"Il Piemonte e l'Europa dell'Euro" convegno organizzato presso il Centro Congressi dell'Unione Industriali

Autorizza signore e signori cari colleghi
Rivolgo a tutti un saluto cordiale ringrazio vivamente le personalità ed i colleghi Cavaliere il lavoro che animeranno con le loro relazioni questo convegno esprimo prima di tutto riconoscenza professor Deaglio il quale ha coordinato la preparazione dell'incontro ed esporrà l'introduzione e dal direttore della Stampa Marcello Sorgi che oggi pomeriggio
Modererà una tavola rotonda per a chiusura del nostro convegno il tema che affronteremo il Piemonte l'Europa dell'euro
è di particolare attualità ed importanza soprattutto per una regione come la nostra che ha profonde radici europee
L'argomento si riallaccia quello discusso il nostro convegno di tre anni fa meglio il tre anni e mezzo fa maggio mille novecentonovantacinque
Ed ha rappresenta l'ideale continuazione
Mi sembra quindi opportuno in questo intervento di apertura a tracciare una mappa di Astra rapida sintesi dei cambiamenti intervenuti nel triennio
Lo scenario sia modificato profondamente la moneta unica sta diventando una realtà ed i processi di globalizzazione
Hanno subito una forte accelerazione mentre sono entrati in crisi alcuni tra le aree forti del mondo ed altre che sembravano avviate su una strada di inarrestabile sviluppo
La disoccupazione questo grande male è sempre grave soprattutto in Europa
La situazione è diventata più problematiche ed articolata
Presenta forti elementi di incertezza e di rischio
Nel mille novecentonovantacinque l'economia mondiale si stava riprendendo dopo la recessione in Europa del novantadue novantatré
L'economia europea cresce ad un ritmo del tre per cento hanno negli Stati Uniti la ripresa la più lenta il Giappone mostrava i primi segni di difficoltà
Per contro i paesi emergenti a ridosso del Sud-Est asiatico fazione registrare tassi di crescita vicino al dieci per cento
Il nostro Paese presentava tassi di sviluppo più elevati di oggi
Grazie agli investimenti e dall'esportazione favorita dal sensibile depresso amento dei vari nonostante i progressi il rapporto fra fra bisogni e PIL era ancora pari al sette per cento
A quell'epoca non erano molti e qui bisogna che lo diciamo
Subito quelli che ritenevano possibile che il nostro Paese potesse a rispettare i parametri di Maastricht
Oggi l'economia mondiale è in fase di rallentamento tra i maggiori Paesi industrializzati solo pochi mostro un tasso di sviluppo soddisfacente
Il Giappone Sud-Est asiatico la Russia e il Brasile sono diventato in tempi brevissimi i punti più pericolosi di stabilità
L'Europa sta dando prova di una solidità economica complessiva
Che dovrebbe confortare circa le prospettive di crescita di più lungo periodo
L'euro ancora prima dell'atto di nascita formale ha prodotto il vantaggio di offrire uno scudo efficace all'economia continentale
Ma il vero problema europeo e l'alto livello di disoccupazione
I diciassette milioni di disoccupati rappresento l'immenso spreco di risorse ma soprattutto una situazione avvilente perché chiede che non trova lavoro
è una realtà messo bene in evidenza dal recente manifesto contro la disoccupazione nel dell'Unione Europea
Elaborato da insigni economisti di vari Paesi
Questo è il problema più serio ed urgente che l'Europa deve affrontare rispetto a tre anni fa l'Italia prendo un quadro fatto di luci e di ombre
Da un lato la spesa pubblica è stato posto sotto controllo l'inflazione appare sostanzialmente debellata i tassi di interesse sono in fase calante
Dall'altro lato l'ingresso nell'Euro ha comportato costi forse inevitabile
Aumento della pressione fiscale insufficiente attenzione alle esigenze dello sviluppo
Oggi ci sono le premesse per politiche più coraggiose ed espansive
Ne è una breve prova l'ampio dibattito in corso sull'importazione di nuovo politico-economica a sostegno degli investimenti e dell'occupazione ma veniamo al Piemonte
La nostra regione Torino manifesto l'in questi anni un certo dinamismo che ha costretto molti osservatore rivedere l'ipotesi affrettate sul preteso immobili Vito immobilismo del Nordovest contrapposto al vitalismo del Nord Est
La crescita produttiva è stato in questi anni superiore alla media nazionale in particolare lo scorso anno
Nel novantacinque era stato determinato il boom degli investimenti e dell'export che ha premiato Unindustria tradizionalmente molto aperto verso i mercati esteri nel novantasette sono stati importanti ma non decisivi gli incentivi alla rottamazione delle autovetture
Il sistema produttivo si mantiene ancora solido ancora solido
Contrariamente a quanto sostengono alcuni critici che lo accusano di essere obsoleto e matura ma deve essere rivitalizzato e con sollecitudine
Siamo ancora all'avanguardia sul piano dell'innovazione
Da noi si concentra un terzo della spesa per ricerche effettuate in Italia anche se proprio in questo campo si devono fare ulteriori sforzi per colmare il gap con gli altri Paesi
Oggi anche il Piemonte Vivona fare difficoltà congiunturale e risente delle incertezze dell'economia internazionale
Cioè in parte ha rallentato i processi di globalizzazione ma non li ha certamente bloccato
La nostra industria continua crede nell'importanza di questi processi nell'ambito del quale già dimostrato particolare vitalità egli ha conseguito risultati significativi
Nonostante alcuni innegabili miglioramenti il mondo dell'economia più Montesi e torinesi in particolare presto quello della disoccupazione
Il nodo dell'economia resto quello della disoccupazione
La percentuale di coloro che cercano lavoro continua a mantenersi sopra il nove vicino al dieci per cento
In provincia di Torino ha vicino all'undici per cento e colpisce specialmente i giovani e le donne
In questi ultimi tempi sono state avviate alcune iniziative per cercare di aggredire questo problema in modo più deciso più incisivo qualcosa si è già ottenuto ma bisogna fare molto di più preghiera di così occupazione prima di essere problema economico e soprattutto un male sociale direi un danno morale
Di questo devono farsi carico a tutti tutte indistintamente ovviamente imprenditori compresi
Nel convegno di tre anni fa vi era stata una sostanziale concordanza soli rituali i punti di forza e le criticità dell'economia locale
Erano state avanzate anche una serie di proposte per dare slancio al Piemonte togliendolo dall'isolamento che lo caratterizzava
Si era insistito in special modo sulla necessità di potenziare le infrastrutture
Di Rezzato in tempi brevi l'alta velocità di innalzare il livello di formazione delle giovani generazione di migliorare la capacità di attivare l'attrarre risorse per nuovi investimenti
Il Comedy ogni serve anche a fare il punto su quanto è stato realizzato e su quello che resta da fare
Non si tratta di muovere le solite critiche di mascherarsi sul pessimismo come è diventato un po'lo sport nazionale e soprattutto locale
è inutile parlare di rimpianti del tempo perduto se non abbiamo questioni propositive per l'avvenire
Occorre essere costruttivi pensare in positivo assumere l'iniziativa senza attendere l'intervento di altri
Sono qualità che il Cavaliere lavoro hanno dimostrato e dimostrano nella loro attività quotidiana e che mettono al servizio della comunità ma sono altrettanto capaci di esprime qualche cosa di più
Tutti i piemontesi che vivono in questa nostra are in un momento non particolarmente
Facile
Io professor Deaglio
Ci ha illustrato stamani
Quello che è un po'un manifesta se mi permettete lui non vuole che glielo dica
Ma un manifesto di esame della situazione ma soprattutto di indicazioni quello che noi possiamo fare questa nostra terre per l'economia che ovviamente ha dei riflessi anche su altre parti del Paese
Io do la parola Mario Deaglio ha chiesti è accinto a coordinare mai indirizzare questo convegno in una maniera veramente esemplare
Io in realtà mi trovo questa mattina a questo tavolo con due differenti Cappelli
Da un lato devo fare il moderatore della mattinata dall'altra parte devo anche fare la relazione introduttiva quindi devo cominciare modellando me stesso
E da modellando mestamente fermate nane stesso mi do la parola mi trasferisco al podio dei relatori e farò una relazione strutturata poi mi toglierò la parola da sono arrivato qui ed erano la parola agli altri intervenuti della mattinata i sovrintendenti
A questo convegno rappresenta un progetto piuttosto insolito è abbastanza audaci
Si tratta infatti di un convegno fotocopia
Rispetto al convegno di tre anni fa il Piemonte l'Europa cioè la stessa problematica
La stessa struttura
E nei limiti del possibile gli stessi oratori o persone che ricoprono le stesse carni
Forse più che una fotocopia si è inteso a fare una fotografia prese a tre anni di distanza
Tre anni in cui è cambiato quasi tutto nel novantacinque del tutto incerto anzi quasi certo che non si sarebbe andati nell'euro
Gli assetti italiani e gli assetti europei erano diversi non c'era stata la crisi asiatica la globalizzazione sapeva a malapena cos'era internet è una parola quasi strana
Ve ne sono successe tante cose in questi tre anni quindi la fotografia presa forse sul punto di vista deve permettere di rilevare i mutamenti che si sono verificati
Non soltanto nella situazione oggettiva ma anche soprattutto nei nei piani nelle speranze e nelle prospettive di questa Regione
Insomma sentire il polso della regione all'alba di un nuovo millennio offrono secondo millennio un nuovo assetto politico perché sostanzialmente
L'Unione Europea col Trattato di Maastricht realizza un nuovo assetto politico è sicuramente un nuovo assetto ecco
Ora per affrontare un argomento così complesso consentitemi di andare molto più indietro in un tempo in cui le fotocopie non esistevano ancora c'erano forse le prime fotografie spia di consentitemi di andare a cento e cinquantadue anni fa mille ottocento quarantasei
In quell'anno in Gran Bretagna vengono abolite le Connors cioè le leggi che proteggono l'agricoltura allora certo ora molto più importante dell'attuale e danno il via al libero commercio
Il governo liberale dis Robert Peel passa sopra agli interessi agricoli come polemiche furibonde battaglie parlamentari eccetera e da il via al primo grande processo di globalizzazione dei tempi moderni
L'economia globale non l'abbiamo inventata noi c'è stato un altro grande processo di globalizzazione che poi è fallito
Riflettiamo bene perché fallito ci arriveremo ma una cosa fantastica e norme civili viaggiare sulle linee ferroviarie viaggiare sull'industria tessile industria meccanica si prepara nel mille ottocentoquarantasei a
Diciamo così a espandersi in tutta Europa e in tutto il mondo
Bene
In quello stesso anno
Il conte Camillo Benso di Cavour che era a contatto con piglio ci sono le corrispondenze con i liberali inglesi eccetera
Respirava quest'aria dei Grandi Progetti aveva cominciato a modernizzare l'agricoltura piemontese eccetera aveva parentele ginevrina e quindi sentiva anche tutta una serie di altre culture
Ebbe a scrivere un breve saggio
In cui spedisce
Torino poteva diventare città europea c'è questa strana idea città europea non a quel tempo in cui l'Europa è un dato di fatto oppure non se ne parla
Punto di incontro tra il nord sud
E poi c'è questa cosa sorprendente per cui si dice che Cavour ebbe un una un accesso di profetici mo'ma secondo me invece era molto concreto
Parla esplicitamente della prossima costruzione di un aperte virgolette ammirevole triangolo di via efferate
I cui vertici sarebbero stati collocati a Torino Milano e genera chiuse le virgolette mille ottocento quarantasei
In Italia c'erano sostanzialmente due linee ferroviarie una fatta dal regno dalle di Napoli tra Napoli e portici di otto chilometri l'alta tra Milano e Monza di poco più
Quindi la globalizzazione nasce questi contatti internazionali con un'idea molto precisa di quello che si versa ho citato questo episodio poco conosciuto perché volesse ritrovarlo figura nella raccolta di scritti economici di Cavour ripubblicata nel mille novecento sessantadue per dimostrare un accordo che il Piemonte di centocinquanta anni fa partecipò attivamente dall'inizio al processo di globalizzazione si sedette al tavolo dico dove venivano disegnati i futuri dell'Europa e del mondo
Del resto una io faccio l'economista quindi tendo a dare un importanza forse eccessiva ai fatti economici ma una lettura
Risorgimento italiano non può non prendo in considerazione che Cavour sostenuto da finanziamenti inglesi e francesi liberalizzare l'economia
Il Piemonte di Cavour realizzò il traforo del Frejus e la ferrovia Torino Genova e che tutto il processo di unificazione italiana sì inquadra in un grande
Più grande progetto economico politico mediante a creare una direttrice di traffici internazionale
Che passando dal canale di Suez che fu aperto nel mille ottocentosessantanove metteva in comunicazione i mercati asiatici con il Mediterraneo il porto di Genova attraverso i valichi alpini le zone europee di grande industrializzazione
Tra l'altro senza passare dalla Francia cioè un po'un'alternativa a una dipendenza troppo stretta da una sola linea di comunicazione
Secondo punto importante non solo il Piemonte partecipo ma il Piemonte tasse grande beneficio da queste aperture
è appena il caso di ricordare che una grande piazza di Torino piazza Statuto
Fu costruita da una società inglese che ha una sussidiaria della stessa società che faceva Canale di Suez
è appena il caso di ricordare che l'industria tessile piemontesi e soprattutto l'industria cotogne era
Fu costruita fu impiantate praticamente ex novo da capitali imprenditori del Svizzera tedesca
E che qualche un decennio più tardi abbiamo questo grosso in flusso di capitali tecnologia esperienze mai manageriali francesi
Non credo di dover ricordare all'ingegner Pininfarina che è stato presidente dell'Unione industriale che l'Unione industriale fu fondata a Torino primo neanche sanitari nel mille novecento e cinque tra i fondatori c'era anche un industriale francese quando fa un cappone
Ho citato a questi fatti lontani proprio perché Piemonte era inserita globalizzazione
Forse meglio di oggi
Ha tratto beneficio dalla globalizzazione
Ma come ho detto prima e come è ben noto quella esperienza globalizzazione Fini e finì male finì con la prima guerra mondiale
Dopo si realizzano il protezionismo gli steccati ci furono periodi alterni che non è qui il caso di ricordare ma che tutti conoscono
E che comunque hanno dato cinquant'anni o quasi settanta un mondo diviso un mondo in cui capitale lavoro non fu vivano più liberamente
Ma anche in quell'occasione il Piemonte Torino è vero una loro funzione si realizzò una sorta di simbiosi tra la politica industriale dei governi italiani non importa di quale regime eccetera
E le esigenze dell'economia dell'industria piemontese
Attenzione non viste in funzione protezionistica quanto proprio di politica industriale questo era il cuore industriale del Paese e quindi era naturale che nel fare i piani del paese si tenesse conto di questo
Tanto per esemplificare la politica dei trasporti italiani si basa sulle autostrade qui c'è un'industria dell'auto avrebbe potuto prendere ma non sarebbe stato al ha fatto logico che prendesse altre direzioni
Quindi c'è questa simbiosi con il Piemonte si sviluppa e vive bene
Venti anche questa seconda fase e terminata alla vigilia dell'ingresso nell'euro il Piemonte non può più contare
Ne su una poltrona di primo piano nel processo di globalizzazione ma neppure su un forte appoggio del governo centrale
Perché il governo centrale perde le capacità intervenire direttamente nell'economia basta scorrere i fatti degli ultimi mesi i casi di Malpensa due mila tanto per fare un esempio per vedere come la volontà politica di intervenire nell'economia i provvedimenti di politica industriale non sono più presi largamente a Roma ma sono suddivisi ormai tra Roma e Bruxelles e si devono collocare in un contesto europeo quindi questo tipo di simbiosi che in qualche modo naturalmente faceva del Piemonte un'area forte deve essere rivisitato e occorre che proprio in un contesto di Cavaliere del lavoro queste cose vengano meritate per capire quello che si può fare
In questo momento ed è bene qui dieci le cose molto francamente
Troppe volte nei dibattiti sul Piemonte si fa della diciamo della retorica patriottica
Si dicono delle buone parole invece di dire le parole che
E chiaro visto dagli occhi di un economista senza nessuna paura che senza farsi potrò pudori che la realtà piemontesi di adesso mette in luce negli evidenti fattori di declino
L'arresto di questo si parla non vanno drammatizzate
Vanno affrontati con la dovuta serenità
In questa visione storica a me pare che il declino piemontese possa essere trattato al mille novecentosettantatré cioè all'inizio della crisi petrolifera e sembra aver tra le diverse componenti
La prima è un declino strutturale che avviene in tutto il mondo per l'industria meccanica
Col mille centosettantatré quest'industria soprattutto nella sua parte industria l'alto perde le caratteristiche di avanguardia di settore trainante dell'economia
Perché perché costa di più il petrolio e quindi diventa più difficile insomma una volta ci andava antico una motorizzazione sempre più estesa a costi sempre più bassi d'allora in qualche modo si inverte questo tipo di questo tipo di discorso e altri settori invece diventano più o Greganti molto lentamente all'inizio ma con un tasso accelerato nel corso del nel corso degli anni Ottanta diventano più eleganti creano maggiori occasioni di occupazione tutte le aree meccaniche automobilistiche del mondo hanno dei problemi di struttura di crisi
Ci può forse dire che l'area piemontese sopporta queste cose meglio di molte altre proprio per la sua grossa coesione sociale che riesce in vario modo ad ammortizzare le spinte per molti anni
Ricordiamo che anche non so in definitiva al di là delle retoriche gli accordi concreti tra in paese il sindacato ammortizzare le crisi che ci sono
La seconda caratteristica esaminata in tempi storici col senno di poi è un certo declino imprenditoriale
Che si è manifestato soprattutto nella difficoltà a sviluppare a sostenere nuove iniziative in questa regione
Non andiamo a vedere le statistiche delle camere di commercio eccetto le imprese piccoli si formano sempre le partite IVA ma ci sono anche da noi
Ma è difficile osserva ce ne sono ma sono relativamente pochi casi di imprese che nascono e riescono a svilupparsi in questo periodo sono tutte sviluppate prima in qualche modo
In questo periodo e ad assumere un importanza che vada al di là dell'ambito locale
Imprenditori giovani sono quasi tutti figli di imprenditori Limp quello che si mette in proprio lo Steve Jobs e Bill Gates no vive qui
Per motivi vari che può sui quali potremmo interrogarsi Calderaro dovrebbero interrogarsi ma c'è qualche difficoltà di questo c'è forse una soluzione o una una risposta a questa domanda sta nel fatto che l'organizzazione imprenditoriale piemontese ha necessitato per molto tempo più di dirigenti che di imprenditori cioè dell'inserimento ordinato io energie creative in strutture già esistenti piuttosto che non strutture ho potuto come ricorda il professor Gallino in un suo famoso saggio esistono in Italia tre scuole di management Filosofia diverso e due sono piemontesi sono quella Olivetti e quella Firth
La terza essendo quella dell'ENI
E tutti vanno a riprodursi quindi c'è questo corso modello industriale i giovani bravi tendono ad andare in questo modello piuttosto che a correre delle avventure entro
Il terzo elemento di declino piemontese quello che io definirei un declino politico istituzionale nel senso che diventa sempre più difficile in questa Regione portare a termine i processi di decisione
Anche questo è un fatto caratteristico che tende ad avvenire nelle aree che hanno difficoltà economiche quindi le torte si riducono quando le torte si riducono le rappresentanze gli interessi sono molto più attente alla loro festa
Quindi non accettano ulteriori riduzioni della loro fetta perché c'è la riduzione della torta complessi
Di fatto noi vediamo comma direi io una crescita accelerata un insieme di paralisi decisionali che sono importanti e sulle quali è bene riflettere
Facciamo due esempi molto semplice concreti a poche centinaia di metri di qui
A inizio una delle più grandi arterie Vitorino
Che porta a Mirafiori portare in direzione sud-ovest che corso unione sovietica unione sovietica sì
L'Unione Sovietica non esiste più dei dieci anni
Credo che questo sia rimasto l'unico luogo toponomastica o d'Europa compresa la Russia chiaramente
Dove abbiamo un ricordo dell'Unione Sovietica
Mi risulta che esiste una commissione toponomastica per il Comune che ha all'ordine del giorno tra le altre cose la il Ri il nuovo nome di corso Unione Sovietica sono tre anni e non si decide
Ora voi capite che una Regione è una città che non riescono a cambiare il nome a una strada hanno molta difficoltà a fare una metropolitana hanno molte difficoltà a fare l'alta velocità
Hanno persino difficoltà a fare un sottopasso a fare dei parcheggi cioè quello che noi vediamo è proprio una serie di veti incrociati che tendono a bloccare ogni decisione
Le tappe di queste tendenze di declino come dico non vanno in alcun modo drammatizzate si ritrovano altre volte in altre parti vanno semplicemente superato le tappe di queste tendenze sono inizialmente molto lente ma tendono ora a accelerare
Se guardiamo solo agli avvenimenti dell'ultimo anno
Vediamo un certo abbandono chiusure di uffici da parte di grandi società straniere
Vediamo riduzioni relative e anche assolute nei trasporti sementi trasporti e
Abbiamo sostanzialmente perduto i collegamenti con Londra
Ma provate a programmare le vostre vacanze Conte quelle vacanze organizzate coi voli charter
Quasi sempre dovete partire da Milano ha più voli charter Bergamo che Torino e credo che come voli con Roma con Bergamo e con Venezia siamo lì allo stesso livello
Abbiamo anche chiusure di uffici pubblici la Regione militare Nord Ovest si sta chiudendo e questa è l'attenuazione di una presenza tradizionale caratteristica trovino
Persino nel terziario religioso in questi anni abbiamo visto alcune congregazioni ridurre la loro presenza a Torino sostanza c'è una visione di un declino da affrontare
Così come alcuni indicatori demografici lasciamo perdere qui quelli del la riduzione della popolazione del capoluogo secondo me sono più importanti altri due
Il tasso di mortalità infantile che in genere è un indice di benessere eh salito nel corso degli ultimi dieci quindici anni ed è ormai prossimo alla media nazionale mentre invece una volta molto più basso
Al tempo stesso il tasso di scolarità dei torinesi è sceso e si colloca comunque molto vicino alla media nazionale questi erano uno più alto uno più basso della media adesso invece si va verso
Come mai è venuto tutto questo guardando sempre dall'atto del così della struttura e dei tempi lunghi appare chiaro che il Piemonte assaltato una fase di terziario
Esempio pur essendo stato all'avanguardia nella creazione delle televisioni private la prima televisione private Telebiella vede in Piemonte le televisioni con tutto l'indotto che si portano dietro con indotto culturale tecnico molto notevole si sviluppano altrove praticamente in Italia soltanto a Milano Roma
Poi il terziario io diciamo legato alla finanza d'impresa anche qui sito Rino mantiene delle presenze però l'Expert isteriche moderne tendono a collocarsi a Milano Milano questo grosso potere di attrazione per cui i servizi finanziari integrati tendono a trovarsi lì
Così come anche tutte le problematiche d'impresa il marketing eccetera
E poi abbiamo un'industria che è un'industria tipica torinese l'industria della moda che con più o meno con gli anni settanta trasloca amica
Per finire questo quadro di di di punti negativi torno a dire da non drammatizzare vi è a mio avviso una certa quello che io chiamo una disarticolazione dell'economia Tremonti
Siccome il Piemonte ha costituito centinaia d'anni un'unità politica integrata anche avuto una economia che era integrata con le sue strutture di credito il San Paolo nasce nel mille quattrocento
Cinque somali che si perde nella notte dei tempi nasce praticamente con lo Stato sabaudo e tutta una serie di flussi commerciali di di scambi interni e Anna incentrati in un'unità organi
Ora io vedo delle attenuazioni in questo non soltanto la provincia di Novara è sostanzialmente un'appendice a Lombardia tanto che il pendolo pendolarismo con Mila no da Novara è una cosa assolutamente normale
Ma Nottola tendenza del cuneese ad andare ad aggregarsi in qualche modo con la Francia cioè sempre più ci sono contratti di questo tipo
Poi abbiamo delle isole piemontesi di dinamismo
I biellesi fa la sua politica industriale punta ad avere una sua presenza economia mondiale ma se ha bisogno di servizi avanzati sempre meno viene a Torino sempre più gravita su Milano
Stessa cosa si può dire per Alba la stessa cosa si può dire per valenza porto c'è tutta una fascia di terziario che qui non si sviluppa
Allora di fronte a tutto questo l'esperienza dell'Europa dell'Euro come si può configurare
