Rassegna stampa di economia

Buon pomeriggio radio radicale lunedì cinque luglio mille novecentonovantanove stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento del lunedì pomeriggio dedicato ai temi dell'economia e della finanza
In studio Benedetto
Della Vedova oggi oggi ci occuperemo
Un po'di sindacato soprattutto ci occuperemo di
Della situazione in cui versa l'economia italiana siamo alla vigilia della discussione parlamentare sul DPEF Documento di programmazione economica e finanziaria il documento che dovrebbe tracciare i lineamenti della politica economica e fiscale del governo italiano
Per il prossimo triennio ma soprattutto visto che poi viene rimessa in discussione ogni anno
Ma soprattutto dovrebbe determinare i principali lineamenti della finanziaria per l'anno due mila quindi la finanziaria che si voterà tra ottobre novembre-dicembre che verrà presentata dal governo entro il trenta entro il trenta settembre vedremo anche un articolo molto interessante sulle pubblica fare finanza in particolare assieme ad altre cose di Roberto Perotti
Intervento pubblico è meglio che lo Stato non investa
Vedremo questa affermazione così
Consigli rara nella panorama del dibattito politico e di politica economica in Italia vedremo questa affermazione come viene argomentata da Roberto Perotti cominciamo queste da rassegna
Stampa
Con un pezzo comparso sulla stampa di ieri la stampa di Torino e
Quindi iniziamo partendo da una cosa scritta non da un notista di politica economica da un economista da un commentatore ma da da un po'di vita da un letterato da Guido Ceronetti che nella sua rubrica lanterna rossa così scrive ieri
Quante buone sindacato quante utile indispensabile senza questo interlocutore fondamentale tutto crollerebbe il linguaggio quando si parla del sindacato in Italia e questo ho masochisti da Schiena agilmente o adulatori da epoca Domiziano
Assolutamente raccomandava Machiavelli alle repubbliche non lasciate crescere nel vostro interno nessuna cosa forte dopo la mafia che si impone uccidendo la più cosa forte di questo approssimativa Repubblica il sindacato
Quello triplici sta e quello della nebulosa autonomiste
Chi gli ha concesso il diritto di veto chi le ha dato poteri dal Parlamento perché qualunque cosa
Si faccia deve essere interpellato propiziato invocato perché si stende su tutto l'ombra cinese alta come un grattacielo dei tre segretari
E già rognosa per un governo ma un super governo dirle qui Yeti senza il quale il governo non può far nulla di importante è peggio che una rogna e un'umiliazione permanente è un'azienda immensa ramificata strano una gigantesca slot machine che non restituisce ma il denaro che gli viene messo nella pancia luccicante e non gli viene messo per gioco ma
Forzatamente questo è l'inizio di questa rubrica lanterna rossa anche Guido Ceronetti a conclusione di una settimana quella precedente in cui le analisi sul sindacato sono stati
Sono state serrate incisive a partire dall'editoriale di lunedì scorso di Angelo
Panebianco è ci andava di citarlo perché in questo linguaggio inconsueto e con un ritmo inconsueto
I temi della dell'economia dalla politica economica Ceronetti stigmatizza con poche incisive parole
E poi prosegue con l'organizzazione degli scioperi e delle mobilitazioni generali stigmatizza con poche incisive parole il ruolo che sintetizza molte delle critiche al sindacato al ruolo che questo sindacato così come oggi assume in Italia
Assume in Italia che critiche che avete considerazioni che avete sentito fare
Abbondantemente sentite sentirete fare abbondantemente da questa
Radio del resto oggi ma già stato reso conto con ampiezza oggi anzi questa mattina sul Corriere della Sera ma c'è una lettera al sindacato del capo dello posizione
Cioè di Silvio Berlusconi
Con altri toni altri termini un altro bel grandi interviene sul sindacato anche Alberto Alesina nella rubrica il Meridiano Corriere economia la sinistra ha perso le elezioni europee mentre in alcuni casi soprattutto in Germania i governi nazionali guidati a partiti socialisti potevano aspettarsi di essere puniti dagli elettori in altri no
Il governo inglese ad esempio non aveva fatto particolari errori ed anche il governo italiano era ed è più forte politicamente di molti suoi predecessori
Non solo ma la fine della guerra in Kosovo aveva aspettative favorevoli per i governi in carica aveva generato aspettative favorevoli allora come si spiega questo risultato
L'ipotesi più convincente che gli elettori europea abbiano voluto mandare un segnale di modernizzazione e di riequilibrio tra i diversi livelli di governo nazionali ed europei per l'elettore di centro di centrosinistra moderato un Parlamento europeo con un baricentro tutto a sinistra
Accompagnato da governi nazionali socialisti avrebbe rappresentato una combinazione politica troppo estrema invece un parlamento europeo più moderato
Bilancia i governi nazionali
Di sinistra
Questo fenomeno è andiamo più avanti questo fenomeno di mid term rossa
Si era parlato in precedenza delle elezioni di midterm cioè imposte a metà del mandato presidenziale che abitualmente premiano il partito non dal presidente
Questo fenomeno di Mitte hanno nostro non è sempre necessariamente interpretato come una condanna del partito del presidente
