"Utopia e riforme. Lo stato moderno"

Contraddizione flagrante tra una classe dirigente non ristretta ed una legalità costituzionale dilagano dilatata all'estremo
Me questa divisione poteva in nessun modo e per nessun motivo prescindere eludere aggirare il tema dei rapporti fra l'organizzazione di fatto delle forze politiche cioè i partiti
Contenere e disciplinare
Del resto pagina
Ed evidentemente tutto lo spirito della rivista
Pagine c'è una forte di un'aperta professione
Di storicismo giuridico che risaliva a uno a uno articolo siglato Victor diritto politico e diritto sistematico ancora nella serie clandestina del marzo del mille novecentoquarantacinque vedi pagina a suo adesso
No
E lieve
Ricco
Va be'comunque va ancora meglio perché dimostra quanto quanto ci fosse
Idem sentire del legate è
Dopo aver scritto questo articolo noi troviamo sempre questo passaggio
Dai partiti del secolo precedente a quelli attuali affrontato secondo una concezione storici Istica del problema
E questa concezione storici Istica portava la rivista a ritenere che la configurazione che avevano assunto e che ancora di più avrebbero assunto i partiti politici
Suffragio universale regimi soubrette eccetera eccetera
Avrebbe implicato una profonda trasformazione e la revisione del concetto e dell'idea di rappresentanza politica c'è una citazione abbastanza significativa
Di Taggì e quell'articolo del quarantasei assemblee costituzionali i partiti politici
Scrive pagine allora vigeva ancora l'aureo principio e non era solo scolastica finzione buono soltanto per i trattati di diritto costituzionale
Per cui ogni deputato rappresentava gli interessi della nazione intera
E questo era vero non solo nei confronti dell'origine territoriale a cui il deputato è ancora legato in virtù del sistema del collegio uninominale ma anche nei confronti dell'origine politica
Per cui il deputato settentrionale e meridionale che fosse eletto coi voti delle teste o delle sinistre una volta in Parlamento si sentiva rappresentante dell'intera anima nazionale nell'interpretazione della propria coscienza d'altro canto questo è da poco stato il tema del mille settecentottantanove
Che mille settecentottantanove non è tanto figlio di uso e figlio di sì attraverso l'idea della rappresentanza nazionale si era completamente sradicato il filo del mandato imperativo
Tant'è vero che gli uomini di testa i controrivoluzionari in seno all'Assemblea e cioè per difendere il mandato imperativo che citano lusso ed è uno di quelle io mie di Tex e sinistra su cui prescritti richiama i partiti scrive Paggi erano allora poco più quando non erano di semplice organizzazioni elettoralistiche che si scioglievano o si mettevano in quiescenza subito dopo le elezioni la durata della legislatura era la loro Grande Inverno nata durante la quale si addormentavano profondamente salvo risvegliarsi non appena si levava la brezza annunciatrice di prossime gare elettorali devo dire che esattamente noi oggi possiamo dire non c'è bisogno di essere Scaltriti politologi o partito alloggi che la configurazione invece del sistema politico italiano esattamente l'inverso
Durante le campagne elettorali noi non vediamo più
I partiti e i candidati il nome del partito andare in cerca del voto ma andare in cerca il nome della corporazione X della corporazione Y dei tabaccai delle cose eccetera eccetera e vediamo invece
Durante quella che Paggi
Attribuiva nel secolo scorso a l'invernata eccetera invece i partiti massicciamente presenti invadenti prepotenti eccetera
Il Chieti e partiti continua a pagina erano posti in quei tempi messi pensava a un'organizzazione totalitaria come quella che si profila adesso ecco questo è molto significativo pagine fosse il primo e dire l'unico o scrittore di scrittore politico di tradizione e vocazione libera liberaldemocratica eccetera eccetera che USA il termine totalitario
Proprio tecnicamente nonno riferito soltanto all'archetipo storico del totalitarismo fascista al totalitarismo sovietico eccetera
Nei dietro ai partiti c'erano pile di libri continua Pace analisi sottili esegesi minuti sicché il passaggio da un campo all'altro era cosa che impegnava dirà molto la coscienza e quasi mai cervello la cultura la fatica di una vita
Tutto questo aveva due riflessi politici di primaria importanza
Nessuna forza estranee al Parlamento ne regolava gli atteggiamenti e quindi le maggioranze e minoranze parlamentari potevano facilmente vagliare e che i singoli deputati non ancora né comunque rispettosi una disciplina di gruppo
Per lo più inesistente si spostavano a favore o contro il governo per mille motivi rapidi e seguenti
L'altezza e la forza di un discorso ai la inarrestabile decadenza dell'oratoria parlamentare ecco pensate oggi
Va la stanchezza di una seduta interminabili scendete saranno sopra le voglio perfetto una campagna giornalistica è uno ciascuno per sé stesso elementi capaci determinate Dusk fiorisce menti situazioni e di forze tutto ciò aveva riflessi costituzionali e di governo evidenti sinché i Ministri erano soltanto segretari del re non sottoposti al giudizio del Parlamento
Ma quando attraverso una continua evoluzione e si divennero semplicemente dei mandatari delle maggioranze revocabili con un semplice voto di sfiducia allora
Questa mancanza di coesione politica
Ai deputati che abbiamo sotto lumeggiata dette luogo a quel fenomeno che con parola ora descrittivo della critica si suol chiamare il parlamentarismo che in un'espressione che metteva allora fra virgolette quindi in qualche modo da parte di pagine si legava quello che poi diventò dieci anni dopo con Manini
Il termine se vogliamo l'epiteto partitocrazia al parlamentarismo
Nel parlamentarismo nella sua congenita logica di instabilità e di precarietà
Secondo pagine il costituzionalismo moderno avrebbe dovuto inserire una forte efficace disciplina di legge
Tanto in relazione alla vita interna dei partiti quanto in relazione alle loro attribuzioni e quindi responsabilità costituzionali
Del resto mi è capitato a proposito di umbra
Relazione fatta qualche mese fa in occasione del ventennale della morte di Vittorio De Caprariis il quale avrebbe sostenuto sul mondo e sul nord e sud di moltissimi articoli
La tesi dello statuto pubblico dei partiti politici e di trovare proprio come fonte di De Caprariis
Pagina se più di un moderno consigliando capite Paris e napoletano quindi aveva ai produttori molto più consuetudine comma
Lo Modeo il mondo della Coppoli Guido macero eccetera eccetera e invece e si sente proprio lo stesso linguaggio lo stesso Lessico delle battaglie di Stato moderno pagine non aveva mai creduto
Nell'opportunità di una mela restaurazione della passi politica e parlamentare per fascista
Aveva parlato del suo stanco costituzionalismo ortodosso che è il suo avvocato laico del conformismo gesuitico è un articolo la crisi liberale del quarantacinque e più volte da un punto di vista diverso però simmetrico
Pagine aveva polemizzato con la scarsa difficilmente vocazione educazione statuale della sinistra italiana scarsamente penetrata diceva Paggi dal grande tema della dignità dello Stato
Abbandonato dalla democrazia
E e qui è un articolo molto significativo un articolo de Gaulle e la crisi la democrazia che Paggi scrive il venti aprile del mille novecentoquarantasette e dopo aver polemizzato con questa scarsa educazione statale della sinistra italiana dice
Il grande tema della dignità dello Stato abbandonato la democrazia era ripreso da De Gaulle e che certo una delle sue carte più cospicue se la lezione non se avvertite in tempo dai partiti cioè continua non si tratta di scimmiottare una parola d'ordine che pure fortunata le disorientate masse di questo dopoguerra
Si tratta di capire che in realtà lo Stato come massima istituzione politica deve avere un grande prestigio che si confonde poi temporalmente con il prestigio delle classi al potere e se queste classi abbassando il prestigio dello Stato finiscono in realtà con la bassa il prestigio loro top
Direi che poi nella crisi della Quarta Repubblica francese sette anni dopo questa ripresa da parte dei gol del tema del prestigio dello Stato sarà ancora più vistosa di quanto già pagina ottava potesse essere allora
I partiti moderni rispetto a quelli del secolo precedente denotavano agli occhi di paraggi la stessa differenza che passa fra la fragilità dell'infanzia e la durezza della virilità
La loro natura di ordine militante con il nuovo conformismo cui piegare intelligenze coscienze
Tendeva a determinare il sovrapporsi giù un'altra legalità una legalità fra virgolette per sua natura illiberale che si sovrapponeva
Alla legalità senza virgolette democratica e costituzionale
Votando tutto quello che ci fosse da multare l'esperienza del partito unico secondo Paggi aveva rivelato quasi plasticamente nella passi interno non meno che nei metodi di lotta
Il muovere dei partiti contemporaneamente verso il potere assoluto
Senza nessuna complicazione delle Sicco politologico della partito lo Gia perché una dicendo intellettuale di trent'anni successiva a Stato moderno Paggi si sofferma su questo fenomeno del partito unico e dice
Anche questo resta un fenomeno da indagare per vedere quanto ci si è messo di pura e semplice volontà di potenza e quanto di una tendenza generale delle cose cioè degli spiriti e dell'economia
Se la Russia e Germania Italia Spagna Turchia e Portogallo
E non vogliamo aggiungere la Francia per l'eccezionalità di guerre di occupazione in cui si è svolto l'esperimento
Hanno tutto così diverse fra loro ceduto alla lusinga del partito unico ci si consentirà di ritenere che non di solo caso o capriccio si tratta
In realtà di ben altro si tratta
Per limitarci al solo campo di analisi di questo studio continua Paolucci si trattava di un irresistibile tendenza del partito a diventare il padrone dello Stato addominale dal di fuori il meccanismo dello Stato
Per rendersi esatto conto almeno dal punto di vista formale e la forza di questa esigenza occorrerebbe rifare il processo storico attraverso cui va be'il sistema elettorale eccetera eccetera
Ed è questa tendenza addominale dal di fuori il meccanismo dello Stato e non riesco a trovare la situazione precisa comunque sotto molto patisce e questo è il motivo per cui bisogna invece portare il partito dentro lo Stato per dare
Quell'ambito e quindi necessariamente quei limiti permanere invece il partito contrapposto lo Stato che poi lo stesso fenomeno rovesciato e cioè che oggi si rinunzia
Come i partiti che da un lato occupano lo stato e da un altro lato poi promuovono l'occupazione
Dello stato sulla Società Civile
Che è poi un processo abbastanza reciproco perché poi in realtà questo pagine aveva capito abbastanza bene oggi per noi è molto facile riscontrarlo
E che dopo decreti delegati dalla scuola unità sanitarie locali consigli cose eccetera eccetera io sfido il più bravo sociologo e politologo di questo mondo a spiegarmi dove in Italia comincia e finisce la società civile e dove comincia e finisce lo Stato il Palazzo e il Paese legale poi chiamiamolo chiamiamolo come come vogliamo
Ora
Nel suo guardare
Proprio alla realtà dei partiti la rivista
Avvertiva perciò ed era da questo punto di vista decisamente controcorrente un'esigenza dista attualità
Assai più che di socialità anzi dire che la contrappone a quella di socialità il che mi pare che rientri perfettamente nel quadro che avete tracciato stamattina la relazione giornali
Tutto questo però e paghi si preoccupa di precisando dice esplicitamente non in odio ai partiti la cui esistenza il cui funzionamento sono strettamente necessari per una democrazia ma perché la responsabilità sia tutta dei responsabili e il potere degli organi dello Stato
Si tratta anche per questo particolare aspetto dei partiti di quello che Paolo Ungari in un saggio sul nord e sud dedicato a Stato moderno considerava la costante inclinazione girotondina di Stato moderno
Diffidente
Di quella illiberale addirittura antiliberale parola d'ordine tutto il potere eccellente di cui abbiamo ascoltato prima la relazione di Boneschi
E
A questa parola d'ordine ideologica illiberale sociale anti statuale e via dicendo pagine e i suoi amici e collaboratori opponevano indici il tema tutto Girondini no tutto anti giacobino
Tutto ghibellino e quindi tutto attigue il fumo dell'assunzione da parte dei partiti del rango e delle responsabilità di istituzioni costituzionali
Del resto a voler fare una considerazione
Storica di largo respiro se vogliamo anche un po'erudita questo messo frastagliato e partiti aveva avuto una evoluzione nel filone del liberalismo May girondini nei gironi del Progetto dei di un giro andino come Condorcet e si era invece dispiegato secondo autoritarismo fosse financo secondo totalitarismo
In giacobini come Robespierre sei giusto esibisce
Ovviamente non è che è stato moderno non fosse consapevole
Di come quanto e perché al pari che in ogni costruzione giuridica liberale
Anche nel diritto dei partiti fosse insito un elemento di ideologia
Fra virgolette
Un punto di vista di parte virgolette
Solo che si tratterà dell'unico elemento di ideologia o dell'unico punto di vista di parte possibile proponibile ammissibile in una materia come questa quello della costituzione questo poi il motivo per il quale con tanta insistenza
Con violente e polemiche nei confronti della di come va delineandosi
La la Costituzione questo tema dei partiti viene continuamente evocato dalla rivista del resto poi
Circa dieci anni dopo
Se noi vogliamo trovare
Un a bersaglio intellettuale di questa posizione io non credo che noi dobbiamo pensare a Marianini contro cui fece la polemica dei catari siede dicendo perché in realtà Marianini
Considerava i partiti anche gli elementi necessari del sistema di governo e quindi istituzioni costituzionale Emmerich condivideva proponeva con Pacciardi con Michele ci farebbe con altri la disciplina giuridica dei partiti l'avversario
Invece
Compatto di questa di questa posizione
E di fatti in polemica con lui Paggi e ancor di più violentemente De Caprariis scrissero sul mondo
E invece beh ovviamente i comunisti i quali per tanti motivi
Arrivano poi portato perché loro non può avendo ancora vanno poi tutto che fino a prova contraria uno statuto di tipo leninista
Possono magari rinunziare non ci auguriamo che ci arrivino a rinunziare allora leninismo ma non perché glielo prescrive la legge della repubblica italiana ma per un loro processo autonomo di revisione approfondimento guardo così poi sottile terminano gli sono questo
Ma c'era soprattutto il punto di vista della cultura cattolica uno degli uomini più intelligenti più brillanti della cultura cattolica
Un giurista Rescigno
Che era stato relatore nel cinquantasette al convegno dell'unione giuristi cattolici italiani
Aveva interpretato la costituzione dei mille novecentoquarantotto come la Costituzione di uno Stato
Pluralista
Scaturita da un compromesso tra ordinamenti giuridici vivi e ancora vigenti ciascuno dei quali si era riservato conservando sarà dietro tutele costituzionali una propria sfera di intangibilità dall'azione dei poteri pubblici
Perciò un po'sulle orme di Dossetti
Cigno si lamentava che fra queste immunità figurasse ancora quella dell'ordinamento proprietario borghese ma questo non gli impediva di inneggiare
A quello che chiamava quelli che chiamava i piccoli mondi dove lo Stato il funzionario del giudice la legge il regolamento non può entrare liberi mondi che si sviluppano per un'intima forzato
Dove dato un uomo fuggire l'angoscia esistenziale del vivere moderno e ritrovare la perduto esperienza mistica della comunità
Poi il grande tema tipico della cultura cattolica delle società intermedie e società intermedie Rescigno considerava anche i partiti
Con questo loro diritto originario illeso intangibile simile a quello delle famiglie delle comunità locali della Chiesa di Roma eccetera
E a questo punto di vista Paggi in un articolo sul Mondo oppose Rescigno dice no
I partiti da tempo
Hanno cessato di essere società intermedie da tutelare di fronte allo Stato e in fondo la stessa considerazione che ha fatto nell'articolo del quarantasei che citavo prima ma i partiti sono proprio e sotto molti profili lo Stato stesso
Ora questa affermazione può sembrare
Azzardata
Però
A parte il fatto che era abbastanza chiara diceva sono almeno tendono ad essere lo Stato era chiara la polemica nei confronti di di Rescigno dell'implicazione cattolica però questa punto di vista non ha colto ovviamente neanche con gli bile da un privatista
Come Rescigno
Non era poi molto lontano dal punto di vista con cui anche in topi in quegli anni nella fino agli anni cinquanta
Un costituzionalista costituente costituzionalista collaboratore di Stato moderno Costantino Mortati aveva visto il rapporto fra i partiti e lo Stato
Costantino Mortati aveva allora scritto un saggio sui partiti nel volume in memoria di Vittorio Emanuele Orlando
In cui diceva nella nell'azione dei parchi nella presente nell'azione dei partiti è scandita la dialettica della società che si fa stato si fa stato
Non occultando una finti fittizie presunta volontà comune il reale contrasto degli interessi bensì organizzando tali interessi e mostrando la loro suscettibilità di porsi a bassi di sintesi politica perciò questa questo punto di vista che pagina aveva continuato a mantenere negli anni Cinquanta
E non era poi così grossolano come accademicamente potrebbe pensare perché in fondo per quanto sia autorevole Rescigno come privatista
E e la l'avallo diciamo così di un giurista come Mortati era abbastanza significativo
Ora
Beh questo riassume invece più sinteticamente anche perché poi da un punto di vista della politica costituzionale c'è una profonda la logica il punto di vista di Stato moderno sui sindacati che direi e abbastanza analoghe
Cioè Tano moderno diceva mai
E passato il tempo il clima
Dick delle delle lotte del lavoro di Luigi Einaudi e via dicendo
Bisogno oggi arrivare a una ampio esplicito riconoscimento dei sindacati nel diritto pubblico che assegni a questi sindacati un ruolo nella vita delle istituzioni
Non soltanto legittimo ma che sia trasparente
Con una volta e lo stesso identico tema lo stesso identico punto di vista con cui si è guardato al problema dei club costituzionalizzazione dei partiti politici c'è questa
Originalità in più a proposito dei sindacati che pestato moderno
Viene prima il problema della
Costituzionalizzazione dei sindacati che non quello della disciplina legislativa dello sciopero diciamo in termini di articoli della nostra Costituzione e più importante il trentanove del quaranta
Mentre invece vediamo che anche oggi nella concreta poi vicenda politica
Qualche cosa forse si potrà fare già si comincia a fare come lettere d'intenti Progetti di disegni eccetera eccetera
Sullo sullo sciopero ma di così se ci sono dei sindacati non se ne parla proprio
