Presentazione del rapporto Cer-Svimez sull'industria meridionale e sulle politiche di industrializzazione organizzata presso la Sala Guido Carli della sede del Mediocredito Centrale

Favore per favore adesso ci conosce
Ad può non è la prima volta
Speriamo che non sia l'ultimo
Allora grazie grazie grazie grazie
Ma non toccava fatto a me
No
Non tocca l'ha fatto ammenda rinizia questa nostra incontro perché era
Molto più degnamente il Gianfranco Imperatori che avrebbe dovuto introdurre una gobba Imperatori è trattenuto dal suo consiglio d'amministrazione ci prega di cominciare verrà quanto prima e quindi io mi sobbarco a questo ingrato compito di ringraziare tutti quelli che sono intervenuti
E non ho bisogno di dirlo perché poi ognuno di loro prenderà la parola
E di pregare intanto Salvatore Cafiero dovevano essere Cafiero e me stesso presentare questo rapporto allora io prego Cafiero intanto di Termini il cambio di
Farmi di darmi un un momento ancora di di i leghisti sosta di pausa prima dell'entrata in scena l'entrata in scena poi per una scena brevissima e di noi introdurremo con brevissime parole questo rapporto e chiederemo ai nostri amici che hanno accettato di discuterlo e di commentarlo di prendere la parola successivamente inattesa di Gianfranco Imperatori Salvatore Cafiero
Funzione si
Devo anche dire che il dottor Annibaldi assente perché influenzato avviene un'altra defezione che aveva annunciato
Ma ebbrezza aperta rapporto io vorrei ricordare che la dev'essere stata spesso accusata di essere rimasta firma i modelli al modello di industrializzazione fondato sulla grande impresa anche quando erano ormai passati i tempi
In cui quel modello si era fermato nelle regioni nord-occidentali allo sviluppo all'entrata in un'altra fase
Che era passato ad altre regioni che erano diventati il motore dello sviluppo dell'economia italiana io lo voglio qui discutere sì
Queste critiche che sono state rivolte alla Svimez
Fossero fondatore ovviamente io ritengo che non siano fondate però anche alla luce di questo rapporto
Io credo che si possa vincere e anche il modello di industrializzazione spontanea endogena per piccole impresa che oggi è così droga procure anche per il Mezzogiorno
Rischia di essere con meno rigido in astratto di quello che sarebbe stato il modello di industrializzazione secondo me indebitamente attribuito alla Svimez
Certamente la scoperta delle aree triste della sistemi di impresa locale dei distretti industriali è stata una grande scoperta delle ricerche di economia applicata e di Sociologia industriale
Degli ultimi venti o trent'anni fa come spesso accade ai risultati riscoperte PIL a ai risultati brillanti di di di ricerche fortunate quando sono diventate diciamo patrimonio comune si sono spesso irrigidite in una sorta di Vuitton gommata non più discutere
E quindi in una ideologica esaltazione diciamo del del Modena dalla piccola impresa in un altrettanto ideologica svaluta azione del ruolo che la grande impresa
Ora tutti quelli che hanno studiato i sistemi locali ripresa mi hanno spiegato l'insuccesso con la presenza di un complesso di precondizioni di varia natura
Le condizioni economiche per il servizio di mensa privi artigianali
Condizioni insediative l'articolazione dell'insediamento piccole città i fenomeni di urbanizzazione diffusa
Su precondizioni sociale in omogeneità di classe
Davo vita la omogeneità di appartenenza politica l'assenza di conflitti
Su
Precondizioni culturali clima generale di favore per l'iniziativa imprenditoriale e istituzionali sindacati condiscendenti amministrazioni locali sensibile alle esigenze dell'impresa
Ora questi sono tutte le condizioni che sono il portato di una storia storia di lunga durata e quando sono assenti e estremamente difficile riprodurre nei laboratori della politica economica e quindi diciamo non mi sembra che abbia molto senso come del resto civici in questo rapporto
Una indiscriminata
Proposta di questo modello per tutte le riunioni in particolare per tutte le regioni e le aree del Mezzogiorno ma vi è anche di più
Oggi sono venute meno alcune delle condizioni che hanno contribuito in passato al successo del modello di Ussel su di industrializzazione diffusa fondata sulle sull'iniziativa Indocina delle piccole in crisi innanzitutto non sono più possibili svalutazioni competitive
E certamente le svalutazioni
Hanno contribuito in passato al successo di quel modello nelle aree dell'Italia centrale e nord-orientale
E la valutazione del novantadue certamente contribuito anche a quel balzo in avanti dell'esportazione delle piccole imprese meridionali che pure stato giustamente
Celebrato ma non a caso riguarda prevalentemente non esclusivamente prodotti poveri destinati al mercato i colleghi
Soprattutto oggi è in atto questo processo di integrazione internazionale dell'economia soprattutto di unificazione di completamento dell'unificazione del mercato europeo
Il passaggio a quella che viene chiamata fase postindustriale
Che richiede diciamo
Impone una revisione del modello di industrializzazione ed oggi anche per le zone del padre fino ad oggi ha celebrato il suo maggiore successo
Nel mercato globale ma soprattutto del mercato unico europeo le piccole imprese che ovviamente hanno minori possibilità di operare alleanze strategiche transnazionali
Sono molto esposte alla concorrenza che possono loro muovere le grandi multinazionali che operano su molti mercati con molte linee di prodotti l'innovazione è necessaria per competere sul mercato globale
Non solo può essere tale da richiedere ricerche tecnologiche e di mercato che sono fuori dalla portata delle piccole imprese anche se consorziate
Ma anche quando rinnovazione alla loro portata richiede comunque rilevanti investimenti in software oltre che in acque e ciò riduce i vantaggi di flessibilità egli elasticità che sono loro con tradizionalmente Buffarini conferiti dalla bassa intensità di capitale
Né si può dimenticare che ogni le direzioni del progresso tecnico gli orientamenti sindacali le nuove regole del mercato del lavoro consentono margini di flessibilità maggiore anche alle grandi impresse
Gradi della siccità che prima erano preclusi e diciamo la ricerca dei coniugare i vantaggi delle economie di scala vantaggi una flessibilità spinge ha rapporti di complementarietà molto più che in passato ha rapporti di complementarietà fra grandi e piccole inglese
E che poi tendono naturalmente a diventare rapporto di coordinamento
Delle prime sulle seconde e giustamente poi capito rapporto si insiste sul fatto che la grande impresa oggi è sempre meno un'unità tecnica e sempre più si dice nel rapporto un'unità di Governance su una molteplicità di impresa a grande su uno
Da pari a pari a titolo collegate
Questi sono alcuni dei motivi che inducono oggi a rivalutare il ruolo della grande impresa dell'investimento esterno della politica industriale industriale nazionale
Accanto ovviamente a quello insostituibile della piccola impresa e dei e dell'azione dei soggetti economici sociali gli amministrativi locali per una strategia di sviluppo regionale
Le piccole invece oggi hanno un regime di incentivazione che più razionale ed efficiente di quello del passato riferisco soprattutto alla legge quattrocentottantotto va code tutte tutti gli incentivi a sportello
Anche incentivi della quattrocentottantotto altri simili
Servono dove non servono a cambiare le caratteristiche del processo di utilizzazione servono alle singole impresa e non a favorire la nascita di sistemi integrati pesa e tanto meno a favorire un mutamento dalla specializzazione del sistema industriale
Verso comparti che siano caratterizzati da conforto e tasso di innovazioni
Più in generale direi che no direi che la lezione che possiamo apprendere da anche dal successo relativamente fortunato del sistema di incentivi oggi vigenti per il Mezzogiorno e che non bastano studenti legislativi
Gli strumenti offerti da una buona legislazione
Occorre anche che i soggetti istituzionali imprenditoriale che dovrebbe utilizzarli siano attivamente sollecitati a farlo e ove necessario anche adeguatamente assistiti
Semplificando in maniera indebito ovviamente potrebbe dire si potrebbe dire e l'ordinamento e lo si è voluto costituire si è venuto formando diciamo dopo l'abolizione dell'intervento straordinario questa missione di sollecitazioni affidata al Dipartimento per la coesione per quanto riguarda i soggetti
Pubblici e al recentissima la recentissima Agenzia Sviluppo Italia per quanto riguarda l'intreccio
Ora da tutti riconosciuta l'elevata qualità delle persone che è stata affidata la guidare in queste due strutture dove invece ci sono permangono incertezze gravi e diciamo sulla reattività del via amministrazioni pubbliche
Il vario livello dei vari settori del Golfo dei quali il dipartimento deve esercitare diciamo suo conto di coordinamento di monitoraggio e anche il servizio di assistenza
E dalle quali amministrazioni pubbliche visti dipende anche l'affidabilità della azione di promozione che l'Agenzia Sviluppo Italia deve e esercitare nei confronti delle imprese e questo io credo che sia oggi il punto dolente è il punto delicato il punto strategico della politica di industrializzazione del Mezzogiorno fin quando non l'avremo amministrazioni pubbliche
La cui qualità e tempestività di decisione sarà quella che dovrebbe essere sarà difficile che si crei allora
Le convenienze a investire nel Mezzogiorno soprattutto in quelle iniziative diciamo reciprocamente integrate forte caratterizzazione innovativa
Sulle quali il Mezzogiorno deve far conto anche il Mezzogiorno deve far conto dell'attuale quadro competitivo internazionale e credo che questo sia sintesi il messaggio che possiamo che almeno io traggo da questo rapporto
