La situazione in Cina a dieci anni dal massacro di Tien an men interviste rilasciate a margine della manifestazione organizzata dal Partito Radicale in occasione del X anniversario del massacro di Tien an men

Oggi quattro giugno mille novecentonovantanove il Partito radicale transnazionale ha celebrato il decimo anniversario del massacro di piazza Tienanmen a Pechino con una serie di manifestazioni in una trentina di città italiana
Nel ricordo di tutte le vittime cinesi tibetane mongole turche stana degli oltre cinquant'anni della dittatura comunista di Pechino vittime come si legge nel comunicato del partito radicale di un sistema di potere che ancora governa sfrutta opprime massacra nel mo'andò almeno due miliardi di persone i radicali hanno deposto fiori presso i monumenti ai caduti della Resistenza e delle guerre gli assassinati di piazza Tienanmen continua il comunicato del Partito Radicale furono vittime di un potere dittatoriale come lo sono ancora o oggi tutti i cittadini della Repubblica popolare cinese come lo sono oggi le decine di migliaia di detenuti nei campi di concentramento cinesi le migliaia di condannati a morte ogni anno vittime del sistema di potere comunista e della passività troppo spesso complicità delle democrazie europee e ci dentari come le vittime del nazifascismo come le vittime delle guerre dell'assenza di politica a Roma la manifestazione iniziata alle dieci e trenta all'Altare della Patria a piazza di evidenzia abbiamo chiesto a Paolo Pietro Santi consigliere generale del partito radicale di spiegare il significato di questa mobilitazione dei radicali dobbiamo dire intanto
E una una
Visto di stazione
Almeno i più di trenta città
Di persone radicali cittadini che siano ricordando davanti ad altrettanti monumenti ai martiri alle vittime ai martiri della Resistenza alle vittime della guerra che siano ricordando questo anniversario
A dieci anni esatti dal massacro di piazza Tienanmen cioè al massacro di quella grande speranza che nella primavera di Pechino si era sollevata a partire da quella grande mobilitazione bellissima felice e di così tanti studenti sì cinesi poi fu repressa
Due con violenza inaudita
O inaudita forse soltanto perché
Nata perché riferita dalla stampa dei media internazionali mentre invece in Cina ogni giorno avvengono massacri e non soltanto di libertà di democrazia ma massacri di vite umane
Non documentati da nessuno non documentati perché appunto informazione su questo su quanto avviene in Cina non delle esserci non deve esserci dibattito confronto politico su questo perché si privilegia l'affare si privilegia il business cosa assolutamente dignitosa e necessaria ma non c'è dubbio che unendo
Della vita umana e quella della libertà della libertà di ciascuno in termini proprio di
Beh occorre anche
Indica i Paesi occidentali siamo più rappresentati da un no siamo meglio rappresentati né i nostri interessi da un governo che senza alcuna precondizione senza alcuna forza da una politica estera che senza alcuna forza e convinzione tratta con una gimme dittatoriale autoritario senza chiedere il nulla incontro senza chiedere alcuna garanzia di democrazia ma garanzia per il proprio business per il business delle proprie aziende o se non siamo se siamo rappresentati bene così o invece non saremmo non sarebbe meglio investire anche per per ragioni di interesse economico investire su una riforma un processo di democratizzazione in Cina un processo vero sostanziale queste manifestazioni oggi avvengono davanti a monumenti che ricordano o i caduti in guerra unica o i caduti della Resistenza una che conti quindi ripeto radicale pone una continuità insomma tra quei morti ma perché non è neanche morti di oggi purtroppo di tante altre posti dove ancora ci sono problemi di democrazia e di rispetto dei diritti umani beh nel mondo sono ancora sotto il giogo di regimi comunisti almeno due miliardi di persone ebbene le
Allora le vittime di quella resistenza che oggi siamo ricordando insieme alle vittime della resistenza di Tienanmen son comunque
Della assenza di legalità sono vittime del otto senza controllo del potere senza legalità la Cina da questo punto di vista Pechino è assolutamente paradigmatica è un miliardo e duecentocinquanta milioni di persone sono governati da un'aristocrazia
Comunista ma da un'auto aristocrazia di alcuni milioni di persone che governano e sfruttano un gigantesco popolo come quello cinese
