"No al referendum, No nel referendum"

Parte
Alla manifestazione
Diamo inizio alla manifestazione interi no
Fra massa dalla Democrazia Cristiana
Dalla partita socialista italiana
Dal partito repubblicano italiano
Dalla partita socialdemocratico italiano ed al Partito liberale italiana
Sono presenti
Per nazista
Il la segretaria generale
Pierre Carniti
Per Yahoo Wind illa segretario generale Giorgio Benvenuto
Inserviente è il segretario aggiunta della CGIL Ottaviano Del Turco
Sono inoltre presenti le responsabili Semini dei cinque partiti promotori della manifestazione
Sono anche presenti i rappresentanti del comitato degli intellettuali per il no
Ha la parola
Il segretario nazionale del Partito Liberale Italiano onorevole Valerio Danone
Cittadini di Roma
Poiché
Poca
A me parlare per primo in questa riunione
Anche mio dovere
Ricordare a nome di tutti
Un uomo di grande
Cultura
Di grande impegno sociale
Che diede un contributo determinante
Agli accordi sul lavoro del mille novecento ottantaquattro
Diede un contributo
Decisivo
Alla stesura del Manifesto per questo no
Per il quale non potrà votare domenica
Il nostro pensiero
Deferente e commosso va anzitutto alla memoria di Ezio tarantelle
I partiti
E nel mille novecento ottantaquattro
Hanno sostenuto nel Parlamento e nel governo
La manovra contro l'inflazione
Ora sono chiamati ad opporre al tentativo di abbatterla uomo no unitario
In nella
Prossimità ormai di questo voto di domenica
Noi consideriamo di grande significato
Il fatto che a questo ultimo incontro con la cittadinanza romana
I partiti non vadano ciascuno a suo modo
E ciascuno però proprio conto ma insieme
E poiché
Sono state le organizzazioni del lavoro
A sollecitare
Questa assunzione io responsabilità comune
Desidero ringraziare
Per questa manifestazione
I dirigenti sindacali che nel mondo del lavoro sono stati in prima linea nel sostenere il fronte dal no benvenuto carretti e Del Turco
Questa campagna per il no
Non c'è ragione di nascondercelo
I cittadini di Roma
è partita tardi
Ed ha avuto pochi giorni
Non c'è ragione di nasconderlo
Perché questa è la dimostrazione più indiscutibile
Che fino all'ultimo giorno utile
Vi è stata da parte del governo
Dei partiti che lo sostengono
Dei sindacati che si riconoscono nell'impegno contro l'inflazione
La volontà sincera
Di arrivare ad una intesa per evitarlo questo referendum
Che non procurerà comunque vada vantaggi a nessuno
E che infatti all'origine neppure i suoi promotori volevano fare davvero
La trattativa per evitarlo
Stata mantenuta fino all'ultimo giorno possibile
La trattativa per un nuovo e più giusto sistema di indicizzazione
Rimane anche oggi aperta
E va ripresa appena l'ostacolo del referendum sarà stato rimosso
Ma è un fatto
E mentre l'azione per il no
è stata decisa all'ultima ora mentre ancora la trattativa era intorno suoi manifesti per il sì tappezzavano già i muri di Roma è dunque facile individuare io ho voluto arrivare al referendum ad ogni costo
Per ragioni che esulano per tutto va alla sostanza monetaria della posta in gioco
E perciò si comprende già da questo
Che non possono essere esclusivamente alcuni punti della scala mobile in discussione nel voto di domenica
Certo
Domenica si tratta anzitutto di scegliere
Fra la difesa del potere reale di acquisto dei salari
E il tornaconto illusorio di qualche migliaio di lire in più che verrebbero presto bruciate da una nuova fiammata dell'inflazione
Ma domenica si tratta anche di scegliere fra la deliberata volontà di inasprire lo scontro sociale per provocare la crisi politica e la stabilità democratica che è il primo requisito necessario per il risanamento economico e parlo sviluppo dell'occupazione
Qui sta la prima ragione del no cittadini di Roma
Vi è
Nella cittadinanza italiana
Al di sopra delle differenti opinioni ed opzioni di partito
Un desiderio comune legittimo di stabilità e di sicurezza non per lasciare le cose come stanno ma per poterle cambiare
Sensi dovesse domenica avere la meglio si aprirebbe al contrario
Nella vita politica e sociale una fase di incertezza e di instabilità
E tutto diventerebbe più difficile
Sarebbe più difficile in primo luogo arrivare all'intesa fra le parti sociali per la nuova struttura del salario
Che pure tutti attendono per correggere l'appiattimento provocato dall'eccesso di indicizzazione
Un sistema di retribuzione più articolato
Che lasci più libertà alla contrattazione
è essenziale se si vuole riconoscere non soltanto a parole i valori della professionalità
Ma per arrivarci bisogna dire anzitutto no al referendum
Sarebbe più difficile in secondo luogo se il referendum dovesse passare attuare l'urgente doverosa correzione
Del drenaggio fiscale prodotto dall'inflazione già nel corso di quest'anno
