"La liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica: opportunità e prospettive di collaborazione con le Pubbliche Amministrazioni Locali" promosso nell'ambito dell'VIII incontro annuale di comuni e provincie tenutosi presso il Salone delle Autonomie Locali della Fiera di Modena

Sono tutti sono donne Sangiorgi il direttore del sono di autonomie locali vi do il benvenuto e vi ringrazio per aver aderito nostro invito unitamente relatori della giornata
In questi giornate modenesi nell'ambito di un ottavo incontro nazionale dei comuni delle province e delle regioni
Si sta dibattendo un tema centrale articolato in una serie di sessione di lavoro che vanno tutte diciamo nell'ottica della riforma ed è la modernizzazione deve dare della della pubblicamente fra locale
Il tema di oggi è un tema apparentemente atipico ma in realtà vede in particolare i comuni e e le altre nel pubblico misurazioni locali impegnati su diversi fronti in questa ottica che la liberalizzazione del mercato Energia elettrica
Da un lato li vede protagonisti in quanto operatori del comparto erogatore di servizi diversi livelli
E un domani
Interessati come utenti come consumatori di energia elettrica
Quindi abbiamo
Pensato di portare un dibattito che ancora aperto che ha implicazioni confronti unto innanzitutto in inizialmente come noto delle idee si rivolgeva
Alle imprese le grandi imprese un domani questo tipo di beneficio
Presunto e reale che deriverà dalla libere elezioni mercato easy elettrica dovrebbe coinvolgere anche il consumatore finale oggi quella luce tra fascia vincolata che ancora esclusa
La posizione comunicherò posizione alquanto se volete allo stato nascente
è un'ottica diciamo impingere alle amministrazioni pubbliche di attenzione
Perché se oggi diciamo il il discorso delle privazioni investe primariamente i grandi consumatori industriali si ritiene che questa di Foti logica il beneficio vada estesa anche ad altri utenti grandi consumatori medi consumatori piccoli consumatori e quindi
Produco dovrebbe produrre l'aspettativa una
Diciamo Rastan esazione del comparto è una un maggiore efficienza e di comicità e questo citato nel Po in un beneficio che poi si distribuito gli utenti finali può essere Sorsa
Destinata alla attualizzazione validazione dell'attività delle pulito viste locali
Il mio compito oggi duramente formale dita di accogliervi e di stimolare questo dibattito che invito il moderatore tu Gilberto De ventiquattro ore anche sì se rimane il tempo di coinvolge il il pubblico in una discussione
Che dia spazio ai diverso dalle verso opinioni dove c'è un confronto ancora aperto anche perché non sappiamo esattamente come sebbene che i criteri sono bastate lineari come sarà poi questo processo come sa
Siamo recepito e diventerà legge attuativa questo processo che dovrebbe portare alla difesa del mercato con con l'apertura di altri operatori che come ripete in parte sono interessati nettamente il poliestere laccati in parte nato a punta e viste come consumatori
Vi ringrazio ancora e do la parola al moderatore la giornata
Anch'io
Signori buongiorno
E sorella Coco Giliberto sono un giornalista del Sole ventiquattro Ore mi occupo
In modo particolare di energie di ambiente quindi in questo periodo sono temi caldi caldissimi
Come vi è anche
Ricordato Sangiorgi la liberalizzazione Inc Elettrica interessa tutti
Peccato ora Marco peccato che a questa tavola rotonda manchino due due nomi e due istituzioni
La prima e l'autorità l'autorità dell'Energia era prevista tra i relatori di oggi
Sta lavorando l'autorità sulle sulle tariffe che sono degli elementi che condizioneranno la liberalizzazione elettrica
Io penso che possa essere scusata l'autorità per il momento che secondo me meno scusabile una seconda figura che manca questo tavolo c'è il ministero dell'industria
Che quello che poi decide sulla liberalizzazione manca da troppo tempo manca da quando si è cominciata impostare il il lavoro di liberalizzazione sono stupefatto che un processo fondamentale per il sistema industriale italiano e per i cittadini
Non non avvenga con uno strumento pubblico di dibattito la Francia paese molto restio alla liberalizzazione per la sua naturale struttura energetica abbiamo non Electricité de France e di essere sigla un EDF che
Più grossa e più consolidata dell'ENEL
E tuttavia il loro dibattito sulla liberalizzazione che allora costa molto
è partito da una proposta del ministero dell'industria adesso in corso a tutti i livelli un dibattito pubblico tra i sindacati e gli imprenditori
