"In testa ai miei pensieri" tavola rotonda conclusiva nell'ambito della Conferenza nazionale sull'infanzia e sull'adolescenza (20-21 novembre 1998) presso la Fortezza da Basso

Prima di dare la parola ai ministri però siccome la nostra conferenza
Espresso un lavoro importante ma
Per dare il senso di quanto drammaticamente Luís ancora dobbiamo lavorare io sono costretto a dare una notizia che non è bella
Voi sapete che qualche giorno fa anzi esattamente quarantotto ore fa un bambino in provincia di Frosinone era scomparso
L'Ansa in questo momento che mi possono dice questo
Il corpo del bambino è stato ritrovato
Poco prima delle dieci da una contadina nelle campagne in provincia di Frosinone
Il cadavere coperto da un sacco di plastica e si trova in mezzo a furti e siepi a ridosso di un bosco non lontano dalla strada
Sul posto è già arrivato il comandante dei carabinieri per il magistrato si è in attesa degli specialisti per il momento non si sanno le ragioni dell'assassinio
Mi pare che le cose siano parlino da sole allora
Penso di poter organizzare la fase conclusiva della nostra discussione cominciando dando la parola al sottosegretario al ministero degli esteri Patrizia Toia prego
Il ministro Berlinguer ci raggiungerà sta discutendo col degli studenti sulla parità scolastica non so se ne esce fuori
Consideriamo qual è il suo intervento eventualmente prego sottosegretario sì
Vorrei dire che la notizia che ci è stata data porta come dire
Non solo una commozione un dolore ma forse anche un rafforzamento del nostro impegno e penso che guardare una sala così piena e apprezzare il lavoro del ministro Turco
E rinnovare insomma anche alla luce di questa tragica notizia l'impegno che tutti noi sentiamo per questo per questa realtà dei minori può costituire come dire la nostra risposta anche più personale e più convinta proprio di ciascuno di noi delle istituzioni che rappresentiamo e nelle quali operiamo
Io voglio molto brevemente perché o un testo anche molto bello fatto dagli uffici preparato che raccoglie un po'tutta il punto della situazione dell'impegno
Anche in sede internazionale del nostro governo su questi temi testo che lascerò perché proprio completo intenda dedicato alla alla a chi poi prepari dagli atti e quindi alla documentazione finale di questa di questi contro foglio con voi fare alcune osservazioni
Dettata in parte dall'esperienza che stiamo facendo a livello internazionale in parte proprio dalle considerazioni che dobbiamo ancor più coraggiosamente condurre avanti nella politica estera perché questo tema della di dell'infanzia
Che vuole dire difesa ma vuol dire promozioni che vuole dire tutela ma voli diretta redenzione diventi anche una linea di politica estera e io stamattina guardando questo questo cartellone pensavo in testa i miei pensieri ecco penso che i bambini la realtà dell'infanzia
Questi cittadini
Delle dei prossimi tempi questi cittadini di domani devono diventare anche in testa ai nostri pensieri quando compiamo le scelte della politica estera sembrano distanti
Sembrano estranei bambini ma dobbiamo credo riportarli dentro a pieno diritto anche in queste scelte
Da quelle che i negoziati a quelli della cooperazione a quelle anche proprio dei rapporti tra i Paesi che non vuole dire solo i rapporti tra i governi ma vuole dire i rapporti tra i popoli e dentro questi popoli dobbiamo vedere i bambini come protagonisti
La stessa soggettività sociale la stessa soggettività personale prima di tutto quello che vogliamo riconoscibili della politica
Del nostro Paese e quindi dell'impegno
Per migliorare la società civile dobbiamo riconoscere ai bambini anche degli altri paesi e penso che molte scelte sarebbero diverse focalizzerà ebbero degli interessi diversi
Là dove si decide in base come dire a ragioni di potenza in base a ragioni di interessi economici oppure in base a ragioni ideali e quindi dentro queste ragioni ideali anche alla realtà dell'infanzia nel mondo non solo all'infanzia dei bambini d'Italia
Ma l'infanzia dei paesi più esposti a molte vulnerabilità
Nelle relazioni tra i popoli proprio per la loro debolezza
Per la loro come dire assenza anche di una di uno status di potenza e quindi per la loro maggiore vulnerabilità come Paesi la seconda considerazione e questa oggi dobbiamo riconoscere che quella illusione forse per alcuni o invece quella attenzione ma non così come dire d'illusione che altri hanno hanno professato che ha ritenuto che la liberalizzazione dei capitali la possibilità come dire degli investimenti dei capitali nelle varie parti del mondo portasse
A uno sviluppo a una crescita che in qualche modo poteva attenuare le differenze tra le diverse realtà e dunque dare un senso d'uopo la logica dello sviluppo nel mondo dobbiamo riconoscere questi lozione ha rivelato in qualche modo tutti i suoi limiti
E dunque rimane
Un tema drammatico che dobbiamo affrontare e che ci ritorna poi della realtà di tutti i giorni pensate alle grandi flussi
Migratori che il tema dello squilibrio nello sviluppo del mondo
Questo squilibrio guardate non è solo tra nord sud che la lettura più facile ma è spesso anche tra l'Occidente e l'uomo est Peder crediamo tema superato ma che ancora oggi se si va a vedere la realtà sociale
Le logiche di sviluppo le condizioni di vita soprattutto delle fasce più vulnerabili e penso di nuovo i bambini
Il vostro hanno come ancora c'è un tema che si deve porre anche tra Est e Ovest e anche e soprattutto tra Nord e Sud del mondo e allora in questo squilibrio in questa necessità di assumere anche una riesame delle logiche di sviluppo io credo che entra prepotentemente quella realtà dei bambini nel mondo una realtà che soffre oggi le maggiore contraddizioni
E che vede scaricare proprio sui bambini come fascia più vulnerabile molte delle contraddizioni di squilibri dello sviluppo le realtà dei conflitti nel mondo le arretratezze della povertà
I costi
Delle politiche pur necessarie ma per come sono fatte
Degli aggiustamenti monetari troppo rapidi che portano certo molti paesi secondo i dettami delle grandi istituzioni finanziarie internazionali ad aggiustare i propri conti in qualche modo a risanare i fondamenti della propria economia
Ma ti vedono come prima risposta come prima regola in tela come prima reazione il di appuntamento dei programmi distesa sociali
Già limitati in questi Paesi
E dunque vendono come primi servizi a cadere quelli relativi all'istruzione e quelli relativi ai servizi sociali e dunque vedono ancora la realtà dei bambini messa in discussione colpita come primi stanza
Ecco perché ho introdotto quest'avversione per dire ecco perché oggi il tema della cooperazione internazionali
Che il nostro governo in questi anni devo dire anche il nostro Parlamento con grande senso come dire di unità che viene fuori dei grandi temi ce lo ricordava prima quel bellissimo intervento
Ecco il nostro Parlamento oltre che il nostro Governo e impegnato in una riflessione molto seria
Che non è solo la riforma della legge della cooperazione
Ma è proprio una riconsiderazione che la cooperazione allo sviluppo l'aiuto pubblico allo sviluppo internazionale è qualche cosa che entra strutturalmente in questo discorso di come affrontare lo sviluppo nel mondo il riequilibrio dello sviluppo del muto
Diventa una componente costitutiva di questa riflessione non qualche cosa di secondario qualche cosa di parziale la cooperazione solo in termini umanitari oppure la cooperazione solo in termini di riparazione
Dei guasti sociali che le logiche dello sviluppo crea nonno la cooperazione come motore di sviluppo come elemento costitutivo
Di un impegno per uno sviluppo più eco nel mondo e questa nuova visione della cooperazione italiana dentro ovviamente una riflessione più ampia della cooperazione europea e della cooperazione
Della comunità internazionale ma una specificità proprio della nostra riflessione che io rivendico che rimasta troppo materia degli addetti ai lavori invece deve mescolarsi
Con tutte le considerazioni che facciamo in tema di politica estera più in generale questa cooperazione nuova può dare un grosso aiuto per affrontare il tema dei bambini del mondo
Tema che riguarda anche i nostri bambini perché la condizione dell'infanzia violata la condizione dell'infanzia povera dell'infanzia affamata
Diventa anche tema interessante per i nostri bambini perché voglio dire troveranno qui i bambini dell'altro mondo i bambini che stanno altrove sono anche bambini qui e i loro destini sono incrociati e questo io credo dobbiamo capirlo
Io ho visto
Una guardati ho visto una un libro che parla proprio dei servizi di integrazione per i bambini che sono già qui
Ma secondo me è un titolo bellissimo bambine i bambini di qui e dal truppe ed ha questo senso proprio dell'incrocio dei destini incrocio che in alcuni casi si è già verificato per la numerosa realtà dei bambini più presenti spesso dimenticata
Spesso stanno chiusi in casa
I bambini dei clandestini non li fanno vedere hanno paura che siano visti sommabili restano chiusi nelle case e che fosse dovrebbero costituire una
La frontiera in molti Comuni giallo sono dell'impegno degli enti locali anche qui un impegno preventivo un impegno attivo di chi va a cercare i problemi ecco
E non aspetta solo che vengano ad usare ai servizi che spesso hanno un accesso difficile ma quasi di come dire
Non solo apre l'accesso ma ribalta ribalta il rapporto e va alla ricerca dei Pisoni ecco bambini di qui e d'altrove così come generazioni di oggi e generazioni di altrove del domani la solidarietà
Non solo che supera i confini geografici ma si proietta anche in termini temporali verso i bambini cittadini di domani i bambini che costituiscono appunto le nuove generazioni allora dicevo
