"Gigante economico, nano politico: il ruolo della piccola-media impresa" dibattito organizzato nell'ambito della Festa de l'Unità

Questo dibattito politico
In programma questa sera alla festa dell'Unità di Verona
Un venduto a tutti voi una Benvenuto e un grazie agli ospiti che io questa sera coordinano in questo dibattito qui con me ci sono il l'onorevole Andrea margherite che responsabile nazionale Energia ed industria dei Democratici di sinistra alla mia sinistra
Gianfranco Castellani segretario provinciale del Sienna
Fabio Bortolazzi presidente provinciale Dell'Atti industria e Sergio soprani che il segretario provinciale della CISL
Il tema di questa sera gigante economico
Il nano politico il ruolo della piccola e media impresa nello sviluppo del Veneto
E del paese
è io vorrei partire
Dal primo interrogativo che è contenuto nel titolo del dibattito di questa sera
Che non è un tema nuovo anzi è ossessivamente ripetuta ripetuto
Se ne continua a scrivere e a dibattere forse perché non si riesce davvero a capire mai cosa sta succedendo in questa realtà regionale
Quali umori circolino quali tensioni Muccino
Con una semplicità cerchiamo di affrontare il problema con la massima di chiarezza
Cercando di inquadrare in termini generali i problemi e poi anche passare ad abbozzare possibili risposte
Fino
A una ventina di anni fa negli anni ottanta descrivere il panorama del Veneto e del Nord-Est era semplice dov'è adesso esistono operano quasi trecento e cinquanta mila aziende il che vuol dire
Un'azienda per ogni dieci undici abitanti
Aziende per la maggior parte fondate da operai ed impiegati che hanno deciso di giocarsela in proprio
Una statistica dice che sono circa il sessantanove per cento
Gente povera e quindi fortemente motivata dicevo in questa realtà dove adesso brulicano centinaia di migliaia di imprese
Una volta c'erano poche entità
I conti Marzotto
Il petrolchimico di Marghera un po'più in là Lattanzi e poco altro il panorama quindi era semplice
Lo si può poteva descrivere
Con una carta un pezzo di carta e penna in meno di una pagina un bel lo schemino Emilia
C'è Artaud non esistevano solo queste grandi e storica realtà c'erano poi anche tante piccole isole di attività industriale
Ma era tutta roba che non faceva storia
Facevano anche soldi mattina maneggiavano denaro quattrini ma non producevano non non si produceva e venti non si produceva politica nonché sì produceva potere
Negli anni Cinquanta
Utile ricordare il Veneto Herald unica Regione d'Italia con un saldo demografico passivo perché continuava ad esportare uomini era il sud del Nord
Il quarantatré per cento della sua popolazione
Era impegnata in agricoltura il doppio della Lombardia
E a quel tempo agricoltura voleva dire sottosviluppo
Quel Veneto povero e dico otto che a lungo ha votato per la Democrazia Cristiana come andare all'estero e per farvi dai rossi oggi non esiste più
Il capitalismo dell'Uomo qualunque
Gli ha cambiato pelle la caduta del muro lo ha politicamente di sequestrato
Insomma è cambiato tutto
Su questa struttura è passato un tornado è piombato il finimondo
Col risultato che non c'è più nessuna pedina al suo posto un mondo tutto diverso da quello che noi abbiamo fin qui conosciuto un mondo pacifico un mondo statico
Semplice non esiste non esiste più
è assodato basta prendere qualsiasi ricerca del di quelle numerose che vengono in questi anni prodotte e io vorrei citare da ultimo quella curata da diamanti per conto della Fondazione Agnelli
Per vedere che oramai gli aspetti strutturali che emergono con un'idea che il Veneto ha di se stesso non sono definitivi sono abbastanza chiare
Un'economia di piccola media impresa post fordista
Che ha preso il posto della grande impresa catena di montaggio un policentrismo urbano che diventa anche in mancanza di un centro che sia politicamente
Unificante l'internazionalizzazione
Dei rapporti economici
L'aspirazione all'autonomia come atteggiamento sociale ed orientamento politico
Un mondo in cui talvolta tutto sembra che vada
Alla rovescia rispetto al resto d'Italia
Se pensiamo che alla domanda come si combatte la disoccupazione il novantuno per cento dei lavoratori dipendenti intervistati risponde aiutando chi vuole mettersi in proprio
Pensiamo che la disoccupazione in queste zone al cinque per cento contro una media nazionale dell'undici dodici per cento con un tasso di occupazione femminile al trentuno per cento
E dove nell'ultimo anno sono nati all'incirca quarantacinque mila cinquanta mila nuovi posti di lavoro
Dove le cento e sei mila aziende più importanti della di quest'area
Almeno di nove dipendenti dove la vocazione alla sport all'esportazione rappresentata emblematicamente Dana
Ma il dato che oramai viene ripetutamente citato che sono i sedici mila cinquecento miliardi che la provincia di vicenza esporta e che quindi sono di più di quanto esporta l'intera Grecia o il quarantatré per cento della produzione di via Roma e provincia che se ne va oltre frontiera
Insomma
In base a questi dati pochi dati ma io penso significativi qui ci sarebbero soldi lavoro e crescita economica in abbondanza
Però è sufficiente tutto questo per dire che il Veneto il Nord Est è un gigante
E se sì
Può durare
Io penso che per prima di poter aprire il dibattito e sentire cosa quali risposte quali riflessioni
Fanno i nostri ospiti sia anche importante elencare alcuni e quali ci sono problemi ci sono e quali difetti
Innanzitutto la troppa crescita economica e la fretta con cui questa crescita sia realizzata ha generato tensioni caos basti pensare alla alla devastazione del territorio
La struttura industriale fragile assieme ai vantaggi di un sistema che rende possibili in qualsiasi momento di adattare la produzione a quelle che sono le esigenze del mercato a quella che la richiesta del dei consumatori
E porta anche
Degli svantaggi la fatica a crescere a investire in se stesso a diventare adulto
E quindi si è costretti a lavorare sulla fascia bassa Basha povera delle produzioni e con il rischio e quindi di esporsi alla competizione dei Paesi emergenti il sistema è cresciuto facendo ampio ricorso presenti alla lavorazione in nero con tutto quello che ne consegue il primo fra tutti la massiccia evasione fiscale
Le paghe basse voi perché spesso il lavoratore
Almeno fino a poco tempo fa ma il fenomeno è ancora massiccio è uno che tiene un po'di terra del pertanto decantato metallizzato che quindi riesce a riempire a sommare il reddito da lavoro dipendente a quello di agricoltore
Un altro problema e la sottocapitalizzazione le tendenze delle piccole imprese a correre da solo non che la scienza di una cultura finanziaria internazionale
Di un nuovo rapporto dell'imprenditoria con le banche
E poi per continuare la mancanza di cooperazione cioè la difficoltà riferitele Bortolazzi affrontato anche oggi sulla vena di fare rete
Sia fra le imprese sia del Milan asse realtà regionali
L'altro tema che voi affronteremo che la seconda parte del titolo del nostro dibattito è la rissa la irrisolta questione della rappresentatività politica per esempio
Ricordiamo ancora il Grande tasso di abbandono della scolarità
In questa area poco più del cinquanta per cento dei ragazzi
Chiude gli studi dopo la scuola dell'obbligo
Quindi vuol dire che non si crede nel valore dell'istruzione e si portati ad investire subito nel lavoro nell'età tra gli undici e i quattordici anni la scolarità in Italia e pari al novantasette quattro per cento pensiamo che Verona
Parte importante di questo favoloso Nord resta a un tasso inferiore ed è pari al novantasette e due per cento
C'è poi la mancanza di medio infrastrutture medie prima ancora di quelle grandi nella recente nella recente ricerca dell'istituto Tagliacarne il Veneto come Regione
Al quinto posto
Nella graduatoria che viene fatta tenendo conto degli indicatori evidenziati in questa ricerca e vero una addirittura è al trentesimo posto fra le città italiane
Ed è prima solo di vicenza fra recita del Veneto
Ricordiamoci poi un altro dato
Allarmante a dire allarmante a mio avviso è di un poco che è quello della scarsità
Nel futuro di risorse umane le dinamiche familiari fangosi come abbiamo visto prima che il la percentuale il tasso di donne che lavorano relativamente alto rispetto alle altre ad altre realtà italiane e quindi queste donne penso no
Meno ad avere figli
E quindi mettono le basi per un vuoto di forza lavoro nel futuro oggi in questa zona in questa area ci sono cento mila extracomunitari regolari
Sono pari al due per cento della forza lavoro però da studi fatti
Questo
Numero di lavoratori è destinato a raddoppiare nei prossimi anni
Per fortuna il due per cento e per fortuna perché verrà con il mare questo deficit di forza lavoro ecco queste sono alcune delle questioni gli aspetti positivi i difetti le problematiche che abbiamo di fronte e allora possiamo dire che il benessere ecco le domande di io vorrei
Porrei ai miei interlocutori possiamo dire che il benessere arrivato in grande quantità
Ma è una conquista recente e soprattutto che poggia su basi fragili
Il nord est è nervoso perché è consapevole di tutto questo e perché avverte il bisogno di cambiare
E come cambiare
Insomma per sintetizzare ci troviamo di fronte a una area che è un faro o per una sorta di mistero sociopolitico
Per cominciare ad affrontare alcune di queste questioni vorrei cedere la parola innanzitutto all'onorevole Marguerite
Eh sì per prima
Questo non me l'aspettavo
Ma
Io raccolgo la provocazione
Avvenuto per sentire un po'il veneto
Ma evidentemente stiamo rovesciando il ragionamento
E partiamo da un ragionamento che sarà verificato dagli altri che partiranno dalla realtà di questa Regione
Io però alcune riflessioni
Chiedendo gli esponenti del Veneto si queste riflessioni corrispondono
