"Dalla fine del Pci alla nascita di Rifondazione Comunista" dibattito organizzato nell'ambito della Festa di Liberazione Lampugnano presso il Palavobis

Lascialo lascialo giù in basso parlare
Quando Fini io
I
E come una sera a tutti voi
Noi ospitiamo questa sera un dibattito crediamo di notevole spessore
Di notevole spessore per i suoi risvolti di carattere politico sociale
Storici e non solo storici
Importante di notevole spessore mi ripeto per il suo raccordo stretto con i fatti le tendenze
Anche le scelte in pratica con le cose che succedono e si rilevano in questo scenario Italia Europa e infine di notevole spessore
Per gli interlocutori di assoluto rilievo che l'ho animeranno
Noi affrontiamo in pratica i protagonisti di questo dibattito affronteranno la questione di una fine di una nascita politica in pratica di una dissolvenza e di un inizio
Finisce il PC grande partito con straordinario radicamento e di influenza nasce Rifondazione primo movimento e per il partito di grande interesse
Ecco come può essere affrontata la questione c'è un un c'è un raccordo tra i due partiti nel carattere nella forma negli obiettivi
Quale le prospettive di Rifondazione oggi è un partito questo che può esplodere un partito che talvolta può rischiare l'implosione e perché
Tutto questo ha visto in un'epoca di revisionismo spinto di sdoganamento della destra classica
Dell'apparire anche di nuove destre particolarmente su questa piazza di Milano dal leghismo Forza Italia
In un'epoca anche di rinascita dei centri forse arbitrario è il dire rinascita di una democrazia cristiana può rendere l'idea
In quest'epoca in cui il il PDS oggi i Democratici di sinistra sta fuoriuscendo anche ma questo è un giudizio da un'orbita laburista è ancora domandiamoci questi sono ragionamenti che circolano nel corpo di tutta la sinistra che cosa eredità Rifondazione
Dal partito comunista
Qual è oggi in questa epoca il soggetto e il carattere del partito della trasformazione come e se e dialogare a sinistra come combattere a destra di questo parleranno e di questo si confronteranno lettura li presento presidente del Partito comunista Armando Cossutta
Fondatore fondatore del partito Rifondazione già dirigente di primissimo spicco del Partito comunista
Protagonista e testimone di assoluto rilievo
Ed io lo ringrazio a nome dei comunisti milanesi per la consueta disponibilità colloquia con Luigi lo incalza era
Professor Giorgio Cannì
Politologo
Docente esimio della Statale
Direi osservatore attento e studioso della storia dei partiti studioso delle dottrine politiche autore di saggi estremamente interessanti soprattutto rigorosi
Ma non solo studioso attento anche di altri fenomeni locali insomma è un osservatore arguto io direi che ho letto anche su ultimo libro anche tagliente
Che ci guarda e guarda la sinistra e anche a Rifondazione da lungo tempo io ricordo i suoi interventi Teatro Nuovo
Quando Rifondazione era ancora un progetto dieci anni fa un o giù di lì dieci anni fa ok tanta sei
Ma ancora oggi Giorgio Galli mi permetto di consigliarne presenti ci offre un lavoro raffinato
Proprio un bel testo argomentato
Fuori in questi giorni nelle librerie si chiama in difesa del comunismo nella storia del ventesimo secolo
Ed è un qualcosa di molto importante in questi epoca e in queste settimane di aggressione all'idea del comunismo ora egli affronta con grande serietà
Molte questioni mi permetto di citarne una soltanto la questione Togliatti la sagacia e la prudenza di un dirigente capace mi consento ancora di leggere brevemente poi mia vivo a concludere capace Togliatti di fare acquisire al partito tutte quelle posizioni di potere
Che una democrazia rappresentativa concede anche a chi sta all'opposizione
E a mio parere era emerge ecco il tratto del dirigente comunista dirigente a corto ma determinato dirigente riservato ma deciso e che trovo rintraccio sempre meno questo tratto dentro questa politica fatta di rumori e spesso di immagini e ancora e ho concluso per davvero
Mi pare di cogliere in Giorgio Galli una indisponibilità cancellare la grande aspirazione è una società di donne e uomini liberi e giusti una società egualitaria e felice
In pratica un'indisponibilità così lui dice a cancellare la speranza appunto di cambiare il mondo ecco
Giorgio Galli a noi è apparso l'uomo giusto l'intellettuale più attento e preparato per interloquire dinanzi a tutti noi con Armando Cossutta a lui la parola
Tutti i nuovi fondi FAS
Bene io ringrazio per l'invito ringrazio per queste parole
Come ho già detto al senatore Cossutta ringrazio per l'ampia e precisa recensioni che Liberazione in questi giorni ha dedicato a questo libro che in generale la sinistra non ha accolto con particolare partecipazione parte i ringraziamenti ghetto nel merito dunque avvieremo questa conversazione sulla base viene tre domande da parte mia al presidente e fondatore dite Rifondazione
La prima domandate la situazione nella quale nacque Rifondazione che è anche una riflessione di che cosa avrebbe potuto comportare la non fondazioni cioè se questa componente della tradizione comunista fosse rimasta nel PC nel situazione che si è aperta dopo il novantuno quando Rifondazione venne costituita la seconda domanda riguarda l'evoluzione che ha avuto Rifondazione secondo me oggi Rifondazione è un partito abbastanza diverso da quello che è nato nel novantuno e lo specificherò la terza domanda riguarda non solo coro Rifondazione ma tutta la sinistra italiana
E mia convinzione che un ruolo della sinistra in Italia come in Europa è come in Occidente richiede un grande salto culturale e anche un grande salto di fantasia
Che come specificherò comprende l'eredità della tradizione marxista ma probabilmente richiede di andare oltre questa tradizione
Specifica Roll asseconderà terza domanda nel corso della conversazione e adesso mi soffermo
Sulla prima
Rifondazione secondo me il punto d'arrivo
Di un processo che era già nato all'interno del Partito comunista ci sono interventi e iniziative
Appunto di Armando Cossutta anteriori alla nastro di Rifondazione compresa quel dibattito che ci fu nell'ottantasei e ci conoscemmo allora al Teatro Nuovo allora la domanda era proprio indispensabile
La rottura allora
E
I tenendo in considerazione quello che è avvenuto immediatamente dopo cioè dopo il novantuno quando entra in crisi il sistema detto prima repubblica qualora non ci fosse stata la rottura
Quali prospettive si sarebbero aperte non è fare la storia col se è secondo me un moto di per risalire alle origini e ai motivi
Bella genesi e poi della nascita di Rifondazione voglio fare un esempio che a fatica che ha affaticato gli storici come probabilmente li impegnerà questa ipotesi cosa sarebbe accaduto se perché non è vero che la storia non si fa mai con sé
Si fa anche con il sette al Volta
Allora quando nel mille novecentoquarantasette ebbe luogo un episodio decisivo per la storia della sinistra e della società italiana la rottura del Partito socialista all'uscita distaccata la fondazione
Del partito socialdemocratico a Palazzo Barberini tutti gli storici oggi tendono a essere concordi su questa interpretazione se Saragat avesse avuto pazienza se non avesse precipitato la situazione
Parlo del gennaio quarantasei se avete ed atteso la dottrina Truman il Piano Marshall la costituzione del Cominform l'inverno quarantasette quarantotto invece dell'inverno quarantasei quarantasette
Probabilmente vi sarebbe stato una maggioranza
Sulla posizione che metteva in discussione l'unità d'azione
Col Partito comunista il famoso patto del quarantasette tra l'altro Saragat non solo fermo
Mandò presentare a difendere agli operai della FIAT quindi di c'è questa ipotesi se non ci fosse stato una rottura nel partito socialista probabilmente la storia di questo partito
E quindi la storia della sinistra italiana e quindi la storia dalla Società italiana sarebbe stata diverso ora mi chiedo se gli storici futuri non si porranno questo problema anche per quanto riguarda Rifondazione non già nel senso che le posizioni rappresentate dalla tradizione comunista da Cossutta ed altri potessero diventare maggioranza
In quello che sta sì che era diventato nel frattempo il PDS questo lo escludo mi pare che i rapporti di forza fossero tali che non può essere fatto un confronto con la situazione che voi che ho appena esposto quella di Sarca del Partito socialista ma certamente la nella crisi della società de dalla società e del sistema politico italiano che a sapersi aperto nel sia per te nel novantadue quando Rifondazione era neonata
Per così dire
L'inchiesta Mani pulite ma non solo le pronunce dell'elettorato i referendum il campo la spinta al cambiamento istituzionale e poi la grave crisi di di partiti storici Britos socialista la Democrazia Cristiana
L'evoluzione di quello che nel frattempo ha ritirato il PDS ecco se in questa circostanza in nel corso di questi evoluzione diciamo tra il novantadue e il novantaquattro tra l'inizio dell'inchiesta Mani pulite la vittoria della coalizione berlusconiana
Nel marzo novantaquattro vi fosse stata una consistente presenza probabilmente in crescita perché senatore Cossutta avevo una piccola minoranza
Già nel vecchio Pci e già negli anni ottanta ma in una situazione completamente nuove probabilmente all'interno del
Del dello stesso PDS si sarebbe potuta
Modificare una situazione che ha portato agli sviluppi successivi sino ad oggi nel senso che vi sarebbe stato un peso maggiore nel sistema politico italiano che nella società italiana di un di una parte della tradizione comunista che avrebbe avuto un'influenza complessiva rilevante
