"Euro: effetti sullo scenario competitivo delle imprese" organizzato da: Confindustria, Comitati regionali dei Giovani Imprenditori di Lazio-Marche-Toscana-Umbria e dalla Banche delle Marche presso l'Aula Magna di Ateneo, Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi

Marcegaglia autorità signori relatori
Colleghi imprenditori vi porgo il benvenuto a nome dei giovani imprenditori delle Marche che ho il piacere di rappresentare e di quelli del Lazio dell'Umbria e della Toscana che insieme con noi hanno collaborato per la realizzazione di questa iniziativa
A dire il vero avevamo prenotato un tempo un pochettino migliore ma probabilmente c'è stato qualche disguido forse hanno pensato che era un convegno a Cortina d'Ampezzo ma siamo ad Ancona
Accontentiamoci di queste desidero ringraziare tutte le aziende e le istituzioni che ci hanno materialmente consentito di organizzare questo convegno in particolare l'Università degli studi di Ancona nella persona del Magnifico Rettore professor Pacetti che ancora una volta ha dimostrato grande disponibilità nei confronti dei giovani imprenditori
Dandoci l'opportunità di rafforzare il legame importante che lega che il mondo della scuola al mondo della dell'impresa
L'idea di organizzare questo convegno è nata alcuni mesi fa quando ancora la febbre dell'euro non aveva raggiunto il livello di Herno
Ci sembra importante allora oltre che anche in qualche modo originale discutere di un tema che tanto cambierà il nostro modo di fare gli imprenditori ed anche di vivere nella normale quotidianità
In questi ultimi mesi l'attenzione nei confronti dell'euro è salita enormemente tutti ne parlano tutti se ne stanno occupando soltanto qui nelle Marche la nostra regione nelle ultime due settimane sono stati riorganizzati addirittura quattro convegni
In materia di euro nonostante ciò appena sabato scorso durante la convention nazionale organizzata dall'Abi Roberto Pinza il Presidente del Comitato per l'euro ha rilasciato questa dichiarazione
I dati di cui disponiamo nuovi metodi di i dati di cui disponiamo mettono in luce una cautela eccessiva dell'impresa e nei processi di adattamento alle euro
Prosegue Pinza dicendo che una recente indagine dell'Istituto Tagliacarne ha rivelato che su un campione di mille cinquecento imprese più del cinquanta per cento presenza presenta carenze informative sull'adeguamento all'Eur
Emerge quindi che la mancata reattività all'Euro da parte degli imprenditori non deriva tanto da una scelta ponderata bensì da una sottovalutazione di questo problema
Il sottosegretario al Tesoro anche lanciato una sorta di richiamo a Confindustria per il ritardo con cui le imprese specialmente le medio piccole si stanno dedicando al problema
Io ritengo che al contrario Confindustria stia facendo molto e anche bene su questo tema il dottor Cipolletta che per nostri orti ospiti questa sera avrà certamente occasione di approfondire questo punto durante il suo intervento alla tavola rotonda tuttavia le parole di Pinza mi hanno in qualche modo sollevato dal dubbio di aver scelto una tematica troppo sfruttata so quale ormai alcuni penso non ci sia più niente di nuovo da fare e da dire
Sono lieto quindi di poter dare un contributo alla causa del nostro sistema confederale per tenere viva l'attenzione alla periferia soprattutto ed approfondire una tematica che ci presenta certamente più incognite che certezze
Il taglio che vogliamo dare a questo incontro è quello di un'analisi sul mutamento del contesto competitivo per le nostre imprese
Tentando di mettere a fuoco i vantaggi che potremo assicurarci in termini di efficienza grazie alla trasparenza dei prezzi ed il venerdì meno delle fluttuazioni dei cambi nei rapporti economico-finanziari oltre che la semplificazione delle operazioni contabili
Vogliamo anche vedere tuttavia il rovescio della medaglia se mi consentite il rovescio dell'euro prendere coscienza dei rischi e dei pericoli che l'arrivo ormai imminente della romanità pone al sistema delle imprese
Le due tavole rotonde che seguire a che seguiranno analizzeremo grazie al contributo dei nostri ospiti
I possibili mutamenti di alcuni fattori determinanti per lo sviluppo e l'evoluzione della nostra azienda
Collegate al comparto interno del sistema come ad esempio il costo del lavoro il costo dalla previdenza
Il futuro degli ammortizzatori sociali ed altri collegati al mondo esterno come i processi di concentrazione e di globalizzazione che in questi ultimi frammenti di millennio stanno subendo un'accelerazione abile poco preoccupante
Oppure se volete stupefacente voglio fare un esempio la mia azienda opera in un settore in cui sia dal punto di vista distributivo che produttivo
Più dell'ottanta per cento del mercato e nelle mani di quindici venti operatori e sto parlando di mercato mondiale quindi pensate alla posizione Dinoi piccoli vasi di terracotta e mezzo a questi fortissimi vasi di ferro
Abbiamo con noi questo pomeriggio delle personalità di grandissimo livello che rappresentano al meglio i tradizionali interlocutori delle imprese
Il governo le banche società di assicurazione gli enti di previdenza le istituzioni finanziarie sovranazionali il nostro sistema confindustriale
Da loro ci aspettiamo dei chiarimenti e consigli delle indicazioni
Poi toccherà hanno imprenditori come al solito saper interpretare i dati saperli utilizzare per apportare all'interno delle nostre organizzazioni quei cambiamenti che ci possono consentire di continuare nel cammino di sviluppo che ora si trova di fronte ad una nuova sfida
Personalmente sono ottimista perché credo fermamente nella capacità degli imprenditori di adeguarsi ai cambiamenti in particolare credo che l'imprenditore italiano
Che si mi consentite il marchigiano in particolare sia dotato proposi Came cromosomica mente
Per affrontare questi cambiamenti forse per le grandi difficoltà che il nostro sistema paese ci ha abituato ad affrontare nel passato e anche nel presente
Tuttavia ritengo importante prendere con grande serietà ed attenzione questo particolare momento storico non ci possiamo assolutamente permettere alcun errore non possiamo sbagliare in questo momento
Ci sono stati imposti dei grandi sacrifici per giungere a questo traguardo ma ora ci rendiamo conto che siamo solo alla partenza e non all'arrivo
Siamo alla partenza di una gara ad ostacoli una lunga calato ostacoli che dobbiamo essere pronti a superare di slancio se vogliamo garantire un futuro alle nostre imprese e continuare a contribuire allo sviluppo e al benessere del nostro Paese
Mi auguro che questo incontro sia un valido contributo a questo fine per tutti noi grazie
Invito adesso il presidente di Confindustria Marche Adolfo Guzzini
Ringrazio Paolo ringrazio voi tutti della opportunità che ci date di poterci confrontare dibattere un tema quanto mai importante
Con il quale dobbiamo stiamo già facendo i conti ma dovremo fare meglio i conti sia come impresa che come sistema e come consumatori
Giusto per anche chiarire il ruolo che come Confindustria Marche riconosciamo i giovani nella nostra nel nostro programma politico-programmatica abbiamo chiesta espressamente ai giovani di essere come sono sempre stati nel passato l'anima critica propositiva
Del sistema Confindustria abbiamo bisogno pertanto di scambi anche forti ma comunque trasparenti proiettati per costruire insieme il futuro
Voglio ricordare relativamente al tema che da saluto mi ha chiesto di fare alcuni fra esce che dal primo gennaio del due mila due un salario di un milione trecento mila lire si trasformerà i novecento euro
è un trauma che condiziona in senso negativo la propensione all'acquisto
I tre anni dei prezzi doppi basterà ai vitale questo trauma perché per tre anni come sapete andremo avanti con i prezzi doppi
Su questo non c'è unanimità e ci sono anzi grosse perplessità grosse preoccupazioni
La trasparenza hip i prezzi espressi in euro creerà un'altra ulteriore
Novità
Di chiarimento di confusione a secondo come lo interpretiamo un prodotto per esempio che venduto diciamo chiudi basta settecentotrenta lire il prezzo più basso verrà espresso in euro a zero trentasette
Un eh prodotto di marca nazionale a zero cinquantanove
E zero ottantadue invece il prodotto leader nel passaggio all'euro si attenua pertanto la percezione sulla differenza dei prezzi creando l'effetto della illusione monetaria
Cioè il consumatore che prima chiedeva a settecento lire il prodotto Altero trentasette a mille centottanta che va centocinquanta ero cinquantanove e a Mila Senato cinquanta che azero ottantadue
Mentre espressi in lire riuscì ora di Enti picchiare la qualità del prodotto espresso in euro con gli zero egli approssimazione degli zero chiaramente avrà grosse difficoltà
Purtroppo questa situazione taglierà il magnate sversare il nostro sistema che sarà estremamente difficile tra l'altro formare informare il consumatore
Anche perché bisogna ricordare secondo una ricerca di alla Centromarca circa il quaranta per cento è difficilmente raggiungibile degli italiani suo di firme tra i due leader che sono molto o anziani o o addirittura una va be happy
è chiaro che il consumatore di fronte a questa realtà avrà un atteggiamento dissociato perché percepirà una riduzione del proprio potere di acquisto
E il rischio di limitare i consumi pertanto e e sarà d'altra parte influenzato come dicevo prima la l'illusione monetaria perché per citerà i prodotti più cari in maniera diversa di come venivano espressi il lire
Se questo è vero per il consumatore e dobbiamo renderci conto tutte le ripercussioni che si verificano poi sul campo del sistema competitivo nell'ambito dell'euro e dell'euro all'ambito dei sistemi internazionali
Dobbiamo ricordare che una l'interscambio fra dell'Italia della Francia e della Germania è un interscambio che orientato massimamente all'interno del sistema europeo
Questo o ci consentirà di avere una maggiore forza e indipendenza dai fattori esterni
E l'ora potrei essere considerato un elemento di forza
Alla l'altro elemento di debolezza perché la qui si dimostra come il sistema Europa e fragile nel concetto della globalizzazione della internazionalizzazione fuori pertanto dell'Oropa stessa pertanto dovendo competere col sistema americano ecosistema giapponese è chiaro che
L'Europa il nuovo sistema Oropa a avrà da chi no di che combattere
Un altro o comunque l'aspetto importante a cui prima che facevo riferimento e che sostanzialmente lo abbiamo nell'ambito europeo nell'ambito dell'OCSE il più alto valore del Toti interno lordo si rispetto all'America che al Giappone pertanto ancora una volta i duecento madri o gli abitanti con un è proibita lordo molto alto rispetto agli altri o più alto
Consentirà una grande opportunità allora opportunità e punti di forza e di debolezza l'interna sulle sulle il sistema Oropa e devono rispetto agli altri sistemi ma non solo Devole
O meglio perché Devole
Abbiamo letto da tutte le parti
E o rifacendoci
No alle anche sistema Italia che abbiamo un sistema del web pay che è quello europeo che tutti conosciamo abbiamo un sistema sulla flessibilità
Del lavoro che tutti quelli che le conosciamo abbiamo un problema di carenze infrastrutturali che sono quelle che sono ora se noi portiamo questo che è un sistema lo Peo rispetto agli altri
E e ne traiamo queste conseguenze cerchiamo di capire quali sono le conseguenze che oggi che grazie a Dio siamo nelle ore questo
Va detto e va ricordato come ha fatto il nostro presidente Fossa e l'Emma Marcegaglia in più circostanze va dato atto al governo che c'era condotte portati in Europa
Ma purtroppo
Anche qui sia in Italia che poi nella nostra regione non abbiamo grossi problemi per far passare quel progetto culturale del mercato
E pertanto dell'applicazione della Bassanini e pertanto della sussidiarietà orizzontale che purtroppo la cultura dico chiaramente Catto comunista del nostro Paese che da nostra de iure ancora non ci garantisce e questo l'ho detto anche di recente in un incontro o che ho avuto in delegazione con edera presentanti russi è una realtà noi abbiamo o unici e in Italia come Marche ad a vere radio metalli Gega libertario sia delle acque essere stati esclusi completamente dalle problema della gestione stessa perché chiaramente la Giunta e l'assessore di competenza ha una visione diversa di quella che Bassanini ha del proprio progetto
E allora
Globalizzazione euro
Come le Marche si collocano in Italia come l'Italia si collocò Hero in Europa ecco l'Italia è sotto strutturata e a carenze di conferita enormi che sono ribadisco delle infrastrutture della flessibilità
Della innovazione tecnologica di non avere grandi impresa e che operano nei sistemi innovativi sistemi a tecnologia avanzata voglio ricordarne una per tutti
C'è stata molta comunicazione sulla stampa ma siamo stati inascoltati fino a questo momento e mi dispiace che ne soffre non si non è qui ma lo ricorderemo Boy più tardi riservatamente
La Malpensa è stato uno dei delle opportunità da una parte ma dei disastri e di servizio al consumatore all'impresa dall'altra perché ha non si era mai visto io questo brano ha sollevato anche in Giunta di computer non si era mai visto l'apertura di una struttura così importante alimenta nazionale vedi un Congreve di Francoforte c'era che si pretendesse che dal primo mattino uno va lì gira la chiave e tutto parte no nella migliore qualità efficienza il consumatore dallo c'è poco rispetto del consumatore da non c'è ancora poca coscienza del diritto pertanto del consumatore
Ecco sulla base di questo schema e di queste opportunità che l'euro ci dà dobbiamo essere coscienti tutti e tutti insieme
E se è vero che la Regione sta da una sola parte vero che comunque non possiamo parte analizzare il nostro sistema Italia o il sistema nostro regionale
è da a ancora posizioni politiche culturali che sono lontane da quelle che poi ci obbligano e e ci portano anche in chiave politica il governo all'irrazionale io vi ringrazio e auguro un buon lavoro a tutti voi grazie
Prego il professor Pacetti di portarsi il saluto dell'università
Un brevissimo saluto semplicemente per esprimere ringraziamento agli amici di Confindustria Marche per averci dato ancora una volta l'opportunità di ospitare manifestazioni tra queste che stanno per fortuna e con nostro grande compiacimento diventando tradizionali spero che questa comprensione si consola ed in questo senso
Paolo Leonardi e Adolfo Guzzini sanno bene che io una sorta di pregiudizio nei confronti del mondo dell'impresa preferito positivo e quindi forse non sono la persona più giusta per per equilibrio da questo punto di vista ma il mio pregiudizio positivo nei confronti dell'impresa deriva dalle motivazioni ben precise loro sanno che si può contare da questo punto di vista sul nostro Ateneo
Il nostro ateneo guarda infatti al mondo dell'impresa anche per imparare per imparare alcune metodiche raffrontare anche noi non solo l'impresa finalmente il mercato e parlavo prima
Il titolo stesso del convegno affetti sullo scenario competitivo dell'impresa e pari pari secondo me si potrebbe copiare dicendo affetti sullo scenario competitivo dell'istituzione tra le istituzioni anche noi ci siamo
Dice narri nuovi infatti che sono aperti dalla piena integrazione europea pongono anche gli atenei nove sfide di competitività nove sfide che si possono affrontare meglio
Con gli strumenti che voi conoscete molto meglio di noi perché da più tempo avete avuto necessità di affinarli per confrontarsi con uno scenario di mercato aperto nostro ateneo forse per la sua stessa composizione per la sua vocazione tecnico scientifica abbiamo sostanzialmente tutte facoltà al Settore tecnico scientifico si sente realmente pronto ad affrontare le nuove sfide
Nuove sfide che
Nascono dalla necessità di competere tra più Atenei questa imposta questo impone la necessità per parlare il posto stesso linguaggio di proporre prodotti più articolati
Cambiare il mix produttivo direste voi e lo stiamo facendo attraverso istituzioni di lauree Breve lauree lunghe proposte Masper Life Long education e così via ma sono sfide che derivano anche finalmente dalla fine del monopolio anche nel nostro settore
Non esistono più infatti Monopoli geografici il numero delle settanta università nel nostro Paese hanno sgretolato Monopoli o posizioni di rendita dal punto di vista geografico ma anche dal punto di vista istituzionale ormai nel settore dell'istruzione superiore operano molti altri attori per cui anche da questo punto di vista il monopolio dell'Università con l'istituzione è caduto finalmente aggiungo
E si sta avviando si sta avviando a cadere anche l'ultimo tabù da questo punto di vista cioè il valore legale del titolo di studio
Sempre più svuotato di contenuti reali
Allora in questi nuovi scenari parole come controllo di qualità orientamento al mercato benchmarking Lino organisation eccetera sono parole che già da oggi fanno parte ormai stabilmente del nostro Lessico
Si dice spesso che il sistema organizzativo dell'impresa de e di natura cristallina per fare riferimento alla capacità di band strutturare di ben organizzare mentre quello dell'università di quella sorta di
Come dire di anarchia organizzata che l'università assomiglia di più al sistema e liquido
Ebbene credo che senza perdere coscienza della nostra missione che è diversa certo da quella dell'impresa
Noi dovremo abituarci ad essere un po'più cristallini è un popolino liquidi per rispondere in modo più adeguato e soprattutto molto più rapidamente alle esigenze che la società tramite il portatori come dire di legittimi interessi dove gli stakeholders e come si ama dire oggi avanza verso l'università nel suo complesso bene l'università di Ancona e pronta
E dopo ciò che impareremo anche da questo convegno saremo ancora più pronti quindi grazie anche per questo
Cane adesso vorrei presentarvi la moderatrice delle della serata che la dottoressa Anna la Rosa una giornalista televisiva che condurrà e guiderà i nostri ospiti nei termini che ci siamo proposti e poi alla
Anche da guida agli interventi che seguiranno
Una sera tutti e grazie per essere venuti nonostante la neve qualcuno è in ritardo come per esempio il ministro Treu perché sta prende macchina da Roma attratto cattivo tempo il ministro degli esteri invece arriverà alle diciassette e trenta io pregherei tutti perché cita anche la tavola rotonda a rispettare rigidamente i tempi perché siccome abbiamo voluto impostare questo
Questo pomeriggio con due tavole rotonde e tavole rotonde devo suddiviso i lavori
Se ognuno di voi parla dieci minuti c'è il tempo per il dibattito se invece fate relazioni di venti minuti a parte che mi costringete interrompervi però Pai non c'è tempo per il dibattito e quindi sarebbe a un seminario ci avrebbe portato via almeno una giornata una lavoro di questo tipo l'ultimo saluto e quello di alla Feydeau Cesarini che il presidente della Banca delle Marche
E intanto invito a prendere posto qui alle poltroncine azzurre
I partecipanti alla prima tavola rotonda Eura nuovi equilibri sociali
Sono Tiziano Treu che appena arriverà naturalmente prenderà posto Gianni Billia presidente dell'INPS si poggia accomodare presidente Billia
Sergio Siglienti presidente dell'Ina
Ennio Doris amministratore delegato Mediolanum Banca S.p.A.
