"Legislazione europea e interessi nazionali" convegno organizzato presso la sede del CNEL in Viale David Lubin, 2

Che quindi dà il meglio di sé quando si ha un minuto dalle decisioni questo è il modo per risolvere un caso ma questo è il modo per avere la soluzione di quel caso compensata
Dalla impreparazione su tutti gli altri casi che abbiamo davanti
C'è piuttosto una insufficiente evoluzione né sufficiente maturazione del modo in cui il nostro Paese è presente e partecipa alla vita delle istituzioni comunitarie
Sia sotto il profilo del metodo sia sotto il profilo delle forme
Vi è l'idea diffusa che Bruxelles sia un'entità altra rispetta i luoghi nei quali si collocano le decisioni economiche e politiche nazionali e che quindi ad essa
Bisogna guardare come ad un luogo dal quale si subiscono imposizioni più o meno difficili da applicare
Ma rispetto alle quali si finisce sempre per chiedere o proroghe o per attuarle nel modo più complicato
Possibilità è molto raro che si pensi alle istituzioni comunitarie come qualcosa di nostro nel quale il contributo concreto di idee e di proposte contribuiscono al definizione delle scelte normative e delle politiche sostanziali si tratta di avviare un cambiamento profondo in termini di strategia e di mentalità con la quale si affronta la partecipazione alle scelte normative comunitaria
A partire dall'Atto unico europeo l'Accor la corsa del principe delle decisioni a maggioranza non ha finito di arrestarsi sappiamo che si è allargata con il Trattato di Amsterdam il prossimo Parlamento europeo avrà più ruolo
Questo destino ad ampliare ulteriormente l'ambito di applicazione appare un destino ormai scritto al quale dovremo adeguare il nostro modo di essere questo significa che per gli stati membri non ci sono più posizione garantite
Nessuno è più il terminale obbligato attraverso cui devono passare le decisioni non esistono più rendite di posizioni che derivano dal solo essere presenti nelle sedi delle decisioni
Non sono più i tempi delle decisioni comunitarie ad adeguarsi alla ricerca del consenso di tutti i partecipanti
Sono gli stati che devono operare attivamente per stare a nel flusso delle decisioni guidarne l'evoluzione contenuti evitare che esse riflettano le posizioni e le priorità altrui
L'alternativa
è trovarsi di fronte a direttive che riflettono indirizzi politici o costruzione giuridica altro cui e che creano difficoltà al momento dell'applicazione
Per le imprese e per i cittadini in termini di costi di adattamento e di opportunità mancate
Ci sono diretti di ci sono direttive scritte in tedesco in inglese in francese
La direttiva sulla Società europea tema in discussione quanto mai caldo per esempio è fortemente debitrice dall'esperienza tedesca
Da qui nasce la difficoltà il peso per la nostra amministrazione per l'impresa e per i cittadini di insieme di norme
La cui elaborazione ci ha visto assenti ed in cui siamo viceversa obbligati saremo viceversa obbligati all'attuazione
Nel nostro ordinamento
La capacità di presenza nel sistema comunitario sta nella capacità di muoversi tempestivamente riprendere l'iniziativa facendo conoscere le prove preferenze in modo argomentato e coerente
L'impegno a tutti i livelli amministrativo politico regionale e di spogliarsi della reattività e della cultura dell'emergenza per Falco con la cultura dell'iniziativa e guardare in modo strutturale e creativo ai problemi dell'Unione
Sta qui il secondo punto che è la premessa dell'iniziativa di oggi
L'apposizione Paese non nasce e non può nascere all'interno di una riflessione che alla sola amministrazione statale come protagonista
La legislazione europea va ormai a incidere in ambiti e materie che toccano direttamente i cittadini e le imprese
Rispetto a questi temi è normale che vi sia una posizione dei sindacati
Una posizione delle autonomie territoriali dell'associazione di categoria una posizione dell'amministrazione
Allo stesso tempo nel sistema comunitario parti sociali e autonomie locali crescono come sfere dotata di poteri definiti
Che rappresentano il collegamento reale tra cittadini imprese da un lato e sistema di governo nazionale ed europea dall'alto
Creare una posizione paese coerente significa confrontare questi interessi ascoltarne le ragioni attraverso questo esercizio è possibile anticipare con chiarezza gli effetti delle norme in discussione sulla realtà economica e sociale italiana e avere una base di analisi e di posizione sulle quali creare una posizione argomentate coerente
Accrescendo le chance di vederla condivisa dagli altri partner
Tutto questo è ricchezza nel momento nel quale viene ricondotto a unità
Cito il caso un caso che credo che sia
Uno degli esempi da cui dobbiamo partire per fare altrimenti
Il caso di tutto il negoziato che ha visto l'Italia protagonista sulla vicenda di Malpensa due mila
Che è la piccola dimostrazione non era una direttiva comunitaria di come quando l'Italia va rispetto a decisioni importanti davanti a Bruxelles e davanti agli altri partner divisa sulle posizioni
L'Italia perde qualunque decisione venga assunta perde perché si perde tempo perde perché interesse non vengono tutelati in modo unitario perde perché gli altri arrivano in modo invece unito e unitario
In questo scenario il coinvolgimento politico di cittadini europei può avvenire solo attraverso un meccanismo istituzionale capace di esprimere concretamente la rappresentanza degli interessi legittimi dei diversi soggetti di rilievo comunitario
In un gioco orizzontale
Nel quale il governo ha un ruolo di regia e di mediazione che è di genere nuovo rispetto al sistema di gestione diretta ora porto dall'alto al basso sul quale si è sempre basato il nostro paese in questi anni vi sono stati numerosi progressi nel modo in cui soggetti interni sono presenti nell'arena comunitaria
Visto un fermento di iniziative sia da parte delle amministrazioni che agiscono in partenariato con le amministrazioni comunitarie sia da parte delle regioni
Che hanno conosciuto una significativa crescita di ruolo che hanno ormai uffici di rappresentanza delle proprie identità esigenze Brussel sia da parte delle rappresentanze di settore
Delle rappresentanze sindacali che hanno operatori specializzati nelle materie comunitarie spesso uffici presso le sedi comunitarie per rappresentare sostenere i loro interessi
Nel moltiplicarsi degli attori si rischia però di perdere lo sguardo d'insieme dividersi impressioni non coordinate o talvolta contrapposte
Il salto di qualità nella presenza italiana può venire solamente se il confronto sistematico con momenti istituzionali Miccoli vari soggetti si confronteranno sull'insieme dei temi in modo da avere il quale tutte le esigenze di stenti dei diversi temi contemporaneamente nell'agenda comunitarie
Sono questi i tre filoni che convergono nell'iniziativa di oggi
La sezione di confronto ha per oggetto
La presentazione del programma legislativo della Commissione europea
Non è solo uno strumento di dialogo tra istituzioni comunitarie ma anche un livello di dialogo tra livelli di governo diversi
Su questo documento
Un documento che disegna priorità politiche e indica le materie che saranno oggetto di nuove iniziative legislative
Sarà il documento che preannuncia quello di cui le istituzioni comunitarie discuteranno nei prossimi mesi
Noi lo sappiamo già sappiamo già di che cosa si parlerà nei prossimi mesi e quali saranno i temi che saranno in discussione ecco perché l'iniziativa di oggi vuole essere non un momento ISEE Pisoni Como volessero momento che
Rendiamo strutturato far sì che ogni semestre
Possibilmente ogni semestre
Tutti i soggetti che sono presenti oggi e altri ancora che si vorranno aggiungere questa una iniziativa sperimentale quindi sicuramente ci sono
Ci sono stati ci sono mancanza ci sono possibilità di completamento
Tutti questi soggetti si ritrovino
Periodicamente a discutere insieme del programma che la Commissione europea presenta e a discutere insieme di quali sono le priorità italiane su questo programma in modo tale che poi i negoziatori italiani i rappresentanti a Brussel delle parti sociali
I rappresentanti italiani nelle sedi comunitarie più importanti autorevoli possano essere in grado di andare lì a rappresentare tesi idee che sono tesi idee che sanno di avere alle spalle una valutazione ampia e qui vorrei sotto una e l'importanza del lavoro che sarà compiuto né quattro gruppi di lavoro
Coordinati in un lavoro di sinergia da rappresentanti di varie amministrazioni e che appunto prenderanno la parte centrale della nostra giornata riprenderemo poi verso le sedici sedici e trenta per le conclusioni finali
I gruppi di lavoro costituiranno un esercizio di confronto e di presa di contatto sui problemi al centro dell'agenda comunitaria tra cui coloro che lavorano quotidianamente su quei Dossi
L'obiettivo è arrivare a definire allora i primi elementi di una posizione che aiuterà i rappresentanti italiani nelle istituzioni comunitarie
Questo vuole essere il segnale di partenza di un impegno per creare occasioni di confronto sia attraverso momenti istituzionali fissati sia attraverso tavoli
Che consentano di seguire in modo costante l'evoluzione delle negoziazioni all'interno delle sedi comunitarie
è un impegno per fare del nuovo ministero delle Politiche comunitarie una struttura aperta all'apporto delle parti sociali
Aperta al contributo positivo e costruttivo delle autonomie territoriali
Con momenti di confronto che potranno cambiarne protagonisti o nei temi disco di discussione ma rimanere strutturati e fondamentali come metodo questo è anche il ruolo che tratteggia per il ministero per le Politiche comunitarie il decreto legislativo per il riordino della Presidenza del Consiglio
Che individua all'interno della presidenza un'apposita struttura a cui saranno affidati non solo i compiti tradizionale Lattivi all'esecuzione adempimento degli obblighi derivanti dalla partecipazione trattati comunitari
Ma anche compiti relativi alla fase di predisposizione della posizione italiana che poi dovrà essere sostenuta con il Ministero degli Affari Esteri dei negoziatori italiani nelle sedi comunitaria
Il coordinamento che viene specificamente individuato nel rapporto con le regioni con gli operatori privati con le parti sociali interessate e che si realizzerà non nella ricerca di una impossibile unitarietà di posizioni
Ma la ricerca di un'armonia tra gli interessi nel mettere in sintonia alle esigenze le attività dei soggetti interni con gli indirizzi e le scadenze europea
Peraltro devo dire che lo schema del confronto ha già consentito di voltare pagina per esempio nella vicenda dell'utilizzo dei fondi comunitari
E di affrontare con successo la partita relativa ad Agenda due mila nella programmazione dello sviluppo del territorio
L'obiettivo è di estendere questo schema di farlo diventare metodo costante nel rapporto tra l'Italia e l'unione europea
Questo comporta l'impegno a superare quei blocchi a cui ha fatto riferimento all'inizio
Un impegno per ragionare in termini di sistema Paese di fronte alle scelte comunitaria perché i temi comunitari sono temi che scavalcano le linee di divisione tra maggioranza che minoranza politica
Che scavalcano i temi i confini ideologici che diventano terreno di confronto sul modo migliore per contribuire alla crescita dell'Italia il sistema comunitario nel suo complesso
Questo in particolare oggi nel momento in cui l'Italia si trova a essere rappresentata a Brussel addirittura dal presidente della Commissione europea vitale che stride esprime la guida della Commissione europea
è un impegno e rappresenta per l'intero Paese una opportunità che va colta fino in fondo
E credo che questo sia il senso che cita l'obbligo credo a cogliere questa opportunità fino in fondo le istituzioni dell'Unione europea sono nate come risposta comune a problemi comuni agli Stati membri superando gli egoismi particolarismi nazionali
Ma dentro questa architettura comune stanno scelte normative quotidiana anche nascono dalla sintesi ed al confronto degli interessi dei diversi soggetti Stati amministrazioni autonomia e le cale funzionale che sostanza no l'Unione europea
Presentare chiaro di presentare in modo chiaro argomentato la voce di questi interessi un elemento di forza aggiuntiva per l'Italia e di maggiore legittimità per un'europea
Fatemi concludere citando il titolo
Della nostra iniziativa che mi piacerebbe diventasse il titolo dell'iniziativa strutturata legislazione europea e interessi nazionali
Vuole essere un titolo volutamente provocatorio
Non dobbiamo superare io spero che con l'iniziativa di oggi cominciamo a farlo
Una presunta contraddizione ideologica che nel nostro Paese si è sempre sviluppata attorno al concetto di europeismo e al concetto di interesse nazionale vi è una complementarità tra i due aspetti
Si può essere come lo è l'Italia tradizionalmente cittadini italiani tradizionalmente in tutta Europa
Fortemente europeisti ma si può e si deve anche essere fortemente attenti alla difesa degli interessi nazionali dentro la partita dell'Unione ad appena questo vuole essere il senso iniziativa di oggi
Ti ringrazio per l'attenzione e vi ringrazio per l'impegno che tutti voi avete messo nella fase preparatoria che metteremo tutti nella giornata di oggi perché risultato finale si è un risultato
Utile e positivo che possa rappresentare effettivamente per il nostro Paese una pagina voltata
Grazie ministro allora abbiamo adesso avevamo Lamberto
Professor Monti che però posticipi hanno non ti ci avrebbe parlato di un programma di lavoro della Commissione sul mercato inteso il problema è che all'interno invece questa inversione forse ci permette una cosa più razionale ambasciatore Luigi Cavalchini necessità
Un quadro complessivo l'Italia di fronte al programma di lavoro dalla commissione per il novantanove problemi prospettive Luigi a te la parola
Grazie presidente sì un ministro signor presidente onorevoli parlamentari signore e signori
L'intervento del ministro letta è stato un intervento completo ed esauriente
Facilitare il compito chi
Al privilegio di parlare dopo di luce
Il titolo di questa sessione annuncia un compito dire impegnativo
Perché ruota attorno alle Nazioni di interesse nazionale e di legislazione europea
Il ministro letta ha parlato di un titolo provocatorio cercherò di esserlo
In realtà interesse nazionale legislazione europea sono parole chiave
Che vorrei qui esaminare alla luce dell'esperienza fatta a Bruxelles
Ed è il programma annuale della Commissione europea perché di questo dobbiamo parlare articolato nei capitoli di un'economia forte capace di creare più occupazione
Di un'unione economica e monetaria più stabile
Di una solidarietà economica sociale e regionale ha cresciuta
Di una più grande sicurezza all'interno dell'Unione europea
Di una gestione trasparente ed efficace degli affari europee al servizio dei cittadini e infine
Del ruolo
Dell'Unione Europea quale passione affidabile e credibile sulla scena internazionale
Più occupazione giusto poco stabilità monetaria più solidarietà economica e sociale più attenzione per i problemi regionali
E per quelli dalla sicurezza
Tutti questi più stringati ed ancorati alla realtà delle nostre società
Esprimono a mio giudizio meglio di qualunque saggio accademico che poi significa talvolta tante troppe parole l'essenza dell'Unione Europea
Il valore aggiunto che alla radice dall'Unione
Il perché dell'integrazione
Su questo punto credo che dobbiamo essere chiari
L'avventura europea nel senso che il dizionario da alterne mine avventura quale avvenimento coraggioso audace rischioso che tuttavia Abdel viene ha sofferto e soffre a causa della volontà di affibbiare categorie politiche vecchie a forme politiche nuove che l'unione si sforza di Craxi
L'unione non è una realtà che può ignorare le diversità delle culture l'identità delle Nazioni non è un superstato
Non è soprattutto un'entità che vuole dominare non è un impero la nozione di impero del resto non passa nelle nostre opinioni pubbliche perché richiama alla memoria gli orrori delle tensioni armate sulle quali si sono venute forgiando nei secoli le realtà statuali del nostro continente
Alla dia Mele disse una volta che le Comunità europea rappresentano la risposta audace ed ambiziosa alla logica della morte e della distruzione che per troppo tempo si è accanita contro il nostro continente
Vengo all'interesse nazionale
Mi viene in mente
Una risposta
Che il professor Monti dava a Federico Rampini che gli chiedeva un po'provocatoriamente se l'interesse nazionale coincideva sempre con quello resta rappresentato da esponenti del governo dell'economia la risposta era che l'Europa
Può fare gli interessi dell'Italia suo malgrado
E sempre Monti aggiungeva meno male che negli anni l'Italia perso certe battaglie in sede comunitaria da quella che l'hanno costretta a liberalizzare fino a quella che ha condotto nato il monopolio pubblico di collocamento
Un ricordo personale quando per la prima volta agli inizi degli anni sessanta venne a Bruxelles
Si era alla vigilia di una decisione importante
Quella dell'accelerazione nello smantellamento dei taxi intracomunitari
Soprattutto la Confindustria paventava gli effetti negativi di tale decisione
Per la competitività del nostro apparato produttivo di fronte alla maggiore competitività di altri apparati quali quello francese e tedesco
Passarono pochi Annesi dico pochi mesi l'accelerazione ebbe luogo e siamo nel sessantaquattro il Governo italiano si trova a dovere argomentare contro le richieste di misura di salvaguardia
Avanzate dai nostri partners contro l'invasione in Europa dei frigoriferi
Di marca Zanussi
Ora nell'affrontare il problema dei rapporti tra interesse nazionale interesse europeo
Soprattutto nel momento direi cruciale in cui ha inizio il processo legislativo perché di questo stiamo parlando dobbiamo partire dal Comune constatazioni
Io credo che vada anzitutto ricordato il principio di sussidiarietà
Esso è stato accolto nel diritto comunitario a Maastricht prima e ad Amsterdam poi
Tale principio implica che un'autorità collettiva non può intervenire sugli individui se questi ultimi sono in grado da soli
Di raggiungere un fine riconosciuto e comunemente accettato
In caso contrario interviene ma laddove esistono diversi livelli d'autorità è opportuno che l'autorità intervenga al livello più basso compatibile con l'obiettivo ricercato
Fu Spinelli
Nel rapporto della Commissione per il mille novecentosettantacinque ad introdurre la seguente frase la cito conformemente al principio di sussidiarietà all'Unione saranno attribuite quelle competenze che gli stati membri da soli non sono in grado di esercitare in maniera efficace
Certamente dobbiamo distinguere l'interesse europeo dall'interesse nazionale
Ma queste due nozioni esprimono realtà che non si contrappongono
Anzi l'individuazione dell'interesse nazionale nella fase ascendente del processo normativo comunitario
Serve meglio a definire l'interesse europeo o se volete l'ambito entro il quale l'Unione tua portare nella ricerca di un obiettivo determinato il valore aggiunto che le singole realtà nazionali non sarebbero in grado di soddisfare
Su questo punto credo che dobbiamo intenderci
Vi sono materia e penso alla parte alla politica commerciale sulle quali la comunità europea ha una competenza assoluta
Ve ne sono altre nelle quali non c'è una competenza esclusiva della comunità bensì una sorta di condominio con gli Stati membri
Ora nel definire l'interesse nazionale
Dobbiamo tener conto di questi aspetti
Ma proprio perché il potere comunitario integrale modificata e completa il potere degli stati membri e non lo sopprime
L'intervento degli Stati membri non è soltanto consentito ma diventa necessario
L'unione europea chiede agli Stati membri di partecipare alla politica comune
E gli Stati membri hanno diritto ad obblighi sia che si tratti delle quote latte sia che si tratti di Malpensa o del Banco di Napoli o ancora dell'ENEL
Qui tocchiamo
Un punto centrale ed è quello dell'adattamento dei nostri moduli organizzativi per consentire alla pubblica amministrazione intesa in senso più larga possibile
Di fare fronte in maniera adeguata e sufficientemente elastica alle esigenze della nostra partecipazione al processo di integrazione europea e dal suo divenire
Mi limiterò a ricordare alcuni punti
Che non sviluppo
Per mancanza di tempo
La definizione degli strumenti giuridici
Poteri di decisione di scelte di controllo necessari per attuare il coordinamento delle politiche comunitarie
L'individuazione dei criteri di ripartizione delle funzioni preminentemente ma non soltanto di natura esecutiva tra stato e collettività locale
La previsione di una struttura operativa che si sviluppi in maniera parallela rispetto ai servizi della commissione europea
La necessità di rendere coerenti le politiche perseguite in sede comunitaria in uno stesso settore in settori interagenti tra loro in modo da assicurare una sollecita trasposizione nell'ordinamento interno
Stella normativa comunitaria
E infine e con riferimento alle relazioni finanziarie con l'Unione un'attenzione particolare al capitolo delle frodi a danno del bilancio comunitario
Vengo al tema della legislazione europea
Ciò che più colpisce chi sia vicina alla realtà comunitaria
E l'approccio
Direi giuridico dei suoi problemi
Il diritto e onnipresente nei rapporti fra le istituzioni europee
E ciò spiega anche l'importanza del ruolo svolto nell'evoluzione delle comunità
Dalla corte di giustizia di Lussemburgo
Questa direi prepotente intrusione del diritto nella vita comunitaria
Non è il frutto di un capriccio
Non è il prodotto della moda si ricollega invece alle vicende della storia del nostro continente
Con i Trattati di Roma ai di Parigi gli stati membri hanno deciso di risolvere i loro conflitti di interesse non già con la forza o con le pressioni economiche bensì con la regola del diritto
Accettata da tutti ed interpretata appunto
Da una corte indipendente
Al riguardo ricordo una sentenza che ha fatto come si diceva all'epoca quella sul caso Bosman
Che riconobbe al giocatore di una squadra di calcio di dieci il diritto di trasferimento ad un'altra squadra di Dunkerque a prescindere a scadenza del contratto dalla definizione dell'ammontare del costo del cartellino e pensiamo quanto questa
Sentenza abbia poi modificato il comportamento del mondo sportivo
Purtroppo nelle nostre opinioni pubbliche prevale l'idea di un'Europa centralizzate rinunce
Burocrati Ca'ed arrogante
Sfugge alla percezione dell'opinione pubblica
L'immagine di una struttura istituzionale tutto sommato forte coerente
Capace di dare risposte flessibili a bisogni differenti
Ed è proprio in fondo per tenere conto delle diversità
Che Amsterdam ha introdotto la nozione di cooperazione rafforzata
Nel pilastro comunitario ed in quello degli affari interni alla giustizia
Ma già con masserizie l'unione economica e monetaria
E l'esempio lampante di una cooperazione limitata ad alcuni Stati membri ed in fondo e altresì la manifestazione di questa capacità di adattamento dell'Unione europea
A situazioni
Ad esigenze diverso
Si tratta in sostanza
E di rifiuto del Regno Unito a firmare il protocollo sociale è un altro esempio
Di superare e la rigidità delle strutture nazionali
E di dotare la società Auro Peia di strutture flessibili che le consentono fra l'altro il rapido adeguamento a situazioni speciali
Caratterizzate per esempio
Dalla impossibilità momentanea di uno stato membro di partecipare ad una nuova iniziativa comunitaria
E questa caratteristica diciamo di flessibilità del sistema
Va misurata alla luce
Delle sfide
Che ci attendono soprattutto nella prospettiva dell'allargamento dell'Unione Europea a ventisette ventotto ventinove trenta Stati membri nel primo decennio nel secolo a venire
La circostanza che il negoziato a livello di consiglio
Su un progetto di direttiva o di Regolamento
Abbia talvolta tempi lunghi forse troppo lunghi
Si ricolleghi in fondo al fatto
Che anche nei casi in cui le relative decisioni vengono adottate alla maggioranza qualificata
Gli Stati membri si preoccupano in qualche modo
Di prendere a loro carico il punto di vista delle minoranze
E questa una delle caratteristiche direi essenziali del metodo comunitario
Accanto
All'iniziativa
Della commissione
Fortissimo potere d'iniziativa della Commissione dal momento che occorre l'unanimità
Degli stati membri per respingere una sua proposta e poi come ho detto controllo
Giurisdizionale
Proprio queste caratteristiche essenziali del metodo comunitario
Fanno sì delle capacità per uno stato membro
Di fare valere il suo punto di vista e legata ad un insieme di fattori complessi
Non basta cioè sapere che cosa vogliamo ottenere occorre altresì conoscere a fondo il pensiero di tutti gli altri parte
Prevederne le mosse
Cercare di limitare i danni
Nei casi in cui stanno per prevalere posizioni diverse rispetto a quelle sostenute
Faccio appello anche qui è una considerazione di Monti che mi dispiace che non si è ancora qua
Pensando alla nostra burocrazia egli scriveva c'è effettivamente un problema
Non solo
Di relativa arretratezza ma anche
Di una sensibilità non compiuta verso ciò che internazionale comunitario
Giunga da colmare
Che non è soltanto di carattere organizzativo come dicevo poc'anzi ma che attiene alla formazione dei quadri
Ora
L'esame del programma per il mille novecentonovantanove suscita un'immediata domanda
Gli strumenti
Contemplati dalla commissione
Per colmare le lacune sui piani economico e politico istituzionale
Sono di per sé sufficienti a garantire agli inizi del nuovo millennio
L'irrilevanza signorilità dell'avventura europea
Risponderei così
Primo
Il rafforzamento dei meccanismi di mercato ed il conseguimento della stabilità macroeconomica soprattutto di quella monetaria
Hanno consentito negli ultimi quindici anni la realizzazione del mercato unico e Della Monica uno
Secondo
Molto cammino resta da fare se si vuole arrivare a soddisfare le finalità della politica economica
Che sono l'efficienza la stabilità e la solidarietà nel sistema
E di rafforzamento della politica economica e commerciale europea nel grande mercato mondiale
Guardando all'efficienza l'armonizzazione fiscale rappresenta una condizione del funzionamento del mercato unico
Ma anche una condizione per una cresciuta
Per un presunto equilibrio delle economie negli Stati dell'Unione
Quarto
In tema di stabilità e di solidarietà all'obiettivo prioritario della lotta contro la disoccupazione
Si presta ad una riflessione in profondità
Sul funzionamento del mercato del lavoro sugli strumenti della concertazione del coordinamento delle politiche
Nel rispetto del Patto di stabilità e crescita che richiede obiettivi di bilancio realistici e credibili
Sotto questo aspetto le conclusioni di Cologna rappresentano un primo passo nella direzione giusta
Un passo non del tutto compiuto da Helsinki dovrebbero uscire raccomandazioni per misure concrete
Basate sul confronto tra le migliori pratiche
Oggetto di quella concertazione
Di quella procedura di quel metodo
Adottato appunto qualche settimana fa a Colonia
Quinto
Per quanto riguarda il problema della globalizzazione dei mercati
La strada da seguire e quella dei finanziamenti delle reti transeuropee
Della ricerca dello sviluppo della società dell'informazione
L'esperienza degli Stati Uniti ci insegnante oggi lo sviluppo dei settori tecnologicamente avanzati
E l'innovazione dei prodotti e dei processi produttivi
Fanno accrescere l'economia che erano posti di lavoro nuovi e duraturi nel tempo
In un periodo di innovazioni tecnologiche quale quello in cui ci troviamo
L'inedita e due pezzo a degli investimenti nei settori di punta che particolarmente penalizzante
Perché non fa che allargare nel lungo periodo il divario quei Paesi e compiono
Delle scelte strategiche
Sesto
L'allocazione di risorse finanziarie necessarie a colmare i ritardi di sviluppo
Fra i differenti regioni europee ed a risolvere i problemi di riconversione produttiva delle regioni in declino
Contribuendo alla coesione economica e sociale dell'Unione e premessa indispensabile per un modello di sviluppo equilibrato e condivisibile
Sette sempre sul piano dello sviluppo ed avuto riguardo alla particolare struttura produttiva italiana
Appare essenziale
E a questo proposito vorrei sottolineare le proposte che la Commissione
Ci fa
Nel suo programma per il mille novecentonovantanove e il riconoscimento del ruolo essenziale delle piccole e delle medie imprese
Che però dovranno essere più adeguatamente collegate ai giovani alla scuola alla formazione e dal processo di innovazione tecnologica ottavo incompiutezza dell'Europa nel campo dell'economia e connessa all'incompiutezza dell'Europa nel campo politico istituzionale
