"Facciamo 13 al referendum per le riforme liberaldemocratiche" presentazione del "Rapporo sulle riforme" dell'Osservatorio Parlamentare org. da Aelle Osservatorio Parlamentare (c/o Palazzo Serlupi Crescenzi - via del Seminario)

Importante decisivo
Una sorta di bivio tra chi come noi come tutto il fronte rinnovamento rappresentato in questa sede
E ringrazio
Alla professor Mario Segni era colui che sicuramente è stato ed è il promotore dei referendum sul sistema elettorale istituzionale in questo Paese che hanno determinato già a partire dal mille novecentonovantuno
Dei profondi cambiamenti così come hanno fatto altri referendum della stagione referendari iniziata venticinque anni fa
I referendum el novantuno porto questo esempio per capire il perché di questo convegno nel merito era apparentemente una cosa quasi insignificante
Il referendum del novantuno riguardava l'unica preferenza cosa era in fin dei conti apparentemente su un sistema istituzionale del Tonale sistema paese la questione dell'unica preferenza il possedere esprimere una preferenza invece che tre o quattro apparentemente insignificanti
Invece quel referendum determinò la caduta della Prima Repubblica innesto un meccanismo perché sul sistema delle multiple forense si basava
Il partito che era il collante del sistema partitocratico in quel in quell'Italia cioè la democrazia cristiana e querele faremmo fece saltare come un granello di sabbia in una grande ingranaggio fece saltare quell'ingranaggio partitocratico
Quindi referendum nel novantuno ma anche nel novantatré
Ha un effetto che va al di là di gran lunga al di là del merito del referendum questo referendum è già qualcosa di molto più importante perché uno riguarda l'unica preferenza né solo il sistema maggioritario al Senato riguarda la scheda I nella quale i partiti come tali preservano il loro potere di ricatto
Il loro computo e quindi di conseguenza lo forza ruolo significato che la Scheda la seconda sede dalla Camera laddove vengono eletti centocinquantacinque parlamentare che non vengono sottoposti di fatto al vaglio degli elettori nei collegi che vengono catapultati dai partita loro nomenclatura cancellando quei centocinquantacinque la ripartizione in quel modo e costringendo Hackett
E costringendo tutti coloro che vogliono candidarsi al Parlamento a misurarsi nei collegi elettorali così accadrà se passasse questo referendum si avrebbe uno in fortissimo
Balzo in avanti sulla strada del bipolarismo della democrazia l'alternanza se cancellerebbe quella con quota proporzionale che ha permesso al sistema di preservare se stesso
Che ha permesso la partitocrazia espulsa dalla porta di rientrare dalla finestra quindi già nel merito referendum è molto più importante dei precedenti referendum
Ma lo è ancor più nelle conseguenze che poté terminare la prima conseguenza quella sull'elezione del capo dello Sato
Che avverrà nei giorni successivi al quesito referendario e che quindi sarà nettamente influenzato come tutti riconoscono fautori e contrari dal voto dei cittadini
Se passasse il siccome noi speriamo si avrà certamente un capo dello Stato
Che sull'onda referendario garantirà la democrazia dell'alternanza il bipolarismo garantirà il requisito referendario stesso poi le altre riforme che sull'onda di questo referendum di un cambiamento che verrà ripristinato nel paese di uno spirito di rinnovamento che viene riaffermato sull'onda questo referendum sarà possibile fare le altre riforme le quattro modernizzazione del Paese allungamento aspettate ancora è stato possibile realizzare
Ha cominciato a sistema istituzionale
Che noi crediamo debba essere nettamente maggioritario uninominale ma anche presidenzialista partendo dal fatto che la riforma che meglio ha funzionato in questi anni anzi l'unica riforma che abbia veramente funzionate
E quella che ha determinato anch'essa sull'onda di un referendum e Polo si svolse perché il Parlamento impaurito approvò la riforma di parlo della elezione diretta del sindaco che quindi caratterizza un sistema decisionale
Chiaramente sull'unità di comando sul governo sul premier eletto direttamente dai cittadini e quella la prima riforma che ne proponiamo che sull'onda referendaria sarà possibile realizzare insieme agli altri Achille Chiappetti costituzionalista
Del centrodestra dell'Area delle libertà dell'aria chiediamo chiamato liberaldemocratiche non a caso gli ho parlato il rapporto sulle riforme
Per le riforme liberaldemocratiche e la prima riforma che sicuramente dovremo impostare dopo che si prepara al referendum poi certamente non possiamo nascondere che ove il no invece l'inciso meglio ove post vincesse l'astensione cadrebbe lo strumento referendario come tale
L'unico strumento in questi venticinque anni ha permesso cittadino di esprimersi al di là fuori e contro i partiti se dovesse essere se non dovesse passare il quorum se non dovesse esserci il quorum
Nessuno avrebbe più il coraggio di presentare un referendum la stagione referendaria che la stagione dei cittadini del cambiamento finirebbe prese poi le altre riforme
Le riforme nel campo del lavoro appunto ne parlerà nella parleranno Pennisi soprattutto famoso per una pubblicazione la quella dei trentenni
Che dimostra come in questo Paese non solo in questo mese tutto l'Occidente non c'è più una contrapposizione tra classi operaie datore di lavoro ma la contrapposizione che può emergere da una rinnovamento che non venga attuato
E quello e tra i giovani e gli anziani
Tra chi è oggi escluso dal mercato e lavoro e chi pensa soltanto logica di preservare ciò crea poi le riforme sul campo del fisco per uno Stato più leggero per allentare la pressione sui cittadini per una spinta che via finalmente voce
A chi vuole creare ricchezza e può creare ricchezza
Si diceva è qui faccio una brevissima parentesi si diceva che non era possibile creare quel milione di posti di lavoro che noi avevamo annunciato nel novantaquattro dicevano che erano in missione che lo sviluppo dell'Occidente non lo consentiva ebbene in Spagna
In due anni e mezzo il governo Aznar con quelle riforme che ne avevamo realizzare in Italia in due anni e mezzo ha creato Aznar settecento mila nuovi posti di lavoro
Rispetto alla popolazione spagnola e come se in Italia fosse creato nel frattempo un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro
In Italia in due anni e mezzo in quasi tre anni di governo delle sinistre sono stati invece bruciati altri posti di lavoro una diversa politica dello sviluppo un modello spagnolo il modello delle libertà
Il modello che prevede una riduzione del carico fiscale e una maggiore libertà nel campo del lavoro appunto le flessibilità consente invece di creare in queste condizioni in Occidente in Europa nuovi posti di lavoro molti moltissimi nuovi posti di lavoro
Info infine ne parlerà vitali la riforma del Welfare State
La riforma del sistema pensionistico necessaria e indispensabile senza la quale già oggi coloro che sono pensionandi inattesa le pensioni hanno il rischio corre il rischio di non vedere soddisfatti anni decenni di lavoro di non vedere assicurato il loro futuro la loro vecchiaia loro privati
La loro terza o quarta età e soprattutto i giovani che ove continuasse questo andazzo avrebbero pregiudicato non l'ho non so la loro esistenza di persone produttive nel mercato del lavoro da cui sono esclusi ma verrebbero pregio saprebbero sicuramente che sarebbero esclusi da quello dal sistema pensionistico del futuro che certamente non può mantenere
I livelli attuali
Per questo una riforma che va fatta da subito anche se progressivamente nerissima pensionistico e di cui Ornello vitali vi parlerà questo e il documento il libro bianco in sintesi dell'Osservatore si ripropone oggi a poche ore dal referendum
L'abbiamo appositamente titolato facciamo tredici al referendum cioè non solo perché oggi George il giorno tredici io ovviamente anche per ricordare questa data vi ringrazio di essere presenti di mattina
In una giornata non certamente non primaverile una giornata piovosa a dimostrazione questo referendum ora dopo ora finalmente sta risvegliando l'attenzione dei cittadini dopo che su di esso era caduta la cappa di silenzio
E lei coloro che Puntorno sull'astensione che appunto sul fila fallimento che puntano sul disincanto che puntano sulla rassegnazione che puntò sulla frustrazione i cittadini coloro che vogliono restaurare sistema partitocratico
Ebbene noi oggi siamo qui per dire che il diciotto di aprile possiamo fare tredici c'è possiamo finalmente non solo imporre un sistema più compiutamente maggioritario più compiutamente uninominale più compiutamente bipolare ma grazie a questo sull'onda referendaria imporre un capo dello Stato garante l'alternanza impone una grande stagione di riforme e di modernizzazione
Io vi ringrazio di essere qui pure passare subito la parola a Mario Segni per un saluto perché poi devi lasciarci per altre iniziative vera tra pochi minuti Gianfranco Fini
A intervenire anche lì a questa manifestazione segna Fini oggi a mio avviso riuniscono il fronte del rinnovamento
Il fronte delle riforme referendarie in poi impresso da Mario Segni il fronte del rinnovamento politico di costume di morale imposto da Gianfranco Fini ed Alleanza nazionale la parola Mario Segni grazie per la sua tenacia per la sua opera
Voi mi scuserete se non posso seguire come avrei voluto interessantissimo convegno al quale ho dato la mia convinta adesione semine Robin quindi limitare un breve saluto Roma potete facilmente intuire che quattro giorni oggi inquietante cinque giorni dal voto gli impegni sono pressanti
E non ci consentono neanche un attimo di distrazione voglio solo aggiungere una considerazione quelle di Adolfo Urso che condivido condivido in pieno ne siamo impegnati ormai da dieci anni nelle battaglie referente battaglie referendarie sono il primo capitolo di una lunga serie di di una lunga iniziativa per dare all'Italia uno stato movente
Svecchiare l'amministrazione pubblica tra
Il referendum hanno attaccato il primo fronte quell'oppio la base di tutto
Quello sul quale era possibile una grande azione politica era la partitocrazia la partitocrazia
Il l'elemento la base il piedistallo di lunga piramide pure su cui uno stato assistenziale dirigistico inevitabilmente clientelare
E sul quale poi si è innestata una forte dose di corruzione ha costruito le sue fortune quindi ha patito grazie primo dei come diceva Sturzo già settanta anni fa il prima la prima delle male bestie da sconfiggere
E referendum elettorale in una lunga vicenda che non ci aspettavamo più Breve fosse anche più semplice affrontano prima di tutto questo problema
Non ci si deve stupire se il fronte avversario e in fondo lo stesso col quale combattiamo traditi da dirci
Con gli eredi di quella che era allora
Il il succo forte il punto forte della partitocrazia italiana cioè gli eredi in fondo del gas gli eredi della vecchia Democrazia cristiana gli eredi del Craxi non è una non è un caso che siano tutti lì
