Rassegna stampa di economia

Radio radicale lunedì tredici settembre mille novecentonovantanove stampa e regime rassegna stampa e radio radicale consueto supplemento del lunedì pomeriggio dedicato ai temi dell'economia e della finanza in studio Benedetto Della Vedova dunque oggi edizione di questo supplemento di trenta minuti cerchiamo di essere perciò rapidi il CorrierEconomia riporta
Un editoriale di David Roche il grande sogno lascia l'America previsioni
Non rassicuranti per quanto riguarda l'economia americana e per quanto riguarda le prospettive di rialzo dei tassi dei tassi americani mentre i Repubblica fare finanza ammette l'accento su i nani dell'hi-tech la via del made in Italy alla competitività gran parte alla ricerca della tecnologica viene piccole imprese che ora
Non bastano che ora non bastano più ci
Occuperemo però in questa rassegna stampa
Principalmente due cose la prima quello che succedeva Europa in particolare quello che succede a Madrid e quello che succede a Parigi infatti il Corriere Economia o a un'inchiesta firmata da
Mino Vignolo e Stefano Cingolani destra europea modello Madrid ma bar Parigi brinda sociale
Capitalista e quindi un confronto tra i due modelli che la vulgata vorrebbe i modelli vincenti a destra e a sinistra per quanto riguarda le politiche economiche
Nel vecchio continente e e metteremo a confronto questo con un pezzo su Repubblica fare finanza Beniamino Moro lavoro dove gli USA battono l'Europa
E poi ci occuperemo di TFR di qualcos'altro ancora se resterà il tempo quindi CorrierEconomia pagina quattro destra europea dicevamo modello Madrid
L'inchiesta è l'Europa che va forte qui il rischio poi di cadere immediatamente non gli stereotipi
è un rischio elevatissimo ma comunque vediamo cosa scrive tra l'altro Mino Vignolo da Madrid o comunque sull'esperienza sull'esperienza di a suonarla crescita nel novantasette è stata del tre sette nel novantotto del tre otto e quest'anno sarà ancora altre sette sono cifre che fanno sognare tedeschi britannici anche se
Forse per quanto riguarda la Gran Bretagna è vero che c'è una contrazione nella crescita annua del PIL
Tra novantotto novantanove ma è anche vero che la Gran Bretagna viene da un ciclo molto molto buono nulla a che vedere con quanto successo per italiani francesi e tedeschi
Scrive poi più avanti Mino Vignolo nell'Europa dipinta di rosso di questa fine di secolo Aznar che dopo l'uscita di scena di Helmut Kohl avrà non ha rivali come leader del centrodestra continentale solleva con vigore la bandiera
Conservatrice la chiave del successo che naturalmente in patria gli è riconosciuto meno che altrove risiede nell'economia ad un tasso di crescita record corrispondono inflazione che nel mille novecentonovantotto e che tutto al suo livello più basso dal preistorico mille novecentosessantadue le tasse sono state abbassate per la prima volta in vent'anni in media dell'undici per cento il tasso massimo di imposta sul reddito
è sceso dal cinquantasei per cento quarantotto
A questo rito e gettito pro capite che oggi sfiora l'ottanta per cento dalla media comunitaria colmerà il ritardo in minor tempo del previsto ovviamente con la mi del governo è riuscito a convivere con i sindacati in modo tale che la Spagna non ha mai conosciuti
Un tale periodo di pochi scioperi le aziende spagnole hanno preso guardare al mondo come loro campo d'azione per arrivare a questi risultati è stata scelta la via dalla flessibilità deregulation liberalizzazione riduzione delle imposte su imprese e lavoro privatizza
Azione di riforma del mercato del lavoro hanno contribuito al boom e alla crescente occupazione il tasso di disoccupazione benché resti il più elevato dall'Unione Europea diciassette per cento o dieci virgola otto per cento secondo il metodo di calcolo
Su questo ormai si sta alzando un tale confusione che fra poco non si potrà più
