Il Presidente del Consiglio Massimo D'Alema, in occasione della riapertura delle scuole, incontra a Roma gli studenti e i docenti del Liceo Ginnasio "Ennio Quirino Visconti" (c/o p.zza del Collegio Romano)

Sedici mentre mille novecentonovantanove
Primo giorno
Signor presidente
Signor provveditore
Signori amministratori della provincia di Roma
Signor lui degli alunni
Signori del personale non docente cari studenti e stimati colleghi
L'anno scolastico che oggi ha inizio hanno il singolare per la sua collocazione a cavallo tra due millenni
Riteniamo si apre con i migliori auspici
Grazie all'attenzione che ella signor Presidente ha voluto riservarci incontrando la nostra comunità scolastica
La storia di questo diceva annovera numerose visite di illustri personalità del mondo della cultura dell'arte della politica degli alti gradi istituzionali del nostro e di altri paesi la sua graditissima costituisce per noi un evento non venne moria della venuta al Visconti di alcun presidente del consiglio dei ministri grazie la singolarità del fatto
La particolarità del momento storico della scuola italiana e in primis l'autonomia che stimola ogni istituto scolastico a celebrare la propria carta d'identità sono tentazioni forti a cui però non intendiamo cedere di richiamare con dovizia di riferimenti le glorie passate e recenti del Visconti
Tutte possono costituire per la presidenza per il corpo docente per gli stessi alunni spinte per responsabile rinnovata lena e non già allori inzuppa Hui acquietarsi peraltro sappiamo con piena soddisfazione che suo desiderio che oggi non si indurmi via in riti celebrativi Benzi non allontanandosi dal fare scuola
Si pongano domande sia ascoltino orientamenti propositi scelte intende si aprano scenari sul futuro della scuola
Pertanto ci limiteremo a una doverosa brevissima presentazione della nostra scuola
Che sia anzitutto di informazione per l'illustre ospite di prima accoglienza per i nuovi iscritti di conferma per gli anziani e peraltro con l'intento di comunicare come nell'attività didattica del Collegio Romano che qui ebbe sede
Al liceo Visconti fin dalla sua istituzione mille ottocentosettanta
Ai nostri giorni non vi sia stata assoluzione di continuità bensì costante evoluzione no non è il rifiuto della tradizione in piena adesione coerenza con l'asse culturale letterario storico filosofico che identifica un nel liceo classico
Ma conoscenza e valorizzazione delle trame più profonde del passato per innestare di nuovo la tradizione per i posteri
Il nostro rifiuto anche gratuite attribuzioni di essere un liceo tradizionale questo non lo consentiva
La nostra scuola è situata in un complesso polifunzionale
E vi occupa ambienti tutti i monumentali unici per connotazione artistica e pregnanza di cultura non estranei all'attuale utilizzo
In quanto parte dell'originario Collegio Romano
è finalizzata alla formazione non solo dei futuri sacerdoti ma anche dei giovani destinati alla vita laica
L'ordinamento scolastico praticato nel collegio romano la ratio studiorum prevedeva l'articolazione in classifica secondo livelli di apprendimento lezioni infondate sulla lettura diretta dei testi
Conferenza esercitazioni ripetizioni e l'utilizzazione di attività didattiche tese a superare la contrapposizione tra sapere scientifico ed umanistico
Si tratta con tutta evidenza di un sistema scolastico incentrato sulla disciplina e sullo studio
Che si presenta ancora a distanza di secoli come punto di riferimento con cui la didattica moderna può utilmente confrontarsi per dare agli studi enti agli studenti insieme ad una preparazione rigorosamente fondata sul saperi consolidati e costantemente aggiornata forza e solidità morale anche nel segno di una assoluta laicità
Ed è quando dalla sua fondazione costituisce il diuturno impegno del liceo Visconti
Ne è chiara testimonianza
La vitalità stessa dell'associazione degli ex alunni
Che ogni anno in modo singolare con la consegna di una mattonella materiale di risulta di lavori di restauro di questa Aula Magna
Prendiamo un ex viscontino che si è distinto a livello nazionale ed internazionale nell'esercizio della sua professione
Certamente le strutture di una così antica tradizione richiedono costanti interventi di organizzazione e sistemazione degli spazi disponibili non del tutto sufficiente
Per far fronte alle crescenti esigenze di un'attività didattica impegnate sia nella valorizzazione del ricco patrimonio esistente preziosi protezioni di fisica di Scienze rarità antiche edizioni librarie sia nel pieno impiego delle moderne attrezzature dei laboratori di chimica fisica informatica e multimediali
Di cui la scuola si è arricchita e continua a dotarsi
Tutto ciò peraltro non crea freni all'attività didattica che anzi rischia di essere febbrile
Per la mole di iniziative programmate dai docenti all'interno del piano dell'offerta formativa ormai avviato anche alla partecipazione degli studenti e attivati anche con la le collaborazioni Esterni che coinvolgono Esperti istituti di cultura diverse università per gli approfondimenti in ambito linguistico letterario scientifico storico filosofico artistico coinvolgono teatri vede la collaborazione con l'Argentina per i i tre laboratori teatrali coinvolgono le ASL per l'educazione alla salute i conservatori musicali a sostegno del gruppo stabile i musici del Visconti
Tiene a scuola concerti che possiamo tranquillamente definire di pregio
E ciò che si cerca di realizzare avviene in situazione di ricerca di sperimentazione anche di perplessità e incertezze
In quanto la strada della scuola italiana che vive una fervida stagione una stagione propositiva
Presente numerosi cartelli di lavori in corso fra cui emerge quello della riforma dei cicli scolastici
Personalmente mi dichiaro ottimista rispetto ad una ormai vicina approvazione della riforma è perché trovo la scuola tra gli impegni prioritari del governo che ella presiede e mi consente
Perché faccio affidamento nella tenacia degli uomini del Salento che ben conosco come figlio di quella terra
Così pure noi tutti uomini di scuola speriamo tanto che la prossima legge finanziaria consideri ancor più gli investimenti della scuola come Trio ritardi per la soluzione di tanti problemi
Che in parte rallentano lo sviluppo del nostro Paese e rafforzi le gambe della scuola dell'autonomia al momento infatti ci chiediamo
La nuova scuola dell'autonomia e della flessibilità
Consentirà agli istituti storici come questo liceo di seguire le innovazioni in modo ragionevole di trovare la giusta via di mediazione tra tradizione ed innovazione
Che nel corso del tempo è stata la molla delle vere e profonde trasformazioni
La memoria storica del Collegio Romano ereditate innovata dall'attuale liceo si propone forse ancora oggi come un modello di riferimento per una didattica moderna
Capace non già di opporre ma di incrociare
Le diverse conoscenze coniugando il rigore con la libertà in un equilibrato sistema di conoscenze in cui la cultura umanistica e quella scientifica collaborino senza gerarchie di valore e di senso
La pur breve l'esperienza da me fatta in questa scuola consente di dichiarare in conclusione a dover o uso di conosci Mendo del lavoro di pregio svolto nel tempo da tutta la sua comunità che il liceo Visconti è di per sé un bene culturale da conservare con cura