Le le varie organizzazioni consumatori
Che alle osservazioni di tutte queste fonti e verranno poi elaborate dalla Presidenza del Consiglio parlo di Parigi non parlo di Roma presenza del consiglio
Per poi avere una legge che sarà alla fine approvata da dall'assemblea
Un processo molto trasparente qui mi dispiace vedere che continua a mancare il nostro processo con una voce la voce fondamentale
Dal punto di vista organizzativo
L'esperienza mi insegna a diffidare dei programmi divide i convegni sono cose che vengono programmate studiate concepite poi alla prova dei fatti si ribellano abbastanza
Fallaci nel senso che
Rispetto al foglio che avete nel programma dobbiamo dare tempo alle varie persone di arrivare quindi abbiamo fatto una veloce ristrutturazione
Degli interventi chi sono le persone che interverranno le lo vedete sia dai dai fogli Dedei cartelli qua davanti sia dalle dal foglio del del programma
Ultima informazione di servizio attorno alle undici faremo una pausa ricreativa
Do la parola per primo a vento presidente dell'Acea la municipalizzata non la spada
La quasi spaccati
Energetica di Roma
Va bene se
Se
No è è proprio Spagna è nata Spada dalla dal primo gennaio di quest'anno quindi tranquillizzo tutti quanti voi
E mi propongo di sviluppare un intervento che inizia con qualche cenno di cornice Rispetto al quadro normativo nel quale si muove lascia e altre aziende consimili
Farò una breve approfondimento su il processo di trasformazione di Ascea nel mutato quadro normativo legislativo e con qualche rapidissima considerazione finale e il primo punto che vorrei sottoporre alla vostra attenzione
è l'esigenza per impresa come quella che rappresento e per altre aziende degli enti locali altrimenti dette ex municipalizzata che sono per lo più aziende molti servizio
Che è il quadro normativo consenta di operare con rigore coerenza e sufficiente uniformità
Un problema che per noi è di stringente attualità e che il Parlamento e o il governo siano sufficientemente armonizzati nella loro opera di riforma del settore delle aziende delle imprese locali
Perché esprimo questo auspicio è anche la preoccupazione che esso sottende perché sono in corso di definizione a livello parlamentare o a livello governativo provvedimenti che riguardano il quadro normativo da assieme dei servizi pubblici
Vi è stato nel campo dei rifiuti il decreto Ronchi è come nel punto noto in corso di stesura i provvedimenti che riguardano la liberalizzazione del sistema elettrico abbiamo da diversi anni una legge la legge Galli di riordino del sistema idrico e tutti quanti noi
Operatori auspichiamo che la legge nonna sia come l'le belle idee di cui sono lastricate le vie dell'inferno e sia in corso di attuazione
In sostanza noi speriamo che in seno al Parlamento e al seno al governo la mano destra sappia che cosa fa la sinistra altrimenti le conseguenze per quanti operano all'interno di questo mondo pubblici o privati che essi siano potrebbero essere non esagero addirittura devastanti
Nel caso ma oggetto del convegno di oggi
Il contesto ci propone il tema della liberalizzazione della privatizzazione nel settore elettrico e se me lo consentite inizierei con una battuta cioè entrando nel salone chiedendo ad una hostess dove fosse ospitato questo convegno la gentile ospite del post essa detto quale il convegno ENEL il che
Non si sente
Dice il quale il convegno ENEL e che già la dice lunga come dire sul sentire comune io spero che tra qualche tempo venendo in analoghi convegni si possa dire appunto è il convegno sul sistema energetico e non il convegno nella però tante operiamo in una situazione di monopolio come Q come è noto
L'aspettativa nostra e che in linea con la direttiva europea e con quanto espresso sia pure molto genericamente dalla parte documento di indirizzo del governo che il ministro Bersani se non ci saranno turbolenze che faranno venirmene meno il ministero che ministro Bersani mantenga la parola e si pronunci
Entro la fine dell'anno e comunque entro la scadenza di febbraio prevista con indicazioni chiare che guidino questo processo che come è noto a due tappe Libè a tappa numero uno liberalizzazione tappa numero due privatizzazione
E liberalizzazione cosa deve significare nel caso del settore elettrico e anche nel caso dei servizi di pubblica utilità in genere
Al nostro para a mio parere come azienda e a nostro parere ire come sistema delle ex municipalizzate devesi significare graduale superamento delle situazioni di monopolio fine dei garanti ismi