Ma come un mezzo usato dall'elettore per creare equilibrio tra Presidente e Congresso e tra i due partiti democratico repubblicano infatti i sondaggi i piani americani dimostrano che sono proprio gli elettori di centro
Che votano per un partito alle elezioni presidenziali e per l'altro le elezioni legislative
La loro motivazione è appunto quella di creare un controllo reciproco ed un equilibrio tra le due istituzioni e non spostare il baricentro politico troppo in una direzione cosa che accadrebbe se il partito al presidente fosse troppo forte nel congresso
Ma se le elezioni europee ed amministrative vanno interpretate come un messaggio di equilibrio tra destra e sinistra che conseguenza deve trarne il governo italiano
Quando la maggioranza di governo perdono tornata elettorale quasi sempre mentre un messaggio di debolezza di timidezze che la spinge ad evitare decisioni difficili ed a seguire politiche populiste
Questa sarebbe un'interpretazione profondamente errata del risultato elettorale il governo non deve sentirsi indebolito ma rafforzato se il messaggio di moderazione viene correttamente recepito in pratica come tutti sanno pensioni welfare e mercato del lavoro sono i punti critici della politica economica di oggi il significato delle elezioni europee ed amministrative quindi chiaro
Gli elettori vogliono incoraggiare il governo riformare pensioni e welfare senza dover concordare ogni decisione con la sinistra più estrema e con i sindacati
L'unico modo per i partiti di governo di mantenere la maggioranza è quello di sentirsi più forti non più deboli nei rapporti con i sindacati ad esempio una regola non scritta dalla politica italiana è che uno speech opero generale fa cadere il governo in carica questa regola va ignorata
Se i sindacati vogliono continuare la loro politica di protezione dei pensionati e dei lavoratori anziani delle grandi industrie loro diritto farlo
Ma ciò non deve fermare il governo e dargli e fargli dimenticare il messaggio degli elettori la concertazione va fatta con gli elettori non con i sindacati
Puntuale come sempre analisi di Alberto Alesina anche noi c'eravamo
Trovati a sottolineare d'arresto come
Risultato
L'effetto delle risultato elettorale forse paradossale laddove vincono le forze attraggono più consensi anche da sinistra le forze che
Propone propugna hanno le riforme economiche propugnando le riforme quelle riforme che il sindacato non vuole ecco laddove la sinistra ha perso non perché ha vinto la sinistra estrema perché ha vinto
Ciò che non di sinistra e spesso di liberale c'è in questo Paese
Anziché cogliere questo come uno stimolo a proseguire a rilanciare con maggior forza
La gli intenti riformatori il Governo si è ripiegato su se stesso e su un rapporto di collateralismo con il sindacato
Ma cosa succede se e cosa succederà cosa è molto probabile che succeda nel momento in cui
Queste prime marce indietro che il Governo ha fatto dopo
Alcuni annunci molto più coraggiosi che avevano preceduto il dibattito sul DPEF ecco cosa rischia di succedere che se queste timida del queste prime marce indietro in realtà determineranno la direzione di marcia della di tutto il percorso per l'approvazione della legge di bilancio se tutto va bene restiamo disoccupati questo il commento
Di Mario Baldassarri che potete trovare oggi sul messaggero due erano i messaggi fondamentali da lanciare con il DPEF uno rispettare gli impegni verso l'Europa l'altro
Per rispettare gli impegni
Verso l'Italia verso l'Europa si tratta di assicurare il contenimento del deficit pubblico ad un rapporto dell'uno virgola cinque per cento del PIL per l'anno prossimo
Per arrivare allo zero per cento entro il due mila e tre
Per questo occorreva ed occorre tagliare il deficit tendenziale cioè quello che
A legislazione vigente dovrebbe realizzarsi sarebbe previsto senza gli interventi di correzione che sono appunto gli interventi introdotti dalle dalle leggi finanziarie
E quindi
Sul piano dei saldi finanziari e quindi il DPEF ha dato una coerente risposta all'Europa che giustamente ne ha preso provi positivamente atto ricordiamo che il DPEF dovrebbe incidere appunto per dove circa quindici mila miliardi
Verso l'Italia cioè verso noi stessi l'impegno era quello di disegnare un percorso a medio termine lungo il quale costruire solide basi di sviluppo
E soprattutto
Concrete prospettive di abbattimento
Di abbattere sul serio la disoccupazione
Purtroppo questa risposta quella l'Italia quindi nel DPEF non c'è guardiamo per primi i numeri della manovra indicata per il Duemila
Su un totale di provvedimenti pari a quindici mila miliardi di lire poiché undici mila cinquecento servono semplicemente contenere il deficit ne restano soltanto tre mila cinquecento persone postare le risorse verso lo sviluppo e l'occupazione
Se bastasse spostare tre mila cinquecento miliardi di lire cioè circa lo zero virgola quindici per cento del PIL per ottenere una crescita pari o superiore al tre per cento per quattro cinque anni consecutivi e da battere così la disoccupazione avremmo trovato in Italia la lampada di Aladino purtroppo non è così guardiamo anche ai numeri indicati nel DPEF per gli anni successivi e fino al due mila e tre
In cinque anni il quadro programmatico prevede di ridurre la spesa pubblica corrente del tre virgola cinque per cento in rapporto al PIL