Come sembra indicare anche ogni anno la grande richiesta di iscrizioni che la scuola non riesce a soddisfare per carenza di spazi grazie
La parola al presidente del consiglio di istituto dottor veneziano perlopiù un breve saluto
Grazie buongiorno a tutti
Si sente scusate
Grazie desidero salutare innanzitutto il presidente D'Alema per la sua significativa è importante presenza
E il preside professor Ramundo per la capacità organizzativa che anche oggi ha fatto notare e per la passione con cui svolge il suo ruolo e poi mi rivolgo a voi soprattutto ragazzi a cui qui voglio sottolineare quanto l'incontro di oggi mette in risalto l'interesse che noi nutriamo tutti nei nostri confronti vostri confronti docenti non docenti e genitori che qui mi onoro di rappresentare tutti coesi dello sforzo di ottimizzare la vostra formazione culturale e il vostro processo di maturazione
Lo stesso interesse per voi e per il vostro futuro viene oggetto è testimoniato dalla presenza del capo dell'esecutivo nazionale
Che manifesta così la massima attenzione del governo alle problematiche dell'istruzione attenzione che siamo certi non sarà solo di facciata alla luce delle tante iniziative per e proposte riguardanti la scuola oggi in discussione
Ma soprattutto nella naturale correlazione tra istruzione ed occupazione punto questo credo prioritario per il governo presieduto dall'onorevole D'Alema
Consapevole della necessità di una formazione forte abbiamo iscritto i nostri figli a questo liceo per avviarli agli studi universitari e quindi alle libere professioni alle libere iniziative perciò onorevole Presidente gli studenti di oggi non chiedono tanto posti fissi per domani quanto strumenti legislativi e fiscali agili atti all'affermazione delle proprie capacità e professionalità
Porgendo le più caloroso benvenuto la ringraziamo per aver voluto inaugurare insieme con noi quest'anno scolastico che ci introdurrà nel nuovo millennio
E auspichiamo anche in una nuova Europa più aperti in cui le culture tutte possono interagire stimolando nuovi stili di vita nei quali si possa riconoscere finalmente l'umanità intera grazie noi crediamo a un comune denominatore
Una solida cultura umanistica
Il provveditore agli studi di Roma porgermi un breve saluto grazie
Signor presidente
Benvenuto
Benvenuto a nome della Scuola romana
Nel liceo Visconti uno dei licei prestigiosi di Roma un punto fermo della cultura della Scuola romana benvenuti a nome di una scuola che già nell'innovazione che guarda al futuro
Con gli occhi non volti all'indietro ma in avanti che guarda il territorio come una risorsa preziosa che fa di tutto affinché nell'ottica di una continuità educativa valida ecco questa scuola possa proiettarsi nel mondo del lavoro una solida base culturale grazie
E allora l'evento la parola al Presidente del Consiglio dei ministri
Sì segreto
Funziona tutto perfetto
Io
Vi chiedo scusa se ho voluto approfittare
Di voi di questa scuola prestigiosa
Per rivolgere da qui
Un augurio un saluto
No kuni o di buon lavoro
A tutte le ragazze e i ragazzi del nostro Paese
Che cominciano la scuola
E naturalmente agli insegnanti personale della scuola le famiglie
Ma in modo particolare
Alle ragazze elenca i ragazzi italiani
è un anno molto particolare questo torna
Un anno scolastico mille novecentonovantanove due mila
è un'occasione
Che stimola che appare come una sfida
Per la vostra generazione forse il Duemila
è una data più normale
Noi avevamo in immaginata in mille modi gruppo di studiosi che hanno stanno vogliono stanno facendo un libro rivolgendo domande ai capi dei governi europei e dei grandi Paesi del mondo è una di queste domande ma voi come ve l'immaginate il Duemila quando eravate Giovanni ora io avendo dovuto per rispondere a questa domanda ripercorrere con la memoria
Devo dire che
Certamente questa data limite est
Nella nostra epoca non sono fiorite teorie millenarista idee sulla fine del mondo e tuttavia l'idea del Duemila come grande tornanti
Momento di passaggio verso una modernità
Sconosciuta
Affascinante ma anche piena di rischi e di incognite
Ora voi
La vostra vita è proiettata
In questa epoca nuova
Ed è io credo in questo spirito che bisogna
Guardare alla scuola
La scuola deve dargli gli strumenti per affrontare le sfide le incognite e per cogliere le possibilità
Di un nuovo tempo
E che nel passato la diseguaglianza sociale è stata soprattutto diseguaglianza tra chi aveva
Il possesso della terra in possesso dei mezzi di produzione possesso del denaro e chi non aveva
Ora questa diseguaglianza rimane naturalmente anche nella società di oggi ma sempre di più diventa fondamentale un'altra diseguaglianza cioè quella tra chi sa
Tra chi conosce
Tra chi è in grado di apprendere rapidamente le nuove tecnologie
E chi invece non sa
Chi non sa e debole di fronte alle trasformazioni
E deboli sul mercato del lavoro
E deboli dal punto di vista dello sviluppo della propria personalità
E più in difficoltà nel cogliere le grandi opportunità del mondo moderno
Ecco perché io credo che la scuola la più grande questione che abbiamo di fronte
Non è un caso che il riformismo europeo
Cioè questa grande cultura del nostro continente del riformismo europeo che nel passato
Si è cimentato soprattutto con il compito di costruire i sistemi di protezione sociale
La previdenza e l'assistenza oggi mette al centro della sua attenzione il tema dell'educazione
Che è la questione più importante della sfida del futuro
Dell'eguaglianza tra le stesso
Noi
Noi abbiamo giocato molto sul tema della scuola
Dopo tanti anni i disattenzione
Per molti anni la scuola italiana è stata la zona dove
E usciva da questa zona d'ombra soltanto quando gli studenti scendevano in piazza rompevano il silenzio
Queste ondate di protesta giovanile aveva fallisca e
Il team dava luogo ogni anno al ripetersi di uno stanco dibattito sul fatto se ci fosse o meno il nuovo sessantotto
Tutti i reduci venivano interpellati
E poi finiva lì
Cose tristissimo
Oggi non si può dire che la scuola sia in una zona dove
La scuola è investita da una grande trasformazione
E al centro dell'azione del Parlamento
Nel bene e nel male ci sono temi anche molto controversi
Autonomia scolastica parità scolastica riforma dei cicli elevamento dell'obbligo
Riforma della formazione professionale
Si va costruendo un nuovo sistema scolastico
Si investono risorse sulla scuola
Abbiamo dato stabilità quasi venticinque mila insegnanti precarie una condizione perché la scuola funziona se ne
Abbiamo fatto un nuovo contratto della scuola
Che consentirà finalmente di premiare impegno della professionalità degli insegnanti
Non
Non secondo le attese ma comunque più che nel passato
Abbiamo destinato per i prossimi anni trentasei mila miliardi di investimenti al sistema scolastico italiano
La scuola quindi torna ad essere una scelta di fondo della società e della politica
E io vorrei sottolineare
L'aspetto più nuove
Che non è soltanto un fatto ordinamentale è un mutamento di mentalità
E cioè che di questo grande processo di trasformazione della scuola italiana
Attraverso l'autonomia scolastica la mia e le universitaria l'autonomia didattica delle università
Saranno protagonisti quelli che vivono nella scuola nell'università
Quelli che arrivano tutti non solo gli insegnanti
E siamo in un liceo
A questo livello
I ragazzi sono anch'essi protagonisti
Famiglie insegna
