Rassegna stampa di economia

Buongiorno a tutti i lunedì dodici aprile mille novecentonovantanove stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento da lunedì pomeriggio
Dedicato all'economia e alla finanza in studio Benedetto Della Vedova dunque di CorrierEconomia
Dedica l'apertura di questo di questo numero
Con foto di un terminale con la foto di un di un personal computer una e sa gira per l'Europa ma non è lei euro ecommerce i business una vera rivoluzione a cui si prepara il Vecchio Continente
è quella degli scambi e dagli affari elettronici danilotaino sempre sul Corriere non sarà dove sembra a salvare Bruxelles
E ci si riferisce chiaramente all'abbassamento dei tassi
Dei tassi a fare finanza a differenza del CorrierEconomia a fare finanza di Repubblica si cimenta questo lunedì con il quella che è diventata nel fine settimana la notizia economica la notizia economica di gran lunga più rilevante cioè l'affare Telecom ovviamente Repubblica come tutte come come abitudine Repubblica fare finanza non sull'attualità però a apre con un pezzo di Stefano Cardi che vedremo OPA o non OPA a Telecom serve un filo le strategie ancora da
Ancora da definire Il Sole ventiquattro Ore ricordiamolo come sempre sole ventiquattro dal lunedì con il passo dall'approfondimento da settimanale non quello dell'attualità
Che il quotidiano dalla Confindustria ha invece per gli altri sei giorni Sole ventiquattro Ore del lunedì si occupa distratti e si occupa e lo vedremo di pensioni allora in questa rassegna stampa
In questa rassegna stampa
Vedremo
In questa sala stampa vedremo innanzi tutto la questione Telecom ma brevissimamente poi ci occuperemo di pensioni e di un'altra serie
Di questioni importanti dell'economia e della finanza italiana e non solo
Quindi fondazioni bancarie
Questa settimana è stata anche la la stima scorsa
è stata anche la settimana parrebbe del definitivo suggello
Con Gheddafi con la Libia è subito sembrerebbero riprendere alla grande le relazioni peraltro mai
Del tutto e definitivamente interrotte tra Italia tra Roma e Tripoli anche le relazioni economiche gran tessitore Lamberto Dini
Attuale Ministro degli esteri vediamo però in in apertura di questa rassegna stampa ripeto poi ci occuperemo un po'Profin approfonditamente del tema delle del tema previdenziale
Vediamo in questa sede apriamo questa rassegna stampa con la questione tele con il Financial Times dedica alla questione della Telecom e della Assemblea andata deserta di sabato scorso Assemblea che doveva sancire l'inizio delle manovre difensive
Da parte di Bernabè e del management Telecom manovre difensive rispetto alla scalata Olivetti ricordiamo l'Assemblea doveva raggiungere un terzo del capitale e deliberare col trenta per cento del capitale andata
Deserta perché solo il ventidue virgola tre per cento del capitale azionario era presente o o comunque delegato all'Assemblea
Il Financial Times che apre con il titolo principale per quanto riguarda per quanto riguarda l'economia finanza poi si parla di
Nato e ex jugoslavi apre con il seguente titolo un cavaliere bianco potrebbe unirsi
Alla poter potrebbero un potrebbe unirsi alla guerra di Telecom Italia Bernabè sta cercando per un un un contro uno uno scalatore
Uno scalatore esterno sono un patto non esterno per
Fronteggiare la scalata di Olivetti Telecom Italia sta considerando di invitare un'altra compagnie Paul Betts che scrive da Torino il salvataggio per salvarsi dalla Monti d'quindi dalla scalata ostile di sessanta virgola quattro miliardi dire euro di Olivetti la sua più piccola rivale italiana
British telecommunications Deutsche Telekom telefonica of Spain
E SB Cilla Texas Bespin GRA compagnia il gruppo gruppo telefonico americano sono dice il Financial Times ma questa notizia era anche sui giornali italiani di oggi ampiamente e diffusamente sono sono ampiamente visti come i potenziali cavalieri bianchi ricordiamo cavaliere bianco
L'appellativo che si dà ad una società che corre in coro soccorso di un'altra vittima di scalata ostile ma alla vicenda
Di Telecom Italia e Olivetti e di nuovo ormai l'ennesimo di nuovo delicato uno dell'ex colomba
Il prestigioso meglio gli autorevoli e graffianti editoriali nell'ultima pagina della Financial Times poi c'è il dorso
Finanziario avevamo visto qualche settimana fa forse quindici giorni o poco più
Che il l'ex collo mera titolato imbroglio italiano oggi riprende il riprende il Financial Times la
Come dire il linguaggio il linguaggio dell'opera del teatro intitola questa intitola questo lex Column opera buffa sia imbroglio italiano che opera buffa per quanto in punta di per quanto con l'ironia chiaramente comunque credo non sfugga il Financial Times che sono dei giudizi
Al vetriolo su quanto sta succedendo si si legge a un certo punto cosa accadrà
Nei prossimi giorni cosa accadrà da qui in avanti dipende in parte dal perché gli investitori sono stati vi hanno hanno disertato l'Assemblea
Qualcuno può aver scelto di non votare perché preferisce l'Olivella Offerta di Olivetti
