Cure palliative: in questi mesi il Dipartimento Programmazione del Ministero della Sanità ha prodotto uno schema di decreto ministeriale per la realizzazione di strutture per le cure palliative

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale domenica dieci ottobre Spazio di bioetica ai microfoni Cinzia Caporale quest'oggi parleremmo di un argomento particolare di cure palliative e di hospice anche perché in questi mesi il il ministero della Sanità in particolare la dipartimento della programmazione hanno prodotto lo schema uno s'ma di decreto ministeriale per il programma nazionale per la realizzazione di strutture per le cure palliative
E anche uno schema per i requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi minimi per i centri residenziali di cure palliative e cioè degli hospice ne parliamo con un ospite con il senatore Antonio Tomassini che di Forza Italia senatore Tomassini per l'altro
Presidente di una Commissione parlamentare di inchiesta proprio sulle strutture ospedaliere ascoltiamo precedente
Senatore Tomassini a che punto siamo con la normativa se esiste in che termini sulle cure palliative e in generale la medicina destinata ai pazienti terminali
Ma e io credo che siamo ancora a un punto notevolmente arretrato l'unico passo concreto che è stato fatto in questo senso e quell'il vario intenti riguardo agli hospice e a un sì
Tema ad esso collegato Biko del parlo di intenti perché in realtà le condizioni sperimentali dovevano cominciare con l'informatizzazione di tre regioni che ben lungi dal venire quindi e gli intenti sono stati dichiarati ma la pratica no e d'altronde la legge sugli hospice quella particolare situazione
O piuttosto limitata riguardo all'intero universo di questo problema ecco che io ritengo di fondamentale importanza
Lei ha parlato di hospice ma esiste anche la dimensione delle cure domiciliari vuole spiegare con quegli ascoltatori cos'è un osso
Debbo dire che gli ho parlato dell'hospice pertanto di di rintrodurre un concetto più comprensibili ma mi rendo conto che invece va spiegato meglio e cardini delle cure palliative partono da un lato attraverso le cure domiciliari e quindi il riconoscimento di chi fa dei gruppi che fanno cure domiciliari epici il tema delle cure domiciliari e questo era un punto pregnante proprio della proposta di legge che Forza Italia traversoni e personalmente aveva presentato
Poi c'è invece il più prima di cure domiciliari fatto dal sistema sanitario nazionale attraverso quindi la Rete dei medici di famiglia diciamo
E in fin
Il tema dell'ospite
Di ospedali dedicati alla cura dei malati
Senta speranza dei malati terminali che non possono e essere adeguatamente curati oppure per il loro stato di salute perché venne cioè Rita chiaramente di applicazioni di sostegno dei cicli vitali Ried ne ne cerca o perché non hanno la possibilità pratica materiale di essere adeguatamente assistiti dalla propria famiglia o perché non hanno cari vicino ecco questo sì l'hospice cioè che si occupa in pratica delle cure per questi malati che non possono avere altre sul
Nel mondo anglosassone la l'hospice il diffusore comunque accettato socialmente visto come no diffidenza preoccupazione fa parte della cultura anglosassone una struttura di questo tipo lei crede che in Italia questo tipo di strutture bene può avere un futuro sia dal punto di vista di accettazione culturale e sia poi dal punto di vista pratico organizzativo cioè non diventerà un po'ecco
Il posto dove relegare comincia lei quelli che sono soli dunque lei ha detto una cosa molto importante e cioè che questo sistema più affermato in alcuni Paesi
Che tengono molto al ruolo della dignità umana che ne rispettano i principi di libertà con civiltà e democrazia
Il rischio che le strutture di questo tipo in Italia possano anche andare su un binario deviato c'è sia per il controllo assoluto che lo Stato vuol fare su tutte le strutture
