"La crisi dei Balcani: origini, problemi e prospettive" org. c/o Aula Magna della Ponteficia Università Gregoriana

Roberto Cappuzzo pomeriggio senatore che il presidente della Commissione militare del Comitato Atlantico i presidente di euro del penso Italia vicepresidente della Fondazione De Gasperi poi professore ottenuti sfidarlo
Professore di Storia delle relazioni internazionali della Facoltà di Scienze Politiche Università di Napoli Federico secondo il professor Ugo Villani
Ordinario di diritto internazionale ha la facoltà di giurisprudenza Università di Bari e anche membro del comitato scientifico di della stessa scuola
Prima di dare la parola ai nostro tre volevo sottolineare l'occasione particolare che ci è data oggi l'importanza che assume credo
Soprattutto oggi questo incontro il fatto che la cronaca per chi la segue tutti i giorni semplicemente come una semplice ascoltatore la televisione della radio o come lettore del giornale ma anche chi comunque probabilmente segue queste vicende interessi istituito personali la cronaca ci offre oggi purtroppo notizie contrastanti siamo ripeto al settantesimo giorno di guerra dal punto di vista strettamente militare
Siamo ancora con una notte appena passata di bombardamenti che hanno prodotto effetti
Pesantissimi nei dintorni di Baghdad in particolare questa notte dal punto di vista invece diplomatico potrebbe essere un giorno decisivo si aspettavano del momento novità importanti questa mattina
Contro che il sottosegretario americano il vice sottosegretario
L'inviato russo hanno avuto ha bon poi due di loro si sarebbe dovuti spostare questa mattina stessa Belgrado c'è stato un ritardo per fortuna questa partenza poi credo sia già avvenuta se abbiamo perso sedendoci in contatto con le agenzie con le notizie dell'ultima ora ma questo incontro ci sarà con Milosevic
E probabilmente qualche cosa di nuovo ci sarà di qui alle prossime ore ne approfittiamo di questo momento per appunto cercare di capire un po'di più su questa guerra io darei subito la parola Lula al rettore dell'Università Gregoriana padre Franco in moda per introdurci nel senso di questo incontro
Molto
Relatori signore e signori
Il mio non sarà un vero intervento di fondo ma un saluto
Un'introduzione
Il seminario che la Gregoriana all'Università Gregoriana coglie oggi indica uguale attenzione delle università pontificie desiderio di essere nell'attuale nell'attualità la riflessione teologica non è condotta in questi università in un universo astratto
Lo scopo il fine e di approfondire il messaggio cristiano per rispondere a delle preoccupazioni le occupazioni degli uomini di oggi
Così è stato in passato con nomi grandi che hanno illustrato questa università e anche la dottrina politica nelle facoltà numerose di diritto
Con nomi come Suarez Bellarmino Tabarelli e più vicino a noi in questi giorni con la
Ora la guerra moderna offre un terreno di riflessione nuovo fuoco
Questo non significa che si debba rifiutare l'insegnamento antico
Perché l'uomo la persona umana non può non interrogarsi sulla legittimità delle sue imprese
Soprattutto se queste minacciano toccano l'esigenza fondamentale di pace e di riconciliazione che è contenuto nel Vangelo delle beatitudini
La teoria della guerra giusta è stata senza dubbio il primo sforzo sistematico per contenere la violenza
Questa dottrina chiede richiede di credere giudicare reagire
Essa richiede di distaccarsi dalle passioni che accompagnano gli avvenimenti per trovare il mezzo di mezzi per contenerlo in un ordine giuridico giusto
Questa è stata la funzione delle categorie del jus ad bellum
E del ius in bello
Sono ancora queste categorie che sono state all'origine degli sforzi di uomini politici e di giuristi di oggi quando essi cerca nove dimetterei appunto le disposizioni del diritto umanitario e hanno pensato di eliminare le cause delle guerre tra Stati creando la Società delle Nazioni i loro tentativi non raggiungono gli obiettivi che si sono proposti
Ancora gli avvenimenti recenti di questi ultimi anni le guerre delle ma al fine Falkland del Golfo e dell'ex Jugoslavia mostrano che i progressi immensi del diritto internazionale
Realizzati al durante il corso di questi due ultimi secoli non sono più perfettamente adattati all'epoca contemporanea
Appare sempre più chiaro che secondo le espressioni di Giovanni Paolo secondo la guerra è un'avventura senza ritorno
E che indegna dell'uomo
Dal fatto che altre ragioni
Un le implicazioni che le sue implicazioni politiche sociali economiche culturali toccano gravemente
Quelli che sono estranei all'effetto stesse la violenza dovunque essa sia mette oggi in pericolo la sicurezza di tutti
Questo cambio di prospettiva una delle tesi che padre Job lei che vedo qui presente ha illustrato un articolo sulla posizione della Santa Sede di fronte alla guerra in un articolo molto documentato nella nostra rivista gregoriano
La costituzione conciliare gaudium et spes nella seconda parte inizia con un quella affermazione che la pace incessantemente da costruire
Di fatto non può essere considerata come una semplice assenza di guerra
Il frutto di un'azione morale e giuridica come già diceva Pio duo decimo di un'azione giuridica
Che cerca di riscrivere nella realtà le esigenze di pace e di solidarietà che ne sono alla base
Questa è la linea secondo la quale sono condotti i lavori di questa università in questo campo
Per questo rivolgo ai direttore al presidente ai relatori quanto per dire come siamo contenti di accogliere oggi lavori di questo simposio persuaso persuasi che aiuteranno come lo dice anche l'enciclica gaudium et spes
A riconsiderare la guerra e la pace in uno spirito interamente nuovo
Grazie
Grazie
Grazie al padre Franco in colgo l'occasione anche di salutare il dottor sceglie che risoluti contro il presidente volontà del mondo fossi b e anche saluto la presenza del ministro plenipotenziario Vincenzo Petrone direttore generale per la Cooperazione e sviluppo del ministero degli esteri
Che è qui con noi grazie verrà la sua presenza e anche il dottor Maulo Mauro Valeri di rappresentanza del ministro Livia Turco
Grazie diciamo all'inizio della cronaca delle ultime ore che poi cronaca degli ultimi settanta giorni i giornali la televisione hanno parlato della guerra nei Balcani e soprattutto negli ultimi due mesi
Soltanto all'inizio per chi ha avuto modo di ritagliarsi qualche articolo di comprarsi qualche libro si è parlato delle radici di questo conflitto poiché tutto è stato trascinato via dalle bombe dalla cronaca quotidiana questa occasione oggi anche di riuscire a capire qualcosa di più su come si è arrivati
A quella fatidica data in cui sono state sganciate per la prima volta le bombe come si è
Il prodotto quel meccanismo infernale non soltanto militare ma poi vedremo anche politico per cui si è arrivati al punto in cui siamo e ora per cercare di capire questo io dare la parola al professor Matteo Pizzi Carlo che appunto professore di storia e che ci spiega le radici di questo conflitto
La
Io
Desidero ringraziare gli amici della Fox in
Per questo graditissimo invito che mi consente appunto di testimoniare attraverso il contributo della mia specifica professionalità l'adesione alle al ha lo spirito del federazione
E in particolare
La condivisione delle e finalità della vostra scuola di perfezionamento legata appunto
Al grande principio da me
Condiviso della necessità di coltivare studi e ciascuno nel proprio settore per contribuire
Alla creazione di una cultura politica
Incentrata sulla solidarietà che abbia e tramite il suo fondamento dalla dottrina sociale della chiesa
Quindi condivido il e voglio testimoniare la mia adesione allo spirito complessivo
Della vostra scuola e mi piace farlo qui avendo ancora
Lecco delle parole di padre
I modi in ordine appunto alla necessità di tutti i credenti di essere costruttore di pace in ogni momento e ciascuno con le proprie responsabilità e contribuire a lavorare in questa direzione mai come in questo particolarissimo momento
Stamattina leggevo appunto alcun agenzia spero il dottor villa di di rafforzare questa mia rapida impressione perché è stata veloce
Popolo che sta soffrendo che ha sofferto e forse continuerà a soffrire e che il popolo curdo diceva oggi che era disponibile appunto a modificare arride dire altre il suo la sua linea di comportamento e diceva che un gran un popolo è grande anche senza fare una grande guerra ma è un popolo e grande se sa fare una grande pace
Quindi tutti i popoli devono impegnarsi in ogni momento per fare e costruire sempre una grande pace
Fatta è questa
Veloce e premesse questa mia aggressione appunto alla vostra al vostro impegno complessivo
Devo subito dire che per quello che riguarda la parte relativa al tema del nostro seminario la crisi dei Balcani io inevitabilmente mi occuperò in questa prima fase
Questo mio primo giro delle origini mi riservo poi se qualcuno di voi lo riterrà necessario parlare poi vi darò anche la mia idea sulle possibili prospettive di lungo scenario ma ritengo che ognuno debba fare il proprio mestiere
E il mestiere di storico è quello di essere appunto un profeta del passato cioè quello di per ricostruire gli scenari remoti
E di tradurre un lingua in un linguaggio moderno temi e problemi del passato che possano poi essere utili alla riflessione è per la comprensione appunto dei fenomeni di fenomeni in atto la storia secondo me non deve essere giustiziere cioè non deve dare ragione agli uni agli altri ma di contributo per fortuna non deve emettere sentenze deve aiutare chi è impegnato in prima linea a ricercare soluzioni immediate che non siano in contrasto con la memoria storica dei popoli e delle cui spione
Delicate ed importanti deve aiutare attrattive
Uno sforzo a capire soprattutto
Nel i popoli dell'Occidente
E che ai quali sulle cui spalle c'è il problema appunto della ridefinizione e dello delle Dell'Oro in della ridefinizione delle regole complessive del sistema internazionale
E purtroppo con molte volte il limite di trasferire immediatamente
Modelli tecniche di intervento
Che positivi nei Paesi occidentali ma che che certe volte gli stessi concetti applicati in aree completamente diverso al di là degli intenti iniziali producono ST indesiderati
E è un tema importante perché altrimenti non riusciamo a comprendere come noi noi europei siamo in questo momento proiettati verso
E spinti ad affermare la sovranazionalità e in tutti i vari e settore e spingerci in prospettive sempre più integrazioni insiste sullo sfondo appunto nel bene e nel male della globalizzazione
Ecco vediamo invece come
Il il tema caldo dei Balcani il rilancio delle identità nazionali e la ricerca appunto della separazione e quindi della ricerca del ristabilimento di
Confini
Confini che dividono intese come come barriere quindi come chi sta dall'altro è comunque un nemico temi per fortuna lontanissimi ormai dalla cultura europea che grazie che ha io dico fortunatamente
Soppresso il concetto di confine come
Barriera che separa gli uni dagli altri voli europei possono muoversi liberamente all'interno dell'Europa senza sottoporsi a nessuna formalità direi per cui è opportuno quando si tratta invece di definire
Perché di questo si tratta in in in estrema sintesi i confini dei nuovi Stati bisogna stare attenti
A non trasferire meccanicamente modelli europei e soprattutto bisogna stare attenti a non agire non conoscendo la storia profonda appunto delle are nelle quali si è chiamati si è chiamati ad operare io naturalmente non posso fare la storia dei Balcani
Sarebbe punto troppo lungo e non penso che sarebbe utile poi ai fini del nostro il tema specifico perché siccome sì ci suggeriva all'inizio dei nostri colloqui informali col dottor già ieri era alla necessità di offrire uno sputo di alzare approfondire
E offrire ulteriori elementi di riflessione ulteriori elementi di riflessione che utili a capire meglio Imola diversità dei momenti confrontati
Per cui mi muoverò per rapidissimi scenari voi immaginate di avere tre monitor alle mie spalle
E in ciascuno dei quali fisserò uno scenario che può essere utile e che può aiutare poi a comprendere il filo che lega queste vari scenari
In estrema sintesi eh quindi schematizzando al massimo io direi che il problema dei Balcani così come
Senza risalire
Alla notte alla notte dei tempi dire mai problema bar dei Balcani si pone di fatto nel modello come dire più tra virgolette simile a quello che stiamo vivendo nella attualità
Del momento si pone tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo quando
La Russia zarista comincia a guardare le regioni balcaniche come vettori verso il Mediterraneo
Ed entra in conflitto naturalmente con i turchi
Che da tre secoli governavano appunto quelle regioni
Andiamo subito al primo scenario uno scenario lo scenario dell'Ottocento
La questione d'Oriente che sicuramente ricorderete
E che si sviluppa su due piani diversi ma collegati uno perché e saranno sempre i due piani che si intrecciano nel nodo nel groviglio balcanico allora come ora
Un piano internazionale europeo esclusivamente europeo allora è un piano territoriale delle popolazioni balcaniche cioè da un lato la spinta dell'espansione dei russi che vogliono arrivare verso i Balcani protezione dei serbi sempre gli interessi della Gran Bretagna mantenere invita il l'impero ottomano per contenere le spinte turchi
Bene in questo scenario internazionale si inseriscono nei contrasti fra le potenze e e quindi mi contrasto tra le varie potenze seguendo l'esempio dei Paesi europei si inseriscono
Le nazioni che desiderano ribellarsi ai turchi e nell'Ottocento sono greci serbi e Burger
Per prima e la Grecia che ottiene l'indipendenza nel mille ottocentoventinove poi gradualmente toccherà ai serbi ma è il primo grande
Ecco sistema dei Balcani e e quello che ogni tanto come lo ricorderete viene invocato in alcuni articoli di apparsi sulla stampa internazionale degli ultimi tempi cioè la necessità di ricreare un grande congresso di Berlino per i Balcani
Congresso di Berlino lo fare fu fatto naturalmente a Berlino dalle grandi potenze europee e dove appunto su molto spesso per la definizione della questione dei Balcani che uscivano all'epoca da una
Da un'altra da da guerre e da problemi da guerre tra russi e turchi
I confini dei territori balcanici furono fissati appunto apparendo delle carte
E geografiche su messi su dei tavoli negoziali con immaginate i generali con il monocolo Galletti descritto in Iran russi
E che stavano lì a a tracciare le linee con con il lapis rosso e blu dividendo territori da un altro senza molto spesso su carte come peraltro lo dico così per per un piccolo
La piccola curiosità culturale su carte che l'addetto militare italiano aveva scoperto estere per giunta sbagliate nostra detto merita un tenente colonnello che assisteva i lavori
Tirava per la giacchetta i nostri diplomatici dicendo state dividendo i territori su carte sbagliate
Bene
Allora che si decide al congresso di Berlino che si sancisce definitivamente l'indipendenza della Romania della Serbia e del Montenegro però il congresso di Berlino boccia il Progetto di Grande Bulgaria e quindi anche lì sulla carta la Bulgaria viene divisa SIP quell'area si divide Bulgaria principato autonomo la Macedonia Macedonia paese che cominci ritornerà spesso nei nostri temi restituita al sultano
Come pure l'Albania restituita al sultano la Bosnia Erzegovina altra terra
Nota viene data in amministrazione fiduciaria all'Austria che poi nel mille novecentonove la costruirla occuperà definitivamente
Nel pacchetto del Conti delle concessioni del Col della conferendo il congresso di Berlino c'è un grande un cospicuo pacchetto di concessioni ferroviarie che vengono concesse parlare