E quello di cui può essere abbastanza penetrante è un articolo di pagine scritto dopo l'attentato a Togliatti un attentato e parecchi problemi un articolo del venti agosto del mille novecentoquarantotto disciplinando lo sciopero scrive pagine
Non si farà che aggiunge problematica giuridica alla inarrestabile forza di propulsione delle masse lavoratrici
Disciplinando il sindacato invece si risolverà più facilmente la stessa questione dello sciopero
E in più si tenterà almeno di risolvere quel potenziale conflitto tra lo stato e la grande organizzazione dei lavoratori che troppo spesso si atteggia a suo antagonista questo antagonismo scrive pagine fu secondo una volta quando lo Stato era poco più che un arbitro e neanche molto sollecito né molto sollecitato nel campo dell'economia
E l'organizzazione dei lavoratori aveva la funzione di penale di preparare le rivendicazioni politiche ed economiche grossi stati di cittadini
E fu non dimenticato metodi Luigi Einaudi di avere in tempi non facili sostenuto la felicità di questo antagonismo ma esso oggi ha cessato di essere benefico
E conclude con una e considerazione a mio giudizio molto pertinente molto moderna il contemporaneo il sindacato è giunto a quella pienezza di espressione in cui le grandi manifestazioni sociali
O si inquadrano nel diritto e danno i loro frutti migliori o languono e decadono isterica endo se stesse e l'organizzazione giuridico politica che le accoglie
Quindi anche in tema di sindacati così come in tema di partiti la rivista
Concretamente coerentemente si batteva
Perché le istituzioni di uno stato democratico forte senza avere paura di queste affermazioni in questi aggettivi eccetera
Fossero ordinate in forme di illegalità in grado di a di opposti ad ogni ritorno di dispotismo
Questo poi e uno dei motivi della straordinaria modernità che secondo me a proposito della Costituzione sono dei partiti anche della straordinaria attualità delle
Posizioni della rivista dico attualità rompe che dico attualità come costruzione intellettuale perché mi rendo ben conto che sul piano sul piano politico
Per tanti motivi eccetera eccetera basti basti che uno faccia
Alla storia del dibattito interno esterno alla commissione Bozzi eccetera non c'è da farsi illusioni però la precisione la chiarezza con cui erano state impostate queste questioni poi si può convenire o non si può condividere ma era un punto di vista di una straordinaria modernità e sotto questo profilo attualità grazie
Dopo queste tre relazioni
Sì siamo certamente anche stanchi perché sono relazioni impegnative perché le ha fatte ma anche credo per noi che le abbiamo ascoltate con attenzione non abbiamo riservato un breve spazio per comunicazioni interventi
Testimonianze sia in questo spazio fino al massimo alle ore tredici e poi alla fine delle tre relazioni pomeridiane un altro spazio per comunicazioni per cui
Io chiedo se ci sono fra i presenti sia quelli citati nell'invito
Oppure altri presenti che vogliono intervenire abbiamo uno spazio che possiamo dire di una mezz'ora per uno due interventi
Per poi riprendere alle ore quindici con lei e altre tre relazioni
Se ci sono sì se ci sono alcuni interventi
Seduta pomeridiana nostro convegno
Con la relazione del professor Libero lenti
Lo Stato moderno e i problemi economici della ricostruzione grazie
Allora
Signori e signore e amici di ripeterò anch'io come onesti sopravvissuti
Sono ormai passate difatti quarant'anni dalla comparsa del primo numero clandestino dello Stato moderno
E trentacinque dalla sua scomparsa mille novecentoquarantaquattro mille novecento quarantanove una stagione di cinque anni
Veramente il ripetibile ed oggi lo si può ben dire una stagione in cui sembrava veramente possibile dare al nostro Paese o se volete al nostro Stato
Un assetto moderno un volto veramente capaci di reggere il confronto con altri Stati con altri Paesi
Questo lo scopo della rivista uno scopo che si sfaccettata in tanti altri in relazione a molteplici problemi che dopo la Liberazione sì presentavano e che bisogna risolta copre che ha ben presente scadente
Il tempo trascorso è abbastanza lungo per consentire oggi
Con qualche distaccata considerazione con qualche considerazione distaccata su su temi riguardanti uomini e cose sugli uomini di quel tempo e particolarmente su coloro che operavano nel giro della rivista non è il caso di dire di più
Altri ne hanno già parlato ne parleranno ancora del resto se ne volete sapere di più potete consultare
La bella raccolta l'antologia curata da Mario Boneschi che ha
Messo assieme i contributi principali raccolti nella rivista
Consentitemi soltanto di ricordare Mario Paggi direttore
Ma più d'ogni altro animatore della rivista ed anche Cesare capite sentiero con grandi sforzi Sensi che con grandi sforzi cigno di tenerla in vita e qui rispondo anche all'amico
Non l'ho potuto fare a meno di nella storia nel tempo e ha è è è è una
Chiaro
Degli alla dunque bisogna dunque fermarsi sulle cose o meglio suo vedere sui fatti
Di quel tempo e questo non solo in termini di rievocazione storica ma anche e soprattutto per trarne ammaestramenti probabilmente ancora validi oggi
Sapete tutti che gli uomini dello Stato moderno militavano in grandissima maggioranza nel Partito d'Azione
Su questo partito ce ne son dette di tutti i colori
élite e i motivi sono abbastanza semplici e adesso più che mai chiare
Non si sapeva bene se si volesse creare allora un grande partito democratico oppure
Se dal partito il partito non è altro che una piccola eresia socialista sta il fatto che nel Partito d'Azione confluivano più correnti di pensiero più movimenti politici
Nel ricordo non soltanto due i principali la corrente del socialismo liberale che si rifaceva al pensiero di Carlo Rosselli tanto per fare un nome e quindi delibera sociali e e quella la l'altra corrente invece a quella del liberalsocialismo che invece risultava dalle importazioni di Guido Calogero tanto per fare un
Questi due correnti di pensiero sembravano esprimere a prima vista concetti molto simili in realtà e e la corrente se li faceva al socialismo liberale
Premier in questa corrente prevaleva la Scelta d'un metodo svincolato dall'accettazione di doni principio deterministico che non lasciasse spazio che non lasciava che non lasciasse spazio alla volontà dell'uomo
Per questo il socialismo era visto come un qualche cosa da fare sperimentalmente pragmatici spicca mente questa parola è stata ripetuto più volte questa mattina
Di volta in volta ma sempre con un metodo di ribalte di libertà in relazione ai mezzi disponibili per conseguire obiettivi di giustizia sociale
Dalla seconda corrente di pensiero invece quella del liberalsocialismo prevaleva la scelta
Do un sistema già fatto già proficuo prefigura prefigurato basato su principi cosiddetti scientifici come quelli parziali
Una scelta dunque che induceva a lasciare da parte il metro di libertà dato che tutto doveva svolgersi secondo una logica della storia come quella originata dalla lotta di classe una logica che non consentiva deviazione in un senso buone
Ma era dunque lo spartiacque tra questi due correnti o sceglieva un versante oggi sceglieva l'altro
E appena Icaro che io ricordi che i collaboratori dello Stato moderno avevano fatto una scelta chiara quella del versante non bassista
E cioè in altre parole del socialismo liberale una scelta che oggi pur con tutte le riserve del caro tanto per attualizzare questi concetti si potrebbe definire Ibla lì liberale libro laborista
Troppo relazione a scelte di tipo sperimentale PRA matti spicco
Una politica delle cose non poteva già soddisfare coloro che nel quarantacinque e anche negli anni immediatamente successivi trovava lo sfogo in un facile verbalini Smoke
Assembleare alimentato spesso da vuote formule insomma per scendere al concreto la politica delle cose era vista dai collaboratori dello Stato moderno in funzione d'un liberalismo modernamente inteso
Inserito nel contesto di un mercato a Chevron
D'Accor porta minime e da monopolista e quindi continuamente vigilato
Da un efficiente organizzazione statale in particolare non infetta d'ogni input inquinamento di natura tangenziale non so se mi spiego
Il problema è che emergevano dai fatti erano quelli che erano nel quarantacinque in Italia non vera praticamente località risparmiato dalla guerra
Gli eserciti combattenti avevano percorso in lungo e in largo il nostro Paese con sostanziali effetti distruttivi e dove gli eserciti dell'una con l'altra parte non erano materialmente passati i bombardamenti avevano fatto il resto
Ma se le rovine causate dalla guerra guerreggiata costituirono l'aspetto più appariscente
Dei del tragico accalcata crisi va altre rovine seppure meno visibili contribuivano a rendere assai difficile riavviare il funzionamento del nostro sistema economico non voglio solo alludere alla minore capaci a fare capacità di produzione dei mezzi materiale ma anche a quella dei mezzi personali
In mezzo il materiale erano in parte distrutti ma anche quando non distrutti non erano intensa in te erano così intensamente lo varati sia dal punto di vista tecnico sia economico che non possibile impiegarle delle nuove produzioni
Inoltre molti mezzi validi per la produzione bellica non potevano essere immediatamente impiegati per pelli di pace
Per quanto riguarda invece la capacità di produzione dei mezzi personali e appena il carter ricordare che il trauma bellico aveva determinato ripercussione anche dal punto di vista psicologico
Ritornava dai campi di concentramento io volevo ed uscivano dalle ma dalla macchina giovani forze di lavoro che non avevano alcuna preparazione professionali
Altre siamo abituati a guadagnare operando sul mercato nero e quindi riusciva a loro difficile inserirsi in normali processi di produzione
Innumerevoli le difficoltà per riconvertire i processi di produzione al fine di soddisfare i bisogni di pace mediante un'ordinata e coordinata prestazione dei fattori di produzione
Difettano le materie prime dal filiale nonché ai mezzi di comunicazione tra le varie parti del nostro Paese
Vanni o semplici palliativi e hanno quindi provvedimenti intesi a bloccare i licenziamenti se mai questi blog questo questo questo blocco dei licenziamenti
Re contribuiva a rallentare la necessaria per non dire urgenza trasformazione dei processi di produzione e quindi stimolava la distribuzione sotto forma di salari stipendi don già scarso capitale e spesso in termini reali
In altre parole sa alimentavano solo
Flussi monetari che non trovano corrispondenza agli influssi reale di beni e servizi
Questo sfasamento era poi causa ed effetto nello stesso tempo di stimoli inflazionistici che frenava per non dire impedivano il processo di ricostruzione nel nostro paese i problemi da risolvere non dunque molti e tutti interessavano i collaboratori della rivista e in parte quali quelli della ricostruzione dall'apparato propulsivo e dall'alta all'inflazione
Problema che di volta in volta Genet ne giravano altri come quelli della disoccupazione
Dei rapporti tra consumo e risparmio della chiarificazione dei prezzi dei cambi dello sviluppo delle aree meridionali dell'insediamento del nostro sistema economico in quello internazionale e via dicendo il sentirsi se era alla alla ricerca d'un modello globale in grado di fornire la chiave
Per risolverli contemporaneamente ma soprattutto in modo compatibile tra di loro
Sulle caratteristiche di questo modello si discuteva ampiamente moglie ma poi si finiva col riconoscere che solo grazie al contenimento dei consumi e la possibile finanziare investimenti produttivi senza destare ulteriori stimoli inflazionistici
Per fortuna gli aiuti del Piano Marshall e poi del consentivano da aggiungere al risparmio nazionale quello misurato dagli stessi aiuti
E quindi a rendere più dolce una politica di contenimento dei consumi politica assai difficile evidente specie dopo le prelazioni ed astinenza degli italiani nel corso della guerra
Corse time consentiti ma a questo punto un ricordo personale
Nel nel quarantaquattro nella prima parte del quarantacinque non Takla mi lontano da Milano per ovvi motivi mi resi conto che non si poteva spetta aspettare la fine della guerra però impostare un modello per il corso zone economici
Ovviamente non avevo d'esportazione dati ed informazioni perfetto se vuole mettere giù qualcosa di utile dovevo per forza arrangiarmi e cioè porre ipotesi estrapolare vecchie cifre e di intenti e anche inventare Tatti
Il problema l'era quello di inventarne mi in modo che rispettassero il più possibile la realtà certe volte se uno ci sa fare risultano più esatti di quelli ricavati da indagine accordo accurati
Minuziosi questo piano del furto sono economica e De Poli tanto a chi si opponesse vedere presso la Fondazione Einaudi di Torino
Ricorsi interni considerandolo oggi anche dall'azione a quanto è accaduto dopo la liberazione mi rendo conto che questo piano di cui diedi notizia lo Stato moderno non dagli non differiva molto da quelli presentati negli anni successivi
In altre parole Investimenti si dovevano ai gli investimenti e si doveva riservare almeno il venticinque per cento del prodotto interno lordo limitando quindi consumi al settantacinque per cento
Purtroppo di questi argomenti si distruttiva praticamente solo sullo Stato moderno altrove questione di lana caprina era all'ordine del giorno
Non è non pochi coloro che si occupavano di questioni economiche senza avere alcuna preparazione in argomento detto qui tra parente imbattibile
Pullula va che vuole e vorresti devo testimonia
Corre pure non entro pochi coloro che avevano pronta una ricetta tutti fare una ricetta del ritorno in un battibaleno i complessi problemi del momento
L'urgenza con cui ci ponevano questi problemi imponeva Prodi impiegare subiti mezzi materiale a disposizione rinviando a tempi migliori lampo di lei modificazione della struttura produttiva su questo argomento
Su questo argomento appare pareva un argomento questo presentato con mille facce spesso contraddittorie rispetto gli obiettivi che si volevano conseguire ciò non significa tuttavia che in quegli anni e particolare in alcuni rami d'attività non si siano tenuti presenti alcuni orientamenti per aumentare la produttività del nostro sistema economico
E se in alcuni casi si ricostruiva col criterio del dovere a com'era per esempio la Rete ferroviaria in altri si cominciava a tener conto delle innovazioni tecnologiche che intanto si erano affermati altrove
Giocò pure ricordare che quel momento stava acquistando rinomanza il modello keynesiano
Taluni ritenevano che col sostegno dalla domanda monetaria sarebbe stato possibile stimolare l'offerta e quindi rimettere in equilibro queste due quantità con benefici effetti dal punto di vista dieci inflazionistico
Ipotesi
Difficilmente sessisti sostenibile anche col momento soprattutto in una fase di inflazione e cioè nel momento in cui i flussi monetari generati da disavanzi del bilancio del settore pubblico aumentavano per contro senza positivi effetti sull'offerta comporta più da beni di consumo
Che l'investimento
Per combattere l'inflazione bisognava dunque ridurre i disavanzi di bilancio al fine di togliere
L'illusione che stampare moneta significasse distribuire beni servizi le solo cose che in quel momento conta una come del resto contano oggi
Ma non per il torchio come si diceva allora non era compito facile con lui comminerà Fassino esternalizzare mediante il cambio Della Monica una parte di quella emersa il precedente
Non era facile
Effettuare questo cambio anche per motivi di sicurezza pubblica sapeva si sapeva benissimo che non c'erano
Calmi disponibile per trasportare i nuovi biglietti per cui c'era il pericolo e c'era il pericolo che alla vecchia circolazione certo che aggiungersi quella nuova con effetti inflazionistici cioè vi lascio facilmente immaginare comunque
La minaccia di strana di stanare i biglietti più più o meno ben guadagnati e terrore girati durante la guerra risate un'inflazione fino allora repressa
Dal Tesoro e già amento dei biglietti si passò ben presto a quello dei beni dando così luogo ad un aumento a spirale dei prezzi che raggiunge il suo acme verso la fine del quarantasette
Ogni speranza di salvare la lira sembra o perdute invece bastò la nomina di Einaudi
A ministro del Bilancio per travolgere la situazione e all'attività di Menichella che è stato ieri commemorato alla all'assemblea dalla banca
Non è qui il caso di ricordare i provvedimenti di Einaudi intesi a controllare la creazione della moneta bancaria in modo la proporzionale gli investimenti alla disponibilità della città
Attenuate le io lei attese inflazionistiche l'aumento dei prezzi cominciamo
A rallentare e da un'inflazione aperta per non dire galoppante si passò in breve tempo ad un'inflazione strisciante
Certo il CIP ci fu perfino un certo alla metà del quarantotto e quarantanove che i prezzi al consumo diminuire di poco ma di minori
La domanda intanto continuava talmente aumentare sia dei beni di consumo di investimento
Ma i prezzi rimanevano sostanzialmente stabili
La caracca la verità è che in quel momento
Alla domanda monetaria se apporre in aumento si contrapponeva un'offerta reale pure in aumento sostenuta dall'attività di tutti gli atti iniziata il gli italiani che non abbiano ancora perso il gusto di lavorare
Per conseguire gli obiettivi di questa politiche bisognava pure rimettere in sesto la finanza dello Stato
Il nostro sistema tributario non era certo un modello di efficienza non a caso lo si comparato ad una costruzione eseguite in tempi e costi risparmiati
Su costruzione di antica data serio ma inoltrate altre dando così luogo ad un edificio ad un edificio caotico e bizzarro che Fazio pensare ad un labirinto pieno De Falco di trabocchetti
Per la retta un vecchio vizio questo del sistema tributario italiano etica e tutti coloro che ieri hanno finito dichiarare ai fini tributari di compilare la dichiarazione dei redditi ne sanno qua dei qualche cosa
Non è possibile in questo breve intervento ricordare tutti i temi sviluppati dai collaboratori della rivista
Dei cinque anni forse agli anni dalla sua esistente temi che tenevano conto delle questione che di volta in volta si poneva in relazione al procedere dell'opera di ricostruzione economica
Dirò solo se questi collaboratori per il fatto stesso di favorire una politica volta a debellare l'inflazione
E quindi a meglio proporzionale i rapporti fra i consumi il risparmio non potevano fare a meno d'appoggiare ogni norma intesa a rendere trasparente il mercato
E quindi i prezzi ed in parte i particolari rapporti di cambio con le altre monete
Ma se non è possibile toccare tutti questi temi consentiti medi concluder con qualche considerazione quale può risultare dal confronto tra la situazione di allora è quella d'oggi
So bene che si tratta di situazioni quanto mai diverso di stamattina Boneschi Hillary cordate
