La possibile chiusura della III casa circondariale di Rebibbia: l'interrogazione parlamentare e la visita del senatore Pietro Milio

La terza casa circondariale di Roma Rebibbia è un carcere destinato a detenuti in regime di custodia attenuata l'istituto aspetta infatti detenuti tossicodipendenti e semiliberi
Negli scorsi mesi l'amministrazione penitenziaria ha evidenziato numerose carenze della struttura dell'istituto nel quale tra l'altro nel dicembre novantotto si sono verificate anche tre evasioni
A questo si aggiunga il fatto che sono circolate voci circa una possibile chiusura della struttura con il trasferimento dei detenuti in un altro carcere e si è pure ventilata la possibilità che tale chiusura fosse determinata dalla decisione di utilizzare la terza casa circondariale di Rebibbia
Come sede del Luca l'ufficio per le garanzie penitenziarie creato dalla ministro Diliberto riaffidato alla generale Ragosa proveniente dal SISDE e per quindici anni comandante dei gomma i reparti speciali degli agenti di custodia
Ufficio per le garanzie penitenziarie che molti sospettano essere in realtà una specie di servizio segreto all'interno delle carceri per questi motivi
Alcune settimane fa il senatore Pietro Milio della Lista Pannella ha presentato un'interrogazione parlamentare per sapere appunto a quale effettivo uso l ministero di grazia giustizia intenda destinare la terza casa circondariale di Rebibbia e come mai è una struttura recente costruite negli anni Novanta mostri già carenze così rilevanti
Dopodiché senatore Miglio anche compiuto una visita per a constatare di persona la situazione dotato sollecitato formulato io alcune vicende
Che erano perché erano verificate alla carcere di di Rebibbia in ordine anche alla trattamento diciamo di coloro dei detenuti che si trovano in custodia attenuata e in ordine al qualche piccolo episodio patologico che Carandini determinato per esempio mi riferisco in particolare alla fuga all'evasione di
Ma alcuni detenuti e soprattutto mi interessava in a cercarmi
Le condizioni oggettive del trattamento poter coloro che sono custoditi informate novanta attenuata e sul trattamento riservato ai tossico dipendenti ho visto visitato la questione ho constatato in ordine alla evasione alcune leggerezze nella costruzione quelle che a me ha fatto la parte leggerete nella costruzione del delle di liceo segnatamente mi riferisco alla tutela dall'esterno voglio dire alle il bar beh non probabilmente non regolamentari facilmente superabili con la metri anche elementari e e poi alla
Alla situazione oggi finiva la di quel tratto di carcere che presentava ictu oculi delle condizione di assoluta inetti tenta di sicurezza e quindi
Ha mi ha dato contezza anche diretta delle tecniche me condizioni di manutenzione ma non per Scarpetta o inadeguatezza di manutenzione per ripeto io dico da profano per difetto di costruzione di questa struttura che non è antichissima risale la sua costruzione agli anni novanta e le entrata in esercizio addirittura al novantatré quindi è recentissima ma che in talune parti dell'ultimo piano
A visivamente i difetti di costruzione
Che appunto competono infiltrazioni d'acqua che hanno lasciato il segno ecco tutto qui visto che c'è stato onda interessamento anche da parte del ministero a seguito della
Visita che in rappresentanza del partito radicale di coloro che si occupano di queste problematiche io sono andato a appunto a fare
Di parlare di incontrare il direttore la vicedirettrice e anche alcuni degli operatori che lavorano all'interno della struttura che tipo d'impressione ne hai ricavato mentre Rolland meglio spogli operatoria volutamente
Positiva perché è gente motivata a nel settore gente competente gente umana e quindi come d'altronde ho potuto constatare in altre distinte ma in strutture penitenziarie anche picchiati
Picchiati che devo dire che forte su questo volontarismo di questi professionisti e i costruiscono i dati e positivi il verso chi si trova in carcerazione per cercare di
Tendergli una mano per per rimetterlo possibilmente nella società fisiologica però devo anche constatare che c'è una torta di abbandono di di Resta da parte delle istituzioni che certamente non facilita non facilitano come dire la professionalità di questi degli operatori e mi riferisco anche a delle banalità quelle che potrebbero apparire delle banalità e cioè Larry
Dei locali in cui lei li e sono costretti a operare perché non ce ne sono di meglio o o almeno non gliela mettono a disposizione di i più confortevoli di più adeguati ecco anche sotto il profilo della dell'ampiezza per cui ho visto anche che c'è una va letta dove tre professionisti sono costretti a allocati e adoperare tutte e tre i no spazio assolutamente inesistente quindi inadeguato di