Grazie alle brevi parole di Salvatore Cafiero altrettanto s'brevi le le mie prime noto per dire quanto incerto
Centro Europa Ricerche aggredito
Quanto per noi è stato gradito lavorare
Insieme in questo rapporto comune con un grande e prestigioso protagonista della ricerca e al di là della ricerca della cultura italiana come la Svimez
Devo dare atto di una collaborazione che certamente arricchito noi
E che spero che sia utile alla comprensione dei problemi sempre gravi sempre complessi del mezzogiorno e soprattutto anche se modestamente come contributo alla loro salute soluzione io non voglio naturalmente non non alcuna pretesa di sintetizzare questo rapporto perché c'è già una sintesi per la stampa di ben cinquantadue pagine e non so se giornalistici saranno particolarmente grati ma sopra vorrei semplicemente chiosare ecco tre chiose all'introduzione di Salvatore Cafiero su tre elementi che mi pare questo di questo rapporto che meritano di essere sottolineati
Con particolare è infatti e Piero tra il primo e il più drammatico e il più drammatico perché ci troviamo ancora a discutere dopo decenni fa
Dei divari di sviluppo tra nord e sud è un tema ormai un leit motiv della storica italiana
è una discussione è un tema che purtroppo trova giustificazione né i fatti perché come ci dicono i dati della Svimez tra il novantadue novantasette
Il prodotto interno lordo è una intanto cumulativamente dell'uno virgola sette per cento soltanto nel Sud contro il sette virgola sette per cento
Il che significa che il divario in termini di PIL pro-capite è aumentato dal quarantadue al quarantacinque e cinque per cento questo non ci fa piacere questo è un dato per molti versi grave se per non dire per non dire drammatico
E il dramma si coglie soprattutto sull'altro dato il tasso di disoccupazione che dal novantadue al novantotto e aumentato nel Sud dal sedici e due al venti tre e due per cento mentre nel Nord si attesta su un livello che è uno dei più bassi in Europa
Però dovremmo potere dovremmo essere sconfortati da questo da questo da questo elemento da questa da questa situazione da questa condizione che i dati di questo rapporto ci presentano
Ecco e dovremmo anche chiederci se è vero che questo divario questa accentuazione del divario è dovuta in in largo in qualche misura o in ampia o in piccola misura
Al contesto restrittivo delle politiche economiche che le politiche economiche hanno avuto non soltanto in Italia ma in tutta Europa nell'ultimo decennio all'insegna della riconquista di un vi squilibrio finanziario e monetario
Molti danno all'Europa la colpa di questo io non credo che questo sia del tutto vero ma è certo che il contesto restrittivo delle politiche monetarie finanziarie non ha aiutato la crescita e quindi non aiutato quella che la precondizione per un riequilibrio
Detto questo che la seconda considerazione basso rapidamente alla terza e ultima anzi a sì alla alla alla alla sì alla ultima considerazione che questa è incerto che quindi il primo è la prima e fondamentale condizione perché vi possano essere una riscossa e un recupero nel Mezzogiorno un recupero di sviluppo e di occupazione nel Mezzogiorno è che il livello di crescita riprenda riprendersi acceleri in questi ultimi giorni non è proprio questo il l'annuncio che noi abbiamo ci sono invece le notizie abbastanza pessimistiche anche se anche se per il
Per quanto riguarda le valutazioni del c'era probabilmente per il mille novecentonovantanove il tasso di crescita potrà essere un po'superiore il nostro ottimismo e confortato dal fatto che come dice qualcuno ci abbiamo azzeccato durante tutti questi ultimi anni speriamo quindi di azzeccare ac anche per l'anno prossimo anno in corso
Ma il problema non è quello dei decimi di crescita di più o meno di tre più oltre meno di due più due meno
Il problema è che anche la ripresa di una crescita non è una garanzia per il recupero del mezzogiorno di una regia arretrata non sappiamo che per le aree arretrate
Come il Mezzogiorno vale quella che è un po'volgarmente potrebbe essere la il destino che una vecchio detto napoletano scolpisce col motto cornuti e mazziati cioè si può perdere terreno in una situazione di non crescita
E perdere terreno in una situazione di crescita l'importante è che le politiche siano adeguate a quella che è l'obiettivo del recupero quindi anche nella condizione di una crescita di una ripresa della crescita
Sarebbero necessarie sono più che mai necessarie politiche di riequilibrio il problema è dove come si può promuovere la crescita
Dove e come si possono indirizzare le politiche di riequilibrio specifiche a a vantaggio del Mezzogiorno
La mia risposta estremamente banale ed estremamente sommaria per ragioni ovvie nel tempo
E me ne scuserete e che oggi in condizioni di ripresa
Sono necessarie e possibili ma soprattutto a livello europeo perché il livello europeo e quello al quale si manifesta ormai l'esigenza di una politica che deve tener conto della interdipendenza strettissima dei mercati europei che è diventata addirittura
Ancora più stretta con la introduzione della moneta lasciatemi una parente permettetemi una parente di quando si dice che dobbiamo fare come in America una volta si diceva fare come in Russia
Quando si dice che bisogna fare come in America bisogna anche tener conto del fatto che l'America non è soltanto come ormai in Europa è un grande mercato unico e anche una grande politica economica unitaria di uno stato di un Governo che la pratica e con e sulla base di un bilancio e di un di un bilancio dello Stato che assorbe una bella
Una bella perché
Una una bella quota del reddito nazionale diversamente da come avviene in Europa dove il bilancio europeo cosiddetto bilancio
Comunitari devo assorbe poco più del attorno all'uno virgola cinque per cento del reddito nazionale quindi occorre per la crescita la condito da una condizione fondamentale le recite un coordinamento
Delle politiche economiche dei Paesi europei che metta a frutto le potenzialità formidabili che l'unione monetaria ha creato ma dicevo anche nelle condizioni in cui la crescita riprendesse il suo ritmo cosa che ci auguriamo tutti ed io credo che queste condizioni debbano e possano essere create soprattutto a livello europeo anche in questo caso non è detto affatto che vi sia un recupero automatico delle paesi e delle zone economicamente più arretrate
In questo caso i frutti della crescita e le risorse create dalla nuova crescita dovrebbero essere soprattutto indirizzate attraverso una politica oculata e selettiva
Verso il Mezzogiorno in forme nuove che non nel passato nelle forme dei nuovi incentivi nelle forme che si sono selezionate negli ultimi tempi e che mi sembrano abbastanza e particolarmente efficaci
E che però dovrebbero essere indirizzate a mio modo di vedere ma non soltanto a mio modo di vedere dico delle banalità sul capitale sociale sul capitale umano il Sud ha bisogno di questo ha bisogno di essere rafforzato nelle sue infrastrutture sociali e civili ha bisogno di essere rafforzato nella sua infrastruttura fondamentale che è quella della sua risorsa alla risorsa non solo di lavoro ma di intelligenza e quindi nello sviluppo della sua formazione dunque crescita ma una crescita qualificata
Queste sono copie le banalità che volevo dirvi e io se voi siete d'accordo darei la parola successivamente ma mi arrogo una funzione che non ho prima concordato con i nostri ospiti a Massimo Annesi
A Nicola Rossi al professor Marzano e all'ingegnere detenere
Grazie
Ringrazio
L'amico migliora Giorgio Ruffolo i lusinghieri apprezzamenti espressi
E confronti la Svimez è apprezzamenti che provenendo da persona così qualificata ci fanno ovviamente molto che ci sarò anch'io Breve pur partendo da conta quello della industrializzazione meridionale
E infatti un obiettivo che sin dalle sue origini nell'immediato dopoguerra il nuovo meridionalismo individuo come elemento decisivo ai fini della realizzazione dell'unificazione economica del paese
Fu proprio per rappresentare al Paese l'insipienza che tale obiettivo fosse da subito assunto come un orientamento fondamentale della politica nazionale
E condizionasse già i programmi della ricostruzione
Che nel dicembre del mille novecentoquarantasei
Personalità del mondo della finanza e dell'impresa pubblica e privata tra cui è doveroso ricordare Francesco Giordani Donato Menichella e Pasquale sarà c'ero
Dettero vita alla Svimez la cui ragione sociale si richiama significativamente allo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno
L'indirizzo del processo di ricostruzione fu invece come è noto assai diverso essa fu di fatto suo volto a conseguire al più presto la riattivazione e poi l'espansione del sistema produttivo esiste
E purché quel sistema era localizzato prevalentemente al Nord la ricostruzione ebbe l'effetto di aumentare anziché ridurre il divario Nord Sud
Solo appartiene a cinquantasette nell'ambito di quello che fu detto del secondo tempo dell'intervento straordinario
Fu posta al centro dell'azione pubblica di sviluppo la creazione di retta delle condizioni necessarie per rendere conveniente l'investimento industriale M. Giorgio
In effetti
Nella fase compresa tra i primi anni sessanta e la metà del successivo decennio il processo di sviluppo e di modernizzazione dell'apparato produttivo meridionale
Realizzò come ormai riconosciuta anche del più accaniti i critici dell'intervento straordinario un costituente Oursel sempre iniziale avanzamenti