Sia perché viceversa qualche volta lo Stato o anche gli amministratori degli enti amministratori locali non riuscendo a seguire i progetti finiscono per utilizzare queste cose tipo buca delle lettere per cui cacciano i problemi
Senta sapere quale risposta questi problemi avranno
E quindi Mino che deve essere indirizzato sul modello che diciamo è seguito in Inghilterra ma deve essere attentamente e controllato dura però riteniamo almeno io personalmente che nei in questo ambito sia molto più un portale
Di seguito neanche al circuito dell'atomica del così detto a terapia domiciliare al seguito i medici di famiglia ho voglia domicilia integrata invece a quei gruppi spontanei che già esistono sul territorio che hanno dimostrato di avere quella spontaneità e quel valore aggiunto che devono avere che non è solamente terapeutico ma anche psicologico di sapersi in dire nell'ambiente familiare nelle difficoltà che quel specifica persona quella famiglia hanno portando veramente la tutela della dignità umana nelle in questa fase così compromessa della propria vita giù ho visto delle belle prime esperienze territoriali create dai club
E credo che
Col sostegno di quelle iniziative andando a riconoscerlo tra l'altro con l'atteggiamento delle volte mi permetto poi liberale si cerca un po'di in poi
Vorrei modello familiare in questo Paese per ragioni dividere gente di tipo religioso è invece le cure domiciliari potrà può essere un incentivo a tenere unita la famiglia mantenere anche gli anziani all'interno della famiglia senza però a sottoporsi a un omero eccessiva
E sicuramente questo ecco io mi scusi eh
Parlerei un po'il problema delle cure termali per palliative rispetto alla terapia domiciliare più generale cioè quella degli anziani o delle malattie per esempio rosso anche il ragazzo che si è fratturato una gamba per dire che ha bisogno
Queste credo che possano essere patrimonio del medico di famiglia un medico di famiglia rivalutato cioè la riforma attuali essere più vicine pro più capiente con maggiori potenzialità cioè creare quella che si chiama l'uomo che
All'estero un L'Unità di cure primarie come l'ho chiamata io nel progetto italiano loro quello invece delle cure palliative ha ben detto lei
è un momento particolarmente delicato in cui le competenze terapeutiche
Scelte molto liberamente dal dalla famiglia dal malato non si deve correre secondo me nell'accanimento non voluto
Che togliersi da un certo tipo di terapie e giustamente ritengo come dicono come ho detto prima e questa una via lettere in
Alle per quello che penso che sia la situazione attuale
Veramente non deve escludere anche il cammino di chi in caso non potendo essere
Ha bisogno di uguali garantire i diritti degli altri cittadini in un luogo tuttora Lainate usato un termine che è quello di che
Che in inglese vuol dire prendersi cura e creerà unicamente distinto anche da un punto di vista troppo semantico da Chiuro che vuol dire invece curare rosso ed è un'impostazione completamente diverso della medicina che ha molto a che fare con le cure palliative ma ha molto a che fare anche con l'autodeterminazione del paziente e con una dimensione umana della medicina ora ecco i medici italiani sono formati a questo prendersi cura oppure si limitano a curare oppure all'abbandono terapeutico
Che ho messo il dito nella piaga allora i meriti italiani tranne qua e che
Ho pieni intenzione
Privato non solo
Istituto diciamo così clinica universitaria che ha formato in questo senso in linea di massima non hanno nessun attitudine a questo tipo di formazione
Né d'altronde diviene richiesta professionalmente cioè professionalmente al medico di famiglia italiano viene richiesto di copiare qualche ricetta no
E delle cure ma ben poco e quindi quel famoso chiusa e non che io un poco a il conoscenza psicologica io dico sempre che il medico di famiglia italiano attualmente
Diverso per come abbandonato dal medico condotto di cento anni fa che girava solo armato della propria borsa dei troppi poveri strumenti ma in più ha perso quella che era la cosa fondamentale la conoscenza diretta e umana