Forse superiore a quella che queste posizioni avevano avuto nel vecchio Pci nella seconda metà degli anni ottanta
Allora la mia prima domanda al senatore Cossutta è questa che cosa vi ha fatto ritenere che non ci fosse altra strada tra l'ottantanove e il novantuno allora si diceva il l'aggettivo comunista non scomparirà
Dalla dal linguaggio politico italiano ma che cosa vi ha fatto ritenere che non vi fosse altra possibile decisione
Se aveste ipotizzato nel novantuno qua e là che non ipotizza Moni anche neanche noi come osservatori politici quindi non è una una critica di mancanza di previsione la rapidità della crisi del nostro sistema politico tra il novantadue novantaquattro non era stata ipotizzata anni da molti politici nei da molti studiosi anche da chi come me aveva visto segni di di degrado di questo sistema bene se aveste visto nel novantuno lo scenario che si sarebbe potuto determinare tra il novantadue e novantaquattro avreste pensato oppure no di continuare la vostra battaglia politica all'interno
Di quello che era il rimane il partito maggioritario della sinistra italiana oppure le ragioni della scelta dell'ottantanove novantuno sarebbero rimaste invariate anche in vista di un'accelerata crisi dell'intero sistema politico
Sono anch'io d'accordo con con Galli che effettivamente non è una cosa astratta porrete il se rispetto agli avvenimenti e gli accadimenti della storia
Ma anche
Ipotizzare soluzioni diverse da quelle che si sono verificate consente approfondimenti e riflessioni ulteriori e più precise
Questi se potrebbero essere
Moltiplicati
Hai fatto il riferimento alla separazione alla scissione dentro il partito socialista
Se se Saragat non avesse deciso di esce scindersi formare il partito socialdemocratico
Una riflessione per esempio è quella che tu adesso stavi facendo circa la modificazione dei rapporti che si sarebbero potuti determinare tra comunisti e socialisti rapporti che continuarono per un periodo non breve ad essere fondati come sappiamo sul patto di unità d'azione
Io però approfittando appunto di questo tua sollecitazione penso che se Saragat non avesse fatto la scissione se non ci fosse stata la rottura del Partito socialista
All'inverso probabilmente avremmo potuto nel quarantotto battere la Democrazia Cristiana ed avere la vittoria del Fronte popolare la vittoria della democrazia cristiana allora è dipesa da tanti fattori sappiamo
Non è questo il tema oggi in discussione ma uno di questi fattori fu il sottovalutato il fenomeno della scissione sarà kafkiana sottovalutato lo lo dico per esperienza diretta allora ero segretario del partito a Sesto San Giovanni nel mille novecentoquarantasette
Noi non temo nessuna importanza alla scissione sarà kafkiana eppure Sesto San Giovanni e qui alle porte di Milano e
Si è visto che viceversa il partito socialdemocratico per un periodo non breve a Milano
Ebbe addirittura nelle elezioni politiche non quarantotto non si poteva sapere perché comunisti socialisti erano insieme ma quando successivamente nel cinquantuno alle lezioni comunali del cinquantatré le elezioni politiche
Si presentarono socialisti e socialdemocratici ripeto avemmo l'amarissima sorpresa di vedere che i socialdemocratici a Milano vivono più voti che lo stesso Partito Socialista
Ma
Non è questo oggi il tema della nostra della nostra riflessione anche se in qualche modo ci si riconduce sempre a questi aspetti quando si tratta
Di vicende che riguardano il movimento operaio c'è un altro sei molto grande
Che per anni gli storici e non soltanto gli storici hanno hanno voluto ottenere aperto ed è quello del mille novecentoventotto se
Nel mille novecentoventuno non ci fosse stata la cessione tra comunisti e socialisti se non fosse nato a Livorno il Partito Comunista probabilmente si sarebbero potute avere dicono alcuni storici
Delle conclusioni diverse circola circa l'avvento del fascismo
Se viceversa la scissione non ci fosse stata dicono altri io sono tra questi avremmo difficilmente potuto puoi combattere con efficacia contro la dittatura fascista la nascita del Partito comunista
Fu anche una delle condizioni che consentì poi la lunga battaglia antifascista e la resistenza vittoriosa ma veniamo le questioni che ci riguardano
Più direttamente
E da vicino
Si discusse molto allora sono qui presenti ho salutato prima alcune compagne e compagni che hanno partecipato quelle discussioni si discusse molto se si doveva dare vita a un movimento autonomo poi divenuto partito chiamato della rifondazione comunista allora si diceva comunque a un movimento a una formazione comunista autonoma
Si è discusso molto
E molti i compagni che pure si opponevano alla deriva alla quale era pervenuto il Partito Comunista Italiano
Già prima della direzione di Occhetto e poi con la direzione con la direzione di Occhetto sino alla Bolognina quello che ne è seguito
Parecchi compagni che si opponevano a quella a quella politica
Erano del parere rimasero del parere che non fosse opportuno dare vita a una formazione autonoma di comunisti se ne discusse ripeto ampiamente a lungo
Mi ricordo anche che ci furono all'interno di quella componente che fu poi quella che diede l'ossatura al nuovo partito il Partito della Rifondazione Comunista ci fu anche all'interno di questa componente qualche compagno qualche compagno
Di rilievo anche che ho girato i posti anche di responsabilità nel nostro partito che viceversa riteneva che la la la separazione dovesse avvenire prima di quanto è avvenuto
Di questo anche si discusse quante volte mi ricordo delle assemblee nelle riunioni nei dibattiti qualcuno mi diceva ma che cosa aspettiamo a rompere con la direzione del partito comunista
E in effetti le separazioni le divisioni decisioni non non avvengono non possono avvenire a tavolino debbono essere sono la conseguenza di processi di processi reali
Che trovano poi a un certo momento in una certa fase la loro la loro precipitazione
Rifondazione Comunista nasce formalmente
Nasce ufficialmente
Il giorno stesso in cui si conclude il congresso di Rimini
Del partito comunista che da quel momento cambia il nome pidiessino il cinque febbraio del mille novecentonovantuno
E l'atto di costituzione del di questa nuova formazione avviene presso
Le stanze di un notaio di Rimini
Che un nostro compagno riminese già sindaco di quella città degli anni precedenti aveva contattato perché appunto la l'atto era predisposto eravamo determinati a portarlo a compimento e era di domenica i notai la domenica non lavorano e pur tuttavia con grande cortesia
Mantenne aperto il suo studio e li sette compagni si riunirono e diedero formalmente vita
A Rifondazione Comunista erano il compagno Garavini compagno libertini la compagnia ha salvato il compagno serve il compagno cappelloni la compagna Bracci torsi e naturalmente io stesso e demmo vita formalmente
Ma la decisione di dare vita a quella formazione
Comunista era una decisione che avevamo maturato nel tempo in una battaglia all'interno del partito comunista che ecco
Credo debba essere ricollocata con una certa precisione nel tempo nella cronaca o se vogliamo dire nella storia
Io colloco questa
Questa vicenda
Un po'lontano
Non soltanto come molti hanno pensato che hanno detto con la Bolognina e cioè con la decisione
Della maggioranza del Pd e del Partito comunista di allora di cambiare il nome al partito
Questo è l'atto conclusivo di un processo
Che secondo me comincia parecchio tempo prima che voglio trattare
Nella seconda metà degli anni settanta
Siamo nel dopo le grandi vittorie politiche della sinistra
Settantaquattro la vittoria per il divorzio
Settantacinque la vittoria nelle elezioni comunali nelle grandi città
Le più grandi città vengono conquistate dalle sinistre elezioni amministrative
E il settantasei la grande avanzata del partito comunista che supera dura il trenta per cento giungere al trentadue trentatré per cento dei voti
Dopo queste grandi vittorie
Noi abbiamo nella seconda metà degli anni Settanta quella che io considero una fase di di arretramento rispetto
Alle posizioni e alle possibilità che erano offerte dalla situazione politica
Sul piano economico sociale e sul piano sul piano politico
L'atto tra i fondamentali che spiegano quella che poi sarebbe diventata una crisi seria del Partito comunista italiano del movimento operaio della sinistra
è stata mille novecentosettantotto
La l'Assemblea
Della CGIL all'Eur
Che segna una svolta
Una svolta di portata storica
Nel sindacato nell'organizzazione sindacale più importante d'Italia e cioè l'accettazione delle compatibilità
Oggi questo è comune più modo di pensare comune generale
Diffuso penetrato profondamente allora fu
Fu una cosa una cosa nuova che rompeva con una concezione con una cultura con una pratica
Contemporaneamente ma non a caso si determina sul piano politico
Quella politica appunto quella linea che viene chiamata del compromesso storico e che porta alle intese alle grandi intese in Parlamento
E nella vita del Paese in molte molte località a un accordo tra comunisti socialisti e democratici cristiani
Da lì io prendo le mosse per valutare quel processo che che più avanti più avanti io stesso ho voluto definire come un processo di mutazione genetica del Partito Comunista Italiano
Di un partito che veniva via via perdendo caratteristiche connotati contenuti e di una di una politica che era stata la politica
