"Dopo Amsterdam una politica per l'occupazione" org. da Mondimpresa c/o la sede del Cnel

Poi ciclo di interventi per quanto riguarda i fondi strutturali
La primavera nell'anno ventuno dovrà essere operativa Agenda due mila
Ci si porta però dietro grandi problemi non risolti penso per esempio ai criteri per individuare il territorio ammissibili agli interventi dei fondi europei visto che la popolazione che avrà diritto a partecipare interventi europei diminuirà
Penso alle caratteristiche si dovrà dare al nuovo Obiettivo due e dovrà era
Complessità di
Che oggi come oggi non sono chiarissimi dentro la formulazione dell'Obiettivo due penso a questa idea insistita da parte della Commissione europea di riservarsi il dieci per cento di tutte le risorse da attribuire agli Stati più efficienti non calcolando evidentemente questa è una critica che come nell'abbiamo fatto a mano stato le forze economiche sociali ha fatto il Governo italiano che spesse volte nel ritardo dell'utilizzo dei fondi si stanno storici ritardi non semplicemente inefficienze burocratiche amministrative che potrebbero essere sanzione
Ma soprattutto Agenda Duemila indica un problema di risorse europee
Che rimangono formalmente stabili ma di fatto diminuiscono perché l'altra grande sfida che l'Europa dovrà raccoglierà sarà quella dell'allargamento ai Paesi dell'Europa orientale i Paesi pericolo e tutto questo per la prima volta nella storia dalla Commissione europea si farà a bilancio invariato
Quando l'Europa si è aperta ad altri Paesi finora il bilancio della commissione dell'Europa è aumentato
Oggi questo si fa questo questo allargamento si fra bilancio e Dario intagliato anzi come voi avete letto ci sono governi a cominciare ad arco quello della Repubblica federale di Germania e non solo che cominciano a porre il problema
De la quantità di risorse che si attribuiscono alla a al bilancio europeo e del fatto che forse sono eccessive rispetto i ritorni e questo è pericoloso
Perché quando nella formulazione del bilancio europeo gli Stati fanno un calcolo diretto costi-benefici va un po'in crisi l'idea tende Europa di una grande costruzione unitaria e solidale e senza una idea di Europa di questo tipo anche l'Europa della moneta non è così garantita
Per cui chi come noi si è molto battuto o perché l'Italia fosse presente
Nel nella fase d'avvio della moneta unica e ritiene che la moneta unica sia un grande fatto anche politico non può non tenere contemporaneamente presente che questo fatto anche politico
Funzionerà se e all'interno di un'idea politica e sociale dell'Europa e non è in qualche modo sostitutivo o
Prevaricante di un'idea
Politica e sociale dell'Europa quindi questi sono i problemi rispetto ai quali noi ci troviamo si trova il nostro Paese
E non a caso questi problemi fanno sì che come ha confermato
La Commissione europea per quanto riguarda il programma di lavoro del novantanove
Rimanga prioritario costruire un'economia forte in Europa creare capace di creare un maggior numero di posti di lavoro
Questo è il punto numero uno beh il programma europeo per il mille novecentonovantanove che dobbiamo assumere con forza la preoccupazione che questo è detto questa volta sul serio
Che alla fine del novantanove sì non avremmo creato un numero sufficiente di posti di lavoro in Europa questo sarà sarà un segnale di crisi della costruzione europea come sarebbe stato un segnale di crisi della costruzione europea fallire gli obiettivi della moneta unica
Altrimenti io corriamo il rischio appunto di stare dentro nella contraddizione che ho cercato di sinteticamente riproporle cioè l'idea che l'Europa della moneta risolva tutti i problemi che basti a se stessa
Devo dire che su questo terreno i governatori delle banche sia europee che della banca centrale sono forse più preoccupati
Che l'Europa non perché la moneta non basta estendere a se stessa di forse quanto non lo siano alcune volte i politici o perlomeno alcuni politici qui capo ha già ricordato che
Questa riunione di Vienna da questo punto di vista interessante non perché abbia risolto il problema politico e cioè di attribuire alle politiche di coesione e di sviluppo di occupazione una forza pari a quella delle politiche monetarie
Nata per posto con forza il problema che su questa strada bisogna cominciare
A camminare
E quindi è importante che gli si sia discusso non solo di questo
Ma il problema dello sviluppo dell'occupazione ma anche dell'asse degli strumenti necessari
A orientare le politiche verso lo sviluppo e l'occupazione e l'Italia abbia potuto indicare come metodo utile
Perché utile è stato Alitalia anche l'Europa il metodo della concertazione e quindi ci sono tutti gli auguri del CNEL h perché questo accordo sul patto sociale per l'occupazione che si sta contrattando si realizzi positivamente c'è l'impegno del lei fra l'altro a essere uno dei protagonisti poi nella verifica dell'efficacia di questo accordo essendo questo un compito istituzionale
Del nostro consiglio nazionale
E mi pare che
Se vogliamo muoverci in questa direzione dobbiamo sicuramente
Risolvere positivamente due grandi questioni la prima che per garantire
Un'economia forte
E un maggior numero di posti di lavoro come dice la Commissione Europea occorre una politica generale per lo sviluppo e per la creazione di posti di lavoro
Lo dico perché e l'abbiamo sentito in qualche modo risuonare anche nel seminario ricco di Catania promosso dal ministero del Bilancio e del Tesoro per avviare la progettazione intorno
Ad Agenda due mila per quanto riguarda l'Italia
è risuonata la tentazione di pensare che in definitiva in assenza di una politica generale i fondi strutturali europei e le iniziative connesse siano risolutive dei problemi di sviluppo e dell'occupazione
Con quel meccanismo di sovraccarico di attese di compiti nei confronti dei fondi che di cui soffre in particolare il nostro Paese
Voi sapete che i fondi strutturali europei sono una politica importante coprono una modesta parte del bilancio europeo coprono una modesta banca parte del bilancio nazionale
Funzionano se funzionano in un quadro generale che ha orientato lo sviluppo e l'operazione
Quindi io penso che il primo elemento che noi dobbiamo sottolineare con forza e quello di chiedere ai Paesi europei
E segnatamente al nostro Paese di cominciare a impegnare le loro politiche nazionali nella direzione dello sviluppo e dell'occupazione
Sostenendo in questo modo e accompagnando l'irrobustimento delle politiche europee qualche modo qui è esiziale la politica dei due tempi cioè i Paesi europei che si presentano i Consigli europei e dicono concordiamo
In larghissima maggioranza sulla necessità di fare una politica di sviluppo di occupazione lo faccia d'Europa intanto noi aspettiamo ecco
Il CNEL pensa che questa non sia una buona modo di accompagnare le politiche di sviluppo ci devono essere impegno a livello nazionale e qui verranno indicate anche esperienze nazionali importanti su questo terreno
L'impegno in azione i governi nazionali per accompagnare l'affermazione di una politica europea e in questo quadro anche una discussione intorno agli obiettivi reali che si riproporrà il patto di stabilità
Noi abbiamo sempre sostenuto era presente nella discussione che facemmo al CNEL in questo come questa conferenza del maggio
Che il mentre il patto di stabilità deve essere molto severo per quanto riguarda la spesa pubblica corrente e forse in Italia c'è molto più viva da fare su questo terreno di quanto non si è fatto finora
Debba non deve essere io curatoria per quanto riguarda le politiche degli investimenti pubblici perché per sostenere una nuova ciclo di sviluppo di occupazione sono fondamentali gli investimenti privati ma assolutamente necessario dissidenti investimenti pubblici perché come voi sapete ci sono settori in cui comunque non ci sono non c'è interesse ai privati non c'è interesse per i privati di intervenire invece è necessario sviluppare iniziative a sviluppare interventi qui quindi è importante che l'investimento pubblico ossia protagonista di un nuovo ciclo di
Di di di sviluppo
La seconda questione quindi una politica generale
La seconda questione vengo più al tema che poi affronteremo in particolare nel dibattito di oggi pomeriggio ma sarà già presente negli interventi di questa mattina
Nell'insieme degli interventi mirati che già ad Amsterdam si sono indicati per quanto riguarda il sostegno a un nuovo ciclo di interventi per quanto riguarda l'occupazione
Dei quattro obiettivi di Amsterdam io vorrei mettere in evidenza la doppia natura
Da un lato
Una idea intelligente di intervento sul terreno della flessibilità
E dall'altro lato un'idea forte per quanto riguarda l'allargamento del strutture produttive dei vari Paesi
Lo dico perché non avere chiaro questi due orientamenti di fondo porta alcune volte ed è stato il caso del passato piano
Nazionale per l'occupazione del nostro Paese a mettere in fila una serie di interventi che poi corrono il rischio di essere complessivamente visti non estremamente efficaci che realizzare l'obiettivo finale dell'occupazione che avere più il carattere di intervento
Su elementi un po'emergenziali
Penso al modo come per esempio viene inteso vengono intesi lavori socialmente utili nel nostro Paese o per certi versi anche il contratto di formazione lavoro
Dicevo un'idea intelligente di flessibilità
E cioè una flessibilità che sta dentro la forza di innovazione di trasformazione che hanno le nuove tecnologie per il modo come si combinano con le attività produttive
è vero si sia presente un'idea di innovazione non solo dei processi ma anche dei prodotti sicuramente bisogna fare i conti con organizzazione produttive organizzazione del lavoro in continuo cambiamento
E qui sta l'idea positiva della flessibilità occorre avere contemporaneamente interventi che aiutino in positivo le modifiche nell'organizzazione del lavoro
Ivi comprendendo la grande tematica dei tempi di lavoro e contemporaneamente interventi che aiutino i lavoratori a il star dentro un processo di progressiva qualificazione per essere sempre preparati a rispondere alle i problemi nuovi che le modifiche nell'organizzazione del lavoro pongono per essere sempre pronti sul mercato del lavoro a rispondere in positivo al cambiamento di della domanda di lavoro che lì si verifica se queste le idee della flessibilità ben lungi da quindi da un'idea di precarizzazione del mercato del lavoro
Quindi poi sentiremo l'esperienza spagnola anche gli imprenditori spagnoli hanno poi riconosciuto che un eccesso di precarizzazione del mercato del lavoro non solo non aiuta i lavoratori e le lavoratrici
Ma non aiuta l'impresa perché non crea quell'elemento in quella forte motivazione
Che è uno dei successi dell'impresa moderna e innovativa
Che si manifesta come una realtà in cui il lavoro e l'impresa sulla base di una forte motivazione al nuovo al cambiamento
Sanno cogliere in positivo le sfide della competizione nazionale e internazionale
Un lavoratore che vive la sua condizione una condizione di continue dicessi la precarietà questa scia questa a questa attitudine non l'acquisisce infatti i recenti accordi sono stati sottoscritti in Spagna fra imprenditori e parti sociali fanno la direzione di diminuire il tasso di precarietà presente nel mercato del lavoro quindi l'idea di flessibilità che non sia un un idea di precarizzazione
Dentro questo quindi nel interventi che abbiano dirà
Con forza la capacità di che creare
Di di di di intervenire sul mercato del lavoro a cominciare dalla formazione in grado appunto di costituire un rito Puglia debiti costruire più quelle relazioni positive dentro e fuori l'impresa dentro e fuori i mercati del lavoro locale che aiutino a
Sul a che aiutino a promuovere lavora creare nuove occasioni di lavoro a facilitare la presenza all'interno del mercato del lavoro
Questo è un problema molto presente in particolare nel Sud del nostro paese ma non solo
Dove spesse volte appunto questo ministro questo mix di interni precarizzazione e di interventi aspetti assistenziali fa sì che poi concretamente quando si tratta di a bere Nuovi Investimenti apre due attività produttive il rapporto fra questi nuovi investimenti queste nuove attività produttive e i mercati del lavoro locale si presenta come un rapporto molto critico molto difficile
L'altro aspetto e concludo
E invece relativo a quello dell'ampliamento
Dell'Atti della base produttiva non si creano nuove occasioni di lavoro semplicemente intervenendo sul mercato del lavoro segreto da Amsterdam occorre rafforzare innovare potenziare la base le basi produttive a livelli nazionali europei
Segnatamente a partire dalle piccole e medie imprese
Questa come voi sapete è una carta molto forte che noi abbiamo in Italia noi abbiamo un'economia forte
Caratterizzata da una presenza estesa di piccola media impresa qual è il problema
Che questa economia forte poco innovativa qui siamo molto in ritardo sul terreno dell'innovazione ed è poco integrata noi non facciamo ancora politiche in grado di permettere al sistema della piccola media impresa di sviluppare relitti di integrazione abbiamo esperienze importanti
A cominciare da quelle dei distretti industriali esperienze più recenti come quelle dei patti territoriali che sono stati poi un modello per quanto riguarda la sperimentazione perché è stata poi estesa a tutti i Paesi dell'Unione europea ma sono ancora esperienze molto limitati e quindi noi dobbiamo ma questo punto di vista
Potenziare una politica di sviluppo locale potenziare tutti gli strumenti che aiutano l'integrazione nel tessuto della piccola media impresa all'innovazione del tessuto della piccola e media impresa
E qui stiamo proprio discutendo di questo è così concludo queste osservazione esteri osservazioni indicazioni
Nel senso che
Occorre sicuramente porci un problema in particolare per quanto riguarda le esperienze più recenti di sviluppo locale ma penso che qualche misura ciò valga anche per i distretti industriali
Di una fase successiva a quella dell'affermazione in quel territorio più un'esperienza organizzata di sviluppo locale che poi ha trovato la sua concretizzazione in uno strumento specifico sia il distretto sia il patto parlo in particolare
Delle nuove esperienze che si realizza del Mezzogiorno di grandissima importanza perché ad anno nuovo protagonismo alle realtà meridionale fanno uscire dalla logica dell'intervento straordinario la logica intervento straordinario è che bisogna diamo e chi ci può aiutare la logica dello sviluppo un locale che opportunità appigliamo eccome le possiamo far valere per chiedere poi un sostegno dallo sterno dall'esterno se il nostro punto di partenza e troppo svantaggiato rispetto a quelle di altri territori
Dicevo queste esperienze di sviluppo locale che sono in una una fase iniziale danno questa importanza intanto di cambiamento culturale e sociale prima ancora che economico e produttivo
Queste queste esperienze che tipo di seconda fase devono cominciare a proporsi
E io penso che la seconda fase dev'essere proprio queste a vere dentro le reti lo sviluppo locale un sistema di su servizi in grado di permettere lo sviluppo locale e non solo di essere una buona esperienza di qualità nello sviluppo di quel territorio dell'integrazione economica e sociale di quel territorio ma anche possibilità di ingresso dentro le reti dell'economia europea dell'economia globale che era del resto l'indicazione del libro bianco diciate Dell'Oro quando diceva
L'Europa può competere dentro può competere a livello internazionale potrà stare dentro le reti dell'economia globale a due condizioni una di un grande programma di innovazione due
Di una grande valorizzazione delle sue esperienze di sviluppo locale
Quindi io ritengo quindi che l'esperienza che qui discutiamo da questo punto di vista sia un'esperienza che ha un carattere di grande importanza e di grande novità molto coerente col una logica di sviluppo dell'Italia e dell'Europa che noi dobbiamo con forza promuovere una logica che se si affermerà sicuramente ci permetterà ai torno dalla sua dalla dall'affermazione del cui subì un partito di avere la fine del novantanove attraverso i passaggi successivi
Ai in primavera l'approvazione definitiva dell'Agenda due mila e quindi l'avvio concreto per quanto riguardano il ciclo dei fondi entro l'estate la presentazione dei piani di azione per l'occupazione nuovi piani di azione per l'occupazione di vari Paesi europei
Le nuove politiche connesse alla verifica dell'andamento della moneta unica ecco in questo contesto sicuramente potremmo avere se questa sarà la logica
Anche sul terreno dello sviluppo dell'occupazione quei risultati che ci permetteranno appunto di convenire alla fine del novantanove che ha avuto ragione la Commissione europea quando ci ha detto il primo punto
Per l'Europa per l'anno mille novecentonovantanove eh un'economia forte capace di creare un maggior numero i posti di lavoro ringrazia
Grazie Mario Ferrari della sua ampia introduzione
Il sia consentito di considerare con particolare attenzione
Molte delle tematiche approfondite nel stabilito dalla giunta mi piace di coglierne uno in particolare
Perché tocca da vicino il ruolo la filosofia pratica di azione del CNEL
Non c'è la tensione che oramai una dimensione comunitaria
E non soltanto italiana si intende
Comunque rispetto al ruolo della concertazione sociale
Intervento del presidente del Consiglio italiano allora Consiglio di Vienna
Anche alcuni ministri è stata posta all'attenzione il suo ruolo fondante essenziale che il metodo della concertazione sociale ho avuto nel nostro Paese
Per noi italiani hanno bisogno di sopra il Narducci più che tanto il metodo della concertazione
Che transitato attraverso una serie di tappe fondamentali e in particolare
I protocolli del mille novecentonovantadue
Nel mille novecentonovantatré negli atti successivi hanno costituito un passaggio essenziale del nostro avvicinamento poi del nostro ingresso a pieno diritto nella costruzione comunitaria del dopo Maastricht
Il metodo della concertazione è stato posto dal dal Consiglio di al centro dell'attenzione
Che una dimensione sovranazionale con un'attenzione specifica che al ruolo della concertazione a livello locale nell'ambito di ciascuno Stato nazionale
Questa è una delle caratteristiche essenziali del ruolo del CNEL direi del DNA del CNEL
Che da sempre è stato propugnatore della adozione di misure idonee efficaci di allargamento della concertazione anche alle dimensioni inferiori a quella dello Stato nazionale
E quindi della proiezione del ruolo della concertazione anche nella dimensione della del locale con particolare ma non esclusiva attenzione alla Mezzogiorno del Paese
E poiché il Crimella si connota come molti amano definirlo come la casa avere rappresentanze e quindi la casa dell'accompagnamento alla concertazione sociale
Questa affermazione che abbiamo registrato nel vertice di Vienna direi a un particolare significato
E devo dire con per noi del CNEL di particolare soddisfazione
Io darei la parola al dottor C ma perché ho presentato prima che ascolteremo con particolare attenzione
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Che io richiamano anche se
Con origini storiche economiche politiche nettamente differenti
La situazione che noi viviamo nel nostro paese tra le aree più sviluppate quelle più depresse
C'entra in particolare del sud del nostro paese
Prima di proseguire il dibattito devo rendervi conto di alcuni messaggi
Di personalità che avrebbero voluto intervenire la nostra giornata e che invece sono impediti a partecipare in particolare l'onorevole Julius
Che è il presidente del comitato per gli affari sociali e per l'impiego del parlamento europeo e il nostro ministro per il Commercio Estero l'onorevole Piero Fassino
Che hanno indirizzato dei messaggi calorosi di solidarietà e di interesse alla giornata odierna ma purtroppo non possono partecipare come invece avevano programmato
Io pregherei ora di prender la parola al dottor idealmente sposo che il presidente della Camera di Commercio di Burgos in Spagna
In quale ci porterà sicuramente un'altra esperienza nazionale particolarmente interessanti
Prego
Sì un connessi al signor Presidente
Segnalarci signor verso
Mi interrogazione
Benito Spagna qua racconta per sostenerci
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Grazie al presidente Mendès sposo per tutte le notizie
Che ci ha fornito bollito a mia volta assicurarlo che iniziative come quelle così interessanti che vengono portate avanti in Spagna non soltanto a Burgos trovano corrispondenza
In una serie di iniziative di programmi che allora mai acquisito anche una certa concretezza nel nostro Paese come in altri dell'Unione Europea ma lo scambio di notizie e di informazioni sui progetti e sui risultati concreti
E sempre profili qua io ora pregherei di prendere la parola al dottor Innocenzo Cipolletta direttore generale della Confindustria
Nell'ambito di questa conferenza
Il seminario nostre riguardanti le politiche per l'occupazione credo di
Dello sviluppo e della crescita economica del paese e da questo punto di vista credo che l'Europa abbia ancora molta strada da fare per
Per produrre politiche che sappiano far crescere le nostre economie a dei livelli più sostenuti di quelli che oggi noi conosciamo il caso dell'Italia può essere paradigmatico perché la nostra crescita
Relativamente modesta anche nei confronti dell'Europa ma è l'Europa tutta che cresce a tassi
Molto contenuti a tassi di crescita che non superano le due e mezzo per cento quando si avvicinano al tre per cento sono tassi già importanti tranne alcuni più piccoli paesi della nostra unione che crescono a tassi più forti
Quale
Quindi il motivo e quali possono essere le politiche che possono accentuare un tasso di crescita
Delle nostre economie in maniera che lo sviluppo dell'occupazione sia il prodotto di nuove attività sia il prodotto di nuovi lavori che vengono implementati e non sia soltanto il prodotto di una redistribuzione
Del poco lavoro che si produce
Credo che anche in questo caso valga un'osservazione
Che viene più spesso molto spesso riportate del confronto fra gli Stati Uniti d'America e l'Europa
Perché questo confronto ci mostra come alle politiche macro economiche
Di questi due Paesi di questi due complessi di paesi siano grosso modo le stesse però di hanno risultati completamente diversi
Gli Stati Uniti d'America hanno oggi una politica monetaria
Leggermente più restrittiva di quella dell'Europa i tassi di interesse
Negli Stati Uniti d'America sono più alti di quelli europei malgrado il tasso di inflazione
Americano sia simile uguale a quello europeo e quindi dal punto di vista della politica monetaria l'Europa non deve fare molto di più di quello che ha finora fatto perché si trova situazione simile di quella di un Paese che cresce ad un ritmo che il doppio del nostro se andiamo a vedere la politica di bilancio nera viviamo alla conclusione che gli Stati Uniti d'America hanno una politica di bilancio molto più restrittiva della politica di bilancio europea
I nostri tanto condannati sforzi
Imposti ci da Maastricht per ridurre i nostri disavanzi ci portano comunque ad a vere disavanzi pubblici che oscillano tra l'uno il due e il tre per cento del prodotto interno lordo
Gli Stati Uniti d'America in questo momento hanno un equilibrio di Bilancio economico pubblico il che significa che non è la politica di bilancio più espansiva quella che spiega
La crescita economica degli Stati Uniti d'America più forti della nostra e allora siamo confrontati con questa sorta di mistero per chi eh già
Abituato a gestire le politiche macroeconomiche com'è che un Paese che ha una politica monetaria più restrittiva o almeno altrettanto restrittiva di quella europea che comunque una politica di bilancio ben più severa
Della nostra riesce a realizzare tassi di crescita che sono quasi il doppio di quelli europei e da un tasso di disoccupazione
Decisamente più basso la risposta sta nelle differenze strutturali fra queste due aree differenze che sicuramente non possono colmarsi con una bacchetta né con una politica che ci trasciniamo indietro ma che differenze che ci devono far riflettere