Tale aveva dei confronti affidabili per quanto riguarda la disoccupazione comunque il tasso disoccupazione perché resti più elevato l'Unione europea si abbassa di mese in mese soprattutto la Spagna ha creato in tre anni un milione duecento mila posti di lavoro pari a quelli creati da tutti i Paesi della zona euro messi insieme
Quindi l'Europa undici la disoccupazione ancora alta ma toccava un quarto dalla popolazione attiva negli anni neri del novantatré novantaquattro l'occupazione ammantata sei volte più della media U e ha detto Asmaro orgoglioso
Dei suoi tre anni e mezzo di governo ricordando che nelle statistiche spagnole si conteggiano tutti coloro che sono in età di lavoro studenti casalinghe compreso
Se il conteggio fosse effettuato con come in altri paesi europei ha dichiarato il nostro tasso disoccupazione non sarebbe tanto elevati
Pur con il conteggio penalizzante a svelare convinto di scendere la media italiana in un paio d'anni sostiene che il sogno di un del pieno impiego non è irrealizzabile
Tanto ottimismo si deve oltre la cresta sempre superiore al tre e mezzo per cento nel due mila e si aspetta il quattro per cento ricordiamo che le previsioni per l'Italia
Anche per il due mila nove superano
O comunque sono attorno al due per cento alla riforma del mercato del lavoro introdotta due anni fa con una legge su cui si era formato il consenso di governo Confindustria sindacati opposizione si basa sull'idea forza che la crescita è determinante per battere la disoccupazione e che non spetta ai governi pre creare posti di lavoro ma alla società compito essenziale dell'esecutivo eliminare gli ostacoli alla crema Zone di impiego ad assicurare le condizioni favorevoli alla crescita partendo da questa premessa la riforma ha modificato la legislazione sul lavoro e ne ha colmato le lacune degli dicendo la redditività di una normativa che di sua Deva le imprese dall'assumere con contratti a tempo indeterminato preferendo i contratti a termine
La riforma si basa su maggiore flessibilità minori oneri fiscali e previdenziali a carico delle aziende mobilità del lavoro concertazione con le parti sociali contro l'eccessiva onerosità dell'Hitchens enti freno principale nuove assunzioni è stato deciso di ridurre le buone uscite che ricordiamolo sono cosa ben diversa dalla previsione del reintegro disposto dal magistrato
Che previsto dall'articolo diciotto lo Statuto dei lavoratori legislazione italiana attuale articolo diciotto ricordiamolo su toh posto a referendum uno dei referendum radicali per quanto riguarda il mercato del lavoro sono stati definiti
Prosegue Mino Vignolo sono stati definiti in maggior dettaglio i casi di licenziamento per giusta causa e ciò ha ridotto in modo notevole i casi portati in tribunale in cambio delle concessioni sindacali sulla flessibilità una serie di misure sono state varate per ridurre la precarietà dell'impiego prima del maggio novantasette gran parte dei nuovi contratti di lavoro erano temporaneo la signora la situazione si è vi equilibrati dal maggio novantasette al maggio novantanove due anni sono stati creati novecentoventisette mila dieci posti di lavoro netti l'ottanta per quattro per cento dei nuovi contratti sono permanenti e rapporti a termine sono diminuiti anche se la percentuale rimane alta il trentadue virgola cinque per cento del totale
Ventidue punti superiore alla media europea e quindi ben superiori anche a quella Italia da sottolineare come in affetti contratti permanenti sono aumentati
