"Una metropoli europea e mediterranea verso il 2000" conferenza programmatica metropolitana organizzata dalla Federazione di Napoli dei Democratici di Sinistra, nei giorni dall'8 al 10 aprile 1999 presso la Mostra d'Oltremare Piazzale Tecchio

I compagni e le compagne si accomodano fra pochi minuti iniziali
Riprendo il azionasse
Davvero difficile mentre una guerra e un genocidio sono in corso le porte del nostro Paese aprire una riflessione come quella che ci ha riuniti qui
Difficile ma proprio per quel contesto ancor più carica di significati una società multietnica e multirazziale come tante altre società europee sono che trova le nuove vie del suo sviluppo politico economico e civile costituisce una speranza in più
Per le popolazioni in fuga innanzi alla guerra alla morte al sottosviluppo
Una speranza in più
Di possibile e costruttiva solidarietà
Anche per questo
Considerò il lavoro presentato alla discussione di questa conferenza organizzativa
Il pregevole tentativo atteso da tutti in Hui e da troppi anni di porre in discussione le cose da fare
Partendo da un serio e articolato rapporto sulle dinamiche e le necessità della politica dell'economia e dell'assetto sociale dinamo
Il grande merito di questo rapporto
E di avere abbandonato i messaggi sottintesi allusivi
La pregiudiziale appartenenza e la distinzione in gruppi che hanno resa difficile negli ultimi anni la vita degli organismi dirigenti della federazione napoletana e non solo di dobbiamo perciò accogliere quest'occasione e parlare con chiarezza alla gente mettendo le scelte al primo posto per restituire alla politica valore positivo
Il valore che può darle un partito di sinistra e democratico
Capace di parlare al cittadino che lavora che pensa al futuro dei figli che si scontra ogni giorno con i velenosi poteri di interdizione profusi dalla burocrazia con la congestione delle grandi città
Ma anche con quelli che il lavoro non ce l'hanno o l'hanno perso
Chiediamoci cosa pensa la gente dopo aver visto Rina restato
Brusca pentito e poi scrittore di un libro Piromalli in galera i Giuliano in galera e poi pentiti ma subisce ancora lo scippo e l'aggressione sotto casa
Vede impotente lo spacciatore all'angolo lungo i percorsi della propria famiglia dei propri figli
Oppure sente parlare della riforma della riforma sanitaria per essere più europei ed incontra le stesse elfici inefficienze stesse liste d'attesa lunghi mesi e anni per accedere a prestazioni sanitarie di media e alta specialità
Insomma tutto quanto di via lontano dalla sanità pubblica chi ha bisogno di essa e chi per quel diritto avversato per una vita parte dei proventi del suo lavoro
Siamo qui
Per rendere più chiara la percezione del buongoverno dell'utilità del cambiamento politico nato dalla crisi degli assetti della Prima Repubblica
Realizzando rapidamente segnali di discontinuità con il sì che siano visibili nella vita di ogni giorno
La continua presenza nelle cronache giudiziarie della sanità
Indica che persistono in quel mondo profonde incrostazioni malavitose
E del sistema di potere che volle fare di essa in particolare nel Mezzogiorno ed in Campania
Una pingue Area in mano all'affarismo dei governi nazionali e regionali retti dall'asse dici PSI PLI
Piuttosto che il luogo della scienza medica al servizio della sofferenza piuttosto che il luogo ove far vivere i principi del giuramento di Esculapio
Questa realtà
Che è ancora lì come ben dice il capitolo del documento che discutiamo
è un serio banco di prova della capacità delle coalizioni politiche di cui siamo la forza principale in sede nazionale e regionale di voltare pagina
Specialmente per quanti fecero parte di quelle forze politiche di quelle alleanze e che oggi con noi si coalizzano per continuare a rinnovarsi
Ma anche per noi che più degli altri questo sforzo di rinnovamento abbiamo compiuto e stiamo compiendo quel fallimento di funzioni e finanziario acuito sì Colle insipiente inconcludenti iniziative del Polo e sotto gli occhi di tutti
Ed è dolorosamente scritto nelle storie di cui tanti napoletani
E campani che continuano a migrare fuori regione e verso altri stati con i loro far bello di malattia e di angoscia pure in presenza di alte competenze professionali e di tecnologie biomediche d'avanguardia presso depressivi di sanità pubblica campana
A cosa serve l'aziendalizzazione che pure non è fatta
Cosa è il controllo di gestione e della spesa che non c'è stato
E i parametri di valutazione della produttività per obiettivi che non raggiungono l'obiettivo principale di cancellare vergogne come questa delle migrazioni o altri ancora
Se non correggono il basso potere di attrazione del sistema sanitario regionale
Se non puntano all'azzeramento delle liste di attesa attraverso l'attivazione dell'apertura su dodici ore delle alte tecnologie biomediche
Pur esistenti seria per diagnosi che per terapia
Se non consentono di allocare risorse per campagne di prevenzione delle malattie cronico degenerative come il cancro e le malattie cardiovascolari
E per l'ottima gestione territoriale delle emergenze se non attivano i processi di umanizzazione con l'interazione tra servizi territoriali assistiti privilegiando l'opera di orientamento verso i presidi regionali di alta e media specialità come abbiamo dimostrato di saper fare con la stessa determinazione e direi testardaggine portiamo il vento di quello che Bassolino chiama il rinnovamento napoletano
Portiamolo nell'amministrazione
Della sanità campana ridisegniamo il profilo della nostra identità politica
Intervenendo mediante gli strumenti gestionali rappresentati dai manager e le attività di applicazione del contratto di lavoro al personale sanitario
Potremo presentarci poi al giudizio dei cittadini come i principali fautori di una sanità campana
Che sia all'altezza dei suoi compiti e che davvero nuova pone concretamente al centro della propria azione il bene salute accedendo ad un mutuo per ottocento miliardi come si è fatto ma anche riconvertendo le passività del bilancio regionale per le migrazioni sanitarie sono centinaia di miliardi all'anno
In un programma di Investimenti rivolto a recuperare potere di attrazione della sanità campana potenziando le funzioni garantendone l'innovazione attraverso il perseguimento degli obiettivi del Piano sanitario nazionale
In Campania vi è una marcia in più una possibile marcia in più rispetto ad altre regioni meridionali
La presenza dell'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico della Fondazione Pascale insomma
Esso è una risorsa preziosa
Sia per l'attuazione di un po'più più puntuale piano oncologico Rizzo regionale
Sia per sostenere l'impegno di Giunta investire in favore del cittadino ammalato di tumore il flusso migratorio negativo
Tale Area e anche un'aria di investimento di interesse europeo
Essa infatti costituisce un elemento di partecipazione allo sviluppo celere di infrastrutture e di servizi ad alta specializzazione scientifico-tecnologica già esistenti nella macro regione meridionale
L'istituto può assolvere al compito di tenere il sistema sanitario regionale all'altezza dell'evoluzione scientifica e tecnologica nazionale e internazionale
Attraverso la realizzazione degli obiettivi oncologici del Piano sanitario nazionale
E la realizzazione delle linee guida dei nuovi modelli gestionali di nuove unità operative suscettibili di immediata e innovativa ricaduta assistenziale sul sistema sanitario
Sono infatti l'ordinaria missione di ogni istituto di ricovero e cura a carattere scientifico
In essi si sa si conseguono tali obiettivi attraverso l'integrazione di più discipline competenza di ricerca di base preclinica clinica e di trasferimento che mirano alla prevenzione alla diagnosi e al trattamento dalla malattia
Ma perché l'Istituto dei tumori di Napoli possa pienamente svolgere tale funzione pilota deve essere creata una nuova condizione politica che Possa garantire la profonda svolta gestionale non più rinviabile se non a prezzo della totale decadenza organizzativa e funzionale e necessario perciò che chi detiene la responsabilità della gestione sappia ascoltare e provveda a ad azioni di verifica
Sui tempi di apertura all'utenza ambulatoriale nonno disservizi dotati di alte tecnologie biomediche per diagnosi e terapia
Parlo della tomografia ad emissione proposi troni da uno dei cinque apparecchi presenti in tutta Italia preziosissimo
E che invece è fermo per un guasto all'impianto di condizionamento ormai da sei mesi parlo della tomografia assiale computerizzata delle risonanze magnetiche dei letti di terapia metabolica smontati e lì
Accantonati ormai da tre anni della radioterapia che vede solo l'isteria attese sottoutilizzazione delle attrezzature
E anche delle attitudini elettive quelle mirati al trattamento chirurgico e medico queste vanno subito attuate con lo scopo di introdurre contestualmente modifiche organizzative di dotazione organica che ne consentono il funzionamento per dodici ore al giorno
L'azzeramento delle liste di attesa che sono lunghi anni anche qui anche all'Istituto dei Tumori rinato
La mancata realizzazione Italie fondamentali obiettivi di gestione che dovrebbe essere la corrente attività
Risale a gravissime odierne responsabilità di tipo omissivo
Delle direzioni sanitaria e scientifica e all'assise mo'né i doverosi controlli dell'amministratore
Sulla resa dell'operato delle due direzioni nel perseguimento delle prescritte missioni della programmazione sanitaria regionale
Indicate nel piano triennale novantasette novantanove
Investimenti e ancora investimenti innovativi per l'attivazione di unità strutturali complesse gruppi operativi interdipartimentali nuovi dipartimenti
Con rideterminazione del razionale della spessa sia in conto capitale che per beni e servizi l'attivazione di studi causali prospettici su popolazione liberamente vivente il motivo d'orgoglio delle più prestigiose istituzioni di ricerca oncologica europee ed internazionali
La prosecuzione anche di quelli in corso
Attraverso la costituzione delle idoneo unità operative la dotazione di sistemazioni logistiche poi dismessi
Tali azione di valenza istituzionale in un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico
E rivolta incrementare le fonti informative sugli affetti
Dell'esposizione a fattori di rischio per il cancro e sulla suscettibilità genetica dei cittadini del bacino di utenza alle due più frequente causa di cancro rappresentate come si sa dal fumo di tabacco e dai comportamenti alimentari
Essa consentirebbe ad un tempo di svolgerle possibili e specifiche iniziative di prevenzione per neoplasie con tendenza all'incremento di incidenza il cancro alla mammella del colon retto della prostata levato carcinoma
E l'incremento del potere di attrazione anche dell'insieme delle prestazioni clinico-assistenziale
In quest'opera di rideterminazione della collocazione e degli obiettivi
Gli irrisolti problemi se l'odierna reggenza scientifica e della gestione sanitaria amministrativa Pisano negativamente e vorrei ricordare a questa platea
La dolente e accorata denuncia appello alla magistratura che Atta e anche ad arresto attraverso la stampa del professor Silvio Monfardini
Oncologo di fama mondiale né lasciare la carica di direttore scientifico per le minacce alla sua persona subire da parte di un sindacalista aziendale
E questo per dare la misura di quanto sia grave ancora quella condizione e quando sia urgente l'intervento del Governo del ministro della sanità e della Giunta regionale per prepararsi a cui gli appuntamenti della politica federalista in sanità indicati nel documento in discussione
Qui e con una struttura però libera da veleni prevaricazioni e anche violenza
La sezione aziendale dei DS da tempo in campo perché non si disperdano le migliori tradizioni di Scienze clinico-assistenziali ed assistenziali che Napoli ben conosce
In questo siamo forti della grande risorsa custodita evviva al Pascale
La competenza l'esperienza e l'abnegazione della stragrande maggioranza di medici ricercatori e di tutti gli operatori e un'invidiabile sottoutilizzato patrimonio tecnologico anche dalla nostra capacità di rimettere in campo e far vivere quelle grandi potenzialità oggi oscurate saremo misurati nel giudizio di ricercatori ammalati
E questo se sapremo essere visibili contribuirà ad assottigliare l'inquietante numeroso partito degli scettici e dei non si può distico come direbbe Antonio Bassolino
Sconfitto in città ma in crescita al Pascale
Noi faremo come sempre in questa direzione valere il nostro lavoro
Grazie lo sanno la parola Osvaldo Cammarota Presidente della Società consortile patto territoriale del Nord Est
Segue Carmine scaffale
Ma io ho chiesto di poter intervenire perché
Penso di poter proporre uno specifico contributo sui temi della promozione dello sviluppo endogeno impropriamente definito sviluppo locale
Come è noto lo sviluppo locale non esiste lo sviluppo nasce in un luogo ed è sviluppo sì sì raccorda con le reti lunghe
Di promozione commerciale produttiva imprenditoriale e industriale
Localmente però è importante che si creino le condizioni affinché lo sviluppo possa essere tale quelle condizioni di pervietà che consentano alla libera impresa specialmente a quella piccola e media impresa cui questa conferenza il documento ha dedicato tanta attenzione
Trovino quelle condizioni ottimali entro cui esercitare e sviluppare le proprie missione aziendale proprie prerogative
Sono stimolato dal dibattito
E sono stimolato da alcune coraggiose tracce di riflessione
Contenute nel documento che è stato elaborato per questo evento
E forse può essere utile socializzare ciò che ho imparato dal popolo dei patti territoriali e dei contratti d'area nel corso di questi ultimi anni di impegno professionale su questa materia
Mi sembra utile
In particolare riferire su quali sono le aspettative del popolo dei patti è stata coniata questo sillogismo il popolo dei patti intendendo per esso
Quella diffusa classe dirigente periferica fatta di sindaci imprenditori sindacalisti rappresentanze di interessi soggetti del mondo economico che si sforzano di fare coalizione collaborazione cooperazione per dare un uno scenario di sviluppo possibile al territorio entro cui esercitano le loro funzioni loro Poteri
E quindi mi sembra interessante
Riferire qui
In un'assemblea impegnativa in cui il maggiore partito di governo si interroga su quali debbano essere i passaggi gli impegni i comportamenti per garantire che questa fase di transizione della Società Italiana evolva verso esiti appunto evolutivi di integrazione europea e non verso esiti dissoluti ivi
Io distinguo ho imparato sul campo che è utile distinguere queste esperienze di sviluppo locali in tre fasi fondamentali c'è la fase di animazione la fase di progettazione e la fase di attuazione
Proverò a dire brevemente durante queste tre fasi che cosa si richiede alla politica che cosa si richiede alla politica perché queste esperienze abbiano una corretta e producente evoluzione
La fase di animazione per capirci e quella fase in cui si deve attivare la ricerca sul campo si deve dare la possibilità quelle risorse nascoste a quei soggetti privi di rappresentanza che sono le migliaia di lavoratori autonomi che sono le imprese sommerse che sono i soggetti deboli dell'economia
Soggetti verso i quali ho avuto piacere di vedere che il documento della Conferenza del si rivolge con attenzione ecco questa è la fase in cui bisogna fare animazione
Dello sviluppo locale andando a ricercare queste risorse nascoste andando a vedere se ci sono
Soggetti in grado di competere nello scenario della globalizzazione naturalmente con gli aiuti e con il supporto che il quadro di sostegno comunitario e nazionale mette a disposizione per questo
Si tratta in questa fase di selezionare gli obiettivi si tratta di definire strategie operative si tratta di fare selezione di interessi
E si tratta di fare Progetto socio economico
In questa fase alla politica è chiesta di svolgere quella funzione alta di mediazione di sintesi degli interessi e dei bisogni di una comunità
Una funzione alta
Che non sempre si riesce come è noto ad esercitare perché i luoghi di rappresentanza degli interessi quelli tradizionali i partiti i sindacati eccetera non sempre riescono a rappresentare nelle loro strutture nelle loro azioni la complessità e la densità
Della società così come oggi si è andata configurando verso alla fine di questo millennio
La società nostre definita densa e complessa da un rapporto del Censis del novantacinque dare voce e rappresentanza questa complessità estremamente difficile
E le organizzazioni di rappresentanza fanno fatica a fare questo
Non a caso le esperienze di sviluppo locale
Sono solitamente animate dalla rete delle associazioni locali
Da soggetti che non hanno strutture di rappresentanza molto forte ma che testimoniano colori impegno col loro lavoro volontario la voglia di partecipare al processo di cambiamento ecco alla politica ha chiesto questo
Quello di connettersi con questi bisogni quello di tradurre questi bisogni in project in strategie
Nella seconda fase che la fase di progettazione
Beh
Qui è la fase in cui bisogna tradurre in progetti specifici in obiettivi quelle che sono le strategie elaborate nella fase precedente
E qui voglio dirlo con una battuta il problema fondamentale del nostro Paese quello del mostro mezzogiorno
è quello di non avere un terziario qualificato in grado di supportare la progettata Hua la progettualità locale
Noi abbiamo Soggetti del terziario che sono più ispirati alla filosofia di fare qualunque cosa pur di prendere i soldi che non ha la più corretta filosofia
Di prendere i soldi per fare qualcosa
Ecco
In questa fase che cosa ha chiesto alla politica alla politica che ha il potere di decidere chiesto di fare selezione di qualità
è chiesto di abbandonare finalmente meccanismi di come dire di selezione delle competenze professionali fondate su modalità che richiamano molto quelle che tutti quanti critichiamo la Prima Repubblica eccetera eccetera e puntare molto sulla qualità premiare in qualche modo lo sforzo di creatività di intelligenza che
Tanti giovani
I giovani non trovano luoghi ambiti di applicazione del lavoro creatività del loro sapere
E perché perché evidentemente c'è un mercato chiuso bloccato un mercato del terziario che è fatto di meccanismi di affidamento di incarichi che non sempre premiano la qualità
Allora la politica e chiesto questo
Di fare selezione di qualità
In questa fase di ideazione progettazione
Solo così si possono redigere progetti che sono radicati nel sistema socio economico locale sono radicati nel lavoro di partenariato che è stato svolto in una fase di animazione
E hanno i caratteri di ammissibilità secondo quelli che sono i criteri
Diciamo del quadro di sostegno comunitario quindi questo è un passaggio delicatissimo
Sul quale alla politica ha chiesto questo
E infine nella fase di attuazione
Questo è il passaggio che ho maggiormente apprezzato ma nell'insieme apprezzato tutto il documento
Si comincia a ragionare finalmente coraggiosamente sulla dimensione istituzionale dello sviluppo
Si comincia a capire che i comuni penso ai comuni della provincia con cinque mila abitanti sette mila abitanti dieci mila abitanti sono troppo piccoli per poter reggere
Ai compiti e alle funzioni che il nuovo quadro normativo scarica sugli enti locali ma aver immaginato che cosa significa fare uno sportello unico a Castel Cisterna
Con tutto il rispetto
Vi immaginate che cosa significa affrontare i problemi dell'esclusione sociale in piena crisi di stato sociale in un Comune come Mariglianella
Allora non c'è dubbio che affrontare questi problemi implica un processo di coalizione istituzionale tra i comuni che hanno sul loro territorio direttamente
E in modo visibile drammatico dal volto i problemi che derivano dalla crisi del del diciamo dell'economia dalla crisi
Dello stato sociale dagli effetti che tutto ciò riverbera sul territorio allora fare coalizione istituzionale significa in qualche modo dare forza sostanza istituzionale a questi processi spontanei che si stanno verificando un po'in tutto il Mezzogiorno in particolare nell'area della provincia di Napoli i micro sistemi territoriali patto del Miglio d'Oro il patto dell'area flegrea del patto del Nord Est
Il patto del nuovo anno del Sorrentino se si riuscisse davvero a costruire accompagnando assecondando questa questa tendenza spontanea di fare coalizioni per progetti per aree territoriali omogenee probabilmente potremmo avere delle Cellule
Per littoriali sul territorio dei micro sistemi territoriali che potrebbero essere la base su cui costruire il Governo metropolitano
E ancor più mi piace sono confortato dalla intervista che ho letto qualche giorno fa sul Corriere mezzogiorno e l'assessore Napoli del comune di Napoli il quale diceva beh ma cioè noi se vogliamo fare un decentramento vero dobbiamo pensare a questa grande città di Napoli come aree che si organizzano a seconda delle vocazioni di sviluppo dei problemi delle necessità
è chiaro che nell'area di Bagnoli e nell'area est di Napoli sono problematiche diverse da affrontare
Ed è giusto che ci sia una dimensione del radio territoriale e classi dirigenti di questi territori che affrontino con la metodologia dell'analisi della ricerca i problemi del Governo e dello sviluppo di questi territori
E quindi mi pare interessante il ruolo delineato per la Provincia nel documento programmatico perché
Rinvia a un ruolo effettivo di coordinamento e di agevolazione diciamo di questi processi spontanee di un minimo di istituzionalizzazione non faremmo nulla di strano
Facciamo cose che in altri Paesi europei hanno fatto penso alle comarche nelle valli occidentali della Spagna che è l'associazione di Comuni penso ad altre esperienze dell'Irlanda
La dimensione territoriale dello sviluppo non può essere coincidente con il Comune non può essere coincidente con la Provincia ma i Comuni e la Provincia devono essere i motori di questo processo di ridisegno istituzionale io sono molto d'accordo
Ed è un tema di grande interesse che io spero venga raccolto anche da altre forze politiche
E anche da altri eventuali
Ma c'è un punto specifico sul quale mi pare utile fare una riflessione
Le società responsabili dell'attuazione dei programmi di sviluppo beh io la dico brutalmente così anche per non rubare troppo tempo bisogna assolutamente evitare che queste società diventino le succursali dei consigli comunali
Se è vero come è vero che c'è una fase di animazione di progettazione che appartiene alla politica e non può essere diversamente se c'è una fase di progettazione di merito che appartiene alle competenze tecniche c'è una fase di attuazione in cui bisogna avere nettezza di ruoli compiti e funzioni
Chi ha la responsabilità dell'attuazione non può essere gravato di problemi ancora di mediazione politica e di interlocuzione dobbiamo dare a queste società anche qui c'è un accenno interessante nel documento quei caratteri di società di servizi evoluti per lo sviluppo del territorio evoluti significa non appesantite dalle lentezze e dalle e dai percorsi procedurali
Decisionali lenti che talvolta la politica deve necessariamente attraversa il soggetto attuatore di avere la missione di attuare
E deve avere le competenze le risorse le procedure e tempi certi per farlo
Io non mi permetto di esprimere qui giudizi diciamo sull'adeguatezza della politica rispetto alla domande alle aspettative che ho provato a sintetizzare brevemente mi limito ad osservare una cosa però che la credibilità di questi processi di sviluppo economico fondi che cosiddetti dal basso si fonda molto sulla coerenza dei comportamenti
Non è sufficiente dire le cose bisogna comportarsi in modo coerente
Perché la fiducia che i soggetti sociali diffusi mettono dentro questi processi trovino nei comportamenti dei soggetti che gestiscono il potere elementi di coerenza e di certezza
C'è bisogno poi ovviamente anche di adeguare le norme io sento e mi vengono i brividi che stanno per riscrive la quarta o quinta delibera CIPE sulla programmazione negoziata
Il signore ce la mandi buona perché se non viene scritto un documento che tiene conto di queste diverse fasi animazione progettazione e attuazione ho la sensazione che non si dia un ordine finalmente a questo
Costellazione di strumenti per lo sviluppo che non riescono a produrre granchi
Infine
Vorrei svolgere due brevi considerazioni perché sebbene non mi occupi direttamente di politica da molti anni sono interessato molto a
Fare due brevi considerazioni la prima è una considerazione di merito che riguarda l'area est di Napoli
Ma io
Francamente anche alla luce delle cose che ho appena cercato di dire trova assolutamente improduttivo dividersi tra chi vuole il contratto dare a chi non lo vuole
Proviamo innanzitutto a a vedere che cosa si deve fare in quest'area
A parte le grandi idee giuste il porto eccetera ma il tessuto sociale di quest'area di che cosa è fatta di microeconomia di è fatta di di di di di attività artigianali è fatta di capannoni dismessi che dobbiamo riutilizzare
I soggetti imprenditoriali minuti che formano la società di quest'aria peraltro densamente popolata quali occupazioni esprimono che cosa chiedono al potere pubblico e poi può essere che lo strumento del contratto d'area posso andar bene
Ma la strategia di sviluppo non può che essere quella dell'ascolto dell'animazione della conoscenza delle risorse che ci sono in questo territorio
Questo è un po'la mia opinione e penso che sei si riuscisse a lavorare più a ragionare più sui contenuti e sugli obiettivi probabilmente la polemica sui gli strumenti
Farebbe meno rumore si potrebbe produrre qualcosa di più infine e concludo sul serio chiedo scusa per la lunghezza io ho apprezzato anche la modalità con cui si è promosso questo dibattito francamente ho letto sui giornali di reazioni
Beh io se non ricordo male queste iniziative era in calendario il ventinove di maggio dell'anno scorso
Presumo che non si sia stata fatta perché forse dal ventinove di maggio e l'anno scorso a mo'si sono cercate questo difficile mediazione sulla virgola sul punto del documento eccetera
Alla fine è anche giusto che sia così
E le idee si esprimono
è giusto privilegiare il dibattito sui contenuti confrontarsi sulle cose francamente contarsi sotto bandiere anacronistico comunque collocarsi in quella raffigurazione satellitare che leggiamo sui giornali
è una cosa francamente totalmente fuori del tempo e mi pare assolutamente inadeguato
Grazie Cammarota la prova Carmine Scafa responsabile regionale l'autonomia tematica dello spazio
Su Corriere del Mezzogiorno un paio di giorni fa il vicepresidente di Sviluppo Italia il professor Mariano D'Antonio
Ci chiedeva che il confronto all'interno di questa conferenza programmatica
Avvenisse sulle cose da fare io cercherò di raccogliere la sollecitazione del professor D'Antonio nei pochi minuti che ho a disposizione
Cercherò di portare qualche dato
E qualche punto di riferimento su tutte le questioni che noi riteniamo importante sono le questioni dello sviluppo del settore aerospaziale a Napoli in Campania
Le domande che ci poniamo quali sono innanzitutto quale futuro
Può avvenire e deve avere questo settore in Campania
Ed in secondo luogo perché dobbiamo considerare integrate le questioni connesse sia all'apparato industriale
Ario nautico
Sia alle questioni relative centri di ricerca sia quelle relative alle infrastrutture aeroportuali toccando quindi un po'uno dei punti all'ordine del giorno
Anche di questa conferenza programmatica che ha avuto più successo diciamo a Lisi discorsi diciamo delle infrastrutture aeroportuali
Partendo da quella di Capodichino fino a quella
Diciamo di al Progetto di Grazzanise
O del nuovo comunque aeroporto internazionale della Campania noi come gruppo regionale aerospazio abbiamo preparato un documento che fra gli allegati documento di questa conferenza che fornisce delle linee di indirizzo che cercherò di sintetizzare in pochi minuti
Innanzitutto il nostro documento capovolge l'impostazione data dalla precedente Giunta regionale quella guidata da l'onorevole Rastrelli al polo aerospaziale meridionale la cacca volge quell'impostazione ma proprio per rendere effettivamente raggiungibili gli obiettivi che anche quella Giunta si poneva infatti noi
Riteniamo che si deve partire dalle ipotesi di mantenimento e di crescita
Dell'esistente apparato produttivo aeronautico della nostra Regione stiamo parlando di realtà come l'Alenia la FIAT Avio l'Atitech la burqa neri
Ed una miriade di piccole e medie imprese che esistono che lavorano che danno lavoro
E dalle opportunità di innovazione tecnologica sia sui processi che sui prodotti ero nautici che possono assicurare dei centri di cd ricerche in primo luogo penso cito Di Capua ma anche all'università
Per progettare delle ipotesi credibili di sviluppo anche delle infrastrutture aeroportuali internazionale della nostra regione
Come premessa generale noi siamo partiti
Dal considerare che questo settore e da circa trent'anni parte fondamentale dell'apparato industriale ad alto contenuto tecnologico della Regione Campania
Un'altra premessa importante e che il piano sullo stato dell'industria aeronautica presentato lo scorso mese di settembre se ricordo bene dal ministro Bersani ha indicato con chiarezza le linee guida lungo le quali si svilupperà l'industria aeronautica italiana fornendo chiari accenni alle possibilità future anche per l'aria napoletana
E fra l'altro la nuova Giunta regionale della Campania la giunta guidata dal dall'onorevole Cosco dovrà avere tra i punti programmatici qualificanti progetti per una svolta nella politica di sviluppo di questo settore
Poi vorrei ricordare che esistono delle risorse finanziarie e normative
Che nei fatti diciamo che appunto esistenti e che sono delle condizioni di base per poter fare questi ragionamenti
Penso al finanziamento di mille centottantotto miliardi nel triennio
Novantanove due mila uno degli ulteriori quattrocentosettanta miliardi
Nel periodo nel triennio due mila due due mila cinque per il per il programma del nuovo nell'uovo velivolo oggetti da settanta novanta posti previsti dal governo nel piano di settore
Penso all'utilizzo dei fondi strutturali due mila due mila sei
Penso agli strumenti della contrattazione programmata ed in particolare i contratti di programma per i Consorzi delle piccole e medie imprese del settore aeronautico
Io credo che ciò contribuirà a rendere credibile la volontà che è stata manifestata dal governo guidato la compagno D'Alema e dal ministro del lavoro che accompagna Antonio Bassolino di avere quali obiettivi prioritari di questo governo
Il rilancio dell'occupazione ed in particolare lo sviluppo del Mezzogiorno ne abbiamo individuato due progetti svolta due progetti che riteniamo importanti per sviluppare questo settore in Campania il primo il lancio di questo nuovo programma di questo smog oggetti da settanta novanta posti con insediamento in Italia ed in particolare nell'aria di Napoli della linea finale e del campo volo di questo nuovo velivolo
Il secondo Progetto svolta e lo sviluppo di un poco altamente specializzate guardate con capacità di leadership mondiale
Per la manutenzione l'assistenza e la trasformazione dei velivoli avente caratteristiche di distretto industriale sto ovviamente pensando a quel popolo che già esiste intorno all'aria dell'aeroporto di Capodichino
Formato dalle Officine aeronavali dall'ATI Tecnital la Boccanelli De Feo
Nell'ambito di questo distretto potrà formarsi anche una rete di consorzi di piccole e medie imprese che possano utilizzare come si diceva prima gli strumenti della contrattazione programmata per lavorare proprio su queste tematiche
è chiaro che la prima fase di questo sviluppo evidente
Che
In un per un periodo medio Breve medio Breve appunto deve avvenire può avvenire solo un lungo intorno l'aria del di Capodichino
Quest'aria da presenterà il luogo intorno alla quale realizzare questi progetti svolta e ciò non entra in contraddizione con il piano regolatore generale presentato dalla Giunta comunale di Napoli sia per questioni di tempo e sia per questioni di metodo
E di prove e di merito delle proposte
Infatti il il progetto Smoke getta al settanta novanta posti chiaramente se partirà questo programma
E se saranno confermate le ipotesi attuali di sharing fra i partners fra l'altro sarebbe stato estremamente interessante ascoltare
Su queste cose anche il ministro Bersani purtroppo non è potuto essere come ieri
I dati io dicevo è importante questo programma perché inevitabilmente avrà la linea finale e di Campovolo nell'aria di Capodichino bisogna attivarsi per individuare gli spazi necessari per svolgere queste attività
E per recuperare formare in modo coerente le competenze professionali necessari allo svolgimento di questo programma e che in parte purtroppo negli ultimi anni abbiamo perso
Dal novantatré ad oggi
La firma dei contratti di programma per i consorzi di piccole e medie imprese dovrà essere funzionale ad un'integrazione con il territorio in un'ottica di distretto industriale
Guardando con attenzione al Polo della manutenzione e dell'assistenza delle flotte aeree
Quindi nell'immediato io credo e mi trovo d'accordo con molti compagni che hanno precisato queste cose
Nei giorni passati vanno consolidati i notevoli risultati raggiunti in termini di qualità del servizio dall'aeroporto di Capodichino anche grazie alla gestione congiunta dell'Abn e dell'Agenzia
è necessario che il completamento degli investimenti da parte dell'Abn se ricordo bene si tratta di ancora duecentocinquanta miliardi da poter spendere vadano avanti così come gli studi sul contenimento del rumore che sono in corso ed in proiezione sulla gestione integrata sicurezza ambiente qualità con delle rete relative certificazioni da ottenere
Questa stessa prima fase però deve servizio neve anche servire ad approfondire gli studi di fattibilità
Per un più grande aeroporto internazionale utilizzando anche nel migliore dei modi il lavoro già svolto per il Progetto di Grazzanise
E quindi per finire
Bisogna comunque anche che si rimanga aperta la prospettiva di una seconda fase dello sviluppo di questo settore della nostra regione
Sia inteso come infrastrutture aeroportuali che come apparato industriale in uno scenario futuro di medio-lungo periodo intorno al nuovo aeroporto internazionale della Campania
Può e potrà esserci un ulteriore sviluppo
A patto che si verifichino una serie di condizioni innanzitutto come dicevo prima che venga utilizzato nel migliore dei modi il lavoro svolto nei mesi scorsi tra le aziende le piccole e medie imprese
E la Regione relativamente all'ipotesi di Grazzanise e ad essa si colleghi anche il futuro dell'aeroporto di di Pontecagnano
La seconda condizione che si inizia a lavorare in prospettiva sin da oggi utilizzando anche i fondi strutturali europei
La terza che siano avviati e sviluppati i distretti industriali a cominciare da quelli che riguardano il settore Ario nautico e l'ultima che si svegli gestiscano unitariamente l'infrastruttura aeroportuale esistenti quella di Capodichino
