di destra del quale c'erano tutte le condizioni
Nelle negli anni immediatamente successivi alla fine del conflitto mondiale
Quindi elementi di continuità che giustamente pone in luce inanella per quanto riguarda l'apertura universalistica della Chiesa questo non c'è dubbio ma differenza di cultura radicale differenza di rapporto con l'Italia differenza di rapporto con la Curia romana
Perché già Paolo sesto è un uomo che conosceva
La Curia romana come le sue tasche per esser stato sostituto e il dubbio che c'era che ci assale tutti di fronte a questo grande pontificato profetico che che chiude il il millennio
E che viceversa poi le funzioni il governo della Chiesa vada totalmente per conto suo su binari talvolta i versi alternativi e rispetto agli annunci profetici che vengono dalla dai discorsi dai viaggi del Papa quindi problema compresso bello affascinante che libro ha il merito di porre all'attenzione con delle ipotesi
Sulla questione della dell'assassinio di Moro
Anche di la mi pare nella in accordo con in fondo con la riflessione che si è sviluppata negli ultimi anni
Propone allora quello che è la visione oggi più condivise e più corretta
Non si può dire che la vicenda sia stata chiarita la vicenda non è chiaro lei la ricostruzione che noi abbiamo e la ricostruzione
Dei brigatisti
In definitiva noi siamo vincolati e tutte le le belle cose anche a Zavoli ha ricostruito eccetera sono legate alle testimonianze brigatisti il fratello di Aldo Carlo Alfredo Moro in un libro che qui è citato con molto una sottolineatura forte
Un delitto annunciato mette in evidenza che la ricostruzione così come presentata dalle testimonianze dei brigatisti raccolte nei ben cinque processi che sono stati fatti sul caso Moro
Non paterno sono discordanti fra di loro si contraddicono il che dimostra che ci sono delle riserve mentali in queste testimonianze c'è qualcosa che ancora viene nascosto
Questo ci ha autorizzato a dire no che le cose sono andate in un modo di finito che non conosciamo servizi segreti quali di che parte del mondo
Non si possono non ci può stare era guardarla fanta Astoria ma ci autorizza a dire che noi non sappiamo ancora che ci sono dei buchi neri che non sono stati chiariti
E su questo ormai c'è Sirchia certezza
Perché le analisi sono tali da dimostrare che la ricostruzione fatta di cinque processi non è compiuta e lo ha detto anche il procuratore de La Repubblica Marini chiaramente non Franco il Marini procuratore
La ricostruzione non è compito e quindi non è offensivo per nessuno né per gli uomini politici di allora né per il ministro degli interni di allora Cossiga né per il presidente del Consiglio dire che le cose certe
Anzi sono emersi elementi inquietanti quando svenuto è venuta fuori la vicenda della P due dello spaccio e del ruolo che la P due svolgeva nel ministero degli interni di fatto occupando servizi e potrebbe posizioni chiave decisive per lo svolgimento delle indagini questa è la situazione e viene inghippo la fotografa la foto con molta con molto rigore
Accogliendo quello che si può raccogliere ma senza forzare nel senso di fare poi della Fantascienza poteva tanta storia per dire impositivo dai in positivo un quadro un quadro alternativa ecco mi pare che questi siano e adesso io torno alla provocazione la domanda che mi è stata fatta da Zanetti sulla quale già qualcosa ho detto
Per riprendere il discorso quello che ha fatto Macaluso il biscotto direi di collocazione di questo anno
Nella visione di lungo periodo della storia della Repubblica
Ecco io ho sempre rifiutato all'espressione Prima Repubblica
Perché di Prima Repubblica si potrà parlare sì e quando ci sarà la seconda
Ma perché nasca una seconda Repubblica ci vogliono fatti che io non avevo al mio paese viene delle pubbliche cambiato numero come avvenuto nella storia francese
Sulla base di traumi violenti non è che il cambiamento di Repubblica si fa perché si fa una tavola rotonda quattro cinque politici si mettono d'accordo per fare delle riforme che poi non riescono a pagare ad attuare perché nemmeno se si fanno alcuni processi e nemmeno alle magie nemmeno se si fanno alcuni processi certamente perché i processi si fanno sulla base delle leggi si stende sulla base dell'obbligo che la magistratura di svolgere la la l'azione penale che nel nostro Paese è obbligatoria salvo poi la possibilità di di svolgere tutti i casi in cui si dopo che ora quello che è accaduto è che si è chiusa ad una fase della storia della Repubblica
E questa fase la storia di poter pubblica volendo tentare una datazione a processo ancora aperto il che è sempre rischioso dal punto di vista storico la collocherei all'inizio degli anni Novanta
