"Il ruolo dei comuni nelle scelte urbanistiche per lo sviluppo del commercio" seminario organizzato dall'Anci in collaborazione con il Comune di Napoli presso la Mostra d'Oltremare nota bene: il seminario non è stato registrato integralmente

Questo seminario nazionale che l'Anci nazionale in collaborazione col Comune in atto che ha voluto organizzare sul tema del ruolo dei Comuni nelle scelte urbanistiche per lo sviluppo del commercio
Come assessore della città di Napoli che ha avuto il piacere
Di ospitare questo seminario io e di questo ringrazio l'Anci nazionale ringrazio ovviamente
Tutti i rappresentanti dei Comuni amministratori sindaci funzionari e le associazioni di categoria che hanno voluto confortarci con la loro presenza
Voglio semplicemente ricordare che siamo già molto su soddisfatti dei risultati che abbiamo raggiunto nella giornata di ieri
Nella giornata di ieri
Quattro assessori delle città italiane che avevano lavorato in stretto rapporto con l'Anci nazionale hanno definito alcune ipotesi di lavoro per la vita puntando soprattutto sui contenuti
L'assessore Enrico Gasbarra del Comune di Roma ha parlato della funzione degli enti locali nella programmazione regionale come Comuni Napoli ho dato un contributo su luoghi comuni nelle scelte urbanistiche per lo sviluppo il commercio
Pierfrancesco Gamba l'assessore di Milano ha parlato dell'importanza del commercio per i Mancio lo sviluppo economico locale l'assessore sereni di Bologna ha parlato delle politiche innovative del commercio per la riqualificazione delle aree urbane
Per la vita è stato molto importante l'intervento dell'assessore margini della Liguria Regione Liguria che parlava anche a nome del coordinamento delle Regioni proprio sul rapporto fra la programmazione urbanistica commerciale e il rapporto interdipendenza fra il livello regionale e comunale abbiamo avuto l'intervento del sottosegretario Morgando e del direttore generale ministero Cinti e un significativo dibattito che fra amministratori e recita associazioni di categoria si è già aperto
Direi per dare subito la parola ai relatori di stamattina che è emerso un nodo c'è una grande attesa per i contenuti innovativi della legge per i benefici che può portare all'economia
Io spero essendo meridionale anche lo sviluppo del Paese avremo oltre il ministro Bersani anche il ministro del lavoro e sindaco di questa città che ci raggiungerà fra una ventina di minuti
Ed è emerso anche che c'è una volontà chiara del ministero
Di portare avanti la riforma nei tempi previsti
C'era una grande preoccupazione sui ritardi di religioni rispetto ai tempi di attuazione della legge relazione soprattutto alla definizione dei criteri di indirizzo a mio avviso ma non entro nel merito i contenuti che anche lance portarono determinato io di questo ringrazio l'assessore
Margini un elemento di nuovo rapporto che noi speriamo che con il convegno di oggi di cui mi impegno subito a presentare gli atti entro tempi certi posso andare avanti
Da questo punto di vista credo che l'aspetto principale sul quale anche stamattina chiediamo a tutti i relatori di dare un contributo sia il seguente le categorie che qui parte Heller hanno con loro massimi esponenti nazionali
Venturi e ville dovranno sicuramente darci una mano sul terreno della qualità dei contenuti e sosterranno dell'impegno pensiamo alla riqualificazione delle periferie e all'utilizzo dei contenitori dismessi se questo può essere un elemento utile per lo sviluppo ma nello stesso tempo ecco il punto
Noi chiediamo alle Regioni di concertare molto con i Comuni
Intirizziti andranno a definire anche per facilitarne l'applicazione chiediamo al governo come si è detto ieri ripeto la sessione Maggi è stato chiaro di collaborare con le regioni per la difficile quest'indizio non voglio andare oltre perché mi sembrava soltanto utile ricapitolare i temi del convegno che poi come è stato proposto anche da soli Torino dovrebbero girare perché l'informazione importante di giri io credo che possiamo iniziare i lavori
Dando subito la parola al dottor Alberto Piras segretario già dell'Antitrust che era previsto per ieri che ringraziamo
Che ci dà un contributo questa mattina prego dottor per
Grazie assessore ringrazia sono io che ringrazio l'ANCI suo presidente il comune di Napoli
Per avere in via invitato un rappresentante dell'autorità Antitrust a questo importante convegno non ero presente ieri erano presenti dei funzionari dell'Antitrust mi hanno detto quanto interessante importante sia stato il dibattito i contributi l'autorità è intervenuta nel settore della distribuzione commerciale
E ritornerò tra questo tra pochissimo ma interiore mai bene chiarire qual è il criterio e il e il pensiero sulla base del quale ha ritenuto di intervenire pensiero e che la distribuzione commerciale non è un settore statico in un settore in rapida trasformazione anche è determinata dall'evoluzione dei e le modalità di acquisto a loro volta non influenzata in maniera non indifferente da in modi Carlo e cambiamo di organizzazione del nostro Paese e dal però anche da cambiamenti nelle tecniche di commercializzazione logistiche produttive bloccare lo sviluppo del settore
Sarebbe contrario all'interesse dei consumatori in primo luogo ma anche e non meno delle stesse imprese piccole e grandi che non potrebbero adeguarsi a quelle possibilità e la tecnica fornisce ricche le porrebbe necessariamente in posizione
Di debolezza
La storia del nostro Paese mostra che cercare di frenare lo sviluppo ha di fatto posto in una situazione di debolezza né imprese commerciali nazionali
Le quali hanno perso spazio non solo sul territorio nazionale ma anche all'estero e ai stretti non positivi
Anche sulle imprese fornitrici del nei tese Codivilla imprese commerciali poiché queste non sono spronati ad adeguarsi e nuove modalità di distribuzione nuove modalità ricordi dis di commercializzazione
Alle nuove modalità logistica e questo fa perdere loro capacità competitiva sui mercati esteri c'è una forte correlazione tra sviluppo di un sistema commerciale moderno sviluppo di un sistema manifatturiero e produttivo moderno d'altronde è un dato di fatto che c'è una relazione reciproca tra sviluppo commerciale sviluppo della distribuzione e aste appare e assetto urbanistico ambientale e i nervi è innegabile che il nostro Paese
Con la presenza di piccoli centri storici di grandi aree di interesse artistico e archeologico non può aprire un mostro di nuova struttura commerciale
Caratteristica di altri paesi d'altra parte lo sviluppo del settore commerciale
In particolare dei grandi centri commerciali che assumono una rilevanza sociale di punto di aggregazione
Condiziona lo sviluppo urbanistico
Occorre allora una politica pubblica che assicuri la vivibilità dei nuclei urbani e attraverso politica che riguardino l'ambiente il traffico i parcheggi l'arredo urbano né insegne le forse le stesse modalità di presentazione
Tuttavia ciò che è importante e che le misure volte a le misure pubbliche volte a assicurare questa vivibilità urbana non siano tali da frenare bloccare il processo di trasformazione è per questo che nel novantatré
Cinque anni prima del decreto centoquattordici l'autorità garante Frasso segnalò al Parlamento una preparò predispose un rapporto al Parlamento in cui venivano sottolineati come l'assetto preesistente
Basato su una legge quattrocentoventisei del settantuno fosse inadeguato poiché in sostanza il criterio che era seguito da questa legge era quella di una regolamentazione strutturale dell'offerta basata su vincoli all'entrata di nuovi operatori alla trasformazione di quelli esistenti
Basata sul tabelle merceologiche molto frammentate su contingenti quantitativi le impediva pertanto in questo modo l'adeguamento dell'Offerta poneva dei vincoli largamente eccedenti agli obiettivi di politica pubblica io venivano perseguiti
Da questo punto di vista l'autorità ha grandemente apprezzato il decreto legislativo centoquattordici che per molti versi è raccolto gli uffici espressi all'autorità e impostato una riforma organica del settore
Basata sulla liberalizzazione tende degli accessi la semplificazione dei procedimenti amministrativi la flessibilizzazione nel dimensionamento delle dell'impresa
In particolare il decreto centoquattordici modificare ugualmente l'ottica di intervento nel settore della distribuzione non ha più come obiettivo centrale la regolamentazione del nostro una strutturale dell'offerta
E addotta invece una prospettiva di tutela di interessi generali principalmente di tipo urbanistico o volti a promuovere un ultrà adeguato vivendo di servizio per il consumatore
Quindi gli ambiti dell'intervento vengono da questo punto di vista modificati
Un aspetto importante e credo che questo sia emerso palesemente ieri sia quando emerga nello stesso tematica del convegno è
Il
L'approccio di sussidiarietà rende impetuosa in realtà lo sviluppo del sistema distributivo nel nostro Paese sarà largamente dettato dal ruolo che regioni e amministrazioni locali giocheranno una misura in cui adempiranno ai compiti
Che vi sono assegnati dalla normativa nazionale da questo punto di vista vediamo le Regioni le regioni sono chiamate entro il ventiquattro aprile di quest'anno a definire gli indirizzi generali per l'insediamento
Delle attività commerciali che costituiranno la base dei processi autorizzatori per le medie e grandi dimensioni dei criteri di programmazione urbanistica per i Comuni per quello che riguarda invece l'adozione degli strumenti urbanistici
Orbene in questi giorni sono state diffuse successivi si
Ma attenzione
Degli abeti è stata richiamata soprattutto sul fatto che vi è un grosso rischio di ritardo nell'adozione dei provvedimenti da parte di un ampio numero di regioni apparentemente secondo studi che sono circolate in questi giorni soltanto tre o quattro regioni hanno compiuto hanno predisposto provvedimenti i provvedimenti necessari ora sarebbe molto grave se queste attendesse i tempi fissate nel decreto fossero fare sforati lungamente fossero vanificati perché il rischio sarebbe allora
Che la l'efficacia dell'avviso della riforma venisse vanificato
E anche essenziale che una volta che le regioni abbiano predisposto gli strumenti i Comuni procedano celermente perché in mancanza degli dell'adozione degli strumenti urbanistici a livello comunale sarebbe ovviamente bloccata
La
L'adeguamento all'all'entrata di nuovi di nuovi nuovi esercizi
Da questo punto di vista l'Autorità ha già espresso in sede di valutazione nel decreto legislativo centoquattordici la sua attenzione a sua intenzione di seguire con attenzione
Le normative locali le normative regionali e normative comunali al fine di Venere in da e la tempistica il rispetto e la tempistica le modalità e il contenuto sostanziale le norme al fine di segnalare eventuali necessità di intervento
Naturalmente non ceda nascondersi che pur nell'impostazione generale del decreto centoquattordici vi è un rischio che le regioni e gli enti locali possano introdurre possano interpretare la normativa secondo le vecchie lenti della regolamentazione strutturale
E
E possano quindi introdurre piani criteri strumenti urbanistici che tendano ancora una volta basarsi sulla conservazione dell'esistente piuttosto che
Sul sulla sua trasformazione evoluzione secondo quelle che sono le tendenze del mercato
Questo anzi avrebbe Setti come ho detto negativi sul e né alla lunga controproducenti come una storia mostra sull'evoluzione del settore mi sembra peraltro che vi sia o almeno nel decreto almeno due esempi che mostrano invece che la strada può essere diversa e il primo è prese il la previsione contenuta nell'articolo dieci del decreto
In base al quale per i centri storici e le aree con valore storico archeologico artistico ambientale le regioni sono tenute attribuita ai Comuni maggiori poteri