Da un lato può essere un momento di dissoluzione dell'esperimento Piemonte un esperimento politico che ha preso il via con Emanuele Filiberto e poi si è trasformato ma in fondo nell'élite politica piemontese che ha fatto l'Italia quindi a mancare mantenuto una sua forte identità fino appunto alla crisi per
Oppure potrebbe essere un momento di rinascita
Ma la rinascita se ci sarà richiede
La invenzione di una funzione strategica
Come quella adombrata da Cavour nella sua lettera Cavour dice facciamo un ponte tra Nord e Sud Europa facciamo dobbiamo essere un nodo di un grande sistema ferroviario in un progetto generale con visioni a pensare
In questi termini strategici
Come si fa
è più facile dire come non si fa almeno così delimitiamo tale non basta avere buone idee
Sono moltissimo in questi anni è anche un segno un po'prima per un pochino la caratteristica culturale di questi tempi sono moltissimi in questi anni i progetti per Torino i progetti per il Piemonte addietro si è fatto un volume di progetti sono un po'i libri dei sogni ci mettiamo a tavolino siamo molto intelligenti
Facciamo dei disegniamo facciamo dei calcoli vien fuori un progetto tanto non si realizza mai qualcuno ce lo Commissione allo quadri sì interessante lo passa una commissione che come quella toponomastica la Tinelli per molti anni
Sono necessari consensi politico sociali
Cioè o noi riusciamo a coinvolgere in questi discorsi fasce importanti ecco perché sono importanti i Cavalieri del lavoro no o su qualche idea di funzione di Torino e del Piemonte nell'Europa dell'euro
Coinvolge tutti oppure non è facile andare
Qualcuno dovrà fare delle concessioni
Il Piemonte di Cavour distrusse un'intera struttura di potere con le leggi religiose le riforme fiscali
Proprio cambio radicalmente
Mandò a casa i vecchi nobili chiuso i conventi e fece cose del genere
Insomma per citare il noto proverbio inglese io canto mai che non va cui dato trekking ex cioè non potete fare la frittata senza rompere uno invece qui noi facciamo tutti i progetti come ce le uova non si dovessero mai rompe
Ancora non ci vuole la tentazione pericolosissima la tentazione del demiurgo che invece fortissima nella cultura di Torino almeno cioè l'idea che viene una brava persona possibilmente un tecnico che sa tutto che il saggio
Lo mettete a fare il sindaco il presidente della Regione qualche cosa del genere
E non risolverà tutto
Parimente sposterà i cestini da spazzatura tra le strade più pulite cioè non toccherà niente della sostanza ma in qualche modo riuscirà miracolosamente apprende queste strutture senza cambiarla perché il cambiamento è scomodo per tutti a portarla
Non ci vuole la tentazione della richiesta questo sta diventando un'altra caratteristica culturale dei torinesi
Chiedere qualcosa a Roma questa Roma che tra l'altro può dare sempre meno
L'Alitalia cambia i colli protestiamo
Ci sono meno collegamenti ci sono meno fondi protestiamo esprimiamo lo sdegno viene qui presidente del Consiglio di facciamo presente le cose
Non è così
Ci dovrebbe fare da nuovi questa città a risorse finanziarie dottor Cutillo potrà senz'altro conferma è una città ricca è una città nonostante ad un basso tasso ecco di scolarità con estrema cultura con estreme capacità tecnologica più semplicemente che si decida a fare invece che a Chieti
Quindi non aspettate da me in questa relazione introduttiva magari ne avevano fuori dopo delle ricette dettagliate ma alcune indicazioni di marcia si possono senz'altro che
Intanto dall'introduzione dell'euro
Secondo me vantaggi immediati tangibili al Piemonte non ne deriveranno questo mettiamocelo bene in testa
Già cavaliere Valetto accennato prima così al fatto che introduzione da moneta europea avviene in un contesto molto diverso da quello che ci ha pensato all'origine i vantaggi in fondo ci sono già stati e sono l'Atto unico europeo la libera circolazione dei capitali fascino realizzati tutti negli anni Novanta le premesse ci sono levo porterà parecchie inconvenienti nel temporanei e qualche piccola riduzione di costi ma insomma
Poter anche forse la riduzione dei fondi strutturali la comunità europea altre cose egregie
Però c'è un'occasione è un'occasione che si può cogliere con due di azioni in marcia molto diverso la prima consiste nella invenzione e nell'allargamento dell'esperienza industriale torinese che è fortissima e di grande eccellenza in campi che siano dei SerT prossimi in genere vedete anche guardando all'esperienza di altre aree che hanno subito questo non è che uno che fino al giorno prima ha fatto bulloni viti eccetera si mette a fare opere d'arte
Cambia completamente in genere
Cambia ma si sposta lateralmente su un settore del prossimo a quello precedente in base al quale riesce a sfruttare una parte le sue conoscenze di prima
Questo tipo di allargamento porta processo già iniziato si tratta di vedere quanto forte quanto trainante può essere alla migrazione naturale direi della meccanica nell'elettronica
Quindi se vogliamo vedere una funzione dell'industria torinese sembra andare genericamente verso questa direzione
Naturalmente deve andarci come il Congo appoggio Tel mondo
Creditizio non è soltanto un appoggio quantitativo ma dovrebbe nessun appoggio qualitativo c'è negli inventari pacchetti finanziari che vanno bene aiutare a crescere
Quelle imprese medie che sono ancora molte e alcune di grande eccellenza che in questo paese in questa regione costituiscono oggi la speranza per il futuro
Quindi abbiamo questa invenzione dell'esperienza industriale e quindi non rinnega in alcun modo il passato trovi scritto in Avanzi cerca di interpretarlo in maniera nuova in maniera nobile noi vediamo che oggi le macchine si fanno in maniera molto diversa
Ma dati c'è un signore spagnolo che si chiama Lopes
Che sapete chi è
Protagonista di di di di grandi scandali perché era il capo acquisti a General Motors passato alla Volkswagen che adesso si mette in proprio e decide che fa un altro è la fine Portogallo così perché perché perché lui o semplicemente un dischetto col nome di tutti i fornitori
E il fatto di assemblare l'auto non si fa dove si vuole
Quindi abbiamo una cosa un po'diversa abbiamo un signore che faceva degli orologi suocere che si è messo a fare un'auto
Allora
Noi dobbiamo è inventare le nostre competenze nell'alto che sono molto più livelli del delle progettazioni dei disegni delle capacità organizzative eccetera
Piuttosto che puntare soltanto su localizzazioni ragionare in termini molto tradizionali come si fa
Quindi doppiamente questo un una direzione di marcia che già si sta correndo e che dovrebbe essere incrementata
C'è poi un altra che anche queste sta emergendo in maniera in maniera abbastanza nuova che consiste nel rivisitazione nella interpretazione dell'esperienza pre-industriale
Esperienza che si collega al fatto che Torino è una capitale che Torino è una città di corte che quindi le capitali e le corti aggregano un tipo di terziario legato ai servizi alleati che è importante Torino riscopre se ne parlava prima col presidente Diana è stata premiata l'altro giorno un a Roma un artigiano piemontese che affatto gli arredi della sindrome che è una che che un'impresa credo centenaria perché faceva già alle carrozze Vargiu ecco la carrozza fenomeno prendo Sturiale voi ha fatto le prime a carrozzerie
E poi di lì adesso è uno dei migliori al mondo a fare queste cose di intarsi eccetera ora trovino a dovrebbe fare un paziente inventario e aiutare tutta questa struttura e non solo tra noi
Saluzzo tanto per fare un altro esempio di queste cose e tanti altri posti in Piemonte potrebbero offrire una presenza integrata di questi atti non dimentichiamoci che Torino ha tre musei unici al mondo che sono il Museo del Cinema altro esempio di paralisi decisionale
Il Museo Egizio e poi quello che tutti dimenticano che il museo della montagna sarà forse attivamente più piccolo coi musei da montagna al mondo non ce ne sono potrebbe diventare un centro in cui si studiano le varie cose oggi importantissima che vanno all'ecologia al prima così via cioè i Musei non sono soltanto delle bacheche delle vetrine sono cento e di promozione culturale
Questa idea della promozione culturale mi fa parlare anche un poco casa mia cioè l'università abbiamo qui una delle aggregazioni più importanti tra Università e Politecnico nel campo della formazione se non assoluti amo bene tra dieci anni non ci sarà più
Saremo tutti obsoleti in un mondo che cambia che cambia rapidamente quindi o riusciamo a creare delle aree di eccellenza chi vuol dire formazione post-universitaria che vuol dire cose nuove che vuol dire tutta una serie di cose
Oppure anche questa possibilità insomma è una finestra di opportunità questionario che abbiamo a nostra testa sempre a un certo punto questa finestre si chiuderà e quando si chiuderà vedremo che cosa avremmo portato a casa
Secondo me abbiamo molte possibilità di portare
Abbiamo semplicemente bisogno questo convegno dovrebbe esserlo di un momento di riflessione di fare un poco l'inventario delle cose che abbiamo di non illudersi di situazioni miracolistiche mi alcolisti che invece nel creare un clima di opinione in cui in fondo tutti devono dare se tutti stanno a difendere
Fino all'ultimo momento fino all'ultimo particolare le loro prerogative continueremo a veri colossi Unione Sovietica e allora levo si chiuderà senza che noi ci siamo abbiamo tratto vantaggio grazie
Allora ad esaminare in netto il nato a cappella cioè quella del moderatore
Inizio con queste relazioni che sono svolte da esponenti
E i Cavalieri del lavoro che ha presentato diversi aspetti della vita economica Piemonte
Il tema è che nella vita economica funziona delle banche del credito ha in qualche modo la funzione nobile quindi è giusto e il primo relatore sia il dottor Luigi Arcuti presidente di San Paolo IMI prego dottor Conti
Dopo
La bel bellissima relazione del professor Deaglio io direi che personalmente mi sento
Una qualche colpo a dovrò fare un esame di coscienza per capire esattamente quello che non ho fatto per Porter
Rispondere alla alle esortazioni dell'amico dell'altro
Se dobbiamo parlare io direi prima parliamo del dell'Euro e poi del Piemonte in Europa e la leggevo proprio qualche giorno fa un titolo su un giornale l'alba dell'Euro
Nella sua lieve vena retorica
Io gli ho scorto anche un pizzico di poesia poiché la battaglia per l'euro è stato una battaglia lunga e vi dirò che vedo anche dei miei coetanei in sala ma chi come me è nato tra due guerre che hanno devastato l'Europa
Non può non dare un alto valore simbolico a questo evento che è il frutto di anni di di lavoro tra alterne successi e molte delusioni di politici veramente illuminati
Per i politici che richiamava Deaglio di un secolo e mezzo fa e che ci sono anche ritrovati un secolo dopo all'inizio della fine alla guerra dell'ultima guerra mondiale
Politici illuminati e menti caparbietà perché hanno costruito un grande spazio di pace e prosperità
Cioè a moneta non voglio annoiarvi non non può essere ricondotta ad un solo fatto tecnico un mezzo pur utile inventato dall'essere umano per scambiare beni come taluni potrebbero essere indotti a pensare
La moneta e da sempre profondamente legata alla storia e alla cultura di dico
E qui e penso che avvenga il fatto più rivoluzionario
Di un secolo che è vissuto nella prima parte
Tra guerre e Conti tra guerre e continui e continue battaglie e tra pochi giorni undici Paesi lasceranno alle loro spalle la propria moneta per adottare l'euro
Lo faranno senza costrizioni in un atto di volontà collettivo
Non a seguito di una guerra come la storia ci aveva finora abituati ma con l'obiettivo di aggiungere un tassello importante alla creazione di una vera identità europea dei suoi cittadini
Garanzia di pace duratura anche per le future generazioni
Per me vedo anche in sala l'amico Rondelli ed altri sarà tornare ragazzi perché ci abituiamo immediatamente
In quanto il giornale costava venti centesimi
Un caffè costava cinquanta centesimi
Il pane costava praticamente sulle oltre all'una e cinquanta e le due lire
Quindi tutti sì è ritroveremo su queste giochi centesima Ali a ripercorrere quando o no da ragazzo andava praticamente a comperare anche il giornalino
Un buon stipendio ricordate la canzone era Mille lire al mese
Se questi sono così commenti io non voglio entrare
In polemica riconosciamo tutti i peccati riconosciamo il perché Deaglio ce li ha messi francamente sul tavolo
Vorrei dire che poi arriva ripeto rivedendo la storia ecco il la colpa e dire
Non che non inventiamo perché non riusciamo a trattenere al di là della FIAT e della Olivetti tutte le altre aziende che sono nate a Torino
Posso anche ricordare la Società generale che poi finita male a Roma ma sì Telecom le le industrie elettriche eccetera sono nate tutte qui poi sono andate fuori ma perché perché dovevano trovare un mercato grande che in Piemonte non potevano trovare quindi forse al noi che non inventiamo nulla qualche cosa però abbiamo sempre portato avanti
Il problema io credo delle euro e sostanzialmente importante
Diceva balletto ce ne siamo accorti in questi in questi ultimi tempi proprio in quest'anno quando la crisi ha colpito e ha colpito veramente secco su tutti i mercati finanziari
Le monete in cioè le monete d'dell'Europa che sono nell'euro non hanno avuto Grandi sobbalzi lei ha avuto il dollaro e si e si è scatenato lo yen abbiamo avuto alti e bassi pericolosi
Ma le monete europee legati all'euro sono rimaste stabili questo
Ha significato
Veramente ha avuto un significato veramente importante perché se noi pensiamo come la politica chiamiamola di un illuminato ministro qual è Carlo Azeglio Ciampi vecchie a sostanze
Via riduzione dei tassi e ne sono avvenuti diversi punti di riduzione dei tassi
Poteva provocare nel momento in cui avveniva la crisi degli sconvolgimenti a livello dei conti economici delle imprese questo non è avvenuto e non dimentichiamoci che un punto sull'indebitamento delle imprese male sette mila duecento miliardi quindi le imprese italiane quest'anno malgrado le difficoltà si troveranno a e non per pagare meno di dieci mila occupavo dodici mila miliardi di interessi passivi quale era quali erano quelli degli anni precedenti
L'euro significa che il mercato globale sia ampia
Ed allora prendiamo semplicemente ancora su una posizione di debito delle imprese
E andiamo a ad esaminarle nella nella loro validità se uno osserva
L'Europa cioè il mercato del dolore del mercato europeo la capitalizzazione chiamiamola semplicemente obbligazionaria e ancora uguale quasi nei due rapporti
Ma in in Europa abbiamo un cinquanta per cento di chiamiamoli obbligazioni espresse da enti pubblici
Negli Stati Uniti abbiamo il cinquanta per cento di obbligazioni espresse da privati
Mentre in Europa abbiamo solo il dodici per cento espresso da privati e quindi questo mercato si apre e o di non potrà sicuramente favorire le banche perché si apre un mercato di disintermediazione ma le banche cercheranno di accompagnare questa linea
Il passaggio che ha avuto il Piemonte ma in modo particolare
Direi Torino perché ha poi abbiamo habens atto beh il
La percentuale
Dell'industria ancora rilevante siamo ad oltranza trentatré per cento del pilota e io credo che nessuno qui si auguri di diminuirla perché è un po'la caratteristica base dell'economica dell'economia piemontese
Siamo scesi di tre punti percentuali e quindi in linea di massima abbiamo anche seguito un trend che porta verso servizi ma che io vorrei dire debbono essere servizi significativi
Sul problema del Della non nascita delle imprese
Ecco io
Vorrei portare un dato che forse sì è vero non abbiamo avuto grandi aumenti di impresa
Però abbiamo avuto vorrei dire un'armonia di aspetto esterno delle imprese
Le grandi che si sono split tattiche e quindi hanno prodotto unità diverse più flessibili
Le piccole che sono diventati più media impresa più media e direi anche la media che si avvicina alla alla grande
Questo secondo me è un fatto positivo fatto positivo
E che forse e il motivo essenziale
Di un recupero Deaglio ci ha detto dal settantatré viviamo un periodo di crisi strutturale e vero
Abbiamo toccato in Piemonte chiamiamolo il bottom cinque anni fa quando si è perso forte nella percentuale del nostro PIL sul PIL Italia da cinque anni c'è un un lieve recupero come un sistema Italia che viaggia sull'uno e cinque è un sistema Piemonte che viaggia sul due cinque due otto questo è un dato che secondo me e positivo
Ci sono lo dice lire spoglio non lo sono andato a controllare ma vorrei dire che i miei collaboratori mi han detto che è valido
Tra i cento multinazionali presenti in Piemonte con propri stabilimenti operative
Trecento non sono un numero limitato non sono chiamiamoli uffici ti l'industria internazionale ha capito che esiste una cultura industriale nella regione che può essere storta tra questo mi pare un punto positivo
Ultimo punto che vorrei dire che io provo avuti anch'esso molto positivo
Un terzo delle specie di Bill di ricerca e sviluppo che si fanno in Italia non sono granché nel loro complesso
Questa conoscenza si deriva dal fatto che i minimi esiste il fondere la ricerca applicata ma un terzo e piemontesi cioè non è che non ci siano lavori laboratori di ricerca e sviluppo è vero che è un vi è ancora una certa frattura tra meccanica ed elettronica ma la meccatronica esistente in Italia soltanto in Piemonte
E in alcune aree chiamiamole emiliane perché non dimentichiamoci che sostanzialmente è la via Emilia era l'Area
Economica meccanica del di tutta la cioè dal l'inizio del secolo ad oggi ciò la guerra l'aveva colpita l'aveva colpita nelle sue grandi imprese le miglia Istat al vorrei dire reattiva al massimo facendo sorgere da imprese che non potevano più esistere in concorrenza unità flessibili che oggi sono dei grandissimi e bellissimi nomi nel nello scenario europeo
Se questo
Vorrei dire è il punto
Critico beh io credo che vi sono le qualità tecniche per supera
Provocatoriamente
L'amico il diario butta la palla
A me per quanto concerne cioè all'alta andando se che deve essere fatta sulle imprese industriali da parte delle banche beh qualcosa si è fatto
Fusione San Paolo IMI B crea un forte gruppo bancario nazionale
C'è poi un un grande concorrente qui in sala
Beh l'ingresso della Cr Torino nel gruppo Unicredito Italiano terzo in Italia per capitale investito alla spalle di Banca intesa fa sì che abbiamo una rappresentanza fortissima bancaria che ovvio ovviamente sulla quindi sulla concorrenza che nasce tra queste entità non potrà che produrre dei benefici affetti
Però non dimentichiamoci che
Qui Fazio ce l'ha detto nell'ultima cosa
Sì avviamo come il sistema creditizio verso l'INPS la disintermediazione e quindi il sistema creditizio sulla finanziamento delle imprese conterà soltanto più per il quaranta per cento
E quindi bisogna creare le chiamiamole le prospettive di un mercato strutturato perché le imprese possano approvvigionarsi liberamente non comuni il solito sistema del credito ma con il solito con il sistema più moderno di proprie obbligazioni da piazzare sul mercato
E della ed è un mercato che vorrei dire in Piemonte molto
è morto a
Si cercano i risparmiatori e qui c'era un punto abbastanza importante
Vogliono qualcosa di diverso e l'ho hanno dimostrato attraverso queste formule nuove
Però abbiamo in Piemonte una raccolta
Di denaro dal dai risparmiatori
Che superiore dell'oltre il dieci per cento al credito erogato il che fa sì che ogni anno si creano tra i dodici mila i tredici mila miliardi di risorse disponibili e qui hai ragione
Più Deaglio
Il Piemonte dimostra una carenza di iniziative perché trasferisce queste questo surplus della
Del della raccolta verso altre regioni verso l'estero perché ormai è diventato una via normale
Il Piemonte poi non ha soltanto una bella costruzione struttura creditizia ma anche forse quattro importanti società di assicurazione
Cioè ricordo l'assai Toro Reale Mutua vorrei aggiungere anche le Socci Diaries di San Paolo IMI che da soli rappresentano il diciotto per cento dei premi raccolti in Italia nel novantasei
La capacità di generare risparmio l'ho già detta ma quello che più importante io credo che siamo sulla linea della Lombardia nella teniamo nel risparmio indiretto nella nelle formule chiamiamole che vanno dalla risparmio gestito ai fondi
I fondi comuni alle assicurazioni vita beh c'è un rapporto che superiore alla media nazionale pari a quella lombarda che è del diciotto per cento
Quindi sotto l'aspetto di trovare risorse qui se ne possono trovare in qualsiasi in qualsiasi momento
Tu parlavi di fotocopia
Effettivamente fotocopia
Può anche essere il mio intervento che la sull'altra volta si basava
Sostanzialmente sul ruolo degli investimenti e gli enti locali le infrastrutture
Allora ricordando che la bilancia dei pagamenti del Piemonte che
Evola regionale
E attivo e attiva per oltre tredici mila miliardi
E che sta andando sui venti mila miliardi se noi ci spostiamo negli anni allora senza imporre impoverire
Evidentemente la capacità di investimento esiste una carenza di iniziative parlo di la le infrastrutture
In quanto s'
Pur non modificando la struttura dei conti del Piemonte ci sarebbero i tredici mila miliardi che ogni anno possono invece essere investiti nient'altro
Tu mi dici che corso Unione Sovietica corso Unione Sovietica non non hanno ancora cambiata vorrei dire che tutti quelli che passano parola corso Unione Sovietica e sono tantissimi non hanno il tempo con il traffico che c'è di vedere quali questo forse ma la simboli città hai ragione tu e molto importante
Pare
Non so non siamo al noi unità finanziarie che possiamo
Produrre le iniziative nelle infrastrutture cioè le banche
O il mercato finanziario può appoggiarle sempre che se che sia hanno iniziative valide perché molte volte si va a questi tavoli di discussione ognuno guardando l'altare pensando che l'altro porti soldi sulle idee che uno esprime il che non Olivieri buona i soldi arrivano automaticamente mai pensare che semplicemente sulle idee si possano mettere dei soldi non è non è così
Un
Un punto poi ancora aggiuntivo che
Mi posso anche permettere di
Mettere sul tavolo
Ciampi a praticamente fatto imboccare all'economia italiana una linea virtuosa
Bloccando evidentemente il debito e cercando di contenerlo e chiuderlo attraverso le privatizzazioni ed ha incassato centinaia di migliaia
Privatizzazioni si stanno facendo a Milano privatizzazioni si stanno facendo a Roma dove evidentemente il termine privato non suo Anna poiché esageratamente favorevole
E Torino non si può
Allora
Se noi andiamo a vedere l'assenza
Quello che e di proprietà
Collettiva o del Comune oggi può
E allora Carlo perché c'è la possibilità di se non ci sono le risorse di avere altre risorse per portare e avviare delle grandi iniziative
Un punto che
Tu hai sottolineato che era molto intelligente
Cioè Cavour dice se noi non ci mettiamo sulle linee di movimento scomparirà
Ora se stiamo guardando gli assi che si stanno creando noi siamo fuori
L'asse viene giù dall'Inghilterra passa attraverso il Reno finisce in Padania
Si incontra con l'asse mediterraneo che parte da Barcelona
Arriva nella Padania e prosegue verso l'Italia centrale noi siamo sostanzialmente fuori
Allora
Che cosa si possa fare
Già molti hanno scritto che cosa si è fatto purtroppo purtroppo
Io credo che
E qui mi fido scusami Mario
Più della capacità
Tecnico industriale dei nostri imprenditori
Perché
Il piemontesi già suddiviso come tu dicevi in distretti industriali ognuno rappresentante qualcosa di veramente
Importanti
Tu hai parlato di Cuneo io vorrei aggiungere
Che se
Forse ancora chi predicava il fascismo
Rivendicava Nizar non sapeva che i cuneesi alla fine del secolo si sarebbero comparato la contea di Nizza perché quello che sta avvenendo ma vorrei dire più come iniziativa danno ai verso di loro che da loro verso di noi
Allora siediti i distretti industriali sono molto forti a livello locale
Noi avremo sicuramente la capacità di aggregare il distretti industriali che sono vicini a noi e praticamente compensare quel emarginazione che invece ci sta ci sta di fronte
Allora per ecco concludo perché fuori mi sembra di aver parlato troppo e porterei via del tempo parlare
La signora Cerruti
Però le conclusioni dovrebbero
Cioè
Si era ci si potevano porre quelle quattro domande
Sì siamo in grado se e potremmo superare voi tu evidentemente
Con le sue provocazioni ai sostanzialmente
Trasportato io dico che le risposte
A tutti i passaggi di
Ci siamo in grado io dico siamo in grado
Anche se
Le statistiche
Ci portano forse ad una meditazione più profondo
Abbiamo un sistema
Creditizio molto forte perché non è solo l'espressione delle più grandi banche ma anche a livello locale abbiamo delle banche che sono molto brave
Ma abbiamo la possibilità di mettere in movimento un mercato finanziario can e forse secondo alla alla Lombardia ma certamente superiore
Nord al nord est tra
Abbiamo la capacità anche di gestire e siamo una delle regioni che ha ma a maggiore risparmio gestito e quindi Porter
Fare affluire a tutte le iniziative che sono ritenute valide e a questo riguardo io posso assicurare che offriremo
Alle industrie torinesi che veramente vogliono affacciarsi ad un mercato globale tutto l'appoggio sia a livello di
Chiamiamolo supporto creditizio ma in modo particolare sia a livello di supporto finanziario