E questa è la continuità che c'è là dove muoiono persone là dove muore e democrazia il ma io credo soprattutto una cosa noi dobbiamo tener ante una cosa dobbiamo chiederci dai cittadini dell'Occidente che si definisce democratico e poi sappiamo con quanti e quali limiti dobbiamo chiederci se i governi occidentali che con grande emerging e grande attenzione cercano di rafforzare il Comune ci gli affari il B Snares con queste parti del mondo e in particolare con la Cina dobbiamo chiederci se questo faccia effettivamente i nostri interessi io non parlerei soltanto i diritti umani che pure son qua tra cui teniamo e quanto ma parlerei di interesse nostro di rappresentanza dei nostri interessi da parte dei nostri governi che cos'è che fa più il nostro interesse economico investire
Una regime e sostenere in questo modo un regime autoritarie per sé suscettibile di crack di crolli oppure favorire anche o soprattutto se volete in funzione del business degli affari e della ricchezza sostiene vive in un processo democratico in Cina in Cina come altrove questa è la domanda che occorrono che occorre si pongano i democratici ma agli economisti e molti
Già lo fanno e soprattutto gli operatori dell'informazione la manifestazione romana del partito radicale proseguita poi davanti all'ambasciata cinese di via Bruxelles e quindi rari che ali hanno posto una grande Stato della libertà simbolo della lotta per la democrazia degli studenti cinesi di piazza Tienanmen Marco Cappato attualmente coordinatore dell'attività dell'area radicale
E per molto tempo responsabile dell'ufficio del Partito Radicale transnazionale all'ONU ricorda la battaglia dei radicali per i diritti umani in Cina battaglia che ha visto proprio nell'ONU ha visto e vede nelle Nazioni Unite un ambito è un punto di passaggio fondamentale bastonato
A andato a Ginevra perché nella Commissione sui diritti umani
Quindi con Paolo Pietro Santi con Oglio ci prova ma poi ovviamente il segretario Olivier Dupuis che su questo è stato ed attentissimo da da molti anni
Abbiamo cercato di porre il problema del violazioni dei diritti umani ma io credo che rispetto all'attività di New Yorker sicuramente una battaglia che ha molto a che vedere anche quella sul Tribunale penale internazionale che come sappiamo è fortemente avversato dalla Cina e anche la campagna per la moratoria io per sale sulle esecuzioni capitali visto che la Cina il Paese con il più grande numero di esecuzione capitali al mondo
Bene il problema quindi della dell'ONU per la riforma dell'nazioni Unite in questo frangente ad esempio rispetto a quanto accade in Kosovo per chi invoca l'intervento l'intervento dell'ONU delle Nazioni Unite noi non possiamo dimenticare che uno dei paesi con il potere di veto al Consiglio di sicurezza è proprio la Cina che è anche la più grande dittatura del mondo e quindi qui sta la grande sfida per la riforma delle istituzioni internazionali da una parte noi siamo l'unico vero partito dello onore per l'ONU con il Partito Radicale transnazionale e tra spartito dall'altra però sappiamo che questa no no così come con il potere di veto per la dittatura cinese con quindi questo meccanismo di delega agli Stati nazionali lei in particolare alle di potere di blocco per le peggiori dittature che ci sono sulla faccia della terra è il un problema che ci impedisce di consegnarci in mani e piedi legate alle nazioni unite per la risoluzione delle controversie internazionali
Noi siamo per dare
Il massimo di Popper di poter
E alle istituzioni internazionali per il rafforzamento delle istituzioni che già ci sono in particolare la creazione del Tribunale penale internazionale permanente potrà dare una grande spinta rispetto dei diritti dell'con quanto diritti individuali non diritti collegati alla beneplacito dell'autorità statale e quindi riforma delle Nazioni Unite il più possibile oggi però ho ci sono rispetto per esempio al conflitto in ex Jugoslavia le Nazioni Unite così come sono sono state assolutamente inadeguati ad intervenire ed è importante che esista la NATO che esistano
Mimmo di capacità di volontà di reazione da parte delle democrazie occidentali vorrà Emma che lo fossero più capaci anche gli Stati europei in quanto tali quindi dell'unione europea in quanto tale comunque questa presenza costante in occasione del massacro di Tienanmen sembra proprio a ricordare che la riforma delle istituzioni internazionali il rafforzamento delle Nazioni Unite deve passare anche per un maggiore rispetto e tutela dei diritti fondamentali di tutti gli esseri umani in ogni luogo sulla faccia della terra
E così come alle Nazioni Unite l'iniziativa radicale sulla Cina e sul Tibet ha visto un altro fronte in Europa nell'Unione
Apriranno il parlamento europeo sentiamo su questo Gianfranco Dell'Alba parlamentare europeo della Lista Pannella io sono membro
Uscente della commissione parlamentare per i rapporti con la l'assemblea popolare cinese e l'anno scorso il quattro giugno dell'anno scorso con Olivia Ratti siamo stati a piazza Tienanmen a depositare simbolicamente una rosa in quella piazza
Per ricordare che martedì è un impegno credo che da dieci anni in pratica radicale