Più specificatamente il ritardo nei progressi verso l'armonizzazione fiscale e conseguenza della mancata applicazione in questo campo del voto a maggioranza così come la carenza dei poteri esecutivi nel mantenimento del mercato unico su un aspetto dello squilibrio dei rapporti tra Consiglio e Commissione
No no alla definizione di un assetto istituzionale completo e quindi anche alla soluzione del problema della disoccupazione e legata la problematica del governo europeo dell'economia
Decimo
Pur incompleta la costruzione economica europea altro passati confini dell'economia
Per entrare in quello della libertà
Della sicurezza della giustizia
Così la tutela dei diritti umani compresa la salute
E la protezione dell'ambiente sono temi che appartengono alla sfera del non economico
Penso che un'Europa unita
Più unità di quella che vediamo sotto i nostri occhi oggi
Può contribuire ad affrontarli efficacemente in un quadro che ne veda rafforzato l'impianto istituzionale
Nel quale le funzioni di con legislazione e soprattutto di controllo politico
Esercitate dal Parlamento europeo assumono valore determinante agli effetti dello sviluppo democratico dell'Unione Europea
Giunto al termine di queste mie brevi considerazioni
Vorrei ricordare anzitutto a me stesso di valore del motto che aveva coniato uno sconosciuto umanista tedesco
Forse più conosciuto perché essendo amico di vivere hardware l'aveva ritratto si chiamava più otto major
Verso la fine del quindicesimo secolo diceva finiture ingegno Cetera morti Sir unto si vive per lo spirito e il resto appartiene alla morte
Un supplemento d'anima può essere necessario di fronte alle prove che attende l'Europa nei prossimi anni a cominciare dall'allargamento
Un supplemento d'anima affinché continui a vivere a prosperare
Come diceva già dove loro nessuno può innamorarsi del mercato unico ma di un'idea si a patto naturalmente che venga continuamente alimentato col nostro operare grazie
Grazie
Allora
Come sapete questo incontro questo primo confronto fronto un'iniziativa interistituzionale ministro per gli affari comunitari del coniglio comunitaria associato ad alcune socia del ministero degli esteri abbiamo parlato tutti e tre finora e poi ci sono le regioni giorni parlano Badaloni Zorzoli un Marcucci
In successione prenderanno tutti e tre insieme il tempo che abbiamo preso noi
I nostri tre interventi e poi daremo fuoco Anna l'inizio del dibattito se non arriva a Monti ma per atterrato alle nove e cinquantacinque quindi dovrebbe essere per arrivare
Sì apro io un portento terzetto della delegazione regionale che appunto porta la regione Lazio la regione Lombardia con il vicepresidente
Zorzoli Marinucci responsabile
Come regione Emilia Romagna del politiche istituzionali così come la Lombardia con sorriso di delle politiche finanziarie ma sono tutti e due aspetti che ci coinvolgono pesantemente nelle tematiche europee così come in qualche modo il ruolo che io ho oltre al presidente Regione Lazio come presidente della i tre credo che Possa essere utile per far tesoro di tutto quello che sarà il dibattito che seguirà questi nostri interventi nel corso della giornata perché possa essere poi a sua volta diffuse portato a conoscenza di tutta la Rete delle autonomie locali che fanno capo l'AICCRE perché non sono solo le regioni è importante sottolinearlo ma anche le province e i comuni se ne parla poco di questa associazione ma in realtà è l'unica che Assumma insieme tutte e tre
E i perni del sistema delle Autonomie in una logica non più di contrapposizione ma di collaborazione proprio in funzione europea
E quindi in questa veste introduco brevemente i due interventi che poi seguiranno e che approfondiranno l'aspetto della sussidiarietà e e anche appunto del ruolo a livelli istituzionali che le regioni possono svolgersi volgono ma possono anche svolge le mani la più efficace
Nel prossimo futuro
è chiaro che doveroso anziché il da prima primo accenno dell'intervento riguarda un ringraziamento ma un ringraziamento non formale sincero sentito dal ministro letta per la sensibilità che ha dimostrato con questa iniziativa prese insieme al CNEN perché interviene innanzitutto su un argomento di grande attualità su cui Stato e regioni hanno già avuto modo di confrontarsi ma che presenta però non pochi lati ancora meritevoli di essere esaminati e discussi da qui appunto importanza e l'utilità di questo confronto
E d'altronde il fatto che le regioni abbiano ormai assunto da tempo a livello europeo
Un un ruolo importante si manifesta in vari modi che poi sono più o meno
Diretti o più o meno differenti fra loro ma tutti tendono a determinare le condizioni per una maggiore partecipazione delle autonomie territoriali alla fase ascendente dell'elaborazione della normativa comunitaria
Ricordo solo per inciso la sede comune di Bruxelles inaugurata a marzo scorso dalle regioni del centro Italia che non vuole essere solo una struttura ideata per svolgere insieme in maniera più efficace le attività che hanno bisogno di contatti diretti con l'unione ma anche vuole essere anche uno strumento per il dialogo avanzato con le strutture comunitarie
Nel tentativo di contare sempre di più anche nella fase delicatissima che precede le decisioni formali d'altra parte tutte le iniziative messi in campo dalle associazioni europee di regioni e gli enti locali
Quelle promosse in seno all'arenile al consiglio dei Comuni delle Regioni d'Europa il Cicr intensissima attività svolta dal Comitato delle Regioni soprattutto nei primi quattro anni del suo mandato
Sono un esempio di come le comunità territoriali si sforzino spesso anche al di là di quelli che sono i canali formali di trasformarsi in una vera e propria l'Hobbit nel senso europeo del termine
Per influire nel sistema decisionale comunitario
Non è questa la sede per soffermarsi sul notevole impatto che ha prodotto finora il lavoro del Comitato delle Regioni sulle decisioni del Parlamento e della Commissione europea tuttavia credo che si tratti di un di un indice di quanto di fatto il peso dei singoli territori sia destinato a crescere rispetto a quello degli Stati
Rispetto e non a scapito degli Stati nazionali
Vorrei sottolineare questa fondamentale differenza perché se c'è un errore che dobbiamo e possiamo evitare di compiere è proprio quello di ritenere che l'Europa delle Regioni sia alternativa all'Europa cosiddetta degli Stati nazionali e viceversa
In un'ottica autenticamente federalista infatti occorre progettare forme di partecipazione istituzionale in cui lo Stato rappresenti il punto di sintesi e di coordinamento delle politiche del territorio
In modo che si possa fare
Con i bisogni effettivi delle comunità locali
Dall'altro l'unicità di un disegno complessivo di intervento che elimini ogni forma di competizione interna tra le varie porzioni di territorio nazionale
Da questo punto di vista com'è noto le regioni godono di uno strumento rappresentato dalla cosiddetta legge Fabbri
Che secondo la formulazione introdotta dalla legge comunitaria centoventotto del novantotto
Consente di intervenire sui progetti degli atti normativi degli organi dell'Unione sugli atti preordinati alla loro formulazione e sulle modificazioni la realtà è che questa norma non ha permesso nel tempo un effettivo del pronto intervento degli enti territoriali nelle materie comunitarie di loro particolare interesse
Con la conseguenza che i regolamenti e tutti gli altri atti di indirizzo provenienti da Bruxelles continuano più o meno come in passato a piovere sulle nostre teste
Senza possibilità di essere modificati e nemmeno di essere adeguatamente esaminati prima della loro pubblicazione in Gazzetta
Sappiamo bene che l'origine dei nostri ritardi nell'utilizzo dei fondi strutturali c'è anche la scarsa capacità di orientare i relativi regolamenti né può consolarci il fatto che nonostante questo siamo riusciti a migliorare notevolmente le nostre performances di spesa
Il problema di fondo è che dobbiamo imparare Stato e regioni a ragionare anche nei nostri affari interni secondo un linguaggio autenticamente europeo
Mi che cosa significa questo significa a mio modo di vedere che la sessione comunitaria della Conferenza Stato Regioni per esempio abbia bisogno di una riforma per funzionare meglio
Avere una programmazione maggiormente scadenza
E significa poi che anche le regioni alcune delle quali già lo fanno debbono prevedere speciali sedute di giunta e di consiglio dedicate ai temi europei con la consapevolezza che una parte sempre più consistente delle nostre decisioni politiche viene condizionata da Bruxelles e qui c'è ancora vecchio da fare sul piano della sensibilizzazioni Interna
Su tutto a livello di cultura politica e tutto questo però va fatto al più presto
Ma occorre soprattutto che il disposto della legge comunitaria del novantotto venga attuato fino in fondo
E per questo vanno superata al più presto le carenze che ancora si registrano sia sul fronte del ministero delle Politiche comunitarie sia su quello delle regioni
Allora la mia opinione è che entrambi debbono assumersi l'impegno ad attrezzarsi meglio con strutture preposti a seguire in modo particolare il procedimento normativo comunitario e quindi in grado di esprimere pareri meditati e definitivi sugli atti preparatori delle normative comunitarie ecco dunque il perché
Della della straordinaria importanza di una iniziativa come quella di oggi che in prospettiva può dire come d'altronde accennava lo stesso ministro letta
Di un potenziamento della nostra azione Europa parliamo da molto tempo ma credo che ora le condizioni ci siano tutte perché questo possa avvenire
E lo è con questo spirito nell'auspicio che questo possa tradursi da subito in decisioni operative comuni ringrazio ancora il ministro letta
Di questa opportunità di intervento per le regioni auguro a tutti buon lavoro che passo la parola idealmente adesso nostri
Due colleghi
Giorgio
Signor ministro signor presidente e colleghi
Ospiti tutti innanzitutto desidero scusarmi per il ritardo con cui sono pervenuto nella sede della riunione a mia discolpa è che sono in ballo dalle cinque di questa mattina edito altri commenti perché tutti stiamo Linate Linate mitra Linate e traffico di Romano andiamo nel complesso lo fa solo a Milano
Mi associo ovviamente ai ringraziamenti che ha formulato il presidente Badaloni e che
Sento profondamente perché infatti intervengo a questo seminario sulla ricerca di una sempre maggiore integrazione tra l'ordinamento dell'Unione europea e gli interessi degli Stati e delle autonomie regionali e locali
Con la convinzione che si tratti di un tema rilevante soprattutto alla luce del ruolo che nel corso di questi ultimi anni la regione Lombardia ma come ricordava Badaloni tutte le regioni stanno assumendo all'interno del contesto europeo esprimo qui un convincimento di fondo quello che il coinvolgimento delle parti sociali e delle Autonomie territoriali nell'elaborazione delle normative comunitarie
Debba essere affrontato partendo da una generale riflessione sulla rilevanza comunitaria del principio di sussidiarietà che già l'ambasciatore Cavalchini ha citato più volte nel suo intervento la sussidiarietà
Nell'ordinamento nella prassi amministrativa dell'Unione Europea
Trova attenzione e applicazione soprattutto nella sua accezione verticale
Quale criterio regolatore dei rapporti tra autorità gerarchicamente ordinate
Si tratta di un principio che da un punto di vista lessicale inflazione ormai nella dialettica quotidiana tanto da sembrare acquisito da sempre nelle riflessioni comuni in realtà e mi sono peritato in questo basta notare che il termine sussidiarietà ma solo recentemente fatto la sua comparsa nei Comuni dizionari della lingua italiana
E basta questo per rendersi conto di quanto impegno sia necessario per recepirlo nella nostra sensibilità e nella nostra cultura politica e amministrativa anche se devo dire con soddisfazione che il sistema politico italiano si sta Accor Ugento pesantemente del valore dell'importanza delle implicazioni di questo termine e sta cercando di applicarlo ovunque ciò sia possibile
è interessante l'esame delle disposizioni comunitarie
Per capire quanto sia necessario operare per dare concreta applicazione a tale principio intendendosi con ciò effettivo
Riconoscimento e dischi citazione attuazione e controllo di tale attuazione per la prima volta nelle disposizioni introdotte prima d'altra tratto di Maastricht che poi dalla recente revisione della Carta comunitaria di Amsterdam si fa esplicito riferimento a tale concetto
Solo a Maastricht infatti dietro proposta del Regno Unito la sussidiarietà viene elevata
Nella prima parte del trattato della c'è se ricordo bene i principi a principio generale dell'ordinamento comunitario alla luce del quale può essere sindacata la legittimità degli atti e questo è un aspetto molto importante
La cui implicazione dovremmo sempre tenere ben presente
All'indomani della conclusione di Maastricht il dibattito sull'applicazione dell'articolo tre bis il nuovo articolo cinque accompagnato l'intero processo di revisione del Trattato dell'Unione Europea fino ad Amsterdam
Le proposte che si sono susseguite nell'intento di rivalutare il principio della sussidiarietà nella sua applicazione
Sono state le più svariate da quelle più impegnative come affidarne il controllo dell'applicazione ad una Camera delle sussidiarietà proposta allora formulata dal senato francese
O di provvederei in Consiglio facoltà di blocchi minori tutti
O ancora quella di instaurare un controllo a priori da parte della corte di giustizia fino a proposte più modeste quali quella di dare piena legittimità al Comitato delle Regioni e delle autonomie locali
Per ricorrere anche per l'annullamento contro gli atti comunitari lesivi delle prerogative di tale principio proposta del Comitato delle Regioni e dei lender tedeschi
Non sono mancate anche proposte volte a rendere più stringente il principio attraverso una riforma riformulazione del nuovo articolo cinque proposta tedesca del Belgio del Comitato delle Regioni della commissione Herman
In sostanza si è articolato un dibattito che da un'ipotesi di radicale riforma del sistema comunitario si è concentrato sulla soluzione più modesta seppure importante
Di recepire in un apposito protocollo allegato al Trattato l'applicazione del principio di sussidiarietà e di proporzionalità adottato ad Amsterdam
Nel preambolo del Trattato di Maastricht si legge decisi a portare avanti il processo di creazione di un'unione sempre più stretta tra i popoli dell'Europa
In cui le decisioni siano prese il più vicino possibile ai cittadini conformemente al principio di sussidiarietà
Ma in un'attività particolare come quella normativa cosa si intende per vicinanza al cittadino
Ci si può riferire allo schema concettuale di centri di potere ricche comprendono altri centri di potere si pensi alla Comunità europea rispetto agli Stati membri
Questi rispetto alle regioni e quest'ultime rispetto alle Province fino alle circoscrizioni
Tale interpretazione fa riferimento alla base elettorale per cui il centro con il minor numero di elettori e quello più vicino al cittadino nella convinzione
Che è minore il gruppo sociale rappresentato più dirette e la conoscenza dei problemi e l'efficienza della risposta che ne può venire
A questo livello al nostro tema può concentrarsi sull'adeguato coinvolgimento delle regioni e degli enti locali nella o metti in però Chess comunitario se ci riferiamo però alla distanza tra il cittadino e diversi centri di potere dobbiamo fare riferimento alla rappresentatività
A rapporto elettore letto e alla presenza o assenza di eventuali intermediari di tale volontà
A livello comunitario nel rapporto consiglio della Comunità europea cittadino
I governi nazionali costituiscono una rappresentanza di secondo grado
E contribuiscono alla formazione della volontà a livello comunitario sciolti da un collegamento elettorale diretto col cittadino
E a questo livello attiene il tema dell'adeguatezza dei poteri del Parlamento europeo
Mi sembrava doveroso questa interruzione per salutare il commissario Monti
Rispetto i due criteri sopra esposto
Qui si rispetta l'efficienza e la democraticità del sistema
Assicurando la vicinanza del cittadino alle istituzioni sia nella fase ascendente
La delega del cittadino alle istituzioni sia in quella discendente l'esercizio da parte di queste ultime del potere delegato
Il tema dell'adeguatezza dei poteri del Parlamento europeo sicuramente interessante ma meno direttamente attinente le riflessioni di oggi laddove si voglia concentrare l'attenzione su un metodo di coinvolgimento delle parti sociali
E delle autonomie territoriali
Voglio quindi proporre solo qualche osservazione in merito al coinvolgimento delle regioni e degli enti locali
Nello McCain però Chance comunitario
Questo tema assume nel tempo sempre più importanza a fronte da un lato della progressive estinte estensione delle attribuzioni della comunità
Soprattutto in settori dove le Regioni sono dotate di una certa autonomia
E dall'altro a fronte di processi che tendono ad aumentare le funzioni e i compiti delle regioni stesse negli ordinamenti nazionali
Per quanto riguarda la fase ascendente e discendente
Mi sembra evidente che il ruolo riconosciuto alle Regioni nell'attuale normativa sia assai limitato sia che si riferisca al dettato legislativo sia che ci si riferisca alla sua prassi applicativa
Alludo con ciò
Ha l'obbligo di comunicazione dei progetti dei regolamenti e delle direttive in Conferenza Stato Regioni
Con cui lo Stato si è fatto carico per la prima volta del problema partecipativo delle regioni
Ai processi formativi del diritto comunitario la legge La Pergola sulla sessione comunitaria
La qui disamina permetterebbe non solo di cogliere il limite che lamentano ma anche le incongruenze di un disposto legislativo che non consentono all'Italia di porsi reale sintonia con lo sviluppo comunitario
Le proposte emerse in Bicamerale prefiguravano qualche soluzione in questo senso per le regioni con la possibilità di provvedere direttamente
All'attuazione ed esecuzione del diritto comunitario
Ma basterebbe ispirarsi alle osservazioni che la Commissione propone nella sua relazione annuale sull'applicazione del principio di sussidiarietà
Per cogliere molti stimoli a una rivisitazione del ruolo delle Regioni nella formazione del diritto comunitario
Proprio per questo apprezzo particolarmente la valorizzazione della sessione comunitaria cui faceva riferimento anche presidente
Badaloni della Conferenza Stato Regioni operata dal ministro letta e mi consenta anche ministro di apprezzare il tour che sta facendo per assistere alle varie sessioni comunitarie
Belle giunte delle Regioni italiane che dimostrano certamente il tentativo di uno svecchiamento e di una adeguamento delle metodologie con una rilevanza e un'attenzione particolare ai alle funzione
Delle regioni
Sebbene la comunità si avvicini a celebrare il proprio cinquantenne Dario il raccordo necessario nelle nostre amministrazioni con il contesto dell'organizzazione europea
Che richiede un'attività di rilievo internazionale solo in epoca recente è stato legittimato e concretamente reso possibile
Lo scenario non migliora se si cerca di analizzare il ruolo che Bruxelles riconosce agli organismi regionali
Forse in un solo caso la comunità ha riconosciuto un ruolo significativo alle regioni pur senza prescindere dall'intermediazione statale
Si tratta delle politiche di coesione dei relativi regolamenti dei fondi a finalità strutturale
Un coinvolgimento che si attua tanto nell'elaborazione dei programmi che nella loro applicazione anche in questo caso tuttavia sì è palesata la difficoltà di un'evoluzione regionalista in quanto nei regolamenti usciti da negoziato della commissione per Agenda due mila
Si è registrata una ricentralizzazione del ruolo dello Stato rispetto all'originaria proposta
E ciò dimostra la ritrosia degli Stati membri a lasciare troppo autonomia alle regioni e l'assoluta predominanza del livello statale su quello regionale nella fase ascendente del processo decisionale comunitario
Gli stati infatti tramite l'elaborazione della normativa comunitaria consolidano la propria posizione di vantaggio
Anche grazie all'orientamento sinora adottato dalla corte di giustizia che non permette alle Regioni
Di esercitare un'azione diretta nonché alla giurisprudenza del tribunale di primo grado che solo da poche settimane ha riconosciuto alle regioni il diritto di agire in via sussidiaria contro la Commissione li conosco parimenti la disponibilità che il ministero degli affari esteri e quello del Tesoro hanno dimostrato nel coinvolge le Regioni nel negoziato
Con l'istituzione di un gruppo tecnico misto cui sono stati attribuiti compiti
Tre istruttori sulle posizioni da tenere nella discussione delle proposte dei regolamenti della Commissione
Certamente avremmo preferito che ha negoziato fosse stato ammesso anche un rappresentante delle regioni
Il Comitato delle Regioni un esempio di rapporto istituzionale diretto tra regioni e comunità è succeduto il Consiglio Consultivo degli enti regionali e locali
Suo equivalente nella fase pre Maastricht cercando di superare i limiti esso continua tuttavia scontrarsi con barriere oggettive
Che non gli consentono di esprimere la propria funzione di rappresentanza degli interessi regionale
I giuristi si interrogano sulla correlazione esistente tra la proliferazione dei comitati e l'applicazione del principio di sussidiarietà
A me interessa solo rilevare che se lo sforzo del Consiglio fosse stato profuso per assicurare un ruolo alle amministrazioni regionali oggi potremmo essere ancora più europei ci auguriamo una nuova stagione dove gli Stati nazionali ritagliano sfere di competenza e autonomia più significative per le regioni nei loro rispettivi ordinamenti e in coerenza con ciò facciamo altrettanto facciano altrettanto nelle impostazione dell'ordinamento comunitario ispirandosi nell'organizzazione dell'Unione
Non alla preoccupazione di difendere le proprie attribuzioni o sfere di competenza ma quella di salvaguardare le regioni il decentramento della sussidiarietà
Con la prossima conferenza intergovernativa si potrebbero sanare alcune incongruenze presenti nel disegno delle istituzioni europeo
Mi auguro che il Governo italiano si impegni su questi obiettivi grazie grazie a Tortolì allora Marinucci completa di interventi regionali
Signor presidente signor ministro sia perdono appesantire
Questa parte degli interventi regionali sia perché arrivato il commissario professor Monti che tutti siamo ansiosi di ascoltare io mi limiterò a raccogliere valorizzare lo spunto con cui il ministro ha introdotto questa questo incontro
Ponendo il tema di come costruire nella nuova fase della Unione europea
Il le sinergie del sistema Italia
Quindi di come uscire da quello che lui ha chiamato una certa benevolenza
Da quel mix di improvvisazione
E di creatività dell'ultimo minuto che spesso a caratterizzato i nostri comportamenti lavoro
Io penso che dal punto di vista siamo concettuale dovremmo
Affrontare fino in fondo misurarci fino in fondo con le ragioni di questo straordinario paradosso a cui siamo di fonte perché per questo Paese con tutte le difficoltà l'obiettivo dell'ingresso
Nelle uno è stato uno dei pochi forse l'unico Grandi obiettivo cui visivo del Paese
E e tuttavia fa la forza che ha avuto questo obiettivo e il grado effettivo di maturazione di una cultura politico amministrativo di tipo europeo è enorme
Fino al punto di essere ancora noi
Molto indietro per quello che riguarda le forme di organizzazione di coordinamento della nostra iniziativa europea
Io sono stato recentemente a Bruxelles ho avuto molti colloqui alla rappresentanza permanente funzionari italiani che lavorano nella Commissione ho trovato grandi qualità sul piano professionale
Molta motivazione
Ma ancora diciamo un forme di raccordo molto deboli se non inesistenti
Ecco allora mi pare che questo sia il punto noi abbiamo di fronte delle grandi opportunità
C'è la Commissione Prodi
Siamo per la cui iniziativa negli ambienti della Commissione europea si respira un'aria quasi di attesa mistica perché sappiamo che la commissione Prodi è stata istituita fonte di una crisi gravissima della precedente Commissione che riguardava le forme di esercizio di una responsabilità politica ma anche le forme di gestione dell'attività amministrativa
C'è questa nuova fase del parlamento europeo il Parlamento europeo ha più Poteri
Questi poteri naturalmente non vanno enfatizzati ma si può dire che diciamo il vuole la carica di parlamentare europeo forse per la prima volta acquista un'intensità politica diversa rispetto al passato
C'è anche questa cosa nuova di un qualche rilievo riferita al fatto che stanno diventando operativi gli uffici delle Regioni a Bruxelles e in alcuni casi sono uffici delle singole regioni ma in altri casi sono uffici delle regioni associate bene
Come punto costruire strumenti efficaci di raccordo interistituzionale
Io penso anche qui raccogliendo uno spunto del ministro letta che la prima scelta debba riguardare siamo decisamente un'opzione di metodo
Cioè abbandonare
Quella tendenza che tipicamente italiana non solo il italiana ma tipicamente nostrana a trasformare i problemi reali
In questioni di rango
Di status e di rappresentanza
E adottare un metodo atteggiamento un di tipo essenzialmente funzionale cioè guardare ai problemi
E vedere come attorno a quei problemi appunto si possono sviluppare le sinergie facendo leva
Come deve fare leva un paese come il nostro che sia ancora non si è dato una forma istituzionale definitiva tuttavia è ogni paese fortemente radicato sulle Autonomie territoriali facendo leva sia sulla sulle virtù dell'autonomia di ogni soggetto istituzionale e anche sociale
Sia sulla copie d'azione fra i soggetti
Per dirlo può più con una battuta bisogna fare come fanno i tedeschi
In sono fatto spiegare come i lender il governo tedesco si preparano ai dossier del consiglio dei ministri
Ma alle stesse riunioni tecniche che preparavano i consigli dei ministri
Ogni lender svolge la sua iniziativa
Improprio dispetto insomma quelli che considera i suoi interessi forti la Baviera e organizzata da vent'anni credo come una sorta di con l'ha fatta
Però subito dopo e partono meccanismi cogenti di cooperazione perché siccome i lender devono poi essere da presentati da un solo ministro al Consiglio dei ministri ministro che affianca quello federale
Da la varietà delle posizioni devono ricavare una posizione unitaria sintetica
E da qui successivamente il confronto fra il sistema dei lender e il Governo
Noi dobbiamo appunto metterci nelle condizioni di funzionari così
Guardando anche ad altri esempi per esempio gli spagnoli che hanno fatto straordinari progressi negli ultimi anni per quello che riguarda la qualità diciamo della presenza dell'iniziativa
Quindi siamo molto rapidamente le le cose che possono essere messe in campo ministro letta diceva all'inizio diciamo rendere periodica questa sede di confronto bene io aggiungo è stato già detto da Badaloni e Zorzoli
Organizzare in maniera un po'più di Nate sistematica le sessioni comunitari dalla Conferenza Stato Regioni insomma Allo stato spesso vengono annegate nei giganteschi ordini del giorno amministrativo
Secondo punto su sul tema specifico di cui si discute oggi la così detta fase ascendente delle direttive comunitarie no cioè quello che serve fare per non scoprire all'improvviso che c'è una direttiva che deve essere applicata e di fonte alla quale Polese Cizio diventa quello dell'aggiramento addirittura della disapplicazione
Io penso che sarebbe utile non so se ci sia già uno strumento di questo genere
Presso il ministero degli affari comunitari anche per valorizzarne diciamo una funzione di coordinamento
Istituire ma strumenti davvero molto leggeri
Gruppi di lavoro misti
Stato Regioni patti sociali che periodicamente analizzano questi questi dossier ma cominciando da questa
Direttive in itinere sulla Società europea
Terzo punto lo dico in particolare l'ambasciatore Cavalchini
Rafforzare e coordinare la presenza italiana a Bruxelles
Io immagino che si potrebbe a Bruxelles facendo leva sul sul sul ruolo della rappresentanza permanente
Organizzare una Conferenza Stato Regioni di fatto non senza bisogno di sigle o di particolari formalizzazione
E cioè tra la rappresentanza permanente e i diversi responsabili degli uffici regionali
Costruire periodico occasioni di incontro
Propedeutica all'esame dei dossier fino a ciò che va al Consiglio dei ministri
Ecco prenderei appunto il problema da questo versante dal versante della funzionalità