Nel giro di quarant'anni la struttura del nostro sistema economico è completamente cambiata e non starò qui a chiarirne i motivi
Mi pare invece di poter sottolineare che nonostante lo sviluppo legittima talvolta tumultuosa tu tumultuoso e talvolta stile stagnante molti problemi non sono ancora risolti
Problemi di carattere economico lascia da parte gli altri problemi e non solo ripeto a problemi
Istituzionale
Ma anche problemi economici basta lascia lasciamoli quindi da parte in buona sostanza
Sì sette fissiamo l'attenzione sui problemi economici non siamo corre riuscito e non riusciamo a contenere l'inflazione
Entro i limiti consentiti da un miglioramento qualitativo dei beni servizi nei limiti dunque l'inflazione strisciante due tre per cento l'anno
Quali motivi
Non Lorelli dilungarmi troppo su questo tema fin troppo discusso
Per questo ritengo di potermi esprimere come alcuni concetti molto semplice
Molto spesso durante questi quarant'anni le norme Dulce vero codice paterno centrato in prevalenza sulla produzione delle risorse economiche hanno lasciato spazio a quelli d'un indulgente codice materno centrato sulla distribuzione delle stesse risorse e sulla distribuzione che non sempre ha tenuto conto delle risorse effettivamente disponibile
E così ci sia degli atti sì sì un sistema economico in cui volenti o nolenti se portati a vivere al di sopra dei propri mezzi con la differenza coperta con mezzi non abitare in un con risorse reali
E questo con tutte le conseguenze che sono sotto i nostri sull'onda dei ricordi sono con lui giunto a porre in evidenza alcuni persistenti male del nostro Paese su quello che si doveva fare su quello che non si è fatto può darsi che questo pessimismo sia il frutto delle tasse Della naturale tendenza a lodare il tempo che fu e forse anche a quella deformazione professionale che induceva il Carlyle dire che l'economia è una legge è una Disma al Sunrise una scienza legale
Legata ai dieci ma ai giorni della Mauro
La verità è che in economia per avere qualcosa bisogna dare qualcos'altro in cambio oggi invece un gran numero di Italialand fuori molto ed è disposta a dare poco questo il nodo da sciogliere per venire a capo non possiamo aspettare che i problemi del nostro sistema economico sia ristagna più barbuto dottor motivi strutturali oggi e chi è congiunturale in particolare i problemi dell'inflazione si risolvono da sole si risolvono si risolveranno solo se avremo il coraggio e alla volontà politiche da affrontando in modo concreto come del resto scriveva quarant'anni fa
Sullo Stato moderno tutto il resto è va nell'occhio destinato a lasciare il tempo che il tempo le cose come stanno anzi ha peggiorato
Solo una politica armati Ustica delle cose potremmo se ne avremo la volontà rovesciare una tendenza che oggi almeno per il momento non promette nulla di buono grazie
Se qualcuno poi vuole qualche chiarimento
Dato che ci sia bisogno di chiarire qualcosa Stefano vitali i rapporti fra infarcito l'azione e lo Stato moderno
Grazie può essere
Le origini funziona sì di quella politica a cui si richiamava folle sullo specifico taglio polemico stamattina Boneschi
Si è andata affermando nel partito vanno trovati vanno cercati questi l'origine di questa politica appunto nel Partito d'Azione Alta Italia fa la prima Vera l'estate del mille novecentoquarantaquattro era questa la costa quella che veniva chiamata veniva definita la politica della rivoluzione democratica che poneva la lotta di liberazione nazionale l'obiettivo della rifondazione dal basso
Dell'apparato statale basandosi sugli organismi di direzione della guerra partigiana in primo luogo i comitati di liberazione nazionale
La ripresa delle lotte operaie
La crescente politicizzazione di massa e soprattutto la diffusione dell'insorgenza partigiana
Costituivano secondo questa linea politica altrettanti indizi di una crescita dell'iniziativa dal basso che andava popolata intorno ad organismi capaci di consolidare a livello istituzionale la spinta autogoverno delle masse
Questa era l'idea fondamentale come la chiamava Vittorio Foa della rivoluzione che che ha da se stessa e i suoi organismi di potere
E questa idea appunto trovava nell'ipotesi di uno Stato basato uffici alle nella sua concretizzazione pratica
Elaborazione della politica della rivoluzione democratica così come era strettamente legata alla fase politica di quei mesi quello appunto della lotta di liberazione nazionale aveva avuto come condizione interno al Partito d'Azione Alta Italia l'aggregazione di un nuovo gruppo dirigente anzi di questo gruppo dirigente e se era stata la più significativa espressione all'interno dell'esecutivo e della segreteria che si erano costituiti nei primi mesi del mille novecentoquarantaquattro a Milano
Con il trasferimento di Valiani al Nord e in previsione sia della di una rapida liberazione di Roma e anche in concomitanza con il l'assunzione da parte del CLN dim di Milano del ruolo di guida
Della lotta di liberazione cioè Linate tale cioè appunto la sua trasformazione in comitato nazionale liberazione Alta Italia
In questi due organismi dirigenti nel nell'esecutivo e nella segreteria alta età del Partito d'Azione un peso determinante era stato assunto dei giellisti dagli azionisti che provenivano dalla da da da Giustizia e Libertà in particolare dei velisti torinesi veniva invece fortemente penalizzato il gruppo milanese che ha raccolto intorno a Parri la Malfa aveva rappresentato il nucleo centrale delle forze c'erano confluite nel partito all'atto della sua fondazione questo gruppo composto fra gli altri da Mario Paggi vittoria Basini Scrosati Mario Alberto Damiani Antonio Zanotti Adolfo Tino Riccardo Lombardi Mario Boneschi Umberto Segre Silvio Pozzani Enrico Bonomini dalle piste
E altri appunto
Aveva svolto un ruolo di primo piano nel Partito d'azione delle origini non solo in ambito lombardo dove già prima del venticinque luglio a guidare la fondamentale sezione milanese erano stati Paggi Boneschi lombardi Zanotti e Poldo Gasparotto
Ma anche sul più generale piano nazionale dando un essenziale contributo a determinare l'indirizzo politico del Partito d'azione nemici a cavallo del venticinque luglio
Non è casuale non causalmente era stato pagina scrive l'articolo di fondo dell'Italia libera immediate che immediatamente dopo il colpo di Stato
Io preannunciava quella che sarebbe stata la linea politica di opposizione azionista al governo Badoglio
Continuatori dell'ipotesi primigenia che aveva ispirato il programma del partito d'azione e si vedevano in questo partito
Cool un partito moderno e realizzatore un partito democratico capace di farsi espressione di un rinnovamento generale della classe dirigente nell'ambito del nuovo Stato repubblicano sotto dalla crisi del fascismo
Particolarmente attenti alle problematiche istituzionali erano sostenitori del ruolo fondamentale dello Stato nei processi di trasformazione politica
E della conseguente centralizzazione della conseguente centralità degli strumenti governativi per la realizzazione del programma di modernizzazione di riforma sostenuto da Cuba era quanto richiamava anche stamattina appunto buonisti a partire dallo scorcio finale dei quarantacinque giorni
E nei mesi successivi alcuni di questi azionisti e Mario Paggi in primo luogo ispirandosi proprio a questa strategia
Si erano fatti sostenitori di fronte a momenti cruciali della situazione nazionale di scelte politiche che gli avevano dislocati su posizioni diverse anche rispetto alle personalità c'è viste qui erano più vicine per esempio lo stesso la Malfa
Divelte che erano rimaste sostanzialmente minoritaria nei confronti dell'indirizzo di intransigenza anti badogliano ed anti monarchica prevalente nel partito d'Azione durante i quarantacinque giorni e culminato dopo l'otto settembre
L'ordine del giorno del Comitato centrale di violazione nazionale del sedici ottobre quello che rivendicava il pieni poteri al CL
Il cauto possibilismo verso la partecipazione del Partito d'Azione ad un governo nel quale Badoglio
Comparisse quale titolare di un dicastero militare
Sotto la condizione dell'applicazione di Vittorio Emanuele terzo in favore del nipote posizione che fu sostenuta il convegno azionista fiorentino dell'inizio del settembre quarantatré da paggio dal Pasini sostenuti del resto anche da Parri
E la sostanziale accettazione sin dal suo primo figurarsi
Della collaborazione governativa proposta da Togliatti con la svolta di Salerno da parte di paggio è basso segnalavano la ricerca di un percorso politico lo per il Partito d'Azione
Alternativo all'intransigenza antigovernativa
Quest'ultima politica
All'interno del concreto quale dei partiti antifascisti
Finirà per dislocare il Partito d'Azione imposizione assai diverta rispetta quella di centro politico questi voglio sposi schieramenti mediatore fra destra e sinistra che avevano intravisto per il Partito d'Azione alcuni versi dei suoi fondatori al momento della nascita
Ultimo risultato dell'otto settembre avrebbe scritto Paggi un paio di anni dopo fu che restituito una qualche capacità di iniziativa al potere monarchico
Il dovere delle antiche opposizioni era chiaro a serrare lo Stato anche se tuttora formalmente monarchico dare alle forze popolari tutto il potere le cappe e la capacità di iniziativa anche nel quadro degli istituti monarchici
Da questo punto di vista la partecipazione al governo Badoglio dopo Salerno doveva essere appunto l'inizio della conquista definitiva è ancora padri che parla del
Potere da parte delle forze popolari
Di fronte all'intransigenza anti badogliano sulla quali al sud sulla quale al sud erano attestati nonostante le reciproche divergenze ideologiche l'uso e la Malfa
E di fronte la rivoluzione democratica del Nord e queste ipotesi non avevano che scarse chances di successo nel partito
Contemporaneamente negli alti nell'articolato se complicarsi della dialettica politica per l'affluire all'interno del partito d'azione nel corso dei quarantacinque giorni dei mesi successivi
Le nuove correnti politiche come giellisti nelle loro varie sfumature i giellisti appunto come fuoco Aliani e qui imprevisti come l'uso
E i federalisti il nucleo originario del Partito d'azione e liberaldemocratici milanesi in primo luogo erano destinate a diventare una fra le tante anime dell'azionismo e a confrontarsi
Talvolta da posizioni di debolezza con un partito che stentava ad incarnare quel modello che essi avevano prefigurato al momento della fondazione del Partito d'Azione
Da questo punto di vista la costituzione dell'esecutivo Alta Italia rappresentavano episodi assembla ematico delle trasformazioni alle quali era sottoposto il Partito d'Azione nel corso della lotta armata
Intimamente legata a questa nuova fase della vita del Partito d'azione la Fondazione la rivista lo Stato moderno aveva certamente fra le sue ragioni di fondo quella di dotare il gruppo milanese di una sede nella quale riprendere approfondire
Le problematiche e le proposte che ne avevano costituito la caratteristica peculiare fin dalla fase di gestazione del partito
Lo Stato moderno compagine accanto dal Basini scusate Mario poneste Gaetano Baldacci ad Antonio Basso alza notti appigli Schiele raccoglieva la parte più cospicua del vecchio gruppo liberaldemocratico milanese
Restavano fuori Riccardo Lombardi che si era andato avvicinando a Valiani velisti piemontesi Parri in una posizione per molti versi al di sopra della mischia comunque totalmente impegnato nel comando militare del CLN night
Dire Alberto Damiani
Emigrati in Svizzera e pochi altri sorta quasi contemporaneamente Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà
Che raccoglievano gli scritti decenni stivaggio unitari nell'esecutivo del partito votazione alta Italia la rivista di pagine divenne rapidamente il contraltare già nell'impostazione della sua riflessione teorica
Mentre nei Quaderni prevaleva l'attenzione ai problemi posti dalla lotta di liberazione ed elaborazione dei programmi per il dopoguerra era sempre contraddistinta da legame strettissimo fra il presente e il futuro
Con il tentativo di immaginare soluzioni politiche
Che si fonda se lo su quell'auto a Romani iniziativa delle masse su cui si basava la guerra partigiana lo Stato moderno dedicava la parte più qualificate dei propri articoli all'individuazione di concreti meccanismi politico giuridici su cui fondare il disegno della della Nuova democrazia postbellica
Per molta parte il rapporto fra lo Stato moderno e patito dazione fu segnato in maniera clamorosa da questa contrapposizione fra la visione dei destini dell'azionismo tutta legata ai compiti tattici dell'ora come si esprimeva appunto nella linea del rivoluzione democratica
Ed una visione invece che sottraendosi all'eccezionalità della situazione della guerra di liberazione nazionale si faceva carico della crisi del liberalismo classico dei tradizionali modelli costituzionali aperto dall'inserimento delle masse dei processi politici
E dalla crescita di funzione dello Stato per porre al Partito d'Azione il compito di affrontare il problema storico della debolezza della democrazia italiana
Da questo punto di vista lo Stato moderno raccoglieva istanze problematiche largamente presenti nel Partito d'Azione
Da quella di fondare il nuovo Stato democratico sul nuovi soggetti sociali a quella di ridefinire il rapporto fra centro e periferia fra Stato ed economia a quello di assicurare la più ampia tutela delle libertà individuali
Ma mentre da altri settori del partito
L'indagine su queste tematiche era strettamente connessa al tentativo di conciliare sul piano filosofico e pratico socialismo e liberalismo oppure la condotta con un'ottica tutta centrata sulla riflessione politica immediata
Nello Stato moderno si imboccava invece la strada della progettualità istituzionale
Sì venivano così delineando i contorni di una costituzione democratica che come scriveva al Basini Scrosati consentisse la pratica effettiva applicazione del principio della separazione dei poteri
Assicurasse quindi da un lato il retto funzionamento dell'opera di legislazione di controllo sull'amministrazione del potere legislativo e dall'altro l'autorità e la stabilità del potere esecutivo
La specificità delle tesi della rivista emergevano anche su altri nodi cruciali dell'azionismo
Emergevano in primo luogo nel dibattito sul referente sociale del partito
Che il Partito d'Azione viveva con una particolare risolutezza chiedeva coesistere posizioni decisamente penalista e con tentativi di risolvere il problema in chiave
Politica sulla base di programmi che aggregasse lo strati sociali indifferenziati con generici riferimenti alle masse lavoratrici o al popolo minuto
Anche su questo piano lo Stato moderno riprendeva spunti tematici che erano stati fortemente presenti nella fase di costruzione del partito
Rilanciava l'idea della centralità dei ceti medi per la conquista di un'effettiva democrazia di una concreta libertà
Al Partito d'Azione spettava il compito di fare assurgere questi ceti come scriveva Cigliano Pischiello dalla poco consistente congerie ha classe politica capace di pensare appuntamenti arditamente il decidere risolutamente e di agire energicamente
A questo interlocutore sociale si rivolgeva il Progetto di ridefinire il rapporto fra società civile stare economiche è stato attraverso una delimitazione più rigorosa degli ambiti intervento di quest'ultimo di difesa dello Stato è difeso dallo Stato appunto come ricordava buonisti
Che permettesse con un equilibrato funzionamento dei meccanismi di mercato a questi ceti di sviluppare adeguatamente le proprie potenzialità economiche
Ma l'oppio ma l'opzione per i ceti medi costituiva anche un punto obbligato per fare del Partito d'Azione il grande partito democratico della scena politica italiana
Un vasto serio moderno innovatore realizzatore partito sono parole di Pischiello
Aperto libero da formule dogmatiche scevro da ambiguità ed a compromessi superato ore delle solite pregiudiziali classiste conservatrice confessionali capace di rappresentare la democrazia per eccellenza la democrazia tout-court
Con ciò il Partito d'Azione sì sarebbe accampato nel centro della vita politica italiana come elemento determinante capace di operare una saldatura dell'immanente frattura cito ancora fra due blocchi di destra e di sinistra sul terreno di realizzazioni politiche sociali queste tesi si contrapponevano in maniera esplicita alle consistenti tendenze a qualificare il Partito d'Azione come un partito socialista anche se ispiravano un socialismo nuovo ed originale
Queste tendenze avevano come è noto è già stato ricordato qui conseguito una clamorosa affermazione nell'agosto del mille novecentoquarantaquattro al congresso di Cosenza con la vittoria dell'ordine del giorno sostenuto Emilio Lussu
Questo episodio
Era un indice consistente delle difficoltà che il Partito d'Azione incontrava nel trovare un'adeguata collocazione nello schieramento dei partiti antifascisti
E nell'elaborare una nuova strategia politica dopo la sconfitta subita Salerno dalla politica dell'intransigenza anti badogliano
Nello stesso tempo rivelava quanto la base azionista fosse animato da una pur generiche aspirazione al rinnovamento sociale che trovava in luce tutto principale punto di riferimento
Ancora una volta il Partito d'Azione dimostrava comunque di avere una realtà politica e sociale ben diversa da quella immaginata da tre fondatori
In alta Italia le conclusioni di Cosenza avevano suscitato le critiche dell'intero partito senza peraltro che questa comune presa di distanza contribuisce ad avvicinare le posizioni divergenti
Al contrario gli ulteriori sviluppi della linea del rivoluzione democratica il tentativo di costruire intorno ad essa nell'autunno del quarantaquattro il consenso degli altri partiti antifascisti
E di farne il perno di un programma politico che si contrappone sia l'indirizzo prevalente nell'azionismo centromeridionale
E tutti questi elementi erano destinate a suscitare notevoli riserve nel gruppo dello Stato moderno
Si apriva una forte polemica che per l'azionismo settentrionale sarebbe stata decisiva e preparare la rottura del partito quanto i contrasti sulla definizione di logica del partito stesso
Alla base del progetto dello stato del CLN stavano valutazione degli effetti dell'otto settembre della guerra civile sulla continuità dell'apparato statale che il gruppo di Stato moderno come ricordava appunto anche se di nuovo stamani Boneschi non condivideva affatto
La frattura determinata da quegli episodi era stata giudizio della maggioranza dell'esecutivo del partito in alta Italia assai rilevante
Il vecchio Stato italiano rovinate da battuto dalla guerra scriveva ad esempio l'Italia libera piemontese sia liquidato nella guerra di liberazione eso non dovrà più risorgere tutta la nostra azione deve essere oggi impegnata nella precisa volontà di non farlo più risorgere