L'autonomia scolastica è una sfida autonomia scolastica non vuol dire che ogni istituto è abbandonato a se stesso
E questo sarebbe fonte di nuove diseguaglianze
Significa che lo Stato fa quello che gli compete trasferisce le risorse riequilibrare
Sposta risorse aggiuntive verso le aree più svantaggiate Mezzogiorno
Ma queste risorse non vengono più gestite in modo burocratico modo centralistico vengono gestiti attraverso un'autonoma capacità di scelta di programmazione una responsabilità degli attori della scuola
E delle istituzioni locali
A cui peraltro verso Province Regioni noi stiamo trasferendo rilevanti compiti di carattere amministrativo organizzati
Io credo che
Queste
Forse la parte più significativa del cambiamento che è in corso
Poi è stiamo rinnovando le istituzioni della ricerca
Abbiamo riformato Consiglio nazionale delle ricerche
Bene l'Agenzia spaziale italiana abbiamo cercato di richiamare alla guida di queste istituzioni le personalità più prestigiose della scienza italiana ci stiamo sforzando di incoraggiare queste personalità tornare molti di questi uomini donne di devono all'ex
Brutto segno
Quando i talenti migliori di un Paese lavorano all'estero stanno tornando
Nel nostro Paese per impegnarsi in questa trasformazione
Io credo vedete
Naturalmente quando si apre un cantiere ci sono anche tutti i disagi del cantiere basta Roma una testimonianza
I cantieri comportano disagi quando si apre il cantiere due a deviare il traffico c'è un ci sono i momenti di difficoltà
Però poi i cantieri si chiudono ci sono l'inaugurazione
Ieri per esempio Franco non vado volentieri a tagliare i nastri perché in fondo diciamo è una cosa che quand'ero ragazzo
Mi dava fastidio contestato però nel mio nuovo ruolo tanto tattica
Ieri abbiamo aperto abbiamo chiuso uno di questi cantieri aperti in un tunnel che passa sotto la via e non soltanto renderà più agevole la viabilità io ci sono andato perché devo dire la verità era un altro l'aspetto che mi affascina
Forse meno importante dal punto di vista
Della qualità della vita dei cittadini romani e che in
Grazie a quel tunnel la via via l'antica via piano sarà più spezzata dal Raccordo Anulare
Ma sarà ripristinata così come era al tanti anni fa
E in questo modo un'opera moderna contribuisce anche recuperare un valore culturale e ambientale
Ora vedete il cantiere della scuderia noi speriamo che posso ultimare presto i suoi lavori
Devo dire che a me dispiace che proprio il giorno che si aprono le scuole nel Parlamento ma anche il numero legale mentre si discute dieci
Non è molto educativo
è una battaglia
Ci vuole tenacia
E quella norma
Il paese è un Paese vivo
Aperto alle polemiche ai confronti alle contestazioni e secondo me tutto ciò è un bene e comunque
Che sia un bene che sia un male questa è vita nessuno può pensare figurarsi se la diversa da come
Però
C'è
Una linea di cambiamento
Non ci sono soltanto le discussioni
Sono cominciati i fatti
E c'è chi su questa linea di cambiamento intende andare avanti
Con estrema determinazione
Perché
è chiamato a questa responsabilità
E perché ritiene che questo sia nell'interesse dell'Italia
E in fondo anche perché confortato dal fatto che il cammino percorso in questi anni a restituito almeno in parte al nostro paese prestigio dignità sulla scena internazionale che si erano andati perde negli anni del degrado della corruzione del declino istituzionale
Ma a parte questo questa è la politica voi
Giudicarla con quel comprensibile distacco e con quello spirito critico anche che devono avere le nuove generazioni
Però io dico giudicate la seguite
Un vecchio slogan diceva ai beni occuparsi di politica perché altrimenti la politica si occupa di temi
Cioè un elemento minaccioso lascia una grande eredità sulla scena della politica che si prendono le decisioni che saranno importanti nella vita di ciascuno di noi e di ciascuno vivo quindi ogni tanto dateci un'occhiata perché
è utile quello sociale
Ma ecco il tema di oggi ieri soprattutto una
Voi siete i protagonisti di questa scuola che cambia
Probabilmente alcuni di questi cambiamenti possono creare anche preoccupazioni abbiamo vissuto il turbamento del nuovo esame di maturità sembrava che dovesse essere non è stato quello che si temeva
E tutto sommato diciamo di là delle io credo che anche
Dare alla scuola
Quel rigore
In termini nuovi evidentemente non sono quelli
Che pesantemente nozioni Stiffi del passato e tuttavia la scuola deve formare deve esprimere un giudizio deve stimolare le persone a competere
Non può appiattirsi non può premiare l'ignoranza perché sarebbe un danno innanzitutto e giovani abbiamo cerchia
Sarebbe
Un vantaggio apparente
E un danno reale per tutta la vita
Io credo anche che noi in questo processo di cambiamento non dobbiamo buttare via la qualità peculiare della scuola italiana
Non è vero che la scuola italiana è peggiore della scuola di altri paesi
Non è vero
Non è vero noi abbiamo purtroppo forte spreco del funzionamento ma non è vero che i laureati italiani sono meno qualificati di quelli di altri Paesi
Stiamo attenti perché quella ubriacatura per la cultura tecnica specialistica che c'è stata e non c'è dubbio che nel campo tecnico specialistico altri Paesi hanno sistemi scolastici più avanzati
Sta passando
Mentre si riscopre il valore fondamentale di una formazione di base nutrita anche di una forte cultura umanistica
Ma questo vorrei dire questo anche le grandi multinazionali americane non riscosse
Non è soltanto una vecchia idea passatista perché
Perché vedete l'innovazione tecnico-scientifiche è talmente era
Le generazioni dei computer si succedono con tale rapidità che imparare a memoria l'ultimo linguaggio può non servire a nulla se l'anno dopo caro
Mentre invece quello che ti resta tutta la vita è quell'apertura culturale quel possesso degli strumenti di base che ti consentono di apprendere rapidamente ciò che cambia
E se uno è forte intellettualmente colto ha una mente Achille
E possiede una forte cultura di base non ha nessuna difficoltà a imparare l'ultimo linguaggio quello di quest'anno
Se invece uno pensa che lo studio sia imparare a memoria quello che l'anno scorso quando esce quello di quest'anno in difficoltà
Anche per questo quindi torna il valore di una formazione
Che non sia meramente o prevalentemente tecnica particolaristica
Ma che riscopro ai valori di fondo
Anche perché lasciatemelo dire poi la formazione non è soltanto preparazione al lavoro
E anche formazioni umana formazione della personalità formazione del cittadino
E noi abbiamo il dovere di preparare
I nostri figli ad affrontare un mondo molto diverso in cui la forza della personalità ma anche l'apertura
I valori fondamentali che dobbiamo trasmettere saranno essenziali per vivere meglio
Vedete noi abbiamo vissuto un'esperienza terribile di una guerra
Terribili
Io sono stato recentemente di di e veramente agghiacciante vedere le tracce della guerra
Cioè tracce dell'odio
E la cosa più impressionante non è
Sì ci sono stati anche i bombardamenti bombardamenti hanno prodotto una minima parte delle distruzioni che si vede
La grande parte sono state prodotte dalla guerra casa per dalla violenza di chi andava nella casa di un altro soltanto perché quello era musulmano e di un'etnia diversa uccideva violentava incendiato
Quella guerra come quella che in questi giorni insanguina la Terra lontana Timor Est
Ma non per questo meno vicina