Sempre che è poi gli imprenditori lo vogliono perché c'è anche la fuga dalla Borsa di molte imprenditori ora il non un avvicinamento che questo segnale un segnale lega
Porsche possiamo godere attraverso le euro di un periodo di stabilita
Sì non sfruttiamo questo momento di stabilità
Sicuramente non riusciremo a fare un passo avanti
Il poter pensare oggi e far programmi triennali quinquennali sapendo già quanto può essere il costo è che non esistono sostanzialmente i timori di svalutazioni sui beni che uno
Porta beh
Questo dimenticare che noi possiamo avvalerci attraverso la euro di una grandissima forza tu ricordavi cavolo io vorrei ricordare
Einaudi che lontano venticinque in un momento in cui stava per scricchiolare la libera
Che prima provoca tu sostanzialmente in linea discordi tra risparmiatori di imprenditori lui bisce la moneta stabile
Se dà la certezza del futuro e valida però a me nduja gli imprenditori risparmiato grazie
Ringrazio il dottore QT per questa ampia articolata analisi che in parte risponde alle mie provocazioni
Mi sembra che il dottor Arcuti abbia fatto almeno quattro punti distinti degni di nota al primo il recupero del Piemonte inizia dal mille novecentonovantatré è un'ipotesi interessante si potrebbe verificare certamente in questa regione in questi anni come del resto aveva sia pure molto vagamente accennato qualche sintomo di risveglio si può notare secondo in Piemonte ci sono trecento multinazionali questo è un dato di estremo interesse bisognerebbe probabilmente cercare di saperne di più e chissà che queste multinazionali non passino
Dallo stadio dello stabilimento che credo caratterizzi molte di queste a uno stadio di qualche terziario di qualche aggregazione e forse è motivo di riflessione per chi fa la politica di questa regione di riuscire a trovare questi momenti di aggregazione
Terzo abbiamo questa grossa fetta di ricerca questo secondo me è un punto di di estrema importanza fai da te in molte in palese anche piemontesi
Le ricerche che pure sono molto importanti sono un po'a latere vedono sopruso prodotti o forse il coordinare il settore della ricerca in Piemonte come un tutto unico
Anche con supporti creditizia comunicano San Paolo IMI
Ecco ci potrebbe essere qui un linea d'azione
Quanto è vero che non abbiamo avuto un grande aumento di imprenditorialità dal punto di vista delle nuove imprese ma un miglioramento qualitativo si perché delle piccole imprese sono diventate medie e medio-grandi cioè ecco noi abbiamo qui precisamente con una voce che viene dal mondo di queste piccole imprese che sono diventate medie medio-grandi globali posso dire globale di dire
Allora la signora te Cerutti novarese presidente delle Officine meccaniche Cerutti
Non vi trovino quindi anche un'altra voce anche in questo contesto è un punto di vista geografico però sicuramente piemontese prego
Gli europei devono fare presto molto presto a creare l'unica probabilità di sopravvivenza per noi e per quelli che verranno dopo però loro primi larga civiltà e fari di tutte le nazioni del vecchio continente un'unica nazione fare cioè Europa mio marito Luigi Ceruti scriveva queste parole nel cinquantanove al ritorno da un lungo viaggio di lavori in Russia per concludere quel diario che usava tenere in occasione di viaggi particolarmente interessante
Vedeva pur attraverso tutti i rivolgimenti di due mila anni di storia la presenza di una civiltà europea fondata sul dei valori culturali comuni di rispetto dell'uomo e dei suoi ideali valori da salvaguardare
Possiamo ben dire che la sua speranza ha trovato una reale applicazione nei primi passi che la nuova Europa compiuto negli ultimi anni ed è la prima regge azione concreta che l'unione monetaria
L'unificazione monetaria statunitense sta provini portata dalla globalizzazione competizione economica mondiale
L'Europa non poteva rimanere divisa stretta da una parte dare la forza economica degli Stati Uniti e dall'altra dal grande sviluppo negli ultimi dieci anni che ha avuto il paese del far East
Io penso che l'unificazione monetaria dovrà sempre seguire un'unificazione che passi attraverso una difesa militare comune fino ad arrivare in tempi non certamente Brevi ad un'unificazione politica
Sono sempre stato un europeista convinta anche se non se sono cosciente che consegnare alle generazioni che verranno il risultato complete di quell'opera
A cui uomini come De Gaspari monete Schumann Adenauer lavorarono fra molte difficoltà ma con grande coraggio non sarà certamente facile
Sarà però senz'altro uno di quei pochi grandi reati sui quali varrà la pena impegnare le nostre forze
Accettare sacrifici e rinunce anche per l'industria italiana per il mercato del lavoro rispetto alla realtà in cui oggi si raffigura ed è gestito nel nostro Paese
Appartenere ad una moneta unica sottostare a regole di competizione molto severe rappresenta quindi fin da oggi una sfida importante un cambio di mentalità
E una metodologia di lavoro significativo
Oggi siamo qui anche per riflettere su quale potrà essere il ruolo del Piemonte nella costruzione della nuova Europa la nostra regione oltre ad essere stato il motore politico dell'unità nazionale ha rappresentato uno dei centri dell'industrializzazione in Italia
Proprio la grande industria meccanica moderna nati in Inghilterra
Negli ultimi decenni nel Settecento si radicò in Piemonte attorno alla metà del secolo successivo e grazie allo spirito imprenditoriale dei piemontesi accanto caratterizzato la vita di questa terra
Basterà ricordare che piemontesi il più grande gruppo industriale meccanico d'Italia
Negli ultimi decenni del Settecento lo sviluppo storico dell'industria meccanica è stato determinato dalla produzione di macchinari per diversi settori industriali tra cui disperso
Anche la Cerruti e partito dal tessile infatti il cavaliere del lavoro Giovanni fondatore dell'impresa iniziò da quel settore nel venti e poi il passo alle macchine grafiche dopo la seconda guerra mondiale
Nel nostro settore abbiamo visto una rapida fase di concentrazione da parte dei gruppi editoriali e degli stampatori da rotocalco attualmente nel mondo ne sono rimaste cinquanta nel mondo
Nel mondo dell'imballaggio oggi gli stampatori un rotocalco sono cinquecento
L'innovazione tecnologica ha caratterizzato anche notevolmente l'evoluzione del nostro settore produttivo
Il settore editoriale ha dovuto affrontare la sfida di nuovi mezzi di comunicazione dalla televisione a internet
L'imballaggio ha visto la cura sempre maggiore per i problemi ecologici quindi ha fatto ricorso a materiali riciclabili e inchiostri ad acqua
Oggi si producono rotative rotocalco grande Chick fil doppio di quelle di trent'anni fa
E fino a quattro volte più veloce se allora l'avevano una lunga e c'è una larghezza di stampa
Di un metro e ottanta centimetri una velocità di sette metri al secondo e potevano produrre una segnatura di una rivista di quarantotto pagine oggi una rotativa e stampano una banda di tre metri e settantacinque centimetri
Viaggiano a una velocità di sedici metri al secondo producono una segnatura di una rivista di centonovantadue pagine
Le rotative per prodotti da imballaggio di trent'anni fa stampavano su un solo materiale un massimo di sei colori oggi si stampano normalmente undici coloro su quattro materiali diverso ed accoppiati fra di loro
La stampa stesso grafiche rappresentato un prodotto innovativo nel campo dei quotidiani e sta ottenendo risultati molto soddisfacenti
Siamo ormai abituato a operare sul mercato globale dove Mantegna una posizione di primato facendo fronte ad una concorrenza tedesca nel settore delle riviste dei cataloghi ed a quelle italiane e Svizzera
Nel settore del rotocalco da imballaggio
Se consideriamo l'evoluzione del settore metalmeccanico in quattro Paesi d'Europa dall'ottantacinque a oggi vediamo come la Francia ha realizzato gli investimenti maggiore puntando su un altro livello tecnologico
La metà e metà greca spagnola ho dovuto alla ha dovuto ora Villa sua volta investire massicciamente per riuscire ad adeguarsi agli standard europei più avanzati
La Germania presenta pur sempre una realtà solida ma ha sofferto per lo sforzo di integrare i nuovi Laender dell'Est e per una competizione in crescita
Il nostro Paese aveva subito una flessione dei tassi di investimento fino all'ottanta all'ottantacinque hanno dal quale evidenzia un recupero sostanziale l'industria italiana si è segnalato per la sua reattività e capacità di ripresa
La metalmeccanica di questi Paesi e al centro d'una forte pressione concorrenziale che deriva sia dal completamento del mercato unico sia dall'apertura di quest'ultimo ai prodotti dei paesi emergenti
L'unificazione del mercato europeo ha comunque determinato una salutare convergenza verso modelli produttivi più efficienti grazie anche alla caduta di tutte le barriere protezionistiche
La risposta alla pressione concorrenziale sembra avvenire attraverso la programmazione di tassi d'investimento settoriali particolarmente consistenti che però richiede uno dei redditi alti per essere mantenuto il meglio e lungo Eriador
La dimensione globale della produzione del commercio richiede anche delle istituzioni pubbliche a livello sovranazionale
L'Unione europea quegli Stati membri hanno progressivamente ho devoluto molte delle loro competenze tradizionali può e deve rappresentare una risposta a questa necessità
Fino a oggi le spinte prevalenti sono andate rafforzando le prerogative di potere dell'istituzione comunitaria
Che hanno anche saputo potenziare il ruolo delle regioni ad esempio attraverso il Comitato europeo delle regioni
Questa è la realtà che caratterizzerà la meccanica europea del due mila
Il settore metalmeccanico italiano e piemontese dovrà continuare a essere competitivo nel quadro di questa realtà
Sarà quindi opportuno considerare quali sono i nostri punti di forza e quale le nostre debolezze
Le iniziative dei nostri tecnici la nostra flessibilità la nostra fantasia il nostro entusiasmo la fierezza del lavoro che li insita nell'operaio piemontese
Hanno permesso al Piemonte di svolgere un ruolo notevole nella meccanica europea
Abbiamo affrontato anche i momenti di crisi grazie al coraggio con cui abbiamo assunto il rischio d'impresa continuando a investire in tecnologie avanzate
Ci sono però delle debolezze che a condizione di tessuto finanziario le normative incidendo sul costo del lavoro
Non tutto e comprendiamo che ci sono dei momenti storici nella vita di un Paese
In cui le regole economiche e industriali di un mondo che si sviluppa velocemente devono trovare un riscontro altrettanto rapido edificati nelle politiche governative
Il controllo del costo del lavoro e l'attenzione alla produttività sono sempre state aspetti essenziali della gestione delle imprese industriali
è ovvio che perde il controllo del costo del lavoro per unità prodotta potrei porterebbe a un rapido deterioramento dei crediti
Finirebbe poi per ridurre la le capacità di investimento dell'impresa e quindi la loro competitività è necessario affrontare il punto delicato dell'occupazione puntando a realizzare una maggiore flessibilità
Mentre ero pochi giorni fa negli Stati Uniti mi rendevo conto delle due diverse realtà negli Stati in cui la disoccupazione non esiste ci sono agenzie specializzate dalle quali vengono assunti a termine operai qualificati
Oggi inoltre un aspetto fondamentale per il sistema industriale di un Paese e il collegamento tra scuola e impresa
La specializzazione professionale diventata l'elemento di vincente per trovare un'occupazione per i giovani
E per l'impresa la caratteristica necessaria per sviluppare la propria strategia
L'impresa oggi e non ha bisogno di tuttologi ma di figure professionale fortemente caratterizzati da conoscenza specifica
è importante quindi stringere un forte raccordo fra il mondo imprenditoriale per scuole professionale e le università
Sono particolarmente felice che anche con il sostegno degli imprenditori della mia città troppo recentemente sia stato istituito in Casale un corso di laurea in economia dell'istituzione dei mercati finanziari
Riteniamo giusto che l'impresa radicate nel territorio aiuti lo sviluppo di queste iniziative
E possa anche dare il suo contributo all'indirizzo didattico affinché i giovani che escono sia da questo diversità che dalle scuole professionali abbiano un background culturale adatto alle esigenze dell'impresa locale
Permettetemi di ritornare ancora la storia della nostra impresa
Nel quarantanove la Ceruti est allora prima rotativa alla Peraza di Varsavia
Non è facile oggi renderci conto di che cosa questo poteva significare cinquant'anni fa
L'Europa era divisa come si diceva allora dalla cortina di ferro
Un muro separava i due blocchi e se ci avessero detto che solo quarant'anni dopo quel muro sarebbe crollato in una nuvola di polvere forse nessuno avrebbe creduto
La nostra azienda allora erano officina meccanica della provincia piemontese appena uscita dalla devastazione della guerra
Ricominciare a produrre nel clima pieno di entusiasmi come anche di difficoltà di quegli anni era una sfida tutt'altro che facile
Che cosa spinse mio suocero e i suoi figli ai attentare queste strane avventure queste scommesse a cercarla dimensione europea
Male e me lo sono chiesta tante volte certo contavano anche delle considerazioni di carattere strettamente economico ma credo che la molla più potente furono le profonde contraddizioni ideali si trattava di costruire dei rapporti di lavoro dei rapporti economici e commerciali che sapessero attraversare i muri
Di far vedere che era possibile pensare in modo diverso le attività economiche industriali e commerciali che era possibile ottenere dei profitti che era possibile crescere lo stile potente impegnarsi per sostenere e propagare dei valori
Pensare al lavoro come un luogo in cui la personalità umana riesca a realizzarsi
Pensare la produzione ai rapporti e commerciale come un moto per creare una società diversa e migliore
Una società integrata non divisa in blocchi contrapposti ma unite attorno a dei grandi valori comuni la persona umana la sua integrità la sua libertà quei muri sono crollati quell'euro a polizza per cui si erano impegnate nella loro attività lavorativa oggi è una realtà
Oggi la nostra azienda un respiro mondiale grazie a quell'impegno e i valori che ha saputo esprimere ma non ha perso le sue radici in questa terra piemontese da qui è partito un'avventura che ha cercato lungo gli anni decenni di dare l'idea di Europa dei contenuti positivi
Contenuti i fatti di lavoro di impegno impegno mai fine a se stesso ma guidato da valori ideali cui abbiamo sempre cercato di essere fedeli Fedele a a modo nostro da piemontesi discreti è un po'chiusi che non amano parlare ma preferisco di impegnarsi realizzare nel concreto le loro che mi scuserete Silvio annoiato con questi qui che ricordi personali ma spero di essere riuscito a comunicarmi il senso di un impegno che è stato anche un impegno per l'Europa partito da qui dal nostro Piemonte
Oggi la dimensione europea si è arricchita di nuove possibilità nuovi strumenti
Questi sono come dei contenitori che noi dobbiamo riempire di significati positivi grazie
Signora lei non ci annoiati proprio per niente
Noi abbiamo avuto uno splendido ritratto che anche lo studio di un caso aziendale che merita meditazione
Ha in fondo delineato un circolo virtuoso in cui abbiamo alti investimenti che consentono un controllo il costo del lavoro una certa flessibilità innovazione
Producono alta redditività nel settore giusto
Con istituzioni politiche lei ha posto l'accento su quelle sovranazionali regionali e mi sembra estremamente importanti e soprattutto ci ammesso che tutto questo quadro va bene soltanto se ci sono convinzioni ideali i Cavalieri del lavoro sanno sicuramente che non si lavora in realtà senza queste convinzioni ideali lei che abbiamo molte cose a cui pensare una pausa caffè il momento ideale per pensare a questo ci rivediamo tra una ventina di minuti
Prendiamo i nostri lavori
Nella riprenderli mi riaggancio all'intervento precedente in cui la signora Cerutti a posto in luce l'importanza di istituzioni pubbliche a livello regionale nella sua esperienza di sviluppo da interpretarsi però e non una visione sovranazionale quindi Regione sovranazionale quindi particolarmente appropriato dare la parola per un saluto a questo convegno al presidente della Regione Piemonte prego presidente
Bene grazie grazie dell'invito voglio portare il saluto del governo regionale alla Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro
E chiaramente non avendo e me ne scuso partecipato al dibattito e stamattina tenterò nel rappresentare il mio saluto di dare un contributo oltre chiaramente a raccogliere poi gli stimoli che dal dibattito potranno emergere il contributo va nella direzione di diciamo di voler rappresentare la cura l'assoluta coscienza del fatto che oltre alla competitività visto che si parla del Piemonte
E dell'Europa oltre agli aspetti competitivi che le aziende del nostro territorio sanno esprimere a queste bisogna saper aggiungere anzi ormai ineludibile necessario aggiungere la competitività delle istituzioni mi spiego meglio noi siamo entrati in Europa con grossi sacrifici
Per rimanere in Europa per rimanere nel mercato
Essere competitivi dobbiamo oltre ad avere aziende competitive questo fortunatamente ce ne abbiamo avere un'amministrazione pubblica competitiva perché ci dobbiamo confrontare con amministrazioni pubbliche che hanno saputo rinnovarsi molto di più di quanto abbiamo saputo fare noi questo secondo me è un elemento di grossa criticità nel rapporto di competitività cioè c'è il settore privato che competitivo c'è quello pubblico che non lo è
E questo naturalmente credo sia uno dei temi che io personalmente nelle sedi di confronto con il governo le sedi politiche nell'ambito delle discussioni che all'interno dei dei partiti delle coalizioni
Si fanno so so sto sostenendo con grande forza con la partecipazione di tutti i presidenti delle Regioni perché siamo assolutamente coscienti che se non si arriva ad un principio di stabilità dei governi che è chiaramente un elemento fondamentale
Per raggiungere quel processo di democrazia decidente molto caro al presidente della Camera l'onorevole Violante io credo che mancherebbe un elemento oggi ormai per essere competitivi non basta
Fare dei buoni prodotti non basta essere aggressivi ci vuole anche un'amministrazione efficiente e questo credo che debba essere l'impegno che chi sia assunto diciamo ruoli di carattere politico assunto chi ha deciso di candidarsi ad assumere che poi fortunatamente sono ancora gli elettori che Terri
Te li concedono
Deve essere secondo me porsi questa questo questo impegno perché io mi auguro e concludo il mio intervento
Che quella stagione che si era iniziata che aveva dato tante speranze di discussione di riforme possa riprendere perché io credo che se vogliamo stare in Europa se vogliamo essere protagonisti
Non possiamo non pensare che questo debba necessariamente avvenire anche con una seria e proficua riforma di quella che è l'organizzazione del nostro stato grazie
Grazie presidente corista importante sottolineatura della necessità di competitività ed efficienza del settore pubblico in effetti il modello italiana il piemontese in questa euro recupero di efficienza e contro competitività che liberano risorse tra cui amministrazione regionale le ampie ammissioni locali avranno più possibilità di intervenire
Allora la parola all'ingegner Sergio Pininfarina Pininfarina non ha bisogno di presentazioni
Mi piace peraltro ricordare in questa sede il suo lungo e militante impegno a favore dell'euro
Quando pochi ci credevano quando anche nel mondo industriale c'erano dubbi si pensava che forse si poteva rimandare mia Fini Farina molto fortemente in sede italiana ed europea sostenne la linea che poi è stata quella giusta
Prego
Signor presidente
Presidenti
Signore e signori innanzitutto grazie al gruppo piemontese vero come dire lavoro e a va letto in particolare per avere organizzato questo convegno perché mi dà io venni anche chiesto di parlare perché mi si offre l'occasione di parlare di un argomento che non è soltanto di grande qualità di importanza ma da una grande opportunità alla nostra regione per il nostro futuro o tra poco più di un mese
Dal primo gennaio del novantanove gli operatori economici di undici Paesi europei tra i quali l'Italia disporranno di una nuova moneta l'euro
E tre anni più tardi essa circolerà materialmente in realtà quale moneta unica
E dalla caduta dell'Impero romano che in Europa non ritrovavo un'unione monetaria di questa ampiezza
E non è dunque difficile scorgere in questo avvenimento un momento epocale
Che avrà grandi ripercussioni sull'impresa sulle amministrazioni pubbliche
E sulla vita dei singoli cittadini
Queste date ormai così vicine sono sono il punto d'arrivo di un processo avviato programmato con lungimiranza determinazione alcuni anni lo show
L'obiettivo dell'unione monetaria è stato sancito il sette febbraio del novantadue col Trattato sull'Unione Europea firmato a Maastricht il trattato ha stabilito i noti i criteri di convergenza riguardanti lo ricordo deficit e debito pubblico inflazione tassi d'interesse il cui rispetto è la condizione per l'ingresso nella moneta unica
Nel novantacinque il Consiglio europeo di Madrid è attribuito il nome euro alla nuova moneta e ha delineato le fasi per la sua introduzione
La prima fase iniziata il due maggio del novantotto
Quando il Consiglio europeo ha designato gli stati che prenderanno parte all'Unione economica monetaria il primo gennaio prossimo
In base alla loro osservanza dei criteri che ho ricordato prima
è stato così deciso che vi parteciperanno undici dei quindici membri nell'Unione Europea
Con esclusione del Regno Unito e della Danimarca che hanno scelto la clausola dello fino a oggi
Della Svezia in cui il Parlamento si è espresso negativamente e della Grecia paese che non rispettava i criteri di convergenza nella stessa occasione sono stati annunciati i tassi di cambio fissi fra le monete che parteciperanno all'euro ed è stato nominato il vertice della Banca centrale europea
Da gennaio del novantanove quindi inizierà la seconda fase con la definizione dei tassi di conversione irrevocabili
L'euro diverrà la moneta ufficiale degli undici Paesi
Diventerà operativo sui mercanti sui mercati finanziari e monetari e valutari
Anche se per gli operatori varrà il principio nessun obbligo nessun divieto potendo essi ancora utilizzare la moneta nazionale
La terza fase avrà inizio il primo gennaio del due mila due con l'introduzione delle banconote e delle monete in euro questa fase dura sei mesi
Durante i quali circoleranno ossia l'Euro che le monete nazionali che non avranno più corso legale a partire dal primo luglio del due mila due
Io sono da sempre
Un convinto europeista
E ringrazio Deaglio di averlo ricorda
Io ho maturato e rafforzato questa opinione nel corso in primo luogo della mia attività imprenditoriale
Dove ho vissuto le barriere tra i Paesi le divisioni fra le economie nazionali
Come degli elementi naturali rispetto al libero svolgimento Dell'Atti
Rina
Che proiettata su tutti i mercati mondiali
Ma anche quando sono stato alla presidenza di associazioni imprenditoriali come quella di Torino del Piemonte
Poi della Confindustria e poi dell'Unicef
Che l'associazione europea degli industriali io mi sono adoperato per tradurre in opere concrete questa visione europeista dando a queste associazioni un'impronta più internazionale
E sensibilizzandole alla nuova realtà comunitaria
Per quanto riguarda più specificatamente il progetto di Unione monetaria europea
Fin dal mille novecentottantotto io entrai nel consiglio direttivo dell'Aum l'associazione per l'unione monetaria europea quale amministratore delegato per l'Italia
L'ammette presieduta detti & Avignone
Con vicepresidente l'avvocato Agnelli fu fondata nell'ottantasette ed associabile in quattrocento industrie banche europee con otto milioni di dipendenti
In paese che hanno condiviso gli obiettivi della stabilità monetaria della moneta unica quali presupposti indispensabili per il successo del mercato unico
L'associazione ha svolto un'importante opera di promozione per la realizzazione della moneta unica ed ora è attivamente impegnata nella preparazione dell'introduzione dell'euro sul mercato
La mia esperienza di parlamentare europeo per ben nove anni dal settantanove all'ottantotto
E incidentalmente io ricordo compiacere quegli anni
E anche in con ricordo di aver diviso i nostri entusiasmi con nostro presidente Diana che era parlamentare con me negli stessi anni
Dicevo la mia esperienza di parlamentare europeo ha confermato e rafforzato la mia convinzione che inserimento della nella realtà economica e sociale dell'Europa
Pur senza sacrificare la nostra identità culturale è essenziale per l'avvenire del nostro Paese
Potete quindi immaginare ci quando nel febbraio novantadue il Trattato di Maastricht approvò il progetto di unione monetaria io lo salutai senza riserve come un evento altamente positivo
In questo netto giudizio di valore
Io pulì allora abbastanza isolato
Mi riferisco in particolare alla maggior parte del mondo politico italiano