Alla realtà di questa Regione
La prima questione che vorrei porre la seguente l'ho sentito la descrizione fatta da tempo molto accuratamente
Molto accurata
E la domanda di
Si è proposta
C'è già nel tema del nostro dibattito e cosa significa la frase
Che credo sia
Inventata da dei cattivi giganti economici e nani politici
Significa che in un certo periodo della storia italiana
In alcune regioni del nostro Paese
C'è stato un fortissimo sviluppo della piccola e media impresa che è stato un le metto trainante della nostra economia
Per tutti gli anni si
Un elemento trainante
De CIA in termini di valore aggiunto
E quindi di ricchezza nazionale sia in termini di occupazione
Ma
Nelle politiche industriali dello Stato italiano
Nella proiezione che il sistema Italia
Da un punto di vista istituzionale
Aveva sulle grandi reti internazionali
Nella gestione
Del territorio non è riuscita ad incidere e a trovare dei punti in punti di riferimento necessario
Perché questa sua forza economica questa sua dinamicità economica si trasformasse anche in peso sociale e il peso politico
Questa è stata la contraddizione
Si era già manifestata
Nel primo periodo repubblicano ma senza guardare diciamo così ricostruire la storia negli anni settanta ottanta ci trovammo di fronte a questa contraddizione
In alcuno
Grandi regioni del Paese in alcune più in altre meno lei aveva una forza economica straordinaria data da una piccola in media industria di tipo nuovo
Che non corrispondeva al peso sociale e al peso politico che questa piccole e medie imprese esercitarla nella trasformazione istituzionale e nella trasformazione economica del paese
Il che fece sorgere una domanda
Anzi una serie di domande
A cui pur
Una serie di domande non soltanto agli attori politici non soltanto i soggetti politici ma anche nella cultura economica
Perché la piccola e media impresa del nostro Paese si stava sviluppando con quei ritmi
Con quali forme si andava sviluppando
Perché c'era una forte differenziazione tra regione e regione
Tra alcune macro regioni già si cominciava individuare le macroregioni del Nord Ovest Nord Est Centro-sud ma anche all'interno di queste c'erano differenziazione che sono aumentate
Oggi
Un ricercatore attento come Bonomi calcola che quando si parla di nord si parla di nove sottosistemi
Non nove regioni omogenee al di sotto della definizione del Nord comunque a parte queste queste poi differenziazioni ulteriore perché c'era questa differenziazione
Le domande badate bene
Non riguardavano solo il nostro Paese perché l'esperienza italiana ha incuriosito parecchio gli studiosi degli altri Paesi gli economisti degli altri paesi
Ha rappresentato un'esperienza in Europa di notevole portata
E gli studiosi quali risposte hanno cominciato a proporre al mondo politico
La prima
La piccola e media impresa si è sviluppata in Italia
In maniera così impetuosa intensa perché è stata
Il primo la la la la la la il nucleo
Della risposta alla crisi del fordismo Taylor
Tutti noi avevamo creduto
Che la crisi del fordismo dello riduce la crisi e l'organizzazione della grande impresa
Avrebbe trovato delle risposte all'interno della grande impresa magari décolleté drammatiche in termini di occupazione
In termini di quantità di occupazione però delle risposte della grande impresa in Italia non è stato vero
In Italia la crisi della grande impresa ha trovato una risposta nella piccola permette
Si calcola
Che nel momento degli ha tra gli anni settanta e ottanta
Sono stati un miliardo e duecento mila i lavoratori uscì dalla grande impresa che hanno comprato le macchine sono messi nel sottoscala spesso in condizioni di lavoro nero o di lavoro precario
Spesso chiamando a raccolta le energie familiare hanno cominciato a a produrre e hanno creato impresa intese che qualche volta hanno assunto dimensioni notevolissimo
Non solo
Ma queste piccole e medie imprese si sono sviluppate in una forma assolutamente anomala
Anche rispetto alle altre società europee perché sono sviluppati arricchite
Nella forma che uno studioso ha chiamato di specializzazione flessibile
Erano capaci di collegarsi quand'era necessario
Per puro una per
Creare delle produzioni di massa con una massa critica necessaria erano capaci di mantenere una concorrenza tra di loro
Fra in maniera assolutamente flessibile
Formando delle associazioni spontanee delle reti spontanei che via via si sono anche istituzionalizzate parlo dell'origine dei distretti
Che oggi sono un'organizzazione ormai istituzionalizzata riconosciuta ma c'è stato un processo alle spalle
Ma non è la unica forma associativa l'unica forma di Rete queste piccole imprese si reggevano
Sulla capacità di essere elastiche e flessibili rispetta al mercato e alle esigenze produttive
Non solo
Ma avevano anche un'altra peculiarità che fu indicata da Becattini da Bagnasco cioè da tutti coloro che hanno proposto un'interpretazione di questo fenomeno così importante sul piano politico
E cioè avevano la capacità di innovare
Non perché ci fossero dell'istituto diffusi istituzionalizzato il processo processo era spontanea
Nasceva dalla forza dalla vitalità delle piccole e medie imprese
Che acquisivano le nuove tecnologie nelle forme più diverso
O per i collegamenti spontanei che si formavano tra grandi imprese piccole imprese
O perché partecipavano alle reti internazionali e si confrontavano con il mercato internazionale o perché si collegavano spontaneamente con qualche università sapevano raccogliere le più moderne tecnologie
Evidentemente questo aveva anche
Il suo rovescio e questo è il secondo punto è il primo punto da questa flessibilità questa dinamica flessibilità della piccola e media impresa il rovescio era nel rapporto col lavoro
Col mondo del lavoro
Che evidentemente era del tutto informale fluido
Che aveva presentava problemi drammatici problemi drammatici di rispetto dei diritti e la fondatori e di relazioni interne
Ma che ambiente per ambiente le piccole e medie imprese anche sapevano affrontare dell'inno di Bagnasco fu fatto l'esempio
Dei due sistemi quello veneto è quello toscano
E mentre quello toscano
Le relazioni sindacali anche nella piccola e media impresa
Cominciava cominciavano sì sì sin dagli anni settanta ottanta procedettero lungo rapido miglioramento in quello veneto si mantenne per parecchio tempo una condizione di disagio e di difficoltà
Perché
Questo è il terzo elemento
Perché l'elemento che contava
Eccome benché veniva indicato come prevalente non era solo la forza spontanea Interna intrinseca della piccola e media impresa mentre il contesto in cui la piccola e media impresa Citigroup l'ambiente da tutti i punti di vista
L'ambiente sociale culturale
Di forum formazione di tradizioni diciamo così di particolari capacità di lavoro e di particolari capacità culturali scolastiche l'ambiente istituzionale l'ambiente politico
Era facile
Per un ambiente come quello toscano quello marchigiano quando emiliani
Che avevano l'imprenditore il segretario della Camera del lavoro
L'operaio insieme la sera nelle stessi sedi sociali
A vivere socialmente insieme
E quindi a creare le premesse di una possibile collaborazione economica era più difficile che questa venisse del Veneto
Questo elemento del rapporto tra impresa e ambiente
Non si interrompe quarto elemento e finisco la descrizione teorica
Diciamo di richiami scientifici e passo alla politica il quarto elemento non si interrompe quando ci fu il processo di globalizzazione
Perché curiosamente proprio chi affondava di più
Il suo rapporto con l'ambiente con il contesto economico socioculturale ecco può politico istituzionale era capace di proiettarsi in processi di internazionalizzazione
E il localismo della produzione corrispondeva contemporaneamente a un processo di internazionalizzazione di una quota crescente dei mercato della piccola e media impresa
Questi erano i quattro elementi che la realtà degli anni settanta ottanta ci metteva davanti
Una nuova realtà economica che non era fatta soltanto di micro unità produttive noi abbiamo un numero di addetti per impresa estremamente più basso di tutti gli altri Paesi d'Europa è più basso di statura
Perché perché queste piccole imprese queste Nigra unità produttive primo sapevano collegate
Secondo sapevano avere una dove nascevano in continuazione
Una vitalità notevole
C'era una mortalità delle imprese ma anche una nascita di imprese nuove Conti terzo si conquistavano quote di mercato internazionale quarto avevano un loro collegamento con l'ambiente che modellata all'ambiente
Ma questo era l'elemento positivo
Arriviamo alla politica
Quando Becattini disse nani politici correvano gli anni Ottanta
Indicò un problema
Che questa realtà così dinamiche così importante non fu subito riconosciuto se ne videro gli aspetti negativi
Soprattutto gli aspetti dei rapporti s'indaga
Con i lavoratori capivano oggettivamente aspetti anche drammatici
Ma non se ne dica l'aspetto innovativo al fine del sistema
E qui nacque la contraddizione
Nacque la contraddizione che abbiamo vissuto nel Nordeste nel centro e nel Nord Ovest ma soprattutto nel
Che la il sistema nazionale e su questo poi farò alcune riflessioni secondo me già parlare di sistema nazionale e un po'pericoloso l'Italia non ha mai avuto un sistema industriale
Sempre avuto uno sviluppo industriale caotico la trasformazione industriale del del del suo assetto industriale ma un sistema fare sistema
Anche nella grande impresa anche la media impresa ma è riuscito a far
La verità però è che diciamo il l'economia nazionale non è non ha mai raccolto questo contributo della piccola e media impresa comunque atto strutturale
Con un elemento strutturale
Con un elemento di di sistema non c'è stato una politica industriale della piccola e media impresa per molti anni
