Presentazione dell'indagine nazionale sui bisogni formativi convegno organizzato dalla Confindustria c/o Auditorium della Tecnica - viale Tupini, 56

Ci sia una prima tappa verso la confrontabilità effettiva delle qualifiche a livello comunitario
è possibile costruire una rete europea sui fabbisogni compartecipazione ruolo forte delle parti sociali
Lo scopo di questa rete dovrebbe essere quello di raccogliere le richieste dell'impresa ed indirizzare l'attività degli enti di formazione grazie
Allora la parola per l'ultimo intervento previsto prima dalla tavola rotonda né che il professor Michele Colasanto presidente dell'Isfol
Grazie
Il mio intervento sarà ovviamente quello di un'istituzione che rispetto al tema che stiamo approntando qui oggi ha compiti che potremmo dire genericamente di assistenza tecnica
Ovvero di validazione per certi versi dei risultati comunque di supporto e sostegno
Anche rispetto alle altre iniziative che nel nostro Paese si stanno svolgendo in questo momento
Abbiamo verificato che in Europa c'è una variabilità di esperienze
Che probabilmente possono essere MSI in relazione al tipo di assetto istituzionale di governo dei processi formativi questo mi sembra essere dissenso dell'ultima parte di intervento di chi mi ha preceduto
Noi in ogni caso mi par di capire ci collochiamo in una posizione che è per così dire intermedia non abbiamo un sistema di rilevazione nazionale consolidato ovviamente ma abbiamo avviato una serie iniziative il cui queste evidentemente
è particolarmente rilevante anche per il rapporto con una le parti sociali il contributo delle parti sociali ma ricordo che un'altra iniziativa e quella dell'Ente bilaterale nazionale dell'artigianato
Un'altra ancora i prati Excelsior perché credo sia nota ad iniziativa dell'Unione delle carni commercio c'è anche il progetto Chirone che può essere citato come ulteriore esperienza tentativo appunto di procedere verso un sistema nazionale di rilevazione dei fabbisogni perché questo poi l'obiettivo fondamentale anche di questi iniziativa questo è ciò che la convenzione tra il ministero del lavoro rintracciarle
Le parti sociali coinvolte evidentemente precisa e definisce obiettivo criteri concordati per arrivare alla realizzazione di un sistema appunto Moggi nazionale di rilevazione
Questo lo Stato quindi dell'arte per sommi capi per quel che riguarda lo specifico e che lo stato di avanzamento il sito di progetti rinvio
A rapporto Isfol che fra l'altro proprio a firma la scorsa martedì qui abbiamo presentato e che mi sembra particolarmente dovizioso devo dire di particolari per aver per darsi conto di come stiamo procedendo
Per il tempo che ho disposizione credo sia utile che io sollevi o rilevi alcuni elementi da collegare alla questione appunto che stiamo analizzando che citano conto anche della difficoltà tutto sommato del del processo che è stato avviato ma intanto io devo dire e qui anche un giudizio se me lo consentite scientifico devo dire che ogni tentativo di rilevazione dei paesi fabbisogni ha di fronte a sé è un problema o se volete una scommessa la scommessa è quella del rapporto fra il tipo di saperi che le istituzioni formative riescono a produrre consegnare all'impresa al sistema produttivo e il tipo di sapere che le imprese a questo punto però sembra utili non utilizzino più semplicemente con un attimo più
C'è una querelle anche a livello internazionale molto interessante
Fra il mondo dalla produzione si riferisce la società della conoscenza in modo particolare
Che non si limita più appunto a recepire dei saperi utilizzati quali produce e le istituzioni formative anche quelle alte anche l'università che si trova in qualche modo coinvolto qualche volta da un processo di spiazzamento
Non si può liquidare evidentemente il tutto con semplificazione dicendo che ormai le istituzioni produttive sono arretrate rispetto alla City riproduzione anche da questo punto di vista ma certo questo è un problema
Che in qualche modo complica per così dire la vita del ricercatore che deve poi ridefinire i saperi in termini di analisi dei fabbisogni l'altra questione invece più immediata che si collega al tema delle politiche per la formazione riguarda il rapporto fra l'analisi fabbisogni e il Complesso di infrastrutture se possiamo chiamare così che occorre realizzare nel nostro Paese in modo particolare per dare efficacia efficienza all'intero sistema formativo e la formazione professionale in modo particolare
Proprio qui martedì rapporto lapidazione apporto di suo ricordavo le raccomandazioni autorevoli dell'OCSE
In quel rapporto commissionato dal ministro della pubblica istruzione delinque
Perché ne ci forniva alcune raccomandazioni
Molte devo dire fra queste quelle di dotare evidentemente anche il nostro Paese
Di un sistema di rilevazione pirati fabbisogni ma anche di creare queste infrastrutture che forse lo stato attuale sono carenti la valutazione l'accreditamento soprattutto la certificazione delle competenze
Materie tutte che però ricordo
Sono stati oggetto di intervento normativo la legge centonovantasei elettivi decreti attuativi l'ultimo quello relativo al famigerato video così perché ha avuto un gestazione particolarmente laboriosa come gli addetti ai lavori sanno articolo diciassette qualche giorno fa è stato approvato sei ministri
E nel decreto attuativo c'è il riferimento proprio a questo complesso di infrastrutture di cui dovremo dotarci di cui fra l'altro visto l'in parte dovrà assumersi la responsabilità ma che riguarda evidentemente l'intero sistema informativo
E per quel che riguarda proprio l'analisi delle competenze la possibilità di utilizzare l'indagine sulla bisogni per definire un sistema di competenze professionali credo che la sua importanza e troppo evidente presta richiamata quindi lo dicevano d'altra parte i relatori che mi hanno preceduto
Questa è la il punto di avvio e la condizione anzi per avere finalmente una trasparenza delle qualifiche o delle figure professionali di riferimento per il mondo della formazione
D'indagine quest'indagine soprattutto insieme alle altre ci aiuterà a colmare gli altri due giubbotti che generalmente lamentiamo quando discutiamo di questi problemi
Ancora è stato accennato
Il vuoto che riguarda i modelli previsionali la possibile il potere prevedere nella convinzione nella convenzione si fa riferimento al punto uno proprio alla necessità di utilizzare il Progetto per definire modelli previsionali attendibili quantitativi e qualitativi e l'aggancio con la programmazione lamentiamo spesso che la programmazione dell'attività di formazione della formazione professionale è sganciata dal sistema produttivo dagli fabbisogno evidentemente costituisce l'anello indispensabile e necessario
Di spesa necessario anche alla luce di quel che recentemente proprio su impulso della Commissione europea dell'unione anche noi stiamo vivendo nel nostro Paese
Per la formazione professionale in modo particolare si tratta di ridefinirla comici pieno lodevolmente suggerito continuamente suggerito anche da Rizzo dalla riforma del fondo sociale
Per la formazione professionale si tratta di inserirla in un sistema organico di politiche attive del lavoro questo vuol dire avere piani nazionali DOCUP per occupazione credibili
Definiti precisi questo significa utilizzare la formazione professionale per dare contenuto in senso a due almeno dei pilastri
A questa riferimento mi europea per definire le politiche attive del lavoro l'occupabilità e adattabilità
Soprattutto poi nel riferimento con il contesto locale
E Rasi fabbisogni a questo punto ridiventa evidentemente un qualcosa di particolarmente importante rilevante
Una parola per quel che riguarda il rapporto con la dimensione locale anche questo proposito dobbiamo ricordare che non non partiamo da zero
In realtà ogni regione si può dire in questi anni ha tentato di affrontare questa questione dell'analisi fabbisogni per poter migliorare la propria programmazione i risultati sono stati disomogenei
Qui la variabile esplicativa il rapporto costi ma produttivo dove c'è un sistema produttivo forte evidentemente la domanda dell'impresa è riuscito a influire sulla definizione dei fabbisogni e quindi sulla programmazione orientata in questo senso
Dove il sistema produttivo e debole invece l'offerta di formazione che tende ovviamente a prevalere e quindi a dare poi in caratteri programmazione che qualche volta non ci soddisfa pienamente
Un'ultima considerazione
Un valore aggiunto
Per così dire sociale più ancora che politico
Riuscire ad avere un sistema di analisi fabbisogni fondato su figure professionali di riferimento come quelle che ci sono state illustrate
Quindi convincente
Capace di suscettibile meglio di essere comunicato
Con una certa facilità
Diventa importante decisivo non solo perché questo ci consente di riqualificare l'offerta di istruzione perché questo ci consente di educare per così dire la domanda di istruzione
Questo la questione su cui occorre riflettere mi pare che Schiavone prima
Parlasse di orientamento e lamentasse evidentemente la difficoltà e problemi in cui l'orientamento si colta ma il problema principale per poter fare orientamento in modo convincente in modo sufficientemente diffuso
è che noi abbiamo difficoltà a strutturare una Offerta formativa
Fondata su un figure di riferimento sufficientemente chiari capaci di avere un valore dimostrativo
Però dimostrativo dei lavori del futuro del presente e del futuro come ci è stato detto valore dimostrativo della professionalità le competenze che sono certamente tecnicalità ma sono anche affidabilità autonomia responsabilità
Io dico anche valore dimostrativo del senso e il significato del lavoro in un momento come questo
Nonostante anzi proprio perché c'è molta disoccupazione in alcune parti del paese le dobbiamo ribadire che il lavoro invece è un qualcosa di costitutivo dell'esperienza della persona umana grazie
Buona sera
Sono Passerini
Direttore di Corriere lavoro di Corriere Scuola e sono stato invitato a coordinare questa questo parterre de Rua se mi permettete l'espressione non ironica naturalmente perché credo che occupandomi di formazione da ormai qualche annetto è la prima volta che personalmente vedo intorno a un tavolo dei protagonisti così importante
Ci sono dei ministri
Sottosegretario ci sono i massimi rappresentanti delle parti sociali
I rappresentanti delle Regioni
Mi pare che sì è un'occasione ghiotta questa probabilmente per parlare davvero di formazione ecco perché forse uno dei problemi che abbiamo noi giornalisti e quello come dire di tendere
Parlar d'altro
A parlare di fatti tra l'altro estremamente importanti che stanno avvenendo in questi giorni
So ministro Berlinguer sulla parità per esempio
Ministro Bassolino sui lavori socialmente utile e così via ma credo che davvero l'occasione che vada colta sia quella di parlare
Davvero di formazione
Sono passati da una fase in cui povera e nuda vai formazione a che ci sia o che ci debba essere tutti lo dicono però che cosa sia che cosa debba essere come vada fatta forse non tutti
Lo sanno e cioè usiamo un espressione una parola a cui probabilmente diamo anche dei significati DiVersi
Questa ricerca che ci è stata presentata estremamente importante perché cerca di far luce sui linguaggi anche cioè sui sulle decreto non dico le declaratorie perché sarebbe tornare alla job description
Ma sui profili professionali termine estremamente astratti i termini probabilmente ancora imperfetti
No ma che ci devono un po'costringere tutti a ragionare con lo stesso linguaggio
Tra l'altro la tendenza può essere quella di parla di formazione intendendo esclusivamente addestramento alla formazione qualche cosa che ingloba
L'addestramento ma non coincide con l'addestramento
E poi un altro per esempio elemento che aleggiava un po'nella presentazione quella dell'automatismo adesso improvvisamente c'è un automatismo tra formazione e occupazione è come se noi mandando a scuola tutti fossimo poi in grado di trovare un'occupazione congrua più o meno congrua rispetta la formazione impartita anche questo è un luogo comune
Il primo è mettiamoci d'accordo su che cosa intendiamo per formazione ma il secondo è un luogo comune parecchio pericoloso che quello che miracolistica mente taumaturgica mente vorrebbe assegnare alla formazione ciò che le politiche del lavoro e ciò che lo sviluppo economico non da cioè l'occupazione i posti di lavoro le professionalità di cui sistema bisogna e questo automatismo è estremamente importante perché comunque penetra nella coscienza delle persone
E non vorrei che poi la fine assegnassimo alla formazione dei compiti che essa poi non ha o non è in grado di soddisfare ritornando indietro
In tempi in cui non serviva si diceva ma che formazione quando la società industriale tira basta quello a formazione la si fa solo nella pratica
Nefasto
Assioma
Che ha portato alla vittoria di agli opportunismi sia delle imprese che delle parti sociali dei sindacati e poi ci siamo accorti finita la società industriale tout court ci siamo accorti che la formazione diventata improvvisamente importante terzo elemento è quello della comunicare non ve lo dice un giornalista sì probabilmente sì però credo che tutti dobbiamo avere presente
Una politica straordinaria di comunicazione sulle opportunità
Sulle opportunità che il sistema dell'istruzione integrato e verticale è in grado di offrire sulle opportunità che il sistema di formazione professionale che non è soltanto fatto di corsi per estetiste ma viva Dio ancora troppo pieni di pieno di corsi per estetiste è ancora troppo poco pieno di un'offerta di eccellenza
