"L'Europa in Italia verso nuovi strumenti di attuazione delle normative comunitarie" org. c/o Palazzo Altieri - Sala della Clemenza

Diamo inizio ai lavori del nostro convegno di oggi mi preme innanzitutto ringraziare
La casa che ci ospita cioè labili
L'associazione bancaria italiana che è stata credo di grandissima cortesia consentirci di utilizzare oggi questa sala non era un fatto
Scontato hanno fatto un pochino di di salti mortali per consentirci l'uso di questa sala oggi credo che sia da parte nostra doveroso un particolarissimo
Un faticosissimo ringraziamento
Abbiamo ricevuto questa mattina una lettera del Presidente della Repubblica
Quale
Augura i partecipanti alla nostra
Il maggiore successo nella quale sottolinea l'importanza
Utile e proficuo lavoro non lo siamo svolge oggi credo che sia un segno importante di partecipazione un segno importante di condivisione
Del lavoro che noi dobbiamo
Il convegno di oggi un convegno a cui diamo molta importanza arriva al termine in una prima fase di lavoro prima fase di lavoro che si è
E ha avuto il suo momento centrale nella Costituzione di un comitato scientifico
Comitato scientifico presieduto dal professor il suo russo alla mia sinistra comitato scientifico per il recepimento del diritto comuni
Comitato scientifico costituito da accademici
Rappresentanti delle strutture della Camera del Senato della commissione
Europea
Comitato scientifico che ha svolto una prima parte abbastanza intensa di lavoro in queste settimane e che nella giornata di oggi presenterà una parte del suo lavoro
Alle ai partecipanti a questo convegno e ci consentirà di discutere quindi di una prima
Indicazione di percorsi di riforma sul tema che ne discutiamo
Discutiamo
Il funzionamento dei nostri lavoriamo funzionamento per sessioni come avete visto programma
La prima parte sarà una parte introduttiva nella quale ascolteremo l'intervento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio professor Bassanini che ringrazio fin d'adesso non soltanto per la partecipazione convegno di stamattina per la fatto che aprirà i lavori se potrà poi tornerà più tardi ma devo dire mi chiudevo ringraziarlo perché in fondo tutto il lavoro che stiamo che portiamo oggi a questa prima fase di riflessione in gran parte dipende anche dalla iniziativa politica che la presidenza del consiglio in quanto organo di iniziative di coordinamento dell'intero governo ha voluto assumere sul tema delle politiche comunitarie l'esistenza stessa in questo governo di un ministero delle Politiche comunitarie
La delega
Che al ministero è stata assegnata bon grosso impulso rossa volontà di andare avanti su questa materia materia così significativa soprattutto nel momento nel quale affrontiamo questo tema all'indomani dell'ingresso dell'Italia nella moneta unica europea permette neanche dire all'indomani della prestigioso indicazione in italiano prestigioso alla presidenza la più alta
Carica europea credo che tutto questo CD carichi ancora di più di responsabilità quindi è un ringraziamento non formale ma molto sostanziale a Franco Bassanini per il ogni iniziativa la presidenza ha voluto assumere su questo su questa materia iniziativa che oggi vede una prima significativo momento devo ringraziare anche il corpo diplomatico gli ambasciatori presenti è il segno di un lavoro comune ne abbiamo avuto fin dall'inizio
Far partecipare far condividere
Alle rappresentanze diplomatiche dei Paesi europei tra i Paesi dell'Unione europea e il tipo di lavoro che stiamo svolgendo anche perché in gran parte quello che ci interessa è che questo lavoro sia un lavoro di tipo comparato naturalmente
Un lavoro di tipo comparato rispetto al quale coi la relazione del professor ma ne citerà un ulteriore un ulteriore punto
E mi fermo qui per questa prima parte do la parola al professor Bassanini poi illustrerò il prosieguo dei nostri lavori grazie
I io non farò una vera e propria introduzione dirò soltanto
Qualche
Brera è parola introduttiva i lavori come ha detto il ministro letta
In realtà il Presidente del Consiglio avrebbe voluto partecipare personalmente al più presto
Importantissimo momento
Di riflessione e di elaborazione
Proposte e di riforme su una questione cruciale
Per il futuro del nostro paese ma come sapete è impegnato nel vertice ghibellino
Io credo che
La designazione unanime di Romano Prodi è avvenuta ieri
Sia come dire
Un
Una sorta di felice viatico di presto
Di questo
Di questo convegno
E il segno
Come
Sia naturalmente questa nomina è dovuta alle eccezionali qualità personali
Di Romano Prodi ma è anche il segno di quanto in questi anni sia cresciuto il peso l'autorevolezza del nostro Paese
Nell'ambito dell'unione europea in questo si deve
Al lavoro dello stesso presidente del Consiglio Prodi
Del presidente D'Alema negli ultimi mesi
Del governo nel suo insieme i ministri che hanno svolto un ruolo sicuramente eccezionale come ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi il ministro degli Esteri Dini ma anche al lavoro del ministro per le Politiche comunitarie
Enrico Letta a cui io credo debba essere dato atto di Avvenire fin dai primi giorni
Proprio giorni
Ore del suo mandato del suo incarico
Messo a fuoco la necessità di un
Profonda innovazione di un cambiamento delle regole dell'organizzazione
Della nostra partecipazione del nostro rapporto
Con le istituzioni euro
Un primo segnale molto consistente
Sul quale si è sviluppato anche rapporto di stretta collaborazione tra il ministro letta che diciamo una presidenza del Consiglio nel senso più ristretto della parola e Palazzo Chigi
Lucidato subito
Quindici giorni forse neppure quindici giorni dopo
La
Giuramento l'insediamento del governo
Tornerò tra no io di minuti su questo punto attraverso una definizione finalmente imprecise
Delle
E benché del al delle deleghe che il Presidente del Consiglio ha conferito dal ministro delle politiche comunitarie contenevano
Una prima
Precisa indicazione del ripartizione dei compiti delle competenze tra la stessa Presidenza del Consiglio
Competenze delegate al ministro per le Politiche comunitarie e
Le altre amministrazioni intenda di rapporti
Con l'unione europea in termini di mi elaborazione formazione
Delle politiche comunitarie e loro attuazione
Ma appunto fin dalle prime settimane credo che sia merito del ministro per le Politiche comunitarie
A dire avviato attraversa la costituzione del Comitato scientifico per il recepimento in Italia del diritto comunitario del lavoro di riflessione che oggi ha un primo momento di verifica
E come dire di allargamento al dibattito
Un comitato di altissime
Qualificazione
Scientifica
Preceduto dal professor vizio russo composto da
I più autorevoli studiosi italiani
Della materia integrato da
Esperti che come dire conoscono
Direttamente l'attività e il funzionamento Amendola avendo neo avendo oggi o avendo avuto funzioni e incarichi di responsabilità il senso sul funzionamento degli organismi comunitari
E degli organismi del nostro governo che hanno rapporti con le istituzioni comunitarie comunque sono coinvolte nel processo di formazione di attuazione
Delle politiche comunitarie
Il
Come sentiremo nel proseguo dei nostri lavori
Il comitato ha svolto
Lavoro già ho avuto modo soltanto di vederne come dire un
Una sintesi ma un lavoro già imponente
Sia nell'analisi delle patologie
Che sono riscontrabili nel rapporto tra ordinamenti interni ordinamento comunitario dei ritardi nelle inefficienze nelle criticità della nostra partecipazione al
Formazione attuazione delle normative comunitarie
Dei problemi che si presentano nella tempestiva attuazione del diritto comunitario
E ha già elaborato
Lo sentiremo nelle relazioni che seguiranno una serie di propone
Io penso che si debba osservare con qualche soddisfazione che rende neanche in questo merito al ministro delle Politiche comunitarie che raramente dopo meno di cinque mesi dal
Insediamento di un nuovo governo si è già in grado di presentare
Un lavoro di elaborazione anche
Iniziato appunto con questo governo
E che ha già raggiunto un notevole grado maturazione
Il
Il lavoro il comitato ha riguardato tutte le questioni
Chi
Concernono il rapporto con l'Unione europea è appena il caso qui di sottolineare come ormai
Le politiche di un Paese europeo membro dell'Unione
Sono sempre più
Sempre più decise a Bruxelles
Sempre più passano attraverso
La definizione di direttive e regolamenti definizione delle comunità europea e questo una parte sempre più rilevante
Delle politiche di un Paese
Conseguentemente
Governo Parlamento istituzioni regionali e locali
L'insieme del nostro sistema istituzionale non può non essere rimesso concretamente in discussione
Alla prova
Di questo dato
Che poneva problemi
Marginali finché
Le competenze dell'intervento delle decisioni politiche che venivano prese in sede europea comunitaria prima europea poiché erano
Quantitativamente e qualitativamente marginale
Che pone oggi è un problema di ripensamento complessivo del nostro sistema istituzionale dello stesso sistema delle fonti come
La relazione di pizzo russo segnalerà eccome molti altri suoi contributi hanno già segnalato
Delegazione
Ad un ormai accelerato spostamento
Della sede delle decisioni politiche in a livello a livello europeo pone anche non è l'oggetto del convegno di oggi pone anche in termini nuovi
Ulteriori rispetto alle tematiche affrontate e diciamo così risolti dal trattato di Amsterdam il problema delle istituzioni
Delle istituzioni europee della democratizzazione delle istituzioni europee
Penso che il nuovo presidente della Commissione europea
Ne farà oggetto di riflessione e di proposte
Nel nei primi contatti che ci sono stati
Sono stati ovviamente soprattutto rivolte alle congratulazioni e per così dire ai festeggiamenti pure in un momento nel quale
Come sapete è difficile festeggiare alcunché data la tragedia che incombe
Sui Balcani e sull'Europa
Però già colto questa intenzione
Di avviare anche una riflessione istituzionale che si presenta come assolutamente necessaria
Gli strumenti che furono delineati alla fine degli anni ottanta
Per
Regolare
La legge La Pergola in particolare per regolare
Il processo di recepimento
Del scelte comunitarie
Pure essendo si dimostra complessivamente strumenti validi tuttavia appaiono oggi largamente
Insufficienti
E peraltro questi strumenti richiedono di essere verificabili in una situazione nuova
In cui
La pregnanza dell'integrazione europea e anche se mi è consentito gli l'impatto della progressiva accelerata globalizzazione
Dell'economia ma non solo dell'economia della cultura del delle problematiche ambientali
Rende sempre più incisiva la necessità di affrontare in sede europea problemi che poi incidono in maniera rilevantissima sulle
Attività sui rapporti tra
Le amministrazioni sui rapporti tra i cittadini e le amministrazioni nel lancia appelli
è emerso così il problema del partecipazione
Dei diversi soggetti del nostro ordinamento interno
Alla formazione delle decisioni comunitarie
In un momento nel quale come sapete sia si sta attuando
Per il momento nell'ambito della Costituzione vigente
Ma
Come il Governo auspica anche perché ha presentato un apposito disegno di legge di revisione costituzionale e anche attraverso una riforma
Delle disposizioni della Costituzione sulla forma dello Stato in senso federale nel momento nel quale si attua una profonda una incisiva ridistribuzione
Di responsabilità
Di potere di competenze
E anche di risorse
Tra
Lo Stato le Regioni
Gli enti locali
Ed è anche in qualche misura palestra dedicato istituzioni e amministrazioni pubbliche e la società civile attraverso l'applicazione
Sia pure ancora iniziale in per qualche verso abbastanza incerta del principio di sussidiarietà orizzontale
La
L'una l'inserzione
Dei centri di decisione politica
E amministrativa nell'ordinamento
Nell'ordinamento nazionale
In una prospettiva che potrà arrivare fino alla sua trasformazione in senso federale non può non comportare
Conseguenze rilevanti nella definizione dei meccanismi di partecipazione alla formazione e all'attuazione
Delle dieci delle decisioni adottate in ambito europeo in ambito
Comunità oggi c'è un'evidente scollamento
Tra i processi di riforma che avvengono al nostro interno e il concreto funzionamento di questi meccanismi
Come c'è uno scollamento che
Il comitato scientifico ma
Opportunamente rilevato
Tra diciamo così la fase ascendente la fase discendente
Nel processo di formazione di attuazione del decisioni comunitarie
Che finisce per indebolire
In concreto dal nostro la nostra partecipazione il nostro contributo alla formazione delle feste comunitarie
E peraltro a rendere puoi più lento e più difficile lo stesso processo di attuazione superare questo scollamento potrebbe avere il duplice aspetto
Di rendere più incisiva più pregnante la il contributo del nostro Paese Anna formazione delle decisioni
Comunitarie e insieme rendere più agile e più rapido
Poi l'attuazione delle scelte medesimo
Il comitato ha affrontato con proposte che a me sono sembrate vi rilevantissimo interesse il problema della semplificazione dello snellimento delle procedure di attuazione e di applicazione
Vittorio unitario
Nel nel ordinamento interno io non voglio soffermarmi su questo perché credo sebbene ascoltare l'illustrazione dettagliata di queste proposte per
Chi ne sa più di me in partenza e chi ha studiato più di me le soluzioni
Nell'ambito del Comitato scientifico ma vettura che ho avuto modo di fare mi sembra consente già di segnalare che siamo di fronte qui a proposte di
Eccezionale importanza sulla quale
Sarebbe estremamente importante e credo che sentiremo che sia questa l'intenzione del ministro letta passare poi rapidamente da una fase già avanzata studio e di elaborazione
Della proposta
La proposta da parte del
Il comitato scientifico ha distinto opportunamente tra
Interventi di revisione costituzionale
E invece una serie di proposte di misure che possono essere adottate
In via
Legislativa nell'ambito della Costituzione
Disposizioni costituzionali vigenti o addirittura in via organizzativi
Utilizzando delle idee che il Governo ha già come quelle della legge cinquantanove
Io penso che sia opportuno inquadrare
Questa complessiva proposta nell'ambito della riapertura del processo di riforma costituzionale
Che questo governo
Intende favorire
Abbiamo come sapete
In consiglio dei ministri scientemente su proposta del presidente del Consiglio e del ministro per le riforme istituzionali Giuliano Amato
Proposto al Parlamento una
Complesso disegno di riforma del seconda parte della costruzione del titolo quinto della seconda parte della Costituzione tendente a riformare la forma dello Stato secondo il modello federale
è una proposta che riprende ma con alcune non irrilevanti messi appunto e integrazione il progetto approvato dalla Camera
E che voi
E cadde nel momento della interruzione del processo di riforma costituzionale avviato dalla legge costituzionale numero uno
Del mille novecentonove novantasette
Il
Noi pensiamo
Di proseguire su questa strada
Stimolando il Parlamento anche con ulteriori
Disegni di riforma piccola riforma di riforma più impegnativa
In preparazione una sulla nave forme sulla struttura del governo sull'articolo novantacinque della Costituzione che
Potrebbe opportunamente accompagnare l'attuazione del capo secondo della legge cinquantanove
In materia di
Ridisegno complessivo dell'architettura organizzativa del Governo e di riforma della Presidenza del Consiglio dei ministri
In quest'ambito quindi non è affatto
Anomalo pensare
Che è si possa
Anche sul terreno del
Nostra partecipazione Anna Unione Europea al processo di integrazione europea
Accompagnare misure di ordine dei legislative di natura legislativa
Con alcune limitate dal punto di vista quantitativo ma estremamente significative dal punto di vista qualitativo proposte di riforma della Costituzione tra l'altro
Siamo ormai in una fase in cui la distinzione tra prima e seconda parte della Costituzione non ci vincola più come era nel momento nel quale all'inizio di questa legislatura era stata prevista
Attraverso un procedimento speciale di revisione costituzionale
Un è stata data la priorità per così dire attraverso quel procedimento ad una complessiva riforma della seconda parte della costa
Voi sapete perfettamente che la nostra partecipazione all'Unione europea è stata
E lo stesso riconoscimento della prevalenza del diritto comunitario è stato fondato non voglio dire acrobatica mente perché fondamento è solito ma però è stato fondato su una disposizione costituzionale estremamente importante
Sia che fa parte dei principi fondamentali della Costituzione sia per il suo tenore letterale che l'articolo undici
Che tuttavia
Fu scritta e fu pensata con
In un altro in un altro contesto e
Con con altre e con altre preoccupazione altre finalità
Per cui io penso che sia debba sostenere come assolutamente attuale e praticabile poi deciderà il Parlamento naturalmente e detentore del potere di revisione costituzionale salvo verifica referendaria
Ma penso che sia del tutto attuale realistica l'idea di
Nell'ambito di una progetto di riforma complessiva di
Sottoporre all'esame
La seduta del governo voi del Parlamento e anche alcune
Importanti modifiche
Del
Nostro del nostro testo costituzionale che possano costituire
Non solo il fondamento di una più
Forte partecipazione
Dell'Italia all'integrazione europea
Non solo dare
Espresse a formulazione costituzionale al al principio della diretta applicabilità della prevalenza del diritto comunitario sul diritto interno
Sito
Giurisprudenza
La Corte europea corte costituzionale ma
Che possono anche fornire in il quadro
Delle degli strumenti costituzionali che poi sfondano una serie di soluzioni per esempio in tema di semplificazione e accelerazione delle procedure di vere di recepimento e di attuazione
Che
Possono in parte essere introdotte anche nell'ambito della Costituzione vigente ma che in parte incontra
Delle disposizione da Costituzione vigente per esempio articolo settantasei della Costituzione quartiere
Qualche rilevante costa
Io ho già parlato troppo rispetto alle mie intenzioni Vorrei fare su
Soltanto perché non non so se nel pomeriggio li cercherò di partecipare ai lavori ma non so se nel pomeriggio ci sarà spazio per
Qualche intervento qualche chiosa vorrei fare qui solo
Un paio di
Direi riflessioni su le cose che vi saranno tra poco
Dettagliatamente esposte ed argomentata
Vorrei riferirmi soprattutto a a due questioni credo che sia utile ragionare su procedure semplificate
è essenziale che nell'ambito delle procedure semplificate
Siano ovviamente
Salvaguardati poteri fondamentali di
I Rizzo ivi
Poteri legislativi fondamentali del Parlamento
Sono possibile deleghe al governo
C'è ampio spazio del resto già sperimentato di delegificazione
Sottolineo la necessità che comunque in momenti nei quali
Silly comunque si decide siano momenti siano affidati ad organismi collegiali nei quali i diversi
Interessi pubblici diversi interessi generali siano rappresentanti
Dico questo perché la tendenza delle amministrazioni di settore
Ricco credo Nicoletta credo con abbia verificato c'è la tendenza dell'Amministrazione di di di settore non di rado ad utilizzare il veicolo dell'attuazione di direttive o di direttive con le direttive comunitarie per
Introdurre nel nostro ordinamento
Scelte ulteriori
A aggirando
O la decisione legislativa parlamentare
O perfino in necessario confronto
La necessaria armonizzazione degli interessi come dire potenzialmente contrapposti e che appunto
Nella sede parlamentare o nella sede collegiale del Consiglio dei ministri trovano suzione
Voi sapete che il funzionamento di un sistema sistema istituzionale non non può prescindere
Dalla attribuzione della cura di
Specifici interessi generali ad amministrazioni di settore
Che sono deputate a tutelarli a garantirli a identificare le soluzione organizzative ed amministrative che consentano di soddisfarle
Ma nel contempo anche a momenti dei corali è possibile evitare
Che
Un interesse generale prevalga sugli altri quando c'è una
Potenziale conflittualità India momenti nei quali si trova l'armonizzazione
Mantenere questo è è essenziale è uno dei problemi che abbiamo di fronte la soluzione apparentemente più rapida e più semplice è quella di affidare alle stesse amministrazioni competenti in ciascun settore
Con scorciatoie molto rapide
L'attività di recepimento e di attuazione delle direttive temo che si presterebbe
Ad una ad una serie di forzature appunto per la ragione che vi dicevo e cioè per la tendenza delle amministrazioni di settore a caricare poi l'attuazione naturalmente un problema analogo
Si presenta e proprio e e e proprio qui c'è uno dei nodi fondamentali che dobbiamo affrontare e risolvere si presenta del momento della formazione
E quanto più riusciremo a superare lo scollamento tra la fase ascendente la fase discendente
Tanto più riusciremo anche a risolvere questo problema
E qui c'è la seconda riflessione du ultima che volevo sottopone
Nel
Nelle carte che ho visto sì sottolinea molto giustamente
Accanto ad una serie
Complessa di altri problemi la necessità di
Rafforzare gli strumenti del coordinamento delle politiche comunitarie
Oggi come accennava come tutti sappiamo del resto buona parte delle politiche delle politiche
In senso lato delle politiche di governo
Buona parte delle politiche a un momento di decisione
In sede in sede europea in sede comoda
Quindi il coordinamento delle politiche comunitarie è un momento fondamentale del coordinamento dell'attività di governo nel suo insieme
Questa è anche la ragione per cui io credo che non ci sia anche una sede possibile del coordinamento delle politiche comunitarie che la sede
Costituzionalmente prevista
E che forse sarà costituzionalmente rafforza sul modello dei gran parte degli altri paesi europei
Della presidenza del Consiglio
Io penso che
La questione del rapporto tra
Competenze della presidenza del Consiglio
E competenze di altri ministeri e in modo particolare del Ministero degli Affari Esteri sia già sostanzialmente di soldi
C'è già sostanzialmente risolta nell'ambito della legge cinquantanove
è stata risolta
Dal precedente Governo quando
A
Discusso e poi approvato una redenzione
Io stesso ottenne il quindici di maggio l'approvazione avvenuta nel successivo consiglio del ventidue maggio mille novecentonovantotto sul gli indirizzi per l'attuazione del della riforma dell'amministrazione
Questa relazione è stata
Qui distribuita dal presidente D'Alema i ministri alcuni mesi fa
Chiedendo di
Di di esprimere la valutazione se potesse essere considerata ancora dal nuovo governo come la base dei lavori per l'attuazione della legge cinquantanove
Mi sembra che le risposte che sono arrivate al Presidente del Consiglio
Consentono di procedere sulla stessa strada
In quella relazione si diceva
A proposito dell'assetto migliore e atto a garantire la piena partecipazione in tutte le fasi in tutte le sedi dello Stato l'Unione europea occorre in proposito che ciascuna amministrazione potenze rafforzi la propria capacità di interagire con le istituzioni comunitarie
E poiché in sede europea che si definiscono buona parte delle scelte relative alle politiche di settore e contemporaneamente occorre che sia assicurato il coordinamento dell'azione delle diverse amministrazioni
Per potenziare al massimo il contributo dell'Italia al processo di integrazione comunitaria era piena assunzione di responsabilità che ne discende
Tale coordinamento non può che spettare la Presidenza del Consiglio come strumento essenziale del coordinamento dell'intera attività di governo
Se fosse diversamente del resto data la crescente appunto incidenza delle scelte politiche che vengono adottate in sede europea noi finiremmo ad a vere
Due
Centri di coordinamento delle attività lì dove
Uno per così dire per il coordinamento delle politiche che si definiscono esclusivamente in in sede in Terna ed altro per il coordinamento delle politiche che si definiscono in sede europea
La
La la difficoltà che ne deriverebbe e a tutti evidente che naturalmente non significa
Non riconosce e il ruolo fondamentale
Che il ministero degli Esteri Ya
Come Amministrazione specializzata nelle relazioni internazionali
Nelle relazioni bilaterali con i Paesi anche dell'unione europea nelle relazioni con le organizzazioni internazionali
E che a questo fine tuttavia una nobilissima e rilevantissima funzione servente
Rispetto al coordinamento operativo
Nel dire questo
E quindi nel dire che a me pare che sia ormai
Risolto in modo
L'abbastanza chiaro il problema del sede del momento del coordinamento
Non significa che non emerga anche la necessità di una articolazione interni alla presidenza del Consiglio
Io credo
Probabilmente è sfuggito agli estensori io credo che sia improprio parlare di ministero per le Politiche comunitarie
Credo che ci sia un problema del rafforzamento del Dipartimento per le politiche comunitarie
Credo che sia
Del tutto coerente con questo modello l'idea che normalmente il Presidente del Consiglio
Designi un ministro per le Politiche comunitarie nell'ambito della presidenza egli deleghi
I suoi poteri di coordinamento
L'attività di coordinamento è un'attività Enrico Letta lo sa estremamente impegnativa anche dal punto di vista quantitativo
Che peraltro si svolge e questo è proprio dei ministri della presidenza dei ministri e ministri delegati dal presidente del consiglio in stretto e continuo rapporto col presidente del Consiglio
Ci sono momenti nei quali nell'ambito degli indirizzi generali dell'attività di governo il ministro delegato può muoversi sostanzialmente da solo
Ci sono dei momenti nel quale deve necessariamente
Concordare o anche
Fare intervenire in prima persona
Il
Il Presidente del consiglio dei ministri d'altra parte
La funzione di coordinamento che come ricordavo anche leggendo per lo stralcio della relazione sulla riforma della struttura del governo donne
Una funzione
Alternativa è sostitutiva di quello dei singoli miste
è una funzione e promozione di stimolo
Ha per l'appunto di coordinamento
In molti casi per così dire di semplice butta fuori
Di organizzazione del lavoro di alti e della partecipazione di altri
Un lavoro da questo punto di vista delicatissimo anche sotto il profilo politico
Perché deve tener conto del
Dell'autonomia e anche della suscettibilità delle singole amministrazioni editti
Dei dirigenti che cerca di valorizzare al massimo il lavoro della squadra è un lavoro di il regista lavoro che
Fa prevalentemente degli assist perché altri che anche altri facciano Gore
E sotto questo profilo io penso che la forza delle il ministro delle Politiche comunitarie sia
Rafforzate il potere di coordinamento che la Costituzione e le leggi danno al Presidente del Consiglio dei ministri
Questo non significa che
Non si ponga un problema e di rafforzamento della specifica struttura il dipartimento per le Politiche comunitarie
E di
Nuova regolamentazione dei rapporti con una serie di altri strumenti
Uno è la rappresentanza permanente presso le Comunità europee
Che almeno dal punto di vista funzionale non può che avere un rapporto
Funzionalmente diretto e di dipendenza funzionale dalla Presidenza del Consiglio e per essa dal ministro politiche comunitarie
Il secondo che vorrei sottolineare il lavoro del
Conferenze Conferenza Stato regione
La Conferenza Stato Città autonomie locali la conferenza unificata Stato Regioni città autonomie locali
Che sono diventate negli ultimi anni uno strumento
Sempre più rilevante
Sia
Dal punto di vista quantitativo che qualitativo
Della
Coordinamento del raccordo tra le diverse istituzioni di governo nel
E che
Merita di essere valorizzato anche come in questi ultimi tempi si è cominciato a fare grazie anche a una serie di iniziative
Il ministro letta che ha come dire dato Maggiore continuità al sessioni comunitarie la
Conferenza Stato Regioni che merita di essere valorizzato come uno dei luoghi snodo porcela valutare se il luogo di snodo fondamentale eroe
Coordinare
La partecipazione delle Regioni
Al
Formazione attuazione delle decisioni comunica le decisioni europee con la partecipazione
Governa
Italiano Anna formazioni attuazione delle decisioni
Io ho parlato assai più di quello che avrei dovuto mi scuso e assai più delle cose che avevo in realtà devo dire
Nella sostanza mi scuso
Grazie molte da a Franco Bassanini anche per gli spunti più ci ha già dato credo che possiamo allora entra nella prima sessione dei nostri lavori
Tre sessioni la prima sessione la situazione
Lo stato dell'arte articolata in tre momenti di riflessione su tre argomenti diversi
Dottor celerini Azzi direttamente da Brussel dal Segretariato generale della Commissione il professor Capizzano
Che fa parte anche lui del comitato scientifico professore l'anno che ringrazio molto per la presenza che viene da Parigi
Questa prima sessione sullo stato dell'arte credo che se inizia importante per immetterci nella materia attraverso una ricognizione delle patologie come diceva Franco Bassanini prima
La seconda sessione sarà dedicata alla presentazione da parte del professor pizzo russo
Delle proposte del comitato scientifico
Svolge nel convegno di oggi e una discussione una prima discussione attorno a queste proposte la terza sessione sarà quella che coinvolge poi le strutture
Più ampie le strutture del Parlamento le regioni
Il governo perché sarà la la sessione alla quale verranno discusse
Un
Dibattito di tipo istituzionale credo di al massimo livello queste considerazioni alcuni dei partecipanti alle sessioni successive perché quel pomeriggio sono già qui più di consultare il proprio proprio il presidente Ruberti il presidente della Commissione quattordicesima oggi Commissione permanente della Camera deputati col quale insieme al vice presidente Ferrari di un rapporto di stretta collaborazione che ha consentito anche molte
Delle evoluzioni positive la legge comunitaria novantotto già approvata molto rapidamente possiamo già dare notizia il fatto che ieri
In aula
E nel mese di aprile per poi passarla al Senato dove il relatore senatore Besostri che anche qui presente ha cominciato comincerà subito il lavoro quindi per dire che
La regola della legge comunitaria è una regola che
Sulla quale siamo risiamo in regola la valutazione quella che attualmente bisogna aiutare questa regola funzionare meglio io voglio fare un saluto particolare al professor La Pergola presente e credo che sia un saluto che tutti insieme le rivolgiamo perché grazie anche al lavoro per lui ha compiuto negli anni scorsi e che sta compiendo adesso che questo convegno in fondo a motivo motivo di esistere ringrazio anche le altre autorità che son già presenti l'avvocato generale dello Stato in primis mi fermo qui dopo due due richieste diciamo di di motivi di ordine pubblico antipatici da fare ma necessari primo un uso morigerato dei telefonini
Per favore perché altrimenti questa giornata che sarà molto lunga e complessa diventa ancora più complicata
E in secondo i tempi di questa giornata saranno tempi molto difficili da rispettare perché abbiamo voluto riempire in un'unica giornata per evitare strettamente spostamenti più giornate questi lavori che sono molto articolate molto complesse per riuscire a arrivare in fondo a stasera avendo completato il percorso bisogna che riusciamo tutt'a stare nei tempi che ci siamo dati anche gli interventi che poi come nel interventi programmati interventi del dibatto dovranno essere tutti interventi che stanno nell'ordine dei cinque otto
Minuti io sarò costretto a far rispettare questi tempi in modo molto stretto per riuscirà a consentirci di arrivare in fondo
Noi pubblicheremo subito abbiamo già predisposto
Pubblicheremo subito gli atti di questo seminario che verranno pubblicati in un libero mi auguro già nelle prossime settimane quindi oltre all'intervento io invito tutti coloro che vogliono intervenire coloro che non riusciranno intervenire a presentare alla presidenza un testo scritto
Oggi o
Possibile anche vicinissimi giorni che farà parte poi degli atti
Del seminario stesso questo lo dico per consentirci di stare nei tempi che ci siamo detti
Mi fermo qui allora entriamo nella prima sessione dicevo tre relazioni chiedo di stare nei dodici quindici minuti come ci siamo detti do la parola al dottor Cerverí Miazzi del segretariato generale della attribuzione ringraziando molto per la presenza e la partecipazione anche lavori tra l'altro del comitato scientifico
Signor ministro innanzitutto desidero ringrazia aveva meditato affamate comitato scientifico e pervenuti
Invitato a questo convegno che si tiene il giorno avversario il quarantaduesimo della firma ricattati
L'Italia sera si era data dieci anni fa una legge innovativa la legge La Pergola verrà per l'attuazione del del diritto comunitario e come è stato detto malgrado lì di effetti positivi di questa legge non si è riusciti tuttavia a risolvere completamente il problema di un attuazione rapida delle direttive i lavori per l'attuazione che dovrebbero cominciare appena le direttive sono adottate dal consiglio e dal parlamento in Italia cominciano molto più in capo ad un lungo processo qual è il risultato personalmente non ha una grande passione per le pagelle le cifre infatti hanno un'importanza relativa perché mettono nello stesso sacco direttive
Ti ricordi speso diverso e poi in fondo la differenza fra il risultato dei vari Stati membri non è grandissima ciò nonostante le cifre danno un segnale
Ebbene la relazione annuale sulla l'applicazione del del diritto comunitario che uscirà fra qualche se settimana mostrerà che malgrado i progressi importanti
Di questi ultimi due anni l'Italia e in coda alla classifica con con una percentuale per delle direttive attuate del che è stata il novantatré ai il novantaquattro per cento contro una media perché del novantacinque il settanta per
Allora questo convegno o riconosce la necessità impellente di migliorare il sistema ma prima di pensare alle modifiche e necessario rendersi conto della materia con con la quale Italia sarà confrontata
In avvenire in altri termini quanta e quando legislazione ci sarà da attuale e ancora in quale contesto vera elaborata la la futura legislazione comunitaria esistono gli strumenti per associare maggiormente i Parlamenti nazionali e più in generale coloro che dovranno attuare le direttive concesso discendente alla loro elaborazione concesso ascendente
E
Importante poi perché ormai scontato che una associazione dei due processi condizione una buona applicazione delle diete
E a chi no
Per esempio il caso della della Danimarca o del Regno Unito stati molto diligenti in tema di attuazione del del diritto comunitario in cui i legislativi nazionali sono strettamente associati al processo Ascentis
Sono stato il invitato a rispondere acquisti interrogativi Pretty aspetti quantitativi dall'inizio degli anni
Novanta abbiamo assistito a una diminuzione del numero complessivo delle proposte legislative della della commissione
Da circa settecentonovanta nel mille novecentonovanta a cinquecento settanta nel mille novecentonovantotto
Una chiave di vettura di questa tendenza va ricercata certamente nel progressivo completamento del mercato interno nondimeno è indubbio che un'applicazione
Corretta del principio di sussidiarietà ha agito da freddo alla sovrapproduzione di proposte legislative
Il fenomeno dello snellimento legislativo diventa più evidente ancora allorché esaminiamo le proposte di legislazione nuova
Quei segni qui tentate dall'Alta Commissione cioè composte con carattere innovativo
Diversamente da quelle che comportano sempre semplicemente modifiche aggiornamenti o misure di esecuzione per queste iniziative siamo passati da sessantuno proposte nel novanta a trentacinque
Nel nel novantotto ma sin qui parliamo di opposte
Ora questo fenomeno dello snellimento non si riflette ancora in modo molto evidente del numero delle direttive licenziate dal consiglio e dal Parlamento qui
Le tendenze sono sono o piuttosto stazionarie settantanove direttive né al adottate nel nel novantaquattro settantadue nel novantacinque novantasei nel novantasei ottanta nel novantasette cento uno nel novantotto
Queste cifre dimostrano che le tendenze identificate nella fase oppositiva
Propositiva della della commissione non si riflettono immediatamente nella fase di adozione Vega no
Ne consegue che la prospettiva di una diminuzione della produzione legislativa Coppa Italia donne imminente
Piuttosto un cambiamento non io rilevante potrebbe riguardare il contenuto delle delle direttive qui è possibile pure vedere che il il legislatore comunitario sarà portato a disciplinare materie nuove e ciò perfetto delicata critico della del trattato di altrettanti esempio siamo al settore della salute pubblica gli affetti i tempi dell'unione economica e monetaria ma non lo so
Nuove tematiche a parte Paoli un altro cambiamento si si profila all'orizzonte
Le istituzioni comunitarie e in particolare la commissione TAC qualche anno investono sforzi notevoli terra
Legiferare meglio come si dice cioè in termini di semplicità
Qualità accessibilità dei testi ciò
E importante perché molto nella attuazione delle delle direttive dipende dall'età da loro vocazione praticamente applicabili e quindi dal moto in cui si sono svolti i lavori della vocazione dei dei testi i da eccepire una maggiore attenzione alle problematiche del legiferare meglio asse per iniziative molteplici innanzitutto l'applicazione corretta del del principio di proporzionalità
Oltre che di sussidiarietà cioè non fare più e
Dello stretto necessario
Ho la Commissione cerca di farlo purtroppo una proposta semplice della commissione può diventare complicata
Ragioni politiche nel nel corso dei lavori perché per ottenere un compromesso occorre occorre mettere delle sale quater debellare e e e l'ingrediente e il piatto diventa diventa un po'ha squilibrato oppure ci sono tanti esempi per esempio in tema di norme tecniche e ce cioè l'esempio di poche poche righe della proposta della commissione che per arrivare ad un accordo e sono trasformati Bertolini lungo e complessa
C'è poi il il
Il bisogno della necessità la Commissione cerca di fatto di semplificare progressivamente i testi che già sono che già esistono come fa il fatti nel passato occorre rivedeva snellire e tutto qui tutto questo continua
Poiché gli c'è il problema della redazione pensa dei testi legislativi che che è un'esigenza particolarmente importante perché nel nel diritto comunitario oltre al plurilinguismo e alla tecnicità delle materie c'è il problema di tradizioni giuridiche riverse con concetti e tecnologie proprio il fatto al a tal fine le istituzioni ci sommerse da coperto proprio pubblicato o la settimana scorsa un testo di imminenti lettrici sulla qualità della legislazione comunitaria le direttive comunitarie diventeranno negli anni avvenire più digeribili
Quello potrà via che lo speriamo tutti ora infine l'accesso ai testi la codificazione difficile per per per ragioni note cioè il sistema dei testi unici si cerca di fare né ma a anche a causa del plurilinguismo della della modifica continua del diritto comunitario non è facile altro obiettivo si cerca di di perseguire un milione accesso a questo Obiettivo
Che si realizza e l'accesso elettronico agli atti comunitari è una vera rivoluzione verso il sa delle comunità Europa
Tu parole sul set
Condotti interrogativo al al quale dovevo risponde l'attuazione delle direttive comunitarie
Lo ripeto può essere migliorata associando maggiormente alla fase di formazione delle norme comunitarie coloro che saranno poi chiamati ad attuarle in che misura in avvenire saranno disponibili degli strumenti per incoraggianti questa partecipazione
Questi in incoraggiamenti ci sono ed esisteranno sempre di più
E si consentano di sapere quello che la commissione ha in cantiere e di esprimere il proprio Paese qui ma ancora addirittura che essa abbia presentato le sue le sue proposte faccio qualche esempio quindi la commissione sottopone annualmente al pagamento europeo il suo programma di lavoro che viene che viene pubblicato poiché e che quindi questa è una occasione
Lanciare con molto anticipo la riflessione sulla futura attuazione dei provvedimenti comunitari in gestazione un'altra
Occasione i documenti di consultazione che la commissione pubblica prima di lanciare un'iniziativa legislativa
Documenti formali con i libri verdi o i libri bianchi o o oh occasioni in meno meno formali ma che chi offrono l'occasione di dire alla commissione quello che si pensa di proporre iniziativa e anche di prepararsi a vedere se queste iniziative sono sono o facilmente attuabili o no nell'ordinamento interno infine le proposte stesse della commissione saranno in un prossimo avvenire accessibili in tempo reale su internet a tutti gli interessati
Tra cui parlamenti nazionali naturalmente e uffici legislativi dei ministeri
In cui
Che
Che conclusione trarre da tutto ciò che due principali
Prima la prospettiva di una diminuzione della produzione legislativa comunitaria donne imminente da una parte continueranno ad esserci modifiche aggiornamenti della legislazione vigente dall'altra provvedimenti innovativi forse meno numerosi ma forse anche in alcuni casi più sofisticati
Cionondimeno ci può sperare in un futuro non troppo lontano in una migliore qualità legislativa in testi più semplici e più accessibili il compito di attuazione comporterà comunque nell'insieme un onere comparabile a quello
Molto molto chiaramente quindi indispensabile che l'Italia sì per anche tenga conto di questa prospettiva
Secondo secondo punto esisteranno sempre di più strumenti per permettere a tutti coloro a cui incombe l'attuazione del diritto comunitario di prendere conoscenza per tempo dei progetti legislativi comunitari
Se necessario intervenire ancora prima della della presentazione delle proposte da parte della funzione una volta iniziati i lavori legislativi