Il primo esempio di legge che riconoscesse i distretti è stata la trecentodiciassette di pochi anni fa
Nal per molti anni per molti decenni
Non si è riconosciuto nella politica industriale il ruolo specifico che la piccola e media impresa
Le leggi di trasformazione industriale debiti della fine degli anni settanta e degli anni ottanta la sei sette cinque la quarantasei sono state modellate
In gran parte sulla Fia
In generale sulla grande industria la piccola Mary buste era come tagliata fuori e anche quando si è dato vita alla concertazione B vogliamo guardarci negli occhi
Ancora siamo al punto che alcuni elementi importantissimi della piccola intere
Non si è le anche
C'è un problema di rappresentanza democratica della piccola e media impresa
Che non è certo risolto
Che anzi si è via via aggravato nell'azione della concertazione
Il rapporto con il sistema creditizio è stata di sudditanza della piccola e media impresa e addirittura spesso distorto tanto che c'è stato un periodo in cui
C'era comuni in Vito implicita la piccola e media impresa
A indebitarsi
Attraverso l'indebitamento degli imprenditori
Con uno scarso uso del capitale di rischio perché così per il rapporto con il sistema bancario
E quindi restando debole non le reti internazionali istituzionalizzate parlo del sistema fieristico italiano
Parlo dell'Istituto del commercio estero italiano parlo dell'i collegamenti tra gli Stati che si stabiliscano attraverso la diplomazia ambasciate e consolati
Guardavano agli interessi delle grandi imprese alle piccole e medie imprese era riservato un ruolo marginale
Vale a dire l'economia e la società italiana che avevano al suo interno una forza corsi dinamica e così importante come quella che gli studiosi ci indicavano non supera lo sapeva raccoglierle organizzarla e anzi e questo ne esaspera le contraddizioni
Chiesa sperava la contraddizione tra l'imprenditore e i lavoratori dei lavoratori agricoli
Non raccogliendo nella concertazione organicamente l'interesse della piccola e media impresa si è resa speravano le contraddizioni
A un certo punto della storia italiana
Questo elemento ha pesato politicamente in modo fortissimo perché si è intrecciate alle esigenze di autonomia
Si è intrecciato alla protesta
Contro un centralismo sbagliato
Contro una forma un peso eccessivo non solo della pubblica amministrazione mal del sistema nel suo complesso
Contro una politica meridionalista che aveva mostrato la corda Colella Cassel un soggiorno del cattedrale nel deserto
Una protesta crescente che evidentemente nei piccoli e medi imprenditori e anche nei laboratori della piccola e media impresa ha trovato evidentemente ascolto perché erano loro che vivevano questa contraddizione
Si è formato una spinta politica sociale fortissima
A una trasformazione a un'innovazione una richiesta che ancora dobbiamo dire deve essere accolte
Che ancora è sul tappeto come grande problema nazionale
Non voglio
Genera non voglio diciamo così affrontare il dettaglio la questione
Di come beh questo influisce
Sulle spinte
Esoso sulla dialettica politica attorno ai grandi temi del federalismo ma tu hai citato diamanti e Diamanti è il teorico principale di quest'impresa
Piccola e media impresa
Domande e soprattutto del Nord Est
Chissà interessi che si intrecciano soprattutto con e le spinte alla trasformazione in senso autonomistico dello Stato e dello stesso
Ma qui bene il problema che abbiamo davanti
Cambio di maggioranza
Trasformazione del nostro Paese crisi crisi grave dovuta avviene fattori internazionali a fattori nazionali in primo luogo alla alla all'attacco alla vecchia classe dirigente data
Scusa nata con Tangentopoli
Sprint alla trasformazione
Scontro che voi col bruscitt tutti l'utile richiamarlo tra chi ASP ha strumentalizzato supposizioni
Per noi che noi giudichiamo profondamente negative
In senso
Per il contrario agli interessi generali del Paese
Le spinte autonomistiche nascenti dalla piccole e medie imprese
Parlo
Delle dell'ispirazione leghista che attraversato tanti movimenti
Tentativo di cavalcare la piccola e media impresa
Da parte di un liberismo esasperato
D'accatto che ha trovato espressione in Forza Italia
Scontro con le ipotesi riformiste
Portata avanti da uno schieramento molto vasto che cercava di raccogliere la sinistra avvento del governo di centro sequestro
Da questo momento
Doveva iniziare una trasformazione
Un cambiamento
Che riguardava anche la collocazione della piccola e media impresa nell'economia nella società italiana
Da questo punto di vista
è inutile fare trionfalismi
Abbiamo ancora molto molto lavora
Sia perché
Il tentativo di trasformazione istituzionale si è bruscamente arrestata
Naturalmente questo deriva dallo scontro tra centrosinistra e centrodestra
Deriva dal veto di Berlusconi ma è un dramma per tutti è un grande problema che ci sta davanti
Va avanti il processo di modernizzazione creato dalle leggi Bassanini ma non va avanti un progetto
Che si fondi su un'ipotesi federalista
Che ha bisogno d'una riforma costituzionale
Sia perché nell'economia ancora non riusciamo a passare dalla fase
Del risanamento e dell'emergenza finanziaria
Il cui tanti successi sono stati ottenuti il principale successo l'ingresso in Europa
Alla fase di un'organica politica industria
Non ci siamo ancora
Dobbiamo ancora costruire gli strumenti essenziali
Bersani ha fatto tante
Ha fatto miracoli
Ma le condizioni sono difficilissime le resistenze terribili
Perché una politica industriale della piccola e media impresa
Ha bisogno di fare sistema
Ha bisogno di capire quale può essere il ruolo l'Indirizzo
Della piccola e media impresa in un sistema nel quale siano messi in moto reti nuove che proiettino ciò che è vivo in Italia su scala internazionale su scala globale
Un cambiamento
Che è solo all'inizio
Che deve essere compiuto perché evidentemente il principale programma economico del governo di Centocelle
Questo si lega all'occupazione
La piccola e media impresa della leva che noi abbiamo per l'occupazione
I nuovi Progetti di programmazione territoriale per il Sud significano creazione dell'ambiente è necessario allo sviluppo di un tessuto imprenditoriale anche nel Sud condizione
Per affrontare il problema dell'occupazione
Allora non c'è contraddizione
Tra una politica industriale e di sviluppo che faccia perno non solamente anzi siccome noi dobbiamo guardare alla frontiera dell'alta tecnologia dobbiamo pensare anche ai settori ad alta tecnologia
E queste nell'interesse della piccola e media impresa ma vogliamo un puro politica industriale di armonizzi
I settori dell'alta tecnologia con lo sviluppo della piccola e media impresa non c'è contraddizione tra questo una politica di sviluppo
E di proiezione sui mercati internazionali con il problema dell'occupazione anzi al contrario Luna e condizione della una vera politica meridionalista oggi passa attraverso lo sviluppo del tessuto imprenditoriale
Ma per sviluppare tre superbe editoriale ci sono delle condizioni e io le riassumo in pochissimi punti e schematicamente la prima condizione
E liberare la piccola e media impresa soprattutto nel nord del Nord Est
Del blocco
Di una pubblica amministrazione lenta ed inefficiente le Unione delle camere di commercio ha pubblicato a giugno un rapporto su questo problema vi voglio dare un dato
In Italia lungo e due per cento del pop del prodotto interno lordo di tutto il prodotto interno lordo e quello che pagano le imprese per i procedimenti burocratici e amministrativo
Collegate al sistema fiscale alle disfunzioni del sistema fiscale al peso del sistema fiscale
Il
La prima cosa che di cui ha bisogno d'impresa e di un ambiente che sia più rapido più efficiente
Anche a materialmente
Anche da un punto di vista delle infrastrutture e dei servizi della capacità di lavorare e di operare gli ha bisogno al sud ma mi ha molto bisogno anche altro
La polemica sulla Malpensa la polemica sui trasporti ha dimostrato che questo problema vitale anche per tutto il Nord Italia
Secondo l'accesso alle alte tecnologie e la riforma del rapporto tra ricerca e industria che riguarda anche la piccola e media industria
Terzo i servizi di internazionalizzazione
Quarto il rapporto con il sistema bancario e il sistema creditizio per rendere più facile più agevole avere danaro a basso costo
Quinto e questa è la cosa più importante le risorse umane per la managerializzazione delle imprese
Per trovare la la nel la formazione necessaria per il tipo di piccola e media impresa che noi abbiamo
Noi abbiamo una piccola e media impresa concentrata forse eccessivamente da un punto di vista di politica industriale
I beni di consumo a medio termine di lusso
Il nostro sistema moda
Anche nella meccanica il processo è identico
Questa capacità della nostra impresa di conquistare le nicchie di mercato in questi settori è stata trainante per l'economia italiana è la nostra industria tesse l'elogio giuste le scarpe la nostra industria meccanica
è stata importantissima per fare del nostro Paese un grande problema paese industriale
Ma la piccola e media impresa deve collegarsi anche alle tecnologie più avanzate
E questa possibilità di avere risorse umane adatte a questo collegamento in una fase di cambiamento degli stessi dirigenti della piccola e media impresa piccoli e medi imprenditori dell'epoca della frontiera scompaiono via via e se noi non abbiamo una managerializzazione delle imprese che ci sono piccole e medie
Non avremo impresse che conserveranno quel dinamismo che hanno avuto nei decenni scorsi
Questo problema delle risorse umane il problema fondamentale
Problema di formazione problema di circolazione delle idee di informazione problema delle grandi reti internazionali questi cambiamenti
Non sono soltanto Progetti
Il ministro Bersani ha lavorato duro perché questi cambiamenti producessero anche dei fatti