Per e vengono guarda caso concesse alle a società tedesche di grande capitale finanziario tedesco
E anche questo ci riporta ad altre cose adesso si addensa intorno ai Balcani villa lotta per l'ottavo corridoio il decimo corridoio da dove devono passare gli elettrodotti PG oleodotti che porteranno appunto le risorse le materie prime delle classi a questo mitico
Continente che sembra riemerso dalle acque della glaciazione prodotta dalla guerra fredda questo grande ricco continente che esce appunto e e che e che bisogna far arrivare passando da allora al congresso di Berlino c'erano le concessioni ferroviarie c'era
Il prolungamento dell'Orient express e dove c'era l'Anatolia andremo quei compagni che doveva collegare le grandi capitali europee sul Danubio arrivare fino ai Petroni di Mossul
E anche lì concessi a chi aveva le concessioni ferroviarie Levante concessioni petrolifere a fianco concezioni di sfruttamento e quant'altro si poteva appunto ottennero da quelle popolazioni
Ma il lavoro di delimitazione dei confini e faticosissimo e punto e c'è un lavoro di improvvisazione notevole nello stabilire i confini tra queste nuove nazioni che per la prima volta vi conquistavano l'indipendenza
Ma questo volevo dire che nel primo Novecento e mi preme sottolineare richiamare la vostra attenzione su questo
Pur nell'intricato tessuto di aspirazioni e di obiettivi diversi spesso inconciliabili fra i vari Paesi balcanici balcanici i momenti unificanti sono sostanzialmente due il passaggio dannazione a Stato nazionale indipendente e la volontà di costi
Di costruire nonostante le contrapposizioni locali fra questi popoli di origine remota quindi popoli diversi per strada
Per religione per cultura per formazione politica dicevo però un'azione comune nel momento aggregante Mazzone anti turca ed anti austriaca
E tutto ruota in quegli anni alti della degli inizi del Novecento intorno alla Serbia che una sorta di piccolo Piemonte che cerca appunto di
Favorire un processo di unificazione dei popoli slavi dispersi ma facciamo scorrere velocemente alle nostre immagini nel nostro calendario virtuale andiamo subito allo scenario numero due quando questa azione dei podi
L'azione comune anti turca e anti serba che tiene insieme questi tutti i popoli dell'area balcanica contro i comuni nemici turchi e serbi coi turchi è
è un stringerci scusate azione anti turca e anti austriaca esplode esplode con le grandi guerre balcaniche
Due guerre balcaniche che vede da un lato la prima la Serbia
Montenegro città e look norme paesi
Facili da ricordare sulle prime pagine di tutti i giornali adesso Montenegro Grecia e Bulgaria contro la Turchia vincono tutti questi il questa coalizione di Paesi balcanici viene stipendi e quindi la la la guerra si conclude
Nel maggio del tredici lo cito per curiosità con la pace di Londra e in quell'occasione fra l'altro la Grecia che aveva partecipato ottiene l'isola di Creta per la prima volta e l'Albania nell'ambito delle prime guerre balcaniche diventa uno Stato autonomo
Maggio mille novecentotredici ancora una volta dopo questa vittoria Ippati
I Paesi belligeranti e vincitori non riescono a mettersi d'accordo sulla definizione
è la spartizione appunto dei confini perché una volta eliminato il nemico comune nemico turco riesplode o non la conflittualità interetniche ha di questi Paesi
E quindi la Bulgaria attacca la Serbia e la Grecia quindi si rompe il fronte dei vincitori adesso è e si aggiunge anche la Romania vado velocemente e c'è una nuova con interventi di nuovo azione di mediazione dei paesi europei e si giunge nell'agosto del mille novecentotredici al trattato di Bucarest
La Macedonia viene in larga parte appunto annessa alla Serbia con una piccolissima parte che rimane alla Grecia
La Romania ottiene invece la Dobrugia è un paese lontano del quale ancora non abbiamo sentito parlare ci auguriamo di non doverne sentire abbiamo appunto il rafforzamento Forte della Serbia e naturalmente in questo disegno della Serbia di
Aspirazione all'unificazione slava ostacolata in quella fase naturalmente dai turchi e naturalmente anche
Dagli austriaci
All'interno di questo sistema come vi dicevo c'era la definizione della indipendenza dell'Albania c'è un indipendenza concessa sulla carta anch'essa sbagliata ci sarà poi un problema
Per la definizione in loco dei confini dell'Albania sarà necessario gli accordi di Roma sempre ben tredici e poi alla fine
Il protocollo di Firenze del diciassette dicembre del mille novecentotredici che fissa sulle mappe ancora
La carta delle dei confini dell'Albania
Nel ventotto febbraio l'Albania viene concessa in principato ad un principe tedesco che
Starà arriva arriverà in Albania nel febbraio ci starà due giorni e poi penserà che il caso di rinunciare nel frattempo è scoppiata la Prima guerra mondiale appunto il cui guerra le cui motivazioni naturalmente sono l'accesa conflittualità Inter imperialistica tra il pollo angolo francese delle potenze occidentali del blocco degli Imperi centrali e all'interno dei quali naturalmente momento scatenante fu la
Uccisione appunto per opera di un il redento della Bosnia del dell'arciduca austriaco e perché anche perché la Bosnia che è l'unico territorio di quest'area rimasto sotto occupazione austriaca viene considerata la terra il redenta per eccellenza e quindi Bosnia ci sono appunto quel che scateneranno indirettamente la guerra in quell'occasione
DR Arrigo velocemente al terzo monitor al terzo nostro scenario
Voglio ricordare che fu quello grande Periodo di Adriatico in guerra e voglio ricordare che l'Adriatico in quel momento fu una grande operazione e un grande mare non solo di guerra ma grazie a un grande mare di pace è un grande ma grande mare di
Operazione umanitaria perché mi piace ricordare la grande operazione di salvataggio dell'esercito serbo in quell'occasione che era stato spinto verso il mare dagli austriaci e viene salvato da una oggi diremmo da una brillante operazione delle nostre forse navali l'operazione di grande operazione uno di umanitario in cui l'esercito serbo viene salvato l'Adriatico quindi ancora una volta un mare
Che unisce e non un mare un mare che divide ma andando appunto velocemente al nostro tempo al nostro terzo scenario perché il nostro terzo monitor vedo che il tempo scorre veloce
Direi che quando c'è dopo il grande groviglio dei Balcani in cui Balcani sono terreni di scontro di eserciti
E di e di in un groviglio di alleanze l'Albania viene occupata e divisa in tre lo senso quindi
Diciamo tralasciamo gli avvenimenti militare che vedono i popoli balcanici appunto teatro di operazioni di guerra dei grandi eserciti delle potenze europee
E arriviamo rapidamente al nuovo assetto dei Balcani quello che emerge dai trattati di pace dopo la prima guerra mondiale no del grande sistema stabilito il sistema internazionale stabilito avversari ecco è la creazione più importante dello stato detti emerge da avversari e in particolare se vi interessa di strumenti tecnici sono il trattato di Saint Germain il trattato di Minelli il trattato di del Trianon nasce un grande Stato che il regno dei serbi croati e sloveni
è un premio che pure se voi ricordate che all'inizio della Serbia quando ancora era il piccolo Piemonte dei Balcani che aveva due milioni di abitanti
Alla fine della prima guerra mondiale il Regno dei serbi crea croati e sloveni con capitale Belgrado
A oltre quattordici milioni di abitanti intorno al al nucleo dei serbi si sono uniti i croati che venivano alla Croazia che era una provincia dell'impero asburgico
E quindi la Slovenia provincia anche essa dell'impero asburgico la Bosnia Erzegovina ex asburgica è un altro
Un'altra questione
Fatta anche qui terre inimicizia all'Italia che essere ira il garante dell'integrità del Montenegro utilizzando una specie di strano referendum di annessione l'Albania anche il il il Regno di Serbia Croazia Slovenia
Dopo questa assemblea di Podgorica perché vota appunto questa unificazione
C'è l'annessione del Montenegro al Regno di Serbia serbi croati e sloveni che dal mille novecentoventinove assumerà la denominazione di regno di jugoslavi
Fatto questo piccolo cenno al Montenegro perché
C'era stato un interessamento della corona italiana al mantenimento dell'integrità territoriale del Montenegro perché appunto era c'erano vincoli dinastici che legavano appunto Casa Savoia con
La dinastia regnante del Montenegro a questo tentativo italiano viene disatteso perché in quel momento ecco c'è una grande attenzione nei confronti appunto del ruolo internazionale che il trend degli che il futuro futuro Regno di Jugoslavia svolge metto spesso si sotto la protezione della Francia
Anche qui naturalmente la la la Macedonia fa parte della del Regno
Del regno e questa situazione e di questo nuovo e rimane più o meno stabile nel corso degli anni divenne tra il negli anni tra le due guerre con un progressiva ecco inimicizia
Direi che sarà una caratteristica costante della politica estera italiana dalle due guerre è una costante inimicizia italiane nei confronti del Regno di Jugoslavia che appunto troverà momenti difficili anche nella protezione che all'epoca si dice che si diceva che all'epoca il premio italiano offrisse ai separatisti croati
Ma sono storia del passato ma che fanno parte appunto segnare come appunto la forte
Ancora questo questo regno che nasce con e quindi e con con l'attenzione e la benedizione delle grandi potenze internazionali che avevano appunto l'interesse a stabilizzare la situazione
Che di fatto appunto si per rimane intatta fino alla seconda guerra mondiale quando ancora una volta i Balcani per un
Improvvida valutazione italiana perché faccio un brevissimo schema secondo lo schema di iniziale della guerra in il Paese balcanico non dovevano essere interessati al secondo conflitto mondiale a causa dei dannati esiti
Della guerra parallela condotta dall'Italia nel suo attacco alla Grecia
I Balcani vengo si infiammano perché la Germania è costretta nell'aprile del mille novecentoquarantuno ad attaccare la Jugoslavia per risolvere la questione grezza
E quindi c'è un secondo anche qui smembramento del regno di di di Jugoslavia con
La Germania che riammette la Slovenia riammette dico riallacciandosi appunto alle reminiscenze asburgiche della
Della regione la Croazia diventa uno stato indipendente affidato appunto a capo degli ustascia e quindi che condite con un regime
Collaborazionista volto molto collaborazionista col cuore come la mente direi
Mentre il Regno di Croazia viene affidato ad un dal principe di Casa Savoia che non farà nemmeno in tempo a raggiungere raggiungere il regno il Montenegro viene riproporla Mato indipendente
Soggetto però alla corona italiana perché l'Italia
Avevo omesso di dirvi che sette sette sette aprile del mille novecentotrentanove per rispondere all'occupazione tedesca di Praga ammette l'Albania
Con una operazione militare durata quarantotto ore l'Albania tira di fatto nel pilotare due guerre una sorta di protettorato di fatto italiano anche se non de iure perché sono professor Villani mi potrebbe correggere
C'era proprio gli italiani erano avevano costituito la banca intorno italo albanese la società di sviluppo dell'economia albanese l'Agip aveva il monopolio della vendita di prodotti petroliferi amo costituito l'Aipa l'azienda di sfruttamento dei petroli albanesi con la raffineria dell'anice a
A Bari quindi tutta un era era veramente una
Una perfetta integrazione delle due economie invece il sette aprile italiano un trofeo un trofeo albanese si disse un di signora tremare un trofeo
Per anche per gli italiani e quindi in virtù nel della spartizione della Jugoslavia sotto venti Soddu negli anni di guerra l'Albania
Udite riceve il Kosovo che viene staccato
E viene annesso per quel brevissimo Periodo delle operazioni militari annesso alla all'Albania ma tutto questo naturalmente mio figlio veramente alla conclusione
Durerà pochissimo perché la guerra di liberazione condotta dai due capi Enver Hoxha in Albania
E qui è il maresciallo Tito in Jugoslavia porterà alla liberazione del Paesi alla saranno i Paesi si libereranno da sull'Italia dalle dalle don attenderanno c'è l'arrivo degli Alleati completeranno il processo di liberazione di
Della da parte del truppe di occupazione tedesche
Nel e in maniera autonoma e poi in particolare in particolare la Jugoslavia per la notte apposizione
Che Tito avrebbe poi assunto sullo scenario internazionale c'è marcando la propria autonomia
Dal
Dal dall'Unione Sovietica direi la Jugoslavia riuscita ed è l'ultimo nostro grande scenario con la federazione della Jugoslavia
Sì darà vita appunto a quella nuove alla riaggregazione di quei territori che erano stati smembrati dall'occupazione tedesca per ridare vita alla Federazione Jugoslavia che comprende
Comprendeva direi Serbia Croazia Slovenia Bosnia Montenegro e Macedonia quindi una federazione di sei Stati più naturalmente il Kosovo viene prima
Ridato alla Federazione Jugoslavia al momento dell'appunto del del secondo del dopoguerra con la ridefinizione dei trattati di pace che mettevano
Fine alla seconda guerra mondiale quindi il Kosovo ritorna però viene rimane di Provincia autonoma all'interno all'interno della federazione per questi sono le origini
Il sistema l'assetto geopolitico dell'area
Che di fatto corregge fino alla morte di Tito del quattro maggio dell'ottanta e alla morte dipende roccia appunto del mille novecento ottantacinque
Ma dopo la caduta del
E il crollo dell'Unione Sovietica e la dissoluzione appunto dell'ordine internazionale
E bipolare
La situazione ricomincia
Andai si rimette in movimento
Nel giugno lo ricordo solo per la cronaca nel giugno del mille novecento novantuno la Slovenia proclama
Unilateralmente la propria indipendenza
Mi piace ricordare al generale Capuzzo che in quell'occasione ci furono problemi anche per il ritiro delle truppe jugoslave perché perché non fu concesso il passaggio da Trieste con me ultimo come dire
Gesto di inimicizia tra i due Paesi che soltanto lo ricordo nel mille novecentosettantacinque avevano appunto
Con il trattato di Osimo definito gli ultimi questioni rimaste in sospeso nel giugno del mille novecentoquaranta novantuno anche la Croazia
Riprende la proclama la propria indipendenze si stacca la dalla Federazione N el Nappi nel Natale di quell'anno
Da sulla
Senza consultazioni con gli alleati europea la Germania riconosce i due Paesi
Creando una situazione internazionale molto ma molto delicata e e e che a assume un carattere preciso se si ricorda appunto
Quel quello in cui gli scenari che rapidi distretti rapporti sempre fra la Germania e queste due
Questi due Paesi seguita vi dicevo dalla né oppure necessariamente dalla dai paesi dell'Unione
E che appunto oppongono inseriscono in questo quadro il problema della indipendenza l'anno successivo della Macedonia della Bosnia il resto e storia più recente
Nell'aprile del mille novecento novantadue la Repubblica federale serba viene riconosciuta invece dai serbi di Bosnia creando quella situazione
Di inizio di grande destabilizzazione dell'area balcanica che si trova di fronte un Europa nel complesso smarrita ed un impotenza dell'ONU ha affrontare i problemi
Bene io ho pressoché terminato questa veloce e spero non confusa
Descrizione delle origini storiche di quanto appunto i popoli questi popoli balcanici in erano
Insieme e per quale motivo
E poi in base a quali trattati internazionali questi Paesi si sono trovati uniti divisi ai percorsi con i quali hanno raggiunto la loro indipendenza
Mi preme
