Processo a G. Andreotti per associazione a delinquere di stampo mafioso

Tu ce lo vuol proseguire
Nella presente udienza
Ci occuperemo
Their rapide il tema dei rapporti intercorsi nel tempo tra il senatore Andreotti è il finanziere Michele Sindona naturalmente facendo riferimento agli aspetti più direttamente pertinenti a questo processo e alle prove direttamente acquisite nel corso di questo dibattito
Già preliminarmente si può osservare che alla luce degli elementi di prova esposti nei precedenti capitoli di questa requisitoria
Assumono di per sé un significato probatorio più chiaro che nel passato
I rapporti intrattenuti da Andreotti con alcuni finanzieri legati a Cosa Nostra nonché altri suoi collegamenti con oscuri intrecci economici pure riconducibili ed esponenti di primo piano dell'organizzazione mafiosa
In questa prospettiva riveste particolare importanza innanzitutto una ricostruzione aggiornata dei rapporti tra Andreotti e Michele Sindona alla luce delle prove acquisite in questo dibattimento tra le quali occorre ricordare in primo luogo le risultanze documentali delle indagini già compiute su Michele Sindona nei primi anni ottanta
Dalle autorità giudiziarie di Milano e di Palermo quali risultano dalle sentenze acquisiti al fascicolo del dibattimento in particolare la sentenza emessa dalla prima Corte di Assise di Milano il diciotto marzo mille novecentottantasei nel processo contro Michele Sindona ed altri imputati dell'omicidio dell'avvocato Giorgio Ambrosoli e di altri inquinanti
Ed altresì la sentenza emessa dal Tribunale di Palermo il sei giugno mille novecentottantatré nel processo contro Rosario Spatola ed altri per il reato di traffico di stupefacenti ed altro poi le dichiarazioni rese sui rapporti tra Sindone Cosa Nostra
Da numerosi collaboratori di giustizia quali Francesco Marino Mannoia Tommaso Buscetta Leonardo Messina Francesco Di Carlo Gaspare Mutolo Angelo Siino Giovanni Brusca
Ed ancora le deposizioni test resta in questo dibattimento
Da testimoni di particolare rilievo ed affidabilità quali l'onorevole Massimo Teodori il quale fu il promotore dell'inchiesta parlamentare sul caso Sindona
Con una proposta di legge presentata il diciotto luglio mille novecentosettantanove in una delle prime sedute della Camera di quella legislatura una settimana dopo l'omicidio Ambrosoli che era stato commesso il dodici luglio mille novecentosettantanove
E fu anche l'autore di una documentata relazione conclusiva dei lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta altro teste l'avvocato Radu Rodolfo Guzzi che fu difensore di Michele Sindona dall'ottobre del mille novecentosettantaquattro
Fino al ventuno maggio del mille novecentottanta nell'ambito di un collegio di difesa di cui facevano parte anche l'avvocato Michele Strinati professore Agostino Gambino l'avvocato Bovio
E fu altresì sempre l'avvocato Buzzi il tramite diretto negli anni mille novecentosettantotto mille novecentosettantanove tra Sindona e Andreotti
Ancora la testimonianza del maresciallo della Guardia di Finanza Silvio novembre
Il quale essendo stato incaricato di svolgere indagini di polizia tributaria in ordine al crack della banca privata italiana
Divenne il braccio destro dell'avvocato Giorgio Ambrosoli cioè della persona che più di tutti conobbe da acquisire elementi di prova a carico di Sindona
Ancora la testimonianza del di Tor del dottor Vincenzo Desario
Oggi direttore generale della Banca d'Italia il quale nel mille novecentosettantaquattro condusse personalmente una ispezione disposta dall'istituto di vigilanza sulla Banca Unione di Sindona
Ancora la testimonianza del professor Mario Sarcinelli che nella propria qualità di responsabile della vigilanza della Banca d'Italia
Si oppose alle pressioni di Andreotti e di Evangelisti in favore di Sindona e probabilmente pagò per questa sua correttezza istituzionale una altissimo prezzo giudiziario
Il senatore Massimo Riva attraverso il quale è stato possibile raccogliere in questo dibattimento una eccezionale testimonianza postuma
Quella del governatore della Banca d'Italia professor Paolo Baffi il quale pure si oppose alle pressioni andreottiano in favore di Sindona e pago egli pure per questa sua onesta istituzionale un alto prezzo giudiziario
Ancora l'agente speciale dell'FBI Edouard Oliveri il quale fu incaricato di svolgere indagini sulla sparizione di Michele Sindona da New York nel mille novecentosettantanove
Questa attività ricostruttiva acconsentito di dimostrare che numerosissimi riscontri alle dichiarazioni che i collaboranti hanno reso
In ordine alla reale natura dell'impero Sindona erano già stati acquisiti ex-ante nel corso delle indagini della magistratura della Commissione parlamentare d'inchiesta sul caso Sindona
Che soltanto una precisa volontà di non vedere ciò che pure era stato accertato
Ha fatto sì che non si tra esse erano doverose conclusioni circa il reale significato delle reiterate condotte dirette e indirette o trasversali
Posta in essere dal senatore Andreotti per proteggere il bancarottiere latitante per tentare di sottrarlo alle sue responsabilità giudiziarie in Italia e negli Stati Uniti d'America infine che oggi alla stregua delle conoscenze acquisite nel corso di questo processo
E possibile spiegare al di là di ogni ragionevole dubbio la reale natura illecita di quelle condotte del senatore Andreotti
Orbene ai fini della ricostruzione del contesto degli avvenimenti pertinenti a questo processo in particolare per relazioni da tempo intrattenute da Michele Sindona con ambienti mafiosi non che l'origine illecita di gran parte dei depositi manovrati dalle sue banche dalla costellazione delle sue holding giova a prendere le mosse da insicuri e documentati rapporti del Sindona
Con l'associazione criminale Cosa Nostra in particolare Salvatore Inzerillo Stefano Bontate Rosario Spatola e con la mafia statunitense in particolare John Gambino
Con numerosi esponenti della cosiddetta massoneria deviata e particolarmente della loggia segreta P due di Licio Gelli la cui natura illecita è stata da tempo accertata anche in sede giudiziaria
A tal fine come sia già anticipato innanzitutto prego necessario prendere in esame le risultanze documentali delle indagini già compiute su Michele Sindona nei primi anni Ottanta dalle autorità giudiziaria di Milano e di Palermo
Quali risultano dalle sentenze acquisite
Al fascicolo del dibattito
E quindi necessario da un punto di vista sistematico richiamare qui sia pure per relationem le vicende del falso rapimento di Michele Sindona così come sono state analiticamente ricostruite
Dalle già citate sentenze giudiziarie
Da questi precedenti giudiziari risulta che il cosiddetto sequestro le cui diverse fasi si svolsero tra l'agosto e il plico nell'ottobre del mille novecentosettantanove
Non fu altro che una messa in scena organizzata dallo stesso Sindona da personaggi della mafia italo-americana e finalizzata a ricostituire in senso positivo l'immagine del finanziere
Gravemente deteriorata dalle vicende delle sue banche in Italia e negli Stati Uniti ed a propagandare con la massima risonanza l'assunto della sua estraneità ai delitti attribuitigli
Ed in particolare all'omicidio del liquidatore della Banca privata italiana l'avvocato Giorgio Ambrosoli commesso da un killer della mafia a Milano il dieci luglio mille novecentosettantanove
Questa esigenza era diventata particolarmente acuta già nella primavera del mille novecentosettantanove
Quando tutto sembrava volgere in modo nettamente sfavorevole al Sindona con il sostanziale stanno dei tentativi di salvataggio della Banca privata italiana
E con la formale incriminazione negli Stati Uniti per il fallimento della Franklin Bank e quando egli aveva deciso di reagire preparando un attentato ai danni dell'avvocato Ambrosoli
Il Sindona invero già indicato come bancarottiere in Italia e negli USA prevedendo temendo di essere sospettato
Quale mandante dell'attentato che stava preparando contro Giorgio Ambrosoli ed essendo consapevole che tutto ciò poteva influire sfavorevolmente sull'esito delle procedure in corso a suo carico in entrambi i Paesi aveva ideato la clamorosa simulazione del proprio sequestro
Ad opera di una fantomatica organizzazione terroristica di sinistra
Proponendo si fra l'altro di distrarre l'opinione pubblica italiana e statunitense dai delitti a luglio attribuiti e di sostituire alla propria immagine pubblica di bancarottiere di mandante di un assassinio
Quella di vittima di una persecuzione politica tanto più che come vedremo soprattutto nelle procedure Statunitensi la sua linea di difesa faceva leva sull'assunto di una asserita persecuzione comunista ai suoi danni
Rinvio direttamente alla sentenza della Corte di Assise di Milano del diciotto marzo mille novecentottantasei acquisita agli atti del fascicolo del dibattimento per la ricostruzione
In punto di fatto delle varie fasi dei dettagli e dei vari coinvolgimenti
Nella vicenda del falso sequestro
E mi rimetto ad osservare
Dopo questo rinvio
Che da questa ricostruzione giudiziaria compiuta già nei primi anni ottanta
Risultava che il falso sequestro era stato gestito da Cosa Nostra e dalla mafia statunitense in tutte le sue fasi con la complicità di personaggi appartenenti alla massoneria
I nomi in particolare dei personaggi coinvolti Salvatore Inzerillo cugino di Rosario Spatola di John Gambino e di altri loro congiunti Stefano Bontate cognato di Giacomo vitale
Inzerillo è Bontate dicevamo i quali erano in quel tempo il più autorevoli esponenti di Cosa Nostra il che denota quale fosse il livello dei collegamenti e degli interessi che ruotavano intorno a Michele Sindone
Anche il ritorno di Sindona negli Stati Uniti era stato organizzato dalle quello da quelle medesime persone prime fra tutte da John Gandhi
In epoca più recente le acquisizioni probatorie raggiunte nei primi anni ottanta hanno trovato riscontro e di integrazione sia sulla specifica vicenda del falso sequestro
Sia sulle attività di riciclaggio svolte da Sindona nell'interesse di Cosa Nostra nelle dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia di riconosciuta attendibilità
Il primo per rendere precise riscontrate dichiarazioni su questo tema è stato Francesco Marino Mannoia di un vero
Già in un interrogatorio reso da magistrati delle procure di Palermo e di Roma in occasione di una commissione rogatoria negli Stati Uniti del quindici luglio mille novecentonovantuno interrogatorio acquisito agli atti del fascicolo del dibattimento
Francesco Marino Mannoia nel riferire tra l'altro sul coinvolgimento diretto di Cosa Nostra nell'omicidio di Roberto Calvi per vicende connesse al riciclaggio di narco dollari
Aveva dichiarato
Testualmente avevo sentito dire da Bontate Stefano ed altri uomini d'onore della nostra famiglia
Che Pippo Calò Salvatore Riina Francesco Madonia Ida altri dello stesso gruppo avevano somme di denaro in prestito a Roma attraverso Licio Gelli che ne curava gli investimenti
Si diceva anche che parte di questo denaro era investito nella quella che lui definisce la banca del Vaticano
La stessa notizia era riferita anche a padre Agostino Coppola
Di queste cose io parlavo con montate Stefano e Federico Salvatore che erano i manager della loro nostra famiglia in sostanza come Bontate Inzerillo Salvatore avevano Sindona gli altri avevano genti
Successivamente lo stesso Marino Mannoia nel corso di un interrogatorio reso negli Stati Uniti al tribunale del distretto meridionale di New York in data quattro febbraio mille novecentonovantatré nel processo contro John Gambino ed altri
Documento numero duecentocinque in udienza pubblica riferiva un fatto di cui egli stesso era stato protagonista nell'estate del mille novecentosettantanove
Il reperimento di un luogo ove raffinare una ingente quantità di morfina base
Luogo dapprima individuato in una villa di Rosario Spatola e poi non utilizzato perché nella villa c'era Michele sindrome nel corso della deposizione il Marino Mannoia rispondendo alle domande del procuratore distrettuale di New York anche precisato che Secondo quanto gli disse Stefano Bontate Sindona aveva dichiarato bancarotta aveva defraudato molte persone restava simulando un rapimento
L'unico interesse di Stefano Bontate nella vicenda era determinato dal fatto che egli stesso insieme Salvatore Inzerillo John Gambino aveva investito i suoi soldi attraverso Sindona
Più precisamente il tre capimafia avevano tramite Sindona investito soldi ricavati dal traffico di eroina in Florida e ad Aruba avevano comperato azioni di alberghi gli istituti finanziari
Quanto ha lo scopo del soggiorno in Sicilia Michele Sindona aveva detto che voleva la separazione dall'Italia e voleva che Stefano Bontate e da altri membri di Cosa Nostra diventassero massoni
Per i dettagli di questa articolata dichiarazione che come vedremo per un verso confermo ma acquisizioni anteriori e per altro verso introduce per la prima volta porta per la prima volta alla conoscenza delle autorità giudiziarie italiane degli Stati Uniti fatti mai conosciuti prima che poi risulteranno confermati
Da imponenti riscontri rinvio al testo della dichiarazione acquisita agli atti del fascicolo del dibattimento
E ricordo ancora che le medesime dichiarazioni sono state ancora una volta confermate
Dal Marino Mannoia in altro interrogatorio reso alla Procura di Palermo nell'ambito d'una commissione rogatoria negli Stati Uniti dal ventinove gennaio mille novecentonovantaquattro sempre acquisito agli atti del fascicolo del dibattimento per il quale
Rinvio alla lettura del testo
E infine sono state confermato in tali circostanze anche in questo dibattimento all'udienza del quattro novembre mille novecentonovantasei
Laddove il Marino Mannoia ha ribadito e precisato che nel mille novecentosettantanove
Egli aveva visitato una villa in località piano torretta di proprietà di Rosario Spatola per verificare se il luogo adatto per procedere alla raffinazione di una ingente quantità di morfina base
Dopo alcuni dubbi iniziali Marino Mannoia si era infine indotto ad utilizzare quella villetta per la lavorazione della droga ma a quel punto Bontate gli disse no Franco adesso non è più possibile perché in quella villetta adesso cioè rinchiuso Sindona
A suo modo manda il Bontate gli spiego quindi che essi non era rifugiato a Palermo il Sindona con l'aiuto di John Gambino era partito negli Stati Uniti era arrivato in Grecia e quindi con l'aiuto di Giacomo vitale cognato di Stefano Bontate era arrivato a Palermo
Il Sindona e qui Mannoia riporta le parole testuali dette gli dà Bontate doveva simulare un finto sequestro perché aveva fatto un fallimento e quindi doveva giustificarsi anche di una grossa quantità di denaro
Sempre riportando le parole di Bontate Sindona era interessato anche un progetto di un separatismo per rendere la Sicilia e indipendente un Progetto
I cui era molto entusiasta osserva il Marino Mannoia anche Salvatore Inzerillo ma che Bontate non condivide
Per quanto più specificamente attiene alle attività di riciclaggio realizzate da Sindona per conto di alcuni importanti esponenti di Cosa Nostra siciliana americana
Il Marino Mannoia sempre all'udienza del quattro novembre mille novecentonovantasei ha precisato che
Vi erano stati dei rapporti fra Licio Gelli e Pippo Calò aventi per oggetto il riciclaggio di denaro investimenti di denaro che facevano capo a Pippo Calò a Salvatore Riina Francesco Madonia con il coinvolgimento anche di padre Agostino quattro
Vi erano stati investimenti di alcuni ingenti somme di denaro anche all'interno del Vaticano queste l'espressione adoperata dal Mannoia attraverso la banca del Vaticano vedremo
Quali saranno i riscontri di questa affermazione
Vi erano stati poi altri investimenti di capitali sporchi Di Stefano Bontate di Salvatore Inzerillo investimenti effettuati in paradisi fiscali esteri per tramite di John Gambino di Michele Sindona
Rinvio alle pagine novanta e seguenti della deposizione dibattimentale del quattro novembre mille novecentonovantasei per i dettagli di questa ricostruzione
è interessante osservare che secondo quanto ha poi precisato il Mannoia in udienza dopo l'uccisione di Stefano Bontate neppure gli eredi riuscirono a rientrare in possesso di questi ingenti capitali investiti all'estero capitali la cui disponibilità odierna e tuttora ignota
Dunque secondo quanto il Mannoia ebbe ad apprendere direttamente da Stefano Bontate il falso rapimento il soggiorno di Sindona in Sicilia
Nell'estate del mille novecentosettantanove avevano un duplice scopo uno
Per seguito da Stefano Bontate Salvatore Inzerillo John Gambino i quali intendevano recuperare almeno una parte degli investimenti curati da Sindona investimenti dei quali lo stesso Sindona
A causa delle sue vicissitudini giudiziarie negli Stati Uniti in Italia lì sconto espressione testuale di Mannoia li aveva defraudati
è un altro scopo del quale parlava il solo Sindona avente per oggetto una alleanza tra Cosa Nostra e settori della Massoneria alleanza finalizzata ad un asserito Progetto separatista
Questa seconda versione degli scopi del soggiorno di Sindona in Sicilia era giunta anche a conoscenza di Tommaso Buscetta il quale all'udienza del nove gennaio mille novecentonovantasei ha infatti riferito che nel mille novecentottanta aveva preso da Stefano Bontate che Sindona era stato accompagnato da due uomini d'onore americani anche se siciliani di nascita
Presso lo stesso Stefano Bontate Salvatore Inzerillo a dire di Bontate gli Inzerillo il Sindona
Era venuto in Sicilia per provare a fare un colpo di Stato cosa che loro trasmisero in Commissione di Cosa Nostra ebbero un diniego non ne parlarono più e non ebbero più contatti con Sindona
Sempre un profilo di questa seconda versione precisamente quello inerente al progetto di favorire una organica alleanza tra Cosa Nostra e settori della Massoneria
Era giunto a conoscenza anche di Leonardo Messina il quale infatti all'udienza del dodici marzo novantasette ha riferito che
Aveva preso da Liborio detto burino Miccichè dal notaio Gaetano Piazza entrambi massoni
Il fatto che Michele Sindona era stato ospitato nella casa del piazza San Cataldo in provincia di Caltanissetta ed altresì nella casa della madre di Niccolò Terminio
L'avevano ospitato Lupi e Nicolò Terminio afferma il
Messina però ordina di Stefano Bontate lo scopo del viaggio di Sindona in Sicilia per quanto disse Gaetano Piazza era quello di favorire l'adesione dei più importanti esponenti di Cosa Nostra siciliana alla massoneria
Rinvio alle pagine sessantasei e seguenti della deposizione di Messina del dodici marzo mille novecentonovantasette per la ricostruzione in dettaglio di queste conoscenze
Invece Francesco Di Carlo aveva ricevuto sulla vicenda Sindona informazioni attinenti specificamente alle attività di riciclaggio
Svolte da Sindona soprattutto nell'interesse di Salvatore Inzerillo il Di Carlo infatti all'udienza del trenta ottobre novantasei ha riferito che sul Sindona
Egli aveva appeso talune circostanze all'interno di Cosa Nostra tra il mille novecentosettantanove del mille novecentottanta da varie fonti tra cui Rosario Riccobono
Secondo queste fonti in particolare il secondo salva in particolare Salvatore Inzerillo capo mandamento di Boccadifalco aveva un'amicizia diretta con Sindona ed infatti
Si diceva che tutti i miliardi o i milioni di dollari che Inzerillo amministra va li investiva Sindona aveva un'amicizia diretta dice dica anche Stefano Bontate conosceva Sindona
Le notizie raccolte da Di Carlo erano comunque scarne strettamente confidenziali egli testualmente osserva
Si parlava e si capiva
Si capiva e quello mi dava la conferma ecco sempre in Cosa Nostra un certo livello con tutta di con tanta discrezionalità parlavamo non era una cosa che si abbanniari Ava si gridava indennizzo all'estero
Anche Gaspare Mutolo ha riferito i fatti a sua conoscenza su questi rapporti di Sindona con importanti esponenti di Cosa Nostra precisando
Che essi avevano soprattutto per oggetto attività di riciclaggio e che il principale motivo del finto sequestro del soggiorno di Sindona in Sicilia era appunto quello di acquisire denaro
Dai soggetti della cosiddetta lista dei cinquecento più avanti si vedrà di che si tratta da utilizzare per rimborsare in parte i mafiosi in particolare
All'udienza del trenta maggio mille novecentonovantasei
Il Mutolo ha premesso di avere sentito parlare in Cosa Nostra di Michele Sindona in varie occasioni da varie fonti tra cui Rosario Riccobono e Joseph Miceli crismi con il quale il Mutolo era stato Kobe
Il Periodo
E quello del soggiorno di Sindona in Sicilia nell'estate del mille novecentosettantanove
Secondo quanto appreso dal Mutolo Sindona era venuto a Palermo anzi era stato fatto venire dall'America a causa della cattiva sorte degli investimenti
Da lui fatti per conto di mafiosi come Stefano Bontate Salvatore Inzerillo Salvatore Riina Mimmo Teresi
Dunque secondo quanto il muto l'aveva appreso da Rosario Riccobono il vero scopo del viaggio di Sindona in Sicilia almeno uno degli scopi era quello di ricattabile
Taluni personaggi politici e massoni ed ottenere da loro denaro da riversare poi tra gli uomini di Cosa Nostra bimbi io alle pagine ottantacinque e seguenti della deposizione dibattimentale di Mutolo te i detta
Ma la vicenda del falso sequestro e la duplice versione
Circolata all'interno di Cosa Nostra sugli scopi del soggiorno di Sindona in Sicilia sono state rievocata in questo dibattimento con dovizia di particolari da Angelo Siino che ebbe anche un ruolo personale nella vicenda invero alle udienze del diciassette del diciannove dicembre mille novecentonovantasette
Il Siino ha riferito che aveva conosciuto Michele Sindona nel periodo in cui EIRE era venuto in Sicilia nell'agosto del mille novecentosettantanove in casa della signora Longo in piazza Diodoro siculo a Palermo
In quella casa il Siino si era infatti recato accompagnato da Giacomo vitale cognato di Stefano Bontate per mettersi a disposizione per ogni bisogno del sindaco
La presenza del Sindona Palermo gli era stata riferita già nel mese di luglio del mille novecentosettantanove
Da Giacomo vitale da Francesco fodera i quali gli avevano detto che avevano prelevato il Sindone in Grecia e lo avevano quindi condotto a Palermo attraversando la cuffia
Passando da Catania ove erano stati ospitati in albergo dall'imprenditore Gaetano Graci
E passando quindi da Caltanissetta ove erano stati ospitati dal massone avvocato piazza e su questo punto le dichiarazioni di Siino coincidono con quelle già ricordate di Leonardo Messina
Il Sindona quindi era stato condotto a Palermo a casa della signora Longo che era amica di Joseph incedi Crimi un medico originario di Salemi a casa della signora piazza c'erano Giacomo vitale Stefano Bontate Joseph Miceli climi
Giacomo vitale disse quindi alzino che doveva stare a disposizione di Sindona disse il vitale cioè se Luís aveva bisogno di andare in un posto di essere accompagnato in qualche posto qualsiasi bisogno qualsiasi cosa
Dovevo stare lì a disposizione del Sindona
Per quanto riguarda i motivi della presenza del Sindona in Sicilia alzi non era stata data una spiegazione da Giacomo vitale in presenza di Michele Barresi di Francesco fodera ancor prima che egli lo incontrasse personalmente a Palermo
Giacomo vitale e gli disse Angelo stiamo organizzando un colpo di Stato separatista cioè un'azione diretta separare la Sicilia dall'Italia in un contesto in cui a Roma maturava il progetto politico del cosiddetto compromesso storico
Nell'ambito di questo progetto lo stesso vitale di persino si erano poi recati a Gioia Tauro per una incombenza inerente alla preparazione del colpo di Stato si trattava sostanzialmente di un Progetto per
Eliminare per un certo periodo di tempo il periodo di tempo occorrente alla realizzazione del progettato colpo di Stato tutte le comunicazioni radiotelevisive tra il continente e la Sicilia
Rinvio alla deposizione del sino per i dettagli di questa missione
E ricordo ancora quindi che lo stesso sino ebbe un ruolo anche nella organizzazione del della partenza da di Sindona da Palermo
Viaggio che doveva riportare il Sindona negli Stati Uniti attraverso passando prima per Vienna
A questo punto poiché si era parlato di colpo di stato di progetto separatista e così via e soprattutto era il Sindona che ne parla va Vienna legittima la domanda del perché il Progetto separatista che sarebbe stato lo scopo principale del viaggio di Sindona in Sicilia fu poi abbandona
A questa domanda che gli è stata fatta in dibattimento il Siino ha così risposto sì Stefano Bontate e mi disse che il Progetto separatista viene abbandonato perché non si realizza più il compromesso sto gli americani non avevano più interesse a sponsorizzare questo colpo di Stato per cui avevano lasciato c'hanno posato avevano posato su tutta la situazione inerenti allo svolgimento del colpo di Stato
Questa è la spiegazione data da Bontate però un'altra spiegazione più concreta
Il Siino la riceve successivamente proprio da Giacomo vitale che come vedremo svolgerà un ruolo di fondamentale importanza in tutta questa vicenda soprattutto nell'ambito nella nella vicenda dell'omicidio del dell'avvocato Ambrosoli Giacomo vitale gli disse che a suo giudizio probabilmente il progetto di colpo di Stato era soltanto una mistificazione del Sindone
Infatti verso la fine del mese di agosto del settantanove lo stesso Giacomo vitale aveva espresso dei dubbi dicendo testualmente sì colpo di Stato Sacchi venne affari chi sto che cosa venne a fare questo e poi sempre vitale diceva ma quale colpo di Stato
Secondo lui
Secondo vitale è venuto per ricattare Andreotti questo mi disse
All'udienza del diciotto dicembre novantasette il sino anche riferito un altro significativo episodio verificatosi tra la fine di agosto e i primi di settembre del mille novecentosettantanove
Un giorno egli stesso insieme a Giacomo vitale accompagnò Sindona mondani dello dove avevano un appuntamento con Nino Salvo che aspettava nella sua macchina nella zona di viale dei pioppi precisamente all'incrocio tra viale dei pioppi e viale Giunone
Sindona scese dalla macchina saluto affettuosamente Nino Salvo come se lo conoscesse da lungo tempo se ne andò
E mancò per più di un'ora
Suscitando anche il risentimento di Giacomo vitale che si sentiva un po'messo da parte non messo al corrente quando Sindona ritorno
Sempre accompagnato da Nino Salvo che salutò e se ne andò il vitale con fare scotta ente disse Michele come sta l'avvocato
Sindona rispose bene bene
Sindona magnifico l'abitazione in cui era stato disse che era una villa in stile Moresco molto bella con una vasca e delle fontane disse che simili dimore ormai si potevano tenere è solamente in Sicilia
Poco dopo il sino apprese che l'avvocato presso il quale si erano recati Sindone Nino Salvo era l'avvocato Vito guerra sì infatti
Dopo che ebbero lasciato Sindona nella casa della signora Longo a piazza Diodoro siculo sino chiese al vitale ma chi era questo avvocato da cui sono andati e vitale rispose niente non lo hai capito
Era l'avvocato qua France sempre all'udienza del diciotto dicembre novantasette il sino anche riferito di avere accompagnato il Sindona per fare delle telefonate da una cabina pubblica nei pressi di piazza Diodoro siculo con un telefono a gettoni
Sindona faceva infatti diverse telefonate quasi ogni sera e Siino aveva provveduto ad acquistare numerosi gettoni che teneva in una sacca di pelle scamosciata porgeva questi gettoni a Sindona
Ma mano che si andava scaricando la gettoniera perché faceva delle telefonate abbastanza lunghe erano
Del telefonate spesso Concita
Sindona era particolarmente nervoso in quel periodo parlava scatti per cui queste telefonate come dice sino testualmente spesso erano tumultuose
In una di queste telefonate Sindona disse Giulio tu non mi puoi fare questo sino fu colpito da questa frase sicché dopo chiese a Giacomo vitale che era la persona con cui aveva più confidenza Giacomo ma chi è questo Giulio a cui telefona e vitale gli rispose Andreotti fu proprio in questa occasione che vitale espresse dubbi sul fatto che Sindona fosse venuto in Sicilia per un golpe separatista
Dichiara il Siino diceva che era venuto si era venuto a fare i fatti suoi in occasione che io gli dissi ma chi è questo Giulio
Lui mi disse che secondo lui Michele Sindona era venuto in Italia anche per ricattare l'onorevole Andreotti mi fece capire che il Sindona aveva dei documenti monto ma molto compromettenti
Che potevano creare degli imbarazzi all'onorevole a
Queste dichiarazioni del sino hanno trovato puntuale riscontro nell'esito delle indagini svolte dalla Direzione investigativa in antico in particolare secondo quanto è stato riferito dal maggiore Luigi Bruno all'udienza del quindici gennaio mille novecentonovantuno
Allorché Michele Sindona doveva essere trasferito dalla Grecia in Sicilia Joseph dice di Crimi per tramite del professor Michele Barresi si rivolse a Giacomo vitale che era un dipendente dell'Ente minerario siciliano
Cognato di Stefano Bontate di cui aveva sposato la sorella a sua volta Giacomo vitale si rivolse ad altre due persone appunto Francesco fodera e tale Ignazio Puccio
Il Puccio che svolgeva l'attività di macellaio di contrabbandiere era un esperto in navigazione da aveva molte entrature in Grecia che potevano permettergli di reperire un natante per il trasporto di Michele Sindona dalla Grecia in Italia
Effettivamente nel mille novecentosettantanove nella in località Monte solo in provincia di Messina esistevano delle strutture radiotelevisive dei ponti radio che in relazione a quanto dichiarato precedentemente da Siino
Assicuravano i collegamenti tra la Sicilia e il resto d'Italia e la cui manomissione avrebbe potuto determinare l'interruzione di questi comuni sempre il maggiore Bruno ha poi precisato che il professor Barresi era stato coinvolto nelle indagini dell'autorità giudiziaria di Milano sul finto sequestro di Sindona all'epoca il Barresi Rent responsabile regionale siciliano della Loggia cammina centro attività esoteriche
Giacomo vitale scomparso nel mille novecentottantanove cognato di Stefano Bontate aveva fatto parte della loggia massonica Orion inserita nella camelia
Ed in precedenza aveva fatto parte della loggia massonica concordi aveva raggiunto il grado trentatreesimo nel novembre del mille novecentosettantanove
è stato sono state riscontrate e rinvio qui alle dichiarazioni del dottor Domenico Farinacci all'udienza del quindici gennaio mille novecentonovantotto
Le altre circostanze riferite dal sino degli altri collaboratori circa il soggiorno di John Gambino in Sicilia
Ma soprattutto per quanto riguarda l'episodio
Pure riferito ad Angelo Siino della visita di Michele Sindona e di Nino Salvo nella villa dell'avvocato Vito guardarsi a Mombello sempre il maggiore Luigi Bruno nella ricordata udienza ha riferito che effettivamente l'avvocato guardarsi avvocato civilista imprenditore consulente d'azienda
E residente a Palermo in via Principe di Scalea numero quarantuno
Nel quartiere di Mondello ove insiste una villa che si trova all'angolo tra via Principe di Scalea via ieri se via Regina Elena con due ingressi sulla via Regina Elena un ingresso sulla via e gli disse due accessi sulla via Principe di scale
La villa si trova a circa trecento metri di distanza da piazzale Giove cioè la piazza indicata dal Siino che si trova tra viale Giunone e viale dei pioppi l'avvocato Vito guardarsi