Spieghiamo
Facciamo capire voi che siete operatori esperti direi che siete il cervello e e l'attività dei servi sì spieghiamo i genitori anche a quelli che chiudono le porte che il destino dei loro bambini e già incrociato con i bambini che altrove anche quando non sono qui
Anche quando prese in modo alla coscienza
Se non alle frontiere del nostro Paese per le condizioni disumane in cui vivono
La cooperazione può essere un elemento importante non è destinazione di risorse italiane verso altri lidi verso altri mondi non è una pura operazione umanitaria e il nostro contributo
A uno sviluppo che veda queste generazioni domani vivere in condizioni più equo e più giuste nel mondo
E allora dicevo ed è merito anche devo dire Livia del lavoro che insieme hanno fatto gli uffici del ministero di Livia Turco e gli uffici del ministero degli Esteri che vedono oggi una sensibilità nuova
Le linee guida per la cooperazione italiana per l'infanzia io devo riconoscere che duri linee sono entrati e secondo me si intersecano molto
Quello per la cooperazione per l'infanzia e quello che vede al centro della cooperazione internazionale il ruolo della donna
Non parlo da femminista parlo da persona consapevole che sacche in molte regioni del mondo penso all'Africa negli immani problemi di questo continente che sembra volte fare passi avanti e li fa ma spesso richiamato indietro da mille cause da mille tensioni
Se non si punta sulla donna come elemento di uno sviluppo nuovo uno sviluppo vero che resiste nel tempo che si radica nel territorio che coinvolge la comunità locali la fa crescere
Sviluppo locali di sviluppo sociale lo sviluppo popolare misero diverse o sviluppo umano complessivo è quella donna è protagonista ma anche i bambini oggi sono protagonisti e io se volete con una certa
Con una certa a
Fierezza diciamo corretta fierezza che non nasce solo dall'indicazione politica ma si è sviluppata perché ha trovato persone attente anche a un ministero che dicevo
Non sempre si è occupato con tanta passione di questi problemi ma ora lo comincia a fare dico che la nostra cooperazione oggi incrocia questi problemi nella su riforma
E l'incrociati
Prendendo questi destinatari facendone anche dei soggetti attivi le donne e i bambini queste linee guida
Mani incrociate nelle scelte stamattina si parlava ho sentito nella sintesi dei lavori dei servizi di come devono crescere i nostri servizi e stanno crescendo perché certamente i bisogni devono incontrare
Delle delle offerte vere integrate integrate tra pubblico e privato ebbene anche noi nella cooperazione vogliamo puntare sui Paesi che cominciano dotarsi
Di piani cioè che cominciano evidenziare il loro bisogno ma soprattutto che si dotano anche di istituzioni capaci di affrontarlo che quindi fanno una rete dei servizi
Livia Turco e Dio separatamente baia ma come dire con lo stesso spirito abbiamo ricevuto una giovane ministro
Degli affari sociali e dei diritti umani del Ruanda che è una donna che credo ha colpito rimarrebbe ricordo c'ha scritto l'ho rincontrata Ginevra per i diritti umani ecco immaginatevi cosa vuol dire occuparsi di famiglia di bambini Ruanda quando i bambini hanno visto i genocidi
A volte sono stati anche esecutori di atti fatico a dirlo ma sono bambini che sono stati costretti anche a uccidere e sono chiusi in alcuni campi per la riabilitazione
Ecco operare lì credo sia qualche cosa che che che va oltre le nostra possibilità di macinazione del che fare ebbene questa donna con la consapevolezza ora capacità è venuta da me accompagnata dalla Caritas che opera lì
E mi ha chiesto assieme a questi operatori del privato sociale aiutati ci a far nascere una Rete della nostra capacità di fare i servizi non si chiameranno regioni non si chiameranno usa il non si chiameranno servizi sociali ma sono i servizi
Di quelli lo Stato che sta crescendo e insieme pubblico e privato stanno facendo un progetto per creare non solo una risposta
Ma una capacità di creare servizi dunque capacity building creazione di istituzioni su queste cose vuole puntare la cooperazione
Mi avvio a conclusione perché il tempo mio tempo sta scadendo voglio aggiungere un altro aspetto oltre a questo tema della cooperazione un po'le priorità in termini di realtà difficili abbiamo richiamato questo tema della povertà dei bambini che povertà non solo economica ma poi povertà di educazione e la mancanza di un'istruzione che vuole dire anche apprendimento del lavoro vuole dire
Insomma crescita
Nel nel proprio nella propria realtà
I temi che oggi ci vedono più attivamente come dire impegnati in queste linee di cooperazione per l'infanzia
Sono quelli della lotta al lavoro al lavoro minorile ecco voi sapete che su questo tema l'avete parlato ci sono pari pari opinioni
C'è chi
Come dire mette giustamente al bando tutto questo tema
E c'è chi ci invita anche una riflessione più profonda che va comunque tenuto in considerazione
Perché lottare per l'abolizione del lavoro minorile
è sicuramente un obiettivo importante
Ma non può tradursi solo in convenzioni non può tradursi nella temi legali giuridici o morali deve diventare una linea molto attiva che prende atto del fatto che questi bambini si stanno organizzando stanno dicendo delle cose in prima persona
Stanno lavorando con le loro associazioni
Spesso rivendicano questo diritto lavoro che dovremo forse spiegare che non è così che c'è un'infanzia che non è solo un dato
Come dire culturale per cui in certi paesi distanti e quasi negata e sono dei piccoli adulti ma rappresentano degli interlocutori che hanno diritto di parlare
Alla conferenza di Oslo non li hanno messi non li hanno fatti venire in Aula li ho fatti parlare in termini molto più pacati insomma
La mia la mia osservazione che anche qui dobbiamo certo lavorare per rimuovere tutto questo ma tanto delle risposte non è solo la negazione di questa realtà
è un'Offerta di scuola scuola lavoro
Di possibilità di far crescere ready to di quelle famiglie non è solo una negazione io o una messa al bando dei prodotti che giustamente va fatta ma è parlare con loro affrontare davvero il loro problema facendoci carico di entrare di di capire e di come si vive questo questo questo tema perché la cosa peggiore sarebbe negarlo in termini giuridici che va fatto e poi tollerarlo in termini di clandestinità e di assoluta mancata tutela questo vorrebbe dire
Far pagare ai bambini le nostre scelte
Secondo tema e quello dei bambini nei conflitti nelle aree di conflitto quindi lavoro minorile diciamo povertà anche tra
E sfruttamento anche altre forme di sfruttamento quindi tutto il tema delle responsabilità diciamo da attivare anche in sede extraterritoriale che finalmente la nostra legge consente per lo sfruttamento sessuale dei bambini e che è un altro tema importantissimo
E un altro obiettivo di lotta importantissimo e poi dicevo il tema dei bambini nei conflitti anche qui le trasformazioni nostre dicevamo prima una crescita economica senza giustizia
Me Lazlo Canizzo un po'ma voi mi capite fa pagare ai bambini alcune cose molto più che ad altre fasce di popolazione
Una guerra che diventa guerra nelle città nei quartieri nelle case e nei mercati che è la nuova forma di sporca guerra non la fanno più i soldati
La vivono nelle città i civili quelli che sono rimasti nelle città le donne gli anziani e i bambini
Sono le bombe sono le mine solo tutte quelle azioni che oggi si fanno sul campo anche perché spesso i conflitti sono conflitti civili interni non si giocano più fuori nelle negli scenari di guerra
E allora credo che anche questa realtà specifica dei bambini dei conflitti dei post conflitti dei riti proprio la nostra attenzione particolare perché anche queste un bisogno nuovo in una realtà nuova
Particolarmente particolarmente difficile ecco queste sono le linee diciamo del nostro lavoro accanto a queste c'è una negoziazione nuova ad attivare dicevamo prima con Livia Turco
Il comitato per i bambini per i bambini di stranieri e il ministero possono oggi mettere in campo un'iniziativa diplomatica
Anche più attinta
Più come dire capaci di cogliere i problemi per tempo nuovi accordi nuove possibilità
Che vengono date scegliendo noi i terreni anche nuovi su cui svilupparle e io mi impegno che questi terreni siano quelli proprio dell'infanzia per tutto il discorso dell'immigrazione e del rientro dei bambini profughi
Delle nuove diciamo convenzioni aggiuntive Protocolli facoltativi Comincioli Giuntini atti diversi che si metterebbero a contorno insomma la convenzione del fanciullo quella nota di New York per dire come quella convenzione
Evolutiva i bisogni cambiano i diritti si evolvono richiedono una completezza
E chiedono davvero un'azione che si aggiorni anche su frontiere nuove che purtroppo malauguratamente sono legate spesso nuove sfide a nuove difficoltà e anche questo è un impegno con una notazione parliamo di bambini ma giustamente leggendo prima un titolo
C'era scritto bambine e bambini ecco la realtà delle bambine
Nella mondo è assai più difficile pagano due volte le difficoltà no come bar come bambini come infanzia e come Piccole donne Piccole piccole bambine e allora anche qui questa sensibilità che abbiamo acquisito
Che abbiamo acquisito
Io la vedo proiettarsi cadendo proiettarsi a livello internazionale e se posso chiudere con una piccola nota positiva voi sapete che spesso le convenzioni internazionali vedono tutti i Paesi presenti i bei discorsi nude presenze poi se ne torna a casa
E si fa fatica l'abbiamo detto molte volte a creare questo legame dagli impegni internazionali e la ricaduta nel Paese ecco in questi anni questa fatica l'abbiamo in qualche modo e come dire superata
