Rassegna stampa di economia

Radio radicale Buongiorno tutti i lunedì ventisei luglio mille novecentonovantanove stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento da lunedì pomeriggio
Ricavato ai temi dell'economia e della finanza in studio Benedetto della vedova oggi comincia in Parlamento
La discussione del DPEF è uno dei motivi per cui questa rassegna stampa sarà di Sordi trenta minuti
E diciamo subito anche che questo appuntamento sarà l'ultimo appuntamento pre estivo nel senso che già a partire da oggi siamo su forniti del supplemento economico di Repubblica del supplemento economico di del Corriere della Sera entrambi in edicola il lunedì
Che iniziano le ferie estive a partire da oggi per tornare nelle edicole se non sbaglio il sei settembre
E noi quindi con oggi sospendiamo questa rubrica per riprenderla puntualmente
All'inizio di settembre col ritorno in edicola dalla Repubblica fare finanza e del Corriere
Economia oggi
In questi giorni il tema uno dei temi in discussione per quanto riguarda la politica economica in Italia finalmente anche se ancora finalmente è quello dei referendum ne ha parlato
Con rilievo ritengo con il rilievo dovuto ieri e poi anche oggi L'Unità con una taglio molto critico ne parla e segnaliamo
Agli ascoltatori ne parla anche rimaniamo nell'ambito della sinistra
Con una testata che ha avuto momenti più gloriosi ma comunque l'Avanti della domenica oggi c'è un intervento di Sergio Fumagalli
E ferendo la destra ci prova un titolo
Fazioso come buona parte
Del contenuto peraltro ma comunque mette al centro bella discussione i referendum radicali per la libertà di impresa e di lavoro dall'Avanti della Domenica prendiamo
Ne prendiamo un'intervista a pagina quattro di Gianfranco Pasquino
Intervista di Francesco di detti che si occupa proprio di referendum è anche dei nostri vere dei venti referendum dalla lista Bonino partiamo da questo professore ormai referendum si sprecano capisco risponde Pasquino si vuole dire che sta cambiando il senso dell'istituto referendario il che in parte è vero ma i referendum stanno subendo effetti negativi perché sono duramente contrastati dai partiti e dal Parlamento
Il Parlamento fa le leggi ogni tanto oppure stravolge coscientemente i risultati dei referendum i partiti dal canto loro invito ad astenersi ecco perché spesso non riescono ad andare in porto
Il diciotto aprile si è parlato di astensionismo attivo vero ma la stragrande maggioranza degli italiani era per l'abolire la quota proporzionale come se fosse passato avremmo eletto il vincitore e il vento obiezione assurda
La Bonino più avanti si chieda Pasquino nel proporre eventi e io sono favorevole a tutti dice Gianfranco Pasquino meno due sostituto d'imposta dall'abolizione del servizio la sanità nazionale in realtà non si tratta dall'abolizione del servizio sanitario nazionale
Sic et simpliciter comunque Pasquino dice che è favorevole a tutti meno due
Cittadini dicono perché non ci pensa il Parlamento invece di farci votare ogni piè sospinto il Parlamento non fa niente manipola è incapace di legiferare le ultime riforme elettorali sono venute dei referendum
E quando se ne è occupato il Parlamento ecco che è venuto fuori il Mattarellum roba da matti i cittadini si allontano dalla politica a buona questa diciamo che sono i politici che si allontanano dai cittadini
Casomai questo era Gianfranco Pasquino sull'Avanti della domenica in edicola ieri ma anche poi nei prossimi giorni a commento dei referendum dei referendum e
Pasquino si dice favorevole a tutti e venti referendum Bonino
Meno due abbiamo detto che l'unità si è occupata dei referendum e se ne occupa anche oggi ma già stato dato ampiamente conto nell'edizione
Di ristampe regime questa mattina e quindi io però volevo comunque partire dall'Unità
A pagina tredici nella sezione economia lavoro risparmio mercati c'è un pezzo di domando Benini competitività ecco che cosa manca
Al sistema
Italia
Scrive a un certo punto Benini come il nostro Mezzogiorno sta all'Europa l'Italia sta al resto del mondo un'economia in bilico la nostra competitività rispetto al mille novecentonovantotto è cresciuta avanziamo in graduatoria di sei posizioni
Raggiungiamo oggi il trentacinquesimo posto dalle