Che l'aveva fatto diventare quel grande partito il più grande partito comunista dell'Occidente e anzi esclusi i paesi nei quali comunisti erano al potere il più grande partito comunista del molto io trovo la la
L'origine l'origine di quella di quell'appunto mutazione di quella involuzione che via via porterà a tutte le conseguenze che che conosciamo questa
E questa deriva questa mutazione genetica non è avvertita
Dalle masse
No o per lo meno non è avvertita attenuata mente dalle masse anche se c'erano i sintomi per potere capire che era successo qualche cosa di cross
Pensate che dal mille novecentosettantasei dopo quella grande avanzata elettorale da quel momento in tutte le elezioni politiche e amministrative il Partito comunista italiano continua a perdere voti
Le sinistre continuano a perdere voti
Ci sarà un'eccezione
E l'accezione sarà quella delle elezioni europee del mille novecento e ottantaquattro
Che come sappiamo sono le lezioni che si svolgono pochi giorni dopo la drammatica scomparsa del compagno Berlinguer
E quindi sono elezioni a qualche modo eccezionali è risultato infatti è rimasto un risultato eccezionale un risultato che fece diventare il Partito comunista italiano in quelle elezioni il primo partito d'Italia superando anche la stessa democrazia cristiana
Non fu avvertito però da tutti questa questa mutazione l'avvio di questa mutazione che si deve dare merito credo a quei gruppi di compagni comunisti
Militanti del Partito Comunista Italiano che cominciarono già da allora
A a condurre una polemica una critica
E uno dei dei centri fondamentali di questa iniziativa politica fu proprio qui a Milano
E qui a Milano che sorge in quegli anni
Inter stampa che una pubblicazione
Uscita prima il ciclostile e poi via via addirittura stampata che portava avanti portava avanti la critica la polemica nei confronti delle
Degli errori delle posizioni sbagliate del Partito comunista
E poi la creazione di un circolo un circolo culturale che tuttora
Vive a Milano circolo Concetto Marchesi e in qualche misura in qualche misura anche in altre città
A Torino sorge il circolo mondo nuovo in altri cita sorgono altre forme di organizzazione che cominciano ad a diffondere del Partito Comunista Italiano questo
Questa esigenza di di critica che
Che ha avuto che ha avuto via via sempre maggiore maggiore maggiore successo quando più avanti arriveremo a
Ormai
Siamo negli anni ottanta e ci sono uno dopo l'altro i congressi nazionali del Partito Comunista Italiano
E in durante per la prima volta durante e questi congressi si manifestano delle posizioni diverse
Vi era stata una battaglia
Precedente condotta dal compagno Ingrao nel Partito comunista italiano per
Per difendere il diritto al dissenso
Fu una battaglia allora contrastata Ingrao fu messo in minoranza
Fu una battaglia viceversa necessaria giusta quella per garantire il diritto al dissenso ma non si era mai praticato questo diritto al dissenso
Al di là della teorizzazione ci furono dei compagni che a un certo punto siamo punto agli inizi degli anni ottanta rompono questa questa impossibilità manifestare il dissenso e iniziano a presentare per la prima volta dopo la fondazione del Partito comunista italiano dopo i primi anni del Partito comunista d Italia allora così si chiamava che vedeva delle mozioni contrapposte vede presentare delle posizioni
Già nel dibattito congressuale diverse si iniziò con gli emendamenti
Dei congressi successivi si arrivò a formare delle vere e proprie mozioni delle mozioni alternative rispetto alla mozione votata dalla maggioranza del del Comitato centrale
E e lì sì sì cominciò a a a dimostrare la possibilità di contrastare quella quella mutazione genetica quella quella involuzione quella deriva del Partito Comunista Italiano
Non fu facile io ricordo anzi le immense difficoltà in quella battaglia
Quando al comitato centrale
Presentai assieme al compagno cappelloni degli emendamenti per il congresso
Siamo agli inizi degli anni ottanta quel mio quel nostro emendamento fu votato da poche mani si alzarono sei o sette Magni a sostenere quell'emendamento
Eppure quando quell'emendamento fu posto in discussione
Nelle sezioni e poi e poi nelle federazioni quegli emendamenti è vero e consensi rilevanti uno di questi secondo me il più significativo diceva sono parole che ovviamente
Non dimentico
Diceva testualmente così comunisti operano per il superamento del capitalismo
Questo brevissimo emendamento tenete conto che allora presentare dei fondamenti era cosa ardua
Gli emendamenti non venivano quotati in tutte le sezioni
Soltanto se in un congresso si alzava uno a chiedere di votarlo veniva messo ai voti altrimenti non veniva messo i voti e nella maggior parte delle sezioni non venne messo i voti eppure questo emendamento ottenne il diciotto per cento
Di tutti quanti i partecipanti ai congressi delle sezioni di ogni parte d'Italia
Ci furono altri emendamenti significativi e si aggiunsero allora questa alla posizione che fu la posizione di quei compagni i quali si richiamava anche galliche rappresentavano quella componente che poi porta porterà in modo più deciso in modo più risoluto alla formazione del del Partito della Rifondazione Comunista e ci furono altri emendamenti mi ricordo un emendamento di Ingrao sul sindacato
Un emendamento della Castellina sulle questioni internazionali un emendamento mi pare di Bassolino gli altri sulle questioni ambientali e si dimostrò quindi dentro la vita del Partito comunista italiano una una situazione nuova una situazione aperta una situazione dialettica ma io vengo alla alla questione era possibile evitare ecco questo è il punto
No
Secondo me guai se avessimo allora
Desistito dal portare avanti questa battaglia che ripeto non comincia nel momento in cui alla Bolognina
Diventa chiaro anche agli occhi è la coscienza di grandi masse quello che per alcune alcuni settori del partito era già chiara la mutazione genetica l'involuzione tutto questo non era ancora chiaro
E quindi sarebbe stata prematura ogni opera di scissione sarebbe rimasta limitatissima in in gruppi ristretti di compagni ed i compagni
Era necessario che che una massa grande potesse comprendere quello che stava avvenendo e nel momento in cui si viene cambia si decide di cambiare il nome allora si comprende in in una base popolare basta di iscritti e di elettori e quello che stava che stava succedendo
Se noi non avessimo portato avanti quella
E quella nostra determinazione
Che cosa poteva succedere che cosa sarebbe Successo e quello che poi si siede lì si è verificato il si verifica in quasi tutti i partiti politici dove vi sono delle minoranze di tutto rispetto
Minoranze anzi spesso di grande spessore culturale e politico
Penso per esempio alla minoranza all'interno del partito socialista
Quella che fu sempre capeggiata da Riccardo Lombardi una minoranza
Ripeto di tutto rispetto politico culturale che non ebbe mai la possibilità di incidere se non se non parzialmente sulle scelte fondamentali del partito
Oggi nel partito democratico della sinistra esiste una minoranza compagna i compagni che continuano a definirsi comunisti comunisti democratici queste la loro definizioni la loro incidenza sulle scelte del del partito
E molto molto modesta è una incidenza di scarso valore era necessario invece potere avere potere avere una agibilità politica
Che non la si può aprire all'interno di un partito nel quale finiscono per prevalere poi sempre delle regole e delle regole di disciplina
Il rispetto delle norme era necessario avere una formazione autonoma di comunisti e questa fu la battaglia che molti condussero che conducemmo allora per dare vita a Rifondazione comunista una autonomia dei comunisti
Mi ricordo che negli anni man mano che passano gli anni la quella componente che era così ristretta si allarga nel comitato centrale entrano altri compagni
Ho qui presente vedo il compagno Pestalozza non soltanto lui che fu uno dei massimi dirigenti poi di quel di quel processo ma così in Emilia così
In Piemonte il compagno Favaro che che oggi il responsabile del settore delle feste così per altre parti dell'Italia
Questo nucleo di compagni si allarga si allarga sempre più si conduce una battaglia ed una battaglia che rompendo con grandi difficoltà le le le le regole
Più cercava di di affermarsi per esempio per una persona come me era un membro della direzione del partito siccome avevo opinioni in dissenso e non andavo mai a tenere un attivo in una federazione neppure comizi
In città importanti
Non era non era consentito non era lecito allora era necessario trovare qualche altra forma quanto annullerà matura ancora la separazione ma se ne sentiva la necessità e mi ricordo un atto coraggioso lo considero tale fu quello di dar vita all'associazione culturale marxista
Per la quale con cento cento volutamente cento professori marxisti di ogni parte d'Italia insieme diedero vita questa associazione culturale marxista
Io ne fui eletto ne fui nominato presidente
E questa associazione in quanto tale svolgeva delle funzioni quando appunto al Teatro Nuovo che noi riempì mo'che fu gremito con la partecipazione anche di Galli
Non è non potevamo fare quella cosa come minoranza del Partito comunista era proibito lo potevamo fare come associazione
Culturale marxista e come tale noi la organizza e e la quell'associazione ebbe una rivista che si chiamava marxismo oggi che ancora oggi è una rivista presente come continua a essere viva l'associazione culturale marxista
Ma ancora non eravamo ingrato di giungere ad una effettiva possibilità di svolgere azione politica su questo ci fu un contrasto molto forte
