"Democratici di sinistra: le culture, idee di partito" incontro promosso dalla scuola di politica "Alexander Dubeck" nell'ambito della Festa dell'Unità di Bologna

L'evasione dedicarlo alle hit e alle proposte al dibattito che è in corso sul Tito e sui può
Noi siamo in un
Nel quale
Di partiti strutturati all'interno della nostra società contemporaneamente
I democratici di sinistra si stanno avvicinando ad un congresso
Nel quale si darà molta importanza al dibattito sul partito e alla struttura dei Democratici di sinistra per corrispondere alla domanda di democrazia di partecipazione che un partito come Democratici di sinistra si propone come scopo proprio di presenza nella società
Per questo abbiamo invitato questa sera a ragionare insieme a noi due questo importante argomento
Erto Asor Rosa Gabriele Gherardi e Nadia Urbinati
Che ringrazio per aver accerta a e Alessandro la massa che ringrazio per aver accettato questo nostro invito a questo occasioni di discussione sul partito
Dare avvio a questo incontro lasciando la parola D'Alessandro ramazza segretario della nostra Federazione per il primo intervento
Buonasera a tutti
Tanto a me fa molto piacere che dentro la festa nazionale dell'Unità ci siano questi incontri organizzati dalla scuola di politica Alexander Dubcek
Mettete in questa occasione di ringraziare una volta per tutte Davide Ferrari di lavoro e l'impegno ha profuso continua profondere in questa iniziativa
Politica che abbiamo voluto con determinazione
Convinti
L'ha visto
Anche alla politica in questi tempi non sia cosa così semplice
E che mentre nelle generazioni precedenti hanno avuto occasione
Nell'agone politico nella battaglia politica o di carattere sindacale o di carattere studentesco deformarsi e di trovare gli strumenti per fare la politica oggi è probabilmente c'è bisogno
Di avere a disposizione questi strumenti attraverso forme che non sono la diretta
Esperienza la diretta pratica politica per questo l'idea di una scuola di politica e quindi non di una scuola di partito due cose abbastanza diverso è anche in termini culturali e non solo politici
Diverse culture e diverse idee di partito permettetemi una battuta quiz e Marco Minniti che il coordinatore nazionale del nostro partito
Gabriele Gherardi che rappresenta una delle culture che fanno parte dei Democratici di sinistra quella socialista se un intellettuale come Alberto Asor Rosa matti Urbinati
Permettetemi di darmi un ruolo in questo incontro e cioè in qualche modo di provare di rappresentare
Quella che secondo me è una cultura politica del partito dei Democratici di sinistra di Bologna
E mi permetto di dire probabilmente non solo di Bologna ma dell'Emilia Romagna
Non è un caso
Che la federazione di Bologna abbia all'incirca un numero che in termini percentuali si avvicina al dieci per cento ma voi mi sentite io non mi sento sì
Si avvicina al dieci per cento dei degli iscritti a livello nazionale a questo partito
E che in Emilia Romagna ci siano circa duecento mila iscritti a questo partito ma attenzione la cultura politica
Dei democratici di sinistra di Bologna dell'Emilia Romagna non è figlia di un aspetto quantitativo
Degli scritti della capacità di fare feste provinciali o nazionali dell'unità di capacità di mobilitazione
Qua c'è propriamente una cultura politica
Della sinistra e di questo partito che ha una sua originalità
Fondata nella storia del movimento operaio della sinistra bolognese ed emiliana e fondata peculiarmente nell'esperienza di governo della sinistra bolognese ed Emilia
Non è un fatto di poco conto la tradizione per esempio del Partito Comunista Italiano aveva quasi esclusivamente lui una cultura di governo
Mi permetto di dire che la cultura politica del PC era sostanzialmente una cultura politica di opposizione spesso è stato inteso il governo locale
Bolognese ed Emiliano come la vetrina o una particolarità
Non era così l'esperienza da cui tradizione di governo della sinistra bolognese ed emiliana hanno prodotto tanto per esempio hanno prodotto passatemi il termine la parte migliore del welfare italiano è forse una delle punte più avanzate del welfare europeo
Sono rimasto molto l'ho colpito due anni fa quando invitando rappresentante del partito socialdemocratico svedese a Bologna scoprì che loro erano venuti qui interessati a conoscere la nostra esperienza di welfare locale
Quando mi permetto di dirlo insomma se a qualcuno e a qualche esperienza politica e di governo ci si poteva riferire per prendere esempio era probabilmente proprio alle esperienze scandinave
Questa cultura politica
Propria
L'arrivo anche a dire forse non di tutta questa regione ma in particolare della zona centrale il Bologna Imola di Ravenna di moderna di Reggio Emilia
Laddove il nostro partito è più radicato e anche la tradizione politica della sinistra più radicata ecco io mi permetto di dire si decida un po'
Si ragioni pure sugli schermi e anche teorici e sulle forme partito che ci possono essere altrove nella sinistra europea
Mi permetto di dire che la forma partito che noi abbiamo conosciuto e chi vive cui a questa forma noi non siamo disposti ad abdicare
Perché
Si potrà anche dire che probabilmente si tratta di una realtà particolare è vero
PAC Man sostiene studiando la realtà italiana che il senso civico e le radici civiche sociali sono particolarmente profonde in questa regione in queste città
E allora la partecipazione molto elevata e quindi anche l'esperienza associativa come quella di un partito
Particolare e peculiare
Ma ancora
Qui c'è una caratteristica dei di questo partito che è il fatto che si tratta di un partito popolare
Lascio stare il termine di massa non Partito Popolare al quale ciascuno che abbia una laurea alla quinta elementare che abbiamo reddito alto un reddito basso può iscriversi può aderire può partecipare
Questo e vado ad elencare quindi cinque sollecitazioni che rivolgo anche agli altri interlocutori di questa sera questo per me è un aspetto fondamentale
Perdere queste caratteristiche di
Partito popolare
Sarebbe
Un fatto a mio modo di vedere che pregiudicherebbe la democrazia
Politica in questo Paese
Io non condivido do condivise poco negli anni passati tanto meno le condivido oggi
Affermazioni del genere i partiti devono fare un passo indietro
La politica come la fisica i vuoti si riempiono
Se i partiti espressione di libere associazioni di cittadini si ritirano da alcuni campi questi campi vengono riempiti da altre
Da altri potere
Ora è stato estremamente giusto fare arretrare i partiti dall'occupazione dello Stato
E questa è stata una grande conquista degli apparati di questi ultimi anni
Ma attenzione a non fare a praticare la politica
A favore che so io della tecnocrazia
Che prenderebbe quindi decisioni in nome e per conto dei rappresentanti dei cittadini
Fare applicare la politica a favore di forme come quelli come quelle espresse dalle teorie dei comitati
Esistono tanti comitati esistono tanti gruppi ma un partito ma cosa diversa una storia politica un cultura politica la deve riprodurre passa ci si passa il testimone si collabora insieme
A volte i comitati sono serventi al pezzo di esponenti politici di maggiorenti politici
Non credo che quella possa essere la forma propria della politica
O meglio la forma più democratiche che permette a ciascuno di noi libero cittadino in un Paese democratico di partecipare a Napoli
Un partito popolare prima
Secondo
Un partito nel quale descritto pesi
Di scritto peso
Se deve esserci una peculiarità di chi aderisce a un partito rispetto a chi decide di non aderire
Di chi è parte rispetto a chi è soltanto il lettore o sostenitori
Chi è
Parte di un partito deve trovare le forme democratico per potere contare e deve avere alla fine nelle proprie mani le decisioni che vengono prestacco il partito