C'era perciò errato nell'Italia centro-meridionale dove si era proceduto alla ricostruzione dello Stato italiano con metodo autoritario riproducendo il tipo malsano di Stato centralizzato che il fascismo aveva potenziato
Al Nord invece e la vacanza dell'autorità statale legittima il CLN ai avrebbe dovuto inserirsi con forza proponendo si tacendo già prima dell'insurrezione come organismo di governo e dando vita ad una propria struttura amministrativa
Che facesse perno su CLN periferici e di base sugli organismi di massa
Nei confronti della vecchia struttura politica ed amministrativa il CLN avrebbero deciso dopo la Liberazione quali organismi avrebbero dovuto continuare debitamente epurati a sussistere loro ordini in quanto non incompatibili con lo Stato democratico quali avrebbero dovuto essere soppressi e quali no perché il vite amministrazione dovevano essere creati
Su questa linea politica in particolare su alcuni aspetti di essa come alla realizzazione dei CLN di base quali organismi di potere popolare e loro ampliamento mediante l'ingresso degli organismi di massa
Si era creata come scriveva Altiero Spinelli in una lettera dell'ottobre del quarantaquattro una specie di alleanza politica
Fra il Partito d'Azione e i comunisti i quali nella formula della democrazia progressiva che assumevano nel Nord temi assai vicini a quelli del gruppo dirigente azionista
Ciò che non si condivideva nel gruppo dello Stato moderno era in primo luogo l'accento posto sulla rottura della continuità dello Stato
Questa tesi non trovava secondo i detrattori della rivista alcuna giustificazione dal momento che esisteva a Roma un governo legittimo formato dai partiti del CLN e riconosciuto dalle forze alleate
Del primo governo Bonomi Paggi formulata formulava un giudizio tutto sommato positivo mentre criticava la scelta di i socialisti da azionisti di starsene fuori del secondo governo Bonomi
I socialisti azionisti se n'erano stati erano rimasti fuori perché il Presidente del Consiglio dei ministri doveva essere nominato non da luogotenente bensì dal Comitato nazionale di liberazione
Questa era una pretesa che ancora Baggi giudicava del tutto vana sulla base del semplice compromesso che era stato raggiunto a Salerno
Al governo romano si doveva far riferimento nel nord e per affermare la piena legittimità dell'operato del CLN
Essendo quest'ultimo niente altro che il frutto di un accordo fra i partiti antifascisti dalla durata presumibilmente temporanea legata ad una situazione ed emergeva la situazione le agenzie d'emergenza della guerra nazionale
Il suo compito avrebbe dovuto essere quello di provvedere quale governo provvisorio ad assicurare come scriveva lo Stato moderno al momento della fuga dell'invasore dei suoi complici la continuità della vita politica economica e sociale del Paese
E su doveva delegare propri rappresentanti alla guida degli organismi sta degli organi istituzionali politici e amministrativi a livello locale prefetti sindaci questori
Per poi rimettere i propri poteri di Governo provvisorio nelle mani del governo nazionale proporre invece come si faceva nella lettera aperta inviata dal Partito d'azione agli altri partiti antifascisti
Che il CLN nella fase di governo e di amministrazione provvisoria si caricarsi addirittura del compito di creare le nuove istituzioni amministrative dello Stato
Attraverso lo spezzettamento della macchina accentratrice ed elaborazione dei nuovi organi corpi decentrati era opera a giudizio di Alba sinistro usati oltre che troppo ambiziosa rispetta la natura del CLN assai pericolosa per il rischio di un urto violento con il governo di Roma e con gli stessi alleati
Ma nello Stato moderno si esprimeva anche un'obiezione di fondo proprio sul modello di Stato che la proposta dell'esecutivo Alta Italia facile emergere era ancora al Basini Scrosati a respingerle Progetto di autogoverno popolare contenuto in quel modello
Definendo giacobina idea di fare eccitare per mezzo del CLN periferici degli organismi di massa il potere politico direttamente dello stesso popolo come permanente sembra è a invece none già secondo la dottrina e la prassi liberale attraverso il processo di formazione di selezione di libera circolazione delle ditte e di la mediazione dei partiti ed organi responsabili
A queste obiezioni si aggiungeva un altro di ordine tattico
Rispetto alla proposta di allargamento dei CLN con l'emissione delle organizzazioni di massa che avrebbe determinato come notava pischello uno spostamento dell'originario equilibrio paritetico a tutto favore dei comunisti che in questi organizzatori domina che queste organizzazioni dominavano largamente il dissenso è emerso con forza al momento della redazione nel novembre del mille novecentoquarantaquattro della già ricordata Lettera aperta ai partiti del CLN
Manifestato essi inizialmente in forma assai amichevole almeno quanto scriveva Valiani in una lettera della fine del novembre negli organi dirigenti del Partito d'Azione acque interne al Basini Scrosati pagine rifiutarono di approvare la lettera aperta
Questo dissenso assunse in seguito accenti assai più astri ed ebbe significative ripercussioni sul piano degli equilibri intende il partito
Il primo effetto fu che al Basini Scrosati abbandona il proprio compito di rappresentante azionista in seno al CLN anche quale sedeva fin dalla nascita di questo e tesi di pagina Basini trovano sostenitori soprattutto fra i quadri dirigenti del poeta milanese dove furono approvate fra gli altri da Antonio Basso Piero Bucalossi Arturo Barone dirigenti della federazione milanese
Da Mario Boneschi rappresentante del Partito d'Azione il CLN di Milano nonché da Giuseppe Lanzalone membro azionista nella Commissione economico-finanziari del CLN AJ
Le divergenze andarono poi accentuando sì nei mesi seguenti si alimentano gli altri spunti polemici ricordava appunto stamani Moreschi il la divergente il divergente giudizi espressi sulla situazione greca
Lo Stato moderno cercò nuovi interlocutori anche al di fuori del Partito d'Azione allacciando stretti rapporti con alcuni esponenti liberali Minoletti Manzi ti particolare
Nell'ambito di un centro studi per l'unità democratica
Sorto come organismo di collegamento fra forze politiche diverse che escludeva solo i comunisti diversificando i propri interlocutori politici la rivista veniva sviluppando così una potenzialità chi era in essa presente fin dalla nascita
E agendo sia portavoce più che di un partito di una parte di esso di un'area politico-culturale più ampia e sancendo
Con questa attenzione ad altre forze politiche un elemento in particolare alle forze liberali un elemento di ulteriore diversificazione nei confronti della maggioranza del partito d'Azione Alta Italia che cercava altrove i propri alleati
All'interno del Partito d'Azione le divergenze politiche si andarono invece cristallizzano in correnti contrapposte antica anticipatrici della successiva spaccatura del partito non fu perciò possibile agli azionisti settentrionali presentarsi ecco grazie
Non fu possibile come dicevo agli azionisti settentrionali presentarsi alla riunificazione del partito coi compagni del sud attestati su un'unica piattaforma programmatica
Al piano di lavoro del Partito d'Azione elaborato dalla maggioranza dell'esecutivo del partito d'Azione Alta Italia che riprendeva i termini essenziali della politica la rivoluzione democratica
Si contrapposero le linee programmatiche per il Partito d'Azione elaborate nell'ambito del gruppo chi faceva riferimento allo Stato moderno già prima dell'insurrezione del venticinque aprile comunque la prospettiva della rivoluzione democratica era entrata pesantemente in crisi
In un quadro che con l'arresto dell'offensiva angloamericana sulla Linea gotica alla crisi del governo Bonomi la cordata CLN da alleati vedeva una complessiva ripresa delle forze moderate il rigetto da parte degli altri partiti eccetto i comunisti delle proposte contenute nella lettera aperta prima e gli accordi intercorsi fra il CLN Hai il sottosegretariato Brando medici torna Quinci poi come vide subito per esempio il basilisco usati scrivendo Repossi lo Stato moderno rendeva sa evanescente e la prospettiva di fare dei CLN la base del nuovo Stato democratico le istanze rivoluzionarie dell'azionismo settentrionale erano così destinate ad essere riassorbite entro ambiti più tradizionali
Confrontandosi con impegno sul problema dell'assegnazione delle cariche politico-amministrative del vecchio Stato a livello locale
Prima che nel corso delle trattative per la formazione del governo Parri si avviasse la parabola discendente dei CLN con la loro definitiva trasformazione da organi provvisori di governo in organi consultivi la sconfitta dell'ipotesi CN listi che era destinata a far emergere la debolezza complessiva della linea politica della maggioranza dell'esecutivo Walter Italia dette da il progetto di Stato dei CLN risultava eccessivamente legato alla fase politica della lotta di liberazione era privo di un respiro strategico complessivo tale da farlo assurgere ad un progetto effettivamente alternativo di nuovo Stato democratico mancava di un approfondimento proprio sul terreno più generale della natura dello Stato e delle sue articolazioni concrete il terreno cioè sul quale i liberaldemocratici del Partito d'Azione avevano sviluppato una riflessione più ampia
Non casualmente quindi sulle proposte concrete di questi ultimi tanto per fare un esempio sull'obiettivo di una Repubblica presidenziale con l'elezione diretta del capo dello Stato a suffragio universale
Finirono per rifluire anche gli esponenti di altri settori del partito confermando la solita preponderanza teoriche programmatica anche postuma
Della cosiddetta destra azionista sull'intero partito
Il venir meno della centralità del CLN
Su cui tanto si era puntato nel Partito d'Azione soprattutto al Nord e era comunque soltanto un sintomo di un'evoluzione della situazione nazionale ed internazionale che poneva oggettivamente in crisi anche le altre prospettive politiche su cui si muovevano le varie componenti del partito
Da questo punto di vista anche Progetto anche i progetti degli altri settori del Partito d'Azione e anche quelli del gruppo dello Stato moderno andavano incontrano a in contavano notevoli difficoltà
La nomina di Parri a Presidente del Consiglio dei ministri e l'impegno profuso dal partito nel ministero erano sembrati rilanciare come scriveva pischello la funzione mediatrice sbocca Trichet realizzatrice svolta dal Partito d'Azione
Ma si era trattato in infetti
Di una ripresa di corto respiro mentre la tendenza la radicalizzazione della situazione politica con la crescente divaricazione fra partiti di sinistra e blocco moderato veniva disegnando un panorama politico che si attraeva rapidamente terreno al ruolo di mediazione centrista su contenuti programmatici riformatori prefigurato dallo Stato moderno per il Partito d'Azione
L'opzione per la continuità dello Stato tornava così a tutto vantaggio le forze conservatrici all'interno di un disegno di normalizzazione che toglieva spazio e tutte le ipotesi di fu modernizzatrice
Gli stessi ceti intermedi sembravano rintanarsi supposizioni assai più moderate di quanto avessero postulato gli azionisti cinesi avevano individuato l'interlocutore sociale del partito
Ma su questo terreno agirono ambiguità di fondo che si era manifestata fin dalla fondazione del partito quando l'opzione per la pregiudiziale repubblicana e per la nazionalizzazione di grandi complessi finanziari industriali da assicurativi
Aveva introdotto alcuni elementi di contraddizione fra il programma del partito la sua potenziale base sociale contraddizione che si è andata accentuando con le scelte politiche dei mesi successivi
Adesso di fronte ad accentuarsi della polarizzazione politica e sociale i ceti intermedi sembravano indirizzarsi verso riferimenti politici più solidi tradizionali come il confessionale Isma'democristiano o altre cose o altrimenti verso la protesta qualunquista
Sottraendo al progetto del grande partito democratico un prezioso interlocutore sociale
D'altronde lo stesso progetto di grande partito democratico non si sottraeva alla generale assenza di una teoria organizzativa presente nel Partito d'Azione che dei paletti che ne penalizzava fortemente l'opera di impianto organizzativo nel tessuto nazionale
La l'attenzione nei confronti della natura dei partiti che aveva spinto il gruppo dello Stato moderno ad avanzare un'ipotesi di ridefinizione dei rapporti fra Stato e partiti fondato su una precisa delimitazione dei diritti e doveri di questi non si traduceva in proposte concrete ed originali sul piano dell'organizzazione del partito
Per lo avete lo Stato moderno l'ambito privilegiato dal punto di vista organizzativo piuttosto che quello partitico sembrava essere l'associazionismo politico culturale che prima con il centro di studi per unità democratica poi con l'associazione lo Stato moderno parlando del periodo almeno per il periodo in cui fu invitato Partito d'Azione
Cioè di questi due strumenti associazionismo pregio culturale e si proponeva attraverso questi queste associazioni ma appunto si problema di coltivare attraverso gli studi di cultura politica sociale ed economica un metodo di confronto laico e democratico fra uomini di indirizzo politico diverso ma questa scelta non si confrontava con le radicate carenze organizzative del Partito d'Azione
E dalla sconfitta della formula del partito della Resistenza elaborata ancora una volta con prevalenti motivazioni tattiche dalla maggioranza del partito d'Azione Alta Italia
E giudicato da Paggi come pericoloso alimento per un rinnovato spirito diciannove distico era destinato ad emergere un tradizionale partito di opinioni
Nella crisi generale delle quote Sea politiche dell'azionismo prendevano corpo i sintomi della sua dissoluzione
L'accisa polemica retrospettiva sullo stato dei CLN che nelle pagine dello Stato moderno e dei Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà contrappose al Basini Scrosati Boneschi da un lato e Valiani dall'altro e gli accesi contrasti che si manifestarono al congresso milanese dell'ottobre quarantacinque che riprendevano cristallizzano in uno scontro fra destra fa di Goletta Basini pagi Bucalossi e sinistra
Sabelli i termini del conflitto che si era manifestato durante la clandestinità fra comitato sindacale comitato cittadino milanese
Questi episodi testimoniavano l'esaurirsi degli spazi di mediazione fra le varie componenti del partito e anticipavano i termini della scissione del partito stesso
E la crescente attenzione che la rivista dedicava fra la fine del quarantacinque il principio del quarantasei alla vita interna del Partito d'Azione
Veniva facendosi strada con sempre maggiore consapevolezza la sensazione che il Partito d'azione si configurasse ormai come una forza politica dalle caratteristiche assai lontane dal Progetto sulla base del quale gli uomini dello Stato moderno avevano partecipato alla fondazione del Partito
Di fronte a riproporsi nei congressi locali del partito agenda o anche a Milano della tendenza a caratterizzare ideologicamente il Partito d'azione come Partito Socialista sulla scia di quanto era avvenuto a Cosenza
Lo Stato moderno di fronte a a riproporsi di di cui di cui di questi di questa indirizzi finale del Partito d'Azione lo Stato moderno indicava
Nel congresso nazionale del febbraio del quarantasei l'ultima occasione come scriveva peacekeeper mutare radicalmente
Riproponendo in vista della battaglia per la Costituente il suo ruolo di partito democratico capace di uscire dal generico avveniristica
Dico programmi Isma'per prospettare con realistica aderenza dalla situazione le soluzioni concrete e per istituzionalizzare le sue riforme ma la spaccatura dell'azionismo diventava una prospettiva sempre più probabile che si andava al Congresso per trarre come scriveva ancora pischello le decisioni definitive
La scissione di Roma poneva fine per uomini lo Stato moderno l'esperienza azionista ma non per questo decretava la scomparsa delle ragioni storiche politiche che avevano ispirato generato l'azionismo e che la rivista avrebbe continuato a riproporre cercando di calarla in in altri ambiti politici
Mi pare
Evitare che questa
Mi pare che questa relazione
Risponde
Alle esigenze che abbiamo avuto sempre presenti di non fare una commemorazione di una rivista ma di calarci
In una lotta politica che è stata lotta politica all'interno di un di una parte di un partito e di una rivista e proprio per trarne utilità oggi per cui mi pare che questo precisione nella descrizione di una vicenda ci aiuta a non edulcorare certi contrasti che hanno un ha avuto un senso
Ecco prima di noi abbiamo in programma un'ultima relazione che quella su Mario Paggi la critica della politica forse anche per darci un attimo di respiro perché queste relazioni sono impegnative
Io chiederei a chi è previsto per le comunicazioni e le testimonianze di magari farle in questo momento è il professor Giorgio capi beh credo che
Sia pronto
Questo convegno prevede come intermezzo alle relazioni comunicazioni interventi testimonianze credo che abbiano appunto l'ufficio di relax di un fidanzamento
Alla concentrazione mentale richiesta dalle profonde disquisizioni dottrinali che abbiamo ascoltato finora
La mia vuole essere appunto una testimonianza prevalentemente una testimonianza
Del in modo come vedeva la luce lo Stato moderno nel periodo clandestino
Ed è la parte che nella vita dello Stato moderno ebbe mio padre Federica Biber premetto che si tratta di ricordi un po'sbiaditi dal tempo può darsi non di meno che contengano
Qualche particolare non del tutto insignificante e qualche indicazione non del tutto disutili mi rifaccio a quello che mi sembra un momento particolarmente interessante nella parabola dello Stato moderno
E il suo alla sua nascita anzi risalire è un momento indietro il suo concepimento qui le fonti della mia memoria sono due
Una i rapporti che io e la mia fidanzata divenuto poi mia moglie
Elvira Rossetti i conti entrambi militanti nel Partito d'Azione fin dal settembre mille novecentottantatré rapporti dico che avuto rapporti che avevamo con alcuni dei gli esponenti del Partito d'Azione che sarebbero stati tre promotori e quindi tre maggiori collaboratori della rivista
E qui cito honoris causa i nomi di Antonio Basso e Giuliano Piscitello
Dal loro sicuramente seppi che
Era in programma un foglio la pubblicazione un foglio che non fosse di semplice informazione propaganda
Anzi che non fosse affatto dire d'informazione di propaganda come l'Italia libera ma invece costituisse un organo di critica e di studio
Altri particolari maggiore particolari del genere abile a mio padre che allora viveva nascosto ma io lo vedevo quotidianamente e che era faceva parte del Gruppo promotore della Fondazione dello Stato moderno