Certo io non dico questo per stabilire un legame che sarebbe ingiusto fra la questione specifica della scala mobile e la questione generale del fiscal drag il partito liberale ha presentato sin dall'inizio dall'anno una propria proposta di legge
Per porre fine cominciando dal mille novecentottantacinque all'imposta dell'inflazione che è un altro fattore grave di appiattimento delle retribuzioni
Consideriamo dunque doveroso in ogni caso impedire allo Stato di autofinanziarsi quando l'inflazione che produce ma è innegabile
Che se domenica vincesse il sì lo stesso incremento del costo del lavoro a carico della finanza pubblica renderebbe estremamente difficile mantenere la promessa del recupero del fiscal drag quest'anno è un facile calcolo dimostra che per i redditi da lavoro lo svantaggio del fiscal drag sarebbe all'incirca eguale al vantaggio illusorio dei punti di scala mobile reintegrate
Infine e soprattutto
Sarebbe più difficile ciò che è più necessario difendere l'occupazione esistente e crearne di nuovo
Nell'insieme della manovra disposta dal Governo del mille novecentottantaquattro
Di cui ora si vorrebbe abrogare soltanto un elemento costituendo con queste una serie di sperequazioni che sarebbero veramente inammissibili
In quella manovra non tutto risultava convincente dal punto di vista liberale
Ma nelle decisioni importanti bisogna attenersi all'essenziale e l'essenziale della manovra dell'ottantaquattro che era questa determinazione
Di ridurre
Il defensionale dell'inflazione fra l'Italia e le economie più sane del mondo libero
Per sostenere la capacità di competizione del sistema produttivo nazionale sui mercati esterni e quindi per tenere il passo con l'innovazione tecnologica incoraggiare gli investimenti
Ampliare l'opportunità di nuova occupazione produttiva per i giovani
Dire no al referendum significa dunque dire no alla frattura è alla divisione sociale
Dire no alla mentalità del populismo più arcaico che per procurare un tornaconto parente nella quantità monetaria della retribuzione ignora le attese dei non occupati
Che per procurare un tornaconto monetario parente ai lavoratori dipendenti attivi riaccende l'inflazione a carico dei pensionati lavoratori autonomi dei giovani ed alle donne senza lavoro
E finisce per danneggiare
L'interesse generale
Senza nemmeno produrre un vantaggio particolare effettivo
In realtà cittadini questo referendum sarebbe incomprensibile se non fosse comprensibilissimo invece il disegno politico che lo ha determinato dal primo giorno
Giusto un anno fa
Quando iniziò la sottoscrizione per promuovere il referendum
Il Partito Comunista disse in termini espliciti ciò che ora sembra non ammettere più
Lo scopo del referendum era allora come oggi quello di ribaltare la decisione assunta dal Parlamento
E la ripetuta fiducia espressa dal Parlamento al governo
Per provocare la crisi per aprire ancora una volta per la quinta volta in tredici anni la curva verso nuove elezioni anticipate
Soltanto a quel fine si può spiegare il prezzo che il Partito Comunista si assume
Il prezzo di un taglio profondo nel sindacato
Il prezzo di un grave e pericoloso contrasto fra gli interessi sociali nel mondo del lavoro
Di un sostanziale conflitto fra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi fra lavoratori in attività e lavoratori in pensione
Fra lavoratori occupati e giovani senza lavoro e a diciamo anche il prezzo della cattiva compagnia ed all'obliqua alleanza di fatto quali Movimento Sociale
Però eh
E agli estremi si toccano
E perciò con questo referendum l'antifascismo rituale dell'estrema sinistra e all'anticomunismo gladiatori o dell'estrema destra sono finiti a braccetto
C'è una mentalità moderata che probabilmente si chiede in questo momento cosa abbia indotto il vertice del movimento sociale a farsi accompagnatore sostenitore del partito comunista
Il fatto è sorprendente sono operative non considera quanto populismo demagogico non sia mai mancato nell'estrema destra italiana
Ma certo se dovesse passare il sì la destra avrebbe dato il suo contributo per consentire al Partito comunista d'instaurare un diritto di veto suo ogni decisione di governo
Noi votiamo no perché vogliamo che ciò non avvenga più delle congetture su ciò che avverrà dopo il voto di domenica
Si anima la convinzione e la maggioranza del no
Corrisponda agli interessi maggioritari dall'Italia
L'Italia che vuole la stabilità politica come condizione necessaria dello sviluppo economico
E non a caso dalla parte del no si trovano uniti i partiti storici dalla democrazia
Le organizzazioni delle professioni e della produzione i quadri dalle imprese i sindacati autonomi le confederazioni del lavoro tranne l'ala controllata dal partito comunista