Altre sono nelle mani dei cittadini altre decisioni come la scelta del governo e dei rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni ma le scelte politiche
Di programma e le scelte relative alle candidature devono essere nelle mani della polizia
Un terzo punto
è una terza sollecitazione la ricavo da un'esperienza che io ho avuto Marco Minniti è stato testimone di questo perché si trattava di una riunione dei segretari regionali del federazioni delle grandi città
Ho sentito il segretario della federazione di Palermo
Bravissimo compagno
Sostenere questa tesi
è quanto mai necessario
Che
Nelle decisioni
Contino di più
Che ci sia scusate più democrazia nel partito
E che quindi contino di più gli eletti coloro che stanno intorno al partito e non solo gli iscritti
Ora questo è un ragionamento
Se ci fate caso quasi opposto a quello che ho appena fatto
Cioè indicando che ci vuole più democrazia nel partito io a Bologna mi sento di dire che devono contare molto di più gli scritti e non gli eletti
Gli eletti in Consiglio comunale togli eletti al Parlamento è invece questo compagno
Ci voleva dire che probabilmente la in altre realtà di questo paese ci sono delle situazioni in cui essendo gli scritti molto pochi
Prendono decisioni in circoli estremamente ristretti mi permetto di dire in quel caso il partito si è trasformato in un comitato non è un partito popolare
Io credo che non dobbiamo noi da qui a bere
La presunzione di insegnare come deve essere un partito altrove
Quindi la terza sollecitazione che faccio è questa un partito è fatto di tante differenze anche di tante differenze territoriali tante differenze politiche anche al nostro interno
Partito bolognese è una cosa completamente diverso sia per la storia che per la tradizione che per come oggi dal partito di Palermo e dal partito di Milano
Queste differenze non possono essere superati
Forse in molti casi sono una ricchezza
Quarta sollecitazione quindi un partito federalista
Dove l'esperienza e la cultura politica
Che si crea a livello locale
Sia parte essenziale di una più generale cultura politica nazionale
E concludo quindi su questo punto con la quinta sollecitazione
A me non piace il termine la parola gruppo del termine gruppo dirigente
Ma a differenza che nel termine di massa che mi pare può felicemente essere sostituito dall'aggettivo popolare
Per questo nono mi pare non abbiamo forse ancora trovato
Un termine adeguato
Però c'è un punto vero
E cioè non esiste propriamente una gerarchia di questioni politiche
Che parte da Roma e va verso la periferia
Perché se nel Triveneto esplode il fenomeno leghista o una spinta secessionista e anti fiscale quello non è un problema venne è un problema ben internazionale
E se e il partito dei Democratici di sinistra in Emilia Romagna perde a Parma e a Piacenza è prima di tutto un problema nostro
Ma è anche un problema nazionale
E così come ciascuno di noi segretario di sezione militante segretario di federazione
Si pone quotidianamente le medesime questioni che vengono poste a livello nazionale e cioè se Bertinotti dice io faccio la crisi di governo non è solo un problema per D'Alema ma è un problema per ciascuno di noi
Che ho al bar o in autobus o o sul luogo di lavoro dobbiamo sapere affrontare e discutere
Altrettanto potevano essere la situazione veneto il caso di Parma cioè le differenze locali
In questo senso un gruppo
Dirigente nazionale quel gruppo dirigente che si trova più coeso e anche plurale di quanto fosse in questi anni non abbiamo visto nel nostro parti dove le specificità locali fanno parte di questo pluralismo
La parola Nardi ordina
Docente di Teoria politica la Colombia vive ecco direttrice della rivista Critica Liberale
Il mio compito è abbastanza difficile perché quello che ha detto ramazza non solo condivido ma dovrebbe essere praticamente quasi all'oggetto della
Del mio breve intervento questa sera però vorrei partire con una provocazione così per stimolare un po'il dibattito condivido pienamente l'idea che partiti siano fondamentali perché la democrazia rappresentativa fatta
Attraverso la struttura dei partiti che devono organizzare consensi e dissensi formare opinioni eccetera eccetera tuttavia è pur vero che c'è nel nostro tempo nei nostri giorni proprio leggendo i giornali questa impressione l'impressione che tutti vogliono rinunciare la parola partito
Cioè si sembra che il Partito popolare vuole cambiare nome togliere la parola partito dalla sua diciture democratici di sinistra si chiama Democratici di sinistra
La parola partito scompare o comunque viene messa tra parentesi eccetera
Quindi c'è questo paradosso sempre di più comprendiamo l'importanza dei partiti anche se riconosciamo che devono avere i loro ruoli e non essere invadenti onnicomprensivi o totalizzanti
Ma dall'altra parte sentiamo che c'è una crisi dei partiti tanto è vero che
Alcuni partiti anche storici
Sentono l'esigenza di togliere questo nome allora io partirei proprio da questa o da otto dà l'idea della crisi dei partiti
O per lo meno della crisi di partiti come partito di programma prendo questi idea da un bel libro di Alessandro Pizzorno
Non c'è uscito recentemente che affronta proprio questo tema cioè la la trasformazione dei nostri partiti da partiti di programma per programma Lou intende partiti
Nel senso lato ideologici insomma di grandi della grande teoria delle grandi idee offendi appetiti invece che diventano sempre più
Diciamo buoni amministratori della cosa pubblica o critici di coloro che amministrano la cosa pubblica e che quindi hanno a che fare con i problemi concreti del qui e dell'ora cioè della nostra contingenza democratica
Questo è molto importante perché è una trasformazione
Questo almeno a me sembra
Che ha a che fare con una trasformazione stessa della nostra società democratica che è più stabile
Che è più radicata che sostanzialmente a più garanzie di continuare
E che quindi non lascia spazio a Utopie futuriste cosa c'è dopo la democrazia nulla
Pensiamo cosa significa un partito che si propone di andare oltre la democrazia o di pensare che la società futura stia al di là è impossibile
E quindi è proprio questa dimensione democratiche alla dimensione della contingenza ma non della su vuote tra politica come spiegherò che muta che porta questo cambiamento dei partiti
E questo significa che per partiti il lavoro che devono fare ora in questa condizione e molto più difficile di quello che invece facevano fino a un decennio fa
Ricordiamoci io sono stata militante del partito comunista che cosa significava essere il partito comunista noi dovevamo la risposta pronta quasi tutti i problemi
Avevamo una dottrina avevamo delle credenze delle fedi ben su consolidate e quando non affrontavamo questi problemi rosso in ogni sezione sui giornali era molto semplice
Insomma era tutto diciamo così spiegato a priori questo non è più possibile
Allora c'è questo senso che il partito debba invece affrontare con buone ragioni capace di convincere gli altri
E possibilmente di convincere più gente possibile e quindi più elettori possibile buone ragioni per soluzioni a problemi concreti
E questo è la contingenza da democrazia democrazia è questo
Che una comunità democratica di uguali cittadini si pongano si ponga dei problemi che ne risolva con la regola di maggioranza cercando di convincere e cercando di convincere attraverso cosa attraverso buone ragioni
Queste la difficoltà e quindi mi pare che quello che l'elemento di crisi dei partiti quello che si avverte che non funziona più
è proprio questo mutamento di stile nel fare politica da parte dei partiti e di tutti eppure proprio mutamento del linguaggio dello stile della retorica
Allora nella retorica che si usava quando i partiti che non i partiti e le grandi teorie
C'era una una un'idea di futuro che dovrà venire tutto stabilito era diciamo una retorica Tirone abbisogna tanto di convincere ma chi presume una convinzione di fondo questo non è più così