Tra le economie più competitive del mondo questo il riderci su questi sono i dati del World Economic Forum veri e propri misuratore istituzionali del potenziale di crescita del Paese e allora noi vediamo che siamo in crescita
Bontà nostra ma siamo al trentacinquesimo posto tra le economie più competitive eppure le previsioni per i prossimi anni non sono rose
Scrive Romano Benini rischiamo di ritrovarci di retrocedere o di non avanzare rispetto ai nostri più vicini concorrenti non solo Spagna ed Irlanda ben più avanti di noi ma anche Perù Cina Costa Rica
Intervenire sui fattori di debolezza però aumentare le convenienze per la creta per aumentare le convenienze per la creazione di sviluppo questo dovrebbe essere il percorso da seguire la strada è tracciata dalla buona performances da dei dati di quest'anno
La nostra competitività cresce grazie al miglioramento infrastrutture sociale per l'economia stiamo insomma incominciando a spendere bene
Creare una rete di è che se riteniamo il trentacinquesimo un po'al trentacinquesimo posto unico in competitività anche questo volesse essere l'orientamento propone più spente ma comunque ma non basta ancora
Allora siamo stiamo incominciando a spendere bene creare la rete di infrastrutture necessarie all'economia e decisivo per il nostro sviluppo ma non basta ancora tranne la Grecia agli altri paesi dell'unione economica stanno ancora davanti a noi
Quali sono le lacune da colmare secondo gli esperti del due F di Ginevra la pagella ci assegna
Voti scarsi innanzitutto nel fattore Galan che comprende il ruolo dello Stato nell'economia la spesa pubblica la professionalità dei dipendenti pubblici da il rapporto tra fisco e investimenti quindi
Lo stato del problema e non
La soluzione in questo questo di cui ovviamente in questo campo siamo tra gli ultimi gli investimenti in infrastrutture pubbliche non a caso sono del tutto inadeguati una rete senta indagine tra i maggiori investitori internazionali sostiene che chi sceglie di non investire in Italia che si sceglie di non investire in Italia per l'inefficienza dei servizi
Per l'inadeguato sistema formativo scolastico per la scarsa diffusione in tecnologia costo del lavoro e tasse
Costo dell'ora tasse vengono l'altra zavorre del Social Welfare siamo tra gli ultimi dopo Egitto e Turchia in tema di capacità d'azione del sistema di protezione sociale
Di accompagnare i processi economici la struttura dal nostro Guelfa non regge mutamenti in corso la dinamica dell'economia
Un lavoro in monili in movimento non può avere tutele solo per chi sta fermo
E credo che in queste parole di Romano Benini ci sia anche qualche implicita risposta
A Sergio Cofferati che attacca i nostri referendum radicali della Lista Bonino perché sarebbero contro la libertà delle persone più deboli e qui invece mi sembra ci siano considerazioni
Che
In una direzione opposta essendo i referendum radicali proprio
Nella direzione di come dire dare regole per i lavori in movimento e non
Conservare le regole attuali per il lavoro che sta facendo
Critica l'analisi inoltre sul sistema giudiziario sempre fu F. Award Economic Forum che ci assegna il trentacinquesimo posto in termini di competitività tra le economie del mondo
Sulla collaborazione scientifica sul mercato del lavoro sulla coesione economica ma anche per quanto riguarda il capitale di rischio il rapporto tra struttura banca degli investimenti
Allora
Risultato
Si parla il masterplan della masterplan per l'informazione e poi così conclude Romano Benini
Bene il nuovo anno fatta nell'lavoro in movimento per passare dall'assistenza alla promozione ma le pensioni di anzianità e la limiti la limitazione delle tutte le loro strutture lavoratori
Con questo c'entrano poco e qui appunto si va a confutare invece la strategie referendaria pur con argomentazioni contrarie a quelle sostenute fino poco fa forse ci conosce insomma il referente
Non si farebbero questo non bene
L'azione su TLC ed il marketing ma la qualità delle infrastrutture per lo sviluppo con la forza bene il credito ma senza favorire defiscalizzare il capitale di rischio non si creano opportunità
Alla fine il nostro indice di competitività anche si inviolato era stato con un segno negativo meno zero virgola trentasei
Lo sforzo in atto