Su quelle che devono essere le strade gli obiettivi che noi dobbiamo e possiamo perseguire le due differenze principali fra gli Stati Uniti d'America e l'Europa restano da un lato il peso delle imposte e dei contributi sociali che in Europa sono di oltre dieci punti in più in termini di prodotto interno lordo rispetto agli Stati Uniti d'America il nostro continente Vecchio Continente
Gravato di un peso di tasse di contributi che un terzo maggiore per un terzo maggiore di quello che non pesa sopra i nostri concorrenti degli Stati Uniti d'America evidentemente dato che negli Stati Uniti d'America
Il bilancio è in equilibrio se ne deduce che anche la spesa pubblica degli Stati Uniti d'America
Almeno un terzo più bassa
Di quella della dell'Europa ed anche questo rappresenta sicuramente un vantaggio positivo per questo Paese che riesce a cresce quindi a tassi più forti questa differenza credo che sia talmente grossa talmente robusta dal punto di vista economico talmente evidente che è difficile poterla contraddire in quanto tale il secondo elemento di differenza sta nella
Regolamentazione del mercato che negli Stati Uniti d'America
Severa nelle poche leggi che vengono presentate quindi che vengono fatte rispettare ma decisamente più leggera di quanto non appaia in Europa e soprattutto nell'Europa continentale
Perché la flessibilità la di regolamentazione è un valore in questo momento ma perché il grosso progresso tecnico che stato anche qui ricordato dall'INPS dalla relazione
Del ministro sì ma Verga
E che sta modificando i processi produttivi nei Paesi dove Esiste flessibilità regole relativamente limitate il progresso tecnico produce nuove attività nuove imprese che vanno a sostituire quelle che precedentemente esistevano e che sono sostituite da il progresso tecnico
Nei paesi invece dove le regole sono molto più rigide molto più ampie il progresso tecnico non riesce a far nascere le nuove attività mentre invece purtroppo riesce a far morire quelle vecchie e quindi ci si trova nella situazione di prendere da parte del progresso tecnico solo i lati negativi senza prenderne i lati positivi
Se queste considerazioni hanno un qualche valore io ritengo che le abbiano quale la politica che l'Europa in questo momento sta seguendo
E io non credo che l'Europa stia seguendo una politica che va verso una riduzione della pressione fiscale e contributiva o verso l'introduzione di maggiore flessibilità nella portate via Amsterdam si è in ci si è indirizzati verso questi obiettivi questi obiettivi sono stati dichiarati quindi da questo punto di vista noi li ritroviamo nelle carte e nei documenti dell'Europa
Ma poi quando andiamo a vedere la applicazione effettiva credo che dobbiamo dalla conto di una applicazione non è pienamente coerente con questi obiettivi vi faccio solo un paio di esempi
Quando si parla di riduzione di pressione fiscale e contributiva l'Europa
Al ha scelto la strada piuttosto dello spostamento del carico fiscale da un soggetto ad un altro piuttosto che quello della riduzione complessiva del carico fiscale
Si dice in Europa che la produzione e il lavoro sono troppo tassati mentre sono poco tassati di consumi
Come con le imposte indirette oppure i redditi del risparmio con le imposte sulle attività finanziaria
Si sta cercando in alcuni Paesi fra cui l'Italia ma in tutta l'Europa continentale in particolare di sostituire i contributi sociali con altre tasse e certo che qualche miglioramento lo si può attenere se si abbassano contributi sociali si aumenta l'Iva o se come si tenta di fare in Europa in Italia o in altri Paesi europei si cercano tasse di carattere ambientale come la carbon tax per sostituire i contributi sociali
Ma alla fine il prodotto di questo risultato non cambia
L'Europa resta sempre un continente ad altissimo pensò di tasse e di contributi e allora se noi cerchiamo di favorire il lavoro abbassando i contributi
Ma poi penalizziamo i consumi attraverso l'imposta sulle imposte indirette oppure penalizziamo la produzione attraverso imposte di carattere ambientale se di carattere imposte producono gettito perché se le imposte di carattere ambientale non producessero gettito perché uno non consumasse più sostanze inquinanti
Sicuramente l'Europa starebbe molto meglio ma non avremmo la sostituzione delle imposte per finanziare i contributi sociali e quindi comunque verremo a mancare questo obiettivo ecco io trovo molto mio per questa ottica dello spostamento delle tasse da un soggetto all'altro
Mi scuso per i relatori stranieri ma c'è un bell'esempio di di di di questa disputa nelle parole di Manzoni quando ricorda i polli di Renzo attaccati
Per i per i piedi che venivano portati al macello e si beccavano l'uno contro l'altro senza capire che la fine per loro era la stessa
Dispute tra imposte sul lavoro piuttosto che imposte sui consumi o sulla produzione
Sì sicuramente possono migliorare l'uno rispetto all'altro in un arco di pochi mesi ma alla lunga rimaniamo tutti uguali l'Europa ha bisogno di un abbassamento delle imposte e dei contributi
Di un ordine di una importanza tangibile
Dell'ordine di almeno dieci punti nell'arco di un periodo di tempo
Non non greve ma neanche
Fuori della portata della vita degli operatori economici attuali quindi diciamo in un arco almeno di dieci anni questo sarebbe un bel Progetto per l'Europa unita portarsi a dieci punti di pressione fiscale e contributiva in meno nell'arco di dieci anni un punto all'anno questa sì una quantificazione che gli Stati potrebbero darsi che potrebbero verificare perché dipende tutta dagli Stati gli affetti di questa quantificazione
Sullo sviluppo e sulla cooperazione sarebbero poi il prodotto delle azioni dei singoli
E questo mi porta a arrivare a una considerazione
Relativa alla questo al risultato del vertice di Vienna che abbiamo avuto proprio in questi giorni io credo che sia stata
Molto saggio da parte dei nostri governanti non siglare nessun patto a Vienna come i nostri giornali cercavano di riportare Endymion andare a quantificare azioni per l'occupazione o numeri magici per l'occupazione del futuro l'occupazione prodotto delle politiche e non viceversa e i governi devono impegnarsi sulle politiche e non sui prodotti
Delle loro politiche che sono il risultato dei comportamenti di milioni e di milioni di soggetti comportamenti liberi che devono essere portati avanti se un patto sul lavoro dovesse essere fatto in Europa
Lo ripeto questo patto dovrebbe essere quello di una riduzione della pressione fiscale e contributiva su un arco di tempo visibile
E monitor ed tale da poter essere monitorato perché spetta solo ai governi abbassare tasse e contributi
L'occupazione e gli esempi che sono stati portati avanti è il prodotto di queste azioni macro economiche
Mentre invece l'azione diretta sull'occupazione un'azione micro economica
Ed è un'azione che ha portato a soprattutto a livello locale mi fa piacere che in questa sede siano rappresentanti di regioni di lender di comuni di camere di commercio locali
Perché le azioni che possono essere fatte possono essere fatte ad un livello dove esiste il problema e quindi i due sistemi il disoccupato dove si stelle impresa
Da sviluppare queste azioni credo che su queste azioni sia estremamente importante avere una capacità di confrontare quelle che sono state le esperienze e le singole soluzioni l'Europa ci ha insegnato credo una cosa molto importante che molti dei programmi Ca'portato all'Europa in avanti credo che siano importanti cioè l'umiltà di saper guardare anche soluzioni semplici e banali che in altre parti del nostro territorio si fanno qualche volta pensiamo che le soluzioni stiano nei libri di testo complicati nelle teorie sofisticate nella realtà a volte fare ed incontrare operatori economici come si fa con l'euro partenariato cercare di diffondere l'informazione come si fa con gli euro sportelli cercare di scambiarsi iniziative su info le sue attività specifiche come c'è stata fatta adesso alla Camera di Commercio di Burgos e credo questo pomeriggio con il progetto che presentano anche mondo impresa sulla possibilità di incrementare la il radicamento del imprese che esportano
Nel Mezzogiorno sono tutti strumenti micro economici
Che riguardano entità e quantità numeri che sembrano ridicoli rispetto ai di milioni di disoccupati che ci troviamo che invece rappresentano la pragmaticità e la voglia di fare che si crede cominciare dei piccoli numeri qualche volta quando ci troviamo a discutere di diciotto milioni di disoccupati e ci dicono cosa fa all'Europa di fronte a diciotto milioni di disoccupati
Viene voglia di rispondere vado via perché di fronte a un esercito di questo genere sfido chiunque ad avere il coraggio di dire che a una soluzione
Perché di fronte a una situazione di questo genere si possono abbassare le braccia tranne a cominciare a ragionare sui numeri e sulle persone e accorgersi che i diciotto milioni di disoccupati
Non sono somme entità sommabili una l'altro perché sono individui
Essendo individui sono tutti diversi ed essendo diversi hanno bisogno tutti di situazioni e di politiche diverso e ed essendo diversi probabilmente averli messi insieme
In questa somma di disoccupati
Vi si fa più torto che gli si dà ragione
Sì cerco numero una massa che spaventa che impegna la politica fare grosse dichiarazioni ma che poi alla alla fine ci frustra e ci rende impossibile fare
Quel poco che tanto e che sommato tutti insieme ci ci porta alle soluzioni dei problemi io ricordo banalmente che their Clinton quando fu eletto dopo l'ondata reaganiana si presentò con un patto del lavoro si presentò con una conferenza sul lavoro
E noi europee tutti contenti che finalmente anche l'America aveva riconosciuto che bisogna fare politiche macroeconomiche per l'occupazione ci fu un ministro del lavoro americano Reich l'economista molto conosciuto il quale vedeva all'Europa come il faro più importante da imitare per le politiche all'occupazione
E noi molto contenti quando ci fu questa famosa convegno a Detroit perché da Detroit uscì fuori che l'esempio da seguire ai distretti italiani
Quindi noi italiani con tre milioni di disoccupati eravamo eravamo l'esempio da seguire per gli Stati Uniti d'America ci siamo riempiti la bocca siamo stati contenti
Dei Clinton dopo dodici mesi si è dimenticato del Patto del lavoro
RAI che che comunque un buon economista ha trovato in Europa più lavoro di quanto nera in America perché gira i convegni in Europa ma spiegarci che noi abbiamo ragione ma noi abbiamo i disoccupati loro non ce li hanno più e quindi noi ci troviamo alla fine ha continuare a discutere di questi grossi progetti per la l'occupazione senza rendersi conto dell'occupazione la fa la formazione e come formazione in Europa si spende moltissimo non c'è niente da spendere di più c'è molto da spendere meglio perché non sospese nell'educazione formazione in Europa è forte
La comunità europea e l'Unione europea sulla formazione e sul fondo sociale investe e noi dobbiamo utilizzare questo investimento perché poi è la formazione quella che consenta imprese e a lavoratori a utilizzare meglio le occasioni che si presentano dobbiamo poter parlare tutti più lingue
Questo dovrebbe asfalto di quegli impegni quantificabili dell'Europa dire che i cittadini europei almeno due lingue tutti vedevano parlare nell'arco dei prossimi dieci anni se parlassimo due lingue tutti
Mi dispiace forse per i nostri interpreti loro perderebbero il lavoro
Ma noi ci capiremo meglio che potremmo mettere in moto quei processi di mobilità cioè di spostamento su tutto il territorio europeo per tutti i lavoratori
Mobilità che la chiave di successo della crescita economica di con Paese di un sistema un Paese fisso dove la gente non si può muovere e non si vuole muovere e non riesce a muoversi
Dal posto dove è nata è un paese che si degrada in paesi che si chiude è un sistema che alla fine non produce ricchezza produce solo protezione e produce soltanto frustrazioni una formazione che invece apra gli occhi alla gente
E degli strumenti anche di lingue che gli consentono di girare il mondo per risolvere i propri problemi di questo abbiamo bisogno in Europa grazie
Grazie dottor Cipolletta e la parola per l'ultimo intervento la mattinata dal dottor Luigi Mastrobuono segretario generale di Unioncamere
Grazie ma che mi inserisco volentieri nel ragionamento avviato dal dottor Cipolletta perché prendo a prestito questi immagine delle lingue per introdurre il tema delle e incomprensioni o delle incompatibilità che mi sembra caratterizzino aspetti importanti di questo il problema dell'occupazione
Solo una brevissima premessa e cioè il fatto da non dimenticare concettualmente
Che la corsa a cui siamo stati ammessi con l'ingresso nell'euro una corsa incomincia adesso quindi non abbiamo ottenuto il risultato dalla vittoria abbiamo ottenuto l'ammissione alla gara e la gare una gara per competere
Globalmente non per completare per competere all'interno del mondo euro
Perché se perdiamo di vista questo confondiamo un popolo il mezzo col fine quindi l'ho sempre nel presente che l'euro ci serve per fare anche un altro
Per partecipare a un'altra competizione un'altra gara
E che le conseguenze di questo sono conseguenze che portano proprio i temi che diceva Enzo e cioè l'ho riassunto ne ne prendo uno come prioritario ha fatto dell'importanza per lo sviluppo locale diventa il terreno su cui si muove confrontano
Tutte le micro politiche che servono anche l'occupazione e credo che sia proprio lì che si parlino tante lingue diverse io in questi mesi forse poco più di un anno che discutiamo per esempio in Italia
Dell'attuazione più o meno felice del decentramento e e del possibile federalismo mi accorgo per esempio che oggi soggetti responsabili dello sviluppo locale son diventati molti prima c'era una certa gerarchia
Ma oggi il sindaco del più piccolo comune d'Italia si preoccupa di sviluppo locale tutti gli enti istituzionali si preoccupano di sviluppo locale le camere di commercio siti
Preoccupano i sviluppo locale ovviamente le associazioni di categoria ovviamente sindacati adesso arrivano anche le fondazioni bancarie secondo la nuova legge italiana
Quindi lo sviluppo locale non è più la responsabilità di uno ma è la responsabilità di molti qui Ciompi organi lingue Enzo perché non parliamo sul territorio spesso una lingua comprensibile a tutti quindi non riusciamo mi sembra una certa una frequenza preoccupante a creare un dialogo che punterà per pochi e selezionati obiettivi allora un primo problema dello sviluppo locale credo sia proprio la capacità di fare un'integrazione intanto delle burocrazie ma comunque una sintesi degli interessi presenti sul territorio per puntare a progetti di sviluppo che non possono che essere selezionati
Viene poi in mente un secondo esempio di lingue diverse e mi viene dalla regola dello sviluppo dell'Europa è quella dell'attrazione degli investimenti
Noi siamo stati educati diciamo così imprenditorialmente per lunghi anni a considerare l'impresa che arrivava sul territorio un concorrente e quindi sostanzialmente un soggetto di cui limitare la presenza oggi le regole si dicono è stato ricordato prima che bisogna attrarre investimenti e quindi bisogna in qualche modo importare sul territorio nuova concorrenza anche questa una lingua che non parliamo
Abbiamo avuto una conferenza in ambito Unioncamere ci venivano raccontati
Alcune esperienze di imprese che tentano di entrare sul territorio soprattutto originarie di altri paesi trovano moltissime difficoltà anche qui c'è un problema di lingue il territorio le altre imprese sono poco preparati ad accogliere nuovi investimenti sul territorio
E questa è un'altra lingua su cui credo dobbiamo studiare imparare per capirci e per importare sviluppo e non considerarlo soltanto concorrenza che
Toglie in qualche modo quote di mercato
Ma una terza lingua è proprio quella della flessibilità del lavoro e l'esempio degli Stati Uniti che Enzo ricordava è chiaro che due fattori all'interno delle linee che lui diceva giocano
Molto attivamente intanto al funzionamento di uno Stato federale che riequilibra gli sciocchi e quindi capaci di intervenire laddove si creano delle situazioni
Negative anche improvvise e l'altra la possibilità dei lavoratori di correre con una certa celerità laddove il lavoro si crea cosa che da noi
E ancora in pensata credo è ancora molto lontana dall'essere una visione che i lavoratori della nostra Europa o anche la nostra italiano
Quindi quel modello di sviluppo
Dovendo incidere su fattori su fattori culturali di questo tipo lingue poi in senso tecnico sono uno degli ostacoli che trova questo tipo di sviluppo deve anche prendere in considerazione altri strumenti altre possibilità di intervento mirando anche a risolvere questi problemi
Allora ecco perché torno al tema Croce nato prima mi sembra che fare un po'di chiarezza per esempio in Italia sul processo di federalismo sarebbe importante anche perché dei quindici Paesi dell'Unione ben dodici ormai hanno una struttura in qualche modo che si chiama federalismo decentramento molto accentuato
Quindi questa è una tendenza che si è realizzata all'interno dei Paesi dell'Unione e dove non c'è si tratta di paesi che per dimensioni non hanno bisogno di questo tipo di organizzazione io non credo che non possiamo restare nel guado però questa il problema non è oggi siamo in una situazione invece incerta incerta nei tempi senza dubbio
In parte incerta nei poteri perché
Si è parlato si è fatto il decentramento con molte con alcune ambiguità non s'non si sa se riprendo un percorso di federalismo ecco dove sicuramente l'incertezza fa ammalare occupazione comunque la si voglia risolvere l'incertezza va risolta
Allora rimanere con una in definizione di poteri ognuna
Compresenza di funzioni che vengono distribuite tra più soggetti che quindi non sono in The stabilire responsabilità interne sono in particolare diventa un problema credo di poter procedere con la capacità di realizzare interventi di sviluppo sul territorio credo con le Camere di commercio su questa marcetta dato questa sfida del decentramento ma in virtù di un altro concetto che vorrei introdurre che quello de la Rete
Cioè è chiaro che qualsiasi micro intervento per come lo stiamo configurando in questo dibattito ma anche per come ci viene suggerito da la respinta gli stessi delle stesse indicazioni della Commissione europea dei governi europei sono interventi che non possono non presupporre il funzionamento di alcune reti all'interno dell'OPA
Se queste non funzionano
E se invece si privilegia un modello fatto per nicchie è chiaro che le nicchie hanno una sopravvivenza senz'altro limitata dove il tema delle reti diventa un tema molto molto decisivo
Certo le camere di commercio sono una delle possibili detti non sono una rete specializzata come quella dei trasporti
O o quella della finanza sono una rete che dovrebbe servire proprio a diffondere sul territorio capillarmente
Quel tipo di contributo agli progetti di sviluppo che vedono a parte la possibilità delle categorie economiche di avere un soggetto in più che fa sintesi in qualche modo di interessi generali
E che fa promozione interessi generali
E dall'altro avere anche la possibilità di diffondere altrettanto capillarmente sul territorio iniziative e possibilità di trasferire iniziative di successo
Nelle diverse regioni d'Europa e dell'Italia
Ma da qui in parte credo anche la Commissione europea deve decidere che si di quali strumenti si fornisce per fare questo tipo di diffusione di iniziative
L'esperienza degli euro sportelli ormai verificabile sappiamo quali sono i limiti esperienza delle iniziative di comunicazione di altre sono tutte confinate a una discreta in una certa dispersione occorrono reti più diffuse più presenti sul territorio la penso che il tema delle camere di commercio legge un tema importante
Sì sì
Accoglie a Brussel e nei governi europei una concetto di sussidiarietà
Il dottor Cipolletta ne ha scritto recentemente sul ventiquattro ore ma mi sembra che sia un dibattito che anche in Germania si è molto aperto i nostri colleghi telecamere tedesche stanno lavorando molto su questo concetto di sussidiarietà che sia un po'diverso un po'più ampio
Di quello che il trattato di Maastricht ha definito e cioè di una semplice ripartizione di competenze
è chiaro che la sussidiarietà che stiamo immaginando e che in Italia a livello di norme scritte stava elaborata una sussidiarietà che ha la forza riconoscere le Autonomie e quindi di coordinarle
Questo vuol dire poi progettualità dal basso e maggior forza lo sviluppo locale la capacità di coordinare le Autonomie che vengono riconosciute quindi non soltanto ripartire competenze ma accogliere la progettazione e incrociare questa con le risorse esistenti il vero vantaggio dell'euro che lo sviluppo costa meno
Ma non basta che costi meno perché i tassi sono più bassi deve costare meno anche per le difficoltà che perire il costo attivo che le imprese trovano nel far partire nuove iniziative
O comunque nello sviluppare le proprie questo sviluppo e costa meno non dice che i soldi vanno dove ce n'è più bisogno non dice dello sviluppo si fa dove meno ci sono iniziative anzi sentivamo prima
In parte nell'esperienza anche spagnola sono quelli che già esportano ad essi di primi richiedenti di ulteriori servizi per l'esportazione
Allora il problema di avere delle reti funzionanti e quindi di creare una parità di conoscenze un allineamento informativo per le imprese sta proprio nel fatto di portare questo sviluppo meno costoso laddove serve di più
Altrimenti l'operazione europea è soltanto un'operazione di rafforzamento dei pori già forti e di ulteriore ti radicazione De Poli già deboli
Credo che questo debba essere la riflessione
Della su severità rispetto allo sviluppo che va portata in queste sedi allora sono d'accordo con e dottor Cipolletta che è bene che avviene non si sia chiuso niente perché le cose non sono sostanzialmente abbastanza chiare
Per definire chi deve fare che cosa tanto per cominciare come lo deve fare
Questo tema della Société sussidiarietà applicato all'occupazione vuol dire che gli strumenti per sviluppare occupazione soprattutto quelli micro li andiamo a prendere da chi che dove si stanno già producendo le migliori esperienze
E ci sono esperienze molto interessanti non soltanto in molti paesi ma anche molti posti dell'Italia purtroppo sono esperienze che restano confinate alle iniziative di nicchia o perché in sede locale si vogliono tenere chiuse o perché non c'è la capacità e la forza di renderlo un fatto comune
Proiezioni per lo sviluppo riguardano invece questo possibilità di mettere in rete anche le esperienze più interessanti ed efficaci credo che una parola vada spesa
Su questo tentativo che abbiamo vissuto qui in Italia anche alcuni giorni fa a Catania di tentare una nuova programmazione e c'è una programmazione che in realtà vada in questa linea di sussidiarietà e cioè non sia una definizione dettagliata da parte di un ente superiore di quanto devono fare gli altri ma sia il tentativo di raccogliere le forze progettuali e di coordinare le Autonomie esistenti sul territorio intorno ad alcune priorità che lo sviluppo
Raccomanda e consiglia
Credo che se questo concetto di programmazione non se non non rimaneva soltanto un concetto
Delinea definito per alcuni progetti infrastrutturali ma diventasse anche un concetto che per me ha per esempio la nuova programmazione regionale di cui si sente un certo bisogno a condizione che non non non copriva vecchia
Un vecchio modo di fare programmazione questo può diventare uno dei fattori di sviluppo importanti così come è importante
Rivedere il sistema dei servizi per le imprese che ritengono che a volte sono timorose di fare sviluppo perché non hanno abbastanza visione
Di dei tempi e delle modalità del mercato in cui potranno competere allora il sistema dei servizi soprattutto quelli che il settore pubblico può sostenere d'essere un sistema di servizi che il mercato non offre oggi e che quindi consentono all'imprenditore di essere più tranquillo nella programmazione dei propri investimenti no decesso Affari e Finanza