Ebbene
Noi dobbiamo essere comunque in grado di comunicare che la formazione è una cosa importante non rituali Istica mente probabilmente ma indicando alle persone a coloro che cercano opportunità indicando delle strade
Indicando delle vere occasioni di formazione impressione che ho personalmente che tutto sommato le risorse ci sono non è un problema di aumentare la quantità sì sempre meglio no
è un problema di qualificare la spesa molto probabilmente di spendere tra l'altro tutto quello che potremmo spendere che non spendiamo ma questa è una vecchia questione voi siete i più esperti di me su questo
Ma credo in sostanza che dobbiamo uscire da un equivoco che quello che considera ancora in troppi la formazione come un ammortizzatore sociale punto come una nuova area di parcheggio
A cui si chiede solo di smorzare il conflitto sociale in aree drammaticamente colpite dalla disoccupazione e questo è un tragico luogo comune ma non solo luogo comune spesso una tragica realtà in alcune regioni soprattutto del nostro Paese e questo tipo di utilizzo della formazione io credo che vada assolutamente bocciato c'è poi il tema dell'offerta di formazione nostro Paese Colasanto ne ha parlato altri ne possono parlare e così via certamente qui c'è da fare moltissimo
Non solo delle competenze ma anche nel fornire strumenti e come dire dell'imparare a imparare i nostri
Corsisti
Perché nocciole scienza della formazione elevatissima non è che dopo un corso anche i due mila ore uno Statuto e poi ha finito di fare formazione
Quindi imparare imparare vuol dire una formazione continua per riguardino un serie numeri innumerevole di soggetti e abbia dei momenti di ripresa già previsti nelle fasi di progettazione non è che se uno ha fatto un corso può è finito no
Però bisogna ragionare avere una logica formativa in modo da sapere quali sono i richiami come nelle Maciste delle vaccinazioni si fanno le persone quali sono i richiami di formazione che si possono fare in un percorso formativo articolato
Sulla formazione continua si sta discutendo molto sarebbe bene sapere se c'è un aumento noci sarà o no un aumento dallo zero trenta allo zero cinquanta per creare il finalmente il fondo della formazione continua per riempirlo di risorse ma anche di professionalità
Ma credo che si debba anche poi per esempio parlare di formazione all'imprenditorialità cioè uno degli elementi di formazione professionale quello di formare le persone non sono al lavoro dipendente
Ma ha una capacità di avviare una propria impresa chiamiamola così in senso lato
Sul sistema di offerta c'è il problema delle regioni cede in Esperia al posto DTT quindi ne parlerà lui il sistema di formazione professionale il nostro Paese è troppo frammentato e troppo segmentato può rispondere ai bisogni locali ma forse perde di vista l'ottica generale del sistema ed ora come teniamo insieme
Non capacità di governo del sistema e venti regioni che vanno spesso ognuna per conto suo e dove una qualifica professionale non vale nell'altra regione limitrofa cominciamo da questi vecchi
Problemi
E poi ancora se davvero possiamo usare la formazione anche come strumento di inserimento nel lavoro ecco ci sono generazioni di persone certo ci sono i giovanissimi che spesso sono degli abbonati ai corsi no fanno magari due tre quattro cinque corsi di formazione e lavoro non lo trova
E poi ci sono delle generazioni trenta-quarantenni
E che anche loro il lavoro non non lo trovano molto spesso non sono laureati
Allora non esiste nel nostro Paese una serie di strumenti contrattuali di inserimento parlo di strumenti contrattuali
Non parlo soltanto di stare per i quali
La questione che sta un po'aleggiando è quella che dice facciamo pagare gli Stark
Giallo stare
è una cosa difficile da fare se poi li mettiamo sopra una tassa probabilmente a carico dello Stato probabilmente a carico dell'INPS sono sottili beh credo che gli Stati Uniti devono un corpo
Attenzione ci sono delle proposte delle ipotesi che circolano che quello di avere un periodo di stage appagamento non più gratuito è vero che dietro gli Stati e ce lo possiamo dire qua dentro si nascondono anche degli abusi
Si utilizzano gli stage per far lavorare le persone non per insegnar loro qualche cosa però attenzione
A introdurre nuove tasse tra virgolette su uno strumento che può davvero essere importante e che può riguardare lo strumento contrattuale però dove le parti sociali si mettono d'accordo che stabiliscono insieme le possibilità di utilizzo
Dello stato certamente l'ultimo problema e finisco i soggetti
Cioè a chi ci rivolgiamo quando parliamo di formazione professionale pensiamo anche non soltanto al post diploma
Pensiamo anche al postlaurea di eccellenza
Nella formazione proprio perché improvvisamente il post-laurea appannaggio solo dei privati oppure dell'Università naturalmente non può essere oggetto di un'offerta specifico di formazione professionale di eccellenza post laurea seria
Da ultimo la valutazione degli effetti occupazionali comunque della formazione professionale va fatta
Ecco concludo dicendo che ha aleggiato anche un altro elemento molto importante ci è stato spiegato che in alcuni Paesi il governo della formazione professionale dell'istruzione è unico
Nel nostro Paese abbiamo avuto una breve stagione di questo tipo
Non significa e tre competenze suddivise in tre ministeri non possono dialogare tra di loro ma certamente
Tre ministeri che si occupano grosso modo di una parola che si chiama educazione ecco forse devono dialogare meglio fra di loro trovare un rapporto anche operativo migliore
Bene abbiamo
In poco tempo termineremo grosso modo verso le ore diciotto quindi ogni ogni persona circa dieci minuti poi insomma saremo tutti
Molto attenti ad ascoltare perché ripeto l'occasione importante ed è una delle poche volte che abbiamo persone importanti così importante intorno a questo tavolo da lei per prima la parola
Dice direi ai tre rappresentanti del sindacato e per prima a Sergio Cofferati
Per capire se condivide il tipo di analisi che è stata fatta e se non ritenga che sulla formazione vada fatto qualcosa di straordinario e non di ordinaria amministrazione grazie
Non solo condivido l'analisi ma
Vorrei che una volta tanto almeno ci fosse riconosciuto un merito abbiamo insistito tantissimo sul tema della formazione
Come tema che affrontavano le parti sociali non non lontani ma neanche vicinissimi in assenza di un ruolo preciso specifico da parte
Ai governi dell'epoca
Sì oggi siamo in condizioni di parlare compiutamente soprattutto di decidere spero nei prossimi giorni alcune scelte perché il tema è stato tenuto in caldo
Impegno prevalente delle parti sociali
Non ho mai della tribù dei sì e dei meriti ma credo che in questa circostanza
Varrebbe la pena una volta tanto di non di non dimenticarlo quello sulla formazione era un capitolo impegnativo dall'accordo del luglio del novantatré
Quel capitolo è stata in larga parte disatteso credo per tante ragioni soggettive per qualche limite anche oggettivo abbiamo cambiato cinque volte interlocutore nell'arco di cinque anni ed era difficile oggettivamente avere delle politiche compiute delle scelte condivise contanti cambiamenti in corso d'opera
Perché avevamo dato all'epoca e continua ma per adesso tanta attenzione alla al tema per le ragioni che la ricerca rende esplicito mi permetto di sottolinearne rapidamente alcune
La prima
La formazione come diceva lei non può essere considerata come una sorta di
Il nuovo parcheggio
Un'attività marginale per riempire un vuoto lasciato o dall'attività scolastica o da quella lavorative in senso stretto
La formazione è uno straordinario fattori di competizione per un Paese oltre torni singola impresa
Non è un caso che i Paesi che hanno investito molto in formazione nel corso degli ultimi due decenni in Europa e nel mondo sono quelli che l'hanno retto meglio
I i i cicli economici anche di fronte a dei processi di crisi di ridimensionamento dell'attività produttiva sono stati in grado di utilizzare una risorsa che avevano disponibile per far fronte agli avvenimenti negativi
Io credo che la formazione deve essere concepito in primo luogo appunto con un'occasione straordinaria per competere
Perché perché il paese che è in grado di offrire un livello alto
Della sua domanda
E il paese che è in grado di istruire un livello alto
Nell'offerta
Ha delle chances in più rispetto agli altri
Bisogna cominciare a concepire al alcuni dei dei degli elementi che sono stati spesso discussi e poche volte realizzati negli ultimi tempi come con un approccio diverso l'approvazione di queste ce n'è un altro
Che meriterebbe un politico attenzione quando si parla di infrastrutture ad esempio lo si fa ancora troppe volte con
L'approccio keynesiano
Certo infrastrutture importanti
Anche quantitativamente visibili sono un'occasione di lavoro ma l'infrastrutturazione di un paese è una condizione fondamentale per la competizione
Non è un caso che dei loro troppe volte citate poche volte poi seguito negli orientamenti che indicava nel suo libro bianco quello che definisce i caratteri della capacità competitiva dell'Europa indica due novità
Le infrastrutture la formazione come condizioni per il competere al mercato globale
Ecco di questo sono convinti da tempo abbiamo cominciato a discutere in tempi non sospetti del che cosa fare l'idea della formazione permanente poi ha per noi non soltanto questa valenza
Argomento del competere
Ma due riferimenti precisi
è una via che aiuta
L'ingresso nel lavoro
Di persone che hanno nella scuola un'occasione
Formativa non risolutiva ai fini del loro lavoro successivo
Però che la scuola offra dei fondamentali sempre più vicini al fabbisogno della persona e del sistema economico e pure importante per questa la scissione
Si può anche fare sul piano pure della gestione amministrativa ma il coordinamento è indispensabile
C'è un rapporto strettissimo tra la scuola la formazione che non può essere non può essere scisso almeno nei comportamenti dopo il saluto alla gestione amministrativa
Allora anche non la ragazza o ragazzo che ha una scuola adeguata che gli offre cioè le condizioni di base fondamentali per poter diventare un lavoratore consapevole ha poi bisogno di percorsi formativi che aiutino il suo ingresso questi percorsi formativi non posso non devono essere generici
Per questo il primo compito che abbiamo deciso insieme tra Confindustria assegnare all'Ente bilaterale è stato proprio quello di conoscere i fabbisogni cosa capita in un Paese come il nostro che troppe volte ci sono aziende che si trovano in difficoltà perché non sono in grado di reperire sul mercato le professionalità di cui hanno bisogno
C'è un limite esterno al sistema delle imprese perché quel mercato si è composto più o meno spontaneamente
E non a generato le professionalità necessarie c'è spesso anche un'incapacità di programmazione da parte delle stesse imprese
Conoscere i fabbisogni vuol dire programmare i fabbisogni programmarle da parte del sistema delle imprese e a vere dall'altra parte una sinergia positiva da parte della scuola e della struttura dalla formazione
Diamoci atto serenamente con uno dei limiti da superare che tutto questo non è accaduto
Lei prima parlava di comunicazione ha proposto dalla formazione
Io credo che ci sia un problema delicato di ordine culturale e rispetto al quale la comunicazione può molto uno degli scarpini fabbisogni è legato all'idea che si è generata in milioni di ragazzi
Sul carattere futuro del loro lavoro
Non sfugge a nessuno che ci sono delle difficoltà visibili soprattutto nei settori produttivi e in particolare in quell'industriali se però si continua a descrivere nel mondo futuro con un mondo nel quale la produzione materiale di beni sarà rilevante e lavoro industriale destinato a scomparire non ci si deve sorprendere poi se avremo qualche avvocato di troppo e qualche ingegnere di meno
Voglio dire che anche la comunicazione efficace non soltanto per dire in positivo quello che si sta facendo per rendere ad esempio chiaro qual è il carattere della domanda e dell'offerta e aiutarne l'avvicinamento
Ma la comunicazione ha una funzione importante anche nel descrivere il mondo futuro non il mondo che ci aspetta non può essere assegnato alla produzione culturale non può essere compito di chi scrive libri di fantascienza è compito degli operatori economici agricoli sociali anche perché qualche volta tra la produzione culturale
I beni materiali le condizioni oggettive di una società c'è qualche scarto come è giusto che sia
Allora bisogna intanto avere un minimo di precisione nella descrizione del mondo e dei fabbisogni che il mondo futuro realisticamente avrà e poi bisogna operare su questi due secondo me terminali opposti ma ugualmente importanti l'uno è quello che avvicina i ragazzi al lavoro
Se è chiaro qual è il fabbisogno dell'impresa sarà tutto più semplice per la formazione in entrata
Poi ci sono a quel punto problemi anche di ordine sindacale che andranno affrontati e risolti nella sfera proprio delle relazioni sindacali faccio due esempi banali ma
Possono servire più di tante parole
Sul tema noi abbiamo un problema delicato che riguarda le modalità di ingresso
Relativamente alla formazione bisognerà utilizzare degli strumenti incentivati nei quali la formazione sia concreta
Penso ad esempio all'apprendistato come uno degli strumenti fondamentali però con una presenza vera della formazione