è in atto ed è stato anche misurato con giudizi lusinghieri per il governo vista la pesante eredità restiamo comunque in bilico in una sfida in cui la retrocessione non è prevista
Tutto questo quindi in qualche modo sottolineare il fatto che restiamo la trentacinquesima economia al mondo nella graduatoria della competitività e per un Paese che continua a rimanere la sesta economia del mondo come come dimensione direi che qualcosa su cui
Su cui riflettere e del resto non solo mentre in Italia non si riesce a cavare un ragno dal buco in termini di riforme in termini di ristrutturazione spesa pubblica la Germania
E a Shredder basta indugi e allora dei tagli appello tv del cancelliere alla maggioranza e al Paese
Niente tentennamenti con piglio decisionista siamo sulla Stampa pagina sette Alberto Gini che scrive con piglio decisionista il cancelliere Gerhard Schroeder ha richiamato
L'ordine e la sua coalizione esortandolo a mettere la sordina critiche mugugna sostenere unità il suo piano di austerità che dopo la pausa estiva affronterà il giudizio del Parlamento
L'intervento del cancelliere ieri sera in televisione fa senz'fa seguito alle proteste non sempre velate con cui negli ultimi giorni esponenti dell'ala sinistra della Spd dei Verdi hanno accolto il piano di screditare nei per le finanze che riduce la spesa pubblica per il due mila di una somma pari a trenta mila miliardi di lire incidendo anche sullo Stato sociale
Come vuole sfidare il dissenso interno è che alla a righe a rincarato la dose affermando nell'intervista che il piano è solo
E inizio e poi prosegue l'articolo descrivendo
I problemi politici che sta incontrando Schroeder per portare a termine il suo drastico intervento di taglio del Budget comuni taglio
Della spesa pubblica per trenta mila miliardi venire e intervento anche sullo Stato sullo stato sociale questo in Germania
Si cerca di fare con molta maggior determinazione di quanto invece non si riesce a fare
In Italia sulla fare italiano invece sulla sulla le difficoltà che incontra interviene oggi con una lunga intervista rilasciata a Lucca
Cicconi sul Messaggero il ragioniere del generale dello Stato Andrea Monorchio Guelfa la saggezza la salvezza scusate dagli immigrati Monorchio
Nell'anno da loro le risorse per pensioni e sanità
Come mai il guardiano dalla finanza pubblica ossia e ossessionato dagli scenari democratici scrive chiede ceduto Luca ceffoni nessuno ossessione abbiamo fatto uno studio che traccia la proiezione fino al due mila quarantaquattro
Sono rimasto angosciato dal vedere che la popolazione italiana con gli attuali tassi di fertilità e di mortalità al netto dei flussi migratori Paz sa dagli attuali cinquantasette milioni a quarantaquattro quarantacinque un'ecatombe che affetti sia sulla ricchezza collettiva che prima il nostro è un Paese disattento immagina di poter continuare a vivere normalmente anche se la popolazione decresce in modo drammatico allora
Gli immigrati sono l'unica salvezza
Già adesso possiamo mangiare la pizza perché loro raccolta dei pomodori come la frutta possiamo bere vino perché ci sono
E questo flusso spiegabile in termini economici porterà tensione sociale io dico che è un problema da affrontare da le cui proporzioni non ci siamo ancora resi conto del nostro non è stato un Paese coloniale e in questo senso non abbiamo non siamo abituati come Francia e Gran Bretagna
Le nostre scuole non sono ancora state invase da bambini degli immigrati eppure già si manifestano insofferenza
Con tutto che non siamo un popolo razzista
Saranno gli immigrati a sventare il collasso delle pensioni ormai sempre più spesso invocato le previsioni fatte in materia previdenziale tengono tutto tutte conto dagli immigrati io comunque non ho mai parlato di collasso dico che nel due mila cinque avremo l'inizio della bomba la spesa per le pensioni inizierà ad aumentare rispetto al PIL mentre adesso è ancora negli inviti previsti che come però
Apriamo una parentesi sottolinea un grafico
Un grafico comparativo trae alcuni dei principali paesi europei la spesa per le pensioni sul Pil limitati ma la spesa delle pensi per le pensioni rappresenta in Italia il sessantasette
E cinque per cento dalla spesa sociale contro il quarantatré per cento
Francia il quarantadue per cento in Germania quarantaquattro e sei nella media
Europea