Sentito all'udienza del ventitré settembre mille novecentonovantotto come teste della difesa ha negato di avere mai incontrato Michele Sindona
Ed in particolare l'episodio riferito da Angelo Siino e tuttavia la domanda del Pubblico ministero ha ammesso che nella sua villa di Mondello nel periodo indicato dal Siino c'era effettivamente una fontana
Che riproduceva esattamente la fontana del chiostro del duomo di Monreale era ubicata in giardino di fronte all'ingresso principale della casa
Egli stesso aveva avuto rapporti eccellenti con Graziano Verzotto poi che era stato consulente dell'Ente minerario siciliano nel periodo in cui il Verzotto era presidente dello stesso ente i risultava il fatto che nel mille novecentosettantacinque Verzotto era finito sotto inchiesta per lo scandalo dei fondi neri della Banca Unione di Michele Sindona
Di Sindona per valutare l'attendibilità del teste opportuno anche ricordare quanto è emerso dal controesame e cioè che
L'avvocato guerra sia ben conosciuto il banchiere Enrico Cuccia il cui ruolo nella vicenda Sindona si vedrà più oltre
L'avvocato guerra sia ben conosciuta o Nino Salvo e prima ancora il vecchio cambia quello che egli definisce il vecchio cambi Ria cioè Giuseppe Cambria suocero del sardo
Nelle agende sequestrate a Giuseppe Cambria sono annotati numerosissimi appuntamenti con il guardarsi
L'onorevole Francesco Cattanei presidente della Commissione parlamentare antimafia in data trenta novembre mille novecentottanta chiese un rapporto sul conto del guerra sì al questore di Palermo Ferdinando li Donni al colonnello Carlo Alberto Dalla Chiesa
Lo stesso avvocato guardarsi in una intervista rilasciata al quotidiano il Mediterraneo di Palermo il ventiquattro ottobre mille novecentonovantacinque
Affermo che questo interessamento della Commissione antimafia nei suoi confronti era stato provocato dall'ex presidente della Regione Giuseppe D'Angelo il quale ieri ha politicamente avverso
Dice testualmente guardarsi in questo punto della deposizione food Angelo a tirarmi in ballo mi chiamavano avvocati Massimo diceva che facevo le leggi io risposi di no non faccio le leggi le scrivo
Le scrivo quando non ci sono altri che lei sappia no scrive
Ancora nel corso del controesame e messa la circostanza di un rapporto indirizzato il ventisette addirittura il ventisette novembre del mille novecentoquarantaquattro al segretario di Stato americano
L'apporto del console generale americano di Palermo altre Nesta R. il quale riferiva che ci sarebbero stati degli incontri tra alti ufficiali americani Calogero Vizzini
Virgilio Nasi esponente della mafia trapanese Calogero Volpe Vito Foderà invito guarda anzi in udienza l'avvocato guardarsi in proposito ha dichiarato di aver riconosciuto soltanto Calogero Vizzini e Genco Russo
In una missiva del ventiquattro marzo del mille novecentonovantacinque indirizzata alla Procura di Palermo il prefetto di Palermo facendo riferimento a una informativa del nucleo regionale di polizia tributaria
Definiva l'avvocato guardarsi noto esponente di rilievo della massoneria peraltro l'avvocato guerra si in udienza ha negato di essere mai stato masso
Ma ancora in una informativa del febbraio del mille novecentonovantatré del comando generale della Guardia di Finanza si comunicava che nell'ambito di Cosa Nostra siciliana palermitana in particolare
Si sta verificando una sorta di fermento tendente a modificarne nella sostanza e gli indirizzi e le linee strategiche sfuggono al momento le esatte motivazioni connotazioni ma non sarebbe estranea una sorta di occultare regia il ruolo
Dell'anziano avvocato palermitano guardarsi Vito noto esponente di rilievo della massoneria e personaggio di spicco del Quadro cittadino che più dopo alla luce dei di una comparazione coordinata e complessiva
Delle dichiarazioni del sino delle smentite dell'avvocato guerra anzi e dei le circostanze accertate dalla Direzione investigativa antimafia e delle circostanze emerse dal controesame
Si deve rilevare che effettivamente inizino
I casi sono due o il Siino conosceva dall'interno la villa dell'avvocato guerra sì nel Periodo
Della visita Daloui riferita di Sindona e di Nino Salvo cosa che dovrebbe escludersi perché inizino non ha mai detto di essere stato all'interno di quella villa né il guardarsi han detto di averlo mai ospitato
Oppure è vero che qualcuno e il guardi come egli dice il Sindona i riferì di una descrizione di quella villa all'epoca nel mille novecentosettantanove dall'interno che lo stesso sindaco e che lo stesso avvocato Guerra si è confermato essere esatta
Alla luce anche degli accertamenti che gli sono stati contestati della Direzione investigativa antimafia e d'altra parte sempre in osserva con un'osservazione sintetica e conclusiva
Certamente maggiormente compatibile con il quadro complessivo appare la versione del sino rispetto a quella dell'avvocato guardassi posto ok posto che non foss'altro che per i suoi legami con l'onorevole Verzotto incombente Minerario Siciliano pesantemente interessato è coinvolto in operazioni
Illecite della banca privata finanziaria di Sindona era ben possibile ben logicamente verosimile che il Sindona trovandosi a Palermo si recasse a trovare l'avvocato guardarsi
E probabilmente per parlare di crediti che come vedremo crediti magari il Ict che il Sindone in quel momento di gravissima difficoltà
Pretendeva da una serie di suoi debitorie appartenenti come dicono i collaboratori di giustizia al versante politico e al versante Massimo
Da ultimo da ricordare ancora che un ulteriore riscontro della piena attendibilità del racconto di Siino è venuto dalle dichiarazioni di Giovanni Brusca
Il quale all'udienza del ventotto luglio mille novecentonovantasette ha riferito che egli aveva preso proprio da Angelo Siino oltre che dal proprio padre Bernardo Brusca da Salvatore Riina
La vicenda del finto sequestro di Michele Sindona organizzato appunto da Bontate da inserirlo per dargli una mano di aiuto
Angelo Siino era massone conosceva Stefano Bontate Giacomo vitale in quanto erano nello stesso ramo
Rinvio alle pagine trecentotrentasei e seguenti del verbale di udienza del ventotto luglio mille novecentonovantasei ma le dichiarazioni di Siino oltre che nell'esito delle indagini di polizia giudiziaria
Hanno trovato puntuale riscontro anche nella testimonianza della signora Francesca Paolo Longo ovvero della cosiddetta maestrina
Amica del professor Joseph Miceli Crimi nella cui abitazione di piazza Diodoro siculo numero quattro a Palermo Michele Sindona passò la maggior parte del suo soggiorno Sicilia
L'esame comparato delle dichiarazioni di Siino e della Longo fornisce infatti una sorta di cronaca in diretta e dall'interno del finto sequestro di Sindona
Rinvio alla deposizione
Del dibattimentale della signora Longo del ventotto aprile mille novecentonovantasette gli atti del fascicolo del dibattimento per quanto riguarda la se le circostanze riferite dalla Longo e la loro assoluta compatibilità o convergenza o addirittura in alcuni casi coincidenza con le circostanze riferite dal Siino
E anche le circostanze riferite ad esempio da Marino Mannoia per quanto riguarda la il soggiorno del Sindone in un villino nella disponibilità di Rosario Spina
Vorrei ricordare semplicemente due alcuni punti riferiti dalla signora Longo
Dopo il ferimento di Michele Sindona ferimento alla quale fu presente la stessa signora Longo che ebbe il compito di tenerlo fermo di in qualche modo sostenerlo fisicamente mentre gli sparavano nella gamba
La la signora Longo fu richiesta di fare una telefonata all'avvocato Rodolfo Guzzi questo lo ha dichiarato lei dibattimento
Il cui contenuto fu scritto su un biglietto personalmente da Sindona l'avvocato Buzzi qualche spedita una fotografia del Sindona con un cartello recante la scritta
Il giusto processo lo faremo noi e questa scritta era di pugno della stessa signora Longo
Sempre la signora Longo fece delle telefonate all'hotel Excelsior di Roma per parlare con Licio Gelli non lo trovo parlò con la sua segretaria la quale disse che Micelli Crimi voleva parlare con incredibili
Prima di andare via da casa sua Sindone John Gambino lasciarono a lei alla signora Longo una missiva da consegnare al fratello minore di Rosario Spatola Vincenzo sparato nel quale come vedete
Verrà successivamente arrestato dalla polizia proprio nello studio dell'avvocato Buzzi
Rinviò sempre alla deposizione dibattimentale del signora Longo e alla requisitoria scritta per quanto riguarda le ulteriori circostanze irrilevanti per il presente procedimento
In sintesi si può osservare
Le dichiarazioni della Longo confermano quindi che l'ambiente in cui si intona si mosse era caratterizzato da una imponente presenza massonica di alto livello cominciare da Joss Miceli Crimi e da Licio Gelli
Il ruolo che in questa vicenda ebbe la componente mafiosa sia siciliana si italo americana l'attendibilità
Delle dichiarazioni rese da Siino sul Sindona le varie versioni che Sindona fece trapelare circa il motivo della sua presenza in Sicilia tra cui quella del golpe separatista sfumato per motivi legati alla situazione politica italiana
Ma l'attendibilità delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia sul caso Sindona sia con riferimento alla vicenda del falso sequestro sia con riferimento alle attività di riciclaggio svolte dal Sindona
Ha trovato una piena ed autorevole conferma
Nelle deposizioni rese su questi specifici punti in questo dibattimento da testimoni come l'onorevole Massimo Teodori l'avvocato Rodolfo Guzzi il maresciallo Silvio no ed invero all'udienza del ventinove aprile mille novecentonovantasette l'onorevole Teodori a così riferito le risultanze degli accertamenti della Commissione parlamentare d'inchiesta sia sul coinvolgimento di Cosa Nostra nella vicenda del finto sequestro sia sulle attività di investimento di capitali sporchi realizzate dal Sindona nei cosiddetti paradisi fiscali
L'onorevole Teodori ha innanzitutto ricordato che il primo dato in ordine di tempo concernente queste attività del sì non era costituito da un documento risalente al mille novecentosessanta
Sette un documento non ammesso agli atti del fascicolo del dibattimento perché riportante
Soltanto ipotesi investigative della
Di un organo investigativo americano
Ma che qui si cita semplicemente come fatto storico una lettera datata primo novembre mille novecentosessantasette indirizzata alla Criminalpol di Roma raffreddarla s'capo dell'International Criminal Police organisation di Washington recante differimenti attratta attività illecite di Sindona nel settore del riciclaggio di denaro proveniente dal traffico rispetto si cita semplicemente come fatto storico
Per dire che già nel sessantasette organi centrali di polizia italiani erano stati informati di questi sospetti di attività di riciclaggio del Sindona da parte degli ordini investigativi degli Stati Uniti
L'onorevole Teodori ha citato quindi l'episodio che abbiam visto rievocato anche nel memoriale Moro concernente un rapporto dell'ambasciatore italiano negli Stati Uniti Gaia
L'ambasciatore Gaia era stato protagonista di un episodio che riguardava gli ambienti ma figlio no mafiosi newyorkese era stato invitato nel settantacinque settantasei ad una celebrazione in onore di Michele Sindona
Festeggiato come americano dell'anno da una organizzazione di italo-americani che si era rifiutato di partecipare a questa celebrazione
Per la presenza di elementi connessi con ambienti mafiosi in tal senso
L'ambasciatore Gaia aveva inviato un rapporto del Ministero degli esteri italiano
Spiegando le ragioni per le quali aveva ritenuto necessario non partecipare a quella manifestazione e per cui non intendeva neppure partecipare a nessun'altra cosa che riguardasse Sindona
Da lunedì tenuto in contatto stretto con ambienti di natura mafiosa questo rapporto è agli atti del Ministero degli esteri italiano
L'onorevole Teodori ha quindi aggiunto che era stata poi accertata la presenza massiccia di elementi connessi con Cosa Nostra e con la macchina nella cosiddetta avventura siciliana di Sindona del settantanove
Quindi io per questa parte alla deposizione dell'onorevole Massimo Teodori
E alla requisitoria scritta
Limitandomi ad osservare che essa conferma pienamente anche nei dettagli lei i fatti di feriti dai collaboratori di giustizia
Mi limito qui a ricordare quanto altresì il riferito l'onorevole Teodori che era stato accertato il coinvolgimento nella medesima vicenda della loggia massonica P due di Licio Gelli
E in particolare Giuseppe Joseph dice di Trinity che faceva parte della P due il suo nome era iscritto nella lista approvata a Castiglion Fibocchi
Aveva collegamenti con Gelli con il quale si era incontrato ad Arezzo per discutere della gestione di Sindona anzi
Proprio questo incontro fra Micelli triglie Gelli era stato il filo che aveva condotto al sequestro delle carte di Castiglion Fibocchi avvenuto il diciotto febbraio mille novecentottantuno la scoperta dell'organizzazione P due era infatti approvato avvenuta proprio nell'ambito delle indagini condotte dalla magistratura milanese sul sindaco ma vedi più il riciclaggio il teste Teodori ha ricordato un altro fatto di eccezione Nale gravità sono le sue testuali parole messo a seguito del fallimento delle banche sintonia in sostanza attraverso queste banche il denaro raccolto in Italia veniva usato per delle operazioni compiute in un sistema finanziario internazionale che faceva capo alla società fa spot cioè ad una specie per usare le parole testuali del teste Teodori una specie di scatola entro cui c'erano molte scatole che si avvaleva soprattutto dei paradisi fiscali Nassau Isole Cayman e Lussemburgo eccetera
Quindi per arrivare al nocciolo della questione dice testualmente l'onorevole Teodori fallimento spostato
E dalle banche sintonia né il denaro raccolto fra i depositanti italiani o con altre operazioni come il prestito del Banco di Roma di cui parleremo
Era stato drenato miliardi dall'Italia attraverso le scatole lo svizzero dei paradisi fiscali della servito ad esempio per acquistare la Franklin bando a New York e poi per altre operazioni su scala internazionale in sintesi
Il sistema finanziario Sindoni avere un sistema di libera circolazione internazionale del denaro molto ben oleato dice il Teodori è tecnicamente molto ben funzionante
Soprattutto per tirare fuori del denaro fresco e avviarlo inno grandi operazioni di speculazioni cambia termine depositi e via di seguito
Al centro come api riferito l'onorevole Teodori al centro di questo complesso sistema di scatole c'era la Pascoe che apparteneva Sindona è Hallo IOR Istituto per le Opere di Religione
Anche l'avvocato Rodolfo Guzzi nel corso di un'articolata e documentata deposizione resa alle udienze del quattordici e del quindici aprile mille novecentonovantasette ha confermato i rapporti tra Michele Sindona e la mafia italo-americana ed altresì i concreti sospetti di una sua attività di riciclaggio di capitali sporchi attraverso le sue banche in particolare
Attraverso la Amin Corben che di Zurigo infatti trattando dei precedenti interventi in favore di Sindona compiuti dalla cosiddetta comunità italo americana che ritroveremo più avanti
L'avvocato punti ha sottolineato ad un certo punto che ad un certo punto Sindona dovette dice testualmente in qualche modo rispondere non alla comunità italo americana ma cosa no questo petto come ha spiegato l'avvocato Buzzi in udienza almeno per i seguenti motivi una volta falliti i vari progetti di salvataggio della Banca privata italiana la posizione americana di Sindona diviene pesantissima
Per il processo per la bancarotta della Franklin e si avvia ad una pressoché sicura condanna
Secondo le previsioni degli stessi avvocati di Sindona poteva portare ad una condanna a quindici anni poi Sindona fu condannato a venticinque anni perché con la sua sparizione non si era presentato all'udienza fissata egli era stato poi contestato un altro reato di spergiuro
Per false dichiarazioni rese ai circa le modalità di acquisto della Franklin benché queste un particolare queste imputazioni di spergiuro che come vedremo e di eccezionale importanza perché si inserisce direttamente nel meccanismo
E porta alla decisione di uccidere l'avvocato Ambrosoli
Prosegue l'avvocato Gozzi la situazione quindi è nerissima fra l'altro secondo l'avviso degli stessi legali di Sindona la banca Franklin
Doveva certamente aver perso anche i soldi dallo americani che vi erano stati depositati Sindona si trova quindi in Italia con questa situazione negativa testualmente non può più reggere il confronto con questa comunità italo americana
Che lo considerava grande capace addirittura di ribaltare una disavventura e quindi tornare ad essere grati Sindona poi un altro problema secondo l'avvocato Buzzi quello dell'appunto della Mentor bene
Una banca di Zurigo liquidazione poiché la anni rincorre una banca della quale Sindona sempre negato l'evidenza sostenendo che non era sua affermazione assolutamente non credibile
Osserva in udienza lo stesso avvocato Buzzi che conosceva la vicenda dall'interno del collegio difensivo dello stesso Sindona
Perché fra l'altro azionisti dell'anno incorre erano le società Kid attinenze controllate da due professionisti due dipendenti del vecchio studio sino sulla Mentor banche Sindona i suoi stessi legali aveva sempre detto non interessate di di sapere come stanno le cose e l'anno in corda anche di Tizio e di Caio io non c'entro niente punto e basta
Ad un certo punto ricorda ancora l'avvocato Buzzi l'avvocato Ambrosoli volle vedere molto a dentro a questa Mentor banche tant'è che non essendo riuscito ad ottenere le informazioni necessarie
Dal commissario liquidatore della stessa Min corre nominato dalla banca centrale svizzera
Ambrosoli insieme al maresciallo novembre si recò a Zurigo e riuscì a rilevare le azioni della chimica e della fine se nell'anno incorre poiché le due società avevano qualche debito nei confronti della banca privata in liquidazione
Secondo lo stesso Guzzi clienti di questa mia core bancaria cito testualmente
Erano certamente delle persone della mala vita della malavita dei traffici loschi tra un continente l'altro ed era possibile che attraverso la Nin Corben che fossero avvenute operazioni di riciclaggio
Di conseguenza anche la mean Corben che era un'ulteriore sconfitta di Sindona osserva il Buzzi non facilmente giustificabili a coloro che attraverso un amico orbene Inca avrebbero fatto tra
Anche sulla vicenda del falso sequestro di Sindona l'avvocato Guzzi ha poi riferito alcune circostanze che confermano pienamente l'attendibilità delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia
Rinvio alla sua deposizione e alla requisitoria scritta per questo aspetto
Ma limitandomi a ricordare che l'avvocato Buzzi ha riferito circostanze in parte constatate personalmente ed in parte apprese da Michele Sindona da Piersandro Magnoni e perfino direttamente da John Gambino
Ha confermato la circostanza delle telefonate ricevute a partire dal tre settembre mille novecentosettantanove da parte di una donna adesso sappiamo che queste telefonate le faceva la signora Longo
Poi visto che rinvio alla respinse i paria scritta per i dettagli circa sulle telefonate che in quel periodo arrivano sia l'avvocato Guzzi che al professor Agostino Gambino le telefonate che preannunciano l'arrivo di un picco che poi vedremo essere recapitato nello studio dell'avvocato Guzzi da Vincenzo Spatola fratello di Rosario Spina
Ma mi interessa ricordare un passaggio della deposizione di Buzzi in cui Guzzi riferisce che Sindona personalmente gli aveva presentato Joseph Macaluso e e introni Cazzola
Dice ho conosciuto Joseph Macaluso e un sabato lui si trovava a New York
Insieme alla figlia di Michele Sindona e alle nipotine Michele Sindona mi disse Rodolfo andiamo a fare una passeggiata state Nayla arriviamo a Staten Island da un motel che mi sembra si chiamasse Conca d'Oro ogni presenta questo Joseph Macaluso come amico
In questo modo Pellini presentano il dipendente di una banca che si chiamava Caruso Anthony Caruso Joseph Macaluso io e Sindona facemmo un giro prestata in Island Macaluso mi disse questa è la villa di Castellano queste la
Villa di Gambino questa è la villa di quest'altro io dissi ma qui allora è pericoloso
Dice Macaluso avvocato basta che non si pestano i piedi
Questa aggiunge Buzzi fu l'occasione in cui incontrai Joseph Macaluso
Poi al passaggio da Roma di passaggio da Roma Joseph Macaluso che era all'hotel jolly di via Porta Pinciana mi chiamò
Perché mi consegnò perché Alessandro Magnoni una relazione fatta dal sindacato della banca d Italia dove si parlava positivamente dell'atteggiamento di Sindona eccetera
Infine anche il maresciallo Silvio novembre all'udienza del quattordici aprile novantasette ha confermato che dalle sue stesse indagini erano emerse prove dei rapporti di Sindona con la mafia siciliana americana nonché pesanti sospetti sull'attività di riciclaggio svolte dal Sindona soprattutto attraverso l'amico al banco di giuridico quindi anche su questo punto sul ruolo di questa banca zurighese coincidono le dichiarazioni che provengono da due punti di vista di osservazioni addirittura opposti
Quella dell'avvocato Rodolfo Guzzi che conosce le vicende dall'interno del collegio difensivo dello stesso Sindona e quella di Silvio novembre che
Svolte delle indagini dapprima per la polizia tributaria e poi quale collaboratore del liquidatore Ambrosoli sulle attività finanziarie di Sindona
Il maresciallo novembre ha riferito in proposito quanto aveva appreso circa la reale proprietà della Mitford Bank
Dallo stesso Carlo Bordoni che era stato il braccio destro di Sindona in quanto amministratore delegato è responsabile del settore cambi della Banca Unione
Già prima nel corso delle indagini svolte anche dal maresciallo novembre era emersa l'ipotesi che dietro le operazioni compiute dalla Min Corben che di Zurigo potessero esservi somme provenienti dall'Ama
L'ipotesi non poté essere confermata da prove documentali poiché gli investigatori riuscirono ad esaminare pochissima documentazione di quella banca
Fu tuttavia confermata da un interrogatorio del dottor Carlo Bordoni allora egli pure imputato del reato di bancarotta fraudolenta ad un certo punto infatti il dottor Bordoni venne arrestato condotto in carcere all'ODIHR venne interrogato nel corso di questi interrogatori dottor Bordoni disse
Che essi non aveva dei legami dei contatti con esponenti della mafia e poiché la domanda ricorrente del giudice era ma come mai l'avvocato Sindona continua a negare la proprietà della Min Corben che Bordoni rispose
Continua a negare la perché lì ci sono i suoi peccati più gravi cioè attraverso quella banca dovrebbe aver riciclato del
Conclusioni su questa prima aspetto della vicenda Sindona falso rapimento Vichy sospetti di bici lancio coinvolgimento di esponenti della mafia italo-americana gli esponenti della massoneria
In conclusione si può affermare che le dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia sulle attività illecite di Sindona sono state pienamente confermate per sia per quanto riguarda il suo ruolo di riciclatore di capitali per conto di Cosa Nostra
E si deve ancora osservare che secondo quanto è emerso dalle testimonianze citate il rapporto tra Michele quel che interessa sottolinea in questa sede che il rapporto tra Michele Sindona il mondo di Cosa Nostra diventa palese nel periodo settantaquattro settantanove ciò
Quando dopo il crack delle banche italiane della statunitense Franklin e Sindona per un verso tenta di coinvolgere direttamente esponenti del mondo criminale negli Stati Uniti in Sicilia nei suoi progetti di salvataggio peraltro penso
Deve rispondere a costoro della cattiva sorte dei loro investimenti
Le dichiarazioni convergenti di Marino Mannoia Di Carlo Mutolo e sino in ordine alla funzione svolta dal Sindona per conto di Cosa Nostra rendono finalmente chiaro il ruolo preminente esercitato da questi tre importanti esponenti mafiosi in tutta la gestione del finto sequestro delle stato settantanove
Consentono di dare una logica spiegazione ad esempio della partecipazione personale taluna delle fasi del falso sequestro di un personaggio del calibro di John Gambino
E tutto ciò diviene ben comprensibile ove si prontamente all'interesse di quegli esponenti di Cosa Nostra di rientrare in possesso degli ingenti capitali affidati al Sindona e messi in grave pericolo dal fallimento del suo sistema bancario societario
E se come ha riferito Mutolo il Sindona aveva potuto fino a quel momento creare pazienti aspettative improntate Gambino Inzerillo circa la possibilità di recuperare i loro capitali una volta sistemata la situazione giudiziaria di sui processi tale speranza non poteva più albergare nella mente di alcuno quando come nell'estate del settantanove la situazione processuale di Sindona nonostante tutti i tentativi di salvataggio era prossima a precipitare questo punto appare chiaro il motivo per cui si non è costretto a venire personalmente i tipi in Italia nonostante i mandati di cattura pendenti a suo carico deve agire concretamente
Ed in prima persona per recuperare i capitali di pertinenza della mafia tutte le ha ricordate condotte volte a rientrare in possesso di importanti documenti tra cui la famigerata lista dei cinquecento di cui si tratterà più avanti si iscrivono quindi in un contesto logico coerente
E ciò non solo sotto il profilo dell'acquisizione di strumenti di ricatto verso pezzi del mondo politico per finalità giudiziarie
Ma anche per tentare di estorcere cinquecento esportatori legali di valuta soprattutto se legati in qualche modo come vedremo taluni partiti politici somme di denaro da restituire ai depositanti mafiosi le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia confermano dunque il fatto che il ventaglio di interessi sottostanti tentativi di salvataggio del sistema Sindona era molto ampio
E comprendeva non solo aspetti puramente criminale come i rapporti di riciclaggio con Cosa Nostra ma anche aspetti politici ed economico-finanziari
Vivacchia nato
Per comprendere quali siano stati questi altri aspetti quali fossero i referenti politici
Del sistema criminale creato da Sindone ed in particolare quali fossero i rapporti tra Sindone Andreotti
Occorre fare un passo indietro ed esaminare nelle sue varie fasi l'origine l'ascesa e la crisi del cosiddetto impero Sindone questa ricostruzione
E oggi resa possibile proprio dalle prove acquisite in questo dibattimento in particolare dalla deposizioni di testimoni come l'onorevole Teodori l'avvocato Guzzi il maresciallo nove all'udienza del ventinove aprile mille novecentonovantasei
L'onorevole Teodori ha dichiarato che l'origine dell'ascesa finanziaria di Sindona si può ravvisare nei rapporti da lui intrattenuti
Con l'Istituto per le Opere di Religione per conto del quale Sindona nel mille novecentosessantotto sessantanove condusse una serie di operazioni
Soprattutto di trasferimento di capitali da investimenti finanziari italiani in investimenti di carattere internazionale
Altra causa della sua scienza erano stati i suoi rapporti con il gruppo del Banco di Roma in particolare con la società immobiliare in cui viene a Roma
Punto partecipazioni del Banco di Roma di Sindona e dell'Istituto Opere di Religione
Questi erano secondo l'avvocato secondo l'onorevole Teodori due nodi i due pilastri su cui si era sviluppata l'ascesa di Sindona dal sessantanove al settantatré settantaquattro infine
Pure rilevanti erano stati i rapporti internazionali del gruppo finanziario Sindone che aveva creato due banche la Banca Unione la banca privata finanziaria con la banca Ambros di Londra con la Continental ben Covili noi sa americana
Per quanto riguarda i rapporti con l'Istituto opere di religione gli interlocutori di Sindona erano Massimo Spada un esponente della finanza vaticana designato presidente della Banca Unione cioè Vera la compenetrazione la coincidenza soggettiva nei due sistemi ed altre anzi non signor Marcinkus appunto responsabile dello IOR
In particolare al Sindona noiose affidò il trasferimento di quaranta milioni di dollari rappresentati dalle partecipazioni delle società condotte da della società condotte d'acqua nelle società Pantanella e se era uno persi mobilitati dall'investimento mobiliare italiano
E sottrarli all'applicazione della cosiddetta cedolare secca la tassazione allora in vigore in Italia per i titoli immobiliari la questione dell'applicazione di questa tassazione anche ai titoli mobiliari del Vaticano era stata a lungo dibattuta in Italia
E nel sessantotto sessantanove era prevalsa un'interpretazione positiva nel senso della applicazione dell'imposta anche i titoli vaticani
Interpretazione positiva che aveva in poi appunto indotto la finanza vaticana smobilitare i capitali sul mercato borsistico italiano
E a trasferirli sul mercato internazionale
Questa operazione di smobilitazione fu appunto affidata se non attraverso il quale lo IOR acquisto azioni di società come la General Motors la General Electric la sceglie la IBM lavoro attraverso questi rapporti lo IOR acquisisce partecipazioni nelle banche di Sindona la Banca Unione la banca privata finanziaria inoltre questo il punto più interessante Sindona dal suo da da parte sua
Si serve dello IOR come canale attraverso cui esportare capitali come nella vicenda della cosiddetta lista dei cinquecento e ciò
Anche nel periodo del cosiddetto cordone sanitario imposto dalla Banca d'Italia intorno alle sue bah
Quindi per un primo aspetto ben tre per un verso la finanza vaticana si rivolge al Sindona realizzando anche una
Un incrocio di
Cariche societarie di partecipazioni con le sue società per tutelare i suoi interessi di carattere finanziario qualche interessante rilevare che essi non è invece si sente del canale gli occorre per realizzare operazioni illecite di trasferimento di capitali all'estero il che sci fornisce un primo riscontro dell'affermazione di Marino Mannoia
Secondo la quale vi erano dei capitali della mafia investiti nella cosiddetta banca del Vaticano ovviamente
Non è che i capitali della mafia venissero investiti nella cosiddetta banca del Vaticano cioè nello IOR palesemente con la consapevolezza della banca del Vaticano era piuttosto Sindona
Che utilizzava i canali tecnici offerti dallo IOR e dalla sua presenza nello IOR per realizzare operazioni di riciclaggio e di trasferimento di capitali all'estero che interessavano anche alla mafia
Su questo punto bisogna quindi subito rilevare che già questa testimonianza fornisce la chiave di lettura di un riscontro inequivocabile dell'attendibilità della circostanza appresa è riferita da Francesco Marino Mannoia
Progressivamente quindi come si è già ricordato Sindona realizza un meccanismo in virtù del quale attraverso una serie di banche di società il denaro viene raccolto il raccolto in Italia viene usato per operazioni compiute nell'ambito di un sistema internazionale
Di scatole cinesi che fa capo alla farsesco
Fa scocche come abbiamo già ricordato
Appartiene in parte pure allora your altro riscontro della circostanza riferita da Marino Mannoia
Ma come pure si è visto come meglio si vedrà in seguito c'è anche questa Amin torba anche di giuridico la banca della quale contro ogni evidenza Sindona negherà sempre la paternità sebbene si fosse gestita da due impiegati
