"Uno sguardo positivo sulla realtà: la cooperazione tra i popoli" incontro organizzato nell'ambito della XIX edizione del Meeting per l'amicizia tra i popoli "La vita non è sogno" promosso da Comunione e Liberazione

Giovan venuti al Meeting di Rimini chiederà innanzitutto al dottor Arturo Alberti presidente di Alt sì di introdurci
Ai lavori di questo pomeriggio
Fotografi facciano il loro lavoro
Buonasera a tutti e benvenuti a questo incontro del meeting
A questa diciannovesima edizione del Meeting la sì l'organismo non governativo che appartiene alla federazione degli organismi cristiane di volontariato la Fox si contare nel mondo ed è appartenente anche alla Compagnia delle opere
Non profit
Quindi è un soggetto darsi che fa parte di un popolo di un popolo in azione della storia che voi vedete in questi giorni qui al Meeting
Il tema di quest'anno
La vita non è sogno è molto stimolante per noi
Perché non possiamo rifugiarsi in un mondo di sogno e cioè che ce ne accorgiamo noi quotidianamente se ne accorgano i nostri volontari nei quattro angoli del mondo
Dove vengono a contatto con una dura realtà
Che richiede risposte adeguate è uno sguardo positivo per valorizzare tutte le risorse disponibili
Il tema dell'incontro di oggi è uno sguardo positivo sulla realtà la cooperazione tra i popoli
Nell'orizzonte di questo sguardo positivo c'è anche il grave problema del debito dei Paesi poveri
Non vogliamo affrontarlo questo tema come una sfida perché questo il debito è una sfida per tutti per i Paesi ricchi che non possono cristallizzarsi in una sterile pretesa di rimborso
Per i Paesi debitori perché non può essere no perché può essere una grande occasione per dimostrare una capacità di crescita e di sviluppo mobilitando tutte le risorse vive della nazione
è una sfida per le grandi istituzioni internazionali Fondo monetario Banca mondiale che non possono più applicare la stessa ricetta dovunque indiscriminatamente
è una sfida per i popoli interessati che hanno una grande occasione di riscatto e di crescita ed è infine una sfida per gli organismi non governativi di volontariato per le ONG o almeno per tutte quelle ONG che non rinunciano a giocare un ruolo importante nella grande partita dello sviluppo
La nostra esperienza di arsi ci dice anche le ONG di volontariato svolgono un ruolo insostituibile come facilitatori come promotore dal processo di responsabilizzazione delle persone
Aveva orizzonti ad esempio dove siamo presenti da molti anni migliaia di persone dell'orizzonte in Brasile migliaia di persone di fave lato s'attraverso le loro associazioni si sono coagulati intorno a noi e ai nostri volontari
Per condurre avanti la battaglia civile del diritto alla casa ma soprattutto del diritto alla cittadinanza
Oggi le favelas di quella città non sono più una macchia scura sulle carte topografiche
E i fare lato sono cittadini a tutti gli affetti soggetti di diritti e di doveri
E l'esempio di Belo Horizonte ha messo in moto un processo analogo
Per le favelas di Bahia di Salvador Bahia Recife San Paolo Brasilia
E quindi è stato un un processo che si è moltiplicato
Quindi non non vogliamo più essere considerati come ONG di volontariato come i buoni ragazzi che si impegnano nel piccolo è bello che sono ammirati ma infine relegati in un'area marginale della cooperazione un piccolo svolti può anni da guardare
Noi abbiamo la pretesa di essere dei protagonisti Manenti alla globalità delle problematiche dalla cooperazione
D'altra parte bioenergie lasci anche cresciute in questi anni è diventato un network internazionale Dionigi del nord e del sud del mondo
Con una forte presa sulla realtà ecco non la grande capacità di mobilitazione popolare
La grande parola che definisce nostro metodo di lavoro è condivisione fare con condividere non significa identificarsi col povero né un approccio poco per il tipo di problemi ma mettere in comune ciò che si è ciò che sia il rischio dell'utopia e superato né alla presenza l'esperienza cristiana ci ha insegnato a guardare la realtà con tutti i suoi fattori senza preconcetti ideologici e senza censure precostituite
Ci interessa l'uomo nella sua globalità fatto di ragione di libertà
Siamo e vogliamo essere ancora di più dei protagonisti dello sviluppo per questo abbiamo chiamato oggi qui amici ed esperti a discutere di debito
La remissione condizionata del debito può essere una grande occasione per tutti
Purché il condizionamento non sia contro la vita contro le identità culturali contro le tradizioni religiose contro le più vere e profonde istanze dei popoli e purché la gente sia veramente coinvolta per capire quali sono i bisogni prioritari individuare le risposte adeguate l'incontro di oggi speriamo ci aiuti in questo grasso
Grazie al presidente Aliberti io confesso di avere un compito abbastanza
Difficile perché come qualcuno ridendo stamattina mi diceva bisogna far stare
Un chilo di marmellate in un barattolo seleziona cinquanta grammi perché gli amici intervenuti numerosi che hanno responsabilità civile politiche e li ringraziamo di essere venuti vorrebbero tutti parlare io i relatori sanno che abbiamo cercato di contingentare i tempi comincio subito presentandovi
La signora Anna Gronchi è vicino al sì Presidente della banca centrale di
Monsignor Diamond Martin segretario del Pontificio Consiglio Giustizia dei PACS
Fratello Daniele giusti direttore sanitario dell'ospedale di a Cisano di ma tanti
Rino Serri sottosegretario al ministero degli affari esteri
Patrizia Toia anche essa sottosegretario al ministero degli affari esteri
Padre Giuseppe Andreozzi direttore dell'Ufficio nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese
Gian Guido Folloni presidente del gruppo UDR al Senato
Telefono poco vicepresidente dalla commissione esteri nonché relatore del disegno di legge di riforma dalla cooperazione
Senatore vedi
La battuta dell'inizio quindi capite che non era poi così difficile io
Chiederei di introdurre la discussione anche perché questo vorrebbe essere
Un primo un punto di partenza per sollevare con forza nel Paese anche dal punto di vista l'opinione pubblica il problema del debito estero quindi avremo modo di ritrovarsi altre volte
Chiederei alla signora
Presidente della Banca centrale polacca di introdurre il lavoro
Mance se è una ex apologia Expo non spesi in Italia
Grazie molte mail scusa prima di tutto perché non parlo italiano
Ha in mente dove Santa banche imponente fosse si estenda entrano in fronte Antenucci essere debiti Berto avrebbe is not può cancello sono da sei anni presidente della Banca centrale di Polonia vengo da un Paese che ha un grosso debitore pur non essendo un Paese povero
Stavo innesti eletto Tebe che ad altri sette o ampliandola
E ancora dobbiamo rimborsare trentuno miliardi dollari circa niente dessert Bears Menni che volete serve antistante Tebe che in Totaro santuario
Sono debiti che abbiamo incontrato negli anni settanta e Chieri pagheremo completamente nel due mila dodici Kami bento del problema offre Papetti ante estrae urla e tutte dette distrutte Amx
Qui ci ha offre incessante semina avere piante
Code bidet Saba cercò Blonde Bezzi sto quote sottostava attirando vuota però braccio di mare a Balthus tornando ai due termini che sono alla al centro dell'attenzione di questo seminario cioè la povertà e Venditti l'indebitamento potremmo sali oggetto di lunghi dibattiti circa appunto che tipo di povertà o che il livello di indebitamento ci dovrebbe preoccupare maggiormente Samuel più proprio chiese State of out cioè anche ad stima ebbi Sting in conference Prosperetti edemi mostrerebbero in francese
E ti Van janjaweed ora che Baldessari sovversivi scarpe fisse cantabili grazie qua e Ternate plaude capacity Tosel risponde alcuni possono infatti ritenere che la povertà sia semplicemente uno Stato in cui ci sia una fame ad oltranza altri invece possono ritenere che sia uno stato di minor prosperità rispetto ai paesi circostanti
In una determinato tipo di situazione ci si può preoccupare dell'entità del deficit fiscale dell'indebitamento pubblico in altre situazioni invece ci si può preoccupare maggiormente della capacità di pagare gli interessi sui debiti
Demoscopica definisce no bisognoso andate però mangio lesto deve avere offre capita Gross domestic Product
Da Emmett e sistema slogan formidabili inverte epoca Anceschi fai Scanzi questa scuola Vandea interno o ex ticketing senza le sonde replica del praticamente la in soli con del Congresso al sesto
Diogene Combination offrissero extra e che extra nasce noxa cedettero Etim Transport Jazzin'resterà ex sei mesi Management offre misto incise Feletto chiari al stracciare il Fonzie anche intorno al quale si sono sganciati esteriore
C'è una definizione molto popolare cercai le zone di sottosviluppo e questa si riferisce a livello di prodotto interno lordo pro capite che si registra in questi Paesi
In programma di assistenza del Fondo Monetario Internazionale per i Paesi poveri ha elevato indebitamento definisce come poveri i Paesi che non sono in grado di togliersi da una situazione da una determinata situazione facendo leva soltanto sulle proprie risorse
E questo per una combinazione di diversi fattori effetti esterni per esempio le condizioni degli scambi commerciali le lotte civili
Una cattiva gestione delle riserve in valuta estera o la incapacità di effettuare delle riforme strutturali oppure l'attuazione di politiche imprudenti
Nella contrazioni di nuovi debiti continuamente
E ho letto passami information about iscritte chimici attivi così celeri interna ce la fa nascere in settecento e agli alberi necessari sta dei da un sol
Dettò Brahms oppure Cancele Saranda Eaton sorte del proprio offendermi esaurisca Anceschi solite estendere interesse anche in INCE iniziate influisce Voss
Sa Pocetti Bajraktari Scrappy rintanarsi ammanettare Infante Henze e sbattere desse destini incerti Squat Long storie Tabacci viene scritto Crotto del MoMA Independence destini segnati o asse foto amplessi
Desidero appunto parlare di questa iniziativa cioè del programma di assistenza del Fondo Monetario Internazionale per i Paesi poveri ad elevato indebitamento
Perché spesso le istituzioni finanziarie vengono criticate per non risolvere i problemi dei Paesi poveri oppure per non risolvere i problemi di indebitamento è interessante il fatto che questa iniziativa sia stata appresa stia dal Fondo monetario internazionale che dal blu di Parigi e che ci siano voluti parecchi anni per metterla in atto
Femm col suo Ruy Tinkoff ET per Santon Deccan terza o stupra Iskra plantare spaccone Kenzo by Casey basis
Il fondo richiede la cancellazione dell'ottanta per cento dell'indebitamento al corrente dei debiti che appunto sono dovuti ai Paesi del club di Parigi che hanno concesso il prestito però su base caso per caso
Della Samp clandestine sfora in Zambia mente sofà nasce distinti Fautrier essa anzi restituì ai sinistri rimanda al servizio enoteca
A mordente centri tu Twenty Faita Santa orfani ma export Jennings è anticipi chicha tedesco Oxford e Velotto incastrate Gingrich orafo ICI Cancemi
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Turturro scrisse Posse venti Inter pochi ne son del terzo équipe essendo osserverà tantissimi cioè me
Ed è curioso
Esistono appunto però delle precondizioni per tutto questo
Cioè per esempio il mantenimento di una disciplina finanziaria per tre anni fino a quando si raggiunge una situazione in cui il servizio del debito non richiederà più del venti venticinque per cento dei proventi delle esportazioni anni del Paese debitore
Questa iniziativa richiede per esempio la messa a punto di una strategia individuale per ciascun Paese
Richiede la definizione di un periodo triennale durante il quale il Paese beneficiario deve dimostrare la sua disponibilità a utilizzare razionalmente l'opportunità concessa dalla cancellazione del debito
Poi prevede la la messa a punto di nuovi meccanismi finanziari la impedire situazioni in cui certe Street azioni intraprese dai paesi prestatori posso nominare i mercati finanziari interni
E quindi essere una situazione di pericolo quindi queste sono tutte le condizioni alla base della richiesta della cancellazione dell'ottanta per cento dell'indebitamento corrente
Anzi Emmaus sì se forca Anceschi Apax sette del pranzo Ascom ancor diciamo sorga M. vendeva al banco rischi tecnici attenti Enzo Benigni Bolivia Burkina Faso Guiana Marian Uganda