E De Mita e Mastella De Michelis il consiglio ha avuto e con la non aggiunta con la aiuto e con la collaborazione dei boss e nel novantuno fu tra quelli che evitarono andare al mare che in fondo cavalca un'onda qualunquisti
Che oppure in vista
Che si vive sul caos che si avvantaggia del caos che cavalca genericamente uniforme malcontento e che badate non vuole nessuna riforma perché ogni riforma
Togliendo il malcontento toglierebbe l'acqua nella quale la lega Prost è questa la reale Storey quando io ricordo a Bossi
In Inghilterra dove c'è un sistema simile a quello che noi vogliamo il governo laburista in tre mesi fa baratto l'autonomia della Scozia e che lui in dieci anni non è riuscito a fare un bel nulla non è questa la realtà si arrabbia molto proprio per questa è la verità
La battaglia di oggi in condizioni diverse
Più dure sotto certi aspetti meno dure sotto altri ma comunque il comma durissima si falso si si giocherà sull'ultima volta la battaglia in cui questo grande esercito anti partitocratico si scontra con un altro grande esercito e non ha più gli stessi uomini ma sostanzialmente gli stessi gruppi erede di quello questo il significato del voto del tredici aprile
Del diciotto aprile ha ragione D Urso quando dice che su quello poi dobbiamo e possiamo costruire tutto il resto della grande riforma dello Stato ricordiamoci in questi cinque giorni che è questa la battaglia decisiva determinante per proseguire poi su vasta scala le nostre relazioni virtuali
Grazie e buon lavoro
Questa introduzione che stava sia tecnica che politica mi induce a ridurre la l'introduzione che avevo immaginato per per questo convegno di passare molto più rapida rapidamente alla parola poi gli oratori che avranno il compito di sviluppare tecnicamente quello che è il centro e il succo di questo convegno io ma una cosa una considerazione a breve la volevo fare sentendo il fronte del del no i i nostri avversari in questo referendum mi sono reso conto quanto i riformisti era parte liberaldemocratiche veramente dalla parte del sì
Una delle preoccupazioni è quella di andare verso uno Stato non più solidale è uno Stato che non ha più la capacità di assistere i più deboli quasi che oggi questo sia il la prerogativa della economia che abbiamo di fronte
Una delle differenze che viene portata e praticamente credo la rilettura della sistemi democratici in base ai sistemi elettorali quindi una differenza
è immaginando che poi dovremmo sempre rimanere all'interno del mondo capitalista una differenza tra i due grandi capitalismi quello anglosassone che è fatto da due parte dei due partiti labor Party
E il partito democratico e che il partito conservatore che ha più o meno lo stesso schema in Inghilterra e negli Stati Uniti è invece quello che viene definito il capitalismo alpino o il capitalismo renano che da una maggiore garanzia e una maggiore solidità
Chi si affida alla fronte del no si affida anche in un estremo e tardivo tentativo di creare una soglia minima intorno altri quattro cinque per cento a seconda delle proposte di legge e questo farebbe somigliare il nostro sistema a un sistema tipico del dei paesi del centro
Europa e tutto questo ci porta anche a introdurre il discorso delle riforme che invece in questo Paese sarebbero possibili io non so dire se il si effettivamente la migliore delle medicine per un sistema elettorale questo lo vedremo una volta che i prezzi sarà affrontato e lo vedremo andando avanti con la possibilità di fare le riforme sono però sicuro sì che il sì accoppiata una vittoria successiva dei partiti di destra liberale democratici e cattolici tipici di questo Paese
E in questo caso veramente potrebbe aprire un fronte delle riforme che non sono solo economiche ma sono anche della qualità della vita immagino la riforma della giustizia immagino anche alla nostra privacy così
Pesantemente inquinata in questo periodo basti pensare che nel nostro Stato vengano fatte centocinquanta volte in più le intercettazioni telefoniche
Negli ambienti della nostra vita che vengono fatte in tutti gli Stati Uniti che conta cinque volte la nostra popolazione
Quindi Dio sa quanto abbiamo bisogno della vittoria del sì e Dio sa quanto abbiamo bisogno di superare il cinquanta per cento quindi io arrivato a questo punto con velocità passo la parola all'amico Pennisi che devo dire mi mi legava un'amicizia
Prima legata un libro e poi personale ho conosciuto Pennisi attraverso un suo libro la guerra dei trentenni che è un po'il Manifesto di di quello che sto dicendo a mio modo di vedere dove le viene affrontato questo problema della Cittadella arroccata e delle mura che imparò mano vanno abbattute questa Moore vengano abbattute prima da Pennisi
E poi dagli altri amici intervenendo in tutti i settori dell'economia e della vita sociale che debbono essere assolutamente riformati grazie
Io vi ringrazio per essere qui questa mattina in tanti sfidando la pioggia allora
Il diciotto aprile si va a votare
Non solo per le riforme per il risanamento sì a votare per i diritti civili
A dirlo non siamo noi è un grande economista indiano
Premio Nobel conosce bene il Paese
Quanto ha sposato la figlia di un noto politico e tre ha sposato una signora che è figlia di un noto politico italiano ed ex moglie di un altro noto politico italiano
Si combatte per i diritti civili per quale motivo
Perché il diritto al lavoro
Dice Marzia assente il primo titolo
Che abbiamo per potere esprimere i nostri diritti civili
Dal novantadue l'Italia ha perso uno virgola due milioni occupanti
Sabato scorso
L'Eurostat ha comunicato i dati sulla spesa sull'occupazione in Europa
Nell'Unione Europea il tasso di disoccupazione è diminuito negli ultimi due anni ed è adesso al nove sette per cento in Italia è aumentato ed è rimasto arroccato al dodici virgola tre per cento non solo
Mentre in Spagna
Negli ultimi tre anni il tasso di disoccupazione è diminuito di cinque punti percentuali lì la disoccupazione giovanile in Italia
è diventata la più alta non solo in Europa appena ma in tutta l'Europa
C'è un documento importante
Pubblico ma di cui i giornali non parlano e mi spiace che i giornali non è parte documento dell'OCSE che a cinque anni data
Dalla conferenza ministeriale OCSE sul lavoro passa in rassegna gli impegni presi gli impegni
Che sono stati ottemperati da Cindy dai governi
L'Italia
Nella primavera del novantaquattro
Quando il Polo delle libertà del buon governo era alla guida del Paese assunto ventidue impegni
Di fronte a ventinove Paesi dell'OCSE a cinque anni data risulta che ne mantenuti cinque
Non meravigliamo cioè se con ventidue impegni assunti in una sede internazionale con me
Consiglio ministeriale dell'OCSE ne abbiamo assunti ne abbiamo assolti solo cinque su ventidue la situazione occupazionale è quella che
Abbiamo cercato di riflettere lavoro che abbiamo fatto con con gli amici Valsecchi tali Chiappetta e lavoro
Di squadra
Non lavoriamo separatamente abbiamo abbiamo cercato di lavorare confrontandoci che tende siccome si rimette in moto questo Paese
Pesi e si rimette in moto solo se richiamo agli italiani il diritto civile il titolo al lavoro
Un titolo lavoro che negato a trentaquattro per cento dei giovani
Mediamente in tutta Italia e a sessanta per cento dei giovani che hanno la ventura di essere dei residenti nel Mezzogiorno i tassi più alti in Europa non solo nell'euro
Quando dico in Europa compresa
Russia e quant'altro
Il ci siamo detti che il solo modo per per fare questo
Con almeno tre riforme simultanee
Non basta riformare il mercato del lavoro o Jane Gillard siccome si è fatto con i vari pacchetti e pacchettini
Treu e quant'altro tre grandi riforme sì il ventenne del mercato del lavoro
Ridurre la normativa dal le orrende mille duecento pagine che nessuno può leggere a non più di duecento
Ma non basta se al tempo stesso non si incide sul fisco e sulle pensioni chiediamo si debba che le pensioni saranno il volano per la riforma perché
Signori
Il rapporto del nucleo di valutazione della spesa previdenziale spero ancora che ci siano dei giornalisti in aula che dovrà essere presentato a fine marzo sino ad oggi un oggetto misterioso perché non non si mettono d'accordo su come così mitizzare Conti
Temiamo che il le pensioni siano prossimo alla bancarotta
Vogliamo un sistema che dia serenità agli anziani e certezze Giovanni
Sistema che di esso in Italia anziani si altezze giovani non si fa
Ne seguendo la proposta
Che l'ottantatreenne
Modigliani ha fatto settantotto enne Ciampi di aumentare ulteriormente di due punti percentuali contributi in quanto già oggi i contributi in Italia sono il doppio di quelle che si pagano in Francia in Germania sono tre volte quelli che si parla ogni Stati Uniti e quattro volte quelli si fanno in Gran Bretagna
Non si fa neanche
Raddoppiando i contributi sui lavoratori autonomi altra proposta che circolari nella sinistra perché vuol dire rompere l'unica volano che c'è stato per aver occupazione mentre si perdevano comunque uno virgola due milioni di occupati
Si fa con una Ford colore forma integrale riguardi previdenza fiscale
Non sta a me illustrare i dettagli di questa riforma
Collega Valsecchi collega vitali poi consegnata questo documento
Il
Sta messo non è chiudere sottolineare che
Le lancette dell'orologio
Per tornare al lavoro come titolo per i diritti civili
Hanno cominciato andare all'incontrario
Se il diciotto aprile non si rimette in moto il meccanismo delle riforme e se queste riforme non sono parallele simultanee
Ci troveremo non siamo noi a dirlo lo dice la Commissione Europea ci troveremmo con un aumento ulteriore della disoccupazione che a fine anno supererebbe il tredici per cento e con meno lavoro e meno diritti civili per tutti grazie
Grazie a Giuseppe Pennisi io
Prendo il ruolo mi approprio del ruolo di presentatore in questo caso dell'amico Francesco Valsecchi
Di un giovane studioso del campo fiscale stretto collaboratore di Giulio Tremonti già
Preparato la parte riguardante io credo uno degli aspetti principali
Sui quali bisogna intervenire che la riforma del sistema fiscale
Senza la quale questo Paese non uscirà a liberarsi dalla burocrazia assistito ed economica di quella cappa che ne impedisce uno sviluppo che invece sarebbe naturale grazie Francesco ha secretato
Grazie a loro il Foro
Mi consentirai una piccola precisazione
Non sono ancora un professore sono un semplice avvocato che ha avuto la fortuna di
Avere un'esperienza sfortunata la fine di essere candidato alle ultime elezioni politiche in un collegio dell'Alta Italia battuto da un leghista non è qualcosa di
Che ciascuno di noi vorrebbe sperare tutti i giorni a me è capitato e ho cercato di trarne una lezione da questa esperienza
E questa lezione mi ha portato a conoscere
Da vicino un mondo
Che effettivamente sembra ed è forse lontano ma che ha del ragioni di protesta
Che possono essere capite soprattutto e che soprattutto alle quali si può dare una risposta come attraverso