L'altra fonte cui mi riferisco sono alcuni cenni che sulla Fondazione del partito deve dello Stato moderno ricorrono in uno scritto di Mario Paggi in uno dei primissimi numeri dello Stato moderno dopo la liberazione da questi elementi credo di ricavare quanto segue dapprima di azione dello Stato moderno dello Stato moderno
Si deve a Mino Steiner
O comunque un progetto suo di coloro che gli erano più vicino che saranno poi gli artefici dello Stato moderno
In primis Mario Paggi Boneschi eccetera in ogni caso si assunse lui Mino Steiner
L'iniziativa di portare a compimento il Progetto di effettuarne la realizzazione pratica procurare la carta la tipografia provare collaboratori Mannino venne arrestato
Lo attendeva la sorte
Dico bello che Mario Paggi scrivendo di lui quando si seppe della sua fine chiamo nero su approda così lucida razionale nel d'argomentazioni ma così immagino usando i richiami letterari
E cito testualmente il su un libro lungi Q in cui l'orrore mitico il fuso con quello scientifico la Germania dei Lager hitleriani Mauthausen
Arresto di Mino divino Steiner provo con ritardo nell'uscita della rivista che doveva comparire nella primavera del quarantacinque e a questo punto per quanto mi è dato arguire che la parte di Mino Steiner degna assunta da mio padre egli ricavarle meglio di sostentamento perché per la famiglia da una piccola industria tipografica
E la mise a disposizione per la stampa del periodico chiusi era quel mese di luglio di quell'anno del quarantaquattro
Si trattava di una rivista di studi politici economici sociali inteso soprattutto a considerare i problemi della costruzione e del nuovo Stato sarebbe sorto sulle rovine dello stato totalitario e non poteva consistere semplicemente nella
Restaurazione del vecchio Stato liberale con le sue strutture arcaiche che non avevano retto all'urto eversivo del fascismo
Ma l'attenzione non era perciò meno rivolta agli avvenimenti politici dell'ora
In Italia e fuori
Fosse la caduta del primo governo Bonomi una cobelligeranza dell'Italia una rivoluzione di una parte dei partigiani Grecchi
Di partigiani greci che Mario Paggi delfini intempestiva e antidemocratica in polemica con l'Italia libera che l'aveva invece esaltato
E pur essendo una rivista di studio
Ma sorta mentre più dura e sanguinosa infuriava la lotta di ogni giorno giungeva notizia delle atrocità commesse dalle SS dalle Brigate Nere o dagli aguzzini delle famigerate bande carità Cock muti
Era inevitabile ne riportasse lecco tanto più quand'era una voce di colore di sgomento per i compagni barbaramente uccisi
Ricordo dei primissimi numeri l'addio di un condannato a morte a un compagno della cioè l'attigua
Per infondere coraggio lui che andava incontro al sacrificio
E il commosso necrologio ripulito Gasparotto credo soffitto dalla penna di Paggi Poldo Gasparotto il figlio del famoso parlamentare democratico una delle vittime del campo di Fossoli dopo aver riconosciuto la tortura naturalmente tutto questo neri stretti limiti che erano imposti dagli scarsi mezzi e dalle circostanze si trattava di una rivista di piccolo formato in origine mensile
Sul primo delle misure di un quaderno come si può constatare veronese dai fascicoli esposti prima degli altri
Con dunque un fascicoli che non superavano le quindici pagine composti di previo articoli stelle Uncini tra filetti iscritti alla macchia tra un arresto e l'altra
Costava dieci lire e quante finanziamenti credo di provvedere se non parte suoi stessi compilatori e per il resto il mecenatismo di amici e simpatizzanti della Resistenza
Se non di appartenenti alla medesima non sono in grado di dire si apra Berto Baldacci che sarà in seguito condirettore della rivista desse qualche contributo alla cade di criteri Gentile che dopo la Liberazione si assumerà l'onere di pubblicare lo Stato moderno dall'ottobre del quarantaquattro la rivista porta una rubrica dal titolo dai nostri amici inserito accanto ai versamenti venne indicato con sé un doniamo
Chi lo aveva conferito il primo versamento non so se questa notizia quanta lessare fu di lire venticinque mila in totale ma riportiamo sciabolata la moneta di allora
Il più alto individualmente sempre il periodo che non destino
Fu di lire centoventicinque mila fa probabilmente il finanziatore figuravano con un uso cronico
La tiratura buon principio bassissima la circolazione non poteva essere che è molto limitata
Ma più di questi particolari credo interessi sapere che era un coloro che fondarono lo Stato moderno e che furono i suoi collaboratori originale può darsi siamo stati già ricordati stamane la prima relazione ma forse non è male che questi nomi
Il tornino ad essere presenti alla nostra memoria in primis Mario Paggi contro Doni mi vari Vito più frequente era Vito soprattutto quando si diceva Mario Paggi diceva Victor infatti li conservo questo Celoni mo'anche nei numeri successivi alla Liberazione ma non aveva solo non era un solo articoli fermati grosso Doni motivetto firmava anche con lo pseudonimo modi Monks
Si rifugia filobus ricordo sotto questo pseudonimo uscì un suo trafiletto molto bello su Don Giovanni e il voto alle donne
Poi
Vittorio Basini Scrosati forse odori modi tali
Gaetano Baldacci corso Doni modificando Arturo Barone colosso donne Moggi serafico
Antonio Basso corso Doni modi libero sono un po'noiosi questi elenchi ma mi sembra di Rio un dovere di ricordare questi nomi Mario Boneschi collezionò conducevano di tre cotte Rocco via Enrico Bonomi conosce Antonio Modica russo Giuseppe De Finetti Colucci acronimo di Dedalus Sandro Migliaccio
Con lo pseudonimo di Graziani
Bruno Minoletti conoscendone morì tirrenico incerto Paolo Pietro Monticolo furgoni modi M. Gai Giuliano T-shirt conosciuto ai modi pi greco
E fu tra i più frequenti collaboratori della rivista APCR già nei numeri clandestini figurava spesso questo pi greco
Giancarlo Ronchi corso dormo di Giancarlo Mario Rotondi
Formulo professore di diritto che lo storico di origine così Giuseppe sterline procedono di Pilato chiedertela Antonio Colosio d'animo l'osservatore nella come marittima verificare spella insomma ci si è chiesti se effettivamente rilanciò
Illustrata
Consistette nell'organizzare la pubblica nelle raccogliere fondi e colare respinte da parte di coordinatore consistette nell'organizzare la pubblicazione della rivista raccogliere il materiale Pagliarulo coordinarlo il compito era resa difficile reso difficile dal fatto di dover agire nella cava infinita ma era semplificato dall'esiguità della rivista si sente
Diventerà più Complesso quando dopo il venticinque aprile la rivista uscirà alla luce del sole allargando l'ambito dei problemi da trattare
E il numero dei collaboratori tra cui figurano subito nomi illustri Salvemini Salvatorelli Omodeo Francesco Flora
Allora Arturo Jemolo o Cesare spillando soldi
Poi in seguito una vera costellazioni di nomi allora non c'è anche prima che poi sarebbero diventati in Singh e dieci autori che portarono contributi molto validi da a
Anzitutto però Libero lenti anche qui pronuncio forse il nome honoris causa Enrico Serra Francesco Cingano volevo Valiani attualmente non posso però citarli tutti
Quando lo Stato moderno si poteva pubblicare liberamente dopo il venticinque aprile si diede una direzione alla redazione siccome i nomi sono stati già ricordati stamattina nella prima relazione russo ripetere perché ci sta che di lenti sonno José ricordo solo che i primi direttori furono fino al mille novecentoquarantotto Mario Paggi e Gaetano Baldacci dopo quarantotto Catano baldacchino ciò la rivista comunque diciamo così vero insomma gli animali ispiratore chi dava la direzione la direttiva della rivista tra
Mario Paggi
E vicedirettore Antonio Pastore dottore Kapoor puro corone
Della redazione faranno poi parte Basini Scrosati Mario Boneschi Enrico Bonomi nel quarantacinque lo stesso Libero lenti Giuliano Piscicelli corrono Sergio Solmi chiusa rispetto a un sonno rotondo Ronchi tutti costoro portavano un loro contributo di consigli riproposti dire
Oltre e oltre a dare loro collaborazione con articoli di grande impegno procuravano articoli di altri anche nomi nuovi criteri Sorlini della redazione non facevano parte ma influirono non foss'altro con i loro articoli sulla fisionomia della rivista Umberto Segre e Arrigo per gli uni ritocca Yumi con i suoi scritti così Mordenti così e caustici è Umberto Segre con i suoi se vedi articoli il profonda impostazione filosofica
Se il comitato redazionale si riunisse per stabilire come fare i singoli numeri non lo so
Ma comunque il vero e proprio lavoro redazionale si accentrava nelle mani di mio padre chiedere capirebbe commissionare gli articoli raccogliere e sceverare il materiale che preveniva la rivista
Tagliare ricucire taluni articoli non solo secondario esigenze di spazio ma anche secondo quell'esigenza
Di chiarezza concettuale che era tra i criteri della rivista mio padre portò allo Stato moderno una lunga esperienza giornalistica al giornalismo e lì si era dato giovanissimo per passione che per vocazione
A diciott'anni aveva fondato a Siena di cui è relativo un settimanale socialista dal titolo emblematico la Martinella
Quindi si dedicò a severi studi di economia politica pubblicando una serie di scritti intorno alle teorie sul salario degli economisti italiani
I francesi inglesi della seconda metà del secolo del primo tavolo contemporaneamente con lavorava con recensioni alla critica sociale di Filippo Turati nel mille novecentosette entrò al Corriere della Sera e vi rimase fino all'uscita degli Albertini
Dal mille novecentoventi al mille novecentoventicinque ebbe un ruolo di primo piano nell'Associazione lombarda dei Giornalisti
Sotto la presidenza di Ettore Janni finché i dirigenti dell'associazione furono estromessi dal fascismo dal Corriere uscì Coni anni Ferruccio Parri Tarchiani Brodsky altri precisamente dopo la direzione di Pietro Colucci che fu di transizione
Fu per qualche mese l'ufficio sviluppo del secolo quindi uscito al giornalismo perché la stampa era tutta fascistizzando e di rientro clandestinamente con lo Stato moderno ma la sua funzione non fu soltanto redazionale
La rivista fu un gran parte il frutto dello stretto sodalizio intellettuale tra pagine mio padre pertanto velico lavoro all'attuazione della linea politica della rivista
Su questa linea è già stato detto molto però vuole toccando un momento anch'io per rendersene pienamente conto ritengo si debba far centro
Su un articolo programmatico di pagine uscito nel novembre del quarantaquattro sullo Stato moderno clandestino due concezioni dello Stato una terza via si chiedeva interrogativo mentre Mario Paggi
Le due contatti le due concezioni cui si liberi cui si riferisce Paggi
Sono quelle dello Stato etico e dello Stato agnostico lo Stato che ha una concezione sua propria cui spire propri atti
E lo Stato che si limita a essere una struttura giuridico amministrativa che garantisce il libero confronto fra le varie politiche e le varie ideologie
La terza via che propone pagine e qui cito testualmente e quella dell'ostacolo eternamente moderno e cioè eternamente coetanea ai problemi e alle soluzioni della propria
Uno Stato che non si risolve né nell'etica né nell'economia pur compiendo aggiunga Ispo di natura morale e domani uno di natura economica uno stato che non è agnostico perché sempre impegna la totalità di un atteggiamento morale o di un insegnamento economico ma mai innesti si risolve o si annulla
E chiaramente una concezione empirica dello stato e infatti per pagina
Lo Stato aveva a prescindere il nuovo Stato moderno doveva prescindere da post colazioni razionali sono ancora parole cinque e pregiudiziali teoriche
Ma ciò non toglie che ci fosse dietro una vetrata una Weltanschauung
Sempre cioè volevo dire ciottoli che se non ci doveva essere dietro questo sosteneva Paggi una Weltanschauung una visione generale del mondo una filosofia questo non toglie però che comunque ci fosse
Sì molestie o no consapevole o inconsapevole una ideologia e qual è questa ideologia politica e qui ora conclude è quella della democrazia ad altro
Ma una il cinismo che non ha nulla di settario che è la più elevata concezione di ciò che si deve intendere per laicità ripeto qui ciò che è scritto in un articolo commemorativo di Mario Paggi sulla rivista il Ponte
Fu lei cinismo quello su cui Perniola proprio polemica lo Stato moderno chiara consapevolezza del suo significato ideale di autonomia della ragione
E perciò di metodo critico storicamente Inverardi sul piano dei rapporti pubblici nel senso dello Stato
Della sua libertà non meno per i suoi limiti libertà anche compatibile con ingerenze strane Vizzini agli istituti rappresentativi da cui emana costituzionalmente il suo potere
Un principio laico che voleva essere richiamo il genuino pensiero liberale che era dello Stato moderno una netta accentuazione liberale
E appunto in antitesi dire in polemica con quelli che era al corrente socialisti del Partito d'Azione di cui lo Stato moderno non fu e non volle mai essere
Un organo ufficiale o ufficioso ma rifletteva in quanto fatto l'uomo del Partito d'Azione una delle sue correnti fondamentali quella più propriamente liberale
Dunque di Chievo un principio laico che volete richiamo il più genuino pensiero liberale alla formula di Cavour con all'insegnamento riconosce
Fedeltà alle tradizioni del Risorgimento nell'afflato europeo di cui il suo moto schiettamente nazionale ma di spiriti universalistici aperto alle voci e ai bisogni del mondo moderno si era alimentato e aveva a sua volta nutrito
Una équipe Moni moglie battagliero
Partirà la schermaglia abile a colpire di punte di taglio
Ma tanto spregiudicato da cogliere sulle colonne dalla rivista scrittori di conclamato osservanza confessionale purché purché vi esprimesse un proposito onesto è una crisi seria
Tanto sereni obiettivo da ospitare articoli in cui si mostrava come nell'incombere dei nuove dispotismo più cupi e minacciosi degli antichi
Nella stretta del nuovo Leviatano incarnato dallo Stato etico dallo stato economico la dialettica storica conducesse alla Chiesa pronunciarsi per il metodo del della libertà
A riconoscere la funzione Salvago salvaguarda attrice per il suo stesso magistero del garantismo costituzionale
Quando scomparti coloro che vi collaborarono o ne seguirono le vicende il lettore ignaro di domani dovesse trarre dalla polvere
Biblioteche i fascicoli ingialliti di quel periodico
Così vivace eppure così austero vi troverebbe una testimonianza preziosa della vita politica e della cultura italiana nel travaglio dei primi anni dopo la Liberazione credo ce ne sia quanto basta per giustificare il convegno odierno
Dottor Renato Mieli
Dunque che porterà soltanto una testimonianza e devo dire sarà testimone anzi improvvisata perché fino a ieri non sapeva nemmeno che si sarebbe tenuto oggi questo convegno al quale aveva diritto però principe in linea di massima
Che la ministra Testini Ansa per giunta un po'eterodossa e giacche a mia lunga amicizia comma KG che risale molto lontana mi nel tempo
Fu caratterizzato soprattutto da dissensi ma dissensi profondamente vissuti con sincerità da entrambe le parti
E devo dire subito che devo molto Mario Paggi e nel ricordarlo oggi e sento una sincera commozione perché da cui ho imparato tutto quello che ha contato per me nella vita anche se poi ho seguito una linea che non era parallele alla sua ho imparato di fatti da lui all'inizio degli anni trenta che l'antifascismo era un fatto di coscienza non era un fatto politico che non si poteva essere fascisti si dovrà fare una scelta
E antifascismo mi ricordo che nelle sue parole era soprattutto rappresentato dalla figura di Giovanni Amendola almeno allora giovanissimo giovane studente universitario questo nome era perfino ignota ma pian piano ha preso la consistenza
Profonda di vero più vero maestro anche se lontano e sconosciuto
E poi successivamente un elemento che ha contribuito a dare un significato ancora più specifico è stato il riferimento continuo che Mario Paggi faceva in quegli anni parlo fra il trenta e il trentadue trentatré alla Treviso doppler di condanna lui diceva che quell'opera conteneva l'insegnamento giusto
Che bisognava essere profondamente gli interessanti e non far sinistro di illusione perché le cose non sarebbero cambiate ma avevamo il dovere di fare tutto in modo che cambiassero anche se dovessimo fare senza speranza e di fatti
Fu una per io una stagione vissuta molto intensamente anche senza illusioni
Eppure un'intera una stagioni di chiarezza intellettuale e di rigore morale e di sincera vocazione a fare quello che si sentiva che era giusto fare senza attendersi compensi da nessuna parte
Ma fu una breve stagione per me perché mi parve allora giovane com'ero che l'insediamento di Mario Paggi dovesse portarmi un po'più lontano di pantomime aveva indicato
E difatti nella primavera del trentasette mi staccai Daloui psicologicamente prima e poi ci politicamente
Allora ero già studente appaiono già laureato ed era a Padova ed ero in prova porti profondi amicizia con il genio Courier
E fino al principio pensavamo insieme di seguire più o meno quella stessa linea che era stata da me vissuta in nell'amicizia con Mario pagine da lui in un certo senso seguita per ispirazione della figure di Riccardo Bauer nella quale Courir vedeva il rappresentante migliore per antifascismo parlo della primavera del trentasette
Ma fu proprio allora che curi al penso che i cani antifascisti non potevano limitarsi ad esserlo platonicamente che dovevano fare qualche cosa e fare qualche cosa significava uscire da quell'atteggiamento mi passiva tesa di un cambiamento
Non mi trova d'accordo subito con cure glielo dissi gli raccontai che la mia amicizia compagini era così profonda che mi pareva impossibile compiere un passo del genere senza averlo consultato
E fu così che si decise che lo stesso cure sarebbe venuto qui a Milano a parlarne compagine venne parlo ancora ad esempio il trentasette parlarono
E torno un po'sconfortato disse pario pagine mi ha detto che non c'è niente da fare che lui ha già lui e tanti altri hanno già provato a tentare qualche attività di carattere clandestino ma in sostanza Sicily non c'è da farsi illusioni il confino attende chiunque voglia inizio seguire una simile strada
Caso ritorno fumo così cui ci convincemmo che ormai quel tipo di antifascismo era di un'altra generazione non era della nostra e fu un errore che che venne commesso da noi ma in buona fede ci sembrò allora che antifascismo dovesse essere molto più impegnate più attivo e sulle prime pensammo che dovesse essere di vecchio stile e cioè che dovesse essere un antifascismo di matrice liberale ispirato una forte connotazione etica
Invece dopo che Courier prese contatto con i docenti antifascisti a Parigi e soprattutto con quello del Partito Comunista torno con idee completamente diverse
Disse che quell'antifascismo aver ragione Taggì per antifascismo era sterile non poteva approdare niente ma che bisognava adottarne un altro profondamente diverso