Per capirci per i disoccupati in Italia si spende il due virgola due per cento della spesa sociale mentre in Francia l'otto virgola due in Germania il nove virgola uno e in e in nella media dell'Unione Europea l'otto virgola tre quindi siccome poi i conti alla fine devono tornare la spesa sociale Italia non è assolutamente e totalmente sbilanciata sulle
Tensioni e oltretutto come ci dice Monorchio sotto controllo nel senso che si mantiene attorno al quindici per cento sul prodotto interno lordo quindi in termini complessivi dello
Sulla ricchezza prodotta dal Paese non in termini percentuali sulla spesa sociale Symantec quindici per cento ma c'è il rischio gobba al due mila cinque e allora come bisogna intervenire
Il problema delle pensioni risponde Monorchio un problema di riallocazione delle risorse in questo senso quindi è politico se a livello politico si ritiene che ci debba essere una maggiore equità distributiva allora gli interventi possono essere fatti subito comunque
Noi abbiamo fatto una buona riforma in questo senso siamo avvantaggiati rispetto a Francia e Germania al momento in cui sarà a regime la riforma garantirà l'equilibrio del sistema quello che non posso non è possibile che i giovani paghino le pensioni in essere con le tasse
Oltre che con i contributi invece è esattamente quello che più o meno succede già i giovani di cui queste settimane tutti parlano
Per garantire le dice Andrea Monorchio è urgente sviluppare la previdenza integrativa danno i fondi non sono mai partiti perché sistemerà troppo generose quindi non ce n'era bisogno
Ora invece il Tiffi il Trattamento di fine rapporto deve finire lì non ci possiamo permettere tre forme di pensionamento per l'obbligatorio di vecchiaia quello di anzianità il Tfr nessun Paese al mondo a un sistema così lei ha parlato della crescita da fare però Monorchio giudice che
I lavoratori italiani ormai pagano il trentatré per cento di aliquota contributiva a fini previdenziali e che poi lo sbilancio dell'INPS viene coperto con viene coperto con interventi fiscali dalla fiscalità generale e che quindi di fatto l'aliquota di equilibrio sulla previdenza che grava oggi sui lavoratori supera il quaranta per cento quindi un situazione difficilmente definibile equilibrati
Lei ha parlato da questa far ripartire su questo tema c'è
In Italia qualcuno che la ricetta molto precisa il governatore Fazio o la profondissima stima per il governatore oltre che un grande economista un uomo coraggioso perché dice le cose che pensa consapevole di creare disagio in qualcuno
Anche qui però ritorna distinzione tra l'ambito tecnico e quello politico Fazio vede il problema del lavoro che dovrebbe essere la maggiore preoccupazione dei governanti
Intimamente legato alla crescita economica non vedo perché dovrebbe tacere d'altra parte le ricette espresse da altri studiosi ricercatori coincidono con la sua
Ma della verità però nella ricerca di Fazio ci sono anche i tagli alle ci sono anche i tagli
Pensioni ma
Ma poi c'è una ricostruzione di quello che succedeva negli anni Ottanta nel novanta primi anni novanta il governo Amato
Si parla della pubblica amministrazione e poi la domanda finale non potrei uscire da qui dice Luca ci foni senza fare una domanda sui conti pubblici come vanno nonostante la guerra stiamo riuscendo a controllarli
Ad agosto avremo un fabbisogno inferiore ai dodici mila miliardi rispetto all'anno
Un fabbisogno inferiore di circa dodici mila miliardi rispetto all'anno scorso abbiamo avuto due anni di crescita lenta ma a fine anno rispetteremo i vincoli anzi le previsioni dei centri specializzati sono anche migliore di quello dal governo si può fare meglio del due quattro
Deficit PIL e anche negli anni successivi si possono ottenere risultati più brillanti rispetto agli obiettivi stabiliti siamo stati studenti nel calcolo dalla spesa per interessi con la che la politica ci permette di essere prudenti e ricordando i tempi in cui invece la politica spinge in direzione opposta Monorchio lancia un'altra occhiata a fra Lucca
Pacioli alla sua partita doppia questo cose che c'è all'inizio che c'è all'inizio
Dell'articolo si tratta appunto di un quadro di frà Luca Pacioli Donato da Mussolini al ragioniere generale dell'epoca
Appunto valuta perciò
