Colloquio internazionale sull'immigrazione dibattito promosso dalla Fondazione "De Gasperi" e dalla Pontificia Commissione per le immigrazioni 5-6 marzo, presso l'Hotel President

No qui chiede di iniziare con una preghiera
Io prego sua eccellenza monsignor amavo che era presente il Santo Padre di iniziare con il Padre nostro
Padre
Da
Allora il nostro che sei in il signor santificato il tuo nome
Ignorare il problema se a fare la la la la volontà cominciano così l'incarico
Da oggi il nostro pane quotidiano relative a noi i nostri che come noi li rimettiamo ai nostri debitori non ci indurre in tentazione della liberazione dal
A me
Io penso che sia giusto di iniziare il nostro lavoro pregando
L'arcivescovo Lecce di leggersi il messaggio
Con il quale il Santo Padre
In via
Il suo apprezzamento e il suo consiglio per il nostro lavoro
Il Santo Padre ha fatto per questo colloquio due interventi
Uno a mezzo di un telegramma inviato a sua eccellenza monsignor Stepinac fu un mio amaro Presidente del Pontificio Consiglio Pastorale migranti e Titina erranti di cui do lettura
Dalla Città del Vaticano
Occasione colloquio internazionale sulle migrazioni promosso da Fondazione De Gasperi
Unitamente atto codesto Pontificio Consiglio migranti e Titina erranti
Et arcidiocesi di Lecce Sommo Pontefice rivolge a organizzatori relatori autorità Etta partecipanti
Bene augurante saluto esprimendo cordiale apprezzamento per opportuno incontro e per mentre formula fervidi voti
Perché lavori importante simposio
Contribuiscano atta a rinsaldare in ciascuno maggiore consapevolezza inalienabili diritti della persona Etta valori accoglienza tra rispetto forestiero
Come pure conseguente impegno per iniziative che impediscano ogni forma di sfruttamento e per violenza verso quanti sono alta ricerca migliori condizioni di vita
In bocca continua assistenza divina su coloro che in vario modo generosamente operano nelle provvide istituzioni di assistenza etti integrazione migranti
E ti invia implorato la benedizione apostolica propizi attrice copiosi lumi celesti cardinale Angelo Sodano Segretario di Stato
Insieme al telegramma
Santo Padre ha dato mandato a sua Eminenza il segretario di Stato Cardinale Angelo Sodano
Di indirizzare a questo colloquio un ampio e significativo messaggio indirizzato all'arcivescovo di Lecce
Dalla Città del Vaticano
Primo marzo mille novecentonovantanove
A sua Eccellenza Reverend dissi ma monsignor Cosmo Francesco Ruppi arcivescovo metropolita di Lecce
Eccellenza Reverend dissi
In occasione del colloquio internazionale sulle migrazioni
Organizzato per i giorni cinque sei marzo
Dalla Fondazione Alcide De Gasperi per la pace e la cooperazione internazionale
E dall'arcidiocesi di Lecce d'intesa con il Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti
Mi è gradito far pervenire il cordiale saluto
Che il Santo Padre rivolge alla Eccellenza vostra vedere in vista di una ai promotori e da quanti partecipano alla significativa manifestazione
Essa intende affrontare
Uno dei problemi più urgenti e più cruciali del nostro tempo
Che vede coinvolte masse di poveri e dei diseredati spesso in fuga dalla loro patria ha motivo di gravi situazioni economiche e sociali di guerre e di conflitti etnici
Questo fenomeno continua il segretario di Stato interessa anche l'Europa occidentale
Ed in particolare l'Italia che dopo aver riconosciuto in passato un'epoca di forte immigrazione
è divenuta negli ultimi anni frequente meta di flussi migratori provenienti dall'Oriente e dal Sud del mondo
I nuovi arrivati
Che nella loro maggioranza vengono in cerca di sicurezza e di condizioni di vita più dignitose
Vanno ponendo da tempo alle pubbliche autorità e alla comunità cristiana numerosi problemi
Relativi alla loro accoglienza e dal loro inserimento nel circuito civile e lavorativo
Ma hanno suscitato altresì nelle popolazioni nei credenti una significativa e generosa catena di umana e cristiana solidarietà
Che ha contribuito non poco ad alleviarne i disagi e le sofferenze
Alcune regioni continua il segretario di Stato come la Puglia la Calabria la Sicilia
A motivo della loro posizione geografica sono più direttamente interessate dal fenomeno dell'arrivo di immigrati
Vittime spesso di persone senza scrupolo che ne sfruttano le condizioni di sofferenza e di grande necessità
La terra del Salento poi per la sua vicinanza all'Oriente
E per i suoi facili approdi è diventata quasi la porta dell'immigrazione dai Paesi dei Balcani dell'area del Mediterraneo
Una situazione di emergenza che vede impegnate la chiesa di Lecce e le chiese della Puglia
Le quali stanno offrendo una splendida testimonianza di accoglienza e di solidarietà verso questi fratelli nonostante la carenza di strutture adeguate e di mezzi limitati
Il colloquio internazionale sulle migrazioni
Convocando a Lecce personalità qualificate ed esperte
Di Paesi dell'area mediterranea ed europea
Si propone di promuovere un franco scambio dite
Ed una approfondita riflessione circa i molteplici aspetti del fenomeno migratorio
Ed il suo impatto sulle strutture culturali giuridiche religiose civili è socio economiche dell'Italia dell'Europa
Con questa iniziativa continua il cardinale segretario di Stato i promotori del colloquio
Intendono sollecitare un maggiore coinvolgimento dei governi e della comunità internazionale in vista di una politica equilibrato
Mirata soprattutto ad un inserimento ordinato degli immigrati nelle singole nazioni nel rispetto dei diritti dei cittadini e delle loro comunità
Per realizzare adeguatamente tale progetto occorrerà che i responsabili delle nazioni
Che ricevono gli immigrati siano consapevoli dei diritti fondamentali della persona umana
Con speciale riferimento ai minori agli anziani ai portatori di antica e soprattutto alla tutela dell'unità del nucleo familiare
Occorre però d'altra parte tenere presente che una efficace politica dell'immigrazione comporta oltre all'impegno dei governi dalle forze dell'ordine e di quanti sono investiti di pubbliche responsabilità
Per fermare il traffico clandestino e a reprimere il triste fenomeno dello sfruttamento dei poveri e degli oppressi
Adeguati accordi internazionali che disciplinino gli ingressi regolino i flussi migratori
Determinino le condizioni per una reale stabile e dignitosa accoglienza
Il Grande Giubileo dell'Anno Santo due mila possa vedere l'Italia all'Europa particolarmente intente ad affrontare insieme al problema del condono del debito internazionale dei Paesi poveri anche quello di una soluzione seria e durevole del fenomeno migratorio
Così da offrire un contributo concreto alla realizzazione di un nuovo ordine internazionale fondato sul rispetto della legalità
Come sulla solidarietà su un reale progresso dei popoli in tale impegno i responsabili della società civile
Sanno bene di poter contare su una fattiva collaborazione dalle Chiese locali
Che attraverso la Caritas ed il volontariato cattolico
Continueranno ad offrire a quanti giungono sulle coste sui valichi di frontiera insieme alle necessarie forme di concreta accoglienza il calore umano e cristiano
Di chi vede nel povero il volto di Cristo
Affidando a queste considerazioni agli illustri partecipanti al colloquio internazionale sull'emigrazione di Lecce il Santo Padre esprime compiacimento
Per le numerose notevoli iniziative già in atto in favore dei migranti
Ed incoraggia quanti con audaci e dedizione si sono impegnati ad accoglierli e ad inserirli nei nuovi contesti
In questa prospettiva il Santo Padre auspica che i lavori congressuali
Forniscano valide proposte per fare del fenomeno migratorio una preziosa occasione di pace di sviluppo di fruttuosi scambi tra i popoli
Sua Santità
Accompagna tali voti con l'assicurazione di un costante ricordo nella preghiera
Perché il Signore Fontana le sue benedizioni
Su quanti intervengono al colloquio sulle migrazioni di Lecce e ne guidi le menti verso conclusioni efficaci e concordi anch'io
Formulo
Fervidi voti augurali
Per la riuscita del nostro colloquio
Mentre il profitto della circostanza per confermarmi consensi distinto ossequio per l'Eccellenza vostra nelle lentissima devotissimo nel Signore Angelo cardinal Sodano segretario di stato di sua Santità
Grazie Celenza di questo messaggio che ha voluto leggersi e siccome abbiamo tempi limitatissimi ognuno deve usare una assoluta parsimonia nell'esercizio della parola
A me sembra importante lo spirito con cui si è dato vita e che ci apprestiamo a dividere questo incontro è un problema grave
è un problema per cui nessuno ha delle ricette facili o pronte
Bisogna assolutamente però che mettendo insieme
Forse religiose porte civili
Culture diverse
Il governo Regione comuni
Si cerchi
Di trovare quelle scintille per avviare delle soluzioni che non saranno certamente Pacini noi vogliamo dare un contributo in una grande serenità di spirito e con una grande comprensione
Con loro che soffrono in prima persona questa tragedia
Adesso abbiamo il PPI piccoli interventi di saluto poi avremo alla relazione e poi inizierà il nostro dibattito e per il quale avremo un rigore assoluto nel rispetto dei tempi
D'altra parte so benissimo che è più faticoso prepararmi un intervento di cinque o sei minuti che non di un'ora e mezzo però è noi non potremmo andare assolutamente oltre i dieci minuti per intervento eh già è molto perché probabilmente ci toccherà
Fare un numero di ore di lavoro superiore a quello che è previsto del programma adesso do la parola al senatore per una sola che è vicepresidente vicario
Della fondazione che come sapete e all'origine di questo incontro insieme al pontificia Commissione per l'emigrazione
Grazie signor presidente
Abbiamo voluto riunire qui
Per una serena riflessione su questo importante e non transitorio problema della immigrazione un gruppo di autorevoli personalità impegnate nell'ambito culturale
Del mondo economico e sociale della Chiesa cattolica della diplomazia
Nel campo del diritto del Parlamento europeo del mondo militare perché l'incontro divenisse dialogo e scambio di esperienze abbiamo invitato qui alcune personalità di altri paesi europei
E anche non europei ed esperti di organizzazioni internazionali che qui ringraziamo vivamente tutti per essere intervenuti abbiamo precettato la formula del convegno
L'abbiamo voluto sceglie la formula del colloquio tra persone
Impegnate per studi e attività culturali sociali ed economiche per responsabilità pubbliche passate e presenti
A valutare non soltanto questo o quell'aspetto del fenomeno migratorio ma il problema nella sua globalità edile Versi militari per esaminarne senza pretesa accetto di completezza gli effetti e le implicazioni sulle strutture sociali politiche e giuridiche Lioce nazionale
Nel contesto del processo di integrazione europea noi europei comunitari e anche in quello delle relazioni bilaterali ed internazionali anche per questo tutti noi siamo particolarmente grati signor Presidente
Per il patrocinio del Parlamento europeo dell'organizzazione internazionale
Per le migrazioni qui presente col direttore generale signor McKellen ed è l'alto commissario azioni unite per i rifugiati qui rappresentato dottori poi ringraziamo anche toccando segretario generale della Commissione internazionale cattolica per l'immigrazione di Ginevra
La partecipazione a questo colloquio del vicepresidente del Comitato economico e sociale dell'Unione Europea conferma l'interesse suscitato nella comunità questa nostra iniziativa presidente della repubblica italiana
Scalfaro che ha dato l'alto patronato a questo colloquio ci ha inviato un articolato messaggio che distribuiremo subito dopo in cui sottolinea l'essenzialità della nostra riflessione questo appello
L'iniziativa della Fondazione Alcide De Gasperi ha incontrato sì dal primo momento l'intesa del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti
E che ringrazio nella persona del suo presidente l'arcivescovo mostriamo amavo è del segretario generale il vescovo monsignor Gioia
Per noi questo sostegno importante e significativo e come conferma il messaggio del Santo Padre
La nota attenzione e sensibilità della Santa Sede ebbe il Santo Padre stesso al problema e alla nostra modesta iniziativa
L'abbiamo deciso di riunirci qui proprio a Lecce
Per questa ripartizione
Sia per riferimento come dire fisico che questa Regione e Lecce costituiscono su questo problema
Questo senso un po'un avamposto
Che per una grande apertura generosa disponibilità del popolo pugliese salentino in particolare verso le testimonianze più disperate e più laceranti della fuga dalla miseria
Dalle aree dell'oppressione
Anche politica
O dei massacri
Dei drammi che sconvolgono molte regioni del mondo
Pronta ed incoraggiante è stata la collaborazione ed ha chiesto di Lecce monsignor Ruppi come attiva e concreta la disponibilità del Presidente della Regione professor Distaso
Presidente della Provincia avvocato via del sindaco di Lecce l'onorevole Poli Bortone e delle loro amministrazioni che ringraziamo sentitamente come siamo grati agli enti privati che hanno contribuito materialmente alla realizzazione di questo incontro internazionale
Un particolare saluto rivolto ai parlamentari della provincia e le autorità di Lecce che sono qui presenti
Esprimo qui saluto cordiale alle personalità che provengono da altri Paesi europei e non europei
Che accogliendo il nostro invito o no avevano questa riunioni che ha il patrocinio dell'associazione delle fondazioni di ispirazione cristiana e del movimento l'Europa popolari
E gli altri infine a nome errori presenti
Il presidente Andreotti per avere accettato ai premi di partecipare e anche dirigere i nostri lavori la dottoressa Colli Celli vicedirettore del Censis per la relazione che introdurrà il nostro colloquio grazie
Il primo di prendere la parola presso il cemento armato una mano presidente del Pontificio Consiglio per il migranti e di itineranti queste la dizione ufficiale
Signore e signori
Sarà tutto pronto è parente stima alle alte personalità religiose politiche dall'azienda della cultura sì a quella locale che nazionale ed internazionale quel compendio noti partecipare a questo colloquio colloquio internazionale per le migrazioni proposta dalla Fondazione Alcide De Gasperi ringrazia il Presidente onorevole Angelo bella Paola
Che ha voluto invitarmi ha partecipato
La ritengono iniziativa importante per l'autorevolezza dai partecipanti l'alto profilo dei termini inserite nel programma
Aggiungerei che lo è anche per i tanti motivi migratori che fanno di questa terra lo scenario migliore però riflettere su quei temi
Uno di questi è certamente il rapporto storico che questa terra accorda migrazione nello spazio di un paio di decenni
L'Italia ha completato la sua tradizione migratoria passando dalla condizione di Paese portatore di manodopera a quella di paese importatore
Il Salento è stata una terra il cui contributo
Contribuito all'immigrazione è stato in proporzione tra i più alti in molte città d'Europa in particolare della sua lettera
I salentini formano ancora oggi è il gruppo più numeroso fra la popolazione ritratta
Oggi Salento è diventato rapportati approdo delle immigrazioni vicaria
Un approdo drammatico curare sempre quello invernale radio
E infatti in questa condizione che abitualmente si realizza l'arrivo dell'emigrante in questa terra
Sì eccome standardizzare sta una situazione di emergenza permanente attorno a curare costantemente puntata l'attenzione dall'intero paese
E necessario per raggiungere che guardi eventuale attenzione viene rivolta al momento di solidarietà di accoglienza ed assistenza di questi naufraghi
La popolazione locale saltando dal mondo un esempio ambire a cuore e obbediente darà ammonimento del signore non fare torto allo straniero perché anche tu posti straniero
Visto che è il tema del convegno spacciassero intero orizzonte del campo internazionale
Vorrei aggiungere una breve riflessione anche a questo livello
Proporrò prendendo lo spunto dare un secondo motivo che a mio modo di vedere fatico resta a terra lo scenario migliore per la trattazione dei problemi migratori posti all'ordine del giorno
Oltre che situazione di costante emergenza gli sbarchi continuano a perpetrarsi circostanze
Che riducono le autorità di polizia ad uno stato di guardia impotente
La constatazione che il numero di incidenti mortali già verificatisi nel passato rischi mortali sempre incombenti non sono sufficienti a convincere questa gente
Ad iniziare ai propri propositi
E che inoltre le forze messe in campo dai due Paesi
Io direttamente interessati quello di partenza quello di arrivo di fatto non hanno frenato lì sbarchi ma ne hanno tempestivamente accresciuto in un rischio deve costituire un motivo di riflessione in questo colloquio
Il naufragio ovvero che essi sono costretti ad assicurare nello stesso tempo ad affrontare nel drammatica una realtà effettiva per attivare obbligo
Prevista dal diritto internazionale li soccorre l'uomo in mare
è un serio di un naufragio morale io generare chieste
Da una parte chi ama incauta una volta di più le politiche dello sfascio soffiare praticate nei paesi di provenienza dall'altra hanno assorbe le politiche dei Paesi di arrivo
Certo non si vuole contrastare tenuti detto sveglie Stati
Ad elaborare una propria politica migratoria compresa la facoltà di controllare
Le proprie frontiere e di ammettere sul proprio territorio il numero di immigrati incompatibile fonde condizione soffiare politiche nel proprio paese
Si deve però aggiungere che non può esaurienti in questa chiusura una politica migratoria lungimirante
Non si possono ignorare i tanti poveri Lazzari lasciati fuori dalla porta
Abbandonati a se stessi Berti e non lo saranno mai in grado di rimuovere per cause che attorno alla radice dei problemi che ritengono ad abbandonare le loro case
In questo oggi tutti sono convinti e infatti tutte parlano della politica della cooperazione come Della Monica e fa parte degli estinti incentivare i flussi migratori
Si deve rilevare però che dopo tanti anni pronunciamenti la necessità della cooperazione i frutti raccolti sono molto inferiori alla generalità dei discorsi la condizione della maggior parte del tempo è dell'Africa subsahariana
Quelli meno turbati e alterare sono peggiorate
Non appare constatazione non depone a favore della credibilità della cooperazione praticata e in cui dai parenti di immigrazione
Credibile quella cooperazione che include come sulla componente anche è un prodotto controllato di migrazione dai Paesi poveri verdetto acquerelli dovere Patti mentre non pare lo ossia quella che mira unicamente a richiudere la migrazione a quota zero
La vera cooperazione sempre vide atterrare deve trovare ad entrambi fattura
Nel contesto del tema di cui si qui si tratta la cooperazione non sopprime del tutto la vibrazione ma l'assume come prova e garanzia in pieno da una parte dall'altra
Garanzia prima di tutto per il Paese di provenienza
I proventi dell'emigrazione sono componenti irrinunciabile della bilancia dei pagamenti del Paese di origine dei migranti creste ne hanno urgente Vito in tutti i Paesi di immigrazione e volevo vedere l'avallo tutta estera rimessa da emigranti supera quello delle esportazione
Spesso costituisce tre volte tanto il contributo ricevuto al titolo che cooperazione
Garanzia soprattutto per il Paese di immigrazione per il controllo per il quale oggi questi Paesi spendano somme enormi
Cattivo TOROC fattura negli per tutti villaggi dove matura da parte del singolo la detenzione di emigrare
Nell'ottobre scorso avrebbe luogo a Palermo
Nautica audizione
Fra la commissione dell'emigrazione che il Consiglio d'Europa distanti i produttori di clandestini da parte di questi ultimi erano presenti alcuni parlamentare del paese della sponda tutto intero Mediterraneo
Accusati dai Paesi europei
Vi pare poco onor d'appello per varare i clandestini