E qualche fatto per esempio la riforma della presente diciassette
Danno prodotti
Ma ci vuole ben altro
E ci vuole che cosa
Ci vuole soprattutto l'adozione anche per la piccola e media impresa del metodo della concertazione la partecipazione della piccola impresa alla concertazione in primo luogo con il sindacato
Superando quelle contraddizioni che ancora si manifesta
Quelle difficoltà che ancora si manifesta sapendo che c'è un conflitto fisiologico
Ma che deve rientrare appunto nella fisiologia e deve essere sviluppate all'interno di uno sviluppo generale
Prima di tutto questo
La concertazione coordinata istituzionalmente dal Governo
Secondo la capacità della piccola e media impresa di partecipare alla trasformazione istituzionale dello Stato alla spinta al decentramento al federalismo
Se la situazione del bene che quello che tu descrivi ieri
Io ho fatto alcune considerazioni generali si adatta a questa a questo impegno a generale
Io domando però se si può fare un approfondimento ho l'impressione che ci siano delle contraddizioni piuttosto dure e difficile
Contraddizioni che riguarda a
Quanto riusciamo a imporre la nuova politica industriale non solo come il programma del governo e programma parlamentare ma come indirizzò dei soggetti dell'economia
Fondando così la concertazione
Quanto riusciamo a creare la nuova cultura dei processi di internazionalizzazione
Negli uomini che dirigono le associazioni rappresentative delle forze economiche quanto sindacati imprenditori forze politiche governo riescono a cambiare il loro atteggiamento visto che tutto è cambiato
E che la crisi dei sistemi produttivi
Di tutti gli antichi sistemi produttivi ci porta a creare un nuovo sistema produttivo di cui i contorni non sono fissati da noi ma sono fissati
Dai mercati dal processo di liberalizzazione dall'eliminazione dei monopoli dei vincoli che la vecchia economia mista aveva creato
Sì è innovato troppo poco su questo piano
Noi abbiamo alle spalle un'economia mista che ha fatto il suo dovere nei decenni passati ha creato lo sviluppo del nostro Paese ma ora deve cambiare
Il processo di liberalizzazione in cui la piccola e media industria trova alimento ha proceduto con passi troppo lenti dobbiamo riuscire ad accelerare
Penso che a questo punto sia importante anche raccogliere mi sembra un'esigenza oltre che indicazione
Di Barbieri di andare più nello specifico e anche di analizzare e di approfondire alcune contraddizioni che esistono in questo modello Tarquinio
Io darei nel dare la parola a Castellani del CMA
Vorrei sentire
Qualcosa in più specifico per quanto riguarda per esempio Perrone
Perché è vero che a Verona è parte integrante del modello veneto ma è anche vero diciamo sempre che ha delle sue specie caratteristiche specifiche basti pensare quanto si integrano e quanto si compensino il settore primario e secondario il terziario ha una forte presenza dell'agricoltura per esempio
Verona in cardini di ricchezza prodotta in questo settore la prima della della della regione l'importanza del settore terziario ecco su queste questioni dopo trova a Castellani
Ma io ringrazio
Io ringrazio il PDS per questo scusi signora
Non sarà
E ringrazio Signorini in particolare
L'onorevole Marguerite
Per aver fatto non sforzo
Molto
Preciso attorno ai problemi che abbiamo
Io vorrei mettere come si dice qualche volta in politica poi i piedi nel piatto
C'è una serie di condizioni per le quali alcune regioni d'Italia
Hanno
Sviluppato
Pensionati
Fatta questa capacità
Di produrre improprio occupazione
E integrazione
Perché non si tratta di decine di migliaia di aziende singole città
Molto difficili da comprendere dato la dinamica forte dinamica che hanno
Potrei citare molte questioni sulla nascita sullo sviluppo della piccola media impresa
Per quanto riguarda Verona
Basta pensare che al di là di tutte le aziende di servizi che sono piccole o medie
Su diciotto mila ottocento impresa be produzione diciotto mila e trenta sono sotto il venticinque dipendenti
Quindi praticamente tutto il sistema Benito è fatto per la piccola e della media impresa oppure se vogliamo dir meglio dall'artigianato
Dall'impresa commerciale e turistica dalla piccola media impresa industriale
Se pare se poi andiamo a ai sistemi importanti Veronesi sono quelle dell'agro industria
E siamo di fronte ad aziende con qualche centinaio dei dipendenti non di più
Ma con un sistema che coinvolge migliaia di piccole aziende
Di varia natura a partire da quelle agricole
Quello che noi dobbiamo capire almeno fra di noi
è intanto
C'è sotto sotto anche da parte di questo partito
Nella cultura italiana
Anche di questo partito
Non tanto ma sottovalutazione del fenomeno economico quando in fondo qualcosa una una forma di penalizzazione
Rispetto a una concezione che era fordista
O noi togliamo tanto per cominciare
Di elementi che impediscono dire rovesciare il rapporto dello Stato nei confronti della piccola e media industria oppure ci teniamo
Che il novanta per cento delle risorse che spende lo Stato
Vai dieci per cento delle aziende
E il dieci per cento vanno Manta per cento delle aziende
Ed è qua dobbiamo fare una decisione politica profonda
Non di poco conto
Seconda questione
Le grandi aziende i grandi gruppi finanziari che non vanno particolarmente penalizzati ma anche si sia peccato fare grande industria grande finanza non è questo il punto
è che raccolgono dai risparmiatori capitale di rischio
Mentre finora nel sistema italiano da piccola e media impresa ha un solo partner di carattere finanziario che è la banca
Tenendo conto che il sistema creditizio italiano e quanto mai pesante e costoso
è chiaro che la penalizzazione dell'impresa della piccola media impresa non è tanto il soltanto quella di un sistema fiscale che penalizza ultimi dati OCSE noi abbiamo aumentato inteso sulle imposte sui redditi dell'uno virgola sette per cento
Di molto al di sopra di alcuni altri paesi europei ma si ma siccome nella globalizzazione del sistema non dobbiamo fare i conti solo con i Paesi europei noi siamo penalizzati
Quindi la piccola media impresa
Non solo è carente di formazione informazione potremmo cita nel mille questioni ma sulle questioni di fondo della distribuzione delle risorse del sistema fiscale e del sistema creditizio è chiaro che la crescita non può essere guidata se non c'è una sintesi politica che fa giustizia
Poi possiamo entrare nel merito quale strumento può fare giustizia politica
Rispetta una crescita profondamente diverso con culture diverse
E non voglio assolutamente scendere nella
Così scivolare sulla Padania
Che forse un'entità geografica ma non certo un'entità politica
Ma non c'è dubbio che è una regione
Che comunque le Regioni italiane sono state disegnate a tavolino
Non non non non mi Tiziano le regioni
Che comunque è una regione che ha avuto uno sviluppo economico di questo tipo
Non può essere penalizzata e per risolvere problemi di carattere politico deve trovare uno strumento politico che non può essere il decentramento amministrativo
Perché pendolarismo deriva dal latino vuol dire mettersi d'accordo
Questo vuol dire
E noi stiamo disco e anche la Bicamerale e anche nella relazione della Bicamerale attorno a questo problema c'è stata una perplessità
Senza uno strumento politico adeguato noi non risolviamo i problemi politici di una regione come il Veneto non soltanto del Veneto ma di una regione come il Veneto
Senza una distribuzione del potere politico adeguata e senza un confronto chiaro
Tra lo Stato nazionale
E lo Stato
E e e di Stati o comunque le Regioni sopranazionali non risolviamo il problema politico
Noi possiamo fare allora dovevano chiarirsi
è vero o non è vero tanto per cominciare che solo attraverso un patto politico di distribuzione di compete non tanto di competenze e di poteri politici
Che vanno da quelli fiscali a quelli legislativi a quelli amministrativi si può risolvere e dare risposta a regione di questo tipo
è chiarissimo che in Italia la maggioranza delle regioni non ha questo problema
Ed è chiarissimo che se noi ci rivolgiamo alla maggioranza di queste regioni
Non c'è bisogno di federalismo che bisogna massimo di decentramento amministrativo e gli stessi de decreti Bassanini
Di cui prendiamo atto e che hanno importanti affermazioni non solo federalismo e non possono essere federalismo
Allora il problema politico che si pone non è tanto quello della massima occupazione perché quando si hanno tassi di disoccupazione del cinque per cento
Vuol dire che per metro cubo sia mai stato ci sono altri problemi anche a Verona anche nel Veneto c'è una grande difficoltà per esempio con bassa scolarizzazione ma c'è questo paradosso i disoccupati sono i diplomati di scuola media e da un reati
E c'è un altro paradosso i disoccupati più pericolo pericolosi per loro corretti
Ma sono quelli che perdono il lavoro
Non abbiamo problemi di ma abbiamo problemi di mancanza di specializzazione
Allora o noi centriamo prima il problema politico e poi le conseguenze
E quindi con questo sistema del credito con questo sistema politico non si risolvono i problemi dei del Veneto non si possono risolvere probabili probabilmente si possono risolvere i problemi di quel sistema che il Nord Ovest
Ma data la presenza della Fiera
Forse si possono risolvere i problemi dell'Emilia Romagna data la composizione socio economica politico di quella regione
Se noi non affrontiamo il problema politico del federalismo nel Veneto
Noi arriviamo a una situazione di estrema fragilità politica
Di estrema fragilità politica
Io non mi porrei la domanda se questo sistema economico può durare non può durare
Io mi ricordo benissimo su alcune pubblicazioni che fece il PC un tempo che qualcuno metteva in discussione l'aumento dell'occupazione nel Veneto e l'aumento delle piccole imprese