Come mi pare che stiano facendo di spagnoli piuttosto che appunto dal versante il rango del prestigio dell'inserimento formale delle regioni
Nel consiglio dei ministri rivendicazione diciamo rituale ritualmente opposta
Un'ultima cosa uno straordinario investimento sulla formazione
L'Italia
A me risulta assieme alla Grecia
è uno di quei paesi che sta sotto quota per quanto riguarda la nomina degli esperti nazionali
Nella Commissione europea
Ed è un Paese che non risulta avere una seria politica degli Stati
In altri Paesi accade che i giovani vengono mandati due anni a Bruxelles
Ma non prepara passato un periodo diciamo così di
Turismo amministrativo ma perché questa cosa poi forte fortemente valorizzata al momento del riordino vi entrò nei paesi di origine sul piano delle carriere delle promozioni
Noi questa politica non ce l'abbiamo e dobbiamo sapida mente credo costruirla
Cioè da qui ai prossimi mesi le regioni le amministrazioni dello stato di questo Paese devono programmare dirvi io di trecento stage ed italiani
A Bruxelles diciamo dai quali nei prossimi anni Possa immergere
Punto una nuova leva di funzionari
Di livello europeo che non necessariamente devono podestarile uno Croazia
Possono tornare nella nostra amministrazione per accrescerne il livello di di qualità e di maturità
Grazie Mario uccide allora
Allora ed il commissario chiedevo un ulteriore periodo di adattamento proprio il viaggio anche per ascoltare allora comincia adesso la serie degli interventi programmati e chiederei fossero contenuti nel nei cinque minuti tipici europei
Per dare il buon esempio comincerei dai due nostri ospiti più europei risse c'è poi Giorgio Napolitano Perissich a quel microfono l'impiego
Abbiamo fatto postosi in piedi più di cinque minuti
Ma innanzitutto vorrei portare l'adesione di Confindustria questa iniziativa certamente molto opportuna aderiamo senza riserve allo spirito che ha animato il ministro letta
Colgo l'occasione anche per poter esprimere per la prima volta in via ufficiale pubblica la soddisfazione di avere qui da noi il commissario Monti
Non come commissario uscente ma come commissario permanente sarebbe stato veramente un guaio per il Paese se così se così non fosse stata
Ora nei nei gruppi di lavoro che seguiranno che seguiranno questa questa prima in seduta di carattere generale
Parleremo i nostri rappresentanti avranno modo di parlare del programma di lavoro della Commissione più nei dettagli e quindi entrare nel merito di iniziative specifiche
Mi limiterò a fare qualche considerazione dal punto di vista di Confindustria sullo spirito che a nostro avviso deve animare questi lavori
In primo luogo noi guardiamo a quanto è stato realizzato negli anni dall'Unione europea sul piano legislativo
Non tanto come un vincolo per il Paese ma come una grande opportunità che il Paese ha potuto cogliere sembra che fu già Guido Carli nelle sue memorie che scrisse che è difficile immaginare elementi di modernizzazione che sono stati introdotti nel sistema economico e sociale italiano negli ultimi vent'anni
Che in qualche modo non siano riconducibili a iniziative venute dall'uno e dall'Unione dall'Unione Europea
La legislazione comunitaria è stata quindi uno dei più potenti motori forse il più potente motore di modernizzazione di modernizzazione dell'Italia
In questo senso la valutiamo e in questo senso intendiamo collaborare collaborare a questa iniziativa del fino a questa iniziativa del governo
Cercare di sviluppare un atteggiamento collettivo una politica più omogenea da parte delle istituzioni e delle forze sociali italiane
Rispetto ad altri temi all'attività normativa dell'unione europea
A mio avviso assenso e certamente assenso dal punto di vista di Confindustria soltanto se questo programma legislativo se questo intervento
Continuo dell'Unione Europea nel sistema normativo del continente continua ad avere questa forza propulsiva e modernizzatrice e se non diventa invece come rischia a volte di diventare uno strumento di conservazione di posizioni corporative esistenti o di ritardo o di ritardo nella nella modernizzazione
Noi sappiamo che probabilmente la grande stazza stagione legislativa europea
è terminata la comunità
Si è avviata da qualche anno lo dimostra anche questo programma legislativo in una fase più tranquilla di produzione di produzione normativa questo ci può consentire anche di fare una riflessione più approfondita su quanto è stato fatto e su quanto resta da fare
Su quanto è stato fatto c'è certamente da mettere in opera un grande sforzo di semplificazione e di codificazione molte cose lo sappiamo sono state fatte in fretta quindi non sono state fatte molto bene e spesso sono state fatte in modo molto complicato
è giunto il momento certamente di in avviare cosa che del resto la passata Commissione ha già cominciato un'opera di ripensamento nel senso della semplificazione penso per esempio a due iniziative di straordinaria importanza per tutta la struttura economica del paese avviate recentemente sulle quali bisognerà riflettere
Due fondamentali riforme del diritto di concorrenza che sono state che sono state avviate avviate dalla passata dalla passata commessi
Per quanto riguarda le nuove iniziative proprio perché riteniamo che globalmente l'intervento normativo dell'unione europea avuto una fondamentale funzione
Per la modernizzazione dell'Italia riteniamo che abbiamo al pari di molti altri il diritto e il dovere di avere un atteggiamento molto più selettivo e cioè di cominciare a chiederci
All'inizio dell'esame di un testo non tanto che cosa pensiamo di questo testo ma porsi la domanda fondamentale questo testo è veramente necessario è veramente necessario o no
Il ministro letta giustamente nel suo intervento introduttivo poneva il problema di un atteggiamento italiano non solo come consumatore ma come produttore di diritto europeo
Essere i produttori di diritto europeo comincia col chiederci se certe cose sono veramente necessarie o se ne se potevo se ne potrebbe potrebbe fare a meno
Quindi questo è il primo invito che noi rivolgiamo in nome del principio di sussidiarietà che se no diventa un principio puramente retorico quello di un esame collettivo di una mia di una maggiore selettività
E di una maggiore selettività
Nel senso dell'utilità dello strumento proposto proprio per innovare per aiutare l'Italia a innovare ulteriormente e non per aiutare l'Italia a conservare posizioni corporative che invece avremmo da avremmo interesse avremmo interesse ad eliminare in questo senso noi aderiamo all'obiettivo di creare una posizione italiana di sistema
In nessun modo potremmo aderire a questa iniziativa se ingente se invece volesse dire un invito a tutte le componenti della società di allinearsi
Rispetto alle iniziative di Bruxelles sulla posizione corporativa corporativa più difensivo
Quando parlo di selettività e sono gli unici esempi chiederò mi riferisco per esempio
Ad alcune iniziative in campo sociale
Il ministro letta a ricordato la direttiva sulla Società europea
Ora Mario Monti sa benissimo cosa ne pensiamo ma lo ripeterò
Lo ripeto e lo ripeterò ad abundantiam
Questo è uno strumento che in teoria quanto meno è stato concepito per facilitare l'integrazione delle intese a livello continentale
Ed è da questo punto di vista certamente uno strumento utile
è stato lungo gli anni
Capito catturato
Da un dibattito di carattere sociale il cui unico risultato sarebbe quello di introdurre vincoli supplementari nel mercato del lavoro in Europa e nei singoli Paesi
Prospettiva rispetto alla quale devo dire francamente dal punto di vista delle imprese non solo italiane ma delle imprese di tutto il continente
Lo strumento della Società europea perderebbe ogni utilità pratica operativa ed economica e sarebbe a quel punto meglio non aveva penso in secondo luogo alla recente iniziativa della Commissione
Che propone di estendere a tutte le strutture l'impresa
Formule di informazione e consultazione obbligatoria dei lavoratori in palese violazione del principio di sussidiarietà iniziative che rendono se continuano in modo disordinato
Privo di contenuto la prospettiva del dialogo del patto sociale che ci si vuole proporre e che invece potrebbe avere una straordinaria utilità proprio per cercare di creare un consenso a livello continentale per trovare un percorso di modernizzazione nella solidarietà
Del nostro del nostro mercato del lavoro
La selettività ci ci troverà invece sempre favorevoli a iniziative comunitarie che tendono ad accelerare la liberalizzazione dell'economia europea
Il mercato unico rappresenta il più grande patrimonio che noi abbiamo assieme all'euro
Ma oserei dire ancora prima e forse in modo più importante dell'euro
E sappiamo quanto il professor Monti sta facendo per completarlo e per renderlo pienamente efficiente ma ci sono ancora larghi spazi soprattutto nel campo dei servizi di tutti i servizi non solo dei servizi finanziari ma anche dei servizi finanziari
Delle professioni dei trasporti delle public utilities in cui ancora il regime di piena concorrenza e di piena liberalizzazione che l'industria manifatturiera conosce ormai da molti anni non è realizzato
E non parlo dell'agricoltura che sarebbe sul piano della liberalizzazione un capitolo a parte ora iniziative di questo tipo invece ci troveranno sempre consenzienti
Una parola se mi consente perché questa per terminare questa è una riunione consacrata alla cosiddetta fase ascendente in Italia non possiamo dimenticare però che l'impresa i cittadini-consumatori non conoscono le direttive comunitarie conoscono solo quello che ne fa poi il diritto italiano
Ed è credo molto difficile forse un po'astratto concepire un'iniziativa unicamente con limitata la fase ascendente
Che poi a un certo punto valuteremo quando non si faccia anche carico della cosiddetta fase discendente
Di cui sappiamo le carenze di cui sappiamo quanto funziona ancora male quanto siano le difficoltà del processo di trasposizione quanto sia forte la tentazione degli organi legislativi nazionali di inquinare le direttive europee con cose che o non hanno nulla a che vedere
Ho appesantiscono irrigidiscono ulteriormente l'impianto dall'impianto legislativo
E quanto poco si voglia rispettare un principio che è stato peraltro consacrato in vari Daria Stasi delle vicende della concertazione tra le parti sociali e il governo
Del Paese cioè la decisione che e gli accordi tra le parti sociali devono essere a tutti gli affetti considerati degli strumenti sufficienti per realizzare in certe condizioni la trasposizione la delle direttive senza bisogno quindi di ulteriori di ulteriori interventi legislativi ho voluto fare questo rito questo riferimento perché francamente se non mi sembra che la disputa discussione limitata la fase ascendente resterebbe monca e priva di significato reale
Per i veri consumatori del diritto che sono poi i cittadini e le imprese grazie
Grazie per essersi Giorgio Napolitano
Una parola sul tema di fondo del rapporto tra interessi nazionali d'interesse europeo è un tema ovviamente molto compresso e credo che per lungo tempo si è ritenuto che in fin dei conti la posizione italiana fosse caratterizzata da un eccesso di idealismo europeistico o anche di ingenuità
Rispetto al peso che acquistavano interessi nazionali di altri membri della comunità nel processo di formazione delle decisioni
Senza indugiare diciamo su queste interpretazioni perché poi al di là di questa presunta ingenuità bonarietà italiana vi era una impreparazione era una incapacità di rappresentare gli interessi legittimi
Credo che si debba convenire su queste esigenza che anche come dire un'esigenza di maggiore assertività
Dell'Italia in sede europea in sede comunitaria facendo molta attenzione a quel rischio che ora metteva in evidenza il dottor Peri si dice cioè non ritenere che siano da
Tutelarsi
Posizioni corporative e credo che l'impegno a una maggiore assertività dell'Italia dell'Italia intesa come sistema
Si debba in modo particolare anche intendere come volontà di contribuire alla migliore definizione in senso europeo delle decisioni comunitarie naturalmente c'è la componente su cui il ministro letta ha messo l'accento di una rappresentanza
E anche difesa di interessi legittimi naturalmente il termine difesa e quello che contiene in sé i maggiori rischi
Intervento nella fase ascendente cioè nel processo
Di formazione delle decisioni delle normative delle politiche comunitarie e tema non nuovo che in realtà nel passato è stato di tanto in tanto sollevato soprattutto per quello che riguardava il ruolo dei parlamenti nazionali adesso non parlo solo di quello italiano in modo particolare il ruolo del parlamento italiano in questa fase ascendente
E atto di scopo poi si riuscì a dare più che al Senato
Alla Camera dei deputati una definizione più consistente della funzione della Commissione per le politiche comunitari mi auguro che di ciò possa dissi più tardi qualcosa il presidente onorevole Ruberti
In ogni caso mi sembra molto importante sottolineare come protagonisti di questo intervento italiano nella fase ascendente debbano essere una serie di soggetti non soltanto il Parlamento in modo particolare quelle che vengono definite autonomia e territoriale cioè innanzitutto le regioni i poteri regionali ho trovato molto interessanti
Complesso reticolato che qui si sta cercando di definire ma il mio augurio e che diminuisca
Sia sottili la categoria dei deputati italiani al Parlamento europeo assenti a Strasburgo e Abbritti selle
E che per i presenti a Strasburgo e a Bruxelles sì riesca a realizzare una condizione di maggiore visibilità in Italia non vorrei che appunto la seconda categoria fosse fatta di deputati italiani presenti a Strasburgo e a Bruxelles e assenti in Italia assenti nel senso che non riescano addivenire punti di riferimento per far conoscere
E per acquisire elementi ai fini di una nostra presenza efficace in quella Assemblea
Sentito che il ministro metta ha fatto cenno a questa provocazione di ieri del presidente Violante credo che si debba ben definire che cosa possa significare agire come delegazione italiana nel Parlamento europeo non sono nel c'era una dialettica politica in seno al Parlamento europeo ma anche perché credo e qui intorno al punto su cui d'altronde sia sei ben soffermato anche all'ambasciatore Cavalchini anche perché
Non si può nemmeno in quella sede fare i difensori in senso ristretto ed equivoco di interessi nazionali e peggio ancora di posizioni
Corporative infine per una discussione sul programma che si articolerà
Credo che ci sia poco in dei gruppi di lavoro io credo che sia del tutto inesatta la osservazione che ha fatto il dottor Peri si dice su una tendenziale minore attività di produzione legislativa e credo che però soprattutto guardando ad alcuni settori di attività dell'Unione
Rimanga molto rilevante il tema della avvicinamento deve legislazioni nazionali
Che cosa diversa però e cosa assai significativa e qui ecco un po'mi rammarico che tra i gruppi di lavoro di di oggi che sono molto concentrati ammette
Sui temi sociali ed economiche o sociali manchi
L'argomento dello spaccio di libertà sicurezza e giustizia che è una delle priorità
Politiche della commissione del programma della commissione che riceverà un risalto molto particolare lo speciale consiglio
Di Tampere che è previsto appunto per la seconda metà di quest'anno non tocco invece la tematica delle riforme istituzionali perché rischieremmo di andare troppo lontano a questo proposito ecco ma vorrei soltanto dire che questa partecipazione italiana e di tutte le componenti del nostro sistema sociale istituzionale alla fase ascendente deve effettivamente abbracciare la pluralità
Degli aspetti non solo di un programma anno per anno ma di uno sviluppo del processo di integrazione
Grazie Napolitano talora adesso la parola a commissario Monti commissario Monti
Pensa di parlare suppergiù per la mezz'ora forse un po'meno che gli era stata affidata quindi finirà intorno a mezzogiorno di gruppi di lavoro come sapete sono previsti in partenza a mezzogiorno e mezzo
Avremo quindi ancora una mezz'ora trentacinque minuti di dibattito
Tra gli iscritti a parlare nella indicazione che mi è stata data dagli uffici del ministero sono Giorgio Santini per fascismo Cerroni per la Confcommercio Arrigo come consigliere come Florio come conferma CGIL
Pippo Ranci come presidente logori vetrine di Mauro come vicepresidente Cnh avorio come risente CIA Baccarin Confartigianato Carbone si sa Ulizia UNCI nel pomeriggio sono già iscritti Barbieri per la CGIL Bolaffi che vista è andato via
Per il ministero degli affari sociali io non ce la farò nella mattinata
A far parlare tutti coloro che sono ho indicato credo che almeno cinque o sei zero riuscirò a far rimpianti vanno insieme a Bolaffi Barbieri nel dibattito di oggi pomeriggio Mariotti e lavoro
Grazie presidente sono molto dispiaciuto per il mio ritardo nell'arrivare per il quale vi chiedo scusa e sono invece molto lieto
Che il primo intervento pubblico mio dopo la designazione a far parte della nuova Commissione Europea avvenga proprio in una conferenza organizzata dal ministero per le Politiche comunitarie
E che abbia come riferimento il futuro del mercato unico questa pietra al centro della costruzione comunitaria
Ecco perché indipendentemente dalle competenze che mi verranno assegnate nella Commissione Prodi
Questa di oggi mi pare un'ottima occasione per fare rapidamente il punto sullo stato di attuazione del mercato unico
E delineare qualche orientamento per il futuro sia a livello europeo sia a livello nazionale
Diventa infatti sempre più importante per la competitività dell'economia nazionale la capacità dell'amministrazione pubblica e degli operatori economici non solo di seguire con attenzione
Per punizione del quadro legislativo europeo ma di precorre i passi ulteriori in modo da partire prima degli altri guadagnando con rapidità e facilità
I miglioramenti di efficienza del sistema economico nel suo insieme che derivano dal mercato unico
Per queste ragioni l'impegno intenso e determinato del ministro letta su tutti questi fronti merita grande apprezzamento e l'odierna conferenza assume in questo quadro mi pare e in particolare rilievo
Mi riesce più facile illustrare le linee di tendenza del mercato unico se faccio un piccolo passo indietro al momento del mio primo incontro con il mercato unico nel gennaio del novantacinque
La la consapevolezza dei vantaggi dell'integrazione dei mercati era abbastanza debole
C'era stato il grande sforzo legislativo della fine degli anni ottanta e dei primi anni novanta per creare il mercato unico
Atmosfera era però piuttosto depressa c'era un sentimento di delusione
Concentrazione mediatica così grande forse così utile sull'obiettivo che prima si chiamava novantadue poi si è chiamata a ottantatré aveva ottenuto largamente i risultati voluti
Ma in seguito alla percezione che il completamento del mercato unico non era stato realizzato la sfavorevole congiuntura economica e l'emergere del Progetto dell'unione monetaria avevamo
Relegato il mercato unico verso il fondo dell'agenda europea
Quello che si è cercato di fare è stato di resistere a qualche spinta all'indietro capire dove eravamo con il mercato unico
E con l'appoggio del Parlamento europeo e degli stati membri andare avanti perché c'era il rischio di di andare indietro in quel momento è un rischio che l'Italia particolarmente vissuto di cui è stata protagonista e per fortuna non è stata vittima ma avrebbe potuto essere
Perché nella proiezione verso la moneta unica nelle convulsioni prima di arrivarci
Nel novantacinque ci furono dei fenomeni di mercato
Cosiddette svalutazioni competitive
E indussero i paesi le cui valute
Viceversa si apprezzavano
A chiedere con insistenza la reintroduzione di misure protezionistiche di un tipo di un altro per esempio rendere legittime gli aiuti di Stato all'impresa dei paesi che perdevano competitività seguito degli apprezzamenti cosiddetti competitivi
Di altri Paesi quello sarebbe stato infrangere il mercato unico e fare passi indietro
Questo doveva essere bloccato ed è stato bloccato
Ma poi si trattava di capire dove dove fossimo come al mercato unico perché non era ben chiaro il rapporto tra il mercato unico e il tessuto economico è stata allora compiuta un'indagine molto approfondita durata due anni i cui risultati sono stati pubblicati a fine novantasei
Dove è emerso per la prima volta sulla base di elementi obiettivi che dopotutto si gli effetti del mercato unico erano almeno come linea di tendenza conformi alle aspettative
Cioè capaci di determinare riduzione del tasso di inflazione non sorprendentemente dando elasticità dal lato dell'offerta creando concorrenza
Capaci di contribuire alla crescita e anche un po'all'occupazione i risultati quantitativi erano più modesti di quelli che erano stati proclamati quando si creava dei trattava di creare tensione per la realizzazione del mercato unico ma c'erano e abbiamo individuato che se questi risultati non erano più incoraggianti di così era perché il mercato unico in gran parte che era rimasto sulla carta e non era sceso nella realtà economica
è nato allora il rischiano dazione Air il mercato unico un progetto che il Governo italiano ha appoggiato risolutamente
Il Parlamento europeo anche e che è stato varato dal Consiglio europeo di Amsterdam nel giugno del novantasette
Sì
Concentrata su alcuni obiettivi strategici che non riprendo quindi voglio solo ricordare che tra questi c'era e cioè quello della semplificazione PD ricollego a quanto diceva il dottor per il sedici
Non c'è niente di più complesso che semplificare come sappiamo ed è stato molto facile a vere un consenso sulla sul varo di questa operazione per la quale abbiamo trovato anche un nome simpatico Slem se Sinclar registration nell'interno ma che e poi si è visto nella realtà quanto sia difficile farà approvare le proposte di semplificazione che nascono dall'intento di semplificazione
Ci si sta comunque muovendo in quella direzione così come credo importante per le imprese ma non solo per le imprese
La maggiore attenzione preventiva che adesso si pone in sede di formazione del delle direttive
Al teste sull'effetto che avrebbero sulla carne viva dell'impresa business testa dal panel è qualche cosa che abbiamo varato
E che
Dovrebbe aiutarci a ridurre gli errori
Un aspetto del mercato unico normalmente non ricordato in questo genere di discussioni ma che credo in Italia dovremmo ricordare e ne abbiamo parlato una settimana fa a Catania con il ministro letta
L'offerta del mercato unico come primo zoccolo perché si vuole avvicinare all'Unione Europea
Grandissimi passi sono stati ormai fatti dai Paesi candidati all'adesione dell'Europa centro orientale di Malta e di Cipro nel
Loro recepimento del mercato unico ma discutevamo Catania sulla base di una iniziativa della Commissione appoggiata dal Consiglio mercato interno
Proponiamo ora agli ai Paesi dell'altra sponda del Mediterraneo l'adozione di alcuni principi cardine del mercato unico
Come le materie degli appalti niente reciproco riconoscimento della proprietà industriale e intellettuale la materia doganale eccetera
Cose un po'squallide rispetto alle altisonanti dichiarazione euromediterranea
Ma utili se vogliamo che l'obiettivo dell'area del libero scambio nel due mila dieci non resti sulla carta e se vogliamo dare a questi Paesi la possibilità di integrarsi commercialmente tra loro oltre che di essere protagonisti di accresciuti i flussi nord su
Parte del piano d'azione mercato unico è stato anche
Per rendere più trasparente la il comportamento di ogni Stato membro nei confronti del mercato unico abbiamo varato questo piccolo strumento lo scorporo d'o pagella per gli stati membri che viene pubblicato periodicamente
E che si sta dimostrando utile a livello comunitario ma mi pare dai riscontri che abbiamo anche a livello di Stati membri in cui si si espone
Per ognuno la situazione
Tra l'altro negli stessi negli Stati federali che prima venivano richiamati questo strumento si sta dimostrando utile per l'amministrazione
Federale nel indurre le regioni o i lender aventi potestà legislativa a fare la loro parte
In sotto sotto l'impulso della trasparenza dello score Gold i passi sono stati davvero piuttosto rilevanti il
Deficit di trasposizione delle direttive nel primo scorgo tranne la prima pagella pubblicata nel novantasette
Andava dal tre virgola due per cento del totale delle direttive dare da recepire per la Danimarca a oltre il dieci per l'Austria
Mentre oggi va dall'uno virgola tre per cento della Finlandia al cinque virgola sette per cento del Portogallo e ovviamente nel frattempo il denominatore aumentato il numero delle direttive da recepire in gran parte recepite
Aumentato
Il gli stati membri stanno comprendendo che
Recepire poi applicare le direttive è non solo un un loro dovere come parte della costruzione europea ma è anche un loro stretto interesse
E prima veniva rilevato come mercato unico dia delle leve di apertura di liberalizzazione di flessibilità non è un caso che quegli Stati membri che hanno i più bassi tassi di disoccupazione intendano ad essere quelli che hanno anche più bassi tassi di inadempienze rispetto al mercato unico quindi non solo si deve ma conviene
Nella
Nel dopo euro a a mio parere a nostro parere la gestione del mercato unico cambia abbastanza completamente naturale
Ha sempre meno senso parlare di completamento del mercato unico sia perché
Grande misura questo è completato ma soprattutto perché è una creatura dinamica il mercato unico che richiede adesso un passaggio da una fase
Più legali Istica a una fase più economica cioè dobbiamo vedere se il mercato unico così come i noterà
Serve a dare dinamismo alle economici ma questo rende il mercato unico il terreno sul quale devono svolgersi le riforme economiche strutturali e una linea ormai
Centrale della gestione del mercato unico
E il cosiddetto processo di Cardiff delle riforme economiche strutturali attraverso il quale gli stati membri sono invitati a mettere in comune i progressi e le difficoltà che hanno nel riformare i mercati del lavoro dei beni dei servizi e dei capitali e a darsi anche valutazioni rispettive al riguardo
Il primo rapporto per l'Italia venne presentato alla fine dell'anno scorso
Dal presidente Ciampi nella sua veste di ministro del tesoro e il primo rapporto sulle riforme strutturali a livello comunitario e di fine gennaio di questa
In questo senso noi speriamo che
Sia pure in modo diverso
L'opera sul mercato unico possa dare agli Stati membri uno stimolo analogo a quello che Maastricht i suoi parametri hanno dato per gli equilibri macroeconomici della finanza pubblica
Essere sottoposti a valutazioni tra pari per quanto riguarda il progresso nelle riforme strutturali dovrebbe dare un forte incentivo politico ogni governo nazionale ogni ministro nel governo nazionale per meritare valutazioni comparative buone e in questo modo pensiamo che la tanto necessaria maggiore flessibilità di tutti i mercati non solo del mercato del lavoro
Per dare maggiore dinamismo di offerto all'economia europea possa mettersi in opera
Nelle nuove linee d'azione per il mercato unico figli infine vorrei soffermarmi su due aspetti che
Ritengo particolarmente difficile particolarmente importanti e collegati tra loro servizi finanziari e la fiscalità
Oggi abbiamo una accelerazione senza precedenti nello sviluppo dei servizi finanziari dei mercati finanziari in Europa naturalmente anche grazie all'euro
Ma il mercato unico dei servizi finanziari non è all'altezza oggi in quanto sarebbe richiesto
A questo scopo abbiamo preparato
Anche qui mi fa piacere
Riconoscere il sostegno venuto da parte italiana prima con il ministro Ciampi e poi con il ministro Amato
Un piano d'azione per i servizi finanziari e è stato fatto proprio dal Consiglio europeo di Colonia all'inizio di giugno
E e che ha delineato una serie di particolari azioni con precise scadenze vedrà poi la Commissione Prodi se fare proprio questo
Piano di azione che si avvale anche di un semplice ma efficacissimo meccanismo di raccordo con la volontà dei ministri Ecofin perché ognuno di loro ha designato un rappresentante personale a lavorare con la Commissione sotto la presidenza della commissione
Per dare impulso e spinta all'Italia il ministro del Tesoro italiano
Ha delegato il professor Draghi è anche presente rappresentante personale della Banca centrale europea in questo gruppo presieduto dalla commissione che il dottor Padoa Schioppa
Nell'ambito della dell'impulso in corso per i servizi finanziari
Esiste anche un aspetto delicato ma importante che è quello del rapporto tra mercato unico e i servizi finanziari e vigilanza