Con la diminuzione delle dei della onerosità con avendo diminuito l'onerosità dei licenziamenti e anche questo è una cosa su cui bisognerebbe riflettere in Italia in realtà i vincoli spesso assurdi al licenziamento fanno sì che diminuiscano non solo le assunzioni ma comunque diminuì i Scano e vengano scoraggiate le assunzioni con contratti a tempo a tempo indeterminato e quindi anche i vincoli eccessivi al licenziamento sono un fattore che disincentiva la occupazione permanente a vantaggio dell'occupazione precaria e questo non sempre può essere un dato positivo resta comunque il fatto che grazie ai contratti a tempo determinato la Spagna che sono ancora oggi ricordiamo il trentadue virgola cinque per cento del dei contratti di lavoro la spagnoli grazie contratti a tempo del nato quelli che con un altro referendum ci vuole liberalizzare la Spagna a poderosa mente allargato in pochi anni la propria base poc'q passionale quindi a diminuito la disoccupazione se questo succede a Madrid e anche se la descrizione molto
Molto molto sommaria vediamo che succede a Parigi e e Stefano Cingolani che ha raccolto alcune dichiarazioni di Strauss-Kahn il ministro per l'economia
Ministro dell'economia del governo Jospin
Il pieno impiego non è mai zero per cento dice Strauss-Kahn già in cinque Paesi dell'Unione Europea oste Danimarca Lussemburgo Olanda Portogallo i disoccupati sono sotto il cinque per cento e viene considerata più l'occupazione quindi pur senza fissare cifre precise possiamo darci l'obiettivo di dimezzare in Francia un tasso che ancora dell'undici virgola due per cento superiore alla media di Eurolandia che dieci virgola tre per cento in sostanza si tratta di derivare di arrivare dove adesso si colloca la Gran Bretagna è corretto sì
Quando il ministro del resto la disoccupazione è un'eccezione allo stato naturale dell'economia coincide con il pieno impiego di tutti i fattori a risponde Gian Paul Fitoussi che un economista vicino al Governo di sinistra francese e sogghigna l'anno scorso ho presentato al Consiglio economico del primo ministro uno studio elaborato insieme a Oliviero Blanchard d'del Mit Massachusetts il top of Technology che prevedeva di far scendere la disoccupazione al sette virgola cinque per cento nel giro di un quinquennio siamo stati presi bar dei visionari inguaribili ottimisti in realtà eravamo troppo prudenti secondo i nostri calcoli il tasso di crescita del prodotto lordo doveva essere superiore al tre virgola sei per cento e restare stabile per l'intero periodo invece basta meno del tre per cento economia francese sta sfornando nuovo lavoro a ritmo sostenuto tra l'uno virgola tre e l'uno virgola quattro l'anno secondo l'OCSE in un biennio cinquecentocinquanta mila persone hanno trovato impiego Jospin dice che arrivano settecento mila da quando i socialisti sono andati al governo è stata minore
Centonovantasette nello stesso periodo l'Italia ha creato ottanta mila posti la Germania Nea distrutti quattrocento
Cinquanta mila e qui comporre poi i vari dati mezzo milione di posti di D'Alema con questi dati diventa difficile comunque sia
L'impatto di interventi dall'alto dall'Offerta come le trentacinque ore è stato quasi irrilevante il ministero dell'Economia lo stima attorno alle quaranta mila unità anche se la riduzione dell'orario di lavoro non è ancora applicate in modo completo bisogna aggiungere poi i trecento mila giovani assunti nella pubblica amministrazione se come si prevede il prodotto lordo salirà di nuovo ad un ritorno del tre per cento il tasso di disoccupazione comincerà a scendere in modo significativo
Ma quanto è solida questa crescita è quanto potrà durare da Banca di Francia sottolinea che una spinta forte continua a venire dei consumi delle famiglie alimentati dall'ascesa dei salari reali e dell'occupazione in una fase di espansione generale dunque non c'è né ci