Che prese coscienza de con molto ritardo rispetto a quello degli altri Paesi europei
Del fatto che il progetto di unificazione monetaria era vitale per la nazione
E che le sue scadenze non erano prorogabile
Anche nel mondo economico molti imprenditori sostenevano che i sacrifici imposti per raggiungere gli obiettivi di Maastricht secondo i tempi previsti avrebbero indebolito eccessivamente del Paese
Non si comprendeva che si erano validi per se stessi al di là degli accordi di Maastricht
Infatti erano necessari per risanare il nostro bilancio e rimettere in carreggiata al Paese dopo tanti anni di colpevole sperpero di risorsa
A livello politico
Dopo alcune incertezze iniziali
Il governo Prodi e in particolare il ministro Ciampi ebbero il merito di intraprendere con vigore la strada che ha consentito al nostro Paese di partecipare all'euro con il gruppo di testa
La partizione ente a partecipazione del nostro Paese all'area dell'euro ha in realtà già restituito con interessi
Lo sforzo danno il fatto
Sono almeno tre
I benefici più evidenti che sono derivati dall'aver raggiunto questo traguardo
Innanzitutto la moneta la nostra moneta è stata posta al riparo dagli attacchi speculativi miei recenti turbolenti mesi di crisi dei mercati finanziari
Va ricordato Gino Cuzzi
Ciò ha evitato la sua Lutazio né della lira che avrebbe impoverito il Paese impoverito tutti noi
E premiato solo quelli in prese che riescono a stare sul mercato soltanto grazie alle svalutazioni competitive
In secondo luogo oggi nessuno può negare che l'obbligo di rispettare quelli che sembravano severissimi criteri di convergenza si è dimostrato il migliore dei rimedi per i mali che affliggevano l'Europa
E in particolare il nostro Paese
Basta riflettere su quale era la situazione nel novantatré
Quando il Trattato di Maastricht è entrato in vigore l'economia mondiale attraversava una fase espansiva all'europea era in piena fase recessiva
L'opera di risanamento imposta imposta fra virgolette da Maastricht
E il miglioramento spettacolare della situazione delle finanze pubbliche che ne è derivato hanno permesso di dinamici Zare la crescita liberando risparmi a favore dell'investimento e attirando nel contempo capitali stranieri mi riferisco all'Europa
I tassi di interesse sono calati ovunque
E in misura notevole
Di conseguenza l'attività economica in Europa e cresciuta del due virgola sei per cento nel novantasette contro l'uno e otto del novantasei e quest'anno se riusciremo a mantenere un tasso di crescita significativo intorno al due sette per cento
Malgrado la crisi che attualmente colpisce alcuni importante area del mondo questo sarà ancora per merito della solidità del sistema monetario europeo
In prospettiva
La moneta unica potrà inoltre favorire l'aumento del volume della mobilità degli investimenti infra europei e diventare un elemento d'attrazione del risparmio mondiale che potrà così tradursi in nuovi investimenti produttivi
Il compito e però al lungi dall'essere terminato perché traguardo raggiunto è solo un punto di partenza
Il risanamento dei bilanci pubblici non è infatti un risultato acquisito per sempre
E ciò implica al contrario uno sforzo permanente con l'obiettivo di giungere al pareggio del bilancio così come indicato dal Patto di stabilità e di crescita siglato al vertice europeo di Dublino nel dicembre del novantasei l'attuale dibattito su un eventuale interpretazione elastica del Patto è mal posto
Occorre infatti evitare quello che il commissario europeo agli affari economici e monetari De Silguy
Ha chiamato sindrome da appagamento
E adempiere gli obblighi del Patto di stabilità che non sono una costruzione una costrizione ma un investimento per il nostro futuro
Sarebbe un grave errore a rendere meno rigidi parametri si tratta invece di incrementare la quota della spesa destinata agli investimenti riducendo parimenti quella che va ad attività improduttive
In Italia poi ancora largamente eccessivo il debito globale
Ci deve essere ridotto
Occorre dunque impegnarsi nel taglio delle spese
Incidendo nella loro struttura queste è la sola condizione per ridurre la pressione fiscale così da dare impulso all'incremento del prodotto interno lordo alleggerendo le aziende da costi che riducono Investimenti sviluppo
Infine e questo è il terzo benefico effettuo che voglio sottolineare anche a livello europeo l'Euro ha pienamente dimostrato di essere utile prima ancora di essere nato
Infatti sul fronte interno europeo
I tassi di cambio fissi hanno impedito il ripetersi di attacco le valute più deboli e dunque conflitti intracomunitari con accuse reciproche di svalutazioni competitive
Sul fronte esterno l'euro ha fatto dell'Europa Nencini SIEM è un polo di stabilità
Di fronte alla crisi asiatica russa brasiliana
I mercati finanziari sono evidentemente giunti alla conclusione
Che il fatto in sé stesso di partecipare all'Euro rende Stabilini e difficilmente attaccabili e sin d'ora le monete coinvolte
Siamo quindi di fronte a un fenomeno abbastanza raro una decisione politica che apporta i suoi vantaggi prima ancora di diventare effettiva
Se si guarda attentamente e tutto ciò si può ben vedere che la nascita dell'euro fornisce all'Europa
Un'opportunità storica di partecipare al concerto internazionale con un ruolo strategico e di primo piano senza precedenti
Mai come in questo periodo segnato dalle crisi dei mercati internazionali si è sentita l'urgenza e la necessità di un regolatore mondiale
Il sistema di Bretton Woods Solto all'indomani della seconda guerra mondiale
Ed è entrato in crisi negli anni settanta non è stato sostituito da nuove regole e il contesto economico e finanziario montuosa mondiale attuale mostra l'inadeguatezza delle attuali istituzioni finanziarie internazionali se l'economia si è mondializzata
Le sue forme di regolazione non hanno tenuto il passo c'è ormai in economia mondiale unica ma non c'è un governo mondiale
Non c'è neppure un vero coordinamento internazionale delle economie già della aveva proposto la creazione di un Consiglio di Sicurezza economico io non realizzazione mondiale incaricata di garantire pace e stabilità nell'economia mondiale
Ma ciò non basta
Quale che sia la forma che prenderà questo eventuale nuovo regolatore mondiale l'Europa deve partecipare attivamente alla definizione della nuova architettura del sistema monetario internazionale
Che potrebbe prendere la forma di una leadership collettiva affidata alla Triade Stati Uniti Europa Giappone
L'unione monetaria è stato nascente importante per l'Europa ma addirittura vitale per l'Italia
Infatti i vantaggi che l'avvento dell'euro recherà alle imprese italiane
Sono di gran lunga maggiore dei costi senza più rischi di cambio
Senza più costi di transazione
Noi avremo semplificazioni nella gestione degli incassi e dei pagamenti
Sensibili risparmi di commissioni valutarie e questo faciliterà Investimenti e scambi
E si pensi che circa il cinquantacinque per cento del nostro commercio estero
E il cinquanta per cento degli investimenti diretti verso l'Italia
E dall'Italia si riferiscono all'Europa
Per il Piemonte queste percentuali sono addirittura superiori raggiungono il sessanta per cento
In definitiva Neuro si prospetta come una grande opportunità per le imprese più competitive
Disposte ad accettare la sfida della trasparenza in grado di realizzare importanti programmi di adeguamento strutturale e funzionale saranno invece penalizzate le imprese e i comparti industriali inseriti in aree di economia protetta legate alla burocrazia e dipendenti in varia misura dal potere pubblico
Io ho molto ammirato Narducci di sta contenuto della relazione del professor Dario ho anche imparato molto
Anche da un punto di vista storico
Su un punto non sono d'accordo con lui quando ha detto che i vantaggi per imprese piemontesi non sono evidenti se ho capito bene
Invece l'euro è una grande occasione al di là di quello che è già capitato è una grande occasione per l'industria il piemontese
è una grande occasione per la nostra industria di pigliare degli atteggiamenti e del valore internazionale e mondiale molto più in precedenza
Il vero problema per ora
è quello di ridare slancio allo sviluppo
Riequilibrati i conti c'è ancora una sfida per
Sciogliere i nodi strutturali che limitano la competitività dell'Europa nel suo complesso
Questo è un altro modo di dire che il problema principale è quello della disoccupazione io lo metto in senso positivo e dico dobbiamo mentale la competitività l Europa nel suo complesso
In Europa negli ultimi dieci anni
Il tasso di disoccupazione è balzato da meno del sei all'undici per cento
Negli Stati Uniti e diminuito dal sette al cinque per cento questa situazione è la conseguenza di un modello di stato sociale che è fonte di sperpero di risorse irrigidita dell'apparato produttivo e del mercato del lavoro
Questo stato sociale per sopravvivere ha richiesto un'ampia presenza del settore pubblico nell'economia e tra le grandi aree sviluppato l'Europa è quella in cui i pubblici poteri intermedi hanno una maggiore quantità di risorse la Spezia pubblica assorbe il cinquantun per cento del prodotto interno lordo nell'Unione Europea
Mentre solo il trentasette per cento negli Stati Uniti
Sono dati impressionanti che parlano da soli
Tutta l'Europa ha bisogno di una sferzata di innovazione
Deve dare un grande impulso al settore della ricerca e sviluppo dove oggi spende in percentuale sul prodotto interno lordo meno del Giappone meno degli Stati Uniti
E in più perdi Peppe ancor di più in modo meno coordinato di conseguenza su dodici aree di tecnologie avanzate l'Europa e prima in una pare in due ma inferiore alle altre nove rispetto al Giappone distrazioni
L'Europa deve ridisegnare
Senza demolirlo il sistema di sicurezza sociale
C'è oggi è troppo condizionato da rigidità da garantismo e assistenzialismo
A maggior ragione ciò vale per il nostro Paese
L'attuale assetto dello stato sociale la causa prima della norme di missione della spesa pubblica
La revisione del sistema pensionistico non è un interesse diretto delle soli impresa è un interesse del Paese
è un nostro impegno a favore delle giovani generazioni che sono costrette a scontare lo sperpero di risorse oggi con la disoccupazione e domani con uno stato sociale ridotto ai minimi termini quando non del tutto scomparso
Il Paese le imprese ma anche i lavoratori giovani hanno un interesse diretto a tenere sotto controllo la dinamica del costo del lavoro
In questo campo l'Italia ha fatto grandi progressi
Iniziati con l'eliminazione della scala mobile sancita dall'accordo del dicembre novantuno tra la Confindustria e dico con orgoglio durante l'ultimo anno della mia presidenza i sindacati ed il governo
Che fu il presupposto strutturale che consentiva una riduzione rapide sensibile della infrazione
Ma questo progresso non è ancora sufficiente quegli accordi vanno aggiornati rivisti
Perché oggi il costo del lavoro cresce il doppio dell'inflazione
Inoltre occorre rendere realmente libero al mercato del lavoro bloccato che oggi tra le cause dell'elevato tasso di disoccupazione
Vorrei chiudere questo mio intervento soffermandomi sul tema delle infrastrutture
La loro efficienza costituisce un fattore essenziale di competitività non soltanto per d'impresa ma anche per i sistemi Paese
è per questo che l'Italia deve dotarsi di collegamenti stradali ferroviari ed aerei moderni ed efficienti che ci consentano di competere ad armi pari
Se ciò è vero per l'Italia lo è a maggior ragione per il Piemonte
E io credo che la carenza grave dell'infrastrutture
Sia una delle cause più importanti dei vari aspetti del declino piemontese che ha evocato il professore ordinario
Il nostro isolamento la nostra regione rischia un grave declino economico
Se non si provvede a spezzare il suo odierno isolamento la crescita del prodotto interno lordo in Piemonte è stata fra le più basse d'Italia negli ultimi sei anni il sei virgola nove per cento
Nella graduatoria del PIL pro capite tra regioni italiane in Piemonte oggi occupa la settima posizione rispetto alla quarta che occupava nell'ottanta
Occorrono interventi selettivi e mirati
Quelli relativi alle grandi infrastrutture
Provocano la messa in moto di una sequenza virtuosa che dalla maggiore competitività dell'apparato industriale conduce allo sviluppo economico e dallo sviluppo economico al riduzione della disoccupazione
Frane infrastrutture più indispensabili per il Piemonte è il quadruplicamento ferroviario Lione Torino Milano Trieste
Ossia la nuova linea tra Spada
Che è la chiave di volta ci può dare un segnale positivo propulsivo a tutto il sistema infrastrutturale del nord Italia e della nostra regione
Non solo ma costituisce un elemento fondamentale per migliorare l'ambiente
Perché crea le condizioni per ridurre significativamente il traffico sulle strade delle merci e dei passeggeri che giunto ormai a livelli di congestione inaccettabile
Questa infrastruttura
è giunta ad una fase decisiva
Fase in cui abbiamo bisogno del convinto consenso dell'opinione pubblica
E voi ne potete essere un veicolo importante la Torino-Milano potrebbe aprire i cantieri già l'anno venturo
Essere pronta per le Olimpiadi invernali del due mila sei
Per la Torino-Lione noi stiamo ricercando finanziamenti privati
Per dare vita a un'operazione di project financing che costringa lo Stato a fare la propria parte senza più l'alibi della scarsità di risorse
Il ribasso dei tassi per merito dell'euro rende ora più attuabile questo obiettivo
Signori e signore
Noi stiamo vivendo un momento cruciale per la nostra regione
I nostri padri
Anzi i nostri avi sono stati lungimiranti
Con grande coraggio hanno realizzato opere che hanno richiesto grandi risorse finanziarie ed umane
Noi dobbiamo essere alla loro altezza in Piemonte deve ritornare al suo ruolo di regioni guida e partecipare a pieno a titolo alla costruzione di un nuovo modello europea grazie
Ringrazio l'ingegner Pininfarina
Credo che tutti ci auguriamo che questo quadruplicamento si faccia aliene da Ettore rimane uno dei dei punti curiosi del perché finora han certo punto i veti incrociati avere livello hanno bloccato tutto che sarebbe certamente un segno di questa ripresa piemontese che tutti ci auspichiamo volevo solo ricordare che quando ho parlato degli effetti dell'euro sull'industria piemontese quello che voglio dire questo che non dobbiamo aspettarci effetti miracolistiche cioè non è che arriva Leo ha abbiamo risolto il problema
I vantaggi derivanti dalle libera circolazione dei capitali emersi gli abbiamo già avuti peraltro è certamente una splendida occasione ed è un'occasione che non possiamo permetterci di mancare
A questo Euro mancano trentaquattro giorni
Dopo i trentaquattro giorni succederà intanto una cosa
Che se voi avete dieci milioni di botto non avete più dieci milioni di forza avrete all'incirca cinque mila duecentoventicinque virgola cinquantacinque
Allora succederà che dovete decidere
Se volete scendere a cinque mila o fuori salire a cinque mila cinque o sei mila per poter negoziare quindi si aprirà no i banchieri qui presenti lo stanno organizzando
E assicurano che sarà efficiente facile un gigantesco mercato delle spezzatura
E questo sarà il primo Effetto sulla vita di milioni di persone a fare il il se non il primo gennaio il primo giorno utile gennaio avremo questa trasformazioni non ci saranno più le quotazioni in lire
Il tutto è così come gli altri Paesi di tutto il debito pubblico
Quindi mediti amo anche su questi aspetti
Doping
La moglie l'ufficio ecco pilota corsi ricorda che cinque mila lire alla dote che la moglie di un ufficiale doveva fa stare perché il marito potesse avere l'autorizzazione sposa
Però a questo punto la parola al ingegnere Giuseppe Liñan amministratore delegato e direttore generale delle Cartiere Burgo
Caro Presidente
Un secondo convegno sul Piemonte l'Europa non è facile
Ma mi consolo probabilmente il terzo sarà ancora più difficile fosse il titolo sarà il Piemonte dell'euro e l'Europa
Come si colloca oggi il Piemonte in Europa
Nell'Europa dell'euro avrà ancora un senso parlare del Piemonte
Ovvero in questo contesto più ampio l'identità della nostra regione così come oggi la conosciamo e destinata a perdere significato a favore di altre aggregazioni geografiche economiche
Cercherò di portare avanti queste riflessioni ponendo mi da un lato
Di far tesoro della nostra storia e dall'altro di individuare i problemi che un'impresa di una certa dimensione e che è già in Europa
Deve veder risolti per poter mantenere la sua sede in Piemonte restando competitiva sul mercato europeo
Se guardiamo alla storia della nostra regione vediamo che essa nasce nel Cinquecento
Con Emanuele Filiberto è inizialmente un Ducato a cavallo delle Alpi che sposta il baricentro la capitale da Chambéry a Torino
Nasce così uno Stato cuscinetto in cui il principe ha nel corso dei secoli alcune idee guida che mi sembrano oggi ancora molto interessanti
Primo creare uno Stato centrale con provincia decentrate ma con forte le porte né al centro
Prima ancora di entrare in Torino Emanuele Filiberto si preoccupa mille cinquecentosessantuno di avere rapporti diretti e rapidi con le Province
E si tu endo un servizio postale stabilmente con stazioni di cambio ogni otto miglia
Istituisce l'italiano come lingua ufficiale del suo stante Secondo chiarezza normativa
Sì Emanuele Filiberto che nel mille settecentoventinove Vittorio Amedeo secondo sono attenti all'unificazione delle leggi compivano nuovi codici
Verso efficienza e frugalità della pubblica amministrazione anche la nobiltà è strettamente di servizio militare e civile sempre i Savoia sono generosi di titoli con il ceto dei funzionari e dei burocrati di Wentworth peso delle grandi famiglie feudali e creando un'aristocrazia operosa fortemente identificata con la dinastia
Il motto di Vittorio Amedeo secondo e tutti sudditi tutti i soldati tutti i poveri
Quarto attenzione alla formazione continua della classe dirigente
Costante preoccupazione di avere in Torino all'università di prestigio
Emanuele Filiberto sottrae l'università mondo avvia la porta a Torino obbligando i sudditi del Ducato a studiarne nella capitale
Vittorio Amedeo secondo manda fa revisionare Aleida le bozze della nuova costituzione dell'università laica che riformerà nel mille settecentoventi
Lo stesso Emanuele Filiberto in supporto all'università crea di sana pianta in Torino l'industria tipografica
Chiamata a Venezia il tipografo Bevilacqua fonda una società col capitale di trecento scudi ne sottoscrive personalmente cinque caratura
Vittorio Amedeo secondo rimane deve Sicilia per pochissimo tempo
Visita all'isola per soli nove mesi quando ne parte tuttavia porta consente un sommo architetto io vado e il da chiedere un intellettuale di grande capacità al quale affiderà alla riforma dell'università e non pochi altri uomini di cultura
Quinto attenzione alle vie di comunicazione vado più indietro del professor Behar per agevolare le comunicazione tra la capitale e il mare Carlo Emanuele secondo progettava di scavare una galleria sotto il Colle di Tenda
Imbastisce il progetto di un canale a Conte che unisca Genova al Po poi ripreso da Napoleone ed allo stesso carburante
Carlo Alberto a un grande fautore dello sviluppo ferroviario
Prende in prima persona l'iniziativa della ferrovia Torino Genova promuove il collegamento del lago Maggiore la Svizzera e nel mille ottocentoquarantuno nasce il progetto per il traforo del Frejus
Inferiore una delle più grandi opere degenerativa del secolo scorso per la prima volta vengono affrontati e risolti problemi di scavo
Occorrono macchine nuove e sua moglie inventa la perforatrice ad aria compressa di trasporto dei materiali divaricazione con soluzione con gli ingegneri si spenderanno per realizzazione dei trafori successivi
Sesto impulso alle tecnologie
Emanuele Filiberto oltre all'industria tipografica introduce in Piemonte l'allevamento dei bachi da seta e piante agenzie nella sua tenuta di Tronzano e addirittura nel parco di Torino
A più riprese nel mille seicentoventisette trentatré mille seicentottanta mille settecentoquarantanove
Editti del sovrano affermano che la partecipazione ai traffici non scema la dignità e i privilegi da adesso Croazia e i nobili sono incentivati a investire in fabbriche e industrie
Cartiere tessitura e miniere fabbrica di porcellane e cristalli
Dopo i tre grandi scienziati del Settecento
Beh Kadija la Grancia Avogadro compaiono in Piemonte politici dotati di conoscenze scientifiche e tecniche nonché dicono spettato o talento applicativo che portano il regno all'avanguardia nella ricerca tecnologica
Prima fra queste il Cavour ma anche Sella che lo scienziato industriale Menabrea Autore del teorema del minimo lavoro impiegato nella scienza delle costruzioni
Prima dell'unificazione del mille ottocentoquarantotto i maggiori stabilimenti meccanici erano statali
La fabbrica di armi di Valdocco Lancet Nale la legge officina di materiale d'arte di via le officine ferroviarie
Sette grande attenzione alla politica essere si cura con la massima attenzione il gioco delle alleanze attraverso la politica matrimoniale si creano legami dinastici con tutte le case regnanti d'Europa
L'ultimo esempio è quello della Principessa Clotilde data in sposa Girolamo Bonaparte per propiziare l'intervento della Francia nel mille ottocentocinquantanove
Le tappe fondamentali del progresso dello Stato derivano dal successo di accorta alleanza Emanuele Filiberto
Il duca spodestato dalla conquista francese riottiene le sue terre Berti alleato di Carlo quinto del quale comandava l'esercito a San Quintino Vittorio Amedeo secondo e il principio genio sconfiggono i francesi alle porte di Torino per salvare il duca
Ma sette otto sette anni dopo a Utrecht il duca unico fra i principi italiani possedere al tavolo dei vincitori anti francese riottenere oltre importantissima concessioni territoriali da entrambe le parti in conflitto il titolo regio al quale la dinastia aveva da sempre aspirata
In tutta la loro storia i Savoia si occupano delle grandi faccende internazionali
Amedeo ottavo fu per qualche anno antipapa suo nonno il Conte Verde era andato a combattere in trent'Terrasanta
E la dinastia rivendico per secoli troni di Cipro e Gerusalemme
Nel mille trecentosessantuno Amedeo sesto
Funge da arbitro circa i dissidi coloniali tra Genova e Venezia nel mille seicentosessanta quanto un principe di Carignano al comando di un suo reggimento con batteriologica Hero chiese in Canada a fianco delle truppe di Luigi quattordicesimo
Guarini sì
Riproduce nei fregi dalle finestre del palazzo Carignano le penne del caratteristico copricapo dei pellerossa
Nel mille settecentosessantatré Carlo Emanuele terzo fu mediatore del Trattato di Parigi fra la Francia e l'Inghilterra che decise le sorti
Delle colonie del Nordamerica
E ottavo
Attenzione alla visibilità
I grandi sovrani ma anche quelli meno illustri e perfino le varie Madama e reali si preoccupano incessantemente dalla grandezza della città
Questo instancabile attenzione non è però esclusivamente rivolta alla residenza dei sovrani che pure non mancano e con progetti grandiosi ma anche all'impianto urbanistico
Alle prospettive di sviluppo alla scenografia complessiva con intento dichiaratamente promozionale
Emanuele Filiberto volle che si studiasse il modo di adornare la città di Onorati edifici il decreto che chiunque volesse abbellire la propria casa
Potesse costringere il vicino accende di la propria parte dello stabile o del terreno poche inezie asse i lavori in un anno e li terminasse in tre andavano di fretta
Consulta il Palladio commissionò all'olandese Caracci alla celebre pianta di Torino che viene diffuso in tutta Europa come la vera immagine della città e che evidenzia la formidabile Cittadella fatte erigere dal
Carlo Emanuele secondo
Voleva far luogo al popolo cresciuto in modo da non poter più capire nella cerchia attuale
Nobilitare la capitale con l'istituzione di accademie College di nobili
Pubblici alberghi per l'esercizio della virtù ad effetto di attirare degli artefici
Negozianti banchieri e altri virtuosi per rendere la città insigne comanda come posta al principio dell'Italia e uno dei più vantaggiosi passaggi di quanti provengano dalla Francia fatta forte
Di più con la fondazione di nuove mura a secondo delle vere regole militari
Nel mille seicentocinquantasei capita a Torino Cristina di Svezia City attiene a lungo in città e rimane stupita per la quantità di opere d'arte che Fini si trovano il Consiglio comunale protesta per le corse della fastosa accoglienza riservata alla sovrana
Ma le duchesse obietta che la città deve divenire il vino manata in tutta Europa
E che quindi i conti dell'illustre viaggiatrici vanno pagati
Ebbene se avete avuto la pazienza di seguire le mie riflessioni sul passato state forse già anticipando le mie conclusioni circa quello che dovrebbe essere fatto per il futuro di questa Regione
I tempi sono profondamente cambiati
Anche nel passato sono stati commessi molti errori ma alcuni principi che hanno guidato il nostro sviluppo nei secoli passati sono ancora validi e attuale
Un'impresa che vuole essere piemontese ma vuole al contempo competere in Europa e nel mondo ha bisogno che si creino in questa regione le tre condizioni di base per la sua competitività proverò ad elencarle e il collegamento con le linee guida del passato risulterà evidente