Perché ovunque
Siano essi soggetti ha proprietà pubblica siano essi soggetti a proprietà privata
Il pubblico deve fare il suo mestiere il governo deve fare il governo deve essere cioè soggetto di Indirizzo di programmazione
Vanno fissate regole del gioco uguali
Deve essere realizzata una reale par condicio tra tutti gli operatori deve essere tenacemente perseguito l'obiettivo di creare una vera situazione di mercato in un paese il nostro che non è in una situazione di mercato
Quindi significa aumentare il pool
Dei operatori e la possibilità che questi operatori possano effettivamente confrontarsi in termini di e comuni economicità in termini di qualità dei servizi
Poster ti termini cioè di come richiama anche il dispositivo parlamentare e la normativa europea concorrenza comparativa
Il terzo auspicio che noi abbiamo proposto al legislatore o al governo
è che i provvedimenti normativi siano ispirati e accompagnati a un disegno di politica industriale termine questo come quello dei convegni ci diceva
Il nostro moderatore che spesso come dire incute dubbi sospetti e noi quando si parla di politica industriale secondo una vecchia concezione si immaginano dei piani fortemente verticistiche verticistiche probabilmente inattuabili mentre noi abbiamo effettivamente bisogno in Italia nel settore energetico e nel settore dei servizi pubblici
Di passare appunto da una concezione di monopolio di municipalizzate a una nuova cultura che la cultura di impresa
Su questo punto specifico nell'ottica delle nostre aziende
Sottolineo il richiamo alla vostra attenzione il processo di trasformazione in atto in una parte significativa la più importante delle nostre aziende è esplicitamente mirata a trasformare le ex municipalizzate con i loro pregi ma anche con i loro difetti in moderne in prese di public utility che operano in un mercato locale e nazionale e se ne hanno le possibilità e con le dovute partnership anche a livello a livello internazionale quindi il paradigma
Per le nostre imprese e appunto questa non diremo più in una situazione di monopolio naturale o innaturale se preferite passeremo a una pratica di cultura di impresa
Io altri due rapidissimi scendi sul sistema elettrico e poi parlando della mia azienda avrò modo di se ci riesco di fare qualche collegamento tra la nostra situazione è il contesto nel contesto riformatore
Per quanto attiene più specificamente il settore elettrico quindi immaginiamo un processo di trasformazione che alle due tappe a cui facevo riferimento prima un'ulteriore nota
Che fa parte della discussione già in atto e che vede protagonisti tutti gli operatori del settore e che ci aspettiamo dal governo
Una posizione che sia coerente con gli obiettivi di riforma enunciati e come il processo di creazione di una vera e propria politica industriale detta in termini più espliciti
Continuiamo a interrogarci sui pesi specifici che in materia di riforma del sistema elettrico assumono persona Rizzo il ministero del Tesoro Ciampi ovvero al ministero dell'industria Bersani
Per semplificare la discussione noi diciamo che questo le decisioni di fondo devono prese essere prese nell'ottica e nella logica non della persona Fardella ministero che rappresenta di Bersani
Ad essa almeno nell'ottica nella logica del ministero del Tesoro
Cioè non ignoriamo che esiste un problema che si chiama valorizzazione dell'ENEL ma non riteniamo che il tema della valorizzazione dell'ENEL debba condizionare i tempi e i modi della riforma del sistema elettrico altrimenti è meglio lo dircelo subito abbiamo scherzato non se ne parla più e ne riparleremo magari nel due mila e tre due mila quattro ovviamente nel dire ciò
Esprimono la convinzione che i vincoli tuttora posti
Dalle esigenze di cassa del tesoro sono eccessivamente dominanti rispetto a quelli riformatori ultima considerazione di carattere generale
E che esprimendo gli interessi del nostro sistema di impresa è noi guardiamo come una grandissima attenzione a un tema che è stato evocato in un recente articolo dal nostro moderatore
Lui parlava di leghismo applicato al sistema elettrico nella fattispecie al sistema padano siccome nel era ovviamente una forzatura no ma era una novella curata dal ritratti la sto seguendo lui parlava di è per
Ovvero l'ente padano
Per l'energia elettrica
Io non so come coniugarlo alla romana e non solo quella R dove ti Carla in questa sigla mentre invece ecco prendo spunto dalla sua arguta