Seriamente una relazione diversa tra le due variabili addirittura eccezionale la domanda nell'Autolib matricola azione nuova vettura ha compiuto un bar alzo del settanta virgola tre per cento del settantasette virgola tre per cento a luglio portando al ventidue virgola cinque per cento del progresso su base l'aumento dei profitti ha dato una robusta accelerazione agli investimenti dopo essere saliti del due virgola sette per cento nel primo trimestre hanno avuto una forte impennata anche nel secondo stando all'inchiesta condotta la banca centrale pubblicato nel Bollettino sì Ica vitalismo francese dunque si è rimesso in moto nei settori tradizionali ma anche nuove tecnologie dell'informazione dove è partito in ritardo sta recuperando con un'accelerazione pressione telefonini e internet in particolare il tasso di utilizzazione degli impianti superò l'ottantaquattro per cento quindi c'è ancora margine per progredire
Con un'inflazione vicina a zero ricordiamo che l'Italia viaggia invece un'infrazione sull'uno e sette il rischio di surriscaldamento dalla congiuntura in pratica non esiste
E cadono anche i limiti all'aumento dall'occupazione salvo quelli mica economici dovuti da alle rigidità del mercato del lavoro e ha una produttività che resta inferiore all'Italia la già Manni due grandi Paesi della zona euro le cui economie ancora non riescono a prendere fiato il governo della sinistra pluralista dunque è stato bravo o solo fortunato
Jaques Chirac si mangia le mani per aver sciolto il Parlamento nel novantasette senza cogliere i frutti del risanamento cominciato dalla destra due giornalisti economici di sinistra escono in questi giorni con un libro in cui si enumera noto chi tradimenti di Jospin ma il primo ministro può vantare la sua abilità nel maneggiare con cura una congiuntura ancora fragile e non utilizzare la discesa dei tassi di interesse dovuti alla nasce dall'euro per rilanciare la domanda interna
Oggi ha un buon di entrate spontanee cioè generate dalla ripresa economica tale da consentirgli di ridurre le imposte per ora gira sull'Iva dal prossimo anno su le dirette nessun rigorismo eccessivo dunque morire per Maastricht no grazie ha risposto la Francia e ha avuto ragione e questo un altro quadro
Idilliaco
Che comunque registriamo di quanto sta succedendo in Francia Stefano Cingolani pagina quattro del Corriere economia e vedremo il modello Salvi cosa potrà dare all'economia all'economia italiana allora
Il lavoro dove gli USA battono l'Europa è una un pezzo di Beniamino Moro a pagina nove di Repubblica Affari e Finanza vediamo che scrive così vediamo cosa succede un po'confrontando Stati Uniti Europa nell'opinione pubblica il fatto che non Roper ci sia in generale una forte disoccupazione di fu la mente percepita anche se non tutti hanno un'idea precisa dalla consistenza qualitativa dal fenomeno quantitativa del fenomeno nel contempo si ha un'idea meno chiare dal fenomeno occupazionale che contrariamente a ciò che può sembrare a prima vista non è complementare a quello disoccupazione Ale ma segue una sua dinamica autonoma
In realtà l'anomalia peggiore del mercato del lavoro europeo rispetto alla situazione del Giappone degli Stati Uniti più che dai dati del sulla disoccupazione appare in tutta la sua evidenza dai dati sull'occupazione ed è una notazione molto importante che qualche volta avete sentito almeno radio radicale ma che il più delle volte viene sottaciuta
Scrive Beniamino Moro il tasso di occupazione medio e spesso come rapporto tra il numero di occupati rispetto alla popolazione complessiva
Dieta compresa fra i quindici e i sessantaquattro anni infatti mentre nel mille novecentosettantasette era identico con valore del sessantatré per cento sia in Europa che negli Stati Uniti
Vent'anni dopo nel mille novecentonovantasette mentre negli Stati Uniti aumentato al settantaquattro per cento e in Giappone a settantaquattro virgola sette nell'Unione
Rompere diminuito un livello leggermente al di sopra del sessanta per cento ma che scende a livelli intorno al cinquanta per cento in Paesi come l'Italia la Spagna qui significa che