Con una coerenza conferenza di Oslo conferenza di Stoccolma sull'abuso sessuale impegni nel Paese compresa la legge che il Parlamento ha approvato terra lottare contro questo impegno e tutto quello che sta facendo che il ministero degli Interni
Per collegarci a livello di repressione oltre che di intervento
Conferenza di Oslo sul lavoro minorile
Carta dei delle carta diciamo che è stata fatta su questo tema con tutte le associazioni col mondo delle imprese guidata dal governo ecco mi sembra che questo è un buon segno che ciò che abbiamo affermato in termini di principi
Lo caliamo del nostro Paese senza chiuderci dentro i nostri problemi ma poi anche apprendo questa attenzione diciamo i diritti umani ai diritti dei bambini
Anche per un impegno quello che vogliamo svolgere in sede internazionale con lo stesso orgoglio con cui facciamo altre cose diciamo il nostro Paese conta di più è più affermato
Ha affermato una capacità di leadership non come potenza ma con l'affermazione indegni valori sulla scena internazionale ecco sfidiamoci a farlo anche su questo tema dei bambini
Grazie
Grazie allora sottosegretario Patrizia Toia oggi verso la parola al ministro della Sanità Rosi Bindi
Potrei pregare diviso siccome l'aggiunto un vi vedo che ci sono io vorrei pregarvi di andare al podio che altrimenti non ne vedo
Chiedo scusa fatto per moglie
Nel mille
Per la siccome non l'ho fatto sempre della Giunta si
Lavoro parlamentare per l'approvazione della legge finanziaria non non ha consentito ai tutti noi come avremmo voluto di seguire i lavori di questa conferenza che sicuramente ci avrebbero
Offerto
Materiale fondamentale dal vivo anche Perret l'intervento di questa mattina che
Nonostante l'ascolto della delle sintesi dei lavori di gruppo risentirà sicuramente della mancanza dell'assenza nostra in questi giorni
Tra voi per quella
Percezione del del clima delle possibilità delle potenzialità degli interrogativi che
Sono più scritti e percepibili nelle nello svolgimento degli incontri che non nelle carte scritte nei documenti nelle relazioni conclusive
Ma essendo la prima di una lunga serie di conferenze aiutiamoci che i tempi della prossima siano ci consentano una presenza non soltanto al ministro Turco così privilegiata da questo punto di vista che ringraziamo
Subito per l'ottimo lavoro
Ascoltando in particolare la sintesi del gruppo nel quale è stato preso in esame il Progetto Materno Infantile il Piano sanitario nazionale
Penso di potere
Serenamente affermare che il lavoro che il ministero della Sanità compiuto sta compiendo e si prepara a compiere
E tutto il servizio sanitario nazionale si preparano a compiere
Per dare una risposta e per porre in cima in ai pensieri anche della sanità italiana i bambini
Credo di poter serenamente affermare che è stato è diventato patrimonio comune di questa conferenze
Non ripeterò quindi ciò che potrete comunque leggere nel Piano sanitario che potrete presto leggere nel nuovo progetto materno-infantile
A me servirebbe questa mattina riuscire soltanto con voi a
Comunicare una una preoccupazione
Come mettere in cima ai pensieri della sanità italiana i bambini
E gli adolescenti
Percorrendo
Uno uno sforzo di riforma che ci sta accompagnando in questi anni cioè quello di
Non ridurre il sistema sanitario
Alla semplice cura della malattia
Che potremmo quindi mi ma apre a riconvertire tutte le risorse non solo quelle
Economiche ma soprattutto quelle umani quelle professionali quelle di ricerca
In una sanità che sappia davvero produrre salute come
Stato di benessere complessivo della persone non semplicemente come assenza di malattia
Cosa vuol dire questo
Per una servizio sanitario nazionale che deve farsi carico e porre e sostegni sulla cima del in cima ai propri pensieri bambini
Io credo che certamente significhi non abbandonare
Un percorso che
Ha saputo in qualche modo
Farsi carico di quelle che potremmo definire anche all'interno dell'infanzia e dell'adolescenza
Le maggiori povertà e le maggiori debolezze che comunque non vanno dimenticate
Nel momento in cui un sistema si riconverte verso la prevenzione l'educazione sanitaria non può certo dimenticare che oggi i bambini ci presentano una serie di debolezze di patologie del quale comunque dobbiamo farci carico
Ma come dire in un certo senso
Ci sentiamo
Sulla strada giusta ci sentiamo anche di aver raggiunto in questi anni dei risultati importanti
Il nostro Paese
è nella media nazionale uno dei paesi che ha
Raggiunto e superato i livelli europei per quanto riguarda la salute dei bambini e la mortalità dell'infanzia
Non è un caso che un Paese che non è europeo
Per quanto riguarda
I trapianti le donazioni di organo
La pratica dei trapianti sia riuscito ad avere il registro dei trapianti pediatrici
E abbia da questo punto di vista una rete
Disservizi certamente
Essa stessa viziata dalla
Sfida più grande che alla sanità di questo Paese la differenza tra Nord e Sud
Ma un registro nazionale che non riusciamo che non abbiamo ancora per quanto riguarda i trapianti degli adulti
Si può per esempio registrare che nel campo della Ibs noi
Finalmente prevediamo
E con una
Direi anche rispetto di tempi europei la disponibilità di farmaci per i bambini malati di AIDS
Ma anche un'accoglienza piena del bambino e della madre in una rete di servizi che ha superato
Una ristretta visione volta la semplice ospedalizzazione all'interno
Degni reparti di malattie infettive avendo in questi due anni triplicato le case alloggio anche per bande bambini malati di AIDS
Lo stesso si può dire che il tanto vituperato sanitometro ha degli aspetti positivi dei quali non si parla mai ma per esempio
Il latte
Per i bambini di Mario Di Serio positive è previsto gratuito già da l'inizio di quest'anno
Nel campo delle vaccinazioni in questo Paese è un Paese che ha superato i livelli di altri partner europei
E ha ricevuto dei premi dall'OMS per la sconfitta
Definitiva di alcune patologie colgo l'occasione per dire che noi non abbiamo con il ministro Berlinguer abolito l'obbligo d'amici nazione
Vorrei precisare è un'occasione Doro questa per ripetere all'Italia che noi non abbiamo abbandonato l'obbligo dalla vaccinazione abbiamo abolito l'obbligo di certificare la vaccinazione da parte dei genitori al momento dell'iscrizione della scuola
E abbiamo abolito l'obbligo da parte dei presìdi di non iscrivere i bambini
Quando manca la presentazione del certificato i bambini devono essere iscritti a scuola all'asilo
E poi sarà il preside della scuola a notificare alla USL e che si è iscritto un bambino che non è stato vaccinato
Così facendo riteniamo di avere ha colto una richiesta di una sensibilità culturale che va sempre di più crescendo nel nostro Paese e che riteniamo di poter anche rispettare proprio perché siamo un Paese che ha raggiunto la vaccinazione al cento per cento dei propri bambini e che quindi ha sconfitto le malattie che il sistema di vaccinazione consente di
Di sconfiggere non ha certamente tolto alle aziende sanitarie l'obbligo di vigilare e controllare
Che l'obbligo della vaccinazione sia rispettato
D'altra parte non si può ignorare che in questo come in altri problemi si incontra la necessità di rispettare il diritto alla salute di tutti
Con me
Il diritto di ciascuno
A non essere obbligato ma essere invece ai Ducato alla salute personale e della comunità
Ma per se vogliamo continuare
Su su questo percorso vorrei anche qui ricordare che
Nel nostro Paese è all'avanguardia la ricerca per le per la genetica
E esteri abbiamo investito e stiamo investendo risorse importanti
Anche del fondo sanitario nazionale oltre che della ricerca per
Una consapevolezza sempre maggiore intorno al problema delle malattie rare
Così come da una parte all'interno della riflessione del progetto materno infantile
Ed è il progetto di salute mentale ci siamo seriamente posti il problema
Di un servizio
Efficiente territorialmente distribuito di neuropsichiatria infantile
Ritenendo che come è scritto nel piano sanitario nazionale
Davvero ci si debba far carico di questa
Difficoltà a crescere che c'è nella nostra società non solo difficoltà nascere ma difficoltà a crescere a diventare grandi a diventare adulti
Ritenendo che la capacità di intervenire e di dare risposte
A partire da da dalle difficoltà della crescita sia un investimento forte di prevenzione
Per tutta la comunità ed una riassunzione piena del concetto di salute
Così come
Le nuove linee guida per la riabilitazione
Prendono e assumono definitivamente
Il bambino
Come e l'adolescente come una delle degli obiettivi prioritari d'altra parte non poteva che essere così
La diminuzione la diminuzione della della mortalità infantile ci fa convivere oggi anche nell'età infantile ed adolescenziale con molte situazioni di malformazione
E con molte situazioni di handicap delle quali la riabilitazione del servizio sanitario nazionale deve farsi carico comunque
è una novità questa del nuovo piano sanitario e delle linee da riabilitazione che sono state di fatto il primo la prima applicazione di un piano sanitario in progress noi ereditiamo un sistema sanitario che
Era vincolato a destinare risorse solo solo verso ciò che ha
Che dà risultati immediati di guarigione o comunque risultati di guarigione
Noi riteniamo che le risorse del servizio sanitario nazionale debbano essere impiegate anche là dove sappiamo che non otterremo guarigione perché anche chi non è guaribile comunque deve essere curato ed ha colto per tutta la vita
Ha chiesto
Vale lo stesso
Per quanto riguarda
Il grande la grande sfida dell'immigrazione credo che
Il capitolo della sanità