Una serie di iniziative prima tra le quali la più sentita da quel settore di imprenditori di cittadini arrabbiati è quella fiscale ecco perché da quel momento cercato di capire che cosa potesse essere fatto di utile per riavvicinarci a questi cittadina questi elettori no a Gente come noi che voi capite arrivare a votare lega non è un gesto particolarmente
Significativo per anche interi settori dell'imprenditoria e quindi si può lavorare sulla riforma fiscale e attraverso l'Osservatorio parlamentare e soprattutto attraverso l'occasione del referendum
Cercherò in pochissimo tempo di spiegare che cosa può essere fatto per migliorare il rapporto tra elettore ed eletti e far sì che il fisco non sia più veramente uno strumento di pressione e di oppressione ma diventi qualcosa nel quale il cittadino possano finalmente riconoscere uno Stato in grado di fornire servizi non dico che si debba arrivare come succede negli Stati Uniti l'amico Pennisi
Lo sa che succede questo dove quando nelle grandi occasioni ci si stringe la mano
Abitudine da parte degli imprenditori dire una cifra dieci mila cento mila cinquanta mila
Apparentemente oscura in realtà e quanto versano all'anno al fisco e più è alta questa cifra più la stretta di mano è motivo di orgoglio non dico che si debba voglio dire arrivare a sperare di pagare di più le tasse però voi capite che una un certo miglioramento in questo senso può essere fatto e il referendum non sfugge che è una occasione importantissima Mario Segni a sottolineato un aspetto fondamentale non è unico episodio isolato questo del referendum eh
Un ulteriore tassello che essi aggiunge a un movimento che è nato diversi anni fa nel novantuno con l'intento di migliorare questo Paese e che oggi ha molti nemici e proprio per questo la vittoria del sì acquisterebbe un significato politico ancora più alto Adolfo Urso ha già illustrato quale sarebbero i vantaggi che deriverebbero cerchiamo di spiegare in pochi minuti per quale motivo la vittoria del sì potrebbe essere determinante anche per affrontare riprendere e rilanciare la riforma tributaria
Che fu alla base del programma del Polo delle libertà nelle ultime elezioni e che nei sette mesi del governo
Berlusconi per quel poco che con agosto di mezzo fu consentito cominciò veramente a far sentire i suoi effetti voi tutti ricorderete la famosa legge Tremonti
Che è stato uno dei pochi provvedimenti accolti con favore e sul quale non si è mai sentita una critica anzi proprio perché
Provvedimento di facile attuazione studiato e concordato con le categorie strettamente interessanti oggi una riforma fiscale importante e naturalmente assieme anche lavori degli altri colleghi vi invito paga
Studiarle più compiutamente nella lavoro che abbiamo predisposto ma una riforma fiscale dovrebbe tenere presente Rizzi deve tenere presente due aspetti fondamentali anzitutto il contesto europeo nel quale si inserisce e qui gli studiosi si scatena no no nella adesione ora al modello e la concorrenza ora al modello
Della coordinamento in buona sostanza
C'è chi pensa che sia meglio che ciascuno Stato addotti la propria politica fiscale tendente alla massimizzazione del sistema tributario per poi concordarla con quella degli altri Paesi quindi una spinta direi verso una estrema liberalizzazione anni
Proprio del primo anche nel nel campo fiscale c'è chi invece pensa questa è una teoria più o seguita dai diciamo così dai sostenitori della necessita della presenza ancora di un forte Welfare c'è chi pensa che invece debba essere seguito il modello della concorrenza cioè che lo Stato debba ancora far sentire la sua voce direttamente fin dall'inizio per creare il coordinamento fin dalla
Diciamo così dalla base dei sistemi di tributi Contri che tributari
Non è ancora chiaro quale di questi due budelli sarà scelto c'è ancora molto dibattito però la componente europea è una componente che giocherà un ruolo fondamentale soprattutto quando a partire da ormai poco più di due anni a questa parte avremo una moneta unica e quindi voi capite come sarà necessario veramente uniformare tutto il sistema tributario
Cosa si può fare per eliminare l'alta pressione e l'oppressione fiscale che cos'è la pressione l'oppressione fiscale l'oppressione fiscale la eccessiva proliferazione di norme tributarie al punto da consentire un disordine è un caso oggi lo per voi sapete che insomma persino i commercialisti fanno difficoltà a seguire i numerosi provvedimenti legislativi a sua volta accompagnati da interpretazioni e contro interpretazioni regolamenti ministeriali eccetera ce ne sono
Più di tre mila cinquecento nel nostro Paese solo di provvedimenti aventi natura tributaria voi pensate che in Francia ci sono circa quindici mila norme ma di tutti i settori quindici mila leggi noi ne abbiamo solo tre mila e cinquecento di natura tributaria
Rispetto alle circa cento novanta mila complessive quindi voi capite che
Un groviglio sul quale occorre mettere ma hanno
Giulio Tremonti si era divertito anche a quantificare in termini chilometrici la produzione normativa ogni mese di questo di questa matassa qui e mi pare che arrivasse al chilometro e mezzo chilometro e sette quindi insomma
Utile è una volta si era divertito a srotolare un rotolo per dimostrare quanto lunga fosse questa
Diciamo così quanto visivamente fosse tangibile questa enorme produzione normativa quindi togliere questa matassa di provvedimenti semplificarli semplificarli e naturalmente giungere gradualmente anche a una diminuzione della pressione fiscale le imprese oggi arrivano a pagare in taluni casi anche il cinquantacinque sessanta per cento di imposte al fisco sul loro reddito e voi capite che in questo modo non solo si allontana l'imprenditore senza poi contare che tipo di servizi lo Stato rende loro a fronte di questo costo voi capite che di fronte a questa situazione non solo l'imprenditore si allontana dallo Stato non solo l'imprenditore poi vota lega ma soprattutto non si crea lavoro se veramente l'Italia è una repubblica democratica fondata sulla lavoro e già il lavoro è stato ricordato come elemento fondamentale e l'unico modo per creare lavoro e mettere in moto il volano dell'impresa il volano delle imprese lo si mette in moto
Attuando una politica fiscale di leva fiscale che stia attenta all'impresa alle sue esigenze ai suoi bisogni e che quindi consenta
Diciamo così la espansione delle stesse non la loro chiusura o peggio ancora il loro trasferimento all'estero dove ci sono condizioni più favorevoli
E per arrivare e mi avvio alla conclusione a una riforma tributaria che veramente sia tale e superi anche quel concerto strettamente un po'territoriale tipico del nostro fisco nostro fisco è rimasto sostanzialmente un potere molto centralizzato e molto legato così direi a una concezione per ritornare territoriale agraria direi dell'imposizione mentre invece oggi la globalizzazione e la lo sviluppo delle imprese dell'attività economiche cross border così cioè al di là dei confini presupporrebbe un completo ridisegno di questo sistema comunque intanto si potrebbe cominciare a ridurre e tutto questo stava già detto nel programma
Del Polo delle libertà e comunque nelle nei programmi di riforme auspicati dai principali studiosi la recente lo resta ridurre le imposte dalle attuali cento ottocentonove a non più di otto dieci ridurre e razionalizzare le aliquote Iva perché non devono essere tre le aliquote Iva come lo sono nella quasi totalità degli altri Paesi comunitari invece devono essere molte di più
Anche qui quindi togliere questa tipica voglio dire questa tipica caratteristica italiana del dei provvedimenti che cercano un compromesso fino all'ultimo e che quindi per accontentare tutti
Voglio dire anziché essere semplificante
Diventano poi alla fine opprimenti
Semplificare il rapporto tra contribuente amministrazione per esempio attraverso la creazione dello sportello unico
Quanti di noi non hanno provato la vergogna delle code e delle file per pagare i contributi eccetera ma è possibile che non non sia non si possa pervenire a un rapporto anche materialmente più semplice di questa situazione in cui si può fare come se non si può fare a semplificare anche il sistema sanzionatorio qui tutto diventa sanzione io seguo il caso di un cliente straniero al quale però residente in Italia
I vigili urbani hanno comminato una multa perché è stato sorpreso a fare una fotografia a piazza Navona con la macchina fotografica montata sul cavalletto e allora siccome le piazze sono di interesse storico
E la loro diciamo così riproduzione su pellicola fotografica ha bisogno dell'autorizzazione del Comune che adesso è quella della circoscrizione una serie di altri venti venti insomma morale della favola questo poveraccio si è preso la multa una cosa che fa ridere
Se fosse veramente conosciuta da tutti no
E finalmente giungere e questa era la grande idea del Governo
Diciamo così Berlusconi alla creazione del Codice unico tributario cioè di un libricino semplici nel quale tutti possano con molta facilità
Trovare le leggi di natura fiscale il sistema noi abbiamo inventato come diretti
Le reti del sistema romanisti con il Codice civile lo hanno cominciato a scrivere insomma i romani e poi c'è arrivato in maniera molto semplice dopo oltre due mila anni perché non è possibile rifare una stessa cosa con le norme tributarie e da ultimo un'idea che era un po'fiore all'occhiello del programma sempre il Polo per le libertà attuare quella importante riforma che è quella del federalismo demaniale l'Italia oggi è la nazione col più grande demanio del mondo tutto è dello Stato per mettere delle fioriere sulla riviera ligure o a Rimini
O per fare qualunque cosa occorre sempre chiedere il permesso al demanio
Che al che parte del territorio resti allo Stato e senz'altro voglio dire importante ma che sia uno stato decentrato non uno stato accentrato ecco perché il federalismo demaniale poteva essere un aspetto di quella pratico lato attivo di quella importante riforma
Tributaria che non può comunque prescindere per essere piena ed efficace anche dalla riforma federale cioè dal decentramento dei poteri oggi il decentramento dei potere quindi l'attuazione di un federalismo che alleggeriscano centralismo statale
Non può
Da questa riforma qui non può prescindere una riforma fiscale seria e compiuta federalismo e riforma tributaria sono due concetti che viaggiano insieme fino in fondo e se allora il referendum e qui concludo
Veramente lo strumento per avvicinare
I cittadini agli eletti e gli elettori agli eletti quindi i cittadini alla classe politica
Anche sotto il profilo fiscale potrà finalmente essere quell'occasione per avviare quelle riforme affinché ciascuno finalmente Possa vedere pagare e votare
Vedere chi governa
Pagare e sapere che quindi le imposte vanno a una persona la quale sarà responsabile della loro Spesal e quindi decidere se votarla o meno la prossima volta grazie
E ringraziare Francesco Valsecchi che stava facendo io dottore commercialista pensando a Visco me sembra dalla lettura del libro bisogni