Mentre che Stati Uniti e Giappone probabilmente assecondando la tendenza demografica l'invecchiamento della popolazione hanno un tasso di occupazione un tasso di attività cioè la percentuale di popolazione di popolazione che fa parte della forza lavoro occupato disoccupata sul totale delle persone attive cioè quelli presso quindi sessantaquattro anni mentre negli Stati Uniti al Giappone questo tasso di attività di Occupy è arrivato al settantaquattro per cento dal sessantatré dal settantasette negli ultimi vent'anni l'Europa è diminuito e questo è un dato gravissimo perché poi impatta
Sulla sulla spesa previdenziale sulla spesa sociale insomma gli oneri vengono distribuiti Sumi Jo un pulmino un minor numero di persone quindi questo per quanto riguarda non tanto la disoccupazione ma
I tassi occupazionali ciò significa che mentre negli USA in Giappone tolti bambini pensionati lavorano mediamente in Italia il problema che i pensionati cominciano molto prima sessantaquattro anni comunque ciò significa che mentre in USA e Giappone tolti i bambini pensionati lavorano mediamente tre persone su quattro in Italia e Spagna lavorano solo due persone su quattro
Questa differenza non è di poco conto perché significa che a parità di popolazione il potenziale produttivo del lavoro negli USA e in Giappone superiore al CIM vanta per del cinquanta per cento a quello italiano e spagnolo e del ventitré per cento quello medio europeo adeguato si possono fare altre considerazioni
La prima è che lo scarto medio di quasi quattordici punti percentuali trattarsi di occupazione americana ed europea verificatosi nel mille novecentonovantasette corrisponde a circa cento a circa trentaquattro milioni di posti di lavoro da confrontare con gli attuali dieci otto milioni di disoccupati esistenti nel Vecchio Continente una seconda considerazione è che la differenza le differenze maggiori nei tassi di occupazione tra Europa e Stati Uniti non sin riti che hanno tanto nei maschi delle classi centrale di età ottantaquattro virgola per sto virgola cinque per cento in Europa contro ottantotto virgola quattro negli USA densi né le donne né l'occupazione giovanile
Per le donne la differenza diciassette punti cinquanta virgola cinque in Europa contro il sessantasette virgola cinque negli Stati Uniti mi per i giovani a differenza sale a diciotto punti percentuali trentadue virgola quattro per cento in Europa contro cinquanta virgola uno per cento negli USA lo scatto diventa massimo pari a ventiquattro punti percentuali per le donne adulte dalla fascia d'età compresa tra i cinquantacinque e i sessantaquattro anni venticinque virgola nove per cento in Europa contro il quarantanove
Virgola cinque per cento negli USA che significa che tra i cinquantacinque sessantaquattro anni in Italia solo una donna su quattro lavoravo cerca lavoro mentre negli Stati Uniti una donna su due no ora o cerca lavoro una terza considerazione degna di nota è che dove i tassi di occupazione sono più elevati sono maggiormente diffuse le forme di lavoro atipiche come i contratti stagionali a tempo determinato part-time job sharing eccetera
Se si trasformano queste forme contrattuali atipiche nelle corrispondenti fu forme
Futa in equivalente cioè nell'equivalente di posti lavoro a tempo a tempo pieno allora la variabilità dei tassi di occupazione nei vari Paesi d'unione europea diventa meno marcata in alcuni Paesi contratti di lavoro atipico consentono di migliorare notevolmente i tassi più operazione soprattutto femminili come ad esempio l'Olanda dove il tasso di occupazione femminile aumento di oltre venti punti percentuali nel Regno Unito in Svezia in Danimarca mentre in Italia la l'aumento è pari ad un modesto uno virgola nove per cento