Ha preso al Parlamento europeo con Olivier Dupuis sono state almeno venti le risoluzioni che abbiamo fatto passare sui il problema tibetano sulle regioni autonomie cinesi e che sono anche loro anche se oppresse da regime di Pechino sul i diritti umani e civili e dei dei i cittadini cinesi molti dei quali numerosissimi dei quali come si sa un vivono sono costretti a vivere in campi di lavoro quindi è un impegno parlamento europeo ha preso importanti risoluzioni Emma Bonino ha fatto ricevere il Dalai Lama dal presidente la commissione Santer lo abbiamo
Tutto al Parlamento europeo abbiamo abbiamo contribuito Bolivia in particolare a fare avere il premio Sakharov Faure cingendo e tutti in temi che speriamo che i radicali coloro che saranno eletti il tredici giugno potranno continuare affinché la politica non sia disgiunta dal dal una politica per cui vi di i diritti umani diventino patrimonio dell'umanità e siano e siano questione che interessi tutti i cittadini del mondo e non solo la e che la sovranità assoluta dagli stati possa essere finalmente spazzata via
La Cina è un membro importante del Consiglio di sicurezza con diritto di veto un paese il flop molto influente all'ONU
Che rischia concreta cioè che la presente diritti umani se in qualche modo sacrificata per questioni di Realpolitik anche rispetto per la crisi nei Balcani insomma con l'evoluzione che sta avendo è il rischio che corriamo continuamente basti vedere che due mesi fa nato a Ginevra in Paesi dell'europea sono ci sono signor Liberati più realisti del re credevano che gli americani fossero nacque nella linea
Di prudenza che hanno purtroppo adottato i Paesi europei per meglio commerciale con la Cina e invece poi il parlamento americano ha costretto gli americani a depositare uno avevo testo di condanna è è un problema molto importante della del confine che passa fra la Ideal politiche e la Realpolitik che noi siamo partigiani della Ideal politiche di questa politica dei diritti umani della diritto internazionale della giustizia internazionale che ha portato per esempio in questi giorni a Link
E minacciano di Milosevic stiamo facendo molti passi avanti io spero che questi prossimi anni a livello europeo e alle Nazioni Unite ci consentano appunto di farsi che la Ideal politiche prevalga finalmente sull'altra politica per la quale
E ogni dittatore può sterminare i propri popoli senza nessuna ecco critica senza nessuna possibilità di intervento internazionale e la questione dei rapporti politici ed economici fra Cina ed è non
Pensaci dentali è un punto fondamentale c'è chi vede in Occidente nell'attuale politica economica cinese un'apertura l'economia di mercato sentiamo su questo l'opinione di Benedetto Della Vedova ma non credo che sia
Così per quelli che risultava è il capitalismo sociale di mercato come viene chiamata dal regime cinese non ha nulla a che vedere con un'economia di mercato con un'economia libera
Lì l'assetto che si sta realizzando soprattutto per quanto riguarda le imprese del tipo di media un grande dimensione un versetto
Misto in cui o direttamente in termini di capitale o comunque di contro alloggi autorizzazioni eccetera c'è di fatto una compartecipazione tra lo Stato cinese regime cinese e chi vi investe è una compartecipazione di fatto spesso lo è proprio in senso tecnico e cioè di una di redditi joint ventures tra capitale cinese pubblico capitale privato e esiste poi una serie di cioè non una sete insisto una fascia di piccolissimi i piccolissimi imprenditori al in qualche modo lasciata libera eccetera però non ha nulla a che fare con un'economia di mercato
Non credo senza voler essere a tutti i costi ieri è un po'illuministi deterministici che sia possibile conservare questo asset
Questo a sette liberale nel momento in cui davvero si aprisse ad un'economia di mercato che ripeto però oggi non c'è io credo che la comunità internazionale
Porti la responsabilità in questo momento la comunità finanziaria industriale internazionale porti la responsabilità di essere in società
Con il regime cinese
Mentre magari
Sì è molto
Più restie a investire o a
Come dire sostenere lo svenuto lo sviluppo economico di un Paese come l'India altrettanto popoloso
Anche se non proprio popoloso come la Cina ma comunque su quella scala dimensionale quindi anche come mercato eccetera
E con risorse tecnologiche Dino Audi Ford Mazzone maggiori è una responsabilità che non si può che non si può nascondere e soprattutto io credo che il coltello
Tre del manico lo tengono per molti aspetti saldamente in mano gli occidentali le democrazie occidentali che e vanno a investire lì che consentono ai propri capitalisti di investire lì dovrebbe farsi volere molto di più
Bene e la libertà dei cinesi innanzitutto ma credo anche per il futuro dell'economia cinese dello sviluppo della possibilità di sfamare un miliardo