Allora è in genere retorico diciamo deliberativo che oggi occorre rispolverare
Ci sono vari libri veramente importanti cavernosa eccetto che parlano di quest'oggi cose una democrazia deliberativa ovviamente la deliberazione momento finale della decisione ma non è solo questo è la capacità di costruire ragioni
E tramite queste ragioni di costruire un consenso su queste ragioni che può variare le domani non è necessario che rimanga tale ma per la soluzione di questo problema
Ed è questo che veramente difficile fare prendiamo per esempio faccio esempi prendiamo per esempio
Un l'onorevole Berlusconi quando dice i magistrati sono terroristi ora con questa asserzione non si può discutere
Non è possibile discutere perché questa è una situazione che non ammette discussioni non ammette né dissenso né elaborazione di una opinione che può cambiare anche non ammette mutamento quindi direi che
è proprio questa assenza di un di un linguaggio deliberativo che manca e allora i rischi sono vari possono essere da un lato forme di partito come ad esempio appunto lo stesso in parte forti tagli eccetera che sono molto populistico tendono al populismo cioè con questa forte personalità
Del dell'idea e con un linguaggio che non ammette discussioni mai fatto a spron battuto di assoluzione
E questo è il rischio maggiore in questa fase di transizione in questa fase di transizione verso una ristrutturazione interna dei partiti
Allora se questo è vero occorre un mutamento reale ma un mutamento che sia del rapporto tra il partito e non soltanto i suoi scritti ma il partito gli elettori perché questo che è venuto meno in questi anni soprattutto le ultime elezioni con altissime percentuali di astensionismo ignote al nostro Paese
E proprio questo scollamento tra elettori e partito
In parte per questa assenza di un linguaggio per questa incapacità di comunicazione
Tra i leader politici e diciamo il cittadino in parte perché ancora manca l'idea che che siamo di fronte a fenomeni nuovi e un partito nuovo che non è più un partito delle grandi strategie
Nel futuro ma è un partito DP ditemi ditemi che hanno che fare con l'assoluzione di determinati problemi molto più più pragmatica la situazione anche i partiti in questo senso devono in qualche modo adattarsi a questo in adottare questo metodo
E loro occorrono alcuni mutamenti e devono indicare alcuni parte dei quali già menzionati da ramato sui quali non ho nulla da giunge perché condivido pienamente questo proporre insisterà ancora di più sul tema della democratizzazione interno dei partiti che può significare primarie può significare tante altre cose non stop qui a dare diciamo ricette non mi interessa però c'è veramente l'idea che la selezione
Dei nostri rappresentanti in tutti gli organi elettivi debba avvenire secondo criteri di o secondo una un sistema di norme diciamo pure così di codificazione
Che sia chiara a tutti e che consenta una forma di reclutamento o e anche di controllo appena avuta questo è molto importante in un partito che è un partito più pragmatico
Diciamo così più ha dato questa realtà democratica senza utopia da realizzare se non la realizzazione
Permanente dei valori democratici che noi abbiamo la sfida e queste a fare sì che questa democrazia sia più democratica ossia più coerente con se stessi e quindi c'è tanto da fare non non significa che non ci sia proprio nulla da fare per questo quindi codificare i meccanismi di reclutamento di designazione dei candidati di assegnazione degli incarichi
Codificare significa dare regole chiare che tutti conoscono e quindi significa dare a tutti la possibilità di controllare che queste regole siano applicate e controllare in modo trasparente anche la vita del partito
Da parte di iscritti ma anche da parte di coloro che votano quel partito c'è l'idea cioè che la formazione dei dirigenti la fondazione della selezione
Dell'imputato dei candidati debba avvenire in una maniera più appena fatta ad alla alla stessa società
Regole quindi che consentono di selezionare candidati più due più idoneo e quindi capace anche di aprirsi più alla società civile
I partiti sono sempre più una voce politica e pubblica di realtà che crescono all'interno di una società civile che sono plurime solo qua molte associazioni le associazioni
Non solo di categoria anche di donne di tutto però quello che il mondo a del nostro tempo ci propone
Questa aperture la società civile è importante e la capacità di essere quasi un arcipelago che il partito sia quasi un arcipelago capace di tenere insieme
E che ovvero con un piccolo sistema solare di tenere insieme i movimenti della società civile affinché non diventino come giustamente ha detto ramazza comitati che da soli fanno e prendono il posto dei partiti
Ora per concludere il fatto che noi siamo la nostra politica sia più secolarizzata perché democrazia significa secolarizzazione della politica il qui e l'ora insomma il fatto che noi abbiamo problemi da affrontare che che non lo facciano in base alle buone ragioni che riusciamo a dare agli altri e agli stessi non significa che non ci siano più ideali no significa che non ci siano più ragioni importanti o prioritarie rispetto ad altre io non credo che sia così ci sono dei punti
Sembra qualche volta che questi punti discrimine vengono un po'a a rendersi più opachi tant'è che ci di costruire sente sono un po'il segno di questa insoddisfazione a ho timore quasi a mostrarsi di più eppure ci sono le discriminanti
Io ne vorrei indicare solo una alla quale tengo molto a particolare per esempio la chiarezza su alcuni termini
Sì una ragione di discrimine fra destra e sinistra o fra centrodestra e centrosinistra
Come quello ad esempio il significato del termine pubblico oggi è molto aperti o conclusioni
Ed è molto aperto a intromissioni di elementi per con il pubblico hanno poco a che fare si parla spesso in questi giorni di riforma della della scuola di a diciamo parificazione riconoscimento e c'è la tendenza mi sembra dovunque devo dire a ritenere che il pubblico sia semplicemente tutti coloro che hanno una funzione pubblica o esprimano un di un servizio pubblico no
Il pubblico è qualcosa di più che un contenitore il pubblico è una condizione che consente a tutti i cittadini di esprimere e in qualche equamente le proprie potenzialità
E quindi su questa dimensione il pubblico al welfare come diceva Ramas che mi ha preceduto sono elementi che discriminano un partito da un altro in questo caso spero la sinistra
Uno ragioni capaci che dovrebbero essere capace di stimolare
Chi fa politica all'interno dei partiti e chi ha il compito di convincere a votare presentati quindi io pragmatismo non si unica assenza di idee significa invece calibrato sulla realtà ben presente e reale
Gabriele Gherardi della segreteria dei Democratici di sinistra di Bologna e coordinatore dei laburisti socialisti
Di fronte a questo tema
Democratici sinistra l'idea di partito
Io ho pensato che la prima domanda che dobbiamo porci è appunto questa
Vogliamo essere ancora un partito con questo ancora
Dipende appunto da una situazione in cui la risposta per tante ragioni che dicevano prima
Camassa Urbinati
E l'idea del partito politico
è stata posta in crisi e tuttavia la tradizione storica da cui veniamo veniamo dico
I costituenti dei Democratici di sinistra gli stati generali di Firenze la tradizione storica la cui teniamo comunisti socialisti cattolici democratici repubblicani è una pratica dei partiti
La cultura politica europea è una cultura di partiti politici
E però
C'è indubbiamente nel questa crisi di fatto e può dipendere da tante questioni di carattere anche tecnico organizzativo
E una crisi che viene razionalizzata in termini di principio con la tesi a cui si richiamava la mappa dei comica