E non è settantotto come tempi e viceversa Farina e le spiego perché perché all'inizio degli anni novanta che con il referendum
I due referendum novantuno novantatré il terremoto elettorale del novantadue con l'affermazione leghista la protesta del Nord
E con l'inizio l'avvio dei di Mani pulite o di Tangentopoli a seconda se si guarda dal punto di vista dei magistrati che fanno i processi o di chi ha rubato
E il sistema entri in crisi ente in crisi e in qualche modo cambiano ma la Repubblica cambia il meccanismo politico il sistema politico non è un cambiamento di sistema
Quindi io dico Locatelli all'inizio degli anni novanta la passi il momento di chiusura di questa lunga poi una fase della Repubblica che ha una che è segnata per un certo tratto da una linea ascendente e poi a partire dal settantotto dalla linea discendente ma parabola discendente di tempo di crisi già tendenziale
Mi spiego fino al settantotto
Anche grazie alla intuizione politica di Aldo Moro
Noi abbiamo questo processo di progressiva anche se difficile contraddittoria espansione del coinvolgimento democratico delle forze politiche e della realtà italiana durante la realtà popolare italiana
Dal centrismo di De Gasperi negli anni durissimi della guerra fredda il centrosinistra con tutte le sue debolezze con tradizioni la solita dinanzi alla solidarietà nazionale il fondo dell'ultimo prodotto di questo sforzo di ampliamento di consolidamento della democrazia italiana imposto dalla crisi economica tutto quello che è stato già ricordato ecco dopo il settantotto la linea viceversa mi sembra discendente perché abbiamo alla fine degli anni settanta per merito socialista bisogna questo riconoscerlo
L'intuizione e l'affermazione esplicita della necessità ormai di un riforma istituzionale
Convegno che i socialisti tengono rinvii poi a Trevi in cui viene posto il problema in termini culturalmente nuovo
Rispetta la tradizione della sinistra ma poi questa intuizione viene Abbate abbandonata e anzi negata quando dopo l'ottanta ettari il il riflusso elettorale della Democrazia cristiana e del Partito comunista a quella di via a un gioco molto diverso il cui Craxi è stato il grande maggiore protagonista quello dell'esercizio
Di quello che politologi chiamano il potere di coalizione quando due grandi partiti si sono reciprocamente esclusivi
Fine della società nazionale il preambolo del quattordic'dicessimo congresso tredici febbraio anni ottanta la svolta la seconda svolta di Salerno del Partito comunista
Politica dell'alternative al rifiuto della possibilità di ogni rapporto ulteriori con la Democrazia Cristiana i due partiti maggiori si escludono reciprocamente in mezzo si crea uno spazio in cui i partiti minori possono
Esercitare un fortissimo potere di coalizione
Spostandosi da una parte o dall'altro anche solo minacciando di spostarsi hanno il bandolo di una matassa questa non è più la estinzione la rafforzamento progressivo
Dell'idea niente più una democrazia in un Paese che la democrazia l'aveva perduta che era uscita da quando nelle democrazie europee come l'Italia ma è viceversa l'inizio di una crisi di una crisi pericolosa in cui fra l'altro poi
Questo gioco il potere di coalizione diventa clientelismo si rafforzano di canali clientelari e alla fine si arriva a quelle forme di corruzione
Che poi vengono messe in luce dall'inchiesta la magistratura quindi io vedo questo arco
Direi dal punto di vista di una di una datazione
Degli eventi no una una ma prima lunga fase della storia della Repubblica che si chiude all'inizio degli anni Novanta IPO inizia questa transizione che stiamo vivendo angosciose in cui questo è un altro discorso
Qui siamo nella prima fase della storia e il settantotto star cento è un Paese è un po'il cardine ed è dominato da questo grande da questa terra
Diciamo che con la morte l'assassinio di Moro viene meno
Voglio dire l'uomo ma uno degli uomini che più avevano capisco
Avevano intuito il
Il problema di fondo della democrazia italiana la sua debolezza la sua fragilità la necessità di una costruzione graduale di un coinvolgimento graduale con un cambio di culture
L'uomo attento a quello che maturava nel mondo giovanile del mondo femminile io dico qui gentilmente e Agnadello di questi io me lo ricordo
Facevo lezione nella sua stessa facoltà Scienze politiche
Lui era ministro degli Este o presidente del Consiglio non ha mai voluto rinunciare a fare le sue lezioni finché muove è stato in vita non è mai passata la norma di incompatibilità tra esercizio della del dell'insegnamento perché l'idea e e mandato parlamentare perché Moro non voleva a nessun costo rinunciare a quest'occasione di contatto con i giovani