Giuliano Cazzola presidente del collegio sindacale dell'imputata Luisa Todini parlamentare europeo e Luigi Abete il Presidente della Banca Nazionale del lavoro una persona al voi molto familiare anti
Allora intanto se il presidente Cesarini può venire qui al mio posto
Autorità signori e signore
Con
Estrema soddisfazione porto in questa sede il saluto del mio istituto
In una serata molto particolare siamo ormai alle soglie del lei euro questi in questi ultimi giorni stiamo vivendo in maniera abbastanza pressante
A una serie di opportunità che ci consenta sono di confrontarci e riflettere su questo argomento che desta preoccupazioni e perplessità in buona parte i tenori in termini gestionali
Io ritengo che già la settimana scorsa abbiamo avuto la possibilità di
Sempre in questa stessa sede di poter ascoltare ai massimi livelli con l'iniziativa della dei quali iniziative e quali opportunità devono essere portate avanti in questo contesto per la risoluzione delle varie problematiche
Questa di oggi sicuramente
è un'altra iniziativa molto importante penso debba esprimere un sincero apprezzamento e considerazione al presidente dei giovani della Confindustria
Che hanno dato questa opportunità alla nostra Regione attraverso una serie di tavole rotonde con dibattiti molto qualificati
Un dibattito a più voci per conoscere quale sono le varie posizioni che alla fine si integreranno per risolvere insieme le varie problematiche che dovranno essere in futuro approntate
Anche noi come istituti di credito
Abbiamo le prove leale abbiamo le stesse problematiche ritenendo ormai che anche un istituto di credito sia un'impresa è in questi termini deve gestire la propria operatività e la propria attività
Non voglio dilungarmi per lasciarono mai lo spazio alle persone che devono dare inizio alla serata non mi resta altro che augurare a tutti buon lavoro
Dicono che è arrivato anche il dottor Alberto Drudi presidente dell'Unioncamere che inviterei per un breve saluto prima di iniziare lavora della tavola rotonda
Signore e signori permettetemi anche né oltre a un saluto a tutti voi ringraziamento ai giovani della Confindustria Marche per avere organizzato questa importantissima iniziativa sicuramente con all'entrata dell'Italia nell'Euro che noi consideriamo un traguardo storico una tappa sicuramente fondamentale
Per il completamento del mercato unico europeo ed è sicuramente un altro passo verso la maggiore integrazione politica si è già detto chi mi ha preceduto che entro il due mila e il primo luglio del due mila e due lei euro sostituirà completamente le singole monete nazionali
Io ritengo che da quel momento l'Europa dell'euro sarà la più importante area economica integrata nel mercato mondiale superiore per quanto riguarda il PIL la popolazione l'interscambio commerciale a quel degli Stati Uniti
E del Giappone il mercato mondiale si presenterà caratterizzato da tre grandi aree economiche monetarie
Laura l'area europea dell'euro con Lare americana con il dollaro e l'area asiatica con lo yen che si confronteranno attraverso le loro politiche e dei risultati dei mercati
Va tenuto presente però un'altra cosa che attorno a queste gravitano numerosi Paesi forti in forte crescita economica con bassi costi di produzione con precarie situazioni interne sia politiche che sociali
E anche ad alto rischio di crisi finanziarie che rappresenteranno per i nostri imprenditori importanti elementi di riferimento sia come mercati di approvvigionamento
E di sbocco dei prodotti si anche rappresentano questi anche dei rischi che son pochi potrebbero anche diventare temibili
Soprattutto per se guardiamo alla crescita che sta tenendo in alcuni Paesi soprattutto in alcuni Paesi dell'Est dove manca anche una cultura imprenditoriale c'è una crescita abbastanza disordinata ma comunque c'è una crescita è sicuramente noi con questi paesi dovremmo confrontarci e allora la capacità delle tre grande aree di dare sicurezza e stabilità al commercio internazionale anche attraverso iniziative volte a migliorare i rapporti politici e commerciali con quei Paesi sarà sicuramente una condizione fondamentale per scagionare il rischio che le probabili crisi che accompagneranno alla loro crescita e il loro sviluppo si ripercuotono con negative reazioni a catena su tutta l'economia mondiale e allora e avendo presente queste cose che sono complesse e che certamente in un minuto di saluto diventa difficile affrontare ma però che queste cose nel momento in cui noi affrontiamo un problema di Dante rilevanza come quello dell'euro nel momento in cui stiamo incamminando ci su un percorso undici Paesi d'Europa
Importante ecco dobbiamo incominciare a riflettere anche su quelle che saranno le ripercussioni anche sulle nostre riprese che devono essere sempre in grado di mantenere alto questo confronto soprattutto se ci confrontiamo con i Paesi asiatici con i pareri con i Paesi dell'Est soprattutto nel mantenere alto il livello della qualità del proprio prodotto che è un'arma importante in questo in questo confronto
Io mi fermo qui rinnovo il saluto e il ringraziamento il gioco industriali ritengo che questa sia l'iniziativa importantissima
Le camere di commercio l'Unioncamere su questa cosa da tempo anche attraverso le loro strutture Infocamere ad esempio stanno ragionando e promuovendo iniziative proprio per agevolare questo percorso come interlocutori per il sistema industriale così come credo che sia necessario come già lo stanno facendo che il sistema per le banche debba essere un punto di riferimento soprattutto per quanto riguarda l'informazione all'impresa di quelle che potranno essere gli sviluppi e queste e questa di questo percorso grazie
Il ministro Treu mi dicono che sta per arrivare e io anticiperei
L'intervento previsto a conclusione di questa tavola rotonda per il direttore generale della Terza Commissione dell'Unione europea il dottor Stefano Micossi ad apertura della tavola rotonda anche perché sicuramente ci può dare
Qualche spunto in più in particolare sugli affetti che questo processo di globalizzazione di concentrazione nei confronti delle piccole imprese che sono la spina dorsale pali della nostra economia
Ma anche se c'è effettivamente il rischio di estinzione di cui qualcuno parla per le piccole imprese ce l'avete
Prego
Buongiorno a tutti
Mentre ascoltavo l'introduzione ho avuto
Il nuovo un tuffo al cuore perché nell'elenco delle istituzioni e dei partecipanti citati mancavano ancora una volta le istituzioni europee la Commissione europea questa strana bestia di cui molti italiani non sono ancora al corrente che è il motore del processo l'integrazione in Europa ma
Ma se c'è avvicinando sono ma se c'è una
Ambiente nel quale la sensibilità all'Europa è sempre stata acuta
Questo è l'ambiente dei giovani imprenditori con i quali mantengo una relazione
è un dialogo
Proficuo da molti anni e naturalmente quindi è un grande piacere
Essere qui
Per discutere di questi problemi
Condiviso l'intervento in due parti
Voglio richiamare i pilastri fondamentali delle politiche per l'integrazione
Perché ancora una volta mi sembra che nel dibattito corrente interno del nostro Paese si sia perso un pochino
Il riferimento generale
E poi voglio dire qualcosa su quello che riguarda gli adattamenti tecnico istituzionali il ruolo dell'impresa
Attualmente non ho bisogno di dire che siamo davanti a un esperimento storico senza precedenti non è mai successo che si facesse una moneta per trattato
E la moneta diciamo è come nessun'altra cosa parte della vita quotidiana milioni di persone ogni giorno fanno centinaia di transazione in un modo diverso da come l'hanno sempre fatto con un mezzo
Diverso una rivoluzione di cui è difficile sottovalutare la portata e anche credo di cui si è importante non sottovalutare le difficoltà quali sono i pilastri delle politiche europee per l'integrazione stabilità macroeconomica il mercato unico
Il mercato del lavoro e i sistemi di sicurezza sociale
Stabilità macroeconomica naturalmente fatto di due pezzi una banca centrale che deve garantire una moneta stabile con fortissimi salvaguardia salvaguardie costituzionali più forti di quelli della Bundesbank
E gli obiettivi di stabilità nei prezzi
Messi davanti a qualunque altra cosa questo deriva non ricordo da una lunga esperienza di vent'anni tentazione nel quale che si è scoperto comunque che spinge l'attività alle con la moneta non è molto utile e di solito si rivela dannoso
E poi c'è una parte di Bilancio che quella che oggi fa molto discutere che va adesso nota sotto il nome di patto di stabilità e di crescita
Che contiene
Forti elementi di disciplina di bilancio e anche dissuasivo dalla riprende i vecchi comportamenti nel senso che per la prima volta si introducono introduce la possibilità di sanzioni
Le dimensione macroeconomica fino a mezzo punto percentuale del PIL
Per i paesi che
Avendo mostrato tendenze divergenti ed essendo stati richiamati all'ordine non ritornino né vincoli per stabiliti la sanzione commisurata all'ammontare del eccesso di disavanzo
Tutto allenta così in questa parte del disegno di politica economica per l'integrazione tutta ventosi nel dibattito
Nel nostro Paese in molti Paesi è stata purtroppo sui saldi sulla dimensione del settore
Del disavanzo e del debito
E assai meno sulle implicazioni sottostante naturalmente è essenziale
Non disperdere questo obiettivo condiviso
Il disavanzo di bilancio di medio termine vero non è uno due o tre non è un piccolo numero positivo a zero
Ma questo lascia Maggini di flessibilità importanti in fasi avverse del ciclo in un certo senso si discute troppo di questo problema oggi perché questi margini di flessibilità sono la
La cosa che i vincoli europei non dicono e che non è indifferente
Se questo risultato e aggiunto con un settore pubblico che rappresenta il settanta il cinquanta o il venticinque per cento del prodotto nazionale
Questa è la cosa che non è scritta da nessuna parte in base al principio di autonomia e di sussidiarietà in effetti nelle politiche economiche dei Paesi ogni paese ad ha diritto di scegliere la sua medicina e i suoi risultati
Ma in realtà i risultati ormai lo capiamo molto bene dipendono
Un poco fa i saldi e moltissimo dalla dimensione dalla composizione della spesa e quindi dal carico impositivo che mi risulta
Questa parte del dibattito si sviluppa ancora poco in alcuni Paesi ed è invece già oggi centrale in altri Paesi
L'Olanda uno dei paesi che ha ripreso a crescere ha ridotto il peso del settore pubblico nell'economia in dieci anni di dieci punti percentuali
L'Irlanda ha fatto un piano di stabilizzazione feroce che ha portato a una riduzione non dei dieci punti ma di otto ma il livello di partenza è più basso
Non c'è solo un problema di ridurre il peso settore pubblico c'è il problema di come si gestisce il settore pubblico questa è una discussione che nel nostro Paese per qualche motivo sembra
No io uscire a decollare
è il problema se volete della efficienza gestionale del settore pubblico di mantenere una pressione continua al miglioramento nelle singole funzioni quotidiane
Quanto tempo si perde quanto dura una pratica in quanto tempo sono capace di rispondere ho ricordato di rispondere oggi a tutto telefonate che ho ricevuto ricordato oggi di rispondere a tutte le lettere che ho ricevuto dalla Commissione europea lo facciamo
Ne abbiamo tanti e gode semplici per esempio ogni capo unità deve dichiara qual è la sua politica per garantire tra risultati semplici non pagare mai oltre sessanta giorni non mancare mai risponde a una lettera entro una settimana
Assicurarsi che tutte le telefonate siano risposte entro un giorno ce la facciamo no
Ma manteniamo una pressione costante sulle unità queste politiche di miglioramento continuo da difendere conoscono bene Venosta amministrazioni pubbliche sembrano non conoscere
L'ultimo punto
Anzi diciamo viene giudicato conservatore non so come dire antidemocratico spinge il discorso dell'efficienza
Alcuni Paesi europei invece hanno ormai programmi espliciti
Direttamente governati e condotti dall'ufficio del primo ministro di miglioramento continuo della gestione dell'efficienza del settore pubblico l'idea che l'efficienza si applichi alle pubbliche amministrazioni non ancora domicilio in questo Paese ma c'è l'ultimo punto
Lo capiamo tutti dopo quindici anni divisi inflazione dolorosa che il peso del settore pubblico nell'economia non si riduce più con la presentazione omettendo i tetti dell'uno o dell'uno virgola cinque dello zero settantanove per cento
Siamo mai entrati in una fase in cui il peso del settore pubblico nell'economia si riduce usa un'espressione sacrilega smantellando il settore pubblico scusate non liquidando non ho detto liquidando ho detto smantellando in che senso
Scomponendo lo nei suoi pezzi funzionali e rimettendo nella forma di agenzie di rapporti contrattuali o addirittura di sistemi privati e immettendo sul mercato
Voi sapete che il collegio che forma gli alti funzionari dell'amministrazione inglese è un'organizzazione privata profitto
è stato creato e prima la Scuola superiore della pubblica amministrazione potrete confrontare il collegio del Civil Service inglese con lo stato della Scuola superiore della pubblica amministrazione italiana
Serve la pubblica la Scuola superiore della pubblica amministrazione come oggi a formare gli altri dirigenti della pubblica amministrazione
Il passaggio sistemi di contrattualizzazione e di gestione di mercato un'amministrazione pubblica ha prodotto risultati straordinari tra l'altro anche di motivazione del personale che si è trovato coinvolto in questi processi questa discussione
Nel nostro Paese testa sacrilega
Sacrilega eppure
Non dico l'Australia la Nuova Zelanda o il Cile Dio mio cita il Cile è sempre un delitto ma paesi europei come l'Irlanda l'Olanda la Finlandia il Portogallo ci stanno inoltrando su questa strada con decisione crescente
Quando comincia questa discussione in Italia
Questa è la stabilizzazione macroeconomica il mercato interno mercato interno alla fine
La stabilizzazione mi dà il quadro di stabilità dei prezzi e mi assicura che le risorse non siano gettata per finanziare i consumi
Ma dov'è che si vince la scommessa per la crescita dell'occupazione si evince aprendo i mercati e accettando il gioco della concorrenza della competizione questo è il mercato interno più le politica di concorrenti
Atta io alla concorrenza è stato largamente fatto come sappiamo benissimo nel settore dei prodotti manufatti
Sostanzialmente ci siamo dobbiamo semplificare le leggi dobbiamo migliorare l'Enforcement l'applicazione delle norme dobbiamo creare meccanismi di correzione dei torti e delle infrazioni che non sono abbastanza forti inventava il processo in marcia
Ma
Quando noi può abbiamo pubblicato questo nome di il nuovo rapporto di competitività dell'industria europea annuale dov'è la malattia la malattia nei servizi
Anzitutto nei servizi che non ci sono mancano dieci punti di servizi fra noi ed economia americana che sono tutta la differenza nell'occupazione
Questo sarebbe niente sono tutta la differenza nella tecnologia nel dinamismo purtroppo mercati dei servizi restano chiusi alla concorrenza anzitutto il servizio vittime telecomunicazioni è stato aperto ma accidenti
Al costo dieci anni di ritardo e al costo di
Data la resistenza estrema che sia determinata lasciare una grande impresa cruciale per la infrastrutturazione di un Paese semita motilità e adesso vedremo come sia giusta trasporti
Siamo arrivati come Ferrovie l'Alitalia quasi completamente coma Tosi prima di avere il coraggio di comincia a parlare veramente di ristrutturazione e c'è da domandarsi se il passo sia sufficiente Energia
Sembra che tutto il problema della liberalizzazione dell'Energia si risolvano il problema di gestire un pochino di esuberi
Ma l'Italia e l'Europa hanno costi dell'Energia superiori fra il trenta e il cinquanta per cento degli altri pare degli altri concorrenti industriali Ida Haider della tecnologia i motori della tecnologia sono nei servizi a rete
Avendo tenuto chiuso dieci anni mentre gli alti apparivano abbiamo perso i primi dieci anni di corsa dell'information technology che la tecnologia orizzontale
Fondamentale per la crescita e lo sviluppo la Finlandia ha scelto dieci anni fa dipende questa strada oggi a due grandi produttori mondiali
In information technology ed è ed è uno dei paesi di infrastrutturazione più moderna del mondo crescono al cinque sei per cento l'anno stanno gli assorbendo tutta la disoccupazione
Questo è la chiave ma non è finita i servizi avanzati per le imprese
Ho parlato dieci minuti
Ma lei meno adatti nel programma io ne ho trenta Harvard lecco Savona è solare scusi un momento non c'è un grado di incertezza
Guardi le se se detenga via Medina qual è la soglia minuti non lo si conosce la lunghezza del proprio intervento per
Il mercato interno benissimo
è nel mercato interno nelle politiche di mercato che si gioca la partita della convergenza delle regioni deboli verso quelle forti ma contrariamente a quello che si crede apparendo e non proteggendo
E poi c'è un problema mercato del lavoro e previdenza non lo tocco sono presenti
Persone che lo faranno meglio di me è evidente però che bisogna sapere che in un sistema aperto come quello che abbiamo
Il capitale
E più difficile da passare
E sistemi ad alta pressione fiscale e contributiva tendono a scaricare l'onere sul lavoro che è il fattore che noi dobbiamo rimette circolo sul mercato e che costa troppo caro
Quindi qui c'è un giro perverso non solo di rigidità ma di corsi
Veniamo al
In questo quadro quindi tutti i paesi hanno fatto la stabilizzazione macroeconomica pochi stanno facendo la parte di pulizia dei bilanci e di efficienza gestionale
La grande difficoltà in alcuni è applicare le politiche
Del mercato incluso il mercato del lavoro il rischio è che la moneta diventi un cappio al collo di queste economie che non riformano le strutture dico economiche il dibattito sugli investimenti in corso
Ma è inutile
Ma può essere misti uniti in poco tempo è stata qual è il problema il problema e che c'è il pericolo che non avendo voglia di muove i vincoli che impediscono all'investimento privato di saltare dentro
E di chi ed economie fuori dalla disoccupazione che si cerchi di usare la spesa pubblica a vincoli invariati e questa è una ricetta di inflazione
Evidentemente non di sviluppo
Questo è il pericolo del dibattito in corso in Europa che secondo me però diciamo stava riprendendo equilibrio non sta andando fuori parliamo un momento del quadro di transizione all'euro la prima cosa importante che bisogna dire questa noi abbiamo scelto una strada che si riassume nella formula non vietare e non obbligare né obbligo nel di dietro
è una strada per la prima volta di una grande operazione di cambiamento di un'istituzione fondamentale la moneta che non è guidata coordinata e diretta dallo Stato
C'è per la prima volta un problema di partnership pubblico-privato e di partecipazione in effetti dei privati alle scelte nel senso di decidere quando e come
E anche di risolvere i problemi di coordinamento fra i diversi soggetti privati che questo comporta
Che anch'esso è senza precedenti
Altri Paesi europei hanno una tradizione maggiore della nostra di associazionismo privato per la soluzione dei problemi pubblici
E cosa che spesso si dimentica di Stati Uniti più di tutti ma l'Italia e debole da questo punto di vista assunzione privata di responsabilità per pubbliche funzioni non ha esattamente una grossa tradizione di dietro
I Savoldo dell'amministrazione a fornire backbone di un'amministrazione funzionante e capace di gestire
E transazione nella doppia moneta ci Savova cruciale delle banche delle camere di commercio che sono quelle che hanno contatti diffusi coi piccoli operatori ma alla fine sono gli operatori privati che dovranno scegliere quando e il come
E in alcuni casi non sono capaci di farlo da soli hanno bisogno di muoversi insieme a tanti altri e questo è un problema di coordinamento difficile da risolvere
Per finire sulle in paese accetto di farmi tagliare abbastanza ma non completamente per finire sulle imprese prego
Sono sottoposto una forte pressione Conti
Il
Il problema delle imprese sono dette si può c'è un problema tecnico interno
Che è complicato per sottovalutato ma che ormai bene o male per lo meno nei suoi termini generali e compreso questo non vuol dire che le imprese italiane non sono pronte deposito agli anni a quanto si capisce mediamente non sono pronte scusate che sono vuol dire che esse siano pronte
L'opera d'informazione però e come dire gli elementi essenziali di quello che bisogna fare noto fra l'altro Confindustria e alcune banche italiane hanno creato dei check-list dei tanti di briefing assolutamente di primo ordine comparabile migliori che si vedono i ritardi
C'è però il secondo aspetto che quello strategico sterno all'impresa che si riduce a due o tre cose importanti il primo è ovvio
In un mercato che diventa come un paletto solo in cui perse diventano trasparenti la pressione della concorrenza di prezzo aumenta
Il secondo meno ovvio
Il valore della qualità invece della differenziazione di prodotto in questo sistema può esplodere o sparire
Le nicchie possono scomparire perché autori diventano capaci di entrare o possono diventare un valore molto più grande e questo dipende dalla capacità dell'impresa di adatta le sue strategie
E c'è il terzo punto
Io sono colpito stando a Brussel dalla assenza
Dalla assenza quasi completa delle imprese italiane da alcune piattaforme di coordinamento in materia di tecnologia
Information technology di ambiente
Di benchmarking
Di sviluppo dei sistemi di qualità tutte attività nelle quali le imprese europee hanno imparato che bisogna share condividere fa insieme gli standard somali si fanno insieme in piattaforme comuni imprese italiane sono poco presenti spesso pensano ancora Biondani ai comitati degli standards per cercare di difendere il proprio piccolo Stendhal
Sherry condivido oggi vuol dire che gli standards fanno il mercato il mercato grande fatto da standard comuni bisogna avere il coraggio di condividere per competere su qualche cos'altro
L'ambiente
Assolutamente stupefacente d'Europa sta vincendo a battaglia competitiva in molti campi perché si è messo davanti negli standard ambientali il fanalino di coda dell'Europa da questo punto di vista sono d'Italia e la Grecia
E l'Italia non è meglio della Grecia temo
Le nostre città sono fra i più inquinanti abbiamo il caso di un mezzo di circolazione che non cito che viene venduto in tutta Europa punito ma viene ancora venduto sporco fra virgolette in Italia
E ultima cosa le imprese devono accettare di cresce per vincere questa scommessa noi sappiamo da tutte le indagini da quelle che facevo anche io in Confindustria che c'è un soffitto di cristallo avete mai sentito parlare l'espressione Glass ceiling non si dice delle donne nelle aziende o meno a voi professionali sembra esserci un soffitto di cristallo un soffitto invisibile che le imprese italiane rifiutano di vacca perché richiede il mercato chiedono trasparenza richiede certi bilanci
Se non si accetta di crescere l'opportunità del grande mercato diventano molto più difficile da sfruttare e la possibilità di trovare un altro che sfrutta l'opportunità molto concreto
In sostanza
Ci muoviamo trae conclusioni in un mondo di accresciuta stabilità macroeconomica ma di fortemente a conosciuta instabilità turbolenza amico economica
Concorrenziale e tecnologica e questo gioco della integrazione dei mercati
Il processo di integrazione implica secondo punto importantissimo forte spinte centrifughe
Verso Bruxelles è verso la periferia bisogna avere il coraggio di comincia a lavorare per smantellare i meccanismi centralistici che tengono ingessate le nostre antiche economiche e non parlo solo di pubblica amministrazione parlo dei meccanismi di rappresentanza Paolo dei meccanismi contrattuali
Quando di tutto quello che ingessata in un unico sistema di pezzi e l'archivio di comportamenti a livello nazionale quando la scommessa è ormai chiaro si vince nella differenziazione
Bisogna che le condizioni corrispondano a quello che si può fare alla produttività localmente e il terzo punto c'è un aspetto essenziale di partnership pubblico-privato e di assunzione diretta di responsabilità
Per la lievitazione questo cambiamento e di molti aspetti della Bedin tecnologico del Paese che ricade sulle spalle del settore privato in un mondo senza precedenti e io mi chiedo se il mondo delle in paese
Abbia compreso sia pronto ad affrontarlo date molto
Grazie dottor Li Calzi
E mi dicono adesso che evidentemente Treu è rimasto bloccato in qualche bufera di neve perché arriverà soltanto alle diciassette allora iniziamo comunque la tavola rotonda
E io sottoporrei
Il tema della seconda tavola rotonda Euro e nuovi equilibri sociali casa
Ha infatti ma non ha poteva prendere un aereo un treno non sa perché è venuta lì chiederemo perché a scelta
Merloni vi chiederemmo come
Di chiederemo come mai ha scelto l'automobile e
Richiede tra l'altro il giorno quaestor questo convegno
L'idea di questo di questo convegno giovani industriali particolare che è un ardimento parlai giugno-luglio quando insomma già il Governo Prodi era in bilico
E quindi tre o era comunque stato invitato in qualità come ministro della del lavoro e il giorno della fai del primo Consiglio dei ministri del giuramento del nuovo governo io ero a Palazzo Chigi
E ho fatto una battuta con tutti i ministri siccome però è arrivato per ultimo cioè sono entrati tutti il penultimo Bersani e pali dopo dieci minuti ed è un quarto al Consiglio dei ministri già iniziata rinato Atreo a me è venuta spontanea un po'perché c'è un rapporto di confidenza OPA perché ha detto il ministro dei Trasporti riuscita rimane per ultimo e lui mi ha risposto battutaccia pessima battuta quindi adesso magari risparmiamo gliela beffa dell'automobile
No comunque è lunga è ora nuovi equilibri sociali io direi che insomma gli ospiti che abbiamo possono adeguatamente affrontare il problema e io inizierei proprio dall'imputato forse detta Gianni Billia presidente dell'INPS
E vorrei chiederle se con l'Euro reggeranno i nostri ammortizzatori sociali che già traballano ormai insomma da danni
Lei è sempre un po'troppo ottimista con i suoi conti qui già Cazzola che è pronto a rintuzzare la quindi anch'
Noi non abbiamo mai no
Purtroppo il giubilo individuo allora vediamo un po'più sarebbe bene precisare ha diritto alla replica anche perché da quando torni Cassino e dobbiamo accelerare
Allora innanzitutto diciamo quando
La nostra
Presentatrice parla di Euro io lo leggo credo come la gente voi la fine la crisi del modello fordista
L'azienda che diventano aziendalmente che affronta l'outsourcing che sviluppa il decentramento nella produzione delocalizzando più utilizza lavoro autonomo cioè quindi un grande processo di mobilità la fine del modello fordista vuol dire aver finito anche un modello di welfare che era stabile
Lei in aula e il fondo elettrici lavoratore dipendente il fondo lavoratori dipendenti coltivatore dirette fondo coltivatore diretto poi abbiamo scoperto che sei milioni di coltivatori diretti erano in cinquanta adesso ce ne sono
Settecento mila e quindi come tale qualcuno deve pagare
I pensionati che sono più dei lavoratori dipendenti
Domando quindi due cioè
Il cambiamento viene ammortizzato dal nostro sistema oppure no risposte no
E Denon su due aspetti prima spendiamo un poco
In questo spendiamo molto meno degli altri Paesi qui c'è una specie di compensazione
Questo son d'accordo con Cazzola che dopo il suo giacché la criticherà teniamo molto ampi spendiamo meno come ammortizzatore sociale e spendiamo di più come pensione teniamo spendiamo anche peggio diremo che il Golden eye passiamo da
Noi abbiamo ancora fermo l'ammortizzatore sociale come indennità cioè io ti ti caccio fuori da una un prepensionamento dicevano che erano feriti voi oggi
Diciamo sono ricominciati quei ferrovieri quel penso che poi vagare qualcun altro ricomincerà
Anzi si parla mi pare che l'ultimo norma di legge si parla di rottamazione cioè devi fare in modo che siano le aziende che devono espellere lavoratori Locarno sovrabbondanti lavoratore oltre cinquant'anni con ventotto anni di contributi