Spetta a ciascuno Stato fare in modo che le esigenze dell'attuazione vengano fatte fatti valere in modo adeguato nei negoziati
E che i futuri protagonisti dell'attuazione possono seguirne l'evoluzione passo passo
Se ciò avverrà anche in Italia io credo che un passo da gigante sarà compiuto per rendere più facile
E rapida l'attuazione della norma come
Grazie la però utilizzano
Grazie presidente
Perché anche una radiografia deve consentire un minimo di analisi cercherò signor Presidente malgrado il ridottissimo tempo a disposizione di non ridurre questa relazione a un mero elenco di problemi
Anche a costo di sacrificare la completezza della rassegna e malgrado un utile contributo il senatore Bassanini che in gran parte anticipa i temi della mia relazione
Scusa se leggo ma appunto i tempi sono stretti perché possa pensare per inquadrare più correttamente il tema che mi è stato affidato credo sia opportuno anzitutto ricordare perché
Temo si tende a dimenticarlo che la situazione nella quale si esercitò la felice intuizione di Antonio la Pergola che anch'io saluto non era grave come l'attuale non era ben di più era semplicemente disastrosa
Il modo di organizzarsi dell'ordinamento italiano rispetto al processo di integrazione europea in particolare la prassi di applicazione della normativa comunitaria erano segnati da ritardi e carenze estremamente grave con conseguenze pregiudizievoli
E gli interessi e per l'immagine stessa del nostro Paese
E con il pericoloso consolidarsi di una sorta di assuefazione all'illegalità
Per la quale il monotono ripetersi di infrazioni condanne anziché il rinvigorire addirittura affievoliva i segnali di reazione e perfino di indignazione contro l'accumularsi i mortificanti primati negativi
Diffusa era quindi la condizione in tutti gli ambienti interessati
Compresi quelli comunitari vessati dell'assoluta necessità ed urgenza di appropriati che specifici di internet
Riggio la Pergola rispondeva dunque anzitutto alla forte l'esigenza di un'inversione di rotta
Che desse un segnale di discontinuità rispetto alla prassi ai meccanismi precedenti oltre che una testimonianza di rinnovata attenzione e sensibilità dell'Italia per le ragioni del processo di integrazione comunitaria
Non a caso del resto essa fu all'epoca e forse rimasta l'unica legge ad hoc emanata da uno Stato membro delle comunità europee del disciplinare in modo organico l'Amati nel merito la legge cerco di affrontare in un'ottica all'utente all'un tempo di ampio respiro e di maggiore efficacia del sistema quelli che allora apparivano i maggiori problemi che la materia e cioè per l'essenziale
La ricerca di efficaci meccanismi per il tempestivo adempimento degli obblighi comunitari l'appropriata informazione al Parlamento sullo svolgimento dei processi normativi comunitari la ridefinizione dei rapporti fra lo Stato e le Regioni
In un albergo
Su questi ultimi due aspetti non posso qui soffermarmi non restò altro che non parlerà ampiamente mi limito ad osservare che sul ruolo delle Camere e delle regioni la legge l'appello specie come è stata successivamente modificata ha introdotto a mio avviso utili importanti innovazioni e che i problemi che indubbiamente ancora sussistono a questo riguardo si pongono non tanto a livello delle soluzioni legislative o costituzionale
Ma su piani del tutto diversi che trascendono di molto le questioni comunitarie o le possibilità di una legge come la la Pergola o semplici
Vengo al problema del recepimento dei ritiri
Su questo piano la legge intese col fine alla logica dell'emergenza di rattoppi improvvisati che aveva ispirato i precedenti interventi legislativi
La logica cioè degli interventi occasionali episodici e soprattutto tardivi in materia di a riempimento degli obbligo pulita
In particolare essa voleva porre fine alla discutibile prassi delle deleghe tampone al governo per lo smaltimento dell'arretrato cioè il sistema del ricorso quasi obbligato alle delega al governo per attuare singoli direttive o più spesso gruppi direttive nell'ultima addirittura un centinaio di direttive attendere tra l'altro ormai ampiamente scaduto a tale prassi la legge risponde come noto con la previsione della cosiddetta legge comunitaria e cioè con uno strumento legislativo intesa dare continuità organicità tempestività ed efficienza meccanismi di attuazione
Non mi soffermo evidentemente la descrive tali meccanismi che tra l'altro che per sto sono notti accenno solo ad alcuni dei problemi emersi nell'esperienza di questi anni
Qualcuno per la verità fu rilevato già all'indomani della leggera per emergeva infatti con evidenza
Dal nuovo sistema
Che condizione essenziale per il suo successo era la tempestività dell'adozione della legge comunitaria
Ma su questo punto malgrado gli originali propositi lo stesso progetto governativo aveva preferito tacere neri lentamente era stato più precisa il Parlamento insofferente al forme di programmazione obbligata dei propri lavori
Era anche agevoli rilevare che notoriamente le inadempienze italiane non potevano essere imputate alle sole lungaggini parlamentari perché per lo più i ritardi maturavano in maturano già negli impiega intricati neanche ministeriali e gli atti di recepimento devono percorrere prima di arrivare alle Camere o a valle delle vele che da queste conferiti ora sebbene lasciasse molto spazio all'azione del governo sulle ipotesi di nazioni o di ritardo che le competenti amministrazioni la legge La Pergola non interveniva direttamente salvo che per alcuni specifici propri profili d'altra parte per le ipotesi di attuazione in via regolamentare delle direttive l'esigenza di rispondere alle richieste di maggiori garanzie formali si risolse in un rinvio alle procedure di cui alla legge quattrocento nell'ottantotto che certamente rafforzavano quelle garanzie ma rischiano anche come poi è avvenuto di complicare il processo di formazione del Regolamento
E di metterne in causa la tempestività
Così purtroppo è avvenuto come prova lasso di tempo che intercorre tra l'approvazione di una legge comunitaria e l'adozione di decreti delegati il Regolamento
Altri inconvenienti sono invece messi nella successiva prassi di applicazione
Ad esempio una sorta di effetto paralisi indotta dalla tesa della legge comunitaria
Pria si sia presso le Camere e che quindi non si attivano tempestivamente e nette singole leggi ad hoc che pure potrebbero adottare sia presso le amministrazioni ministeriali specie per l'attuazione delle invettive in via ministeriale invia amministrativo
Di tutto ciò naturalmente ha sofferto la celerità delle procedure e conseguentemente lo smaltimento dell'arretrato
Perché però lamiere radiografia sia onesta e completa e non solo perché l'autore della legge qui presente devo ancora aggiungere che il sistema istituito dalla legge La Pergola ha dovuto inevitabilmente scontare la necessaria fase di rodaggio dei nuovi meccanismi
In un ordinamento che non brilla per dinamismo l'impresa non era né scontata mi agito
I nuovi meccanismi dovevano poi farsi carico dell'enorme arretrato che si era accumulato nel corso degli anni
La prassi del nuovo sito degli applicazione del nuovo sistema si è poi sviluppato in una situazione complessiva che denunciava ancora una grande discontinuità della direzione politica ed una certa disattenzione complessiva
Verso i problemi del processo di integrazione europea
Inoltre nessuno può produrre la controprova di quale sarebbe stata la situazione senza la legge La Pergola e non si può infine negare che al di là dei dati statistici la cui rilevanza il cui vero significato il collega amico c'è una rinuncia appena illustrato la situazione complessiva seppur non ancora soddisfacente
Certamente non mi pare più disastrosa come dieci anni fa
E che anzi il grado di reazione del sistema come prova anche questo convegno e migliora
E con Enzo anche l'immagine del Paese basti pensare anche se per la verità non è un grande titolo di merito che è stata quasi interamente rimossa la vergogna delle doppie condanne
Per la medesima infrazione
Ciò detto naturalmente sono anch'io dell'avviso che il sistema possa giovarsi di qualche opportuna messa a punto ma non spetta a me indicare qui e ora quali modifiche apportare in quale direzione
Solo alcune schematiche considerazioni genera
Primo
Il nostro sistema registra ancora l'assenza di una copertura costituzionale alla partecipazione dell'Italia al processo di integrazione europea che invece auspica auspicabile che era stato in qualche modo assicurata nel progetto approvato dalla commissione bicamerale
Secondo
Il sistema attuale al di là della legge La Pergola mantiene il principio dell'adozione di atti ad hoc per il procedimento per il recepimento delle direttive comunitarie
Ritengo che tale sistema dovrebbe essere comunque conservato anche in presenza di un eventuale copertura costituzionale
Perché oggi le eventuali scocciatori come ad esempio in alcuni casi recepimento automatico creerebbero nel nostro Paese difficoltà per lo meno ai cittadini che volessero valenza presso le autorità appunto penso
Tutto d'accordo con il presidente del nostro gruppo
Penso se come giustamente si sostiene da più parti
La partecipazione al processo di integrazione europea ma finalmente vissuta nel nostro sistema come una condizione normale non perennemente eccezionale anche i meccanismi del recepimento non dovrebbero essere eccezionali
In altri termini sei sistema funzionasse a regime dovrebbero bastare le ordinarie procedure legislativi amministrativi non ho poteri verrà nelle leggi comunitarie né altre soluzioni speciali che non a caso ripeto fanno del nostro per quanto mi risulta un caso unico in Europa
Prevedere regimi speciali significa riconoscere per tabulas che i meccanismi fisiologici del sistema non funziona adeguatamente
Restare in questa logica significa accettare l'idea che le carenze del sistema continueranno
Credo che speriamo tutti che questa situazione non duri a lungo ma tutti sappiamo pure che purtroppo ancora per un certo tempo così sarà perché si tratta di patologie di antica data e non facilmente superabili
In questo contesto allora mi sembra che il sistema della legge La Pergola continua a presentare una specifica utilità ed anche qualche indubbio vantaggio intanto che esso dà il senso della pressione comunitaria e costringe tutte le istanze interessate ad un periodico sforzo di attenzione ed impegno sul versante comunitario
In secondo luogo
Mantiene il sistema degli atti di recepimento specifici sulla base delle particolari procedure che sono descritte nella legge e tuttavia anche se spesso lo si dimentica la legge La Pergola non obbliga a passare per tali procedure perché queste sono ferite come canali facoltativi e non precludono Guidi ricorso alle procedure ordina credo anzi che ormai si possa e si debba fare sempre più spazio a queste procedure ordinarie perché la produzione legislativa da o comunitaria da un lato ed in omaggio al principio di sussidiarietà diminuisce e quindi riduce la propria pressione dall'altro si sa si traduce spesso in direttive più complesse per le quali una legge di recepimento ad hoc mi sembrerebbe più opportuno
Quanto agli aspetti negativi che la prassi ha fatto emergere Buontempo mi limito ad osservare quanto segue
è vero che il sistema ha determinato un effetto indotto di Stati di Stasi se non di paralisi nella messianica tesa della legge comunitaria
Aspettando Godot insomma nessuno si muove non credo però che questo inconveniente sia difficile da eliminare
Ad esempio uno solo sopprimendo l'allegato di che si presta a favorire un blocco da parte delle amministrazioni d'altra parte va riconosciuto che talune lungaggini giustamente lamentate sono proprie del sistema andrebbero affrontate e risolte in ogni caso non è insomma il sistema della legge La Pergola provocarle e ancor meno a favorire questo non esclude ripeto che si debbano e si possano immaginare altri aggiustamenti
Del sistema sui quali si soffermeranno i miei colleghi negli interventi successivi in un ineludibile comunque mi pare ed è stato già
Sottolineato la necessità di rafforzare il ruolo d'impulso e di coordinamento che proprio del dipartimento per le Politiche comunitarie al quale andrebbero quindi anche offerti gli strumenti giuridici delle strutture organizzative necessarie per affrontare questi problemi
In una radiografia del sistema di attuazione del diritto comunitario in Italia non si può prescindere da una sia pur rapide riflessione sulla cosiddetta fase ascendente
Anche se in effetti che essa solo marginalmente entra nel quadro di riferimento della legge La Pergola e quindi nel contesto di questa relazione
Ma non se ne può prescindere per varie ragioni una volta leggo molto schematicamente perché credo che il tempo a mia disposizione sia per scadere se noi Primo ostenta un passo più evidente ma queste sono tutte le osservazioni scontate che la fase ascendente quella discendente sono strettamente intrecciati i che tanto più la seconda ne guadagna quanto meglio e più efficacemente funzioni rapina
Va detto anche vi prendono spunto delle dottor Cesarini anziché un'azione di intervento sul piano comunitario e il relativo con ordinamento si impongono già nella e dalla base
Addirittura io dico del concepimento dell'intervento comunitario quando l'atto è pensato in quanto si propone alla Commissione di pensarlo
Perché è lì che comincia a prendere nato i suoi connotati di base e più si va avanti anche in questa fase di gestazione più diventa difficile modificare punto due la macchina comunitaria è diventata sempre più complessa ed è cambiato anche il ruolo dei suoi protagonisti
Per fare solo un esempio se prima bastava seguire i lavori del Consiglio per altri aspetti per i contatti con la Commissione oggi assumono un rilievo altrettanto decisivo i rapporti con il Parlamento europeo diventato ormai attore a pieno titolo del processo legislativo comunitario oltre che di quello politico
Punto tre l'incidenza del processo comunitarie pervasiva nel senso che si estende a macchia d'occhio sul a macchia d'olio sul sistema ed esigibili di reazioni di sistema
Ciò significa che già nella fase negoziale e in genere apporti con le strutture comunitari non basta di solito l'azione delle amministrazioni competenti
Ma occorre un'azione coordinata del sistema Paese che coinvolga ciascuno per la sua parte il Parlamento e le regioni ma anche le tante cose e categorie economiche sociali interessate
Che per la verità sono già molto attive per conto loro nate ancor meglio potrebbero fare se trovassero sempre le opportune risponde e se tutti gli strumenti dell'orchestra fossero ben accordati
Punto quattro l'attività comunitaria e non solo quella di produzione normativa costituisce il risultato di un negoziato molto complesso che si svolge a tutto campo in un insieme giovedì tavoli negoziali nei quali le diverse parti anche quando all'apparenza sembrano lontane separate
Pendono a condizionasse reciprocamente in un intreccio di concessioni bilanciate o comunque a decomporsi nel quadro di scelte negoziali globali e quindi all'interno di una strategia che deve essere necessariamente definita
E condotto in tempi unitario coerenti ed omogeneo
Si pone quindi con forza l'esigenza di una gestione coordinata della globalità del processo quale condizione indispensabile per la più efficace tutela degli interessi dello Stato all'interno di esso e del controllo dei suoi sviluppi
Realizzare questa sintesi non è un'impresa girevole
Vuoi per l'assenza di una chiara definizione dei ruoli vuoi per la mancanza di appropriati strumenti del coordinamento Walter la comprensibile difesa delle proprie prerogative da parte dei vari protagonisti ancora una volta non spetta a questa relazione formulare proposte al riguardo
Mi limito a rilevare molto sinteticamente che riconosciute le comprensibili rivendicazioni dei vari ministeri e tra l'altro si vanno sempre più attrezzando anche con un corpo sempre più folto di funzionari specializzati
Si aprono su questo piano al Dipartimento grandi possibilità e responsabilità
Perché adesso dovrebbe spettare il coordinamento sul piano interno delle linee negoziali come adesso spetteranno le iniziative i passaggi necessari per l'attuazione della conseguente le
Naturalmente occorre che esso possa poi coordinarsi con il ministero degli affari esteri che svolge un ruolo essenziale negoziato per ragioni che attengono alle specifiche competenze istituzionalizzare il ministero
Ma anche alla sua peculiare organizzazione articolazione che consenta per l'amministrazione di disporre degli strumenti e delle strutture appropriate idonea a soddisfare indicato come
E che anzi si sta andando ormai si sta dando ormai una riforma per meglio far fronte alle sue responsabilità sul fronte comunità
Le combinazioni possibili per tale coordinamento sono molteplici e abbiamo sentito alcune anche autorevolissime e molto il indicativi Eline equivoche del senatore Bassanini
Io mi permetto solo di formulare l'auspicio alla luce dei significativi insegnamenti dell'esperienza di questi anni
Che sulla spinta di contingenti sollecitazioni non si prescinda dalla vocazione
Dalle competenze dalle capacità dai mezzi e dalle strutture di ciascuno
Perché il rischio è che allora le riforme finiscano col restare sulla carta quando non di alimentare una pericolosa confusione e dannose concorrenze
Grazie al professor Tiziano riconversione
Nessuno sta per rompersi
Rocco
Attuazione compare voto così sebbene sentiamo vita
Parenzo bocca
Bergamo
Sul podio del servizio scolpiti il hanno troppo
Dosso non so ogni assessore
Decreto
Dopo insomma avviando verso Bordeaux per rileggerli
E il Messico comunista
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Agli costituisce no le uscite Esiodo senta colleghi tesi in diversi punti alle comma il professor Ronzitti io potessi attizza
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Due artiglieri adesso il la DirecTV su quattro espulsi Paola otto positivi ed il falso i chicas
Il resto Fabio Fazio fa furono no assetti la più cresciuto sezione consuetudini il presbiterio dossier fantino Ubu tutto esodo su un'applicazione me un dottor Pace Luca o a conclude io continuo a spasso extra Mimmo ricatti Cuticchio sul pool Pasca lecito Helios moto il più fino al no lettura sposi sono due dire chi subisce assumono decadde spesso o da si è fatta male si chiama il balzo rispettano scossa s'Onassis Thermal apposita Arnosti Rebel e un tutta savoir ad agosto sitter DirecTV slovacco scusi un attimo verificassimo hutu qua The Gutter di recidiva Haiti con scuse l'ottimo e indici Cassino
Un dossier fino al no capace posso comparati Soap Sette indiretti se otto addotti UDC UDEUR Pubblico professioni fisso
O sono contro il sergente Iraqi otto ATI supposizione Paolo notte losche Dwarf tackle sfusi Paolo Moioli Dubois
Uguale Officier tacca e Viterbo colorismo a posso comunque sette indiretti posti Copeland compatti i diritti
All'ex Terza Sinfonia Dal Moro tutto qua nel suo al tale sono proprio transitati rettifiche scivola poté ciò detto nel corso del chi io ai Floccari Rocchi OSP
Di problema inducono siti suggeriti dopo il resto spesso prenderemo bensì tipi giù
E do sette trasposizioni d'orzo orrendo trasposizione direttive tutti con oppure se fosse giusto e seguita negli umori rischiosa il ministro attive e lei ossicini s'chi tua dopo Malmö a Buttiglione all'introspezione Sacchi stesso
Ci tocca in conclusione per chi Rossi e tratteggio sceltissime gruppo può stare su supporti siccitosi
Grazie
Io sono tutto il professor Giuliano Amato che appena arrivato ministero per le riforme istituzionali lavora di concerto ministro delle Politiche comunitarie su questo tema abbiamo iniziato insieme questo lavoro
Crediamo che sia l'unico modo perché questo lavoro arrivista delle conclusioni positive giacché non è un lavoro di natura tecnica
Amministrativa ma un lavoro che tocca
Nero scoperti dell'impianto istituzionale del nostro Paese e quindi abbiamo considerato che questo questa concertazione tra i due ministeri fosse il modo migliore per affrontare questo tema corso Roma concluderà poi questo pomeriggio i nostri lavori lo ringrazio fin da adesso
Noi ci fermiamo per una brevissima pausa caffè che ci consente di cambiare
Il tavolo per la seconda sessione hostess possono raccogliere le richieste di intervento
Che devono essere alloro segnalate gli interventi lo ripeto potranno essere interventi contenuti nei cinque otto minuti gli interventi prenderanno luogo dopo la relazione del professor pizzo russo che seguirà questa brevissima pausa caffè
Servizio in Russia mentre la gente entra in scena reclusi mostrandogli il pianto
Come vi
Rientrare rapidamente professor Tiziano di al buon esempio notizia Kyrie si sieda disciplinatamente come lassa fa
Si riprenda recare
Professor Roberti Presidente si accomodi accedere passa se no non possiamo cominciare
è colpa sua se poi non ci convince
Quei sedere dove vuoi appieno i posti vuoti
Allora a questo punto è breve servizio russo oggi è il momento clou in fondo che la mattinata perché nella sua relazione sì compendi erano così le ipotesi gli indirizzi le idee che il gruppo di lavoro a
Ha elaborato non vorrei che lo spera che non sia un flop noi siamo convinti che non lo sarà comunque lo giudicheremo vorrei Giuliano Caritas troppo di attese aspettative va messa al teste un progresso in cui è inserito anche perché evidentemente non è possibile in
Questo tempo a disposizione fare un'analisi intricata sulle questioni tecniche cercherò di dar per un'idea per invogliare coloro che siamo interessati magari a leggerla insomma e quindi una Viglione forse più completa sì appunto la rete prende le cartelle comuni insomma tutti hanno la possibilità se vogliono
Di legge la ma d'altronde devo anche dire che questa più che una relazione è un Progetto di relazione perché dati i tempi stretti del lavoro di questo comitato non c'è stato lo spazio per
Discuterla collegialmente per cui
Appunto una una una bozza di relazione che se ci fosse stata la possibilità avrebbe dovuto essere discussa collegialmente quindi emendata e certamente sarebbe stata molto più completa e anche forse più convincente devo dire almeno su alcuni punti che devo dire rimangono in qualche maniera dubbi anche anche per me che li perché lo scrittore sta comunque devo dire anche per quanto riguarda i lavori di questo comitato che e si sono svolte solo due riunioni ma devo in particolare ringraziare i componenti del comitato stesso che hanno mandato delle note mi hanno mandato delle note scritte che io naturalmente utilizzato
E appunto del detto questo assolto questo questo obbligo cercherò di darvi un'idea delle
Dei punti che sono stati qui discussi e che e potete trovare nel la lettura del testo scritto
Innanzitutto il quadro generale da cui si si parte è che è una valutazione del di quello che è avvenuto finora per quanto riguarda la partecipazione dell'Italia l'attività comunitaria
Questo che questa fa acquistare attività passata come tutti sanno ha dato luogo a questi rilievi che sono stati in cui il ricordati però ha anche avuto dei momenti di sviluppo importante
Sia nella giurisprudenza della Corte costituzionale sia nell'attività legislativa del Parlamento e dell'attività attuativa che ne è derivata
Tuttavia forse il momento attuale come diceva del resto anche Bassanini prima
Consente di valutare questo Ford i Problemi con modo come dire meno estemporaneo e meno legato alle
Urgenza a questo punto l'Unione europea si avvia a diventare una realtà io credo non solo irreversibile ma anche più stabile e più efficace il senza
Discutere qui i problemi seri di che cosa sia sia uno stato una federazione
Variazione o qualsiasi altra cosa insomma quello che mi sembra debba essere il nostro di partenza punto di partenza è che l'Unione Europea sta diventando qualcosa di molto più importante è molto più presente anche nella vita interna del nostro Paese
Per cui sarebbe probabilmente giusto affrontare questi problemi non più sulla come dire di fronte alle necessità derivanti dagli ultimi fatti che si sono verificati
Nell'ultimo periodo ma invece in un modo più generale e più distaccato potremmo dire
E quindi cercare delle soluzioni dotate di una certa quale maggiore validità anche sul piano
Sistematico generale questo è stato il resto già fatto in certa misura anche in passato il momento attuale forse è più favorevole per raggiungere qualche risultato di questo genere
I problemi che da questo punto di vista si devono considerare sono di diverso tipo innanzitutto vi sono i problemi organizzativi
Dei problemi organizzativi la relazione si occupa solo marginalmente ne fa più che altro un inventario perché infetti questi problemi appunto anche qui come
Illustrava Bassanini prima sono oggetto di altre procedure che sono già in corso c'è una delega legislativa ci sono progetti di vario genere per cui in sostanza io penso che in questa sede si possano Into al mento e dare dei contributi a questo dibattito ma non mi pare che questo ordini problemi siano al centro di questa di questa sede e cert'soprattutto per quanto riguarda la il versante organizzazione governo e problemi di rapporti governo regioni enti locali
Mentre invece un problema più separato che forse non ha un'altra sede in cui essere affrontato è quello del di qualche ritocco che sarebbe probabilmente necessaria l'organizzazione del Parlamento e che dovrebbe essere adottata mediante modifiche regolamentari riferisco alla
Come dire al completamento della realizzazione di una Commissione per gli affari comunitari che dovrebbe avere la stesso ruolo delle altre Commissioni alla Camera e la creazione al Senato una commissione di questo tipo
Questo parrebbe una esigenza giustificata sulla quale io non peraltro non mi soffermerò in dettaglio ma che non ha una sede una sua sede nel quadro del riforme di cui si discute
Venendo invece al cupo di problemi che sono quelli principalmente che costituiscono principalmente l'oggetto delle nostre riflessioni credo che il la proposta che che emerge da questo da questa relazione sia essenzialmente quella
Di realizzare una forma di sincronizzazione fra la fase ascendente e la fase discendente dell'attuazione del diritto comunitario in Italia
Sincronizzazione è un'espressione così un po'l'immagine con la quale io vorrei alludere più concretamente al fatto che bisognerebbe io non so se questo già accada in qualche misura ma bisognerebbe invece che accadesse in modo sistematico
Che coloro che partecipano alla fase ascendente
Nel momento stesso in cui svolgono le attività necessarie per partecipare la fase ascendente si ponessero anche i problemi di che cosa occorre la puoi fare dopo per attuare ciò che verrà eventualmente adottato mentale
Se questa una soluzione di questo tipo fosse
Possibile che potesse essere realizzata avremmo insomma qualche cosa di simile al famoso progetto Toyota no tosto in Italia
In al momento in cui il l'atto normativo comunitario entra in vigore in base al trattato cioè in quello stesso momento dovrebbe entrare in vigore la componente Interna che è destinata a fondersi con l'atto comunitario se noi potessimo realizzare Progetto di questo tipo
Del quale non mi nascondo la difficoltà certamente faremmo una salto di qualità modo di organizzare questo tipo di rapporto naturalmente le difficoltà ci sono e sono considerevoli e per cercare di
Come dire di immaginare qualche ipotesi pendente a realizzarle uno sviluppo che nella relazione si cerca di di analizzare potrebbe essere quello appunto di prevedere che nel momento in cui il diritto comunitario entra in vigore in base al trattato cento
Una norma di diritto interno stabilisse la abrogazione tacita delle norme incompatibili questo sarebbe un meccanismo appunto di tipo automatico quello che sanno prima giudicava con perplessità
E tuttavia
Naturalmente da da
Da notare che questo meccanismo automatico non è destinato a costituire l'unico modo in modo normale di funzionamento del sistema perché nulla esclude anzi l'ipotesi normale dovrebbe essere quella in cui si fa tutto come prima quello che era necessario per per l'attuazione con l'intervento del Parlamento del governo di tutti i pareri oneri tutti quelli che devono intervenire
Questo questa specie però di come dire di punto finale di e chiude la la cosa sarebbe una sorta di sanzione che pone a un certo punto svolge una forte azione sollecitatoria perché farebbe servirebbe a far comprendere che se non si provvede in questo senso appunto scatterebbe il meccanismo automatico
Questa appunto quest'idea presente ha delle forti difficoltà dal punto di vista tecnico soprattutto per quanto riguarda le direttive perché dal punto di vista di regolamenti ho l'impressione che grande difficoltà probabilmente non ci sarebbe ma dal punto di vista delle direttive certo insomma ci sono degli aspetti tecnici sui quali peraltro io però credo che sia il caso equity diffondermi volte dettaglio perché è stato di cose molto
Abbastanza complicate e del resto la stessa impostazione che data nella relazione è un male
Come vi è una cosa io credo largamente problematica sulla quale bisognerebbe tutte flettere un po'tutti particolare sarebbe importante avere il parere i magari delle alternative di soluzione da parte dei comunitari visti più
Come dire più esperti di questa materia di me perlomeno e che conoscono anche più dall'interno i i meccanismi comunque devo dire che questo tipo di soluzione che fra l'altro io ho
Mi è venuta in mente in sessanta leggendo l'intervento che Antonio la Pergola fece al seminario la Corte costituzionale dedicato a questi problemi qualche anno fa in cui diceva
Citando una sentenza della Corte che in effetti la i meccanismi sperimentati in passato
E soprattutto nella famosa sentenza del mille novecento tanta quattro cioè della disapplicazione
Del diritto interno contrario al diritto comunitario avevano rappresentato una soluzione di molti problemi è un grande passo avanti ma che ci si doveva prospettare la opportunità e la necessità di non limitarsi alla disapplicazione ma anche per assolvere a degli evidenti
Neanche necessità nel campo della certezza del diritto far seguire la disapplicazione poi un momento di abrogazione
Ora probabilmente lui pensava a forme di abrogazione esplicita realizzazione di testi unici eccetera ma non è che cane pure questo però sia del tutto senza difficoltà perché in altri autori che parlano di questo problema e Nella forse la stessa sentenza centosettanta si tendeva ad escludere qualsiasi intervento da parte dello Stato italiano che avesse un carattere applicativo di questo tipo quando si diceva che non andava bene il meccanismo dell'incostituzionalità
Mi pare che spesso si diceva dell'incostituzionalità o dell'abrogazione alludendo all'abrogazione esplicita invece il meccanismo dell'abrogazione tacita proprio per il suo carattere automatico non incorrerebbe in questo in questo tipo di critica Odin conveniente perché sarebbe un fatto puramente automatico che
Poi fatte votazione tacita com'è noto
Non è inaccettabile
Bisogna poi che qualcuno la cerca quindi immettere nel nel mare magnum del processo normativo un elemento che poi farà il suo corso qualcuno raccoglierà occorso ma succederà quello che succederà
E invece appunto inserire questo questo elemento in questo processo
è un punto sul quale effettivamente io credo che almeno converrebbe riflettere ripeto io non sono certissimo che questa soluzione tenga da tutti i punti di vista
Appunto ci sono degli aspetti sui quali bisognerebbe probabilmente riflettere ancora ma tuttavia penso che in sostanza di siano anche degli elementi che la consigliano e del resto le stesse vicende
Della giurisprudenza della Corte Costituzionale successiva al mille novecentottantaquattro
Hanno mostrato come in fondo quel sistema nonostante tutti i suoi i pregi che ho ricordato prima però lasciasse spazio ha dei problemi non completamente risolti
E in particolare si sono avute di recente delle sentenze certo piuttosto discusse ma comunque però che rappresentano in qualche modo un'esigenza con le quali per esempio si è arrivati recentemente in un caso a dire che le direttive comunitarie possono rappresentare
L'indicazione degli elementi che giustificano l'esercizio del potere regolamentare in materia di riserva relativa la sentenza sul numero chiuso nelle università e questo significa praticamente a recepire la direttiva nell'ordinamento interno proprio a livello di una disposizione di principio del tipo di quella che potrebbe derivare
Da una legge cornice nodo a disposizione di questo genere
Questo perché c'è un altro aspetto un'altra osservazione
Da cui in sostanza questa esposizione parte è che questo caso del diritto comunitario lo potremmo dal punto di vista teorico riportare a quella separazione delle disposizioni per tipo di disciplina che mi pare tu proprio vedi sviluppato in quel libro sul sulle competenze delle Regioni eccetera in quell'epoca no e che poi altri hanno ripreso insomma ormai costituisce un tipo classico di come dire di scomposizione di una disposizione normativa che in certi casi avviene separando il momento dell'enunciazione del principio dal momento dell'enunciazione della parte attuativa no questa ormai è una tecnica che nel nostro ordinamento
è usata assai spesso nella relazione tra avete indicati almeno mi pare sei casi in cui questo avviene è possibile considerare il caso delle direttive comunitarie comunque settimo caso di questo tipo o ci sono delle ragioni ostative ecco io non è che sia in grado di darmi una risposta sicura al cento per cento
Certo che se si ritenesse di poter utilizzare soluzioni di quel tipo che sono poi quelle del rapporto fra le disposizioni programmatiche della Costituzione e le disposizioni di legge ordinaria
Fra le leggi cornice le leggi regionali in materia di competenza concorrente
Dunque fra le disposizioni di delegificazione e i regolamenti
Cosiddetti delegati insomma adesso qualche leale sentenzia additive di principio della Corte costituzionale sono l'ultimo grido in questa in questa in questa disciplina
Ecco se si potesse applicare questo tipo di tecnica l'ipotesi del direttive comunitarie potremmo fare dei passi avanti in questa direzione
Naturalmente CCD inconveniente deriva dal fatto che io ho l'impressione che nella prassi comunitaria non non non ci sia questo stesso modo di concepire il rapporto fra la direttiva del diritto interno e il rapporto sia configurato in un modo un po'diverso
Certo
Insomma appunto questo è un punto secondo me che
Che in questa relazione viene impostato ma non certo risolto insomma bisognerebbe proseguire nella nelle ricerche negli studi su questo punto
Io
Penso che queste siano le cose più importanti da dire per completare potrei vorrei tuttavia accennare almeno a un punto due uno riguarda le gli aspetti che comportano riforme costituzionali ecco in in questo sotto questo punto di vista la relazione ritiene che le prospettive di riforme costituzionali non siano un primus rispetto alla disciplina ordinaria che sia anche per ragioni pratiche opportuno prima configurare dalle la l'organizzazione a livello di legge ordinaria e poi eventualmente proporre quelle riforme costituzionali che sia necessario per dare una copertura costituzionale senza tuttavia dire nulla più di ciò che è strettamente necessario non solo perché come dicevano diverso diversi intervenuti anche nel dibattito del Comitato
Indubbiamente interventi a livello costituzionale è opportuno che siano mantenuti nel con una certa in un certo senso di risparmiano sia perché è anche opportuno che gli interventi di questo tipo abbiano degli oggetti ben chiari e definiti evitando sì quella sorta di come dire di mettere tutte le cose insieme che ha prodotto dei risultati credo piuttosto piuttosto negativi nell'esperienza di questi ultimi tempi
E quindi di contenere gli interventi costituzionali a ciò che appare necessario e cioè insomma almeno come prima indicazione queste
Questi interventi potrebbero consistere in un anche in un solo articolo in cui Sirica innanzitutto che l'Italia fa parte dell'Europa insomma una forma un'altra ma questo mi pare che ci dovrebbe essere la Costituzione delle fermati cent'in gran parte del tipo istituzioni
Gli altri paesi europei che sono molto meno europeisti
Dinoi poi dovrebbe essere recepito l'enunciazione di fondo relativa alla superiorità del diritto comunitario sul diritto interno
Dovrebbe essere recepita recepite quelle modifiche all'articolo quarantotto che sono pratico quarantotto la costruzione che derivano dalla partecipazione alle elezioni non c'è eccetera eccetera
E finalmente potrebbe forse essere anche data un'indicazione di carattere generale con rinvio alla legge ordinaria su quello che su ciò che concerne le sia l'elezione del Parlamento europeo dei
Membri di rappresentanti della dell'Italia sia per quanto riguarda il processo di partecipazione italiana all'attività comunitaria nel suo complesso quindi per esempio la necessità di sentire il Parlamento di sentire le regioni così di anzi tutto questo però potrebbe forse più opportunamente poi essere sviluppato in una legge ordinaria
Ecco io concluderei accennando a un'altra cosa che ha un carattere forse relativamente il dettaglio ma che mi sembra tuttavia possa avere anche un certo una certa importanza sul piano sistematico nelle né leggi comunitarie c'è sempre l'indicazione di alcune direttive di carattere generale che operano come direttive rispetto alle deleghe legislative previste dalle legge comunitaria stessi io penso che queste indicazioni
Sarebbe opportuno che fossero trasferite nella legge generale sul sul sul sul processo di via attuazione del diritto comunitario
E queste tre sono quella che riguarda la che stabilisce che appunto nelle leggi delegate si deve disporre che per l'attuazione delle direttive che vengano in questo modo recepite
Si deve procedere con le utilizzando le organi io gli uffici e gli organi amministrativi esistenti senza che si possa cioè obiettare da parte delle amministrazioni che non possono attuare ciò che deriva dalle direttive perché non hanno gli uffici necessari e questa è una norma senz'altro credo opportuna per lo meno in attesa di poi successivi adattamenti e appunto che avrebbe credo ogni ragione di stare in una disposizioni di carattere generale e la seconda clausola di questo tipo è quella che prevede le sanzioni penali ed amministrativi e rispetto a questa clausola invece io credo sì che sarebbe opportuno trasferirla anche sarà legge generale ma che bisognerebbe però modificarne sostanzialmente la impostazione perché attualmente sostanzialmente essa comporta
Che per la violazione delle sanzioni delle direttive comunitarie si possono prevedere delle pene previste in modo completamente generico il che
In contrasto con tutta una serie incipit principi rivedere determinatezza eccetera eccetera che non è non c'è bisogno di Ostia applica revocare in dettaglio ripensando per esempio a quella
Quel dibattiti che si sono svolti anche in occasione della attività la commissione bicamerale sull'opportunità di realizzare la riserva di codice penale no e così via io credo che anche qui bisognerebbe cercare di fare qualche cosa in questa direzione e cioè di prevedere che l'intervento della norma la sanzione penale sia ristretto quanto più è possibile e comunque quando sia ritenuto necessario lo si è ritenuto sulla base di una valutazione specifica fatta dal legislatore di quali debbono essere fattispecie penale
Non si può certamente prevedere che tutte le violazioni dei segreti delle direttive un certo tipo siano piene previste con la stessa pena o per lo meno con una pena compresa tra Massine
E minimi nello stesso modo
E la terza clausola è quella che riguarda la copertura finanziaria delle attività necessarie per l'attuazione delle direttive anche questa mi sembra che più che una diretti che una un principio direttivo per l'esercizio di una delega dovrebbe essere una norma di carattere generale ma che poi in definitiva non dovrebbe far altro che ripetere le disposizioni generali che già ci sono alla costituzione o nelle leggi
Relativi a queste materie
Io mi fermerei qui vi ringrazio della vostra
Insomma è tutt'altro che semplice testaroli raccoglie quindi già perché avete serve molto mettere a fuoco problemi e forse anche soluzioni ma sentiamo i commenti in che ordine di Francia sinistra e a destra è un ordine come un altro
Poi ritorna io vorrei soffermarmi su una sono loro che hanno tra i cinque ottobre all'isola pedonale
Su alcuni aspetti riguardanti il versante parlamentare quindi non commetterò solo alcuni aspetti della relazione di pizzo russo lasciando se mai appunto a Chiti a malinconico
Li ha per i restanti sul versante parlamentare allora fase ascendente e qui è stata spesso richiamata come classe preparatoria poi della dell'adeguamento il Parlamento indubbiamente non è stato come dire particolarmente attivo in questa nel nella non è e non è non è stato in passato non è attualmente fosse particolarmente attivo nella fase ascendente nonostante e questo vorrei essere segnalarlo che già regolamenti parlamentari del settantuno con un'anticipazione una modernità da sottolineare prevedessero l'esame da parte delle commissioni parlamentari dei progetti di direttive comunitarie
Una norma che la Costituzione francese l'articolo ottantotto quattro a solo dopo la Trattato di Maastricht inserito a livello di norma costituzionale mettono l'avevamo già a livello di norma di Regolamento
Di Regolamento parlamentari
E le però certe carenze del parlamento nella fase ascendente ad attivarsi nella fase ascendente secondo me dipendono anche da carenze del del governo cioè in inadeguatezza direi complessiva forse e degli organi Governo e Parlamento in questa fase vorrei ricordare che anche qui esistono delle norme già la legge Fabbri agli articoli nove e dieci prevedeva la trasmissione da parte del governo