Però dire in questa primissima fase mi riservo le opinioni personali e le idee in ordine agli avvenimenti più specifici legati all'attualità che gli altri relatori affronteranno
Concludere con questa Breve notazione
Ossia nella tormentata area balcanica appunto perfetto del crollo del comunismo
Che nel bene e nel male
Con la forza forse in taluni casi offriva comunque una prospettiva e un destino comunque a questi a questi Paesi un destino forse triste quanto si vuole in alcuni casi ma comunque obbligato i popoli son tornati ad essere quelle che
E quindi sono sorte delle nuove
Nazione nuove o vecchie asseconda appunto del momento in cui noi decidiamo di marcare il l'inizio della storia di questi popoli e quindi segnare il nostro cronometro
E quindi sono nate queste nuove nazioni e quando questa memoria storica rimandava immagine di impressioni già conosciute in ordine ad una pratica democratiche di uno ed un ordinamento liberaldemocratico costituzionale
La nascita di queste nazioni era più facile pensate alla Polonia alla Cecoslovacchia l'Ungheria
Che avevano nel loro passato prima dell'era delle glaciazioni pratiche democratiche governi appunto che in cui c'era il pluralismo delle forze politiche ed era stato facile ritornare
In altri paesi in cui questa pratica geografiche mi riferisco ai Paesi dell'area balcanica in particolare
Questa memoria storica non rimandava immagini di questo tipo certo che la questione
Diventava più difficile e nascevano sì con le nuove nazioni che gli ho dato forse in maniera un po'troppo affrettata riconosciuta dall'Europa
Senza un piano comune di ridefinizione di quei confini ancora una volta tracciati sulla sulla carta e sulla mappa
Con il lapis rosso o più pure volte tracciate fin dove fino al momento in cui si erano spinte appunto
Le forze di quei paesi e nascevano nuove nazioni con una accentuata tendenza alle di all'identificazione Stato nazione
Ossia l'omogeneità etnica diventava fondamento dello Stato e nella sua stessa sovranità quindi era lo stesso legame territorio e tre miglia che diventava e legittimazione del potente quindi territorio e dette mia si fondono
E questo naturalmente poco come vedete rimango necessariamente da un da una osservazione
Molto distante dagli
Dagli avvenimenti se popolo desiderate possiamo entrare nello specifico caso per caso Midori se mi riservo questo intervento a vostra richiesta voglio soltanto dire
Che questo problema dell'identificazione state tre miglia pone seri problemi non solo su sotto il profilo della democrazia ma anche sotto il profilo del rispetto dei diritti umani perché inevitabilmente tutto ciò porta la reazione di regimi autoritari fondata sulla omogeneità etnica
Che se viene turbata mette in discussione la stessa
Sovranità dello stato per questo dico il che si pone il problema della ridefinizione del significato profondo del confine e qui la domanda del che fare per ora direi
Fermare la guerra
Grazie
Grazie grazie professore anche per la schematizzazione in tre schermi che vista la mia professione la considero un omaggio persone concrete c'è anche un quarto schermo e quello che è posto alla vostra destra non è un caso che ci sia uno schermo è il modo in cui ne cerchiamo di rimanere in contatto in tempo reale con quello che sta succedendo al di là dell'Adriatico e c'è un semplice Televideo collegato cioè per fortuna chi può guardarlo da vicino il ci può segnalare se ci sono significative novità mi riferisco naturalmente all'incontro diplomatico tra l'inviato dell'Unione Europea l'inviato russo e il presidente Milosevic vedremo soprattutto
Nelle prossime ore forse non si farà in tempo quando ci saluteremo ma comunità regionale di questa sera a che cosa avrà portato questo di questo incontro io approfitto
Perra darvi lettura di un messaggio che ci è arrivato e chi vi leggo con piacere spiacente che impegni improrogabili non mi consentono di partecipare
Al seminario ringrazio per il cortese invito il formulo auguri per il migliore successo dell'iniziativa cognitiva cordialità Rosa Iervolino Russo ministro dell'interno e saluto anche la presenza di monsignor Elvio Dammolin direttore della Caritas italiana
Di monsignor Remigio musa Ragno direttore de luxe sei dell'ufficio centrale studenti esteri in Italia i due organismi sono i due promotori insieme alla Fox si fa dello spicce se cioè della scuola il saluto anche la presenza di monsieur Durban dell'ambasciata di Francia a Roma sarà di aver pronunciato bene
Il cognome e anche della dottoressa Angela Ferrante che c'è appena raggiunto per del Dipartimento italiani nel mondo della presidenza del consiglio degli ministri
In questa guerra si sente parlare di tanti organismi tante organizzazioni si sente parlare moltissimo di in particolare nato e organizzazione delle nazioni unite che hanno in
Diversi momenti avuto ruoli
Fondamentale naturalmente in questo conflitto oltre a tutt'oggi non a caso il due giugno era festa della Repubblica in molti casi si è parlato a più riprese qualcuno l'ha negato che nell'azione di guerra che è stata decisa dalla NATO siano stati violati sono state violate delle norme di diritto internazionale non abbiamo
Ha studiato per noi a fondo l'argomento constatato questa volta ma perché se ne occupa da da lungo tempo allora la domanda che gli potrei fare che sarà poi il cardine del suo intervento è molto semplice
C'è stata una violazione in qualche modo del diritto internazionale stessi da parte di chi e allora il concetto di guerra giusta a cui accennava Padrin muta all'inizio
In che senso si può interpretare
Professor Villone
Il dottor Wieland armi apposti immediatamente un quesito c'è c'è e e obiettivamente l'oggetto di questo mio intervento e al quale dico puntasse rispose tenterò vita risposta analizzando il quadro normativo entro il quale la placenta attuale credo debba collocarsi prego
Invece
Due
Tutte le domande
E quindi poi il lago ma anche del dottor Grasso il collega la premessa limitato in modo da è una guerra giusta ecco c'è si poteva intervenire in questi mondi ma le due turbine ammesso subito il rilievo anche un altro profilo due organismi di e quali molto si parla o un eliminato ecco io vorrei ricordare che nella iniziale incendia della crisi del Kosovo
C'è una presenza attività del del Consiglio di sicurezza
C'è una serie di risoluzioni del Consiglio di sicurezza che di fronte ad una situazione che appare suscettibile di provocare una catastrofe umanitaria il termine usato proprio dal Consiglio di Sicurezza e vero il medesimo Consiglio interviene con risoluzioni del marzo novantotto del settembre novantotto dell'ottobre successivo
Nel quale si dichiara preoccupato perdita grave emergenza
Condanna la repressione che nel Kosovo si fa sempre più violente feroce da parte di reparti speciali di polizia dell'esercito della Serbia condanna bisogna dirlo come uguale chiarezza gli azioni terroristiche dell'UCK che nel frattempo si armato e non si sente a chi è stato armato e sollecita in linea un approfondimento di disporsi per una soluzione pacifica in particolar modo è vero appoggiando gli sforzi del gruppo beat contatto
La c'è una serie di passi innanzi del Consiglio di sicurezza in questa fase che assume posizioni sempre più energiche ma mai autorizza alcun intervento militare sottolinea anzi sempre la necessità di rispettare l'indipendenza e l'integrità territoriale della Serbia
Quindi della Repubblica jugoslava grazie per essere più precisi a seguito anche di pressioni della NATO l'ultimatum dato a Milosevic il tredici ottobre del novantotto
La Repubblica di Jugoslavia accetta conclude due acconti uno con la OSCE un altro con la stessa NATO per l'invio Pd Replicatori nel Kosovo
Il i passaggi successivi sono quelli che ci conducono ai cosiddetti accordi di Rambouillet dico cosiddetti perché l'accordo non c'era quindi una proposta non è un accordo in verità
Un accordo appunto una proposta estremamente complesse e articolate che come a tutti noto non viene accettato dalla Repubblica jugoslava da quel momento in poi gli altri dirette al ventiquattro ottobre novantotto uno non l'abbiamo più risoluzioni del Consiglio di sicurezza anche se c'è qualche dichiarazione
Il resto e indotto si arriva frettolosamente a mio avviso a quella notte tra il ventitré il ventiquattro marzo
Del novantanove il quale cominciano quei bombardamenti che proseguono poi tuttora e al quale partecipano quasi tutti i Paesi della NATO dico quasi perché nonché la Grecia per esempio e resta ora la Di Centa va colloca collocata nel quadro normativo anzitutto delle onde l'organizzazione universale quali sono i punti fermi e quel Dante con il quale confrontarci
Un primo dato in divieto che il lusso della forze nelle relazioni internazionali
Un divieto che un fatto nuovo infortunio il diritto internazionale che rappresenta la grossa novità De Donno diretta appunto resterà tale l'umanità da quel flagello della guerra che si era ha battuto per ben due volte sulla stesso umanità
E che il lo ripeto rappresenta il fatto nuovo perché in del diritto internazionale tradizionale lusso della forza armata era per così dire fisiologico al sistema nomi era patologico non era un illecito
L'unica eccezione all'uso della forza nelle relazioni internazionali è rappresentato dalla legittima difesa siamo stati aggredito dentro difendersi anche con la forza armata
Anzi nella carta dell'ONU espressamente riconosciuto un diritto di legittima difesa collettivo oltre che individuale quindi può respingere con la la forza armata l'aggressione in un sobborgo stato aggredito ma anche altri paesi
Dico subito che e proprio su questo principio di legittima difesa collettivo che il fondato lo Statuto della NATO quindi una forma di organizzazione preventiva di legittima difesa collettiva in caso di attacco armato
Naturalmente non basta porre divieti occorrono le garanzie è ben noto che nel sistema dell'ONU c'è un organo appunto il Consiglio di sicurezza
Julia affidata la responsabilità principale per il mantenimento della pace
Quest'organo può adottare una serie di misure anche economiche pensata del Libardo per esempio l'embargo di armi che il Consiglio di Sicurezza aveva decretato già un anno fa nei confronti della Repubblica di Jugoslavia compreso il corso ma
Può almeno teoricamente intervenire anche con mezzi militari se necessario ma tutti sappiamo che l'uomo non si è poi non è stata mai fornite di un vero e proprio apparato militare d'un esercito di basi logistiche eccetera
Per cui non ha dovuto sopperire per così dire a questa sua la cugina questa sua scarsa efficienza da un lato con quell'esperienza del peacekeeping i caschi blu operazioni che peraltro hanno una funzione conservativa non coercitiva
Oppure mediante il meccanismo delle tele che ha in qualche modo ai singoli Stati il caso della guerra del Golfo il Consiglio di sicurezza autorizza una coalizione militare a intervenire contro l'Iraq per liberare il cobalto
In questo quadro cioè dei mezzi militari rientrano anche lei organizzazioni regionale cioè organizzazioni distacchi parziali come a mio giudizio può essere considerata anche la NATO nel senso che ai sensi dell'articolo cinquanta tre che l'attacco il Consiglio di sicurezza pontoni usare queste organizzazione a operazioni anche di carattere coercitivo ma la norma che citavo e esplicite e chiare nell'affermare che senza autorizzazione queste organizzazioni non possono unilateralmente di propria iniziativa intervenire sul piano militare ricordo terre così per fare un esempio
Che a questo meccanismo che l'autorizzazione ad organizzazioni regionali in realtà si è ricorso proprio nella parte finale della crisi jugoslava quella chiusa con gli accordi di Dayton pensate a la crisi a che aveva come epicentro Bosnia Erzegovina in realtà quella crisi finisce dopo un intervento pesante della NATO però richiesto dal consiglio di società rispetto a questo quadro quindi almeno a prima vista mi pare sia abbastanza J. vorrei rispondere che l'intervento militare che ci è stata ed è in corso appare come una di un'azione della divieto dell'uso della forza nelle relazioni internazionali due perché è un massiccio intervento militare
è una violazione perché non c'è una legittima difesa legittima difesa opere nei rapporti tra gli Stati qui ricordiamoci c'è un'emergenza umanitaria c'è una catastrofe umanitaria ma all'interno di uno Stato non nei rapporti tra Stato e non c'è stata come noto alcuna autorizzazione del Consiglio di sicurezza vorrei sottolineare questo aspetto per evitare credo che questo possa apparire questa autorizzazione quasi solo come una specie di meccanismo procedurale che in fondo conta fino a un certo punto permette mi pare che vada sottolineata l'importanza dell'autorizzazione
Perché Benigni o male forse più male che bene ma in qualche modo insomma il Consiglio di sicurezza rappresenta la comunità internazionale
La nella carta dell'homo esplicitamente gli stati membri affidiamo al Consiglio di sicurezza e di agire in loro nome per la tutela della Thatcher
E allora quell'autorizzazione pubblicisti espressioni di un generalizzato consenso convincimento della comunità internazionale
In mancanza di quello che stazione non può dirsi come pure continuamente si dice la NATO interviene a nome della comunità internazionale questa comunità internazionale non gli ha dato nessuna Procura è un'organizzazione di parte nomi a caso innata nella contrapposizione col patto diversa per cui l'assenza di autorizzazione consentitemi di ripetermi non è che mette solamente in giuoco un profilo procedurale ma né il cuore né la sostanza del problema
D'impedisce che ci sia quella autorizzazione ecco quel consenso che la comunità internazionale che in presenza di certi presupposti può consentire un intervento militare
Ma aggiungerei che per la verità se facciamo anzi un confronto fra la la guerra che c'è che guerra chiamata
E le precedenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza mi pare che l'intervento militare anzi si discosti da queste risoluzioni perché come ricordava poc'anzi
Queste risoluzioni pur condannando e energicamente chiaramente la repressione nel Kosovo peraltro facevano sempre un Esprit
Ciclo riferimento alla rispetto della sovranità della Repubblica jugoslava ora non mi pare che bombardare un Paese sia rispettoso della sua sovranità quindi motivo in più mi pare per aftermarket l'operazione non è in linea Manzi viola i principi dello mai ben noto ecco non posso fermarmi alla Carta dell'ONU perché sappiamo tutti che l'intervento militare viene giustificato quale operazione militare con finalità umanitaria appunto portare soccorso ha fatto colazione del Kosovo che obiettivamente realmente subisce in persecuzione drammatica con morti con e i soldi quasi biblici
E e quindi l'intervento militare dovrebbe ritenersi giustificato da questo obiettivo
Quindi in termini più strettamente giuridici dovrebbe ritenersi giustificato da una norma nuova perché prima perché non è scritto da nessuna parte che consente questi interventi militari a finalità umanitario
A mio parere per organo vive una norma del genere non c'è non si è formata c'è stata un'importante evoluzione nel senso che sempre più spesso il Consiglio di sicurezza ma esso dichiara che situazioni di emergenza umanitaria sono delle minacce alla pace finti interviene ma una norma che consente a singoli stati intervenire con l'uso della forza armata secondo me non si è mai formata nell'istanza di formazione noi perché
Notiamo dalla prassi è vero sappiamo che la consuetudine nasce dalla prassi dal convincimento degli Stati