Perché ad esempio o poca stima
Se mi consentite la traslazione tra tra l'uomo e la cosa del contratto di formazione lavoro che è stato troppe volte invece uno strumento che ha favorito un contenimento dei costi dell'impresa e pochissima l'attività formative quel limite va superato va superato introducendo o rafforzando strumenti che già ci sono accompagnandoli da da una presenza verificabile
E certificata di dosi di formazione consistente dove ancora una volta l'apprendimento teorico sta assieme alla prendi mento pratico e materiale
Poi bisognerà rendere funzionale a questi processi di inserimento una distribuzione del tempo di lavoro
Se si esce un po'dai timori e e qualche volta anche dalle forze forzature propagandistiche
Si arriva facilmente a individuare alcune forme di gestione degli orari di lavoro e anche di riduzione del tempo di lavoro funzionali a percorsi di apprendimento e non astratte
Ancora c'è un tema che riguarda poi i comportamenti contrattuali ugualmente importante che quello delle convenzioni che vengono utilizzate nella contrattazione collettiva per i conosce le professionalità
Anche qui diamoci atto pacatamente perché le responsabilità sono di tutti in questa circostanza che salvo un contratto tra quelli più significativi
Che ha introdotto percorsi di mutamento veri delle convenzioni che servono a riconoscere le professionalità per gli altri siamo l'inquadramento unico degli anni settanta
In questo caso i settori pubblici stanno una volta tanto scavalcando quelli privati
Però bisognerà cominciare a negoziare
Un modello di riconoscimento delle professionalità che non abbia il carattere tradizionale statico gli inquadramenti cosa riconoscevano la situazione data
Io credo che gli inquadramenti i profili debbono avere questa caratteristica nuova individuare anche i processi in divenire stimolarli
Renderli appetibili collegandoli peraltro modelli di organizzazione del lavoro nei quali la crescita dalla capacità professionale sia un valore per tutti per le persone che lavorano come per le imprese
Tutto questo riguarda il carattere fondamentalmente il carattere della formazione iniziale
C'è un altro aspetto
Che la formazione durante l'attività lavorativa
Io credo che con le nuove tecnologie e nuovi linguaggi anche gli elementi di apprendimento iniziale quelli con la scuola quelli che possono venire da un percorso formativo non durano all'infinito per infinito intendo l'intero ciclo di lavoro di una persona
A maggior ragione se poi questa persona cambierà spesso la sua attività in corso d'opera
Per questo c'è bisogno di una formazione che sia da un lato l'aggiornamento sistematico degli elementi di conoscenza delle persone
Cercando di spostare questi elementi di conoscenza verso la ricchezza di conoscenza e verso l'alto sul piano dalla professionalità che dall'altra parte si anche questa formazione durante l'attività lavorativa curativa uno degli strumenti fondamentali di di di di recupero delle delle delle persone un nuovo ammortizzatore sociale
Il termine improprio ne rendo conto e si rischia dirittura di caricare di una valenza negativa stante l'idea che sia di ammortizzatori sociali la formazione però ognuno comprende che se una persona quarantacinque cinquant'anni per il posto di lavoro
E non a un'occasione formativa che gli permetta di rientrare nel mercato del lavoro rischia di restare fuori di sarà sentito per il resto per il resto della sua vita per evitare tutto questo quest'altro versante della formazione durante l'attività lavorativa va va previsto anche qui utilizzando gli strumenti che la contrattazione mette a disposizione tra questi il tempo di lavoro e i modelli i modelli di organizzazione che un'impresa può promettere come che la disposizione tutto ciò a un'occasione importante e la discussione che stiamo facendo che riprenderà nei prossimi giorni con il Governo qui all'abbiamo autorevoli rappresentanti sulle questioni che riguardano lo sviluppo il lavoro se vogliamo essere coerenti con quello che abbiamo fermato e cioè se pensiamo davvero io ne sono del tutto convinto che il futuro di questo Paese passi da una crescita che dura nel tempo e che trasferisce la parte di ricchezza che crea per fare nuova occupazione va da sé che il tema delle infrastrutture da un lato che il tema della formazione dall'altro non sono più oggetto di tavola rotonda ma di discussione concreta e non si può far riferimento a quello che dice loro ma bisognerà far riferimento a quello che si deve dire fare qui
L'occasione ravvicinata c'è poi vediamo se davvero in questa occasione si possono fare almeno alcune delle cose che qui sono stati indicati anche dalla dall'indagine come importanti
Benissimo grazie
Sergio Cofferati
Sì
Sentiamo subito Callieri a questo punto no
Diciamo che
Le imprese qualche anno fa a Cagliari insomma non è che investivano molta informazione poi l'hanno dovuta a scoprire anche loro ecco siamo così sicuri che anche nel mondo dell'impresa che sia così
Diffusa questa consapevolezza dell'importanza perché mi pare che poi in fondo nelle imprese come dire vinca poi una certa cultura del pragmatismo come si dice che però è una cultura molto spesso un po'anche intellettuali Istica come dire no cela un po'con i libri insomma no
E vedere dei lavoratori che mettono i che tengono in mano dei libri non fa piacere spesso certo sindacalismo ma nemmeno certo accerto imprenditorialità comunque si era soltanto una battuta
Abbattuta rispondo combattuta in mancanza di meglio in mancanza di meglio l'atteggiamento degli imprenditori nei confronti del formazione
Può essere stato opportunistico
Però partiamo da da questa giornata partiamo dal valore di questa giornata che lei ha detto essere fortemente innovativo che ne soccombente fortemente innovativo
è un convegno in cui si passa e si è passati
Attraverso la logica del si deve fare bisogna fare o la dichiarazione abbiamo fatto mi sembra dopo una cosa non trascurabile abbiamo fatto come parti sociali la nostra abbiamo avuto aiuti è qualche ostacolo da dalle istituzioni
Ai diversi livelli abbiamo fatto che cosa abbiamo dato voce alla domanda
Che è una cosa straordinaria perché nel mondo della formazione avrà parlato sempre tutti gli addetti ai lavori
Noi ci siamo cimentati come poveri sherpa portatori d'acqua nuovi rappresentanti di interessi cercando di convincere motivare
Verso obiettivi e soluzioni diverse oggi con questa operazione abbiamo dato voce alla domanda abbiamo dimostrato che la domanda sa e può esprimersi con molta chiarezza su quali sono le opzioni di base
Per gli sviluppi dei più importanti settori industriali italiani perché l'analisi settoriale
E nella sostanza
La definizione comune da parte di rappresentanti delle imprese e di rappresentanti dei lavoratori e quindi dei più diretti interessati al successo e non all'insuccesso
Di questi settori industriali quali sono i fattori competitivi fondamentali sui quali i settori stessi giocano il loro avvenire
Sulla base della descrizione di queste priorità
Sono stati individua le figure professionali necessarie per competere
Nel mondo della competizione globale
Guarda caso le risposte sono è importante certamente la competizione costi ma è ancora più importante la competizione da qualità se il sistema produttivo italiano non riesce a fare un upgrading una scalata in termini di crescita qualitativa i settori produttivi italiani sono destinati a emarginazione riduzione dei loro quote di commercio mondiale
Questa domanda espresso in termini comprensibili a chicchessia
è stata elaborata sulla base di una ricerca di linguaggio comune che non è esoterico come è sempre stato esoterico linguaggio degli addetti alla formazione ma parte dai problemi e chiede
Una volta individuati chiaramente provveda esigenze chiede risposte oggi noi diciamo sulla base di questo lavoro e sulla base del lavoro che in seconda fase verrà fatto a livello territoriale perché questa grande mappatura che non abbia fatto è una mappatura insieme che poi troverà
Priorità diverso
In ragione delle diverse conformazioni dei sistemi produttivi e di sistemi competitivi nel territorio chiede risposte oggi vogliamo risposte e non ci accontentiamo di chiacchere
Risposte
Per il futuro competitivo del Paese il futuro competitivo il Paese abbia già detto si basa sulla qualità la qualità in un'impresa è fatta dall'insieme di conoscenze e competenze perché nell'impresa sono organizzate intorno d'impresa sono organizza i profili che son venuti fuori
In questa indagine dicono che servono insieme conoscenze competenze che devono potersi arricchire e devono poter evolvere nel tempo il sistema formativo e quindi formativo educativo è posto di fronte a delle precise e chiare responsabilità
Cerchiamo di vedere
Quali responsabilità eccome a queste responsabilità potrà far fronte non dicendo bisogna
E necessario si vede
Questo l'impegno per essere comune
A parti sociali e e istituzioni perché significa giocare il futuro del Paese
C'è un problema di risorse
Ma comunque sia c'è un problema di finalizzare meglio le risorse disponibili
Finalizzare meglio le risorse disponibili significa riconoscere comunque la priorità della formazione ai fini di generazione di capacità competitive generazione di occupazione
Allora la prima domanda chiara da fare e che tutti i dispositivi in che vengono Messina in termini di finanziamento in funzione di sviluppo dell'occupazione abbiano prioritariamente un contenuto
Come dire un referenzialità verso contenuti formativi
Non si può e non si deve pensare a forme di intervento sull'occupazione le quali non abbiano anche contenuti informativi
Quindi i vari capitoli di spesa che sono contenuti nel fondo sull'occupazione devono avere come priorità fondamentale quello di favorire crescita qualitativa del risorse occupate inoccupati
Crescita qualitativa coerente con il sistema dei bisogni che le imprese italiane esprimono
Il secondo inevitabile punto è quello di rivedere e riorganizzare tutto il sistema dell'offerta formativa
Perché il sistema dell'offerta formativa ahimè lo possiamo dire senza infingimenti in passato è stato sordo
In termini
Di risposta alle richieste poteva legittimamente per farsi sordo perché non c'era una rappresentazione adeguata della domanda oggi che c'è una rappresentazione adeguata la domanda l'offerta formativa a responsabilità di adeguarsi
Senza via di scampo
E quindi va rivista riveduta l'offerta formativa e l'offerta educativa anche alla base delle capacità di formazione in modo tale da dare concrete risposte a queste esigenza
Che sono esigenze insieme di cultura di base e di professionalità di competenza
Le une senza della altre
Non sono non sono possibili
Questa revisione va fatta credo superando qualsiasi ostacolo e qualsiasi ricerca qualsiasi recinto tra offerta pubblica offerta privata
Perché è una domanda forte
Si esprime e si esprime legittimando chi ha capacità di rispondere
Non
Si esprime legittimando chi è legittimato a non si sa da che cosa a dare risposte
E poi magari non l'età
Così come la legittimazione a rispondere deve essere speculare alla richiesta di qualità che viene fatta dal sistema delle imprese e dal mondo del lavoro in termini di qualità dell'offerta formativa e qualità dell'offerta formativa non significa
Per essere chiari valori legali di alcunché
Perché i valori legali di alcunché sono semplicemente delle forme che cercano o tentano di mascherare vuoto di contenuti
Non vogliamo concretezza e quando dico noi parlo per Confindustria evidentemente non come come presidenza Dio Piemme noi vogliamo che ci sia delle risposte dico contenuti e non di pura forma
E la risposta di contenuti e non di pura forma si hanno se
I processi educativi e formativi rispondono a logiche di qualità essendo la logica di qualità la logica di coerenza delle attività ai fini la domanda esprime esigenze il sistema formativo deve contribuire alla definizione delle esigenze ciò che sino ad oggi a poco fatto che che prevedesse una legge di qualche anno fa che ipotizzava che dovesse se se fatta un'indagine nazionale sui fabbisogni che poi è quella che noi da parti private abbiamo realizzato la l'offerta deve collaborare esprimere a fare esprimere alla domanda le sue esigenze deve guidare la definizione di esigenze ma poi deve rispondere alle esigenze e la risposta esigenze va bene fare appunto per in termini di qualità
E se imbocchiamo questa strada che sarà certamente lunga certamente difficile e la imbocchiamo con decisione a partire dalla definizione dei contenuti del Patto per lo sviluppo
Vediamo
Una risposta vera alle esigenze di crescita competitiva
Dell'economia italiana e non soltanto dell'economia italiana perché diamo anche potenziale di crescita
Competitiva al sistema di civiltà italiana
E credo che
La giornata di oggi
E lo qui è fermo
Posso e debba costituire
Avere la capacità di di individuare correttamente le esigenze di lungo periodo i termini non opportunistico tattica tattici e dare risposte che devono maturare nel tempo
Sappiamo benissimo che non è sufficiente girare una chiavetta sappia benissimo che intervenire sui processi educativi e formativi da risultati di medio lungo periodo però oggi siamo in condizione di dire
è stato fatto un passo non consente ritorni si può andare avanti si deve andare avanti sulla strada del dare voce alla domanda dare supporto alla domanda
Creare offerte coerenti alle esigenze della domanda con la più larga partecipazione di tutti superando barriere e steccati
La gestione dell'Organismo bilaterale quindi parlo come presidente Ranieri