Un avanzamento i cui riflessi in termini di convergenza dell'Area il ritardo del Paese verso quello di più attivo verso quell'obiettivo sviluppo furono assai evidente l'introduzione del rapporto che oggi ci viene presentata evidenzia peraltro che a partire dagli anni immediatamente successivi apriva shock petrolifero e sino ad oggi la situazione ha subito un radicale mutamento
Non sono certo mancati importanti fenomeni di verità vitalità imprenditoriale
Ma con il passaggio da una fase di crescita forte stabile dell'economia
Quale quella utile tra il cinquanta e il settantacinque la cosiddetta golden age
Ad una fase radicalmente diversa caratterizzata nella generalità dei Paesi industriali da una crescita del prodotto al centro lentezze stabile
Il processo di industrializzazione del Mezzogiorno a nel suo complesso conosciuta un assai lunga e fino ad epoca al sedicente ininterrotta battuta dal
La questione tornerà uguale sviluppo in rapporto e dunque ancora una volta quella della possibilità la ripresa del processo di industrializzazione meridionale e delle azioni da porre in essere affinché sia pur nei limiti consentiti da una situazione economica generale
Indubbiamente non facile tale ripresa abbia ha realizzato ma anzitutto dato atto della maggiore attenzione che in questi ultimi anni i governi hanno riservato ai problemi dello sviluppo meridionale
In particolare sono da segnalare i progressi compiuti in materia di incentivazione delle attività produttive il nuovo regime vicentine all'investimento introdotto dalla legge quattrocentottantotto del novanta Duo
E molto più selettivo del passato e grazie all'istruttoria bancaria e alla compilazione di graduatorie
Consente un impiego più efficiente delle risorse disponibili e la loro concentrazione sulle iniziative che hanno maggiori probabilità di sopravvivere autonomamente su Berti
Bisogna inoltre sottolineare l'impegno del governo nell'ambito delle misure volte ad aumentare l'efficienza delle corriere lavoro che ha portato a un notevole arricchimento delle misure di flessibilizzazione e promozione dell'occupazione
Dall'incentivazione del lavoro autonomo all'introduzione del lavoro interinale all'agevolazione ai contratti part-time alla riforma del contratto di apprendistato ai tirocini formativi e alle borse di lavoro
Alla revisione dei cosiddetti lavori socialmente utili
E infine da ritenere che l'appena costituita società Sviluppo Italia potrà in non piccola misura contribuire a dare risposta a quell'esigenza
Sempre più fortemente avvertita di un più stretto coordinamento tra le azioni di promozione degli investimenti privati e di un sostegno alle amministrazioni pubbliche centrali e locali
Alle cui non sempre adeguate capacità programmatoria realizzative è in buona parte da attribuire una ridotta efficienza dell'azione pubblica di sviluppo
Di non minore importanza dell'apporto di Sviluppo Italia potrà offrire sul frontone della promozione degli investimenti esteri
Un campo vicino ad oggi non ha mai visto un'adeguata mobilitazione della politica industriale italiana e in particolare della politica di industrializzazione per le aree in ritardo
Dobbiamo tuttavia ribadire e questo complesso di interventi e azioni promozionali
Rischia di vedere fortemente limitata la sua efficacia se non è accompagnato dalla promozione di condizioni localizzative favorevoli
E queste attengono don solo alla riduzione mediante incentivi del costo di IVA fattori produttivi ma anche e soprattutto all'aumento della produttività di tali fattori mediante un'offerta di infrastrutture e servizi quantitativamente qualitativamente adeguata alle esigenze di competitività delle imprese investitrice la Svimez ha messo in evidenza nel suo ultimo rapporto annuale la necessità di un rilancio della politica infrastrutturale
Rilancio che dovrebbe consistere non solo in una maggiore disponibilità di risorse ma soprattutto in un deciso miglioramento della capacità di programmare di progettare e infine dispensa a tale riguardo i dati i dati riportati nel rapporto boschivo come a scala nazionale
La spesa la pubblica amministrazione per investimenti infrastrutturali sia sia ridotta tra il novanta e il novantasette di oltre il ventidue per cento in termini reali
In rapporto al PIL la spesa per investimenti pubblici è stata nel novantasette pari al due virgola quattro per cento ancora ben al di sotto del livello del tre virgola tre per cento del mille novecento nuova
Le problematiche sin qui espresse divengono ancora più preoccupanti di fronte alle notevole Cicchetti di competitività connesse all'integrazione sovrannazionale e all'equilibrio delle condizioni socioeconomiche delle opportunità di sviluppo tra aree forti e aree deboli del Paese
In questo contesto le aspettative connesse al passaggio del precedente intervento dal precedente intervento straordinario nel Mezzogiorno
All'attuale intervento affidato all'amministrazione ordinarie centrali e regionali risultano ancora insoddisfatte e per certi versi de luxe
I risultati dell'azione infrastrutturali nelle aree depresse dall'avvio dell'intervento ordinario ad oggi appaiono modesti quanto quelli complessivamente conseguiti nel resto del Paese
E non potrebbe essere diversamente poiché pur con le dovute specificità esista una sola azione infrastrutturale nazionale ed è regolata dagli stessi meccanismi operativi forse con modalità finanziarie parzialmente diverso non si è ancora verificata giocare aveva motivato la soppressione dell'intervento straordinario
E cioè una reimpostazione su scala nazionale della politica di sviluppo territoriale
Tendente ad evidenziare gli obiettivi che nell'ambito delle diverse amministrazioni di settore sarebbero stati perseguiti per lo sviluppo della rete
Al centro di ogni strategia per la ripresa della crescita economica e dell'occupazione del Mezzogiorno
Resta però insomma gli strumenti della politica di sviluppo volti a creare le condizioni che rendano conveniente la localizzazione nell'area di investimenti produttivi interni ed esse in attività ad alto valore aggiunto capaci di competere del vasto mercato e di generare occupazione da un temporanea e nono irregolari
Ma perché la ripresa dello sviluppo e dell'occupazione possono manifestarsi con intensità tale da incidere significativamente su livelli di disoccupazione così elevati quali quelle mezzogiorno gruppo bastare da solo imporre indispensabile operare di una politica regionale più adeguate maggiormente efficace di quella posta in atto negli ultimi quindici venti occorre anche un adeguato aumento dalla domanda globale che interessi nella massima misura la componente degli Investimenti e in primo luogo degli investimenti boom
Un primo spazio per lo spazio per l'espansione degli investimenti pubblici
è già stato creato dal risanamento della finanza pubblica iniziato nel mille novecentonovantadue
Va be'però da nascondersi che affinché progressivo ripristino di quella tendenza all'espansione del capitale produttivo nazionale da allocare principalmente mezzogiorno veduta sostanzialmente meno oltre vent'venti anni fa possa realizzarsi
Si rende necessario
Deciso adegua vinto dell'intero quadro della politica economica nazionale
Il ripristino di tale tendenza presupporrebbe infatti un'azione pubblica che si assumesse la responsabilità di assicurare un adeguato volume di risparmi e di investimenti
Ed implica quindi in quella stretta connessione
La politica meridionalistica Empoli via di concertazione tra le parti sociali che è presente sin dalle posizioni iniziale del nuovo federalismo e che fu con particolare insistenza
Ma senza successo invocata da Ugo la Malfa e Pasquale Saraceno
La politica di concertazione avviata nel novantatré riaffermata con il patto sociale tribolato dicembre novantotto ma certamente della direzione apprezzo appena indicato
Resta invece ancora percorrere la strada di un riordino dello Stato sociale
Che vada nel senso di una sostanziale ridistribuzione della spesa della pubblica amministrazione in conto corrente dalla spesa tra pubblica inserzione in conto corrente
A quella in conto capitale e dagli esborsi pubblici improduttivi a quelli produttivi con una decisa inversione rispetto alla tendenza di segno opposto classico ha prevalso anche negli anni novanta del passato i trasferimenti dolosa e destinati al sostegno dei consumi delle famiglie più che agli investimenti dell'impresa
E ciò a nuovo a ciò hanno concorso strumenti riversi tra loro hanno coordinati e rispondenti ciascuno alloggi devono l'esperienza consiglia dunque di riflettere sulle scelte che si prospetta l'esperienza insegna anche che una politica di sviluppo trae poco vantaggio dal sostegno della domanda per consumi
In assenza di una vivace crescita della base produttiva locale il reddito delle famiglie non è in grado di attivare l'offerta semmai si vola l'importazione di prodotti da altre è quindi auspicabile e ciò vale come conclusione che l'azione di riordino dello Stato sociale tv negli ultimi tempi sì giustamente è tornato a sottolineare l'urgenza ponga la dovuta attenzione sulle specifiche esigenze dei cittadini residenti in regione meridionale
Per i quali in un miglioramento delle condizioni di vita resta in primo luogo affidato all'attuazione di interventi in grado di colmare quella strutturale carenza di occasioni di lavoro regolare
Che è alla base dei persistenti divari di reddito e più in generale dell'opportunità di Partito d'Azione Sociale di realizzazione duale rispetto al resto del paese grazie
Grazie a Massimo D'Alessio restituisco lo scettro al sovrano
No scusate io consiglio d'amministrazione impedisce di essere presente sono molto contento che avete scelto Mediocredito come occasione approfondire