Questo fronte ampio dell'Italia civile e produttiva non può accedere sotto l'offensiva della demagogia ed è uno spasso
Per affermare la volontà del risanamento per lo sviluppo eterne governare per attuarla
Non possiamo rassegnarci all'idea che il nostro Paese sia impreparato nel metodo e nella sostanza alle decisioni di una democrazia industriale moderna
A chi vorrebbe un'Italia rassegnata nel compromesso e dominata dalla demagogia a chi vorrebbe questo cittadini di Roma dobbiamo dire domenica no
Alla però il segretario nazionale del Partito socialdemocratico onorevole Pietro Longo
Amici
E cittadini di Roma
Desidero
Innanzitutto
Esprimere
L'apprezzamento
La solidarietà e l'amicizia
Ai sindacalisti della CISL il della UIL
Ai compagni socialisti della città della CGIL
Che hanno condotto dal quattordici febbraio dell'anno scorso
Ad oggi
Una battaglia dura è difficile nelle fabbriche nei luoghi di lavoro
A contatto con i comunisti della CGIL e con l'estremismo operai sta
Che ha portata avanti uno scontro da chi ha procurato enormi danni
La solidarietà
Va a questi lavoratori
Che con senso di responsabilità
Con piena coscienza
Hanno compreso l'importanza dell'accordo del quattordici febbraio
Rivolto a contenere l'inflazione e a creare le condizioni per una ripresa economica e produttiva
Apprezzamento
A quelle categorie del lavoro autonomo e professionale
Che con un altrettanto impegno
Si sono prodigati per favorire la ripresa economica della nostra nazione
Ci troviamo a poche ore dal botto
Uniti
Con eguali propositi
Noi responsabili dei partiti di maggioranza del Governo
A domandare alle italiane e italiani un voto per il no aggiungo un massiccio voto a favore del no
La nostra nazione ha bisogno di stabilità politica
E un voto per il no garantisce questa stabilità
La nostra nazione ha bisogno di essere governata fuori dalla crisi
Ha bisogno di un rilancio produttivo ed economico e le giovani generazioni domandano lavoro e nuova occupazione
La vittoria dei sì
Non solo determinerebbe una pericolosa situazione di instabilità politica e di crisi di governo
Ma la vittoria Daisy il rimetterebbe in discussione quanto di positivo econdo beneficio generale si è andato realizzando negli ultimi anni
Ogni partito
Che partecipa a questo governo a questa maggioranza
Ha cercato di concorrere in maniera costruttiva alla soluzione dei problemi tanti e gravi che sono aperti nella nostra società
Abbiamo ancora un percorso lungo un cammino lungo da compiere insieme e abbiamo pertanto bisogno di essere sorretti da un largo consenso dei no
Che permetta di affrontare con serenità la seconda parte della legislatura
Che allontani i rischi di eventuali elezioni politiche anticipate e che consenta il buon governo della nazione
Dobbiamo sconfiggere
La demagogia
E l'attacco che il Partito Comunista alleato con il movimento sociale conduce contro il Governo e contro la maggioranza
Un'alleanza Cuesta ibrida
Un'alleanza che dimostra il ritardo politico il ritardo culturale del Partito Comunista Italiano che insinua ripropone come partito della demagogia Haendel cause
Il Partito comunista
Conducendo avanti la battaglia del sì
Ha rinunciato alle posizioni revisioniste ad Amendola Iane
Che erano state con attenzione seguita raccolte da tanta parte della sinistra italiana come il segno di novità per il partito comunista era ritornato indietro
In quelle che erano le posizioni degli anni Cinquanta dello scontro della demagogia del caos e
è compito pertanto nostro
Del popolo italiano
Delle elettrici e degli elettori democratici italiani sorreggere lo sforzo che noi tutti con grande generosità stiamo facendo per consentire all'Italia
Di uscire dalla situazione di crisi economica e di avere una base politica stabile sulla quale costruire nel futuro
L'amico Danone
Ha già illustrato
Le tante ragioni per le quali giusto votare no
Una ripetizione dei suoi argomenti sarebbe inutile anche perché gli ha parlato
Con così precisa specificazione
In ordine alla inutilità di questo referendum anche con riferimento a quello recupero dei punti tagliati di scala mobile che non porterebbero nella busta paga dei lavoratori della moneta ma soltanto o della carta
Porterebbero di nuovo nuova spinta al lavoro l'inflazione e all'aumento dei prezzi in realtà un danno agli operai agli impiegati a tutti coloro che vivono array Bitto spesso vorrei soprattutto essendo questo l'argomento semplice che viene portato
Tra le elettrici e gli elettori
Perché rinunciare a poche migliaia di lire
Bisogna che venga spiegata la truffa all'inganno
Che viene esercitato nei confronti dell'elettorato