Relativamente all'autorizzazione all'apertura gli avvisi di vendita e tuttavia questi maggiori poteri comunali
Non possono essere utilizzati ai fini di regolamentazione strutturale dell'offerta
Ma possono essere esclusivamente indirizzati a garantire la compatibilità dei servizi commerciali con le funzioni territoriali
In ordine alla viabilità alla mobilità dei consumatori e all'arrivo ma un secondo esempio di linea che le amministrazioni locali posso voi dovrebbero a nostro parere seguire e quella relativa alla riconoscimento e valorizzazione del ruolo che le piccole e medie imprese che figura per come uno degli obiettivi del decreto legislativo centoquattordici
Questa interpretazione l'interpretazione del decreto e quella non di bloccare l'evoluzione del mercato per difendere le piccole imprese
Ma di fornire alle piccole e medie imprese un contesto favorevole per adattarsi all'evoluzione della domanda trovando adeguati spazi di competitività in questa prospettiva oltre all'eliminazione di tabelle merceologiche con cui merceologica che con tutti consente agli esercizi di adeguarsi e di ampliare la propria gamma di attività in relazione a quella che è la domanda sul mercato effettiva vengono previsti interventi da parte delle amministrazioni regionali e locali per elevare il livello professionale riqualificare atto adesso corsi di formazione gli operatori in attività commerciali favorire gli insediamenti commerciali destinati al recupero delle piccole e medie imprese
Predisporre programmi di qualificazione agevolare le forme di aggregazione tra piccoli esercizi
Che
E questa è a mio padre la direzione che può consentire di usare le risorse umane e professionali che solo nel settore commerciale al fine di
Qualificare e il di interloquire c'è un intervento per la piccola e media impresa riconfermare il presule di professionalità venisse assunta
In sintesi lobby non spiccio che si può formulare dal punto di vista la concorrenza chi a livello regionale e comunale l'obiettivo centrale dall'intervento consiste in una tutela di interessi generali come sono quelli urbanistici
E che il sostegno alle piccole imprese non abbia un'impostazione protezionistica ma abbia un'impostazione propositiva
Che consenta di trovare di di fornire gli strumenti perché si possano adeguare a una concorrenza è una modalità di sviluppo moderna
Che è quella che comunque nel medio periodo dobbiamo considerare inevitabile
Concludo l'esperienza di applicazione della vecchia normativa in materia di distribuzione commerciale mostra che non è possibile cercare di arrestare artificialmente l'evoluzione dell'offerta in un settore che comunque molto dinamico in cui ci sono comunque io formi innovazioni
E quindi comunque la trasformazione di grandi a far Congo o a dispetto delle leggi avverrà
Non si può considerare la distribuzione un settore statico e bisogna che gli interventi a livello nazionale regionale e locale tengano conto di questo
D'altra parte se Regioni e Comuni riusciranno a cogliere la sfida della riforma adottando efficaci interventi di tipo urbanistico senza pretendere di sostituirsi al mercato nel governare devozione l'offerta sarà possibile compiere un passo avanti che non teniamo fondamentale nella direzione di un'impostazione l'intervento pubblico più conforme ai principi del mercato è più favorevole allo sviluppo del settore grazie
Ringrazio molto il dottor grave il contributo peraltro diciamo molti dei temi da lui trattati
Sono stati al centro e discussione non arrestare l'offerta di distribuzione garantire la qualità
E la Rete contestualmente questa è stata la nostra preoccupazione sia dal punto di vista della qualità seri esercizi sia dal polista del rapporto fra gli esercizi il territorio sia dei centri storici
Che la periferia però e questo lo diciamo anche al governo bisognerà trovare il modo tra risorse nazionali e comunitarie di mettere le risorse finanziarie anche a disposizione in ogni caso adesso
è importante il contributo delle categorie do subito la parola alla Presidente nazionale della Confcommercio il dottor Sergio Billè per il suo intervento grazie
Grazie e io devo innanzitutto ringraziare il Comune di Napoli ma ancor di più Associazione nazionale comuni per consentire
Alle categorie di esprimere lo sto facendo io lo farà subito dopo il collega di Confesercenti il loro punto di vista su una questione e credo che ecco arrivare a questo dibattito è già stato detto ieri ma mi sembra importante che anche il sottoscritto lo ribadisca sia assolutamente necessario
La prima carenza che noi avvertiamo qualcuno detto ieri è quella di arrivare a un dibattito oggi a fine gennaio quando probabilmente questo dibattito sarebbe già dovuto avvenire appena dopo il varo della legge sicuramente prima dalla pausa
Quindi
Credo che su questo dobbiamo tutti convenire
Siamo con un forte ritardo rispetto alla
Alla necessità di approcciare la legge ha la necessità di approfondire
I suoi aspetti
Più pregnanti alla necessità di trovare poi la giusta coordinazione per far sì che tutti di questa legge
Sì avviarla
Consapevolezza che essa diventa una opportunità e non invece un problema come invece appare oggi in questo momento
E credo che se guardiamo anche due aspetti fondamentali
Che simboleggiano questo ritardo che sono da un lato i criteri che riguarda la media e la grande distribuzione e dall'altro gli esercizi di vicinato non ci rendiamo conto che vari livelli essendo impegnate
Diverse autorità territoriali le regioni in un primo caso il Comune negli atti questo ritardo e un ritardo grave è un ritardo quasi da cartellino rosso
Allora
Se il
La base pregnante di questa legge era quella di programmare da un lato la media e grande distribuzione dall'alto di liberalizzare le piccole superfici noi vediamo che stiamo andando forse direzione contraria nel senso che sulla mancanza di criteri un ritardo quali questi criteri debbano ancora essere approntati appena adesso dottor Pera ha sottolineato come appena un paio di Regione non più di tre quattro siano quasi risale al traguardo non hanno ancora
Allora queste questa mancanza di criteri dovesse permanere fine
La data fatidica del prossimo ventiquattro aprile noi probabilmente avremmo davvero perso un anno non so ma l'avremmo perso anche come parti
Interessate al problema ed è questo una rivendicazione che va fatta in conseguenza di quello che la Bassanini dice e che la Bersani deve applicare cioè quello della possibile riguardare l'impatto sarà legge entro il primo anno e certamente non non assisteremo a quello che può diventare un vero e proprio scippo di queste
Che questa di questa fattispecie cioè arrivare al ventiquattro aprile senza senza aver fatto tutto questo per
Percorso che significa individuazione di criteri per quanto riguarda le grandi elementi superfici percorso che significa
Dal avere una liberalizzazione degli esercizi di vicinato che tenga conto lo diceva anche e io concordo
Della necessità di affrontare il problema di una rete di una identità di un centro beh andiamo verso una competizione da un lato tre sistemi dall'alto anche di città oggi attraversano Napoli venendo qua io credo che ecco mentre il commerciante ha sempre più la consapevolezza di dover essere parte di un gioco più grande di lui che cioè il suo vicino di negozio il suo col vicino di strada sono non più concorrenti ma sono barocco agenti di un unico sistema di Offerta distributivo
Per questo se non trova appunto nelle regolamentazione dei comuni una loro logica che poi significa fare arrivare i turisti non dimentichiamo che gran parte del rilancio di Napoli è nato anche il credo in conseguenza non solo dei musei aperti ma della qualità
Della offerta distributiva napoletana delle curiosità io ad esempio sono un appassionato di antiquariato che Napoli esce offrendomi rispetto ad ad altre ad altre città
Allora credo che questi ritardi questi due che riguarda da un lato la grande distribuzione
Nella media e grande distribuzione neri criteri che debbono essere assolutamente
Definì per avere quello che sono le conseguenze di un impatto che il requisito fondamentale la legge ci dice quello che la distribuzione media distribuzione grande debba essere programma e dall'altro quello che riguarda gli se ci si di vicinato
Per quello che possono essere debbano essere ripeto ancora una volta assolutamente chiari
Detto questo cioè affronta di quelli che sono i primi due problemi credo che
Vada
Fatto anche giustizia di qualche
Polemica in questi giorni è apparsa anche con una certa evidenza sulle pagine diversa Stampete
E qui
Mi rifaccio non solo non tanto al problema degli indennizzi quanto al problema delle politiche di accompagnamento in essere
E soprattutto a al problema delle politiche attive di accompagnamento di questa
Allora se da un lato dico
Che i commercianti non hanno bisogno di elemosina o di messe di suffragio per il deposito del loro e Vincenzo dall'altro dico e lo ha confermato anche Mark nel suo intervento ieri
Che pensa a una ristrutturazione di un settore che vale un milione di miliardi tanto va al settore distributivo che riguarda seicentotrenta mila imprese
E pensare alla ristrutturazione di questo settore dotandolo di risorse
Vengono dette nell'ordine di ottocento novecento miliardi di fatto e qui va fatta
Una precisazione sono soltanto di trecento miliardi quelli cinquecentoquarantanove significa fare uno scippo a questo settore significa che la stessa legge sulla quale non ci siamo battuti con forza che l'estensione al settore del commercio della legge
Di incentivi
Automatici la legge quattro otto otto e una incentivazione un'estensione ancora tutta quanta da costruire perché passa attraverso la relazione del ministro di un Regolamento lo passa attraverso una serie di altre come dire procedure
Che fanno sì posso avere per Genova
Fanno sì
Che essa certamente in quest'anno non sarà operativa
Che discuteremo noi siamo alla vigilia importanti scelte di questo paese che si amano quanto comunitario di sostegno che si chiamano poco utilizzo dei fondi strutturali che discuteremo
Ancora di estensione al commercio di fondi strutturali significa affrontare una questione che ancora irrisolto
Perché è chiaro a livello comunitario non c'è nessuna preclusione questa estensione a livello di sistema Paese noi questa estensione e chiaro va detto va ha detto anche di fronte al ministro per la franchezza di rapporti che ci deve essere non è avvenuta
Che i quadri comunitari di sostegno che riguarda il periodo due mila due mila sei deve poter essere esteso al commercio e questo ancora siamo messi
Dalla definizione di questo quattro ne abbiamo la certezza che ci sia allora che senso ribadisco che senso ha aver fatto del commercio un settore ricordo L'Espresso di Bersani durante l'accompagnamento un settore veramente economico un settore in cui fronteggiarsi e poi e poi assistere a quelle sottrazione di risorse che la collettività ha avuto ad esempio per il riposizionamento dell'industria elettronica
Con i risultati che sappiamo per industrialmente per il posizionamento di una serie di altri settori produttivi con i risultati che sappiamo e con invece appena pochi spiccioli
Quello che il settore di seicento dieci mila interessa allora o qui c'è un vero colpo d'ala un vero cambio
Di strategia
O altrimenti altrimenti a commercianti alle parti sociali rappresentano non resterà che fa sentire la sua ma non vorrei usare il tono dalla minaccia piuttosto quello della proposta e della proposta concreta
Aveva tolto la barriera amministrativa aver tolto quindi la necessità di una di scienza come fatto di barriera e non intervenire
Sul problema fiscale vuole intervenire sul problema tecnologico Bersani sa che noi abbiamo proposto una forma di