Al quale abbiamo lavorato nella nel nel testo unico della legge sull'immigrazione sia sicuramente uno dei più avanzati
E definitivamente lì si afferma il principio che il diritto alla salute
Non è
Il diritto del cittadino il diritto alla salute diritto della persona umana
A prescindere da
Non solo
Chiaramente della sua età ma
Dal colore della sua pelle
E non si può pensare che si si debba diventare cittadini per avere diritto ad usufruire
Della tutela della salute
E anche da questo punto di vista i bambini
Con le loro madri sono posti al centro
Dei servizi più avanzati per gli immigrati
Questo è per dire che
Siamo sicuramente sulla buona strada lo eravamo già
E ci siamo ancora di più ben centrati sulla buona strada per quanto attiene ad un sistema sanitario che deve farsi carico
Delle debolezze e delle patologie
Ma se noi vogliamo davvero cambiare la sanità italiana anche per i bambini
Quello che conta è davvero incominciare a ad investire
In una risposta che arriva prima della domanda
E quindi in un piano vero di educazione alla salute
E in un piano vero di prevenzione
E d'integrazione socio sanitaria
Ecco direi che queste sono le novità più grandi su intorno alle quali dobbiamo aiutarci a lavorare
Un piano sanitario che ha per titolo un patto di solidarietà per la salute
Non può che investire soprattutto sui bambini e sugli adolescenti e quindi sulla fase della crescita
Perché questa diventa automaticamente sia in termini di educazione che di prevenzione
L'investimento più secondo più redditizio per l'intera comunità
Allora al primo posto un piano vero di educazione alla salute non di educazione al salutismo
Che vede i bambini oggetto tra i tanti consumismo mi anche di consumismo sanitari
E di consumismo salutisti
Che è bello ontano dal concetto pieno di salute
Qui chiediamo un patto
Certo con tutte le istituzioni al servizio sanitario nazionale
Con tutto il volontariato con la famiglia con tutto il sistema dell'istruzione ed educazione del Paese ma ancora una volta soprattutto con i mass media
Che se non possono
Permettersi di rendere oggetto i bambini Ines sul settore della loro vita tanto meno possono farlo per quanto riguarda il grande tema della salute
Questo è per noi una priorità
Nel Piano sanitario così come non è
Tutto un sistema di prevenzione
Che non possiamo ridurre
Al piano delle vaccinazioni anche qui vorrei che che fosse
Tra noi chiaro tutto questo la prevenzione vera
Per la salute
Ormai nei Paesi industrializzati supera di gran lunga
Il tema della profilassi e della vaccinazione anche se dobbiamo sempre essere pronti a seguire con i dati epidemiologici alla mano
Le sfide di di un di nuova prevenzione di nuova vaccinazione nuova profilarsi che si annunciano e anche quelle di ritorno
Con i cambiamenti sociali culturali ma anche scientifici che si verificano
Ma
Al tempo stesso dobbiamo capire che la vera prevenzione sta in quello che dice il piano sanitario anche l'Iban per i bambini nuovi comportamenti questi di vita
E quindi passa attraverso una educazione innanzitutto della famiglia
Il cammino di prevenzione per l'infanzia e per l'adolescenza questo grande legame con la famiglia e questa centralità della famiglia che deve essa stessa recuperare anche in questo settore il suo importante ruolo educativo
E l'altro grande indirizzò all'integrazione sociosanitaria
Che io credo di poter possiamo dire con con con Livia Turco che
La vera novità del governo Prodi del governo D'Alema per nostri rispettivi settori
Di responsabilità sta in questo in quello di aver riscattato dalla marginalità e dalla residualità l'integrazione sociosanitaria che una riforma sanitaria dei primi anni novanta aveva realizza
E questo passa attraverso una piena dignità delle politiche sociali nel nostro Paese
E come giustamente su continuiamo a sostenere non sono soltanto previdenza e sanità
E l'Italia sarà un Paese europeo
Quando
La ridistribuzione delle risorse dello Stato sociale saranno equamente ridistribuite tra i vari settori e tra i vari pilastri dello stato sociale
E quando soprattutto si realizzerà pienamente il programma che al quale stiamo insieme lavorando che è appunto quello della qualità
Dell'accreditamento
Della preparazione di nuove figure professionale della riconversione di nuove figure professionali
Pari dignità ecco perché è il tempo di una nuova legge sull'assistenza
Al tempo stesso l'integrazione sociosanitaria si realizza
Se la sanità supera la propria autoreferenzialità e non pretende di sanità rizzare militarizzare tutti i problemi
Questa
Sono le opzioni di fondo da qui in poi passano le figure professionali ai modelli organizzativi
Poi nascono anche i problemi di ripartizione delle competenze ma sono sciocchezze rispetta la possibilità di assumere globalmente
Nelle politiche di un governo questa consapevolezza
L'integrazione sociosanitaria per la sanità significa non pretendere di dare una risposta medicalizzate sanitarizza tra tutti i problemi
E questo significa
Prima di tutto riconvertire i servizi e il progetto materno infantile a questa funzione
Attraverso soprattutto i consultori
Ma poi soprattutto anche attraverso l'integrazione
Tra i vari momenti del circuito assistenziale ma significa anche soprattutto riconvertire le figure professionali io vorrei qua
L'apparecchio ma ed è giusto che noi individuiamo le nuove figure professionali guai se si la la legge delega di riforma il Servizio sanitario nazionale dà piena cittadinanza presenta la figura dell'educatore anche dentro il servizio sanitario nazionale
E non in e non vede nella facoltà di medicina l'unico l'unica afferenza formativa
Pelle specializzazione per i diplomi universitari che possono anche essere riconosciuti avere dignità professionale di dirigenza dentro il servizio sanitario nazionale
Al tempo stesso però è assolutamente indispensabile riconvertire le figure professionali tipiche e tradizionali del servizio sanitario nazionale al centro di questo cioè la rete la comprensione del nuovo ruolo che gioca soprattutto il pediatra sia esso pediatra di famiglia ossia pediatra di comunità
Così come il ruolo nuovo che deve giocare
Il servizio ospedaliero rispetto come del resto è stato già detto rispetto a tutta la rete dei servizi quindi accanto ad una grande spinta di qualità e di appropriatezza dell'intervento tipicamente ospedaliero è tipico della cura in fase acuta una rete di servizi che fa riferimento alla complessità della domanda di salute del bambino e dell'adolescente
Questo è uno sforzo prima che economico e organizzativo culturale all'interno del sistema sanitario italiano
Ma su questo siamo davvero impegnati e su questo dove vogliamo davvero davvero lavorare
Con questa
Consapevolezza you credo di poter concludere questo
Questo breve intervento e e tra l'altro non è un un intervento neanche tanto
Organico ma credo che si sia colto il significato della presenza della sanità quindi a questa oggi a questa
Vostro importante appuntamento vorrei vorrei concludere dicendo che
Essendo uno dei parlamentari di questa legislatura io sono ben pronta ad accogliere
La sfida che ci viene dalla riforma dell'articolo tre della Costituzione che questa mattina c'è stata qui proposte
Perché credo che l'inserimento di quella parola le articolo tre
Sarà di orientamento anche per la riforma dello Stato sociale che passa sicuramente attraverso un patto di solidarietà tra le generazioni e tra le età della vita nel nostro Paese
è un principio costituzionale non è semplicemente una linea di riforma
Dello stato sociale
E se così è lasciatemi concludere con un tema che mi sta particolarmente a cuore
Nessun patto tra le generazioni sarà possibile se il nostro Paese
Non
Risolvendo il primo grande debito con l'infanzia
Che è quello del dell'andamento demografico nel nostro Paese
Il vero problema di questo Paese
Era presentato dalla denatalità
E da una curva demografica che venne progressivamente aumentare l'età anziana la qualcosa è frutto di un grande risultato
Noi siamo il paese che più di altri
Si avvicina alle possibilità abbia logiche dell'individuo oggi sulla faccia della terra
Nessun Paese raggiunge i limiti di vita come in Italia questo vuol dire che in Italia al di là di alcuni difetti del servizio sanitario nazionale sia in buona salute
E si deve fare molto e investire forte in prevenzione perché
Ah insieme agli anni Silvia la vita e la possibilità di vita
Ma una popolazione che invecchia
è e poi rappresentare una sfida di grande civiltà per il suo Paese se si risolve il tema della denatalità
La prima accoglienza nei confronti dell'infanzia stanno in recupero pieno della maternità e della paternità in questo Paese
E io credo che la questa conferenza non possa non venire
Una riflessione forte
A ma a colmare a pagare questo debito
Che sta nella consapevolezza che la risorsa che i bambini sono sono una è una risorsa sempre più rara in questo Paese e a questo dobbiamo porre in qualche modo rimedio
Anche le ultime scelte del governo vanno esattamente in questo senso
Qui non non non non stiamo parlando
E quello che ci sta a cuore non è la riapertura
Ditemi che ci hanno tra culture anche divisi
Qui stiamo parlando di un valore che sta unendo tutte le culture di
Come grande risorsa e grande possibilità di solidarietà per l'intero Paese e per l'intero mondo credo che queste sia
Per tutti noi
Per tutti noi un grande impegno un diritto che parte appunto da dalla consapevolezza che occorre investire
Nella vita e ed essere pronti a giocare fino in fondo la nostra responsabilità
Ringraziamo molto il ministro della Sanità per questo intervento così impegnato adesso la parola il Ministro Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer
Mentre dobbiamo partire