Alla nostra preoccupazione la nostra angoscia queste guerre nascono dalla paura e dall'odio verso il diverso nascono anche dal fanatismo e dall'incultura
E noi abbiamo bisogno di una scuola che affermi invece quei grandi valori della nostra civiltà che sono valori di tolleranza che aiutano a capire che chi è diverso da noi per etnia per religione non per questo è un nemico o è un pericolo ma è portatore di una sua ricchezza
Anche a questo serve la scuola io soltanto a imparare le tecniche che ci aprono le porte del lavoro
Ma anche ad apprendere quei valori che ci aiutano a vivere meglio ad essere più forti
E quindi anche più tolleranti e più aperti alla convivenza con gli altri
E questo era voi mi scuserete il senso di un augurio di buon lavoro e naturalmente io ritengo che abbiamo anche un po'di tempo per sentire le vostre parole delle vostre domande grazie
Gli studenti che intendono porgere domande al presidente possono a come parse qui sedersi sulla gradinata
Come vogliono loro euro e cominciamo subito con la prima domanda chi è che rompe il ghiaccio fa presente fanno Giulio Bolaffi faccio parte di un nuovo giornale che dovrà uscire
Oggi lo Bolaffi faccio parte nuovo giornale che dovrà uscire al Visconti che uscirà prossimamente che si chiama
Volevo cogliere l'occasione qui con il presidente per ringraziarlo a nome credo di molti studenti
Per avere finalmente eliminato l'incubo del servizio militare
E per finalmente garantire alla nazione
Quello che è il servizio sociale
Dei fatto dai volontari e per garantire al mondo all'Europa e anche alla nazione
L'efficienza di un esercito di professionisti che credo come si è visto in Kosovo e vedremo fra poco a Timor Est
è stato sempre apprezzato è riconosciuto come uno dei migliori la mia domanda però verte su un'altra riforma del suo governo quella dei cicli della scuola
Dalmine esperienze fatta all'estero
E da anche parole di altri miei coetanei è sempre stato detto che la scuola italiana così come adesso delle quello che sono le scuole elementari e scuole medie le scuole superiori è una delle migliori realtà del mondo
Realtà che formò lo studente in tutte le materie e non è così settoriale come quella inglese o quella medica
Presentiamo il vero dei problemi a livello universitario però non trovo che a livello inferiore come quello delle medie poi delle superiori sia necessaria una riforma volevo chiedere il perché si sta andando verso la riforma Berlinguer grazie
Rapidamente diciamo Cofferati
Guardi io credo che
Dal punto di vista
Degli studenti o di uno studente del liceo Visconti la riforma può apparire non necessaria
E lo capisco qualche senza vivere nel senso di dire
Che in qualche modo
Qui queste un'area di eccellenza della scuola italiana
Il senso della riforma che si lega chi ha un suo contenuto fondamentale che l'elevamento dell'obbligo scolastico
Noi siamo da questo punto di vista i paesi dei più indietro
In Europa
Vogliamo elevare l'obbligo scolastico
Elevando l'obbligo scolastico noi spostiamo verso un'età più adulta il momento della scelta
Adesso è il momento della scelta sostanzialmente interviene dopo la scuola media inferiore
Noi spostiamo più avanti il momento della scienza
E la riorganizzazione dei cicli risponde all'obiettivo di dare fino al compimento dell'obbligo
Una formazione di alta qualità a tutti
Di alta qualità e che abbia quei caratteri di universalità a cui lei si è riferito
Per gli averi a quel momento
La possibilità di scegliere non verso specializzazioni nel senso ristretto insomma verso aree culturali vita approfondimento diverso
Io ritengo che
Con la riforma
Noi avremo una scuola più unità l'obiettivo è quello di avere un'espansione dell'eccellenza
Non avremo quello che abbiamo in parte oggi dove tutto sommato noi abbiamo le scuole della classe dirigente del Paese gruppo di licei dove si è formata classe dirigente del Paese
E poi abbiamo un sistema scolastico di qualità inferiore io credo che l'obiettivo di a vere una scuola di eccellenza per tutti
Di elevare l'obbligo di spostare in avanti il momento della scelta rispetto all'attuale scelta scientifico classico eccetera sia un obiettivo che richiedeva una riforma
E naturalmente sarebbe negativo se il risultato dello informa affossa un abbassamento delle punte di alta qualità
Noi non vogliamo ridurre le punte di alta qualità
Se vogliamo mantenere e vorrei persino dire che nella logica dell'autonomia scolastica c'è anche quel tanto di competizioni di emulazione che io non considero scandaloso
Considererei scandaloso abbandonare una parte del sistema scolastico ma che poi in un istituto gli studenti gli insegnanti i genitori
Collaborino per farlo funzionare meglio per raggiungere un livello più qualificato etc questo secondo me va be'
Anzi vogliamo introdurre questo spirito cioè lo spirito in fondo di una
Idea del pubblico che non coincide con statale pubblico è vuol dire che dei cittadini
è un modo diverso di concepire la funzione pubblica e i di cui i cittadini si impadroniscono diventano protagonisti
Io credo quindi che il senso della riforma è questo una scuola più eguale
Non non spezzata in aree di eccellenza e in aree meno qualificate
Una formazione comune delle ragazze e ragazzi italiani fino a sedici anni di alta qualità e comune
A quel punto una scelta verso indirizzi diversi anche una scelta incoraggio non in modo obbligatorio ma in qualche modo rientrata e quella scuola in qualche modo ti deve anche dire noi noi insegnanti noi giudichiamo che le tue propensioni vadano in quel senso poi tu decidi va in qualche modo la scuola il dovere di diritto lo sanno che ci vai a fare diciamo ci sembra che tu sia più portato per quelle discipline per quel tipo di impegno e di noi siamo convinti che la riforma dei cicli risponde a queste esigenze ma naturalmente la riforma dei cicli non intende alcun modo stravolgere l'assetto strutturale della scuola italiana
Io su questo anzi mi sono permesso di anticipare diciamo un'appassionata difesa di quello che io credo sia oggi nel mondo ma che mi ha colpito responsabile di una grande società multinazionale che opera in vari paesi del mondo
E anche in Italia
E che assume i laureati sulla base concorsi internazionali il quale mi ha detto beh certe o per certe mansioni tecniche
Si trova personale meglio preparato negli Stati Uniti
Sì ma per i livelli superiori
Della ricerca e della direzione legare le vincono gli italiani
Perché il sistema scolastico diciamo così previste da un'apertura mentale e una capacità di apprendimento un'elasticità e questo superiore quindi è importante verificare che nella competizione globale
Che quella in cui siamo immersi non è affatto vero
Che i giovani italiani siano meno capace purtroppo quello che accade e che noi vorremmo che accadesse sempre di meno e che questi giovani italiani così capaci poi dopo vanno a completare i loro studi
E a lavorare in altri Paesi del mondo ma quando vanno a completare i loro studi a lavorare in altri Paesi del mondo hanno successo e hanno successo in modo rilevante basta andare in giro per il mondo si trovano ovunque diciamo
Italiani che hanno avuto uno straordinario successo quindi senso della riforma e questo non vogliamo stravolgere l'impianto culturale della scuola vogliamo una scuola più eguale vogliamo dare a tutte le ragazze e i ragazzi una formazione altamente qualificata fino ai sedici anni