E voglio rapidamente chiudere su questo punto
Un contratto molto forte tra i compagni che col passare degli anni Pappano degli anni ottanta
Manifestavano sia pure con argomenti diversi la loro posizione alla deriva del partito comunista italiano ci furono delle posizioni diverse
Tra coloro che appunto ritenevano la necessità assoluta di riuscire ad avere l'autonomia ideale
Politica organizzativa dei comunisti per consentire loro agibilità politica e quanti invece ritenevano che i comunisti in quanto tali dovessero rimanere dentro al partito comunista allora sarebbe diventato il PDS svolgevi la loro battaglia
Questo confronto ebbe il suo momento culminante in un convegno di tutte le opposizioni di sinistra all'interno del PDS che si svolse ad Arco di Trento
Siamo alla vigilia del congresso del congresso che doveva concludersi con la decisione di dare vita al PDS
E in quella in quel dibattito serrato tre giorni di discussioni si manifestarono e differenze che purtroppo rimase ore rimasero anche dopo la nascita ufficiale del PDS c'erano dei compagni che la formula che io ho usato
Autonomia ideale politica organizzativa fu la formula alla formulazione che e Dennis illustrata in quel dibattito da Sergio Garavini
E come lui altri sostennero questa tesi quindi non soltanto chi vi parla ma ha salvato ma libertini ma Serri ma altri comparti Pestalozza altri compagni ancora che sostennero questa questa il compagno Vendola che sostennero questa questa posizione
Ma c'erano compagni molto autorevoli che ne sostenevano una viceversa quella di rimanere quella fu la loro espressione nel gorgo all'interno del partito
Che stava per trasformarsi nel nome del partito democratico della sinistra nella testa di questi compagni come noto c'era
Personalità più imminente della sinistra comunista il compagno Pietro Ingrao e con lui altri compagni che sostenevano questa questa posizione
Non lo so ecco un altro se che cosa sarebbe successo che cosa sarebbe successo per la vita
Dello stesso PDS e per il movimento operaio mi permetto dire per la storia del nostro Paese se
Anziché essere soltanto i compagni che ho citato ci fossero stati anche tutti gli altri a decidere di dare vita insieme
Al partito autonomo dei comunisti al movimento della rifondazione comunista poi mette sarebbe stata diversa tutta la vicenda del PDS sarebbe stata diversa tutta la vicenda del movimento operaio della sinistra
E della sinistra in Italia ma d'altra parte
Per rispondere e concludere alla questione del posta da
Da cali e già si era vista la impossibilità di rimanere pensate il ho già detto che io vedo diciamo la la la formazione del del perlomeno delle condizioni di questo nostro partito lontana nel tempo e poi via via negli anni ma ci fu pure il momento cruciale momento cruciale fu quando fine di agosto
In parlamento
Si sviluppa siamo in piena e vacanze estive ma c'era la guerra del Golfo
Viene convocato il Parlamento per decidere sulla partecipazione dell'Italia appunto alcune navi e alcuni contingenti militari
Alla guerra alla guerra voluta dagli americani
La direzione del partito comunista italiano si riunisce e decide a larghissima maggioranza
Di dare l'approvazione a quella decisione del Governo
In parlamento per la prima volta nella storia
Del Partito Comunista Italiano otto dal per la prima volta nella storia
Perché mai avvennero atti di questo genere neanche agli inizi del Partito comunista d'Italia per la prima volta un gruppo di compagni si dissocia dalla decisione della direzione del partito e vota contro
La partecipazione dell'Italia alla guerra del Golfo e fu un atto clamoroso avviene al Senato e a prendere questa decisione c'erano appunto con undici senatori
Che vi potete immaginare le pressioni le sollecitazioni che ricevemmo allora per evitare questa nostra di non fare questo per quello che abbiamo fatto appunto lì
Con me c'era la Salvato c'era serie c'era e c'era Volponi e c'era Crocetta e c'era Meriggi e c'era spetti ci non cito tutti gli altri undici senatori che poi saranno tra i fondatori del Partito della rifondazione comunista e allora ecco cosa vuol dire agibilità politica
Non basta
Assumere delle
Delle posizioni fare dei discorsi scrivere degli articoli organizzare dei convegni occorrono atti politici agibilità politica e questo può avvenire e soltanto se c'è se c'è un'autonomia più che altrimenti è chiaro che
La prima volta la puoi fare la seconda volta anche ma poi un partito non posso portare un dissenso così clamoroso al suo interno comunque allora il Partito comunista
Che poi diventerà il Partito democratico della sinistra non avrebbe potuto sopportare
Sono questi compagni che danno vita
A al Partito della Rifondazione Comunista questi che in qualche modo citato che venivano da queste battaglie
E allora però attenti non c'è più soltanto la componente che allora si richiamava la terza mozione del Partito Comunista e quella che appunto aveva come principali
Rappresentanti il compagno Cazzaniga il compagno Pestalozza ovviamente io stesso età il compagno cappelloni ed altri ma a questo si aggiungono ormai decisi a dare vita a un partito autonomo compagni chi erano della seconda mozione come Garavini come servi come la Salvato come libertini come Vendola e tutti insieme
Diamo vita diamo vita a a Rimini alla alla Partito della Rifondazione Comunista
Con grande preoccupazione ma con grande determinazione sapendo che quello che stavamo facendo non era un atto improvvisato era il frutto di una lungo di un lungo processo di un processo politico ideale
Che era era arrivato alla sua la sua conclusione tant'è che
Ci fu la confermo
Questo avviene il cinque di febbraio
Pensate che la domenica dopo dodici febbraio senza avere un giornale senza avere una radio senza avere una lira ognuno di noi si passava per le Poste imponibilità che aveva
Senza fare neppure un manifesto senza poter fare un volantino tutto sulla base di telefonate con il tam-tam anche allora passavate compagni un compagno da cita in città
Pochi giorni dopo la nascita del nostro partito noi
Riusciamo ad organizzare a Roma nel più grande teatro della della capitale una una manifestazione dodici di febbraio una grande manifestazione che vede gli spalti la galleria
La platea di quel teatro gremita all'inverosimile che dimostrava che quello che avevamo deciso non era un atto volontaristico
In e paesi al Brancaccio gremito noi assumemmo allora l'impegno di dare vita definitivamente a questo partito e a questo partito poi confluirono
Poche settimana dopo
Dopo qualche mese dopo altre informazioni per esempio Democrazia proletaria che fece il congresso straordinario e che decise di aderire al partito dalla rifondazione comunista che allora si chiamava ancora un movimento Lotta continua e poi i compagni che venivano non c'era più ma che derivano dall'ex tutto compagno Madrid Castellina ed altri ed altri compagni ancora per cui ecco che Rifondazione comunista che nasce che nasce come la formazione voluta decisa dalle opposizioni interne al Partito comunista italiano diventa qualche cosa di più largo di più ampio e cioè una formazione che poi poi
Di Aprilia si plasma era nel Partito della Rifondazione Comunista come una forza alternativa antagonista una forza della sinistra italiana che ha questo nome
Io considero splendido
Dico per caso
Lo dico per aggiungere poche parole questo nome per la rifondazione comunista fu oggetto di tante discusse di tante discusse
E quando al primo congresso il congresso che decise di formare il partito non più il movimento che si tiene alla fine del mille novecentonovantuno noi chiamiamo
Lo chiamiamo con questo nome questa decisione passa a maggioranza nel congresso per un pugno di voti
Per pochi voti
Tant'è che alcuni compagni carissimi compagni poi sono ritornati con noi
Compagni dalla Federazione di Massa Carrara abbandonarono sdegnati
L'Assemblea perché volevano mantenere il nome Partito Comunista Italiano che era il nome del vecchio partito dal quale veniva era una cosa dal punto di vista giuridico che non ci avrebbero consentito di fare ma non era soltanto un po'a tutti un ed il fatto che noi non volevamo non potevamo essere i continuatori del Partito Comunista Italiano nei confronti del quale avevamo noi stessi Espresso le nostre riserve le nostre critiche nelle nostre opposizioni
Ma dovevamo essere una formazione nuova la formazione che alla fine del secolo in questa parte del mondo con grande coraggio si accingeva a prefiggersi il grande obiettivo della rifondazione del pensiero e della pratica dei comuni
Nella risposta il senatore Cossutta ha introdotto un altro se ha detto se Posta come necessaria la separazione l'autonomia la visibilità
Legittimità dell'agire se su questa posizione si fossero schierati altri autorevoli dirigenti col seguito che avevano nel partito forse la situazione sarebbe stata diversa è una ipotesi
Come si può dire specularmente opposta alla mia lamiere se tutti foste rimasti come avreste potuto influire sulla politica del nuovo PDS dal novantadue in poi cioè nel maturare della crisi
Del sistema politico italiano
Cossutta capovolge questo ragionamento non se fossimo rimasti tutti
E avremmo pare e che sia prestazioni masse che su fossero usciti anche altri a partire dal più prestigioso dirigente della sinistra più volte citato Pietro Ingrao