Nell'analisi che facciamo del tema di questa straordinaria Cooper
Dalla circostanza che in Italia
Abbiamo alcuni punti di forza
Che non devono essere trascurati
E che appunto
Considerando questi punti di forza
Insieme ai nostri tradizionali ritardi
Alle tradizionali posizioni di coda nelle classifiche europee
A cui siamo ahimè abituati
Si possa far leva su qualcosa che si è costruito negli anni in questo Paese
Centinaia migliaia di operatori che sono che hanno profuso tutta la loro tutto il loro impegno la loro passione
Camminare con una particolare originalità
Che per l'appunto abbiamo
Penso che e qui si collochi
L'importante iniziativa del disegno di legge
Che riguarda la fascia d'età da zero a tre anni
La sottolineatura che un'attenzione anche a questa fa
Da parte delle strutture che
Pubblico dei costi
O deve riformare
Debba avere una forte
E non meramente assistenziale
Che utilizzando
Lo strumento educativo per i questa però anziché quello ludico
Che è quello della sollecitazione
Favorire forme sia pure embrionale
Di capacità di relazione
è stato usato un termine impegnativo
Preso con le pinze ma vero di socialità
Per potenziare
Per sviluppare tutte le poi
Relazionalità
Ma con il massimo di attenzione per la delicatezza
Della fase detta
E per la natura fortemente complica
Ritengo che la presentazione di questa proposta sia un fatto non solo il nuovo molto caratteri
L'azione del governo
Pesa ci costringerà ad un'attenzione particolare per la professionalità degli
E quindi per arricchire un patrimonio
Che noi in Italia abbia
E che troppo su
In questa descrizione su
Delle nostre realtà
Per altro verso puramente lamento
Ci porta a riconoscere questi ritmi
Non dimentichiamoci
Che noi siamo il paese che vanta
Una serie di norme
Il Paese o la cultura italiana di lingua italiana
Che si chiamano Pestalozzi
Tesori
Codignola
Lombardo ore di
E poi anche Bruno Ciari Mario Lodi che c'ha realtà italiane nelle quali si è andata costruendo
Una grande cultura di attenzione a
Una grande di attenzione all'infame
Poi una cultura di un'attenzione particolare in grado di articolare da formativa in modo
Che essa si tratti di offerta formativa piena nella scuola primaria che essa si tra
Il collare fortemente educativa
A scuola per linfa
Ma siamo il Paese nel quale e non è così ovunque persino nella grande Europa
Noi abbiamo una
Nella scuola per l'in
Giunge in certe regioni italiane la quasi totale
Che sfiora una media del novanta per compresso nazionale anche registrando Am come per perché così che questo per
Zone di caduti
Più scendono anche al diciotto di livelli od considerato
Che cosa significa questo
Significa che noi abbiamo creata professionalità
Ed una cultura diciamo che la scuola per l'infanzia era prese
E che abbiamo messo le premesse lì
Un risulta
Che rimuove alle origini una parte dei rischi di selezione sociale e scolastica successiva
Perché attrezza in quella fase detta
Condizioni di capacità di recupero che la tradizionale selezione sociale
Ha messo in evidenza e continua a mettere in evidenza nel complesso della nostra scuola dove in effetti mi arrestano i condizionamenti sociali definiti
E questa è la ragione per cui non proponendo la riforma dei cicli scolastici
Abbiamo parlato di obbligo
A cinque anni pur tenendo fortemente unitario il complesso della scuola per l'infanzia non interrompendo questa straordinaria unitarietà che ha caratterizzato un risultato importanti
Che non possiamo discutere nel nostro Paese non so se il Parlamento
Di un'estensione delle lotte ma c'è un
Per questo povero noi vogliamo giungere al estensione alla totalità dei bambini e delle bambine italiane per il ciclo per la scuola per metà
E questo un obiettivo primario
Come premessa a forme reali
Del superamento della dispersione scolastica che certa che non avviene in quella fascia d'età ma in quella fascia d'età si creano le condizioni le precondizioni per gli insuccessi successi
Sono dei punt
Il tentativo che è in corso di estendere a tutto il territorio nazionale questo vantaggio anche laddove esistano dei punti più delicata
Rientra in un disco di quest'anno ho voluto cominciare parlando di questo in
Perché io penso che i problemi del disagio giovanile
I problemi dell'infanzia i problemi di questa fascia d'età
Si devono affrontare in modo complessivo
E che il drappo con la cultura la formazione e la scuola
E una delle ragioni
Perché il disagio giovanile
Spesso l'attacco all'insuccesso scolastico
Con disadattamento all'interno delle tradizionali strutture formative
Con elementi di esclusione che questo tipo di scuola
Da e Heinze
Con la mancata partecipazione studentesca o dei bambini in molti casi sia pure in forme diverse con diversa intensità al Complesso del processo educativo informa attiva con l'appiattimento l'eccesso di omologazione che il nostro sistema formativo
Vive per la sua caratteristica di assoluto centralismo per la sua caratteristica di rigidità
Per la sua col caratteristica di etero direzione costante e quotidiana che lo Stato unitario italiano e aveva impresso
Per l'assenza
Di politiche di orientamento
Di fronte all'insuccesso formativo di fronte al disadattamento all'esclusiva della mancata partecipazione all'appiattimento dei percorsi formativi
Di fronte alla mancanza di politiche vere di orientamento noi abbiamo in Italia più il ragazzo che il bambino per una migliore qualità della scuola elementare rispetto al resto del sistema formativo italiano
Noi abbiamo la solitudine del percorso formativo dei nostri ragazzi non abbiamo una scuola che sta intorno alla possibilità di sostenere le diversità
Esistenti nell'avventura formativa delle nostre giovani generazione l'idea di orientamento è recentissima come tentativo di prati e non come invenzione dell'idea stessa ma come tentativo di farla diventare costituzionalmente integrata alla vita stessa della funzione educativa e formati
Il ragazzo non è spinto a conoscere se stesso
Non è spento a individuare le proprie attitudini e posto di fronte alle scelte che mano a mano nel sistema formativo si presentano passando da un ciclo all'altro dentro la scuola e dopo la scuola soltanto all'ultimo momento affidandole molto spesso motivazioni esterne odiarlo trent'senza che essi siano invece il frutto di una crescita continua della individuazione della conoscenza di se stesso e delle proprie attitudine l'inesistenza di strutture
Modulari
L'inesistenza di momenti di orientamento curriculare
E quindi differiti Ca'costante come si dice in termini semplici se gli piace di più la matematica o l'italiano per come dire essenziali in Zaire una scelta sono cose che hanno caratterizzato un sistema formativo ed educativo rigido
Eterodiretto inflessibile
Tutto basato su una organizzazione
Che poi non oserei del non non mi limiterei
Soltanto a indicare ma vorrei definire in qualche misura forse con una parola forte troppo burocratica
Molte delle cause della dispersione sono esterne alla scuola sono legate all'ambiente sociale
Sono legato alla famiglia ma molto evoluta ha avuto la dispersione ci sono in questa rigidità in questo amore qualche opacità con lo scopo di immobili nuovi soci sulle individualità
Di recepire le la ricchezza delle differenze delle votazioni degli interessi culturali della disponibilità all'impegno
Tu non sono io studio avvenuti in soli studiare significa tu non so e studiare in questo solo un modo in cui si deve studiare e altrimenti non è studio guastare la scuola per la rigidità e questo è uno Mele Claudio della incapacità di rapporto
Alla straordinaria eterogeneità dei caratteri delle intelligenze delle disponibilità delle ricchezze personali
Ebbene questo avviene particolarmente nella fase più delicata lasciatemelo dire che l'adolescenza
Nel momento in cui si termina il vecchio obbligo scolastico si comincia la scuola superiore ci si iscrive ad un determinato indirizzo e allora o giusta o sbagliata che sia la scelta o si riesce o si cade e lo si riparte
E il più alto tasso di perdita nel nostro Paese sta proprio in quel benedetto biennio bene in questo Paese cari amici per ventisette anni si discutono elevamento dell'obbligo scolastico
Ci si è cimentata ci sia dici ci si è divisi fra guelfi e ghibellini e questa benedizione di questo Paese divisa eternamente fra guelfi e ghibellini ha paralizzato qualunque scelta ha impedito a qualunque riforma adesso ingloberà scuola ed erigere nuovi steccati fra guelfi e ghibellini è un grave errore in questo Paese
Ci fa tornare indietro ci fa perdere anni e mesi di lavoro di questo periodo lasciatemelo dire con una qualche passione perché io vedo un grande pericolo all'orizzonte
Che ricominciare a discutere fin dall'inizio questa divisione come dire storica secolare di un paese come il nostro
La vecchia eterna questione romana ci impedisce di vedere quanto c'è di nuovo quanto è cresciuto di nuovo nell'incontro tra queste due grandi culture laica e cattolica per promuovere un cambiamento profondo
Nel paese d'Italia ebbene i ragazzi a quattordici e quindici anni sono stati lasciati soli nell'estensione all'obbligo scolastico ritornare di questa divisione fra guelfi e ghibellini
Per non voler comprendere che in quel momento l'estensione dell'obbligo non significa tout-court omento di scolarizzazione perché il novantaquattro per cento dei ragazzi che escono da scuola media si scrive la scuola media superiore noi siamo vicini a una realizzazione pratica dell'obbligo l'accaduto all'abbandono le bocciature l'impossibilità di continuare l'inesistenza di quel minimo di flessibilità di modularità di orientamento
Di accompagnamento anche di chi ha fatto una scelta sbagliata per poter recuperare in itinere la possibilità di prosecuzione