Un articolo di Carlini sembra che dice che il problema sostanziale dell'occupazione d'Europa e che nessuno mette i soldi non omettono i privare i risparmi non omettono gli imprenditori che non investono promettono gli Stati perché la spesa pubblica bloccata
Perché l'imprenditore investa eh serve qualche chiarezza e qualche certezza in più
Queste tipo di servizi che credo oggi manchi all'interno del nostro la nostra realtà di informazione economica e non è un problema soltanto italiano Santo anche i miei colleghi all'estero soffrono questo tipo di dicono che le imprese soffrono questo tipo di carenza di mancanza occorre quindi un sistema di servizi di informazione che consentano intrise di capire di più e di vedere meglio il futuro
L'ultima battuta e concludo il sistema della pubblica amministrazione non può restare estraneo a questi percorsi e questi processi pubblica amministrazione non è mai entrata pro attivamente in una logica di incremento dello sviluppo incrementando l'occupazione è sempre stata più sono logica di controllo dei meccanismi e soprattutto di successive passaggi a livello perché le iniziative fossero passo dopo passo
Verificate controllate monitorate e comunque ci fosse sempre una sorta di concessione da parte del pubblico e il privato di agire
Questa la logica è ampiamente superata se vogliamo risolvere i problemi che abbiamo davanti questo loro se non altro le differenze con altre economie di oltreoceano che dobbiamo considerare allora
Il ruolo che la pubblica amministrazione che deve capire che semplificare serve a fare sviluppo e non soltanto a far fare le cose più rapidamente se va a far viluppo perché serve a dare quelle certezze che di cui imprenditore ha bisogno una pubblica amministrazione che si renda conto che l'accesso per l'impresa è un fatto decisivo e qui c'è molto spesso invece un problema di accesso di mancanza di reti mancanza di disponibilità di dati e di informazioni
Che si renda conto che quell'abbassamento del costo dello sviluppo dipende in gran parte anche da lei credo che sia una pubblica amministrazione che rivoluziona il suo modo di pensare a questo è un passaggio su cui ancora mi sembra siamo incerti
Un po'in tutta Europa ancora dobbiamo fare dei passi importanti ma grazie
Grazie dottor Mastrobuono sul tema che da ultimo ha toccato perciò il ruolo delle pubbliche amministrazioni il CNEL stava svolgendo per quanto può
Un ruolo molto intenso di sensibilizzazione sia per quanto riguarda la burocrazia italiana ai diversi livelli sia per quanto riguarda delle connessioni più strette
Tra la pubblica amministrazione italiana quella degli altri paesi che quella stessa della Unione Europea i nostri lavori finiscono qui siamo perfettamente puntuali credo di dover ringraziare tutti gli interventori per i contributi che ci hanno offerto in particolare salutare ringraziare gli amici che vengono da altri Paesi dell'unione
I lavori proseguiranno a partire dalle quattordici all'incirca saranno introdotti dal collega Gian Fania e seguita poi una tavola rotonda che sarà moderata rotolo Ioli
Dice otto capo di Il Sole ventiquattro Ore entrambi sono stati puntualmente presenti e attenti tutti i lavori della mattinata The quindi potranno assicurare una continuità egregia
La mia presidenza di questa giornata finisce qui ringrazio tutti vi invito a un buffet che è stato allestito nelle sale adiacenti grazie da sessione del convegno di oggi
Questa sessione si articola in due tranche
La prima che vedrà il centro la relazione del dottor Rosolino Orlando vicepresidente il monte impresa che illustra la RAI Progetto vendo su
Essenzialmente
Successivamente prenderà la parola il ministro letta che ringraziamo per la sua partecipazione dopodiché dottor Orioli del del Sole ventiquattro Ore presiederà una tavola rotonda che vede già alcune delle dei partecipanti riprese il mio compito abbastanza semplice perché io mi auguro e spero che nessuno di voi si attenda da me una riepilogo delle posizioni del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro sulla tematica anche oggi è in discussione anche perché questa mattina
è stato un interessante e approfondito dibattito sui temi che abbiamo che abbiamo discusso ciò non mi esime dal sottolineare che una delle degli impegni più avanti che il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro ha esercitato in questi ultimi anni
è stato l'impegno per il Mezzogiorno da quanto e terminato alla politica dell'intervento straordinario a mezzogiorno il Crimella lanciato questa grande azione politica per la costruzione
Di
Dei patti territoriali
Che hanno oramai sono una realtà in oltre cento
Luoghi del Mezzogiorno
Puntando essenzialmente sulla idea centrando e di un'assunzione di responsabilità dalle parti sociali e degli enti locali
Per progetti di sviluppo locale essendo convinti
Che non bisogna più a a aspettare la manna dal cielo ma bisogna sollecita l'impegno dei soggetti e dei protagonisti a livello locale partendo dalle parti sociali riorganizzazione sindacale dei lavoratori riorganizzazione degli imprenditori dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori autonomi
Per concretizzare attraverso il metodo della concertazione
L'intesa su progetti per lo sviluppo locale questa grande
Campagna di costruzione dello sviluppo dal basso come dicevo prima cultura primo notevole importante risultato con la stipulazione di oltre cento patti territoriali oggi noi siamo nella condizione all'indomani anche del convegno che si è tenuta a Catania che è stata anche questo richiamato questa mattina
Siamo nella condizione di dover inserire questo movimento dello sviluppo dal basso interessato migliaia di persone
Di imprenditori operatori economici sindaci e di lavoratori siamo impegnati a a convogliare questa patrimonio e assunzione di questa nuova classe dirigente del mezzogiorno sull'obiettivo di dare un contributo alla costruzione la nuova programmazione per gli interventi per il Mezzogiorno
Siamo a un punto di svolta quindi dopo questa prima fase che siamo a un punto nel quale il club sente di dovere innalzare il suo impegno
Per accompagnare secondo per istituzioni i compiti che assegnerà questa istituzione
Per la legge di accompagnare questo sviluppo delle forze sociali e degli enti locali attorno all'obiettivo dello sviluppo e dell'occupazione del Mezzogiorno in questo quadro sono già in corso una serie di iniziative programmate per approfondire i temi del federalismo solidale ruolo dalla finanza e del credito allo sviluppo locale
Una politica per la sicurezza del territorio una politica per le infrastrutture e il territorio è una responsabilità le nuove responsabilità della classe dirigente locale
Abbiamo in cantiere
Con il pieno sostegno delle forze sociali che sono tutte rappresentate come lei sa voi sapete qui nel Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro dalla Confindustria Confartigianato la contro agricoltura Confcommercio alle tre grandi confederazione dei lavoratori oltre che quelle dei lavoratori autonomi e delle piccole aziende delle professioni
Con il pieno sostegno di queste organizzazioni siamo impegnati a condurre in avanti questo lavoro
Oggi all'indomani del vertice di Vienna che ha ricollocato
Questa tematica dello sviluppo locale come e per l'occupazione
Per lo sviluppo delle aree depressa in ritardo di sviluppo dell'Europa noi siamo impegnati anche su questo terreno come ricordava stamattina
E il consigliere sai presidente la quarta commissione del vicepresidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro
Ma senza ulteriormente rubarvi tempo io credo che siamo nella atteso di conoscere
I temi del Progetto
Che ci verrà illustrata dal dottor professorino Orlando al quale io cedo senz'altro la parola
Per la sua illustrazione
Grazie signor presidente grazie signor ministro grazie di essere qua con noi e signore e signori io partirei il mio discorso facendo un un brevissimo riassunto di quanto è stato detto stamattina perché molti di del signor erano presenti forse perché non è stato presente ma stamattina mi sembra che è stato rilevato l'importanza centrale oggi per il sistema più Oropa
Di trovare una soluzione per i famosi diciotto milioni di disoccupati che oggi esistono in questa la più ricca regione economica del mondo
Diciotto milioni di disoccupati che poi non è il numero come diceva giustamente Cipolletta un numero enorme se si prende gioco milioni ma ciascuno di questi diciotto milioni è un caso è una persona è un vivido è un caso a sé stante
Quindi che cosa si possiamo fare ecco allora a livello comunitario si stanno studiando provvedimenti a livello di macro
Però rilevava Cipolletta giustamente che sono estremamente importanti Illy e gli interventi a livello di micro vere quindi chiamando in causa tutti quelli che sono oggi gli interessati nell'ambito del micro a risolvere parzialmente questo problema
Problema criticamente che non risolvibile da una sola singola azione ma da un insieme di azioni che nel tempo verranno ammesse a fuoco e dalle autorità comunitarie e dai governi locali e poi dalle singole
Chiamiamoli istituzioni che presiedono a quei che hanno delle responsabilità economiche che possono intervenire su questo problema
Abbiamo sentito anche cui da un'esperienza tedesca dal dal responsabile della della parte sociale dell'anno del Brandeburgo a cui favore di cui fa parte Berlino
Abbiamo anche sentito un'esperienza che doveva essere portata avanti nel pomeriggio ma è stata anticipata la mattina della delle ammende sposo
Spagnolo di Burgos dove la le camere di commercio
Al con l'appoggio del governo spagnolo hanno portato avanti un'azione similare a quella che noi vorremmo portare avanti come mondo impresa
Toccando due mila piccole e medie aziende migliorando il loro fatte sport attivo
Perché il mondo impresa anche questa mio è già dati in parte stamattina risposta ma ripeto ancora questo pomeriggio mondo impresa è una società consortile partecipata dalle dal sistema dell'Unioncamere
E quindi a tutto il sistema Chiaravalle camerale nel suo complesso dalla Confindustria dalla Confcommercio dalla Confartigianato dalla Confagricoltura e quindi nell'immondi Presa specializzato nel segmento dell'internazionalizzazione
Nel confluiscono a una serie di interessi che sono rappresentativi da quella che si chiama la business community italiana tutti i suoi difetti
Monti impresa si è sempre occupata
Delle piccole e medie aziende che perché evidente il fatto che la grande impresa la sua politica di interazione azione la fa senza bisogno di mondi impresa senza bisogno
Delle organizzazioni di interesse quanto ognuno sceglie dato il livello da grandi imprese la sua strategia e le sue aree da investire
Però io vorrei su questo fare anche un una breve parentesi
Che mi generalmente non ecco mentre il fatto di investire all'estero eh
La grande impresa indipendente sceglie le sue linee strategiche però estremamente importante l'investimento della grande impresa che molte volte la più grande impresa è caratterizzato dice di interessi di piccole e medie aziende proprio su questo porto un esempio perché poi esempio sempre quella parte più chiari ficcante di tutti i problemi
Nella nella General Electric questo grossissimo gruppo americano che credo che sia la prima la seconda impresa americana creato un centro di di altre specializzazioni di parte elettronica elettrica di anche di di ricerca i nella zona di Banca d'ore incline in India
Queste in grossi investimenti a Janet che poi ha creato in tutto in quella zona quella che loro chiamano la loro valle dove si sono sviluppate altre aziende non indirettamente collegate a Gene elettriche ma indipendente
Ne indipendente dal grosso gruppo americano e quindi veramente si è creata una un insieme di interessi proprio però nati e cresciuti e creati dal primo grosso investimento
Nel della grande impresa
Raccontava Romiti quando loro fece di grandi investimenti di mesi intorno al gossip le stime che i mezzi sono nate altre medie e piccole aziende che servono Del Grosso il nostro nucleo industriale ecco quindi non è indifferente dove va la grande azienda specialmente se a grandi aziende italiane perché molte volte si trascina dietro una serie di piccole e medie aziende comunque il compito precipuo di Mondin prese quelle di
Sono ed è l'esperienza che Monti impresa a livello di Bruxelles utilizzando i ricordava anche queste Cipolletta oggi
Gli strumenti che Bruxelles mette a disposizione il fisco agli euro partenariati entreprise ai fondi ai tutti diversi fondi europee nonché l'esperienza che riceve attraverso i suoi mandanti nel sistema nell'Italia e quindi sistema sta nessuno può fare tutto da sé quindi è importante che ognuno eccetto ho visto ai sentimenti e in questi segmenti cerchi il la la l'ottimizzazione del sistema quindi mondi impresa lavora
Insieme al mai per la parte di sua competenza messo in affari esteri lavora con in cosa Min commesse e quindi con l'ICE e poi lavora anche con le camere di commercio italiani all'estero
Queste Camere di commercio italiane all'estero come in tutte le cose c'è il buono l'ottimo il buono e il meno buono molte di queste Camere di commercio all'estero sono valide e possono dare un contributo di conoscenze e di esperienze nelle piccole e grandi cose anche la piccola e media ecco
L'importante Rimondi impresa nella sua esperienza fatta in questi anni di toccare un po'tutti questi strumenti
Quindi strumenti all'estero strumenti in Italia strumenti finanziari perché anche l'Italia attraverso gli organismi a questo proposto mi riferisco alla Simest
Mi riferisco al Mediocredito centrale indirettamente anche alla Saatchi che pone seno sommità pensarlo Seme tristemente importante come assicurazione
La la mondo impresa avendo queste conoscenze può dare questi servizi alle piccole e medie aziende che molte volte uno li conoscono o sono in difficoltà a utilizzare questi strumenti
Da questa cosa nacque l'idea l'idea che nacque in ambito di Monti impresa fu questa
Quando si è parlato di Inter portare nuovi investimenti al Sud portare nuova occupazione nelle regioni centro sud fu detto ma perché come noi possiamo mettere a disposizione queste conoscenze create nel tempo
Per le piccole e medie aziende al Sud in modo che o se hanno fate sport attivo questa venga rinforzato io ampia se non hanno fatto esportativa vediamo se può nascere un fatto di export e quindi non solamente servire il mercato nazionale ma anche il mercato
Al di fuori del mercato nazionale e terza sei domani l'impresa attraverso i suoi processi produttivi le sue tecnologie le sue conoscenze può trovare interesse anche a trovare un partner all'estero in modo da fare da creare anche dei una la vera internazionalizzazione che non è solamente quella basata sul commercio ma anche quella se uno crea un attività di nuova ritrovo un parlare locali in modo da Celli processi di conoscenza processi tecnologia che oppure giungendo poi a quelle forme più ampie che sono Giò intenso o quanto o quant'altro
Ecco perché mi interessa oggi illustrare questo progetto di un mondo impresa che abbiamo chiamato abbiamo trovato poi degli nomi erano tanti poi nove a me quando mi si rivolgeva a me a casa per i nomi diciamo per favore chiedetemi tutto ma che trova il nome però l'abbiamo chiamato vendo sud
Comunque se qualcuno di voi a una terminologia più intelligenti più simpatica
Ben venga
L'attuazione del Progetto comporterà fra le sue conseguenze PT eretti un momento occupazionale delle aule stesse delle e ha stesse grazie al rafforzamento e consolidamento del tessuto imprenditoriale della piccola e media impresa il progetto della durata di due anni si sostanzia in azioni di assistenza tecnica rivolte all'impresa che e funzionerà prose progressivamente a Rete nelle trentacinque province del mezzogiorno
Non ci si è posti l'obiettivo di creare nuove strutture bollente invece utilizzare l'esistente e cioè la rete territoriale e funzionale dei soci di mondi precisa questa è uno anche dei punti di forza perché a livello istituzionale delle Regioni delle Province del Sud però tutto il sistema sia delle camere di commercio sia della Confcommercio ossia le associazioni territoriali del mondo della Confindustria hanno le loro posizioni intere zone in centro sud e su queste mondo impresa si dovrà appoggiare
A questi organismi saranno associati tinti Esperti composti ed un mix ottimale di giovani di segno che saranno al servizio del territorio delle singole province contattando assistendo in un reale Porta a Porta le impresa identificate selezionate dalle realtà territoriali
Questa è la prima difficoltà perché sembra in cinque righe si dice tutto ma e in questi cinque righe espresse anche la difficoltà poiché il Progetto
Senza che prima cosa dovranno essere selezionati sia il signor i trentacinque signor e sia il gruppo dei giovani che si addice RAI si e poi dovrà vedere attraverso l'appoggio delle organizzazioni che ho riferito detto prima di loro dovranno dirmi quali sono e avvicinarsi le aziende che potranno essere interessate a ricevere questi teen o questo team
E Aprili libri e Adele nascere quel colloquio che poi deve essere e deve FIAT finire nella nell'intervento di questi per cercare di far cosa o di migliorare o di promuove ulteriormente o di consolidare le posizioni sulle sa quindi vedete quanto interessa attuale sono le persone le persone stanno quelle giuste le persone saranno accettate come saranno accettate
E questo è tutto una un un un collegamento di interessi anche a livello personale che dovranno essere portati a tanti e che potranno creare e delle sue distrazione ma anche dei problemi
Si tratterà di vere e proprie squadre di pronto intervento che faranno riferimento un nucleo centrale costituito qua a Roma presto Monti impresa
Ovvero questi trentacinque nuclei a Reggie me quindi poi non è che noi incominciamo con trentacinque ne cominceremo
Passo a passo e identificheremo anche le regioni più aperti avere questa collaborazione o che hanno già avuto esperienze dirette di questa collaborazione
Inizieremo con in questa maniera e però il sempre la guida il riferimento il punto deve essere tenuto al centro in modo che non ciascuno non vada per conto suo e anche perché molte delle istituzioni finanziarie di Esperti o di conoscenze
O di camere di commercio Oddi istituzioni prediligendo Incom si trovano qua a Roma ecco quindi questi trentacinque lavorano ma sempre coordinati dal nucleo centrale che sarà presso Mont d'impresa
Mondi impresa assumerà quindi il compito di coordinamento e di assistenza tecnica e formativa per permettere il massimo grado di autoformazione delle risorse locali insieme all'inglese
I punti chiave del progetto quindi sono l'accrescimento delle quote di mercato delle imprese meridionali che può essere ottenuta attraverso l'apertura di nuovi mercati
L'utilizzazione di risorse ai giovani che rafforzeranno la propria formazione sia attraverso il no di Monti impresa che attraversa il rapporto diretto con gli imprenditori
E infine se l'azione successe quindi il fatto e sport attivo viene aumenta
A parità di condizioni dovranno aumentare anche i posti di lavoro ecco quindi che ci sarà un vantaggio che verrà di creare nuova occupazione in certe aree più depresse
Vendo sud un progetto fondamentale che su presuppone alleanze tra strategiche
La Sea uscite dipenderà quindi anche dal massimo consenso delle realtà politiche economiche che sociali del Paese come tutte le cose non queste una cosa imposta è anche una regione per cui noi oggi siamo siamo qua per dare il massimo contributo di conoscenza al sistema che oggi viene rappresentato da chi nel ricevere
No se non oggi però anche nelle prossime giornate attraverso il dottor Leone direttore di Mondo impresa input che possono venire da chi oggi segue questi interventi in modo di a vere un progetto che ha il massimo di consenso a livelli istituzionali
Vendo su lascia necessariamente sul territorio un acquisito che ha tutte le presenta di rimanere senza sostengo anche quando verrà a cessare il finanziamento pubblico
Questo vuol dire che questi nuclei operativi che oggi vengono sostenuti finanziariamente perché l'inizio il finanziamento deve venire da altri fondi però se non saranno i trentacinque ma alcuni di questi se hanno avuto successo potranno o trovare impiego direttamente presso le aziende dove hanno prestato loro consulenza loro opera oppresso
Quelle istituzioni a Rete che a cui facciamo riferimento quindi o sezioni territoriali o camere di commercio che potranno a loro volta assumere questi nuclei che hanno dato i migliori risultati e quindi tenerle come assistenza all'internazionalizzazione del sistema anche quando scade il termine e noi abbiamo fissato discontinui di un anno e mezzo due anni
Mi preme quindi fa di una vera manna prede previsione dei risultati del Progetto
I nostri esperti hanno hanno sparato un certo una certa posizione in funzione di quanto può aumentare il fatto è sport attivo quali risultati può dare e quindi c'è un notevole aumento dell'occupazione che si presuppone tra il cinque e l'otto mila nuovi unità parte dei giorni come dicevo utilizzate nel progetto di Mara operativo nel mondo dei servizi e quindi non sarà più a carico della comunità uno momento dell'Expo delle imprese meridionali stimato intorno dai tre ai quattro mila miliardi
E infine una cresce la capacità dell'impresa affrontare i mercati esteri ovvero quando uno è imparare a operare sui mercati esteri o migliore la sua conoscenza dei mercati esteri è una conoscenza che rimane nel patrimonio dell'azienda
E quindi l'aiuterà sempre anche nel futuro
Come ho detto queste sono le i punti principali di questo progetto
Sono punti che possono essere di interesse anche per seguire quelle che sono poi domani altre cose che potremo fare livelli aziendale mi ritrovai riferisco alla formazione
Però che più più di un problema di mondi impresa sarà un problema che nascerà dalle richieste delle aziende alle loro organizzazioni in modo da imparare quello che la lingua quello imparare quello come si deve operare all'estero quindi proprio creare anche quella formazione interna continua che oggi deve essere un patrimonio aziendale
Ecco se noi riusciamo a mettere in moto tutto questo noi avremmo fatto anche noi feto come sistema mondo impresa un servizio a sistemi d'Italia per cercare di superare quei fatti disoccupazione al centro sud che oggi sono uno dei principali problemi dei nostri programmi
Grazie signor presidente
La ringrazio una idea che mi viene subito e quella di
Proporre
Questo convegno abbia un seguito nei rapporti
Mondo impresa struttura cammello
Perché credo che occorre mettere forse
In cantiere uno studio di un'ipotesi via marciare come primo prioritario un rapporto tra questo progetto e quelle imprese che hanno dato vita ai progetti di sviluppo locale
Per i patti territoriali e dei contratti Dario M. gli accordi di programma cioè meno istruendo la profumazione negoziato cioè questi strumenti hanno un senso se stabiliscono questo rapporto non divenne un fatto burocratico credo che avremo modo di poter discutere successivamente questa questione
Io vorrei la parola signor Ministro delle politiche comunitarie è una piccola quota
Grazie grazie dell'invito io ho preparato una riflessione che assolutamente complementare con quanto
Abbiamo ascoltato fino adesso perché credo che il Progetto vendo sud si inserisca dentro un tentativo
Di rendere strutturale e non episodico
Un lavoro che nel nostro Mezzogiorno già si sta facendo
Però con forme di episodicità che sono per adesso
Da un punto di vista elemento di esaltazione spesso e volentieri di della capacità imprenditoriale che in tante aree del nostro Mezzogiorno si viene a creare per un altro verso sono anche però un segnale molto preoccupante del fatto che è un'intera aree del Paese che non dobbiamo riuscire a portare al centro d'Europa che questo lo si fa attraverso interventi strutturali allora credo che vendo sud da questo punto di vista rappresenta un tentativo sicuramente utile
Utile dentro un percorso che è più che più complessivo appunto
Io credo che la questione della disoccupazione nel nostro continente nell'Unione nel suo complesso come ormai ampiamente noto come è stato al centro anche dei due giorni