Di questi quasi il due per cento dovrebbe provenire da una ulteriore riduzione degli interessi sul debito pubblico e soltanto poco più dell'uno virgola cinque per cento ripeto uno virgola cinque per cento
Dovrebbe pervenire dalla spesa al netto degli interessi d'altra parte di contenimento dalla spesa corrente per quasi la metà dovrà servire a portare a zero il deficit pubblico
Ne risulta che gli spazi per ridurre la pressione fiscale nei prossimi cinque anni sono pari ad un complessivo uno virgola cinque per cento del PIL cioè
Lo zero tre per cento all'anno grosso modo visto che
Stiamo parlando di
Percentuali di miglioramento da qui al due mila e tre quindi lo zero virgola tre per cento all'anno di diminuzione del carico fiscale
Dall'attuale quarantasette per cento di pressione fiscale avremo nel due mila e tre al quarantacinque per cento è solo perché si dà per scontata un'incerta e fragile ipotesi di riduzione delle spese per interessi
Ecco perché è quella del DPEF appare come una ipotesi inerziale di ordinaria manutenzione del bilancio pubblico di ordinaria amministrazione dell'economia italiana
Che se tutto va bene nel resto del mondo soprattutto se non aumenteranno mai da qui al due mila e tra i tassi d'interesse ci garantisce che continueremo a crescere poco ad avere un'alta disoccupazione che passerebbe dall'attuale dodici e quattro per cento attorno poco sotto l'undici per cento fra cinque anni
Se però i tassi di interessi internazionali dovessero aumentare soltanto di un punto e mezzo due ci troveremo nel giro di pochi trimestri fuori tra virgolette dei parametri di Maastricht
Questo è il risultato dell'epico scontro ingaggiato preventivamente dai sindacati che nei fatti hanno imposto al governo di non svolgere
Il tema è ci fermiamo qui questo
Il commento di Mario Baldassarri
Il commento generale su quanto successo nella stesura di questo DPEF stesura che risentito in modo il mondo decisivo della
Dello scontro subito prospettato dal sindacato ma se questo quello che succede con il DPF io volevo comprendere il Sole ventiquattro Ore di ieri peraltro che
Riporta un articolo molto molto interessante molto istruttivo
Di Enrico Brivio a pagina tre l'Italia e la Cenerentola dagli investimenti stranieri
Secondo il bel paese secondo Eurostat scusate il Bel Paese ultimo dopo il Portogallo fra le mete preferiti dal dalle grande aziende
Internazionali c'è una istruttiva tabellina fonte euro Stratta che mette dei dati in milioni di euro e
Mette l'Italia in realtà al penultimo posto prima dal Portogallo per quanto riguarda
I valori assoluti quindi l'Italia ha avuto investimenti diretti dall'estero in entrata quindi per due mila trecentotrentadue miliardi di euro
Quindi in valore assoluto sotto quanto sotto l'Austria la Danimarca l'Irlanda che ha sei mila
Sei miliardi di euro sei mila duecentoquarantasette milioni quindi sei miliardi di euro
Tenendo
Tenendo presente che non son più di sei miliardi di euro scusate
Sono sei mila duecentoquarantasette milioni di euro quindi sei mila
Duecentoquarantasette miliardi di euro teniamo presente che questi valori si riferiscono economie come nel caso di altre Danimarca Irlanda incomparabilmente più piccole di quelle italiane ma la Spagna dieci mila centoquattro milioni di euro
Sì anche qui parliamo di un'economia più piccola di quella italiana che però assorbe cinque volte tanto gli investimenti stranieri di investimenti stranieri
E salendo salendo salendo serviva la Francia ventiquattro mila cinquecentosettantasette milioni di
Euro
E
Poi Olanda e Regno Unito quarantotto mila novecentotrenta milioni di euro quindi il dato
Clamoroso l'Italia proprio è fuori fuori classifica ma non solo mentre tutti i Paesi
Raddoppiano pressoché la quota di investimenti in entrata
Tra il novantasette novantotto il Regno Unito per esempio passa da ventitré mila trecentottantuno milioni di euro a quarantotto mila
Mentre la Francia passa da diciannove mila ventiquattro mila
Mentre la Spagna passa da cinque mila dieci mila l'Italia passa da tre mila duecentosessantatré milioni di euro è entrata nel novantasette ha due mila trecento trentadue e questo credo sia
Un campanello un campanello da allarme mentre crescono gli investimenti in uscita anche per quanto riguarda l'Italia
Vediamo il commento di Enrico Brivio l'anno scorso l'Italia ha beneficiato solo in minima parte dal fiume in piena di investimenti di investimenti diretti stranieri in gran parte americani che si sono riservati riversati in Europa e che invece ha invece dovuto accusare
Un calo del ventotto per cento delle entrate di capitali stranieri il nostro Paese risulta infatti il penultimo al penultimo posto dopo Portogallo tra le mete scelte dagli investitori esteri a caccia di una partecipazione azionaria
Di lungo periodo nel Vecchio Continente i dati resi noti da Eurostat l'ufficio statistico europeo disegnano un quadro poco confortante per l'Italia
Il nostro Paese in controtendenza rispetto al boom complessivo che ha portato al raddoppio di investimenti diretti extra
Unione europea nei quindici Paesi passati da quarantadue virgola due a novantaquattro virgola tre miliardi di euro ovvero centottanta del due mila e cinquecento
Miliardi
Di lire
Aumenti dei capitali stranieri in arrivo nel novantotto sono stati registrati da ben dodici Paesi europei in calo solo l'Italia e il Portogallo mentre non sono disponibili i dati