Notazione per dire che ci siamo anche noi ma ci siamo anche noi a Roma come potrebbe essere valido per altri sistemi territoriali
Cioè insiste la riforma del sistema dei servizi pubblici fa perno su una cultura è una pratica che ancora stenta ad affermarsi
Ma secondo noi può essere il futuro di un sano federalismo ovvero di un federalismo che non si limita a toccare l'aspetto istituzionale i poteri e le competenze e ruoli degli enti locali
Ma mira a creare competitività tra territori anche attraverso la qualificazione del sistema dei servizi e delle infrastrutture peraltro su un tema che non c'entra col sistema elettrico ecco la recente che nel tra
Fiumicino Ciampino Malpensa e Linate la dice lunga su i sintomi di un processo che se non è ben governato può produrre aspetti deteriori peraltro l'azienda romana non non abbiamo fatto mistero
Guarda con grande interesse alla nascita e allo sviluppo dell'è per la cioè del Minin sistema
Del nord e ritiene che lo sviluppo di questo sistema possa esserci un elemento di concorrenza utile anche per un'azienda come la nostra
Adesso di proporrei con l'ausilio di questi alcuni lucidi che illustrerò però molto rapidamente perché credo di aver già rubato molto tempo la situazione della Ascea che un'azienda la principale
Nel settore dei pubblici servizi operante principalmente nell'al settore delle energie nel settore dell'acqua
Con un fatturato di mille trecento miliardi e con altri dei parametri economici che no non ho il tempo di illustrare salvo quello che mi piacerebbe mettervi in rilievo come uno dei nostri problemi di trasformazione sia quello anche della
Profonda revisione dei rapporti tra noi e il nostro azionista quando eravamo municipalizzate eravamo un braccio della amministrazione per cui anche la regolazione dei flussi finanziari
Era basato come dire su un principio di vasi comunicanti non ben regolato è ovvio che con la trasformazione di queste aziende società per azioni e con l'apertura del capitale a nuovi soggetti
La questione dei flussi finanziari non può più appartenere a la pratica del passato e di meno che mai i gli azionisti enti locali se vogliono aprire il capitale ai privati
Possono pensare come si dice non sunt non credo solo a Roma di avere botte piena e mogli ubriache i dividendi e al tempo stesso al mantenimento di vecchi meccanismi finanziari
La il quadro
Della Ascea si riassume in questi dati non siamo un grande produttore di energia elettrica ed è anche per questo che siamo interessati a
Verificare possibili sinergie e con l'ENEL e con gli operatori privati e con il costituito costituendo mini sistema noi produciamo all'incirca il venticinque per cento di quanto distribuiamo
Invece può essere di un qualche interesse che io vi gran Quaglini sullo stato di trasformazione della nostra azienda aggiorni proprio stasera vi saranno Arion abbastanza importante in materia
Il Comune di Roma il consiglio comunale sarà chiamato a decidere dopo la trasformazione in società per azioni il collocamento del quarantanove per cento delle azioni della Ascea e con ogni probabilità del Luc Romano sarà sostanzialmente omogeneo a quello che ha avuto tanto successo a Milano cioè puntiamo un meccanismo tipo a M con qualche limatura immagino con
M. Milano bisogna specificare perché
Ai lavori che hanno seguito l'altra strada no il meccanismo della M. Milano qui non posso dire molto di più perché deontologicamente questa è una scelta che spetta all'azionista fare io posso soltanto riferire quali sono gli orientamenti prevalenti
Mentre invece spetta all'azienda dire qualcosa sul proprio piano di sviluppo che è riassumibile in questa in questo lucido che propone in termini mutati
La vocazione di azienda multiservizi ma Multiservizi non è nuovo e nuovo i termini mutati in quanto ciò che si propone una trasformazione in una diciamo Holding società capogruppo che
In nella fase attuale articolo era articolata in unità di business che possono a nostro parere decollare ed evolvere verso società per azioni che hanno specifiche missioni una
E cosa peraltro probabilmente richiesta dall'evoluzione normativa che spinge verso di più in alcuni casi verso l'abbandono Inga la separazione contabile in altri casi verso una vera e propria separazione societaria qui assisteremo a quanto sarà disposto a livello normativo e ovviamente il modello azienda se terrà conto e delle esigenze delle imprese in quanto tale e della mettersi il vestito giusto a seconda delle norme che verranno varate