Perché dal giorno dopo si avrebbe da parte della Confindustria la discreta della scala mobile aumenterebbe lo scontro sociale venne pure quelle poche migliaia di lire entrerebbero nelle tasche dei lavoratori quaestor bisogna andare a spiegare alla gente più umile a coloro che sono a reddito fisso
E che in realtà hanno bisogno di avere una migliore tenore di vita che possono essere ingannati da questa promessa
Una promessa più falsa di quei sta comune dei comunisti e del movimento sociale mai è stata presentata al Paese
è una promessa inconsistente sbagliata dal punto di vista politico protesa a determinare il caos e lo sfarzo ed è una promessa inesistente dal punto di vista economico
Debbono vincere i no perché il sindacato deve riacquistare forza e potere
Il sindacato democratico
Il sindacato democratico deve poter contrattare garantendo il merito e la professionalità garantendo l'impegno dei cittadini nel lavoro favorendo l'allargamento dalla base occupazionale il lavoro per le giovani generazioni
Quante migliaia di giovani ci sono disoccupati
Nel Mezzogiorno che verrebbero penalizzati da una vittoria dissi
Quanti milioni dei pensionati verrebbero truffati da una vittoria dei sì ebbene bisogna dirlo con forza con coraggio e con energia
Debbono vincere i no perché il Paese deve andare avanti deve andare avanti con consapevolezza e con maturità
La vittoria dei no non è soltanto la vittoria di una politica di una maggioranza di un governo dei sindacati democratici ma è una vittoria dei civiltà di crescita di civiltà della nostra nazione
Ha la parola il segretario nazionale del Partito Repubblicano Italiano senatore Giovanni Spadolini
Però repubblicano italiano vicino così invita i cittadini a votare
E a votare no il nove giugno
è un invito che rivolgiamo senza incertezze
E senza tentennamenti
Diciamo la verità noi avremmo preferito che questo sconsiderato referendum e non si deve essere
Il governo ha fatto bene a tentare fino all'ultimo
La via dell'accordo
Attraverso proposte compatibili
Con le condizioni dell'economia e della finanza pubblica
I repubblicani hanno sorretto il favorito con coerenza
Questo tentativo meritorio
Che si è spezzato quasi sulla linea del traguardo
Quando c'è un intesa si andava delineando quando importanti motivi di convergenza erano stati colti solo perché si sono innestati
Sul negoziato
Elementi dirigista politica
Che ci autorizzano a denunciare oggi con fermezza
Il doppio errore compiuto dal Partito comunista in questa vicenda
L'errore prima
Di aver indetto la prova referendaria
L'errore poi ancora più grave di averla mantenuta quando esistevano tutte le premesse per un'intesa ecco qua
Ragionevole
Ma proprio perché abbiamo operato
Come repubblicani senza impazienza essenza dell'intolleranza
Per scongiurare una prova che il Paese non la stragrande maggioranza non voleva abbiamo oggi tutto il diritto di chiedere ai cittadini elettori
Di respingere con la chiarezza del no la richiesta
Di chi a ogni costo ha voluto il voto popolare
E proprio perché siamo stati avversari senta del non voto dell'astensione della scheda bianca
Abbiamo il diritto di chiedere con eguale fermezza di votare
Di recarsi alle urne
Perché è chi si astiene a questo punto fa solo il gioco dei sì
Il no che chiediamo
Come repubblicani è il Nobel ha ragione
E del buonsenso
Non siamo in condizione di permetterci lussi
O distrazione di nessun genere
La battaglia del risanamento non è ancora finita anzi
è appena agli inizi
Chiediamo di votare no per cinque fondamentali motivi primo in gioco l'intera politica economica del governo
E quel tanto di politica dei redditi è riuscita a emergere
Negli ultimi quattro anni da vicende politiche
Anche contraddittorie
Votare no vuol dire salvare questa politica
Votare sì vuol dire compromettere
Secondo
è in gioco la lotta all'inflazione
Cioè una battaglia che in certi momenti di quest'ultimo decennio
Ha avuto anche un carattere un respiro nazionale
E in cui si sono riconosciuti a un certo momento le forze sindacali che oggi obbedendo a direttive di ordine politico e di partito consigliano di votare sì
Con la conseguenza di aggravare tutte le vecchie fratture
Nel movimento sindacale
Facciamo nostro il monito
Lanciato dal governatore la Banca d'Italia sui pericoli di una ripresa impegnativa sempre in agguato
Se al referendum vincesse o Risi
Anche i pochi punti in più la busta paga di chi lavora
Non devi disoccupati e non dei pensionati sarebbero presto divorati Ballaman c'è inesorabile dell'inflazione
Siamo contro i guadagni cartaceo
Apparenti o ingannevoli
Vogliamo difendere il potere d'acquisto di chi lavora e di chi non può lavorare e per questo votiamo no
Terzo
è in gioco
Il corretto rapporto fra Parlamento e paese reale
Non possiamo ipotecare il futuro
Ma nessuno potrebbe sottovalutare
Le conseguenze di laceranti una vittoria del sì
Rispetto a un provvedimento di legge