Vogliamo una scuola che aiuti a scegliere
E siccome la scelta a mio giudizio diventa una scelta sedici anni a tredici anni è una scelta dalla famiglia è una scelta della tradizione
ASS
In parte è così
A sedici anni può diventare una scelta condivisa dal da un giovane che in qualche modo ha sperimentato le proprie capacità ha misurato le proprie propensioni io credo quindi che la riforma dei cicli abbia un senso e senso è questo e io credo che non peggiorerà la qualità della scuola italiana
Sono andrà a casa
Sono andrà Casa dello studente dell'ultimo anno le volevo chiedere parlando lei del processo di riforme in atto al ministero sul riguardo la pubblica istruzione ha parlato di come agenzia intenzione di rilanciare la figura dello studente come oggetto come attore della scuola e quindi di considerarlo in maniera molto importante nella decisione delle scelte in alcuni campi sono state ascoltate le richieste gli studenti come per esempio la lotta contro in cosa caro libero i costi credibilità espressa dall'UCI tanti oppure alzando il limite di obbligatorietà della scuola però in altre situazioni senza tornare nemmeno troppo indietro nel tempo parliamo di parità scolastica parliamo di centinaia di migliaia di studenti in piazza gli studenti sono sentiti un po'come presi in giro quello che vorremmo sapere non è questo alle soglie del Duemila come possono far sentire la loro voce gli studenti sarebbe anacronistico parlare di movimenti studenteschi come nel sessantotto però bisogna adesso che abbiamo l'occasione chiederà lei capire come gli studenti possono far sentire la loro voce perché su determinate questioni essendone i primi a risponderne sulla propria pelle sono forse le persone più indicate a dare un suggerimento anche voi che lavorate per questo
Guardi
Come gli studenti possono fare sentire la loro voce come tutti i cittadini italiani organizzandosi quando lo ritengono necessario facendo le manifestazioni
Siamo un Paese libero dove
Sì no no ma adesso io le le dimostrerò che in effetti non è vero che quelle manifestazioni sono rimaste prive di ascolto
Perché noi abbiamo introdotto l'assegno il diciamo la libri di testo gratuiti nella scuola dell'obbligo per le famiglie meno abbienti prima non c'era
Adesso sono state introdotte noi abbiamo nell'affrontare il tema delicato della parità scolastica
Voi sapete che il Senato ha approvato la legge di parità adesso deve andare all'esame della Camera ma nella legge di parità scolastica non sono previsti trasferimenti monetari alle scuole private
Io sono convinto che le manifestazioni degli studenti hanno concorso a determinare questo risulta nel senso che il Parlamento sapeva
Che si avesse deciso di trasferire i fondi pubblici alle scuole private avrebbe incontrato l'opposizione degli studenti lei non deve pensare che quando i ragazzi scendere in piazza non serve a nulla perché siccome la politica si basa sul consenso
E le forze politiche quando vanno alle elezioni chiedere il voto delle famiglie dei giovani
Stia tranquillo che quando vedono migliaia di giovani in piazza tengono conto questo questo e nella logica della democrazia non è una concessione diciamo
Tanto è vero io credo che movimento degli studenti ancora in corso a spinge il mondo politico a occuparsi di più della scuola a prendere delle misure per il diritto allo studio per esempio la legge sulla parità prevede che per le famiglie meno abbienti sia introdotto un assegno
Per lo studio che possa essere utilizzato
Il veramente per acquistare libri per frequentare un corso di lingua un investimento sulla formazione compreso il fatto che chi vuole può utilizzare quel contributo pubblico anche per mandare il figlio a un corso privato
Però questa soluzione
è una soluzione che alla fine incrementa la propensione allo studio il diritto allo studio in particolare nelle famiglie più povere
Non è un finanziamento della scuola privata perché in quella fascia di reddito oltre tutto il novantotto virgola cinque delle famiglie manda i figli a scuola pubblica la fine si risolverà anche in un sostegno alla scuola pubblica
E questo dimostra che cosa che insomma noi stiamo queste sono scelte quando si fa il bilancio dello Stato non si fa la legge finanziaria si scontrano i grandi interessi del Paese se si decide di mettere trecento poi ottocento poi mille miliardi per il diritto allo studio
Vuol dire che si fa una scelta vuol dire che quei soldi non vanno ad altri interessi ad altre categorie le assicuro che sono scelte difficilissime perché
Tutti si fanno sentire in questo Paese
Ora io credo di poter dire che in questi anni quando siamo arrivati a queste scelte la scuola non è più stata la Cenerentola la scuola a contatto
Quando abbiamo deciso dove li mettiamo
Beh in quei momenti la scuola ha commentato
E io penso che questo sia stato alcun mezzo gli studenti perché se gli studenti ogni tanto non si facessero sentire la scuola conterebbe di meno di questo dovete stare tranquilli perché in democrazia chi si fa sentire conta di più grazie
Un giorno mi chiamo Giuseppe esca
Volevo volevo chiedere prevalgono regole
Perché ha scelto il Visconti
Perché ha scelto questi illustri di
Sala Granda oramai
Perché non è andato in una delle dei tanti Licei o istituti superiori che crollano a pezzi di per quei tanti istituti superiori che hanno insegnanti che non rispettano le vostre leggi
Non mi dica che si che è una questione di sicurezza perché davanti all'origine o alla Gobetti ci sono commissariati queste scuole sono dichiarazioni pericolanti dal settanta e ancora oggi ci vanno ci studiano delle persone un'altra cosa volevo capire cosa intende lei per flessibilità questi giorni è uscito sui giornali è finita l'era del posto fisso
Be secondo me il suo modello di flessibilità può funzionare negli Stati Uniti dove c'è una cultura dietro una cultura che prepara le persone a se vengono licenziate a trovare subito un altro posto
In Italia io già mi vedo con gli operai metalmeccanici te grazie al potere dato all'industria di libri e di licenziarlo in tronco
Che saranno vedo questo operaio
Destinato alla cassa integrazione alla disoccupazione
Innanzitutto noi abbiamo deciso oggi di
Avere questo momento di dialogo tra il governo e il mondo della scuola siamo presenti
Come Governo in diverse scuole italiane in diverse città
Io oggi pomeriggio vado all'ITIS Galilei come vede non è stato Visconti certamente era una sede significativa
E credo che fosse una scelta ragionevole ma non esclusiva
Vado anche in un'altra scuola che non è un liceo e i miei colleghi membri del governo sono andati a Napoli
Così è una capisco e apprezzo lo spunto colleghi comma fondamento e fragile
Prezzo sul piano della retorica che comunque resta una delle discipline importanti degli studi umanistici ma anch'io vi ho partecipato
E so benissimo che ci sono
Seri problemi per quanto attiene all'edilizia scolastica
Noi abbiamo stanziato fondi che consentono di accendere mutui per mille cinquecento miliardi nei prossimi tre anni
Vogliamo fronteggiare questi problemi
Credo che sia giusto offrire a tutti la possibilità di andare a scuola in edifici accoglienti superare quelle carenze che ci sono che in parte sono qualcosa che abbiamo ereditato e sono formate nel tempo cioè però è un tema che alla nostra attenzione
è uno degli investimenti che abbiamo fatto sulla scuola abbiamo fatto un investimento che un piano di investimento sulle tecnologie