Sono teorizzata pagare i versamenti volontari poi credo di pagheranno anche un po'di pensione per il trattamento ne pagheremo noi
Almeno penso
Cosa che negli altri Paesi io debba dipende molto di più
Cioè per essere chiari noi spendiamo per dare un numero fisso mai fra cassa integrazione mobilità che è una specie di cassa integrazione in cui non c'è più rapporti di lavoro fra lavoratore e azienda
Disoccupazione prepensionamenti vene novantasei deve ha speso sui tredici mila miliardi
Bene che pare un zero otto per cento del PIL
Lo Zara otto per cento del PIL la lo spende la Germania da un per indennità
In quell'anno somma consultorio
Ma per formazione bravo intendendo la formazione un qualcosa che un parcheggio
Mal messa da Brandi università italiana del passato
Mai come una formazione professionale con due grandi attori le regioni e le scuole professionali
Cioè io penso ai lender della barriera
Penso la grossa collegamento fra domanda di lavoro specializzato e offerta di lavoro specializzato
Un grosso impegno delle stragi strategia Lever locale
L'ho fatto una tavola rotonda con Della Valle in Calabria e spiegava perché non va in Calabria a fare la fabbrica ma rimane nelle Marche pure Marchione non corto lavoro più alto
E poi bisogna rimanere marcante che questa morale qui ci sono i della
Farà profanato lo fa un altro nato a fabbriche
Perché
Perché qui c'ha dei lavoratori specializzati dei c'hanno introdurre funzionale c'ha un rapporto anche o i laboratori di ricerca con università tale per cui l'ambiente infrastrutturale non gli consente di competere ecco in Germania
Per darvi un'idea si spende per formazione quanto noi spendiamo come indennità economica per avere un consenso di scambio però uscito dall'azienda non gli scioperi per le strade e quindi un'indennità economica
Questo cosa vuol dire
Vuol dire che noi delegate a Kenia molla che di abbiamo una premessa creiamo le premesse per sviluppare lavoro nero
Rubare quindi perché un lavoratore che esce dall'azienda
Da cinquant'anni voglio pensare che non lo vuole più
Penso le domande di partecipazione di lavoro sia corretta
E quindi è evidente che questo lavoratore lavorerà quindi lavorava in nero
E quindi cresce cresce un'area di economia contro le istituzioni
Il Fondo monetario vede l'economia in nero su quindici per cento del PIL Chen si valuta il venticinque per cento del PIL
Rispetto a valori band divenuto più bassi della Germania della Francia e quindi noi stiamo incrementiamo gestendo una grandissima contraddizione
Certamente noi stiamo dicono mantenendo un modello fordista
Che protegge di più il lavoratore che ha lavorato trent'anni trentacinque anni e non abbiamo mai pensato al fatto che la formazione e la formazione professionale
L'attore formazione professionale azienda e ruolo delle regioni e la promessa per dare professionalità al basso costo dell'azienda in un rapporto fra domanda e offerta e quindi sviluppo dell'occupazione investiamo ancora lavorando intermedi indennità e non in termini di investimenti questo è il differenziale forte
Che noi abbiamo con la puerpera
E che a mio avviso per cambiare non basta cambiarlo soltanto cambiando le percentuali
Bisogna riprogettare un collegamento scuola professionale autonomia del quadro generale
Strutture localizzate in nella regione re della vocazione industriale della regione formazione questo è l'investimento da fare
Voglio dire in questo campo e terminò lo stato sociale italiano in taglia corto il ventitré per cento del pelo
Spendiamo molto in pensioni poco in tutto il resto
In Germania si spende il ventotto per cento
Per quanto riguarda i problemi di riconversione si va sul due per cento cioè praticamente quasi il doppio del nostra indennità ecco
Sala è d'accordo con l'India
è difficile non essere d'accordo con le considerazioni che ha fatto nel senso che
Sono dati obiettivi credo che abbia giocato un tennis Prudentino
E io poi capire io voglio molto bene non è vero che ce l'ho con lui partiva con un cielo Pollini se credo però che questo sistema sia insostenibile pro
Do perché parliamo di Europa
Io credo che il sistema previdenziale in generale sistema di Welfare State con i suoi squilibri
Sia un grosso handicap sul terreno della sostenibilità del risanamento e quindi degli impegni che abbiamo con le con l'Europa ed ho preso col Patto di stabilità Poli ormai questo direzione socialista non si capisce più cosa succederà
E può essere anche che
La virtù europea che ha indotto una diritto un'italiana
Si affievolisca parecchio e quindi che noi torniamo correre la cavallina ma se le cose stanno come devo come come sono state stabilite il patti rimangono quelli definiti io sono convinto che questo sistema previdenziale
E in generale e in specifico per quanto riguarda le pensioni ci grandi grossi grattacapi
E cerco anche di dire perché dimostrare per per quali ragioni esista una versione ufficiale
Avete sentito in televisione cedere il proprio il professor Treu senz'altro ribadirà da ultimo ha ribadito a Pinocchio il sottosegretario Pennacchi la versione ufficiale questa il sistema a regime nel due mila e quarantacinque grazie al metodo contributivo in equilibrio
Abbiamo dei problemi nella fase transitoria
Problemi che sono dovuti al fatto che bisogna cercare un po'di consenso sociale avremo un'impennata intorno al due mila uno due mila e due poi il sistema in buona sostanza nel due mila e quarantacinque sarà grosso modo il quattordici quindici per cento del PIL come oggi
Bene
Io credo che le cose non siano così e perché le cose non stanno così prima di tutto perché la fase di transizione una fase di transizione squilibrata è destinata a incidere anche nell'andata a regime
I ribelli i guai che noi abbiamo di cogliere andare avanti ce li ritroveremo tutti anche c'era e c'è rimproverano i nostri figli tutti anche fra mezzo secolo poi ci sono degli impegni e questo Paese ha noi in questi anni in questi anni in cui per ammissione dei Pasdaran dalla riforma Dini
Avremo degli squilibri avremo dei di avremo le impennate noi in questi anni dovremo e stante le regole del Patto di stabilità dovremmo realizzare delle performances sulle deficit che del bilancio dello Stato che porteranno nel giro di due o tre anni all'azzeramento ricordava deceduto di cose
Bene quindi con un bilancio dello Stato allora i centonove mila euro ma due due mila e due a saldo uguale zero
Bene
Questo saldo uguale a zero riferito tutto il bilancio dello Stato
Dovrà digerire
Un disavanzo pensionistico
Che al netto dei trasferimenti dallo Stato sarà stabilmente appestato sul due tre per cento del PIL
E quindi un settore condizionerà fortemente il dato complessivo della della del dei beni dei nostri affidamenti sul versante della della politica della politica economica
L'altra cosa da da dire e che
L'aliquota di equilibrio rigore quindi tra una grandezza economica che data dal rapporto fra la Spesal complessiva per le pensioni e il monte delle retribuzioni
E quindi è un dato che dimostra quanto costa a una generazione la solidarietà
Delle verso la generazione che uscito dal mercato del lavoro
Bene nel fondo pensioni lavoratori dipendenti dell'INPS che l'architrave del sistema pensionistico rigori equilibrio nel mille novecentottantanove era intorno al trentanove per cento
Però che in questi giorni ne capita tra le mani da uno studio dell'INPS
Decantato suo tempo proprio nel mille novecentottantanove che facevo le proiezioni al due mila dieci
Il quale studio dell'INPS e
Prevedeva ovviamente sulla base di certi dati macro economici prevedeva che nel due mila dieci
L'aliquota se le stesse tranquille tranquille intorno al trentanove per cento
Bene nucleo di valutazione sulla spesa previdenziale del del presso il ministero del lavoro
Nel mille novecentonovantasette l'aliquota di equilibrio del fondo dei lavoratori dipendenti e il quarantotto per cento vuol dire che i lavoratori attivi sport sano Conco contributi al fisco la metà del loro reddito per sostenere questo sistema pensionistico e badate che le cose che i Pasdaran dalla riforma non dicono noti come questa di quella destinata a rimanere stabile
Che anche nel due mila e quarantacinque forse non sarà il quarantotto per cento ma se la quarantaquattro
Quindi immaginate che futuro stiamo preparando i nostri ai nostri figli e non dicono che questa fase di transizione squilibrata
Farà sì cito la fonte studio del dispute e dichiarazione del suo presidente davanti alla Commissione bilancio della Camera farà sì che nel due mila e quarantacinque ci sarà indebito aggiuntivo
Debito previdenziale aggiuntivo di due milioni di miliardi
Quindi un altro regalo che faremo che faremo i nostri figli infine c'è la famosa questione del è il sistema in equilibrio nel due mila e quarantacinque
Ecco noi lo non non abbiamo solo il problema delle pensioni d'anzianità da gestire
Cito una parentesi rispetto alla proposta alla proposta di Schroeder che non è come l'hanno presentata ma non voglio portare via troppo tempo
L'Italia lo abbiamo avuto per il solo imprese
Dal mille novecentonovanta al mio novecentonovantasette un milione trecentocinquanta due mila pensionati di anzianità
Nello stesso periodo
L'occupazione calata di un milione centoquattordici mila unità di lavoro
Di cui settecentotrentadue mila di lavoro dipendente
Ovviamente io non voglio dire che i dati sul in relazione
E mi sembra però che se una relazione vischiosa non c'è non c'è nemmeno una di una relazione virtuosa fra pensione d'anzianità indetta più bassa e sviluppo sviluppo e l'occupazione comunque noi abbiamo immaginato che nel due mila e quarantacinque nel due mila e tre il più italiani andranno in pensione a partire da cinquantasette anni
Ci dice che ci andranno con una pensione più bassa non è vero
C'è un sulla Banca d'Italia che dimostra che se il il crescerà come previsto ci sarà sostanzialmente un'equivalenza del del del tasso di sostituzione
Ecco noi
Nel due mila e cinquantasette questo Paese avrà circa il trenta per cento dalla popolazione
Che avrà l'età anagrafica per andare in pensione
E io mi domando come è possibile fare una cosa non dico gestire un'emergenza oggi ma immaginare una cosa talmente delirante
Per
Un punto collocato fra mezzo secolo quando la questione dell'innalzamento dell'età pensionabile è un problema che si pongono in tutti gli ordinamenti
E diciamo essendo il parametro che ero in proporzione i sistemi pensionistici con l'invecchiamento dalla popolazione grazie
Cosa ne pensa al dottor Doris tutti in pensione a cinquantasette anni e quali vantaggi per
Mediolanum per esempio
Io credo
Che tutti in pensione a cinquantasette anni non sia una buona soluzione
Do per migliorarlo per il Paese e soprattutto per i pensionati
Abbiamo visto che negli Stati Uniti per reagire
Alla crisi del sistema pensionistico dovuto all'allungamento per la vita media e alle minori nascite e quindi meno persone che contribuiscono al più che fare più persone che sono in pensione
Hanno stanno reagendo innalzando detta pensionante
Allora come mai si Nazareth apice negli Stati Uniti lo sta facendo in Danimarca e in tanti altri Paesi io vorrei fare quattro conti della serva
Senza citare nessuna fonte molto semplici in maniera che ognuno di noi possa capire qual è la posta in gioco
Supponente mettetevi nei panni di un signore che ha sessanta anni
Che si è versato dei contributi una forma privata
E ha accumulato un patrimonio di trecento milioni
Deve andare in pensione
Allora dà vita media e settantotto anni in Italia io tagli taglio tre anni
Perché gli auguriamo gravitava ventitré anni di Mena asteroidali calcoli poiché poi spie per fare calcoli più se
Allora trecento milioni quindici anni ci sono venti milioni disposizione all'anno
Bene supponete questo signore decida anziché a di andare in pensione a sessanta anni prolunghi di cinque anni sì allora che cosa succede
Che anziché avere quindici anni da vivere ne ha dieci primo il tetto e quindi il capitale lo divide per dieci anni
Ma i suoi trecento milioni di cinque anni crescono al cinque per cento vietano trecentosessanta trecentosettanta quattro cinque volte più continua a versare
Diciamo quattrocento milioni diviso dieci anni quaranta milioni all'anno
Però noi vediamo che la stessa persona che va in pensione a sessanta o a sessantacinque può avere il doppio
Il che significa rovesciando i termini che un sessantenne costa quasi come due sessantacinque enni quando va in pensione
E quindi che un cinquantacinquenne costa quasi come quattro
E potrei continuare
Allora è evidente che l'equilibrio
Il lo si trova non abbassando le prestazioni ai pensionati
Ma l'equilibrio lo si trova
Variando il rapporto pensionati e e e persone che contribuiscono cioè innalzando l'età pensionabile
Voglio osservare che
Noi paghiamo si parlava prima di aliquote di equilibrio quarantaquattro per cento quarantotto per cento
Prendiamo l'aliquota attuale che mi pare sia il trenta trentatré per cento che eh del quindici per cento più alta della media europea
Un operaio che prende un milione e mezzo
Al mese
Paga di contributi sette ottocento mila lire
Dieci milioni all'anno
Circa trentacinque anni trecentocinquanta milioni
Capitalizzati
Gli a Vermezzo
Due
Significa che potrebbe andare in pensione con una pensione molto più alta del suo stipendio
In realtà quando arrivi in pensione si ritrova di fronte all'INPS che non per colpa sua Rondelli
Perché c'è tutto il sistema squilibrato
Allora è evidente che c'è qualche cosa che non funziona ma di molto grosso che se affrontato potrebbe portare vantaggio proprio ai pensionati
Viene accordata
Ma io
A me piace la discussione perché questo punto entriamo nel vivo del problema
Ma pensiamo forse qua con molto industriale che ci sono che se facessimo una legge per cui teniamo la gente Santa cinque anni voi nelle aziende li tenete oppure no
Questo punto
La realtà caro amico un po'diverso allora il qui presente
Presidente della Banca nazionale del lavoro insieme a me consigliere dopo chiaramente così lo provoca il giallo che poco fa abbiamo votato alla BNL questo documento ufficiale si può citare no uno stanziamento con grande successo
Bebè io come azionista Wotton rinvio votato quindi è pubblica
Mi pare un accantonamento di quattrocento miliardi per incentivare l'uscita di tre mila ottocento persone a sei rottamazione no dico
Potevamo tenerci alle no
Il mondo bancario ha un surplus che li viaggia fra i quindici e venti per cento sotto centottanta mila dipendente
Quindi un quindici venti per cento si viaggia fra sessanta ottanta anni
I ferrovieri hanno un surplus di personale già non c'era
Su Telecom io non dico niente perché
Un'azienda ancora distante però faccio questo ragionamento lei Titti allo stop allo stesso numero di dipendenti di Telecom un fatturato doppio quindi se si va in competizione io auguro a Telethon per tenere il personale di rado cantautorato
Perché se non ce la fa e allora
Ci sarà qualche partita negativa
Le municipalizzate ogni volta che si municipale il dono se ne vanno
Il coltivatore diretto abbiamo fatto grandi investimenti tecnologie in nero sono usciti dalle sei milioni oggi sono meno settecento mila chi li paga
Cioè poniamo cercando di capirlo minuto problema il discorso che farà e va benissimo foto di quelle che vengono espulsi che ne facciamo
A quello citato del consenso a mio avviso noi ognuno di voi nelle vostre fabbriche avrà un grande problema
Prego si trova centocinquant'anni che è entrato compito elementare non allo out per andare sulla tecnologia abbiamo dimenticato di fare formazione continua non abbiamo fatto la contrattazione avverrà sulla formazione
Continua l'abbiamo fatto parola nei convegni abbia dato molta moneta a questo punto lo sa che a farla si rottama lo dico questo decreto che esce oggi questa norma di una donazione radio a ventotto anni di contributi cinquant'anni non l'ha fatto il mio bambino
Credo che abbiamo fatto almeno che ha interesse che qualcuno esca perché questa famosa vestibilità
Allora è evidente che il punto cardine noi dobbiamo affrontare un processo per cui l'industria che occupa la trentatré andrà forse al ventidue
Dovremmo allora pensare a una modalità di salario pensione formazione per gestire questo no si può gestire soltanto interamente virtuale Ivo quindici milioni lo metto da parte vale che
Sono dei S-Pulse ai b a questo punto il sistema non reggono c'è questo Paese ha gestito
Settimo prima un po'al discorso del cattocomunismo dopo quarant'anni
Democrazia Cristiana abbiamo un governo di sinistra quindi re che tutto sommato rispetto a prima un grosso passo la DIA ha fatto suo sosia Gatomon il mondo certamente dei valori di solidarietà non è questo tappa ouverture paese forse non è nemmeno prima questo pane almeno per me
Questo Paese li avvolge questo è un Paese che a passare passato da un paese agricolo sostanzialmente un Paese industriale con un certo consenso
Con grande salto culturale con una forte democrazia che oggi affronta una riprogettazione costituzionale di partiti ma insomma ci sono dei valori
Tutto ciò dobbiamo tenerlo così la risposta piena perché certamente come crolla modello fordista anche il modello di impressionisti quelle per di motore bruciare dovreste gestito Marino così ampio metà dei soldi arrangiati
Qua dobbiamo fare in modo che sia un investimento ora inserito
Ma il pensare che chi è ricco di merito chiedere espulso fatti suoi al discorso che non si parlerà di imporre
Questo è vero e le intenzioni certamente io credo concordo con tutto quanto lei ha detto e concordo anche con la sua introduzione
Dove aveva fatto un'osservazione molto importante quanto spende la Germania in termini di formazione
Quello che io ho voluto sollevare con il mio esempio e far capire come la posta in gioco cioè se il dare la pensione in anticipo ci risolvere i problemi nel breve termine e noi non possiamo non essere solidali con le categorie più deboli
E più debole anche uno che si ritrova cinquantacinque anni tagliato fuori dall'evoluzione della società che lo circonda perché non ha la preparazione nessuno si è preoccupato di Italia
E quindi io concordo con una a quello che dice lei e sono anche convinto che la soluzione non può essere adottati in un in unica con un unico colpo perché si abbatte la pianta
Ma se noi abbiamo chiaro le conseguenze
Di quello che dei risultati di ci sono anticipando i momenti della pensione semplicemente come si è fatto sino ad oggi continueremo a ritrovarsi fra tre anni fra cinque anni fra vent'anni ancora quattro il Paese con il più alto numero di pensionati al mondo abbiamo ventun milioni e mezzo di pensioni con cinquantasette milioni di abitanti e ciononostante abbiamo una percentuale di disoccupazione che il dodici per cento cioè esagerando il suo esempio eliminare la disoccupazione così semplicisticamente serve Sensi facciamo tutti pensionati avviso al problema della disoccupazione è evidente no e e è un è chiaro che non ha detto questo
è un come io non avevo detto diciamo dico quello che lei mi ha attribuito a prima voglio dire voglio dire che se essere solidali
Con i più deboli è un dovere morale di un Paese civile
Credo che dobbiamo incominciare a vedere cosa hanno fatto in Germania o in altri Paesi
Proprio per far sì che queste persone di cinquantasette anni abbiano la possibilità di continuare a lavorare e quindi di conti continuare a contribuire per andare a pesca in pensione in età più avanzate come in tutti gli altri Paesi più civili e quindi non trovarsi poi in una situazione drammatica
Per cui noi spendiamo tutto quello la fetta più importante della della spesa sociale fatta sulle pensioni e quindi trascurando la sanità e tante altre cose
Prima di dare la parola a lui già dette che poi vorrei coinvolgere anche su un altro tema vorrei sentire invece
Lina
Sì grazie no io mi riallaccio subito io sono d'accordissimo e non potrebbe essere altrimenti
Col mio collega assicuratore
Meno su quel nonostante perché ha detto in Italia c'è un'elevata occupazione nonostante tanti pensionati e cioè nonostante a causa noi sappiamo noi sappiamo ma evidentemente molti quelli che hanno fatto ieri la e la proposta sulla rottamazione eccetera non ne sono al corrente lo sappiamo che si era la evidenza empirica sia studi statistici attuariali eccetera dimostra una fortissima correlazione tra popolazione attiva e occupazione e quindi una correlazione negativa tra inattendibili e disoccupazione
Basta vedere dicasi degli Stati Uniti del Canada e Giappone dove è stata elevata la età
Pensionistica dove aumenta la l'aspettativa di vita e dove c'è più occupazione giovanile
Da noi e anche in Francia e in Paesi dove invece aumenta da popolazioni inattiva aumento all'occupazione e quindi questo è un dato e nonostante questo da noi si prendono continuamente dei provvedimenti che e che aumentano la Pomponio la l'approvazione inattiva
Negli attivi ci sono appunto il pensionati c'è il lavoro nero
Questo questo è un dato di fatto io volevo ricordare a proposito dell'invecchiamento e io recentemente ho assistito una presentazione da parte degli attuali
Da cui con un'evidenza anche mostravano anche dei grafici
Risultata
Che la il tasso di mortalità oltre gli ottant'anni
Cade verticalmente proprio allora estrapolando linearmente questa linea e sì io dopo gli ho chiesto allora si arriva allo zero e cosa vuol dire che dopo tanti anni non si muore di più
E questo qualcheduno che il giovanissimo forse arriverà a questa ecco volevo dire ricorda e quindi questo della popolazione inattiva né questa situazione questa è quello che rende non sostenibili
Dei sistemi di stato sociale che sono stati invece inventati quando l'Europa una situazione ben diversa dall'Europa del miracolo economico e dalla grotta
Del in cui c'è una popolazione giovanile
Oggi scudi su questa insostenibilità siamo tutti d'accordo gli offrono d'accordo con
Questo porta il problema dello spostamento a bella assistenza e soprattutto del delle pensioni dal sistema pubblico obbligatorio al sistema privato sul quale volevo dire due parole ma non so se lo dirò dopo
Ecco lo lo dico in due parole e poi se ci saranno delle repliche
Il problema è proprio questo è stato già detto perché questi sistemi non sono sostenibili in linea di principio naturalmente ci sono ossia aumento alla contribuzione il che impossibile perché l'aliquota contributiva per avere il pareggio corregga il presidente Bill eccetera quarantasei quarantasette per cento quindi e insostenibile o si riduca il secondo lei promesse pensionistiche e questo è quello che in parte ma in misura non sufficiente è stato fatto finora in vari Paesi oppure si sposta la la pensione la sistema pensionistico verso il settore privato facendo
Come diciamo noi assicurazione cioè il secondo e terzo pilastro cioè i fondi pensione
Collegati con la con rapporto di lavoro oppure i fondi atterriti individuali
Perché ci perché questo risulti in un alleviamento del carico del pensione obbligatoria bisogna però che questi fondi pensioni private siano concorrenziali
Ecco lo so no qua io
Ciò un po'sono un po'schizofrenico come assicuratore perché comunque non sono qua per difendere il sistema assicurativo altri vogliono ben altri avvocati per difendere strenuamente io forse
No
No ma il fatto della pensione ad Atene ecco questi fondi pensione Peres per fu per scaricare il per scaricare ci sono sessili all'Emilia
Il peso contributivo piogge della sul lavoratore sul pregresso gli ho chiesto se ci saranno dei vantaggi per vuoi per le imprese da questa concentrazione sino all'attività
Per questo però i fondi pensione devono essere non aggiuntivi ma sostitutivi almeno in parte del sistema obbligatorio e per questo devono essere concorrenziali
Il legislatore ha capito che non saranno concorrenziali almeno di notevoli incentivi fiscali infatti ha puntato tutto sull'incentivo fiscale
L'incentivo fiscale porta belle discriminazione delle distorsioni e soprattutto rende più difficoltoso il coordinamento col sistema europeo questo questa serrato
Sistema europeo travisato Dini che voleva aggiungere qualcosa sul sistema europeo e poi diamo la parola ad Abete
Da il sistema europeo per noi niente italiani
Perché troppo poco a mio parere guardiamo a quello che di positivo avviene in Europa ecco forse è giunto il momento cominciare tra virgolette accoppiare quanto di buono sta avvenendo negli altri Paesi
Se andiamo a guardare le spese correnti di protezione sociale nel resto dell'Unione Europea
Dai dati che abbia a a una spesa anche leggermente inferiore rispetto a quella della media europea se la media europea è e parliamo già in euro dato che siamo in regime di euro di quattro mila settecentoquattordici euro pro capite in Italia si spende tre mila quattrocentoquattordici euro pro capite
Quindi il problema non è la quantità di spesa ma è come si spende però questo è un discorso già si diceva prima tra l'altro
E notevolmente quanti sostenitori che abitiamo ordinata
Beh ma d'altronde questi sono sono i dati reali che gravano sul sul dottor miglia ma gravano poi sono imprenditori su come i cittadini dato questo un discorso fortemente giustamente preso anche nella relazione della presidente Marcegaglia fatta
HP cioè lui come si spende
Pesa asta agli a coperta per il sessantacinque per cento dalle pensioni che è positivo tra virgolette attualmente cioè in aumento purtroppo il quattordici per cento soltanto destinato all'assistenza sociale e quindi il problema è come si spende cioè ma la questione così come accennava prima tra l'altro il dottor
Per Nicole si
Ecco OPA da questo punto di vista deve essere un modello per capire perché come ad esempio mentre in Germania si spende sì sei mila duecentottantasei è un puro pro capite quindi quasi il doppio dell'Italia ma certamente spesi meglio certamente spesi
In moltissime di quella formazione proprio di cui si parlava prima in particolar modo per alcuni settori
Ad alta intensità lavorativa come ad esempio per esempio l'apprendistato cosa che in Italia su cui in Italia siamo assolutamente insensibili
E anche su notevoli incentivi per la produzione di lavoro autonomo io sono venerdì scorso al nella c'è stato un interessantissimo dibattito con la presentazione del secondo rapporto sull'occupazione in particolar modo l'occupazione giovanile ecco son venuti fuori i dati abbastanza particolari quella di portare proprio questo sul lavoro o autonomo
E ci sono dei dati bassissimi di attitudine al lavoro autonomo da parte degli italiani dei giovani italiani soprattutto perché ci si chiedeva perché c'è ancora la cultura del posto fisso perché ancora si tende a cercare un lavoro dipendente di un certo tipo ecco io credo che oggi chi a desiderare voglia di cercare un lavoro autonomo a scarsissimi mezzi
Dal punto di vista credito dal punto di vista delle informazioni imprenditoriali dal punto di vista anche di quelle scusate qui con il mio pallino sono un po'i fondi strutturali ma quelle che sono le informazioni su quelli che sono i benefici comunitari che derivano
Dai finanziamenti e comunitari
Un esempio positivo in Italia laddove è arrivata la legge per l'imprenditoria giovanile che ha quindi determinato un'attitudine al lavoro autonomo e quindi ha creato imprenditoria ecco la legge sia radicata la legge appunto dei buonissimi risultati ma soltanto in scarsissimi casi soltanto in una misura in una percentuale esigua tra l'altro siamo oggi in una fase di selezione dei progetti per la legge sull'imprenditoria giovanile
Forse anche esagerata per cui moltissime Progetti vengono le vengono rifiutati
Se lo stesso tipo di informazione ci fosse anche su quelli che sono i benefici che vengono dall'Unione Europea e lo ripete in particolare sull'utilizzo
Dei fondi strutturali che sempre quelle che ne parliamo ci sono dei dati allarmanti ancora di non utilizzo dei fondi strutturali stessi
Sicuramente l'attitudine a creare attività in pendolare quindi ha lavorato a non sarebbe bene diversa io non voleva andar fuori tema parlando di questo perché naturalmente
Quando si parla di creazione di lavoro di creazione di sviluppo e quindi di produzione di ricchezza allora sì che c'è una possibilità di redistribuzione di ricchezza naturalmente facendo leva su non sull'aumento di quello che è la percentuale di spesa