Che significa veramente obbligo all'integrazione fra
L'esperienza del sapere l'esperienza del saper fare che evidenzia vocazioni attitudini che consente un recupero di vocazione scolastica che altrimenti appiattita sulla unicità del modello formativo
Non è consentito
I conservatorismi di sinistra spesso sono il vero nemico
Di questa possibilità di aprirsi di camminare però una ostinata tentazione di conservare piccoli privilegi per poter fare soltanto in una determinata parte questa funzione è anch'esso un altro Stato
Noi siamo oggi siamo di fronte a questa scelta di vita
Perché se non affrontiamo questi aspetti crescerà il disagio giovanile o quanto meno
Non potrà essere affrontato nel modo in cui si deve essere affrontato vada la dispersione scolastica avviene prevalentemente nei passaggi da un ciclo all'altro
Avviene prevalentemente quando si salta una cultura abbiamo il sessanta settanta per cento di studenti universitari che non si vada quindi non soltanto bambini perché si passa da un sistema all'altro senza per tante ragioni scusate aperta ma una è certamente questa abbiamo la perdita nel momento in cui dalla dal dalla dal la Betty obbligo si passa alla secondaria superiore ecco
Noi abbiamo voluto una riforma dei cicli scolastici anche per ammortizzare il salto brutale da un sito all'altro
Anche per creare condizioni di trascinamento di continuazione e di prevenzione nel primo ciclo come preparazione al secondo noi siamo convinti che la la l'orientamento costituisca uno degli elementi cultura curriculari educativi formativi fondamentali insieme alla conoscenza disciplina ebbene per questo
Noi abbiamo previsto e vogliamo combattere anche in questo modo il disagio le difficoltà le selezioni
Coinvolge
Quando il centro
Una scuola che non più la scuola dell'obbedienza ma la scure della responsabilità del coinvolgimento cioè la scuola dell'autonomia
Una scuola nella quale il rapporto con la famiglia
Altro difetto della nostra cultura così per politici Istica non si era presentato dal fatto che c'è un genitore eletto in un organismo che diventerà presentante politico della paternità
Che obbrobrio culturale il rappresentante politico della maternità come ci si possa politicizzare un rappresentare Grassetto on line sia il bisogno di comperare da parte della famiglia
Per l'itinerario il proprio figliolo certo ci sono anche dei momenti di generalità politica
Ma l'appalto Prost con la famiglia non poteva esistere nella scuola
Del della rigidità delle circolari può esistere solo nella scuola dell'autonomia
Perché allora gli organi non sono solo organi rappresentativi solo a momenti nei quali il docente il ragazzo è il genitore parlano del curriculum del ragazzo però di tutti i ragazzi in astratto
Abbiamo è retto nella nostra scuola quest'idea che c'è soltanto l'insegnante ma se lo studente Massa una sola figura e tutto ruota intorno a questo archetipo che non esiste in natura dietro fortemente rigidamente ancorato a questo archetipo nascono che l'autonomia
La grande rivoluzione che ne abbiamo introdotto ed è già legge e che avrà bisogno di qualche anno per essere prima di tutto digerito dalla scuola e poi applicato e messo in pratica la scuola dell'autonomia la scuola che rompe questa rigidità
E che crea le condizioni di un'interscambiabilità continua
Intanto con le singole famiglie e non soltanto il giorno del ricevimento come voi sapete che usando un termine festaiolo invece un momento di tristezza perché Sivana raccontare tutte le difficoltà del proprio figliolo il genitore Valli
Cioè si aspetta la sentenza è per il no che è un momento di continuità nel rapporto è soltanto un organo di scuola aperta che non si esaurisce nella vita dentro la classe
Pensate allo statalismo quanto sia negativo di questo tipo di concezione ma aperta ai contributi dell'organizzazione sociale del volontariato dei Comuni ma prima di tutto dei genitori
Ecco aperta a questo tipo di interscambio continuo sull'itinerario quotidiano quasi o comunque settimanale durante il periodo dell'anno degli studenti dei ragazzi dei bambini
E oggi una questione assolutamente fondamentale quando ne parliamo di funzioni di sistema di arricchimento della funzione della scuola quello del rapporto con la famiglia oggi è diventato determinati e poi abbiamo previsto forme di partecipazione
Gli studenti si muovono molto perché e nella loro natura
Ed è giusto che sia
Però noi abbiamo approvato uno statuto dei diritti e dei doveri non se ne parla farà la fine che ha fatto una grande carta la Costituzione per vent'anni non è stata applicata spero di no non si deve buttare nel cestino si riuniscano discutano vedano quelle norme sono una grande conquista non sono più il regio decreto del mille novecentoventicinque settantacinque anni dopo non l'abbiamo praticamente abolito abrogato
Non si discute la partecipazione è una forma di superamento del disagio perché coinvolgimento perché investimento in se stessi perché significa non
Non prendere come estraneo ciò che si decide ciò che si realizza ma contribuire ad alto progettarsi a stare dentro un processo e più faticoso la responsabilità costa di più che la protesta
è più faticoso e tuttavia se non si fa questo passo è inutile che si introducano le riforme
Esse sono affidati ad un movimento sociale che
Che si realizzi le consulte degli studenti stanno cominciando a farlo ci sono dei movimenti che non vanno sui giornali e che stanno costruendo nuovi progetti di autonomia ed ENI in questo dobbiamo fare il primo passo avanti
Perché è un'autonomia vera è l'unica che può realizzare tra l'altro una sintesi culturale fra il sapere e il saper fare
La nostra scuola ha rifiutato questo intreccio culturale
Si è studiato l'inglese come il latino si è studiato la fisica come la storia sono su un libro la cultura della sperimentalità la cultura della scienza moderna
Entra a fatica perché tutta appiattita su una visione li pesca
I libri sono la pupilla dei miei occhi speriamo che cresca anche se ne comprano di più ma non è l'unico modo di apprendere la cultura c'è anche un momento sperimentare in cui ci ci ci venti sì sì ci si ci si cimenta ci si ci si ci critici sul
Quando mi appassiono Barbetta
In cui ci si cimenta e in questo modo ci si scopre
E l'esperienza e una parte i grandi filosofi l'ho sempre segnato e non è soltanto deduttivo il modo di apprendere e questo è un'arretratezza della nostra cultura e bene
Ad arricchendolo di un altro dato cari amici arricchendolo di un altro dato
Del fatto più
La qualità dell'apprendimento è legata ad un progetto individualizzato
Del proprio Kubrick
è legata alla flessibilità curriculare
è legata al fatto che non esiste solo la lezione frontale ma il laboratorio la sperimentazione
E legato al fatto che esperienze di Tin Teaching di Mestre gli animi ricevuto Ring cioè di forme di collaborazione
Consentono di individuare processi individualizzati io lo so che c'è una reazione le scuole per questo perché più complicato
Io lo so che c'è anche una qualche diffidenza però non abbiamo altra strada altrimenti e non avremo questo straordinario fenomeno delle società contemporanee che portano la scolarizzazione non più soltanto a dieci anni a tredici anni ma la portano a diciott'anni
E quindi cambiano natura del lavoro
Cambiano la natura dei processi produttivi cambiamo la qualità di un sistema economico perché richiedono a tutti non soltanto l'avvocato ma anche all'idraulico cultura con
E quindi lo sottraggono a un mercato del lavoro anticipato e quindi fanno fare loro inserendo però esperienze di lavoro alternanza tra studio e lavoro momenti di effettiva contaminazione sociale
Il ragazzo il bambino e poi il ragazzo
Fino a quella determinata e Tamberi
Vedete perché c'è anche il disagio
Perché quella scuola che io mi sto descrivendo è che noi stiamo demolendo perché l'autonomia la passerà passerà non abbiate timore c'è già la legge ci sono i regolamenti ci stiamo impegnando fino in fondo ci sono i finanziamenti passerà e questa è la più grande delle rivoluzioni scolastiche bene
In questo indirizzo
Nell'indirizzo precedenti dicevo questa pianta omogeneizzazione
Non soltanto colpiva il diritto allo studio coloro che essendo fuori da quell'archetipo cadendo e non ripartendo non recuperati uscivano ma mortificava anche le eccellenze i talenti il maggiore impegno
Perché non creava le condizioni anche di sostegno a coloro dobbiamo dire questa è vera equità sociale il diritto allo studio ma anche il diritto dei talenti
Ad emergere e avere una scuola che li sostenga anche quando hanno una marcia in più perché questa è l'eguaglianza opportunità per tutti ma anche riconoscimento della diversità nel quanto e nel quale
Una società di questo tipo non può che essere una società multietnica
Non può che essere una società che recupera queste forme di militarizzazione racconta un episodio trent'anni fa sono emigrato dalla mia terra sono venuto
In un posto meraviglioso schema Toscana vivere a lavorare e quando facevo l'attivismo Ned politico nei premi piccoli paesi vedevo anche piccole scuole
Trovava i miei conterranei che facevano i pastori e i loro figlioli che parlavano una lingua un po'diversa dalla grande lingua italiana che parla ai toscani quello che si chiama l'italiano regionale toscana ovviamente
Scusate la battuta e quindi si prevede preparavano scuole speciali per costoro che non reggevano l'impatto culturale
E ho sofferto
E abbiamo fatto una battaglia in provincia di Siena abbiamo vinta abbiamo contribuito come tutta Italia abolire le scuole speciali per gente di lingua
Dialettale vive per integrare per fare le parti di un'unica comunità