Allora di fronte a questa tradizione storica da cui veniamo tutti
Dei partiti politici europei ci sono delle buone ragioni per cambiare
Certo ci sono delle forti suggestioni in questo senso
Se prendiamo fenomeni
La globalizzazione
La società telematica l'acculturazione di massa
Il superamento dalla struttura totale di classe ecco mi sembra che questi ed altri elementi
Siano delle suggestioni forti nel senso ci sono delle buone ragioni per cambiare c'erano una volta i partiti politici
Però dove si andrebbe
Ecco dobbiamo chiederci se in portabile e comunque al di là di questo sì sarebbe desiderabile
Il modello americano che in sostanza un modello di comitati elettorali
Dobbiamo chiederci non tanto se ci piace o non ci piace come modello realizzato ma qualcosa comunque perderemmo
Che cosa perderemmo in termini di acculturazione politica
Il meccanismo di formazione dei gruppi dirigenti capisco il difetto del termine si richiamava prima era fama per comodità di espressione
Acculturazione politica formazione di gruppi dirigenti lo stesso controllo sociale delle istituzioni elettive
Io sono preoccupato di questa tesi
Che sentivo che che Zaia dal Teoria del compagno di Palermo il come il partito deve essere soprattutto il partito degli eletti
C'è stato c'è credo ci sarà anche in futuro un problema di un rapporto che è anche di controllo sociale delle istituzioni elettive degli eletti da parte di coloro che decidono di pagare il loro debito di cittadini partecipando alla a vita politica
Ricordo una frase di Duverger che mi sembra molto importante un regime senza partiti garantisce la prevendita Belleli dirigenti espresse dalla nascita o dal denaro dalla funzione magari oggi non si pone il problema in termini di è lite espresse dalla nascita
Ma le élite espresse dal denaro vediamo si ricordava Forza Italia nell'iter prese dalla funzione in questa
Tendenza a delegare ai tecnici le funzioni politiche le funzioni di governo allora élite te espresse dal denaro Élite preso dalla funzione
Fatalmente sede periscono o si esauriscono i partiti politici
D'altra parte non mi pare nemmeno che questo contrasti con la pendenza al bipolarismo
Anche dove c'è una pluralità di partiti in un sistema realmente democratico
Questa pluralità di partiti che può essere espressione della tradizione culturale come nel nostro caso anche di stratificazioni sociali tende ad abbuffarsi in due schieramenti quello come dite quello conservatore
Ce l'ho ricordato a Dogali ma tellurico del buonsenso
Allora un partito il secondo punto però è un partito nuovo
Il mille novecentottantanove ha segnato la fine irreversibile forse non ancora conclusa ma certamente irreversibile del sistema dei partiti italiani di questo dopoguerra
Che il sistema dei partiti italiani questo dopoguerra era sia anche figlio d'alta tradizione storica nel contraddire rispetto a quello che ho detto poco fa ma nella sua strutturazione era certamente anche figlio della nostra posizione di confine il sistema degli altari
Allora lo scontro duro e Diva Alicante fra il comunismo e l'anticomunismo
Il tentativo generoso della individuazione o della ricerca di una terza via il tentativo invece effimero di cavalcare la tigre della modernizzazione penso in questo caso a certe fasi
Della fase declinante del partito dell'IST
Però quel sistema che ha prodotto quella cristallizzazione per tanti anni e questi tentativi non per gli ospiti di trovare una scorciatoia
Per la via d'uscita questo problema sono stati posti in crisi dal mille novecentottantanove
Però dicendo che oggi come ci siamo detti a Firenze che oggi dobbiamo costruire un partito nuovo bisogna avere chiari due punti
Speculari fra di loro
Che da una parte un partito nuovo non è l'azzeramento dei patrimoni ideali della storia individuale della storia collettiva delle sensibilità delle tradizioni riferite avete alcuno di noi
Dall'altro un partito nuovo non è soltanto un cambiamento di nome e di simbolo
Ecco quanto di questo su tutti e due i fronti cioè che non basta un cambiamento di nome di simbolo e che al tempo stesso non si tratta di aggregare nessuna delle peculiarità e degli apporti e delle forse anche che apportiamo quanto di tutto questo è stato chiaro prima durante e dopo gli stati generali di Firenze io credo che sia legittimo domandarsi e se non è stato abbastanza chiaro io credo che sia opportuno a questo punto fare chiarezza
Terzo punto
Nella socialdemocrazia europea
Ecco certo la situazione di transizione del dopo mille novecentottantanove italiana come si vede e tesa e confusa
Ma non è necessario andare a cercare tanto lontano magari oltre oceano confessò nell'isola che non c'è
Una strutturazione politica della sinistra
Perché la sua dalle Mochetti europea c'è
Perché la salma socialdemocrazia europea governa nella maggior parte dei Paesi dell'Unione
E perché la socialdemocrazia europea e capace di esprimersi all'interno di questi Paesi come partiti pur nel governo della complessità e di una transizione epocale della società
Da questo punto di vista un grande senso che il prossimo congresso del nostro partito
Che secondo me è e sarà il congresso veramente fondativo vocalizzi sinistra rispetto a quello
Peggio oggi
Come uno dei tant'
Problemi
Che sono di fronte alla nostra democrazia
In Italia
In Europa
E probabilmente in tutta quella ampia parte del mondo che definiamo occidentale
Certo allargando troppo la sfera del discorso si potrebbe correre il rischio di rinunciare individuare delle concrete responsabilità dei soggetti attivi
All'interno di questo processo
Ma come vedrete nelle conclusioni non sarà esattamente così
Dunque
Il partito
Come uno dei tanti problemi della democrazia rappresentativa
In questa fase della storia
In Occidente
A questo proposito io vorrei dire
Forse è un po'marginalmente rispetto al tema del discorso ma credo con qualche livello di pertinenza
Che
Nel Lamar Bisinella affrontare i problemi di carattere istituzionale non dovrebbe manifestarsi una logica diverso
Da cui il che risulta necessaria per affrontare il problema del Pat
Io credo che esista una coerenza profonda o per meglio dire dovrebbe esistere una coerenza profonda
Tra una visione generale della democrazia e dei suoi strumenti e la visione che coerentemente ne dovrebbe discendere di questo strumento della democrazia che il partito
Se c'è un appunto un rilievo critico che si può cominciare a muovere a noi stessi
E forse non aver sempre tenuto presente questa coerenza
Nelle nostre decisioni e nelle nostre scelte degli ultimi anni abbiamo avuto l'impressione che sia affrontando il tema del partito ossia affrontando i temi della riforma istituzionale i principi fondativi non fossero sempre di stress
Mi pare invece che è uno dei tratti distintivi della costituente della prima costituente sia stato proprio quello di temere fortemente coerente
Il la visione dell'attività politica organizzata impartiti e la visione della costruzione di una Repubblica democratica limitare
è vero come qualcuno dice
Che a interferire
Con il problema del partito e della democrazia ci sono degli elementi cogenti
Di necessità
Con i quali non si può non fare i conti per esempio il mutamento del sistema
Dell'informazione
La presenza della televisione che modifica certamente i rapporti fra i singoli individui e le decisioni politiche
Ma io credo che nonostante la presenza innegabile di questi elementi di necessità
Alcuni fattori di crisi vi soggettività
Debbano essere tenuti presenti anche nei nella costruzione di una visione complessiva del democrazie
Ora molto semplificando
E schematizzando
Io direi che il circolo virtuoso
Su cui si regge il sistema democratico
è imperniato fondamentalmente su questi tre momenti
Decisione
Partecipazione
Consenso
Non c'è Democrazia
Senza la presenza di questi tre elementi
E non c'è democrazia funzionante