Bene buon testimone è stata laboriosa difficile abbiam dovuto costruire linguaggio comune costruire cultura comune superare una serie di steccati una serie di barriere ma se l'abbiam fatta tra parti che tradizionalmente sono sempre state antagonistiche
Non riesco a capire o non riuscire a capire perché questo non possa venire o non debba avvenire all'interno dei diversi comparti della pubblica amministrazione che sono preposti a questi fondamentali problemi
La dimostrazione
Voglio dire del nostro successo perché questa ricerca è un successo
è come dire
Potrebbe essere bollo d'infamia di fronte a esitazioni a intraprendere una strada di integrazione stessa di di di predazione stretta da parte di tutti i protagonisti
A questo punto non più della domanda ma dell'offerta formativa ed educativa del Paese
Craxi
Tornerei al sindacato perché a questo punto mi pare in particolare a Sergio D'Antoni no
Perché ci sono due questioni che ha sollevato Callieri che che sono piuttosto importanti la prima Sergio è quella
Che a me ricorda l'attuale che può costare salario d'ingresso alla fine no dedicava le ritornano non lo so insomma troviamo dei meccanismi contrattuali che risolvono questo problema c'è gente che studia
E che trova lavoro spesso dopo dieci anni se lo trova dopo una gavetta pazzesca di lavoro nero di esperienze le più varie tanti corsi e così via prima questione seconda questione non so se tu sei così profondamente convinto delle cose diceva Callieri sul fatto che a questo punto c'era domanda
L'offerta deve rispondere
E quindi tutto il sistema formativo deve adeguarsi però questa domanda otto e chi sgarra verrà come dire scomunicato cioè Galli e l'ha detto in tono assolutamente perentoria cosa ne pensa
Essendo un sostenitore della concertazione difficilmente ventotto separate però manca
Io penso che intanto è importante come hanno detto tutti Cofferati Callieri va detto tu all'inizio di quest'anno
Introducendo questi nostri lavori che
Ciò che l'insieme delle forze interessate ad un progetto di rilancio del Paese
Individuano nella formazione l'asse strategico di questo rilancio
E si impegna in prima persona quindi questo è un elemento decisivo e non soltanto con punto uno ulteriore
Declamazione cioè con un ulteriore
Volontà ma con comportamenti coerente
Me lo facemmo dell'accordo del luglio novantatré poi lo ribadiva l'accordo nel settembre novantasei cioè lasse centrale di questo nostro ragionamento era
Riconosciuto ormai da tutti cioè la conoscenza e l'elemento discriminante nel nuovo assetto alla competizione globale e siccome appunto si compete sui costi ma si compete sulla qualità senza le teste che funzionano non c'è possibilità per competere con la qualità
Per funzionale il teste le teste debbono studiare debbono formarsi debbono debbono
Esercitarsi
Per questa ragione nostro metterci in campo attraverso la bilateralità perché quello che oggi qui si riconosce il fatto che finalmente un organismo bilaterale diverso da organismi contrattuali a funziona con un po'di ritardo
Con un po'di fatica
Con qualche discussione
Anche tra di noi non semplice perché è vero che oggi siamo qui tutti cerchiamo di valorizzare la parte del rosso e dei fiori ma c'è stata anche e c'è prova mi sento una parte di spine in questo percorso
Che abbiamo fatto però è importante il fatto che la bilateralità cioè questo rapporto
Su un tema così delicato abbia funzionato veniamo da periodi in cui si ammetteva difficilmente anche l'interlocuzione perciò figuriamoci poi lo stadio di Renzi è un percorso qui si è stabilito un percorso si è fatto appunto una ricerca oggi non si presenta si è dato significato ad una parola che io da sindacalista diciamo di breve durata essendo giovanissimo ma tra da sindacalista di lunga durata mi porto dietro da sempre i bisogni formativi dei bisogni formativi che è una cosa che ciò ci siamo cresciuti su questa come una specie di aspirazione astratta gomma una specie di sogno qui il bisogno formativo almeno in termini di di alcune settori di alcuni profili e di alcune situazione viene presentato questo io ritengo che sia un elemento di svolta di nella qualità dei rapporti e siccome sono un sostenitore dalla concertazione
Se il Noe valorizzeranno l'elemento bilaterali all'interno vivo rilancio vero la concertazione del nostro Paese noi possiamo trasformare questa impostazione infatti operativo
La presenza del Governo qui
Significativa ma io penso il fatto che il Governo abbia deciso di riaprire diciamo sostanzialmente il tavolo della concertazione
Partendo alla formazione con la riunione convocata per dopodomani e il segno che almeno diciamo nelle intenzioni iniziali e ci si voglia muovere con questo tipo di indicazione sono convinto che se il rapporto tra governo e parti sociali funziona questo tema il tema la formazione al suo nel suo nel suo aspetto generale e poi scadenze particolari potrà finalmente diventare qualcosa di diverso da quello che è stato fino l'incapacità del Parlamento di assumere ora via riformatrice sul versante dei fondi del della formazione poi verso Berlinguer siccome passa giornate su questo io non lo voglio consolare può essere creata ma argomenti quello che dico è che certamente per una serie di ragioni da quindici anni le forze politiche italiane si Hargrove cioè si attorcigliano attorno a quello che bisogna fare eh difficilmente riescono a produrre un effetto operativo che non vada oltre alle buone intenzioni
Tutti siamo convinte che invece è ormai tempo
Noi oggi qui ci occupiamo del tema più specifico di una parte della della come di questa formazione ma ci occupiamo con con l'appunto l'atteggiamento di chi dice benissimo offriamo un prodotto su questo prodotto ci impegniamo tutti la prendono coerente il Governo con la sua parte degli operatori
Per la sua parte
In questo senso dalla stessa ricerca
Un poco smonta tutta una serie di luoghi comuni che ci portiamo dietro e che sono il segno o o meglio li ha giornali fa diventare elemento più problematico perché perché in questa ricerca di profili è vero che il lavoro cambia e cambia molto ma è anche vero che la figura tradizionale del lavoro a tempo indeterminato
Con lavoratore che farà alcune cose con la nel settore industriale come nei servizi rimane
Cioè che non è possibile smontarla insieme al fatto che dobbiamo creare una varietà una mobilità un dinamismo del mercato del lavoro che uno dei rischi che noi abbiamo perché oggi ci sono c'è un turnover in Italia di un milione trecento mila lavoratori all'anno
E un turnover la vastissima che se non accompagnato a progetti formativi rischia di farci ritrovare anche nelle zone sviluppate
Nei come dire più avanti in condizione vivere inferiorità
Perché quando si comincia a lavorare a quindici sedici anni in molte zone del Paese sprovvisti delle cognizioni autentiche vera è quella che poi serviranno poi ci si ritroverà trenta quarant'anni in condizioni molto molto particolare
Oggi noi abbiamo per certi versi come dire o un Paese diviso a metà che ha l'esigenza opposta ad allungare il tempo della messa al lavoro
Nelle zone sviluppate e di avvicinarlo nelle zone sottosviluppate con una doppia operazione emerge se fosse possibile farla siccome lo facciamo dirigismo la dovremo fare in termini di capacità ma con una doppia operazione di portare oltre diciott'anni all'ingresso nel mercato del lavoro
Noi del Nord dove al nord est in particolare
E di abbassare da venticinque ventisei al venti nel sobrio l'ingresso nel mercato del lavoro cioè oggi noi abbiamo questa questa specie di sfida che dentro la sfida dello sviluppo e c'erano delle non non non mi sto non mi soffermo però quello quello che è tragico diciamo da questo punto di vista è che non si riconosce attraverso meccanismi e sistemi adeguati la possibilità coerente di formare un percorso e poi delle persone che siano in grado di sostenere poi l'impatto nella vita nella condizione di un Paese che appunto deve competere delle competerebbe allora
Se è vera questa presso cioè io sono convinto da cosa che l'ha vinta la fatto l'ente bilaterale deve continuare delle continua con forza
Questi ritardi vanno recuperati non è la seconda parte proprio fare velocemente
Secondo che la concertazione decisiva e che quindi il governo ci deve deve accompagnare questo tipo di impostazione in maniera tale che appunto l'offerta si adeguerà ora al di là del fatto di essere perentorio masse finalmente il troviamo il sistema per rilanciato formazione al nostro paese e questo è l'elemento di coerenza
Cioè quei diventa e chi non è e chi non ce la fa non ce la fa ma io penso che tutti avranno interessa e di mettersi in percorso per farcela e quindi di sfidarsi
Ci vogliono un po'di soldi e perché è vero che ne abbiamo alla spendiamo ma è anche vero che un poco ce ne mancano e nel pubblico e nel privato oggi ci occupiamo solo di di
Di
Di privato diciamo di questa parte Nana
C'è stata quella bellissima conferenza sulla formazione del pubblico impiego molto bella molto e il ministro del Tesoro ha fatto una un intervento bellissimo umanistico formidabile sulla concezione dell'uomo dell'uomo nel nel terzo Milena cosa belli veramente bellissima l'unica cosa di cui non parla fu quanti soldi ci metteva per fare in modo che questa cosa diventasse operativa ma
Quello era come di una piccola dimenticanza perché noi in tutti questi percorsi di inserimento apprendistato contratti di formazione lavoro
Possibilità diciamo di di di di avviare una fase di un percorso noi
E vero che noi possiamo offrire anche delle forme l'abbiamo offerto io sono un sostenitore del salario d'ingresso
Non voglio aprire qui come dire dispute con i miei colleghi dato questo clima di oggi che non le però è anche vero che in effetti il contratto di formazione lavoro è stato un salario d'ingresso che abbiamo chiamato formazione già per cui ma abbiamo tutti ma era un poco ipocrita invece non è il caso di metterci un po'di soldi non è il caso di trovarli questi soldi perché l'apprendistato l'accordo che abbiamo fatto molto bello
Se lo si collega con un fatto formativo e ci mettiamo questi benedetti quattrocento miliardi
E probabilmente faremo qualche qualche passo in avanti consistente se restiamo bloccati con un miliardo e con mille duecento miliardi so alla voce riduzione d'orario tutti sanno che la quella voce
Come dire a tutti che siamo un po'che in peccati perché ormai c'è questa cosa dobbiamo scrivere un bel mille duecento miliardi per la produzione all'orario di lavoro e non troviamo quattrocento miliardi per l'apprendistato è la formazione all'apprendistato io dico che siamo tutti un po'incoerente cioè poi in particolare per qualcuno di più ma lo siamo tutti un po'invadente perché poi dobbiamo essere corrispondenti a questo tipo di indicazione che qui noi diamo e se lo siamo
Tutto questo va aggiunto per cui io sono per la riduzione ma dobbiamo trovare un equilibrio tra la riduzione che aiuti questo percorso qui Sergio diceva una cosa interessante cioè come la riduzione potrebbe essere collegata in alcuni ambienti in alcuni in alcuni particolari settori anche a progetti formativi che l'accompagnano e potrebbe essere collegata all'uso di un certo tipo la straordinaria cioè si aprirebbe una bella discussione che di tipo triangolare poi di tipo contrattuale
Purché le leggi facciano il mestiere delle leggi
E quindi ci sì ci consentano di fare il nostro mestiere cioè quello di contattare e che quindi di determinare un percorso che l'accompagna
Terza cosa
Se tutto questo è vero noi dobbiamo fare in modo che come dire che si affronti uno dei temi decisivi su questo argomento
E io credo che i ministri debbono averlo ben presente
Nel terzo millennio una vera discriminazione non è più la vere o non è solo
Chi è la vera discriminazione del sapere
Che la questione autentica della distribuzione della ricchezza sarà in quantità corrispondenza ci sarà la distribuzione della ricchezza e la distribuzione sappia
Perché oggi la cosa più spaventosa del rapporto padre-figlio non è come ci si vuol presentare spesso che dando di meno ad un padre sicuramente il figlio stranamente
Che una strana teorizzazione però molto diffusa
Quando invece che le vere trasmessi tra padre e figlio sono spesso trasmissione di saperi
E se si nasce in condizioni di non sapere in famiglia in quindi fece sapere poi tutto questo ce lo si porta appresso tutta la vita
E siccome nelle famiglie è mutato l'ordine delle priorità perché montato inutile scandalizzarsi ogni volta così scopre per caso di cronaca
Se qui non c'è un'azione di chi ha responsabilità istituzioni Lanzi sindacati invece tutti quelli che abbiamo responsabilità non difficilmente ce la potremo prendere con qualcuno
Perché nelle famiglie mutato io posso citare alla mia esperienza nella mia famiglia l'ordinario di priorità era che i figli si laurearsi
E questo la l'ordine per era i era centootto bisognava tant'è vero che ancora appunto
Qui ancorare male si chieda come Testori vedeva dal sindacalista perché nel suo schema uno doveva fare il medico ha battuto a fare l'ingegnere per in questo lo schema segnato e non c'era
Non c'era nulla che potesse cambiare questo schema
Poi descrisse in giurisprudenza e questo fu il primo a tavola poi cominciai a fare il sindacalista e questo fu un secondo trauma diveniva difficile quando gli chiedevano che fanno i suoi figli le diceva sempre uno fa il medico e l'altro e l'altro ogni tanto si occupa del sindacato
Poi arrivò la televisione