Allora forse la situazione sarebbe cambiata con quest'altro se io continua a ritenere che qualche dubbio continuano Pirlo c'è continuo a ritenere che questa difficoltà di acquisire una legittimità di azione politica sarebbe rimasta ma che una forte presenza critica anche dopo il novantuno forse avrebbe potuto a vere un'influenza positiva sul destino dell'intera sinistra ma naturalmente si possono prendere in considerazione tale ipotesi
Quello che è effettivamente avvenuto quello che sarebbe avvenuto se tutti fossero rimasti
Quello che sarebbe avvenuto se ne fossero usciti di più ma con questa abbiamo concluso la prima domanda e vengo alla seconda Kay certo modo è stata anticipata
Dalle ultime parole del senatore Cossutta cioè diceva oggi il partito
Bella Rifondazione comunista oggi mille novecentonovantotto mi sembra abbastanza diverso
Da quello che è in atto cioè quello che è nato era sostanzialmente il partito che se anche non si poteva chiamare per ragioni non solo giuridiche ma anche sostanzialmente politiche Partito Comunista Italiano era però Partito della Rifondazione comunista che raccoglieva ed esprimeva sostanzialmente un gruppo dirigente che aveva che si era maturato e si era formato nella strategia politica che col patrimonio ideologico e culturale del vecchio partito comunista
Lì apporti allora erano quelli di
Gruppi in fase evidentemente declinante Democrazia proletaria e ciò che rimaneva di Lotta continua che tra l'altro formalmente si era sciolta già nel mille novecento settantacinque
è comunque già allora vi poteva essere questa aspirazione a fare nella nuova formazione
Non semplicemente le reti della tradizione che credo comunista ma di altre esperienze e dilagante di anche di altre parzialmente diverse culture della sinistra antagonista italiana
Come si era sviluppata con dal sessantotto in poi però questo allora secondo me che era soltanto un processo avviato sostanzialmente il partito che si chiama della Rifondazione comunista appariva credo soprattutto agli occhi dell'elettorato e mi riferisco qui alle prime elezioni che avvennero
Dopo la scissione le elezioni del mille do ut des novantenni racchetta novantadue col cinquecento e cento di voti sei marce per cento cinque sei per cento dei voti era sostanzialmente una parte dell'eredità
Dalla tradizione comunista che allora il nuovo PDS superò di poco sedici sette sei per cento sedici diciassette per cento ecco quindi il partito di allora il partito del novantuno novantadue aveva sostanzialmente le caratteristiche di questa parte della tradizione politica culturale credo comunista mi pare che negli anni le situazioni sia molto cambiata oggi interrigo era Rifondazione comunista mi sembra alquanto diverso una delle cose lo dicevo anche la CIA colazione col senatore Cossutta che mi ha molto colpito
è presi empio la presenza di una componente trotzkista non insignificante che si pensa se si pensa al passato del Partito comunista
E anche al al dirigente che gli ha svolto il senatore Cossutta vederlo
In anni recenti accanto a questa componente che certamente appartiene alla cultura della tradizione ma del pensiero marxista del pensiero della sinistra ma che era una componente non sono emarginata naturalmente combattuta dal vecchio partito comunista e secondo me il simbolo di un giusto tentativo di questo partito di ampliare i propri orizzonti di ampliare le proprie basi culturali di essere il rappresentante non solo della tradizione comunista ma di una tradizione più ampia
E poi nel frattempo però negli ultimi anni ci sono stati secondo me alcune variazioni significative l'avvicinamento ai centri sociali il presentare in qualche modo questo ruolo
Di forza antagonista non solo come un antagonista politico presente in Parlamento e con le varie combinazioni parlamentari che la crisi del sistema politico italiano comportato sino ad entrare a far parte dopo le elezioni
Del novanta Quack del novantasei per la maggioranza di governo ma esprimere forme varie e diverse
Di antagonismo sociale forse al di là di quella che era l'originaria impostazione del partito della Rifondazione comunista nell'arco novantuno novantadue ecco queste la seconda domanda che volevo porre non so se sia il caso di anticipare anche la terza onoriamo meglio la sul convegno permette alla seconda sì però vorrei avere un po'di spazio anche chiedendo l'appello certamente sì sì anche a me sta a cuore fuori la terza la terza questione
Beh effettivamente data dal momento in cui viene
Nasce il Partito della Rifondazione Comunista ad oggi
Basta guardarci attorno vi è stata una modificazione una trasformazione forte
Ho già fatto riferimento ma la questione secondo me va ripresa
Al fatto che al al Partito della Rifondazione Comunista
Partecipò non sin dalla fondazione compagni che vengono dal Partito comunista italiano
Dissensi beh allora si chiamavano così sensibilità diverse
Le componenti non erano messe tanto meno le correnti le frazioni perlomeno formalmente si parlava di sensibilità diverse
Ed è stato così
Perché
Con compagni diciamo che in qualche modo più direttamente si si richiamavano alla alla tra il pensiero alla alla alla politica
Che era quella
E personificata dal dal il grande dirigente del fondatore di fatto del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti
E con lui da Luigi Longo ecco c'è una componente una sensibilità che a questa tradizione direttamente si richiamava continua richiamarsi ed altri compagni comunisti dirigenti del Partito Comunista Italiano oggi anche dirigenti del partito della Rifondazione comunista che vengono dalle file del Partito comunista italiano che più direttamente si riferiscono a a ad altre città diverse sensibilità all'interno del del Partito Comunista Italiano quelle sensibilità più legate al al al movimentismo
Più legate a quel settore a quei settori comunisti che negli in anni ormai lontani diedero vita sia pure a una parziale separazione ma una separazione che aveva avuto suo significato mi riferisco a quella del manifesto del mille novecento e sessantanove che che con Rossana Rossanda Pintor
Lucio Magri ed altri compagni grattava vita prima la rivista e poi al quotidiano e che continuano comunque a richiamarsi a quella figura più volte citata che quella di Pietro Ingrao
Sono sensibilità diverse che ancora oggi ci sono sensibilità diverse fra quelli che vengono dal Partito comunista italiano
A questi si con questi uscita fanno il nostro partito anche le altre componenti che qui dell'
Vengono ricordate
Non tutta Democrazia proletaria ma quasi tutta Democrazia proletaria viene nel partito
Secondo voi e ha avuto un ruolo ormai di compartecipazione a tutti gli effetti della vita del Partito della Rifondazione Comunista
La componente trotskista che si qualifica in quanto tale era già presente in Democrazia proletaria
E viene del Partito della Rifondazione Comunista in quanto componente già di Democrazia proletaria
Quindi ecco che
Non abbiamo più soltanto la presenza di singoli ma la presenza di vere e proprie formazioni non per intero malformazioni che vengono nel e che che quindi comportano una una una una realtà che la e la realtà fondata sulle differenze divisioni
Di concezioni di pratiche e anche di culture
Ho già fatto caso riferimento ad altri compagni che di Lotta continua compagni dell'ex tutto il via e questa è un è un è un dato della realtà
E pensare di
Prescindere da da questo dato vuol dire non non potere continuare la vita di Rifondazione Comunista
Rifondazione comunista
Nasce vive e si sviluppa con la presenza di culture fra di loro diverso culture politiche diverso
Possono essere superate queste differenze
Mettere la discussione dell'attualità
No questa è la mia opinione può essere sbagliata può essere giusto può essere condivisa oppure no ma non possono essere superate queste differenze ma devono essere rispettate
Perché sono differenze di concezioni di cultura tutte quante
Concezioni e culture che contribuiscono a una battaglia che la battaglia poi comune comune del partito
Pensare di poterle superare tra l'altro non si possono mettere il pontile concezione delle culture importi si possono mettere le determinate scelte politiche che volta per volta vengono adottate ma non certo si possono mettere i voti le culture le concezioni
Debbono rispettarsi essere rispettate e cercare di considerarsi questa è la mia opinione
Fra di loro complementari
E non esclusive pensare che ognuna di queste concezioni culture possano essere la concezione la cultura esclusiva del Partito della Rifondazione Comunista è una è una mentalità è una visione fuori dalla realtà e che porterebbe ha delle conseguenze io credo molto molto negative nella vita della ditta del partito allora come possono vivere convivere essere fra di loro complementari e Parisi tutt'uno fare l'uno queste posizioni tra di loro diverso
E qui occorre che effettivamente si passi dalla dalla constatazione alla all'approfondimento
Io non dico neppure del confronto
Il confronto è cosa che vale mi pare soprattutto per per chi è al di fuori del partito
Per le per l'e sterno o per o per l'avversario sia pure per il competitore un interlocutore all'interno del partito io preferisco usare questa espressione approfondimento discussione
Ma le differenze ecco non sono come spesso vengono secondo me
Vengono presentate tale qualche giornale da molti commentatori
Chi pensa
Che bisogna fare una politica
Per andare al governo chi pensa che bisogna fare una politica per restare all'opposizione
Chi vedesse le cose in questi termini probabilmente non riuscirebbe a capire qual è
Il vero dibattito
Nelle file del Partito della Rifondazione
Io credo che oggi non