E invece è una realtà effettivamente possibile saluto l'onorevole Diego Masi il senatore Alfredo Mantica e passando la parola uno dei maggiori esperti per il sistema pensionistico in Italia a Carlo barato riforma del Welfare States e presidiano il comitato scientifico passo la parola al professor Ornello vitali
Dunque
Pensate un po'se il tempo è così tiranno per i miei colleghi che pure si sono occupati di una questione di questioni complesse ma ben delimitate nel mio caso il compito veramente diventa drammatico perché anche a voler considerare soltanto le principali funzioni del Welfare che possono essere la formazione problemi del lavoro
La povertà gli ammortizzatori sociali i problemi riguardanti le pensioni e la sanità
Dovrei parlare
Non so quanto tempo quindi io darò soltanto delle indicazioni molto generali rischiano di essere generiche e che però sono maggiormente precisate nel documento analitico che vi è stato probabilmente distribuito e al ancora più ci sono poi il risultato diciamo in termini abbastanza qualitativi di uno studio massacrante che c'è stato sotto
Di vaglio di provvedimenti perché mentre in qualche modo possiamo dire che i liberaldemocratici si sono ovviamente occuparmi di welfare ma in maniera talvolta episodica non sempre coordinata dall'altra parte invece c'è un tanto una situazione un coacervo di situazioni tali e di resistenze a ogni tipo di rinnovamento e quindi tutto questo rende il nostro compito particolarmente difficile
Dunque d'altra parte però è importante che noi si taccia questo tipo disporsi perché anche noi ci dobbiamo dobbiamo porre Progetto a progetto altrimenti rischiamo di giocare soltanto di rimessa e vedo che siamo posizione ma dobbiamo secondo me presentare delle proposte anche lui delle proposte alternative che facciano capire
Alle
Cittadino che noi pensiamo con grande profondità i problemi del welfare
E quindi che non è vero come si disse per esempio in occasione delle elezioni del novantasei che il centrodestra voleva liquidare il welfare voleva liquidare quell'guelfe va bene quel bel perché in qualche modo
Come dire sintomo di conservazione che oggi non è più sostenibile
Non è più sostenibile noi siamo a mezza strada fra universalismo che si basa su logiche di cittadinanza e occupazionali ISMU che si basa sull'oggi e di partecipazione
Lavorativo assicurativa
Però diciamo che il nostro bel far più marcatamente universalista però eh carente di una reti di protezione sociale perché offre tutele e che adesso spiego il perché non è più sostenibile sin troppo generose a talune categorie di lavoratori cioè i lavoratori da grandi industrie diciamo così che sono il più sindacalizzati ovviamente sono quelli che oppongono tramite i loro rappresentanti una resistenza accanita ogni tentativo di rinnovamento
E invece
E invece lascia ho dal luogo insufficienti prestazioni di cittadinanza vecchie senza risorse
Dobbiamo abbiamo inquadrato questo nostro studio questo nostro sforzo anche nel nelle i termini della nuova realtà dell'Eurolandia va bene
E e quindi dobbiamo pensare che si l'Eurolandia si fonda per una su una moneta unica
Però dovrà adottare anche un coerente modello di stato sociale a Caselli messi indicazioni ci sono ma si andrà probabilmente verso una convergenza
La sua la
La società a tante più possibilità di prevenire situazioni di disagio che sono quelle che interessano i cittadini quanto più essa aperta
O in altro termini quanto più e c'è una società dell'opportunità non è questo il caso dell'Italia nel caso dell'Italia bisogna dirlo
Si registra il più alto intervento pubblico fra tutti i Paesi occidentali il che fa sì che i cittadini siano considerate come impedire passive più che come persone umane che possono decidere anche loro le scelte che concernono la propria condizione sociale
E qui il il poco combattuto una battaglia la battaglia dell'ASS principio di sussidiarietà questi in commissione bicamerale nella sola versione che praticamente era era diciamo gravemente
Insufficiente
E quella fu una secondo me una grossa sconfitta
Le proposte
Non voglio stare qui di a diciamo ulteriormente
Trattare questi problemi perché vedo che i minuti corrono e quindi noi avanziamo proposte per quello che riguarda la formazione la formazione intesa sia come formazione scolastica anche in parte come formazione professionale
Per la formazione scolastica noi pensiamo che bisogna smetterla di pensare al diciamo a al modo del centrosinistra perché le quali sono del centrosinistra
Non hanno assolto al compito del miglioramento della formazione ma si sono ripromessi soltanto di ampliare l'organico del personale
Una politica liberaldemocratica deve avere come obiettivo la riqualificazione del personale cioè la come necessario presupposto dell'alfabetizzazione pensare che in Italia ci sono milioni di analfabeti ai quali si aggiungono altri quattro milioni di anni analfabeti ridurla quindi la situazione non è
Dunque rifiuti luglio aggiunge anche una notevole quota appartiene anche agli studenti universitari
E per insomma va bene comunque
Analogamente debbono essere analizzati organi riorganizzati i corsi di formazione professionale e e ai quali debbono concorrere almeno secondo il nostro modo di vedere di vedere paritariamente dal punto di vista dei principi la scuola pubblica e anche la scuola privata
Naturalmente con lo Stato che però assicura e che verifica che siano assicurati livelli di standard
Diciamo sufficienti
Quanto alla riforma la scuola secondaria voi sapete che è stato approvato da quattordici anni e quindici anni pressione è veramente una cosa senza senza però il Parlamento ad approvare lo siamo fortemente contrari
E quanto poi alla riforma del sistema universitario voi sapete che adesso la laurea
Considera non più di quattro cinque anni ma di tre anni più due anni
Con il quale si conseguì il dottorato sì o il titolo di dottore
Ecco questo va bene ma il sistema dei crediti formativi così come lo sapevo quando il ministro Berlinguer va bene è veramente una delle cose più incredibili perché questo sistema dei crediti formativi va bene negli altri Paesi
Dovendo delle attuato con serietà qui da noi invece è solo almeno per ora la legge ancora non uscita speriamo che l'opposizione di riesca effettuare modificazioni importanti esso collegato a diciamo ore otto
Non di Taranto a benzina pressappoco pressappoco tali questa è una delle cose che sosteniamo fortemente debba essere data alla quale noi abbiamo anche pensato proposto misure
Che ancora non sono nel documento perché dovete già una sintesi ma che ci ripromettiamo di rendere il lavoro
Come ha già detto Pennisi il progresso tecnologico determina la necessità di un prolungamento della legislazione del lavoro non si può andare avanti così va bene malgrado che ci sia l'ostinata difesa delle organizzazioni sindacali
Perché stanno nascendo nuove figure contrattuali lo sforzo
Il però e viene compiuto dalle organizzazioni sindacali è quello di riuscire anche a controllare questa questo nuovo modo di manifestarsi del fenomeno vende lavoro qui noi siamo praticamente assenti non ci rendiamo conto né delle possibilità che ci danno le leggi e le interpretazioni delle leggi che sono state date anche da organiche sono stati chiamati a esprimere validi
Né ci rendiamo conto che la come dire la Piovra della Triplice
Cerca sempre di controllare di gabbiani tutto in modo che questo nostro Stato invece che essere uno uno stato del mutamento rimanga uno stato della nella conservazione dei libri di leggi più Vietti
Dunque quindi nostro sforzo deve essere quello di rendere flessibile il mercato del lavoro e creare un sistema decentrato di relazioni industriali
Povertà e ammortizzatori sociali vede vado per flash perché il tempo
Un programma liberaldemocratico devi prevedere la costituzione accanto a flussi di trasferimenti monografia a favore dei cittadini economicamente svantaggiati anche di una rete di servizi reali anche gestiti dai privati
Per garantire un sostegno in termini psico sociali e per tutelare la salute individuale quindi si richiede una serie di interventi commisurati alle effettive necessità delle famiglie poi c'è il problema dei preziosi su questo che cosa posso dire qui sono stati scritti centinaia di volumi però posso dire posso dare due cifre se facciamo qua l'accento la spesa della protezione sociale in Italia va bene il sessantacinque per cento di questa spesa per la protezione sociale va intenzioni metri invece dei paesi come la Francia la Germania
Il Belgio la Spagna che grosso modo hanno sistemi il welfare che sono analoghi ai nostri questa percentuale il quaranta per cento noi abbiamo un venticinque per cento in più che abbiamo di invenzioni
E questo venticinque per cento in più perdiamo intenzioni si scontra con il fatto che il rapporto fra la spessa per la protezione sociale il prodotto interno lordo è grosso modo costante con riferimento anche ai Paesi che io ho detto all'Italia allora questo significa che noi se diamo versiamo il sessantacinque per certi versi non possiamo far fronte agli altri problemi per esempio al problema degli ammortizzatori sociali
è pure una cosa
Importantissima soprattutto per larghe per larghe zone del territorio italiano come tutto il il Mezzogiorno bene come tutto il Mezzogiorno
Quindi in questo caso bisogna non soltanto privilegiare il pilastro pubblico che è quello che ha fatto la riforma Dulwich Gallery trentacinque ma bisogna riforma pensare a realizzare effettivamente un sistema tre pilastri dove sui fondi complementari sia nata per realizzazione e anche la assicurazioni individuali siano a capitalizzazione e e in questa maniera malgrado tutto neanche riusciremo ancora a far fronte a tutti i problemi che diciamo questo nostro sistema pensionistico propone a perfetto come sapete del
Rapidissimo invecchiamento ramo porzione sibili rivali in Italia per cui la percentuale di giovani o di gente che può lavorare attiva deve capace di lavorare e quindi fornire contributi
Non può far fronte alle vecchie leve di coloro che si ridire erano al lavoro che sono molto più numerose qui a questo s'accompagna problema che aveva sollevato giustamente vedesi problema dei prezzi disoccupazione che voi dovete sapere che c'è la grande industria che la piccola e media industria crea posti di lavoro emergano ciò avviene viene colpita da questo governo va bene viene colpita con l'aumento per esempio
Dei contributi previdenziali debbono che debbono sostenere e che sono i sono già stati realizzare in parte e verranno accentuati invece la grande industria passava libera continuamente posti di lavoro
E anche gli esperti del centrosinistra si sono resi conto e anche i miei amici dalla Commissione Onofri si sono resi conto che il gettito non arriva più non c'è più il gettito perché diciamo non c'è più gente e lavora dopodiché lo Stato
Fa i giochi di Bussotti sì sì
Fare giochini bussolotti cambiando chi le anticipazioni videro servire ai trasferimenti quindi soldi che lo Stato aveva anticipato invece vengono definitivamente attribuiti all'INPS per nuovi salti questo deficit enorme che e invece l'INPS seguita a realizzare con la legge tre tracce