Che gli offrivano edizioni velocità vi ricordo che faceva lezione nell'aula in cui io dovevo fare cioè dopo di lui e non usciva mai passava
Passiamo all'ora passava in quanto dove accademico e mostrava di intraprendendo negativo costretta mandarini
Il capo bidello per pregare presidente di uscire per farmi fra le sue di lui usciva si scusava
Sempre gentilissimo calibratissimo a mi scusi tanto
Io facevo lezione uscivo dalla lezione ma lo stava ancora lì nel corridoio intorno un gruppo di ragazzi
Dice Pizzi Gallo che se lo ricorda con un gruppo di giovani intorno all'UIC discutevano animatamente perché aveva questo desiderio questo bisogno di capire quello che i ragazzi pensavano che cos'ha di nuovo stava maturando cioè ecco io penso che l'eredità di nuovo quella che noi oggi dobbiamo raccogliere è in questo senso non nel senso di ripetere una politica Kent attacca perché è legata a quella situazione storica quel partito comunista a quella tolto ancora esistente anche se ormai non più nelle formule del legame di ferro togliattiano Corinne sovietica
Ma legato ancora l'Unione Sovietica immaginare oggi di ripetere la politica di moda non ha nessun senso viceversa ha molto senso
Capire il personaggio lo spessore morale lo spessore intellettuale e cercare immette la politica del nostro tempo
Qualcosa di quei valori di quella ricchezza umana di quella ricchezza interiore in una politica che viceversa rischia sempre di più ogni giorno di essere teatrino al PSI spettacolo
E perdendo rischiando di perdere ogni contatto con i problemi reali con le speranze di questo paese grazie
Poca
Al segretario
Del Partito Popolare Italiano che reti
Di quella democrazia cristiana che da tutta quella vicenda è uscita con le ossa
Un po'Marco c'è grazie
No io mi fermo brevemente
Alla domanda cioè faccio più lo storico di Scoppola mentre lui ha aperto squarci sul futuro io non mi sono interessato anche per un'esperienza personale affermarmi su
Naturalmente non a chiarire cosa avesse in mente Moro quei mesi
Però no no le incertezze assolute che a Scoppola sulle idee anche nella gestione della fase politica che si visse dentro questo settantotto
Non per un fatto di amicizie o di omaggio rituale debbo dire che io il libro l'avevo sfogliato magna della me l'ha dato qualche settimana fa però come capita almeno a me qualche volta l'ho letto ieri sera non letto più di metà poi il resto lo sfogliato un po'più e finirò di leggerlo
E veramente c'è qualcosa di più di analisi a cui siamo abituati di libri scritti più sulla qualità magari che sulla storia da colleghi vigna ignare le veramente scritto bene quindi ho scoperto
Qualcosa di più di quello che mi aspettavo questo è il riconoscimento che voglio fargli
Imitando come ha fatto Scoppola ad una lettura ad un'attenzione su questo anno che è stato così rilevante per la storia dalla nostra repubblica qui viene riportato
L'episodio di un incontro tra il sottoscritto e Moro
Io non ricordo il giorno però sarebbe facile trovarlo ahimè e il giorno che le Brigate Rosse a Roma ferirono l'onorevole Fiori
Quindi non so se fu fine ottobre primi di novembre più o meno questo era perché io entrai
E gli dissi presidente hai visto cos'è successo a Roma quindi il giorno c'è mi pare proprio fine ottobre primi di novembre
E questo incontro inusualmente lungo per me naturalmente io ascoltavo Moro un po'parlavo pure i insomma ma
Aveva una ragione particolare particolare ma politica
Il sindacato allora sul piano della dei rapporti politici aveva un ruolo forse anche più grande di quello di oggi negli anni settanta
Noi avevamo fatto il congresso della CISL e nel luglio settantasette
E io staccando mi da tutto il gruppo dirigente
Dall'aria di sinistra e anche dai democristiani come me allora da solo non accettando l'invito della loro segretario Macario
La persona che Scoppola conosce molto bene che voleva una posizione unitaria io feci una lista io ed altri non da solo avevo molta forza dentro presi il quarantaquattro per cento
Della del Complesso confederale molte categorie molti territori erano con me a maggioranza e quindi il sindacato e non rientra e la divisione fu unità sindacale si unità sindacale no
E linea di gestione del sindacato di era un moderato allora sproporzione lo sono rimasto anche oggi in senso positivo per me
Anche se adesso lo schieramento di di destra
Ci dipinge come dei pericolosi estremisti hanno impopolari noi io credo di essere rimasto più o meno come allora e quindi c'era uno scontro nel sindacato io non rientrando rifacemmo L'Unità