Ma appunto Monorchio in chiusura dice che il deficit può alle precedenti ci possono migliorare dice che sono stati prudenti mercato la spesa per interessi su questo mette le mani avanti perché prendiamo sempre
Da dal Messaggero è un riquadro dentro l'intervista a Monorchio tassi europei per rissa impossibile rialzo il capo economista dalla Banca centrale europea
Monitoriamo con accresciuta attenzione non è da escludere un prossimo rialzo dei tassi mi Eurolandia secondo il capo economista della banca centrale europea ottimale Issing durante una conversazione riportata dal quotidiano berlinese
Tali spiega in edicola oggi riprendendo rispondendo alle domande su quando la banca centrale europea procederà alla stretta creditizia sì afferma seguiamo l'evoluzione con
A cresciuta attenzione e questo potrebbe essere
Più che un granello di sabbia nel meccanismo meccanico bilancio pubblico italiano sempre su temi economici
Interviene Carlo Pelanda con il suo editoriale sui sui giornali del gruppo Monti ha difeso il Carlino Giorno nazione formula sette
Mercato scrive Carlo Pelanda si apre una settimana dominata dall'incertezza
Sui mercati finanziari
Invece di tentare comunque poco significative previsioni a brevissimo periodo cerchiamo di capire dove sta il punto di fondo che influenza l'andamento dei fenomeni contingenti
L'economia del futuro che già si mostra nel presente avrà quattro pilastri globalizzazione tecnologia internet finanza di massa
E due condizioni di piattaforma che qualcuno assicuri ordine e pace al pianeta primo primo condizioni piattaforma seconda che gli stati diventino amichevoli nei confronti del mercato invece di deprimere o con troppe tasse dirigibili protezionistiche rigidità sindacali
C'è poi un settimo elemento il cemento che terrà insieme l'edificio della nuova economia mondiale in costruzione
Questo è costituito dall'affermarsi di una cultura dalla modernità anzi di vera e propria futuri trazione condivisa in tutto il pianeta chiamiamola formula del due più quattro più uno o più brevemente del sette l'applicazione di queste nello scenario più ottimistico porterà
Nel primo secolo del terzo millennio alla realizzazione del capitale capitalismo di massa globale attraverso una forma di economia caratterizzata dalla crescita continui nei punti
Intermedi di tale traiettoria
Le società dei diversi continenti saranno sempre più culturalmente tecnologicamente forti e quindi in grado di trovare soluzioni a problemi improvvisi o per i quali non c'è esperienza storica quali mutamenti delle costellata adesso dall'impatto
Ho l'impatto dalla rivoluzione biologica sui limiti caratteristiche dalla vita
Ma queste buone prospettive qui dette con pennellata veloce non sono profezie che si realizzerà indipendentemente dalla volontà dei comportamenti devianti
Sono solo una possibilità la buona notizia che questo scenario certamente desiderabile dei non può essere concretamente trasformato
I n lealtà
La cattiva notizia è che oggi è che in ogni momento qualche errore può demolire la costruzione dell'edificio basato sulla formula del sette
E così poi prosegue Carlo Pelanda descrivendo i rischi di questa situazione
In particolare conclude sull'Europa l Europa più
Che i problemi americani il fattore dall'incertezza generale che genera l'attuale nervosismo del mercato finanziario globale
La soluzione che l'Eurozona di al più presto un segnale di poter applicare al proprio interno la formula del sette in cui diciamo dall'inizio a partire dalle condizioni di Stato amichevole nei confronti del mercato
Ovvero della base che regge i pilastri della futura economia dalla crescita continua fino a che vi sarà incertezza sul se e quando partirà la revisione dalla locomotiva europea il mercato globale resterà verboso indeciso sul piano generale e quindi più volatile nella
Quotidianità così Carlo Pelanda non abbiamo più molto tempo ricordiamo che oggi la rassegna stampa
è solo di mezz'ora ma abbiamo un tema importante da affrontare anche questo richiamato questa mattina la ricostruzione lei Balcani e la intervista al responsabile della tax
Forse voluta dal Governo e Confindustria
Franco Bernabè l'Italia parte in svantaggio nella ricostruzione dei Balcani Bernabé paghiamo il fatto di avere poche grandi industrie