Quello delle intrisi voce di entrare nelle organizzazioni fasciste e svolge dall'interno dell'organizzano i fascisti un'attività coerentemente anche se nascostamente illuminata
Fu così che scegliamo per la strada che ci portò per parecchi anni essere tanto diversi ed è qui che appunto si manifestò alla mia eterodossia compraci
Per alcuni anni quindici sfumò lontani allontanati per giunta dalla guerra che io trascorsi in esilio nel lontano da lì dall'Italia dover entrare solo nel quarantatré e persi di vista Paci lo incontrai per caso ma non ricordo esattamente la data perché come vedete sto ricordando fatti molto lontani nel tempo senza nessuna punte senza nessun controllo
Cronologico
E credo di averlo rivisto a Roma se non sbaglio fu nell'autunno del quarantaquattro nella primavera del quarantacinque e così mi sembrava allora che sarebbe risorto una vecchia amicizia affronterà freddato rapidamente delle sue prime osservazioni che mi trovarono molto distante politicamente
Ma già a quell'epoca diceva e sosteneva che in fondo la guerra stava per terminare a ma in un modo molto equivoco e molto pericoloso
Che si sarebbe poi Inter conclusa con l'equivoco di uno Stato totalitario che avrebbe in certo senso macchiato di sì la conclusione stesse della guerra
E con un'audacia che io ascoltai con molto imbarazzo disse che in fondo gli occidentale aver voluto portare a termine l'operazione fino un chiarimento sempre se necessario militare con l'Unione Sovietica
Potete immaginare databile tra giovani metà giovani di allora e IMI sentimenti tanto imbarazzo e dispiacere mi costasse quello server SQL giudizio di pagine
Che mi sembra oltretutto politicamente così molto avventato difficilmente comprensibile
E questo fu una seconda ragione per cui il nostro distacco continua un po'nel tempo
Ma non fu un distacco ripeto fu distacco politico ma non umano di fatti quando tornai a Milano verso la fine del quarantasei torna e vederlo e frequentarlo e credo che alcuni di voi
Ricordo che ci siamo spesi incontrati anche in trattoria conversando comma KG io ero allora direttore dell'Unità
E le mie idee comuniste cominciavano a vagamente a vacillare l'amicizia compagini mi aiutava in un certo senso a non sentirmi isolato da un mondo che mi era caro e tutto sommato al quale dovevo in lire le mie vere origini politiche IMI sprofondi sentimenti
Ma purtroppo le circostanze furono tali per cui quell'amicizia dette luogo soltanto qualche scambio di idee ma io non feci allora quel passo che feci più tardi e che rimpiazzerà il fatto più tardi perché forse avrei potuto riscaldare rinnovare i mi rapporti sodalizio con pagine in anni migliori
Comunque le cose andarono così è soltanto quando circa dieci anni dopo io mi staccati al Partito Comunista torna e vedere Paggi ma ancora una volta fu una piccola delusione lo trovai cambiato ma non più nel senso in cui mi attendevo
Mentre io allora infiammato dalla scoperta degli errori commessi e dal desiderio di darne atto e di correggimi pubblicamente mi sembrava trattenermi un po'da queste non capì perché lui sembrava allora nella fase quasi di non di incubazione ma di previsione in centro sinistra trovava inopportuno che venisse denunciato nel comunismo l'errore di una generazione o per lo meno nei miei confronti sembrano avere lo stesso atteggiamento protettiva affettuoso che aveva avuto quando ero più giovane
Nello sconsigliare mi di spingermi troppo in una direzione
Sì che per la seconda volta mi trovai a disagio di fronte alla persona che ha profondamente rispettavo e l'amavo
Ma che per combinazione aver seguito un cammino sempre diverso dal mio e non ci incontrammo mai ora che son passati tanti anni io mi sento più che mai debitore nei suoi riguardi da lui ho imparato tante cose
Ma soprattutto è l'insegnamento iniziale e non il corso che aveva seguito nella vita che ci fa sentire la l'importanza di certe amicizie il corso che io sto che impresse lumi impressa allora era quello del disinteresse nella politica
Divide la comune esperienza umana e basta dividerla cioè perché si crede in un certo momento che le cose che sentiamo dentro di noi vadano sostenute da una convinzione non soltanto intima ma esplicita esteriori Giata tradotte in atti che pure possono anche essere sbagliati i quali ci si può pentire ma dei quali non si può prescindere
Ebbene io penso che io ho avuto la grande fortuna di aver imparato tante cose ma capaci che la grande sfortuna nell'aver fatto in tempo a dirigere ora che non c'è più le dico a voi che siete stati e siete suoi amici
Paolo Ungari Mario Paggi e la critica della politica
Ma
Come avrete notato
Delle sei relazioni previste nel programma la mia e la sola che non si occupi
Solamente di Stato moderno ma anche di Paggi prima e dopo lo Stato moderno
E di queste scelte vi sono almeno tre ragioni la prima e Chioggia ha scritto in tempi andati sono del Sud un saggio su Stato moderno e non è mai bene
E soprattutto il temperamento di Mario Paggi era uno fra i più ribelli ripete
Cose già dette noi
La seconda
E che noi dobbiamo non è meno importante
E che in meglio per e che al di là del contributo che è stato moderno andato alla definizione del problema politico della Resistenza alla definizione di alcuni temi dell'Assemblea costituente io la prima valutazione
Dei quelli che chi Basini Scrosati chiamò i giochi fatti cioè la fine con le elezioni delle quarantotto di un ciclo di vite politica italiana e la sconfitta
Provvisoria si diceva ma il deperimento in corso dei
Dei dei per dei partiti laici
Vale pur la pena
Di esaminare Mario Paggi dal Mundo di Amendola al Mondo di Pannunzio
Attraverso i varrebbe la pena che nel volume che era agli atti questo convegno si provvedesse a una bibliografia di e su Mario Paggi
Ci sono
Oltre a quelli su Stato moderno clandestino su Stato moderno
Euro
Dopo la Liberazione ci sono scritti sul nuovo osservatore specialmente sul nord e sud ma su molti poi giornali del vario labirinto delle riviste azioniste che ebbene mettere in condizione qualcuno di studiare e di seguire no nella loro organicità
E la terza infine ragione e queste
Che conta in ciò che Mario Paggi
Perché Pannunzio chiamava il nostro piccolo Mara di Milano
Compra il contributo dato alla scelte di politiche italiane immediata dei gruppi dei quali di volta in volta fece parte
Dalla Unione nazionale di Amendola
Alla movimento di rinnovamento democratico e sociale antenato del Partito d'Azione
Al Partito d'Azione alla concentrazione repubblicano democratica che portò alla Costituente Parri e la Malfa
Alla unificazione liberale
Di Torino fra la sinistra del mondo e il partito classico
Al partito radicale
Del
Che si chiamò dapprima con Pannunzio partito radicale dei liberali e dei democratici italiani
Poi cadde
Questa lunga dizione anche per una certa assonanza con una parola milanese
Che backed apologo ironia ma rimase il concetto finalmente alla adesione non di tessere ma di indicazione precisa e netta al partito repubblicano italiano
Nel in né in occasione di varie successive elezioni politiche ora se noi riproduco ricostruiamo questo questo percorso troviamo una costante che l'indicazione di un metodo no di critica della politica e di critica della cultura politica a questo riguardo Barretta varrebbe anche la pena ricordare che non c'è solo la rivista ci fu una seria e importante poco più di una decina di volumi solamente masserie importante biblioteca cioè collana di cultura politica che fiancheggia la rivista e soprattutto che
Le riunioni di via Brera allo studio pagine e poi le riunioni
Via Morone di quello che con altri di altri pezzi democratici e di fondo il centro di studi per l'unità democratica sono all'origine di tutta una linea di circoli democratici proprio in questa città di Milano
Che si continua con l'associazione Paese libero di Morandi poi con il club beh chiamato della Consulta erano i club degli amici
Degli amici del Mondo ante litteram in varie città italiana poi con il club del riforma fondato da però opera prevalente di un allievo di pagine che era allora quanto mutato dall'ora Eugenio Scalfari e sfidanti approda finalmente a quella iniziativa radicale e socialista insieme che fu il club Turati
Poi avendo nomina sunt nomina scelto il nome l'iter di Turati da radicale e socialista assieme Felipe reale socialista Fini socialista e da i bus punto e basta sia pure di un socialismo aperto
C'è però nelle inchieste della Fondazione Feltrinelli sul
Con con condotta anni essa su le strutture della cultura a Milano nel dopoguerra proprio una serie di schede su questi successive esperienze di circoli e anche queste e una linea che vale la la Pina di ricostruire
Ancora
Sempre per richiamare le coordinate elementari di questa discussione da un lato la rivista Stato moderno si affianca qualcuno l'ha detto stamane alle altre riviste della destra azionista
Stato moderno a Milano la nuova Europa di Salvatorelli a Roma
L'Acropoli dei mio Modeo a Napoli e a metà qualche qualcun altro dall'altro non meno importante Stato moderno si allinea invece con due riviste
Che specializzate sulle questioni del politica per l'assemblea costituente Innella assemblea costituente
Una e la quella che prese nome proporla costituente no e fu dovuta i repubblicani conti operarsi l'altra che era poi una pubblicazione ufficiale
Nella foto dall'atto formale ma che ebbe una grande importanza di promozione fu il bollettino di studi e ricerche del ministero per l'Assemblea costituente
Ministro Nenni e guidato da Massimo da Massimo Severo Giannini
E vale la pena di varrà certamente la Pina di studiare nel loro insieme
No le piattaforme dei partiti italiani per l'Assemblea costituente ma di dire che nel vario pulviscolo di ideologia e di critiche i diritti
Politiche di quegli anni mi furono alcuni gruppi che si occuparono in modo specializzato di trarre a conclusioni no
Spendibili lo sul terreno degli istituti costituzionali e amministrativi la autocritica dello stato di Behrami la critica dello stato totalitario né negli esiti e i progetti no di de democratica di Nuova democrazia
Formarsi come usa dire nella nella rete nelle resistenza e di farlo in fretta
Perché fra i progetti fra quelle che si chiamano libri costituzionali della Resistenza in Francia studiate anche ampiamente in vari libri persi le meschine questi vicini e i progetti del resistenza in Italia per la costituzione per il futuro ordinamento democratico e Italia e ci sono molte differenze
Anzitutto che la Resistenza italiana durò un anno e mezzo quella francese fin qui e il tempo è una cosa importante quando si tratta di scrivere e di pensare in secondo luogo che i francesi
Partivano da un ripristino e continuazione innovazione di una democrazia recenti mentre da noi si debba risalire molto indietro e non molto e non tutto
Quello che si trovava nel passato più indietro era condiviso specialmente delle correnti democratiche radicali progressive come fu il partito ad dazione
Prende della resistenza quindi vi era un compito urgente di progettazione istituzionale e queste riviste assolto a questo compito urgente
Ma tutti questi sono ancora dati e stiratrice richiami per un lavoro da fare
Cioè il problema invece interno di metodo che cos'è politica critica della politica per tanti per i suoi amici
Ma per Pati nella continuità personale che un uomo ha di fronte a se stesso al di là dello scioglimento del gruppo messo dei suoi amici
Potremmo
Ha ricordato Boneschi stamane che la scelta anzitutto della testata Stato moderno non è punto casuale
Il Partito d'Azione
Lasciva da due sorgenti ben diverso
La democrazia Mendo Liliana diciamo e la democrazia rosse Eliana o Trintignant le degli esiti nella stessa Milano c'erano due riviste che essi in qualche modo si beccavano Stato moderno e Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà
Mettere lì avanti quella parola stato significava rifiutare preventivamente in modo metodico qualsiasi idea di contrapposizione fra iniziativa dall'alto iniziativa dal basso iniziativa dal centro e iniziative
Prendere della periferia non solo rifiutare il modello dello stato dei dei CLN sul terreno politico per le sue implicazioni pericolose e antidemocratico
Di unanimità popolare rivoluzionaria dal punto di vista politico per le sue implicazioni pericolose dal punto di vista tattico perché non dobbiamo mai dimenticare che i comitati di liberazione nazionale
A parte la copertura che davano a situazioni di largo il legalismo lo nel in varie zone in varie zone del nord
Si fondavano al nord o sud cinque partiti
Non su sei come a Roma mano a mano vennero anche inventarsi demo laburisti fece una casella da riempire
Di questi cinque partiti apparentemente il Partito d'azione era l'ago della bilancia fra comunisti e socialisti da un lato i democristiani liberali dall'altro grande sforzo
Di catturare il Partito d'Azione nello schema di sinistra e di farlo inferno maggioritario ma anche quando mano a mano
I democristiani e liberali lavoro a inventare i demo laburisti per i per ricostruire una parità crea trent'anche quando ripartire l'azione in conseguenza della sua scelta sinistra viene escluso Montale
Dalla nuova Confederazione generale del lavoro perché per una ragione tattica evidente niente e intuitiva
La i democratici cristiani potevano stare nella unitaria confederazione del lavoro che ancora in un rapporto di uno a due ma non di uno contro tre mentre sarebbero stati volentieri anche di due punto due
Quindi per aprire riconosciuto un ruolo nella tentata sindacale bisognava che il Partito d'Azione cercassero ristabilire un qualche rapporto con la Democrazia Cristiana ma anche quando ripeto
Lo schema politico dei comitati riparazione azionari vinta di un tre a tre
Con quei delegati aggiunti dei consigli di fabbrica di scuola di officina di caseggiato e così via nazi come dire non dalle necessità della lotta insurrezionale durante l'insurrezione ma all'indomani che spesso alquanto dopo l'indomani
Prende del denso lezione sì sì venivano a sviluppare due conseguenze paradossali la prima che il Partito Comunista veniva eventualmente aggiunto aggiunto vita filo socialista eventualmente aggiunti gli azionisti veniva a conquistare la maggioranza tecnica dei comitati
La seconda che il Partito d'azione una parte del Partito d'Azione quella qui non apparteneva Mario Paggi
In mattinata
Di potere attraverso la fumata dello stato dei CLN aggirare sulla sinistra il partito comunista e trascinarlo dalle vie del compromesso di CLN sulle vite su su su vie
Ripeto rivoluzionarie e ho la speranza che ha variamente sia peggiorato
Anche
Nel labirinto delle
Varie formazione infissioni socialiste lungo il corso del dopoguerra ora dico al di là di queste che la critica
Di un la l'indicazione di un pericolo politico fatto da paghe dal perché da Basini sposati
No e la critica di un mito rivoluzionario di una fraseologia rivoluzionaria senza corrispondenza del della realtà vi è un piano più profondo no di contrapposizione
Quelli Piero per dare
Alla porta a una
Critica della politica una sorta di incarnazione concrete di Epifani è concreta
Tanti i suoi amici
Battono e ribattono incessantemente non sulla primato della politica nel senso né mi hanno di allora la politica e Dabo cioè la tattica no parlamentare
No e perché di rapporti fra i partiti in primo luogo ma su un altro Poli diversa politiche Dabo cioè la politica nelle sue dimensioni oggettive
E sulle misure che ti che sono gli apparati statali
Vi è i grandi assetti di potere internazionale la classe dirigente e la continuità storiche no da fuori delle quali non si può immaginare se non ma astrattamente in futuro di di un Paese
In questa idea di richiamare sempre continuamente
Sta amministrazione Parlamento governo classe di governo politica estera e lasciare ed accanto tutte le
Immaginazioni no di di cose che non esistevano nella scena di allora in Europa e qui è stato richiamato il caso questa mattina il caso greco e le immaginazioni italiane di riprodurre no un allineamento di tipo greco anche nel nel nel gambe nella ben diversa vicenda italiana
E
Viveva in tanti per le sue letture Taggì traduttore
Del rosso e nero mi standard Tati lettore di Balzac
Pagine amico di che Ayumi che di quella grande ponte fra romanzo e letteratura francese politica gettato Mano a Mano Negra nelle come possiamo constatare nelle varie raccolti che Ayumi pagi lettore lo ha detto Ornaghi stamane di Romagnosi vedi Gaetano Mosca della corrente realistica del pensiero dice politologico diremmo ora con brutto termine i italiano ma insomma di Indie di ingegneria costituzionale e politica italiana tanti letture e più e assomigliante più che altro come saggista a Guglielmo Ferrero o o allo scopo allo squalo spagnolo Ortega
No ne viene una complessa figura
Da un lato
Di una e di di un uomo che tenta di pensare le idee di governo di una democrazia più per Ingegneria col istituzionale di una democrazia e preside di governo le ha ricordate Boneschi stamane dalla ripresa decodifica ed Zanardelli ammodernato no alle varie idee fino all'equivalente italiano dia un piano Beveridge italiano dare al sinistra fino alla rivoluzione concreta come Pistoletto delle idee di governo dall'altro un'idea non statica non fissa non ideologica non sociologica della politica unica tra politica fondata su un forte istinto prima ancora di tutto della
Dialettica
Dei nuovi delle forze storiche e delle concatenazioni obiettivi dei movimenti delle forze storiche allora viene in primo luogo la politica esterni
Paghi dice e ammonisce continuamente che e astratto irreale pensare la politica interna di un Paese i suoi lineamenti le sue alleanze
Un po'quasi in vitro quasi che quel Paese potesse vivere come un laboratorio delle utopie dell'ideologia isolato dal contesto degli affari mondiali
E quindi che solo negli equilibri internazionali
E nello sviluppo dei rapporti di potenze internazionali si può pensare e si deve inquadrare la politica del Paese di qui la scelta che fatta fin dal novembre quarantacinque in modo esplicito dal gruppo per il blocco
Per per il blocco occidentale
Scelte che lontano qualcuno scandalizzò qualche altro che reggerà tutte le successive posizioni di Mario Paggi ma che se ci si vuole scandalizzare un po'meno basta pensare a qualcuno che scandalizzò molto più nella stessa direzione in quel torno di tempo
Dico di Ugo la Malfa che in una rivista pubblicata a cavallo fra il quarantaquattro quarantacinque quando l'Italia era ancora in parte occupata
Vero nei intende Andrea dei nazifascisti su una rivista pubblicata a spallate né del governo di Salerno benché libera vari che raccoglieva il fiore no della cultura diplomatica di politica estera e militare italiana
Aveva pubblicato un articolo sorte della Germania vinta nella quale poneva il problema del richiamo della Germania no nel Europa del dopoguerra