Sono attualmente sei i paesi poveri che hanno accettato queste condizioni poste dal Fondo monetario internazionale e dalla iniziativa appunto della banca mondiale sono questi Paesi Benigni la Bolivia il Burkina Faso la Guiana animali in Uganda
Batte capita grosse per capita Gross domestic proprio come Cancemi
Sms o Fabretti Sampanis offre semplici che esce piccola svernare importante in ci sono solo fiscale in campo gli stessi fine Sambin stento passaporti insegnare scherma ingenerato cashes fa fans arricciano al forte c'è il signor Tyson a Miss
Già oggi scannati corteccia resto sentire Abete fiducia
Alle volte però il considerare il prodotto interno lordo pro capite come una misura della povertà di un paese è una eccessiva semplificazione infatti sono importanti anche le politiche fiscali e dei redditi per esempio se anziché supportare l'assistenza sanitaria e l'educazione in generale l'istruzione i fondi vengono ricamati per l'acquisto di nuovi tipi di armi
Allora questa non può essere definita una scelta giusta per assicurare un futuro migliore
Qualcosa ed esche essi destinate foto credettero Barris Medvedev foto avverto
In questo caso si tratta appunto non tanto di colpa del creditore ma di colpa del debitore
Savona lui che hanno OCSE no desto esci viene lascia enti dove i casi demmo Alphasat fa un bonsai sonde sei tocca detonò o sono ho detto Amin trascenda questa in cantina
Quindi possiamo osservare la situazione in Russia e vedere quello che è il rischio sia da parte del debitore che dal parte del creditore quindi da parte della Russia e dei Paesi occidentali
Quote assenso Colt Credit Osmeni dentro questo cervelli quei trofei de España o fresca
Stavo Dede dense del Sexgate assente
Profezie
In un'ascia Vanden fece tende sentiamo solo le ha dette al presentati tua sarebbero rischi Business and Death dedite anche Valdes
Quindi i creditori che cosa vogliono anche nel caso della Russia quando l'inflazione era al dieci per cento volevano semplicemente un profitto rapido il più veloce possibile malgrado tutti i rischi connessi Now nobody da Sant'no qualcuno scatta mendaci o c'è e adesso nessuno in realtà sa che cosa potrebbe accadere in futuro Dante se in cui ci si aiuta col destino che ha detto viste e Green mentre non democratica anch'essi non non democratica pendant situata che so Paulhan Sangalli bancaria magnate Canciones
Poi un altro che chiamerei il peccato del creditore è il lo stipulare accordi con Paesi non democratici questo è stato il caso dell'unghia io della Polonia della Bulgaria e di altri Paesi Mölders Amsa Mantes la Jolie cioè la teca Rebecca mischiata Manzoli cioè noterete democratico
Quindi debiti appunto degli anni settanta paesi quindi comunisti allora non eletti democraticamente Santa Susanna Evans meeting banche se essa dal venti al maschio anche verifiche Santarcangelo piante quando mi quante vendeva assai del mitra Sten avanzavo dei ricchi mercanti
Alle volte diceva di attuare i banchieri che appunto credevano loro più a una Banca pianificata centralmente di quanto non ci potessi credere io che vi devo invece all'interno del Paese vero e proprio siamo Basilea o sostanze insomma detto sente scherza Eminem fai zampe fluente eccetto boro from insomma esiste Benning Beckham fondere Daccico avverse is nostra
Ci sono però anche alcuni peccati anche dalla parte dei debitori per esempio quando cercano di prendere a prestito del denaro contano soprattutto sulla possibilità di riscattare questo denaro sa o tu barocchi sto buono Stories e vistoso di sì tante e samba dei cow stette urla e tu Bono e andate Censis business dei segmenti foto messe così non si fa osso
E quindi prendere a prestito è una cosa ricevere è una cosa e non si può pensare che a un certo punto il tutto si debba tramutare in una donazione
Beate sì no Bertolissi o Franca si ricordava mezzo
Franz andiamo al banche andrà M dei derivati e Manni antincendi del Garda mensa caratterizzante perizie Nice cause risponde Amsa sente proprio recentemente offendendo ed Heskey S e snob de o al banco i soldi Bland fai stenta frammento DC scalate insana Capanna
Un altro peccato da parte dei debitori è la corruzione dei governi molto spesso appunto il Fondo Monetario Internazionale e la Banca mondiale concedono fondi
Che vengono però utilizzati dai membri del governo per costruire delle bellissime case per se stessi quindi la popolazione non ne può trarre beneficio
A questo punto non si deve accusare la Banca mondiale quanto piuttosto il governo corrotto del Paese
E anche serve il francese Hubert cosa predicava il NARS stavo il secco tre zampe o Bach Copacabana insiste Craxi sine esce al certe liste hanno può ex ante info ci mette Battista esequie del debba estetizzante offre soccorsi lat of God Cabana squame macro economico verrà poi appunto la mancanza di un buon governo un esempio a questo proposito potrebbe essere quello della crisi in Asia non si tratta in realtà di Paesi poveri però abbiamo visto che cosa è successo data la mancanza di un buon governo
Sa un cliente Kaname grotte difficile Exxon General s'in nei c'era sarò ed se determinata Toni offre verrebbero pacche morite turbato o sordi pensando e testé vicino e in campo and the morning dress Menderes intende bloccare in casa Intrastat certe Faster base economico che ambiente
Quindi diciamo che la crescita economica corrente non è endogena mai ad oggi nato per sua natura e quindi non è dovuta esclusivamente a livello della ricchezza accumulata ma dipende anche dalla distribuzione del reddito
E più che c'è investimento a livello dell'infrastruttura per lo sviluppo più che si può ottenere una crescita economica avvenne bilanciata ed equilibrata de a non sentire in atto a Jack Luigi è anzi non emblema in trincea investe himation mamme capitano
E ancora non sono sufficienti i progetti e gli accordi a lungo termine che investono che si basano sul capitale umano
Sono estinte veronese signora è casa se il signor Francesco Anders serve senso vanno ter Bester zampone scavo e il set autisti importante investment invece io me ne capita analisi potente tuo TG de a terra o dei pm io steccati caparbi letters
Quindi per esempio la sì è un esempio molto eclatante di come si possa investire in capitale umano e come si possa insegnare agli altri come trarre il massimo beneficio dalle proprie capacità sammarinese in corrente ma International folletto sei dette sarebbero Greenspan elettrico Paesi Brolin King nord tuba il phishing Jones andranno auto finisce ad Brentford MIT nel tendone Eating Fish phone Misilmeri sfide in tutto few anyway
Quindi un po'per riassumere il mio intervento di Rocky e la lotta contro la povertà richiede il prendere a prestito del denaro per poter acquistare
Delle canne da pesca per esempio imparare a pescare e non tanto invece donare per l'ennesima volta del pesce che servirà semplicemente a fornire un misero pasto a troppo poche persone
Sono scettici in convergere spiovente leggo tutte le mail sfo Breaking sud dice se c'è anche ovvio Backwards Economics Sac Service entra nostra Hoffman definite insegnamenti sociali della Chiesa forniscono una premessa ottima per rompere quello che è il triangolo vizioso di arretratezza dipendenza economica e perdita di Deniz di dignità umana visti che Caspio fanno ciao omini nessuna Weah insomma sollecito dovrei saziare dis punto questo decennio agli dimostrato quanto importanti fossero queste parole quanto anche fosse contenuto nell'enciclica sollecitudine Ray sociali si sa
Solo in queste Global monetine Alleanza nasce sistemi Smile by ex Search engine Demetra sporgente incesto
Tutelate cemento onde basso penne anziani del sito Paesi Nord eppure Francesco le parole appunto contenute espresse in questa in ciclica sono che il sistema globale dal punto di vista monetario finanziario è contrassegnato da un eccessivo cambiamento a livello dei metodi di scambio e di interesse
Tutto questo a svantaggio della bilancia dei pagamenti della situazione dell'indebitamento dei Paesi più poveri bistecca il suo asse o a stitichezza Orte cioè essere senza Osama è carente sia in Istria nel santuario afferma offesa dei cioè se si nasce
Questo decennio è stato contrassegnato da una grossa crisi nel Sud America nell'Europa centrale ed orientale e adesso c'è la grossa crisi in Russia principe mascolina tangibili
Grazie signora del suo prezioso intervento monsignor Martins il Santo Padre indirizzato un saluto ai partecipanti al congresso sui diritti umani promosso dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace
In cui ha fermato le condizione economica e sociale in cui vivono le persone assumono oggigiorno un'importanza particolare
La persistenza dalla povertà estrema che contrasta con l'opulenza di una parte della popolazione in un mondo caratterizzato da grandi progressi umanistici e scientifici costituisce un autentico scandalo
Una di quelle situazioni che ostacolano in modo molto grave il pieno esercizio dei diritti umani nell'ora attuale o per dirla più sinteticamente come noi tutti conosciamo secondo una formula a noi cara Street si tratta di pane quotidiano ed imparare a rimettere i debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori
Prego
Grazie in primo luogo devo dire che sono molto contento di vedere vedere questa sala qui oggi pomeriggio piena
Io sono stato qui fino a ma almeno due ore fa è ho lasciato questa sala molto delusa dopo una conferenza stampa
Che la lasciava l'impressione di una stampa preoccupata delle delle piccolezze dalla politica interna italiana
In un mondo in cui un paese importante forte e potente come l'Italia deve è chiamata ad assumere una maggiore responsabilità sulla scena internazionale
è la preserva la vostra presenza qui è un senior dei che c'è un pubblico italiano interessato anche a vedere l'Italia assumere questa responsabilità
Ha detto ha usato la parola la povertà come scandalo il fatto che la povertà estrema continua ad esistere nel nostro mondo è uno scandalo
Bisogna anche ricordare sono dei testi delle statistiche che mi lasciano veramente petto batte
E la crisi economica in Asia quando noi leggiamo i giornali o guardiamo la televisione si parla di questa crisi generalmente intermedi valuta di borsa
Di di di però non si parla per esempio del fatto che in Indonesia nella sola Indonesia in poche settimane trenta milioni di persone sono ricadute nella povertà estrema
Trenta milioni di persone appena uscite dalla povertà attraversi il loro lavoro sodo
E di cui anche l'Occidente e il e sono i beneficiati trenta mila il più dipese queste persone sono di nuovo in questa situazione per la povertà estrema
Io sono lavorò per undici anni al Pontificio Consiglio Giustizia e Pace
Il primo compito che ho avuto alla fine di dicembre mille novecentottantasei ero di correggere le bozze di una di un documento sul tema del debito internazionale già undici anni fa
E questa documento si caratterizzava per la scelta dei due direttrici
La soluzione del problema del debito e questione urgente
E secondo la soluzione si trova solamente nel contesto dalla solidarietà dei Paesi ricchi e i Paesi poveri
Del mondo delle finanze e dalle organizzazioni internazionali
A undici anni della pubblicazione di quel documento il problema del debito rimane urgente
E costruire una rinnovata solidarietà rimane ancora tra le sfide più urgenti
Alla famiglia delle Nazioni è alle sue istituzioni
Aggiungerei adesso una o un terza a un terzo principio per quanto riguarda il debito
E cioè di procedere alla rapida e flessibile applicazione dei nuovi termini per la riduzione del debito termini che esistono di di di procedere a questo vacuità e classi flessibile applicazione
Nei confronti del maggior numero dei paesi possibile questo non è una con con con un compito impossibile mentre noi parliamo e discutiamo mette le istituzioni conducono i negoziati sono i poveri che pagano i costi dell'indecisione e dei ritardi
Allora il il governatore della banca polacca ha fatto riferimento alla a due cose che che per me sono interessate sono molto contento che lei ha parlato dei pecca dei peccati dei creditori
Perché qualche volta i creditori che sono anche giudici è del loro colmi stesso comportamento dimenticano troppo rapidamente i loro peccati
è la crisi del debito e impacchi dovuto al a prestiti concessi in maniera il responsabile
E poi prestiti accettati in maniera irresponsabile e poi spesi anche in maniera il responsabile tutti devono assumere che le conseguenze di queste decisioni fatte e bisogna cercare anche di tradurre queste responsabilità in termini anche di assumere delle delle del delle responsabilità finanziaria questo