Le persone che si presentavano a lui e quindi quello che era il buon consiglio quello che che poteva veramente incidere perché diciamo veramente le malattie molte volte si possono attutire ma raramente cioè tranne alcuni casi proprio della cute uno che può risolvere alla radice e cominciamo con tutto questo sistema che si è perso nella formazione al giorno d'oggi è in grado di ritardo e
Però
D'altronde invece presenti
Sistemi di formazione che hanno invece preparato alcuni medici e alcuni operatori per questo noi nel nostro presente o disegno di legge e anche quando si è discussa la legge sugli hospice abbiamo chiesto di riconosce
Questi posti della formazione ed investire soldi per questa formazione che non è
Una cosa che si può ottenere dall'oggi al domani e che a cui devono essere preparati tutti gli operatori dall'infermiere al medico e a che devono saper portare nella loro professione non per dire un termine abusato ma un valore aggiunto che non è dato solo
Dal tecnicismo di alcune notti
Ogni uno
Ho capito che
Noi gocce di questa cosa si produce quello
Coccoli vero proprio regole meccaniche automatico certo che non sistema sanitario che privilegia un po'la competizione queste competenze aggiunte questo valore aggiunto finirebbe per imporsi appunto per
Dei criteri di competizione piuttosto che semplicemente come al solito dall'alto imponendo e elargendo un po'risolti determinate strutture ma veniamo di nuovo al discorso delle cure palliative in quanto tali
Le cure palliative comprendono il controllo dei sintomi l'assistenza psicologica eventualmente anche quella spirituale e poi le terapie del dolore noi siamo quasi ultimi nel mondo occidentale nell'utilizzo di analgesici
Diciamo Lenin Kandor tutto quello che ha detto lei qualche passaggio ovviamente però solleticato caso mai me lo dirà
Che ha elencato tutto una serie di cose fondamentali per essere vicini a questo malato tutte diciamo di pari importanza
Sicuramente molto importante la capacità di stare vicino e che vuol dire molto ma il problema fondamentale e cioè quello di togliere il dolore rimane il punto cruciale
E cui in Italia per un perverso
Tema di chi regole assurde
Oggi Pio
Perseguitare
Dare le cure a chi ne ha bisogno in queste calde
Facile perché in voglio abusare o voglio procura
In maniera secondo noi non non corretta almeno non dal punto di vista delle libertà individuali ma dal punto di vista del e e poi facilmente disponibile è un po'come quando mi scusi scusi nega il porto d'armi dopo lunghi
Poi la marcia
Chi vuole va è la dimostrazione che è un sistema che fa acqua da tutte le parti
O ci sono proprio il che
Ieri di persone che hanno bisogni quel le terapie che non riescono a ottenerne che devono pagare io mi ricordo un caso l'anno scorso che ci citato ai giornali in cui molto civilmente molto degnamente la mamma la moglie di un persona malata aveva citato il suo caso soggiorna alle però come fosse Quarry ha messo all'indice in o come come fosse appena data rispetto a questo tipo di richiesta che e invece e quindi noi chiediamo che necessiti tema antidolorifico
Si prendano dei provvedimenti diversi che il primo provvedimento in assoluto e di riconoscere la validità dei prodotti
In Italia questa tra Marini e dal c.t. perché agisce non
Ma sulla base solo di quelle che sono le coro corrette conoscenze scientifiche ma che agisce molto messa sul sistema economico e anche qui va detto che molto spesso come si può dire la maglia della Rete finiti spesso dice non lasciando passare nulla solo per un motivo economico laddove poi ci fanno sprechi da tutte le altre parti non riconoscergli anch'i dolori dieci più moderni proprio l'anno scorso noi abbiamo citato tra i venti e ci fa ma ci salva vita che sono salvavita vuol dire salvare la vita
In circolazione del mondo ci sono proprio c'è un antidolorifico specifico che il pitone migliore che in Italia non trova collocazione tra le cure passate dal sistema sanitario nazionale