Del vertice di Vienna è la questione chiave è per certi versi questione di difficilissima soluzione il vertice di Vienna da questo punto di vista è rappresentato sicuramente qualche passo avanti ma non certo
La soluzione del problema nessuno se lo aspettava forse ci si aspettava qualcosa
Di più di quanto è accaduto però tutto questo dimostra la grande difficoltà della materia dimostra svolto la grande difficoltà della materia in termini di omogeneità dell'intero continente
Nel senso che il problema è uguale per tutti
Ma le soluzioni i tentativi per risolverlo sono diversi
Su questo l'omogeneità del problema non è l'omogeneità delle soluzioni lo si è visto anche a Vienna dove culture diverse culture economiche diverse
Un diverso approccio al tema della flessibilità del lavoro al tema degli interventi di investimento infrastrutturale è emerso nei diversi paesi
E questa differenza ha lasciato
L'omogeneità del problema ma non è riuscito ancora omogeneizzare completamente
Il le soluzioni da dare al problema
L'nostro paese da questo punto di vista a evidentemente un punto di difficoltà forte al punto difficoltà forte la vastità di un'area geografica
Che non è identificabili in una singola zona ma identificabile in un intero Complesso ed è quella appunto delle regioni del Mezzogiorno del Paese
Fino adesso soprattutto negli ultimi tempi sono apparse delle iniziative che hanno avuto dei risultati sicuramente molto positivi potremmo citarle potremo elencarle sono fonti oggetto anche già di studio
Che sono sicuramente un elemento che rappresenta un fiore all'occhiello del nostro Paese all'estero
Il tentativo e questa è la cosa che evidentemente è più complicata è quello di rendere questi che sono dei successi non delle isole felici per alcune parti del nostro Mezzogiorno Massignano volano di sviluppo generalizzato
Perché altrimenti corriamo un grosso rischio cioè che la dinamicità che alcune regioni o alcune aree dentro le regioni dimostrano o hanno dimostrato in quest'ultimo periodo rappresentano soltanto una ho una parabola temporanea o un'esperienza geograficamente limitata magari limitata per particolare ragioni legate allo sviluppo di una particolare in preso legate allo sviluppo di un settore manifatturiero o legati alla presenza di una certa università o di certe infrastrutture evidentemente la questione del il tema complessivo
Lo si può affrontare solamente attraverso alcuni strumenti che siano strumenti complessivi
La totale sintonia che mi sembrava di notare con la filosofia che sta alla base di del dell'idea di vendo sud
Credo stia proprio nella logica del dette dello slogan che vedevo ripetuto esportare di più per produrre assumere di più che finisce per essere un elemento di questa strutturalità qui non è questione di fare attorno a un singolo centro
Un elemento di valorizzazione di quella singola isola felice
Il problema è dare delle indicazioni di massima allora io andrei per gradi e cercare di analizzare alcune delle questioni sul tappeto che riguardano l'aspetto strutturale di questa vicenda
Credo che uno dei primi passi da complessi è quello sicuramente di migliorare la programmazione dello sviluppo economico con un
Impegno nuovo di coordinamento tra centro e periferia né con un forme di raccordo interregionale che ancora mancano
Governo centrale Regioni enti locali spesso e volentieri nel negli ultimi anni hanno lavorato per binari paralleli e diversi senza comunicazione tra di loro
E questo è ancora peggiore questo difetto ancora peggiore quando hanno aggiungiamo il quarto livello il quarto livello è quello dell'Unione europea
Perché quando regioni governo e Autonomie locali lavorano tra di loro in modo difforme ma soprattutto ora lavorano in modo difforme nei rapporti con l'Unione europea questo crea un meccanismo di naturale debolezza
Delle richieste che hanno presentiamo a Bruxelles ed è la capacità poi di parlare una voce
Coerente unitaria che ci consenta di con competere nel momento nel quale il confronto tra interessi nazionali è un confronto che non fa sconti per nessuno nel negoziato
L'abbiamo sotto gli occhi quello che sta accadendo in questo periodi in questi mesi con il duro negoziato che si è aperto su sul tema complessivo dell'Agenda due mila in particolare sul tema su due temi che stanno più a cuore da alcuni degli interessi
Nazionale fondamenta del nostro paese e quindi la riforma dei fondi strutturali per un verso in generale tutto il tema delle quote di coesione e per un altro verso altro tema
Chiave la riforma della politica agricola comune stiamo parlando di due questioni che hanno un rapporto diretto col tema di cui stiamo parlando proprio su questi temi la questione del coordinamento tra i quattro livelli
Una delle questioni che dobbiamo affrontare dobbiamo affrontare forse una volta per tutte e questo lo dobbiamo fare in un ospite su credo di a maggior cooperazione rispetto a quanto è accaduto fino a oggi fino a oggi c'è stata una tendenza del livello nazionale di governo nazionale a cercare a ricercare un'esclusività di rapporti con Brussel
Che se certo non ha una sua importanza perché l'univocità la coerenza della voce e della trattativa del negoziato che noi portiamo ha una sua importanza è anche vero però
Che se andiamo a Bruxelles a vedere il peso l'importanza la forza che le rappresentanze delle dei lender tedeschi
Hanno poté intermini anche di strutture di di autonomia di capacità negoziale e quindi anche di capacità di autopromozione che diventa evidentemente volano
Di sviluppo ci rendiamo facilmente conto di quanto invece da questo punto di vista siamo indietro
Proprio nella difficoltà che c'è tra Governo nazionale istituti regionali ente regione
E autonomia locale a trovare invece una forma di concertazione della capacità di promuoversi qualcosa sta nascendo in questi ultimi tempi a gennaio
A Bruxelles inaugureremo la sede unica di rappresentanza delle cinque regioni del centro Italia
Avendo messo nelle regioni del centro Italia anche anche l'Abruzzo
Non storicamente diciamo è sempre stata dentro invece tutti gli Obiettivi uno e che oggi esce è uscita da questo da questo percorso per dire come invece questo diventa un obiettivo questo obiettivo di coordinamento e non di non dico le gelosie di competenze tra livello nazionale il livello regionale diventa strumento fondamentale per uscire
Fare una politica di programmazione alla politica di concertazione soprattutto avere una capacità negoziale nei confronti di Bruxelles è che se la capacità negoziale molto più forte di quanto è stato fino adesso questo se le regioni sono evidentemente in grado di una fare una politica di programmazione che consenta loro
Di essere in grado di dare seguito agli impegni che ci si assume perché il problema che abbiamo vissuto in questi anni è stato anche naturalmente questo una disparità di esperienze a macchia di leopardo nel paese di regioni che hanno saputo dare seguito agli impegni che si sono assunti di regione che non sono stato in grado di fare questo l'abbiamo da questo punto di vista un problema che è un problema di tutti di tutto il Paese
Il problema è quello di stimolare adottare controllare anche le regioni siano in grado di dare seguito e quindi dotarsi di strutture che siano strutture effettivamente funzionanti efficaci
Che portino a casa i progetti per i soldi che sono a disposizione perché se questo non accade
La capacità negoziale di credibilità del Paese nel suo complesso crolla a picco Catania è stato veniva citato prima è stato un bel segnale
Non solo per i discorsi sono fatte a Catania catanese è un bel segnale perché per la prima volta si cerca di rovesciare il tipico approccio col quale si è fatto programmazione nel nostro Paese si è fatto normalmente programmazione assoluto sui temi fondi strutturali nel momento della distribuzione diretta dei fondi
A quel punto si è programmato perché quando i fondi si distribuiscono in un modo o nell'altro si fa automaticamente programmazione questa la programmazione
Nei nelle cose né i fatti
Che è composta anche da elementi di casualità dalla capacità di contrattare sul momento
Programmazione è un'altra cosa
Catania è stato un segnale importante perché con otto mesi di anticipo sostanzialmente rispetto al momento in cui la trattativa sui fondi strutturali sarà una trattativa che vedrà il protagonismo poi delle regioni
Del nostro Paese con otto mesi di anticipo si sono messi tutti coloro che saranno i protagonisti di questa vicenda
A ragionare sul fatto che hanno otto mesi di tempo per prepararsi e che il fatto di avere otto mesi di tempo per prepararsi e già di per sé una mezza rivoluzione se questa mezza rivoluzione la si gestisce in modo attento quindi con perspicacia preparando per tempo i progetti preparando per tempo
La capacità di promuovere Progetti modo tale che poi al momento in cui la distribuzione dei fondi strutturali avverrà
Questa distribuzione non obbligherà poi l'inizio di una fase di ricerca delle forme di progettazione
Tutto questo può e e quello che ha portato in questo novantaquattro novantanove all'esito finale del meno decibel di essere sotto la soglia del cinquanta per cento intermedi concreta concreto uso dei fondi
Che erano a disposizione del nostro Paese
Oggi siamo in condizione già con un po'di anticipo di essere partiti rovesciando questa prospettiva e credo che questo sia un elemento un evento che ha una sua importanza notevole ci presentiamo ai nastri della partita Quadro comunitario di sostegno due mila due mila e sei con un giro di anticipo
Questo vuol dire che oggi innanzitutto nessuno all'alibi per dire non sapevo le regioni sanno l'impresa sa tutti sanno che fra un anno comincerà questa grande partita chi non si prepara per tempo sacche rimane indietro
E chi non si prepara per tempo sa che la responsabilità di queste assenze evidentemente una responsabilità molto molto grave
D'altronde non sappiamo che in questo momento tre grandi cambiamenti sono i cambiamenti che stanno coprendo l'arco
Delle vicende europee dentro le quali si inserisce si scrive il nuovo Quadro comunitario di sostegno e due mila e due mila e sei
Vi è un processo di internazionalizzazione delle economie nazionali e regionali questo è un dubbio
Che porta dei cambiamenti nell'organizzazione delle piccole e medie imprese piccole-medie imprese
Con una mutazione oggettiva dei fattori di competitività territoriale su cui poi le pratiche regionale devono intervenire questo fatto
Di questi ultimi anni noto però che incide credo su questi percorsi c'è un secondo elemento che il il nostro processo di allargamento dell'Unione Europea che ha anch'esso dei naturali
Sbocchi su questa vicenda però che è un processo sul quale anche qui non deve essere non deve rientra l'elemento di alibi
Perché l'allargamento Unione Europea un fatto innanzitutto di grandi opportunità perso tutto alle imprese del nostro Paese perché nel momento nel quale noi sappiamo di essere in praticamente tutti i Paesi candidati all'ingresso il primo o il secondo partner commerciale
Ci rendiamo conto che questa nel momento nel quale c'è una guida politica di questi processi questa diventa una grande opportunità di sviluppo di posti di lavoro
Son cose che ben sapete Crimi sulle quali non devo non devo dilungarmi non deve diventare un alibi nel senso che il processo allargamento non avverrà domattina processo di allargamento secondo le ultime di valutazione le utenze sono è un processo di allargamento che avrà il suo perfezionamento istituzionale attorno al due mila e sei due mila e sette quindi con un un percorso temporale che è sulla dal Quadro comunitario di sostegno del due mila e due mila e sei quindi in una situazione in cui il Quadro comunitario di sostegno avviene a cifre fisse quindi a quindici in una situazione in cui le modifiche non saranno dovute al fatto che c'era largamente ma saranno modifiche dovuta alle ai cambiamenti delle aree cambiamenti delle regioni se il Molise esce dall'Obiettivo due entro Obiettivo uno
è l'altra faccia esce dall'Obiettivo uno per entrare Obiettivo due è l'altra faccia del di un successo io credo che dobbiamo sì esserne in condizione di aiutare una regione a fare i conti con minori
Con minori risorse europea e quindi da parte del governo nazionale aiutare questa Regione a compensare ma dobbiamo anche sapere che questa è l'altra faccia di un successo e che l'obiettivo dovrebbe essere che tutte le regioni del Mezzogiorno escano dall'obiettivo
Uno e non tanto quello di dover fare i salti mortali e premere perché rimangano per avere i fondi strutturale perché dovevano sapere sempre che la logica del food e dei fondi di coesione a una logica di emergenza di eccezionalità di aiuto
Dal quale uscire non di aiuto permanente credo che questo sia la filosofia con la quale bisogna affrontare questi temi terzo elemento ovvio
Fra venti giorni quindici giorni parte l'euro
L'euro è da questo punto di vista non un elemento tecnico formale che si inserisce attorno a questi temi l'euro è una rivoluzione culturale politica ed economica
Che modificherà probabilmente gran parte di queste delle cose di cui stiamo parlando le modificherà perché modificherà i tempi i termini della concorrenza all'interno dell'area degli undici dell'area dell'euro modificherà i tempi i termini della trasparenza tra i prezzi della trasparenza dei mercati
Modificherà intermedi maggiori rischi maggiori opportunità
Le imprese che saranno in grado di muoversi più rapidamente nel mondo euro saranno incredibili imprese che svilupperanno una maggiore capacità competitiva le imprese che rimarranno più indietro rispetto alla passaggio di contabilità rispetto al doppio apprezzamento eccetera saranno imprese che perderanno competitività che avranno un aumento di rischio
E queste evidentemente fa parte in modo molto sede approfondito di questo del percorso di cui stiamo parlando e che ha credo una sua importanza oggettiva una sua importanza che ripeto non è solamente legata ad aspetti tecnico formale mai spetta è legata aspetto sostanziale
Il concetto per cui l'euro rappresenta un una sfida di approccio culturale
Alla a i i percorsi di esportazione di competizione assolutamente fondamentale
Lo stesso concetto per cui con l'euro dentro l'aria degli undici non si ragiona più in termini di export importa ma si ragiona in termini di vita dentro un mercato unico vero quindi non intende esportazioni da un paese all'altro credo che sarà un concerto dentro il quale bisogna entrare rapidamente
Perché in fondo non ragioniamo nelle regioni nel rapporto tra le regioni italiane in un concetto di esportazione e importazione da una Regione all'altro ragioniamo in termini di sistema nel suo complesso
Credo che dovremo imparare ad Abidjan rapidamente a ragionare Allo stesso modo dentro l'aria degli undici perché dentro l'area degli undici l'abbattimento delle frontiere di cui tra l'altro se c'è un elemento in quale vertice di Vienna
Ha portato un una passo avanti sostanzioso e la RAI il rapido andare verso la conclusione finale del percorso mercato interno
Il sapere che l'euro avrà una grande capacità di essere volano di impresa volano di di sviluppo nel momento nel quale le barriere saranno tutte veramente abbattute sale così non sarà all'euro sarà un altro nome per chiamare lecco
E questo sarebbe un un disastro disastro da tanti punti di vista
L'euro riuscirà a sviluppare tutte le sue capacità se si muoverà dentro mercato senza vischiosità meschini mercato libero completamente libero da barriere dei singoli Paesi tra di loro
E non pensiamo che questo sia una cosa automatica già fatta questa è la cosa tutt'altro che automatica tutt'altro che
Le gli esenti
Di vischiosità di barriere che rimangono alle accessi sono enormi
Gli esempi di difficoltà nell'applicazione delle direttive comunitari in Italia così come tutti gli altri Paesi sono ancora enormi su una esempio ovviamente legati alla difficoltà del tema in sé
Butto lì un argomento pensato tutto il tema delle libere professioni che è un tema rispetto al quale la capacità di stare dentro un concetto di mercato mercato unico su un tema che è di diretto diretto rapporto con gli aspetti che riguardano poi introduzione della nuova moneta
è un tema che ovviamente è ancora totalmente aperto che la cui omogeneizzazione ancora di là da venire e che è un tema rispetto al quale il fatto che la lira circoli su tutto il territorio nazionale
è parallelo col fatto che non ci sia differenza nelle varie regioni del nostro Paese tra come si organizzano gli ordini professionali o alcune professioni che hanno diretto rapporto coi con le materie direttamente economico finanziari tutti questi sono temi che avranno negli ultimi nei prossimi nei prossimi anni
Un nei prossimi mesi soprattutto nei primi mesi introduzione dell'euro
Degli sviluppi che saranno credo impressionanti in termini di rapidità di velocità da questo punto di vista la capacità di un paese di un sistema paese di organizzarsi di prepararsi di essere all'avanguardia non è un fatto di europeismo
Perché noi siamo un Paese europeista per eccellenza
Credo che sia un fatto uno del dei fatti importanti uno dei titoli di merito importante del nostro Paese ma in questo caso non c'entra l'europeismo in questo caso c'entra l'interesse del nostro Paese
La capacità del nostro Paese di essere dentro questo mercato degli undici
Di essere in grado di sviluppare al massimo le proprie capacità di stare dentro un percorso di competizione che sia un percorso di competizione dinamica che ci vede in grado di ottenere i risultati che le nostre capacità consentono di ottenere senza essere frenati dalle vischiosità dalle barriere dalle barriere
Che ancora ci sono e che sono evidentemente barriere molto molto forti in questi ultimi giorni stiamo la settimana scorsa abbiamo avviato nel consiglio mercato interno a Bruxelles una discussione quanto mai interessanti per la butto lì perché è un argomento credo molto molto interessante la discussione sulla armonizzazione dei tempi di pagamento a livello europeo
Che è un tema enorme dal punto di vista dell'impatto ne siamo abituati con la nostra pubblica amministrazione ma anche con i normali
E modi di fare dei nostri rapporti commerciali che si paga a
Ecco quando va bene canta vanta un giorno
Sappiamo anche che già questo fatto un fatto che è una limitazione forte agli scambi e alla capacità di scambio commerciale del nostro Paese dentro l'area dell'euro
Lo sarà sempre di più perché quando i finlandesi che sono abituati a pagare il giorno dopo che si acquista una certa merce
Capiranno che scambiare col nostro Paese vuol dire invece perdere novanta centoventi centottanta giorni
Letteralmente questo sarà non preme sicuramente questo sarà un freno ai rapporti commerciali
E non credo che noi possiamo permetterci di avere freni di questo genere qui non è soltanto un fatto di serietà voce c'entra anche Vietti che accentrano anche queste cose
Ma è anche un fatto poco di di interesse molto concreto abbiamo in discussione questa direttiva sull'armonizzazione dei tempi di pagamento che è un tema sul quale bisogna io sto cercando di di di spingere l'attenzione perché è un tema sul quale ci si arriverà bisogna che ci si arrivi visione che si arrivi anche il nostro Paese avere insieme a tutti gli altri Paesi un un tempo medio che sia si sta discutendo di trenta di quarantacinque giorni una cosa di questo genere che è una cosa equa diciamo però cosa vuol dire passare dal novanta nel caso più a quarantacinque giorni vuol dire dimezzare vuol dire mutare mutare comportamenti temo di essere noi probabilmente nel prossimo semestre tedesco arriveremo al termine di questo percorso
Io non farò niente perché questo sia perché si imprese si mettano i bastoni tra le ruote a questa direttiva col fatto che è solo positivo per il nostro Paese che si vada in questa direzione bisogna però che tutti ci si è preparati alle conseguenze di questi di questi aspetti credo che l'Europa sia anche questo è questo è utile nel momento nel quale non essere ci impegniamo in un percorso di modernizzazione ed impegno sul per il Mezzogiorno del Paese che non sappiamo qual è il contesto dentro il quale ci muoviamo contesto nel quale lei informazione devono circuitare nel modo più rapido e più pronto possibile e questo è su questo concludo l'altro impegno che stiamo mettendo è quello di un nuovo approccio con l'informazione europea nel nostro Paese normalmente
Il ricercatore lo studente lo studioso il giovane imprenditore l'imprenditore di una piccola e media impresa quando deve andare a cercare strumenti e di informazione succosa c'è in Europa su cosa c'è a disposizione in Europa vi è una grandissima difficoltà innanzitutto all'accesso all'informazione
Vi sono ovviamente tutta una serie di strumenti di strutture che aiutano onde imprese tra queste
Che aiutano
Che stimolano che promuovono il problema è strutturale
Vi è strutturalmente una parcellizzazione
Delle fonti d'informazione il cui accesso è sempre Complesso complicato
Che è un un elemento non soltanto di fatica Mardi dispendio di risorse per qualunque piccolo imprenditore medio imprenditore studente ricercatore che si muove in questa direzione e mancala promozione ora il tentativo che che faremo nel in nei prossimi tempi è quello di mettere in piedi un centro europeo di informazione documentazione cioè un punto di riferimento unitario nel quale si sappia
Dove andare a cercare all'informazione e su tutto che abbiano in faccia uno sforzo di promozione dell'informazione cioè che individui soggetti del nostro Paese che possono essere i i soggetti giusti per quel tipo di opportunità europea e cerchi di mettere in comunicazione questo ovviamente nel mondo dell'impresa il mondo economico è fondamentale lo è lo è in particolare per per il Mezzogiorno dove questo gap drammatico gap tra le intelligenze che ci sono che cercano che hanno voglia e la parte strutturale di raccordo con le opportunità
Il nostro sport sull'Obiettivo credo comune che ci deve vedere impegnati anche al di cui questo queste iniziative espressione è proprio quello e allora il credo l'obiettivo di questo vostro convegno l'obiettivo del lavoro che stiamo facendo l'obiettivo che poi vedere a una forma di collaborazione molto molto forte dato che lo spirito
è assolutamente che ci anima assolutamente lo stesso se voto ci anima la consapevolezza che questi obiettivi sono obiettivi che abbiamo a portata di mano abbiamo portato l'Italia in Europa oggi bisogna portare più Europa in Italia usando uno slogan forse un po'abusato ma che io credo sia assolutamente necessario sul quale ci debba essere uno sforzo collettivo del Paese per raggiungere anche questo secondo obiettivo dopo il primo che abbiamo già raggiunto grazie
Ringraziamo molto il ministro per contributo che ha portato a questo nostro convegno che e gli impegni che il governo sta portando avanti per rendere sempre più effettivo la nostra partecipazione all'Europa
E con questo intervento il ministro determinate questa prima parte del nostro lavoro pomeridiano io pregherei dottor Orioli di venire qui assume una sua veste di moderatore della Tavola Rotonda naturalmente saremmo lieti se il ministro rimanesse ma non osiamo chiedere di tante ringraziamo nuovamente nel suo intervento
Test la cantante nazionale
Incombe no sopra i relatori
Buona sera innanzitutto alcuni alcune informazioni di servizio di leggere i mutamenti del nostro panel
Non può essere tra noi il presidente la Conferenza Regioni Vannino Chiti
Che è stato trattenuto nemmeno il neo Presidente Regione Sicilia Capodicasa che è stato qui mattinata è lo stesso il suo assessore
Che però è dovuto rientrare per una convocazione urgente di Giunta ma suo posto parlerà il dottor Luigi Pinto scali capogabinetto dell'assessorato la cooperazione
Preciso che per impegni in rappresentanza la Confindustria dal dottor Vincenzo Boccia che il presidente regionale dei giovani imprenditori
Noi che presenterà interregionale del Mezzogiorno
E infine temo che dobbiamo escludere la partecipazione del ministro Bassolino ha concluso i nostri lavori
Siamo in attesa di un'eventuale conferma della presenza sottosegretario Morese