Si riconosce il significato della iniziativa dalla Banca Mondiale e dal Fondo monetario
Per ridurre notevolmente i debiti il debito di alcuni tra i Paesi più poveri è fortemente indebitati questa iniziativa comunemente chiamato dalla ceiling lesa tipiche
E la prima grande iniziativa della comunità internazionale perché affronta il maniero radicale i debiti di alcuni Paesi
E il significato di questo e e importante per me e perché prima di tutto
Non sono lei Angelo
Non sono semplicemente gli idealisti che riconoscono che un un condono una drastica riduzione del debito di alcuni Paesi è una necessità economica oltre che morale è un dovere morale
E questi paesi non hanno possibilità di con con cominciare a far parte dell'economia globale se non si affronta il problema dei loro debiti
L'iniziativa dimostra anche che quando esiste la volontà politica e possibile di de delineare un programma che affronta affronti globalmente i diversi debiti bilaterali multilaterali commerciali ai Paesi poveri
E di trovare le modalità per fare finanziare con Progetto allora per me il problema del debito e soprattutto oggi un problema di volontà politica
Allora occorre riconoscere dare il riconoscimento ai responsabili di questa iniziativa
Soprattutto anche a titolo personale al presidente dalla Banca Mondiale e del direttore del Fondo monetario
Cioè e di auspicare che il massimo numero dei paesi aventi diritto possono trarre beneficio entro l'anno due mila bisogna accelerare i tempi bisogno riconoscere la buona volontà dei Paesi poveri che devono dimostrare anni anni di prova e riconoscere in Man mano che danno la prova ci danno anche dei benefici però nonostante la buona volontà dimostrata dai responsabili queste iniziativa va avanti troppo lentamente l'iniziativa cominciato parlando di quaranta Paesi che che che avrebbero avuto la possibilità di accedere a un anno un anno e tre mesi dall'iniziativa sono solamente sei i paesi che hanno beneficiato questo e troppo lento
E uno a sospetto forse anche sospetto fondato che alcuni Paesi non vogliono che il numero va molto contro questo numero di dieci dodici tredici quattordici Paesi
Allora la la nostre le nostre iniziative si devono indirizzarsi non solamente a le istituzioni finanziarie internazionali
Devono indirizzarsi soprattutto ai governi dei paesi più forte nel mondo né soprattutto i governi del G7
Il titolo di economie più potenti del mondo che questi Paesi rivendicano porta con sé responsabilità maggiori verso le economie più deboli
In gran parte il futuro delle iniziative per risolvere il problema del debito
E nelle mani di questi Paesi del G7 l'Italia incluso
Si richiede in maniera particolare maggiori trasparenza nella Maniero di netto di negoziale il debito
Sembra un paradosso che le nazioni ricche richiedono ai Paesi poveri più trasparenza nella gestione del Governo e dell'economia
E allo stesso tempo constatare che i negoziati sul debito sono condotti in grande segretezza a volte senza anche il controllo del Parlamento dei Paesi debitori
Però come influire sui governi dei paesi più forte queste si dovrà fare creando un'attenta opinione pubblica nei Paesi ricchi
Ciò richiede anche a che i cittadini dei Paesi ricchi non si arrendono alle politiche di isolazionismo e di protezionismo
Ma diventino fonte di promozione in ogni società dello spirito dalla solidarietà
I sarebbe interessante non lo faremo però di dare a ciascuno di voi con una paginetta
E di scrivere giù in cinque righe la risposta alla domanda qual è l'attuale politica del governo italiano riguardante all'iniziativa tipica o al problema del debito
Io credo che le risposte indicare Polo una mancanza di conoscenza
E nell'opinione pubblica
Riguardante questo
Problema
E le iniziative devono essere indirizzate anche ai Paesi poveri
Ai governi dei Paesi poveri è affidata la responsabilità del futuro delle loro popolazioni
Alle azioni in favore della remissione del debito dei Paesi poveri deve corrispondere un impegno da parte loro introdurre sistemi di governi e di amministrazione pubblica più giusta e più Straße parente
Senza l'applicazione di tale necessarie riforme i Paesi poveri si troveranno un rapidamente di nuovo al punto di partenza con nuovi debiti e senza una adeguata politica sociale
Queste si deve fare non solamente facendo le prediche o puntando il dito
Il dito verso i paesi poveri ma attraverso programmi di cooperazione che aiutano e offrono l'aiuto tecnico ai Paesi di mettere in pratica le nuove politiche e in pole da più importante che queste riforme economiche e le politiche di buon governo contengono come componenti prioritarie programmi concreti di sviluppo sociale
Troppo spesso dal passato i tagli alle spese pubbliche
Legate alla riforma economica hanno avuto un effetto negativo e sproporzionato sui più poveri
I popoli il più delle volte accettano in silenzio la loro sofferenza mentre nel settore commerciale ed economico ha sempre una voce più forti in capitolo
Le nostre e riflessioni sulla questione del debito devono anche essere indirizzate al settore privato alle banche alle industrie
Si tratta infatti del settore che forse alla maggiore opportunità dico ad Annio dal nuovo assetto globale dell'economia
E questo settore deve trovare la maniera atto verso l'investimento
Attraverso la condivisione di conoscenze e tecnologie
Riportare il suo contributo allo sviluppo e alla crescita ai Paesi più poveri per me uno delle sfide più grandi per i prossimi anni nel campo economico
E quello di delineare le responsabilità sociali del settore privato
Nessun settore della vita sociale ed economica potrà ritenersi dispensato dalle assumerei responsabilità specifiche per lo sviluppo
E dove mancano le norme giuridiche le responsabilità morali rimangono
E alla fine e questa è una questione che tocca a tutti noi
La solidarietà internazionale comincia dal cuore di ciascuno di noi ed all'impegno di ciascuno di noi
Occorre e adesso cercare di trovare un nuovo consenso sulla solidarietà internazionale e nuovi modelli di questo solidarietà
E in questo uno dei principi che Po contrastare Hall a patti alla nuova apatia dei cittadini o i vecchi programmi di aiuto statalisti
Uno dei dei principi è che per per contrastare questo e quello il cui il Papa chiama la soggettività della società
Ci deve cercare di promuovere sia nei Paesi donatori sia nei Paesi beneficiari la piena partecipazione dalla società
Si deve di cercare di rendere le persone le vere protagoniste del loro destino e del loro futuro allora sì si può dire che anche il modello dalla solida Rita internazionale
è quello che è uno dei dei dei motto di questo questo meeting
Più società fa bene allo Stato
Che che sia nei paesi donatori
La società deve essere presente per spingere i politici ad assumere queste intendi sociali a livello internazionale
Ma devono essere presenti nei Paesi beneficiari a creare la società civile dove questo manca in maniera in cui questi Paesi possono diventare veramente democratici cioè Paesi fondati dalla dalla
Partecipazione dalla dal dei cittadini solo in questa maniera si è ritirato quello di cui ha parlato anche il il governatore della Banca pure polacca
Situazioni in cui i crediti ricevuti saranno spesi se usati per spese militari spesi di prestigio o semplicemente per la corruzione
Pro questo non è semplicemente con le cose si che che si fa come ha detto con le prediche ma con progetti concreti di aiuto tecnico che aiuterà questi Paesi a mettere in sesto
La loro situazione in quella maniera torneremo ad avere la collaborazione e la solidarietà che l'unica maniera per risolvere rapidamente e il problema del debito
Grazie grazie a monsignor Martino
Più società fa bene allo Stato Daniele giusti ha un'esperienza Lille Uganda approfitto per salutare sua Eccellenza l'ambasciatore all'Uganda in Italia
Tant'è uno dei famosi sei paesi oggetto di questo esperimento dell'emersione del debito ma oltre a questo c'è ci sta anche in questo esperimento
Il principio di più società fa bene allo stato abbiamo chiesto quindi a fra per Daniele giusti di raccontarci la sua esperienza di come una parte delle risorse derivanti dall'emissione del debito hanno valorizzato la società civile regole chiare
Grazie
Sono stato
Per dodici anni direttore di un ospedale non profezie nel Nord Uganda e quindi mi son trovato coinvolto mio malgrado a me sarebbe certo fare il medico poi ho dovuto fare l'amministratore
In questioni di i soldi perché gli ospedali per funzionare ha bisogno di soldi
Il mio intervento quest'oggi vuole descrivere l'iniziativa che è stata un'iniziativa della società civile perché insieme con l'ospedale che ho diretto io altri sono intervenuti e alla fine si è creato un un pool di di consenso di pressione che ha trovato e devo darne atto e mi fa piacere farlo davanti a sua Eccellenza l'ambasciatore Uganda che ha trovato un riscontro positivo da parte del governo grandezze
Ci sono da vent'anni in Uganda me lo sento parlare spesso De Luca andava spesso in termini negativi come missionario sono felice di poter parlare dell'Uganda questa volta in termini positivi
La presentazione da se sarei seguirà questo schema prima dopo un breve integra un storico tanto per contestualizzare i termini dell'iniziativa poi descrivo brevemente iniziativa e concludo dicendo quello che a mio avviso il sono i passi che si aspettano e e quello che potrebbe quello che desidero quello che è auspicabile
Tralascio la descrizione del degli indicatori che con lo collocano l'Uganda trendy ai l'inter te può Arcangelis l'équipe come parlavamo signor Mattei è noto
Quello che voglio dire è che la storia dei servizi sanitari ugandesi è legata a doppio filo quella dell'evangelizzazione fin dagli inizi dell'evangelizzazione in Uganda
Nel secolo scorso la Chiesa ha espresso la sua cura per i più poveri e tra di essi gli ammalati
Con uno sforzo notevole aiutata in questo dalla carità delle chiese e più tardi dalla solidarietà del mondo sviluppato per inciso la cooperazione italiana in tempi più recenti ha avuto una una storia un ruolo importante in tutto questo
Tutto ciò l'ha portata a costituire una una rete capillare di ospedali e di dispensari
I primi ospedali del del paese che risalgono all'inizio del secolo sono appunto gli ospedali cattolici e protestanti
Governo indipendenti poi in Uganda come penso in molti altri Paesi cosiddetti dimissione le opere sanitarie educative sono state compagna inseparabili dell'annuncio cristiano proprio una caratteristica
Espressione in questo modo del del del della passione
Che il cristiano ha per l'uomo nella concretezza dei dei suoi bisogni
In campo sanitario le iniziative di intervento sul territorio hanno in qualche modo anticipato e quello che poi più tardi diventato un principio dichiarato dal ma da dalmata
E Cats che va sotto il nome di di cure di fame e al che ma si faceva già si faceva già nel pratico poi dopo è stato descritto in modo in modo organizzato è diventato spesso non slogan ma non lo facevamo
E questo aspetto di di novità che di innovatività anche dell'intervento sanitario insieme con l'attenzione data alla fin da subito alla formazione del personale locale infermieri professionali ostetriche
Quel capitale umano investimento sul capitale umano di cui parlava il governatore della della
Ruozi
Secondo me documents hanno la vivacità e l'intelligenza dell'Inter dell'intervento dei missionari prima
E di quella parte della e quella autonoma iniziativa di cui la società civile è capace
Prima ancora in sostituzione prima ancora sovente di quelle delle istituzioni dello Stato
Attualmente il settore sanitario che che per brevità chiamerò non profit costituisce il quaranta per cento delle strutture sanitarie del Paese
Per intenderci di novanta ospedali trentanove sono privati non profit lasciar lasciamo stare sui dispensari sparo di una rete capillare di estremamente capillare dispensare il non profit
Per quanto riguarda il e servizio il la quantità di lavoro fatto si colloca il cinquanta per cento secondo stime recenti di tutto il servizio erogato
Nella storia recente di questi ultimi vent'anni parlo in questo in questo senso degli anni che sono conosciuti come gli anni di ammine giù botte secondo governo
Si può dire senza timore di smentita alcuna che sia stato proprio settore sociale privato sociale che ha retto e il il peso del servizio
Sanitario davanti alla al lo lo sfacelo dell'amministrazione dello Stato che si rifletteva nella nell'inefficienza nell'adeguatezza dei servizi