C'è tutta una mentalità in cui diciamo tentare il dono
Chissà quale tipo certo che i che appartiene a superstizioni che appartiene a convinzioni in qualche caso interpretazioni religiose per cui non si deve intervenire o che calano i gravi diciamo aspetti negativi di una terapia antidolorifica quando ovviamente per alcune persone si tratta di fare una scala di priorità
è a rischio beneficio pro tra l'altro credo che dovrebbe essere lasciata la libertà dei singoli valutare l'entità del dolore che sono condizioni di favore
Qui mi ricordo una cosa che
E stavo dimenticando che ritengo importantissimo da Dio io nella vita ho fatto il medico per trent'anni in particolare vicino a una situazione di più di dolore molto importante cioè il parto perché io sono ginecologo ora Tito oltre otto mila cinquecento parti nella mia vita
E so come l'elemento dolore può essere l'elemento che toglie come si può dire dignità umana
Che senso di autocontrollo altro perché c'è un
Carla Del sentire il dolore e questa diversa scala di sentimento non è fatta dall'endorfine o altro o dei sistemi biochimici del proprio corpo
Fatta da vissuto è fatta dal primo moglie fatta dal subconscio è fatta molte cose
E laddove il dolore diventa l'elemento proponendomi preponderante va combattuto e molto facile dire per esempio io voglio sempre citare questo perché mi sembra un esempio corretto no alla mia mamma partorirà accade tutto era semplice beni ma ripeto è chiaro ci sono
Persone che ho visto anch'io nella vita vere l'evento del parto che io considero tra i più dolorosi come entità dodici io subire
Tutto diciamo senza sostanzialmente una grossa compromissione ma dall'alto sono da questa esperienza traumatica ne hanno avuto poi quindi psicologici e pratici per tutta la vita tanto qualche volta da rinunciare a procreare ancor
In modo un po'
Ho chiaro e coraggioso forse anche possiamo dire che la impossibilità o comunque le grandi difficoltà per accede ad esempio alla morfina da parte dei pazienti oncologici o da parte dei pazienti terminali o di altri che soffrono di patologie
Croniche molto dolorose anche un po'il frutto del proibizionismo sulle così è troppo perché il cuore cinque ore che c'è questo aspetto vicino
Sono per la liberalizzazione della droga e l'ho detto ma questo credo che può fare ampio forte di un alto confronto che possiamo avere in un'altra sede però mi sembra veramente assurdo là dove sulla droga chi vuole se la procura con estrema facilità purtroppo nel sistema attuale ed in acuti favorendo un indotto di ma la vita di problemi per cui alcune poi le richieste degli antiproibizionisti le condivido anch'io
E niente in questo campo finisce per essere un fatto estremamente deleterio andò perché per non voler andare a proibire quella cosa Lamberti finisce per toglie nel l'utilizzo invece
Assolutamente positivo che deve essere fatto degli antidolorifici quando servono tra l'altro possiamo forse anche dire che alcune alcuni casi
Se non altro mediatici Covella caso Di Bella sono il frutto proprio di una mancata attenzione
Alla paziente oncologico anche da un punto di vista le terapie del dolore dunque io sono d'accordissimo su questo io di quella vicenda ricordo tutto avendola vissuta in prima persona
Credo che questo sia stato l'aspetto più sottovalutato di questa vicenda una vicenda che è stata direi molto presto liquidata con
Una sentenza di Stato
Dato che ha visto però conniventi tutto una serie di soggetti e di persone che avevano tant'resti per liquidare chiudere questa cosa frettolosamente
Io credo che invece circa
Stata necessaria una maggiore attenzione certo non per quello che sono le soluzioni
Mediche che la al cura Di Bella produci ma in quanto quello che produceva proprio ai fini delle cure palliativi e deriso tattiche comunque tante persone affermavano di aver avuto laddove l'unico esperimento veramente il coro coraggioso che ci doveva