Essi si espressero in termini chiari obiettivi per il controllo un problema al vostro un nostro intervento in questo senso sarebbe tanto inutile quanto ipocrita
Inutile
Con l'adozione del relitto bene sette assunta per interno ora la responsabilità
Ipocrita perché dal convento era la nostra gente rinviabili difficoltà cosa dovremmo dire vuoi tanto bene così dove volete andare perché andare a cercare fortuna dove acquistarli secchio un discorso come si vede sfacciatamente paradosso
La conclusione chiara beh non migrazione e Piero cooperazione
L'immigrazione è ridotta entro i limiti programmati garantiti da un controllo attuato dal governo locale penna e dei dati dove matura la decisione di migliorare
Di formano infallibili fuori chiedo fondandosi danno luogo all'accorrente migratorie in aria tardi
Un controllo così capillare può essere svolto solo dal governo locale
Quello che più conta rilevare per fare il controllo vostri limita ad interventi di polizia ma comporta anche il compito di Linate fama mento dei situazioni insostenibili colti da consentire alla gente di rimanere nel proprio Paese senza diventare vittima della disperazione
Un controllo con interno Aprea prospettive positive a lungo termine sia per il paese di origine Chechi arrivo in quanto in grado di devo dire i flussi migratori fino alla eliminazioni
Mi rendo ben conto che è quello dell'emigrazione un problema complesso
Siamo però convinti
Per quanto difficile anche per l'emigrazione attuali lavorando con Lerna troveremo una soluzione
Certo non dobbiamo aspettarci
Lo scopo degli USA
Pertanto già bella e confezionata chissà dove
La soluzione si deve creare assorbendo confrontando equilibrando da armonizzando apre il campo del lavoro i diversi elementi tiene sonore coordinate in questa prospettiva esprimo sempre detto continuate il vostro impegno avere il coraggio rapido sia e la costanza per cui è state dando prova non dimenticando mai come in questo caso del signore dalla parte sia di chi serve ove il TIR servito ero forestieri e mi avete accolto venite benedetti
Con tanti auguri con la prevenzione migliore grazie
Ringraziamo molto eccellenza
Sentendo anche un certo fascino perché
Tra il migranti
Sì è stato anche lei che dal Giappone è venuto a Roma nel curia in un al posto di responsabilità così elevato ci sembra di buon auspicio questo e quello che lei ci ha detto prego ora il Presidente della Regione Puglia del professor Distaso di prendere la parola
Grazie
Nel portare il sancito dalla Regione Puglia ma consentitemi anche quello della conferenza dei presidenti delle Regioni italiane rispetto richiesta dal dottor Vannino Chiti
Questo importante colloquio internazionale lasciate che esprima quanto la Puglia si senta onorata di ospitare sul proprio territorio un consenso così qualificato e prestigioso
Sono sicuro che in questo lembo estremo d'Europa
Lanciato come un ponte verso l'Oriente il vostro soggiorno sarà tale da lasciare un indelebile piacevole ricordo a testimonianza di quei valori tradizionali di ospitalità dalla nostra gente
Ma veniamo all'immigrazione
Da questo punto di vista del fine dei quasi obbligata la scelta della Puglia assedio delle nostre riflessioni odierne
Da tempo ormai parlare di Puglia e parlare di fenomeno immigratorio diventata la stessa cosa
Non sto qui a fare riferimento a fatti e situazioni che sono sotto gli occhi di tutto il mondo la cui conoscenza degli elementi quali quantitativi e certamente presupposta i lavori odierni
Sia nei termini di positività che in quelli di negatività
Quel che voglio sottolineare richiamando i presenti a una comune conoscenza dei processi storici e quanto la condizione di ponte verso l'Oriente della Puglia
Fondi in profondità sulla storia e sulla stessa geografia di questa terra di sbarchi per eccellenza per secoli e secoli terra di incroci di razze di popoli e di cultura
E anche opposte soprattutto qui che si è combattuta la battaglia culturale che ha deciso la partenza del nostro Paese al mondo occidentale
Come fanno testimonianza i numerosi reperti culturali architettonici artistici paesaggistici in questa terra che per secoli fu tu plurale finanche nel nome Puglia e non punge su questa storia straordinaria che poi a sua volta risiede sulla connotazione geografica della Puglia fonda la nostra stessa odierna richiesta di uno status di Regione frontaliera
Uno status che intende sottolineare la ordinarietà per noi di un rapporto e di un ruolo geopolitico nei confronti dell'aria balcanica ebbe il Mediterraneo orientale
Immigrazione per la Puglia non è solo un'emergenza è un aspetto ormai strutturale della nostra territorialità dalla nostra vita sociale
Forse è proprio per questo ha valore l'impegno straordinario di accoglienza della gente del Salento per la quale si erge da molte parti la richiesta di una candidatura al premio Nobel per la pace
Tornando alla regione di frontiera importante registrare che il ventidue gennaio scorso un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri D'Alema
E messo ai sensi della legge quattrocento dell'ottanta del no Nova dell'ottantotto
Proprio in esito alla richiesta del presidente della Giunta regionale della Puglia ha finalmente istituito un lavoro un tavolo di lavoro finalizzato e individuare le iniziative amministrative ed organizzative nonché ove necessario
Quelle normative in coerenza con gli strumenti consentiti dalla disciplina comunitaria
Diretta a venire incontro alle condizioni di disagio della popolazione dei settori economici e imprenditoriali dalla Regione Puglia in considerazione dell'intenso influssi migratori provenienti dall'Europa orientale
A tal proposito abbiamo più volte ribadito che la Puglia intende cogliere questa occasione ma che tuttavia considera il decreto solo una parziale ancorché importante soluzione giuridica la richiesta di uno status di regione frontaliera
Qui teniamo infatti che proprio sul presupposto che la condizione frontaliera rappresenti ormai per la Puglia
Una la cosa ma normale permanente del suo essere territoriale e istituzionale e socioculturale l'orizzonte prospettico vada allargato a nuove forme istituzionali
Fondate sul federalismo o al limite sul principio
Di autonomia variabile secondo un concetto recentemente maturato in sede di Conferenza delle Regioni
Non è un problema di secondaria importanza rispetto al problema più generale delle migrazioni comportando un approccio metodologico all'intero fenomeno e al modo di affrontarlo in oro
Il nostro punto di vista e che i moderni processi migratorie al di là delle emergenze di ogni tipo vadano gestiti all'interno di un nuovo concetto di regionalismo
Così come risulta modificato oggi le grandi processi di sovranazionalità e di globalizzazione
Di tali processi a mio avviso le regioni possono e devono diventare protagoniste
Sul duplice fronte che essenzialmente loro i soggetti garanti del localismo
E di motorini della più ampia sintesi interregionale e di vasta aria intesa nel senso geopolitico dell'aria coinvolta da processi migratori e di scambi in senso lato anche al di là dei confini comunitari su questi fronti anche le nostre regioni diventano sempre più regioni però per e nello stesso tempo regioni Daria geopolitiche con particolare riferimento all'aria mediterranea
Lo stesso recupero dell'identità locale di quella nazionale parola proprio in questo nuovo regionalismo l'occasione non per nichilista amiche dirsi ma per arricchirsi di nuovi contenuti e di nuovi campi sperimentali in linea con la vocazione multietnica e multiculturale delle moderna delle moderne società industriali apposto industriale
Le quali i flussi migratori sono e saranno sempre più al di là dello stesso dato quantitativo risultante dalle eventuali politiche di contenimento una costante democratica e sociale e culturali non a caso la Puglia
E ne descrisse in regione di frontiera sempre tenuto a precisare che riconoscimento dello status frontaliero al di là dei contenuti operativi più o meno ampi da esso comportati rimane nella logica di una nuova visione federalista dello Stato quell'appunto che supera la concezione del decentramento di funzioni che tuttora presiede il timido surrogato del federalismo a Costituzione invariata
Della legge Bassanini e chi invece vede nelle regioni le sedi legittime di un potere che sale dal basso in nome del principio di sussidiarietà
è significativo che ancor prima del parziale riconoscimento governativo di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri citato del ventidue gennaio un riconoscimento era era già pervenuto
Consacrato in atti ufficiali dal congresso dei poteri locali del Consiglio d'Europa
Da quella sede cioè in cui oggi più avanzata la riflessione e la lavorazione teoretica e politica del nuovo regionalismo e tutta l'incipit di sussidiarietà
Partendo da tali presupposti va da sé che la condizione vocazioni di alcune aree regionali europei
Come l'Andalusia la Russia on line che tocca e la stessa Puglia
Non potrà non essere profondamente condizionata fino a dover spingere tali aree regionali all'adozione di scelte legislative e amministrative fondamentali altamente specializzati
Sia nel contesto delle relazioni con le ali di origine dei flussi sia nel contesto della propria interna organizzazione delle proprie opzioni di politica economica i programmi di intervento socio occulto imparati e così via
Sì però si tratterà di scelte che non trovano essere elette secondo l'ottica di pensionistiche tipica di chi subisce gli effetti di un fenomeno ma secondo quella che è la capacità di vedere in questa nuova realtà l'occasione per un progetto strategico di crescita e di sviluppo comune
Del resto da sempre la possibilità di scambi ha costituito un fattore di prosperità e di arricchimento e pochi possono saperlo più dei cittadini di questa regione al plurale
Tutto ciò deve necessariamente implicare un riconoscimento di protagonismo proprio in direzione di tali arie regionali non potendosi certamente pensare a politiche che le scavalchi no siano esse le politiche nate a Roma che quelle nate a Bruxelles
Così la dimensione pronta a dire della Puglia e già nelle cose non solo di un flusso clandestino di immigrazione
Che è già diventato problema nazionale europeo ma anche in quello di tantissime imprese pugliesi che hanno investito in Albania o nel Montenegro
Delle relazioni tra università delle opposte sponde del fiume Adriatico dell'avvenuta celebrazione della prima che era da levante a Tirana dell'accordo di collaborazione sottoscritto tra Regione Puglia il governo albanese dei vari programmi Interreg cross border
Della localizzazione nella nostra regione per l'Osservatorio dei flussi migratori mediterranei del Consiglio d'Europa
Ugualmente la dimensione frontaliera dalla Puglia risulta dalle risposte che già vengono dall'altra parte del Canale d'Otranto recente convegno sul ruolo delle Regioni tra Europa e Mediterraneo la Puglia regione di frontiera svoltosi a Bari il ventinove gennaio scorso ed organizzato e promosso dalla Presidenza della Giunta della Regione Puglia e dalla rivista italiana Vines ha consentito in un confronto con politici e giornalisti dell'area balcanica di concludere che Montenegro Albania e Croazia sono fortemente interessate
A stabilire solidi rapporti con la Puglia da tutti considerata la porta d'ingresso preferenziale per l'euro
Ho sottolineato soprattutto questi aspetti che definirei il politico istituzionali del fenomeno immigratorio in quanto dovendo io a parlare nella veste di presidente della Regione Puglia
Ho ritenuto gli stessi più specificatamente connessi al mio ruolo ho ritenuto così di contribuire alla proposta degli organizzatori di questo colloquio di approfondire gli aspetti molteplici del fenomeno
Andando al di là degli aspetti più chic superficiali e pubblicizzati naturalmente mi riservo nel corso del colloquio di intervenire su altri aspetti che pure mi stanno a cuore sia come politico ma consentitemi come studioso di demografia
Condivido pienamente l'esigenza che dalle indicazioni si parli in maniera scientifica superando slogan e preconcetti di opposta tendenza ci preoccupano infatti certe notizie di stampa distratti stampo dichiaratamente razzista tipo quella relativa alle ronde per le cosiddette guardie padane
Il multiculturalismo indotto dalle immigrazioni costituisce un'acquisizione di civiltà è una risorsa per tutti
Esso rappresenta anche la sfida della democrazia matura capetti erede del cristianesimo ma anche del Secolo dei Lumi non può non essere figlia della tolleranza e del dialogo
Buona società Monteco culturale non può essere fatta solo di sentimenti e divaghi aspirazioni universalistiche o peggio di Morgan
E se invece una società quantomai esigente che pone problemi gravi e molteplici e costringe a risposte precise sul piano delle scelte territoriali dei servizi dell'organizzazione pubblica politiche del lavoro formative sanitaria e così via
Essa esige politiche
E in tal senso mi permetterei di auspicare un superamento positivo del concetto di accoglienza che rischia di spostare impropriamente il problema sul piano puramente etico è personale anche se banca data tutta l'opera svolta da monsignor Ruppi per quanto riguarda l'accoglienza in questa regione una società multiculturale non può nemmeno fondarsi sullo scontro tra opposti manicheismi né su quello che la superiorità di razza e nemmeno su quella di una preti sa doverosità di rispetto sempre comunque dell'altrui concezioni
Non intendo qui riferirmi ai problemi di sicurezza che pure ci sono e sono importanti
Quanto alla necessità di non perdere mai di vista nel doveroso impegno di favorire l'integrazione l'obbligo di tutelare con forza valori e regole che sono stati il frutto del lungo e faticoso processo della civilizzazione occidentale
Infatti senza evocare stampa i pretesi complotti per il la mitizzazione dell'Occidente attraverso i flussi migratori sempre da tener presente che l'integrazione
Deve massimo rispetto alle differenze ma non può no non può comportare rinunce rispetto alle norme
De ai valori regolatori dell'ordinato e moderno esplicarsi della vita dalla nostra società in questo spirito io rinnovo il mio saluto più cordiale e ringraziamento per essere tenuti in questa splendida terra di Puglia grazie
Ringraziamo il presidente della regione che ci ha dato anche oltre il suo saluto una serie di spunti che si sarebbe molto utile discussione reso do la parola funzione del cd Skorupski prima tagliato come Nuncius del Santo Padre adesso parla in prima persona
Ringrazio molto il presidente senatore Andreotti e soprattutto ringrazio la Fondazione De Gasperi per aver scelto
La città di Lecce
Come luogo per questo importante con l'occhio
A nome dei vescovi dalla metropoli a dalla Regione porgo un particolare saluto a sua eccellenza il presidente del pontificio consiglio per i migranti
Al suo segretario c'è qui anche un vescovo libanese e spero che domattina potrà partecipare ai lavori il patriarca di Gerusalemme
è una delegazione piuttosto nutrita che sta ad indicare quanta importanza alla Chiesa ammette a questo colloquio internazionale
Non c'è dubbio che tra i problemi più urgenti da affrontare e risolvere
Quello della immigrazione è uno dei più gravi e cruciali
Perché non riguarda soltanto la vita dei popoli e delle nazioni ma perché ci fa entrare in un ordine di vita più consono alla dignità dell'uomo e dei figli di Dio
E da molti anni infatti lo che noi qui nella nostra Chiesa diocesana nel Salento ci misuriamo con tale problema
E non sempre siamo riusciti ad inquadrarlo nella molteplicità dei suoi aspetti sia politici che economici culturali e morali
Vedo anzi tanta improvvisazione
E vorrei pregare
I colleghi della stampa sono giornalista anch'io
Perché ho in mano il testo intero dell'articolo dalla Civiltà Cattolica che di quattordici pagine di voler cortesemente a rettificare le prime notizie mandate in agenzia ieri
Circa la posizione dalla Civiltà Cattolica
Che apparirebbe quasi in contrasto con il resto Dalla Chiesa invece non lo è
Abbiamo avuto era presente il presidente
Andreotti un colloquio telefonico col Presidente e con il direttore de la Civiltà Cattolica Kenya mandato per fax grazie ai mezzi telematici
Il testo intero sono quattordici pagine
Dove di buonismo si parla soltanto nell'ultima pagina ma si chiede ai governi e in particolare al governo italiano di approfondire anche il funzionamento dalla recente legge sulla immigrazione
Questo perché
Ritengo che questo colloquio per l'autorevolezza dei partecipanti possa dire una parola
Seria e serena su un argomento che interessa indubbiamente non solo i governi ma anche le comunità e la stessa
Cristianità
E dal mille novecentonovantuno
E la nostra terra si misura con il flusso immigratorio prima albanese
E dal sette marzo mille novecentonovantasette con il flusso migratorio determinato dalla crisi economica dei fondi cosiddetti piramidale
Il sette marzo cioè dopodomani per noi è una data storica perché in quel giorno arrivarono improvvisamente oltre mille e quattrocento profughi e la chiesa di Lecce fu costretta dalla notte alla mattina ad accoglierne quasi mille mettendo a disposizione tutte le sue strutture e anche una struttura fornita cortesemente e generosamente dall'amministrazione provinciale di Lecce
In quel giorno sette marzo nove ottantasette novantasette
Da noi considerato come uno dei più drammatici
Lui ormai non abbiamo sosta
In questo momento nel centro di accoglienza Regina Pacis che al termine dei lavori domani pomeriggio per chi vorrà potrà essere visitato noi abbiamo raccolto ormai migliaia migliaia e migliaia di profughi
Questa chiesa mi sia consentito alla quale lo spirito mi ha mandato è intervenuta immediatamente in pieno dialogo con le autorità del governo e con le forze dell'ordine
Poi cessata quella prima grande ondata abbiamo avuto tutta una serie di arrivi che ci consente di poter fare qualche rapida considerazione che io offro sommessamente all'attenzione di loro sito
Dopo due anni dei profonda e a volte estenuante esperienza siamo oggi in grado di affermare
Che il problema dell'immigrazione non è un problema di breve durata
Anzi è uno dei problemi più angosciosi e più drammatici con i quali siamo oggi chiamati e saranno chiamati anche nel prossimo e nel lontano futuro
Siamo cioè di fronte ad un fenomeno cosmico che trae origine dalla povertà
Dalla miseria di molte parti del mondo e in alcuni casi da esso di determinati dalla guerra e dalla persecuzione politica
Immaginare che il flusso migratorio finisca presto vuol dire illudersi e collassi
Senza adottare quegli adeguati interventi politici e sociali in grado non solo di controllarlo ma soprattutto di governare come si deve fare con tutti i grandi eventi della storia
Con discontinuità
In larga parte determinate soltanto dalle condizioni climatiche dell'Adriatico e dalla disponibilità dei natanti sulle coste salentine arrivano centinaia e migliaia di profughi
Da molte parti dei Balcani e dall'area mediterranea
E non mancano neppure ormai neppure i russi cinesi Sri Lanka essi e di ventiquattro nazionalità
è un crogiolo di popoli e di lingue di nazioni e di religione cassare per noi una grande Pentecoste se non ci fosse alla base una ispirazione civile laica è una motivazione soprattutto di povertà
Come noto alla stampa
Non solo nazionale ma esterna
Noi stessi abbiamo più volte fatto sentire la nostra parola
Per richiamare gli organi dello Stato sulla necessità di regola i flussi migratori e di reprime l'immigrazione clandestina che costituisce una grande piaga
Che noi constatiamo con immane sofferenza pervenire da Valona nel Salento con i noti gommoni
Occorre una spesa all'incirca di un milione per persone
Per venire da Istanbul da altre nazioni servono fino a cinque sei e più un milione si tratta di un grande affare