Cioè il tema dell'influenza che le autorità di vigilanza attraverso l'esercizio dei propri poteri di autorizzazione di controllo
Possono esercitare nel prefigurare o nell'impedire e ristrutturazioni necessarie ad un mercato unico dei servizi finanziari pienamente integrato
Avrete forse seguito nell'attualità più recente
Un intervento che abbiamo fatto nei confronti dell'autorità portoghesi a proposito del progettato scambio di azioni fra due gruppi bancari assicurativi uno spagnolo e uno portoghese
Credo che possa essere considerato un caso emblematico il cui esito potrà condizionare altri casi simili in Europa
è ovvio che le autorità di vigilanza devono tutelare interessi generali quali la stabilità
Tuttavia le direttive europee richiedono anche che le decisioni delle autorità competenti siano appellabili
Questo implica che esse motivi no i propri provvedimenti e agiscano sulla base di criteri oggettivi e conosciuti in anticipo
E a Commissione intende essere molto vigilante come già nella analoga materia dei poteri speciali della golden share a molto vigilante affinché non sia possibile adottare misure protezionistiche
Questo discorso vale per tutte le diverse forme di ristrutturazioni in corso nell'industria dei servizi finanziari
Fanno anche parte dei servizi finanziari credo che possano avere per l'Italia un rilievo
Particolare i fondi pensione siamo convinti
Che qui posso dire lo è anche il presidente Prodi perché nel suo discorso nel suo primo discorso al Parlamento europeo già ha fatto del tema invecchiamento della popolazione un tema cardine della sua azione
Siamo convinti che l'Europa possa dare un suo contributo specifico agevolando la creazione di un mercato unico dei fondi pensione
Per l'Italia certi aspetti si trova davanti come legislazione
Posto liberale in materia di gestione dell'attivo dei fondi pensione dovrebbe forse rivisitare alla luce degli emergenti orientamenti europei il famoso dibattito fra fondi aperti dei fondi chiusi ma insomma siamo convinti che un mercato unico che guarda sempre di più anche lui come tutta l'Europa si sforza di fare alle generazioni future debba dare ai ai singoli Stati membri come ingrediente aggiuntivo un mercato unico per i fondi pensione
E citavo poi le l'aspetto della fiscalità e in questi ultimi tempi divenuto internet ha visto in Italia ma crescita di attenzione nei confronti di ciò che in Europa si sta cercando di fare e anche qui non perché io mi trovi a Roma ma il governo italiano
Attraverso la persona del ministro Visco e a livello dell'apposito gruppo del dottor Ceriani qui presente
Da un contributo veramente di grande spinta a questa azione assecondando l'iniziativa della commissione queste sono tutte in fondo fasi ascendenti anche queste di grandi politiche
Comunitaria dove da Grande soddisfazione a un commissario italiano vedere una presenza italiana che contribuisce a dirigere nei massimi orientamenti politici queste queste azioni
Credo che pochi altri paesi quanto l'Italia
Abbiamo interesse diritti mostra l'Italia di esserne consapevole in questa azione di coordinamento fiscale non certo per accrescere la pressione fiscale sulle imprese e sull'economia l'obiettivo è quello opposto di
Spostare laddove ormai deve essere cioè a livello europeo la lotta all'evasione di questo in fondo si tratta
E all'elusione che tragga vantaggio non proprio dall'esercizio delle libertà del mercato unico
Se si vuole con l'allargamento così dalla base imponibile poter ridurre le aliquote per la generalità dei contribuenti dell'impresa e del e del lavoro
Questa considerazione sul particolare interesse che l'Italia a che sta dimostrando di sentire per l'opera del coordinamento fiscale
Mi induce alla mia ultima riflessione sulla importanza per l'Italia i tutti gli orientamenti che a grandi linee
Ho cercato di ricordare per quanto riguarda il mercato unico europeo l'iniziativa del ministro letta di riunire in questa sede amministrazione centrale le articolazioni territoriali
Gli attori sociali per esaminare questi temi essenziali per la competitività del sistema Paese mi sembra in questo momento particolarmente opportuna
E ogni programma volto a migliorare l'efficienza del sistema produttivo italiano deve comprendere forse in molti casi proprio come punto di partenza la modernizzazione della pubblica amministrazione e cercheremo nell'esercizio Cardiff che citavo di portare sempre di più anche gli aspetti non di mercato per dare anche lì stimolo comparativo al miglioramento
Qualche volta in Italia in questo momento si pensa
Peccato che sia venuto meno quel quell'impulso così visibile anche se qualche momento doloroso che Maastricht dava parte che non è proprio venuto meno ma e e e non ci si accorge che il mercato unico
Tutto ciò che adesso è connesso da degli impulsi che qualche volta non vengono rispettati osservati ma che appunto
Consentirebbero di dare maggior slancio e flessibilità all'economia
L'Italia
Malgrado gli sforzi accentuati che il ministro per le Politiche comunitarie sta compiendo
Io devo dirlo ma è cosa nota si trova tuttora
Penultima posizione per quanto riguarda il recepimento delle direttive con il cinque virgola cinque per cento di direttive non recepite
Nel corso dell'ultimo anno settembre novantasette settembre novantotto la commissione ha dovuto prendere più di novanta decisioni in materia di infrazioni
Dal mercato unico ai diversi stati della procedura contro l'Italia
è un numero considerevole l'Italia viene qui seconda dopo la Francia centotrentasei decisioni tra parentesi non si pensi che la commissione sia Forte con gli asseriti deboli e deboli dei Coni proclamati forti ci sono
Statistiche che dimostrano che questo perché questo non è vero ma certamente credo che nessuno più del ministro letta soffra nel vedere l'Italia
In seconda posizione per quanto riguarda il mancato recepimento e per quanto riguarda infrazioni
So degli sforzi di accelerazione dentro le pipeline se esistenti e anche degli sforzi per rendere l'architettura di queste pipeline
Migliore e anzi sono certo che il ministro ne ha parlato prima che io arrivassi questa mattina
Parte della anche questo sarà stato detto parte dell'accelerazione del recepimento credo sia anche
Una diversa strutturazione della fase preparatoria però unisco solo la considerazione
E e vedo quotidianamente quei paesi che sono i più duri e spigoloso
Al tavolo del consiglio
Sono poi spesso i più pronti e più diligenti nel recepimento delle direttive
Direi la Svezia è un esempio la Danimarca anche di come la fase preparatoria sia organizzata con contatti continui tra governo commissioni parlamentari
Organismi regionali in qualche caso commissioni parlamentari nazionali e delegazione del Paese nel Parlamento europeo
è frequente che un ministro nel Consiglio dei ministri
Proveniente da quei Paesi
Sì sinceri dietro una riserva parlamentare molto più frequente per quelli che per altri Paesi e non è un espediente negoziale prego è proprio così Parlamento
Marca stretto il sistema Paese marca stretto nella fase ascendente e poi consegna prontamente nella fase discendente cruciale anche in questo snodo e naturalmente il ruolo della rappresentanza permanente che io voglio dire
Quanto l'attività della Commissione l'attività mia personale come commissario
Debba all'opera dell'ambasciatore Cavalchini a a Bruxelles
La
La mia
Ultimissima riflessione di chiusura si ricollega hanno acciocché gentilmente voluto osservare il Presidente Napolitano cioè
è importante che Brussel e scappava
E i commissari hanno indubbiamente anche questo compito di favorire il flusso delle comunicazioni qualche volta in forma di stimolo e magari di questo mi mi scuso ma il flusso del dell'informazione della comunicazioni io credo che
Questa iniziativa di oggi sia fruttuosa nell'immediato e nelle prospettive future per quanto mi riguarda vorrei confermare a tutte le istituzioni
Qui rappresentate la ignaro grande disponibilità accoppiato a cooperare nei termini istituzionalmente corretti
E nei limiti delle risorse umane dei servizi e dei gabinetti dei commissari che non sono così gigantesche come qualche volta si pensa
E vorrei dare questa disponibilità in quello che sarà il settore che mi sarà affidato ma anche più
In generale per quanto riguarda problemi che possano esserci o critiche e suggerimenti che possono esserci tardare all'attività della Commissione grazie grazie
Questa mattina non essendo un convegno ma un confronto come ha detto Letta non abbiamo applaudito l'applauso a Monti non va soltanto quello che lui ha detto ma vale come augurio di lavoro a tutti quanti noi visto che questa o la rappresenta tutti i poteri forti poteri deboli che lo prendeva
Gouraud Furio collettiva
Adesso abbiamo ancora mezz'ora tre quarti d'ora io sono anche propenso sfonda sfondare un po'
Inizio però c'è molta gente chiede di parlare stamattina quindi io sono in grande difficoltà e devo chiedere a tutti coloro e chiamerò qui al al al microfono di essere di più rapidi e più veloci possibili ringrazio in particolare il dottor Vanni che han deciso di parlare nel pomeriggio invece questa mattina questo in rappresentanza della UIL tutti coloro che accettassero l'esempio di Vanni di andare al pomeriggio invece che la mattina
Farebbe un grande favore la presidenza
Santini Ferroni a Rovigo Florio Ranci questi sono i primi cinque se parlano quattro minuti ciascuno riusciamo a farmi parlare altri cinque quindi abbiamo anche una possibilità reale di
Riempire la mattinata scusa Santini sono così il rigido nella scampanellata Honneur l'accensione del
Non sono i fratelli mia sì il mio intervento essenzialmente
Per portare la l'adesione convinta del sindacato confederale
Ma questo che chiamerei un progetto di lavoro del ministro per le Politiche comunitarie
E quindi anche cercando di stare proprio nei minuti vorrei limitarmi ad alcuni cenni
Il primo rivolto anche oltre con che con gli auguri per un buon lavoro
Al commissario Monti
Per fare una riflessione un po'sulle prospettive del del mandato che si apre della Commissione europea
Abbiamo visto tutti l'agenda del novantanove effettivamente un'agenda dal punto di vista legislativo
Abbastanza modesta che risente inevitabilmente della fase di difficoltà che ha avuto la Commissione nonostante questo noi ci sentiamo di dire qui lo diciamo anche in maniera molto netta che è auspicabile che ci sia nella commissione come dire un una sorta di scatto in avanti usciamo un salto di qualità
Che misuri la necessità di affrontare i gravi problemi
Che comunque affliggono ancora l'Europa insomma il tema del lavoro il tema della disoccupazione il tema dello sviluppo è un tema non non rinviabile ed è un tema su cui ovviamente con tutti i passaggi e con tutte le logicità che si impongono la Commissione europea che si va chiamata per il mandato il Parlamento debbono misurarsi con forza questo sicuramente sì Lazzi attua con l'armonizzazione
Del mercato unico dentro regole sulla quale il sindacato confederale
Sicuramente si ritrova nella spinta di modernizzazione sulla spinta anche di nuova qualità che questo deve avere di nuova concorrenzialità purché all'interno di regole di coesione questa deve avere si deve secondo noi anche caratterizzare con una diversa considerazione del tema degli investimenti dei grandi investimenti fin dei conti insomma diciamocelo questa molto piano dello rimasto per famoso cassetto
è un piano ancora chiuso
Lei il Patto di stabilità ha imposto a tutti i Paesi forti politiche di regolazione anche monetaria io credo noi crediamo come sindacato confederale che sia difficile eludere il nodo di come rilanciare gli investimenti a questo proposito dal recente congresso anche del sindacato Loperfido lanciata una proposta che io qui ripropongo in maniera anche molto forte cioè lo sganciamento della quota dell'Investimenti dal patto di stabilità
Prodi la DC in un altro modo Altria dicono in altro modo un coro ma il nodo è quello di come si fa a far ripartire in questo continente un'idea dello sviluppo che non sia solo appunto necessaria regolazione ma sia anche impulso a ad Investimenti ripeto il riferimento è al piano del Nord con tutti gli ad hoc adeguamenti necessari grandi temi infrastrutturali materiali ed immateriali
Legati a tutte le cose che sappiamo che io non ripeto
Questo è un po'un impulso insomma un'osservazione la seconda osservazione e concludo riguarda invece diciamo il lavoro quotidiano
Che il ministro letta ci propone
Che io non ritengo sia incoerente con questi grandi obiettivi le due cose si sposano
E da questo punto di vista noi sì per noi si tratta qui si di far diventare i soggetti sociali le rappresentanze delle regioni dei territori il governo nazionale il sistema che si connette che riesce in qualche maniera individuale la capacità di fare di essere in questa fase ascendente della legislazione di essere propositivo di fare appunto insieme sinergia il sistema certamente avendo la capacità di selezionare
Anche le proprie spinte e avendo la capacità anche di rinunciare a quell'ottica come dire a volte di Breve periodo che molto spesso è una tipica malattia italiana
Sul merito dei gruppi di lavoro io non entro perché giustamente
Verrà verranno svolti oggi rappresentano come dello svolgimento dell'agenda
Voglio solo limitarmi per concludere ad alcuni criteri che riteniamo come sindacato confederale importanti nell'economia di questo lavoro
Un primo criterio io vi ho sentito alcune considerazioni anche della della propria da Confindustria otto Parisi ce che si lamentava o comunque paventava un rischio di un'eccessiva legislazione e quindi un'eccessiva rigidità ecco finito proprio due secondi ancora la prima la considerazione che faccio io è questa
Investiamo di più sul rapporto sul dialogo sociale come un sistema che in qualche modo tuo ridurre anche l'obbligo e la necessità di una legislazione spacco il dialogo sociale in Europa è ancora veramente i primi passi pochissimi accordi molto limitati tempo determinato i congedi parentali poca cosa rispetto al molto che si potrebbe fare da questo punto di vista allora la legislazione può essere anche come dire molto più attenuata se c'è un sistema completo di relazioni di relazioni sindacali a livello europeo la seconda considerazione finale quella di avere sempre presenti in questo sforzo di di sistema che ci viene proposto il tema del riequilibrio
Questo rimane un Paese diviso tra nord e sud rimane un Paese diviso nella sua modalità di sviluppo
Troppa produzione poca attenzione alla alle infrastrutture ambientali al rapporto col territorio e quindi in questo tema diciamo di lavoro da costruire la capacità di avere presente il riequilibrio come elemento che dia questo Paese la possibilità di sviluppare queste potenzialità con questi ospiti ripeto sindacato confederale parteciperà attivamente ai lavori
E devo dire anche che abbastanza raro questo un come dire un una considerazione che faccio il ministro letta abbastanza raro
Trovarne la politica di oggi così a volte troppo autoreferenziale questa capacità di mettersi invece in Rete di mettersi a servizio questo è una buona premessa per un buon inizio grazie Santini Serrone in dicembre
Segretario generale di Confcommercio
Credo che l'esperienza voluta dal da dal ministro del Tesoro Ciampi
A proposito della costruzione di i lavori che porteranno a proporre entro luglio a Bruxelles piani di sviluppo di Agenda Duemila sia un esempio
Per il modo con cui è stata condotta e per le premesse che vi erano state poste
Credo che sia un esempio di un rapporto tra istituzioni
Governo e partenariato particolarmente utile particolarmente fecondo
Da questo esempio mie sembra mi era sembrato mi è sembrato di trarre come dire
Alcune riflessioni
Nel nel documento che il ministro
Per le politiche comunitarie aveva presentato alla riunione di oggi
Per quanto riguarda un meccanismo attraverso il quale si possa creare un un un analogo sistema
Di più di verifica tra interessi nazionali e poi comunitarie legato come dire a un confronto tra
Un luogo ministero Autonomie locali partenariato da questo punto di vista e quindi io non posso che come dire ribadire che mi sembra che d'iniziativa sia in qualche modo un passo in avanti
Anche se come dire certe come dire liturgie attraverso cui si conduce poi il dibattito ho l'impressione che
Come dire dimostrano una scarsa attenzione a quel terzo stato
Di cui parlava credo domenica scorsa Pannella e la Bonino in un interessante lettera a Repubblica
Questo ovviamente non può non annulla come dire il riferimento è puramente culturale come dire non ha non toglie nulla rispetto alla come dire alla provo una soddisfazione che Confcommercio prova nella nel fatto che il commissario Monti come sia stato confermato dalla sua carica
Devo dire che il problema di quindi di rendere sistematico questo tipo di confronto
E in sostanza il mi auguro che sia il metodo con il quale il ministro per le Politiche comunitarie come dire voglia in fondo superare come dire quelle che quelle che è stato quello che è stato fino adesso il metodo con nel mezzo della delle rappresentanze
Tutti noi abbiamo della rappresentanza a Bruxelles probabilmente continueremo averle ma serve un luogo un momento nel quale come dire
Le rappresentanze perdano come parte dei loro significati come dire per trovare un momento di verifica generale come dire delle delle varie posizioni degli interessi che in qualche modo si esprime una comunità
Ancora un un paio di annotazioni
Per quanto riguarda
E in particolare la prima per quanto riguarda il metodo in qualche modo che io mi auguro possa essere come dire implementato lo vedremo poi ne faremo una una esperienza oggi pomeriggio nei gruppi di lavoro
E anch'io avevo necessariamente tornare al tema marce non soltanto nella fase ascendente della fase dicembre
Ecco vale a dire attualmente noi abbiamo vi sono una quantità di proposte di direttive come dire che vanno l'approvazione della Commissione se non sbaglio e contengono le schede di impatto
Ecco la ma un un uso circa poi che l'impatto che danno il senso delle delle ricadute finanziarie di mercato sul in prese che saranno oggetto di questo quella direttiva di questo o quel provvedimento
Io mi auguro che sia a livello di governo italiano sia a livello come dire di rappresentanza
Nelle Commissioni ecco questo questo meccanismo possa in qualche modo essere reso in qualche va mutuato i partecipato
Ne sa avremmo probabilmente una formazione di valutazioni
No sia per quanto riguarda le istituzioni sia per quanto riguarda il partenariato che potranno evitare come dire di di dire
Ma non non potevamo immaginare quelle che sarebbero stati gli affetti di del recepimento di quella direttiva di quell'altra direttiva noi dobbiamo nel processo di omologazione per l'economia italiana l'economia europea come dire cercare di avere un un'omologazione intelligente no uno omologazione e basta
Il secondo seguito in secondo luogo e questa è anche una fa parte sempre del metodo del come dire di dividere le organizzazioni imprenditoriali come dire il fascia Infascelli metro che permetti se permetti proprio in questa sede fosse non accettiamo
Secondo problema riguarda il come dire la fase discendente dopo l'approvazione come chiede la Commissione si potrebbe probabilmente reintrodurre la prassi
Già seguita in passato in qualche occasione di attivare un doppio tavolo di concertazione in ambito nazionale presso i ministeri di volta in volta interessati anche comunitari costituzioni significa come dire in qualche modo cercare di
Due commi che erano stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale circa i criteri di autocertificazione come ieri in materia di cartoon inquinate altri prodotti inquinati i diversi il non vede non non vengano riportati nella legislazione italiana
Ecco questo è un metodo è un è questione di questi giorni è questione che il ministero della Sanità come dire ha risolto un mese e mezzo dopo come dire che era uscita nella Gazzetta Ufficiale
Come dire che era accettato mai il meccanismo della autocertificazione
Congiunta con le auto con una certificazione dell'auto dell'Autari dell'auto autorità sanitarie verdi cosa che di fatto invece in Italia come dire non è stato nella nella normativa in quelli in questa fase l'Italia non non era stato recepito questo ha comportato soltanto per le nostre aziende come dire la perdita di alcune centinaia di miliardi come ieri di produzione
E concludo realmente se mia o ancora con una battuta
Quella dei portafogli
La PMI ha in qualche modo trovato con grande fatica
Sia l'artigianato che il commercio il turismo che impedire ai se stessi che il parasubordinato che tutto quello che voi sapete c'è il terzo stato di cui si parlava con ha trovato probabilmente ha trovato con grande fatica una sua soggettività
Io mi auguro come dire la raccomandazione sì al ministro sia al commissario Monti io mi auguro che questo tipo di soggettività possa in qualche modo come deve essere meglio ancor meglio evidenziata all'interno come dire delle
Dei portafogli che verranno assegnati a questa quella direzione ecco di vi raccomando eredi non perdere questa soggettività sempre per quel per quel principio di una omologazione intelligente grazie
Prego
Il cuore spione anzitutto un apprezzamento per l'iniziativa nella parte in cui rappresenta il coronamento assembleare del CNEL di altre iniziative che singole commissioni perseguono sulla dialogo tra fonti del diritto del sud livelli ti produzione della politica sociale ricordo per inciso e per fare pubblicità alla Commissione Internazionale Checco trimestralmente da un anno un anno e mezzo
Sì prepara un rapporto sulla politica sociale articolato in tre diversi uno tiene conto delle acquisizioni della giurisprudenza all'altro delle novità legislative
E il terzo invece della politica sociale in senso anti delle varie proposte di metodo qui illustrate comprerei quella del quinto domani Ucci che sintetizzo articolato in tre momenti
Mentre approcci un organizzativo cioè era di raccordo integrato in tutti i soggetti ed enti che operano nell'ambito dello stesso settore o per il conseguimento
Di scopriamo generi un approccio funzionare cioè badare al conseguimento all'esecuzione degli scopi piuttosto che alla dignità rango dei soggetti che partecipano producono e la valorizzazione delle Autonomie discorso della sussidiarietà quindi approccio di tipo federale
E in questo proprio riferimento alla sussidiarietà nelle sue articolazioni sul sito del TAR verticale ed orizzontale chiama in campo
Il il ruolo delle parti sociali della valorizzazione dell'autonomia collettiva la valorizzazione rotore Patricia ricche di lei naturalmente hanno una vocazione federale l'organizzazione sindacale che la contrattazione collettiva sono organizzati necessariamente su base federa se quindi seguendo il metodo Marinucci via ospiteremo una maggiore valorizzazione del ruolo delle parti sociali da parte dei soggetti istituzionali ai vari livelli
Qui si inserisce certamente errore che nel perché in un contesto caratterizzato da alta complessità sociale lo Stato e le sue articolazioni devono dotarsi di terminali capaci di apprendere domande di regolazione settoriale e in particolare quella sociale che è più complessa
E quindi di saperle valorizzare nella nel momento nel luogo in cui vengono a formarsi e canalizzare le nelle sedi deliberative e nelle fonti del diritto
Ora in materia sociale dopo l'accordo sulla politica sociale del Trattato di Maastricht dopo il Trattato di Amsterdam le fonti in materia sociale sono essenzialmente due fra loro concorrenti complementari quella legislativa tipica degli atti normativi che rientrano nella nomenclatura o fissi e il e quelli invece fuori nomenclatura come il contratto collettivo europeo e che integrano e dall'esecuzione proprio al principio di sussidiarietà
Il raccordo quindi nelle varie sedi in particolare Vetrella dovrà tener conto delle caratteristiche organizzative delle Patricia le loro autonomia del loro ruolo del rilievo non soltanto verso gli scritti e i lavoratori ma anche coloro che esercitano diritti di cittadinanza
Così come fa del resto la Commissione delle dichiarazioni sue comunicazioni del novantatré del novantasei e del novantotto in cui dice che il dialogo sociale passa attraverso il sostegno alla contrattazione collettiva alla valorizzazione della col del delle parti sociali stesse mediante una capillare informazione delle parti sociali stesse questo ritengo che sia forse l'aspetto più carente e quindi non c'è stato un problema di organizzazione ma anche di informazione spesso siamo parti sociali a fornire informazioni invece agli enti preposti poi sia alla formazione della politica che al coordinamento delle politiche sociali
Poi c'è vorrei entrare in garbata polemica con verrà presentata la Confindustria a proposito della nozione di sussidiarietà di come venga interpretata mi pare che qui sia stata data o non lo sei società come sinonimo di selettività
Come decentramento occupa addirittura come annullamento di ogni decisione questa è un'interpretazione approssimata per difetto di Renzi sbagliata
Perché forse confonde sussidiarietà con proporzionalità e la proporzionalità che riguarda l'intensità ciò il quantum dell'azione legislativa mentre la società riguarda il sette e il dove Pinilla non e l'UPI della formazione altrimenti probabilmente c'è stato lettura distratta Sabattini da dell'articolo tre bis o dell'articolo cinque del Trattato la selettività opera certamente attraverso la contrattazione collettiva comunitaria
Ma soprattutto al presso l'equilibrio dei contrappesi istituzionali regioni
Parlamento europeo Comitato economico e sociale dopo interverrà la dottoressa Florio il comitato in Regione
La contrattazione collettiva o meglio il rifiuto di una parte delle parti sociali non inibisce l'azione della Commissione inibisce la contrattazione collettiva stessa ma l'azione della comunità in libertà
E deve rispettare i trattati il programma e soprattutto i diritti fondamentali dei lavoratori quali sono iscritti nella Carta sociale del sessantuno poi rivista nel novantasei e soprattutto la carta sociale di dello ora sarebbe improvvido come usa dire al mio carissimo Ico Fadda che in ossequio a un principio male interpretato di proporzionalità barra sussidiarietà Sini bis dell'azione della comunità e della Commissione proprio sui diritti fondamentali tra i quali e chiudo è quello dei diritti di informazione e consultazione dei lavoratori questa iniziativa è stata presa a caso è stata presa in ragione di rapporti commissionati dalla commissione
Come l'ultimo del novantasei sul ruolo dei pub delle parti sociali
Nel nei paesi europei in cui proprio constatando quella difformità legislativa quella differenza di legislazioni si chiedeva un ravvicinamento proprio per l'avvicinamento che chiedeva prima il presidente
Napolitano insomma non si può avere un diritto sociale a carte
Non si può scegliere a capriccio tra perché piace e quello che invece appare indigesto essenziali del suo funzionamento stesso il mercato come ricordano i principi del Trattato
L'articolo cento articolo cento a duecentotrentacinque gli altri eccetera eccetera essenziale un diritto sociale un diritto che sia integrato perfettamente e la prospettiva di stabilità delle europee
Grazie al ritiro al signor Florio per la CGIL si erge confederale CGIL qualifica Francia
La ringrazio per avere detto nessuna segretaria confederale ma ancora non lo sa o lo firmano scritto segnale
E un augurio piazze la ringrazio io invece l'avventura di lavorare nel sindacato di rappresentare il mio sindacato nella Confederazione europea dei sindacati
E di lavorare e di operare anche all'interno del Comitato economico e sociale quindi da questo punto di vista diciamo sono tre
Osserva Taryn importanti per capire anche come sta evolvendo
Hillary apporto tra contrattazione nazionale contrattazione europea e soprattutto tra legislazione nazionale legislazione europea o viceversa
Noi siamo reduci CGIL CISL e UIL dalla connessa della Confederazione europea
E alcuni spunti di riflessione interessanti e sono credo proprio al centro anche del del dibattito di questo di questa iniziativa
Noi siamo partiti da un presupposto fondamentale e cioè che l'approfondimento dell'unione economica e monetaria non può assolutamente prescindere da una nota che sia fondata anche su politiche sociali
Ora l'integrazione monetaria ci spinge obbligatoriamente alla ricerca anche di un'armonizzazione dei sistemi nazionali e ad ogni livello e in ogni settore il nuovo sistema di relazioni industriali infatti data dall'intreccio delle esperienze che sono state maturate a livello nazionale e dal lavoro iniziato negli ultimi anni