Della Grecia nel nostro Paese sono approdati capitali esteri per soli due virgola trentatré
Miliardi di euro circa quattro mila cinquecento miliardi di lire rispetto ai tre virgola sei miliardi di euro dall'anno precedente oltre il novanta per cento degli investimenti sono arrivati da altri Paesi dell'Unione europea
Segno che gli acquisti di partecipazioni in Italia non sono apparsi molto appetibile alle Zenden extra europee in particolare americane a caccia di opportunità
Tra quindi il novanta per cento scusate credo letto male degli investimenti sono arrivati da altri Paesi dell'Unione europea e quindi solo il dieci per cento da altri Paesi Stati Uniti comprese si è rafforzato invece l'impegno di lungo periodo delle aziende italiane all'estero
Gli investimenti diretti in uscita sono passati da nove virgola quattro a dieci virgola otto miliardi di euro ci sono indirizzati per poco più dalla Mecca
Cinque virgola sei miliardi di euro verso altri Paesi europei con uno virgola settantasette miliardi di euro approvati approdati negli Stati Uniti
Nettamente a favore dell'export appare perciò per l'Italia il saldo dei due flussi di investimenti diretti in entrata e in uscita che segna una differenza di otto virgola quattro miliardi di euro al centro dell'interesse degli investitori esteri che guardano all'Europa
Sono risultati i due Paesi Gran Bretagna e Olanda che probabilmente non a caso hanno da tempo praticato
Robuste iniezioni di flessibilità nel proprio mercato del lavoro alleviato la pressione fiscale imboccato la strada di decisive di decise privatizzazioni
Sbalorditivo il primato nel Regno Unito che nel novantotto ha più che raddoppiato i capitali stranieri in arrivo a quarantanove miliardi di euro con ben ventisette virgola cinque
Miliardi di euro provenienti dagli Stati Uniti schizzati poi nel giro di un anno addirittura da otto virgola tre a ventotto virgola quattro miliardi di euro gli investimenti esteri effettuati nei Paesi Bassi altro paese che seppure con via
Per vie diverse da quelle della della Gran Bretagna lo ricordiamo a percorso le strade la flessibilità nel mercato del lavoro seguono Francia Belgio Lussemburgo calcolati assieme che pure assorbono investimenti stranieri molto più dell'Italia e Germania
Tassi di crescita considerevoli si sono registrati anche in Finlandia
E Austria Finlandia passa da uno virgola due
Miliardi di euro a otto virgola sei e quindi se mai c'era da trovare un'ulteriore
Prova provata vediamo che le condizioni di difficoltà
Dell'economia italiana del della politica italiana soprattutto a
Creare fatti nuovi sul fronte della sul fronte da la
Competitività del sistema economico la débâcle nella attrazione di investimenti stranieri che vogliono dire non colonizzazione come magari alcuni potrebbero intendere ma vuol dire investimenti e risorse finanziarie vuol dire no a un vuol dire possibilità di internazionalizzare ulteriormente
L'economia e diversificare i mercati di sbocco delle aziende che operano in Italia e via di questo passo
Le imprese europee prosegue Enrico Brivio hanno anche aumentato in modo significativo la loro propensione a investire all'estero con ben sei Stati europei in grado di andare oltre il raddoppio dei loro investimenti oltre frontiera
Da sottolineare anche in termini assoluti il balzo fatto l'anno scorso dagli investitori investitori inglesi tedeschi il Regno Unito è schizzato da trentaquattro settantanove miliardi di euro
Mentre la Germania
è saltata da trentadue a settantaquattro miliardi Francia e Olanda hanno anche riversato somme considerevoli nelle imprese di altri paesi mentre un vero e proprio boom si è verificato in
In Finlandia che ha più che quinti quintuplicati i capitali investiti all'estero a quota diciannove virgola sette miliardi di euro quindi la Finlandia che investiva tre virgola sette miliardi di euro contro i nove virgola tre dell'Italia nel mille novecentonovantasette nel mio nome centonovantotto a Investimenti Avati investimenti diretti all'estero per diciannove virgola sette miliardi di euro mentre l'Italia si è bloccata dieci virgola sette miliardi quindi con un incremento modesto
Ci sono gonfiati in modo significativo anche gli investimenti diretti partiti dall'Unione europea verso mete extracomunitarie il flusso è più che raddoppiato passando nel novantaquattro miliardi di euro e centonovantadue miliardi
Un bruciante aumento che dette Recchia determinate una bilancia degli investimenti dirette dell'Unione Europea un saldo netto esportatore di novantasette miliardi nel mille novecento novantotto uno dei motori di questa accelerazione è stata la calamità dell'economia americana
Indulgente cresciute in effetti i capitali investiti aziende europee dalle aziende europee negli Stati Uniti ci sono più che triplicati nel novantotto raggiungendo quota centododici miliardi in euro
Più della metà della totalità del flusso diretto dalla UE verso resteranno
Nonostante un incremento Giappone Canada hanno invece mantenuto un ruolo marginale nelle scelte degli investitori europei questo
Nel anche nel dettaglio il resoconto di Enrico Brivio da quanto da quanto documentato dall'Eurostar cioè dal crollo di appetibilità del mercato delle aziende
Italiana il per miglioro gli investitori stranieri europei e soprattutto americani crollo di competitività che non sfiora minimamente economie più dinamiche che per prime hanno messo mano