Commercio elettronico business to business che dovrebbe fare della messa in Rete
Di tutto il commercio di quello grande quello medio di quello piccolo un un suo tassello importante tassello fondamentale
Tra l'altro l'abbiamo una grande opportunità
Della sostituzione dei registratori di cassa di qui a un anno un anno e mezzo appena scatterà alle allora perché non fare di questa sostituzione invece un fatto non di sostituzione ma di aggiornamento tecnologico cioè di messa a rete intelligente del del commercio per consentire anche al piccolo commercio di valersi di quelli fritti di di quelle opportunità
Che sono prerogativa di altre forme commerciali
Di tagli Adele
Gruppo di acquisto virtuale di fargli avere una logistica pensata anche per il piccolo commercio di far riavere una serie di informazioni sul credito soprattutto su quello che viene offerto nelle sue arie
Di di espressione commerciale assai più forte di quello che invece in questo momento in suo possesso di fargli avere quel dialogo con la pubblica amministrazione nell'adempimento che oggi è una dei fattori di crisi
Che addirittura rischia di minare la coesione sociale lo sappiamo quanto poco quanto vessatorio sia l'adempimento eccome la dei l'adempimento di rete più vessatorio ma mano che si scende nella dimensione imprenditoriale rispetto o alla alla a quello che invece in alto e la scala del dimensione
E allora se tutte queste cose sono avvenute se cioè apparire amministrativa
Il piccolo commercio non esiste più è chiaro che da parte sociale interessata noi dobbiamo reclamare questo che lo dobbiamo reclamare soprattutto e a maggior ragione in conseguenza di due fattori il primo a quello
Che sulla base
Il nuovo Governo D'Alema quello di avere con le categorie sociali
Un dialogo continuo costante un metodo di concertazione
Chi ha finalmente visto aprirsi il tavolo anche a soggetti che erano stati esclusi ma soprattutto
Dobbiamo fare questo in conseguenza non solo del metodo ma anche di questa e da questo punto di vista questa non è trascorso invano di questa che è diventata una condivisione sempre più larga che questo Paese si salva se punta sulla piccola media impresa
E questo Paese si salvasse riscopre settori che fino adesso aveva lasciato a se stessi come è stato il commercio in questi anni dove è stato consentito addirittura senza nessuna programmazione
Di raddoppiare le proprie superfici di non intervenire nei processi di formazione del credito di non intervenire diciamo in quello che la gestione del settore
Allora se questo e
La scoperta di questi giorni fra scoperti ad esempio
Sta portando a dialogare sulla o a confrontarsi sul tema della flessibilità di questo anche di questo bisogna tener conto nella approvazione della legge Bersani ne vogliamo un sistema
Di pluralismo distributivo in cui accanto alla grande distribuzione possano e debbano convivere la distribuzione organizzata ma perché no anche e soprattutto la piccola distribuzione moderna perché il requisito dalla modernità non è prerogativa di appartiene soltanto ad alcuni ad alcuni comparti la modernità è innanzitutto del Paese
Il sistema imprenditoriale nel Paese vive e prescinde direi dalla dimensione delle stesse in tre
Allora
Se questo convegno doveva essere come dire il primo punto di vero di confronto
Su un tavolo mi dispiace dirlo dal ministro Bersani sul quale con ritardo ci apprestiamo a servire ci la invitiamo a
Convocarci al più presto perché son passati ormai nove mesi il bambino colpi del Sannino si può dire nato ma ancora non sappiamo di che religione
Allora
Facciamo in maniera di trasferire regioni comuni per le loro competenza ma anche parti sociali il nostro domicilio avvia Molise ma non per andare verso una logica che con la logica opposta a quella del del come dire del centralismo analogica casa del del chiarimento a livello di Ministero perché andremmo nella direzione sbagliata il Parlamento ce lo ricorda nella relazione di accompagno all'avversario il Parlamento ha sancito che la riforma deve essere un dei punti cardine del federalismo un dei punti cardine della scoperta del territorio nella gestione
Di un settore importante che nel territorio si articola e si muove con una diversità che tutti quanti conosciamo che è appunto quello del commercio ma per far questo per far questo dobbiamo chiarire quelli che sono i quesiti Rivas altrimenti altrimenti andremmo incontro che sarebbe una sciagura che vogliamo
Assolutamente scacciare dalla nostra immaginazione a quel potere sostitutivo che sarebbe la più grossa sconfitta non per i commercianti che probabilmente vedrebbero assegnarsi così da un luogo lontano licenza di diverse decine di migliaia di metri quadri pensate o
Progettate e consentimi di usare altre espressioni
Con una logica e deve appartenere al nostro passa che deve segnare la fine col il distacco cioè quella Prima Repubblica Calipari cascami della prima Repubblica la situazione attuale
E ancor di più avete un potere sostitutivo che di fatto azzera quei contenuti federalisti ICI quelli contenuti riscoperta del territorio che la legge assolutamente contiene
Dicevo che siamo disponibili a trasferire il nostro domicilio la nostra residenza a ad andare ai materassi
Espressione brutta ma che dice dell'assoluta necessità di dover recuperare in un arco di tempo di un centinaio di giorni quello che non è stato fatto nei precedenti duecentocinquanta ma questo questo deve essere forse il convincimento proprio o per meglio dire la come dire l'apporto più forte che Confcommercio da in questa sede di fronte ed è la prima volta tutti i protagonisti di quello che il decreto Bersani
E aggiungo una cosa o noi avremo la certezza che questo processo si abbini primi tempi o altrimenti torneremo come abbiamo già fatto l'anno scorso nel Paese perché queste cose devono essere dette ai commercianti perché questo scippo non può avvenire sulla loro pelle
Perché quello che è stato una conquista
Che sempre più sta diventando una conquista quello da un lato dalla concertazione
Dall'altro
Di esser diventati una volta tanto una volta per sempre direi protagonisti dello sviluppo del Paese questa protagonista questo protagonismo noi non lo vogliamo più delegare non vogliamo più avere sulla nostra
Testa regole pensate in provetta regole che non ci hanno visto condividerle che non c'hanno visto partecipare attivamente con un processo critico un processo che potrà essere definito di parte ma comunque con un processo di concertazione
Che non ci hanno visto appunto protagonisti
Altri argomenti potrei aggiungere ti dico soltanto quello che riguarda per esempio la mancata definizione per quello che riguarda o la necessità di una ulteriore definizione quello riguardante non solo gli strumenti politica attiva esempio il riuscito nella formazione dobbiamo
Capire che cosa si vuol fare dopo che abbiamo contingentato due settori importanti come l'abbigliamento e alimentare che così vuol fare di questi settori se non intervengono
Fattori che e aiutino il riposizionamento degli operatori che di questi settori in questi settori vivono di questi settori campano
Probabilmente avremmo perso molto una ulteriore occasione avremmo perso anche un'ulteriore occasione per il da
Allora allora io dico rimbocchiamoci le maniche
Andiamo come dicevo prima i materassi mandiamo da qualche parte
Se non andremo da qualche parte il nostro destino sarà quello di essere parte sociale e di rappresentare con forza con onestà con evidenza quelle che sono le aspettative di un settore che
Essendo diventato protagonista tale vuole restare
Ringraziamo il presidente Billé la parola a Marco Venturi presidente nazionale dalla Confesercenti
Ma anch'io ringrazio lance di questa iniziativa credo che i Comuni sono i soggetti direttamente investiti da questa riforma così come lo è il commercio quindi i primi soggetti che devono intervenire giustamente ha di fronte a una situazione che rischiava lo stallo si sono mossi anche se appunto con un po'di ritardo ma è importante che ci sia questa iniziativa
Nostro parere e che la riforma del commercio deve andare avanti
Niente blocchi niente ritardi
Abbiamo contrastato alcuni punti della riforma e abbiamo ottenuto delle modifiche non sufficienti ma importanti
Alcuni punti qualificanti devono essere ancora definiti il sottocosto con contenuti utili a limitare una pratica in accettabilmente scorretta
Possiamo accettare qualche eccezione ma non la sua legittimazione di fatto quindi nei prossimi giorni quando continueremo a discutere di questo tema noi porteremo una posizione di questa natura
C'è bisogno di risorse per un vero decollo della messa in rete telematica dei commercianti e del commercio elettronico
Finanziamenti per l'avvio di centri commerciali urbani e di centri commerciali naturali
Il finanziamento di indispensabili strumenti di modernizzazione come centri di assistenza tecnica le finanziarie del commercio
Questa è la via che intendiamo seguire aprendo una vertenza in ogni realtà territoriale
Per spingere alla legiferazione regionale per ottenere direttive favorevoli alle piccole e medie imprese e per limitare la crescita delle grandi strutture commerciali
Il nostro problema principale non è quello di ottenere prebende ma opportunità
Il dibattito sulla cosiddetta rottamazione dei negozi o infatti ingenerare l'equivoco che siamo pronti alla resa e che in cambio di qualche forma di buonuscita siamo disposti a lasciare il campo alla grande distribuzione non è così
Sappiamo che negozi marginali continueranno a chiudere e che la sfida è quella della concorrenza
Ma vogliamo un mercato con precise regole e ci aspettiamo una volontà istituzionale
Di valorizzare le piccole e medie imprese che piaccia o no sono quelle che assicurano la qualità urbana servizio di vicinato la maggiore occupazione del settore
Ad ottobre novantotto l'occupazione del commercio è cresciuta successo oltre centottanta mila unità di lavoro in più ben settantanove mila appartengono al commercio e soprattutto si tratta di lavoratori indipendenti
Non voglio creare nessuna correlazione ma ricordo che nel novantotto ha parzialmente agito quel blocco della grande distribuzione che tanto abbiamo voluto e ottenuto per un periodo con la riforma Bersani
Quindi procediamo con la modernizzazione del settore ma non pensiamo di fermarci al solo commercio
Gli impegni di procedere alla liberalizzazione delle professioni deve andare avanti
Con rapidità così come va velocizzato l'obiettivo di aumentare la concorrenza in settori strategici ed ex monopolistici del Ca'nel campo delle telecomunicazioni del credito e dei trasporti
Non si entra in Europa solo con l'euro e con il commercio ma con un intero sistema economico competitivo con infrastrutture adeguate con un sistema fiscale moderno e con più flessibilità in entrata e in uscita per il mercato del lavoro
Non con provvedimenti come quelli che erano stati ipotizzati presente durante la trattativa
Del patto sociale per esempio l'allargamento della cassa integrazione al come anche alle piccole e medie imprese del commercio
Abbiamo detto che diventava a quel sistema un meccanismo per finanziare da parte delle piccole la grande distribuzione quindi flessibilità vera
E le recenti affermazioni del presidente del Consiglio hanno aperto uno spiraglio importante sulla flessibilità in cui però si sono infilate la rigidità e Letta Uran sindacali che contraddicono la voglia di creare nuova occupazione nuove certezze
Non si chiedono cambiali in bianco ma una disponibilità dei sindacati a trattare il merito della questione senza rigidità e pregiudizi
Dovrebbero imitare le nostre aperture sulla riforma del commercio e la disponibilità sottoscritta nel pub nel primo patto fiscale con Visco ad accettare sotto verifica di merito gli studi di settore