E c'era stata una discussione attorno la fragilità del sistema economico vento io non me la sento oggi di ripetermi quella domanda
Perché la dà la risposta c'è già stato
Questo sistema di interdipendenze di integrazione di sistema di piccole medie e grandi imprese non va dimenticato regge
Regge
è la trasformazione politica di questo sistema che non c'è
E non c'è almeno a nostro avviso ad avviso della tiene a non tanto personale
Non può avere uno sbocco se non c'è una trasformazione in senso federalista
Dopodiché naturalmente ci sono delle conseguenze
è impossibile pensare all'ulteriore sviluppo eh e consolidamento di questo sistema di imprese se non si affronta il problema del del capitale di rischio
E quindi ed è degli istituti bancari non è possibile affrontare il problema se la scuola non si pone il problema della formazione professionale
Non si può affrontare il problema della cultura veneta
Se non assumiamo rispetto alla scuola
Se non assumiamo rispetta la scuola un un un atteggiamento che sia di necessità per l'ultima questione
Intendo dire che tra l'altro quasi spontaneamente e comunque ovviamente con l'intervento dell'associazione dei sindacati dei lavoratori
I primi in Italia ad a vere istituti in cui si compartecipata da sindacati organizzazioni di categoria è stato il Veneto è stato l'Emilia Romagna
Noi abbiamo gli enti bilaterali più forte in Italia
Quindi di per sé non manca il rapporto con di gli altri componenti della produzione
E su questo mi fermo
Questa mattina Bortolazzi all'Arena
In
Chiamato a commentare il una ricerca i risultati di una ricerca di Unioncamere
Diceva testualmente che quello delle piccole e medie in paese ed unico sistema in grado di creare occupazione e nel Veneto stiamo dando un esempio a tutta Italia
Però poneva l'accento su due questioni uno la necessità che si potrebbe fare di più e di meglio chez Belice trasformato il sistema scolastico specialmente per quanto riguarda la parte della scuola professionale
L'altra questione diceva è necessario che fare sistema tra le aziende è necessario fare sistema tra le aziende e soprattutto sciarpe un occhio di riguardo da parte del governo
E criticava
La il il la legge la proposta di arrivava il per legge alle trentacinque ore e
Il all'istituzione del lui rappa che non danno una mano alle piccole e medie imprese allora io vorrei chiedere a a borgomastri
Se si risolva questi due questioni il sistema reggerà occorre anche dell'altro
Sembrerebbe di sì
Io però
Vorrei prima di tutto puntualizzare una cosa cercando di non fare un intervento organico come chi ha fatto chi mi ha preceduto ma dicendo delle cose diciamo molto più semplici molto più
Alla portata anche dei non addetti ai lavori
Prima di tutto non ne è vero che la piccola e media impresa sia quasi un qualcosa che è toccato una Regione di polentone come il Veneto perché di fatto non potevano fare dell'altro
Mi fa sistema di piccola e media impresa è una tendenza mondiale
Sta nel mondo crescendo la piccola età media impresa
Noi nel Veneto abbiamo oltre il novanta per cento del nostro prodotto interno lordo che viene sviluppato all'interno di piccole e medie imprese
è quasi un dieci per cento in più di quello che era a livello nazionale e questo ha prodotto dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti il Veneto è una delle regioni
Che ha il minor tasso di disoccupazione
Limitarsi però a dire che il Veneto è semplicemente una delle regioni che al minor tasso disoccupazione secondo me è un modo semplicistico
Di affrontare le cose
Nel Veneto c'è un sistema composito di piccole e medie imprese che fanno molto spesso sistema soprattutto perché sono riuscite a dislocare a seminare specializzate
Che hanno creato una forte cultura
Quindi si trovano anche delle maestranze che sono veramente adeguate a fare dei prodotti che se anche se non solo dite assai innovativi però sono fatti con una qualità
Che può essere facilmente confrontabile può facilmente superare i più difficili più importanti competitor che abbiamo nel mondo
Noi abbiamo appunto tutta questa grande specializzazione dislocate in varie aree
E quello che secondo me dovrebbe essere più guardato con grande attenzione
E quali viene una battuta che è stata detta no non tremo nel Duemila continuando a produrre carriole ma chi l'ha detto
Nel Veneto si fanno prodotti ad altissima tecnologia
Ma si fanno anche prodotti a bassissima tecnologia noi nel due mila sì non vogliamo creare delle lacerazioni sociali enormi dovremmo continuare a produrre anche le carriole
Non ci sono solo i supertecnici che quelli non hanno bisogno di cercare lavoro vengono cercati già dall'impresa ma ci sono anche le persone
Che non hanno una grandissima scolarizzazione ci sono anche le persone che non hanno delle grandissime attitudini che hanno il diritto più degli altri fossero di avere un posto di lavoro ecco il Veneto secondo me è riuscito
A costituire un insieme di impresa
Che abbraccia un po'tutti i segmenti età in maniera abbastanza tranquille organica da vivere ed a campare per tutti
Io credo che da questo punto di vista questa regione che tutto sommato è anche una regione che si distingue a livello nazionale suo modo solidale anche perché è una regione della solidarietà
Si era uscita a creare un qualcosa proprio come sistema così composito che secondo me dovrebbe essere preso ad esempio a livello nazionale
Questo Paese quando mai è già stato detto un po'un po'di tutto insomma c'è la piccola dell'impresa è sei un'impresa debole dal punto di vista
Economico beh è stato anche ricordato che gran parte delle piccole e medie imprese nascono e muoiono in tempi brevi
Sono imprese che sostanzialmente sono dati da ex operai che hanno messo una macchina nello scantinato sono imprese familiari che sono nate proprio grazie al lavoro di tutti sono imprese però dove si è creato anche un certo feeling e concorsi la difficoltà del sindacato
Poi perché infine i conti insomma non è mica scontato che nell'azienda ci devono essere delle forti tensioni
Se non ci sono tensioni fosse sindacato trova meno lavoro ma questo secondo me non è un male tutto sommato no cioè il fatto che ci siano in molte aziende create diciamo delle sinergie tra i lavoratori e i datori di lavoro questo è quello che ha fatto sistema e che ha consentito alla piccola e media impresa di essere flessibile di rispondere
Molto meglio cioè noi molto spesso facciamo lo stesso prodotto che si fa nella Bassa Baviera
Solo che mentre il tedesco le cinque del pomeriggio del venerdì ha smesso di lavorare noi riceviamo l'ordine del venerdì mattina da consegniamo il lunedì a mezzogiorno quindi ecco questa è anche una delle forze
Della della nostra regione
E lo facciamo magari nelle ore del week-end e troviamo le persone disponibili che ha poi in fin dei conti non è che si lamenta non cioè ci credono ha portato benessere e ricchezza per tutti questo non vuol dire che ci troviamo schiavizzare però
Secondo me però il problema grosso al di là del tasto del federalismo che dovrebbe comportare ad una migliore organizzazione complessiva di tutto il sistema
Al di là del discorso infrastrutturale non è stato detto che le imprese oggi hanno un'incidenza degli oneri dei trasporti di circa il dodici per cento rispetto al fatturato
E questa la dice lunga su come si sono affrontati i problemi delle grandi strutture nel nostro Paese
Io insomma da imprenditore sono abituato in qualsiasi posto vale a portare a casa qualcosa
Ecco io questa sera ne dico una però insomma che potrà sembrare anche grossa
Io non mica capito
Come faccio a questo governo a dire che un Governo di sinistra o di sinistra centro di centrosinistra
Sinceramente la politica che ha espresso mi lascia estremamente perplesso
Allora l'IRAP è una tassa che premia la finanza le finanziarie e le grandi imprese l'IRAP non sono di Tiscali disabili costi del lavoro
Al di là di voler Ocre mentale l'occupazione
E anche gli interessi passivi ricompresi quindi divisi il che vuol dire che le grandi impresa e che attingono al capitale di rischio come diceva il Castellani
Dare Nando il risparmio della collettività non hanno interessi passivi lentamente la piccola impresa invece sulla leasing che non li ha detraibili dai propri parenti
Ecco questo è un
è un indice di quello che sta succedendo no a livello di politica generale fatto concreto governativo
Ma
La cosa poi più sconcertante secondo me è il discorso delle trentacinque ore
Trentacinque ore per legge
Come già una soluzione che sembra che sia in
In predicato che è quella
Dino renderle obbligatorie subito ma di far sì che le imprese che autonomamente riusciranno ammette allenato ricevano un grande premio
Come per dire sempre per parlare
Dell'aiuto che si dovrebbe dare a questa classe di ex operai edili piccoli impiegati imprenditori che lavora in casa
Come per dire che l'unica azienda che sarà in grado poi di fare le trentacinque ore
No non obbligatorio per legge e che quindi riceverà grandi contributi sarà la FIAT come tutte le grandi imprese che lavorano a turni a ciclo continuo
E che sono delle imprese dove in fin dei conti adesso finita la seconda rottamazione potrebbe anche esserci all'orizzonte la prospettiva di una riduzione della potenzialità produttiva insomma quello che diverrà mancare di mercato diverrà dato un'altra volta dagli incentivi del governo
Non è il Veneto che è un nano politico e qua concludo con le mie qui i miei tentativi di portare a casa qualcosa non so la provocazione non è il Veneto che è un anno politico è stata la politica di questo Paese che è stata veramente una no politico purtroppo noi non abbiamo avuto la FIAT
Che tra le sue cose ci ha messo anche i binari delle ferrovie non sono mai riusciti a produrre binari probabilmente
