Sono intervenuti: Giovanni Negri.
Tra gli argomenti discussi: Contingenza, Partito Radicale, Referendum.
La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 35 minuti.
Rubrica
Commissione
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No noi non possiamo essere indifferenti alla vittoria del sì o del no domenica nove giugno
Non siamo Ponzio Pilato non ce ne laviamo le mani non andiamo al mare non accettiamo la logica del tanto peggio tanto meglio
Noi non stiamo né con questo governo né con questo modo di fare l'opposizione
Ma domenica si dice sì o no a un inganno Silvano a una fregatura
A una fregatura per tutti
Ma una fregatura a maggior ragione ancora una volta e sempre di più per i più poveri per i più deboli i giovani disoccupati i pensionati le donne il Mezzogiorno
La stragrande maggioranza di voi
Sa che diciamo la verità
In questo referendum si è fatto di tutto
Perché si arrivasse alla fine senza capirci nel nulla
Anche per questo
Anche perché i quattro punti di contingenza non c'entrano niente
Abbiamo proposto ai partiti e sindacati contrari di invitare il cinquantun per cento degli italiani a non recarsi alle urne per respingere in questo modo il referente
Uno stupido calcolo politico un triste calcolo di bottega
Ha scartato questa strana
E allora siamo noi i primi a dire
Che ogni astensione
Ogni non voto
Ogni astenuto
E in realtà un voto per il sì
Un voto dato dal mare dalla campagna da casa vostra a favore di Natta di Almirante di Capanna e della politica torbida che il si rappresenta
Nate Almirante insieme
Vi ricordate ma non eravamo noi i radical fascisti perché proponevamo di abolire la legge Reale per ragioni opposte alle messe
Ma noi non rincorriamo agli insulti dei quali normalmente nata Almirante Capanna ci ricopre
Non ne abbiamo bisogno
Diciamo no al loro inganno a questo baratto vergognoso che propongono ad ogni italiano trattandolo un po'da imbecilli
Dacci il tuo sito e noi faremo in modo che lo Stato tiri di atti lavoratore dipendente diciotto mila lire
Non è vero
E una bugia e una balla quelle diciotto mila lire non ritorneranno indietro
E se vince il sì ne pagheremo decine di migliaia di più attraverso altri meccanismi
E se fa paura l'alleanza trainate Almirante
C'è un'altra ragione di paura quella per cui il nove di giugno il referendum rischia di diventare il referendum intitolato festa farina e forca
Perché c'è la parte forcaiola della Confindustria l'ala dura del padronato italiano che l'ha detto
Aspettiamo solo la vittoria del sì
Per riprenderci la nostra rivincita sociale
Paghiamo questo prezzo al Partito Comunista al Movimento Sociale
E poi abbiamo la strada libera ecco perché si è una fregatura quel sì e un sì alla di svetta della scala mobile e un sia al partito dell'inflazione e un sì al partito della svalutazione della lira
In sia alla ristrutturazione del salario fatte in modo violento
Gestito dal patronato con il coltello dalla parte del manico
Ecco perché bisogna respingere bisogna battere questo referendum i compagni comunisti
Gli elettori comunisti i compagni della CGIL
Sanno che cosa bisogna fare
Era l'alternativa per cambiare
Però la politica difesa dei più deboli bisogna fare quello che il vertice del PC e della CGIL non han fatto dal mille novecentosettantasette ad oggi
Abbiamo già dato dicono i loro manifesti
Sì abbiamo già dato i voti ad Andreotti cari compagni comunisti
Abbiamo già dato salari tagliati
Abbiamo già dato sacrifici austerità abbiamo già dato le linee dell'Eur
Abbiamo già dato il taglio di liquidazioni abbiamo già dato il taglio di pensioni
Abbiamo già dato il sì all'accordo Scotti sul costo del lavoro altro che il taglio di quattro punti di contingenza
Questo referendum non si fa sui giovani non sulle donne non sulla disoccupazione non sul debito pubblico non sulle grandi scelte di politica energetica nucleare non sulle grandi scelte di bilancio il militare il Partito Comunista detto sia tutto questo
Bisogna obbligarlo a cambiare per un'altra politica
Bisogna respingere il referendum dell'India
Bisogna andare a votare il nove giugno per battere questo sì
Che un sì che punisce i più deboli i più emarginati i piumini i più oppressi
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