Gli studi funzioneranno se non saranno vessatori e quanti intimamente insopportabile se conti sto in testo al mente si aggira sulla pressione fiscale in modo significativo
Abolendo le funzioni fiscali come così come Confesercenti ha chiesto da anni dei registratori di cassa
I registratori devono essere uno strumento di rapporto con il consumatore con gli studi di settore finiscono lavoro funzione fiscale
Federalismo fiscale sburocratizzazione poteri regionali e degli enti locali rappresentano la vera sfida dei prossimi mesi
Tutti voglia dobbiamo essere coscienti che la legge di riforma del sistema distributivo
Con spiccate caratteristiche di autonomia e decentramento regionali sarà efficace se avremo la consapevolezza che per raggiungere precisi obiettivi bisogna adattare anche la macchina politico-amministrativa
Non possiamo infatti non rilevare come l'attuale assetto della rete distributiva italiana sia il frutto diretto di un mercato sviluppato sin sostanziale Anarchia
Alla presenza di regole burocratico amministrative sempre facilmente aggirabile in totale carenza di un progetto politico di governo del territorio di cui la funzione commerciale è una componente fondamentale
Le attività mercantili così come sono andate sviluppandosi all'interno delle mura si sono sempre progressivamente connotate come spazio di socializzazione dando anche un'anima la strada il commercio migliora la qualità della vita dei quartieri e la fruizione turistica dei centri storici
E non solo delle città d'arte caratterizzata caratterizza il tessuto urbano ed un supporto vitale alla domanda turistica il negozio sotto casa è divenuta una propaggine del nucleo familiare non solo come dispensatore di servizi ma anche come luogo di incontro a misura d'uomo
E nei centri storici spesso esso stesso ne è divenuto parte culturale integrante
In tutta Europa però si assiste ormai da un ventennio a una progressiva espansione della realtà cittadina urbane verso l'esterno con una conseguono un conseguente impoverimento di abitanti residenti e di attività commerciali
E il fenomeno della periferia dazione tristemente noto all'urbanistica moderna
Tale fenomeno rischia di lasciare anche molte nostre città senza punti di riferimento ed aggregazione in quanto la progressiva dispersione di persone funzioni
E loro allontanamento disgregano intero tessuto sociale ed economico lasciandolo senz'anima e cuore pulsante
Gran parte delle realtà economiche centri commerciali supermercati anche amministrative banche uffici hanno trovato collocazione nelle zone periferiche della città e ciò ha determinato un progressivo degrado dei centri urbani
Questa situazione ci impone un diverso col collegamento con le esigenze dei cittadini e dei consumatori e delle città ci sembra infatti di una certa importanza attuare in maniera più massiccia ed organica un intervento per superare il gatto infrastrutturale del sistema urbano meridionale
A questo scopo lanciamo la proposta di un programma operativo multiregionale destinato alle aree urbane del mezzogiorno avvalere dalle risorse del prossimo Quadro comunitario di sostegno per il periodo due mila due mila e sei
Lo schema di intervento potrebbe essere desunto dalla iniziati iniziativa comunitaria urbana attualmente in corso e prevedere interventi destinati direttamente agli enti territorialmente competenti
Per le infrastrutture a scala locale utilizzando le ordinarie risorse dei fondi strutturali
Ai processi che hanno prodotto un progressivo snaturamento soprattutto nelle aree pregiate dei centri storici non sono certo estranei gli enti locali
La scarsa lungimiranza di molti comuni l'incapacità di governare disciplinare guidare nuovi scenari inadeguatezza se non di inesistenza di scelte efficaci sul piano della mobilità e del traffico
L'immaginazione sia spesso esaurita nella realizzazione di isole pedonali prive di infrastrutture di collegamenti dove le attività commerciali si sono trovate improvvisamente isolati
Oppure il traffico è stato vissuto e subito come una fatalità sicché rumori indisciplina inquinamento mancanza di spazi per sosta hanno posto i negozi al centro di una girandola umana che tenta di raggiungerli
E poi finisce per desistere ripiegando altrove
E a spezzare la determinata ma fragile resistenza di tanti operatori sia giunta l'alimentazione del valore degli immobili e dei conseguenti canoni di affitto spinti
Oltre ogni ragionevole soglia di compatibilità economica dalla nuova esuberante
E più facoltosa domanda di locazioni altra condizione fondamentale e naturalmente la disponibilità di locali
Spesso improvvisamente interrotta dalle pretese dei canoni impossibili che ha finora prodotto un'ecatombe di imprese che pur essendo sane non erano in grado di far fronte ad affitti iperbolici
E siccome la certezza della continuità aziendale non può essere affidata solo agli aspetti agli strumenti che disciplinano le locazioni la Confesercenti insiste da tempo nella richiesta di risorse pubbliche per consentire all'imprenditore l'acquisto dei locali
Queste necessità ci impongono un diverso collegamento con le esigenze dei cittadini dei consumatori e delle città occorre puntare a fare adottare politiche di integrazione tra la funzione commerciale di servizio è quella di urbanistica intesa come governo del territorio nella sua accezione più ampia
C'è bisogno di specifiche valutazioni di impatto ambientale socio economica per gli insediamenti di grandi superfici con il dichiarato intento di limitare il proliferare incontrollato di queste tipologie commerciali
Divieti e limitazioni per gli insediamenti commerciali di grande valenza nei piccoli comuni
La valorizzazione dei centri urbani e storici con interventi infrastrutturali mirati utilizzando anche le disposizioni contenute nel DM mille centosessantanove programmi di qualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio
Il sostegno all'incentivo per le piccole e medie imprese nelle aree disagiate montane rurali con interventi tesi a mantenere il radicamento del territorio anche attraverso la gestione di servizi complementari
Come è noto negli ultimi anni causa anche la particolare congiuntura economica ma principalmente per gli effetti prima sommariamente richiamati il PRIT in piccole medio dettaglio è stato costretto alla massiccia contrazione
Solo nel corso degli anni novanta le imprese espulse dal mercato sono state circa trecentosettanta mila in alcune aree geografiche Nordeste nord-ovest o città come Bari la quota di mercato attribuibile alla grande distribuzione superiore o pari a quella riscontrabile nei paesi del centro Europa
Presi generalmente come riferimento per evidenziare la presunta arretratezza del sistema distributivo italiano
E ancora una volta ci scordiamo che anche nel commercio ci sono le due Italia come per tutto il resto
In realtà l'anarchia programmatoria apportato un impoverimento del sistema distributivo italiano aggredito nelle zone economicamente forti da una presenza massiccia e quasi o noi oligopolistico e almeno
Pone la BBC va cita la vivibilità e di antagonista alla diffusione sempre più preoccupante della microcriminalità
Alcune associazioni di commercianti dei centri storici che hanno analizzato l'evoluzione della propria morfologia per territoriale nel corso degli anni hanno stimato che dai primi anni Ottanta oggi
Si è verificato una progressiva perdita di mercato quantificabile intorno al cinquanta per cento
Nel corso degli ultimi decenni nei centri cittadini si è avuta una significativa trasformazione della rete del commercio
Con l'adozione di una netta specializzazione merceologica e con un processo di sostituzione delle attività più do deboli specie nel settore alimentare
Si è sviluppato un percorso di anarchia del mercato del consumo con le contraddizioni di uno sviluppo confuso disorganico che si intreccia con la contrazione demografica dei residenti nei centri storici e con il progressivo invecchiamento della popolazione
Ma manone centri si è localizzato un'offerta sempre meno riferita ai residenti portando a una riduzione generale delle merceologie alimentari è una forte crescita del comparto dell'abbigliamento alla scomparsa dei mini mercati buona parte dell'offerta delle grandi superfici si è collocata nelle periferie va al di fuori dei centri urbani
Svuotando centri e quartieri acuendo i fenomeni di congestione veicolare connessi all'obbligatoria posta mento di un numero rilevante di persone e come se di colpo lecita si fossero modificate senza seguire un filo logico e di prospettiva i centri storici sono diventati sempre meno raggiungibili le funzioni collettive sono state allontanate
Dai luoghi di residenze di lavoro
La Bressani ci offre l'opportunità di avviare progetti che prendono coscienza del grande patrimonio storico culturale e artistico delle nostre città dal patrimonio economico e sociale caratterizzato dalla Rete delle piccole e medie imprese
L'assenza di un'azione dei sindaci può rappresentare una rinuncia a governare lo sviluppo urbano i flussi veicolari e l'inquinamento delegando di fatto queste funzioni alla grande distribuzione
La valorizzazione delle piccole e medie imprese favorisce invece ricchezza occupazione
Qualità dei servizi elevazione degli standard di qualità della vita delle città tutto ciò nella filosofia di restituire ai centri urbani un ruolo centrale per l'intera vita sociale e culturale
Consapevoli del fatto che senza una rete commerciale diffusa ed integrata l'intera città rischia di rimanere decapitate ed in balia di un degradante processo di periferia trazione in queste condizioni sarebbe strano pensare che alcuni modelli di modernizzazione commerciale ha elevato impatto balistico proposte dalle esperienze estere
Non si siano diffusi in Italia per esclusivi motivi di ritardo strutturale
Ignorando che l'espansione delle città soprattutto delle grandi aree metropolitane realizzata in assenza di coerenti scelte pianificatorio per loro rispetto
General non elevata inefficienza delle grandi aree urbane anche dal punto di vista del razionale ed equilibrato sviluppo della rete distributiva
Il decreto Bersani e quindi al di là delle interpretazioni di parte tende inequivocabilmente ad ordinare una situazione in via di disordinato consolidamento
Presente su tutto il territorio nazionale per quanto ci riguarda non si tratta di difendere uno Stato scuote le piccole e medie
Imprese distributive bensì di immettere nei meccanismi del processo distributivo una innovazione capace di riequilibrare il mercato a favore delle piccole e medie imprese
Creando le condizioni per un ripristino dei profitti necessarie gli investimenti
E per bloccare un processo di espulsione dal mercato delle imprese commerciali o quanto meno stabilirne gli attuali livelli occupazionali
Occorre favorire l'affermarsi di una nuova cultura dell'innovazione
Permettendo ai piccoli di utilizzare strumenti e know how tipici della grande distribuzione all'interno però di una certa regolamentazione del mercato attraverso le seguenti Lebed
Un'immissione di innovazione organizzativa nella piccola media impresa attraverso i tipi centri di assistenza di tecnica
Una regolamentazione del mercato con connotazioni istituzionali ossia fissare gli spazi certi in cui avvengono libere forme di concorrenza
Innovazione ed efficienza modernamente associazionismo sono perciò le chiavi di volta di questa sfida
Si tratta di processi che tendono a compensare con economie di scale specializzazioni merceologiche la dimensione strutturare del piccolo puntando sulla strategia di consorzi e forme aggregative a misure di vie e piazze orari dei centri storici
Promuovendo salti qualitativi nuovi e rilanciando la presenza e l'offerta attraverso centri commerciali naturali