Che dovrebbe mettere le scuole italiani in grado di collegarsi con la rete di utilizzare i computer abbiamo stanziato mille miliardi per questo abbiamo fatto un investimento sull'edilizia scolastica di mille cinquecento miliardi
Io ho detto sì che finita per essere precisi diciamo che
Il mondo del lavoro di oggi nella società
Che viene definita posto fordista è non solo negli Stati Uniti ma ovunque nel mondo
Anche in Europa
Progressivamente un mondo del lavoro in cui non c'è più soltanto il posto fisso certo resteranno un certo numero di posti fissi
Ma
La la evoluzione tecnologica la la la mobilità determina sempre di più una crescita di posti di lavoro a tempo determinato
Flessibili
Noi abbiamo avuto in Italia negli ultimi tre anni una crescita di cinquecentotrenta mila occupati che è un risultato importante
Perché la crescita economica è stata molto bassa e questi avvenuto in gran parte con posti di lavoro di questo tipo
Allora
Se dire che questo avviene
Vuol dire che io sono contento ma vi è capisce cioè la la realtà è testarda come diceva un tale per cui non tenerne conto e pericoloso
E come dire piove ci vuole l'ombrello naturalmente noi siamo in un Paese in cui se il governo dice piove cioè l'ombrello subito qualcuno dice come sarebbe bisogna far venire il sole e e tipico diciamo del nostro Paese
Però invece noi viviamo in una società più aperta
In cui
E lo dico perché bisogna tenerne conto
La mobilità sociale e la precarietà del lavoro
Saranno una condizione
Dalla quale non si potrà prescindere allora che cosa dobbiamo fare questo il vero problema
Innanzitutto non dobbiamo affatto lasciare questo lavoro privo di tutele non so chi li abbia detto che noi siamo favorevoli alla libertà di licenziamento e sono contrario per esempio personalmente non so come lei si è formato questo opinione terrà comunque colgo l'occasione per smentirla
Io sono per difende le conquiste che sono contenute nello Statuto dei diritti dei lavoratori
Nello stesso tempo ritengo che ci voglia una maggiore flessibilità del lavoro
Che questa deve essere contrattata vede la differenza sta tra una flessibilità che viene decisa in modo unilaterale
Dal datore di lavoro
E invece una flessibilità che viene negoziato
Dei sindacati dei lavoratori
E nello stesso tempo noi dobbiamo
Aiutare
A passare da un lavoro a un altro come dice lei e non dal lavoro alla disoccupazione
E per passare da un lavoro a un altro occorre soprattutto veri e torniamo al tema un'altra formazione culturale e professionale
Chi dispone di un'alta formazione culturale e professionale anche in un mercato del lavoro così mobile
Come quello del futuro sarà forte
Perché avrà una propria professionalità da spendere
Chi non dispone di un'alta formazione culturale e professionale sarà debole e non ci sarà nessuna garanzia che potrà imporre la sua sicurezza ecco perché io credo che la scuola è oggi il principale diritto sociale
Il diritto all'educazione è il più grande diritto sociale delle nuove generazioni
E questo è il tema ora pensare che a queste sfide si risponda semplicemente tornando indietro e cioè dicendo bisogna ripristinare il posto fisso eccetera e illusorio
E che quella era un'altra organizzazione del lavoro e della società
Pensare che a queste sfide si risponde abbandonando ciascuno al suo destino è sbagliato il compito di un riformismo moderno e misurarsi con la realtà
E costruire di nuovi diritti e le nuove difese è più difficile diciamo però è quello che stiamo provando di fare grazie
Buongiorno onorevole Presidente del Consiglio sono Danilo marocchini sono uno dei rappresentanti della scuola degli studenti
Diciamo lo scorso anno scolastico uno degli e argomenti di discussioni proof più frequenti tranne Giovanni nei dibattiti e nelle assemblee è stato proprio il tema della guerra di cui lei ha già poco fa ha parlato
In ma ci sono stati alcuni interrogativi a cui non siamo riusciti a dare una risposta tizi ci sono rimasti
Ad esempio perché dopo aver partecipato a una guerra in nome della difesa dei diritti umani e contro la pulizia etnica
Perché non si è mai parlato di una ferma opposizione al genocidio perché in questo caso possiamo parlare di genocidio che si sta consumando in Turchia per opera del Governo turco ormai da quindici anni in maniera incontrollabile
Quello che lei dice non è esatto
La
L'Italia e l'Unione europea
Hanno con molta fermezza
Chiesto
Al governo turco di porre fine alla guerra che insanguina il sud-est della Turchia
Io non credo che si possa usare a proposito di quel conflitto l'espressione genocidio un'espressione che ha una sua precisa configurazione dal punto di vista anche storico tuttavia è una guerra sanguinosa in una spirale di violenze anche di terrore che ha causato nel corso di molti anni circa trenta mila morti e noi siamo convinti che da quella guerra si esce anche riconoscendo i diritti delle minoranze di etnia curda diritti che sono stati a lungo negati che sono negati
E la negazione di questi diritti è all'origine del conflitto poi questo conflitto si è manifestato anche forme di terrorismo io non apprezzo il terrorismo in generale
E quindi il terrorismo e a mio giudizio una forma sbagliata però non è vero che noi non abbiamo detto nulla non abbiamo fatto nulla abbiamo fatto talmente tanto che la Turchia che si chiede da moltissimi anni di entrare a far parte dell'Unione europea e di avere una serie di vantaggi di associazioni doganali eccetera hanno ha avuto fino ad oggi un diniego da parte dell'Unione europea che ha detto no noi vi chiediamo come condizione di rispettare i diritti umani
Da questo punto di vista la nostra posizione posizione coerente se lei chiede conto della posizione dell'Italia poi non so se tutti i Paesi del mondo
Hanno una posizione coerente
Come vede per fare un esempio più vicino a noi dal punto di vista cronologico
Di fronte alla repressione selvaggia attimo resto
Il governo italiano ha chiesto che l'ONU intervenisse
E abbiamo deliberato di mettere a disposizione delle Nazioni Unite un gruppo seicento militari italiani che adesso che è stato deciso partiranno
Per andare a difendere le popolazioni di Timor Est vede di militari indonesiani sono tradizionalmente amici dell'Occidente
Mentre Milosevic era nemico dell'Occidente
Però noi siamo stati favorevoli a mandare una forza internazionale sia nel Kosovo sia attimo Rex perché i diritti umani sono un valore universale
E non è accettabile nel modo più assoluto che passi l'idea ventisei diritti umani sono calpestati da qualcuno che è amico dell'Occidente e allora lo si può fare noi siamo stati coerenti nostri soldati
Che sono meno Cosso per difendere quelle popolazioni contro il massacro
Per ristabilire la pace sono egualmente pronti ad andare attimo resta difendere le popolazioni contro i massacri e ad affermare la pace quindi io sono convinto che non è più accettabile del mondo di oggi che vengano calpestati i diritti umani
E che vengano calpestati diritti democratici e chiede la comunità internazionale ha il dovere di ingerire essi cioè naturalmente questo non significa sempre mandare soldati
Dare soldati nei casi estremi quando non c'è altro rimedio ma la comunità internazionale deve attraverso la pressione politica economica difendere ovunque i diritti umani perché questi sono un valore universale costitutivo della civiltà nella quale viviamo quindi questa è la mia convinzione