Venendo a noi è evidente che la giornata ha portato contributi che si intrecciano continuamente andando dall'attenzione a tematiche macro a tematiche più micro abbiamo visto laddove parlavamo di come arrivare a rilanciare l'occupazione in Europa che laddove invece poi si parla nel dettaglio di alcuni modelli
Di utili iniziative operative che potrebbero essere per l'appunto considerate papabili per così dire come nell'ambito di una idea moderna di nuova programmazione per il rilancio dello sviluppo per esempio
Questa è la nostra occasione riveste un po'le caratteristiche di un day after e di una vigilia perché arriva a ridosso l'abbiamo sentito citare diverse volte
Al vertice di Vienna e quindi sconta necessariamente l'attenzione che tutti abbiamo posto
Alle nuove alle nuove ricette per così dire politiche che sono venute da questo vertice europeo per la creazione di nuova occupazione
E sconta anche il fatto che da domani parte la così detta non stop alla seduta ristretta la stretta finale hanno sempre detto del PRI il patto sociale
Il patto sociale è il luogo per l'appunto dove gli attori sociali tenteranno di mentre appunto le strategie nazionali per il rilancio dell'occupazione degli investimenti
Sul vertice di Vienna abbiamo sentito si sono lenti commenti di vario genere se mezzo rinvii o mezzo accordò un vertice senza contenuti solo di procedura un grosso successo perché l'indicazione del del l'urgenza e la necessità di porre al centro e l'azione politica dei dei governi il lavoro è molto rilevante oppure ha altri hanno detto che sezione trattato solo di un della consueta retorica lavoristica che spesso circonda questo tipo di tematiche all'interno di questa cornice che vi ho esposto per come l'hanno riportata i i giornali e i telegiornali e i commentatori che si sono espressi su questo abbiamo appunto la cornice nazionale di definizione delle strategie di sviluppo che passa da cinque o sei grandi aree tematiche che fanno da sfondo al patto sociale di cui si discuterà da domani c'è l'idea del patto fiscale che non è ancora quell'idea come vogliamo dire rilevante illuministica
Buttata questa mattina con un forte impatto di provocazione dal direttore generale della Confindustria Innocenzo Cipolletta
E idea sulla quale vorrei tra l'altro sentire poi l'opinione le parti sociali naturalmente di una di un abbattimento di dieci punti di carico contributivo e fiscale in dieci anni come vero segnale della Maastricht per il lavoro
Perché come ha detto Cipolletta questa mattina questo sarebbe il lupo uno dei pochi parametri che si potrebbero fissare a livello continentale salvo poi attuarle con politiche differenziate a livello locale
Poi
Molto rilevante il capitolo relativo alla nuova programmazione di cui peraltro più volte si è parlato di cui ha parlato lo stesso ministro letta
La nuova programmazione questo sistema di regolazione anticipata delle dei grandi filoni strategici dello sviluppo che dovrebbe essere oramai un patrimonio culturale acquisito dell'azione economica nel novantanove
Se si è fatto il convegno di Catania
Dove sono state indicate alcune priorità interne molto generali che lo stesso D'Alema indicato un forte investimento in infrastrutture ferroviarie un forte implementazione dello sviluppo nei porti
Forte attenzione agli investimenti strutturali in senso classico quindi le grandi opere autostradali e non
Forte attenzione alle
Al rilancio delle politiche
Attive del lavoro in in modo variamente connotato ora in innanzitutto un primo dubbio macro appunto a questo vorrei portare a questa tavola rotonda se non c'è il rischio che realtà nella nuova programmazione si torni un po'a scontare un modello dei contenuti vecchio di programmazione cioè quello legato a politiche classicamente neo keynesiana
Che guardano per l'appunto al grande investimento anche d'immagine infrastrutturale su cui ora lavorano quantità notevoli di personale Man per un periodo limitato
Che evidentemente sarebbe contraddittorio rispetto per esempio a quel tipo di investimenti in infrastrutture immateriali per così dire ma intelligenti
Ad alta potenzialità di creazione di sviluppo e di
Le imprese nel Mezzogiorno
E qui scontiamo appunto un primo livello di eventuale possibile contraddittorietà tra quello che che ci veniva detto
Poi sicuramente è importante cercare di capire come questo tipo di programmazione riuscirà a dare effettivamente linfa vitale al nuovo sviluppo perché non dimentichiamoci che
Anche in passato più volte abbiamo visto arrivare i ministri dei lavori pubblici o chi per loro con ampie volumi sugli Simi dossier che indicavano gli elenchi di opere da fare salvo poi non riuscire a completarli ha ora nemmeno a farli partire per meglio dire si cita sempre un esempio di quanto sia rilevante diciamo così porre l'attenzione strategica tra la propria la progettazione strategie quell'esecutiva per l'aeroporto di Tokyo un'opera faraonica che sicuramente fa come posso dire a illustrare i meriti dell'umanità
C'è stato un anno di progettazione strategiche cinque anni di progettazione esecutiva
è un parametro che in casa nostra fa un po'
Come dire fa sorridere a dir poco chi prende in esame normalmente questo tipo di tematiche perché a casa nostra la fase per solo la fase strategica dura decenni
E viene dedicato invece assai poco tempo alla fase esecutiva quindi lo stesso ministro dice noi abbiamo preso un passo da montanaro nella programmazione anticipando
La tempistica europea ma su questi otto mesi di vantaggio saranno sufficienti
Arrigo a colmare a rientrare in questo tipo di programmazione che invece gli altri fanno con più efficienza Dinoi cioè di riuscire a fare la programmazione di opere strategiche con Mangia abbozzata una parte di progettazione esecutiva che è il vero punto dirimente sulla base della quale poi si allocano anche i soldi materialmente e si cominciano a intravedere i progetti effettivi che si fanno
L'altro punto che vorrei fondi lenta se oggetto di alcuni degli interventi dei relatori è quello del ruolo degli enti locali necessariamente sulla progettazione del nuovo sviluppo più volte
Sia dentro che si è detto che lo snodo regionale su cui peraltro ancora alle il confuso direi Progetto federalista che è stato citato anche questa mattina
Fa ampio riferimento e fa conto spesso si è detto che le le le le entità regionale è stata principale responsabile poi della incapacità di progettare opere di destinare diciamo così con intelligenza le risorse copiose che peraltro non sono il principale problema di chi affronta le tematiche rilancio lo sviluppo
Perché il principale problema sono la capacità di fare progetti di avere delle idee del motivo per cui il governo si è così fortemente dedicato all'attenzione nel programmare delle idee
Non non vorrei rubare troppo tempo ma vorrei senz'altro partire dall'intervento di Aldo Amoretti segretario generale della Filcams CGIL
Al quale peraltro il rilancio ancora una volta la la provocazione di oggi di Cipolletta sulla questione preliminare è strategica diciamo così di
Ammodernamento del tu le le tipologie di spesa laddove Cipolletta appunto lo ricordo ancora una volta ha suggerito un abbattimento di dieci punti
Di pressione contributiva e fiscale al fine di consentire ma agli stati di competere al meglio con un abbattimento del costo del lavoro che è sicuramente uno degli ostacoli principali
Alle nostre fa lo sviluppo delle nostre imprese la parola da Moretti
Poi
Con rapidità e io credo che ci sia un po'di accesso di semplificazione
Questo è un po'la storia dell'uovo e della gallina
Che se si abbatte
Il costo del lavoro per il versante fisco e oneri sociali
O c'è contemporaneamente davvero uno sviluppo rilevante della produzione e dell'occupazione che compensa
Oppure per fare questo bisogna tagliare nettamente le prestazioni sociali
Quindi questo è
Discorso plausibile se
è efficace l'altro figlio se si vede l'una e l'altra di cose
Se no ci vuole l'esercito per fare questa cosa
Questo di oggi credo che sia
Uno dei discorsi più difficili che ci competono
Io sento spesso il bisogno di come dire
Di un'analisi più veritiera delle cose come stanno delle tendenze in corso
Faccio due tre esempi
Si dà per inteso che
Per le imprese meridionali difficile l'accesso al credito perché le banche pretendono sempre garanzie reali
Ma se fosse così non ci sarebbe stato del disastro del Banco di Napoli
Ora che è evidente che il Banco di Napoli e anche non altre banche per esempio in Sicilia hanno elargito credito non bassa soggetti che non avevano alcuna garanzia reale offre
Quindi questo è solo una parte del problema da questo punto di vista è molto più abile l'usura
Gli usurai sanno molto più selezionare i loro clienti perché fatti sì assicura nuove livelli interesse altissimo e l'incasso
Gran parte dei casi salvo i metodi che adottarono ma insomma vuol dire che scelgono dei soggetti che sono suscettibile di produrre ricchezza e loro gliela portano via
Oppure
Tu dici bisogna puntare sulle infrastrutture immateriali ma un altro luogo comune che c'è in Italia che si son fatte le autostrade non le ferrovie
Ma non si sono fatte nelle autostrade nelle ferrovie negli acquedotti ci son fatti dice dei sistemi di comunicazione moderni nelle fognature e così via credo che sia questa la verità
Io vi siano cenato a ad Agrigento in un ristorante non c'era l'acqua nei rubinetti dei bagni c'erano delle bottiglie di acqua potrei servire
Siamo lì
E lì c'è ormai un mercato per il quale chi può si attrezza con
Le sue scorte d'acqua e compra l'acqua ai privati che sanno portare l'acqua insomma chi può si attrezza così come si attrezza con il rifornimento da un'asta per riscaldarsi d'inverno c'è anche
La scorta dell'acqua
Quindi la cosa davvero rilevante fatta di molte cose di molti risvolti difficile
Francamente dire che c'è un filone che va affrontato invece che è un altro filone
Oppure
Io di questo sono particolarmente sensibile quando si affronta la questione economia sommersa lavoro nero
Spesso la si affronta dal versante che dice ma questi poveri lavoratori ai quali non pagano il giusto
Questo risvolto cioè io sono sindacalista ci mancherebbe altro te sollevi questo problema ma a mio parere c'è una questione ben più rilevante
Se ci sono interi sistemi di impresa fatti così non è per la cattiveria di ogni singolo imprenditore che non vuol pagare i suoi dipendenti
è perché le loro condizioni strutturali sono tali che questa impresa stanno sul mercato
Anche perché è pagano nero
è una delle loro condizioni strutturali di esistenza
Quindi nel mettere mano all'emersione del sommerso significa dare il giusto i lavoratori ok
Ma significa compiere una grande opera appena sollecitare ed aiutare queste imprese
A rafforzarsi a diventare capaci di stare sul mercato rispettando le regole del mercato
Dico rispettando le regole perché è evidente parere che chi non paga i dipendenti giusto ovviamente non paga l'isolamento ovviamente non sarà uno di quelli che rispettano le regole urbanistiche o quelle della sicurezza ambiente di lavoro e così via è una catena
Quindi o si vede questa questione
Come un processo che attiene la solidità dei sistemi imprenditoriali
E quindi con un'operazione che dovrà portare a un grande ammodernamento dell'impresa per renderle appunto capace di stare sul mercato rispettando le regole
Oppure se non si vede questo di risvolti evidentemente non se ne uscirà
è chiaro che se c'è una parte dell'economia cari rionale non sono meridionale ma soprattutto meridionale che rimane in quelle condizioni di io credo che alla lunga sarà tagliata fuori dei processi dei mercati mondiali dal progresso in generale
Ma naturalmente poi c'è anche da vedere più nel merito le condizioni e le situazioni faccio un paragone che anche un'autocritica
Tra la fine degli anni settanta e agli inizi degli anni ottanta io Eros dirigente del sindacato tessile
C'eravamo messi in testa ma non solo noi che bisognava dare gli aiuti all'impresa
Che avessero programmi di diventare completamente autonome sul mercato
Dato che nel settore tessile abbigliamento uno dei fenomeni rilevantissime quello del contoterzismo impresa che sanno produrre ma non sono loro a stare sul mercato lavorano per un'altra impresa che invece questa capacità c'era
Questa pretesa ci ha dimostrato una grande sciocchezza
Perché si è dimostrato che ci sono delle ragioni strutturali che motivo al fatto che in un settore così ci sono delle aziende che producono e sanno commercializzare e magari stare sui mercati mondiali ce ne sono delle altre per le quali è un progresso importante
La pluri commette Enzo
C'è il passo d'addio da essere soggetto che lavora unicamente per un committente solo ai sani capaci di lavorare per quattro cinque sei committenti essere quindi capaci poi di negoziare delle condizioni
Anche io sono anche per molta più prudenza intorno alle in fasi che si mette in sulla questione piccola media impresa italiana come soggetto risolutore del problema se sviluppiamo la piccola media impresa si risolve l'occupazione e tutto il resto
Io credo che ci siano tante di rotture la piccola e media impresa ma non credo che sia possibile
Uno spazio efficace per la piccola e media impresa se non ci sono le grandi prese in un Paese che pretende di essere una delle prime potenze mondiali
Uno dei grandi handicap a mio parere questo qui non parlo di grande fabbrica e questa è un'altra cosa Parodi grande impresso
E
Esempio una delle cose io avverto come necessaria adesso è all'ordine del giorno la questione
Formazione formazione professionale formazione continua
Io credo che sia molto importante che abbia preso questa rilevanza nel dibattito
Ma io dico che sarebbe bene mettere in evidenza quanto ci sia di bisogno di formazione per gli imprenditori anche non solo per gli operai gli impiegati quadri marcia
Io per un imprenditori che a spesso il padrone tuttofare che proprietario manager e tutto quanto e che spesso dipende totalmente da consulenze esterne riuscirà a fare formazione perché poi diventino capaci di crescere è importante
Oppure faccio un altro esempio io osservato con interesse Catania
Mi aspettavo che avesse una sua rilevanza il capitolo turismo a proposito di mezzogiorno
Invece passato totalmente
Somma in secondo ordine
A mio parere anche questo è un abbaglio non dico che allora decidiamo che è il turismo la soluzione per il Mezzogiorno anche questa sarebbe una sciocchezza però è una risorsa ampiamente sottoutilizzata
Il solo aumentar da due o tre mesi a sei sette metri la durata della campagna della stagione sarebbe evidentemente accrescimento del reddito del lavoro rilevantissimo
Ma io sono persuaso che questa iniziativa di cui discutiamo oggi può avere un suo valore
C'è un risvolto del quale non ho sentito parlare che
Mi piacerebbe capire che che come dire né i proponenti che idea sia
Si offrono servizi all'impresa
Ci farà il pellegrinaggio insomma associate impresa suggerirgli di avvalersi di questi servizi
Io credo che queste imprese devono pagare il servizio
C'è un problema di quanto
Io credo che bisognerà offrirli anche un prezzo vantaggioso
Ok
Ma sono stati quasi tutti dei fiaschi quelle situazioni dover regali un servizio qualcuno
E come quando regali un libro se regali un libro
è improbabile che il destinatario se lo legga magari lo sfoglia legge qualche pagina se te lo compri un libro
Somme in generale perlomeno fino a un certo punto ci armi ok
Bisogna quindi molta attenzione a la questione che le imprese destinatarie si rendano conto di valore dell'Offerta
Al punto di essere disponibile a pagare se poi gli offriamo ovviamente un prezzo vantaggioso questa cosa a mio parere che sta insieme
Anche perché lo scopo di tutta questa iniziativa può anche essere il lanciare sul mercato dei giovanotti che diventò dei bravi professionisti e poi vengono assunti dalle associazioni o si mettono sullo studio professionale per conto loro e quindi alimentano il mercato che pure va ammodernato con le società eccetera
Ma deve essere proprio l'impresa insomma ecco
Io credo che questo sia un risvolto che va messo a punto bene
Perché ci vuole una componente di vantaggio che viene offerta che viene intuito dal soggetto destinatario ma anche di sottolineatura del valore perché se no evidentemente non tutto
Infine io credo che ci sia poi davvero intorno tutte queste questioni un'esigenza di arrivare a una situazione alla quale ognuno fa la sua parte
Fa la sua parte il Governo centrale la fa la comunità la fanno la Regione la fanno gli enti locali
E ognuno sia chiamato a rispondere delle sue responsabilità
Questo punto di vista Catania campo questo senso del chiamare tutti alle scadenze la responsabilità al fare ognuno la loro parte io credo che questo sia un risvolto che merita di essere sottolineato ci metto anche sindacati e quelli che devono fare la loro parte
Ringrazia corretti
Velocemente la parola al dottor Orlando che voleva replicare appunto all'ultimo stimolo dato da Moretti
La moto con Moretti tutto quello che viene regalato non viene mai apprezzato il patto stupiti un esempio ricorda che si fece una riunione mio tempi in Confindustria
Che venne c'era un ministro della ragazza udita c'era il presidente le cave commercia rabbia sordità
C'era un altro elemento e il ministro dell'industria rabbia saudita trovare cinquanta uditori fu una fatichi infinita
Dopo un mese lo fece la Repubblica databili a testa e novecento mila lire per quella giornata l'unica cosa in più era un principe saudita ma ci sono mille duecento a disposizione con gli stessi personaggi alle cento mila lire sala piena che vuol dire ora preme Cracco il servizio deve essere pagato logicamente né sarà fatta in base a costo uomo costo ora costosi il all'inizi potrà Faldetta ispirazione eccetera ma quello che ha regalato non viene mai apprezzato quindi sono d'accordo un certo costo sarà dovrà essere dato dovrà essere sostenuto da razzi
Grazie
Ora per proventi orario la cedere la parola al dottor Luigi Mastrobuono segretario generale non camere del quale Santino apprezzato l'intervento laddove ha ha spiegato per l'appunto quale sia l'urgenza di razionalizzare creare nuove reti
Dicendo che per l'appunto questo contribuirebbe contribuisce a fare chiarezza a dare certezze che sono poi i presupposti culturali dell'imprenditore è quindi indirettamente diventano i veri fattori strategici per la creazione di nuova occupazione
Ecco mi a completamento di quanto detto questa mattina credo che potrebbe essere importante ora avere la sua opinione su quanto questo tipo di certezze di affidabilità può dare per l'appunto la nuova programmazione di cui così diffusamente si è parlato in giornata
In relazione a questo tipo di esigenze di investimento
Che tipo di attenzione lei stesso per l'appunto ha riscontrato rispetto a questo tipo di problema alle la parola
Grazie ma io vorrei vengo senz'altro alla al tema
Che mi ha segnato vedo ricollego con questa mattina mi sembra che il compito del la tavola rotonda sia quella di precipitare nel Mezzogiorno
Alcuni concetti più ampie generali che stamattina abbiamo detto ora la domanda che mi pongo è ma e convenuto e conviene al Sud l'Euro oppure no
Perché devo dire che gira nel territorio un po'di scetticismo lo incontra ancora sicuramente ricorderete
Quasi un anno fa poco più di un anno fa c'era chi sosteneva ed era una linea di pensiero piuttosto che aveva un suo seguito che tutto sommato a mezzogiorno l'Euro non conveniva sarebbe convenuto fermare l'euro a un certo punto dello Stivale insomma SAR Garigliano
Quale altezza e lasciare invece l'economia delle parti più svantaggiate del Paese libera di correre cioè libera di fare quel tipo di competizione con meno con le regole e quindi libera di usare dei tradizionali armi della svalutazione dell'inflazione per competere nei confronti dell'euro restano tesi che
Circolava non era sostenuto soltanto nel Sud assoluto anche al Nord
Oggi ancora qualcuno lo dice sicuramente qual è il fascino di questa Timoria il fascino di dire ma perché il Sud deve subire i diritti
Sostenere che il sunto subisce il rigore le altre degli altri territori e quindi chiedersi perché Izzo dobbiamo fare questo
Alla stessa velocità nelle altre realtà territoriali e non abbia invece potuto godere di una libertà
Più ampia nel determinarsi le politiche
Concorrenziali
Certo hanno si fanno riflettere anche gli imprenditori del Sud o su alcune conseguenze che questa libertà avrebbe avuto beh insomma
Per esempio quando si dice ma loro i vostri competitori sarebbero stati i vostri colleghi che operano in Paesi senza regole che quindi sostanzialmente ma non solo del del lavoro sommerso ma di tanti altri dei regolazioni per non dire legittimità la loro regola produttiva in questi poi diventano i competitori e già questo è un argomento prima Moretti richiamava il lavoro sommerso
E insomma conta un lavoro sommerso in un quadro di regole un controllo volo sommersi in assenza di regole degli e poi diventa soltanto il primo gradino di ulteriori
Sommersione
E poi comunque il Sud senza euro sarebbe fuori la fortezza cioè sarebbe fuori della possibilità di sfruttare uno sviluppo lo dicevo stamattina che costa meno ora credo che questa seconda argomentazione c'è senz'altro molto seria cioè mettiamo sotto un altro punto di vista tanto siamo in tavola rotonda credo possiamo consentirci qualche libertà in più
è come se il Sud avesse subito per tanti anni lo choc asimmetrico che noi oggi denunciamo potrebbe succedere con l'euro cioè non diciamo che l'euro può determinare per alcune aree produttive uno shock asimmetrico cioè la caduta improvvisa della convenienza a produrre determinati beni o servizi in una certa aria che essendosi specializzata molto non trova più o per motivi di mercato mondiale o per altri motivi come è stato per il petrolio presto
Tra altre aree una sua convenienza penso da già vissuto Sciacca simmetrico quindi qual è il vantaggio nell'euro che oggi può avere qualche modalità in più per recuperare più velocemente
Cioè io credo che con le vecchie regole il sud sarebbe stato decisamente condannato a restare in quella marginalità produttiva con le nuove regole ancorché questo non sia assolutamente facile né scontato ha qualche chance in più quali sono queste chance in più
Sono la possibilità di sfruttare per primi alcune opportunità nuova che si sono poste
Ci sono anche i presupposti di questo per esempio il sistema di Moving prese che registra la nascita la mortalità delle imprese su tutto il territorio segnala che da tredici trimestri tredici trimestri sono prive di tre anni si registrano nel Mezzogiorno saldi positivi nella nati mortalità delle imprese cioè son più le imprese che nascono figure che muoiono non avviene così nel Nord esterno avviene così non lo dovessero avviene così nel resto d'Italia
Quindi sicuramente c'è un processo che in parte porta ad emergere imprese che più erano sommerse in parte registra la nascita di nuove realtà imprenditoriali costante e progressivo interno del Mezzogiorno ora questo un segnale positivo
Un secondo segnale positivo sono i dati sull'esportazione che come sapete ancorché come numeri assoluti non siano decisamente positivi sono però percentualmente molto significativi
Allora sicuramente nel Mezzogiorno ci si rende conto che lo dico anche per cognizione diretta che c'è qualche opportunità nuova da cogliere
Certo se queste lasciato alla spontaneità e alla capacità del singolo imprenditore di interpretare il contesto e i mercati questo risulterà sempre faticoso comunque sporadico allora si tratta probabilmente di mettere quella quantità di innovazione e di specializzazione nelle produzioni del sud
Secondo me anche molto di servizio oltre che di prodotti materiali che possono consentire a sud di uscire dalla sciocca asimmetrico siccome sia sei Sciacca simmetrici
Cambiando specializzazione e quindi attraendo investimenti e lavoro nuovo tutto questo non manca perché gli investimenti in questa fase non mancano e il lavoro al sodo sicuramente non manca
Ecco che allora anche se l'ho dovuto dire in modo molto sintetico credo che ci sia qualche chance in più cioè c'era possibilità di riconvertire subspecializzazioni innovative
Necessarie produzioni e capitali lavoro che oggi non sono utilizzati sufficientemente questo si fa prima al sud perché non bisogna smantellare quello che già c'è in alcune in molte circostanze