E centri commerciali urbani
Una dimensione fortemente innovativa la prima che contiene al suo interno fattori di valorizzazione delle menti di richiamo e d'intrattenimento
Direi che vanno dall'arredo urbano all'animazione dal parcheggio ai trasporti dalla prestazione di quei servizi indispensabili imposti ormai dalla dinamica di una domanda sempre più se esigente articolata e complessa
Importanti anche i centri commerciali urbani alternativi a quelli esterni alla città dimensioni limitate e basati soprattutto sulle piccole e medie imprese
In questo senso i rappresentanti istituzionali delle associazioni e delle associazioni dei commercianti possono assolvere un ruolo fonte di collante fondamentale
La riforma rimarrà altrimenti inattuata perché seri interventi di riprogrammazione non possono prescindere da norme di riassetto infrastrutturale urbano flessibilità centri di assistenza tecnica in grado di orientare formare e organizzare da enti locali disposti a produrre Investimenti a governare con intelligenza il cambiamento
Allo stato attuale le azioni intraprese dalle regioni appaiono assolutamente marginali
E nonostante l'imminenza scadenza dei termini previsti dalla Bersani quello che registriamo è un complessivo ritardo culturale a valorizzare gli aspetti salienti e principale della riforma
Sarebbe però assurdo rinunciare ad una grande opportunità invocando ulteriori proroghe e rinvii per lasciare poi che tu vada tutto come prima
Confesercenti in questo aggira con coerenza e chiamerà a Regioni e Comuni è un confronto politico serio e non di circostanza
In Gran Bretagna in Francia sono stati realizzati progetti di riqualificazione di importanti centri urbani coinvolgendo enti locali Camere di Commercio proprietari immobiliari imprenditori interessati la domanda di qualità urbana e di sicurezza è sempre più forte
Lo prova il recente allarme a Milano ci siamo chiesti se questo è un caso isolato se c'è una merce senza generalizzata
Per questo motivo abbiamo chiesto incontri ai sindaci di tutt'Italia per affrontare questo nodo della sicurezza presentando un'indagine un'indagine apposita
Già a marzo del mille novecentonovantasette con il treno per le città sicure avevamo verificato come e più della metà dei milanesi aveva paura di uscire da solo dopo la chiusura dei negozi
Ebbene questo timore si è allargato anche se l'origine di questa paura è diversa a seconda delle realtà la microcriminalità e più temuta Milano e Torino dove gli extracomunitari emergono come il vero problema della città mentre la Roma in particolare al Sud è un problema meno sentito e più spostato sulla criminalità organizzata
Per la capitale il problema sono i nomadi ma per il Sud la micro criminalità organizzata e la disoccupazione
Ma quello che mi emerge affianco a queste paura accanto alla necessità di controllo del territorio e il bisogno di tolleranza e di socialità
Città vivibili comportamenti coerenti delle istituzioni teme che si scontano fino al fango di fondo più poteri ai sindaci ma non per fare gli sceriffi
Quello che chiediamo è che quello della sicurezza diventi uno dei grandi diritti di cittadinanza
Ad uso e consumo della gente non della politica per questo negli incontri fatti con i sindaci abbiamo presentato questa indagine
E se l'abbiamo chiesto ai sindaci di istituire coordinamenti per la sicurezza urbana con le associazioni di categoria
Per ascoltare analisi e proposte per portarle nel Comitato provinciale dell'ordine e della sicurezza di cui adesso i sindaci fanno parte racket usura microcriminalità devono essere affrontati con radicalità
Per ricostituire mappe dei reati dei quartieri le mappe dell'estorsione e dell'usura per superare burocratismi nelle questioni di fondo
Di aiuto alle vittime della stessa gestione del contrasto i sindaci possono mettere alla mettersi alla testa del movimento antiracket e antiusura
Contro la criminalità la microcriminalità favorendo la nascita di associazioni antiracket degli ambulatori antiusura da nove sperimentati attivate nelle città del Sud
Siamo il presidente della Confesercenti Marco Venturi
E adesso momento centrale intervento del presidente
Dell'ANCI Enzo Bianco
Perché questi comuni ci credono sulla riforma come occasione di sviluppo e quindi ce l'abbiamo messa tutta e ce la metteremo ancora prego presidente
Grazie naturalmente ricambio questa siamo presunta centralità subito facendo un apprezzamento vivissimo
All'assessore Tecce del comune di Napoli alla municipalità napoletana
Insieme naturalmente a
Ai colleghi assessori
Alle attività produttive al commercio che costituiscono questa piccola consulta piccola ma molto efficace che ha assai ben lavorato
E voglio partire proprio da una considerazione guardate a questo tavolo ci sono
Tre assessore al Commercio moltissimi in sala che fanno parte di questa Consulta anche naturalmente come è giusto che sia di piccole-medie città e manco a farlo apposta ci sono
Assessore al Commercio con identità politica
Molto diversa che va se posso dire tale Anza nazionale a Rifondazione comunista
Io vi sfido assentire dalle cose che loro dicono gli hanno detto
Quale a individuare qual è la loro identità politica nel senso che hanno lavorato con piena sintonia
Perché nel difendere gli interessi naturalmente delle comunica
Qui naturalmente abbiamo lavorato tutti cercando di sforzarci credo che sia un esempio piccolo ma significativo che vale anche fuori dalla vicenda del commercio
Avete fatto bene a tirarci la giacca Tecce
E a dirci che c'era questo problema di pensarci non dico per tempo Billé ma certamente rendendoci conto che sta facendo francamente troppo tardi
Siamo preoccupati eravamo preoccupati credo che avremo sortito innanzitutto effetto quello di risvegliare una facciamo attenzione che ahimè senza nessuna polemica
Soprattutto da parte delle regioni
Si stava in qualche misura profilando
Si può ancora se si lavora seriamente recuperare larga parte del tempo perduto bisogna partire però da ieri
Bisogna che nelle sedi opportune
Che sono soprattutto io lo voglio dire sedi regionali noi chiederemo anche noi naturalmente al ministro che l'abbiamo già fatto ministro dell'industria del commercio di aprire un tavolo di consultazione innanzitutto con le regioni e i comuni e ovviamente anche con le organizzazioni di categoria come naturale
Ma soprattutto il confronto in questo tutto deve essere fatto a livello regionale
Perché a livello di Regione che si stanno per predisporre gli strumenti normativi per andare alla fase del di attuazione
Allora mi fa piacere che il presidente della Conferenza delle Regioni Vannino Chiti abbia immediatamente raccolto quest'invito
Naturalmente come dire lasciato assolutamente da da parte le notazioni polemiche che erano contenute in risposta a una nostra dotazione polemica noi volevamo provocare ci siamo riusciti
Adesso le regioni hanno assunto un impegno dice che ce la faranno
Noi siamo felicissimi se si mettono a lavorare seriamente su questo argomento lavorare seriamente su questo argomento significa aprire immediatamente dei tavoli di concertazione regionali
Perché non penso di recuperare il tempo affidando
La normativa in questa materia alla burocrazia regionale perché lo dico se questo fosse senza nessun tono minaccioso
Ma voglio dire non gli facciamo la guerra non penserà mica che sulla materia della regolamentazione del commercio nelle città
E facciamo decidere alle burocrazie regionali ieri avete sentito un alto burocrate della mia regione della Regione Siciliana dire delle cose che non stanno né in cielo né in terra cioè che si vogliono fino stoppare il tempo a ritornare a vent'anni fa
Non parlo di passi per la mente nessuno noi non consentiremo naturalmente
Di fare
Di perdere quel carattere innovativo che c'è nella riforma che noi condividiamo anche se naturalmente vogliamo gestirlo in modo
In modo naturalmente serio confacente con quella prudenza che è necessario
Attenzione io sono preoccupato siamo siamo gli amministratori locali sono normalmente delle persone serie io voglio dire siamo preoccupati per una ragione guardate che il venticinque aprile
Cinque mila comuni italiani anzi per la precisione quattro mila e seicentottantaquattro mila settecento
Vanno alle elezioni
Il tredici giugno probabilmente si voterà anche per le elezioni amministrative quindi il venticinque aprile
Nella quasi
Il cinquanta per cento della popolazione tenerle sessanta per cento dei comuni si va a votare
Quindi è ovvio e naturale che il Comune in una condizione di debolezza progettuale quindi per questa ragione noi sollecitiamo perché non vogliamo che il varo della riforma la l'operatività coincida con un momento di grande confusione
Perché i danni che si possono fare nella fase
Cha va dal venticinque aprile a giugno se non c'è qualcosa di serio in termini di regola tessere sono danni gravi danni gravi per
I commercianti
Consentitemi dire danni gravi per le città per i Comuni perché poi vanno a recuperare una condizione in cui andiamo
In una interpretazione in una fase di applicazione della legge che nettamente contraria a quella che è l'idea di Bersani e l'idea della riforma per come Norah interpretiamo e per come la condividiamo
Se la riforma è flessibilità
Liberalizzazione
Mentre questo è per noi un argomento positivo e non si può essere contrari se tutto questo
Dovesse essere interpretato in una fase di giungla selvaggia
Naturalmente come dire io i danni che ci potrebbero essere sono francamente gravi
In questo ambito allora
Che cosa chiediamo
E noi chiediamo
Di definire criteri di regolamentazione della rete distributiva
Con particolare riferimento alle questioni che sono state avanzate agli esercizi di vicinato
A quelli di medie dimensioni che individuano parametri non solo quantitativi ma anche parametri qualitativi avvertiamo molto la sensibilità dei nostri assessori ci dice che c'è un tema di qualità da presidiare
Sappiamo che dietro la parola qualità ministro Bersani spesso si nasconde la voglia di rintrodurre
Valutazioni no con un eccesso di discrezionalità
Ma sappiamo anche perfettamente che questo si può evitare definendo preventivamente i parametri attraverso cui la qualità va valutata non solo cose dell'altro mondo
Chi deve fare questo
Nell'ambito dei criteri generali che vanno espressi a livello regionale
Per quanto riguarda per esempio i centri storici
Questi vanno fatti da parte ovviamente di ciascun comune non c'è alcun dubbio per cui si debba essere
Nell'ambito dalla stessa regione ci sono comuni che hanno centri storici completamenti diversi tutti di alto valore ma con caratteristiche diverse
Per quanto riguarda le città metropolitane gare metropolitane queste vanno fatte dal Comune capoluogo di intesa naturalmente con i comuni dell'area metropolitana
Per quanto riguarda le aree sovracomunali queste vanno fatte da una conferenza di servizi
Fra più enti che riunisca un insieme di Comuni limitrofi
Con indetta dal comune capoluogo di provincia ovvero da un comune con una certa popolazione il Comune quindi più grande ovvero da un comune ai economia prevalentemente turistica cita date se queste sono le caratteristica
La fase più delicata e ovviamente la fase del periodo transitorio
è qui che cosa succede se c'è un ritardo noi non abbiamo visto che due possibilità
O si attiva
La procedura di sostituzione delle regioni che prevista dal complesso dalla legge Bassanini quindi sostanzialmente una autorità che ha la possibilità di emanare queste norme di ricorrere con lamentazione
Diciamo sostituendosi
Oppure si tratta e questo sarebbe mi rendo conto una scelta lo dico qui un po'provocatoria ma naturalmente per vedere che se manca la fase di regolamentazione
Sia data la possibilità ai comuni di attivarsi direttamente
Anche in assenza della normativa regionale di attuazione