Va bene e anche nella sanità ci sarebbero da dire molte cose come crede i capitoli sono tanti non posso dire nulla dirò soltanto che potete vedervi del documento soltanto avere l'anche nella sanità bisogna cercare di superare le vecchie logiche centraliste volti ad ostacolare i necessari problemi di aziendalizzazione e di miglioramento della qualità del servizio
Grazie al professor vitali viola cedo la parola al professor Achille Chiappetti costituzionalista per l'ultima delle quattro relazioni estremamente sintetiche che riguarda le riforme istituzionali possibili che se sono possibile realizzare dopo il referendum saluto e ringrazio per la presenza e l'onorevole Fragalà il senatore ma gli albo che sono qui presenti ovviamente imparo a Chiappetti pochi minuti di sintesi per la relazione che tra l'altro è agli atti di questo libro bianco anche perché arrivato il presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini a cui pure di far chiudere
Questa iniziativa così come è stata aperta da Mario Segni Segni e Fini non a caso ambedue la parola chiave
Io mi scuso anticipatamente opprimente con questa come con questi tempi ristretti non sarà possibile fare nulla di estremamente chiaro io per la verità volevo approfittando del fatto che la relazione è stata già scritta e potete eterna
Tranquillamente parlare momento delle opposizioni al referendum cioè gli argomenti che in realtà confermano quello che diceva Urso l'inizio cioè questo referendum e diventato se ci pensiamo bene
La bandiera del centrodestra
Il è diventato la bandiera del centrodestra perché consente una riforma e ci porta una stagione della vita del nostro Paese nel quale il centro destra a totale e piena cittadinanza
E dirò di più
Nel sistema che nasce dal referendum questo sistema elettorale nel quale i partitica
La dittatura degli partite di piccoli partiti che sostituiscono le scelte dell'elettorato con scelte proprio per quanto concerne la vita del governo la durata del governo il programma di governo questo in questo nuovo sistema il centrodestra
Il Polo delle libertà rappresenta una parte del Paese che è meno compromessa col precedente sistema
E la parte nel nostro sistema politico nella quale veramente non vi sono motivi di opposizione
Mentre invece è il contrario al traguardo oggi stesso sul Sole ventiquattro Ore esce un articolo di Paissan con la vittoria del sì addio alle riforme vi suggerisco la lettura di questo documento questo documento
Più una contraddittorietà incredibile proprio perché si tenta di capire che in sostanza con il referendum non si fanno quelle riforme che il sistema dei partiti ha rifiutato per dieci anni
Il blocco sulla legge elettorale non va dimenticato non è stato fatto dal sistema dei partiti solo quando è stata vanificata la scelta del referendum del mille novecentonovantatré
Creando una legge che non è maggioritaria e mai più proporzionalisti che alla precedente
Ma anche quando in Bicamerale si è tentato di propinare al popolo italiano una serie di scatole vuote tali devono intendersi le proposte di lei di sistema semi presidenziali di sistema di premier eccetera senza che vi sia stata collegata ma strettamente collegata una precisa scelta sulla legge elettorale senza una legge elettorale qualsiasi fu ipotesi di forma di governo rimane un qualcosa di vuoto di assolutamente incomprensibile e così è avvenuto
La Bicamerale con una motivazione formale veramente ridicola dicendo cioè che la legge elettorale una legge ordinaria e quindi non sarebbe oggetto di revisione costituzionale mentre noi sappiamo che la legge elettorale è la principale delle materie costituzionali
Non formalizzate in Costituzione
Facendo con questo meccanico l'ha estromessa
E questa è la volontà continua di questa mardy questa del centro sinistra del centrosinistra e in particolare lasciamo e dei piccoli partiti e la legge e ed è proprio questo un la serie principale delle argomentazioni si dicono per esempio si dice che la nuova legge non garantirebbe il maggioritario metterà precedente si attenzione la legge Mattarella è una legge che favorisce i piccoli partiti
Non solo perché li riconosce una percentuale elevatissima delle i seggi attraverso il proporzionale ma perché garantendo attraverso la percentuale del proporzionale un paracadute ai piccoli partiti rafforza il loro potere di ricatto nei confronti dei maggiori nel momento della formazione delle coalizioni
Per cui se noi dobbiamo dire il vero noi troviamo che i partiti minori Olla spinta la formazione i partiti minori è molto più forte oggi di quanto non fosse precedentemente
Poi non lo devo dire io risultata i fatti proprio perché i piccoli partiti si trovano doppiamente avvantaggiati
Doppiamente avvantaggiati e il corpo elettorale di questa cosa sta si rende conto anche di un altro aspetto che la nascita dei piccoli partiti sia non nella società civile come dovrebbe essere Mannelli nei meandri del Parlamento nelle aule parlamentari favorita da un complesso di leggi quali definanziamento alla stampa di partito finanziamento ai partiti stessi per cui in realtà questa pretesa della tutela dei piccoli partiti non è una difesa dei cittadini
E l'altro e quello che poi poi emerge con più chiarezza tra le varie giustificazioni per imporsi preferendo per esempio dire nel sistema maggioritario i candidati vengono imposti dai partiti ma da quali partiti e quali candidati noi
Oggi forse possiamo scegliere i candidati tra una serie possibile candida ma non non sapranno non sappiamo mai cosa faranno questi candidati dopo proprio perché con questo sistema i candidati non sono candidati di una coalizione
Sono singoli individui che avranno una libertà di movimento assoluto quindi direi che oggi noi scegliamo i candidati e prenderci in giro in realtà i candidati noi sceglieremo realmente quando saranno collegati a una coalizione saranno portatori di un programma al quale poi saranno successivamente vincolati e qual è il prodotto di un sistema di questo genere il prodotto dal sistema è è semplicissimo avremo finalmente una riforma già fatta
Perché la vera riforma da fare è solo e soltanto quella della legge elettorale
Con la nuova legge elettorale il sistema dei partiti sparisce la nostra Costituzione può riprendere spazio sarà il corpo elettorale che deciderà il programma del governo non saranno i partiti al loro interno e come ricordava appunto Urso prima
Questo a questo referendum ha sicuramente un affetto immediato quello di cambiare necessariamente le regole di comportamento del Presidente della Repubblica
Perché un presidente ripubblica con una legge elettorale come quella che nasce dal referendum non potrà mai essere costituzionalmente legittimato a cercare in Parlamento una maggioranza diversa da quella che è nata con chiarezza durante le elezioni
Non avrà nella Costituzione neanche il potere di rifiutare lo scioglimento delle Camere in una fase di questa cosa che forse a San Calogero entro certi limiti era ancora consentito proprio per motivo vi dicevo prima perché la legge Mattarella è una legge a ben vedere ben più proporzionalisti che di quella che l'ha preceduta
E così ne consegue il resto ne consegue le altre riforme perché un governo forte non ha bisogno di essere centralista
Un governo forte non ha bisogno di crearsi nuovi poteri nuove strutture burocratiche il la premessa per la riforma dell'amministrazione che attendiamo da anni per la semplificazione dell'amministrazione per il vero decentramento e non un finto federalismo
Un'ennesima finta riforma
Che in realtà e priva di contenuti sostanziano una vera autonomia la Regione un vero federalismo fiscale si otterrà soltanto con un governo che abbia un programma preciso è una certezza sull'agire se il governo come quello attuale
Deve combattere ogni giorno per la propria sopravvivenza
In materie fondamentali qual è la politica estera resecabili abbiamo visto tutti in questi giorni la vergogna di questo governo ricattato dalle forze che lo compongono
Con
Beh peggio del peggiore Citti della nazionale ciascuno pretende di dire la sua sulla politica del fare il governo
Ma se questo che devono fare per questo che esistono i piccoli partiti è meglio che i piccoli partiti questi finti piccoli partiti spariscono rimangano i partiti che sono veramente portatori idee programmatiche piene
E così andando avanti anche il Parlamento il Parlamento potrà subire immediatamente una congrua riduzione e numerica e di poteri perché se il Parlamento non è non deve più essere quella in quella sede nella quale le varie molteplici forze politiche ogni giorno pretendono mettere in discussione l'indirizzo del Governo mettere in discussione la sopravvivenza del governo
E diventano finalmente organi di produzione legislativa e organi se mai di controllo sull'attività dell'amministrazione l'attività del governo ecco che il Parlamento di per di per sé diventerà molto più semplice sarà molto più facile
Prevedere due Camere con compiti diversi di legislazione da una parte e di controllo dall'alto e così via
Tutto consegue da questo referendum anche il problema della per esempio un problema molto sentito della legislazione si semplificherà per forza di cose finalmente un governo dovrà potrà essere controllato attraverso l'introduzione di una serie di principi costituzionali sulla legislazione che totalmente mancano oggi
Il principio di sussidiarietà che in Bicamerale non si è riusciti ancora introdurre il principio per cui lo Stato si deve deflazionare per cui tutte le attribuzioni devono passare realmente agli enti della dimensione territoriale adatta
Lo stesso principio di limitazione della pressione fiscale
è un altro principio legislativo che nella nostra Costituzione appare e non appare ma che è scritto bisognerà formalizzarlo il principio della limitazione della previsione di figure di reati
Ricordava prima ho chiarito che non ce lo ricorda il il proprio ecco mi diceva Tremonti il chilometro e mezzo di legislazione fiscale fatta
A scadenze fisse dalla canna ma quante nuove figure di reato noi stiamo creando giorno per giorno dando ulteriore potere a a quelli del potere che non è un potere che la magistratura che sta soverchiante do l'equilibrio tra i poteri dello Stato
Quindi una serie di principi che potranno essere introdotti certamente quando il dibattito politico si sarà depurato da questa conceria di pretese di richieste di rotture che introduce il sistema di piccoli partiti la giustizia
La giustizia
è meglio io ritengo per il momento
Aspettare aspettare perché la giustizia non può essere risolta da un sistema di governo qual è quello attuale un sistema nel quale il Governo non ha la forza occorrente
Per fare la riforma dello giustizia occorre innanzitutto che gli effetti del referendum si siano consolidati che ci sia certamente un governo nato con la legge proveniente dal referendum cioè un governo realmente maggioritario e solo in quel momento potranno essere veramente affrontati i problemi della magistratura con una camera che non possa essere soggette alle pressioni che
Sta subendo presenti anche oggi spesso