Mentre al nord si tratta invece di fare attività comincerà stamattina Cipolletta che sostituiscono altre attività e questo comunque un passaggio propongo allora se ci può essere questo porto Nervina bisogna capire con quali strumenti questo diventa possibile sa a quali condizioni questo diventa possibile perché altrimenti saremmo quasi nella situazione in cui per assurdo diamo più biada un cavallo che poi ha le gambe legate e quindi anche se si sente più capace di correre nona la possibilità di correre
Le condizioni credo siano richiamano alcuni dei temi generali anche emerse nel dibattito stamattina
Secondo io ne vedo almeno tre importanti e la prima è una molto delicata la prima è quella classe dirigente adesso
Cioè tutto il discorso sul fatto che lo sviluppo diventa per tutta micro
Economia un fatto squisitamente locale soprattutto carne e che quindi la responsabilità di politiche di sviluppo appartiene alla decisionalità degli enti locali richiama il fatto cenno essere enti locali
In personificata in un gruppo dirigente capace di vedere questo sviluppo precari questo tema avvolte trascurato è uno dei principali ostacoli alla creazione di veloci volani di sviluppo nel Mezzogiorno perché per esempio di integrazione delle burocrazie e molto più lento al Sud che al Nord
Cioè la capacità di lavorare in Rete tra enti istituzioni su progetti allora il tema per esempio affrontato tutto il il progetto passa per chi lo conosce cioè dalla possibilità di formare insieme dipendenti degli enti locali sulle metodologie progettuali che richiamano i fondi comunitari diventa per esempio un progetto abbastanza importante per questo
Poi ci furono le classi dirigenti private e cioè dell'imprenditoria vero rappresentanza prova qui uno dei risultati siamo qui McNair là dove sono stati inventati patti territoriali uno dei risultati
Del del metodo la metodologia dei patti territoriali è senz'altro quella di aver tentato di mettere intorno al tavolo tutta la classe dirigente locale intorno dei progetti questo ha sofferto dei limiti perché molto spesso sono stati tirati fuori i vecchi progetti invece di immaginando di nuovi tra opposto tutti territori che si sono esercitati e non sono pochi il problema della vocazione produttiva di quel territorio per cosa lavoriamo qual è la vocazione produttiva di questa realtà economica
E quindi delle in quelle condizioni che abbiamo come può essere sviluppato l'economia locale allora sicuramente questo questa esperienza ha fatto qualcosa fatto fare qualche passo in più vale ai gruppi dirigenti locali
In questo le esperienze e le Camere di commercio diventa interessante perché essendo una chiamata di nuove classi dirigenti
Sono circa due mila seicento gli amministratori che con questo processo di rinnovo in corso entrano le camere di commercio su tutto il territorio sicuramente è un ma qualche selezione di classe dirigente certo non sottraendosi possiamo pensarla Priori dovremmo vedere a cose fatte che tipo di i gruppi dirigenti erano fuori però sicuramente ci sono alcuni presupposti sono gruppi dirigenti che vengono dalle categorie economiche
Che hanno nella stragrande maggioranza esperienza di guida d'impresa
E che sono messi intorno a un tavolo a cercare convergenze sintesi nell'interesse economico generale quindi non più su interessi particolari quindi c'è un'estrazione è un compito che sono il presupposto per testare gruppi dirigenti nuovi avrà questa mi sembra prima condizione su cui lavorare
La seconda è tutto il tema dell'assistenza all'impresa qui entra avendo sud
Stamattina dicevo nel mio intervento il problema dell'intervento pubblico nell'economia si sta delineando sempre più come la ricerca della promozione di servizi e di interventi che non possano essere fatti dei privati Macchi o stanno a monte di quello tra privati possono fare quindi sono servizi non di mercato oppure servizi che hanno un costo di impianto opposto da Dio talmente alto che non poté essere tollerato
Affatto di saggiare dei privati perché sicuramente i privati seguendo logica del profitto andranno dove i servizi sono più richiesti era l'esperienza degli spagnoli stamattina quando dicevo l'esportazione la richiede chi già esporta per primo se voi da Arlacchi non esportabili sostenere un costo d'avvio
Qui allora questo criterio di intervento pubblico
Diventa importante nel capire qual è il limite perché c'è un limite relativo non elimina assoluto non si può dire che il pubblico non fa quel servizio il pubblico non fa quel servizio possono fare i privati il pubblico a fare quel servizio dove nessuno lo farebbe
Questa è il concetto di sussidiarietà che credo più proprio all'esperienza non solo italiana ma comunque italiano e anche le camere di commercio
Quindi il primo tema è questo come il pubblico entra nel privato con l'assistenza prese il secondo è come l'assistenza all'impresa diventa una rete di sostegno all'impresa e quindi non è un fatto episodico o univoco è un complesso di possibilità che l'imprenditore si costruisce potendo scegliere come si ottengono questi risultati che si ottengono proprio attuando un forte una forte prossimità alle prese
Cioè avendo la capacità di rilevarne bisogni cosa che per fare sviluppo locale e più che necessaria e la capacità di rispondere in modo molto flessibile ecco perché vendo sud progetto cui dice Calderoli lo sa benissimo dico sinceramente in un primo momento io ero molto perplesso di fronte al progetto venduto
Ero molto perplesso perché mi sembrava un tentativo di forzare con soldi pubblici una cosa che non è bisogna essere forzata però poi un po'per come si è voluto Progetto un po'per queste riflessioni sul fatto che comunque la disseminazione in realtà che non sono aperti a questi servizi va fatta comunque un tipo di sostegno e hanno persuaso che invece ci sia tutta un'altra sia un nuovo approccio che si inserisce bene il discorso di Catania adesso dirò perché sono approccio che può portare alcune realtà non tanto ad esportare di più perché questo è uno dei risultati macché affida logica dalla globalizzazione dell'euro che è tutta una non è tutta un'altra cosa è un discorso molto più ampio
Il problema è la globalizzazione si pone anche dell'impresa che non esporta il primo turista del quattro gennaio arriva in Italia fa un assegno in euro bisogna vedere che succede perché questa segnarono fra Milano ma lo può fare
Provincia di Lecce lo può fare in provincia di Ragusa uno fare proiezioni sono amici della Sicilia
Allora globalizzazione sono anche tutte queste cose per le imprese che pur non avendo un mercato internazionale di sbocco
Ma come altri invece avendo un mercato locale di operatività però hanno il problema di come ci si comporta diversamente coregone dell'Eur
L'esempio dell'assegno è così immediato ma se ne possono fare molti altri
Perché cambia di mercati di sbocco ma cambiano anche i mercati di approvvigionamento questa è un altro discorso che molte imprese hanno pure se non esportano
Cambiano le regole tra le imprese stamattina si citava il problema di investimenti esteri in Italia all'accoglienza di investimenti esteri in Italia la possibilità di attrarre
Nuove iniziative imprenditoriali poteri tra territorio collegarvi sì è tutta la problematica nuova non siamo abituati a cui anche con l'associazione di categoria azionari dottor Barone hanno parlato altre volte
Si apre tutto una frontiera nuova tra non considerare più concorrenza ma invece considera l'arricchimento nuove imprese che vengono sul territorio
Allora questo è un discorso molto più complesso della semplice rapporto importa esporta di tradizionale memoria avrà se vendo Sud serve a tutto questo e mi sembra che il progetto viene oggi presentato a una serie di agganci che hanno questo tipo di lavoro diventa un progetto molto interessante perché serve a preparare il terrorista preparare territoriali globalizzazione e non ad aiutare le imprese a rispettare che è un mestiere che ripeto ci sono già tanti altri che lo fanno e lo si può fare glielo sbuffare insieme
Ma non è questo il succo del discorso allora credo che questo unito anche all'idea di fare impresa per le imprese perché questa la fine avendo sud diventa diventa una creazione di impresa e per fare servizi all'impresa e quindi una realtà che insieme fa profitto sono aspetti che fanno non soltanto ben valutare Progetto ma ne danno un'interpretazione molto all'avanguardia rispetto a questo tema dei servizi assistenza riprese rispetto a quello di cui c'è bisogno nel Mezzogiorno per lo sviluppo l'ultima cosa Rollo la terza condizione che voglio porre quella del creare reti anche questo lo riprendo anche da stamattina
Creare rete di servizi vuol dire poter fornire all'imprenditore una gamma di opportunità
Ad Amelio opportunità nasce grazie a due fatti che siano prodotte le opportunità e quindi è un problema di produzione di confezionamento dei servizi che vengono offerti
A seconda che l'imprenditore venga aiutato ha selezionato le a interpretarle e quindi venga guidato all'interno della verità potevi scegliere
Servono entrambe le cose perché è vero che oggi di offerte di servizi ce ne sono forse non ce ne sono abbastanza neppure atta ce ne sono
Ma in molte realtà di queste pure essendo c'è offerta di servizi non c'è capacità di selezione di interpretazione rispetto ai propri bisogni
Ecco un altro punto su cui prendo Sud crea un po'un fatto importante farà cosiddetta casto Marche aiuta l'imprenditore a rendersi conto all'interno della rete dei servizi di cosa a cui ci ha bisogno perché non tutti hanno bisogno è la stessa cosa
Allora queste due cose messi insieme sono infatti innovativo e queste due cose messe insieme
Potrebbero aiutare le micro realizzazioni di sviluppo se poi nemico organizzazioni sviluppo diventano anche più globalmente un fatto che da maggiore linfa un intero territorio creano un distretto
Mettono in collegamento un gruppo di imprese con gruppi imprese altre parti cioè su tutto questo si possono costruire una serie di altre rivelazioni sempre sfruttando la rete che non soltanto fanno crescere delle piccole impresa delle nuove imprese ma credo anche uno sviluppo complessivo del territorio allora se queste Progetto questo va bene secondo me va bene per rispondere alle domande che che poneva il nostro moderatore ma va bene anche per fare un intervento diffusivo che sicuramente richiederà del tempo forse alcuni tempi del progetto sono un po'ottimistici
Sicuramente richiederà del tempo però va nella direzione giusta e va a sfruttare l'opportunità dello sciocca del Mezzogiorno per per con quando sei dietrofront ultimo diventa il primo per essere i primi a sfruttare queste non opportunità attenzione ed è l'ultima battuta
Che però bisogna puntare sui settori nuovi c'è tutto questo discorso incentrato soltanto su settori tradizionali rischia di avere il respiro corto bisogna visto che si cerca un aiuto questo anche una motivazione in più per fare un intervento sostenuto dal pubblico sia puntare su cose nuove
Non tanto su prodotti nuovi fisicamente nuovi ma sicuramente il tema dell'innovazione se leggere gli articoli che ventiquattrore con Patrizio Bianchi se lo sta predicando da danni se non puntiamo su quei settori che hanno un un mercato davanti all'interno dell'europea fuori
è inutile andarsi a dividere la torta sempre più ristretta dei mercati tradizionali
Se non andiamo con quei meccanismi di innovazione e di servizi che sempre più avranno mercato le opportunità di di margini di profitto sugli altri sicuramente sconti ma hanno assentare le imprese che lavorano su quelli quindi poi fatto l'impianto c'è problema dalla qualità delle scelte
Su questo è un problema di cultura ecco perché vengo a quello diceva tuttora Moretti abbonda a Catania non si è parlato sostanzialmente di turismo
Perché il problema è il turismo è che per trasformare una realtà territoriale lo vediamo noi da industriale turistica penso alla Spezia prima Settineri mente ci vogliono vent'anni
Per cambiare la cultura imprenditoriale di una realtà che ha sempre fatto un'altra cosa ci vogliono vent'anni allora o troviamo i sistemi per accorciare a cinque perché più visti di cinque anni non serve più portiamo a cinque il trasferimento il pino trasformazione della cultura imprenditoriale di un nuovo e qui la formazione deve avere un ruolo veramente cresce come diceva Cipolletta stamattina
Oppure la trasformazione culturale troppo lenta
Però capisco che quando barca si metta a fare i conti dice che deve portare risultati entro un certo periodo abbandona tutti quei processi che hanno bisogno di un cambiamento culturale più lungo tra questo ritorno al tema delle classi dirigenti se ci mettiamo
Camere di commercio enti locali sindacato organizzazioni categoria a operare per questo cambiamento di cultura imprenditoriale e riusciamo a fare quell'innovazione dicevo prima allora il turismo potrebbe essere una delle innovazioni su cui si punta bisogna farlo anche questo con criteri innovativi perché se ripetiamo soltanto le esperienze di altri questo non è sufficiente
Grazie
Dire che sono molti gli spunti che a questo punto vorrei girare al rappresentante degli enti lode la Regione Siciliana in qualità per l'appunto di rappresentante della pasta compagine rende dei rappresentanti degli enti locali dieci punti sono Diversity abbiamo visto c'è un problema di ingestibilità dei Progetti a livello locale l'antica criticare rende la scarsa capacità progettuale
C'è un po'il problema delle classi dirigenti che ha posto adesso dottor Mastrobuono c'è infine la la vera nuova diciamo il vero nuovo tema che giunge quando si parla di programmazione la capacità di scelta e di selezione
E quindi
Mi piacerebbe che a questa tavola rotonda si potesse avere l'opinione di un rappresentante le regioni su cosa ne pensa di questo tentativo di affiancamento partnership diciamo così che il Dipartimento del Tesoro
Sta tentando di fare per l'appunto con le regioni nell'aiutarle a selezionare le effettivamente le priorità e nell'aiutarli addirittura confezionare i bilanci alle la parola
E intanto
Voglio dire che la presenza proprio della regione siciliana sarebbe dunque stata presentata addirittura il presidente no
Poi impegni di governo il governo appena nato quindi ci sono parecchi nodi da sciogliere una macchina da mettere a punto no un grande urgenza comunque dico la presenza qui dalla Regione Siciliana
Significa proprio che se c'è una consapevolezza che è fuori discussione proprio quella che e finito c'è un periodo no di gestione
Della cosa pubblica degli interventi dei flussi finanziari delle scelte che non sono state fatte per la verità
E ne cominciavano
Periodo in cui evidentemente ha già la Regione si sta cominciando attrezzare ad operare la Regione Siciliana ad operare secondo ecco scelte programmatiche che indizione risorsa che si fanno sempre più risicate utili sopra le risorse verso fattori di sviluppo reali
Diciamo una
Messa a punto di strategie che possiamo sintetizzare
Fassino dall'assistenzialismo all'assistenza
Cioè da quel sistema di interventi che finora è stato sistema che ha fabbricato consenso buona sostanza
Sia nella gestione diretta per gli interventi finanziari sia nel sistema del credito
Vorrei ricordare che
Fossero citati i casi di alcune grosse istituzioni bancarie del sud
Sono finiti in rosso
Ma no perché abbiano finanziato idee che poi si sono rivelate magari ecco perdenti
Ma perché hanno finanziato tutt'altro hanno finanziato la politica alle volte hanno finanziato
Ama la vita laddove addirittura coincideva con la politica
E questi stiamo del credito sicuramente va premesso appunto per creare una cultura diversa di interventi creditizi
Ci imbattiamo siamo accorti presentano alla Regione Siciliana c'è un sistema che giovato che assolutamente ingessato in norme che lo pongono completamente fuori mercato
Laddove
Gli istituti creati apposta per agevolare le imprese dovrebbero concedere credito a un tasso che ormai ampiamente superato dal
Questo per dire che evidentemente c'è da ricostruire un sistema sul sistema di messa a punto delle idee sistema della programmazione celare costruire la macchina amministrativa che ormai in Sicilia sicuramente la alla retroguardia per quanto riguarda il sistema amministrativo così tra pochi anni fa sia nazionale
Ricreare la macchina amministrativa deve quindi diciamo farla misurare con le logiche
Potete con le logiche del dei templi comunitari delle altre regioni d'Italia e d'Europa
Significa anche ricreare una
L'interfaccia la macchina amministrativa che è poi quel tessuto imprenditoriale che per lunghissimo tempo è stato oserei dire narcotizzato da un sistema che potranno assolutamente spinto alla creazione di sistemi cui irretito di e di ricchezza meglio ma semplicemente costituito un elemento
Strutturale del dei conti dell'impresa
Per cui oggi grossi settori diciamo del fra economia siciliana devono fare i conti con un sistema strinse apistico per un po'più reggere il passo con le risorse che non sono più disponibili
Ed entra in crisi
Quindi un'altra grossa scommessa sicuramente quella di
Riuscire a selezionare diciamo il meglio dell'imprenditoria sostenerla con sistemi che non sono più quell'intervento finanzio diretto ma che devono essere appunto i sistemi nel di servizi qualificati
Servizi ecco come quello del progetto che stiamo confrontando che stiamo discutendo oggi
Che non a caso appunto la Regione Siciliana
Con immediatezza colto ecco per essere presente a dare un segnale di un di un cambiamento che certamente come vuole dimostrare una attenzione riversa la alla mondo e la produzione alla imprenditori alla cultura all'impresa e i temi diciamo alle grandi scommesse
Che ci aspettano così in questi anni ora prossimi alla globalizzazione la i problemi diciamo mondiali del del mercato
Prego
Grazie
Veniamo ora ai rappresentanti delle imprese
Partirei dal dottor boccia
Al quale vorrei girare le sollecitazioni che sono emerse nella giornata come sto facendo peraltro per tutti i relatori presenti
Modo puntare sul modello di sviluppo e rilevante importante strategico ma in più occasioni emerso che
è opportuno agire parallelamente anche sul tipo di sviluppo che si propone nel senso nelle ricerche citate poc'anzi di Patrizio Bianchi
Dimostrano anche grossa parte dell'export italiano e di prodotti a bassa tecnologia le chiamano le le le nicchie
Di tecnologia povera altrimenti dette
Ci sono settori di eccellenza sul manifatturiero classico
Che però in un'analisi di prospettiva di medio periodo rischiano di entrare in crisi perché appunto quello che diventa dirimente la competizione sul costo del lavoro alla quale necessariamente non potremmo far fronte con i livelli ogni standard ormai di civiltà direi francamente che alcuni ci siamo abituati
Quindi
Parallelamente alle alla riflessione sull'opportunità e la necessità di creare reti di assistenza l'export soprattutto nel sud della dove per l'appunto
Nel sud è stata notata una performances considerata eccezionale vini di aumento della quota di export delle imprese meridionale occorre però anche analizzare profondamente quali diventi non le altre priorità
A partire dalla citata formazione e a questo punto giro la provocazione che ha lanciato a Moretti perché no la formazione per gli imprenditori a lei la parola
Certo mi sembra che dibattito possa comunica far recuperare
Due considerazioni di sintesi da cui poi arriviamo a una domanda che mi ha fatto uno e che mi sembra di capire
Che il vero dibattito sia tra forme di capitalismo moderne forme di capitalismo selvaggio
E cioè quel capitalismo fatto di regole trasparenti corrette l'etica del lavoro
E quello invece selvaggio che ci porta a voler lungo andare quelle forme di marginalità di precarietà e di povertà lo citava dottor Mastrobuono va citato Moretti grazia spetti terminati gli studi bancari perché in fondo una forma di capitalismo selvaggio Stato un accesso al credito da una parte troppo eccessivo perché si richiedono si richiedevano garanzie reali elevati
Dall'altra diciamo troppo eccessiva perché non si andavano nemmeno con una a valutare i progetti d'impresa
Quindi questo è un elemento importante secondo che emerge da queste considerazioni che condivido e che l'economia italiana ripercorrendo la sua storia va avanti per tra lo diceva Mastro Bruno stato chiamato cresce lo sciocco ma di fatto dell'idea è un trauma un trauma di trovarsi in particolare nel Mezzogiorno dalla fase di assistenzialismo puro a quella di
Libertà di di di mercato
Di qui alcune considerazioni sicuramente abbiamo fatto bene ad entrare nell'Euro noi lo abbiamo detto e con Confindustria come giovani industriali quindi di conseguenza anche quando qualcuno qualche imprenditore avuto qualche dubbio
Perché riteniamo che entrare nell'euro ossia
In particolare si dicono vogliono parlare
In funzione dell'oggetto di oggi del convegno possano sostenere una competizione con quelle produzioni di quell'area come l'ansia e la Russia il cui Paesi utilizzano le leve della svalutazione per fare concorrenza chiaramente ai nostri Paesi alle nostre
E quindi
Intanto sia assurdo esportatore quindici a questo progetto avendo subito su cui poi ci passò un attimo a faccio una riflessione corsia sud di infrastrutture sia assurdo di capacità imprenditoriali
è chiaro che la capacità imprenditoriale è una cosa che legata anche alle tredici e industriali di un Paese di un posto e quindi avendone poche il Mezzogiorno chiaramente ci troviamo
Uno sviluppo a macchia di leopardo in alcune aree
Ci troviamo uno sviluppo a macchia di leopardo però ci troviamo alcune aziende qui dovremmo chiederci perché che non solo esportano ma hanno un livello di esporta in termini percentuali molto più elevato che rispetto a concorrenti del nord perché l'Europa paradossalmente più vicina al Mezzogiorno che non al Nord mi spiego
Nelle abitudini di acquisto di un imprenditore del Nord nel momento in cui si va a proporre un prodotto di un'impresa del Mezzogiorno deve entrare nell'abitudine acquisto il fatto di acquistare un qualcosa a ottocento chilometri di distanza guantoni
Mentre nelle abitudini di acquisto di un imprenditore europeo sia esso francese olandese o inglese che decide di venire ad acquistare il suo prodotto in Italia sbarcare a Milano o a Capodichino o a Palermo e la stessissima cosa
Quindi il paradosso è che l'Europa in termini di opportunità e molto più vicino al Mezzogiorno che non al nord del Paese
E di qui ci andiamo a fare un'analisi di quelle imprese seppur poche sono dieci su cento che esportano in Campania tre su cento che esportano in Calabria
Vediamo però il trend di esportazione e notevolmente superiore rispetto alle percentuali dei colleghi di altre aree questa è un'analisi che non fa
è chiaro che la capacità o la propensione imprenditoriale di un territorio abbisogna di anni però anche chiaro che la capacità e la propensione imprenditoriale di un territorio non deve nascere non possiamo pensare che possa svilupparsi solo attraverso la cultura d'impresa locale
E qui ritorno a quello che dovrebbe essere il cosiddetto intervento organico di politica industriale in cui turismo comparto manifatturiero tutto diventa un elemento importante ma la capacità di attrazione di investimenti nel Mezzogiorno diventa importante perché la capacità di attrazione di investimento
Significa impostare capacità imprenditoriali non possiamo pensare che tra dieci anni
Qualcuno sveglio le generazioni future a seguito di formazione diventino imprenditori del mezzogiorno senza passare attraverso una politica che faccia tra decapitati nel nel Mezzogiorno
è chiaro anche un'altra cosa che emerge oggi a questo tavolo e non solo che usando una frase tutto americano siamo in un mondo in cui occorre pensare globale ma agire locale quindi la politica economica fatta tutta nel territorio non esiste più forse una politica economica nazionale ma esiste una serie di politiche economiche che vengono dal territorio e quindi la classe dirigente del territorio ha una grande responsabilità il dubbio che a noi viene molte volte che cosa accade quando per crisi politiche o per