Io credo che questa strada possa essere evitata che sia preferibile quella
Della
Attivazione di uno strumento sostitutivo naturalmente in questo caso la normativa che viene emanata è essenziale particolarmente limitata limitata alla salvaguardia di alcune cose e che suoni come sollecitazione
Anche noi ministro siamo contrari a qualunque rinvio
L'Italia non ne può più di riforme annunciate e mai realizzate non siamo già sufficientemente preoccupati della strada che stanno prendendo le leggi Bassanini
Il dissi la parte ancora inattuate rispetto alla quale è stato commesso l'errore di fare già una prima proroga fossero loro necessario
Sulla sua riforma ne vogliamo che intanto si vada avanti sessili fanno degli errori naturalmente si correggono c'è disponibilità da da parte di tutti di farlo e di andare in questa
Direzione
Il tema che stiamo affrontando oggi voi l'avete collegato alla questione relativa alla urbanistica naturalmente per quanto riguarda il commercio anche su questo io desidero spendere una parola ieri pomeriggio ho avuto il piacere di incontrare grazie a una giornate di intenso lavoro predisposta dal presidente dell'Anci campagna Bartolo D'Antonio che ringrazio ovviamente ho avuto modo di incontrare i sindaci della provincia di Salerno e della provincia di Napoli insieme ad altri sindaci di altre realtà c'è stato un coro unanime quando a un certo punto un sindaco della provincia di Salerno dato di un grosso comune
Mi ha detto che gli usciva fuori da una vicenda per la quale la Provincia non so bene chi li aveva bocciato il piano regolatori
Io ho avuto un fremito
Il piano regolatore di una città appartiene solo ed esclusivamente alla comunità locale quel comune
Qui io l'abbiamo guardate su questa vicenda noi con le regioni siamo pronti a collaborare grande spiritualità di collaborazione però sono pronti a rompere questo clima di collaborazione
Cioè la procedura che noi proponiamo alle regioni altrimenti il collo di bottiglia e la pianificazione urbanistica non potremmo fare un piano commerciale serio moderno non potremo fare
Una progettazioni di interventi di riqualificazione urbana i patti territoriali i contratti d'area in qualche misura se non abbiamo uno strumento che ci consente di poter operare
Lo strumento è semplicissimo
Il comune fa la sua progettazione dopodiché si indice dopo una prima approvazione del consiglio comunale una conferenza di servizi preceduta dal sindaco con l'assessore regionale al Territorio l'ambiente con la sovrintendenza con la Provincia che pure che pure duri sei mesi
Al termine della quale la Regione ha solo il compito di verificare che quella bozza di piano regolatore sia confacente agli indirizzi di governo del territorio che fanno che sono quelli della Regione se confacente per il resto non ci deve trarre su uno ma perché quale per quale ragione la burocrazia regionale deve essere messa in condizione di andare a valutare se in quella strada ci deve essere un edificio a due piani o a tre piani o dove deve essere messo al centro commerciale di quella città sarà un affare che riguarda
Le comunità locali quindi piena collaborazione con le regioni a condizione che le Regioni facciano quello che loro dovere fare pianificazione indirizzo e controllo le Province la stessa cosa e la gestione nel territorio
Un'altra questione che avete sollevato dalle da ultimo la sollevava sollevava
Venturi
Il tema della sicurezza ma è un tema che sta molto a cuore anche alla alla Confcommercio io ho visto questo ricerca questo studio
Il tema della sicurezza è certamente uno dei temi più sentiti dalle nostre comunità e immagino che sia uno dei temi più avvertiti dalla vostra categoria
Più volte abbiamo simili con la prima di collaborazione in quest'ambito
Insomma io lo dico anche questo francamente questa idea un po'bislacco un po'giornalistica notoriamente del sindaco-sceriffo non ci interessa non solo cose serie in Italia non abbiamo bisogno di lottare una criminalità che una che mica seria e dobbiamo farla costituenti seri gli strumenti seri prevedono naturalmente che la lotta la timida si è affidata abbia come dire professionalità riguardo e anzi chiediamo che cresca la professionalità e quant'altro torrente vogliamo collaborare
Vogliamo collaborare assumendoci le nostre responsabilità stiamo studiando come Anci dell'iniziativa riguardo faremo un Consiglio nazionale dell'Anci a Milano per discutere di sicurezza urbana
Faremo delle proposte per quanto riguarda le grandi aree urbane dove c'è una criniera particolare abbiamo già qualche idea
Naturalmente la nostra presenza del Comitato per l'ordine e sicurezza certamente questo significato portare in quella sede
Io devo dire che i nuovi prefetti ormai hanno nella stragrande maggioranza quella sensibilità quella spirito di collaborazione che ci ha consentito di anticipare molti contenuti della riforma prima ancora che fosse questa è la legge io ho già da molti anni lavorato con alcuni perfetti in modo particolarmente intenso
E e quindi diciamo in modo francamente molto positivo sul racket
E sulla usura
A Catania alcuni alcuni progetti Calamo cominciati già parecchi anni fa con ottimi risultati credo che l'indagine della Confesercenti dimostri concretamente che ci sono degli elementi che si sono messi
A questo riguardo certo accolgo la proposta subito della che è stata avanzata naturalmente credo che noi dovremo fare la concertazione a livello locale quindi l'appello che io faccia gli assessori ai miei colleghi sindaci è la concertazione passa a livello locale
Facciamola partire immediatamente tutte le scelte dei Comuni devono essere precedute da una fase di intensissima collaborazione con i rappresentanti dei commercianti consentitemi di dire ovviamente anche con le pesanti dei consumatori
Il modo entro i consumatori italiani ancora sufficientemente debole ma non ci vogliamo dimenticare che proprio come comune
E noi tuteliamo in qualche misura un punto di equilibrio che quell'ovviamente di tenere in debita considerazione anche l'interesse dei consumatori e l'interesse complessivo della pianificazione urbana
Tutte queste cose noi le rappresenteremo al il diciassette di febbraio dove avremo programmato un incontro con tutti i presidenti delle regioni e i presidenti delle Anci regionali per rappresentare questa condizione io credo che insieme in questo punto si possa fare un vero e proprio salto di qualità
Io credo che ogni tanto permanga del mondo del commercio in qualche misura questo è comprensibile un atteggiamento che assomigli a quello degli agricoltori caro Venturi gli agricoltori nella mia vita io ne conosco tanti vengo da un comune agricolo non li ho mai sentiti dire che il tempo è quello giusto
Un po'più ore
Purtroppo o piove troppo poco mai una volta che piova giusto
Pare che ogni anno come dire poi escono fuori frumento con le arance per un miracolo perché a giudicare da loro così ogni tanto da parte dei commercianti sento dire che da un canto se ne facciamo le isole pedonali
Lo facciamo in modo slegato contraddittorie vi dicendo se non le facciamo naturalmente non abbiamo nessun coraggio di fare politiche attive sul traffico
Allora
Mi rendo conto evidentemente che non è facile lo sapete perfettamente oggi si comincia a intravedere buoni risultati
Grazie alcuni interventi di flessibilità di trasporto pubblico ma sappiamo che la battaglia molto lunga la vogliamo fare collaborando con voi vi chiediamo la tua mentire avere alle grandi associazioni anche il coraggio di essere come normalmente fatte naturalmente lo dico con grande franchezza un po'più avanti rispetto all'umore medio della categoria che notoriamente tende ad avere un atteggiamento che assomiglia vagamente a quello delle agricoltori insieme facciamo questa grande scommessa una grande alleanza tra il mondo produttivo e le istituzioni locali d'intesa con il governo nazionale del vedere di far parte di fare alla distribuzione per il grande salto di qualità che consenta finalmente al commercio di non essere più un peso per l'economia italiana Manzi un'occasione di crescita e di modernità buon lavoro
Vi ringrazio molto il presidente Bianco per il suo importantissimo intervento che sicuramente acconto la sintesi di tutta l'elaborazione dei Comuni piccoli medie grandi e quindi do subito la parola alla sindaco di Napoli il ministro del lavoro Antonio Bassolino
Io vorrei innanzitutto
Sottolineare l'importanza di questa iniziativa
Del confronto positivo che si è sviluppato tra ieri e oggi
Sulla riforma e sull'importanza di rispettare i suoi tempi
The di vedere poi via via in progressi in corso d'opera
Tutto ciò che sarà indispensabile fare ma senza rinvii di
E valorizzando pienamente la scelta di liberalizzazione che è stata fatta nel campo del commercio
E anche il ruolo nuovo voi importante che è stato dato alle comunità
Locali
A tanti enti locali
E ha pienamente ragione Enzo Bianco
I Comuni non possono perdere questa storica occasione e dobbiamo pienamente cogliere l'opportunità di intervenire sulla disciplina del commercio
Che parte importante dell'attività delle amministrazioni locali e comunali anche sul piano dello sviluppo e della occupazionale
Già l'Assessore Tecce lo ha sottolineato vorrei ritornarci un attimo
Tanti Comuni si sono già mossi in questi anni
Per ammodernare sviluppare riqualificare la rete commerciale di vendita
Perché a rilievi o un maggiore equilibrio tra centro e periferie per incentivare l'associazionismo a vantaggio della qualità e anche a vantaggio di tanti consumatori
Abbiamo anche sperimentato già prima della legge ora la legge ci dà più forza
Abbiamo già sperimentato con i tempi delle città innovazioni che ci hanno dato modo e di compiere in modo articolato nella concretezza di tante città però una esperienza che a me sembra significativa
Abbiamo avuto un coordinamento degli orari della città una organizzazione più flessibile dei tempi delle scuole del commercio degli uffici che punto si rafforzata e sviluppata rafforzare sempre di più esigenze di vivibilità e anche
Di pianificazione di tanti aspetti della circa vorrei sottolineare anch'io come ha fatto un attimo fa Enzo Bianco l'importanza di collegare la liberalizzazione dell'attività commerciale
Il ruolo che i Comuni divora vere
Con la pianificazione urbanistica commerciale
E con la pianificazione urbanistica più generale non siamo andati come città di Napoli proprio in questi giorni a presentare il nuovo Piano regolatore generale molto impegnativo
Per la prima volta dopo decenni interi
E il nodo del rapporto tra città il regioni è un nudo reale in gran parte del Mezzogiorno d'Italia la questione riguarda città grandi medie e piccole
Che in questo campo devono avere una loro forte autonomia
Il dramma che noi abbiamo sul quale io penso noi dobbiamo spingere in avanti la nostra riflessione e in un paradosso autentico il paradosso a mio avviso e questo noi quando facciamo programmazione urbanistica
Dovremmo farla vorremmo farla
Il mio piena autonomia
All'interno di più generali leggi e strumenti di programmazione regionale
Io vorrei sapere prima in anticipo
Nell'ambito di una pianificazione regionale
Dell'assetto del territorio dello sviluppo del commercio in quell'ambito far valere la nostra autonomia di comuni e di città
Il paradosso che noi abbiamo invece
E che siamo obbligati a muoverci
Nell'assenza totale completa di qualunque strumento di programmazione territoriale di sviluppo del commercio e per di più dobbiamo poi vere l'esame ex post dei nostri strumenti di pianificazione urbanistica una esame che prescinde da ogni quadro regionale e questa contraddizione che noi dobbiamo sciogliere
In un positivo rapporto di collaborazione istituzionale ma è evidente che qui c'è un modo che riguarda gran parte delle regioni meridionali e la mia opinione che dico con la schiettezza