Del suo studio professionale a Mina
E c'è ancora la Cisalpina Nassau dapprima inserita nel gruppo Sindone poi passato al gruppo del finanziere Roberto Calvi col nome di Nassau oversize s'anche in questa banca facente parte del gruppo delle banche estere del gruppo Ambrosiano delle cosiddette banche offshore era consigliere di amministrazione monsignor Marcinkus
Quindi ulteriore riscontro di quel che dice da Marino Mannoia
Questa connessione tra Sindone alcuni esponenti della finanza vaticana abbiamo citato Massimo Spada e monsignor Marcinkus Verardi immediata molto più in proposito l'onorevole Teodori ha ricordato l'esistenza di una corrispondenza tra fitte Guarino
Esponente della cosiddetta comunità italoamericana di Licio Gelli
Che si verifica nel mille novecentottanta a conclusione della vicenda Sindoni Anna
Quando cioè Sindona è ricomparso a New York in questa corrispondenza merita di essere segnalata una lettera dell'otto aprile mille novecentottanta in cui già
In risposta a una lettera di Guarino nella quale si chiedono notizie di Sindona
Scrive tra l'altro che anche la Chiesa non sostiene più Sindona
In quanto è stato proibito ai cardinali capriole Guertit che avevano una specie di supervisione sullo IOR sulle questioni finanziarie del Vaticano di rendere testimonianza all'autorità giudiziaria Italia
Altro fattore di ascesa dell'impero Sindone è stato individuato dall'onorevole Teodori nel sistema dei fondi neri numerosi enti pubblici o parapubblici vennero infatti indotti ingoiati sospinti per usare le sue parole
A depositare i propri capitali nelle banche Sindoni anni da questi depositi derivano dei fondi neri di cui sono destinatari vari soggetti percettori di tangenti di interessi
Questo sistema viene usato tra gli altri dall'avvocato Umberto Ortolani
Il quale a quel tempo Presidente dell'Istituto case popolari di Roma e depositario presso la Banca Unione di un libretto dal nome Orlando in cui affluiscono degli interessi in nero prodotti dal deposito di fondi dell'istituto l'avvocato Ortolani fa parte della loggia P due anzi il numero due nella struttura della Loggia Ortolani è anche legato come ricordava l'onorevole Teodori alla corrente dell'onorevole Andreotti
è un personaggio che opera da tramite fra ambienti finanziari imprenditoriali e politici romani per questo viene nominato presidente dell'Inches
Ed è legato alla corrente dell'onorevole Andreotti che allora si chiamava corrente primavera ed era quella dominante nella democrazia cristiana romana e Lazio
L'esistenza di questo illecito meccanismo è stata confermata anche dall'avvocato Rodolfo Guzzi il quale ha ricordato la connessione tra Sindona allo IOR il gruppo caldi nonché le operazioni di illegale esportazione di valuta realizzate dalle banche sintonia interessante ricordare che l'avvocato Guzzi a questo proposito ha citato come esempio la cosiddetta operazione zip troppo pacchetti una operazione fatta in Comune da Sindona e Calvi attraverso la quale il Credito varesino era passato sotto il controllo di comando questa operazione
Venne realizzata anche mediante l'intervento dello IOR perché aveva interessi in comune con Sindona e con lo stesso Calvino al Banco Ambrosiano e a dire di Sindona per questa operazione monsignor Marcinkus ricevette un premio personale di cinque milioni di donne
Più in generale tra lo IOR delle banche di Sindona e di Calvi rispettivamente la banca privata persino nell'Ambrosiano di Calvi c'erano rapporti intensi di movimento di capitali se n'era accorto
Anche l'avvocato Ambrosoli il quale in uno degli incontri avuti a Milano con l'avvocato Guzzi i sottopose una certa documentazione della banca private ad un certo momento uso parole testuali del teste Guzzi
Io fuori una paginetta e gli disse avvocato Guzzi che ne pensa lei io pensavo che lo IOR vivesse di beneficenza
E invece qui leggendo i nomi di questi che hanno versato presso lo IOR mi sembra che non siano dei benefattori delle casse del Vaticano
Quali erano questi nomi
Erano i nomi di Alvaro Marchini di Gaetano Caltagirone e di altri che avevano realizzato appunto attraverso i versamenti presso lo IOR esportazioni di valuta
Ma come avveniva all'esportazione di valuta l'avvocato Goggi ha spiegato un meccanismo estive estremamente complicato
Non certamente quindi sono e meglio citare testualmente le sue parole non certamente con il sacchetto con gli spalloni
C'era un meccanismo che poi io stesso ho dovuto studiare per quanto riguarda le operazioni della Banca privata italiana
Un meccanismo in forza del quale
Il cliente versata su un conto presso la banca privata italiana
La banca privata italiana quando il cliente faceva la richiesta di trasferire affina benché che era una una una banca svizzera che cosa faceva faceva una doppia operazione
La banca private taglio da una parte faceva prelevare per cassa al cliente dal dall'altra faceva un prestito a termine interbancario da banca privata italiana fino a venti
Quando finalmente ricevuti questi soldi li metteva a disposizione del cliente in Ginevra o in Svizzera dove chiedeva il cliente allora si chiudeva l'operazione poiché
Il cliente aveva certezza che i suoi soldi erano stati messi a sua disposizione fuori e questo conto interbancario veniva chiuso con un segno contrario le due operazioni si chiudevano la valuta in uscita il cliente si ritrovava con un deposito all'utenza
Ora l'avvocato Ambrosoli che disponeva della documentazione della banca private italiane era venuto in possesso di questo elenco di depositanti presso lo IOR per i rapporti esistenti tra lo IOR la banca privata italiana
L'avvocato Guzzi è infine spiegato il meccanismo illecito che ha tecnicamente è stato indicato come lista dei cinquecento come si è visto le operazioni finalizzate all'esportazione illegale di valuta venivano realizzate attraverso prestiti interbancari a termine il Banco di Roma sul quale vi torneremo più avanti
Per la diretta pertinenza del tema con l'onorevole Andreotti che era entrato nel controllo temporaneo di fine a Bank sapeva attraverso finalmente quali erano i clienti da agevolare cioè questi clienti della cosiddetta lista dei cinquecento Banco di Roma era in grado di sapere non dell'esistenza della lista di cinquecento poiché non si trovò un pezzo di carta con la lista i nomi dice l'avvocato Buzzi
Ma lo sapeva lo stesso perché avendo un suo funzionario presso fino a benché che era la destinataria di quei prestiti interbancari per poi collocarli
Attraverso l'esame della documentazione concernente i prestiti interbancari tra la banca privata e in finanziaria e la fine banche aveva alla ogni la possibilità di individuare i nomi di quel soggetto in altri termini
Pur non potendo parlarsi tecnicamente di una lista dei cinquecento dirà però nella disponibilità del Banco di Roma attraverso la fine a ben che sulla controllata la possibilità di conoscere i nomi dei beneficiari persone fisiche o giuridiche del rapporto interbancario illecito sottostante era questa quindi la lista di nomi che in modo a tecnico è stata sempre definita lista dei cinquecento
Ma sulle connessioni tra le banche Sindoni alieno io
Nonché sulla cosiddetta lista dei cinquecento le circostanze evidenziate dall'onorevole Teodori e dall'avvocato Buzzi sono state confermate anche dal maresciallo Silvio novembre entra trattando degli accertamenti compiuti dall'avvocato Ambrosoli nella sua qualità di liquidatore della Banca privata italiana il teste novembre ha ricordato che Ambrosoli
Escluse dallo stato passivo vari crediti tra i quali alcuni dello IOR perché non risultavano dai libri con sociali
Infatti
L'ho miopia che era peraltro ancora un azionista della Banca Unione avendo il dieci per cento del capitale sociale
Aveva fatto pervenire dei depositi alla Banca Unione via Amin Corben cioè l'olio aveva fatto depositi indivisa presso la banca Min Cordì giudice
E quest'ultima aveva trasferito i fondi presso la Banca Unione di Milano di conseguenza nella contabilità appariva creditore Lamin Corbani di Zurigo e non l'Istituto per le Opere di Religione
Quindi quello che poteva ciò che poteva essere un'agevolazione in una prima fase per Lior del cioè il fatto di non figurare
Nelle nella documentazione contabile perché figurava l'ancor banche non lo Judrio diventa uno svantaggio nel momento della procedura fallimentare poiché l'ho io non figura come creditore perché creditore figura al suo posto l'anno in corda per questo motivo avviene che l'avvocato Ambrosoli non ammette questi crediti Allo stato passivo ed ebbe per questo delitto Problemi
All'epoca bisogna ricordarlo legale rappresentante dello IOR era sempre monsignor Paul Marcinkus è l'amministratore delegato una ecco Luigi Mennini più rilevante non il solo dei crediti esclusi ammontava a una cifra tra i sei e gli otto milioni di dollari dell'epoca
Ora quando il Banco di Roma subentrò nella gestione della banca privata italiana avendo ricevuto impegno il cinquantuno per cento della banca Sindoni Anna
L'allora governatore della Banca d'Italia Guido Carli pose dei vincoli alla rimborsabilità dei crediti stabili quello che si disse a tecnicamente un cordone sanitario
Più precisamente si trattava di una disposizione secondo cui gli amministratori della banca privata italiana avevano il divieto di diffondere crediti a Sindona società del suo gruppo e comunque a coloro che avevano avuto parte nel dissesto della banca tra questi soggetti per cui valeva il divieto della Banca d'Italia vi era anche Mannino Corben che oltre che la finalmente in genere tutte le società riconducibili al signor nell'ambito degli accertamenti eseguiti però venne accettata questa esistenza della cosiddetta lista dei cinquecento come ha spiegato il maresciallo novembre questo elenco dei cinquecento riguardava circa cinquecentotrenta depositi che appunto la fine a bandi Ginevra aveva effettuato presso la banca privata finanziaria
Perché avveniva questo poiché allora i depositi una volta avvenuta l'esportazione illegale di valuta
Poiché i depositi presso le banche svizzere non era non remunerati con interessi ma addirittura avevano un interesse negativo perché erano sottoposti alla tassazione il venti Ca'
Le banche svizzere rideposita mano questi denari su altre banche di altre nazioni per far percepire un compenso a titolo di interesse depositanti e proprio per questa ragione
Latina branche di Ginevra cui illecitamente erano arrivati in una prima fase capitali provenienti dall'Italia li aveva Filippo sita ti presso la banca privata italiana
Naturalmente attraverso un meccanismo che lasciava assolutamente coperti i nomi degli effettivi titolari dei crediti
Per identificare gli effettivi solari dei depositi furono fatti quindi degli accertamenti che si rivelarono lunghi e difficili e fu possibile individuare in qualche maniera soltanto alcuni nominativi
Vi erano diversi personaggi appartenenti all'ambiente economico finanziario milanese e vi erano anche delle personalità politica o comunque collegate a partiti politici sicuramente alcuni depositi si riferivano a tale avvocato Raffaello scappi
Ti un consulente dell'onorevole Filippo Micheli allora segretario amministrativo della Democrazia Cristiana il conto era denominato in codice conto scappa
E altri depositi si riferivano alla Società Rossani incipiente che venne indicata
Da da alcuni funzionari della Banca privata finanziaria come società che faceva capo alla democrazia cristiana la Società consigli disse pure riconducibile alla democrazia cristiana ma anche ai fratelli Caltagirone Gaetano Francesco recante
Sulla base di questi elementi dal
Dalle testimonianze dell'onorevole Teodori dell'avvocato Guzzi e del maresciallo no mentre per quanto riguarda le origini dell'impero Sindona possono già trarsi le seguenti conclusioni
L'origine dell'ascesa finanziaria di Sindone assai dubbia come risulta dai già citati rapporti di fredda las e dal rapporto del mille novecentosettantacinque dell'ambasciatore GA
Il cosiddetto sistema si non alle spalle sin dalla fine degli anni sessanta la cosiddetta finanza vaticana attraverso lo IOR e serve per trasferire illegittimamente all'estero cespiti
Per quaranta milioni di dollari da sottrarre al pagamento di imposte dovute al fisco Italia
Attraverso un meccanismo incrociato di cointeressenze lo IOR diviene socio delle due banche italiane di Sindona tra i cui amministratori si ritrova infatti ad esempio nella Banca Unione massima Spada Massimo Spada poi addirittura arrestato perché coinvolto in vicende giudiziarie di grande rilievo
Monsignor Marcy incluse che attraverso Sindona entra in contatto con Roberto Calvi diviene poi consigliere d'amministrazione di amministrazione di varie banche estere del gruppo caldi subentrando appunto a Sindona nei rapporti con la finanza vaticana
Sindona utilizzavo Lloret come canale privilegiato per esportare capitali all'estero sfruttando il fatto che questo istituto non era soggetto alle leggi italiane creando anche la cosiddetta lista di cinquecento
Ciò gli consentirà fra l'altro di eludere il cosiddetto cordone sanitario steso dalla Banca d'Italia intorno alle sue banche nell'estate del settantaquattro
Quando queste divengono insolventi e di rimborsare in modo preferenziale di illecito i titolari della famosa lista dei cinquecento Sindona crea un sistema idoneo a realizzare operazioni illegali su scala internazionale funzionali sia ad operazioni di riciclaggio
Sia ad operazioni di occultamento di fondi neri un sistema di scatole cinesi che si avvale soprattutto dei cosiddetti paradisi
Delude il Pubblico ministero
La scienza nel sistema finanziario Sindona viene da farsi al momento della crisi
Come ha ricordato in udienza l'onorevole Teodori questo periodo inizia allorché le due banche di Sindona che se erano già fuse nella banca privata italiana quindi la Banca Unione la banca privata finanziaria sereno j'accuse della Banca privata italiana
Si inizia uno stato di difficoltà
La crisi inizia quando un'operazione finanziaria precedente il cosiddetto aumento di capitale della società affinandolo un'altra società finanziarie di Sindona
Non viene autorizzato da parte del ministero del Tesoro più precisamente da parte del comitato interministeriale per il credito ed il risparmio sedente presso il ministero del Tesoro
Nel luglio del mille novecentosettantaquattro quindi le banche sintonia ne sono al collasso sicché appunto interviene la Banca d'Italia che stabilisce quel cordone sanitario di cui sette ha parlato
Malgrado questo blocco delle attività finanziarie
Tra il luglio del mille novecentosettantaquattro e la dichiarazione di fallimento che interverrà nel settembre del mille novecentosettantaquattro viene egualmente effettuato il rimborso della lista dei cinquecento contemporaneamente
Versa nella stessa situazione di liquidità e di attenzione da parte della setta americana un organismo simile alla nostra Consob anche la Franklin banco
In proposito così ha testualmente ricordato l'onorevole Teodori la Security Exchange della Federal Reserve Bank avevano già creato non ancora il blocco ma una serie di restrizioni all'operatività della Franklin Bank la restrizione
Alla operatività della Franklin Bank a New York inizia nel settembre settantatré fino alla chiusura che in maggio mille novecentosettantaquattro
Anche l'avvocato Guzzini ha ricordato con riferimento all'operazione finale però che questa fraudolenta iniziativa di Sindona venne sostanzialmente bloccata da Ugo la Malfa allora ministro del Tesoro la vicenda finale umbro
Si colloca nel periodo settantatré settantaquattro l'aumento di capitale dell'affinando no che era allora azionista di maggioranza della Società generale immobiliare è un'operazione concepita da Sindona per acquisire liquidità al suo gruppo per circa centoventi miliardi e per trasferire tutte le esposizioni appetite della Società capi sette sulla quale ritorneremo successivamente
Come ha testualmente ricordato l'avvocato sì c'erano una miriade di piccole società del gruppo Sindona le convogliano tutte nella società HT secche che l'unica debitrice della Banca privata italiana circa centotrenta centotrentasei miliardi l'ordine di grandezza quelli Ugo la Malfa vide questa cosa e la ossa quindi praticamente come già abbiamo visto in alcuni precedenti che c'era una prassi di queste operazioni fraudolente quando si trattava di saldare un sistema finanziario in collegamento con ambienti politici e la stessa cosa tecnicamente avviene perde il tentativi di salvataggio del sistema Caltagirone la procedura tecnica quale trasferire tutti i debiti tutte le passività in una sola scatola nel nostro caso era la scatola h Seck
Nel caso dei Caltagirone il caso dei Caltagirone sarebbe stata quella scatola di quella società di Francis lei fratello
Distinguendo giuridicamente la scatola finale da tutto il resto e lasciando in vita come unico enorme debitore
Un soggetto giuridico vuoto
Completamente distinto dai reali debitori precedenti che erano in un caso di Caltagirone in questo caso il sino a una questa è la tecnica
Ugo la Malfa vide questa cosa e la osteggiò ricorda l'avvocato sì non convocando per ben quattordici mesi il Comitato per il credito e il risparmio cioè l'organo competente ad autorizzare gli aumenti di capitale
Anche su questa fase della crisi
E puntuali circostanze sono state riferite dal maresciallo no dal maresciallo novembre all'udienza del quattordici aprile mille novecentonovantasei
Lei Dante il primo luglio mille novecento le date delle quali occorre ricordassi per verificare poi quale sia o potesse essere il grado di buona fede dell'onorevole Andreotti
Nel periodo in cui anche negli anni successivi si muove
Attivamente per il sostegno del salvataggio dell'impero Sindone
Il primo luglio mille novecentosettantaquattro la Banca Unione la banca privata finanziaria si fondono nella banca private il ventidue settembre mille novecentosettantaquattro la banca privata italiana risultante dalla fusione con decreto del ministro del tesoro viene posta in liquidazione coatta amministrativa
Parallelamente alla procedura di liquidazione coatta amministrativa viene instaurato un procedimento penale presso la Procura di Milano in relazione più ipotesi delittuose di bancarotta fraudolenta e di false comunicazioni sociali
Nel mese di ottobre del mille novecentosettantaquattro a carico di Sindona vengono messi due mandati di cattura un primo mandato di cattura nei primi giorni dell'ottobre del settantaquattro in relazione a fatti pregressi
Risalenti al mille novecentosettantuno
Nell'ambito di un procedimento penale pendente innanzi al giudice istruttore dottor pur Binci un secondo mandato di cattura per più fatti di bancarotta fraudolenta nel procedimento a petto appunto a seguito della dichiarazione dello stato di insolvenza
Della banca privata italiana procedimento esso pure istruito dal dottor ubbidisce interessante notare che il primo di questi mandati di cattura quello relativo a fatti del mille novecentosettanta settantuno
Viene messo nell'ambito di una inchiesta nata dall'esposto denuncia di tale gli ha come chi concernente la malversazione di azioni della Generale Immobiliare Roma
Che il denunciante aveva in deposito presso la Banca di Sindona nonché da una ispezione della Banca d'Italia fatta appunto tra la fine del settantuno all'inizio del settantadue
Che aveva portato alla luce varie anomalie nella conduzione della ma altro fatto da sottolineare quello che la cosiddetta vicenda che ha come che aveva avuto eco nella stampa specializzata nella stampa finanze
Era una vicenda che coinvolgeva anche la borsa
Vari articoli di stampa e ritagli di stampa concernenti appunto la cosiddetta vicenda che ha come ti furono rinvenuti dallo stesso maresciallo novembre nel corso della perquisizione eseguita nel mille novecentosettantaquattro nello studio di Sindoni
Nel corso di questa perquisizione
Venne rinvenuta anche una corrispondenza di con Andreotti in particolare la velina copia carta carbone di una lettera del settembre mille novecentosettantatré a firma di Piersandro Magnoni nella quale i Magnoni ringraziava l'onorevole Giulio Andreotti perché lo aveva ricevuto in precedenza lo ringraziava dei suggerimenti che gli erano stati dati in buona sostanza
Concludeva dicendo pressappoco siamo sicuri che avremo anche per il futuro un consulente politico per il nostro gruppo non è adeguato un ottimo consulente politico per il nostro il maresciallo novembre ha quindi riconosciuto la lettera Daloui rinvenuto nello studio di Sindona in quella datata Milano otto ottobre settantatré che gli è stata esibita in udienza che è stata poi acquisita
Al fascicolo del dibattimento questa lettera
Che inizia con la frase illustre caro presidente desidero vivamente ringraziarla per la corte sia usata vino occasione del nostro incontro in particolare
Per l'interessamento alla benevolenza e la profonda comprensione che l'ha voluto dimostrare per il gruppo che rappresento
E indirizzata all'illustre Presidente Giulio Andreotti presso Centro Studi Lazio piazza Montecitorio centoquindici Roma Centro Studi Lazio che ritroveremo più a
Nell'ambito delle indagini concernenti il crac il maresciallo novembre che allora prestava servizio presso il comando del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano venne incaricato quindi di far parte di un gruppo di ufficiali di polizia giudiziaria
Che collaboravano con il Pubblico ministero di Milano un gruppo costituito da soltanto da cinque o sei persone
Gli ufficiali di polizia giudiziaria e l'avvocato Ambrosoli che inizialmente intrattengono rapporti di trasmissione reciproca di documentazione iniziano a lavorare in stretto raccordo agli inizi del mille novecentosettantacinque
Ed approfondiscono talune gravi anomalie
Che già erano state rilevate dalla Banca d'Italia nel corso di ispezioni precedentemente seguite presso la Banca Unione presso la banca privata finanziaria prima della loro fusione nella banca privata italiana le anomalie
Rilevate dagli ispettori della Banca d'Italia erano essenzialmente di tre tipi
Vi erano depositi che apparivano come liquidi ed esigibili mentre invece non lo erano perché in realtà erano depositi fiduciari vi erano delle operazioni in cambi di notevole entità non contabilizzate e poi vi erano le cosiddette vi serve occulte
Sia l'una che l'altra banca tenevano delle contabilità riservate nere delle contabilità separate rispetto alla contabilità ordinaria
Per quanto riguarda le tre fondamentali anomalia delle banche Sindoni Anel testé novembre ha quindi spiegato che cosa erano i cosiddetti depositi fiduciari e gli effetti che gli stessi determinavano sulla solidità delle banche stesse
In sostanza le due banche milanesi depositavano su banche estere quasi sempre altre banche del gruppo Sindona ma anche banche perizie dei fondi in divisa
E poi in maniera non palese davano delle disposizioni cosiddette fiduciari di trasferire quei depositi ad altre società del gruppo in nome a rischio delle banche che avevano depositato sulla Banca senza con questo sistema
Il deposito su altra banca veniva appostato nella contabilità ufficialmente come Unicredito
Mentre in realtà il credito non esiste ma quando l'avvocato Ambrosoli rilevando l'esistenza di questi depositi accessi presso banche Tezze comincio a richiamarli
Sì sentito rispondere che erano stati compensati poiché da un lato viene il credito verso la banca che aveva fatto il deposito e dall'altro lato vive il debito della società che lo aveva dice
Le banche estere sulle quali nella stragrande maggioranza venivano compiute queste operazioni cosiddette fiduciarie erano la Fina Bank
Dato di fine assuma di Ginevra che altro non era che una partecipata della Banca privata finanziaria l'amico benché di giuridico
La mia Corben che formalmente non risultava essere di Sindona
La proprietà figurava essere in una percentuale maggioritaria della società Camene che faceva parte accetto Rau by di Milano ma gli accertamenti successivi
Per gli uomini che la governavano per la cura dei relativi affari all'interno del gruppo per le disposizioni che venivano date indussero a concludere che l'ancor era organica al gruppo Sindona
Sull'amico le indagini non poterono mai essere approfondite non fu possibile ottenere la documentazione che era necessario alle rogatorie non venivano espletate soprattutto risultò che il liquidatore nominato dalla banca centrale svizzera prendeva ancora ordini
Dei vecchi proprietari cioè da albanesi e da Piersandro Magnoni il genero il sindaco
Sulla tecnica fraudolenta dei cosiddetti depositi fiduciari giova anche ricordare la testimonianza dell'allora ispettore dottor Vincenzo Desario presso all'udienza del venticinque febbraio mille novecento
Novantasette per la quale vi invidio al deposizione
Ricordo semplicemente un dato
Che è l'ammontare complessivo di questi depositi fiduciari era sicuramente superiore secondo quanto riferito dall'ispettore della Banca d'Italia Desario ha ben trentasette milioni inondati del il secondo tipo di anomalia riguardava le operazioni in cambi cioè contratti a termine con cui si scambiavano valute dimesse che a seconda del valore del cambio al momento del Regolamento potevano determinare una perdita oppure un guadagno
Come è ancora ricordato in udienza il teste novembre le banche sintonia ne avevano realizzato fino al luglio del mille novecentosettantatré un volume enorme di queste operazioni che ebbero un risultato economico gravemente negativo
In buona sostanza era all'inizio del crack che pure che andavano a scadere operazioni in cambi di valore ingentissimo
Come pure si è detto la terza anomalia riguardava le cosiddette riserve occulte la cosiddetta doppia contabilità
A questo proposito il teste novembre ha ricordato che già alla fine del mille novecentosettantatré
E con inizio dal bilancio mille novecentosettantaquattro la Banca d'Italia dispose che queste riserve occulte dovevano essere eliminate dovevano essere immesse nella contabilità ufficiale quindi far parte del bilancio ufficiale della società
Ma fino a quando le riserve occulte rimasero tali cioè fino al bilancio del mille novecentosettantatré che destinazione avevano avuto il teste ha spiegato che venivano utilizzate per vari motivi
Ad esempio venne accertato che da questi fondi venivano tratti cosiddetti scarpe lamenti che cosa erano gli scarpe lamenti la banca privata italiana stabiliva formalmente sui depositi sui conti correnti un certo tasso ad esempio il cinque per cento
Ed invece poi pagava in realtà un tasso superiore ad esempio non il cinque ma il sette o il sette cinquanta per la differenza per questi pagamenti in più
Veniva attratta dalle riserve occulte il termine scarpe Lare usato per definire queste operazioni derivava dal fatto che allora c'era una un cartello bancario i tassi erano fissati dall'associazione bancaria
Le banche che non si attenevano a questo si diceva che scarta della mano c'andavano fuori cartello e pagavano sostanzialmente degli interessi superiori
A quelli ufficiali ma chi erano i depositanti ai quali venivano pagati interessi superiori rispetto a quelli stabiliti dal cartello traendo le somme necessarie dalle riserve occulte
Venne accertato ad esempio che vennero pagati dei fondi al senatore Graziano Verzotto allora presidente dell'Ente minerario siciliano e in tale qualità aveva effettuato ingenti depositi sulle banche di Sindona
In quel caso venne pure accertato che la differenza in più non fu immessa nelle casse dell'ente ma ebbe una destinazione personale
Ne fu fatto un uso personale da parte del senatore ventotto altri esempi la Gescal perché era un ente di Stato l'istituto di previdenza dei giornalisti ed altri ancora il meccanismo era sempre quello questi depositi in merito in nero erano costituiti da libretti al portatore che erano a disposizione della direzione tra questi libretti al portatore ne furono evidenziati tre
Che avevano come fruitore finale la democrazia cristiana e libretti Lavaredo rumeni primavera per un ammontare complessivo di due miliardi di lire
Questi libretti al portatore che traevano origine dalla contabilità riservata erano stati estinti materialmente presso la filiale della Banca privata finanziaria a Roma il dottor Silvano Pontello
Ha detto alla vicepresidenza della banca cioè in buona sostanza gli uffici di Sindona
Cambio i libretti di scosse il contante se lo porto figlio ha sentito il dottor Pontello disse
Che i fondi liquidi una bozza vennero consegnati all'onorevole Filippo Micheli allora segretario amministrativo della Democrazia cristiana e l'estinzione di questi tre libretti avvenne nel mese di aprile del mille novecentosettantaquattro la circostanza interessante perché poi vedremo
Che è costituita oggetto di uno specifico a patto di scambio fra Sindone Andreotti a proposito della nomina del dottor Barone attesto amministratore delegato del Banco di Lugano
Il teste novembre anche di diffusamente spiegato le modalità fraudolente della cosiddetta operazione finale Nigro mi limito a ricordare alcuni punti
Vennero deliberati due aumenti di capitale fino a centosessanta miliardi il capitale iniziale che era di venti milioni dell'affinando viene dapprima ho mancato fino a cinquanta miliardi e poi fino a centosessanta miliardi
Era necessario ottenere l'autorizzazione del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio
Il ministero del Tesoro si estende per qualche tempo anche dall'esaminare l'aumento di capitale ma quel che è interessante rilevare che inattesa
Della di Lemerre deliberazione del ministero del Tesoro la raccolta del risparmio sia pure in forma non si sale iniziò egualmente tant'è che venivano rilasciate delle ricevute provvisorie inattesa poi del rilascio dei titoli ferma forma di nello stesso contesto si verifica anche un'altra operazione irregolare
Nel molti depositi fiduciari escono dalle due banche milanesi la finanziaria e la unione per confluire attraverso la campi secca una società Sindoni Ana di nazionalità lussemburghese in conto aumento capitale finale più precisamente i depositi fiduciari vengono sempre fatti sulle banche terzo sulla fine a ben che ho sulla mi in corno anche queste ultime fanno rientrare i fondi in nome e per conto della campi secca in conto aumento capitale quindi era come se la capisse cava ex sottoscritto anticipatamente la prego di capitale della finanza in sostanza sono sempre le banche di Sindona che sottoscrivono l'aumento di capitale della filantropia appartiene pure Fassino
Nel medesimo contesto temporale mille novecentosettantacinque iniziano le procedure penali a carico di Sindona anche negli Stati Uniti
Prima viene messo a carico di Sindona un mandato di arresto nell'ambito del procedimento di estradizione avviato a seguito del mandato di cattura e messo in Italia Sindona si presenta la magistratura americana e viene rilasciato in libertà su cauzione
Per le ragioni che in seguito si esporranno il procedimento di estradizione si concluderà con la consegna materiale del sì non ha l'autorità italiana soltanto nel mille novecentottantaquattro
Il rinvio alla deposizione del maresciallo novembre alla requisitoria scritta per quanto riguarda la descrizione dei dettagli della crisi e delle origini fraudolente della crisi anche della Franklin Bani
E sulle irregolarità concernenti operazioni ha candidamente fa attraverso Poeta chi che emergono anche negli Stati Uniti in relazione alla Franklin Ronald Bank