E questo può cambia un poco perché se gli chiedono oggi che fanno i suoi figli e le dice una quello del sindacato e quello alla televisione
E l'altro ogni tanto fa il medico cioè è e ma l'ordine la priorità era questo oggi alle famiglie italiane l'ordine a Creta e questo quindi no oggi la famiglia italiana l'ottima pietà e un ordine molto molto diversificata
Se la vogliamo riportare ad un ordine Preta autentica quindi in termini di priorità del sapere noi dobbiamo offrire alle occasioni credibili di comunicazione di forza di appetibilità
E importante per questo un progetto concreto con quello che presentiamo e importante all'azione del governo è importante la nostra flessibilità e importante qui lo diceva Sergio io concludo e importante che noi comunichiamo una via positiva tutto qua una via positiva al sapere
Io mi rivolgo qui non so se voi partecipata questa specie di gioco perverso che si fa
Perché è vero di giusto presentare le novità del mercato del lavoro e le nuove difficoltà ma è vero e giusto anche offrirgli una prospettiva non si può continuare a sostenere in tutte le occasioni guardate che cambierete lavoro nella vostra vita almeno dieci volte
Eurojust a matita solo per averlo sentito questa cosa e poi c'è sempre un'altra creando che gli dice e poi non è detto e comunque difficilissimo trovare il primo lavoro
E tu ti chiedi come braccio agli altri no perché questo diventerà il programma e poi si lamenta la sei giovani sono sfiduciati e viva Dio li voi anche fiduciosi se lirici che avranno tutto questo meccanismo ribaltiamo un poco ecco il significato alla nostra iniziativa
E pur avendo problemi che continuano avere dialettici noi diciamo abbiamo un progetto
Può andare avanti si può realizzare ecco allora su questo possiamo fidarci tutti per fare in modo di essere coerenti con questa impostazione io sono convinto ma come dire ai me mi faccio prendere anche da un poco del mio ottimismo io sono convinto che finalmente anche in questo Paese si potrà avviare una fase nuova sul campo dalla formazione siccome questo è un Paese dalle risorse infinite non si capisce
Perché può vincere tutto a mano cominciano la formazione cioè ricordo provincia pallavolo prove già tutto possiamo vincere anche la formazione nessuno ce lo impedisce grazie
Grazie D'Antoni
Prima di dare la parola Pietro Larizza forse è il caso di sentire la voce delle regioni
Chiamata in causa ripetutamente tra l'altro noi e molto spesso come dire qualcuno le ha definite non so i federalisti della domenica
Avete un'occasione concreta davanti e parlate astrattamente di federalismo quando c'è l'occasione che lasciate per l'aveva lasciata scappare
Questa idea della frammentazione ecco che cosa la Conferenza delle Regioni al posto dei di Tonino Chicchi c'è il dottor bene spero che si occupa di formazione Lore assessore regionale la Toscana
E quindi si potrà dare il punto di vista delle regioni che è molto importante grazie
Speriamo
Federalista della domenica chi continua a discutere se gli istituti professionali devono passare alle Regioni o no
E non si accorge della rivoluzione di qualche giorno prima cioè del decreto centododici il quale ha attribuito alle Regioni la competenza dell'offerta formativa intesa integrata intesa come integrazione di offerta di istruzione e di formazione professionale noi siamo per questa seconda ipotesi e siamo federalisti ovviamente almeno da lunedì fino a sabato la domenica la lasciava ad altri
Detto questo anche non c'è dubbio che
Anch'io problemi di gestione di formazione professionale regionale ci siano
Non c'è dubbio che come diceva precedentemente
Il sistema della formazione professionale troppo frammentato mi pare usato esattamente queste genti
Non c'è dubbio non c'è dubbio che il sistema di formazione pro gli sistemi di formazione professionale regionali e il sistema di formazione professionale nel suo complesso a necessità di riforma di ammodernamento poi dirò qualcosa in questo senso
Non c'è alcun dubbio
Però il problema come si può dire che ormai siamo arrivati a un punto nel quale più che continuare a discutere né di quest'aspetto del problema che c'è per caricare al quale bisogna fare attenzione
Io penso che bisogna cominciare a tutti insieme a praticare
Ciò che ciò su cui o siamo d'accordo
Ho quel che è già stato sancito giuridicamente
Io penso che se facessimo questo porterò degli esempi già un grande miglioramento sarebbe possibile in tempi brevi allora
Tutti siamo d'accordo che ENI
Il livello nazionale anche nella formazione professionale debba dare indirizzi standard minimi omogenei in tutto il Paese
Eccetera eccetera
Ciò che non è mai stato fatto
Allora il primo punto potrebbe essere questo entrare tutti nei nostri limiti
Perché il giorno in cui il livello nazionale cesserà di gestire
E ne gestisce tanta formazione professionale
E comincerà a dare indirizzi di standard ma il sistema di valutazione eccetera eccetera io penso che sarebbe un passo molto avanti siccome siamo d'accordo su questo si tratta semplicemente di far
Secondo punto
Concertazione
Siamo tutti d'accordo sulla concertazione
è possibile per la concertare a livello nazionale in materia di lavoro di politiche per il lavoro e di formazione professionale ormai competenza grande delle regioni
Senza alle regioni
Allora i due patti sociali del novantatré del novantasei sono stati scritti
Non solo senza il coinvolgimento delle Regioni ma addirittura senza la benché minima informazione sulle regioni
Allora secondo passo concreto c'è questa occasione terzo patto sociale
Io penso che voglio dire non si vuole che le Regioni sottoscrivano lo capisco va bene che ho va bene basterebbe semplicemente informarci nel percorso discutere un po'insieme
Sulle questioni che poi comunque con le Regioni dovranno essere discussi comunque nella fase attuativa gestionali terza questione da questo punto di vista il centododici ecco perché son partito di lì ormai scritto
Ormai è scritto allora
è scritto è giuridicamente determinato che le Regioni sono competenti per l'offerta formativa integrata intesa come integrazione di istruzioni e di formazione professionale pratichiamo ciò che è stato scritto
Dopodiché io arriva a dire che laddove ci sia in atto in udienza
Ci sia ritardo ci sia non rispetto delle regole ci sia non puntualità il livello nazionale fa bene a surrogare e a commissariare chi è inadempiente in ritardo eccetera eccetera
Però io non mi voglio far rinchiudere in questa discussione e solo in questa discussione
Perché sarebbe l'ennesima discussione di assetti istituzionali importantissima naturalmente
Che però ci ha paralizzato per tanti anni
Allora io penso che per meglio di ricevere anche gli snodi istituzionali
Io non penso che ci sono almeno quattro questioni di contenuto di metodo di lavoro eccetera su cui potremmo verificare l'accordo
Perché se l'accordo ci fosse sarebbe un bel balzo in avanti nella riforma eccetera eccetera del sistema deformazioni lecito soltanto primo integrazione
La formazione professionale è stato detto sedere ampliare quantitativamente centoventi ore di formazione Esterna all'anno per tutti gli apprendisti una cifra enorme
Si può pensare di dare risposta solo con le agenzie formative non è possibile c'è bisogno dell'integrazione e dell'aiuto del sistema scolastico
Oppure
Ormai è del tutto chiaro che la formazione professionale puramente teorica è un non senso ci deve essere un rapporto tra teoria e prassi e così e così via e allora ci vuole l'integrazione con il mondo dell'impresa
La ne analisi la ricerca che è stata stamani prevede oggi presentata dimostra chiaramente l'intersecazione nell'individuazione dei fabbisogni formativi e di fabbisogni culturali e fabbisogni professionali
Non si risolve il problema se non c'è integrazione tra mondo dell'istruzione e il mondo della formazione siamo d'accordo pratichiamo l'integrazione e l'istruzione formazione mondo dell'impresa secondo flessibilità
Dice in funzione dei risultati di questa analisi l'offerta formativa si deve modificare sono completamente d'accordo con un rilievo che secondo me non basta
Non basta perché l'Offerta sarà sempre rigida
Può essere meno rigida di oggi ma sarà sempre rigida il peso delle strutture conta e allora bisogna cominciare agli a dare come si può dire a praticare il strumenti che agiscono sul versante della domanda cioè strumenti opportunità consegnata ragazzi agli adulti eccetera che si possono spendere dove vuole
Ovviamente strutture accreditate eccetera eccetera eccetera
In maniera tale che anche l'offerta risponda una richiesta che viene dalla domanda con essa si confronta
La concertazione sentimento l'ultimo punto è quello della competizione
Il dottor Callieri ha detto nessuna distinzione tra pubblico e privato eccetera eccetera io sono assolutamente d'accordo perché questo significa esattamente questo
Elaboriamo programmazioni di offerta formativa a a livelli che si vuole con il massimo di voce di concertazione
Poi lo strumento per l'attuazione di questi programmi è uno ed uno solo la competizione e la misura della qualità della offerta da
Distinzione pubbliche privato non hanno più ragione DS
Naturalmente questo una cosa semplicissima
Però è assolutamente indispensabile se si vuole fare quel miglioramento se ha detto
Siamo d'accordo su questi qua finito
Su questi quattro punti se fossimo per caso d'accordo io penso che rapidamente il mutamento della qualità del sistema sarebbe notevoli anche a parità di risorse
Che pur sistema che pure ha bisogno di nuove risorse
Però mi mi si consenta un'ultima osservazione
C'è il problema della comunicazione è vero
Questo è un bel problema per noi perché in realtà non coprì usciamo a comunicare meno nemmeno quella dose di innovazione che quotidianamente immettiamo nel sistema ed è un bel problema questo perché ad esempio
Lecito proprio come tre esempi di attuazione di dei quattro principi che ho detto ed il buon rapporto istituzionale non a caso riuscito perché ad esempio se noi riuscissimo a comunicare
Quello che nel giro degli ultimi mesi siamo riusciti a fare tutti insieme
Livello nazionale livello regionale e non solo in materia di
Formazione tecnico professionale superiore integrale sperimentazione dell'offerta formativa del della formazione esterna per l'apprendistato
Integrazione fra formazione professionale
E diplomi universitari oltre che la scrittura del decreto attuativo dell'articolo diciassette della centonovantasei
Beh io penso che se riuscissimo a comunicare questa innovazione ci accorgeremmo che sia abbiamo molte difetti ma che quando utilizziamo un corretto metodo di lavoro
Tutti i compartecipi i risultati arrivano
Senza domanda che ma libero va bene va bene uguale
No io
Io pure voglio partire da un da un punto che ritenga essenziale anche per capire un po'
Cosa sta facendo il sindacato
Che il rapporto fra l'iniziativa il sindacato
E la valorizzazione del sapere come siamo vivi
C'è
Tranne Cofferati D'Antoni e c'è sempre una questione di Dada ma ora vedo che si diffonde sta data c'è per loro il mondo della politica l'erede la concertazione inizia novantatré per me inizia il novantadue la data in cui ne Pretestato redatti il primo documento di politica dei redditi ai tempi del governo Amato
Documento nel quale per la prima volta su iniziativa sindacale
è stato inserito il tema della formazione della scuola e della ricerca
Come temi centrali su cui impegnare il governo in un'opera di promozione e anche il rifinanziamento
Non cito le vicende successive e le ragioni per cui
Questo è stato ripetuto nel settantatré rimasto lettera morta perché siamo arrivate nel novantasei
In questa l'ho riproposto in termini operativi tra virgolette
C'è una questione che riguarda il sindacato è molto semplice
Se in Italia noi non riusciamo ad introdurre standard formativi molto elevati
E capacità di finanziamento diffuso della formazione
Fra cinque dieci anni in più cinque anni tra dieci anni il sindacato italiano si dovrà
Così si troverà a dover obbligatoriamente discutere
Le questione del costo del lavoro in competizione con Paesi che oggi consideriamo di serie B
Perché avremo mancato l'obiettivo della qualità del lavoro che il modo con cui noi possiamo competere con i paesi di seria
Queste tanto più certo se noi pensiamo che stava operando in una logica in cui dal primo gennaio siamo già in zona euro
E la qualità della competizione
Sarà il punto determinante per capire il futuro dell'azienda Italia
Io sono stato sempre d'accordo anzi è la frase che ripeto sempre perché mi ha colpito dalla base USA da Shimon Peres
Che diceva le guerre del futuro non si combattono con i carrarmati ma si combattono nei campus universitari
Ecco questo pudore già presente anzi forse è già passato
E porse
Noi siamo in ritardo spero non in grave ritardo
Rispetta questa scelta di qualità essenziale
Che dobbiamo fare del nostro Paese
Ora qua però dobbiamo dirci una verità perlomeno io dico la mia verità
Io sono molto attento alle analisi all'intellettuale agli analisti ai progettisti
Anche perché ho molto da imparare da loro non se non è un intellettuale un progettista però arriva un momento in cui bisogna fare una proposta
Certo
Tutto ciò premesso prima fare una proposta
E io credo che prendendo a base solo le esperienze negative che abbiamo maturato in Italia
La nostra proposta da essere molto semplice molto lineare molto redditizia
Ha vestito la formazione sia per l'accesso al lavoro
Sia per coloro che già lavorano per migliorare la qualità produttiva sia per favorire la mobilità nel lavoro
La formazione de averi come protagonisti le parti sociale