Cosiddetti governativi
Ma direi di più
è in queste istituzioni non profit che si è continuato a nutrire e a tramandare una cultura del lavoro non riducibile a Termini meramente commerciali ma come espressione della credibilità dell'uomo
E come servizio l'uomo nel suo bisogno come espressione della dignità dell'uomo
E questa cultura del lavoro che ha resistito alla al disastro delle coscienze che sempre la guerra Lille l'insicurezza e il il le l'instabilità si porta con sé e questo secondo me il patrimonio non quantificabile ma senz'altro più importante che il settore in quanto tale può dare anche oggi continuare e dare al governo a dare al al Paese che ad offrire al Paese
La in tempi più recenti e in questo senso parlo dall'ottantacinque ottantasei con l'avvento del nuovo del nuovo governo che duratura tutt'oggi la ripresa dell'organizzazione dello Stato ha però coinciso e in parte malauguratamente a cui ITO una crisi del settore privato sociale
Che si è trovato stretto nella morsa di un servizio che da una parte a costi crescenti
Egli evitare di questi costi è spesso legato a scelte di politica a scelte di politica finanziaria del del Governo certamente non fatte non fatte allo scopo
Servizi non soltanto dipendenti dello Stato oppure una certa politica fiscale l'introduzione dell'imposta sul valore aggiunto ha sicuramente comportato un aumento dei costi di produzione del servizio
Quindi il settore si è trovato stretto da questa da questo aumento dei costi di servizio dall'altra parte da una non aumentar per capacità di di contribuzione da parte da parte dell'utente monsignor Martin diceva prima che i poveri i poveri continuano ad esserci
E è sotto i nostri occhi il passaggio rapido con con una buona parte della popolazione
Passa dalla povertà relativa povertà resterà assoluta in poche settimane basta un
Purché non piova basta un Niño basta e lì si cade dalla dall'incapacità di provvedere bis ai bisogni essenziali quali la carta all'incapacità di provvedere il cibo
La lo fa per soli assoluta di povertà
In breve in questi ultimi anni il settore si è trovato di fronte a un dilemma o rimanere fedeli alla mandato esplicito nella costituzione di quasi tutte le strutture sanitarie non profit nel Congo quelle legate alla Chiesa
E comunque inerente la natura dell'intervento in quanto tale cioè che quella di fornire un servizio accessibile in termini finanziari e adeguato alla dignità umana in termini di qualità
E rimanendo fedele a questa scelta rischiare l'insolvenza finanziaria
Oppure rassegnarsi alla perdita di capacità funzionale diminuire del la quantità di prestazioni date oppure la loro qualità oppure abbandonare punti qualificanti dell'intervento quali la formazione per il personale o cose del genere il che equivale ad una morte non decretata ma lenta
Questo o l'altro questo era il dilemma che si è presentato al settore e hanno voi che che che ci perché il abbiamo vissuto questo dramma al giorno per giorno
E cosa abbiamo fatto
Ma innanzitutto è stata la consapevolezza che il mandato che avevamo ricevuto era irrinunciabile la Chiesa ci aveva dato mandato chiaro e a quello non potevamo non potevamo non potevamo dimenticarsene quello di servire poveri e e poiché il grande disagio che provavamo davanti alla alle difficoltà crescenti
Per cui quello che abbiamo fatto è stato quello di metterci insieme risale al mille novecentonovantasei il prima Conferenza nazionale dei dirigenti degli ospedali cattolici e protestanti poi in tempo più più recenti sono giunti anche i musulmani
E ci siamo ritrovati e in qualche modo abbiamo ripreso coscienza della nostra identità in quanto privato sociale privato sì ma con una collocazione all'interno del nel privato tutta particolare
Ci siamo resi conto che la nostra esperienza della ricca la storia era ricca
E che il il nostro lavoro era importante per il bene comune
E conseguentemente che era compito nostro anche quello di ulcere lo Stato a prendere atto di questo dato che emergeva dalla realtà come noi come noi la vedevamo
E di riconoscere a pieno titolo
Il pieno titolo con cui le opere rappresentate da noi si collocano nel contesto globale dei servizi sociali come quota tori e non come servizi di ripiego
In altre parole si trattava di riaffermare la necessità dell'attuazione di quello che nella Chiesa e conosciuto come principio di sussidiarietà ma sempre ora non soltanto nella Chiesa se ne parla sempre di più verso il cielo
è da notare che questo lavoro anche avuto una caratteristica ecumenica come dicevo prima in breve
Da allora è cominciato un dialogo serrato con il governo teso innanzitutto far comprendere la situazione del non profit le sue caratteristiche
La sua importanza
Documentarne l'efficienza relativa di correlativa al al settore sanitario governativo
E verrà d'altro canto documentarne la crisi incombente
Non è facile documentare in che cosa consistono i fattori della crisi perché di fatto gli ospedali continuavano a lavorare
Si faceva di tutto per non per non chiudere le porte della gente
Davanti ai dati raccolti il ministro della Sanità nome del del Consiglio dei ministri e io devo giungere qui con notevole coraggio di cui io credo bisogna dargli atto
A ha preso contatto con i suoi colleghi di gabinetto e e poi la fine annunciato davanti alla crisi incombente che il Governo sarebbe intervenuto bisogna dare atto di questo perché l'Uganda e non è un Paese ricco i soldi non li trovano facilmente però in questo caso li hanno trovati
E di questo secondo me bisogna bisogna veramente Enrique riconoscere che il il ruolo giocato dal ministro è stato è stato fondamentale
Il il primo intervento decretato dal dal ministro risale allo scorso anno consisteva in un in un esborso sta straordinario ma all'interno della legge finanziaria di ottocento mila dollari
A sostegno di di un una serie di ospedali che erano in particolare difficoltà
Ma il ministero Sanità andato più in là
E ha affermato che l'identità delle opere sociali sanitarie è il fattore determinante della loro efficacia della loro efficienza della loro qualità e si è impegnato a rispettarne
Le quel a rispettare questa stessa identità Chelli il motore di tutto questo
Anche la e sono parole sue anche laddove questa identità potesse creare alcuni problemi nell'erogazione di servizi penso per esempio all'obiezione che noi faremmo alla alla alla a certe pratiche anticoncezionali o nel caso la porto fosse fosse approvata la legislazione del del paese alla all'interruzione della gravidanza
Questa è almeno la posizione del ministro il tempo ci dirà come come come questo se non sarà proseguirà ecco quanto il dialogo sarà facile o difficile però secondo me è importante dare atto di quello di quello che il ministro ha dichiarato
E però immaginabile
Ed è avvertibile un fin da ora un certo malcontento dei funzionari pubblici non è che il il ministro non sia consapevole di questo sicuramente non tutti sono contenti di questo di questa svolta i primi a non essere contenti sono i funzionari pubblici che sicuramente si troveranno a lavorare
Fianco a fianco con parte che con molto meno danno molto di più e implicitamente trovandosi a dover giustificare l'Orne efficienza
Ma in questo io credo che l'Uganda non sia difficile non sia differente da dall'Italia piuttosto che della Francia o da altri Paesi insomma c'è questo
Questo problema ovunque
Quest'anno le il legge finanziaria del del paese ha previsto lo stanziamento di due milioni e mezzo di dollari circa tre miliardi di scellini per il il settore non profit
Estendendo l'aiuto anche ai dispensare non soltanto il TAR questa decisione è sicuramente stata facilitata dalla dalla cancellazione di una parte del debito che ha avuto luogo recentemente non sono tutti soldi legati al alla carcerazione debito ma sicuramente questo è stato è stato un fattore importante
Queste esperienze che io fin qui considero positiva a mio giudizio indica anche la la strada da percorrere nel prossimo futuro
Circa la problematica del settore non proprio nel contesto ugandese il passo da fare a mia a mio avviso è quello di un inquadramento dei provvedimenti attuativi in un quadro legislativo che riconosca e definisca l'identità del settore non profit
Al di là è in modo più stabile di quanto non possa farlo un decreto ministeriale o una legge finanziaria
Ma nel contesto più gol globale della problematica della cancellazione del debito
E premetto che io non sono il debito estero prometto che non sono un economista non sono l'economista sanitarie non sono un economista quindi da qui in avanti dico i miei desideri mi fa piacere
Aver sentito questi desideri già espressi da monsignor Martin poco fa
Comunque c'è da ulcere ed a spingere che questo processo avanzi più speditamente e più ampiamente in Uganda almeno secondo il dato attuale il picco un piccolo passo avanti in questa direzione ha già avuto degli effetti positivi
E e sono stati documentati da quello che ho detto
Ma a mio avviso occorre poi vincolare non solo genericamente le risorse liberate dallo sgravio ad una sostegno dei servizi essenziali questo già si fa c'è già questo vincolo
Ma bisogna andare più in là
Secondo me occorre in modo più preciso vincolare l'uso di queste risorse perché vadano a rafforzare quella parte di società che ha già espresso autonomamente nel tempo
E continuate Stiffi care la sua capacità di prendersi cura dell'uomo né sui bisogni fondamentali
E so che la parola vincolo o condizionalità non è gradita però di fatto vincoli vengono poste Ping vengono posti talvolta sono vincoli che sono che non sono rispettosi
Della cultura e delle tradizioni di un Paese non voglio fare polemiche ma io ho sotto gli occhi di come sia pesante condizionamento che che ricevano i i ministri e parlamentari nel Paese perché una certa certe pratiche anticoncezionali vengano introdotte sostenute perché la legge sull'aborto passi si sente si sente già dunque equestri questo viene fatto magari non dichiaratamente quindi di vincoli
Già ne vengono chiesti se potrebbe chiederne un altro
Che
I soldi così liberati dal dallo sgravio del debito vengano
Incanalati in modo più generoso verso il sud verso il settore privato sociale e questo sarebbe una autostato azione pratica del del del principio di sussidiarietà
Si fa molto parlare di di riforme democratiche nei Paesi poveri ecco che spesso questo viene fatto coincidere col multipartitismo è una questione che in Uganda viene riproposta a spron battuto non c'è c'è il partito unico bisogna già andare più in là bisogna introdurre multipartitismo
A mio parere ma parere multipartitismo in sé non è una garanzia sufficiente mo'Grazia
Una democrazia reale esiste
Quando la società è forte e può esprimersi non solo con la voce ma anche con le opere che può sa mettere in piedi e gestire un rafforzamento delle opere sociali una strada maestra verso la democrazia effettiva non nominale non limitata al bilanciarsi di forze partitiche
è un modo privilegiato per favorire chi opera per la dignità e nell'uomo nella sua integralità
Per un compito che non abbiamo ricevuto accolto con gioia
E con creatività
Ma così facendo lavoriamo per il bene comune della nazione sicuramente è una democrazia sarebbe una democrazia più sostenibile grazie
Daniele giù
Senatore SR
Abbiamo
Sentito che è un problema politico
L'Italia di grande tradizione solidaristiche laiche cattoliche
Taglia come Italia Italia come membro dell'Unione europea ne approfitto per salutare monsignor l'epopea rappresentante della Santa Sede presso l'Unione europea che ha voluto onorarci della sua
L'Italia non è una soluzione semplice però abbiamo sentito adesso da Daniele giusti che la remissione del debito debito molte volte
Vincolata condizionamenti pesanti condizionamenti culturali condizionamenti morali condizionamenti politici
Mi permetto di dirle che ne dell'autodeterminazione dei popoli
Il rispetto alla cancellazione del debito
Prego
Grazie grazie
Io devo
Era
Darò più che prima ci raccomandava di valutare prima di tutto l'aspetto umano culturale e civile
Io voglio subito partire da questa considerazione personale che vi assicuro è molto forte dentro di me
Io vivo da due anni da quando faccio il sottosegretario una crisi continua
Costante che si rinnova ogni volta che vado in Africa l'Africa è una delle mie competenze
E torno in Italia
Vedo due società due modi di vivere
Due nomi
Due condizioni umane
Che fanno scandalo sono d'accordo
Un fanno scandalo per certi aspetti e tutte e due
Quella della della povertà e della miseria più incredibile