Pensionistico ma sulla giusta ridistribuzione su quella che invece la spesa per l'assistenza che ancora a mio parere esageratamente basse vitali
O no
Vanessa
Ah ecco svelata
Non solo come presidente della BNL Mario come presidente ex Presidente di Confindustria in un momento in cui l'idillio tra Confindustria e il governo non era così palese
Sì certo ecco completa Award non c'era sul belvedere Gallo prego ancora così palese da esso con D'Alema l'apertura di credito è stata forse sarà da molti giudicata eccessiva ma forse ha ragione
L'avvocato Agnelli è una importante Predatore quando dice che solo un governo di sinistra può fare una politica cioè di destra o comunque a favore delle delle impresa innestati D'Alema ha mantenuto la finanziaria di Prodi ispirata da Ciampi quattro otto quattordici mila settecento miliardi però presiedendo un Governo di sinistra ne sta cambiando via via i connotati
In particolare aumento delle pensioni sociali da ottanta cento mila lire l'assegno maternità l'assegno per le famiglie numerosi sa alla fine
Tele impresa sì
No io
Se naturalmente può replicare anche abbia sulla rottamazione però volevo le patologie da quello che poi sarà l'argomento della tavola rotonda anche sottosegretario allo Stelvio prendono il via i nove minuti
Innanzitutto vorrei come dire tranquilizzare Micossi
La nostra moda ricetto per l'impresa e l'ha detto per le industrie e quindi la banca come l'industria ecco una banca come l'industria sono ambedue dell'impresa a maggior ragione la Banca Nazionale lavoro che oggi passa da soggetto a preveda pubblica assoggetta totale e diffusa proprietà privata
Con importanti azionisti uno dei quali è qui nella persona del presidente Siglienti quindi non c'è nessun dualismo nel in questo passaggio anzi personalmente io
Sono particolarmente lieto di come viene a presentare simbolicamente nel mio piccolo questo trait d'union
Io volevo ricordare qui l'ha parlato solo di pensioni
C'è un tema importantissimo
Che è un tema che è difficile gestire in questo contesto
Che prima o poi dovrà essere richiesti ITO
Per motivi oggettivi
Ma che non esaurisce grazie al cielo
Né tutti i problemi le tutte le prospettive che derivano dalla situazione dell'Euro dico questo perché io faccio parte della dell'ultimo dei Mohicani chiamiamolo di quella categoria in estinzione che poiché non cambia spesso idea se non per fatti molti
A mo'di a novembre novantaquattro un accordo col sindacato per fare una riforma delle pensioni
Compatibile
Con i problemi di finanza pubblica e anche con l'accettabilità sociale tutto non trovammo un'adeguata attenzione del Governo dell'epoca nel novantacinque quando prendemmo posizione pubblica e immediata
Di dissenso sulla riforma pensionistica che oggi è vigente
Non trovammo
Tutte le analisi che oggi sono diffuse non in questa sala soltanto nel paese e nelle istituzioni pubbliche e private italiane esteri questo lo dico perché senza fare come dire elenchi dei buoni e dei cattivi basta andarsi a rileggere i giornali della settimana successiva che si trovano tanti nomi importanti che passano per simbolo del come dire dell'integrità cultuale comportamentale italiana è che quel giorno quei giorni erano distratti
Quindi devo questo sapendo che il problema delle pensioni esiste sapendo che il mondo dell'impresa attentato positivamente di risolverlo
Certo per il mondo dell'impresa è difficile
Toglierci la possibilità di come dire utilizzare una norma i momenti di difficoltà ma questo non ci credo non sia un dovere delle istituzioni fare la norma in quella direzione e il mondo dell'impresa in quei passaggi importanti io mi onoro di essere stato imponenti
Il rappresentante del mondo ripresa ha scelto
La norma generale dispetto all'interesse particolare non perché era buona perché era stato come dire attenta alla dimensione del medio periodo quindi pensava comunque gli convenisse quindi tornare pensioni esistere ha detto benissimo il presidente Siglienti quando dice bisogna a vere una sostituzione effettiva dei fondi privati e non integrativa
Lo dicono le osservazioni di biglietti Doris di Cazzola però questo problema
O comunque ammesso che si modernizzarsi e l'attuale norma di legge
Sistema contributivo pubblico più rapido e sistema pensionistico ad età di come di uscita più elevata non risolve il problema
Io
Sostengo sostenevo già allora che purtroppo il problema del sistema pensionistico nel medio termine
Non è risolto neanche da un'applicazione integrale dell'attuale principio ispiratore dalla normativa perché non esiste la possibilità di avere un sistema contributivo perfetto a come dire
A governo pubblico e ha quindi a vincolo di solidarietà è una contraddizione in termini
è evidente che noi non siamo in grado oggi di cambiare sistema perché tutti i Paesi che hanno cambiato strutturalmente sistema sono andati sulla fiscalità generale
Ma per andare sulla fiscalità generale per finanziare la previdenza obbligatoria pubblicamente bisogna avere una fiscalità generale che allo spazio per essere utilizzata a questo scopo
Poi ne abbiamo una fiscalità generale alta che viene utilizzata per altre cose noi per risolvere strutturalmente il problema delle pensioni dobbiamo ancora fare tre passaggi primo dobbiamo ridurre tutte le inefficienze e quindi poterli dunque la fiscalità generale
Seconda cosa la fiscalità generale le tasse che paghiamo ciascuno di voi secondo capire che la fiscalità generale è l'unico strumento nel medio lungo termine
Che può pagare la previdenza obbligatoria mena
Terzo accompagnare questo processo con i fondi di investimento privati che siano alternativi e non integrativi
E che riescano a coprire le esigenze della qualità della vita dei cittadini altrimenti il problema non si risolve perché l'esempio da fatto Doris non è un esempio ben posto perché lui ha detto spacciamo settantacinque Ziege è stato tolto io dico facciamo cento anziché settantotto perché io penso tutti voi un programmino di cento anni anche se non dichiarato ce l'abbiamo
Non si capisce perché negli ultimi venti anni l'età media della vita è un ritardo di venti anni e nei prossimi venti non può aumentare di altre ventidue
è perché altrimenti vuol dire abbiamo un calo tecnologico che si preoccuperebbe pure il Santo Padre che cortesemente voglio dire il Louis a diciamo dato attenzione alla tecnologia dalla per della nel computer allora il problema è un problema molto più strutturale
Della modernizzazione di questa norma di legge che peraltro esiste ciò detto
No io volevo
Spende una parola positiva perché altrimenti dicevo prima dove se quelli i ragazzi che stanno per sentirci di una siamo a luglio un dibattito sulle pensioni anziché a un dibattito sull'Euro e secondo ragazzi
Ci potevate fa passa un venerdì pomeriggio un po'più tranquillo perché domani e sabato e domenica e quindi avrebbero detto alla prossima volta i giovani imprenditori Coppa organizzata all'inizio settimana questo convegno alla figlia perché altrimenti ci poniamo quello che in un americano si direbbe Weekend
E allora c'è anche un fatto positivo dall'euro per molto importante
L'euro è una condizione fondamentale di modernizzazione del sistema istituzionale ed economico dell'Europa
L'Europa è il continente che per primo ha scelto e ha capito che bisognava integrarsi ed aprirsi del mondo però è quello che ha più difficoltà
A cappottata e le proprie leggi i propri comportamenti a questa novità che essa stessa ha introdotto e come un giocatore di scuola sia determinata finalmente al ministro Atreo
Arrivata in ritardo si chiedeva Abete prima mi hanno già fatto la domanda maliziosa io non sono mai maliziose ho detto che la tormenta di neve non è responsabilità del ministero dei trasporti
Allora Tiziano Como Crash io avevo dato Tiziano non ti preoccupare comunque presto diciamo era una diciamo un'idea cattiva che non era stata diffusa sul sul pubblico insomma tutti quanti noi pensavamo che effettivamente fosse un problema che non dipendeva da te metà la struttura dei servizi pubblici italiani
Volevo quindi completare il mio intervento
Visto che il ministro tale salivate quindi può spendere per una parola positiva non solo di preoccupazione
L'Euro quindici mette nella condizione di potere
Avere una ma l'opportunità con i Paesi che sono più strutturalmente organizzati rispetto al nostro
Avevo una pari opportunità non significa che noi siamo sicuramente competitivi significa che possiamo competere
Perché la un ci fa fare questi passi avanti primo abbatte la rendita finanziaria non ce lo dimentichiamo mai
Negli ultimi dieci anni quindici anni questo Paese è stato compresso in gran parte per motivi di deriva di finanza pubblica e per motivi di mancanza di mercato
Da uno squilibrio
A favore della rendita finanziaria quindi le strutture produttive interna dove strutture anche le banche che funzionavano come in prese e non come soggetti di elargizione
Erano spiazzati rispetto a coloro che si limitavano semplicemente a intermediare senza fare valore aggiunto
Lei è un po'eliminando riduce fortemente a questo rischio quindi tutti i produttori siano essi produttori industriali produttori dalla finanza produttori delle assicurazioni produttori delle professioni cioè tutti voi dite quando la mattina si sveglia pensano a qualcosa di positivo da fare e non soltanto col passare la giornata dall'Eur ci guadagnano secondo lei è un po'
Fonte
I monopoli e gli oligopoli perché poi ci obbliga ad avere quanto meno un altro contenitore del Paese
Perché poi c'è il problema delle liberalizzazioni interni ai Paesi che faremo un'altra che ma quanto meno ci obbliga vi è qualche altro competitor interno di fatto obbliga a quelli che erano abituati a fare i monopolisti e io i comunisti a faticare un po'di più
Questo non è una cosa che fa piacere agli oligopolisti ai monopolisti io non trovo nessuno che la sera quando va a letto dice come sono contento che ho faticato di più e ho guadagnato di meno sospendere però il sistema di mercato funzione se c'è sempre una competizione più forte e più corretta e quindi l'euro ci dà una mano in questa direzione
Terzo lei Ugo Conte la la rendita burocratica
Perché obbliga i decentramenti quello che prima diceva Micossi obbliga apportare le decisioni più vicino all'efficienza piaccia o non piaccia i processi sono in corso quarto
Lei è Ugo comunque la rendita assistenziale
Cioè è che i cittadini italiani i lavoratori italiani pensino di poter vivere di rendita per molto tempo dopo fuori dal sistema produttivo io vi porto un esempio in prima persona
Nella privatizzazione della Banca Nazionale del lavoro il numero dei dipendenti
Che ha sottoscritto in questa settimana
Le azioni quindi scegliendo di
Cambiare una quota di TFR garantito in una quota di azioni con un rendimento positivo auspicabilmente però evidentemente ha visto eh per usare un aggettivo perché non voglio dare il numero perché lo voglio dare alla fine del del percorso ecco usa un aggettivo che è un aggettivo chiudete è un numero enorme
E nove il che vuol dire da un lato
Che i lavoratori della banca hanno fiducia nella banca il che per chi di voi eventualmente ha fatto questa scelta comunque come dire è una condizione non negativa ma dall'altro che io i lavoratori
Capiscono che cambia il sistema e quindi cercano di stare dentro questo sistema che cambia quindi leuco ci pone dei problemi in più che dovremo comunque risolvere sulle pensioni
Ma ci risolve il problema della rendita finanziaria il problema della rendita monopolistica il problema veramente Ivan assistenziale e il problema della vendita burocratica purtroppo non ci risolve l'ultimo problema
La quinta l'entità quella che io chiamo la vendita ontologica cioè la rendita di chi sta dentro rispetto a chi sta fuori
Di quelli che lavoro rispetto a quelli che un lavoro di quelli che sono grandi rispetto a quelli che sono piccoli di quelli che stanno dei Paesi più forti rispetto a quelli che stanno nemesi voi voi
E questo grande problema sociali che rimane aperto dopo le otto come si fa ad aggredire a vincere la quinta l'entità quella ontologica per far sì che il uno sì effettivamente un'opportunità per tutti grazie
Grazie
Ringrazio avverte che ha ricondotto il discorso su quello che era il tema principale la euro perché
Grazie mi ha assistito perché inesperti ministro finora con il presidente Biljana con Siglienti con Cazzola Bono Doris
Soprattutto abbiamo ad esempio ha parlato di pensioni di ammortizzatori sociali ma in particolare il sistema pensionistico io su questo non la farò parlare allenavo già detto perché ormai il ministero del lavoro
E alle spalle
Però questi spunti che ha portato a Bethel mi sembrano comunque interessanti e in ogni caso come ministro di questo governo vorrei che la cinese qualche suggestione sulla mobilità la flessibilità l'apprendistato cioè qual è il futuro del mercato del lavoro in Italia e quali sono le tendenze in Europa partendo dalla buona riflessione della notizia positiva che ha voluto dare Abete qui alla platea anche di giovani studenti e giovani imprenditori che dice
State tranquilli al di là delle previsioni pessimistiche comunque la euro è una condizione fondamentale di modernizzazione
Fatto una sintesi rapidissima ma tanto lei già conosce
Ma Nietzsche
Ringrazio tutti mi spiace di arrivare qui a un punto in cui
Il dibattito di questa
Di questa tavola rotonda e già avviato quindi io interloquisco come posso ma mi pare da posso partire da quello che che ho sentito adesso
Che l'Euro sia un opportunità
Molti di noi lo hanno pensato adesso lo stiamo già cominciando a vedere
Quindi possiamo partire da questo ma come tutte le opportunità bisogna raccoglierle
Io credo che noi abbiamo dalle euro adesso poi arriverò magari anche a dire qualche cosa sul mercato del lavoro però mi pare che in generale
Si può dire che lo vedo anche con nuovo
La nuova posizione in cui mi trovo
E levo ex sicuramente pone una sfida
Di apertura dato che abbiamo un grande mercato questo
Di per sé è un fatto
Costituisce una provocazione positiva noi guardiamo e anche altri paesi il fatto di avere grandi mercati rompendo barriere storiche come quelle degli Stati nazionali e una opportunità
E un'opportunità poi il fatto che sia un un grande mercato che ha
Assunto una linea di liberalizzazione sì perché li abbiamo sentito
Però anche di liberalizzazione regolata
E qui qui cominciano le le difficoltà
Perché adesso
Quello che ha detto avete
Il
Questa spinta europea rompe pronta una serie di cosa comprare Bono polli rompe resistenza era un bene rompere limiti freni benissimo
Tuttavia
Che cosa questo significhi dato che le resistenze sono diverse ci sono gruppi forti gruppi deboli
Non è che automaticamente il la parte libera
Perché io vorrei dire che la la sfida dell'Europa che abbiamo è una sfida Linden Lab se volete usiamo questo termine intanto per comodità
La spinta Liber Liber realizzatrice
No almeno questa è l'impressione di molti di noi e anche scritta nei testi europei non produce
Necessariamente opportunità per tutti
Anzi
A dire il vero se uno guardasse agli ultimi anni
La redistribuzione del reddito per esempio
E anche limitis innings
Produttivi vediamo l'ultimo rapporto cerchie abbiamo discusso mi pare proprio
Con
Qualcuno dei presenti si vede che quello quello rapporto certi riguardava l'Italia nel contesto europeo
Bene se si guardano gli ultimi periodi da questi punti di vista le differenze
Tra
Mio non direi insider e outsider che pure è un
Perché è vero c'è qualche caso in cui chi che uno e dentro uno fuori qualche lupo dentro qualche gruppo fuori ma diciamo le differenza tra gruppi paesi regioni meglio che hanno posizioni storiche di partenza più forti e quelli che le hanno più deboli
Tendono a aumentar
Non a diminuire
Come dire che
La liberalizzazione per il petto da sola non
Costituisce e opportunità per tutti di cui è necessario una un'opera molto complicata
E per
Aggiustare per far sì che questa opportunità
Sia condivisa da il maggior numero di persone di gruppi questo è un questa una sfida non mondo abbiamo ricette perché no non pensiamo che questa si possa fare questo
Difficile
E questo difficile quindi lo si possa fare con gli strumenti
Di registi vicino propensa a nessuno
Non non abbiamo ricette preconfezionate abbiamo però questo problema allorquando si dice
L'Europa deve essere un'Europa accerto
Di grande mercato ma deve anche essere anche un'Europa sociale si vuole dire il potere politico e e le forze sociali dell'Europa devono
Trovare linee che servano a a contemperare e questa inevitabile fortissima spinta liberalizzatrice con anche una
Poi effettiva verifica che le le opportunità si distribuiscono bene Europa ha scelto il metodo non ha scelto il i risultati sono molto molto aperti
Io credo che il punto come ha detto prima i segnali siano positivo il metodo è il metodo
Della quello che noi chiamiamo il metodo della concertazione
Nella Costituzione europea non so se questo è già stato detto ma importante perché metodi queste cose politica cosa che abbia come dire la democrazia è un metodo importante sappiamo che e pieno di difetti ma come vi si diceva migliore che che abbiamo e allora in materia di societari e il metodo della concertazione è scritto nella Costituzione europea più di quanto non sia scritto nelle costituzioni nelle regole dell'Istat e vuol dire in sostanza che tutti lì
Quelli che hanno ha ha qualcosa da mettersi da metterci gli stakeholders devono insieme vedere qual è dei bilanciamento da fare questo si sta facendo
Appena perché fino a ieri eravamo tutti presi dal problema di far quadrare i conti quindi abbiamo colto la
Come dire ci siamo
Costrette a essere virtuosi sul versante finanziario adesso il dibattito che si sta facendo in questi giorni queste settimane proprio di dire beh vediamo se
La l'Europa oltre ad a vere e sistemato bene o male i conti insita insieme una politica
Del lavoro una politica degli Investimenti che sia in grado di rafforzare intanto di rafforzare lì la competitività complessiva dell'Europa nei confronti degli altri perché non è solo un problema di
Prezzi di mercato interno è un problema di efficienza complessiva del mercato europeo nei confronti degli altri e poi che si come dire altro che fronteggia assieme e quindi è possibile le possibili controindicazioni di una liberalizzazione che non abbia anche dei contrappesi questo è il il problema in cui siamo immersi siamo in mezzo a questo problema io credo ad esempio che quello che è stato detto in questi giorni
Anche da Ciampi cito Ciampi piuttosto che Lafontaine per dire perché mi pare
Più significativo se volete
Di applicare
Il metodo della intesa della convergenza europea non solo alla moneta ma ai problemi della Politi alla alla politica dei redditi
E molto significativo perché vuol dire proprio questo la liberalizzazione è un vento che spazza tutta l'Europa vediamo di mettere assieme e le forze sociali e politiche per che la distribuzione del reddito lo portano i tassi equilibrata
Io quello che ha detto finisco poteri non la voglio fare spero di avere un altro giro no o non so come sia l'agente di commercio gli usi tra carcere e non solo
Solo Micossi è stato privilegiato ha parlato venticinque minuti gli altri tutti dieci minuti io quanto sono stai a dieci qui ora e tre quarti finisco con questo concetto più quello che
Che dice che ho sentito dire da da dette e la rottura dei monopoli la rottura
Proprio per
Dire che i segni positivi che che si vedono
Certamente hanno provocato reazioni salutare io ho seguito un po'in altra posizione le prime reazioni del sistema bancario italiano che
No non solo mai direi tutto il sistema operosità marca italiana era particolarmente diciamo resistente al all'innovazione
Mi sembra che le reazioni siano positive
A si è trovato una formula per fare un po'aveva un mercato del lavoro nel sistema bancario un po'meno ingessato progressivamente più qualificato senza buttar fuori sulla strada migliaia di persone
Non ho dubbi non mi ha sorpreso quello che hai detto della partecipazione dei lavoratori all'azionariato mi mi pare molto positivo una fuga storia simile io l'ho vissuta per l'Alitalia l'Alitalia era sull'orlo
Del della bancarotta
Perché lì era intatta prima la liberalizzazione o spaventando impietosamente a se è stata una buona reazione si è cercato un equilibrio l'azionariato ai dipendenti è anche lì molto radicato adesso come ministro dei Trasporti sto vedendo
E la stessa operazione molto delicata in settori resistenti simili come il trasporto terrestre
In cui non ancora tutti sono convinti che la liberalizzazione dietro l'anno
Proposito di di trasporti terrestri sicuramente una delle grandi scommesse dei prossimi dieci anni è quella tutto dei Trasporti e delle Infrastrutture
Proprio nei giorni scorsi propone un'intervista a programmate le Camere presidente Fossa ha detto che Confindustria
Non so se anche la dottoressa Marcegaglia fino a qualche tempo fa era contraria ha una grande opera che questo governo invece sembra proprio voler attuare
Quella del ponte sullo Stretto invece ultimamente dilagano cambiato idea perché tutti gli imprenditori anche di quelle regioni Calabria e Sicilia
La valutano come un'opportunità di di rilancio anche per il Sud qui abbiamo Gianfranco Imperatori che prevista una seconda tavola rotonda ma che ha fatto uno studio una dei tanti studi di fattibilità che in questi decenni essi distanti sono sono stati fatti sulla ponte sullo Stretto e su questo vorrei conoscere il qual è l'opinione del del ministro dei Trasporti
Ma noi abbiamo detto anzi realtà
Ha detto D'Alema lo ha detto Dini insomma se ne parla così tanto io ma mai negli anni passati direi che la posizione che mi pare più
Ragionevole è quella che il problema che era stato accantonato nonostante i vari studi
Peraltro molto differenziati tra di loro e quindi tutt'altro che conclusivi il problema è stato rimesso all'ordine del giorno collega Micheli che ha la magna pars
In materia ha detto bene dicendo noi riteniamo che questa sia un'opera da riprendere seriamente in conto Filippini considerata non ha detto
Si farà domani mattina al cento per cento ma ha retto è una delle questioni grandi questioni da rimettere all'ordine del giorno quindi no non è così ottimista fra ma scherziamo ma questa è un'opera enorme che ha implicazioni
Complessissimo
Ce ne siamo ci siamo un po'di litigati un po'dimenticati per cinque anni sarebbe avventato di dire domani mattina si fa sicuramente costa tanto eccetera
Sì riprenda seriamente in considerazione ci si dedichi qualche mese di attenzione seria e si decida con molti elementi
Che inducono a ritenere che la decisione sia sia utile ma
Calma
Io farei un ultimo giro di interventi sul ritornando al tema Euro nuovi equilibri sociali però questa volta vi pregherei di essere molto brevi e in particolare di centrare il puntare l'attenzione sull'impresa e quali vantaggi o quali svantaggi per l'impresa
E possiamo iniziare da Luisa Todini
Allora in tempi europei se posso darò qualche flash su quella che era
La mia opinione giustamente ha detto Luigi Abete parliamo di euro parliamo di di situazioni positive però lo slogan euro non basta non è uno slogan soltanto o retorico perché è indubbio il fatto che essere entrati nell'Unione monetaria dall'inizio quindi dal maggio scorso
è stato ma è una nota estremamente positiva tutti noi abbiamo visto quanto c'è accostato
Quanto ci costerà anche nei tempi a venire ma tutti noi siamo convinti e solidali con il fatto che sia stato fondamentale ma non basta in quanto l'euro e la dimensione dell'euro dell'unione monetaria
Deve far tendere l'Italia a quelli che sono gli standard di vita europeo accennava anche il dottor Micozzi nella sua la relazione si è parlato di una Maastricht della pubblica amministrazione ecco io credo che questo sia un tema da rilanciare fortemente la pubblica amministrazione italiana anche gli standard e livelli che non sono paragonabili alle altre pubbliche amministrazioni europee e non c'è bisogno che andiamo a vedere
I nostri cugini francesi da tempo maestri in questo basta che andiamo in Spagna e vediamo quali sono le realtà spagnole per renderci conto che nonostante la Spagna è rientrata nell'europea soltanto dodici anni fa ha fatto dei passi da giganti
Rispetto all'Italia
Euro non basta perché perché ci vuole una necessaria armonizzazione fiscale per poter godere di quelli che sono i benefici nonostante quello che poi oggi leggiamo sulla stampa economica e non solo e cioè che il britannico Brown
Ha messo uno stop a quella che un'armonizzazione fiscale perché naturalmente la Gran Bretagna preoccupato in quanto loro hanno una bassa pressione fiscale rispetto alla media lo paese quindi temono un rialzo della loro pressione fiscale ecco i nostri governi dovranno invece essere molto presenti da questo punto di vista perché perché se è vero che è estremamente positivo essere all'interno dell'Unione monetaria
Europee tutti ce ne rendiamo conto tutti conosciamo quali sono i vantaggi
A parità di pressione fiscale nei prossimi anni
Continuando magari l'Italia ad avere ancora una scarsità di offerta nei servizi rispetto agli altri Paesi europei ma chi mai avrà più volontà desiderio opportunità di venire a produrre reddito in Italia
Se la pressione fiscale per esempio in Olanda rimarrà tale cioè un trenta per cento quindi quasi la metà
Rispetto a quelle italiana con dei servizi assolutamente più o adeguati ad uno standard di livelli di servizi pubblici assolutamente più adeguato l'Olanda l'Irlanda come altri paesi europei quindi c'è una necessaria
Necessario bisogno di tendere verso quel su quelli che sono dei parametri di vita economica sociale e culturale europei a questo deve servire più che mai
L'Unione monetaria a questo devono servire anche quelli che sono gli strumenti oggi create attraverso l'unione monetaria ultimo flash la Banca centrale europea non può essere soltanto uno strumento
Nato per tenere bassa l'inflazione deve avere anche una funzione foto una funzione sociale lo si è detto più volte in questi ultimi tenti la Banca centrale europea deve svolgere anche e soprattutto quella funzione sociale per esempio
Di tenere basso il livello di disoccupazione e la stessa funzione che svolge la Federal Riserve nelle negli Stati Uniti d'America ecco cerchiamo di prendere quelli che sono gli esempi positivi grazie
Per la sinteticità Giuliano Cazzola
Io voglio come cittadino voglio cogliere un'occasione spero che mio discorso Nunzio frainteso
Per rendere omaggio al presidente Vittorio Merloni preceduto qui in prima fila e alla Confindustria presieduta da Vittorio Merloni dieci quindici anni or sono
E le voglio spiegare anche perché adesso ne stiamo parlando di questa Italia che insieme ad altri dieci Paesi ha varcato le soglie dell'Europa
Perché lo sto spiegando gestorio ci sto arrivando per noi impera il per fare questa cosa abbiamo messo in moto una valanga
Fino al novantadue scusi Marcegaglia ha detto perché è bravo agli altri presidenti io sinceramente animali convergente mi consenta mi consenta di violare un popolo che l'ospitalità io vorrei qualche volta la Confindustria Vittorio Merloni
è un'opinione mia naturalmente però
E scusate però è l'asiatica il Regolamento altrimenti poi perdo tempo uno
Allora noi abbiamo abbiamo avuto abbiamo messo in moto una valanga dal novantadue al novantasette questo Paese ha tirato fuori di tasca sessanta mila miliardi ogni anno mediamente ogni anno
Però questa valanga è cominciata con una zolla con una folla di neve che è caduto giù dalla dalla montagna della del potere consolidato di questo Paese mille dove c'erano ottantaquattro la disdetta dalla Confindustria la scala mobile
Ceroni abbiamo smesso di sprofondare nel Mediterraneo che hanno cominciato Malgara a varcare alti dice oggi abbiamo un'inflazione che ancora più alta di quella degli altri Paesi
Ma che diciamo di aver reso radicata il merito ce l'hanno quelli che fecero con la Battaglia d'allora al governo nel sindacato nella Confindustria
Per quello dico che ogni tanto qualche asprezza qualche rottura qualche conflitto sociale di più meno concertazione
Meno meno meno meno aperture di credito probabilmente servirebbero di più questo Paese nel cammino che ha nel cammino che ha che ha davanti