è che perfino al di là di chi governa e amministra nelle regioni meridionali
L'unica strada seria
E quella di andare ad una profonda riforma dell'istituto regionale
Di andare all'ai elezione diretta dei presidenti delle Giunte regionale
Alla possibilità di scegliere assessori al di fuori dei consigli regionali insomma di poter finalmente fare a livello delle regioni ciò che per i comuni è avviato senza di questo noi non ce la faremo mai a rompere
Sovrastrutture burocratiche i amministrative a fare in modo che le Regioni riescono a riconquistare assi
Un prestigio e una funzione
Di legislazione di programmazione
Che si conquista nella misura in cui le Regioni si pulivano vengono pubblicate a privarsi di tanta parte di gestione
Amministrativa che spetta alle istituzioni che sono più vicine al territorio e così secondo me divenne idee in tutti i campi compreso quello fondamentale che riguarda il commercio
Perciò è in questo modo che noi dobbiamo muoverci ed infine l'ultima considerazione che vorrei fare
Io penso che vi siano tutte le condizioni
Per spingere in avanti la legge per andare avanti sulla strada della liberalizzazione in questo e in altri campi
Credo che con equilibrio
Ma anche con determinazione
Noi dobbiamo rivitalizzare
Sia i centri storici
Che quartieri di grandi aree periferiche soprattutto delle grandi città
La strada sulla quale ci stiamo muovendo a Napoli e di valorizzare anche i centri storici dei grandi quartieri di periferia con con una loro identità di accompagnare le chiusure al traffico a interventi di arredo urbano di qualità a investimenti seri su questa strada dobbiamo muoverci
E dobbiamo farlo con il metodo della concertazione
Unendo tutte le forze
Le istituzioni le forze produttive le forze sociali
Perché se riusciamo a muoverci assieme con lo spirito giusto
Allora acciocché con il patto anche per lo sviluppo abbiamo voluto avviare noi possiamo e dobbiamo farlo in grandi realtà territoriali cittadine e regionali
Consapevole a mio avviso in un paese come il nostro che il lavoro autonomo
Sale il forte attività commerciali produttivi ed artigianali
Sono parti fondamentale di un nuovo sviluppo e anche strumento essenziale per quella crescita del lavoro e dell'occupazione che il grande obiettivo attorno a quale tutti spingiamo
Siamo sindaco e ministro del lavoro
La parola adesso a Pier Luigi Bersani ministro dell'industria
Padre di tutti visto che siamo qui a discutere la riforma diversa
Dato il chiedo scusa è la voce ma dopo l'influenza però non ho voluto mancare questo l'appuntamento che mi pare effettivamente
Di una di una certa importanza io voglio ringraziare nell'anzi
In particolare voglio complimentarmi
Con quella che bianco chiamava la squadretta di assessori che sta lavorando attorno a questi temi si vede
Nettamente sia al TAR sia la qualità di questo lavoro io so bene che poi anche per esperienza che poi
Queste cose di coordinamento
Nazionale visto il punto di vista degli enti locali delle regioni
Marzia vivesse alcuni la prendo Alemanni
Alcuni capace con i competenti
E credo che dobbiamo incoraggiare tutti quanti ecco che questo lavoro
Continui e si approfondisca così come dobbiamo riconoscere lo sforzo di sta facendo qui c'è margine voglio sfruttarlo
Da parte delle sono regionale del loro coordinamento per cercare di risponde la grande sfida di questa riforma
E per cercare anche perché no di superare
Diciamo che così si accelerando in curva alcuni elementi di ritardo di dualismo presenti nel Paese
Perché noi non è che noi abbiamo una storia espandendo
Per esempio sappiamo che in questi dieci o quindici anni ci sono regioni che comunque hanno accumulato una qualche esperienza
Programmatore capo del commercio e altre no
E quindi abbiamo già in questo un problema non semplice da sbrogliare che nutrisse le regioni prova su strada Dini si sono lo sforzo che sta facendo per anche per incoraggiarlo
E per dare come dirò anche qualche elemento un po'di assicurazione
Noi intanto io sento il bisogno ecco think in quest'occasione non m'è capitato recentemente
Di fare un attimo un punto di valutazione
Ancora distanza ormai appunto diversi mesi dall'avvio della riforma stupisce non cessa di stupire almeno me
Che pure la condivisione che vieta è cresciuta di queste di queste scelte normative e ci sia piena ancora una scarsa comprensione i dati di fondo che hanno motivato questa riforma che la motivazione
E questi incomprensione emerge spesso e volentieri anche gli organi di stampa l'informazione laddove si parla di questo quell'aspetto recentemente di questo bonus diciamo di ammortizzatore perché se del commercio
La comprensione del fatto cioè che questa riforma non è venuto fuori perché è venuto fuori bersaglio cioè la riforma
Questa riforma verrà letta quando si farà un minimo di storie questa vicenda come l'esito di un processo sociale ed economico molto profondo che ha interessato settori commercio questo Paese che ha avuto un diapason un culmine negli anni che vanno dal novantadue al novantasette
Anni nei quali è successo di tutto di tutto
è successo una profondissima trasformazione sia dall'ATO l'offerto sia della domanda
E di fronte a quel norme trasformazione le leggi precedenti alla quattro due sedute obbligazioni è parso un inutile simulato di fronte a dei fenomeni sconvolge
Questo ha motivato la riforma poi naturalmente e si è preso il coraggio le mani si è visto come false Trolese motti
Un processo di ristrutturazione rete distributiva novantuno novantasette duecentocinquanta mila unità fuori
E ancora dobbiamo sentire dire che alla riforma che si valorizza che cose vizia esacordo gas diverse cose d'ordine di formazione autorevoli
Non abbiamo avuto in tantissime parti tali comuni i cassetti pieni Vincenzo Venuto duecentocinquanta mila fuori
Una in sedere
Fortissimo del dei in alcune aree paese in altre no di un processo di ristrutturazione della Rete con una rivoluzione
Nel rapporto fra industria distribuzione
Un recupero di di efficienza del della filiera un irrompe nella grande distribuzione
Un contributo sempre più visibile del settore l'andamento di presso il anche in diminuzione
Una sovranità del consumatore che via via si andava affermando Senato affermando
E e quindi questa legge cerca in sostanza di corrispondere
A una stagione segnata da questo processo che è avvenuto
è una riforma che certe sostanzialmente di dare dei riferimenti
Per una modernizzazione non passiva del comma
Però una modernizzazione non passivo di commercio son sforzo Califfo
Anche questo è certo dove abbiamo immediatezza di scadenza il sette l'avviso avvisò che guardiamo le cose che nel nel process
Io come dirò non
Promuoverò in nessun modo rinvii di questa legge non ho accusa non esiste saremo tempietti faremo eccetera però ecco detto questo ne siamo di fronte a un processo di non breve dura
Attenzione
E voglio dire ribadendo quello che abbiamo sempre detto che se ne sta Lenzi il problema non è che caschi il mondo quando parte la legge il problema è che si muove troppo poco ancora il settore
Il problema è un problema di sclerosi il pro è un problema di attrito
è un problema di vecchie abitudini
Il problema non è che in questi mesi che pure la possibile come si denunciava improvvisamente davanti a casa mia quel negoziante cambierà merceologia mischia serali butterà fuori eccetera eccetera qualche volta abbiamo sentito in dibattiti infuocati sta cosa
Il problema è l'opposto
Che trent'anni di Stasi porto da dei riflessi lenti del settore
Queste polemiche con nomi che sociali lo dico alle organizzazioni lo dico le associazioni è questo il problema non stiamo sulla difensiva che ha un'assurdità sta sulla difensiva
Ci sono stati per esempio in questi mesi lo era possibile fare cose che la riforma già operante
Ci sono stati serto degli adeguamenti le merceologie ma non per rivoluzione merceologiche c'è ci sono state richieste di ampliamento allargamento delle se guardato attorno ma possiamo dire che come tanti che ci sono hanno contestato cogliendo fino in fondo quest'anno straordinario di occasione io dico di no e di questo dobbiamo essere preoccupati che messaggio stiamo dando i commercianti di difendersi
No aspettiamo che arrivi ventiquattro aprile per di nuovo lanciare una minaccia che dice arriveranno tutti apriranno e vedremo come sarà
Questo Paese ha troppi inerzia il cambiamento è questo il problema allora invece di farla pedagogia del cambiamento e dire guarda le occasioni che ha e spesso sentiamo delle de interventi diremmo ora questo è un errore non mi comincia a nessuno di che non è un errore poi uno fa col proprio ruolo ma questo è un errore
Perché anche preservare il piccolo commercio di Montali sono uno di voi ci sta o in montagna lo so cosa vuol dire ma se non si incoraggi come il tanta guardarsi attorno
Se non lo si i Lilli si dice attenzione vi si può essere cambia merceologia c'hai due mesi del turismo se può essere una diversificazione può Fert dati da fare muoviti questo il modo non si può essere altro modo
Allora attenzione non abbiamo paura degli effetti di Folco succederà in aprile non predisponiamo
Con argomenti ma il Ministero ne pronto guarderò tardi erano aumentate del già contributo arrivato non predisponiamo devi difeso intanto perché non impressionano neanche quando sono affermati in modo demagogico
Non c'è un governo con la pelle sottile questo ormai bisogna averlo
Capito
Disposto a discutere a vedere a cambiare ma non ha impressionato
Quindi non predisponiamo elementi ricerchiamo dirà ragionare perché la riforma di aver i suoi frutti che deve darne tanti sta riforma di fronte a cominciare dalle prime scelte che dobbiamo che dobbiamo fare
E attenzione noi adesso vedremo dirò per l'amor di Dio cercheremo di di
Evitare ritardi eccetera però gli altri si attua un processo dopo trent'anni quindi dobbiamo guardano che nel tempo medio questa riforma senza duramente per un passo noviziato abbiamo puntato queste uno Carpi e della riforma
A una liberalizzazione differenziazione pluralità
Giocando la scommessa inevitabile io dico buona ma comunicatore che quale territorio sto Paese
In che senso questa riforma difformità Liliana per quanto sia stata vista in Europa è stata letto con un coraggioso atto liberalizzazione
Nel senso che non accetta standardizzazione che non accetta diciamo criteri con l'accetta che invece siffatti Colo Colo scure che invece c'è attraverso il meccanismo regioni comuni
Trova il modo di adeguare questa diciamo vocazione dei territori l'organizzarsi con la modernizzazione te come Serpico commessi in particolare fa uno scambio questa questa questa legge teniamolo presente questo punto uno scambio per cui noi diamo delle Sas piccolo commercio intendiamoci
In molti casi tessuto all'incarico che conoscete per la riforma
E rispetto la grande distribuzione attualmente non solo la trattiene in quest'anno ma diciamolo pure la sottopone anche a qualche rischio e poi la sostanza di questi problemi ritardi terze dal dirà molto Tolo questo punto e perché voglio dire c'è anche chi che adesso tu mi scappava Lochi su questo non è che no pensare che poi tutti si butterà ebbero per terra sì Strazzera ebbero le vesti per una riforma che voglio intorno ritardo la cosa in sé cioè attivissimo degli interessi tono che sta cosa ed io a tenere in equilibrio che si interessa
E lo scambio dato da è stata in questo diamo l'occasione al piccolo commercio gliela diamo sul serio
Facciamo che quest'anno anno e mezzo eccetera di di Fermo sostanziale
La grande distribuzione ne ricaverà interni di certezza delle decisioni di meccanismi trasparenza qualcuno ha mai avuto il passato quindi si o il no per il futuro con procedure davanti al popolo con conferenze di servizi dove la gente discuterà queste lo scambio