Benché uno poteva aspettarsi che questi contrari alla all'offerta Olivetti avessero fossero intervenuti avessero votato contro tenuto in Italia per però questa la vicenda del quorum che in qualche modo se possibile richiama quella referendaria e quindi l'astensione come come voto contrario la la disertare le urne assembleare in questo caso qualcuno può essere rimasto confuso dalla nuova dalla nuovo Regolamento
Di che che che sovrintende il voto il voto nelle assemblee nelle situazioni di takeover di di di scalata di offerta pubblica d'acquisto altri potrebbero aver desiderato mantenere Telecom Italia
In gioco più a lungo senza necessariamente però sposare l'offerta dirette
Cosa può fare Telecom può rifare il suo piano industriale specie specialmente il gli obiettivi di di cost cutting quindi gli obiettivi di riduzione dei costi
Aver fiducia nel fatto che gli investitori
Rimarranno
Rimarranno
Lontani dall'offerta Olivetti quando diventerà quindi deve rifiutare lo stanziamento lo fetta Olivetti quando verrà formalmente presentato in tutti i suoi dettagli un altro opzione potrebbe essere
E potrebbe avere a che fare con
Un
Una
Come dire
Una
Un gruppo internazionale un rivale internazionale che si
Stesse preparando a controbattere Olivetti
Nessun nulla di tutto questo per il momento però emerso ma
Non
Non è sorprendente che non è sorprendente che fintanto che nessun nessun nessun conto scalatore
Attirato attirato né ma rimane non è sorprendente che nessun conto scalatore
Se si muove abbastanza motivi per muoversi fin che Telecom
Non abbia attirato il supporto dei suoi investitori quindi in questo caso i fondi di investimento che pure in buona misura hanno disertato l'Assemblea
Il governo italiano può
Può un po'obiettare agli investitori agli interlocutori internazionali ma se lo facesse rischierebbe
Rischierebbe di
Confrontarsi con con Bruxelles e quindi può obiettare se non può obiettare ma può fronteggiare può tentare di arrestare ma si dovrebbe confrontare con Bruxelles ovviamente riferimento all'uso
Paventato oggi per esempio di nuovo dal sottosegretario vita della golden share un confronto tra il governo italiano e la Commissione europea guidata da Romano Prodi
Precedente Primo Ministro italiano sarebbe conclude il Financial Times un
Appropriato finale drammatico a questo dramma dramma societario a questo dramma aziendale opera buffa quindi il corrosivo titolo di questo commento che il financial times ancora oggi dedica ad alla
Madre di tutte le scalate
Quella che Olivetti sta tentando di condurre nei confronti a te di Telecom la quale peraltro si difende con grande difficoltà così a parrebbe il Financial Times ricordiamolo fin dall'inizio a
Dubitato della qualità di tutta questa operazione rimaniamo
Sulla vicenda Telecom sganciando ci dall'attualità e anche in qualche modo sganciando ci dal merito della sganciando ci dal merito della Offerta pubblica d'acquisto di Olivetti e dalla dalle difese riuscite o non riuscite a di Telecom Italia per leggere il pezzo che Stefano Carli sua fare finanza dedica a un'altra questione a un'altra questione cruciale che comunque investe
La il colosso perché di questo ancora si tratta il colosso delle telecomunicazioni italiana
Quella di una definizione di strategie scrive Stefano Carli comunque vada a finire sarà una nuova Telecom Italia quella che uscirà fuori dal al termine di questa complicata partita a scacchi dall'OPA
E comunque vada alla vero la nuova Telecom Italia in Gazzera nascere un po'alla volta solo a partire dalle star
In ogni caso la scalata avrà avuto un effetto positivo quello di far capire definitivamente a tutti che Telecom è ancora oggi una specie di autobus lento e impacciato
Che è insomma ancora tutti i difetti organizzativi e decisionali e deve ereditati dal regime di monopolio
E che questo è un lusso che non si può più permettere la paralisi che ha bloccato tutti i gangli vitali dell'azienda che stanno immediatamente sotto il top impegnato ventiquattro ore su ventiquattro raccontare le difese contro l'offerta Olivetti ne sono un esempio più che eloquente tra i frequentatori della direzione Telecom di via Flaminia Roma gira un aneddoto
Forse è vero forse è solo una leggenda ma comunque si dice la dice lunga sul clima aziendale si racconta che Franco Bernabè stesse de finendo di mettere a punto il piano di revisione dei contratti esterni quando è esplosa
L'OPA avendo quindi cose più importanti a cui pensare in prima persona avrebbe dato mandato di continuare l'opera tagliando il taglia abbina qualità e di risultato e che sarebbero state preparate perfino alcune lettere di Minsk interruzione
Di contratti di outsourcing su aspetti vitali e irrinunciabili dell'organizzazione aziendale
Che sono cose ben diverse
Dal consulenze stanno insomma qualcuno si è fatto prendere un po'la mano in estrema sintesi grandi handicap di Telecom sono tre e riguardano l'organizzazione i prodotti la tecnologia e la collocazione internazionale ma poco altro resta fuori il primo punto è quello più all'ordine del giorno quello dell'organizzazione ai prodotti più all'ordine del giorno in questa fase perché coinvolge i rapporti con la Tim in ordine alla capacità di offrire sul mercato pacchetti integrati di traffico
Sulle reti fissa e mobile la prospettiva e la possibile e le possibili opzioni strategiche a detta degli aspetti industriali del settore TLC