E a volte anche la nostra
Quello dello spreco
Quando il consumismo esasperato senza senso
Senza finalità deformante
Io vivo questa contraddizioni lacerazione continua dentro di me
E vivo nel concreto quella distanza che le il rapporto dell'ONU dice che è aumentata
Tra i poveri che i ricchi
La distanza purtroppo aumentar
Viviamo una fase Idi ripensamento io posso porre solo il quesito
Per ora almeno ma è già importante proporci dello
Io credo che quello che ha enumerato alla fine del suo intervento la governatore della banca polacca
Questo decennio provata vederle vediamo l'adesso questi mesi
La crisi prima del Messico poi nell'Asia con il Giappone compreso non solo l'Indonesia
La Russia adesso l'Africa stargli esplodendo
Qualche mese fa
Parlavamo parlavo con Nelson Mandela in visita in Italia e mi permisi di dire che il termine il rinascimento africano forse era troppo ottimista
Non non convenne con me
Purtroppo
Purtroppo mi pare che sia così
C'è una guerra adesso in atto tra le tante che coinvolge quella del Congo
Non so quanti Paesi sette otto Paesi e si va estendendo
Che cosa qual è la ragione cosa sta succedendo
Ci porta a ripensare ci porta a ripensare ad una questione non è vero che i paesi sono destinati seppure con velocità diverse ad andare gradualmente
Nella stessa direzione verso gli stessi traguardi
No staccata & il contrario stanno accadendo lacerazioni scompensi violente regressioni ha ragione monsignor Martini
Io non sapevo di un dato di quaranta milioni Murder va be'e trenta quaranta sono milioni di persone che ridiventa non povere nel giro di qualche mese e e le statistiche leggeremo fra due tre anni queste statistiche
E i russi a quanti sono e altrove
Allora c'è un problema di ripensamento
La banca mondiale per certi aspetti lo ha fatto un anno e mezzo fa quando ha cominciato queste riflessioni
Probabilmente bisogna portarlo più fondo qualcuno parla di crisi del fondo monetario con lo sapete lo sappiamo io no
Quanti soldi vanno in crediti all'Indonesia la Corea del Sud alla Russia quanti di questi soldi vengono a mancare per potere dare credito ai Paesi più poveri del mondo e a fare la lotta alla povertà
Come faremo fronte perché si tratta di decine di migliaia di dollari
Decine centinaia forse per alcuni aspetti
E avete sentito
La la l'efficace esposizione che ha fatto
Fa Daniele t'ho detto bene
Anche laddove si fanno politiche rigorose ed efficaci di risanamento c'è il pericolo che per vie traverse
Queste politiche si scarichino sui servizi essenziali
La sanità la scuola ci sono dei paesi che hanno risanato l'economia ma fatti gravissimi passi indietro sul piano della scuola sul piano dalla sanità l'Africa complessivamente ha ridotto la percentuale di alfabetizzazione
Nel corso degli ultimi dieci anni
Allora c'è questo ripensamento da fare
Io credo proprio di sì io credo di sì
E credo che noi dobbiamo approntare
Noi quando dicono i Dico Comunità europea comunità internazionale l'Italia per la sua parte noi dobbiamo approntare un programma straordinario
Che comincia noi dobbiamo cominciare il nuovo millennio con un programma straordinario
Che riguarda il debito che riguarda l'aiuto pubblico allo sviluppo che riguarda la mobilitazione di tutte le energie se noi stiamo in questa condizione io temo che le esplosioni che ormai sono a catena mettano in discussione persino il nostro status e forse questi il momento in cui possiamo creare un'opinione pubblica che riesca a ricompattare il capire
Che torni a capire che il problema dello sviluppo del superamento della condizione inumana è un problema nostro è un problema di cui dobbiamo farci carico io credo questo programma straordinario della solidarietà internazionale chiamiamolo così
Ci credo e credo che sia una necessità assoluta
Che cos'su che cosa a fondarsi
Molto rapidamente
Sulla questione del debito d'accordo
Cancellazione conversione del debito
Io sono d'accordo
Con lei Presidente se ho capito bene
Io le condizionalità politiche vado assai piano usare questo termine ho paura che le le condizionalità se io non sempre quelle che da colui che si ritiene superiore agli altri che riteniamo dei discoli
Che vanno corretti che vanno guidati agli esseri inferiori io vado piano solo per fare delle battaglie culturali civili insieme per dialogare per discutere sono favorevole a Fal fatto che la cooperazione e anche la cancellazione del debito la conversione del debito non avvenga delle stanze segrete come puro rapporto tra i governi ma che coinvolga la nostra opinione pubblica e la loro opinione pubblica così si mettono delle condizioni non astrattamente perché altrimenti poi ciascuno mette corrente che ritiene
In base alle sue cultura le sue logiche io su questo vado molto piano
L'Italia
Io
Non credo di dire una cosa che
Farà arrabbiare troppo i miei colleghi l'Italia non ha fatto abbastanza sulla questione del debito non ha fatto abbastanza
Noi abbiamo
Rimesso circa due miliardi di dollari all'incirca tre miliardi e mezzo e abbiamo contribuito a ristrutturare ed è il tempo per circa trenta miliardi di dollari quarantacinque quarantasei mila miliardi di lire
Io credo che sia uno sforzo insufficiente noi abbiamo ancora una legge del novantuno che impedisce che una volta cancellato il debito a un Paese noi non possiamo più danni crediti
è una cosa che se il Paese si è comportato bene l'abbiamo aiutato è cresciuto no c'è una legge che lo impedisce bisogna cambiarla questa legge non non è più sopportabile la conversione del debito è stata ammessa per la prima volta l'anno scorso con la finanziaria negli ultimi due anni con le leggi finanziarie adesso si può fare la conversione del debito ma io non ho non otto remore a dire
Che la conversione del debito rischia di essere soltanto la conversione del debito commerciale
Che si fa al di fuori del parlamento tramite un rapporto puramente finanziario con delle società internazionali di banche a cui tu vendi il tuo credito
Ah sottocosto no questa non è la conversione a cui penso io
Penso ad una conversione che significhi rimettere il debito e fare favorire lo sviluppo di investimenti con quei soldi e allora si lavora in qua in una certa direzione sviluppo investimenti sociali ma anche economici
Io credo che questo vada fatto noi dobbiamo dare battaglia
Ancora a livello europeo l'Unione europea può può cancellare la sua parte di debito che è molto ridotta a dire la verità come l'Unione quella titolare l'Unione europea
Sono del tutto d'accordo credo che sia una misura saggia che sia utile che sia onesto efficace io credo che della questione del debito bisogna discuterne in Parlamento
Per iniziativa del Governo per iniziativa dei parlamentari
Bisogna che noi questa questione la proponiamo in Parlamento che andiamo a discutere di questa questione infine
L'ultima questione o ancora credo un minuto lo dedico a tre questioni sulla cooperazione
Capita di rado di sentire un accenno positivo Petter la cooperazione che è stato fatto dar la fra Daniel per quanto riguarda l'Uganda sono stato anch'io recentemente due volte in Uganda
Insomma io credo che noi abbiamo superato una fase quella in cui la cooperazione era vista di malocchio
Quasi negata dall'opinione pubblica da una parte del Parlamento dai giornali
Io credo che questa fase l'abbiamo superata abbiamo fatto un'opera di risanamento non riguarda solo questo governo perché cominciato almeno dal novantatré quest'opera di risanamento quindi mi riferisco anche ad altri governi
Questo governo ha compiuto uno sforzo particolare per avviare il discorso dalla nuova legge che si sta discutendo in Parlamento
Io non voglio adesso entrare nel merito se non affermare tre cose molto in sintesi
Il primo obiettivo che si propone questa legge almeno il governo si propone Michael credo che il si può dire il Parlamento condivide è di togliere dalla gestione puramente statalista burocratica dalla gestione diretta dello Stato la gestione della cooperazione allo Stato deve rimanere l'ingresso la programmazione il controllo malagestione non deve essere azione diretta del ministero o dello Stato
Secondo
Che la cooperazione deve essere concepita come partenariato che riguarda i governi e riguarda la società qui c'è una discussione che bisogna sviluppare io penso quando penso alla società penso alle competenze
Ma penso anche a tutta la società
Dalle emissioni le ho scoperte anch'io lo ammetto io non sono come forse qualcuno di voi sa non non non faccio parte del mondo cattolico io ho scoperto in Africa il ruolo delle missioni
Che cos'hanno rappresentato e cosa rappresentano io non capisco il perché un Paese la cooperazione italiana non deve aiutare quando è utile anche le missioni
Così come
Così come
Così come le organizzazioni no profit
E così come arrivo anche al privato sociale e a quel forma di privato piccole e medie aziende che possono contribuire allo
L'ultimissima questione io credo che abbiate molta ragione gli interventi che lo hanno detto
La cooperazione deve acquisire una priorità assoluta
Che è quella di aiutare la formazione della capacità della capacità di governo della capacità istituzionale della capacità tecnica della capacità manageriale questo deve essere il primo assolutamente il primo compito di una cooperazione allo sviluppo che non è quella di trasferire oggetti opere anche questo quando sono indispensabili ma di trasferire davvero integrata non dall'alto verso il basso competenze capacità questo lo sforzo che io credo dobbiamo fare ed è una battaglia che va al di là di una maggioranza di governo io mi auguro monsignor Martin che lei abbia ragione
Quando Ada ha espresso il suo ottimismo
O comunque la sua soddisfazione che anche la mia nel trovare una strada piena rispetto a chi si occupa tutti i giorni delle piccole bagatelle nella nostra politica interna respirare guardare un po'alle questioni del mondo
Io mi auguro che lei abbia ragione faccio di tutto perché sia così
Mi ci impegna amici patto e da questo punto di vista queste questioni non riguardano la maggioranza di governo riguardano un popolo riguardano tutti i partiti anche quelli dell'opposizione si può e si deve lavorare insieme perché non lavoriamo su appunto
Piccole gamba cartelle ma sul ruolo dell'Italia che è può essere grande e deve essere grande
Dell'Italia e dell'Europa il ruolo nel mondo e su questo vale la pena che gli sforzi siano congiunti convergenti con una discussione franca aperta ma in cui abbiamo
Oltreché al tema oltre che attento il pubblico del Miti neanche tenace quindi fare prendere certe posizioni rischia di trovarsi in ufficio dopo domani questi e forse qualche altro centinaio di persone
Monsignor monsignor Andreozzi
Dimissionari ce ne sono migliaia nel mondo
E danno il pane quotidiano
Pertanto anzitutto dico il mio saluto a voi
E vi chiedo un po'di sopportare anche la mia inesperienza perché sono solo due anni che mi trovo in questo ufficio e la Conferenza episcopale italiana
Molte cose le imparo mentre l'ascolto o attraversa amici studi approfondimenti quindi si apre anche un po'indulgenti se non sarò esatto fino in fondo su quello che voglio dire
Missionari ce n'è molti anche italiani noi calcoliamo quindici mila
Il numero dei missionari italiani siano religiosi religiose laici
Impegnati su diversi fronti dell'evangelizzazione che è naturalmente anche un fronte della promozione umana
E la consideriamo una grande risorsa del nostro Paese
A me fa piacere che
Il sottosegretario Dio gli ha riservato una grande garanzia facendolo sottosegretario
Perché gli ha permesso finalmente di aprire gli occhi in maniera diversa su una realtà che altrimenti non avrebbe sofferto
E mi auguro che che possono che possono col tempo scoprirlo sempre più tutti
è vero si muovono per un motivo di Vangelo tre il desiderio di Cristo ora io non voglio voglio puntualizzare su queste cose però non c'è dubbio che rappresentano anche il volto bello dell'Italia il più delle volte in tanti Paesi lì dove c'è la frontiera della povertà nel senso in cui si parlava prima
E questo ci fa onore di come i credenti ma come cittadini ecco lo sentiamo proprio come un tono di solidarietà universale che ben volentieri mettiamo qui questo e il mondo dove dove riconosciamo la paternità di Dio su tutti i suoi figli senza distinzioni
Senza distinzioni ecco siamo tutti opera delle sue mani dei questionari entusiasma per dire io parto ci metto la mia pratica dono alla mia vita queste sono i missionari credo che che a tutti stiano a cuore del resto veramente atona missionari c'è la più grande solidarietà al di là dell'ideologia al di là delle professioni religiose aspirante