Guadagnavano troppo poco per farli abbiamo sfasciato un sistema ferroviario
Di cui noi adesso stiamo pagando estremamente le conseguenze
Per dare così anche
Un minimo di di di di così di ragione no al dovuto devo dire che quando è venuto Burlando a Verona
E mi ha fatto piacere quando degli esca dei ferrovieri o delle sue lo ieri hanno spiegato che tutto sommato
Le le motrici che stanno mettendo sui binari non sono adatti ai binari no sono sempre prodotte dal solito produttore
No è il binario c'è il
E Burlando abbia detto che tutto sommato gliel'abbiamo chiesto anche noi molto io personalmente con molta forza che si dovrà cambiare più sistema dall'alta velocità l'alta capacità per noi e più è prioritario piuttosto che trasportare dei passeggeri
Con treni superveloci che li stanno rallentando dappertutto pensare dei sistemi molto articolati come certamente in Germania insomma se io devo scegliere tra un progetto francese un taglietto tedesco non vado neanche guardare quello che c'è scritto apprendo quello tedesco
Perché siamo più vicini a Germania e perché storicamente sono stati sempre più seri
Io vorrei vedere dove la sinistra perché veramente sono molto curioso ma la sinistra nella politica però della politica della piccola e media impresa
Poi però magari ci sarà barche rispondere a soprani del sindacato e ora così porre seccamente una questione della CISNAL segretario provinciale Ciresa insomma questo è un sistema che nell'ultimo anno ha creato cinquanta mila posti di lavoro solo nella provincia di Verona
Si stima che nei prossimo biennio ci possono essere altri due mila cinquecento tre mila nuovi posti di lavoro bene
Se per il sindacato la il problema principale e quello dell'occupazione voi non avete di che lamentarmi
Ma io sono contenta ringrazio il PDS di avermi invitato a questa importante festa Perri parlare proprio di un problema della piccola e me di impresa
Piccola media impresa che è sempre stata sottovalutata diciamo così sia anche dal sindacato che quanto quattro le grande rivendicazioni le ha fatte soprattutto con riferimento alle grandi imprese sia soprattutto anche da parte del politica dove appunto si invocava prima un maggior peso della piccola e media impresa nel sistema di governo dell'economia e quindi del Paese
Quindi un'impresa che è sempre stata piccolo membri in Bad impresa che è sempre stata sottovalutata e questo aspetto ha portato ma proprio a
Valutare il sistema economico e produttivo sulla grande impresa e quindi rimanere un porta abbigliati che questa piccola Maddie impresa soprattutto nel Veneto
E anche per i dati che ci vengono dati dall'Unioncamere
Sia stata quella che ha creato occupazione soprattutto quelle sotto i cinquanta dipendenti soprattutto da quelle da uno a nove dipendenti che ha creato più occupazione rispetto a quelle da dieci cinquanta dipendenti
Dove le aziende con duecento dipendenti non hanno creato nessun posto di lavoro
Noi l'abbiamo sempre sottovalutata perché e dicevamo che la piccola e media impresa aveva dei vantaggi sì di manodopera familiare
Del fatto che era più flessibile del fatto anche che c'era nel passato questo vantaggio della lira Marco quindi questo vantaggio dall'esportazione insomma
Se abbiamo dato bagni interpretazione dello sviluppo dalla piccola e media impresa
Ma che non sono sempre stati giuste perché poi quanto la lira entrata nel sistema monetario e quindi c'è stata la nella fissazione della parità con il varco abbiamo visto che la piccola e media impresa ha continuato a svilupparsi a creare occupazione quindi questo
è un dato molto importante che ha portato la nostra economia
Veramente del Veneto e sull'economia dall'avanguardia e che quindi bisogna vedere gli in futuro cosa farà questa piccola MD impresa e se potrà reggere sul problema dello sviluppo e quindi sulla globalizzazione dei mercati
Ebbene mi sembra che il governo abbia raggiunto un fattore molto importante
Che è stato quello di entrare nel gruppo di testa nella nell'euro e quindi dal primo gennaio mille novecentonovantanove ci sarà una moneta unica europea e tutte le nostre attività saranno diciamo così fanno riferimento ai mercati globali e quindi all'Europa quindi non ci sono più
Di quei vantaggi dovuti diciamo così alle differenziazioni da ogni singolo Paese sarà una politica europea sarà una propria serie dei mercati mondiali e quindi la nostra piccola impresa dovrà confrontarsi con questa globalizzazione e quindi dovrà competere con le piccole e medie imprese dei degli altri paesi quindi degli altri
Partners europei tenuto conto che la piccola e media impresa italiana rispetto a allora a quell'unione europea di tutto il peso di europea rappresenta circa il trentaquattro per cento quindi una realtà molto forte
Proprio per questa tradizione e quindi questo è un problema importante che il governo i sindacati si devono porre come tenere competitivo lo sviluppo di queste piccole e medie imprese
Ebbene noi come sindacati valutando anche gli invierà apporti che abbiamo con gli imprenditori perché abbiamo con i lavoratori
Pensiamo che ci siano tutte le premesse perché questa piccola MD impresa posso anche nel futuro con le sfide del futuro confrontarsi con i mercati globale quindi a essere competitiva
Però il problema principale quello che diceva prima l'onorevole il problema dell'incidenza dei costi della burocrazia sulle piccole e medie imprese rispetto agli altri Paesi europei ossea
Il problema che l'uno due per una virgola due per cento
Del prodotto interno lordo quindi circa ventidue mila miliardi sono spesi per gli aspetti diciamo così burocratici e quindi pecche che la perché la piccola media impresa
Spende diciamo così per tutti questi adempimenti che sono un limite e così via
Per cui il problema vero del sostegno del del governo alla piccola media impresa
Noi riteniamo che sia dovuto a un fatto della sburocratizzazione che un problema importantissimo opporre un problema molto sentito
Un problema dove alcuni imprenditori del Veneto hanno fatto anche l'obiezione fiscale dove non hanno risolto niente
Ma che noi abbiamo promesso rispetto l'obiezione fiscale rispetto la protesta fiscale abbiamo promesso invece come diceva Castellani quel federalismo questa elasticità e queste efficienza della pubblica amministrazione e quindi dalla burocrazia io penso che questa sia la sfida che aspetto a questo governo
Perché ovviamente la piccola media impresa ha bisogno più degli altri proprio perché piccole medie disservizi molto efficiente quindi dell'efficienza dei trasporti dell'efficienza dalla burocrazia del fatto diciamo così che tra una richiesta
Di intervento e la sua realizzazione deve passare pochissimo tempo quindi il fatto che il Veneto sia molto sviluppato ma venga messo in un posto abbastanza indietro per quanto riguarda lo sviluppo infrastrutturale è un problema che si presenta per la nostra regione
E che sicuramente ha va approntato perché altrimenti elementi di protesta sicuramente ci saranno ancora e l'altro pericolo che viene avanti rispetto al problema
Della burocratizzazione
E il problema che anche le piccole e medie imprese posso rispondere con la decolonizzazione quindi delocalizzando la propria produzione in parte la delocalizzazione è un aspetto diciamo così fisiologico e chiedesse
Ma se la delocalizzazione dovesse avvenire
Per un fatto di impedimenti burocratici nel nostro Paese
E quindi di un trasferimento all'estro quindi nei Paesi magari che l'hanno più vantaggi di impresa del nostro Paese
Qui ci rimette non tanto solo il problema dall'occupazione
Ma anche il problema del nostro Paese in tempi di produzione intermedi qualità in termini di quali di di commercializzazione dei prodotti per cui un Paese che diventa più povero ovviamente sei le nostre produzione vanno all'estro e quindi vanno fuori dal nostro Paese
Quindi mi sembra che questo sia la grande preoccupazione
Che abbiano come sindacati perché appunto sentendo i nostri lavoratori nostri delegati molte volte gli stessi ci dicono ma la mia piccola impresa che di quaranta dipendenti
C'ha una fabbrica però il Marocco un'altra ce l'ha in Romania e eventi azionata rafforzare quella perché la trova le condizioni migliori per sviluppare la propria produzione
Quindi questo mi sembra che sia l'aspetto principale che deve affrontare il nostro governo quindi di questa burocrazia
Che non si è ammodernata come dovrebbe ammodernarsi e rispetto la sfida europea
E come dovrebbe esserle rispetto anche la grande sfida invece che il governo ha vinto che è quella dell'entrata nell'euro e quindi dei paesi dell'euro
Noi pensiamo che come sindacati
Questo aspetto sia un aspetto urgente
L'abbiamo detto anche i vari ministri che sono avvenuti a Verona a parlare di infrastrutture di trasporti e così via e pensiamo che questo sia il problema principale che dovremo affrontare nella nostra regione nella nostra provincia
Io penso che dopo un'ora e mezza di dibattito chi sia materia per
Dare la parola all'onorevole Barbieri per trarre sintesi una conclusione
Ma vi pare
Che su alcune cose è inutile tornare perché abbiamo concordato abbiamo detto la stessa abbiamo espresso la stessa opinione
Vediamo invece le cose su cui emergono divergenze
E su cui bisogna portare a casa qualcosa
Almeno registrare che divergenze sono
E la prima questione questa dell'indirizzo generale di questo governo
Dice Bortolazzi male
Sì sinistra
Da un punto di vista economico vuol dire oggi cercare di stimolare lo sviluppo delle forze trainanti del economia e cioè in particolare la piccola e media impresa perché non lo si fa abbastanza
Ma io veramente avevo detto forse in maniera troppo implicite troppo prudente
E che l'esigenza di farlo molto di più esiste
Esistono dei ritardi