Alle riforme di liberalizzazione in particolare il mercato del lavoro cioè per esempio le Regno Unito e Olanda che hanno avuto un boom ma di investimenti diretti dall'estero sul proprio territorio impropria aziende tra il mille novecento novantasette e il mille novecento novantotto
Ma se questo quello che succede o meglio che non succede per gli investimenti privati
Dall'estero sull'Italia che questa è una cartina di tornasole è un indicatore che dovrebbe spingeva più di una riflessione vediamo
Di occuparci di un tema e che invece viene
Ancora considerato un tema un tema intangibile cioè quello degli investimenti pubblici voi sapete che e noi sappiamo che in questa fase di contrazione di tentativo di contrarre i debiti Igli Budget pubblici
A fare le spese in questi anni dei tagli delle spese sono stati soprattutto gli Investimenti pubblici non la spesa corrente stipendi ai trasferimenti ma di investimenti
Roberto Perotti firma su Repubblica fare finanza di oggi un intervento con un titolo molto stimolante
Intervento pubblico è meglio che lo stato non investa
Gli investimenti pubblici godono in Italia di una straordinaria popolarità è difficile trovare una voce dalla Confindustria governo e sindacati agli economisti che oggi è sollevare un dubbio sulla loro efficacia
Come era inevitabile questa infatuazione collettiva ha ora trovato sbocco nel Documento di programmazione economica e finanziaria recentemente approvato dal governo
Ma è giustificata questo popolarità
Ci sono almeno tre motivi per fermarsi a riflettere l'evidenza
Nel breve periodo è probabile che gli investimenti pubblici aumentino la domanda e quindi l'occupazione ma oggi solo pochi nostalgici per lo più in ambienti sindacali mettono l'accento su questo aspetto il vero punto forte degli investimenti pubblici è rappresentato dai loro presunti Effetti
Benefici sub produttività e PIL nel lungo periodo siamo veramente sicuri di questi effetti ecco alcune ragioni per dubitare quindi anche
Della funzione di
Accrescere nel medio lungo termine la produttività dei sistemi economici che gli investimenti pubblici dovrebbero avere e nuovi band volentieri dubitiamo con Roberto Perotti
Primo elemento di riflessione molto probabile anche se non certo che avere due linee ferroviarie invece di una non faccia male se solo i soldi più avessero del cielo
Nella realtà le risorse usate per la seconda linea devono essere sottratti ad altri usi per esempio gli investimenti privati
A priori chissà quale dei due usi sia più produttivo
Siamo così convinti che i burocrati di un ministero di una regione sappiano meglio del mercato dove è più redditizio
Investire
A giudicare dai disastri del passato la risposta sembra ovvia
Per finanziare gli investimenti pubblici punto numero due o dubbio riflessione numero due prima o poi bisogna aumentare le tasse e tasse più alte significano più distorsioni e meno crescita
Tre gli investimenti pubblici a causano un aumento del costo del lavoro che spiazza altre attività produttive intensive il lavoro e quindi crea disoccupazione quattro gli investimenti pubblici stuzzicato l'appetito e nel migliore dei casi creano enormi rendite di posizione ma più spesso alimentano fenomeni di criminalità permettere le mani
Sulla torta
E quindi questi sono
I dubbi
Sul fatto che gli investimenti pubblici funzionino rispetto all'occupazione nel breve periodo e rispetto alla crescita dalla competitività nel medio lungo periodo
Le conseguenze a parte possibile sperpero di denaro pubblico queste esaltazione acritica degli investimenti pubblici ha un effetto potenzialmente ancora più pernicioso
è inerente all'idea di investimento pubblico che ci sia qualcuno che pretende di sapere dove sia necessario intervenire
Nelle reti telematiche piuttosto che in circuiti culturali nell'alta velocità piuttosto che nero porti porti turismo allevamento
Ed è inerente all'idea di investimento pubblico che qualcuno pretenda di conoscere gli effetti degli investimenti che propugna
Non è quindi sorprendente che la riscoperta degli investimenti pubblici sia andata di pari passo con un fenomeno pericolosissimo che è stato finora poco nota
La rinascita dell'idea del clima culturale della stessa terminologia della programmazione il dipartimento per le politiche di sviluppo del Tesoro scrive ancora Roberto Perotti creato da poco per prendersi cura del Mezzogiorno ha recentemente pubblicato un documento
Cento idee per lo sviluppo cento idee per il Sud presentato a Chiavenna a presentato a Catania
Con lo scopo dichiarato di gettare le basi di quella che viene chiamata senza reticenze la nuova programmazione quella vecchia morta Indro gelosamente e non rimpianta negli anni settanta
Per fare questo il documento raccoglie nelle sue settanta
Settecento ventisei punto esclamativo pagine
Proposte dei ministeri degli enti locali di ottantaquattro studiosi e naturalmente delle parti sociali per raggiungere il tasso di sviluppo che il dipartimento per le politiche di sviluppo pianificato bontà sua per il Mezzogiorno nel due mila sei
Il sei per cento annuo ma perché volare così bassi perché non pianificare un tasso di crescita del venti per cento
Si chiede Roberto Perotti ci sono due motivi per cui la nuova programmazione fallirà come la vecchia primo per programmare bisogna conoscere gli effetti degli strumenti che si usano ma come abbiamo visto chiunque affermi di conoscere gli effetti degli investimenti pubblici mente sapendo di mentire