Ricordando soltanto un punto che questa connessione
Che si creò
Tra la banca unione in di Milano learning for banche di giuridico e la Franklin National va anche Di Livio connessione
Che aveva la finalità di alterare i risultati del Bilancio della Franklin asceso al banco
Facendoli apparire positivi anziché negativi e quindi trarre in inganno le autorità bancarie americane
Questa connessione determino uno specifico interesse delle autorità americane a seguire le evoluzioni delle vicende processuali italiane di Sindona
E in particolare per molti documenti che dimostravano fatti illeciti riguardanti oltre che la branca privata italiana anche la Franklin banca ad esempio i documenti relativi ai depositi fiduciari con i quali si non aveva acquistato la Franklin nella talco tu un'altra società americane che smentiva no
Quanto egli aveva invece falsamente dichiarato alla sette affermando che avevo usato soldi suoni
A queste prove documentali provenienti dall'Italia in particolare a questa documentazione concernente l'acquisizione della Franklin e della paura cotte con i fondi delle banche italiane
Gli americani avevano sempre attribuito una grandissima importa se queste prove
Vennero fornite sia per via rogatoriale sì anche per sua spontanea iniziativa dal commissario liquidatore avvocato Ambrosoli fu così che iniziò il rapporto di collaborazione dell'avvocato Ambrosoli con le autorità giudiziarie Statunitensi in particolare
Con istituto i sostituti procuratori distrettuali di New York che sia per l'istruzione del procedimento estradizionali sia per l'istruzione del procedimento penale per il fallimento della Franklin National ma anche bene ricordarlo tutto questo avviene
Nel mille mi novecentosettantaquattro settantacinque
Conclusioni su questa fase del CRA che dall'analisi coordinata delle deposizioni dei testi Teodori Guzzi Desario e novembre si può trarre la seguente sintetica ricostruzione della fase della crisi del sistema si
Già nel settanta settantuno presso l'Ufficio Istruzione del Tribunale di Milano è pendente un processo riguardante Sindona
Processo originato dalla denuncia di un azionista della Società Generale Immobiliare appartenente appunto al Sindona tale gli argomenti che lamentava una mala gestio delle sue azioni depositate presso la Banca Unione
A questa denuncia era stata subito unità nel settantuno settantadue un'altra denuncia proveniente dalla Banca d'Italia a seguito di una prima ispezione presso le banche di Sindona
Sì all'esposto denuncia dello Ya Cometti sia la denuncia della Banca d'Italia erano stati pubblicizzati sulla stampa economico finanziaria anche perché nella vicenda erano stati coinvolti operatori della Borsa di Milano
Pertanto Sindona già nei primi anni Settanta era noto non solo per essere un finanziere rampante ma anche per le sue malefatte finanziarie per i suoi leciti comportamenti bancari
Appunto nel cosiddetto procedimento Ya Cometti nell'ottobre del settantaquattro come se di cordata un giudice istruttore or bisce mette un primo mandato di cattura carico di Sindona ma ancor prima
Agli inizi del settantaquattro la Banca d'Italia insegue un'ispezione
Presso la banca una Unione ed è quella seguita personalmente dal dottor Bressa
E la banca privata finanziaria
Dalla quale emergono condotte gravemente anomale tutte funzionali a nascondere operazioni sporche tendenti al riciclaggio all'esportazione illegale di capitali al finanziamento illecito di esponenti politici
La prima di queste anomalie riguarda i cosiddetti depositi fiduciari
La ne abbiamo già parlato
La seconda una Malia le cosiddette operazioni cambi la terza anomalia alle Riserve occupi
Concludendo si può dire che queste riserve occulte servivano a Sindona principalmente a per pagare interessi in nero a taluni dei suoi clienti depositanti ad esempio l'ente minerario siciliano la Gescal limpida
Per effettuare finanziamenti illeciti in favore di partiti politici ad esempio della democrazia cristiana che beneficio attraverso un sistema di anonimi libretti al portatore Lavaredo rumeni e Primavera
Di ben due miliardi di lire nell'aprile mille novecentosettantaquattro per le finalità che si esporranno fra Bree
Nel medesimo contesto temporale settantatré settantaquattro in questa situazione di mancanza di liquidità si inserisce anche la cosiddetta operazione finale però cioè il tentativo di Sindona di aumentare il capitale di questa piccola società finanziaria progettando di portarlo da venti milioni al cinquanta miliardi e poi centosessanta miliardi
Questa operazione avrebbe dovuto fare affluire denaro fresco al sistema Sindona con cui fronteggiare la situazione che stava rischiando di precipitare di travolgere l'intero sistema di scatole cinesi su cui esso poggiava
Inattesa dell'autorizzazione che non verrà mai da parte del comitato interministeriale del credito e del risparmio
Sindona pone in essere altre irregolarità comincia anticipatamente di legittimamente a raccogliere denaro fresco sul mercato rilasciando delle ricevute provvisorie e carta inno ancora una volta la buona fede di ignari risparmiatori
Inoltre non contento di ciò per creare fiducia apparente sulla bontà dell'operazione finanza lo fa sottoscrivere quote consistenti di quelli indebito aumento di capitale mai autorizzato
Alla capisse che finanziaria del suo gruppo ove confluivano i depositi fiduciari leciti di cui si è detto
Per fortuna alla fine la resistenza di Ugo la Malfa nel non concedere l'autorizzazione all'aumento di capitale financo viene premiata
Nel senso che le due banche di Silone il ventisette settembre settantaquattro vengono messe in liquidazione coatta ed il perverso illecito sistema viene così disinnescato a questo punto sempre innanzi all'autorità giudiziaria di Milano
Venga instaurato il procedimento penale per bancarotta fraudolenta e i primi di ottobre del settantaquattro nei confronti di Sindona viene spiccato altro mandato di cattura anche per questo reato
Nel corso di una perquisizione disposta nell'ambito di questo procedimento penale il maresciallo novembre rinviene nello studio di Sindona
La velina di cui sei jet se già parlato la lettera otto ottobre settantatré a firma di Piersandro Magnoni genero di Sindona in cui quest'ultimo ringrazia il presidente Andreotti
Nell'ambito degli accertamenti di questo Periodo emerge la un altra specifica operazione illecita quella riguardante la già di ricordata lista dei cinquecento
Quindi synth
Abbiamo ricordato anche chi erano i beneficiari di questa particolare operazione
Inoltre per quanto riguarda la connessione operativa tra le banche italiane la Franklin benché le rispettive refluenze processuali dalle testimonianze di accordate si traggono le seguenti conclusioni
La Banca Unione attraverso il sistema dei depositi fiduciari con la mean Corben che compie operazioni a cambiarti ai fatti colla Franklin National Bank di New York al fine di far risultare
Nei rendiconti trimestrali della Franklin degli utili inesistenti
Tali da soddisfare gli azionisti attirarne di nuovi i cosiddetti cambi artefatti consistono in operazioni con le quali la Banca Unione indipendentemente dall'andamento reale dei corsi delle valute perde volutamente sui cambi stessi
E favorisce artificialmente i risultati di gestione della Franklin
La Franklin e viene posta sotto osservazione dalla SEC americana andrà nel gennaio del settantaquattro per accertare l'origine dei fondi con cui Sindona aveva acquistato sia la stessa Franklin e sì alla Finanziaria Talcott in Corporation
Il provvedimento della Sec interviene quando Sindona chiede l'autorizzazione per fondere le sue due società
Sulla base di una legge americana tesa a controllare i capitali esteri che entravano negli Stati Uniti ovvero a controllare gli investimenti esteri negli Stati Uniti per evitare inquinamenti del mercato finanziario americano ad opera di capitali illeciti
Quando la Franklin benché per i motivi esposti comincia ad avere gravi difficoltà gestionali per mancanza di liquidità e fallisce
Sul piano delle indagini giudiziarie si stabilisce un'attiva interazione tra l'autorità giudiziaria italiana è quella di New York nell'ambito di questa attività di collaborazione contributo dell'avvocato Ambrosoli particolarmente rilevante
Poiché si deve a lui la scoperta di quel ruolo chairman cerniera che ad esempio svolgevano la fine a ben che la mean Corben che nel sistema Sindona
Facendo transitare tra le varie banche di quest'ultimo quei depositi fiduciari che alimentavano il congegno delle così dette scatole cinesi
Tra questi documenti poi un ruolo fondamentale assumono quelli riguardanti i depositi fiduciari
Con i quali Sindona aveva acquistato la Franklin nella Talcott mentre gli aveva dichiarato alla sei che mentendo che l'acquisto era stato fatto con soldi propri come si vedrà
Questa circostanza assumerà un rilievo determinante nella successiva fase delle minacce mafiose nei confronti dello stesso avvocato Kamps
Dezza e detto questo per evidenziare quindi che già negli anni mille novecentosettantatré settantaquattro e settantacinque per una molteplicità di interventi clamoroso
Delle autorità bancarie americani della banca d Italia del comitato interministeriale del credito e del risparmio per le dichiarazioni di messa in stato di liquidazione coatta amministrativa delle banche sintonia né per i procedimenti penali avviati dalle autorità giudiziarie americane italiane per i mandati di cattura
Emessi dalla magistratura italiana per più fattispecie gravi fattispecie di bancarotta fraudolenta aggravata e false comunicazioni
Sociali
La situazione
Di Sindona
Suppongo che fosse abbastanza chiaro
Suppongo che fosse abbastanza chiara per qualunque per qualunque cittadino per qualunque normale osservatore come vedremo invece stranamente questa situazione non è chiara per il senatore Andreotti il quale
Nel Periodo dal mille novecentosettantaquattro al mille novecentosettantanove perfino nel Periodo in cui
Il Sindona e latitante per la legge italiana negli Stati Uniti sia ad opera attivamente a favore di sì
Caso più clamoroso mentre le autorità giudiziarie italiane
E i ministeri competenti sì attivano presso le autorità americane per ottenere l'estradizione di Sindona vi è un canale occulto al massimo livello
Delle istituzioni dello stato rappresentato personalmente dal senatore Andreotti il quale si muove in senso assolutamente contrario per cercare di impedire l'estradizione di Sindona dagli Stati Uniti
Bene ma adesso a esaminare le prove sulla base delle quali se ricostruito questa singolare antitesi fra lo Stato italiano rappresentato dalla Banca d'Italia dalla magistratura
E che in
Nei confronti di Sindona
I dai ministeri competenti per ottenere l'estradizione dall'altro quest'altro stato nascosto rappresentato in prima persona da Andreotti e come vedremo da Licio Gelli che fa esattamente tutto il contrario di quello che lo Stato legittimo sta
Conti
Si può quindi premettere che nel mille già nel mille novecentosettantaquattro cominciano a venire alla Scopeto i referenti di Sindona con gomme nostri tentativi di salvataggio
Attuati essenzialmente dalla cordata Andreotti Gelli in sintonia con ambigui personaggi della cosiddetta comunità italo americana
Anche per la ricostruzione di questa ulteriore fase della vicenda Sindona è opportuno prendere le mosse dei fatti ricordati in udienza dal teste onorevole Massimo Teodoro
L'onorevole Teodori ricorda che il primo di questi tentativi di salvataggio si verifica nel marzo del mille novecentosettantaquattro
Quando già come si è visto è palese lo stato di decozione delle banche sintonia
Nella struttura del Banco di Roma si verifica una innovazione che viene patrocinata da Michele Sindone appoggiata da vendere o fino a quel momento gli amministratori delegati del Banco di Roma erano due innovando nella struttura societaria del Banco di Roma viene nominato un terzo amministratore delegato nella persona del dottor Mario vero nel l'onorevole Teodori ha precisato che le pressioni di Andreotti per la nomina del dottor Barone a consigliere di amministrazione del Banco di Roma
Risultavano già dati da lettere e documenti acquisiti dalla Commissione parlamentare di inchiesta ad esempio da una testimonianza dell'onorevole Fanfani secondo cui fu proprio Andreotti a chiedere al ministro del tesoro del tempo
Di nominare il dottor Barone come terzo consigliere delegato del Banco di Roma
Sempre l'onorevole Fanfani aveva affermato che la Dom Venezia cristiana doveva riconoscenza ad Andreotti
E questa riconoscenza fu espressa attraverso facendo ciò che Andreotti chiedeva cioè la nomina di Barone al del consiglio di amministrazione della banca di altra testimonianza significativa quella del dottor Carlo Bordoni
Il numero due del sistema finanziario di sino nel quale disse testualmente il trentuno marzo settantaquattro Sindona brinda alla nomina del dottor Barone al Grand Hotel di Roma con Barone presente
Presente
E dopo aver fatto telefonate di ringraziamento a Fanfani Andreotti a cui dice Andreotti e l'inizio di una collaborazione finanziaria fra il Banco di Roma il mio gruppo è questo il dottor Barone e l'uomo con cui tu
Il Tuca rivolto da Sindona a Andreotti dovrai vedente ma in futuro
Ma qual era l'interesse di Sindona a questa nomina è presto
Nel periodo in cui si determina una situazione di difficoltà delle sue banche Sindone si rivolge al Banco di Roma per ottenere un prestito di cento milioni di dollari
E l'ottiene con provvedimento del dottor Barone
Il prestito transita attraverso il Banco di Roma Nassau una filiale dipendente in un paradiso fiscale con una procedura dichiarata illegittima dall'Ufficio italiano dei cambi per mancanza
Per la mancata autorizzazione preventiva
Inoltre gli interessi di Sindone avvengono anche vola in quello stesso periodo ad altre operazioni favorita dal Banco di Roma
Verso la fine del mille novecentosettantatré la banca Crediop Credito opere pubbliche e di riciclo Istituto credito opere pubblica utilità costituiscono un consorzio curato dal Banco di Roma per un prestito internazionale a favore delle banche sintonia
Quel prestito internazionale viene appoggiato dal Banco di Roma alla Franklyn Bank per il collocamento sul mercato internazionale questa operazione
Di collocazione di obbligazioni credi io i Cipputi sul mercato internazionale aveva il valore di cento trentadue milioni di dollari
E con l'affidamento di questa operazione alla Franklin Bank quest'ultima guadagnava la mediazione
L'operazione credi o pesci può appoggiata sulla Franklin benché di Sindona coincideva vedi caso con problemi di liquidità della stessa banca Franklin e negli Stati Uniti ed anzi si verifica tra quando già la commissione americana di controllo la Security exchange Commission aveva dichiarato innestato di non affidabilità la Franklin Bank prima ancora che entrassero in crisi le banche Italia
Il prestito di cento milioni di dollari fatto dal Banco di Roma di Nassau alle due banche sintonia ne aveva suscitato anche i rilievi dell'avvocato Ambrosoli liquidatore della Banca privata italiana il quale in proposito
Aveva scritto testualmente
Sorprende addolora che cento milioni di dollari sono stati spesi da un'azienda pubblica quale il Banco di Roma che ha operato abramiche la sua consociata di Nassau quasi interno
La
Ma dopo questo prestito di cento milioni di dollari che ruolo svolto il Banco di Roma nel contesto dei progetti di salvataggio delle banche di Sindona
L'onorevole Teodori ha ricordato che il Banco di Roma nel momento in cui le banche sintonia né entrano in crisi ha un atteggiamento contraddittorio nel senso che dapprima tenta di aiutare le banche Sindoni Ana intervenendo per sostenerle per non farle fallire con questi prestiti
E poi tenta di assorbire la banca privata finanziaria cercando di scaricare le passività sulla Banca d'Italia cioè sulla collettività
A favore di questo passaggio morbido mirante ad evitare nell'estate del mille novecentosettantaquattro la liquidazione della banca Sindoni Anna si era dimostrato anche il governatore della Banca d'Italia dottor Carli
Appunto in questa ottica si inquadra il tentativo del Banco di Roma di assorbire la banca Sindoni Ana scaricando le passività sulla Banca d'Italia
Tentativo perseguito anche con il coinvolgimento del Credito italiano della Banca Commerciale Italiana e dell'Istituto mobiliare Italiano che si mobilitano per evitare il fallimento della liquidazione della banca sim Tognana
Interessante notare a questo punto che questo disegno non ha successo
A causa dell'opposizione del presidente dell'IRI Giuseppe Petrilli qua
Intervenendo nella qualità di rappresentante di uno degli azionisti di maggioranza del Banco di Roma lidi
Determina il fallimento del progetto di salvataggio e conseguentemente la liquidazione coatta della Banca privata finanziaria con i già ricordato decreto ministeriale del ventisette settembre mille novecentosettantaquattro quel lo stesso giorno
Viene quindi nominato liquidatore l'avvocato Ambrosoli
Ritornando al ruolo di Banco di Roma nei tentativi di salvataggio del pericolante Impero Sindona l'onorevole Teodori ha poi precisato che all'interno del Banco di Roma
Interessi di Sindona erano sostanzialmente sostenuti dai consiglieri di amministrazione Mario Barone che abbiamo già ricorda
Ferdinando Ventriglia Fortunato Federici in particolare
L'ingegner Fortunato Federici consigliere di amministrazione del Banco di Roma nel triennio mille novecentosettantacinque mille novecentosettantotto
E sostanzialmente il portavoce degli interessi Sindoni anni in quel Periodo cioè la persona a cui Sindona si rivolge per portare avanti i suoi progetti di sistemazione finanziarie
L'ingegner Fortunato felici a sua volta è in rapporto costante con l'onorevole Andreotti come dice il teste il quale dal mille novecentosettantasei è anche presidente del Consiglio
Particolare singolare alle riunioni che si tengono presso il Banco di Roma per i progetti di salvataggio partecipe informalmente senza averne titolo anche tale Roberto Memmo definito dal teste Teodori
Una singolare figura di finanziere italo-americano che viene chiamato alle riunioni del consiglio di amministrazione del Banco di Roma insieme appunto a Barone Ventriglia felice viene incaricato di recuperare la cosiddetta lista dei cinquecento
Altro particolare a dir poco sorprendente come ha riferito il teste Toriko Bertone ma aveva degli interessi finanziari con molti chiaroscuri
Negli Stati Uniti in paradisi fiscali ed era un soggetto sulla cui attività aveva investigato Leffe viavai risultava altresì iscritto
Nella lista della loggia massonica P due trovata Castiglion Fitto
L'ingegner Fortunato Federici che fa come vedremo successivamente vedremo anche in dettaglio questi rapporti che era il rapporto costante con l'onorevole Andrea ebreo motti
Muore nell'estate del mille novecentosettantotto ma poco tempo prima di morire
Federici tre senta personalmente ad Andreotti l'avvocato Guzzi e quest'ultimo subentra quindi nel ruolo prima svolto Aldo Federici di tramite fra Sindone Andreotti per i progetti di sistemazione finanziario
Concludendo sulla testimonianza dell'onorevole Teodori quali erano stati in concreto interessamenti di Andreotti in favore di sindrome questi interessamenti si erano svolti con continuità Costanza in particolare
Nel settembre del mille novecento settantasei
Quindi siamo in periodo di molto successivo al crac
L'onorevole quando già
Il Sindona il latitante l'onorevole Andreotti aveva ricevuto una lettera da parte di Sindona che riassumeva ciò che essi non a si aspettava dal Presidente del Consiglio la lettera
Datata ventotto settembre mille novecentosettantasei è indirizzata direttamente ad Andreotti acquisita come documento numero sessantanove merita di essere riportata per iscritto
Illustre e caro Presidente nel momento più difficile della mia vita sento il bisogno di rivolgermi direttamente a lei
Per ringraziarla Dave rinnovati i sentimenti di stima Tella recentemente manifestato vedremo quali sono
E per esporle proprio in considerazione dell'interessamento che lei ha mostrato alle mie note vicende
La drammatica situazione in cui mi sono venuto a trovare
La lettera si conclude con una frase che come vedremo ha il significato di un messaggio la mia difesa come può immaginare avrà due punti di appoggio quello giuridico e quello politico
I punti qualificanti di questa lettera di Sindona l'onorevole Andreotti dunque sono
Contrastare l'estradizione richiesta dall'autorità giudiziarie italiane esercitare una pressione sull'apparato giudiziario amministrativo per la revoca del fallimento della banca privata italiana sistemare gli affari finanziari della stessa banca
Contemporaneamente a quelli connessi della Società generale immobiliare
Chiudere la pagina di grave ingiustizia espressione testuale a pezzi con la liquidazione coatta opporsi alla sentenza di insolvenza e Premiere per un positivo il giudizio del tribunale amministrativo regionale
La frase conclusiva della lettera la mia difesa come può immaginare avrà due punti di appoggio quello giuridico e quello politico
Ribadisce la posizione sostenuta più volte da Sindona anche in documenti ufficiali cioè che tutte le sue disgrazie erano dovute alla sua colleganza stretta alla sua identificazione politica
Con Andreotti combattono me Sindona perché vogliono combattere lei Andreotti e quindi deve aiutare
In questa fase la strategia di Sindona si sviluppa su due versanti quello politico e quello giudiziario
Ma chi si muoveva sul versante politico e chi sul versante giudiziario cominciando dal versante giudiziario il teste Teodori ha così riassuntivamente riferito all'esito degli accertamenti della Commissione parlamentare d'inchiesta
Sindona si muove inizialmente attraverso degli affidavit dichiarazioni giurate firmate ad esempio dall'onorevole Flavio Orlandi dal magistrato Carmelo Spagnuolo dalla signora Bonomi Biolchini ed altri ancora
Questi affidavit vengono raccolti da Licio Gelli il quale come capo della loggia massonica P due interviene proprio in questa fase come uno dei pilastri per favorire la sistemazione degli interessi di sino il primo atto concreto di Gelli appunto una riunione presso il Palazzo Memmo di Roma per raccogliere questi affidabili in parte tra persone affiliate alla logica massonica P due infarti in altri ambienti
Gli affidavit erano diretti alla magistratura statunitense come attestati di affidabilità di Michele sino
Per quanto riguarda il versante politico si muovono una serie di personaggi tutti appartenenti alla stessa cordata che fa capo ad Andreotti al diciamo
A questo proposito il teste Teodori ha ricordato un primo progetto di sistemazione
Di cui erano stati protagonisti nell'estate del mille novecentosettantasei due membri della comunità italoamericana di New York finite Guarino Apple Frau giugno
Filippo Guarino Apple Rao giungono in Italia nell'agosto del mille novecentosettantasei lì guidati dall'avvocato sì ne hanno due incontri
Uno con Licio Gelli e l'altro con altri
Con Gelli i due discutono le azioni da organizzare il sostegno di Sindona al fine di far revocare il mandato di cattura e la richiesta di estradizione
Con Andreotti presidente del Consiglio patrocinando la causa di sì non a nome della comunità italo-americana di New York la data di contenuto del colloquio con Andreotti risultano per i documenti acquisiti nonché dalla deposizione dell'avvocato Guzzi
Altro particolare da segnalare Filippi Guarino Apple Rao sono entrambi iscritti nell'elenco della P due sequestrato a Castiglion Fibocchi
Nell'opera di sostegno degli interessi di Sindona Licio Gelli interviene anche presso Roberto Calvi
Per indurlo a partecipare alla sistemazione finanziaria degli affari Sindoni Aniene Effetti in un certo momento c'è un versamento di Calvi e Sindona di qualcosa come cinquecento mila
Dopo i nel medesimo periodo tra il mille novecentosettantacinque al mille novecentosettantasette si registrano quindi tra Roberto Calvi Michele Sindona taluni rapporti finanziari in virtù dei quali si realizza
Un progressivo subentro di cambio del Sistema finanziario bancario costituito dall'Ambrosiano Italia dall'Ambrosiano internazionale al sistema Sindona
In una certa misura caldi eredita il sistema finanziario Sindoni hanno subentra al sistema finanziario Sindoni ano che era caduto a Pizzi subentra anche nell'intreccio finanziario con lo io ore con il Banco di no ma in particolare Calvi subentra nella Banca del Gottardo che prima faceva capo a Sindone Gallo io rintanati impadronendosi per usare una frase testuale del testimone delle chiavi di accesso al sistema internazionale di scatole sintonia
Riassumendo il ruolo svolto da Licio Gelli e dalla loggia P due nella vicenda Sindona il teste Teodori ha quindi ricordato che nella fase del post crac dal settantaquattro al settantanove intervengono numerosi affiliati della Loggia
Appunto sollecitati organizzati e coordinati dal cioè di in particolare con la già citata sottoscrizione degli affidati inoltre i vertici delle banche interessate ai progetti di sistemazione figurano personaggi tutti iscritti nella lista PD ad esempio Giovanni Guidi Alessandro Alessandrini del Banco di Roma detto Ferrari Gianfranco Graziadei che della Banca Nazionale del lavoro e così pure ai vertici di molte società impegnate nei progetti di sistemazione ad esempio Loris Corbi presidente della società condotte una società dell'odio più interessata alle sistemazioni Sindoni Anne è collegata con il banco di prova ma Arcangelo beghe Francesco Cosentino ex segretario generale della Camera dei Deputati entrambi pure presenti nella lista P due di Castiglion Fibocchi
Nella loro qualità di membri del consiglio di amministrazione della Generale Immobiliare una società a sua volta collegata al Banco di Roma e allora in vigore e poi ancora
I magistrati Carmelo Spagnuolo Angelo Iannuzzi e Domenico pone Giuseppe arcaico responsabile dell'Italgas anch'egli presente nella lista P due di Castiglion Fibocchi
Penso Badioli Gianfranco Buscarini del di crea dell'istituto casse rurali e artigiane il generale Donato Lo Prete comandante della Guardia di Finanza per pure implicato nel noto scandalo dei petroli anche gli iscritto alla loggia massonica P proprio allora Prete infatti Licio Gelli si rivolgerà per sollecitare la rimozione del maresciallo novembre il quale aveva indagato sulla banca privata italiana
Rimando a questa deposizione per ulteriori dettagli per quanto riguarda ad esempio il ruolo svolto della vicenda dall'onorevole Massimo De Carolis anch'egli iscritto alle P due
Al ruolo svolto da Gaetano Stammati nel periodo in cui mille novecentosettantotto ricopriva l'incarico di ministro dei lavori pubblici nel governo presieduto dall'onorevole Andreotti
Stammati viene appunto incaricato dal presidente del Consiglio Andreotti di esaminare il progetto di sistemazione della banca sintonia né di sottoporlo al dottor Ciampi allora direttore generale della Banca d'Italia
E al dottor Francesco Cingano amministratore delegato della Banca commerciale una delle banche di interesse nazionale a capitale pubblico che dovevano intervenire nel salvataggio della banca Sindoni Anna
Stammati riceve però dal dottor Cingano un parere negativo la cosa singolare
E che questo incarico a Stammati viene dato da Andreotti in forma privata
Nel senso che non risulta né da un qualsiasi atto ufficiale del Consiglio dei ministri né comunque da un qualsiasi atto amministrativo in altre parole
Il Presidente del Consiglio Andreotti da ad un Ministro della Repubblica un incarico di carattere privato
Di esplorare le reazioni rappresentanti di importanti organi istituzionali a favore di un soggetto che è un bancarottiere latitante per la legge ITA
Sempre sul versante politico svolge poi un ruolo rilevante l'onorevole Franco Evangelisti
Che secondo quanto ammesso anche Giuseppe Ciarrapico all'udienza del diciassette luglio mille novecentonovantasette era amico di Sindone
L'onorevole Evangelisti innanzitutto incontra a suo dire in maniera casuale
Michele Sindona a New York nel maggio del mille novecentosettantotto nel periodo in cui lo stesso Evangelisti è sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Andreotti
A New York
Qui Vangelisti riceve da Sindona una bozza di sistemazione degli affari Sindoni anni
E nella propria qualità di sottosegretario alla presidenza del Consiglio non ha alcuna remora a parlarne con il dottor Sarcinelli della Banca d'Italia
Infatti l'onorevole Evangelisti era stato incaricato proprio da Andreotti di seguire progetti di sistemazione presso la Banca d'Italia
In base a questo incarico ricevuto dal Presidente del Consiglio Andreotti questa bozza viene sottoposto al dottor Sarcinelli il dottor Sarcinelli si oppone al progetto di sistemazione sulla stessa linea sarà anche il governatore della Banca d'Italia il dottor Bassi
Vedremo fra Breve
I dettagli di questa vicenda
Ma il coinvolgimento personale costanti di Andreotti anche nelle più fraudolente mano volte a salvare Sindone emerge in modo chiarissimo anche dalla testimonianza dell'avvocato Rodolfo Guzzi il componente del collegio di difesa di Sindona che a partire dal mille novecentosettantotto
Svolge la funzione di tramite diretto fra Andreotti e il bancarottiere latita
In udienza l'avvocato VGA così riassuntivamente riferito la sequenza dei problemi giudiziari di Sindona in Italia negli Stati Uniti dei correlativi tentativi di salvataggio
Nel mille novecento ed è opportuno spiegare innanzitutto che cosa erano questi tentativi di salvataggio
Nel mille novecentosettantaquattro esattamente l'undici settembre fallisce il primo tentativo di salvataggio della Banca privata italiana da parte del Banco di Como secondo questo progetto
Il Banco di Roma praticamente avrebbe dovuto ordinaria sia la banca privata italiana sia la Società generale immobiliare sia infine alla fine a benché di Ginevra senonché in una riunione dell'undici settembre settantaquattro all'ultimo momento come se ricordato lidi azionista di maggioranza del banco di prova rappresentato dal professor Petrilli dà parere negativo
Proprio in questa circostanza ha sottolineato l'avvocato Guzzi si delinea un contrasto fra le correnti di Fanfani e di Andreotti nella vicenda Sindona
Poiché è proprio il professor Petrilli della corrente Fanfani hanno allora presidente dell'IRI ad impedire l'attuazione del progetto
A seguito di ciò la banca privata italiana viene posta in liquidazione coatta con provvedimento del ventisette settembre settantaquattro del ministero del Tesoro Colombo
E viene nominato liquidatore l'avvocato Giorgio Ambrosoni
Per quanto riguarda poi la vicenda del Banco di Roma ed il ruolo svolto dal dottor Barone
Abbiamo già visto quanto su questa nomina
E su questa patto di scambio diretto fra Sindone Andreotti aveva riferito l'onorevole Teodori sulla base di testimonianze acquisite dalla Commissione parlamentare d'inchiesta in particolare delle testimonianze dell'onorevole Fanfani
è delle Di Carlo Bordoni la stessa cosa vissuta all'avvocato Buzzi da fonti tutt'affatto diverse provenienti dall'interno del circuito si nominano infatti riferisce l'avvocato Buzzi
Che questa nomina dell'avvocato Mario Barone chen Barone era stato messo appositamente lì per risolvere la questione di Sindona Guzzi questo gliel'aveva detto lo stesso Sindona