Può esistere in via teorica Man non esiste un solo segnale che io conosca conosco abbastanza da Peter del nostro partito che ci dica che c'è chi vuole partecipare al governo che vuole andare al Governo direttamente come componente del governo della rete
Non mi pare di sentire
Non mi pare di constatare da esistenza di questa posizione
Credo che tutto il partito possiamo ben dirlo non ha tendenze di questo tipo
E credo che tutti viceversa siamo del parere che noi siamo un partito di opposizione
Siamo un partito di opposizione
Quale che sia la nostra collocazione di volta in volta
Nella vita parlamentare perché siamo nati viviamo come una forza alternativa accomuna forze antagoniste comune a forza di opposizione
Rispetto all'attuale ordinamento economico sociale e politico
Del paese nostro e della società quindi non è e su questi punti che si può pensare di trovare le ragioni del dibattito e delle delle differenze io ne vedo altri invece
Che non sono nuove
Sono anzi antiche e che si ritrovano continuamente nelle file
Del movimento operaio e della sinistra
E cioè se ci deve essere un partito che un partito che
Antagonista e alternativo ma che si prefigge fondamentalmente di sostenere le proprie opinioni e le proprie posizioni
E fare queste la propria bandiera
O se viceversa ci vuole un partito che
Da queste posizioni agisce per incidere direttamente nei rapporti politici nei rapporti sociali
Quella che era la differenza secondo insegnamento per me è sempre valido di Palmiro Togliatti fra partito politico e partito di propaga
Io ho portato qui con me una breve brevissima citazione poche righe
Di uno degli ultimi scritti di Togliatti
Siamo nel mille novecento
E novantadue scrive questo per nascita settanta
Muore nel sessantaquattro quindi mille novecentosessantadue uno degli ultimi scritti di Togliatti su Rinascita di cui era direttore
In cui egli mette in evidenza credo questa continua necessità di essere partito allora ci si dice si riferiva al Partito Comunista Italiano siamo nel pieno della forza del Partito Comunista Italiano
Come forza rivoluzionaria e nello stesso tempo come forza che agisce nella società per ottenere risultati
Dipenderà dal fatto che per l'azione di un partito rivoluzionario come il nostro
Non si perda mai nelle masse lavoratrici la coscienza del legame tra le riforme parziali e gli obiettivi più profondi del movimento operaio socialista
E che questi non vengano mai né cancellati né offuscati
E Togliatti
Nella sua attività di dirigenti e
Del Partito Comunista Italiano questo elemento della prospettiva della battaglia per la trasformazione socialista della società la considerato come motivo permanente continuo
Della politica e dell'azione del del partito spesso
Però dice la qualità stessa del partito il suo carattere di massa i suoi eredi orientamenti ideali e pratici acquistano importanza decisiva quello che farebbe comodo i democristiani sarebbe un partito comunista che combattesse il riformismo condutture contrapposizioni verbali
Con fuoco e invettive con quelle cosiddette alternative globali che di rivoluzionario hanno l'aspetto e il suono ma nulla di più
Ebbene
Togliatti che cita a questo riguardo una frase di Leni molto significativa laddove lei mi dice
Per il rivoluzionario del giorno d'oggi il pericolo più grande forse persino il solo pericolo etiche e i seggi esagerare il rivoluzionario ISMU
La dimenticanza dei limiti e delle condizioni di un'applicazione opportuna di efficaci dei mezzi rivoluzionari
E qui che i veri rivoluzionari si sono più spesso rotto l'osso del collo quando incominciarono a scrivere rivoluzione con la maiuscola
A fare della rivoluzione una cosa quasi divina
A perdere la testa a smarrire la capacità di riflettere col massimo San perfetto
E a mente chiara di pesare di verificare in quale momento in quale circostanza in quale campo di azione si deve sapere agire in modo rivoluzionario
E in quali circostanze in quale campo d'azione si deve saper passare a un'azione riforme
Io credo che qui noi ritroviamo
Sinteticamente schematicamente le differenze che
Di culture di concezioni divisioni che ancora permangono che ci sono e che vanno ripeto rispettati
E tra di loro debbono considerarsi complementari di un partito che è antagonista che alternativo che lotta per la trasformazione e che contemporaneamente sa incidere essa agire nella realtà concreta
Ci fu Carlo Marx tanti anni fa
Che rivolgendosi al suo compagno fraterno di lotta Engels a proposito di un giornale che era sorto a Colonia siamo nel pieno della Germania di allora siamo nel mille ottocentoquarantotto intitolato un suo pezzo intitolato i professori di barricate e così dice il proletariato deve marciare con il grande esercito democratico alla punta estrema dell'ala sinistra
Ma guardandosi sempre dall'rompere ogni legame con il grosso dell'esercito il proletariato non ha il diritto di isolarsi
Ma esso deve anche e soprattutto quando ciò può sembrare molto duro respingere tutto quanto potrebbe separarlo dagli alleati
Io credo che questa discussione che oggi appassiona sia pure in termini più legati all'attualità politica
Che sono al di fuori dal nostro dibattito odierno tanti e tanti compagni e tante compagni debbano essere oggi motivo seria approfondita riflessione
Io credo che tutti dobbiamo evitare per quanto mi concerne mi adopererò in ogni modo
Per il ruolo che svolgo per evitare che queste differenze che queste distinzioni
Possono portare a delle lacerazioni o delle rotture
Perché nelle differenze nel rispetto delle differenze nella complementarità delle posizioni
Nella ricerca continua di una sintesi che deve essere il frutto appunto della manifestarsi delle differenze sta la capacità di direzione di un partito che la sua forza
Una forza per il partito della Rifondazione comunista che per usare un'espressione più semplici sta nella sua unità se il partito della rifondazione comunista dovesse vedere incrinata questa sua unità
Perderebbe la sua possibilità di azione e tutta la nostra battaglia ne sarebbe fortissimamente compromesso per l'unità del partito credo che valga la pena di dedicare ogni nostro sforzo
Bene il senatore Cossutta sposta un po'talvolta l'impostazione delle delle mie domande ma da delle risposte abbastanza disorienti ad esprimere ha detto
Non si tratta di vedere cosa sarebbe accaduto Street tutti fossimo rimasti nel PDS ma di vedere quali prospettive si sarebbero aperti i seni fossero usciti anche altri quindi una impostazioni diverso da quelle che avevo proposto adesso
Ripeti che noi non siamo nessun caso un partito di governo siamo funzionalmente un partito di opposizione antagonista quel però il politologo che lo studioso dei sistemi politici
Come gli è stato ricordato nella
Introduzione che deve fare un'osservazione
Voi non siete al Governo ma non siete neanche all'opposizione di fatto oggi Rifondazione Comunista è una componente essenziale da due anni di una maggioranza parlamentare quindi non non credo che si possa dire quale verrà o fare appunto la terza domanda
Aveva
Quella della dimensione culturale
Che poi in questo momento s'messi attenti dal punto di vista del funzionamento del sistema politico
Ne da quello per come venite conti percepiti dall'opinione pubblica di sinistra ma anche non solo di sinistra
Non si è che concepiti come un partito
Contingente mentire opposizione questo credo che sia uno dei problemi attuali ma come bene ha detto il senatore Cossutta le questioni attuali
Non sono argomento di questo dibattito e pur tuttavia permettetemi di sottolineare che questa questione
Di
Essere un partito che non partecipa al governo ma fa parte di una maggioranza parlamentare è una delle tante anomalie
Del sistema politico italiano che durano tempo infinito e che comportarono anche diverse difficoltà anche nella direzione politica di Togliatti che ora è stata ricordata ma vengo alla terza domanda
Il senatore Cossutta molto insistito sulla legittimità Erice non solo sulla utilità della compresenza di diverse culture della sinistra italiana nel Partito della Rifondazione Comunista
O no sono culture che si richiamano ha una grande ricca tradizione della sinistra che parte da Marx
Passa per Lenin che è stato Goracci tanto per arrivare all'esperienza italiana del partito di Togliatti
Io credo che questo non sia più sufficiente a costruire una vera prospettiva di grande cambiamento e di
Opposizioni nel senso di una contrapposizione di un sistema di valori di un'organizzazione sociale
Non già perché pensi
Come l'articolo citato prima il professore delle barricate o una rivoluzione scritta con con la iniziale maiuscola ma perché penso che una proposta di cambiamento rispetto al capitalismo della globalizzazione richiede molti e diversi apporti culturali
Devo dire l'ho ricordato anche nel libro che era stato citato all'inizio che vi è una ripresa a livello culturale del pensiero di Marx anche nelle università americane
Ed è precisamente il Marx analista della dinamica di sviluppo del capitalismo
Che ha anticipato proprio quelle tendenze alla globalizzazione al prevalere del capitale finanziario
Che anticipate appunto in una fase nella quale che erano appena nel delinearsi tra l'altro che si riferisce la globalizzazione
E la dinamica del capitale finanziario queste norme e rapidi spostamenti di capitali che decidono il destino di intere nazioni oltre che delle monete e resa possibile da una tecnologia che dall'epoca di Marx non solo non esisteva ma non era neanche pensabile quindi da un lato io penso che questo aspetto del marxismo come analisi delle tendenze del capitalismo attuale sia un aspetto di analisi che è tuttora valida e che tuttora a un peso anche tra studiosi che non si possono definire