Assumendo che non si potesse responsabilmente che creare un vuoto di potenza al centro dell'Europa e che il l'antico frazionamento tedesco da paciere di di di Westfalia e un nuovo immaginato punitivo frazionamento della Germania sarebbe stato l'undici
Dalla che per dalla garanzia della par né dà una garanzia della pace per la neutralizzazione
Del potenziale militare tedesco il primo e più grave deporre dei dei fondisti no di guerre e delle tentazioni di guerra in e e delle tentazioni di guerra in Europa
Nella
Scrivere queste cose no per nel
Affine quarantaquattro primi quarantacinque lo coi tedeschi ancora occupanti parte dell'Italia era come dire un po'forte
Tuttavia che propone i periodi critici della vita delle nazioni che noi percorrendo nella letteratura riuscì a perveniamo sempre a dissi a fare una distinzione che non ha nulla a che fare con le ideologie
E e e con le scelte politiche e la distinzione fondamentale fra lascia chiari quelli che avevano capito tre fette di coloro che non avevano capito
La Malfa e Mario Paggi avevano capito molti altri non avevano capito e FIMI sorti dieci chi venti chi trenta anni a capire e qualcuno non ha no no e e qualcuno non ha capito ancora
Ecco che allora si spiega facilmente la polemica una parte della polemica di primario tanti nei confronti dei socialisti e anche del partito socialdemocratico c'è lista dei lavoratori italiani di allora che la polemica violentissima
Da una parte e critica del insensibilità istituzionale dei socialisti
Si sarebbe molto limitato di vedere il Craxi della grande riforma anche se avrebbe su subito ripreso la polemica contro i tratti nel le le della grande riforma dall'altro è una polemica contro il
Conti molto nette serrata nei confronti delle scelte interazioni para neutraliste non solo dei tasselli italiano di allora ma anche naturalmente della socialdemocrazia dei della socialdemocrazia tedesca
Di allora c'è uno scritto che Boneschi ha fatto sei bene raccogliere
Anche se la politica estera non è il centro della sua antologia di pubblicata anni fa dell'elezione di comunità che si intitola il vento della sera contro il PS lei e riguarda principalmente il
La famosa mozione Mondolfo
Seguire successiva la moto alla mozione gravi di politica estera del partito socialista dei lavoratori italiani presente presentata in sede di assemblea costituente
Qui io spero di ritrovarlo fra le cose che ho messe che che un essere aperti per via e veramente un passo che metterebbe che metterebbe contro di te di leggere la citandolo memoria lo ricorda assai bene a memoria
Si dice
Si fa questa
Potrebbero questa osservazione nei confronti dei adesso che peccato
Lavorare con foglietti spesso ma
Non
Comunque c'è il c'è nell'antologia ricco e lo ritroviamo subito ecco
Devo dire
Permettetemi di fare questa citazione le farò solo altre due di Mario Paggi che non credevo mi sarebbe mai capitato di leggere un documento di politica estera meno preveggente e più contorto della cosiddetta mozione Rodolfo e delle dichiarazioni che l'hanno seguito
Combattere una linea di politica estera di carattere fondamentale e decisivo come la nostra adesione al Patto Atlantico principalmente perché vaste zone del Paese la contrastano significa soltanto continuare nel perpetue Picoco socialista fra politiche estere politica insieme
Dichiarare che si è pronti ad essere garantiti ma non a garantire significa a parte il sapore di auto declassa azione con realistica dimenticare che la Polonia era garantito che non garantiva nessuno
Gramo che il vento era garantito e non garantiva nessuno significa credere che le formule giuridiche abbiano un qualche peso in situazioni di belligeranza che questo non è nemmeno Mazis Zico
Sono ormai trent'anni che l'Italia dovrebbe essersi accorta che col suo cerimonie si governa mesi fa la rivoluzione
è chiaro che col comunismo si fa l'uno o l'altro
Ma la distinzione fra i due non opposta io per quanti decenni ancora dunque Italia tornerà ad essere posto ogni tanto a repentaglio soltanto perché qualcuno non ha ancora capito che questo Stato
Non è né borghese né capitalistico ma pronto a lasciarsi plasmare da chi abbia politici adatti e per finire una domanda ma i vari Faravelli e Sophie così ferocemente talvolta assurdamente anticomunisti con chi pensano di combattere i russi i comunisti
Ma proprio davvero con le masse del PSE lei
Ecco questo dai o no di una di cui
Dà un tono preciso di questa polemica di allora scelta occidentale come pregiudiziale assoluta alla politica interna il che non significa i rischi che significa scelte di una atteggiamento preciso nei confronti delle immanenza dell'Unione Sovietica sull'orizzonte delle democrazie
Di disastro disastrate e vacillanti anche economicamente e in in e in quel e in quel dopoguerra
Privilegiando qui sotto sui toni formali dell'anti dell'anticomunismo verbale puramente ideologico
Di qui sita sì ma alla forte alla politica alla politica istituzionale
Dopodiché istituzionale e perfetti da cartina di tornasole di un rapporto fra i democratici senza aggettivi il partito della Democrazia pure il grande partito democratico contrapposto Poli alla piccole regia socialista l'hanno detto altri uno e non
Intende e e e lo ripeto équipe e e e e e di e di partito socialista
Lo sforzo teorico
Che pensi da saggista non intendeva cunti elettrica sei
Se anche ne avesse avuto il tempo non avrebbe scritto mai un trattato di politica
Voleva criticare le idee e i veti e tabù politici correnti perché qualcun altro sul terreno proprio e con armi intellettuali adatti tassare han pervenisse semmai alcune revisioni teoriche della politica per parte il problema era di portare una qualche conclusione no la autocritica come dicevo poc'anzi della democrazia liberale per pre fascista e l'autocritica delle democrazie continentali cadute sotto l'urto delle dittature
Per fondare una i idealmente una forma di reggimento democratico cito a memoria le sue parole liberato dalle sue remore russo Iane e e illuministiche
Cioè a dire
Un pensiero democratico che si fosse confronta come amiamo dire oggi fino a fondo con la critica sto storico-politica e con la figlia del realismo politico alla ideologie democratiche sull'onda della quale i regimi fascisti erano pervenuti al potere in Europa dietro il fascismo c'era anche una cultura pertanto
La crisi delle democrazie pre fascista era anche una crisi del
Del del devi pende del diritto costituzionale uscire da una quella crisi non si poteva se non ripensando l'idea dell'autorità democratica dello Stato e Lidia del diritto costituzionale c'è una citazione di tanti di Ortega fatta da pazzi
Che vale
Che vale un per un a pensarci bene ed è un saggio di o
Novero dei testi di quelli che in situazioni critiche hanno capito contro quelli che si ostinano a non capire dei novecentoventicinque in Europa i fascismi non erano ancora di Lagazzi come avverrà negli anni Trenta
Eppure Ortega considerando l'esperimento italiano dice
Se ci chiedono dici che cos'è il fascismo noi rispondiamo con una domanda Chicco se la democrazia che cos'è la democrazia che cos'è in costruzione
Ma il costituzionalismo liberale in quale miseria e Kalou dappertutto in Europa si vede bene che il potere e alla mercé del primo pugno di uomini legittime voglia impadronirsene
E su questo filo quindi ragionamento da Mario Paggi proprio riprendendo dopo la Liberazione impresa del dello Stato moderno clandestino
Presenta qui le la rivista come l'organo di coloro qui cito fra virgolette una seconda volta che avendo vissuto l'ultima storia d'Italia non solo compassione di ribelle ma con freddezza di osservazione politica
Intendevano portare a compimento l'opera del più moderno pensiero politico italiano quello di Amendola
Quello di Gobetti
Quello della critica sociale se del socialismo riformista
Quello che ribolliva ancora in disordine nella giovinezza fondi Carlo Rosselli si tratta
Di mettere al servizio della politica alcuni risultati del pensiero sto de de pensiero storico moderno il primo risultato di questo storico mode di questo pensiero storico moderno era quello che negli States intorno di tempo
Dalle colonne del acropoli additava Omodeo
Omodeo ammoniva guardiamo afflitti dal volere politicamente ciò che non siamo purché ciò che non sappiamo pensare in termini di struttura tre come dicono i giuristi visti istituzionalmente
Confrontiamo la potenza giuridica della grande rivoluzione francese col fallimento di Sara Simeoni anni e anche dei mazziniani motivo era maggiordomo divora mazziniano altro che impedì a Mazzini di cogliere il gruppo nero dei dei dice del della sua lunga battaglia fu proprio come dire loro scoloriti mento nel suo pensiero delle dimensione obiettiva per le istituzioni ricca Tania Mazzini
Sì alterno sì chi disegna Progetti di società Poli stato nel futuro senza possedere la chiave delle strutture oggettive del vivere civile ci fa come qui i parroci di chiese di campagna che non disponendo di abbastanza denaro per procurarsi destato di santi e le madonne li fanno dipingere che ora in quei dipinti il rilievo appare no mai puro giuoco rompersi realtà non hanno né pro né profondità
Non è e nel profondità alle Colonne consistenza
E per quel che riguarda no il da farsi il da farsi immediato
Fu il un momento fugace qui richiamato Bourne Boneschi stamattina nel quale era possibile imprimere un indirizzo immediato al cambio a cambiamenti
Nonno una promessa di cambiamenti lontani futuri ma un asse alcuni passi che attivassero un meccanismo di cambiamenti immediati con che mano a mano si converte naso con altro
E anche qui la pesa i pro e la posizione di tanti di Stato moderno è altrettanto netto in Italia e si dicono non si tratta tanto di fare una rivoluzione
Quanto di sistemare quelle multe che già ci sono stati il suffragio universale tutto ancora non digerito
La guerra quattordici diciotto il suo diritto di guerra il fascismo la guerra trentanove quarantacinque non furono che il più vistoso frattali rivoluzioni mentre altre non meno operanti furono le svalutazioni monetarie la borsa nera i divieti di migrazione
Credo che alludo alle migrazioni interne e via dicendo ci arriva veder chiaro tutto ciò capisce anche che il suo atteggiamento veramente concretamente rivoluzionario di oggi
Consiste proprio nel fare digerire alla nazione tutta questa mole di sommovimenti che si sono determinati nel suo corpo
Nel dare ordine forma agli istituti che sono richiesti dalla novità che si è venuta creando di fatto nel Paese
Novità che si è venuta creando purtroppo nel fragore delle armi e delle rovine
Ma si direbbe nel silenzio degli spiriti nelle indifferenza delle intelligenze e quindi quella si vede bene che qui anche l'apologia dello Stato intende impediti è interna al titolo della rivista
E non è un'apologia della figura retorica dello Stato anzi lo slogan politico difesa dello Stato no contro i particolarismi corporativi difesa dallo Stato contro i suoi e eventuali vizi de ed e ed abusi su elementi autoritari persi e persistenti
E questo corrisponde esattamente alla più ampia idea di Stato che consegnata
Alle alla costituzione della nostra Repubblica come già a quella delle pubbliche polo delle costruito degli costituzione posto verbali Mariano e del nostro secolo vale a dire lo stato visto nello stesso tempo come è stato apparato dicono i giuristi lo Stato potere esecutivo e parlamentare e altro e come è stato comunità come come come come Repubblica e come metodica frontiera garantita fra l'una sfera dello Stato quello dello Stato
Organo Coppoli potere centrale forza armata
Che mantiene questo e garantisce questo potere centrale e forze di sicurezza quello che che lo stabilizzano e lo stato come organizzazione istituzionale complessiva de non della società
Questo stato Intini in questa inteso in questo più ampio senso
A una funzione è il solo che può servire funzione liberale e liberatrice dello Stato dalla sua nella società moderna minacciata dalla insorgenza fiuta Rizzante di chiuse case economico burocratica per potere
Trasformare la società occorre
Sapere manovrare i congegni di questo Stato
Entrare nei congegni quindi questo stato liberarsi dalla vecchia psicologia sia questa di liberalismo anarchico ossia questa di fu di socialismo barricadero ossia questa di populismo
No a sua volta nati Zante come quello della tradizione di di una parte della tradizione ieri e perché lista per il quale lo stato e comunque in e nemico in Giustizia e Libertà per verità Cerro Estate egualmente le due correnti propone dibattiti parigini come noi sappiamo come è stato ricostruito in questi ultimi anni veri studiosi c'era
La corrente Rosselli e la corrente diciamo però tanto per intenderci no la corrente costato la corrente anti-Stato quella che metteva Banti lo slogan
Che al fascismo totalitario si poteva rispondere solo con lo sfascio totalitario quella mediatrice di Silvio trentini il gruppo di Tolosa il quale il movimento libere federe cioè liberare le istituzioni da fine
Del della solita dalla morsa dello sta del dello stato di fronte al top il primo che aveva
Serrato nel proprio in e ingranaggio
Sindacati associazioni della società civile che anzi aveva nega la stessa esistenza di una linea di frontiera fra Stato e società civile in questo no passa la ditta era parso passava la differenza negli anni Trenta in Europa fra gli stati semplicemente autoritari no ispirati a visioni completa conservatrici RTI con mezzi di polizia
Cioè i regimi imposti dall'alto sulla società che regimi invece totalitari che pretendevano di incorporare l'intera società nello stato frane Stato no tu secondo del resto una parola d'ordine di Mussolini assai nota tutto nello Stato nulla al di fuori dello Stato l'ordinamento corporativo le l'organizzazione della de del degli stessi Lula sir della vita sociale in massa no nel in entro schemi di diritto pubblico era stata l'opera no precipua del della dittatura fascista ora
Di fronte a questo
Eh sì tre si tratta di di impiantare una politica democratica che respingendo
Lo stato dei CLN idea romantica in fondo di una unanimità del popolo atteggiato in atto di fare leggi di di governare tutto assieme
L'idea di dare tutto il potere ai CLN
Ma cioè che cosa nell'Italia del dopoguerra tutto il potere a tutto il popolo tutto il potere a tutti no l'idea in sede di critica politica anche di teoria politica si dissolve vai e immediatamente
Un comitati di liberazione nazionale erano l'organo della grande maggioranza del del popolo io non c'era ragioni di non andare a libere elezioni o non erano la l'organo l'espressione vivente della grande maggioranza del popolo di allora poneva dubbi e inquietudini oligarchi che e preoccupazioni per il futuro e la salvezza democrazia l'idea di una sorta di tutela permanente di regime
Allora a lungo termine di questi comitati non a nome del popolo ma sul popolo o per meglio dire per il di comitati che operassero per il popolo futuro ma non come espressione del popolo presente qui in fondo e tutto il contrasto interno al Anna a alla rende al al Partito d'Azione
Nel dopoguerra e ai portatori delle sue varie idee non si tratta di romanticismo rivoluzionario da una parte udì o i invece di con cretinismo amministrativo dall'altra sono category è solo capire Gregory generiche
Si trattava di stabilire
Se malgrado tutto col voto alle donne o senza il voto
Nando o senza il voto alle donne con le amministrative prima delle elezioni per la Costituente o con le amministrative come sarebbe stato meglio spostati a dopo le elezioni politiche per per la Costituente corre con la scelta istituzionale per referendum o con la scelta istituzionale fatta direttamente però rimessa
No alla all'Assemblea Costituente si considerasse che il popolo italiano era in grado di darsi una vita pubblica democratica normale o che avesse bisogno di una tutela straordinaria la tutela straordinaria transitoria del CLN
Ra somigliava potrebbe alla tutela straordinaria transitoria del partito debba del partito bolscevico nella rivoluzione bolscevica si era in cinque anziché anziché in uno ma per questo verso la critica del destra azionista alla situazione acquisterà sviluppi involutive di dal punto di vista democratico del genere del CLN rappresenta assomigliava come una goccia d'acqua all'altra alla critica repubblicana il CLN
I repubblicani che erano fuori dei comitati di liberazione nazionale non solo perché non potevano accettare sottoscrivere la politica di collaborazione transitoria con la monarchia dei comitati liberazione nazionale
Ma perché mettevano avanti
Fin dall'ora quella che poi si sarebbe chiamata critica della partitocrazia e più tardi ancora critica del nomenclatura all'italiana cioè di una della creazione di una classe separata Diem di ambienti di amministrazione di governo ed e di sottogoverno senza neanche passare per la grande della grande legittimazione rivoluzionaria solo quello che stati gli altri propongono fino a che c'è speranza che forse esiste un partito mediatore e realizzatore della rivoluzione italiana cioè un partito mise comunque un un un un un partito di sintesi fino che c'è speranza che fra confessionali e classisti possente a porsi una forza liberale che non affermi o predichi Emilio elogia ma che svolga un ruolo per storici sicuramente pensato dissi quindi sintesi politica che quella del per per concrete anche qui si qualcosa alle fraseologia del tempo del metodo del democrazia rivoluzionaria ma di una democrazia che si fa Stato che sa farsi Stato qui l'espressione Machiavelli Anna e ripresa da tanti a suo acconto dei nuovi politici italiani in in pieno
Con una aggiunta
Che quella e la più importante che costituisce il campo d'indagine vero e proprio non solo è stato moderno ma delle su prezzi gestibile riflessione di tanti e di molti suoi amici che bisognava tener conto pur sempre della differenza fra il fascismo
Che era stato in qualche modo con limitato interiormente dal fatto di doversi servire
Quindi una classe amministrativa e di una mail magistratura formati nell'età liberale e la democrazia che si ritrova vola tutto assieme sul collo
Una burocrazia e una magistratura selezionate nell'epoca fascista con le quali lo al di là del risibile epurazione italiana
Fate una parentesi
L'Italia è il solo Paese che non abbia fatto la storia della sua epurazione manca
No alla nostra storia sia pur così diffuso con centinaia di Capri storie contemporanee qualcuno
Qualche gruppo qualcuno che abbia perso provveduto a fare la storia dell'epurazione anche perché se si facesse la storia depurazione davvero e fino a fondo capiremo anche meglio come mai siamo il solo Paese d'Europa ad aprire qualunque
Un po'un partito fascista e piante di destra che riesce ancora a raccogliere dal sette al dieci per cento degli elettori a seconda a seconda le del tipo di consegnando i fondi consultazioni e dell'atmosfera che le domina
Non
Costruire una così fatta