La morale che se ne trae che i contratti di lavoro atipici part-time a tempo determinato eccetera introducendo evidenti elementi di flessibilità ne contribuiscono in misura rilevante a migliorare le performances del mercato del lavoro in ogni caso tagli occupati part-time si possono distingue va be'quelli volontari e quelli no un'altra considerazione molto importante riguarda la distribuzione dell'occupazione tra i vari settori produttivi poi ci dice che in Europa in particolare
Siamo carenti
Nel settore terziario queste quindi le considerazioni molto utili e di Beniamino Moro in cui si dice che non solo in Europa c'è un tasso di disoccupazione più alto ma c'è anche un tasso di occupazione un tasso di attività molto più basso cioè molte persone non lavorano
Ma moltissime persone troppe persone il lavoro manco lo cercano soprattutto tra i giovani e le donne
Prima di chiudere questa rassegna stampa affrontiamo a questo punto velocissimi il secondo tema che volevamo trattare cioè quello del TF R a guadagnare è il PIL se il Tfr va in busta paga un'accelerazione dello zero virgola cinque per cento
Repubblica fare finanza pagina
Quattro scrive Sergio Luciano liberare il Tfr farebbe bene al Pd italiano dandogli un'iniezione ricostituente dell'ordine dello zero virgola cinque per cento un balsamo per la stent
Fatto data ripresa della nostra economia è una è questa l'interessante conclusione
Cui giunge un modello econometrico preparato ragioneria generale dello Stato e firmato quindi dal suo capo Andrea Monorchio che sta circolando in questi giorni sulle scrivanie che contano Palazzo Chigi come nei ministeri economici
Racchiusa in una cartellina arancione il modello di Monorchio si cimentano esercizio alquanto difficile appunto quello di valutare l'impatto sul prodotto interno lordo dall'eventuale liberali liberazione delle ritenute per il trattamento di fine rapporto
Per l'economia nazionale questa ripartizione si confermata infatti avrebbe un triplice affetto positivo chiamiamolo così sarebbe un buon sostegno alla ripresa economica quello di liberare i ventitré mila miliardi di flusso di chi afferma incoraggiando appunto i consumi creerebbe un doppio effetto fiscale da un lato infatti la parte del TFR che finirebbe in busta paga sarebbe tassata la fonte in base all'aliquota marginale lavoratore dipendente e darebbe un gettito immediato all'erario e dall'altra
Poi ci sarebbero le tasse sui consumi quindi l'aumento dell'IVA
Una sorta di quadratura del cerchio quindi per quanto riguarda per quanto riguarda il Tfr in busta paga per il governo
La parte delle ritenute del TFR indiretti indirizzata ai fondi pensione si trasformerebbe a scadenza variabile in quell'integrazione del reddito pensionistico cui appunto sono destinati i fondi per l'eccezione sollevata da alcuni economisti modernità visti circa il rischio di effetto inflattivo di queste iniezioni di consumi viene considerata irrilevante da i cervelli di via venti settembre
Fattibile quindi anche sotto questo profilo e quindi questo è il succo di questo intervento di Sergio Luciano cioè
Il fatto che il Tfr in busta paga sarebbe un buon affare per il governo segnaliamo Matt
Teo Michele musi sembra pagina quattro a fare finanza l'addio liquidazioni non è sempre un affare però e si vedono i costi gli effetti del passaggio in busta paga del Tfr quindi per i lavoratori dipendenti il passaggio in busta paga comporta un incremento della pressione fiscale il TFR è infatti attualmente assoggettato a tassazione con un leggio è sostitutivo dell'IRPEF fino a tassazione separata con applicazione di un'aliquota ridotta che compresa secondo i casi tra il diciotto e il ventiquattro per cento e in più
Le tasse si pagano solo
Alla quando si va in pensione quindi con quando si alla liquidazione l'inserimento in busta paga condurrebbe ad una tassazione con aliquota marginale quindi con l'applicazione dell'aliquota generalmente più elevata tanto più quando più elevato il reddito per a in assenza di un'esplicita previsione normativa in senso canta Dario scatterebbe anche l'obbligo contributivo e questi sarebbero costi aggiuntivi elevatissimi per l'impresa in Passaggio in busta paga il TFR comporta innanzitutto un problema di liquidità