Marxisti nel senso politico ma che tengono conto
Di una serie di categorie concettuali che ammazza messo appunto che che perverranno tuttora la loro utilità per realizzare il capitalismo della globalizzazione ma d'altro canto l'altro problema opposto
Marx piccante dalle ricche che è venuta meno completamente l'altra ipotesi complementare cioè il soggetto antagonista non inteso come Rifondazione Comunista e con la sua presenza che ha in Italia ma anche mi riferisco anche all'ultima frase di base del marzo nell'ottocentoquarantotto nella Gazzetta Renana
Del proletariato
Come classe antagonista tritura diceva Engels erede della filosofia classica tedesca
Oggi qui siamo di fronte a una situazione completamente diversa e molto diversa da quella ipotizzata dalle analisi marxiste verranno resi Kemal conduceva oggi
Il non solo nei Paesi industriali avanzate ma quello che può anche essere definito il proletariato mondiale a configurazioni e caratteristiche sociali
Profondamente diverse ancora da quelle di qualche decennio fa e quindi se qui si apre un campo di grande riflessione culturale
Per la quale secondo me per quanto riguarda questo aspetto del soggetto
Sociale del soggetto politico non delle analisi della tendenza del capitalismo per questo secondo tipo di analisi secondo me le classiche categorie che sono curate da Marsa Vierin e forse anche a per gli atti non sono più sufficienti
E e da qui la prospettiva di un ricco arricchimento culturale adesso che può assumere varie forme
Senatore Cossutta mi ricordava poco fa ridendo che forse non tutti conoscono tra le molte cose che ho fatto alcuni studi sulle streghe
Bene io prendo questo spunto di questa battuta perché credo che tra lei categorie concettuali e le riflessioni storiche che possano essere recuperate è una grande tradizioni di movimenti antagonisti e di culture antagoniste
Che sono maturate nel corso
Dello sviluppo della civiltà occidentale vari tipi di culture ribelli
Che era che avevano anche un patrimonio culturale e la cui emarginazione
Durante e dopo la rivoluzione scientifica sono state uno degli aspetti fondamentali dello strutturarsi della società capitalistica io credo che una parte di queste riflessioni
Quello che ho scritto in questo arredo su questi argomenti riprende parte che era più moderna storiografia soprattutto anglosassone
Possa contribuire al all'esaminare lo stesso concetto di democrazia e alcuni concetti fondamentali delle società che abbiamo davanti quindi la domanda che io pongo è ieri questo
Partito il partito
Corso cioè il soggetto politico preferirei dire il soggetto politico il termine partito
Secondo me anche un termine un po'logorato in tutta la tipologia delle società occidentali in tutti i sistemi puliti occidentali perché oggi i partiti sono qualcosa di profondamente diverso dai partiti della storia tra democrazia occidentale
Basta pensare all'impatto dei media
Al all'impatto delle nuove tecnologie che spesso sono le tecnologie dell'informazione e tecnologia anche dell'approfondimento culturale che sono un aspetto fondamentale
Della differenza tra questa società e quella che poteva essere analizzata ancora fino agli anni cinquanta fino agli anni Sessanta ricevo questo
Aspetto questo soggetto politico
Si può configurare appunto perché si designa è indicato come si a come prospettiva di essere un soggetto politico antagonista e in questo senso può non essere tanto importante quello che citavo prima
Se la sua collocazione in una maggioranza parlamentare in Italia è un fatto relativamente contingente
Mentre la prospettiva di costruire un modello culturale e sociale
Diverso fondamentalmente diverso è l'anima del soggetto politico allora si può prescindere dalle contingenti
Tattiche richieste
Dal periodo di transizione che attraversa il sistema politico italiano per vedere invece quali sono le prospettive oltre il Duemila di un soggetto politico che vuole essere come ha ripetuto adesso il senatore Cossutta l'erede
Della tradizione marxista ma che secondo me non può limitarsi ad essere quello che per i limiti che mi è sembrato di poter indicare prima ecco la domanda è
Inteso davvero come soggetto antagonista di ampio respiro erede per di quanto rimane valido come analisi della tradizione marxista si può immaginare in questo soggetto politico come in grado di recepire
Una serie di nuove spinte culturali che già mature hanno in tutto l'Occidente forse in Italia meno che altrove ma che sono secondo me
E secondo gli studiosi appunto eccitava
Prima le ultime le ultime fasi del mio libro che sono una componente necessaria per immaginare per pensare per progettare una società di
Donne e uomini come presso il fiume tradire
Più felici e più liberi ingrato di contrapporre un grande progetto sociale e culturale
No no al progetto di ieri mal fortissimo Progetto attuale del capitalismo della globalizzazione può essere questo modesto soggetto
Alla periferia dell'impero americano però disposto ad accogliere tutte le istanze di tutte le componenti che possono contribuire a costruire questa grande alternativa culturale
Mezzo domande
Sono domande effettivamente
Dense
Fortissimo contenuto
Vorrei prima però rispondere o cercare di rispondere
A una questione che ha posto caldi colui pongono tanti ma voi non siete
Né al governo né all'opposizione ed è questa la condizione intimamente anomala nella quale noi ci troviamo
Noi non siamo al governo non intendiamo partecipare al governo
Perché non ve ne sono le condizioni al Governo si partecipa quando vi sono le possibilità le condizioni
Programmatiche e politiche sufficienti
Giuste e necessarie
Per potervi partecipare non ci sono non ci sono oggettivamente non è una nostra valutazione sotto gli occhi di tutti il fatto che esistono differenze forti
Tra i partiti che compongono la maggioranza che sostiene questo Governo
Sono differenze che riguardano l'analisi che riguardano le proposte non vi sono le condizioni per partecipare insieme al governo aspetto che sa ma noi non siamo oggi un partito rispetto al governo esistente di opposizione parlamentare
Perché
Sulla base di questa legge elettorale che non noi abbiamo voluto ma che c'è che abbiamo contrastato ma che c'è
Sulla base di questa legge elettorale è stato necessario
Come si è visto
Trovare delle forme di intesa
Per poter impedire che in grazie alla legge elettorale fossero le destre a dominare la vita politica del nostro Paese
Non siamo al governo perché ci sono differenze
Che non consentono la nostra partecipazione ma non siamo all'opposizione perché se noi fossimo stati fossimo all'opposizione non vi sarebbe una maggioranza in grado di battere le destre
Di sconfiggere le destre
Se non ci fosse stata un'intesa dove l'abbiamo chiamata è stata chiamata desistenza e quindi con programmi diverso
Con posizioni politiche diverse
Ma un'intesa che hai sul piano elettorale ha consentito di presentarci da alcuni colleghi si nella gran parte dei collegi no per potere comunque a bere una intesa fra le forze democratiche
Senza questa intesa oggi noi avremmo ancora il governo di Berlusconi e di film perché senza quella desistenza
Vi sarebbero stati
Abbiamo calcolato sulla carta naturalmente
Perché la prova non è potuto non è potuta avvenire per fortuna
Novantasette collegi nei quali senza la nostra desistenza avrebbero vinto le teste
Novantasette deputati in più delle destre novantasette deputati in meno delle forze democratiche questa è la condizione dell'Italia è la condizione dei rapporti politici e parlamentari del nostro Paese che ci credano
La necessità di questa nostra condizione
E la condizione cioè di un partito che non è al governo non è all'opposizione per le ragioni che ho cercato di riassumere e che ci riporta anche a quella
A quella
Punto che che in tutta la serata abbiamo cercato di affrontare
E cioè la di fare le differenze in questo caso all'interno delle forze della sinistra italiana
Noi non siamo al governo perché non ci sono le condizioni per una reale programma comune
Ma neppure siamo nello stesso partito della sinistra
Perché oggi le differenze sono differenze di fondo
Non è più la differenza che può esistere tra una minoranza di un partito che non condivide certi aspetti della politica della maggioranza ma sono posizioni diverse tant'è che noi diciamo
Che il PDS e Rifondazione Comunista sono l'espressione di due sinistre
Di due sinistre che non vogliono essere contrapposte
Che cercano di non essere contrapposte perché la loro intesa è necessaria per battere le destre e perché le aree l'intesa fra le forze democratiche ma sono due sinistre
Che hanno e sono due sinistre perché hanno visioni profondamente diverso
Concezioni profondamente diverse sono diverse nelle analisi sono diverse nelle proposte
Ecco non voglio qualificare la la sinistra di cui è espressione e di cui sono espressione i Democratici di sinistra
Ma certamente cosa del tutto diversa dalla sinistra che noi cerchiamo di esprimere cioè a sinistra antagonista sinistra alternativa
Una sinistra che è ben diversa da quella del PDS
Malgrado questo bisogna cercare fra questi due partiti di provare la possibilità nell'azione politica di un'intesa
Per potere e combattere le destre e determinare uno schieramento democratico che porti avanti le condizioni della società della società nazionale
Ma questo ci riporta ecco la grande interrogativo che ha avanzato che ha avanzato caldi e che l'interrogativo