Ho ultimato i miei quindici minuti quindi finisco con questa tabella ampie e più specificamente si riferisce
Alla alle ambizioni dichiarate nel nostro piano di sviluppo nel caso del settore elettrico MOI
Come i nostri cugini dia altre aziende di enti locali com'è noto dove esiste una situazione di promiscuità nella distribuzione
Della Energia Elettrica puntiamo esplicitamente peraltro vecchie norme di legge mai attuate ci spingono da tempo in questa direzione verso una gestione unica a livello territoriale
Cosa che peraltro riterremmo auspicabile come filosofia generale nel campo dei servizi pubblici
Cioè uno dei punti di fragilità di debolezza del sistema dei servizi pubblici del nostro Paese che sia acqua che si energie
Che sia trattamento rifiuti che sia altro e che si tratta di un costellazione estremamente frammentata piccole aziende poche hanno massa critica poche hanno capacità tecnologiche e di ricerca
Per cui per noi l'imperativo è o riformare o morire gradualmente ovviamente
Non ci piace morire auspichiamo la riforma auspichiamo processi di aggregazione auspichiamo processi di alleanze già intenso diverse siamo in Emilia il sistema Emiliano sta evolvendo in questa direzione sono già stati stipulati processi intese ovviamente anche imprese come la nostra scena dicevo prima senza nessuna punta di ballare vana gloria eh la più grande ma abbiamo una profonda consapevolezza di essere troppo piccoli rispetto a quanto richiederà il mercato nazionale il mercato nazionale e internazionale
Io avrei parlato volentieri delle osservazioni sulle questioni relative all'acquirente Unico la possibilità cito i titoli di accesso delle nostre impresa libero mercato dell'Energia possibilità cioè per noi minuto sorvolo di comprare una effettiva guarda di comprare o vendere
L'acquirente unico per la verità non ci piace non ho ancora capito a chi piace per la verità
Tante però sembra che l'acquirente unico sia una variabile indipendente rispetto agli orientamenti del Parlamento quanto meno cerchiamo tra le due possibili ipotesi acquirente unico pesante acquirente unico leggero mettiamola in termini di peso ponderale
Cerchiamo almeno di avere un acquirente unico leggero e magari transitorio che duri ridiamo due indicazioni su che cosa l'acquirente Unico la chiedo scusa sì
L'acquirente unico sarebbe questo mostro che in Francia è stato pensato ma non realizzato in Italia invece verrebbe pensato e realizzato che dovrebbe essere la il supermercato per l'acquisto dell'energia da parte dei produttori e la vendita dell'Energia ai distretti ero scusa io non so esattamente il pubblico che ho davanti quindi a volte forse pace abbastanza preparato ma ho capito meglio spiegare ecco questo mostro può essere ovviamente confezionato in tanti modi possibili una delle ultime versioni ministeriali che prevede una società Kune fanno capo al tre tre
Non lo so lo troviamo veramente molto Barocco ma baro barocco fra l'altro lo stile bellissimo però applicato alla industria forse non è la cosa migliore del mondo Coco verrebbe fuori una struttura pesante
Strano si processi riformatori può porta una clonazione di autori di clonazione di enti con un'azione di società
E francamente rischiano invece che favorire il processo di liberalizzazione vinto trarlo in pigliare in un'altra serie di la città auspica ecco la faccio breve auspichiamo che vi sia una forte semplificazione
Rispetta i soggetti che devono regolare il mercato auspichiamo ovviamente che le nostre aziende possano comprare l'energia
A secondo le regole di secondo le regole di mercato
Acquirente unico sì scusate
E finisco
Veramente
Dicendo che nel campo della Energia
All'inizio citavo i vari processi riformatori
Sarebbe estremamente utile se non addirittura necessario che le nostre in prese venissero più esplicitamente investite e sostenute e finanziato esatto iniziare incentivate lapsus forse freudiano
Rispetto a un problema che rischia di avere connotazione drammatica perlomeno faccio l'esempio Roma noi viviamo su una montagna di rifiuti una norma discarica a Malagrotta un problema drammatico un problema ambientale
Sì come dicevo all'inizio che noi nasce andiamo ad essere imprese operanti a livello planetario
Però siamo fortemente radicati nel territorio e siamo comunque
Proprietà di azionisti interessati alla salvaguardia del territorio ecco