Questi i costi per le imprese poi il carico contributivo che mediamente dovrebbe aggirarsi al torno al venti per cento attualmente il TFR non è assoggettato alcun prelievo di questo tipo quinto
Sicuramente un buon business per all'erario per il governo qualche problema per i
Lavoratori e grossi problemi per le imprese questi gli elementi che potete poi approfondire a pagina quattro di Repubblica fare finanza sulla Tfr segnaliamo sempre sul Tfr un intervento un po'contro
Corrente di Giovanni Palladino il grande equivoco del Tfr salva pensione scrive a un certo punto Giovanni Palladino la verità e che le imprese sarebbero ben liete di fare a meno di questo autofinanziamento per evitare un costo pari al sette di dal quattro per cento dei salari e stipendi che non trova riscontro nei bilanci del loro concorrenti esteri bisogna poi dire che è pura utopia come affermato il Governo che le imprese si potranno ricapitalizzare tramite la Borsa grazie ai versamenti al TFR
Né i fondi pensione
A scriveva prima però Palladino che fosse importante una prova
Virgolettato poiché sono soldi dei lavoratori si è detto devono tornare subito i lavoratori ma questa affermazione falsa la verità che i soldi del terziario e sono delle imprese finché non si arriva al fine rapporto così come lo sono i soldi dello stipendio finché non se arriva il ventisette del mese Marco Causi consigliere economico di Veltroni addirittura scritta che e meccanismo davvero anomalo quello con cui lavoratori finanziano le imprese con costi inferiori a quelli di mercato e uno si immagina che passi dal denaro dal portafoglio della o a Torino il ruolo di legge non osi banchieri a quello delle aziende ma non è così altrimenti non si direbbe che le imprese per le imprese il TFR un autofinanziamento la verità è che le imprese sarebbero belli e The riprendiamo quanto leggevamo prima di fare a meno di questo autofinanziamento per evitare un costo pari al sette virgola quattro per cento dei salari e stipendi che non trova riscontro nei bilanci dei loro concorrenti esteri
Bisogna poi dire che è pura utopia che le imprese si potano ricapitalizzare tramite la Borsa grazie al versamento del TFR nei fondi pensione le società italiane quotate sono poco più di duecento se si arriverà a cinque ci entro entro i prossimi dieci anni sarà già un miracolo per le restanti tre virgola cinque milioni di impresa si dovrà pensare un indennizzo per il maggior costo finanziario dovuto alla perdita di un autofinanziamento imposto dalla legge nelle intenzioni del governo il passaggio integrale del versamento TFR ai fondi pensione privati dovrebbe compensare non solo la sensibile riduzione delle pensioni future pagate dall'INPS ma anche il mancato pagamento del capitale maturato con il TFR da qui prestazione dovrebbe essere fornita ai fondi pensione è tuttavia una compensazione difficile se non impossibile soprattutto per chi oggi ha pochi anni di anzianità contributiva e deve attendersi un assegno INPS pari a meno della metà di quello pagato
A chi oggi va in pensione poi Giovanni Palladino prosegue proprio a esaminare
Questa questione delle future pensioni
Di chi oggi paga aliquote contributive complessive al trentatré per cento a fine previdenziale quindi il grande equivoco del Tfr salva pensioni Gianni Palladino mette in discussione il fatto che il TFR siano sia una salario differito retribuzione differita ma lo isola come istituto obbligatorio che esiste solo in Italia di accantonare da parte dell'impresa quattrini per i propri dipendenti quindi una visione un po'controcorrente chiudiamo con tre segnalazioni dalla Repubblica affari e finanza pagina sette
Un reportage sulla nomenclatura di Albertini il sindaco ha pescato a piene mani nel gruppo che chiama dei falchetti Fossa porta Bencini ex Montedison