Voi capite che una lista che ha preso il quarantaquattro per cento dei voti al congresso era un problema etero ritenuto l'esponente democristiano più vicino al partito
Io so che il segretario di allora che ora non c'è più una persona di grande livello umano così ma Macario chiese a Moro
Di parlare con Marini perché Ripa che stimo L'Unità io ero fuori dalla gestione confederale
Macario non sapeva che con il vero avversario che avevo allora della mia età dentro il sindacato Carniti che era il capo sostanziale dell'altra linea noi l'avevamo quasi già fatto l'accordo
Per rientrare alla fine dell'anno come accadde io diventai il numero due del sindacale della CISL poi come Silvio ma
Per cui quando a mezzogiorno andai a via Savoia di quel giorno che potremmo definire preciso perché fu quel giorno l'episodio che abbiamo richiamato per la verità della CISL parlammo dieci minuti per quando Moro mi disse che aveva visto il segretario generale manca e che insomma pur apprezzando molto la mia posizione sulle posizioni di politica economica però può era un bene che lacci io io dissi subito presidente ma insomma ci stiamo arrivando praticamente e lui mi parlo io sono andato via da via Savoia dallo studio di Moro alle due
Mi agli arella questo di questo incontro deve aver saputo da qualcun altro perché vogliono detto io cioè dall'agenda agli appuntamenti di Moro di a l'ora quindi dalla Segreteria di Moro presumo da qualcuno insomma che lo sapeva e io confermo ed ricordo che che proprio a me che avevo dentro il sindacato quella posizione
Più anticomunista perché poi la ragione per cui io non ero d'accordo in quella fase per l'unità sindacale mentre la usa auspicherei oggi mi pare provvedere al giorno ne vedo nessuno perché siano ancora divisi era il rischio dell'egemonia del PG sul si indaga giusto o sbagliato che forse era la mia posizione
Lui mi parlò lungamente delle ragioni per cui per governare l'Italia ora bisognava coinvolge il Partito Comunista Italiano
Ragioni che usò con me può ragioni proprio legate a questo che richiamava il professor Scoppola questa sua sensibilità e attenzione all'evoluzione sociale del Paese io i particolari non li ricordo di tutto questo un'ora e mezza più che però ebbi la sensazione che noi ormai guardando a non solo il terrorismo che era un problema sconvolgenti di quegli anni ma proprio l'evoluzione della situazione economica le spinte giovanili una politica che si era indebolito un'economia che scricchiola la grande impresa che perdeva occupa e allora per processi di ristrutturazione che si avviavano Dio uscì da quell'incontro con la netta sensazione che insomma a me colpiti ore rispetto alle convinzioni che avevo allora di un Moro determinato ad un'intesa lei forme ovviamente non non le ha detto a me non ricordo ma per cui quando sento Macaluso dire che si facevano ragionamenti anche di ingresso al governo io non non ho nessun elemento per poter dire aveva proprio in mente questo
Ma di un coinvolgimento in qualche modo forte una intuizione di un rapporto siamo a parecchi anni dall'ottantanove
Quindi un decennio prima e quindi conoscendo poi Moro la sua attenzione poi una gestione coinvolgente delle cose
O se alla fine avrà ragione Scoppola che poi avrà avuto occasioni di confronto più ampie di quelle che ho avuto io che cioè poi la preoccupazione di portare tutto il partito ma io non la cosa vi sui e di cui sono sicuro e che non c'era il Moro la volontà in quel momento di fare un'operazione che già era stata fatta in altre direzioni di allargare coinvolgendo altre forza però l'area commi per chiamarla democratica lasciando la DC al centro secondo me l'unica prima che la BCE aveva bisogno di un coinvolgimento molto più forte dell'opposizione di sinistra
E quindi non non ecco io tant'è vero che chi mi aspettava alle due in un ristorante di via Piemonte era un uno del sindacato mio amico che la pensava come me
Lo feci rimanere quasi sconvolto perché arrivai lì mi son seduta pranzi dissi guarda che l'accordo col pc lo fa non non ci sono questa
Ad un mio collega di sindacato che mi aspettava via Piemonte non ristorante Roma
Quindi io credo che il Luigi fosse questa intuizione poi delle difficoltà che poi sono venute fuori della fragilità ormai del dell'indebolimento della tenuta della Democrazia cristiana come punto di rinforzo e di riferimento sociale di mediazione
E io credo che lui pensasse a forme di coinvolgimento forte già da allora del partito comunista del resto però avventurarci in ipotesi che poi sono state troncata dalla drammatica vicenda su cui si ferma il libro ignare non è nel giusto storicamente nemmeno politicamente fare