Che la maggioranza e il Governo hanno ritenuto necessario
E che per sei volte
Ha ricevuto l'approvazione del parlamento
Ma non è tutto il giorno in cui dovessero vincere i sì
Al referendum ogni scelta di rigore del governo o del Parlamento potrebbe essere messa in mora o vanificata dalla tecnica degli appelli diretti al popolo
L'arma referendaria
Che ci ha dato la Costituzione
Ma che occorre anche disciplinare con appropriate iniziative legislative
Non può servire a spostare
Gli oneri del presente sulle generazioni che verranno chiediamo un voto esemplare capace di dissuadere per il futuro quanti volessero ritentare
Vi è analoghe
Quarto
Dobbiamo respingere fermamente
Come nei momenti storici della guida della Repubblica
La collusione del si fa il partito comunista e l'estrema destra
Una collusione che non può non turbare molte conoscenze
E favorire molti ripensamenti
Quinto
Una vittoria del sì
Renderebbe più difficile riprendere la trattativa sulla riforma del salario
Dal punto in cui si è interrotta
Col risultato di spingere il mondo dell'impresa
Ha uno stile
E quasi pregiudiziale diffidenza e di rompere il filo delle relazioni industriali
Che i nostri amici della CISL e della UIL cui anch'io rivolgo un affettuoso saluto
Hanno tentato di ritessere con fatica
In questi mesi
Quanti credono nell'unità dei lavoratori
Non come mito ridono Gico
Ma come mondo operante di civile progresso
Non hanno alternativa al no il nove giugno
Noi non possiamo conferire
La palma del successo ai settori più estremi del movimento sindacale
Non possiamo spezzare un rapporto
Chi abbiamo fatto tanta fatica per preservare
Da quattro anni a questa parte da quando si è avviata una vera e propria politica dei redditi
Non possiamo neanche lasciare sole
In prima linea
Quelle forze sindacali
Che hanno condiviso indirizzi economici conseguenti
Da rafforzare o aggiornare
Non c'è da respingere
Cinque punti fondamentali e una conclusione solo l uno
Siamo a un passaggio delicato nella vita del Paese
Noi rivolgiamo da ogni drammatizzazione ma avvertiamo ringhiera la responsabilità di questo momento
Ci preoccupa il quadro di lacerazione
Nel mondo sindacale
Convinti come siamo che sia nell'interesse di tutti
E in primo luogo dell'impresa un sindacato unito autorevole rappresentativo del mondo del lavoro nelle sue componenti essenziali
Interlocutore necessario
Per ogni politica di sviluppo programmato e l'economia
L'obiettivo della lotta contro le tensioni inflazionistiche
Condizione per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione
Deve restare anche in futuro o deve tornare ad essere oltre le lacerazioni attuali un fattore essenziale di unità del Paese
Non di divisione
Il momento di guardare soprattutto ai disoccupati
Ai pensionati
Alle categorie sociali non garantita rispetto alla spirale perversa uso un termine che fu caro Ugo la Malfa e a Giorgio Amendola dell'inflazione
L'eccesso di indicizzazioni
è indispensabile correggere
Costituisce un freno alle speranze di riscatto del Mezzogiorno al superamento dei troppi dualismi e squilibri sociali irrisolte
La logica dall'appiattimento
Legata l'attuale meccanismo di scala mobile punisce chi è capace chi lavora
è ora di restituire spazio alla professionalità e il merito torniamo una buona volta la contrattazione
Il sindacato è in crisi ma quando ha rinunciato a contrattare
Per affidarsi al piatto vivere degli automatismi
Nelle responsabilità in questo campo sono prevalenti o esclusive del movimento sindacale
Noi ci battiamo
Perché l'interesse generale abbia pieno diritto di cittadinanza
Nel nostro sistema
Io abbiamo fiducia che gli italiani comprendono il linguaggio della ragione cui ci appelliamo
L'Italia nuova che avanza pronta ai sacrifici necessari per il risanamento
Sì appena trova la classe di governo coerenza di comportamenti e il rigore delle scelte
Non dobbiamo deludere queste attese
Nel frustrare queste speranze
Se vinceranno i no come ci auguriamo
Il lavoro prezioso svolto l'ultime settimane da sindacati e va al governo non sarà stato inutile
Il filo poteva essere immediatamente riannodato
I sindacati potranno e dovranno tornare a sedere allo stesso tavolo con la rappresentanza dell'impresa
La scala mobile potrà essere corretta
I meccanismi paralizzanti delle indicizzazioni arrestati
La ripresa dell'inflazione stroncata
Le compatibilità rispettate
Gli sgravi fiscali
Assicura
Oggi sono riunite qui a piazza Navona i segretari delle forze laiche e cattoliche
Che hanno determinato la storia d'Italia
In questi quarant'anni è la prima volta che ciò avviene
In un'occasione referendaria
Il nostro appello
Ha un destinatario
Il senso di responsabilità e di maturità
Del popolo italiano
Perché difenda con i sacrifici di oggi un futuro