E quella futura per utilizzare proprio meglio d'esperienza
Della gestione D&G sacche di Capodichino
Io credo che noi dobbiamo lavorare in modo unitario su queste cose cercando di creare la massima sinergia possibile e coinvolgendo quante più forze esterne anche a nome anche ai partiti
Chiedendo comunque che con forza ci siano le necessarie risposte da parte delle istituzioni locali nazionali che bisogna insomma un po'passare ormai è ora ad una fase operativa
Continuando il confronto con le forze politiche e sindacali e con gli operatori del settore e questo nell'interesse dello sviluppo industriale e delle infrastrutture del nostro Mezzogiorno e per contribuire per quanto possibile anche con queste con questo settore
Ad un minimo di rilancio dell'occupazione vi ringrazio
Intanto mi pare non pleonastico così come non è rituale stabilire che vi è un una compiacimento per questa riflessione che i DS hanno voluto è una riflessione che è propria è importante per un partito che vuole governare che è un partito di governo
Ed è una riflessione che si è precisata con il documento di base di questa conferenza un documento verso cui non in maniera ovvia anche qui non posso non esprimere la mia adesione complessive
è un documento importante i cui il il ruolo che al momento interpretano quello di sindaco quello di sindaco di una città media è un ruolo che pervade tutto il documento
Certo se lo accompagnammo a quell'altra intuizione a quell'altra proposta che pure c'era stato in un altro momento di riflessione quella di un forum come luogo e possibilità di incontro e di confronto e anche di elaborazione politica
Di nostri i sindaci degli eletti tutti della provincia di Napoli intesa complessivamente diviene ancora più importante
Perché un ragionamento da fare ed è questo quello che io mi propongo nella lettura che personalmente svolgo del documento e quello relativamente alla funzione alla dimensione alla caratterizzazione dei sindaci di centrosinistra
Per evitare omologazioni che fin troppo spesso sembrano prendere il ragionamento attorno ai sindaci si parla di sindaci tout-court
Senza distinguere
Ma importanza della caratterizzazione gli esseri sindaci dei DS e del centrosinistra c'è qualcosa di diverso
Ed è qualcosa di diverso anche partendo le il come dire da esperienze dirette che abbiamo svolto nella valutazione che il documento fa delle vicende politiche che hanno attraversato Napoli e la nostra provincia dal novantatré vi sono cose particolari che vanno anche sottolinea e lo faccio partendo proprio dall'esperienza che abbiamo avuto noi a Portici
Nel novantatré il nostro candidato a sindaco proposto e sostenuto da PDS da Rifondazione Comunista perdeva nei confronti di una lista chi esprimeva
La cosiddetta società civile in antitesi con la politica e con i partiti e perse
Dopo tre anni lo stesso candidato sostenuto però da una coalizione che comprendeva Partito popolare Rinnovamento italiano
Ha una componente ambientalista vinceva contro lo stesso candidato che c'aveva con sconfitte i tre anni prima cos'era accaduto
Era accaduto che avevamo compreso il valore di una coalizione che non fosse e non sapesse più di chiusura
Abbiamo cominciato a parlare noi ad incrociare noi quelle che erano le aspettative della società civile abbiamo organizzato il nostro nuovo modo di fare politica ed abbiamo vinto
E il sindaco che usciva da quella elezione era un sindaco di centrosinistra
E doveva e da amministrato secondo la caratterizzazione propria di un sindaco di centrosinistra
E certamente e questa non è discutibile
Noi abbiamo avuto un modello Bassolino il sindaco Bassolino è stato è un modello un modello da imitare ovviamente non negli atti perché cosa è essere sindaco a Napoli cosa è e se il sindaco a Portici ad esempio dimensioni problematiche
Non solo di scala diverse ma anche di qualità diverse eppure il metodo quello sì lo abbiamo imitatori murato se volete l'abbiamo preso a spunto ed è un metodo che caratterizza l'essere il sindaco di centrosinistra
Qual è il modo di amministrare in fondo lo si legge anche in quello che è il documento che ci è stato proposto e pervaso tutto il documento di un ragionamento sulle città medie sul modo nuovo di amministrare le città medie nella provincia di Natale
Il rapporto il tentativo di definire l'identità delle nostre città
La possibilità la capacità di avere un ascolto vero del territorio attraverso un rapporto con la cittadinanza la definizioni di vere e proprie strategie di sviluppo per il territorio il tentativo in e spesso in maniera presente del recupero dell'ambiente e del territorio una vera e propria presenza sociale e poi il definitivo ridisegno della struttura amministrativa delle nostre città
Una struttura amministrativa che va rivista non solo assumendo come valore principale quello che la formazione ma anche attraverso la precisazione gli strumenti troppo spesso sottovalutati gli statuti comunali i regolamenti la definizione di vere e proprie piante organiche l'attivazione degli ultrà di gli uffici delle relazioni pubbliche perché vi sia una dimensione di rapporto vero non di trasparenza definita come vetro nella caratterizzazione delle attese dei cittadini che se l'ente locale l'affermazione della presenza dell'ente locale della città nei confronti degli altri enti sovraordinati
L'attivazione di un rapporto vero e qui per la verità vi è un punto di caduta troppo
Evidente per non essere sottolineato con le aziende sanitarie locali un comparto in cui in realtà scontiamo molto di ritardi non solo dell'amministrazione regionale ma della stessa strutturazione delle aziende sanitarie locali
Che sfuggono al controllo di quella che poi sul territorio continua ad essere la prima autorità
In materia di sanità che il sindaco un sindaco che non pur non ha strumenti non riesce ad avere una sola voce di incidenza aveva sulle possibilità di programmazione dell'attività di un'azienda sanitaria locale
Non dico ad influenzarne le scelte ma di esprimere un rapporto ed una coerenza con quelle che sono le esigenze del territorio la domanda via attivazione sanitaria sul territorio stesso a volte anche di presenza nei confronti con l'azienda sanitaria locale
Ed abbiamo assunto il nostro modo di essere sindaci del centrosinistra attraverso un metodo che il metodo del ripristino della legalità non perché non vi fosse stata legalità prima
Ma di ripristino nel senso del rispetto delle regole
Di tutte le regole di quelle più piccole a quelli più grandi a quelle più importanti
Assumendo oppure spesso delle decisioni forti
Forti nel senso dell'impatto con la popolazione forti perché non prese prima forti perché provocavano più scontenti iniziali che non assuefazioni e consenso
Ecco questo è stato un il metodo il metodo che abbiamo in qualche maniera ha ripreso da quello che è stato il modello eppure è un metodo che ci ha visti solitari
I sindaci delle città medie esprimono una profonda solitudine e non solo la solitudine che espressa nei confronti di mass media che abbandonano Dino noi poveri sindaci dell'area attorno a Napoli
Per essere attratti ovviamente dal o da una platea più importante e cercando di trovare spunti delle nostre disavventure piuttosto che i nostri punti e c'è lenti un sindaco della provincia può trovarsi facilmente su qualche giornale soltanto con la freccia in su non abbiamo non siamo capaci di attrarre i mass media
Abbandonati in questo senso nel senso della ripercussione delle iniziative pure importanti li facciamo
Eppure quello è un errore e a me piace sottolineare che il documento che viene proposto in questa conferenza è un documento che rende giustizia a tutte le iniziative al dinamismo che viene nelle nostre città
Perché è un dinamismo che propulsione di iniziativa vera
I Comuni come portici come Ercolano come Torre del Greco come San Giorgio a Cremano come gli altri non si sono limitati a stipulare un contratto per una società che si chiama Patto territoriale del Miglio d'Oro no
Hanno assunto un metodo di governo che significa volontà
Di ascoltare le vere esigenze che partono dal territorio diceva ieri Borgomeo la domanda hanno assunto un metodo che è un capovolgimento di tutti i metodi precedenti usati nell'amministrazione delle nostre città
E hanno assunto un metodo che va verso il superamento della logica a volte è stata anche definita leghista delle singole municipalità imparando a lavorare insieme ed in Rete assumendo essi stessi la capacità di costruire un'area insieme tra loro tra quattro città
Costruendo loro quello che ancora stentava a venire avanti cioè una politica che riguardasse un territorio compreso e non singoli spicci progettando avendo strategie e questi sindaci lo hanno fatto a pieno titolo
Società miste non c'è non c'è una delle nostre città chi non sia già pronta hanno in realtà l'abbiamo già compiuta
A ad attuare le socie delle società miste project financing recupero delle aree dismesse per farle si dice nel documento per restituire al territorio quello che gli è stato tolto giustissimo
Come non ricordare quella che è la nostra iniziativa
Attraverso il patto del Miglio d'olio del recupero dell'area dismessa della che era stato per tardi un polo produttivo di notevolissima importanza lignee del mare e sono state le città medie a promuovere il primo consorzio per la linea metropolitana del mare
E poi abbiamo trovato anche lava l'amministrazione provinciale che ci ha seguito in questo il collegamento con il Progetto Poseidonia
L'idea del Distretto turistico in fondo questa idea che ho piacere che venga questa volta sostenuta e ripresa anche dall'Ascom così come era già stato fatto da luglio industriale è un'idea strategica per lo sviluppo e il Governo di un territorio che è molto più ampio dei nostri quattro comuni che probabilmente a braccia tutta la fascia costiera
Ed è una idea strategica che può essere risolutiva importante attratto alla quale lavorare con precisione per poter dare davvero una possibilità di ridisegno di tutta la nostra aria
Ebbene tutte queste cose tutto questo nostro modo di lavorare cercando di tenere insieme di mettere in sinergia la nostra attività un po'la gli altri enti ricordo le sovrintendenze ricordo l'università ricorda la stessa Amministrazione provinciale in qualche parte
è il nuovo modo di governare ed è il modo di governare di quelli che vanno definiti come i sindaci del centrosinistra
E certo a questo bisogna accompagnare anche di le disattenzioni
Vi è una disattenzione colpevole a volte di alcune entità noi ci aspettiamo molto ad esempio dalla nuova amministrazione regionale
Essa ci sollecita in questi tempi noi siamo rispondendo con attenzione alle sue sollecitazioni
Ognuno di noi ha predisposto un proprio contributo allora all'Agenda due mila due mila e se ci attendiamo una risposta attenta
Che non abbia non abbiamo rimesso rimosso tutte le nostre speranze ci aspettiamo soprattutto che venga capovolta la logica
Del centralità delle città Coco Lugo e non perché vive si debba sostituire a questo a una nuova centralità quelle delle città medie ma perché non si può pensare di governare un tè Vittorio tenendo un unico obiettivo dimenticando quello attorno e questo vale nelle e in entrambi i casi così come non possiamo pensare di governare attraverso gli strumenti di programmazione negoziata che siano essi il patto territoriale del Miglio d'Oro che sia esse la il contratto d'area torrese stabiese che se essa un altro contratto d'area che possa governare Napoli Est senza mettere tutti essi tra di loro innanzi e il Gia in rapporto non è verosimile che si possa pensare che so ad un porto nell'ambito della Corradini trascurando cosa si possa fare a Portici a cento metri che s'sì a Pietrarsa non è verosimile pensare ad un trasporto che riguardi l'aria di Napoli est senza considerare che a cinquanta metri via San Giorgio a Cremano che attuò un proprio sistema di trasporto interno e che via Po via Portici che ha un suo piano regolatore un suo piano urbano del traffico una sua linea programmatica
Non è possibile governare un territorio tenendo isolati da solo queste possibilità ed i sindaci di centrosinistra
Richiedono a gran voce il richiamo la gran voce quella possibilità di Forum di incontro e di confronto perché sia elaborazione progettuale di governo di un territorio chi ci vede tutti insieme seduti a governare
Lo stesso territorio non è possibile più pensare a città chi abbia Nomura al ai loro confini
Perché questo potrebbe alimentare una specie di conflitto strisciante con la metropoli mentre invece la metropoli non deve essere non deve sfuggire al proprio ruolo di leader
Nei confronti delle altre città ma non può ritenere di poter essere quella che Assumma tutte le qualità tutte le caratteristiche tutte le risorse relativi al governo il tutto questo territorio io credo invece che e mi pare che in questa conferenza si comincia a ragionare in questi termini
Mettere insieme aria Torrese stabiese patto territoriale di Miglio d'Oro iniziative sul Napoli est ma metterli insieme nel senso del rapporto del colloquio del confronto delle rare iniziative delle strategie di fondo può produrre soltanto dire bene e partire da questo probabilmente ci darà una mano risolutiva per la costruzione di quell'area metropolitana di cui si parla
E questo però di richiamare in campo una capacità dell'amministrazione provinciale che deve essere nuova rispetto a tutto quello che è stato svolto finora una capacità che sia più profonda più intensa dal punto di vista del coordinamento di tutto ciò
Perché non è un'operazione da poco quella cercare di non disperdere le energie che i sindaci ma di così indesiderabili gare di con le città dico che i cittadini dico le associazioni dico tutto ciò che abbiamo messo in moto credendoci in questi anni Possa davvero a creare lo sviluppo perché non ci abbiamo creduto e ci crediamo nel patto territoriale del Miglio d'Oro
Ci crediamo anche quando recandosi al ministero siamo costretti a contrattare
Con burocrati assurdi che in Libano mille regole i biglietti moduli tutta la possibilità alla quale abbiamo affidato alle nostre speranze quelli che probabilmente andrebbe fatta un certo tipo di attenzione migliora snellire noi le procedure snellire gli atteggiamenti degli interpreti delle procedure a volte sembra una questione destino
Ma molto spesso un piccolo singolo negligente burocrate
Blocca Investimenti blocca lo sviluppo di una città e questo accade perché non vi sono rapporti perché non vi è una forza contrattuale così forte come quella che potremmo esprimere se stessi può insieme
Ed è capitato anche per iniziative molto più banali vorrei solo ricordare che per la sottoscrizione del patto della legalità
Che il nostro patto territoriale il meglio loro aveva preparato siamo stati inattesa otto mesi che la prefettura ci convocasse per sottoscrivere quella che era una esigenza primaria
Perché non vorrei non dicono ricordare a me stesso e agli altri che si parla di una zona come quella che va da San Giorgio a Cremano a Torre del Greco
In cui la criminalità
Quella veramente organizzata quella che pervade tutto il nostro ambiente che ci ha così ampiamente danneggiata negli scorsi anni va combattuta con tutti i mezzi e con tutti i sistemi anche quelli formali anche quello semplicemente di un documento come e ha per adesso il patto della legalità ebbene quello abbiamo dovuto aspettare otto mesi per poterlo sottoscrivere
Il cercando di provocare con iniziative anche pubbliche per poter stimolare finché voi non l'abbiamo sottoscritti in altri casi a me è parso che si siano scomodati in quindici giorni per firmare il patto della legalità istigati della polizia ed altro ed altro agente di questo genere di fronte a problemi che poi in realtà erano soltanto al momento iniziale non ancora estremamente consistenti e questo lo scontiamo questo lo scontiamo non solo su quello che il nostro personale e parlo delle nostre città l'osso personale
La nostra persona le possibilità di sviluppo e di venire in avanti lo scontiamo tutti quanti noi rispetto alla credibilità a quello che stiamo spendendo in materia di credibilità nei confronti dei nostri concittadini
Perché proprio perché ci caratterizziamo come coalizioni di centro sinistra con i sindaci di DS e del centrosinistra spendiamo questa credibilità alla quale poi dovremo dare una risposta nei fatti e nella concretezza perciò voi dopo mi chiedo
Quando Isaia Sales propone di allungare le possibilità di mandati oltre i due se questa sia la vera una proposta amichevole o meno io credo che non lo sia tanto però debbo dire io non voglio dire dalla potremo leggere sotto dandomeli istintivamente ho detto no perché arida
Dieci anni sono sono già troppi fisiologicamente ma sono già troppe nella paura di chi non ha la possibilità di andare a dare tutte le risposte in quindici anni oltre per altri ragionamenti che potremmo fare
Ed infine mi scuso se sono stato un po'troppo
Affrettata
Infine io credo che vada sottolineata la necessità di avere un orgoglio
Un orgoglio di appartenenza che deve essere riconosciuto a tutti
Dobbiamo smetterla di parlare dei sindaci tout-court non si può più definire il sindaco ognuno di noi c'è il sindaco dei DS c'è il sindaco del centrosinistra ci sarà il sindaco del Polo così come di Alleanza nazionale di Forza Italia
Ognuno di essi ha una sua caratterizzazione che lo riporta nel suo mezzo di amministrare nel suo modo di governare perché riporta un'idea un'idea che è politica perché se è vero che la politica ha ripreso giustamente
La sua prerogativa di primato nell'ambito della stessa Società Civile se è vero che ormai abbiamo abbiamo imposto il riconoscimento del valore di partiti allora questo non possiamo dimenticarlo
Alle porte alle porte di quella che la estrinsecazione del valore della politica che è poi quello della coalizione e quindi va ribadito erba risottolineato e con orgoglio
Con un orgoglio che vi dobbiamo riconoscerci in qualche maniera dobbiamo imporci perché lo stesso orgoglio che poi cerchiamo di far imparare ai nostri concittadini perché vi acquistino il valore delle nostre città
Basta con il parlare di città che siano semplici dormitorio
Basta col parlare di città che cercano di andare soltanto a rimorchio delle metropoli ognuna delle nostre città un suo valore in sé ha una sua storia ha una sua tradizione una sua cultura una sua possibilità e delle proprie energie
Devono veicolarla mettendoli in Rete con quelle degli altri ma devono veicolarla con un orgoglio di appartenenza che deve essere la base delle nostre ogni della nostra spesa di energie
Un'ultima cosa noi come sindaci abbiamo un rapporto immediato con la città
Ovviamente nelle nostre città e anche più
Anche più ristretta il confronto con i cittadini e quotidiani la richiesta di ogni tipo di intervento è immediato
E così capita anche in questi giorni
Per la tragedia della guerra il Kosovo è diventato ormai l'argomento di cui tutti i cittadini ci interrogano e verso questo argomento li stiamo cercando di avere un'attenzione
Vera
Per evitare quella confusione quell'emozione che pure verbale le nostre città
Siamo cercando di sopperire come Amministrazione anche a volte ad una confusione informativa che pubblici deriva dei vari dibattiti che vediamo per televisione che devo dire in tutta onestà
Finiscono col confondere piuttosto dell'aiutare quella che non è più soltanto una valutazione sulla opportunità o meno dell'intervento quella che è ormai una valutazione sulle emozioni che questa tragedia che colpisce a destra e a sinistra sta provocando
E debbo dire vorrei che questo partito ne assumesse l'alto valore l'alto significato che lecita rispondono in una maniera straordinaria
Vi è una corsa anomala all'un solidarismo non è spesso Lodi è una corsa la volontà di essere partecipi ad un aiuto vero
Vi è una corsa a quel principio di altruismo che sembrava disperso e che poi è la base della vera solidarietà le nostre amministrazioni comunali sono davvero subissata eh dalla voglia di essere presenti nelle iniziative e noi stessi
Anche qui sindaci del centrosinistra siamo caratterizzando la nostra iniziativa in funzione di questo per essere noi stessi i promotori di una solidarietà attenta che vada a dare il segno della nostra attenzione della nostra impostazione politica nei confronti di un fatto così grave è che è sempre un errore come la guerra grazie
La parola al sindaco di Pomigliano Michele Caiazzo con la corte sia tutti quelli interverranno mantenersi nei tempi dieci minuti
Salutiamo
Arrivato adesso il ministro Piero Fassino
Vorrei anche io direi che lo sforzo fatto con questa Conferenza mi sembra
Giusto importante
Anche se credo che dobbiamo dirci e lo dico a tutti i compagni del gruppo dirigente del partito a Napoli
Che questo è solo l'avvio di una discussione
Che dobbiamo andare portarla molto più avanti
Per arrivare a definire una piattaforma politica e programmatica
Del nostro partito
Che sia effettivamente la piattaforma politica e programmatica di tutta l'area metropolitana
Perché ne oggi ci troviamo di fronte e operiamo in una realtà che è molto cambiata in cui sono avvenuti i processi di trasformazione urbanistica di immigrazione di immigrazioni
All'interno dei quali il territorio nostro non è più quello di dieci o di venti o di trent'anni fa
E abbiamo bisogno secondo me di portare molto avanti la spessa proprio concezione
Politica nostra l'approccio ai problemi e la visione politica che poi Pieve ispirare l'azione di tutti
Noi impegnati ai vari livelli
Io però vorrei partire in questo breve contributo da una considerazione sulla fase politica nazionale che attraversiamo
Dopo la crisi del governo Prodi
E molti compagni hanno detto bene ieri le ragioni non ci torno abbiamo adesso avuto la nascita del governo D'Alema con una maggioranza diversa comunque una maggioranza di centrosinistra
Siamo riusciti
A impostare una importante iniziativa
Di politica di governo nazionale siamo riusciti a ottenere uno strato di al risultato in Europa
Grazie all'iniziativa non soltanto del Presidente del Consiglio del Governo ma anche all'iniziativa del partito a livello europeo a livello internazionale siamo riusciti a ottenere la presidenza della Commissione europea
Poi
A parte o Schavan
A parte altre questioni a parte i sommovimenti nel mondo politico dovuti a un sistema che dovrebbe dovremmo col referendum riuscire ad avviare a cambiare che presenta molti limiti molto difficoltà
Scoppia
La questione dei Balcani
Ebbene io credo compagni che noi dovremmo su questo riflettere
Certamente nessuno ha fatto scoppiare la guerra per fare un dispetto a Massimo D'Alema e ai compagni e alle persone che sono nel governo però dovremmo renderci conto delle gravissime difficoltà
Non stiamo sicuramente affrontando un'esperienza in discesa eppure
Condividendo appieno la posizione di D'Alema del Governo del nostro partito su questa vicenda della guerra con piena convinzione per quanto mi riguarda
Noi anche dobbiamo anche dirci che una riflessione dobbiamo farla
E cioè
Che noi fra pochi giorni avremo i referendum
In cui dovremo batterci per far raggiungere il quorum e far Vincenzi per quanto mi riguarda
Abbiamo dopo qualche settimana un appuntamento politico importantissimo che sarà anche
Una prima verifica dell'azione di un governo di centro sinistra che però per la prima volta nella storia del nostro Paese alla sua vita
Il leader della sinistra il compagno Massimo D'Alema
Io debbo essere sincero mi dispiace che non è ancora arrivato il compagno Veltroni mi dispiace che non ci sia Giorgio Napolitano che non c'è Antonio Bassolino
Compagni ho l'impressione che
Noi per quanto riguarda la campagna elettorale delle elezioni europee che non è una passeggiata e non sarà una passeggiata io
Voglio dirlo con molta chiarezza non vedo il partito
Nei suoi nelle sue varie
Componenti nove componente quelle di insomma che non quale quale non le come nelle varie componenti di organizzazione di strutture locali di base non vedo
Una la necessaria consapevolezza dell'importanza dell'appuntamento
Anche nello stesso gruppo dirigente nazionale in senso lato
A volte mi sembra che non ci sia la consapevolezza che le elezioni europee del tredici giugno sono un punto importantissimo di passaggio di verifica anche della nostra azione di governo la nostra azione politica
E vorrei dire che mi sembra molto strano il modo in cui in queste settimane si sta affrontando questo appuntamento
Mi sembra che a volte appare che la la proposta dei DS sia quella che non debbano candidarsi sindaci sembra che il problema sia che è nato un altro movimento politico del nostro Paese mentre noi dovremmo mettere in campo appieno tutte le proposte politiche programmatiche del Partito del socialismo europeo
E quindi io chiedo a tutti noi cominciare da me su questo di fare un salto avanti
Perché l'appuntamento del tredici giugno è un appuntamento fondamentale
Anche quello del quattordici giugno importante
Di avere una situazione in cui comunque
Vi sia un rapporto unitario una prospettiva di federazione diverse forze però dipende da quello che succede il tredici di giugno
Dipende da quanti voti prenderà il nostro partito e io vorrei su questo un gruppo dirigente nazionale e locale leggiadro già schierato in campo a fare questa battaglia fino in fondo e non lo vedo ancora questo fatto
Anche sulla questione delle liste per quanto riguarda la ci spero che zone meridionale nostra non vedo l'antenna sia una giusta non vedo la ricerca di un allargamento non vedo una composizione di liste pendenti a far prendere voti a questo partito
E questo è un grave errore
Questo qui è un grave errore
E quindi io chiedo su questo una correzione di rotta immediata vanno fatte liste
Capaci
Di più
Raggiungere i livelli di consenso giusto sulla nostra iniziativa politica sono nostre proposte per l'Europa
Vorrei adesso dire anche un'altra cosa importante e quattordici
Di giugno Daily giugno ma è anche importante
Chi noi dobbiamo essere consapevoli che il riusciremo a far fare un passo avanti
Alla coalizione del centrosinistra una federazione di forze dell'Ulivo del centrosinistra se avremmo in piedi
Una forte Sinistra democratica un forte partito dei Democratici di sinistra
Io credo compagni che
Il fatto di arrivare di dire che e io condivido che dobbiamo fare passi avanti facciamo tutte le fasi costituenti di questo mondo sono giustissime
Verso una federazione una coalizione che abbia una maggiore forza attraverso anche il trasferimento di potere diciamo così alla coalizione attraverso regole precise
Questo non preclude il fatto che nel nostro Paese c'è un forte bisogno di mantenere e di riprendere una ispirazione degli stati generali di Firenze una moderna forza di governo riformatrice della sinistra
Nel nostro Paese
E dobbiamo riprendere questo discorso vorrei poi chiudere dicendo un'altra cosa
Si è molto parlato in questi due giorni in questa conferenza della fase politica aperta dalle elezioni dei sindaci nel novanta treni cominciare da Napoli da altre città italiane
Molti compagni sono consapevoli che questo processo innescato non è una rendita di posizione
Io penso che ci dobbiamo convincere molto di più di questo fatto
Nel senso che questo processo
Non è affatto irreversibile dipende da quello che si fa dipende dalle cose che facciamo
Dipende dalla capacità che abbiamo di esercitare la funzione di governo nel momento in cui ci viene dato dalla popolo sovrano il mandato di governare le città le province le regioni del nostro Paese
Ebbene questo anche nella nostra realtà non è un dato acquisito per sempre facciamo bene ha fatto bene anche Antonio Bassolino ieri su questo fare un passaggio molto lucido secondo il mio punto di vista
Dovremo parlare molto di questi temi nei prossimi mesi prossime settimane però vorrei dirvi una cosa noi adesso abbiamo un appuntamento importante immediato in cui verifichiamo come stanno le cose
Sono le elezioni provinciali del tredici giugno
Qualcuno di voi ricorderà qualche settimana fa alle elezioni qualche mese fa alle elezioni provinciale di Roma
Con quanta supponenza
Il nostro partito arrivo a quella scadenza con quanta supponenza
Dando per scontato il risultato
Io ho l'impressione che noi stiamo facendo lo stesso errore qui nella nostra realtà
E quindi io dico ai compagni che qui sono da ascoltare che dobbiamo stare attenti dobbiamo parlare dobbiamo discutere
Dobbiamo correggere un'impostazione sbagliata
Una impostazione che fa apparire a tutto il quadro nostro del partito dell'aria del del centrosinistra delle forze dell'Ulivo una impostazione che fa apparire che tutto si risolve nei vertici che si fanno abbia differenti o nell'altro palazzo della sede non so dove si fanno queste riunioni
Questa è un'impostazione sbagliata
Qual è l'obiettivo a parte il giudizio sul lavoro fatto insomma generale un giudizio positivo io penso che si possa ancora discutere parlare anche nel nostro partito nell'area del centrosinistra
Qua uno a dire una cosa sembra che ce l'hai con vedo i sei al Sempione
Si deve parlare si deve discutere ma l'arroccamento che molto spesso c'è è un sono segnali molto preoccupanti
Qual è
L'obiettivo che cosa vogliamo fare noi DS noi del centrosinistra nei prossimi anni per esempio all'amministrazione provinciale di no
La gente vuole sapere questo
Quella dei giornali che non legge nessuno vogliono sapere le le le questioni celle le le le le i litigi le le questioni di bottega
Tra i vari Lamberti Cozzolino lo so gli altri la gente di queste cose se ne frega altamente perché la gente come risaputo anche da ricerche sociologiche i giornali non li legge
Ora noi dobbiamo darci un obiettivo ho finito l'obiettivo per questa
La campagna elettorale delle provinciali dobbiamo darci in programma dovremmo prima di ragionare chi lo mette in cantiere c'è dovremmo cercare un poco di
Avere un minimo di impostazione con questa conferenza si è fatto un passo avanti ma io dico
Che noi dobbiamo centrare
La campagna elettorale delle provinciali con una proposta forte che deve essere quella di a vere l'amministrazione provinciale di Napoli nei prossimi anni
Ci auguriamo a guida riconfermato del centrosinistra allegre l'amministrazione provinciale di Napoli
All'avanguardia come elemento centrale del processo di costruzione di un governo metropolitano
Di un governo metropolitano
Cioè che riguardi tutta la metropoli
Noi non possiamo dare l'impressione di amministrazione provinciale che sia emanazione soltanto di una dell'istituzione che esiste nell'area napoletana come è successo in questi anni
Questo ce lo dobbiamo dire molto liberamente la Provincia in questi anni non è stata
L'elemento trainante della costruzione di questa nuova entità di governo di cui c'è molto bisogno sul territorio
Io volevo chiudere perché ho sforato con i tempi
Dicendo qualche cosa
Per quanto riguarda la questione della
Regione
Anche qui qual è l'osservatorio il punto di vista dal quale nel guardiamo la vicenda della regione
Guardate che adesso parlo anche per esperienza diretta
L'abbiamo sofferto molto tanti enti del nostro territorio regionale la provincia di hanno sofferto molto per quel tipo di gestione
Che c'era alla Regione con la giunta Rastrelli
Io non voglio aprire discussione riaprire si deve fare la legge il Parlamento facesse presto a fare la legge per l'elezione diretta dei presidenti delle giunte regionali
Tutto giusto va fatto però nelle condizioni che c'erano che si sono determinate non per nostra iniziativa ma perché è fallita l'alleanza politica che era a base della giunta Rastrelli
Io penso che noi con tutti i limiti e difficoltà in un quadro molto difficile abbiamo avuto come partito una posizione giusta
Non potevamo dire ci laviamo le mani facessero gli altri
Oppure perché il fatto che una banda
Una banda sia stata cacciata dalla Regione Campania è una cosa che non può dispiacere hanno
E questo lo dico proprio in prossimità di elezioni provinciali lo dico in prossimità
Del rinnovo che comunque avremo
Nel due mila del giunta regionale ho finito su questa cosa
Io penso che sia stato importante
Riuscire in quelle condizioni a dare alla alla alla regione Campania una un governo una Giunta regionale
Non è il massimo non è quello ideale che volevamo noi siamo d'accordo
Nessuno poteva fare diversamente non c'erano al momento altre alternative non c'erano l'unica era di far restare Rastrelli ma credo che noi come partito non potevamo essere d'accordo con una cosa del genere
Abbiamo tolto una banda
Dalla Regione Campania che ha procurato danni enormi al nostro territorio adesso dovremmo cercare di lavorare anche un cercando
Di dare una mano ai compagni che sono lì alla Regione dovremmo cercare di fare bene alcune cose poche cose risolvere la questione dell'emergenza rifiuti
Per esempio
I nostri parlamentari invece rifare le marce contro gli daremo distruttori fa poi i presidenti di Provincia okay al responsabile di governo farebbero bene a mettersi insieme a trovare soluzioni a questo problema
Della gestione dei rifiuti per lo smaltimento dei rifiuti e potrei parlare l'assetto del solo non lo faccio per brevità
Però in questo momento io credo che il nostro partito tutto l'area del centro sinistra dovrebbero cominciare
Cercando di gestire al meglio alla Regione questa fase a costruire le condizioni attraverso le quali arrivare questo è all'ordine del giorno oggi
Attraverso le quali arrivare a vincere le elezioni della regione nel nei prossimi ed è nel nel due mila a giugno del due mila
Io penso che noi
Dobbiamo sapere che la Regione come istituzione di governo sul nostro territorio è fondamentale anche per l'azione dei Comuni delle Province che abbiamo sul nostro territorio e questo elemento di sottovalutazione ho finito
Tra di noi io direi che deve essere superato
Per cui compagni andiamo avanti su questa strada però continuano a mantenere aperta una discussione che con questa conferenza e solamente cominciava grazie
Amici che hanno condiviso il progetto politico di Alleanza democratica dell'ISC con oggi ai democratici di sinistra riteniamo questo un segnale
Importanza chi tra importante in rappresentanza di questo gruppo do la parola ad Enzo Tortora
Agli inizi degli anni novanta il distacco dei cittadini dalle parti dello sfascio si manifestò a differenza di oggi è una voglia apporto di partecipazione
Noi aderimmo al Progetto di Alleanza democratica
Che era il tentativo di creare una formazione della sinistra che unisse i riformismi laici socialista ambientalista democratica e di sinistra
E come tale partecipammo alla vita politica locale localmente avemmo gli successe il progetto politico complessivo però a livello nazionale non si compì forse per il velleitarismo di voglia di averlo voluto proporre dall'esterno
Quando questo fu chiaro nel piuttosto che dare vita all'ennesimo partitino sa dalla connotazione ideale sfuggente e piuttosto che i confluire allora in modo strumentale in una delle formazioni del centrosinistra preferimmo l'autoscioglimento
Anche noi a livello locale si scioglie ma e ciascuno di noi torno alle proprie occupazioni