Da questo punto di vista ripeto noi abbiamo dimostrato ancora in questi giorni una grande coerenza io ho ricevuto il vescovo bello è stato a Roma
E che diciamo il leader spirituale premio Nobel per la pace della resistenza del popolo di Timor
E la prima cosa che mi ha detto noi abbiamo apprezzato la solidarietà dell'Italia
La fermezza della posizione italiana la coerenza della posizione italiana quindi vede insomma se l'apprezzano
Se l'apprezzano dall'altra parte del mondo forse anche lei potrebbe apprezzarla un pochino di più comunque diciamo attrezzata assicura
Buongiorno
Le volevo dire le prima ha parlato della scuola come un luogo dove acquisire degli strumenti e dei mezzi per conoscere la storia la Società e anche viverla
Però mi sembra che il governo in due occasioni poi soprattutto se sì no stavo privo di queste capacità analitica riempie nella guerra del Kosovo e nel caso Solana si è sempre chic dalla via più facile non si è non ci si è attardati a riflettere ad analizzare adatta per circa un'altra via tesa penso che l'unica via purché ci fosse un'unica via possibile che non se potessimo trova delle altre
E poi invece le volevo dire le vede tanta coerenza nel governo italiano che bombarda sarà in bombarda Belgrado però solo ora dopo infiniti massacri ma manda delle truppe attimo Resta e soprattutto e continua a vendere armi alla Turchia che non mi sembra sia lo stato Amnesty International così riconosciuto come degli ispettori vittima ecco solo questo
A parte il fatto che come è noto noi non abbiamo
Non la nostra via stare un Aldegà militare
Non è stata autorizzata a partecipare con validamente sulle città della Serbia cosa nota è stato ricordato anche dal generale Clark non polemica pubblica diciamo come
Il governo italiano il governo tedesco hanno esercitato un forte condizionamento sull'azione militare ma
Le assicuro che noi abbiamo ritenuto che fosse inevitabile l'azione militare soltanto dopo che era cominciata la repressione in corso io vi prego di andare nel corso a vedere intanto a vedere come la popolazione del Kosovo ci considera poi a vedere le casse nelle quali le milizie paramilitari sono entrate hanno ucciso gli uomini hanno violentato le donne gli hanno dato fuoco alle casse
Costringendo un milione di persone a scappare via
Dopo l'intervento militare della NATO queste persone sono tornate a casa loro
Ci sono le fosse comuni io trovo in una parte della sinistra italiana ed io sono un militante della sinistra fin da piccolo
Che
Nella quale nel cui animo parlo di politica di panno dell'anni e
E così pronta ad infiammare ex di fronte ad un aereo americano
Ma non è capace di indignarsi di fronte alla squadra paramilitare che stupra uccide e riempie di fosse comuni di un Paese
Ho l'impressione che questo infiammarsi assenso unico tradisca i valori più profondi della sinistra Hong è un'opinione da militante questo non da capo del governo
Salve
Poc'anzi lei nel suo discorso ha ricordato della ma è noto assenteismo dei parlamentari insomma in Parlamento che è una cosa devo dire grave è stato un un diciamo ragguaglio salomonico il suo e con questo le voglio manifestare insomma la mia stima intellettuale perché giusto e ho apprezzato quello che ha detto poc'anzi mi è venuto in mente ripensando che giorni fa ho letto sul giornale appunto che o qualche mese fa non ricordo insomma ho letto sul giornale che in Inghilterra hanno adottato un sistema che blocchi i telefonini il vero quando si entra in luoghi pubblici nei ristoranti eccetera mi perdoni l'agguerrita del paragone ma credo sia ecco c'è un sistema analogo non che tuteli l'afflusso di parlamentari perché in effetti alle prossime elezioni quando anch'io dovrò votare possa essere rincuorato nella scelta e non dire come ha detto una stimabilissima persona che secondo me insomma
Una delle massime nelle quando l'opinione pubblica italiana cioè mi tappo il naso il voto DC per non farmi dire questo vorrei ecco che magari mi desse una risposta su questo problema grazie presidente
Per quanto riguarda i i telefonini diciamo questo ha provveduto alla presidenza della Camera
Nel senso che c'è un sistema di schermatura per cui sostanzialmente i telefoni non funzionano diciamo
Attacca sì sì suo esempio diciamo
Sa io non problema non è soltanto ho tanto l'assenteismo la la il far mancare il numero legale è una forma di lotta
Che io trovo discutibile perché
Io sono stato per molti anni parlamentare e anche per un periodo un breve capogruppo del più grande gruppo di opposizione dal Parlamento della all'epoca di opposizione nel Parlamento della Repubblica
Quindi ho fatto l'opposizione per tanti anni
E debbo dire che la tecnica del far mancare il numero legale
è una tecnica alla quale si può ricorrere in circostanze eccezionali
No
E e comprensibile che di fronte a provvedimenti che l'opposizione ritiene gravemente lesivi del clima democratico possa fare anche delle cose estreme
Quando tecniche di questo tipo di ventun abituali secondo me questo finisce per svilire il Parlamento lo dico sinceramente sono preoccupato di questo per diventa un modo di svilire il Parlamento insomma bisognerebbe cercare si deve cercare
E mia cura da diversi anni e cercare di stabilire un modus vivendi tra maggioranza e opposizione che nella distinzione dei ruoli però consente il funzionamento delle istituzioni perché il funzionamento delle istituzioni è un bene comune
Poi per il problema che pone lei siccome parlamento Pubblico sono disponibili i tabulati delle presenze e delle assenze lei può conoscere credo via internet tutto sull'attività dei singoli parlamentari Vandana votato avevano votato quali disegni di legge hanno presentato interrogazioni interpellanze
E quindi lei dispone degli strumenti prima di votare senza tapparsi il naso per potere giudicare i singoli e i partiti poi il giudizio è libero dice
Io devo
Io chiedo scusa ma devono moltissimo tempo che devo andare in Parlamento appunto dove il professor Romano Prodi viene a farci visita perché vieni a dimettersi da deputato italiano nel momento in cui prende il pieno possesso
Del suo nuovo incarico di presidente della Commissione europea io vorrei essere lì per salutarlo insieme agli altri grazie c'è una seduta del Parlamento
Vi dico l'ultima domanda sì un'ultima domanda e poi dopo dobbiamo andare insomma io lo fanno ma una richiesta una domanda allora io
Ho sentito negli ultimi giorni
Che lei ha dichiarato
Che in Italia ci sono stati cinquecento mila posti di lavoro negli ultimi anni io le chiedo di continuare su questa strada cioè di lasciare di liberare il mercato dai vincoli che hanno imposto una una disoccupazione che è la più alta d'Europa che è la più lunga d'Europa e le chiedo quindi di lasciar fare il mercato di dare la possibilità ai giovani di entrare e assumere un posto di lavoro ma soprattutto toh le chiedo di non i timori sì di fronte alle pressioni dei privilegiati di fronte alle pressioni di chi un posto di lavoro è uno stato sociale già ce l'ha e le chiedo nel conflitto generazionale che c'è gli appoggiare nuove generazioni le molto fortunato perché i giovani di oggi
Diciamo sono hanno tendenze