Riterremmo estremamente utile che il quadro normativo fosse fortemente indirizzato qui non è tanto una questione di politica industriale quanto una questione di politica ambientale per per un verso certo superare la logica certo non nobilissima che ha in segnato i tecnici sei effettivamente quella è roba su cui meglio stendere un velo pietoso e lasciare il tutto agli storici del settore
Di qui però a fare piazza pulita e a pensare che non debba esserci una normativa che incentivi la trattamento di una parte consistente dei rifiuti in Italia non dico come in Danimarca ma almeno avviciniamoci alle medie europee
Ai fini della termocombustione
Ecco negare questa esigenza significa aveva in mente condannarci o condannare le future generazioni a vivere in una enorme pattumiera il che hanno mi sembra veramente folle grazie
Grazie presidente del
Un spacco monade
Ha un'altra scusa negli enti locali il presidente
Un po'padrone di casa del Presidente della metta
Un'esperienza è un mi sembra già più avanti dal punto di vista societario detentrici fatta da ce o mi sbaglio da siede
Prego
Velocemente non so se c'è un servizio lucidi se
Vuole farsi aiutare
Il microfono
Io
Si sente
Io ho cercato di interpretare proprio il titolo del tema del mio intervento per la liberalizzazione e le ricadute che cosa cambia nelle ragioni delle origini per i quali si è costituito e si è mantenuta la proprietà municipale che cosa cambia in termini di prospettiva quali sono i rischi l'opportunità che sono costituite rappresentate dalla liberalizzazione del vecchio sistema fatto questo breve introduzione almeno di come la vedo che mi pare di sia interpretabile dal nostro punto di vista però una Breve
Puntualizzazioni vestiti come noi ci proiettiamo in questa prospettiva lei ragioni
Storiche del
Per ragioni storiche della municipalità secondari salgono come è noto a molti a molte molte decine di decenni fa Modena
Municipalizzata o l'energia elettrica fra l'altro è curioso osservare come furti di Berardi ma proprio i liberali veri di quel tempo peraltro non c'è un attimo fu certo il primo il governo socialista di Modena che municipalizzate municipalizzata perché a quell'epoca il possesso e lo stimolo che rappresentava l'intervento pubblico nel nell'espansione urbanistica era il sostegno alla tramvia quindi al problema del decentramento per una città che si espande io perché si giusto sì industrializzata IRAP le travi rapportare illuminazione era per portare energia quelli per favorire lo sviluppo era una visione liberale molto intelligente dell'uso del di uno strumento innovativo industriale innovativo per favorire lo sviluppo della città e dell'economia di che periodo parliamo parliamo del pubblico cioè dopo l'undici chiedo scusa per i minori comunque primissimi e permise di novecento in quell'epoca il comune di Modena comprata dei privati
E proprio per i sostegni insieme a alla all'acquisto di una tramvia compra
L'energia elettrica comprare due imprese che a Modena gestivano
L'energia elettrica quindi un'operazione molto intelligente molto innovativa molto attiva
Quindi le ragioni della Municipale trazione erano ragioni dirette dirette cioè strettamente connesse onestamente francamente non si può disconoscere e forse questa una delle ragioni per cui oggi viene rimessa in discussione
Non so la privativa elettrica ma tante altre privative nel campo dell'energia già riconosce questo non è più un settore strategico dove il pubblico posso giocare un ruolo di promozione veramente importante tant'è vero che io qua notavo qua come da fattore diretto per lo sviluppo e la città si è diventato sicuramente un fattore diretto indiretto di sviluppo
Nel senso che l'alta remuneratività del del servizio moda produce
Utili alti o diciamo qua molto alti sul
Sulla gestione del servizio di distribuzione diventa uno strumento indiretto di sviluppo da citare cento che credo che questi profitti vengono reinvestiti dalla proprietà che finora il Comune tuttora come avevamo una larghissima
Percentuale il Comune ben vestiti l'attrattività
Sociali urbane civili di varia natura divario Carate
Quindi la la ragione del mantenimento della municipali trazione non è più intrinseca alla fare spesso a all'attività industriale ma estrinseche in qualche modo è godere di una posizione di rendita e di profitto
Se quindi in questo in questa che mi pare che lucidamente dobbiamo considerare la ragione