Secondo per programmare da qui a sette anni bisogna sapere
Saper prevedere quello che succederà del pie sette anni e nessuno al mondo ne ha la minima idea
Chi ha previsto la recente recessione italiana anche solo tre mesi prima che avvenisse
Per dare un'idea dalla programmazione della presunzione di un programma fino al due mila e sei basta un semplice fatto l'OCSE e il Fondo monetario internazionale due istituzioni
Che per statuto dedicano la previsione enormi risorse hanno smesso di pubblicare previsioni con un orizzonte superiore ai due anni perché prive di qualsiasi valore
Crederà programmazione economica legittimo ancor più un tantino antistorico affermare di credere nel mercato e propugnare la programmazione non lo è
Legittimo quindi così Roberto Perrone
Che chiude con un capoverso intitolato il paravento ma c'è una seconda conseguenza estremamente pericolosa di questo entusiasmo collettivo per gli investimenti pubblici
Essi sono diventati un paravento per non affrontare un altro grande problema del sud il mercato del lavoro
Un lavoratore del Mezzogiorno è meno produttivo in media che al nord questo è un fatto increscioso finché si vuole ma è un fatto e se Tizio e Caio pretendo lo stesso TAR salario ma Tizio o meno produttivo tutti vorranno assumere Caio nessuno Tizio
Questa può non essere l'intera spiegazione della disoccupazione al Sud ma è certamente un'ipotesi quanto meno plausibile
è quindi perfettamente plausibile che ciò di cui ha bisogno del Mezzogiorno non sia di un nuova ondata investimenti pubblici dirigismo ma un mercato del lavoro molto molto più flessibile
Ma non c'è spazio per una discussione seria di questo problema nell'esaltazione collettiva degli investimenti pubblici
Non posso dire di aver letto tutte le sette centoventisei pagine del documento citato sopra ma nelle circa trecento che ho letto inclusa la sintesi iniziale ho trovato riferimenti alla flessibilità del mercato del lavoro in soli due passaggi
In altrettanti contributi esterni per un totale di circa trenta righe e devo confessare di non aver capito uno dei due contributi
In compenso si trovano migliaia di persone di impiego del mi di si trovano migliaia di proposte di impiego del denaro del contribuente
Il documento il documento è un vero florilegio in questo senso ma la mia proposta preferita finora sto ancora leggendo è la seguente di Muggiano barca pagina quattrocentoventinove
Potrebbe essere utile istituire presso gli uffici postali e la figura del procuratore telematico in grado di fornire tutti i servizi che le reti civiche internet
Consentono di avere da non perdere e anche la proposta del ministero della pubblica istruzione per combattere la disoccupazione giovanile
A pagina ventisette la promozione di passerelle fra sistemi attraverso la modulo Rizza sezione dei percorsi alzi la mano chi ha capito
Forte del Tesoro vorrà dirci quanto è costato al contribuente italiano questo documento che la mega conferenza di Catania
E la mega conferenza di Catania in cui è stato presentato abbiamo letto quasi integralmente questo intervento di Roberto Perotti che ci scusiamo
Non conoscevamo come giornalista o molto più probabilmente come studioso
E ci sembra di avere poco o punto da
Aggiungere e ci auguriamo che appunto anche in fase di DPF di nuova finanziaria questo intervento che compare sulla prima pagina di Repubblica Affari e finanza
Che le considerazioni svolto in questo intervento ma soprattutto questo tipo di considerazioni
Che noi sottoscriviamo alla lettera siano contenute in gran conto e se questo se questo quanto quanto Bossi
Quanto si dovrebbe cominciare a
Dire rispetto agli investimenti pubblici che vengono sempre un po'comunque a criticamente considerati necessari o utili lasciamo la Spesal
Pubblica
Per occuparci di un'altra cosa sempre pubblica cioè del
Debito pubblico e lo facciamo leggendo un pezzo forse su un di Adriano buona fede son forse su un tema
Va un po'troppo tecnico ma che comunque
A mio avviso contiene qualche riflessione e qualche informazione
Utile guadagnare con i crediti lo Stato scopre la cartolarizzazione
Pagina cinque Adriano buona fede siamo sempre sulla Repubblica affari e finanza
è un uomo mitico Eldorado per lo Stato italiano far materializzare soldi veri e subito là dove ora c'è soltanto un cumulo di scartoffie legate alle pratiche di contribuenti che per una ragione o per l'altra
Non hanno pagato il loro debito con qualche ente pubblico per lo Stato si tratta di considerevoli somme non riscosse di crediti accantonati che non si sa se e quando verranno mai recuperati
Crediti fiscali o contributivi per decine di migliaia di miliardi
Che vanno in larga parte a gonfiare un contenzioso ingestibile il solo fisco a più di tre milioni di cause in piedi per un valore che secondo alcune stime e di oltre centocinquanta mila miliardi
Una decina di manovre macchina che c'è dietro
Che c'è dentro soprattutto Linux circa novanta mila novecento mila per un valore di cinquanta novecento mila cause per un valore di cinquantaquattro mila miliardi mentre l'INAIL per linee si parla di mille
Seicento miliardi ebbene adesso la musica sta per cambiare tra fisco INPS e INAIL lo Stato conta di portare a casa ogni anno almeno dieci mila miliardi in più