Task force voluta dal Governo e Confindustria le piccole e medie imprese sono vitali ma per le grandi scelte serve altro già amministratore delegato dell'ENI già amministratore delegato di Telecom
L'amministratore delegato di Telecom in dove nel periodo poi vittima della successo dalla scalata di Colaninno della Olivetti al colosso delle TLC già pubblico
Che cosa farà la task force schiena pensando al Parini
Al contrario di quel che si pensi la task force non ha un ruolo nella ricostruzione materiale tipo quello che assunse a suo tempo il generale Angioni il suo compito è quello di far collabora
Le istituzioni pubbliche e industria privata per elaborare un ipotesi di sviluppo dell'economia di queste zone e mobilitare intorno adesso tutte le forze del Paese
Si tratta insomma di stabilire quale ruolo potrà avere l'Italia nell'economia veri Balcani quale potrebbe essere
Tutta questa zona ovviamente strategica non solo per noi che vi siamo vicini ma anche per tutti gli altri Paesi
A seconda delle scelte che verranno fatte per le grandi infrastrutture di sviluppo che sinistra delle leggi si creeranno delle direttrici che integreranno in maniera più stretta queste economie da una parte o dall'altra dall'euro Italia
Dunque è uno snodo molto importante la sua piccola e media industria in questa zona può fare molto sulle grandi scelte però pesa il fatto di avere un'economia
Ed è le grandi imprese forti e l'Italia neanche
Pochissime l'industria italiana quella che si vede sull'autostrada Milano Brescia Venezia mille capannoni decine di aziende anche ricche e operose ma è un sistema in cui le grande impresa
Si contano sulle dita di una mano FIAT ENI Telecom
E senza grandi imprese un Paese non può dirci nel forte le mode perché
Perché la loro assenza condiziona tutto il sistema anche quello della piccola impresa e direi anche alcuni nodi dello sviluppo del Paese delle grandi scelte senza grandi aziende non ci sono servizi avanzati che si tratti di finanza o di Elettronica
Non si creano tradizione manageriali non c'è una ricerca sviluppata è un sistema di formazione universitaria che crei una classe dirigente di impresa
Non c'è offerta di servizi avanzati perché non ci sono le economie di scala necessari a crearlo
E a pagare è il paese in termini di rallentamento della crescita
Newcastle ci dopo la telecomando
Cambia argomento Alessandra Carini hanno conquistato un altro blasone nel dall'industria italiana la SNIA non è importante che i piccoli medi industriali trovino accrescere magari con operazioni rischiose
Se vuole tirarmi a Parma tirarmi a parlare della vicenda Telecom smetto subito quel che avevo da dire l'ho detto all'ultima assemblea per me è una vicenda più raccordo ma non è un segno di cambiamento il fatto che nuovi padroni si facciano avanti
Per misurare l'efficienza di un sistema capitalistico non serve andare a contare
Quanti
Quanti padroni ci sono bisogna vedere se è diffusa una cultura meno geniale e il sistema delle regole permettono la crescita delle imprese
Non ci sono manager anche nelle medie aziende certe e sono anche intraprendente attratti e attivi ma sono un'altra cosa
Le grandi aziende al ritorno ad avere a che fare con problemi complessi con mercati globali racconterà oppure il fatto che ci sia un mercato finanziario più libero che organizza fare importanti più simile a quello dei Paesi avanzati come agli USA
Certo che contano liberalizzazioni fa dinamismo o movimento ma non sempre questo coincide con il progresso e comunque la cultura dell'industria si misura su altre cose
Quanto alla somiglianza con gli Stati Uniti ce n'è poco del sistema più avanzato del mondo Centanni di legislazione costruita per non farsi
Nelle aziende e nelle mani delle banche hanno reso il Managers praticamente padroni delle società legandoli al conseguimento dei risultati provi ad andare a scalare una società ho costruito e praticamente impossibile senza l'accordo di chi la governa
Questo forse era meno vero negli anni ottanta stagioni dei grandi takeover anche ospiti negli Stati Uniti perché in Italia non ci sono grandi aziende
Perché il sistema italiano è stato a lungo tempo anti industriale ancora oggi è poco favorevole a chi vuole investire ha consentito la nascita e la crescita di un tessuto di piccole impresa che possono passare nei buchi della rete ma scoraggiato le grandi iniziative