A chiusura la della struttura della terza casa circondariale di Rebibbia o di una sua trasformazione per ospitare l'ufficio per le garanzie penitenziarie tu che elementi è potuto raccogliere durante la tua visita dico subito io ho credo che quest'anno sia
E circolata non dovesse essere del tutto infondata prova ne sia che in questo senso ho ho avuto morbido delle certezze ma delle robuste interpretazioni e e poi devo dire anche che all'indomani della diffida che io ho fatto con i miei collaboratori c'è stata la visita ha o meglio accredito della interrogazione che io avevo fatto c'è stata una visita mi è stato detto del sottosegretario alla Giustizia Corleone poi sembrerebbe che questo rischio dir rimozione di come dire di cambiamento di destinazione e la struttura sia stato fugato non sia più come dire non sia più nel nelle cose sia stato rimosso dovrebbe essere stato rimosso appunto tra l'altro nell'interesse di chi di opera e di chi viene internato detenuto per
Tentare di ridurre i danni non solo ai soggetti ma riducendone i soggetti i danni si riducono soprattutto anche alla società
Ecco come diceva il senatore Piero Milio il rischio di chiusura o di trasferimento della terza casa circondariale di Rebibbia dovrebbe essere scongiurato e questo ci è stato confermato anche dal dottor Gianni teschi che ha il pro l'editore dell'amministrazione penitenziaria del Lazio il quale ha tenuto a precisare che da una parte non c'è mai stata alcuna intenzione di ospitare nella struttura terza casa circondariale l'ufficio garanzie penitenziarie appena appena costituito e dall'altra che una comunque eventuali che il trasferimento di questa della terza casa un avrebbe comunque significato la chiusura l'intelletto eruzione dell'esperienza di intervento sulle tossicodipendenze in corso da anni e a proposito di questa esperienza ad accompagnare il senatore Miglio nella sua visita alla terza casa circondariale di Rebibbia c'era il dottore Ignazio Marcozzi o Pozzi che da alcuni mesi e il presidente dell'Agenzia comunale sulle tossicodipendenze di Roma sentiamo le sue impressioni dopo la visita
Il
Problema che si pone nella nel carcere di abbia un po'in tutte le carceri in Italia è quello della assistenza ma chi pensa che sia una scelta precisa puntuale che sia un'assistenza adatta alle tematiche dei reclusi tossicodipendenti ora ad notizie che c'erano pervenute da anche relazioni della aspettate pacata eravamo governati dal fatto che hanno dei motivi di sicurezza
E addotte appunto dall'amministrazione che avrebbero dovuto portare ad una ma ad un trasloco di questa che è un'esperienza
E tra le più significative nel circuito carcerario italiano ad una quindi chiusura di questa terza casa lì dove è allocata e ad una riallocazione nel
Vero e proprio in carcere
Quella inutili
In forma così interrogativa era hanno legati appunto come dicevo ha problemi di sicurezza
Erano successi è lì a delle equazioni sono state a dicembre dell'anno scorso tre evasioni e queste privazioni hanno determinato questi interrogativi ora in un carcere come quello di Rebibbia che ospita circa due mila cinquecento detenuti
Dal trenta per cento circa sono detenuti tossicodipendenti io ricordo che all'interno del carcere di Rebibbia
Specie un istituto sanitario apposito per la cura delle tossicodipendenze e che quindi il problema viene affrontato nella sicuramente la maniera giusta cioè con tutto Ciocchetti sanitari sostituzione Pharmaceutical con il metadone alla riabilitazione diciamo sanitarie poi sociale elettrico logica dove il
Tossicodipendente che e ristretto in carcere
Numero quindi dei tossicodipendenti in un carcere come quello di Rebibbia e attorno quindi alle settecento unità seicento settecento unità questa per placata che ha una sua particolarità nel senso che funziona più come una comunità quindi con delle regole di circolazione all'interno
Della carta con degli interventi molto specializzati come dicevo e con poi un inizio di percorso che da lì per portare attraverso il
L'intervento di altre strutture al di fuori del carcere comunità terapeutiche ad un inizio di percorso rettili abilitazione
E Terna alla carcerazione specie quindi che
Il progetto è il
L'azione che lì dentro volge a noi sembra estremamente utile ed eravamo preoccupati del fatto che venisse messo
Tu in qualche modo in discussione ecco invece come sentivamo anche poco fa da senatore Piero Milio sembra che
Questa ipotesi sia definitivamente tramontata insomma che non ci sia più alcuna Progetto di trasferimento della struttura
La direzione del carcere Totti e non ci sono attualmente progetti di trasferimento e anzi diciamo l'attuale
L'attuale numero di tossicodipendenti che tra quaranta e cinquanta può essere potenziato fino a settanta ottanta ecco quindi non ci aspetteremmo non è proprio come persone che per il Comune di Roma si occupano di