Guardano parecchio più in là delle vicende contingenti dal loro punto di vista infatti l'alternativa fra la fusione Telecom Tim di Bernabé
E il mantenimento della super azione societaria con possibilità di sceso da quota telecomandi sotto la quota attuale di poco superiore al cinquantadue per cento prospettata da Colaninno non è la questione più importante
Il vero nodo
E l'integrazione dall'offerta commerciale che oggi è particolarmente scarsa e soprattutto assolutamente poco elastica sotto questo aspetto tele come ancora al grado zero
Con due divisioni una business e una clienti privati che si occupano ciascuno nel suo campo di abbonati diversissimi tra loro per esigenze volumi di traffico prodotti
Senza essere in grado di fare
Grandi differenziazioni la cosiddetta personalizzazione dei contratti e senza quasi offrire altro servizio che l'invio dalla bolletta a questo si aggiunge il fatto che le due reti intelligenti di Telecom e Tim praticamente non comunicano tra di loro
Non sarebbe insomma possibile al momento un contratto in grado di indirizzare automaticamente una conversazione telefonica sulla rete più conveniente fisso mobile a seconda della destinazione della fascia oraria del tipo di contratto
Per non parlare di quel tipo di offerta commerciale su cui punta molto quindi aperta parentesi quindi ricordiamo
Che è al cinquantun per cento del monopolista italiano dell'energia elettrica cioè e nel e al quarantanove per cento suddivisa tra France Telecom e Deutsche Telekom ecco quindi che se poi dodici stelle con dovesse rivelarsi il cavaliere bianco che destinato ad arrivare in soccorso a Telecom Italia la presenza tedesca che già attraverso Mannesmann
Acquisirà
Infostrada e Omnitel salvo che questa acquisizione non si capisce se sia destinata ad andare in porto anche col fallimento dall'Olivetti nella scalata su Telecom oppure nel caso essere discussa comunque sia
Il rischio non il rischio la prospettiva di una presenza di dei cd Deutsche Telekom egemone sul mercato delle telecomunicazioni italiane
Apparirebbe dietro Dandolo dietro l'angolo
Torniamo quindi alla sua offerta commerciale la cosiddetta best occhio anche prevede che sia lo stesso operatore telefonico a monitorare il traffico dalla Bonato e a suggerire la formula tariffaria più conveniente alle sue esigenze per fare tutto questo la struttura societaria non è poi così importante o meglio ce ne potrebbe essere una ottimale che qualcosa che è qualcosa dall'al di là di calma ente diverso da oggi
Un'ipotesi che prevede di mettere assieme le due reti fisse e mobili tenendo separato una teen che avrebbe il compito di individuare nuovi prodotti telefonici e rivenderli sul mercato
Un'ipotesi di questo genere può essere realizzate indifferentemente sia a partire dallo scenario di Colaninno sia quello che piace di più a Bernabé e da questo punto di vista la di beh chiaramente anche perché Bernabè con questo lo aggiungiamo noi con la fusione tra Tim e Telecom renderebbe più ostile più difficile da digerire il boccone per lo scalatore Colaninno
Viceversa se l'Olivetti sì riprende Telecom è chiaro che non avrà più i soldi per prendersi anche Tim ma sarà più facilmente più facilmente indotta a cedere il più possibile di Tim senza perdere il controllo sul mercato per acquisire denaro fresco in modo da compensare l'indebitamento
Un'ipotesi di questo genere può essere realizzata indifferentemente dicevamo dallo scenario Colaninno quello Bernabé e da questo punto di vista le differenze tra i due piani industriali e quasi esclusivamente relativa agli aspetti finanziari della gestione del gruppo
Un altro aspetto da vecchia cultura da monopolio che ancora domina in Telecom prosegue Stefano Carlesso Affari e Finanza e la sua scarsa comprensione del fatto che il ruolo di un operatore in un mercato concorrenziale deve essere quello di puntare a sviluppare prodotti e servizi che incrementi non la domanda di traffico telefonico ossia l'utilizzo del proprio prodotto
Telecom continua invece ad operare come un monopolista che impone canoni e incassa le rendite di posizione per averne la prova basta guardare al caso internet
Qui l'offerta commerciale di Telecom verso gli internet provider è segnata da costi ancora molto alti per l'affitto delle linee dedicate il che scoraggia i provider da moltiplicare le linee offrire così proprio Bonatti connessione al web più rapide
L'ipotesi di creare le tariffe agevolate per i collegamenti di internet può risolvere senz'altro una parte del problema ma se per scaricare file di musica e immagini della Rete continueranno servire tempi biblici lo sconto tariffario potrà ben poco
Le nuove le esigenze dei nuovi servizi permettono di spostare il discorso sul versante del tecnologie
I due piani industriali di Bernabé Colaninno dicono poco Marietti ha bisogno di grossi interventi oggi il sistema delle centrali di commutazione di Telecom è tarato sulla base delle esigenze del traffico telefonico vocale tradizionale questo significa che si basa su una durata media di conversione non superiore ai cinque minuti ma con internet
Si dice sarebbe tutta un'altra cosa
L'ultimo nodo prosegue più avanti Stefano Cardi che Telecom dovrà sciogliere e quello della sua collocazione internazionale e qui