E per questo di programma e preciso il programma risponde alla linea chiesta dagli elettori attraverso il referendum la parità assoluta tra difesa e accusato come non lo decidiamo adesso ma quello che occorre che noi abbiamo un processo nel quale dal sistema che non abbiamo tratto le mosse quello americano si amplia la certezza che il privato non possano cittadino anche il parlamentare alla fine lo vediamo non posso trovarsi in una situazione di ignoranza di fronte ad accuse che gli vengono poste e di inferiorità nella sua possibile difesa e dall'altra parte in correlazione la modifica del CSM
La modifica del CSM che consenta veramente alla magistratura di essere un organismo totalmente indipendente dall'esecutivo ma anche indipendente dalle scelte politiche dei propri componenti che non sia più un organismo politico ma un vero organo di amministrazione dei magistrati
Grazie
Grazie al professor Achille Chiappetti che ha esaminato illustrato l'ultima parte nel nostro libro bianco sulle riforme di quel pacchetto di modernizzazione
Che affrontano la sfera della giustizia le riforme istituzionali riforme del mercato del lavoro del fisco del welfare quindicesima pensionistico che abbiamo presentato atti cinque giorni come ricordava Segni prima nell'introduzione
Del diciotto di aprile di quando gli italiani dovranno scegliere non solo come diceva anch'io prima sul merito di questo referendum già importantissimo perché le conseguenze si saranno immediatamente
Sul sistema elettorale e quindi anche sulla maggioranza che uscirà dalle urne finalmente una maggioranza omogenea
E un governo stabile ma sulle conseguenze saranno sul sistema politico fin dalle giorni successivo al referendum quando il Parlamento dovrà eleggere il nuovo capo dello Stato
Un capo dello Stato che abbiamo appreso in questi sette anni ma anche prima del settennato di Cossiga a un mai una influenza notevole
Sul sistema politico al di là di quello che la Costituzione gli conferisce e che noi vogliamo che stavolta sia davvero un presidente riformatore non restaurato
Per chiudere questa incontro questa presentazione qui all'Osservatorio parlamentare e giunto il presidente Leanza nazione Gianfranco Fini che ringrazio della presenza che so Cordova
O esclusivamente lasciarci
E a cui cedo
Subito la parola non ricordando che non è un caso che questa iniziativa sia stata aperta da Mario Segni e chiusa da Gianfranco Fini aveva mobilitato anche gli altri da del Polo ma sapete oggi una giornata particolarmente importante anche alla Camera sono delle votazioni gli ultimi due votazioni importanti prima della piccola pausa referendaria
E che quindi ci scusi mi scusi Casini e Berlusconi in modo particolare la loro assenza ma sono presenti direi politicamente di questa giornata direi importanti in Parlamento e nel Paese
E Mario Segni e Gianfranco Fini i segni il promotore
Di questa ondata referendaria siamo alla terza ondata referendaria sul sistema elettorale a prima del novantuno piccola nel merito piccolissima dicevo prima ma grande nelle conseguenze politiche la seconda al diciotto aprile novantatré sei anni fa che determinò un terremoto per il partito che l'allora il cardine del sistema partitocratico della democrazia cristiana terremoto
Le cui onde sismiche avvertiamo ancora oggi nella ulteriore frammentazione della rappresentanza politica degli ex democristiani
Oggi sei anni dopo non a caso ancora una volta il diciotto di aprile il referendum sta già terremo tanto il partito che ha preso il posto della democrazia cristiana nella ricostituzione dell'asse partitocratico
Il PDS di D'Alema i DS di D'Alema che per primi avvertono con difficoltà le conseguenze politiche
Sociali economiche di un referendum che colpisce al cuore una partitocrazia che Grazia scalpore che è rientrato dalla finestra dopo essere uscito dalla porta
Segni il promotore dei referendum il promotore delle riforme elettorale istituzionali
Fini con Alleanza nazionale il partito che certamente e oggi considerato il promotore del rinnovamento politico morale del Paese ecco a Crans non a caso più destini questa manifestazione
Grazie
Ringrazio ringrazio Adolfo Urso che essendo il portavoce di Alleanza Nazionale non poche parlar bene di alleanza nazionale sarei preoccupata se fosse accaduto contraria come del resto esatto sarebbe immediatamente descritto ma altri la della battuta scherzosa con cui voglio iniziare questa chiacchierata quello che diceva Dole Forbes corrisponde sicuramente a verità
Noi siamo impegnati e non da oggi che a detta di tutti siamo impegnati per davvero
Affinché domenica diciotto aprile gli italiani possano votando votando sì rimettere in movimento quella cammino riformista che per mille ragioni si è interrotto
Ieri mi è capitato non so quanti abbiano avuto la stessa disgrazia di assistere ad una trasmissione televisiva adesso spiego anche perché è una disgrazia era il faccia a faccia a Porta a Porta tra due esponenti autorevoli del sì vale a dire Veltroni segni e due esponenti del fronte avverso Bossi per l'astensione Marini per un voto contrario
Perché la disgrazia sempre scherzando perché buona parte della polemica che ha fatto Marini è stata basata su una bugia
Perché in più di un'occasione Marini ha accusato il fronte che sostiene il sì di voler condurre una campagna contro i partiti
In realtà come resto bene ha risposto segni e per certi aspetti anche Veltroni l'iniziativa del affronta referendario non è volta annegare un ruolo per i partiti
E volta a contrastare e a debellare ancor di più per il futuro il pericolo che è diventato ormai drammaticamente reale di una degenerazione del sistema dei partiti in partitocrazia
Un conto è come tutti sanno ritenere indispensabili partiti
In un sistema politico basato però sulle scelte primarie degli elettori un conto è ritenere che i partiti possano legittimamente sostituirsi alla volontà degli elettori
La vostra è una platea che non necessita di ulteriori spiegazioni sul significato del termine partitocrazia sulla ragione per cui la partitocrazia viene indicata
Fin dagli anni Cinquanta come naturale degenerazione di un sistema basato sui partiti è però significativo che in questa campagna referendaria coloro che sono schierati per il no non abbiano argomenti diversi rispetto a volgari bugie o se volete volgari affermazioni propagandistica
Però anche quella loro volontà di far propaganda più che di affrontare nel merito le questioni dimostra che il quesito colpisce nel segno
Perché non c'è dubbio che almeno da un anno a questa parte quella partitocrazia che pensavamo fosse un po'ingenuamente di aver messo ai margini
Inizialmente con l'introduzione del maggioritario poi con l'approvazione di una legge che indicando il Presidente del Consiglio
Rendendo più bipolare il sistema aveva fatto sorgere almeno la speranza di un cambiamento reale del rapporto cittadini istituzioni be'quella partitocrazia che pensava un po'ingenuamente di aver messo all'angolo è tornata prepotentemente in campo
E la nascita del governo D'Alema
E almeno ai miei occhi la cartina di tornasole di come la partitocrazia sia oggi in barba alla referendum della novantatré in barba al lo spirito maggioritario e soprattutto in barba alle necessità del sistema politico italiano sia oggi la partitocrazia ad essere detentrice de il potere di far nasce
Perché mentre il governo Prodi era nato seppure attraverso l'accordo di desistenza elettorale da una libera scelta degli elettori ingannati questo lo possiamo dire
Perché Prodi aveva garantito che mai e poi mai avrebbe fatto il governo con Rifondazione ma al tempo stesso l'ha fatto l'accordo di desistenza perché sapeva che per necessità di quei voti Baba parla però mentre Prodi pur in presenza d'un inganno era stato in qualche modo
Scelto
Dagli elettori
Così come in precedenza era stato scelto dagli elettori Berlusconi anche qui però con una sorta di se non inganno di cartello elettorale di marchingegni elettoralistico eravamo alleati noi di AN con Forza Italia nel sud
Mentre Forza Italia era alleata con la lega al Nord nove al nord eravamo contro i candidati dell'accordo tra lega
E Forza Italia nei collegi quindi onestà vuole che si ricordi che anche l'affermazione novantaquattro in qualche modo viziata perché la legge Mattarella che consente questi vizi da una intesa tattica in entrambi i casi comunque Rusconi e Prodi erano coloro che si erano presentati in campagna elettorale gli elettori dicendo se vince la coalizione che noi rappresentiamo andiamo a Palazzo Chigi
Il governo D'Alema è al contrario un governo che a pieno titolo può essere definito governo di restaurazione partitocratica
Perché è un Governo che nasce per accordo tra le segreterie dei partiti
Trova una sua maggioranza e quindi una sua piena legittimità da un punto di vista di rispetto della Costituzione in Parlamento
Senza che vi sia stata però alcuna verifica della corrispondenza tra la maggioranza parlamentare e la reale volontà degli elettori
E allora quando diciamo
Che il referendum è un formidabile antidoto ad una partitocrazia che sta pericolosamente rimettendo la testa fuori dal guscio
Diciamo una cosa che non soltanto ha trovato una conferma direi palese nel modo con cui è nato il governo D'Alema ma che nei mesi successivi ha trovato almeno altre due altre tanto importanti conferma
La pratica dei ribaltoni nei consigli regionali
Su cui non mi dilungo perché è evidente che si tratta ancora una volta di una sovversione della volontà popolare decisa dalla sovranità partitocratica o dalla scelta delle segreterie dei partiti
Secondo una logica che è stata la logica che ha presieduto la vita democratica italiana per tutta la fase in cui vi era il proporzionale
Qual era qual è la grande differenza tra una legge elettorale proporzionale una legge elettorale maggioritaria che durante che con una legge elettorale proporzionale i partiti chiedono i voti
Senza avere l'obbligo di dire come intendono poi utilizzare quei voti e quindi in base a quali alleanze poi vogliono governare
In un sistema elettorale maggioritario al contrario ci si presenta con l'obbligo non soltanto l'obbligo come dire estetico l'obbligo morale ma l'obbligo il vincolo di carattere giuridico legislativo di dire di quale coalizione si fa parte
La logica dei ribaltoni altro non è che la conferma di una volontà delle segreterie dei partiti di espropriare il cittadino
Del diritto di scegliere e quindi della potestà di indicarle di a leggere o comunque di designare colui che deve governare per riportare nell'ambito di accordi tra partiti quello che il maggioritario al contrario dava pensavamo in maniera irreversibile in potestà del corpo elettorale
Sarebbe bello ma non abbiamo il tempo vedere come questo confronto tra chi sostiene che in una democrazia parlamentare
Il centro della sovranità sia nel corpo elettorale e chi al contrario ha sostenuto che in una democrazia il centro della sovranità sia nel Parlamento stesso
Vi è un lungo dibattito in uno dei momenti forse più interessanti quel dibattito fu nel discorso che