Oggi dalle allenta all'interno dei Democratici di sinistra il progetto si ripropone si ripropone il progetto della creazione di una grande formazione di sinistra che riunisca tutti fuori tutti i i riformismi della storia politica italiana
Ed è a questo progetto che noi oggi sentiamo di aderire con profonda convinzione
Al Progetto inoltre che prevede un'ampia apertura del partito alla società del tentativo di stimolare la partecipazione dei cittadini anche per esempio nella dizione l'adozione di meccanismi di partecipazione innovativi vedi per esempio le primarie
E colgo qui l'occasione per per ringraziare il segretario Andrea Andrea Cozzolino che Jeanne Napoli ha cominciato è andato avanti in questo progetto e che sia ha che ha colto con con il nostro invito a partecipare ci ha invitato a parlare
Ora
Se è vero come come credo che sia vero che alla base di una progettualità di grandi dimensioni come quella di cui oggi si discute
Vi debba essere anche una robusta macchina organizzativa allora anche noi lavoreremo
All'idea di dare una forza propositiva al partito con la creazione di forti interconnessioni funzionali con una rete di sapere che ne sostengono la progettualità nelle specifiche tematiche
Nell'aderiamo ad un partito che ebbe il fine della tutti come fine la tutela della libertà del cittadino contro ogni forma di prevaricazione conti protezionismo e contro le barriere d'accesso le lobbies la burocrazia il tutto
In un contesto di garanzie sociali forti giuste sufficientemente erogate
Perché solo ed efficienza nell'erogazione consente il massimo del beneficio nell'erogazione stessa
Un partito che non diventi e che riproponga forze forse in modo innovativo agli obiettivi di sempre della sinistra e cioè la lotta contro la povertà l'ignoranza la malattia la vecchiaia e la disoccupazione
La nostra adesione avviene in un momento difficile difficile per tanti motivi
Da un lato la disaffezione dei cittadini oggi si manifesta in un modo diverso con non con un desiderio di partecipazione ma con il disincanto il distacco
L'insopportabile cicaleccio Militant mediatico quando il posto come risposta alle esigenze reali tradisce un problema reale di rappresentanza
L'estrema frammentazione dei partiti tutto questo sì traduce in un dato negativo misurabile che la percentuale di astensione al voto
E se a ciò aggiungiamo la frattura che sta creando in Italia
Fra un Meridione che con le sue impresa con il suo sistema di di di creditizio il ritardo infrastrutturale da che di vitalità organizzata si pone di fronte ad un Nord che invece è sempre più ricco sempre più insofferente sempre meno disposti a sacrifici economici
Questo insieme rischia di creare una miscela esplosiva e difficilmente controllabile
Sulla scena internazionale in queste settimane esplose il dramma del Kosovo le perplessità sull'operazione sono legittime ma chi non ne condivide chi non condivide la partecipazione dell'Italia alla missione della NATO
Allora deve dire che cosa si sarebbe dovuto fare in concreto qui e subito
Chi legittimamente ritiene che questa azione sia una prevaricazione sia uno schiaffo all'Europa allora deve cominciare a lavorare in concreto per questa Europa che nei fatti ancora non c'è
Ritorno ritorno alla nostra Province alle nostre ragione vorrei toccare due punti prima o poi il problema della disoccupazione della formazione intere generazioni di giovani rivelando il dramma del lavoro chi le orchidee verrà escluso quasi mai vi rientrerà
E poi la piaga del sommerso anzi qualcuno pensa che forse il meccanismo del sommerso possano essere quello attraverso il quale stimolare la disoccupazione
Noi siamo contrari è un work imporrà siamo contrari ai poveri che lavorano che hanno dato una spinta forte al modello all'USL al miracolo economico statunitense non ci piace la flessibilità estrema se qualcuno ha proposte concrete invece da realizzare subito al concreto forse si può discutere
Il secondo è il degrado ambientale del secondo punto che vorrei toccare l'inquinamento delle acque l'emergenza dei rifiuti la sciatteria urbanistica la valorizzazione delle risorse naturali ed artistiche che solo adesso è appena iniziata per mezzo di Bassolino
è ovvio che nella nostra regione questi due problemi da disoccupazione e il meccanismo della valorizzazione dei beni artistici ed ambientali
Debba essere del tra queste due cose debba esistere una sinergia che posso portare almeno in parte alla soluzione di entrambi
Beh ad essa pensammo quando lanciamo la proposta del patto ritorno al territoriale che poi si sarebbe chiamato del Miglio d'Oro
In questi sostenuti dall'esperienza e dalla Puma di Aldo Cennamo che intende inoltre ringraziare per la funzione di accompagnamento che ha svolto nei confronti del nostro gruppo nel momento in cui aderiamo i Democratici di sinistra
Voglio toccare per ultimo a livello ritornando alla nostra Regione il problema del malfunzionamento dei servizi cito soltanto la sanità un po'perché mi è più vicina per meccanismi per la mia professione un po'perché esse pregnante quando assorbe il settanta ottanta per cento delle risorse regionali
Ah ho su un bilancio di nove mila seicento miliardi accumulate cinque sei mila miliardi di deficit a fronte di un sistema che ha più c'è più appare inefficace a rispondere ai bisogni di salute
Per comprendere i meccanismi di meccanismi del di gestione che hanno portato a questo sfacelo col recitare soltanto un esempio
Il trentuno dicembre di quest'anno è stato approvato una delibera che consentiva un certo tipo di prestazione soltanto al settore privato convenzionato e non al pubblico soltanto per lezioni energica di Nino Daniele
Che già da un anno aveva denunciato l'esistenza di questo intreccio di interesse nella gestione questa delibera è stata bloccata
La Regione crocevia per il quale passano gran parte delle soluzioni ai nostri problemi
Ed in questo momento tutto il nostro sostegno in qualsiasi sede ed in qualsiasi modo a coloro che hanno impegnato la propria credibilità affinché superata questa fase di ebreo momento i problemi kolossal
Seguirà intervento compagno al quale l'intervento di Guglielmo Epifani serietà vicesegretario generale della simile
Compagno letto un bel documento non mi capitava da tempo
Di leggere con tanta passione un documento politico quindi complimenti al gruppo dirigente della Federazione di Napoli
Per tutti coloro che vi hanno collaborato
Sono
Il documento è uno di quelli che diciamo nella storia politica nostra che non coincide né con la storia del mondo né con la storia politica italiana è uno di quei documenti che
Rappresentano una svolta
Rappresentano una svolta perché pongono il tema
Delle città e il tema della questione meridionale in un modo assolutamente nuovo rispetto al passato
E quindi sono convinto che questo documento avrà bisogno di tempo per essere metabolizzato da tutti gli organismi di partito
Che cosa dice in sostanza questo documento che il contesto l'ambiente il livello istituzionale
Sono più importanti per lo sviluppo degli stessi incentivi
E quindi in linea con tutti coloro che nel corso di questi ultimi anni stanno ragionando sulla questione meridionale in termini assolutamente diversi dal passato
E dunque il documento esprime un'assoluta insoddisfazione per la politica meridionalistica seguita nel corso degli anni passati e mi permetto di dire seguita anche da noi nel corso degli anni passati
Il documento prende le mosse dalla rottura del mille novecentonovantatré
Cioè dal crollo
Che c'è stato nel mille novecentonovantatré del sistema politico precedente
E della classe dirigente procedere
Io mi permetto di dire
Che il nostro partito
Compreso il gruppo dirigente nazionale
Non ha ancora consapevolezza di quello che avvenuto
Della profondità della rottura che c'è stata nel Sud nel mille novecentonovantatré e della fragilità di quella rottura
I pericoli di ritorno indietro sono sempre presenti nel sud nella città di Napoli nelle principali città
La cosa importante è capire se noi abbiamo investito se vogliamo investire sulla rottura operata nel mille novecentonovantotto
Quando i sindaci vengono definiti cacicchi
Vuol dire che fino in fondo non si vuole investire su quelle novità e che i sindaci sono strumentali a un ragionamento interno del nostro partito piuttosto che in funzione
Dell'opera che hanno svolto e stanno svolgendo in questo momento la realtà meridionali
Ci sono dei momenti della storia
In cui improvvisamente quello che sembrava impossibile avviene
Noi nel mille novecentonovantatré eravamo una forza residuale nella politica meridionale
E venivamo da una straordinaria vittoria dei partiti di governo delle elezioni politiche del mille novecentonovantadue
La camorra sembrava dominare la scena
Politica delle nostre scema politica
E non solo politica delle nostre città c'era la banda dei quattro che sul Napoli e la Campania esercitava un potere assoluto
Quando ne parlavamo nel mille novecentonovantadue sembravamo degli isolati
Sembravamo delle persone
Che non facevano storia e molti all'interno del nostro partito ci dicevano che dovevamo copiare l'altro modello dovevamo imparare dagli altri in maniera particolare dovevamo imparare dei socialisti quello che stavano facendo nel mille novecentonovantotto
Io vorrei che non dimenticassimo le condizioni in cui si è verificato quello che c'è stato nel mille novecentonovantatré
C'è stata una rottura dei vecchi equilibri
E
Quando parliamo del vecchio PCI
Con tutti i difetti che ha avuto
Ricordiamoci che quel vecchio PC
Produsse e ha prodotto una classe dirigente che nel momento di rottura dei vecchi equilibri si è presentato sulla scena della storia e meridionale in grado di governare e di tenere la situazione politica difficile che si era creata
E quindi quando noi parliamo del ruolo dei partiti è inutile che noi ci soffermiamo su mille cosa che debbono fare basterebbe che i partiti tornassero ad essere produzione di classe dirigente
E che mantenessero questo ruolo e questo rigore e questa coerenza nel formare classi dirigenti il vecchio che ci sia riuscito
E guardate questo il punto che spesso noi non vogliamo ricordare
Noi siamo riusciti ad essere punto di riferimento in un periodo di crollo dei vecchi equilibri non per ragioni economiche nonostante noi ci chiamavamo comunisti
Poi Democratici di sinistra
E nonostante noi avessimo una connotazione essenzialmente sociale
Non è che abbiamo vinto quando ha vinto la classe operaia nel sud non è che abbiamo vinto quando la situazione economica era favorevole ai ceti sociali che ci votavano è stato esattamente tutto il contrario
Noi abbiamo vinto del Sud nel periodo peggiore dell'economia meridionale
Cioè
Noi siamo stati il partito della riscossa civile del Mezzogiorno piuttosto che della riscossa sociale del maggio
Questo è il punto essenziale c'è ci hanno visto a torto o a ragione naturalmente io penso a ragione gli elettori ci hanno visto come a coloro in grado di garantire
In un crollo
Improvviso dei punti di riferimento precedenti come nuova classe dirigente in grado di dare una svolta alla vita collettiva del città
E quindi dal mille novecentonovantatré il tema della qualità della vita e il tema del cambiamento delle città è diventato il tema della questione meridionale
La questione delle città la questione dei sindaci si è unità nella questione meridionale
Questa è la novità che avvenuto in quel Periodo
E noi dobbiamo sapere quando discutiamo a volte con
Delle interpretazioni assolutamente inconsistenti
Di moderatismo di come conquistare i moderati dobbiamo ricordare che l'uomo più a sinistra il nostro partito in quel momento a Napoli cioè Bassolino almeno ritenuto da tale nel corso di pochi anni ha preso il settantatré per cento di voti
Cioè la gente non se ne importata niente della nostra connotazione sociale o di quello che noi rappresentiamo nella gerarchia interna o nelle componenti interni
Cioè la caratterizzazione sociale è stata meno importante della caratterizzazione civile
Ora piacerà o meno in questo momento di passaggio tutta la responsabilità e sulle spalle dei sindaci che sono spalle fragili
Tutta la questione meridionale improvvisamente si è messa su di loro
Questo è il punto di maggiori difficoltà che noi abbiamo avuto e queste ancora oggi il punto di maggiore difficoltà noi non riusciamo a fare dei sindaci una squadra compatta
E non curiamo quello che fanno nelle città con la massima attenzione possibile abbiamo quasi paura
Quasi timore di identificare al CIPE in quello che loro fanno eppure oggi sono il nostro punto di riferimento essenziali
Bassolino ieri citava
Barcellona
E io posso dire che per l'esperienza che si invece hanno fatto sia aperta nel sud una specie di fase di riformismo padano
Ebbene il riformismo padano a livello locale è stato supportato non solo da una situazione economica forte ma anche dai centri sociali aggregati
Le cooperative
Le case del popolo
Diciamo cose molto consistenti valori molto consiste e il risanamento di Barcellona durato si è detto sedici anni e avvenuto dentro una grandissima ripresa dell'economia della Catalogna che è diventata la principale regione della Spagna
Il Rinascimento di Napoli e delle città campane meridionali è avvenuto dentro una gravissima situazione economica questo è il valore straordinario di questa esperienza
Per cui noi non dobbiamo tremare di fronte alle prime difficoltà noi dobbiamo sentire l'orgoglio di essere protagonisti di questa fase straordinaria di rinascita
Delle nostre città dobbiamo sentirlo siamo stati noi siamo stati scelti noi dalla storia politica di questi tempi a operare
E se non ce la facciamo noi non ce la potrà fare nessun altro dopo di loro
E allora organizziamoci lo prendiamo consapevolezza di quello che è successo cerchiamo anche di rivedere le nostre impostazioni in funzione di ciò
Ecco allora perché ripeto non capisco la discussione dei moderati nel mille novecentonovantatré ci ha votato una stragrande parte di elettorato
E non dimentichiamo che noi siamo lì anche grazie al ruolo che ha avuto la magistratura
Io da questo punto di vista non me la sento di dire che Berlusconi ha torto
è vero la magistratura favorito noi in che senso ha favorito Nouri perché ha riportato al centro dell'attenzione politica la questione morale e noi eravamo l'unico partito non toccato
Profondamente la questione morale noi e quelli della destra
E dunque
Noi non dobbiamo dimenticare che se stiamo qui e se stiamo parlando di come rilanciare una fase lo dobbiamo anche a quella stagione straordinaria
Questo per dire che noi non dobbiamo dimenticare chi ci ha votato non possiamo MOI per prendere voti nuovi dimenticare i motivi per i quali siamo stati votati
Questa ricerca ossessiva di sfondare al centro è una cosa che trovo ridicola
Io trovo ridicolo perché altrimenti noi rifaremo la DC nell'idea di includere via via una serie
Una serie di forze di centro noi di costruiremo la DC e io non voglio dare nessun contributo alla ricostruzione della democrazia cristiana noi dobbiamo sapere che
Il moderatismo non so ci dirà Piero Epifani se esiste come categoria sociale ma come categoria civile non mi risulta
Io vedo molti moderati che sono più radicali Dinoi nel chiedere un rinnovamento della politica e del modo di vivere nelle nostre città
E allora l'idea che io immagino che noi dobbiamo ad operare è la gradualità nelle cose da fare e la radicalità delle cose che dobbiamo sostenere la gradualità
La dobbiamo mettere in campo per convincere coloro a cui ci rivolgiamo dello sforzo che si fa per ottenere dei risultati
Ieri faceva bene Bassolino a ricordare da dove partiva perché non dobbiamo mai dimenticare
E quindi l'idea della politica passo dopo passo è fondamentale
Per ricordare che stiamo a Napoli non stiamo in una città ricca non stiamo in una città senza problemi
E che non esiste un fine c'è non esiste un traguardo non esiste un'epoca in cui risolveremo i problemi Napoli avrà sempre problemi la cosa importante è stare dentro questi problemi
E dare la fiducia nella possibilità se non di superarli almeno di mitigare i problemi più seri e che ci sia spazio per una vita collettiva organizzata con regole con legalità con la possibilità di migliorare ma ci deve essere sempre dietro un'idea radicale dello sforzo che vogliamo fare chi ci vota deve sapere che noi faremo tutto il possibile per poter trasformare
Quel modo di essere e quel modo di vivere delle città quindi quando parliamo di moderatismo
E
Noi avvolte diamo l'impressione che siamo obbligati a fare dei passi il moderatismo e come conquista del centro e una vecchia eredità del Partito comunista l'eredità che doveva legittimarsi per forza verso i ceti più ostili
E qualche volta per legittimarsi verso i ceti più ostili si dà di più ai nostri avversari di quando si dai nostri elettori si dà di più a coloro che ci sono lontani di quando si deve dare a coloro che ci stanno vicini
Io ritengo che la regola fondamentale della politica e ricordarsi chi ci ha votato e perché ci ha votato
Poiché sulla base delle cose che facciamo per chi ci ha votato e per i motivi per cui ci ha votato possiamo rivolgersi agli altri per convincerli delle cose
Che noi dobbiamo fare da questo punto di vista io ritengo che sia stato sbagliato il prezzo che è stato chiesto al tutto sull'altare degli equilibri nazionali
Io ero convinto e sono convinto che non ho avuto nessun dubbio
Nella strada obbligata che abbiamo dovuto seguire a livello nazionale rispetto all'abbandono di Rifondazione
Ma ho avuto sempre dei dubbi che quegli equilibri nazionali dovessero condizionare assolutamente quello che dovevamo fare in periferia
Noi abbiamo fatto tre ribaltoni nelle tre regioni più emblematiche del Sud non eravamo obbligati a fare
L'abbiamo fatto per un prezzo da pagare agli equilibri nazionali
Ma il gruppo dirigente nazionale può farci dare Dinoi può far dare di noi questa immagine c'è proprio nel momento in cui il Sud dà il meglio di sé
Improvvisamente torniamo ad essere il luogo dove tutto è possibile
Dove la partita si fa la politica si fa per accordi tra i partiti dove c'è il fastidio per le persone che contestano un modo di fare e ridiamo Dinoi l'idea di partiti dalla fine degli anni ottanta no
è un prezzo troppo alto che il Sud
Ha pagato è un prezzo troppo alto che è stato fatto pagare
Perché ripeto non si vuole comprendere per quali motivi noi siamo stati votati noi siamo stati votati anche per mettere fine al trasformismo meridionale
Noi siamo stati anche votati perché ci fosse chiarezza nella politica chiesta da una parte chi sta dall'altra
E il centro sinistra non è l'unione del centro e della sinistra il centrosinistra e l'unione di tutti i progressisti
Dalle diverse componenti che formano il progressismo italiano che una componente cattolica ambientalista socialista riformista ed è la nostra tradizione
Noi dobbiamo smettere del centrosinistra siamo tutti i progressisti con diverse accentuazioni e con diverse caratteristiche non è che c'è il progressista il centrosinistra moderato conservatore e poi ce n'è un altro per cui per stare insieme bisogna
Necessariamente tenere insieme diversi diversi programmi ecco perché io mi auguro che nel futuro ci sia una casa comune dei progressisti mi auguro che nel futuro una federazione o quello che sarà
Io non vedo la politica italiana statica
E sono convinto che ci sono tanti progressisti senza partito che hanno voglia di far politica con la stessa passione con cui tanti Dinoi hanno voglia di farlo e dunque non chiudiamo le porte rispetto a quello che dovrà che dovrà avvenire perciò io mi sono permesso di criticare anche il modo in cui noi parlavamo di Prodi il modo in cui noi parlavamo di un nostro alleato
E sentivo qui un riflesso sbagliato del nostro comportamento attenzione
Una volta che è finito il Partito comunista e una volta che ferito il voto ideologico nessuno ci darà il voto a vita
E l'opinione pubblica di sinistra e più rigorosa e più esigente di qualsiasi altro opinione
Guai a noi se alcuni temi della sinistra di cavalcano altri li prendono altri
Non possiamo gridare ai nostri elettori di non votarli se quelle ritengono che i temi che sono propri nostri alla nostra tradizione sono espressi meglio da altri
Quindi non critichiamo ma quei temi facciamoli nostro PIL
Questo è il punto
Che noi dobbiamo sempre secondo me tenere presente se c'è qualcuno che ci fa concorrenza elettorale chiediamoci motivi per cui un nostro lettore può votare indifferentemente noi
Ho un altro essendo il nostro lettore più fedele vuol dire che il suo rammarico è più forte
E dunque andiamo a capire quei motivi e cerchiamo di rispondere a quei motivi
Perché con l'orgoglio di partito siamo tutti bravi lo faremo ma con l'orgoglio di partito noi non recuperiamo voti
E mi avvio a concludere ecco perché ritengo che anche sulle elezioni europee non commettiamo l'errore di immaginare che stiamo a vent'anni fa
Per cui facciamo una lista che guarda noire improvvisamente i voti arrivano io trovo assolutamente incredibile
Che nella lista per le europee non ci sia spazio per un sindaco di una grande città e anche per fare le leggi
Trovo incredibile una cosa di questo tipo e trovo assurdo che proprio noi che siamo il partito dei sindaci abbiamo dovuto fare una polemica sui sindaci e sulle loro candidatura
E lei siamo gli unici a porre questo problema
Io immagino che da questo punto di vista l'esperienza di un sindaco a Bruxelles potrebbe essere significativo
Scegliamo chi scegliamo come ma credo che da questo punto di vista ci potrebbe fare soltanto del bene ho concluso
La mia idea è questa sullo sviluppo del Mezzogiorno
Noi dobbiamo fare in modo
Che lo sviluppo economico si appoggi sulle novità civili
Che lo sviluppo economico si accompagni ad un risanamento delle città che lo sviluppo economico sia un insieme di fattori culturali sociali istituzionali
Lo sviluppo economico del Mezzogiorno non solo gli incentivi noi con gli imprenditori dovremo fare polemica fino alla fine
Gli incentivi sono un mezzo di una politica non sono lo strumento fondamentale di una politica lo sviluppo del Sud ci sarà quando i meridionali cominceranno a vivere bene nell'ovocita quando ci sarà cultura diffusa legalità spirito di collaborazione
Lo sviluppo non è un prodotto di una legge lo sviluppo è un prodotto di un fatto storico complesso difficile in questo momento io vedo nel Sud queste condizioni
I patti e contratti non dobbiamo criticarli
Naturalmente dobbiamo farlo per i ritardi sicuramente
Posso dire che c'è anche qualcuno di noi con la nostra vecchia tradizione e cultura che si diverte a creare le ragnatele attorno a questi strumenti io sicuramente non l'ho fatto
Però non sono importanti Patti e contratti per quanto danno finanziariamente
Epifani confermerà la quattro otto otto ha dato già tredici mila miliardi i patti territoriali due mila e cinque il confronto è inesistente e non abbiamo pensato ai patti ai contratti
Come luogo per dare occupazione
Noi abbiamo pensato ai patti e contratti come strumenti nuovi per consentire a queste novità civili del Mezzogiorno di poter diventare ciò che è stato il Veneto ciò che è stato la Toscana l'Umbria cioè agenzie di sviluppo locale
E allora la proposta e termino sul serio che faccio ai nostri compagni
Della Giunta regionale in particolare al nostro vicepresidente che ha prodotto un documento
Molto molto buono secondo me sui fondi sui fondi comunitari è questa
Diamo la responsabilità dei fondi comunitari ai comuni associati diamo lì ai patti ai contratti già esistenti e a quei Comuni che si associano tra di loro
Diamogli la responsabilità non facciamo le graduatorie regionali scegliamo quella regione grandi infrastrutture a livello regionale e a livello locale sia dei sindaci a scegliersi le opere di interesse intercomunale
E si assumano la responsabilità
A questo punto nel maggio
Una sovvenzione globale poniamo
Per l'aria costiera
Che comprende il contratto d'area dell'aria stabilisce il patto territoriale del Miglio d'oro e Lario Orientale di Napoli facciamo un'unica sovvenzione globale
I Comuni associati lei compreso il Comune di Napoli e sarebbe il modo concreto di dialogare tra Comune di Napoli e il resto a quel punto scelgono se vogliono un futuro turistico usano tutti i soldi per risanare le coste vogliono un altro tipo di sviluppo lo scelgono loro si assumono responsabilità e domani nessuno potrà dire che
Le responsabilità sono ad altro ad alto livello ecco
Io ho terminato
Volevo dirvi che appunto lo sforzo di risanamento delle nostre città ci accompagnerà per un lungo periodo
Mi sono permesso di dire che forse due mandati sono pochi mi rendo conto che la questione e delicata perché tutti immaginiamo una rendita di potere io ritengo che i tempi di risanamento delle nostre realtà
Non sono tempi quantificabili in uno due mandati ma se c'è classe dirigente che ha voglia dedicarsi per una vita alla guida dei propri comuni perché ci deve essere una legge dello Stato che lo deve impedire
Ringraziamo seria Sales
Contributo davvero rilevante dato rallentato i lavori di questa conferenza programmatica interviene il vicesegretario generale della CGIL Guglielmo Epifani
C'è un orologio
Ho bisogno di fare una premessa un ragionamento circa il documento programmatico è il titolo del convegno
E purtroppo questo ragionamento riguarda l'andamento degli esiti della guerra in atto nei Balcani dei quali parliamo poco
Ma naturalmente avrà da
Delle implicazioni sugli scenari futuri di cui è difficile prevedere oggi l'esito
Ora voi sapete che dopo una discussione anche molto complessa al nostro interno la CGIL ha ritenuto legittimo anche se contingente l'intervento armato
E lavora per ricercare anche con la manifestazione che abbiamo fatto a Bari ogni soluzione di spiraglio negoziato alla crisi aperta nei Balcani
Qual è la riflessione
Che dalla quale non possiamo diciamo evitare di fare e che la dinamica finale della composizione di questo conflitto avrà influenza nelle caratteristiche dello sviluppo non soltanto in termini di crescita va da sé
Ma anche e soprattutto in termini di relazione col bacino del Mediterraneo col bacino dei Balcani
Il combinato disposto di un'identità etnica fortemente nazionalista combinata con l'integralismo religioso presente già peraltro nell'area del Mediterraneo
Può diventare ostacoli a quello sviluppo del dialogo euro-mediterraneo che non è ininfluente
Rispetto alle prospettive di sviluppo anche di Napoli dell'area campane di questa parte del Mezzogiorno
Non esiste cioè una grande direttrice di sviluppo di commercio che può prescindere dal modo con il quale l'esito di questa guerra si concluderà
E quindi diciamo che questa indeterminatezza è un'indeterminatezza che pesa quando vogliamo affrontare le cose da fare nei tempi e con le soluzioni giuste
D'altra parte qualche effetto già l'abbiamo il rallentamento dell'economia che è in atto nel Paese che naturalmente dipende da molte cause causa europee cause interne
Però finisce per proiettare Effetti sulle aree più arretrate del paese molto pesante
E io temo che la vicenda dei Balcani finisca anche per proiettare situazioni negative nell'area più dinamica del Mezzogiorno
In tutta quella filiera adriatica che aveva segnalato una vivacità di nuove imprese di occupazione che poteva essere un volano importante anche per il resto del Mezzogiorno
Allora il problema che si pone la CGIL il sindacato nazionalmente e territorialmente molto semplice
Di fronte a un rallentamento dello sviluppo in atto
In che modo è possibile utilizzare tutti gli strumenti e tutte le risorse contenute nel patto firmato a dicembre per operare come si dice un azione anticiclica
Come possiamo impedire cioè che la caduta di questo tasso di sviluppo penalizzi l'occupazione o la possibilità di trovare lavoro soprattutto nelle aree che hanno più bisogno queste la questione che sta di fronte alla politica nazionale e in gran parte alla politica delle are del Mezzogiorno
Nell'incontro che noi abbiamo fatto col presidente del Consiglio qualche settimana fa questo problema l'abbiamo posto
E quando abbiamo posto la questione della celerità dei tempi di attuazione degli impegni del patto non lo abbiamo fatto per amore di polemica o per dire che il Parlamento lavora male o lavora lento ma esiste un problema che sia a distanza di quattro mesi dalla firma di quel patto ancora non sono operativi gli strumenti fondamentali su cui bisogna costruire questa azione anticiclica il problema è evidente
E se la Confindustria si lamenta e lo fa in gran parte strumentalmente finisce per avere un titolo di ragione sul fatto che dopo quattro mesi gran parte di quegli strumenti ancora sono solo presenti sulla carta e non c'è un'impresa che deve investire che non ritarderà il proprio investimento quando avrà condizioni di incentivi fiscali quelle vantaggiose definite dal patto e noi non possiamo permetterci di avere investimenti nella seconda metà dell'anno
Quando Problemi di molte aree di molti settori di molti posti di lavoro dipende anche dalla celerità con cui questi investimenti si fanno
Per questo è importante la rapida approvazione del Patto per il lavoro per questo è importante che si mettano subito a disposizione delle parti sociali e di chi vuole investire quegli strumenti non perché risolvano tutti i problemi
Ma perché in assenza di questa celerità e di questa certezza
Una parte importante del nostro sistema produttivo
Tende a dilazionare propria responsabilità i propri investimenti
E questo agisce negativamente sulla possibilità di sviluppo del Paese delle aree meridionali
Voglio dire invece alcune questioni relativamente la situazione di Napoli e ai problemi che essa prese
Ora non c'è dubbio che la nuova amministrazione le nuove forze che governano la città hanno dato della città un'immagine un ruolo uno smalto una visibilità molto importanti
E non c'è dubbio che ci sono anche risultati occupazionali importanti
Io non penso ad esempio che i dati che testimoniano la ripresa del turismo della domanda di incontro con i giacimenti culturale di quest'area sia indifferente o da sottovalutare
Si tratta di posti di lavoro di occasioni di lavoro
Di crescita di questa cultura di città metropolitane europea e Mediterranea di Napoli che ha di per sé una caduta sull'occupazione e sullo sviluppo e non c'è dubbio che la ripresa di opere di investimenti nel settore pubblico a Napoli e in provincia ha significato posti di lavoro soprattutto nei cantieri tra i lavoratori edili di grande importanza
E non c'è dubbio che si deve alla nuova amministrazione se alcune importanti aziende e gestore di telecomunicazioni hanno deciso di venire a Napoli di creare occupazione a Napoli e soprattutto di occupazione di alto valore aggiunto
Quindi questi risultati bisogna riconoscerli positivamente per quello che sono
Dobbiamo anche dire però che adesso arriva la fase più complessa
Che questo non basta
Che ci sono almeno quattro nodi che vanno affrontati e rapidamente non in senso diciamo di programmazione futura perché dal modo con il quale queste questioni si risolvono una parte consistente del tessuto produttivo e dalla qualità dell'occupazione di quest'area può a vere vantaggi o meno
Il primo è relativo alle politiche industriali
Noi abbiamo a Napoli e nell'area napoletana problemi sofferenza molto acuta di pezzi fondamentali del tessuto industriale produttivo della città punti di eccellenza
Mi riferisco alle prospettive dell'industria aerospaziale di cui si è parlato questa mattina
Mi riferisco a Montefibre di Acerra l'Olivetti alla Simest mi riferisco soprattutto alla situazione dell'Ansaldo e alle sue incerte prospettive strategiche e di sviluppo allora
Discuteremo dopo e ne parlerò anch'io della funzione dei contratti d'area e dei patti territoriali
Però guai a noi se questi strumenti pure importante di sviluppo soprattutto per le cose che diceva adesso Sales perché rimette in circolo dal basso una cultura una propensione
Allo sviluppo alla programmazione dello sviluppo dovesse sostituire la funzione e l'intervento delle grandi scelte di politica industriale che non possono avvenire a quel livello
Quelli meno serve a potenziare lo sviluppo dal basso a muovere ad animare come è stato detto dalla discussione di questa mattina ma nulla può sostituire una scelta un intervento la capacità
Che solo un orientamento forte di politica industriale può dare
E allora noi abbiamo definito un accordo con la Regione io penso che sia necessario esercitare rapidamente questo tavolo alla presenza del ministro dell'industria qui a Napoli e in Campania
Per affrontare la soluzione di questi problemi taluni dei quali non ha ricadute da qui a un anno da qui a due anni
Ma da qui a qualche mese può vedere compromessa la funzione la prospettiva di sviluppo di questi pezzi e rilevanti e di qualità altissima del sistema produttivo di Napoli
Secondo punto ci sono nell'area napoletana se ne è parlato e c'è anche nel documento elementi di grande importanza su due di questi voglio dire alcune questioni la prima il risanamento di Bagnoli questa è una sfida importante per il futuro di Napoli
Bisogna lavorare per accelerare la fase preliminare
Ci sono ritardi di diverso tipo di diverso genere bisogna all'Agorà
Rimuovere questi ostacoli e accelerare il completamento della bonifica di quel territorio
Perché anche qui non esiste un tempo neutro rispetto alle esigenze
Prima si chiude la bonifica prima si può vedere i primi investimenti in questo campo di ricerca e di servizi che potrebbero fare di quell'area uno straordinario polo di attrazioni di intelligenze e di culture
E di professionalità di cui questa città a assolutamente bisogno
E secondo
Sulla zona orientale di Napoli io siccome ho contribuito con i compagni della Camera del lavoro a far nascere questo progetto devo anche dire che bisogna però essere un po'più precisi
Noi a distanza di qualche anno abbiamo uno strumento il consorzio che è stato pensato come consorzio di promozione
Abbiamo verificato che questa strumentazione questa struttura non funzioni
Bisogna fare altro lo dite anche nella vostra impostazione programmatica bisogna passare dallo strumento di consorzio lo strumento che insieme gestisca are
Perché senza di questo abbiamo uno strumento inefficace però consentì di me che ci vuole un'altra questione bisogna sapere averi un'idea di sviluppo collegata a quella qui vedo indeterminatezza veda una somma di tanti interventi previsti dal nuovo ospedale ad esempio la rimozione di alcuni impianti petroliferi
O alla rinascita di un tessuto artigianale ma mi pare che manchi diciamo
Una cuore più preciso ed identificazione più precisa invocazione di quell'aria di quel territorio se noi mettiamo assieme
Insufficienza dello strumento e indeterminatezza dell'obiettivo il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi a distanza di due anni tutto è sostanzialmente fermo e noi
Non possiamo permetterci che in un'area così importante degradata della città le cose resti se
Terzo problema
Sarà rapidamente approvata anche con le modifiche introdotte nel Parlamento
I progetti di gestione
Della soluzione dei lavoratori socialmente utile
Non aspettiamo non aspettiamo che scoppi di nuovo quello che tradizionalmente avviene le grandi fiammate di protesta che poi costringono tutti a operare o a rincorrere per soluzioni tampone