Di incalcolabile portata su cui Specola un manipolo di uomini squallidi ben collegati tra di loro sia a livello nazionale che a livello internazionali su questo punto io spero che il colloquio per l'autorevolezza dei suoi membri dedica una parola Serena ma fermo
Richiedendo ai governi alle polizie internazionale adeguate misure di contrasto anche in questa linea si muove l'intervento dalla Civiltà Cattolica
Lo stesso Santo Padre
Ha fatto sentire più forte la sua voce in difesa dei diritti degli immigrati per scongiurare lo sfruttamento dei poveri e degli oppressi
Inoltre lo stesso Sommo Pontefice in più occasioni
Ha incoraggiato l'impegno di questa diocesi che attraverso il centro di accoglienza Regina Pacis a pochi chilometri dalla sede del colloquio ha colto nel mila novecento novantasette due mila e cinquecento profughi nel mille novecentonovantotto otto mila cinquecento profughi su poco meno di ventuno mila
Quest'anno fino a ieri siamo già a mille seicento posti
Il quaranta per cento dei profughi che arrivano e che vengono presi sulla nostra terra il signor Presidente dalla Regione lo conosce sono stati i nostri ospiti e in parte anche di un centro retto dalla Provincia
Attraverso il volontariato civile di una associazione Ctm
La nostra esperienza di accoglienza
Maturata attraverso la collaborazione il volontariato la generosità di una moltitudine di persone ci fa guardare a questo colloquio con una particolare speranza e soprattutto con grande fiducia
Noi auspichiamo pertanto che da questo colloquio escano se non conclusioni almeno indicazioni valide per le autorità dei governi per la stessa Comunità europea
Perché si giunga ad una politica dell'immigrazione seria organica permanente
Grazie
Grazie eccellenze non solo per quello che ha detto ma per quello che la sua Kim Jong il si sta facendo
In questo problema veramente così idealmente adesso abbiamo la relazione introduttiva
Del dottoressa Carla Colli Shelley
Della quale poi sarà distribuito un piccolo schema in modo che possano servire per il dibattito subito dopo inizieremo il dibattito abbiamo già alcuni che si sono iscritti a parlare
Chi vuole iscriversi artisti davanti da riempire pregato di frazionabile
Prego la dottoressa cordicelle riprenderla poi
Grazie presidente non è stato chiesto non tanto di svolgere una relazione sistematica quanto di esporre alcune considerazioni che fu una spunti di riflessione nella discussione che ha immediatamente dato si dovrà aprire ed è in questo senso del resto infernali su alcuni punti ed in particolare attorno a due idee principali
La prima che il finale dell'immigrazione è piena Nena che ci deve far riflettere attentamente ispira parchi sulle relazioni tra il passato e il presente
Il sui rapporti e le relazioni tra i diversi paesi del nostro paese ad esempio degli altri Paesi del mondo
Molte del molti degli avvenimenti che cui assistiamo in questo no del sì di questo fenomeno nel nostro Paese mettendo in evidenza come queste relazioni siano nella Nigel parte dei casi disattese difficilmente si considera quello che è già successo altrove si impara della storia si impara dall'esperienza degli altri Paesi difficilmente si rinviene nelle politiche che regolano questo no
Ma no un'armonia una tendenziale linea comune per affrontarlo sembra quasi che ogni volta si debba ricominciare da capo quasi che la storia
Fosse sempre e di nuovo all'inizio
Il secondo aspetto su cui mi vorrei soffermare invece quello che attiene alle conseguenze che il fenomeno porta sui singoli Paesi con alcuni esempi che riguarderanno ovviamente soprattutto l'Italia
Per sottolineare in particolare come la politica le politiche settoriali dei singoli Stati non possono più essere gli stessi non posso che essere uguali a se stessi nel momento in cui interviene in un Paese il fenomeno dell'immigrazione i cambiamenti e le modifiche che intervengono da un punto di vista sociale da un punto di vista economico da un punto di vista culturale
Da un punto di vista scolastico giudiziarie e via dicendo sono talmente rilevanti
Che dovrebbero imporre in parte lo stanno facendo ma credo che il processo andrebbe accelerato un'attenzione maggiore
Intanto al fattore della convergenza di queste politiche nazionali con quelle degli altri Paesi ma poi soprattutto a una revisione radicale perché i punti di riferimento
Di carattere identitario mutano al mutare della composizione della popolazione ormai anche in Italia la popolazione sta radicalmente mutando grazie all'avvento degli stranieri
Ma innanzitutto un paio di riflessioni quindi sugli aspetti di contesto internazionale
Credo che
Il fenomeno dell'immigrazione sia l'evidenza più significativa di una situazione che è data dal pieni e vuoti all'interno del contesto mondiale
Da squilibri nei processi di sviluppo particolarmente accentuati che certamente costituiscono qualcosa che sta a monte del fenomeno che probabilmente che si occupa di emigrazione non ha la possibilità di modificare però credo che non si può
Parlare di questo problema senza fare un cenno almeno un cenno a questo genere di problemi
Ci sono Paesi che costituiscono ormai la vetrina della ricchezza mondiale che attraverso i mezzi di comunicazione di massa la televisione in particolare si offrono all'opinione pubblica mondiale come Paesi del benessere come paesi della ricchezza diffusa come Paesi della felicità semplice da un altro punto di vista e ci sono altri Paesi che vengono invece lasciati in disparte che rimangono indietro nella nel processo di sviluppo ci sono Baccini aree regionali sub mondiali pensiamo a a quello all'interno del quale ci troviamo in questo momento il bacino del Mediterraneo che pur essendo stati nella storia tradizionalmente ambiti di scambio luoghi di collegamento e di raccordo tra culture civiltà e popolazioni diverse sono diventati nel corso della modernizzazione
Grandi frontiere grandi
Muri di separazione si parla molto c'è un grande dibattito in corso ci sono molte iniziative sul partenariato euro-mediterraneo ad esempio però credo che si possa dire che forse sono ancora più le barriere doganali e le banche e le barriere anche ideologica e culturale tra i vari paesi e soprattutto tra le diverse aree che si affacciano sul Mediterraneo di quanto non siano invece significativi e importanti i momenti dello scambio e della coesione interna quindi viviamo in un contesto internazionale che è dato da una serie di squilibri e di incertezze e di divari tra chi ha tanto e chi ha poco tra chi pretende di proteggere i propri prodotti la propria coesione sociale la propria ricchezza e chi invece si trova escluso da questo grande banchetto e questo sicuramente un primo punto di riflessione
Che in un contesto internazionale come questo sicuramente molto importante che ci deve far riflettere
Soprattutto laddove siamo tenuti a intervenire sulle politiche dello sviluppo sulle politiche della cooperazione internazionale che debbono tener conto di come questi squilibri incidono negativamente poi sui flussi di popolazione
Ancora dal punto di vista del contesto internazionale
Vorrei dire vorrei sottolineare un altro aspetto non ci troviamo di fronte ad un fenomeno migratorio come era quello di cent'anni fa un anche di cinquanta anni fa
Prevalentemente unidirezionale è stanziale c'è un fenomeno immigratorio che vedeva popolazioni alla ricerca di lavoro e di redditi per mantenere la famiglia in fuga in spostamento da zone povere del mondo a zone ricche praticamente poi trovarsi in una situazione di stanzialità quasi definitiva quanto meno fino all'età della pensione ma poi nella maggior parte dei casi a vita e anche nelle generazioni successive
La mondializzazione che stiamo attraversando in questo periodo che l'Italia ma tutto il mondo occidentale sta attraversando sì intreccia con il fenomeno della circolarità noi ci troviamo sempre più spesso di fronte a flussi di emigrazione
Non stanziali non definitivi non uni lineari ma piuttosto che vedono al proprio interno frequenti fenomeni di andirivieni cioè di andata e ritorno al proprio Paese
Che vedono emigrazioni preliminari a quella che magari interessa l'Italia nel senso che gruppi di emigrati prima di venire qui si sono già spostati all'interno del proprio continente di provenienza
Che vedono tentativi di andare oltre cioè che magari considerano il Paese nel quale si trovano semplicemente un momento di passaggio per poi tentare di raggiungere paesi diversi Paesi più ricchi
Quindi a una mobilità tradizionalmente dal Sud al Nord si va a mano a mano sostituendo un modello di mobilità che appunto viene detto circolatoria cioè che presenta problemi assai più gravi proprio perché
Il la spinta motivazionale che sta nella mente delle persone anche poi dei comportamenti
Che animano queste persone sono molto spesso appunto non definiti non stabili cambiano con il tempo e prevedono numerosi momenti di passaggio
Se questi sono due punti che volevo sottolineare per quanto riguarda gli aspetti di contesto internazionale e quindi di collegamento tra questo fenomeno altre importanti questioni che riguardano
La la situazione mondiale nel suo complesso vorrei ora sottolineare altri punti precisamente altri cinque punti per quanto riguarda
Ciò che ogni Paese si trova a dover affrontare nel momento in cui viene investito da flussi immigratori
E i riferimenti saranno prevalentemente quelli
Italiani e della nostra della nostra situazione nazionale una situazione che ha visto il primo studio sui flussi migratori realizzarsi nel mille novecentosettantotto con la registrazione di quattro e quattrocentocinquanta mila presenze
Prevalentemente regolari
E che oggi a venti anni di distanza secondo le ultime stime che stava sono state recentemente messo in circolazione considerando sia irregolari che coloro che hanno presentato domanda di regolarizzazione
Vede una presenza di almeno un milione e seicento milioni seicentocinquanta mila individui
Se noi guardiamo questi venti anni di storia italiana di immigrazione un primo punto importante chiede vorrei sottolineare che da un lato ci sentiamo rassicurati perché per certi aspetti sembra quasi che l'Italia sia un Paese più accogliente più capace di assorbire
Meno prevenuto meno meno reattivo in senso negativo nei confronti dell'immigrazione
Ma dall'altra credo che vada sottolineato come l'Italia entra pesantemente in questo fenomeno anzi viene investita pesantemente da questo fenomeno forse nella fase più difficile del fenomeno immigratorio
Almeno negli ultimi cinquant'anni che è una fase che vede una prevalenza molto forte di ricongiungimenti familiari e di flussi irregolari quindi ritornando collegandomi al ragionamento
Che facevo prima su non più la mobilità dal Sud al Nord dato dal sud al nord ma la mobilità circolatoria un altro fattore rende complessa la situazione il fatto appunto che ci siano in misura crescente non solo in Italia ma l'Italia non fa eccezione anzi forse all'avanguardia in questo quasi un ciclo montante di ingressi regolari cioè una continua continui arrivi di cui abbiamo sentito parlare anche in queste nell'introduzione che hanno preceduto il mio intervento rispetto alle quali i tentativi della burocratizzazione o del controllo formale e istituzionale devono cedere le armi non riescono
A governare un processo che appunto questa caratterizzazione di illegalità così vistosa e anche di imprevedibilità così così significativa
Illegalità e imprevedibilità che l'Italia come peraltro molti altri paesi cerca di contrastare continuamente con processi di regolarizzazione l'interno dei quali si attua uno scambio tra legalizzazione e visibilità cioè si offre la possibilità coloro che comunque sono arrivati
Di diventare invisibili cioè di diventare soggetti che quindi in qualche maniera possano essere
Recepiti accettati e quindi può in qualche maniera governati appunto in cambio di una legalizzazione
L'ultima l'abbiamo appena avuta il Censis ha fatto un'indagine intervistando immigrati che dicembre erano in fila presto davanti alle questure per compilare le domande di regolarizzazione
è emerso come la buona Lagra stragrande maggioranza di questi fossero immigrati che già lavorano l'ottantasei per cento ci hanno risposto di lavorare già certamente però il lavoro svolto da queste persone in larghissima maggioranza irregolare è una stima da noi elaborato in quell'occasione dice che la regolarizzazione di questi immigrati potrebbe portarci all'emersione di mille duecento miliardi anni di contributi sociali e di settecento miliardi di evasione fiscale questo solo per citare un dato
Nelle dimensioni abbiamo abbiamo potuto stimare di irregolarità all'interno di questo di questo ciclo quindi
Un punto importante dal punto di vista dei paesi che si trovano confrontati in questo fenomeno credo che sia proprio questo cioè la fase molto particolare
La quale ci si trova in questo momento una fase appunto nel quale l'elemento dell'illegalità e dell'imprevedibilità è diventato assolutamente preponderante
E questo come evidente mette in discussione radicalmente per ciascun Paese coinvolto
Le capacità di reazione rispetto alle politiche della prima accoglienza alle politiche del visto alle politiche delle regolarizzazioni quindi alle politiche anche di nuovo nei confronti degli altri paesi ai problemi della reciprocità per esempio
Nei confronti dei Paesi di provenienza
Un secondo punto importante credo che sia quello relativo alle questioni della coesione sociale interno a ciascun Paese non
Assolutamente evidente che in presenza di flussi di flussi ormai abbastanza importanti e rilevanti
Gli elementi di coesione interna di un Paese non rimangono più quelli di prima cioè la vivibilità la possibilità di convivere
Sia con questi cittadini stranieri ma anche di rene nei territori del del
Nei quali questo fenomeno si svolge anche tra gli stessi italiani tra gli stessi connazionali assume dei connotati totalmente diverso
Non è quindi diciamo scollegato da questo il fatto che l'Europa si sente in qualche maniera minacciata da questo problema anche se ufficialmente tenta di mantenere la freddezza e la calma di fronte alla questione
è stato scritto che nella situazione europea si sta passando dagli steccati ai ghetti sono caduti gli steccati che dividevano aree precise del mondo dell'Europa in modo particolare ma l'Europa sente fortemente il rischio della creazione
Di ghetti interni alle alle alle singole nazioni interni ai territori che ormai si sono in qualche maniera avviati verso una unificazione è una integrazione progressiva
Questa fase storica questa fase sociale peraltro una fase nella quale l'individualismo è già di per sé imperante indipendentemente dai fenomeni di migrazione nelle nelle società moderne la Società italiana non fa eccezione
Sono caratterizzate da forti sentimenti di alterità nei confronti dei diversi ma prima di tutto nei confronti dei diversi dal punto di vista generazionale
Un'indagine che con il mio istituto ripetiamo periodicamente tenta di misurare il proprio il sentimento dell'alterità del del sentirsi lontani da altri soggetti ogni volta domandiamo
Se ci si senta più lenti lontani da individui di altra generazione di altro sesso di altri etnia di alta classe sociale
Contrariamente a quello che ci si potrebbe aspettare non è l'altra etnia che spaventa di più gli italiani dichiarano ormai da diversi anni di sentirsi l'onta e soprattutto da individui di altro generazione poi da individui di altro sesso e poi da individui di razza e classe sociale infine da quelle di altre etnie
Però non possiamo nasconderci che la differenza a livello etnico de vacca dei re su un terreno di difficile diciamo espressione di sentimenti di comunanza di sentimenti di identità di scambio e di cooperazione
Quindi va a incrementare una situazione di difficile accoglienza che appunto
Riscontriamo nelle nostre famiglie riscontriamo nelle nostre città nei luoghi di lavoro nei luoghi di vita ma che certamente
Finisce per coinvolgere anche questa importante dimensione della differenza la differenza etnica
Una società peraltro quella occidentale avanzata che è caratterizzata dal dalla caduta dei grandi conflitti ideologici precedentemente in mano avevano la vita collettiva e dalla invece estrema ricorrenza di una micro con conflittualità diffusa ormai la conflittualità le tensioni
Si sviluppano prevalentemente nella quotidianità nella vita quotidiana nella vita di tutti i giorni nel proprio ambiente di
Ita ecco di nuovo che l'immigrazione la presenza di individui con così importanti differenze ecco così gravi problemi che vengono a comparire in maniera così improvvisa difficilmente
Governabile all'interno della nostra vita vanno ad alimentare anche questa dimensione della micro conflittualità quindi per concludere su questo secondo punto che riguarda la
Diciamo rivoluzione che si viene a determinare all'interno delle società nel momento in cui compare un fenomeno immigratorio così importante
Direi che ci muoviamo tra sentimenti di rimozione est e sentimenti di ansietà culturale che è anche un Paese come il nostro come l'Italia abituato da secoli se non da millenni ad accogliere
Popolazioni estranea alla propria diritto in vari motivi dalle più varie provenienze anche un Paese come questo sente appunto di di di vivere con grande difficoltà
Con sì certo spinte forti all'assorbimento e alla
Quasi inglobamento per certi versi quasi all'assimilazione silenziosa e pacata di questi di questi individui così diversi ma che
Continuamente corre il rischio di veder risorgere
Elementi di invece di rifiuto e di in qualche caso addirittura di spinta aggressiva se non di criminalizzazione
Rispetto a questi nuclei di individui con caratteristiche così differenti e con problemi così gravi
Un terzo aspetto che i Paesi moderni si trovano sicuramente a dover rivedere alla luce dei flussi migratori l'intera questione dello sviluppo economico e sociale del proprio Paese della propria nazione
L'inclusione e l'esclusione di questi individui di questi soggetti emigranti diventa in sostanza il metro della solidarietà rispetto a
La capacità di rilanciare di rivitalizzare i processi di sviluppo i processi di crescita che tante difficoltà incontrano in questo periodo in Italia in Europa e il mondo del lavoro all'interno del quale questi nuovi occupati queste queste persone che che vengono soprattutto alla ricerca di una di una collocazione professionale viene a trasformarsi radicalmente ci si domanda continuamente se queste persone potranno contribuire in chiave propositiva anche al rilancio di nuovo occupazione di nuove attività produttive
E l'area delle politiche sociali a livello locale abbiamo aree nel nostro Paese che sono caratterizzate da
Diciamo una tradizione di buongoverno di grande capacità di regolazione dei conflitti e dei fenomeni sociali al proprio interno
Abbiamo aree soprattutto le grandi aree metropolitane che sono caratterizzate da tali livelli di dispersione e di frammentazione da rendere quasi impossibile a un governo adeguato della situazione
Abbiamo aree dell'emergenza e spesso della latitanza dove a volte alcuni i soggetti deputati a occuparsi del fare no no non riescono assolutamente ad aggredirlo perché pesa sulle loro spalle il retaggio di una tradizione di difficoltà da questo punto di vista in questo in questa differenziazione articolazione di situazioni all'interno del paese ci sono alcune costanti la prima lo sfruttamento criminale di alcuni di questi cittadini stranieri che vengono coinvolti all'interno di filiere di criminalità organizzata vuoi per i flussi stessi con i quali arrivano illegalmente ma poi per la microcriminalità per la prostituzione per lo sfruttamento sessuale dei minori
Ci sono aree di tensione urbana particolarmente acuta nelle quali ricorrentemente emergono situazioni di grande difficoltà