Di approfondimento a livello europeo grazie soprattutto al dialogo sociale e destinato finalizzata all'attuazione al compimento di quanto è previsto dall'accordo sulla politica sociale
Nel corso degli ultimi anni la kick comunitaria in tema di politiche sociali in sé costituito grazie anche alla legislazione europea
Anche se parallelamente come già citata dal collega della sinistra nel suo intervento sono stati già firmati primi tre accordi quadro quella sui congedi parentali quello sul parta anche quella sui contratti a tempo determinato
Ora è chiaro ed evidente a tutti che viene importante intreccio grazie anche al al Trattato di Amsterdam tra la via negoziale come già è stato detto e la via legislativa che devono essere obiettivamente tenute strettamente collegate e il loro inutilizzo va comunque valutato di volta in volta così come è stato fatto
Per i tre precedenti accordi quadro
Ora luce con la quale abbiamo avuto nel corso degli ultimi tre quattro anni diverse occasioni di scambiava anche vivace e di opinioni sulla questione del negoziato
Inizialmente si era dimostrata anche abbastanza riluttante a sedersi al tavolo negoziale per certi versi
è stata quasi vorrei dire costretta dalla dalla dal ruolo anche della Commissione quindi la Commissione ha di fatto ancora nella regolamentazione dei rapporti tra partner sociali un ruolo Kobe chiaramente fondamentale
Anche a livello settoriale infatti la Commissione a favorito il dialogo sociale sia regista
E infatti qualche progresso soprattutto per quanto riguarda i primi contatti paritetici che sono stati creati
In alcuni settori in particolare come l'agricoltura e i trasporti le Poste e le telecomunicazioni
La commissione ha deciso poi di generalizzare il dialogo sociale in tutti i settori e proponendo alle parti sociali in questione di creare un comitato del dialogo sociale per ogni settore industriale o dei servizi
Diciamo che è ovvio che i temi della europeizzazione diciamo del dialogo sociale delle relazioni industriali hanno obiettivamente anche dei riflessi
Sulla riorganizzazione interna delle nostre confederazione
CGIL CISL e UIL che hanno attivamente lavorato alla preparazione del Congresso nell'elaborazione anche dei temi congressuali stanno anche avviando una riflessione per una riforma Interna
Alcuni voli di voi sapranno che per esempio la CGIL ha in calendario la sua conferenza di organizzazione
Per novembre di quest'anno i temi della conferenza di organizzazione saranno proprio Europa strutture categoriali che territorio
Per ripensare a nuove forme di intreccio tra i vari livelli organizzativi
Chiudo qui dicendo che ringrazio il ministro letta ringrazio il presidente
De Rita di questa iniziativa perché chi opera a Brussel sente moltissimo la difficoltà di un certo isolamento di attività lavorativa all'interno delle proprie sedi delle proprie organizzazioni noi abbiamo bisogno come il pane di comunicare
Non voglio dire qui di coordinare perché uno in CGIL quando non abbiamo una risposta esatta diciamo coordiniamo sì oppure costituiamo una commissione di coordinamento
Noi abbiamo bisogno di informare di essere informati e di far funzionare quello che è stato chiamato appunto il sistema Italia grazie
Grazie presidente grazie al ministro letta per avere creato questa occasione ritengo molto utile
Dicendo due cose sui settori di cui mi occupo cioè l'elettricità e il gas spero di dire qualcosa che abbia quanto che interesse più generale
I due settori sono stati oggetto di due direttive
Europee ad un entrate in in in vigore a livello comunitario diciamo inatteso di recepimento una nel febbraio novantasette l'altra nel luglio del novantotto e io vorrei dire questo che il compiuto da compiuta attuazione di queste direttive richiede un azione attenta della commissione un ruolo di promozione e di guida
Da parte della Commissione altrimenti questo grande cambiamento strutturale che ha validità storica rischia di non arrivare alle ai risultati ai quali deve arrivare
Vorrei richiamare l'attenzione sul il rischio di effettiva Symmetrix si sul sistema delle imprese il quale sistema certamente nel nel medio lungo periodo trae vantaggio dalla liberalizzazione in tutti i Paesi ma vi è il concreto rischio che in una fase transitoria anche abbastanza lunga
Imprese collocate in Paesi che tardano che ostacolano le liberalizzazioni oleato in modo assai peculiare distorto
Godano di una protezione in un sussidio che di fatto le ponga poi in una posizione di facile vantaggio per l'espansione in paesi che leader realizzano
Il solo timore che questo avvenga non infondato
Crea ostacoli freni distorsioni nei Paesi come l'Italia che sono avviati no alla liberalizzazione stanno soffrendo il passaggio
Non nascondiamo anzi del del fatto che questi sono settori nei quali esiste un'impresa precedentemente monopolista che deve operare un adattamento di Sicilia
E e questo adattamento avviene compensando o può essere facilitato compensando l'inevitabile perdita di quote di mercato a all'interno con qualche possibilità di espansione
Io vorrei citare benissimamente tre casi diciannove febbraio scorso giorno di termine per la l'attuazione Laden Lella recepimento della direttiva elettrica
Delle tesi Tele France acquistato una pagina sui grandi quotidiani italiani dicendo ad oggi l'elettricità i liberal siamo qua per servirvi governo italiano con poche settimane di ritardo ha completato
Il recepimento con il decreto legislativo numero settantanove sedici marzo
Il governo francese non ha recepito oggi la direttiva ai non viene possibilità che per qualche mese ancora a quanto sembra venga recepita
Electricité de France e non è una società per azioni è un Letta bis molti Blick sul quale i vincoli di redditività sono quanto mai blandito che le infatti la sua redditività e molto bassa
Ha potuto acquistare qualche mese fa in sulla società che distribuisce elettricità all'intera Città di Londra
Apprezzi ritenuti dagli analisti come totalmente ingiustificati
Forse questo non avrà particolari effetti sul sistema inglese avrà solo arricchito qualche azionista perché il sistema inglese ha già assorbito la liberalizzazione ed è già frammentato e questo incide su un punto
Ma certamente questo esempio e considerato minaccioso e può avere un effetto frenante nel momento nel quale si va a privatizzare inglese pubbliche
Il si immagina che possano essere cedute da uno Stato un altro Stato
Secondo esempio lo Stato il Governo spagnolo a consesso mille duecento miliardi di pesetas quindici mila miliardi di lire di costi per la transizione alla concorrenza
Alle imprese spagnole questo concetto contenuto nella direttiva ma interpretato in modo peculiare
è oggetto di una segnalazione che la direzione generale diciassette energia passato alla direzione generale quattro concorrenza e si attende
è chiaro che se questo fosse accettato altre richieste sarebbero cd CCD da frenare
Infine le condizioni di accesso alla rete elettrica e la tariffa per il trasporto semplicità che è essenziale per creare un unico mercato sono oggetto non sono previste in direttivo sono oggetto di una complessa consultazione tra gli organi di regolazione dei vari Paesi la posizione tedesca
è che la la l'uso della Rete le tariffe dirette sono lasciati a un regime negoziato con gli attuali proprietari
Credo che questo possa di semplificare quello che dicevo e il rischio che si finisca in situazioni nelle quali le Previti intenzioni possono dar luogo a Monopoli privati grazie
Craxi era Ance Avolio presidente può fare nella Confederazione italiana
Degli agricoltori
Penso e voglio prendere posizione ricordo a tutti due elementi di di gruppi di lavoro si riuniscono al pianterreno
Alle tredici e trenta se la colazione che assume in terrazza non al sole ma con degli ombrelloni vedo che c'è abbastanza vento del mondo verso filtro
Alle due e mezzo si ricomincia con i gruppi di lavoro alle quattro c'è ritorna in plenaria ai gruppi di lavoro il ministro ed io avremmo attribuito il compito non giardini
Affrontare tutti i problemi possibili e immaginabili ma di fare uno statement dei tre o quattro punti dei tre o quattro argomenti che per ognuna delle che ci sia delle dei gruppi sembrano più importanti anche caso mai una linea di approfondimento in modo poi
E sia in assemblea plenaria sia nelle conclusioni del ministro si possa anche tener conto di questo nello stabilire il metodo di lavoro dei prossimi mesi l'esempio mi è venuta ad esempio che faceva Ranci prima che naturalmente dopo alla conquista al gruppo di lavoro Viverone eseguito su infrastrutture e e e e sviluppo di Rete è uno dei problemi certamente più importanti Avolio segnalato al presidente
L'arrivo per un sono qui per manifestare il grande interesse del settore agricolo a questa impostazione della attività a ascendente e discendente nella formazione della legislazione comunitaria l'agricoltura italiana
è stata sempre fortemente interessato allo sviluppo di una politica agricolo comune
Perché si è trovata nella condizione di usufruire fortemente dei vantaggi che da questa collaborazione da questa politica dei rivali vorrei soltanto rivela mentale che l'agricoltura italiana è la prima in Europa
La prima
Usiamo solo il nove virgola sei per cento del territorio dell'unione europea ma contribuiamo per circa il tredici per cento alla formazione della produzione globale e arriviamo al ventisei per cento nel settore vegetale
Nel mille novecentonovantasette siamo stati il primo Paese produttore ed esportatore di ortofrutticoli
Con tredici milioni seicento mila tonnellate prodotte davanti alla Francia che ne ha fatto soltanto otto milioni e davanti a la Spagna che è arrivata circa dieci milioni ma dobbiamo tener presente che la Spagna e la Francia hanno reciprocamente il triplo il doppio del nostro territorio
Anche per quanto riguarda il valore aggiunto che è uno dei punti sui quali necessario fare una maggiore riflessione l'agricoltura italiana ha superato la Francia siamo al ventidue per cento dello scorso anno
Contro il diciannove virgola nove per cento della Francia cioè l'agricoltura italiana malgrado la latitanza dei diversi governi è riuscita per la capacità dei propri imprenditori a collocarsi al primo posto in Europa ed è per questo motivo che non siamo interessati allo sviluppo di una politica europea sempre più coerente
E in grado di favorire l'ulteriore progresso del nostro settore ed è per questo motivo che noi vogliamo affermare che occorre una Poli dica agricolo nuova basata sulla libertà di produzione il sulla valorizzazione della qualità e della tipicità dei prodotti nell'interesse sia dei nostri produttori sia nell'interesse generale del Paese
La nostra iniziativa si colloca su cinque punti principale che io rammento soltanto per titoli
E lo faccio per ricordare al ministro lettere in altre occasioni abbiamo avuto modo di illustrare queste nostre posizione perché ne tenga conto nello gli sviluppi ulteriore della propria attività
Il primo è quello di superare le buone primo punto sul quale noi insistiamo per ritornare alla libertà di produzione è questa la condizione che può consentire all'agricoltura italiana di poter avere una prospettiva migliore per il proprio futuro
Il secondo è quello di garantire la parità delle prove la parità di trattamento tra le produzioni continentali le produzioni mediterranee oggi c'è uno squilibrio insostenibile bisogna perciò agire come Governo italiano con il concorso di tutte le forze che qui questa mattina hanno interloquito per fare in modo che ci sia una produzione legislativa gli annulli questo distacco questa differenza è che favorisca la parità nel trattamento tra le produzioni continentale le produzioni
Mediterranea
Infine noi riteniamo che sia giusto agire per ottenere una legislazione comunitaria che sia protesa a favorire l'impresa ma senza punire la proprietà anche questo è un elemento sul quale non sembra sia fatta una riflessione opportuno e noi riteniamo viceversa che sia venuto il momento proprio per lei condizione di un ulteriore sviluppo della azione della Unione Europea che su questo aspetto particolare ci sia una particolare attenzione infine bisogna rispettare l'apicoltore perché essa è io sento molto spesso parlare di agricoltura multifunzionale molti sì attardano a sottolineare questi aspetti quasi che fosse un regalo che si va all'agricoltura non esista l'agricoltura multifunzionale se non c'è l'apicoltura produttiva perché è l'agricoltura produttiva che opera per salvaguardare l'ambiente per difendere il territorio
Nessuno più degli agricoltori è interessato alla difesa del territorio perché il territorio è lo strumento principale del proprio lavoro dunque agricoltura funzionale da e verso l'intesa pronunciate essenzialmente se in un primo l'andamento sull'agricoltura produttiva
Io credo che noi dobbiamo avere la coscienza che bisogna agire tutti quanti insieme con lo scopo di migliorare anche la produzione legislativa io non faccio la distinzione fase ascendente fase discendente perché credo che siano tutte cosa è strettamente legato una volta si diceva Mondial Baldassini ascendente e discendente
Euro una cosa per facilitare la comprensione di ciò di cui si parla voglio soltanto dire che per fare buone leggi occorre una ulteriore democratizzazione delle strutture delle istituzioni comunitarie e perciò io affermo come abbiamo affermato come confederazione
D'intesa con le altre ma non tutte e tre le organizzazioni con la stessa intensità che occorre dare per ricalcare la tesi di dell'ambasciatore Cavalchini più dare più poteri al Parlamento il futuro dell'Europa che è passata dalla mercato comune all'Unione Europea appoggia sulla democratizzazione delle istituzioni il primo strumento di democratizzazione e il Parlamento
Più poveri al Parlamento che deve leggere la commissione violette dagli Stati EK la commissione deve rendere conto di ciò che fa soltanto in questo modo le forze sociale che vendono direttamente i propri rappresentanti del Parlamento si possono sentire tanto il per poter avanzare le proprie richieste per poterle veti esaudite grazie grazie finanze allora
Io ho ancora la possibilità di far parlare se per tre minuti Vacca Vaccari dei narcotrafficanti
Tu non hai mancato a non Vaccari
E poi
Grazie Presidente solo per dare il consenso pieno a questa iniziativa della Confartigianato il ringraziamento al ministro letta per questa iniziativa peraltro preceduto proprio la settimana scorsa dalla costituzione di un tavolo permanente presso il ministero delle Politiche comunitarie per le PMI
Soprattutto per coordinare questa fase ascendente preparare cioè le decisioni che ci riguardano pesantemente decisioni che noi spesso subiamo
Direttive Stendhal che la piccola impresa spesso subisce però come ho detto in quell'occasione voglio ripetere anche in questa occasione
Noi ci stiamo a quest'iniziativa come Confartigianato se però viene affermato con chiarezza il concetto della pari dignità
Perché vedete qui
è facile fare le battute sui poteri forti poteri deboli eccetera la realtà oggi come oggi anche in Europa dico anche perché ne è stata anche in Italia c'è pure qualche passo in avanti contava della concertazione è stato avviato anche soprattutto in Europa
Voglio diritti il diavolo il dialogo sociale è un dialogo monco e fatto solamente il tavolo con tre gambe istituzioni unici e sindacati
Questa grande presenza di artigianato e piccole imprese che peraltro è la presenza che consente lo sviluppo e occupazione in Europa se è vero che l'occupazione il problema fondamentale che oggi di fronte all'Europa ebbene continuiamo a dialogare con la grande industria e continua a licenziare in Italia e negli altri Paesi europei l'unica realtà che produce occupazione sviluppo è la piccola impresa me sistematicamente tagliata fuori dal dialogo sociale quindi se c'è questa pari dignità noi siamo pronti voglio dire a dare il nostro contributo del resto queste problematiche erano stati affrontati in maniera organica
E si era pervenuti a conclusioni anche operativi a proposte concrete nella terza conferenza europea per l'artigianato Lippi contabile che si tenuta a Milano l'anno scorso
Ebbene dopo questa conferenza c'è stato il vuoto cominciare dall'istituzione comunitaria avevamo chiesto con forza le mie una direzione generale specifica per le piccole imprese il ruolo della DG ventitré commissario Monti è stato quello che è stato non so se per cattiva volontà per mancanza di mezzi e di risorse oggi si parla di lettura di svuotamento un'altra volta dalla DG ventitré rispetto alle PMI di riportare tutto all'interno del sistema complessivo delle imprese non è questo un prego s'macché pronti a sedere tutti Antonio stesso tavolo Facci fare riferimenti alla stessa direzione generale purché assente a colpi di soccorso dell'apparire dignità i temi gli argomenti che abbiamo di fronte ci interessano moltissimo sono quelli poi
Dente mercato unico e sono i problemi degli appalti della fiscalità dell'ambiente e dei servizi finanziari della semplificazione il programma sentì interessa moltissimo speriamo che non faccia la fine del Bassanini perché qui si è parlato tanto di senz'le fictio le platee che dagli in questi giorni proprio gli artigiani commerciali couture cosa ne pensa dell'unico proporvi semplificazioni di troverete anche la risposta ecco il problema della sussidiarietà certa anche questo CIPE e interessa però voglio dire credo che occorra un maggiore coordinamento è stato spiccato opportunamente dall'assessore Marinuzzi certamente istituzioni nazionali le regioni per il ruolo fondamentale che hanno nelle politiche nella programmazione degli interventi per l'artigianato siamo fuori in questi giorni alle prese con la definizione della nuova Agenda due mila dei fondi strutturali che sono per l'artigianato di piena competenza delle Regioni ma vorrei aggiungere che a questo coordinamento probabilmente di istituzioni parti sociali occorre anche forse coordinare meglio la nostra rappresentanza che abbiamo in sede comunitaria e occorre anche tenere conto che ci sono delle realtà di interessi organizzati presenti a Bruxelles
L'artigianato e le pie mia un'associazione si chiamò e ha come proprio oggi registrerà l'unità di questa associazione è lo stesso e ce ne ha entrerà in UE ha come ecco io credo che dobbiamo il presidente peraltro italiano Bonetti di brevissima quindi credo che dobbiamo che coinvolge nel coordinamento e queste realtà quindi per sintetizzare finalità del coordinamento acquisite positiva da parte di Confartigianato modalità i percorsi da definire assieme se questo avverrà ripeto compare dignità la Confartigianato non poteva mancare certamente il proprio contributo grazie
Allora De Mauro ad vicepresidente Scianna
Grazie presidente cercherò di leggere molto velocemente due paginette che è più facile rimanere implichi il legge di solito stampabile lo spavento no nel corso del torneo
Dunque l'esistente l'iniziativa di oggi e di grande rilievo per il mondo delle piccole imprese e delle imprese artigiane
L'accenna rappresenta perché è un'iniziativa che crea una nuova condizione per queste imprese per rappresentare all'istanza europee non solo i loro interessi ma anche rappresentare meglio la realtà dell'imprenditoria italiana
Alcuni punti molto brevemente
Il primo punto il concetto di modernizzazione questa di oggi appare della CMA è sicuramente una iniziativa di modernizzazione
Modernizzazione del processo di preparazione delle posizioni italiane nel negoziato tra l'Italia e l'Unione europea sulle questioni di interesse economico e sociale
Perché è questa preparazione sono associati in modo coordinato ed operativo la rappresentanza delle imprese in tutte le loro espressioni
Le Autonomie territoriali e le amministrazioni di settore
Le quali finora hanno ricercato in modo individuale quanto lo hanno fatto proprie vie per far sentire la propria voce
Altro punto coordinamento e mercato unico cerco di essere morto il problema del coordinamento del lavoro che le istituzioni del nostro Paese e le parti sociali portano avanti
Sulle tematiche europee che hanno un interesse per le imprese ed in particolar modo per le piccole imprese le imprese artigiane è stato un problema da sempre ritenuto importante
Meccano ma che non è mai stato possibile portare avanti e realizzare là c'è ne è convinta che nella fase attuale del mercato unico il coordinamento è ancora più necessario
Ha riproposto questi esigenza ed esprime ora un vivo apprezzamento per l'iniziativa che il ministro è da le assunto insieme al ministro degli Esteri alcune per costruire questo coordinamento che sicuramente avrà conseguenze positive non solo sul conseguimento degli obiettivi specifici ma più in generale sul modo in cui il nostro Paese sta in Europa
Ciò che rende l'iniziativa di oggi è ancora più interessante secondo la CNN e che se vuole segnare un cambiamento strategico
Nell'azione che il dipartimento delle politiche comunitarie ministro degli Esteri sono chiamate a svolgere nella rappresentanza degli interessi del nostro Paese nel negoziato europeo
Adattamento di azione politica in questo confronto è giusto che l'Italia trovi un modo nuovo per parteciparvi non solo per difendere gli interessi del nostro sistema produttivo e sociale
Ma per fare dell'Europa un'opportunità per rafforzare le soluzioni di questioni sulle quali si è già misurato il nostro governo dando ad esse una proiezione europea
Dobbiamo a nostro avviso superare l'approccio dell'Oropa basato sull'adattamento alle scelte europee e dobbiamo invece non solo partecipare alla formulazione delle delle norme europee
Affinché queste non contraddicono le condizioni che ci sforziamo di creare per lo sviluppo delle imprese
Ma dobbiamo agire per dare attraverso la nostra partecipazione alle scelte europee una soluzione europea le scelte che abbiamo affermato a livello nazionale
Pensiamo ad esempio alle scelte che abbiamo promosso sul tema dell'economia sommersa
E giusto che queste scelte nel quadro del funzionamento del mercato unico trovino un maggior sviluppo grazie all'azione che può essere condotta a livello europeo
Ovviamente la soluzione dei numerosi altri temi potrebbe trovare un valore aggiunto nell'intervento che potrà venire dall'Europa
La tiene a nel confermare il proprio sostegno all'esecutivo di oggi si augura che essa sia un passo irreversibile nella direzione di una partecipazione alle scelte europee
In modo che l'Europa diventi il terreno di lavoro prioritario e non di secondo livello della nostra azione politica ed economica per far avanzare il processo di integrazione che è la condizione per la crescita delle imprese e per il loro sviluppo grazie
Mentre il ministro Monti addio
Andiamo in sala gialla con una conferenza stampa seduti pregati di arrivare il più rapidamente possibile
Nel al pianterreno ai quattro gruppi di lavoro
Il primo gruppo di lavoro come sapete concorrenze aiuti di Stato tessera presieduta dottor capo vicepresidente del CNEL
E il coordinatore invece sarà il consigliere Tonini dell'ufficio affari economici degli Ministero degli Esteri
Il secondo gruppo Olivier al mercato interno della fiscalità sarà presieduto da Cesare Sacchi e da Ceriani
Consigliere economico del ministero Finanze Sacchi invece presidente del parco Milena di politica economica del club degli coordinatore invece sarà il dottor Francesco l'ombra assai coordinatore dell'Ufficio mercato interno del dipartimento del delle politiche comunitarie
Il terzo gruppo sì presieduta da Silvano Veronese vicepresidente del club per lavori
E il coordinatori due coordinatori saranno la dottoressa Battistoni del ministero per ridar vita sociale e dottore amoroso capo della Direzione servizi uffici provinciali del lavoro del ministero della ore della preside della previdenza
L'ultimo gruppo questioni ambientali sarà presieduto dal dottor Angelo tonto di mamma
Assessore all'ambiente della Regione Abruzzo e coordinatore invece sa il dottor Clini direttore generale del ministero dell'ambiente
Al pianterreno trovate tutte le osservazione all'una e mezzo cioè colazione in terrazzo per chi non la conoscesse invitato per tre uno dei più bei terrazzi italiani
Alla ai tempi in modo tale che me completiamo con questi interventi la la mattinata dopo di che faremo le quattro relazione dei gruppi dei gruppi di lavoro e poi ci saranno gli interventi
Conclusivi della giornata dentro questo questo tipo di
Programmazione avremo alcuni interventi di ministri sottosegretari a nome dei delle singole amministrazioni che che rappresenta lo ripeto compatibilmente con il problema della presenza in Aula di cui parlavo prima io dò la parola come primo di questi interventi a Raffaele Vanni
Allora
Dobbiamo confessare
O almeno devo confessare come parte sociale dei lavoratori
Che siamo stati costretti a darci una organizzazione di rappresentanza della problematica comunitaria
Di tipo Esterno al nostro Paese
Nel senso che
Rispetto alla formazione delle direttive comunitarie non esiste allo stato attuale nessuna possibilità di partecipare alla stato ascendente della formazione della direttiva comunitaria quindi il nostro modo di partecipazione alla alla formazione della volontà comunitaria per la Confederazione europea dei sindacati il Comitato economico e sociale
ICSI Chauvet i comitati trasforma Stars frontalieri gli stessi comitati europei di impresa è quando è possibile il dialogo sociale e ma sempre partecipando in termini di mediazione internazionale
E mai potendo partecipare in termini di partecipazione a quella che la diciamo la volontà italiana nella formazione della politica comunitaria
Da questo punto di vista quindi certamente favorevoli alla proposta del ministro letta di trovare un modo per confrontarci
Rispetta la formazione diciamo dalla volontà italiana
Per ogni singolo episodio della vita comunitaria certo questo non significa né può significare che saremo tutte le parti sociali
Convergenti rispetto alla posizione
Ma almeno il governo italiano conosce la la posizione di ognuna delle parti potrà farlo o non fare mediazione
Sarà a conoscenza della posizione oggi quando il governo italiano la rappresentanza italiana conosce una posizione delle parti sociali o degli enti stessi Enti locali
Ho ottiene questo risultato più per le nostre capacità di lobbies sia pure in termini europei come è stato detto che non appunto perché è sentita la partecipazione
C'è ancora un di più da dire
Se è vero che noi partecipi non partecipiamo o partecipiamo solo in termini indiretti alla discussione dei programmi comunitari e ancora meno vero che noi abbiamo la possibilità di partecipare
Alla diciamo formazione della programma della commissione
Non veniamo mai interpellati rispetto alle urgenze
Di un programma comunitario
E se i governi concordano in sede di Commissione un programma della commissione certo che la partecipazione delle parti sociali almeno dal nostro Paese
Non esiste esiste al massimo una mediazione internazionale attraverso le rare internazionali
Rispetto a tutto ciò
E devo
Anche dare farmi dare una testimonianza di come si volta si svolgono diciamo i metodi di partecipazione
Ho avuto la ventura di essere presidente del Comitato economico e sociale delle comunità europee per due anni e mi sono accorto
Che il Comitato economico e sociale come peraltro verso oggi il Comitato delle Regioni come allora lo stesso Parlamento venivano interpellati dalla Commissione su una direttiva contemporaneamente al momento in cui ricorre per cioè i rappresentanti permanenti discutevano la stessa direttiva quando la partecipazione quando veniva dato il parere del Comitato economico e sociale o del Comitato delle Regioni
Di fatto il Coreper aveva già raggiunto un accordo
E quindi la commissione già conosceva il parere del consiglio e quindi quale sarebbe stata la sintesi di queste problematiche
E quindi è evidente che il sistema democratico
A questo punto diveniva almeno all'ora un sistema con molta zoppia
Credo che sia necessario Piffer fermarsi un attimo su un altro argomento
Si è parlato molto di sussidiarietà
Beh sulla significato di sussidiarietà
Sul suo significato di sussidiarietà ci sono molte interpretazioni
C'è chi parla di sussidiarietà come F della vita chi parla di decentramento chi parla degli interessi corporativi di degli interessi nazionali chi infine usa la sussidiarietà semplicemente per eludere le le direttive
Bisognerebbe che ci mettessimo un attimo d'accordo sul significato di sussidiarietà come probabilmente ci dovremmo mettere d'accordo
Anche sul valore della parola contrattazione e dà la parola concertazione
Qui si è detto da qualche parte