Per la generazione di domani
Ecco perché il nostro appello finale si indirizza soprattutto ai giovani
Votate
Per il vostro avvenire
Siamo ancora in tempo
Perché dipende dalle condizioni lo sviluppo
E sviluppo vuol dire una volta di più
La via che ci terrà avvinti all'Europa noi siamo votando no per un'Italia europea
Alla parola il vice segretario nazionale del Partito Socialista Italiano onorevole Claudio Martelli
Siamo qui convenuti
Gente di fede diversa
Di diversa generazione orientamento ideale politico a sostenere una battaglia che dura da un anno e che si conclude domenica
Un anno fa comincio a questa battaglia con la divisione interna al movimento sindacale italiano
Si sviluppò questa battaglia in tre mesi di ostruzionismo nel Parlamento della Repubblica
Prosegui con adunate oceaniche
Convocazione di massa nella capitale
Per tentare di rovesciare
Con un movimento ciò che il Parlamento aveva deciso
Approdò infine questa battaglia
Alla richiesta di un referendum
Sì è stato un errore dichiarare ammissibile
Un errore poiché non si vota sui salari
Non esiste paese al mondo non esiste paese civile al mondo
In cui gli stipendi e i salari di una parte della popolazione vengano sottoposti al giudizio elettorale della totalità del popolo solo in regimi dittatoriali o sudamericani sia una simile concezione i rapporti che debbono essere liberamente e autonomamente regolati dai negoziati e dagli accordi tra le parti
Un referendum pone questo rivela innanzitutto quanto vecchie arcaica rozza e primitiva
Rimanga la concezione comunista nel mondo del lavoro delle relazioni industriali e dei rapporti che debbono regolare relazioni industriali e mondo del lavoro
In rapporto agli obiettivi di governo dell'insieme dell'economia
Immaginare che si sia di fronte questa volta un episodio della lotta di classe e commettere il più grave degli errori
Isolare il mondo del lavoro tentare di isolarlo come è stato fatto chiudendolo in una trincea Salaria lista
è un errore grave
Che può segnare se venisse malauguratamente sostenuto dagli elettori un momento di crisi profonda del sindacato e dell'intero mondo del lavoro del nostro Paese
Come non comprendere che nella società moderna contarsi certamente il livello delle retribuzioni contano i salari e gli stipendi ma come non comprendere che ogni lavoratore contemporaneamente un cittadino alle prese con i problemi del lavoro dei propri figli e quindi con il problema dell'occupazione dei posti nuovi da creare
Come non comprendere che ogni lavoratore cittadino e utente di servizi pubblici essenziali e quindi interessato che non aumentino le tariffe il costo dei trasporti il costo dell'epoca a nome come non comprendere chiese aumentano gli stipendi ma parallelamente
Aumentano di più prezzi tariffe il costo della vita all'equo canone il mondo del lavoro ne riceve un danno diretto e non un vantaggio patti Tizio nominato in realtà da parte comunista sembra di si consideri il mondo del lavoro diviso in due grandi categorie
Da una parte vi sarebbero coloro che possono essere ingannati da questo referendum i lavoratori dipendenti ai quali si promette un beneficio fittizio per pochi mesi e si nascondono le conseguenze reali gravi che deriverebbero da questo beneficio fittizi
E dall'altra parte di sono tutti coloro i quali non sono neppure ingannati dal referendum comunista ma sono soltanto direttamente danneggiati
Milioni e milioni di pensionati milioni di giovani disoccupati i quali non avrebbero neppure il beneficio fittizio è nominale di qualche soldo in più nella busta paga ma avrebbero il danno le conseguenze dirette di un aumento dell'inflazione di un aumento del costo della vita che penalizzerebbe la parte più povera meno difesa e meno protetta della nostra popolazione
Un referendum dunque che divide il mondo del lavoro che divide il sindacato
Che mette contro occupati e disoccupati anziani e giovani che crea quindi un solco corporativo della nostra società sulla base di una frontiera ideologica vecchia superata e arretra se le ragioni sociali militano tutte a favore di un nostro candidato è chiaro i milioni e milioni di elettori lo stesso si può dire per le ragioni economiche
Nel mille novecentottantaquattro per la prima volta coronando uno sforzo che l'ha incominciato da qualche anno nel mille novecentottantaquattro per la prima volta di è stata diminuzione dell'inflazione
E crescita economica nello stesso tempo per la prima volta nell'ottantaquattro
Quell'indice che segnala la povertà del Paese che è dato dalla somma dell'indice di inflazione
E cioè dei rincari del costo della vita più l'indice di disoccupazione per la prima volta l'indice di povertà del nostro paese dell'ottantaquattro era sceso è sceso di ben tre punti