Un punto significativo e questo è l'unico aspetto su quelle dichiarazioni di Bernabè di Colaninno sembrano in qualche modo delineare due scenari davvero alternativi il primo Bernabé
Vuole tenere la partecipazione le posizioni di Telecom Italia al di fuori dell'Europa vigentina Cile Bolivia Brasile Caraibi
Il secondo è pronto a cederle concentrandosi sul mercato europeo ricordiamo che in questo va inserita anche la partecipazione
Di Telecom Italia in Telecom Serbia di cui si è discusso poco forse perché la responsabilità di dell'acquisizione imputabile al governo Prodi ma del resto il ministro degli Esteri lo stesso Fassino da sottosegretario agli Esteri ministro per il commercio estero insomma
Le responsabilità sono comunque ancora in buona parte le stesse non si è discusso del fatto che noi stiamo presumibilmente noi intendo la NATO bombardando anche le strutture dalla Telecom Italia o meglio della Telekom Serbia in cui la partecipazione intero capitale significativa
Prosegue Stefano cali secondo Colaninno è pronto a cederla dicevamo concentrandosi sul mercato europeo e qui emergono due visioni divergenti abbastanza precise attorno al quesito
Telecom Italia può ancora puntare adesso è un operatore globale perché la posizione del Sudamerica
Non servono certo ad incassare i proventi delle telefonate di argentini cileni via dicendo ma dirottare verso l'Italia il traffico business tra quei Paesi dell'Europa e ad entrare con un certo peso in accordi transatlantici
Chi contesta questa prospettiva lo fa in base a una valutazione secondo cui i margini di manovra sono ormai quasi inesistenti
Soprattutto dopo l'accordo e i clienti e British Telecom quindi sul traffico tra Stati Uniti ed è tra America ed Europa
E anche per il fatto che le posizioni in America latina non sono poi così forti visto il ruolo preponderante che la spagnola Telefonica già riuscita a ritagliarsi
Ma quale potrebbe essere l'alternativa secondo alcuni analisti di settore un'ipotesi non priva di attrattiva sarebbe quella di qualificare come un operatore
Regionale tra virgolette ma fortissimo Telecom
E regionale si definirebbe a tutta l'area del Mediterraneo quella europea dove otto Italia Telecom dove oltre Italia Telecom può vantare presenze in Francia o Spagna Grecia e ripetiamo Serbia
Ma soprattutto quella della costa meridionale sono in molti a scommettere sulla base di analisi Istituto internazionale che mercati dal Nordafrica
In primo luogo il Marocco e del Mediterraneo orientale la Turchia e fino alla stessa regione araba inizieranno cresce la forte velocità entro il prossimo mentali
Questa quindi è la riflessione di Stefano Carli crediamo di non sbagliare se diciamo che
Come tutta Repubblica anche questo tutta la l'informazione pubblica anche questo
Articolo a sullo sfondo un'opzione assolutamente favorevole all'OPA di Colaninno ma Stefano Cardi ha il pregio in questo articolo di porre
Alcune questioni rispetto alla vestito di tela con montando qui non tanto quello di questa guerra di questa tregenda dall'offerta pubblica di acquisto che
Sicuramente sta vivendo tele con con una rilevanza e ritmi torni un clima che forse non è del tutto da mercato finanziario normale ed evoluto ma appunto a parte il destino dell'OPA sicuramente poi ci sarà da discutere che fare
Di Telecom pensioni
Pensioni di partiamo da un articolo sempre su Repubblica e poi andiamo sul Sole ventiquattro Ore dove c'è un'analisi con qualche dato significativo Alessandro De Nicola la mano visibile la rubrica
Abituale di Alessandro De Nicola su Repubblica fare finanza il mercato le pensioni di Bismarck scrive a un certo punto Alessandro De Nicola grande speranza si ripone siamo in Italia
Allora sui fondi pensione privati regolati in Italia con due leggi dal novantatré del novantacinque che grazie alla deducibilità fiscale in vigore da quest'anno
Dovrebbero cominciare a operare a pieno regime tuttavia mentre politici e sindacalisti di salutano tronfi sindacalisti in particolare perché
Bene o male
Ne stanno tentando di fare un troppo un proprio strumento di potere
Mentre i politici e sindacalisti dei politici non se ne accorgono a mio avviso in modo sufficiente o sono conniventi i politici sindacalisti li salutano tronfi come la novità del millennio alle assicurazioni giustamente si gettano a capofitto in questo nuovo mercato
Chiediamoci
Per caso se la previdenza del Duemila debba essere simile a quella progettata da Mies barche nel mille ottocento ottantanove
Cosa c'è che non va nel nostro in quello di molti altri Paesi occidentali apparato pensionistico si chiede Alessandro De Nicola è squilibrato dispendioso il numero delle pensioni erogate in Italia supera quello della forza lavoro vedremo poi però in una nota di
Cazzola
A dire l'età non mi ricordo se questo Cazzola l'ha detto a Treviso o nell'articolo lo vedremo nel ricordiamo che di pensioni si è parlato nell'Assemblea
Dei radicali a Treviso
Ha proposto anche dal referendum sulle pensioni di anzianità presentato
è squilibrato dispendioso il numero delle pensioni erogate in Italia supera quello dalla forza lavoro occupata e pesano in modo gravoso sul Bilancio dello Stato
Le pensioni e monopolistico
In mano ad un grande Moloch pubblico come Linux a piccoli Gremlins semi pubblici non è sottoposto ai morsi benefici dalla concorrenza