Alle Camere nel messaggio che alle Camere invio il Presidente Cossiga all'epoca in cui era ancora convinto della necessità di garantire iniezioni di democrazia
Ma al di là di questi aspetti che comunque bisogna avere presente dopo la nascita del governo D'Alema governo che il ritorno della logica per la quale si è legittimati a governare in base ad accordi tra i partiti
Fatti nelle Aule parlamentari non presentati dinanzi agli elettori e sottoscritti dalla maggioranza degli elettori con il voto nelle ore dopo la logica dei ribaltoni terza direi incontrovertibile dimostrazione di una volontà della partitocrazia di tornare a dettare le regole la legge sul finanziamento ai partiti
Va be'latta in modo diverso presentata in modo meno come dire
Polemico come aumento dei rimborsi delle spese elettorali ma al di là del moto cui è stata chiamata quella legge molti direi tutti hanno capito che si è trattato ancora una volta della volontà della maggioranza dei partiti di sostituirsi alla sovranità popolare perché il corpo elettorale aveva chiaramente espresso con un altro referendum il suo no al finanziamento pubblico ai partiti e senza avere nemmeno il coraggio di dire
Dobbiamo correggere la pubblica opinione perché qui vorrei fare questa valutazione che può apparire metodologiche invece secondo me ha significato politico
Si può e in alcuni casi forse si deve anche per una forza politica assumere la responsabilità di dire non condividiamo un responso della maggioranza o se volete pensiamo che siano mutati tempi e quindi oggi in modo del tutto legittimo
In Parlamento correggiamo una pronuncia popolare che ha radici nel tempo passato non hanno avuto nemmeno questo coraggio
Perché nessuno tra coloro che ha firmato poi approvato la legge che reintroduce il finanziamento pubblico ai partiti ha detto riteniamo che oggi gli italiani abbiano cambiato idea
Si sono trincerati dietro all'ipocrisia di chiamare al rimborso di spese elettorali quello che in realtà è un finanziamento surrettizio
E allora le modalità della nascita del governo D'Alema
Governo che nasce per accordo tra le segreterie dei partiti
E che sia degenerazione partitocratica lo dimostra che alcuni dei partiti che hanno dato vita nasce il governo D'Alema
Erano partiti in atti non per scelta di elettori che avevano con il voto mandato parlamentare rappresentare ma al contrario per decisioni per defezioni per partenogenesi in Parlamento sigle non partiti io una differenza di fondo tra il concetto di partito e la sigla
Dietro cui in Parlamento si possono nascondere il più delle volte degli interessi personali e comunque non degli interessi di una comunità
Accanto alla nascita del governo D'Alema la logica la pratica dei ribaltoni
Il finanziamento ai partiti l'atteggiamento quei lo voglio dire in qualche modo se non a complice
E ignavia del Capo dello Stato che da un lato
è pienamente giustificabili in quanto si trincera dietro il rispetto formale della Costituzione
Qui costituzionalisti hanno discusso a lungo
Nessuno può dire al Presidente da Repubblica hai violato la Costituzione perché la Costituzione prevede in modo esplicito che la maggioranza debba essere ricercata in Parlamento ma al tempo stesso è vero che in una interpretazione
Non statica ma evolutiva della Costituzione l'introduzione di un sistema maggioritario e quindi di una logica bipolare poteva tranquillamente portare il capo dello Stato che ha un margine discrezionale di intervento
A ritenere che è venuta meno una maggioranza
Se dovesse tornare alle urne e non nel parlamento ma al di là di questo aspetto
Che è l'aspetto per il quale il Polo ha fatto bene a mio modo di vedere a non avviare mai la procedura di impeachment
Perché non l'avremmo potuta giuridicamente fondare in quanto il capo dello Stato non è passibile di violazione della Costituzione ma semmai eh passibile di critica politica
Al di là di questo aspetto credo che il ruolo sostanzialmente conservatore
E per alcuni aspetti restauratore dell'attuale presidente Repubblica si sia palesato in modo inequivocabile quando su alcuni passaggi importanti non solo non ha fatto sentire la sua parola
Ma in molti casi è parso quasi giustificare comportamenti di tipo partitocratico
In termini più chiari e meno se volete cattedratici abbiamo avuto a che fare con presenta Repubblica che ha parlato sempre su tutto
Nei momenti in cui era necessario che sentissero gli italiani la sua voce finanziamento ai partiti e ribaltone Presidente da Repubblica si è guardato bene dal dire quello che era il suo pensiero anche queste sono come dire connotazioni di tipo politico non giuridico costituzionale che però fanno capire come il ruolo del presidente si è stato di sostanziale conservazione schierato da una parte il giocatore attivo in una partita politica e allora il sì è indubbiamente
Un momento importante per interrompere una spirale che che che abbiamo giudicato estremamente pericolosa e e sulla quale in qualche modo già puntano coloro che per ragioni diverse non vogliono l'affermazione del sì referendario
Fateci caso mai il fronte composito
Degli astenuti e dei no è in qualche modo anche se per caratteri diversi per natura diverse finalizzato tutto quanto ad un rafforzamento addirittura ad una reintroduzione di una legge elettorale di tipo proporzionale
Bossi lo dice in modo inequivocabile quando fa riferimento confuso come l'ultimo fa riferimento al sistema tedesco Marini non lo dice con altrettanta chiarezza ma è evidente anche per chi conosce la storia di quel partito che una certa Nostalgia dell'epoca in cui il proporzionale dettava le regole del gioco c'è Bertinotti dice chiaramente dobbiamo correggere
Con iniezioni di proporzionale e allora non c'è ombra di dubbio che anche se non c'è più quel clima che c'era nell'altra tornata referendaria la partita in una Palio è sempre la stessa
Da un lato c'è chi ritiene che anche il sistema italiano debba essere
Di tipo bipolare varati in questa fase non bipartitico di tipo bipolare quindi con l'accento sul valore della coalizione
E c'è chi al contrario chiedendo in modo diretto o indiretto di tornare al proporzionale c'è chi ritiene che il nostro sistema debba avere l'accento sulla identità dei partiti
E siccome chi parla è il leader di
Io voglio spendere le ultime quattro parole per spiegare questo concetto
Noi non siamo né potremmo essere per la soppressione dei partiti noi riteniamo che in Italia per sanare quello che il vizio di fondo del nostro sistema che è quello della ingovernabilità derivante da coalizioni poco omogenee programmaticamente perché non è neanche un problema solo di legge elettorale o di premio di maggioranza
Il vero problema è che per vincere a volte si è costretti a fare alleanze non basate sul programma ma sul éscamotage su furbizie su desistenze su cartelli essendo il vero problema quello della omogeneità programmatica occorre sia con la legge elettorale
Sia con riforme di sistema lavorare perché questo bipolarismo imperfetto sia perfezionato sottolineando il valore della coalizione
La legge elettorale che esce dal referendum lo fa così come lo fa in modo ancor più esplicito l'introduzione della elezione diretta e popolare del capo dello Stato con funzioni di governo o in alternativa anche qui ne abbiamo discusso in Bicamerale
Aiuti già l'elezione diretta e popolare del Presidente del Consiglio perché
Perché è illusorio pensare che una legge elettorale da sola abbia dei poteri di consolidamento di un sistema bipolare ma non c'è ombra di dubbio che senza una legge elettorale che lavora in quella direzione diventa molto più difficile
Intervenire sulle riforme di tipo istituzionale
Questo mi autorizza a dire che almeno per noi
Il sì chiama in modo indiretto inequivocabile un altro sì che bisognerà dare in Parlamento non so se in questa legislatura o meno
O meglio ancora in un'assemblea costituente ma il sì di domenica diciotto aprile è una chiamata è l'anticipo di un altro sì che sarà il sì al presidenzialismo
Perché il sistema adottato per l'elezione diretta del sindaco che è in qualche modo la trasposizione nell'ente locale del principio della scelta dell'organo monocratico
Ha confermato che
Vi è un Effetto di consolidamento del bipolarismo
Il momento in cui il cittadino italiano è in qualche modo portato non costretto ma portato volontariamente a schierarsi o di qua o di là
è in tutti i sistemi elettorali congegnati e abbiamo avuto una fantasia degna
Del Nobel perché votiamo in modo diverso ogni qual volta andiamo alle urne
Per le europee per la Camera per il Senato per le regionali per le comunali per le provinciali pregi nutrizionali leggi diverse per ogni tipo di elezione
Ma la legge elettorale che maggiormente ha determinato nella Paese reale nella società un bipolarismo convinto all'elezione del sindaco si sta di qua o si sta di là
E allora il combinato disposto ecco direbbero un po'
I giuristi tra una legge elettorale più maggioritaria e domani un presidenzialismo salvo poi definire i poteri del capo dello Stato faccio come dire grazie di tutto questo dibattito ma il combinato disposto tra
I due grandi momenti riformatori sono secondo noi
è secondo la questo comitato ha risposto sufficiente o comunque indispensabile per un sistema che sia un sistema più maturo concludo anche con una osservazione che se volete un po'più culturale quel meno meno ammesso che lo sia stato fin qui meno giuridico costituzionale il mio ragionamento
La cosiddetta democrazia dell'alternanza vale a dire
Vale a dire un sistema ciao Piero un sistema analogo a quello che altre democrazie occidentali già conoscono basato sulla competizione tra coalizioni in alcuni caso tra partiti in altri casi differenza tra bipolarismo e bipartitismo
Con certezza per i cittadini che chi vince le elezioni governa chi perde fa l'opposizione senza ribaltoni senza trasformismi ecco la cosiddetta democrazia alternanza non si costruisce soltanto con una legge elettorale è comunque importante sapere che senza leggere tra le donne non ci si arriva quindi sia per fare secondo me non ci si arriva nemmeno con l'elezione diretta e popolare Capo dello Stato che comunque è assaggio ulteriori indispensabile serve ecco perché ho usato l'aggettivo culturale una consapevolezza
La consapevolezza che hanno coloro che sanno che nelle democrazie dell'alternanza ci sono dei valori condivisi
Cioè dei valori comuni tra maggioranza e opposizione che possono poi invertire i ruoli opposizione che diventa maggioranza maggioranza che diventa opposizione quando si va a votare ma sempre comunque nell'ambito non solo di regole ma nell'ambito di valori condivisi
In modo tale che l'affermazione di una coalizione non sia vista dall'altra coalizione come invece accade ancora oggi in Italia come una sorta di ultima spiaggia
Da day after dopo che succede nelle democrazie alternanza che funzionano tutti sanno che non succede assolutamente nulla o meglio che cambia la politica ma che non ci sono momenti come dire
Di di di di di di Titti di panico o o di allarme o addirittura come è stato detto quando vinse il centrodestra di pericoli per la democrazia