Primo
Una pubblica amministrazione efficiente
Diretta da uomini colti professionali capaci di guardare alle innovazioni e alle sollecitazioni che provengono dall'esterno con senso pratico e costruttivo
E forniti di requisiti necessari per inserirsi e dialogare con tutte le istituzioni anche a livello europeo
Una pubblica amministrazione capace se non di precedere almeno di adattarsi i veloci cambiamenti della nostra e e dire interpretare la politica estera di un tempo
Due una grande attenzione alla scuola alla formazione professionale all'università all'eccellenza apposto università la scuola di cui abbiamo bisogno deve essere capace di formare dei cittadini del mondo di stimolare le capacità e la cultura idonea a promuovere la nascita di nuovi giovani imprenditori
Una scuola non elitaria ma capace di creare giovani eccellenti
Terzo nuove vie di comunicazioni e rilancio di quelle esistenti
Strade treni arrivo porti centri logistici
Centoventotto anni fa veniva inaugurato il Frejus ma oggi il Piemonte e non non mi riferisco certo se gestisce il fallimento
Sembra costantemente attendere che qualcuno dall'esterno risolva i suoi ormai insopportabili problemi di comunicazione
Occorre slancio d'iniziativa progettualità e tenace affinché questa Regione smetta di considerarsi e di essere considerata un angolo d'Italia quando la potenzialità e la collocazione per diventare un centro dell'Europa
Perché i nostri due grandi istituti bancari
E ancor più le loro fondazioni non mettono sul piatto fondi
E non cercano un di creare una grande sottoscrizione pubblica per realizzare la nuova linea o almeno la progettazione della nuova linea sarebbe un segnale fortissimo
Quattro impulso alla tecnologia e a tutto quanto può creare valore aggiunto durevole nel futuro
Non serve lamentarsi per l'alto tasso di disoccupazione giovanile
Ma corre che anche attraverso le nuove tecnologie i giovani possono concretamente trovare sbocchi professionali imprenditoriali nei settori innovativi
Guardiamo agli Stati Uniti quanti scienziati quanti ricercatori diventano imprenditori di se stessi in settori ad alta tecnologia
La struttura economica sociale e finanziaria facilità tutto ciò
Creare alleanze forti
In un mondo così fortemente competitivo
Vincere da soli è pressoché impossibile
Mentre le nuove possibilità di comunicazione aprono la strada collaborazione e sinergia un tempo impensabili
Delle quali è indispensabile sapere tempestivamente approfittarne e può servire per portare investitori esserne operare regione
Attenzione alla visibilità all'immagine alla qualità della vita
Siamo con poche eccezioni poco conosciuti
Dal punto di vista turistico Torino e considerata una città da scoprire
Eppure forse tra le ragioni italiane e abbiamo la mentalità e la cultura più europea
Dobbiamo migliorare la qualità della vita venderci meglio
Rendere le nostre città gradevoli accessibile interessanti
Nelle quali i nostri giovani migliori rimangano volentieri e gli stranieri poli italiani di altre regioni siano attirati a trasferirsi sollecitando l'interesse per l'opportunità di lavoro e di affare che abbiamo da offrire
La cultura e divertimenti devono contribuire ad una migliore qualità della vita al pari di quanto oggi succede nelle altre capitali europee
Questo è un punto fondamentale per la competitività delle aziende che è principalmente basata sugli uomini
Quelle gocce accanto che ho elencato sono le esigenze maggiormente sentite dalle imprese ma sono certissimo che se sono condivise anche dalla stragrande maggioranza dei cittadini
Forse il Piemonte attraversato un lungo periodo di sonno
Così almeno vorrei ottimisticamente interpretarlo posso che dal sonno ci si sveglia con reintegrate energia
Dal sonno ci dobbiamo svegliare col rinnovati comuni ambizioni dobbiamo tornare tornare ad avere progetti ambiziosi
Vede sane ambizioni e fondamentale per progredire
La nostra storia e ricca di insegnamenti ancora oggi validissimi e su queste basi possiamo e dobbiamo incentrare un comune sforzo di rilancio del nostro Piemonte regione d'Europa
Grazie
Grazie Rignano abbiamo tutti seguito affascinati questa ricostruzione storica
Che ha messo a nudo delle linee portanti della storia piemontese e credo che molto correttamente il suo intervento sia avvenuto alla fine di questa mattinata perché i suoi sei punti efficienza dell'amministrazione attenzione alla scuola nuove vie di comunicazione impulso la tecnologia creazione di alleanze forti e attenzione all'immagine alla qualità della vita
Riassumono molto bene quello che emerso da tutte le discussioni di questa mattina
Potrei aggiungere aggiungerne uno così un po'di coraggio
Alle volte e proprio il coraggio di prendere l'iniziativa invece di un calcolo estremamente attento e culturalmente prudenziale che si tende spesso a fare
Se non ci sono interventi urgenti rimanderemo alla fine del convegno la fase interventi
E Dei invece la parola a Alfredo Diana presidente della Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro
Il
Privilegio di parlare per ultimo
Comporta anche qualche problema perché bisogna evitare di ripetere cose che sono già state dette
Io di solito non predispongono un testo quando mi capita di parlare per ultimo proprio perché correrei il rischio di fare delle ripetizioni
Di dire in maniera certamente meno meno valida cose che gli altri redattori già hanno detto che sono state già recepite dalla Assemblea
Nevi dente mente voglio e posso trarre delle conclusioni perché ciascuno di voi le conclusioni
Lei avrà già tirate per conto proprio perché io comunque non sarei in grado di riassumere in pochi minuti quelle cose che sono state dette eccellentemente che c'hanno interessato e coinvolto tutti con tutti quanti
Direi solo ai talk mi sembra non del tutto appropriata la definizione che è stata data
Al professor Deaglio e anche da Arcuti che questo è un convegno fotocopia o un convegno fotografia
Io direi che fra questo convegno a quello che è stato organizzato dal gruppo piemontese dei Cavalieri del lavoro nel marzo del mille novecentonovantacinque vi è una certa continuità e per certi versi direi
Può apparire una una domanda e risposta nel senso che allora al centro del dibattito era l'interrogativo sul futuro del Piemonte con un occhio attento proprio a questa la fase di transizione complessa che allora si apriva con un certo scetticismo e con molte preoccupazioni
E che imponeva di ripensare affondo al modello di sviluppo di una regione regione che era stata di punta nella economia nell'industria italiana oggi la risposta detta del professor Bragaglio
Alquanto deludente
Ha citato le aziende chi contesi che guardano piuttosto verso l'estero di o verso altre regioni italiane Cuneo
C'ha detto lo ha sintetizzato anche molto bene Arcuti guarda verso la Francia anzi addirittura comprato Nizza se se ho ben capito Novara va piuttosto a Mila no che non verso Torino
Biella fa per conto proprio dice giustamente professor Deaglio ma io mi Mickey mi dico ma non è questo forse il risultato voluto della globalizzazione nel senso che tolte le frontiere
E questo il fenomeno che sta venendo non sono in Piemonte ma un po'in tutta in tutta Europa ossia le le intese guardano al di fuori dei dei confini della propria della propria Regione o peggio ancora dalla tua della propria provincia non esistono più
Le frontiere questo è proprio un risultato io credo di una politica che è stata voluta in quei in questo senso e d'altro canto sempre nel Arcuti ci dice trecento multinazionali hanno peraltro scelto il Piemonte per avviare delle loro attività quindi c'è un interscambio nel senso che è vero che si guarda qui si guarda al di fuori delle frontiere ma è anche vero che dal diventare altri Paesi e si guarda al Piemonte come una realtà tuttora meritevole di investimento
E direi ecco che senza a fare del facile ottimismo ma proprio perché chi parla forse fraz tutti quelli che han parlato finora è l'unico che viene l'unico non piemontese e direi che dobbiamo dirci che senza aver raggiunto i livelli di sviluppo della regione di Amburgo occhi di quella di Bruxelles dell'Île de France
Beh il
Piemonte peraltro ha portato un contributo non indifferente alla storia industriale e ancora oggi direi che al massimo dei livelli in in tutta in tutta Europa
Sfruttando oltretutto una situazione geografica che era quella già sottolineata da Cavour in un certo senso di cerniera fra il Nord e fra il nord e il sud e giusto che in questa sede in questi incontri fra imprenditori fra cavalieri del lavoro l'analisi sia attenta per certo vero per certi versi impietosa è vero
Che i problemi non mancano
è anche vero che le possibilità da cogliere sono molto molto numerosa e come c'ha anche ricordato Sergio Pininfarina il quale ci ha invitato ecco non aspettare
Che siano gli altri a risolvere i nostri problemi e lo ha ripetuto anche l'ignara a cerchiamo di darci attorno a noi per cercare di dare una mano alla soluzione di questi problemi
E le possibilità vi sono direi che non è un caso che nell'ambito del fondo europeo di sviluppo regionale
E del fondo sociale europeo gli stanziamenti che sono previsti per il Piemonte siano superiori a qualsiasi altra regione italiana il Veneto che al secondo posto ne ha circa il cinquanta per cento quindi sono delle occasioni non indifferenti quelle che vengono rivolte a questa a questa regione
E come è noto che si stanziamenti corrispondono a proposte coerenti di intervento che perseguono appunto l'obiettivo di ammodernare e rendere più competitiva la Rete delle piccole e delle medie imprese
Ma anche quello di riqualificare l'ambiente naturale urbano e di innovare le infrastrutture tecnologica e di valorizzare le risorse umane queste son proprio le parole che troviamo nel nel di legge sui fondi strutturali
L'Europa io credo non rappresenta soltanto
Una opportunità
Ma necessita anche di una sua svolta culturale e metodologica
E dire che rispetto a questo l'Italia
Primeggia ancora per molti da molto tempo più nelle parole
E che nei fatti
Un'indagine recente che è stata curata dall'Istituto Guglielmo Tagliacarne evidenzia come oltre il settanta per cento delle imprese italiane giudichi positivamente l'ingresso dell'Italia nell'euro
Ma se il dato poi si abbassa sensibilmente quando la domanda non riguarda le prospettive
Generali del Paese ma quello della propria azienda
A fronte di questa risposta positiva
Il sessanta per cento continua ancora info dichiararsi poco o nulla informato su ciò che concretamente significherà l'introduzione dell'euro per l'organizzazione aziendale e una percentuale irrisoria di impresa
Con l'eccezione ridente mente di quelle di quelle più grandi afferma
Di
Essere di non essere pronta ad adeguare fin dal mille novecentonovantanove i propri strumenti contabili
Alla alla valuta e questo direi che è un fatto preoccupante
Va detto peraltro che il Piemonte forse fra le regioni più attente e dunque forse quella che potrà più rapidamente avvantaggiarsi degli affetti di semplificazione e di trasparenza del mercato allargato dell'Euro
Io credo che già oggi Peralta dobbiamo riconoscere che è stato detto credo da tutti o quasi tutti
Quale è stato il vantaggio dell'Italia nell'aggancio alla moneta unica
Io mi chiedo e vi chiedo come avrebbe potuto il nostro Paese
Gancio senza un aggancio alla a una moneta unica
L'Europa c'ha detto Sergio Pininfarina ha restituito con gli interessi i sacrifici che sono stati richiesti agli italiani e al Paese
E io credo che sia giusto
Dare atto al a Ciampino io mi onoro di aver fatto parte del governo Amato e poi del governo Ciampi della svolta che ha dato in senso rigoroso alla economia del paese dopo gli anni nei quali e si era piuttosto fatta la politica delle delle cicale anziché quello delle laboriose formiche
Arcuti ha citato giustamente
Einaudi l'interesse dell'industria non è in contrasto con quello dei risparmiatori
Entrambi chiedano una moneta stabile e di questa moneta stabile di questa stabilità non ci siamo avvantaggiati e lo dobbiamo all'Eur
Io credo che questo dimostra una volta di più che l'ingresso nella moneta unica non è soltanto una nuova frontiera ideale ma è già di per sé è un fattore di equilibrio e di stabilità e che valeva dunque la pena
Di impegnarsi a questo tassi la caduta dei tassi di interesse la stabilità della moneta il il controllo dell'inflazione scesa dei livelli ai quali nessuno pensava potessimo arrivare ancora pochi mesi addietro
Beh tutti questi sono dei dati che valgano la pena davvero di essere considerati come elementi del tutto positivi e che debbano incoraggiarci a proseguire su questa Strada
Di rigore e di direttore di virtù la questione oggi più dibattuta è però quella che dell'integrazione dei parametri di convergenza finanziaria che hanno assorbito per quel per questi anni di impegno di tutti con altri che facciano anche uno specifico riferimento alla crescita sociale ed economica io non credo che questo sia soltanto un portato del fatto che in molti Paesi anti rene la maggioranza dei Paesi europei oggi vi sono dei governi di sinistra di centro sinistra
Credo che l'importanza del parametro occupazionale che deriva proprio dalla la consapevolezza di questi diciassette milioni di disoccupati in Europa che sia un'emergenza assolutamente trasversale a tutti i paesi europei e a tutti gli schieramenti politici non non in repertorio di questo o di quella di quella forza politica per l'Italia questo problema di particolare importanza perché il nostro Paese nell'Euro è quello che ha il tasso di crescita più basso
E il livello di disoccupazione più alto quindi se per gli altri è un problema per noi è un problema doppiamente sentito
Sono state fornite formulate in queste settimane alcune proposte finalizzate a conciliare la volontà di non abbassare la guardia del rigore con quella di rilanciare efficacemente la politica dello sviluppo
E forse è possibile una specifica valutazione della componente Investimenti nel calcolo deficit e il prodotto interno lordo
Che senza portare a una vera e propria esclusione consenta di realizzare più facilmente le infrastrutture senza le quali nessun Paese europeo l'Italia in particolare alle prese con un enorme debito accumulato
Dagli anni della politica delle cicale come dicevo è destinato a vedere ridotto i propri margini di competitività
Del resto anche qui abbiamo sentito lamentare e giustamente la carenza delle infrastrutture credo che una azione in questo campo potrebbe essere assolutamente utile anche per il rilancio economico e soprattutto per dare possibilità di occupazione a forze disoccupate non quindi ha ragione Pininfarina non quindi una sindrome da appagamento non una rinuncia al rigore monetario ma probabilmente anche un guardare ai problemi di una di un mondo soprattutto che il mondo dei giovani che è alla ricerca di un di Landini occasioni di lavoro
E che deve trovare una risposta probabilmente proprio in una politica di infrastrutture costruire infrastrutture comunque serve al rilancio
Economico non è soltanto un modo per dare lavoro non sono dell'impresa che poi continueranno a perdere soldi sono delle cose utili che una volta fatta restano e che giovano all'economia del del Paese nell'economia dell'euro
E ancora anche probabilmente necessario un diverso bilanciamento degli stanziamenti
Senza sperare in Zaire il settore agricolo al quale si vorrebbe togliere qualche cosa per darlo ad altri io credo che l'Europa non si costruisce togliendo i mattoni da una parte per portarli dall'altra la si costruisce ora apportando nuovo materiale da costruzione difficile fare l'Europa a prezzo fisso con appena l'uno per cento del dell'IVA
Credo che peraltro è cosa dovremmo ridare un po'di fiato
Ai al polmone dei fondi dei fondi strutturali
Una una politica di questo genere presuppone certamente un'amministrazione che sia in grado anch'essa di essere competitive in Europa questo mi pare che è stato detto
Un po'a mezza bocca da tutti è stato detto nel modo più chiaro dal presidente dico se lo se lo dice lui dobbiamo dargli credito Colin prese non possono essere competitive
Se lei all'amministrazione della cosa pubblica non è altrettanto competitiva con gli altri con quella degli altri Paesi europei
E da questo punto di vista io credo che senza puntare l'indice accusatore sul nessuno però uno sforzo maggiore possa e debba essere fatta così come credo che non possa essere eluso il grande capitolo della fiscalità
E non si tratta di ripetere una volta di più il lamento che gli italiani pagano troppe tasse mentre necessario liberare nuove risorse per alimentare la domanda io credo che nei prossimi anni è in gioco
La capacità sulla quale abbiamo forse scommesso troppo affrettatamente di garantire la convergenza economica fra i Paesi dell'Unione rispetto a ai parametri di di Maastricht
Oggi non è possibile
Arrivare a questa omogeneità in presenza di una disomogeneità
Nel sistema fiscale il sistema previdenziale ed in quelle assistenziali sono troppo diversi no i nostri sistemi per potere dire che questo euro rappresenta effettivamente una messa in comune di tutti
Le nostre i nostri sforzi e dire dei nostri problemi
Quanto abbiamo fatto finora a mio modo di vedere a livello europeo è un tavolo zoppo
è un tavolo che poggia su una gamba più lunga che è quella della moneta unica e ben venga questa moneta unica
Però mancano le altri piedi che sono rimasti indietro previdenza fiscalità
Assistenza sono le altre gambe che sono destinati a crescere altrimenti noi appoggiamo questa nostra moneta su un tavolo che in equilibrio instabile questo rischia di portare conseguenze gravi anche per quella parte che che già cresciuta
E allora i problemi sono due o si accorcia la gamba più lunga e Dio non voglia o altrimenti bisogna necessariamente che le altre gambe crescano
There Luigi Ceruti tele Ceruti ci ha ricordato quanto diceva a suo marito dite agli europei molti anni fa gli europei devono fare presto a fare l'Europa
Che io credo che quello che il tocco degno consorte diceva tanti anni fa oggi diventa più necessario che mai e difficoltà
Dell'euro derivano io credo proprio da questo fatto che siamo ancora lontani dall'avere fatto l'Europa e parlando di euro forse non è inopportuno citare quella che è stata la difficoltà di fare finanche le banconote
A tutti i Paesi europei credo che di da un direttore forse cose note a tutti a tutti i Paesi europei era stato chiesto di segnalare alcuni personaggi di rilievo a livello europeo da mettere sui biglietti sui nuovi biglietti monetari l'Italia se non se ricordo bene era mi aveva raccomandate treni
Cristoforo Colombo Leonardo da Vinci Galileo Galilei
La Cristoforo Colombo è stato evidentemente scartato perché colonialista antiamericano quindi parla non ne parliamo proprio
Leonardo da Vinci Michelangelo sono stati scartati per la sospetta omosessualità
Erasmo da Rotterdam perché ero mangiapreti uso tanto non siamo riusciti a trovare in Europa delle persone che andassero bene a tutti
Non siamo riusciti a trovare dei monumenti che andassero bene a tutti perché il Colosseo era stato evidentemente sede di di spettacoli gli spettacoli feroci perché l'arco di Tito per carità Tito se l'era presa con Gerusalemme allora abbiamo scelto dimettere sulle monete hanno scelto perché io non c'entra con questa scelta delle cose immaginaria e quindi delle delle colonne che non sono la Grecia ma non solo Roma un monumento medievale che non è Renzo ma non è nemmeno colonia in sostanza delle figure immaginarie in questo modo
Si è cercato di contentare tutti questo è una è quasi una barzelletta
Ma dimostra come sia difficile ancora oggi
Fare trovare un un minimo comune denominatore fra paesi che hanno evidentemente finora
Avuto delle linee divergenti anche in campo monetario
Oggi è stato detto bene
Undici Paesi abbandonano le loro monete
Alcuni li rimpiangono altri no
Io ho sentito dei intero convegni di questo tipo in in Germania dove molti piangono sulle sorti del marco alcuni non lo vorrebbero ne pone pure abbandonare
Il lo stesso dicasi per il fiorino in Olanda o finanche in Francia per il per il franco in Italia non una voce si è alzata per fare un necrologio alla nostra lira
Eppure fra le monete europee e la più antica di tutte
Io ho apprezzato molto l'excursus storico che ha fatto l'amico Giuseppe Giuseppe Rignano e la moneta italiana la lira italiana e nasce con Carlo Magno
Ed è uguale a una libbra di argento quindi è sicuramente la moneta più antica ed è la moneta di conto che viene usata in Francia
In Inghilterra la libera la tre viene usata in Egitto da dire egiziana in Turchia la lira turca in sostanza è una lira che circola sia pure con valori diversi in tutta Europa
E circola in Italia
Io ho trovato dei contratti fatti a Modena fatti a Milano fatti a Napoli dove si parla della lira come moneta di conto quindi all'ECU praticamente è una moneta che serve per non le euro l serve per gli scambi
A Napoli c'era il ducato però i conti alcuni contratti che vengono fatti al di fuori della frontiera del del Regno
Delle due Sicilie si fanno in lire indiremo ossia munita di contro la moneta immaginaria che però girava in tutta in tutt'Italia
E che diventa moneta italiana quindi diventa quello che le che sarà all'euro
Grazie al Piemonte
è il Piemonte nel mille ottocentosessanta con l'unità d'Italia che ci porta alla moneta unica che vale allo stesso valore su tutto il territorio nazionale
Perché ho voluto ricordare questo non per fare sfoggio di erudizione ma perché mi sembra ecco che se noi vogliamo davvero a venire una munita unica in Europa dobbiamo fare quello che ha fatto il Piemonte di allora
Dobbiamo al di là della moneta unica avere un governo dell'economia europea che sia un un governo unica
Io credo che forse quell'Europa politica che stava a cuore a Luigi Ceruti la politica estera siano ancora dei fatti
Lontani avvenire ma il governo dell'economia occorre non possiamo lasciare il governo della munita alla sola banca centrale europea occorre che al di là del governo Della Monica vi sia assolutamente un governo dell'economia e questo credo
Che sia forse il il tema per il per un terzo convegno io mi rallegro con gli organizzatori di questo di questo ripetizione del convegno che abbiamo fatto nel mille novecentonovantacinque
E col presidente paletto in particolare il gruppo piemontese dei Cavalieri del lavoro ed esempio a tutti gli altri gruppi regionali dei Cavalieri del lavoro e ci spinge ci sollecita a fare riflessioni su queste cose i piemontesi
Dice giustamente there Cerutti sono discreti
Sono un po'chiusi così che hai detto preferiscono non parlare ma impegnarsi realizzare in concreto le loro idee
Che io vorrei proprio che questo incoraggiamento che ci viene da un'imprenditrice di così grande livello venisse potesse essere preso per spunto per al di là della discrezione
Impegnarci su un un prossimo convegno a vedere proprio in concreto che passi sono stati fatti
Per il governo di questa munita che parte fra pochi giorni e che abbisogna di un supporto più stabile di un supporto concreto con la realtà dell'economia
Dei Paesi europei e vi ringrazio per l'attenzione
Ringrazio il presidente Diana attacca Ester splendida relazione conclusiva
Speriamo che dietro alle figure immaginarie dell'euro non ci sia un'Europa immaginaria
Ma direi che non corriamo questo rischio
Sì anche in politica e ce ne siamo molto indietro i casi recenti di Italia e Turchia sono lì a testimoniarlo cioè per lo meno un campo la politica estera dove siamo invece molto forti che la politica commerciale
Badate che l'Europa resistito molto bene in questi anni ai tentativi americani di imporre in tutto il mondo quelle che erano legislazioni interne
E si trova accompagni questo a dare un riparo alle imprese se passiamo dal grande livello europeo a quello regionale
Credo che abbia colpito fortemente tutti quello che ha detto il presidente Diana sulla disponibilità diffonde che in questa Regione il doppio quello del Veneto insomma le risorse ci sono stanno di operare e con questo vi ringrazio e chiudo i lavori della mattinata
Ci attardiamo celle un buffet e alle tre ci ritroviamo per la tavola rotonda moderata da Marcello Sorgi
Per i cappelli che mi tocca di rivestire in questa riunione c'è anche quello di fare in qualche misura da tramite tra la riunione del mattino e quella del pomeriggio
Nel mattino abbiamo parlato specificamente del Piemonte in vista dell'euro con le tematiche relative il pomeriggio invece sposta gli elementi all'attenzione cioè nero diventa parte di un panorama più vasto
Che questo tormentato fino al secolo e inizio del secolo e millennio successivo
Cose da vertigini per affrontare queste vertigini abbiamo una tavola rotonda quadrata da Marcello Sorgi direttore de la Stampa
Con partecipazioni anche qui sempre Cavalieri del lavoro i quali rappresentano vari aspetti
Per la vita non solo economica del paese Maurizio Sella amministratore delegato e direttore generale la Banca Sella oltre che presidente dell'Associazione bancaria italiana
Nerio Nesi presidente della commissione Attività produttive commercio e turismo ricerca scientifica della Camera dei deputati Alessandro Buzzi presidente presidente dal Buzzi cementi S.p.A. Maria Luisa accorso
Presidente dico così industriale S.p.A.