Su questa incombe prorompe il processo di liberalizzazione che introduce in azienda abituate non dimentichiamocelo non neghiamo a vivere come tutti i monopoli di una rendita una rendita che dei comuni era diventata anche più alta per la faremo regole composizione del dell'utenza utenze urbana pensa ad alta densità demografica un'utenza una una impianti una struttura tecnologica di di immobilizzazioni ormai collaudata ammortizzata ben gestita anche quindi una bella fonte va be'la fonte di di reddito la liberalizzazione incide crea una ipotesi competitiva anche se e con un processo come tutti sappiamo graduale che ha due setti introduce quello che io chiamo un rischio l'opportunità un rischio abbastanza evidente che quello di ridurre i margini di profitto e quindi in qualche modo disamorato are il la proprietà rispetto al al potenziale Carlo con la prospettiva di Carlo delle delle entrate e quindi dell'utile
Che si produce ecco invece la in disarmo Ravetto una anche ipotesi di fare cassa di realizzare qualcosa di di smettere di abbandonare di passare la mano insomma del suo i termini so tutto oppure una necessità
Comunque invece restando nel gioco di recuperare questi profitti in un modo classico aumentandola dimensione almeno la il valore assoluto del profitto se si deve ridurre il valore relativo percentuale aumentando la dimensione questo è chiaramente un rischio perché espone il comune è una sfida industriale in cui siamo a verità
Mette in discussione vecchie abitudini consolidate vecchi equilibri che vivevano bene così vere sfide Chan ovviamente i rischi le opportune c'è però sempre i implicito nel discorso della competitività
La differenziazione der qualitativa e tariffaria visto che questo ci sarà anche in prospettiva
E questo quindi può dare nuove ragioni esser certi oggi forse un po'un po'scaduto questo termine nel nel dibattito corrente normale si parlava di marketing territoriale di competitività del territorio l'ente locale ente locale oggi può giocare in un mercato competitivo se ne ha le capacità e la volontà anche giocare la carta di continuare una presenza perché una presenza anche minoritari ma comunque importante di indirizzo in questo settore
Se ha la capacità di migliorare la qualità o il costo dell'energia aumenta la competitività territoriale quindi assolve ad un suo compito fondamentale quindi ai rischi si alternano le opportunità
A questo punto che nostre imprese municipalizzate hanno davanti due due scenari che credo che l'abbiamo innanzi tutte chi più chi meno poi per musica il primo è se noi dobbiamo annullare il rischio della perdita di di di profitti
Dobbiamo perché si diminuisce si esibisce che la rendita il tasso di rese dobbiamo allargare ampliare il dobbiamo ampliare la distribuzione del Lare di distribuzione per con logiche di economie di scale e di aumento del fatturato del giro d'affari recuperare in quantità in dimensione quello che perdiamo in qualità e poeta cioè il margine mantenere invariati i guadagni anche si riduce il margine quindi aumentando il volume il volume di affari
Questo questo comporta un problema importante che credo sia davanti agli occhi interne il presupposto compunto problema comunque esiste
La necessità di rimpinguare di capitali freschi cioè di portare o parte Industrials reati diffusi qua ci sono le strategie diverse le le citava
Erano ricordate anche prima le due strategie a a M M. Torino M. Milano parte industriale l'azionariato diffuso comunque la necessità di capitali freschi perché fuori discussione che la proprietà pubblica se è una caratteristica la è innegabile e quella che non va capitali e quindi che non ha la pronta pubbliche comuni
L'unica cosa che sicuramente non hanno a Bonanno capitali freschi da mettere per potenziare per allargare le tre quindi se vogliono ampliare leale distribuzione non c'è alcun dubbio che devono ricorrere è una logica di mercato cercare capitali la forma
E chiaro che l'introduzione di e nuovi capitali tende inevitabilmente sia con con l'allargamento della redistribuzione sia come
Introduzione di altri tipi di e interessi evocazione tende ad annacquare e diluire quel concetto su cui sono sempre vissute le nostre imprese che quello del localismo della della municipalità del della cinghia di trasmissione molto diretto e per cui la politica dell'impresa energetica locale è la longa manus in qualche modo comunque una il rapporto diretto con col governo della città
Due notazioni su questa su questo problema di operare attraverso l'allargamento ce l'ha ampiamente il rafforzamento e quindi la promozione d'ammissione elettrica caratteristica