Democrazia esigeva dico tutto assieme il peso era quello che si sopportava era quello della burocrazia e della magistratura e di abitudini morali Fo e di modi di concepire la politica formate in periodo fra in periodo fascista nella su e e soprattutto nel secondo periodo del fascismo perché ci sono c'è un fascismo innovatore tecnocratico delle grandi bonifiche delle e anche dello della impone del faro di alcune riforme che ereditate dalla precedente età negli anni Venti e c'è un fascismo chi si siede per così dire un fascino del del grande generalizzata corruzione come pratica di governo negli negli anni Trenta proprio in nel nel quadro e nel contesto del regime di massa dico e Conte continuamente la coclea democrazia aveva su di sé il peso delle deformazioni delle leggi societarie
Delle deformazioni corporative degli de degli Enti pubblici della gestione del peso degli enti pubblici io mi permetto di ricordare una sola cosa perché ci riguarda tutti la polemica del gruppo ristretto moderno e Poli qualche altro
E fra gli altri anche di Mario Boneschi qui contro l'ente cellulosa no inizialmente sostenuta
Anche da qualche industriale qualche editore illuminato che poi naturalmente dopo cioè dopo si sono hanno gettato le armi esistono e e si sono e si sono e e e e si sono rassegnati
Rassegnati al sistema ora
Questo problema di ripigliare lo Stato di fare sistema
Indi combattere dalle trincee dello Stato i particolarismi che intralcio non lo lo sviluppo libera di impostare una mano una politica di anche perché di apertura dei commerci le frontiere di riforma tributaria di pianificazione
Ante litteram ma anche usando senza ambasce quest'questa parola nel contesto nell'insieme liberista che fu proprio di quella rivista clienti e e di quel gruppo
Niente Cafu in ultima analisi ad una sconfitte della quale idee
Tanti il prende atto senz'altro c'è un piccolo passo è l'ultimo che mi permetto di leggere poi concludo con grande sollievo
Nervose che racchiude nel giro di poche di poche righe questa diagnosi della dello ska
Della componente laica progressiva lì liberale della vita italiana per quegli anni
è un piccolo corsivo dice il venticinque aprile quarantacinque due giugno quarantasei un anno o poco più
Eppure una situazione trasformata radicalmente uno slancio innovatore in frenato una promessa di vita morale infranta un'intera generazione battuta con poche speranze d'appello
Ce n'è quanto basta per scrivere una storia affascinante sardo Monica malinconica via Cantù esca meschine spavalda una storica fa paura e da far ridere
Con uomini mediocri di buona volontà in una situazione fa impazzire un gigante dove forse gli uomini sembrano più piccoli perché le cose sono di proporzioni disperati chi è quell'italiano così spietato e così lucido così privo di speranza e pieno di compassione per la patria che si accingerà a scrivere la storia di quest'anno
Il primo consiglio che darei a chi si vuole si accinge a mettere ordine intellettuale nel tumulto delle cose accadute in quest'anno e quella di badare alle generazioni e si sono scontrate nella fatale primavera dei quarantacinque salto
C'è chi vorrà sì Carlo filo fondo in questo dramma italiano dal fascismo ed era prossima Cimo deve guardare alla sorte delle varie generazioni di vi sono stati dei volte distingue le identificarle
Leggere azioni IPI Ortega retaggi Dettori Ortega che parla
Sono il segno vivo umano della storia più sanguigno delle classi più corale degli individui sono frammezza mille rivoli rintracciabili un solco di solidarietà destino
La forza la forza o la viltà di una generazione salvo perde una nazione Amendola Matteotti non poterono nulla contro la vita dei contemporanei formalisti o farisei
Così come il fascista onesto non poté impedire che il gran male della corrente corruzione un'idea se l'Italia il DNA se si che ancora ne soffre né dolore che è un po'retorico il TAR Geo oratore
Ogni generazione avrebbe visione di distendersi normalmente nel tempo
E invece la storia e le altre vittime e né fratture i tempi allunga la vita dell'una Bray dell'esistenza dell'altra e umbra
è facile facendo i conti dell'età e-mail mappe ricostruire subito quale e ancor troppo giovane a trent'anni ci aveva trent'anni e quarantacinque
Timida e storica di fronte a una storia che continua a studiare teme dividere e scambia il libro per il Foro la prostituta per l'amore il mitra per la dimostrazione logica e altre ve ne sono cioè quarant'anni sono vecchie a vizi iter stritolato e chi aveva quarant'anni nel quarantacinque
Stritolati adolescenti quando ancora la storia non era pane per i loro denti troppo bianchi portano per tutta la vita la piega amara della delusione i la sola cosa che sanno fare pienamente e pienamente soffrire
Voltano le spalle alla gioia eppure desiderano il ritorno alla fede con la nostra via dei cari Sogni perduti
Uno scetticismo molle fatto d'esperienza più intuitiva che intellettuale il loro ultimo rifugio forse se qualcuno guarderà alla Storia d'Italia di oggi con questo animo di comprensione umana vedrà che questore segnata dall'incontro di due generazioni
Troppo giovane l'una troppo vecchia l'altra rispetto a quelle tema misura di normalità che è la proprietà e capirà perché le cose vecchie fanno fatica essere cacciate dalle idee nuove
Ecco io potrei ripete anzi
Più giovane allora con più
In modo più stringente di quello che viene ora di dire
Renato Mieli
Per quel che riguarda la politica io devo Mario Paggi tutto ciò che di condizionante per me ho creduto di fare o ripensare nel seguito nel seguito del tempo e Mario Paggi con quale da milanese qual ero non son più ebbi dunque consuetudine dico che
Diceva più bonariamente
Che nel quarantacinque
Nella confluenza
Nell'intreccio a labirinto quello che finché si tresche si rilegge nell'orologio
Di Carlo Levi però fra una generazione che veniva dapprima del fascismo di Ravenna
Una generazione ch'era stata che aveva perduto il contatto con la società italiana durante il primo dieci soli di una generazione che aveva cercato faticosamente con le letture consentite che non erano molte di formarsi un'idea della società italiana e delle sue con attuali fu pure connessioni internazionali che la generazione nata del fascismo
Fra tutti quanti diceva
Eravamo dei ragazzi nere e a questi ragazzi no fu dato il compito no di fissare le basi della dell'assetto politico italiano
Nel fumo dei ragazzi sconfitti ci furono dei ragazzi vincitori ci fu dietro questo la grande forza degli apparati confessionali i dell'apparato statale dell'Unione Sovietica chi aveva la sua propaggine italiana
Quindi il vero giuoco si fece in gran parte al di sopra di queste generose illusioni e l'altra che non posso non ricordare perché fui
Anche presente e nella divisione e nella rapporto quindi Nechtan comune ci si mette fra democratici senza aggettivi i socialisti di quegli anni Loggia ricordato e per le istituzioni per la politica estera
Uno scontro fra due grandi amici come erano Mario Paggi e Lelio Basso abitavano anche a poche decine di metri di di distanza
E sotto l'incalzare di Paggi che era un bell'oratore politico pieno di fuoco e pieno di di fantasia di di razzi che si accendevano e e Lelio Basso trovandomi a me trovandosi almeno così per via me a mal partito alla fine Lelio Basso rispose si trincerano nell'ultimo argomento socialista
Ci sarà anche ma noi stiamo con le masse
E ci fu e la risposta di Mario Paggi
Ci caro Lelio il difficile non è stare con le masse tutti sono buoni e stare con le masse ciò che veramente difficile e saper dire le masse dove esse debbono andare
Ecco in questo scambio no fra due uomini che seguirono transito diversi destini e poi per paradosso Lelio ma in basso si trovò purpurei liti no in condizioni di stretta ed estrema anche minoranza e discrete le stelle eviti in in processo di tempo erano due uomini ben due omoni bensì ben intenzionati si trova no il problema dire dei dei rapporti di quegli anni e di quindi che noi che niente siamo oggi oggi nuovi credo che non so se vi è un basso la parte certamente si troverebbe molto considerato Tommasi fronte un partito socialista che assume tutte le sue responsabilità in politica estera e che ecco con più o meno di pertinenza però lega la sua presa presenza politica nel Paese ad una riforma delle sì delle istituzioni la cosiddetta grande riforma e qualcosa di nuovo rispetto al paesaggio di quegli anni un partito socialista frontista
Un partito socialista di rifiutava addirittura di occuparsi di alcuni di certi problemi da concordato alle questioni scolastiche la più piccola delle riforme agrarie
Diceva Nenni vi ricordate così trovarsi di fronte uno Anda ad altri partiti laici che pungono il Partito repubblicano odierno il tema di un partito della Democrazia senza aggettivi trafitto
Il partito di di Salvatorelli richiamare che riescono anche per un'ora a formare delle liste elettorali comuni con un altro partito minore no come per come sorrideva tra a tanti di quelli che chiamava lì fra attinte esisti
Ma la cosiddetta piccola intesa un episodio dimenticato nel grande col testo un EP come piccolo ha solo un un appena meno piccolo a sua volta il contesto delle iniziative per la terza forza alle Bocco alla Bocconi allora
Ecco se non si può ipotizzare l'opinione di uno che non è più ma certo la un un avvio del genere del Partito socialista che un avvio di questo tipo azionista post litteram che non non alla Valiani Bertola Valiani di allora per quei Baliani di oggi della bizzarri cerca dei tempi e ancora una volta
Un'altra cosa e forse anche anche tanti l'avrebbe trovato un po'troppo a destra mentre a quell'epoca lo trovava un po'troppo un po'troppo a sinistra beh devo dire che nulla mai interamente eccola su la superfacilità abitanti atteggiamenti era corruttela di tanti comportamenti italiani deriva da questo dono mancanza di senso storico quel senso storico ET dire disco il senso realistico no del processo storico che Mario Paggi tentata con le sue illuminazioni se statistiche di inculcare
Nulla e mai veramente chiuso nel processo storico per chi non si arrende no e rendendosi porta con sé no sottoterra o nella ho notato un po'nella melma secondo dei casi le cose le ragioni per le quali Sire battute tutto si riapre tutto sì tutto si ripropone
Come sempre
I come dice e non ritiro davvero benché sia bellissimo un altro frammento se vedo di tanti
Ciò di cui si ha memoria non è mai veramente morto io ogni stagione può essere la somma la sua prima vera noi in questo convegno che dobbiamo ringraziare coloro che lo hanno promosso sì ritorniamo a impossessarsi della memoria di ciò che fu il mondo di sentimenti politici e di albeggia ante cultura politica nove che feci capo Stato moderno ed figura in Mario Paggi e quindi possiamo calcolare anch'anche noi di dare un piccolo contributo all'avverarsi no di quella definita storica
Di di Mario Paggi che poi era uomo come si intende da questi dalle citazioni che erano fatti vari altri ora anch'io era un uomo pieno
Fascino magnetico e di attrattiva tanto modesto quanto la sua vita privata il povero di ambizioni comun solvibile di potere quanto invece
Col dire ambizioso dal punto di vista intellettuale e molto il tre e non poco
Pensava di aver gettato la sua vita da giovane nei in quei movimenti da vere sacrificato anche le sue possibilità professionali che non erano che non erano piccole una vita gettata man mano alla alla allo sbaraglio della Betti dell'avventura politica e dei se e dei sacrifici professionali
In fondo Mario Paggi non fuga tenuti e non fu si e e non fu neanche
Ne nettare in Degasperi Nocco non concreto ma il disegno del subite né in un senso né nell'altro ma per come la vita e lo aveva sbalzato è situato circo di fare puramente e semplicemente il suo dovere il primo dovere era qui considerava quello di non abdicare all'intelligenza in fondo sia un dovere che egli abbia sempre sentito prima di tutti gli altri
E da questo Primero quelli verso lo Stato quelli verso l'alleanza occidentale eccetera era di non abdicare delle contingenze politiche partitiche per il momento al dormire
No neanche tanto di dire la verità
Di essere sempre in condizioni di di rimanere sul crinale della verità e dell'intelligenza viva non convenzionale de non convenzionale degli degli avvenimenti
Finché fissa appartiene per questo penso a un'epoca altra della vita italiana uno potrebbe dire dei Qaddumi un altro potrebbe dire persino i ma la parte andando sull'altro fronte certamente mediamente ad Amendola Giovanni beninteso se una fu una forza di pianta umana e una forza degli inferni di succo no di di intelligenza chi ancora attraverso questa aggettivazione sovraccarica descritti vita di citarlo e siccome noi
Siamo nell'epoca con mettiamola così chiedo minata in queste ultime settimane da un libro
Di Fruttero e Lucentini e dei quali non sarà mai abbastanza raccomandata la vettura e sentito la prevalenza del cretino ecco chi ha letto quel libro può capire le ragioni per le quali vale la pena deve leggere Mario pancia
Non so se ci sono interventi fino a questo punto
Se no o noi
Facciamo una piccola osservazione di chiusura
Così a nome un po'del club del Politecnico
Sì buone
Discografia quest'ultima noia ma per noi questo è la vera stagione in cui eravamo vivi che rinasce qui
In questo momento in questa giornata
Nel non fascicolo dell'Osservatore politico letterario pubblicato che ha pubblicato una serie di articoli in memoria di Mario Paggi nel decennale della sua morte avevo scritto
Caro Mario tu sei più vivo di tanti squallidi e palle di personaggi che tengono oggi la scena della politica
Sono contento che questa profezia
Si sia avverata perché dieci anni dopo si parla di pagina rinasce la figura di pagine si parla di un gruppo di una rivista e naturalmente tutto si incentra su pagine
Mentre tanti personaggi del mille novecentosettantasei
Credo siano belle dimenticati mi pare chiaro che l'impronta sulla politica italiana di Mario Paggi e certamente superiore a quella che tenevo allora che so io Mariano Rumor per esempio
L'altro punto è un ringraziamento personale Aveiro Beha
L'accademico di Francia nel suo libro la bocca ricorda grandi avvocati di Assisi dell'Ottocento
E uno di questi principi del foro come si diceva allora difende un parricidio
E ne descrive l'infanzia tormentata lattina in piano inclinato della vita che lo trascina al delitto orrendo con accenti così commoventi
Che alla fine dell'arringa l'imputato scoppia in lacrime esclamando non sapevo di essere così infelici
Così oggi a sentir parlare questi magnifici doti interessanti relatori noi ci domandiamo alquanto sgomenti non sapevamo di essere così complicati così profondi per noi erano delle idee semplici naturali nelle quali credevamo
Perché con semplicità secondo i nostri mezzi applicavamo e voi invece che fate fuori qualche cosa di profondo destinato essi inciso sulla sua qualità o qualcos'
Be'questa osservazione di
Mario Boneschi mi consente
Di chiudere dicendo che questo incontro aperto la discussione né crediamo se riusciremo con i pochi mezzi che abbiamo a stampare presto gli atti di questo incontro questa giornata di studi come l'abbiam chiamata perché credo che questo sia stato beh credo che servirà a far discutere ancora l'anno scorso il convegno su Ernesto Rossi avuto dei risultati che noi sappiamo di molte richieste di tesi di laurea nelle università italiane sulla figura di Ernesto Rossi che è una figura scomparsa
Anche se la si conosce di più
Però le sue opere non sono più ristampate una persona che era al centro dell'attenzione pubblica politica dopo pochi anni è scomparsa
E nelle storie quelle che fanno poi cultura come le enciclopedie la Storia d'Italia Einaudi
Non c'è
Ernesto Rossi
E non c'è molta di queste persone così
Significative
E questo non può essere stato casuale
E allora questa opera di recupero credo che ci si che noi abbiamo iniziato con questi incontri certamente di
Il valore
Che non è certamente magari è limitato alle forze che abbiamo però riteniamo che rimette in circolazione idee cultura
Un modo di rimettere nella fare politica dei modi
Di terzi
Io non sono così non so se ovviamente non ho conosciuto solo letto
Non ho conosciuto Mario Paggi
Non so cosa direbbe oggi rispetto alle forze politiche certo la situazione
Di per esempio presenza dei partiti certamente non lo vedrebbe lieto forse riproporrebbe
Qualche modo
Di presenza dei partiti nello Stato diversa da quella che che c'è oggi
Beh devo l'unica cosa che noi possiamo oggi di così per chiudere questo incontro e che abbiamo
Recuperato all'attenzione una figura che da tutti è stata indicata come una figura di leader anche politico
Di punto di riferimento
E che aveva questa capacità leggendo di esprimere con estrema chiarezza le cose per esempio sempre verrà il destino del Partito d'Azione questa cosa di rifiutare un dibattito sulla definizione di un partito ma di dire con chiarezza è un partito si definisce dalla sua politica dalla sua opera
E questo è un modo di affrontare le questioni che
Eccezionale un altro mi pare criterio che è importante che nella rivista Stato moderno e il T patito era interno anche a Stato moderno io ho visto articoli di Mario Boneschi in cui c'erano poi delle repliche
Di Paggi e poi c'era dibattito che si alimentava all'interno della rivista un modo mi pare
Di fare cultura e politica e che forse poi la stessa cosa quando e fatti in questo modo cultura e politica e politica e cultura
Che è nettamente diverso da quello che si fa oggi cioè vedere leggere oggi
Quei programmi quelle pagine
E rispetto al dibattito politico di oggi alla lotta politica di oggi dominante mi pare che un segno cioè siamo molto lontani da quelli Felli qualcuno direbbe il livello è basso occuparci perché ecco io credo che noi dobbiamo con
Se riusciamo a
Rinforzare una tendenza critica un pensiero critico
Per andare proprio a Farr
Dibattere di più e far cercare motivazioni della politica che non siano quelle che è dettata detto molto brutalmente dall'intreccio di politiche a fare che il contrario di quello che è ricordata Mieli in quell'insegnamento mi pare che indicato come cosa fondamentale modo fondamentale del fare politica
Ecco questo è il sorelle in realtà non siamo in grado credo di fare conclusioni alla fine di questo perché quest'anno messo in moto anche in modo a di dibattito
Politica e culturale attuale le cose che abbiamo sentito sul sul partito sullo stato e su tutte le sollecitazioni che abbiamo avuto oggi ci spinge probabilmente a a iniziare in realtà il dibattito oggi su questi su questi temi per cui un ringraziamento a chi è intervenuto
Un ringraziamento mi permetto di farlo fra gli altri che non è stato alla presidenza Piero Ignazi che avuto il carico
Maggiore nell'organizzazione di questo di questa giornata
E da ultimo se uscendo chi è intervenuto magari scrive il proprio nome e cognome su un foglio che c'è all'ingresso potremmo fare a dare notizia
Appena riusciremo a stampare gli atti grazie a tutti
Grazie a lei
Lei
No
Quella
Avere è stato