Inefficienza nostre regioni non riescono a sostenere quei progetti da cui poi ne conseguono quegli impegni di spesa all'interno di quelle politiche economiche
E di qui una riflessione che non attiene direttamente al mondo dell'economia ma che però è determinante cioè le riforme come quella elettorale sia nelle nostre regioni sia a livello nazionali sono degli elementi determinanti
Per lo sviluppo dell'economia perché il blocco a seguito di crisi politiche che non permette la governabilità di certi fenomeni e certe situazioni può andare a danno chiaramente dello sviluppo di di un territorio
Che cosa e qual è il nostro pensiero su quello che il sommerso che è stato anticipato d'amore
Il sommerso per le imprese sane e concorrenza sleale
Quindi non è sicuramente un fatto positivo
Da un lato dall'altro dobbiamo capire chi del sommerso chiaramente può emergere in termini di cittadini di questo Paese perché il sommerso permuta andare diventa marginalità precarietà e quindi alla fine invece di creare risorse per lo sviluppo corriamo il rischio di incrementare i livelli di povertà nel territorio
Questi sono di spunti le riflessioni penso di chiudere qui questo intervento anche perché ho preso un po'le perle di saggezza di chi mi ha preceduto dobbiamo andare oltre grazie
Grazie
Veniamo ora alla dottor Vincenzo Gervasio vicepresidente Confcommercio al quale vorrei girare per l'appunto la domanda che è già è stata posta un paio di volte perché non c'è il turismo nell'ambito delle priorità indicate per la nuova programmazione intendendo con questa domanda diciamo così perché non c'è un certo tipo di atteggiamento verso il mondo dei servizi che potrebbero essere altamente potenziali e molto strategici per certo tipo di rilancio degli investimenti mentre si proiettili si privilegia come dicevamo prima un certo tipo di approccio Neo Queen iniziano le grandi opere di con alle costruzioni o alle infrastrutture materiali per così dire che probabilmente rendono di più in termini di immagine immediata in termini di stock di lavoro occupato nel breve periodo ma non necessariamente credo nel nel lunghissimo nel medio nel lungo termine c'è anche mi scusi le le incombono da dietro ma quando prossimità dello quando glielo dico
Trovo interessante lo spunto che aveva suggerito questa mattina dottor Mastrobuono quando diceva che nel problema del della della razionalizzazione delle reti del e delle opportunità strategiche che esse offrono bisogna anche valutare che certe volte
Sono in verità le stesse imprese magari soprattutto se piccole medie a risultare un fattore diciamo così conservativo che risulta di ostacolo alla vicina alla perfetta ricezione magari di Capitalia investimenti esteri che ne dice
Beh due buone domande provo a rispondere diciamo la prima perché diciamo così poca attenzione al turismo in un paese che dovrebbe avere diciamo tutti i prerequisiti
Diciamo avere il turismo come industrie nazionale con me
Punto di forza dell'economia
Soprattutto pensando al turismo moderno
Che vede un mercato diciamo così esteso molto oltre le frontiere del nostro Paese
Che è a attrattori che sono visibili e che possono diciamo richiamare e una fascia di visitatori medio alta da tutto il mondo per quale motivo c'è poca attenzione
C'è un trend di sviluppo che pur essendo positivo non si pone diciamo fra i primi trend di sviluppo
Di questo comparto nel mondo
Beh domanda difficile
Il dottor Mastrobuono ha già detto un suo parere che senz'altro parere che condivido cioè che per fare il turismo non basta avere gli attrattori naturale
Bisogna avere una mentalità imprenditoriale bisogna avere una capacità di trasformare
Questi attrattori naturali come uno degli anelli di di una catena che può essere appunto come dice il presidente De Rita riportato alla tematica di territorio filiera
Il prodotto turistico all'offerta turistica è un'offerta che nasce dal territorio il territorio di elezione che ha i suoi detrattori e che può portare diciamo così ad un Business può portare ad una economia di valore internazionale se si ha la capacità di raggiungere gli utenti consumatori finali di questa offerta turistica
Ora per arrivare a questo occorrerebbe che in Italia ci fosse una capacità imprenditoriale che ora c'è solo limitatamente a poche aree reca poche eccezioni
Di poter arrivare direttamente senza intermediari oppure con diciamo accordi paritetici Corno tour operator s'la dove c'è la domanda internazionale
Quindi a vere nato la possibilità di generare una filiera industriale dove il prodotto Italia
Venda non solamente promosso ma venduto alla consumatore del prodotto turistico nel Canada negli Stati Uniti nell'America del Sud nell'Australia
In tutti i paesi del mondo dove c'è un interesse per quello che la fruizione della dei beni culturali e ambientali che sussistono nel nostro Paese
Ora in generale in Italia si è sviluppata un'industria del turismo è un'attività al De Turris Moba Sata più che altro su un sistema di accoglienza al locali
Molte volte con grande preparazione grande efficienza che però ben difficilmente avevano l'accesso diretto al mercato internazionale per cui l'operatore italiano alberghiero per esempio
è un operatore il quale dipende dal flusso che può essere attivato da altri soggetti imprenditoriali molto più forti in generale
Cioè i soggetti imprenditoriale che a livello internazionale muovono i flussi verso un paese oppure un altro Paese
Paradossalmente in Italia si è sviluppata un'industria del turismo orientata all'auto Going cioè fare andare italiani all'estero piuttosto che all'incumbent che dovrebbe essere invece
Grella Chances nazionale la chance che dovrebbe giocare il nostro Paese
Altra difficoltà
Il fruitore di prodotti turistici che viene dagli Stati Uniti dal Canada o anche da altri regioni limitrofe dell'Europa e che ha poco tempo a disposizione
E che molte volte non sa l'italiano anzi direi di regola non sa l'italiano
Gradisce per un pacchetto
Non soltanto camere d'albergo o determinati posti pacchetti
Che possono essere o pacchetti molto rigidi per cui noi vediamo certi flussi turistici composti da soggetti che non hanno nessuna autonomia e che girano per un circuito assolutamente condizionate quindi fruiscono in maniera acritica quello che gli viene offerto
Oppure possiamo avere pacchetti liberi pacchetti evoluti pacchetti self service
In cui
Il turista a gradi di libertà può scegliere il suo percorso può scegliere se prendere un'auto a noleggio oppure fare un percorso guidato in un pullman turistico
Può cambiare diciamo il suo itinerario a metà
Ecco pacchetti per questo tipo di turiste voluto sono più difficili da convenzione da confezionare perché richiedono la cooperazione di più operatori che non sono solamente alberghieri ma sono della ristorazione sono dei trasporti sono operatori di assistenza assicurative finanziaria
Ecco questi pacchetti
Che esistono in altri Paesi pensiamo per esempio alle vacanze
In Irlanda alle vacanze nella nord della Francia ecco in Italia praticamente non ci sono o ci sono pochissimo o sono sviluppati solamente per particolari tipologie di offerta
Bene
Ci vorrebbe proprio uno sviluppo di capacità imprenditoriale di impresa per poter arrivare a questo obiettivo io sono più ottimista
Dell'amico Mastrobuono e penso che forse non bastano meno anni cinque sei anni proprio perché dall'altra parte
Diciamo
Perché no diciamo che l'obiettivo talmente vizioso e la scommessa avrebbe diciamo così una capacità talmente elevata di remunerazione perché proprio in questo caso si può vedere se la fantasia imprenditoriale dell'italiano può arrivare a pensare di creare un'impresa un business turistico un'industria non soltanto sulla vendita della camera d'albergo
Bensì proprio la creazione di questo film cioè mi auguro di cinque sei anni chiese volendo ce n'è venti non serve più o si fa in cinque anni non non serve questo volevo precisare di pensiero quindi concordo che bisogna farlo in un periodo di tempo ristretto questa operazione
Concordo se si lascia le forze spontanee se lo vogliono molti di più
Diventa un'altra cosa che se noi lasciamo vent'anni questo business ce lo fa qualcun altro cioè praticamente a noi rimane la marginalità di attrezzare se va bene
Gli attrattori locali e quindi di avere un minimo margine locale
E altri diciamo faranno in coda
Esattamente come succede nel caso della farina della filiera agroalimentare
Dove i Paesi che hanno le ricchezze naturali molte volte hanno un minimo margine che viene sfruttato dalle multinazionali che sanno portare il prodotto della terra al consumatore
Esattamente la stessa cosa
Nel campo dell'agricoltura imitate siamo riusciti invece a fare in certi casi la filiera e quindi il rapporto territorio
Filiera è riuscito in altri casi potremmo riuscirci nel campo del turismo questa allacciarsi quindi io mi auguro che questo possa avvenire
Spontaneamente ci puramente non avviene occorre una certa progettualità che non significa sussidi o altre cose
Significhi in questo caso aiutare dove si trova l'intelligenza imprenditoriale che possano vedere Cambini di questo genere
Ora ritornando per esempio alla
All'oggetto progetto vendo subito
Progetto vendo suo dovere siamo abbastanza lontani da questo tematica però forse
Si potrebbe pensare anche ad un cammino di avvicinamento del progetto avendo subito
Chiaramente si rivolge a Dean prese non micro impresa debbano essere un minimo strutturata altrimenti
Questo tipo di assistenza inutile sarebbe tutto un altro discorso che fare delle microimprese
Che non hanno la stabilità e non hanno diciamo una speranza di vita abbastanza lunga da porterà essere inserite in questo circuito ma che costituiscono proprio la parte il flusso di natalità di cui si parla
Le imprese quando nascono sono microimprese
L'impresa non nasce diciamo armata come Minerva dalla testa di Giove
Non nasce un'impresa di venti quaranta cinquanta detti le imprese purtroppo nascono con due o tre addetti se va bene che ne facciamo le ammazziamo
Bisognerebbe anche lì
Pensato un progetto vendo su due orientato ad un'assistenza
Alla micro impresa cioè ad una fascia ancora se vogliamo più nativa più debole più una i flirt che potrebbe diventare anche marginale addirittura criminale
Se non viene in un certo senso progettato un cammino virtuoso perché da cento di queste nascite possa venirne
Non so almeno dieci che abbiano una stabilita per cui fare questi progetti
E anche progetti di tipo turistico perché ripeto
L'impresa turistica di cui si parlava che deve essere un'impresa se vogliamo con ambizioni tali da poter bucare diciamola cortine arrivare al mercato al mercato dell'utente finale può nascere da una rete
Chiaramente ci debbano essere risorse finanziarie però ci devono essere anche tanti piccoli operatori del territorio che nel territorio possono fare retta quindi capisco che quello che sto dicendo è un po'confuso
Però potrebbe domani e penso esserci un progetto
Fratello di vendo sud orientato a far sviluppare questo tipo di imprenditorialità
Quanto poi alle resistenze
A cui alludeva il nostro moderatore che vengono dalla stessa struttura delle imprese
Già radicate consolidate esistenti è vero
Molte volte le imprese le piccole imprese
Più che industriali anche nel mondo del commercio e dei servizi sono nate e si sono sviluppate
Anche in ambienti protetti quindi sfruttando diciamo delle posizioni di forza che erano state loro concesse se vogliamo dallo sviluppo storico e chiaro che tutti questi discorsi
Sono destabilizzanti
Però ripeto il futuro e da un'altra parte grazie
Grazie
La parola al dottor Antonio Barone al quale necessariamente giro le stesse sollecitazioni che ha girato alla presentazione a Confcommercio
Mi sembra opportuno ragionare intorno a quest'idea nel capitalismo delle regole il capitalismo selvaggio che ha proposto dottor boccia
E soprattutto vorrei capire quale diventa il gradimento delle parti sociali su progetti come questo vivendo sud là lei la parola
E grazie io purtroppo mi scuso perché non ho partecipato sin dall'inizio e quindi probabilmente avrò perso importanti passaggi che spero non mi facciano incorrere in
L'ipotesi di ripetizione solo alcune indicazioni che l'organizzazione delle imprese artigiane unitariamente stanno cercando di portare avanti con forza proprio in ordine a un discorso di processo di globalizzazione che di internazionalizzazione con sforzi notevolissimi soprattutto culturali
Culturale che servono sia le stesse organizzazioni ma soprattutto alle imprese che si intendono rappresentare e noi pensiamo che questo Progetto vendo sud sia estremamente importante proprio perché abbraccia un numero di imprese teste che possono senza dubbio dare risposte significative in un momento così particolare come quello in cui ci troviamo concordavo con Mastrobuono in altre occasioni peraltro colgo l'occasione per salutarlo perché ripeto
Su altri argomenti c'eravamo già intesi pensando che lo choc che attualmente può attraversare senza dubbio in Mezzogiorno in modo particolare
Un momento anche che può essere trasformato in occasione anche se su questo mi riferivo al rappresentante delle regioni Pintus che
Credo che su questo intendeva dare indicazioni soprattutto nei confronti del lavoro
Dell'apparato burocratico che si sta rinnovando e soprattutto sul concetto di credito le impresa senza dubbio su questa sponda dovremmo fare tantissimo occorrerà credo uno sforzo
Enorme ma tornando proprio alla specificità del Progetto credo che indubbiamente si innesca in un momento
Estremamente particolare io sto tornando proprio da due esperienze che così ho piacere di significare una che si è svolta a Riesi
Sabato in cui
Assieme al presente Tognana di Treviso e assieme a una decina di aziende imprese artigiane localizzate in un in un'aria estremamente
Profonda
Riesi Mazzarino accedervi di molto interno hanno dato vita a un semi distretto di maglieria e che già da una indotto di quasi
Duecentodue duecentoventi dipendenti
E che ci auguriamo possa attivare altre quindici piccole imprese vicine artigiane per muovere senza dubbio altra occupazione
Occupazione che oggi il
Anche l'obiettivo che è un po'il governo
Sta cercando in tutti i modi di portare avanti in sinergia anche con delle politiche che fino a poco tempo fa potrà va potevamo anche penso pensare di essere
Un po'
Diciamo in contrasto con
Le lobby delle imprese cioè nel senso che si parlava poco fa dicevo accettiamo il nuovo si sa nel nuovo il sommerso tutto il resto e c'erano assolutamente cioè io credo che invece attraverso una rivisitazione abbiamo visto che
Proprio il fatto di tentare di fare emergere le imprese che tradizionalmente operano nel sommerso le motivazioni penso di conoscere te credo più divenne meglio di me inutile riproporle
Mettono finalmente fine a una possibilità che se realmente ci sono le condizioni per poter in qualche modo
Dare
Visibilità questa impresa e possibilità e occasioni per una commercializzazione
Mi auguro anche e soprattutto per l'esportazione come è un po'anche l'obiettivo principale per certi versi dello stesso progetto nostro senz'altro sarà di estremo di estremo interesse di estremo aiuto un'altra
Motivazione credo che ci porti un pochino a far riflettere che in effetti se si chiede l'intervento in questo progetto di accompagnamento e non solo da parte del governo lo si chiede perché
Nord notoriamente normalmente le imprese
Hanno quasi sempre agito da sole
D'altronde proprio in un settore della quale quello dell'estero in modo particolare la polverizzazione delle strutture che si occupano di estero in Italia talmente elevata che ha ha ha fino ad oggi creato reali situazioni di difficoltà alle alle imprese cioè
I principali attori dove che dovevano muoversi in una stessa direzione sono finiti i vini per ora per interagire in modo sconnesso e parte di questo tentativo che si sta facendo
Anche attraverso questo progetto vendo Sud può dare notevole
Ripresa di un agire unico spesso ecco faccio noto critica mosse
Oltre nostre
Most mostrano sentenze si sono organizzate
Attraverso le organizzazioni la nostra stessa organizzazione in modo un po'disordinato senza
Avere per l'interesse comune per le imprese mentre oggi si su un indirizzo che totalmente diverso già con le altre organizzazioni Confcommercio Confagricoltura soprattutto anche con l'industria attraverso tre proprio anche grazie al mondo impresa si sta cercando veramente di organizzarsi
In un modo totalmente diverso
Un'altra delle situazioni che credo sia estremamente importante che quella esperienza fatta
Ieri mi spiace che coincide solo con la Sicilia ma potremmo portare Napoli est insomma altro momento di crescita sempre organizzativa che vede proprio impegnate le organizzazioni e le interfacce
Degli Enti pubblici dove impegnandosi proprio in solido riescono a queste organizzazione anche a dare delle risposte abbastanza concrete ma dicevo di villa Niscemi proprio ieri su Palermo con una delegazione inglese
Su un
Programma proprio di nicchia di mercato per andare a
Esportare e vendere prodotti di imprese artigiane che sono qualcuno contro il vicepresidente diceva appunto di nicchie di mercato interessantissime peraltro si sono fermati degli accordi estremamente importanti per tante imprese artigiane non necessariamente di dimensioni elevate c'erano in paese
Molto molto piccole ma
Estremamente di qualità
E questo H questa stessa delegazione è stato in parte presentato il progetto anticipato soggetto avendo solo due sul quale indubbiamente c'è anche un interesse di queste stesse imprese a essere
Oggetto appunto di questo nostro momento di attivazione
Questo progetto un altro aspetto che non è da trascurare credo sia quello che
In particolare universo artigiano
Occupa in questo momento un quinto delle esportazioni italiane
E se questo assumiamo i dati della subfornitura
Sono convinto che a fine anno ci attesteremo intorno al trenta per cento delle esportazioni
Quindi questo dato deve fare riflettere tantissimo su che importanza a per le imprese
Avere la possibilità di essere messe in condizioni paritarie mercato come soprattutto quelle del Mezzogiorno a cui si rivolge in questo progetto
E allora ecco a questo progetto noi abbiamo anche incardinato un'altra ipotesi che è stata presentata anche al sottosegretario alla ministro Fassino per quanto riguarda proprio la possibilità di avere strumenti di sostegno incentrata su una riserva di fondi a favore del comparto artigiano soprattutto per
Non tanto
Le agevolazioni in conto interesse che ormai visto un po'
Il costo del denaro ma soprattutto per quelle garanzie reali che diventano interesse particolare per le imprese nel momento in cui si va soprattutto verso l'esportazione e poter accedere a quei contributi mi riferisco gestiti da Mediocredito perché a partire dal prossimo anno saranno invece gestiti dalla Simest e e quindi su questo stesso particolare momento è interesse nostro cercare di far notare quale grossa
Necessità c'è di accompagnare questo progetto e anche diciamo così momenti di
Apporti gli strumenti
Di garanzie proprio in un in una fase così delicata come questa appunto di una
Vorrei fare essere presenti in un processo estremamente
Avanzato come come quello oggi dell'Europa e in particolare del Mezzogiorno e delle imprese che contrariamente un po'a quanto
L'amico Moretti
Nel fare un po'un cappello alle in paese dicendo che soprattutto
La formazione per l'imprenditore e e deve essere estremamente importante bene io mi auguro che questo venga
Essere eletto diciamo
Assieme Nesi nei tavoli decisionali sulla formazione alle in paese perché è diciamo si è visto solo in funzione della formazione del lavoratore perché l'imprenditore non ce la faceva commenti i suoi facendo non facendo mai differenziazione tra imprenditore nel senso ampio della parola piccolo imprenditore imprenditore artigiano che già fa fatica per seguire appunto da solo parte delle imprese
Non c'è dubbio che potersi che non sia la leva principale per risolvere i problemi dell'occupazione
Sono convinto anch'io ma che sia determinante e che possa essere determinante soprattutto se diamo un giusto aiuto a questi settori
Credo sia l'unica via percorribile per esportare quelle che sono fino ad oggi le ricchezze che altri stati ci invidiano e che non siamo in grado di
Far far sviluppare soprattutto in aree come quelle del Mezzogiorno che hanno necessità solo di essere in parte accompagnate con giustezza con serietà con professionalità come un po'quella intendimento credo anche un del del progetto ventoso
Grazie
Sentito il parere delle parti sociali dalle quali emerge in modo inequivocabile molto chiaro che l'export una delle leve con cui salvare l'economia italiana e con cui rilanciare l'economia del Meridione
Penso sia giunto il momento di sentire il parere del ministro Umberto Vattani segretario generale ministro agli Affari Esteri
Su appunto quale evidente il valore strategico di iniziative di questo genere da altro canto
I presupposti non mancano se è vero che voglio dire solo il Veneto da noi esporta più e quanto la la Grecia o se è vero che per l'appunto il dato del Mezzogiorno l'ultimo nato il primo il Mezzogiorno mostra un incremento dell'export che watt diciassette il diciannove per cento
La parola misto
Grazie mille presidente io prima di tutto vorrei ringraziare per questo invito che mi è stato rivolto di partecipare a questa tavola rotonda considero molto utili convegni di questo tipo perché abbiamo bisogno noi in Italia di una mobilitazione il più forte
In questo settore basta guardare la cartina
Che riprodotta
Su questo opuscolo molto ben fatto Progetto Trento sud per rendersi conto di quello che diceva adesso il direttore Orioli
Cioè noi siamo un Paese
Squilibrato un Paese asimmetrico un paese a economia dualistica
C'è solo un altro Paese in Europa che
Presenta le stesse caratteristiche la Germania
Ma
Soprattutto perché è stata riunificata il perché
La ex Ddr crisi ha vissuto in condizioni diverse
Che certamente non ne hanno favorito lo sviluppo
Fatta l'eccezione di questi due Paesi l'Italia e la Germania e il resto dell'Europa conoscessi delle zone ad alto sviluppo
Ma quelle arretrate sono per così dire delle sacche sono delle situazioni Tiozzo licenze industriale o di difficoltà per la manodopera
Non hanno per così dire taglio così netto tra la parte sviluppata e quella invece è in via di sviluppo
Ora questo
Spiega o dovrebbe spiegare
Perché anche quando noi ci misuriamo con i nostri partners in Europa
Abbiamo interesse andare a questa politica dello sviluppo dei fondi strutturali della rilancio delle attività economiche e quindi dell'occupazione che poi il tema di questo convegno noi ci troviamo in prima linea
Ed è per questo che è l'ultima riunione del Consiglio europeo di Vienna
E grazie molto anche alla iniziativa italiana del governo italiano che era rappresentato lì
Dal presidente del Consiglio del ministro degli Esteri
Di sottolineare importanza che noi attribuiamo proprio la politica dell'occupazione
Una volta avviato ormai siamo alla vigilia
La moneta unica
Si è posto il problema della
Dell'occupazione noi tutti viviamo in sistemi economici che hanno perseguono obiettivi multipli e certamente oltre a quello della stabilità monetaria vi è quello della piena occupazione
Ora non possiamo aspettarci che l'Europa così come è nata del campo monetario
Posso prevederei Candy sospese
O tollerare grandi spesi per il rilancio dell'economia purtroppo siamo tutti prigionieri
Ti quei criteri di bilancio che ci impediscono di fare quello che magari vorremmo fare
Allora noi lavoriamo su due diverse
Strade la prima è quella che possiamo fare noi come Paese singolare l'altro quello che possiamo fare in quanto membri dell'Unione Europea tutti insieme
Le due strade si sono riunite per la prima volta a Lussemburgo l'anno scorso quando in un vertice straordinario si è posto il problema dell'occupazione come obiettivo importante
Del
L'Unione europea anche perché dai Trattati di Roma del cinquantasette ma poi successivamente ripresi con l'atto unico
Tel sessantacinque col Trattato di Maastricht per novantuno e da ultimo con quello di Amsterdam il problema dell'occupazione ed il livello di vita
Della popolazione sempre stato una stella polare
Delle dei negoziati
Ora parlando e pensando a questo