Questo rapporto di Mediocredito è molto attento molto curioso a tutte le analisi che si sviluppò sul sotto un soggetto che ha fatto un investimento di mille miliardi nel Mezzogiorno certamente segue con molta attenzione queste queste evoluzioni ecco io quindi posso solo dare una testimonianza da operatori di quello che sta accadendo come la vediamo noi
Ecco a un anno di distanza noi notiamo che se il sistema bancario nel suo complesso non cerchiamo di fare la nostra parte integrando le competenze di una banca d'investimento qual è meglio vede una banca di carattere commerciale però stanno producendo degli effetti io sono profondamente convinto che sarà bancario è una componente importante di politica industriale può sembrare
Una terminologia un po'forzata
Ma sono molto convinto senza liste ma bancali sul territorio capace di accoglibile le politiche che si fanno signori fiscali o finanziarie o localizzative non regge nel medio periodo
Non si avvia il circuito risparmio investimenti e qui è ovvio
Speso preoccupato invito che stava bancario italiano
Va nel sud con un atteggiamento di tipo diverso di gestione del risparmio questo va bene periodo ma risparmio va sempre alimentata Vinicio circuito non si alimenta Noli non riusciamo a riprodurlo chi di voi ha gestito per fare i nostri conti economici
Cosa abbiamo fatto in quest'anno e quali risultati così porto delle dei dati insomma ecco
Proprio in impegnando la banca no nella tradizionale attività di intermediazione che facciamo ovviamente perché e la funzione fondamentale di una banca che opera anche al sud abbiamo cercato di coniugare finanza e sviluppo
Senza rinunciare al conto economico ovviamente della vedo che gli ammenda del Banco di Sicilia
Ci siamo impegnati nella realizzare la programmazione negoziata no che è sempre rimasta così un un un sogno beh noi abbiamo in un anno prodotto te grandi investimenti nel Sud uno a Bari
Uno a Napoli e uno a Termoli
Ma perché ci siamo riusciti perché abbiamo creato pacchetti localizzativi pacchetti finanziari no abbastanza ricchi abbastanza professionali e chi hanno convinto tre imprenditori stranieri insomma no a vincere le diffidenze che hanno aggiunto
Questo è un dato concreto sono mille seicento occupati
Non è Meda e ne abbiamo due ancora in cantiere quindi non è vero che l'imprenditore a sud e non ci vanno
Cioè l'evento con ovali soggettive accompagnò nel Sud con calore con passione e con professionalità
Lo ha svolto la nostra piccola parte di uomini di finanza che hanno tolto a questi imprenditori di imbarazzo del confronto con la pubblica amministrazione centrale e periferico e non è poco anch'io credo che e questa è stata la chiave che li ha convinti a venire al sud c'è qualcuno che gli ha esonerati da questo tipo di problematica che sempre dico nel nostro Paese
Secondo abbiamo voluto fare il salto del fosso cioè questa storia del rapporto banca impresa i tassi di interesse eccetera eccetera
E abbiamo introdotto il capitale di rischio abbiamo fatto un fondo chiuso e studiando giorno futuro e sta investendo nel rischio che dell'impresa del Mezzogiorno anche questo consentito ma è un fatto molto innovativo
Fai cavità e dissi al sud un'operazione con complessa eppure stanno venendo fuori imprenditori insomma no certo impegno ci impegnano molto sotto la valutazione del merito di credito insomma queste qua sassata la terza strada è che il sistema bancario deve fare in modo ieri a aiutare gli enti locali che oggi sono detentori di una nuova possibilità no e sono i soggetti nuovi protagonisti col decentramento aiutarli a progettare sulla che compiono delle banche e si nel Sud in queste aree e compito anche delle Banca interessa deriva anche dotato Palizzi che i progetti partono certo non non non ci occupiamo oggettiva progettualità migrati ingegneristico che proprio sopra ma entriamo in quella fase che noi chiamiamo di project management no che è fondamentale per dissodare il terreno e fa partire il progetto
Vedere gli imprenditori locali o i semplici sul territorio una banca che assiste gli assicurò l'incoraggia molto lividi professionalizzati bocciare un patto territoriale ecco infatti una palla buona e giusta oppure promuovono oppure correggerlo
Lasciata a se stessi francamente può dare sorprese nel medio periodo ecco io non voglio andare oltre per dire che il sistema bancario ha un ruolo fondamentale
Gli industriali su insomma io mi auguro che il risanamento è avvenuto nel Banco Napoli e il Banco di Sicilia possono concorrere in questa in questa direzione perché altrimenti insomma no il ferimento che nuovi avvertiamo che c'è
C'è un fermento i patti territoriali tanto criticati tanto così commentati vi assicuro è nell'unica formula Belvedere sul territorio gente che si che appassiona progettare
E questa è l'esperienza di una gruppo bancario che a usare questa sfida convinto che l'ingresso in Europa
Da cui dipenderà e il posizionamento
Nel nostro Paese si gioca sul mezzogiorno e l'altro Pittis al Sud divisa in Sicilia ma il caso nostro si aprono mercati già vediamo nel bacino mediterraneo e sarebbe visto sfiora bancaria dovrà essere pronto ad accoglierlo subito gli opportuni grazie a voi compositive
Mi riprende il microfono usurpò il microfono e allora secondo quello che avevo intanto salutiamo Patrizio Bianchi che è venuto e che quindi fisso perché era il compito di essere l'ultimo a chiudere
Così si sente un po'di altri interventi Nicola Rossi e poi allora Antonio Marzano e poi l'ingegner De Benedetti De Benedetti e poi via
Va bene così grazie
Nicola Rossi
Dicevo che questo rapporto mi mi sembra che non contrasta dinanzi a sotto molti punti di vista mi sembra che confermi una ipotesi che si è fatta strada anche in altre ricerche recenti
Cioè che il processo di industrializzazione del Mezzogiorno il Mezzogiorno tutto forse bisognerebbe dire
Vive un momento molto delicato un momento in cui appunto il processo di crescita è ancora fragile ma forse assai meno di quanto a volte nonna pensiamo un processo che sembra essersi rafforzato negli ultimi anni in vedo rilevante interessante coincidenza con il processo di riduzione nella spesa pubblica degli aiuti statali
Un processo che è testimoniato da una serie di cose di cui il rapporto tratta e che analizza anche dire con molta con molta prudenza e con molta attenzione
Parlo per esempio della dell'andamento delle esportazioni meridionali parlo per esempio della formazione di nuove imprese meridionali e così via
Un processo che è testimoniato io credo anche dalle tendenze del mercato del lavoro meridionale che nel novantotto ha creato qualche decina di migliaia di posti di lavoro anche per l'operare
Di nuovi strumenti di flessibilità come i contratti a tempo parziale determinato
Non pochi giovani donne meridionali hanno trovato lavoro che cercavano e quello che credo altrettanto importante è che non pochi giovani donne meridionali hanno ricominciato a cercare
Lavoro sapendo che forse possibile oggi ciò che ritenevano del tutto impossibile
Si è andato estendendo anche il modello con tutti i limiti diciamo in cui credo siamo tutti consci che sono anche sottolineate all'interno del rapporto il modello italiano i sistemi locali di piccola e media impresa se il rapporto stesso ne conta al novantuno se ricordo bene ben sessantatré come dire la sensazione dunque che il Mezzogiorno sia in un momento come ho detto prima molto delicato in cui parecchie cose ore cominciano a funzionare
Esso naturalmente ha bisogno in questo momento di condizioni di stabilità e di coerenza programmatica se così posso dire in coordinamento continuo fra i tanti strumenti che abbiamo messo in campo
E quindi proprio per questo motivo non può essere lasciato solo soprattutto in un momento come
Questo è il il punto sul delle questa considerazione mi porta a parlare un po'del funzionamento della pubblica amministrazione cosa sulla quale parzialmente dissento da alcune delle cose che ho ascoltato in precedenza
Nel senso che mi sembra mi pare di osservare da
Diciamo un annetto a questa parte
Anche sul fronte del funzionamento della pubblica amministrazione si intravedono segnali di particolare interesse
Anche lì sono segnali che indicano cosa potrebbe essere e una pubblica anzi azione che funziona e cosa potrebbe essere un Mezzogiorno aiutato da una pubblica amministrazione
Funziona non sono naturalmente risultati del tutto acquisiti come sappiamo
E comincia a funzionare per esempio il mezzogiorno della nuova programmazione un metodo che prende spunto da una constatazione assolutamente banale cioè che vi sono servizi infrastrutture essenziali che lo Stato ha il dovere di realizzare per via diretta un metodo con il quale l'amministrazione si è proposta di
Non solo e non tanto di risarcire il Mezzogiorno e lineare depresse del del paese
Dagli eventuali svantaggi rilocalizzazione ma di rimuovere questi ultimi per porre le basi per uno sviluppo stabile
Ricomincia a funzionare l'investimento diretto pubblico nella realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali il processo che dovrebbe portarci alla alla definizione del dell'Inter delle alla individuazione belli gli interventi da finanziare all'interno del quadro comunitario di sostegno due mila due mila sei che è in corso quello che è interessante e che se ne rispettano i tempi
Questa mattina sono state firmate le intese di programma relativa Lombardia Toscana e Umbria erano state definite dal CIPE