Di tante altre cose io vedo che sempre si esprime attorno al mondo missionario la più grande solidarietà
Beh a me fa piacere essere qui oggi in questa sala e non solo perché la vedo come hanno detto già i due precedenti che hanno parlato ben ben piena gremita
A me fa piacere perché
Sento che che come chiesa italiana possiamo in questo momento fare qualcosa
E in in parecchi di voi si riconoscono ecco una parte viva attiva proprio della comunità ecclesiale italiana
Su un tema
Che è vero oggi stiamo scoprendo stanno scoprendo
Dirigenti responsabili di istituzioni multilaterali finanziarie anche come economicamente interessante la riduzione la remissione del debito dei Paesi poveri ma che ormai l'ho acquisito così nella nella mia coscienza come come una richiesta forte e pressante che il Santo Padre ha legato alla prossima celebrazione del Giubileo quindi per me questo
Soprattutto un motivo come dire di impegno ecclesiale per un evento
Che che vogliamo non sia solo re ristretto a quello che tradizionalmente spiritualmente devozionali mente il Giubileo ci sono questi cammini spirituali in opera certo
Ma che abbia anche la sua valenza come dire civile sua valenza mondiale proprio per quelle che sono i problemi dell'umanità
Del resto è sempre stato così Giubileo fin nell'antichità era un evento religioso ma riguardava anche tutto il popolo di Israele
Come restituzione di quello che
Fosse pure il mantello preso
Ad uso per una giornata ecco sì alla sera andava restituito al momento del Giubileo tutto andava rimesso
E noi crediamo che che questo tema della remissione del debito dei Paesi poveri sia fortemente legato alla celebrazione del Giubileo come tale lo sentiamo a me riempie di orgoglio ecco che dopo
E non so la mia coscienza conoscenze storiche forse sono limitate ma dopo anni in cui certi aspetti così importanti decisivi per la vita dell'uomo sociali politici
Nascevano quasi al di fuori della Chiesa senz'altro al di fuori della chiesa la chiesa su tante questioni arrivata con il passo
Col secondo passo ecco in seconda battuta penso a quella che è stata
La questione dei diritti civili
Io credo che che siamo arrivati secondi sotto certi aspetti ecco non proprio i primi sopra gli storici mi sconfesserà mo'alle questioni ecologiche
Sono sicuro che non non sono nate subito dal mondo ecclesiale anche se abbiamo San Francesco e oggi come oggi queste problematiche beh su questo io credo che ci appartenga pienamente totalmente questa fissa credo agli occhi di tutti anche grandi responsabili una volontà della Chiesa che volle Gato a un evento ecclesiale al Giubileo anche un aspetto sociale come questo della riduzione della remissione dei debiti dei dei paesi poveri e questo a me fa piacere ecco proprio come chiesa e anche come Chiesa italiana non vogliamo stare in disparte
Ci stiamo muovendo in qualche modo forse inadeguatamente però con costanza sia sui temi della cooperazione e adesso da un po'di di tempo anche su questo tema specifico della riduzione dei debiti dei Paesi poveri
Nei confronti del Giubileo è già stato pubblicato dal punto di vista dalla Conferenza episcopale italiana un itinerario spirituale noi
Speriamo di riuscire in occasione del prossimo Consiglio permanente dei vescovi che sarà verso la fine di settembre anche a varare un itinerario proprio concreto
Per dare come chiesa italiana quell'impulso di società
Per la riduzione del debito dei Paesi poveri né crediamo che fino ad oggi è stato un dibattito troppo alto quello che c'è stato attorno al debito ha riguardata appunto le grandi istituzioni i governi certe lobby che evidentemente sono legate a questi particolari temi noi vorremmo che diventasse patrimonio di tutti questo dibattito e la chiesa forse ha degli strumenti per potere fare questo per educativa
Perché anche non so la casalinga che però in qualche modo è legata all'azione educativa della Chiesa arrivi possa arrivare entro il Duemila capire che c'è anche fare qualcosa con il debito dei Paesi poveri ecco non è soltanto una questione dei grandi quel mi riguarda me riguarda il mio stile di vita riguarda quello che in casa mia
Se son vere quegli scandali di chi viaggiando fede perché c'è dirà e di qua ma oggi ci spostiamo tutti e quelle immagini ce l'abbiamo davanti agli occhi tutti ugualmente quindi non vorremmo riuscire a fare anzitutto a questa grande opera educativa
Al diffusa diffusissima ecco su questi temi delle crediamo in questo di corrispondere anche desiderio del Pontificio consiglio perché più volte c'è stato richiamato che se non c'è una pressione dell'opinione pubblica alla fine non si muovono i governi e noi crediamo che all'Italia se l'Italia finora ha fatto poco
Come diceva il sottosegretario
Non abbastanza potrei dire pochissimo per quello che so io pochissimo
Perché per quello che so io poi l'Italia nel momento del G7 di altri momenti si allinea sempre sulle posizioni dei paesi che sono più
Siamo attenti a concedere qualcosa in questa direzione nonostante le parole le promesse e delle Presidente del Consiglio o i begli slanci che ci sentiamo che ripetere tutte le volte dagli uomini di governo ma poi ci sono seguono gli atti conseguenti mentre poi torna a lecco che l'Italia in quei particolari incontri tiene le posizioni non so
Vicino a quel governo all'altro l'altra ancora e stenta a trovare una sua posizione dovrebbero potrebbe portare anche qualcosa di più incisivo su questi argomenti quindi
Quell'azione educativa che vogliamo portare fin dentro le parrocchie i gruppi le persone le famiglie
Noi crediamo che alla fine debba debba far pressione anche sul nostro governo debba in qualche modo smuovere le acque per dire che qualcosa di più deve fare anche l'Italia su questi temi e quindi lo faremo un po'anche per stimolare chi ci governa ed ai quali
Evidentemente non possiamo solo attendere
Parole così entusiasmato e se poi non son messi alla riprova perché chi governa deve governare e i fatti devono essere evidentemente coerenti con le parole che si dicono e a volte su questo sappiamo che poteri diversi certamente non te la buona volontà dell'onestà no con cui si propongono ma non si possono così immediatamente realizzabile
Poi faremo anche far di più come chiesa italiana io
Non posso scendere nei particolari perché evidentemente fintanto che una cosa non viene lanciata approvata io però stiamo preparando
Che fin lì posso arrivarci ecco vogliamo metterci un segno accanto a questa azione educativa vogliamo metterci un segno concreto proprio di partecipazione chiamare così ogni uomo di buona volontà
A a metterci la sua parte appagare anche lui in qualche modo una porzione di debito è un segno ne vorremmo che prendesse poi tutto corpo il segno
Perché alla fine una raccolta in più può anche scaricare facilmente tante coscienza mentre e sull'altra aspetti educativo che vogliamo soprattutto incidere perché deve cambiare la vita però anche le anche un segno può diventare educativo
Allora lo vorremmo porre un segno
Che possa in qualche modo a più riprese coinvolgerci tutti in però più come comunità ecclesiali italiana perché da un fondo comune possano essere acquistata una parte di debito da rimettere a disposizione nella relazione dei patti
Di parità tra tra Stati con la con le associazioni della Società delle Leo non governative c'è tutta una scaletta di di criteri di cui dobbiamo tener presente perché però vorremmo rimetteva in un'opera di sviluppo ne basta che sia di sviluppo o se poi sarà di dirigenza politica di sanità di educazione non lo so ecco però questo segno vorremmo riuscire a realizzarlo
E io non vorrei ora proprio pensosi stringo
Che non vorrei proprio a tirarmi tutta l'ira di chi ha coniato lo slogan è che la vita non è un sogno ma siccome mi chiamo Giuseppe e quindi un po'i sogni bisogna che me li lasciate fare perché altrimenti perdo un po'una parte di quello che mi riserva tutta la storia io alla fine vorrei dire beh è un sogno Chéreau ecco un sogno ce l'ho non nel senso evidentemente è un desiderio va bene ecco insorgere quella di vedere in questa società italiana che vuole aprirsi maggiormente all'universalità che anche la Chiesa che in Italia
Si decida ecco in questo modo in vista del Giubileo a prendere un posto significativo nell'edificazione dei rapporti tendenti a una giustizia più planetaria e questo credo
Che lo desideriamo un po'tutti noi ecco perché ci sentiamo parte viva di questa chiesa grazie
Patrizia Toia se riesce a
In modo breve perché se no alla fine siccome ho una sorpresa da proporre riguardo
Al nuovo millennio numero anche per fare vorrei
Abbiam parlato di di condizionamenti abbiamo parlato di partecipazione del popolo dalla società civile
Se poi nel tuo intervento che insistono aiutami ad essere pure
Dieci con loro su queste
Ma io l'appalto così di oltre tre tre punti proprio molto sintetici primo e quello della partecipazione della società intera Società Civile qui
Su questi temi adesso prima di parlare di come coinvolgere la società civile la soggettività della società civile nei paesi in via di sviluppo
Credo che sì ma ai politici tocca anche pende quanto impegno come dire cosa possiamo fare condividendo tutti i ragionamenti e i presupposti condividendone anche molto dall'interno per quanto mi riguarda
Tra tutti inutili perché le convinzioni appassionati e sinceri che noi abbiamo ed esprimiamo diventino come dire una Molin più perché si possa fare qualcosa in più come Italia allora
C'è qui Parlamento rappresentato da molte componenti e ci sono persone di governo vediamo sì sì ne possiamo auto vincolarci in qualche modo anch'io penso che una discussione in Parlamento ci sono già degli ordini del giorno alla Camera può diventare il vincolante per il governo per il governo quando va a parlare al G7 G8 quando va G otto voi sapete di questi tempi quando si esprime in sede internazionale perché in sostanza ci arrivi anche dal Parlamento un input ma il parlamento più nuove commuove la società Quarato io fossi perché per la mia formazione culturali
Non ho mai avuto la concezione dello Stato statalista quindi non uso questa parola saluti ma di voi cari ma non la uso in senso negativo e dico che una società ricca e vita
Quale voi con tutte le opere con le associazioni quel mondo che ha presentate gli altri mondi di volontariato in impegno civile sono è una società che aiuta lo Stato essere ricco e vivo
E per me non c'è contraddizioni più Erika e viva la società la nostra società
Più forte lo stimolo che da a quello Stato che non è altro ma che è la proiezione di questa società e la sua rappresentazione ed è quello che garantisce a sua volta spazi di libertà questa società perché però lo Stato ci siano sia latitante affermazione che implica che delle cose poi sul piano della legge non so se miliardi secondo per parlarne
Ma anche la nostra legge di riforma deve ricordarsi che proprio perché deve dare spazio leggi proprio perché il volontariato esigente vuole esserci non con due lire in più
O con un pensare alle porte del nostro ministero che spero sia sempre più aperto
Verso questo mondo ma perché vuole avere un ruolo un protagonismo anche nelle decisioni quindi cosa che ruolo ha nella legge che ruolo avrà dei momenti decisionali come entra nella programmazione allora però proprio perché credo a questo credo anche che lo Stato può ci deve essere nelle sue forme più libere e vive e forti però non cogenti ma forti ed espressive quindi anche su questo e sulle Gentile sedie che dobbiamo adesso andare una legge dove lo Stato non c'è più dove non c'è più l'espressione di responsabilità complessiva perché a luglio comincia a dire chi decide l'agenzia ci saranno questioni che sta lì chi li controlla a chi rispondono insomma e dove stanno le indicazioni delle priorità
Torno alla nostra società allora la battaglia che qualcuno diceva educativa di promozione va assolutamente fatta l'ha fatta sul piano delle idealità va fatta sul piano scusatemi consentitemi questa parola penso che ci conosciamo abbastanza per non usava ecco da capire il senso sbagliato anche sul piano delle convenienze o delle razionalità o delle logiche economiche un mondo che non si interroga sui suoi meccanismi di sviluppo e che va verso una forma non di contrasto culturale come si diceva un tempo il rischio del mondo future quello del contrasto culturale che rimane ma tra un po'andremo contrasto