La mitica regione da loro
Sembra a portata di mano e ha un nome straniero difficile da comprendere se cori e striscioni in italiano è stato tradotto con cartolarizzazione o meglio ancora titolari trazione che al di là dei termini tecnici
Significa una cosa molto semplice prendere tutti o parte di questi crediti incagliati metterli insieme trasformando in titoli da piazzare sui mercati internazionali
Ai grossi investitori naturalmente nel far questo bisogna rassegnarsi a rinunciare a poco o a tanto a seconda delle maggiore o minore
Facilità di recupero del valore nominale dei crediti
E bisogna rassegnarsi a pagare delle commissioni agli advisor alle banche d'affari alle società di rating che intervengono in questa complicata e sofisticata operazione finanziaria che è il semplice scopo di trasformare tanto letame
In almeno un po'Doro
Ma d'altra parte per lo Stato italiano la cartolarizzazione significa non doversi più occupare di questa massa imponente di contenzioso che vada pochi spiccioli a partite miliardarie
Significa ridimensionare una macchina pletorica che è stata paragonata da uno studioso come Raffaello Lupi ha un esercito che spara qualche fucilata per salvare l'onore
A cui l'esito della causa importa poco se l'Ufficio vince tanto meglio ma se perde la decisione del giudice è un'ottima giustificazione per archiviare la pratica affermando di averla difesa fino all'ultimo
A recuperare martire realmente questi crediti ci penseranno altri i concessionari si chiamano così oggi tanto temuti esattori quasi tutti di origine bancaria
E quindi anche qui per recuperare qualche debito
Dello stato c'è bisogno della mano
Del privato delle organizzazioni di mercato che pagate il giusto si accollano
La riscossione di questi debiti e poi continuano a parlare di fallimenti
Del mercato e poco troppo poco di fallimenti dello Stato ma
Cedendo questi crediti a una società privata che li trasforma in titoli lo Stato e gli altri enti pubblici possono recuperare
Nell'hic et nunc soldi freschi soldi che altrimenti sarebbero stati cercati ancora una volta nelle tasche dei soldi contribuenti con aumenti di tasse di contributo è stata questa la molla che ha indotto la molla che ha indotto il governo delle finanze
Il governo sotto la spinta del ministero del del ministro delle Finanze Visco
Che dall'ex ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi ad aprire la strada della si corre Session già molto apprezzata dalle banche anche per gli enti pubblici il primo ente ad approfittare la nuova normativa prodotta con l'ultima legge finanziaria
Sarà l'INPS
Qui lo stock di crediti contributivi ammonta a cinquantaquattro mila trecentocinquanta miliardi
Di questi l'INPS stima cautela attivamente in trentuno mila duecentocinquantotto miliardi
Il valore netto sicuramente recuperabile a cui vanno aggiunte le somme accessorio all'INPS la finanziaria chiede di recuperare con la cartolarizzazione di parte dei suoi crediti
Almeno cinque mila trecento miliardi le entrate la fine di quest'anno in questo momento solo lavori tecnici dell'istituto e dei tre advisor scelti dal Tesoro Huambo un San Paolo IMI e Morgan Stanley per identificare i crediti a trasformare in titoli chiude così Adriano buona fede alla sicura di session è l'ultima frontiera di uno Stato che non è mai riuscito a gestire bene i suoi crediti Elena gonfiati ma solo virtualmente oltre misura
Adesso gli si presenta l'occasione di prendere atto della realtà portando a casa quel che si può poco forse rispetto all'ambizioso aspettative ma sicuro
Anche per lo stato insomma cominciava l'era la massima dei comuni mortali pochi maledetti
Subito così Adriano buona fede l'abbiamo letto perché la cartolarizzazione
Dei debiti dei crediti scusate delle pubbliche amministrazioni ancorché fatto di tecnicamente tecnicamente Complesso è un scelta importante cioè affidare ai privati perfino un recupero dei debiti pubblici e qualcuno poi alla fine ci spiegherà cosa manca all'INPS in termini di risorse di personale
Di quattrini cosa manca all'INPS cos'è mancato all'INPS in tutto questo tempo perché alla recupero dei crediti ci pensasse in prima persona per quel che ci riguarda siamo contenti siamo contenti così cambiamo completamente argomento e e mentre circa avviamo verso la chiusura di questa rassegna stampa
Andiamo ad occuparci di borsa
Internet
E Giovanni Palladino uno dei nostri appuntamenti fissi in questa rassegna stampa che nel suo nella nella sezione di Corriere Economia Mercati e
Capitali con internet Wall Street sfida la gravità è un tema che ricorre nei commenti o nelle cronache molto spesso in questa rassegna stampa cioè quello
Il tema della rapporto tra internet la Borsa di Wall Street rapporto che viaggia su due binari il primo è quello dei titoli internet cioè dei titoli di società legate a internet Damaso un punto comma Yahoo al a a tutte le altre le altre aziende che operano se offrendo servizi
Servizi strettamente di internet quindi internet trovai del motore di ricerca eccetera o aziende commerciali come Amazon.com che operano commercialmente in modo esclusivo prioritario su interne il secondo binario è quello della intermediazione che non c'è più un cioè della possibilità che attraverso internet i agli investitori hanno di accedere direttamente al mercato questo provoca da una parte la al al risparmiatore consente di risparmiare sulle commissioni che gli istituti di credito le società che intermediano titoli in borsa lucrano