Che si pongono oggi tutte le forze rivoluzionarie le forze di progresso le forze della sinistra in ogni parte d'Europa e del mondo
Sono stato qualche mese fa New York lo scopo della visita era assieme al compagno Baraldini di andare a incontrare al compagno
Manisco a incontrare la compagna Baraldini nel carcere
Del carcere all'infortunio ma in quella circostanza ci siamo incontrati anche con
Autorevolissimi esponenti della sinistra marxista americane quello che dice da altri l'ho potuto constatare naturalmente ne avevamo conoscenza anche attraverso le letture che abbiamo ognuno di noi l'obbligo di fare della presenza di questa fortissimo di questo fortissimo dibattito teorie ideale e culturale
Che vede oggi degli Stati Uniti d'America la presenza di decine e decine di professori universitari che
Hanno l'incarico testuale da noi sarebbe impensabile disegnare marxismo perché in questo Paese in questo enorme Paese
Così pieno di contraddizioni esiste anche questa contraddizione naturalmente quel regime consente ai professori di insegnare di scrivere di parlare di organizzare dibattiti ma non appena non appena ecco
L'insegnamento la cultura
La ricerca teorica si traduce in azione politica intervengono
Il modo poderoso ed era proprio di quei giorni in cui io mi trovavo a New York la discussione animati sì ma
Sul su quel grande sciopero
Che aveva per diversi mesi caratterizzato la vita degli Stati Uniti di una categoria una categoria che lì è molto diffusa numericamente
Molto forte ed è legata alla alla popolazione la categoria di quella che anche qui in Italia e in Europa si sta diffondendo di quelli chi sono i trasportatori ma non
I trasportatori col camion che trasportano le merci i trasportatori che portoni piccoli pacchetti
I messaggi le piccole cose a casa su e una grande massa di lavoratori che hanno un rapporto diretto con i cittadini perché
Vanno a portare famiglia per famiglia quelle che sono le ordinazioni che vengono fatte attraverso i nuovi sistemi commerciali
Uno sciopero durati mesi e mesi e che si è concluso con un grande successo per la prima volta dopo tanti anni di successi sul piano sindacale
Ma il potere immediatamente intervenuto
Per cercare di dividere quel sindacato hanno accusato il capo di quel sindacato io non so quante malefatte del tutto inventate per farlo destituire dalla sua carica cosa che è avvenuta
Ma questa è una parentesi che io aperti perché chiude immediatamente per ritornare a dire come oggi il dibattito ideale teorico è fortissimo in tutte le forze della sinistra in ogni parte del mondo
Noi siamo dietro
Io ascoltavo l'intervento per certi versi anche
C'è un appassionato come sempre ma drammatico di Luigi Pestalozza
Il Comitato politico nazionale
Che poi ho visto riassunto nella sintesi che gli ha dato per l'iterazione
E lì egli poneva a se stesse poneva al partito quest'
Definizione partito ma un soggetto che appunto a questa ambizione a questo obiettivo della lotta per la trasformazione continua
Ma atto
Da un forte e chiaro Progetto il problema del Progetto del progetto che non è soltanto il programma il programma politico il programma Parlamento il programma dell'azione che è ovvio che
Una condizione indispensabile
E per qualunque formazione politica e che noi abbiamo anche se ancora in modo non definito in tutti i suoi particolari ma noi abbiamo un chiaro programma sulle questioni dell'occupazione sulle questioni del fisco sulle questioni della sanità sulla questione dei trasporti sulle questioni della casa e c'è
Era eccetera sulle questioni
Lavoro è ma un progetto che sia il vero progetto di una forza di un soggetto
Ha l'ambizione di di portare i di portare avanti una battaglia di trasformazioni diciamo la verità questo oggi
Non c'è siamo molto indietro
Credo che questo debba essere considerato da parte da parte dei dirigenti tutti i compagni di Rifondazione Comunista come la questione sulla quale occorre comunque forza lavorare occorrono certamente strumenti ne abbiamo pochi ma abbiamo anche la presente
Di riviste dicendo
I che potrebbero e dovrebbero essere
O scippi
E coordinati in questo sforzo sia pure nel rispetto
Renzi che deve essere uno sforzo uno sforzo comune un progetto non non
Sì a tavolino un progetto non esce
Data da qualche mente
Il progetto può un
Soltanto se c'è sì c'è in questa fase nuova della storia del mondo in questa nuova fase della globalizzazione pensiamo di una situazione nella quale parata salme
Oggi il pensieri la previsione di Marx si fa più attuale che non del
The Rizzato dalla presenza
Della contrapposizione fra il campo socialista il campo capitalista la globalizzazione stessa oggi che sotto il dominio capitalistico un
Alé e porta alla evidenziazione ancora più marcata
Infatti quella che era la l'analisi marxiana la sua pregna ante attualità ma Marx ci ha indicato un metodo che ci ha indicato una valutazione dalla quale occorre che noi riusciamo sia pure in modo creativo come ovvio fare derivare oggi una nostra capacità una nostra capacità progettuale e voglio dire anche una nostra capacità strategica che riesca dalla tattica che esca
Dalla contrattazione quotidiana che è stata la
Importando
Una una strategia che poi vuol dire la individuazione delle forze che possono considerarsi quelle che noi dicevamo un tempo le forze ma molte leggi della trasformazione della società e quindi delle e anzi senza la individuazione delle forze motrici senza la possibilità la indicazione della possibilità oltre che della necessità di alle
Anzi e sociali e politiche ogni battaglia di trasformazione rimane lettera morta rimane pura decade ma declamazione ecco che quello che fu incerto
In una certa fase la grande forza del Partito comunista italiano
Dopo la la la mutazione genetica dopo rivoluzione dopo la degenerazione portare però oggi nella nuova realtà ad avere questo questo progetto questo il nostro grande
Obiettivo e per questo gran
Dobbiamo
Ti Rizzante Nando lei
Chi è che pure esistono dicevamo oggi dove sono finite tutte quelle forze guardate che angosciosa vi
Erano cento i professori universitari che con noi firma ora quel documento dal quale poi
Gran parte della lotta per l'associazione culturale attraverso l'associazione culturale marxista per la
La del nostro partito e al di fuori di questi erano cent'
Docenti marxisti nelle università nei licei nelle scuole superiori italiane dove sono tutte queste forze che cosa è
L'accusa
Della sinistra in già che aveva dominato la vita culturale
Per alcuni decenni
In modo che veniva presentato addirittura in termini esagerare
Vedevano strumento
La una presenza che poi non era come essi la dipingevano così grande così forte così diffusa ma era una forte fortissima presenza che cosa è di tutto questo e possibile che la sinistra in
Ha avuto la pole tra a di continuare
Di sviluppare sia pure nelle condizioni
Dati io credo che appunto concludo che sennò
Che se non motore politico
E quindi un soggetto politico e difficile che si possa vedere
Ma d'altra parte ritengo che non vi possa essere un soggetto politico sei adesso spesso non è
Fortemente
Ancorato a una progettazione culturale ideale una cosa è strettamente legata all'altra non c'è partito rivoluzionario senza tellurica DVD
Dicevano i grandi
E non ci puoi
Tale se non è sostenuto da un partito rivoluzionari
Dirle queste cose non ecco molto di più sì le attuarle molto difficile e occorre una le legno che non potrebbe né di pochi mesi mente di qualche anno soltanto badi unite la fase della nostra storia di questa storia che lui aveva
Fatto e che ci vede affacciati ormai al nuovo secolo che sta per cominciare come un forse più interessanti non voglio fare propaganda per noi stessi più interessanti del panorama politico italiano vero questa forza viva questa forza antagonista come sono fuori della
Sta quelli che pensano che tutto può essere risolto può esser s'
Fitto da
Una esistenza
Grande partito conservatore europeo
Titolo socialista EUR
Vero che sono certamente venti fondamento
Quadro politico del nostro continente
Ma che non si accorgono non si rendono conto non vogliono rendersi conto che ormai
L'atto è in atto ed è in fasi di continuo sviluppo la presenza la vitalità di un movimento alternato Ivo di un movimento antagonista che
Italia che è presente
E che torna a manifestarsi
Sono forze che si chiamano comunisti che si chiamò
è un modo il nome in questo caso è secondario ma che hanno questa comune
Da di essere forze alternative e antagoniste che oggi sento la necessità del della loro intesa della loro possibilità della loro unità nell'azione nella battaglia politica ma che potranno di
Allora e germogli se sapranno avere una capacità progettuale e la battaglia per legge Moni
Voi e il PDS passa attraverso questa battaglia culturale ideale noi oggi siamo
Abbiamo una forza
Organizzativamente
I DS e lo sappiamo per tante
Ma noi non abbiamo rinunciato alla battaglia per la conquista di un'egemonia tra le forze della sinistra in Italia e questa battaglia per l'egemonia certe
Suo contenuto politico una sua capacità organizzativa altrimenti non può avere le
Quanti ma deve essere fondata sulla capacità e sulla definizione di un progetto di un progetto ideale di un progetto culturale questo è il più grande
Ricche noi comunisti ci dobbiamo prefiggere in questo momento
Audi ha selezionato fra le tante le più interessanti in questo dibattito intervista che noi per me
Qui questo come
Ringraziamo ancora Giorgio Galli
Vecchia partecipazione come prima partecipazione forse sarebbe
Va
Ecco interamente