Degli dei Progetti di direttive alla al Parlamento e poi la all'al momento dell'approvazione di ogni area ricerca Andrea dalla mamma della essi
Cioè la storditi maggiore sì prevedeva
Che alla alla approvazione di ogni ciascun atto normativo comunitario il governo verificasse la conformità dell'ordinamento italiano e trasmettesse queste risultanze al Parlamento queste norme sono state poi con alcune varianti
Sono oggi in vigore trasferite o come modifiche della legge La Bergo laico appunto procede rapporto di parentela o con o nelle nella legge comunitaria novantacinque novantacinque novantasette però non non mi risulta che questo rapporto come dire di propulsione del governo sul Parlamento sia sia attivato ove la anche il senso della disposizione legislativa del governo trasmette i progetti di direttive comunitarie al parlamento non ha il senso del meramente notiziale perché si parlava su internet oggi forse extra poco sarà facilmente è possibile ottenere il testo ma il senso è quello di instaurare un dibattito è un dialogo tra Governo e Parlamento nelle nelle sedi delle Commissioni parlamentari per verificare già nella fase ascendente
I problemi posti dai dai Progetti
Dai progetti di di direttive e dare la possibilità al Parlamento di dare degli indirizzi qui vorrei sottolineare che il rapporto dopo il trattato di Amsterdam si apre non solo acqua al rapporto tra Parlamento e Governo nazionale
Per la come dire la trattativa il servizio di consiglio di consiglio dei ministri europeo ma può aprirsi un rapporto tra Parlamento nazionale e Parlamento europeo ha seguito per il rafforzamento dei poteri legislativi del Parlamento europeo che si è avuto con il con il Trattato di Amsterdam quindi la fase ascendente può aprirsi anche al rapporto tra parlamenti nazionali e e Parlamento europeo è un terreno ancora tutto da da da verificare cercando di essere rapidamente molto rapido vengo al versante diciamo la legge La Pergola la la il recepimento del diritto del la fase discendente
E su questo io vorrei sottolineare un punto che la legge La Pergola a un merito al di là abbia gli altri aspetti ha un merito in significativo sono a ricollocato il Parlamento all'interno del processo decisionale cioè il Parlamento precedentemente era un po'ai margini c'era una serie di e di deleghe a deleghe anche in bianco furono la ci furono la la come dire sottili osservazioni critiche per violazione dell'articolo settantasei che erano provvedimenti erratici senza alcuna scadenza il Parlamento è stato ricollocato come dire al in uno snodo importante del procedimento di di ad di adeguamento e il non altro svolto un ruolo di mera di mera ratifica il la legge convoglio la legge comunitarie la legge convoglio nel nella stazione parlamentare
A a visto a volte aggiungersi dei vagoni delle direttive che il governo non era considerato ha visto come dire delle operazioni di restyling dei vagoni che già esistevano cioè il Parlamento è intervenuto
Attivamente questo è verificabile anche nelle leggi comunitarie più e più più recenti la quindi ecco io sarei cauto
Non avventurarmi sul ipotesi di come dire di che pure sono circolate in dottrina di spezzettamento del dell'adeguamento in più in più leggi magari anche per accorpate accorpando le direttive
Per per materia
Perché si corre il rischio di come dire di rompere un poco un meccanismo che ben che ha dato dei risultati assolutamente positivi se invece di un procedimento parlamentare se ne hanno dieci o quindici il rischio sui tempi può diventare serio insomma ecco di un di un di un allungamento
Di un di un allungamento dei dei tempi d'altra parte il meccanismo attuale consente pienamente accanto alla legge comunitaria di approvare leggi
Di di recepimento di di direttive in e e così è e è accaduto i non molti casi Jonio verificati su sono pochi
Ma ed è accaduto anche con decreto legge ad esempio il recepimento delle direttive in materia radio radiotelevisiva quando c'è l'urgenza l'ordinamento offre strumenti accanto alla legge comunitaria perno un recepimento
Immediato e rapido
Per quanto riguarda i tempi ecco sul versante parlamentare
Il vorrei dire questo che sicuramente esisteva oggi una asimmetria procedimentale tra Camera e Senato la il Senato ha una procedura totalmente ordinaria
Come un qualsiasi alter la legge comunitaria come qualsiasi altra proprio dal progetto del viene esaminato come qualsiasi altro progetto di legge la Camera a un invece una procedura speciale incentrata sulla quattordicesima commissione la commissione per le politiche del dell'unione europea
Che erano nata come Commissione speciale mantiene muta commissione permanente e ha alcuni tempi che e stringono l'esame in sede tre sere tutte a tempi definiti allora secondo me anche per recuperare se il problema è anche dei tempi ripeto mi occupo solo del versante parlamentare
Sarebbe sufficiente le moto la modifica a livello di regolamenti parlamentari ed è stata già anche prospettata no
Ora sarebbe i tempi maturi per per farlo c'è una proposta del presidente Roberto in questo senso prevedere una sessione comunitaria se n'è già accennato con e come e la sessione di di bilancio la proposta Ruberti di modifica del Regolamento della Camera
Da una scansione di quindici giorni delle commissioni di settore per la fase consultiva quindici giorni per la fase referente presso la quattordicesima Commissione e quindici giorni per l'Assemblea se si arrivasse a un meccanismo simile anche al Senato saremmo a a novanta giorni diciamo potremmo avere
La legge comunitaria annuale approvata sicuramente entro il primo il primo semestre insomma mi tengo anche anche largo insomma entro il primo semestre semestre del
Dell'anno un altro aspetto che vorrei sottolineare dovuti ultimo aspetto allora che vorrei sottolineare
E e questo che la legge comunitaria unica
I procedimenti si riflettono sugli organi quindi e segna può segnare un rafforzamento degli organi specializzati degli organi parlamentari specializzati nelle materie europee che sono un dato diffuso a livello europeo e un dato da
Come dire secondo me positivo da rafforzare se invece arrivasse uno spezzettamento di di nei progetti di legge probabilmente perderebbe anche di come dire di Presa la commissione specializzata mi fermo qui
Prezzo
Mario prendendoli da
Riprendo un tema che è stato trattato sia nella relazione sospeso l'uso che questa mattina dal sottosegretario Bassanini ovvero l'essenzialità di un adeguato apparato di governo per le politiche comunitarie ai fini di una nostra ottimale partecipazione anche in riferimento alla fase dell'attuazione che oggi particolarmente ci interessa
Ora questo tema tutti sanno che è stato trattato negli altri Paesi da tempo con soluzioni chiare che complessivamente posso dire funzionano da noi il tema è stato completamente negletto sino posso dire ottantasette ottantotto
E quel avvicinarsi al microfono e questa scarsa attenzione
Per un apparato di governo delle politiche comunitarie non deve stupire se si ricorda come fosse in generale neglette il tema dell'apparato di governo nel suo complesso
Ecco in quegli anni accadono con una contestualità non casuale due importanti riforme io mette assieme appunto
La legge Fabre con la legge La Pergola distante solo due anni con la a tutti nota legge quattrocento del mille novecento ottantotto sulla riforma dalla Presidenza del Consiglio l'esito complessivo è importante non soltanto una riforma della presidenza come tale del funzionamento del governo ma anche per quanto ci interessa per la vita ad una prima chiarificazione delle strutture incaricate per gli affari comunitari
Qui nasce l'idea del dipartimento quindi nasce l'idea della valorizzazione del Presidente del Consiglio nasce l'idea del Consiglio dei ministri come luogo deputato per la composizione di tutte le varie questioni
Come spesso accade al nostro Paese una riforma rimasta a metà
Elenco alcuni punti che sono a mio avviso rimaste poeta
Il dipartimento viene sollecitamente istituito ma in circa dieci anni di sua storia è stato oggetto di almeno dodici interventi di Mineo grandi riforme
Sicuramente pubblicazione per difetto quella che io ho visto saranno di più comunque questa continua rimesso in discussione della struttura dipartimentale dei suoi dei suoi poteri è significativa di una incertezza di fondo sul suo ruolo
Il ministro incaricato per le politiche comunitarie e da un lato ministro senza portafoglio però con dei poteri ex lege con una quindi forza superiore ai normali ministri senza portafoglio
Sono rimaste a lungo operanti in questa materia organismi collegiali governativi come il CIPE
Che dà la vita hanno dato vita a a una sostanziale sovrapposizione di ruoli con il Consiglio dei ministri
è mancato completamente in questo decennio
Per gli affari esteri in relazione alla cosa che a me sembra del tutto a Olbia che la materia comunitaria in larghissima misura non è più a fare esca
Affermazione non di poco momento se si considera che il ministero Affari esteri come vedremo tra un momento continua invece ad occupare un ruolo importante non soltanto per quello che propriamente estro vale a dire possibili ampliamenti della unione a Stati terzi
Visione dei trattati analoghe problematiche ma per questioni attinenti propriamente al mercato interno
Al all'ordinamento che ormai è unico per quale facciamo a tutti a tutti gli effetti parte integrante
E nello stesso momento è cresciuto in modo un po'caotico il regionalismo comunitario
Con significative tappe di evoluzione ma certamente solo da ultimo avente qualche principio di sistemazione in particolare con l'attuazione a legge cinquantanove e il decreto dell'anno passato il cento dodici
Appunto con queste legge finali e leggi il pacchetto delle cosiddette leggi Bassanini soprattutto alla prima palleggia cinquantanove io credo che si dimetta noto il processo aperto nell'ottantasette ottantanove con le due leggi sopra citate
Perché perché si dà vita ad una delega sulla carta molto razionale onnicomprensiva
Che dovrebbe finalmente consentire una riforma a tutto campo del governo centrale e anche della pubblica amministrazione che poi è strumento essenziale per eseguire per concretare l'attività di governo
Allo stesso tempo ci sono le premesse e queste sono le uniche in parte veramente realizzata per dare alle regioni al sistema delle Autonomie in genere una più ampia voce in questa tematica
Ad esclusione appunto delle regioni e dell'autonomie locali peraltro ben poco si è fatto
Ad esclusione dell'articolo due del decreto centododici dove si conferma il ruolo dello Stato per quanto riguarda il coordinamento dei rapporti con l'Unione europea
E una sua responsabilità complessiva per l'attuazione del diritto comunitario nient'altro è stato detto e a questo punto io volevo mettere in evidenza in due in due minuti non meno di otto temi sarò quindi schematico ahimè senza motivazione ma l'uditorio qua e colto sulla materia
Primo a me non sembra che per valorizzare il ruolo del Consiglio dei ministri e del presidente sia a questo riguardo è strettamente necessaria una riforma rafforzativa dell'articolo novantacinque della Costituzione che ci annunciava questa mattina
Il sottosegretario Bassanini io credo che con gli strumenti attuali già molto si possa fare solo che lo si voglia due pongo il problema di una possibile abrogazione di tutte le disposizioni legislative che danno espliciti poteri al ministro per le politiche comunitarie riportando il tutto
Nella nel ruolo del presidente del Consiglio e valorizzando lo strumento intelligente della delega da questo al ministro incaricato per le politiche comunitarie come in parte nel nostro caso oggi presente è avvenuto
Terzo si pone il problema del rafforzamento la chiarificazione una volta per tutte del dipartimento per le politiche comunitarie
E anche per gli aspetti più di bassa cucina ma essenziali quali personale mezzi
Che oggi sono assolutamente insufficienti
Si pone il problema è questo il quarto punto della eliminazione a mio avviso di tutte quelle componenti collegiali
Tipo CIPE organi simili che hanno ancora competenze in materia comunitaria queste o se li portano al consiglio dei ministri o vanno direttamente alle competenze del primo ministro salvo poi appunto delega
Al ministero delegato per la materia
C'è il problema punto cinque dalla riforma dei ministeri utilizzando finalmente tutti gli strumenti che esistono previsti dalla cinquantanove e dalle altre leggi collegate
E qui non posso che ritornare sopra il problema di un ripensamento del ruolo del Ministero Affari Esteri
Che non può che perdere molte delle attuali competenze sul versante comunitario almeno per tutta la parte relativa al cosiddetto versante interno ecco qui citavo prima alcuni elementi di controtendenza e all'esame credo che le camere in questi giorni è un Regolamento di riorganizzazione del Ministero Affari Esteri dove assume particolare rilevanza una Direzione generale per l'integrazione europea
Che pur dopo un riconoscimento formale ferme restando le responsabilità del Presidente del Consiglio
Riporta nel Ministero Affari esteri una serie di competenze comunitarie che io credo trovino invece la loro collocazione ideale nella presidenza del Consiglio nel dibattimento per le politiche comunitaria
Questo porta poi al punto successivo della posizione strutturale ma soprattutto funzionale della rappresentanza permanente presso le comunità già organismo di cui forse opportuno cominciare a pensare all'attualità
In un contesto di strettissima integrazione che esiste ormai fra gli ordinamenti e che comunque funzionalmente non può che fa capo a mio avviso alla presidenza del Consiglio considerato anche che questo organismo dovrebbe essere anche la voce delle regioni che altrimenti sono autorizzata a fare quello che fanno cioè a operare direttamente che per una parte cosa del tutto fisiologica per altra parte a mio avviso invece è cosa patologica
Infine proprio per le regioni e vorrei mettere luce due aspetti aperti problematici che sono da un lato il problema cabine di regia
Questo termine è un po'immaginifico che circola negli ultimi anni per assicurare fra l'altro una migliore spesa dei fondi comunitari il sistema ha funzionato ha portato sicuramente
A garantire una maggiore utilizzazione dei finanziamenti comunitari a scapito però di una chiarezza complessiva voi di tipo governativo voi di tipo amministrativo
Ecco a me pare che l'attuale comporta collocazione della cabina di regia per i fondi e altre similari
Cabine uffici che circola ormai variamente nella recente legislazione ecco tutte queste posizioni dovrebbero essere riportati più direttamente nella responsabilità del ministro incaricato per le politiche comunitarie uscendo da una logica di settore
E da ultimo proprio per quanto riguarda le regioni anch'io come il sottosegretario Bassanini auspico una utilizzazione nuova diversa delle conferenze dei due conferenza al fine di valorizzare di queste appunto l'impatto comunitario in buona sostanza e perché inutile qual è il senso del mio intervento dire che accanto alle pure auspica bellissime riforme costituzionali che avranno tempi e procedure loro
Molto si può fare solo che primo si utilizzi quello che già c'è operativo nel sistema e che spesso viene appunto non utilizzato e soprattutto si colga
Appieno l'occasione non vorrei dire irripetibile ma certo importantissima offerta dalla legge cinquantanove che una riforma a tutto campo tanto del governo quanto dell'amministrazione
Quello cioè positivo
Sì punto potevi essendo maggiorenne di MD meno insomma mettete talmente tante che tutte quelle che hai detto il proprio tempo e buona
E allora sentiamo la cabina di regia di tutte queste riforme che cose in condizioni di raccontarci
Grazie Presidente
Vorrei cogliere da
Della azione del professor pizzo russo due aspetti fondamentali uno è quello che naturalmente attinente al sistema delle fonti l'altro a quello di carattere organizzativo di partecipazione al procedimento di formazione delle norme comunitarie
Ovviamente in estrema sintesi il quadro dell'impatto delle norme comunitarie sull'ordinamento nazionale e e complesso di per sé e naturalmente concio solo sta infatti Lizza qualche problema delle fonti che noi abbiamo da noi indifferentemente ovviamente dal dalle norme comunitarie
E può essere questa l'esigenza cioè di tempestivamente dare attuazione alle norme europee l'occasione anche diciamo la verità per rendere più funzionale questo nostro ordinamento che pure ha tanti principi ottimi
E la fase attuativa che purtroppo ci ci pregiudica allora io direi innanzitutto effettivamente una un aspetto critico che è sotto gli occhi di tutti
Il la relazione professor pizzo russo ci richiama l'esigenza di ricostruire il sistema in qualche modo dalla disapplicazione all'abrogazione
Cercare di dare maggiore unità qualunque sia poi la ricostruzione teorica che viene scelta ma per l'operatore qual è il problema e che qual è il problema anche prese di peso per il Parlamento
E il problema è che possiamo anche richiedere procedure particolari terre il recepimento di queste direttive ma poi abbiamo un principio
Sancito ormai dalla giurisprudenza costituzionale dei giudici
Stella prevalenza del diritto comunitario per cui anche a prescindere dal recepimento quando la norma è sufficientemente specifica l'ordinamento lo dell'operatore deve attuale quindi siamo in un sistema insomma che ha come aspetto critico l'esigenza di questo filtro di questa introduzione attraverso il recepimento ma dall'altra
Quella di una attuazione che comporta la immediata il Midi immediato il vincolo per l'operatore quindi questa situazione di disagio che soprattutto alle pubbliche amministrazioni è fortemente sentita perché naturalmente parlare disapplicazione quando si tratta di non applicare una legge del parlamento ovviamente mette gli organi delle pubbliche amministrazioni nella situazione situazioni grande difficoltà
Cosa può fare il governo sotto questo profilo dell'aspetto
Critico che gli diceva innanzitutto un ricorso più coraggioso ha un potere di direttiva lo abbiamo fatto altre volte l'abbiamo fatto in materia di apertura dei mercati finanziari nel mille novecentonovantasei se non ricordo male
Quando si con quando cominciano ad arrivare sulla piazza italiana diversi operatori propone comunitario per effetto della apertura dei mercati lo abbiamo fatto dicendo cioè che la Consob doveva ricevere ritenere ammissibili quelle richieste di autorizzazione a svolgere l'attività anche in mancanza di una normativa ad hoc ovviamente per ciò che era strettamente necessario per non andare limitazioni comunitaria
L'abbiamo fatto con ipotesi come il Ponte di Messina e si è detto facciamo una direttiva per cercare di rendere compatibile compatibile
Con l'ordinamento comunitario e per evitare l'infrazione per dire Che cosa può fare questa società e cosa non deve fare non deve costruire deve dare in appalto con le norme comunitarie quello dire molto può fare il Governo con una coraggioso poteri direttiva e qui veramente il il Consiglio dei ministri il presidente del Consiglio deve svolgere questo ruolo di coordinamento che assume un carattere fondamentale per le pubbliche amministrazioni sotto il profilo invece dei regolamenti
Qui forse la legge la legge comunitaria che una un istituto che mantiene una sua una sua
Le dita effettivamente per i profili sanzionatori per i profili finanziari
Perché se effettivamente dovesse essere introdotto una sessione comunitaria in senso proprio sulla falsariga di quella che la sessione di bilancio effettivamente potrebbe restringere i tempi per l'adozione delle tutte le direttive comunitarie la legge la legge comunitaria dovrebbe forse invece essere modificata per quanto attiene al recepimento con la fonte regolamentare l'allegato di l'effetto che veniva riparato questa mattina delle amministrazioni che si fermano non emanano gli atti perché attendono l'inserimento della lega tutti di è un fatto psicologico ma esiste realmente
E con i nostri incontri con gli uffici con bella della Commissione europea questo lo constatiamo
Ma devo dire che i regolamenti e qui vengo al discorso iniziale scontiamo affetti i deficit che non sono soltanto quelli propri del recepimento delle norme comunitarie ma generali il Regolamento da noi non può contenere sanzioni
Ovviamente prima di tutto quelle penali non può prevedere previsioni distese non può incidere su competenze regionali naturalmente quando sta per regolamento dello Stato
Insomma
E talmente limitato questo strumento che occorre evidentemente immaginare che utilizzare tutti gli strumenti utili per dare maggior rilievo faccio un esempio le sanzioni come sono fatte le sanzioni qui
E mi accaloro un po'perché è esperienza di tutti i giorni ormai dalle coste enorme sanzione attrici da noi sono fatti in questo modo chiunque viola le disposizioni di cui gli articoli uno due tre quattro e punito
Se si cambia l'articolo uno due con una norma di delegificazione
Non abbiamo più la sanzione allora tutto cioè irragionevole
è ragionevole e ci deve portare ad un'attenzione maggiore quando descriviamo le fattispecie che sanzionano
Dico a te quelle per le disposizioni di un tempo del Codice penale che dicevano chiunque illegittimamente sarebbe come dire che è vietato
Togliere la proprietà in un articolo e poi me l'attrice chiunque viola quella disposizione punito
Ci costringe a rifare ogni volta le disposizioni quindi una delle norme di sanzione occorre essere più descrittivi e non analitici nel riferimento normativo
Nella copertura finanziaria bisognerebbe forse trovare il coraggio di dire che quando un Regolamento quando la legge dà un potere regolamentare al governo dovrebbe anche prevedere come avviene l'altra parte della delega rispetto al decreto legislativo la possibile una una un'attribuzione del potere anche di impegnare delle somme perché altrimenti il regolamento diventa veramente scarsamente utilizzabile anche quando le somme sono estremamente esiguo
Vorrei da ultimo quindi venire al discorso la fase organizzativa la fase ascendente
Credo veramente che le ritardo non possano essere sanato se non accelerando e la partecipazione degli organi e il particolare naturalmente del Parlamento l'informazione del Parlamento la partecipazione del Parlamento non è ragionevole credo spostare la fase dell'attuazione quando ormai la direttiva e vincolante quando ci espone a condanne una discussione che dovrà essere fatta prima e allora occorre fare intervenire i nostri come avviene in altri stati il nostro la nostra rappresentanza Parmalat parlamentari in quella in sede in quel momento
Anche ai fini di ottenere una sospensione della ove possibile naturalmente dell'approvazione delle direttive e degli atti in sede comunitaria per averne una
Ulteriore un ulteriore valutazione devo dire che su questo punto avviandomi a concludere le norme ci sono c'è la norma prevista dalla legge
Comunitaria che veniva ricordata poc'anzi che hanno richiede appunto l'informativa del Parlamento c'era anche una direttiva del Presidente del Consiglio che affidava proprio al dipartimento ad al dipartimento per le Politiche comunitarie il ruolo di svolge questo qua di concertazione si è trovato un in sede di controllo
Un un elemento di contrasto con l'ordinamento probabilmente un ordine nel contrasto piuttosto limitato
Ma superabile riti
Probabilmente se questa non è la strada di una direttiva si dovrà intervenire con legge ma occorre che il procedimento che il coinvolgimento del Parlamento avvenga quanto prima in modo da poter poi nella fase della attuazione evidentemente essere i più rapidi possibili grazie
Bene ora apriamo la discussione io devo fare una preghiera seria a coloro che hanno chiesto di intervenire che sono quattordici
Io ci riesco a rispettare i tempi se questi quattordici impegnano ciascuno non più di quattro minuti la cosa
Come direbbe qualcuno non meridionale come me agli intellettuali della Magna Grecia sembra impossibile in linea di principio siccome io sono intellettuale della Magna Grecia lo dico
Oggi io le battute che ti chiedono in televisione trenta secondi
Ma sono consapevole del fatto che chi avesse tre minuti in televisione sarebbe messo in condizioni di dire rispetto ai tempi televisivi in molte cose
La preghiera per ciò che rivolgo a coloro che si accingono a ad intervenire
E di organizzare il loro pensiero non nella chiave dell'arringa che gli avvocati fanno in giudizio rendendosi ingenere i primi responsabili della lentezza della giustizia che imputano ad altri
Ma organizzarsi mentalmente in una chiave televisiva se possibile sapendo che hanno circa quattro minuti
La seconda preghiera è di essere abbastanza egoisti da rendersi conto che al di là di un certo tempo diventa non sgraditi a coloro che vi ascoltano che vi ascoltano solo per educazione
Ma a quel punto parlare è una forma di narcisismo un po'sadica
Io vorrei che Ronzitti potesse fare le sue conclusioni nei tempi previsti perché quattordici persone che parlano dieci minuti l'uno arrivano alle tre e io vi garantisco che farò il possibile perché ci arrivino da soli in questo caso per cui fatto questo doveroso terrorismo Velezzo così a fin di bene do la parola al primo degli iscritti chi è il mio vecchio amico Antonio la Pergola
Il quale balzerà rapidissimo per non perdere secondi dal posto in cui ad andrà ad arraffare un micro presidente mi stai già togliendo un minuto
No comincia da ora comincia allora grazie anzitutto
Consentirà cordiale ringraziamenti
Funzione al microfono e pronta ritenendolo deve temere altro vicino a ministro
Letta e
Cortesi parole che hanno che hanno voluto riservarmi qui io mi limiterò un semplice cenno agli intenti della legge ottantasei ottantanove
E i risultati potranno essere valutati in un modo o nell'altro intenti
Rispondere all'emergenza
Rutelli quantitativi per la produzione normativa comunitaria imposta per la realizzazione del mercato unico e il livello competitivo mortificante prima è stato detto delle nostre inadempienze ridotti illeciti
L'altro intento era quello diciannove francamente di
E notificare
Il rapporto tra va be'Parlamento del processo attuativa
Direttive comunitarie riconoscendo al Parlamento un ruolo centrale
Che di i criteri in precedenza adottati interventi col contagocce sconnessi con uno dall'altro
Oppure ledere che pluriennali quinquennali ottantadue conta sette non vengono non avevano potuto assegna
Beh legge comunitaria in un modo o nell'altro inattuato sono regola rito un costume democratiche sono state attuate molte direttive però chiediamoci se l'emergenza che l'aveva giustificata continua
Ho ascoltato con molta attenzione i dati del diversi ma no io credo che ci siano tre problemi residui del mercato unico
Cioè il numero delle direttive torre niente e mai attuato per
La modifica
Dei settori dell'organizzazione comune del mercato
Che è in corso lo vediamo ogni giorno la corte di giustizia comunitaria le direttive sono modificate in tutti i settori o in molti settori del mercato unico
E poi le nuove materie alcune delle quali si connettono non mancheranno di riannodare sibilo dopo
Col passaggio da alcuni mercato hanno punita unione ora noi abbiamo visto quali sono i dati delle inadempienze italiani nel giorno torce e si è modificato lo stato chiamiamolo così
Tener vigenza che avevamo previsto in qualche modo
Continua oggi imporsi l'esigenza di una è una domanda adesso le d'altra parte però lo dice l'amico Tiziano noi abbiamo scelto una formula flessibile con la legge ottantasei ottantanove il Parlamento può liberamente decidere se stralciare dalla legge comunitaria batterica e regolarla parte no non
Mi pare anche la prospettiva di una possibile riforma costituzionale dovrebbe passare questa concrete l'avvento don ingarbugliare processo attuativo delle del diritto comunitario uno solo rigido
Ora
Ultimo
Consentitemi si dice del
E la legge comunitaria ha lasciato fuori una stoccata
Beh dalla Rizzotto comunque
Il problema del coinvolgimento del Parlamento nella fase ascendente
Anche se
Parlamento si è assicurato l'adempimento degli onesti informazione le informative gli oneri trasparenza graniticità serie diretti ma questo non è un problema che si risolve con norme legislative abbiamo visto due cose e ce lo ricordava mercimonio
In Europa
Le direttive sono tempestivamente attuate soprattutto nei paesi dicendo
Il coraggio la possibilità di bloccare negoziato dice no e abbiamo istruzione parlamentare in senso contrario non le abbiano sospendere
Il negoziato sino a quando riceviamo oppure non abbiamo sentito silente quante volte i rappresentanti della germanici
Dicono nei negoziati nomi dobbiamo sentire i lender gli succede articolo ventitré della Costituzione Serrano diceva anche prima lo dicono gli austriaci questo è il punto no il negoziato della direttiva del Parlamento quando autorizzato quando rimuove gli ostacoli autorizza il Governo intervenga allora in una forma semplificata perciò possibile revisione costituzionale si sono d'accordo con surplus quando dice quelle il limite naturale di un'eventuale normalmente consacrare consacrare lo stato di cose che risulta in larga misura dalla giurisprudenza costituzionale
Consacrarlo
A otto ormai la disapplicazione chiamiamola così consigliere Manconi proferire una realtà del nostro ordinamento nel settore comunitari è stato difficile introdurla ma tutto il resto la partecipazione delle Regioni ma qui caro Presidente ci vogliamo nel problema più ampio
Della forma e della riforma dello Stato
E probabilmente non si può risolvere il problema
Senza avere chiarito qual è il ruolo delle regioni
Qual è la possibilità di una seconda camera modellata su quella di tipo tedesco
Quali sono i diritti fondamentali garantiti dal diritto comunitario che devono ritenersi garantiti come diritti fondamentali in Italia quelli diciamo così che interessano la sfera della proprietà oltre ricettività a legittimare tutti i diritti scaturenti mettere ci non ho altre due giugno ma mi sedici teoricamente per l'importanza di questa iniziativa preferita e per il
L'interesse operante
Del governo a questo tema sempre
L'attuazione
Sì degli impegni comunitari per loro sollecito prezzi più
Grazie ancora
Rizzi premier laddove Daniele eccolo lì
Ambra va bene
Sì allora tra gli strumenti di attuazione del diritto comunitario in Italia allo studio dei quali presente convegno dedicato un posto a sé occupano gli strumenti che consentano ed organizzano la partecipazione del governo italiano ai giudizi che si svolgono davanti agli organi giudiziari comunitari corte di giustizia e Tribunale di primo grado delle comunità europee
Attraverso la partecipazione a tali giudizi il governo ha infatti modo di contribuire alla definizione della portata delle norme
Comunitaria in causa e dunque degli obblighi che da queste norme discendono in capo agli stati membri in generale e all'Italia in particolare
Che si tratti di presentare osservazioni in merito ad una questione pregiudiziale sollevata da un giudice nazionale
Di difendersi nel quadro di un ricorso per inadempimento proposto dalla Commissione di impugnare un atto delle istituzioni o anche soltanto di intervenire in un giudizio proposto da altri stati membri o da soggetti privati
Una partecipazione italiana tale giudizio
Può influire sulla decisione del giudice comunitario a patto tuttavia che non si tratti come qualcosa qualche volta purtroppo avviene di interventi di bandiera avvolte velleitari a volte rassegnati ma di una partecipazione attenta tempestiva ed efficace
L'importanza di una partecipazione qualificata ai giudici davanti a giudici comunitari è stata da sempre compresa da altri stati membri
Anche senza fare ricorso a statistiche precise gli addetti ai lavori sanno più alcuni Stati membri in particolare il Regno Unito sono particolarmente presenti nel contenzioso comunitario
Anche in casi che non riguardano direttamente
Altri tra i quali l'Italia mostrano invece minore interesse e in generale limitano i loro interventi a casi in cui sono direttamente coinvolti come ricorrenti poco resistenti perché la partecipazione italiana contenzioso comunitario migliori dal punto di vista quantitativo ma soprattutto qualitativo occorre affrontare e risolvere due distinti problemi
Da un lato occorre che sia chi ha realmente stabilito a quale autorità spetti il potere di decidere se lo Stato italiano debba prendere parte o meno ad un giudizio davanti agli organi giudiziari comunitari dall'altro occorre stabilire a chi spetti la rappresentanza dello Stato italiano in giudizio
Una volta che la decisione di impugnare sia stata adottata e in particolare colesterolo rispettino della gente previsto dall'articolo diciassette del protocollo dello statuto della corte
E in individuato nel nostro ordinamento nel la figura del capo del servizio del contenzioso diplomatico da un lato è quella del rappresentante tecnico processuale ruolo normalmente assicurato da un avvocato designato dall'Avvocatura generale dello Stato
Mi limiterò chiaramente soltanto primo problema e dirò che ha attualmente la soluzione del problema spesso vissuta da una serie ha percorso o complessa di e di norme
La soluzione sembrerebbe essere questa che la competenza a deliberare a deliberare la partecipazione ad un giudizio davanti agli organi giurisdizionali comunitari da parte dell'Italia spetta in via generale al ministero degli affari esteri
Ciò si ricava in particolare dal DPR del sessantasette numero diciotto varie norme e soprattutto da un autorevole parere del Consiglio di Stato che risale all'ottantadue ma che s'mi sembra ancora
A attuale
La competenza esame spetta invece la Presidenza del Consiglio o al Consiglio dei ministri stesso in caso di disaccordo tra ministri degli Affari Esteri e altri ministri competenti sempre in proposito cioè il parere del Consiglio di Stato infine la competenza spetta al Consiglio dei ministri nei casi di decisioni adottata dal consiglio e dalla o dalla Commissione delle Comunità europee
Destinate alla Repubblica italiana che riveste una particolare importanza per gli interpreti interessi nazionali o comportino rilevanti oneri di esecuzione queste l'articolo sei paragrafo due della legge La Pergola in questo contesto legislativo si è poi recentemente inserito il DPCM del novantotto delega di funzioni dal Presidente del Consiglio dei ministri al ministro dottor Letta in materia di politiche comunitarie alla lettera f di questo decreto si cita effettivamente le funzioni relative alla decisione sull'opportunità di presentare ricorsi di fronte alla corte di giustizia per la tutela di situazioni di rilevante interesse nazionale
Non che la decisione di intervenire in procedimenti in corso né quali siano in discussione questioni di rilievo nazionale
Sono ormai passati dieci mesi da quando su incarico del professor Leanza capo del Servizio del contenzioso diplomatico e agente del governo italiano dinanzi agli organi giurisdizionali comunitari ho assunto il compito di assicurare il coordinamento delle attività del servizio relativi appunto e giudizi dinanzi agli organi giudiziale della comunità
Che ho dovuto constatare in questo periodo di tempo che la realtà è molto più complessa e meno trasparente di quella che ho descritto
Soprattutto per quanto riguarda la impugnazione di anti delle istituzioni davanti alla Corte di giustizia
La relativa decisione viene spesso assunta direttamente dal ministero interessato ratione materiae
Che in taluni protesi anche recenti a addirittura scavalcato tanto il ministero degli Esteri quanto quello delle politiche comunitarie
Incaricando direttamente l'avvocatura generale dello Stato del ricorso e provocando chiaramente problemi anche dal punto di vista organizzativi legati al all'esigenza di rispettare i termini per il deposito degli atti a Lussemburgo sembra perciò necessario per evitare problemi contraddizioni ed inefficienza che il problema della partecipazione italiana ai giudizi comunitari sia ripensa e siano meglio definiti i ruoli e le competenze delle varie amministrazioni
Il ministero degli affari esteri in particolare il Servizio del contenzioso diplomatico intende continuare a svolgere appieno
Il ruolo di indispensabile punto di riferimento che il servizio stesso ha sempre svolto in questo ambito nonostante l'insufficienza delle risorse umane
Disponibili e materiali
L'incarico conferito al sottoscritto professor Leanza va a mio avviso inquadrato in questa precisa volontà
E Padova voglio anche ricordare che nella proposta di riforma del ministero si prevede che venga istituito sempre nell'ambito del Servizio del contenzioso diplomatico un vero e proprio ufficio della gente del governo italiano
Dotato di personale specializzato ed inerti informatici adeguato
Ringrazio
Grazie la prova professor Gianfranco Morra
Che lì mentre le arriva il microfono io voglio anche preannunciarvi che forse nel pomeriggio avremo una partecipazione a sorpresa non voglio dire di più
Però credo che sarebbe sarà la più gradita che potremmo avere lei su un tema di questo genere
La ringrazio cercherò di essere brevissimo Mary Colletto alla relazione del professor Pizzul guscio
Per sottolineare da un lato come sarebbe opportuno a una aggancio costituzionale o premi l'integrazione europea d'altro lato come ragionando in termini di Costituzione attuale
Si sta verificando mutamento voti prospettive anche in questo ambito limitato
E cioè si fa sempre più spazio l'idea che l'attuazione delle direttive comunitarie possano essere intacca misura quando non intercorsa una RIS quando non sia presente una riserva assoluta di legge essere attuata con Regolamento
In particolare sottolineo quanto aveva già richiamato il professor pizzo Gusso il la segnalazione della sentenza trecentottantatré del novantotto dalla Corte costituzionale in materia di numero chiuso all'università
Fa vedere come questa prospettiva diventi sempre più attuale credo che vada coltivata tenendo presente alcune cose innanzitutto che cesserà le previsioni sarebbe necessario una integrazione della legge quattrocento però dice la Pergola per Pucci che mentalizzare il la procedura regolamentare di emanazione dei regolamenti attuativi per le direttive
Per dare spazio due cose o da un lato ad una valutazione dell'opportunità eventuale scontata la stante la delicatezza di singole materie intervenire con legge o con delega legislativa d'altro lato invece spetta spazio a una apporto parlamentare in ordine agli schermi regolamentari previsti
In materia di competenza regionale cito fare pensare a te il Regolamento cappottini di direttive comunitarie cedevoli che restano in vigore solo fino a quando non interviene la normativa regionale che li sostituisce
Poi volevo fare un rapidissimo puntata inutile discorsi che sono stati fatti in ordine alla fase ascendente caratteri pensione
Della decisione comunitaria e al coinvolgimento Tei
Parlamenti
Ecco professore
Sì collega francese aveva segnalato la prassi che i due Paesi in particolare dalla Danimarca in cui ci sono delle direttive vincolanti per il governo nelle trattative politiche ma è stata ripresa ecco io credo che questa prospettiva questa soluzione non possa essere portata molto avanti
Appena nati Atene un sistema di governo delle comunità europee assolutamente ingovernabili quindi fa pena legato procedimentalizzazione interna telai decisione degli organi nazionali rispetto alla alla suzione Trinity opliti decisioni sul piano comunitarie ma se tutti i ministri che partecipano al Consiglio si trovano vincolati da rimandati imperativi dei rispettivi parlamenti credo che torniamo all'intero
Germanico
E passato insomma molto passato e arriviamo a un sistema assolutamente ingovernabile grazie
Grazie l'avvocato Piergiorgio Ferri dell'Avvocatura generale dello stato
Tutti gli sforzi di pensiero anche di fantasia giuridica che si potranno fare
Alla luce di questo genere all'iniziativa per migliorare e facilitare il processo di adeguamento dell'Italia all'ordinamento comunitario sono sicuramente encomiabili
Però vorrei aggiungere che per essere anche utili
Non dovrebbero discostarsi da un dato fondamentale che esce dal nostro controllo perché proviene dall'ordinamento comunitario
E questo dato è costituito dalla norma di chiusura di tutte le direttive comunitarie
Le direttive si concludono con quella che ormai chiameremmo una giaculatoria dove è detto che gli stati membri mettono in vigore le norme e le disposizioni legislative regolamentari o amministrative necessarie all'attuazione della direttiva
Queste misure debbono essere notificate alla Commissione e debbono contenere un espresso riferimento alla loro provenienza comunitaria
Qualsiasi atto qualsiasi fatto evento che non corrisponde a questi requisiti non serve alle cosiddette alle statistiche di cui parlava stamattina l'amico Ciavardini Azzi
Perché l'adempimento dello Stato sia ratificato la commissione deve ricevere attraverso la rappresentanza permanente un atto che abbia questi requisiti
E quindi impensabile di trovare un sistema per cui l'Italia
Che nell'ambiente comunitario non è certamente il paese più furbo nel tutelare i suoi interessi
Possa trovare un sistema di notificare una volta per tutte alla comunità un meccanismo automatico di modo che l'Italia sarebbe sempre prima in classifica
Questo questo si chiama bagagli al gioco non è la comunità non potrebbe mai accettarlo perché la comunità buone che il cittadino possa legge un testo comprensibile
Di quello che lo Stato ha prodotto rendendo Norma diretta la norma non diretta della direttiva e quando si sono tentate delle meccanismi automatici come accadde con la legge fabbri in cui si disse queste direttive di questo elenco hanno forza di legge