Delle insufficienze anche qualche errore quell'anno non è che dobbiamo nasconderci ma la ragione principale
Del fatto che non si è fatto ancora abbastanza una politica di sviluppo ecco
Io credo nel dibattito tra l'altro è venuto fuori perché lo diceva il nostro compagno sindacalista
Noi ci siamo trovati di fronte a un'esigenza primaria spaventosa
Io ho detto risanamento Europa ma voglio vedere che di che cosa si trattava
Di a che cosa ci siamo trovati davanti dal punto di vista economico nel momento in cui si è costituito il governo di centrosinistra
Noi ci siamo trovati davanti
Al fatto che il nostro
Assetto finanziario la nostra situazione finanziaria
I debiti del Paese
L'allarme indebitamento verso le future generazioni eccetera eccetera ci impedivano
Quel processo di integrazione europea che da un punto di vista produttivo economico dal punto di vista industriale era indispensabile non
Beh per evitare crisi gravissime tensioni gravissime noi non potevamo pensare di restar fuori
Non non è per non è pensabile che l'Italia non partecipasse al processo di integrazione europea
La nostra economia è fatta in maniera tale e tra l'altro in un momento in cui ogni ogni situazione autarchica protezionista deve essere abbandonata non abbiamo abbandonato
La situazione dell'economia mista all'esistenza dei grandi monopoli pubblici abbiamo avviato un processo di rapida liberalizzazione proprio perché è impensabile
Non partecipare a un processo di integrazione e non solo in Europa ma sui mercati globalizzati nella globalizzazione
Con tutte le nostre energie e non si partecipa se siamo vincolati a struttura protezioniste e autarchia
Che hanno avuto una ragion d'essere storica non poi lei nel la la la la la la Telecom ma parliamoci chiaro sono stati strumenti dello sviluppo italiano
L'ENI è stato strumento dello sviluppo italiano senza la nazionalizzazione dell'industria elettrica il miracolo italiano ci sarebbe stato
Senta lei non ci sarebbe stata l'industrializzazione del Paese non sono sarebbe stata la chimica maggiormente saremmo stati il doveva un Paese industriale
Oggi mantenere quelle strutture
Quel sistema economico
Quei vincoli economici avrebbe voluto dire rinunciare all'integrazione europea e sovranazionali
Avrebbe voluto dire non essere all'interno di un processo di trasformazione dei mercati mondiali
Per la nostra economia non chiara alternativa
Dovevamo essere all'interno del processo di integrazione europea
E nel processo di globalizzazione del mercato
Allora bisognava creare le condizioni perché fossimo all'interno di questo processo nonché la che la moneta unica sia sufficiente a creare l'Europa
Già quando si discusse dei patti di Maastricht la nostra posizione fu chiaro nonché la un unione monetaria
E concluda questo processo l'unione monetaria è solo una tappa
E anzi deve essere immediatamente corretta da accordi di carattere economico produttivo sociale c'è una tensione in Europa fortissima perché si passi a una nuova fase della costruzione dell'Europa
Tuttavia l'unione monetaria era una condizione indispensabile non era sufficiente
Anzi
Chi è de dei correttivi in accordi di più ampia portata
Che riguardano tutta la società e tutta l'economia italiana ma l'unione monetaria era una condizione assolutamente indispensabile per il nostro Paese
E nove con il debito che aveva con l'inflazione che aveva con una il il il e degli interessi che dovevamo pagare in Europa non ci sarebbe entrato questo era il compito prioritario del principe
Dovevamo partecipare a questo processo e badate non è un processo automatico
Non è che noi sappiamo esattamente cosa significa partecipare al processo di internazionalizzazione su questo voglio essere chiaro perché qualche equivoco può esserci stato nel nostro dibattito l'internazionalizzazione non è data a priori
Non è che sappiamo che c'ha un modello di internazionalizzazione dobbiamo starci tutto dentro queste lo pensano
Alcuni che ritengono che diciamo contendenti ultraliberista e per intenderci coloro che pensano che i mercati vivono per conto loro sono l'unica legge che dobbiamo darci ora i mercati non sono una legge di natura non solo una forza della natura i mercati sono una costruzione umana un istituto il mercato è un'istituzione
Che è fatta di certe regole di certe decisioni
è fatta dall'uomo il mercato
E il mercato
Opera
Opera a beneficio dell'uomo sì contemporaneamente luogo rifletta sulle condizioni del mercato internazionalmente non c'è un modello unico che deve imporsi in tutti i Paesi del mondo allo stesso modo no
Di lì l'internazionalizzazione significa integrazione di differenze
Accordo tra differenze
E questo accordo nasce dalla trattativa
Dalla trattativa dalla contrattazione e che deve trattare devo trattare i governi e devono trattare i soggetti politici questo problema essenziale anche dal punto di vista il federalismo devo trattare i soggetti politici
Perché per costruire un mercato globale ci vuole contemporaneamente una capacità di accordo politico di creazione di realtà politiche sovranazionali
Ora sì è vero questo sì è vero questo noi dovevamo entrare in Europa ed entrarci con una capacità di contrattare
La nostra posizione in Europa di influire sull'euro
Non entrarci in condizioni subalterne entrarci essendo in grado di influire sull'Europa questa voleva dire
Creare delle condizioni di risanamento nel nostro Paese risanare le condizioni disastrose a cui eravamo arrivati in maniera tale da darci la forza di trattare sul
Da diciamo su basi è di di di pari dignità con gli altri grandi paesi europei con la Francia con la Germania questo è una politica di sinistra non c'era un'altra politica possibili
E qui c'è poco da fare questo è stato il risultato positivo del Centocelle il grande risultato positivo cioè
Qualcuno può dire ma questo grande risultato positivo non è stata accompagnata da una spinta sufficiente allo sviluppo sappiamo che la spinta allo sviluppo non è stata sufficiente noi dobbiamo dirlo chiaramente lo sa il governo lo sanno i partiti che compongono la maggioranza
Siamo tutti impegnati a cercare la mia per aumentare una spinta allo sviluppo senza la quale non si risolve il problema del Mezzogiorno che il problema è l'occupazione e per l'occupazione prova nel Mezzogiorno questo è la questione
E questa è la grande questione che c'ha in questo momento il governo come creare nel Mezzogiorno l'ambiente necessario per le sviluppo
Dunque sunto imprenditoriale vitale come certo questo è il grande problema che già il Governo fronte in questo momento e su questo beve massivamente impegnarsi in una politica di sviluppo riguarda tutto il tessuto imprenditoriale quindi riguarda anche
Riguarda anche al Nord proprio per favorire la continuità di questa dinamica di questa capacità forte del tessuto industriale Lecce
Badate con molti squilibri e contraddizioni
No paradossalmente che oggi il vantaggio per la piccola e media impresa lo si crea garantendo che in Italia ci siano dei soggetti
Dei soggetti delle grandi imprese capaci di stare sulle frontiere la nuova tecnologia
Del nuovo ceto
L'assenza di soggetti di grandi impresa che siano sulle frontiere delle alte tecnologie nuoce a tutto il tessuto imprenditoriale perché c'è una ricaduta c'è un rapporto che si è stabilito nel passato nelle forme di subalternità per l'impresa l'impresa che quella piccola impresa che finiva per essere subalterna della grande si deve a stabilire su nuove basi
Ma noi dobbiamo creare un tessuto imprenditoriale che sia vitale in tutte le sue parti
E perché sia vitale in tutte le parti deve essere evitate anche il settore della piccola per riprese su questo dice ma i vostri atti hanno contraddetto una spinta allo sviluppo
Non solo non è stata sufficiente ci dice piuttosto Bertolazzi dice baratri che nutrono l'estate
Signor giudice est andata in direzione opposta e questo io mi permetto di lega
Naturalmente io esempi che ha fatto solo contrastanti
Noi siamo in una fase di sperimentazione dell'Idaho
Una fase di transizione
In generale l'IRAP rappresenta una forte semplificazione e una modernizzazione del nostro sistema fiscale
C'ha parecchi difetti che via via si dovranno essere corretti dall'altro quello del modo di di fare deduzioni ma quando siamo andati a fare i conti e abbiamo scoperto
Che avviare immediatamente la deducibilità degli oneri finanziari significava
Mantenere una gran parte delle nostre imprese in condizione di sottocapitalizzazione e di subalternità
Al debito
La maggioranza ha ritenuto che era meglio dare una forte spinta
All'impresa perché si liberassero da quella condizione finanziare là sotto probabilità vitalità è una scelta contrastate
è una scelta che può essere corrette modificare e tuttavia e nell'ambito di un processo di modernizzazione che già mostra in altre ed altre parti
Di poter produrre dei benefici per esempio con l'eliminazione di una serie di imposte che erano irrazionali e non e non coerenti al sistema delle imprese naturalmente tutto questo deve essere diciamo così è una macchina che si mette in moto con difficoltà cambiare difficile
è difficile soprattutto quando ci sono resistenze terribili
E quando dietro ogni legge soprattutto di legge fiscale si annidava si annidavano posizioni conservatrici che erano legate a interessi particolarissimi e corporativi
E far saltare questi interessi corporativi e particolari e farli saltare nell'interesse e lo sviluppo generale dello sviluppo economico generale
è dura e a quello che si cerca dei fan naturalmente passo dietro passo l'istituzione dell'IRAP è in generale un processo di modernizzazione che c'ha dei difetti interni via via si lavorerà per correggere questi difetti questa è l'orientamento che era e verso la trentacinque ore ma sappiamo tutti da dove vengono le trentacinque ore crediamo davvero