Ebbene il referendum ha già prodotto insieme ai guasti politici e sindacali
Anche questo guasto economico di avere già rallentato la ripresa di averci già fatto perdere mesi su mezzi nella speranza di raggiungere finalmente un accordo nell'assenza di decisioni che potessero in qualche modo scavalcare la mancanza di un accordo ecco perché domenica si conclude una campagna che è incominciata da un anno ecco perché non ha senso anzi ha veramente del grottesco e del ridicolo
L'argomento pei da ultimo usano di esponenti comunisti e cioè quello che il governo non sarebbe affatto in gioco e in definitiva quello che comunisti chiedono è una piccola correzione
Ma per chiedere allora una piccola correzione era necessario spaccare il sindacato dividere i lavoratori paralizzare il Parlamento per tre mesi di seguito
Nulla di più ridicolo e di più grottesco nulla mostra di più la coda di paglia della posizione comunista in questo referendum di questo grottesco tentativo di travestirsi Danielli alla vigilia del voto
Forse meno morì delle conseguenze negative prodotte il dodici maggio minacciando sorpassi e minacciando lezioni anticipa
Ma credo che nessuno possa essere ingannato da questo ennesimo travestimento
Ha fatto bene il Presidente del Consiglio apporre con chiarezza di fronte a tutti
Elettori ed elettrici di questo Paese qual è l'effettiva posta in gioco
E come possono oggi comunisti dopo aver scagliato non un sasso ma un macigno tentare di nascondere la mano
Essi hanno definito questo governo governo anti operaio antipopolare autoritario decisionista
Essi hanno posto la questione di governo al centro di questo referendum è dunque su questo terreno che gli va data una risposta e se questo sbagliato referendum è un referendum politico politica deve essere la risposta che gli elettori della loro libertà e nella loro maggioranza gli debbano da
Questo è il senso del messaggio questa sera insieme rivolgiamo
Agli elettori della maggioranza e al di là oltre gli elettori della maggioranza
A tutto il popolo lavoratore di questo paese al popolo spesso di sinistra che il meno interessato ad essere ingannato imbrogliato da questo referendum un messaggio che è insieme di fiducia e di ottimismo nelle possibilità di ripresa e di fermezza e di combattività nel resistere al tentativo di stravolgere demagogicamente
Ogni serio profilo di azione economica ogni serio intendimento disegni produrre più sviluppo più modernizzazione più giustizia e più solidarietà
Questioni sociali per ragioni economiche per ragioni politiche noi chiediamo un voto che seppellì Isca questo obbrobrio e che aprono la stagione di sviluppo e di eguaglianza di solidarietà e di modernizzazione il voto che significhi per l'Italia contemporanea che essa è davvero e per sempre più vicina all'Europa e all'Occidente sviluppata sviluppato e lontano
Dai Paesi più arretrati da quelli in cui problemi come quello che il referendum comunista ha imposto all'attenzione generale dividono solcano l'opinione pubblica assolto nel mondo del lavoro creano condizioni di instabilità
Di paralisi di inflazione galoppante di incertezza sull'Avvenire stesso democratico di quei popoli
Se questo è il senso del referendum se questa è la vera posta in gioco
Per buone ed ottime ragioni non soltanto gli elettori della maggioranza ma innanzitutto l'intero mondo del lavoro a motivo e ragione per recarsi compatto le urne per votare no no eh no ancora una volta
Ha la parola il segretario nazionale della Democrazia Cristiana onorevole Ciriaco De Mita
Tocca tocca a me
Tocca a me concludere
Questa manifestazione che credo abbia un nuovo significato che va sottolinea
Siamo qua
Il rappresentanza
Dei partiti che danno vita alla maggioranza di governo alla vigilia di un voto
Di un voto importante
Di un voto sulla quale anche in questa circostanza credo non sia male
Farà prevalere la ragione non non l'emozione
La
La discussione la discussione che si è sviluppata però o contro il referente
Perché i abbia avuto la pazienza
Di raccogliere gli argomenti
Porta a Porta l'elettore ad una qualche difficoltà
Nella valutazione di questo passaggio
Perché la valutazione strettamente legati
Alla dato economico rischia di introdurre elementi di confusione non lo di chiarezza
E quindi può rendere non non semplice la decisione di chi poi e chiamato ad utilizzare lo strumento del referendum V per questa decisioni
Ma io qua
Cittadini di Roma
Pongo dando con le motivazioni date
Dai colleghi che mi hanno preceduto
Vorrei svolgere soltanto due considerazioni
Ce ne è una prima che io ritengo importante in questa fase delicata
Di passaggio nella trasformazione della nostra società
Dobbiamo convincerci tutti
Come ci siamo convinti i partiti che hanno dato vita a questa maggioranza e a questo Governo