è iniquo
L'eterogeneità differenziazione dei trattamenti previdenziali e connessa ad una commistione tra assistenza e previdenza che crea situazioni di privilegio intollerabili non sono le pensioni baby o quelle dei dipendenti pubblici
è un campo in cui la teoria di Public Choice si applica allo stato puro le scelte sono determinate dal mercato dei voti e dall'influenza delle lobbies
Pensiamo a quella del sindacato per metà
Composto interno indiscrezioni da pensionati
è inefficiente oltre al noto fenomeno delle frodi pensionistica eclatante per quelle di invalidità ma presente pur per quegli anzianità vecchiaia si riscontra un rendimento inferiore a quello che si otterrebbe investendo in un fondo pensione che operasse in modo prudente l'alternativa radicale a questo stato di cose scrive Alessandro De Nicola sarebbe la privatizzazione completa della previdenza sociale o quantomeno l'adozione di un sistema misto
Come quello britannico ove tutti godono di una Basic Passion di cinque mila euro l'anno quindi siamo sui dieci milioni
Sono poi previsti versamenti per i contributi da chi ha un reddito da cinque
Quei mila fino a trent'TAR sette mila euro l'anno ed un fondo pensione ad un fondo pensione statale Serra persone nome nomen nota Alessandro De Nicola e tutto il resto è libero
Compresa la possibilità di pagare i contributi contributi Sears a dei fondi privati
Quali sono gli svantaggi tale meccanismo quello britannico in genere vengono citati gli alti costi di gestione la miglior e la minore sicurezza rispetto alle garanzie che può dare allo Stato
Tuttavia un recentissimo studio dell'Università della Pennsylvania mostra come le differenze nei costi di amministrazione dei sistemi pensionistici si riscontrano soprattutto tra Paesi industrializzati
Media tre per cento del capitale amministrato e quelli in via di sviluppo media ventisette virgola settantotto per cento
Sempre nel capitale ministra e dipendono in gran parte dalle masse gestite più sono grandi minore l'incidenza dei costi ed alle spese di start-up
Che per sistemi maturi come ad esempio quelli scandinavi sono inesistenti la Gran Bretagna il Cile che hanno privatizzato il loro sistema
Rispettivamente nell'ottantuno ottantotto infatti mostra una curva decrescente dei costi proprio per l'ammortizzazione di quelli iniziali in compenso i loro rendimenti annui in media il nove per cento del capitale hanno premiato agli investitori
Né si può dire che sia merito solo degli ultimi anni di vacche grasse a partire dal mille novecento il mercato azionario degli Stati Uniti è cresciuto ad una media del sette per cento l'anno
Mentre il rendimento annuale della Social Security è stato ad un misero uno e tre per cento
Se prendiamo i cicli ventennali che sono addirittura più corti di quelli medi di accumulo pensionistici anche il peggiore della storia americano dal ventotto al quarantotto alla fine ha dato un incremento medio del tre per cento
Inoltre aumentando il reddito disponibile per i pensionati aumenterebbero anche le entrate fiscali
Il Cato Institute stima che una parziale privatizzazione porterebbe a centocinquanta miliardi centocinquanta miliardi di dollari in più nelle casse federali nel decimo anno
Del cambiamento
Quindi le entrate fiscali aumenterebbero che servirebbero scrive De Nicola prima finanziare parte dei costi di transizione da un sistema all'altro e poi i segmenti più svantaggiati dalle popolazioni
Previsioni a certezze un liberale non si avviluppa i propri convincimenti rimane solo perplesso davanti all'eccentrico rifiuto altrui di considerare le alternative possibili ai propri fallimenti quindi Alessandro De Nicola che
Propone dei ragionare sulla privatizzazione sulla Rifondazione su basi privatistiche del sistema previdenziale italiano e come sempre per quel che ci riguarda siamo al cento per cento d'accordo con lui
Pagina
Dodici del Sole ventiquattro Ore
Si torna a parlare di pensione i baby pensionati costano l'uno e mezzo per cento del PIL nel novantasette l'onere INPS per pagare il vitalizio chi ha un'età inferiore alla vecchiaia ha superato il ventinove mila miliardi
Cioè un
Un intervento di Marco Peruzzi
Ne leggiamo uno stralcio
Uno stralcio costi ingenti quelli evidenziati da ora vediamo e questo significa in pratica che in quell'anno nel novantasette al solo settore privato per garantire gli assegni baby pensionati cioè con età media di cinquantotto anni sono stati impegnati a risorse appunto per circa trenta mila miliardi mentre nel novantasei erano ventiquattro mila cinquecento
Costi ingenti quelli evidenziati in un recente convegno alla LUISS da Lucia vitali ordinario di Economia dall'assicurazione
All'università la Sapienza destinati a gravare ancora lungo sui bilanci dell'INPS attualmente i pensionati con le targhette anagrafica inferiore a quella di vecchiaia sono infatti uno virgola venticinque milioni milioni duecento cinquanta mila poca cosa rispetto al totale di circa sedici milioni
Di pensioni INPS ma in base alle aspettative di vita media della popolazione questi soggetti esclusi dunque