Prego
Volevo innanzitutto ringraziare di questo invito e anche il professor De Maio della sua in introduzione
Sì io concordo con il fatto che un tema come quello del Piemonte alle soglie del due mila corre il rischio di essere troppo vasto insomma
Nel senso che noi che lavoriamo nell'informazione
E ci poniamo già adesso il problema di quello che sarà a fare i giornali nel mille novecentonovantanove l'incrocio di queste due scadenze la fine del secolo della fine del millennio
Solletica molto la fantasia cioè il rischio è quello di una certa astrazione intendo dire quello che si avverte e
Una forma di inquietudine insomma del tutto paragonabile a quella nell'anno mille dire appunto del mille e non più mille all'idea che l'incrocio di queste due scadenze pensiamo solo a a quello che rappresenta per l'Italia alla fine di questo secolo S né ci troviamo insieme a alla vigilia del Capodanno ci portano a moneta unica
Alla vigilia del cambio del Capo dello Stato che comunque cambio o eventuale conferma a tempo del Capo dello Stato alla vigilia che è un po'lunga però chissà perché sembra adesso
Meno lunga di cambiamenti istituzionali di un certo rilievo
Alla vigilia elezioni europee alla vigilia del Giubileo
Devo dire la vigilia del Giubileo si accompagna anche consigliano boh a me che fino a qualche mese fa ho lavorato a Roma era perfettamente presenta una certa inquietudine insomma anche su rigida di cambi più importante allora l'insieme di queste cose
E generano questa inquietudine che dico subito è secondo me un sentimento acquisì sfuggire insomma cioè non c'è niente di paragonabile
Un passaggio di millennio con l'altro non ha niente di di paragonabile quindi se posso dare un consiglio conviene stare con i piedi per terra io trovo che
Una certa inquietudine legata alle prospettive economiche sicuramente giustificata cioè il passaggio alla moneta unica per il modo in cui è avvenuto
Per il modo in cui si avvicina non può che generare una certa inquietudine se solo uno si ricorda che cosa è stata quel quel fine settimana che portò l'italiana moneta unica anche quella lunga notte che precedette il primo maggio effettivamente a tutta la regione come dire un pizzico di preoccupazione del tutto giustificata perché se c'è un ricordo che noi abbiamo se c'è un senso che si può dare a quella vigilia lì è il senso di un momento in cui la politica prova a riappropriarsi
E di di poteri di temi di problemi che ne erano ormai sfuggiti di mano intendo dire che in qualche modo l'unità europea
Che era già nata sul piano economico e che quindi l'accordo politico che poi ci porta a porta anche l'Italia e la moneta unica è un accordo che vede insomma i governi non solo il nostro aggrapparsi adesso a a uno stato di fatto che che in qualche modo già esisteva ora
Io credo
Io vivo in questa città da due mesi ho avuto una serie di incontri di colloqui credo che la prima cosa non essere presuntuosi cioè quello che dico viene solo da impressioni e in
Due mesi non
Sono un tempo troppo breve per formarsi un giudizio
Fondato però la mia impressione è che insomma questa regione in Europa ci stava già si stava in gran parte insomma questa Regione
è una Regione diciamo che ha cominciato a fare i conti con un certo tipo di globalizzazione che ha cominciato a fare i conti con una serie di relazioni europee già a partire da venti trent'anni fa insomma cioè per per chi fa l'imprenditore in questa Regione insomma avere a che fare con mercati più valichi di quello nazionale
E è una consuetudine anche ed è anche un una sfida che che esiste da tempo naturalmente trovarsi nel passaggio alla moneta unica trovarsi nel nell'apertura delle frontiere come ci siamo trovati nel corso di quest'anno trovarsi aggiungo io con un problema di immigrazione come credo che che acquisterà stiamo assistendo cambia l'ordine dei problemi insomma e crea
Crea sicuramente un un motivo di come se allora esistono
Resistono alcol alcuni
Timori che secondo me sono giustificati e alcune richieste che che che secondo me a andranno prese con attenzione insomma un un primo timore è quello di di un conflitto e non di una concordia tra poteri economici e poteri politici diciamo il terreno di questo conflitto è sotto i nostri occhi è il rapporto tra la banca centrale appena nata
I nuovi governi che si stanno insediando dico vediamo tutti i giorni i rapporti non sono buoni inutile nasconderselo sono la banca centrale
Il direttore della banca centrale interpreta se stesso come un vero governo europeo i governi i nuovi governi che si sono insediati e spesso senza te all'insegna di un cambio politico da destra a sinistra o comunque da centro
Il centro destra al centrosinistra i nuovi governi si presentano come governi decisiva a imporre vorrà imporre il primato alla politica
In questo senso non è facile prevedere quello che succederà certo insomma le ragioni di questo conflitto non sempre sembrano motivati e quindi questo è un un primo lamento un secondo elemento
Riguarda la situazione interna no cioè
Pretendere una situazione di parità assoluta in una regione che cioè in un in un Paese in una nazione come l'Italia insomma è una pretesa che sta in piedi sempre nero
Solo una regione come il Piemonte con una capacità produttiva come quella che che il Piemonte ha per per cimentarsi su mercati più dare chi ha bisogno anche di cd di di di supporti di un certo tipo insomma e quindi da questo punto di vista diciamo
Tutti alcune modifiche istituzionali potrebbero risultare utili proficue cioè quando noi sentiamo la nostra classe politica parlare di riforme istituzionali
Probabilmente ci chiediamo perché stanno sempre a discutere di differenziazione dei poteri delle Camere perché stanno sempre a discutere di elezione diretta del presidente e non si pongono più un problema di federalismo un problema di modifica del sistema fiscale
Un problema di maggiore articolazione delle Autonomie locali
Il
Il terzo aspetto è è sicuramente quello del del mercato insomma cioè
Uno degli elementi che mi capita di avvertire in conversazioni che un po'ho fatto in questo Paese è quello di beh insomma li facciamo imprenditori però
Siamo anche dei buoni esportatori riceviamo commesse dall'estero in questa regione ci sono personale ricevono commesse anche da molto lontano ma sicuramente il nostro mercato interno è il nostro mercato è è un mercato di riferimento un riferimento molto importante per quelli che sono i nostri
Bilanci cosa succederà nel prossimo futuro cioè sollevare un problema di questo genere non è avere un atteggiamento protezionista semplicemente sapere con che cosa si dovrà fare i conti
Allora io credo che gli interlocutori che sono a questo tavolo possono fornire una serie di risposta Conte fare alcune domande su questo
Cioè in particolare mi chiedo cosa può fare il credito per venire incontro alle esigenze dell'impresa in questa prospettiva nella prospettiva ravvicinata
Cosa può fare la politica e qui abbiamo Nesi dice quindi abbiamo anche una parte politica che ha avuto degli elementi di di perplessità rispetto alla prospettiva europea nel passato recente
E cosa possono fare le imprese in questo senso credo che le testimonianze di Alessandro Buzzi di Maria Luisa corso possono essere molto interessanti dopo vedremo se ci saranno altri interventi darei la parola al dottor Maurizio Sella
Grazie grazie dottor Sorgi signore e signori cari colleghi Cavalieri Buongiorno
Io inizierò per parlare del Piemonte nel due mila a riferirmi alle origini del Piemonte molto brevemente
Il Piemonte lo sentiamo nominare per la prima volta ad Peters Monti un nella seconda metà del secolo tredicesimo ed era fai può le Alpi Sangone qui di fatto era Torino
Mette cinquecento anni a diventare quello che è diventato oggi Biella si dà per esempio nel mille trecentosedici settanta Vercelli nel mille quattrocentoventi il principato di Masserano che era un piccolo principato vicino a Biella né ministri centoquarantasette
E il Piemonte viene fatto non dei piemontesi viene fatto prima dagli Angelo e poi dai Savoia
Il Piemonte tra mito centouno e mille ottocentoquattordici truffa sotto il dominio di Napoleone
Perché dico questo è perché dico alcune altre cose per dimostrare quello che diceva Sorgi che il Piemonte secondo me è perfettamente in Europa
Il Piemonte ha nell'Ottocento dei livelli di emigrazione di solito sconosciuti giganteschi una grande emigrazione stagionale da subito il Piemonte che andava d'inverno in Provenza in Costa Azzurra
Perché non c'era abbastanza da mangiare nel Sud del Piemonte
E un altra immigrazione
Fissa di piemontese che nel mondo nel mille ottocentosessantuno l'immigrazione dal Piemonte era il nove virgola sei per mille all'anno della popolazione quella medita Agliana era il tre virgola sei mediazione che Montesano e negazione che avviene ben prima di quella di altre parti del Paese
è un'immigrazione che ci crea molte relazioni molti rapporti perché molti dei piemontesi vanno in Francia panni in Svizzera vanno in Germania ne abbiamo ancora oggi valli che si erano allora spopolate che d'estate sono piene
Di targhe straniere molto più maggiori di quelli italiani
Perché sono questi piemontesi che ritornano le loro case
Dove hanno parenti amici e famiglia
Dopo il mille ottocento nel Novecento
Quaranta dopo l'ultima guerra il Piemonte afflussi di immigrazione straordinarie nel mille novecentosessantuno il saldo attivo era di settanta mila persone di cui sessantotto virgola due per cento venivano del centro sud atti da sotto
Su allora era stato anche criticato ma oggi sono secondo me piemontese a tutti gli effetti Stati perfettamente
Amalgamati comunque noi passiamo in Piemonte da tre milioni novecento mila persone a quattro e mezzo oggi siamo le discese a quattro e due e straordinariamente la nostra basso tasso di un po'natalità coperto dagli immigrati extra comunitari
La posizione geografica del Piemonte è assolutamente centrale se voi pigliate Oropa sopravviene un santuario mettete lì un compasso fatte le distanze trovate che Roma e Parigi sono sulla stessa distanza che Madrid Copenaghen sono sulla stessa distanza ma che attiene a Lisbona Stoccolma Oslo Menschen sono sulla stessa distanza incredibilmente noi che abbiamo un baricentro per la popolazione e nel territorio più a nord ma come distanze siamo perfettamente a centotré euro
Non insisto ma sottolineo per l'appunto che certe caratteristiche di apertura mentale che a mio avviso anni piemontese derivano proprio dall'essere stati insediati per tanti anni in Europa più di altre popolazioni
E non dimentichiamo ci sono anche inseriti nel mondo i piemontesi perché per il due mila abbiamo anche la globalizzazione avere tante relazioni e rapporti in giro per il mondo non è comunque una perdita quindi il Piemonte nel cuore dell'Europa a
L'Europa nel cuore sapete cosa scriveva Benedetto Croce ve lo leggo
Settant'anni fa
A quel modo che o sono settanta anni cioè nel mille ottocentocinquanta sessanta un napoletano l'antico regno è un piemontese del Regno subalpino si fecero italiani
Non rinnegando l'esser loro anteriore ma innalzando lo risolvendo le in quel nuovo essere così e francesi che tedeschi e italiani si faranno europea
E i loro pensieri intrecceranno l'Europa e i loro cuori batteranno per lei come prima per le loro parte più piccole non dimenticate già ma meglio Amati idrica Benedetto Croce a scrivere questo nel venti ventidue è stato particolarmente previsivo di quella che poteva essere una realtà che sarebbe successo bene il carattere piemontese quale secondo me determinato e parsimonioso ma c'è voglia di lavorare senso dello Stato serietà cioè ci sono tutte le migliori condizioni
Per o entrare bene in Europa noi siamo molto più periferici all'Italia di quanto non siamo centrali all'euro
E queste secondo me una delle realtà che portano a un possibile successo a Torino e in Piemonte nascono spessissimo le idee
Abbiamo poi qualche difficoltà a portarle a Terni il carattere imprenditoriale caro Mario secondo me è un po'più diffuso di quanto mi han detto che tu non abbia detto questa mattina
Il Piemonte allora nell'Europa nelle migliori condizioni
Qual è lo scenario lo scenario ne cito solo tre punti secondo me che vi è un grande aumento per tutti ma anche alcuni perché molti in particolare nella velocità del cambiamento
La globalizzazione
Che è io considero la capacità di vendere prodotti in tutto il mondo da tutto il mondo
Internet
L'euro rendono questo cambiamento tesseramenti più rapido internet lo rende perché i beni sono conosciuti e conoscibili che lo sono non da l'età media delle persone dalle persone che hanno un'età media come la mia o inferiore ma comunque sono in questa sala lo sono dei giovani il cambiamento è veramente straordinario
è stato molto lento la queste i telefoni ma quando sono cresciuti sono esplosi internet sta crescendo forse meno di quanto non si dica che crescere che crescerà ma se poi esplode come i telefoni
E poi l'altro motivo Dell'Arti tale cambiamento dell'Eur perché rende i prezzi perfettamente comparabili e quindi un bicchiere una bottiglia ma anche un'automobile
E comparabile nel prezzo si è che si è venduta a Bruxelles a Londra o attori
Ed euro l'euro porta anche se mi diceva che non parlarne ma comunque nell'anno due mila e da tenere in conto porta un'inflazione molto ridotta è una moneta forte
Siamo noi abituati un'inflazione molto ridotta no quarant'anni siamo abituati all'inflazione forte quindi gli industriali coloro che operò nell'economia si erano sempre abituati al fatto che l'inflazione avrebbe poi messo a posto le cose in particolare i debiti d'ora in avanti questo non capita più la capacità di produrre i beni
Bene in modo efficace efficiente di ridurre i costi tiene alta la qualità diventa preminente il mio conto è il vero industriale che io d'ora in avanti prevale non è industriale che prima era anche abile commerciante o finanziarie
E una moneta forte provocò un'altra conseguenza che i tedeschi conoscono benissimo
Che la scelta fra produrre quindi produrre fuori diventa obbligatorio perché si è un bene che è producibile fuori
Si continua a produrlo qui e dove producibile il costo dalla mano d'opera
E poniamo un decimo di quello che qua e quella mano d'opera appesa sul costo del prodotto finito per un trenta per cento poniamo vuole dire che il nostro concorrente straniero produce quel bene con un costo dalla manodopera pare al ventisette per cento in meno
Ma chi resiste né immagino a differenza di questi e allora l'analisi del prodotto
Per vedere quale parte del prodotto in qualche caso tutto
Vada o non vada fatta all'estero è indispensabile questi arriva i casi come Fila nota fabbrica che lese che io cito sempre la quale a Biella non produce nulla assoluta perché tutto prodotto in giro per il mondo a Biella ci sono duecentocinquanta persone che operano nel soft e spiegherò perché uso la paga il termine soft più avanti
E cioè nel marketing nel design'lay out l'organizzazione delle vendite e e quindi gente di alto valore aggiunto di alto livello professionale ma no manodopera per il prodotto che è più povero viene diciamo così
Fatta lavorare all'estero e che manodopera ex
Quindi molto maggior concorrenza
Non certo molto maggior comparabilità molto maggior trasparenza chi vincerà l'ho già detto il vero industriale non colui che occupa sì sì che opera sui magazzini o sulle speculazione o sui Trento sui campi
Questo è un cambiamento straordinario di cui noi italiani noi piemontesi in particolare dobbiamo abituarci a differenza degli altri
Ho adesso alcune considerazioni sul futuro e mi unisco in pieno l'ospizio già fatto
Che le forze economiche e politiche sociali siano se possibile unite condivise non tanto come sentirete il non in un piano io credo così anche per mia formazione personale poco i piani ma nella condivisione di alcune linee di indirizzo di principio che potrebbero seguiti essere seguite per portare avanti il Piemonte
Il primo punto su cui secondo me avrebbe fatta una decisa riflessione è una cosa quasi banale
Ma che poi non viene poi sempre così rispettata e che una regione si conosce meglio se a in tutti i suoi campioni direttivi di eccellenza
Talvolta noi potremmo essere più eccellenti
A mio avviso l'immagine collettiva in una regione che venga considerata come alcune regioni al mondo appunto di eccellenza ci potrebbe favorire il secondo seconda l'indirizzo per me importantissima e a far conoscere
Il Piemonte per il mondo più di quanto non siamo riusciti a fare fino ad oggi che ha di nuovo legato al soft quindi capirete dopo perché abbiamo certamente la Juventus che ha fatto conoscere Piemonte più di chiunque altro più della FIAT secondo me la FIAT certamente ha contribuito ulteriormente
Poi non cito singole industria dopo queste due per evitare che mi si dica che ho citato Tizio e non Caio anche tanti altri molti in sala hanno certamente contribuito a far conoscere il timone
Ma bisogna tenere in conto che secondo me le nuove tecnologie rendono da un lato la regionalizzazione intesa come Regione Piemonte non come regione italiana più importante di quanto non fosse in passato
E che la conoscenza per l'appunto particolarmente importante molto più di una volta
Eccolo poi di regionalizzazione cito due casi voi vedete le alleanze delle borse ci sarà una sola borsa suo si diceva anche una volta per l'industria petrolifera poi di gente che produce ora fino a petrolio ce n'è dappertutto
Non c'è stato fatta la concentrazione nelle borse a mio avviso la stazione tecnologica è tale per cui si possono avere borse
Regionali
Diciamo tipo la Regione taglia a Milano che funzionano perfettamente essendo gli operatori seduti in qualunque altra parte del mondo c'è la tecnologia non rende più indispensabile che tutti fisicamente
Presidente per le merci come Chicago vadano a Chicago o in America per quanto riguarda le azioni o i titoli vadano a New York
Non è assolutamente precisarcelo i giapponesi che in quelli citati sono comunque messi tutti insieme in una sala a lavorare su computer che potrebbero però essere distanti chilometri unita agli altri ma solo perché i giapponesi piace stare tutti assieme ma non è assolutamente più necessaria
Ora
Pensiamo non so ne parlavo prima con Buzzi al cemento il cemento era una cosa in trasportabile
Oggi sono realizzati i trasporti mezzi forse sono migliorati il cemento è diventata una cosa trasportabile la concorrenza per il cemento che era una concorrenza locale geograficamente limitata
Impegna alcune parti del pozzo di cemento è diventata una concorrenza molto più ampio
Allora
Io credo che sia prioritario come ha detto il dottor Umberto Agnelli l'altro giorno che il cuore della FIAT resti a Torino non c'è nessun tour
Ma ritengo anche che per le linee future di sviluppo del Piemonte forse sono banchiere con la mania di frazionare il rischio ma credo che se noi avessimo dell'IMI di sviluppo orientate su più settori attenuerebbe il rischio nell'incertezza di conoscere il futuro quindi l'eccellenza e far conoscere il frazionamento del rischio
Ora
Che cosa caratterizza il Piemonte pure gli essendo al centro delle loro
Che ha cattive linee di trasporto noi non abbiamo il TGV non abbiamo noto strada verso la Francia abbiamo i fogli che portano il turismo del turismo farlo fra un momento che vanno a Ginevra per portare gli sciatori in Valle d'Aosta o sulle Alpi piemontesi o a Bergamo
Noi abbiamo bisogno a mio avviso come linea di indirizzo di migliorare decisamente linee di comunicazione tra l'altro essendo proprio così al centro fra la Spagna la Francia e Paesi dell'Est
Dobbiamo a mio avviso investire
Sì questo caso chiedere investimenti centrali se occorre ma non si può essere in un mondo in cui la comunicazione così incostante e poi non avere delle buone comunicazione
Il secondo aspetto l'industria dalla formazione che in un cambiamento di mondo così rapido è assolutamente indispensabile
Indossa della formazione si basa essenzialmente all'estero nelle università
Io mi chiedo se noi a traiamo ancora i migliori studenti anzi un gruppo di ex laureati anzi di laureati non ex laureati nella mi stai Torino appena costituito un'associazione Amici di una recita io ne faccio parte
Noi W. mezzi e le condizioni di attrarre i migliori professori e insieme ai migliori professori i migliori studenti abbiamo tutte le province dell'Est e dell'Ovest no delle scusate specie orientali che gravitano su Milano
Quegli studenti Novara Biella Vercelli vanno su Milano su Pavia su Torino vengono meno che citavo il fatto che mio bisnonno mio nonno mio padre io siamo tutti laureata a Torino i miei due figli mila
Perché istituti enti chiedono questa gravitazione
Bisogna a mio avviso che l'università è un'industria si attrezzi anche per importare studenti abbiamo tutti studenti dell'Est che hanno bisogno a mio avviso è lesti è una delle cose che citerò di avere migliore formazione
Secondo me noi dubbi abbiamo tutto l'interesse di fornire un'industria della formazione del livello spicca fra l'altro avere studenti qua vuol dire poter elegante vuol dire avere legami produttivi industriali economici
E ancora il turismo
Il turismo è un'industria europea
Il Piemonte non è considerato regione Tour
Però se voi pensate alle Alpi alle montagne al turismo estivo e invernale se pensate al turismo musicale qualcuno pensa al MOSE per la montagna
Ma sappiamo che a Torino abbiamo un museo egizio che paga quasi il viaggio a vedere il museo di dal Cairo è un po'inferiore non ci sono le piramidi attori però al Museo egizio meraviglioso se avete l'occasione di averlo votato come lo valuto io
Prima non è città d'arte
Però se voi guardate l'insieme dei beni
Diciamo pure
Culturali che il Piemonte ha vi accorgete che poi non è così inferiore da tre giorni dobbiamo il turismo enologico le Langhe vedeste quanti svizzere quanti francesi quello gastronomico
Abbiamo il turismo congressuale abbiamo il Lingotto abbiamo qua l'associazione degli industriali
E bisogna entrare nel circuito
Le nostre regioni concorrenti all'estero sono entrati nel Circuiti perché il turismo è spesso la mai venduto a pacchetto ma se uno è al di fuori dei pacchetti confezionati da chi ha in mano l'industria del turismo voi non viene in visita
E i Paesi dell'Est abbiamo ottimi casi i ciechi gli slovacchi sono separati gli ungheresi anche i polacchi
Noi non siamo così vicini come Irene ma certamente restare isolati da tutto lo sviluppo che avviene all'Est come possibilità di investimento chi con possibilità di studenti che vengono da noi
Ma c'è un capo un ragionamento di carattere più generale proprio connesso al due mila ricche connesso alla differenza fra hard e soft hard inteso come il materiale
Come può essere un bicchiere una bottiglia un tavolo una sedia un'automobile soft invece connesso ad aspetti materiali impalpabili
Il design la moda il marketing la ricerca il soft Pescia coll'attori internet ma poi proprio quello che citavo l'informazione la formazione l'educazione
Se voi ascoltate Grispan con lo scontato io vi accorgete che negli Stati Uniti
E di ogni nuovo prodotto
Tre quarti dei contenuti sono di soft solo più in quarto e di carta cioè di risorse fisiche questo cita anche qualche tranquillità per il nostro futuro come abitanti di questo pianeta nella non distruzione delle risorse fisiche
Ebbene la crescita americana supponiamo media del tre per cento è dovuta per il due per cento la crescita è sorto e all'un per cento solo più alla crescita della
E la concorrenza sul soft viene da tutti i Paesi del mondo perché è trasportato
E quindi non ci più tanti inflazione
E soprattutto le tecnologie nel settore soft cambiano così in fretta che i lavoratori non chiedono tanti aumenti non chiedono tanti aumenti perché sono preoccupati se riusciranno ad aggiornarsi alla rapidità e a formarsi per con cui cambiano le tecnologie
E allora per quanto riguarda il Piemonte non conseguì non dismettendo tutto quello di Arché c'è ci mancherebbe conservando ma dato che i nuovi posti di lavoro si creano delle piccole imprese
E dato che i due posti di lavoro gli americani oltre con la flessibilità li creano con l'attenzione a questa parte impalpabile del nuovo delle direzioni in cui sta andando il mondo non è forse il caso che le scuole che le stesse autorità che la progettualità
Venga modificate è cambiata e inserita parzialmente Grassi sorto
Uno può pensare a laboratori di ricerca può pensare alla medicina
E alle fortune antinfortunistica del lavoro può pensare a una facoltà di studio per tutti gli infiniti problemi che affrontano i paesi in via di sviluppo i Paesi che stanno passando da Lecco li ha colti vista all'economia
Capitalista
Chiudo io a differenza di quello che dicevano sorgive Deaglio sono assolutamente ottimista sul futuro ritengo che il Piemonte Torino siano perfettamente europei ritengo che abbiano la capacità di impiego individuare soluzioni migliori sicuro che che possono migliorare quella di realizzarle
Ecco credo che
Quello che conta non sia fare per l'appunto come avevo preannunciato prima un piano regolatore
Io ho visto tanti piani regolatori che poi si sono trasformati in errori perché la realtà cambia molto tre
Io credo che sia importante operare per e attrezzare la nostra gente di piemontesi per essere flessibili per essere preparati preparati a navigare in questo mare che vedo meno tranquillo del mare da cui proveniamo
Concludo dicendo che se Valetto me lo permette che Cavaliere lavoro del Piemonte potrebbero
Morire
Un gruppo di riflessione per proporre per diciamo indicare priorità
Per indicare auspici di realizzazione per dare cioè un contributo divide ma anche concreto alle scelte che vanno fatte che possono evidentemente essere fatte su qualche modesti diretto portato io ma su tanti temi gli ori che probabilmente avete detto questa mattina saranno dette adesso
Grazie per l'attenzione
Ringrazio il dottor se lo volevo amplifica insomma opposto pessimista insomma
Credo che il certi timori di certe preoccupazioni che emergono specialmente che noi che lavoriamo nell'informazione forse recepiamo di più siano motivati tutto qui e do la parola al al momento Nerio Nesi
Presidente della commissione industria turismo ricerca scientifica della Camera
Intanto ringrazio anch'io molto anche a vedere balletto che mi ha invitato questo dibattito al quale io portano l'esperienza di questi due anni e mezzo di il presidente della commissione industria oltre il resto praticamente tutto
Che mi ha consentito di vedere molto da vicino l'industria italiana e anche di confrontarla con quella soprattutto con quella francese e quella tedesca
Proprio qualche settimana fa un gruppo di industriali veneti mi ha invitato io ho avuto parole un po'pesanti sul sul Nord-Est forse per il torinesi Smoke ci anima tutti insomma Hay
Allora un gruppo che si alimenti acqua venga a vedere
Noi del Nordest alla Camera abbiamo una deformazione visuale cioè innocente della lirica che si agita ma che
E allora sono andato a vedere
Io ho avuto modo di paragonare il modo di essere questo è proprio è stato molto istruttivo storia gettata a Vicenza Padova Treviso fa per centro sulla terra