E però provoca secondo gli operatori o rischia di provocare una ulteriore eccesso di voler volatilità nei mercati nel senso che la mancanza di un filtro di un operatore professionale
Potrebbe spingere a comportamenti irrazionalità tutto questo ovviamente ed a vedere intanto buon per gli Stati Uniti che
Sono entrambi i versanti hanno tanto internet male per i Paesi europei e per l'Italia che di internet ne hanno troppo poco ma torniamo mi scuso per questa apparente c'è Giovanni Palladino con internet Wall Street che sfida la gravità
Steve Ross Old è un analista finanziario di Minneapolis Minnesota che ha avuto la brillante idea di redigere un nuovo indice borsistico da lui chiamato con ironia internet Insanity Index
Oggi è composto da sessantasei società specializzate nel settore più denaro dinamico della economia USA ad America on line A X su un punto comma l'indice insano o pazzo perché dall'inizio dell'anno aumentato del settantacinque per cento dallo scorso ottobre del quattrocentocinquanta per cento
Ed all'inizio del mille novecentonovantasette del mille per cento fortunati gli investitori che hanno messo
Un dollaro
Che hanno messo un dollaro
Nel mille novecentonovanta sette sui titoli internet sono tutte società di recente costruzione ma che già valgono quattrocentotrenta miliardi di dollari ossia s'poco meno della capitalizzazione dalla Borsa di Milano
Sono titoli pazzi perché stanno sfiorando le leggi di gravità o meno o ovvero tutti i parametri utilizzati dagli analisti per valutare il prezzo di un'azione ma ormai davanti a questi eccessi che fanno gridare al Bubble Trouble una bolla di guai
Molti analisti ritengono che le azioni internet rappresentino un fenomeno non più misurabile con i vecchi parametri questi riguardo guardano ai risultati del recente passato di un'azienda mentre il settore dall'alta tecnologia dall'innovazione deve essere valutato in base al suo potenziale futuro
Perché a giudizio di molti queste di di molti questo potenziale enorme sotto il profilo della redditività
Ecco che molti investitori giudicano per nulla Insane le attuali valutazioni stratosferiche di gran parte delle società coinvolte nei servizi di internet è stata trovata una miniera d'oro tant'è vero che vi sono già innumerevoli fondi comuni di investimento con un portafoglio titoli concentrato esclusivamente sul business spinte
Come dire suole gettare nuova benzina sul fuoco secondo i pessimisti o dare nuovo Land lievito per far crescere più velocemente l'economia del ventunesimo secolo secondo gli ottimisti
Chi ha ragione Insanity Index si potrà un giorno trasformare in qualcosa di sano con i piedi per terra
Dovremmo saperlo presto quando i bilanci di gran parte delle società internet oggi in perdita mostreranno i primi risultati positivi se i profitti saranno inferiori alle aspettative la doccia fredda sarà inevitabile
Se invece saranno eccezionali le attuali quotazioni troveranno lavoro giustificazione ma sarà difficile rivedere i fuochi d'artificio degli ultimi due anni ormai la novità non è più una novità ora delle speranze si deve passare ai fatti del conto
Economico così Giovanni Palladino con internet Wall Street sfida la
Gravità siamo in chiusura e volevamo chiudere con alcuni segnalazioni
Il Corriere apre oggi con emergenza millennio la mobilitazione sta arrivando al culmine mai rischi restano alti Bankitalia stampa più banconote
E i governatori hanno un piano di Capodanno di cosa si parla si parla del Bacco informatico fermate
Il Bacco informatico in Millennium Bug piano Greenspan PA abbattere valuta e contenere i tassi e poi questo tarlo molto pubblico
Marmeria Sturani che scrive su pagina due cose serie privati sembrano preparati contro i rischi del cambio di data nei computer parti dello Stato no
Per prepararsi a rischio del Millennium belga
Mentre invece
E poi chiudiamo davvero su Repubblica Affari e Finanza ampio spazio un articolo di Paolo Sylos Labini segnaliamo infine dal fordismo più lavoro se l'orario flessibile Labini ricorda Sylos Labini ricorda che a un certo punto fece una proposta di questo tipo ai sindacati che lo bacchettare uno
Ma alla l'apertura di Repubblica fare finanza eh allarmi come cambia l'industria della difesa mentre l'Europa aumento all'impegno di pace una serie di fusioni accordi interessa il
Settore ci sono più
Ci sono più articoli tra cui uno di Franco palpito Europa
Unione l'unione a quindici stellette ma poi un articolo di un genio corso ecco Occorsio industria mobilitazione generale parte finalmente la risposta ai colossi americani Lockheed Martin Boeing e RAI azioni in tutto il mondo la difesa al centro di una fitta reti di fusioni e acquisizioni vedremo se l'Italia resterà fuori oppure
Entrerà
In questo nuovo vortice perché dovrà portare a ristrutturare tutto l'azienda e il complesso industriale militare
Europeo con questo chiudiamo
L'edizione di oggi lunedì cinque luglio mille novecentonovantanove di stampa e regime rassegna stampa e radio radicale consueto supplemento da lunedì pomeriggio perché dedicato
Ai temi dell'economia e della finanza un saluto e un arrivederci da parte di Benedetto Della Vedova grazie a Mohamed Ba
Per la regia della trasmissione