I nuovi pensionati di anzianità che continueranno a esserci per altri dieci anni graveranno sulle casse dell'Istituto per l'arme perlomeno fino al due mila e dieci anche se in misura via via ridotta per i ventinove mila e c'è o rotti miliardi del novantasette
Si arriverà od dico io si arriverebbe a cinquecentosettantasette miliardi nel due mila nove pesa singolarmente il suo inoltre la pensione di anzianità costa circa il quarantadue per cento in più di quella di vecchiaia nel breve periodo non sembra che il fenomeno delle pensioni di anzianità sia destinato ad arretrare come infatti ha ricordato al convegno Lucia vitali nel fondo INPS dei lavoratori dipendenti il flusso annuo dell'anzianità oscilla in mai ormai intorno alle novanta mila unità
E nel novantasette era circa sei volte in più rispetto a quello delle pensioni di vecchiaia
Quanto all'entità degli assegni infine nel novantasette l'importo medio dell'anzianità era superiore di circa il sessanta per cento rispetto a quello dei trattamenti di vecchiaia
Lo sport delle pensioni in pagamento si arricchisce di anno in anno di flussi consistenti di nuovi pensioni
Di anzianità
E vediamo un peso in aumento l'incidenza sul PIL della spesa previdenziale INPS a persone con età inferiore alla persona alla pensione di vecchiaia vediamo che nel novanta
Sei era dell'uno e trentuno per cento nel novantasette dell'uno e quarantanove ma
In questo caso chiaramente si considerano le persone al di sotto di cinquantasette anni occupa credo che non si consideri il monte di chi anche avendo superato il cinquantasette anni
è in realtà in quiescenza in virtù di una pensione attribuitagli come pensioni anzianità
C'è poi una tabella sempre prese da lucidità dallo studio Lucia Vitali che mette a confronto la pensione di anzianità
Cioè cinquantacinque anni di età e trentacinque anni di contributi e una di vecchiaia sessantacinque anni di età e quarantacinque anni di contributi quindi con persone che hanno iniziato a lavorare a vent'anni
Date un lavoratore con una retribuzione annua di cinquantadue milioni
Un tasso hanno di rendimento due per cento
E un tasso di incremento annuo dell'uno e mezzo per cento sia per le retribuzioni che permetta perché per la pensione allora vediamo questo confronto
Una persona che va in pensione di anzianità
Ottiene un assegno annuo quindi a parità di stipendio di tuttora ottiene una pensione annua di trentatré virgola cinque milioni chi va in pensione di vecchiaia
Stessa carriera ma più lunga cinquanta milioni l'aspettativa di vita del pensionato che va in pensione cinquantacinque anni è di ventidue virgola due anni
Quella di chi va in pensione a sessantacinque di quattordici e sei anni
La Spesal totale INPS per tutta la durata dalla pensione prevista è per la pensi per il pensionato di anzianità seicentonovantacinque milioni per il pensionato di vecchiaia cinquecentonovantanove milioni ma ovviamente
Il conto non è finito perché chi va in pensione d'anzianità risparmia tra virgolette cento cinquantotto virgola sei milioni di contributi parte dal lavoratore
Parte dall'azienda totale
Chi va in pensione di anzianità
Pesa sull'INPS da quando va in pensione alla tutta la durata successiva dalla vita media quindi considerando la vita media chi va in pensione cinquantacinque anni
Grava sull'INPS considerando la pensione erogata ai mancati introiti ai contributi per ottocentocinquantatré milioni chi va in pensione di vecchiaia per circa sessanta seicento milioni quindi una differenza enorme di duecento cinquanta milioni e più che va a moltiplicata per il numero di pensionati ti
Anzianità
Quindi questo è un altro
Modo per puntualizzare lo squilibrio previdenziale italiano e la diciamolo i iniquità o illogicità del meccanismo delle pensioni di anzianità vediamo cosa scrive Giuliano Cazzola sempre a pagina dodici del Sole ventiquattro Ore
Su proprio sulla questione previdenziale meno contribuito Tivo da elevare a quarant'anni
Le pensioni di anzianità sono la prova proclamata dell'iniquità del nostro sistema pensionistico
Non esiste un solo argomento ragionevole a favore della salvaguardia dell'istituto
Nella sua attuale disciplina
Nemmeno tanto quello evocato del consenso sociale ricordiamo che proprio contando su questo cioè sul fatto che l'alibi che non c'è il consenso sociale per riformare le pensioni come tutte le persone di scienza e di buonsenso
Sanno andrebbe fatto l'alibi che non c'è il consenso sociale in realtà questa ovviamente notazione mia deriva da una solo la dimensione da una visione distorta del potere del sindacato che impedì la riforma Berlusconi nel novantaquattro e da qui credo
Il senso del referendum che i radicali propongono proprio su questa tema delle pensioni di anzianità
Nemmeno scrive sempre Giuliano Cazzola quello tanto evocato dal consenso sociale dal momento che la questione al trattamento anticipato più pur così oneroso e destabilizzante per i bilanci pubblici
Riguarda una minoranza privilegiata dal mondo del lavoro la quale tuttavia esercita una forte pressione lobbistica all'interno delle associazioni sindacali e professionali
I dati e le previsioni ufficiali dimostrano che l'affaire delle pensionamento di anzianità non è affatto in via di soluzione ma è destinato a produrre conseguenze negative intasare i conti previdenziali dell'Italia ancora per decenni fino al punto di avere imposto per assurdo coerenza sistemica un'età pensionabile di vecchiaia con la riforma dire regine