E quindi la consuetudine donne la prassi lo si diceva anche prima chiacchierando noi rileviamo una mancanza di uniformità una grande cura almeno apparente della destino di questo popolo kosovaro ma una incuria totale per la popolazione di grandi Lanati dove pure nel novantasei il Consiglio di Sicurezza aveva autorizzato un intervento finalità umanitarie ma nessuno ritenne utile andarci è inutile che ricordi il caso di curdi che è stato giustamente citato prima e beh insomma la Turchia anzi nessuno penserebbe da questa parte intervenire militarmente in Turchia ed è ci mancherebbe
Forse si potrebbe andare oltre se guardiamo un po'il mondo potremmo pensare alle popolazioni amazzoniche forse toccano pensare anche alle tribù indiane negli Stati Uniti
Insomma il quadro esposto non lo dico per consolarci ma l'unico per ritardare una mancanza di uniformità di comportamento e per quanto riguarda il convincimento che gli stati ci sono due Stati che rappresenta fosse un paio di miliardi di persone la Russia e la Cina che costantemente denunciano questo intervento militare qui dimostrò che non sono affatto convinti ma tutt'altro sono convinti che si tratta di un illecito
Ma poi se mi permettete vescovi soffermarmi un attimo ancora su questo punto perché invitare centrale ma lei la stessa rappresentazione della NATO scritti i nomi degli Stati Uniti che l'Italia degli Tony Blair quale sarebbe poi questa norma va questa norma che consente l'intervento umanitario torniamo a formularla
Gli stati tutti gli istanti dovrei pensare possono intervenire militarmente in caso di emergenze umanitarie in altri Paesi beh se una norma deve essere generale estratta mai veramente queste agli attesi non vitale francamente motivare perché ciò che emerge dalla posizione in questa vicenda in altre vincente
Diciamo che l'Occidente e quasi un'assunzione di una prerogativa di giudicare di rispetto umano dei diritti umani e degli altri paesi e poi Pinter venirvi senza consentire reciprocamente alcun controllo
La mia non è una considerazione politica vi prego di credermi
Cerca di fare il discorso strettamente giuridico
Ma è una considerazione che era il capo giuridicamente dando un apporto fra gli Stati Uniti d'America e gli atti internazionali sui diritti umani
Gli Stati Uniti d'America per citarne alcune convenzioni hanno ratificato il mio non vanta dunque la impatto sui diritti civili e politici del sessantasei non hanno mai ratificato il primo protocollo facoltativo che semplicemente consente agli individui di presentare una lamentela a un comitato Bellomo che poi può fare ben poco
Ovviamente non hanno ratificato il secondo protocollo perché prevede l'abolizione della pena di morte poi non hanno ratificato sono fuori dal Patto sui diritti economici sociali e culturali non hanno ratificato la convenzione che settantanove contro la discriminazione nei confronti della donna non so perché chiediamo da un'ombra altro non hanno ratificato la convenzione dell'ottantanove sui diritti del fanciullo
Non hanno ratificato il primo e il secondo protocollo di Ginevra del settantasette alle convenzioni sul diritto umanitario non hanno ratificato la convenzione
Recente che invece ha visto di tante noi siamo orgogliosi per queste cose di essere italiani per queste la convenzione contro le mine antiuomo e tutti sappiamo benissimo che gli Stati Uniti con la Cina e con altri paesi raccomandabili sono stati nemici della corte impegnato internazionale lo sappiamo tutti non ci non dimentichiamocelo
In queste gli Stati Uniti insieme a pochissimi altri hanno portato no cambia di ciascun diciassette luglio scorso quando a Roma è stata toccata la Convenzione sui diritti sulla Corte penale internazionale
Consentitemi di ribadire che non sto facendo un discorso politico novizia l'antiamericanismo per carità e pericoloso apparire tali oggi il mio discosti giuridico
Cioè Pomponio capire quale questa pretesa nuovi se in un paese non accetta il lampi modestissimi strumenti di controllo di questi fatti
E non accetta altro evidentemente e allora la pretesa normalmente di sulla l'intervento umanitario non è una norma generale estratto a me unica
Decisione del più forte che si cerca di ammantare oggi giuridicità ma secondo me non esiste nella prospettiva propria dei paesi occidentali
Si potrebbe poi aggiungere se mi è permesso che il fatto tipo dimostrano che probabilmente non c'è nemmeno un vero intento umanitario i fatti e quali ecco anzitutto i cosiddetti accordi di Rambouillet ma veramente non si poteva approvare a rendere un po'più a negoziare un po'di più
Lo ha detto il ministro Bindi e poi gli accordi di Rambouillet questa cosa che sembrava misterioso
Quindi ristruttura
Probabilmente fra due autovetture sulle
Il throughput di Urbania apocalittico punctum l'ingresso di liberamente input ulteriore Tokyo nonché il corso
Ma implica il lupus largo compressione spazio è vero prima del sempre il casus belli è una tra il testo di dirlo a due
Accettava imputazione come oppure l'affare non molto
Proprio quella quel piccola quest'codicillo che fu sottolinea che ricorderete ci fu una polemica aiutare per la Germania il ministro Bindi disse ce le virgolette perdevo pienamente ragione per Coppi mostro da scasso appunto ad un negozio alto
Ma poi
Ecco giusto io quasi ce lo spieghino l'avevo detto perché temevo non ho laboriosa teatro giù perché Luca quindi indipendenza
Anche qui se si era sempre detto integrità territoriale e l'obiettivo un'ampia autonomia che non è il primo Lorenzo felicissima tre appunto il referendum
Quindi sembra veramente che non c'era voglia di mettersi d'accordo la strategia militare io non mi permetto di parlare di
Questioni quindi nessuno più esperto ma francamente ecco
Bombardare temi schermo però dal Kosovo
Sul sito un blog per aiutare le popolazioni del Kosovo bombarda le parti tanti errori i profughi a bordo si va avanti
Chiamiamo gli orrori matador come strategia
Il bombardamento del Kosovo mi pare stia
Conducente o a una situazione tv frutto ci si può pure la struttura promuove il corso va dove torneranno più fonte statunitense vedo spesso il televideo mi pare di Rieti
Ma Curci scaturiti non so se ci sia molta differenza sì interpreta ecco preparano un lungo inverno per i profughi perché non potranno tornare prima cerca dove devo tornare
Nel libro celebrativo
Torneranno ventidue ci sono ancora i proiettili all'uranio quindi voglio dire che mi pare molto dubbio che il sigillo pignoramenti si dice lieto
Questo intervento che certamente peggioramento credo la situazione dei costanti
La durasse discussi sul queste considerazioni sono vere altro che guerra giusta ecco abbiamo
Una celebre dichiarazione due assemblee più grande l'ho capito non è un organo legislativo carta fratture qualcosa la famosa definizione che settantaquattro adottata con il consenso di tutti gli scatti niente nel quale nell'attuale
è vero il bombardamento che le forze armate di uno Stato da parte di un altro Stato rappresenta
Una tipica forma di aggressione scuole il municipio internazionale il più grave che si possa compiere e tanto per precisare e per ricordarci anche la strana posizione che il nostro Paese inoltre vogliamo consigliere pressioni lo Stato che mette a disposizione di un altro delle tasse e poi consenta credo questo da un forse credito un altro Paese questi come le porte noi la NATO noi tagliamo ci parliamo prima persona plurale ci troviamo in questa condizione ma e sarò rapidissimo dottore mi attengo discussa vorrei aggiungere si è tanto parlato dell'obbligo di fedeltà andava fatto
Giustissimo quando si fanno gli accordi pacta sunt servanda per la verità anche la Carta dell'ONU tentato da osservare e molto di più
Ma nel Trattato istitutivo dell'amianto non c'è alcuna di intervenire in queste vicende l'unico obbligo ed intervenire in caso di attacco armato contro uno dei partecipò falsi nel trattato
Del quarantanove istituti dobbiam è nato espressamente sir ribadisce l'obbligo di astensione dall'uso della forza si ribadisce
La subordinazione al Consiglio di Sicurezza per cui il
L'intervento fu miliardaria in una situazione completamente diversa
Non solo non era imposto dall'est è stato un atto quindi nessun obbligo di fedeltà all'obbligo che non c'era ma rappresenta Cretu minima identificazione proprio del trattato NATO se così possiamo dire
E qui dico Giampà San se questo è se è una modificazione pacchi
I trattati internazionali vanno ratificati dalle utilizzati dal Parlamento italiano tutto ciò non è assolutamente accaduto
Ma se non è stata poi la modificazione beh allora questo intervento e contrario anche al trattato nato due parole una
Pagheremo che ricordava Lucius zimbello e non è vero che si dice in guerra il mio amore tutto è lecito sarà in ammortamento verranno il guerra assolutamente nuovo Justine bellica le convenzioni di Ginevra alle convenzioni dell'Aja precedenti ai principi affermati dal tribunale di Norimberga
Anche le sue regole dirette nei limiti del possibile a umanizzare i conflitti nei limiti del possibile certo
Ma
Tutto ciò che stacca il vento quotidianamente consentitemi di citare il presidente che il consiglio leggio dicevo stamattina si legge su la Repubblica mi pare
Il Presidente del Consiglio ha confessato che la mattina siamo sappiamo televisione con l'angoscia
G
Sapendo che è stato bombardato un altro ospizio per i vecchi o scuola per i bambini ospedale per malati o ponte Piccolo ponticello di domenica scorsa dove dopo una giornata di mercato si tornava a casa piccolo ponte generale mi dica lei se avevo un valore strategico militare mi pare francamente difficile dirlo ma pensate ecco l'errore se è un errore diamolo per buono ma l'errore nasce dal bombardamento indiscriminato
Che l'illecito
Pensate di strumenti usati al danno ecologico quel mare Adriatico è vero diceva il caro amico Matteo Pizzi dal mare che ci ha sempre uniti sì stessi usciamo a saltellare sulle bombe adesso
Chi sta e poi almeno un episodio sul quale non si può discutere perché è un atto deliberato lo hanno detto
E credo che abbia che leghi potrà confermare il mio senso un pacco di impressioni e rispetto a questa vicenda mi riferisco al bombardamento quest'ultima dividerà tra non casuale Denna televisione serba con i giornalisti che vi lavoravano
Questo è un caso di uccisioni di civili deliberata competenza che il Tribunale penale per la ex Jugoslavia come i crimini di guerra rientra perfettamente palese violazione dello giusto intendo
E qui lo ripete poi deliberata anche qui ricordo cito fonti nostro governative ancora una volta il nostro ministro degli Esteri che mi interessa più di quello americano credibili
Anche qui lo sconcerto di fronte a questo bombardamento porterò dall'altra parte ci hanno detto comma rientri nella strategia e poi vedremo cos'altro rientra in una strategia sul punto mi fermo perdita ecco violazioni del diritto nazionale generale della Carta dell'ONU della stessa nata nato del diritto umanitario
Due parole ma essendo il giorno della Repubblica ricordiamoci della nostra Costituzione credo che per quanti artifizi logici occhialetti ci si possono fare non si può sfuggire alla
è una sicurezza quegli ometti unitario io condivido
Che questa guerra non essendovi legittima difesa non essendo teorizzato dal Consiglio di sicurezza viola l'articolo undici della Costituzione è una norma chiarissima sul ripudio della guerra che ha come eccezione sono esplicita solo la legittima difesa sacro dovere dei cittadini dice la stessa nostra Costituzione e comunque se poi una guerra doveva esserci militare che ci siano altre norme della Costituzione
L'articolo ottantasette e l'articolo settantotto che afferma e la guerra poi da dichiarate dal capo dello Stato
E paghe liberata prima parte della telecamera tutto ciò non c'è stato ricordo anzi Enrico ancora una volta il nostro Paese i nostri governanti ricordo ancora una volta una dichiarazione del nostro allora pochi giorni fa presidente della Repubblica Scalfaro che stando all'estero diceva
è vero questi bombata in violenti dovrebbero cessare la NATO non è un'associazione dove l'uso che cinge e gli altri acriticamente
Obbediscono in tutta la stampa queste dichiarazioni era riportate mi pare in ottava o nona pagina
E non a tutti anche su qua si dovrebbe riflettere il nostro presidente Repubblica ha messo in lotta alla pace
Probabilmente non avrebbe dichiarato la guerra probabilmente il nostro Parlamento anche qui non è Mina non è un giochetto procedurale con mi chiedo se il nostro Parlamento avrebbe fu tanto per la parola guerra quella parola che non ha mai un salto e che nelle emozioni a trovare sostegni dal Parlamento allora l'operato del governo non c'è assolutamente ecco ventotto sentimenti Gretto lei cioè per esempio recentemente votato mi pare però ancora che ha segnato il quale autorizza l'invio di contingenti italiani per compiti umanitari protezione militare
Cioè per garantire l'afflusso degli aiuti umanitari nonché le necessarie condizioni di sicurezza
Per le missioni internazionali termini molto diversi dalla parola guerra bombardamento e così via e se vediamo ed emozioni del Parlamento italiano
Mozione per esempio del Senato
Del peggio il tredici aprile
La mozione approvati assegnato autorizza l'invio in Albania i un contingente di forze armate italiane il cui impiego è volto esclusivamente a funzioni di supporto logistico soccorso sanitario sanitario saranno gli ospedali forse queste e protezione della missione umanitaria tale impiego critici il Senato italiano non comporta alcuni intervento militare di terra in territorio jugoslavo forse quattro ministro stupito del contrario
Sì solo sarò subito hot chiuso anche perché francamente no credo di non avere altro da dire se non due parole conclusive ma Lepore conclusiva quale potrebbero esserci auspicio potrebbero essere data non data la Senna per una media condivisione profonda le parole pronunciate da sua Santità papa Giovanni Paolo secondo ad Ancona domenica scorsa
Altro che guerra umanitaria non credo che sia solo un caso se le parole usate siano state una pesante sconfitta e dell'umanità non credo che sia un caso il riferimento la parole d'unità
Cosa possiamo dire per il futuro il talamo di prospettive queste credo che ce lo potrà dire solo Televideo solo la televisione forse un solo speech si potrebbe fare con Opel faceva Matteo pizzicare se si è grandi nella guerra si direbbe se capace di assoluta anche nella pace e forse un altro auspicio ognuno dovrebbe ricordarsi del suo ruolo
Noi che la fedeltà alla Costituzione non ha a una presunta norma della NATO è un Presidente americano dovrebbe forse ricordarsi che il Presidente degli Stati Uniti e non del mondo vi ringrazio
Bene l'intervento del professor Villani ci ha dimostrato come in punta di diritto si possono esprimere delle opinioni molto chiaro basti ricordare fin qui giro subito la parola a chi di politiche anche di aspetti militari se ne intende basti ricordare che il professore ci appena parlato di una violazione di principi dello di una violazione del diritto internazionale
Di un'azione che è stata fatta sulla base di norme nuove mai scritte
E poi di una decisione e forse questo è il passaggio che mi è sembrato più significativo di una decisione del più forte che si vuole ammantare di giuridicità mi sembra che la posizione sia chiaro
Il senatore il generale Cappuzzo ha scontato vedevo prendendo appunti con Mosè trasferendo molti appunti spero che porti a un intervento non lungo quanto gli appunti che appreso potremo Como presenta io volevo chiederle ecco la posizione del professor Villani è chiaro benissimo se di violazione del diritto internazionale si tratta lo chiedo anche a lei ma le chiedo anche allora se questa guerra non andava fatta sia dal punto di vista giuridico che è un punto di vista etico che cosa bisogna fare per fermare quello che stava accadendo da tempo in corso generale Capurso