Delle condizioni di sviluppo e allora il tema dell'immigrazione eccetera io credo che dobbiamo anche spiegarle così per l'esigenza che la massaia a anche di capire che un problema suo lei entra in casa anche se lei chiude le finestre le porte allora il consumo critico eccetera e anche una cooperazione critica un atteggiamento critico consapevole
Allora io penso che abbiamo bisogno non abbiamo paura di una società civile esigente che ci chieda di essere politici più seri perché anch'io non ho difficoltà a dire come Rino Serri che al di là delle intenzioni
Di alcuni parlamentari che alcuni di governo il risultato non entusiasmante però siamo in una fase in cui può cambiare per cui presa di coscienza per convinzione per necessità terra
Non vuole dire esplosione del modello economico ma per un contrasto così evidente per cui credo che ci dobbiamo interrogare e che forse oggi rischia di essere messa in discussione anche quella tranquilla serenità che in fondo il nostro mondo sviluppato tanto poco credessimo nessuno ce lo veniva a mettere in discussione ma se crolla le Borse se se non pensiamo i bambini affamati dell'Indonesia e nuovi poveri ma pensiamo con le borse ai riflessi sul piccolo risparmiatore le borse che saltano forse prendiamo per idealità prendiamo per razionalità per convenienza ma portiamo questo ragionamento in tutta la sua pienezza
Anche a e allora
Con una società anche più esigenti più rigorosa verso i politici io credo che noi chiediamo queste cose abbiamo tutto da aspettarci di positivo ed a chiedere facciamo questa alleanza l'altro soggetto e quello del mondo economico anche qui
Mi
Qualcuno ci dovrà aiutare a a metterla più più come dire più rotondo il ragionamento ma non è più possibile svolgere politiche così separate molti di voi vengono anche dall'impegno sociale nel campo dei servizi quante volte abbiamo detto la politica dei servizi sociali dell'assistenza in senso nobile
è una politica che si deve legare alla politica economica di politiche di sviluppo di politiche dell'occupazione non può esserci una politica riparatrice e di una politica economica che va in senso devastante complessivamente per la società anche se di sviluppo se guardo i dati statistici lo stesso ragionamento io credo dobbiamo introdurre in modo più forte
Più coerenti naturalmente meglio sviluppato
Vale a dire non ci possono essere logiche di sviluppo internazionale circolazione di capitali e l'andamento del mercato crescita i dati che ci portano quando dicono lasciate fare il capitale che sta arrivando in tutte le parti del mondo porta sviluppo porta crescita porta benessere porta poi dopo non lo misuriamo mai come si distribuisce ma insomma sicuramente è un volano
Ma non sostituisce da una responsabilità politica di come altre elementi devono entrare la cooperazione allo sviluppo altre logiche e poi nuovi vincoli di una politica che si avvicina e quindi anche Comi individuazione di responsabilità sociali sono stati chiamati io dico responsabità comprensive anche di questo benedetto soggetto operatore economico che la grande e la piccola la media la cooperativa è in tutte le sue facce più o meno pericolose tra virgolette o più o meno forti
Ma anche questo soggetto che non può essere visto come agente da solo e staccato
Dal discorso che la cooperazione sedi sviluppo si tratta questo sviluppo dobbiamo vedere insieme ultima considerazione questo sviluppo se non misuriamo in termini di sviluppo umano
è una definizione delle organizzazioni internazionali e poi dentro questo termine umano ognuno porta la sua pienezza di concezione dell'uomo
E la sua caratteristica che attualmente aggiunge e non toglie allora anche questo tema va visto con molta attenzione e Cilento tutta questa partecipazione
Da parte nostra e di partenariato e di cooperazione e di soggettività anche
E l'ultima osservazione dobbiamo dopo con
Tu delle politiche economiche delle altre politiche e in questa vicino amento dei soggetti che operano avvicinare l'azione dei governi delle società civili del mondo economico a quella delle grandi istituzioni finanziarie è una riflessione che è cominciata
Di cui si cominciano ad avvertire gli affetti non è solo l'iniziativa sui Paesi altamente poveri per la remissione del debito e anche una presenza maggiore di queste grandi organizzazioni internazionali nelle grandi conferenze
Dobbiamo spingerla sempre di più i due versanti maggiore responsabilità degli uomini dentro questi organismi il Parlamento fuori di batteri Senato quando decide quanti soldi diamo a queste istituzioni comincia a dire ma chi sta dentro con che finalità vede USA e poi anche io credo portare parametri nuovi abbiamo sentito questi Paesi McKay meritano di inserirsi nell'iniziativa it sono quelli che hanno un certo rapporto tra il costo del debito il servizio del debito con l'esportazione pensati fino al venticinque se sono lì sopra i venticinque quindi un po'presso i massacrati
Bene del costo del debito
Io dico sono ancora parametri troppo poco completi rispetto al concetto dello sviluppo umano occorrono altri parametri non può dire giuramenti poi intenzioni ma altri parametri che portino misurare il grado di sviluppo complessivo
Cosa vuol dire quel dato in termini di ricaduta sociale di distribuzione del reddito non percentuale ma in modo più analitico quindi c'è un grosso lavoro da fare che non è solo di politensione è un lavoro altamente anche tecnico
Senatore boh assenza ulteriore introduzione c'è uno che sta cercando uno
Con un compito difficilissimo punta a comunico dalla legge la connessione ti prego dicastero e questo non può nella forza pubblica ci butta fuori c'è una riunione
E non so se devo fare subito i saluti edizione così dell'OSCE io voglio prenderei alcuni minuti io diversi secondi cercherò di dire corsie chiedendovi un favore nel mio peregrinare l'Italia in questo tempo sulla legge della cooperazione continuerà ma io vorrei dirle in questo a fine agosto che
C'è un concorso di tutti un concorso positivo molti ormai mi permetto di dire amici più che colleghi sono qui
Spero che riusciremo a fare un buon lavoro so che se il lavoro non sarà buono un colpevole ci sarà almeno uno sicuro che il relatore sentire
Mi avrete la possibilità di
Ovviamente protestante però permettetemi questi secondi di non parlare sulla legge operazione che è stata toccata e che io poi riprenderò fra poche ore con delle vacanze brevissime nella stesura complessiva del testo ma vorrei adoperato è quello che voi mi avete dato come opportunità poter discutere
Sotto questo titolo riflessioni assoluta povertà vedete parto da un presupposto e cercare di capire l'altro bisogna davvero andare fino in fondo dentro di noi di FLI mettere dentro di noi per vedere questo mondo dove dove standard allora sì allora essi faremo una buona legge ma in questo senso una rivoluzione interna un cambio almeno
Dentro di noi cerchiamo molte volte l'abbiamo ricordato il nostro Paese non fa abbastanza
Io monsignore ho avuto la possibilità di scoprire le missioni nei miei vent'anni con un po'di capelli in più girando fra una missione all'altra in Africa
E trovando davvero questi punti queste isole mi hanno insegnato forse
Forse dopo poco e molto ancora otto studiato ho cercato di capire cos'è la solidarietà
è un approccio con se stessi un approccio che parte dal presupposto di mettere in discussione prima noi è su questo che voi lei prenderli queste brevi riflessioni perché ci sono delle frasi e di pensieri sconti
Che senza affrontarli io non credo che affronteremo ma il problema fra nord e sud del mondo fra ricchi e poco
Fra esseri umani
E che la povertà
E l'insuccesso del nos
Tra un modello di sviluppo l'insuccesso di questo modello di sviluppo all'insuccesso dell'Occidente se noi non accettiamo la logica che un miliardo di esseri umani oggi vivono sotto la soglia della povertà se non abbiamo il coraggio di affrontare che un miliardo di persone se contemporaneamente facessero un
Salto economico collettivo quante nostre porte
Verrebbero bussate nel nostro quotidiano non ci siamo affidati questi trent'anni cinquant'anni scelga modo io credo dal dopo l'uscita dei grandi conflitti di questo secco ha una speranza legittima che io voglio costruire per richiamare piena di buona fede i di positività che l'economia è che questo modello economico risolvesse il problema che una
Non coscienza dei limiti che questo pianeta desse a tutti la possibilità senza limiti di poter sviluppare gli altri
Di non dividere quello che oggi abbiamo
Beh questo moderno e senza dogmatismi trattate senza documenti ma questo modello non funziona se noi non abbiamo coraggio
Via frontale culturalmente questa sfida studenti e di vedere cosa sta avvenendo nel quello che vengono chiamati i paesi poveri c'è un rifiuto del nostro modello
Quello che io posso solo accennare come Tiziano queste soluzioni e queste fughe veloci che oggi viene vista attraverso una delle grandi religioni monoteiste come l'Islam una contrapposizione di modelli
è una contrapposizione fra una logica
Che non funziona più permettetemi poche pochi dati e poi cercherò di evitare il microfono vedete il debito pubblico quella grande cassa la Banca Mondiale io non voglio fare della
Sì e non ho nemici certi
Ma ci sono dati incontrovertibili il sessantacinque per cento oggi degli investimenti della Banca mondiale sono finalizzati alla produzione di energie può essere giusto può essere discutibile sarebbe interessante discuterne nella profondità
Il sessantacinque per cento tutto finisce nella produzione di energia verso centri industriali l'energia ma non fa nelle casse a portare la corrente non vai luminare le scuole non va illuminare gli ospedali del sud no costruiamo poli industriali su un modello economico che noi riteniamo unico indiscutibile indiscusso
Ed ecco le Indonesia né della Banca mondiale avvenuta in Senato nel nostro Senato nella Repubblica in un incontro
Pochi messi fa nel giugno luglio di quest'anno e ci ha presentato all'elaborazione novant'Toto dei progetti della Banca mondiale il primo punto stampato li consegnata noi devo dire anche nell'imbarazzo un po'collettivo ricordava il buon risultato dei grandi investimenti della Banca mondiale il primo punto Indonesia
Cioè entro trenta giorni che era venuto giù trentunesima una delle più grandi crisi economiche il Gianni e la Banca mondiale ci presentata lo sviluppo del novantotto con il buon risultato in Indonesia guardate che potrei continuare una sola cosa voglio dire vedete la difficoltà di ingerire di cambiare i meccanismi l'unica moratoria che la Banca Mondiale ha saputo e potuto fare e all'interno delle opere delle grandi opere delle dighe c'è stata una moratoria un blocco
Sapete perché
In dieci anni cinquanta milioni di esseri umani sono stati spostati forzatamente dalle loro casse sono stati strappati dal loro vincere cinquanta milioni di essere umani se voglio usciti dopo questo disastrato a vedere una moratoria voi un visto anche me stesso non avere posizioni demagogiche ma riflettere su tutto questo percorso perché se il nostro Occidente noi siamo il quindici per cento della popolazione mondiale consumiamo sono certo possono sembrare demagogiche ma consumiamo l'ottantacinque per cento delle risorse del pianeta quel miliardo di esseri umani in questo momento non ne è previsto al di sopra della soglia della povertà
Inutile non è prevista allora noi dobbiamo affronta è una grande strada molto più importante ovviamente della modesta strada che dire affrontare il relatore della riforma della cooperazione dobbiamo affrontare con tutti i mondi
E qui mi riferisco davvero tutte le sezioni per la società al di là delle appartenenze politiche una grande riflessione culturale
Dove noi consideriamo almeno il no sto lo sforzo alla fine del millennio il nostro sforzo indirizzato a vedere se c'è una speranza diversa
Se c'è un modello diverso e qui sarebbe interessante e io non lo posso affrontare e così non chi c'è dietro ma ci sono possibilità di capire che nella contestualizzazione della Società altrui ci sono risposte anche economici guardate non è un monito ma è una grande vittoria stanno cambiando i consumi nel sud del mondo
Non è più il concetto della mondializzazione il nemico ma è la capacità di saper indirizzare quello che si chiama dono e credito non più a quello che nella mia terra di Toscana con correttezza si chiamava usura