Aggiungendo poi dice alle norme di esecuzione si fanno con un decreto ministeriale usciranno degli autentici sgorbi giuridici per qui non si capiva più cosa apparteneva alla legge cosa apparteneva al decreto
E il risultato fu che attuare quelle direttive con questo sistema che la commissione nemmeno comprendeva fu due volte più faticoso che il sistema coordinati
E quindi parlando di con l'esperienza di chi ha cominciato a collaborare con il professor la pellicola e con altri due tre
Ministri successori del verdissimo nelle politiche comunitarie
Io credo che non ci si può fare l'illusione di eliminare le fatidiche del procedimento di attuazione procedimento di attuazione è un costo ineliminabile della partecipazione al sistema della Comunità europea
La comunità la comunità europea possiamo avere benefici e possiamo anche accrescerli ma non possiamo ridurre il costo degli addenta degli inadempimenti
E qui vorrei fare due annotazioni come si può realisticamente agire per facilitare o alleviare questo costo ci ha detto giustamente interveniamo nella fase ascendente
Vorrei aggiungere che la fase ascendente non serve soltanto per un negoziato di tutela di interessi strettamente sostanziale
Ma serve anche per ottenerne nei limiti del possibile un adattamento
Della tecnica normativa della direttiva alle caratteristiche della legislazione nazionale e i paesi più accorti dedicato un grosso sforzo a questo a questo obiettivo tant'è che poi ci sono direttive che si dice che sono scritte in lingua inglese come ad esempio la direttiva appalti nei settori esclusi
Che comprende tutti i meccanismi inventati dagli inglesi la direttiva sulle forniture scritta in francese la direttiva sulle società percettrici spetti è scritta in tedesco
Di direttive scritte in italiano non praticamente non esisti
Ma sta di fatto ad esempio che quando la Germania si è trovata di fronte a dover accettare una direttiva ricorsi in materia di appalti
Cioè assolutamente incompatibile con le sue scelte di gestione del potere giurisdizionale e intendeva non affidare certi compiti ai fare Walter interista si è fatta scrivere una norma Bossi
E questo ha indubbiamente facilitato di recepimento
Di taglia questa tecnica nulla quasi mai gli anziani e i Maya adoperata e ci sono dei casi celebri in cui sono passate delle direttive talmente stridenti con il nostro sistema
Che siamo andati alla cosiddetta doppia condanna
Una tipica fu quella in materia di licenziamenti collettivi dove noi abbiamo accettato una direttiva contrarie alla nostra costituzione materiale perché perché non riconosceva un ruolo adeguato alle capacità delle rappresentanze sindacali di risolvere i conflitti in materia di licenziamento e quindi questa direttiva nel momento in cui è entrata nel meccanismo di recepimento ha trovato delle difficoltà insostenibile se in quella fase si fosse prevista una clausola per cui a certi meccanismi in cui non partecipavano i sindacati potevano essere equiparate altre soluzioni i nostri problemi sarebbero stati molto più facili due osservazioni delle grafiche state posso ancora fare nell'è quello che si può fare sulla fase discese sulla fase discendente
Sulla fase discendente della attuazione io ritengo che forse poi l'osservazione è una sola etiche si rende anche più semplice che e un'altra illusione quella di ritenere che abbassando il livello della fonte giuridica di recepimento si facilita il recepimento stesso
Questo
La mia esperienza ma l'esperienza che si può possono avere tutti la non è dimostrabile
E da e dipende soprattutto dal fatto che la diretti data la non comunicabilità dei sistemi comunitari con quelli interni
La il normativa della direttiva all'interno si rifrangente una serie di competenze
Mentre noi siamo abituati a leggi che hanno un referente forte in un singolo ministero le direttive comunitarie vanno in tagliano le nostre competenze interno informa trasversale e allora i meccanismi cosiddetti lo l'ultimo meccanismo quello che apparirebbe più semplice cioè il recepimento amministrativo è in realtà il più complicato Pecchia in recepimento amministrativo significa della maggior parte dei casi la necessità di emettere dei decreti interministeriale
Decreti i concetti ora se c'è una cosa faticosa
Per chi ha esperienza di attività pubblica attività di governo sono proprio e e i concerti tra ministri messi tutti sullo stesso piano e senza un soggetto che li possa ridurre alla ragione e quindi se si sceglie una strada del genere per una direttiva che taglia le competenze sì ottiene un risultato molto peggiore che non va bene legga
Per chiudere vorrei ricordare il caso citato da nelle precedenti interventi della uso alternativo del potere legislativo rispetto alla legge comunitaria
Ecco l'esperienza insegna che tutte le volte in cui il Parlamento vero
Sono state poche questa volte si è avvalso della facoltà di stralcio e di disegno leghista e di legge apposita i risultati sono stati molto sconfortanti ne cito uno del più famoso perché l'ultimo quando nel novanta
I mesi del novantatré la legge è uscita nel maggio del mille novecentonovantotto un mese di tempo un mese prima che la corte emettesse la condanna dell'Italia questo è un caso un po'emblematico ma come indica che i processi tradizionali normali della funzione legislativa non si addicono alla materia della trasposizione delle direttive grazie
Cinque anni Sergio latina
Proprio due semplici osservazioni per il completamento credo di questo di questo dibattito forse è utile ricordare che le esperienze comparate
Probabilmente possono essere tutti all'Italia più di quelle e il nostro collega francese ha riferito sugli enti Regno Unito Danimarca e Francia forse a noi è più conveniente cercare di vedere cosa accade in quegli ordinamenti che cerchiamo di chiamare definite Stati unitari composti
Federalismo meno o meno e da questi ricavare quelle che possono essere le le ispirazioni per una riforma nostra Costituzione perché non c'è dubbio che il il problema di questo convegno lo si risolve attraverso una riforma istituzionale questo la l'abbinamento dei due ministeri sia ottimo non è tanto una collocazione all'interno per la nostra Costituzione che dice che l'Italia fa parte dell'Europa perché quello che ho già scritto nella Costituzione europea quindi è come se una nostra regione dicesse che fa parte della Repubblica italiana
Se viceversa noi dobbiamo attraverso la riforma istituzionale
Fa parte dell'Europa
Allora le esperienze che noi come gruppo cioè col mio gruppo dei vede l'Accademia europea di Bolzano partecipa fortemente anche al comitato è stato quello di confrontare e i quattro esperienze voi c'è il Magna Austrian peggio e Spagna
Loro fossero interessati ci sono alcuni piccoli volumetti che abbiamo stampato molto velocemente chi è interessato se non potrà trovare cioè gli indirizzi per poi poterli sapere direttamente dal dall'Accademia
Una uno unica in considerazione vorrei stare sotto i quattro minuti se ci riesco
è probabilmente che il modello che riesce a funzionare meglio e quello tedesco
Come altre cose certamente però
Probabilmente la Regione che l'asse portante e la struttura tedesca
E favorisce il coordinamento perché qui è un problema di coordinamenti a mio avviso non è un problema di rafforzamento dell'esecutivo centrale ma è un problema di coordinamento fra i quali livelli di governo quindi da dalle Regioni allo Stato alla comunità
La Germania usufruisce di questo grosso vantaggio che in Europa
Il modello in sostanza è quello della cultura giuridica tedesca Davos il Consiglio dei ministri e loro va e l'antico Bundesrat da verrà costituzione di sbarcare a e del Bundesrat con l'attuale della Costituzione tedesca
Coordinamento è quindi che deve essere aggiunto probabilmente noi negli altri paesi perché anche la vostra una camera territoriale ma non riesce a farla funzionare bene come la Germania Spagna e Belgio Italia e anche poi in sostanza a Ostia vanno sul sistema cioè di un'amministrazione parallela tipo Conferenza Stato Regioni
Non funzionano certamente bene come i bond sarà però potrebbero essere
Migliora
A noi così né come questo come in un gruppo di Bolzano ci siamo
Orientati anche a suggerire la possibilità di un'autorità indipendente
Non non saremmo forse capaci di oppure creare una struttura così antico come il Bundesrat però forse in questa sistema dell'autorità indipendenti forse non potremmo trovare una una un sistema di coordinamento tra i livelli di governo che credo sia l'aspetto principale grazie
Comunque oggi sono certa che il presidente del Senato non c'era la disponibilità del Senato della Repubblica trasformarsi in un destra d'Italia
Stefania Bariatti dapprima delle due donne che risultano iscritte a questo dibattito nutrito
I maschi
Espressa scatti
Risparmiare in trattazione perché dico all'età direttamente all'intervento di Luigi Daniele che ha parlato dei problemi relativi alla partecipazione del governo italiano ai procedimenti per anche la corte di giustizia proprio due giorni fa davanti alla Corte di giustizia è stata discussa una casa su aspetti molto delicati e di compatibilità di norme di fiscalità diretta nazionale in quel caso olandese
E ho visto una dei pochi casi in cui capita che in rari casi in cui capita la presentazione delle osservazioni anche del governo italiano a supporto della posizione del governo olandese
E a accanto a quelle di altri stati come naturalmente capita quasi sempre la Francia nel Regno Unito che presentano la posizione del loro governo con notevole efficacia allora questo aspetto della partecipazione al procedimento davanti alla Corte è presente nel documento che ci è stato presentato oggi e richiede soprattutto oltre all'aspetto di coordinamento istituzionale al quale faceva riferimento e Daniele
Sul piano concreto la tempestività della risposta nella preparazione della risposta del Governo italiano parmense sia intervento osservazioni il ricorso attraverso forse quella struttura di coordinamento che viene proposta presso i singoli ministeri
Certamente con la preparazione di personale quindi di competenze specifiche all'interno e dei ministeri stessi punti che vengono dati dalla corte di giustizia sono molto previ rappresentazione delle osservazioni
Deve venire in termini in tempi molto brevi ed è molto importante perché è il momento della è di una fase diversa della fase di attuazione e cioè la partecipazione all'applicazione del diritto comunitario al caso concreto soprattutto nell'ambito della partecipazione al procedimento per interpretazione pregiudiziale dell'articolo centosettantasette
Secondo aspetto vorrei trovare nelle norme di attuazione un chiarimento che necessarie nel nostro Stato
Sulla qualifica del diritto e del privato al risarcimento del danno nei confronti dello Stato per inadempimento
Quando questo inadempimento produca un danno nei confronti dei singoli soprattutto nel nostro Statuto per la differente posizione della giurisprudenza che non è ancora chiaro in materia e costituisce una forma di Nadine diventa particolare agli obblighi che derivano dal diritto comunitario intatta la chiarezza con la quale questo diritto soggettivo per i privati è stata qualificata e precisata nei contenuti nelle condizioni nei limiti
Da parte della giurisprudenza della corte di giustizia e vedo che questo convegno sulla pentimento quindi in realtà dovremmo immaginare che quel che il presidente difatti non ci sarà più l'inadempimento però forse delle procedure qualora evidentemente si presentasse delle forme nelle quali si presenta talmente sarebbe opportuno recarsi
Bene ecco De Agostini ce lo spiegherà lui la trasformazione del Senato della Repubblica
No no non si compromette
Ho interpretato la ringrazio della grazie al Presidente anche perché ore parlare più che come funzionario in questo almeno in questa prima parte della delle convegno come studioso rivale questi aspetti
Vorrei anzitutto ringraziare il ministro per l'onore di avermi chiamato a far parte questo comitato scientifico
Peraltro per voluto sorvolare sugli aspetti costituzionali però una battuta mi sento in dovere di farla si è parlato di tra le altre varie ipotesi di rafforzamento dei poteri normativi del governo
A questo riguardo mi pare che l'esperienza francese forse sia più percorribile che non le ipotesi che sono state formulate in quanto una riserva regolamentare per materia mi parrebbe più percorribile che non ho una una riserva diciamo di normativa al governo genericamente sul diritto comunitario perché in questo caso dimenticheremo che con nuovo Trattato di Amsterdam con direttiva in futuro potrà essere disciplinato anche il codice di procedura civile o materie delicatissime come gli aspetti monetari
O anche gli aspetti mercato interno non sempre sono tecnici come ci insegna liberalizzazione del settore elettrico però volevo soffermarmi sugli altri aspetti cioè di possibili interventi a Costituzione vigente
Questo riguardo condivido pienamente la prima parte dell'intervento dell'intervento e coordinatore del del presidente del gruppo di lavoro del Comitato scientifico presso il pezzo Russo quando ha richiamato l'esigenza forse coordinamento
Tra fase ascendente fase applicativa del diritto comunitario
A questo riguardo credo che già la normativa vigente cioè l'articolo cinque della legge quattrocento consenta di creare di istituire un i gruppi di lavoro di coordinamento che credo siano già presieduti dal Ministro dei suoi funzionari in sede di elaborazione degli schemi interni
Degli atti di recepimento la normativa comunitaria anticipando la restituzione al momento in cui nasce in qualche modo il progetto di direttiva o progetto di altri atti normativi cioè quando viene presentato il libro verde libro bianco altri atti di indirizzo dando alla creando anche evitando diciamo l'aspetti una specie di rapporto concorrenziale all'ultimo sangue tra ministero ministro per le politiche unitarie Ministero degli Affari Esteri perché poi in questo gruppo ovviamente per l'esigenza di coordinamento con altri negoziati non sappiamo benissimo che a volte dietro normativa magari su su su su o mercato agricolo si nasconde volto indotto desse per avere altre cose sul settore
Finanziario sulle risorse proprie quindi ovviamente in questi gruppi per ai fini di questo coordinamento diciamo strategie ci sarà rappresentante degli esteri sarà rappresentante di finanza degli aspetti e del Tesoro per gli aspetti finanziari però ci sarà il ministro competente in preghiera per funzionare il ministro competente in prima battuta per il negoziato in sé Tropea però il ministro per le Politiche comunitarie coi suoi funzionari dovrebbero iniziare a svolgere questa azione di raccordo già dall'inizio in modo da elaborare così come viene il governo francese sulla sulla base la direttiva descritta professor Manenti
Già nella primissima fase l'impatto normativo ordinamentale oltre che socio economica Polito del politico sull'ordinamento interno della direttiva anche perché poi nel corso ne sappiamo nel corso elaborazione del della direttiva volte
Questa direttiva si trasforma in un regolamento e quindi anche queste valutazioni strategiche dal punto di vista della tecnica normativa bene tenerne conto e se non c'è un organismo preposto al coordinamento non sappiamo come si faccia a tenerne conto
Vorrei però richiamarmi anche alla alla la battuta del dottor Lippolis su qualche inadempienza del governo
Sulla fase ascendente perché adesso non vorrei fare il Pierino ma vorrei ricordare ci sono ben cinque leggi disapplicate sulla trasmissione dei progetti direttiva di Regolamento a Camere regioni ora si ovviamente opportuno creare precisare i canali attraverso i quali le Regioni esprimono la loro partecipazione all'indirizzo attraverso la Conferenza Stato-Regioni perché mi sembrerebbe difficile poi poterne tener conto di di ventuno Valeri regionali più dollari di bicamerale Decebal pareri delle singole gare sognato è necessario comunque anche tener conto di nuovo di questo aspetto diciamo patologico e ve ne sono state fatte di volta in volta sono state fatte le nuove leggi cioè l'articolo nove della della legge public
L'articolo quattordici dell'ultima legge della tenuti una legge comunitaria l'articolo due della legge La Pergola l'articolo cinque del fece la legge ottocento della DC e legge quattrocentottantotto e la sesta leggi ratifica il trattato di Amsterdam infine l'articolo tre prevede la trasmissione di questi atti che attualmente non vengono trasmessi né a regioni né al Parlamento per l'ente Regione Parlamento riconoscono che sono su internet ma c'è il problema di formalizzare quel dialogo tra livelli istituzionali diversi per potere la partecipare
Come sistema Paese
Occorre io voglio velocemente all'ultima parte invece dell'intervento depresso pizzo russo di dicendo che non condivido questa dichiarazione di storia scienza legge La Pergola e in questo diciamo mi sento molto vicino alle le gli interventi il professor Tizzano e dell'avvocato Ferri in quanto con la soppressione dell'allegato di ecco teniamo conto dell'allegato D non è che deve essere soppresso è stato soppresso dalla legge comunitaria novantotto regge venticinque novantanove all'articolo tredici
Con lindi le ipotesi di creare un sistema misto cioè legge comunitaria per gli atti che hanno un minore impatto politico-strategico e leggi ad hoc per atti che che altrimenti causano
Un un blocco di tutto il treno diciamo perché come abbiamo visto punti alcuni settori come libri in stazione di determinate aree strategiche celebre beh essere opportuno anche se lavorare un provvedimento ad hoc ma poiché è utile avere un unico provvedimento per tutti gli atti che pur necessitando di interventi
Legislativi
Posso tutto sommato andare più speditamente soprattutto alla luce dell'ipotizzata sessione comunitaria del del Parlamento
Infine potrà beneficiare questo processo dei sui suddetti gruppi di lavoro perché un conto è e avere un'amministrazione che attende l'adozione definitiva da legge comunitaria
Un condono amministrazione che nei gruppi di lavoro precedentemente ipotizzati ha già elaborato in sostanza quelli che saranno i decreti legislativi che scaturiranno egemonizzare grazie
Volta preme Giorgia Sandulli
Ecco pronto allora intanto mi presento non della ufficializzazione della Confindustria non sarà un personaggio
Ma ad eleggere per essere più breve
Intervento brand in quale settore no due aspetti di merito che sono commessi comunque le problematiche dell'attuazione che credo meritino attenzione
Si è giustamente discusso di regole di procedure e di tecniche di recepimento ma e questo è sicuramente fondamentale ma talvolta la causa dei ritardi nel cercare nel contenuto dei provvedimenti legislativi
Se è vero che nell'attuazione della legge comunitaria non è sempre stata tempestiva storie troppo spesso dovuto al fatto che il legislatore viaggia anche aggiunto norme che non sono giustificate dall'esigenza di armonizzare il nostro ordinamento completare la comunitaria
Queste norme aggiuntive inevitabilmente poi innescano quel dibattito sociale quel confronto politico che e più Complesso spesso ANAS però quindi inevitabilmente per forza di cose più lungo
A ciò poi si aggiunge a volte che governare allentati i tempi per l'esecuzione dell'ente per l'esercizio delle deleghe attribuite
Questo non sempre comprensibile soprattutto laddove il compito era stata in qualche modo esemplificata da accordi intervenuti tra le parti sociali e che per qualifiche presentavano già un quadro di riferimento chiaro sintetico e per alcuni aspetti esauriente
E gli esempi sono Diversi quest'ultimo proposito potrebbe essere un opportuno credo sia opportuno Gianni prossimo futuro riconoscere alle parti sociali anche nel recepimento delle direttive comunitarie quel ruolo in quello spazio dello stesso patto per lo sviluppo sulla falsariga di quanto previsto nel
Modello europeo riconosce Novara attribuisce loro questo almeno negli aspetti marginali per alcuni aspetti quanto meno come quantitativamente Mancina animelle politiche sociali potrebbe permettere un procedimento più snello più rapido e forse meno complessa grazie
Molto bene
Professor Caruso
Alcuni degli interventi in particolare quella della collega Bariatti quello ricchi è quello che serve
Mi favoriranno per mantenermi nel
Prestabilito
Perché idealmente il mio intervento come dire tratta un argomento che
è strettamente collegato con i temi trattati dagli interventi che ho citato prima
Io credo che quando si discute di attuazione delle norme comunitarie
Non ci si debba non si possono nella maniera più assoluta far riferimento esclusivo allo strumento della legge comunitaria
Credo che il professor La Pergola dal suo osservatorio lussemburghese Possa confermarlo sempre più spesso anche in considerazione della tra ridotta attività legislativa comunitaria
Il comunitaria dico bene il nostro Paese si ritrova innanzi al giudice comunitario perché
Le leggi
Nazionali corregionali gli atti amministrativi a livello centrale a livello decentrato
Molto più spesso dicevo sono concepire sono eseguiti in violazione del diritto comunitario
Mi riferisco a materia come quella del mercato mi riferisco a materia come quella della concorrenza non solo quella
Che come dire signor presidente lei ha seguito da vicino fino a qualche tempo fa ma mi riferisco in modo particolare alla materia degli aiuti di Stato
Ebbene io credo che volendo esaminare il problema dell'adattamento dall'ordinamento italiano al diritto comunitario questo aspetto della problematica non possano essere assolutamente ignorato
E devo dire di più che come sicuramente converranno con me i colleghi internazionalisti noi dobbiamo anche tenere conto di un fatto ben preciso
Detto ripetutamente da parte del giudice comunitario non può essere l'articolazione di uno Stato
A evitare la responsabilità se vuole comunitaria
Io dico internazionale dello Stato italiano per violazione del diritto comunitario da parte di questa o quella Regione a statuto ordinario da questa da parte di questa o di quella regione a statuto speciale
Quindi non a caso cito questo argomento signor ministro perché chiaramente un argomento sul quale in sede di riforma della struttura dello Stato bisognerà pur riflettere
Perché il problema del rapporto della convocazione unitaria nel sistema comunitario si vede anche con riferimento a questo tipo di problematica
E poi vorrei richiamare per cui credo che ve la posso cavare veramente con due battute
Quanto ha detto Chiti a proposito del ruolo della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di coordinamento
Anche l'intervento di Ranieri in qualche modo evoca il profilo come dire alla presenza in sede giurisdizionale dei ritardi vede io credo che quello l'aspetto quel tipo di problema meriterebbe senz'altro molta attenzione
E signor ministro letta io auguro alla sua iniziativa sorte migliore di quanto vorrebbero altre iniziative all'epoca del governo Ciampi per esempio del governo Dini
Che sotto questo profilo non riuscirono a produrre niente quindi mi auguro che almeno lei sia più fortunato si risolvono otto per tutte anche questo problema grazie prendiamo
Sulla non poi tanto odioso insomma speriamo di no Michele Salazar dove sta
Provengo anch'io dalla Magna Grecia ma prometto di essere rispettoso dei tempi assegnati dalla presidenza
L'originaria formulazione della legge La Pergola prevedeva una doppia distinzione com'è noto tra Regione a statuto speciale e regioni a statuto ordinario per quanto concerne l'attuazione delle direttive sono le prime infatti potevano in ogni momento dare attuazione a tale atti comunitari senza aspettare la legge comunitaria mentre le seconde restavano paralizzate sino all'emanazione di quest'ultima
L'altra distinzione tra leggi di potestà concorrente leggi di potestà esclusiva
Per quanto concerne l'effetto prodotto su di esse dalla legge comunitaria sopravveniente queste infatti prevale sulle prime per le quali dunque può parlarsi di abrogazione ma non sulle secondo continuano ad essere applicate pur nascendo per le regioni a statuto speciale e l'obbligo di adeguamento questo obbligo si spiega in ragione dell'incostituzionalità sopravvenuta della legge regionali poiché il contrasto con la legge comunitaria si traduce in violazione dell'articolo undici dalla Costituzione che norma di copertura nel nostro sistema delle fonti comunitarie la legge centoventotto del novantotto legge comunitaria per gli anni novantacinque novantasette abrogato il comma secondo dall'articolo nove
E perciò tutte le regioni sono riconosciute come soggetti capaci di dare attuazione alle direttive Comisso medio secondo quanto viene oggi confermato dalla legge comunitaria per il novantotto la recentissima legge venticinque del novantanove
Si tratta di una novità consona al principio di sussidiarietà inteso come principio di valorizzazione dei livelli di governo più vicini al cittadino
Che la nuova legge comunitaria invoca espressamente articolo due lettera h nel disciplinare l'attuazione delle direttive da parte delle regioni ed anche alla maggiore capacità di decisione riconosciuta oggi alle regioni dalla legge Bassanini la cinquantanove del novantasette
Non solo nell'esercizio delle funzioni amministrative ma anche di quella legislativa
L'articolo due della legge cinquantanove infatti asserisce che delle materie diverse da quelle dall'articolo centodiciassette costituzione le regioni possono intervenire con norme di potestà attuativa anche in questo caso senz'altro senza attendere una legge statale attualità si tratta di una soluzione certo discutibile anche se la corte costituzionale ha di recente ha avallato l'opera complessiva del legislatore si veda la sentenza quattrocentoquattro del novantotto
Che però si muove nel segno della valorizzazione della capacità decisionale degli Enti locali da questi a gran voce invocata alla legge numero cinquantanove novantasette del resto rinvia espressamente la nuova legge comunitaria all'articolo due in questa luce ci si chiede se sia razionale mantenere il comma terzo dell'articolo nove che la legge numero centoventotto no dal novantotto non tocca in sostanza esso ripropone la disparità tra regioni a statuto speciale e quelle a statuto ordinario anche se il dettato riguarda la dinamica fra tra fonti poiché solo le prime godono della potestà esclusiva anche se alcune conoscono quella concorrente che invece non è attribuita alle seconde
Resta poi il dubbio su come sia possibile che la stessa norma costituzionale l'articolo undici sia invocabile ora per giustificare l'abrogazione ora per giustificare l'obbligo di adeguamento in conseguenza dell'entrata in vigore dello stesso
Si comprendono le ragioni pratiche di questa scelta il desiderio di non urtare la suscettibilità delle regioni a statuto speciale e delle Province autonome da un lato il timore dell'inerzia delle regioni ordinarie dall'altro che frenerebbe l'integrazione europea
Tuttavia il prezzo è quello della compressione dell'autonomia perché l'adeguamento per la Regione ordinarie e imposto dall'alto
Se la minaccia del possibile ricorso alla Corte in caso di mancato adeguamento si ritiene funzione per le regioni a statuto speciale che sarebbero spinti a modificare le proprie leggi
Per ravvedersi annullate perché non potrebbe funzionare anche per le regioni a statuto ordinario oggi che la loro maturità è riconosciuta
Del resto l'articolo cinque del decreto legislativo centododici novantotto di attuazione della Bassanini
Nel disciplinare i poteri sostitutivi dello Stato nei confronti di regioni ed enti locali
Che per accertata inattività si mostrano inadempienti rispetto agli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione Europea dopo aver disposto per i casi di ordinaria amministrazione
Prescrive che i casi di assoluta urgenza del Consiglio dei ministri può adottare un provvedimento sostitutivo di immediata applicazione
Da comunicare immediatamente alla Conferenza Stato-Regione e alla conferenza stato città che ne possono chiedono l'esame ai sensi dell'articolo otto comma perso dalla legge cinquantanove novantasette
Anche se il decreto legislativo si muove nel quadro del federalismo amministrativo la prescrizione relativa ai casi di assoluta urgenza se letta insieme all'articolo settantasette costituzione
Pone Gitti malgoverno adottare decretilegge sostitutivi delle leggi regionali non adeguate e scongiurare il pericolo immediato entra la legge di conversione assicurerebbe la stabilità della soluzione acrobatica prescelta
In ogni caso sarebbe forse opportuno chiarire se questo rimedio sia percorribile o meno anche in applicazione dell'articolo sette dalla nuova legge comunitaria
Che autorizza il governo ad approvare testi unici compilative i delle disposizione dettati in attuazione delle deleghe oggi conferite coordinando queste ultime con quelle vigenti i nostri parli cedimento delle direttive comunitarie entro due anni
Infine anche se la stagione costituente sembra chiusa innanzi alla complessità allora poi conti statali sono licenziati e premonitrice ieri Adriano Albano l'attrice più di aprirla
E poi costruito peraltro dalla giustamente dalla Corte Costituzionale compare oscillazione si dovrebbe avanzare un disegno di legge di revisione costituzionale grande volto a razionalizzare quanto è ormai diritto costituzionale divelte
Da questo punto di vista il testo della bicamerale era veramente deludente perché non si spingeva al di là di formulazioni astratte senza accennare tra l'altro ai rapporti di prevalenza soccombenza
La regola mento comunitario legge norme comuni costituzionali e al ruolo della corte costituzionale come custode del nucleo duro dalla Costituzione preme grazie
Ora ce l'ho anch'io siamo in ritardo di dodici minuti c'è ancora tre interventi sono stato nazista all'inizio mi rimetto al buon cuore di questi tre insomma mi dispiace sono gli ultimi se riescono ad essere proprio sintetici
Se non se la sentono di essere sintetici come si suol dire l'intervento scritto è sempre bene accolto soprattutto dalla platea
Mi dispiace di aver detto che si cose prima che intervenga mio amico Cesare Pinelli
Prendi la basta scegliere pretendiamo volare alto
E ma io sono d'accordo con gran parte delle soluzioni della consenso russo però mi chiedo
Qual è la resistenza all'abrogazione di principi come quelli eventualmente posti
In essere attraverso i suggerimenti delle commissioni cioè guardiamo alla legge ottantasei dell'ottantanove è una pelle di tigri
E
è arrivata no voi non a caso si parla di testo consolidato
E testo consolidato perché ci sono state delle modifiche contigue
è cambiata la letterale ha letto il comma eccetera eccetera allora questo pone un problema generale che riguarda come sappiamo anche la legge quattrocento di porre per quanto riguarda le norme sulla normazione non di livello costituzionale un certo grado di irrigidimento questo problema evidentemente non può essere risolto altro che attraversa una revisione costituzionale
Quindi penso che questo sia quindi o una legge organica in linea generale oppure nel titolo dedicato all'Unione Europea che si dica qualcosa
Che consenta un irrigidimento altrimenti voi continuate a fare un bellissimo lavoro che però viene continuamente derogabile modificato dal legislatore come vuole
Secondo regioni e Unione europea ma qui io credo che che ci sia ormai ben poco da fare dal punto di vista dell'attuazione insomma una volta che è stato detto che è stato è stata ammessa l'attuazione di retta da parte delle regioni
E io credo che i problemi specifici cioè i problemi specificamente dedicati al rapporto fra regioni e Unione europea sono abbastanza affrontati in via definitiva
Quello che c'è da fare è un problema diverso e cioè sono problemi che come diceva il professore pergole prima realtà pongono la questione generale del rapporto fra Stato e regioni rispetto all'Unione Europea
Cioè Nesci stiamo avviando in una verso una fase in cui la competizione e sta avvenendo non solo fra Stati
Ma anche fra Regioni fra città è una competizione a tutto campo che chiede istanze di coordinamento a livello nazionale tema la diagnosi di una competizione fra regioni eccita e noi sappiamo quanto spostano essere vivaci le nostre regioni nostre città che me aggirano completamente gli stati questo questo è un problema evidentemente che pone da un punto di vista diverso rispetto a quanto tradizionalmente è stato fatto il problema della della Camera delle Regioni l'esigenza del coordinamento è un'esigenza senza io non credo che francamente potremmo e finisco davvero porre la domanda in questi termini è pensabile che la Conferenza Stato Regioni
Funga effettivamente da Federico e sia capace sia in grado abbia gli strumenti istituzionali sufficienti a risolvere questo problema oppure non è un problema di revisione costituzionale che deve per forza passare per per quella strettoia so bene quanto è stretta quella strettoia ma credo che sia molto difficile Louder la grazia
Insisto e pietre oggi al presidente Mancino l'occasione buona
Giovanna è acclarato a Claudio questo cognome
Giovanna Claudio cento rinunciato
Mi dispiace perché era la seconda donna così ce ne siamo perso in una su due e cinquanta per cento
Mario Trimarchi
Ma se vuoi andare al microfono per meglio perché si sente mi
Sì allora rapidissimamente il governo anche nell'ambito di questo dibattito quello che il governo si attiva per dare attuazione in modo corretto dal modo più rapido possibile al direttive comunitarie tutto questo è un fatto sicuramente positivo
Il problema però della attuazione delle direttive comunitarie non deve essere visto soltanto in una logica quantitativa ma anche in una logica qualitativa
Cioè non si tratta soltanto di attuare subito le direttive comunitarie col certamente che bisogna fare ma anche di attuarle bene
E allora io che sono un privatista quindi leggo poi queste direttive una volta che sono state trasposta nel nostro ordinamento
Dico che la maggior parte delle direttive afferenti alla materia del diritto privato e quindi non so posso dire quella sui contratti dei consumatori la multiproprietà contratti a distanza
Contratti di viaggio e così via tutte quelle che attengono alla materia del diritto privato classico ma anche al diritto societario e così via
Sono state in questi anni più o meno ritardo ma comunque trasposte adottando diciamo una tecnica più o meno simile cioè sono state trasposte letteralmente si sono prese le espressioni che non e sono state pari pari messe nel nostro ordinamento quel sito questo a confortato da un forza una serie di problemi infiniti di cui non ci si rende spesso adeguatamente conto perché perché queste direttive come pure prima si diceva sono state formate senza alcun contributo da parte del giurista del primatista italiano questo e c'è perché già prima si diceva sono formate di lingua tedesca lingue francese in lingua certamente non c'è niente o quasi niente tranne in casi eccezionali di contributo da parte della dottrina privatistica italiano commercialistica qualche voglia di Locri e e allora e allora questo già e il buon segno ben preciso
Dunque queste direttive una volta trasposte letteralmente contenti espressioni del tutto inusuali delle giuriste italiane
Contengono con l'enunciazione di categorie di categorie anche ridicolo dogmatico che sono del tutto inusuale tornare ora questo tipo di trasposizione non è una trasposizione fatta bene
Io non posso per scendere nei particolari perché non c'è il tempo naturalmente ma per esempio l'ultima direttive materie di multiproprietà
Che pur lasciava la possibilità al legislatore italiano di intervenire in qualche modo per coprire diciamo per razionalizzare collegate quindi la normativa del diritto privato europea con la normativa del diritto interno da questo coordinamento non è stato fatto
I lavori della commissione io finti che pure aveva provvisto passato del fatto che i progetti pervenuti probità non sono stati per nulla tenuto in conto nel momento in cui sia percepito diretti o sulla multiproprietà
E allora voglio dire
Conclude benissimo recepire subito ottimo ma bisogna anche a recepire bene e allora per recepire bene è necessario che non solo nella fascia nella fase ascendente ci sia il contributo della dottrina del giurista italiano
Va beh questo è ovvio ma poi nella fase discendente punto momento della direttiva ecco che si introducano nella insediativo riforma
Di cui ora si sta parlando quindi problemi di attuazione del del dei sistemi non so bene quali possono essere ma comunque dei sistemi che consente no ecco un effettivo coordinamento col diritto preesistente
Al riguardo bisogna dire che ovviamente noi come privatisti non dobbiamo avere paura del nuovo evidentemente io no io so bene che si può costruire un diritto privato europeo come insieme di categorie principi
Come insieme di valori che sono anche in quanto superiori al diritto interno sono di come dire da trattare autonomamente
Infatti non so contrattazione il professore lei perché in quel bellissimo libro affatto del diritto privato europeo senza dubbio è un'attrazione di questo tipo però ecco poi sorge inevitabilmente per l'operatore giudice avvocato che sia delicati delicatissime continui problemi di attuazione di cui molte volte non si tiene non si tiene conto siccome le direttive spesso lasciano la possibilità di realizzare questo coordinamento ecco che si introducono io dico questo degli strumenti perché questo coordinamento se meglio realizzato grazie sì
Questo è un vero problema Christe un vero problema professor Ronzitti orari risolverà tutti e poi si mangia do
E allora pesca mangiare sì ma rimane tradizionali sono io ve n'è un'altra è un diritto dell'uomo un basilare di lo hanno possono risolverli perché io mi limito solo quello del mio ruolo è di riassumere la seduta e di vedere di cercare di puntualizzare di focalizzare le questioni che sono state trattate questa mattina
Io credo che i punti fondamentali trattati sono i seguenti primo la riforma costituzionale necessario non necessari
Secondo coordinamento nella formazione del diritto comunitario questa esigenza di coordinamento e il punto che attratto maggiore attenzione è stato quello relativo all'attuazione del diritto comunitario quali sono gli strumenti necessari per l'attuazione del diritto comunitario che valore ha oggi la legge va bene con la legge numero ottantasei
Inoltre molta attuazione a tratto il problema del raccordo tra fase ascendente fase discendente
Nonché Quinto punto potenziamento Tel dipartimento delle politiche comunitarie e infine ci sono stati degli spunti
Pregevoli per quanto riguarda il ruolo delle regioni e delle province autonome probabilmente questo è un tema che doveva essere
Molto più approfondito ma in ogni caso Entics allora primo punto per quanto riguarda la riforma della Costituzione
Io credo che emerso questa mattina una distinzione tra quella che voleva per quanto riguarda il procedimento di attuazione e di formazione il diritto comunitario una distinzione netta che deve essere opportunamente raccordati quelli che sono i provvedimenti di riforma costituzionale e provvedimenti di di revisione legislativa revisione legislativa di revisione di legislazione ordinari
Allora per quanto riguarda la riforma della Costituzione qua vi sono state varie gradazioni stamattina al ministro Bassanini in apertura ha affermato che queste riforme costituzionali
Buono a livello interno chiese di cui si sta attualmente discutendo debbono essere pensante in sintonia con il processo decisionale comunitario
Siamo dentro l'Europa e quindi cioè non solo un'esigenza di costituzionalizzare questo processo di partecipazione ma c'è anche l'esigenza di pensare queste riforme
Attualmente in corso
Nell'ambito nel contesto europeo di cui noi facciamo e il momento e tale per cui oggi è possibile pensare di gl'averi incidenza su tutte le disposizioni della Costituzione ove necessario perché non ci sono più le costrizioni che erano state poste alla Bicamerale tra prima e seconda parte della Costituzione
Facendo comunque attenzione io ecco porrei un Capriate tra l'altro vedo qua l'amico Sorrentino
Un caveat esso quello che è stato Lucky costituzionale attraverso l'articolo undici della Costituzione ecco bisogna fare attenzione che questi procedimenti di riforma che noi pensiamo
Non finiscano per essere retrogradi rispetto a quello che è stato fatto attraverso l'interpretazione dell'articolo undici dalla cui soluzione ma mi sembra che un punto di contenimento è stato nel fatto che la legge ordinaria deve essere un prius rispetto alla legge costituzionale e in fondo alla legge costituzionale dovrebbe essere una copertura un agganciamento una copertura alle riforme che noi pensiamo di effettuare attraverso una legge ordinaria e la proposizione è stata fatta pizze russo almeno dal punto di vista numerico è molto contenuta perché ha pensato di riforme un solo articolo di introdurre una sono a disposizione costituzionale
Secondo punto coordinamento nella formazione del diritto comunitario
Questo è un annoso problema un annoso problema che ogni ogni tanto riaffiora è un'esigenza che deve essere Risso un'esigenza che stanno probabilmente parzialmente risolta attraverso le attuale deleghi che sono state date al ministro per le le politiche comunitarie ma oggi si sente veramente un'esigenza di sistematizzare tutta questa mattina
Nel senso che il coordinamento esaurito spetta al Presidente del Consiglio ex articolo novantacinque della Costituzione e non c'è bisogno diceva che il Pd riforma quest'articolo novantacinque ma il Presidente del Consiglio dovrà delegare al ministro per le Politiche comunitarie
I compiti di coordinamento e quello che è importante vi deve essere un costante raccordo tra il ministro per le Politiche comunitarie e rappresentanza permanente aprisse