Abbiamo a Lussemburgo sostenuto insieme ad altri Paesi che bisognava in qualche modo sottoporre i piani nazionali per l'occupazione all'esame degli altri cioè non è più un fatto interno che un singolo Paese
Bisogna confrontarli e dal momento che è nato il concetto del confronto
Ci si è chiesti se non si poteva seguire la stessa strada che era stata seguita per l'unione monetaria
Fissare dei parametri e individuare quelle che sono le prassi le pratiche buone da quelle che sono meno buone da quelle che possono essere additate come esempi per gli altri da quelle che invece è meglio dimenticare
Ebbene
In circa un anno
La comunità l'Unione europea ha fatto molti passi avanti
E il principale di questi sta nell'aver tenuto mantenuto al centro dell'agenda di tutte queste riunioni proprio il problema dell'occupazione di un piano europeo per l'occupazione
Noi abbiamo più di tanti altri Paesi da guadagnare da questi confronti
Perché se vediamo e leggiamo la storia italiana degli ultimi cinquant'anni e del suo sviluppo
Ci accorgiamo che quasi sempre i progressi di abbiamo realizzati sotto
La pressione delle sfide che ci hanno posto agli altri
Non è un mistero che quando si stipulò il trattato di Roma del cinquantasette molti ambienti industriali manifestassero forti perplessità
Per la loro
Presunta difficoltà di fronteggiare la concorrenza della Francia della Germania
Da allora le sfide si sono moltiplicati in tutti i campi nel campo della ricerca nel campo
Della moneta e della stabilità monetaria nel campo dello sviluppo e il nostro Paese arrivato a conquistarsi in questi quaranta cinquant'anni
Il quinto posto nella lega delle nazioni
Quando parliamo del quinto posto ci riferiamo naturalmente a quello che il reddito nazionale
Così come
Rossi scusa criterio che si usa quando si parla del G7 del G otto
Ecco siamo arrivati molto in alto in questa ottica però con questa cartina che rimane per noi un'ossessione
Come mai debba
Operare per il successo del nostro Paese
In maniera così preponderante dell'Italia del Nord-Est
E l'Italia del Nordovest
Perché nel frattempo è cresciuto del Nordest
Allora ci chiediamo come mai non riusciamo a ottenere un eguale sviluppo qualcosa che si avvicina quello sviluppo anche nell'Italia meridionale e insulare
Rispetto ad altri Paesi questo se si vuole essere ottimisti rappresenta una sacca
Che può aggiungere un colossale apporto alla posizione del Paese perché se siamo riusciti a raggiungere quel livello
Con tali manifeste
Difficoltà dovute ad uno stato di arretratezza di alcune regioni italiane possiamo immaginare il giorno in cui noi avremmo in realtà superato quelle difficoltà e quegli ostacoli quanto potenziale aggiuntivo esiste e la nostra economia
Ma
Guardare con ottimismo al futuro e solo una parte della storia
C'è l'altra che è stata evocata da alcune delle persone che hanno mi hanno preceduto oggi pomeriggio
E che inducono a guardare più da vicino cosa vuol dire per l'Italia a occupare un posto così elevato nella graduatoria e se questa posizione non è in realtà insidiata da tanti fattori che possono portarci anzi che avanti indietro
Uno di questi è certamente questa forte dicotomia del paese
Che alla lunga se dovesse continuare ancora a lungo potrebbe creare tutta una serie di tensioni già visibili in tanti campi ma che non mancherebbero di accentuarsi
Ma a parte questo se si passa dalla macroeconomia alla microeconomia
Cioè hanno al mondo dell'impresa e del mercato del lavoro
Ci accorgiamo che questo successo italiano
Non è tutto
Da considerare soddisfacente
Noi esportiamo molto abbiamo delle larghe
Fette di mercati internazionali
Ma non sempre nei campi tecnologicamente avanzati
E queste sono un pezzo della storia
L'altro e che anche quando abbiamo delle posizioni i settori molto avanzati e lo dimostra per esempio l'industria delle macchine utensili
Il ruolo che l'Italia svolge della subfornitura che si tratti di materie plastiche o dei metalli o di nuovi materiali
Noi siamo certamente all'avanguardia per la qualità del prodotto e per la competitività che contraddistingue l'industria italiana
Ma molto spesso abbiamo perso la capacità di sistema
Ce la possiamo fare anche il sessanta per cento ti un motore avanzato
Ma non siamo noi a disegnarlo lo facciamo perché qualcun altro si rivolge a noi sapendo che siamo competitivi e molto capaci per farne le parti costituenti componenti ecco questo alla lunga non assicura un grosso e luminoso futuro a un'industria
Sì non è in grado di creare il sistema indovinare di disegnare insieme magari di chiedere noi agli altri di fare alcuni pezzi nei quali può esserci un vantaggio per noi
Questo purtroppo insieme a un altro fattore
Che è quello della grande risonanza di alcuni successi che noi otteniamo nel campo del design purtroppo nasconde la realtà
Dovremo stare molto attenti
A non lasciarsi illudere da dei successi che potrebbero rivelarsi alla lunga degli insuccessi effimeri
Il fatto di avere per esempio così un ruolo così preminente nel campo della moda nel campo del tessile topi noi effettivamente abbiamo tuttora il settori più importanti in Europa
Rispetto a tutti gli altri che lo hanno in parte chiuso per rifornirsi dai Paesi emergenti
E con questo è un fenomeno che abbaglia
Molti di noi
Ci dà l'impressione di essere effettivamente molto forti
Ma possiamo veramente pensare alla lunga di attribuire a un settore sia pure così significativo
Il futuro o il rilancio della nostra economia
Lo stesso vale per l'agroalimentare
Siamo certamente oggi in un momento particolarmente favorevole nel quale la dieta mediterranea la qualità delle nostre
Industrie che operano in questo settore fa sì che effettivamente il prodotto italiano si è affermato un po'dappertutto dall'Australia al Canada o dal Sudafrica in Svezia
Ma possiamo veramente pensare senza un maggiore sforzo nella ricerca della tecnologia di poter mantenere una posizione così elevata come quella che noi abbiamo raggiunto ecco io temo che se non risolviamo due problemi mi soffermo brevemente sul primo e sul secondo
Rischiamo di vedere la nostra posizione e Rosanna l'avanzare di altri protagonisti sul mercato
La prima riguarda la dimensione dell'impresa
La seconda il ruolo della pubblica amministrazione genera e in genere del sistema Italia
Per quanto riguarda la dimensione delle imprese non c'è dubbio che la nostra Miria de di società piccole e medie
Rappresenta un enorme vantaggio per il nostro sistema economico intanto gli consente di affrontare i problemi del ciclo molto meglio di quanto non possono farlo le grandi i grandi complessi industriali ma siamo proprio sicuri
Di poter fare a meno di grandi complessi industriali
Come si fa a finanziare una ricerca su
Largo raggio
E per anni sì non sia una struttura capace di affrontare dei rischi come quelli che comporta non dico la ricerca di base Malik la ricerca applicata
E possiamo veramente pensare che un'industria di dimensioni piccole medie per quanto gestita in maniera brillante intelligente dei propri imprenditori possa impegnarsi su un mercato estero vediamo non solo la Cina il Giappone
Se solo per entrare aprire un ufficio
In quei Paesi occorre mettere più o meno in bilancio un miliardo
Ecco ora noi dobbiamo veramente chiederci se non quali sono i limiti per lo meno esserne consapevoli dei limiti di non poter facilmente competere con Paesi del con gruppi del tipo della Siemens o della Bayer o dell'Ajax
Quelli grossi francesi e così via
Per quanto concerne poi la pubblica amministrazione e concludo con questo e il sistema Italia vedo con piacere che nella terza pagina di questo opuscolo sono giustamente citate commi con la doppia con l'altopiano
Commerciale gli uffici dice le camere di commercio
è stato molto felice questa rappresentazione
E noi vorremmo sottolineare riferendoci proprio a questo schema importanza che ci sia un system di monitoraggio di valutazione dei risultati del rendimento di quello che realizza importava in sì l'amministrazione dello Stato che le imprese facciano il loro lavoro impegnandosi va da sé perché e la ragione stessa della loro esistenza non lo è altrettanto chiaramente per quanto riguarda le le istituzioni pubbliche io ritengo che che si debba accentuare chi più l'esame l'analisi dell'azione svolta questi uffici all'estero della signor gira che c'è tra di loro e conoscere dall'utenza che poi sono imprenditori sono coloro che si riescono a gli estri sono i lavoratori sono gli imprenditori
Quella che la loro valutazione di questo
Noi abbiamo per incominciare ad avviare un discorso di questo tipo chiesto a tutti i nostri uffici all'estero di iscrivere molto visibilmente nella lingua del luogo in italiano una carta che noi chiamiamo la carta dei che gli ricorda tutte le cose che loro possono chiedere a cui gli uffici c'è anche un'indicazione dei tempi più facile per gli uffici consolari perché lì molte pratiche sono amministrative si parla di rilascio di un passaporto di un rinnovo di un passaporto rinnovo di una patente
Un atto notarile matrimoni o altro ma vorremmo cioè e stiamo cercando di inserire anche per gli altri settori quello economico
Quello culturale perfino quello politico qualche criterio di valutazione per esaminare il rendimento dei nostri uffici perché dove sta scritto
Che non si può valutare se un'ambasciata rende di più o di meno di un'altra basta vedere le abbiamo noi stessi la prova guardando ai rappresenta anche di altri Paesi che sono a Roma come certe volte la partenza di un capo missione la successione con un altro comporta
Una più attiva presenza una minore presenza di quell'ambasciata nelle cose i nostri e perché non deve valere la stessa cosa il nostro ufficio all'estero quindi io ho l'impressione che dovremmo effettivamente creare uno spirito di mobilitazione come quanto e quando sempre accade quando si è in una situazione che può peggiora e così come a un ragazzo che ha dei vuoti bassi nel secondo semestre trimestre i professori riservata che altrimenti ieri bocciato erano intime incitamento a fare noi credo che dobbiamo assolutamente farlo
E cercare di applicare alla pubblica amministrazione dei criteri di concorrenza e di competizione capaci di stimolare il più possibile sto spirito di emulazione che c'è nel mondo industriale che c'è nel mondo privato
E che comincia ad affermarsi anche nelle strutture pubbliche
Probabilmente ancora molto spazio per migliorare ecco io mi limito a queste osservazioni ringraziando ancora il presidente Claudio leone per questa iniziativa che ha preso e che trovo estremamente utile perché proprio contribuisce a tenere aperto il problema squarciare un poi belli che certe volte non ci fanno vedere quello che c'è dietro grazie mi
Dicevo in apertura che questo nostro quest'altra tavola rotonda sarebbe stata un continuo esercizio tra micro e macro e avrei il carattere di crocevia tra un day after rispetto al vertice di Vienna è una vigilia rispetto alla riunione ristretta di domani per il patto sociale italiano necessariamente ragionare di export di servizi all'impresa porta quindi a presentare di incasellare come questo tipo di attività possa diventare funzionale a questa nuova iniziativa nuova strategia di programmazione degli investimenti e dello sviluppo finalizzata per l'appunto al rilancio dell'occupazione
Occupazione che come abbiamo visto è stata apposta sicuramente al centro dell'area
Dell'attività politica del del del della comunità ben dell'Unione Europea così come si è potuto capire dal vertice di Vienna pur se non è stato un appuntamento per così stringente ma comunque appare ha presentato una indubbia innovazione
Nell'elencazione le priorità politiche quindi con grande piacere che di fatto affido alle conclusioni di questa nostra giornata alla dottoressa Luisa e la busta dando Pavan scusate che è la diretti servigi cinque BG cinque che se i miei ricordi di cronista non
Fanno velo eh la direzione generale unione europea che della commissione che più di altre in realtà contribuisce poi alla stesura
Di quelle che tutti poi noi cronisti che a mente chiamiamo le pagelle dei singoli Paesi su i piani nazionali per l'occupazione pagelle ch'che per l'Italia peraltro se non sono state particolarmente gratificanti anche se va registrato un indubbio mutamento di valutazione tra la prima stesura la seconda del P hanno predisposto dai nostri governanti ma indubbiamente il fatto che nessuna delle nostre iniziative elencate nei piani secondo le guidelines che appunto all'io non operare venti aveva
Prestabilito per ogni singolo Paese nessuna delle nostre platee è stata considerata come una delle pratiche migliori eventualmente suggerimenti agli altri partner
La par
Alla dottoressa Pavan la ringrazio presidente prima di tutto sulla questione delle pagelle fosse una precisazione
La pagella non è stata cattiva tutto sommato penso che possiamo essere piuttosto soddisfatti del del giudizio che Bruxelles adatto al piano del dello CUP sì all'italiana il fatto di non essere stati ripresi tra gli esempi di buone prassi
Non media lei elemento particolarmente inquietante se voi pensate che dei quindici tra i quindici paesi sol ma soltanto dieci sono stati
Reputati particolarmente interessanti e quindi hanno dato luogo a degli esempi di buona prassi agli
Bello europeo questo perché no non perché negli altri paesi non ce ne fossero stati francamente primo non siamo stati gli unici e secondo
Chiude diciamo la commissione aveva anche dei dei limiti di di spazio nell'analisi che ha potuto fare Intel dei piani dell'occupazione europee
Prima di tutto volevo ringraziare il il clima e il di quest'invito mi fa particolarmente piacere partecipare a quella che mi sembra essere una delle prime Occasio
Ogni in cui il discorso lo sviluppo locale subisce alla tematica occupazione e mi fa particolarmente piacere essere oggi al cammello
Che è stato il padre se non uno dei padri del concetto di un di patti territoriali quindi di un particolare modo di vivere e di esprimere
E lo sviluppo locale concetto che è stato esportato in seguito in numerosi paesi dell'unione io volevo fare semplicemente due considerazioni non so se conclusive ma due considerazioni su strategia europea dell'occupazione sviluppo locale prossimo round dei fondi strutturali il ministro Bertani ricco dava la la strategia il processo di convergenza che sono in atto attualmente per una politica nuova attiva integra
Per a favore dell'occupazione e contro la disoccupazione e un approccio assolutamente nuovo non si tratta più di raccomandazioni generiche ma di un insieme di obiettivi quantificati impegni politici vincolanti alto livello
Allo stesso tempo si dà più spazio a iniziative nazionali e i locali
Quest'anno come voi sapete gli Stati membri hanno presentato per la prima volta piani nazionali d'azione per l'occupazione conformi a quegli orientamenti i comuni che sono stati presi sede d'élite di Consiglio europeo Lussemburgo l'anno scorso a dicembre del novantasette i piani europea i piani nazionali dell'occupazione si sono mossi intorno a quattro concetti prima di tutto quello di occupabilità si tratta quindi di cercare di vedere come affrontare la disoccupazione giovanile prevenire la disoccupazione di lunga durata valorizzare le risorse umane avviare una nuova politica attiva Delmer Gatto del lavoro secondi del secondo pilastro quello degli di imprenditorialità come incoraggiare la creazione di post sì di lavoro agevolare e promuovere iniziative attività imprenditoriali su un concetto particolarmente importante per il seminario di oggi terzo pilastro adattabilità e qui si tratta di cercare di muovere non tanto i governi ma l'impegno delle parti sociali per moderni dare l'organizzazione del lavoro quarto pilastro le pari opportunità pari opportunità tra uomini e donne e qui l'idea è di sviluppare un'infrastruttura sociale che consenta di conciliare meglio vita fammi gare e Vitta lavorativa i quattro pilastri questa strategia europea dell'occupazione si articola
Attorno a tre elementi essenziali prima di tutto come ricordava il ministro Vattani
La strategia europea tiene conto di esigenze della domanda e dell'offerta di lavoro e questi in armonia con i Grandi orientamenti di politica economica a cui gli Stati membri si conformano ogni anno no e che hanno consentito il completamento dell'unione economica e monetaria in secondo luogo si tratta di una strategia che vincola gli stati membri a convergere verso obiettivi comuni in un'ottica pluriennale si data di una strategia da raggiungere entro cinque anni e qui il messaggio è chiaro se vogliamo disoccupati se vogliamo lottare contro la disoccupazione dobbiamo lottare contro la disoccupazione di lunga durata agendo preventivamente
Evitando che la disoccupazione diventi esclusione e emarginazione sociale e allo stesso tempo rendendo più attive le politiche del mercato del lavoro terzo concetto questa strategia prevede e implica esige l'impegno di tutti quindi governi centrali ma parti sociali anche autorità e istituzioni regionali e locali e organizzazioni non governative dai quattro pilastrini del d'in atto al strategia della strategia europea dell'occupazione a oggi dei grossi dei passi importanti sono stati fatti gli Stati membri hanno preparato i loro piani nazionali dell'occupazione ma soprattutto hanno cominciato a riorientare i loro indirizzi programmatici in materia di occupazione prevenzioni due concetti di prevenzione e attivazioni ispirano le politiche dell'occupazione dei quindici Stati membri che hanno cominciato a muovere importanti risorse di bilancio per appoggiare questi questi questa riformata se volete politica dell'occupazione
La struttura quattro pilastri tre obiettivi comuni sono stati confermati da il recentissimo consiglio europeo di Vienna che ha richiesto un ulteriore impegno per sviluppare il settore dei servizi
Sfruttare il potenziale occupazionale Dellas la scelta dell'informazione
Potenziare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita favorire a tutti l'accesso al mercato del lavoro quindi anche disabili alle minoranze etniche lottare contro il lavoro nero dedicare maggior impegno a questo importante surplus soprattutto per i lavori di oggi e dedicare maggiore impegno a favore delle politiche locali dell'occupazione e sfruttare i fondi strutturali per realizzare gli impegni assunti con i Piani nazionali dell'occupazione
La situazione dell'occupazione in Italia è scoraggiante un Paese squilibrato simmetrico diceva il ministro Catania a Economia due Istica un paese in cui permangono gravi squilibri regionali la disoccupazione giovanile tra le più alte d'Europa la disoccupazione di lunga durata continua ad aumentare da più di dei disse da anni l'occupazione femminile e dopo la Grecia e la più bassa d'Europa livello di istruzione
Mai e tra i più bassi il mercato del lavoro e il segmentato ben vengano dunque Progetti di intervento o iniziative quali quelli che sono stati discussi questi o questo pomeriggio
Per per
Quella che potrebbe essere anche la futura programmazione dei fondi strutturali nel Mezzogiorno apparendo il nuovo round di fondi strutturali quello che chiamò nel suo intervento il nuovo cantiere del mezzogiorno la settimana scorsa a Catania il ministro Ciampi e il ministro Bassolino
Ricordarono che i il piano nazionale del lavoro dell'anno prossimo non dovrà più essere il piano nazionale del Ministero del lavoro ma il piano nazionale del Governo e il il ministro Bassolino dichiaro
Chiaramente che sarà necessario unificare il processo di programmazione dei fondi strutturali con il processo di elaborazione del Piano nazionale per l'occupazione quindi in cui
Sta duplice ottica di programmazione dei fondi strutturali e di prossimo programma nazionale per l'occupazione le dimensione sviluppo locale dovrebbe acquistare
Un nuovo slancio sviluppo dell'economia locale da un lato imprenditoria progetti di impresa servizi alle imprese del Mezzogiorno ma
Sviluppo locale sociale quindi affermare la centralità della lotta contro l'economia informale affermare la la centralità della lotta contro l'esclusione sociale l'immagine
Zione la disoccupazione di lunga durata queste erano le le brevi considerazioni che tenevo a fare in chiusura di quest'
Do convegno ma forse un ultimissimo pensiero ancora una volta riallacciandomi all'intervento del ministro Vattani il
Progetto vendo sud
Parla di settori della meccanica filiera agroalimentare filiera tessile abbigliamento calzature artigianato
Ora ascoltavo con interesse l'intervento uno degli interventi precedenti che parlano di un modo nuovo di vivere il turismo e la cultura nel nostro Mezzogiorno cose tutte estremamente interessanti e importanti per lo sviluppo del del nostro Sud
Non bisogna però dimenticare la ricerca non vigente in dimenticare le nuove tecnologie e mi sembra che e vedendo se volete il le linee del su cui si orientano altri paesi che hanno dei problemi di regionali di sviluppo delle regioni importanti a ritardo di sviluppo e non penso all'Irlanda che ormai ha ha varcato i il tasso il detraibili le regioni a ritardo e quelle che hanno raggiunto la media e oltrepassato la media del prodotto nazionale lordo in Europa ma se penso agli alla Spagna alla Grecia direi che molto spesso i piani di sviluppo regionali i piani di sviluppo economico di queste di queste zone e si ispirano a una linea di forza che quella dello sviluppo delle nuove tecnologie forse anche per il nostro Mezzogiorno varrebbe la pena di
I cercare di allacciare il concetto di sviluppo locale quindi creazione d'impresa lezioni di servizi all'impresa che creazione di possibilità d'occupazione
A un mondo più moderno di di vivere l'economia quindi non soltanto settori tradizionali quali quali il tessile la cui ora il turismo ma anche nuovi settori che potrebbero ridare slancio e vita alle nostre regioni del Sud vi ringrazio grazie dottoressa mi scusi un'ultima domanda una bel
Suggestioni più forte diciamo così della giornata emersa questa mattina dal direttore generale della Confindustria Innocenzo Cipolletta il quale commentando positivamente il fatto che il vertice
Di Vienna non abbia prodotto nulla di cogente o di determinato in tempi nelle sue tematiche occupazionali e di lavoro
Ha però posto il il grande dilemma di fondo che poi un grosso più a ridosso dilemma politico in questa fase per l'Europa cioè del
Del fatto che l'Europa sta tentando di creare delle politiche del per l'occupazione senza passare dal
Le politiche dello sviluppo laddove secondo Cipolletta le politiche dello sviluppo sarebbero quelle di un alleggerimento del carico fiscale para fiscale per consentire una vera incentivazione concreto e gli investimenti e quale criterio ulteriore di Maastricht per il lavoro ha proposto io credo con un certa qual dose di provocatorietà un abbattimento di dieci punti di tra tra oneri fiscali e contributivi in un decennio
Dan gestire ovviamente a cura dei singoli stati nazionali con le politiche che più ritengono opportune quindi senza violare nemmeno il metodo che fino adesso è stato utilizzato per la gestione delle politiche occupazionali somma che ne pensa
Per l'idea dell'abbattimento degli oneri fiscali è una delle idee contenute nelle linee guide per linee guida per la per l'occupazione direi che lì se vogliamo parlare di pagelle la pagella collettiva e dell'unione non è felice siamo passati mi sembra da dei costi indiretti della boro del trentacinque per cento degli inizi degli anni ottanta e l'inizio degli anni ottanta agli l'attuale quarantadue per cento quindi effettivamente riuscire a ma abbattere il costi indiretti che gravano sul fattore lavoro potrebbe essere un un un
Grande momento ti di slancio se volete per per favorire l'occupazione il problema è sempre lo stesso l'Europa sociale ha dei costi di il uno dei modi che si è trovato finora è stata per finanziare l'Europa struzzo c'era stato anche quella della tassazione del sul lavoro ci sono sicuramente altri modi di di di di riuscire a finanziare il modello sociale
Che presenti non costo più sostenibile dal punto di vista del del dell'occupazione è un problema che va affrontato Bas
Contatto ovviamente in comune nel nell'ambito di questo meccanismo che i quindici Stati membri hanno trovato
Grazie professor come
Una