Che non è necessaria una grossa produzione direttive europee che si può o andare avanti con la contrattazione e con la concertazione
Però se si tenta la contrattazione
Per esempio col unisce in sede confederale e assolutamente inesistenza
E se si riesce a fare qualche accordo si fa un accordo di minima
Se si parla di par di concertazione
Si dice che si può parlare di concertazione macro economica
Ma se si parla di partecipazione a livello d'impresa cioè di società anonime europea si dice che è assolutamente di questo non si può parlare ecco bisognerebbe che ci decidessimo un attimo
Cioè che si vedesse leader lo stesso significato alle parole che usiamo e poi metterci d'accordo su qual è mia portare avanti grazie
Grazie presidente
Innanzitutto un apprezzamento alla il ministro letta per l'impegno che sta dimostrando
Un apprezzamento anche per la nascita di una confederazione che rappresento per la validità di questo incontro dei lavori odierni
Un augurio anche al commissario Monti che perché se non c'è in questo momento
Questo incontro
Deve essere al di là delle valutazioni specifiche sul programma di lavoro della Commissione europea per il corrente anno
Un'occasione importante di riflessione sui problemi più stringenti che caratterizzano oggi la vita di gran parte dei Paesi comunitari
Mi riferisco alle difficoltà gravi sul versante dell'occupazione che poi sono il riflesso dell'affanno con cui l'Europa nel suo complesso partecipa alla competizione economica nel mercato globale
Sia a tutti noto che il tasso di disoccupazione
I Paesi come l'Italia la Germania e la Francia si è attestato a livello pesante del dodici tredici per cento con punte ancora maggiori in altri Paesi come la Spagna di fronte a questa realtà e pericoloso cullarci sulla grande forza economica complessiva della comunità il cui prodotto interno lordo è simile a quello degli Stati Uniti
Quel che conta nella vita economica sono soprattutto le dinamiche l'Europa nel suo complesso e l'Italia in particolare fanno registrare
Tassi di crescita sostanzialmente insoddisfacenti soprattutto se raffrontati con il lungo boom economico degli Stati Uniti che devono rappresentare il nostro principale termine di confronto
Il lungo periodo espansivo degli Stati Uniti raffrontato alla sostanziale stagnazione europea
Ha messo e mette in luce ancora una volta la maggiore dinamicità dell'economia statunitense che tra l'altro ha portato un riassorbimento completo nella precedente disoccupazione per cui oggi il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti d'America e meno della metà di quello medio dei paesi comunitari l'economia statunitense caratterizzata da una maggiore flessibilità nel campo del lavoro e di un impegno di risorse massiccio nella ricerca pura ed applica
Per tali ragioni nove della Cisal e riteniamo che compito principale già la nuova Commissione europea
E del nucleo eletto Parlamento europeo sia quello di introdurre tutte quelle innovazioni normative e tutti quegli interventi che consentono all'Europa di arrestare l'attuale fase di sostanziale declino economico e scientifico e di riavviare
Una fase di sviluppo fondato sui settori ad alta tecnologia e quindi ad alto valore aggiunto
Nessuna maggiore dinamicità d'impresa
Solo in questo modo si potrà uscire dall'attuale fase di sostanziale stagnazione ed affrontare concretamente il problema della disoccupazione a livello europeo per quanto riguarda in particolare il nostro Paese il nodo della disoccupazione presenta come tutti sappiamo caratteristiche del tutto peculiari
A fronte di un Nord ed in particolare di un Nordest con tassi di disoccupazione sopportabili
Abbiamo Meridione con tassi di disoccupazione attorno al venti per cento tale da incidere sulla stessa tenuta del tessuto sociale in alcune regioni di alcune aree deboli del Paese e pertanto per affrontare questo tipo di problematiche oltre alle politiche generali a livello comunitario e nazionale vai della Sisal riteniamo sia necessario un apporto massiccio di risorse aggiuntive comunitarie per le zone svantaggiati
è a tutti nota la triste storia delle insufficiente utilizzazione dei fondi comunitari per le aree svantaggiate che ha caratterizzato negativamente il nostro Paese
Tutto questo è paradossale se si considera che altre nazioni europee hanno sprofondato importanti fasi di sviluppo proprio su un un tempestivo ed efficiente utilizzo dei fondi comunitari Tribolo il Portogallo d'Islanda
La Spagna questo sta ad indicare che occorre un impegno straordinario del nostro Paese per ottenere per il futuro nuovi fondi comunitari per le aree svantaggiate per utilizzarle al meglio vorrei fare un ulteriore notazione a margine il nostro Paese per decenni ha pagato il prezzo di una politica agricola comunitaria squilibrata a favore delle produzione delle già ricca agricolture del nord d'Europa al riguardo
Intendiamo sottolineare ricordare che la politica agricola comunitaria in particolare quella di sostegni ai prezzi assorbito per decenni più della metà del bilancio comunitario oggi di fronte alla riforma della politica agricola della c'è che dovrebbe tenere in maggior conto le esigenze dell'agricoltura mediterranea
Dobbiamo ricordare che le aree svantaggiate del nostro maggio giorno vanno fonte forti a vantano forti titoli di credito nei confronti della comunità e per tale motivo
Non vanno assolutamente penalizzate entrambi gli interventi specifici anche se la comunità con il naturale allargamento ammetterà paesi ulteriori Paesi ad economia sociale debole
Grazie
Innanzitutto grazie signor ministro per questa iniziativa
A lei e al presidente del del CNEL essendo fino alla fine dei lavori possiamo dire che l'iniziativa dal mio punto di vista e pienamente riuscita e l'augurio che essa continui
E proprio in questa prospettiva mi permetto di di chiederle di prendere in considerazione nel titolo dell'iniziativa di sostituire la parola legislazioni con la parola politiche
Della politica europea interessi nazionali dall'eccitazione solo una parte
Dell'intervento delle politiche come decreto comunitario c'è tutto l'aspetto molto più ampie molti più grande riguardo alle politiche più in generale che non si traducono necessariamente in atti normativi
Ma che poi di fatto incidono ugualmente sulla sulla vita di tutti noi sullo spostamento anche dei delle situazioni diciamolo pure usiamo questa espressione
Di potere interno all'Unione all'Unione europea sul peso che assumono che assumono questi o quei quei settori questi o quei o quei paesi basta pensare RAI alle politiche che si fanno attraverso i fondi per la per la per la ricerca e per l'innovazione alle politiche che si fanno attraverso attraverso la Società di lei i finanziamenti al tema dell'informazione e alle Relazioni Esterne e e quant'altro
Basta pensare alle grandi politiche quella dall'allargamento il il WTO e via dicendo
Il programma della presidenza finlandese che ha un elenco di direttive da questo punto di vista che saranno assunte sono due la vita di questa presidenza però anche dei punti che hanno una grande valenza politica per esempio la convocazione al novembre di una grande di una conferenza sulla dimensione nordica dell'Unione Europea
E un grande evento che non si dovrà certamente in direttive ma in atti politici e non si possiamo negare che l'Italia non abbia degli incubi dei grandi interessi in in quell'aria interessi da da controbilanciare rispetto per esempio al peso del del Mediterraneo
Quindi ecco perché la mia proposta che la di allargare al tema delle delle politiche il tema di di questi di questi incontri e del lavoro di di lavoro che seguirà questa mattina è stato citato il lo scarsa cooperazione che esiste fra i diversi soggetti della che rappresentano l'Italia intera sede comunitaria beh io voglio portare un esempio da questo punto di vista io svolgo gran parte dell'attività di attività a Brussel
Come responsabile della sede della dell'Unioncamere per l'anno scorso quando si trattava di trattare di discutere il progetto dello spinoso tema dei fondi strutturali abbiamo costruito uno un tavolo di lavoro nel quale c'eravamo noi con le camere di commercio le regioni il Parlamento europeo cioè i nostri rappresentanti del Parlamento europeo
Con questo tavolo abbiamo elaborato una strategia del nostro Paese che abbiamo sottoposto poi al governo che chiunque ci siamo confrontati con la rappresentanza a Bruxelles e con e con il il i funzionari della della commissione credo che da questo tavolo sia nata per la prima volta una posizione unitaria del nostro Paese rispetto a questi a questi temi quindi il coordinamento quando si vuole si può anche realizzare può nascere anche dal dal basso e credo che esempi di questo tipo se ne possono se ne possono realizzare
Realizzare le tantissimi e la nostra amministrazione ha bisogno di queste ha bisogno di queste di questa iniziativa e noi siamo pronti a farlo e continueremo dico in questa in questa direzione in collaborazione con gli altri soggetti istituzionali
Che sono presenti a a Bruxelles e garantiscono su questo punto il nostro tutto il nostro supporto ci è stato chiesto di indicare anche delle priorità per il futuro
Il veto di fatto fatto un elenco sulla base del di alcuni priorità importanti De Rita in qualcuna di valenza politica molto importante si parla molto del prossimo futuro di dare vita in sede comunitaria d'una carta dei diritti fondamentali del cittadino credo che sia un punto politico fondamentale importante del quale nel quale impegnarci al quale tutti noi e se a mio parere andrebbe allargato il discorso perché non ha anche una carta diritti fondamentali dell'impresa ci sono tanti momenti nei quali anche il diritto dell'impresa in sede comunitaria viene viene violato
Per esempio ne cito nemici da uno la mancata approvazione in tempo utile della direttiva che riguarda il lo statuto sociale della civiltà europea è una violazione del diritto dell'impresa
Una direttiva che si blocca sul tema della partecipazione dei lavoratori alla all'impresa un tema che riguarda la grande impresa e non riguarda certamente da piccola impresa e io ritengo che il diritto delle piccole imprese questa circostanza venga venga violato Tel la mancanza di impresa che si trova a dover competere sul mercato europeo tutti diciamo il mercato allargato libertà di movimento sul mercato europeo eccetera dopodiché l'impresa si trova con a confrontarsi con la legislazione francese vincoli belgi
E i vincoli tedeschi e quant'altro e manca una carta ma anche un diritto della società europeo della della società e questo direi che è una penalizzazione
Aggiungo sicuramente il tema della dimensione nordica a un grande tema politico al quale l'Italia credo non debba essere un debba sottrarsi
Lo studente a sapere se ne occupa ministro credo che sia un altro tema con una grande valenza politica che dovrebbe essere seguito e anche diffuso questo tema del suo discorso dello speck e partecipata
Nella posizione e per quanto riguarda gli aspetti che verranno tradotti
INA direttive credo la revisione degli aiuti di Stato ogni rapporto sottoporrà apporto al impatto BBC hanno sulle PMI sia importante le misure per l'incentivazione occupazioni il dialogo sociale
Credo che questi siano temi estremamente importanti sui quali richiamo l'attenzione che consiglio delle priorità grazie
Grazie ad Ulizia Unione nazionale cooperative
è il penultimo intervento della nel seguito della mattinata dopo l'ultimo cominceremo gli interventi conclusive grazie signor ministro
Io credo che più che un'opportunità l'odierna
Torna per i lavori
Sia stata una necessità
E quindi ringrazio lei signor ministro
Il presidente verità ecco sotto professor Monti per
I rispettivi contributi
Per quanto riguarda le specificità del movimento cooperativo credo che posso rinviarle per brevità
A quanto è stato fatto nei gruppi di lavoro
Negli studi preliminari che hanno preceduto questa conferenze
Salvo quanto io con le funzioni
Anticicliche globalizzata del movimento cooperativo tre questioni mi pare vero vanno poste in modo prioritario
Almeno secondo la nostra ottica
Che è un'ottica particolare ma è anche un ottica multifunzionale
è noto che la cooperazione impresa dico creative spaziano dall'agroalimentare al credito alle assicurazioni alle manifatture al consumo alle costruzioni eccetera
Per questo chiediamo un particolare trattamento come osservatori e come coloro che possono dare un contributo alla questione comunitaria ecco le tre priorità ricondurre ad unità l'intero
Policentrismo mi faccio a De Rita
Nell'Unione in una funzione di sussidiarietà raziocinante economico sociale lavoristica
Secondo noi questo il punto d'attacco un'unità divisione di azioni che permettano di utilizzare al meglio l'opportunità tra virgolette comunitaria non subirla continuamente
Dall'esterno senza un contributo va la seconda questione è la valorizzazione delle forme di economia sociale
E quindi cooperativa per flessibilità dell'economia ciclica globalizzata qui mi rifaccio a quanto diceva Monti
Fatti movimento cooperativo l'economia sociale se guardiamo esempio Antal molti miracoli olandese gli olandesi hanno spesso centotré milioni di euro
Per incrementare economia sociale l'Italia ha speso appena tre milioni di euro pensate alle due dimensioni quella olandese quella italiana e tra ENEL le dovute considerazioni
Terzo punto e concludo promuovere quindi hanno bisogno nemmeno del richiamo della presidenza
Per il nostro Paese vedi patto sociale per lo sviluppo l'occupazione l'impegno che già al governo in fondo in modo implicito assunto i centri che noi definiamo polifunzionali di compatibilità e cooperazione intracomunitari
E qui mi rifaccio in particolare alle piccole imprese
La l'intervento che mi ha preceduto ha messo in luce le difficoltà invece la necessità che hanno le le piccole imprese se non altro per il ruolo che viene riconosciuto dalla piccola impresa l'artigianato la cooperazione cassa in modo ore portante delle funi opposte dell'occupazione
Quindi sia nella fase che qui stamattina è stata definita scende ente sia nella fase discendente cioè un contributo perché a le politiche comunitarie e su questo noi abbiamo fatto tutti i dossier che il ministro per le politiche comunitarie ma anche il ministro dell'Agricoltura c'hanno chiesto sia nella fase ovviamente discendente per un'applicazione corretta ma funzionale delle dei regolamenti e della politica comunitaria grazie
Grazie l'ultimo intervento che completa anche il ciclo dei degli interventi dei rappresentanti sindacali
Cetrone della
Credo che non sia necessario che io aggiunte alle valutazioni positive
Questo incontro
Perché lo hanno fatto già tanti colleghi però credo che allo stesso tempo che l'incontro di oggi dovrebbe più che intervenire nel merito delle questioni dovrebbe servire a definire un metodo di lavoro
Tentare di dare ordine diciamo a un coordinamento quindi tra di noi tra diverse parti per quanto riguarda le politiche europea porrei pregare il ministro letta e anche il sottosegretario agli Esteri del presente nel senso che mi auguro che questo non sia uno dei tanti episodi
Anche bei convegni Bay seminari su queste materie ma che diventi appunto uno strumento per tentare di essere più presenti allora in questo senso ho dato anche il poco tempo a disposizione secondo me la prima esigenza appunto è quella di un coordinamento al livello di governo cioè di forze governative tra gli stessi ministeri questa è la prima esigenza ma che noi avvertiamo nel lavoro
Sulle politiche comunitarie
La questura il secondo coordinamento ha fatto ultra governo e parti sociali il tempo per gli stiamo facendo oggi quindi le la seconda esigenza che andrebbe fatto a livello di gruppi tecnici gruppi specifichi lavoro su diverse materie
Ma anche con dei momenti a carattere politico
Cioè quindi un livello a carattere politico la terza questione
Bisognerebbe valutare se può essere necessario addirittura una sorta di coordinamento obbligatori se riguardi di istituire non perché reali di sacche ma istituire una sorta di coordinamento che diventi obbligatorio in cui tutte le parti il governo compreso essendo obbligato comunque a fare dei passaggi e
A discutere insieme queste questioni io ricordo che nel novantadue prima della parata del mercato unico Ando sembra un grandissimo avvenimento come ricordava stamattina Monti poi a tagli avvenimenti sono Nadal pilastro diventare ancora più importanti
Si era costituito magari ma sulla carta un comitato per il mercato unico
Poi è sparito non sappiamo io facevo parte carta designato diciamo poi questo comitato è scomparso tra le tra i meandri della Pubblica mista sono italiani né si è saputo più niente forse non ti dobbiamo riesumare questo ma tentare di fare una cosa simile
Basterebbero gli sente la Francia è presente a questo proposito esso non entro nel merito dalla Spagna che hanno già organismi preposti in questo saldo tutte le parti Ciampi importante il Paese ne fanno parte la quarta questione
L'attività di formazione formazione su queste materie
Uno dei motivi del guai che abbiamo noi autenticamente al sud per l'applicazione dei fondi eccetera l'incapacità non solo il problema anche politico della regione meridionale ma anche l'incapacità proprio tecnica operativa intervenire a progettare su queste cose quindi Acea di forzare formare quadri
Compresi noi compete anche dalle forti sociale e tra le regioni queste si insegni rischia il Governo iniziasse mattinata già non l'abbiamo fatta come sindacato un esempio tre o quattro anni fa ma che poi è rimasto anche lì lettera morta perché non è compito nostro
Ma qui la colla l'altra questione
Che stare anche rilevare la presenza italiana negli vari organismi internazionali quindi in quelle europee quindi anche questo Sensi occorre occorrerebbe che il Governo si faccia più carico di questa necessità e una raccomandazione che vorrei fare a tutti noi
è quella di essere meno provinciali meno provincialismo su queste partite cioè sembra in queste questioni sono solo degli addetti ai lavori come fosse gli altri perché importanza Sidewinder sabbia tre cose
Quando oggi la gran parte delle cose che avvengono Italia venga decisa a un altro livello già quell'Europeo basti pensare alla moneta unica tutte le conseguenze il che significa che c'è bisogno di una presa di coscienza più forte
No quindi io ho finito intorno volevo parlare del merito aggiungo soltanto i per quanto riguarda le questioni di merito io con la questione la politica sociale occupazione cioè l'occupazione non è un problema di Potito sociale un problema di politica economica
Ed è Sviluppo Investimenti e adora in questa direzione abbiamo la necessità di intervenire sugli investimenti e sul coordinamento delle politiche macro economica da loro per
Grazie ecco io comincio dall'interventi diciamo ciclo interventi conclusivi che saranno composto alcuni interventi
Di governo dalle relazione dei quattro gruppi di lavoro io tre intanto subito la parola al sottosegretario Morese sottosegretario
Al ministero del lavoro
Grazie beh mi dispiace di non essere stato questa mattina purtroppo
Non ci possiamo dividere
E quindi intervengo
Saltando gli aspetti di tipo contenutistico me mi limito solamente agli aspetti più che altro metodologico perché quella che si inaugura oggi per con un'iniziativa che trovo
Molto positiva è appunto una pratica di
Confronto concertazione di Trilateral Rita che è sempre faticoso quando ci si ci si avvia
Cioè
Le per quanto riguarda le responsabilità del ministero del lavoro le voglio voglio sottolineare tre aspetti
Il primo
A noi compete innanzitutto un coordinamento una siamo
Tramite fra
Le responsabilità delle regioni che ormai hanno praticamente ma non le questioni relative alla politica attiva del lavoro
Nel giro di pochi mesi si completa questa
Capacità di operare le funzioni dal primo luglio sono passate dire responsabilità delle regioni il personale entro ottobre sarà trasferito concretamente perché le decisioni sono già avvenute ma concretamente finiva l'iter burocratico
E amministrativo e da quel momento le regioni sono nei pieni poteri per esercitare tutte le loro responsabilità sulle politiche attive del lavoro
In questo processo di tramite il nostro giudizio sul quindi sul programma della commissione
E in parte il contenuto nella formazione del piano per l'occupazione annuale che facciamo e ha daremo direttive o l'orientamento alle regioni di preparare i loro
I loro piani regionali e le loro indicazioni
Uniti in tempo utile cioè entro febbraio di ogni anno in modo tale da poter noi utilizzare queste indicazioni che vengono dalle regioni
E poter preparare il piano nazionale e metterlo in correlazione con il programma della commissione
Io penso che questo sia
Da fare lo stesso momento assieme alle parti sociali in modo tale da venire sia a livello regionale sia a livello nazionale quel confronto che ci consente di procedere verso un'omogenea orientamento sulle politiche attive per il lavoro
La seconda questione riguarda più che altro le direttive sulla loro
Io sono convinto che la metodologia della sussidiarietà è la migliore
è una una sconfitta di volta che le direttive sono prese solo dalla commissione sulle questioni lavoristiche
E non ne faccio una questione ma è chiaro che vuol dire che c'è stato il fallimento della capacità delle parti sociali e di produrre una o poco più di un ecco quindi bisogna favorire fortemente la capacità a livello europeo che le organizzazioni di rappresentanza siano capaci di produrre delle cose
Che man mano stanno diventando essenziale
D'accordo su lavoro a tempo determinato fra l'accesso all'Unicef che è diventata basta la direttiva europea riguarda milioni di persone in Europa
è diventa un punto di riferimento importante nella formazione di una legislazione del lavoro
Fondato sulla capacità delle parti sociali definire autonomamente l'edificazione questa orientamento è stato ripreso ma l'accordo di Natale per quanto riguarda i processi
In Italia di concertazione quindi una un'idea di sussidiarietà nella formazione almeno per le parti dove non implicano
Spesa da parte dello Stato mi pare che questo consolida un un processo che in sottolineo qui ministro letta per si apre però al nostro orizzonte una terza questione
Il presidente Prodi ha detto da più parti ultimamente al congresso dall'accesso che lui dà molta importanza al dialogo sociale alla concertazione
Nel processo di concertazione dovesse andare avanti il processo di concertazione sulle questioni dell'occupazione quindi con le caratteristiche ma percorrono economiche che il problema coinvolgendo questioni che riguarda gli investimenti e quant'e finanche le questioni fiscali è chiaro che una concertazione solamente fatta dalla Commissione
E dalle parti sociali a livello europeo implicherà una nuova metodologia di rapporti fra Commissione e singoli stati perché in più mentre io sono che l'Unicef lascia se per esempio sono organizzazioni che avranno i loro processi decisionali che che funzioneranno come come come sceglieranno di funzionare resta un problema di rapporto non solo fra la Commissione e il Parlamento europeo ma la Commissione e i singoli Stati
Perché il contenuto della concertazione europea non sono del tutto nuovo e quindi vedremo come si svilupperà
Ma in ogni caso implicherà ricadute sui singoli stati e quindi implicherà una metodologia di coinvolgimento dalla Commissione con i singoli Stati che io qui sottolineo è che probabilmente ha bisogno anche qui di avere una procedura
In qualche modo predefinita grazie
Grazie al Sottosegretario Morese noi facciamo i quattro interventi di relazione dei gruppi di lavoro comincerei col primo concorrenza aiuti di stato credo che sia il consigliere Giulio Tonini che il capo ufficio Affari europei della direzione generale d'affari economici del ministro degli affari esteri
Signor ministro signori sottosegretari
Il gruppo di lavoro sulla concorrenza aiuti di Stato ha esaminato il problema di lavoro della Commissione per il novantanove soffermandosi in particolare sull'importante impulso dato a questi lavori dal Consiglio industria del ventinove aprile
In quella sede infatti il commissario Van Miert ha presentato il libro bianco sulla modernizzazione del sistema delle regole comunitarie sulla concorrenza
Perché questa modernizzazione ricordiamoci che il sistema attuale si basa sul Regolamento del sessantadue questo sistema ormai quasi quarant'anni eccome è stato rilevato da molti che sono intervenuti nel dibattito questi quarant'anni li dimostra tutti
Nel sessantadue il consiglio ha restituito un regime di applicazione delle norme di concorrenza comunitarie che conferivano alla commissione la competenza esclusiva in materia tutto veniva regolato con un sistema di notifica preventiva
Adesso la Commissione a tanti anni di distanza ma soprattutto alla vigilia del nuovo allargamento non si sente più in grado di fare fronte a questo adempimento burocratico
Quindi propone nel libro bianco ma le modalità dovranno poi essere determinante attraverso una serie di consultazioni con gli Stati membri propone del libro bianco un'inversione in pratica dell'ordine provoca non ci sarà più notifica
Per lui non ci sarà notificato fino ad una certa soglia o a certe soglie
E soprattutto si passa ad un sistema di decentralizzazione a favore dei migranti terra l'antitrust dei singoli Paesi e quindi un'inversione e coraggiosa di tendenza e anche questo termine coraggioso emerso molto spesso gli interventi o nel gruppo nel gruppo di lavoro
La commissione ritiene che non può fare fronte a queste nuove sfide e quindi da sola non può più reggere l'impatto di questo sistema di questo meccanismo burocratico piuttosto elefantiaco
Per quanto riguarda gli interventi nel gruppo di lavoro il giro di tavola che è stato abbastanza lungo e complesso ha permesso di constatare che questa riforma non solo inattesa
Ma fortemente attese il regime in vigore come è stato rilevato dei rappresentanti di non camere e Confartigianato e nato in una fase storica di prevalenza della grande impresa
Gli ultimi anni hanno invece fatto registrare una crescita vertiginosa delle piccole e medie imprese soprattutto in Italia
A Napoli analoghe riflessioni sono state prospettate dal rappresentante degli ordini professionali particolare attenzione assumerà pertanto la nuova disciplina sul de minimis
Occorrerà quei prendere in considerazione le problematiche che derivano dal lavoro sommerso come è stato rilevato da rappresentante della CGIL e dal consigliere diplomatico del ministro delle Finanze
La Confindustria se in particolare soffermata sull'opportunità di creare delle magistrature specializzate nei vari stati membri
Alcuni oratori si sono fusi soffermate sull'opportunità di affrontare nel corso dell'esame della riforma gli aspetti settoriali della concorrenza
In questo senso si sono espressi i rappresentanti dell'ABI di fede del trasporto ed è garante per energia
Ora questo giro di tavola o sarà particolarmente utile per in vista della fase negoziale che si apre a Bruxelles nelle prossime settimane
Dalla fine di aprile sono già state presentate dalla commissione delle sue idee in applicazione a libro bianco e ci saranno delle riunioni nelle prossime settimane del comitato consultivo
Cui partecipa proprio il rappresentante del Garante Antitrust
Alla luce di tutto questo se con ventuno si è convenuto sull'opportunità di inviare anche informalmente e possibilmente tramite e-mail i contenuti dei partecipanti a questo gruppo
All'autorità Antitrust inattesa della successiva riunione in autunno dello stesso gruppo di lavoro presso il club in realtà siamo in una fase dopo la presentazione del libro bianco che non è esatto definire ascendente ma pareva scendenti perché siamo nella fase in cui la commissione predispone la proposta quindi la proposta non è ancora arrivata sul tavolo sul tavolo del consiglio ora e questa fase e e particolarmente delicata perché quando poi si arriva alla presentazione al Consiglio molto spesso se i singoli stati membri in queste consultazioni con la commissione non hanno bene prospettato le proprie posizioni la posizione che la Commissione presenterà formalmente sarà ritagliata sugli interessi degli Stati membri che l'hanno presentata meglio
E quella che a Bruxelles i negoziatori chiamo la sindrome salmone cioè delle bocciature che costretto a risalire la corrente
Una procedura analoga quindi di consultazione da parte della commissione si presenta per le modifiche ai regolamenti diciassette sessantadue e diciannove sessantacinque
Che istituiscono un nuovo sistema regolamentare sugli accordi in materia di restrizioni verticali anche qui il Consiglio dell'industria approvato sul piano politico