Palma e cosa nota ma occorre ribadirlo alla materia comunitaria non è solo materia di relazioni internazionale Strikes un senso ma materni quelle relative al mercato interno investe tutta la competenze in termini di uno stato e quindi il problema è di trovare un punto di raccordo incentrato nella presidenza del Consiglio semmai ecco quello che io aggiungerei è un problema di competenze di savoir faire di carattere negoziatrice questa capacità negoziale che il ministro il ministero degli affari esteri a per tradizione bisogna oggi sforzarsi di pensare a trovare del personale che abbia queste capacità negoziali
Che sono attualmente espletate dal ministero
Dal Ministero degli affari il punto che ha attratto maggiore attenzione ordinamenti era il punto relativo all'attuazione del diritto comunitario
è stato detto che c'è uno snellimento della produzione legislativa comunitaria ma il numero la produzione e comunque attualmente significativa e sono state poste in rilievo il fatto che non è solo l'Italia lo stato talvolta inadempiente per quanto riguarda il diritto comunitario io posso ricordare delle curiose statistiche ad esempio sì loro leggono un manuale tipo quello della altri manuale inglese qua qui si fanno certe statistiche si dice alla fine di queste statistiche che i Paesi dell'Europa meridionale sono quelle che più visto il diritto comunitario
Questa è un'affermazione molto strana perché vi sono altri Paesi che vivono il diritto comunitario ma comunque noi abbiamo visto che attraverso questa legge La Pergola si è riusciti ad andare a regime prima era una situazione disastrata è stato messo in luce e finalmente la legge La Pergola a potuto riannodare questo processo di raccordo tra ordinamento italiano e ordinamento come allora qual è il problema
E il problema dei dimenticarsi della legge La Pergola no la maggioranza l'unanimità direi degli di coloro che sono intervenuto hanno parlato di valorizzazione di conservazione e valorizzazione ripensamento in alcuni punti della legge La Pergola ma nessuno ha pensato alla procreazione della legge La Pergola anche perché attraverso questo meccanismo sono compatibili atti specifici di recepimento e è stato messo in guardia
Controlla facili illusione di attuare il diritto comunitario attribuendo un potere regolamentare di natura generale al Governo perché si è detto dall'avvocato ferrei che spesso è una pia illusione quello di abbassare il livello normativo dell'atto del potere attuare in modo più cedere diritto comunitario e l'esperienza dei decreti interministeriali
Prove questa qui intuizioni
è stato anche affermato che anche per quanto riguarda l'attuazione del diritto comunitario sono importanti i due momenti cioè la collegialità nel momento dell'attuazione del diritto comunitario e la sua globalità questo delitto comunitari
Non deve essere spezzettare
Probabilmente quello la proposta che aveva fatto pizzo russo per quanto riguarda l'abrogazione tacita del diritto interno in contrasto con il diritto comunitario delitto interno esistente prima dell'attuazione del dell'emanazione dell'adozione dell'atto comunitario è stata messa intesa male perché non è che vizio russo di allora non voglio fare il difensore di ufficio del pensiero di Tizio russo ma credo che il non intendesse questo meccanismo di applicazione tace non in alternativa alla legge La Pergola o a singoli atto atti di recepimento intendeva solo questo meccanismo nel senso di mettere in luce come non sia necessario di volta in volta un provvedimento di Khan CdA applicazione espressa di abrogazione espressa del diritto interno incompatibile con il diritto comunitario quindi questo è un problema che deve essere risolto può essere risolto
Attraverso vari meccanismi uno dei meccanismi proposti nella relazione Brizio russa ad esempio è una modifica dell'articolo quindici delle preleggi più tenga conto anche del diritto comunitario è ovvio che se noi parliamo di dire
In Italia l'ordinamento interno e a questo riguardo si potrebbe pensare anche ad una procedura costituzionale
è stato fatto però rilevare che questo questione dell'applicabilità di diretta del diritto comunitario e una questione che e spesso ma l'intesa dalla pubblica amministrazione nel senso che aggrava il procedimento la la tutela del singolo la tutela del privato che dovrà ricorrere in giudizio per far fallire questa prevalenza del diritto comunitario
E dai aggravano contrada del la posizione del singolo per quanto riguarda il risarcimento del danno in caso di inadempimento del diritto comunitario ecco io direi che in questo problema che è stato sollevato dal collega Variati merita di essere adeguatamente studiato allo scopo di trovare de solleciti i meccanismi per progredire poi effettivamente al sentimento nel caso in cui il singolo sia Vittorio sono sappiamo
Conosciamo tutti i meccanismi non solleciti di risarcimento per quanto riguarda decisioni della corte europea divisi dall'uomo a Strasburgo che non sono così solleciti come dovrebbero essere perché devono essere effettuati a livello intera per quanto riguarda il quarto punto cioè di raccordo tra la fase ascendente la fase discendente io credo che su questo e si è manifestata uno uno unanimità di giudizio e sono stati sulla necessità di questo raccordo e sono stati anche prefigurati
O elencati vari strumenti Ciavardini anzi c'è una elencati alcuno qua però io credo che bisogna intendersi questo raccordo tra fase ascendente in fase discendente
è necessario solo per quanto riguarda una migliore una più c'era e l'attuazione del diritto comunitario
O noi vogliamo stabilire come è stato detto da alcuni questo raccordo tra fase ascendente fasi discendente per incidere sulla formazione del diritto comunitario
E qua però e qua facciamo a tassazione equa facciamo attenzione perché esistono dei parlamenti nazionali ma esiste anche il Parlamento europeo cioè l'istanza democratica è il Parlamento europeo
E quindi questo problema non ne avevamo discusso anche in seno alla commissione non vorremmo poiché tutto fosse bloccato dalle varie istanze nazionali quindi istanze nazionali pur legittime ma ricordiamoci che esiste un organo un organo sovranazionale
Completamente d'accordo messi mi è sembrata questa augusta Assemblea per quanto riguarda il potenziamento del dipartimento delle politiche comunitarie qua c'è stato coloro che sono intervenuti sono intervenuti a favore del potenziamento di questo dipartimento delle politiche comunitarie e di uno snellimento delle competenze del ministero negli affari esteri per quanto a favore del Dipartimento per tutti quei fatti che oggi non possono essere più considerati come fatti di politica internazionale ma rispondo solo dei fatti di politica interna
Un altro punto importante a questo riguardo è stato sottolineato da alcuni amici internazionalisti per quanto riguarda il contenzioso comunitario ecco io credo che questo una questione molto importante e qua bisogna far chiarezza s'a chi spetti effettivamente il potere di prendere posizione a questo riguardo se noi dobbiamo intervenire o non intervenire non solo quando dobbiamo impugnare una decisione comunitaria ma anche per quanto riguarda i rinvii pregiudiziali per quanto riguarda il rinvio pregiudiziale la partecipazione nel nostro Stato è molto importante e questo per esempio potrebbe essere una competenza accentrata nel dipartimento per le Politiche comunitarie perché è una competenza che riguarda in particolare il diritto comunitario nei suoi aspetti direi pianistici e non nei suoi aspetti internazionalisti ci infine e qua concludo così ci possiamo avviare tutti alla colazione per quanto riguarda le regioni e province autonome ebbene è stato sottolineato che a questo punto il discorso essenziale Morley guarda tanto l'attuazione del diritto comunitario perché mi è stato dato alle regioni alle province autonome questo potere di attuare direttamente il diritto comunitario quanto i rapporti tra Stato e Regioni a livello europeo cioè come le regioni possono incidere a livello europeo come queste religioni possono far sentire i loro desiderata a livello europeo
C'è già stato un apertura nelle varie leggi comunitarie con la possibilità di queste regioni di aprire degli uffici di collegamento a Bruxelles ma io credo che questa è una direzione che vada sufficientemente sporata ritornando a quel passaggio di cui parlava in apertura
Bassanini secondo cui le riforme interno alle riforme costituzionali in per fare vanno pensate al livello della nostra partecipazione nell'ambito dell'Unione sono
E con questo concludo grazie
Ad esempio allora ora facciamo l'intervallo il buffet servito dove era il coffee break riprenderemo tra le tre lettere un quarto con l'intervento di Mancino non è escluso che verso la fine della seduta possa venire Romano Prodi e credo che sarebbe da tutti apprezzata l'occasione così di sentirlo in prima in prima visione nella sua nuova veste non è garantito ma non è escluso che ce la faccia venire verso la fine della seduta pomeridiana
A oggi
Terza sessione della nostro convegno credo chiedo
Questa terza sessione sarà una sezione particolarmente impegnativa pensa quindi
Io inizierei questa terza sessione che ha visto anche un in parte un cambio di
Oratori di pubblico
Anche per aiutare
Gli oratori che intervengono nella seconda sessione a calarsi dentro
Lo spirito l'atmosfera i contenuti che abbiamo fino ad oggi fino adesso elaborato io inviterei è innanzitutto il professor Ronzitti a prendere la parola per un brevissimo riepilogo per i nostri del relatore del pomeriggio un brevissimo riepilogo dei lavori della mattinata e delle conclusioni della mattinata
E dopodiché attese ufficialmente la terza sessione dei nostri lavori
Grazie signor ministro per quanto riguarda i lavori di questa mattinata sono stanze esposte pare relazioni ed in particolare il professor Pizio russo ha illustrato il documento concernente i lavori della commissione per quanto riguarda l'attuazione del diritto comunitario sono stati individuati vari punti un punto essenziale che è stato individuato è il seguente che è necessaria ed opportuno l'inserimento a livello costituzionale di una disposizione la quale faccia stante della nostra appartenenza all'Unione Europea
Abbiamo visto che in altri ordinamenti esistono disposizioni del genere e quindi una disposizione costituzionale è necessaria anche per quanto riguarda l'Italia il secondo punto che è stato affrontato riguarda il coordinamento tra le varie amministrazioni per quanto riguarda la formazione del diritto comunitario e a questo riguardo
Questa mattina abbiano insistito sul fatto che il coordinamento del motore comunitario del coordinamento della politica italiana a livello comunitario spetta al presidente del Consiglio il quale delega al ministro per le Politiche comunitarie e in particolare vi deve essere un rapporto tra presidenza del Consiglio il ministro per le Politiche comunitarie e rappresentanza permanente Apps
Questo raccordo non deve essere di esclusiva competenza di taluni ministeri ma deve a questo riguardo esserci un'incidenza determinante del ministro per le Politiche comunitarie
Il punto che più attratto attenzione riguarda l'attuazione del diritto comunitario e per quanto riguarda l'attuazione del diritto comunitario si è insistito in particolare
In relazione alla globalità dell'adeguamento e al collegialità nel momento dell'attuazione del diritto comunitario
Sono stati individuati vari meccanismi in ogni caso è stata ritenuta essenziale da coloro che sono intervenuti la conservazione e la valorizzazione della legge La Pergola per quanto riguarda l'attuazione del diritto comunitario
Ovviamente con opportuni adeguamenti che potrebbero rendersi necessari secondo il progressi che affatto il diritto comunitari è stata inoltre posta in rilievo la necessità di un raccordo tra la fase ascendente nella fase discendente cioè la fase di formazione la fase di attuazione del diritto comunitario
Perché una partecipazione una migliore partecipazione la fase ascendente
Consente poi una sollecita attuazione del diritto comunitario nell'ordinamento italiano consente di evitare che vi siano inermi inadempimenti da parte dell'Italia a questo riguardo sono stati illustrati
Vari meccanismi un altro punto avuto per oggetto il potenziamento del Dipartimento per le politiche comunitarie
Tutti gli oratori si sono trovati d'accordo nel senso che questa struttura deve essere adeguatamente potenziata
E è stato posto rilievo anche sul fatto che bisogna tener conto non solo del problema attuazione inadempimento del diritto comunitario ma vi deve essere un coordinamento per quanto riguarda anche la partecipazione dell'Italia al contenzioso comunitario in particolare
Si è detto si è ritenuto opportuno che l'Italia partecipi attraverso gli organi competenti a questo riguardo si è fatto di nuovo riferimento anche dal Dipartimento per le politiche comunitarie ad esempio agli interventi pregiudiziali certezze
Si è ritenuto necessaria una partecipazione più attiva dell'Italia al contenzioso comunitario
Anche se non riguarda direttamente il nostro Paese infine un cento è stato posto anche al ruolo delle regioni e delle province autonome e è stato rilevato che dopo l'aver attribuito alle Regioni e Province autonome la competenza di attuare indirettamente di diritto comunitario oggi occorre fa riferimento in particolare al fatto che regioni e province autonome debbono coordinarsi con lo Stato per quanto riguarda la fase ascendente in una fase
Di formazione del diritto comunitario cioè dobbiamo trovare e meccanismi per fare partecipare le autonomie locali alla formazione del diritto comunitario
Queste sono le mie osservazione con le conclusioni della mattina la ringrazio signor ministro ringrazio molto il professor Ronzitti alla diamo inizio alla terza sessione io devo favore graziato particolare presidente Mancino che ci onora della sua presenza
E che aprirà i lavori della terza sessione saluto anche il presidente Violante che sta entrando in sala in questo momento
E a questo punto darei la parola
Dare a questo punto la parola al presidente Mancino per l'apertura ufficiale la terza sessione dei nostri lavori
Un saluto particolari a tutti i presenti
E di gratitudine al ministro
Letta
Saluto il presidente Violante
Credo che dopo
Aveva insistito sul piano politico
Per moltissimi anni poi riuscendoci finalmente riuscendoci
Di entrare a vele spiegate in prima battuta in Europa il tema
Piuttosto provo provocatorio come l'Europa si trova
All'interno del nostro Paese dal punto di vista
Chiedo scusa se
Non ho avuto proprio da imporre non lo ha avuto
Non ho letto la relazione Pizzo
Spero di poter essere in linea con
Alcune delle osservazioni che sono sole fatte durante la mattinata
E e farò qualche riflessione sul piano generale
Immediatamente dichiarandomi di essere debitore come presidente del Senato
Di una
Manca di una banca di un mancato adeguamento
Della normativa regolamentare quando invece
Eravamo
Additati come precursori
Avendo istituito per lo per moltissimi anni quindi anche per molte legislature una giunta per gli affari europei confesso che le mobilità intervenute sul piano della rappresentanza politica sono state anche di impedimento nonostante sì che lo Stato introdotte novelle sul piano regolamentare siamo non siamo stati in condizioni di accettare l'unica a mio avviso governare
Molto facile che era quella di cambiare la denominazione Cuba la denominazione comportava assente interni e io mi auguro vengano superati al al più presto
E vengo un po'antenna
Negli ultimi anni
La partecipazione del nostro Paese al processo normativo comunitario
Ha costituito un punto di crisi nei rapporti con l'Unione europea
Italia
è certamente
Agli ultimi posti nelle procedure di recepimento delle direttive
Sul mercato interno ai primi posti nelle procedure di infrazione
Quindi altre anche la percentuale di sentenze definitive di condanna e di condanne per mancata esecuzione di precedenti sentenze della corte di giustizia delle comunità europee
Questi problemi non incidono soltanto sulla credibilità dell'Italia in sede europea
Ma penalizzano anche cittadini all'impresa in termini di situazioni di incertezza normativa di opportunità immancabili dispersione di risorse
Le difficoltà nell'applicazione del diritto comunitario
Solo raramente sono riconducibili ad oggettive controversie politiche
Cioè nel caso delle quote latte delle etichette sull'olio d'oliva del partenariato dell'Unione europea con il Marocco quanto quanto tempo abbiamo dovuto attendere prima di andare di andare in Aula dopo avere posto all'attenzione della conferenza dei capigruppo l'esigenza di
Di ratifica esistono invece delle difficoltà di natura strutturale
Concernente il quadro normativo e organizzativo nell'ambito del quale operano i soggetti istituzionali
Molti osservatorio sostengono in primo luogo l'esigenza di un più ampio coordinamento fra il momento della partecipazione dell'Italia al negoziato
Sui progetti in degli atti normativi comunitari e quello della loro attuazione
Di in connessione o in aggiunta a tale questione centrale si configurano poi una serie di problematiche più specifiche
Coinvolgimento del Parlamento e delle regioni nella cosiddetta fascia fase ascendente vedo che questa mattina mi capite
Ne avete discusso di coordinamento fra le amministrazioni di settore il ministero degli affari esteri a Presidenza del Consiglio dei ministri ministro per le Politiche comunitarie in tale fase sono contento che se ne sia discusso questa mattina anche ai fini
Della intestazione diciamo del potere di coordinamento
E credo di potere condividere che questa intestazione guarda direttamente al presidente del consiglio e per il presidente del Consiglio al ministro delegato solo in questo modo si possono
Tante controversie di competenza che non mancano anche di fronte a problemi più seri comunque tuttavia sono presenti nell'ambito dei comuni rapporti fra ministro e ministero
La tempestiva elaborazione degli schemi e degli atti interni leggi decreti legislativi regolamenti decreti ministeriali atto amministrativo normativi regionali
Necessari tutti per il recepimento della normativa comunitaria
Per le modifiche del procedimento di attuazione delle disposizioni comunitarie a Costituzione invariata
Si tratta sostanzialmente di valutare se il meccanismo disciplinato dalla legge la Pergola
Che obbliga ogni anno il governo a presentare il disegno di legge comunitaria per il recepimento delle direttive non attuate sia ancora attuale
E credo che anche questa mattina mi avete discusso
Non diciamo archiviando
Ma tentando di portare un contributo in termini di miglioramento
Opinione che io condivido
Una prima ipotesi
Parlo delle delle proposte
Una prima ipotesi è stata formalizzata in Parlamento con il disegno di legge presentato dai senatori Bettamio ed altri che propone essenzialmente l'elaborazione di uno specifico disegno di legge da parte del governo per ciascun atto comunitario da recepire entro trenta giorni dalla scadenza dei termini di attuazione
Altre ipotesi sono presenti sul piano della produzione
Non dico legislative alla produzione di proposte altri pochi si contemplano un sistema misto che prevede cioè
La presentazione di un disegno di legge specifico
Per il ricevimento di alcune direttive comunitarie di particolare rilevanza politica
Ad esempio la direttiva sulla liberalizzazione del sistema elettrico quelle sull'emittenza radiotelevisiva
Più una legge comunitaria annuale per tutte quelle direttive che comportino un minore impatto socio economiche ordinamentale tale da consentirne una trattazione più spedita in un unico provvedimento finanziare Carlo io condivido la tesi che
è preferibile la via costituzionale solo una norma costituzionale può deprimere una serie di controversie
E non solo
Diciamo dal punto di vista della nostra collocazione apparteniamo all'Unione Europea conseguentemente nel diciamo nei applichiamo
Le nuove le normative ma credo che anche dal punto di vista costituzionale potrei muovere uno spartiacque
Fra ciò che ha bisogno di una legge e ciò che invece può essere tradotto sul piano della attuazione attraverso atti amministrativi anche decreti
Legislativo
Verifichiamo adesso dico qualcosa sulla legge La Pergola questo prevedeva che la legge comunitaria si articolasse norme di adempimento diretto degli obblighi comunitari esecuzione di sentenze della Corte di Giustizia conferimento di delega al governo per l'attuazione delle direttive con decreti legislativi allegato a disposizioni di delegificazione nelle materie disciplinate con legge ma non riservate alla legge per l'attuazione di altre direttive allegato C conferimento di una autorizzazione al governo ad attuare determinate direttive in via amministrativa ove non vietati
Il famoso allegato D che poi di cui si è perduto poca traccia successivamente
Ci troviamo di fronte a un allungamento del dibattito parlamentare connesso spesso al trasferimento di gruppi di direttive da una procedura di attuazione all'altra con il conseguente verificarsi di una lunga navette tra i due rami del Parlamento
Questo è già ma a mio avviso uno dei difetti maggiori
Perché non sempre c'è concordia indipendentemente adesso dall'appartenenza a gruppi parlamentari spesso in ritardo è strumentale Enti funzionale più ad una contrapposizione che nulla dunque realizzazione improprio
Del del degli adempimenti
Il Parlamento ha portato recentemente un chiarimento in ordine al meccanismo sopprimendo l'allegato b e trasformandolo in un mero elemento d'informazione da parte del governo in ordine all'attuazione di direttive in via amministrativa
Tale innovazione
Forse lavori comporterà in futuro uno snellimento dell'elaborazione della discussione della successiva attuazione della legge comunitaria annuale
Un'importante innovazione costituito dal riconoscimento alle regioni anche a statuto ordinario alle Province autonome dalla facoltà di dare attuazione alle direttive comunitarie secondo ecco che già questa mattina questo argomento sia stata affrontata
Con l'intento di porre mano anche a questo ulteriore chiarimento
A mio avviso
Potrebbero rendersi necessarie talune modifiche nei regolamenti parlamentari alcune delle quali già introdotte nel Regolamento dalla Camera
Concernente l'eventuale configurazione di una sessione specifica per l'esame del disegno di legge comunitaria nonché la garanzia di tempi certi per lo svolgimento di tale esatto
E sul piano parlamentare a tempo
Noi abbiamo introdotto Novelli di programmazione dei lavori ma non sempre riuscendoci
Peraltro anche la programmazione dei tempi
Induce spesso di irrigidimenti inutili
Quando invece una maggiore duttilità da parte dei gruppi parlamentari potrebbe portarti una sollecita approvazione
Non sempre è così
Però come nel caso della sessione di Bilancio
E trattandosi di argomenti di molta di rilevante importanza anche dal punto di vista economico finanziario
E una sessione dedicata ai problemi del procedimento per l'attuazione del
Delle normative comunitario questo mi sembra opportuno
Non commettendo l'errore della sessione di bilancio che la sessione di bilancio ci mettiamo alcuni provvedimenti voi altri sono collegati collegati non hanno mai un termine oggi quasi fine marzo mille novecentonovantanove il Senato finalmente approva un collegato sul cosiddetto
Federalismo fiscale dico così detto ma sottolineo cosiddetto federalismo fiscale ma lo abbiamo approvato con tre mesi di distanza mentre dovremmo
Diciamo fa rientrare dentro tempi certi
Anche tutto ciò che è funzionale alla realizzazione della manovre economiche difficile tutto questo voglio dire soprattutto al presidente della Camera almeno per noi che difficile voglio dire
Al ministro al ministro letta è difficile configurare però una diciamo ordinario trattamento delle nostre leggi che non ha niente di rivoluzionario
A mio avviso si impone anche per consentire che altre questioni in un minore importanza ma non strettamente sempre collegate a manovre di carattere economico finanziaria possono trovare ingresso nel dibattito parlamentare
Parlo del coordinamento tra le varie amministrazioni in sede di elaborazione prima d'attuazione poco poi degli atti comunitari
Ecco io sono d'accordo che si debba rafforzare il ruolo del ministro per le Politiche comunitarie abbiamo cominciato in sordina
Quasi quasi introducendo una forma informa surrettizia una presenza del Governo rispetto ai problemi comunitari
Oggi non possiamo più fare a meno di un ministro per le Politiche comunitarie che assume una rilevante importanza
A fronte di una progressiva incidenza anche in termini di vincoli di bilancio dell'appartenenza del nostro Paese alla Unione Europea
Subdelega del Presidente del Consiglio dei ministri
Ed avvalendosi di una struttura burocratica rafforzata da adeguati disposizioni regolamentari o legislative
E il ministro per le politiche comunitarie
Che è già chiamato a coordinare le varie amministrazioni in sede di elaborazione degli schemi e degli atti necessari per l'attuazione delle direttive potrebbe intervenire in una fase preliminare
Già al momento del negoziato dalle norme comunitarie
Al fine di assicurare una rapida valutazione dell'impatto di tali norme sull'ordinamento interno ed una tempestiva individuazione degli adempimenti interni necessaria
Una prassi analoga è seguita nell'ambito dei governi francese britannico tedesco che provvedono ad individuare fin dall'inizio di tali negoziati gli atti interni necessari per la successiva attuazione
Delle norme comunitarie oggetto di trattativa
Credo che tutto questo serva sia nella fase preliminare sia nella fase diciamo della della intensa serva per evitare una serie di gelosie da competenza che non giova certo agli interessi del nostro del nostro Paese e finisco il ruolo di coordinamento del ministro per le Politiche comunitarie
Potrebbe essere ragionevolmente esteso anche in ordine alla partecipazione dell'Italia alle procedure contenziose e pre-contenzioso dell'Unione dell'Unione Europea io purtroppo sono impegnato in una è già avvenuto la tavola rotonda
Per la presentazione di un libro per quanto vivo registri dovendo fare una scala di priorità che sarebbe più importante restare qui ma vento
Assicurato che sarei andato neanche a quella tavola rotonda io vi chiedo scusa se il resto poco e vado grazie
Grazie al presidente Mancino io darei la parola adesso al presidente della conferenza dei presidenti di Regione
Vannino Chiti che ringrazio per la partecipazione è un intervento al quale personalmente tengo molto perché è uno dei temi principali della nostra attività in questi in questi mesi è stata quello di cercare di ricreare un rapporto virtuoso a tre tra governo nazionale regioni nei rapporti con Brussel crediamo che questo sia una delle novità del federalismo europeo e crediamo che sia necessario anche in Italia avviare un percorso una cultura nuova di questi rapporti quindi
A te la parola
Sì grazie signor Presidente sezionata signor Presidente la carrozzina commissario
Non siamo lieti di questa iniziativa come regioni ringrazio il ministro letta di di averci invitato e di consentire di svolgere alcune considerazioni su questo tema il ruolo delle collettività regionali e locali nell'Unione Europea
Dico subito che non c'è più né nelle regioni italiane nella gran parte delle regioni e delle collettività
Locali europee nella gran parte un dibattito e una contrapposizione un po'ideologico come c'era stata nel passato Europa degli Stati o Europa delle regioni
E penso tra l'altro che ha questo abbia contribuito anche l'esperienza del Comitato delle Regioni a dimostrazione che laddove si dà uno sbocco istituzionale di partecipazione e di impegno
I punti estremi contrapposizione o le preclusioni ideologiche vengono può essere superato sappiamo tutti che l'Europa è stata costruita come un'Europa di stati
Che grazie a questo ha compiuto progressi che sono enormi innegabili il punto allora che oggi si pone è come per questi Europa rispetto alle sfide nuove che ha basti pensare all'allargamento come può esserci uno spazio altrettanto necessario
Per il ruolo delle regioni delle città ripeto in clima di collaborazione e non di contrapposizione
Seconda considerazione che voglio fare di carattere generale che si sta assistendo a un processo di crescita politica istituzionale dell'Europa e delle città
Praticamente in tutti i Paesi dell'Europa certo rimangono ancora forti diversità tra gli uni e gli altri ma questo è un percorso un processo che c'è in alcuni Paesi le regioni sono parte con si sa di uno Stato federale quindi parte costituente Germania Austria Belgio in altre stanno accrescendo le loro responsabilità e diventando parti più decisive per il governo dello sviluppo e della vita locale come Spagna in Italia in altri ancora come Francia Grecia e Portogallo c'è una situazione meno avanzata ma indubbiamente è un aperto un dibattito anche qui sul loro ruolo nella vita e nella riforma di questi Stati
E poi va sottolineata io penso la portata
Storica della riforma che sta che è in atto in Gran Bretagna
Dove la regionalizzazione non solo si sostanza un'aspirazione storica di scozzesi e gallesi ma consente addirittura di intravedere una via per quanto difficili pacificazione lastre
E ancora gli stessi Paesi in alcuni dei Paesi europei candidate a far parte dell'Unione prossimo futuro sono in atto processi analoghi
Tra l'altro con alcuni di questi ci sono anche positive con lavorazioni grazie a scelte del governo del nostro Paese da parte anche delle regioni italiane voglio fare l'esempio della Polonia e l'esempio della Romania
Quindi la crescita di partecipazione delle regioni e delle autorità locali dell'Europa
Nel procedi in questi in questa vita interna degli Stati
E anche nei processi di definizione e di realizzazione delle strategie dell'Unione Europea moltiplica le occasioni e le esigenze di rapporto con l'insieme delle istituzioni europee
Dicevo del Comitato delle Regioni il Comitato delle Regioni che è sorto nel mille novecentonovantaquattro costituisce un rilevante punto di guida e di riferimento di questo processo anche se diciamo la limitazione della sua funzione ha un solo ruolo consultivo non basta per garantire io credo una profonde stabile cooperazione anche sul piano progettuale e operativo con l'insieme
Delle politiche comunitarie in ogni caso l'attività istituzionale del Comitato delle Regioni che si affianca alle iniziative che ormai da tempo conducono associazioni europee di regioni e gli enti locali
Se in seno al Consiglio d'Europa se nell'ambito del Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa dell'Assemblea delle Regioni d'Europa del con la conferenza delle regioni periferiche
E marittimi d'Europa sta dando vita ad una sorta la chiami Rocco siti grande palestra in cui sindaci presidenti di Provincia presidenti di regione si incontrano periodicamente
Si incontrano si confrontano a volte anche si scontrano a stabiliscono
Esperienze comuni di iniziativa ed è una grande momento di costruire dal basso di fare
Relative dirà di di dare tredici dal basso all'esperienza europea
In questo
Quattro in cui c'è più necessità si sviluppa un più facilmente che nel passato i rapporti con la commissione europea e con il Parlamento le stesse
Vari organizzazioni per l'Europeo ci sono si colloca anche l'esperienza che costruiscono le regioni italiane del e che non va vista se quella delle sedi delle regioni italiane a Brussel
Che non va vista come una sorta di apertura di piccole sedi diplomatiche di rappresentanza all'estero intanto perché Brussel non la sentiamo come Roma
E in secondo luogo perché io penso che se quando arriveremo al novantanove la fine di novantanove e vedremo che ci sarà stato un recupero miopi io mi auguro che sia stato un recupero pieno quindi non solo un recupero di ritardi
Della stessa utilizzazione dei fondi strutturali si vedrà io ritengo questa la mia valutazione come a questo avranno contribuito due cose non solo una e certamente la maggiore consapevolezza e la maggiore collaborazione
Delle istituzioni italiani cioè fare sistema paese governo regioni enti locali indubbiamente questo vale molto
Ma l'altro è anche il fatto di essere addosso diceva lei quando ci siamo incontrati delle esperienze che dà il modo di fare programmazione l'Unione europea e l'Unione europea anche per l'esperienza di governo e di programmazione di almeno di alcune di alcune regioni e essere a Bruxelles e con proprie sedi vuol dire essere laddove si comincia a costruire elaborare la politica dell'Unione europea e quindi partecipare cercare di incidere sull'elaborazione dei progetti e programmi
E vuol dire determinare anche sinergie intese con altre regioni europee dato che giustamente l'Unione europea guarda sempre di più nei suoi progetti al fatto di avere esperienze tra Regioni
Di altre di di diversi di diversi Paesi io penso che
Il fatto che solo dal mille novecentonovantaquattro in poi noi abbiamo potuto aprire queste seggi mentre tutte le altre regioni la Francia non è certo un Paese più decentrato dell'Italia ma mentre la Francia poteva aprire le sede delle proprie ragioni regioni e l'aveva aperta a Brussel noi non potevamo presto a influito questo ha influito
Senza dubbio influito nella consapevolezza nella capacità progettuale e nel poter incidere su programmi europei anche perché queste sedi alcune regioni le stanno aprendo in modo unitario non abbiamo aperto
Con un risparmio di mezzi e con una concentrazione di energie una sede per tutte e cinque le regioni del centro Italia saranno anche momento di formazione del personale amministrativo a livello delle regioni
Perché noi oggi avremmo bisogno domani ancora di più di dirigenti che non sanno soltanto muoversi nei ministeri italiani ma che conoscono e sanno muoversi nei dipartimenti della Commissione dell'Unione Europea San parlare anche alcune lingue per poter intervenire in questi processi
Un fronte Boy sul quale andata rapidamente crescendo la partecipazione delle regioni e degli enti locali alla realizzazione delle politiche comunitarie è quello che riguarda la pianificazione del territorio
Fondata sull'evidenza che gran parte delle competenze degli interessi in questo campo spetta alle regioni e alle città
La tendenza delle iniziative comunitarie del settore quella di assegnare a livello decentrato il compito di definire e realizzare gli interventi della pianificazione del territorio
Privilegiando in modo assoluto le esperienze di cooperazione interregionale transfrontaliera e transnazionale
A questa logica si ispira all'iniziativa comunitaria Interreg due che è stata a mio giudizio una grande importante esperienza che io spero
Si consolidi e si ampli nel nell'immediato futuro
Ed è per questo che le regioni italiane ma non soltanto le regioni italiane danno attribuisco una particolare importanza al documento sullo schema di sviluppo dello spazio europea che costituisce un superamento di divisioni per competenze tra i diversi soggetti istituzionali
E introduce il principio del concorso di tutti i soggetti a definire un quadro di riferimento condiviso per finalizzato per coordinare le competenze di azioni di ogni attore istituzionale insomma e lo considero come una grande questa volte
Una volta è stato anche detto così pare di sussidiarietà sembra che si parli di araba fenice lo schema di sviluppo dello spazio comunitario a me a mio avviso è un'esperienza concreta che fa vedere cos'è la sussidiarietà
Perché si può negare che sul la vita del territorio ci sia una competenza della città delle città o che ci sia un ruolo di programmazione delle regioni o che ci sia la funzione degli Stati nazionali ma si può pensare di affrontare alla lontana problemi posti da Kyoto delle varie conferenze
E internazionali sull'ambiente senza un punto di visione di indirizzi un quadro di riferimento della Commissione dell'Unione Europea si può tutelare l'ambiente perché a un certo punto c'è un confine amministrativo e quindi la si fa il contrario ecco
Lo so lo schema di sviluppo dello spazio comunitario secondo me ha esemplificato come ci sono momenti diversi di intervento sullo stesso tema al al al seconda delle competenze ma tutti quanti ci si può e ci si deve intervenire
Noi come richiesta
Poi fa passo all'ultima considerazione e ho terminato spero di essere anche più o meno esenti Scapaticci
Come come richiesta che facciamo come Regioni
Alle
Governo del nostro Paese ma insomma al sistema istituzionale italiano
E qui sta
Abbiamo fatto
Davvero e credo in questi anni dei passi avanti notevoli di collaborazione di comprensione
Io penso per esempio che sulla trattativa questa volta che che è in corso non so se si conclude questi sorriso Agenda due mila abbiamo realizzato una convergenza di posizioni
Tra governo e regioni anche con protocolli con posizioni comuni con confronto con i nostri commissari insomma un avvio al di là di quanto si inciderà sull'oggi di metodo giusto per il domani
Ecco io ritengo che ci dovrebbe essere come avviene in altri Paesi in cui le regioni sono eletti direttamente dai cittadini il fatto che nelle delegazioni paese nelle reazioni del governo che si misurano a livello di unione europea su tutte la cui competenza è prevalente
Delle Regioni le delegazioni nazionali delegazione i governi dovrebbero essere aperte anche alla presenza della partecipazione dei rappresentanti delle regioni così come avviene già in alcuni Paesi Germania Belgio ma anche Spagna e non per rivendicazioni e non per rivendicazioni ma per spirito di cooperazione che vedete
Faccio un esempio su cui c'è stato di recente una conclusione molto positiva per il nostro Paese così non si dà nessun sospetto quello dell'agricoltura
Nessuno può negare certamente non lo neghiamo uno che ci vuole un interlocutore quindi ci vuole un rappresentante del governo nazionale che ha queste relazioni anche le vetrine rotte coordinamento indirizza eccetera
Ma non mi si può dire che questo ruolo sarebbe diminuito se per costruire la posizione italiana ci fosse un confronto preventivo vere forte a volte c'è ma come metodo permanente con le regioni
Se nella delegazione guidata dal ministro ci fossero anche rappresentante le regioni se poi modello tedesco questo
Si ritrovasse nel modo anche di attuare le decisioni che sono presi
L'ultima considerazione che voglio fare e che riguarda anche qui un ruolo importante
Che già stanno svolgendo le regioni negli enti locali nel nostro Paese su cui comincia ad esserci alcune elementi di sinergia sia con le istituzioni del nostro Paese sia distretto a volte rapporto e comunque di sollecitazione spesso a livello di
Istituzioni dell'Unione europea è quello che riguarda il ruolo delle regioni e delle città nel diciamo nelle relazioni Esterne dell'Unione europea nella cooperazione decentrata
Io credo che qui le regioni e le città stanno facendo lo possono fare molto di più anche dal punto di vista del nostro paese ma palle per tutta l'Europa
E che si può dare un contributo al radicamento di esperienze di vita democratica amministrativa
Di organizzazioni di vita sociale di modelli di sviluppo locale di valorizzazione della cultura dell'ambiente di infrastrutture in tutti i campi e così e in particolare e in particolare io penso che le regioni e le città italiane hanno in questa esperienza di cooperazione e di cooperazione decentrata un dovere primario che quello che si riferisce alla cooperazione decentrata nel Mediterraneo
Nel Mediterraneo purtroppo dell'oggi
E lungo le sue rive si concentrano oggi di maggiori focolai di guerra
E tuttavia io penso che a questi non ci si debba rassegnare
E che ancora di più non di meno nel mentre questi ci sono ci debba essere un impegno per rendere più forte il partenariato tra tutte le le sue richieste
Ebbene
C'è stata una grande scommessa una grande importante decisione nel mille novecentonovantacinque a Barcellona
Dobbiamo però dire oggi che rispetto a quelle decisioni tutta la linea che riguardava il partenariato euro mediterraneo delle città e delle regioni è stata di fatto non portata avanti non realizzata da parte
Della della commissione
Di fatto l'aspetto della cooperazione tra regioni e città è stato non sollecitato ma bloccato su questo tema dei co.co.co. soddisfazione se non soltanto un impegno delle
Nostre di gran parte delle regioni delle città italiane ma c'è anche una collaborazione che è diventata positiva
Fortemente positiva con e anzi di grande sostegno da parte del nostro governo e anche del governo francese spagnolo e Greco
E quindi anche su questo
Ci sono stati dei passi avanti dei progressi che sono stati compiuti un'iniziativa importante Siracusa metà di gennaio che consente oggi di poter
Tentare almeno di sviluppare collaborazioni con i nostri patti e della riva suddette della riva resta queste erano alcune riflessioni che volevo che volevo fare di esperienze importanti che si stanno compiendo di soluzioni istituzionali come quella istituzionali sotto un po'forzato ma insomma che che è stata realizzata nel Comitato delle Regioni che non sono a mio giudizio sufficienti ma sono certamente un un netto passo avanti di esperienze di collaborazione e di cooperazione molto forti inedite rispetto al passato che si stanno svolgendo anche
In discussione se l'Europa deve essere degli stati o delle regioni e delle città alle europee degli stati e delle regioni delle città
Problema è che ognuno svolgendo il suo ruolo si sia questo impegno perché l'Europa come unione politica sovranazionale si è sentita dei cittadini si rafforzi e sapiente affrontare le sfide del suo sviluppo
E dell'allargamento così come è nostro dovere fare grazie
Ringrazio il presidente il presidente Chiti devo ringraziare per la presenza il vicepresidente del CSM professor Verde devo ringraziare per la presenza
Quella che fino a ieri era l'unica italiana al vertice delle istituzioni comunitarie cioè dal presidente del Comitato economico e sociale Beatrice Rangoni Machiavelli
Che ha appena arrivata