Anche per ragioni culturali e storiche diamo determinate pendenza no determinate ideologie che non li portano ad apprezzare una libertà di mercato che invece oggi è necessaria e si è giovani fossero più interessati ai loro interessi economici e meno a diciamo ideologia che ormai non possono più essere utili almeno per loro stessi lei dovrebbe assolutamente
Con le unghie combattere contro questi sindacati questi poteri che non ci hanno permesso fino adesso un'occupazione decente nei quali la domanda nel Nord Est
Ci sono dei giovani che abbandonano la scuola
Anche a quattordici anni perché la lavoro cento adesso lei è in progetto di elevare l'obbligo di elevare l'obbligo scolastico fino a diciott'anni e addirittura c'è qualche ministro esso non mi ricordo chi che aveva idee teorizzato l'accesso all'università vincolato da da quale tipo discolo superiore uno provenga dirà voglio chiedere per provocazione ma perché non si dà alla libertà agli studenti dopo una determinata età di venire a scuola o no perché non si abolisce l'obbligo perché non si abolisce il valore legale del titolo di studio non potrebbe essere questa con la sfida per la scuola potrebbe essere questo qua
La cartina di tornasole della validità effettiva della scuola italiana piuttosto che imporre altri vincoli che poi si risultano spesso raggirati
Dunque lei ha posto diversi problemi cominciamo dall'ultimo
Io non sono contrario all'abolizione del valore legale dei titoli di studi questione complessa può decidere il governo ma voglio dire vorrei anche aggiungere che la riforma dei cicli introducendo questa nozione di credito formativo
Che vuol dire che se anche uno abbandona la scuola senza arrivare al compimento tutte gli viene rilasciato un pezzo di carta dove c'è scritto quello che ha studiato quello che ha imparato no e questo ha un valore sul mercato del lavoro direi che un primo passo verso una logica diversa rispetto a quella del titolo di studio
Nel senso che consente di spendere sul mercato del lavoro ciò chi si è imparato e quindi il credito formativo
è una nozione più libera rispetto a quella del titolo di studio vedi alle norme introdotte con la riforma che stiamo discutendo però io sono contrario
Hanno un prevedere più l'obbligo scolastico parte che non sarebbe in linea con con i Paesi più avanzati
Guardi un ragazzo che abbandona la scuola a quattordici anni perché trova lavoro nord est
Nell'immediato ne ha un vantaggio reddito consumi
Dopo dieci anni riscritta al prima al primo ciclo di innovazione rischia di essere una disperato cioè uno che viene spremuto e buttato via e non avere gli strumenti culturali e professionali per riqualificarsi sul mercato del lavoro io non credo che la collettività io sono per la libertà
Ma la la modernità dei moderni non è il fatto che ognuno fa il cavolo che gli pare questa è una concezione discutibile
La libertà prevede una responsabilità della comunità e la comunità è responsabile nei confronti di un giovane di fornirli gli strumenti formativi per consentirgli di affrontare il lavoro e la
Vita nel modo migliore quindi se la pedagogia contemporanea ritiene che queste rime richiede di studiare fino a una certa età e di non andare a lavorare a quattordici anni credo che abbiamo il dovere di tenerne conto
Poi fra l'altro io ritengo che non si deve andare a lavorare a quattordici anni penso che è sbagliato esatte penso che bisogna i ragazzi devono studiare devono giocare devono andare a lavorare con lo sono un po'più adulto proprio e di fare difendo come valore questi fatto che noi dobbiamo aiutare tutti tutte le famiglie
La giovinezza l'adolescenza devono essere vissute in modo servono la formazione della personalità
Detto questo
Lei ha posto un grande problema
Io penso che c'è un conflitto fra le generazioni
E credo che noi dobbiamo spingere il mondo del lavoro ad essere più attento ai diritti delle nuove già sì ogni dei non tutelati e su questo a
Mio impegno oramai da qualche anno diciamo
Però io ho un'opinione diversa rispetto a chi pensa che questa questione si risolve scardinando il sindacato e scardinando il sistema dei diritti sociali sin qui costruito
Questa soluzione può essere illusoria e
Può
Rappresentare per i giovani un'enorme fregatura perché è vero che nell'immediato
Diciamo si può
Aprile
Ma è anche vero che senza il sindacato senza lo Statuto dei diritti dei lavoratori eccetera di qui a breve tempo tutti voi sareste più deboli
Molto più deboli
Sì peggio di adesso
Peggio di adesso non c'è il minimo dubbio vede non è vero io su questo delle discussioni con
La mia amica Emma Bonino per esempio la persona che stimo talmente che la volevo nel mio governo si immagini un po'
Però
Quando lei pensa che se si distrugge il sindacato confederale l'Italia è più libera beh insomma sostanzialmente sì si sbaglia perché io le faccio un esempio concreto
In quei settori del mondo del lavoro dove il sindacalismo confederale entrato in crisi
Ma è vero che c'è meno corporativismo ce n'è di più perché ha messo radici un sindacalismo corporativo
Che è più chiuso ed è meno attento all'interesse generale di quanto non siano i sindacati confederali quindi bisogna stare molto attenti
A non pensare che noi
Diamo fuoco alla casa per cucinare due uova al tegamino
Perché il danno può essere maggiore dei vantaggi io sono per cambiare
E vorrei aggiungere abbiamo cominciato a cambia moltissime cose
Diamo per esempio cominciato a dare maggiore flessibilità al mercato del lavoro abbiamo cinquecentoventitré mila nuovi posti di lavoro
Ci sono non è una mia dichiarazione una statistica dell'Istat siamo l'unico paese al mondo dove si può aprire una polemica sulle statistiche ufficiali
Già normalmente negli altri paesi si può discutere sul come è successo ma da noi si polemizza con le cifre
E questo è un record sinceramente quindi
Negli ultimi tre anni si sono creati cinquecentoventitré mila nuovi posti di lavoro perché anche grazie a quelle misure lavoro interinale contratti di lavoro a tempo determinato
Decontribuzione per i nuovi assunti i contratti di formazione lavoro che sono andati a vantaggio delle nuove generazioni
E che hanno rotto una certa uniformità del vecchio rapporto di lavoro che era dannoso per i giovani quindi le cose stanno cambiando però io credo in un cambiamento che avvenga attraverso il dialogo e attraverso lo scontro
E che avvenga nel rispetto di un sistema di diritti dei lavoratori che frutto di anni di lotte non spazzando via e che se lo spaziamo via poiché ritengo che saremo tutti più deboli quindi in cui visto diciamo diciamo pure che abbiamo due idee diverse del cambiamento ma credo che quella che sostengo io è una prospettiva più realistica ed è una prospettiva che è in grado di unire di più la società italiana
Ringraziamo l'onorevole presidente D'Alema e perché ha scelto questa comunità scolastica non tanto la struttura che anche amico ora molto da dire rispetto a tante scuole che vengono dichiarati apertamente disagiate lo ringraziamo per la brillante convinta precisa presentazione degli impegni di governo
Per i quali noi auguriamo veramente un lavoro proficuo e ci permettiamo di consegnare alcune testimonianze del lavoro di questa scuola due pubblicazioni relative alle collezioni degli strumenti di fisica e di scienze e poi l'ultimo nato o nel Cid di prodotto in in collaborazione con il Cnr solidi strumenti di fisica che vengono qui visitati a livello internazionale grazie
Cosa mi utile ricco l'analisi capo del governo
Il padre stava bene senza