Credo due settimane fa quindi credo con un ritardo di tre giorni rispetto al previsto quindi il metodo che era stato in qualche maniera enunciato a Catania che ormai è andato sotto il nome di metodi Catania metodo in cui e basato su una stretta cooperazione fra diversi livelli di governo e diversi centri del Sicet decisionali pubblici non solo si è andato diffondendo e generalizzando ma si è tradotto già in una capacità di ascolto dico
Comune gli obiettivi di un altrettanto comune perseguimento degli stessi
Sottolineo questo punto previo trovo particolarmente rilevante il fatto che essa quanto posso capire non solo regioni che avevano già espresso una forte capacità di governo fatemi fare un esempio per tutte la Basilicata
Stanno confermando la loro capacità ma anche altre regioni le quali invece erano state probabilmente anche indebolite da fenomeni di instabilità
Stanno in realtà recuperando rapidamente il tempo perso
Per cui sotto questo profilo diciamo questo esperimento si sta rivelando un esperimento di particolare interesse naturalmente siamo ancora all'inizio esperimento che ci porterà fino a giugno
Ma se il prosieguo dell'esperimento lo si può intuire dalla partenza
Credo che ci sono motivi per essere pensare appunto che possa portarci abbastanza lontano così come comincia a funzionare anche l'intervento pubblico per la promozione di iniziative aggregazione industriale accordi fra soggetti privati e amministrazioni locali parlo dalla cosiddetta programmazione negoziata anche qui quello che quello che interessa non è tanto indicatori di quantità diciamo non è rilevante diverse il fatto che all'inizio del mese di febbraio siano stati approvati se ricordo bene altrimenti tre patti territoriali perché questo dato di per sé non è quello significativo ciò che rileva che l'approvazione di quei patti sia intervenuta a soli due mesi dalla presentazione delle domande
Ciò che rileva il fatto che non tutte le domande siano state come dire approvati che segnala una pubblica amministrazione che al tempo stesso comincia ad essere come dovrebbe selettiva ed efficiente la stessa cosa posso dire per esempio per quanto riguarda un altro strumento che a lungo ci ci ha fatto penare
E cioè i contratti d'area se non vado errato ieri il ministro del lavoro ha comunicato che il quindici saranno firmati i contratti d'area dell'area campana e a seguire gli altri anche qui la cosa interessante e che una volta ridefinite nel dicembre le procedure nella direzione di una maggiore semplificazione ma al tempo stesso anche nella nella direzione di una più chiara individuazione delle responsabilità voi il processo ha recuperato abbastanza facilmente il tempo per
E comincia a funzionare anche però questo non siamo più di più di una parola voce dire su questo anche il Mezzogiorno che si costruisce altrove in Italia rispetto al Mezzogiorno o nel resto del mondo nel senso che qui c'è Patrizio Bianchi che negli istituti Italia certamente può parlare mille volte meglio di me io so solo una cosa provo Sviluppo Italia che è quella che mi ha riguardato più da vicino l'attività del Governo non credo che fisicamente si potesse fare in meno di due mesi che ci son voluti ma certamente ci volevano non più di due mesi per farlo e per farlo anche dire diciamo con modalità che
E difficile negare di Ciampi delle quali è difficile se non essere soddisfatti quindi lei mezzogiorno e appunto come qualcuno ha detto qualche tempo fa su un crinale
Sul grande moto su un momento molto importante perché starci trovando ciò di cui aveva disperatamente bisogno e cioè più stato e più mercato
Un vero assalto per così dire un vero mercato perché se guardiamo alle nostre spalle nemmeno tanto indietro
In realtà possiamo vedere come per decenni siano mancate la sicurezza del territorio la certezza dei tempi le capacità progettuali la destinazione di risorse verso investimenti funzionali allo sviluppo cioè è mancato uno stato e come sono stati assenti la trasparenza nella competizione la spinta all'innovazione l'indipendenza dal potere politico il rispetto delle regole cioè mancato il mercato quello che e tutt'altro è tutt'altro che un risultato acquisito quello che stiamo vedendo ma come dire quello che ci sembra possibile è quello che ci sembra di vedere oggi e che più Stato e più mercato nel Mezzogiorno sono oggi impossibili diversamente da ieri grazie
Grazie Nicola Rossi al professor Antonio Marzano
Eccoci di nuovo qui riuniti a discutere un rapporto della Svimez e quindi almeno per quanto mi riguarda rinnovare al Vincenza
Un sentimento di gratitudine
Per avere in questi anni continuato a coltivare il problema economico del Meridione
In anni in cui sicuramente sicuramente
L'attenzione per questa questione e molto di meno
Credo che la Svimez sia stata forse l'unica o comunque uno pochi gli istituti che ha mantenuto acceso
Il suo il suo faro sull'economia meridionale quindi multa gratitudine da parte mia
Al tempo stesso una un disagio perché è molto difficile sintetizzare
Un rapporto di così ampia dimensione non so quante pagine sia il rapporto ma mi sono in qualche modo autocertificati questa mia capaci incapacità di sintesi vedendo che la sintesi presentata sul opportune a sua volta credo per la stampa
La sorte di cinquantadue pagine
Scuserete se non faccio non si si quello che farò soltanto quello di richiamare l'attenzione su alcuni punti che che mi sembrano importanti
Nel rapporto si legge che in questi anni la politica industriale italiana particolare verso meridione stanca di tipo difensivo
Cioè ha difeso settore e imprecisi senti non ha rinnovato molto
Questo si dice nel rapporto a è durato per tutti gli anni novanta anche se poi finisce che dal novantatré un poi si notano segni evolutivi io per la verità tutti questi segni evolutivi dal novantatré in poi Novi ho avuto notati mi sembra che in realtà la politica economica in questo Paese sia stata prevalentemente monotematica cioè in sostanza abbia risposto a agli imperativi del Trattato di Maastricht
E che il Meridione per la verità di una politica economica meridionale non ce ne sia nemmeno accorta
Ultimamente i fatti nuovi che in parte noi consideriamo positivi
Perché abbiamo sempre pensato che lo sviluppo vengano basso
Sono i patti territoriali
Ma devo dire anche che c'è un po'di delusione attorno a questi patti territori positivi per il fatto che essi sembrano provenire dal basso
Però c'è stato un economista certamente non appartenente al Polo delle libertà facciata chi ha detto che questi patti ricorda un po'il Trattato di Versailles per il numero di firme che si trovano tutto questi dati qui è la politica della mettere insieme del concordare dell'accordarsi con il più grande numero di istituti e di persone possibile naturalmente l'accordo
è meglio del disaccordo
Ma quando si coinvolgono quaranta con cinquanta firme sì finisce per assegnare a ciascuno dei firmatari in un ruolo che condiziona poi la realizzazione del tutto insomma lei dicono un po'quei decreti in cui si dice che il ministero del tesoro di concerto con il ministero dell'industria di concerto con il ministero eccetera chiedessi di concerto ne sappiamo che dura praticamente significano poi rischio di paralisi difficoltà nel mettere in movimento le cose è infatti io credo che una delusione almeno finora giustificata eh dovuta questa difficoltà rimettere in movimento un convoglio al quale partecipino così tanti Bargone
Credo che un altro punto importante della rapporto e la conservazione di un certo arretramento della grande impresa nel teatro meridionale e anche nell'utilizzo di fondi previsti da alcune questo è vero
E
E questo è il motivo per cui noi ci facciamo assertori qui vorrei che non ci fossero i suicidi una politica di attenzione verso le piccole negli cioè per lo sviluppo del Meridione
Attenzione a non sto dicendo che bisogna evitare che le grandi imprese prenda un'iniziativa per carità se vogliono ben vengano ma insomma un pochino idealismo ci porta a dire che questa è una fase in cui le grandi industrie o si ristruttura
Sotto i condizionamenti della globalizzazione della concorrenza internazionale
E tende piuttosto a espellere come sappiamo dei dati statistici che ci vengono forniti
A detti anziché a creare posti di lavoro
Inoltre la grande industria a una maggiore maggiore ventaglio di opzioni
Circa la scelta dell'ubicazione quindi insomma se vengono benvenute ma non mi pare molto realistico pensare che ci sia sia lì la soluzione del problema dei canali mentre credo che un tessuto di piccole e medie imprese possa fare molto e forse già sta cominciando a fare cose significativi per il Meridione
Naturalmente le piccole e medie imprese hanno delle dei limiti ma credo che una parte almeno di questi limiti
Sono superati se si fa una polis di servizi alle imprese devo dire che ci sono già dei sensi centri di iniziativa privata che fanno servizi all'impresa tutte le piccole e medie ma questo andrebbe lì rubato perché certamente le piccole e medie imprese hanno difficoltà sul fronte amministrativo su due e lì bisogna far hanno coi vantaggi che tutti sappiamo la flessibilità un maggiore prima migliore prima industriale maggiore prima prima sul piano della rapporto coi lavoratori
E cosa non disdicevole e in genere presentano un rapporto capitale e lavoro più basso cioè ci vuole meno capitale per creare posti di lavoro presso questo tipo di imprese il che in una situazione come quella meridionale
Non mi pare una cosa trascurabile anche perché alcune recenti informazioni ci dicono che un basso rapporto capitale e lavoro non significa una tecnologia vecchia le piccole e medie imprese meridionali hanno una discreta attitudine a introdurre tecnologie moderne l'altro punto che metterei a fianco a questo di una politica per le piccole e medie imprese è ovviamente quello vero capo infrastrutturale ma insomma su queste cose quasi perfino superfluo continuare insiste Meridione ancora un gatto infrastrutturale molto serio