Ci sono le condizioni apriamo rapidamente il tavolo con tutte le sedi istituzionali coinvolte le organizzazioni sindacali preveniamo
Lavoriamo per costruire i progetti le società le dismissioni possibile priorità delle assunzioni
Diamo un segnale in cui si vuole affrontare prendendolo per la teste non sempre per la coda la soluzione di questo problema è vero è un problema di gestione di elementi di assistenza in condizioni di crescita
Professionale di questi lavoratori ma non perdiamo tempo perché se no fra due mesi ci troviamo tutti attorno ha di nuovo ai tavoli in condizioni molto più difficili per tutti
Quarto le infrastrutture se n'è parlato molto io voglio solo dire un punto di metodo che a me pare importante
La Regione ha lavorato bene
Documenti prodotti il tavolo di concertazione ha prodotto un primo risultato ne parlava adesso Sales relativamente a questo lavoro che si chiama interinale che è stato definito
E poi c'è la conferenza per cella l'intesa l'intesa istituzionale tra Stato e Regione da preparato
Allora bisogna lavorare
Perché i contenuti dell'intesa istituzionale è stato regione
Punti di priorità soprattutto sulle grandi questioni infrastrutturali che il documento deve prevedere sia strettamente collegato con le scelte gli indirizzi
Che esercizio e l'uso della Genda due mila prevede per questa regione non facciamo con la mano destra cose diverse da quella che la mano sinistra a immagine di fare
Si lavori in tutto uno immaginando un unico disegno dentro il quale i diversi strumenti istituzionali diversi strumenti di finanziamento siano strumenti di un'unica impostazione di fondo
Anch'io penso che bisogna lasciare i comuni
Una facoltà una possibilità di scegliere e se i comuni non ci riescano sia la Regione ad assumersi le proprie responsabilità
Non si usi la difficoltà che talvolta c'è tra le municipalità purtroppo per ritardare le scelte di tutto ha bisogno questa Regione e questo territorio fuorché di scelte che non vengono effettuati nei tempi necessari
Per ultimo voglio toccare due sole questioni il primo il tema della sicurezza
Vengo da un convegno che hanno svolto i compagni della Camera lavoro di Napoli di ieri alla presenza del ministro dell'Interno
Ci sono nell'elaborazione della nostra calare del lavoro proposto indirizzi che io penso debbano essere oggetto di riflessione da parte dei partiti da parte democratica civilista
Del comune e degli enti locali
Noi come CGIL lo voglio dire con qualche chiarezza abbiamo sposato un'idea molto forte delle ragioni della sicurezza
La sicurezza per noi è e non può che essere uno dei moderni e diritti di cittadinanza delle persone
Tanto è vero che l'assenza di sicurezza finisce per compromettere i diritti fondamentali di chi ha più debolezza i giovani gli anziani eletto
Il diritto alla sicurezza quindi non può essere qualcosa che si aggiunge
E una delle fondamentali precondizioni della qualità dello sviluppo ed alla qualità delle relazioni di un tessuto di vita democratica
Sicurezza vuol dire cultura della legalità
E quindi lavoro per formare
Per orientare a un Rispetto dai principi più semplici di diritto la legalità di cui c'è bisogno
E sicurezza vuol dire molto nel Mezzogiorno per quanto riguarda lo sviluppo
E vero non è vero che l'assenza di sicurezza è un costo per i cittadini per l'impresa per i bilanci dello Stato delle amministrazioni
E vero non è vero che in tutte le classifiche degli investitori internazionali il tema della sicurezza e uno dei grandi ostacoli ad investire in alcune parti di questo Paese
Allora se è così bisogna fare uno sforzo ordinato e organico per accrescere legalità e per accrescere sicurezza
Io ho portato ieri un esempio che riporto anche qui
Noi abbiamo favorito come sindacato la nascita il consolidamento di quello che può diventare il più grande porto del Mediterraneo e Gioia Tauro
Per favorire quelle Investimenti e quell'insediamento abbiamo fatto un accordo in base alla quale per un anno e mezzo i lavoratori assunti in quell'azione in quel porto
Guadagnavano dalle ottocento mila lire al milioni di lire nel senso che il resto del lavoro lo facevano informazioni non retribuita
Abbiamo cioè deciso di sostenere quell'investimento con un'azione intelligente di accompagnamento sulla flessibilità dei costi
Come siamo rimasti
Quando abbiamo appreso che quell'azienda aveva deciso di pagare un pizzo
Alla più grande cosca della gioia della piana di Gioia Tauro in relazione al numero dei container che quel porto lavorava una specie di cottimo fatto sul Pizzo
E come possiamo non spiegare o non porci una domanda se per caso quando ci si chiede flessibilità dei costi
Qualcosa di quello che fa anche in direzione che non vorremmo viceversa mai verificare
Ecco perché la questione della sicurezza è un problema
E come mai il dottor D'Amato che polemizza molto spesso con noi in tutte le pagine dei giornali nella sua qualità di delegato al mezzogiorno della Confindustria
Non ha sentito il dovere di quello che ha fatto la CGIL a Gioia Tauro
Cioè
Di porsi come nel processo aperto nei confronti di qualcuno esperimenti di queste cosche come parte civile nel procedimento penale come mai la Confindustria l'Unione degli industriali di Gioia Tauro non l'ha fatta come mai
Vuol dare sempre lezioni a noi sulle flessibilità e in un caso analogo fa altre scelte
L'ultima questione
Affronto appunto al tema della flessibilità
Sui giornali di oggi c'è un dato
Su quale anche noi ci siamo interrogati come mai in un anno di crescita modesta dello sviluppo economico industriale del Paese l'occupazione è cresciuta di centotré mila unità e noi c'eravamo dati una risposta che oggi Ciampi conferma
Perché in qualche misura è aumentata la flessibilità nell'offerta come si dice in termini tecnici economici cioè lavora diventato più flessibile
Tanto è vero che si può spiegare quel rapporto una crescerà l'un per cento con un momento d'occupazione di cento mila che non regge diciamo nelle statistiche normali
Se non si ammette che i fattori di flessibilità introdotti hanno aiutato né allentato questa rigidità di rapporto tra la crescita e la crescita dell'occupazione
Vuol dire lavoro interinale vuol dire part-time vuol dire tutte le forme di inserimento che abbiamo contrattato
Quindi flessibilità cioè
Dispiace notare che di queste forme nel Mezzogiorno se ne usa poco
Sapete qual è il rapporto dell'uso del part-time nel Mezzogiorno
Sapete qual è l'uso di lavoro interinale nel Mezzogiorno
Allora anche qui quando si parla di flessibilità nell'offerta noi dobbiamo sapere che c'è sicuramente bisogno da parte di chi l'ha contratta di guardare con intelligenza questo processo ma da parte di chi la usa da parte dell'impresa
Ci vuole un'analoga capacità e coraggio di rapportare una nuova voglia di investire con l'utilizzo di questi strumenti che il sindacato mette a disposizione ecco perché anche sul contratto d'area noi abbiamo un'idea che difendiamo e che proprio a spiegare
Nella nostra impostazione il contratto d'area era ed è
Lo strumento necessario per aggredire in alcune aree dove si erano prodotti processi di desertificazione industriale
Nuove straordinari margini di convenienza la reindustrializzazione o al reinvestimento
Are con questa caratteristica
Che cosa è avvenuto è avvenuto che si sono proposti contratti d'area a Torino
Ci sono proposti contratti d'area a Trieste si sono proposti contratti d'area a Crema
Si vorrebbe un contratto d'area dappertutto ma se il contratto d'area diventa uno strumento diciamo comune
Perde la sua efficacia perde la sua funzione diventa qualcosa che non è logico rispetto all'obiettivo per cui ENAC questa è la nostra impostazione se non la si segue facciamo danno a questo strumento
E ci mettiamo dentro la logica del sindaco Albertini che arriva a proporre un contratto d'area per lavoratori immigrati di Milano e magari domani
Qualcuno che dirà contratto d'area per albanese contratto dare per nigeriano contratto d'area del palestinese
Il ridicolo il ridico a Gioia Tauro abbiamo detto che non ci voleva un contratto da ma altre forme altri strumenti i contratti di programma perché c'era bisogno di infrastrutture allo stesso modo nell'area orientale di Napoli non adesso due anni fa
Avevamo insieme detto al sindaco Bassolino che mentre vedevamo con straordinario favore l'esigenza di lavorare per lo sviluppo di quell'area il contratto d'area per queste caratteristiche non ci sembrava lo strumento più adatto
Non dobbiamo far polemiche dobbiamo ricordare esattamente quello che abbiamo detto e confermarlo ripeto per onore per coerenza con un'impostazione che intendiamo differente
Se non fosse così il rischio di Avvenire
Tra la funzione degli strumenti e il loro uso che si scelgono delle relazioni contraddittorie finisce per mortificare per disperdere
La natura di ogni strumento che si prescelte in relazione al problema che c'è da affrontare
Io credo
Continuare e rendere più forte la propria crescita
Allora ringrazio Guglielmo Epifani ne abbiamo ancora quattro interventi per chiudere questa Ardenza mattinata di discussione sono quattro interventi di grande rilievo importanti
Perché abbiamo la capogruppo al comune Amedeo Lepore il ministro Fassino capogruppo alla Provincia Antonio Giordano il senatore Villone presente la Commissione affari costituzionali quindi io chiedo alle compagne e compagni di rimanere fino alla fine della discussione
Può riprenderemo invece nel pomeriggio alle quindici e trenta la parola ad Amedeo Lepore capogruppo democratici di sinistra al consiglio comunale di Napoli
Ma io voglio esprimere
L'apprezzamento
L'apprezzamento per lo sforzo
Di analisi e di proposta del documento e per tutto l'impianto della relazione ma voglio sottolineare in particolare un elemento che secondo me non è stato dovutamente considerato grazie
E cioè che parliamo di Napoli del suo sviluppo per il due mila in un quadro che non è di angusto municipalismo ma è un quadro fatto di grandi temi l'Europa il Mediterraneo la pace nei termini in cui adesso ricordava anche i rischi che incombono su di un mondo Hui Epifani
La necessità
Di fare dell'area metropolitana di Napoli
Un elemento fondante della nostra iniziativa
Napoli con un motore dell'integrazione dello sviluppo
Provinciale campano
Napoli la città di Napoli come elemento di integrazione di un processo che naturalmente deve conoscere nuovi passaggi attraverso riforme attraverso nuove iniziative anche di carattere legislativo attraverso anche un chiaro successo
Di questa campagna per i referendum per non fare del referendum un elemento distruttivo del sistema dei partiti ma uno stimolo perché il Parlamento lavori
Ebbene Napoli come una città nella quale è possibile determinare ancora apporto nuovo contanti comuni piccoli e medi della Provincia con la Provincia spessa con la regione Campania
Io credo che questo sia un elemento importante delle cose che ha detto Andrea che andava sottolineato noi abbiamo presentato un documento agile Breve dati
Sull'attività
Che si è svolta a Napoli nel comune di Napoli in relazione ad altre grandi aree metropolitane nel corso di questi anni abbiamo fatto un confronto tra sette città senza una parola di commento
E lo abbiamo fatto perché noi riteniamo che da un lato si debba fare quel percorso di recupero della memoria che nella relazione era contenuto
Di quello che nel corso di questi anni si è
Riuscito a realizzare quello che abbiamo fatto a Napoli
Un capitale accumulato del quale non ci dobbiamo accontentare ma che dobbiamo saper investire nel corso
Della prossima fase dell'esperienza di governo e dall'altro e dall'altro il motivo non è stato sulla ricostruzione la memoria ma mettere in evidenza un ruolo il ruolo di governo che noi stiamo esercitando nella nostra realtà
Io voglio dire che nel corso di questi mesi e lo voglio ricordare perché penso lo dico senza in fasi che anche il gruppo al consiglio comunale di Napoli del DS ha rappresentato un elemento fondante della classe dirigente in questa città
Io non parlo solo dei dati distribuiti ieri ma anche della qualità di un'iniziativa del consiglio comunale di Napoli e di questa maggioranza da quando Bassolino e ministro
Negli ultimi mesi
Abbiamo approvato e discusso la nuova forma di gestione dei servizi di igiene ambientale
La delocalizzazione dal centro storico delle attività di riparazione e delle attività inquinante
Il Piano Urbano Parcheggi che è una vera e propria varianti al piano regolatore i provvedimenti per il Giubileo
Metro Napoli cioè la nuova società per la gestione dell'aria sul ferro della nostra realtà
Abbiamo rinegoziato i mutui passati con un vantaggio di centocinquanta miliardi per il comune di Napoli
Abbiamo fatto quarantacinque micro zone censuarie abbiamo avviato il riscatto della napoletana gas e così via
Fino al bilancio e alle decine di provvedimenti di accompagnamento che sono stati approvati nel corso di questi giorni i fatti
Le cose che si sono realizzate
Questo per mettere in rilievo che a Napoli vi è un'originalità dell'esperienza che stiamo compiendo
è un centro sinistra Napoli in tutte le sue componenti che si cimenta concretamente con la sfida del governo
E io ho scelto so che pesa
Il rapporto le difficoltà la divaricazione con Rifondazione Comunista che si è determinata con la rottura del governo nazionale
E so anche che questo fa sorgere problemi nell'azione di governo
Ma vedo che concretamente se ci smentiamo tutti sulla sfida del Governo queste un percorso positivo queste un percorso che bisogna consolidare portare avanti e non interrompere
Noi quando parliamo della costruzione del nuovo centrosinistra dobbiamo tenere conto di questa esperienza originale
Dobbiamo tenere conto del ruolo di Rifondazione dobbiamo tenere conto della necessità di guardare alle forze e con noi costituiscono questa esperienza certo non forze che sono distinte dalla sinistra
Le forze del centro le forze che hanno una configurazione anche non ancora pienamente definita verso la quale dobbiamo avere attenzione
Ma sono le forze verso le quali attraverso l'esperienza di Bassolino
Abbiamo fatto nel corso di questi anni questo percorso
Io vorrei dire assale esse perché condivido la lucidità del suo intervento che però noi a Napoli
Proprio perché siamo riusciti a tenere insieme questo schieramento abbiamo avuto i successi che abbiamo avuto proprio perché Bassolino ha parlato alle forze anche più lontane da noi ai moderati di questa città che abbiamo avuto il settantatré per cento
Perché siamo riusciti a tenere insieme a questo schieramento di centrosinistra e stiamo discutendo su come rinnovarlo
E proprio perché non solo la funzione del sindaco di napoletani che capace di parlare anche alle forze più lontani ma perché noi questa forza i Democratici di sinistra sono stati motore cerniera della maggioranza sono sarà l'espressione di una moderna sinistra Napoli io penso che siamo riusciti a fare dei passi notevoli in avanti
Certo Napoli non è una melassa
Esistono ancora due città che si confrontano
Quella che ha vinto nel corso di questi anni quella che ha rappresentato la trasformazione civile della città la responsabilità e il cambiamento e c'è un'altra Napoli
C'è la Napoli Lazzaro una furbesca assistita e protetta quella del particolarismo e dei corporativismi
Qui dobbiamo stare attenti a questo perché il rischio di un ritorno all'indietro
Perché dobbiamo fare ancora passi in avanti come ci ricordava Bassolino ha ieri ieri nella trasformazione della struttura di questa città
Ebbene dobbiamo stare attenti a che non avvenga
Un processo che mette in discussione le conquiste di questi anni per questi io non sono d'accordo con le iperboli quando si parla di nato il rinascimento napoletano
Una volta un'altra le eclissi guardiamo concretamente alle cose che stiamo facendo guardiamo non a una distinzione tra eccesso di governo o tra ex gestione ordinaria e Grandi Progetti e capacità di programmazione guardiamo alla qualità complessiva dell'azione di governo
Alla necessità anche di introdurre l'innovazione come elemento fondamentale perché le decisioni siano decisioni che consentono di raggiungere dei successi essi rallentamenti ci sono stati i dobbiamo recuperare produrne elemento di innovazione in avanti quando io parlavo delle due città lo dico con il dovuto Rispetto per una vicenda che non deve vedere interferenze da parte nostra
Beh io lo voglio dire qui
Mi rivolgo agli imprenditori napoletani alla forza dell'industria napoletana con la consapevolezza dei passi in avanti delle novità che in questi anni anche queste forze hanno espresso nella nostra città
E consapevole che qual sia si sarà la soluzione che si daranno gli imprenditori noi dovremo ho un Fort Hare un percorso io non vorrei e mi auguro che la vicenda all'Unione industriali si risolva con questo spirito al di fuori di vecchie logiche dando voce alle forze dell'impresa dando voce a una rinnovata classe imprenditoriale che a Napoli
Determinerà sicuramente nel prossimo futuro o novità ulteriori nel percorso di innovazione ho difficoltà in questo percorso Napoli ha bisogno di una classe moderna è seria
Dell'imprenditoria noi ne abbiamo bisogno per poter dialogare e per poter portare avanti il programma di governo nell'interesse della città
Il programma e dobbiamo essere saper interpretare va a Napoli migliore senza assecondare i difetti peggiori di questa città dobbiamo essere in sintonia con le forze della modernizzazione della modernizzazione
Quindi nucleo vero il centro del nostro impegno di governo dobbiamo saper guardare nel corso dei prossimi tre anni
Sia la Napoli del disagio l'universo del lavoro che non c'è ma non solo i disoccupati anche le donne gli anziani i giovani le famiglie monoreddito e mono parentali
Io non mi vergogno che a Napoli così come stiamo facendo
Si sviluppi una politica nuova di sostegno e di moderni servizi se è una politica oggettiva selettiva in grado di rappresentare in concreto una comunità solidale
E la Napoli produttiva dello sviluppo
Dove insieme alla iniziativa pubblica la promozione
Delle iniziative industriali a una nuova politica industriale vi sia anche più coraggio per creare condizioni favorevoli all'iniziativa privata una griglia di opportunità per una nuova classe di imprenditori e di produttori
Il tessuto locale è una risorsa forse lo stiamo riscoprendo con ritardo ma è una risorsa e fa parte di uno di quei fattori fondamentali a cui faceva riferimento Epifani nel suo intervento di poc'anzi per la verità
Non vorrei parlare solo di Napoli est per la verità io non credo che siamo all'anno zero credo che anche le esperienze che abbiamo fatto
Ci hanno consentito di intraprendere una strada positiva
Così ricordava nel documento nella relazione
Le novità anche in assenza di elementi confortanti di politica industriale che si sono prodotte nel nostro tessuto produttivo
La necessità di tenere presente su questo il sindacato deve dare un grande contributo perché qui bisogna modificare indirizzi di politica industriale
Di tenere presente l'esistente
Quello che oggi già rappresenta un punto di eccellenza della nostra iniziativa all'alzando l'iniziativa dei DS all'Ansaldo questo è stato il tema fondamentale
Come far diventare
Queste preesistenze l'aerospaziale il polo ferroviario il porto e Ilario porto di Napoli Lario porto di Capodichino Lario porto potenziato a Capodichino
Gli elementi fondanti
Di una nuova vocazione industriale di quella parte della città credo che questo non sia poco e credo che da questo si debba ripartire per avere anche un percorso che individui le scelte che noi stiamo facendo la società di gestione per Napoli est l'accelerazione
Dei processi di sviluppo
A Bagnoli non solo l'accelerazione del risanamento ma anche l'anticipazione che il Comune ha deciso di alcuni interventi previsti dalla variante e a Napoli est il contratto orarie io avrei un atteggiamento differente su questa tematica
Perché se ne vogliamo realizzare fattori attrattivi per la città dobbiamo realizzare interventi in queste aree che consentano ai capitali arriva e io credo che tra questi vi sia anche la possibilità in quella zona
In modo diverso dal passato con procedure più certe agili e snelle di avere un contratto Daria credo che sia un elemento di fondamentale importanza
Volevo terminare dicendo alcune cose sì compagni mi consentono ancora due minuti nel merito avrei voluto dire come tra le tre condizioni fondamentali vi sia per lo sviluppo vi sia il tema dell'iniziativa programmatica concreta del comune di questi giorni il piano regolatore
La riforma dell'azienda comunale a cominciare dal si di manager e quant'altro sono cose che discuteremo con maggiore calma ma voglio finire con una riflessione di carattere generale
Io ho già detto quello che pensavo a proposito del doppio incarico del sindaco
E non credo che sia uno ripeterlo visto che l'ho detto pubblicamente
Ma io credo che vi sia proprio in relazione alla discussione che si è svolta tra di noi una nuova consapevolezza da parte di tutti
Che al centro torna l'opera di governo della città di Napoli che al primo punto lo ha detto il sindaco ieri e non credo che sia una consapevolezza recente da parte di Bassolino
C'è un compito
Del sindaco ma c'è anche uno sforzo comune da compiere
Io concordo con le cose che ieri hanno detto a questo proposito bozze Cennamo
C'è uno sforzo comune da mettere in campo perché il compito di un partito che vuole incarnare la maggioranza della città
E il compito di costruire selezionare una nuova classe dirigente che solo in parte si è formata a Napoli una classe dirigente ampia e diffusa
Una classe dirigente che faccia del cimento del governo la prova per dare risposte alle sue
Capacità alla sua forza ebbene i democratici sinistra devono contribuire a questo sforzo
Lo devono fare anche attraverso il proprio gruppo dirigente io esprimo apprezzamento per il lavoro che si è fatto nel corso di questa settimana e credo che sempre di più però si debba tenere conto del Cat complessità delle nostre forze
Si debba tenere conto di esperienze diverse anche il divo generazionale per riconoscimento della pluralità come un elemento di Luca di ricchezza
E di tratti caratterizzanti che facciano di questo partito sempre di più un partito che essa discutere come vediamo da questa Presidenza con le nuove generazioni
Sa discutere con la società civile sa discutere con gli intellettuali si contamina con la società napoletana
Se faremo questo
Tutti ci sentiremo investiti di una nuova etica della responsabilità e io lo dico sentendomi parte di questo sforzo una nuova etica della responsabilità
Una nuova capacità di governi allora quella che appare oggi una missione difficile qualcuno dice che è una missione impossibile
Io credo che invece riusciremo a vincerla ce la potremmo fare a partire dai prossimi appuntamenti elettorali
E a partire dall'opera di governo via primo a Napoli ancora per tre anni che sarà un'opera difficile e dura ma significativa io spero densa di successi come il pass
Grazie Amodio Lepore diamo Paola al ministro Fassino che ringraziamo naturalmente la sua presenza qui stamattina visti gli impegni che possiamo un po'tutti immagine
Sono io che naturalmente ringrazio i compagni di Napoli io vorrei nel mio intervento
Affrontare due questioni
Una che diciamo hanno una relazione come già richiamavano il Pisani prima
Una quello che sta accadendo a pochi centinaia di chilometri dal nostro Paese
E l'altro e
Come noi collochiamo lo sviluppo di Napoli del Mezzogiorno è una prospettiva
Internazionale più ampio
Il come la nostra idea di sviluppo del paese di questa parte del Paese adeguata alle dimensioni nuove che l'internazionalizzazione la globalizzazione ponete di fronte hanno
A poche centinaia di chilometri a noi sappiamo benissimo si sta maturando
E consumandosi e una crisi drammatica
Che credo su uscito in ciascuno di noi sofferenza turbamento e di fronte a immagini drammatiche o descrizioni come quelle che sono descritte questa mattina sull'Unità
Angoscia
è una crisi io credo che
Non matura oggi questo è un punto che noi dobbiamo avere presente anche per capire la gravità delle decisioni che abbiamo assunto che la delicatezza delle responsabilità di cui ci siamo fatti carico non è una crisi che è maturata negli ultimi quindici giorni non è neanche una crisi che nasce dal settembre scorso da quando nel Kosovo il conflitto tra albanesi
E sarebbe divenuto più occulto
è una crisi che matura da lontano matura
Dalla dissoluzione dell'ex-Jugoslavia
Una risoluzione che
Sì maturate da divenute irreversibile perché sono venute meno quelle che erano le due condizioni fondamentali che avevano consentito la Jugoslavia non solo di esistere ma di essere funzionale agli equilibri internazionali
La morte di Tito prima
Al privato quel paese di quale che sia il giudizio che si dà su Tito sicuramente però di una personalità che era in grado di
Rappresentare la coesione unitaria del Paese e di essere riconosciuto per questa capacità coesiva internazionalmente
Non solo ma nel momento in cui è venuto il mio meno il diciamo una personalità che era capace istituzionalmente e politicamente di rappresentare tenere insieme la Jugoslavia si è passata un regime politico istituzionali il più fragile
Del mondo perché si è passati dalla personalità di Tito alla presidenza a rotazione forma che rappresenta diciamo
La la il comando più fragile friabile esposto a dissoluzione che si conosca
E poi la caduta del muro di Berlino l'ottantanove
Ha fatto venire meno quel sistema bipolare rispetto al quale la Jugoslavia aveva ritrovato una collocazione particolarmente specifica
Per usare una formano farla lunga Jugoslavia era un po'un regime socialista dissidente da Mosca Birke
Ha voluto dire per molti anni che Mosca accettava che fosse dissidente perché gli andava bene che fosse socialiste Washington accettava che fosse socialista perché gli andava bene che fosse dissidente
E la Jugoslavia in quell'area nell'area che storicamente uno dei due punti
In cui da sempre scoppiano i conflitti che poi investono il continente l'altro punto è la grande pianura russo tedesca
Era funzionale l'equilibrio bipolare che in quell'area nei Balcani si fosse appunto un regime politico che non stesse né di qui né di là
Non fosse
Un avamposto dell'Occidente nei Balcani non fosse
Un punto di forza del Patto di Varsavia
Che garantisse diciamo stabilità e sicurezza senza che quell'area appartenesse a nessuno dei due campi
La risoluzione caduta del muro di Berlino a risoluzione
Dell'equilibrio bipolare che sul muro era costruita ha fatto venire meno quella funzione
E il venir meno prima di titoli venir meno dopo della funzione che quel Paese aveva non ha più consentito di tenere imbrigliata e governate le tendenze centrifughe che il modello di riforma autogestione aria che il socialismo di Tito aveva costruito aveva fortemente enfatizzato
Non va dimenticato che la crisi della Jugoslavia nasce l'atto primo di dissoluzione jugoslava via nasce sia
Nel novembre del mille novecentonovanta quando i delegati della lega comunista della Slovenia la lega comunista della Croazia abbandonano il congresso della lega dei comunisti jugoslavi perché non vogliono approvare
Una risoluzione del Congresso sulla redistribuzione compensativa della ricchezza dalle pubbliche povere Repubblica e qui ricche della federazione
Finché c'era una forte personalità e un equilibrio per volare che teneva quelle spinte erano imbrigliata in qualche modo nel momento in cui gli elementi politici così di non c'erano più
Quelle spinte centrifughe sono diventate il terreno della dissoluzione su cui poi si è innestato evidentemente come sempre accade
Una dissoluzione che ha che ha ritrovato motivazioni etniche motivazioni religiose motivazioni politiche culturali eccetera eccetera
Io ho richiamato questo no diciamo per reminiscenza storica perché la crisi nasce così
E la crisi che poi si è trascinata in questi sette anni è una crisi che diciamo non è stata è stata via via sempre più acuta perché è stato difficile ritrovare e ricostruire quel punto di equilibrio
Che preesisteva che peraltro per le ragioni che ho detto però non avrebbe potuto essere come dire mantenuto per il semplice fatto che era utile perché erano venute meno le condizioni
Di quello utilità
E anziché trovare un punto di equilibrio che consentisse
Di garantire la transizione anche lì come in altre parti dell'Europa centrale nel segno della stabilità
Noi abbiamo avuto un processo dissoluti vivo reso più acuto dall'affermarsi nei Balcani
Di un idea particolarmente perversa
E fonte di conflitti eterni cioè l'idea che il fondamento dello Stato e l'omogeneità etnica
E se noi non riusciamo a sconfiggere questa idea badate che dopo il Kosovo ne avremo altri conflitti dello stesso segno della stessa natura questo è il punto vero
Se si vuole riflettere autocriticamente in questi anni di debolezza della comunità internazionale
Non essere riuscita ad arginare una deriva che sul piano culturale prima ancora che sul piano politico rappresentava un arretramento un arretramento a prima della rivoluzione francese il principio che il fondamento dello Stato e l'omogeneità etnica
Che non c'è un'uguaglianza dei diritti degli individui delle collettività indipendentemente dalla cultura dalla lingua dal sesso dalla nazione dalla religione
Ma invece l'omogeneità etnica diventa non solo un tratto di identità
Ma diventa il fondamento dell'organizzazione statuale e sulla base di quel principio tu discrimini chi non appartiene a quell'omogeneità etnica e lo discrimini fino al punto che a un certo punto ritiene di non potersi neanche convivere locale sì
è la forma brutale la pulizia mica con tutte le tragedie che questo
Ha rappresentato questo è l'attacca non risolta nella crisi dei Balcani
E il Kosovo è stato l'ultimo episodio di questo scenario e per questo noi avevamo quando dicono i Dico non solo l'Italia la comunità nazionale il dovere a un certo punto di intervenire con una radicalità molto maggiore che nel passato
Perché in questi sette anni non è che sono mancate in mille tentativi per dare una risoluzione solo politica a quella crisi veniva avanti
E abbiamo dovuto constatare con amarezza il fallimento di una strategia che si affidasse soltanto all'intelligenza e la capacità di dialogo e abbiamo dovuto prendere atto dobbiamo prendere atto che c'è purtroppo come accade in passaggi drammatici la necessità di combinare un'azione politico diplomatica che non va
Abbandonata mai perché la soluzione dei problemi non può che essere una soluzione politica con l'uso della forza come strumento per affermare una soluzione politica che sulla base soltanto della ragione in questi anni non si è affermato
Questo dicendo e naturalmente non comprendiamo tutti difficile
E anche il riconoscimento dell'impotenza della ragione
C'è una sconfitta diciamo della razionalità
Come accade spesso nella storia
E però bisogna fare i conti Lorna per questo U ha un senso e non è così come dire un'azione non può essere vissuta come un'avventura o come una perdita di identità o dissenso politico
Lei sa se assunti nel Kosovo delle responsabilità difficili come quello di condividere insieme ai partner nostri della NATO dell'Unione europea le scelte che stiamo realizza perché dobbiamo fare i conti con una crisi che a quella profondità che a quella incubazione che a quella difficoltà
E se a quella radicalità a radicalità di crisi purtroppo non può che corrispondere anche regali radicalità di mezzi
Non è un rito una rinuncia alla politica e sapere che la politica ha bisogno per vincere non soltanto della ragione in quel contesto
E che le ragioni che ci portano a dire che va cercata una soluzione politica e che non va abbandonato in nessun momento la ricerca di una soluzione diplomatica come si fa anche in queste ore attraverso il tentativo di Kofi Annan
Non è qualcosa di scissione separate alternativo all'uso anche dalla forza in quanto si pieghi chi alla ragione
Diciamo fin qui non ha voluto ottempera
D'altra parte guardate se guardiamo proprio i Balcani noi vediamo che abbiamo del delle esperienze non lontane dal Kosovo che dimostrano queste
Io trovo francamente
Astratta e anche
Del tutto priva di fondamento la manichea contrapposizione che accetta l'ora nel dibattito in Italia non solo in Italia tra loro buone la NATO cattiva
Perché se guardo alla Bosnia non posso dimenticare che quattro anni di presenza dell'ONU in Bosnia non hanno impedito i massacri e da quando c'è la NATO in Bosnia non si spara più colpo
Perché la NATO ha più mezzi dell'ONU perché l'ONU non ha i mezzi sufficienti tutto vero ma noi le soluzioni e le dobbiamo costruire rizzare oggi la prospettiva che l'ONU abbia molti più poteri funzioni di quelle che ha oggi è una prospettiva giusta che non va abbandonata ma non è una prospettiva di una settimana di un mese una prospettiva di lungo periodo
E lei fa tempo non possiamo dire che mentre aspettiamo che l'ONU diventa quello che giustamente deve diventare vogliamo la gente può morire non funziona questa cosa qui è moralmente inaccettabile non politicamente soltanto illazioni
E quindi abbiamo il dovere mentre continua a perseguire accerto la costruzione di un assetto del mondo più giusto più equilibrato in cui l'ONU abbia una funzione centrale sapendo però l'obiettivo di medio e lungo periodo dobbiamo essere capaci di affrontare le crisi che
In questo periodo si pongono e affrontare con gli strumenti con i mezzi che abbia
Naturalmente tutto questo è difficile
Comporta l'assunzione di responsabilità
Io credo che il governo
Stia facendo quello che deve fare
Compiendo ogni giorno scelte complicate e difficili tutt'altro che scontate
Che sono naturalmente fonte anche di travaglio di dubbio di tormento intimo compì quelle scelte
E tuttavia sono scelti ineludibili se noi vogliamo
Interrompere una catena di tragedie che nei Balcani rischia di essere infinite
E quelle scelte hanno restituito anche credibilità internazionale d'un Paese che internazionalmente era noto è stato noto per decenni come un Paese che si sottraeva alle sue responsabilità tratte che non è una piccola cosa questo
Ricordato villa assoluta non credibilità
Che da cui fu accolta l'annuncio all'inizio del no del governo di centro sinistra che il Governo italiano voleva realizzare una manovra economica che garantisse all'Italia di entrare nell'Euro
Poi ce l'abbiamo fatta ma non ci credeva nessuno all'inizio c'era l'incredulità e con incredulità era fondata sulla come dire su una radicata inaffidabilità
Che internazionalmente era un giudizio di lungo periodo che per lungo periodo era maturato in Italia noi in questi due anni e mezzo in questi tre anni di governo della del centro sinistra abbiamo tra i tanti obiettivi che abbiamo realizzato restituito credibilità questo Paese
Abbiamo restituito affidabilità internazionale lo abbiamo restituito dimostrando
Che l'obiettivo dell'Euro non era velleitario le propagandistico ma l'abbiamo perseguito con tale determinazione da realizzarla da far sì che l'Italia sia tra i Paesi che ha fatto decollare questa scelta strategica per il futuro dell'Europa di tutti noi