Io credo che compito di chi crede oggi nel sì di chi crede quindi nel bipolarismo in un sistema sempre più maggioritario nel presidenzialismo come passo successivo sì anche quello e qui mi fermo di interrogarsi
Sui valori da porre domani al centro
Valori condivisi di questa democrazia dell'alternanza che costituisce un presupposto per la piena per il pieno ingresso dell'Italia nei sistemi occidentali perché lo dico perché le vicende belliche
L'assenza di valori condivisi no nella maggioranza e opposizione ma l'interno alla maggioranza
Sulla necessità o meno dell'intervento militare della NATO le divisioni che sono per davvero profonde nell'ambito della sinistra tra le due sinistre su
Che campo in che campo stare è
L'antiamericanismo l'anti occidentali Isma'che ritornano come un riflesso pavloviano in una certa sinistra sono la conferma di come in Italia paradossalmente tra i tanti paradossi italiani
Oggi si stia vivendo in una fase in cui c'è tra una parte della maggioranza e l'opposizione una condivisione non solo di regole ma addirittura di valori l'Occidente è un valore
La necessità di intervenire per impedire il genocidio un popolo è un valore
E all'interno della maggioranza che diventa totale per gli éscamotage consentiti dall'attuale legge elettorale ci sono delle differenziazioni che come hanno fatto scrivere
In un mirabile articolo a Sergio Romano sul Corriere consentono senza che nessuno si scandalizzi
All'idea di un partito di maggioranza di andare in pellegrinaggio a Belgrado nello stesso momento in cui i nostri gli attori sono impegnati in azioni militari contro la armata serba solo in Italia può succedere una cosa del genere
Ma proprio perché succede in Italia siamo italiani ricordiamocelo il diciotto di aprile e come prima tappa non come ultimo ma come prima tappa votiamo convintamente per in sé
Il mio presidente per il suo intervento che avrebbe dovuto concludere l'annunciato prima questa iniziativa ma essendo arrivato
L'amico Pier Ferdinando Casini
Dobbiamo fare questo secondo tempo supplementare di pochi minuti ma è necessario e doveroso per quello che Casini rappresenta Casini è l'unico tra i piccoli partiti che si è schierato con decisione sin dall'inizio a favore del referendum
E questo IVA dato atto perché sicuramente lui tra gli altri è quello che scommette di più
E Casini io dico il CCD l'unico vero partito di origine democristiana che schierato con chiarezza da sempre non è un caso con un sistema bipolare ha scelto da che parte stare e proprio per questo è l'unico in qualche modo sopravvive di quell'esperienza democristiana
è un fatto che gli va dato atto fin dall'inizio fin da quando nel novantatré scene sono i cittadini sistema maggioritario bipolare ed è per questo che io sono particolarmente felice che sia Luís a chiudere
Questa iniziativa glielo riassume in un minuto credo che sia deposto facilitare poi il suo intervento l'abbiamo presentato lo hanno presentato il costituzionalista Chiappetti l'economista Pennisi vitali e Valsecchi il nostro Livio Braque libro bianco sulle riforme quello che è possibile realizzare anzi quello che
Dovremo realizzare grazie all'onda referendaria dopo il diciotto di aprile che innescherà darà vita a un nuovo cambiamento nel nostro Paese renderà possibile non solo perché nel merito il referendum ho già consente una democrazia bipolare più compiuta ma anche perché innesca un meccanismo di riforme che renderà possibile quello che sino ad ora non è stato possibile c'è modernizzare le strutture del Paese
Nel campo delle riforme istituzionali con un sistema decisionale presidenziale che federalista come ha illustrato Chiappetti
Nel campo delle riforme del guelfo esteti cioè nel campo del foro del mercato del sistema pensionistico e formativo come ha illustrato l'amico Ornello vitali nel campo delle riforme del mercato del lavoro
Nel campo delle riforme di cui il sistema che oggi esclude i giovani dalle attività produttive come ha illustrato l'economista Giuseppe Pennisi nel campo delle riforme fiscali
C'è quindi quelle riforme necessarie per cogliere le occasioni di sviluppo che altri in Europa sono riuscite a scopo leader in questi anni cogliendo appunto le opportunità
Dell'è uno come lo ha fatto innanzitutto lo hanno fatto gli unici due governi che oggi in Europa sono retti dal centrodestra cioè il governo irlandese quello spagnolo che infatti sono le uniche nazioni che hanno un tasso di sviluppo positivo e che crea un'occupazione in Europa non a caso le grandi riforme necessarie che se vince il sì il diciotto di aprile
Sì otteniamo il quorum oggi possibile anzi necessario indispensabile sarà possibile attivare nel nostro Paese se invece questo referendum dovesse fallire
Si chiuderebbe la stagione referendaria ai cittadini mancherebbe l'unica arma che hanno avuto in questi venticinque anni per cambiare per rinnovare il Paese e il fronte della restaurazione oggi fortissimo
Potrebbe cogliere finalmente quella battaglia che sogna da mesi da da qualche anno e potrebbe effettivamente restaurare un sistema neo partitocratico per questo necessario vincere diciotto di aprile non ha
Io credo che inclusione di fatto sia già stato attirato non solo da Gianfranco Fini ma anche
Le uso adesso ed evidentemente io condivido le cose che sono state dette questa è la ragione cui è stato ricordato io schiero sul sì al referendum un partito piccolo che se dovesse guardare i suoi interessi probabilmente dovrebbe schierarsi per il no
Ma io credo questo ed è il ragionamento che faccio a quanti anche nel mio partito sono dubbiosi rispetto a questa scelta
Noi siamo stati i primi essendo venuti da un'esperienza democratica cristiana a schierarci per il bipolarismo voi ricorderete che il Polo per le Libertà nacque per una scelta anche assieme ad altri vivente mente di un gruppo di democratici cristiani di schierarsi come in Europa sono schierati democratici cristiani per il centrodestra
Una quella scelta del novantaquattro da lì Puglia anche coloro che in una
Fase osteggiare nordico rarissimo pensa a Martinazzoli dopo un anno lo accettarono se pur facendo la scelta opposta cioè collocandosi a sinistra questo è il Partito Popolare che fa la scelta del bipolarismo ma si colloca
Ora
Così come noi siamo stati i primi a capire il bipolarismo io credo che noi dobbiamo essere i primi a dimostrare che non abbiamo fatto un partito per la difesa di un nostro cadere Dino individuale la nostra piccola rendita di posizione noi dobbiamo lui scommette re oggi sul maggioritario e sul bipolarismo
Si dice
Ma il bipolarismo non ha funzionato in Italia il bipolarismo non ha funzionato bene in Italia perché siamo a metà del guado perché persiste una schizofrenia elettorale noi abbiamo una legge per la Camera dei deputati metà proporzionale metà uninominale una legge europea tutta proporzionali una legge comunale provinciale regionale Luna difforme dalle altre
Allora in questa situazione anche l'organizzazione dei partiti voi che avete studiato fenomeni politici partitici
Come si organizza un partito ossia organizza col modello uninominale
Era affrontare la sfida dell'Minali in cui accanto al mio lo
Come c'è una trilogia di simboli Forza Italia Alleanza Nazionale CCD o si organizza per affrontare le la proporzionale pura
Sono due modelli organizzativi partito completamente diversi perché l'uno è un modello organizzativo che rimarca l'identità più che i momenti di a Dio
Di dio di di unione della coalizione
Tra un'organizzazione da coalizione quando si parla di partito unico io dico che la metà di gente che parla di partito unico non ha capito nulla cioè non ha capito cos'è il partito unico del centrodestra in un modello ad esempio uninominale
Non ha niente a che fare non avrebbe niente a che
Fare col partito unico dei partiti che abbiamo conosciuto fino ad oggi sarebbe una sorta di organizzazione di raccolta elettorale in cui all'interno persistere ebbero nella di organizzazione di corrente di aria eccetera le
Le attuali forme partito
Cui io credo che il nostro compito è assecondare il processo che abbiamo iniziato nel novantaquattro consolidarlo e andare fino in fondo di quanto un'altra cosa il governo D'Alema è nato su un doppio inganno lo ha detto Gian Fran
E hanno nei confronti degli elettori moderati che si sono visti scippati da un gruppo di lestofanti che hanno preso i voti da una
Dall'altro ma anche
Andati sono stati gli elettori dell'Ulivo quando si dice ma Fini Casini perché non
Hanno il problema di trovarsi con Di Pietro e Prodi io non ho alcun problema avrà grandi problemi anzi sarebbe impossibile che mi trovassi con Di Pietro e Prodi in un partito politico
No difficoltà a trovarmi con Prodi perché Prodi è stato il nostro avversario
Leale indicato dagli elettori della sinistra Prodi è stato ho fatto come noi
La nascita del governo D'Alema perché il doppio inganno è stato effettuato nei confronti nostri nei confronti di quegli elettori dell'Ulivo che avevano scelto Prodi non D'Alema
Dunque per me il sì al referendum nostro è un no grande come una casa la politica dei ribaltoni dei trasformisti dei salti in
Anche i tutto quello che finisce per rendere oggi dista
Tante la gente dalla politica ci lamentiamo che la gente non va a votare ma francamente io mi chiedo perché mai dovrebbe andarci quando i politici dimostrano che la loro unica preoccupazione mettere il sedere su una poltrona indipendentemente dal
Dalla poltrona si collocò a destra a sinistra
Ecco perché io non credo e termino
Come non ho mai
Creduto ad un centro che sta tra i due poli
La suggestione cossighiani
E consentitemi questo perché molti anche a destra hanno creduto a questa cosa quando io ne avevo grande diffidenza
Lacoste nessun gestione cossighiana era sbagliata alla radice
Perché riteneva possibile uno schieramento di centro che derubrica
Il rapporto corale
Tanta nazionale a una specie di rapporto analogo tra quello tra Rifondazione comunista e l'Ulivo ma non esiste quel centro nona motivo e possibilità di esistere e la deflagrazione dell'esperienza dell'UDR dimostra che da ordinava antichi vuole costruire un centro lo può deve fare a partire dal chiarimento delle alle
Tante che andrà a realizzare allora io voglio costruire un centro ma un centro che sta con la destra non un centro che si propone di essere isolato e di vedere sul mercato della politica dove andasse collocati queste sono le riflessioni per cui sia chiaro preferendo
Ne è una panacea tutti lo sappiamo
Il referendum però devo anche dire questo è a proposito di referendum si parla
Tanto oggi della legge elettorale che seguirà referendum io non ho problemi di principio a fare una legge elettorale migliorativa del referendum mamma se la legge elettorale che le sinistre che sono un po'gli apprendisti stregoni quando pensando per il momento posto referendario è una legge a doppio turno costruita su misura per garantire la vittoria della sinistra io dico fin da adesso che farò la battaglia perché la legge elettorale rimanga quello del referendum