Ritornando al decreto di liquidazione coatta amministrativa questo provvedimento disponeva che la banca dita
Effettuato delle anticipazioni all'uno per cento a quelle aziende di credito che fossero intervenute per il salvataggio di un'azienda di credito in dissenso sulla base di questo decreto
Viene costituito un consorzio fra le tre banche d'interesse nazionale Banco di Roma Banca commerciale italiana il Credito Italiano per la liquidazione della banca private italiane per ripagare i depositanti
A seguito della messa in liquidazione iniziano per Sindona i già noti problemi giudiziari nel frattempo i problemi giudiziari sia civili che penali
E inizia la procedura di estrema
La come riferisce l'avvocato Guzzi la procedura di estradizione pone la necessità di un supporto non strettamente tecnico per fare ritardare l'estradizione
Negli Stati Uniti la pratica di estradizione seguita dagli avvocati americani Casano Kirby e si decide di impostare la linea difensiva non già sull'aspetto tecnico ma su un aspetto politico si ritenne cioè che per potere avere una qualche possibilità di insuccesso negli Stati Uniti l'aspetto politico sarebbe stato determinato e poiché essi non era conosciuta per essere un accesso anticomunista si ritenne che il porre l'accento sul perseguitato politico in Italia potesse servire per ritardare se non per risolvere il problema dell'estradizione
Questa funzione però appunto gli affidavit raccolti da Licio Gelli a questo punto l'avvocato Guzzi ha confermato che il senatore Andreotti si era personalmente interessato sia delle questioni relative alle cause sia delle questioni relative all'estradizione
Il teste ha quindi spiegato le modalità e le fasi questi interessamenti di Andreotti iniziando dal settantasei
Periodo in cui è ancora sulla scena della vicenda Sindona il già ricordato inganni e Fortunato Federici allora vicepresidente compimento del comitato esecutivo del Banco dico
Chi era Fortunato Federici
Era uno dei maggiori costruttori a livello italiano ed internazionale aveva un vastissimo patrimonio
Era persona dentro le questioni del Banco di Roma ed era una persona molto vicino ad Andreotti come riferito l'avvocato Guzzi era di dominio pubblico che Federici fosse un sostenitore della corrente andreottiana e fosse legato all'onorevole Andrea
L'avvocato Muzzi e quindi dettagliatamente spiegato il ruolo di tramite tra Andreotti si non ha svolto fino a luglio del settantotto dall'ingegner Federici per tutto il periodo settantasei luglio settantotto
E Federici a tenere i contatti con Andreotti dice vengo da Sindona direttamente o dagli avvocati di Sindona
Le informative sull'andamento di tutta la situazione processuale non di Michele Sindona
Nella vicenda Sindona l'ingegner Federici inizialmente si muove come portavoce del Banco di uno poi comincia a prendere a cuore la situazione sino si incontra Federici ripetutamente personalmente con Sindona e svolte nel se nel periodo settantasei settantasette il ruolo di tre di unione tra Sindona e Andreotti ed è proprio in questo periodo settantasei settantasette del del ponte realizzato da Federici tra Sindone Andreotti
Sì
Il collegio di difesa di Michele Sindona progetta due ulteriori progetti di salvataggio dopo il primo che era andato che aveva era fallito per l'opposizione del professor Petrilli
Il primo chiamato Progetto interdipendente tra la Società Generale Immobiliare la banca privata italiana il secondo definito giroconto
Scarpi sei che vedi caso il primo progetto negli anni settantasei settantasette viene sostenuto da un intervento esterno Mario Barone del Banco di Roma il Roberto Memmo di cui abbiamo già parlato
Fortunato Federici
è altresì Loris Corbi iscritto alla loggia P due che il l'epoca era nel cariche direttive della società condotte
Appunto a questo progetto di salvata
Il Sindona far differimento nella lettera scritte ad Andreotti già citata del ventotto settembre mille novecento settantasei in cui scrive
Illustrissimo Presidente so sono convinto che l'ha già fatto ogni sforzo per agevolare la soluzione del problema della Società generale immobiliare e con essa la soluzione del mio problema
La sistemazione di per sé di questa società nonni yoga
Tale sistemazione per me è valida soltanto se attuata contemporaneamente a quella della Banca privata italiano il dubbio che non sia stata esaminata la situazione nel suo creare concreto aspetto ed è perciò che insisto nella preghiera di consentire al Buzzi una diretta esposizione di una completa analisi della situazione
E la medesima lettera già ricordata prima nella quale il sì non aveva affermato la mia difesa avrà due punti di appoggio quello giuridico e quello politico
A domanda del Pubblico ministero l'avvocato Guzzini ha spiegato anche il senso di un altro passaggio della medesima lettera del ventotto settembre settantasei laddove Sindona scriveva
Il diceva di ping razziare Andreotti dei rinnovati i sentimenti di stima che l'ha recentemente manifestato accomuni amici questi comuni amici
A cui si fa riferimento Sindona nella sua lettera del ventotto settembre settantasei
Sono appunto Paul Browne Filippi Guarino che accompagnati proprio dall'avvocato Buzzi avevano incontrato Andreotti il ventitré agosto mille novecentosettantasei presso il Centro studi di piazza Montecitorio
Come ha ricordato ancora l'avvocato Guzzi porrà ove Filipe Guarino avevano un appuntamento con il presidente Andreotti il presidente Andreotti vi ricevette con abbracci e saluti tanto che egli ritenne che si conoscessero già quando Fini colloqui Buzzi via riaccompagnò al Parco dei Principi dove avevano alloggiato Orrei Guarino gli dissero che erano molto soddisfatti perché il senatore Andreotti aveva assicurato un suo interessamento per quanto riguardava l'estradizione
Quindi io alla requisitoria per quanto riguarda altri dettagli delle modalità con le quali Sindone aveva inviato il Guarino il ramo presso l'avvocato Guzzi
Perché deve essere qui ricordato e che poco dopo la sera dello stesso giorno ventitré agosto mille novecentosettantasei
In presenza di Usigrai Guarino incontrano Licio Gelli il quale arriva all'albergo Parco dei Principi da Arezzo verso le ore ventidue
Quella era la prima volta che Guzzi vedeva Gelli
Guarino Harrow parlano con Gelli dell'incontro avuto col presidente avevamo Andreotti e dicono appunto che erano usciti soddisfatti da questa riunione perché sostanzialmente il presidente aveva assicurato il suo interessamento quindi siamo nell'agosto settantasei ripeto fin dalla fine del settantaquattro
Il Sindone latitante negli Stati Uniti perché inseguito dai mandati di cattura dell'autorità giudiziaria italiana all'autorità giudiziaria richiede l'estradizione emerse nell'agosto del settantasei il Presidente del Consiglio riscendi gli emissari della comunità italo-americana è sì assicura il suo interessamento per contrastare l'estradizione
Ritornando a questo progetto di sistemazione della che coinvolgeva la Società generale immobiliare che citato nella pure citata Lettera di Sindona da Andreotti
Si ricorre al tentativo di ottenere fallito questo Progetto e di ottenere l'intervento di Roberto Calvi
E nel nei primi del settantasette proprio l'ingegnere Federici a segnalare all'avvocato Guzzi che vi sarebbe stato un incontro fra Roberto Calvi e Andreotti
Per trovare una soluzione per la banca privata italiana di questo incontro vi è traccia in un'annotazione dell'agenda di Buzzi nuove si trova scritto incontro Giulio Andreotti con Roberto Calvi il sei aprile mille novecentosettantasei
Alle ore nove Fortunato Federici telefonata incontro Roberto Calvi Giulio Andreotti deludente comunicò poi a Michele Sindona alle ventuno di sera differito incontro Roberto Calvi Giulio Andreotti deludente perché perché ad avviso di Federici sostanzialmente questa è la frase testuale dell'avvocato Guzzi Andreotti aspettava che cambi proponesse calmi invece aspettava di sentirsi chiedere quindi questo incontro Federici lo qualifico deludenti
Ritornando al fallimento del progetto di salvataggio che coinvolgeva la Società generale immobiliare l'avvocato avuti a questi negato che il progetto prevedeva l'acquisizione della generale immobiliare da parte di un gruppo che faceva capo al già ricordato Roberto Memmo
Nuovo un uomo d'affari che anche secondo quanto risultava sì
Insieme ad Ortolani e Gelli Federici e belli era interessato a portare avanti questo discorso tutti personaggi massoni e piduisti infatti Arcangelo belli era in contatto con Gelli e veniva ricevuto per le sue esigenze di carattere finanziario presso l'appartamento centoventisette dell'Hotel Excelsior di Roma dove Gelli alloggiata
Tra l'altro Gelli diceva fatto avere ad Arcangelo Belli quattordici miliardi della Banca Nazionale del lavoro tranne il mio mi conferma di Umberto Ortolani addirittura la sede della P due a Roma era nello stesso appartamento di Umberto Ortolani in via Condotti numero l'avvocato Muzzi ha quindi riferito che anche dopo il mille novecentosettantaquattro Andreotti si incontrò personalmente consiglio
Dice l'avvocato Guzzi in udienza Sindona mi se di avere incontrato fra il settantasei e il settantasette il senatore Andreotti insieme al Congress man viaggi
Su questo punto la notizia riferita dall'avvocato Woody ha avuto un inatteso è ovviamente inconsapevole il riscontro
In un documento proveniente dallo stesso Andreotti suo libro diari settantasei settantanove gli anni della solidarietà acquisito al fascicolo del dibattimento
Ove alle pagine centoventidue duecentocinquantacinque Andreotti ricorda di aver incontrato Mario Biaggi ed infatti a pagina centoventidue giorno ventisette luglio mille novecentosettantasei
Si legge ci trasferiamo al Campidoglio per una colazione di lavoro con i rappresentanti della commissione Esteri presieduta dal democratico del Visconti in cui si aggiungono italo-americani Rinaudo la come sino eccetera viaggi viene citato fra i partecipanti poi a pagina
Duecentocinquantacinque giorno quattro settembre settantotto vedo Mombello per la delegazione USA i parlamentari tende Urbino Conte i parlamentari italo-americani Rubino e viaggi
Secondo quanto lo stesso si non ebbe a dire all'avvocato Buzzi erano personaggi che lo appoggiavano negli Stati Uniti
Questi incontri cui far riferimento Andreotti nel suo libro sì verificano in Italia ma Sindona disse che aveva personalmente incontrate Andreotti insieme al Congress viaggi al congresso ma inviati a vuoto
No
E va ricordato che questo incontro di cui Sindona parlo aguzzi almeno di un anno posteriore un rapporto ufficiale che l'ambasciatore Gaio indirizzava al ministero degli Esteri nel settantacinque
Pertanto l'allora presidente del Consiglio Andreotti doveva avere almeno due morti
Indi per non incontrare sino si trattava di un latitante di cui l'autorità giudiziaria italiana non riusciva ad ottenere l'estradizione
Il nostro ministero degli Esteri cui qualsiasi Presidente in visita all'estero chiede notizie sulle persone da incontrare aveva già quell'appunto ufficiale di carattere nettamente nega
Ciò spiega perché Andreotti al come vedremo meglio in seguito ha sempre mentito sui suoi incontri con Sindona continuando sempre ostinatamente a negare ogni incontro dopo il mille novecentosettantadue
L'avvocato Gozzi ha poi ricordato gli interessamenti di Andreotti in favore di Sindona presso organi giudiziari
Rinvio alla deposizione di Guzzi e alla ricca di storia scritta per i dettagli
Di limitandomi a ricordare che dopo il rigetto da parte della Corte di Cassazione di un ricorso di guarda anche la sospensione e la revoca del mandato di cattura
Sindona andò su tutte le furie convocò i suoi legali a New York per rappresentare che la situazione era divenuta insostenibile perché non si aveva successo su nessun fronte
Alla riunione avvenuta nei primi di luglio del settantasette parteciparono nega a New York
Parteciparono i legali di Sindona gli avvocati Guzzi Agostino Gambino amicale Spina
Che ne avevano ovviamente il titolo Piersandro Magnoni genero di Sindona che ne avevi ovviamente il titolo lo stesso Sindona ma anche l'ingegner Federici
Che costituiva appunto il tramite la Sindone Andreotti in quel periodo
Il discorso che venne fuori da questa riunione dei primi di luglio del settantasette fu una specie di programma che sembrava un piano di battaglia li si disse che si doveva prendere addirittura sui politici per arrivare ad ottenere dei risultati
Ha rievocato ancora l'avvocato Guzzi le frasi l'episodio del tentativo di rimozione del maresciallo novembre
Mediante lì con attraverso il generale l'opera
Ma nell'ambito di questo piano di battaglia di cui si parlò nella riunione di New York del luglio mille novecentosettantasette quali erano
I politici nei cui confronti si non ha sollecitato un'azione di pressione anche a questa domanda l'avvocato un sì ha risposto con assoluta chiarezza
Ma devo dire che è sempre i contatti tenuti da Federici furono indirizzati soprattutto nei confronti di Andreotti e poi nei confronti del senatore Fanfani attraverso l'avvocato Buccico
In questo piano di battaglia erano previsti anche i ruoli del magistrato Carmelo Spagnuolo che abbiamo e rinvii incontrato più volte nelle precedenti parti di questa requisitoria
Un altro Massone e di tutta una serie di altri soggetti
Appartenenti per un verso alla loggia P due peraltro vezzo ad un'andatura di Andreotti rinvio alla requisitoria scritta per questi ulteriori detta di
Rinvio alla requisitoria scritta per quanto riguarda gli incontri diretti numerosi che l'avvocato Buzzi ebbe personalmente con Licio Gelli almeno una decina e poi ripetute telefona Gelli che aveva avuto con Sindona a New York e Monti ripetuti contatti diretti
Ma quali erano stati gli interventi di Gelli in favore di Sindone in proposito sinteticamente dalla testimonianza della Moto Guzzi risulta che Gelli
Segui la vicenda Sindona con un interessamento presso la Banca d'Italia per la sistemazione della procedura di liquidazione
Aveva contatti con Andreotti
E aveva contatti con Andrea
Gelli aveva avuto un ruolo nella vicenda Sindoni Anna intervenendo su Roberto caldi
Rinvio alla requisitoria scritta per quanto riguarda i dettagli di queste pressioni effettuate da Gelli nei confronti di cambi
è passiamo direttamente all'ultimo Progetto di salvataggio del sistema Sindona che si colloca nel mille novecentosettantotto
Il così detto oggi dopo toccati secche che viene sponsorizzato personalmente ancora nel settantotto da Andrea
Cosa avviene però nel settantotto
Attesi i precedenti contrasti Tran Min Tore Fanfani Giulio Andreotti in relazione alla vicenda Sindona
E per evitare che si ripetesse l'esperienza del mille novecentosettantaquattro quando il professor Petrini della corrente
Fanfani Anna aveva sostanzialmente determinato il fallimento del primo progetto di salvataggio lo stesso Andreotti consiglia all'ingegner Federici di contattare preventivamente Amintore Franza
è bene ricordare che questi contrasti tra Andreotti e Fanfani del resto si erano già a quell'epoca manifestati anche al di fuori della vicenda Sindona nel parallelo con testo riguardante i progetti di salvataggio delle società dei fratelli Caltagirone Progetti di cui si era occupato lo stesso avvocato in fa
Quando già sembrava raggiunta una intesa con vita al cachet per la sistemazione della situazione dei Caltagirone sembrava tutto concluso
Con i commissari dell'Ital casse
Che era stato commissariato all'ultimo momento era stato nominato presidente dei diritti Remo caccia festa Fanfani hanno il quale ancora anche in quella circostanza
Aveva fatto saltare ogni possibilità di accordo con la conseguenza che era stato dichiarato il fallimento delle società e dei fratelli Caltagirone
Quindi che cosa avviene nel settantotto per Evita
Le ha negativa esperienza del passato dunque Andreotti consiglia Federici di contattare preventivamente Fanfani dice avuto l'input in tal senso dallo stesso Andreotti
L'avvocato Federici realizza il contatto con Fanfani per tramite di una persona di fiducia di quest'ultimo l'avvocato Giuseppe buccia
Avvengono quindi vari incontri tra bruciante Federici
Bucci ante incontra Sindona a New York a conferma della disponibilità di Fanfani vociante Federici chiedono quindi un incontro a Giorgio Ambrosoli per rappresentargli la volontà politica di sistemare la posizione della Banca privata italiana
L'incontro avviene nel periodo aprile-maggio settantotto di questo incontro l'avvocato Guzzi viene informato separatamente prima dagli stessi Federici Buccianti e poi anche dall'avvocato ombroso
Infatti non occasione di un incontro con l'avvocato Ambrosoli questi edilizia avvocato non venga a fare i soliti discorsi politici come in precedenza hanno fatto buccia ante Federici
Di conseguenza aguzzi inizia a fare con Ambrosoli un lavoro tecnico e nel politico ma nel frattempo nell'estate del settantotto ingegnere Federici
Viene colpito da un male incurabile muore alla fine di agosto dello stesso anno da questo momento
Nello stesso avvocato Guzzi che mantiene nell'interesse di Sindona i contatti con Andreotti a tal fine a numerosi incontri almeno nove con Andreotti appartiene da un primo colloquio nel mese di luglio del mille novecentosettanta
Il teste Guzzi ha puntualmente ricostruito in udienza i suoi colloqui con Andreotti peraltro documentati dalle sue agende
All'udienza del quindici aprile mille novecentonovantasette l'avvocato Buzzi ha quindi precisato di avere avuto con il senatore Andreotti seguenti incontri dopo commentati anche mediante la comparazione dei dati annotati nelle agende di Brindisi e i dati annotati nelle agende dello stesso Andreotti relative agli anni settantotto settantanove acquisita come documento numero venti
Primo incontro annotato venticinque luglio mille novecentosettantotto indicazione ore dieci nell'agenda di Andrea
Cinque otto al secondo incontro cinque ottobre settantotto indicazione ore sedici nell'agenda di Andrea
Terzo incontro quindici dicembre settantotto al centro studi di piazza Montecitorio ore diciannove indicazione nell'agenda di sì otto gennaio settantanove
Indicazione ore sedici e trenta Giulio Andreotti nell'agenda di Guzzi indicazione ore diciassette nell'agenda di Andreotti
Venti altro incontro ventitré febbraio settantanove indicazione ore otto e trenta nell'agenda di Andreotti
Altro incontro ventidue marzo settantanove indicazione Ore diciassette coincidente in tutte e due le agende Guzzi Andreotti
Altro incontro ventisei giugno settantanove centro studi dalle ore dieci alle ore undici annotato nell'agenda bugie non nell'agenda Andrea Mutti
Cinque settembre settantanove annotazione ore quindici e trenta nell'agenda Muzzi ventuno amante ottanta dunque complessivamente nove incontri con Antonio
Quasi tutti
Avvenuti presso il Centro studi di piazza Montecitorio ove si trovava anche la segretaria di Andreotti Signora N a e uno a quello del cinque ottobre mille novecentosettantotto
Che come abbiamo visto e riscontrato addirittura dall'indicazione di un orario ore sedici nell'agenda dello stesso Andreotti
Avvenuto a Palazzo Chigi ove l'avvocato V. G. era entrato munito di un pass sì con la scritta Buzzi
Che gli aveva fatto trovare lo stesso Andreotti passi acquisito al fascicolo del dibattimento come documento numero sessanta
Sempre sulla base delle sue agende l'avvocato Buzzi ha poi precisato di avere avuto con Andreotti anche dei colloqui telefonici a suo ricordo tre telefonate dirette di Andreotti
Una di queste telefonate avvenuta nel marzo del mille novecentosettantanove riguardava una sollecitazione che era stata fatta al senatore Andreotti in ordine a quel discorso incriminazione in America
Ed era stata cioè estradizione ed era stata notata nel memorandum dell'avvocato Guzzi con la frase ore sedici telefonata del senatore Andreotti dice ho dato istruzioni seguirà un la cosa nei prossimi giorni ma qual era
Prosegue però
Per un'altra ora
Qual era dobbiamo presidente proseguirà nel se o nel pomeriggio o domani mattina allo sprint
Termino semplicemente
Dico
Io pensi sicuramente
Se continuiamo fino alle due meno un quarto richiesta di
Probabilmente
Allora
Ma quando qual era l'oggetto posto che gli incontri ci sono stati sono in indiscutibilmente provati perché addirittura sono riscontrati da documenti provenienti dallo stesso andremo qual era l'oggetto di questi ripetuti incontri tra illegale di Sindone Andreotti proprio nel periodo settantotto settantanove
L'avvocato Buzzi ha riferito quell'oggetto di questi colloqui nella sua testimonianza in dibattimento
Il primo incontro
Quello del venticinque luglio mille novecentosettantotto ha per oggetto una panoramica della situazione generale di Michele Sindona cioè si trattava di portare avanti il discorso del progetto di salvataggio
E un aggiornamento sulle cause civili che erano ancora pendenti davanti a vari Tribunali e Corti di appello
Poi questi incontri ebbero per specifico oggetto la il sostegno all'ultimo progetto di salvataggio il così detto Progetto giroconto H P sei che
E l'avvocato Guzzi a precisa precisato quali furono le modalità dell'interessamento di Andreotti in quel periodo egli ha spiegato
C'erano dei problemi tecnici in relazione alla interpretazione del decreto di messa in liquidazione della Banca privata italiana
E dalla possibilità di far sì che il consorzio fra le tre banche di interesse nazionale si trasformasse in società per azioni
La vicenda si svolge nella seconda metà del settantuno tu Andreotti segnala l'avvocato Guzzi il senatore Stammati
Come persona idonea a seguire questo aspetto tecnico Stammati era in quel periodo il ministro dei lavori pubblici e l'avvocato Guzzi quindi lo incontra al ministero
Stammati dice che avrebbe studiato la questione che si sarebbero quindi risentiti cosa che poi avviene altre due o tre volte dopo un po'di tempo però il primo settembre mille novecentosettantotto
Buzzi sollecita con una telefonata anche Andreotti e quest'ultimo gli assicura di Doha Stammati di chiamare ma fatto sta che Stammati chiamati sì ma senza giungere ad una chiara conclusione allora a questo punto attiene si verifica una rivoluzione per nel frattempo mentre questa vicenda è seguita da Stammati per incarico di Andreotti e Evangelisti incompiuta a suo dire casualmente Sindona a New York
Da chi apprende Guzzi di questo incontro Guzzi lo apprende da Sindona e da Piersandro Magnoni i quali appunto gli dicono di aver incontrato Evangelisti sulla Quinta strada vicino all'Hotel Pierre in cui Sindona avevano Sindona che non era rimasto evidentemente soddisfatto dell'interessamento di Stammati
Telefona all'avvocato Guzzi egli dice perché non senti l'onorevole Andreotti se può seguire questa questione del progetto di sistemazione Franco Evangelisti
Segue quindi il primo settembre settantotto un colloquio telefonico tra Andreotti e l'avvocato Guzzi nel corso del quale Andreotti dice va bene lo dirò anche all'onorevole Franco Evangelisti fatto sta che il succede giorno dopo il due settembre mille novecentosettantotto la questione viene ripresa proprio a casa di Franco Evangelisti ove il Buzzi si trovava insieme ai due mercanti d'arte Antonio vettore russo
Per una questione di tutt'altra natura la questione dei falsi De Chirico e del catalogo opera omnia di De Chirico dentro all'epoca di falsi vicenda della quale abbiamo parlato in precedente parte della requisito
Il due settembre settantotto Franco Evangelisti gli fa vedere un memo cura un memorandum
Che lo stesso Guzzi aveva recapitato ad Andreotti alla fine del mese di luglio del settantotto memorandum riguardante appunto questo progetto di sistemazione denominato giroconto Carpi secche
Con un biglietto di accompagnamento dello stesso Guzzi qui questo che cosa significa
Nel mese di luglio del settantotto Buzzi aveva recapitato ad Andreotti il suo memorandum con un suo biglietto di accompagnamento il due settembre del settantotto Uzzi vede questa documentazione nelle mani di Franco Evangelisti a casa sua Evangelisti quindi dice avvocato conosce questa calligrafia si risponde sia il biglietto che io ho scritto all'onorevole Andreotti ed Evangelisti Giulio me l'ha passato perché lo esamini di lì a poco
Nel settembre sempre nel settembre settantotto Franco Evangelisti telefona all'avvocato utili dice testualmente avvocato
Telefona da Palazzo Chigi edifici avvocato di là il socio il Sorcio era il dottor nel linguaggio di Evangelisti era il dottor Sarcinelli allora responsabile della vigilanza della Banca d'Italia
Riporto testualmente le dichiarazioni sul punto dell'avvocato Guzzi il soccorso
Dico ma chi è il Sorcio dice Sarcinelli quasi quasi gli parlò del progetto dicono
No per carità perché questo è un progetto che è un discorso che va prima illustrato bisogna spiegare i vari passa ma io gliene parlò spesso eccetera mi FAS mi fece sapere poiché Sarcinelli aveva mostrato totale
Questo era il senso delle istituzioni di Evangelisti allora sottosegretario alla presidenza del consiglio e di Andreotti allora presidente del Consiglio ben diverso ovviamente
L'atteggiamento del dottor Sarcinelli allorché l'avvocato Guzzi andò a trovarlo così testualmente l'avvocato Guzzi
Io chiesi di essere ricevuto dal dottor Sarcinelli ed era il primo dicembre del mille novecentosettantotto e Sarcinelli mi fece rispondere dalla dottoressa Bigagli con la quale peraltro aveva parlato mia sorella per chiedere questo appuntamento
E la dottoressa Bigagli disse che il dottor Sarcinelli non intendeva parlare con avvocati di banca Rocchi di e quindi che mi rivolgessi ha liquidato
Complessivamente l'avvocato Guzzi aveva fatto recapitare inoltre ad Andreotti ben quarantasei memorandum riguardanti i problemi di Sindona e questi memorandum furono sequestrati
A seguito della sparizione di Michele Sindona allorché il giudice istruttore di Roma Imposimato dispose una perquisizione domiciliare
Presso lo studio dell'avvocato sì in questa perquisizione
Furie rinvenuto un faldone contenente carte riguardanti stendono in questo faldone c'erano tutte le copie
Dei quarantasei memorandum che il Guzzi aveva recapitato ad Andreotti dapprima tramite rinviene Federici e poi direttamente inviandoli al centro studi di piazza Montecitorio
Ove venivano materialmente consegnati alla signora Enea o ad altra persona
L'avvocato Guzzi ha quindi confermato di avere conosciuto della GRA tranne e ha riferito il ruolo da costei svolto nei tentativi di soluzione di problemi giudiziari non giudiziari di Michele sì
Buzzi aveva conosciuto della Grattan a New York nel dicembre del mille novecentosettantotto nel periodo in cui era ancora in corso
Il look il Colle il progetto denominato giroconto capisse che la Grattan divenne presentata proprio da Michele Sindona eccome public relation in America di Giulio Andreotti la presentazione
Avvenne negli uffici della Grattan a New York come Gucci era stato accompagnato dal sindaco
Sindona gli disse appunto che la gratta nera oltre che public relation di Andreotti in America anche un'amica da lunga data di Andreotti una persona che Andreotti ascolta
La stessa gratta negli confermò che aveva con Andreotti un rapporto di amicizia notevoli addirittura parlano di Andreotti come di un frate
Ma ancor prima di incontrarla personalmente a New York il Buzzi aveva avuto con la grata nei primi di dicembre del mille novecentosettantotto un colloquio telefonico la gratta negli disse
E come vedremo qui verrà fuori un particolare di eccezionale importanza
Che aveva fissato un appuntamento con Giulio Andreotti il sei dicembre mille novecentosettantotto per parlare della questione della sistemazione della Banca privata italiana che avrebbero dovuto avere un appuntamento all'hotel Hassler di Roma lei lo stesso Buzzi Andreotti per partecipare a questo incontro l'avvocato Guzzi che si trovava fuori Roma rientro in città
Ma la gratta negli telefono e gli disse che l'incontro era stato rinviato
Lei tuttavia aveva parlato ugualmente con Giulio Giulio le aveva detto che il politicamente il momento non era favorevole
Che la questione della sistemazione della Banca privata italiana doveva essere rinviata Andreotti aveva usato queste testuali parole in questo momento non ce la faccio non ce la posso fa il giorno successivo al previsto in come vedremo questo in coro questo appuntamento all'Hotel Hassler riceverà una eccezionale com'ferma
Da un dato documentale proveniente dallo stesso imputato il giorno successivo al previsto incontro dell'hotel Hassler e la bocca tout-court sia un incontro con Licio Gelli
Il quale informato delle parole di Andreotti
Pensa di potere recuperare sul Ciampi il dodici a dicembre settantotto Guzzi invia un biglietto ad Andreotti chiedendogli un incontro che avviene appunto il quindici dicembre settantotto al centro studi alle ore diciannove
Nel corso di questo incontro Andreotti gli dice che della grappe né non ha capito esattamente la sua versione che in sostanza si deve aspettare c'era una pausa ma non significava abbandono della posizione più o meno
Andreotti disse ma bella anche Pretato male il mio punto di vista ce l'ho detto soltanto che si deve pazientare un momento ma non è caduta la possibilità di una chiusura della Banca privata Italia
Questo incontro è del quindici dicembre
Il ventotto dicembre settantotto l'avvocato Luzi si Buzzi si reca quindi a New York dove alle ore diciassette e trenta incontra appunto la grata né con Michele sino
L'avvocato Guzzi risente quindi la gratta nel più volte anche attraverso dei memorandum che arrivano dall'America nel febbraio marzo settantanove la Grattan è scritto
Bisogna che Giulio Andreotti intervenga sollecitamente perché sostanzialmente gli avvocati americani di Michele Sindona hanno deciso
Di far fare al proprio cliente importanti rivelazioni davanti al giudice americano
Segue un nutrito scambio di memorandum almeno sette
Nel Periodo febbraio-marzo settantanove Muzzi incontrerà Andreotti Andreotti gli promette il suo interessamento dicendogli quella frase già ricordato ho dato istruzioni
Tornerò ad informare l'avvocato Guzzi ha poi spiegato che la Grattan aveva adottato delle iniziative in favore di Sindona anche negli Stati Uniti nel periodo febbraio-marzo settantanove infatti la grata ne comunico al Buzzi di aver fatto un intervento presso tale impeto lucri il quale era secondo quanto dicevano Sindone la stessa gratta una persona del Dipartimento di Stato ciò era da porre in relazione alla strategia degli avvocati americani Sindoni quali ritenevano che il loro cliente dovesse fare delle dichiarazioni importanti e tali da compromettere il sistema democratico in Italia e negli Stati Uniti
Infatti la Grattan in quel periodo febbraio-marzo settantanove comunico appunti al Buzzi che gli avvocati americani di Michele Sindona avevano chiesto un termine entro il quale si non avrebbe dovuto fare tali dichiarazioni Buzzi non seppe mai di che cosa si tratta
Tasse nello stesso contesto
Vengono appunto trasmessi dei memorandum
Al centro studi dell'onorevole Andreotti e vi sono gli incontri tra Guzzi Andreotti il clou di questa manifestazione di volontà del Sindona si incentra in quel memorandum del nove marzo del settantanove
Opening Muzzin registra in calce la citata telefonata al pianterreno
Il ventuno maggio mille novecentottanta l'avvocato Muzzi interrompe il suo rapporto professionale con Michele Sindona dopo avere rinunciato al mandato
Buzzi si becca dal senatore Andreotti per renderlo partecipe di questa sua decisione