O questa regolamentazione
Sul piano formale la regolamentazione passata come spesso accade in un altro Consiglio al Consiglio pesca del dieci giugno
E adesso la Commissione può presentare il regolamento che riguarda le esenzioni ma anche in questo caso lo farà sentito il comitato consultivo
Quindi i rappresentanti italiani del comitato consultivo hanno la possibilità prima di presentare la nostra posizione definitiva dissentire
I partecipanti alla riunione di oggi cioè le parti sociali
Le Regioni le organizzazioni di categoria
Analogo
Caso si presenta per quanto concerne gli aiuti di Stato anche qui c'è un problema di termini anche qui la commissione ha ho presentato o delle sue idee e anche questa volta queste idee verranno o discusse in un comitato consultivo
Quindi c'è questo sistema diciamo di allo presentazione di idee che lo sono ancora proposte formali che costituisco una fase forse più delicata se posso permettermi della partnership
Grazie il secondo gruppo politico del mercato interno e della fiscalità do la parola al dottor l'ombra sulla il dirigente del settore mercato interno del ministro delle politiche comunitarie
Grazie ministro il gruppo mercato interno e fiscalità arrivato complessivamente a delle conclusioni unitarie anche perché si è reso conto che taluni dossier sono di non facile soluzione
Allude in particolare lo statuto Società europea per il quale è emersa una notevole discordanza di opinioni già in in plenaria
E sul problema dell'IVA all'origine che semplicemente soggetta una speranza che non si risolva in tempi biblici ma è un obiettivo molto lontano ancora da raggiungere
Come conclusioni generali il gruppo ha ritenuto che la nozione di mercato interno ormai sia storicizzata c'è perché neanche in essa alla chi comunitario
Oggi quindi dobbiamo parlare di un mercato unico che viene integrato sia delle politiche comuni sia dalle azioni comuni come espressamente previsto dal trattato di Amsterdam e a questo proposito ritenere che la nozione di mercato unico ossia in contrasto con la tutela dei consumatori o con la difesa dell'ambiente viene ritenuto erroneo in quanto il processo di Cardiff già previdente in una fase avanzata di esame
Che questi termini vengono ricondotti ad unità
E che la tutela dei consumatori venga lentamente filtrata in modo da evitare che fra lo zoccolo duro che sono le quattro libertà e le nuove politiche che accompagnano questo disegno unitario possono crearsi delle fratture
Naturalmente sono stati individuati dei principi generali e degli obiettivi da raggiungere con norme comunitarie
Principi generali sono anche si debbano combattere indivisibili ostacoli agli scambi e le barriere fiscali
La difesa dei consumatori va integrata nell'ambito del mercato interno
La valutazione di ogni provvedimento normativo non deve essere solo sottoposta alla Fischer l'impatto legislativo ed economico ma anche a un ulteriore criterio di valutazione
Cioè prevederne gli effetti sia sul processo di allargamento dell'Unione Europea verso i Paesi associati sì è la prossima sfida che attende l'Europa nell'ambito dell'OMC il negoziato che Britten ha definito il Millennium Round e quindi prevedere come un mercato unico possa affrontare
Nei settori del mercato interno specificità sfida degli Stati Uniti e del Giappone
Il mercato unico dei servizi finanziari deve essere completato sia in aderenza a quell'esplicito capitolo dell'OMC del Millennium Round sia come strumento diretto indiretto per combattere le distorsioni fiscali
E a questo proposito la disciplina di fondi pensione di cui ha parlato il commissario Monti necessario ormai dato l'invecchiamento della popolazione è un obiettivo da conseguire nei tempi possibilmente più brevi lo spazio normativo deve essere contenuto ridotto all'indispensabile con un'applicazione costante dei principi di sussidiarietà di proporzionalità e col nuovo principio di necessità c'è di emanare norme tecniche che possono costituire una barriera gli scambi solo in caso di effettiva necessità degli stati membri l'opera di semplificazione deve essere riportata ad un quadro globale perché le iniziative Slim destro del business test Pannella sono iniziative importanti ma affrontano solo alcuni settori delle chi comunitario e non danno quindi una visione unitaria della semplificazione
La fiscalità gravanti sulle imprese come emerso dallo score Borta deve essere ridotta ma occorre prestare attenzione nelle fasi del processo di allargamento per impedire che questo possa creare una spinta verso fenomeni di delocalizzazione
Nella fase ascendente come metodo non si è ritenuto necessario il cui
Attivo specifico
E un'ipotesi che è emersa è che questo coordinamento anziché affrontare le proposte di direttiva quando già l'ossatura di una direttiva si è consolidata di difficile smontarlo possa già essere iniziato nei comitati consultivi della commissione cioè quando le proposte sono affrontate per blocchi di argomenti secondo la tattica che l'esecutivo comunitario USA per sondare le maggioranze
L'altro aspetto e l'impatto sulle piccole e medie imprese
Un altro elemento aggiuntivo da valutare nel processo normativo
Il gruppo di lavoro ha colto con soddisfazione iniziativa del ministro delle politiche comunitarie di istituire un tavolo di lavoro per Piccola e Media Impresa e di Mercato interno
Che propedeutico a ogni prodromica ogni riunione del consiglio mercato interno
Se l'orientamento generale che è emerso dal gruppo è una tendenza verso la semplificazione che e nozioni diversa dalla deregolamentazione
Però esistono alcuni dossier questo se il gruppo al convenuto sul quale deve ancora si deve ancora ricorrere all'armonizzazione normativa cioè le direttive o quanto meno a delle linee guida di orientamento della commissione
Uno degli aspetti riguarda i capitali di rischio capitali di rischio sono ritenuti molto importante dalle organizzazioni del credito
Ma preceduti da un'analisi tributaria comparativa cioè occorre evitare che in chiappe fiscale la mancata ormoni esazione fiscale fra gli stati membri
Possa condurre a fenomeni negativi nei confronti del nostro Paese e non tanto una direttiva viene ritenuta necessaria in questa fase dei capitali di rischio quanto delle linee guida
Della commissione
Ritenuta anche importante una revisione della direttiva sul riciclaggio
In quanto il nostro Paese assunto posizioni notevolmente coraggiose su questo tema
E si è favorevoli a dall'ampliamento sia dell'ambito soggettivo sia del campo oggettivo di applicazione cioè non limitando i casi di applicazione semplicemente al narcotraffico
Venendo all'ultimo punto al pacchetto fiscale abbiamo constatato che certi obiettivi quali l'armonizzazione sono molto lontani però è emerso un principio che alla concorrenza sleale nociva debba film subentrare una concorrenza virtuosa
Senza dubbio il governo italiano riconferma il suo appoggio a tutto l'impianto del pacchetto Monti del Codice di condotta fiscale
Però non basta occorre intervenire anche col provvedimenti normativi
E a questo proposito una tassazione del risparmio è stato ritenuto un obiettivo raggiungibile anche in tempi brevi
Una tassazione ecologica risulta indifferibile a livello comunitario ma con estrema cautela
Perché nonostante le posizioni di grande apertura del governo italiano questa mancata armonizzazione fiscale può rivelarsi penalizzante per il nostro Paese
Nei settori ad alta intensità di manodopera il gruppo a L'Espresso con interesse notevole soprattutto nel settore delle ristrutturazioni immobiliari stata auspicata prego una riduzione dell'IVA e da alcuni anche un abbattimento anche se sembra un obiettivo forse un po'troppo coraggioso
Un ultimo punto
L'armonizzazione della base imponibile non è ritenuta realistica in questa fase storica
Il gruppo di lavoro infine si è trovato d'accordo sull'utilità di dare continuità a tutto il lavoro intrapreso ed è stata previsto una riunione del gruppo appena saranno conosciuti i punti salienti del programma della nuova commissione Prodi grazie
Bene adesso per il terzo gruppo questioni sociali abbiamo la dottoressa Battistone del ministero solidarietà sociale
Grazie Presidente buongiorno
Io ovviamente fare una sintesi molto limitate
Evidentemente diciamo soffro molti punti di quella che è stata un po'la la riunione abbastanza ricca non siamo partiti dall'analisi i documenti che sono stati presentati dal presidente in materia di politica sociale partendo diciamo dal discorso di Prodi al fino al patto sociale di Colonia
In realtà diciamo questa questa prima riunione è stata anche un momento come dire di confronto sulle problematiche anche italiane su come vivere italiano si dissento sia Bossi avvertano carenze rispetto alle linee direttive che vengono date dalla Comunità europea
E quindi si rilevato ad esempio la necessità di un adeguamento di alcune normative così come l'esigenza in cura di flessibilizzare
Il mercato del lavoro italiano
Allo stesso tempo però si è valorizzata alcuni elementi propri diciamo dell'esperienza italiana
Questi ha detto ad esempio di cercare di valorizzare quanto costa possibile interno delle politiche sociali quella che la nostra ottica in termini di pari opportunità di valorizzazione dell'ottica di genere così come si è enfatizzato molto si è dato molta importanza al nostro modo di vedere il benessere sociale la sanità i problemi della sanità nell'ottica di un benessere collettivo per la persona e per la comunità
In particolare poi si è diciamo visto come importante come è stato importante illa nostro modo di diciamo di vedere in la materia la strategia delle politiche le concertazione come questo tema sia stato valorizzato a livello europeo
E si è diciamo diciamo evidenziata l'importanza che ha avuto l'esperienza delle forme di partenariato il dialogo sociale
Nel momento in cui si sono visti appunto patti territoriali la possibilità anche che questo tipo di metodologia questo tipo di attuazione di concertazione venga esteso a patti territoriali per il sociale
Dopodiché diciamo c'è stata anche una una discussione su come non sia necessario effettivamente dar vita a norme rigide comunitarie o direttive Patrizia la possibilità attraverso forme di concertazione di valorizzare pratiche
E e dare attuazione a forme diciamo meno rigide
Di contrattazione sociale
Infine dire che il gruppo si è molto come dire se molto in accentrato sul discorso della del lavoro comune Scettri una metodologia di lavoro comune per darla come dire continuità a questa prima esperienza
Una prima cosa è stata detta perché si può a questo punto utilizzare questo momento per analizzare diciamo i dossier europei prima che questi vengano discussi e la possibilità che possano esistere tra i diversi ministeri tre diversi partner sociali momenti di elaborazione anche di tipo più intersettoriale anche per elementi specifici se fate caso ad esempio di politiche giovanili o o o alé o altre tipologie di politiche potrebbero essere studiate e messe a punto e concertati prima di essere proposti all'interno dei diversi gruppi di lavoro a Bruxelles
Infine c'è stata diciamo un'aria delle proposte una delle proposte relativamente alla Comunità europea e un'aria delle proposte di possibile lavoro di gruppo
Tra le proposte che riporto tra guerre poste fatte si è parlato della necessità di una direttiva in materia di sicurezza per il lavoro agricolo
Un ampliamento della presenza dell'aria dell'economia sociale della cooperazione sociale all'interno diciamo delle nuove interventi comunitari un'aria diciamo che può dare grande occupazione che forse sotto valutata
La necessità i regimi pensionistici integrativi debbano e possano essere favoriti fiscalmente
La possibilità di togliere dalla compiuto delle dice dinastico la spesa per investimenti produttivi a ricaduta occupazionale
E ieri c'è stata una proposta che parla di una possibilità per accelerare la costruzione di fondi pensionistici integrativi a capitalizzazione
Che una proposta che può essere of opportunamente consentita per forme di parziale opting out del vincolo di contribuzione esclusiva né sistemi previdenziali ripartizione
Questa diciamo è una proposta che viene soltanto diciamo da da da un paio di membri del gruppo su cui il gruppo ha deciso di lavorare tra l'altro il gruppo ha deciso che come primo tema di lavoro diciamo per la prossima riunione sia proprio quello della previdenza e dei fondi integrati
Grazie
Grazie il quarto gruppo questioni ambientali il dottor Corrado Clini
Grazie
Stanno stampando
Due cartelle dissente sì ma evidentemente i tempi tecnologici sano ancora lunghe
Molto sinteticamente il gruppo
Ha avuto una discussione eccoli che arrivano
Il gruppo ha avuto una una discussione molto lunga
I temi erano molti
Ma dapprima con cui la prima conclusione fa riferimento all'esigenza che questa forma di consultazione trovi una continuità è stato proposto di incardinare il nelle funzioni o in qualche modo nella sede del CNEL
Ed è stato anche messo in evidenza che la continuità di questa consultazione deve però anche
Avere come
Riscontro la continuità
Dell'attività e della della presenza della pubblica amministrazione nella sede europea
Continuità non sempre non sempre assicurata il background della della discussione assunte rare rappresentato dalla comunicazione della commissione mercato uniche ambiente dell'otto giugno del mille novecentonovantanove
Che è stato distribuito nel corso della della riunione del gruppo dalle conclusioni del Consiglio europeo di Colonia sull'integrazione delle politiche comunitarie nelle politiche ambientali
Dal documento della presidenza tedesca sulla strategia post Cardiff per l'integrazione degli aspetti ambientali del principio della sostenibilità nel settore della politiche energetiche dal documento la presidenza tedesca sulle migliori pratiche per l'integrazione dei requisiti di protezione ambientale nelle altre politiche
Dalla comunicazione della Commissione trasporti e di emissioni di anidride carbonica del mille novecentonovantotto
E inoltre da altri documenti fra cui voglio ricordare le linee guida per le politiche misure nazionali dell'Italia per la riduzione dell'emissione di gas serra
In applicazione del protocollo tutti Kyoto adottato dal CIPE
Il dicembre novembre del mille novecento novantotto
Abbiamo considerato i requisiti e le politiche ambientali europee che fanno riferimento al principio delle precauzione dell'azione preventiva
Al principio della correzione la fonte dei danni causati all'ambiente dal principio di chi inquina paga
E ci siamo soffermati in particolare sugli effetti economici e industriali delle norme ambientali
Sono stati citati in molti casi possiamo schematicamente riferire questi effetti alla definizione degli standards di processi e di prodotti forse il caso più emblematico è quello dei veicoli le norme per l'omologazione dei veicoli
Fanno riferimento a norme ambientale ovvero alle norme che stabiliscono gli standard di emissione
Alle limitazioni e divieti della produzione degli usi di sostanze chimiche
In particolare il caso dei prodotti pericolosi per la fascia di ozono controllate dal protocollo di Montreal
Abbiamo raccontato lungo e complesso negoziato che abbiamo sostenuto con il ministero dell'ambiente nelle sede europee anche nella sede internazionale del Polo del protocollo
Sugli usi del bromuro di di metile prodotto per la fornicazione delle produzioni orticole di cui l'Italia secondo consumatore mondiale
La cui esclusione dagli usi avrebbe determinato qualora fosse stata fatta anticipatamente rispetta i termini fissati dal protocollo di Montreal effetti economici molto rilevanti per il l'agricoltura italiana
Un'altra tipologia di effetti fa riferimento alla regolamentazione delle produzioni della commercializzazione di prodotti per usi alimentari e farmaceutici ed è molto attuale il caso degli organismi geneticamente modificati delle biotecnologie
E inoltre la definizione degli obiettivi e degli standards ambientali per l'organizzazione e gestione delle infrastrutture con particolare riferimento al caso del mercato l'energia elettrica e del gas al liberalizzazione del mercato energia elettrica e del gas
Che possono avere effetti significativi e importanti per la raggiungimento degli obiettivi ambientali
Al caso della riorganizzazione delle reti
Di trasporto e in particolare della definizione delle diverse modalità di trasporto per raggiungere gli obiettivi e gli standards ambientali a questo proposito la discussione in corso
è incorso nell'ambito del gruppo del Gruppo ambiente del consiglio ma anche in sede di Commissione europea su tutti questi aspetti abbiamo messo in evidenza che esistono due livelli di
Problematici e critici per la partecipazione degli dell'Italia i processi nei processi decisionali
Uno che riguarda la fase di elaborazione delle norme
Fasi di lavorazione che deve consentire a livello nazionale la valutazione dell'oppio e le opportunità positive a livello economico
Nella fa nella elaborazione delle norme ambientali e opportunità positive rappresentate dalla possibilità distinti di stimolare di promuovere innovazione tecnologica che abbia vantaggi ambientali e che possano poi costituire standards a livello europeo standard a livello europeo
L'esperienza italiana nella qualità dei clienti dei carburanti la normativa italiana che ha anticipato i tempi delle normative europee e che è diventata riferimento a poi
Per l'anno la direttiva europea approvata l'anno scorso sulla qualità dei combustibili rappresenta un caso positivo in questo senso
Dall'altro lato oltre
Alla partecipazione alla fase diciamo di preparazione delle norme altra fase importante molto critica e quelle invece la partecipazione nelle sedi di gestione
In nella Commissione europea perché
Non solo
La regolamentazione europea vive di direttive ma direi soprattutto vive almeno per la parte la parte ambientale di regolamenti che a loro volta sono governati da comitati di gestione in sede di Commissione europea
Con la partecipazione degli degli stati membri
A questo proposito è stato osservato nel gruppo direi senza obiezioni
Che la partecipazione italiana e complessivamente insoddisfacente
La pubblica amministrazione non ancora
Percepito esattamente il lavoro la sede europea come un'attività ordinaria ma viene ancora considerata come un'attività diciamo straordinaria extra muraria per così dire l'esperienza peraltro mia personale dei miei collaboratori e quella di un lavoro molto faticoso spesso che incontra difficoltà organizzative all'interno delle dell'amministrazione proprio per un tipo di cultura di questo genere che probabilmente nasce dal fatto che l'Italia fino alla metà degli anni novanta
Ha lavorato piuttosto in un sistema chiuso o in uno schema chiuso e l'industria un sistema prevalentemente protezionistico comunque di mercato interno
Che non ha fatto considerare significativa la partecipazione italiana qualificata alle sedi europee noi siamo molto rappresentati come uscieri e autisti
Altre categorie di questo tipo gli uffici europei abbiamo invece poca qualità
Poca rappresentanza di qualità negli uffici della Commissione europea e anche del consiglio europeo
In ultimo è stata considerata l'esigenza di far presente in tutte le sedi libere continuativamente presente per quanto riguarda le norme ambientali
Che in fase discendente cioè nella fase del recepimento delle norme europee ambientali non sono più ammissibili deroghe con ritardi o letture in chiavi protezionistiche e che pertanto i decisiva la fase propositiva la la fase del elaborazione e nello stesso tempo è stato anche rilevato soprattutto dei rappresentanti del categorie produttive Della situazioni produttive che l'interpretazione restrittiva delle norme ambientali a livello nazionale deve essere motivata da forti ragioni ambientali
O comunque dalla opportunità di collegare norme restrittive con la promozione di tecnologie innovative
Mentre invece non risulterebbe motivato le soste e sostenuta una interpretazione generalizzata di interpretazione di in termini di recepimento restrittivo delle norme ambientali
Grazie bene a questo punto siamo all'ultimo round della nostra della nostra lunga giornata non siamo qui lo dico per i nostri sono giunto adesso dalle in questa sala dalle nove e mezzo del mattino ci sono state due ore e mezzo di gruppi di lavoro ora siamo a tirare le conclusioni ci prendiamo ognuno di noi tre dieci quindici minuti e quindi nell'arco dei quaranta minuti da adesso credo che possiamo arrivare alle conclusioni dico per l'economia anche delle organizzazione e dei programmi do la parola subito la Umberto Ranieri come sapete il lavoro che abbiamo fatto è stato un lavoro è stato fatto insieme insieme col ministero degli Esteri e quindi il ruolo del ministero degli Esteri siamo alla fase di organizzazione del lavoro che abbiamo compiuto insieme sia nella fase coi della negoziazione già oggi l'ambasciatore Cavalchini ci ha portato un contributo significativo
A te la parola Umberto
Grazie presidente
Ringrazio molto per
Le sue parole sul lavoro compiuto dal ministero degli Esteri per l'organizzazione e lo svolgimento di questo incontro
Un incontro in cui i testi si ritrovano l'amministrazione centrale articolazioni territoriali attori sociali
E dove sia in sessione plenaria che nei gruppi di lavoro
Ho avuto la possibilità ascoltare conclusioni
I vari gruppi sono state approfondite le possibilità di un coinvolgimento su base irregolare delle parti sociali delle Autonomie territoriali nella fase di elaborazione delle normative comunitarie
Particolarmente indicativi
Appaiono gli ambiti tematici scelti come teste Casey concorrenza nel mercato interno e fiscalità questioni sociali ambiente
I Paesi dell'Unione sono infatti esposti più di altri ai fenomeni
Non solo economici della globalizzazione
Le loro economie sono tra le più aperte ai commerci
Il loro modello sociale fortemente sollecitato dalla concorrenza di Paesi con minori garanzie sia sotto il profilo
Di diritti chiede la tutela ambientale
L'Unione stessa sarà sottoposta tra breve alla sfida dell'allargamento a Paesi che sono ancora esposti alla difficile transizione all'economia di mercato
Accanto a questa nuova responsabilità internazionale
Pesce anche quella tutta in Terna
Per la responsabilità del
Sistema Italia e della sua competitività
Non ci troviamo oggi in presenza soltanto di un mercato unico con piena libertà di circolazione di beni servizi persone capitali e non ci troviamo soltanto in vista di una moneta unica quello europeo è oggi un sistema economico più concorrenziale si pensi al Regolamento sulle concentrazioni del mille novecentottantanove alla severa giurisprudenza antitrust che ne è emersa alla normativa sugli aiuti di Stato all'impresa e alla spinta alle liberalizzazioni che alle privatizzazioni
Questo grande mercato necessita di regole
E di interventi dei pubblici poteri in parte nazionali in parte comunitaria non senza tuttavia un confronto costante nella definizione delle due sfere di competenza
Per agire in un contesto così vasto occorre disporre all'interno del sistema Italia delle professionalità necessarie per orientarsi
Come emerso nei lavori
Odierni
L'ammodernamento fiscale l'altra grande sfida
Perfetto di trascinamento della moneta unica tra inevitabilmente la fiscalità nel cerchio dell'integrazione
A livello europeo il governo italiano
Pochi altri
Ha sostenuto ancor prima dell'adozione dell'euro la necessità di armonizzare le regole della Fix Talita
E il quadro della linea di ricerca e di lavoro
Delineata dal professor Monti abbiamo suggerito modifiche istituzionali ad esempio il voto a maggioranza nel consiglio dell'unione
Capaci di rendere più agevole il cammino verso una disciplina uniforme
Tra l'altro le sperequazioni esistenti si sono tradotte in un carico eccessivo per la forza lavoro rispetto a di altri fattori di produzione con conseguenze molto pesanti anche per l'occupazione
Progressione all'Euro
L'Italia si è proiettata in avanti
Ma si rivela anche più vulnerabile all'accresciuta competitività non esistono soltanto i parametri della finanza diffusa ma anche quelli della buona amministrazione una fiscalità non punitiva illegalità e certezza del diritto si tratta di parametri che poggiano non soltanto sull'azione dei governi e delle autonomie territoriali ma anche sulla vitalità delle parti sociali oggi largamente presenti in questo nostro incontro vi è quindi una
Effettiva esigenza di potenziare la nostra azione in questo campo
Mi sembra da questo punto di vista che molte delle idee più ascoltato la i documenti conclusivi del lavoro padano nella giusta
Direzione
Basta avere un occhio
A un ordine del giorno di una riunione del corre per l'ambasciatore Cavalchini forse ne avrà parlato
Rendersi conto che nei negoziati europei tutto si tiene come
In più occasioni è stato ricordato materie dall'appartenenza tecnica vengono trattate di conserva con tematiche di politica estera questioni del cosiddetto terzo pilastro
Si affiancano a problematiche di carattere istituzionale il dialogo fra le istituzioni dell'Unione procede fianco a fianco con i negoziati a Bruxelles e nelle capitale con gli altri Stati membri è evidente che per gestire correttamente questi negoziati
Non si può prescindere da una visione globale di tutte le problematiche sul tappeto
Perché scindere alcuni degli aspetti del processo di integrazione europea dagli altri un'operazione non solo sbagliata ma è inutile data l'inestricabile fritte di correlazioni
Esistenza esiste fragilissimo e alla luce di queste esigenze che abbiamo deciso di creare nell'ambito del progetto di riforma del ministero degli Esteri
Una Direzione generale per l'integrazione europea che potrà
Costituire un punto di riferimento e un polo di coordinamento per le amministrazioni ed attori nazionali coinvolti nella trattazione di dossier comunitaria in questa ottica abbiamo rafforzato negli ultimi mesi i contatti degli uffici del ministero che si occupano di materie europee con i consiglieri diplomatici distinte locati presso le singole amministrazioni in modo muta facilitare un costante raccordo fra l'azione del ministero degli Esteri e quella delle altre amministrazioni
Gli altri Paesi comunitari hanno guardato con interesse a questo sforzo compiuto dall'Italia
E
Che potrebbe consentire di Adele nelle rappresentanti permanenti nelle rappresentanze permanenti a Bruxelles e nelle capitali dei punti di raccordo chiaramente individuati per la gestione delle questioni comunitarie
E nella logica del processo di integrazione europea che la messa in comune di aria sempre più anche della sovranità nazionale renda le politiche dell'Unione più rilevanti sotto il profilo della politica interno
Si tratta di un processo positivo il cui esito finale dal nostro punto di vista deve essere la trasformazione dell'Unione
In un soggetto federale
Non dimentichiamo che c'è ancora strada da percorrere per questo obiettivo
Sottovalutiamo che i processi decisionali propri dell'unione
Prima dicono distinti da quelli tipici degli ordinamenti interni non prevedono infatti un autorità sovraordinata come il nostro potere legislativo che possa stabilire sovranamente le norme cui gli stati membri devono conformarsi
L'attività comunitaria in parte significativa consiste nello sforzo paziente per far coincidere le volontà di entità statali autonome
Questo dato appare evidente per quanto riguarda i pilastri intergovernativi del processo di integrazione
In entrambi i casi quello che il governo è chiamato a fare e cercare di far convergere la volontà dello Stato italiano con quella di attori che non appartengono alla sua sfera interno Hombu Jarl attraverso processi decisionali complessi che in alcuni casi prevedono l'adozione di decisioni a maggioranza in altre all'unanimità
Talvolta prevedono un ruolo significativo della Commissione e del Parlamento tutt'altra rispondono a una logica strettamente intergovernativa ma che sempre in ogni caso rimangono
Distinti dai processi decisionali del nostro ordinamento
è evidente che l'Italia considera centrale produrre ogni sforzo perché procede il consolidamento politico dell'Unione
Evidente che fino a quando l'Unione non verrà
Dovrà che l'Italia lavorerà diciamo per muovere in questa
In questa
Direzione questa è una condizione perché l'Unione possa contare pesare nel mondo globale India accentuare il profilo politico dell'Unione lavorare perché possa procedere in direzione di quella rafforzamento della capacità di governo dell'Unione
Fino al punto di assumere i tratti di una entità federale grande salto politico federalista dell'Unione comporterà che la politica interna si dissolva nella politica europea nel senso che sarà quest'ultima a divenire la politica interna di un soggetto federale nel quadro di questa prospettiva concludo