Ci sono questioni gravi che riguardano l'alloggio che riguardano la tutela lavorativa in poche parole tutta l'assetto organizzativo ma soprattutto diciamo dinamico della dello sviluppo economico e sociale di un Paese viene messo in discussione va ripensato alla luce di questi flussi migratori di questa di questa componente che che viene che viene inserirsi in maniera così radicalmente diverse così problematica all'interno del del Paese e quindi le politiche del lavoro le politiche della casa le politiche del welfare le politiche giustizia ne vengono investite con grande difficoltà ovviamente perché se ne deve occupare perché deve reagire
Quarto punto le questioni più specifiche della tutela e della promozione dei soggetti e degli individui immigrati
Il dibattito nei Paesi occidentali avanzati rispetto a cosa debba significare oggi politica sociale politica di welfare è molto sviluppato ma viene anch'esso acutizzato e messo in crisi dalla presenza dei con cittadini stranieri
Si discute molto oggi sul problema se le politiche di welfare debbono essere prevalentemente politiche di tutela o piuttosto politiche di promozione politica di valorizzazione dell'individuo
E quale altra soggetto Rita sociale mette in evidenza con maggiore chiarezza la contrapposizione l'alternativa tra questi due spetti la necessità
Di capire come possano trovare una qualche armonia tra di essi
Ricordiamo che gli immigrati quando arrivano presentano problemi di appunto tutela e rappresentanza soprattutto dal punto di vista su Ciani ed economico la prima cosa di cui sentono l'esigenza di trovare risposta a una domanda di occupazione di reddito di alloggio
Ma poi non appena questa prima questo primo livello di esigenze viene in qualche maniera soddisfatto anche parzialmente
Emergono forti esigenze di tutela e di rappresentanza di carattere culturale e poi di carattere politico nel senso della partecipazione politica per esempio con l'idea col voto amministrativo a livello locale e con la rappresentanza presso le istituzioni del proprio territorio
Nel percorrere questa trafila dalle rappresentanze della tutela sociale ed economica quella culturale a quello politico istituzionale
I livelli della delusione della difficoltà sono spesso molto elevati se noi chiediamo agli immigrati che cosa provano che che sentimenti hanno hanno provato in questa lingua soprattutto nelle prime fasi dell'inserimento nel nostro Paese
Ci troviamo di fronte a risposte solitamente molto positive rispetto all'accoglienza sociale della società civile nel suo complesso ma risposte molto preoccupate molto problema problematiche
Per quanto riguarda la risposta istituzionale a molti dei loro bisogni in particolare per quanto riguarda la casa
Quindi i percorsi della delusione tra la risposta dello Stato delle amministrazioni pubbliche da un lato le risposte della società dall'altra sono estremamente evidenti sono estremamente forti all'interno dell'esperienza migratoria
La cittadinanza come meccanismo formale per dare riconoscimento di partecipazione completo dei cittadini stranieri all'interno delle nostre società è anche un altro punto di grande problematicità al quale non siamo ancora riusciti a dare una risposta adeguata
Per numerosi motivi per la difficoltà delle procedure per il
Il conflitto che spesso viene sollevato tra appunto riconoscimento della cittadinanza da un lato e visibilità come minoranza dall'altra c'è chi sostiene che concedere la cittadinanza significa far perdere al al cittadino che le riceve una sua identità specifica che almeno in una prima fase dell'immigrazione
Lo rende più visibile con i suoi problemi pensiamo che nelle nelle alcune esperienze internazionali mi riferisco in modo particolare al Canada
Si reputa che sia importante che la prima generazione viva il più possibile
In poi in quartieri specifici vicini gli uni agli altri per potersi aiutare per poter imparare dagli altri immigrati che sono arrivati prima di noi e quali sono le procedure e le modalità di inserimento quindi c'è un problema anche difficile da un punto di vista proprio della dal punto di vista proprio concettuale di armonizzazione tra i percorsi del riconoscimento della cittadinanza quelli della riconoscimento della specificità come minoranza
C'è ancora sempre nell'ambito dell'welfare quindi delle politiche di tutele di promozione la grande questione di chi siano i soggetti intermedi che possano essere deputati a rappresentare ed esprimere le esigenze di questa comunità di queste comunità di queste collettività
Sono i soggetti associativi degli immigrati stessi sono le associazioni che piuttosto vengono costituite dalle popolazioni locali dalla società civile locale per rappresentare per aiutare per tutelare questi soggetti chi definisce le regole della concertazione e delle rappresentanze in un ambito così difficilmente governabile così difficilmente anche misurabile per tutti i problemi che abbiamo detto prima per quelli dell'illegalità a quelli dell'imprevedibilità
Ma forse il punto più importante dal
Dal punto di vista appunto delle politiche di welfare e in che maniera fino a che punto sia possibile attribuire a questo segmento di popolazione a questi a questi individui
Un contenuto di valori valorizzazione produttiva e sociale cioè si corre costantemente rischia anche l'Italia l'occorre dire rimanere rinchiusi in una politica prevalentemente centrata sulla tutela sulla protezione sulla
Prima accoglienza sull'emergenza senza mai riuscire ad arrivare al passo successivo cioè quello di un inserimento produttivo vado Rizzante che via queste persone la possibilità di dare il meglio di sé
Che li renda partecipi in prima persona delle possibilità di sviluppo sia nel Paese ospite che eventualmente nei Paesi di provenienza che ancora meglio in un contesto che si va sempre più internazionalizzati
Quindi di nuovo anche da questo punto di vista l'immigrazione costituisce una grande sfida nel senso delle ripensamento radicale
Delle politiche delle rappresentanze della socialità così come avviene per le popolazioni locali ma in maniera più forse accelerata e più problematica con l'avvento di queste di questi segmenti di popolazione diverso
L'ultimo punto che vorrei sottolineare
Appunto nel senso del delle difficoltà che un Paese si trova ad affrontare il punto relativo all'identità culturale e nazionale
è evidente che resta ed è stato anche detto da alcune delle introduzioni che i fenomeni migratori comportano Processi di multiculturalità anche se se non lo si vuole osé si cerca di evitarlo as avviene diciamo in maniera induttive spontanea del le diverse culture si trovano l'una accanto all'altra si trovano a convivere e quindi come tale
Come tali creiamo un contesto di multiculturalità ma forse meno accettato nemmeno considerato il fatto che man mano che il tempo passa da una semplice multiculturalità si passa per forza di cose alla situazione di interculturalità
Cioè si determinano degli scambi anche sembri Unali anche se limitati e parziali tra le diverse culture in particolare tra quell'autoctona e quella di arrivo e si crea quindi un contesto che in qualche maniera evolutivo e dinamico e finisce per trasformare la cultura originaria di un paese ci si domanda ma l'italianità nel caso specifico doveva finire come probabilmente si sono già domandati prima di noi dov'è finita la Germani TAR dove è finita
Identità francese dove è finita
O che cosa va diventando nell'evoluzione progressiva l'identità degli Stati Uniti d'America
Quindi c'è un problema di interculturalità da capire
E anche questo in qualche maniera da orientare da governare da fare accettare anche perché sicuramente non è facile accettarlo per un Paese che precede fino a poco tempo fa non non aveva dimestichezza con questo genere di problemi
C'è da considerare dal punto di vista dell'identità culturale quanto importanti siano ricongiungimenti familiari l'arrivo delle mogli l'arrivo dei bambini
Quanto importante sia l'associazionismo etnico come tutto ciò determini una residenzialità azione una stanzialità pull in quel quadro G di circolarità che dicevo prima
E quando un Paese come l'Italia sta
Facendo adesso diventa appunto metà in particolare di ricongiungimenti familiari quando nelle scuole cominciano ad aumentare di anno in anno le presenze di bambini stranieri
Ecco credo che allora il problema della
Modificazione del dell'assetto identitario culturale in modo particolare ma anche ideale ideologico di un Paese diventa un problema molto serio molto importante al quale bisogna trovare anche forme di risposta adeguate le situazioni di integrazione scolastica che stanno man mano
Procedendo nel nostro Paese sono anche queste estremamente differenziate non abbiamo situazioni di emergenza quasi totale nelle quali il bambino straniero che si trova
Solo un forse con succo solo uno due compagnie straniere in una classe italiana viene messo nelle condizioni di dover reggere quasi individualmente alle difficoltà agli insegnanti non riescono a attuare alcun tipo di processo integrativo nella politica del nuoto affoga come è già stata definita in altri contesti
Di immigrazione ci sono poi situazioni più avanzate nelle quali gli insegnanti e le autorità scolastiche sono riusciti ieri riescono a mettere in atto quanto meno un'intercultura lirismo passivo cioè
Una sorta di reazione passiva ma pur sempre una reazione alla confronto con delle culture diverse che attraverso i bambini entrano nelle scuole
Ci sono grazie a Dio anche situazioni molto più avanzate nelle quali le scuole gli insegnanti
Reagiscono attivamente creando situazioni studiate programmate intense di scambio culturale di analisi delle culture di origine certamente anche qui ci troviamo di fronte a una questione estremamente seria estremamente importante che mette in discussione gli assetti anche proprio formativi e culturali tutte le nostre politiche sociali e culturali che fino ad oggi hanno hanno creato cultura in questo Paese che bene o male hanno una storia hanno una tradizione hanno una continuità una continuità se vogliamo basata certamente sulla tolleranza e sull'accoglienza dei diversi precedentemente questi diversi non erano gli stranieri erano
Gli emarginati erano erano i ragazzi che provenivano da famiglie in difficoltà ma credo che appunto lo il salto verso un'accoglienza è un'integrazione di diversi che invece appunto provengono da contesti culturali spesso così
Così lontani è un salto molto grande è un salto che pone al paese a tutti i Paesi che hanno avuto a che fare che è un affare che fare con questo problema una modificazione dell'approccio soprattutto una
Apertura verso il cambiamento che se non è già dato in partenza dei per rapidamente radicarsi salvo rimanerne completamente schiaccianti perché credo che non possono esservi situazione se non di di estrema negatività che sia in grado di diciamo convivere con problemi di questo tipo senza riuscì reagire in termini di accettazione dell'interculturalità e di accettazione anche quindi della qualche maniera perdita o quanto meno trasformazione dell'identità originale
Ecco io mi fermerei cui spero che queste poche considerazioni possono essere utili per la discussione che seguirà grazie
Che non è una raccomandazione ma è una regola la quella di massimo dieci minuti ma l'argomento è questa nella relazione che adesso abbiamo ascoltato si è data una prevalente
Importanza alla situazione italiana anche se il problema dossier cercato poi di inserire in un siccome abbiamo la fortuna di avere invece persone molto rappresentative e di altri Paesi in modo particolare d Europa
L'utilità del messa in comune dei nostri punti di vista è proprio quella di confrontare
Le altre situazioni adesso il prima a cui do la parola se la l'ambasciatore brunch sono McKinley che il direttore generale dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni che ha sede a Ginevra prego l'ambasciatore
Senza incidere il braccio sembra Andreotti
& ma ardue oltre che Mario Pace nel lasciar fare inchieste fui Cannes che bilancio perché adesso Pacenza
Cioè nel a Ginevra
Pagò eccettuato c'è follow up buoni o accedesse serve fai che venga attivo oggi invece vinse
Ecco o Maione non da Palermo e ordinanza e scendere Farkas due otto
O oppure no Samoa e credo buoni interna ci prova asprezze avuto mai prescienza no va bene
Ai ai suoi Nemo accertamenti ordina il senso stesso Cavan Francia Angelo Anfols io in Puglia e vai Brescia costo suonare in mente schematicamente posso provarci anch'esso ovvero ridere ius poco Krupp tipo Andrew sforzo anche CPT ha reintegrato
No al luogo quel che lei di Andy Warhol SDI tranne nell'uovo
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E dire che questi minuti io le vorrei richiamare a vedere che cosa
Sì abbiamo una politica che ti invece che tipo di politica potremmo aprire nei confronti nei confronti del problema che è stato l'altro già ampiamente descritto o non vorrei sembrare non vorrei sembrare troppo vita o centri go ma tu e son proprio svizzero che ogni tanto su cui mi sono grattato adesso vale passato che dice Tuccia ripetibile nord o nei con Mascalzone
Ora attenzione questo non è un invito all'egoismo comasco Simone non finisce è la stessa cosa che mi dicono negli aerei se c'è bisogno la maschera d'ossigeno mettete palla prima voi perché se provata ma trovo suo figlio voi venite restate senza maschera d'ossigeno a voi è vostro figlio
Ecco in questo senso tutti sarete mi hanno donne comasco la sua Memmo ti fanno dell'ironia sul fatto che sia un proverbio svizzero
Ma così dunque
Secondo me se non vogliamo che i fenomeni descritti al punto due al punto cinque dalla presa con licenza
Diventino fenomeni che possono appartenere alla categoria con cui si può mettere un'etichetta che ancora non abbiamo nominato che quel razzismo sarà bene che perché l'Italia finora il razzismo non l'ha avuto perché non ho avuto il problema
Della convivenza di varie razze mandante non ci facciamo nessuna illusione di superiorità del degli italiani sulla razza umana e perché
Sordo per isolarsi italiana ci provano a convincere cinquanta Riva non ci riuscirono almeno per altro quindi basta
Se non è una cosa che la società italiana diceva europee in generale
Debbono capire bene e che la la multiculturalità è una cosa meno facile e meno
Elegante quando avremo realizzato salari saremo di quello che non sempre non sembra perché la multiculturalità significa che le persone con sistemi di valori assoluti che li guidò la loro vita diversi
Vengono a convivere scoprendo immediatamente che non sono assoluti ma relativi scoprono la relatività dei valori assoluti e che significa che perdono i valori assoluti
Poderoso basta secondo me in questo modo è un pericolo che ne dobbiamo tenere li dobbiamo tenere conto e lo dobbiamo tenere conto
Quando vogliamo fare esprimere il nostro impegno sociale
Dichiarandoci disponibili aprendo le braccia chiunque perché potremmo fare un danno a noi alloro la gravità del problema del problema ma delle migrazioni d'aria
Ed è stato già sottolineato è stato dovuto etto questo è un problema che qui per durare non è un fatto occasionale è un problema strutturale Mate siano un problema strutturale
E può anche avere aggravamenti improvvisi e può avere anche fasi acute per esempio allevatore delle piramidi era già una fase acuta il crollo delle piramidi
In Albania è stato la fase acuta ma la situazione della Russia per esempio rischia di fare nella Russia una una gigantesca Albania io cinque anni fa quando mi sono visionato su questo argomento dissi la Russia forse non sarà quel problema oggi non sono più convinto che la Russia non posso diventare una sorta di Albania amplificata non so più quante volte
Duecento volta più
Già ecco no no duecento duecento cioè
Questo perché che mi sono sono ma poi ci manca adesso voglio anche Paolo iettatore ma ci sono anche altri eventi acuti possibili per esempio la distilla le immigrazioni interne in Algeria stanno concentrando la popolazione in una fascia di Montagni costiere assai instabile
In un evento sismico in quella zona
Program una catastrofe de de de di cui l'intervento ma raccoglie che sarebbe indispensabile oppure la crescita andare la cresta urbana del Cairo con superfetazioni che abboccano gran parte delle strade prenderebbe un incendio un evento catastrofico i pompieri avrebbero neanche entrare anch'esso volevano rivoli quindi fermo qui
Quindi noi dobbiamo avere la possibilità droga ne prevede l'ipotesi che il tuo nome no non non può essere fronteggiato da undici le strutture per ricevere il trecento cinquecento mille sbarchi al giorno potremmo anche trovarci di fronte a farsi acuto molto più gravi
Quindi dovremmo da vero e a non subire passivamente il fenomeno ma a vere
Delle idee chiare su che cosa possiamo fare che cosa vogliamo fare rispetto ad esso secondo me dobbiamo distinguere tre problemi dal punto di vista dell'interesse dell'IVA cioè non abbiamo tre tre tre problemi mediocre politica diversa uno è un problema di popolazione di politica la popolazione uno è un problema di politica dalla forza lavoro è uno ha un problema dei rifugiati
L'Italia è un Paese per la popolazione
Qualcuno ha fatto in conto che il deficit delle nascite in Italia può riassorbire in cinque anni tutto il sovra più o delle nascite in Albania
C'è pure qui potrebbe riequilibrare la struttura by saremo come vuole dream cinque anni
Lo spostamento degli un numero sufficiente di giovane dalla dato il deficit e Maggi che gli avete non nasce in Italia è questo il problema popolazione o bravo anziani si affronta con dei criteri non lo so si possono inventare sono voglio ma si possa inventare delle leggi per cui sì sì sì è pace facilitata l'installazione Eataly di famiglie con tre figli avviso tredici approdo è un esempio così puramente ma questo è un tipo di problema Chico anche in teoria scegliere dei paesi privilegia facciamo sempre a casaccio l'Argentina un Paese accolto milioni di italiani in passato
Rischia di avere dei problemi
C'è un rischio di avere dei problemi per cui un flusso inverso si potrebbe provocare
Di Paola l'integrazione sarebbe infinitamente minori
Li ho in qualsiasi altro Paese alias problema la forza lavoro proprio la forza lavoro e il problema che noi abbiamo
Un certo numero di inviti che gli italiani non vogliono più che gli italiani si possono permettere il lusso di non voler più fare beh questo si può risolvere con dalle comode voli di tipo diverso con l'immigrazione secondo me di tipo non permanente cioè la mia idea è che gli immigrati la ma con grandi quote degli immigrati non vorrebbero portare la familiarità del resto voi lo vedete la comunità più importante dei nostri immigrati è quella marocchina
Ma se guardate il numero dei bambini nelle scuole per nazionalità i marocchini arriva al tredicesimo posto
Per quale motivo i marocchina rimato diciamo posto perché considerano l'Italia un Paese immorale
Dove portava loro famiglie
Perché noi crediamo che questi sì CPP famoso Max Frisch e disse per la per la Svizzera
Ma abbiamo bisogno di braccia e sono avvenuti in uomini ha scoperto questa cosa che non tra le braccia e c'erano uomini va bene
Ecco dicendosi crediamo di importare lavoratori non sappiamo e quelli sono gente commodoro morale una loro visione del mondo saranno conservatori possiamo giudicare politicamente conservatore ma è certo che loro preferiscono tirare la famiglia al Paese
Perché la porto Maritan perché poi alla fine ebbene perché di tanto in tanto noti senza non solo con altri francesi l'hanno fatto senza mai più senza chiudere le porte facciamo scrivere i cancelli
Come se stessimo per chiuderle a quel punto lì mica che uno chiesta qui sei mesi otto mesi poi va Marocco per la stagione della della del raccolto
Si riposa perché qui fa una vita d'inferno dormendo Moscato di Catone eccetera e ritorna qui teme che a un certo punto dovrà scegliere
Tra se si chiudono le porte tra il paese dove lavora è il paese dove gli piacerebbe vivere tenete conto che con quello che guadagna qui e li fa una vita decente