Ci siamo assunti la responsabilità nei Balcani non oggi
Ma in Bosnia con due mila uomini che partecipano al contingente NATO che garantisce la pace da due anni e mezzo lì
In Albania oggi nel corso ci siamo assunti la responsabilità politica
Che hanno restituito credibilità internazionale del nostro Paese
D'altra parte se non avessimo recuperato questa credibilità Prodi non sarebbe diventato presidente della Commissione europea
E la più evidente testimonianza del fatto che noi abbiamo riportato l'Italia
Dentro
L'Europa con una funzione un ruolo pieno che ha riconosciuto ai nostri partner e che ci consenta di svolgere insieme agli altri con sulla su un piede di pari dignità una funzione essenziale tutto questo ha a che vedere con cosa succede naturalmente nel Mediterraneo pace stabilità dei Balcani è una componente essenziale della pace e della stabilità dell'euro
Vedete
Per una prima fase della crisi jugoslava uno degli errori che ha commesso la comunità internazionale è stato quello di pensare che siccome i Balcani erano storicamente un focolaio instabile era meglio stare lontani
Più stavamo lontani più eravamo sicuri errore tragico il problema vero è che se vogliamo essere sicuri dobbiamo contribuire alla sicurezza e la stabilità non è allontanandosi dai Balcani che noi saremmo più sicuri
E invece coinvolgendo c'è costruendo lì insieme a quei popoli e con le nazioni e le ragioni della stabilità della sicurezza che saremo saranno sicuri loro e saremmo più sicuri tutti no
E dare stabilità ai Balcani oggi è essenziale per il futuro dell'Europa
Visto che nei prossimi quindici anni il processo di integrazione europea allargherà
Verso est e sud est
Determinando una contiguità sempre più forte un'interazione sempre più forte tra l'area
Dell'Unione Europea e
L'area dei Balcani che ai suoi che esterna all'Unione
E perché i Balcani sono parte del Mediterraneo
Perché è una vecchia
Impostazione che valeva nel passato forse forse non son sicuro ma comunque oggi non vale più
Che guardava agli orizzonti internazionali mettendo in alternativa in contrapposizione il Nord al Sud l'Est al Sud non ha più senso
A me colpi qualche mese fa
Quando un anno fa quando andare a Sarajevo non tante missioni che il ministro degli Esteri bosniaco
Mi dicesse
La Bosnia vuole essere un Paese euromediterraneo mi colpì perché se uno pensa la Bosé non ti viene in mente di pensare con Paesi euromediterranei invece una definizione giusta due dal punto di vista geopolitico
Perché si affaccia sull'Adriatico che la parte una parte del Mediterraneo ritardi lo è dal punto vista culturale religioso se si pensa che cosa la Bosnia
Alla sua molto molteplicità di culture e religioni
E noi dobbiamo sapere che sempre di più
Unione europea proiezione Adeste l'Unione suo allargamento dialogo euro-mediterraneo sono dimensioni non tra di loro alternative ma dimensione complementari l'una chiama l'altra l'una non può essere perseguita con coerenza e con credibilità se non tiene conto dell'altra dimensione e la forza di una strategia politica che noi dobbiamo costruire sta nel
Far sì che l'Italia sia capace di essere uno dei punti fondamentali di intersezione di questa complementarietà intersezione che risulta anche guardando una carta geografica che basta guardare per vedere che l'Italia esattamente il punto dal quale si toccano
Fisicamente queste tre dimensioni
Perché siamo un Paese dell'Unione europea da sempre perché siamo un Paese mi terranno perché siamo un Paese
Che ha una contiguità non solo territoriale ma economica politica e in parte per quello che riguarda il Nobel del Paese perfino culturale contro il centro
E quindi dobbiamo costruire una strategia che abbia questa capacità di tenere insieme fare vive nel nostro Paese tre dimensioni che sono sempre più complementare dalla cui complementarietà deriva un ruolo centrale nel nostro Paese e deriva anche la possibilità
Di cogliere tutte le opportunità di sviluppo economico che il nostro Paese vuole perseguire
In questo quadro a politiche euromediterranee una politica strategica decisiva
Ed il fatto che con la Conferenza di Barcellona
Nel novantacinque l'Unione europea abbia deciso di darsi una strategia euromediterranea rappresenta un salto di qualità una svolta prima di tutto sul piano culturale
Vuol dire che il meriteranno non è più percepito né vissuto come è stato per lungo periodo come la frontiera sud dell'Europa ma come la regione sud dell'Europa che è una cosa diversa dedita non è Esterno l'Europa e dentro
E tutto quello che accade nel bacino ma immediata attinenza non solo sui paesi che hanno la più mediata proprie proiezione mediterranea come possono essere la Spagna l'Italia o la grezza
O la Francia meridionale no tutto ciò che accade nel Mediterraneo a una valenza generale non è senza significato che tra qualche settimana la terza conferenza euromediterranea si svolga a Stoccarda che una città che non fa venire in mente a nessuno mediterraneo
E però giustamente si fa in Germania
Perché quello che accade in questo bacino realtà ormai investe tutta l'Europa se solo si pensa ai problemi demografici per non andare ad altre questioni noi qui abbiamo un ruolo fondamentale
Se l'Alitalia c'era il Mezzogiorno d'Italia se la Napoli per cosa rappresenta nella storia di questo bacino
Per il carattere cosmopolita che questa città ha avuto sempre nel bacino mediterraneo per il punto di incontro di culture di storia di questa città e quest'area ha rappresentato secolare mente nastro nel Mediterraneo e che oggi restituisce
Proprio la interazione sempre più grande
A questa città
Ma dobbiamo pensare quindi a una strategia per Napoli che collochi sempre di più lo sviluppo della città in una dimensione più ampia del solo della sola dimensione interni
Questo non vale solo per Napoli ho qualche dubbio lo dico come sta spesso nel dibattito politico italiano
Di fronte a
Dibattiti sullo sviluppo sull'occupazione sulla modernizzazione del Paese che tutti scommettono sul Cal possibilità di farcela soltanto sulla base di quello che accade nel mercato interno
Non mi pare credibile
Epifani ha detto l'Ansaldo per il passato di Genova nei prossimi tre anni avrà vita assicurata grazie agli accordi che abbiam fatto coi cinesi quindici giorni fa
Senza quegli accordi rilassato forse non arrivava fino al
Ad esempio in più
Brutale che dice come la dimensione internazionale è una dimensione che è sempre più sconnessa le dinamiche dello sviluppo interno
Il processo di Sylos può interni al processo di internazionalizzazione sono due facce di una sui Lupo che va costruito nella sua
Globalità
Anche per questo dico qui perché l'ho già detto in altre occasioni io ho trovato sconcertante che da una alta istituzione del Paese come la Banca d'Italia si sia rappresentata la politica degli investimenti all'estero come fuga
Perché mi pare il riflesso di una vecchia cultura protezionistica
Anche perché non capisco perché
Sviluppo Italia dovrebbe convincere gli olandesi a venire a investire nel Mezzogiorno così lo invitiamo a fuggire dal loro Paese con questa logica mi pare un vecchio modo di ragionare
Noi viviamo in una fase di globalizzazione l'internazionalizzazione in cui
L'internazionalizzazione a due righe e portare l'Italia nel mondo e portare il mondo in Italia dobbiamo costruire una politica di relazioni commerciali economiche d'investimento che sia capace di percorrere entrambe queste strade
Oggi il sistema economico del Mezzogiorno e soprattutto quello campano sta manifestando una particolare vivacità esattamente
Proprio sul fronte della sua internazionalizzazione dati mille novecentonovantotto sono che la Campania e dopo il Friuli regione che ha avuto il più alto tasso
Di crescita delle esportazioni tredici per cento
Certamente il facilitata in questo dal partirà da una base più bassa e tuttavia è così
E anche il Mezzogiorno pur depurando la Basilicata il dato della figlia perché quello che la Basilicata infatti da due giornali evidentemente tirato sul alla produzione di Melfi che vanno in tutto il mondo
Pur depurando il dato di di Melfi il dato sull'internazionalizzazione del mezzogiorno è più alto della media del Paese il che significa che qui c'è un apparato economico e produttivo che pur più fragile
Pur più friabile pur più rarefatto di quello che c'è in altre parti del Paese che hanno una un insediamento industriale molto più forte nonostante questo questo sistema un sistema che tende a internazionalizzarsi sempre di più
E tende a internazionalizzarsi sempre di più non soltanto nelle grandi firme nelle grandi compagnie nelle grandi imprese ma nelle piccole elementi
In Italia sono centottanta mila le imprese italiane che lavorano sui mercati esteri il novantotto per cento di questa impresa a meno di duecento dipendenti
Il cinquantasei per cento di queste in paese ha un fatturato annuo che non supera i tre miliardi e mezzo all'anno il che significa che l'internazionalizzazione ritrova oggi nelle piccole imprese un punto assolutamente strategico e decisi
Ma se è così ma abbiamo bisogno sempre di più di realizzare una politica di sistema
Nella globalizzazione non si compete soltanto tra singola impresa si compete tra sistemi
E la debolezza dell'internazionalizzazione del sistema Italia è stato proprio appunto l'essere spesso minore che nel sistema di quanto lo fossero quello di altri Paesi
è una strategia che rafforzi la nostra proiezione internazionale a vantaggio dello sviluppo del Paese
Passa per una accrescimento della capacità sistemica
In ragione tale da creare quelle condizioni che consentono ogni impresa avvalendosi di supporti strutture di sostegni esterni a se stessa di migliorare la qualità del suo rapporto col mercato la sua capacità competitiva e produce
Capacità sistemi che significa due cose finisco
Significa mettere in campo tutti gli strumenti essenziali per accompagnare le imprese sui mercati esteri
Politiche di promozione politiche di sostegno le reti di commercializzazione politica di sostegno alla formazione politica di sostegno all'innovazione tecnologica perché sui mercati si vince soprattutto per un Paese che non può
A come dire contare su un costo del lavoro basso si vince sull'innovazione sulla qualità
Politica di agevolazione fiscale di incentivazione di sostegno sia alla esportazione che agli investimenti
Sistema significa questo costruire una rete di strumenti pubblici o pubblico-privati che siano tali da sostenere le imprese nella loro proiezione sui mercati esteri
E politica di sistema significa creare in Italia le convenienze e le opportunità perché il la l'afflusso di capitali estero capitali dall'estero verso l'Italia per una politica di investimenti nel nostro Paese sia considerata più appetibile più conveniente che altrove
E qui noi abbiamo grandi le
Se uno pensa soltanto al grado di fra stili di scarsa modernità dell'infrastruttura di questo Paese
Se solo si pensa a un carico fiscale che certamente giustificato da un alto debito pubblico è però sicuramente molto oneroso per le imprese per il lavoro
Se si fa i conti con un mercato del lavoro che assicura di elementi di flessibilità che ricordava Epifani ma che secondo me no
Ancora
Sfrutta tutte le opportunità di un mercato flessibile che si possono avere
E io penso che della flessibilità bisogna ragionare no avendo come spesso accade nel nostro dibattito in testa la identificazione flessibilità precarietà perché sono due concetti che possono identificarsi possono anche non identifica sì è la nostra sfida sta esattamente nel garantire quanti più margini di flessibilità senza che questo significhi precarietà e qui c'è un ruolo naturalmente centrale della contrattazione del sindacato
Ma bisogna mettere in campo questo se vogliamo che gli investimenti vengono qui
L'Italia è tra i Paesi dell'Unione europea il Paese che ha dopo la Grecia il più basso tasso di afflusso da capitali esteri
Non vengono perché ritengono ritengono detto che sia così però vale quello che percepiscono e pensano quelli che devono fare gli investimenti
Ritengono che in Italia non sia conveniente venirci
C'è una buona inchiesta fatta da dall'OCSE che ha chiesto cinquecento imprese straniere perché non è che i ministri che investivano all'estero perché non investivano in Italia
E le risposte sono primo perché presumono di venire in un Paese abbassa formazione
Secondo perché presumono io dico sempre presumo pochi severo no ma dobbiamo partire dalla presunzione da come quelli vedono e penso secondo perché presumono divenire un paese a tasso di infrastrutture poco moderno
Terzo perché presumono di venire in un mercato del lavoro rigido
Quarto perché presumo di venire in un mercato in un sistema fiscalmente oneroso quinto in un mercato del lavoro caro
Graduatoria siccome è molto intelligente
Prima la formazione dopo il fisco perché un'impresa sa benissimo che deve investire che il Fisco può essere alto ma se il governo decide che abbassano la bassa in un minuto con un decreto e cambia l'aliquota la formazione se non c'è
Ci vogliono alcuni anni a farlo basta il decreto del governo ragiona
Quella c'era e molto ragionevole e sensata quella graduatoria ben noi come creiamo le convenienze perché a questi cinque problemi siano date delle risposte perché se noi diamo risposte e cambiamo la percezione che si ha del Paese fuori portiamo gli investimenti quiz non vi porterà
Quindi dobbiamo agire in questo duplice direzione portare sistema fuori e mettere in condizioni di sistema di avere gli strumenti per poterlo fare
E lavorare perché si crei nel Paese una condizione di appetibilità maggiore
Da questo punto di vista stamattina io sono arrivato
Più tardi all'inizio l'oste valori perché ho fatto l'incontro con Bassolino
Un incontro molto utile con i rappresentanti di tutte le categorie economiche
Dall'Unione industriale la Camera di Commercio ai consorzi per affrontare questi problemi abbiamo assunto alcune decisioni che credo siano decisioni operative importanti importanti anche ricordarle qui che stiamo discutendo
Di idee programmati progetti per Napoli
Lavoreremo subito creare uno sportello unico per l'internazionalizzazione delle imprese
Che sia realizzato tra Comune Provincia i c'è e associazioni e Camera di Commercio
Se si nella forma di un segretariato per il Mezzogiorno e ragione tale che di Napoli diventi la cabina di regia del processo di internazionalizzazione del Mediterraneo
Affronteremo già fa cominciato a farlo nei giorni scorsi come i dirigenti della Fiera come la Fiera d'Oltremare diventa come dice il nome non soltanto una fiera che corrisponda delle esigenze di natura locale ma riprende una vocazione nazionale e internazionale
Costruiremo insieme alla Simest che la società più di partecipazione pubblica reali istituita dal governo del nel novantadue
Per gli investimenti all'estero un progetto specifico per vedere come si sostengono le imprese del Mezzogiorno che vogliono andare vestire all'estero radicato sì sui mercati sapendo che investire all'estero oggi è spesso necessario per tenere la capacità esportativa che abbiano perché quei Paesi verso i quali noi esportiamo molto sempre meno accettano soltanto di comperare comperano se insieme alle merci di porti anche una quota dicono Audi tecnologie di capitale e investire il modo per tenere anche le esportazioni commerciale
Le altre cose che abbiamo deciso cioè costruire le condizioni perché
Il sistema Italia nel Mezzogiorno operi come tale e del sistema Italia sia una parte essenziale il sistema Napoli grazie
Ringraziamo il ministro Piero Fassino io avvierei i compagni gli amici insomma sono gli ultimi due interventi che contiamo magari impegni e nei venticinque minuti complessivi ambedue
Da dopo accompagnò Antonio Giordano capogruppo DS Quercia
Apprezzo molto e condivido tanti spunti Condemi nella relazione di Andrea Cozzolino
Così come ritengo che il documento sulla realtà metropolitana sia una buona relazione di approccio sulla quale lavorare inserendo alcuni approfondimenti che sono già pare in parte venuti da questa conferenza
Anch'io vorrei fare alcune brevi considerazioni sul dramma che in queste ore sta investendo l'Europa e che assume sempre più il carattere di una grande tragedia
Il più grande dopo l'ultimo conflitto mondiale e non saprei dire dove iniziano le responsabilità e quando ciascuno di noi a concorso nel determinare uno stato di cose
Che non appartiene per storia e per cultura la nostra più recente radicata civiltà pur tuttavia si avverte un senso di solitudine e di impotenza di fronte a questo dramma
Che nessuna ragione boom medicare perché la Regione che e nell'uomo e in quell'uomo la cui labile memoria stenta a riconoscere la violenza una violenza purtroppo sempre uguale in tutte le guerre
La tragica diaspora del popolo kosovaro è l'ennesimo terrore vissuto dal popolo serbo
Sono la rappresentazione del fallimento degli strumenti di regolazione dei rapporti tra le autonomie regionali è testimone altresì l'inadeguatezza degli organismi di governo mondiale
L'Europa politica ad uscire da questa vicenda fortemente compromessa nel ruolo che le abbiamo affidato dopo l'avvio del processo di unificazione monetaria di luogo di equilibrio del diverso assetto internazionale
Di soggetto che segua da vicino i processi trasformazione geopolitica del mondo tuttora ancora in atto processi che possono assumere nei prossimi decenni dimensioni e spinte imprevedibili
Se un nuovo ordine economico e politico non contribuirà a frenare l'impoverimento di tanta parte del mondo che provoca inevitabili flussi migratori e la conseguente riprese di nazionalismi in molti casi alimentati più da miseria materiale che civile e che trovano in modo divagazione ora Oettinger ora religiose
Le sinistre europee di fronte a questo stato di cose dovrebbero rielaborare una propria strategia recuperando anche in una situazione così complessa e delicata un'autonomia politica tesa a percorrere con autorevolezza la strada della mediazione del dialogo
Ed in questo difficile ruolo in questa stretta dettate cadenzato da decisioni più subire che condivise che in queste ore si sta cimentando il governo italiano
Sostenuto e dai ed accompagnato da stimoli anche critici ma forieri di iniziativa anche più avanzate per costruire la pace
Fermare ogni violenza e riprendere la via della negoziazione in cui ogni parte pur rinunciando alle sue estreme aspirazioni
Esca con dignitosa ed umana rappresentazione restituire i territori e le case dei kosovari trovare punti di mediazione più alti questo deve essere il lavoro di queste ore
E del mentre dar voce alle coscienze sostenere ogni azione di solidarietà verso il dramma dei popoli perseguitati tessere pazientemente un sistema di relazioni a tutto campo
Tutto ciò può segnare una svolta degli avvenimenti gli proprio il governo italiano può essere protagonista rappresentando un'Europa forte
Nella quale vive ed opera una sinistra in grado di governare le tensioni ed indicare percorsi alternativa ai problemi di coesistenza tra i popoli
Avviarsi lungo al Duemila guardando intorno e cercando di capire dentro le dinamiche che accompagnano la fine del secondo millennio quale può essere nell'Europa che vogliamo costruire il ruolo del tagli Errani e dimesso l'Area metropolitana di Napoli
Voglio dire subito che la ricerca deve essere sostenuto da approfondimenti molto acuti evitando superficiali letture assumendo l'alto gradiente di difficoltà come elemento di stimolo per il rigore e l'efficacia delle scelte
Io credo che in questi ultimi anni il Paese abbia fatto enormi passi avanti nello sforzo di rinascita di ricollocazione dell'Italia in Europa
Perché il Mezzogiorno abbia concorso in maniera estremamente generosa
Consapevole che in una fase Risanamento economica di stretta nella spesa pubblica e di ristrutturazione dell'apparato produttivo il divario tra Nord e Sud due diverse già pesante si sarebbe ulteriormente aggravato
A questa fase ha corrisposto una nuova stagione dei governi locali
Prima con la riforma del sistema elettorale coi collezioni diretta dei sindaci e dei presidenti delle province mettere mano al risanamento e alla ricostruzione morale è stato l'elemento del comune agire
Governare raccogliendo la sfida dettato dei forti squilibri sociali
Determinati dai cronici ritardi strutturali ben rappresentati dalla forte disoccupazione ma rilanciando assumendo la nuova frontiera costituiva alla promozione del proprio territorio e dalla valorizzazione dello stesso come elemento innovativo di una moderna visione dello Stato
Consapevoli ma più che che mai più la crescita sarebbe stato determinato dal trasferimento di risorse pubbliche
Ma occorreva puntare al pieno utilizzo delle risorse umane è costituita da donne e uomini intelligenze saperi e dalle risorse territoriali su cui attrarre determinandone tutte le condizioni di Sussi pubbliche e private in una parola essere protagonisti del proprio sviluppo senza velleitarismi coscienti che sono ancora molte complesse le cose da cambiare su tanti terreni
Innovazione decentramento istituzionale modernizzazione della pubblica amministrazione riforma del sistema creditizio infrastrutture da nel momento delle reti e dei servizi la sicurezza territoriale ed ambientale è evidente che in questo processo abbiamo una fondamentale responsabilità per il ruolo che ricopriamo a tutti i livelli di governo e per le forze che dovremo ancora impegnare per essere all'altezza del compito
è per questo che condivido l'idea che il partito debba innovare promuovere una classe dirigente
Per definire una maggiore e più incisive diffusa azione di governo sostenuta da una qualità progettuale che dispieghi i suoi affetti anche sino al più piccolo comune l'amministrazione provinciale sta per concludere la prima fase di governo con un bilancio a mio avviso molto positivo
Nel novantacinque con la conquista del Governo metropolitano ci trovammo a verificare una situazione analoga per alcuni aspetti a quella del comune di Napoli
Dissesto finanziario completare esigenza che CTP apparato amministrativo al cinquanta per cento
Strade scuole prive di anni di manutenzione nessun controllo sugli scempi ambientali abusi ma abusivismo devastante il cinquanta per cento dei comuni senza un piano regolatore generale
Per il resto un livello istituzionale assente sui temi delle grandi infrastrutture della mobilità del turismo delle politiche formative sociale ed infine nessun ruolo in tema di sviluppo locale
L'azione positiva della presidenza Lamberti coadiuvato da una Giunta estremamente attiva sostenuta da una maggioranza coesa e progettualmente propositiva
Hanno modificato radicalmente la situazione completando in larga misura il programma della coalizione anzi anticipando con l'approvazione dell'ultimo bilancio alcune scelte programmatiche proietta nell'amministrazione
Nella seconda fase di governo
Sarebbe lungo e superflue elencare le cose realizzate lo faremo distribuendo al partito un rendiconto di mandato cinerea però segnala solo alcune delle questioni più significative
Uscito dal dissesto finanziario una valutazione di Morris con l'attribuzione della massima categoria espresse nel Paese emissione sul mercato
Inglese di botto per sessantacinque miliardi dell'altro ieri operazione
Della Wiener Capodichino al cinquanta per cento insieme al Comune di Napoli costruzione acquisto di trentanove scuole per circa ottocento alto manutenzione
Di settecento chilometri strada simile trecento della rinite i piani regolatori dei comuni quasi del tutto regolarizzati partecipazione promozione di tutti i patti territoriale del contratto dare Torrese stabiese
Anch'io come il sindaco Bassolino non vedo discontinuità tra la prima e la seconda fase di governo occorre però definire il contesto istituzionale dentro il quale auspichiamo debba svolgersi la seconda fase
Soltanto alle madri che la Provincia ha svolto quel ruolo di soggetto della programmazione metropolitana e della promozione dello sviluppo da quello ambientale tale ventilando d'autorità di bacino a quelle infrastrutturali sulla tardo sistemi fognari depurativi sul piano dei rifiuti
Ma anche di qualificazione come il Progetto Posidonio d'intesa con Atene Barcellona e la partecipazione di Napoli Taranto Palermo e l'autorità portuale di Napoli
Per azione strategie comuni dire grandi in metro aree metropolitane affacciate sul bacino Mediterraneo
Tanto in assenza di grandi risorse ma soprattutto in difetto di attribuzioni e nuove funzioni che la Regione Campania ultima in Italia non le trasferisce
In Campania e del tutto disattesa
La centoquarantadue novanta mentre di tutta la riforma Bassanini solo il mercato del lavoro e l'agricoltura sono stati interessati da proprio temendo di legislativi peraltro largamente inattuati
Eppure il decreto legislativo centododici del novantotto anche in contraddizione con quanto avveniva in Bicamerale
Puntava a valorizzare il ruolo e le funzioni delle Province delineando con nettezza che i temi della programmazione di area vasta fosse da attribuire alle stesse
Trasporto locale l'urbanistica la Protezione civile la formazione professionale appunto
Mentre per la scuola superiore con altro provvedimento si è provveduto a redigere il piano di relazione dazionalizzazione provinciale in funzione dell'autonomia scolastica
è chiaro che l'autorevolezza istituzionale che la Provincia dovrà conquistare si fonderà sulla capacità di elaborare proposte progetti che sostengano in maniera condivisa la crescita dei comuni dell'area metropolitana resta però il nodo politico non eludibile in questa conferenza anche per l'approssimarsi delle elezioni provinciali
In quanto il nuovo governo regionale di centrosinistra produrrà un provvedimento organico che trasferisca poteri soprattutto gestionali alle Autonomie locali
E l'animo della Giunta regionale cioè delle funzioni e risorse per sciogliere il groviglio che imbrigliano gli strumenti dello sviluppo locale
Le opportunità e le critiche e la crescita delle Province riformate diventerà anche in anche la superamento del rischio insito in un neocentralismo regionale
Su presupposti appena richiamati abbiamo avviato il lavoro per la redazione del Piano territoriale
Per definire gli indirizzi della nuova programmazione partendo dall'assunto che l'area metropolitana rappresenta nel complesso un sistema di più funzioni dentro il quale si afferma un sistema urbano policentrico
Così vedo dal sistema di città medie e della stessa di articolazione della città di Napoli intorno ai quali costruire un'identità territoriale subprovinciale basato sulla dotazione di servizi e della qualità urbana adeguato al ruolo che sono chiamato a svolgere il sistema e alla stessa consistenza demografica
Determinare le condizioni per un'effettiva funzionali indipendenza dal capoluogo ma nello stesso tempo a realizzare una ridente grata tra le parti attraverso lavori valorizzazione delle specificità delle resistenze delle diversità
Della virtù e la diffusione equilibrata dello sviluppo che determini una vera democrazia nelle funzioni assegnate a ciascun territorio
Attenzione però nessuna visione statico cristallizzata l'interpretazione va fatto sul dinamismo e sulla flessibilità nella relazione tra con la mia società e territorio
Quindi nessun confine amministrativo ma verifica costante della dimensione nella funzione da svolgersi in questo quadro anche la riforma della pubblica amministrazione deve fondarsi su due principi articolare le strutture di servizio tali da creare effettivamente le centralità diffuse
Adeguare il livello di autonomia decisionale di autosufficienza per realizzare una chiara e marcata identità territoriale
Tale processo serve a contrastare un'idea che la cosiddetta globalizzazione sotto a metà tutti e che spinga la comunità verso uno sviluppo senza qualità
Dove sarebbero cancellati valori memoria storia e identità territoriali
Si tratta in realtà di sostenere una più rigorosa iniziativa di politiche concertate per la definizione dei caratteri e del segno della finalità dello sviluppo locale
C'è bisogno di scelte politiche chiare che scongiuri il rischio di localismi esasperati come in alcune circostanze i sindaci hanno interpretato nella concorrenza e la competizione territoriale
C'è bisogno di una scelta politica chiare che puntando a definire la valorizzazione di un'intera parte del territorio
Determini una concorrenza positiva nella crescendo della qualità progettuale fortemente ancorato alla promozione delle risorse preesistenti e delle dinamiche che in maniera innovativa possono riqualificare e rilanciare quel territorio altra questione è quella di infrastrutturare l'intera area metropolitana il contesto regionale mediterranea ed europea
Un sistema urbano policentrico può funzionare se l'indirizzo generale e la rete infrastrutturale mantengono una coerenza e una relazione al piano generale
Qui si avverte un vuoto di direzione del governo regionale
L'assenza del piano regionale di sviluppo confligge pericolosamente col con un'idea di collocazione di Napoli e della sua deve Area metropolitana
Sì alcuni scelte strategiche non definiscono in un rapporto con le altre regioni meridionali il ruolo della Campania nel bacino del Mediterraneo
Porti interporti ero porta alta velocità mobilità di uomini e merci nello scenario della società telematica
Ci pongono di fronte a scelte su grandi opzioni il comportano ineludibile conseguenti azioni del governo e della classe dirigente i locali nel collocare nel concorrere alla crescita della Campania
Bisogna definire i comuni utili sinergie con una netta e definitiva scelta nel sostituire la pratica della concertazione istituzionale con quello della partecipazione alla definizione degli indirizzi programmatici
Allegando la consultazione la concertazione con le autonomie locali e le rappresentanze sociali ai momenti di verifica dello stato attuativo dei programmi ciò anche in relazione al Quadro comunitario di sostegno due mila due mila sei
Per il quale se pure apprezzabile è stato lo sforzo di Sacco in volgere le rappresentanze sociali ed istituzionali
Permane la difficoltà della definizione di un'idea di sviluppo costruita con l'insieme di tanti anche se a volte pregevoli progetti puntuali
Resta ancora aperti ed urgente la ricerca di un metodo per programmare lo sviluppo ancorandola gli indirizzi definiti dallo Stato e dalla Unione europea a cui la Regione dovrà corrispondere un effettivo ruolo di pianificazione legislativo
Affidando alle Autonomie locali la dirette conseguenza proposta di pianificazione gestionale
In questo contesto si sono rallentate tante iniziative di trasformazioni urbane territoriale e la stessa questione della di unificazione di gente ed in corso di revisione può costituire insieme un limite ad una contrattazione contraddizione se non vengono affrontati alcuni nodi strutturali che costituiscono l'attuale assetto dell'area metropolitana
Impegno a dire iniziative come questa nella quale si ricerca una sintesi alta dell'azione politica e programmatica
Si traducono a volte per resistenze culturali e di inerzia al cambiamento in proposte contenute in alcuni piani regolatori comunali che perseguono ancora vecchi schemi
L'economia rimane fortemente ancor orientale ed ancora dal fattore edilizio come volano di sviluppo
Si accendono il differenziale tra funzioni e servizi da grande e medie città ed il resto del territorio metropolitano occorre invece una programmazione solidale
Che a partire dall'autunno vulnerabilità fisica ed ambientale del territorio alla riqualificazione urbana e territoriale
La sottrazione di estesi abbia insediamenti abitativi e industriali con la rifunzionalizzazione delle aree dismesse la ricostruzione dell'ecosistema naturalisti virologi di articolo compreso il mare la sua costa bloccare il consumo del sole puntare al completamento di aree antropizzate esclusi i centri storici pensare ad insediamenti produttivi non più marginalizzati ma inseriti nel tessuto urbanistico delle città queste appena accennato sono alcune delle idee di una proposta di pianificazione che la Provincia posta a base del Piano territoriale aperto a valutazione dal confronto con i sindaci le rappresentanze sociali agli altri agenti
Della programmazione e lo sviluppo del territorio
Definire dunque una larga istruzione una proposta
Che insieme il documento di riqualificazione della città metropolitane in concorso con il piano di sviluppo regionale e la base di una loro legislazione urbanistica regionale che armonizzi regoli Erlend acceleri ed efficaci le iniziative di sviluppo locale
Per determinare un circuito virtuoso che aggredisca in maniera durevole il grande tema dell'occupazione
Intorno al Pitti al piano territoriale agiscono altri progetti dal più dal già richiamato Posidonio al marketing territoriale strategico per la valorizzazione del patrimonio archeologico ambientale e termale
A base della costruzione di un'ipotesi distretto turistico ed ancora alla puntuale riqualificazione delle aree industriali le presta infine la riforma e la macchina provinciale avendo provveduto nell'assumere dell'assunzione di altre quattrocento Rita si baserà su due principali fondamenti decentramento sul territorio delle strutture di servizio affidamento a soggetti esterni di alcuni servizi non strettamente connessi alle nuove funzioni provinciali colgo questa occasione per segnalare il mio apprezzamento
Per l'impegno svolto in questi anni dalla delegazione di giunte dal gruppo consigliare
Raccolgono l'invito e lo stivale d'interpretare la seconda fase in maniera ancora più alta posso affermare che questa Conferenza già ci aiuta
Molto nel delineare la messa a punto del nostro contributo nel programma della coalizione che giustamente qui abbiamo confermato nella sua attuale configurazione e che in Primera una sostanziale svolta alla rinascita civile produttivi ambientale dell'area metropolitana di Napoli
Ringraziamo Antonio Giordano intendiamo i lavori alle sedici
Ripetere un po'tutti la puntualità anche perché abbiamo una interventi prima di quello conclusivo del segretario nazionale Walter Veltroni che prevediamo intorno alle diciassette e quindici insomma
Quindi sarà interventi compressi significativi che ci conducono poi alla alla fine della conferenza buona quinto
Va bene possiamo riprendere i lavori incominciamo con il primo intervento per Massimiliano Manfredi segretario provinciale della Sinistra giovanile
Cari compagni chiare compagnie con l'appuntamento di questi giorni i Democratici di sinistra di Napoli stanno gettando le basi i per una nuova fase politica che convogli c'era a partire nei prossimi giorni la città di Napoli e la sua vasta e variegata Province
In questa fase la Sinistra giovanile vuole conquistarsi sul campo della progettualità e dell'innovazione politica un ruolo da con il sta occupando fine fino in fondo il suo posso d'avanguardia proprio di un'organizzazione politica giovanile
La mia prima riflessione però non può non essere dedicata a quello che sta accadendo a poche centinaia di chilometri dei nostri confini