Il Consiglio guardate io in questo momento in video i generale col monocolo dell'inizio del secolo di cui parlava il professore più filiale
Che per lo meno
Discutevano con chi discutevano di geometria con chi avevano timore dell'angolo il guaio è che in questa guerra
Si sta operando avendo l'illusione di parlare di geometria senza avere la cognizione dall'Angola
Con questo voglio fermare che se guerra deve essere fatta deve essere fatta con le regole della guerra
Dov'è l'equivoco di fondo l'equivoco di fondo è di aver voluto tutti più lire alla strategia della dissuasione che aveva una sua logica nel fatto che l'olocausto nucleare agiva sulla sull'uno e sull'altro
Nel confronto Est Ovest parimenti
Perché si temeva che l'uso dalla forte in ogni caso avrebbe provocato una situazione senza vinti e senza né vincitori
Con uno un salto così direi di tipo intellettuale nuovo si è passata la cosiddetta strategia della coercizione
L'hanno chiamata anche della competenza in un'epoca in cui c'è questo barbarico
E che diffuso per cui dalla lingua inglese o di parla con il passato all'italiana senza sapere adattare il termine esatto la strategia dalla pompe lenza che ha l'equivoco di fondo nel fatto che si debba procedere attraverso una escalation per la quale però non si pone il limite massimo
Cioè si saggia l'avversario si usa un certo tipo di offesa si vede se questo subito accetta di poter venire la diffusione praticamente una diplomazia di nuovo nuovo tipo
E fino a che si arriva al massimo il massimo è dato dall'impiego delle forze di terra di cui tanto si parla facendo finta di non parlarne nel senso che se ne parla privatamente ma il pensiero recondito è sempre quello
E nel caso specifico Quist all'imbecillità di coloro i quali non si sono attenuti alla visione storica del professore di Figaro quegli scenari e che non hanno tenuto presenterà anche la visione psicologica dei popoli interessati
Ne hanno tenuto presente le considerazioni di carattere giuridico dello Sri Lanka questi qui scioccamente pensavano che di fronte a un meno sedici di fronte a una Serbia
Che in qualche modo si volesse umili ci voleva umiliare
Sarebbe bastato un ospizi Chino di di bombe
E per potere subito andare al tavolo della trattativa tanto valeva insistere insistere continuamente andare ancora più avanti per nove no per non fare la figura del vere poi come interlocutore a conclusione di questa lunga trafila lo stesso Mirò ti dice che si voleva distruggere l'equivoco di fondo sta nel fatto di voler applicare in questa tredici A di mediante la competenza come fa fase finale da provare l'impiego delle truppe con la logica del Clausewitz che diceva che la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi
Cioè deve risolve problemi dalla politica ma una guerra che non solo non risolve i problemi di quel momento ma ne crea di nuovo non è una guerra che risponda ad alcuna strategia e quindi l'errore fondamentale diciamo così che bisogna tener presente errore marchiano gravissimi
Naturalmente il tutto è condizionato da una lesione errata di questo mondo nuovo e secondo me ci sono stati alcuni miti che in questo momento sono ancora imperanti uno e il mito tecnologico la come fosse armi intelligenti le quali hanno intelligente sfuggono rivelate tremendamente stupide peraltro pur avendo la documentazione disponibile che stupide erano queste armi in quanto concepite da uomini stupidi nel definizione nei requisiti a conclusione della guerra del Golfo in America il l'ufficio il la Corte dei Conti locale il Gallo ha fatto un'analisi comparativa sui costi della guerra alla luce di appunto dei risultati contenuti e aprono arrivata alla conclusione che le cosiddette armi intelligente non erano affatto intelligenti tanto che l'uso dei Patriot per abbattere gli scudi ha avuto successo soltanto in al quaranta per cento dei casi sessanta falliti e che bastava un po'di umidità un po'di foschia ed altro per deviare le armi da che dacché si spiega anche come queste bombe può e le volte sono cadute laddove non dovessero cade quindi il primo mito e quello tecnologico legato a un altro mito
Della considerazione dell'osso sacralità della vita e questo è un fatto positivo ma è sacra la vita propria dalla propria parte sacra anche l'abitato la controparte diciamo così soprattutto il popolo non può pagare per il colpo di un tiranno
E allora il le concetto è che non ci dovessero essere perde ancora è questo imperante da parte di chi impiega queste bombe quindi naturalmente con tutte le remore che derivano al punto che coloro che non riescono più a lanciare le bombe sono costrette al rientro di fare un Ennafti Athina nell'Adriatico con le conseguenze che abbiamo visto quindi altro il mito fondamentale
Della della del da della dell'uomo da preservare senza danno alcuno per il proprio per la propria parte
L'altro grande mezzo è il mito del sondaggio
Cioè e gli uomini politici in questo pericolo soprattutto negli Stati Uniti agiscono sulla base dei sondaggi
Che possono essere più o meno etero guidati nel senso che sono sondaggi alle volte un po'mai strati la popolarità è un dato di fatto allora si interviene con più massicciamente al secondo se la popolarità
Lo vuole o non lo vuole quindi è un fatto moderno di Rocco per fra parentesi che questa guerra è una guerra da manuale per da studiare
Per non farne pane poi nessuna più simile o di comparabile quindi è qualche cosa da sottoporre al grande attenzione e questo dovrebbe essere lo scopo
L'obiettivo di coloro che sono ricercatori seri guardate che a proposito dei ricercatori se voi vedete anche quelli che appaiono nei nostri giornali
Che hanno cominciato a detto queste la prima fase una cosa escalation la prima fase sfera farebbero a due tre giorni e dopo due giorni e poi battono tanto ventotto mila uomini
Qualcuno dei nostri ha detto non faccia nome io sto raccogliendo tutti i dati per fare poi uno studio comparativo
Siamo arrivati a ottanta poi si può parlare anche di cento mila eccetera Che sono inoltre i nostri studiosi purtroppo si lasciano andare sulla base del della ventata del momento
Dicevo che quindi il problema del del del sondaggio è molto importante
E l'altro mito e il mito umanitario qui naturalmente valgono le considerazioni proposero Villani che io pienamente condivido ci sono delle grandi perplessità
Nel notevoli perplessità
Direi che queste perplessità devono essere tenute presenti io ho avuto la fortuna di essere negli Stati Uniti con la commissione trilaterale
Una decina di una ventina di giorni prima di questa guerra da vera avuto da di prima mano dalla alla presenza di Solana che è venuto ospite lì e del ministro della difesa tedesco che è venuto pure a parlare di questi avere avuto la sensazione di come il problema veniva recepito dagli Stati Uniti perché eravamo a Washington Roma c'erano anche i rappresentanti e asiatici dal Giappone in modo particolare la guerra come venisse e ha avuto a grande frustrazione gli asset di ascoltare Kissinger
Che allorché Solana accennato alla possibilità di un impiego di mezzi militari per la soluzione del problema alzandosi ha detto signori miei voi commettete un grande errore richiamate dalla storia mi ha fatto molto piacere quello che ha detto i professore abiti Gallo
Se si fa avessero tenuto presente
Quello che sono i Balcani e quello che rappresenta nel Nord sempre pensati Balcani non avrebbero mai avuto il coraggio di accostarsi al quel problema per dare quella soluzione
Io ero insegnate di strategia globale nel mille novecentosessantanove alla scuola di guerra ero colonnelli
E ancora eravamo nel pieno del confronto Est Ovest era in pieno anche della esistenza di una e di una ai voli variano operose operante era la testa dei non allineati eccetera eccetera e diedi ai miei frequentatori un compito di esame delle aree di attrito e di contrasto nell'area mediterranea
E allorché arrivammo alla Jugoslavia il problema che io posi era il problema del dopo Tito cosa succederà dopo ti e non era tanto la preoccupazione mia della foglia di Gorizia quanto quello che avrebbe potuto rappresentare la frammentazione di quella realtà politica che cosa avrebbe potuto significare
Ride stando tutti i sentimenti contrapposti che cos'è la Macedonia nella percezione dei greci Opel Corsa della progetti nella percezione dei bulgari
Quindi la la Lelli idea di della Slovenia e altrettanto ha fatto bene professore di sigaro accennare alle affrettate Aglietta da dei riconoscimenti
Della delle delle indipendenza anche adesso promette si va verso una indipendenza del Kosovo aggravando ancora di più
Diciamo così una situazione così diciamo ingestibile anche dal punto di vista economico finanziari
Allora tornando all'essenza della guerra vi dico che la mia perplessità di allora naturalmente e è stata anche la perplessità di o
E vi dirò di più ho avuto la fortuna nel mille novecentottantanove da parlamentare
Di partecipare a un dibattito con la lex segretario del dalla NATO che era Werner una personalità di la notevole rilievo il quale ebbe ad esporre eravamo ancora nel giugno mille novecentottantanove S esporre quelle che erano le perplessità dopo che in non solo in presenza di un'evoluzione che c'era stata già nel mondo del mondo sovietico
E le sue perplessità è parlo di sfide e di rischi
E a un certo punto elenco sempre rischi siamo passati dalle cioè al detto allora siamo passati dall'epoca dalla minaccia chiara precisa individuabile Area
Beh netta con ai margini libertà d'azione per gli altri noi eravamo nell'aria dalla sicurezza
Si passava una una un periodo in cui ha alla minaccia si faceva posto facevano porto dei rischi e Loi ebbe ad elencare tre rischi
Io meditando prendendo appunti siamo metà fa
Le nostro moderatore
Segnai un po'di di di dei rischi arrivando alla cifra di diciotto rischi dopodiché mi alzai e dissi per il segretario generale io ho una lista di se mi mi dica e tra l'altro alla quindicesimo posto ponevo i Balcani
Alle il Werner apprezzo molto questo mio intervento mi chiese anche di mandargli le per iscritto mi rispose che graziosamente ora la lettera conservata
Perché pensavo allora Milano è dotata nuova che è il punto interrogativo del dopo dopo il ancora il muro di Berlino non era caduto della dopo dopo dopo il bipolarismo col bipolarismo non più né funzionante
Comunque stare nel rapporto razionale non più funzionante sarebbe saltata appunto quell'area lì
Ma
Mi sono piaciute molto alcuna considerazione che il professore non ha parlato non ha definito come di ordine geopolitico ma che io vorrei fare di ordine geopolitico
Questo guaio questo focolaio di tensione di guerra
Avviene in una realtà particolare che non è soltanto quella dell'attrito fra i vari contendenti locale
Di grandi interessi
In un assetto che potrebbe essere quello del del prossimo futuro
In quell'area si viene a stabilire il perno dire rapporti eccezionali
Da un mondo islamico allargato pensata al Pakistan con l'arma nucleare pensa dal Pakistan e che adesso in quattro giorni lotta con con l'India
Pensiamo pensate alla posizione di tutto questa serie di paesi dei turchi Daniele clausola la casa che stanno il Tagikistan e la la la la stessa Georgia
Tutto quello che ruota attorno a un'area di grande interesse petrolifero nella prospettiva allora ecco che il railway nel le le ferrovie di allora
Naturalmente sono sostituite da qualche altra idea legato oleodotto eccetera eccetera oleodotti che saranno il naturalmente vitali basterebbe tra l'altro prendere una cartina
Della delle previsioni dell'esaurimento delle risorse petrolifere
E vedere per quanti decenni di quote cenni non sono molti secoli sinistri serie
Ancora il mondo occidentale soprattutto una certa parte del mondo occidentale avrà autonomia energetica a meno che non si for trovino le presto le fonti alternative
E allora uno dei cominciava a capire
Il tutto ruota con un pilastro come la Turchia che ancora è un Paese laico del mondo islamico ed ecco perché certi pensieri bisogna fare anche a un eventuale processo di ritorno alla
A un fondamentalismo più o meno diciamo così spinto da parte della stessa tutti e allora uno sì spiega tante cose faceva giustamente osservare lo stretto Kissinger quello che firma perché noi ci dobbiamo occupare del Kosovo dal Kosovo
E EuropeAid non s'intrecciano di Haiti ad esempio proprio fatto questa questa frase giustamente
Allora cosa cosa c'è dietro rifacendo ma ai principi di di carattere giuridico il professore villana enunciato pensate un po'
Stessa situazione del dei curdi nei riguardi della Turchia
Dei kosovari nei riguardi della Serbia
Se noi siamo intervenuti a favore dalla gente del Kosovo
Se contemporaneamente una rutti ancora di una certa possibilità politico-militare strategica avesse detto beh io intervengo
Affranti fianco dei corti
E noi avremmo dovuto dichiarare guerra propose all'articolo cinque perché un Paese dall'Alleanza atlantica e ci saremmo trovati scusa passiamo vaso da una parte a difendere gli oppressi
Altra parte a dover difendere gli oppressori insomma vede sotto situazione paradossale provviste
Il che non vuole l'abbinamento minimamente minare la solidità occidentale la la la la solidarietà e occidentale il problema fondamentale questo possono essere oggi ammesse strategie di intervento militare secondo l'uso della forza che debba essere spinta fino alle estreme conseguenze
E soprattutto allorché fu dichiarata questa questa operazione
Con l'euforia che ho potuto constatare come dicevo proprio negli Stati Uniti e primi giorni nessuno minimamente
Poteva il pensare che si potessero superare i dieci giorni e siamo arrivati al sessantesimo giorno scritta
Sessantotto è possiamo aspettare settantasette testimoni
E allora ecco che dopo la visione storica importantissimo
La visione giuridica completata da altre considerazioni
La visione puramente strategico operativa se io ho voluto considerare e naturalmente manca qui una considerazione che afferrata la visione anche etica della liceità della guerra della guerra moderna una guerra che coinvolge anche le popolazioni civili
E soprattutto l'errore che si commette nel perseverare attraverso l'uso da forza militare aerea
Negli errori che non secondo vero mondiale sono stati già messi in evidenza la Germania ha concluso la guerra con un potenziale produttivo aeronautico superiore all'inizio pur avendo avuto i grandi bombardamenti di Amburgo di trenta è la il che dimostra che la guerra sono puramente aerea non funziona mi dispiace era una teoria del due ed un italiano di grandissimo valore il dominio dell'aria ma lì la concepiva in un altro contesto
Con la guerra totale concepita in altro contesto
E allora se noi consideriamo il fallimento strategico
Alla politica perché signorine
Qui affiora anche in questa operazione della NATO la difficoltà delle di cui tanto si parlava nel corso del questo secolo si è parlato delle guerre di coalizione
Chi comanda in guerra il problema anche di Churchill nei riguardi degli Stati Uniti provvedesse Nauar però con ben altri uomini come altri personaggi e con ben altra mentalità e naturalmente l'idea che sia e che a un certo punto ci sia un grande alleato c'è la questione importante oggi è quella dell'ordine mondiale
Un ordine mondiale che sfugge alla compartecipazione della totalità per diciamo così pensiero romano delle Nazioni Unite e chiesi accentrando in una sola potenza superpotenza la la superpotenza essenziale ha detto Clinton infatti lo è con tutto quello che comporta di solitudine nelle decisioni e di condanna contano di fronte agli insuccessi senza la compartecipazione degli altri una guerra strana