La parte pubblica ha un ruolo rilevante
Quello che io mi terrorizza Rovigo e quando sento parlare di competenze la competenza la Regione ha competenza del ministero la pubblica istruzione la competenza del ministero al lavoro cioè tutte competenza di questo rispettabile alcune previste la Costituzione però tutte superabili se si riconosce
Che c'è una condizione non bisogno un'opportunità primaria del nostro Paese
Rispetto a questo punto la prima nel nostro Paese
Io dico che noi abbiamo mille ragioni
Per trovare mille tavole di scontro con la Confindustria o con altre imprese associate in altri campi abbiamo però qualche ragione
Per ragionare allo stesso modo su alcune materie una di questa materia
è quella della formazione
Vicenda tocca un'altra verità la formazione se non collegata al collocamento e ora non c'è più quel collocamento che conosciamo
E niente anche se la cosa parziale zoppa
E allora se vogliamo fare incontrare renderla redditizia il rapporto fra domanda e offerta di lavoro e tra continuità formativa è inutile che ci giriamo intorno alle cose
Questo deve essere affidata alle mani di chi vive di queste cose il mondo e l'impresa modo il sindacato
No vediamo di queste cose viviamo in mezzo a queste cose conosciamo più degli altri queste cose
Nemmeno il più grande tecnico regionale e nazionale provinciale a in sé gli elementi di conoscenza che hanno le imprese il sindacato
Proprio nel rapporto domande offerta di lavoro e bisogni formativi
E allora se questa è la cosa
Tante preclusione Dante pregiudizi che abbiamo ma anche all'interno del sindacato forse dovrebbero essere messe da parte ripeto perché non è compromissione non imporre forme di consociativismo non è Patti e corporativi sono questione pratiche soprattutto questione redditizie per il Paese per le imprese per il lavoro
No parlassi
No parlarsi
E ad esempio
Sto vedendo anzi lo sto vedendo sto cercando di capire quello che sta accadendo in Italia sul nuovo
Sulla nuova attività del lavoro interinale per cui abbiamo parlato per anni selezionando facendo ciò che va dalle multinazionali l'unica cosa certa che conosco
E che al sindacato ma credo anche all'impresa
Quando va bene gli comunicò che cosa fatta avvenuto allora un sindacato che si chiama pulita virgolette dal mercato del lavoro io dico anche l'impresa
Non credo
Che sia un sindacato che possa partecipare
Attivamente a tutte le vicende
Lavorative formative
Dei giovani e non dei giovani del nostro Paese non dobbiamo poche decine di euro all'anno la mia è una proposta semplice
Cioè partire da quello che abbiamo fatto che a detta di tutti è stato una novità
Nell'indicare collegandole alla produzione i bisogni formativi e non inventando li devo riccamente partire da quello
E sviluppa
Non avete preoccupazione di passare ad altri campi ripeto perché poi possibilità di vegliare c'abbiamo due mila di passare ad altri campi che poi rispondono a due bisogni essenziali che sono quelle dell'impresa e quello del lavoro
L'unica ricchezza che abbiamo nel nostro Paese non c'abbiamo petrolio materie prime chiese zoppica non queste zoppica tutto
Io personalmente la mia proposta di quello semplice e modesta piccola
Ma operativa
La faccio non l'ha fatta ora
Io lo dico per la memoria del mio sindacato e per fare un poco di di di propaganda per noi stessi
La cui latte Bari ha fatto il proprio congresso
Che a differenza di tutti i congressi perlomeno dalla UIL attacchi congresso solo su una cosa
Sul significato del sapere
Per distinguere i destini del nostro Paese rispetto agli atti
Va be'avallato né di soldi né di altre cose abbiamo parlato di questo della scuola dell'università della ricerca della formazione cioè di quel grande capitolo che chiamiamo il sapere
Quale valore aggiunto al nostro Paese il sapere
Come valore che devono stare a una conclusione che in Italia non c'è mai stata del nostro Paese
Da noi quando si parla di scuola università ricerco formazione
Arriva gli esperti col pallottoliere e dicono quanto costano
Non ci riesce a entrare nell'ordine di ieri si tratta di un investimento
Ad effetto di perito ma altissimo nella sua capacità di produrre valore aggiunto
Noi ci siamo già impegnati per questo lo stiamo facendo imprese e sindacati in particolare Confindustria le tre confederazioni
Io credo partirò visto abbiamo allargare
Il pronte degli interessi comuni entra nell'ordinaria di lavorare assieme su campi e finora abbiamo accelerato prudente prudente non toccare vi ringrazio
E l'abbiamo sentito le parti sociali abbiamo sentito la voce delle regioni
Ora la parola al governo commerciavano
E in particolare ricordo la domanda della divisione delle competenze ma senza come dire ritornare su vecchi discorsi
Ecco mi pare che comunque il convitato di pietra del sistema educativo sia fondamentalmente rappresentabile con una parola orientamento
Nella nella parola al sottosegretario Guerzoni che interviene in sostituzione del ministro Zecchino gli chiedo
L'estate lei può trarre un bilancio positivo nell'ambito universitario di questa parola che si chiama orientamento e che cosa dobbiamo fare per non dividere il mondo dell'università dal mondo della formazione
Ma io volevo dire
Sull'orientamento che consideriamo
L'elemento di congiunzione irrinunciabile
Noi già col qui presente il precedente di destro
Definimmo un programma con che fu poi formalizzato nel decreto del luglio del novantasette
Che combinava
Programmazione degli accessi e misure di orientamento alla scelta degli studi universitari
Abbiamo realizzato alcune esperienze primitive la più positiva si sta realizzando in questi giorni col meccanismo delle preiscrizioni all'università che non è un meccanismo burocratico ma è un meccanismo che serve a
Intendere qual è la il l'opzione l'orientamento dei giovani per potere realizzare in una collaborazione tra scuole secondarie università
Un orientamento mirato negli ultimi e Nesi della dell'ultimo anno delle scuole secondarie superiori il fatto che ad oggi
Oltre centotrenta mila giovani abbiano fatto la prescrizione che abbiamo prorogato fino al ventidue dicembre l'intesa tra i due ministeri
Aveva fatto la prescrizione che non ha natura
Di passaggio obbligato per iscriversi all'università credo sia indicativo quantomeno di una domanda e di un interesse
A essere orientati nella scelta degli struzzi
Se mi è permesso così
Da sottosegretario rivolgo qualche domanda in più autorevoli ministri che intervengono dopo
Io vorrei
Alcune sembra più dissimile osservazioni
Qualche giorno fa su sul Sole ventiquattro Ore del ventisei novembre Claudio Gentili scriveva a proposito di comunicazione sul tema della formazione professionale
Se non diffondiamo nei giovani un'idea nuova e positiva della formazione professionale anche la migliore offerta non troverebbe riscontro in un'adeguata domanda sociale
Ecco io credo che in una giornata come questa dobbiamo da cui importanza pienamente condivide dobbiamo domandarci perché nella nostra società
Nel complessivamente intesa non esiste un'idea positiva di formazione professionale cioè la formazione professionale è re percepito come un fatto
Di di di di terzo livello in un sistema che rimane nonostante le innovazioni che ricordava bene spero che rimane ancora un sistema largamente compartimentati Tom
Il sistema dell'istruzione scolastica il sistema di istruzione di stare il sistema o i sistemi professionali di formazione professionale gerarchizzata o per cui sistema universitario sistema scolastico formazione professionale
Da cui
La formazione professionale viene ghettizzata non a caso anche il dottor passerei non me ne voglia ha fatto con il delle estetiste come esche Hystrio di una formazione senza nessun'offesa per vestiti allora
Parlando dal punto di vista dell'università e del sistema universitario questa percezione
Di una connotazione fortemente negativa
Dell'idea di formazione professionale
è nettissima
Tant'è che le università
Pur prevedendo la nella legge trecentoquarantuno nel novanta e quindi andiamo indietro di quasi un decennio la formazione permanente ricorrente e continua non fanno formazione permanente e ricorrente continua dal punto di vista della formazione appunto al
Formazione professionale
Ma e notiamo che
Oltre al paradosso cui si richiamava D'Antoni per cui in alcune regioni del Paese nove abbiamo una un tempo per così dire accelerato di accesso al lavoro che tende a saltare i momenti di formazione noi non dobbiamo contemporaneamente dimenticare che soprattutto che nel settore dell'alta formazione
Questo Paese vide un altro paradosso
Ed è che
L'allungamento spropositato del momento iniziale dell'alta formazione l'abbiamo un'età media dei nostri laureati com'è noto di ventisette anni
L'accesso al lavoro per le il PPE i titolari di un'alta formazione avviene intorno ai trent'anni ed oltre
A cinquant'anni cominciamo a parlare di rottamazione
Io mi domando e domando a voi qual è la misura economica e sociale
Di uno sperpero di questa natura lo domando le parti sociali la domanda i sindacati
Qual è la misura economica speciale di uno sperpero di questa natura per cui si allunga il tempo dell'alta formazione si riduce il tempo lavorativo da cinquant'anni si parla di rottamazione
Qual è l'effetto di impoverimento per la società e per i singoli
Di una visione di questo genere
Io credo che ci sono domande che proprio parlando di formazione professionale dobbiamo porci perché guardate che i come è noto o forse se non è noto lo richiamiamo molte volte bisogna richiamarla anche in ambito universitario l'antico testo unico della formazione universitarie dell'istruzione superiore risaliamo indietro di sessantaquattro anni
All'articolo uno dice che fine della formazione superiore e universitaria fornire le conoscenze e le competenze necessarie per l'esercizio degli uffici e delle professioni
Quindi voglio dire c'è se non avessimo una visione ghettizzata della formazione professionale
Tutto il sistema di istruzione superiore è dalla sua norma base finalizzato all'acquisizione certe in termini culturali incendi in termini di competenze professionali di conoscenze scientifiche
è finalizzato all'acquisizione delle competenze e delle conoscenze per l'esercizio degli uffici e delle professioni
Allora uno si domanda e se la domanda che mi che mi pongo che pongo spesso anche dei confronti che abbiamo col mondo universitario come invece questo scenario sia totalmente o o rischi spesso di essere totalmente cancellato a vantaggio di una formazione di percorsi formativi tutti autoreferenziale
Noi siamo alla vigilia cioè siamo in mezzo non solo alla vigilia perché anche il nuovo governo e nuovo ministro ha confermato l'impegno al quale avevamo lavorato col precedente governo colto presidente ministro di una
Primo livello a tre anni diplomi universitari sarà titolo generalizzato per tutti i corsi di studio universitari
Questo non ci garantisce che sarà un titolo di studio che darà quelle conoscenze competenze necessarie all'esercizio degli uffici delle professioni
Però significa operare una svolta il rispetto a questa deriva di un allungamento senza fine
Dei tempi della formazione iniziale accompagnato dal deserto per quello che riguarda la formazione continua un laureato in giurisprudenza come un un laureati in medicina dopo qualche anno eh
Si rischia davvero di essere da rottamare se non trova un sistema anche nel per quello più quello documenta anche le ricerche se non trovo un sistema di formazione continua anche nei livelli ad alta qualificazione ora questo è l'impegno che noi cercheremo di definire nella riforma dei corsi di studi universitari per i quali stiamo per emanare i decreti attuativi e che calcoliamo possono gradualmente avviarsi con l'anno accademico novantanove però resta un problema al quale onestamente devo dire non siamo riusciti a trovare risposta non mi pare di essere riuscito a trovare una risposta anche a questo tavolo
Come noi riusciamo a farsi
Che nel rispetto delle autonomie e delle competenze di ciascuno
Si realizzi un sistema strutturato continua di relazioni diciamo per brevità tra domanda di formazione offerto di fermarsi tra i soggetti dell'uno e dell'altro canto dottor Callieri diceva abbiamo definito un profilo di domande a questo punto il sistema formativo non ha che da adeguarsi ecco io non mi dilungherei che l'adeguamento possa essere o debba essere così automatico c'è un un problema di una autonomia non in termini giuridici ma in termini di capacità culturale di risposta che fa capo alla responsabilità proprio del sistema formativo il problema è di farsi che sistema formativo sistema sociale sistema produttivo
Professor soggetti protagonisti della nostra vita sociale trovano un momento di confronto strutturato e continuativo
Se la trovassimo noi
Potremmo infilarlo una strada di questo genere nei decreti attuativi della riforma dei corsi di studio universitario che stiam per varare debbo onestamente dire che ancora non siamo riusciti a trovare la misura giusta di questo confronto continuo permanente così come permanente continua dovrebbe essere la formazione di tutti i lavoratori anche ai livelli alti versate
Grazie
Siccome si tratta di compie anche alcuni atti simbolici
L'organismo bilaterale anche dentro di sé una grande simbologia
Ministro Berlinguer UE su uno di quei ministri che ha simbolicamente anticipata e non tanto e non solo simbolicamente voluto anticipare di un anno
La scelta insieme ovviamente allude al Ministero dell'Università la scelta della stessa università