Ha spiegato l'avvocato Guzzi ritenni di farlo perché praticamente avevo avuto un rapporto professionale che avevo intrattenuto con una persona Andreotti che si era sempre mostrata
Nei miei confronti garbata e gentile e siccome c'era siccome avevo messo al corrente l'onorevole Andreotti della sparizione di Sindona così ritenni di dire che da allora in poi io non mi sarei interessato più di Michele Sindone
Il mio rapporto professionale con sì non aveva avuto dico mi aveva dato modo di conoscere l'onorevole Andreotti ripetutamente mi sembra un gesto di cortesia comunicare che io non seguivo più il Sindona anche per evitare ulteriori e
Lei circostanze ricordate dal teste Guzzi in ordine alle pressioni svolte da Andreotti De Vangelisti sulla Banca d'Italia
Sono state pienamente confermate dalla testimonianza dello stesso professor Mario Sarcinelli il quale all'udienza del quattordici maggio mille novecentonovantasette ha ricordato che nell'affare Sindona
Egli aveva avuto contatti con l'avvocato Ambrosoli ma soprattutto vi erano stati due episodi in cui era stato interessato dal sottosegretario alla presidenza del consiglio onorevole Franco Evangelisti
L'onorevole Evangelisti lo convocò a Palazzo Chigi in maniera generica dicendo che doveva parlare di di cosa di grande in
Anzi
Nel corso dell'incontro
E Vangelisti quindi mi disse che era stata porta ed è l'incontro il colloquio che si svolge proprio nel momento in cui lo stesso Evangelisti telefona all'avvocato Guzzi informandolo che ha di là il socio
Nel corso dell'incontro Evangelisti gli disse che era stata portata a sua conoscenza è un'ipotesi di soluzione della vicenda Sindoni Ana che prevedeva sostanzialmente la rivitalizzazione delle banche l'uscita di scena dallo stesso sino
Fra l'altro è quella bozza di sistemazione che Evangelisti vicende ad Andreotti
Quel memorandum davo conto Buzzica Evangelisti riceve da Andreotti quando al ritorno degli Stati Uniti ha avuto l'incontro con Sindone dopo che Sindona chiesto all'avvocato Buzzi
Di ottenere da Andreotti un interessamento personale di Evangelisti nella vicenda in sostituzione dello stand ma
Evangelisti gli fece vedere al professor Sarcinelli volto rapidamente due documenti due lettere Matera Cinelli rispose che sulla base
Di una visione così sommaria non era minimamente in grado di dare alcun pare che avrebbe dovuto leggere e far leggere molto attentamente e quei documenti
Sarcinelli aggiunse anche che evidentemente una soluzione di quel genere
Cioè la
Riduzione di tutte le esposizioni del sistema Sindona alla ad una una scatola vuota campi secca poteva essere immaginata soltanto se il Pubblico Erario fosse stato rimborsato dei duecentocinquanta miliardi di lire
Che a quell'epoca si calcolava fossero il costo della liquidazione delle banche Sindoni anni dinanzi alla richiesta di Sarcinelli di avere quindi io rigidi nani o almeno copia dei documenti che gli erano stati mostrati Evangelisti disse che non era autorizzato a farlo
Aggiunse anche che in quel momento il Presidente del Consiglio non era in Italia e concluse dicendo che gli avrebbe fatto sapere se la questione poteva essere esaminata come lo stesso Sarcinelli aveva chiesto
Le parole testuali di Vangelisti furono non sono autorizzato e poi aggiunse anche per giunta il presidente Andreotti non è nemmeno in alcuni giorni dopo l'onorevole Evangelisti telefono a Sarcinelli mi disse che di quell'argomento non era il caso più di parlare perché la cosa sembrava Carlo Sarcinelli ringrazio Evangelisti della comunicazione di quella ipotesi null'altro sette in maniera diretta l'incontro a Palazzo Chigi si verifica il cinque settembre settantuno
Il dottor Sarcinelli riferisce di questo incontro al Governatore Baffi
Giudicando che questa era un fatto di estrema importanza avendo egli immediatamente detto
Che ove si fosse pensato di porre nel nulla la procedura di liquidazione coatta amministrativa le pubbliche casse in effetti la Banca d'Italia avrebbero dovuto essere ristorante di duecentocinquanta miglia
Il governatore Baffi si dimostrò preoccupato nel vedere che queste cose questi progetti di salvataggio delle banche sintonia ne stavano avanzando
La preoccupazione di Buffy nasceva oltretutto dal fatto che se la Banca d'Italia avesse permesso con pubblico denaro il salvataggio di un bancarottiere
L'esempio che sarebbe stato dato sia al sistema bancario italiano sia i sistemi bancari esteri sarebbe stato di una grandissima negatività
Queste erano le implicazioni del dottor Barca le preoccupazioni del dottor Baratti perfettamente condivisa da Sarcinelli e quindi ogni mossa che poteva fare coagula
Un movimento di opinione di forze politiche in favore di questo salvataggio certamente lo trovava abbastanza preoccupa
Appare chiaro quindi che risulta riscontrato appieno anche in questo caso tutto quello che l'avvocato Guzzi ha riferito
Che so Cuzzi effettivamente comunico ad Andreotti il desiderio di Sindona di fare seguire la vicenda da Evangelisti
Il fatto che l'onorevole Andreotti si attivo suo Evangelisti poiché quest'ultimo come il Guzzi poté personalmente constatare durante l'incontro del due settembre settantotto
Era in possesso del memorandum che Buzzi aveva consegnato ad Andreotti il ventotto luglio settanta settantotto
Evangelisti fece addirittura vedere il biglietto che Guzzi aveva scritto ad Andreotti per accompagnare i documenti
Il ricordo di una telefonata che Evangelisti gli fece da Palazzo Chigi proprio mentre in un'altra stanza stava parlando con Sarcinelli indicato poco simpaticamente come il sondaggio l'importanza per Sindona di quel progetto di sistemazione che se fosse andato in porto
Avrebbe comportato per le casse dell'erario un esborso di ben duecentocinquanta miliardi di lire
Sollevando il Sindona spesso da ogni problema in quanto avrebbe messo nel nulla la procedura di liquidazione coatta amministrativa su cui tanto si stava faticando l'onesto avvocato Ambrosoli
Pubblico l'altro Pubblico ministero no diciamo
Una pausa di cinque minuti concordare
Avvolgente riprendiamo alle ore sedici e trenta
Per l'udienza
Si è ricordato quindi
Che
Le circostanze riferite in udienza dall'avvocato Guzzi hanno trovate tutte un oggettivo e pieno Prisco
E da ultimo s'era detto con specifico riferimento alla vicenda delle pressioni esercitate
Da Andreotti per il tramite di Evangelisti allora sottosegretario alla presidenza del consiglio sui vertici della Banca d'Italia
Per cercare di favorire l'ultimo progetto di salvataggio del banche sintonia nel cosiddetto giroconto capisse
Come si è in carri corredato cominci già anticipato Baffi e Sarcinelli avrebbero pagato con un alto prezzo giudiziario la propria correttezza istituzionale
Che per gravi e fondatissime ragioni li aveva indotti ad una ferma opposizione ai fraudolenti progetti di salvataggio delle banche Sindoni anni sostenuti invece dando ed infatti di lì a poco il ventiquattro marzo mille novecentosettantanove Sarcinelli ed il governatore Baffi rimasero coinvolti
In provvedimenti cautelari che portarono addirittura in carcere Sarcinelli
Videro gravemente compromesso il prestigio internazionale di baffi ritiro del passaporto entrambi poi furono ampiamente prosciolti da ogni accusa inizialmente mossa contro di loro dalla procura io a proposito di questa ulteriore vicenda vanno ricordate in particolare
La testimonianza dell'ex senatore Massimo Riva rese all'udienza del venticinque febbraio mille novecentonovantasette
Il diario del professor Paolo Baffi acquisito nella stessa udienza la testimonianza del giornalista Roberto Fabiani amico di Licio Gelli ressa all'udienza del venti maggio mille novecentonovantasei
Il senatore Massimo Riva premesso di aver inseguito nella sua qualità di giornalista del Corriere della Sera
Quella che ha testualmente definito la paradossale indagine giudiziaria
Che portò dapprima all'incriminazione del professor Bassi e contemporaneamente all'incriminazione all'arresto del dottor Mario Sarcinelli
Allora vicedirettore generale della Banca d'Italia e responsabile in particolare del settore della vigilanza
Riva ebbe modo di scrivere nel periodo spesso in cui questi Tacchinardi
Eviti diario che poi fu pubblicato postumo sei mesi dopo la scomparsa dell'ex governatore con l'autorizzazione dei suoi familiari
Questo diario fu redatto da Buffy alcuni anni dopo gli eventi consegnato al Riva nel mille novecentottantatré
Ma per i sette anni successivi fino al mille novecentonovanta il diario rimase inedito nonostante le sue pressioni sul professor baffi perché ne autorizzasse la pubblicazione
Autorizzazione che Buffy gli concesse in forma quasi postuma poiché pochi mesi prima della sua scomparsa avvenuta nell'aprile del mille novecentottantanove nel corso di una telefonata bassi i LEA ove il professor baffi ricopriva in quel momento un incarico presso la Banca dei regolamenti internazionali
Baffi appunto gli diede una forma di autorizzazione un po'triste perché gli disse guardingo pubblicherà postumo ma le assicuro che non avrà molto tempo ad aspettare e purtroppo infatti pochi mesi dopo nei primi di agosto del mille novecentottantanove il male che l'aveva preso lo portò via
Il testo integrale del diario fu quindi pubblicato sul settimanale Panorama dell'undici febbraio mille novecentonovanta il teste priva prodotto in udienza
Gli originali del diario redatto dal professor baffi che egli stesso aveva titolato cronaca Breve di una vicenda giudiziaria
E di una lettera del professor baffi del tre marzo mille novecentottantatré il teste viva quindi riferito il contenuto dei suoi colloqui combatti avvenuti a seguito della disavventura giudiziaria che colpì nella primavera del settantanove il vertice della Banca d'Italia portò nell'autunno alle dimissioni di Buffy dall'incarico di governato
In proposito il priva spiegato che Paolo Baffi aveva una personalità particolarissima
Come gli ha detto Baffi era un uomo di auto sentimento istituzionale di grande riservatezza per quanto riguardava i suoi compiti istituzionali vale a dire che nella vicenda specifica
Si esprimeva con forte sdegno forte indignazione per quella che lui riteneva una ingiustizia patita ma evitava tuttavia nel discorso privato di entrare in specifica sa professor Baffi era convinto di essere vittima di una macchinazione per forzarlo alle dimissioni dalla Banca d'Italia in questo senso ad esempio in una lettera autografa da Basile
Del sei ottobre ottantaquattro egli parlava esplicitamente di forzate dimissioni da un suo in dal suo Inca
Nel diario egli fa riferimento a una serie di pressioni che erano state fatte nei confronti del vertice della Banca d'Italia
A proposito della sistemazione di alcune posizioni finanziarie critiche come in particolare quelle relative al crack della banca privata italiana di Michele Sindona e quelle del gruppo Caltagirone
Anche la provenienza di queste pressioni un fatto documentato nel diario infatti in un particolare passaggio
Viene per la prima volta svelato il fatto che tra le varie forme di pressione vi era stato appunto una convocazione del dottor Sarcinelli a Palazzo Chigi da parte dell'allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio Evangelisti per discutere delle vicende del caso Caltagirone incontro al quale Sarcinelli si recò trovando a Palazzo Chigi gli interessati cioè i tre fratelli Caltagirone
Questo passaggio rappresentava per viva una notizia inedita ed il giornalista non mancò di manifestare la sua sorpresa per un fatto di questo genere
Da chi allora manifesto anche Luís una fortissima indignazione per il fatto che in una sede istituzionale come la Presidenza del Consiglio un dirigente della Banca d'Italia si fosse trovato a dover discutere con gli interessati al caso finanziario in essere
Allora Presidente del Consiglio era Giulio Andreotti dal quale Evangelista era sottosegretario il teste Riva
Ha quindi spiegato che il caso Caltagirone nasceva dalla potenziale insolvenza del gruppo edilizio Caltagirone in relazione soprattutto alla sua posizione debitoria nei confronti dell'Italgas i cui responsabili allora erano il presidente alcalini e il direttore generale Tommaso Addario tali pressioni esercitate sui vertici della Banca d'Italia per il caso Caltagirone si ripetono sempre ad opera degli stessi uomini politici Evangelisti per conto di Andreotti in relazione ai progetti di salvataggio di Sindona
Riva ha infatti ricordato che lui stesso espresse dal professor Banfi che la Banca d'Italia era stata sondata sulla possibilità di attuare un piano che evitasse la liquidazione della Banca privata italiana
E in generale quindi del gruppo finanziario della costellazione di finanziarie di banche che costituivano il cosiddetto impero sino queste iniziative era stato assunto appunto da Evangelisti e conferma di questo fatto si aveva sempre nel diario di BA
Diario in cui si legge sotto la data cinque settembre mille novecentosettantotto ricordiamo che l'incontro tra Evangelisti e Sarcinelli a Palazzo Chigi avviene il quattro settembre mille novecentosettantotto il giorno dopo
Baffi annota Sarcinelli viene convocato a Palazzo Chigi da Evangelisti che gli mostra bozza di documento in cui si prefigura una sistemazione del caso Sindona
Sarcinelli afferma che per valutare le ipotesi fatte occorrerebbe studiare per studiare i documenti a prima vista comunque le soluzioni ipotizzate gli sembrano fuori dell'ambito delle cose possibili Evangelisti si riserva di far sapere
Se potrà mettere a disposizione dei documenti si è quindi la conferma documentale di ciò che ricordava nella sua deposizione lo stesso dottor Sarcinelli quali faccia detto
Che subito dopo l'incontro del quattro settembre gli informato dettagliatamente baffi di quanto era avvenuto e baffi lo annota infatti il giorno successivo nel diario
Quindi sotto la data otto settembre settantotto
E Dante visti comunica Sarcinelli che non è più necessario l'invio di quelle carte perplessa convinta il professor Banfi definì questo intervento testualmente una invasione di campo dell'autonomia della Banca d'Italia censurabile sotto il profilo istituzionale e con riferimento a coloro che avevano operato per determinare le forzate dimissioni dibattito al suo incarico di governatore della Banca d'Italia al River professor Banfi non fece i nomi ma diede una risposta nel suo stile
Disse tutti i grandi debitori si sono coalizzati contro di me perché il mio modo di condurre la politica della moneta e del credito è sfavorevole agli interessi di tutti i grandi debito
Sulla portata di questa testimonianza che sostanzialmente ha consentito di sentire la voce del Governatore Baffi in questo processo non appaiono necessari convenienti ma essa acquista se possibile
Un ulteriore valenza accusatoria in ordine all'ampiezza e alla spregiudicatezza
Dello spiegamento di forze che viene attorno a Sindona che aveva come punto nevralgico di appoggio il senatore Andreotti alla luce di quanto ha riferito il giornalista Roberto Fabiani su ciò che vi era dietro l'arresto di Sarcinelli
Ed il ritiro del passaporto a Buffy soltanto perché entrambi avevano correttamente esercitato il proprio ruolo istituzionale
Sentito all'udienza del venti maggio mille novecentonovantasette Roberto Fabiani ha premesso di essersi a lungo occupato nella sua qualità di giornalista della massoneria e di avere personalmente conosciuto Licio Gelli
Fabiani aveva cominciato ad occuparsi di massoneria nel settantatré lavorava a quell'epoca per il settimanale Panorama e fece una lunga inchiesta sulla massoneria nella quale c'era una parte riservata aggiunto di sicché come io ha raccontato un bel giorno alzo il telefono e chiamo Gelli all'Excelsior
Per la verità egli iniziò questa inchiesta sui in tutto di alcuni massoni quali si erano rivolti al figlio di Arnoldo Mondadori
Rappresentando il che in quel periodo la massoneria aveva un gravissimo problema rappresentato sia dal Gran Maestro che all'epoca era Lino Salvini
Sia da una loggia assolutamente irrituale assolutamente fuori da ogni schema massonico lapidi
Secondo questi massoni la loggia P due costituiva un pericolo per la massoneria saranno innanzitutto perché era una loggia segreta e quindi già aveva dei problemi di natura giuridica
Perché era assolutamente fuori dagli statuti perché costituiva un potere autonomo svincolato fuori da ogni e qualsiasi controllo agli ordini esclusivi di dice Oggioni il primo articolo di Fabiani sull'argomento fu quindi pubblicato su Panorama il ventuno marzo settantatré proprio nel giorno della Gran Loggia cioè dell'Assemblea di tutti i maestri venerabili che si riunisce il giorno del solstizio di primavera
Fabio ogni Fabiani
Tornò sullo stesso tema la P due gialli l'anno successivo e penso quindi di conoscere Gelli con il quale ottenne un appuntamento all'Excelsior dentelli lo ricevette subito fu molto gentile lo invito a pranzo da allora
E fino al mille novecentottantuno Fabiani dividente irregolarmente quando lui era a Roma per lo meno una volta ogni due
Fra di loro si crea un rapporto amichevole come ha detto Fabiani Gelli alla fine gli voleva perfino bene perché lo considerava un avversario le d'altra parte Fabiani pensava che Gelli aveva bensì creato un raggruppamento mafioso ma mafioso nel senso continentale non nel senso siciliano cioè nel senso
Che questo raggruppò barra Gruppa mento continuano ad occupare centri di potere
In proposito una volta lo stesso Gelli disse che aveva in Loggia cento cento centocinquanta deputati e quattro cinque ministri per quanto riguarda i suoi rapporti con il mondo della politica Gelli parlo ad esempio di Andreotti Gelli disse che Andreotti era una persona che Luis frequentava regolarmente
Che lo andava a trovare che si consultavano che un paio di volte a settimana andava a trovare Andreotti anche senza preavviso
E a proposito di questi rapporti tra Andreotti e Gelli il teste Fabiani ha ricordato in udienza un episodio del mille novecentosettantotto allorché il governo stava rinnovando i vertici militari
Poiché Gelli era un formidabile conoscitore del mondo militare Fabiani andò a chiedere Daloui notizie su chi era in predicato per assumere quegli incarichi c'erano infatti contemporaneamente da sostituire quell'anno quattro incarichi
Quelli di capo di stato maggiore della difesa e quelli dei capi di stato maggiore delle tre forze armate Gelli gli fece i nomi dei candidati più accreditati quello più importante
Erano anni Raiot Torrisi che era capo di stato maggiore della Marina
E divenne il capo di Stato Maggiore Generale Torrisi era amico di Gelli e iscritto alla P due come poi Fabiani scrisse in un suo articolo
La regia delle operazioni per i rinnovi dei letti c'è stata assunta da un tale che non c'entra niente cioè appunto dal linciaggio di dunque nel mille novecentosettantotto in occasione del rinnovo dei vertici militari Gelli anticipo a Fabiani alcuni dei nomi di coloro che sarebbero stati nominati
Gelli non disse esplicitamente a Fabiani quali contatti quali incontri con esponenti politici e gli avesse avuto su questo argomento però Fabiani rilevo un fatto preciso dopo aver parlato con Gelli Fabiani doveva recarsi in Parlamento perché avevo un appuntamento con Falco Accame allora presidente della Commissione di Faenza
E disse allora Gelli adesso tutte le cose che mi ha raccontato lei me li vado a fare confermare da Accame vediamo se ha ragione
Gelli allora replicò dicendo e allora andiamo insieme perché io sto andando da Andreotti la porto con il mio taxi l'accompagno io i due quindi andarono insieme Fabiani passo Gelli davanti a Palazzo Chigi dove stava andando
E lo stesso Gelli indice che andava a discutere di qua il sito di quelle nomi di vertici militari con Andrea
Gli stretti rapporti di frequentazione tra Gelli e Andreotti furono poi confermati a Fabiani dalla Lazzerini la segretaria di Jedi ladro Gerini disse infatti Gelli conosce Andreotti lo frequenta tutti i momenti aggiunse che i due cioè Andreotti Gelli erano diventati amici a Frosinone quando Gelli dirigeva la fabbrica di Materazzi
Disse che gli iscritti alla P due erano due mila quattrocento i parlo anche di rapporti di Gelli con altri uomini politici
Il teste Fabiani a quanto riferita quindi riferito quanto personalmente Gelli gli disse
In relazione alle iniziative giudiziarie adottata dalla magistratura romana nel mille novecentosettantanove contro i vertici della Banca d'Italia con l'avviso di reato a Buffy l'arresto di Sarcinelli
Fabiani nel corso di una delle sue tante conversazioni con Gelli commentò queste iniziative dicendo ma questa roba della Banca d'Italia una solenne schifezza
Allora Gelli disse testualmente ma quella è un'operazione politica quando una cosa non si può fare in un modo si fa in un altro modo
Quando avvenne questa conversazione Sarcinelli era già stato arrestato ed era ancora in prigione Gelli non spiegò esplicitamente a Fabiani il significato di questa sua frase ma nel contesto della conversazione
Era chiaro che Gelli diceva in contrasto con l'opinione critica di Fabiani che quella cosa era un'operazione politica che quella faccenda andava fatta disse testualmente una cosa politica
Quando una cosa non si può fare in un modo si fa in un altro no
Per quanto riguarda i rapporti tra Gelli e Sindona il teste Fabiani ha confermato che erano amici
E quando era pendente la procedura per l'estradizione di Sindona Gelli specificamente gli confermo che Carmelo Spagnuolo allora procuratore generale a Roma si era recato al consolato americano
Ed aveva rilasciato un affidavit in favore di Sindona su suo suggerimento
Gelli disse testualmente che stavano facendo in modo che il fratello Sindona non venisse estradato e che quindi il fratello Carmelo Spagnuolo con tutta la sua autorevolezza era andato a fare un affidavit al consolato americano
Questa testimonianza del tutto insospettabile perché proveniente da una persona come il Fabiani che ha coltivato rapporti di amicizia Condorelli
è estremamente significativa perché conferma ancora una volta i rapporti tra Gelli e Andrea
Conferma i rapporti tra Gelli e Sindona conferma il reale contenuto della loggia P due
Conferma l'altissimo grado di inquinamento che questa loggia esercitava sulla vita politica e istituzionale del Paese
Conferma come tutti coloro che si ponevano di traverso di ostacolo rispetto agli interessi degli amici nel caso di specie Sindona venissero travolti anche utilizzando spezzoni finti fedeli dello Stato
Conferma che la vicenda dell'estradizione di Sindona era talmente importante da indurre un procuratore generale della Repubblica come Carmelo Spagnuolo a testimoniare il falso dinanzi ad una autorità giudiziaria esterni
Questi rapporti tra Gelli Sindona personaggi della mafia ed esponenti della corrente andreottiana
Sono stati confermati anche dalla teste narra Lazzarini che fu per lungo tempo segretario dello stesso Gelli infatti all'udienza del ventisei novembre mille novecentonovantasette la Lazzerini ha riferito tra l'altro che
Quando Sindona alloggiava a New York all'hotel Pierre aveva frequenti colloqui telefonici congeli vitelli proteggeva Sindona
Gelli lei disse verso il mille novecentosettantotto settantanove che si recava spesso in Sicilia per incontrarsi con varie persone tra cui esponenti della mafia
Disse che si incontrava con l'onorevole Lima senza però spiegarne i motivi di questi incontri
Dell'avvocato Ambrosoli Gelli lei disse che rischiava grosso perché si era messo in testa chissà che cosa gli sarebbe probabilmente accaduto qualcosa
Poi quando l'avvocato Ambrosoli venne ucciso Gelli era più che mai deciso ad aiutare Sindona
Voleva impedire che essi non avvenisse estradato in Italia ed anche che venisse processato in America
Proprio in quel periodo Gelli telefonava a Palermo molte volte si mise in contatto con gioielli ma i quali assicurarono protezione da tutti i fratelli pale mica
Per andare
Alla conclusione
Anche questi dati e soprattutto il diario di Paolo Baffi confermano ulteriormente le seguenti conclusioni
Già dal febbraio settantotto vi era un intenso interessamento da parte dell'onorevole Evangelisti per la sistemazione della posizione debitoria dei fratelli Caltagirone nei confronti dell'Italgas
Evangelisti Cornel settantotto convoca Sarcinelli a Palazzo Chigi il ventuno febbraio il diciotto aprile per perorare la chiusura della vicenda Caltagirone e addirittura in data ventuno luglio settantotto lo convoca
Sempre a Palazzo Chigi gli fa incontrare personalmente i tre fratelli Caltagirone
Il sette aprile settantotto iniziano le prime vicissitudini giudiziarie di baffi e subito dopo di Sarcinelli in relazione a varie vicende che ruotavano pur nella diversità formale delle singole indagini intorno agli interessi dei Caltagirone
Si trattava cioè di un modo per esercitare pressioni sul suo Baffi Sarcinelli nel tentativo di farli deflettere dalla loro linea di coerenza istituzionale tra i magistrati romani interessati alle vicende ve n'erano almeno due il consigliere istruttore Galluccio il sostituto procuratore Infelisi legati da vincoli di amicizia e di frequentazione con i fratelli Caltagirone
è stato provato in questo processo il rapporto che legava i Caltagirone soprattutto Gaetano con l'onorevole Evangelisti e la corrente andreottiana al punto che il primo
Poteva pacificamente definirsi tra l'altro un grande finanziatore della corrente appare quindi legittima la correlazione stabilita dallo stesso baffi tra le iniziative giudiziarie nei confronti dei vertici della Banca d'Italia
E il disegno politico andreottiano di superamento della resistenza degli stessi vertici per il salvataggio di Caltagirone
Tra l'altro mentre si stava svolgendo questa delicatissima partita lo stesso lungo Baffi Sarcinelli
Si stava ponendo di traverso anche nell'altra imponente partita riguardante Sindone
Sì che era assolutamente indispensabile dal punto di vista di Andreotti diva imprevisti e dei loro amici infrangere questa resistenza se non proprio dare una lezione due testardi ma fedeli servitori dello Stato
E sulla vicenda dei Caltagirone sui rapporti tra questi ultimi Andreotti giova ricordare ancora una volta ciò che su questo affare scrisse l'onorevole Aldo Moro nel suo memoriale poco prima di essere ucciso sullo sconcio dell'Italcart s'
La frase si legge in maniera chiarissima la frase di Moro quando afferma la trattativa il nome dei pubblici poteri è stata fatta da un privato proprio l'interessato Caltagirone che ha tutto sistemato il sistemato in famiglia
La frase in cui Moro dice
Il Caltagirone il quale si muoveva come investito di funzione pubblica incaricato da chi Andreotti hai il potere di tutelare gli interessi pubblici per trattare invece gli interessi più privati del mondo
Si comprende la frase la luce di questi fatti sono tutti i segni di incredibile spregiudicatezza che deve avere caratterizzato tutta una fortunata carriera che non gli ho mai invidiato e della quale la caratteristica più singolare che passi così frequentemente priva di censura o anche solo del minimo orribili
Questi quindi erano i pensieri di un uomo consapevole di essere sul punto di morire a proposito delle indebite interferenze delle condotte illecite di Andreotti
Segni tutti di incredibile spregiudicatezza il quale secondo le testuali parole di Moro il quale si meravigliava già all'ora
Del fatto che il se passassero così frequentemente prive di censure o anche solo del minimo ridi
Ma il coinvolgimento attivo e costante di Andreotti li fraudolenti tentativi di salvataggio del bancarottiere Sindona risulta anche dai fatti
Che il maresciallo Silvio novembre ebbe personalmente ad accertare nell'esercizio delle sue funzioni di ufficiale di polizia giudiziaria incaricato di svolgere indagini sul crac delle banche sintonia il teste novembre non eticamente rievocato in udienza questi fatti a cominciare dalla nomina di Mario Barone ad amministratore del Banco di Roma se già visto poc'anzi
Sulla base delle testimonianze fornite l'onorevole Teodori e dell'avvocato Guzzi come Mario Barone
Fu nominato fu la nomina di Mario Barone fu patrocinata personalmente da Sindona è sponsorizzata da Andreotti festeggiata in un Grand hotel romano con un brindisi
Cui parteciparono personalmente Sindona è il dottor Barone con una telefonata ad Andreotti da parte di Sindona
Ma i mi limito quindi qui a ricordare della deposizione del maresciallo novembre soltanto alcuni particolari in più
Il teste novembre apprese da varie fonti tra cui l'avvocato Tommaso Ruby capo dell'ufficio legale dello stesso Banco di Roma
Che Sindona aveva elargito la somma di due miliardi di lire alla democrazia cristiana si ricordino i tre libretti alla portatore con nomi di fantasia che furono incassati in contanti
E consegnati all'onorevole Micheli come una sorta di compenso per la nomina dell'avvocato Barone ad amministratore delegato
Si ricordi ancora la frase pronunziata dall'onorevole Fanfani in Commissione parlamentare di inchiesta è ricordata
Dal teste Teodori
Secondo cui la democrazia cristiana doveva riconoscenza da Andreotti e questa riconoscenza andava pagata con la nomina della poca del dottor Barone
Al Banco di Roma riconoscenza perché cosa per quei due miliardi costituiti dai quei lei quei tre libretti al portatore
Depositati nella banca di Sindona altra tesi riferita novembre dall'avvocato Ambrosoli era quella secondo cui questi due miliardi all'anno destinati alla campagna per il referendum sul divorzio
Erano una dazione per concorrere alle spese della campagna elettorale
E questa
Interpretazione riprodotta anche nel memoriale Moro
Laddove appunto
Si parla di questa relazione
Nomina del dottor Barone legata benemerenze acquisite per aiuti da dare alla gestione del referendum
Si cita come fonte di questa affermazione l'avvocato Vittorino Veronesi
Ma quali erano i rapporti tra Andreotti e il dottor Mario Barone
Già se visto sulla base delle precedenti testimonianze che erano molto stretti
Teste novembre ha riferito che anche lui che la sua fonte il già citato avvocato rubi capo dell'ufficio legale del Banco di Roma più volte gli disse che il referente politico dell'avvocato Barone era l'onorevole Andreotti
Come abbiamo visto il dottor Barone assolve quindi tempestivamente al suo compito di aiutare Sindona e come ha ricordato in udienza anche il maresciallo novembre con il finanziamento di cento Mbit
I cento milioni di dollari attraverso la consociata di Nassau del Banco di Roma finanziamento illegale perché neppure autorizzato dall'Ufficio italiano dei cambi
Finanziamento di cento milioni di dollari a seguito del quale il Banco di Roma acquisisce il controllo del complesso della holding Sindona in quanto riceve a titolo di pegno il cinquantuno per cento della banca unione
Come si è ricordato già poi nel corso di una perquisizione eseguita nel mille novecentosettantaquattro nello studio di sì non ha lo stesso maresciallo novembre rinviene la velina della lettera a firma di Piersandro Magnoni
Datata Milano otto ottobre mille novecentosettantatré di ringraziamento
Con riferimento ai successivi progetti di salvataggio della Banca privata italiana il teste novembre ha ricordato che gliene parlo soprattutto l'avvocato Ambrosoli
I progetti di salvataggio furono più d'uno è l'ultimo fu quello appunto che andava sotto il nome di giroconto campi secche del quale c'ha parlato diffusamente in udienza il teste avvocato Guzzi
Anche novembre apprese dall'avvocato Ambrosoli che l'unico risultato di questi progetti era che in buona sostanza