Che il problema
Delle trentacinque ore sia stato posto in Italia
Per diciamo così negli equilibri
Che per iscritto particolari del nostro Paese
è un capitalismo asfittico dominato da alcuni grandi famiglie
No le trentacinque ore si sono posti in maniera più generale e in maniera contraddittoria e in tutto il mondo
Perché in tutto il mondo il problema degli orari è diventato drammatico
Perché in tutto il mondo tutti si sono resi conto che il lavoro mal distribuito è una risorsa che rischia di essere Baldi studi bui
E che certi settori dell'economia avevano bisogno di organizzarsi diversamente per esempio il lavoro pubblico o il lavoro e e standardizzato nella grande impresa o il lavoro ancora allagati
Lentamente il problema di una ristrutturazione degli orari
Si è posta dappertutto
Ed è stato
Addirittura siamo siamo addirittura il ha ha perfino il paese diciamo
Che in questo momento Traina l'economia mondiale negli Stati Uniti gli stessi Stati Uniti hanno proposto alle loro penso un ragionamento sull'organizzazione degli orari
I sindacati americani sono impegnate a trasmettere sugli orari pur dove c'è una competitività fortissimo Ettore ci alcune imprese l'aumento allora di fronte alla contraddizione tra i settori dove si lavora settanta ore
Come i miei calzaturieri di Monsummano e i settori dove invece una rimodellamento degli orari è necessario come si risolve creando un processo
è un po'difficile un processo per concordare via via soluzioni che si adeguino al caso per
Questo era la spina la scritta si è complicata in Italia perché è diventato un dibattito ideologico
Si è complicata in Francia perché è diventato un dibattito ideologico
E se c'è stato un'influenza negativa di Rifondazione sul vostro governo e di trasformare dibattere trentacinque ore un dibattito ideologico laddove era un dibattito economico sulle alta economiche diverse da trattare di
Il problema non è fissare per legge da cinque ore il problema e dire abbiamo anche in Italia apriamo anche l'Italia un processo di studio
Sì diverso situazioni nelle quali è possibile riorganizzare gli orari che può essere anche al di là delle trentacinque ore una riorganizzazione su base come sappiamo su base semestrale su base annuale e cioè
Questo è quello che dobbiamo fare
è quello che Cofferati disse immediatamente
E la posizione su cui la CGIL si è schierata che mantiene e io credo che dobbiamo aiutare quando sarà approvato il disegno di legge i sindacati a operare su questo terreno
Vedete ci sono dei casi in cui ad
Il cuore a nord della chimica quando tra i giudici ciò che si guadagna al di sopra delle trentasei ore in questo caso è parte integrante del salario è difficile ma nel contatto c'è scritto che quello che guadagnano di più dell'orario stabilito come orario massimo cioè informa di straordinari fa parte organica degli attori e come potente che li si possa tornare indietro ma questo non
è il caso dell'impiego pubblico dove siamo arrivate alle trentacinque ore con vantaggi AGEA
Tra
Allora il problema è quello di non fermarsi di fronte alle situazioni diverse ma affrontare il problema di una ristrutturazione del
Gravi nei due sensi primo perché questo è vero che apre delle possibilità di impiegare
L'amministrazione pubblica il caso è evidente anche se questo non risolve il problema e ci vuole ben altro ci vuole la quinto della base produttiva del tessuto dell'impresa però è un aiuto un aiuto cent'
Secondo cosa più importante avviare una ristrutturazione del orari Cré un rapporto diverso tra lavoro e vita tra lavoro e società tra impresa e Società altra azienda e Società io non capisco che dobbiamo arrestare
Sulla via di una modernizzazione possibile anzi dobbiamo spingere ed è di sinistra spingerlo avanti io non rivendico il carattere di sinistra di questo governo tanti rimproveri
Fare e primo rimprovero segua del più duro più grave si lega un raggio
Ammetto che abbiamo fatto tutti che forse è bene mettere sul tavolo i poteri economici nel nostro Paese come sono distribuiti in questo tutto undici sede
Capisco per creare nuovi soggetti dotati di potere politico cioè
E questo è stato il tentativo massimo del nostro partito probabilmente ci abbiamo speso il di
Il più grande prestigio di più grande capacità che ad
Amo avuto per mesi e mesi
E abbiamo disgraziatamente subito una dura sconfitte non sostenuti abbastanza né
E anche in tutta la maggioranza ci siam trovati di fronte a un blocco
Del centro destra che arriva diritto di veto su questo perché le riforme istituzionali non si fanno a colpi di maggioranza parlamentare fanno con grande patto nazionale come insegnò la prima costituzione
Invieremo Kameni si cercherà la via può essere la legge costituzionale prevista dalla Costituzione che ci consente di riaprire la via ma certo dovremo riprendere la
E le riforme istituzionali
Tanto la costituzione materiale del nostro Paese problema del
Pure ma di tutti i produttori in generale forma di democrazia economica è cambiato no secondo me questo è il grande problema il centrosinistra su cui si misurerà essere di sinistra hanno che disgraziatamente il ceto messo in piedi dalla Democrazia cristiana e l'economia mista è ancora lì sono decide di migliaia di operatori economici che ancora non riusciamo a diciamo così apprende no rispetto ai processi economici il capitalismo privato rimasto dominato dal ristrette Group da ristretti gruppi familiari ed appropriazione
Che rende difficile sulle soluzioni in tutti i campi papà ad vi siete resi conto
Che una parte della FIAT addirittura FIAT era in conflitto aveva un conflitto interno tra i due fratelli
E un partner
L'unità con lo zero sei per cento della maggiore anzi Diana che si chiama Telecom perché lo hanno sostenuto le banche non c'è stato
Barba di industriale privato che lo abbia contrasta
Ecco il grande
Volevo che l'assetto del potere gira agire non riusciamo ancora a modificando profondamente qualche volta mancano addirittura le risorse umane per modificarlo
Malgrado sforzi enormi che si sono le decapitazioni che si sono fatte a livello governativo ma il tessuto delle gomme
Nel tessuto dell'economia all'organizzazione del potere potere bancario
Finanziario potere di scelte produttive di indirizzo potere imprenditoriale ancora non si modifica e non possiamo aspettare che sia l'apertura della concorrenza e l'hanno Ivo dell'imprenditore tedeschi e francesi a modificare l'assetto del potere
Economico nel nostro Paese dobbiamo operare anche noi per modificarlo rapidamente rapidamente efficacemente stabilendo nuove regole
Per esempio nere vuole appoggiando le Authority di abbiamo costituito stabilendo nuove regole settore per settore essendo Freddy
Lì agli impegni europei sulla questione degli incentivi e facendo quindi una politica industriale che non si basa più sugli incentivi che poi finiscono laddove ci sia il maggior potere ma si basa su un'azione sui fattori produttivi e in primo luogo sulle infrastrutture sui servizi sulla formazione
Delle risorse umane sul sistema creditizio facendo leva cioè su delle trasformazione delle riforme che lei distribuiscano
Il potere
Nell'economia Italia e quindi guardando anche alla struttura dell'impresa e quindi guardando anche la partecipazione dei lavoratori
Dalla vita dell'impresa e quindi guardando a quei processi non solo di modernizzazione Buddy democratizzazione economica
Che possono essere
Vero incisivi riformare la società per azioni di forma e le battute quelle cose che sappia queste isole il la la frontiera su cui si deve misurare è di destra o di sinistra guarda meglio di me spetta Bechis che
Qualche volta può apparire addirittura che due portiamo avanti ipotesi che prima erano definite
Diciamo in in antagonismo hanno
Non le ipotesi liberali più per in Italia ma a mancata anche una rivoluzione d'
Degno di questo nome un processo di modernizzazione del la mia capitalistica del
Io di questo nuovo e qui vi sarà la sinistra dove l'ho fatto e sarà la sinistra che salassi stessa se l'ho fatto conseguente ben tutte e coraggiosamente e se il processo di liberalizzazione e di democratizzazione dell'economia lo porta avanti coerentemente e allora potrà Red
Are quell'impulso allo sviluppo che si chiama occupazione che si chiama capacità di sviluppo di nuovi soggetti imprenditoriali con la piccola e media impresa che si chiama sviluppo del sistema verso le frontiere più avanzate dell'alta tre
Produzione ora voglio essere proprio
Esplicito su questo non voglio fare ITT sinistra centrosinistra la sostanza di che cosa ha bisogno
Paese il Paese ha bisogno di un'innovazione che lo faccia essere presente tema da protagonista nei processi di integrazione internazionale non solo come competitore economico ma anche come soggetto politico e questi innovazione di
Viene da una trasformazione degli equilibri di potere economico e da una modernizzazione delle
Mia e quelle etichette contano un po'
Contano le scelte nuove adeguate al mondo presente i fatti diceva uno che si ci da poco ma in questo caso
Lettera citata diceva
Quindi fatti hanno la testa dura e sono più più dura degli uomini ecco voglio
Direi che i fatti ci costringono no ai Novare e noi stessi a innovare anche le nostre categorie cultura se qualcuno ci dice domandatevi se siete
La sinistra o più a destra di prima la cosa che dobbiamo risponderle questo ma scusa siamo adeguati
Ai problemi contemporanei ognuno queste ci Derrick e siccome sono convinto che la nostra politica adeguata ai problemi contemporanei del Paese io credo che dobbiamo portarlo avanti superando gli errori ritardi che disgraziatamente ci sono
Sì chiudiamo qui i nostri gentili ospiti ringrazio tutti voi e vi ricordo che domani sera in questa sala ci sarà il dibattito su mobilità sostenibile e trasporti a Verona buonanotte a tutti