Si sta cercando di per predare infatti un disegno figlio di un'epoca che per fortuna la nostra generazione non ha vissuto direttamente che vuole portare a niente vento dell'identità di un popolo
In nome di questo progetto viene fatto emergere un messaggio inaccettabile per ogni individuo ovvero che nel cuore dell'Europa esista un posto nel quale la vita umana non abbia più valore
Ma le bombe non bastano non sono bastate per evitare la deportazione di un popolo e non basteranno a far ritornare le decine di migliaia di profughi nelle proprie case
Che non esistono più alla ricerca dei propri cari abbandonati in qualche fossa comune dispersa per il Kosovo
C'è bisogno di sfruttare ogni spiraglio diplomatico per poter arrivare da ambo i lati ad una cessazione del conflitto ma c'è bisogno soprattutto di grande solidarietà
C'è bisogno che il messaggio su questo tema su del popolo italiano e del Governo italiano diventi il messaggio dell'Europa
Proprio l'Europa intesa come soggetto politico unitario e la grande assente di questa vicenda
L'incapacità del nostro continente di avere una propria piattaforma politica giusta o sbagliata che essa fosse è stato sicuramente l'aspetto politico più negativo di questa vicenda
Se la sinistra governa la quasi totalità degli stati siti nel nostro continente sicuramente non esente da responsabilità
Ha fatto bene il compagno Veltroni a chiedere ed ottenere un vertice straordinario del Partito del socialismo europeo
Se vogliamo gettare finalmente le basi per la costituzione dell'Europa politica il PS devo uscire dal ruolo attuale di testimonianza e deve divenire un vero partito politico di dimensione europea
La sinistra giovanile di Napoli si sta impegnando direttamente nella battaglia della solidarietà
Ponendo però proprio in questo momento delicato l'accento sulla disparità del trattamento tra quello che la comunità internazionale si facendo giustamente non è mai abbastanza per il Kosovo e che non ha fatto in un recente passato ed un triste presente per altri popoli come ad esempio i curdi che soffrono gli stessi atrocità da più di un decennio
Tre sono i grandi temi su cui ne vogliamo far confluire i nostri sforzi
Il primo riguarda la riforma del nostro partito c'è bisogno di un partito nuovo che sappia coniugare i valori e le strutture del passato con le nuove dimensioni culturali che caratterizzano la nostra società
C'è bisogno di un partito più aperto che essa abbia rivolgersi e sappia coinvolgere le innumerevoli esperienze associative che sono lontani dalle strutture del nostro partito ma che fanno parte a pieno titolo del mondo della sinistra italiana
Per fare ciò paradossalmente serve un partito organizzativamente strutturalmente più forte che cammini di pari passo con questo nuovo mondo e non faccia l'errore di confondersi con esso
Serve un partito a tutti i livelli più giovane soprattutto nella sua mentalità ma anche nella selezione della sua classe dirigente in modo da comprendere in maniera più pronta ed efficace il mondo che ci attornia
Serve infine un partito che segua con forza la strada che ha scelto dieci anni fa ovvero quella del socialismo europeo
E che persegua con altrettanto vigore la strada che porta ad un panorama politico più chiaro e ad uno sport una semplificazione del sistema politico
E in modo spinto in senso maggioritario e che dia in questa maniera i cittadini la possibilità di scegliere veramente la seconda questione che ci vuol vedere protagonisti non può non essere che quella dell'occupazione
Il ruolo della Sinistra giovanile su questo tema il lupo dice
Da un lato c'è bisogno di adoperarsi per la per illa nascita delle persone del meridione di una nuova cultura del lavoro e per il superamento dei luoghi comuni che vedono il Sud come soggetto eternamente assistito
E dei giovani meridionali sempre alla ricerca di un posto fisso promesso dal partito di dal politico di turno
Il Mezzogiorno è e deve essere altro c'è bisogno di una nuova classe dirigente diffusa che sappia finalmente coniugare la cultura di impresa con le pure AQ con le peculiarità della nostra città della nostra province della nostra regione
E necessario che il governo mette in campo strumenti più efficaci volti al premio della validità dei progetti e delle idee e non condizionabili dei fattori politici esterni
C'è bisogno che in questa Regione ed in questo il nostro impegno sarà massimo si faccia finalmente della serie formazione professionale
E che questa esca dalla concessione assistenziale proprio della Giunta Restelli e di tutte le sue precedenti e dia finalmente a tanti giovani una preparazione competitiva nel mondo del lavoro attuale
Continueremo infine ad impegnarci per il miglioramento del diritto allo studio nella scuola e nell'università
Proprio nel mondo università spedì o stiamo perseguendo con spirito riformatore il miglioramento delle condizioni degli studenti
Alla ricerca di universi di università che si plasmidi più alle esigenze degli stessi
Nella caratterizzazione napoletana sfruttando il cambio della Giunta Risceglie regionale incalzeremo quest'ultima per la riforma dell'Edisu Napoli uno
La cui gestione affaristica degli ultimi anni ha portato ad un eterno commissariamento che va contro il diritto allo studio degli studenti meno abbienti
Infatti questi ultimi sono costretti a precarie condizioni mentre i bilanci delle si su i costi per il loro mantenimento ormai raggiungono cifre da Grand Hotel
E arrivato il momento di fare chiarezza e far sì che i fondi finiscano sostentamento degli studenti e non nelle tasche di qualche nostalgico della Prima Repubblica
Il nostro impegno organizzativo infine sarà avvolto a consolidare il ritardo il Conseil radicamento della nostra organizzazione Napolitano radicamento che tuttora unico nel panorama nazionale
Cercheremo di dimostrare sul campo la nostra effettiva validità anche organizzativa soprattutto in grandi appuntamenti che per le tracce dei di queste ore
Assumono un valore ancora tassi più importante per questo ci auguriamo di poter portare avanti una grossa mobilitazione per il ventiquattro aprile grazie
Grazie Manfredi parlavano senatrice Graziella Pagano coordinatrice delle donne diverse
Io credo che il corso di queste giornate
Io non purtroppo non ho potuto seguire tutto il dibattito
Però credo che manchi la grande assente
Nella riflessione se non in maniera marginale
Il rapporto che deve essere sempre più forte tra formazione e lavoro
I dati che ci vengono da moltissimi studi ci dicono che settantadue italiani su cento hanno una preparazione che non va al di là della licenza media
Solo ventidue su cento hanno un diploma superiore sei su cento arrivano alla laurea
E di questi che si iscrivono all'università uno su tre abbandona l'università
L'Italia e l'Europa è al ventotto per cento di cittadini con un'istruzione superiore l'ultimo posto in Europa dopo l'Irlanda e la Grecia
Siamo in presenza di un sistema formativo che moltiplica le disuguaglianze spreca risorse umane e quindi la competizione in Europa per l'innovazione potrebbe dirsi perduta
Credo quindi che sia una sfida politica perché riguarda l'idea di società che anche qui ci stiamo sforzando di costruire è uno sforzo quindi necessario nella sinistra e nel nostro partito di tentare di capovolgere la logica del ragionamento
La competizione si vince con la qualità la si vince con il sapere lo stato sociale dell'opportunità e la sua profonda riforma della quale noi ragioniamo
E quello che sceglie di investire nella formazione in un rapporto innovativo tra formazione qualità del lavoro bisogna quindi rovesciare la logica delle priorità
Cofferati tempo fa al TAR nel momento in cui si è discusso il patto sociale anche qui
Discussione fatta di striscio dice ha affermato che per la globalizzazione e per la consegna conseguente processo produttivo cambiato per avere un'economia apposto non significa soltanto lavoro occupazione e sviluppo
Ci sono due modi per gestire questo processo da una parte la competizione al ribasso tutta giocata sull'abbassamento del costo del lavoro
Ed è quello che avviene quando vengono spostati i processi produttivi in aree del mondo sottosviluppate
L'altra stata e la competizione verso l'alto innalzando la qualità del processo produttivo del prodotto del lavoro e questo si fa attraverso l'innalzamento della qualità delle risorse il ma umane
Il vero capitale di un Paese quindi oggi risiede nella capacità di innovare e gestire le trasformazioni
Padrone Giannone sapendo sviluppare intelligenze e pensiero critico e quindi la formazione è a questo punto strategica e lo è tanto più strategica per il Sud
Ci troviamo poi in una situazione per la quale la formazione deve diventare un processo continuativo deve durare tutto l'arco della vita lavorativa deve investire una quota sempre più ampia della forza lavoro
Ad una formazione iniziale deve far seguito una formazione fortemente guidata dall'esperienza sul campo ma mai connotata da un carattere di definitività
Perciò due realtà molto complesse quella industriale quella della formazione non possono limitarsi a convivere ma devono creare sinergia e sempre più forti
C'è quindi l'esigenza di una formazione professionale che sappia investire gli studenti al termine durante i venti gradi di istruzione è un atto molto largo di lavoratori
Siano questi al primo impiego siano cassintegrati iscritti alle liste di mobilità siano laboratori che devono far crescere la loro professionalità ora o da aggiornare secondo le nuove pratiche le nuove tecnologie
L'accordo per il lavoro per la prima volta in assoluto ha questo di originalità perché individua quali punti prioritari la formazione e la ricerca la cui qualità e condizione non eludibile dello sviluppo
Un nuovo ruolo del Welfare la sua riforma
Non può partire da qui dai nudi dell'inclusione dell'occupazione della tutela dei nuovi lavori quali problemi ineludibili per la democrazia e lo sviluppo
La condizione per l'inclusione è il sapere il diritto all'istruzione e la formazione in ogni fase della vita
La formazione scelto non garantisce occupazione ma diventa lo strumento insieme alla regole del mercato del lavoro per evitare lo scambio tra occupazioni e diritti
Il diritto alla formazione Istruzione l'Università l'apprendistato contratti di lavoro e al centro dell'accordo per il lavoro e ne percorre trasversalmente tutte le parti
Dal lavoro interinale ai contratti dare alla riduzione degli orari
La differenza tra salario d'ingresso e apprendistato tra sotto salario e flessibilità contrattata è appunto nella formazione nella sua quantità e qualità pubblicamente certificate
Come previste nel patto per il lavoro che ne garantiscano il blasone il valore in termini di sostituzione della distribuzione e di riconoscimento nel mercato del lavoro
Flessibilità dunque ma una flessibilità che il Patto per il lavoro amplia in modo Sensini significativo senza ledere i diritti di chi lavora oggi e di chi lavorerà domani
Stupisce è
Per esempio che nel documento di accompagnamento ad Agenda due mila degli industriali come contributo ad Agenda due mila non si faccia cenno affatto alle questioni della formazioni
E interrogato diciamo il responsabile della formazione dell'Unione industriali
Mi è stato detto che un secondo documento sarà
Di accompagnamento al primo questa la dice lunga del fatto che anche nella coscienza degli industriali sopra tu del sud la formazione e il secondo tempo e non si intreccia affatto con le questioni del lavoro
La parte del patto relativa alla formazione sta assumendo la concretezza di provvedimenti di legge di direttive ministeriali di documenti di merito di particolare rilievo come l'innalzamento dell'obbligo la riforma dei cicli dei cicli
Il collegato ordinamentale che tra poco diventerà legge dello Stato che sancisce l'obbligo formativo a diciott'anni
E quello che è interessante sottolineare che l'approccio culturale e nel segno di un nuovo rapporto tra formazione e lavoro
Centralità dei temi di apprendimento costruzione di un sistema avrebbe incentrato sull'autonomia in grado attraverso il sistema dei crediti formativi di integrare le aprirsi alla nuova domanda che nasce dal territorio
Qualcosa dunque sta cambiando e la parola passa quindi alle regioni e agli enti locali sì perché il ruolo delle regioni e degli enti locali
Con la legge cinquantanove anche su questo punto sono diventati cruciali alle regioni vanno il punto della programmazione l'integrazione del sistema la certificazione dei tende crediti
Agli enti locali l'educazione degli adulti l'orientamento il contributo alla riforma
Della formazione professionale collegandola al cambiamento della scuola
E alle parti sociali una sinergia un tavolo di concertazione su questi punti
Cari compagni e compagne se tutto ciò non si farà
Se non facciamo crescere dentro il nostro partito a partire da noi
Che la strategia per lo sviluppo e lavoro non è un prima è un dopo ma appunto una intreccio Altissimo noi non potremo dare risposte alle questioni del lavoro nella nostra regione e nella nostra provincia
Voglio citare alcuni dati
Per la formazione professionale in Campania ed è una fetta nazionale di circa cinque mila miliardi ci sono tesi contrastanti
L'imprenditoria e qualche d'uno dei nostri compagni pensa che
La formazione professionale vada direttamente nell'ambito dell'impresa nell'equazione servono dieci saldatori si fanno dieci corsi di formazione per saldatori non è questa la concezione che ne vogliamo e abbiamo davanti
Inoltre noi abbiamo anche l'esigenza di riqualificare tutto il personale di lavoro in esubero
E tenete conto che il ministero della pubblica istruzione nei centri di formazione continua ha avuto cento mila iscritti e quindi la domanda di formazione continua nel corso della vita si fa sempre più pressante
E dei dati che ci vengono dai sindacati
Un altro dato ci deve far riflettere
Gli esuberi delle fasce Bats e che hanno bassa formazione sono esattamente quelli esuberi che hanno una licenza media o non hanno partecipato a corsi di formazione durante il lavoro
Questi quindi sono i temi io mi aspetto da questa conferenza anche una scelta di campo e che cosa diciamo di fronte al documento interinale della Regione Campania
E di questo governo regionale
Che in un buon documento individua degli assi trasversali sui quali chiederà
Finanziamenti all'unione europea il secondo asse trasversale
è esattamente quello che lega le politiche del lavoro alle questioni della formazione alle questioni della formazione professionale
Questo è un punto di grande delicatezza sul quale dobbiamo aprire un abbia una battaglia di trasparenza e di chiarezza anche tra di noi
è giusto dire che noi avviando li diamo le logiche assistenziali
Ma dobbiamo sapere che con l'obbligo formativo a diciotto noi ci troviamo nella regione Campania all'impossibilità di formare obbligatoriamente dei giovani
La formazione professionale in Campania trentadue centri di formazione professionale regionale
Centosettantasei centri di educazione professionale a livello privato al trenta per cento questo significa che per la formazione professionale in campagna si spende per ogni allievo sessanta milioni i primi in Italia insieme alla Lombardia che ne spende ottantuno
Spreco di risorse spreco di capacità spreco di indirizzi perché questa formazione professionale Campania
Non serve affatto a indirizzare nelle aree diciamo di occupazione i giovani serve soltanto a farli transitare in una situazione di disperazione e di speranza insieme
Il secondo punto chiedo un minuto solo a Cino accetta è quello che riguarda invece l'altro punto fondamentale
Che in questa conferenza visto soltanto qualche polemica a latere della conferenza stessa se noi vogliamo fondare questo no dopo partito con le speranze del nuovo leggendo la società non possiamo pensare ancora attardarci a pensare
Che le donne che sono cresciute che hanno posti di rilievo nella società
In questo partito siano considerati quota aggiuntiva
Noi siamo come fondatrice insieme agli uomini di questo partito e credo che questo è nella sensibilità di tanti compagni non solo delle compagnie di tanti giovani compagni che hanno vissuto anche a partire da gruppo dirigente
Nel proprio privato un rapporto durò con una generazione di donne no risposte ad una subalternità
E ora quindi che questo tema non considerato come quota non considerato come problema aggiuntiva o di riequilibrio sia al centro di una politica concreta e attivo perché altrimenti il partito
Non leggerebbe quello che c'è nella società quello che c'è di nuovo nella società
E voglio dire è solo una sola cosa per quello che riguarda le questioni delle donne di Napoli e della Regione Campania ma in particolare di Napoli
Dopo anni di silenzio noi abbiamo costruito una Rete di di donne che lavorano insieme al di là delle appartenenze delle sensibilità
Questo ha prodotto lavoro politico ha prodotto affermazione di compagnie ha prodotto valore di compagni
Su questo noi non abbiamo nessuna intenzione di accedere a una polemica di litigiosità di protagonismi persone ali offriamo questo sperimentazione nel coordinamento napoletano ci sono donne della sinistra non iscritte che riguardano al partitino come punto di riferimento quindi ossia offriamo questo laboratorio politico al partito perché venga a questo confronto in maniera seria
In maniera determinata e per quello che riguarda la questione delle candidature noi come coordinamento non ci stiamo a dare quote all'interno delle candidature e vogliamo dire una parola chiara anche sulle primarie
Le primarie ci sono quando sono primarie aperte quando sono chiamati i cittadini a vedere di che bisogna affidarsi e bisogna mai
Dimenticare che sui gruppi uscenti il partito è doverosamente tenuto auditu Tizio si giudichino quindi uomini e donne uscenti e sulla base di questo li si metta in concorrenza
Se questo non è possibile perché le regole non sono state fatte e io condivido il problema senza regole non si può andare le primarie
E si parla di una consultazione discreti allora parliamo di una consultazione di scritti e non di primarie ristrette all'ISPI i parliamo allora di una consultazione di scritti sulla base del lavoro che compagne e compagni hanno fatto nelle istituzioni
A questo noi lanciamo la sfida ad una lotta tali politica attraverso una consultazione degli iscritti le compagnie del coordinamento di Napoli tutte le compagnie della Campania non ci stanno
Grazie vorrei pregare gli oratori che seguiranno tenersi i tempi oppure non ce la facciamo io vorrei ringraziare per la presenza dei nostri lavori
Lucio Barone lumaca presidente della Camera di Commercio di Federico Pepe Presidente il consiglio di amministrazione del banco di Napoli do la parola senatore Massimo villone
Noi arriviamo a questa conferenza programmatica
In un momento certamente molto difficile
Il Paese
E ci arriviamo
In una condizione di salute del partito
Che sentiamo potrebbe essere migliore
Un partito che non è soddisfatto di se stessi
Eppure se ci guardiamo quello che abbiamo alle spalle
Soprattutto questi ultimi difficilissimi nei siti
Che hanno posto all'azione di governo
Difficoltà
Garante la crisi economica in Asia che ha inciso così fortemente sulle nostre prospettive di sviluppo oggi uno scenario di guerra
C'è da dire che nonostante questo nonostante momenti anche drammatici
Non è che manchino i risultati
Noi siamo stati certamente da quando siamo al governo di questo Paese una foto una forza che ha determinato ha contribuito a determinare una fortissima innovazione
Dei cambiamenti anche profondi
Basti pensare a tutta l'opera sulle pubbliche amministrazioni sui servizi l'innovazione che abbiamo introdotto
La maggiore innovazione mai vista in questo Paese
Probabilmente non lasso di tempo così stretto qualcuno dice persino troppo
E continuano a farlo
Certo un processo anche con contraddizioni
I sindaci non sono cacicchi come diceva qualcuno stamattina ma sicuramente c'è da dubitare che la vicenda del partito dei sindaci sia un fatto positivo ma con tutto questo
Perché
Abbiamo un senso di pesantezza della nostra iniziativa un senso di difficoltà pur ripeto essendoci risultati in certi settori anche notevoli in altri meno
Ma comunque essendo ci risulta
Qual è la chiave per recuperare efficienza efficacia d'iniziativa presenza ruolo
Io credo che dobbiamo partire da una consapevolezza
La consapevolezza che una cosa è essere governa una cosa è essere partito
Diceva ieri giustamente Bassolino che chi governa deve scegliere deve decidere
Magari anche sbagliando ma deve decidere deve fare
E allora un partito di governo e qui è la chiave di tutto decadere
Capacità di ascolto tempi di reazione capacità di elaborazione di decisione coerenti all'altezza delle questioni da affrontare e delle decisioni che i suoi rappresentanti assumono nelle istituzioni
Noi non abbiamo sempre questa capacità nello calma internazionalmente
Il partito spesso rimane indietro rispetto ai ritmi della vicenda politica e si svolge nelle istituzioni e non per le persone badante
Ma perché è questo l'essenza della vicenda politica e istituzionale di oggi
In qualche misura e fisiologico magari anche positivo ma oltre un certo limite un partito che non tiene il passo con quanto i suoi rappresentanti fanno nelle istituzioni è destinato a essere subalterno
Un partito che non non rileva i bisogni non li traduce in Progetto e non confronta questo progetto con chi opera nelle istituzioni
è destinato ad essere subalterno non solo ma venire ridotto al rango di un comitato elettorale fatalmente al di là delle strategie di questo o di quello
è un partito che si riduce vengo di comitato elettorale magari prioritariamente dei propri quadri e non solo subalterno ma anche perdente
Oggi un partito giustifica la sua esistenza se è in grado di avere progettualità su cui si pone anche dialetticamente il rapporto con chi opera nelle istituzioni questo non significa disturbare il manovratore significa fare il proprio mestiere che è un mestiere diverso
Per ed è basso dei da ieri citava numeri che ci fanno piacere sul sugli atti del consiglio e della giunta
Dicendo che noi già dopo un anno avevamo raggiunto e superato Bologna
Ma il punto è non quanti arte produce un consiglio quanti altri producevano aggiunge ma su quanti di questi atti si procede con un confronto con le forze sociali con i soggetti politici con i sindacati
Su quanti di questi atti quindi si costruisce non solo l'amministrare ma anche il fare politica
Perciò gli ho detto ritengo che questo documento programmatico sia un primo passo necessario nella giusta direzione
Nella giusta direzione appunto di recupero di una progettualità che è indispensabile avere se non si vuole aggiungere inevitabilmente a una condizione di subalternità del soggetto politico rispetto alle istituzioni
Un primo passo però pecora bisogna selezionare i tempi definire le priorità definire gli interessi ceti di riferimento io vedo nel documento quelle che sembrano a me
I temi prioritari
Vedo i temi della sicurezza del lavoro dello sviluppo delle risorse
Dei servizi nell'ambiente dei diritti antichi e nuovi
Ma non basta individuare temi a oggi non basta più dire c'è la risorsa mare bisogna sapere cosa fa bisogna sapere come coordinare le politiche
Cosa cosa dire come politica urbanistica cosa fa l'autorità portuale che si fa sulla nautica da diporto
Coordinare quindi categoria di operatori e le pubbliche amministrazioni non basta dire commercio bisognosi del sapere come si collega la città con l'hinterland quali sono i flussi commerciali
Come si interviene sulla politica di proprietà e di trasporto
Su questo
Che c'è documento quindi è un buon primo passo bisogna io credo ritornare al partito e riversare nel partito questa libero di riflessione in in una dimensione anche metropolitana
Regionale
Quindi l'obiettivo di fondo deve essere quello di avere una progettualità precisa puntuale e una capacità di proposta in funzione della strategia per Napoli e l'area metropolitana e ancora
Su scala regionale non un generico formulare gli obiettivi
Partire quindi da questo documento programmatico per tornare nel partito per una
Analisi per una ulteriore
Precisa precisazione di Progetto di proposta e su questo io credo si può andare a una proposta come quella di Bassolino di ieri degli Stati generali buona proposta
Stati generali un momento forte e visibile mediaticamente efficace
Però non deve essere questo il momento in cui il governo cittadino si confronta con la città
Ci deve essere anche tutta l'articolazione sociale e politica di questa città ci deve essere con la sua progettualità con la sua capacità di proposta
Bassolino ieri ha fatto la storia e forse non ce n'era bisogno
Dei momenti drammatici che molti di noi hanno condiviso anche
A partire da me di tutta la fase che ha preceduto la sua prima elezione
E quindi credo che siamo tutti consapevoli del successo conseguito e della distanza che ci separa oggi da quella fase terribile
Però bisogna sapere che un processo è un circuito che virtuoso può facilmente interrompersi può cambiare segno e bisogna sapere che il consenso è volatile
E il fatto che ci sia stato un successo ieri nulla cambia tre quando riguarda l'analisi di oggi e le prospettive
E le proiezioni domani
Io per questo ritengo che sia una dialettica piuttosto priva di contenuti e quella sul doppio mandato esso l'incarico al sindaco ministro
Io credo che le amministrazioni vadano valutate sulle cose sulla cosa che fanno o non fanno sulla capacità di operare e che vadano criticate dove questa è carente personalmente mi sono trovato in dissenso con l'amministrazione anche forte su questioni rilevanti come i Quartieri spagnoli o risanamento prima e dopo l'incarico il mandato del ministro e credo che prescinde S del tutto
La carenza organizzativa o di scienza politica o di valutazione che io vedevo nell'amministrazione dal fatto che ci fosse o meno questo mandato
Quindi sulle cose bisogna valutare le amministrazioni in particolare la nostra amministrazione
Mettendo in questo una forte capacità progettuale di proposta e di confronto in questo noi dobbiamo affermare con la nostra identità non facciamoci intimidire dalla posizione di chi ritiene che affermare l'identità di per sé significa identificarsi col passato anzi col vecchio noi questo che lo siamo stati troppo subalterni esiste oggi uno spazio per una forza di sinistra
Io non so chi crede sul serio
Che sia indifferente oggi la risposta sulla scuola sulla sanità sulla via etica sulla Bortot sui servizi
Una di una risposta che sia di sinistra o di destra
Non credo che nessuno pensi che si possa privatizzare
Allo stesso modo a sinistra o a destra magari privatizzare per gonfiare le tasche di chi specula oppure privatizzare come invece è giusto per garantire servizi più efficienti e più economici ai cittadini
Né credo che esista alcuno che pensa che è indifferente ragionare o meno in termini non solo di eguaglianza giuridica formale come si fa a dalla rivoluzione francese o anche di eguaglianza sostanziale come la sinistra affatto CIPE si ragionasse
Nelle costituzioni moderne
Quindi ho apprezzato molto e chiudo con questa considerazione il fatto che nel suo intervento Antonio Bassolino abbia detto quella che a me è parsa una parola chiara sul suo pensiero circa
Cosa è è cosa può essere oggi la sinistra
Lui ha detto due cose che io condivido Prodi deve subito insediarsi e cominciare il suo lavoro europeo
E poi il nostro futuro in una forte sinistra in una forte coalizione di governo di forze diverso
Io condivido queste affermazioni penso che il nostro futuro ossia in una forza di sinistra ovviamente moderna che non si affidi quindi ai vecchi riflessi condizionati alla vecchia parola ordo parole d'ordine che certamente non funzionano più
E lo vediamo proprio in questi giorni con la crisi nella Jugoslavia
E quindi mi pare importante che
Un ruolo
Di
Questa portata uno compra una prospettiva di questa portata sia fatta propria
Da un personaggio di tale caratura come certamente andò in Antonio Bassolino io credo che questo possa dare un contributo importante al nostro dibattito interno
Mi pare che contribuisca ad aprire la strada a sviluppi anche significativi
A superare le ingessatura e di un eccessivo frazioni Isma'che ormai non ha più alcuna significativa ragione di essere e per migliorare drasticamente come indispensabile la nostra capacità di andare al merito alle proposte
Ancora una volta alle scelte da fare vi ringrazio
Io vorrei iniziare il mio intervento facendo una valutazione sul documento che di lavoro che ha preparato questa questa conferenza
Io credo che si tratta di un ottimo lavoro di un gruppo dirigente che proprio dalla qualità di questo lavoro ha dimostrato di essere un gruppo dirigente moderno maturo e che anche in un apparente mancanza di sintesi di questo documento
Ci sono una serie di importanti in formazione e premesse
Per importanti analisi e decisioni e decisioni politiche
Dal documento esce con molta chiarezza la complessità della città una città in cui convivono vincoli e opportunità
Momenti di modernità e momenti di arretratezza e proprio a partire dal contenuto di questo documento dagli approfondimenti che sono stati effettuati io credo che si possa arrivare a una definizione di quella che deve essere l'idea di città metropolitana su cui noi dobbiamo lavorare
Che poi è il tema di questa Assemblea la conferenza programmatica io penso che proprio dai dati e dalle analisi del documento esce un primo punto con forza
Che non è sufficiente per l'Area metropolitana di Napoli semplicemente un'idea di gestione
E quando intendo idea di gestione di una città intendo dire la capacità di utilizzare risorse pubbliche peraltro peraltro calanti
La prevalenza di interessi particolari la tutela di interessi la tutela di interessi corporativi
Invece credo che sia indispensabile con forza mettere in campo quello che io chiamo un Progetto di città
Che va alimentato giorno per giorno conosce il tre operative chiare ma anche ma anche complesse
Qual è l'idea di questo progetto di città che viene fuori da quei dati analitici la necessità che a Napoli
Di coniugare e di mettere insieme le proprie capacità autonome locali
Le proprie risorse locali con la capacità di contaminarsi di attrarre dall'esterno risorse non solo finanziarie
Ma anche tecnicalità da questa continua contaminazione come elemento positivo io credo che possa nascere la grande occasione di sviluppo della città
Ogni qual volta a Napoli si è chiusa in se stessa in un'autarchia povera pensando di essere apparentemente autosufficiente ma con l'autosufficienza nascondeva poi una dipendenza da una spesa pubblica e da scelte che si facevano in altre sei ed è una città che non ha prodotto
Non ha prodotto Progetti non ha valorizzato se stessa ogniqualvolta Napoli si è misurata a livello nazionale e internazionale andata sul mercato sui mercati finanziari sul mercato della cultura ha incontrato anche la cultura a dar conto il meglio ha dato il meglio di se stesso
Per lavorare su questo progetto di città e però indispensabile
Io direi una coerenza quasi Ferrea di comportamenti
E un sistema di valori di riferimento di riferimento molto molto chiaro intendo coerenza intendo coerenza profonda di comportamenti vuol di novanta
Coerenza profonda di comportamenti vuol dire essere coerenti con la capacità conta la capacità di amministrare di amministrare la città secondo secondo delle regole deve essere coerente la società politica ma anche la società la società civile
Spesso si dice che la politica moderna debba fare un passo indietro dal punto di vista della gestione io sono d'accordo la politica deve dare regole deve identificare un sistema di valori di riferimento deve tutelare l'interesse generale la politica diceva ieri il sindaco Bassolino non deve essere mediazione preventiva ma deve essere capacità di portare avanti i progetti che si confrontano a tutela dell'in
Resta il generale anche quando questo fatto discapito di qualche piccolo di qualche piccolo qualche piccolo interesse questa come
Enza della politica poi ritrovare riscontro anche nella società civile perché se la politica deve fare un passo indietro la società civile credo debba fare due passi avanti
Quindi ognuno deve essere portato a rispettare le regole a esercitare fino in fondo il proprio ruolo i professionisti facciano i professionisti senza cercare legami di nessun tipo protezioni di nessun tipo
Con un taglio vecchio dalla politica le banche facciano le banche i cittadini rispetto le regole diceva ieri bene il Sindaco basta con la cultura della delega la delegai delle funzioni e della responsabilità
La politica è un punto di sintesi ma le responsabilità e le funzioni continua a essere nella società civile che ne derivano esercitare credevo esercitare fino in fondo
Allora se noi vogliamo lavorare per questo progetto di città attrarre risorse dare quella che io ritengo la risposta chiave che oggi è la grande urgenza la politica e sociale di questa città il tema del lavoro dobbiamo lavorare su due livelli il livello concreto dei contenuti
Mettere in campo dei Progetti chi abbiano in sé una loro coerenza siano credibili siano competitivi
Possono essere vincenti rispetto ad altri progetti in un mondo dove le risorse circolano e dove in molte aree competono fra loro
E questo deve essere fatto con una cultura nuova da parte della città il Governo Prodi prima il governo D'Alema ha messo in campo una serie di politiche importanti per le convenienze investimento nel Mezzogiorno
Il più secondo me si può fare per esempio sul piano sul piano fiscale ma noi dobbiamo avere la forza di andare avanti qualunque siano le condizioni esterne non dorme amo più trovare alibi per fermarci perché si ritiene che non sia sufficiente il sistema degli incentivi per investire nel Mezzogiorno perché si ritiene non sufficiente
Non sufficiente la sicurezza non sufficiente gli investimenti in infrastrutture già lavorare perché sul piano nazionale tutto questo migliori
L'opera del governo vada avanti e si rafforzi ma noi dobbiamo essere capaci di dare risposte alle condizioni date
Quindi i progetti importanti e credibili che possono attrarre risorse
Ce ne sono in città debbono entrare in Rete devono fare sistema qualche esempio il sindaco ieri lo fa Ceva lo straordinario lavoro che ha fatto la prima giunta che sta continuando la seconda giunta ha messo in campo alcuni di questi progetti ma non basta
Noi abbiamo opportunità importanti
Mi riferisco per esempio al Piano regolatore alle scelte urbanistica che l'amministrazione ha fatto c'è due modi di viverle una sorta d'incanto nel vedere
Come dire la coerenza e la bellezza il valore urbanistico di questa scelta ma non dobbiamo dimenticare che l'urbanistica non è solo il disegno di una città ma anche la capacità di gestione di combinare le risorse sul territorio se non facciamo questo noi non saremo in grado di dare risposta al tema
Al tema del lavoro Annapolis rapidamente devono aprire dieci venti cento cantieri questo è possibile Blair rispettando le regole bisogna però battere forme di vincoli Isma'è una sorta di panico dell'agire che a volte ci prende