Parliamoci chiaro questo scambio va mantenuto
E se si lealtà il tutto scandito presso all'elemento intrinseco
Alla alla riforma se poi di lari pratico accettazione che no e queste qua e quindi dove aprì sport e fare in modo che
La legislazione abbia su una una sua consequenzialità
Certo c'è dentro anche l'altro c'è dentro in questi se morissi rischi di ritardo il tema i centri storici il tema delle delle ne presiederà aree urbane quindi ruolo la cosa in comune
E abbiamo sedi di questi giorni dobbiamo occuparsi e preoccuparsi attenzione pur ribadendo quel che ho letto secondo me non è che noi avremo il problema improvvisamente del far West
Non è questo
O come riflessione dal lato degli assetti urbani beh questo sarebbe uguale
Beh sarebbe un guaio veramente serio verrebbe meno uno dei connotati dall'ex quindi qui c'è una reciprocità Regione Enti locali cosa volete intanto diciamo una cosa immorale qualche sì a Bassolino io lo condivido fare ho fatto spesa regionale piuttosto lunga
E io credo che in tutti i campi naturalmente poi da dove si parte Setúbal mistici territoriali fondamentali
In
Tanto la Regione a un ruolo interventi in quanto si esprime contro linee di indirizzo di programmazione e pianificazione non c'è nessun'altra ragione perché la Regione depositi e questo
Se non c'se queste se non c'è questi linea preventive e anche con le sufficienti flessibilità
Nel salto un testo tante quindi io immagino certo tensione lo sforzo non è semplice
Che noi chiediamo le Regioni intenzione di fare un salto non piccolo riconosce all'interno lordo regionali trattenuti c'è un salto di lettura univoca del sistema territorio anch'
Che nell'ottica a partire dall'ottica anche della del Dell'esame già un'offerta commerciale dentro le compatibilità urbanistiche non è una cosa
Semplicissima anche strutturalmente per come sono organizzate le regioni
Però credo che siano esercizio fattibile credo anche che debba fare dei caratteri flessibilità molto ampia nei confronti della possibilità dei comuni poi per un'auto espressione molto forti queste queste queste regole
E francamente credo anche che che riusciremo a trovare il modo per garantire che il processo venga
Sia perché sono più che convinto che diverse regioni
Sono in condizione
Di arrivare sia perché io non assolutamente respingo l'idea mi pare scritta da Pietro abile che in virtù della quale il così dati intervento sostitutivo sarebbe uno schiaffo o non so che eroga
Io in tempi non sospetti cioè quando c'è il presidente Regione o da sempre sostenuto sono convintissimo che il concetto
Intervento sui tutti ma è un pilastro interno al concerto e autonomia perché senza questo autonomia significa aspettare l'ultimo e quindi distruggere l'autonomia non ci sono rifugio semmai è come si fa sito
E che non non ne nessuno è nostra intenzione di previste veto brande indolo come una Codice faccio io perché non fai tu no ragioniamo assieme alle Regioni ed enti locali e colgo subito la proposta di tenere in via permanente diciamo questo questo raccordo meccanismi devono essere concordati con i suoi meccanismi la legge prevede che ci siano qui devono esserci ad le forme tracce quale possiamo benissimo concordare vada secche noi useremo per tutto quello che un l'abile l'esperienza comunque che le Regioni produrranno perché ci posso tante casistiche no solo vuole dare i particolari ma ci può essere la regione che è arrivata lì li ha fatto tutto lì manca la la pubblicazione in Gazzetta uffici a a Lecce quella che è arrivata a tutti però c'è quella che non ha mosso né alcuna paglia ma però l'esperienza delle altre può indicare quale può essere un criterio eccetera eccetera eccetera quindi perché siamo disarmati di fronte questa cosa dovremmo vedere assieme come fare ma io credo che i
Il processo andrà sicuramente
Garantito e quindi io raccolgo come esito anche di questo proposte dovuta questo convegno appunto l'idea di cominciare subito a lavoro pare assieme per vedere
Diciamo quali strumentazione qualora fosse necessario usare anche per i meccanismi meccanismi sostituti io credo anche che vada riconvocato conclude
Che vada non sottaciuto un appello che è venuto da diversi interventi a dire attenzione noi non possiamo
Con argomenti ultronea diciamo the privare la riforma di una sua
Cariche innovativo
Io voglio essere chiaro in questo momento ad esempio ci sono delle decisioni stanno venendo da parte come Regione sto speciale
Io mi sento tenuto come governo a guardare con grande attenzione i dati giuridici della questione diciamo dei poteri
Perché io devo trovare usare tutti gli spazi che ho per difendere il senso forza innovativa riforma
Questo è un atteggiamento che da parte del governo inevitabile inevitabile quindi siccome ci sono poi dieci mila modi attraverso i quali
Arrivare ad eventuali depotenziamento i noi cercheremo di starci molto attenti ecco peraltro io seguite corre ora esaltante dell'Antitrust voglio ricordare che abbiamo quelle formali impegni Antitrust a seguire con attenzione le vicende
Perez o l'ultima cosa volevo dire a proposito cessare accompagnamento con interventi promozionali questo settore
Anche se sempre con la franchezza che sempre stato i nostri rapporti ci sarà anche qualche sia bene i soprani sia meglio prendiamo per esempio questo caso
Diciamo del bonus accompagnamento e chiama portavano vai tutto mi chiama torto ma se Ordine sono almeno tre misure sul commercio dove con tutte quante chiamate automazione son diverse avrà decidere quale almeno battezza
Comunque
Ora quella norma
Che chi c'era ricorderà io non è che fossi
Che entusiasta già questa norma Como questa norma
Non è e non può essere in nessun modo intesa come il risarcimento per gli effetti della legge di liberazione del commercio perché se fossi intesa così io propongo la società di sospenderlo questa norma
Questa norma può essere intesa come un intervento svolto ad attenuare l'impatto sociale dei fenomeni che sono dentro commercio
Consentire per la prima volta qualche non è mai avvenuto in questi sette anni di duecentocinquanta mila fuori cioè che ci fosse uno strumento per andare incontro a esigenze anche momentanea di riconversione professione
A di riadeguamento la propria condizione familiare e di vita quindi uno strumento selettivo
Quindi uno strumento che ha questo tipo di di di caratteristiche io dico o Pisco poi non tutte le correzioni sostenessero senso risalivano a finire in aver più ciò io
Minimo per le osservazioni sono tutte le associazioni noi le recepire
Sono tutte osservazioni puntuali
E non recepire adesso credo quasi tutti insomma ecco
E quindi ecco non sedere dire una campagna sul la questione dell'elemosina
Noi io mi fermo
E chiedo una formale opinione sir Parlamento sito situazione che hanno chiesto questo tipo
Credo anch'
Sì che se noi avessimo risorse in più noi dovremmo metterle su altri strumenti in questo momento sta funzionando io ricordo che sta funzionando i questo momento un sostegno di questi me
Solo ricordo io però ricordo che sono mi spiace ma non ricordo nessuno casa bevuto duecentocinquanta miliardi altrettanti liberano i primi esami posso in automatico dove c'è dentro anche questa famosa informatizzazione non se ne trova posso vita rimette in piedi per la sicurezza e così via io dico che se avessimo dei soldi dovremo mettere lì perché ci prova e per chi Combat sì sia moderna ristruttura e così via dicendo e comunque ricorre ai questi interventi sono così come ricorderete per la prima volta quest'anno partirà
Il bando turismo la quattrocentottantotto che ha qualcosa a che fare col nostro tema e saranno otto da settecento miliardi coi meccanismi potenti la quattrocentottantotto di non noccioline
E che interessa la grande area del Paese
Ulteriori interventi come suo dell'ottantotto coralmente corso il ventotto per riapre apri al alle far partire la macchina non basta decidere in Parlamento che sono largamente
Come è stato per il turismo partirà
L'ordine aprì la questione i consorzi fidi sei sostanza noi tutta la batteria da strumentazioni sostegno la terremo attiva farà partire a riconoscere l'inadempiente
E si può sempre Vieri sole più soldi e certo se io dico che in questi ultimi due anni il trend degli impegno e come agì con l'anno scorso e quest'anno sarà l'
Una volta e mezzo quello che è stato il passato uno può dire col tre volte c'erano tre volte però io credo che questo settore che deve cominciare a bere risorse vere per l'innovazione con strumenti che funzionino come in altri campi ci sono
Formenti che funzioni secondo me siamo vicino a trovarne alcuni questi strumenti poi carni sono garantire la stabilità di questi strumenti e tenerli
Il più possibile diciamo ma in un rapporto fra le La sette il cavallo e lavori si mette
Rese
Io vi dico la questi intervento sulla via sulla ristrutturazione epico esercizi pare in questi mesi abbiamo trovato un certo equilibrio perché sostanzialmente vengono bevute risorse abbiamo messo
Se avessimo della
Ne vale la sede vedremo come fare ecco io credo di Avenue a ragionare così come si ragiona con imprenditore alla fine quindi
Credo che possiamo avere diciamo certo elementi di di stimolo eccetera ma insomma l'idea che la riforma vada siamo stati fermi in questi mesi abbiamo riunito anche tavoli diversi incontri con la situazione abbiamo ancora delle scadenze decisioni importanti le prenderemo tutte comprese quelle sotto costo per ricordare Tore poi comunque noi abbiamo due mesi di ritardo si sa perché perché abbiamo cercato in tutti i modi ritrovare uno un un quadro diciamo di dialogo fra i grandi Soggetti ecco non necessariamente l'intesa eccetera tante deposizione attualmente sono diverso e noi siamo prossimi a decisioni e prenderemo la decisione del intesa ai consumatori francamente in ultima analisi dal punto di vista il consumatore cercando di cogliere elemento sotto costo sia il rischio di patologia che può deviare ucciderla concorrenza sia
Naturalmente anche però quell'elemento che non può essere diciamo sospinto contro esattamente burocratiche da impedire una salutarvi Omar dialettica concorrenziale danno andando e consumatori questo ci ha anche aiutato riflessione che con una volta venuta
Dall'Antitrust quindi rafforzeremo questi tavoli ecco non è che non le abbiamo rafforzeremo questi tavoli cogliamo con grande soddisfazione veramente il fatto che i Comuni siano ingaggiati in questa iniziativa che avevo trovato con le regioni in modo il ragiona Arezzi vedremo assieme ci vedremo poi assieme e le associazioni la rete che troveremo le soluzioni migliori per dare un buon governo questo passaggio
Mai terminato io semplicemente nel ringraziare anche il presidente lanci partono da Antonio che ci ha dato un contributo devo soprattutto ringraziare a nome di tutti gli assessori qui presente il collega Gaspare collega gambe gli altri il mini troppo per la chiarezza la franchezza e l'impegno a creare un tavolo permanente come aveva chiesto bianco
Io credo che e molto importante che questo tavolo coinvolga i Comuni e le Regioni per la piena attuazione della ormai abbiamo saputo che ci sono risorse vere per l'innovazione che vogliamo investire vorrei ricordare a tutti noi che a questo convegno presenti vuol oltre cinquanta Comuni e nove Regioni e quindi sicuramente è stato un momento utile di scambio di informazione io ringrazio in particolare l'assessore be Mar
Del coordinamento delle Regioni perché è parte di questo ragionamento i ritardi si superano se lavoriamo assieme ringrazio il dottor Pera dell'Antitrust e credo che quell'urbanistica delle opportunità che ne abbiamo detto essere il centro nel nostro ragionamento ma nelle in tento che il ministro ha detto che la qualità non è blocco mai sviluppo grazie a tutti e faremo gli atti