A partire da cinquantasette anni quando un terzo degli italiani allora ne avrà più di sessanta e qui questo è un altro dato importante perché a regime la pensione
A regime quando sparirà secondo la riforma Dini l'istituto delle pensioni di anzianità resterà comunque un sistema che consente andare in pensione a cinquantasette anni perché a trentacinque anni di contributi
Eppure l'ipotesi di una riforma giusta e attenta alle situazioni di vera di vera difficoltà
Non sarebbe per niente irrealistica proviamo immaginarne le linee generali innanzitutto scrive Giuliano Cazzola
Si dovrebbe emanare si dovrebbero emanare le disposizioni attese dal novantatré per la tutela del lavoro usurante con i riconoscimenti previste sia in termini di Mila di minore età contributiva che di di meno l'età pensionabile che di anzianità contributiva ridotta per il resto il requisito per la pensione di anzianità verrebbe elevato a quaranta anni di versamenti
L'onere in termini di scelta di vita non sarebbe troppo se si mettono in conto gli slittamenti già prodotti adesso dalle nuove dalle manovre sulle finestre cioè sulla
I tempi ristretti e delimitati in cui si può accedere qualora se ne siano maturati i requisiti alla pensione di anzianità
Inoltre resterebbe in vigore una forma di tutela per i cosiddetti precoci quindi coloro che iniziano a lavorare di età compresa tra i quindici e i diciannove anni i quali potrebbero comunque pensionare sia un'età da cinquantacinque cinquantanove anni
Quindici più quaranta di contributi comunque inferiore a quella normalmente richiesta per la vecchiaia
Forme di uscita anticipata rimarrebbero a fronte dei processi di ristrutturazione ma la materia dovrebbe entrare a far parte del pacchetto degli ammortizzatori sociali
Ricomprendendo rivisitando con riallocazione delle relative risorse sia l'aspetto dei prestiti dei prepensionamenti sia quello della disoccupazione degli interventi per la riconversione professionale
Tale complesso di misure indurrebbe secondo stime attendibili un risparmio sull'intero sistema di circa centottanta mila pensioni e di quattro mila cinquecento miliardi in media ogni anno
Queste risorse potrebbero essere destinate per due terzi a ridurre selettivamente le attuali quote contributive
Con sollievo per il costo del lavoro l'occupazione perché ricordiamo che l'altra faccia della medaglia della spesa previdenziale norme del quindici per cento
Annuo sul PIL è quella di avere poi dei contributi che enormi dal trenta per cento che gravano in misura doppia sul lavoratore sul lavoro italiano rispetto a quello di rispetto a quello dei principali Paesi esteri
Queste risorse quindi ridurre selettivamente le aliquote contributive con sollievo per il costo del lavoro l'occupazione la quota restante servirebbe rafforzare la qualificazione delle politiche sociali in senso più e quo e attento ai nuovi bisogni
L'Italia poi conclude Cazzola è uno strano Paese le statistiche ci dicono che tra i cinquanta e i cinquantacinque anni il venti per cento dei maschi non è attivo
Tra i cinquantacinque e sessanta anni quasi la metà
Tra i sessanta e sessantacinque i non attivi sono il doppio dagli attivi
Se confrontiamo questi tassi di inattività con quelli degli altri Paesi
Troviamo immediatamente una plausibile spiegazione del fenomeno del lavoro nero con tanto di pensione appresso così quindi Giuliano Cazzola
Che di nuovo ostinatamente dalle colonne su questa volta sono in questa Regione Sole ventiquattro Ore rilancia il proprio
Monito alla urgenza necessità di una riforma del sistema previdenziale italiano che invece come nulla fosse marcia a tappe forzate verso il il baratro e con questo abbiamo chiuso anche la pagina sulle pensioni e in particolare sul nodo delle pensioni di anzianità
Vediamo cosa è successo
Alla banca centrale europea danilotaino non sarà dove sembra GA salvare Alitalia questo è tutto ha detto giovedì scorso il governatore Ovindoli sommerse
Dopo che i banchieri centrali europei avevano tagliato di mezzo punto percentuale i tassi d'interesse come dire quello che la Banca centrale europea poteva fare per aiutare il Vecchio Continente ad affrontare le sue tante paralisi l'ha fatto
Ora tocca alla politica il guaio sta proprio qui
La riduzione del costo del denaro non farà uscire l'Europa dalla quasi recessione in cui intrappolata
L'economia americana l'unica che nel mondo continua a crescere con decisione racconta che non è il livello dei tassi a guidare le danze negli Stati Uniti i tassi reali sono al tre virgola due per cento contro il due virgola quattro per cento europee
Nemmeno l'indebitamento l'indebolimento dell'euro circa il dieci per cento nei primi di cento giorni di vita
Compiuti sabato equivalente ad un altro taglio dei tassi dello zero cinque per cento è servito scrive Thai Caino a sostenerne la ripresa
Il dato di fatto e che ciò che negli Stati Uniti sta funzionando nel Colonia con molte caratteristiche nuove soprattutto con livelli di concorrenza innovazione che tengono a bada l'inflazione anche quando non ci sono quasi disoccupati in Europa questa nuova economia non c'è