La Banca d'Italia avrebbe rimesso verso la fine del mille novecentosettantotto gli importi o pari a circa duecentocinquanta miliardi esattamente la stessa cifra
Che il professor Sarcinelli in decadente visti dall'incontro a Palazzo Chigi dal quattro settembre
Del mille novecentosettantotto perché è l'unico risultato era questo questo progetto prevedeva che lo Stato rinunciasse a un ingente multa valutaria che era stata irrogata carico solidale della banca private di sì non è che le tre banche di interesse nazionale
Facenti parte del Consorzio di salvataggio potessero accedere Allo scopo conto presso la Banca d'Italia senza pagare il tasso ufficiale di sconto ma un tasso agevolato dell'uno per cento
Il differenziale tra il tasso ufficiale di sconto all'uno per cento era la dotazione che veniva data al Consorzio perché si surroga se nelle ragioni di credito dei depositanti
Questo consorzio era costituito appunto ad altre banche d'interesse nazionale il Banco di Roma al cinquanta per cento il Credito Italiano al venticinque per cento e la Banca commerciale al venticinque caccia ma quel che qui importa sottolineare che poi che i risparmiatori che avevano depositato presso le banche di sì non erano stati soddisfa delle loro ragioni di credito in virtù dell'istituto della surroga nell'aprile-maggio mille novecentosettantacinque a questo punto i progetti di salvataggio giovavano esclusivamente assi no
Servivano semplicemente a trasferire tra esposizioni finanziarie multe valutarie duetti l'onere di duecentocinquanta miliardi dalle spalle del solo Sindona sulle spalle dell'erario
Senza che c'entrassero per nulla i diritti o gli interessi dei risparmiatori quali già erano stati soddisfatti
Ecco perché il progetto era totalmente palesemente fraudolento di conseguenza l'atteggiamento dell'avvocato Ambrosoli rispetta questi progetti di salvataggio era stato sempre un atteggiamento di chiusura proprio per questi motivi perché la massa creditoria non avrebbe tratto alcun beneficio
E perché sarebbero derivati soltanto oneri per le finanze pubbliche per oltre duecentocinquanta miliardi
Il teste novembre ha rievocato il proprio rapporto di amicizia che si stavano progressivamente con l'avvocato Ambrosoli
E parlando dell'andamento della liquidazione l'avvocato Ambrosoli confido al maresciallo novembre di avere avvertito delle ostilità nei confronti della sua attività
Diceva erano state poste in essere sia sul piano formale che non formale tutta una serie di attività che prendevano il suo lavoro più difficile
Denunce in Italia e all'estero
Sera articoli di stampa
Esposti di Sindona al governatore della Banca d'Italia per rimuovere Ambrosoli dal suo incarico queste pressioni queste ostilità non provenivano soltanto da Sindona e dei suoi stretti collaboratori che sarebbe stato comprensibile
Ma anche da ambienti DiVersi
Inizialmente osservato il teste novembre le questioni formali venivano direttamente da si non ebbe ai suoi dei suoi Patrick patrocinatori dai suoi legali ed era questo quello che accade vi furono vari colloqui con Piersandro Magnoni con l'avvocato Guzzi quel quasi sempre con riferimento
Ai cosiddetti progetti di salvataggio ma l'avvocato Ambrosoli disse al maresciallo novembre che questi progetti di salvataggio stavano a cuore anche a personalità politiche all'onorevole Andreotti
E al senatore Fanfani in particolare
Rappresentanti di e qui la testimonianza di novembre coincide perfettamente sottili solamente con la differenza della fonte con quanto ha riferito l'avvocato Buzzi rappresentanti di queste personalità politica presso l'avvocato Ambrosoli
Erano stati l'ingegner Federici l'avvocato Buccianti dell'avvocato
Sì questi signori che chiedevano dati che insistevano perché venissero accolti questi progetti di salvataggio facevano riferimento a queste personalità politiche dicendo che il salvataggio della Banca privata italiana stava a cuore anche a queste persone
Come abbiam visto
E secondo quanto risultava al maresciallo novembre l'ingegner ferisce era componente del consiglio di amministrazione del Banco di Roma strettamente legato ad Andrea
L'avvocato Rodolfo Guzzi era uno dei membri del collegio di difesa di Sindone l'avvocato boccia ante era un avvocato che spendeva il nome del senatore fa
L'avvocato Ambrosoli disse a novembre appunto che questi signori che venivano in contatto con lui
A ventuno affermavano che queste Autorità politiche avevano a cuore questo tentativo di sistemazione novembre ha detto
Di non sapere gli interventi diretti di Andreotti su Ambrosoli almeno per ciò che questi sette ma ha ricordato in proposito la lettera di Piersandro Magnoni e l'affidavit di Philippe Guarino
In ordine a quest'ultimo documento ha fatto rilevare che Guarino parlava di due incontri in Italia con un alto esponente della politica e del governo abbiam visto dalla testimonianza di Guzzi che si riferiva ad Andreotti
Egli è l'avvocato Ambrosoli al riguardo nel commentare questo passaggio dell'affidavit Guarino pensarono sempre e giustamente poi abbiam visto che dal dibattimento è emerso che l'alto esponente non poteva che essere il presidente del Consiglio Andrea
Testé novembre quindi riferito quanto a sua conoscenza sulle pressioni politiche mafiose che in quel medesimo contesto si svolsero nei confronti dei banchieri Enrico Cuccia e Roberto campi Enrico Cuccia nella sua qualità di presidente di Mediobanca era stato interessato anche lui alla sistemazione della Banca privata italiana gli venne sottoposto a uno dei progetti di salvataggio
Affinché intervenisse presso la Banca d'Italia inducendolo ad un atteggiamento favorevole e ad intervenire a sua volta nei confronti dell'avvocato Ambrosoli
Nello stesso periodo in cui l'avvocato Ambrosoli cominciò a ricevere le minacce telefoniche anche il dottor Cuccia era sotto minaccia lo avevano minacciato di rapidi figli gli avevano bruciato la porta d'ingresso di casa riceveva minacce il pene
Ed ancora
Il teste novembre ha ricordato di una singolare
Campagna
Come possiamo definirla in parte ristampa in parte di pubblicità per manifesti
Di intimidazione svolta nei confronti del banchiere Roberto Calvi da tardiva alternava alla e Luigi Cavallo per quanto riguarda questa specifica vicenda
Rinvio alla deposizione del teste e alla requisitoria scritta
Infine interpellato sul tema degli affidavit in favore di Sindona da utilizzare nella procedura di estradizione il maresciallo novembre
Ha ricordato e nel dicembre del settantacinque dalla procura del distretto meridionale Dini Jorge venne segnalato con preoccupazione gli investigatori italiani che vi erano stati questi interventi nell'ambito del processo estradizione alle tre personaggi
Che avevano sottoscritto gli affidavit che vi erano ad esempio Anna Bonomi Flavio Orlandi
John McCarthy eri già amministratore della Banca privata finanziere di Sindona il biliardo sogno Licio Gelli Carmelo Spagnuolo finite Guarino porrà ostentano Gullo infine anche il maresciallo novembre
Hai confermato in udienza il fatto che Sindona si era incontrato con Andreotti a New York dopo novembre collaborava infatti
Con alcuni investigatori della F bianca articolare con Eduardo Pauline e Louis vizi e maniche al notte Vizioli dai si occupavano appunto delle indagini su Sindona negli Stati Uniti
E nel corso di una conversazione avvenuta negli Stati Uniti dopo la morte dell'avvocato Ambrosoli Holiday disse appunto a novembre che essi non aveva incontrato a New York Andreotti Holliday spiegò che avevano intervistato usando il termine americani vedano interrogato la signora della gratta nella quale svolgeva la funzione di organizzare il viaggio e il soggiorno di Andreotti quando questi si ricava negli Stati Uniti questa signora sentita una prima volta non disse nulla
Una seconda volta invece riferì che vi era stato un incontro tra la Sindone andrà occhi ciò in un Periodo sicuramente posteriore al settantacinque quando cioè il Sindone era latitante per la legge italiana
Vedremo fra breve
Come questa di la vicenda di questo incontro tra Andreotti e Sindona in negli Stati Uniti sia stata ricostruita direttamente dal teste Oliveri beni intanto dobbiamo direi che
Sulle pressioni mafiose svolta nei confronti del banchiere Enrico Cuccia una interessante indicazione ha fornito in udienza all'udienza del diciassette dicembre mille novecentonovantasette anche Angelo sino
Il quale ha anche indicato i responsabili dei citati atti intimidatori ma individuati prima Enzino infatti riferito che egli stesso una volta ne indica nei primi mesi del mille novecentosettantanove
Fece un viaggio a Milano con Giacomo vitale e si incontrò con uno dei gemelli Dell'Utri per una questione inerente il banchiere Cuccia lui stesso il vitale il Dell'Utri quindi andarono a pranzo in un ristorante del centro di Milano Enlil vitale sollecito l'intervento del Dell'Utri per indurre Cuccia desistere dalla sua condotta contraria agli interessi di Sindona
Il Dell'Utri disse che non aveva la possibilità di arrivare a Cuccia perché erano su piani diversi disse no assolutamente io non ho modo i poteri arrivare a Cuccia
Nel corso di questo colloquio il vitale disse che se questo Cuccia non si metteva la testa la testa a posto gli avrebbero rotto le corna poi dalle parole si passò ai fatti poiché il vitale gli raccontò che con Francesco fodera
E con un macellaio contrabbandiere che si chiamava appunto solo aveva bruciato la porta di caso il portone dell'abitazione del
Per quanto riguarda i suoi incontri con Sindona negli Stati Uniti
Andreotti ha sempre sostenuto di avere avuto un solo un incontro avvenuto nel mille novecentosettantatré in occasione di un pranzo al Saint Regis ottenne di New York Andreotti ha negato invece di avere incontrato a New York Sindona sia nel mille novecentosettantasei quando si recò in quella città soltanto per un giorno
Sia nel mille novecentosettantasette quando si recò negli Stati Uniti d'America ma senza passare per mio figlio
Sindona e Magnoni Buzzi per averlo sentito dire dai due hanno affermato di contro che questo incontro vi sarebbe stato
Ma la prova definitiva dell'esistenza di questo incontro tra Andreotti e Sindona Washington
Emersa dalla testimonianza dell'agente speciale dell'FBI Edward Holliday prese il sei giugno mille novecentonovantaquattro a New York in commissione rogatoria ed acquisita al fascicolo del dibattimento
La gente oggi Deja premesso di avere più d'una volta interrogato la signora della gratta né in ordine i suoi rapporti con Michele Sindona la identificazione della donna
Come teste ad ascoltare gli investigatori dell'FBI erano giunti sulla base dell'analisi dell'agenda telefonica di Sindona in cui appunto era annotato il numero di telefono e l'indirizzo della grande in questa circostanza la signora gratta ne parlo ad Oliveira anche dei rapporti tra Sindone Andreotti la Grattan disse
Che questi ultimi Sindone Andreotti facevano parte del medesimo partito politico la democrazia cristiana e che si erano conosciuti nel mille novecentosettantatré
La grata Anna giunse che aveva messo in guardia Andreotti dall'intrattenere rapporti con Sindona perché riteneva che costui fosse una persona inaffidabile spietata queste furono le testuali parole usate dalla grattando per definire il singolo
Il teste Holliday ha quindi riferito analiticamente alcuni punti del discorso dell'anno
E la disse che prima ancora di incontrare il Sindona lo aveva conosciuto di fama aveva poi incontrato per la prima volta è personalmente il Sindona nel mille novecentosettantuno
Avendo infatti percepito delle voci
Circa il rischio di un rapimento del figlio di Andreotti che si trovava negli Stati Uniti la Grattan aveva preso contatto con Sindona perché sospettava che gli potesse essere coinvolto almeno a conoscenza di questo progetto criminoso
Questo incontro si era svolto nell'ufficio della gratta Neil Manhattan il Sindona aveva negato di sapere alcunché di questo presunto progetto di rapimento
E nella stessa circostanza aveva affrontato con la grazia né questioni attinenti ai suoi problemi giudiziari di quel periodo
La gente ho unitaria quindi personalmente ha dato lettura del testo originale della sua relazione scritta sul colloquio con la grata Anna gli atti delle tre binari
Nell'ecco soltanto alcuni intarsi
Dopo aver parlato della lì suo incontro con Sindona di cui s'è detto
Stando alle sue dichiarazioni questo è è scritto nella relazione di allora gli atti dell'F via la signora grattando disse a Sindona di non volere avere niente a che fare con lui e che non avrebbe accettato neanche una tazza di caffè ma che sarebbe andata a Washington e per discutere per conto di Luino ordina la sua estradizione Italy in Italia
E l'ha sottolineato che avrebbe profuso il suo impegno a favore di Luís nell'interesse del governo italiano e per odio verso il Partito comunista
E la quindi descritto Sindona come una responsabilità politica per l'alleanza occidentale ha inoltre aggiunto
Che Sindona fece riferimento ad un elenco di cinquecentonove mi di sostenitori italiani della Democrazia Cristiana che sarebbero stati esposti e avrebbero corso gravi pericoli qualora Sindona fosse stato estradato non è difficile comprendere adesso il senso
Di questa circostanza riferita nel mille novecentosettantanove
Dalla Grattan alla gente del Pedriali
E l'ha dichiarato di avere incontrato Sindona circa otto volte tra il giugno del mille novecentosettantotto il luglio del mille novecentosettantanove e che ogni incontro avveniva dopo le diciassette nella sala riunioni dell'Ufficio della grande
Ha affermato di essersi recato a Washington nel novembre del settantotto e nel marzo del settantanove di aver parlato con rappresentanti del Dipartimento di Stato e del Dipartimento di Giustizia in ordine all'estradizione di Sindona
In Italia
Ha aggiunto di non aver mai avuto in di non avere mai avuto informazioni sulla colpevolezza o innocenza di Sindona in relazione alle imputazioni pendenti presso il Distretto meridionali di New York
Ma ha riferito che a prescindere dal modo in cui egli avesse acquisito cospicue somme di denaro aveva convogliato milioni di dollari verso la democrazia cristiana e quindi era una vittima di un complotto politico
Grattan anche riferito di presumere che Sindona avesse collegamenti marchio
Il teste Olivetti fin qui la relazione scritta del mille novecentosettantanove il teste Ondei ha poi dichiarato
Che l'FB ai giunse alla conclusione che la gratta nere una persona incredibile nel corso del suo esame rogatoriale del mille novecentonovantaquattro ha spontaneamente aggiunto
Di dover riferire un particolare che non è ricordato nel rapporto di cui aveva dato le qual era questo particolare nella gratta negli riferì che nel periodo tra il mille novecentosettantotto e il settantanove si era incontrata appunto ben otto volte con Sindona in quel periodo Sindona l'aveva pregata di organizzare di un incontro con Andrea
Lei aveva evitato di organizzare questo incontro proprio perché disistima la Sindone riteneva che potesse nuocere ad Andreotti
Anzi proprio in questa circostanza e l'aveva messo in guardia onorevole Andreotti dei rischi che sarebbero derivati alla sua immagine da un incontro con Sindona nonostante ciò la Grattan disse che l'incontro tra Andreotti e Sindona c'era ugualmente è stato proprio in quel periodo e cioè tra il settantotto e il settantanove tutto ciò gli fu testualmente ha detto dalla Grattan
E il teste olive ha concluso la sua su testi Monia sa sottolineando che del colloquio con la grata negli erano rimaste particolarmente impresse nella memoria alcune cose
Che la grata nere una persona credibile che voleva un gran bene ad Andreotti che disprezzava Sindona
Che aveva fatto di tutto per evitare contatti tra Sindone Andreotti nonostante le richieste di Sindona in tal senso che nonostante ciò Andreotti si è incontrato consente
Sulla base di questi elementi e con riferimento alla fase dei tentativi di salvataggio del sistema Sindona
Dall'analisi coordinata dei documenti acquisiti e delle deposizioni rese dai testi Teodori Guzzi Sarcinelli Piva Fabiani Lazzeri di novembre Holliday si traggono con certezza le seguenti conclusioni
La prima prova documentale dell'azione svolta ad Andreotti in favore di Sindone costituita da una lettera che il genero di Sindona Piersandro Magnoni scriveva lo stesso Andreotti l'otto novembre mille novecentosettantatré
La frase è da ricordare questa la mia profonda impressione su quanto è il cioè Andreotti ha voluto suggerire mi riguardo alla strategia che il nostro gruppo vuole seguire in Italia mi autorizza a pensare di avere noi se mi consente un sincero amico in lei
Ed un formidabile esperto con cui potere concordare di volta in volta le decisioni più importanti
Andreotti interviene quindi in favore di Sindona ancor prima del crac della sua banca con la nomina del dottor Mario Barone all'incarico di terzo consigliere delegato di Banco di Roma nomina deliberata il trentuno marzo mille novecentosettantaquattro e sponsorizzata da Andreotti presso il ministro del tesoro del tempo come ebbe ad affermare davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta lo stesso senatore Amintore Fanfani
Fanfani disse sul punto che il Governo doveva riconoscenza all'onorevole Andreotti e anzi la stessa DC doveva riconoscenza ad Andreotti di conoscenza conto che gli fu espressa attraverso questa nomina
Anche l'avvocato Rubik capo dell'ufficio legale del Banco di Roma disse al maresciallo novembre che la dazione di due miliardi alla democrazia cristiana e ne ha una sorta di compenso per la nomina dell'avvocato Barone ad amministratore delegato
E che il referente politico dell'avvocato Barone era l'onorevole Andreotti
La medesima circostanza venne confermata al Buzzi dallo stesso Sindona il quale disse che il barone era stato messo lì appositamente per risolvere i suoi problemi
La connessione Andreotti Barone Sindone così evidente che Sindona addirittura brinda questa nomina di Barone il trentuno marzo mille novecentosettantaquattro nei saloni del Grand Hotel di Roma
E fa quindi una telefonata di ringraziamento ad Andreotti al quale dice testualmente secondo la testimonianza di Carlo Bordoni davanti alla Commissione questo è l'uomo con cui dovrà rivedere nella in futuro
Attraverso Mario Barone il Banco di Roma di Nassau concede a Sindona il prestito illegittimo di cui si è parlato di ben cento milioni di dollari il cui rimborso appare già a priori chiaramente impossibile nel contempo già sul finire del settantatré la secche statunitense aveva indicato un'altra banca di Sindona la Franklin banche come soggetta a grandi rischi mettendola sotto osservazione
In questo periodo è proprio in questo periodo assai delicato per la Franklin è sempre il Banco di Roma affida alla stessa Franklin il collocamento sul mercato internazionale in particolare americano
Di obbligazioni credi o pc Popper ben centotrentadue milioni di dollari così fornendo un ulteriore apporto finanziario ad un sistema quello Sindoni hanno già ampiamente da ecco
Il Banco di Roma prosegue nella sua funzione di grande sponsor di Sindona passando da un prestito di cento milioni di dollari alla gestione diretta delle sue banche per evitarne il fallimento
Fino al sostegno dopo il fallimento costituito dal tentativo di assorbirle attraverso il consorzio delle tre banche di interesse nazionale e di scaricare le passività della Banca privata italiana sull'erario per circa duecentocinquanta miliardi
Il Banco di Roma in particolare nel periodo antecedente all'undici settembre mille novecentosettantaquattro avrebbe dovuto agevolare la banca Sindoni Ana
Attraverso una sovrastima del suo valore
Da quantificare in centottanta miliardi di lire circa senza tenere conto invece del suo reale stato di decozione quale emergeva dalle ispezioni che in quello stesso lasso di tempo stava eseguendo la Banca d'Italia
Per lungo tempo anche dopo il crac evidenziato il ventisette settembre mille novecentosettantaquattro dal provvedimento di liquidazione coatta amministrativa IVA
Ti tra Sindone Andreotti rimangono intensi tanto che i progetti di salvataggio vengono patrocinati da loro amici comuni
Nella cura degli interessi di Sindona dopo il mille novecentosettantaquattro
Hanno parte rilevante esponenti della massoneria deviata a cominciare da Licio Gelli
Oltre che ambigui personaggi della cosiddetta comunità italo americana tant'è vero che proprio seguendo le tracce dignitose Micelli Crimi
Che durante il falso sequestro di Sindona si incontra con Licio Gelli ad Arezzo si giunge alla scoperta delle famose liste della P due
A Castiglion Fibocchi
In questo contesto temporale sebbene Sindona sia ormai un bancarottiere latitante per la giustizia italiana diviene sempre più intenso ed è evidente
Il coinvolgimento diretto e costante di Andreotti nella cura degli interessi più rilevanti di Sindona
Compreso il tentativo di sottrarlo alle conseguenze civili e penali del processo di bancarotta instaurato contro di lui in Italia e negli Stati Uniti infatti il ventitré agosto mille novecentosettantasei due membri della comunità italo-americana di New York finite Guarino Apple Rao Junior hanno a Roma due incontri uno con Licio Gelli e l'altro con Andrea
Alla fine del colloquio con Andreotti due riferiscono all'avvocato Guzzi che erano molto soddisfatti perché il senatore Andreotti aveva assicurato il suo interessamento per quanto riguarda l'estradizione
Di questo colloquio del suo contenuto vi è un preciso riscontro documentale in una lettera del ventotto settembre mille novecentosettantasei indirizzata direttamente ad Andreotti in cui Sindona e assolutamente esplicito
Illustre caro Presidente nel momento più difficile della mia vita sento il bisogno di rivolgermi direttamente a lei per ringraziarla dei rinnovati i sentimenti di stima che l'ha recentemente manifestato appunto a Philippe avrà a Philip Guarino Paul Rao qualche tempo prima
Il canale che lei da Andreotti alla ITT di Sindona dal crack fino all'estate del mille novecentosettantotto è costituito dall'ingegner Fortunato Federici
D. Fortunato Federici sono documentate molte iniziative diceva il memorandum Sindoni ANIE riferisce di inoltrarmi al presidente del Consiglio Andreotti cui molti sono direttamente in testa riporta la notizia che Andreotti si sarebbe interessato al ricorso in Cassazione poi quella della mancanza di risulta si incontra con Andreotti e con il professor Agostino Gambino per decidere un'azione nei confronti di parlamentari americani ricordino mafia italiana
Presente al presidente Andreotti in data quindici luglio settantotto quando già in moto malato l'avvocato Buzzi che così stabilisce un contatto per quanto riguarda più specificamente gli interventi di Andreotti a sostegno dei cosiddetti progetti di salvataggio risulta il collegio di difesa di Michele Sindona aveva studiato due progetti primo chiamato Progetto interdipendente tra la Società Generale Immobiliare la banca privata italiana il secondo definito giroconto campus
Il primo progetto negli anni settantasei settantasette viene sostenuto da un intervento esterno se ne interessano il Steel senta il dottor barone del Banco di Roma
Il Roberto Memmo che abbiamo ricordato l'ingegner Federici altresì l'ho visto
Appunto a questo progetto di salvataggio il sì non ha si riferisce in un'altra lettera scritta all'onorevole Andreotti in data ventotto settembre mille novecentosettantasei documento numero sessantanove
Il secondo progetto di salvataggio cosiddetto giroconto Campise che si sviluppa nella seconda metà del mille novecentosettantotto fine agosto primi di settembre per esso Andreotti segnala Buzzi come persone idonee a seguire questo aspetto tecnico il senatore Stammati che era allora ministro dei lavori pubblici in quello stesso periodo
Sindona incontra a New York l'onorevole Franco Evangelisti e subito dopo telefona punti per virili di chiedere ad Andreotti di fare seguire il progetto lo stesso Evangelisti invece che a Stammati cosacche
L'avvocato Guzzi fa telefonando al presidente Andreotti il primo settembre mille novecentosettantotto ed annotando sulla sua agenda la seguente risposta di Andreotti va bene Lovino anche all'onorevole Evangelisti
Questi progetti di salvataggio tendono però non da salvaguardare interessi pubblici e neppure gli interessi dei risparmiatori ma essenzialmente a tutelare gli interessi patrimoniali e penali dello stesso Sindona
Che vuole giungere ad una transazione con il consorzio da cui si riprovo propri promette di ricavare il valore presunto ed inesistente delle sue banche mediante una so una fittizia sovrastima del valore di queste banche pari a centottanta miliardi
Come se visto gli stessi progetti avrebbero comportato coi per l'erario italiano la perdita di circa duecentocinquanta miliardi che erano la quantificazione dell'anticipazione che la Banca d'Italia doveva fare al consorzio delle tre banche
Nonché in più il mancato introito di una consistente multa valutaria che le banche di Sindona avrebbero dovuto pagare per le gravissime irregolarità valutarie posta in essere negli anni di loro attività
Proprio per queste gravi fondatissime ragioni questi fraudolenti progetti di salvataggio si scontrano con l'opposizione dell'avvocato Ambrosoli quale pagherà con la vita la propria onestà professionale le ed istituzionale
Nonché con l'altrettanto ferma opposizione dibattiti Sarcinelli quali pure pagheranno con un alto prezzo la propria correttezza istituzionale per contro gli stessi progetti fraudolenti secondo ciò che Ambrosoli differisce al maresciallo novembre stanno a cuore ad alcune personalità politica quali l'onorevole Andreotti
Anche Enrico Cuccia un ruolo in questi progetti avrebbe dovuto farsi parte diligente per intervenire sulla Banca d'Italia che era contraria affinché questa invoglia se a sua volta l'avvocato Ambrosoli però perché i rapporti tra Cuccia essi non erano da sempre conflittuali Cuccia non svolge l'attività richiesta agli comincia quindi a ricevere minacce di rapimento di uno dei figli e subisce atti intimidatori
Sempre nel tentativo di realizzare il salvataggio del sistema Sindona nel periodo compreso
Tra il luglio settantotto il marzo settantanove il contatto fra Guzzi Andreotti è strettissimo
Ben otto incontro incontri diretti e tre colloqui telefonici e il periodo in cui la posizione di Sindona si aggrava di continuo non solo per la giustizia italiana ma anche per quella statunitense
Andreotti inoltre dicembre numerosissimi memorandum quarantasei sostanzialmente l'oggetto degli incontri e dei memorandum e l'informazione il coordinamento dell'azione lungo i due binari su cui corre la pressione Sindoni Ana l'estradizione la sistemazione della Banca privata italiana
E così Guzzi con Andreotti tratta del lancio di un ulteriore progetto di salvataggio il cosiddetto giro controcanti secche per cui vengono interessati il ministro spermatico Evangelisti
Vengono sollecitati da Banca d'Italia il commissario liquidatore Ambrosoli viene coinvolto il banchiere Cuccia
Buzzi ancora in quel periodo scambia informazioni in merito all'azione per bloccare l'estradizione per la quale viene interessata una lobbista americana di fiducia di Andreotti la signorina della era sul versante giudiziario dell'estradizione si attiva anche Licio Gelli in particolare sollecitando il raccogliendo in favore di Sindona numerosi affidante le dichiarazioni giurate da produrre l'autorità americana
Tra il mille novecentosettantotto e il mille novecentosettantanove Andreotti si incontra negli Stati Uniti con Sindona
La notizia viene riferita da Della Grattan alla gente fare Diaye due Holliday e in tutt'altro contesto da Sindone da Piersandro Magnoni all'avvocato si dopo il marzo mille novecentosettantanove quando Sindona con l'aiuto di Cosa Nostra passa ad azioni di criminalità finanziaria
Anche a quelle di criminalità ordinaria
Minacce intimidazioni accucciata telefonate di minacce luglio assassinio di Ambrosoli in agosto fa assolto rapimento indagati avvocato Buzzi sente la necessità di tenere ancora informato Andreotti degli sviluppi della situazione
E della sua scelta di dissociazione dalle nuove imprese Sindoni Hanane incontrando l'uomo politico in giugno poi in settembre durante il finto rapimento infine nel maggio ottanta
Proprio per comunicati la propria rinuncia al mandato di difesa per l'insostenibilità morale di continuare nell'assistenza
Chiunque degli incontri
Conclamata
Come dichiari la corrente desiderose quella
Lazzaro solennità muore
Merita adesso un ad avviso dell'accusa un particolare uscendo la vicenda delle pressioni mafiose sull'avvocato Ambrosoli
Come si è già ricordato nel periodo natalizio del mille novecentosettantotto iniziano le telefonate minatorie nei confronti dell'avvocato Ambrosoli
L'avvocato Buzzi incontra l'avvocato Ambrosoli il dieci gennaio mille novecentosettantanove gli chiede come ha passato le vacanze Ambrosoli risponde avvocato io non bene perché ho ricevuto delle telefonate minatorie da parte di un picciotto
Ed in effetti come ha riferito il maresciallo novembre all'udienza del quattordici aprile mille novecentonovantasette la prima telefonata minatoria del picciotto è del ventotto dicembre mille novecentosettantotto
In questo dibattimento
è stata ascoltata la registrazione di tre fra le telefonate più significative pervenute all'avvocato Ambrosoli in quel periodo
In una prima telefonata l'anonimo chiamato convenzionalmente il picciotto dall'avvocato Ambrosoli dal maresciallo novembre chiede perentoriamente all'avvocato Ambrosoli
Di ritirare le cause da New York di parlare in senso favorevole a Sindona con la Banca d'Italia di rendere testimonianza negli Stati Uniti e di sostenere che Sindone aveva comprato la banca Franklin da privato di questa telefonata è opportuno qui leggere alcuni passaggi rinviando per il testo integrale
La agli atti acquisiti al fascicolo del dibattimento
Il picciotto
A cui risponde altra persona dello studio dell'avvocato chiede per cortesia all'avvocato Ambrosoli
Chi desidera
Dallo studio Sarcinelli prego l'avvocato Sergio Inc Sarcinelli un attimo solo può attendere che sta parlando sull'altra linea
A un certo punto ottenuto quindi una volta che la comunicazione è stata passata all'avvocato Ambrosoli il picciotto dice Buongiorno sono io
E allora allora non le saprei dire cosa dovrei fare fatto vi erano state già delle telefonate precedenti che non erano state registrate
E allora dice il picciotto come non ce l'hanno detto no non gliel'hanno detto no picciotto ma è impossibile guardi avvocato a me mi è stato detto questo qua
Oggi ne saranno fatte c'è un passaggio incomprensibile entro due giorni lei deve telefonare chissà e farsi dare il documento i anche durante il durante il week-end quando lei buone
Quando lei vuole perché capisce entro due giorni o no deve ritirare le cause di New York di Nuova York ci sono due cause a Nuova York
Gli avvocati a lei non ce l'hanno detto niente
Ambrosoli di andare a New
Jorge no non gliel'hanno detto no
Sono dei figli di buttare una dice il picciotto e io ho l'impressione che devo cominciare da loro loro credono che debba cominciare dalle io invece cominciavo da loro da questa massa di buffoni ecco e allora di ritirare le cause di nuova io
Ambrosoli io non ho cause a New York
Dopo altre frasi il picciotto riprende a spetti guardi mi ascolti