Il bilancio che se ne trae ministro però non è così positivo come illuministica mentre ci si poteva aspettare quindi c'è qualche cosa che ancora frena
Nel discutere concretamente di orientamento nelle scuole superiori
Anche se certamente poi l'esito quantitativo potrebbe essere visto anche nei suoi termini positivi c'è un secondo provvedimento simbolico che è quello di aprire le scuole al pomeriggio
Anche per
Quelle persone che qualcuno con un termine nazista definisce da rottamare
Cioè aprire le scuole farle diventare un centro di educazione anche al pomeriggio
Disoccupati persone in mobilità per i quali un'offerta formativa deve simbolicamente può simbolicamente essere fatta dentro negli edifici dell'istruzione
Non parliamo di parità Ministro non parliamo di parità parliamo di cose serie
Parità è una cosa seria solo che non è presentata
Quindi è sindaco da con lei da questo punto di vista lo che sulla prima domanda voglio dire che lei alludeva alle preiscrizioni dei ragazzi che frequentano l'ultimo anno di scuola per la scelta successivo
Corso universitario i dati che noi abbiamo al Mezzogiorno di oggi
Sono che circa la metà di coloro che poi si immatricolano hanno fatto le prescrizioni e la prima volta nella storia la scuola italiana non si è mai fatto niente di simile
Non si è mai parlato di quello diffuso non episodico di orientamento
No è venuto secondo me è un risultato incoraggiante
Anche perché questo significa che nel prossimi mesi due o tre mesi i ragazzi ancora di più discuteranno dovendo rivedere la propria scelta eventualmente con i loro colleghi con insegnanti non c'era altra strada
Dal fronte di tre mila cinquecento scuole secondarie superiori
Il mezzo milione di ragazzi tra Spirano avrà la maturità
Non c'era altra strada
E questo sta cominciando a dare i suoi frutti naturalmente poi
Tutto ciò va implementato
Sulla seconda cosa
Cioè le scuole pomeriggio lei parla di integrazione ha detto in un modo semplicemente negoziamo cavoli di astrazione concettuale però la sostanza è la stessa
Allora io vorrei qui ricollegarmi per arrivare a quel punto
Al punto di partenza e cioè l'indagine che è stata fatta la ricerca
Da parte
Della
La UBM F
Per riassumere conservazione
Da questa ricerca emerge la
Domande fabbisogno formativo
A tutti i livelli
Fino a dal basso fino
Alle professioni qualificate ed altamente qualificate
Ed è corretto
Ed è un patrimonio noi oggi abbiamo con questa ricerca se verrà soprattutto approvata in Senato nella nella sua periferia regionale via nelle analisi abbia un patrimonio che in Italia mancava e lo dobbiamo alle parti sociali
Questo attività e figlia del Patto per il lavoro
Allora io voglio ripetere quello che ha detto Sergio Cofferati e Carlo Callieri e cioè e qui c'è posso dire un merito delle forze sociali
Nella nostra attività di governo noi riscontriamo una sensibilità sulle questioni formative dell'istruzione e le forze sociali se posso
Dare i voti molto superiore a quello che c'è nelle forze politiche che invece si appassionano qua quasi prevalentemente della cosiddetta parità che a Roma
In quell'accezione quasi niente a che fare con la scuola in quell'accezione oggi parlare di parità significa certamente andare sul giornale in televisione eccetera e quindi invita
Però noi da da quando è nato dove nel centrosinistra che riusciamo a far passare delle idee in sede politica perché le parti sociali spingono volevano dire francamente c'è un liberal maturazione dei consapevolezza diverso
Ma la cosa più interessante
E che questa livello di consapevolezza
Fa giustizia della accezione riduttiva del vocabolo formazione come puramente formazione professionale
Credo che Jean non poche città Channing queste la traduzione vocabolo formazione cioè significa quello che in Italia la diremo istruzione trattino formazione professionale cioè un insieme non è soltanto un aspetto cioè ci sono anche i Licei qua dentro tanto perché parlarci chiaro o ci sono i corsi universitari
Non c'è soltanto gli antiche arti e mestieri o come qua veniva detto la formazione i corsi per parrucchieri quindi è molto importante che questo sia costantemente richiamato
E per fare questo
Bisogna comprendere che il difetto nel nostro Paese
è proprio quello di aver tenuto separati qui i due campi River creato in sede scolastica una supplenza delle carenze della formazione professionale attraverso gli istituti che tutti conoscono
Non come dice qualche grande
Articolista violando la Costituzione che non c'entra niente
Ma perché c'è stato
Da coprire una una carenza che forse la carenza più grave del sistema istruzione formazione del nostro Paese rispetto agli altri Paesi
Però io non sono neanche d'accordo col fatto che si descriva una situazione solo negativamente senza vedere ciò che sta succedendo
O come diceva praticabile speri la comunicazione serve anche qualche volta a dire ciò che è in movimento
Ebbene
Rettificando lessicalmente credo solo lessicalmente non concettualmente una un passaggio di Carlo Callieri quando dice
Conosciamo la domanda l'offerta sia dei cui anzi no conosciamo le domande l'offerta sia dirigo io lo interpreto dicendo conosciamo la domanda
L'offerta si adegui non credo perché so che Confindustria da molti anni decenni abbandonato l'idea che la istruzione formazione sia in tenente finalizzata al professionali Isma'immediato no non è qui problema perché noi abbiamo un problema in Italia
Di elevare la cultura di base di tutti gli italiani evitare un impianto culturale di base che abbia una valenza
Pluridecennale come investimento intellettuale per chiunque si e questioni è una cosa ovvia voglio dire qualche potevo opportuno ripeterla per non essere utilizzati politicamente da altri ma è importante dirlo dove sta il cambiamento
O se vogliamo l'adeguamento
Sta in una riscrittura dei saperi essenziali
Per le conoscenze di base e una forma organizzata perché non è automatico niente
Una forma di organizzazione dell'istituzione delle istituzioni formative distruzione capaci di produrre
La modernizzazione
Allora per far questo se posso semplificare il discorso
Prenderlo sommario
Noi dobbiamo passare da un impianto formatisi prevalentemente disciplinare anzi esclusivamente il disciplinare fondato esclusivamente su una somma di conoscenze
Per giungere ad un intreccio fra questo che non si può abbandonare pena fare la fine dell'America per esempio
Fra questo e le competenze la competenza non istituzionale la competenza di ciascuno
E per passare da una presunta formazione istruzione per tutti che non funziona perché non ci si riesce ad una formazione istruzione per ognuno
Con un forte tasso di flessibilità curriculare
E di come si diceva di Previti pedagogisti individualizzazione dell'insegnamento
Cioè un'organizzazione di tutto ciò che si impara sia nella conoscenza generale le materie di base come si voglia chiamare sia anche nei momenti di professionalizzazione che sono anche si cultura ma fatte in un altro modo
Milan che a creare la possibilità di utilizzare ciò che si sa nella propria vita civile è il primo obiettivo secondo me e poi nella propria vita professionale che intimamente legato all'altro
Così diamo qual diciamo diamo un'armatura concreta i ragazzi che vanno al mondo del lavoro senza messaggi ansiogeni che descriveva efficacemente Sergio D'Antoni
Sulla difficoltà o il salto nel buio ma creando una scuola che essendo aperta e una formazione colossale che collegata sì colleghi il tutto ad una domanda sociale moderna in evoluzione continua la struttura passata tutta rigida tutta impermeabile tutta fatta di itinerari precostituiti
E poi uguali fra di loro in modo con un appiattimento inaccettabile più
E superata la vera carta è quella che abbiamo chiamato la scuola dell'autonomia
Cioè di un avuto progettazione di un autorganizzazione di un'apertura al contatto con tutta la società senza abbassare la guardia delle conoscenze anche di quelle apparentemente inutili perché invece sono spesso un grande investimento ecco
E in questo in questo intreccio
Che noi dobbiamo aprirci al lavoro ma insieme dare fondazione culturale che resta saperi Creek critico cioè imparare ad imparare
La canna da pesca invece del pesce per usare un'altra metà
Allora tutto questo questo è
Perciò che può far fare all'Italia un passo anche noi abbiamo delle condizioni di tradizione migliori di altri paesi perché sul fronte delle conoscenze in non abbiamo da una scuola buttar via via che ce lo ripetiamo questo non abbiamo affatto una scusa perché chi fa un giro in altri Paesi anche in Europa lasciamo gli Stati Uniti
Si accorge che non c'è che c'è un capitale in questo Paese
E la sua chiusura alla sua impermeabilità la rigidità dell'organizzazione docente della sulla formazione professionale dei docenti del tipo cui potete degli impianti curriculari ma non è questo l'abbiamo già normativamente superato non si può continuare soltanto aumenta se si veda ciò che c'è naturalmente l'implementazione di questo richiede anni
Perché che cosa richiede prima di tutto
Richiede un rapporto di alternanza ho un rapporto comunque di esperienza
Che le vecchie scuole non pensavano assolutamente possibile e quindi qui ci vuole un atto di forza le norme anche qui ci sono bisogna applicarle
Richiede una politica di orientamento a tutti i livelli e anche qui occorre fare un po'di forza perché non è naturale nel tipo di impianto informativo che si badava solo sulle conoscenze e non sulla utilizzazione anche possibilità di utilizzare funzionalmente le conoscenze
Di cui l'orientamento fa parte richiede un reclutamento delle forze anche privati
Nei giornali si scrivono cose che spesso non sono norme gli autori non non leggono spesso quindi c'è un dei dati in trenta propri però c'era un racconto del fatto che l'OCSE ha dimostrato che in altri Paesi la spesa per l'istruzione cresciuta mentre da noi di meno fino al novantacinque fino a novantacinque e dove è cresciuta e gli ha nel Paese non nella finanza pubblica è cresciuta negli investimenti privati oggi noi stiamo esorcizza andò questo campo su un terreno di guerra di religione ma sarebbe interessante vedere il rapporto dialettico che ci può essere fra norme generali di dettate dal pubblico e mobilitazione di tutte le risorse possibili questo vale per la ricerca e questo vale per la formazione purché finalizzate obiettivi pubblici e severamente controllate nel nel monitoraggio e poi nella valutazione successiva
E poi legata a questo una riscrittura dei cicli scolastici un elevamento della scolarizzazione guardiamo tendenze oggettive a questo in Italia ormai coloro che lasciano la scuola media nel novantacinque per cento se scrivono la prima superiore quindi è un dato forte
A fronte poi diciamo che siamo gli ultimi e spesso lo diciamo anche gongola andarci però c'è una tendenza oggettiva nella società italiana di questo l'importante è che l'organizzazione sia in grado
Di far sì che la preparazione di base
Si sposti in parte anche sulle competenze quindi sia in grado di recepire le indicazioni sui fabbisogni formativi
In modo da soddisfare questo tipo di domande
Allora in questo allora sì io credo che aumento dell'istruzione non automaticamente ma in questo quadro può favorire l'aumento anche delle opportunità di lavoro
Ora per fare questo bisogna che cambino i modelli istituzionale cioè bisogna stanno un po'cambiando anche qui un altro un altro dato noi abbiamo inventato lo citava Paolo De Gasperi
La formazione
Pro la popolazione tecnica superiore successiva al diploma di scuola diversa da quella universitaria
E in questo anno e quindi non è che stiamo dicendo che dobbiamo farlo fra tre anni in queste prossime settimane partono duecentoquaranta corsi già finanziati già individuati già le regioni stanno decidendo la loro politica entro oggi in questi giorni
E sono state come sono stati costruiti
Per una faticosissimo itinerario in cui il ministero della o il ministero Università il ministero della della istruzione le regioni e le forze sociali la Conferenza dei rettori
Hanno preparato il documento e poi hanno preparato la decisione panno e poi hanno individuato la tipologia dei corsi la loro distribuzione territoriale ciò che per quelli che andavano finanziati
Anche i programmi formativi ora studiamo in modo ma ci sono già le procedi vedere l'Offerta come organizzata però a settimana settimane partono i corsi partono i corsi e la prima forma di integrazione interistituzionale
Di questa bestia di amministrazione italiana in cui i direttori generali o gli amministratori o i poi sottosegretario ai ministri viene sinistre non dialogano anzi si fanno dispetti perché ognuno circa i tre adesso dalla parte così non o è stato in certe fasi l'abbiamo visto quante volte ci siamo telefonati per rappezzare e raddrizzare un itinerario ma adesso siamo arrivati su questo è questo c'è una una rivoluzione culturale
Ecco quindi la politica di integrazione cambia e chiaro è stato più facile collocarla in un settore vergine dove non c'era nulla sarà certamente più difficile farla per esempio nel posto obbligo
Perché è ovvio che lì c'è una competizione però quello che ci ha Passerini scure pomeriggio anche di mattina tra l'altro assecondare però soprattutto allora
Lo dice anche Paolo De Gasperi lo diceva rappresentante delle Regioni Ricci certi insegnamenti di matematica o di o nelle di italiano le facciano coloro che sanno fare
Perché hanno vinto concorsi perché son più brave di altri che non li sanno fare
Mentre i momenti dell'integrazione in azienda è chiaro che una scultura tecnico non sa fare non deve neanche pensare subito a fare allora sarà faticoso ma il processo oggi è proprio quello di trovare