Fino a ieri dico perché adesso è stata data da oggi da ieri è in buona compagnia do la parola al professor Antonio Ruberti il Presidente della commissione quattordicesima
Per gli affari comunitari per le politiche dell'Unione europea della Camera dei deputati
Ah io vorrei partire dal fatto il coinvolgimento del Parlamento in questo convegno che ha visto si è il presidente del Senato all'inizio presidente della Camera conclude questa sessione credo che sia indicativo della volontà del ministro di sottolineare l'importanza del ruolo dei Parlamenti della processo di costruzione
Nell'Unione Europea
Questa posizione in sintonia con ciò che è avvenuto in questi ultimi anni con la crescita
E l'impegno del ruolo solo del Parlamento europeo ma anche dei parlamenti nazionali
E ciò è avvenuto su due piani di cui primo approvato poco eh stamattina
Nell'incontro cioè un ruolo collettivo dei parlamenti nazionali e un ruolo puramente nazionale attraverso il rapporto col proprio come io vorrei fermarmi su tutte dunque
Perché ciò che sta avvenendo europea anche questo ruolo collettivo attraverso la cosa cioè questo conferenza degli oltre delle rappresentanze degli organismi nazionali
E poi vorrei ed era sarà la seconda riflessione parlando
Delle questioni
Interni cioè nel ruolo nazionale vorrei fermarmi non solo sugli strumenti che hanno stamattina catturato in maniera forte l'attenzione come è giusto ma anche del contesto rispetto a cui questi strumenti devono devono essere adottati perché il in definitiva c'è una specificità del ruolo dei Parlamenti nazionali rispetto a quello del Parlamento europeo
Il ruolo dei Parlamenti nazionali
E mi fermerò su queste quello soprattutto di vigilare sulla sussidiarietà sulla proporzionalità cioè sui principi e questo io credo che sia un punto fondamentale per discutere degli strumenti
Sul ruolo collettivo
Un c'è un'innovazione importante del trattato di Amsterdam che tra due mesi entrerà in vigore
Cioè c'è la trasformazione della dichiarazione sul ruolo dei Parlamenti nazionali Improta dopo che prevede alcune con i vincoli dell'azione legislativa e precisamente per esempio fissa in un minimo di sei settimane
Dopo la trasmissione di documenti inizio dell'attività del Consiglio proprio che era la neve il parere dei parlamenti nazionali ai rispettivi governi questo è un punto fondamentale perché si indica per la prima volta che in sostanza non si dovrebbe in sede europea
Portare al Consiglio per l'esame di una proposta della commissione
Non si dovrebbe portare sì prima i singoli parlamenti nazionali non hanno dato il loro parere dove i diritti e questo è il nuovo trattato e quindi questo dovrebbe essere tenuto in conto c'è una seconda spetta che in effetti la cosa crea in questo trattato di Astaldi viene viene fissato per la cosa anche un ruolo un po'speciale rispetto al terzo pilastro
Cioè rispetto a tutto ciò che riguarda la costruzione dello spazio di libertà di sicurezza e di giustizia che sta crescendo
Io avrei voluto vedere lì ministro delle politiche dell'Unione europea più politiche comunitarie perché in effetti forse questa creato la simmetria di parlare soltanto del primo pilastro ma il terzo pilastro sta diventando fondamentale importante perché qui poi il ruolo del parlamento è veramente decisivo perché si toccano delle questioni fondamentali rispetto ad un singolo Paese e quindi tra l'altro bisogna che vengano portati al Parlamento non soltanto le direttive
Ma anche ma anche tutti i documenti e le proposte relative al secondo e al terzo pilastro per il terzo pilastro c'è una stranissima situazione
Perché il terzo pilastro funziona attraverso accorpati e convenzioni intergovernativi più che comunitaria
E quindi in questo caso c'è una prassi di ratifica dei parlamenti nazionali
E questo è un punto debole anche per il Parlamento europeo quindi la prima questione che abbiamo di fronte e proprio questa cioè noi dobbiamo tener presente che il trattato di Amsterdam in nuova e questo pone indirettamente dei vincoli anche al modo in cui partecipano dalla vegetazione
Passo ai parlamenti nazionali
Qui
Credo che stamattina la cosa più importante sia stato di parlare dell'intreccio tra fase ascendente fa sedici che è naturale
E io però quando vedo questi entusiasmi divento diffidente
Perché la cosa che a me colpisce e questo la fase ha scientemente di fatto non si realizza
Allo stato delle cose il Governo opera quasi in solitudine
Quando fai i negozianti
E ora porre il problema che rimanga in solitudine anche nel recepimento mi pare un po'eccessivo onestamente cioè come giustamente è stato detto in effetti bisogna creare questa fase nascente beh però fino a che non si crea io penso che quei piccoli margini che ci sono d'intervento del Parlamento non possono essere sottratti al padre questo è un punto politico importante quindici se non ci potrà anche essere resistenza parlamentare a volere trasferire a in un recepimento automatico la la la la legislazione c'è poi un altra simmetrica non solo fase ascendente fosse discendente c'è la simmetria nei due tipi di recepimento io stamattina ho cercato di coniare due denominazioni
Per distinguere con chiarezza le cose e vorrei parlare di recepimento legislativo
Ed esprimendo delega
Perché ci sono due fasi accettazione del Parlamento e poi l'emanazione dei regolamenti e dei decreti
Io credo che dopo questa comunitaria il recepimento legislativo sia al cento per cento
Mentre in caso indietro il recepimento delegato come il ministro letta
Con cui c'è una collaborazione eccezionale quando ci ha portato tempestivamente la comunità di quest'anno ci ha detto che questo il nome lascio
Allora bisognerebbe dedicare se questo è il nodo da sciogliere un'attenzione proporzionata al peso che ha il recepimento delegato cosa che in parte è stato fatto
Però ecco anche qui pensare che togliere il ricevimento legislativo risolve il problema è un po'non corrispondente alla realtà delle cose quindi ecco io volevo richiamare l'attenzione su questi due punti fondamentali
Di che mi sembrano importanti
Fase ascendente
Beh la fase ascendente attualmente
Tutti gli strumenti ci sono
Il nuovo trattato tra prevede addirittura in sede collettiva in sede nazionale
Le leggi la pergole Fabbri anche con le ultime innovazioni la rafforza
Alla Camera almeno i regolamenti sono stati fatti dando rafforzando il parete facendo la commissione permanente quindi gli strumenti ci sono il fatto è che non c'è la volontà politica di occupare gli spazi
E questo è il problema di fondo è qui sia questo è un problema io mi sono permesso di rappresentare al Presidente
Della Camera e cioè qui le commissioni di merito che poi dovrebbero esercitare il massimo peso malgrado le sollecitazioni impegni regolamentari non trovano il tempo materiale di intervenire su questo nel governo obiettivamente sollecita molto in questa direzione
Quindi in realtà dobbiamo superare questa difficoltà
Posso c'è una proposta dell'onorevole Lembo di modifica regolamentare di invertire la responsabilità visto che le commissioni di merito non lo fanno incarichiamo la commissione quattordicesima non perché il buon attualmente occupo io come Presidenza di occuparsi di questo problema col parere rafforzato delle commissioni delle commissioni e così avremo modo di parlare il Governo perché questa fase scelte del signor c'è una proposta che tra l'altro il presidente Violante ha presentato in sede internazionale che mi sembra importante
Intervenire all'inizio dell'anno e alla fine dell'anno
Quando su quelli che sono i momenti d'innesco della processo legislativo col programma legislativo che anno per anno viene definito e quindi in quel caso viene definito anche con la intesa del consiglio presso col consiglio europeo e dal Parlamento su proposta della commissione che i Parlamenti nazionali possono esprimersi se si tratta lì di vedere dove incardinarsi incardinare o no nel programma alcuni problemi
E alla fine dell'anno sulla questione suo esame del rapporto di coesione per vedere se c'è stato un eccesso di legislazione da parte da parte comunitaria
Fase discendente la fase discendente
Io credo che ma questo è messo sta questa mattina che in effetti si tratta di ulteriori perfezionamenti messi a punto soprattutto fosse di fare un testo unico dopo vent'anni e modifiche delle leggi la pellicola e farlo
E delle variazioni che ci sono state però anche qui meccanismi ci sono quelle che Banca
La regolarità hanno
Ecco perché noi abbiamo proposto la sessione comunitaria che oggi è stata ripresa da vari autori però qui vorrei dire un punto
La sessione comunitaria non deve essere soltanto la legge comunque perché no perché se no tutto quel quell'entusiasmo per la fase ascendente cade cioè il discorso parte la fase ascendente fondamentali
Dobbiamo parlare solo dalla fase discendente si parla solo dalla fase discendente la sessione comunitaria serve solo per le leggi comunitarie eh no la sessione comunitaria deve servire anche per la relazione annuale c'è quella relazione che dopo le ultime modifiche
Fa il Governo per dire quale sarà la sua posizione in sede europea per l'anno che arriva quindi la proposta che abbiamo abbiamo avanzato sette alla Camera è di fare una sessione comunitaria che veda da un lato il recepimento
E dal attraverso da François i cellulari e dall'altro la discussione degli indirizzi che il governo intende assumere durante l'anno niente l'anno che inizia per sostenere le grandi scelte politiche cioè ci deve essere un coinvolgimento del Parlamento sulle priorità sulle posizioni del governo almeno delle grandi scelte politiche salvo poi l'esercizio caso per caso bene quest'anno
Noi abbiamo qualche paletto regolamentare abbiamo già messo rimangono gli altri da mettere però volevo concludere dicendo
Che quest'anno il Governo
Ha presentato entro il trentuno gennaio sia la legge comunitaria sia la relazione annuale
E ieri abbiamo completato l'esame dell'uno e dell'altro nei sessanta giorni previsti
Noi esperimento eremo in aprile questa sessione embrione quindi è nato si tratta adesso di farlo vivere in un ambiente favorevole e legittimarlo con gli ulteriori tasselli normativi
Dove sono parole al senatore Bedin presidente della Giunta per gli affari comunitari del Senato
Sì credo che come Parlamento come Senato il particolare ma anche il collega Roberto in appena detto dobbiamo essere grati al ministro letta di questa iniziativa che si inserisce del resto in una verifica che acquisì senza ormai diffusa cioè quella di
Non solo evidenza i problemi ma trovare anche le soluzioni
Per quanto riguarda il recepimento e la costruzione del diritto comunitario in sede in sede nazionale
Su questi aspetti in questa legislatura la Giunta degli affari europei in Senato ha avuto molte occasioni vere soffermarsi
Sia a livello interno quando ha affrontato in sede parlamentare riesame delle relazioni presentate dal governo al parlamento sia attraverso quattro indagini conoscitive finora svolte sia in particolare anche con i rapporti interparlamentari cui faceva cenno il presidente Ruberti nella cosacca
Sono problemi questi relativi alla partecipazione italiana al processo normativo europeo che certamente si ascrivono a fattori politici anche se non sempre e ai quali comunque occorre dare una risposta immediata al Senato è stato oggetto recentemente di un approfondito dibattito inaugura è stato oggetto la ratifica dell'accordo dell'Unione europea con il Marocco nell'ambito del partenariato euromediterraneo
Per la prima volta il parlamento Senato hanno messo in discussione un accordo internazionale partendo dalla considerazione che esso non aveva tenuto conto complessivamente degli interessi nazionali
Un fatto da una parte positivo che indica come il parlamento stia prendendo coscienza che molte delle decisioni che ci riguardano vengono costruite anche al di fuori del parlamento
Ma può essere anche negativo perché da una visione può dare una visione nazionalistica delle nostre politiche
Un aspetto particolarmente importante sul quale già durante la decima legislatura a conclusione di una indagine conoscitiva svolta dall'allora presidente della Giunta per le fare europei il l'attuale ministro Zecchino era emerso e questo è emerso anche da un'indagine
Di cui sono stato relatore sull'attuazione del Trattato di Maastricht
Nel nostro Paese era emersa come fondamentale ed esigenza di un più ampio coordinamento fra il momento della partecipazione dell'Italia al negoziato
Sui progetti di atti normativi e quello della loro attuazione cioè si è verificato questa ETA convinzione che ci siamo fatti che o c'è una modo di partecipare al negoziato da parte di tutti i soggetti istituzionali italiani oppure il recepimento non solo è difficile ma è particolarmente particolarmente per quanto riguarda gli strumenti io farò solo un accenno non perché sfuggire alla realtà ma perché il processo di cambiamento questi amo assistendo che stiamo vivendo in Europa è tale che non deve farci perdere una prospettiva di ampio respiro
E mi rifaccio alla commissione bicamerale per le riforme costituzionali e ad alcuni emendamenti che membri dei due rami del Parlamento hanno presentato in quella sede ora il progetto di legge costituzionale trasmesso alle presidenze delle Camere
Prevedeva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea tre articoli che tra l'altro contemplavano il concorso delle Camere delle regioni alla fase formativa del processo del del formativa del diritto comunitario in alcuni emendamenti per esempio al Senato sono stati presentati dal senatore Mario Balotelli Alleanza Nazionale dal senatore da vicepresidente Rognoni ed i Democratici di sinistra e dalla e da me prefiguravano poi una più articolata ripartizione delle attribuzioni fra Stato e regioni nella attribuì nella in ordine alla elaborazione e all'attuazione del diritto comunitario e indicavano specifiche funzioni del Senato superando quindi anche dibattito sulla bicameralismo per quanto riguarda la politiche comunitarie
Ora credo che ripeto senza fuggire in avanti probabilmente una riflessione su questi argomenti sulla possibilità che ci resta di comunque modificare la Costituzione in funzione dell'Unione Europea che c'è quella che stiamo costruendo dovremo pur forse da non limitandoci solo agli aspetti elettorali che pure sono importa per quanto riguarda poiché il coordinamento fra le varie amministrazioni in sede di elaborazione ed attuazione degli atti comunitari fin dall'inizio della legislatura il Senato aveva insistito perché ci fosse un ministro per le politiche dell'Unione Europea questo un risultato di questo governo dodici i siamo convinti che il fatto che ci sia un ministro sia una riconoscimento importante del delle politiche e qui concordo con l'osservazione fatta del presidente Ruberti con le politiche dell'Unione europea non solo delle politiche comunitarie perché qui si tratta un po'alla volta senza eccessi senza togliere spazio a nessuno di costruire quello che ci veramente è e cioè che le politiche dell'Unione Europea
Sono un po'meno sempre meno politiche di politica estera ma politiche di politica Internal ipotizza cittadini europee
E con riguardo ai rapporti tra Parlamento governo su questa materia credo che insieme dobbiamo riconoscere allo Stato alcune inadempienze per esempio il Governo ha sospeso a partire dal mille novecentonovantasette rinvio al Parlamento dei progetti di atti normativi comunitari ma d'altra parte e almeno per quanto riguarda il Senato ho sentito adesso il presidente Ruberti dire la stessa cosa
Della Camera noi non utilizziamo appieno i nostri regolamenti l'articolo centoquarantaquattro del regolamento del Senato l'articolo centoventisette del Regolamento della Camera che comunque ci darebbero la possibilità di esaminare i i progetti di atti normativi comuni comunitari e di farlo nelle Commissioni di merito oltre che nelle Commissioni
Specializzate europei
Ecco la anche ho sentito l'intervento del presidente Chiti ha come stiamo conducendo al Senato una indagine conoscitiva sulla partecipazione delle regioni alla fase formativa e applicativa del delitto comunitario abbiamo constatato almeno allo stato attuale l'inesistenza di dati sull'applicazione dell'articolo nove della legge
Cioè centottantatré dell'ottantasette che costo concerne l'espressione da parte delle regioni di osservazioni su progetti di atti normativi comunitari
Se dall'esame svolto risulta pertanto inesistente più che carente o sistematico coinvolgimento di Parlamento e regioni una fase ascendente non si possono però trascurare alcune quei fatti positivi che in questi anni questi mesi stiamo verificando in particolare e qui probabilmente il ruolo di avere un ministro a John è stato fondamentale abbiamo visto che sulla sul giudizio su Agenda due mila sulla riforma dei fondi strutturali della politica agricola comune il la partecipazione delle Regioni coinvolgimento del parlamento in questa fase è stato sufficiente non ancora dono ancora completo però credo di che dobbiamo dare atto sia alle ministro letta e per quanto mi riguarda visto che sono anche dei Vendola come se l'agricoltura ministro De Castro di averci non solo coinvolti ma di avere seguito
Come è giusto con la loro autonomia dei indicazioni che il Parlamento in merito al Senato in particolare in merito aveva adatto al governo
Per quanto riguarda l'attuazione interna degli atti normativi comunitari è già stato detto che evidentemente la legge La Pergola a alcuni di miti ci sono c'è una ricerca da fare per superarla mi pare però che dopo dovremmo insieme cercare di intanto attuare meglio alcune e innovazioni che sono state già portate e per esempio con la legge comunitaria del mille novecentonovantotto la riduzione delle dei contenuti la soppressione dell'allegato di della legge comunitaria e la sua trasformazione in un elemento di era informazione da parte del governo questo per accelerare da parte del dell'amministrazione l'attuazione delle direttive questo mi pare una cosa da verificare pratica prima di procedere ad ulteriore riforma
Così come al va verificata ed è questo il senso della indagine conoscitiva qui come Senato vogliamo collaborare di verificare che impatto sta avendo e avrà e il riconoscimento alle regioni anche a statuto ordinario della facoltà di dare attuazione alle direttive comunitarie nelle materie di competenza concorrente a prescindere dalla adozione della legge comunitaria statale
Pur restando necessaria una legge comunitaria nelle materie di di concorrenza competente per la definizione dei principi nazionali inderogabili per l'indicazione della normativa di attuazione applicabili in quelle regioni che fossero inadempienti
Si deve ritenere che tale innovazione introdotta come ho detto della legge comunitaria novantacinque novantasette e poi dalla legge del mio novecentonovantotto unitamente alla processo avviato dalla legge Bassanini ecco tutto questo complesso di innovazioni comporterà una sensibile sviluppo delle competenze regionali
Ed un possibile snellimento del meccanismo della legge comunitaria nazionale da questo punto di vista mi paiono opportune alcune modifiche nei regolamenti parlamentari concernenti l'eventuale configurazione di una sessione specifica come ha detto il presidente Ruberti di una sessione europea comunitaria non limitata naturalmente alla sola legge comunitaria ma piuttosto a alla legge comunitaria e alla fase ascendente del del processo di diritto comunità il Parlamento dunque dovrà fare la sua parte consapevole delle responsabilità che vi sono riconosciute nell'ambito del procedimento legislativo sia a livello nazionale ma soprattutto come è stato regolato dal trattato di Amsterdam e più in generale di un processo di integrazione cui l'Italia partecipa con convinzione al quale corrisponde un trasferimento dell'esercizio di talune competenze legislative sulla base del principio di sussidiarietà
Lo sottolineo perché non si tratta di un trasferimento di sovranità
Solamente una modo modalità diverse con cui il popolo italiano esercita la propria sovranità
Risposta più adeguata nei confronti di tale processo è costituita però dal recupero di parte del ruolo dei Parlamenti nazionali attraverso l'esercizio di ho potuto di opportune forme di indirizzo nei confronti dei loro governi
Indirizzo che badato sia singolarmente dei singoli parlamenti sia insieme pura nel rispetto dei governi che nell'ambito del Consiglio
Consideriamo a fare il nostro legislatori europei
Grazie allora della parola al presidente del Comitato economico e sociale Beatrice Rangoni Machiavelli
Io sono molto grata al ministro letta anche se mi ha costretto per perché citare a lasciare a metà la sessione plenaria del Comitato economico e sociale che però ieri accolto con un lungo caloroso applauso
La notizia della designazione
Alla presidenza della Commissione europea di Romano Prodi
Io vorrei
Spiegare a tutti voi perché il Comitato economico e sociale che molto poco conosciuto e veramente uno strumento molto importante un canale istituzionale importante
Attraverso il quale Italia può essere presente nella fase ascendente cioè quando si elaborano le normative europee
Noi siamo un'Assemblea di duecento ventidue consiglieri divisi per i quindici Paesi siamo praticamente un Consiglio economico e sociale europeo
Siamo stati istituiti dai Trattati di Roma di nostro carriere e necessario quindi potrebbe essere impugnata guarda all'amico la Pergola che sa bene queste cose potrebbe essere impugnata è una direttiva che non abbia tenuto conto non abbia avuto nel dossier il parere del Comitato economico e sociale però non è vincolante anche noi come le altre istituzioni europee abbiamo avuto le nostre competenze i nostri poteri ampliati
Dal trattato di Amsterdam tanto che il nostro ruolo consultivo adesso lo dobbiamo esercitare anche verso il Parlamento europeo in tutti i settori di codecisione
Io vorrei spiegare B e dirvi il rammarico degli italiani che si compattano a Bruxelles via dire così pochi rapporti con loro paese
Io non vi assicuro siamo bombardati dalla presenza di tutti i Paesi europei perché sanno che si può molto influire sul processo decisionale europeo attraverso la modifica e le proposte io ho portato qui lascerò poi tutto
Al al ministro letta il seguito data e Peri del Comitato economico e sociale che ogni tre mesi la Commissione elabora
Dimostra che circa il sessanta per cento delle nostre proposte viene recepito nel testo finale della direttiva cosa che si vi confesso può stupire anche nomi ma che abbastanza logica se si pensa che noi lavoriamo con un sistema di gruppi di studio
Che riflettano la composizione del comitato e cioè chi rappresenta le piccole-medie impresa delle associazioni che categorie degli agricoltori chi rappresenta i sindacati e chi rappresenta la grande industria
Queste componenti sono la società civile organizzata europea
Che attraverso le organizzazioni cui sono rappresentati i cittadini fanno arrivare la voce delle loro legittime esigenze nel processo decisionale europeo proprio ieri intrattenendo grande dibattito sulle nuove le nuove evoluzione istituzionale e politica dell'Unione Europea ho detto sia ben chiaro
Che il nostro ruolo
Di fare arrivare la voce delle legittime esigenze esattamente il contrario a quello di paradiso delle lobby che i nostri denigratori qualche volta
Vogliono farci sembrare non è assolutamente così nella sintesi tra gli interessi legittimi che alla base di qualsiasi processo che mo'traffico e noi oggi possiamo proprio in questo ruolo che c'è stato dato dai Trattati di Roma ma che ci viene ormai riconosciuto da tutti dare un grande contributo
è un grande valore aggiunto al processo decisionale e alle lavorazioni delle direttive noi abbiamo anche il diritto di iniziativa
Abbiamo fatto un pareri iniziative sul finanziamento dell'unione europea dal due mila due mila sei
è stato mandato in tutti i dossier di chi partecipa al vertice di Berlino già ieri abbiamo avuto la risposta affermativa e di fatti sarò contenta dei il commissario Monti che abbiamo appena ci siamo appena visti a Bruxelles lo riceverà per il primo appena cioè il testo ristampato perché molte di queste proposte che hanno delle grosse implicazioni fiscali verranno proposte anche dalla presidenza tedesca sulla questione che stanno discutendo sul finanziamento
Dell'unione europea io non vi voglio far perdere tempo voglio solo dirvi di ricordarvi lo dico al ministro lette a tutti voi che avete a cuore le sorti dell'Italia
Come paese che deve dire riprendere il posto che le spetta in Europa che ci sono ventiquattro consiglieri italiani
Il ventiquattro consiglieri italiani
Non aspettano altro che di poter servire fedelmente nel loro Paese io vi giuro che ricevo dalla mattina alla sera le delegazioni degli altri paesi
Che chiedevano favori che se non sono legittimi ovviamente
Mi rifiuto difendere in considerazione ma chi si rendono conto voi non avete idea che cos'è per esempio i britannici
Ci hanno il numero due della loro rappresentanza permanente che li chiama tutti dice esattamente come il governo inglese vuole che si comportino in ogni dossier della Unione Europea questo il commissario Monti lo sa non è che succede molto con gli italiani su italiani sono anche loro colpevoli
Di non Sentinelli far parte di una comunità nazionale però se noi avessimo un contatto più diretto io vi assicuro che il Comitato economico e sociale può fare molto
Per perché l'Europa e l'Italia siano più niente
E vorrei dire ancora grazie per questa straordinaria iniziativa
Che avendo dedicato tutta la mia vita alla battaglia per una Italia più europea in un'Europa più unita
Con queste iniziative questo nuovo modo di procedere e con l'elezione di Romano Prodi alla presidenza della Commissione mi sembra che finalmente posso guardare il futuro con più speranza grazie
Grazie io devo ringraziare per la presenza sono appena arrivati il ministro dell'Agricoltura delle risorse agricole pardon Paolo De Castro esperto di reti come fa la vera l'Italia più Europa direi visti i risultati dell'ultimo negoziato
Agricolo e il sindaco di Roma Francesco Rutelli entrambi sono
Sono due partecipazione molto graditi richiederà entrambi da intervenire direi a a Francesco Rutelli S allora il ministro De Castro prima ministro De Castro grazie a tutti e due per la partecipazione
Vi ringrazio il ministro letta no no non era previsto il mio intervento però colgo l'occasione volentieri per esprimere un ringraziamento innanzitutto per l'iniziativa Europa in Italia
Credo che il nostro paese in questo difficile negoziato che si va concludendo proprio in queste ore a Berlino
Dovrebbe essere questa sera la giornata
Conclusiva
Dovrebbe ratificare l'accordo che ministri e l'agricoltura hanno ragione abbiamo raggiunto l'undici marzo scorso d'accordo difficile negoziato che durato più di quindici venti giorni e che alla fine credo al di là di quelle che saranno le conclusioni di questa sera saranno note sicuramente l'Italia a giocato credo tutto il governo con un gioco di squadra che ha dato quel protagonismo che mancava al nostro Paese da tanti anni
Sicuramente il risultato in termini finanziari dimostra come alle volte le regole europee costruite senza una partecipazione attenta senza un'analisi che vada a verificare singoli dossier tecnici quelli che possono essere gli effetti delle direttive dei regolamenti comunitari provoca sicuramente un impatto devastante noi abbiamo subito nel novantadue con la riforma né Cerri soprattutto in alcuni settori quello che la carne bovina abbiamo subito dei danni incredibile bene bastato modificare alcune regole su quel settore che sono diventati più di mille miliardi l'anno le entrate per il settore solo della carne bovina
Poi c'era il problema delle quote latte poi tutti abbiamo fenomeno direttamente o indirettamente vissuti i problemi quindi riuscire avere soddisfazione incremento di quote a un paese come il nostro che giustamente aveva un'entità di quote assolutamente al di sotto della capacità produttiva questo è stato un risultato importante al di là diciamo di questo risultato credo che l'aspetto più importante soprattutto in un convegno come questo sia quello di di poter dire tutto il governo ha giocato un ruolo questa volta davvero incisivo nel poter partecipare nella definizione di quelle regole che possono le regole che fanno l'Europa
Io mi fermo qui e ringrazio ancora
Parola al sindaco di Roma Francesco Rutelli lo ringrazio ancora molto per la partecipazione alla sensibilità che ha dimostrato
Prezzo il ministro per il suo marito mi sembra questa
La sua saluto presidente alla Camera e le altre autorità presenti
Mi separo iniziativa corrisponda all'approccio
Di notevole qualità impegno ed anche se posso dire freschezza che il ministro letta ha messo nel suo mandato
Sono competente sia voglia di portare un'innovazione sostanziale in questo settore decisivo io ricordo era in Parlamento quando sono fatte a grazie all'impegno dei dei ministri pro-tempore
Credo Nicola pergole prime sessioni comunitarie in una materia molto difficile da da spiegare nella lo svolgimento ordinario di attività parlamentare
Ricordo che cadeva un po'in quel periodo anche ricordarci fare qualche piccolissimo passo di di memoria vi ricordo
Cadeva l'iniziativa dei parlamentari italiani sulla scia di Altiero Spinelli e della sua battaglia
Si batterono perché nelle elezioni europee di dieci anni fa per l'ottantanove
Si votasse per un referendum consultivo che attribuisse
Ai parlamentari eletti agli europarlamentari un mandato costituente
A quei tre presente lo ricordano e e credo sia utile ricordarlo per ricordarci
Quanti quante occasioni sono passate quante disillusione sono registrate in fondo
La fatto che la nomina la designazione di Romano Prodi sia caduta in un giorno certamente drammatico e difficile
Per il mondo intero è sicuramente molto critico anche ed in primo luogo per l'Europa farà sì che solo oltre che agli addetti ai lavori naturalmente oltre che le persone consapevoli soltanto nell'arco di alcune settimane si potrà cogliere il significato davvero storico di questo successo per il nostro Paese che va a merito
Dell'Italia che va a merito certamente del Governo
Cioè qui commissario Monti va sicuramente anche
A segno grazie alla buona prova che è stata data dai nostri immediatamente due rappresentanti presso la commissione
E tuttavia la dimensione di questa scelta è politicamente
Sensazionale per il nostro Paese e ce ne accorgeremo con il trascorre del tempo una delle posizioni più importanti della terra è in mano italiana in mani certamente competenti
Trasparenti soprattutto con un mandato questo vorrei sottolinearlo fortemente legato all'innovazione
Questo conflitto che c'è stato tra la Commissione parlo del Parlamento nei confronti la commissione che ha avuto anche delle distorsioni indubbiamente ha portato però ad un impulso
Che un impulso ad esercitare un mandato innovativo questi romantiche Regolo lo verificheremo nel tempo
E pur con le immense difficoltà istituzionali e sostanziali ci sono e vi saranno costituisce una potenzialità notevolissimo
Convegno mi pare di grande interesse
E di un profilo tecnico estremamente puntuale vorrebbe oltre che dare questo saluto ed esprime il suo apprezzamento che sincero al ministro
Voglio fare su una piccolissima considerazione
Che riguarda i che riguarda
Il monitoraggio dei finanziamenti
Tutte le politiche urbane
Fondi strutturali che riguardano
Regioni e soprattutto città noi abbiamo avuto un dibattito con Letta abbiamo partecipato ad una un incontro di noto otto su proprio sul tema la coesione nel quale fatto a mia tradizionale e inconcludente battaglia per perorare la causa di una politica urbana e la politica delle città da parte di un europea un apolide recitato devo dire molto francamente che non è molto aiutata
Tu hai alla responsabilità dell'importante istituzione consultiva che ha un suo radicamento che non è molto aiutata dall'altra nuova istituzione che è stata costituita
E che io credo bisogna su cui bisognerebbe fare un radicale ripensamento il comitato delle regioni un organismo nato vecchio occupato con un sistema di spartizione
Di nomine indecorosa
E
Inefficiente
Che è diventato sinceramente cioè uno c'è il cimitero degli elefanti ma per citare fatti però c'è qualche secolo perché si strutturi sono sentieri agli elefanti vanno morire no in località misteriosa costruire un cimitero di elefanti in due anni e mezzo un record mondiale quindi vorrei segnalare che per quanto riguardava
Le politiche urbane noi non siamo aiutati dalla fisionomia e dalla fisiologia di questa nuova istituzione che ripeto nuova vecchia
E invece ritengo che nel rapporto con le nostre città
Una cosa che ci potrebbe aiutare su cui forse anche il governo potrebbe energicamente intervenire e quello di rivedere i criteri di verifica che debbono essere sempre più stringenti per quanto riguarda i finanziamenti per quanto riguarda le risorse erogate per contribuire allo sviluppo economico locale ed in particolare l'occupazione
In termini di efficace il meccanismo di verifica professor Monti che sostanzialmente legato ai centri dispense quindi ai criteri impegno e dispensa effettiva forse è il momento
Al anche perché alcune nazioni hanno fatto di questi finanziamenti occasione di vera e propria rinascita certamente abbinata a quello che l'Italia oggi non ha c'è una prontezza amministrativa è una semplicità burocratica
Che ha consentito di sfruttare appieno queste risorse
L'Italia la scottate di me di più negli ultimi anni sempre in sufficientemente io penso che la vera sfida da fare per ciò che riguarda questo terreno che giudico decisivo per il futuro d'Europa ovverosia un'Europa che sia in grado di avere una politica estera e di difesa
Con il terzo millennio e dunque far seguire all'Unione economica e monetaria nascita dell'euro
Un altro livello elevato un altro obiettivo elevato che unisca agli europei nell'avere un esercito
Europeo è sostanzialmente una politica estera
Che rappresenti la sintesi anche in termini di valori civili e democratici del vecchio continente però accanto a questo ci vuole una dimensione di promozione dello sviluppo locale
Che faccia capire ai cittadini che l'Europa interagisce confinante sia cooperative efficacemente per l'appunto alla dimensione di dove sono i problemi problemi sono in misura schiacciante nelle città nelle comunità locale
Problema dell'esclusione sociale propria disoccupazione problema dell'immigrazione anche vano parliamo di politica estera sappiamo che poi le grane vanno a finire nel comunità locale perché i profughi immigrati
L'accoglienza e l'integrazione problemi connessi si misurano alla fine concretamente a questa dimensione allora una dimensione di maggiore più efficace politica europea alla scala urbana a mio avviso ha bisogno anche di criteri di verifica non solo di valutazione tecnica indipendente
Tema che si è affacciato
Sempre più utilmente ma a mio avviso anche dalla determinazione di parametri di efficacia diversi da quello puramente contabile
Ovvero sia
Impatto pupazzo orale
Rilievo sociale partecipazione degli enti locali al processo decisionale crescita dell'autonomia finanziarie diversificazione produttiva
Qualità dell'offerta educativo culturale ecco cioè dei parametri nuovi di efficacia ed efficienza
Che ci permettano di stabilire una nuova alleanza coi nostri concittadini e chiamiamo attraverso gli strumenti dell'unione europea a fare sempre di più uno ci auguriamo parte di una comunità che abbia delle politiche alte
Ma che sappia anche che quando arrivano dei quattrini nostri dei contribuenti europei per dei progetti locali
Che consentano di risalti intervenire le zone in cui c'è bisogno del risanamento della riqualificazione urbana dove c'è un processo di deindustrializzazione o dove ci sono delle politiche
Da condurre per dis per risolvere alcuni dei dislivelli più gravi la nostra comunità ci sono dei parametri verifiche non so soltanto quantitativi ma appunto qualitativi di efficacia con degli strumenti adatti questo penso che aiuterà anche l'Italia che ha tanti problemi
Di prontezza nella spesa
A porsi accanto ai problemi e la prontezza della spese provvede l'efficacia e dei buoni risultati che si possono conseguire ritengo sia un tema importante da porre anche per la prossima Commissione da inserire tra gli altri che hai messo che avete messo
All'ordine del giorno di questo importante seminario sui nuovi strumenti di attuazione delle normative comunitarie un piccolo elemento ma vi prego
Di non trascurabile vi ringrazio
Ringrazio ringrazio il sindaco di Roma adesso che ad un intervento atteso perché il ministero degli esteri è stato molto evocato nella discussione di questa mattina
Il sottosegretario Umberto Ranieri che sottosegretario che si occupa di tutte le questioni europee ci ha raggiunti
Io chiedere subito la parola ringraziandolo molto per i salti mortali uscito a fare per essere per essere qui con noi aspettiamo il suo intervento opossum posseduto in piedi come tu preferisci
Grazie
Io la ringrazio
Per l'invito ad intervenire a questo convegno
Scusa se partecipo solo queste sua seconda parte
Da questo convegno credo venga forte un appello a rafforzare gli strumenti per l'attuazione delle normative comunitarie in Italia
I
Un appello ad adeguare gli strumenti politici ed economici del nostro Paese al muso di Lupo della costruzione comunitaria
Ed è in questo quadro che dobbiamo interrogarci sui caratteri della politica europea
La domanda che poniamo qui
E se la politica europea sia politica interna o politica estera
Una domanda che viene posta anche al di fuori delle istituzioni di governo da parte di quei soggetti economici e sociali che si trovano quotidianamente a misurarsi
Con la definizione con gli affetti delle decisioni comunitarie
Adesso io credo che occorra rispondere affermando che la politica europea e sia politica interna che in politica estera
Dal punto di vista del governo del Paese al quale spetta la responsabilità di definirne nel suo complesso degli orientamenti gli strumenti la politica europea non può non essere politica interno ma allo stesso tempo la politica europea non può non essere pensata e programmata in termini di politica estera
La ragione è sostanzialmente una la politica europea chiama in causa gli interessi nazionali del nostro Paese
E come tali devono essere difesi e promossi
Interessi nazionali che certo si pongono in modo nuovo non in forma angusta mente nazionale
Che non corrisponderebbe più al grado di integrazione raggiunto dai soggetti
Sovranazionale di cui l'Italia fa parte
Abbiamo avuto proprio ieri una dimostrazione di come essi difenda l'interesse nazionale in questi nuovi termini
Di fronte alla più grave crisi istituzionale nella storia dell'Unione
Il nostro paese ha giocato la carta della candidatura di Romano Prodi una iniziativa che ha avuto due risultati
Il primo è stato quello di affidare ai al nostro Paese un incarico di straordinario rilievo
Il secondo non meno rilevante
è stato quello di permettere con l'assunzione di tale responsabilità da parte una personalità di spicco come Romano Prodi una rapida fuoriuscita dalla crisi istituzionale dell'Unione
Un duplice risultato
Nazionale e sovranazionale insieme
Io credo che il carattere storicamente originale del processo comunitario di qui l'associazione di Stati sovrani che è stata messa a fondamento della comunità europea
Renda la politica europea una parte fondamentale della nostra politica estera
Del resto lo sforzo paziente di far coincidere attraverso procedure sempre più codificate le volontà di entità statuali autonome richiede l'utilizzo degli strumenti
Più avanzati della diplomazia
Questo dato appare evidente per quanto riguarda i pilastri intergovernativi del processo di integrazione la pesca la cooperazione in materia di giustizia affari interni ma è vero anche per quanto riguarda il primo pilastro anzi direi che in questo caso si assiste addirittura ha un doppio binario negoziale
Da un lato c'è il negoziato classico fra gli stati membri in seno alle istanze del consiglio
Dall'altro c'è il negoziato interistituzionale con la Commissione che detiene l'esclusiva del potere di iniziativa e sempre più anche con il parlamento il cui ruolo si è considerabili mente rinforzato con le ultime revisioni tratta in entrambi i casi quello che il governo è chiamato a fare cercare di far convergere la volontà dello Stato italiano con quella di attori che non appartengono alla sua sfera interno
Convogli arma attraverso processi decisionali complessi che in alcuni casi prevedono la dizione di decisioni a maggioranza in altre all'unanimità altra volta prevedono un ruolo significativo della Commissione e del parlamento tra l'altro tra l'altro l'altra rispondono a una logica strettamente intergovernativo
Questo dato di fatto
Non è stato il momento modificato con lei ultime revisioni del trattato basta del resto richiamare alcuni elementi salienti dei meccanismi di funzionamento dell'Unione
Per avere la riprova del carattere ancora come dire diplomatico dell'attività che il nostro governo come tutti i Governi degli Stati membri svolge insieme all'Unione pur essendo il Consiglio dei ministri un organo unitario viene conferito e ministri degli esteri il compito di preparare il Consiglio europee
Costituiscono essi Consiglio affari generali cioè la formazione consiliare che si svolge tradizionalmente il ruolo di garante della coerenza delle politiche comunitari
Il carattere diplomatico dell'attività dell'Unione ancora più evidente poi negli ambiti nonna ancora comunità Rizzati nel cosiddetto secondo pilastro che riguarda la politica estera e di sicurezza comune nel terzo pilastro
Che riguarda la cooperazione in materia di giustizia ed affari interni basta avere sott'occhio un ordine del giorno di una riunione del Coreper