Senza che questi tre elementi funzionino ciascuno
Al più alto livello
Io credo che la democrazia sia un sistema equilibrato
Che si regge
Sulla connessione
Tra le varie parti che lo compongono
Quando uno di questi tre elementi
Assume un rilievo sproporzionato rispetto agli altri
La democrazia non funzioni
Anche quando sembra come dire trovarsi in uno dei vertici della sua esperienza storica
Faccio un paio di esempi
Un accentramento straordinario del potere
Ossia una sottolineatura rilevante del momento della decisione
Rafforza Chairs tè possibilità operative del sistema
Ma introduce al tempo stesso elementi di fragilità spesso incorreggibile
L'esempio americano mi sembra calze
La decisione solitaria
Ha delle chance
Che spesso non hanno le decisioni collettive
Ma la decisione solitaria nona partecipazione e dunque spesso non ha consenso
Se le cose stanno in questi termini
E se noi arriviamo sinteticamente al problema del partito
Vediamo che ne scaturiscono
Alcuni problemi di fondo
Uno e per esempio
Quello toccato dal compagno Rammazzo
Il rapporto
Centro periferia
Accolgo la
Osservazioni
L'affermazione di ramazza con una piccola correzione
Il problema di un partito funzionante
Funzionante democraticamente e sul serio non è solo quello delle interferenze possibili
Del centro sulla periferia
Ma quello del ruolo che la periferia svolge presso il centro
Mi pare
Che in un certo senso il discorso di ramazza andrebbe completato con questa seconda parte
Il problema non è soltanto quanto il centro possano interferire positivamente
O negativamente sul centro
Sulla periferia
Il problema oggi secondo me e soprattutto quanto la periferia posso interferire positivamente sul centro
Se la nozione di partito federale non è soltanto un modo naturalmente non non non gli attribuisco per nulla questa intenzione ma
Per per dirla
In maniera molto esplicita se la nozione di partito federale non è soltanto un modo
Per riservare
Il porta il proprio patrimonio
Dalle possibili intacca pure provenienti dall'esterno
Allora il problema di un partito federale è quello del modo con cui la periferia agisce sul centro
Molto più di quanto non sia quello di un centro che interferisca con la periferia
Il secondo
Decisivo problema
All'interno di un partito che costituisca
Un pezzo di una visione democratica complessi
E secondo me
Quello del rapporto tra politici di professione
E quello che a me piacerebbe chiamare oggi
Il volontariato politica
Anche per rivendicare
Rispetto ad alcune estremamente legittime sottolineature di un certo tipo di volontariato solidaristico
Chi agisce
Nel sociale
Affini cristiani ad esempio
Quella straordinaria tradizione di volontariato politico che sta alla base alla radice dell'esperienza storica del movimento operaio europeo e Italia
Chi naturalmente continua a manifestarsi in molti modi
Le feste dell'Unità ne sono certamente una straordinaria manifestazione
Ma secondo me con crescenti
Motivi di e ragioni di difficoltà
Il partito
Secondo la mia visione
No netti l'unione e la sintesi e la sintesi di politici di professione più volontaria o politica
Allora il tema
Che andrebbe ripreso e approfondito più di quarant'non accada
E questa da tempo la mia seconda sottolineatura critica
è
A rispondere a questa domani
Che cosa salda
Che cosa tiene insieme oggi questa unione di Fox
Politici di professione più volontariato politica
Perché i politici di professione dovrebbero stare insieme con il volontariato politico
E ancor più perché il volontariato politico dovrebbe stare insieme con i politici di professione
Dalla risposta a questa domanda derivano secondo me alcune importanti conseguenze anche per l'azione
Dunque di questo cemento
Che tiene insieme
Volontariato politico
E politici di professione si potrebbe fare una Elenco
La ordine diceva ideali
Ha riqualificato in che senso rispetto alle vecchie ideologie
Certamente riqualificati
E pur tuttavia assai interessante
Anche all'interno di un partito conformato in maniera profondamente diversa dal passato
Ma io aggiungerei
Interessa
Interessi materiali
Può quel quella sintesi saldarsi
Senza che ci sia una visione comune
Degli interessi materiali da difendere e da sostenere
Terzo punto
Apparentemente
Prodotto di una visione della politica meno ortodossa mente neon marxista come potrebbero essere altri punti di questo discorso
Le pulsioni psicologi
Per esempio l'istinto associativo
Che spinge gli individui a ritrovarsi in alcuni contenitori piuttosto che in e così
Una risposta a questa domanda può essere una disposta l'ultima
Complessa e non necessariamente sistemati
Ma io penso che una risposta ci debba e penso che la risposta finora non ci sia stata perché sarebbe importante rispondere
A questa domanda
Per due motivi sui quali concludo
Prima di tutto perché io credo
Che senza un buon volontariato politico
Non ci saranno buoni politici di professione
I buoni politici di professione
Nascono da un'esperienza ampia diffusa e profonda i volontari di atto politico
E i buoni politici di professione sono quelli che favoriscono a loro volta la crescita del volontariato politico
In secondo e ultimo luogo
Perché
Non c'è
Non c'è nessuna differenza
Sostanzia
Tra la forma del partito
E la politica che quel partito fa
Si potrebbe dire
Dimmi che partito sei e ti dirò che politica fa
Un partito farla politiche che è in grado di fare
Le scelte di fondo avvengono nel senso della costruzione di questo insieme di Paolo di volontà collettive che appunto il partito
La linea politica è la conseguenza certo non meccanica
Di quella di quel processo di costruzione di un certo elemento della democrazia
Quando ci si chiede quando ci chiediamo
Perché certi limiti
Della politica della sinistra italiana
La mia risposta e queste limiti quella politica sono i limiti l'ora della forma partito della prodotta grazie
La parola Marco Minniti
Io condivido molte delle cose dette
Sin qui sono state dette
A me pare innanzitutto importante
Che ci sia stata una ripresa
Di attenzione
Sui temi del partito
Dei partiti in quanto tali e del nostro partito
Per lungo tempo noi abbiamo sofferto
Di una sorta di
Congiura del silenzio intorno a questo tema
Ero a Ponte a Ema lasciato agli addetti ai lavori
Tutto sommato poi si finiva per citarlo ma la citazione era più che altro formale rituale
C'era
Dietro quell'atteggiamento un convincimento
Incominci mento fondamentale
Era quella che il partito alla fine come l'intendenza sarebbe arrivato
Che il problema fondamentale per noi per una grande forse la sinistra quella di s'bloccare la situazione politicamente
Poi alla fine il partito sarebbe arrivato certa magari un po'più ritardo ma si sarebbe adattato alla nuova situazione
è un po'diciamo questa mia affermazione fa un po'eco alla conclusione dell'intervento di Alberto Asor Rosa
E poi a un certo punto ci si è resi conto che politicamente non la situazione la chiamo sbloccata nel migliore dei modi possibili
Arrivando al governo del Paese governando gran parte delle Regioni delle Province e dei Comuni italiani
Ma nel momento in cui appunto ci appariva come risolta la questione dello sbocco politico ci siamo resi conto che il fatto che non ci fosse
Un partito in campo indebolirà la stessa azione dico
Ci si è resi conto e io questo diciamo
Avverto che progressivamente questa consapevolezze si allarga e si sia resi conto
Del fatto che non è possibile separare
L'azione riformista di una grande forza
L'azione politica di governo
è il profilo il radicamento
La capacità insieme di parlare di ascoltato Cetara che un partito e capaci di mettere in campo
Perché è a tutti evidente che noi la partita del Governo in Italia
Io vinceremo se saremo capaci di tenere insieme tutte e due le parti del campo
Quella delle politiche il governo è più propriamente istituzionali
Ma anche quella del rapporto con la società