Che i termini di riferimento non sono più quelli del passato
Discutiamo in questo referendum come se il problema fosse esclusivamente dei lavoratori dipendenti dei lavoratori occupati
In realtà credo che la decisione in questo preferendo musica Benali
La decisione e l'attenzione ai giovani disoccupati al mondo degli emarginati il centro dell'attenzione l'oggetto della discussione e questi non a caso non a caso amici del mondo sindacale
Questo referendum è nato in conseguenza di una scelta di grande coraggio
Che è la parte più attenta del mondo sindacale apposto alla vigilia di una scelta drammatica
Per la dirigenza sindacali
Di verde dividendo questa dirigenza
Notte da chi era più attento all'interesse del lavoratore e chi era meno attenti ma tra chi aveva maggiore capacità di comprendere che i processi di trasformazione introducono attenzioni diverse e sensibilità diverse del mondo del lavoro
Perciò io voglio dire qua
Di dirlo a nome del mio partito ma credo di poterlo dire
Per tutti i partiti della maggioranza innanzitutto una parola di apprezzamento e di solidarietà ai rappresentanti del mondo del lavoro che Congo raggi oppongo raggio si sono mossi su questo piano Nonino alla vigilia del rettore si sono mossi su questo piano da qualche anno con grande senso di responsabilità
E voglio citare qua
Voglio citare qua un giudizio dato da un sindacalista che io rispetto
Ma che credo faccia in quest'ultimo periodo una grande confusione
Tra le esigenze del lavoro e la sua militanza di dirigente comunista l'onorevole la la ma nel mille novecentosettantotto
In una intervista a Repubblica dichiarò
Che quando il sindacato
Mette al primo posto del suo programma la disoccupazione vuol dire che si è reso conto che il problema di avere un milione seicento mila disoccupati allora erano un milione e seicento mila disoccupati
Non si riesce a capire perché
Quando i disoccupati sono due milioni e più la nel partito comunista al centro delle questioni non mettono le ragioni dai disoccupati ma le ragioni di tanto le ragioni di parte di un partito vecchio di un partito vecchio come il partito comunista che si illude di risolvere le sue contraddizioni tentando di frenare il processo di crescita di questa società
La questione la questione di questo referendum perciò è politico
Politica in termini oggettivi
Politica in termini reale noi sceglieremo porlo Botto o dello nove e dieci giugno tra una politica coraggiosa
Di risanamento e di attenzione al governo dei processi di trasformazione che toccano questa società
D alla pigrizia ai ritardi alla disattenzione che la sinistra comunista mostra verso questi problemi l'alternativa non è da progresso feconda Zerba azione
La
Per me attivare tra ritardi culturali e capacità democratica di guidare i processi di trasformazione di questa società perciò la solidarietà la solidarietà che c'è su questo fa tra dirigenti politici e rappresentanti del mondo del lavoro
La solidarietà che si è creata nel Paese
Tra interessi emergenti
E speranze degli emarginati intorno a questa proposta è la linea politica che noi sosteniamo che noi abbiamo sottoposto all'attenzione della pubblica opinione e che è stata suffragata da largo consenso popolare delle elezioni amministrative del dodici e del tredici marzo
Noi il nove il dieci di giugno dobbiamo andare a votare
Amici di Roma c'è bisogno che alla pubblica opinione sia trasmessa serenamente questa indicazione la nostra preoccupazione non è un giudizio non positivo sull'uno
La nostra preoccupazione la disattenzione della pubblica opinione la scarsa partecipazione della pubblica opinione perciò il mio appello
Credo di poter dire il nostro appello a voi ad utilizzare le ore che mancano per persuadere gli elettori a partecipare al voto domenica e lunedì
Se gli elettori votano la vittoria del no coincide con gli interessi della coscienza popolare nel nostro paese noi abbiamo da vincere solo questa battaglia non è in discussione la nostra ragione
è in discussione la nostra capacità di mobilitazione in alla vigilia di questo voto perciò credo che manifestazioni come queste valgano molto più di messaggi isolati odi dichiarazioni interpretative sul futuro
La politica ha bisogno di atti di atti coerenti di atti sereni
La nostra solidarietà qua e la testimonianza che la linea politica che ha dato vita alla maggioranza di governo e la linea politica che corrisponde nonna Linda era
S di questo o di quel partito mai la linea politica che a nostro avviso corrisponde all'interesse della collettività popolare del nostro Paese e perciò
Cittadini
Ma conclude
Manifestazione l'invito della democrazia
Anna e a mobilitarsi per votare perché l'intelligenza dice che chi vota votano