E duecento milioni di persone questo come spesso accade in politica un passaggio che non è ancora stato fatto l'interesse del regime cinese è l'interesse di
Che Exa possibile ma sempre compatibilmente
E del regime stesso
Vedo che da parte degli industriali
Occidentale invece ci sia il bisogno di forzare questo aspetto anche per dare un impulso ancor più folto e quello dell'Economia dei cinesi e sono circa trenta le città in cui i radicali hanno voluto ricordare quanto accadde a piazza Tienanmen dieci anni fa
E i radicali sono stati gli unici a farlo nemmeno i pacifisti che pure in queste settimane sono stati molto attivi contro l'intervento NATO in Kosovo paiono essersi ricordati che dieci anni fa i carri armati e i soldati cinesi massacrarono gli studenti che manifestavano pacificamente chiedendo libertà e democrazia sentiamo ancora Gianfranco Dell'Alba corredo
Per motociclisti le guerre gli stermini massacri sono solo a senso unico e riguardano solo alcuni Paesi alcuni alcune etnie e non riguardano alcuni alti regimi noi siamo in piazza per le vittime di Tienanmen come siamo stati in piazza per le vittime kosovare come siamo stati in piazza per tutte le vittime dei regimi dittatoriali nel mondo per le vittime della repressione a Cuba per le vittime in di tutti gli stermini di tutti i dittatori del mondo oggi è un momento importante spero che se poi che se ne sono ricordati naturalmente incide anzi e ancora una volta sono stati costretti a una repressione che ha impedito lo uno manifestare e di esprimere la loro voglia di libertà noi continuiamo in questa battaglia perché prevalga il diritto la legge in tutto il mondo in tutti i Paesi i radicali dunque nelle piazze di molte città italiane da solo
E come molte altre volte per la democrazia e la libertà dei cinesi Mariano Giustino si diciamo sono circa trenta le manifestazioni che sono state organizzate di questo tipo contemporaneamente nelle principali città città italiane e come sottolinea ventuno sottolineava anche sottolineo anche dell'alba Gianfranco Dell'Alba ci troviamo qui davanti all'ambasciata cinese la marcia della Repubblica popolare cinese non è l'una volta manifestare per la democrazia in Cina per la democrazia
Cinesi e per la speranza di libertà di di di diritto di tutti quanti continuano a resistere in Cina
Rimasto in pratica la maggiore la più potente dittatura dittatura del mondo per la Repubblica popolare cinese Millar decimo anniversario i massacri di Tienanmen ecco io penso che è inutile con stare a recriminare come tante forze politiche tanti esponenti politici hanno fatto in questi già in questi mesi e continua a fare cioè sempre dopo quando evidentemente l'unica alternativa possibile le e un intervento un'ingerenza anche di tipo militare è inutile stare a recriminare evidentemente la pace un qualcosa che si costruisce
Sulla sulla quale per la quale ci si lavora giorno per giorno come d'altra parte hanno sempre fatto i radicali non è questa una manifestazione dell'ultimo momento è un percorso
Lenta di lotta per la difesa della democrazia nell'do la democrazia in Cina della difesa del diritto non solo in Cina quindi della difesa del tibetano lei tutto in un percorso come dicevo è che iniziato da anni continuo questo percorso continuano anche le nostre denunce nei confronti di una comunità internazionale che nei confronti della Repubblica popolare cinese alpinisti ma al di là di alcuni diciamo appelli io voglio alcuni richiami ad un alla intolleranza del regime cinese non è andata perché dall'altra parte e con l'altra mano
Stretto rapporti commerciali con la Cina con Sisti siti non solo si stringono rapporti commerciali ma si tintura si stipulano contratti anche di tipo commerciale con la Repubblica popolare cinese
Il Kosovo ma già altre questioni di crisi internazionale sia dimostrato che con i dittatori non è possibile dialogare in questo modo lì i requisiti primari per un dialogo sono quelli del prima di tutto del rispetto dei diritti umani il rispetto dei diritti civili e politici dei cittadini questo
Ma di tutto deve essere consentito e su questo è possibile una convivenza tra i popoli una convivenza e una rapporto lei normali relazioni diplomatiche Poli
Che commerciali con tra i vari paesi e queste dunque erano le voci che abbiamo raccolto oggi venerdì quattro giugno a Roma la manifestazione del partito radicale in occasione dell'anniversario del massacro di piazza Tienanmen manifestazione che è stata una delle trenta organizzato nelle prime per nelle principali città italiane e durante le quali sono stati depositati fiori davanti ai monumenti ai caduti della Resistenza delle guerre nel ricordo delle vittime i cinesi del regime comunista
Per radio radicale Roberto Spagnoli