Occorre armonizzare gli strumenti a nostra disposizione per gestire al meglio la nostra politica Eurotech
La politica europea di tutti i Paesi dell'Unione impone l'esigenza di coerenza e progettualità occorre consolidare e rafforzare grandi pilastri della politica europea dei paesi dell'unione dell'Italia quello interno e quello esterno ma la politica europea e la politica europea dell'Italia occorre rafforzare il ruolo per dipartimento delle politiche comunitarie in quella dedicatario di responsabilità
Ricatti stima che adesso
Compete occorre
Rafforzare le strutture del ministero degli affari esteri ma occorre soprattutto armonizzare coordinare il nostro lavoro ecco io penso che i negoziati su Agenda due mila siano stati per molti aspetti un esempio di concertazione allargata e anche i positivi risultati raggiunti dall'Italia il negoziato complesso difficile dal lato della stesa ottenendo importanti beneficino al settore agricolo dal lato delle risorse riuscendo a
Fare in modo che il meccanismo di sostituzione del criterio basato sull'Iva ognuno basato sul PNL avvenga con gradualità e non in modo tale da
Compromettere
Il nostro il nostro Paese
E voglio ricordare anche come esempio di coordinamento di sforzo comune compiuto il lavoro fatto in particolare per quanto riguarda l'attività nell'ambito dei negoziati per la riforma dei fondi strutturali vorrei ricordare che sui fondi la delibera CIPE del quattordici maggio ha fissato alcuni criteri per l'utilizzo delle risorse allocate dall'Unione Europea unitamente alla quota di cofinanziamento a carico del governo e delle regioni innovative
Principi quali decentramento la valorizzazione delle responsabilità livelli locali di governo la coerenza complessive con le politiche economiche perseguite in sede nazionale e comunitaria che reclamano uno sforzo ulteriore di raccordo e di coordinamento del tipo di quello che in queste settimane abbiamo avviato tra dipartimento per le politiche comunitarie della presidenza del Consiglio Ministero degli esteri io credo che il pieno coinvolgimento di tutti gli interessati ai negozianti
E quindi alla fase ascendente del processo normativo comunitario rappresenta un'importante novità un'esperienza che ha dato frutti positivi che può essere allargata le diverse componenti della società civile alle parti sociali
La crescita della dimensione europea richiede infatti e sulle grandi tematiche comunitarie sia di un confronto e un dibattito che vedono le forze politiche le amministrazioni le Autonomie territoriali le parti sociali quali protagonisti di quel ruolo proposta e di elaborazione politica indispensabile
Per gestire un'unione sempre più complessa è presente nella vita quotidiana dei cittadini l'incontro di oggi ci fa compiere un passo significativo in questa direzione di questo io nessuno
Grazie prima di dare la parola per l'ultimo intervento al sottosegretario Franco Bassanini io voglio fissare
Nove punti nove punti sono nove frasi sostanzialmente che ammette sembra possano essere alcuni punti fermi che escono dal lavoro della nostra giornata
Primo punto credo che sia emerso in modo molto forte molto chiara la necessità di un cambio di marcia sul tema della fase ascendente queste un è il messaggio forte che viene oggi
è un tema che riguarda tutti
Io lo assumo per quanto riguarda la mia responsabilità la responsabilità del ministero delle Politiche comunitarie nostra intenzione
è quella di arrivare lo dico anche al sottosegretario Bassanini di arrivare a giorni alla definizione del DPCM di riorganizzazione del dipartimento del ministero per le politiche comunitarie anche alla luce dell'approvazione in consiglio dei ministri del disegno di riordino della presidenza del Consiglio stesso e in scia di quella importante decisione e star dentro la decisione di riordino del dei dei ministeri del governo il nostro DPCM
Avrà al suo interno una organizzazione più snella nella quale il punto centrale sarà il l'ufficio coordinamento fase ascendente mercato interno perché non crediamo che questo rapporto tra il mercato interno nella fase ascendente possa essere come è venuto fuori oggi
In modo abbastanza evidente un punto di raccordo essenziale allora questo Primo punto prima conclusione
Per quanto ci riguarda diventerà la sede aperta al confronto con le parti sociali e con gli enti territoriali perché crediamo che questo possa essere la continuazione utile del metodo che ci siamo dati oggi
Seconda conclusione
Credo che sia stato venuto fuori molto chiaramente molto positivo e utile il lavoro dei gruppi di lavoro cioè la definizione di alcune aree tematiche su questi temi soprattutto attraverso un percorso di raggruppamento devo dire che credo che l'esperienza di Umberto Ranieri sia molto significativa da questo punto di vista il Consiglio europeo lavoro ormai in modo troppo frammentato ventitré se non mi sbaglio ormai consigli europei quando si lavora con ventitré Consiglio europeo S. questa stessa frammentazione da si rimanda a livello nazionale
Il lavoro di individuazione di elementi di unitarietà di coordinamento già noi abbiamo le difficoltà strutturali che il nostro Paese ha normalmente se poi ci aggiungiamo anche questo tipo di indicazione l'esito finale ancora più negativo e allora credo che l'individuazione del di quelle quattro anche con le quali abbiamo lavorato mi sembra bene oggi
Possa essere già un punto di riferimento per strutturare queste quattro aree in lavori tematici
Vedremo il modo le forme con cui farlo
Anche qui per quanto ci riguarda iniziamo adesso il percorso abbiamo creato questo tavolo di lavoro sulle piccole e medie imprese
Immaginando che il tema mercato interno è un tema che ha impatto diretto sulle piccole e medie imprese cito l'ultima direttiva che abbiamo chiuso quella sulle sui tempi di pagamento che è una direttiva che favorisce le piccole e medie imprese perché la direttiva che armonizza alla diciamo al ribasso
I tempi di pagamento che in Italia invece sono normalmente tempi molto alti allora l'idea di avere un tavolo permanente per le piccole e medie imprese legate alle la la normazione che dal mercato interno esce un'idea credo
Possa questo punto marciare Gianni fatti un lavoro inaugurale è iniziato il credo che l'incontro di oggi dimostra che questa è un'idea valida
Persa conclusione l'incontro di oggi credo che possiamo ovviamente oggi abbiamo visto come è andata e possiamo trarre un'indicazione sicuramente positiva però possiamo anche trovare le forme per istituzionalizzare l'ospite renderlo diciamo cadenzato secondo ritmi e tempi che decideremo più opportuni credo che sono darci già da adesso un appuntamento a novembre quando verrà presentato il prossimo programma della Commissione europea
Noi saremo in grado davanti al prossimo Gran alla Commissione europea di rifare sui temi di cui abbiamo parlato oggi una seduta esattamente sulle forme di cura di oggi dobbiamo fissare credo delle cadenze
E dobbiamo decidere che questo diventa il metodo con il quale noi lavoriamo poi troveremo le forme se fare prima il lavoro preparatorio dei gruppi di lavoro e portare poi in una
Riunione più ampia questo devo dire che per come immagino che le cose possano svilupparsi queste il tipico di lavoro che son convinto andrà avanti a valanga cara a crescere ma mano che lo faremo nel senso che poi i ministri i direttori generali dei ministeri capiranno piano piano l'importanza del partecipare a iniziative
Come queste perché sempre di più le decisioni importanti passeranno dentro questi livelli di decisione e quindi credo che un primo incontro per un secondo e poi credo che sarà inevitabile che questo diventi un centro di riferimento quarta conclusione
Credo che debba nascere attraverso in tutte le iniziative che stava mettendo in piedi una consuetudine di rapporti tra persone cioè in ogni ministero in ogni regione in ogni associazione di categoria Confindustria sindacato eccetera esiste un nucleo che è il nucleo che Cortina questo settore questa partito che se esiste una consuetudine di rapporti
Tra tutte queste persone
Che ha negli organi che fanno coordinamento e poi nella rappresentanza permanente a Bruxelles un punto di riferimento anche qui consuetudinario non eccezionale io e questo diventa un elemento che ci rende capaci di stare diciamo sulla notizia
Le decisioni europee ormai sono spesso e volentieri decisioni che non hanno più quella tempistica di una volta per cui ci volevano anni perché un percorso spesso lettere sono cose che devono essere decise in pochi giorni in poche settimane
è necessario che lo conoscessimo anzitutto per riuscire credo che questo sia un altro elemento sicuramente molto importante quarto quinta conclusione
Credo che sia quella necessaria e che ovviamente è conseguenza dell'incontro di oggi il rapporto tra Governo e Parlamento
E stiamo lavorando su questo tema hanno partecipato la nostra riunione rappresentanti funzionari della Camera e del Senato
C'è un'attenzione non ho letto ma ci sono due messaggi del presidente Violante e del presidente Mancino che ovviamente ho informato di tutti i termini della questione che hanno
Particolare interesse a questa evoluzione perché è naturale che il ruolo del Parlamento sia centrale nel percorso di cui stiamo parlando
Sesta conclusione il rapporto con i rappresentanti italiani nelle istituzioni comunitarie che partecipano al percorso decisionale come noi come è noto non è solamente il come la Commissione e il Consiglio ormai sempre di più il Parlamento europeo elemento chiave fatto molto piacere la presenza stamani
Di Giorgio Napolitano
La settimana scorsa ho avuto un incontro con i parlamentari europei si dovrà essere sincero su ottantasette erano presenti in quindici
E il viatico non è
Userà spumanti ma anche qui credo che siamo un discorso a valanga che deve nascere quello che vorremmo creare un rapporto di comunicazione permanente con gli ottantasette o con forme di rappresentanza intermedi degli ottantasette in modo che ci sia un flusso di informazioni che consenta credo che possiamo prenderci l'impegno con il sottosegretario Ranieri di partecipare in forma periodica alle sessioni di Strasburgo in incontri con la delegazione italiana ieri Violante ha fatto questa provocazione dicendo
Che i parlamentari italiani devono capire che alle volte a non marciare anche come delegazione italiana credo che possiamo raccoglierla è una provocazione di cui prendiamo gli aspetti positivi lo stesso vale anche se ovviamente hanno un ruolo diverso per i rappresentanti italiani in seno al Comitato economico e sociale e per il rappresentante l'anziano al Comitato
Delle regioni li abbiamo invitati tutti oggi credo che sia stato anche questo è un elemento sicuramente fondamentale di questo percorso di lavoro la settimana
Conclusione riguarda le regioni dobbiamo credo mettere mano a una riforma della sessione comunitaria della Conferenza Stato-Regioni ci viene richiesta oggi è stata richiesta in modo molto forte la mia esperienza di questi sette mesi e che è uno strumento importante non l'abbiamo usata ormai cinque sei volte
Negli ultimi cinque anni è stata usata quattro volte
Perché la sessione comunitaria la Conferenza Stato-Regioni diventi un organo permanente di confronto non sia schiacciata in mezzo altre questioni abbia una maggiore snellezza di rapporti
L'esperienza che io ne ho un'esperienza molto positiva credo che sia un elemento in più di queste decisione che dobbiamo assumere anche oggi lottava conclusione il tema dell'informazione veniva sottolineato un po'in tutti gli interventi come essere uno dei temi chiave
Tutte queste vicende l'informazione su questi temi diventa fondamentale
Noi abbiamo ci sono mille circuito informativi io dico cito due anche qui due fatti che stiamo cercando di concludere il primo che praticamente operativo viene uno strumento abbiamo messo appunto che in Rete sul sito del Ministero delle Politiche comunitarie di è tutto il percorso di attuazione delle direttive di organizzazione delle direttive ormai su interna quindi alla possibilità da parte di Kill o richiede di a vere informazione in tempo reale su dove stanno le direttive in un certo momento credo che sia anche questo un elemento importante d'informazione per tutti voi per tutte le parti sociali per tutti gli attori che poi da quelli strumenti hanno ricavano importanza l'altro elemento importante il medico famoso perché ci stiamo lavorando da un po'dalle la legge in dirittura d'arrivo la creazione di questo centro di informazione documentazione sull'Europa
E stiamo mettendo definitivamente appunto via il finanziamento della Commissione europea definanziamento del il governo italiano tramite il Ministero degli Esteri abbiamo cominciato a definire con la Commissione le forme per la gestione di questo centro e soprattutto le convenzioni con le Camere di commercio le Province i comuni le Regioni le comunità montane
Cito tutti
E gli strumenti e ovviamente gli è l'apertura totale a fare di questo strumento un luogo di convenzioni con le associazioni organizzazioni di categoria perché diventerà uno strumento fondamentale per avere il massimo di informazione possibile flussi reciproci d'informazione
Io conto che entro la fine dell'anno veda la luce
Questa struttura questo potrebbe essere un obiettivo che oggi citiamo terminò la nuova conclusione è quella di dare un giudizio molto positivo sulla giornata di oggi devo dire superiore alle aspettative che avevamo sia per il fatto che la presenza costante
Di tutti i rappresentanti che sono stati invitati a questo non è un convegno l'abbiamo detto fin dall'inizio questa è una sessione istituzionale di lavoro quindi con a inviti tutti i rappresentanti hanno partecipato fin dall'inizio di questa mattina fino a stasera ai gruppi di lavoro sono stati partecipati gli attivi
Devo dire che abbiamo individuato la sede giusta perché il CNEL ha risposto credo col massimo impegno possibile con la massima efficienza che rispetto alle aspettative che potevamo avere devo ringraziare molto fortemente chi
Debutto il dottor Grassi che hanno costantemente tenuto il filone di queste attività ripeto un ringraziamento molto forte al CNEL
E devo dire che nulla idea dell'iniziativa interistituzionale che ha messo insieme diversi soggetti diversi tra di loro la Conferenza delle Regioni
Il club del ministero degli Esteri il ministero delle politiche comunitarie credo che abbia dimostrato che lavorando insieme si fa qualcosa di positivo per tutti perché poi alla fine l'esito positivo di questa iniziativa
E la dimostrazione di questo mi fermo qui do la parola per le conclusioni a Franco Bassanini
Ma dopo il decalogo del ministro letta
Chi è che ha fatto pure ringraziamenti doverosi credo che non ci siano anziché per dirla tutta mi pare che le conclusioni nella del lavoro di oggi le abbiano tratte interventi
Di Umberto Ranieri e del ministro letta io posso solo testimoniare qui credo che per questo sono stato convocato da Nicoletta non per qualche particolare competenza che erano posso solo testimoniare l'importanza anche
La Presidenza del Consiglio e quindi se mi è consentito dirlo il governo nel suo insieme
Da a questo lavoro che come detta ci ha spiegato con la giornata di oggi comincia non finisce anzi Comi
Poco fa in Aula alla Camera il Presidente del Consiglio ricordava come uno dei risultati più importanti di questi ultimi due tre anni
è stato i fortissimo recupero di autorevolezza di affidabilità di prestigio del nostro Paese
In Europa e nel mondo e credo che
Questo sia legato anch'
E continuerà e si svilupperà
Nei prossimi mesi e nei prossimi anni essi la nostra presenza
Nelle istituzioni europee sarà più organizzata più coordinata più consapevole
Quando la Nicoletta mi ha parlato la prima volta di questa giornata pose l'accento non so se il veicolo ricorda su un a considerazione che è ritornata oggi ho visto scorrendo nel sia nella relazione di Letta rincorre del commissario Monti e che sicuramente fondamentale cioè quanto sia importante la fase ascendente la fase della definizione del contributo e vedere i delle proposte del nostro Paese anche per rendere poi più facile il recepimento e l'attuazione delle normative delle direttive e dei regolamenti delle decisioni europea e questa mattina nella sua introduzione ministro letta aveva sottolineato con forza e si rischia di fare recuperi affannosi e di essere costretti poi a barcamenarsi con regolamenti con direttive con disposizioni con misure che non si adattano al contesta la realtà italiana
Tuttavia questo tutti era il punto di partenza del ragionamento rappresenta soltanto una stessa
Un profilo sicuramente importante ma non l'unico della nostra riflessione che una delle motivazioni del lavoro che parte dalla giornata di oggi
Innanzitutto perché è importante questo sottolineatura che io trovo estremamente importante questa sottolineatura è contenuta nella relazione di Enrico Letta di questa mattina è già nel titolo del convegno parlare di legislazione europea interesse e interessi nazionali significa chiedere una rivoluzione culturale che arriva a capire come
Non c'è una contraddizione
Ci può essere una sinergia è una coerenza molto forte
Terrà la tutela l'attuazione degli interessi nazionali e la costruzione europea
Ed ogni Paese chiamato a dare un contributo che in una visione forte dell'integrazione europea riesca anche a capire come gli interessi nazionali possano realizzarsi nell'integrazione dell'integrazione europea
Noi questo finora lo abbiamo fatto forse in modo sufficiente un insoddisfacente sicuramente negli ultimi anni abbiamo recuperato molta strada
E questo è indicato anche dal recupero che stiamo facendo io ne sono
Costantemente testimone quando il le riunioni dei riunioni del preconsiglio vengono investite dalla raffica di i provvedimenti che vengono dal dipartimento delle politiche comunitarie che vengono dagli uffici
E dai collaboratori del ministro del ministro letta per recuperare il ritardo nel recepimento e nell'attuazione di normative di direttive di europei
Noi abbiamo da fare molto di più per a questo riguardo
E ella
Da vere fatto conversa
La consapevolezza della importanza della fase ascendente
Con il riversamento
In nel nell'impostazione metodologica della costruzione della posizioni italiane
Alla definizione delle scelte delle decisioni europee del metodo della concertazione molto rilevante da questo punto di vista
Che assolutamente corretto io credo e coerente con uno dei punti di forza
Del programma ed è il metodo di azione di questo Governo
Quello di costruire la nostra partecipazione alla fase ascendente attraverso un rapporto di confronto di collaborazione e dialogo dissi possibile di concertazione
Tra
Le amministrazioni il Governo le amministrazioni
Le istituzioni regionali e locali le parti sociali
La identificazione del nostro contributo e anche del modo con cui nel costruzione delle scelte europee possono essere realizzati e tutelati gli interessi nazionali
Diventa così molto più convincente
E si eviterà così prima letta faceva riferimento al lavoro specifico che investe le piccole e medie e media impresa e si eviterà così che
Ci si trovi poi davanti nella fase discendente nel momento del recepimento dell'attuazione a normative che
Sono state costruite senza alcuna considerazione per le le la peculiare realtà italiana
Questo del delle piccole e medie imprese un caso significativo come moltissimi di voi sanno
E il nostro tessuto economico-produttivo è particolarmente segnato dall'esperienza
Dalle dall'esperienza del tutto del tutto straordinaria
Anomala rispetto al contesto dei grandi paesi del centro e del nord Europa delle piccole e medie in prese in passato negli anni passati troppe direttive comunitarie
Hanno ignorato per esigenze specifiche delle piccola e media impresa e sono passate sulla
Peculiarità di questo tessuto tessuto produttivo imponendo soluzioni scelte misure
Regole vincoli che
Penalizzavano penalizzavano in misura non necessaria
La piccola e la media che la media impresa ora è chiaro che se riusciamo a costruire
Il contributo del nostro Paese le scelte comunitarie già in un rapporto di
Interlocuzione e di dialogo con le parti sociali
Questo lo si può evitare
Così come estremamente importante la costruzione di questo contributo Linda apporto di dialogo con le istituzioni regionali e locali
Convinti come siamo ormai che nell'epoca della globalizzazione sono i sistemi territoriali
Quelli che determinano in modo decisivo le condizioni favorevoli alla crescita e allo sviluppo
O al miglioramento anche della qualità della vita della qualità ambientale globalizzazione come tutti sapete non è in contrasto con
La valorizzazione del ruolo dei sistemi territoriali hanno sì richiede necessariamente questa articolazione in questa questa valorizzazione
Ad altro tema che mi sembra sia emerso con maniera molto convincente quella del
Acquisito questo metodo dei coinvolgimento e di confronto con le parti sociali e con le istituzioni regionali e locali sì esalta
E si deve convenientemente strutturare il ruolo di organizzazione di coordinamento di questo
Io penso che uno dei punti che in questi mesi sono stati acquisiti che oggi trovano come dire una loro evidenziazione
Merito di del del ministro letta e dei suoi e dei suoi collaboratori e di avere molto più chiaramente che in passato messo illustri come il a processo di partecipazione del nostro Paese alle istituzioni europee è un processo estremamente complessa
Nel quale è essenziale il ruolo delle singole amministrazioni
D'altra parte non potrebbe che essere così
Più si più si procede nell'integrazione europea e più avanzano in seno il il processo di globalizzazione più una quota per sempre più rilevante delle politiche pubbliche si determina e si decide nelle sedi europee e nelle sedi internazionali
E più quindi le politiche di settore non possono che avere un loro necessario proiezione strumento nelle sedi europee e nelle sedi internazionali quindi le amministrazione non possono che essere coinvolte fino in fondo e non certamente emarginate of supplì
Ma ancor più necessario è il ruolo di il coordinamento di organizzazione di questa partecipazione
E se inseriamo come appunto riteniamo necessario inserire il contributo delle parti sociali delle istituzioni regionali e locali
Diventa estremamente complesso questo lavoro che ha affidato
A specificamente da una parte al dipartimento e al ministro delle Politiche comunitarie nell'ambito del lavoro di coordinamento del pre del del Presidente del Consiglio dall'alto dall'altro al ministero al ministero degli Esteri
Di cui l'importanza di avere identificato
Ormai definitivamente per quanto riguarda il ministero degli Esteri perché la riforma e in gazzetta ufficiale nella fase della attuazione dell'implementazione
Non ancora definitivamente mano sarà entro la fine del mese entro il trentuno luglio per quanto riguarda la riforma alla presidenza del Consiglio anche
Strutture le strutture organizzative
Che sono preposto
A supportare
E a organizzare questo complesso lavoro
Coordinamento e quindi di elaborazione della partecipazione italiana
Al
Alle decisioni alle decisioni europee io penso che
Servirà a questo fine anche la semplificazione della struttura complessiva del governo
Che abbiamo proposto che è ora all'esame del Parlamento che anche se speriamo di
Definire deliberare definitivamente entro la fine di luglio prima Enrico letta e giustamente osservava che ventitré consigli europei sono troppi
Anche una riduzione una semplificazione del numero dei ministeri
Fatto in modo non astratta
Non ci siamo mai dati un numero un numero ottavo un numero un un obiettivo emblematica
Abbiamo lavorato in questi mesi per identificare le grandi missioni pubbliche che sono affidate alla responsabilità del governo nazionale e poi ci sono altre grandi emissioni pubbliche sono affidata invece la responsabilità delle istituzioni regionali e delle istituzioni locali
E intorno a ciascuna di queste grandi missioni abbiamo riorganizzato una struttura ministeriale
La vera in questo modo proposto come si vedrà se alla fine saranno dieci undici dodici o o quelle che saranno le sommo un numero più ridotto
Di strutture ministeriali naturalmente può un può semplificare questo lavoro di di coordinamento diciamo sono meno i soggetti da coordina
E però questo lavoro di coordinamento resta estremamente veramente complessa proprio perché abbiamo sentito
Necessità assolutamente vitale integrare in questo lavoro anche gli apporti dei governi decentrati sul territorio e delle partite delle parti sociali
E un lavoro decisivo
Per il futuro del nostro Paese vorrei concludere con questa un po'banale osservazione che forse qualcuno mi ha sentito fare ad altri fini e sotto altri profili io questa convinzione
Che se gli anni novanta sono stati ed è stato un un'opera
Dura
E però coronata alla fine da successo sono stati gli anni delle risanamento finanziario del il recupero di un Paese che era sull'orlo della bancarotta
E del recupero di affidabilità e di credibilità europea e internazionale del nostro Paese fino all'ingresso
Tre anni fa
Imprevedibile
Nell'Unione monetaria europea nel gruppo di testa
è stato un lavoro durissimo avuto successo
Per adesso si apre un'altra fase
In cui noi siamo messi alla prova della modernizzazione del Paese presiede il consiglio lo ha detto oggi nel suo intervento
In aula che era una sorta di aggiornamento del discorso programmatico
Del del per del programma di governo
In questa sfida della modernizzazione
Che stabilirà se nella competizione globale l'Italia è destinata al declino coi destinata a giocare un suo ruolo da protagonista
E in questa sfida la nostra capacità di partecipare in modo consapevole e attivo alla costruzione europea e all'allargamento della costruzione europea tema
Rilevantissimo e delicatissimo su cui Umberto Ranieri prima messo molto bene l'accesso
E la nostra capacità di trarre di valorizzare tutte le straordinarie opportunità perché l'integrazione europea così come la globalizzazione
è una grande sfida ma dà anche straordinarie opportunità la nostra capacità di cogliere questa opportunità e assolutamente decisi
Noi già in questi anni abbiamo avuto
Dalle istituzione europee sollecitazioni rilevantissime sulla strada della ammodernamento del del sistema Paese
Basterebbe ricordare che esso la liberalizzazione delle telecomunicazioni
Ideazione di una serie di altri sette settori
Le norme sugli aiuti di Stato
Dall'idealizzazione del sistema elettrico
E in generale delle fonti di energia
Ci hanno imposto trasformazioni profonde
Noi stiamo cogliendo adesso i primi vantaggi in termini di apertura dei mercati di sollecitazione alla competizione
I dinamismo e di efficienza del nostro sistema economico economico-produttivo
Potremo anche problemi e andranno affrontati e risolto ma sono state frustate di apertura di dinamiche nuove così in altri settori nel settore per esempio dello dello sviluppo della della società dell'informazione sono venuti input importanti
Dall'euro
Ce ne sono altri su cui il spinta del delle istituzioni europee meno forti e forse dovremmo giocare un ruolo veniva ricordato prima il coordinamento delle politiche fiscali
Il rafforzamento della dimensione sociale
Del dell'unione dell'unione europea
Io vorrei anche dire la semplificazione della regolamentazione del quadro
C'è un eccesso di burocratizzazione europea nonostante il Progetto Slim anche
Nostro amico Mario Monti coltiva con molta attenzione
E anche in sede europea emerge la necessità di regolazioni più semplici
Però in compenso abbiamo avuto ecco per esempio Corrado sul terreno della tutela ambientale l'Europa ci ha dato moltissime
E importanti sollecitazioni senza delle quali forse oggi avremo un quadro normativo molto meno efficaci
Quindi è
C'è un un confronto continuo nel quale noi siamo in grado
Di giocare un ruolo propulsivo in certi settori e riceviamo fortissime
Spinte all'innovazione
Settori
Io penso che se noi riusciremo sotto la guida di Enrico Letta del ministro letta a partire da questo incontro di oggi a costruire nei modi che sono stati detti riassunti nel suo decalogo finale
Un organizzazione più convincente
Di quella degli anni passati
Della nostra partecipazione per partecipazione dell'intero sistema paese alla definizione delle politiche e delle scelte europea noi avremo
Avremo costruito uno degli strumenti decisivi per a vere nella sfida della modernizzazione
Che è la sfida del primo decennio del del due mila per a vere nella sfida della modernizzazione
E questa è guardate la partita decisiva che io penso il nostro Paese si gioca in questi anni