Questa gente di prima generazione
Ecco questo è la tanto la caratteristica fondamentale
Tutti ai impresa è quasi tutte quelle con istotipi prima generazione
Che ha fondato io vedevo un uomo di cinquanta il
Quanto fattura accennato in via
Cento miliardi pesante insomma ecco
Non siamo abituati proprio tradizionalmente a considerare degenerazioni
Forse questa è la differenza
No pensavo mentre mentre guardavo queste aziende
E quanti giorni fa tre turni
Certo è impressionante
Tre turni di otto
Che vuoi e dove esportate con questo mantra questioni che mi ha colpito Piero rimasto come ho convinto in parte non sono ancora che riprese queste piccole e medie imprese od estrazioni
Dei brevetti propri sì o no prigioniere dei brevetti che si fanno ci studiosi tenero dal tre per e in parte è vero
Ma in parte non è né vero
Pensavo anche che queste aziende processo di prodotti maturi cioè di prodotti facilmente copiati lì
Dei fa di costi più bassi e quindi dei prezzi più bassi e in parte questo è vero
Quello che fondo tanto però in estrema sintesi e
Una fiducia enorme in se stessi
E la
Convinzione di essere dalla parte giusta e anche una c'era il territorio danza
Ai sei considerato una cosa diversa dal resto d'Italia
Veniamo adesso da noi
Il Piemonte non è amato da Roma i piemontesi non sono amati e rispettati
Il palazzo per usare questa espressione cioè Accame deputati e senatori Lerna eccetera a un profondo rispetto per il Piemonte
La meno per Milano considerata più
Meno seria
Noi siamo dicono i perché sì possiamo piemontesi tutelato sono c'era una delegazione francese di deputati alla Camera dei Deputati francese che è venuta la carie dentale italiana
E se una volta il presidente Violante ed io come presidente da questa industria Angelo punto il presidente la dei francesi ha detto Violante lei presenti davvero risposte di Torino
E ha detto e lei era tra i settori ora Violante di Bari e io sono di Bologna tragitto il il torinesi istmo sei giorni fascino è vero esiste insomma
Il senso di appartenenza qualcosa di vita figlio questo di è una grande forza
Riprendo spesso in cui i più intensi purosangue forse non hanno più ecco il vero che gli immigrati
Se posso cosa di molti molti anni fa io ho un grande amore per casa sita oltre che per il momento questo capisco la e
Quando sono arrivato qui ero
Assistente del direttore amministrativo della RAI che io ero in via serali ventuno e c'era la direzione centrale amministrativa portata a Roma anche questo
I miei colleghi mi chiedevo ma lei dottore con molta gentilezza ridotto l'esito dei il siero da Bologna e non esponeva ad al Sud e questo era lo stato d'animo del tempo poi devo dire a me Torino ebrea mi ha dato tutto
Tutto quello che la fortuna della mia vita è stato notevole proviene da da Torino depressa
Grande esperienza di questa città che la grandissima esperienza della direzione finanziaria dell'Olivetti insomma
Su quello su cos'è lo ritenesse vorrei parlarne e il
Questo e il punto è questo leggevo l'altro giorno due articoli che viene in mente pensando a questo dibattito uno di Marco Revelli illustre
L'esponente della cultura torinese dal titolo le paure di Torino
E l'altro di Enzo Biagi
Invece la capitale del buonsenso
Devo dire non mi sembrano giuste nessuno di questi due titoli nella paura forse di più la paura ma il buonsenso mi sembra una grande elogio
Per Torino Torino è qualcosa di più terrà consenso
Io voce perché frequenta il centro
Così brillantemente diretto Deaglio sono un po'pessimista come Luigi
Sulla situazione
Intanto se posso fare una dare due contatto
Proprio il Pd dati più recenti che vengono dal ministero del Tesoro in questo momento la situazione economica non del Piemonte del nostro Paese non è brillante
Questo
Il ministro del Tesoro dovuto dire molto a malincuore che i dati che gli aveva dato un anno fa ad una crescita del prodotto interno lordo cioè dell'aumento della ricchezza
Per il novantotto del due mila tre per cento in realtà sono devono sette per cento promo dicendo senza che però c'è stato un calo vistoso
Cioè la differenza notevole e notevole
Anche tenuto conto che i nostri
Partner europei non hanno avuto questa così forte differenza in me
Da cosa deriva questo
Ecco io ho discusso molto anche con personaggi di altissimo livello come il ministro Ciampi
Abbiamo concordato che i dati sono abbastanza
Chiare c'è stato un notevole diminuzione dei consumi delle famiglie
Dal novantotto novantasette
Le famiglie hanno consumato molto meno molto meno
In tutti i settori
C'è stato un dinamica negativa sempre con un certo momento Mark un aumento che diminuisce costantemente della dinamica come cene
Esterna
Cioè noi esportiamo
Meno
Parlo sempre del nostro Paese
Portiamo meno esportiamo sempre di più prodotti maturi rispetto prodotti tecnologicamente
Avanza
Mentre il commercio mondiale vede la quota di prodotti
Di alto contenuto tecnologico alzarsi
Dato cento il totale dello steady ska mi mondiali ormai siamo arrivati al trenta per cento di prodotti tecnologicamente avanzati e settanta per cento di prodotti maturi
Ma questo trenta per cento e era
Quindici per cento dieci anni fa cioè in in in dieci anni fa si è raddoppiato lo scambio di prodotti tecnologicamente avanzati ritagli rimasto molto indietro
Noi siamo considerata la sesta e la settima potenza del mondo industriale
Naturalmente si fa questo Indaco vista su questa classifica prescindendo dal tema tra i grandi Paesi dalla Cina e dall'India e dalla Russia e quindi siamo già percorsa gravi dieci Paesi del mondo perché questi rientrano rapidamente Paesi industriali in gran parte non sono già India capace di materie e su dei missili atomici
Ma siamo al diciottesimo posto nel mondo nel rapporto spesi perché la la ricerca scientifica applicata prodotto interno lordo
Vuol dire che siamo in una situazione di degrado scientifico applicato
Quindi la seconda ragione è questa terza ragione sono investimenti
Mi raccontò torniamo investito
Sempre un po'di più ma alla crescita assolutamente inferiore a quella degli altri Paesi d'Europa
S'intende di investimenti produttivi
E poi il quarto
E ultimo la quarta e ultima ragione
Esulto
Noi non siamo riusciti a creare
A far fare al Sud il salto di qualità
Vorrei dire che questo lo dico in termini politici mi scuserete se scrive
è stato forse l'elemento negativo del governo Prodi
Che ha avuto il lo straordinario merito storico merito di portare l'Italia
In che l'Europa umanitario merito che quali guarderà dall'per i quali andare la riconoscenza del Paese
Ma per fare questo
A tenuto in secondo piano
Tutto il gruppo
Il Paese ha pagato si calcolo
In sei anni cinquecento mila miliardi per risanare le sue finanze fra aumento di imposte e diminuzione di spese
Circa cento seicentocinquanta mila miliardi negli ultimi due anni
Cappato i sacrifici enormi il Paese
Non c'è dubbio
Adesso forse e in a forse adesso è certamente il momento degli investimenti
E del
Sviluppo di occupazione
Per tutto il Paese ma il con particolare riguardo al Mezzogiorno
Come e questo sole cosa che volevo dire come si inquadra questo tutto questo è il problema del
Il Piemonte
Sappiamo tutti che il Piemonte non è una
Non è lì non è tutto Torino
Otto moltissimo basti pensare stai ai ai distretti industriali che sono o che non sono Torino
Basta pensare che la situazione di Torino dal punto di vista anche sociale e molto diversa da quella
Che il Sunset Biella di Cuneo
C'è un dato però ecco c'è un dato
Che
Sequestro Torino
Si avvia a diventare un centro finanziario e qui lo dovrei non so se Deaglio ne ha parlato ma questo discorso che abbiamo fatto altre volte con conduit
C'è una quella che era considerato normalmente
Il cento industriali più importanti d'Italia
Anche nei confronti comico Milano che considerata semplice da commerciale finanziario centro
Si è notato in questi ultimi tempi un'accentuazione del ruolo finanziario della città
Antonio l'aggregazione più importante su San Paolo IMI
Che ha portato a Torino per proprio in mente perché può essere considerato in questo momento il primo gruppo finanziario
Italiano
La presenza
La grande banca Novara alla Banca Popolare di Novara rappresenta già una banca di grandissime tradizioni e in assoluto attacco anche se allora
Che viene considerata una delle banche veggenti della del paese a questo riguardo Torino e il Piemonte
Chi è stato probabilmente a Torino una mancanza di coordinamento del sistema delle casse di risparmio a Torino in Piemonte
Cioè non c'è stato in piemontese quell'aggregazione che ha creato la Cassa di Risparmio delle province lombarde cioè che diventata casertano il più importante d'Europa
Qui non c'è stato e per una serie di errori
Dico ismi di
Di provincialismo per cui le casse spagnole ci sono
Poi sono andate a varie altre organizzazioni
Nazionali e internazionali che questa battuta non a mio parere il notevole per il Piemonte
La mancanza di un centro aggregante di
Dica se disperati c'è stato però l'altra partita l'emergere sempre maggiore di una grande in una delle più grandi banche italiane
Ripeto San Paolo d'altra parte c'è stato anche
Una
Anche nel campo più strettamente finanziario
La presenza qui dell'Ifi
Non c'è dubbio
Fa di Torino un centro finanziario importante
Ifi che entra nella Telecom con una posizione di rilievo
Cioè in tre del
Nel gruppo che capitalizza
Di più in Italia
Presidente della Sai la presenza della compagnia di assicurazioni Toro che entra nel Banco di Roma
Ma non parliamo qui delle reale
Cioè questo complesso di di banche
Di compagnie di assicurazione di società finanziarie di altissimo livello come l'Ifil fa di Torino
Un ceto finanziario
Questo direi che il fatto nuovo nella nella storia del Piemonte e della
E soprattutto di Torino città la domanda che ci dobbiamo porre è questo
Basterà questo
Il dottor Sella dicendo che occorrono dei punti di eccellenza in Piemonte ha ragione
Quello che il i francesi che hanno chiamato a voi i campioni nazionali di gli economisti francesi sostengono che
L'Europa per poter competere con gli Stati Uniti col Giappone devono avere nel suo seno una ventina di grandi campioni
Europei
Campione di sci intendono
Aggregazioni
Industriali commerciali finanziarie di di portata tale di dimensioni tali
Da potere per la stessa loro dimensione competere a livello mondiale
L'Italia non ne ha tanti queste uno è qui certamente gruppo Ifi FIAT è uno di questi insomma
Potrebbe esserlo il settore tessile in Italia se fosse più compatto
Potrebbe essere il settore dell'andamento navale
Con l'Italia una posizione di di preminenza certamente farà Genova e Trieste
Potrebbe certo alle macchine utensili tornerà Combact Andrea
Ecco
Noi abbiamo bisogno di questo il Piemonte alcune di queste cose ne sono qua
Cosa sarà il Piemonte nel due mila
Tra una regione più colta o meno corta
Nessun'altra domanda che
Torino ha in questo suo nasca una sua specificità che che è servita molto attuali farcita di Gobetti
La città di Bobbio
La città di una borghesia
Si è posta il problema più degli altri il problema del Paese il problema di una cultura nazionale saprà mantenere lo questo
Qui la stampa una funzione norme stante l'unico giornale di Torino di fronte al fatto che Milano si stampano sette giornali se tipo di via senza profondo quindi c'è una responsabilizzazione maggiore di questo
E poi la domanda di fondo è questo sapranno a città
La Regione abituarsi al
Grande sempre minore presenza industriale della FIAT
Torino delle straordinarie somiglianze con una città che io conosco bene perché sono eletto in Liguria cioè Germanà
Luisella sono identiche anche come mentalità con il modo di essere ed abbatterono sempre storicamente
Sono sempre stato unite
Le due città soffrono della stessa identica sofferenza a Genova e la capitale di un grande impero pubblico ieri industria forte della siderurgia l'armamento militare veramente civile che ha avuto una decadenza
Torino questo soffre meno perché la presenza di una grande impresa privata esiste ancora se pubblica
Diminuzione continua sapranno le due grandi sì le due nuove sfide si diceva con ricorderà ancora il triangolo industriale no che non esiste più tra il Torino Milano Genova insomma
Ecco le due città questa regione così strettamente legata all'Europa come il Piemonte e la Liguria come sostituiranno nel tempo
La mancanza dell'industria o la minor presenza dell'industria egemone
Quella poiché ha creato l'indotto
L'indotto
Sarà capace sistemi industriali indotto sarà capace di sostituirsi di diventare non indotto
O per lo meno di essere indotto non nei confronti di un solo grande gruppo ma di poter sostituire la fornitura un solo grande gruppo che dava sicurezza
A una serie di altri fattori ecco questo è il punto che davanti a noi con questo io chiudo anche perché è arrivato dopo Catania
Presto però l'ingegner Alessandro Buzzi presidente dello abusi cementi
Credo da stamattina a pochi minuti fa abbiamo sentito
Cose complete interessanti e affascinanti
E quindi contributo pratico che portare un imprenditore piemontese
Credo si possa configurare un livello inferiore
I discorsi
Di carattere generale
Che
Anche specifico che abbiamo sentito sono invece evidentemente di un livello diverso sono stati di un livello diverso voi sapete qualcuno insomma la maggior parte sacche io sono di Casale Monferrato la definizione del Piemonte che ha dato Maurizio Sella questo lo dico tra parentesi
Ed essa montano una tredicesimo secolo
E poi la sequenza che ha dato dalla nascita delle diverse città piemontesi mi fa quasi pensare che noi di Casale non sia piemontese perché
Perché il nostro Duomo
Anteriore al Mic
Il nartece e del Novecento trenta novecentoquaranta è talmente talmente vecchio che non riusciamo bene a sapere come è stato pensato da chi è stato fatto però è una meraviglia quindi molti secoli prima Casale insiste
Naturalmente siamo fieri sì perché non è che abbiamo molte altre cose è da presentare
Tuttavia evidentemente Dio sono torinese di moglie che al suo peso di residenza dei figli
E più recentemente come responsabile degli ma grande azienda torinese Kell Unicef
E che fare il nostro lavoro
In tutto il mondo
Allora detta questa presentazione
In che cosa questo
Facciamo questo momento di fronte al due mila
Può essere
Caratterizzato per quanto riguarda il nostro settore
Ma lei euro e certamente apertura per definizione l'apertura significa confronto la prima cosa quindi che che siamo portati a fare di fronte a questa situazione
Di apertura e quella di un cerca e quella è l'ora un po'della pagella quella di darci dei voti anzi pregherei il dottor Sorgi di completare lui molto bravo con la stampa nel dare pagelle ai cacciatori ma io vorrei anche che desse pagelle
In vista del Duemila
Alle
Si può dire dico alle industrie ma insomma le attività che caratterizzano questa nostra Regione
Beh il nostro settore
E quello dei materiali da costruzione di base con un accento particolare sul cemento
Il
Il confronto nel nostro campo non è tanto sulle tecnologie di fabbricazione dove siamo bravi non noi ma in generale Cementir italiani siamo certamente euro Tay non ci sono grosse differenze
Ma il confronto è certamente sulle opere che con il prodotto cemento si possono realizzare
E e se pensiamo alle strade con i grandi ponti gallerie e sempre più sempre più lunghe e che l'ecologia ci impone di allungare le gallerie
E di fare le cose non più in vista di costruire non più in vista gli svincoli aerei delle città ne siamo le ferrovie al metrò
Con tutte le opere accessorie le stazioni riporti gli ospedali scuole e centri commerciali
Tutto questo è l'industria delle costruzioni tutto questo oggi in Europa vale circa settecentosessanta miliardi di ecco
Non provò moltiplicarlo
Per Duemila perché
Perché come sapete con gli zeri si possono fare degli errori gli zeri contano molto
E poi ci dobbiamo abituare questa nuova misura quindi settecentosessanta miliardi di euro
E
Al di là però di tutte queste cose l'industria delle costruzioni è quella che visibilmente indica il grado di sviluppo di modernità e anche di di vivibilità delle nostre città
Io no no i dati qui con me di ciò che investe l'Italia in relazione al prodotto lordo
Rispetto alle altre ai nostri partner europei però certamente l'Italia soprattutto negli ultimi sei anni a partire dal novantadue costruito molto poco
E il Piemonte ha costruito ancora meno delle altre regioni d'Italia quindi il Piemonte e certamente e certamente in ritardo in questo settore
Ci sono tantissime cose da fare
Si possono fare bene c'è molto contrasto molte volte anche come dire secondo me è eccessivo da parte di una
Falsa
Idealità ecologica
Sulla loro sviluppare opere di questo tipo
Il Piemonte è in forte ritardo sulla industria delle costruzioni
Un altro aspetto cui vorrei accennare
A proposito dell'euro è che
L'euro per definizione è stabilita stabilità internazionale quindi stabilità ma anche
E qui liberi o di costi industriali di costi finanziari ed i costi fiscali
Mentre
Per i costi finanziari l'euro certamente ci sta aiutando molto
E per i costi industriali sì dobbiamo aiutare da soli e il nostro lavoro
Per i costi fiscali
Beh non sono io certamente la persona adatta a parlarne però abbiamo bisogno di un'impostazione completamente diverso
C'è un altro tipo di equilibrio che è molto importante che è quello dei ricavi la prima riga del conto economico
Io mi occupo molto nel mio lavoro delle righe che stanno al di sotto
Però in realtà voto on line viene sempre
Almeno nel nostro campo dipende estremamente dalla primari né quella dei ricavi ora io non è che voglia spezzare una lancia in favore dei ricavi del cemento
Senza dubbio
Non siamo a posto cemento si vende a poco più della sabbia e ci si fa molta molta fatica a farlo
Mentre tutti i nostri partner europei
Che hanno gli stessi nostri costi
Hanno tutt'altri ricavi c'è qualcosa che non funziona ora questo non è un problema del Piemonte un problema dell'Italia evidentemente però è anche difficile abbiamo già visto la com'è difficile
Vedere Casale in rapporto a Torino immaginiamoci un po'ecco vedere Piemonte in rapporto all'Italia su questi temi quindi è un tremito Aliano però è un tema di equilibrio generale è un tema
Tra cui dobbiamo rivolgere l'attenzione non c'è motivo che la stessa merci in Italia debba sempre costare di meno va bene che siamo un pochino
E come dire civilmente
Forse non è al livello dei nostri partner europei anche se facciamo molte cose più belle di loro
Meglio di loro però
Però su questo tema
Del confronto dei ricavi per merci che effettivamente circolano oggi stanno diventando delle commodity
Occorre occorre riflettere
L'euro è anche pari opportunità
Il
Nel settore che mi riguarda io parlo del settore che mi riguarda evidentemente
Le pari opportunità non sono tanto sul terreno dei costi indubbiamente occorre lavorare su questo terreno
Ma sono parecchio sul terreno diciamo in generale della posizionamento nella propria industria cioè sul terreno delle acquisizioni
E su questo terreno che effettivamente una pari opportunità indispensabile e devo dire che il Piemonte anche l'Italia
E molto
Fatica molto a stare dietro ai partner europei
Non ha pari opportunità su questo terreno anzi rischia progressivamente in questa
In questa forte
Processo di consolidamento di industrie pesanti ad alto tasso investimento come se nelle nostre rischia di essere progressivamente colonizzate
è un tema è un po'fuori tema
Tuttavia di nuovo segnala segnala questa questa difficoltà a rivolgerci
Verso una globalizzazione nel nostro settore in un clima di consolidamento di aziende molto grande e molto più grosso di no
Un altro argomento che l'euro porta in primo piano
E quello delle delle regole regole di normalizzazione e regole di burocrazia
Io trovo che
Che la burocrazia europea e molto più raffinata della nostra e mi fa paura
Devo dire la nostra burocrazia già stata capace a richiedere dieci anni a noi di costruire un ufficio su un terreno di nostra proprietà un ex cementeria e quindi ha già fatto ha già fatto molto per impedirci di costruire ci siamo riusciti ma ci abbiamo messo dieci anni ogni volta che dovevamo spostare una piccola
Parte del Progetto il Progetto andava in Regione
E poi tornava dopo due anni nel migliore dei casi ma anche tre
è una cosa terribile siamo riuscire a realizzare qualcosa però però adesso frequentando un po'di più i meeting di Brussel sempre nel nostro settore
Ci accorgiamo che la burocrazia a Bruxelles terribile ed è molto raffinata
Occorre quindi
Occorre quindi per entrare in questo Euro una una altrettanto raffinata conoscenza
Occorre occorrono delle persone molto preparate e una forte organizzazione dei lobi
Sono tutte cose che abbiamo sentito meno negli anni scorsi sentiamo fortemente adesso
Ci sono molti aiuti anche per realizzare gli investimenti però è noto che molti di questi non si riescono a realizzare nei tempi previsti e l'Italia non riesce ad utilizzare gli aiuti
Di sua competenza occorra quindi un'organizzazione
Per progettare e per spesare questi investimenti
In tempo nei tempi previsti
Io ho elencato una serie di considerazioni che ho fatto forse un po'in fretta di quello fretta di cui chiedo scusa
No no le risposte non sono evidentemente all'altezza
Mi darle
Lascio a quelli che seguono di riprendere qualche spunto se lo riterranno opportuno
Quindi azioni nervosi che mi pare ha costruito il suo intervento intorno due parole colonizzazione e burocratizzazione sui primi due pericoli più grossi cioè mi sembrava evidente rispetto al nostro futuro o prossimo dopo allora signora Maria Luisa osso presidente va Corcos industria ora sentiamo se lei condivide queste preoccupazioni nel migliore così alimenti
Ahimè sì perché una parte delle dei disagi provati dall'ingegner Buzzi la prova che anch'io
Che mi sono trovata lo stabilimento nato INPS in zona industriale che è diventato in zona residenziale che poi diventata zona artigianali insomma questa mancanza di chiarezza e questa burocrazia confusa questi piani che crea hanno disagio a chi deve lavorare deve programmare sono un impiccio notevole perché purtroppo la nostra amministrazione pubblica
Non ha l'abitudine alla programmazione e noi siamo invece obbligate alla programmazione senza la quale non riusciremmo mai a fare degli Progetti e ad ottenere dei risultati
Vorrei però collegarmi alla fine dell'intervento del dottor Nesi perché giustamente il dottor Nesi metteva il punto sulla sul futuro del Piemonte al alla luce del fatto che le grandi aziende la grande azienda locale posto ad un certo punto non assorbire più tutta quella mano d'opera e coinvolgere in un certo modo anche tutto l'indotto che gravita attorno ad essa
E questo a mio avviso è il punto cruciale della nostra regione il punto cruciale della nostra regione alla luce di tutti i cambiamenti che stanno per avvenire
E un discorso anche abbastanza vecchio questa capacità di sganciarsi delle tre dalle tradizioni cui più volte ci siamo riferiti questa capacità di inventare qualche cosa di nuovo di guardarsi attorno
Dino fidarsi troppo della vita di tutti i giorni della vita serena e tranquilla senza guardare avanti
Io ho però molta fiducia negli piemontesi ho fiducia nei piemontesi perché sono certa anche per quasi quarant'anni di lavoro e di vita in mezzo ai lavoratori che c'è una fortissima capacità della forza di lavoro
C'è un grande desiderio di coinvolgimento ci sono spesso dei momenti di tensione ma se si riesce a coinvolgere i lavoratori si si riesce a costruire qualche cosa insieme si possono ottenere dei risultati
E soprattutto
Forse un desiderio già di una diversificazione non essere più tradizionalmente legate all'automobile nel Torinese forse tradizionalmente legate al teste nel Biellese ma uscire da questi schemi per arrivare a qualche cosa
Di più grande che l'Europa dovrebbe speriamo consentire naturalmente
Bisognerà individuare delle produzioni che siano competitive che non ci metteranno già nella condizione di difficoltà non appena partiamo
Però
Tipicamente gli italiani hanno una buona inventiva ed un buon cervello e una grande capacità di adattamento
Certo per tutto questo io credo si debba lavorare moltissimo prima di tutto l'amministrazione pubblica abbiamo bisogno e l'ha detto lo stesso presidente Diego di amministrazione pubbliche efficienti e competitive
Abbiamo bisogno come diceva il dottor vigna Nardi amministratori pubblici colti che conoscano i problemi che li sappiano capire li sappiano individuare
Abbiamo noi forse la responsabilità di essere stati talmente presi dal nostro lavoro dal non aver seguita anche una parte di queste attività che per la nazione era importantissima
Però siamo anche stati abbastanza poco interpellati abbastanza poco coinvolti
Credo che il Piemonte possa vantare una scuola molto valida che ha però bisogno forse di essere adeguata per essere resa più uno stimolante più incentivante che sappia meglio coinvolgere i ragazzi che li sappia portare ad una formazione molto più legata all'industria
E o all'attività comunque del lavoro se noi guardiamo quello che succede nell'università straniere vediamo che quasi ovunque la fine del primo biennio c'è un periodo di lavoro un periodo di lavoro organizzato dall'Università obbligatorio per proseguire gli studi
Questo purtroppo in Italia non succede
Succede adesso nei diplomi universitari dove alla fine dei corsi del secondo del terzo anno ci sono tre mesi di lavori in azienda di stage in azienda
In questo modo si possono avere dei giovani più preparati si può anche motivare meglio lo studio dei ragazzi però manca ancora molto per arrivare a tutto questo
E e soprattutto ci vuole una capacità di lavorare insieme di non coltivare sì proprio orticelli ma di unire gli sforzi di unire i pensieri di unire le le forze per creare un qualche cosa importante che abbia uno sviluppo nel futuro
Io ho la responsabilità oltre che il piacere di fare parte del consiglio di amministrazione dell'i tipi che voglio portare oggi come come elemento particolarmente valido del dell'attività del Piemonte li tipi è l'unica agenzia regionale italiana che si occupi di però cercare degli investimenti da portare nella propria regione
Ma lavorando queste queste agenzia è nata da un un paio d'anni lista operando in un modo un po'più concreto stiamo imparando a lavorare devo dire da sette otto mesi
Abbiamo però dei dati che sono abbastanza tristi
Se vediamo che il rapporto della capacità di attrattiva dell'Italia confrontata con molti gol come altri paesi è dell'uno a dieci confronto tra Gran Bretagna dall'uno al sei in confronto alla Francia dell'uno e tre in confronto alla Svezia
Vediamo subito quali difficoltà noi abbiamo portare dei capitali con tutto questo ci sono stati dei risultati
Noi abbiamo in questo anno di attività avuto quindici aziende che si sono insediati in Piemonte
Dieci sono venute dalle altre regioni italiane cinque sono venute dall'estero
Ci sono stati centoventi contatti trentanove sono andati sono già molto vicini ad una soluzione oltre quindici elementi di cui parlavo prima
Sono stati creati trecentoquaranta posti di lavoro
è solo un inizio si stanno buttando delle basi si sta facendo una mappatura di tutte le situazioni