Però bisogna ricordarsi che in passato gli investimenti pubblici nel Meridione sembra che abbiano anche all'imputato circuito di crimini criminali di criminalità
Per cui quando si parla di politica delle infrastrutture bisognerebbe che fra le infrastrutture si mettesse anche quella particolare infrastruttura sociale
Che l'esistenza di una società senza crimine essenze illegalità voglio dire che su cento lire che si vogliono spendere il Meridione forse non tutte cento ma hanno speso per fare infrastrutture fisse
Forse ottanta forse settanta ma gli altri trenta per favore che richiama alla lotta alla criminalità perché se non si fa impresa difficile avviare un qualunque processo il terzo punto del mercato del lavoro anche qui devo dire che il rapporto sembra prendere un po'le distanze da questo problema della costo del lavoro che naturalmente un problema delicato anche socialmente molto
Padovani e prezioso che sono gli autori di uno dei saggi contenuto nel rapporto fanno notare che il gruppo nel Meridione
E cresciuto negli anni ottanta ottantasette secondo un ritmo in linea con quello del Centro-Nord
Che nel periodo tanta sette novanta ed è il ritmo è stato inferiore a quello del centro ma che ha nel novantatré novantasei è stato superiore
Ed è stato superiore soprattutto perché la dinamica della produttività Meridione è stata più bassa quindi un problema qui c'è c'è un gruppo che cresce nel Meridione più rapidamente che nel resto del Paese
Il rapporto prende le distanze perché si dice
Che
Questo problema del costo del lavoro
è stato uno dei modi in cui i Paesi come la Spagna il Portogallo e l'Irlanda hanno migliorandone il problema della
Disoccupazione però si ricorda che hanno fatto anche altre cose
Oltre a questa fascetta che non si può fare solo questo però il fatto mi pare importante
Credo che non vada trascurato insomma quello che sto dicendo sto cercando di dire che attenzione
Perché quando in un'economia si riducono i tassi di interesse
Ma il costo del lavoro
Cresce a un ritmo elevato
Si creano le condizioni per l'adozione di tecnologie ad alta intensità di capitale
Bassi tassi
E a bassa intensità di lavoro
E non sono questi tecnologie più indicata
Per risolvere il problema dalla disoccupazione
Io credo che ci sia un problema di mercato del lavoro che ci sia un problema serio di crescente flessibilità bisognerebbe mettere loro più flessibile
E sarei confortato in questo dalle conclusioni a cui mi sembra sia arrivato ieri il Congresso credo che si chiami dei partiti della sinistra europea
Il quale
Ieri hanno
Menzionato il caso degli scooter Stati Uniti d'America dove come sapete c'è il massimo di flessibilità sul mercato del lavoro
Sicché si può dire che dopo cinquecento sette anni dalla scoperta di Cristoforo Colombo la sinistra ha scoperto l'America
Ma
La flessibilità è importante
E se è prioritario il problema della lotta alla disoccupazione no vi sono argomenti che possano convincere qualcuno il problema della flessibilità del costo del lavoro c'è un problema si possa accantonare
Il quarto problema è quello del fisco
C'è un problema fisco io poco fa citiamo alcuni vantaggi delle piccole e medie imprese
Ma mi riferivo alle piccole e medie imprese che sono tali che sono piccole perché questa questo è il risultato di una scelta del libretto
Ma se le piccole e medie imprese sono piccole perché sono costretti ad essere piccole
Allora non è più una scelta
è una forzatura
è una delle ragioni per cui la piccola e media impresa è piccola perché è costretta a rimanere piccola può essere un eccessivo prelievo fiscale
Che lasci troppo e utili
Da essere reinvestiti e per crescere
E naturalmente questo è un aspetto del problema perché sappiamo che ci sono vari altri incentivi a non crescere o se preferite disincentivi a non crescita nel nostro ordinamento
E temo che uno di questi sarà all'estero l'esenzione per le imprese minori
Dall'obbligo di ridurre l'orario di lavoro a trentacinque ore voi così creiamo dei disincentivi a crescere cioè va a finire che avremo più piccole e medie imprese di quanto è dal punto di vista di una scelta ottimale della dimensione dovremmo a sempre in materia di fisco sappiamo che l'Iraq secondo calcoli fatti dall'abitazione di ricordare qualche tempo fa è particolarmente penalizzante
Per il Meridione
Ultimamente abbiamo appreso che la pressione fiscale si sarebbe ridotta l'anno scorso di oltre un punto percentuale temo che questo sia non tanto il risultato di un nuovo indirizzo del governo quando il risultato di fatti in parte contingente
L'eurotassa restituita il gettito IRAP inferiore al previsto e la minore i minori redditi da interesse ritenersi
Ma anche una conseguenza in qualche modo del rallentamento economico in attivo
Voglio spiegarmi
Quando la pressione fiscale è molto alta
Probabilmente escono per primi dal mercato
L'impresa i settori soggetti economici più colpiti dal fisco sono i primi a uscire
Allora se questo è vero è molto probabile che quando il tasso di sviluppo dell'economia declina o il più basso del di quello previsto
Questo si accompagna appunto alla riduzione della pressione fiscale perché il tasso di sviluppo economia può declinare proprio perché escono dallo scenario economico quelli che si sentono più colpiti dal fisco quindi le due cose vanno insieme nello sviluppo meno pressione fiscale
Ma la persona migliore bisogna rischiare questo è la conseguenza minore tasso
Non so se sono riuscito a spiegare questo negozio perché un pochino
Complicata
L'ultimo fattore che vorrei dire che il quinto o il sesto inerente aziona è
Il Polo bancario per il Meridione
Io a un po'di anni dovrei dire un po'di decenni recentemente ho compiuto gli anni io ho avuto la spiacevole constatazione che il costo delle candeline superato il costo della torta
Sono un po'di anni che studia l'economia ma non ho trovato mai un caso di sviluppo economico in cui non ci sia stato un contributo determinante unito ma determinante del sistema bancario il sistema finanziario
Sto assistendo con qualche preoccupazione
Alla tendenza all'incerto a una certa tendenza a ridimensionare a smantellare il sistema bancario meridionale
Dio ne guardi se il Meridione
Diventasse più un bacino di raccolta di depositi bancari che è un bacino di impiego dei depositi bancari
Questo sarebbe un disastro significherebbe privare il Meridione di un importante fatto di uno indispensabile sotto
Naturalmente insieme al sistema bancario occorre rafforzare anche il sistema finanziario e assistenza all'impresa
Di di conoscenza dei problemi delle imprese e badate che anche da questo punto di vista se le imprese sono probabilmente piccole e medie imprese sono importanti le banche locali e che le banche locali sono quelle che conoscono meglio i problemi dei ladri in tela fatta di piccoli intere
Se immaginassimo che le banche locali meridionali fossero sostituite da come bere un colpo di bacchetta magica da una banca su scala nazionale
Io temo che ci sarebbe più raccolta che impieghi nel Meridione eterno inoltre che in presenza di esigenze di razionamento del credito
A farne le spese sarebbero soprattutto le aree a maggior rischio economico diciamo così cioè ancora molto in merito e le piccole e medie
Polo bancario meridionale resta un fatto fondamentale
L'ultima cosa se mi consente padrone di casa e moderatore presidente
No in Parlamento sentiamo continuamente dire da movimento politico forte soprattutto al Nord
Che occorre il federalismo
Io confesso che non riesco a capire come mai questa istanza si senta si avverta soprattutto al Nord e non si avverte il signor soprattutto del Meridione
Ragiona così
Stiamo andando verso una politica monetaria alla tedesca
Probabilmente più adatta alla Mitteleuropa o a quella parte dell'Italia che assomiglia molto
E questo si può dire in generale faccia una politica economica più adatta a quella parte dell'Europa che non ha territori spagnoli o anche meridionale meglio
Che sono strutturalmente diverso
C'è così sono questi territori che hanno una maggiore bisogno di autonomia e
Cioè
Di un margine di autonomia nelle decisioni di politica economica
In modo che queste siano più conforme alla struttura del proprio territorio questo essendo molto diverso strutturale nord Europa
Eventualmente in grado almeno in parte di controbilanciare di compensare gli effetti negativi di una politica economica che nascere concepite altrove e che non è adatta
Al territorio meridionale credo cioè che questa istanza autonomistica
Questa istanza federalista dovrebbe essere particolarmente forte nel Meridione continua a stupirmi per il fatto che non c'è naturalmente mi rendo conto che non basta
E solo il presupposto poi bisogna avere istituti locali federali autonomi che funzionino bene ma se non c'è il presupposto non ci può essere anche questa conseguenza chiudo qui il mio discorso viscoso posso proprio purtroppo ma quando io leggo un rapporto Svimez mi viene voglia di parlare
Benedetti
Molto poco diligente o no
Ho quando amico Ruffolo mi ha chiesto se potevo intervenire non ho capito che dovevo parlare
E allora quindi un nuovo non non ho nulla di preparato mi sono scritto due notte mentre mentre in attesa di questa di questo ha richiesto uno o addirittura comandato intervento
A mio parere
Affrontare il problema problema trattino opportunità del Mezzogiorno
Deve essere fatto
Tenendo conto dei fattori competitivi nell'economia di oggi e di domani
E non di quella declinante
Una estrapolazione del passato della conservazione dell'esistente
Se pensiamo ad una prospettiva se pensiamo al Mezzogiorno comma