La la le forme di integrazione istituzionale perché allora risolveremo questo specificato tutto italiano gli istituti professionali di Stato e delle e della formazione professionale in quest'ottica dell'integrazione
Lo potremmo risolvere ma non rinunciando funzioni particolari e ciascuno facendo quello che sa fare questo consentirà tra l'altro un'espansione dell'attività formativa
E un numero molto maggiore sulla formazione continua badate noi non potremo scegliere altra strada se non questa anche qui sarà differenziata altra cosa e aggiornare un medico altre cose aggiornare un operaio ovviamente
Però non c'è dubbio che anche qui solo attraverso l'integrazione che significa tra l'altro la mobilitazione di risorse e norme che sono quelle formative delle persone degli edifici della disponibilità organizzativa anche le risorse per vedere varie amministrazioni finanziarie mezzo
Se mi anziana amministrazione ma potremmo affrontare un'opera un'impresa di questo genere che se invece data in in monopolio ad una solo un appalto da uno solo istruzioni non riuscirà e del resto il famigerato articolo diciassette e sui regolamenti
Anche se non per una ragione però dal punto di vista normativo sono stati scritti dopo mesi e mesi di discussioni proprio per raggiungere al tetto risultato per fare questo occorre un'ultima cosa pena fare una battaglia culturale in questo
Benissimo
Perché invece ciò che inizia la comunicazione soprattutto invece fa Panzeri gli opinion leader si soloni che parlano di queste cose senza aver mai visto né una formazione prussiana una scuola duramente ma che pontifica non mandano messaggi completamente diversi Troncia ma niente a che fare con questa e Matica e che voi difendono le discipline per cui io sono l'uomo che uccise la geografia perché si doveva fare mezz'ora in meno di geografia determinati corsi oppure c'è tutta la spinta delle corporazioni che difendono gli interessi diciamo così tipici di settori disciplinari universitarie scolastici
Che non comprendono che bisogna ridurre il numero delle ore nelle scuole e quindi e riscrivere l'impianto culturale complessivo in forme di riequilibrio da questo punto di vista eccetera
Hanno una capacità interdizione altissima badate altissima ecco cioè noi dobbiamo fare due cose dobbiamo lavorare insieme per fare l'integrazione fra le varie strutture proporre novità che sono del resto in itinere in questi mesi in questi anni che stanno cominciando a dare qualche a vedere qualche la luce in qualche sito ma poi dobbiamo accettare questa sfida culturale
Di di di rinnovamento profondo della
Idea formativa che invece è legata avvertito della vecchietto poi cioè o la scuola l'assistono scuola si sta allattando vengo gli scrutini da scuole classista perché boccia tutti allora una grande campagna sulle troppe bocciature e quindi si trema oppure invece si dice che promuove tutti perché non è sufficientemente rigorosa sono questi quelli i messaggi che circolò che non hanno niente a che fare con i problemi che abbiamo e quindi occorre un impegno culturale culturale di Tim
Ti dibattito e anche di cimento culturale anche per rinnovare come dire il bagaglio l'armamentario delle conoscenze in questo campo altrimenti madre o messaggi che ci premieranno ecco
Grazie al ministro Berlinguer allora ministro del lavoro Antonio Bassolino ovviamente non non posso chiedo soltanto due cose rapidissime se riesce
Visto che lui poi depositario della formazione ma noi oggi stiamo discutendo non solo della formazione professionale e stiamo discutendo
Punto dell'educazione insomma se nei servizi all'impiego se nella riforma per i servizi all'impiego che che che stanno per passare dalle regioni
Davvero lei non pensa che si debba fare uno sforzo straordinario perché tra i servizi all'impiego ci sia ampio spazio ai servizi di formazione con certificazione e così via e che non diventi questo trasferimento di competenze solo un trasferimento di competenze nella gestione del mercato senza porsi il problema dalla formazione
E se nelle prossime giornate nelle cento idee per il Sud non le pare che una grande idea debba essere necessariamente quella della formazione
Sì io vorrei innanzitutto sottolineare anch'io
Come abbiamo fatto tutti alcuni fatti iniziale di Passerini ha messo in rilievo io credo giustamente
Anche per vederli dentro un processo in corso e la prima volta che ci vediamo più ministeri i segretari generali dei sindacati vertici di Confindustria rappresentanti delle Regioni
Con insalata
Tanti esponenti che si occupano di questa questione delicatissima come la formazione è la prima volta già questo è secondo me un segno e come abbiamo sentito incomincia anche esserci un linguaggio più comune
E le due cose
Hanno un collegamento hanno o un nesso fra loro
Dopodomani il pomeriggio di mercoledì noi ci vediamo in modo impegnativo a Palazzo Chigi cinque ministeri interessati
Noi tre che siamo qui più industrie e funzione pubblica ai massimi livelli con le parti sociali
Per fare un ulteriore passo in avanti
E per avere poi nei giorni successivi dentro il nuovo patto per lo sviluppo sulla formazione una scelta di fondo
Per cercare di fare in modo appunto da mettere in campo qualcosa di straordinario e non continuando in una ordinaria amministrazione
Per essere più precisi io penso che sia dopodomani a Palazzo Chigi ma in qualche modo abbiamo incominciato a farlo già oggi pomeriggio qui io considero questo anche come una tappa pubblica di un confronto in corso
E mi sembra che la presentazione della ricerca sia stato in questo senso uno una occasione molto utile
Dentro il patto noi dobbiamo a venire come
Uno dei capitoli più impegnativi
Educazione formazione e ricerca come scelta di fondo
E io lo dico non a caso in questo modo educazione formazione ricerca dai livelli della dispersione scolastica che sono un problema serio per la civiltà di un paese come il nostro
A questioni di cui oggi si è parlato un po'meno ma che attengono anche alla ricerca ai ai livelli più alti della
Formazione e della ricerca scientifica consapevoli sono molto d'accordo
Che è una delle moderne diseguaglianze che si manifesta tra Paese e Paese dentro un paese come il nostro
E non solo quella più classica di reddito ma una delle moderne diseguaglianze riguarda appunto le differenze spesso enormi tra chi più sa e chi meno sa tra chi ha più possibilità e chance Titti vita e chi ne ha meno proprio per il capitale umano che è capace di esprimere a questa consapevolezza con un processo che dura da tempo e molto per la sollecitazione delle parti sociali e siamo tutti giunti e la scelta che vogliamo compiere e mi sembra chiaro anche dagli interventi di Callieri oltre che dei dirigenti sindacali Dinoi rappresentanti del governo che siamo qui
è una scelta
Che come vogliamo dirla
è una via più alta alla competizione internazionale anziché una via bus
è una via più alta la competizione proprio perché vuole fondarsi sulla qualità sulla qualità della formazione del capitale umano e delle risorse umane perché questo è il vero modo di competere per un Paese come il nostro competere anche in tanti campi sui quali abbiamo discusso molto negli scorsi e continueremo a farlo come darci di piuttosto le condizioni più favorevoli per investire nel Mezzogiorno d'Italia
Ma tra queste condizioni più favorevoli per investire nel Mezzogiorno e per avere un sistema Italia più capace di
I competere c'è anche in primo luogo la via alta della competizione per la formazione per la qualità del capitale mai
Metto questo sembra un punto di acquisizione anche nel rapporto tra le parti sociali molto importante il problema per tutti quanti voi è di darci lei coerenza con questa consapevolezza a cui siamo giunti
E qualità ai diversi livelli della formazione
Qui cercando abbiamo fatto in parte oggi lo faremo mercoledì e nei giorni successivi
Sulla formazione di vedere sia la scelta strategica che facciamo e per la quale ci vorranno anni
Di vedere sia la parte più di progettualità sia la parte anche di concretezza immediata che dia il senso che incominciamo un cammino nuovo l'uno e l'altro sì
Serietà perché ci vorranno anni per un progetto di il fondo e però bisogno grande di concretezza io in questo senso
Vedo la formazione nei come un puro ammortizzatore sociale attestati alle domande che inizialmente ci sono state poste
Nel come equazione formazione uguale occupazione dobbiamo evitare colti Circuiti da questo punto di vista ma scelta strategica tra lavoro e sviluppo
Mi permetto anche di aggiungere per fare in modo che le risorse nel campo della formazione diventino sempre di più investimenti sul futuro noi dobbiamo anche riuscire
Per avere un discorso schietto che ci riguarda tutti ci coinvolge tutti anche a trasformare Investimenti quelli che a volte sono anche sprechi in questo Esprit de nessuno
Non dappertutto non dovunque come situazione molto differenziata ma non c'è dubbio che si tratta anche di riformare
Oltre che di a vere acquisizioni muoverla consapevolezza che attorno a questo tavolo e è molto importante si è manifestato
Bisogno di concretezza tenendo anche conto di alcuni fatti nuovi io sono molto d'accordo che sono già in campo
La gestione degli organi bilaterale la ricerca né un segno l'approvazione del regolamento in base all'articolo diciassette che cita modo i possibilità a partire dai prossimi giorni di fare accertamenti di qualità e di accreditare e cita anche per la prima volta si comincia vedere la necessità e le strutture di coordinamento tra ministeri vedremo poi più illa se sarà opportuno andare anche a ministeri più accorpati
Ma tra quello che la situazione attuale il passi in avanti serio che dobbiamo fare e muoverci con la mentalità con la logica di essere un grande ministero accorpato in questo campo
Il Regolamento incomincia a darci strumenti e possibilità
Dando vita ad una vere e proprie tasche o forse interministeriale io penso che anche per i rapporti che tra di noi vi sono ci sono tutte le condizioni per fare dei passi in avanti che rompano la frantumazione ministeriale e ci facciano ragionare in termini di sistema integrato infine
Progetto e concretezza Sempre io penso che dobbiamo molto lavorare attorno ad alcuni grandi obiettivi ad alcune scelte molto molto molto concreto uno prova a dirlo anche un po'in un certo ordine
Obbligo formativo a diciotto anni
Oltre l'obbligo a quindici anni della scuola diritto e dovere
Alla qualificazione
Attraverso stage e con la scelta essenziale sulla quale dobbiamo puntare molto a mio avviso di percorsi di apprendistato formazione continua tenendo conto che in un Paese come il nostro siamo ancora per i lavoratori in attività all'uno virgola sette per cento
E che la differenza tra noi e un Paese come la giudice Germania è abissale di abbiamo qui tutto un enorme spazio da riuscire a col male
E per formazione continua e contrattazione territoriale
Il regolamento ci dà anche strumenti nuovi la Fondazione da mettere in campo al più presto assieme la task force interministeriale e agli accertamenti agli accreditamenti
Il posto è secondario su cui Berlinguer ha parlato un attimo fa infine
Dobbiamo avere più risorse
E gestire meglio le risorse che ci sono già in umido l'uno e l'altro
Più risorse da mettere in campo per dare coerenza anche all'impegno che vogliamo metterci gestire meglio risorse che vi sono già io penso che questo si possa fare
Noi dobbiamo giungere ad a vere dentro il fondo per l'occupazione
Una quota certe e sicure per formazione e da apprendistato è una scelta concreta che dobbiamo fare
Aggiungo
Che dobbiamo finalizzare alla formazione una serie di altri strumenti che sono già in piedi perché non possiamo finalizzare alla formazione anche almeno in parte le riduzioni di orario
Un contenuto formativo dobbiamo dare
Alla regionalizzazione al decentramento di servizi Melilli empirico io aggiungo si può provare ammettere contenuti formativi seri anche dentro i patti territoriali e i contratti d'area facendone un punto distintivo perfino nel punteggio crediamo nella selezione che andiamo a a fare per patti territoriali e contratti d'aria sulla serietà dei contenuti formativi io penso che dobbiamo andare
Anche di esperienze contrattuale innovative in questo caso e poiché non si può fare tutto assieme
Andare anche ad esperienze pilota sul territorio che veda assieme anche una contribuzione di stato di imprese di lavoratori e ci consenta anche contrattualmente di fare dentro l'impresa e sul territorio esperienze innovative in questo campo infine
Per la ricerca anche si può cominciare a pensare a immaginare a forme nuove a borse di ricerca direttamente dentro l'impresa
Sono tanti esempi che faccio per dare anche il senso a mio avviso di un impegno che il via è stato
Di un terreno anche a mio avviso fertile al quale siamo giunti e della serietà con cui possiamo andare avanti dando contemporaneamente il senso di ciò che è in corso di ciò che si può rafforzare il subito e di quello che dobbiamo mettere in moto a medio termine e a più lungo termine nel io vedo le condizioni mercoledì e nei giorni successivi
Di fare su questo grande tema davvero una svolta dipende da tutti quanti noi e spetta a tutti quanti voi fare la svolta numero
Grazie ovviamente a tutti a tutti voi voi grazie ai ministri e sottosegretari segretario generale del sindacato penso che sia stato un buon dibattito buon lavoro a tutti arrivederci
Il professore
Lo Stato
Falsa formare Gennaro
Ovvero
Fa