Al paese d'origine non so dire la famiglia in un mondo più un morale ma tiene alla famiglia insinuazione socialmente più elevata rispetto alla società locale
Quando vede che a un certo punto dovrà scegliere tra non poter più tornare la prossima volta che va a trovare la famiglia o portarsi subito la famiglia fa la scelta dolorosa di portarsela qui spesso a qua quando non ancora raccolto
Quel risparmi risparmi che penso che pensa riteniamo necessari per poter installare bene e quindi finisce in qualche periferia in qualche baracca insieme
Agli elementi di scarto diciamo dalla società più marginali della società occidentale per cui questa famiglia di veramente a contatto con un mondo che non solo luci ma pure noi consideriamo assolutamente privo di ogni moralità
O comunque estremamente degradato
Se se sale del l'immigrato di se il lavoratore temporaneo diciamo gode avesse un permesso sente di un permesso senza scadenza per entrare per uscire da solo
Per ragioni di lavoro e deve sempre sul fatto compensare comunicato con le impronte digitali e il DNA quello che volete ma deve essere assolutamente non porterebbe la famiglia in e come insegna la storia del foulard islamica in Francia eccetera eccetera i problemi cominciano seri cominciano quando ci sono
Le famiglie come ci sono bambine di una originaria cultura profondamente diverso che bisogna in qualche modo integrarlo archivi integrare e poi non siamo anche più sicuri livore l'integrale che quando scoppiò la cosa attualizzando il Parlamento francese si divise a metà certi dicevano
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I rifugiati mentre per popolazione e forza lavoro negoziale delle quote per i rifugiati anzi possano avere cuore
Bisogna bisogna prendere quelli che sono i pericoli sogna prenderli e lì diciamo così e dove la carità non finisce con se stessi
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Dalle statistiche del mille novecento novanta sede ultimi che abbiamo a disposizione sappiamo che in questi quindici Paesi vi sono diciotto milioni di immigrati
Pari quasi al cinque per cento della popolazione residente
Dodici milioni sono non comunitari
Non comunitari cioè provengono sì extracomunitari
Succede a chiederci quale incidenza hanno nella società europea questi diciotto milioni di persone
L'attuale Europa e un punto vi arrivo di una unità abbozzata per la prima volta dall'Impero romano
Che poi ci fronto mo'anche a causa dell'immigrato immigrazione germaniche
L'unità europea su si ricompone successivamente molto faticosamente nel Medio Evo attraverso il Sacro Romano Impero
Ma successivamente ancora viene rimessa in crisi dagli Stati nazionali per approdare ancora lentamente
E ancora faticosamente ai nostri giorni alla elaborazione dell'Europa unita
La nuova Europa è questo che mi interessa sottolineare la nuova Europa sorta in ciascuno di questi grandi periodi storici si è presentata sempre più ricca della precedente
Quindi l'incidenza delle migrazioni nella nascita dell'ANT Nuova Europa che sempre più ricca della precedente è un dato storico inconfutabile
E proprio in base a questo dato storico denigrazione non costituiscono di per sé un fenomeno negativo una patologia sociale per il tessuto una patologia di sono sociale ma sono dinamiche positive
Che lentamente elaborano una realtà sociale più ricca che l'Europa per il domani
Concludo pestare nei termini
Che ci sono stati assegnati
Ecco perché nelle nostre analisi sociopolitiche e anche socio religiose non possiamo non dobbiamo fermarci agli inevitabili aspetti negativi delle migrazioni
Alla fase di emergenza
Ma occorre ricercare la ricchezza sottesa nell'emigrazione quindi ottimismo perché sta nascendo una nuova Europa più ricca della precedente grazie
Prega di prendere la parola l'onorevole Giacomo a lei subito dopo l'onorevole Federal Maher
Invece il quesito dicevo mi assilla conversione Alcide De Gasperi droga filo nero degli abiti se ne settantotto colloca internazionali
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E Creed Albéniz quindi dovunque messe avevo posto
Gli ha detto liti tiferò
Pure reso Historic
Me ha preteso progetti Kimi palesarsi poi scese sugli avrei trovate in un voto
E Tissot Theatre tutto
Lo prova mi esce dall'ipossia quello lo Fracchiolla Livolsi aspirazioni personali
E elise
Ora alleati anche oggi ma sceniche o nel libro si attui la Ciotat Italia adesso in pensione con Polo frontiera anche a Riga
Ci ponessimo
A Penati in modo Coppola un futile e Xiang
Desidereremmo costato il mio specchio passione di un limite maschio illegale diciotto F ha fame di migrazioni illegali quel primo destini
Quindi esponenti o passione ed immigrazione illegale offeso odierni sei
Dal fiume partono del libro per il Pagliara adatti professor non è quello il ministro al atipiche di Schiff quattordici euro
Una quattro se se tale sito inglese attività ed Traffic detto il ma
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Molte grazie dolce la parola al dottor Alessandrini che ha di recente fatto un relazione molto importante
Per l'organismo nazionale di coordinamento per politiche d'integrazione sociale
Degli immigrati quindi credo che ci può portare
Testimonianza molto aggiornata su questo tema
All'organismo che abbiamo insediato piglia dieci dicembre in attuazione del Testo Unico la nuova legge sull'immigrazione
Acquista a questa missione cioè è costituito fondamentalmente da amministratori locali regionali provinciali e comunali e
Intende
Sostenere animare
Lei iniziative politiche locali di integrazione perché l'integrazione non può che venire a livello locale confrontare esperienza
Detto questo voglio fare soltanto due rapidissime considerazioni la prima
E questa della dimensione europea insomma noi possiamo girare come vogliamo
Ma
Certo Amx perdano ha fatto un passo avanti
Il collega tedesco dice la politica non ce la fa ma c'è un punto che è il punto decisivo come noi possiamo immaginare
Di fare politica dei flussi
Di fare
Politica di intese ed accordi con i Paesi da cui provengono i i cittadini stranieri
Come immaginiamo anche di fare una seria politica di relativamente alla cittadinanza legale oggi anche nel nostro Paese il governo aperto
Il ragionamento sul cittadinanza come immaginiamo di fare in questo ciascuno per conto proprio dove dico ogni Paese dell'Unione Europea per conto proprio sapendo che ognuno degli atti
Che si fa in Francia si fa in Italia
Si fa in Germania o in qualunque altro paese europeo a un'immediata incidenza su tutti gli altri cioè qui noi cioè era assurdo cioè ci troviamo in una situazione veramente assurda perché come la Germania decide il problema della cittadinanza con tutti i problemi che abbiamo visto questo significa che lo decide lì per quelli che stanno in Germania ma questi divento città per la mobilità per ormai la liberalità eccetera diventano cittadini europei e quindi soggetta all'idea che nel nostro Paese come è possibile che nel nostro Paese si diventa cittadini italiani
In dopo dieci anni e poi in altri Paesi si diventa dopo cinque anni o dopo tre anni
La cosa proprio non è quindi c'è questo problema mi sembra ed è patetico anche patetico in senso buono
Senso il nostro Governo i nostri ministri il presidente del Consiglio ogni volta che ci troviamo di fronte a una grande emergenza a partire dalle Puglie si invoca l'Europa ma è una giaculatoria cioè ne già curatore son buone perché il buon Dio c'è sul serio i santi ci sono ma nel nostro caso è una giocatore proprio fasulla perché si invoca un'Europa un'Europa che non c'è
Seconda considerazione
Io credo che
Siamo in terra di Puglia e quindi siamo in terra di grande emergenza
Però io credo noi dobbiamo essere profondamente consapevole e emergenza continua però lo dobbiamo essere consapevoli che il fenomeno dell'immigrazione arriviamo ultimi in Europa
è un fenomeno che nel nostro Paese ormai a un tasso altissimo di stabilizzazione
Noi continuiamo a parlare di emergenza ma le emergenze una marginalità certe drammatiche come tutte le cose drammatiche e su tutti i grandi mass media eccetera eccetera però il fenomeno grande maggiore dell'immigrazione nel nostro Paese e quindi milione
Dice Tadini immigrati che vivono nel nostro Paese stabilmente lavorano molti lavoro no in gran parte nelle regioni del Centro Nord imprenditori associazioni imprenditoriali dire questo da Mazara del Vallo
A a Bolzano nelle regioni del Nord Est gli stessi imprenditori se non avessi se non avessimo gli immigrati si fermerebbero erano non sapremmo come fare
Poi magari sono quelle stesse popolazioni che magari poi contraddittoriamente appunto hanno gli altri atteggiamenti la Lega e tutto quanto però poi però quelli sono sopra strutturali dispetto invece ai buoni livelli di inserimenti lavorativi oltre tutto poi andando a lavorare gli imprenditori scoprono che i livelli di formazione di
Dei cittadini immigrate i sono anche livelli medio-alti addirittura altri e quindi gli inserimenti professionali certo si comincia dalla chimica alla comincia le fonderie eccetera ma sono anche ma anche i livelli di rappresentanza io c'ho un'esperienza sindacale nella CISL dove scopriamo che nel Nord Est
Ma nel Nord in generale ormai moltissimi delegati aziendali di fabbriche eccetera sono immigrati votati dagli stessi nostri connazionali quindi somma c'è un processo di integrazione che sta venendo avanti molto importante e che è riferito appunto a questo grande
Processo di stabilizzazione degli immigrati nel nostro Paese
La ripetitività dei permessi di soggiorno
I matrimoni i ricongiungimenti familiari stanno raggiunge hanno dei ritmi di crescita molto alti
Sessanta mila ragazzi nella scuola italiana non non sono poco cosa
E anche lo stesso iniziative lo dico del ministero per la Pubblica istruzione ancora tutto molto disorganico siamo all'alba di tutto ma in termini di Intel Q di intercultura
Di apprendimento dell'Alitalia eccetera ci sono ormai sono centinaia e centinaia di scuole impegnati in questa direzione
Noi non sappiamo c'è nell'opinione l'opinione pubblica sa poco di tutto questo perché siamo tutti centrati su gli sbarchi giustamente drammatiche in Puglia su questa mascalzonata
In qualche modo della identificazione Milano eccetera immigrazione delinquenza
Fermo restando che cieco immigrati se non so per come qualche volta è spesso gli accogliamo sono facile preda della delinquenza quindi non bisogna far del buonismo sarebbe sciocco non mi misconoscere dico questo dato che i
Però questo è il fenomeno forte il fenomeno che dobbiamo affrontare
E qui noi abbiamo io credo non va sottovalutata e concludo insomma la legge di cui lo Stato italiano dispone che è una buona legge una legge avanzatissime i problemi attuali ma come sempre nel nostro Paese
Cioè questo ruolo forte alle Autonomie
E questo questi due principi fondamentali che ci sono dentro la legge
A livello territoriale la collaborazione interistituzionale
Da un lato e dall'altro la concertazione sociale cioè la chiamata in causa di imprenditori sindacati l'associazionismo di tutela
L'associazionismo anche di rappresentanza di questi immigrati noi credo ecco qui rispetto ad altre esperienze europee secondo me noi siamo molto
Ritardati rispetto alla promozione dell'associazionismo degli immigrati perché integrazione perché il nostro problema oggi è quello dell'integrazione l'integrazione si fa con i soggetti che sono soggetti attivi che sono soggetti partecipi
Anche permettetemi una battuta veramente concludo anche
La gestione di molte attività di integrazione soprattutto quando queste sono culturali e quindi la presenza dello straniero è fondamentale perché l'integrazione culturale diversamente non si farà
Spesso e troppo affidata anche al nostro associazionismo di tutela
Perché ci sono dei rischi perché intorno a queste cose nascono tante altre cose mentre io credo noi stessi dovremmo incoraggiare una presenza attiva e io una politica per sviluppare l'associazione cioè per vedere chi sono i leader ma non i leader quelli fasulli perché devono avere i finanziamenti di Der veri cioè quelli che hanno veramente una rappresentanza e quindi le forme associative e così via cioè io credo che queste poi ci sarebbe il grande tema ma eventualmente se domani ci sarà questo dell'integrazione
E c'è questo del modello di integrazione anche qui bisognerebbe riflettere molto quale modello di integrazione che in Europa ne abbiamo visti diversi abbia sentito qui l'onorevole
Ma lei che dice per l'Inter l'immigrato deve integrarsi ovviamente dobbiamo rispettare la sua dignità
Il nostro modello così come lo vuole lo street Parlamento italiano forse un modello diverso c'è un'integrazione che invece è un processo continuo di contaminazione reciproca dove l'obiettivo è veramente più che la multicultura che divide piuttosto il link dell'intercultura e cioè la società cui pensiamo noi a una società che è diverso sa sa proprio perché nel rispetto dei valori universali però nel rispetto anche delle reciproche identità arriva qualche cosa che il nuovo per noi e per loro probabilmente ma questo sarebbe un discorso complesso vi ringrazio
Prodi prendere la parola
Onorevole Giuseppina toppa lì cova e vicepresidente del Parlamento albanese
Allora la ringrazio presidente Andreotti
Ringrazio senatore Benazzo la di aver organizzato questo quello che un sull'emigrazione che un problema un tema di giorno specialmente per noi albanesi otterremo i qui in Italia Italia
Io nel mio discorso ho pensato di dare gli elementi principali delle fasi della della migrazione albanese qui in Albania le cause e le loro caratteristiche
L'Albania arrivò negli anni novanta come il Paese del tempo proibito del movimento proibito dell'emigrazione proibita
Dopo il crollo del comunismo e l'apertura l'Albania si trovò non soltanto Comont paese con emigrazione chiusa
Ma anche il Paese dove venticinque per cento della popolazione aveva passato i tuoi prigioni politici di appartamenti dal portamento i politici siccome il paese più povero d'Europa è uno dei tre o quattro Paesi
Più poveri del mondo con una disoccupazione dichiarata e nascosta tra le più alte per non parlare poi dei salari che erano più bassi anche della di quelli della Corea del Nord
Proprio a causa di questo collasso economico negli anni novanta l'Albania ebbe emigrazione più massiva in Europa di questo secolo un'emigrazione che era più simile a un esodo biblico
L'emigrazione si valutava come una delle principali vie per affrontare la vita e garantire la prospettiva specialmente quella economica individuale familiare della società albanese
I flussi migratori negli anni novanta novantadue non sono stati controllati
L'emigrazione era una variabile non soltanto dei bisogni economici ma anche un prodotto delle tensioni sociali e politiche nel Paese
Negli anni novantadue novantasei l'emigrazione era col nome cala non era più così massiccia anzi stava calando sì cantierizzata dal fatto che la maggior parte degli emigranti non volevano rimanere per sempre nei paesi ospitali ma volevano ritornare in Albania
Ma dopo la crisi di del novantasette l'emigrazione legale e di legale aumento
E divenne incontrollata attualmente da uno studio Dio o Erchie risultati e quarantotto per cento degli albanesi vogliono fuggire da Albania per non tornare più e questo per il fatto che in Albania non c'è lavoro la gente non si sente sicura nella sua integrità fisica ed ha perso anche l'ottimismo degli anni novantadue novantasei
Ma dentro questo flusso generale di immigrazione massiva con le sue dimensioni e la sua intensità esista anche il fenomeno dell'emigrazione del cervello d'Albania
Questa forma di emigrazione ha coinvolto specialisti qualificati intellettuali di tutte le sfere
Dall'analisi solo della élite intellettuale oppure dello strato più qualificato dell'intelligenza albanese
Risulta che il numero dei professione dei professori Tanno emigrato durante il Periodo novanta novantotto dalle università e istituzioni scientifiche del paese e considerevole
E rappresenta il trentacinque virgola otto per cinque virgola otto per cento del loro numero totale
Questo flusso è senza dubbio molto più alto di quello degli altri Paesi in transizione dell'Europa centrale e orientale
E rischia di aumentare il prospettiva da un testo fatto i novantotto risulta che il desiderio per emigrare oppure l'emigrazione potenziale degli intellettuali è quasi due volte più alta dell'emigrazione a valle
Naturalmente il dovranno Rino allontanamento ha conseguenze economiche sociali e politiche
In generale i dati testimoniano che fuori dal Vania si trova attualmente quindici per cento della popolazione
In un tempo che la pratica migratoria
Dei Paesi in sviluppo dei Paesi dell'Europa di essi Comanche le previsioni degli esperti suggerirono all'inizio degli anni novanta un flusso medio annuale
Di cinque o sei per cento della popolazione attiva così i ritmi dell'emigrazione albanese sono quattro o cinque volte più antichi ritmi medi normali del nostro tempo
Questo senza dubbio e anche a un componente molto importante del nostro regime democratico De Luca democratico
L'emigrazione degli albanesi avuto queste caratteristiche ritmo alto di emigrazione familiare grande flusso dell'immigrazione dei minorenni
L'emigrazione tenta di essere molto più alta nei maschi che nelle femmine durante il novantasette novantotto l'Albania ha avuto indici non normali nei rapporti emigrazione legale e clandestine
Un'altra caratteristica è l'ostacolo può più grande poi l'integrazione dei migranti albanese nelle società ospitali e questo per la vittimizzazione
La che minimizza azione della presenza delle comunità degli emigranti albanesi
Questa immagine e più un'immagine accreditato dalla stampa tv che poi il fenomeno oppure la pratica della presenza e delle loro relazioni con la popolazione del paese di luogo
Il fatto che gli albanesi sono occupate principalmente nei due settori marginali dei lavori neri e illegali la mancanza dell'attenzione del governo delle autorità albanesi
Per la loro integrazione fa la loro vita associativa comunitaria più fallita e senza peso
Questo ha fatto che gli emigranti albanesi siano stati non di rado parzialmente privati dei diritti legittimi istituzionali che gli appartengono secondo le norme di standard internazionali comunque
E io non posso non esprimere la mia gratitudine verso l'Italia gli italiani la Chiesa cattolica la regione di Puglia e volontari italiani per quel che hanno potuto fare per gli albanesi grazie
Prender la parola il dottor Franco Nobili la possibilità marinaio nell'alloggio di
Grazie presidente io sarei molto grato per
Avverto potuto partecipare a questo colloqui e
Interessante soprattutto non solo per i gli interventi introduttivi e la relazione della dottoressa Colli cenni ma per aver ha preso notizie particolarmente preziose da parte di tutti gli ospiti gli stranieri cercherei di portare un momento la nostra attenzione su quello che la problematica in Italia
Non
Non dobbiamo evidentemente farci scrupolo di esaminare la realtà nella quale viviamo anche se qualche volta saremmo un po'critici ma la necessità di riflettere per trovare soluzioni innovative tutte le problematiche alle quali assistiamo dal quotidiano credo che questo sia necessario opportuno sempre basandosi sul principio imprescindibile della centralità dell'uomo in una globalizzazione della solidarietà
E la nostra riflessione dobbiamo farla sia come cristiani sia come cittadini italiani come europei come uomini io
Innanzitutto la constatazione immigrazione all'attuale e cerchiamo di donare ogni sollievo e un'immediata accoglienza e oggi non solo un'immigrazione personale ma spesso è familiare
Ed è dovuta per vari motivi politici etnici
Sociali con la ricerca di un posto di lavoro e di un'ospitalità in una terra in cui vive nel pieno rispetto di cui ha diritto ogni uomo