E quello del rapporto abilità e il campo non sto e il campo che giustifica
E da cui dipende il ruolo la funzione di un partito
Per questo io dico molto bene
E penso che quella discussione
Critica anche autocritica debba andare avanti e debba costituire uno dei punti fondamentali del prossimo congresso fondativo Democratici di sinistra
Punto fondamentale
Perché io penso che su questi temi c'è bisogno
Non soltanto
Di elaborazioni ma ci sia l'esigenza di incominciare a bussare delle cose concrete
Guardate il tema del partiti un tema singolare in sei
E giusto discuterne ma noi non risolveremo mai il problema
Soltanto facendo dei seminari degli approfondimenti delle conferenze perché è un partito euro organismo vitali
Lo si riforma se si incomincia a intervenire in corpore vili
Se si fanno delle sperimentazioni dei cambiamenti
Un partito non si costruisce ma nemmeno si riforma a tavolino
Tante cose che abbiamo detto dobbiamo incominciare concretamente a sperimentare
Per esempio è stato qui detto da ramazze poi dalla ordine e che noi dobbiamo intervenire in maniera molto seria sul circuito democratico all'interno del nostro partito sono d'accordo
è un punto essenziale e fondamentale
E noi avvertiamo come il circuito democratico interno ai Democratici di sinistra sia oggi abbastanza slabbrato con molte interruzioni
C'è innanzitutto da risponda a domanda e Caramazza poneva qual è la differenza
Tra l'essere un elettore ed essere un iscritto di un partito
Qual è il punto di qualità che caratterizza che in qualche modo premia la scelta di chi decide oltre che a votare di partecipare di essere mirati di un partito
In questo momento questo filo
Questa differenza è molto la
Noi dobbiamo costruire rendere più propriamente operativo un vero e proprio statuto dei diritti dell'iscritto
Spiegare chiedere a coloro che si iscrivono tra partito dicendogli anche che
Certo abbiamo bisogno del loro volontariato ma il loro volontariato a come contropartita una partecipazione fondamentale alle scelte
Sia politiche che di uomini nel senso generale al termine che un partito fa
Ma e qui volevo venire a un punto è possibile incominciare a sperimentare
Per esempio la Urbinati diceva dobbiamo fare uno spasso più avanti più deciso sulle elezioni primarie
Sul palco
Però a molti sfugge che lezioni private sono codificati
Do lo Statuto dei locali sì sì
Non solo più una cosa dar richiede solo lo statuto che io ne fa viola lo Statuto
Non è una cosa a volte appunto l'insufficienza Rosa discussione porta a non considerare e a non praticare nemmeno quelle innovazioni non sufficienti che noi stessi abbiamo messo in
No sì che le private vada certo del partito si possono fare le prime e che poi bisogna costruire dei meccanismi per quanto riguarda le scelte della coalizione ma per quanto riguarda il partito c'è un impegno può ed è tutta evidente che le primarie per la coalizione creare un problema particolare perché essendo una coalizione molteplice
Bisogna gestire diciamo come dire la partecipazione con la possibilità di garantire che le scelte della coalizione siano sufficientemente pluraliste e rappresentative del intera coalizione
Dobbiamo secondo me
Attraverso delle scelte concretamente operativo
Tare una risposta ad un quesito che secondo me è un po'più di fondo
E perché
Noi dobbiamo fare i conti con una crisi lunga del partito di massa
Guardate noi siamo abituati ormai a misurarci con dei cambiamenti molto repentina
Vorrei però ricordare qui che o con meno di dieci anni fa
Il sistema politico italiano ha retto fondamentalmente su sempre grandi partiti
La democrazia cristiana il Partito comunista
Il Partito Socialista
Sono passati poco meno di dieci anni non c'è più nessuno di questi tre grandi partiti
C'è stata una rottura molto forte
è stata una rottura che ammesso e insieme
Una crisi di missione politica di quei grandi partiti popolari di massa
E con l'esplosione drammatica
Di una questione morale nel nostro Paese
Vedete molti commentatori hanno commentato e hanno denominato quegli anni come rivoluzione dopo
L'aggettivo dolce era atteso a mitigare il significato di un cambiamento molto profondo ma che c'è stato
La crisi di quel sistema politico ha messo fortemente in discussione l'idea stessa di partito
E secondo me anche noi a sinistra abbiamo fatto un errore
A un certo punto abbiamo rischiato di buttare l'acqua sporca con il bambino
Una cosa è una critica forte esplicita chiara conto dei generazioni partitocratica
Un'altra cosa serie
Rischiare di fare di tutta un'erba un fascio
Ma guardate
Quella rottura
Ha progressivamente come la goccia scavato Larucci
Noi abbiamo avuto stare i conti ancora oggi facciamo i conti
E con i prodromi di un sentimento anti partito
L'ITS che dai partiti bisogna stare lontani non è una cosa così pane
è qualcosa di fortemente radicato in una parte consistente dell'opinione pubblica non è un caso che io la chiamo sentimento anti partito perché il sentimento dare l'idea di qualcosa di molto complesso insieme di razionale e dilazione
Ed è contro quel sentimento che abbiamo tutto e dobbiamo fare i conti se vogliamo ricostruire così com'è stato qui detto un moderno partito popolare e di
Io penso che noi come grande porterà si sa non possiamo rinunciare a questo obiettivo
Ah dobbiamo saperlo che la strada per ricostruire un rapporto positivo con gran parte dell'opinione pubblica sarà una somma molto faticosa
Questa di mento incomincia a scemare certe
Incomincia a scemare ma dobbiamo saperlo che c'è un collegamento tra questo fatto è la capacità di costruire una credibile politica riformista
Soprattutto per quanto riguarda le riforme istruzione
Vedete
Noi abbiamo come dire considerato
Un serio colpo per il Paese la crisi della Bicamerale
E io vorrei che ci rendessimo fino in fondo
Perché il blocco di quel processo di revisione insieme costituzionale e istituzionale è parte fondamentale della ricostruzione di un sistema politico del nostro
Posso dirvi una cosa i partiti
Avranno più forza avranno più motivazione di fine anno meglio il nuovo ruolo una funzione se saranno capaci di produrre le riforme si c'è un nesso che tiene insieme questo
Perché guardate la cosa più preoccupante che viene dal fallimento della Bicamerale è un messaggio diffuso che si coglie
E cioè l'idea che questo sistema politico sia incapace di produrre autoriforma
Che al momento in cui è chiamata a produrre tensione per autoriformarsi c'è qualcosa che lo bloccano questo caso è stato Berlusconi ma intendiamoci messaggio un po'più diffuso
Non guarda le responsabilità individuali il messaggio che il sistema politico è un sistema talmente vischioso dall'ESA incapace di produrre odori fu
Le forze politiche
Un partito se vuole rilanciare con forza la sua ruolo la sua funzione positiva temi dopo impegna la sua credibilità deve produrre riforme
Perché
Io sono d'accordo con le cose che sono state qui dette
I partiti sono
Un cardine fondamentale alla democrazia
E Togliatti diceva i partiti sono gli organizzatori della democrazia
Io penso che
Oggi alle soglie del due mila e lo sappiamo che la democrazia italiana a molti organizzatori la democrazia
Sono più soggettivi organizzò a democrazia non solo i partiti ma non c'è dubbio che i partiti partecipò nacque la costruzione democratica
Il problema però
E che questa idea del partito come strettamente connaturato una moderna costruzione democratica comporta un processo riformatore dei partiti
Allora per fare questo e vado rapidamente alle conclusioni
Noi dobbiamo tenere fermi due assi che io ritengo fondamentale
Il primo
Cioè
Il rafforzamento della configurazione del sistema politico italiano
Il sistema politico italiano e faticosamente e in maniera molto traballante approdato ad un'idea bipolare del sistema politico
C'è un centro sinistra con tanti problemi