Con l'Agenzia comunale sulle tossicodipendenze detti favorire una maggiori ore assistenza ai tossicodipendenti e maggiore assistenza ai tossicodipendenti in carcere proprio per avviare questi percorsi alternativi al carcere nel carcere spesso qui diciamo molto favore i voli a che questo nome Rota quaranta cinquanta che ampli alla possibilità recettiva della terza casa Kepi appunto
Ottanta detenuti tossicodipendenti
Ecco aproposito dell'assistenza ai tossicodipendenti abbiam detto che all'interno della terza casa circondariale di
Rebibbia opera una serto un servizio pubblico per le tossicodipendenze
Tu hai avuto modo di incontrare con gli operatori che problemi ci sono che che impressione ne ai né ricevute né ricavato dunque otto integro degli operatori molto motivati
Noi con abbiamo già avuto con loro
Progetti in corso che riguardano diciamo sotto popolazioni specie Chieti tossico di poi in carcere come sono per esempio i nomadi quindi abbiamo interesse che ci sia una particolare attuazione di questo progetto sperimentale che si chiama Gitti che abbiamo in via di attuazione che abbiamo attuato da poco tempo e quindi volte pare visto sia in quella seduta che nel nelle riunioni precedenti riguardante questo problema specifico una ottima collaborazione è un ottimo motivazione degli operatori del certe che evolversi tecniche subita tutti i problemi quindi io adesso non so se la loro pianta organica è sufficiente che sono messi nella condizione migliore di operare però certamente un numero variante finale per il centro e settecento unità di tossicodipendenti all'interno del carcere il che vuol dire in una no fino al mille cinque nostra coloro che entrano e coloro che escono e insomma è una struttura sottoposta ad un ad un grandissimo grandissima mole di lavoro ora so che ci sono dei problemi cioè ci sono alcune parti del carcere che sembrano un po'più impermeabili a questa nuova cultura di cura del tossicodipendente Giannella appalto di reclusione
Per esempio nella parte femminile so che c'è una difficoltà a una insomma impermeabilità maggiore al che gli operatori possano operare credo che questo sia un ritardo culturale che va colmato va colmato anche con diciamo l'intervento anche diciamo della aggettivi attraverso così un protocollo d'intesa moto da facilitare sia il l'opera del del flirt ma anche facilitare l'opera del terzo settore cioè di tutti coloro che al fuori dal carcere associazioni del privato sociale ma anche il comune stesso attraverso le proprie comunità terapeutiche posto hanno a vedere un proficuo contatto di lavoro rapporto di lavoro otto che gli atti più agevole possibile a tal troppo troppo quanto a proposito il direttore Mariani io
Dichiarato disponibilissimo come del resto lo abbiamo già verificato in tante altre situazioni per cui e il
Io il gli operatori del cammino alla cooperativa il cammino che gestiscono per conto della dell'Agenzia comunale sulle tossicodipendenze due
Comunità terapeutiche
Del Comune di Roma hanno una
Ecco facilità di accesso insomma non hanno problemi a collaborare con il terrore con la direzione del carcere beh queste sono sicuramente notizie positive anche
Benna benaugurante diciamo per il futuro del lavoro all'interno del carcere resta il problema che purtroppo esperienze come quelle di date staccato di Rebibbia sono poche in Italia restano un po'delle esperienze pilota che ancora non trovano diffusione nel nel resto delle strutture carcerarie del nostro Paese
Da sicuramente l'intera per tutti coloro che si occupano del profilo dipendenza è quella di valorizzare queste esperienze
L'esperienza del tre e quattro esperienze pilota in Italia ce ne sono altre in altri grandi istituti penitenziari e che appunto come esperienza pilota devono poi aprire a mio modo di vedere una
Ordinaria gestione non solo in istituti particolari come possono essere quelli di Rebibbia ma per esempio anche negli altri istituti della città quindi redditi il Regina Coeli Casal del Marmo ma io direi un'esperienza che permette poi
Spalmata su tutto il territorio nazionale che riguardi proprio veramente tutto il
Insieme degli istituti penitenziari perché
Sul problema delle Perrone tossicodipendenti in carcere è un problema grave da tanti punti di vista da un punto di vista
Salute da un punto di vista della riabilitazione sociale
Sembra dunque scongiurato e per il momento ogni ipotesi di trasferimento o peggio di chiusura della terza casa circondariale di Rebibbia che ospita detenuti tossicodipendenti e semiliberi in regime di custodia attenuata
Certo resta da capire come può essere che una struttura così particolare comunicarci re che dovrebbe essere costruita secondo norme piuttosto severe
Ed è tanto più
Quando la sua apertura risale a pochi anni fa mostri almeno in alcune delle sue parti uno stato di conservazione ecco sì compromesso è quello che cercheremo di approfondire e non con un prossimo servizio per il momento è tutto per la radio radicale Roberto Spagnoli