Fare e veramente chiarificatore e cioè il cosiddetto caso contro caso e quindi il caso delle cure tradizionali posto a fianco al caso della cura sperimentale
Nel con le medesime condizioni di speranza di vita non è stato fatto
Concludo vediamo un discorso bioetico più generale difficile parlare della morto del morire morire un processo in cui si fanno delle scelte o si dovrebbe avere la possibilità concreta di autodeterminarsi e fare delle scelte mi sembra che lei sia d'accordo nella aumentare la possibilità della scelta tra verso le cure palliative e attraverso anche delle migliori terapie del don
Ora le volevo chiedere anche se sarebbe
Favorevole alla cosiddetto testamento di vita living will e c'è la possibilità
Per alcuni pazienti che poi perdono coscienza delle fasi terminali di lascia scritto in anticipo se vogliono proseguire o non proseguire determinate cure essere rianimati o non essere rianimati inglesi perché questo è un problema
In cui il contralto isola perché ancora in tutto il mondo in maniera profonda
La mia posizione individuale credo conti poco in questo nel senso sì sì sì sì può essere necessaria io sono cattolico e quindi ovviamente suo nuovo collegio determinati principi però credo anche che io non possa imporre il mio modo di pena e credo che questo sia uno di quei grandi temi etici in cui sarebbe proprio su questo utile qui correlato i referendum che sono poi il sistema di organizzare la vita civile tra i diversi modi di pensare
Era nella senatore Antonio Tomassini di Forza Italia come abbiamo sentito si dichiara favorevole a se non altro un dibattito pubblico sulla testamento di vita sulle così dette direttive anticipate o liti in cui il e anche la possibilità di sottoporre al giudizio dei cittadini quindi allargare la capacità di decidere su temi così essenziali a proposito di terapie del dolore per la concludere questo spazio dedicato alla bioetica ricordiamo che secondo doll OMS la morfina e gli altri analgesici oppioidi sono considerati essenziali per il trattamento del dolore per patologie come il cancro oppure a terra la GS o altre patologie gravi
Premesse proprio raccomandato di governi di assicurare la disponibilità di questi farmaci oppioidi e anche naturalmente la genesi ci non oppioidi
A di assicurare anche che la propria legislazione sulla controllo dei narcotici consente un uso terapeutico
Di queste sostanze di assicurare che i sanitari siano legalmente autorizzati a utilizzare gli oppioidi neanche a rivedere semplificare i contro Olli sugli oppioidi per renderli effettivamente disponibili nelle quantità necessarie tutto questo non accade da un accadere soprattutto nel nostro paese rispetto a tanti altri paesi occidentali
E non accade per diverse ragioni innanzitutto per degli i sistemi inadeguati di valutazione della fabbisogno terapeutico rispetto a queste sostanze
Anche per una certa paura
Dell'abuso con anche delle legislazioni che ostacolano in modo indiscriminato la disponibilità di questi farmaci ci sono poi naturalmente le strutture sanitarie che non sono adeguate il personale che non è preparato ci sono scarse risorse e finanziarie e comunque l'opinione pubblica
E soprattutto i sanitari timorosi della tossicodipendenza in una parola ancora una volta il frutto di una mentalità proibizionista mentalità proibizionista che qui da radio radicale non smetteremo mai di stigmatizzare
A proposito di proibizionismo tanto per a chiudere con al solito una nota bibliografica proibizionismo e antiproibizionismo dagli antichi divieti su alcol e tabacco alla legge Jervolino Vassalli è un libro edito da Castelvecchi è un libro scritto da Angelo avermi che verrà presentato martedì dodici ottobre alla libreria
Montecitorio piazza Montecitorio sessanta interverranno oltre che l'Autore anche Giancarlo Arnao Carlo Casini Maurizio
Gasparri Giuseppe ritta e Marco Taradash e tutto per lo spazio di bioetica di quest'oggi un saluto da Cinzia Caporale