Una prospettiva è un'opportunità
E lo facciamo con gli occhi rivolti al passato per parametri economici
Che caratterizzavano il passato io credo che sbagliamo tutto
Oggi noi viviamo nella società dell'informazione
Lo stato d'informazione a come centro motore una nuova materia prima
Che è il sapere
Il sapere che la sua diffusione
Che io credo una
Grandissima rivoluzione non solo economica
Ma io penso anche sociale e anche democratica perché
Da un punto di vista economico
Si sposta il baricentro
Della diciamo del fattore competitivo pensiamo che solo vent'anni fa all'epoca delle guerre del petrolio si pensava che
Il Medio Oriente o comunque i produttori di petrolio poco tutto mentre in ginocchio il mondo occidentale oggi nessun riparo del petrolio perché è oggettivamente ha semplicemente perché il prezzo è basso ma perché non è più un elemento
Di fattore competitivo tra le economie
Il fattore competitivo è diventata il sapere e dicevo prima sapere che vuol dire no autore dell'intelligenza e anche la sua diffusione e dicevo questo secondo me è un cambiamento anche sociale perché e democratico perché sapere non è più il privilegio del principe Mahé accise accessibile a chiunque a costo praticamente zero
Inoltre noi viviamo in un mondo che è caratterizzato da due fattori
Che prova tra l'altro interagiscono tra di loro
E cioè la diffusione delle tecnologie digitali da un lato della globalizzazione dall'altro
Che sono due fattori che si esaltano
Reciprocamente e che sono assolutamente inarrestabili nel loro sviluppo può piacere o non piacere localizzazione può piacere o non piacere la di vivere in un'era digitale ma sono fenomeni inarrestabile
Allora in questo contesto in cui la materia prima il sapere
E in cui i due fattori determinano e in modo non contenibile
Lo sviluppo del
Il contesto in cui si svilupperà le economie cioè la globalizzazione e la diffusione trasversale delle tecnologie digitali su tutto il mondo non solo dell'economia ma anche della vita
Io credo che i fattori competitivi sono primo la conoscenza
Secondo la capacità di utilizzare una nuova Commodity che è la tecnologia
è stato un grande mito della tecnologia la tecnologia è oggi una commodity
Il vero valore aggiunto sia nell'utilizzazione dalla tecnologia no nella tecnologia
Terzo la capacità di lavorare costruttore non gerarchizzati che appartengono al passato
E ultimo quello di lavorare in rete
Lavorare in rete non solo tra inglese ma è stato ricordato anche prima tra imprese e anche pubbliche amministrazioni
Allora io credo che quello parametri che dovrebbero essere attentamente valutati
Nel giudicare una politica per il Mezzogiorno
Verificare se vengono
Se vengono nuovo diciamo
In che modo vengono
Posti sotto la luce
I seguenti fattori quanto si investe nel sapere
Quanto si investe nell'innovazione
Quanto si trae vantaggio dalla tra le condizioni di qualità della vita che sovente non viene dimenticata come un fattore competitivo ma tutta la California è nata come sostanzialmente sulla base di quale data la lettera il Mezzogiorno ha una qualità di vita se non altro per doti naturali
Che può essere un grosso elemento per attirare intelligenze che ripeto sono i veri motori dello sviluppo molto più di quanto non siano state investimenti
E per creare nuovi prese qui io sono completamente d'acqua dolce ammazzano
L'occupazione dire grande esclusivamente nel mondo esclusivamente dalle nuove imprese sul le imprese esistenti specialmente parlo delle grandi imprese in tutto il mondo hanno visto declinare
Il numero dei propri dipendenti e lo vedranno declinare anche in futuro
Per fenomeni che hanno a che vedere sia con la tecnologia sia proprio con il modo di gerarchizzata o con cui la nuova impresa funzionerà e cioè il fenomeno dell'outsourcing di tutto quello che non deve essere tenuto necessariamente all'interno di imprese
Ci sono dei dei sì voi prendete
Le prime dieci imprese americane nel
Il primo
Nei primi dieci imprese in verità americane degli anni settanta
Hanno diminuito quelle che erano le prime dieci per le camere che si chiamino General Motors che si chiama IBM hanno ridotto i loro dipendenti dal settanta alla novantasette di circa il quaranta per cento
Nello stesso tempo in America come tutti sanno negli ultimi cinque o sei anni sono stati creati dodici milioni di posti di lavoro
Tra questi nuovi posti di lavoro sono stati creati meno della General Motors negò IBM
Metalli simili nessuno più neanche si ricorda che esiste la Juve ostile alla Bethlehem Steel cioè quello che era l'industria siderurgica americana anche stato così costituiva un elemento diciamo fondamentale nel giudicare i parametri anche di crescita di decrescita del ciclo economico sono assolutamente irrilevanti oggi nella formazione del GP americani
E la quando ci si stupisce per la crescita dell'occupazione da un lato o del prodotto interno lordo dall'altro
Americano della continuità di questo di questa crescita questo è dovuto esclusivamente al fatto che si è spostato fondamentalmente il baricentro del prodotto interno lordo da industrie tradizionali a industrie che utilizzano nuove tecnologie questo è la chiave della crescita
Ripeto sì in questa che ha se non ci hanno parliamo al Mezzogiorno non in questa chiave francamente io credo che non abbiamo nessuna speranza di risolvere un problema né occupazionale nei di crescita economica e sociale del Mezzogiorno
Lo dico proprio perché sono completamente distaccato se non affettivamente da queste realtà
Sovente pongo una domanda così a tenne interlocutori vedo che
Provo sempre una certa sorpresa
Nella mia successiva risposta cioè chiedo loro se sanno qual è la più grande impresa che è stata in termini di numero di occupati sto parlando è stata creata in Italia negli ultimi cinque anni
E di fronte a una normalmente a un a una nuova domanda cioè no dimmelo tu
Beh la più grande impresa che è stata creata e Omnitel lo dico ripeto oggi che pur avendo la creata sono distaccato e quindi lo dico con assoluta serenità e anche credo obiettività è un'azienda che è nata dal prato verde quattro anni fa che ha oggi quattro mila e cinquecento dipendenti
Età media trent'anni
Collocazione geografica ma per esempio è la prima industria di Catania con cinquecento nuovi assunti
E tutto questo senza vere nuociuto a nessuno perché nel frattempo il concorrente Travis fondamentale cioè Tim accresciuto il numero degli occupati ha avuto ottimi risultati economici non ha avuto nessuna conseguenza diciamo così negativa se non alla fine un beneficio complessivo per il consumatore
Questo lo dico perché è importante capire che non è la tecnologia a creare nuovi lavori me l'applicazione della tecnologia
E che i nuovi lavori si creano in settori nuovi con nuove impresa
E si siano poi piccole medie grandi e se poi diventeranno grandi meglio ecco qui è importante che non ci sia la l'obbligo di rimanere piccoli ecco ma mi pare che questo sia un esempio
Importante non solo perché diciamo agenzie recente esistente ma perché oltre ad avere la caratteristica che ho prima ricordato e anche l'impresa italiana che in assoluto ha assunto più
Dipendenti
Negli ultimi cinque anni
Ed è anche il maggior valore che Renato per gli azionisti e dunque anche dal punto di vista del capitale che sia mai stato creato in Italia negli ultimi cinquant'anni
Lo dico non anche con la fierezza di averlo fatto ma non tanto per questo semplicemente perché richiamato qui a dire quali sono secondo me i fattori di sviluppo ecco io penso che occorra veramente penso guardare a quali sono i nuovi parametri della nuova equazione economica e non basarsi su equazione su un'estrapolazione di un passato che è assolutamente declinante senza possibilità che riprese grazie
Ringraziando Carlo De Benedetti do allora però dal all'ultimo buon ultimo dei nostri ospiti che Patrizio Bianchi
Esatto
Aldo ha parlato per la prima volta di questo rapporto va be ho appena ricevuto dal Mulino
Dove ha ricevuto in anticipo
Pochi vigili bolognesi insomma
E allora
Dire sempre avuto occasione di parlarne con l'amico Cafiero
E la prima cosa che
Gli ho espresso
è stata una sana invidia
Tanti gli ho detto ma
Sopaf invidioso cioè il miglior come studioso
Sono stati finalmente invidioso perché spine Sezer sono riusciti a fare non sono un lavoro pieno di dati i piani di formazione pieno anche di Annina
Più agli animali perché tutto sommato si è stati capaci ancora una volta
Di tornare su un tema su cui trimestre c'erano sicuramente
La capacità di essere depositate da più grosse capacità più consolidata
La più antica interni tutti positivi capacità di pressione sullo sviluppo che esista oggi in Europa
Ma anche perché si è ritornati ragionare di maggior di sviluppo avendo anche chiaro molto chiaro che cosa viene dopo vendo molto chiaro anche che cosa c'è dopo questo giorno
Permettetemi di fare una riflessione
In realtà
Il Mezzogiorno è stato l'occasione su cui più di una generazione
Gli economisti di politici si sono misurati
Sul Mezzogiorno
Vi è stata una capacità di riflessione
Una capacità di pensare che cosa lo Stato può fare per far crescere l'economia che ha pochissimi riscontri in tutto il mondo
Ho avuto l'occasione
Come direttore di una rivista che si chiama l'industria
Qualche anno fa di rimettere assieme
Alcuni testi del dibattito
Tutto il dibattito che parte cinquantadue
Che anziché finisce al cinquantadue per nel cinquantadue e far nascere la cassa
E cinquanta due perché con l'astensione della cassa esatta
E e devo dire che quello era un libero dibattito che trovava pochissimi riscontri nel dibattito su Sviluppo Italia