Per rendersi conto che nei negoziati europei
Tutto si tiene
Martedì e dall'apparenza tecnica vengono trattate di conserva con tematiche di politica estera questioni del terzo pilastro si affiancano a problematiche di carattere istituzionali il dialogo fra le istituzioni dell'Unione procede fianco a fianco con i negoziati a Bruxelles e nelle capitali con gli altri stati membri
è evidente che per gestire correttamente questi negoziati
Non si può prescindere da una visione globale di tutte le problematiche sul tappeto
Perché prescindere perché scindere alcuni degli aspetti del processo di integrazione europea dagli altri un'operazione non solo sbagliata ma inutile data l'inestricabile in Rete di correlazioni che esiste fra di essi
E alla luce di queste esigenze
Che si è deciso di creare nell'ambito del Progetto di riforma del ministero degli affari esteri una Direzione generale per l'integrazione europea
Per contribuire a riportare in un quadro unitario la trattazione delle tematiche attinenti ai tre pilastri della costruzione comunitaria
A futura direzione per l'integrazione europea potrà così costituire un punto di riferimento e un polo di coordinamento appropriato
Per tutte le amministrazioni ed attori nazionali coinvolti nella trattazione di dossier
Comunitaria
In questa ottica si è rafforzato in questi ultimi mesi da parte del ministero i propri uffici che si occupano di materie europee con i consiglieri diplomatici dislocati presso le singole amministrazione
E però raramente si è preso a coinvolgere sempre più direttamente le nostre ambasciate nei Paesi membri su tutti i dossier comunitaria
In modo da poterne valorizzare appieno le potenzialità in termini di raccolta delle informazioni di tessitura di possibili convergenze da sfruttare poi adeguatamente in seno all'istanza dell'unione
Gli altri Paesi
Membri guardano con molto interesse al nostro progetto che consentirebbe di a vere nelle rappresentanze permanenti a Bruxelles e nelle capitali dei punti di raccordo chiaramente individuati per la gestione delle questioni comunitaria
L'esigenza di riaffermare il ruolo del ministero degli Esteri sui dossi era europei trova d'altra parte un corrispettivo anche in seno alle istituzioni dell'Unione
Dove gli stati membri stanno riflettendo se gli strumenti più idonei per permettere al Consiglio affari generale di svolgere con rinnovata efficacia i suoi tradizionali compiti di coordinamento impulso arbitrato nei confronti e le altre formazioni consiliari
Non a caso il nostro documento del novembre scorso con il quale proponevamo una razionalizzazione delle strutture consiliari ed una serie di misure volte a restituire efficacia all'azione del Consiglio affari generali
Ha riscosso consensi fra gli altri partners ed è considerato una valida è bassa una valida base
Per il proseguimento della riflessione in materia
Ma politica europea del nostro come di tutti i Paesi dell'Unione impone impone delle chiare esigenze di coerenza e di progettualità
Esigenze che possono trovare risposta soltanto
Nella misura in cui si individuano in maniera chiara i compiti e le responsabilità che competono a ciascuno degli attori istituzionali coinvolti
Il segreto del successo di ogni organizzazione complessa e stabilire con chiarezza ambiti di azione competenze responsabilità dovremo quindi fare attenzione a non introdurre degli elementi di incongruenza nella gestione della politica europea
La fase ascendente la fase discendente del processo decisionale normativa sono due facce della stessa metà sulla base di questa individuazioni diarie occorrerà consolidare rafforzare entrambi i pilastri quello interno e quello esterno della politica europea dell'Italia
Occorrerà quindi rafforzare il ruolo del dipartimento per le Politiche comunitarie in quella importantissima aria di responsabilità che ad esse competono e che riguardano il versante interno delle politiche comunitarie
Parallelamente occorrerà rafforzare le strutture del Ministero degli Affari Esteri come garante della coerenza dell'azione dello Stato in tutte le branche della sua azione esteri
Su queste fondamenta si potrà stabilire un raccordo sempre più stretto indispensabile fra il dipartimento del ministero in modo da attivare tutte le possibili sinergie il ministero degli affari esteri intende contribuire all'adozione di tutte
Le forme di connessione di collaborazione che possano sostenere l'azione del Dipartimento nella fase discendente del processo normativo comunitario
Assicurando una costante e informativa sullo stato di evoluzione dei negoziati in seno alle istanze comunitarie nell'altro senso anche al Dipartimento potrà fare molto per facilitare l'azione del Ministero degli Affari Esteri
Concludo da un lato le nostre posizioni negoziali risulteranno tanto più credibili quanto più sapremo dimostrare di essere in grado di adeguarci come sistema Paese alle norme e alle politiche comunitarie
Dall'altro il dipartimento potrà fornire degli utilissimi elementi d'informazione di valutazione sulle esigenze pratiche di ordine normativo che dovranno ispirare la nostra azione negoziale queste sinergie possono essere trasformato in un rapporto organico probabilmente questa ipotesi non deve essere scartata a priori
Tenendo ferma la distinzione tra la fase Sterne quell'interno dell'azione dello Stato si potrebbe pensare a una loro maggiore integrazione a livello di responsabili politici da questo punto di vista guardi Red con molta
Pensioni alla soluzione francese che faceva un ministro che riceva dal ministro degli affari esteri la delega per gli Affari europei che abbia al tempo stesso la responsabilità per il versante interno delle politiche comunitarie naturalmente questa soluzione presenta alcune difficoltà sul piano istituzionale dato che il nostro ordinamento non prevede a differenza che in Francia la figura del ministro delegando
Ciò nondimeno io ritengo che andrebbe adeguatamente approfondito
In ogni caso il problema che al centro della nostra riflessione e che oggi con questa iniziativa trova un momento elevate qualificato di approfondimento è il tema di uno sforzo coerente comune per dare sempre maggiore efficacia
Alla iniziativa del nostro Paese e la costruzione la politica comunitaria grazie
Io ringrazio ringrazio molto sottosegretario Ranieri per l'intervento credo che sì è un importante elemento di completezza per la riflessione che è cominciata questa mattina che ha toccato molti degli aspetti che ha avuto molti approfondimenti che credo avesse veramente bisogno per essere completa a questo punto di una riferimento di un riferimento importante alla attività
Che il ministero degli Esteri compie in questa materia i rapporti che riguardano il rapporto con la rappresentanza con le istituzioni
Comunitarie con la fase negoziale del lavoro del lavoro del dei rapporti tra il nostro Paese e l'unione io darei la parola adesso al professor Mario Monti credo che il suo intervento sull'intervento per noi particolarmente atteso devo dire che nella attività
Questo ministero diciotto compiere da poche settimane Pozzi pochissimi mesi a questa parte
La consapevolezza di avere a Brussel un punto di riferimento pacchetti
Di tranquillità per certi versi di stimolo di spinta esterno è stata molto molto significativa devo dire che voi sapete professor Monte quello che scrive le pagelle lo score vuote di cui abbiamo parlato questa mattina allungo cioè la classifica dell'attuazione nel diritto comunitario vede appunto il commissario Monti aver introdotto io la considero una cosa molto positiva anche se Italia elemento spesso di messa alla berlina o di stimolo perché alla fine l'indicazione e l'identificazione della realtà degli strumenti delle necessità
Di muoversi di muoversi rapidamente di raggiungere risultati maggiori risultati in tempi più rapidi credo che sia sicuramente un aspetto positivo positivo anche se il leggere spesso che appunto a siamo al quattordicesimo e quindicesimo posto credo che adesso abbiamo scavato qualche qualche gradino se posso dirla in gergo sportivo uno dei compiti di questo convegno di questa iniziativa e di lasciare la bassa classifica nell'arco di pochi mesi ma di riuscire ad arrivare almeno entro diciamo i prossimi mesi in zona Uefa poi concorrere non bisogna mai puntare subito allo scudetto perché se no poi non si hanno le forze e si finisce per fare esattamente potrà però credo che con una buona
Equilibrio delle forze delle energie che noi abbiamo io credo che possiamo lavorare oggi per scalare qualche posto in classifica e rendere il nostro Paese invece più equilibrato e più incisivo in questa materia che una materia oggi ancora più rilevante dopo l'ingresso dell'Italia nell'euro quindi è veramente con grande piacere con grande affetto anche do la parola al professor Monti credo che il suo intervento sia uno degli interventi più attesi della nostra giornata di lavori grazie professore
Signor presidente della Camera signori ministri
Signore e signori ringrazio molto il ministro letta per l'invito per le sue parole
E soprattutto voglio rallegrarmi con lui per questa iniziativa importante
Per l'impulso che ha dato e sta dando ai progressi dell'Italia in questa materia cruciale
E se posso aggiungere una testimonianza personale anche per l'impegno e l'efficacia con cui a Brussel lo vedo operare il rappresentare l'Italia in particolare al tavolo del consiglio dei ministri del mercato interno
Le ok riflessioni che desidero portare alla vostra attenzione
Discendono dall'esperienza fatta in questi anni nel lavoro di costruzione e di sviluppo del mercato unico
Sono considerazioni che potrebbero essere corroborate da cifre credo di doverle o mettere in questa sede quello che vorrei dare il senso politico dell'azione che la Commissione europea ha condotto in questo campo
Senso politico in questa materia significa di politica economica e al tempo stesso in modo inestricabile di politica normativa
Perché perché la costruzione del mercato unico è fatta in ultima analisi per ragioni di politica economica e sociale
Ed è incardinata su strumenti normativi
La costruzione del mercato unico è stata direbbero gli economisti la più grande operazione di politica economica all'atto dello offertagli sa Applied side Economics di tutta la storia economica
Perché
A capire quindici mercati nazionali in uno
E imporre e mantenere i nessi condizioni di trasparenza di apertura di concorrenza
è una poderosa liberazione di forze dell'offerta per la produzione
Evidentemente da un punto di vista normativo questo ha significato sostituire una miriade di norme nazionali con altre concordate a livello comunitario è chiaro che ci sono state negli anni Ottanta centinaia di direttive per creare un mercato unico
Ma ognuna dava colpi
Di piccone a decine o centinaia di normative nazionali restrittive preclusi
In questi ultimi anni
Abbiamo pensato che occorresse una nuova fase dal punto di vista della politica normativa nel mercato unico e quindi nella produzione
Di quelle normative comunitarie per le quali poi si pone a livello di singoli stati membri non solo il tema del concorso alla loro fare formazione ma anche il tema del recepimento
Ma le linee sono state
Meno regolamentazione
Regolamentazione più semplice
Regolamentazione nata il più possibile da farsi nascere il più possibile dal basso
E al tempo stesso maggiore attenzione direi intransigenza nella applicazione effettiva delle norme né nel forse
A vantaggio della credibilità del mercato unico e un po'di tutta la costruzione europei meno regolamentazione non affidò le cifre mai abbastanza impressionante vedere negli ultimi anni
La riduzione della produzione di nuove norme comunitarie
Osservazione collaterale quasi ci fosse una sorta di horror vacui
La produzione di norme
Legislative regolamentari tecniche a livello nazionale
Invece andata accelerando in parte
Compensando quella de regolamentazione che sul piano comunitario si è cercato di introdurre
Parentesi nella parentesi andando a guardare bene
Questo fenomeno di compensazione caratterizza soprattutto Germania e Regno Unito
Due paesi che sono stati all'avanguardia nel chiedere giustamente minori regolamentazioni nel mercato
Regolamentazione
Quindi meno Fertile in termini numerici a livello di produzione comunitaria
E regolamentazione se possibile più semplice come il ministro letta sa bene perché ne parliamo ogni volta nel Consiglio del mercato interno
Abbiamo varato e stiamo ora già spento un programma che in lingua inglese rende più l'idea che in altre lingue purtroppo comunque si chiama lemma ed ha quindi l'idea del dimagrimento
Sì la legge slash foto intorno a Mark
Un programma di semplificazione legislativa iniziato nella novantasei proprio a Roma sotto presidenza italiana su proposta della commissione
L'idea del programma Slim
Essa stessa semplice come appropriato forse per un programma di semplificazione legislativa cioè avere dei piccoli gruppi
Di esperti specializzati in un dato campo della regolamentazione farli operare per vedere se non si possa semplifica e cosa istituzionalmente molto apprezzabile devo dire gli Stati membri hanno accettato di non essere ciascuno presente in ciascuno di questi gruppi quindi sono stati gruppi abbastanza argini si sono divisi i compiti gli stati membri nei diversi progetti di semplificazione legislativa e adesso stiamo anche constatando un altro insegnamento interessante
Come sia facile avere un consenso unanime sul principio dalla semplificazione come sia complicato mettere in atto la semplificazione quanto difficile sia per poi il
Concorso degli stessi Stati membri in sede di adozione delle norme di semplificazione
Compresa una che
Elimina trentacinque direttive preesistenti e le fonde in una più semplice in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali
Un altro aspetto della politica adottata e quello dicevo di far nascere dal basso
Sì posto in atto un meccanismo di progetto pilota dei Pannella impresa di certo numero di impresa e questo vale ormai noto Stati membri
Dove le imprese passano in rassegna le imprese ma dovrei dire più in generale di utenti
Le potenziali potenziali destinatario vittime del sistema di terra di regolamentazione passano in rassegna nuovi provvedimenti esaminandoli dal punto di vista dei costi che comporta la loro osservanza
E degli oneri amministrativo
Questo aiuta la commissione laddove proprio deve legiferare a farlo con maggiore consapevolezza delle conseguenze economico
Tante volte in Italia si lamenta che la legislazione comunitaria nasce troppo ritagliata sulle esigenze delle grandi imprese non sufficientemente sulla tipologia di impresa che caratterizza l'Italia ecco naturalmente più partecipazione c'è a a a questi testi Pannella s'più c'è garanzia che poi la legislazione sia adeguata queste esigenza
Ci sembra coerente se si fa meno regolamentazione se si semplifica la regolamentazione esistente se si fa una regolamentazione più pragmatica ci sembra essenziale che scusate io parlo ancora presente dovrei dire ci sembrava ci è sembrata
è difficile
Essenziale assicurare in pieno Enforcement inchiodare nel terreno le norme con l'applicazione
Di qui tutta una posso dire escalation della attività di contenzioso che in questo in altri campi da Commissione europea apposto in atto negli ultimi anni
Con le procedure di infrazione di vario di vario livello fino al ricorso alla cortesi giustizia alcune di queste effettivamente hanno interessato
Il nostro Paese ma devo dire che ogni Paese tende a vedere soprattutto quelle che riguardano esso stesso
Uno dei vantaggi forse della pagella dello scorporo dalla quale il ministro letta si è riferito è che non solo mette pressione sui Paesi per un puntuale recepimento prima e adempimento poi dalle norme
Ma consente anche ad ogni paese di apprezzare quella che speriamo essere un'equità di fondo nella amministrazione di tutto ciò perché si vede che anche altri Paesi sono afflitti da interventi di è in forse
Stiamo facendo un passo ulteriore anche questo il ministro letta lo conosce discusso nell'ultimo Consiglio mercati
Stiamo cercando di passare da la legislazione sul mercato unico ad un
Contributo di stimolo ai singoli stati membri per le loro riforme economiche strutturali
Avendo partecipato alla formulazione di questa nuova linea di produzione posso dirvi qual è stato il pensiero
In Italia lo possiamo particolarmente apprezzato
Abbiamo tutti considerato un po'scomodo ma tutto sommato utile a vedere Maastricht i criteri e i parametri le verifiche questo ha concorso al risanamento finanziario d'altra parte siamo tutti consapevoli del fatto che occorre soprattutto a beneficio dell'occupazione avere riforme strutturali nei mercati non solo del lavoro ma anche dei prodotti e dei servizi del credito delle professioni eccetera
Ci siamo chiesti non potrà l'Europa dare un analogo stimolo
In queste cose così come indubbiamente l'ha dato in materia di risanamento della finanza pubblica
La risposta è stata forse si può darlo ed è nato così un
Processo di monitoraggio che noi nel nostro gergo chiamiamo di Cardiff perché è stato Benedetto durante la presidenza britannica al Consiglio europeo di Cardiff nel giugno del novantotto e che adesso sta avendo le sue prime applicazioni in seno al Consiglio Ecofin
E in seno al Consiglio mercato unico in che cosa consiste non è un'armonizzazione non è una nuova normativa
è mettere gli Stati intorno a un tavolo chiedere a ciascuno di essi
Come hanno fatto di presentare abbandona rapporto sui progressi queste diverse liberalizzazioni e riforme strutturali e fare discutere tra loro gli Stati per comparare i progressi fatti questo già comincia ad avere un perfetto benefico di emulazione io credo che sempre di più l'Unione europea Possa sostituire alla armonizzazione che piove dall'alto e che qualche volta pialla arbitrariamente delle differenze invece arricchiscono questi meccanismi di comparazione di monitoraggio che hanno poi effetti concreti molto rivela
Normativa sul mercato unico
Suo prolungamento nel corpo delle economie attraverso le riforme strutturali
Certo l'importanza e qui rivolgo in particolare all'Italia di un puntuale adempimento dal punto di vista del recepimento e poi per l'osservanza delle norme
Perché è ovvio perché si dette perché fa parte degli obblighi di uno Stato membro nei confronti degli altri della comunità
Anche per una questione di immagine del paese indubbiamente
Ma anche perché conviene e questo è l'argomento che sempre di più cerchiamo di utilizzare
Se andiamo a vedere queste classifiche che effettivamente in questo momento ma sono sicuro che presto la situazione migliorerà non vedono l'Italia imposizione brillante queste classifiche dei ricevimenti
Facciamo una scoperta interessante
Quei Paesi che sono più in regola con il mercato unico
Tendono ad essere quelli che hanno un tasso di disoccupazione più basso
Sarà un caso no non credo che sia un caso perché perché le norme sul mercato unico
Impongono nel tessuto di un economia apertura concorrenza quelle cose che danno luogo alla flessibilità che è condizione non sufficiente ma necessaria per
L'occupazione
Ecco allora che
Non c'è
Scusate la semplificazione terminologica inappropriata solo il bastone dello scorporo della pagella
Per l'esposizione comparata delle diverse situazioni ma c'è intrinseca in queste cose la carota del vantaggio economico del a adempiere puntualmente al
Mercato unico
E queste considerazioni abbiamo cercato di svilupparle sempre di più andando proprio a parlare ai Parlamenti nazionali la Germania voglio citare la Germania perché spesso abbiamo dovuto
Pubblicamente rilevare la posizione tedesca del tutto insoddisfacente tenuto conto anche della del peso del paese sull'economia comunitaria complessiva la Germania si trovava
Un anno fa in quattordicesima posizione l'Italia era era allora in dodicesima e adesso si trova in sesta la Germania
In ricordo in particolare una un'audizione presso la commissione Affari europei del Bundestag
Dove sottolineando la gravità di questa situazione si è poi messo in moto un processo procedimento virtuoso
Con il Parlamento che ha chiamato il Governo a rispondere il governo che usando la pagella ha messo sotto pressione i lender per la loro parte del recepimento
La Germania si trova ora in posizione Migliore
Voglio
Concludere
Su questo punto quindi complessivamente la mia esposizione signor ministro
Osservando che
Mi pare davvero molto importante quello che l'Italia ha messo in cantiere in questa materia
Con un impegno a suo del Governo del Parlamento e se mi è permesso un suggerimento
Sforziamoci tutti di presentare questo non solo come qualcosa che dovuto
Per un obbligo di cittadinanza europea ma anche come qualcosa che conveniente per il buon funzionamento dell'economia è un meccanismo anche questo di politica
Economica
Concludo con una
Osservazione
Personale vedendo il tema l'Europa in Italia
Legato all'Italia in Europa
Gli enormi progressi fatti io ho in mente ancora il gennaio novantacinque quando ho iniziato il mio mandato a Brussel e l'Italia era fuori da tutti gli ambiti dell'Europa intensa e in quel momento erano tre
Lo smentì
Da cui era uscita nel settembre novantadue
Il percorso e altri vedevano
Verso la moneta unica
E che gli italiani in quel momento non solo non percorrevano ma in gran parte non vedevano
Schengen parola in a quell'epoca alquanto astrusa al per l'opinione pubblica italiana
Ricordo su Schengen
Che
Non solo l'opinione pubblica ma anche il mondo politico all'inizio
Era molto poco attento al fenomeno
Andava estremamente a rilento in Parlamento
La discussione sulla legge sul disegno di legge sulla protezione dei dati personali
Non si coglieva che quello era un uno snodo essenziale per l'ingresso dell'Italia scende
Al comitato esecutivo di Schengen dove mi trovavo a rappresentare la Commissione europea
Tutti i Paesi erano rappresentati da ministri Italia solitamente da funzionari fino a un certo punto
Ricordo di aver avuto occasione di rappresentare ai presidenti del Consiglio di quegli anni e una volta lo stesso presidente della Repubblica l'importanza anche simbolica della partecipazione dell'Italia a Schengen
Devo dire anche in questo campo poi rapidamente ci sono stati progressi per cui è arrivato il ritorno nello SME è arrivato
Un impegno collettivo straordinario
Ingresso nell'euro l'ingresso di Schengen
Col colmi ieri abbiamo una personalità italiana al centro della costruzione europea
Credo veramente che il motivo di soddisfazione collettiva certamente anche quello della mia emozione personale sia molto grande e credo che in questo spirito non sarà poi così difficile percorrere gli altri passi che occorrono
Essere in posizione più consona anche per quanto riguarda queste classifiche di adempimento delle norme comuni
Grazie
Credo che il calore dell'applauso dimostri più di tante parole l'affetto la consapevolezza con quale tutti noi abbiamo guardato al lavoro direi fin qui svolto dal professor Monti credo che sia un segno di un'importante partecipazione che tutti insieme abbiamo compiuto rispetto a questi sforzi credo tra l'altro che anche le cose che ci ha detto vanno esattamente nella giusta direzione di questo sforzo corale per la giornata di oggi forse può venire per le istituzioni del Paese
Io riprendere il filo dei nostri dei nostri interventi che va rivista abbiamo avuto un po'di zigzagare per impegni parlamentari
Chiedendo al presidente della Commissione affari costituzionali del senato che come sapete est non essendoci al Senato la giunta alla commissione permanente per gli affari europei è la commissione che esamina poi la legge comunitaria e quindi a tutto in Senato e quindi a tutto
Il percorso del dello stesso istrumento di attuazione in mano del diritto comunitario per quanto riguarda il Senato senatore Villone di prendere la parola grazie
Grazie ministro
Io credo che sia utile qui riportare non non tanto del mio riflessione giovanile di studioso sui temi del
Ho un po'di
Nel sistema delle fonti ci sono colleghi come Alessandro Vice Russo ed altri che sono in strada che sono
I massimi esperti che noi abbiamo su questi temi rende no
Non ci prova nemmeno accontenta nel piuttosto credo che sia utile portare qui per esperienza dei ormai tre comunitaria di cui due parte appunto da presidente della Commissione e quindi in una posizione tale parte del
Tutta consentirmi di vedere dal di dentro
Un procedimento di formazione sicuramente compresso
L'esperienza di questi ultimi anni
Soprattutto richiamato la mia attenzione c'è un punto che e in realtà la materia comunitaria
E sempre meno materia per consentire ed è sempre più un segmento del di di ogni materia
Noi probabilmente oggi sbagliamo se pensiamo alla materia comunitaria come un oggetto definibile di una competenza specifica perché i profili comunitari sono ormai un po'dappertutto un
Un
Direi che qui il richiamo può essere per gli studiosi del ferro di spalmare qualche
Ci sono venature diritto comunitario dovunque e sarà sempre più così prospettiva cioè noi siamo di fronte ad una tendenza che va fisiologicamente ad aumentarle
Questo che cosa comporta comporta che la legge comunitaria sia diventato sempre più del tempo una legge Omnibus i contenuti anche molto pesante e molto molto consistenti ricordo che un paio di comunitaria dietro
Disegniamo completamente i profili della tutela del consumatore nella legge comunitaria
Questo non è privo di conseguenze in termini di lavoro parlamentare
Non tanto perché come esperienza comune una legge di questo tipo diventa calamita di una infinita di gli emendamenti che appesantiscono la procedura ma soprattutto perché diventa difficile e lo dico senza alcun intento di censura la gestione dell'iniziativa da parte del governo
Per esempio nella mia personale esperienza dove abbiamo avuto diciamo una comunità che in questa legislatura una comunitaria che considero buona una un po'un po'meno bolletta
Ma il problema essenzialmente nel fatto che
Il governo riesce
E faticosa la gestione dell'iniziativa del governo che è costretto a mediare proprio per la natura estremamente complessa
Di questa legge in modo non facile all'interno delle strutture che sono in qualche modo chiamata
A partecipa quindi quando voi mi dite dei
Nei nostri la nostra documentazione notate che magari in Commissione è rimasta ferma per alcuni mezzi la legge comunitaria potete pensare all'inerzia di un presidente che non se ne accorge che è una cosa importante certo però molto più probabilmente siamo di fronte a difficoltà di tipo diverso e che quindi badate bene non si affrontano con delle limature di carattere procedimentale vorrei che fosse chiaro che la conseguenza
Questi
Un secondo collo di bottiglia poiché è la difficoltà del passaggio in Aula spesso lavori molto veloce in Commissione poi non sfondano il calendario ma una qui presidente Violante conosce benissimo per dicembre difficoltà
Poi di arrivare
Concretamente andavano
E qui mi pare che posso soccorrere il concetto di sessione
Perché probabilmente utilizzando in maniera leggera questo strumento noi riusciremmo sotto un profilo ridefinizione più raffinato nel procedimento a coniugale bene tempi sia per la Commissione che per il governo che per il passaggio in aula
Dico questo perché l'idea che si possa risolvere efficacemente il problema del del diritto comunitario affidandola appunto ad una commissione che ha competenza per la materia comunitaria e io non credo che sia giusta
Mi pare un'idea vecchia
Che presuppone che esista una materia comunitaria
Se oggi si facesse una scelta di questo genere probabilmente in termini parlamentari provocherebbe sono la conseguenza di moltiplicare all'infinito le Commissioni congiunte
Che sono come tutti gli esperti di lavori parlamentari sanno la tomba di ragno efficienza questi sono i meccanismi in assoluto più inefficiente che esiste nella procedura parlamentare
Questo concetto in realtà e presupposto sia per la soluzione di questo tipo sia forse della stessa legge La Pergola perché anche quella probabilmente presupponeva che ci fosse come dire una materia comunità
E forse sono giuste e quindi le riflessioni che tendono a meccanismi permanenti e più flessibili cui potrebbero connettersi appunto corsia in qualche modo agevolata
Di trattazione parlamentari qualche parola adesso nel merito io apprezzato moltissimo
Considerazione che adesso svolgeva il commissario Monti anche riflettono in buona parte anche mio versante ed esperienze perché quello che si evidenzia soprattutto in quest'ultima fase
è un divario tra sistemi diversi che hanno livelli non cambia comparabili di decifrazione e di carico legislativo di complessità del sistema normativo
Noi abbiamo una difficoltà perché Arrigo quando arriviamo all'attuazione
Avendo noi un sistema più complesso più pesante carico di regolamentazione
Quando raccontarvi un episodio che può apparire paradossale una recentissima esperienza di attuazione di direttive in cui poiché nel nostro sistema esiste un istituto esisteva ed esiste l'istituto che non c'è negli altri paesi cos'è accaduto
Che la direttiva non lo contempla la legge di delega non lo contempla con l'aspetto paradossale che al bando e dell'attuazione questo istituto è rimasto nel nostro sistema perché nessuno ha provveduto in qualche modo a inserirlo nell'oggetto della regolamentazione che andava tendeva all'armonizzazione questo perché perché noi evidentemente arriviamo con un carico
Maggiore di quello di altri Paesi e quindi già questo una difficoltà in generale poi le del G comunitarie non sembrano rispettare
La tendenza alla semplificazione e al regolamento deregolamentazione
Io penso che piuttosto che in un come diceva come chiamava adesso commissario Monti
Non è strano che si traduca poi in un aggravio su questo versante di regolamentazione si apre uno spazio che qui qualcuno subito corre attenti
Spesso delle tele che per esempio che noi vediamo delle comunità sono probabilmente troppo numerose traducono probabilmente una parte eccessiva della disciplina sul piano legislativo non c'è
In quella particolare su quel particolare versante non è ancora arrivata all'attenzione che per altro verso si pone alla deregolamentazione alla semplificazione alla delegificazione
Quindi vediamo ancora una tendenza
Che va recuperata anche questa nella fase del gestione da parte del governo della propria iniziativa
Che sicuramente non è in linea con le tendenze complessive del sistema
Il ricorso alle fonti del SuperG votive direi e comparativamente modesto sicuramente molto minore
Che in altri contesti eccetera
Quindi come vedete qui abbiamo una serie di questioni che sono parte chiudo con questa perché voglio solo dare una brevissima informativa come dicevo la mia esperienza
Abbiamo un complesso di questioni che
Il problema il profilo organizzativo interno del governo nel momento in cui è articolata la propria iniziativa ed investono va procedura parlamentare nel circuito Commissione a su questi due punti io credo che ci si può possibile con interventi nemmeno tanto radicale
Raggiungere un essi devono efficienza significativamente maggiore nel processo già pronti
Grazie
Siamo nei tempi perché ci stiamo avviando
Alle conclusioni del nostro del nostro lavoro
Come è già stamattina abbiamo ampiamente detto questo è un lavoro congiunto che abbiamo fatto come ministero delle Politiche comunitarie come ministero delle riforme istituzionale da Uto
Avere un concerto di attività su questa tema fin dall'inizio fin dal momento in cui il Comitato scempi si è insediato e ha cominciato a lavorare perché abbiamo identificato nella
Lato istituzionale di riforma delle istituzioni il tema preciso di questa di questa materia non è una materia si risolve in tecnicalità questa è una materia che
Necessita di un complesso di riforme delle istituzioni a vari livelli come già stamattina è stato ampiamente sottolineato nelle relazioni partiva nella nella relazione base
Nel nelle cartelline quindi è stata distribuita tutto del professor Pietro Russo la materia istituzionale una parte in questo caso quanto mai quanto mai delicata e quindi io credo che una prima parte delle nostre conclusioni può essere affidata all'intervento
Del presidente Amato che ha partecipato ai lavori della della mattinata ha partecipato ai lavori preparatori questo convegno e quindi credo che Fossa
Tare alla materia che abbiamo trattato nella giornata di oggi un'impronta di prospettiva rispetto a ciò che il governo vuole intende fare su questa complessa difficile articolata
Ringrazio permettimi di salutare il presidente della Camera perché sono entrato mare educatamente chiusi mentre i lavori erano iniziati passandogli accanto ringraziandolo per essere venuto
Ai nostri lavori potrà constatare
Così come partecipanti o un seminario di questo genere e già questo segno di particolare importanza del cioè questa sala e da stamattina presto che è così affollata
Ha partecipato attivamente con numerosi interventi
Una sala che da stamane alle nove e mezzo alle due è stata qui a discutere di queste cose ad ascoltare cioè questo è un tema che questa chiaramente entrando nella coscienza almeno di una parte rilevante di una così relitte professionale e culturale italiana
è un punto dal quale si può partire per
Rendersi conto del fatto che una buona parte dei problemi che noi abbiamo
Materiche in materia di partecipazione all'adozione degli atti comunitari di attuazione degli atti comunità
Dipende dal fatto che i nostri studenti all'esame sanno esattamente che cosa vuol dire l'Italia appartiene all'Unione Europea
Ma gli italiani si sono troppo a lungo comportanti come se il rapporto con l'Unione europea non fosse gli appartenenti
Con il risultato che le direttive risultavano scritte in inglese in tedesco in francese ma in italiano per riprendere una formula di stamani chi vuol dire al di là
Così dell'estemporaneità della formula che riflettono
Concetti principi technicalities di ordinamenti giuridici nazionali che non sono mai il nostro
E con risultato poiché in fase attuativa andiamo sempre con affanno all'attuazione tutti intenti a dormire i commi e capoversi delle nostre circolare in terra
Poco alla volta ci accorgiamo se non altro dalla statistica dei dei numeri che il numero delle norme
Di provenienza europea che dicono in questo Paese riesce ormai
Ad essere competitivo difficile essere competitivi con noi perché la nostra capacità di produzione norme di produzione di norme forse l'indice massimo della produttività nazionale ma insomma ricomincia ad essere competitivo con la normazione interna in realtà ecco di questo avremmo dovuto da tempo convincerci che la comunità prima ancora che l'Unione europea ha una caratteristica strutturale dalla quale discendono conseguenze per quanto attiene agli moduli su cui si costruisce il rapporto tra la comunità stesse gli stati membri e coloro che che ne sono rappresentanti la comunità e gli stati membri
Non è un ordinamento che sta sopra gli stati membri che impone loro le sue regole dall'alto comunità e infatti non è mai settanta facile da classificare tra le istituzioni
A modello statuale perché è un'organizzazione integrata di terza perciò dalle organizzazioni internazionali usuali
Costituita da organi che
Sono nel caso più peculiare che quello che esprime il massimo di potere decisionale oggi esistente almeno fino ad oggi e che il Consiglio dei ministri
Costituito non da rappresentanti degli Stati membri ma frazioni monetarista ministri degli stati membri questo ha un significato istituzionalmente enorme
è stata la prima organizzazione istituzionale al mondo ad adottare questo tipo di Modugno ad affidare il cuore del proprio potere decisionale
Ad un organo che direttamente strutturalmente organicamente rappresentativo degli stati membri
Sì adotteranno decisioni in sede comunitaria chi arrivano sugli Stati membri in quanto adottate dai loro governi
In realtà
Qui sto
Per altri Paesi della Comunità ha rappresentato esattamente ciò che doveva rappresentare
Ha rappresentato un impegno diretto immediato dei loro apparati delle loro burocrazie dei loro Professional Pilots
Intorno all'adozione di queste il loro decisioni in misura e con intensità non inferiore a quella dedicata all'adozione del decisioni sono guardate questo e è il modello di un nuovo mondo insomma che così i politologi che ci hanno insegnato a parlare di Malta il del sistema cordialmente per questa roba qui
Ebbe hanno espresso l'idea di e sistemi di governo a pluralità di livelli in cui sono le stesse comunità
Che si trovano governate da livelli diversi nel senso che affidano fasci diversi dei loro interessi a livelli di testi versi di governo ma sono sempre loro sono sempre le medesime
Noi non l'abbiamo mai prese così pare ed è un paradosso della cultura italiana noi siamo sempre stati più Euro più europeisti degli altri siamo sempre stati più adesivi
Nei confronti dell'idea europea ma abbiamo sempre vissuto la comunità come un'organizzazione che dall'alto ci detta le regole che poi noi abbiamo il compito di adattare al nostro ordinamento interno non non l'abbiamo vista come noi l'abbiamo vista come o loro o essa ma se mancato questo connotato che pure è un connotato del sistema di cui noi facevamo parte addirittura come funding Faber ex fra
Quindi con una posizione anche se vogliamo più più significative gli altri
Ecco ora cominciamo a renderci conto che e questo importa
Che l'Europa è fatta così che l'Europa è esattamente questo e questa è stata fino ad ora la sua forza queste è stata fra l'altro la sua fonte di legittimazione badate il giorno che avesse un'intonazione più federale io non credo che arriverà manca il giorno ma non voglio aprire qui questo discorso perché non credo che quello sia il futuro europeo credo che il futuro sia proprio quello
Del Martini perché si perfezionerà Assil robusti Rama continuerà ad essere quello ma il giorno che fosse
Che ha capisse
Che d'Europa andasse in una direzione più federale con poteri decisionali trasferiti interamente ad organi rappresentativi non più dei paesi membri ma del temo se europeo allora noi come è stato membro avremmo in qualche modo legittimazione a vederla come un'organizzazione di cui facciamo parte ma che dall'altro ci detta le decisioni che le competono
Ma non è così
E probabilmente non sarà mai così
Allora
E questo cambiamento di prospettiva da parte nostra rispetto ad un'organizzazione che tale e tale è sempre stata quello che probabilmente fa da premessa
Culturale che poi è di principi istituzionali dice
Per
Comportarci come credo altri Paesi da tempo si comporta
Quali ne sono le conseguenze scusate la la lunghezza di questa premessa ma dei è importante ricordare che di questo si tratta cioè che l'Europa siamo noi troppa
Le decisioni Chiesa adotterà sono adottate con noi attraverso di noi primo
La riforma costituzionale appunto
Che cosa è necessario io qui in parte di vero ricorda dalla lunga semplicemente perché non credo che sia interamente necessaria alla la la la la lunga sequenza di commi che
Sandro Pezzoli uso propone di li condivido tutti qua
In realtà
Vanno bene basterebbe uno in Costituzione che effettivamente non è contenuto nell'articolo undici l'Italia appartiene all'Unione europea per il tuo primo comma basta
In fondo non c'è bisogno d'altro dove quell'appartiene
Riferito ad un'organizzazione sovranazionale quale l'Unione europea e riferito ad un'organizzazione è comunque in evoluzione
Quale Unione europea è sufficiente poi a supportare qualunque vicenda istituzionale abbiamo ad attraversare in ragione di questa appartenenza
Mentre certo l'articolo undici insomma tirato col cappello rispetto ad una cosa del genere ne abbiamo già fatte anche troppe con l'articolo undici fra l'altro
Scrivere quello è quello soltanto ci libera da tutti i problemi che in passato abbiamo avuto davanti a formule più esplicitamente analitiche
Che ci ponevano il problema se lo scriviamo ora è come dire che abbiamo agito illegittimamente sino ad oggi in realtà ed è stata questa una delle ragioni per cui
Finora c'è stata una certa reticenza a scrivere in modo esplicito quali sono le conseguenze dell'appartenenza
L'Italia appartiene all'Unione Europea ecco questo è una formula felicissima
Può in Costituzione secondo me meglio se in meno si scrive e meglio è cosa difficile da far capire per me oggi in Parlamento dove c'è una propensione tale alla legislazione di dettaglio Dio salvi le regioni dal Parlamento della Repubblica
Che tende a scaricarsi anche in Costituzione in realtà questo tuo formule secondo me felicissima Pepe esauriente io non andrei Conte
Aldilà cento
Ecco esistono tutta una serie di problemi aldilà che chiamiamo genericamente problemi di coordinamento e che investono una migliore collocazione delle nostre risorse istituzionali
Tanto sull'ascendente quanto sul discendente per usare queste foto
Pertanto nella fase formativa degli atti comunitari quanto nella fase della loro
Della loro attuazione
Io sono convinto che bisogna sviluppare di più tutti i canali di lavoro comune
Le amministrazioni devono partecipare al lavoro di elaborazione degli atti comunitari esattamente come partecipano al elaborazione degli atti
Nel governo interno occhi esigono la compresenza di più di una di esse
Cioè si lavora in città diverse si può usare le tecnologie per ridurre la necessità degli spostamenti al minimo al minimo essenziale
Ma ecco non si può arrivare a rendersi conto che è arrivata una direttiva comunitaria che mi riguarda come il ministero dell'ambiente o dell'agricoltura finché c'è
Ministro è andato via
E a me Bra
Per fare il canto del cigno del ministero dell'Agricoltura nessuno è più bravo di carta che è stato molto bravo forse i suoi non sono disposti a vederla in questi termini ecco vederla arrivare dopo e e non aver partecipato sufficientemente prima insomma acquisto
E questo è è così è puramente e semplicemente così