Tirare delle con delle conclusioni che non abbiamo potuto che tirare auguri per il libro ti ringrazio di questa opportunità abbiamo raccolto questa testimonianza interessante dalla quale però poi non possiamo capire come ma invece che svilupparsi in un certo senso gli eventi si sono sviluppati consenso diverso del come mai subito dopo abbastanza nutrita distanza abbastanza ravvicinata invece di coinvolgimento abbiamo tutto il parere
Adesso toccherebbe all'autore ecco intervenire a meno che qual
Del pubblico non voglia prima può se le domande deve dei chiarimenti soddisfare delle curiosità
Allora do la parola
Grazie io sarò brevissimo non
Rubargli ulteriormente tempo per non rubare tempo prezioso ai relatori che sono stati così affettuosi e cari debbo ciascuno di voi il mio grazie per quel che considero un autentico di esso di amicizia
Alle donne che hanno scelto di festeggiare oggi loro otto marzo iniziando la giornata per partecipare a questa riunione un doppio grazie
Il mio grazie va anche ai relatori gli hanno spiegato che cosa ho provato a fare che cosa ho cercato
Di fare che fosse indispensabile e dico solo questo per salutarvi che fosse indispensabile iniziare una riflessione su settantotto credo che le cose che ho sentito questa mattina lo dimostrano ampiamente
E lo dimostrano ne dimostra l'intervento dell'onorevole Macaluso il quale ci ha spiegato alla politica dalla democrazia cristiana e
Io
Un'altra sede di faremo domande sulla politica del Partito comunista di quel periodo c'era ha spiegato l'onorevole Marini ho cercato di fare il buon cronista e son venuto a conoscenza anche di quel discorso di quel dialogo forse Marina avrebbe potuto dirci di più di quell'incontro di quel dialogo ma magari con un buon bicchiere di vino davanti cercherò di tirargli fuori qualche notizia in più per un prossima ventura e perché debbo dirvi certo se prima di scrivere questo lavoro avessi assistito ascoltato e partecipato a questo dibattito il libro sarebbe stato molto più belle molto più interesse tante ho scoperto che tante cose ho tralasciato scoperto che tante cose migliori avrei potuto scrivere ho scoperto che qualche analisi in più avrei potuto fare alla agli amici di Firenze alla della le Monnier che hanno evitato questo libro quasi quasi mi verrebbe da chiedere di poter continuare ad approfondire questo per i io do io vi ripeto sento davvero semplicemente l'esigenza di dirvi grazie non è un libro di storia come giustamente diceva il professor Scoppola è il primo tentativo
Di organizzare una riflessione su tutto anche se oggi inevitabilmente quando si parla del settantotto si parla del caso Moro
Non abbiamo cercato con gli amici di Firenze con
Il comitato scientifico dei Quaderni di storia di Spadolini di porre invece l'attenzione non sul caso Moro ma subì in vero hanno un anno incredibile nella prefazione lo definisce il direttore Zanetti a cui va la mia gratitudine per l'aiuto per l'apporto e soprattutto anche per la fatica che occupava la quale lo costretta allo costretto a oggi il settantotto è un anno incredibile perché troppe cose son capitate in quei dodici mesi è un anno che non inizia il primo dicembre non termini primo gennaio non termina il trentuno dicembre
E io ho provato nel ventennale quando tutti ricordavano l'episodio Moro o l'elezione al soglio pontificio di papa Wojtyla di provare ad allargare e mi direte poi voi il vostro giudizio se avete la Pacenza e alla pazienza del tè o di leggere il libro ho provato ad allargare il discorso perché ritengo che quell'anno vada letto maturato riprende riflettuto e comunque analizzato nel complesso delle cose che sono capitate non ci sarebbero state le dimissioni di leone se non ci fosse stato il caso Moro
Se non se non ci fossero stati in quei pochi in quei Bon quel mese poco più la morte due papi elezioni pare non ci sarebbe stato l'elezione di papa Wojtyla se non ci fosse stato la grande intuizione dell'onorevole Aldo Moro non ci sarebbe stato poco in mente gran parte della riflessione oggi se non ci fossero state le Brigate Rosse è vero non sappiamo talmente poco di Firenze ne sappiamo ancora poco di che cosa andavano a fare quali consigli andavano a chiedere a chi in Toscana ne sappiamo ancora poco
Molto c'è ancora da scrivere da dibattere però sicuramente quei fatti si tengono insieme tutti quanti insieme e in quel periodo in quelle giornate probabilmente alberga a anche parte della riflessione di oggi io questo ho provato a fare di rinnovo il mio grazie