A questi immigrazione se ne aggiunge una seconda che respingiamo che vogliamo combattere che va impedita ed è quella clandestina che spesso se non quasi sempre va ad incrementare la nostra criminalità
Essendo portatrice di delinquenza con traffici di droga di armi e di prostituzione
Certo ci vuole tempo e fermezza e pazienza
Ma questa pazienza va corroborata dall'ordine dall'intervento deciso rigido dell'autorità costituite
Si incominci quindi a gestire con fermezza il problema anche organizzativo dotando ad esempio le forze di polizia di mezzi informatici sofisticati e di uomini qualificati e specializzati
Perché facciano rispettare sempre le nostre leggi i nostri costumi le nostre tradizioni
Chi si adegua resti gli altri fuori con severità giusta ma dura
Certo non possiamo permettere che i malavitosi impuniti la facciano da padroni solo la nostra pigrizia e disorganizzazione può consentire che questo fenomeno permanga e non si conclude
Riportandosi all'immigrazione
A costo anche di sacrifici
Che è voluta e realizzata nel modo più fraterno
Comporta la necessità anche essa non si limiti al momento alla dell'accoglienza all'offerta di un alloggio temporaneo di un'assistenza sanitaria immediata neo d'un fitto spesso limitato nel tempo
Perché questo sia più facile essere risolto dobbiamo anche avere il coraggio di affermare che gli immigrati estrae con Ari nella stragrande maggioranza sono persone non solo perbene ma anche utili al nostro Paese come da parecchi è stato fermato
C'è una mano d'opera che assolve nel nostro Paese i lavori più ingrati e scomodi lavori tra l'altro non graditi e respinti dei nostri giovani indigeni anche se disoccupato
Troviamo infatti immaginare nel nostro Paese senza questa forza lavoro che rappresenta per ora il due per cento della popolazione
Solo chi si band agli occhi può fuggire di non riconoscere può fingere di non riconoscere questa necessità
Non dobbiamo neanche allarmarci dinanzi a me a masse multietniche e il prezzo come affermano nostri eminenti economisti della cosiddetta democrazia grazie
Cliccare
Per meglio comprendere il quotidiano che noi di che noi manchiamo oggi di una cultura vera degli immigrazione mentre al contrario siamo forse ricchi di una cultura dell'immigrazione
Si è ricordato delle dei milioni di italiani che nell'immediato inizio del secolo hanno cominciato ad emigrare verso i Paesi che offrivano un lavoro e una possibilità di stabilimento per loro e per le loro famiglie
Questi non hanno dimenticato il loro attaccamento al nostro alla loro patria e oggi sì
Se le statistiche che ci vengono fornite sono esatte dobbiamo dire che ci sono più cittadini italiani o figli italiani all'estero che in Italia
E non dobbiamo dimenticare neanche che l'emigrazione in Italia si verificò non soltanto verso l'estero ma anche da una regione all'altra sarebbe lungo ricordare ma un esempio nelle Marche
Nell'immediato dopoguerra Aristide Merloni
Non non accettò di andare all'estero e emigrò dalle sue Marche alle nel Piemonte in un tra prese un lavoro in una che trovo in officina metalmeccanica rientro impossessato così del della capacità professionale necessaria nella sua terra e oggi la Merloni è una realtà che onora non solo l'Italia ma che a conoscenza che tutti abbiamo ha stabilito attività e aziende all'estero dove non solo affatto un un ha dato un aiuto all'occupazione
Locale ma avendo dei benefici sul piano della minor costo della manodopera ha aumentato la sua competitività sul piano del mercato internazionale
L'immigrato da parte nostra non deve essere però possibile elemento del deprecato lavoro nero
Che permette spesso a chi se ne serve di corrispondere un ingiusto salario ad illudere i dove i dovuti contributi e l'imposizione fiscale traendone un ingiusto il criminoso profitto
Dobbiamo ovviare a queste chiediamo alle autorità competenti di perseguire anche sul piano giudiziario chi realizza iniziative di questo genere
Gli anni e quella che presso le nostre aziende sì creino delle scuole dell'isteria generi di per la formazione professionale di giovani degli altri paesi in modo che questi una volta
Preparati possono rientrare nella loro patria e creare a loro volta piccole e medie imprese anche sul piano artigianale
Riportando quindi una certa stabilità nei confronti dell'immigrazione verso del nostro Paese uno stabilimento in nella loro terra
Del resto io rivedendo un pochino così la documentazione tutto questo per chi non lo avesse letto Cherchi non non sapesse
Nelle Iberi costruttive della democrazia italiana che il presidente De Gasperi nel mille novecentoquarantatré pubblicò in tempo clandestino nella
Capitolo comunità internazionale previde che ci sarebbe stata con l'apertura delle frontiere in non solo in Europa ma con la indipendenza la data alle ex colonie da parte dei Paesi industrializzati e colonialisti
Che
Conosciamo non ci sarebbe stata una una violenta tale presente difficoltà di individuare come che Popper
Liberamente risolvere il problema delle migrazioni
E io vi invito di rileggere questo il capitolo che è molto molto importante
Abbiamo delle responsabilità anche come europei è stato detto da tutti e qui dobbiamo fare anche un po'una certa autocritica è vero che abbiamo abolito il colonialismo
Ma certo
Quando del colonialismo è stato abolito e ci sono state e sono state creati i Paesi
Indipendenti forse per mancanza di una classe dirigente politico di una classe
Capace sul piano dell'amministrazione
Della dell'amministrazione pubblica noi siamo rimasti delusi
Sul fatto che gli obiettivi che pensavamo di raggiungere creando Paesi dove la democrazia la giustizia sociale la libertà si sarebbero affermati e ci siamo invece resi conto che malgrado tutto l'apporto dell'aiuto che abbiamo dato
Oggi in modo particolare continente africano ci sono più dittature militari che democrazie
Come numeri
Ritenevamo che forse
Io debbo anche dirvi che e dobbiamo stare attenti a quello che si si scrive sulla Stampa
Sulla stampa italiana in modo particolare
Qualche giorno fa io rimasi
Impressionato in un giornale nazionale c'era la pubblicità perché si ritiri
Invoglia asse del cittadino ad acquistare la nuova Mercedes che costava ben duecentoventuno milioni perché era un modello nuovo capace di raggiungere risultati ottimali e accanto c'era la notizia che nel Sudan chi voleva poteva andare essendo stato essendoci ancora la schiavitù Hassan le centosettanta mila lire acquistarono stia ma vi sembra possibile che non si reagisca a una situazione anche di una responsabilità della stampa che avrebbe forse dovuto più
Interessarsi della schiavitù attuale che c'è nel Sudan piuttosto che reclamizzare una il nuovo tipo di ma
L'altra cosa come loro crei che dobbiamo cercare di rimediare
è quello degli aiuti internazionali che sono stati dati profusi per la creazione di infrastrutture nel campo energetico nel campo agricolo nel campo infrastrutturale e spesso per mancanza poi una volta realizzate vestì infrastrutture con finanziamenti
Europei o mondiali per mancanza di una di capacità da parte dei locali di mantenere infrastrutture stesse queste oggi sono quasi alla fine alla
Alla fine della loro capacità produttiva
C'è infatti una proposta a questo scopa per eliminare questa difficoltà che andiamo a constatare del professor Zamagni delle future donazioni che verranno fatte da parte della Comunità europea
Sì o no o regolate amministrate da una società civile sovranazionale che provveda non soltanto alla progettazione e costruzione ma alla manutenzione per dieci anni compresa la a creazione di scuole professionali per i locali che evidentemente debbano Polito P dieci anni prendere la responsabilità della del funzionamento di tali infrastrutture
Io credo che come cristiani dobbiamo avere un obiettivo quello di riportarci agli indirizzi della dottrina cristiano sociale in modo particolare quelli che dalla Rerum Novarum di leone decimo terzo
Arrivano a completarsi nella Centesimus Annus di papà Giovanni Paolo secondo
Non è possibile che oggi il venti per cento degli abitanti di questa terra abbiano la proprietà dell'ottanta per cento della ricchezza
Evidentemente c'è una discriminazione che noi non possiamo accettare così come non possiamo ricordare che si prende in esame quello che il Santo Padre a più volte suggerito
L'annullamento dei debiti dei Paesi poveri nei confronti dei Paesi industrializzati
Io credo che dobbiamo operare in questo modo far sì che il bene
Terreno sia distribuito in modo il più possibile
Uguale per se questo non facessimo o se non riuscissimo acché siano rispettati i diritti fondamentali della persona umana noi credo che non potremo definirci né cristiani Nephilim gran
Va be'Claudio Azzolini dopo di lui parlerà
Grazie al collega va bene perfetto
Grazie presidente io ringrazio innanzitutto la Fondazione De Gasperi per l'invito rivoltomi
Alle grandi anche per l'iniziativa della quale effettivamente tutti ci rendiamo conto c'è un grande bisogno
C'è bisogno di conoscessi c'è bisogno di comprendersi c'è bisogno di costruire insieme
Questo passaggio al terzo millennio c'è bisogno soprattutto di chiarirsi perché ci sono molti punti oscuri sui quali se non abbiamo una chiarezza di vedute evidentemente tutto il cammino sarà sempre più difficoltoso
Io dalle stimolazioni tante a dire la verità della dottoressa Colli Shelley
Farei un come di un intervento abbastanza mirato quello che va per dire dalla tolleranza alla cultura dell'accoglienza
Il caso della Puglia è emblematico e in effetti questo nostro terzo millennio abbiamo visto che abbraccia i problemi principali dell'area mediterranea proprio quello dei flussi migratori
Ad un'Europa ricca e industrializzata con un tasso di natalità in calo ed una popolazione sempre più anziana
Corrisponderà un'area mediterranea costituita prevalentemente dai Paesi arabi con una popolazione in notevole crescita
Per lo più giovani
In cui le risorse saranno disponibili ma sempre e più ridotte
La conseguenza di ciò sarà un aumento dei flussi migratori evidentemente una bomba umana tra virgolette con cui la nuova Europa quella di Schengen per capirsi dovrà fare i conti e un'altra fonte di flussi migratori verso l'Unione Europea proviene dalla regione balcanica lo abbiamo detto è stato ricordato curdi albanesi kosovari da altri spinti dalle guerre che insanguinano la Regione spesso hanno come unica via di salvezza alla fuga verso l'Europa elitaria e la prima tappa di questa via crucis la Puglia la principale regione di frontiera
Questa regione attraverso una serie di testimonianze ha dato prova di grande capacità nell'accoglienza
Quotidiana e ha mostrato valori di alto civismo
Non a caso alcuni deputati europei e più spesso abbiamo proposto la popolazione del Salento lo ricordava il Presidente Distaso un suo intervento per il premio Nobel per la pace ci sembra un atto concreto
Per testimoniare a questa civiltà del Salento un riconoscimento universale
E parlavamo della cultura dell'accoglienza io credo che il tempo a disposizione non mi consenta un approfondimento come pure meriterebbe di esser fatto voglio solo ricordare che nel dicembre del novantasette
Nel corso del secondo forma civile o meglio che si è svolta a Napoli a seguito della seconda Conferenza intergovernativa tenutasi a Malta guardi dopo quella di Barcellona
è stata dedicata alla tema dell'accoglienza un'intera sessione
E in quel contesto ben due mila quattrocentottanta rappresentanti dei paesi dell'area mediterranea hanno approfondito questo tema e credo che la sintonia con lo spirito salentino sia stata veramente la più rimarchevole
Devo anche dire che
Mi riservo di fare aveva la presidenza agli atti di questo secondo forme che ho qui con me e sono abbastanza illuminanti per le cose che si possono e si devono fare perché ascoltando gli interventi di quanti autorevolmente mi hanno preceduto io rileggo quella documentazione e trovo che c'è grande convergenza su alcuni spunti e su alcuni aspetti
E il tema della pace evidentemente e quanto mai complesso e richiede la sicurezza non solo dal punto di vista militare ma soprattutto la sicurezza delle identità lo ricordavano
Poc'anzi i colleghi che ci hanno preceduto mi hanno preceduto molti popoli
Difatti non v'è dubbio che scelgono di andare via quando sentono minacciata non solo la sicurezza fisica ma anche la sicurezza della propria identità questo un aspetto rimarchevole che va tenuto in debito conto
Devo anche dire che l'impegno che noi abbiamo profuso in termini Parlamento europeo negli ultimi tempi e un impegno che vanno nella direzione giusta non a caso lo scorso anno a Bruxelles abbiamo dato vita al Parlamento euro Mediterraneo io stesso nel loro di farne parte
Tra i quarantaquattro esponenti del Parlamento europeo per quanto riguarda la mia persona in rappresentanza del gruppo Popolare Europeo
E in quel contesto io sono sicuro che verranno elaborati confronti e saranno adottate soluzioni che poi potranno utilmente ricadere negli stati membri di appartenenza ma qui ancora una volta si pone direi indifferibile l'esigenza per il Parlamento europeo lo richiamava anche il dottor Nobili poc'anzi di una politica estera e e di difesa comuni ma d'intesa nel senso più pure genuino del termine perché evidentemente una volta che il contesto comunitario oggi a quota quindici a Brema e molto di più
Aveva bisogno
Di
Politiche di integrazione ma soprattutto di politiche interculturali
La prossima settimana Napoli ospiterà ancora io sono felice che la città dalla quale provengo via spazio a questi confronti di come dire interculturali e il movimento di ogni anno europeo si è fatto carico di questo incontro interculturale in chiave laica mi sia consentito di dire il proprio per dare libertà di espressione
Ricorrendo a quel concetto incontrarsi conoscersi costruire insieme questo domani
Che non è lontanissimo e già alle porte quello del terzo millennio abbiamo bisogno di lasciare ai nostri figli una testimonianza di concretezza ma soprattutto una testimonianza di buona volontà
E chi è in grado di dare testimonianze più che insegnamenti perché ci sono sacri testi che ce ne danno in abbondanza vorrei dire abbiamo citato il dottor Nobili
Il presidente stessa citato De Gasperi
Beh l'Unione europea
E stata costituita fondata da uomini come De Gasperi si è perso un poco
E il pensiero dei padri bisogna ritornare a quel pensiero di tolleranza di comprensione
Di costruzione comune in una parola la prospettiva del terzo millennio e nelle mani di tutti noi non l'ha detto possiamo immaginare delegata ad altri quindi non ci sono alibi dobbiamo lavorare insieme con determinazione e con competenza grazie
Grazie
Grazie anche per lo stile europeo di sei minuti grazie
Tra virgolette per le prendeva grazie misto German
Forestali ormai si sente con il maltempo Matthew Davis texture mentre stenta tempo colloquio secca
Onde fa posto viene anche scendiamo Cazzago duetto express mai verso gli stessi porre buzzo il sesso o adesso eccolo qui enti sfavorevole Jarman Friends Olsson Stovini e in crescendo amo Craxi adesso esce in cause Sindaut position dovette imporre a tutta
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Questo e per le cure angherie entro esce L'Espresso Franco nel mazzo delle persone
Vorrei richiamare un momento la vostra attenzione sui punti del programma avremmo dovuto sospendere agli dicendo
Per dare un po'di un un piccolo ricorso e andare poi alle otto al comune io però sarei del parere invece di andare ancora avanti per altri due oltre oratori perché altrimenti non ci proviamo coi domani nelle condizioni di potere concludere nel tempo stabilito adesso do la parola al professor Ambrosini del comunica delle università mediterranee
Grazie presidente io parlo a nome de del comunica dell'università mediterranee che oggi raccoglie centosessantacinque università di tutti i Paesi mediterranei
è fuor di dubbio che il fenomeno immigratorio
E l'espressione di una sofferenza
Sofferenza del singolo sofferenze del gruppo eccetera
è evidente che la sofferenza vanno ricercate le cause la violenza molto culturalmente il professor Saccà parla a tutti rifugiati e non di immigrati e di emigrati ma l'altro l'altra quota la causa principale e la povertà
Benissimo
Allora il non possiamo paragonare per esempio il povero
Di un paese della costa sud del Mediterraneo prendiamo l'Egitto al povero di Roma o dell'Italia
Perché il povero della costa sud muore di fame
E in Italia sì ci sono i poveri ma è difficile che ci vuoi gli fa grazie ad una serie di assistenza e possibilità dalla sanitaria alla alla carica sia tanto un'altra serie di corsi quindi si giustifica per esempio
Che la speranza di vita
Per la costa nord del Mediterraneo e di dieci anni di più di quelli nella costa sud
E si giustifica anche per esempio qualche altro dato il reddito
Il reddito pro-capite
Della nazione più europea della Comunità europea costa su costano ed è la Francia ventisei mila dollari hanno persona Italia venti mila e così via di seguito
Vediamo un po'che cosa succede in quei Paesi la Turchia che migliore al due mila e novecento dollari hanno pro-capite l'Algeria mille cinquecento il Marocco mille trecento l'Egitto mille cento Israele sta più su ovviamente
A sedici relatore sono dati recentissimi di economisti di quest'anno
E ci sarebbero altri dati ma i tempi sono molto stretti pensiamo alla mortalità infantile residenti pensiamo all'assistenza medica la percentuale di PIL dedicato all'assistenza medica e ce ne sarebbero anche un altro su questi non mi fermo
C'è un altro dato recentemente è stato richiamato lo sviluppo democratico demografico
Non vuole rubare il mestiere al mio collega amico Tabor professor Distaso il nostro presidente che demografo nel mille novecentonovantacinque
Tutti gli abitanti della sponda mediterranea circa trecentosessanta milioni
La sponda europea erano cento ottanta milioni si prevede tra dopo vent'anni e cioè il due mila venticinque non mi pare che sia molto lontano
Tutta la sponda mediterranea raggiungerà i cinquecentoventi i cinquecentosettanta milioni
è la sponda europea sarà tra centottanta e duecento milioni quindi l'incremento sarà tutto del Sud e pochissimo se non nullo per il no
Allora in queste condizioni cominciamo col dire che la stessa Europa come unità europea come comunità europea non potrà reggere a lungo abbiamo ascoltato le le interessantissimo intervento dell'onorevole al Times per la parte tedesca
Se lungo i suoi confini
Sia a nord est Europa sia al sud mediterranea non riuscirà a realizzare delle condizioni attività di quei Paesi non dei Paesi nostri
E di sviluppo che debbano portare ad una crescita sociale sarà un utopia
Trovatemi una un modo diverso per raggiungere questi cioè a meno che non vogliate chiudere tutto e non si riuscirà mai a chiudere tutto e isolare l'Europa d'accordo
E acqua Beckwith un piano che non può essere di un solo singolo stato e qui mi ha fatto piacere l'onorevole altro Mario non deve essere non può essere ma deve essere di tutta l'Europa
La Germania ha i suoi guai come le Alitalia come alla Puglia e sono guai grossi anche quelli della Germania quindi ci vuole un piano globale di sviluppo c'è chi ha parlato per i Medestea merita di un Piano Marshall
Addirittura ricordando il piano
E chi può farlo se non l'Europa la necessità che l'Europa oltre che ad occuparsi di euro si occuperà anche di politica almeno al di fuori dei suoi Stati e dei suoi compiti
Che cosa dovrebbe per esempio
Delegare ai Paesi che più conosco nelle problematiche
La la la possibilità di interventi Deep programmare interventi per esempio per il Mediterraneo la Spagna la Francia e l'Italia e la Grecia
Ne sanno un po'di più di Mediterraneo dell'Irlanda o di altri Paesi io personalmente non conosco i problemi del Baltico vende conosco molto bene credo almeno i problemi nel Mediterraneo
E allora poiché c'è stiamo ingrandendo sempre più cominciano a creare dei delegati a proporne dei delegati la Germania sarà ovviamente il naturale delegato dei problemi confinanti dei paesi confinanti i