Ma questo hanno dentro lì c'è un cucù una cultura del curriculum flessibile e della diversificazione dei modelli di insegnamento e di apprendimento da una cultura della sostegno delle diversità oggi questo problema si presenta drammatico
L'Inter ora forse non era così drammatico
Perché abbiamo i grandi flussi migratori
Ebbene questa nostra scuola lasciatemelo dire con vanto degli ultimi tre anni è passata da diciassette mila bambini a cinquanta mila bambini di immigrati che sono le nostre scuole timo facendo un opera massiccia di scolarizzazione
Ora questo non basterà perché se non facciamo questo c'è un altro disagio c'è un'altra esclusione c'è un altro modo di tenere fuori
Da una società evoluta coloro che vengono resi marginalizzati non più soltanto per via di censo ma anche sopra per via di cultura tutte le grandi battaglie sull'integrazione delle indicato ma anche di qua stiamo altri tipi di diversità non possono essere fatte senza un inno della cultura di questo tipo e senza una scuola aperta ecco il tema senza la concertazione
Senza l'accordo con le altre istituzioni senza gli specialisti che aiutano per i momenti di difficoltà
Senza una forma assolutamente nuova
Che è quello della collaborazione la Turris eburnea
La campana di vetro in cui Hawthorn essenzialmente la scuola si era chiusa in se stessa può diventare ripeto causa di nuovo disagio non risolve questi problemi
Abbiamo bisogno invece per questo di ottenere l'approvazione delle nuove leggi sulla riforma dei cicli scolastici persino quella dell'elevamento dell'obbligo oggi ferma al Senato ha in mente la cosa ci preoccupa perché sono stati gli eventi vecchi steccati
E rischiamo di non andare avanti Abelli abbiamo bisogno di comprendere però anche in una meravigliosa conferenza come queste
Che le inclusioni
Che il superamento del disagio che l'approvazione di vera eguaglianza che significa uguaglianza di opportunità
Può essere affidata anche ad una forza strutturale di integrazione sociale che la scuola e che non è stata nel passato perché è stata una forza di selezione sociale
Una forza strutturale di integrazione sociale perché aprendosi e accogliendo queste diversità
Chi deve sostenere in tutte le loro ricchezze in tutte le loro terre di unità portare effettivamente al superamento dei grandi difetti del passato
Siamo
Siamo alle conclusioni della prima conferenza nazionale dell'infanzia alla parola col ministro Livia Turco
La tragica notizia
Di un altro bambino ucciso non è accettabile
Ci carica di un'angoscia tremenda
Giunga l'abbraccio di tutti noi alla madre
Ieri ha fatto un tragico alla
Questa tragica notizia
Da ancora più valore al lavoro di questi giorni
Da ancora più valore al vostro difficile lavoro quotidiano
Questa tragica notizia ci chiede di accelerare le cose che ci siamo detti in questi giorni e questa mattina
Ci chiede di fare meglio le cose che ci siamo detti qui
Rende ancora più urgenti alcune riforme che qui abbiamo indicato
E soprattutto ci dice che per l'infanzia
Bisogna liberarci finali una volta per tutte di quella logica dell'emergenza
E di impegnarci giorno per giorno minuto per minuto ed è questo il messaggio forte che emerge da questa conferenza ed è per questo che io vi sono immensamente grata
Il vostro contributo video di partecipazione e di presenza io sono molto contenta di questi giorni
E vi ringrazio
Vi ringrazio di cuore
Vi ringrazio per il vostro calore
Per la vostra disponibilità
Per il vostro contributo prezioso ed idee che questa mattina abbiamo sentito sintetizzare in modo efficacissimo
Su come utilizzare questo contributo di idee poi vi dirò
Ma soprattutto vi ringrazio per quello che fate giorno per giorno
Ringrazio il sindaco di Firenze
Ringrazio il Provveditorato agli studi per la bella esperienza di ieri
Ringrazio il Presidente del Consiglio per essere venuto qui ieri a un appuntamento che per lui è stato molto impegnativo
Molto impegnativo sul piano umano molto impegnativo sul piano politico perché non è facile dialogare direttamente in così tanti ragazzi
Mi ha pregato di dire al provveditore agli studi che per i ragazzi con cui a cui non è riuscito a dare una risposta ci tiene a far pervenire comunque una risposta
Voglio ringraziare i giornalisti le giornaliste
So che hanno seguito questa conferenza
So che è difficile occuparsi di sociale
E difficile occuparsi né sul piano politico so che occupa e difficile occuparsene anche quando si è giornalisti e giornaliste
E soprattutto so che è difficile quando si tratta di occuparsene nel modo con cui in questa conferenza è stato chiesto al di fuori dell'emergenza al di fuori e al di là dei fattacci
Ma io credo che le giornaliste e giornalisti che sono stati qui in questi giorni abbiano tratto
Dalle molte riflessioni che sono emerse non soltanto del gruppo sull'informazione ma anche per esempio dalle domande ieri dei bambini dei ragazzi
Abbiano tratto motivo di conforto per il proprio lavoro e dei suggerimenti da riferire ai direttori dei propri giornali e dei propri telegiornali
Infine voglio ringraziare
Consentitemelo le persone che lavorano con me dipartimento affari sociali
Il Centro documentazione di Firenze
Posso dire che le persone che lavorano con me lavorano molto
E in particolare
Non si accendano tutte le altre ma lasciatemi citare due persone che in questa conferenza dovuto in particolare il ruolo Mirella Boncompagni e Paolo Novelli vi ringrazio davvero di
Fuori voglio ringraziare
Rosi Bindi Luigi Berlinguer Patrizia Toia Rosa Jervolino
A lei va un pensiero particolare ha voluto essere qui con una lettera io la ringrazio voglio dire che sono molto contenta che lei signor ministro degli interni
Lei con quella grande sensibilità sociale che ha testimoniato nella lettera che c'è scritto e che ha testimoniato nel primo atto che ha fatto quello di applicare quella legge
Contro lo sfruttamento sessuale dei minori
Ringrazio ringrazio qui ministri ministri qui presenti
Per una questione di grande sostanza voi l'avete capito
Lavoriamo insieme
E questo è estremamente importante penso per il vostro lavoro
Penso
Penso che sia importante che non ci siano generosi di competenze ma un progetto comune è un programma comune
Resta è stato importante per voi perché voi ci avete chiesto e ci chiedete quella integrazione tra sociale e sanitario formativo lavorativo quella integrazione di opportunità
Di linguaggi di competenze e di risorse
E io devo dire che come ministro della solidarietà sociale occupandomi dei problemi appunto della solidarietà e del disagio
Mi trovo a essere profondamente tifosa
E profondamente sostenitrice per esempio
Del progetto sanitario di cui è stata protagonista Rosi Bindi mi sento profondamente d'accordo e debitrice con lei per il modo con cui porta avanti l'integrazione socio sanitaria
E la ringrazio per l'impegno che ha profuso in Consiglio dei ministri perché fosse approvata la legge quadro sul riordino dell'assistenza
Così come ministro della solidarietà sociale mi sento molto grata a Luigi Berlinguer
Per quella proposta sull'auto per tante proposte ha fatto ma Cuesta sull'autonomia scolastica ecco io ho imparato molto ad apprezzarla
Occupandomi me misurando mica i problemi del disagio minorile
Esattamente per le cose che lui qui ha detto le ha toccate da un altra visuale questo della dialogo tra scuola e famiglia quello del percorso formativo personalizzato come base per prevenire il disagio
Così com'è in ringrazio Patrizia Toia perché effettivamente che la cooperazione investa molte risorse per l'infanzia
E che la cooperazione
Si dia delle linee guida sull'infanzia che la cooperazione e ministero degli Esteri
Che la cooperazione nel ministero degli Esteri accettino di
Lavorare con voi
E di lavorare insieme a tutte con voi vuol dire lavorare con tutte le armi oggi è un grande passo in avanti ed è un fatto estremamente importante appunto negli interessi dei bambini
Quindi volevo sottolinearlo questo elemento di coralità vorrei che non vi sfuggisse perché so che per voi importante perché per noi un impegno appare sempre di più
E perché
Credo che questo sia il modo migliore per fare quelle politiche efficaci per l'infanzia
Un ringraziamento grandissimo poiché lo rivolgo a tutte le associazioni
All'Unicef all'Arci ragazzi non è nomino tutte perché sono quello sta insomma io
Le associazioni no però perché il volontariato è diventare il nostro interlocutore fondamentale l'interlocutore fondamentale del governo
Insieme agli enti locali insomma basta avere i rapimenti perché rischia di dimenticare qualcuno
Io voglio dire pochissime cose in termini di lavoro Tintin pieni di lavoro
Credo che
Sia successo in questi giorni è un fatto politico straordinario
Quelle quattro mila e trecento e poi cinque mila duecento persone che ieri e l'altro ieri hanno limato i lavori dell'aspetto della conferenza
Mi hanno fatto molto riflettere francamente non me l'aspettavo
Mi sono chiesta come mai accaduto questo io la risposta che mi do è la seguente
Questa presenza così numerosa
Voi che siete espressioni
Di professioni
Di impegni diversi io credo che siate
E testimoniate questo
Che è venuto alla ribalta un nuovo soggetto
Che da anni e anni perse tela e mettere radici
Un soggetto che ha un popolo
Che ha una pluralità di pensieri
Soggetto che è portatore di esperienza di competenze diverse ma che io penso di poter sintetizzare così un nuovo sociale un sociale che sta già costruendo la riforma dello stato sociale
La riforma dello stato sociale che mette al centro come diceva non Rosi Bindi e Berlinguer l'equità e la solidarietà terrà le generazioni il fatto politico significativo carme comunicano queste presso questa grande presenza in questi giorni esattamente questo