Noi avevamo la guerra dei bollettini di guerra cioè ogni giorno c'è un bollettino ufficiale ha detto abbiamo la guerra delle conferenze stampa con se hai Hertz che ogni giorno devono apparire esattamente giustificare queste bombette che per i fatti loro fanno quello che fanno diciamo quindi dal punto di vista militare le mie perplessità sono notevoli
Nulla escludendo
Naturalmente dal punto di vista diciamo sì umanitario diciamo nulla togliendo alla considerazione di profonda esecrazione per il fatto che ancora oggi dei dittatori possano procedere a pulizie etniche di questo genere
Ma osservavano gente che che che naturalmente non non ho nulla da rimproverarsi in fatto di occidentali da un magnifico articolo DC mette che che tra l'altro a dei grandi meriti deve riguardare anche il quale diceva proprio questa no così non ci siamo
Non ci siamo perché l'ordine mondiale non può essere appannaggio di una sola azione
Concludeva e peraltro le quote latte il professore aveva Villani ora non c'era che si rifiuta di pagare eccetera eccetera eccetera eccetera eccetera cioè che non è né la copia è per quanto riguarda anche la ecologia ha fatto dell'opposizione per quanto riguarda i famosi fluoruri eccetera eccetera dei frigoriferi intendo di crack allora ecco che quando uno si pone su un livello divisione etica del mondo deve essere irreprensibile inattaccabile questo secondo me è indispensabile quindi fallimento sotto un profilo sotto il profilo etico fallimento sotto il profilo operativo fallimento sotto il profilo della proiezione verso il futuro e qui accanto alle considerazioni di carattere storico come abbiamo visto giuridico militare ci sono le cose considerazioni di carattere psicologico
Pensate voi
Che ci sarà un dopoguerra ma quello che si vede interverrà sicuramente alla soluzione di pace vera in un in una zona in un'area in cui lettini è solo un fatto storico che non possiamo ignorare e gli odi saranno ravvivate moltiplicati per cento a meno che non
Ci mettiamo in testa di presiedere quelle aree con una presenza militare che debba approvo protrarre negli anni cosa che mi sembra molto difficile
E poi
Queste grandi distruzioni
Si dovrà fare argine
E soprattutto chi trarranno vantaggio dall'opera di ricostruzione solo interrogativi che io ho soltanto accenno
In un dibattito qualche sera fa c'era anche un americano che guarda caso ma dato il suo biglietto ed era un grande costruttore un grande imprenditore il quale con un sorrisetto
Ho fatto quasi ce n'è ma di lavoro ce ne sarà molto del suo fra poco ce l'ha più di tranne i capitali delle delle compagnie petrolifere a messa a disposizione la disponibilità tecnologica dell'Occidente di ditte è chiaro fa le cose che professore suo momento fa accennato io sono andato un po'al di là dell'ambito dell'ambito militare come finirà si arriverà a una soluzione sarà la soluzione perché evidentemente non mi meno servizi per quanto sia un pazzo non potrà andare avanti oltre certi limiti
Sarà corretto ad accettare mi domando se non sarebbe stato più facile alimentare l'opposizione interna democratica ottenere un rovesciamento del regime con altri mezzi senza voler ricorrere ad altri mezzi per il la la eliminazione pratica del mio servizio in maniera diversa come sanno fare certi servizi segreti di certi Paesi volto molto bravi in questo campo mi domando se insomma allora si arriverà a una soluzione sicuramente ma è una situazione ora una una soluzione alla quale avrà mette in crisi il sistema dannato perché una grande coalizione che ritarda tanto mettere fuori una forza militare che non è consistente naturalmente non ci fa una bella figura ha detto parole impararlo
Ha messo in crisi l'ONU e le zone di intervento del futuro cresceranno sempre di più e occorre che l'ONU abbia avuto Rita e bisognerebbe dargliela questa autorità e soprattutto ha umiliato l'Europa assente
Completamente è l'ora che l'Europa pensi a una difesa attua ma una difesa che sia capace di proiettare stabilita come si deve con la saggezza del Vecchio Continente peraltro perché è un'umiliazione di vedere che ancora una volta come ricordava un un mutante giornalista all'inizio dalla del di questo conflitto ancora una volta noi abbiamo dovuto aspettare dopo quarant'anni anch'gli americani che venissero a salvare l'Europa dai guai alle a ai ai suoi confini
Cioè praticamente perpetuando una seconda guerra mondiale dopo quarant'anni avendo già raggiunto tanti a traguardi significativi in tanti campi l'Europa deve darsi da fare per avere per la politica estera di sicurezza qui vedo amico guardi veramente ha partecipato attivamente quelle cose già a Brussel
Inabile ambito Unione Europea avere una politica estera di sicurezza attualmente vera in maniera tale che questi problemi della sua stabilità della protezione di stabilità all'esterno
Vengano affrontati appunto in una visione europea avendo quel bagaglio di carattere storico di cui professore ha parlato e avendo presenti quelle considerazioni di carattere psicologico che io appena appena accennato
E grazie insomma ringraziando Iddio avendo qualche testa pensante perché io mi son dovuta appellare per trovare un conforto in qualche studioso fai a ai cinesi su un su ventitré secoli fa tipo le dicevo non poté mai la guerra se non siete sicuri di vincere
Ce la fate fatta nel più breve possibile e soprattutto non fate molti danni all'avversario perché dovete prendere tranquillo buono così come in modo che non abbiate poi ad impegnarvi per metterlo sui aiutarlo dopo che l'asta avete sconfitto
Grande saggezza cinese
Però un altro grande Finsiel cinese adesso questa se no non lo ricordo anche lui di quell'epoca diceva il segreto del fare sta nel pensare qui la gente ha voluto fare e non ha pensato chiaramente e una grave colpa per l'Occidente grazie
Bene grazie alla senatore generale Capuzzo che ha già salutato la presenza dell'onorevole Paolo Barbi che si è aggiunto noi cioè intanto qualche notizia che arriva da Belgrado e stanno per arrivare sia Cernomyrdin che l'inviato dell'unione europea sono partiti per presentare una proposta così leggo dalla nota che mi è stata inviata e che tratta dalle agenzie che sono state appena battute
La proposta che è stata studiata bon allungo più a lungo di quello che si pensava una proposta di ritiro delle truppe e della contemporanea cessazione dei bombardamenti dunque azioniste se ne sarebbe questo il punto su cui si sarebbero concorda ritiro contemporaneo la cessazione dei bombardamenti questo è frutto di un accordo che è stato discusso anche con talvolta quindi al punto di raccordo anche con l'americano e con la Russia
La forza di pace e questo è un passaggio che dalla sintesi che me data mi risulta un po'oscuro la forza di pace che dovrebbe intervenire successivamente
Dovrebbe essere per metà degli Stati Uniti per metà delle accuse forse nella sintesi qui qualche cosa ci siamo persi
Perché nel metà degli Stati Uniti mi risulta francamente difficile da comprendere
Perché la presenza degli Stati Uniti si è sempre considerata molto inferiore a quella delle altre chiedo conforto al generali Capuzzo probabilmente vogliono evitare una qualificazione dalla NATO contrapposta e allora con le due ecco il ritorno della Russia al ruolo di superpotenza ma per metà dello stesso in mi mi mi sorprende la la metà degli Stati Uniti le accetta l'Occidente nella misura in cui l'Occidente era perfetto certo se questo no perché si si considerava almeno aveva un'età in cui ed ecco che ancora ti internazionalizzare un intervento in un'area di vitale interesse dell'Europa il che molto grave per le europee e certamente oltre agli Stati Uniti almeno secondo le le ipotesi che si facevano fino a poche ore fa sono anche molti altri Paesi dedicato diciamo così bella l'orgoglio delle americane cotico magari viene accettata tenta l'Europa viene fatta fuori
Ecco
Insomma gli spunti ce ne sono molti gli ore aprirei tra qualche istante a voi la possibilità di intervenire di fare domande alle persone che hanno già preso la parola consapevolmente tornare anche al professor pizze Gallo che desiderava tra l'altro completare il suo intervento però vorrei dare la parola se mi consentite
Padre il moda che deve lasciarci tra qualche minuto quindi se prima di liberarsi volesse dire un'ultima parola prima di lasciarci potrei farlo adesso
Va bene è una grande parola conclusiva ma mia certo colpito quello che emerso anche Gianna l'introduzione che questi grandi avvenimenti hanno messo un po'in crisi
Se non i principi poi il modo di applicare questi principi e quindi sia il diritto sia la comprensione della storia le strategie vanno modificate
Mi è sembrato molto importante in fondo la conclusione che se falliva emergeva dallo stratega dal generale Cappuzzo senatore che diceva in fondo alla fine al momento della ricostruzione ci vuole un ci vorrà un forte impegno anche etico mi pare che una delle preoccupazioni dell'insegnamento della Chiesa forse si avvicina anche a quello del saggio cinese cioè che la cultura e la saggezza saranno importanti lo sono e forse nella la sfida anche qualcosa che si chiama a chiederci quale la visione della persona umana che questa guerra questi Mali nel mondo CD fanno emergere la mente ancora l'homo omini lupus che accettiamo come un dato di fatto cioè che tanto la natura umana
E quella di divorare CID uno con l'altro abbiamo bisogno di un Leviatano che ci controlli oppure d'altra parte un po'ingenuamente non questi miti che la libertà umana è capace di auto dirigersi
Poi invece se questo bisogno di etica e di salvezza di etica quindi anche di valori naturali e quindi tutto ruolo dell'educazione credo che il seminario qui conclude una scuola un una serie di lezioni siamo a scuola apprendiamo e quindi il bisogno di questa critica di questa chiarezza ma anche di una libertà di un'educazione alla libertà
E la libertà viene educata precisamente con questa capacità di aprirsi ha dei valori universali che valgano per tutti
Ma anche la capacità politica applicarli
Con libertà con distacco dalle passioni nel concreto
E quindi credo che mentre siamo giustamente istruiti dalla storia del diritto e anche da nel modo poi concreto di agire
Non vogliamo i relatori ce l'hanno ricordato dimenticare che una dimensione fondamentale quindi io forse rappresento la l'università la cultura forse indegnamente e anche la chiesa cioè abbiamo bisogno di educare a una cultura e abbiamo bisogno di aprirci
Ha dei valori che sono anche quelli evangelici ad un momento dato la giustizia da sola non basta ci vota il perdono ci vorrà il servizio di colui che è più debole quindi credo che questi aspetti come in genere la dottrina cattolica ha cercato di fare con più o meno grande successo di veramente riconoscere insieme ai valori cristiani che sono esigenti che sono alti anche quelli dell'umanesimo di un umanesimo che si fa molto concreto
Servizio perdono aiuto del più debole
Quindi mi auguro che l'integrazione di queste realtà possano essere vere come si diceva all'inizio una visione e la storia che si spinga a una dottrina
Della Chiesa una dottrina cristiana
Grazie ai relatori grazie a voi
Bene allora abbia avuto un ventaglio di interventi credo che e ci dà la possibilità a questo punto dice di imporre se volete qualche domanda lato storico abbiamo capito come si è arrivati a questo conflitto abbiamo visto quali sono gli elementi diritto internazionale
Nelle
Rilevazioni del professor Villani violato
Attraverso le quali può essere data questa guerra che ho avuto anche delle considerazioni al confine tra politica diciamo aspetto militare del professor del del Senato che ha su questo punto
Io prima di tornare a dare la parola brevemente ai relatori chiederei se tra chi ci ha ascoltato con pazienza finora ci sono delle domande che volete porre ai relatori
Avete molti microfoni sparse finiti in chiunque può avvicinarsi a uno dei
Ah no deve De André ecco sì
E qui io intanto mi farai un io poi dopo magari snelle dunque abbiamo insomma lasciato forse inesplorato ancora un percorso che è quello più attuale no il come uscirne professor presidiando una delle proposte una delle cose di cui si è parlato sin dall'inizio di questo conflitto e che un obiettivo
C'era
Nelle mani del Senato degli Stati Uniti no e quello poi di arrivare poteva essere un'ipotesi a una spartizione del territorio del Kosovo in due territori uno di influenza serba e l'altro invece destinato a una autonomia se non tra le carte del trattato di Rambouillet a una indipendenza sulla scorta della storia che lei ce l'ha contato fino al questa guerra è un'ipotesi che se dovesse verificarsi ha una possibilità di di di di reggere durare abbiamo visto come l'accordo raggiunto in Bosnia sia difficilissimo nell'inchiesta
La passione l'avvocato complessa certo perché
E forse quella più il
Riflette una tentazione che forse molti hanno avuto dal dall'inizio questo di arrivare alla
Alla spartizione
E secondo me ripropone in maniera problematica la questione del confini col potevo
Facevo cenno al all'inizio del mio intervento
Ossia
E questo significa anche cambiare continuamente lo scenario all'interno del quale si muoveva niente la strategia iniziale perché come giustamente mi ha fatto tanto piacere ascoltare l'intervento del senatore Cappuzzo finché voglio dire che rileva rivela al di là di tutto voglio dirlo così pubblicamente una fortissima deve sensibilità democratica nell'approccio complessivo gli assetti e geopolitici del resto una sensibilità democratica
E della quale generale che appunto ha dato trova anche nel momento in cui era responsabile delle alcune massime nostre istituzioni militari perché non dobbiamo dimenticare oltre al profilo etico politico cui faceva riferimento padre in modi i problemi anche del profilo democratico e degli assetti che bisogna dare al paese all'area complessiva
Per cui
Il il discorso del di delle prospettive di Rambouillet e che il quale finora nessuno ha visto un una stesura definitiva completa
Perché noi non dimentichiamo facevo una battuta all'inizio col dottor Bill all'inizio del nostro discorso che noi siamo costretti a parlare di temi e questioni
Ancora in movimento ed era come se gli storici i giuristi gli esperti di Gino strategia del settembre ottobre mille novecentotrentanove ci al momento dello scoppio dell'attacco di Hitler alla Polonia fossero stati chiamati dalla un'astrazione radio dell'epoca a discutere di questi tempi discutere sulla base di notizie nessuno credo nell'ottobre del trentanove
Avesse aveva una chiara visione dei protocolli segreti del patto Ribbentrop Molotov offre di tutte le altre cose
E dei le ad essi collegate ossia voglio dire che nessuno di noi avuto una visione chiare di quello che Rambouillet è stato detto e soprattutto di quello che non è stato detto o è stato detto da chi a chi all'insaputa Dinky
Allora io vorrei perché non ho voluto fare lo storico sono rimasto nell'ambito dell'Appia disciplina professata
Però voglio dire una cosa importante che quello che mi preme in questo momento voglio ribadire fermare la guerra qual sia si pace il momento può essere ricercata attraverso la mediazione attraverso la negoziazione continua
Potremmo ritrovare mi auguro non più sulla base di carte sbagliate e ancora di di generali non col monocolo ma magari col colte col telefonino satellitare
Allora direi che l'obiettivo fondamentale euro venire nel cessate il fuoco la pace subito adesso ora subito
Mi auguro contestuale immediata non è più non è possibile non si può negoziare in un clima di i con con con con bombardamenti aerei e il professor Villani ci ha descritto con estrema chiarezza le ricorrenti violazioni che vengono fatte attraverso l'uso di questa guerra questo Paese