Passiamo alle a qualche corsa di di concreto che cosa si può fare
Innanzitutto convinciamo ci che la multiculturalità Esiste sarà sempre più a e potrà migliorare se si riuscirà a realizzare una condizione di multicolor multiculturalità
Ho sentito qui qualche intervento un po'dissonante sulla diversità signori la diversità non ci deve spaventare spaventare
Soprattutto perché la la diversità è un arricchimento non lo leggiamo in tutti i tempi l'abbiamo l'abbiamo seguita da una serie di personalità e nel Mediterraneo vi è una tradizione
Di multiculturalità che andrà che di tradizione storica che andrebbe oggi riscoperte andrebbe non vorrei fare non posso parlare a lungo pensiamo per esempio allo stato normale
Pensiamo ad un piccolo esempio che ha dato grandi frutti in un piccolo settore da medici la scuola salernitana la Scuola medica salernitana e e ancora oggi noi riportiamo tradizioni storiche
E applicative ancora
Di di di norme della Scuola medica salernitana quindi la convivenza e quindi la interculturalità c'è stata certo fossero stati momenti di grande Landolfi popolazioni per le popolazioni ma ci sono state anche grandi accorta la città di Bari e il barese e il Tarantino hanno avuto un grandissimo sviluppo e sono diventati mercanti soprattutto il barese perché perché entrava ottocentoquaranta e ottocentottantacinque abbiamo avuto l'emiro a Bari
Le veniva a Bari ci ha portato sulle coste
A marocchini sulle coste tunisine abbiamo cominciato a scambiarci attuale tabellare tocca però dico è possibile non è un'utopia
E come si fa ma si fa innanzitutto cercando a mio avviso ad avviso delle comunità delle università cercando di dare il grado culturale tecnologico e umanistico di quelle zone
Egli non portali qua e Inzerilli qua mandare noi li a realizzare
A al cultura e soprattutto formazione e noi lo stiamo facendo
Nel Montenegro nell'Albania proprio questa mattina ho incontrato a Bari diretto respiro il vostro lettore di Tirana col quale abbiamo gettato giù una serie di programmi che attueremo
Abbiamo in quanto abbiamo creato un network dei Politecnici nel Mediterraneo sono ventidue il Politecnico menzionato e abbiamo riunito a Bari stiamo partendo con dei programmi
Con dei programmi da presentare alle europee che riguardano l'ambiente gli agglomerati urbani le coste l'Unione europea solo sino a un anno fa
Non consentiva nei programmi gli enti di ricerca o di formazione l'ingresso dei Paesi terzi
Il quinto programma quadro che dovrebbe partire in questi giorni
Consente finalmente l'ingresso dei Paesi terzi mediterranei i quali prima potevano entrare solo a costo zero il che significa che non era possibile dedicare alcune alcuna risorsa nei confronti di questi
Non la settimana fa
Esattamente venerdì scorso
Su invito dell'UNESCO noi facciamo parte siamo invitati siamo delegati dell'UNESCO per il programma Mediterraneo su invito dell'UNESCO abbiamo presentato il programma di formazione superiore
E di ricerca dei campi di settori di ricerca agli ambasciatori dei paesi mediterranei accreditati all'UNESCO
Quali pericoli ci possono essere perché la cultura può essere anche un pericolo
Il colonialismo culturale
Colonialismo culturale che è un po'diverso dal ovviamente da quello che è noto perché si la incapacità o nella nella all'attrazione che sia di potersi inserire in qualche programma reali non utile
O o per il quale non si può dare un contributo né si può acquisire renderlo proprio si cade nel colonialismo culturale
L'altro ovviamente il pericolo può essere il parassitismo culturali
Io vorrei chiudere questo brevissimo intervento credo Presidente di essere rimasto nei termini con un riferimento di un grosso scrittore mediterraneo
Un bosniaco che ha subito un po'di guai Matvejević Ghedini insegna nostre università dice ma tu leggi
Che l'Europa senza riferimenti al Mediterraneo e come se fosse una persona adulta priva della sua infanzia o della sua adolescenza
Grazie professore
Do la proroga l'avvocato Lorenzo RIA che Presidente della Provincia ci
Grazie presidente
La prospettiva che questo colloquio appuntato al tema dell'immigrazione
Collocandolo sul piano dei problemi internazionale e certamente quella adeguata ad uno fenomeno divenuto oggi mondiale
E ormai acquisita la consapevolezza che non bastano più
La generosità di quelle popolazioni che vivono sulla pelle le conseguenze dei flussi migratori né gli strumenti d'emergenza pro approntati dagli enti pubblici e privati territoriali
Possiamo dire con convinzione che il problema di cui stiamo trattando supera anche le competenze e le possibilità delle singole nazioni ciò detto il mio intervento avrà necessariamente un taglio per così dire localistico riferito cioè alla competenza di un ente locale qual è quello che rappresento
Gli ultimi due presidenti del Consiglio hanno più volte ricordato i meriti delle popolazioni
Della Chiesa locale delle istituzioni salentina che negli ultimi anni hanno affrontato con uno coordinamento direi quasi spontaneo gli effetti di un esodo mediterraneo per il quale lo Stato e l'Unione europea non avevano ancora elaborato strumenti idonei il dato culturale di maggior rilievo e che nel Salento non si è affermata la logica della militarizzazione e degli interventi repressivi
Anzi la presenza delle forze dell'ordine sulle Poste quasi sempre garantisce incolumità e tutela ai gruppi umani disperati che sono usati cinicamente dai traghettatori
Non dimentichiamo che il fenomeno dell'immigrazione oltre a sollevare problemi diretti come l'allestimento di forme di accoglienza l'esercizio del diritto di asilo
La regolamentazione delle prestazioni lavorative degli immigrati
Genera problemi indotti come la percezione di insicurezza nei cittadini non preparati a improvvise forme di convivenza con il diverso e timorosi
Di veder compromessa la propria identità socio etnica
Ma ora bisogna uscire dalla generico dalle pure essenziali considerazioni sociologiche umanitarie e affrontare ognuno dalla propria postazione di pertinenza le responsabilità rivenienti dalle ultime normative mi riferisco per la situazione italiana la legge numero quaranta del sei marzo novantotto quindi promulgata giusto un anno fa e che si intitola disciplina dell'immigrazione e norme sulle condizioni dello straniero
Questo testo legislativo riconosce e attribuisce agli enti locali Regione Province e Comuni un ruolo importante nella realizzazione di quella che potremmo definire la Carta dei diritti dello straniero
Questi enti debbono adottare i provvedimenti atti a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno riconoscimento dei diritti
E di interessi riconosciuti agli stranieri e idonei a soccorrere gli immigrati nelle difficoltà di ordine sociale ed economico
Per questo gli enti locali assumono un ruolo centrale nella gestione e programmazione delle politiche migratorie e non rimangono semplici esecutori delle stesse
In tale prospettiva va sollecitata l'istituzione del Consiglio territoriale per l'immigrazione
Che è quella legge prevede con la partecipazione degli enti locali ma per la cui realizzazione non si indicano le modalità ma oggi la legge ci assegna nuovi ruoli fondamentali lo ricordava il professor Alessandrini come l'apprestamento delle garanzie sociali di alloggio
Di sostentamento e di copertura sanitaria che permettono l'ingresso di uno straniero e il suo inserimento nel mondo del lavoro
Come nella precedente legislazione anche la normativa di un anno fa conferisce agli enti locali la garanzia dei diritti sociali e civili degli immigrati in particolare
Oltre a quelli già ricordati del diritto allo studio e di quelle che la legge chiama misure di integrazione sociale entriamo solo per un momento nello specifico di queste nuove competenze che diventano altrettanti obblighi di programmazione istituzionale e interistituzionale
Per i minori stranieri residenti nel nostro territorio sono previsti come dicevo il diritto allo studio l'obbligo scolastico
Alle regioni e agli enti locali e conferito il compito di attivare una programmazione degli interventi coinvolgendo le associazioni degli stranieri le organizzazioni di volontariato le rappresentanze diplomatiche e consolari perché realizzino una vera e propria
Educazione interculturale che sicuramente la nuova fra frontiera del prossimo secolo
Per quanto concerne il problema abitativo ancora una volta a Regioni ed enti locali hanno assunto rilevanti responsabilità un ruolo specifico infine è attribuito alle Regioni nel concedere finanziamenti a Province e Comuni e consorzi di Comuni
Per opere di risanamento igienico ambientale degli alloggi di cui siano proprietari e che vogliamo destinare a stranieri muniti di vario titolo di soggiorno compreso quello per l'asilo politico o umanitario
Ho richiamato le competenze locali relative al problema abitativo e alla situazione di accoglienza primaria
Perché qui mi pare sia avvenuto un salto qualitativo di logica politica che coinvolge positivamente il sistema degli enti locali
Non si tratta più di allestire grossi contenitori nei quali gli immigrati son stimo con una provvisorietà permanente e che poi si trasformano in altrettanti diretti al di là delle più sane intenzioni degli enti pubblici e privati che gli hanno offerti e posti in essere
La legge del novantotto al contrario cerca di attivare attraverso gli enti locali
Un processo di emancipazione di autosufficienza dell'immigrato che superata la fase strettamente assistenziale reperisce da solo ma non abbandonato a se stesso la soluzione più idonea
Questa rassegna delle competenze incombenze che ricadono sugli enti locali testimonia la loro centralità la centralità degli stessi enti locali in un però percorso propositivo
Qui ci vogliono però uno coordinamento ed un'intesa interistituzionale già previsti dalla legge
Ma la mia riflessione prima di concludersi va ancora oltre e afferma l'insufficienza delle singole politiche e normative nazionali
Se non si giunge ad una programmazione e ad una regolamentazione europea del fenomeno
Questo convegno quindi pone l'indice su una esigenza oramai ineludibile cioè quella di una concertazione sovranazionale
L'obiettivo è quello di non far pensare Soirée
Ristrette sul ristrette aree territoriali i costi umani e sociali di uno disagio epocale che deve essere affrontato dall'intera comunità internazionale
Ciò e imposto non solo dal fenomeno dell'immigrazione ma dall'orizzonte europeo che oramai chiede integrazioni che vadano oltre la fase monetaria
Il nuovo obiettivo è quello di coinvolgere modelli culturali
Circolazioni di idee e di innovazione anche tecnologiche senza far violenza alle identità umane di cui le nostre istituzioni sono rappresentanza e garanzia vi ringrazio
No
E ultimo prende la parola professore il suo Stefania Fuscagni
Grazie Presidente mi permetta di portare il saluto del Movimento per l'Europa popolare che ha quindi presente una delegazione fortissima dal professor ancora dottor Nobili Zamberletti e Bernard sola Carey
Ringrazio tantissimo per la splendida organizzazione ma un ringraziamento in particolare vorrei fare monsignor Ruppi che ci ha spinto in un suo così si va incontro a Roma ad assumere l'idea che se non si fosse messo a fuoco
Il concetto di ripartizione degli oneri della immigrazione a livello europeo avremmo messo in evidenza la domanda a che cosa serve l'integrazione europea dunque impegna singolarmente colpito il fatto che l'onorevole
Altro Maya abbia un dato stasera le stesse parole quindi evidentemente c'è questo senso di urgenza
Che noi dobbiamo assolutamente declinare la politica non ce la fa più perché non ce l'ha fatta ma non è detto che non ce la debba fare
Anzi siamo qui per questo e quindi è l'idea di un progetto che noi dobbiamo riuscire sia pure in questi due giorni molto umilmente a voler delineare e credo che ce la possiamo fare
Con una anche facendo riferimento ad alcune banalità forse ma io voglio ricordare che i popoli europei
Sono cresciuti si sono alimentati da alcuni miti storiografici
Che e hanno dato loro la percezione di essere può popoli migranti e non coltivatori del idea dell'auto Tonya faccio riferimento a due espressioni rapidissime della ex Settentrione Lux
è ex Oriente Lux vuol dire che la civiltà cammino non è stanziale non è autoctona
E per quel che riguarda l'Italia in particolare noi possiamo fruire di una cultura di una identità plurale
Che è ha permesso anche il popolazione che anche noi vogliamo sia premiata
Dei offrire una risposta come posso dire di cultura profonda e quindi immediata cos'è che a noi manca a noi italiani manca una mancanza di Pratica di scambi noi abbiamo l'esperienza appunto della emigrazioni e non l'esperienza della accoglienza almeno nei tempi recenti di qui alcuni imbarazzi operativi che al di là delle ottime volontà Alessandrini ha messo in luce queste questi tentativi e questa riflessione di modelli ma però noi dobbiamo cominciare a scegliere e a dire qualche cosa che sia come posso dire una risposta
Che impedisca fenomeni di razzismo strisciante porto l'esempio di San Donnino di Firenze dove le classi sono formate da venti cinesi è una bambina di San Donnino vicino a no questa situazione è di per sé una situazione che deve essere in qualche modo affrontata per quello che chiamando le cose con il loro nome e non facendo rimanere sotto la cenere questa sensazione di essere stranieri in patria che è pericolosissima questa ghettizzazione del e altri imbarazzi poi o operativi diciamo noi abbiamo questa
Lingua così bella ma che riteniamo non esportabile e quindi non abbiamo un opposto Oxford Street a Londra con l'insegnamento della lingua italiana è uno sforzo culturale e che dobbiamo fare
Perché queste forme ne parlavamo con il generale Caputo stamattina di anglicizzazione diciamo quasi di maniera assurda quando poi dobbiamo puntare gli strumenti a chi viene a casa nostra per poter dialogare per potersi veramente integrabili quello sviluppo secondo me
Sacrosanto di iniziative come la Dante Alighieri che andrà pure rivisitata rivitalizzata e posta nella condizione di dare delle risposte vere come la sua mission ma non solo contraddizione contrari
Contraddizione in versione svanisce
Beh io mi devo difendere anch'io tendopoli
Comunque giustamente e brevemente all'europea e anche questa sarebbe una contraddizione in ovvero padre
Noi dobbiamo essere in grado di individuare per esempio a alcuni interventi di tipo multiplo io ne voglio sottoporre uno che conosco più degli altri il caso della Toscana
Perché io ritengo che ci debba essere la come posso dire la possibilità dei scambiare non solo che posso dire università su università ma per esempio uno
Istituzioni di tipo umanitario
Insieme all'università insieme all'ente locale insieme a all'associazione delle piccole e medie imprese per esempio cioè il modello dovrebbe essere costruito in modo sinergico in Italia
Per poter avviare uno scambio e dare un'offerta che non sia un'offerta parcellizzata
Perché si arriva in questi Paesi a volte con delle Santissima e persone delle Santissima iniziative ma che in qualche modo hanno immediatamente la percezione di essere inane rispetto al al problema comunque al di là di questa nel Progetto chiamiamolo territori da territorio verso territorio
Io ritengo che ci siano il punto dell'Università sia un punto cardine
Perché noi ricordo Sempre Università di Firenze grazie alla pira ma non solo a la Pira avevamo più collegi universitari internazionali avevamo sei mila studenti che venivano dai paesi terzi
Sono ridotti a quattrocento studenti dei paesi terzi in università di sessantadue mila
Sessantadue mila studenti con un cavallo che la dice lunga sulla attenzione anche Hallo scambio ad un certo livello che sia un livello anche competitivo
Dico questo perché se non riusciamo a trovare anche punti di scambio reale parlavo poco prima con la nostra deputata vicepresidente del Parlamento albanese
Dicevo che noi stiamo studiando una scambio tra l'Università di Scutari e l'Università di Firenze sotto la forma della gemmazione dei
Stimo tasso ideologico
Appunto Lisi per motivi di auto Tonya chi c'era prima chi non c'era noto può in qualche modo essere un'esperienza scientifica come su spogliata da questi tassi di alta ideologia locale
E nazionalistica che sono gli elementi sui quali noi possiamo agevolmente dare uno scambio ecco non non voglio superare i il mio tempo volevo solo dire che non solo
Che dobbiamo seguire anche l'evoluzione di quello che fanno alcune istituzioni europee e qui faccio riferimento ad una firma che ci sarà diciotto e diciannove
Di giugno da parte dei Quindici rettori europei e quali costituiranno un osservatorio un osservatorio per sulla Magna Carta delle università con quali idea e fare una sorta di nuovo dove alcune caratteristiche per esempio delle università europee
Sia no come sfrontate con alcune caratteristiche di università o non europea o entra europee che non corrisponde agli stessi Carate faccio l'esempio dell'autonomia
Il concetto di autonomia dell'università è fortissimo porta il caso dei serbi per esempio c'è ecco recentemente è stata varato una legge per cui i fondi della ricerca non vengono dati alle università nel loro complesso quindi Como comunità scientifica
Di variare disciplinari
Ma lei si ai singoli Paesi di di facoltà che vuol dire che nei tempi brevissimi il preside se non si comporta in una certa maniera e non ha il controllo della comunità accademica sarà certamente una persona che non è più in grado di avvenire è una una propria autonomia ecco secondo me sono da incrementare questi intendi
Che in qualche modo caratteri sino anche le nostre stesse istituzioni e con questo Maniglio e con questo
Segno europea siano non solo una Offerta di una modalità e di una caratteristica culturale ma anche un luogo dove confrontarsi Edoné giudicarsi se del caso grazie
Adesso prima che
Il senatore Bernal sono di alcuni avvisi Paratici vorrei raccomandare
Stasera abbiamo questa parte chiamiamo via scivolone di cerimoniale ma domani mattina di cominciare alle nove e un quarto
Non dico precise perché se no non sarebbero un quarto sono le nove e un quarto la squadra grazie
Cominciamo
Con un miracolo rispetto anche a San Giovanni grafico sono in ginocchio
Allora cominciamo il nostro lavoro
E
Con due piccole premesse
La prima saluto molto devoto riconoscente
Al patriarca di Gerusalemme che onora la nostra riunione e che questa sera poi chiede veneta
La santa messa coloro che avranno la possibilità di rimanere anche dopo il termine dei nostri lavori attorno al tavolo
Prego
Gli applausi brevis sono per guadagnare tempo persone di grande intensità oggettiva grazie
Seconda cosa ieri abbiamo stabilito i dieci minuti
Che non sono molti però sono troppi perché siccome io credo che sia giusto che tutti abbiano la possibilità di intervenire e di dire qualche cosa allora io sono costretto a ridurre questa mattina il tempo a disposizione dice al sicuro sei minuti
Abbiate pazienza
Dite quello che pensate sia più importante
Sperando che quello che non dite voi qualche altro poi successivamente lo dica
Una sì noi però siccome non abbiamo cambiato abitudini religiose da ieri cominciamo il nostro lavoro anche oggi con il Paternoster che però lei dei vescovi di dire perché noi siamo richiede
Allora il nostro lo possiamo dire tutto portare il nostro che sei esce sia stato il trafficato tuonò reca il ruolo ossia fatta la tua volontà come in cielo così
Das oggi nel nostro padre quotidiano avrebbe vi annoio nostra interdetti come noi li rimettiamo ai nostri debitori
Non c'è indurre in tentazione ma liberaci dal male allora preghiamo
Beneficio signore partecipanti a questo colloquio internazionale
Fa che il nostro lavoro
Quei dato dallo spirito posso a contribuire a dà profondità alla fraternità tra gli uomini
Tu sei figlio very regni nei secoli dei secoli va bene