Quindi credibilità dei progetti per attrarre risorse mante coerenza locale dei comportamenti
Io credo che se ne vogliamo dare una risposta al tema del lavoro attraverso una politica di sviluppo
Questa risposta la si deve dare prima di tutto a chi oggi non c'ha il lavoro
Stacca arsa non scende in piazza
Vive con lo stipendio del padre o la pensione del padre quello e il nostro punto di riferimento nonna chi per professione e mestiere fa i cortei nella città se cinquanta utilissimi dall'azienda di trasporto provinciale possono bloccare la città non perché hanno perso il posto di lavoro o parte della loro retribuzione ma solo perché in un'operazione di razionalizza zione che ben conoscete conveniente per tutta la città hanno cambiato sede di lavoro beh questo è inaccettabile perché se queste tensioni sociali corporative e continuano a permanere nella città si allontana la nostra potenzialità di attrarre risorse e quindi non si dà risposta a chi è disoccupato est a casa ha investito su di noi
Ci ha votato e ha fiducia del nostro sistema di valori quindi si è competitivi non solo facendo dei Progetti come quelli della valorizzazione delle aree ma anche essendo coerente nei comportamenti
Lo si deve fare la riforma della macchina della macchina amministrativa ormai questo viene citato in tutti i convegni in tutti i dibattiti politici molte volte le scelte si scontrano si scontrò con la rigidità di una pubblica amministrazione
Oggi anche lì non ci sono più alibi le nuove norme e le leggi Bassanini consentano che con grande velocità questi cambiamenti vanno fatti dobbiamo costruire una macchina amministrativa allora Terzo degli obiettivi che ci siamo alla il sindaco ieri diceva saremo nei prossimi giorni nelle prossime settimane ingresso delitti in questo senso e credo che questo questo sia sia un impegno sia un impegno importante quindi una città che con serenità sapendo di dover rispondo a dei problemi e sapendo che deve sperimentare in sé anche del nuove forme della politica in generale e delle politiche e delle politiche sociali io credo per esempio alla possibilità lancio qui un'idea una proposta su cui poi si può ragionare lavorare che tutta una serie di operazioni di valorizzazione che il Comune può fare
Mettendo insieme il proprio immenso patrimonio perché io ricordo che ogni amministrazione comunale ha nel proprio stato patrimoniale immense ricchezze immobilizzate
Che invece può mettere sul mercato finanziare zar le rendere utili per la città vincolare parte del ricavato di queste risorse per moderne politiche sociali cittadine
Noi abbiamo il dovere mentre si mettono in moto le politiche di sviluppo di dover dare una risposta su sociale rompendo però i vecchi equilibri di uno stato sociale che parla solamente i garantiti e tiene fuori i non garantiti
Quindi mania non assistenziale è chiara e collegando
L'erogazione di politica sociale alle opportunità che la nostra progettualità che la nostra progettualità mette in campo quindi in questo senso Napoli vuole dare un segno importante di rinnovamento sul una necessità che a tutto il Paese che è un po'per la vicepresidenza il dovere ha il dovere
Di risolvere rapidamente le nuove politiche sociali della riforma della riforma dello stato sociale
Io credo che abbiamo le capacità le risorse umane e soprattutto i progetti
Ricordo che proprio dal documento e dal dibattito che c'è stato viene fuori un'altra cosa con chiarezza Napoli non è una città ad un'unica vocals si pone sbaglia chi pensa che Napoli possa essere di nuovo una città della grande industria o sbaglia chi pensa che Napoli possa essere una città solo del turismo e dei servizi Napoli è una città complessa e articolata anche urbanisticamente offre più chance nel nostro progetto dobbiamo tenere dentro questo ed essere rapidi e veloci la zona orientale zona di attrazione di attrazione di capitali ed investimenti di imprese moderne ad alta tecnologia
Io credo mi disse nel punto a una risposta che il contratto l'aria può essere uno strumento importante io non sono innamorato del contratto d'aria fino adesso se la sono state una serie di problemi
Nel loro nel loro utilizzo si sta lavorando per semplificare lì però credo che possa essere un momento di sintesi importante
Per comunicare al mercato la convenienza a investire nella zona orientale di Napoli semplificando le procedure d'accesso agli incentivi questo insieme alle altre cose che stiamo facendo l'universi dare la zona orientale la bonifica dei depositi di carburante su cui il sindaco ha risorse e poteri commissariali il contratto di quartiere il contratto di quartiere di Ponticelli zona occidentale Bagnoli questa zona
Qui deve venire un grande messaggio anche qui di sviluppo con una vocazione diversa
La vocazione dei servizi moderni la vocazione del turismo e anche qui bisogna essere rapidi e concreti si è fatta la scelta del piano regolatore il piano regolatore ha determinato delle scelte
In termini di cubature in termini destinazione bene la politica faccia un passo indietro controlli si limiti a controllare e che ha risorse per investire rispettando le regole venga ed investa io poi credo che in questa coerenza di andare sul mercato ci sono anche tante piccole cose o che si possono fare stiamo lavorando per mettere in campo un progetto di restauro delle facciate del centro storico
Ci potrebbe essere altri progetti ne voglio lanciare cui uno molto banale ma che penso possa essere significativo
Con l'aiuto di qualche soggetto finanziare autorevole per esempio il rinnovo del parco taxi della città offrire a tutti i tassi essi la possibilità di potere cambiare l'automobile a condizioni finanziarie accettabili
Sembra cosa da poco ma il taxi è il biglietto da visita di una città allora in sintesi credo che sia stato fatto un buon lavoro
Credo che è interesse di tutti è l'amministrazione continui il suo lavoro e che il partito con lo spirito e la cura ora che ha prodotto questo documento da parte di questo gruppo dirigente autonomamente ragioni superò di getto di città si incontri con l'amministrazione e da lì nasca una vera sinergia
Diceva il sindaco è possibile con costruttività disturbare il manovratore lo si faccia
Anche i Democratici di sinistra lo possono fare ma nello spirito di un grande progetto di città che dia prima di tutto risposta ai temi della vivibilità di questa città e soprattutto a quelli del lavoro
Barbieri la farò a Nicolò dati coordinatore della segreteria provinciale di Napoli
Ovviamente possiamo vincere tutto prima di tenere questo nostro appuntamento se fosse il caso di conservarlo oppure no
Perché
Questa guerra che alle nostre porte
Drammatica
Riguarda tutti quanti noi tocca le nostre coscienze le nostre sensibilità
Vedere donne bambini anziani
Costretti a scappare via dalle loro case bombardata dalle loro case
Dove i soldati e interno e li mandano a forza via
Rivedere scene immagini che Noè la mia generazione ha visto nei documentari e che non avrebbe voluto vedere più
Tocca tocca il cuore tocca le coscienze ma soprattutto deve toccare il nostro cervello la nostra mente la nostra ragione
E quando il sonno della ragione genera mostri questi mostri poi crescono diventano piovere
E non si riesce più a trovare il bandolo di una matassa capire come fare per fermare
La violenza la prevaricazione il massacro la deportazione
E questo sta avvenendo adesso in Kosovo
E come diceva giustamente André nella relazione c'è un intervento militare
Necessario
Dire giusto è difficile perché la giustizia
E la violenza sono cose che non camminano su bene insieme
Ed è necessario quest'intervento però
Negli anni passati recentemente e anche in questi giorni ci sono altre aree del mondo altre zone del mondo
In cui ci sono fenomeni simili
E venti simili qualche anno fa
I tutsi bagna Moulin de hanno massacrato più di ottocento mila ruandesi
I fiumi erano rossi tinti di sangue in quella zona dell'Africa centrale ancora oggi da decenni in una zona piccola del Caucaso fa la Cecenia l'Ossezia e l'Inguscezia
Cioè una guerra una guerra che produce decine di morti al mese e poi questi morti si moltiplicano nel corso dei mesi negli anni diventa un vero e proprio genocidio una popolazione quella dell'Inguscezia poco conosciuta che sopporta questo genocidio da alcuni decenni e poi tanti angoli del mondo in cui accade questo ecco questo è il punto oggi noi soffriamo giustamente
Perché una guerra è una guerra e produce morte e distruzione distruzione del di uomini e donne di cose
Però dobbiamo imparare a soffrire non solo in alcune occasioni dobbiamo imparare ad intervenire a ragionare su queste cose più spesso dovunque accadano in qualsiasi condizione accadano
Qui c'è il problema della politica il tema della politica la sconfitta della politica perché quando si ricorre alla forza vuol dire che la politica non ha funzionato che non ce l'ha fatta che non ha compiuto la sua missione
Che la diplomazia non è servita che il confronto fra uomini e donne per trovare un'intesa non è stato utile non è sua dopo Figo e qui cioè il limite delle organizzazioni internazionali in queste ore e costi Annan giustamente
Giustamente
Sta tentando un tête à tentando una mediazione difficile ma è bene che la faccio l'ONU condivido i commenti di questo tipo la deve fare l'ONU e ciò e non una delle parti in causa ma l'organizzazione del Governo mondiale l'organizzazione in cui ci sono tutte le nazioni del mondo quella che è sorta proprio perché la seconda guerra mondiale aveva evidenziato l'esigenza che vi fosse un governo sovranazionale mondiale
Quella che noi adesso definiamo interdipendenza la necessità dei popoli delle nazioni dei governi degli Stati
Di parlarsi di decidere insieme di scegliere come governare il mondo il pianeta è un bene che lo faccio loro e noi dobbiamo sperare che questo tentativo riesca
Perché non dobbiamo arrenderci consapevoli
Che il nostro governo ha fatto bene in questa fase che era una scelta giusta
Quella di stare dentro questo conflitto tenendo aperti gli spiragli della pace a dobbiamo sperare
Che vada in porto perché noi non sappiamo quale può essere lecito però abbiamo deciso comunque di discutere
Per valorizzare il lavoro che abbiamo voluto compiere
Io vorrei essere chiaro da questo punto di vista il documento è la relazione di Andrea non sono stati un lavoro straordinario poi diciamo può essere criticato valutato bene valutato male
Ma insomma non è straordinario queste lavoro ordinario che deve fare un partito
Deve curiosare interrogarsi del mondo della realtà che lo circonda tentare di capire umilmente
Mi e anche di indicare qualche idea
Qualche soluzione qualche proposta costruire le condizioni perché una forza come la nostra una forza che governa comunità di uomini e donne di cittadini rilevanti devia vere l'ambizione di indica Re soluzioni e proposte idee su cui costruire la qualità dell'azione di governo e dunque abbiamo semplicemente tentato di costruire un'occasione di riflessione di discussione di incontro
Dei democratici di sinistra per capire come ci apprestiamo a governare di più e meglio le nostre comunità locali di più e meglio Napoli e la sua area metropolitana il punto non è se sia giusto o meno governare
Noi vogliamo dobbiamo fu porci l'obiettivo di governare di conquistare anche maggiori posizioni di governo mettiamo una ragione semplice perché noi abbiamo la presunzione di pensare che se governiamo onori governiamo meglio se governiamo moglie noi facciamo il bene delle persone delle donne degli uomini che era poi sentiamo se governiamo noi governiamo con più trasparenza governiamo con la voglia di cambiare le cose con uno spirito pubblico con uno spirito civico elevato la dobbiamo avere la presunzione di affermare che Go Bernard e per noi vuol dire questo vuol dire essere in grado di affrontare quotidianamente i problemi delle nostre città delle nostre comunità del nostro Paese e dunque il punto non è è se governare uno me la qualità della nostra azione di governo è su questo che abbiamo tentato di costruire un ragionamento solo il documento con i lavori di questa conferenza programmatica
Ed è una qualità dell'azione di governo la nostra che in questi anni è stata elevata ma in anni difficili molto difficili
Perché questa nuova classe dirigente i nuovi sindaci ma non solo i nuovi sindaci i nuovi parlamentari eletti con il sistema maggioritario i nuovi consiglieri regionali
Tutta la nuova classe dirigente i consiglieri comunali l'insieme della nuova classe politica che in questi anni si è affermata si è affermata dentro una transizione difficile e dentro una crisi del nostro paese lo ricordava ieri e il sindaco Antonio Bassolino una crisi politica morale economica civile e dentro questa crisi saper costruire invece di nuovo nell'opinione obbliga nelle persone né i cittadini l'idea che la politica può fare che la politica può agire che la politica può cambiare realmente non è stato semplice tutt'altro
E non è semplice ancora continuare continuare così come lo stesso spirito con la stessa attenzione innovatrice è questo il punto da questo abbiamo voluto ripartire in questa fase in questi mesi abbiamo avvertito io credo tutti un rallentamento tutti
E se non partiamo dal riconoscimento di quello che vediamo sotto gli occhi forse ragioniamo in maniera astratta rallentamento fosse normale
Dopo una fase difficile lunga di trasformazione del Paese
Gli anni delle rigore del risanamento politiche restrittive e il Mezzogiorno ha pagato queste scelte il Mezzogiorno responsabile ha contribuito al risanamento di tutta l'Italia ha contribuito a portare l'Italia in Europa mappa che Pato ha pagato socialmente con riso disoccupati ha pagato con le sue in paese volessi solo solo sistema creditizio appagato perché governare quando non ci sono soldi in epoca di vacche ma anche più difficile
è più difficile eppure con tutto questo si è avviato un percorso di risanamento del Mezzogiorno di ricostruzione del mezzo
Torno questo perché c'è una nuova classe dirigente perché
C'è anche io credo una nuova società civile che sta emergendo
Però dobbiamo essere consapevoli che in questi mesi in queste settimane in questa fase noi abbiamo vissuto una difficoltà
Ma difficoltà dentro le forze del centrosinistra una difficoltà anche tra di noi dentro i Democratici di sinistra
Sul Progetto su che cosa fare su come andare avanti
E ne abbiamo voluto ragionare un po'anche di questo vogliamo ragionare di questo di qual è la nostra funzione oggi il nostro ruolo la nostra identità in questa città in questa provincia a partire dalla costruzione di un nuovo centrosinistra
Questo io vorrei dirlo molto pacatamente i nostri alleati alle forze del centrosinistra a Napoli in Campania noi non possiamo pensare solo di condividere formule di governo
Prima o poi queste formule di governo diventeranno più deboli più litigiose meno capaci di governare di rispondere il problema la dobbiamo porci l'obiettivo di una coalizione politica di un soggetto politico
Di un soggetto in cui i progressisti di cento i progressisti di sinistra e progressisti
Ambientalisti stanno insieme costruiscono insieme una risposta di governo
Elevata qualificata alta e io credo che questo sia il tema che abbiamo davanti oggi con una scadenza importante come quella delle lezioni provinciale dei comuni che riguarderà la coalizione come ci presentiamo a queste elezioni
Dovremmo farlo con un altro spirito rispetto a qualche appuntamento che pure abbiamo avuto qualche mese fa un altro spirito un altro modo di intendere lo fare insieme il centrosinistra innanzitutto discutendo di che cosa vogliamo fare nella provincia di Napoli e nei Comuni che vogliamo amministrare come ci presentiamo agli elettori
E i nostri candidati gli uomini e le donne che selezionano che scegliamo perché questa è la nostra funzione scegliere la classe dirigente
Debbono rispondere a quest'idea questi programmi non il contrario discutiamo di programmi il giorno dopo quando abbiamo deciso le candidature perché tanto non contano e invece
Devono contare e insieme a questo nodo credo che abbiamo un nodo grande che riguarda il nostro partito i Democratici di sinistra la nostra identità
Io
Credo che anche su questo dobbiamo essere
Franchi espliciti fra Dinoi
Noi abbiamo conquistato il governo del Paese
Governiamo la regione Campania governiamo tanti Comuni siamo una forza importante dello schieramento politico da noi ci si aspetta molto
Ed è giusto che noi tentiamo di dare quello che ci si aspetta è giusto che noi tentiamo di essere all'altezza della fiducia della credibilità che abbiamo e l'elettorato tra i cittadini
E dobbiamo sapere che alcune scelte che facciamo alcune scelte che abbiamo compiuto hanno incrinato
Questo nostro rapporto l'elettorato
L'altra gamba delle Rinnovamento italiano invece insieme ai sindaci alla nuova classe dirigente è stata la scelta del sistema maggioritario e del bipolarismo
L'abbiamo scelto la democrazia dell'alternanza
Su questo terreno ne abbiamo costruito l'innovazione politica in Italia perché abbiamo scelto una democrazia più matura non bloccata in cui si sta al governo
O si sta all'opposizione e dal governo ora all'opposizione si governa lo stesso bisogna governare lo stesso bisogna fare in modo lo steso che quelle idee contribuiscono a che fare crescere il Paese
Ecco perché io penso che la discussione sulla vicenda regionale
Sia stata dolosa Bernoni
E non perché si è scelto giustamente
Di determinare la crisi che ormai è evidente della maggioranza di centrodestra di mandare a casa Rastrelli noi abbiamo discusso se fosse giusto o meno far seguire alla cacciata di Rastrelli
Un Governo in questa fase o se non fosse stato più giusto andare alle elezioni
Alcuni di noi avevano delle opinioni
Abbiamo un nuovo governo regionale il capitolo è chiuso si va avanti
Però oggi dobbiamo con questo nuovo governo regionale sta per dimostrare che la scelta è stata giusta governare bene la Regione Campania
Con l'Agenda due mila con la programmazione ma anche con la trasparenza sulle nomine sulla scelta sulla selezione della nuova classe dirigente regionale
E insieme a questo io credo noi dobbiamo costruire con la Regione Campania con questa Giunta della Regione Campania un maggiore coinvolgimento dei sindaci valorizzare ancora questo elemento fondamentale della ricostruzione del Mezzogiorno delle nostre realtà
E così io credo noi dobbiamo scegliere seriamente Sempre la strada della nettezza delle nostre scelte e camminare sul terreno del bipolarismo e per questo che dobbiamo sostenere il referendum del diciotto aprile
è un quesito problematico e pone problemi a tanti di noi
Che fa discutere e però guardate che se ci attardiamo a discutere mentre il Paese può cambiare non saremo quella forza che come siamo stati in questi anni ha saputo essere traino delle rinnovamento dell'Italia
Noi pagheremo un prezzo e invece dobbiamo scegliere con chiarezza di sostenere i referendum impegnarci in questi ultimi giorni perché il sì possa vincere po'stare aggiungo il quorum perché si possa affermare dobbiamo fare con più coraggio tutti quanti insieme perché lo abbiamo scelto
Ed è questo l'ultimo punto cioè voglio toccare
Riguarda anche l'autonomia del partito fa abbiamo detto a Castellammare coinvolgendo tutti i segretari di sezione che è un punto essenziale la riforma del partito la costruzione di un partito aperto e a Rete
Insieme a questo abbiamo voluto tentare di costruire un'idea di programma di lavoro da sviluppare in questi mesi nei prossimi mesi fino al congresso nazionale
è un lavoro in itinere una ricerca niente di più una ricerca e questa ricerca non può riguardare un gruppo ristretto di compagni né un gruppo ristretto di compagni che lavoro in federazione né un gruppo ristretto di compagni
E di compagni che lavorano nelle istituzioni deve riguardare l'insieme del partito del nostro partito le nostre realtà territoriale nostre associazioni quelle vicine chi dialoga con noi
E con questo spirito abbiamo voluto costruire questo tipo di conferenza programmatica un lavoro e vogliamo continuare
E forse abbiamo anche scelto per questo di avanzare una nostra idea autonoma del gruppo dirigente magari criticabile in alcuni punti
Ma con un po'di coraggio perché in qualche caso spetta anche a noi
Tentare di costruire le condizioni perché c'è di più tutti quanti insieme
Grazie Nicola concludiamo così i lavori della nostra conferenza programmatica ringraziando quanti sono intervenuti e soprattutto quanti non siamo riusciti a fare intervenire per motivi di tempo vorremmo da loro comunque un contributo per allegarlo agli atti della conferenza io vorrei insieme a voi salutare il segretario nazionale dei Democratici di sinistra Walter Veltroni
Chiaramente non lo ripeto
Primo sul blog
Le assicuro che l'ho visto
Ora
Il
Credo che ci siamo riusciti
La parola Andrea Pozzo
A parte pochissime proprio battute finali veniamo da tre giorni intensi
Una bella conferenza programmatica
Abbiamo gettate le basi di un lavoro che ci porterà al congresso e alle sfide dei prossimi mesi
Credo che sia stato uno straordinario lavoro
Che è stato possibile grazie al lavoro di tanti a quanti hanno contribuito al successo di questa nostra conferenza programmatica
Innanzitutto dei compagni di gruppo dirigente ma anche e soprattutto dei compagni che hanno contribuito con il loro intervento nel corso della tre giorni
A vivacizzare arricchire i contenuti e le proposte che abbiamo avanzato all'apertura di questa conferenza
La conferenza non finisce qui
Si apre
Una fase nuova con l'intervento
Di Walter Veltroni si apre una fase nuova di lavoro intenso che vogliamo portare sul territorio nel rapporto con settori della ricerca dell'intellettualità della cultura napoletana
Con i nostri sindaci con i nostri compagni impegnati nelle istituzioni
Permettetemi solo di fare una considerazione finale
Ogni qual volta il partito napoletano
E il suo gruppo dirigente
Intendendo gruppo dirigente una cosa molto più larga che un gruppo dirigente più ristretto
Compie un atto di fiducia verso se stesso
Verso i suoi militanti i suoi compagni e le sue compagne impegnate
E le istituzioni e la società nell'associazionismo
E soprattutto quando questo partito fa un investimento sulla società
Sul Napoli le sue città della provincia
Questo partito riscopre la sua identità la sua funzione
E la sua identità e la sua funzione
Non è il destino di qualche suo dirigente ma è la capacità di interpretare i bisogni le domande di questa città di questa complessa realtà metropolitana
Solo quando noi siamo capaci di fare questo io credo che sappiamo essere fino in fondo una forza moderna della sinistra italiana e qua abbiamo detto in questi tre giorni europea e mediterranea
Questo è lo sforzo che abbiamo messo in campo siamo solo agli inizi
Con i contributi che abbiamo avuto in questi giorni intensi di dibattito di confronto
Con la stampa attenta amica che ci ha seguito nel corso di queste giornate noi vogliamo rilanciare e rimetterci in movimento nella società e nelle istituzioni
Per fare più forte il nostro partito per fare più forte la coalizione di centrosinistra ma soprattutto per assicurare a Napoli e alla sua aria metropolitana un destino
Davvero nuovo e diverso dentro un Mediterraneo che ne vogliamo ente che sia sempre di più un Mediterraneo di pace di cooperazione e di solidarietà tra popoli culture economie esperienze diverse
Questo credo che sia il grande compito che viene da questa conferenza
Un partito più unito più forte e pronto a dare battaglia negli appuntamenti che sono davanti a noi impegna menti impegni
Difficili complessi
Ma che possiamo guardare con fiducia dopo l'esperienza che abbiamo condotto in questi tre giorni grazie quindi a tutti voi capitoli del peso possibile questo lavoro
Grazie ai compagni e le compagne che hanno reso possibile l'allestimento di questa sala l'ospitalità in questa realtà ai compagni e le compagne che hanno fatto un lavoro straordinario
Soprattutto alle compagnie le compagnie della Sinistra giovanile con un'attività volontaria in questi giorni
Siamo più fiduciosi
Abbiamo più fiducia in noi stessi nelle nostre forze la nostra capacità di poter interpretare al meglio e di più la realtà napoletana e con questo invito
Con questo anche impegno che vogliamo prendere a conclusione di questa tre giorni che io vorrei dare la parola al compagno Walter Veltroni e chiedergli di concludere questa nostra iniziativa manifestazione
Credo anch'io che alle compagne cari compagni che il lavoro che voi avete fatto in questi tre giorni da giovedì ad oggi sia stato un lavoro utile importante abbiamo letto il documento preparatorio che ho trovato molto ricco molto
Molto serio documento di un partito che sta facendo un'esperienza di governo importante documento di un partito che si propone di continuare a farla
Su base di innovazione programmatica e politica molto molto forti
Avete fatto bene ad avere una discussione come questa così aperta con la partecipazione delle forze vive nella città
Sono degli interventi che si sono svolti solo delle posizioni anche esterne al partito che qui si sono espresse
E avete fatto bene in questo momento a lanciare un messaggio così carico di concretezza
E di responsabilità viviamo un momento nel quale la politica spesso appare più attraversata da personalismi da
Astrattezza tenere la politica con le gambe ben salde dentro il suo universo reale che è l'universo dei problemi
Delle condizioni di disagio dei bisogni di modernizzazione per un partito come il nostro il modo migliore per lavorare
E voglio anche dire che
Penso che il giovane gruppo dirigente di questa federazione abbia fatto in questi anni
Un lavoro molto importante stia facendo un lavoro molto importante
Lo stia facendo all'interno di una straordinaria esperienza che la storia di questa città e nella storia dalla sinistra di questa città resterà
Che l'esperienza
Che abbiamo fatto a partire da
Cinque anni e mezzo fa con
L'elezione sappiamo che lezione in termini quantitativi e di spinta di innovazione di questa città di Antonio Bassolino al sindaco di Napoli
C'è una
C'è un'esperienza di buongoverno e al tempo stesso un'esperienza progettuale interessante
Importante per Napoli per il Mezzogiorno e per l'Italia intera
Prima fuori giornalista mi ha chiesto che cosa pensassi del doppio incarico di Antonio
Ho detto
E confermo qui che
Quel doppio incarico nasceva da un'idea politicamente giusta
E cioè l'idea non dei aggiungere un lavoro ad una persona che già Enea abbastanza ma l'idea di portare ad essere ministro del lavoro di questo Paese
L'esperienza di governo di una città meridionale maggiormente qualificate impegnata nel campo della lotta contro la disoccupazione per il lavoro
E questo è stato il senso il segno della scelta che non abbiamo voluto dare con l'incarico di Antonio Bassolino il sito o come posso dire la posso dire la presunzione perché non riguarda qualcosa che attiene direttamente alle mie responsabilità
La presunzione di dire che se si è sottoscritto un patto sociale al quale il mio governo il governo con Romano Prodi abbiamo avuto responsabilità di dirigere fino al mese di ottobre ma se negli ultimi tre mesi c'è stata un'accelerazione che ha portato alla firma del patto sociale
Questo lo si deve appunto al fatto che al governo c'era quella concretezza a quell'esperienza e quell'apertura di cui il governo di Napoli in questi cinque anni e mezzo e in qualche misura anche questa stessa occasione di discussione
Traducono il segno d'ispirazione e il contenuto
Tornerò alla fine a fare una considerazione sul partito però
Care compagne cari compagni io credo che tutti noi in questo momento
Abbiamo la mente fortemente rivolta la mente il cuore l'emozione fortemente rivolta a quello che sta succedendo
Poco lontano da noi
Chi vi parla è tra coloro i quali si trovano nella condizione per la responsabilità che porta di
Dover assumere degli orientamenti delle decisioni in qualche misura perché spetta in primo luogo più grande partito di maggioranza
La responsabilità degli indirizzi e delle decisioni che a livello del Governo vengono assunte in un passaggio della storia di questo novecento che avremmo voluto non conosce
E tuttavia potete immaginare lo abbiamo raccontato con grande
Chiarezza so che una sera in televisione Giuliano Ferrara ironizzato sul fatto che D'Alema io raccontassi moglie travaglio di questi giorni nella sua natura reale io
Non so come Giuliano Ferrara possa vivere un bombardamento io non lo vivo tranquillamente non mi sembra una decisione che si possa prendere a cuor leggero è qualcosa che che attraversa convinzioni
Emozioni e stati d'animo molto profonde
E tuttavia voglio dire con molta chiarezza e con molta nettezza che
Noi ci siamo trovati in una situazione
Nella quale
Non vi era alternativa
Alla scelta che è stata compiuta
Io vorrei che fosse chiaro a tutti noi vedete quando si sta dentro il cuore della storia spesso non si ha la lucidità o vorrei dire
La distanza necessaria per vedere i processi storici così come la lettura sui libri di storia degli eventi di cinquanta anni prima consente di noi siamo immersi in un grande evento storico qualcosa dal cui esito
Verrà assegnato il futuro dell'Europa e probabilmente del mondo intero dobbiamo avere consapevolezza di questo a sapere misurare i nostri comportamenti in relazione a questo
Avere la coscienza del fatto che spetta alle nostre responsabilità la scelta di una strada o di un'altra in un crocevia che ha dentro di sé immense pericolosità
E tuttavia vedete io sono l'ho detto e lo ripeto con tutto il travaglio le contraddizioni e persino il dolore che ci attraversa in questo momento sono assolutamente convinto che la comunità internazionale non avesse altra strada oltre quella che ha imboccato
Nel momento in cui
A partire dal mese di ottobre dell'anno scorso
Si è creata una condizione del tutto nuova
Nell'aria del Kosovo
A partire dal momento in cui falliti o meglio disattesi da parte di Milosevic gli accordi che erano stati sottoscritti e contratti con il mediatore Holbrooke
Si è cercato da parte della comunità internazionale di stringere il governo jugoslavo
Ad un'intesa che potesse portare ad una ragionevole soluzione del problema del corso
Si è determinato a partire da ottobre dell'anno scorso quello che è stato chiamato l'Active Asciano order cioè l'ordine di attivazione delle iniziative militari necessarie per far imporre
Da parte della comunità internazionale alla Serbia quella volontà di negoziazione di trattativa che la Serbia dimostrava di non voler aprire
Tutto questo avveniva mentre si consumava il si consumava da tempo la tragedia del popolo kosovaro
Vedete noi oggi abbiamo l'immagine televisiva abbiamo i racconti abbiamo la testimonianza abbiamo le voci di quelle donne che ci raccontano dica cosa sono gli stupri etnici
Abbiamo le testimonianze di quei bambini ieri ho visto sui giornali che probabilmente c'è stata la sequenza più drammatica di questa tragedia
Alla frontiera si è presentato una sorta di corteo di bambini che da soli
Cercavano di raggiungere
Un posto nel quale poter sopravvivere
Questo era cominciato prima
Questo era cominciato nei mesi precedenti
C'erano al momento in cui la comunità internazionale ha deciso l'intervento quattrocentosessanta mila profughi
Due mila morti
C'erano state delle stragi
Documentate dall'associazione Amnesty International lo documentate dalle organizzazioni delle Nazioni Unite
Il cui solo racconto fa gelare il sangue nelle vene dalla strage di RAI Chuck
Alle testimonianze io nella citata qualcuna nel discorso alla Camera
Di donne e di bambini che raccontavano come fossero state sterminate le loro famiglie
Era già cominciata l'idea della pulizia etnica
E Milosevic aveva cominciato da ottobre in poi ad ammassare a confine con il Kosovo armate
Soldati
Con l'obiettivo di completare
Un'operazione di sostanziale
Rimozione di quella che Milosevic considera un'anomalia una diversità intollerabile e cioè l'esistenza di una regione il Kosovo nella quale il novanta per cento dalla popolazione albanese
E il dieci per cento S
Per risolvere questo problema il governo jugoslavo
Ha ritenuto che la diga non fosse lo statuto di autonomia che era stato definito a Rambouillet ed era stato sottoscritto
Anche dai kosovari all'interno dei quali non dimentichiamocelo c'era una linea che era una linea più per l'indipendenza
Ma il lavoro della diplomazia internazionale del gruppo di contatto aveva portato ad una soluzione che prevedeva voglio ripeterlo
Perché è importante da la crono essendo la cronologia delle vicende di questa crisi
Prevedeva il mantenimento dell'integrità territoriale della Jugoslavia uno statuto di autonomia e non di indipendenza per il Kosovo
Prevedeva la risma la riduzione delle sanzioni economiche nei confronti del governo di Belgrado prevedeva una truppa di interposizione che potesse garantire quello statuto di autonomia che
L'accordo stipulato e quando Holbrooke è andato per l'ultima volta da Milosevic
Poche ore prima della decisione del bombardamento Holbrooke ha squadernato a Milosevic tutte le possibili varianti di questa strategia indicando anche la possibilità che le truppe l'interposizione non fossero truppe NATO
Ma fossero truppe di diversa composizione multinazionale compresa l'idea di truppe che avessero una presenza russa a garanzia del fatto che gli accordi che erano stati sottoscritti a Rambouillet non si sarebbero tradotti in qualcosa di diverso attraverso magari appunto una trasformazione dell'autonomia e l'indipendenza
A tutto questo il governo serbo anzi il governo jugoslavo ha risposto di no
Ha risposto di no a Rambouillet
Ha risposto di no Holbrooke
A ritenuto di non dover
Tener di conto del fatto che si era stabilito un ultimatum e quello che più conta
Sul terreno continuava l'operazione di repressione dicevo prima oggi la vediamo in televisione
E tutti noi abbiamo
Il cuore lacerato da quello che vediamo e tuttavia quelle cose accadevano anche prima i nostri occhi erano magari più distratti
Chiunque di noi ha sentito le testimonianze in televisione in questi giorni ha sentito racconti che riguardano cinque sei mesi fa
Quelle stragi sono cominciate cinque sei mesi fa e sono proseguiti
E allora
Cosa si doveva fare
Io ho posto questa domanda nel dibattito parlamentare l'opposta in televisione
Ai miei interlocutori quali
Sostenevano che l'intervento non si doveva realizzare ripeto per nessuno di noi è stato facile né decidere nel sostenere l'idea di un intervento militare per nessuno di noi è stato del facile decidere o sostenere il fatto che si possano bombardare
Delle città e tuttavia che cosa si doveva fa qualcuno dice si doveva continuare a trattare ma per trattare bisogna essere in due
Per trattare bisogna avere dall'altra parte la disponibilità ad un percorso negoziale e la disponibilità non deve essere fatta solo di parole ma il primo atto di una disponibilità che se tu stai trattando per una pace sul terreno non fai la pulizia etnica
Non dovevamo fermare quel genocidio
Dovevamo fermare quella catastrofe umana che si stava realizzando in quell'area dell'Europa
E non avevamo a quel punto altri strumenti se Hendon l'utilizzazione della forza ma abbiamo detto