Nei posti chiave del comune in particolare Fossa già Presidente anzi attuale presidente di Confindustria che diventato presidente della sera un la grande ricordiamo l'azienda pubblica di proprietà sostanzialmente al Comune di Milano che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa è in gara anche per entrare nella gestione degli Aeroporti di Roma in fusione con l'Adr Aeroporti di Roma anche se questo progetto sembra fallire a pagina otto la mano visibile Alessandro De Nicola
L'avvocato allergico al mercato una cosa abbastanza interessante al secolo che sta succedendo all'estero e non succede in Italia cioè alle grandi società
Le grandi società di consulenze M. D. P. multidisciplinari tratti Xin s'e
Quindi consulenze legali fiscali e contabili e invece gli ordini professionali anche per quanto riguarda gli avvocati che in Italia tutelano le professioni
Individuali il rischio poi alla fine quello di rimanere indietro venire travolti dalla concorrenza dalla concorrenza straniera
Ultima segnalazione ultima segnalazione sempre pubblica fare finanza a volte scrive Andrea Tarquini in anche l'economia le rivoluzioni compiono il passo decisivo per merito di eroi schivi e sconosciuti e quanto sta avvenendo in Germania nel mercato delle g elettrico un comparto lontano dalle luci dalla ribalta ma decisivo per la competitività però è sconosciuto è un branco mi berlinese si chiama dite vuol è il presidente della carta del mazzo cioè dell'ente federale per il controllo antitrust una sua sentenza d'la settimana scorsa ha dato il colpo di grazia le tendenze monopolistiche nella produzione di elettricità e avviato la corsa concorrenziale a chi offre tariffe più basse veramente oltre alla produzione stanca distribuzione chi se ne avvantaggerà ben presto all'utente la posta in gioco la su relazione sul mercato europeo dall'energia e eccetera eccetera non abbiamo il tempo di leggerlo però rimandiamo al monopolio elettrico a Berlino cade il Muro Germania Al via la guerra delle bollette una sentenza dell'Antitrust apre la concorrenza nel settore e Andrea Tarquini
Che scrive da Berlino pagina ventuno di Repubblica fare finanza la concorrenza nel settore dell'energia
Dove per esempio in Italia si liberalizza ma
Con troppe prudenze in particolare i piccoli utenti non resta che subire per anni e anni anche non resterà che subire per anni e anni ancora il monopolio ENEL e in che ricordiamo nel frattempo fa quattrini e di
Significa investimenti con questo chiudiamo l'edizione di oggi lunedì tredici settembre mille novecentonovantanove di
Stampa e regime la sera stampe Radio Radicale per quanto riguarda il supplemento
Consueto del lunedì pomeriggio dedicato ai temi dell'economia e della finanza un saluto di sentirci a Benedetto Della Vedova grazie a Piero Scaldaferri per la regia dalla trasmissione
Buon pomeriggio agli ascoltatori di radio radicale Rita Bernardini in studio ancora per la trasmissione di coordinamento della campagna referendaria fra a pochi giorni il ventisette o il ventotto settembre il comitato promotore e del referendum consegnerà le firme in Corte di Cassazione proprio in questi giorni stiamo operando su due piani il piano del recupero e della certificazione delle firme già raccolte e l'uscita
Di ulteriori tavoli per rafforzare il margine di sicurezza e per consentire ai tantissimi cittadini che ancora lo vogliono di sottoscrivere le richieste referendarie questo per dare maggiore peso maggiore Fo forza a questa proposta politica che prevede e delle riforme dal basso fatte dai cittadini nei cantieri della giustizia della libertà di impresa e del lavoro nei campi d'del finanziamento pubblico dei partiti e sindacati e pere la riforma elettorale in senso uninominale all'americana questo è il lavoro che in tutt'Italia si stava affacciando