Voglio fare un'altra cosa voglio dire un'altra cosa la se la la la parlamentare europea qui ha parlato della Mustang della pubblica amministrazione
Scusate poco più che una battuta però è bene che le cose si conoscono si sappiano se voi date a prendere una Gazzetta Ufficiale della fine di settembre trovate che questo Paese
A messo in piedi una commissione la commissione che ha prodotto un Regolamento un decreto interministeriale di duecentouno pagine
Che ha fatto lavorare le persone per distribuire i cinque miliardi sulla base di una legge dello Stato a comuni
Che dovevano sovvenzionare diciamo degli indigenti che erano delle dei problemi sanitari gravi
Vede questi cinque miliardi sono stati distribuiti tra più di sette mila comuni a qualche grande Comune andato un milione due milioni ma ci sono centinaia di comuni in questo Paese
Un decreto a firma del ministro Napolitano del ministro Rosi Bindi del ministro Livia Turco centinaia di comuni in questo Paese cito la Gazzetta Ufficiale che hanno avuto decine di migliaia di lire dieci mila sessanta mila trenta mila centocinquanta mila centodieci mila
Questo è un modo in cui questa Italia che fa le riforme Bassanini no chi vuole e farà la Mustang dell'occupazione la Maastricht che della pubblica amministrazione butta i soldi dalla finestra
Darsi viene
Ma io volevo rispondere direttamente cioè alla domanda punto che cosa
Che cos'è anche lei ai complimenti che ha fatto c'è un errore certo certo poi
La sua responsabilità oggi è stato particolarmente cortese
Io volevo risponde direttamente alla domanda che cosa vuol dire per le imprese queste per questo a questo nuovo orientamento
Dello stato sociale
Che però tutto vorrei anche però non esageriamo illegale con l'euro e con la
E e con l'Unione europea nel senso che non dimentichiamo che questi problemi che abbiamo evocato tutti vorrei abbiamo toccato sono comunque dei problemi che i paesi europei il più o meno avrebbero comunque dovrebbero risolvere comunque
Naturalmente il contesto europeo rende più grave
Il fatto una mancata soluzione
Allora le imprese di che cosa hanno bisogno si è detto che in Italia si spende meno per lo stato sociale di altri paesi però il l'onere e sulla fattore lavoro le riprese
Così tanto i contributi considerata una tassazione e che grava quindi sui lavoratori e sulla torre di lavoro e ancora tra i più alti credo il più alto che in Europa Pericle
Cosa hai perché quello che interessa le imprese la riduzione dell'onere complessivo sul fattore lavoro che naturalmente non va spostato tutto il spostato sul capitale
Anche se in passato il capitale è stato sollevato da questo onere che appunto ritenuto tutto sul lavoro perché oggi questo probabilmente scoraggi avrebbe gli investimenti
Quindi bisogna vedere se spostare l'onere sociale sul privato con questi proventi di privatizzazione appunto serve poi a scaricare
Il contributo delle imprese e dei lavoratori perduta particolare per la previdenza
E un problema che ho sollevato prima
Questi nuovi fondi aperti
Rischiano di non essere concorrenziali con la previdenza pubblica e il legislatore attentato sul tutto sull'incentivo fiscale questo
Dicevo di scale può portare delle distorsioni poco penalizzate altre forme previdenziali assicurative che sono oggi passate e può anche costituire un
Il limite e qualche freno al processo dei armonizzazione fiscale in Europa ricordo tra l'altro che l'articolo cinquantuno del trattato denuncia che il sistema il sistema di stato sociale dunque trasferite non deve costituire una barriera alla libera circolazione dei lavoratori la libera circolazione dei lavoratori europei
Gli obiettivi principali del trattato io credo che introducendo eccessive
Facilitazioni fiscali si rende più difficile l'armonizzazione dei sistemi e questo può anche costruire una barriera allora raggiungimento di questo importante obiettivo che appunto la libera circolazione dei lavoratori
Grazie assicura il microfono a Gianni Billia
Ma che vuole dare un una voluto né positiva come ho detto sul sull'euro
Direi che l'euro costringe la pubblica amministrazione a confrontarsi allora poi come fisco ci confrontiamo con gli spagnoli
Gli spagnoli hanno fatto un'agenzia per riscuotere i contributi se avevano trenta mila persone
Il fisco ne ha sessanta mila Pilo Guardia di finanza
Confronti sono molto faccio
Però è anche un discorso non soltanto di dire che la pubblica amministrazione devono lavorare di più qui si tratta di avere anche la consapevolezza politica che bisogna fare le holding
Perché certamente quaranta enti che pagano le persone non hanno senso non vedo nemmeno aspettare affondarli quando vanno in rosso
Perché molto facile avere che lui tranvieri il ferrovie vendono all'INPS ecco perché sono in rosso
Poi magari verranno in corso anche dirigente anzi sono già in corso i dirigenti d'industria come voi sapete e allora hanno chiesto all'INPS che bisogna fare un disegno
Vorrei che Agenzia per riscuotere i contributi un'unica agenzia per pagare le pensioni in termini di macchine ognuno ha le sue regole altro differenziazione
Ma non è pensabile mondo industriale si unifica fa margin che sinergia noi continuiamo per un modello fordista Otello visto diviso
Se lo poteva per di pubbliche dei di piccole e medie imprese come le Marche è opportuno Pollione ottimistica per le Marche un po'peggiore per il Piemonte
Noi abbiamo avuto un incremento in dieci anni di ottocento mila lavoratori delle piccole medie imprese
Quindi la capacità di imprenditoriale molto alta che ha aiutato l'espulsione di circa quattrocento mila lavoratori delle grandi imprese
Io su molto preoccupato di vedere la cassa integrazione guadagni alla Fia
No perché la paghiamo noi non è questo il problema è se il prodotto è competitivo oppure no
Perché quando vedo che la Mercedes compra la Chrysler e noi mandiamo in cassa integrazione guadagni gli operai di Torino con le per fare le macchine comincio a preoccuparmi sul futuro quando nel due mila due i giapponesi potranno vendere indifferentemente dalle quote che oggi ci hanno sono ancora contingentate uno dei pochi Paesi in Europa
Aprendo due
Nella divisione internazionale del lavoro ci mette in primo piano tutte le denunce che abbiamo perso noi abbiam perso i computer
Abbiamo perso la chimica pene
La farmaceutica
Abbiamo perso l'ottica chi se lo ricorda la Ferrania
Non produciamo in tecnici sui film sulla produzione televisiva come lo sto conduttrice ben sa la RAI comporteranno qualche centinaio di miliardi
Perché
Chiaramente c'è una crescente imprenditorialità e di strategia
Io corro da un disegno strategico anche politico che non si può pensare che azioni solo il mercato la liberalizzazione a definire la divisione trattato dal quindi la comincia il totale delle Regebe imprecise su qual è il ruolo che il nostro Paese con quell'alto costo del lavoro che avrai con di non avere potrà fare certamente no i prodotti che sono i compiti più in competizione
Con i soli con le organizzazioni che possono possiamo fare in Romania o in Albania ma certamente guardando quei prodotti ad alto valore aggiunto tipi Gillo cultura ed una qualificazione e di una società un infrastrutture tecnologiche
E competitive compasso lavoro con passo corto dov'è Pubblico microzone tempi certi e un rapporto cura problemi sono così conflittuale per mio Danubio il numero i crediti che il fisco vanta sulle aziende son centoquarantacinque mila
Quelli che l'INPS vanto sulle aziende son cinquanta mila non entro nel merito sono buoni Gigi contenzioso eccetera
Ma questo è un sito molto pericoloso significa che non c'è un patto di collaborazione c'è ancora un muro contro muro fra Cicchitto
Crea ricchezza e produce e lo Stato che vede l'azienda non come uno fattore di sviluppo ma ancora un qualcosa con cui controllare in termini negativi questo è a mio avviso un salto politico di comportamento che la pubblica istruzione deve fare
Io
Allora vorrei anche chiedere la Doris come vi state preparando come istituti privati alla competizione europea e quali vantaggi potrebbero essere per l'impresa
Sì e qua mi riallaccio a quanto è stato detto e i giudizi positivi dati sull'euro
Erano solo dopo un giudizio positivo dico che
Per l'Italia e per tutta Europa l'euro è una scelta obbligata
Pubblicata perché siamo di fronte a una sfida che anche perché non possiamo tornare indietro ormai no no ma era comunque obbligata guai se l'Europa non avesse fatto questa scelta e guai se l'Italia non avesse partecipato la Scelta
E quindi attuato politiche per entrare per essere della partita e mi mi spiego perché
Siamo di fronte a una sfida che è globale che mondiale
L'euro si inserisce in un processo di liberalizzazione
Dei movimenti dei capitali
Che che è generale
Dal nostro punto di vista di gestori del risparmio dei clienti e di aziende che si preoccupano
Di dare un capitale adeguato di creare una pensione integrativa oggettiva adeguata
Cerchiamo di gestire di investire il il denaro là dove ci sono più opportunità Lucky a terra
E allora noi ci confrontiamo quel mercato americano
Che da solo
Fa il cinquanta per cento dei mercati mondiali
E quindi un polo di attrazione del risparmio
Mondiale fortissimo
Perché noi non siamo più i cittadini italiani dal punto di vista di risparmiatori e non siamo più neppure sono cittadini europei
Noi siamo mai cittadini del mondo perché possiamo noi italiani marchigiani piuttosto che e siciliani investire il denaro esattamente come fa un tedesco
Esattamente come fa un inglese esattamente come fa un giapponese esattamente come fa un americano e quindi il denaro dagli Stati Uniti può venire in Europa o viceversa
E allora si creano delle zone di competizione per attirare i il capitale che è necessario per creare lavoro
E quindi significa avere mercati di dimensioni adeguate
Ed efficienti
Abbiamo assistito questa settimana privatizzazione
Dell'azienda presieduta dal dottor Abete che ha avuto un grande successo e questo è un passo di un'azienda nella direzione giusta
Ma dobbiamo ricordare che dal canto a meditare italiano oggi rappresenta il due virgola quattro per cento dei mercati mondiali quindi da solo non va da nessuna parte
E tutta l'Europa messi insieme non solo l'Europa dell'euro ma anche di quei paesi che ancora non partecipò né all'euro come per esempio l'Inghilterra e tutti gli altri tutti insieme facciamo il settanta per cento del mercato americano
Per cui c'è pone la necessità di integrazione di creazione di un mercato unico europeo per tutte le aziende europee
Capace di attirare risparmi Investimenti in maniera da dare una risposta Rizzato adeguata soprattutto alle categorie più deboli i disoccupati di cui si parlava prima
Quando
Ritorno un attimo sul primo argomento io ho fatto quella conteggio semplicistico su quanto costa su quanto costa una persona che va in pensione anticipata
Che ha un costo che va a morire che è molto più elevato di quanto non possa sembrare a prima vista è chiaro che ci vogliono delle soluzioni diverse nel tempo
E sono varie soluzioni che dobbiamo percorrere insieme
Il dottor Michele ha indicato per esempio la necessità di fare investimenti per far sì che queste persone cinquantasette enni cinquantacinquenne siano in grado di trovare ancora lavoro
E questo è indispensabile ma non basta
Perché se noi proponiamo il cinquantacinquenne a trovare il lavoro e lo trova lo trova Spesal venticinquenne diventerà già preparato allora il problema non è solo avere le persone adeguate
Ma che ci siano più occasioni di lavoro perché le grandi industrie come osservato che gli esperti espellono persone più che assume alle e allora mi riallaccio a quanto ha detto l'onorevole Todini che ha indicato una serie di soluzione perché si creano occasioni di lavoro
Ed è necessario ma non è ancora sufficiente perché uno dei dati fondamentali è che arrivino i capitali
E quindi che ci sia un mercato euro è tenuta
Grazie ho finito un mercato europeo competitivo perché gli atti grazie
Io a un ad Abete avere che fare una domanda da presidente di Confindustria si è più volte battuto per un abbattimento dei tassi adesso che sta dall'altra parte
Assai inflazione strutturale come il sistema economico
Nel quale viviamo le vivremo nei prossimi anni cosa che deriva sì certo dal Governo dalla finanza pubblica ma deriva solo soprattutto da una cosa che non vi dimenticate mai deriva che aumentata la competizione
In Italia in modo particolare
E lo sanno i piccoli imprenditori che stanno qua dentro aumentava la competizione spesso purtroppo anche fuori dalle regole ma questa è una un altro problema allora l'inflazione bassa quando c'è la competizione come dire garantita
Voglio dire allora con un'inflazione bassa
Anche come dire le imprese bancarie guadagneranno sempre più sulla qualità degli investimenti di credito che faranno e sulla quantità
Delle operazioni che riusciranno a far muovere quindi se l'economia si muove
Chi intermedia la finanza
Pene le altre strutture produttive a più spazi quindi sotto questo punto di vista io sono convintissimo che è un affare non solo per la banche che presiedo ma per il sistema bancario
Aveva un sistema bassa inflazione e a bassi tassi di interesse per questo ci costringerà tutti ad avere costi più bassi e ad a vere quantità di lavoro più alte
Ciò detto noi comunque come sistema economico vedi siamo oggettivamente abbiamo un'opportunità in più
Perché visto dall'ottica dell'impresa bancaria
Noi siamo il Paese nel quale c'è la più grande quantità di risparmio e il più grande numero di imprenditori quindi non abbiamo strutturalmente ammesso che fossimo competitivi come gli altri
La capacità di investire risorse in misura maggiore perché il popolo italiano un risparmio di più
E la quantità di utilizzatori di queste risorse più ampia ovviamente bisogna saperle fare il treno Sosa dando l'idea e bisogna farlo in termini efficienti e questo dipenderà anche dalla capacità di ciascuna banca di dotarsi di infrastrutture se c'è qualche mettiamo nell'ottica dell'impresa industriale così faccio la seconda riflessione e la risposta l'ha data Vittorio Merloni quindi concludo colui così faccio
Anch'io il peana gettonatissimo nel sistema federale in casa però quando ha quando a una importante riunione dei Confindustria in un'epoca recente
E saltò il ruolo delle multinazionali tascabili cioè dalla capacità dell'impresa piccola italiana di crescere anche sui mercati aperti
Questo comunque ovviamente è un obiettivo vincolante per le imprese industriali italiane perché non tutte hanno questa cultura e quindi dobbiamo favorire questa cultura
E quindi Vittorio Merloni sotto quel punto di vista ci ha dato uno slogan molto bello che bisognerebbe valorizzare di più quindi io sottolineo anche questo a suo in basso merito mi associo a quello che ha detto
Cazzola sulla l'importanza di quella
Decisione di Confindustria di quel momento per mettere in moto la valanga
Mi ricordo che poi tante volte i sassi non diventano mai valanga quindi perché il sasso qua diventa valanga c'è bisogno come dire di qualche altra cosa che concorra ma mi complimento anche per questo motivo perché vedere Vittorio Merloni faceva il presidente di un team
Di presidenza molto forte
In cui c'era un presidente Riggio ripetitori bravo quasi quanto l'attuale presidente dei giovani imprenditori
Che all'epoca voglio dire feci spingere Confindustria a favore dello SME quando molti imprenditori italiani mille novecentosettantanove c'avevano i dubbi esistenziali che qualche loro collega qualche anno dopo
Molto recente al buio avuto nei confronti dell'euro e quindi dato che io penso che i giochi sono sempre squadra mi congratulo con la presidenza di Merloni per i risultati che ha ottenuto e mi congratulo con voi che state qui perché la presidenza di Merloni è stata decisa ad Ancona
Nel mille novecento settantanove in una cena alla quale alcuni giovani imprenditori tra cui il sottoscritto che era all'epoca il presidente regioni tra editori quindi papera di quella grande presidenza
Facemmo e io per farlo Kitiara la cena oltre voi lo spiego basse nei trenta secondi definisco la storia e e io sapendo com'era difficile piazzare un imprenditore normale avrà la presidenza di Confindustria convinsi i miei colleghi dell'epoca a fare sei nomi
Di imprenditori
Di successo di variare cultuali territoriali geografiche politiche ben sapendo nel mio calcolo strategico tra virgolette che cinque di questi sì come dire dettavano a vicenda cioè alcuni avevano come di avrebbero messo il veto su gli altri e che il sesto che si chiamava Vittorio Merloni
Aveva probabilmente nessun veto da un sistema così tra virgolette aperto com'era quello e allora uscì quella sera ad Ancona il nome del presidente di Confindustria che poi tutti i terzi si è si accorsero che era stato nominato un anno dopo e e allora io quando ho saputo che libera debilitate qui oggi ho detto a Vittorio Merloni ma io non sono stato invitato alla cena di venerdì cioè di stasera c'è una scena dopo e lo ha detto e lo dico al presidente dei Giovani nota invitato e dice sì Spooky puoi venire anche di alla Cina di Ancona dice però bisogna che prima fare una prestazione partecipiamo a tavola o tonda perché non eri prevista io ho fatto questa prestazione sperando che anche la scena di stasera sia una cena utile per il futuro del Paese
Non sa che cosa si potrà decidere la cena di questa sera il successore di Confindustria ancora presto per deciderlo
Io me ne
Ha detto che se mi siederò al tavolo giusto sa però che cosa si deciderà questa sera
E quindi per la dicevo che per la successione a a capo di Confindustria ancora presto quanto manca un anno e mezzo
Bene grazie ringrazio tutti e adesso intanto è arrivato anche Cipolletta per le conclusioni do la parola al ministro Atreo che è ministro dei trasporti però avuto son Periodo lungo e faticoso anche di ministro del lavoro quindi io insomma ti inviterei a fare un connubio e della dell'esperienza anche passata
Ma io anzitutto
Sono
Mi mi unisco al compiacimento queste ultime battute di di Amarcord mi spiace di non essere a cena stasera vuol dire che qualcuno mi farai resoconto
Io sto sbagliando tutte le ma no ma non può mancare le scene decisive Sempre era già mancata una quest'anno
No non mi avete preavvertito ma mi farò fare resoconto comunque devo dire veramente grande apprezzamento per Vittorio Merloni altrettanto sincero quello che ho sentito esprimere qui
Credo che a questo punto vorrei ricordarlo Vergoni suonerà la cena questa sera ad sta ai quasi arrossendo va bene va bene per a pagherà la scena questa sera tutti a tutti invitati da Merloni
No tutti fuori alla alla fine della cena per vedere che cosa è successo se non altro
Io mi limito a due due considerazioni per quello che ho sentito è
E molto interessante abbiamo toccato diverse questioni
E siccome mi pare siamo tutti convinti l'abbiamo detto anche qui magari qualche mese fa era meno chiaro che questo Euro è veramente un'opportunità che dobbiamo attrezzarci
In è chiaro che noi a questo punto dobbiamo siamo già in un gioco più largo in cui abbiamo o stiamo per avere le le stesse regole io sono credevo quando stavo al ministero del lavoro
Che e l'Unione europea fosse una grande produttrice di regole
Sia Dio vidi origine legislativa ceo di origine concertata adesso che sono arrivata ai trasporti mi sono accorto che è ancora più vero noi abbiamo ormai
La maggior parte già delle regole le regole quelle in senso stretto che determinano il comportamento dei giocatori che sono di origine comunitarie
Quindi avremo questo sottolineo abbiamo anche lo stesso metodo di di stiamo avviandoci verso uno stesso metodo di governo
Qui è stata fatta un accenno alla concertazione come possibile strumento e non virtuoso è vero qualunque strumento può avere delle degenerazioni ma quando do io citavo citato la concertazione come metodo costituzionalizzato nell'Europa
Volevo riferirmi e qui lo lo lo sottolineo How uno strumento che deve essere finalizzato è così è anche nelle intenzioni dei
Del tratto di quelli che hanno scritto il trattato deve essere finalizzato proprio al miglioramento produttivo economico oltre che sociale del sistema
Allora siccome siamo in questo gioco io rifletto sempre ripeto mi tanto lo sentivo anche qui su quali sono
E ora i nostri che l'Italia che un giocatore di media stazza in questo campo quali sono e quindi non
Non non solo non detta le regole del gioco ma
Deve
Seguire quella grande regola che quando uno sta in un gruppo
Gioca la prima consapevolezza è quella di sapere fino dove si può spingere
A me pare che abbiamo due grossi problemi principali
Se volete debolezze che quindi su cui dovremmo come giocatori allenarci
E la prima e qui è stata citata è che noi siamo
Un sistema con e molti stimoli molte capacità innovative imprenditori non solo sono tanti ma sono molto vivaci i risparmiatori anche sono tanti e sono molto tenaci quindi abbiamo come dire il materiale e buono
Però io qui vedo una debolezza di sistema cioè il nostro sistema e poco innovativo
Io conosco per ragioni geografiche
Lei il il Nord-Est conosco un po'tutta la la la la fascia adriatica dove questi giochi queste queste virtù sono particolarmente radicate ma vedo una debolezza di sistema se prendiamo il sistema
Questa non è una dote che pur essendo presente in alcuni punti anche d'eccellenza è diffusa quindi di nuovo noi abbiamo non solo pochi punti
Abbiamo uno spettro
Di posizioni
Innovative nel mix produttivo limitato
E questo è un grosso problema perché per quanto si voglia lavorare sul costo del lavoro per quanto si voglia lavorare su anche peso fiscale perché certamente è un peso noi la competizione che avremmo
Come paese sarà una competizione alta cioè sarà una competizione sulla qualità sull'eccellenza sulla ricerca sulla formazione la via alta alla positività è inutile che noi ci pensiamo di Combe del competere
Sul basso costo
Sulla bassa qualità sulla bassa professionalità eccetera eccetera eccetera viceversa se guardiamo in giro per l'Italia noi come insieme di sistema
Sia ancora fragili su quella quindi si a per me questa lo vediamo la priorità massima più innovazione nel sistema più formazione più ricerca finora ci siamo ovviamente a affaticarvi su altre priorità mi pare che qualche segnale anche con questa finanziaria di inversione quindi di investimento di più in questi settori si veda ma non basta metterci soldi perché come è noto poi queste delicate
E giunture
Non basta mettere soldi nella formazione alla ricerca perché il sistema né benefici non c'è niente di più facile che sprecare soldi nella ricerca e nella formazione quindi questa il primo punto
Secondo punto sono solo due
Il primo come dire abbiamo un motore
Che va en che singhiozza insomma che no secondo abbiamo molti freni troppi freni l'altra debolezza di sistema noi abbiamo freni e siccome qui è di
E come dire
Rituale dire che la pubblica amministrazione è un guaio è un freno più del necessario perché un po'di freni ci vogliono per prendere le curve a velocità adeguata ma se i freni sono troppo forti bene io direi che noi non abbiamo solo il grande problema grande
Handicap di avere una amministrazione non all'altezza vedete io per esempio anche qui talk vedendo il primo visto l'amministrazione di una grande città come Milano
La mia originale esperienza di amministratore poi ho visto l'auto il mistero lavoro che è un viste ministero come dire da questo punto di vista uno poteva dire anche poco significativo perché un ministero un po'da bricolage adesso sto vedendo al ministero ed
Porfidia invece uno di quelli
Pesanti ministero pesante
E non solo non mi preoccupa tanto il fatto che ci sia dalla pesantezza nella nella gestione ma mi mi preoccupa che non non si è Anco non si vede ancora il cambiamento che invece necessario dell'amministrazione ormai tutta sempre di più d'amministrazione
Di tipo cuoca attico gestorio amministrazione di indirizzo di controllo Pino che siamo veramente molto indietro però non solo il pubblico in senso stretto ma noi abbiamo in questo pezzo di sistema disseminati moltissimi freni in tutti i settori
Para pubblici in cui il parà pubblico e dentro nell'economia dalle banche all'assicurazione alle tre città fino a ieri telecomunicazioni ai trasporti
E indica in generale appena lei freni perdeva peso cominciare a togliere pari sono i freni più facile questi questi sono questi sono tutti i freni indebiti che in parte abbiamo cominciato a sblocca are ma tutti questi scioperi che state vedendo non è che vengono per caso nei trasporti perché sono venuti nella tempo fa in altri pezzi soluti anche in altri paesi vedete cos'è successo in Francia poi tempo fa nel momento in cui si rompono si cerca di forzare questi freni le corporazioni che sono i lavoratori ma anche degli operatori economici sedici ribella non è certo nessuno si diciamo nel mezzo di un processo di rottura di alcuni di questi corredo diciamo per in Italia lei potrebbe fa e quello che fece Clinton nel novantasette quando i piloti scioperare o nelle immediate ma io mi ricordavo Reagan veramente non se ne frega nel novantasei Reja
Era un po'prima e io ci sono lo lo so bene perché io sono stato negli Stati Uniti il mese dopo quella cosa è vero o mesi infernale perché lo puoi fare lei mi piacevi lì
Noi siamo in Europa se sono risale all'Europa e non possiamo fare questo però dobbiamo certamente fare una forzatura su questa su questo fronte se guardate quello che sta succedendo
Un disegno di legge
Anche iniziale come quello è stato presentato ieri dai democratici sinistra non era immaginabile non dico vent'anni fa a venti giorni fa
Facciamo trenta
E quindi qualche forzatura sui freni si può si deve fare
Io vi ringrazio se c'è sembra che l'argomento sia stata affrontata c'è qualche professione facciamo il cambio allora il ministro a fare una telefonata per l'aspetto qui di nuovo a e invito il direttore di Confindustria Cipolletta
Gianfranco Imperatori presidente di Mediocredito centrale
Cipolletta si metta pure quello
Massimo Ponzellini vicepresidente Bei devono
Gli agenti
Ma
Che
No spazio prescrizione
Febbraio
Son cose semmai
No dove sta
Cioè
Non è stato
Doveva
Chi mancante prevediamo
Riprendiamo ammette paga
Alla Gianfranco Imperatori Massimo Ponzellini Vittorio Merloni Innocenzo Cipolletta
E Lamberto Dini è già atterrato venti minuti fa quindi sta sta arrivando
Tanto io io direi comunque di di iniziare con una siete d'accordo con la seconda tavola rotonda e i darei subito all'introduzione la lasciai fare a Vittorio Merloni
Dopo
Tutte queste acclamazione questi complimenti che ha ricevuto
Si sente senza b
Ha chiesto di parlare per primo tra la tavola rotonda
Un po'perché volevo ringraziare
Tutti quelli che hanno ricordato le cose che sono state fatte in Confindustria durante il periodo che va in Confindustria
Ma seconda cosa per sottolineare
Che le cose che sono state citate
Avevano una perfetta
Quella funzione
Dicevo che le cose che sono state fatte in Confindustria avevano una una diretta coerenza
Tra i problemi
Belle impresse del paese e quindi dei e e della popolazione italiana
La discreta la scala mobile
Non solo è stata combattuta dalla Confindustria ma è stata a grande maggioranza approvata con un referendum
E il discorso delle multinazionali tascabili
è stata il successo dell'impresse principalmente marchigiani che sono quasi tutte multinazionali tascabili ma comunque tutte le imprese competitive
Italiane
Ho fatto questa premessa perché se noi parliamo di globalizzazione parliamo di euro io credo che il dobbiamo ritornare a focalizzarci sulla competizione è stata tirata fuori molto poco oggi pomeriggio
Il discorso principale credo che interessa gli imprenditori no che interessa che interesse per il successo del futuro preoccupazione per la ricchezza della nazione è la competizione quando ne parliamo di competenti che di globalizzazione che cos'è la globalizzazione
Non è nient'altro
Che è una nuova frontiera della competizione
è una nuova frontiera senza frontiere
Poter lesse la chiamo negli americani cioè spariscono le frontiere
è una competizione senza tempo perché fatta in tempo reale quindi quello che avviene in un Paese un un continente in un determinato momento un secondo dopo è informato tutto il mondo e tutti gli altri continenti