Anti industriale da un punto di vista politico no o almeno non so e anti industriale in via di fatto il sistema amministrativo scoraggia l'iniziativa faro gelose Complesso penalizzante sul piano fiscale e contributivo e poi non c'è la garanzia della legge
La giustizia civile molto carente come si fa spiegare a uno straniero che però temere ragiona il proprio diritto ci vogliono molti anni con esiti incerti o che però nelle strade infrastrutture bisogna fare conto su gli avvenimenti sportivi alla fine del millennio
Ma perché molte aziende fanno a gara per lecco per molti fanno a gara per comprare aziende italiane
Lo fanno con l'ottica di conquistare quote di mercato non certo con quella di sviluppare affari in comune la città di la cartina di tornasole di questo atteggiamento sta dando difficoltà dell'azienda Italia andare all'estero
E adesso il protagonista di grossi accordi quando si si va fuori ci si accorge che da un punto di vista industriale l'Italia ai margini del sistema che conta non riesce a sfondare non riesce a farsi vendere una grande azienda industria nel suo complesso
Può essere anche in salute ma non ha le dimensioni per competere non riesce
A fare il salto
Della globalizzazione gli esempi dice
Gli esempi di ci sono sotto gli occhi di tutti tra i rimedi ha bisogno sistema italiano di tempo per essere realizzato
Che per affrontare i problemi con perdita complessiva leggiamo tutto il pezzo sia necessaria una sorta di rivoluzione amministrative regolamentare a tutti i livelli è un po'in tutti i settori è un processo che è stato avviato negli ultimi due anni
E ovviamente provoca Conflenti tutti i generi da quelli sindacali agli scontri con la lobby se coloro che non vogliono alcun cambiamento ha bisogno quindi di tempo per essere realizzato insomma ha bisogno di un sistema istituzionale che garantisca un Governo stabile
Per alcuni anni è una proposta politica
No una semplice constatazione basta guardare che cosa ha prodotto la stupidità politica in quindici anni Spagna prima con Gonzalez spreco massima
Il Paese ha fatto un salto enorme si sente che è un sistema che cresce e si fanno le infrastrutture ci pensano i Grandi Progetti si investe anche all'Est
Le banche sono diventate molto attive sono spinte numerose conquiste oltre frontiera si sente e si vede che è un sistema che cresce e non è bloccato
E così un ampio stralcio dell'intervista molto interessante tra Franco Bernabè in cui si vive in realtà si parla si parla poco o nulla della ricostruzione dei Balcani e molto invece e molto invece
Dell'assetto del sistema industriale
Italiano caratterizzato dice Bernabé e penalizzato dall'assenza di grandi impresa
Ultima segnalazione non riusciamo a leggerlo ma il pezzo di Antonio Pilati deboli nel rischio delle tecnologia semmai serviva un'altra perché la notizia in coda questa rassegna stampa sulle scarse
Lo scarso dinamismo lo scarso
La scarsa competitività del sistema Italia un altro dei punti deboli
Quello della
Delle nuove tecnologie deboli nel risiko delle tecnologie si parla di si parla di tutto normative accordi tecnologici innovazione eccetera
Antonio Pilati che scrive poi a pagina tre segnaliamo Piero Moscara ed Eleonora Zamparutti internet media e personal compiuti computer scusate alleati
Doro e
E poi c'è un'intervista a Ubaldo Livolsi ex amministratore delegato di Fininvest e oggi a capo della Merchant banca di porsi al partner che dice la sfida si gioca sui contenuti
E anche qui si farla finita tutti
E di ritardi
Dell'Italia con questo chiudiamo l'edizione di oggi di lunedì ventisei luglio di stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento da lunedì pomeriggio dedicato ai temi dell'economia dalla finanza in studio Benedetto Della Vedova che lei lei da appuntamento come ho detto all'inizio per l'inizio di settembre quando torneranno in edicola anche i supplementi dei due principali quotidiani italiani dedicati alla con all'economia alla finanza appunto da lunedì Repubblica fare finanza e Corriere economia e quindi la rubrica riprenderà la rubrica stampa e regime da lunedì pomeriggio riprenderà
A partire dalla prima settimana di settembre con questo vi saluto e a risentirci a risentirci appunto tra qualche settimana grazie a Mohamed BA per la regia della trasmissione