Ci sono delle circostanze della storia in cui si può utilizzare la forza
Per aiutare i più deboli questa è una di quelle circostanze badate
Io credo che tutti noi abbiamo preso una grande lezione con la crisi jugoslava
Io allora dirigevo l'Unità
E non sapevo più che titoli fare
Ho visto prima qui Marco De Marco che ora direttore del Corriere del Mezzogiorno che era il caporedattore dell'Unità quando io dirigevo il giornale non sapevamo avevamo esaurito le parole
Abbiamo usato a un certo punto l'espressione mattatoio Sarajevo quando ve lo ricordate nel mercato in mezzo alla gente che andava a comprare i gialli di prima necessità scoppiarono le bombe che fecero delle stragi spaventosa
In città nelle quali i cecchini sparavano dalla finestra
Sulle persone che andavano a prendere l'acqua
Dopo che avevamo conosciuta oltre cento mila morti trecento mila morti
A un certo punto io l'ho sempre detto e lo ripeto ne sarò grato ad Adriano Sofri che allora era il nostro inviato a Sarajevo
E che ci raccontava da Sarajevo delle pagine molto importanti del modo in cui si viveva lì
L'Effetto di questa spaventosa crisi di questa spaventosa
Guerra etnica che si era stabilito
Non certo punto prendemmo posizione a favore dei bombardamenti a mettere mano a mano mentre scrivevo quell'editoriale
Eppure prendemmo posizione apporre bombardamenti sulla stessa linea c'erano gran parte delle associazioni del volontariato pacifiste
Le quali anche esse ritenevano che si fossero consumati tutti gli strumenti e che ci volesse ad un certo punto la forza
Per imporre quello che poi si è realizzato ci furono i bombardamenti della NATO
Cessarono i massacri si creano le condizioni per gli accordi di Dayton e quegli accordi che oggi sono garantiti da una forza multinazionale ancora consentono la convivenza di una realtà multietnica
Diciamoci la verità nella nostra storia
Ci sono stati momenti anche rosso storie di italiani in cui abbiamo bio avuto bisogno
Che ci fosse la forza per
Per garantire la nostra libertà e i nostri diritti
E quando Vittorio Foa ha scritto giustamente bisogna stare attenti a quella che Vittorio Foa chiama la sindrome di Monaco
E cioè
La memoria storica che ciascuno di noi deve avere di che cosa sarebbe accaduto se la comunità internazionale e non la impotente imbelle Società delle Nazioni si fosse trovata a fare i conti con la crisi
Che si determinò
Al tempo dell'avvento del nazismo prima e poi del processo che portò alla guerra alla seconda guerra mondiale
Che cosa sarebbe accaduto se la comunità internazionale avesse assunto su di sé la responsabilità di affermare diritti collettivi che venivano violati con la persecuzione degli ebrei
E con tutto quello che purtroppo l'Olocausto ha portato con sé
Ci sono delle circostanze nelle quali quando la politica non può più non ci sono altre cose ad cosa si doveva fare
A freddo se le cose fossero state un conflitto politico è vero si poteva dire continuiamo a trattare
Ma visto che sul terreno continuava l'operazione di pulizia etnica era chiaro che se non si voleva voltare le spalle come troppo spesso la comunità internazionale ha fatto bisognava decidere di intervenire
è quello che è accaduto
E badate
La comunità internazionale ha fatto molto spesso errori analoghe
Io sono dell'idea che il principio dell'ingerenza umanitaria sia un principio che deve essere disciplinato ma che deve entrare
Deve entrare perché dove ci sono diritti umani violati la comunità internazionale deve intervenire
Io non mi rassegno a vivere in un mondo nel quale può succedere ciò che è successo in Ruanda
Ottocento mila morti io lo so che per come è fatto il grande circuito dell'informazione globalizzata
è più importante la notizia del divorzio tra Brooke Shields Agassi gli ho sentito
Mentre venivo qui i alla radio che ottocento mila morti in Ruanda ma io non mi rassegno a vivere in un mondo nel quale questa sia una certezza che non si può mettere in discussione noi dobbiamo rimettere in moto
Rimettere in moto una nuova coscienza internazionale
Che assuma su di sé il tema dei diritti umani e questo vale per il Ruanda vale per il Kurdistan
Vale per tutte le aree nelle quali i diritti delle persone vengono violati lì la comunità internazionale deve arrivare deve arrivare in primo luogo con gli strumenti della politica ma poi quando si dovessero creare condizioni nelle quali la politica non può più
E si consumano tragedia del tipo di quelle che abbiamo visto è conosciuta cosa che lasciano il segno per intere generazioni
Sono centinaia di migliaia di persone allora l'ingerenza umanitaria deve essere regolata disciplinate deve avere degli strumenti cogenti
Guardate io in questo ci vedo anche una frontiera dalla sinistra
Noi abbiamo preso la responsabilità come avete visto non siamo scappati alle nostre sponsorizza siamo andati in televisione abbiamo letto questa ondata d'urto dura difficile
Siamo argomentando e sostenendo io non faccio assolutamente in maniera convinta anche rispetto alle battaglie dei mesi scorsi
Il nostro partito ha retto meglio a questa ondata anche in ragione del fatto che nei mesi discorsi
Aveva cominciato ad assumere questo tema dei diritti umani come un elemento della propria identità
E forse la Birmania o forse il fatto che quando arrivato il presidente cinese
A Roma per fare dei legittimi affari gli si è ricordato che ci sono oppositori del suo regime che vengono sbattuti in galera e questo non è accettabile per chiunque abbia una coscienza democratica
Ho di fronte alla vicenda del Kurdistan oppure il fatto che nella sinistra noi stiamo cercando di fare rompere temi ai quali diciamoci la verità la sinistra non è tradizionalmente attenta penso alla lotta alla fame nel mondo
Penso al fatto che una sinistra che si rispetti
Una sinistra soprattutto di una parte ricca e opulenta del mondo non può dimenticarsi dal fatto che mentre noi spunto su cui diamo di Brooke Shields o di non so che cos'altro ogni giorno muoiono quaranta mila bambini di fango
Io non so chi di voi ha visto un servizio straordinario che è andato in onda su RAI tre un mese e mezzo fa nel quale si descriveva che cos'è la fame in certe zone del sud hanno che cos'è la prostituzione minorile minorile che nasce dalla povertà
In certe zone del Brasile dove i turisti sessuali italiani vanno per accompagnarsi con delle bambine allori ricchi vanno a comprare la disperazione di queste bambine
Poi la sinistra
Non immaginare di dover costruire un nuovo internazionalismo nel quale ci sia al primo posto il tema dei diritti delle persone e soprattutto dalle persone più deboli di coloro i quali hanno di meno e che hanno bisogno di non essere solo
Noi ci siamo assunti le nostre responsabilità
E continueremo a farlo
E al tempo stesso però siamo i più impegnati sul fronte negoziale lo vedete non c'è spiraglio di
Negoziale che si apra dentro il quale non ci sia una presenza italiana
Una presenza del governo delle forze politiche di maggioranza
Delle istituzioni
Ieri
Si è dischiusa chiedi scusa si è dischiusa la possibilità più concreta
E più autorevole
Il segretario generale dell'ONU ha preso la parola
Io vorrei dire una cosa a questo proposito si dice ma l'ONU in questa vicenda non c'è entrato
Diciamo le cose come stanno l'ONU prima della decisione di ottobre aveva assunto tre risoluzioni
In queste tre risoluzioni aveva chiesto con molta determinazione alle autorità jugoslave a quelle kosovare per la loro parte di ottemperare ad una serie di richieste tra le quali la principale era la fine delle operazioni di repressione
E la durezza di questa parte narrativa diciamo così di queste determinazioni del Consiglio di sicurezza
Si accompagnava poi alla fine ad una debolezza del dispositivo finale che rinviava ad ulteriori decisioni
Chi sottoscriveva quella dispositivo finale sapeva che probabilmente quelle decisioni non sarebbero state prese perché purtroppo nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite esiste il meccanismo del veto
Con il quale si può impedire
L'assunzione di determinazioni che possano avere effetti concreti e perfetto di questo purtroppo
Si sono consumate nel silenzio dalla comunità internazionale molte crisi gravi e per molto tempo anche la crisi dell'ex Jugoslavia
Quella che culminò appunto con l'accordo poi positivo di Benito
Genealogia dell'ONU ieri ha ripreso la parola
E a letto
Le condizioni
Che si rendono necessarie
Perché possano sospendersi bombardamenti da parte della comunità internazionale
Le ha lette con molta chiarezza
C'è in quelle condizioni un elemento di ulteriore novità
Che dovrebbe essere riconosciuto e cioè la disponibilità a forze multinazionali e non solamente a forze NATO
Che è quanto Holbrooke aveva detto ma è che quanto ora dice il segretario generale delle Nazioni Unite
Che parla non a nome della NATO non a nome di Clinton non a nome dei governi di Blair di Jospin dodici vede lo di D'Alema ma parla al nome della comunità mondiale e dice al presidente della Jugoslavia
Ottempera queste condizioni e ci sarà la sospensione dei bombardamenti
Io considero questo appello qualcosa di molto importante di molto forte qualcosa che
Tutta la comunità internazionale ha il dovere di sostenere ma lo considero anche lo voglio dire qualcosa al quale se Milosevic
Se poi avessi parlato ieri avrei detto rispondesse oggi devo dire continuasse a rispondere di no perché ieri sera credo che molti di voi in televisione abbiano visto un
Delirante intervento di un'autorità jugoslava la quale ha praticamente
Schiaffeggiato la proposta del segretario generale dell'ONU io mi auguro che ci sia un ripensamento
Perché altrimenti
Dire di no al segretario generale dell'ONU sarebbe qualcosa che veramente chiuderebbe gli ultimi spiragli negoziali quelli dentro in quali noi vogliamo stare disperatamente stare ostinatamente stare
Con l'obiettivo di creare il più rapidamente possibile la condizione perché finisca il linguaggio delle armi e comici linguaggio della politica ma il primo gesto spetta a Milosevic
Guardate quando l'altro giorno Milosevic ha fatto il suo annuncio di tregua
Contestualmente sono andate avanti le operazioni di repressione
Annunciato una tregua e ha chiuso la frontiera
Annunciato la tregua e ha minato i confini annunciato di voler trattare con Rugova ma Rugova non può parlare non può dire nulla
Alle autorità internazionali
è chiaro che la comunità internazionale a questo punto devi ottenere
Che si ritirino dal Kosovo le forze serbe
Possano rientrare i profughi e possano entrare con la garanzia di forze multinazionali che sia garanzia reciproca
Perché altrimenti quella tragedia rischia veramente di avere degli effetti molto pesanti molto pesanti sulla popolazione e sull'assetto della
Guardate le immagini che noi vediamo sono le immagini di una tragedia di dimensioni gigantesca
I vagoni piombati
Gli uomini separati dalle donne
E dai bambini
I passaporti stracciati le targhe
Tolte dalle macchine i certificati catastali stracciati l'idea di cancellare un'identità buoni non esistente in più
Siete i dannati della terra siete gente che non ha storia non ha patria non ha documenti non esiste non esiste
Centinaia di migliaia di persone sono ancora riparate nei boschi altresì dice vengono usati come scudi umani
Ci vengono raccontate non dall'assieme ma dai profughi che varcano il confine che prima del confine non possono essere stati raggiunti dalla dal Grande Fratello raccontano
E testimoniano
Sequenze che speravamo di aver lasciato con la demolizione dei forni dell'Olocausto
Siamo qui siamo dentro questa crisi siamo dentro questa tempesta di fine millennio
Dobbiamo cercare di trovare una soluzione
Ma ripeto la soluzione non può che essere il ritorno di quella gente non a sorte si tratta di due milioni di persone
Oggi probabilmente poco meno della metà è in fuga
E in fuga scappa abbandona lascia la propria terra
E doveva non va
Nei Paesi ricchi va in paesi che sono poveri guardate se c'è qualcosa di straordinario in questo momento è il fatto che le famiglie albanesi che non vivono condizioni particolarmente agiate
Vadano a prendere questi profughi se riportino in casa gli diano da mangiare
è qualcosa che ci testimonia di una rete di solidarietà che però deve rimanere tale non deve essere l'appartenenza etnica che a un certo punto si fa cultura ed elemento di divisione è una rete di solidarietà per l'acqua
Guardate anche qui c'è un punto purtroppo anche in questa vicenda si è consumata una crisi dell'Europa della politica europea non basta l'Euro non basta Schengen ci vuole una politica della sicurezza della difesa europea comune con già nella quale abbiamo un grande bisogno perché le crisi regionali dopo il mondo separato in blocchi in un mondo che tende ad articolarsi potranno rafforzarsi l'unica crisi regionale sulla quale l'Europa s'otto una funzione è stata la crisi albanese e sulla crisi albanese noi italiani abbiamo svolto una funzione perché siamo riusciti a evitare l'esplosione di un Paese e a creare quelle condizioni di sicurezza
Che oggi consentono a quell'Albania che un anno fa aveva le carceri sfondate gli ospedali occupati e le armi in giro per la strada di diventare territorio di accoglienza di profughi
Bisogna rafforzare questa campagna di solidarietà
L'operazione Arcobaleno la presenza italiana è multinazionale
Sul territorio e tutto quello che ciascuno Dinoi posto perché ciascuno di noi ha interpellato nella sua coscienza
Ci sono centinaia di migliaia di bambini che soffrono e che soffrono avete letto le storie sui giornali non non ho bisogno di ricordarle non c'è qui bisogno di evocare sentimenti che ciascuno di noi credo abbia provato con uno in
è insita ed una Tempest lusitana che in altre circostanze non c'era capitato per fortuna dividere ma ciascuno di noi può fare qualcosa e guardate noi apparteniamo ad una cultura
Che ha avuto sempre come obiettivo il riscatto delle masse
Benissimo questo continua ad essere il riscatto collettivo nostro obiettivo però poi noi veniamo anche da una cultura che ha alle sue origini l'idea della solidarietà l'idea del RAP
Otto tra le persone l'idea della costituzione di una Rete dentro la quale ciascuno per la sua parte può aiutare chi si trova in una condizione di difficoltà ma non siamo un'organizzazione caritatevole
Noi siamo organizzazione politica impegnata ad assumersi e ce le stiamo assumendo responsabilità portanti ma io vorrei che il nostro partito che la sinistra italiana che il movimento democratico di questo Paese
Diventasse una grande rete di solidarietà una grande rete di solidarietà capace per esempio di fare in modo che a attraverso il meccanismo dell'adozione a distanza centinaia di migliaia di famiglie di questa Europa ricca e opulenta Possa con poco sacrificio cercare di dare filo di speranza della vita a centinaia di migliaia di bambini che si trovano nel Kosovo in Albania e in Macedonia e Montenegro in una condizione di disagio e di gran
Io mi auguro che nel corso delle prossime ore non dico dei prossimi giorni le iniziative negoziali che stiamo dispiegando ultime quelle che stiamo seguendo da parte russa possano portare ad uno sbocco così tipo di questa crisi questo è il nostro obiettivo e su questa linea credo dobbiamo procedere perché guardate qui c'è veramente un elemento della nostra identità di forza della sinistra moderna e anche di governo che aderì in con internazionali ma che fa quello che sta facendo anche sulla base di una profonda intima convinzione qualcuno dice ma questo può avere degli affetti sul piano del governo io sono certo che sul piano del governo
Tutte le forze si rendono conto benissimo che c'è bisogno di una solidarietà e che se oggi si spostasse a destra lasse della situazione politica italiana certo non se ne gioverebbero le con
Scivoli attraverso le quali il nostro Paese può svolgere la funzione di pace nella quale impegnate l'apertura degli spiragli negoziali nei quali è impegnato noi siamo oggi in questa situazione ci auguriamo che quest'
La crisi Possa finire presto il nostro impegno il nostro sforzo va in questa direzione c'è un secondo tema che vorrei affrontare in questa nostra in questo nostro incontro e che riguarda invece più direttamente la situazione poi dica italiana ho detto della stabilità di governo vedete la stabilità di governo è un valore per una democrazia moderna c'è bisogno di governi stabili c'è bisogno di governi stabili per l'assunzione di determinazione e di decisioni difficili che attengono al Governo di società complesse si dice noi abbiamo raggiunto l'Euro insomma il nostro governo è stato il protagonista di questo processo il Governo di Prodi è mio ma nell'ultima fa e se anche il governo D'Alema e la coalizione che comunque ha sostenuto l'Ulivo il centrosinistra è stata protagonista di questa esperienza la stabilità di governo però è qualcosa che richiede regole non può essere legata solo alla buona disponibilità politica delle singole forze
La stabilità di governo richiede che ci sia la possibilità per i cittadini di scegliere il loro governo
E una volta scelto il loro governo sulla base di una campagna elettorale nella quale i cittadini vengano proposti programmi schieramenti idee e valori su quella base ad
Ere un'azione di governo capace di corrispondere alle sfide ai problemi del Paese guardate noi siamo stati per due anni e mezzo con lo stesso Governo
Ma diciamoci la verità è stato un miracolo realizzato dal grado di responsabilità delle forze dell'Ulivo del centro sinistra e anche dal fatto che c'era un forte vincolo rappresentato dall'Eur
Noi abbiamo dietro le spalle una fase di instabilità politica drammatica con sistema proporzionale con il quale avremmo cinquantasei governi in cinquanta anni è una fase di instabilità politica molto seria
Anche con la nuova legge elettorale perché non abbiamo avuto il governo della destra che non hanno retto perché aveva un accordo di desistenza con la lega che non reggeva perché non era stato appunto programma omogenee schieramento omogeneo
E anche noi abbiamo pagato il prezzo quando è saltato l'accordo di desistenza con Rifondazione Comunista che non era un accordo fondato sul programma dunque non dobbiamo completare la transizione italiana il sistema politico italiano d'deve arrivare ad una setto organicamente bipolare e autenticamente da democrazia dell'alternanza l'Italia uscirà da questa fase complessa della sua transizione solo quando i cittadini avrà
Ho avuto la possibilità di scegliere il loro core erano e quel governo garantirà cinque anni di stabilità lo vedete negli altri paesi europei il problema è che noi abbiamo non ci sono perché il voto dei cittadini fa come
Si è provato con la commissione bicamerale
A dare un assetto stabile alle istituzioni di questo Paese si è fatto un lavoro importante ma poi alla fine Berlusconi si è alzato in piedi e ha fatto saltare la commissione bicamerale vogliamo dircela tutta ha fatto saltare la Comi c'era e Bicamerale perché ha messo in campo il tentativo di ottenere a fronte del sia la commissione bicamerale un sita parte dal maggioranza ad una posizione punitiva nei confronti della magistratura italiana della sua autonomia ed è la sua indipendenza e non ci siamo sottrarsi a questa ricca
Ma come Berlusconi ha fatto saltare la commissione bicamerale oggi allo stesso modo
Si cerca di mettere la sordina sul referendum guardate
Il referendum è chiaro che non è lo strumento risolutivo ma vorrei sapere qual è lo strumento risolutivo visto che non si viene non si è riusciti con la commissione bicamerale visto che non si è riusciti in Parlamento a ottenere il consenso qual è lo strumento risolutivo io so che grazie all'incalzare del referendum una parte delle forze politiche diciamoci la verità anche di maggioranza hanno accettato l'idea del doppio turno che non avevano accettato mai prima ma so anche che il doppio turno potrà diventare l'la legge che garantisce la stabilità politica in questo Paese solo se referendum passerà
Sei referendum non dovesse passare attraverso questa cosa francamente insopportabile e inaccettabile che viene messa in campo noi il non andare a votare che evoca in tutti noi quello che Craxi fece nel mille novecentonovantuno qua do disse di andare al mare per fortuna gli italiani non andarono al mare e si avviò quella fase nuova che comunque ci ha portato ad uno stadio più a Sato della transizione
Oggi se il referendum non passasse noi avremo dei contraccolpi molto duri lo voglio dire al mio partito
Alle compagne e i compagni del mio partito non abbiamo avuto un atteggiamento anche critico nei confronti di una certa demagogia anti partito che accompagnava questo referendum ha detto questo noi abbiamo preso una posizione l'abbiamo presa convintamente l'abbiamo presa dopo il fallimento dalla Bicamerale l'abbiamo presa perché in non vogliamo più questa legge elettorale che non dà stabilità di governo cosa dovremmo fare se tornassimo a votare con la legge Mattarella di nuovo l'accordo con Rifondazione Comunista penso che sarebbe difficile immaginare uno scenario di questo genere noi dobbiamo creare le condizioni perché ci sia un sistema elettorale nuovo un sistema elettorale a doppio turno che dia garanzia di stabilità e di bipolarismo per farlo però c'è bisogno che ci sia un voto positivo al referendum perché probabilmente è l'ultimo treno che passa in questa fase della vita politica italiana per rimettere in moto il processo di riforma istituzionale se questo non avverrà si tornerà molto indietro
Guardate Berlusconi Berlusconi ha dovuto dire di sì al referendum perché aveva una parte dei suoi che avevano firmato per i referendum ma Berlusconi stati va mente lavorando per il no non sono io che insomma posso essere considerato non obiettivo in materia sono i suoi amici di partito sono i suoi colleghi di schieramento che dicono che Berlusconi sta lavorando insieme a Bossi ha insieme ad altri per spegnere la partecipazione e io allora voglio dire molto semplicemente che vede in questo un elemento di continuità come ho detto prima Berlusconi altro non fa che quello che fece Craxi nel mille novecentonovantuno e cioè in sostanza oggi a difesa di questa legge elettorale c'è uno schieramento iper proporzionalista non bipolarista non maggioritario che vuole far tornare indietro il Paese è per questo che ho sostenuto toh e confermo che l'esito di questo voto avrà un effetto anche sull'elezione del Presidente della Repubblica perché se voto andrà bene allora vorrà dire che la cultura maggioritaria e bipolare del Paese ha fatto dei passi in avanti eleggeremo dunque un presidente della Repubblica più naturalmente in sintonia con questa voglia di chiudere positivamente la transizione italiana se questo non dovesse avvenire se il clima del Paese dove esseri farsi un clima un po'da anni ottanta un clima appunto da dominio delle segreterie dei partiti e del proporzionalismo temo che anche i passaggi politici successivi sarebbero dominati da questo per cui nostro appello è quello di fare in questa settimana che manca un grande sforzo per andare a votare per spingere a partecipare a queste elezioni dalle quali può venire un elemento ulteriore di impulso e di spinta nella direzione del maggioritario
Voglio ancora dire una cosa sulla scadenza delle azioni amministrative ed europee che abbiamo di fronte
Guardate si vede platealmente l'effetto del sistema proporzionale è bastato che si vedesse all'orizzonte una elezione proporzionale che tutti hanno ricominciato con i vecchi difetti
Noi oggi siamo un Paese in cui il gruppo misto è il secondo gruppo parlamentare della Camera il gruppo misto in cui sono spuntati e fioriti partiti di tentare nature di tutti i generi andremo alle elezioni e troppe in una condizione la quale saremo l'unico Paese che non ha neanche un minimo sbarramento tutti gli altri ce l'hanno con cinque circoscrizioni elettorali con una per letto ora di partiti di varia natura
Noi abbiamo bisogno
Da anche da questo punto di vista di fare un ulteriore passo in avanti in direzione del maggioritario perché appunto è bastato vedere proporzionale all'orizzonte che improvvisamente sono tornati vecchi vizi vecchi difetti
Come voi avete visto noi non ci siamo prestati a questo gioco e io rivendico questo merito alla intelligenza la saggezza del gruppo di gente di questo partito qualcuno ci diceva ma bisogna ingaggiare la rissa con Parodi con Marini con i Verdi eccetera noi abbiamo preso un'altra posizione
Che ha una posizione che si compone di due elementi il primo elemento
Quando si è detto competition is competition non abbiamo risposto la competition è con la destra e bisogna farla la competizione con la destra non viso ogni a dare per scontato che l'esito degli equilibri e dei rapporti di forza tra noi e la destra sia acquisito una volta per sempre e quei dentro questo quadro io ribadisco oggi quello che abbiamo detto nelle settimane passate io mi auguro che il tredici di giugno vadano bene tutti i partiti che fanno parte dell'attuale maggioranza di governo dell'attuale coalizione perché questo vorrebbe dire ulteriormente garantire all'esperienza che s'chiamo facendo come Ulivo e come centrosinistra e che si incarna nel governo presieduto da Massimo D'Alema seconda questione
La prospettiva dell'Ulivo e del centro sinistra è però legata ad una grande sinistra
Guardate se la sinistra si indebolisce sarebbe indebolita la prospettiva dell'Ulivo naturalmente a condizione che la sinistra sia quella che stiamo costruendo una sinistra aperta per un tale una sinistra dell'innovazione del bipolarismo una sinistra che si fa carico come noi ci facciamo carico della ricostruzione di uno schieramento dopo il tredici giugno
Antonio Bassolino qui
Napoli ha dato credo corpo ad una esperienza ad una idea politica quella della costituente dell'Ulivo che io mi sento assolutamente di rilanciare oggi
Noi avremo bisogno dopo il tredici giugno di rilanciare una maggiore capacità di aggregazione dell'Ulivo e di darci da scadenze una con brand una conferenza programmatica e dei momenti nei quali le diverse forze dell'Ulivo stanno insieme
Badate
Noi non abbiamo nelle nostre disponibilità
Una Ronza ingenuità
Una rozza ingenuità della quale possiamo cadere
Io credo che tutti noi dicevo in macchina con Andrea Cozzolino mentre venivo che il giorno che ho capito che avremmo vinto le elezioni nel novantasei fu venendo a Napoli
Scesi dal pullman al Vomero e altra versammo quella parte di Napoli con un clima assolutamente strano binario io li rissa Lippoli sul pullman e disse ai compagni che stavano con me qualcosa veramente sta cambiando
Noi tutti ci ricordiamo con la campagna elettorale ce la ricordiamo con entusiasmo con con grande partecipazione che cos'è allora che cosa c'era di nuovo voi Di Bello il fatto che dopo essere stati separati e conflittuali per tanti anni è la prima volta che stavamo tutti insieme
Che stavamo tutti insieme per un obiettivo comune per sconfiggere la destra ma anche per affermare quelle idee quei valori che poi si sono fatti governo e grazie a quella idea politica che oggi la sinistra governa il nostro Paese
Perché la sinistra da sola rappresenta il venti per cento ed altri da soli rappresentano molto meno nessuno di noi da solo va da nessuna parte e allora per quanto mi riguarda per quanto riguarda il gruppo dirigente dei Democratici di sinistra non ci s'sarà piccola provocazione non ci sarà perdita di controllo di nervi che ci possano portare a bruciare
Per lo zero virgola zero uno in più o in meno la più grande idea politica che abbiamo avuto in questa fase della storia italiana cioè la costruzione dell'Ulivo dal centro si
Lo dice chi è impegnato in questo momento come avete visto alla ricostruzione della sinistra delle idee e dei valori della sinistra guardate c'è molto da fare io lo dico sinceramente l'ho detto quando abbiamo cominciato questo lavoro sei mesi fa la situazione del partito la sua azione molto pesante molto pesante
Pesante dal punto di vista della sua tenuta organizzativa del suo numero di iscritti della sua capacità di attrazione ma anche pesante per una sorta di piccola malattia interiore
Una sorta di perdita di identità di valori di senso di ragione
Io ho detto molte volte voglio ripetere qui che ho trovato un partito che si occupava più di assessorati de di oggi di domani e di dopodomani piuttosto che di valori di programmi e di idee sulle quali dare battaglia
Allora dobbiamo ricostruire e stiamo ricostruendo l'identità di questo partito e sarà un caso sarà un caso ma quello che abbiamo fatto in questi mesi ha prodotto una situazione di ripresa del partito una e abbiamo lo abbiamo reso noto qualche giorno fa quindici mila iscritti in più della stessa data dell'anno scorso ma quello che a me interessa di più ab
Amo raddoppiato il numero delle Koutati
E la Sinistra giovanile sta crescendo più dell'anno scorso sono segni positivi
E vorrei che una opportunità per raccontare questo partito nuovo questa sinistra nuova fosse la grande manifestazione del ventiquattro aprile come voi sapete noi sono dieci anni che non facciamo una manifestazione dieci a mi che non troviamo una buona ragione per stare tutti insieme in una piazza noi avevamo deciso di convocare questa manifestazione contro il razzismo e per il diritto alla sicurezza per combattere l'idea di Bossi e della lega che il
Modo per garantire i cittadini è cacciare gli immigrati io ho prendergli le impronte dei Pitti per affermare quell'idea di società multietnica e multirazziale ma anche di società dei diritti per coloro i quali
Lei vivono il dramma della sicurezza che deve essere caratterizzante di una società moderna ora il ventiquattro sarà anche una grande manifestazione per la pace per i diritti umani le due cose insieme
A quella manifestazione parleranno Yasser Arafat Shimon Peres Leah Rabin Tarbes Allon Isabel Allende Jack Lang e probabilmente anche Muhammad Ali
E alla fine di quella manifestazione ci sarà un concerto con Lucio Dalla e con gli Enti di maschili proprio perché abbiamo voluto dare un messaggio un segnale anche attraverso il palco credo veramente che sia da questo punto di vista la manifestazione europea più
Importante che si svolge da molti anni a questa parte sarebbe molto bello sarà molto bello se quella manifestazione sarà
L'affermazione di una nuova sinistra chi assume la sua responsabilità di governo ma che sta anche in mezzo alla gente che fa Fitto società non solo un partito
Per questo anche il giorno dopo il venticinque aprile partirà il pullman della sinistra e con questo pullman noi cercheremo di raggiungere
Le diverse forze della maggioranza e di fare durante la campagna elettorale e mentre ci si divide per conquistare i voti per fare delle manifestazioni insieme perché è sulle nostre spalle e dobbiamo sentirlo come un onore oltre che come un onere il tenere unito questa maggioranza questa coalizione il darle una Pro spetti
E voglio dire anche che
Il sette di giugno questo pullman si fermerà a Padova
Come voi sapete sono quindici anni che Enrico Berlinguer stette male sul palco di Padova Pasquale farla
Io non so io non so chi di voi abbia visto il film che racconta l'ultimo tempo di Enrico Berlinguer quel fin però racconta il suo ultimo comizio e racconta credo come pochissime immagine la storia dalla politica abbiamo potuto fare l'intensità etica di un uomo politico che mentre fa un comizio
E viene colpito da un malattia devastante
Riesce a far forza su se stesso e ad arrivare alla fine di quel comizio mentre la gente ad una piazza gli urlava di smettere
E tutti i compagni intorno gli chiedevano di di interrompere il comizio lui arrivò alla fine di quel discorso io vedo in questo un'idea della politica che non voglio trasferire sul piano di un eroismo del quale non mi sentirei diciamo di di di di fare l'elogio lì c'è qualcosa di molto più intenso di molto più importanti c'è un'idea della politica c'è un'idea etica della politica
C'è un'idea della politica come servizio cosa dalla quale tutti ci dobbiamo ricordare che la politica una seria è un servizio una missione è una cosa che si fa per tutta la vita ma non per tutta la vita
Dovendo sembra avere incarichi di responsabilità la politica è questo Enrico Berlinguer la rappresentò S. un milione e mezzo di persone andò a salutarlo per l'ultima volta
In quel milione e mezzo di persone che avevano opinioni idee politiche molto diverse tra di loro c'era un segno un apprezzamento per una persona che rappresentava anche se non si con son si condividevano le sue idee politiche rappresentava quella idee quell'etica politica io il sette giugno ho deciso con i compagni di Padova di tornare a Padova
Nella stessa piazza alla stessa ora di fare un discorso e Giovanni Berlinguer che non ha mai parlato in pubblico di suo fratello del
RAI in quella piazza a parlare insieme a me di uno degli uomini più importanti di cui la sinistra abbia potuto giovarsi nel corso della sua della sua storia
Infine compagne e compagni voi avete fatto qui appunto un grande lavoro programmatico lo considero un fatto di grande importanza e di grande serietà lo considero appunto come ho detto l'inizio la testimonianza di un gruppo dirigente che qui a livello regionale ha una forte propensione a immaginare a costruire un partito nuovo un partito che autorevole per la sua capacità di governo ma anche che aperto aperto alla società aperto a nuovi linguaggi aperto nel senso di non considerarsi esclusivo e sopra tutto in non coltivare l'idea di una come posso io di una autorappresentazione l'esperienza di governo qui è stata molto utile voi avete messo appunto in questa conferenza
I temi sui quali questa esperienza di governo potrà continuare e continuerà e potrà dopo ulteriormente svilupparsi noi ora abbiamo anche una responsabilità di governo in altre livelli regionali in un livello regionale nelle condizioni determinate dalla situazione
Del tutto particolare di un'istituzione regionale che anch'essa deve essere collocata dal punto di vista delle regole del gioco in una sfera del maggioritario e per questo che noi abbiamo insistito per l'elezione di età del presidente e la Giunta regionale e per i meccanismi di stabilità che possano agire andare in questa direzione e avete una scadenza importante che la elezione del presidente del consiglio provinciale di Napoli per la quale avete una candidatura di solito chi fa discorsi come me
Quale che sia il candidato lo sostiene poi ci sono dei casi nei quali lo si sostiene con maggiore convinzione perché lo si conosce lo si apprezza lo si è visto anche e prima che facesse esperienze politiche ed è il caso della intensità particolare con la quale io sostengo la candidatura di Amato Lamberti e mi auguro che possa esserci veramente
Successo chiamato dunque cari compagni abbiamo tutte le condizioni pur nella difficoltà nella drammaticità della situazione che viviamo abbiamo tutta la possibilità di dare forza alla Sea di
Stretta Agliana di dare forza all'Ulivo al centrosinistra di dare forza alla nostra prospettiva è questo ciò per cui dobbiamo lavorare qui a Napoli in questi giorni avete messo le basi giuste per poter ulteriormente cresce
Manifesti
Ventiquattro gli errori Living
Dica diciotto aprile