Un soggetto nuovo che lavora da tanti anni nel nostro Paese e che sta già costruendo una un nuovo profilo dello stato sociale
Per questo io credo che voi e questo sociale nuovo che è fatto di profili diversi di competenze diverse di esperienze diverse
Debba decidere di contare di più nella vita politica di questo Paese
Per aiutare a costruire questa riforma dello stato sociale perché a realizzare bella riequilibrio di risorse di cui avevo parlato nella relazione che è stato qui ripreso da Rosi Bindi
Insistere molto sulla centralità della famiglia che io credo sia un caposaldo per la promozione dei diritti dell'infanzia
Realizzare quel dialogo forte
Però a scuola in famiglia ebbene per fare questo diciamoci la verità e necessario che si determinino nella società e nella politica dei rapporti porta per questa vi chiedo di decidere di contare di più nella politica e di giocare una partita politica nei prossimi mesi
Per esempio aiutando il Parlamento ad approvare davvero a quella legge quadro di riordino dell'assistenza e delle politiche sociali che meglio di me sapete quanto sia importante
E aiutandoci a costruire davvero quel nuovo stato sociale che metta al centro la famiglia il sostegno alla maternità
Io poi penso che da questa conferenza
Si è emerso anche un altro elemento molto impegnativo per noi
Ed è un elemento che raccolgo la necessità di avere una forte
Considerazione
Per il vostro lavoro
E a vere amicizie considerazione per il vostro lavoro
Significa adoperarci per una forte valorizzazione delle professionalità sociali
Di quelle più consolidate ma anche delle nuove professioni sociali e io voglio dire questo di fronte al ministro della sanità e al ministro della Pubblica istruzione
Perché non c'è dubbio che una forte valorizzazione delle professioni sociali che si è già cominciato a fare
L'non lo può fare solo il ministro della solidarietà sociale bisogna che lo facciamo col ministro alla sanità e col ministro della Pubblica istruzione per cui ecco credo che insieme ci possiamo prendere queste impegno
A lavorare
A lavorare per una forte valorizzazione delle professioni sociali e più consolidate anche le più nuove sapendo che è forte valorizzazione delle professionalità sociali significa
Innanzitutto forte investimento nella formazione degli operatori questo mi pare un dato che è emerso con grande forza da questa conferenza
E
Se mi consentite nel momento in cui parlo di forte valorizzazione di una propria professionalità sociali
Consentitemi di ricordare un episodio che mi aveva molto colpito consentitemi di ricordare una donna
Francesca Sorce un'assistente sociale
Che fu travolta
Da una violenza omicida mentre operava un delicato intervento in una famiglia in caso di separazione una donna che stava un assistente sociale che stava facendo fino in fondo il suo compito
Ecco nel momento in cui parlo di valorizzazione delle professioni sociali sento il dovere appunto di ricordare questa donna di ricordare questo episodio che credo avesse colpito molti Dinoi
L'altro fatto straordinario di questa conferenza e che emerge
Un impegno una maturità e la società italiana nei confronti dei bambini e dei ragazzi
Ieri molti bambini alcuni bambini nel
Interloquendo Presidente Consiglio poniamo questo problema come non essere soli bene io penso che da questa conferenza venga anche quest'altro messaggio
Che i nostri bambini possono contare sulla adulti che si stanno impegnando a capirli meglio
A parlare non soltanto di loro ma con loro così come è stato suggerito in questa conferenza
Ci sono alcune cose da fare subito io vi voglio dire di impegni immediati che mi assumo avete sentito quelle che si sono assunti il ministro Berlinguer ministro Bindi il sottosegretario Toia
Impegni che mi assumo subito sotto sono i seguenti
Insediare l'osservatorio nazionale per l'infanzia previsto dalla legge che è stata approvata dal Parlamento
Uno strumento molto importante previsto dalla legge e che da a questo osservatorio il compito non soltanto di elaborazione di proposta generica ma di aiuto al governo nell'elaborazione del piano dazione
Una metodologia che è stata molto utile che noi abbiamo sperimentato appunto in modo un po'pionieristico con il nostro il piano d'azione che facemmo durante il governo Prodi
Penso che questa esperienza abbia dimostrato pur nella sua diffide le sue difficoltà tutta la sua utilità
E quindi penso che questo osservatorio deve essere investito esattamente dal compito che la legge gli attribuisce
Elaborare il piano d'azione del Governo e quindi la e le elaborazioni che sono state che sono scaturite
Dai seminari di questi giorni credo siano e costituiscono un materiale un punto di partenza un materiale prezioso
Per appunto elaborare il nuovo piano d'azione del Governo che dovrà essere un aggiornamento da raccomandare Chimento una puntualizzazione di quanto finora fatto
Il secondo punto di lavoro immediato mi ha molto colpito ieri sentire i bambini e ragazzi
Parlare di pedofilia
è evidente che è un tema che mi angoscia molto
E mi ha molto colpito però vedere che non conoscono la legge che è stata approvata dal Parlamento eppure è una delle leggi più avanzate d'Europa allora la responsabilità immediata che credo dobbiamo assumerci e quello di fare una campagna per far conoscere questa legge trovare le modalità più opportune più efficaci perché le scuole gli insegnanti genitori possano conoscere questa legge utilizzarla
Così come credo Berlinguer che noi dovremo prenda riprendere quell'idea della conferenza sul gli educatori che affronta il tema dell'abuso sessuale di minori per poter essere di sostegno agli insegnanti affinché appunto possono utilizzare anche il materiale come appunto la legge che è stata elaborata e allo stesso tempo il dopo il Governo a a sua disposizione un documento molto importante che credono che dovrà essere esaminato dai ministri competenti quello che è stato elaborato dalla Commissione abusi
Basterà al maltrattamenti che è stato discusso anche qui e che contiene gli indirizzi di lavoro importanti
Così come applicare la legge sulla pedofilia significa applicare quell'articolo che prevede un forte coordinamento tra le azioni delle varie amministrazioni del rapporto e delle amministrazioni dello Stato con amministrazioni regionali
Penso inoltre che l'altro impegno immediato di di lavoro debba essere quello di applicare bene le leggi esistenti
E allora da questa conferenza che non sollecito da precario bene la legge due otto cinque ad applicare venne la legge sull'immigrazione con tutti i richiami anche che ha fatto stamattina Patrizia Toia
A portare avanti provvedimenti sulla cooperazione internazionale ad acqua ad applicare la legge sull'adozione internazionale che sta per essere finalmente e definitivamente approvata
Sito di impegno curato sanitari sulla scuola mi impegna inoltre
Minorile per portare a
Era stata sottoscritta arricchita
Agli contributi che qui sono emersi
E poi l'altro impegno è quello di arricchire la nostra legislatura con alcuni strumenti legislativi che qui sono stati suggeriti inserisco alla legge sul gara
Della legge sul gara tutore dei minori molto importante
Mi riferisco alla legge sui nidi d'infanzia che certa
Va avanti con i ministeri competenti io voglio dire però che su quest'ultimo punto Miss
No sul tema nidi d'infanzia si debba sentire con questa quota
Raramente impegnato
Non è un caso se abbiamo posto
Presto The come un elemento di riflessione importa
Non abbiamo posto perché
Nell'ambito
E le politiche famiglie
E nell'ambito della pole nelle politiche per i diritti dell'in
La questione è grossa che M cioè appunto la la fascia di età zero
Tre anni abbia diritto
Ad hoc
E quindi affonda
La legge sui congedi pare
Lamento ma abbia anche il diritto a socializzare con gli altri e quindi la necessità
è una forte
Iniziativa anche
E di legge d'iniziativa poco
Tre di andare a modificare partendo dalle esperienze
Io nazionale ci sono modificare anche la legislazione riguardante
I ministri competenti erodono prendo molto conto dei suggerimenti che ci avete dato e anche della pressione che da questa conferenza ma ancora prima da quest'
Senta è venuto su questo tema così cruciale
La Commissione ha poi
Gli ATO l'iter su disegni di le
Relatrice la
Ore Francesca Chiavacci che credo molti di voi conoscano e devo dire che la relatrice stessa mi ha detto preso
No perché i disegni di legge che sono all'
Il disegno di legge che non tengono però un della ricchezza di elaborazione che ne fa
Nata nel nostro Paese
Ma nel suo complesso su questo tema
Deliri una responsabilità in
In modo collegiale inoltre il nostro
No e tenuto quest'anno ha preso
L'ONU il rapporto sull'applicazione in Italia della Convenzione sui diritti dell'infanzia un rapporto acquistando Lapo
Il mio istituto degli Innocenti
Entro lo scudo studi Document
Del ministero degli Esteri
Purtroppo
è un po'che sottoporremo la discussione perché io mi auguri sia in grado di testimoniare
Davanti e in insieme
Abbiamo qua
Povere i diritti dell'infanzia ecco queste sono le
Penso si debbano nei prossimi mesi ovviamente resta tutto ormai
Ci avete sollecitato e che mettere in cantiere ma mi sembrava giusto dire appunto le responsabilità immediate
Per i prossimi giorni venivano
Come avete detto anche voi c'è
Urgenza dei tempi che ci sollecita
Io spero che nei giorni
Che abbiamo trascorso insieme
L'ho dato un conforto perché è con più serenità e ancora con più passione il vostro lavoro vi assicuro che per quanto ci riguarda
Talmente questo più passione e più motivazione per
Uno di questo rischiamo grazie
Ringrazio mito collettivo al ministro Livia Turco io dichiaro conclusa la prima Conferenza nazionale dell'infanzia grazie