Questo che quale conseguenza una conseguenze potentissima che la competizione
Porta la concentrazione
è facilissimo oggi anzi facilissimo conviene oggi in questo momento progettare nel distretto diritti dove c'è la più alta tecnologia
Dove ci sono tutti i brevetti militari che sono scaduti dove sono di facile accesso quindi assorbire tecnologie americane degli Stati Uniti
Produrre in Asia dove il costo del lavoro è più basso e magari assemblare e vendere in Europa
Allora se queste sono
Le letto ai punti
Che
Dice che la competizione è il punto principale del successo dell'impresa e del successo
Del continente noi che vediamo in Europa e noi che vediamo in Italia ci dobbiamo domandare che cosa noi dobbiamo fare per poter essere competitivi in questo mercato
La prima cosa le delle aziende più grandi anche europee stanno rispondendo con la concentrazione
L'accordo della Mercedes con la Chrysler è uno dei primi punti dei due grandi leader del mercato automobilistico che si concentra un continente all'altro
La forse sta arrivando il ministro Dini
Facciamo facciamo metteva alla fine amministrativi
Benissimo
Quest'altra nel settantasei suo teste viene
Senta tagliato
Stia
C'è la globalizzazione non è solo della concentrazione me anche della individualizzati vini individualità dei singoli consumato allora se noi imprenditori dobbiamo competere con questo poi una cosa è sicura
Dobbiamo competere sui costi perché quando si entra e si naviga si fa il confronto dei costi diventa il fattore determinante di tutto la seconda alla competizione secondo punto competizione è sicuramente l'innovazione perché sono una prodotti innovativi prodotti nuovi vengono venduti e la terza
Nell'organizzazione
Sono i costi visto che si parla anche tanto di Europa li vuole far vedere per esempio l'esempio di che cosa succede con l'euro
Nel campo delle lavabiancheria così forse non c'entra niente ma e molto significativo
Oggi una macchina dalla vale di la macchina più venduta in Germania era il dottor novecentonovantanove torce Mark tra chi è più vendute in Francia due mila novecentonovantanove franchi e quella più venduto in Italia quattrocentonovantanove lire mila lire
Le previsioni già fatte perché tra quaranta giorni ci sarà l'euro quindi contratti ormai sono quasi tutti stabiliti i prezzi di vendita sui mercati saranno per la macchina tedesca quattrocentonovantanove euro che significa un ribasso del due e mezzo per cento e quindi una competizione dove morì risparmiare due punti e mezzo per la macchina francese quattrocentoquarantanove euro per la macchina italiana duecentoquarantanove euro
Duecentoquaranta una militare duecentocinquanta contro quattrocentonovantanove cioè cinquecento significa esattamente il cinquanta per cento
In Italia questi quando i pezzi diventeranno trasparenti sarà immediatamente percepita la differenza e cinquanta per cento più economico in Italia dalla Germania
Perché oggi novecentonovantanove dolce Marche e quattrocentonovantanove mila lire sono la stessa cosa ma non sono percepibili così immediatamente
Quindi questo è un punto di vantaggio queste anche punto di vantaggio perché le imprese del settore degli elettrodomestici in Italia producono il quaranta per cento dalla produzione del mondo devo Perea quindi è più forte prodotto europeo
Certo c'è una differenza dicono il tipo medio tedesco
Costerebbe di più forse cento euro in più ma son sempre
Dieci quindici per cento in più
Io mi auguro la prossima estate The descriveranno in villeggiatura a Rimini torneranno con la lavatrice sul pettine ora la loro macchina da portarsi in Germania questa bell'augurio che ne facciamo
Allora se questo è il discorso dell'euro
Io vorrei
Dire che l'applicazione che noi imprenditori dobbiamo abituarci aveva un confronto continuo
Dei dei questi cioè questa è l'esempio di come si era più facile confrontarsi perché alla fine ci saranno tre valute dollari è uno e un'altra valuta dell'Asia
Chiudo con una considerazione ma c'abbiamo tante cose da fare dovremo fare nove Tel nuovi sistemi informativi tante cose ma c'abbiamo bisogno anche che la politica eccessiva
La politica faccio un esempio unico e di chiusura oggi le aziende sono tutte in fase di ristrutturazione direi che il novantotto per cento delle delle aziende sono in fase di ristrutturazione bene ogni volta che si fa si parla di fase lo stile strutturazione Ippoliti dicono bisogna salvare salvaguardare i posti di lavoro
Bene bisogna che facciamo una scelta ovvio vogliamo salvaguardare il posto di lavoro oggi o vogliamo salvaguardare i posti di lavoro nel futuro grazie salvaguardiamo lì tutte le piante organiche
Da alla parata come presa da programmare il ministro degli Esteri Lamberto Dini che introdurrà questa seconda tavola rotonda su globalizzazione e concentrazione in particolare puntando i riflettori sull'impresa e quindi quale futuro
Per le imprese prego presidente
Trapano se funziona
Prima di tutto vorrei
Se ha delle domande
Ho volare vere e del gradito invito sono molto lieto di essere qui in questa grande sede universitaria
Con una presenza così vasta per discutere un tema così rilevante per il nostro futuro io vorrei fare
Un discorso introduttivo di impostazione generale dei problemi da quali ci troviamo di fronte per poi interagire con le altre personalità che sono qui nell'in questa tavola rotonda su aspetti più specifici vorrei cominciare col ricordare che vediamo di uno score in uno scorcio di secolo contrassegnato da radicali mutamenti e basta evocare per cogliere il senso della transizione
La fine del comunismo l'integrazione europea la rivoluzione tecnologica
Quanto più le società riaffermano la loro identità politica e culturale
Tanto più la sfera economica appare come un unico mito globale è mondializzata
Delimitazione del del territorio risorse naturali e peso demografico erano i tradizionali fattori di Potenza
Che oggi lasciano il posto al sapere all'innovazione alla competizione tra sistemi territoriali ed istituzioni in una gara ininterrotta
Gli effetti della globalizzazione possono essere misurati a livello del mondo intero degli equilibri regionali e dalla comunità nazionale
In questo scorcio di secolo la crisi ha travolto toccato i mercati dell'Asia della Russia dell'America Latina
Le regole che erano state costruite intorno a Bretton Woods erano regole per il ventesimo secolo alla soglia del nuovo millennio sono apparse all'improvviso in parte inadeguati
Di colpo si sono stagli alta al nostro orizzonte la crisi finanziaria in Giappone nel Sud-Est asiatico il rischio di un collasso russo una disco disoccupazione difficile da spiegare soprattutto in Europa
Questi sono fattori che non possono non influire anche sulla nostra economia e sul nostro futuro
Nel grande spazio astratto della produzione globale l'interdipendenza invece che come ampliamento delle opportunità viene avvertita spesso come un rischio se non come una minaccia
Il singolo l'impresa sono portati a percepire il loro destino come dipendente dalle decisioni o dai comportamenti di altri individui Evin prese di cui non conoscono i codici di condotta
Guai tuttavia a vivere la globalizzazione con un senso di angoscia
Ad imputato di ritardi del nostro sistema economico e politico invece
La globalizzazione eh pur con le sue sfide col suo metro impietoso
Un fenomeno di inclusione e non di esclusione
Il contrario ad esempio del protezionismo nel quale alcuni sono tentati ricadere
La globalizzazione è un processo irreversibile che può essere soltanto gestito al meglio o al peggio
Un fenomeno legato anche alla tecnologia che annulla come è noto lo spazio e il tempo
Ciò non toglie la necessità di immaginare nuove regole e nuovi strumenti in risposta alla costituzione di un'economia mondiale di mercato
Sul piano delle economie più colpite e del resto è già in atto in Asia un avvio di stabilizzazione
Mentre già cominciato il processo di adeguamento del sistema finanziario internazionale
La dichiarazione dei ministri delle Finanze dei G7 del trenta aprile
Del trenta ottobre
Conferma ad esempio che gli strumenti a disposizione del Fondo monetario sono inadeguati di fronte alla vorticosa espansione dei mercati finanziari internazionali
A livello macro economico e cioè tenendo d'occhio la stabilità dei sistemi si è deciso di aumentare le linee di credito in causa in caso di attacchi speculativi e di crisi di liquidità rafforzando così la funzione di lender zeppa con lastre risorse del Fondo monetario
Si è pertanto accolta implicitamente la tesi di aver atteso troppo prima di intervenire in aree in Asia
Così che i finanziamenti del Fondo non hanno potuto impedire e lo squilibrio valutario si acre accrescesse a quel punto diveniva inevitabile
Che i finanziamenti fossero erogati sotto la condizione che si attuassero politiche monetarie e fiscali molto restrittive con conseguenti forti aumenti dei tassi d'interesse crollo della domanda interna e recessione economica
Guardando ai comportamenti degli operatori dei mercati finanziari di fronte al pericolo che l'intervento del Fondo monetario aumenti l'aspettativa di salvataggi e quindi l'azzardo morale degli istituti finanziari
I sette si sono impegnate a rendere trasparenti i trasferimenti di capitale e a coinvolgere fin dall'inizio gli investitori privati mi riferisco in particolare alle banche e alle istituzioni finanziarie
Ha invece a interessarli fin dall'inizio e coinvolgerli nella gestione delle crisi
Il proposito è di conservare i vantaggi derivanti dalla libertà dei movimenti di capitale
E di attenuare gli svantaggi derivanti dalla fragilità delle strutture bancarie finanziarie dei Paesi emergenti e di rafforzare le regole che governano il sistema finanziario internazionale
Se questo è il quadro generale a livello regionale siamo pienamente immersi nella transizione europea
Qui anche la gestione della sovranità diviene un fenomeno collettivo
Il potere comunitario infatti integra modifica completa il potere degli Stati e non lo sopprime
I Paesi fanno l'Europa anche ponendosi fra loro in reciproca concorrenza
Basti pensare ricordare il mutuo riconoscimento delle norme nazionali testata la geniale invenzione che ha realizzato il mercato unico attraverso un meccanismo che esso stesso un mercato naturalmente non bisogna trascurare il significato rivoluzionario del passaggio dalla cooperazione precaria e sempre reversibile delle intese degli accordi internazionali a quella istituzionale zio analizzata dei poteri senz'sovrani
Non si nega allo Stato anzi lo lo si esalta attraverso la rappresentatività degli interessi nazionali la custodia della tradizione storica e culturale
L'Unione europea cerca di dare in uno spazio più largo gli stessi privilegi di pace e di sicurezza
Di regno della legge di mutua solidarietà che storicamente lo Stato nazionale ha riservato ai suoi cittadini
L'introduzione dell'euro ha determinato una fortissima accelerazione dei procedimenti di integrazione istituzionali in parte per cambiamenti previsti nell'ultimo trattato europeo quello di Amsterdam ma soprattutto per il naturale avanzamento di un sistema in continua evoluzione
Da questa complessa metamorfosi emerge precocemente di fronte alla Banca centrale europea
Un nucleo di governo economico dell'Unione
Nasce per intima logica istituzionale come risultato dei compiti di coordinamento economico e di sorveglianza dei pesci frutta sui bilanci degli stati affidati agli organismi comunitari
Nella logica istituzionali e rientra anche il confronto oggi così visibile tra le istituzioni politiche e quelle monetarie
Confronto tuttavia che si sta avviando verso un esito virtuoso cioè verso indesiderata allentamento della politica monetaria
La miglior sintesi del dibattito tra governi e banche centrali la data il ministro delle Finanze francese Strauss-Kahn
Lui ha detto che a Eurolandia conviene il mix di politica economica Clinton Greenspan
Anziché ritrovarsi con la costruzione di Rigoni volti in altri termini
L'America dimostra che è meglio avere una politica monetaria espansiva e un bilancio pubblico in pareggio anziché un deficit pubblico galoppante e tasse di Inter e tassi d'interesse elevati
In Europa è in atto una ridistribuzione di risorse a favore dei settori esposti alla concorrenza internazionale
E a danno dei settori protetti in un quadro in cui peraltro da distinzione tende a perdere rilevanza
Si assiste anche a una riallocazione di risorse tra aree e regioni
Nella misura in cui maggiore pressione competitiva la maggiore pressione competitiva favorisce regioni in cui la coesione sociale la dotazione dei fattori l'efficienza della pubblica amministrazione sono in grado di meglio sfruttare il nuovo ambiente competitivo
Vengono penalizzati invece aree in cui è più marcata all'inefficienza sia nel settore privato sia in quello pubblico
L'Euro come ogni ampliamento di mercato servirà consentire una maggiore crescita di reddito e di occupazione
Essa però sarà redistribuita distribuita non in parti uguali ai Paesi partecipanti
Saranno i più efficienti e competitivi a riceverne maggior beneficio
Si assiste altre sia una redistribuzione di risorse tra generazioni
Nella misura in cui a seguito delle politiche di aggiustamento diminuisce il peso del debito scendendo i tassi scendono i tassi di interesse
Si attenua l'onere che le generazioni più anziane hanno accollato alle generazioni più giovani
Non necessariamente questo processo di redistribuzione favorisce crescita occupazione coesione sociale
Pre produrre per produrre effetti virtuosi esso richiede un è legato grado di crescita dell'economia che in questo momento in Europa e alquanto diseguale e vede noi ancora in ritardo
In assenza di crescita la maggiore esposizione internazionale tende a produrre un restringimento della base produttiva diventa allora più difficile e costoso completare il processo di convergenza delle regioni periferiche
Di qui la necessità di orientare l'Unione verso la crescita e il sostegno dell'occupazione
Altrimenti metteremmo a rischio i risultati fin qui conseguiti
Tanto più che ci muoviamo nella prospettiva di un'Europa più larga nella quale crescerà alla sfida del numero e delle diversità
Una diversità che senza una struttura più robusta economica e istituzionale non sarebbe più un elemento di ricchezza bensì di conflitto
Nella misura in cui l'Europa invece in grado di coniugare sviluppo occupazione coesione sia sociale sia regionale
La diversità esalta il contributo che le parti possono offrire all'avanzamento generale
Promuovere l'occupazione a livello europeo come nazionale non significa tornare a politiche economiche e sociali dirigista
E se ci farebbero ripercorrerà a ritroso la via del risanamento di bilancio e da ultimo aggraverebbero i rischi di recessione e di distruzione dei posti di lavoro esistente
Le esperienze passate hanno lasciato profonde conseguenze sull'attuale livello di occupazione oltre che impoverito tecnologicamente l'industria e servizi europei
La bassa inflazione è un bene pubblico da difendere soprattutto quando si è acquistato accoppato costi molto elevati
Meglio invece tener presente la lezione non solo degli Stati Uniti ma anche dei Paesi dell'Unione che hanno maggiormente proceduto sulla via della liberalizzazione
Una riforma dello Stato del benessere del mercato del lavoro dovrà accrescere la flessibilità mantenere la coesione sociale soprattutto in un clima di forte competitività sul mercato del lavoro lo sappiamo servono d'altra parte condizioni di concorrenza non penalizzanti
Sarebbe impensabile ed estremamente dannoso pretendere di fissare salari europei o anche solo una concertazione salariale a livello dell'Unione
E tuttavia giustificato discutere del costo del lavoro europeo tenendo conto delle varie componenti inclusa la fiscalità
Si scarica fiscalità che procede ora speditamente sulla via di un coordinamento a livello dell'Unione come conseguenza più diretta l'introduzione della moneta unica
La nuova frontiera del lavoro con la quale loro Ovadia vent'l'Europa deve misurarsi ci impone di uscire dalla conservazione dell'esistente e delle misure tradizionali di rilancio dell'economia
Adatti ad epoche in cui al centro del processo erano le materie prime
Una capacità competitive elevata nel mondo della globalizzazione della bassa inflazione
Si basa invece su un crescente ruolo
Della creazione e della diffusione della conoscenza la politica della ricerca della formazione dell'istruzione costituiscono così ambiti di rilevanza indispensabile per rafforzare la base produttiva dell'Europa
Contribuendo ad aumentare il capitale umano della forza lavoro e dunque il potenziale innovativo e creativo delle imprese
Per questo ci adoperiamo a Bruxelles e per il potenziamento di quelle politiche che nascondono le maggiori potenzialità per la crescita
è evidente infatti che il diretto collegamento esiste fa una politica del lavoro attiva è una politica industriale attenta agli aspetti relativi al capitale umano e più in generale alla circolazione di conoscenze e competenze
Ciò richiede a sua volta nelle imprese
Un'elevata propensione al cambiamento e all'adattamento in un quadro di stabilità politica e sociale
Giungo così infine alla terza dimensione della globalizzazione
L'integrazione dei mercati non soltanto il investe non soltanto il sistema finanziario internazionale e il modello regionale euro
Dell'Europa esso tocca anche le strategie competitive delle imprese
Il capitalismo italiano e costituì Maggiolini costituito in maggioranza come sappiamo da medie imprese che competono nella modi al mondializzazione difendendo conquistando con successo segmenti di mercato
Pronti a unirsi in condizioni in coalizioni con finalità di ricerca e di innovazione
Cresce qui il pezzo delle infrastrutture territoriali
E quindi il ruolo dei pubblici poteri nell'assicurare un clima favorevole all'impresa
Il territorio di viene in qualche modo un fattore di produzione alla stessa stregua e il capitale e del lavoro
In un contesto nel quale produrre significa competere il territorio diventa l'ambiente compressa al quale l'impresa ricorre in maniera selettiva per reperire le risorse
Che le sono esterne al ciclo economico
E necessarie per essere vincente e cioè economie di Hu urbanizzazione comunicazioni infrastrutture e formazione
Più che attraverso sistemi di impresa si compete attraverso sistemi territoriali
Per questo ad esempio nel Mezzogiorno i nodi strutturali investono la sicurezza del territorio la bonifica delle grandi città che possono oltretutto tradursi nella creazione di posti di lavoro
Gli investimenti infrastrutturali infrastrutturali pre creare una situazione di parità con alterare a fronte di un maggior vantaggio fiscale garantito dal governo le imprese debbono concorre con maggiori investimenti e i sindacati con una maggiore flessibilità poiché il lavoro lo crea in gran parte l'impresa
Dobbiamo avere la lungimiranza di aprire il Mezzogiorno a meccanismi di mercato
Se tutto questo sarà fatto il Mezzogiorno sarà in grado di diventare leader europeo in fatto di investimenti e in fatto di nuova occupazione
Ora più che mai
Sono necessarie all'impresa spazi Circuiti doni di comunicazione europea e mondiale
Queste sono le radici della spinta italiana a livello europeo
Per una porta
No io frustra porti a Diario porti ma anche di riqualificare i centri storici delle grandi città
Risistemare il sottosuolo sul piano geologico
Dare più sicurezza al territorio
Questa reinvenzione delle infrastrutture Hensel serale per dare basi solide alla nostra crescita al di là degli effetti immediati sull'occupazione
Declinano i fattori legati alla convenienza agiografica e assumono importanza i sistemi di relazioni le reti di trasmissione delle conoscenze le trasformazioni della tecnologia
Il territorio esposta ai rischi di marginalizzazione può essere anche il luogo nel quale si proiettano tutte le incertezze indotte dalla globalizzazione
Ma può diventare il territorio il fattore strategico più importante di economie aperte
Il governo italiano d'altro canto cerca di conferire un profilo alto alla propria politica estera perché possa di riflesso creare le migliori condizioni geo economiche per la conquista dei mercati
Il ministero degli Esteri e in prima fila inoltre nell'adeguamento delle macchine la macchina amministrativa e burocratica per assecondare l'espansione delle imprese nell'età dell'economia globale
La presenza dello Stato infatti essenziale e non ancora sufficiente nell'accompagnamento delle strategie di esportazione di internazionalizzazione
Sale il paese italiano nelle sedi del decisionali europea e mondiale
Dove si redigono i regolamenti che orientano il commercio e la produzione internazionale
Ma non è ancora sufficiente il sostegno ad esempio delle istituzioni bancarie
La stessa trasformazione delle missioni diplomatiche italiane in uno strumento più efficace di assistenza alla promozione della presenza italiana e ancora insoddisfacente ragione non ultima la inadeguatezza delle risorse
La competizione commerciale avviene ormai non solo attorno al prezzo e all'innovazione del prodotto
Ma anche alla alla rispetta la capacità di accompagnare un prodotto sul mercato
Gli esportatori tedeschi di macchine utensili riescono a battere la concorrenza italiana sui mercati dei paesi dell'Est
Grazie grazie al sostegno che il loro governo fornisce alle spese per la formazione professionale
Per poter reggere il confronto internazionale le nostre istituzioni debbono essere in grado di potenziare la loro presenza e la loro forza di accompagnamento nei vari Paesi e soprattutto nei paesi di sviluppo
Si richiede una rete di assistenza in grado di meglio affrontare un'altra delle variabili della mondializzazione cioè il confronto con le turbolenze e le incertezze dei nuovi mercati
Questo dunque sono stato un po'lungo il percorso
Dall'impresa all'economia globale attraverso uno Europa sempre più coesa nei primi nei piani alti della politica e dell'economia
L'euro soltanto il punto di partenza del cammino esaltante di un capitalismo difficile di un'economia nazionale sempre più inserita in un quadro mondiale una sfida ardua
Ci conforta sapere che proprio il mondo degli imprenditori e oggi in Italia portatore di grandi certezze e convinzioni
Le certezze appunto della moneta del mercato e della competizione
Sono poi disponibile a dialogare con tutti i presenti
Dunque molte una riflessione
Ampia direi completa alla quale io non aggiungerei davvero nulla e passerei la parola alla alla Confindustria dottor Cipolletta particolare in in prese imprese devono fare più investimenti ha detto Dini sindacati più flessibilità
E poi i tutte le altre vorrei anche sapere il suo parere sulla rottamazione cinquant'anni di cui abbiamo parlato prima anche con Abete e poi se continuate a mantenere questa apertura di di credito
Così particolare nei confronti di questo governo
Grazie ma ultima domanda apertura di credito le nostre sono sempre tutti particolari a tutti i governi non c'è nessuna specialità né con nessuno perché
Le imprese devono vivere sul territorio e quindi collaborano con le istituzioni e che esistono poi giudicano i governi perle loro azioni a secondo pregiudizio crediamo e quindi questo governo appena iniziato sarebbe
Ingeneroso dare un giudizio prima con afflato non siete stati così così buoni tra abbia avuto la sfortunati dover iniziare facendo delle misure economiche
E noi abbiamo giudicato quelle che ha fatte non corrispondenti perché alzo i contributi sociali a quindici o venti giorni dopo
Il fatto di essere stato nominato non è una colpa sua la circostanza hanno portato a questa situazione noi abbiamo detto che era d'accordo se il governo D'Alema alle tra i contributi dell'un per cento noi diremo che non siamo d'accordo
Il governo D'Alema si trova la circostanza di adottare adesso è una legge del Governo Prodi che li abbassa zero ottanta e quindi noi non possiamo che approvarlo perché c'è un una riduzione riconosciamo che
Quella riduzione l'aveva decisa il governo Prodi non credo che il governo D'Alema
Ne abbia a male perché il problema non è questa
Le imprese devono fare gli investimenti il sindacato deve dare la flessibilità qui non c'è nessuno al sindacato quindi non posso rispondere io credo che questa affermazione sia un'affermazione corretta e giusta
E lo scambio fra investimenti e flessibilità è lo scambio del progresso e quindi io mi auguro che questo avvenga e su questo l'abbiamo sempre dichiarato una piena disponibilità lasciatemi tuttavia dire due parole
Su un fatto le imprese devono fare investimenti contemporaneamente proprio in questi giorni
Abbiamo assistito a incontri internazionali per il no al ministro
Delle finanze tedesco e università fuori una teoria secondo cui il costo del lavoro è troppo elevato perché gli oneri sociali la fiscalità troppo elevata e su questo non possiamo che essere d'accordo
Ma che in Europa ci sarebbero troppe tasse sul lavoro e poche tasse sul capitale quindi la soluzione alla fine quella che si trova di spostare l'uno dall'altro a me sembra che francamente che questo tipo di discorso è un po'come i polli di Renzo attaccate alla stessa laccio si beccano l'uno con l'altro senza capire che stanno per essere portati al macello
Il problema non è tanto quello di spostare la tassazione dall'una all'altra
Però ha paura problema
Ha un eccesso di tassazione è un eccesso di contributi sociali
E queste tasse sono troppe sono troppe e in presenza di tasse elevate si fanno pochi investimenti
E poi gli investimenti che si fanno si fanno per economizzare i costi siccome il lavoro è un costo si fanno per noi economizzare il costo del lavoro
Allora io credo che l'Europa abbia o nel primo grosso obiettivo che è quello di abbassare le tasse su tutti quanti i fattori della produzione e soprattutto sui cittadini perché noi stiamo vivendo con un eccesso di tassazione
La seconda cose pretermine credo facciamo un giro rapido l'azione cosa mi è piaciuto molto che il ministro degli esteri abbia parlato di globalizzazione i termini positivi
E non è abbia parlato in termini negativi
Perché stiamo vivendo all'Europa della paura
L'Europa che cerca di nuovamente di spaventare i giovani affermando che non ci sono posti per loro che bisogna suddividersi il poco lavoro che c'è
E così abbiamo un ministro delle Finanze sempre lo stesso tedesco
Che propone di portare la attenziona sessant'anni in Germania dove già esiste peraltro la pensione a sessanta anni si tratta ridargliela piena mentre oggi gliela danno col quindici per cento di sconto
E anche l'Italia si percorre una strada di questo genere
Sì propone di ridurre l'orario di lavoro a trentacinque ore
O anche di ridurre come nel caso che lei ha citato di agevolare l'uscita per persone che si trovano che in condizioni di mobilità io credo che il Paese abbia bisogno di alcuni ammortizzatori sociali per far sì che chi si trovi il disagio
Non abbia a subire delle penalizzazioni eccessive
Però devono essere ammortizzatori sociali ad personam ma non per categoria
Quando effettivamente la persona non ha altre soluzioni e quindi si deve anche sottoporre al controllo se non abbia altre soluzioni se non ci sia per esempio un lavoro a cento centocinquanta chilometri di distanza credo che passa a fare
E quindi questi ammortizzatori vanno fatti e invece bisogna non dividersi il poco lavoro che si consente di creare in un paese ma aumentare le possibilità di lavoro e quindi consentire alla gente di andare in pensione a settant'anni eventualmente no per l'inverso considera detrazioni lavorare quarantotto cinquantadue ore e non trentacinque io ho paura che l'Europa attuale
Stia piuttosto spaventando i giovani e cercando di dividere il poco lavoro che c'è questo sarebbe un peccato e mi auguro che il ministro degli esteri faccia sentire la sua voce in termine di un'Europa positiva grazie
Il megafono André ce l'hanno sia Cesarini che Imperatori
Avrebbero funzionato come cane lascia avanzante con l'Euro teoretico le banche
Da diverso tempo