E c'è un centro destra e che ha difficoltà a muoversi dentro un campo di evoluzione europea del centro destra
Ma non c'è dubbio guardate che quel sistema
Che questo sistema bipolare
è un punto a mio avviso non soltanto da consolidare
Ma da considerare davvero mortale
Per l'equilibro democratica il nostro Paese una sua cancellazione
Ma ci sono forze
Potete che lavorano per disse articolare il sistema bipolare nel nostro Paese
Io penso lo dico così
Che la rottura del sistema bipolare
Significherebbe aprire una ferita cura parte importante del popolo italiano venete degli italiani
Possono pensare a tante cose ma su un punto ormai hanno maturato un convincimento molto forte
Che a elezioni voglia andare e vogliono poter scegliere tra un centro sinistra e un centrodestra
Vogliono poter scegliere tra alternative anche radicali n tema chiave di governo
L'idea di un sistema politico
Che produce su questo terreno l'arretramento rischia di portare ad una rottura con una parte importante del sentire comune di questo Paese
Per questo io voglio dire
A Cossiga
E che quando lui parla di un terzo polo divi costruire un moderno bipolarismo di tipo europeo in Italia che dovrebbe passare attraverso la cancellazione dell'attuale schema bipolare
Io dico che
Non soltanto rischia di fare un ragionamento inattuale ma se il suo ragionamento dovesse andare avanti
Rischia di introdurre qualcosa di pernicioso nel rapporto tra opinione pubblica e sistema politico nel nostro Paese per questo
E per esempio in queste ore non ho ben compreso
La proposta che ha fatto
Massimo Cacciari sindaco di Venezia
Per dar vita ad un partito dei sindaci
Che costituisca un terzo polo
Un partito che mette insieme i sindaci del centrodestra e del centrosinistra
Fuori dal Polo delle libertà e il fuori dall'UPI
Un partito dei sindaci che mette insieme il sindaco di Bologna il Sindaco di Milano
Il sindaco di Palermo
Il sindaco di Trapani indipendentemente dal colore dall'appartenenza politica
Vedete
Io ritengo questa proposta
Francamente il segno di una
Debolezze di una fragilità
Alla quale dobbiamo rispondere con molta chiarezza
Vedete i sindaci sono
Un valore aggiunto di una coalizione
Abbiamo visto le elezioni come aver azzeccato spesso la scelta della coalizione insieme un buon candidato a sindaco ci ha fatto vincere le elezioni
Ma è dimostrato anche negli appuntamenti elettorali
Che se non c'è una coalizione forte che sostiene un sindaco anche il sindaco pur significativo può aspettare
Ma soprattutto c'è un dato
Che è un partito si costruisce
Sulla base di scelte di Progetti di valori e di di Anita che hanno una storia una maturazione un collocazione politico-culturali
Un partito non si costruisce perché si è momentaneamente in tanti sindaci di tante città
è una variante
Di una vecchia politica Italienne
Che è quella di una concezione di una politica fatta dalle personalità
Di personalità che sono indipendenti dai valori dagli schieramenti chiesi rappresentano guardate questo non è un passo in avanti a democrazia di un passo indietro
Perché la politica delle personalità e dei notabili in Italia gessista
E ha causato il trasformismo
Notabilato
E democrazia e noto che mal si concilia con il termine trasformismi andato a Bitetto
La seconda questione e che noi dobbiamo se vogliamo mantenere il profilo di un partito di massa dobbiamo definitivamente superare i il modello del partito pigliatutto
Vedete il modello è partito pigliatutto aveva come punto emblematico la democrazia cristiana
Ma se posso dire una cosa che non appaiono eresia neanche il Partito Comunista era e sette
Da forme di partito pigliatutto
Partito pigliatutto cioè il partito che fa tra virgolette dell'eclettismo politico programmatico il suo punto di riferimento fondamentale
Che pur insieme tenera e punti di vista interessi
Radicalmente differenti
Conciliativa
Perché così erano conciliati tra virgolette da aspetti puramente ideologici per la democrazia cristiana
La conciliazione avveniva nell'anticomunismo per il partito comunista avveniva attraverso il fatto di essere parte di quel movimento che si Partito Comunista
La finire sì
Obbliga tutti quanti noi a fare i conti con l'idea che noi dobbiamo essere sempre di più un partito riformista moderno chiediamo a delle opzioni delle scelte chiavi
Che non può cioè dire tutto è il contrario di tutto
Se posso dire
Noi dobbiamo fare uno sforzo e per abbandonare un certo eclettismo politico e culturale
A volte la sensazione che sia leggendo un po'anche su di noi su quello che noi siamo e che a volte Democracy sinistra
Sono capaci al loro interno di rappresentare l'intero orizzonte delle opinioni politiche su questo o su quel testo
Questo guardate ora è un punto di forza è un punto di fragilità di debolezza dalla sensazione appunto che quell'eclettismo alla fine il finisce per indebolire quello che io ritengo debba essere invece il carattere fondamentale di una formazione politica perché non è possibile oggi costruire una formazione politica sulle ideologia ma una forma
Missione politica
L'ammissione Lidia di fondo quello che acconsente a culture differenti che è giusto che siano insieme di trovare però un terreno comune un campo comune un punto di appartenenza comune
Perché guardate
Una cosa è pensare ad un partito
Ad un'organizzazione politica al cui interno convivano in maniera feconda diverso e culture politiche altra cosa è per tirare ad un incontro
In un partito che diventa una confederazione di tanti partiti
Perché guardate la confederazione di tanti partitini alla fine finisce per diventare paralizzante non parla nessuno
Infine e concludo
Io penso che in questo quadro va vista tutto problema della
Forma partito
Ramazza
Alberto Asor Rosa hanno molto insistito
Sull'idea di un partito costruito modernamente
Su un'idea federalista del partito
Io ritengo questa certo la scelta giusta
Dobbiamo fare i conti con una tradizione centralista che per lungo tempo ha governato il nostro partito
Oggi non mi pare più ci sia quella tradizione centralista io oggi vedo un rischio
Alberto il rischio che e cioè che l'idea del federalismo venga Enzo sostanzialmente intesa come una divisione dei compiti
Il gruppo dirigente nazionale si occupa della politica e reazione
Il gruppo dirigenti locali regionali e provinciali si occupano della politica provinciale e regionale
Il tutto senza interferenza
Io penso invece che sia giusto che ci sia non soltanto un'autonomia ma una originalità di progetto politico nelle realtà territoriali
Mai due livelli centro e periferia debbono di più essere messo in relazione sia perché dal Frederick seria possano avvenire debba venire un richiamo è una partecipazione attiva alla formazione politica delle scelte del gruppo dirigente nazione sia perché dal gruppo dirigente nazionale possa avvenire
Una partecipazione e un aiuto una collaborazione alle scelte che si faranno i quello locale
Guai a noi se pensassimo al federalismo come a divisione dei compiti
Come due realtà che non si incontrano mai
Autonomia originalità
Auto-governo ma anche capacità di entrare in stretta relazione l'uno livello con l'altro
Io per esempio mi è capitato di parlare
Subito dopo le elezioni
Della necessità
Di poter ristabilire una sede un buco
Nel quale sia possibile intervenire
Rispetto a quelle realtà
Laddove si stanno commettendo degli evidenti errori politici
Io per esempio ho avvertito lo dico per me personalmente ma penso che la stessa sensazione può aver avvertito Alessandro ramazza altri compagni di gruppo dirigente del partito
Una grande frustrazione
Nel vedere come noi ormai ci siamo abituati a discutere degli insuccessi elettorali dopo che essi avvento io mi sono stancato discutere insistito anche dopo le sconfitte
Vorrei cercare di comprendere le ragioni prime ma soprattutto vorrei sapere se io o qualche altro che ha compreso prima che sia manda a sbattere può intervenire per dire alla macchina