Do la parola al dottor Salvatore Ippolito che rappresenta l'alto commissario delle Nazioni unite per i rifugiati Ginevra prego
Grazie presidente
Con molto piacere che la signora Sadako Ogata Alto Commissario delle Nazioni unite per i rifugiati ha accettato di partecipare patrocinare questo
Importante colloquio sull'immigrazione promosso dalla Fondazione Alcide De Gasperi d'intesa con il Pontificio consiglio
Per immigrante egli itineranti
Vi ringrazio per l'invito l'opportunità di essere con voi oggi
Un piccolo contributo al dibattito
La grande instabilità politica o militare
Ed economiche
Ha creato alle frontiere dell'Europa
Una vasta popolazione fluttuante
In movimento
Premendo alla ricerca di maggiore sicurezza speranza
Solo dal Kosovo
Dilaniato da un conflitto etnico
Più di trecento mila persone su circa due milioni di abitanti sono state obbligate ad abbandonare i loro villaggi e velocità per nascondersi e vagare tra i boschi
Le montagne ma soprattutto cercando rifugio
Nei paesi vicini come l'Albania e la Macedonia lo stesso Montenegro
E quasi cento mila tra di loro
L'anno scorso mille novecentonovantotto sono approvati
Nel Paese europeo richiedenti asilo
Questa improbabile ogni violazione dei kosovari perché dovuta fa un conflitto interno
Ovviamente non può essere programmata
Migliaia di persone diventano così candidate all'immigrazione non per scelta ma per paura
Aggiungiamo le norme movimento di popoli dal Kurdistan
Ira che notturno era mi hanno che allontanate investe l'Europa da qualche anno
Aggiungiamo anche le ondate disperata alla ricerca di stabilità ed opportunità economica combinata con l'offerta informale
Sommersa e a volte clandestina di opportunità di guadagni e del futuro
Quindi l'assalto all'Europa può essere anche capito
Solo qualche dato
In Europa l'anno scorso dal novantotto
Più di trecentosettanta mila richieste d'asilo
La sola Germania ricevuto quasi cento mila richieste d'asilo
L'Inghilterra ricevuto cinquantotto mila
L'Olanda quarantacinque mila un piccolo paese
La Svizzera correlato piccolo paese quarantun mila richieste d'asilo
La drammaticità dell'arrivo del richiedente asilo
Ovviamente non ci sorprende
Ovviamente popoli in fuga usano mezzi illegali
Nessuno offre di meglio
In Italia le entrate legate sul territorio di immigranti ha visto aggiungersi l'arrivo del richiedente asilo
Il Salento ne è testimone esemplare
Forse bisognerebbe chiamare il Salento terra d'asilo
Nel novantotto su quasi venti un Milan rintracci
Riportate dalla polizia disperato nella provincia di Lecce
Quasi la metà richiesto asilo
Ed ha ricevuto regolare permesso temporaneo di soggiorno
La stragrande maggioranza di queste arrivi sono aumento sola avvenuti attraverso sbarchi clandestini ovviamente come tutti sanno proveniente dall'Albania
O anche la porta della Grecia e dalla Turchia
Famose navi fantasma sono state ritrovate sull'Adriatico
I flussi di rifugiati non si possono regolare
Però si potrebbero prevedere
In ogni caso accogliere degnamente migliorando le condizioni di ricevimento ma anche sviluppando sistemi di integrazione economica e sociale
La nuova legge sull'asilo in Italia e allora sullo status di rifugiato così come la legge sull'immigrazione
Con la prevista attivazione degli enti locali è una grande opportunità di successo e considero di e consolidamento
Della manifesta per Touré solidarietà nella società italiana delle sue istituzioni dei Gruppi di Volontariato e anche dalla Chiesa cattolica vi ringrazio
Fiore Corrado Augias
Grazie presidente
Signore e signori autorità io vorrei soltanto l'asse farvi un aggiornamento per chi non avesse seguito
Gli ultimi movimenti dell'Unione Europea su quella che è la situazione sul problema immigrazione a livello comunitario
Con il trattato di Amsterdam firmato nell'ottobre dello scorso anno che però deve essere ratificato ancora da alcuni Stati membri fra i quali l'Italia
Ci sono compiuti passi avanti in un paio di direzione
In primo luogo i temi dell'immigrazione dell'asilo sono state trasferite a un'area intergovernativa dove come potete immaginare
La
Le le le molle che che spingono che fanno muovere i singoli governi erano prevalenti
Alla a una competenza comunitaria più conto collaudata e controllabile democraticamente quindi in condizioni istituzionali che rendono possibile una certa politica comune
Uso questa uso questa espressione politica comune con cautela perché questo è un campo dove gli egoismi nazionali si manifestano con una certa visibilità peccato l'unica cosa che questo trasferimento dalla intergovernativa all'Area presidente qualcuno tiene io non sto non tengo d'occhio l'orologio qualcuno qualcun lei lei
Implacabile
Trentotto molto bene
Grande organizzazione noi a Brussel siamo abituati a interventi di uno due tre minuti quindi sei sembra uno sciacallo
Peccato dicevo che questo trasferimento all'area comunitaria è previsto soltanto tra tre anni in modo completo più completo tra cinque
Per quanto riguarda la libera circolazione delle persone voi sapete che nell'ambito del mercato comune del mercato unico europeo è stabilita la libera circolazione dei capitali delle merci e delle persone però con alcune con alcune limitazioni
Per quanto riguarda la libera circolazione delle persone la previsione di inserire la convenzione di Schengen
Che è quella che oggi ci permette di girare in quasi tutti i Paesi dell'Unione senza esibire alcun documento di identità
Nell'ordinamento comunitario inserire questa convenzione nell'ordinamento comunitario rappresenta un progresso significativo
Anche se ci sono delle eccezioni rilevanti Regno Unito e Irlanda che non hanno inteso aderire a questa convenzione con episodi anche insomma alle volte eccessivi nel senso della rigidità pensate che un ex-capo di Stato come Francesco Cossiga
Qualche settimana fa è stato trattenuto a lungo alla frontiera britannica in attesa che si verificasse nonostante le sue credenziali il che si verificasse la sua identità
Anche qui
Però varando il trattato non si è ha avuto il coraggio di riconoscere come effettivo ciò che peraltro è già scritto in un articolo il sette apre d'esattezza
E cioè il diritto di circolare liberamente anche per i cittadini di Paesi terzi legalmente residenti in uno dei paesi europei in altre parole un cittadino di Paese terzo che abbia tutti i documenti in ordine non gode degli stessi delle stesse agevolazioni di circolazione che competono immagino a tutti coloro che sono seduti intorno a questo tavolo
Naturalmente queste novità istituzionali non risolvono di per sé il problema di quali politiche adottare anzi secondo alcuni osservatori c'è il rischio che vengono in questo modo
Comunità Rizzati gli egoismi nazionali costruendo
Un'Europa fortezza
Una la fortezza che tra l'altro avrebbe che peraltro avrebbe nelle coste del Salento uno dei suoi punti deboli uno dei suoi punti perforanti
Non si tratta gli allarmi infondati recentemente per esempio la Commissione europea la Commissione esecutiva ha proposto una convenzione per l'ammissione all'ingresso del cittadini terzi terzi
Insieme al principe ed elementi condivisibili ci sono almeno due questioni che appaiono insieme troppo restrittive poco efficaci e dunque poco applicabili
Le clausole per ricongiungimento familiare e le condizioni poste per la missione per motivi di lavoro
Le condizioni per la missione in questi due casi sembrano piuttosto arbitraria al momento insomma quello che voglio dire in sintesi è che il lavoro da fare per cercare non soltanto di rendere comunitario questo tema
Tutte una un passaggio che come tutti capiamo per noi italiani è di particolare importanza
Perché sottrarrebbe
Al peso il c.t. questo peso immenso e che temo dovrà diventare certo non si atteneva col tempo caro monsignor Ruppi vedo che lei mi conforta con dei cenni del capo ma siamo accomunati il pessimismo questo peso immenso dipinto di renderlo distribuibile su un numero di spalle superiori a quelle nostre e di chi in prima linea naturalmente penso a chi in prima linea siano si opera ad opera
Perché per alleviare le condizioni di tante persone
Un altro documento che adesso hanno di recente qualche perplessità e quello della presidenza austriaca sull'immigrazione e l'asilo voi sapete che in questo momento è di turno alla presidenza tedesca
Che finirà il trenta giugno e che e la presidenza del che sarà preceduta fino al trenta dicembre scorso dalla presidenza austriaca
Durante quella presidenza
Il vai lumbard valorizzi la presidenza austriaca valorizzato il fatto che per la prima volta il consiglio il consiglio dei ministri europeo
Ha presentato un documento programmatico di prospettive in materia nel quale peraltro ci sono alcune implicazioni
Discutibili quarto minuto
La presidenza austriaca sembra prendere le distanze dalla convenzione di Ginevra del mille novecentocinquantuno laddove mira a sostituire l'obbligo legale per gli stati membri di fornire una protezione internazionale profughi con un sistema di discrezionalità politica che alla lunga significherebbe la fine dell'asilo in quanto diritto individuale
Insomma io lascio agli atti di questo colloquio il resto della relazione che non ho tempo di leggervi neanche per sintesi io vorrei dire soltanto una cosa che alla nostra attenzione memoria resti fissato questo
L'Unione Europea davanti al problema dell'immigrazione si trova neri in una situazione di grandissimo imbarazzo dove le resistenze preesistenze prevalgono sulla volontà di mettere in comune questa esperienza drammatica che caratterizza la fine del secolo
E dove gli egoismi per il momento prevalgono su quelle che dovrebbero essere le spinte alla solidarietà
Non ci stupiamo di questo però combattiamo perché queste condizioni si attenui no e da questo punto di vista vi posso garantire
Che il contributo della rappresentanza italiana in seno all'Unione
Parlo per il mio gruppo che il gruppo del socialismo europeo ma posso estendere questo veramente in tutta buona fede e sincerità tutti quelli che sono lì è un impegno duro lungo
Perché l'Unione europea anche da questo punto di vista di dire di vista diventi veramente una unione grazie presidente
Do la parola all'azione pietre Jones lì segretario generale della confederazione dei sindacati cristiani del Belgio
Ma sì pesino
E pur depose il verbo Nardò dettero un pretesto per poco che attore o disolfuro ti imposto che il succo ho promesso al Melbourne gioco pubertà tubo do acuti di Nicola solo sei V politiche la voce modo Minieri parole pochi passi un security
Il mio Coppi se Tom dove umore sterile
Proteste ripartito tra lo stupito assorbito abilissimo il mio Coppi so fugge Urartu Moro uno del costo timo il manifesto
L'incasso Josè V Stati Uniti giù il viso dolce
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Senatore Giorgio Di Giuseppe
Presidente la ringrazio l'imponente flusso migratorio
A assunto in tante parti del mondo dimensioni vastissime pochi minuti fa il dottore Ippolito ne ha fornito degli indici di estrema evidenza
Non siamo più alla libera scelta di individui o famiglie a trasferirsi altrove
Non siamo neppure all'esodo ma certamente ai movimenti di grandi masse di fronte a tale e massiccio fenomeno non basta la pur doverosa solidarietà dell'accoglienza
Monsignor Ruppi che è un protagonista riconosciuto in questo campo non si stanca di avvertirci che l'accoglienza non basta
Ieri si è discusso di integrazione discorso complesso e difficile
Non sono d'accordo i sociologi e non solo da accordi i filosofi immaginiamoci se possono essere d'accordo i politici a trovare una risposta comune non s'si accetta l'assimilazione
Non si accettano le monadi
Sì spedita in una nascita
Di un nuovo il ricco rapporto interculturale
Occorrono tempi lunghi e occorrono tante cose che l'economia di questo incontro mi impedisce di specificare dinanzi alla realtà degli spostamenti di massa
Il mondo ricco non ha molte strade da seguire
Quelle che sta seguendo attualmente e ieri Alessandrini ha dato in questo settore un notevole contributo quando ha parlato delle singole risposte al problema della cittadinanza
Quello che sta dando adesso sono risposte parziali e assolutamente inadeguate
Io credo che la solidarietà vera
Utile e concreta
Stan nel coordinamento delle politiche e forse si apre per loro una nuova ragione della propria esistenza
I motivi fondamentali del flusso sono la povertà
Resa ancora più insostenibile dal vedere continuamente anche per la televisione la ricchezza altrui
E la oppressione politica delle dittature
Mentre i singoli Paesi tamponavano come possono le vicende dell'oggi
La comunità internazionale
O per ragioni di solidarietà
O per scelta del male minore
Dovrebbe contribuire a cambiare la situazione di assoluta povertà e di schiavitù politica dei paesi di origine degli immigrati
Lo so e costoso
Ma anche il buttare al vento i soldi nella inutile difesa dei confini
Ho i soldi della prima accoglienza o i soldi per la creazione di un minimo di strutture non è economicamente indifferente Ambrosi e lo ringrazio ieri
Apposto il problema che io ritengo fondamentale
La eliminazione del debito dei Paesi del Terzo Mondo
Questo debito serve a ricattarmi
Ma nessuno dei Paesi del mondo occidentale pensa di riavere davvero quei soldi
E il pieno riconoscimento di un piano di rinascita e di sviluppo in loco
Sono le prospettive che vanno perseguite
Quasi un nuovo Piano Marshall
Se allora fu possibile
Per gli Stati Uniti d'America da soli
Oggi dovrebbe essere possibile un simile piano per tutto il mondo occidentale
Questa a mio parere e la sfida della Società internazionale nel Duemila
Coinvolge tutti
I Paesi ricchi come i poveri perché senza la loro collaborazione non si può fare alcunché
Spetta all'ONU
Non vedo quale altro organismo internazionale possa riunire intorno ad un tavolo
I Paesi così diversi eccoli esigenze spesso contrapposte
Mi auguro che loro si trasformi in una centrale operativa per un mondo più giusto e più equa
Vorrei concludere salvaguardando le direi di mie osservazioni
Da un'accusa
Il mio non è il tipico salto della quaglia
Per non affrontare i problemi dell'oggi
Che so compressi difficili drammatici
Vorrei solo dire
Che quello che si fa oggi non basta
E questo va detto prima che la situazione sfugga da ogni controllo
Con grave danno sia degli immigrati sia di coloro che nel loro territorio li accolgono
Anche per il dono di due secondi che terrà parole la parola al professor Nicola sempre troppo l'osso della Grecia
Anche voi Max Boosta presidente
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Due gambe
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O o Weston tuttologi esterno questo secolo Session
Più ne ha più precipuo il pagamento dei new Millennium
Collabora e uno otto in via dove più Cenci stesso e se cioè ci fa anche presto
Prende la parola il senatore Giuseppe Zamberletti
Signor presidente noi ci siamo riuniti qui a Lecce
In una frontiera
Forse fra le più caratteristiche
Rispetto ai flussi migratori che interessano l'Italia e l'Europa perché qui si intrecciano due aspetti del flusso migratorio che interessa i nostri paesi
Quello fisiologico
Al quale giustamente dobbiamo guardare come un fenomeno di lungo periodo
Giustamente monsignor Ruppi già detto non facciamoci illusioni
Questo è un richiamo dei paesi sviluppati
Nei confronti dei Paesi in cui le condizioni economiche divinità sono degradate un richiamo che dura nel tempo
E insieme si mischiano e si intersecano aspetti patologici
Lei ha mancanza di condizioni di sicurezza l'instabilità politica
Quelle condizioni che rendono anche difficile
Quei processi di decentramento industriale che sono naturale fa i paesi in via di sviluppo e i Paesi sviluppati i processi di decentramento industriale sarebbero processi naturali se non fosse ostacolati
Dalle condizioni di insicurezza
Di mancanza di garanzie di mancanza di speranza nel futuro la vicepresidente del Parlamento albanese
Gli amici ha detto una cosa che è importante se in un paese si perde la fiducia nel futuro
Si aggiunge qualcosa di molto importante alla mancanza di benessere perché non c'è più la speranza
E infatti monsignor Ruppi ci ha ricordato una data significativa sette marzo del novantasei sette marzo nel novantasette coincide con un momento in cui l'emigrazione fisiologica che dall'Albania è continuata dal novantuno al novantasei
Si è unita agli aspetti patologici dalle insicurezza e dalla perdita di fiducia nel futuro di una nazione
E in quel momento si sommano due elementi che sono esplosivi
E allora ci sono due risposte da dare
La prima è la risposta dalla politica internazionale dell'Italia e dell'Europa
Noi non possiamo essere insensibili ormai come lo siamo abbastanza credendo che sia un problema soltanto di scacchiere internazionali che riguarda gli Stati Uniti d'America e la NATO nel suo complesso più dell'Europa
Alla degrado delle condizioni di equilibrio politico di stabilità di sicurezza dei Balcani e dall'area mediterranea
Perché nessuna politica di aiuto a quei Paesi può essere adottata se vengono a mancare queste condizioni
La vicepresidente del Parlamento albanese sa che anche il processo di decentramento industriale che bene o male in Albania si va si era avviato con tutte le contraddizioni di questi processi ma che siano avviato si è interrotto dal mille novecento davanti a sé
E questo è stato uno degli elementi dalla perdita di fiducia e di speranza
La seconda quella di governare invece influssi relativi alla alle migrazioni che fisiologicamente venti e qui c'è un imperativo fondamentale
Noi non possiamo lasciar gestire i flussi migratori dalla criminalità organizzata
Noi non possiamo far gestire i flussi migratori per dalla criminalità organizzata perché alla criminalità organizzata
Controlla una parte dell'offerta di lavoro nei territori di arrivo
Allora l'obiettivo che dobbiamo porci è suggerire che ha un obiettivo dei governi ma è anche uno che abbia l'obiettivo delle categorie economiche di ogni Paese europeo è di fare incontrare la domanda e l'offerta di lavoro in modo trasparente nei paesi di partenza dei flussi migratori
Questo è un elemento fondamentale
Perché esistono lo ha ricordato Franco Nobili e molto bene ieri esistono destra lo sappiamo Ludovico dicono che associazioni imprenditoriali
Esistono dei segmenti dell'Offerta che nei paesi industrializzati anche se vittime oggi di una disoccupazione di massa esistono dei segmenti di offerta che non trovano domanda da parte delle popolazioni dei paesi industrializzati e che ciò che richiama i flussi migratori
E questo che consente la l'avvio e la speranza di chi si affida alla ad ogni mezzo per raggiungere i Paesi euro trenta che altrimenti questo concisamente
E allora perché le categorie imprenditoriali perché il settore della il de della scuola della preparazione dalla formazione non riesce a sposare
Nei Paesi di provenienza la domanda e l'offerta nei sedimenti che interessano e servono allo sviluppo dei Paesi industrializzati europei
Chiudo presidente dicendo che questa secondo me è l'obiettivo voglio dirti un'ultima cosa
Io voglio nove intimidazioni mai abbastanza e questo riguarda anche il governo dei flussi migratori
Perché vent'anni fa
Esattamente nell'estate del novantasette tu mi hai consentito una operazione che ci ha fatto portare dal mare della Cina meridionale
Mille vietnamiti ai quali siamo andati oltre che per l'operazione di salvataggio ad offrire ospitalità nel nostro Paese
Vent'anni fa li abbiamo portati don
Con le ammiraglie dalla nostra squadra navale
In Italia e partiti da Taranto scegliemmo di farli approdare a Venezia
Perché vedessero un'immagine unica dell'Europa e dell'Italia
Nelle isole che circondavano il vaccino nei ritardi San Marco non c'è uno ad aspettarli le guardie padane
C'era una popolazione USA andante che dava il benvenuto ad un processo di integrazione che però sapeva l'agente che ha la governa