è un discorso che ci invece impegnate coinvolti da diverso tempo perché con l'avvento dell'euro indubbiamente le piccole banche ma anche le banche si trovano di fronte a problematiche nuove in relazione alle vecchie concezioni verso esclusivamente superate arriviamo all'ingresso al con una stabilità dei tassi e questo sicuramente al sistema bancario
Crea c'è il difficoltà in quanto lo spread si riduce notevolmente e alcuni accorgimenti devono essere realizzati per essere competitivi ma soprattutto per essere competitivi sono non
In un ambito internazionale ma anche in un contesto nazionale
Indubbiamente gli interventi degli istituti compresi i piccoli devono cominciare a porsi il problema della struttura della della banca che come dicevo prima all'inizio non è più una banca nella concezione tradizionale logica ma è una banca impresa che deve gestire in termini essenziali l'operatività delle proprie strutture ossia questo significa anche incidere in un certo modo sulla componente dei costi abbiamo sentito anche in precedenza che una delle componenti più significative del della componente del costo della banda il sistema bancario
L'incidenza dell'anno del del personale che in un certo modo deve essere dedotto accompagnato per consentire una riduzione in questi termini ed è indubbiamente anche a vere una concezione organizzativa ha completamente diverso e più razionale più flessibile anche non solo nell'ottica di riduzione ma anche per essere più vicini alle istanze ed esigenze
Che emergono e nascono ogni giorno in questo rapporto anche l'esterno dell'imprenditore delle famiglie con le nuove realtà che vengono a realizzarsi in relazione all'ingresso
Nel euro e anche essenziale perché indubbiamente sentivo prima anche un altro aspetto molto importante ognuno delle varie componenti del gestiscono questi ingresso dell'euro
Devono cercare di modificare un puntino i freni o le difficoltà perché e rischieremmo immancabilmente in un momento in cui la competizione diventa esasperata nei confronti del mercato tradizionale ma non solo nel mercato europeo mi riferisco anche nei mercati dei paesi asiatici è soprattutto nel confronto dei mercati dell'area del dollaro
Rischieremmo di a riscuotere in termini globali ma rischieremmo altrettanto di avere dei costi locali sicuramente questo qui
Significa una grossa difficoltà nel momento in cui come diceva Merloni il differenziale
Dei prezzi nel momento in cui l'azienda la banca o qual sia al solo qual sia altro tipo di struttura si trova nei confronti del mercato nodo delle differenze che sicuramente non sono facilmente superabile con Babini se tutti non diamo il nostro contributo per poter ridurre queste fasce di differenziale
Ogni
Intanto a cosa accadrà il trentuno dicembre novantanove con la privatizzazione del Mediocredito centrale
Se la competenza degli azionisti ha dichiarato nel DPF non le prendiamo atto di questa intenzione del ministro del tesoro quindi anche del governo di privatizzare anche l'ultima banca pubblica quindi aspettiamo le procedure vediamo di venerdì di organizzarci noi dare una risposta concrete al mercato siamo su questa su questa linea reputiamo di avere il dato al sistema bancario riduttori banche d'investimento per rispondere alle esigenze del dell'economia reale al di là di questa dichiarazione cosicché ufficiale io riterrei essendo qui un pubblico di medi e piccoli imprenditori di aggiungere alle considerazioni che hanno fatto il ministro Dini e gli altri colleghi in questo clima giro di tavola rotonda in ordine
Ai cambiamenti che l'Euro introdurrà
Soltanto un commento accanimento più grosso che riguarda più in particolare la professione c'è un chimico non c'è cioè il cambiamento della struttura finanziaria dell'impresa vi avviso rilevo produrrà un grosso capovolgimento in questo in questa direzione e perché arriva meglio credo che basterebbe dire che la grande occasione
Per spostare l'asse definanziamento dell'inglese dice c'è uno spostamento
Bross
Debito al capitale di rischio questo è la grande opportunità sì gli alti tassi di interesse hanno diviso il mondo delle banche del mondo dell'impresa dei bus
Hanno una possibilità di una grande alleanza tra mondo delle banche e mondo dell'impresa
Cioè l'opportunità di avere gli stessi interessi oggi c'è l'opportunità o questo grande mercato globale dire vicina e la finanza all'economia reale la finanza dal mondo produzione per tanti anni quei casi elevati con le vendite finanziaria hanno diviso l'economia reale del mondo finanziario
Oggi abbiamo una grande opportunità che va colta e in tutte le sue e specificità quindi abbiamo oggi un mercato virtuale di undici Paesi disomogeneo che già quasi uguale a quello degli USA e immaginiamo cosa succede da quando passeremo a questo mercato virtuale è un mercato veramente integrato sarà il più grande di quello Stati Uniti d'America e quindi questo riallaccio tra risparmio con mia reale importante cioè la preoccupazione che precedentemente qualcuno sollevava questo risparmio che gira per il mondo deve trovare collocamento io ho molto apprezzato l'intervento del ministro Dini quando con con tanta insistenza sia di collegato al territorio come fattori di produzione
Oggi la possibilità di di ancorare il risparmio verso le piccole e medie imprese edili ancorarlo verso il territorio come fattori di produzione Vespa
è la grande novità che credo che ha un'economia come quella marchigiana ma può riguardare direttamente e questo agli aggancio degli spagnoli domina reale è la opportunità di occupazione investimenti che deve essere colta però una raccomandazione
Sia alle banche mo'particolare banche locali
Che Deborah a mio avviso mi sia consentito di rilegittimarsi nel loro ruolo di banche locali e di banche sul territorio
Che non pochi mesi sono quello di essere pure intermediari ma di rispondere a quella domanda che viene dal territorio del Ministro Dini più volte ha ricordato e e fare in modo che siano meno centrali nell'intermediazione finanziaria i più centrali nel mercato di gravità altrimenti risparmio che c'è nel mondo non si ferma ancora gira e va da altre parti
è un invito agli imprenditori via vige capitale di rischio il carico familiare che tanto ha dato al nostro Paese sì in questo momento non si apre alla finanza questo risparmio passa e va
E il bar radicarsi in altri Paesi in altre aree questo è il punto centrale di questo cambiamento che stiamo vivendo diceva prima vede cioè risparmio
C'è l'opportunità che a Di Carlo oggi costa diamo atto che la piccola e media impresa ancora non si è aperta tanto quanto necessario al capitale di rischio e territorio angolano riceve il risparmio
Necessario se vogliamo che le nostre infrastrutture del nostro Paese crescono diventi un'impresa debbono accogliere capita quindi ecco le banche locali in alleanza consiste in corsi più importanti
Debbono creare questa questa sintesi veramente significativa questa è la villa incidenza di cambiamento dell'euro nei nostri paesi e nelle nostre nostre città
Grazie
Massimo Ponzellini vicepresidente della Bei non è provvista di microfono
Rinuncia buonasera a tutti vorrei rivolgermi se è rimasto qualche eroico studente avere sei avanza di venerdì sera per dire che solo loro vedranno gli affetti sullo scenario competitivo delle imprese dell'euro come recita il titolo del nostro convegno
Non lo vedremo perché
Affinché il sistema competitivo globale sia veramente su scala europea
Paragonabile passeranno al svariati decenni sono contento che ci sia il ministro Dini perché siccome mi ha nominato Luigi vicepreside della pay avrà tempo per pentirsi
Di questa nomina per le cose che dirò
La prima cosa è che in questo convegno da quando s'è stato io si è parlato poco di euro perché non c'è niente da dire sull'euro e non c'entra niente con la competizione delle imprese
Lei prese
Quando erano inefficienti speravano nella svaluta azione competitiva fortunatamente dopo alcuni tentativi più o meno andati male si sono resi conto che non conviene più e quindi non le fanno più perché non conviene non perché ci sia l'euro
Detto questo approfittando di questa convenzione delle imprese ci sono attaccati tutto una serie di valenze su scala europea si è deciso che un notevole passo avanti sarebbe stato l'euro
Questo è vero perché obbliga certi comportamenti ma non cambia la sostanza delle cose le nostre imprese fanno poca ricerca e continuano a farne poca anche con l'euro
La nostra impresa consisteva del lavoro però nostri brand europei molto rigido e molto legato e continuerà ad averlo anche dopo l'euro
Non solo ma siccome per arrivare dentro i parametri di Maastricht si è fatta ritirare
Il pubblico dall'economia si dice chiesto una maggiore competitività al sistema dell'impresa di sono aumentate le tasse come tata la disoccupazione che continuano a essere un fenomeno che ci accompagnerà almeno prosciugato eccetera questo il primo risulta ora da questo cosa bisogna trarne come lezione bisogna trarne una lezione che ci sono più paragone da potere fare qui delle prede si possono mettere insieme di più
Guardiamo al fenomeno delle fusioni io ho due dati che sono
Molto sfavorevole per l'Italia ma non perché l'Italia abbia fatto fusioni che c'è sempre tempo ma perché nel mille novecentonovantadue sono gli unici due numeri che darò
Ci sono stati del mondo quattrocento miliardi di dollari di fusioni che riguardavano sedici mila casi nel mille centonovantasette ci sono stati mille seicento miliardi donne diffusa diffusione però i casi da sedici mila sono scesi a nove mila e cinquecento quindici fanno fusione molto più grande di prese molti più grande d'Italia fuori
Quali fusioni si fanno in Italia beh innanzitutto delle fusioni disciolto italiane
E si fanno delle fusioni nel passato fusione venivano fatte per mettere insieme dei punti deboli come la terra andava male la si fondeva con un altro che andava bene
Risotto risultate gara che quell'altra dava meno bene qualche volta si sono salvati quando si sono fatte le fusioni delle banche il sistema impostato lo stesso nel passato si sono messi insieme banche quando non andavano bene quindi bisogna trovarle
Per adesso
Abbiamo i primi due o tre casi due forse tre in cui si sono messi insieme delle banche che vanno bene però il numero del personale non è calato degli sportelli sono rimasti gli stessi solitamente si fa una holding che moltiplichi porti invece che diminuirli e la cosa rimane la stessa
Ora il sistema bancario però è di questo che vorrei parlare con l'Euro si trova di fronte a una grave scelta da fare è quella di essere davvero efficiente perché sono caduti bar d'intermediazione
Mi dispiace che Luigi Abete sia uscito perché
La privatizzazione della BNL a h a lungo andavano male Almirante Gibo vorrei dire che da un
Una visione freudiana della cosa perché per pubblicizzare questo prescelto gruppo di rapinatori questa è stata la lasci perché erano da questi sentiti
Ora
Cosa succede non ci sono più margini per fare la lapide in base all'impresa e non ci sono più ville di predittore da impegnare non c'è più niente bisogna sapere valutare un progetto un management
Un'idea cuore nostre guardie qualche suggerimento non si suggerimento è quello di trarne capitale delle imprese di vivere insieme agli imprenditori la ditta l'avventura imprenditoriale per le frasi semplici
Se posso dire allora non fa altro che Nuto vorrei dire che si sente propongo di che mentre degli Stati Uniti il settanta per cento del capitale di rischio dell'episodio di prese fatto dei fondi di investimento
Ovvio a Murdoch o direttamente questo percentuale circa quaranta per cento
L'Inghilterra è al cinque per cento e l'Italia e l'Europa continentale equidi lì c'è lo spazio per le banche e sono le banche locali che più di tutte conosco le piccole imprese devono entrare
Dal punto di vista della Bay la seconda mancanza di piccole Pd presenta Janne sono un tema caro professore per attori che sono le piccole e medie infrastrutture
Cioè non esistono imprenditori privati di piccole dimensioni che gestiscono infrastrutture piccolo medio piccoli sistemi di nettezza urbana queste cose secondo me ci dovrebbero essere ci possono essere dall'estero devo dire degli esempi e così via bisogna prendere un po'al meglio dal dappertutto mantenendo il nostro spirito imprenditoriale la nostra iniziativa nostro coraggio
E bisogna pagare le tasse nel modo giusto perché se ne paghiamo troppe non sono competitive ancora una volta grazie
A proposito di infrastrutture
Io insisto anche perché conosco bene quell'area dell'aria dello stretto prima ne abbiamo parlato con Treu
Volevo sapere da da Ponzellini ed è imperatori che probabilmente ne sa più di tutti visto che hanno fatto questo questo studio tutto l'ora di Mediocredito
Il ponte sullo Stretto potrebbe essere intanto una risorsa no non la soluzione dei problemi occupazionali però sicuramente in quel territorio è un'infrastruttura importante
Il ponte sullo Stretto e colatura infedele un grande simbolo se ci vuole spendere per farlo si può spendere per farlo
Va dal punto di vista non simbolo dal punto di vista tecnologico non sono sicuro che ce le garanzie che rimane in piedi ma se ci sono ben vengano dolersi Dante ne esce ecco dal punto di vista economico non credo che questa iniziativa possa essere finanziata privatamente soprattutto se si compara l'idea col fatto
Di prendere delle navi da Napoli di mandarle in Sicilia per le merci e di far viaggiare i passeggeri sto Righetti due viaggi perfino Gianfranco però è un esame di Paolo se si vuole si può spendere Imperatori
O ricentrare quella di aver fatto finalmente uno studio finanziario prendendo i dati che ci ha fornito la Società sottoscritto che la barca l'azienda dell'IRI quindi io parto da quei dati
Abbiamo avuto uscirà nominalismo su questo argomento per inchiodarlo dei fatti concreti
E cioè viene fuori che questo punto è da guidati ovviamente aveva scritto warming in testa alla prima pagina vide non rispondiamo dei dati insomma no da quei dati risulta che le il ponte Aldo finanziabile per ottantacinque per cento e quindi a carico della finanza pubblica resterebbe un quindici per cento quindi ecco mi sembra che questo studio ha riaperto il dibattito sul ponte se poi la risonanza e mai chiuso l'esplosivo no poi scendi stiamo sono no senza che però il governo ha fatto una risolvete presa di posizione interessante cioè ha ripreso ha messo ordine del giorno questo approfondimento se posso aggiungere
Solo una considerazione da cittadino e da azionista di una banca qual è il Banco di Sicilia no io non capisco perché trovano
Una territorio che a sei milioni di italiani debba essere ancora governato da un traffico di traghetti no il per il nostro Paese il quinto paese del mondo industrializzato i punti si vanno ogni parte del mondo
Io ritengo la tecnologia mai si avanzatissima dopo sei punti fatti nel mondo credo che anche vari modi potenziali viaggiatori Messina possono essere affrontati quindi oltre il fatto
Del simbolo è un concreta risposta al Mezzogiorno alla Sicilia e perché no lo sguardo anche sul Mediterraneo
Merloni prima se permette mi fa piacere non essere d'accordo con Massimo Ponzellini avvolta patto sono d'accordo
Anche perché
Lui Lussemburgo viaggia in pianura quindi non c'è bisogno traversare il mare cioè la barca che poco affidabile e quindi non vede i punti realizzati nel mondo negli ultimi anni
Di cui sono affidabilissimo ma voglio ricordare una cosa che mi si sta dissestati c'era che era considerata
Una donna di nome l'operista in un discorso di fine anno avevo fatto ormai cinque anni fa assai antica
Disse dice io sono considerata non europeista io sono
Il Presidente del Consiglio del bitter che collega un'isola all'Europa quindi c'è chi è più previsto di me quanto Tpg inglesi hanno sofferto questo turno posso dal punto di vista finanziario non è stato l'Eurotunnel non è stato un grande successo ma sicuramente per l'unione dell'Inghilterra alla comunità europea è un fatto fondamentale quindi il collegamento
Colossi Cirio non so se c'abbiamo economica come adesso c'è sul conti oppure alla fine sarà anche un po'negativo però sicuramente un collegamento stabile perché finisce isolazionismo essi aggiunge all'Italia
Residente a lei mi sembra si è detto favorevole si pronuncia perché c'è una si è già pronunciato
Sono sempre stato a favore di un collegamento stabile fra la Calabria e la Sicilia
Grazie a questo il ponte
Ossia il tunnel
L'Italia in questo periodo in particolare se si pensa alla situazione del Mezzogiorno credo che abbia bisogno della realizzazione di qualche grande opera
Che effettivamente dia il segnale
Di una grande attenzione delle autorità nei riguardi del territorio e che si è anche un fattore di sviluppo
Che certamente non può non portare a una riduzione dei costi nel momento in cui ci sia un collegamento stabile rispetto alle inefficienze che ci sono
Io vorrei dire una cattiveria nostro amico Massimo Ponzellini forse lui è contrario perché conosce
Troppo bene
La pista di ville il finanziamento e i guai del finanziamento del tunnel sotto la Manica di cui anche la sua istituzione è stata coinvolta ma al di là di quello e dei problemi di breve periodo
Chi c'ha lo studio del Mediocredito che dovrà essere valutata attentamente lo studio dice che finanziabile che si finanzia da solo il ponte nel corso del tempo con sistemi di concessione come si fa nelle grande realizzazioni
E questa è una cosa che dobbiamo fare noi in Europa cosa si pensa si pensa alle grandi infrastrutture di trasporti
I grandi reti di trasporti transnazionali anche in questo caso si dice a ma il settore privato non è disponibile a finanziare tutte e pertanto non sono fai a bordo
Cioè a dire non sono
Progetti irrealizzabili Bex su queste cose io credo che bisogna tener conto che a volte per la realizzazione di grandi opere come è stato fatto nel corso degli anni nel corso dei decenni corso dei secoli ci sia bisogno anche di un contributo pubblico io credo che le Ferrovie non sarebbero mai state fatte né in Italia né altrove
Se non fosse stato in questa maniera il ponte sullo stretto il collegamento lo dobbiamo a volte non finanziare noi sperando poiché appunto sia economico
Di poterlo la sua la sua realizzazione
Io sono stato mi sono pronunciato nel novantacinque quando era ancora a Palazzo Chigi su questo non ok non ho cambiato idea e mi auguro che questo governo diamo uno Steno un impulso
Io mente a portare avanti questa realizzazione fa cento naturalmente bene i conti di quello che comporterà come del resto ha fatto lo studio lo studio del Mediocredito
Ponzellini vorrà replicare immagino prima volevo ricordare una quando era ministro dei trasporti non mi ricordo quanti anni sono passati signorile
Mi ricordo un convegno a Reggio Calabria dove lui aveva fatto fare uno studio di fattibilità per fare oltre al Ponte sullo Stretto
Una funivia non sa chi di voi se la ricorda una funivia che collegasse Reggio Calabria Messina perché così d'estate poteva essere una suggestiva sa sul ponte sullo Stretto se ne son dette veramente tante no a quello che si chiamava signorile di nome
Quindi
Ponzellini allora ai quali avevano vorrei essere stato troppo tranchant ma ripeto etereo prima si è detto d'accordo naturalmente nettamente io dico che dove indù
La più grande realtà industriale
Devono capire lateralmente e quindi non è mai stata chiamata in causa sua accomodare così fa acqua replicare dove
Sì
Allora la più grande realtà industriale d'Europa ad una pianura padana la Pianura Padana rischia di essere isolato perché il Frejus Brennero ad alta velocità che collega queste cose non vengono fatte
E nessuno dice niente nel suo Pianura Padana nessuna autorità del sud nel Sud non vi è l'acqua
Nel Sud non gliela copre il quaranta per cento delle zone si può farlo sviluppo turismo
Non vi è la completamente la Salerno-Reggio Calabria
Non vi sono le opere delle poste riforestazione Mantini mantenimento del territorio che offrano nel Sud che sono necessarie
Tutte queste sono opere che prevedono grande contributo dello Stato e fanno veramente entrare l'Italia in Europa ecco quando sono fatte queste il ponte benvenuto questo
Cipolletta
Io credo che operativamente bisogna passare dalla dalla mitologia certe opere e farle
Perché abbiamo discusso per anni della Salerno Reggio Calabria non vorrei cominciare il prossimo millennio discutendo per anni del Ponte di Messina e poi non fare nulla né l'uno né l'altro allora
Il problema nostro è obiettivamente quello su cui sono d'accordo con Ponzellini che sono da fare una serie di opere queste serie di opere va fatta in parte con finanziamento pubblico in parte con finanziamento privato quello che però constatiamo e questo riguarda la Padania all'in su
Non è tanto la carenza di mezzi finanziari
Quanto una carenza di strumenti di autorizzazione
Né ci troviamo obiettivamente in un in uno dei Paesi più complessi del mondo non è soltanto il più bello ma anche circo geologicamente il più difficile
Da trattare questo lo dobbiamo ammettere
Siamo il Paese più popolato del mondo probabilmente perché se eliminiamo colline montagne laghi e quant'altro e andiamo sulla pianura lì dove abitano e altre genti noi abbiamo una densità di popolazione che drammatica
Ecco quindi io non sottoscrivo i problemi che queste cose pongono
Però se andiamo a vedere le le grandi giunzioni autostradali del Nord sono bloccati dai Comuni che non vogliono che la strada di passi lì vicino e pretendono che l'autostrada del Nord ormai siano tutte praticamente interrate non ce n'è uno che non chiede che venga passi sotto la sua città ma non sopra e al lato abbiamo da fare del treno veloce da Genova a Milano che sarebbe un completamento
Importantissimo della via d'acqua che che lega il Tirreno che ci porterebbe e con i treni quindi senza intasare le strade e non si riesce a fare perché c'è un problema
Di ambiente ricordo che un problema di ambiente tra poco ci strangola era perché la Svizzera Stade decidendo con e ha già deciso con un referendum popolare
Di
Tassa arsi per costruire un nuovo tunnel verso l'Italia e mettere un pedaggio consistente siamo dell'ordine delle cinquecento mila lire per attraversare
Credo qualche cosa come e anche trecento chilometri di Svizzera nelle loro autostrade a tutti carichi che entrano e che escano costituiscono un un tunnel per noi quindi mettiamo in rovina e hanno penalizzante e nastri Camera saranno in parte penalizzati se noi non costruiremo dei valichi dei trasporti ferroviarie che vi consenta di passare soprattutto se non avremo il coraggio di affrontare nel nostro Paese quella che è la frammentazione del sistema dei trasporti dell'autotrasporto fatto da singoli individui che non ce la faranno assente attenere questi costi bisogna avere dei sistemi di trasporto che siano collegati fra sopra e sotto perché in molti casi non sarà più conveniente avere lo stesso camion è che sale su in Germania fa bisognerà avere un trasbordo commi camion
Della stessa proprietà che sale in Germania o che stanno in Italia c'è delle sistemi più complessi concentrati come diceva
Merloni ecco questi problemi non li li dobbiamo affrontare gli strumenti economici per affrontarle ci sono non mancano i soldi mancano le autorizzazioni mancano quelli che si chiamano le volontà politiche speriamo di trovarle da qualche parte
Ecco che verso pregherei Ponzellini visto che è rientrato a Bette di rivolgerli ha domande
No la mia non è una domanda era una curiosità
Sì sì
Sì
Sì fosse scattato
Collegio vergogna
Nordio che guarda il terrore dell'autorelazione se fosse scappato un qualche meccanismo freudiano nel momento in cui avete scelto dei rapinatori
Per fare la pubblicità alla copertura alla privatizzazione ma lo applicava al sistema bancario numero di MM
Ad esempio
Va be'ridevano esageriamo destro
Allora
Primo adesso l'operazione chiusa quindi come tale si può dire di tutto secondo secondo
Se la pubblicità si misura dal risultato da da questo risultato è un risultato che come dire possiamo definire con aggettivi molto positivi lascio a voi poi scegliere tra enorme eccezionale
Non previsto ecco voglio dire da me Previti previsto quindi non solo da me e quindi come tale l'imprevista in questo caso non sarebbe per alcuni quindi vorrebbe vuol dire che la pubblicità ha funzionato perché a pubblici a questo caso serviva
A come dire a convincere e i risparmiatori a investire in azioni BNL giusto
Terzo poi il venditore come te nodo che tu sei un banchiere di diciamo di lungo corso a dire il nell'abiezione è fatta dallo Stato italiano e quindi dal Tesoro
Coloro che scelgono
La pubblicità sono coloro che vendono non colore sono oggetto la pubblicità io non ho mai trovato uno voglia dire
Non ho mai trovato come dire un un crescerà con un manichino un cristiano o un una macchina che è oggetto voglia dire
Della che che sceglie l'altra la pubblicità con la quale il venditore produrrebbe il il prodotto noi questo pensavamo oggetto della della
Privatizzazione quindi il Tesoro ha scelto questo divo Brigida avuto successo quindi la domanda del banchiere con Cellini eh inopportuna in termini risultati e mal posta nel metodo circoli a dire tentiamo la Gazzetta
Va bene scusa ritiro
Bene io questo punto darei la la parola al presidente e Dini che ho visto che ha preso degli appunti per replicare a questi interventi è rapidissimamente poiché non è ancora una battuta per dare poi la parola a Emma Marcegaglia per le conclusioni
Presidente più sintetico opera questa volta no io vorrei dire testo
Che evidentemente sappiamo tutti riprendendo quello che è stato detto dal Vittorio Merloni del professor Cipolletta e da altri sappiamo che la partita dell'euro si gioca sulla competitività
E quindi contenimento dei costi costi interni costi esterni alle imprese su questo che dobbiamo dobbiamo assolutamente lavorare
E dobbiamo rinnovabile diseconomie esterne che gravano sulle imprese sappiamo quali sono i trasporti guarda caso
Le comunicazioni e trasporti gravano enormemente
Sui prodotti del Mezzogiorno o no
Quindi com'è che le nostre imprese possono investire produrre nel Mezzogiorno se non si riducono questo tipo di oggi
Ecco esattamente quindi che gravano enormemente
Poi e quindi riduzione dei costi e riduzione della fiscalità l'Italia deve dedicare le risorse che deriva fiscali che derivano dalla crescita alla riduzione
Della fiscalità per le imprese non all'aumento delle e non all'aumento della spessa
è così che si può portare pensare di ridurre le spese il il costi che gravano sulle imprese
Non in nessun altro modo perché non possiamo abbandonare il patto di stabilità o le regole che gestiscono le euro dobbiamo utilizzare bene le risorse che derivano dalla crescita al fine di favorire la competitività
Quindi questo è il punto quindi a poi armonizzare la fiscalità in Europa ai livelli più bassi e certamente non ai livelli più alti
Forse il ministro delle finanze della Germania fatto un po'una dichiarazione un po'di carattere ideologico di spostare il l'onere dal lavoro al capitale
Quindi certamente intanto creiamo le condizioni migliori di di produrre ma se questo significasse aumentare
L'imposta sui profitti questa scoraggi avrebbe ugualmente le imprese a produrre tanto quanto è oggi il alto il costo del lavoro ecco perché dobbiamo utilizzare la riduzione della fiscalità attraverso attraverso la crescita poi ha fatto l'osservazione sulle pensioni il nuovo con riferimento ai tedeschi dice il presidente Biglia
E ci potrebbe dire che se in Italia l'età minima per andare in pensione fosse sessanta anni avremmo già fatto un grosso passo avanti perché noi si va in pensione a partire dal cinquantatré
Ecco che quindi c'è un qualcosa che i tedeschi infondono no nonostante il governo socialdemocratico non è che propongono delle cose che siano così svantaggiate per noi grazie
Poi criticato la sua riforma pensionistica quindi si guarda bene i casi dovrebbe avere la riforma pensionistica è sempre migliorabile
Però dal novantacinque in poi non ho visto grandi miglioramenti
Quindi vuol dire che con quella riforma siamo andati al limite di quello che era possibile pong trovare un consenso e ricordo che il Parlamento italiano quando ha discusso quella quella riforma
Sia da destra che da sinistra si è cercato di indebolirla certamente non della forza ecco quindi questo per dire certo dovremmo rimetterci le mani certo dovremo ancora migliorare poiché l'uscita dalle pensioni d'anzianità è troppo lenta