Voltiamo perché se manda a sbattere
La sensazione che sia Bolt ieri come dire di una sorta di meccanici tale
Che
Nomina in maniera sopra
Abbiamo discusso tanto da lezioni di Giulio
Posso dirvi che per quanto mi riguarda una parte di questo ha detto l'aveva già scritto
Chi ha parlato con me prima delle elezioni sapeva già che sarebbe andata a finire in quel modo il problema che io poco e possibile che di fronte a questo tipo di Processo qualcuno possa intervenire
Posso intervenire per tempo
Per evitare quella discussione che lo so che molti appassionati e cioè che la discussione sulla sconfitta elettorale perché noi abbiamo questo un po'nel nostro DNA
Se si vincono le elezioni di archiviamo molto rapidamente quasi non ci appassionano c'è la festa del giorno dopo ma poi si va rapidamente avanti se invece le perdiamo ci appassioniamo moltissimo
Perché possiamo ritornare a quello che è stato per lungo tempo il nostro mestiere ragiona sulle sconfitte elettorali
Io vorrei che anziché ragionare sulle sconfitte potessimo per tempo
Potere incominciati da quella cosa forse non va
Una cosa forse non va
E chiamare tutti quanti alle proprie responsabilità
Perché guardate
Un partito si regge
Se c'è un circuito democratico limpido
Alberto ha detto che un circolo democratiche il fatto dall'accusa
Contemperazione insieme dall'equilibrio tra tre momenti partecipazione decisione consenso sono d'accordo
Io aggiungere un altro punto partecipazione decisione consenso verifica politica
Nel senso cioè che noi dobbiamo abituarci ad un partito che viva democrazia in maniera molto light
E cioè che un gruppo dirigente deve garantire la partecipazione deve assumersi la responsabilità decisione
Deve garantire il consenso quella visione deve essere sottoposto alla verifica politica
Se le scelte che fa producono risultati gruppo dirigente viene confermato se le scelte che fa non producono risultati produco risolve negativo progetti viene avvicendato
Senza traumi senza tragedie
Sapendo appunto che e quel partito di cui parlava Alberto che deve pur contemperare un diverso e più positivo equilibrio tra partito apparato pare a politici di professione e volontariato è un partito che anche questa e capacità di costruire una forte limpida democrazia interna
Attraverso anche una chiara assunzione di responsabilità
Ed è chiaro che
L'accento sul volontariato politico
E per noi costituisce un punto chiavi
E vedete il Partito comunista è stato un partito che
Ha avuto nell'apparato la sua spina dorsale
I democratici sinistra non potranno mai essere non saranno mai un partito appare
Non possono farlo per ragioni soggettive non vogliamo farlo
Non è giusto e che ci sia un filo una spina dorsale
E che poi in qualche modo
Costui schede temi il profilo di un partito
Non possiamo farlo anche per ragioni oggettive
Non ci sono più le condizioni economico-finanziarie per un partito apparato
La federazione di Bologna che è la più grande d'Italia
Penso che abbia sei funzione
La gran parte delle federazioni Italia ne non ha più alcun funzionario
I dirigenti di quelle federazioni a partire segretari sono titubanti
Donne e uomini che hanno altri lavori e che quindi contribuiscono volontariamente alla costruzione e alla direzione di quel partito
Naturalmente tutto questo pone problemi nuovi inediti
Perché è chiaro che noi dobbiamo pensare ad un altro partito
Io vorrei essere molto chiaro tra di noi
Quando noi diciamo un moderno partito popolare e di massa pensiamo ad un orizzonte che sta davanti a noi dello star dietro di noi
Nel senso cioè che vorrei dire con grande chiarezza che il problema non è quello di ricostruire quello che eravamo
Perché quello che eravamo non possiamo più fatto
Dobbiamo costruire forme nuove di vita
Di associazione di contatto che sia modernamente capace di rispondere a domande nuovo
Costruire un partito più aperto
Più capace di essere diciamo come di chi è pronto a recepire domande
Di tempi
Di contenuti vi morì discussione e che ci obbliga quindi anche ad un radicale cambiamento del nostro modo di essere
Posso dire una cosa spesso siamo
Abbiamo realtà
Chiuse
Noi siamo molto più bassi
Non riusciamo accogliere tutte quante le domande che ci vengono
Riusciamo a dare risposte a tutte le quante domande che CIPE
E per fare questo c'è bisogno di una mutazione molto profonda
E questo è il senso anche e la ragione di fondo
Del Progetto dei Democratici di sinistra vedete
L'idea di una grande forza riformista della sinistra
Mette insieme culture e storie politiche differenti della sinistra esperienze politiche differenti a anche questa ragione diffonde fare incontrare culture politiche dalla sinistra esperienze e storie per produrre innovazione politica
E per questo guardate
A me francamente dà un po'fastidio
Quel ragionamento che ogni tanto viene fatto ma quanto porta Tizio quanto porta Caio lo zero cinque uno per cento non è questo il problema
L'incontro tra culture esperienze a sinistra a me serve perché da quell'incontro tra culture e idee io penso debba necessariamente scaturire innovazione politica per questo noi dobbiamo liberare
Il Processo de de Marie si sinistra da una certa
Curvatura burocratica
Da una certa curvatura burocratica tra virgolette un po'organizzativa che esso ha preso questo processo e dobbiamo riproporlo per quello che
E cioè l'incontro di culture che devono produrre innovazione politica
Incontriamo e facciamo incontrare storie differenti perché sentiamo che la sinistra italiana
Nel momento in cui è chiamata a governare questo Paese ha bisogno di un più slancio di più energia vitale guardate diciamola così
Il progetto demo e sinistra e la confessione esplicita di una insufficienze
Un'insufficienza è stato veramente in questo che nel momento in cui noi sentiamo la responsabilità di essere il primo partito italiano avvertiamo però che quel ventuno ventidue per cento da primo partito italiano
Non ci basta più
Siamo contenti di essere più partite avviando
Ma pensiamo che una grande forza a sinistra riformista italiana debba puntare ad avere una altro orizzonte un altro bacino politico ed elettorale
Io dico questo qui a Bologna
Dove noi siamo ben oltre il ventuno e il ventidue per cento ma nella realtà italiana
Una grande forza riformista non si può accontentare digestive quella forza
Nel momento in cui governa deve puntare ad andare oltre quelle corde d'Ercole sapendo però guardate che un punto cioè
E che noi governiamo da due ma quelle colonne d'Ercole non le abbiamo ancora supera
C'è qualcosa che ci frena
C'è qualcosa che ci fa restare al palo
E io penso che su questo qualcosa lo dobbiamo ragionare molto approfonditamente posso dire la mia opinione fino in fondo quale io penso che noi restiamo al palo perché non c'è un incontro
Tra le politiche riformiste che intendiamo fare come sinistra e la riforma del partito
Restiamo al palo perché non c'è un punto di incontro tra questi due punti
Perché spesso le abbiamo visti separati
Spesso abbiamo sottovalutato uno degli aspetti
Io penso che noi rilanceremo con grande forza allo stato ispettiva nel momento in cui riusciremo a trovare il punto insieme di contatto di conciliazione tra questi due grandi momenti
Una politica riformista di governo per il Paese
Un partito riformatore capaci di produrre Energia ed innovazioni
Che siano al servizio di una moderna politica di governo del nostro partito e dell'intera coalizione di centro sinistra
Grazie a Marco Minniti a Gabriele Gherardi Anna di Urbinati Alberto Asor Rosa Rama avrebbe Alessandro Camassa per il contributo che ci hanno portato
Inviterei Alberto Asor Rosa rimanere alla presidenza e Carlo corrotti al venire la presidenza per dare avvio al dialogo
Su Giacomo leopardi in occasione del duecentesimo anniversario dell'avvio del ciclo promosso dalla casa dei pensieri che Saracco