Buona parte delle imprese ha preso la strada di quelle americane ristruttura si fonde si concentra nel core business
Mancano però almeno due lati della politica ai vertici della Unione europea di Berlino dieci giorni fa al vertice di di Berlino è risultato chiaro che i governi non hanno alcuna intenzione di riformare le politiche dell'Unione
Quello che doveva essere l'effetto Euro cioè la ristrutturazione delle economie non ci sarà
E hanno segnalato di non essere di non avere grande interesse integrare i Paesi ex socialisti europei centrale e ad aprirsi alla loro concorrenza
Miopia e cinismo che potrebbero avere conseguenze gravi
A qualsiasi livello da lei tassi così Danilo
Taino sulla rubrica meridiano sul Corriere economia ci sono poi i servizi dedicati ci sono poi i servizi dedicati ai business se elettronici al
Esplosione
Sempre di cui si ribadisce da previsione del business on line con on line con relativa superiorità statunitense volevo però voglio occuparmi
Grazie a un articolo di Lanfranco Vaccari di un tema più volte evocato nella
Nell'informazione quotidiana at color carta stampata e televisione forse mai approfondito che noi non abbiamo toccato ma che credo meriti in questa occasione l'attenzione la guerra del banane
Nelle isole caraibiche dove nascerà la guerra commerciale tra USA e Unione Europea la cattiva coscienza coloniale banane Europa e marijuana tra un cocktail di rum e vecchi privilegi
Ecco come si spiega la disputa che ha diviso le due sponde dall'Atlantico la leggiamo uno specchietto
Dal titolo L'amarezza le amarezze delle banane che riassume i i contorni di questo che rischia di essere un caso
Commerciale un casus belli tra Stati Uniti Unione Europea la disputa sulle banane dice questo specchietto riassuntivo tra Stati Uniti ed Europa non è nuova ma è diventata scontro aperto nell'ultimo anno le ragioni gli americani sostengono che il regime presidenziale preferenziale che l'Unione Europea concede ai produttori di banane dei paesi Apeca Asia pacifico Caraibi
Distorce la concorrenza e penalizzare multinazionali USA che hanno interessi soprattutto in America latina i protagonisti
La rappresentante commerciale di Bill Clinton Charlène Bérénice Bejo ascessi Berserk Ski
Il commissario Sir Leon Brittan negoziatore commerciato Unione Europea caro l'ingresso presidente e amministratore delegato della città Keita Brands International l'uomo che ha più che più ha premuto su Washington perché imponesse sanzioni contro l'unione europea
Renato Ruggiero italiano direttore generale della da WTO l'Organizzazione mondiale dei commerci è il foro in cui si dovrebbe regolare queste dispute gli eventi
L'Unione Europea si era impegnata a riformare il regime di privilegi sulle banane ma secondo gli Stati Uniti
In sostanza non l'ha fatto Washington ha quindi prima minacciato e poi deciso sanzioni su importazioni dall'Europa
Per cinquecentoventi milioni di dollari iniziato una spesa una specie di guerra e mercoledì scorso un comune in un comitato dal dub Yukio
Ha di fatto dato ragione agli Stati Uniti
Ma ridotto loro il diritto imporre sanzioni a cento novantuno milioni di dollari
E vediamo brevemente cosa scrive Lanfranco Vaccari
In questo pezzo banane Europa e marijuana
Scrive ad un certo punto una guerra dietro la quale il Wall street journal vede addirittura profilarsi lo spettro di una reazione a catena protezionistica simile a quello a quella originata nei primi anni trenta dalle tariffe Smooth a lei e capace di riportare il mondo sull'orlo di una grande depressione
Questo il monito del Wall Street Journal una rissa che non troverà certo la sua conclusione del centocinquanta oltre specialistiche pagine con cui la settimana scorsa l'organizzazione dell'arbitrato dell'Organizzazione mondiale
La Commissione d'arbitrato del WTO ha dato ragione a Washington e torto a Bruxelles
C'è tutto qui dentro questione di principio al bar bidoni codici solo dire che regna sulle vie degli scambi internazionali
Tecniche di produzione e l'influenza di lobby che cercano di piegare la politica i loro interessi attraverso generosi finanziamenti elettorali
Considerazioni economiche è una realtà sociale così complessa da esprimersi perfino attraverso una incredibile associazione di dei cittadini preoccupati e dei coltivatori di marijuana vecchi privilegi
GM la rassegna stampa dure di dodici aprile sulla testa Ambra regime la rassegna stampa di Radio Radicale consueto
Supplemento da lunedì pomeriggio dedicato all'economia alla finanza un saluto da Benedetto Della Vedova e ha risentirci a lunedì prossimo
Sedici due minuti questa è radio radicale siamo in attesa di collegarci con la Camera dei deputati alle sedici è prevista la seduta di oggi di lunedì dodici aprile e intanto leggiamo l'agenzia all'ultima ora per l'esattezza proviene dal Kosovo nella sola giornata di oggi
Le truppe jugoslave avrebbero ucciso non meno di centocinquanta militanti dell'UCK lo sostiene l'agenzia di stampa Tani Hubert
E i ribelli di etnia albanese secondo la stessa fonte si apprestavano a penetrare in territorio jugoslavo varcando il confine con l'Albania testimoni oculari riferiscono di almeno due guerriglieri morti in territorio albanese un'operazione altri cento militanti si sa