Passaggio al sistema contributivo anch'esso e lento e troppo graduale se alla luce dell'esperienza
E sulla base dei consensi che si possono trovare anche dei sindacati e delle forze lavoratrici si potrà fare un altro passo avanti con lo stimolo l'impulso che ci verrà anche dall'imprenditori ben vengano e se io sarò certamente a favore
Forse qualcosa ma non le sembra un seno anche lei che gli imprenditori con D'Alema tutto sommato siano molto più ottimisti di quanto questo ponte due fisso di noi giornalisti ma non solo insomma di quanto non siamo stati con governi precedenti Prati ma addirittura con lei
Io direi che il capitale non avvolto
E quindi lei prese guardano al governo al Governo che esiste e cercare di ottenere il miglior dialogo possibile i migliori risultati
Che sia il governo di una persona o il governo di un'altra io credo che anche nel novantacinque abbiamo avuto i nostri incontri favorevoli appoggi e scontri
La condotta della politica economica del governo io col penso che continua a essere così anche con il nuovo governo grazie ma stanno sport
Io mi auguro di no perché non è che io le armi auspichino siamo in orario però io mi auguro di no nel senso che spero che offre le cose che vanno a sanare alle sei della se non le condividiamo saremmo obbligati a il nostro pensiero d'altra parte andiamo a vivere in un Paese libero
Aveva la carta e paziente a parlare e tocca al tante incassa Chacarita S. Novara sfrattare essere alla pari Panda l'ala dumping sociale da protagonista esita i costi più elevati io leggo portare gli altri ai costi
Io credo che noi abbiamo comprata con la tassa per l'Europa un'Europa della sussidiarietà è favorevole andateci levare l'armonizzazione grazie
Volevo concludere accusa a Cipolletta
A Cassina alta più di cafoni pensava
Due funziona programmi opere che riterrete l'imposta sui profitti più alta di quella che esiste mediamente in Europa e che come voi stessi dite scoraggia scoraggia gli investimenti
Questo
La l'armonizzazione che ci sta facendo ignora pare essere l'imposta è un'armonizzazione che tende a portare un minimo delle tasse sulla rendite finanziarie al venti per cento
Portando a conclusione che pensi che hanno imposte minori presentati d'Italia si tocca che fa pagare tasse cinquanta siano stranieri che accompagna e batte in italiano italiano lo paga il dodici e cinquanta alle tasse lo straniero ai al venti cessi tant'è che dall'azione negativa
E questo perché per difendere quei paesi che hanno livelli di pressione più elevata credo che invece
è meglio che rimanga una concorrenza fiscale che in questo caso si sarà una tendenza ad andare verso imposta più efficiente che è quella più bassa
Ma la tassazione delle attività finanziare è una materia estremamente complessa tant'è che nell'Unione europea c'è qui dottor Micossi direttore generale
Nell'Unione nell'Unione europea che ce ne potrebbe parlare attacca pronta estremamente complessa quella delle attività finanziarie
E quindi non è quella tanta la quale io avevo in mente aveva in mente a quelli ecco a quel tipo di tassazione che ha un'influenza che distorce la concorrenza
Che questa deve essere la base del discorso europeo nel mercato unico alcuni elementi poi non hanno agonizza azione di tutto a fare a meno di un qualcosa che potrebbe aiutare addirittura le nostre imprese più che danneggiato
Grazie
Per comprendere vorrei riportare un momentino la discussione sul tema che ci ha visti impegnati oggi quali possono essere gli effetti del euro sulla globalizzazione per i mercati nei confronti dell'impresa io ritengo che questo sia un aspetto molto importante che deve essere immancabilmente portata avanti verificando tutti gli spazi che possono essere percorsi per raggiungere gli obiettivi
Vorrei riallacciarmi però un aspetto relativo al mondo bancario che sta cambiando che sta realizzando a livello nazionale a livello internazionale grosse operazioni di aggregazione come del resto il anche il sistema locale cerca di arrivare a raggiungere una dimensione ottimale attraverso il raggiungimento dalla banca regionale e in tal senso cercare degli spazi operativi di adeguatezza a sostegno della nostra imprenditoria io ritengo che siccome la nostra economia locale nata dalla trasformazione di un mondo agricolo in un mondo industriale sappiamo tutti vuole possono essere state le iniziative dei quali possono essere state le difficoltà e del resto è anche un problema sentito per i grossi gruppi a livello nazionale la mancanza di capitalizzazione questo è uno degli aspetti molto importanti mancanza di capitale di capitale da inserire in azienda io mi riferisco agli interventi
Sia di Ponzellini predatori
Penso che sia molto importante come del resto l'abbiamo fatto noi nelle Marche partirà tra poco tempo abbiamo costituito un fondo
Un fondo che ci consentirà di creare un fondo Berto Ricci ci sia consentita al chiuso che ci consentirà di creare quelle opportunità di creare le occasioni di capitale a sostegno delle imprese della Condé la nostra economia ma nello stesso tempo in un momento in cui cambiano anche le esigenze dei nostri risparmiatori
Questo significa dare anche delle opportunità di forme adeguate di investimento un relativi risultati e questo sicuramente sarà un'ulteriore fase di sviluppo per la con per la nostra economia locale come del resto riteniamo che sia uno strumento essenziale però un argomento molto sentito non solo nella nostra regione ma anche in altre parti per fare quell'operazione del passaggio generazionale dell'azienda delle aziende che sicuramente crea delle grosse difficoltà di gestione in certi momenti di dice caratteristici della luce grazie a
Adesso per le conclusioni presidente dei giovani creare
L'avvocato
Bene innanzitutto saluto i ministri tutti i relatori giovani imprenditori e gli studenti tre hanno partecipato stanno partecipando a questo nostro convegno ci tengo credo
A nome di tutti i partecipanti a ringraziare di cuore i giovani imprenditori delle Marche e a Toscana del Lazio e dell'Umbria per aver organizzato questo convegno ad averci ospitato
In particolare di propongo anche di fare un applauso a loro ma soprattutto a Paolo Leonardi per il grande sforzo fatto
Devo dire che mi fa particolarmente piacere essere qui qualcuno i giovani imprenditori lo ricordano anche qualcun altro a distanza di due anni e mezzo
A trattare un altro tema di grande rilevanza nella marzo del novantasei proprio in questa sede abbiamo trattato un tema di grandissima importanza il tema della scuola
Ed è la formazione cercando di dire la nostra sulla riforma della scuola che allora si avviava che noi riteniamo ed è uscito anche dal dibattito di oggi
Sicuramente uno dei temi più importanti più strategici per l'oggi e per il futuro
E proprio in quella sede uscì un nostro Progetto Progetto e trenta ore che oggi è un progetto importante che stiamo portando avanti quindi allora quel tema oggi un altro tema di grande rilevanza
Quello dell'Euro ma io direi non solo e non tanto il tema dell'Euro quanto il tema dell'Europa e soprattutto il tema del futuro che credo sia uno degli argomenti che ovviamente sta più a cuore a tutti noi
Io voglio ricordare una cosa che oggi non sentito proveniente perché tutti la danno per scontata ma che forse venire a costo di sembra un po'retorica però credo che sia giusto ricordare oggi abbiamo parlato di Europ ma credo che sia importante ricordare che però lei euro
Fa parte di un progetto molto più ampio che è quello appunto di creare un Europa che vada al di là come dire del risanamento economico dei parametri che poi dirò essere elementi fondamentali
Ma anche l'Europa proprio come ideale l'Europa come un Progetto per il consolidamento dei valori di democrazia Civitali Berta
L'Europa come il simbolo del mercato l'Europa anche come simbolo di una nuova società che si viene a creare l'Europa come simbolo di nazioni che non molti decenni fa si combattevano che oggi sono insieme e guardano al futuro insieme quindi credo che sia importante come dire
Ricordare che alla base ci sono una serie di ideali che risalgono appunto ai padri fondatori della dell'Europa Schuman Monnet eccetera che credo che come che siano sicuramente di grande importanza quindi anche un fatto ideale di Europa come Europa appunto delle persone dell'impresa e dei cittadini che sicuramente elemento di grande importanza
Certamente oggi in questo contesto l'unione monetaria rappresenta un elemento fondamentale è un passaggio fondamentale
Io sono molto d'accordo con quello che ci ha Micossi che tutto sommato l'unione monetaria rappresenta quello che siamo vice vivendo in Europa rappresenta un esperimento storico senza precedenti
Fino ad oggi abbiamo assistito a accordi commerciali tra Stati diversi che però non assumeva no
La stessa la stessa moneta oppure a come dire una stessa moneta assunta da uno stesso paese che anche le stesse come dire pure in una logica ovviamente di Grande decentramento federalismo però che anche le stesse istituzioni la stessa politica quindi questo è un esperimento nuovo un esperimento storico nuovo che ricche che chiaramente ne stiamo vivendo e che per noi ha una grande ha una grande importanza voglio ricordare qui l'ha fatto
E Luigi Abete l'hanno fatto anche Micossi che noi come giovani imprenditori siamo sempre stati assolutamente favorevoli
All'adesione e dell'Italia all'unione monetaria anche nei momenti in cui come si ricordava non solo negli anni settanta ma anche recentemente insomma c'erano alcune forze come dire che avevano grande scetticismo e su questo magari anche legittimi perché appunto come diciamo siamo di fronte a un grande progetto di cambiamento le però siamo sempre stati tra coloro che hanno sempre creduto fortemente la necessità dell'Italia di aderire all'unione monetaria
Tra i primi Paesi e credo che sia molto importante sottolineare che l'unione monetaria qui si diceva ma che cosa quali sono gli impatti che cosa ha contribuito che cosa ha portato e io sono d'accordo con Luigi Abete quando dice che la prima cosa sicuramente va ricordata che va ricordata è che l'unione monetaria perno voi per l'Italia è stato un grandissimo come dire sprone alla modernizzazione operiamo saremmo probabilmente stati capaci da soli di abbattere l'inflazione abbattere i tassi d'interessi comunque andare sulla strada di una politica di rigore certamente in perfetta fatta molto più di a innalzamento delle tasse piuttosto che di abbassamento e la spesa pubblica senza però questo grande vincolo esterno che c'ha sicuramente portato a fare queste scelte molto forte quindi credo che comunque come primo elemento da ricordare è che la nostra adesione all'Unione monetaria
è stata per noi elemento di modernizzazione elemento di spinta a rompere tutto una serie come dire diritti che il nostro Paese aveva e che era come dire con con sentito e portato avanti da tutta la classe
Dirigente del Paese
Credo che poi chiaramente l'euro come è stata anche qui ricordato chiaramente sta ripeto delle cose perché molto quasi tutto è stato detto anzi forse tutto nel dibattito che mi ha preceduto mi ha preceduto
L'euro certamente anche un elemento e questo credo sia molto importante di consolidamento del mercato unico anche qui l'ha ricordato ancora Micossi io credo che le potenzialità e le speranze di crescita
E di come dire lotta alla disoccupazione vengano soprattutto dal fatto che l'euro può rafforzare il mercato unico il mercato unico come sappiamo già c'è
Credo che come dire una moneta unica che tutti usano è elemento che può veramente rafforzare questo mercato unico mercato come si ricordava di trecentocinquanta milioni di consumatori uno dei più grandi
Mercati unici ed è anche come ancora qui è stato detto una grande spinta alle liberalizzazioni alle privatizzazioni alla rottura di monopolio Dorigo togli che per tanto tempo hanno come dire bloccato l'Europa
E che ancora oggi in parte esista io son d'accordo con la nota con Micossi quando dice che ancora moltissimo c'è da fare settore dei servizi degli appalti però come dire mi pare che abbiamo preso una strada che certamente oggi va proseguita e credo che come dire l'euro sicuramente sì è stata una spinta molto importante ecco però credo anche che è molto importante sottolineare che secondo me in questo momento adesso siamo forse nella fase più delicata e più difficile fino ad oggi ci siamo sostanzialmente concentrati sul rigore
Adesso vi è il problema più importante qui lo voglio sottolineare con forza
Se noi non i nostri i nostri governi italiano e credo anche tutti i governi europei non saranno coerenti con il disegno sottostante l'unione monetaria
Io credo che ne andremo incontro a problemi gravissimi cioè da una parte e se anch'come dire andremo avanti col disegno di maggiore flessibilità maggiore liberalizzazioni minore spesa pubblica abbassamento delle tasse
Io sono convinta che ci vorrà un po'di tempo ma l'Europa potrà ritrovare lo stimolo a crescere a creare posti di lavoro
Se invece voglio dire è venuta meno l'unica leva di flessibilità che c'era prima cioè quelle cambio premetto come ho detto prima siamo tutti d'accordo che quella la la la leva come d'e delle sue abitazioni competitive era una leva che poi ci portava un circolo vizioso su valutazione aumento poi dei tassi dell'inflazione ulteriore svalutazione però venuta meno questa leva
Se noi non siamo in grado se governi europei il governo italiano per quanto ci riguarda tutti i governi europei non saranno in grado di fare evolvere il modello europeo ecco io credo che noi andremo incontro a problemi molto importante e allora qui è già stato detto ma lo voglio sottolineare
Si può essere come dire felici di essere nell'è uno se poi abbiamo appunto una disegno di legge sulle trentacinque ore che non ha nessun senso Mara esattamente nella situazione opposta non possiamo
Non possa
Ma essere felici di un'Europa moderna che sta nell'Euro se poi appunto abbiamo ancora queste fortissime resistenze a una riforma del welfare poi su questo vorrà dire qualcosa e se ancora rimaniamo in una logica di grande rigidità del mercato del lavoro e di appunto di battito come si diceva prima come ricordava prima ministro Dini tra dove abbassare la tassazione quando invece il vero problema è abbassarla complessivamente non tanto e non so lo sul Mac sul lavoro o non tanto non solo sul capitale ma complessivamente ecco su questo sul suo discorso del Welfare voglio dire qualcosa perché crea sì è un tema molto importante tra l'altro come giovani imprenditori abbiamo trattato in vari nostri momenti Esterni ricordo Santa Margherita del mille novecentonovantasette a cui erano presenti tra l'altro molti relatori che sono sono qua è ovvio è indubbio che il tema de le pensioni dello Stato Ciotta sociale è un tema delicatissimo perché tocca come dire la vita delle persone dei giovani dei meno giovani quindi da sempre toccate trattato con grande come dire attenzione però voglio dire io credo di essere abbastanza sta banca di sentire che per fare una riforma del welfare ci vuole il consenso ancora una volta di chi e di quale consenso stiamo parlando stiamo parlando solo del consenso e pensiamo nati richiamo lavoro stiamo parlando anche del consenso come di chi non ha un lavoro dei giovani disoccupati delle imprese che non riescono a come dire a stare sul mercato quindi credo che anche questo tema Dada
Trattato con coraggio ci vorrà gradualità nessuno sta pensando come diceva anche prima di via di lasciare in mezzo alla strada gente che magari a cinquant'anni poi farebbe fatica a trovare un nuovo posto di lavoro però bisogna andare con coraggio sulla strada di una revisione con le Siva vera e profonda del welfare dove bisogna per forza ridurre le pensioni bisogna sicuramente aumentare l'investimento in formazione forse qualcosa anche in assistenza però certamente il tema delle pensioni da visto con attenzione i dati che ha citato prima Cazzola sono assolutamente certe ma è uscito con grande forza da parte di tutti i relatori c'è questo sistema non è assolutamente sostenibile e non riformando lo né lo faccio
Mo'altro che mettere sulla spalle dei giovani un far bello che poi in futuro diventa un fardello di sotto sviluppo di non possibilità e trovare lavoro e quindi di non verifica
Ecco allora ripeto ci tengo a dirlo perché è io ricordo che in quella Santa Margherita novantasette nel passammo come i tagliatori di teste di pensionati o di come dire i sostenitori di logiche molto forti ha potestà socia non è vero ripeto il tema va trattato con attenzione però va trattato non può essere più portato in avanti perché ripeto qui sia parlando dei giovani stiamo parlando di futuro e non possiamo comunque scherzare su questo tema allora torno a quello che diceva prima che secondo me è molto importante allora o l'Europa
In Italia e l'Europa saranno in grado di appunto fare Volver proprio modello sociale oppure i problemi saranno molto anche qui ci tengo a sottolineare che non siamo portatrici dell'idea che l'Europa deve fare proprio in Dello anglosassone queste sono cose non hanno senso l'Europa ha una propria cultura un proprio modello che si è creato nei nei secoli di storia però è altrettanto importante dire che questo modello deve e volgare ripeto rigidità del mercato del lavoro alto tassazione spesa pubblica troppo alta significa condannare l'Europa appunto a una sottrazione di sottosviluppo che e tutto è l'ultima cosa che tutti noi vogliamo e come diceva prima Enzo Cipolletta anch'io devo dire o dei timori perché è vero che come dire il tema della disoccupazione importante quindi è comunque giusto che i governi europei se ne occupino con molta attenzione
Però ecco mi pare che stia un po'prevalendo quest'idea che per creare nuova occupazione bisogna aumentare la spesa per investimenti pubblici che per creare nuova occupazione come si diceva prima serve un'armonizzazione delle politiche salariali ecco tutto ciò sa molto dell'idea come dire di creare dell'Europa un'unica grande diciamo mercato unico che perde competitività che quindi probabilmente poi futuro alzerà anche delle barriere e questo ripeto condannerà l'Europa a una situazione di sottosviluppo mi discorsi che si sia o no un po'preoccupanti io l'ho detto noi siamo come John imprenditori siamo assolutamente contro l'idea di un'unica politica salariale per tutta Europa perché anch'io son d'accordo con Cipolletta che questo poi significherebbe e non è un caso che lo proponga la fonte della Germania probabilmente POR dare i livelli dei salari a livello più alto cioè a quello tedesco e non certamente a quello portoghese è anche sul tema dell'armonizzazione fiscale io credo che anche questo un tema che va trattato con attenzione sicuramente bisogna eliminare logiche di concorrenza sleale fiscale con il giusto come diceva prima ministro Dini però anche su questo attenzione che poi come dire l'armonizzazione non avvenga sempre ai livelli più alti perché questo sarebbe una penalizzazione per tutti quindi credo che possiamo in un momento molto delicato siamo in un momento in cui se l'Europa prende una certa strada può intraprendere un cammino di crescita e di sviluppo se però va su questa strada di aumento ulteriore la spesa pubblica aumento ulteriore della fiscalità sulle in prese il risultato sarà esattamente il contrario e poi sono costi come dire che pagheremo in futuro in modo in modo molto molto forte e quindi credo che su questo vada fatta grande attenzione torno alla provocazione che faceva prima la nostra moderatrice sul fatto quale deve essere quale qual è stato l'atteggiamento di Confindustria o per quanto ci riguarda i giovani imprenditori nel Po nei confronti del governo anch'io ribadisco quello che ha detto Cipolletta che assolutamente non ci sono aperture di credito così come non ci sono ampiamente si posizioni ideologiche contro il gol hanno perché poi per noi appunto il Governo è è lì epico e che governa però noi non faremo nessun tipo di sconto anzi proprio perché il momento è particolarmente delicato
Saremo pronti a mettere in evidenza qualsiasi posizione o qualsiasi decisione che verrà presa contro l'impresa e contro il Paese perché ripeto questo momento di grande di grande delicatezza
Voglio fare un accenno un altro argomento che sembra non c'entrare nulla ma importante anche perché anche questo è una
Mento su cui noi come giovani imprenditori ci siamo sempre impegnati e stiamo continuando impegnarci credo che per andare come Italia e come Europa né questo vento sto parlando come Italia verso politiche appunto che possono essere realmente politiche di crescita politiche di liberalizzazione serve sicuramente come prima cosa la volontà di farle come dicevo prima pare in alcuni momenti prevalere invece una volontà esattamente opposta però poi se erbe anche la possibilità di farlo allora la ingovernabilità e l'instabilità come dire che continuamente politico ovviamente continuamente stiamo vivendo credo che sia un altro elemento che ci condanna alla incapacità invece di fare queste politiche che serva allora
Voglio ritornare are sottolineare che la della riforma elettorale per noi è un elemento importante se non c'è una riforma elettorale probabilmente anche in presenza di una non Chiara oggi volontà di andare nella direzione giusta non c'è la capacità di andare quindi credo che la riforma let RAI sia un fatto importante mi pare che alla luce delle trattative attuali c'è una grande come dire difficoltà trovare un accordo tra le varie forze in campo quindi per cui in questo caso poi peraltro noi l'abbiamo già fatto in passato riteniamo che comunque il referendum per l'abolizione della quota proporzionale sistema elettorale rimanga l'unico elemento che possa dare una spinta vero verso cui
E dire il maggioritario e verso la possibilità di andare nella direzione di una vera governabilità
Ecco quindi l'Europa è una momento di cui difficile come dicevo c'è la necessità di fare queste politiche ma ovviamente come è già stato ricordato da alcuni relatori da parte nostra non basta dire che cosa devono fare i governi italiani europee prima credo che sia assolutamente necessario una riflessione molto attenta peraltro noi l'abbiamo fatta anche qui negli anni scorsi la continuiamo a fare anche su come dobbiamo cambiare noi io credo che d'Italia abbia nel suo come dire sistema produttivo una grande elemento di forza credo anche noi crediamo perché l'abbiamo appunto detto spesso che comunque anche il nostro modello di capitalismo anche il nostro modello di impresa debba evolvere alla luce come dire dei grandi cambiamenti che si stanno difendo le è stato ricordato prima la globalizzazione una maggiore concorrenza Peretti che con l'Euro saranno uguali ormai in tutti i mercati lo diciamo prima con Bozzini che era seduto di fianco a me fino ad oggi per amare tutti noi avevamo magari un prezzo in Italia i nostri prodotti un prezzo diverso in Germania in Francia questo non ci sarà più quindi dovremo essere sicuramente molto più competitivi di quello che siamo stati oggi allora
Certamente abbiamo bisogno di un Paese più competitivo abbiamo bisogno anche continuamente di riflettere sulla nostra capacità di stare sui mercati dobbiamo fare più innovazione dobbiamo stare molto attenti a investire molto di più sulla qualità dobbiamo essere sempre Print nazionale anche chi anch'io perché altrimenti mi sentirei come dire fuori luogo voglio fare omaggio a Vittorio Merloni per le sue grandi capacità anche a quelle di Luigi Abete
Perché mi sembra che sia stato un po'applauditissimo ma dimenticato come come grande come dire Presidente di Confindustria di facciamo un applauso anche col presidente concluso sulla logica ritorno a quello che diceva prima Vittorio Merloni delle multinazionali tascabili ciò credo che le nostre impresa debbano diventare sempre più internazionali sempre più attenti all'innovazione sempre più attenta alla qualità moltissime
Eh già fanno questo e sono leader sui propri mercati certamente molte altre lo devono fare anche qui voglio dire e vado verso le conclusioni che io non credo che nel mercato globale avranno Spac solo le grandi imprese e questo credo che sia falso non è vero anche negli Stati Uniti ci sono molte piccole-medie imprese certamente ci sono alcuni impresa in alcuni settori che devono crescere per il solo alcuni settori di economia di scala dove non si può essere piccoli ci sono altri settori dove probabilmente non bisogna essere piccolissimi ma basta essere piccoli in altre dove basta essere come dire medi quindi la logica è complessiva non è tanto il solo però un fattore di crescita quantitativa
Quanto come dicevo prima soprattutto un fattore di crescita qualitativa ecco su questo come sempre c'è una logica di cultura che anche noi dobbiamo portare avanti c'è una logica per esempio come ricordava sempre Micossi di capire comprendere meglio forse di quello che faccio amo oggi la l'importanza della come dire del del livello europeo che ancora noi oggi consideriamo fosse troppo poco importante c'è un problema molto importante non abbiamo trattato a lungo di mercati finanziari di capacità di gestire meglio la leva fino a aria e c'è un problema anche proprio di cultura come dicevamo maggiormente il per nazionale che deve essere portata avanti voglio anche dire però e concludo che il sta però la globalizzazione secondo me e le nuove tecnologie soprattutto per i giovani a ma ce ne sono pochi ma se non la voglio ricordare perché mi sembra bella
E credo che le tecnologie e la globalizzazione comunque portano anche a superare alcune barriere che in assenza di tecnologia e globalizzazione non permettono di fare impresa
E voglio citare che ieri ero a Milano abbiamo fatto un'iniziativa come giovani imprenditori di Assolombarda IBM dove abbiamo premiato tutta una serie di giovani che si sono inventati dell'impresa che con internet e vi assicuro sono tre cose può deve fare delle straordinarie dove ragazzi giovanissimi senza soldi senza esperienza si sono inventati delle idee bellissime le hanno applicate tramite internet è oggi sono imprenditori magari piccoli ma di successo con aziende che sanno stare sul mercato in nazionali quindi credo che come dire comunque la tecnologia e la globalizzazione da una parte rappresentano dei problemi perché la concorrenza diventa sempre più pesante sempre più difficile ma dall'altra credo che rappresentino anche grandi opportunità di mai dire vedere di fare nuovi in prese di soddisfare nuovi bisogni di andare avanti e di guardare al futuro e quindi concludo dicendo rivolgendomi soprattutto ai giovani giovani imprenditori ma anche non giovani che appunto nonostante tutte le difficoltà io credo che comunque Momi dove stiamo vivendo è un momento difficile ma anche un momento di grandi cambiamenti è un momento anche di grandi speranze ed è un momento in cui appunto se giocate bene queste cose tecnologie globalizzazioni possono proprio agevolare coloro che sono i veri atti tristi dei futuro cioè i giovani e io credo che un po'tutto il Paese noi per primi come imprenditori ma ma tutti insomma dobbiamo investire proprio su chi è maggiormente azionista del futuro chi è veramente come dire la speranza per il futuro cioè i giovani e quindi cerchiamo tutti come di tre le nostre azioni di tutti i giorni come imprenditori come ministri come persone che comunque voglio dire al di là di fare il proprio mestiere tengono anche al fatto questo Paese vada avanti di fare la propria parte soprattutto o aver sempre presente che come dire un paese dunque non pensi ai propri giovani è un Paese che non ha un futuro e visto che tutti noi invece vogliamo avere un futuro bello è migliore del presente cerchiamo di mettere al centro la nostra attenzione proprio i giovani grazie
Ancora scusate ancora un secondo di pazienza veramente solamente un minuto per ringraziare sopra tutto il ministro Dini ministro Treu che questa sera ci hanno onorato dalla loro presenza i relatori tutti voi che avete partecipato e Manisco anch'io al coro di ringraziamenti
Il dottor Merloni che soprattutto ha trasportato molti dei dei relatori che sono stati qui questa sera direi che è stato un pomeriggio utile interessante e questo dà a me e mi