E devo dire che sento del dibattito sul Mezzogiorno è stato un dibattito che ha avuto la capacità di mettere insieme economisti di grande livello però con politici che sentivo una responsabilità che illa ritardo dello sviluppo è un vulnus alla democrazia di tutti non solo del Mezzogiorno
Io credo che oggi ci troviamo a discutere di questi giorni contesto mondiale che assolutamente diverso da Prodi allora dite
La scelta fatta
Tra questi governi di stare in Europa scarsi scarsi con tutta la durezza che questo con
E che questo costa
Spiega che noi siamo in un contesto in cui anche le politiche per lo sviluppo sono diverso
Non possiamo più giocare strumenti di cui disponeva
Però attenzione
Sono stati anche strumenti sono state pistole cariche che a volte ci sono abbiamo usato per spararci in fronte
Dice nelle sue prime pagine
Introduzione di Cafiero Ruffolo dice cose che a me che sono un vetro economista industriale anzitutto suonano musica che innanzitutto lo sviluppo e programma di sviluppo dell'industria
E ciò motore nello sviluppo
Che è l'industria la capacità di produrre
Capacità di trasformare
Quelle che una volta erano i testi di meccanica
E che oggi sono i testi anche di Elettronica anche di biotecnologia anche in telecomunicazioni passo dalla capacità di
Quello che i temi caldi che si chiamavano schierasse investe Ray cioè la capacità di avere conoscenze destrezza e Just cioè capacità di giudizio
Cioè l'idea che l'industria capacità di accumulare conoscenza
E avendo l'idea che la conoscenza l'organizzazione della produzione
La capacità di organizzare gli uomini e la richiesta dell'azione
Laddove questa non c'è
La nazione nel suo complesso soffre
Ora
Da questo passaggio che l'industria nel senso ampio interne cioè la capacità di organizzare competenze
E il passaggio cruciale
Però nel loro ragionamento fanno un dato
Negli ultimi anni negli anni
Fanno perno intorno agli anni Ottanta e Novanta cioè negli anni
Diciamo di riapertura di un discorso europeo
Il suo uscito una deindustrializzazione
Situazione non è rimasto stazione è peggiorata
E perché è peggiorato l'analisi che viene fatta una Seprio condivido
Ma sì assolutamente chiaro che si deve dei dati se poco percorribile
La i per svalutazioni
Fine anni Ottanta inizio anni ottanta anni novanta quella che sembrava uno strumento per accelerare il paese è stato una pistola che ci siamo portati da soli
Poiché pensava e se lo strumento di sviluppo
Salutiamo
Giochiamo a carte truccate notissimo furbi
Questa è una cosa che nota cosa ha fatto
Coloro che avevano già delle capacità per esportare sono stati accelerati
E hanno trovato un modo di crescita a danno del Paese
E coloro che comunque ritardo han dovuto pagare tutto il reparto dovuto vedere non soltanto aumentare il divario ma in molti casi uscire dal circuito
Il drago dalle cose e che in un'economia aperta integrata molte volte non esiste più il divario
Molte volte c'è un problema sì no
C'è un problema o ci siamo non ci siamo
Potevate non basta esserci un pochino
In molte situazioni siamo esclusi
E allora quegli anni che sembrava un anno in cui si potesse in qualche modo immaginare preside selvaggio unicamente giocate
Solo la
Differenziale dato le iper valutazioni in realtà oggi dopo dieci anni sono dimostrate
E ne stiamo pagando la debolezza dello Stato
Ove pagando l'idea che si potesse immaginare di una parte del Paese potesse lucrare sugli alti tassi d'interesse intermediata dallo Stato e dall'altra parte l'altra parte del Paese dovesse a proprio carico immaginare di essere escluso dal resto del Paese dello allora la scelta fatta in questi anni nel bene o nel male sta una certa che comunque ci ha riposizionato
La scelta di dette il Paese nel suo insieme nell'unione monetaria
Ci ha obbligati e ci obbliga ad affrontare questo problema non si gioca più a Cattolica
Noi ci troviamo oggi però con un dato
E il dato è quello di un Paese che ha dovuto rincorrere in maniera frenetica questo al reinserimento
Nel contesto aperti al pubblico
Su questo
Io devo dire che ancora tornando ragiona sul concetto di industrie come faceva prima Carlo De Benedetti che noi possiamo in qualche modo trovare una soluzione
Noi abbiamo in questo Paese molti pezzi d'industria
I bella industrie
Abbiamo molti testi di industria che però tuttavia
Continuano a accorre su se stessi continuano a correre sui rulli continuano ad essere semplicemente figli se stessi
Abbiamo delle difficoltà abbiamo dei settori nuovi che stanno crescendo con grande difficoltà ma che non crescono abbastanza
Su questo però io voglio dirvi una cosa noi dobbiamo prendere coscienza di un fatto
Parliamo ad esempio dei settori in cui parlava prima Finsiel De Benedetti
State attenti che se noi nei prossimi mesi nei prossimi mesi non specie nei prossimi anni
Non siamo in grado
Di creare occupazione nel settore informatica telecomunicazioni provvedendo capacità competenze Eschilo Sand esteri
A questo settore questo settore rischia di saltare
Cioè in altre parole i settori nuovi crescono in fretta ma se questo in fretta non hanno una manodopera adeguata
Non hanno delle capacità adeguate
Allora per stare sul mercato si prendono la gente con l'altro il costo del lavoro sale e questo spinge fuori mercato
In questo caso la flessibilità non è una flessibilità sul costo del lavoro
La flessibilità sulle competenze
Non illudiamoci che è solo un problema di costo del lavoro o un problema che molte volte noi non abbiamo la capacità di collegare le norme capacità di ricerca che abbiamo nelle nostre università le norme capacità di avere competenze che da un vento e nuove imprese anche quelle piccole con la capacità delle persone che sono in grado di partire con le nuove attività
Non è solo un forno in quantità anche un premio di qualità
Su questo noi possiamo però lavora su questo ne possono fare degli interventi su queste noi possiamo focalizzare tutti i testi
Sviluppo Italia
Non è un nuovo soggetto si sostituisce agli altri
Non ce n'è bisogno
Non è una nuova agenzia perché ogni volta che esiste un problema sud il governo crea una nuova agenzia e l'idea che siamo entrati in questa unione monetaria e bisogna adeguare il nostro strumentario
Bisogna avere la capacità di prendere le nostre agenzie che sono nate dell'epoca in cui le politiche si facevano per funzione giovani donne
I nuovi prese
E sia uno strumento che momento in cui le politiche si fanno per incrocio si fanno mettendo insieme i pezzi legando colpendo lavoro umile se volete anche faticoso è un lavoro in grandissima speranza
E quello del dire i pesticidi abbia
Però possiamo mettere assieme
Quando parliamo dello sviluppo dell'agricoltura del Sud
C'è un problema di cultura per soprano e i trasporti non c'è un problema anche di sistemi di comunicazioni per parlare dei prodotti non quelli già staccati ogni giorno apre ancora sulle piante
C'è un problema di nati c'è un problema anche di attrarre nuovi investimenti non perché abbia bisogno di soldi perché li uso di competenze attrarre impresa internazionale vuol dire riconoscere in alcuni settori non ce la faccia
O di attrarre nuovi soggetti che sono in grado di giocare sul futuro di questo Paese
Tutto questo c'è c'è un padre dimensione
Guardi se io non sono disponibile a pensare e la solidità di questo paese dalle piccole imprese
L'ITC potete immaginare che la mia storia personale Emiliano ferrarese così non posso pensare che i distretti di piccole imprese certamente però c'è un punto
Da un punto ricordati gli era stato scritto benissimo negli anni Cinquanta
Quando a un certo punto si è detto ci vogliono anche le grandi imprese su
Ricordate del dibattito
Ad un certo punto si domandò se bastava far crescere i sistemi locali
Quel momento sì se no ci vuole anche l'acciaio
Perché ci vuole anche la grande impresa e glielo dico io tutto sommato sempre sostenuto che la frana di consolidamento di uno Stato sono le piccole imprese ci vuole anche ecco l'impresa perché ci sono dei problemi di salto di competenza
Ci sono degli elementi di organizzazione che non nascono per linearità
Ci sono dei salti
Ci sono dei saldi di saper fare il suo dei salti di organizzazione
Ci sono dei salti dell'impresa e ci sono i saldi anche nelle pubbliche amministrazioni
Ci sono dei bisogni di affrontare le cose ad un livello superiore che non vuol dire negare le autonomie le libertà AWD emettere il loro in condizione di Agile effettivamente
Per questo Sviluppo Italia
Può essere un piccolo ma Ichino sussidiarie
Cioè in condizione di permette ad ognuno di giocare luogo però questi sono giochi complessi e la quantità di competenze e di specializzazione
I professionisti devono essere messe assieme sono molte e bisogna imparare ammettere sì
Un po'di persone proposte il giovane lo stendardo Giovanni
Abbiamo
Mettere insieme soprattutto le mappe
Il dato di capire come
Il Paese nel suo insieme perché fare un patto al Mezzogiorno
La lite soggiorno con un altro
E abbiamo visto che in questo ma
E anche in subordine Anna perché intorno a
Per di pezzi di industria e tecnica e ci permette
A che c'è un po'un po'di tempo ci sono poi lo degli impianti
Perché ci sono delle
C'è un'esperienza anche di comunità internazionale perché non investita K
E queste civico manderà
Riprendo sotto cogliere lei varietà Chopra di fare emergere
Però ma subito dopo provare invidia che tranello recita c'è un problema di connettere distretti locali
Fra di loro ma
Il paese c'è un problema far crescere le imprese in un contesto ha per
A questo punto io alla funzione se volete di straordinario unità che è quello di essere semplicemente una piccola macchina sussidiaria
Però al servizio di un grande disegno che non è soltanto la peste su