Dei vari Comuni
Per le possibilità d'insediamento si lavora per tentare di essere un po'dei tutori di queste aziende che vengano sostituirli in tutto quella lunghissima attività e faticosissima attività di documentazione che deve essere presente
Se
Un dato positivo secondo mille trecento aziende le trecento aziende con capitale straniero che totalmente o parzialmente straniero che ci sono in Piemonte sono un dato di sicuro molto importante
Ma sono andato estremamente importante se queste aziende vivendo in Piemonte riescono a mantenere la loro personalità e non essere il solo delle zone di produzione in Piemonte
Di aziende straniere
Io posso portare una bellissima esperienza che quella della mia azienda
Nel lontanissimo mille novecentotrentasei mio papà aveva firmato un contratto di distribuzione con una società tedesco una società familiare tedesca che negli anni è molto cresciuta
Nel mille novecento cinquantasette questo contratto di distribuzione diventato un contratto di produzione la produzione McCartney cinquantanove
Oggi siamo leader sul mercato siamo l'unica azienda del gruppo che diventato tra l'altro un grosso gruppo una grande multinazionale
Siamo l'ultima azienda l'unica aziende del gruppo con una partecipazione paritetica
Non facile da gestire devo dire perché abbastanza complicato essere un socio al cinquanta per cento con una multinazionale però abbiamo delle soddisfazioni incredibili perché riusciamo ad M a mettere la nostra dinamicità
E la nostra voglia di fare
A confronto come delle possibilità di conoscenze internazionali straordinarie a cui accediamo e che poi possiamo riconvertire secondo le nostre necessità
Tutto questo ci ha fatto diventare una piccola media gente abbastanza
Sul medio alto abbiamo cinquecentoventi dipendenti con delle collegate
Con un globali di seicentocinquanta dipendenti ma soprattutto abbiamo il la stima e la fiducia di questo gruppo internazionale che ci ha scelti come i leader di prodotto per un prodotto che non abbiamo sviluppato e per questo prodotto a noi avviamo degli stabilimenti all'estero e poco pochi mesi fa abbiamo finito di allestire uno stabilimento in Giappone dove noi non produciamo ma dove noi abbiamo dato tutta la nostra tecnologia abbiamo attrezzato alle macchine abbiamo istruito gli uomini allora mi sembra che quando questa parte dal Piemonte possa essere positivo come il punto di vista per il futuro adesso in una visione queste proprio di di Europa una visione d'Europa che io ho vissuto da sempre perché da sempre io ho lavorato con questo partner e che per me è diventata veramente la unica possibile soluzione dell'azienda che non è così forte
Da potere essere autonoma capace di superare tutte le difficoltà ma che in una globalizzazione di mercati riesce a prendere
Aiuto riesce a prendere forza e questo aiuto questa forza se lo gestisce i secondo le sue caratteristiche e seconda alla secondo la mentalità dei suoi dipendenti e delle persone che le tinta debbono far crescere
Grazie ringrazio anche tutti gli intervenuti accolgo l'invito dell'ingegner Buzzi o anche dove si lavora io le pagelle darei un voto alto mi sembra di livello degli interventi sia un livello eccellente ma il problema vero giudice questo Lepage dobbiamo dare le pagelle decideranno gli altri nostri riparte
E siccome mi sembra che questo tavolo c'è una persona molto più qualificata di me per dare i voti ai voleri dare la parola al professor telaio per sentire pur trarre le conclusioni
Carità i costituito all'università e basta già virali che quei voti li devono dare tutti i partecipanti abbiamo avuto una ampia carrellata io ho fatto delle provocazioni mettendo sul tavolo una serie di problemi
Nel corso della giornata sono stati messi a fuoco questi problemi in alcune misure sgusciate in altri invece forse no abbiamo sentito esperienze toccanti analisi penetranti
E penso che sia necessario resistere al decide di dare il voto sia soprattutto di dividerci tra ottimisti e pessimisti così come ci si può dividere fra tifosi della Juventus o del turismo
Quindi noi abbiamo una questione di misura e di comportamenti i consumatori diceva Einaudi vota con i piedi e quindi mi andiamo a misurare il suo comportamento vediamo quanto va a comprare imprenditori portano investendo voi avete adesso davanti la situazione di questa Regione i problemi sono stati messi a punto messi a fuoco per quanto si può fare in un convegno di questo tipo
Vediamo come questa regione si comporta in questo difficile passaggio di millennio di Europ di tutte le cose che sono oggi ricordare al primo
Abbiamo riconoscimento di difficoltà ma anche il riconoscimento che c'è una finestra di opportunità molto grande che poi si chiuderà realmente tra dieci anni giochi sono fatti quindi quello che si fa adesso deciderà abbastanza quello che si fa nel futuro
Io e che prima di dare la parola l'avvocato Agnelli per la conclusione chiedo se c'è qualcuno dal pubblico che ha sentito pochino tutta queste osservazioni della giornata che voglia fare in qualche intervento
Ci sono due microfoni Morfeo
Stroncone grazie io sarò Galletti
Credo il mio nome sì riconduca subito per la garanzia tra rimodificare
Colgo l'occasione del proprio perché torinese e da venticinque anni Milano fare un brevissimo raffronto
Milano è in decadenza
Innocente e Torino a può avete delle opportunità di ritornare di nuovo a dei livelli che aveva al suo tempo come questa mattina abbiamo sentito
Programmare giustamente
Tutto questo però intervenire attraverso quello che credo che ognuno di noi questa ventina di ha fatto stiamo per entrare in Europa ma stamattina volevano venire qui abbiamo deciso forse Cavite dovevamo mettere magari che cravatta c'è anche gli uomini oggi abbiamo a questo articolo difetto oppositività anche ebbene Torino ha bisogno di far rientrare nel settore dell'edilizia della ristrutturazione della rinormalizzazione della città
I francesi dicono quale battimani marci clima
Ecco qui noi stiamo ancora una volta come a Milano è anche detta anche quello a Mila no il ghetto dei ricchi
Ma al di fuori abbiamo il disastro
Ecco io ho avuto colgo l'occasione ai fini della di un'importante presenza la pace ogni lavorare vicino al professor Valletta nel momento in cui si trasportava la Lingotto rinnovo della FIAT Mirafiori parlarci in Francia intercetta andavamo a prenderle alla stazione cioè al corso tre anni allora mi davanti al notaio Maroni erano tali della FIAT in quel momento mi cercò tracciato una linea di bisogna dare la casa agli immigrati che arrivata
Andavamo a prendere la stazione con un pullman Torino città atterrita
Davamo l'automobile
Poi tutti credo che ricorderete rivaluta nuovi dipendenti FIAT meritavamo la casa ed è assistevamo e sono entrati sono entrati nella nostra città facendo bene o fanno male
Come hanno fatto male magari alcuni torinesi allora la mia domanda finale è soltanto una l'edilizia è importante deve riprendere la città ha bisogno di essere ristrutturante ha ricostruito riguardata e quindi la domanda è
Ma soltanto con una dittatura e mi rifaccio a tutto ciò che ha fatto il fascismo appare Parrino nella ristrutturazione della ricostruzione
Oppure di Tangentopoli grazie
Grazie dottor Gabetti ci sono no altri interventi prego e il mio nome Errani sono laureato per la federazione residenza dalla Federal che avevo una domanda per il cavalier Sella che aveva citato nella suo discorso
Internet come fattore potenziale di globalizzazione dei mercati effettivamente Banca Sella è stata pionieristica in Italia gli elenchi Europa con Microsoft Hewlett Packard proprio nel settore del commercio elettronico
A un anno dall'inizio di questa esperienza
Cavaliere ritiene ancora che effettivamente possano essere un fattore di grande globalizzazione un po'come le Ferrovie che prospettava il Cavour per il futuro non solo del Piemonte ma anche
Nella realtà inferiore delle previsioni o fatte farà lirismo con i telefonini che sono a un certo punto esplosi e ho anche detto che la capacità di usare internet è una capacità legata alle ai giovani perché solo i giovani riescono a navigare in maniera perfetto ma man mano che il numero dei giovani aumenta perché gli anni passano
E la capacità innata che navigare aumenta nelle case i giovani comincia ad avere i genitori i fratelli maggiori che vengono a vedere come loro lavoro
La mia sensazione proprio conforme alla sua domanda cioè intermezzi sta cambiando il mondo sta per cambiarlo che non lo vogliamo non lo vogliamo la cosa più straordinaria è a livello informativo
Infatti io dicevo citando come prospettiva il software
E so che la parte di formazione e informazione che la parte a maggior crescita
Vedevo cadetti che scuoteva la testa pensando che io non fossi favorevole al concetto che quando l'edilizia va bene tout va bien sì immaginiamo Cissé non sono concorde su questo punto
Però il tasso di sviluppo che ha tutta la parte soft la produzione e certamente molto maggiore
Il Piemonte secondo me si è sempre concretizzato nel passato
Per produrre prodotti più hard più duri più concreti più legati alle risorse fisiche e naturali il mio auspicio di riflessione era conserviamo tutto quello che facciamo di bene nel settore risorse fisiche risorse materiali assolutamente ma se vogliamo creare nuovi posti di lavoro tenuto conto che in America tre quarti lì crea il soft
Non è più facile prospettare individuare per il futuro un nuovo sviluppo conservando il vecchio molto bene nella parte soft e quindi anche inizi interna poi non la faccio lunga ma ho citato molti altri casi come lei ricorderà
Forse si potrebbe sintetizzare dicendo che se è vero in campo tradizionale che quando l'edilizia va tutto va oggi è ancora più vero che quando il software battuto va perché qui nascono le occasioni contatti e i posti di lavoro ci sono ancora altri interventi
Prego
Alcune rapidissime indicazioni su un tema che mi è particolarmente caro perché incrocia direttamente la mia attività io sono Stefano Semplici direttore della residenza universitaria dei Cavalieri del lavoro di Roma che è quello della formazione sul quale si sono soffermati molti degli interventi di oggi
Vorrei partire da un dato che risulta dal mio osservatorio diretto parziale pure in certo modo significativo e da lì tentare tre proiezioni
Il dato è che c'è forse un altro modo di considerare quello che il professor Deaglio stamani indicava come declino culturale anche del Piemonte o come il rischio di declino culturale
Non soltanto quello cioè di misurare il numero degli studenti che vanno a studiare fuori
Ma anche la quantità di quella materia prima che forse primissima che la materia grigia che poi torna in Piemonte
Io devo dire che nella nostra residenza abbiamo la fortuna di ospitare studenti di eccezionale valore che vengono anche dal Piemonte c'è una significativa rappresentanza di giovani piemontesi
Certo osserviamo però che dopo la laurea di Ando si normalmente a brillanti carriere il numero di questi giovani che tornano verso il Piemonte anche provenendo da da altre Regioni certamente c'è il dato drammatico della gran parte del dei nostri giovani laureati della regioni meridionali che non torneranno mai più a casa loro perché vanno tutti
Verso il Nord ma vanno nella gran parte verso Milano
Il numero dei nostri laureati che in Piemonte
Tolte un paio di assai significative presenze in FIAT estremamente ridotto e allora tre rapidissime indicazioni
Primo punto la formazione non si fa soltanto in università
Da una parte questa un'ovvietà però vale la pena puntualizzare questo aspetto perché in Piemonte ci sono esperienze estremamente significative
Mi richiamo naturalmente all'intervento della signora Cosso
Ma anche esperienze importanti del Politecnico di Torino che proprio in collaborazione con alcune punte avanzate dell'industria piemontese avviato finalmente una programmazione i diplomi universitari che serve all'industria e non solo a moltiplicare inutilmente
Le cattedre soddisfacendo così interessi puramente interni all'ambiente accademico
Secondo punto
Attenzione in Piemonte a non coltivare il pregiudizio che un'industria grande matura debba necessariamente corrispondere per così dire ad una cultura invecchiata e quasi rattrappita
Mi pare evidente da quanto è stato detto oggi che la tradizione industriale del Piemonte ancora la sua più grande ricchezza mi ha colpito molto ascoltare oggi
Un lamento che era già stato pronunciato tre anni fa sul fatto cioè che in fondo questa regione produce più ricchezza di quella che poi in grado di gestire tanto che c'è un flusso finanziario in uscita
Dal Piemonte verso Milano si è detto tre anni fa e in alcuni interventi si è ripetuto anche oggi
Quindi questa tradizione che la grande tradizione del Piemonte va valorizzata anche in questa prospettiva non è detto che la ricerca di punta
Alla quale si sono richiamati anche molto interventi del pomeriggio
Non è detto che la capacità di rischio
Uno stile che manageriale e imprenditoriale ma anche di cittadinanza di fiducia in se stessi posso additare solo nel Nord Est
E non posso invece crescere anche in Piemonte proprio perché qui c'è una tradizione anche umanistica che probabilmente non apparì in altre regioni italiane
E infine un ultimissimo punto che mi pare però strategico per questa regione
Professor Deaglio diceva questa mattina che oltre al al problema della da noi della della denatalità ce ne sono altri
E però non ci dimentichiamo questo dato in questa regione venendo qui stamani sono passato davanti alla questura e ho visto che la fila esce Marra rispetto a quanto abbiamo visto in televisione in questi ultimi giorni
Resta il fatto che se nel mille novecentosessantuno quindi sono arrivati settanta mila nuovi cittadini da altre regioni soprattutto meridionali
Il Piemonte perde oggi oltre venti mila abitanti l'anno tra sessanta anni il numero dei piemontesi sarà letteralmente dimezzato
è evidente che è una grande opportunità quella di avere altri che vengano ad occupare il posto lasciato vuoto dei piemontesi
Ma questi altri vanno formati vanno formati in maniera adeguata vanno preparati ad un ingresso nel mondo del lavoro
Nell'orizzonte di quei diritti di cittadinanza che saranno loro come sono oggi i nostri devono essere domani di tutti in questo il ritardo naturalmente non è soltanto del Piemonte
E del paese intero ma credo che qui ci sia un emergenza più grave proprio perché più gravi sono i numeri con i quali ci dobbiamo confrontare grazie
Grazie dottor semplici contabilizzazioni
Ci sono ancora interventi
Se non ci sono interventi tutto semplice richiamato il fatto che la tradizione industriale la più grande ricchezza del tipo che a questo punto totalmente inappropriato
Cedere la parola l'avvocato Agnelli che questa tradizione industriale rappresenta nel modo più duri
Funziona bene
Io ringrazio il presente valletto di avervi dato l'opportunità fatti passare un po'di tempo quel cavaliere del lavoro
Prima di affrontare il vostro problema
Ritengo opportuno per una risposta al signor Gabetti
Il signor Gabetti
Evidentemente pensa come Oscar Wilde che chi non pensa a se stesso non pensa affatto quando lui mi dice tono partivamo Marsh Tonight Show
Ed aveva una volta oggi ci hanno già detto che quando il software malcostume e le dirò che proprio ieri aveva un rapporto per gli autocarri in FIAT gli autocrati di medio tonnellaggio hanno avuto uno sviluppo enorme questa non so trenta quaranta per cento e io l'ho convinto
Per la sua filosofi otto questo è un buon segno col dire che la costruzione dipende può dire che stessimo mi hanno detto niente affatto la verità è che questo aumento di vendite tutto dovuto alla distribuzione quindi la distribuzione del paese e più vivace
Effettuata meglio ai la distribuzione finale anche molto più attiva di quanto non lo fosse questo per dire in quanto poco tempo cambiano questi presupposti capisco benissimo sul punto di vista è come se io dicessi con l'ottobre mille Marsh Truman show per questo e umana e naturale ma non corrisponde esattamente al bello
Oggi noi
Mi dispiace non essere stato qua prima e non aver seguito i vari interventi ma di fatto l'oggetto per la vostra attenzione era di dimensione regionale
Qual è la dimensione di una regione come il Piemonte delle realtà di oggi di dimensione europea e di Moretta è unica
Ora io direi che
Non è un falso problema ma il vero problema è la dimensione continentale verso cuciti mio il meglio che amo per prevedere come riduce quella nazionale a quella regionale ho visto ieri o l'altro ieri il Presidente del Consiglio ci ha detto in una delle capitali europee non so quale perché le gira con tale rapidità ma ha detto
Qui in Italia litigano come lei provinciale una quello che cesto che il Cavaliere del lavoro
Non verificano affatto né come provinciali meno perché se avessero litigato ma però spazzato il tempo e l'etica ed certo non avrebbero fatto quello che hanno fatto quindi voglio dire che c'è
Una certa differenza in quelle che sono le attività che portano via il nostro tempo
Esso veniamo ad esaminare Piemonte europea
Ancora una volta ci siamo interrogati sul futuro della nostra regione
Ci siamo chiesti quale ruolo e quale contributo allo sviluppo il Piemonte può esprimere in un sistema europeo finalmente unificatore la moneta un traguardo inseguito fin dai tempi di Diocleziano e poi di Carlo Magno
Per parte mia
Ci terrei a cogliere quest'occasione per innalzare lo sguardo verso un orizzonte più ampio tal quale comunque anche le costrittive del Piemonte dipendono l'Europa s'affaccia la nuova stagione dell'euro in un quadro di grandi mutamenti dell'economia internazionale nella sua stessa situazione di politica interna
L'inserimento del nostro continente nel contesto dell'economia globale esposto non solo ai vantaggi neanche ai rischi di un mondo che è molto più interdipendente
Sono i vantaggi più ampi mercati chi più diversificate opportunità d'investimento chi più continui stimoli all'innovazione e all'efficienza
Solo dal Qatar qui rischi di una concorrenza più agguerrita e di una maggiore sensibilità le situazioni di crisi dovunque si manifesti no
Forte concorrenze contrazione della domanda mondiale seguita alla crisi finanziaria del Sud-Est asiatico non aiutano certo a guarire l'Europa dal suo male endemico
Di male endemico è l'assenza di più buffo busti ritmi di sviluppo capaci di alleviare il dramma c.t. diffuso della disoccupazione
L'appello di milioni di posti di lavoro in questione in Europa negli ultimi anni alimenta nei cittadini europei sentimenti di crescente insicurezza nel
Futuro e timori che spingono alla ricerca di correzioni sotto ogni forma in certi ambienti la globalizzazione il libero scambio vengono guardati con molto sospetto a questo si aggiunge la stanchezza verso le politiche di rigore che sono state adottate dai governi europei in vista della moneta unica e che hanno costretto lo sviluppo economico entro le maglie strette del risanamento finanziario non c'è dubbio che gli impegni di Maastricht la priorità di raggiungere la moneta unica hanno sacrificato lo sviluppo e l'ho fatto soffrire lo sviluppo la crescita in questi Paesi in questo contesto generale le l'OPA di fin e secolo sedato una nuova cornice politica essi Tizio e istituzionale assegnando alle socialdemocrazie la responsabilità di governo in tredici dei suoi quindici Paesi membri
Cioè diciamo in tutti in tutti i quindici tranne la Spagna e l'Irlanda diciamo abbiamo regimi chiamiamoli socialiste già a questa sponda all'elettore accaduto appena tornato ad affidarsi che l'intento di ottenere un margine di tutela di stabilità sociale che lo ponga al riparo dalle conseguenze di un quadro economico mondiale in fase i rapido
Turbo evento mutamento
I nuovi governi socialdemocratici son chiamati alla prova più difficile e impegnativa si tratta da un lato
Che assicurare continuità le politiche di rigore che hanno permesso l'accordo alla moneta unica si tratta dall'alto
Di soddisfare le istanze connesse alla crescita dell'occupazione la salvaguardia dei fondamenti del Welfare State è un compito che parrebbe quasi impossibile risolvere un compito che non ha precedenti
è certamente un fatto positivo che i problemi dello sviluppo e dell'occupazione tornino al centro per l'attenzione politica dopo anni in cui sono stati relegati in una posizione se non mangi
Tale quanto meno secondaria ed è probabile che il nuovo quadro politico rende più facile il dialogo tra i governi più uniformi cedimenti i riferimenti più condivisi gli obiettivi
Tuttavia e nel dibattito che si sta sviluppando in queste settimane su come rilanciare lo sviluppo e occupazione sembra essere qui una rilevante assente sentiamo parlare della necessità di nuovi patti
I nuovi concertazione a livello europeo non sentiamo mai parlare di competitività che pure dovrebbe essere fattore primario di una maggiore crescita e di una maggiore creazione di posti di lavoro può essere che argomenti come il contenimento dei costi la flessibilità innalzamento del valore aggiunto delle produzione suonino poco attraenti o addirittura sgradevoli tanto all'opinione pubblica quanto ai mass media ai trans curarli sarebbe foriero di pericoli gravi per le imprese europee quello di penalizzare le nostre esportazioni e qui lo dico per privilegiare le incrostazioni da al creare questo è vero in un momento come qui lo presenti in cui la concorrenza delle economie emergenti si è fatta molto molto intensa senza un miglioramento della sua competitività perdona cresce la disoccupazione l'Europa potrebbe trovarsi sospinta verso la rischiosa per trazione finanziarie nuove barriere nuovi protezionismo
Anche se avesse queste tentazioni e difficile Cocu al credo che ne session di oggi piccoli interdipendenze che si è certa ma la tentazione verso qualche forma di protezionismo i momenti di difficoltà proprio alzare la sua brutta teste questa sarebbe certo la soluzione sbagliata partecipare al libero confronto competitivo con le altre economie del pianeta ci pone di fronte a un passaggio stretto una questione anzi innanzitutto si pone con chiara evidenza e il rapporto tra tasse e crescita della storia europea identità della socialdemocrazia sia legata a una politica che distributive imperniata sul Welfare State resa possibile dal progressivo inasprimento degli oneri del fisco tuttavia non è possibile e oggi indurre lo sviluppo senza alleggerire il carico fiscale questo passaggio presuppone la capacità di l'Europa imboccare un cammino diverso da quello percorso nell'ultimo mezzo secolo presuppone la volontà di orientare il gli inizi della politica e i comportamenti della società non tanto alla ripartizione delle risorse esistenti quanto alla generazione di nuove risorse è questo scopo più si deve rilanciare i pubblici investimenti
Invece evidentemente controproducente pensare ricominciare la spesa pubblica corrente
L'Europa e l'Italia in modo particolare hanno certo bisogno di modernizzare le grandi infrastrutture materiali e immateriali voglio dire l'Europa e l'Italia direi Italia soprattutto in Europa un maggiore impegno degli Stati in questa direzione può senza dubbio cercare recare benefici diretti sul piano dell'occupazione ma il contributo maggiore e più Diego duratura la creazione i posti di lavoro sarà quell'indietro quello che verrà se investimenti pubblici saranno finalizzati a rendere effettivamente più competitiva l'economia dunque non è solo una questione di quantità quella che va discussa sta soprattutto una questione di qualità
Peraltro è compito
Per conto suo ognuno per ogni impresa di fare al meglio il proprio mestiere rispettando gli impegni che sono loro propri innovazione tecnologica la ricerca e la sperimentazione la modernizzazione delle strutture produttive ed ecco anche se saranno quindi chiamati ad investire in qualità in nuovi servizi ai clienti in professionalità e competenze delle due persone per quest'opera di rafforzamento competitivo stavano mica unica crea condizioni macroeconomiche più favorevoli occorre però fare anche in modo che i Nuovi Investimenti portino all'utilizzo più intensivo di manodopera
Ancorché non si potrà aggirare
Il nodo d'un costo del lavoro minore di una mobilità maggiore evitando di replicare a scelte tanto illusorie quanto dannoso come le trentacinque ore novecento pretendendo di piegare agli imperativi della politica
I processi economici che si rilancia quel primato della politica caro alla tradizione europea e a dire il vero neppure riducendo i margini di autonomia delle istituzioni monetarie la funzione direttiva della politica se cita stabilendo un dialogo continuo quei cittadini indicando loro un senso di marcia un percorso di progresso una maggiore competitività sulla scena globale
E condizione essenziale di progresso
E ancor prima lo è una società che non si trincera a tutela del suo precario presente ma il coraggio di guardare avanti
Io e mettere in moto le sue risorse materiali e intellettuali rinnovarsi per tornare al svolge un ruolo di primo piano nel contesto mondiale
Questo è
Mi sembra il dovere di qualsiasi leadership politica di qualsiasi segno esso sia
Molte e complesse dunque solo le questioni che stanno di fronte ai governi dell'Unione
La creazione di un nuovo circolo positivo sviluppo e occupazione dipenderà dalla loro volontà di coniugare i grandi ideali euro
E dell'equità e della giustizia sociale con la capacità di assecondare dinamismo competitivo che l'economia richiede e dipende anche per la determinazione delle rifiutare qualsiasi tentazione di chiusura verso il resto del mondo nel condurre invece l'Europa a recuperare una posizione di primo piano nel contesto internazionale
Siccome ci auguriamo a questo avverrà anche il Piemonte che già tra le regioni europee più attese creative del confronto economico globale rotolare nuovi impulsi non più sostenuti tutto il gruppo e al tempo stesso Comeglio contribuire alla costruzione europea con tutto l'apporto delle sue grandi risorse economiche e sociali civile
Grazie
Ci vuole
Tanto più volentieri
Signore e signori colleghi autorità
Vuole
Lei dare una notizia che mi sembra abbastanza importante per l'importanza dei lavori svolti il gruppo regionale piemontese curerà la raccolta e la pubblicazione degli atti di questo convegno mi sembra una decisione importante perché avremo una raccolta di documenti validi per noi soprattutto ma anche per le istituzioni come stimolo indirizzo operazioni che devono essere avviarsi per dare soluzione il pro lei mi del Piemonte che sono stati così ampiamente trattate con molta oggettività oggi stamattina e per ultimo nella relazione dell'avvocato Agnelli io desidero ringraziare i colleghi tutti che sono stati i relatori in questi lavori il professor sorge direttore de la Stampa per il lavoro fatto con la tavola rotonda il professor Marco Deaglio che permettetemi di dire è stato un moderatore appassionato veramente appassionato e un grazie a nome del gruppo ritornare i canoni dell'ore all'avvocato Giovannelli e per la sua gratificante presenza in chiusura dei nostri lavori è un grazie a tutti i partecipanti e grazie e buona sera