E in guerra e non non lo sappiamo o non lo sappiamo se siamo in guerra e per chi e per come ecco con chi è prima però di la sto sto girando intorno perché avevo proprio avevo terminato cinque minuti prima il mio intervento affermando che mi sulla linea voglio entrare anch'io nelle sabbie mobili dell'attualità non voglio fare più lo storico il profeta del passato che garantito appunto dalla visione di lungo periodo degli avvenimenti voglio correre il rischio di entrar nelle sabbie mobili dell'attualità anch'io
E dirvi così liberamente come noi siamo in questa Sala libera in cui ognuno può esprimere le le proprie idee
E voglio dire che il
Il il a proposito della violazione della di delle norme internazionali nel ricorso alla guerra accusa di far professor Villani faceva riferimento voglio dire che sta passando indirettamente una stranissima questione
Sulla quale desidero richiamare la vostra attenzione la vostra dico di voi che si ripete io mi auguro i gli operatori delle relazioni internazionali del futuro
Noi siamo in un università e nelle università ancora mi piace pensare che possa albergare il regno dell'utopia e in particolare anche in una università proprio come questa
In cui l'utopia può anche coniugarsi col disegno provvidenziale della storia
E allora io dire voi sarete chiamati piace pensare del mondo diverso in cui la complessità delle relazioni internazionali non sia guidata dalle diete regole della globalizzazione
Ho della questa nuova parola che mi sono segnato della competenza denuncia è difficile si ed è così difficile da pronunciare c'era tutto questo carico già di negatività proprio nella parola stessa e mi auguro dico che che voi siate gli operatori del futuro in cui alle Bietti esigenze della globalizzazione si posso sostituire che poi vuole dire la stessa cosa forse in un significato molto più più umani nonché quello dell'universalismo e quindi una gestione delle relazioni internazionali
Un po'diversa che ritorni alle origini alle origini a quel grande allo spirito che era poi alla base della carta della Carta dell'ONU e che alla alla quale ancora noi dobbiamo rimanere fortemente ancorati e non per un aspetto solamente formale ma anche per un aspetto sostanziali questa dimensione delle relazioni internazionali gestite da un lato della il il il il suo impianto economico generale quello economica e quella della globalizzazione dare a questi scenari acquisti interessi della globalizzazione l'alleanza regionale militare come braccio armato che si sostituisce
E che quindi che elimina tutto ciò che antagonista questa visione del sistema e dell'organizzazione delle relazioni internazionali è particolarmente duro ma mi rendo conto che non saranno certo le mie parole a bloccare questo grande disegno
Che bisogna che gli sforzi siano collettivi e soprattutto siano con le e ci sia l'impegno da parte dei Paesi europei perché in questa in questa assetto di medio Periodo delle relazioni internazionali le gli spazi per l'Europa tendono e tenderanno a ridursi sempre più due brevissime connotazioni tagliati che mi ero appuntato il tema dell'Italia guerra o non guerra e poi rispondo alla domanda del dottor Billa scusate ma vorrebbe a tutti questi Gigli fitte intorno ma c'erano delle cose che ci tenevo a dire a voi in questa sede
Il discorso del nostro Paese in guerra o meno al di là di queste stranissima e dette e non dette violazione della Carta costituzionale o meno ma qual è il il il discorso di fondo e anche qui carico di grandi ambiguità
C'è da dire che nell'aprile del mille novecento novantanove di quest'anno forse il generale cappuccio di a una cognizione più esatta della mia all'interno di quelle grandi manifestazioni collegate al alla altri alla celebrazione dei cinquant'anni del Patto atlantico che sono stato un po'funestato e dagli avvenimenti però è passato vi stupite le grandissime riunione un discorso relativo alla evoluzione del concetto strategico della NATO queste discussioni venivano fatti Bertani cinque anni vero generale si partecipavano tecnici Esperti il testo ultima revisione ultimissima recente di aprile si è allargato il concetto strategico della NATO e si è allargato moltissimo
E quindi anche si sono fatti sono inseriti anche quell'ordine quei controlli relativi appunto ad una serie di cd da serie di equivoci diffonda in cui si è riconosciuta appunto la necessità che caso per caso Amato può allargare la sua sfera di intervento e quindi far allargare
Una sorta di dispositivo Fedora scattava in all'inizio come diceva giustamente il professor Villani quello del Patto Atlantico del quattro aprile quando c'era aggressione da parte dello Stato difesa eccetera progressivamente noi
Allarghiamo il i il dispositivo bella
Alleanza tra e quindi della il dispositivo che fa scattare l'entrata in funzione di questo meccanismo di allarme che quando si accendono le luci rosse e cioè se in epoca io all'inizio questo dispositivo Hruska era per veniva allertato esclusivamente da un in caso di aggressione da parte di uno stato di tutte quelle altre norme quindi c'era il richiamo continuo alla Carta delle Nazioni Unite quindi tutte le le questioni perché il il dispositivo era nato nell'ambito di un sistema che prevedeva una gestione bipolare della realtà internazionale
Allora se noi continuamente cambiamo la ragione aggiustiamo ed inseriamo e non c'è motivo di rinegoziare tutto perché andiamo attraverso il meglio la porta e lesse
Bella evoluzione del concetto strategico possiamo lentamente fare passare un cambiamento scusate l'espressione brutale della ragione sociale
Quindi a questo punto si è e perché tutta questa cosa così faticosa perché se si sa cambiare scusate l'espressione Ground aggravando la ragione sociale allora avrà e come giustamente dice il professor Villani viso ce n'è necessario un altro passaggio parlamentare cioè prende atto che abbiamo cambiato la ragione sociale quindi altro dibattito altra riformulazione del patto quindi c'è bisogni di un passaggio parlamentare
E i i parlamenti dei Paesi europei forse a cominciare e gli dico con fierezza a cominciare da noi non sono pronti per questo passaggio parlamentare
E allora non si passa comunque dal Parlamento essi raggiunta in termini di evoluzione del concetto strategico essi a quest'approccio
Che io definisco questa visione minimalista di quello che sia avvenuto non è necessaria perché basta
Beh al lime facciamo passare questo attraverso di evoluzione del concetto strategico della NATO per cui tutti stiamo con la coscienza a posto non ne abbia non c'è bisogno del passaggio parlamentare perché non serve abbiamo soltanto una dei quelle riunioni periodiche che ogni anno aggiustiamo integriamo facciamo eccetera ecc e allora in questo modo
Sì si gira intorno e si evita l'ostacolo evitando il passaggio parlamentare e tutto questo è formalmente ineccepibile sotto certi versi anche se se l'evoluzione il quello che è stato detto nell'ultima evoluzione del concetto strategico della NATO forse necessiterebbe appunto dovrebbe essere portato maggiore
All'attenzione di tutti e forse ecco chi sa se non fatte inventarla vento non ci sarà un forte richiamo se in un'altra audizione di de a parte delle compete le Commissioni parlamentari di capire fino a che punto c'è stata questa evoluzione del concetto strategico oppure abbiamo stravolto completamente l'intervento
Sì questo Silvano assolutamente alcuna domanda eh sì sì sì ha perfettamente ragione mi scusi so che bisogna rispettare i ricchi però era una cosa che volevo dire per ritornare a domanda fondamentale io penso che accenniamo soltanto soltanto tranquillamente la conclusione a mio avviso di lungo periodo non può che non essere quella del patto di stabilità dei Balcani
Cioè dobbiamo ridurre il significato negativo di confine e tentare attraverso la nuova funzione dell'Europa e mi pare che il presidente Prodi stia lavorando da Commissione europea stia lavorando in questa direzione se ci sarà secondo me una tragedia infinita dei Balcani sia le nuove nazioni non offriamo una prospettiva di integrazione cioè una in cui la dimensione sovranazionale una una dimensione integrazioni visita guidata cioè a guida dell'Unione europea possa convivere con la specificità di ciascuno questo a mio modesto avviso da analista di scenario da studioso può essere una soluzione di medio lungo serio grazie e scusate se ho approfittato del vostro tempo
Via San Rocco solo
La risposta
Dovuto agli eventi attuali che il dibattito sia si sia concentrato tutto su guerra assidue erano per sempre parlato pochissimo dei profughi c'è esiste un problema esiste un problema prima del ventiquattro marzo che forse andava anche un po'più affrontato anche da un punto di vista giuridico
Esistono delle violazioni di diritti umani che sono state fatte quindi sicuramente la guerra è una una discorso eccessivo discorsivo illegittimo
Quello che invece secondo me dovrebbe essere un po'più affrontato tre banche quali sono gli strumenti che non sono stati messi in atto
Perché un problema si erano abbiamo avuto il dipartimento Affari sociali sono circa sette anni che si occupa di Balcani per interventi anche logo abbiamo diversi incontri anche con dei rappresentanti del costo già da un anno e mezzo fa parola domande perché non si è fatto qualcosa anche prima
E perché in questo momento c'è questa sorta di silenzio sul problema dei dei dei profumi della realtà che è stata fatta la realtà anche c'era prima nel costo questo un problema che ritengo fondamentale anche perché le associazioni organizzazioni non governative presenti in corso anche in passato anche negli anni presenti erano erano attive in costumi c'era già un attività in corso anche da parte delle del volontariato da partente da organismi internazionali
Io non non yoga eviterei sempre di parlare troppo di guerra perché poi bisogna forse troppo disco durante la guerra però capire anche con lo staff di strumenti diversi dalla guerra passasse la cooperazione o altre forme di intervento
Capire perché non ha funzionato questo libere come se di fronte a un problema reale che era un problema anche di pulizia etnica non soltanto oggi ma in passato se si si sia utilizzato uno strumento eccessivo ma il problema rimane il problema di un discorso e ti dico
Un problema di come affrontare in questo momento un una recrudescenza dei nazionalismi monumenti unici è un problema che va posto Dattola degli vanno trovati gli strumenti secondo me adeguati a questo tipo di intervento
Dagli atti però perché mai accanto alla soluzione operativa non si sia mostrata prontezza nel fronteggiare un fenomeno che andava ad aggravarsi
Perché ai trenta mila profughi dell'inizio siamo dai trenta mila che ma arrivati alle centinaia di migliaia e bisogna dire la verità che l'Italia è stata l'unica designazione del dell'alleanza che con prontezza gli altri si sono uniti successivamente
E quello che stupisce accanto allo Stato Maggiore interforze e Inter alleato come mai non è stato costituito un uno stato maggiore per gli interventi umanitari
Era una cosa con la mente logica così banale che mi meraviglio appunto che ha una organizzazione come la NATO per essa
Una un un grande Paese proprietà con gli Stati Uniti non aveva subito pensato a fare qualche cosa detta il genere perdano la tentazione anche ai poveri kosovari da una parte e anche agli stessi serbi che a noi stava a cuore soprattutto quel problema
E ma qui naturalmente c'è uno vuole interpretare i silenzi potrebbe fare dei commenti molto molto preoccupati e preoccupante metto voglio dire quindi secondo me si è voluto dare preferenza a una soluzione di altro tipo in nome di visioni di di potenza ad affermare e che naturalmente sono fuori del tempo a mio avviso e perché
Grazie mi piace lei ricordato la spesa di profughi perché è stato quello che forse ha impressionato di più si è
Dato per scontato con questi bombardamenti nessuno rispetto a quello che ha capito prima potesse lontananza dei confini in maniera invece massicce come è successo si sarebbero evitate tragedie come Blast in Macedonia e come
Mulini di persone sono morte tante et devo devo dire considerazione assolutamente personale la Macedonia in tutto questo non ha fatto una gran bella figura cercando prima riuscendo cinque cercando di liberarsi di moltissimi di moltissimi
Di moltissimi profughi se non ci sono altre domande o chiedere il breve mente un
Ci procura ecco sì
Chiedo che vi vedo
Vedo poco lei riesce meglio di me prego
Più
Dove i vicini nell'ultimo ad un dove diceva nell'ultima parte ovvio per soccorso è meglio anch'io sì ma sono uscito sentì il bene
In Africa
La Roma
Grazie
Ecco la madre vogliamo unire le due domande poi diamo delle brevi risposte anche perché ci avviamo alla conclusione
Come
C'è
Ma
Gli stessi
Niente
Qui
Quindi
Dichiaro
Come
Benissimo
Grasso mi dai
Grazie unirai ancora un'altra domanda il ragazzo con la giacca blu e così possiamo dare sulla base di questi spunti le ultime disposti
Le truppe arrivano piano piano
Bene grazie io richiederei al professor Villani
Secondo con il sunto di queste tre domande concludere in quattro tre quattro minuti quindi posso negare la Roma quelle che grazie allo scudo umano in Kosovo però siccome c'è un'altra domanda ma chi me l'ha fatta non è presente risponderò quindi poi per lettera al consulente presso l'ambasciata francese ricordando che un tempo in diplomazia c'era maggiore fuori testo cioè che si fa le domande si attende la risposta probabilmente quando si parla di calcio evidentemente a qualcuno vengo impropria dei d'altra parte se si leggesse
Un articolo di domenica sulla Stampa di e il male che lo il bene contro il male ecco fosse devo dire che è un po'di nervosismo cento tutti io invece sto tranquillo con la mia coscienza e risponderò poi al al poco diplomatico diplomatico detto questo e difficile ecco tirare un po'lei figlia Galia questi ultimi interventi se non per rilevare che non mi soffermo sui profughi essendoci stato già una risposta a denunciare che appunto che militare per fargli condividere mi consenta solo addebitare eccetera
Distinti che ci sia poi mi manchi anche lei in Kosovo Gracco altro piatto però c'è una bella canto di Alberto Sordi tutti c'hanno mai mandato va bene
E ai mondi voglio dire è giusto lei di là ci siamo soffermati solo su certi aspetti son quelli che oggi più angosciano
Ma questo non è solitamente in appunti dissi nomi maschili chiarita Perca ritaglio personalmente
Credo di iscrivere Pavan sui diritti umani da forse più di vent'anni e credendoci con non ho il coraggio di alzare il bersaglio umano citati da qualche altro magari ecco il punto
Ecco ma voglio dire proprio ci tengo a dire questo perché c'è il rischio di essere fraintesi io sto parlando di diritti certi diritti umani i diritti dei popoli
E senza certamente al ne ha ben che minima solidarietà penso però e lo avevo accennato che anche sul piano diplomatico si poteva fare di più rampogne è secondo me il casus belli spalle al muro così dice di no si poteva fare anche come pressioni economiche e diplomatiche
Ora anche per quanto concerne il riferimento al mio futuro di amianto
Anche qui avevo accennato e lo aveva fatto prima di me generale Capuzzo a una differente atteggiamento una selettività in genere della comunità internazionale per esempio verso le tragedie dell'Africa io ricordiamo precisamente quella risoluzione del Consiglio di sicurezza del novantasei che utilizzava l'intervento a fini umanitari non fu raccolto da nessuno allora