E oggi non abbiamo più il coraggio di chiamare usura ma noi dobbiamo affrontare questa grande sfida consegnare la fine del millennio dell'Occidente la forza una grande forza di volontà per riflettere insieme provare a riflettere se un miliardo di persone sono previste o no alla vita con tutti gli altri se lo affronteremo se ce la metteremo tutta su questo non so se troveremo la soluzione
Ma almeno avremmo fatto l'unica grande sfida che oggi dobbiamo fare portati avanti quello di provare a concepire un mondo un po'meglio per tutti crac
Saluto
Guido Folloni senatore Guido Folloni e grande animatore protagonista del dibattito formula cooperazione e la sorpresa finale
Ringrazio il meeting per aver messo a tema
Questo argomento lo ritengo lo hanno già detto altri non è una novità
Non tanto un tema nel quale si esercita soltanto la nostra virtù della carità ma un tema connesso al pensarsi della nostra politica di sviluppo nazionale pensare allo sviluppo dei Paesi poveri oggi significa anche pensare Allo sviluppo delle nostre comunità monsignor Martino ha ricordato che la soluzione dell'indebitamento di molto i Paesi poveri verso pochi paesi ricchi è una questione politica concordo e limiterò questo mio saluto a pochissime considerazioni sulla qualità della politica tra le nazioni se avrò tempo farò qualche indicazione di possibili obiettivi che l'Italia potrebbe darsi due luoghi comuni possono portare a due tesi Garrone il primo è che i Paesi ricchi sono sempre più ricchi e quelli più poveri sono senz'
I più poveri
è un'affermazione che non priva di qualche fondamento ha preso a circolare da almeno dieci anni e che dà conto del fatto che nel rapporto tra sviluppo e sottosviluppo la velocità di crescita dei Paesi più arretrati resta sempre più bassa della corsa all'espansione di quelli che sono possessori degli strumenti per la innovazione tecnologica e che al tempo stesso controllano le leve del credito e del debito
Se questo è vero in termini relativi
Occorre però prendere atto che nel periodo di trent'anni più o meno dall'inizio degli anni sessanta agli anni alla fine all'inizio degli anni Novanta qualcosa è accaduto la speranza di vita nel complesso dei Paesi più poveri aumentarle la mortalità fa
Infantile è calata e che più o meno nella stessa proporzione si sono modificati i dati per l'istruzione la sanità è così sono questi dati di fonte ONU e prendere coscienza di questa dinamica non è il Mina il giudizio critico sulla forbice crescente tra sviluppo e sottosviluppo ma ci serve a confutare la perniciosa teoria che ha iniziato a circolare da qualche tempo qualche tempo secondo la quale l'aiuto allo sviluppo non adatto
I risultati sperati e anzi entro ai esso non sarebbe altro che uno strumento di dominazione tesi pericolosa che sposandosi ad un certo liberismo selvaggio che affida alla pura competizione Lare con l'azione dei cicli vitali dell'economie e alla fine dei popoli e delle società porta come conseguenza alla conclusione che la cooperazione internazionale va sostanzialmente abbandonata o semmai va supplita e trasferita in
La più forte politica commerciale che invece di investire in solidarietà e cooperazione gli stati ricchi debbono sostenere la propria capacità di penetrazione commerciale
Un secondo luogo comune di cut
E più squisitamente politico e altrettanto se non maggiormente pericoloso è che nel mondo contemporaneo quello sopravvenuto con la fine della guerra fredda con la fine dell'impero sovietico la caduta del muro di Berlino gli organismi internazionali nazioni Unite in teste vanno perdendo il loro ruolo per così dire universale una tesi più recente della prima che trova alimento nel fatto che alla fine nei conflitti regionali e dice nelle guerre civili che si succedono da dieci anni a questa parte l'azione decisiva viene svolto da un numero ristretto di nazioni tanto colazione di carattere militare affidate a forze multinazionali quanto gestendo a tutte con interventi di emergenza l'ondata di catastrofi umanitario di fatto questo luogo comune blocca la riforma democratica del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite giustifica la subordinazione della politica di cooperazione all'accettazione di
Totale controllo delle condizioni politiche interne paesi bisognosi riduce l'aiuto allo sviluppo all'altra faccia di politiche di sanzione embargo e aiuti allo sviluppo come bus Zone ECA rotta di una moltissima politica di controllo delle culture nelle forme di organizzazione sociale politica dei Paesi più deboli da parte dei Paesi più forti se non è giusto e non è
Ed è azzardato parlare di razzismo e di nuovo colonialismo non vi è dubbio che esiste in talune in qualche nazione la presunzione che sia legittimo e perfino opportuno costringere per via economica paesi in via di sviluppo ad un'omologazione culturale e alle forme di democrazia politica gradite alle nazioni più ricche è la tesi ad esempio secondo la quale l'embargo iracheno deve finire solo dopo la caduta di Saddam Hussein è una strada che non viene facilmente accettata dai Paesi poveri una logica di potenza alla quale chi può reagisce con simmetrica logica di potenza e attorno a questa tesi che si muovono alcune iniziative autonome degli Stati Uniti che non ritengono più sempre necessario fare riferimento alle Nazioni Unite per decidere i loro modi di intervento anche l'Inter tom militare e attorno a questa tesi che la cooperazione e la gestione dei crediti internazionali del debito viene offerto in cambio di concessioni politiche spesso inaccettabili
Ad esempio la Libia rifiutato per anni di Estrada in Inghilterra i due cittadini sospettati per la strage di la carne come del resto era logico non esistendo accordi di estradizione ma ha offerto la propria disponibilità a consentire il processo in una sede internazionale solo a distanza di anni sta gli Stati Uniti e l'indirizzo per hanno dichiarato di accettare la sede della Corte ONU dell'Aja che nel frattempo aveva dichiarato la propria competenza in tutti questi anni il braccio di ferro si esercitato per verificare se la Libia avesse capitolato ad una prerogativa alla quale nessuna azione sviluppata rinuncerebbe mai
E non è estranea a questa logica la decisione dei due Paesi del cosiddetto Terzo Mondo India e Pakistan di chiamarsi fuori dagli accordi di non proliferazione nucleare
Iscriversi tra le nazioni in possesso di armi attorno
Sull'uscendo da questi due luoghi comuni credo si possono definire nuove prospettive di cooperazione allo sviluppo nel tempo della globalizzazione il tema dell'ago
Validazione pervade ormai ogni serio ragionamento sui rapporti umani e sociali tanto nell'ambito del privato quanto in quello fra le nazioni voglio con questo sottolineare che ogni nuova politica di cooperazione non può sottrarsi
A perseguire l'obiettivo della piena cittadinanza di ognuno di tutti nel villaggio o se si preferisce nel mercato globale se vogliamo respingere le due tesi Arrone SV diamo rendere praticabile nuove pieno diritto di cittadinanza nel mondo globalizzato in un serio progetto di nuova cooperazione occorre salvaguardare i pienamente il concetto di gratuità che è strettamente connesso al Polo al
Il concetto di cooperazione di partenariato internazionale ed in particolare il ruolo del volontariato come qualcuno ha qui ricordato concludo
Credo che il nuovo progetto di cooperazione che il Senato senatore Boco ne sa qualcosa sta elaborando debba inquadrarsi così lo abbiamo immaginato come parte integrante della politica estera anzi io vorrei qui dire che per certi aspetti si potrebbe dire che la politica è te lo dico al sottosegretario due sottosegretari presenti va ripensata a partire dalla nuova da una nuova politica di cooperazione quattro obiettivi potremmo darci come Italia il primo aumentare la percentuale di PIL destinati alla cooperazione è un impegno che il governo ha preso lo ricordo qui per quella trasparenza che qualcuno ha invocato
Il secondo aumentare l'interscambio extra c'è i Paesi dell'Unione che si vanno formando scambiano molto fra di loro scambiano poco con i Paesi poveri del mondo aumentare l'interscambio so che l'Italia è molto più avanti rispetto agli altri Paesi dell'Unione ad esempio nell'interscambio con i Paesi dell'area
Dei terreni ma credo che questo ruolo ritaglio rese lo deve esercitare nei confronti dei partner europei terzo nel processo di cooperative nel nuovo il progetto di cooperazione difende il principio di gratuita e inserire questa
Inserire la cooperazione della politica estera quarto sottrarre lo ha già ricordato qualcuno alla logica di casse di finanza il mercato dei crediti di aiuto
Credo che la definizione di una nuova che la politica di cooperazione internazionale ce ne ce e non solo per l'Italia essa si connette
E si connette in modo sostanziale con un'azione tesa a dare più forte legittimazione gli organismi internazionali
Credo che sia questo
Questa azione questa azione congiunta l'una e l'altra una politica estera intesa come politica di partenariato e una più forte ruolo delle organizzazioni internazionali il modo di operare una fondazione di quelle nuove regole di cittadinanza e dico Firenze che sempre più urgono in un tempo in cui gli Stati e le nazioni dovranno cedere il campo ad una dimensione globale dei diritti e delle libertà
Ai rappresentanti del governo spesso sollecitate senato e che qui hanno in tv chiesta al Parlamento di farsi parte attiva assicuro che per parte parlamentare non mancherà questa sollecitazione così come non è mancata nei confronti della politica è o del governo italiano nel corso dell'ultimo anno in particolare verso i Paesi dell'area mediterranea verso il quale l'Italia sente di dover aprire nell'ambito dell'Unione europea un ruolo proprio strategico grazie
Senatore Folloni il senatore verde di Carbonera ma sono i colleghi che l'hanno preceduta che hanno completamente esaurito la gente pressa fuori
Abbiano detto che ci prendiamo un impegno comune di proporremmo proporremmo voi presenti protagonisti anche della scena politica di sottoscrivere la seguente lettera che vorremmo inviare al professor Romano Prodi presidente del Consiglio dei ministri signor Presidente il sottoscrittore del testo che ci permettiamo inviarle desiderano pur avendo naturalmente presente sui pressanti impegni poterla incontrare non appena possibile la ragione di questa richiesta che qui brevemente riepiloghiamo sono con chi era già emersa in occasione del meeting di Rimini quando seminario promosso da altri sullo stato attuale della cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo in particolare sul rapporto tra debito estrema povertà nelle aree mondiali del bisogno
Tutti i convenuti hanno sottolineato la necessità che il nostro Paese si faccia promotore di una proposta questa proposta che brevemente vorremmo illustrarle da cui la ragione dell'incontro affronta due problemi la cui soluzione e almeno un'ipotesi di possibile soluzione rappresenta in tema di aiuto ai Paesi in via di sviluppo un contributo davvero eccezionale e peraltro in qualche modo dovuto il primo riguarda la remissione del debito estero dei paesi poveri più gravemente indebitati senza che ciò comporti come oggi frequentemente accade un pesante condizionamento politico di alcuni Stati creditore nei confronti degli Stati debitori non raramente questi condizionamenti che si devono logiche espansionistiche e che non interessano i popoli finiscono per colpire proprio le popolazioni quando non sono addirittura strumenti di controllo e di pressione di Stati su altri stati il secondo problema riguardo alle condizioni suburbana di vita nei nei soggetti a embargo l'embargo indiscriminato applicato alla nella quasi totalità dei casi colpisce le popolazione soprattutto i bambini e peraltro questa situazione non raramente strumentalizzata dagli stessi governi sottoposti ad embargo e dunque necessario denunciare che nella maggior parte dei casi l'embargo strumento feroce quanto incivile poiché conosciamo la sua sensibilità in particolare proprio in riferimento a queste tematiche è un ramo sottoporlo iniziative maturate nella nostra esperienza ed emersi in occasione del meeting che mostrano la possibilità di soluzione positive e concrete in occasione del Giubileo del Duemila sarebbe tutt'altro quindi che insignificante per un paio ESE di grande tradizione sono Istica cattolica e laica indicare al mondo vie d'uscita per i più diseredati affermando come del tutto ragionevole il primato della carità
Chiediamo salutandovi se lo ritenete ri-sottoscrivere questo primo passo per mobilitare l'opinione pubblica verso la massima istanza del nostro governo grazie arrivederci a tutti