Non c'è null'altro da fare che esserci non c'è null'altro da fare che parlare la lingua con la quale il testo viene discusso non c'è null'altro da fare che impegnarci essi con ecco sì
Le amministrazioni italiane dedicassero il dieci per cento dell'impegno che stanno ora dedicando a ritardare l'arrivo in Consiglio dei ministri di un disegno di legge sulla le di realizzazione dei servizi pubblici locali
Noi avremmo probabilmente la palma della partecipazione in sede comunitaria all'elaborazione degli atti di interesse comune non c'è altro che da organizzarsi così naturalmente tocca anche ai ministri fra ai ministri nel senso di chi e organizzare le risorse ministeriali in questo senso attenzione insomma perché i ministri poi di queste cose parlano ma non sempre ne fa e tra l'altro la legge prevede che annualmente ciascun ministro dia direttive indirizzi ai dirigenti del dell'amministrazione a cui è preposto
Per realizzare gli obiettivi eccetera eccetera ecco sarebbe quanto meno auspicabile che di questi indirizzi e direttive facesse parte un qualcosa che
Zinco a varie amministrazioni ad una presenza permanente nelle nelle sedi comunitarie
Più delicato della questione Parlamento non dimentichiamo che oggi l'atto comunitario è sempre più un atto che ne predisposto come opposta dalla commissione vale ha
Ha funzione di decisione del Consiglio ma ora andrà alla codecisione del Parlamento con Amsterdam
Qui ecco
Ne parlavamo l'altra sera nella Commissione presieduta da da Ruberti qui dobbiamo lavorare in modo anche informale per
Fare crescere delle sessioni comuni di lavoro anche informali tra
Componenti neanche le intere commissioni componenti di commissioni parlamentari nazionali che si occupano di certe materie loro controparti del Parlamento europeo ricordavo l'altra sera nella sua Commissione che questo fra l'altro
è qualcosa che il Foreign Office l'anno scorso colloco tra le proposte
Di riforma o di miglior funzionalità comunitaria offerti dal primo ministro Blair non so che fortuna abbiamo avuto sia in ambito di governo inglese sia con gli altri
Ma mentre hanno sempre un carattere rituale incontri formali tra i Parlamenti non è facile fare incontrare in modo formale i parlamenti che sono organi
Costituiti da numerose persone ma mettere al lavoro in materia di bilancio in materia di ambiente in materia d'altro
Componenti di commissioni del Parlamento europeo con alcuni componenti delle commissioni analoghe
Dei Parlamenti nazionali questo fa crescere intanto la rispettiva consapevolezza per come vengono visti i problemi
E poi proprio la la la percezione della livello di
Decisione di consenso o dissenso che c'è sui singoli
Questo riguarda la non difficile organizzazione anche perché può essere la largamente informa
Le difficoltà maggiori di coordinamento io le vedo all'interno del governo
E infatti vedo Umberto Ranieri
Sul nicchiava fino a un secondo fa ora dice il momento di stare attenti perché il carico ministro un attimo no mezza
E ma lo se vuoi lo ripeto sbaglierei di poco no devo dire c'è un punto di complicazione che a volte non viene tenuto presente cioè l'Unione europea è un animale a tre gambe come Emilio attrezzi lastre
Di cui uno solo è comunitario e due sono intergovernativa ascoltato
No balneabile ma va be'ma questo questo è vero cioè questo non è un bias introdotto dal ministero degli Esteri questo è un dato che peraltro non così semplice perché tanto il secondo quanto il terzo pilastro hanno delle passerelle che prevedendo azioni comuni
A siano comunitarizzazione liberi gli interventi intergovernativo
Quindi la cosa
E congegnata in modo tale che dire che il ministero degli esteri non ha voce in capitolo
In ambiti che si presentano ai almeno nella loro fortezza esterne come intergovernativi può essere troppo e questo rende particolarmente difficile il problema perché si potesse se si potesse dire che non hanno assolutamente voce in capitolo loro sarebbero più arrabbiati ma la cosa sarebbe più semplice
In realtà una qualche voce in capitolo hanno titolo ad averla
Ma è una voce che non può che essere recessiva
Ed è una voce che non può giustificare la propria centralità asserendo come ho sentito dire che il negoziato tra Stati è pur sempre eguale a se stesso
Siamo noi i titolari di questa funzione negoziale e noi e quindi la dobbiamo mantenere
Perché questo il significa allora in nome del secondo del terzo pilastro negare il primo
Negare cioè che il negoziato che interviene fra gli stati all'interno del delle vicende già comunitarie
è un negoziato che interviene all'interno di un ordinamento che non è più internazionale
In realtà
Che deve re realizzare un concerto di voci che un concerto che avviene
All'interno di un unico sistema giuridico istituzionale non nell'ambito di rapporti internazionali è un negoziato in altre parole chi è destinato a concludersi
Non con un accordo tra Stati
Ma con un atto che è un atto normativo unitario pelle comunità europea questa è una differenza determinante insomma un giurista direbbe
Che il procedimento è qualificato nelle sue caratteristiche dalle caratteristiche dell'atto finale in cui sbocca
Altrimenti troppi procedimenti sarebbero eguale a se stessi perché le le decadenze procedimentali tende a tendono a riflettere stilemi abbastanza standardizzati
In realtà ma ciò che caratterizza ciascun procedimento e quindi diventa fattore attrattivo di competenze e la la qualità la natura dell'atto finale a cui il procedimento è finalizzato da questo punto di vista è chiaro che l'autorità nazionale di riferimento e il Presidente del Consiglio
In quanto responsabile del dell'unità di Indirizzo dico insieme agli altri presidenti del Consiglio
E non a caso fra l'altro tutta la vicenda europea negli ultimi anni il Consiglio europeo è venuto crescendo di peso perché nero Serra rilevanza dell'indirizzo in funzione di una serie di atti comunitaria detenuto assorbendo decisioni su atti che in precedenza erano dei consigli del insomma del
Del consiglio dei ministri a questo punto
Io ritengo essenziale nei limiti dell'intergovernativo la perdurante presenza degli esteri
Ritengo essenziale la professionalità dell'apparato degli esteri nel negoziato
Ma se questa professionalità deve essere in certi ambiti al governata dal sommando dagli esteri o dalla Presidenza del Consiglio questa è un'altra questione
Questa è un'altra questione e quindi
E quindi va bene il Presidente del Consiglio è questo ragazzo di fino a quando ecco qui il il delegato dal Presidente del Consiglio dei dei propri poteri di coordinamento in materia comunitaria soprattutto
Il il dipartimento c'è un actio finium regundorum non facile me ne rendo conto insomma ma ecco non si può pensare che ministero degli Esteri Possa
Mantenere per il futuro rispetto a queste vicende una posizione che se venisse mantenuta negherebbe King realtà
La natura della creatura che è stata creata grazie anche agli sforzi che tanti ministri degli esteri sono venuti per cento nel corso dei decenni
Un'ultima cosa volevo dire a proposito del discendente
La direttiva
Ecco non trattiamo la direttiva come un atto la cui attuazione dobbiamo rendere la più possibilità più possibile semplificata
Come se fosse un regolamento
La direttiva proprio non lo è meno lo è e meglio è insomma noi spesso parliamo della direttiva come se non fosse accaduto niente negli ultimi trenta insomma la direttiva ha subito un'evoluzione probabilmente destinata a subirla ancora
Il in momento di cesura è stato così insomma momento in cui adottando la giurisprudenza della corte
Le istituzioni politiche europea hanno deciso di passare dalla direttiva uniforme alla direttiva da mutuo riconoscimento per essere così rapidi mille novecentottantacinque ottantasei
La direttiva che sia attuale con congegni che implicano il mutuo riconoscimento di legislazioni nazionali di per sé che tuttavia siano rispettosi di alcuni principi
E perché è una direttiva che proprio perché ha rinunciato all'uniformità totalizzante
Non è in condizioni di produrre in assenza pelle modulazioni legislative nazionali gli affetti a cui mi cioè è destinata proprio ad Ada tradursi in norme nazionali attuative ci sono alcuni margini di ambiguità che sono stati utilizzati dalla giurisprudenza in particolare in presenza di riottosità nazionali all'attuazione quindi c'è quella specie di passerella anche qui tra direttiva Regolamento rappresentata dal principio secondo il quale ogni volta che la direttiva sia sufficientemente chiara ed univoca
La si può ritenere direttamente applicabile anche in assenza di normativa interna al di là del termine chi era stato assegnato dagli ordinamenti nazionali per ottemperare questa
è una passerella e tuttavia
Io almeno questa è la mia convinzione penso che sia utile che la direttiva mantenga le caratteristiche china ed è possibile che le debba anche accentuare permettetemi solo questo passaggio
Se mai
Il tema se europeo non esiste ancora qui gioco aiutare gli altri che l'hanno scritto hanno ragione forse tocca più ai partiti che ad altri darsi da fare per costruirlo
Io ho molto apprezzato del Partito socialista europeo abbia comunque cercato di avere un programma comune
Indicativo proprio di una volontà di fare da tessuto su cui possano crescere le cellule dell'opinione pubblica europea
Ma è un dato di fatto che fino a quando non ci sarà in principio di maggioranza è in qualche modo un vulnus
Mario resisti a quello che dico tu sei quanto io sono così sensibile alle ragioni di efficienza istituzionale ma non posso nascondere a me stesso
Che sino a quando non esisterà
Una solida spessa opinione pubblica europea
Fino a quando cioè ciascun europeo non si sentirà dall'a alla zeta partecipe di un'unica cui me con gli altri cittadini europei per molti il principio di maggioranza tiene visto come la prevalenza degli Stati che sono stati i più forti nei confronti degli Stati che sono stati i più deboli
Quindi c'è una irriducibile esigenza di efficienza che portata allargare il principio di maggioranza ma nel ritardo della formazione del delle mosse europeo questa irrinunciabile esigenza dobbiamo esserne consapevoli
Va a sbattere contro qualcosa di molto delicato nel prospettiva di un sudditi
Di un sistema democratico ora nell'ottantacinque
Ecco la Provvidenza comunitaria ma fu il cervello di alcuni grandi le
Così Professional sia della comunità di allora a partorire il punto di equilibrio venne allargata il principio di maggioranza con l'atto unico dopo Mila no ma venne introdotto il mutuo riconoscimento
Contemporaneamente le due cose hanno fatto insomma la seconda fatto da valvola di sfogo della prima cioè nel momento in cui
Sita più potere alla maggioranza di deliberare latte liberazione della maggioranza tuttavia anziché piovere come un atto che semplicemente va trasferito in norme nazionali
Piove come un atto che le norme nazionali possono adattare con il mutuo riconoscimento
Noi probabilmente tu hai ragione
Avremo bisogno di ulteriori passi avanti del principio di maggioranza
Allora bisognerà tener conto di un altro suggerimento inglese che invita affare della direttiva sempre più un atto di obiettivi e distante più che un atto di norme che si trasferiscono ecco queste sono cose che dobbiamo fare per in questa
Evoluzione
è chiaro che la fase discendente delle direttive è una fase inevitabili una fase necessaria
è una fase che appunto è difficile bypassare o neutralizzare dicendo va bene insomma se
Se non è stato attualmente entra entrata in vigore oppure sono abrogate le norme con essa incompatibile insomma quel problema che il pizzo russo stamani ha sollevato
Che qui ci ci troviamo davanti ad una norma ad un ad una norma applicabile al caso concreto che è fatta da due pezzi che vengono uno da una fonte uno dall'altro questo in realtà
Il cielo ce lo abbiamo e tutt'al più possiamo
Nessun issare il livello delle fonti alle al quale considerare al quale considerare il problema
Detto questo
Non c'è dubbio che qualche correttivo alla la Pergola che uscita vincente dal nostro dal nostro seminario tutto sommato stamattina cioè prima di buttare la Pergola nel cestino pensateci quattro volte quindi Antonio era lei che ci guardava noi tra l'altro avevamo per le remore a farlo ma insomma è riuscita vincente questa posizione
Può avere bisogno e questo chiudo con la Costituzione come però la Costituzione ha coperto di un unico aiuto costituzionale
Ecco toglierci appunto dalle ipocrisie e consentirci appunto quando è necessario
Di poter dare attuazione al principio comunitario anche se il legislatore non ha fatto a tempo a tradurlo in un suo principio
Di questo possiamo almeno in parte aver bisogno ma non c'è bisogno di molto di più quello di cui abbiamo bisogno di convincersi
Che per il futuro che è vero anche per il passato ma ancora di più due per il futuro si governa l'Italia tra Roma e da Bruxelles
Troppi pigri hanno ritenuto di poter se la cava re standosene tranquilli a Roma e andando a fare qualche comizio ma domenica in cui si dichiaravano europeisti
Ma in questo un modo del tutto insufficiente dicano
Concludo prima di prendersela con le burocrazie
Che hanno partecipato troppo poco alla elaborazione degli atti comunitari andiamoci a vedere le direttive che i ministri hanno dato alle burocrazie nel corso di questi trent'anni
E vediamo quante volte direttiva di seguire con scrupolo attenzione diuturno a quotidianità
L'andamento per il vicende comunitarie estratta violata tardi apparati i tetti
Prima di dare la parola al presidente Violante sentiamo se il giovane ministro letta vuole ancora di più di quello che io già georgiana
Potrebbe essere incontentabili
Io devo ringraziare tutti
I presenti per l'attenzione e la concretezza dei lavori della giornata di oggi
Devo ringraziare il presidente Violante che è stato conosciuto il pomeriggio questo credo segno di un'attenzione molto particolare credo che le parole che ci vorrà dire dopo saranno molto molto importante per il prosieguo la nostra attività
Il comitato scientifico credo che abbia fatto un buon lavoro credo che debba continuare questo lavoro voglio ringraziare il suo presidente il professor Enzo Russo ma permettetemi di ringraziare anche che ha coordinato i lavori professor Dell'Utri il dottor Grassi che ha fatto un lavoro di segreteria molto efficiente
Voglio ringraziare gli ambasciatori che sono stati presenti della nostra giornata credo che per nove sia stato un elemento di grande conforto e credo un elemento importante per capire che in fondo quello di cui stiamo parlando ragione al professor Monti a noi ci tocca molto da vicino perché riguarda il nostro Paese ma in fondo ogni paese
Sta ragionando in questo stesso periodo delle stesse cose noi pensiamo di essere gli ultimi in alcune cose possiamo ognuno c'ha i suoi problemi ognuno soprattutto sta ragionando di come cercare di stare dentro questa strana istituzione
L'Unione europea che si definisce in quanto tale se non mi sbaglio professor Enzo Russo nel senso che non esiste definizione
Che si definisce in quanto tale quindici come tale anche una definizione specifica del suo modo di partecipazione dei singoli Stati e del modo con cui poi il diritto comunitario
Viene recepito all'interno
Il convegno credo sia stato importante perché
Il percorso di riflessione che il comitato scientifico affatto è un percorso di riflessione che mi sembra abbia trovato una condivisione generalizzata
Sulle piste sulle strade sulle iniziative le proposte che sono state qui presentate ma devo dire che il convegno è stato importante
Perché l'idea stessa della riforma viene rafforzata da questa dall'iniziativa di oggi oggi è stato credo una riflessione corale che esce corale perché sono state molte le voce molto anche diverse tra di loro in termini di provenienza che hanno espresso la necessità di un intervento riformatore in questa materia quindi sono io che passo la palla al professor Amato non ci aspettiamo che da questo punto di vista la capacità di riforma istituzionale di proposte di riforma istituzionale che il governo farà al Parlamento perché evidentemente poi il sovrano di tutto questo è il Parlamento
Credo che sia parte importante anzi decisiva delle riflessioni che abbiamo fatto
è l'idea della riforma che esce rafforzata l'idea della riforma di questa materia che esce oggi come la il necessario completamento di tutto quanto abbiamo fatto negli ultimi negli ultimissimi anni
Il titolo non è un titolo messo lì a caso è un titolo che richiama il tormentone degli ultimi negli ultimi tempi negli ultimi tempi portare l'Italia in Europa tormentone
Lessicalmente in termini di di di merito anche sbagliato perché di tale c'era in Europa tutti i motivi che tutti sappiamo
Che è stato efficace per far sentire la coralità uno sforzo io credo che oggi dobbiamo tutti sentire la necessità di una coralità di uno sforzo per portare più Europa per riuscire a rendere l'Italia più permeabile
Le motivazione credo che sono state oggi espresse con grande chiarezza da molti punti di vista sulla utilità di questo sforzo sulla necessità di questo sforzo
L'altro elemento che mi sembra sia molto importante della giornata sono la conca e la concretezza delle proposte fondo oggi benché che lo dico molto sinceramente il convegno avvenuto in una giornata un po'strana un po'particolare alle volte sì
Si incrociano i percorsi della storia del nostro continente in modo molto strano siamo qui a ragionare di cose molto tecniche molto concrete credono importanti voti del nostro Paese giorno in cui l'Europa vive
Giorni in cui l'Europa vive momenti molto drammatici lo voglio sottolineare perché fa parte credo della riflessione complessiva che ne stiamo facendo oggi non è scollegato da questa riflessione perché se l'Europa non riuscirà ad essere forte attiva su quei campi su quei terreni anche tutte le cose che ci stiamo dicendo oggi
Sono cose anziché diventano anche controproducenti dal punto di vista della cultura dell'INPS
E di noi europei bene oggi le proposte che sono uscite sono proposte molto concrete credo molto utili
Sulle quali io penso che il comitato scientifico il Governo il Parlamento possono hanno terreno di lavoro per i prossimi mesi molto molto importante significa
Se noi avremmo stabilita
Se non avremo tempo per lavorare su queste cose credo che potremo fare delle utile utile importare
Si è parlato molto di fase ascendente di fase discendente credo che questo sia il tema che è emerso in tutti gli interventi questo criterio generale che ci diamo che io ritengo ancora valido anzi forse oggi più valido
Di prima ritengo però valido se non stacchiamo due momenti credo che questa sia una delle cose che possiamo dare per acquisita dalla giornata di oggi
Staccare due momenti Stracca a staccare gli strumenti per la definizione di questi due momenti uno dei motivi che ci ha reso deficitarie che ci ha messo in difficoltà
Detta pro brevemente si fa una buona fase discendente se si fa una buona fase a scendere credo che questo sia uno dei contenuti più forti che emerge da oggi e quindi ci obbliga ad affrontare il tema ecco perché materia di riforma complessiva ci obbliga ad affrontare il tema non settorialmente qui non è solo un problema di riformati procedure per rendere più rapida l'applicazione della legge La Pergola la legge La Pergola funziona
Bisogna che ci siano alcune condizioni perché funzioni perché tante volte si si è criticata in passato
Per lo stupro strumento era leggera perché vi assicuro avendo fatto in questi quattro mesi e mezzo esperienza quotidiana di legge da perdere di applicazione della pena c'è la pecora funziona a me a patto che ci sia un Parlamento
Che dura
Perché la legge La Pergola basta vedere i conti di questi anni novanta non ha funzionato nel periodo in cui sono state legislature di ventitré mesi questo ma direi che niente funziona se ci son legislature di ventitré mesi non solo la legge
La Pergola e la legge La Pergola funziona male
Quando nel governo non c'è sia per motivi politici per motivi delega per motivi di il compito preciso
Direi quasi anche quasi l'unico a far rispettare tempi modi e la legge la per la sua legge La Pergola postula queste due condizioni se queste due condizioni ci sono la parte almeno la parte di recepimento nel diritto interno la parte che riguarda non lo scorporo perché purtroppo diciamo Bosco corda e la classifica eccitati ultimi guarda la la la il pezzo finale tutto il percorso la parte recepimento che non riguarda coi ancora la parte attuativa nella
Nell'ordinamento amministrativo ecco la parte recepimento la legge La Pergola con ciò perfettamente se ci sono queste due condizioni però son portato a dire che se correggono condizione non ci sono non c'è nessuno strumento che funziona
Non è che con legislature Brevi si possono immaginare altri altre invenzioni parlamentari per perché poi le cose sono così e ovviamente funziona questo lo devo dire
Meglio dove c'è una commissione speciale
So di toccare
Del difficoltà del nostro bicameralismo non voglio fare nessun intervento di merito qui semplicemente traggo una considerazione oggettiva dalla mia esperienza di quattro mesi e mezzo laddove la alla Camera ieri la commissione con poteri
Che sono i poteri di esame della legge
Della legge comunitaria con poteri specifici da procedure naturalmente più più rapida laddove al Senato questo non c'è vi è uno sforzo molto intenso dei protagonisti di questa vicenda e quali devo dare atto di aver messo grande grande sforzo e grande impegno ma c'è un gap
Rispetto alla capacità di essere incisivi
Di essere incisivi errati
Il problema è quello di capire politicamente la necessità di legare due momenti fase ascendente fase discendente questo vuol dire capire che non ci possono essere differenze di ambiti di gelosia di competenze o altro credo che sarebbe assolutamente sbagliato se ci fosse una
L'azione escludente o escludente della iniziativa delle competenze del ministero degli Esteri questo credo che sia concettualmente sbagliato e in termini di efficace del lavoro che si fa sbagliato
Credo che invece sia necessario mettere insieme
Io credo che da questo punto di vista la collaborazione con
Il sottosegretario Ranieri è una collaborazione né i fatti che abbiamo sperimentato in varie occasioni in questi mesi che deve essere uno degli strumenti con cui portiamo avanti questo
Azione di collaborazione
Tre i livelli di proposta abbiamo toccato oggi
Un livello di proposta di tipo costituzionale un livello di proposta di legge ordinaria
è un livello di proposte di tipo organizzativo su quello costituzionale
Sono state dette molte cose io non non le ritocco voglio aggiungerne una che so essere punto molto
Nervo scoperto
Però insomma io ci credo ci credo per l'esperienza fatta
Se sulla legge comunitaria si ritocca asse
L'articolo settantasei mi rendo conto di giocare
Un argomento molto delicato io credo che in termini di efficacia non in termini di bellezza in tema di bellezza ha ragione chi ha fatto il suo russo che ha fatto tutta una serie di riferimenti molto coerenti
Credo che sarebbe l'ideale è riuscito ad avere quei riferimenti lo dico per portare a casa il più rapidamente possibile con la maggiore capacità di di efficace di incidenza dell'iniziativa del Parlamento del rapporto Parlamento governo se si andasse a regolare in modo diverso specifico non diverso specifico questo tempo data l'eccezionalità della materia l'articolo settantasei credo che lo faremo su questo un grande passo avanti mi rendo conto che la questione è delicata e complessa ma io questa impressione credo che in materia di legge ordinaria molto ha detto delle cose che sono state dette sono condivise credo che
Il le proposte che la che il comitato scientifico affatto su varie possibilità di notifica del testo dell'alterco della fabbrica sono condivise e condivisibili credo che dovremmo andare rapidamente
In questa direzione
Sul modello organizzativo
A me sta molto a cuore due aspetto anche perché alla fine organizzativo e quello che dipende da noi
E quindi è quello sul quale non si denunciano
Auspici gli occhi auspici nei confronti del Parlamento ma c'è responsabilità nostra responsabilità del degli uffici del governo
Vi è un primo punto io sono fermamente convinto di quello che ho detto prima fase ascendente buona vuol dire fase discendente efficace
Allora bisogna fare un po'di fase ascendente più io credo che da questo punto di vista dobbiamo metterci tutto a tutti al lavoro
Posso annunciare qui questo fa parte delle conseguenze di questa dell'iniziativa di oggi ma in parte era un che esigenza che avevamo già sentito un'iniziativa che abbiamo lanciato che mi auguro nelle prossime settimane potremo definire in termini di ora data e tutti gli elementi organizzativi abbiamo lanciato insieme al ministero degli Esteri insieme al CNEL
Di organizzare
Una prima volta
E poi sarà
Il successo di questa prima
Mette insieme l'amministrazione dello Stato
Le istituzioni
Parlamentari ovviamente e i corti sociale l'economia reale del Paese di riflessione di studio sul programma legislativo della Commissione europea
Cioè sull'idea di dire in una approfondimento sulla parte che riguarda soprattutto in un pilastro che sulla parte che riguarda soprattutto le materie concorrenza mercato interno
Di fare una sessione di riflessione specifica quando il programma della legislativo della commissione viene presentato sulla ride sulla definizione delle priorità degli interessi italiani su quel programma che viene presentato modo tale che tutti i ministeri che poi andranno a trattare su quelle direttive su quelle materie hanno chiara la definizione degli interessi reali del Paese degli interessi
Che d'impresa il sindacato i corpi sociali esprimono su un certo tema e degli interessi che i ministeri su alcune questioni
Vogliono sottolineare
Io credo che a vere cominciare un lavoro di questo genere un reticolato
è un canovaccio simile io credo che sia utile per tutti
Per tutti è evidente che da questo punto di vista l'altra faccia di questa medaglia e la partecipazione del Parlamento la fase ascendente e la partecipazione delle Regioni alla fase ascendente voglio voglio dire che sulla prima che è la parte mi riguarda più da vicino cioè sulla seconda gran parte del significato la vicinanza del rapporto con
Le Regioni ma abbiamo già fatto quattro sessioni della conferenza e la sessione comunitaria della Conferenza Stato-Regioni in quattro mesi ne erano state fatte tre
Negli ultimi cinque anni per dire come su questo punto sia intenzione di investire la associazione delle Regioni alla fase ascendente era un passaggio
Importante credo che lo stesso andrà fatto col Parlamento evidentemente questa è una cosa che travalica poi
Singolo piccolo ministero delle Politiche comunitarie ma che è una cosa rispetto alla quale io credo fermamente credo che sia assolutamente necessaria perché questo veramente facili per rendere più rapida e più
Mediata
La più immediata la fase poi di applicazione
Per concludere
Io credo che tutte queste materie sono materie rispetto al quale noi dobbiamo
Prendere le conclusioni del professor Monti come l'obiettivo l'obiettivo di fondo questa non è un una partita legata all'orgoglio nazionale risalire una certa classifica boh un dovere etico e basta io credo che queste due cose pontino soprattutto la seconda
Ma credo fermamente ragionamento sul fatto che più direttive europee pena applicata in Italia furti re una capacità per il nostro Paese di essere in grado di sfidare la disoccupazione vuol dire per il nostro Paese essere in grado soprattutto di essere più competitivo
Nel sistema europeo di oggi
Questo è credo un punto essenziale la nostra la la la follia tante volte troppe volte di difenderci di mantenere nicchie del passato di strutturare sistemi che avevano privilegi e nicchie e di mantenere il più possibile questi privilegi e queste nicchie difenderli dall'intervento liberalizzatore delle direttive comunitarie questo è una cosa che forse avvantaggiato in termini immediati alcuni alcune cifre
Di occupati
Forse in termini immediati avvantaggia alcune cifre di occupati Mazzotta la capacità del Paese di essere
Competitivo sul sistema euro io credo che questo sia fondamentale tutte
Tutti temi le materie che stiamo ragion per cui stiamo ragionando in questi giorni
Che vengono da direttive comunitarie penso alla liberalizzazione emerge dalle penso il servizio postale potrei continuare a lungo vanno credo affrontate con questo con questo spirito
Seconda cosa
Rispetto produceva Giuliano Amato prima
Il thermos ancora non c'è in questa ultima in questi ultimi otto giorni secondo me c'è un pochino più di thermos di prima
Perché io credo che la crisi
Delle istituzioni comunitarie ha creato per la prima volta un embrione di opinione pubblica europea perché alla fine per la prima volta
Non è stata una crisi tra governi europei
Come è sempre stato in Europa prima si risolvevano solo per via militare possono risotto e per altre vie
è stata una crisi politica europea
In cui i leader politici europei hanno cercato di trovare una soluzione hanno trovato la soluzione che noi riteniamo la migliore Bossi è stato una vera crisi politico l'open qui giornali europei hanno parlato di questa materia in cui sono rimbalzati
I commenti che sono stati da Roma a Madrid
Londra sul gli editoriali delle dibattere diverse capitali questo affatto crescere per la prima volta questo questo sistema l'ha fatto crescere in modo sospetto che lacerante in modo dirompente però io lo considero in questa parte un piccolo aspetto positivo infine credo come veramente conclusione che tutti questi ragionamenti hanno un obiettivo quello di fare su questa materia quello che in Italia e raramente si è fatto forse non si è mai fatto cioè costruire l'idea del sistema Paese
Io credo che questo sia alla fine lo spirito col quale noi dobbiamo porci attorno a questi obiettivi sistema Paese vuol dire coralità coralità coralità come abbiamo fatto
Centrare l'obiettivo dell'ingresso nell'euro coralità come il fondo e
La soddisfazione per la nomina per la prima volta dopo venticinque anni di un italiano alla guida della
Più prestigiosa istituzione europea a maggior ragione al momento nel quale questa istituzione veniva da una crisi e che quindi sia stato scelto un italiano per risolvere questa crisi oltre questo sia un fatto che ha lì dall'idea di questa coralità allora credo che siamo maturi oggi per affrontare i temi di sistema Paese queste quest'impegno in queste materie la prospettiva credo quello che esce da questo convegno la necessità di un rafforzamento delle strutture di un rafforzamento le strutture organizzative del dipartimento della capacità di relazioni dentro il governo tra Governo e Parlamento nasce dall'idea di una coralità sistema Paese importante sapere che non lo so non sono non è stato solo dalle istituzioni
Non abbiamo
Credo come obiettivo principale quello su questo tema di aprire le porte delle istituzioni fare entrare i soggetti dell'economia reale dentro le istituzioni ragionare insieme a loro e trovare insieme a loro le posizioni comuni in Europa così io credo che sia la chiave per rendere il diritto comunitario più facilmente
Recepito nel nostro Paese che noi attorno a questo grande obiettivo noi possiamo muoverci da da oggi in poi avendo la consapevolezza che gli strumenti ci sono e credo anche il consenso politico veramente by partisan su questo tema ed effettivamente ci possesso
Allora Violante
Decidere i nostri lavori
Tutti perché le cose che sono state dette sono tali da mamma necessita di alcuna chiosa
Mi pare che successo di questa estate questo colloquio
Si desume dal numero dalla qualità delle presenze sono molti funzionari del Parlamento doppietta messa in atto che per cose interessato molto mi pare che le questioni fondamentali che sono emesse sono l'attuazione del Mattia comunitaria la fase ascendente
Cioè come come i diritti che possono meglio corrisponde all'interesse nazionale questo è stato un po'la questione deposto sinistro e cultura soprattutto propria della semplificazione posto guidato dal collega dal molti dal professor Monti dunque
Sulla su quest'ultima questione molto rapidamente devo dire bisogna liberarsi da un equivoco che semplificazione guarda delegificazione
Perché stia stiamo impattando attorno Palombo complessi fictio non so se si dice così nel senso che tutto il tutto il meccanismo della delegificazione e praticamente ha comportato il passaggio da due soggetti Camera e Senato
Quando va bene quindici soggetti sono quindici ministeri ciascuno dei quali quelle sue articolazioni interne con l'abitudine a le citazioni dettaglio particolarmente minuta quindi parte corrente oppressiva per i cittadini
E credo che tra un po'sarà il caso di vedere complessivamente questa questione ridere chi tiene le redini di questa perché non le non c'era più il parlamento non ce l'ha il Governo perché la presidenza del Consiglio non sistema non è attrezzata per questo la presidenza del Consiglio uno strumento di mediazione non uno strumento direzione consapevole e la concezione di fondo che il Governo un governo di coalizione non governo lepre ne nel de di un partito e quindi è una presidenza di mediazione essendo presenza di mio zio e non ancora speriamo bene al suo interno le strutture per governare questo processo
E questo è un problema guarda e ci stiamo accorgendo quanto compresso e dello stesso dallo stesso Governo partecipare a alla fase in produzione legislativa in modo adeguato
Cioè se ne informato informando il Parlamento tutta la questione della fase ascendente che anche se talmente legato per un verso la la instabilità politica
Perché non puoi partecipare alla fase ascendente sei un instabilità politica
Secondo e per quanto riguarda il Parlamento in particolare legato alla carenza di informazione nel rapporto Governo Parlamento
Ma non per dolore però non è questo perché non cioè da presenze così oggi deve sono cosa diversa da quella era dice mi fa o forse anche di più ma insomma
E qui c'è un problema di fondo
Che il sette sotto tutto questo ragionamento come attrezziamo Palazzo Chigi per potesse dal prezzo di queste prove
Oggi non lo è Valente non per coprono e perché ancora rispecchia vecchie strutture vecchie concezioni vecchi ruoli
E quindi questa d'altra parte devo dire che c'è un questo incidente
Della complessità normativa Dini Divina dire c'è una parte dalla complessità normativa anche la complessità normativa europea e determinata dalla complessità del mondo in cui viviamo perché non è se semplificate a colpi d'ascia e così figlio venuto compresso molto diversificato con molti interessi conflittuali e ritenere che in questo mondo ci possono essere leggi come dire di modello ottocentesco dove con il mondo nel più semplice possibile allora c'è una parte eliminabili riducibile c'è la parte che deve essere più semplicemente più forte come George difficoltà governata e qui occorre davvero un rapporto diverso né per l'altro momento tra Parlamento e governo rispetto per la sì avuto sino
Sulla questione
Poi della
Della di come rendere più efficaci più attuali più meglio attuate veneti comunitari a me pare che una delle questioni di fondo
Quello della cooperazione istituzionale
E passo l'altra questione
In sostanza
Soltanto attraverso una buona cooperazione istituzionale
Ma e mi riferisco alle così diceva passione Rangoni Machiavelli anche per le europee e abbiamo questa singolare situazione che mentre gli altri
Le altre delegazioni nazionali del Parlamento europeo si comportano come delegazione nazionali e tutto era un interesse nazionale all'interno di interesse nazionale amo le collocazioni di parte ho l'impressione che ancora nostre redazioni si comporta una delegazione Ripa ritrova i quali a volte sull'interesse nazionale
Questo ed estremamente difficile operare
Lavorare
Il problema della cooperazione cooperazione va costruita c'è la legge così da cinquanta credo che sia da Bassani quella che passano in passioni quater
Che prevede
Una serie di meccanismi che credo vadano attuate in questa direzione il nucleo per la semplificazione delle procedure
Il problema di raccordo istituzionale per la semplificazione legislativa questo va invece
Non so quali passi abbia fatto il governo per attuarla
Ma credo che troppo bisogna chiamare il Governo a chiedere che cosa sta facendo perché non ci tiene a
Guardate che tutta la materia di cui stiamo discutendo attiene a una questione essenziale per la democrazia contemporanea cioè qual è il ruolo per la rappresentanza nazionale
Tra le ho spiegato rappresentanza nazionale fa le leggi no più o meno vedo le TAC stessa quindi a scuola ci ha consegnato questo
Poi ora ci dicono che non è vero questo perché le leggi fanno perdere tempo
Così bisogna limitare e ci fanno altri soggetti P. solo suo scritto una pagina e mezza
Di critica al regolamento della Camera ultimo libro là dove dici
Riforme regolamento da camera che tendono a dare al alla alla camera il dominio della costruzione della legge i sostanza si spingono ancora il vecchio principe del primato nel Parlamento di Pale sequestri per reclami
Ma guarda che una volta che il Governo si attrezzerà
Per fare un governo delle leggi potremmo discutere
Ora come dire la Presidenza del Consiglio per ragioni che ho detto non attrezzate neanche fare l'informazione sulla procedura delle leggi perciò sono preoccupato per questo mi per questa realismo delegificazione e semplificazione uguale delegificazione
Oppure per liberalismo
Una critica come dire qualche volta
Eccessiva alle così dette lungaggini del Parlamento
E non c'è dubbio che la velocità e la qualità oggi della democrazia una ma grazie all'interno del proprio pensiero
Sta di fatto che il punto è mediare tra la rappresentanza e decisione
E questo vale tanto per quanto riguarda le questioni europee quanto per quando tornerà ad altre e come pare appunto questo che sinteticamente non posso
Tediarvi troppo ma la questione non è vitale come dicevo per togliere recepimento legislativo non è questo
Il punto è vedere come si costruisce un rapporto migliore diverso rispetto al passato tra governo e parlamento in ordine alle questioni della collettiva comunitaria come costiamo diversamente come costruiamo un meccanismo di cooperazione collaborazione istituzionale che ci consenta di operare al meglio per la tutte per non si interessa innanzitutto fase ascendente
E per la migliore attuazione rete all'ordinamento di quel tipo direttive di modo che non a priori sentiremo i cittadini impresentabili e così via impreca questo deve essere lo scopo che deve tenerci insieme
Con questo io credo uno dei punti essenziale otto nei quali riflette l'altra parte si o guardo
I dati vedo che c'è una fatica
Nella
Una fatica spiega abilissima
Nell'attuazione delle direttive comunitarie posso citare i dati sono sono conosce
E credo che questa pratica va superata appunto mediante una cooperazione
Mediante un incontrarsi in questo quadro pensavo mentre parlavano coloro che mi hanno preceduto all'opportunità che dopo le elezioni europee ci sia un incontro
E le commissione per militare della Giunta del Senato con i nuovi
Tutti i nuovi eletti al Parlamento europeo
Magari se possibile più alla presenza del presidente del Senato presente Dacca
E cominciare un po'fa discutere commissionato a un rapporto
Perché questa solitudine
Mi scusi
Emerge negli ultimi sei mesi trecento euro per
Perché negli altri quattro e mezzo che è sicuro che l'assunto di ricercata
E poi dopo scatta verso la fine della legislatura per motivi che comprensibile insomma
E cosa va costruito il rapporto e credo che vada costruito attraverso un'abitudine a un colloquio qualcuno parla pare che De Palacio in quello più informale di colloca anche informale
Di volo dare che si
Nasca un'abitudine a guardare quello il professor Villone chiamava discoteche comunitario sostanzialmente di quasi il tipo di regolamentazione
E sul versante e dei colleghi
Il nasca commettere un'idea più di squadra
Probabilmente saremmo
A questo spero vi salutate anche dal fatto che il presidente della Commissione l'italiano sarebbe utile Rockwell o tramite verrà invitato credo che partecipazione partecipe anche Luigi ci sono le condizioni grazie una direzione molto dinamica di questo ministero
Ha fatto vedere un misto per riforme costituzione istituzionali che sia Amato a tanti fattori di questo genere credo che abbiamo la possibilità forse che non che non non si era mai presentata nel passato di mettere insieme uno spirito di squadra
Attorno a queste questioni
Tale da far valere con più forza di interesse nazionale sullo scenario europeo
Perché io non penso che siamo stati disattenti
Credevo che regge nessun'altra non avevamo la possibilità di imporci
O di imporre i nostri interessi perché eravamo debitori su tanti altri terreni
E quindi quei debiti c'erano perdonati perché non ci speravo solcherà interesse nazionale sotto il versante
Dicevo scherzando il ministro
Tu si è bravissimo ma è possibile che nessuno ci ha pensato fin
E forse le condizioni non consentivano di pensarci
Ora che
Ti sistemo un po'meglio strutturato forse questi
Elementi questi possono essere possono essere superati
Erano queste le cose molto rapidamente corruttivi quindi cooperazione al centro
Interesse nazionale al centro legare insieme cooperazione interesse la cooperazione non solo a livello nazionale
Rapporto tra livello nazionale ed europeo io finisco e devo dire
Vorrei ringraziare molto il professor Monti
Come servito il Paese che durò per lo stesso
Ringraziamo tutti quelli che ci sono stati tutto il giorno varato qualcosa che ci hanno insegnato qualcosa ringraziamo di nuovo il Presidente della Camera che ci ha detto cose secondo me utilissime
Grazie anche a te Mario per questi quattro anni e per i futuri neanche quelli di prima in fondo sa anche quelli di prima speriamo di avere presto le occasioni che sono state ora preannunciate che saranno tappe successive di questo lavoro con grazie