C'era scarsa sensibilità ed è proprio il modo un motivo di forte perplessità da parte mia ma il termine più forte Monet persica cioè non ci credo al fatto che realmente ci sia una norma sugli interventi umanitari la selettività dimostra che non c'è una sincera posizioni il futuro grana non saprei francamente proprio come disegnarlo non credo che sia comunque da organizzazioni strutturate formata con nobili sentimenti umanitari mi pare che il Senato per altri motivi un timore ce l'ho e che voglia soppiantare l'uomo e questo è per me un grosso timore perché il nonno a tanti difetti
L'ONU e spesso paralizzato però l'ONU è una comunità internazionale non lo dimentichiamo nuovo bene o male a ha salvato l'umanità dal da una guerra mondiale
E quella la sede insomma il nonché dare lanciata mentre qui ecco questi atteggiamenti della NATO umile mortifica lo
E quindi io mi auguro ma poi non c'è solo da augurarsi dunque suo piccolo credo può esprimere le proprie opinioni viadotto invece oggi anche magari se queste notizie ci porteranno che ci ha dato gli otto bilanci porteranno a una pace vicina che il perlomeno la la sede del dialogo fitto Mestre quella del nonno
La grande assente l'Europa diceva il professor Gargiulo veniva ribadito in questo ultimo intervento
Ma lì la verità è che forse la politica estera e di sicurezza comune non mai partita
Si ricordavano poco fa di prima tumori riconoscimenti delle varie repubbliche ex jugoslave quella fu proprio una situazione in cui l'Europa andò in ordine sparso senza un minimo di coerenza
Politica
Gismondi lire con molta franchezza che se mister teste sta Solana beh allora questa nella l'euro la pesca tra un'appendice era nato
E questo solare si è guadagnato sul campo di quindi Albonetti uomo di fiducia degli Stati Uniti non certo che loro quindi c'è ancora il futuro lo vedo ancor peggio o il timore che forse l'Europa non abbia in coro né anima
L'Europa ha realizzato le euro e cercato di dare un'anima all'euro
Ma si dice che è vero banchieri giusto non hanno un'anima non devono avere unanime dev'essere fra i non può est lei euro la questione sociale e politica dell'Europa qui il discorso e molto lontano
E io mi sono difeso
Mi chiudo chiudo di chiamarlo va be'autonome dei thermos solo per dire che qui probabilmente non abbiamo una politica estera sicurezza comune non abbiamo ancora proprio perché il tipo d'integrazione europea dei malgrado ciò che essi tenti di stare rimane ancora troppo radicata sul terreno monetarie commerciale
Cioè mi pare che non ci sia un coro unanime scusi
Moglie
Farà
Questo anche abilmente distanza affiderei le conclusioni di questo incontro
Il dottor Luca cioè gli è presidente di volontà del mondo posti perché ha voluto l'incontro di questa sera prego
Abbiamo poveri possano come dire tracciare delle conclusioni di un incontro come se ne sono poi mente pochi se ne sono stati troppo pochi anche in questi settanta
Uno forse è la eccessiva compressione dei templi data ai relatori in questa tavola rotonda
Forse non così sviluppate come avrebbero dovuto essere sviluppate con Crimi anche alcune cose qui io non intendo assolutamente azzardare delle conclusioni la prima casomai che cogliamo anche a ricchezza di spunti dalla memoria dei percorsi storia abbiamo dimenticato da una riconsiderazione gli strumenti e la guerra e cose varie dette intona questo tavolo con un punto dal quale partire per fare una riflessione
Vorrei però avendo ascoltato le cose dette ma anche un po'seguito le vicende anche attraverso le molte nostre organizzazioni non governative hanno i federate presenti
Dapprima adesso e se l'esperienza insegna qualche cosa poi menti anche dopo quando i riflettori si spegneranno su questa realtà in Somalia nel periodo della grande operazione vi era una valanga di organizzazioni umanitarie
Oggi sono rimaste quelle che c'erano prima dell'operazione Somalia e dei riflettori accesi le stesse in cui non si ricorda più nessuno qualche considerazione
La prima credo
Che siamo di fronte ad un fatto inedito è gravissimo in Europa e forse nel mondo da cinquant'anni a questa parte un gruppo di Paesi ha dichiarato unilateralmente una guerra contro un altro Paese questo è un fatto che chiude questo secolo questo millennio che fuori ci saremmo aspettati non vedere più
è stato detto è una sconfitta per l'umanità
Forse anche una sconfitta tremenda per quel luogo chi ha generato anche una civiltà giuridica è una civiltà del diritto una cinta dell'internazionalità qual è stato l'Europa queste qualcosa ci deve fare riflettere molto oltre lo sconcerto alla tutta la distanza la totale condanna di questo atto ma ci deve far riflettere moto finire questo millennio dichiarando una guerra dichiarando una guerra qualcuno pensava durasse poco e dalla quale detto poi francamente pochi sanno come uscirne perché nessuno
Può accettare di fare un passo indietro significativo e forse terrificante per chi lo ha visto ieri sera di fronte a un molto compassato ministro Dini il segretario di Stato Madeleine Albright che dichiarava un atto o morte
Questi fatti insomma ci lascerà in qualche misura riflettere forse anche su un una certa rappresentanza scusatemi la battuta di un universo femminile che si vorrebbe più aperto alla pace al dialogo ricco forse la Albright non rappresentava questo universo
La seconda riflessione su questa cosa nuova invece positiva ma dalla quale balbettiamo e stiamo facendo i disastri che si consegna alla fine di questo secolo e cioè l'emergere nelle coscienza delle opinioni pubbliche europee e anche in qualche atto importante del diritto internazionale di questa idea ancora in fieri del diritto di ingerenza umanitaria
Questo non è una cosa soltanto predicata o soltanto strumentalizzata probabilmente oggi fortemente strumentalizzata ad arte dalla NATO per giustificare il suo intervento però sta crescendo Lepini pubblica hanno chiesto perché non vi è stato un'ingerenza umanitaria non ha chiesti missionari pacifisti al tempo del Ruanda la guerra i grandi laghi
Sono avvenuti alcuni fatti notevoli e importanti come quello che veniva ricordato a Roma l'atto che ha fatto nascere il Tribunale penale internazionale è stata istituita per la prima volta dopo Norimberga due tribunali internazionali per i crimini contro l'umanità quello di Arusha
Per i grandi laghi e quello dell'Aja per avere vicende della ex Jugoslavia il nodo però quale che ne abbiamo definito una cosa nuova che rompe il principio di non tangibili tagli affari interni di uno Stato che il principio su cui si è retta la stessa comunità internazionale delle Nazioni Unite del quarantacinque in qualche misura non abbiamo ancora definito
Gli strumenti le autorità e la forza da usare per gestire questo diritto di ingerenza umanitaria questo rappresenta una sfida su un principio positivo straordinario per il secolo che si apre
Per evitare che da un lato affermando un principio di trattori possano massacrare impunemente i loro popoli ovunque sia poche dall'altro qualcuno si arroghi il diritto di essere lui
L'arbitro e la parte in causa dalla gestione magari poi non avendo firmato nessuna delle dichiarazioni internazionali
Ma il problema c'è ricordo de un particolare se volete quasi biografica di cose quotidiane quando Andreatta era ministro della Difesa del precedente governo era riuscito la polemica sui giornali in quei giorni delle vicende
Folgore insomma
E ci trovammo a Torino d'un convegno a discutere e andava di moda parlare che adesso gli obiettori di coscienza di sarebbe usati per fare i caschi bianchi e io mi premurati di fare la seguente osservazione che forse non andava bene negli obiettore di ventidue anni a fare l'interposizione perché magari insomma è una cosa un po'complicata ma forse neanche la Folgore
E e
Una forza di esercito addestrata è creata per fare qualcos'altro che fare una forza di polizia che si mette in mezzo alle parti che le disabili e ristabilisca l'ordine ma allora forse il problema che dovremo pensare a costruire e a formare scuole a fianco o forse in alternativa l'antiche scuole di guerra scuole e forze di polizia internazionale gestite dall'ONU probabilmente sì da questa o uno con questo Consiglio di Sicurezza con questi poteri di veti probabilmente no perché non si riuscirà mai intervenire prima fintanto che c'è ancora qualcuno di vivo ma ce la dobbiamo pensare a degli strumenti anche a delle persone che possono gestire la forza in modo diverso altrimenti
Il rischio è che ci troviamo ad affermare dei principi giusti ma dopo ad avere degli strumenti sbagliati che dunque commise Nava qualcuno se non c'è coerenza tra mezzi e fini anche per fini buoni i mezzi possono tradire questi sì
La terza questione eterodossia interattivi tutti Noemi consento due provocazioni sul fatto se non esistevano altre strade
Io non ho una risposta definitiva questa domanda mi pongo soltanto due quesiti in queste ultime settimane è tornato di moda poi è già sparito i tedeschi vanno rimandato in Italia di costava troppo Ibrahim Rugova ora Ibrahim Rugova è diventato noto di colpo da qualche mese per le grandi piani pubbliche
Io ricordo che dall'ottantanove alcune organizzazioni pacifiste non violente lavoravano in Kosovo non per fare l'aiuto umanitario può aiutare i profughi o fare sviluppo ma lavoravano a fianco della società civile kosovara assieme a delle forze di Società Civile serba a fianco del la linea Rugova ideali e non violenta cos'è accaduto ai nostri governi tutti si sono dimenticati in questi dieci anni di sostenere Rugova e un certo modello perché a Rambouillet di colpo il capo delegazione era una persona di ventisette anni punta last in taxi leader della forza armata dell'UCK e non Rugova perché è accaduto questo
Questo è un interrogativo forse non adesso
Con la polizia in usurata a Rambouillet ma nei passati dieci anni andava perseguito qualcos'altro intorno ad un leader moderato che è stato deve legittimare atto forzatamente di fronte al suo popolo e che oggi viene ripescato quasi come intellettualmente o non si sa di cooperazione ma la seconda ancora più brutale me siamo coloro che ritengono che nello scontro tra Est e Ovest ha vinto il capitalismo ha vinto al mercato lo abbiamo le nostre critiche nostre riserve però usiamo il capitalismo Il Sole ventiquattro Ore di domenica
Prodi vuole dire sono un ricordo facevo una prima stima che alla fine questa guerra sarà costata centottantaquattro mila miliardi di dollari dicendo andiamoci piano perché un anno dopo la fine la Guarini del del dell'Ira che preoccupati abbiamo scoperto che era costata molto di più ma Sole ventiquattro Ore Sam una fonte autorevole non azzardava però fare previsioni sulla Spesal neanche la Banca mondiale è riuscito a far vincere non sappiamo per la ricostruzione per il dopo che probabilmente contrariamente alla Somalia qui si faranno solo per gli interessi ma anche perché vicina e quindi ci saranno più interessi a farsi il nodo è se noi per tre o quattro anni avessimo dato cinquecento mila lire al mese ad ogni famiglia della federazione jugoslava sono undici mila di persone cioè due milioni e mezzo circa di famiglie
Forse avremmo speso molto meno raggiungendo due obiettivi il primo che la storia insieme quando la gente sta bene cioè a beni importanti da perdere difficilmente fa la guerra e troppi farmaci mentre la pace la seconda che promette avremmo fatto affari d'Oro dalle due sponde del Mediterraneo e per le imprese e per l'economia forse esisteva un'altra strada usando fino in fondo gli strumenti perversi
Globalizzare anti distruttivi ma a volte anche inutile il capitalismo eppure ci sarebbe costato molto meno senza considerare che non gli sarebbe costata ma per i diritti umani
è stato citato il nodo del futuro dei profughi io vorrei fare due osservazioni perché non essere i reni Colli fronte a questo problema il primo che tutti gli esperti internazionali che dalla secondo conflitto mondiale in poi si sono occupati di profughi ci dicono che dopo un conflitto di tale portata e deportazioni perché di questo si tratta di tale portata nel medio periodo che si parlano a cinque dieci anni difficilmente oltre il quindici per cento di profughi rientra senza considerare la contaminazione dei terreni tutto il resto qualcuno se lo pone questo problema delle un milione fuori oltre a quelli ai profughi interni degli altri cosa ne faremo ma soprattutto mi sembra di sì anche un'altra considerazione la faccio con una battuta che arrivava da un missionario sempre dei missionari di Roma le condizioni di povertà di condivisione ma oggi sempre di più usano i canali telematici quindi hanno spesso satellite per sentire cosa succede nel mondo usano internet
E nei primi giorni in cui il nostro Paese si dimostrava tra i più generosi a montare i campi profughi immediati in Kosovo è arrivato in merito a un missionario del Kivu che ricevo visto le immagini in Albania
Dei campi profughi
No però mi sembra che siano degli hotel a cinque stelle rispetto ai campi profughi che non abbiamo allestito nel Chivu ma i tempi del straordinario massacro deportazione degli oltre due milioni di persone
In Africa ci sono undici milioni di profughi che oggi continuano a pagare
Ci sono profughi di serie A e di serie B
Questi altri cosa ne facciamo e necessario forse lo dico un po'provocatoriamente risolto il problema dei Balcani esportando per nei singoli Paesi di Milosevic di turno e così magari accendendo i riflettori facciamo qualcosa per gli altri profughi
Infine sulla discorso dell'Europa il discorso dell'Oropa io sono vengo da Torino e a Torino ai tempi qualche anno fa vi fu una conferenza intergovernativa sul Trattato europeo che fu un fallimento perché non riuscì a sviluppare la parte politica dell'Unione Europea la parte la costruzione di una politica estera del Trattato di Amsterdam
Oggi io sono stato profondamente colpito dal discorso di investitura del Presidente Prodi al Parlamento europeo dove ha parlato della frontiera di costruire una politica est europea e di sicurezza comune a partire dalla costruzione di una politica di difesa cioè di una politica militare
La stessa scelta va oggi verso un uomo forte che il segretario generale NATO Javier Solana come mister pesca sono notizie dei giornali di questi giorni
Possibile che queste
Continente con la sua storia straordinaria civiltà del diritto oggi debba costruire una politica estera e di sicurezza che mi auguro non sia soltanto difesa dei confini ma sia una sicurezza inclusiva come si diceva intorno a questo tavolo
Non riuscendo a far se non partendo dalla costruzione di una politica militare
Questo grande interrogativo che non vale soltanto per le azioni europee alle quali andremo tra poche tra pochi giorni a votare ci consegni come sfida rispetto al
La millennio che entra e forse diventa anche una chiave di lettura per capire lo straordinario bellicismo interesse degli inglesi
Fuori dall'Europa perché fuori dalla moneta entrano in gioco oggi che bisogna costruire esercito comune e un fatto quantomeno strano che per la prima volta dai tempi dei gol
La Francia è rientrata pienamente meccanismo militare dell'
Proprio in questa guerra quindi forse si stanno giocando anche altre cose dietro questa guerra vi ringrazio
Ringrazio via relatori che hanno
No il seminario di oggi ringrazio gli ospiti graditi di questo incontro che voi che avete seguito così attentamente e numerosi spero con interesse questo incontro che persone che ho trovato molto utile per
Sull'altro per il mio lavoro espressa è stato utile per voi per la professione che Pato che vi accingete
A svolgete con l'augurio di terminare con successo il vostro corso di studi grazie per essere intervenuti e buonasera a tutti