Chi verrà alle undici avrà l'incarico di ufficiale di convocare alla Banca d'Italia di andare dica il vero noi sapremmo cosa veramente avvento praticamente lui di là Sindona parlato con i suoi legali e lei deve dire queste cose si sì ma andare lì a far che cosa domanda Ambrosoli
Io non ho cause si comprende facilmente come Ambrosoli cerca di far parlare di far dire le cose più esplicitamente al suo interlocutore
Picciotto praticamente ci sono dei documenti no praticamente il giudice di nuova Iotti no ci vuole fare discussione
Ci vuole fare discussione dall'America
L'avvocato Ambrosoli e cerca di far parlare il suo interlocutore ad un certo punto il picciotto dice Luigi ha dei titoli che ha comprato privato da persona privata nota alla banca
Picciotto mi sono spiegato
Invece dice o lei o chi per lei è un'altra persona ha dichiarato che questi titoli Lugli abbia comprati tramite la i soldi della banca mi sono spiegato come vedremo meglio fra poco la questione riguarda i fondi con i quali erano state acquistate è stata acquistata la Franklin benché e lei dichiarazioni che Sindona aveva arreso alla false che aveva reso alla SEC
Lo scopo era quello di indurre Ambrosoli a recarsi in America confermare le false dichiarazioni di Sindona cioè il fatto che la banca Franklin era stata acquistata con soldi propri Sindona
E non Conde Naro proveniente dalle banche decotte italiane
Picciotto allora il giudice di Nuova York cosa ci dice tu hai fatto oltre alla bancarotta di fatto anche Tuxtla mi sono spiegato
Ambrosoli cerca ancora di farlo parlare dice io voglio sapere cosa vada a fare a Nuova York ammesso che Iva perché io vada lì picciotto lei documenti cela
I documenti a che cosa servano non ci sono cause New York picciotto noialtri
Questi documenti li abbiamo appunti però ci vuole la sua persona dove dichiara che questi documenti questa è la realtà capisce questi documenti domanda Ambrosoni
Picciotto questi documenti sono praticamente la realtà dei fatti mi sono spiegato
Allora dice Ambrosoli esse sono documenti sono documenti e il picciotto esatto però ci vuole la sua persona perché dato che lei è curatore fallimentare mi sono spiegato
Mi sono e allora
Lui si salda perché se a se no non c'è niente da fare il discorso è solo questo
Ieri sera mi hanno telefonato a mezzanotte e mi hanno detto che lei oggi l'ora lei ci facevano queste richieste invece a lei non c'hanno detto
Prosegue la telefonata
E a un certo punto il picciotto dice lei eventualmente non mi potrebbe fare una cortesia non potrebbe fare una prenotazione così in modo che il venerdì ci sarebbe l'aereo venerdì ci sarebbe l'aereo per dove per l'America
Ambrosoli ma cosa vada a fare in America assolutamente assurdo che prendo l'aereo vari in America fare cose
Picciotto ma si incontra con lunghi mi incontro con lui picciotto lo faccio mandare a pigliare con lui e lei avrà tutto pagato non si preoccupa avvocato per l'estero
Lei deve presentare quei documenti che allunghi
Al Pubblico ministero i nuova
Picciotto e non può essere ci vuole un'altra persona capisce ci vuole lei che incomprensibile la realtà dei fatti mi sono spiegato perché presentando lui non ha nessun valore non gli altri questi documenti che abbiamo avuto capisce perciò ora ci vuole la sua persona e dire quelli sono i documenti della realtà dei fatti
Nella seconda telefonata registrata con inizio alle ore sedici e tredici del nove gennaio settantanove il picciotto con tono minaccioso riferisce all'avvocato Ambrosoli che Andreotti dice che la colpa è di Ambrosoli che non vuole collaborare Andreotti dice che Ciampi avrebbe telefonato ad Ambrosoli
Tutti puntano il dito su Ambrosoli dicono che gli hanno fatto parlare che sempre lumi ad opporsi ecco anche qui vale la pena di leggere alcuni passaggi testuali della telefonata
Dice il picciotto
Mi sono spiegato avvocato Ambrosoli lei mi dice che Andreotti dice che la colpa è mia esatto dice il picciotto abboccato sì ma scusi io cosa ci posso fare telefona al presidente del Consiglio guardi che lei sisma diciotto quello che tramano dietro le sue spalle per questo l'ho richiamato capisce perché praticamente tutti puntano il dito su di lei
Ambrosoli ma possono puntare cosa vogliono io vorrei sapere perché sono estremamente generici i suoi discorsi Andreotti dice che io non voglio collaborare per cosa per andare a New York
E come fa inventarsene un Presidente del Consiglio domanda Ambrosoli picciotto e perciò glielo sto dicendo io guardi ieri sera c'abbiamo telefonato Luís gli ha telefonato direttamente a quello dicendo io che ho fatto telefonare da quel signore là
Avvocato ma il dottor Ciampi mi avrebbe telefonato secondo Andreotti picciotto esatto esatto questo e tutto mi sono spiegato
E lei chiede in Banca d'Italia se il dottor Ciampi mi ha telefonato picciotto no io non chiedo a nessuno
Siccome non gli altri siamo qua giustamente per potere sistemare questa faccenda loro puntano tutti il dito su di lei per dire la colpa come se fosse Helene vogliono che le insieme insomma si rende conto della situazione
Io che lo vedo insomma anche guardando lo vedo che lei è una persona posto per cui io non mi sento diciamo noialtri di potere fare del male a lei se prima non sono sicuro mi sono spiegato capisce l'avvocato sì sì
Picciotto tutti puntano il dito su di lei e ognuno si pulisce lei nani continua poi picciotto domani gli avvocati ci saranno dire quello che deve fare avvocato
Picciotto e dopo noi altri ci rivediamo lo vengo a salutare di persone sarebbe ora risponde Ambrosoli picciotti va bene e vengo con una bella busta perché così ci guadagniamo avvocato Ambrosoli no io non c'ho niente
Da guadagnare
E sciolte va bene praticamente diciamo che lo faccio per la grande gloria di nessuno sia ben chiaro perché ognuno c'ha guadagnato però giustamente prima che io faccio un passo non voglio sparigliare capisce Occhetto picciotto il perché alcuni conti bandisce
Perché loro puntano il dito su di lei come se lei sarebbe il grande decido guardandolo Loveno perché lo vedo l'ho visto a lei e non mi sembra una tale persona
E allora vedo che dato che tutti sono amici suoi appunto nel Luton sul di lei
Interrompe Ambrosoli dice no amici miei non sono guardi Andreotti non è mio amico proprio picciotto lo voglio avvisare quell'altro di Milano signor Cuccia invece il pure avvocato ma Cuccia non lo conosco neanche Luís pensi un po'
Diciotto e comunque puntano tutti il dito su di lei perché loro attraverso loro dicono che c'hanno fatto che ci ha fatto parlare di destra che ci ha fatto parlare di sinistra
Però dicono che è sempre lei capisce e invece a lei non c'hanno possibilmente manco chiesto niente mai niente
Avvocato Ambrosoli va bene senta ci sentiamo domani dopo aver parlato con sì arrivederla grazie nella terza telefonata registrata con inizio alle ore diciassette e cinquantacinque del nove gennaio settantanove il picciotto dice all'avvocato Ambrosoli
Poiché domani dieci gennaio settantanove Ambrosoli ha un appuntamento con l'avvocato Buzzi Ambrosoli ricordi che tutti puntano il dito su di lui dicono che lui che non vuole collaborare il capo grande Andreotti il capo piccolo Cuccia danno tutta la colpa a lunghi Ambrosoli convinto il capo grande Andreotti ha detto che gli ha fatto telefonare da quello Ciampi il capo grande attende Andreotti ha telefonato a New York ha detto che aveva sistemato tutto ma la causa era di Ambrosoli
Anche qui val la pena di leggere alcuni passaggi della telefonata
Picciotto senta avvocato se le può far piacere gli volevo dire questo dato che lei domani a quell'appuntamento con l'avvocato sì fattiva appuntamento poi si verificherà guardi che puntano il dito soprattutto su di lei
Come se lei che non vorrebbe collaborare mi sono spiegato io lo voglio mettere perché tutti sono pronti a buttare la colpa su di lei
Picciotto io dal capo grande mi sono spiegato chi è il capo grande domanda Ambrosoli picciotto lei mi capisce
Sia il capo grande sia finire ampi
Col signor Gucci e compagni danno tutta la colpa a lei in modo che lei si perché mi creda veramente io lo vedo e vedo che lei è una brava persona mi dispiacerebbe pacca l'amore puntano il dito tutti su il
Avvocato va bene ma puntano perché cosa me lo spiega
Picciotto
Perché dice che lei non vuole callo abbonare ad aiutare quella persone capisce il grande lì che lei sa chi è
Avvocato sì il picciotto ha detto che praticamente ha fatto telefonare a quello mentre come mi ha detto Ciampi mette come mi ha detto lei non è vennero qui non ha telefonato dice Ambrosoli
Picciotto e quello perché questo è il grande ha telefonato a Nuova York e capisci sì
Mi ha detto che aveva sistemato tutta la colpa alla danno solo a lei capisce ora lei io non sto avvisando in modo che lei si sappia calcolare
Avvocato io le dico Ciampi non lo conosco e non posso neanche telefonargli picciotto ormai grande il grande mi ha capito ieri
Il grande immagino sia Sindona dice l'avvocato Picciotto e noi signora andremo chi Andreotti domanda Ambrosoli si risponde il picciotto ha ha telefonato ha detto cioè Andreotti che aveva sistemato tutto
Ma la causa è sua avvocato a sono Io contro Andreotti picciotto esatto perciò civico si stia a guardare che lo vogliono mettere a lei nei guai va bene
Vi è poi un oltre ad un'altra telefonata del dieci gennaio mille nel novecentosettantanove
Nella quale si parla di un memoriale in cui tra il picciotti Ambrosoli vie tra l'altro questo scambio di battute senti sono di nuovo io scusi gli avvocati ci hanno dato un memoriale a lei stamattina non ci hanno dato niente nessun memoria come si vede
Gli argomenti principali di queste telefonate sono tre
La richiesta intimidatoria rivolta all'avvocato Ambrosoli di prestarsi progetti di sistemazione della Banca privata ITA
La richiesta intimidatoria rivolta all'avvocato Ambrosoli di recarsi a testimoniare innanzi all'autorità giudiziaria degli Stati Uniti per sostenere contrariamente al vengono che Sindona aveva acquistato le azioni della Franklin Bank con denaro proprio
L'affermazione che comportandosi diversamente l'avvocato Ambrosoli avrebbe assunto su di sé
L'intera responsabilità del fallimento di un progetto per il quale era intervenuto in prima persona il capo grande cioè Andrea
Peraltro per comprendere appieno il senso e lo scopo degli argomenti trattati nelle telefonate è opportuno ricordare quanto in proposito ha spiegato in udienza lo stesso avvocato Buzzi
L'avvocato Guzzi
Ha infatti premesso che Ambrosoli gli aveva sempre manifestato la propria disponibilità a prendere in considerazione una soluzione fattibile
Precisando che per le sue funzioni di commissario liquidatore aveva questo dovere però come cittadino sarebbe stato completamente contrario
Il progetto di sistemazione laddove fosse andato in porto avrebbe in parte alleggerito la posizione processuale penale di Sindona
Poiché ad esempio avrebbe potuto determinare una situazione diversa nella quale il commissario liquidatore non si sarebbe costituito come parte civile nel processo di bancarotta fraudolenta contro lo stesso Sindona
Avrebbe attenuato la posizione processuale di Sindona senza ovviamente cancellare tutto perché certe situazioni ad esempio i falsi in bilancio quelli non li leva neanche la sistemazione della banca private
Questo possibile alleggerimento della posizione processuale penale di Sindona in Italia avrebbe potuto avere una refluenza positiva anche nei procedimenti penali in essere negli Stati Uniti
Per far comprendere la posizione processuale di Sindona negli Stati Uniti l'avvocato Guzzi ha richiamato l'attenzione sul fatto che nel processo Franklin Sindona aveva sempre sostenuto
Che la Pasco International socia di maggioranza della Franklin Bank era società da lui controllate che aveva acquistato le azioni della Franklin e con denaro proprio
L'affermazione era falsa perché in realtà sul versante italiano risultava che c'era un'esposizione debitoria di centotrenta miliardi del gruppo Sindona nei confronti della banca privata italiana
Questo contrasto fra le dichiarazioni di Sindona davanti ai giudici americani la situazione reale comportava anche gravissimo capo d'accusa di spergiuro cioè di falsa testimonianza
In questo contesto qui paradossalmente l'imputazione più grave e pericolosa per Sindona negli Stati Uniti rispetto alla stessa imputazione di bancarotta era divenuta proprio l'imputazione di spergiuro
In questo contesto diveniva assai importante un eventuale atteggiamento compiacente dell'avvocato Ambrosoli infatti se il liquidatore Ambrosoli avesse detto negli Stati Uniti alle autorità americane che la posizione della Pascoe era conforme alla dichiarazione che aveva fatto Sindona ricordiamo la frase del dell'anonimo del picciotto quando dice e documenti quelli sono la realtà i deve dire che i documenti quelli sono la realtà dei fatti intende dire proprio questo
Che è la posizione della Tarasco era fissa corrispondente alla dichiarazione di Sindona ciò avrebbe certamente modificato in meglio la situazione processuale di sino
In questo contesto si verificano dunque le telefonate minatorie ad Ambrosoli e per e Guzzi è presente nello studio dell'avvocato Ambrosoli quando quest'ultimo riceve la telefonata del dieci gennaio mille novecentosettantanove
In udienza il teste Guzzi ha quindi ha scontato
Prima la registrazione della telefonata in cui il picciotto insiste affinché l'avvocato Ambrosoli si vecchi negli scritti uniti a testimoniare il falso in favore di Sindona non ha riconosciuto questa telefonata
Ascoltato la registrazione della seconda nella quale appunto si parla del capo grandi Andreotti anche di Ciampi
E ha ricordato dopo che agli affetti e gli aveva ascoltato una telefonata del dieci gennaio mille novecentosettantanove
Cioè rinviò per i dettagli della identificazione della telefonata Daloui sentita alla deposizione in udienza
In questo processo
è stato possibile identificare con certezza l'autore delle telefonate minatorie fatte all'avvocato Ambrosoli un autore rimasto ignoto per ben venti
Si trattava di Giacomo vitale
Il cognato di Stefano Bontate questa identificazione fornisce per la prima volta una propria una prova documentale inconfutabile del rapporto esistente in questa vicenda tra Sindone Cosa Nostra infatti all'udienza del diciotto dicembre mille novecentonovantasette Angelo Siino ha dapprima riferito che durante il soggiorno di Sindona Palermo tra la fine di settembre i primi di ottobre del mille novecentosettantanove
Vi erano state delle telefonate di minacce fatte da Giacomo vitale al banchiere Enrico Cuccia
Il sino quindi ha spiegato di essere in grado di identificare anche a distanza di tutti questi anni la voce del Giacomino vitale poi che fra l'altro il vitale aveva una voce d'un modo di parlare caratteristici
Dice il sino aveva una voce un po'stridula e poi aveva un intercalare delle frasi un comunque Inter calava sempre i suoi discorsi tipo mi sono spiegato mi spiego va bene
Il Sino inoltre aveva conosciuta molto bene il vitale poiché colui AV aveva avuto rapporti di fratellanza massoniche amicale al di là della Fratellanza massonica erano diventati amici e si erano risolti assieme alcuni tipi di problemi
Sì noi vitale si erano frequentati per tutta la seconda metà degli anni settanta ma si conoscevano già da prima essendo come già detto il vitale cognato di Stefano Bontade
Sino aggiunto di aver visto Giacomo vitale per l'ultima volta nel ottantasette o nell'ottantotto il vitale era poi scomparso e sicuramente era stato ucciso secondo quanto lo stesso sino aveva poi appresso nell'ambiente mafioso da Giovanni Brusca
Riporta le dichiarazioni fatte degli da Brusca
In udienza quindi sino a domanda del Pubblico ministero ha precisato che durante le indagini preliminari aveva avuto modo di risentire la voce di Giacomo vitale poiché l'ufficio del pubblico ministero gli aveva fatto ascoltare la registrazione di una telefonata in cui sebbene non si facesse in alcun modo il nome di Giacomo vitale gli aveva appunto riconosciuto la sua voce in udienza sì dunque proceduto al primo ascolto
Delle registrazioni già acquisite agli atti del fascicolo del dibattimento
E per prima della telefonata delle ore diciassette e cinquantacinque del nove gennaio settantanove nel corso della quale si parla del capo grande Andreotti ascoltata la registrazione
Il Siino affermato di avere riconosciuto senza ombra di dubbio la voce di Giacomo vitale di esserne certissimo
Analogo esperimento è stato compiuto all'udienza del ventiquattro febbraio mille novecentonovantotto in occasione dell'esame del collaborante Tullio Cannella
A domanda del Pubblico ministero e cannella premesso di aver riconosciuto Giacomo vitale nel periodo settantotto settantanove allorché lo stesso Cannella frequentava il costruttore Domenico Sanseverino
Che a quell'epoca aveva in corso di realizzazione in via barone della Scala Palermo una serie di edifici in società con Stefano Bontate con Giuseppe Di Maggio allora il re rappresentante della famiglia di Branca
Di cannella precisato
Che il vitale era cognato di Stefano Bontate avevano sposato due sorelle della famiglia citate ed era una persona di assolutissima fiducia di Stefano Bontate lo stesso Cannella aveva avuto modo di constatare personalmente che il vitale curava interessi di tipo economico per conto di Stefano Bontate a livello di detentore di cassa
E infatti veniva spesso a trovare il San Severino perché appunto cura per conto del cognato questo interesse societario con il San Severino in questo anno
Il carnet l'aveva avuto modo di incontrare il vitale anche in occasione di vicende di carattere politico legate sempre a motivi elettorali organizzativi della democrazia cristiana cui vitale partecipava insieme a Giuseppe Di Maggio e Gioacchino Pennino
Aveva visto per l'ultima volta Giacomo vitale nel periodo tra la fine dell'ottantotto inizi dell'ottantanove nella zona di Brancaccio affondo Alfano
Il vitale era uscito da poco tempo dal carcere dell'Ucciardone ove era stato ristretto
Per questioni di associazione a delinquere associazione mafiosa successivamente Cannella prese che Giacomo vitale era scomparso cioè era stato ucciso con il metodo della lupara bianca
E lo apprese nel contesto della sua frequentazione con i fratelli Graviano Bagarella
Specifica come apprende questo fa
Ora per quel che qui interessa anche il Cannella fermato
Di essere in grado di riconoscere la voce di Giacomo vitale avvento ceto io credo di di conoscerla
Soprattutto perché vi sono in quella voce una cadenza particolare a volte si riesce a ricordare meglio una voce di un molte quella voce ha una cadenza particolare
Nel senso che avevo modo di parlare quasi sempre come stesse stesse interrogando gli altri o a se stesso e quindi ripeto usava molto degli intercalari tipo
Mi sono spiegato tipo va bene e questi intercalari li usava anche quando vi era un discorso in corsivo diciamo che non c'era punto interrogativo e lo dicevo una certa fase poi diceva ripetutamente spesse volte questo
Mi sono spiegato oppure va bene come se ponesse quasi una domanda se stesso per gli e quindi mi sono spiegato era rivolto a se stesso e non agli altri
Quindi aveva questi intercalari sono gli intercalari che mi ricordo che mi consentirebbero di riconoscere di di conoscere Natale cadenza gli intercalari e la voce insomma il Cannella ha quindi precisato che appunto nel corso delle indagini preliminari
L'ufficio del pubblico ministero gli aveva fatto ascoltare delle registrazioni
Ed egli aveva riconosciuto tra le voci che aveva udite quella di Giacomo vitale dice in udienza io ho riconosciuto una voce un di Kato al Pubblico ministero in quell'occasione anzi lo riconosciuta quasi subito dalla cadenza diciamo che ho indicato al pubblico ministero che per me quella voce era quella di Giacomo vitale
In udienza sì e quindi proceduto Alpi ascolto della telefonata del nove gennaio settantanove in cui si parla del Campogrande Andreotti dopo lo sconto della telefonata
Il Cannella riconosciuto con certezza la voce del vitale non solo per l'uso dei suoi caratteristici intercalari
Ma anche per la tipica cadenza la tipica inflessione dialettale di coloro che a Palermo sono nati e cresciuti nella zona di Ciaculli
Domanda il Pubblico Ministero lei è già in grado di riconoscere qualcuna delle voci risponde Cannella si guardi io le dico anche che naturalmente arriva un pochettino di Fruscio un poco distorta la voce tramite la teleconferenza comunque sono certo senz'altro tipico no la ed è la voce della persona che ha parlato più a lungo quella che ha concluso per dire come abbiamo sentito va bene e quindi mi riferisco a quella voce che ha concluso dicendo va bene
Tanto è vero che voglio aggiungere una cosa se lei mi consente signor Pubblico ministero e cioè che spesse volte qualche volta io scherzavo con vitale perché aveva una cadenza nella voce anche nel parlare che era tipica della stessa cadenza che aveva Pino Greco e che a Filippo la rosa che una voce particolare una cadenza particolare che data da una inflessione dialettale particolare che hanno coloro che sono nati e cresciuti a Ciaculli tant'è vero che io gli dicevo ma chi si Chaku dopo
Io sapevo di non essere di Ciaculli e quindi si scherzava in questo senso quindi la voce che lei ha riconosciuto di chi è domanda il Pubblico ministero permesso
E quella di Giacomino ricca
A questo punto è stata fatta ascoltare al Cannella un'altra registrazione quella della telefonata del nove gennaio settantanove quella in cui si parla di Ciampi che secondo Andreotti avrebbe dovuto telefonare all'avvocato Ambrosoli
Anche in questa registrazione Cannella riconosciuto la volta
Di Giacomo vitale
Ritornando all'incontro avvenuto tra Ambrosoli e l'avvocato Guzzi il dieci gennaio mille novecentosettantanove nel corso del quale come si è detto si verifica una telefonata minatoria
L'avvocato Guzzi ha riferito le considerazioni di Ambrosoli le sue stesse conseguenti reazioni Ambrosoli disse siamo
Siamo arrivati all'ultimo stadio lo stesso Guzzi rimase esterrefatto è prostrato veramente colpito da questa strategia sintonia natante
Che ritornato nel proprio studio di Milano nel pomeriggio telefona Sindone da colui uno sfogo terribile gli dice sei un pazzo
Se questa è la strada da te scelte inutile che si rimangano gli avvocati in questa vicenda è scelto questa strada pazzesca
E per giunta sei anche due volte pazzo perché praticamente tu questi si rivolgono a Giorgio Ambrosoli e le telefonate ovviamente vengono registra
Dopo di ciò il dodici gennaio mille novecentosettantanove questo avviene
Dunque il dieci gennaio settantanove l'incontro con Guzzi nel pomeriggio la telefonata di Buzzi a Sindona
E vedi caso il dodici gennaio mille novecentosettantanove Giorgio Ambrosoli riceve un'altra telefonata che fornisce all'avvocato Guzzi la conferma del collegamento tra Sindona l'autore delle telefonate minatorie
Poiché Sindona sosteneva che non era lui che era costretto perché la comunità aveva deciso
A seguito di questa seconda telefonata Giorgio Ambrosoli gli dice avvocato Guzzi questa volta non c'è dubbio questa volta non c'è dubbio il picciotto richiamato e ha detto figlio di puntare a un tour di di registri anche le telefona quindi è chiaro che la provenienza
Buzzi del resto aveva già compreso i collegamenti tra Sindone la mafia quando si era svolto a giuridico un incontro tra lui stesso l'avvocato Enrico Cuccia e Piersandro Magnoni
Io e Sandro Magnoni un certo momento di Rho fuori una lettera scritta di pugno di Michele Sindona e la lesse a cioè in questa lettera c'era scritto tra l'altro la comunità italo americana Tia condannato e quindi devi fare una serie di cose tipo revoca del mandato di cattura
A seguito di questa lettera gli avvocati del collegio di difesa presero posizione nei confronti di Sindona
Perché questo dichiara l'avvocato Buzzi in udienza perché si legge in una chiave diversa da quella comunità italo americana che noi ritenevamo essere formata dai viaggi dai codino da emanarsi eccetera
Quindi come una comunità italo americana che svolgesse un'attività normale
La comunità italo-americana che chi ha condannato non è più una comunità legittime la comunità malavitosa ecco su questo discorso io mi premurai con Enrico Cuccia allorquando prendevo un appuntamento
I comunicare assi non ha per esempio l'appuntamento con un ricco Cuccia cielo sabato mattina invece non ce l'avevo l'avevo lunedì cioè indicava sì non averle date sbagliate
Quindi secondo Sindona nel corso della telefonata intercorsa con Muti dopo che quest'ultimo era stato nello studio di Ambrosoli quindi quando Sindona dice lo stesso Goody sono stato costretto a telefonare dalla comunità sì differisce chiaramente a Cosa Nostra
Come infatti spiegato l'avvocato Guzzi in udienza Sindona aveva posto un termine alla fine dell'anno settantotto per arrivare a risolvere la sua posizione nell'ambito della Banca privata
Ma proprio verso la fine del settantotto la situazione anziché migliorare peggiore poiché Andreotti dice Abdellah Grattan all'inizio del mese di dicembre che è necessario un rallentamento
Naufraga l'incontro fra lo stesso Guzzi il dottor Sarcinelli
Che doveva essere prodromico di una eventuale considerazione da parte di Banca d'Italia del progetto di sistemazione e a questo punto come dice testualmente Guzzi
Sindona dovette in qualche modo rispondere non alla comunità italo americana ma possano
Questo
Perché perché inizia una strategia della mafia che comminerà nella cosiddetta sparizione di Sindona l'avvocato Guzzi lo ha spiegato in udienza e abbiamo già ricordato quanto l'avvocato Buzzi
Ha spiegato con riferimento ai soldi italo-americani depositati presso la Franklin e al riciclaggio attuato di capitali mafiosi attuata attraverso l'amico
Anche il maresciallo Silvio novembre ha dettagliatamente rievocato in udienza le minacce mafiose nei confronti dell'avvocato Ambrosoli ricordando che le stesse si verificarono subito dopo una deposizione di Ambrosoli negli Stati Uniti infatti
Nell'ambito del processo il tradizionale l'avvocato Ambrosoli aveva testimoniato dapprima in Italia innanzi al procuratore che Annie e poi è andato negli Stati Uniti d'America nei giorni dieci e undici dicembre del mille novecento
Le minacce cominciarono pochi giorni dopo il ventotto dicembre vi fu la prima telefonata minato
Poi l'avvocato Ambrosoli può ancora sentito come testimone in una ulteriore rogatoria formale ordinata dal giudice federale Gray sa questa rogatoria si svolge si svolse nei giorni nove dieci e undici luglio mille novecentosettantanove a Milano innanzi al giudice istruttore dottor Galati
La sera dell'ultimo giorno esattamente nella notte
Tra l'undici e il dodici luglio l'avvocato Ambrosoli venne assassinato la mattina del dodici ovviamente non poté andare a sottoscrivere il verbale tant'è che il verbale venne chiuso con la frase alle ore zero e qualcosa del giorno nella notte tra l'undici e il dodici l'avvocato Ambrosoli è stato assassinato e non può sottoscrivere il presente
Ritornando alle minacce ricevute da Ambrosoli a partire dal ventotto dicembre settantotto il maresciallo novembre ha riferito quanto segue in quei giorni egli era assente da Milano e torno subito dopo le festività di Capodanno
Non appena torno l'avvocato Ambrosoli gli disse che appunto nella giornata del ventotto dicembre aveva ricevuto una telefonata da un signore che si era presentato come dottor Cuccia l'ignoto telefonista sapeva
Ti Ambrosoli era stato negli Stati Uniti d'America rendere testimonianza dello invitò perentoriamente a tornarvi perché diceva tu non hai detto la verità devi tornare entro il quattro di gennaio perché altrimenti se l'avvocato Sindona viene estradato tu farai una brutta questo era il sunto della telefonata non registrata perché giunta improvvisa all'avvocato Ambrosoli di questa telefonata Ambrosoli fece nel giorno successivo denuncia alla Procura della Repubblica di Milano
Ma anche nella sua deposizione il maresciallo novembre quindi riferisce quanto egli ebbe personalmente a percepire ascoltando queste telefonate
Riferisce delle telefonate di cui abbiamo già parlato quella in cui si parlava del grande capo
è infine
Dopo avere ascoltato in udienza la telefonata del nove gennaio settantanove sempre quella in cui si parla del capo grande maresciallo novembre la riconosciute a ricordato la reazione dell'avvocato Ambrosoli subito dopo
Questa telefonata LAN vocato Ambrosoli che era un uomo che non parlava moltissimo di se com'è caduto in basso non credevo che Andreotti cadesse così innanzi
Le testimonianze sur ricordate sono fondamentali per comporre il complesso mosaico della vicenda si attraverso queste testimonianze infatti è stato possibile conoscere da vicino l'avvocato Giorgio Ambrosoli quell'eroe borghese che perse la vita per la sua lotta per l'affermazione della legalità
In quei torbidi difficili anni della storia italiana i cui intricati nodi stanno cominciando a sciogliersi soltanto in quest'ultimo periodo in sintesi la infatti conclusivamente ricordato che
In questa lotta per l'affermazione della legalità il contributo dell'avvocato Ambrosoli era stato particolarmente pericoloso
Per interessi politico mafiosi rappresentati da Sindona poiché si deve a lui la scoperta di quel ruolo cerniera che svolgevano la finanza anche la mean Corben che nel sistema Sindona
Facendo transitare tra le varie banche di quest'ultimo quei depositi fiduciari che alimentavano il congegno delle cosiddette scatole cinesi
Tra questi documenti poi un ruolo fondamentale assunsero quelli riguardanti i depositi fiduciari
Con i quali Sindona aveva acquistato la Franklin nell'appalto cotte mentre egli aveva dichiarato alla SEC mentendo che l'acquisto era stato fatto con soldi propri
In tal senso l'avvocato Ambrosoli vende la propria testimonianza al giudice americano a New York il dieci e l'undici dicembre del mille novecentosettantotto
Subito dopo iniziano le telefonate minatorie fatte all'avvocato Ambrosoli dal picciotto Sicilia la prima telefonata di minacce perviene ad Ambrosoli il ventotto dicembre settantotto e l'ignoto interlocutore gli dice già che non aveva detto la verità e che doveva ritornare a New York entro il quattro gennaio settantanove
Nelle successive telefonate il picciotto insiste nel chiedere al commissario liquidatore di andare con urgenza a dire al giudice americano come stavano realmente le cose
Proprio nello stesso periodo si verificano le visite romani in bella grana tranne dicembre mille novecentosettantotto
Le telefonate Tracuzzi e Andreotti la trasmissione di memorandum Mel mettere da Sindona D'Andrea
Spinelli che si opponevano i cosiddetti progetti di
Più ed è alto
Tanto chi ha alla linea di sostegno fornita dalla cordata mafiosa collegata ad Andreotti alla complessiva strategia di Sindona strategia volta De vita
L'estradizione negli Stati Uniti ad evitare una grave condanna per i fatti della Franklin ad ottenere lo sviluppo favorevole dei progetti di se
Batacchio che avrebbero fatto venir meno i presupposti dei beati in Italia e per l'effetto quello connesso al fallimento verrà Franklin strategia non dà soltanto operando sul piano legale delle opposizioni e dei ricorsi previsti dalle leggi italiane Statunitensi ma anche e soprattutto con una escalation ch'
Alle che inesorabilmente progrediti dalle blandizie alle minacce dalle minacce e danneggiamenti fino a culminare
Nell'omicidio
E io preferirei però se provando a Manila
Nel giro di mezz'ora dove