Che era ricordava anche l'amico ventun minuto fa il primo che per anche proiettarsi in questo in questa dimensione occorra vere in questa prospettiva con l'avere una dimensione minima nostri prese elettriche locali una trentina sono caratterizzati da tre grandi di cui la la la maggiore diceva a Milano per altri aspetti la maggiore come utenza e Roma e poi c'è Milano dimensioni qualitative importante e poi c'è una fascia di imprese intermedie significative fra cui
Il PCC onoriamo come si dice di essere anche da voi Brescia Trieste Verona ma sotto c'è
Delle medio-piccole Cocciante una polvere di piccolissime impresa su tutto quasi tutte localizzate nel nord Italia di dimensioni veramente molto piccole in cui è difficile pensare che una estensione della distribuzione non vada a danno del de decotta non hanno possibilità di essere come si dice che le banche a Greganti hanno capacità di essere aggregate cioè riassorbite da qualcuno nessuno pensa che Seregno ma dico sarebbe venuto in mente questo ma tanti altri Pico distribuzione lo presenta in realtà ce lo snaturamento completamente se non perdendo completamente la parte la dimensione municipali va detto lo ricordava vento prima va detto che in queste ore indirizzo quindi quest'invito è sentito ce lo confermano anche vento prima molto di più dalle dalle grandi impresa che non pochino meno con qualche preoccupazione in più da rimedi ma pochissimo dalle piccole per motivi per motivi o ma anche detto che tutte le indiscrezioni che abbiamo cioè le prime indicazioni decreto dovesse ancora fatto
Con l'ipotesi che non si debba fare soltanto un uno scorporo contabile il colletto bande dalla separazione contabile ad uno scorporo societario Ambani societario costituire una geodetica sopra i dieci mila cioè sopra ogni inezia qui il fatto dimensionale
Metterebbe totalmente in crisi alcune alcune di queste aziende non poteva che diventare aggregate cioè avere una vocazione di passiva rispetto al fenomeno che inevitabilmente esploderà tra l'altro mi si diceva che il germanico esistevano ottocento mi pare o qualcosa del genere Imprese Elettriche locale dove visto la liberalizzazione
E già ipotizzato un po'come in tutti i mercati che comporterà una riduzione a poche decine se non a una decina di grande distributore cambiano le dimensioni per mantenersi sul mercato
L'altra l'altra soluzione
Che evitabile tocca il nostro cuore perché tocca il cuore storico della proprietà del management cose quello di mantenere una nostra conti competitità difendendo se vogliamo accentuando
La nostra la missione pluri servizio dell'impresa
Molte la stessa CEA la ricordate la vuole conservare anche sotto la forma del del della holding ha corporei che poi a due società operative qua del gas è quella dell'acqua però a un livello di imprese più piccole
E il la la combinazione di diverse attività produttive crea laddove si possono creare in molti campi sposa delle economie di scopo commerciali tecniche
Organizzative e manageriali che se difesa accentuate succede proiettate
Questa un po'il sentire la volontà di molte non elemento di difesa rispetto al mercato ribaltato ovvero non diventeremo mai e grandissimi però giocando su questo fattore possiamo a anche se non c'è nessuno si nasconde
Che si debba cambiare che si debba per esempio ricorrono a capitali comunque fresca ecco il perché di tutta la la trasformazione in in in società per azioni quali sono le ragioni che propugna nel sostengono coloro che sono su questa linea
Il pluri servizio cioè la natura intrinseca di queste imprese che hanno aggregato proprio per la loro origine di municipalità quindi come punto di aggregazione dei servizi pubblici il proprio servizio in sei fattore di competitività altro grande fattore di competitività
L'integrazione identificazione Impresa territorio radicamento che ricordava anche vento prima che visto come ulteriore fattore di vantaggio competitivo cioè proprio è né nel della nuova Italia del federalismo e delle mille municipalità diventa il fatto la competitività del territorio insomma il marketing del territorio la valorizzazione di quello che c'è quindi una combinazione di fattori locali che crei Successo
La dimensione del bacino in queste cose e certamente importante sulla scuola i fattori dimensionali ma non è l'elemento definitivo almeno in relazione al rischio di perdere di Tita cioè dobbiamo allargarci ma mantenere questi tentasse l'allargarsi comporta una scomparsa un annacquamento una diluizione
L'eccessiva di questo aspetto beh non è questo lui ma è importante ma non definitivo
Scusa
Allora metta Meta S.p.A. Mete S.p.A.
Il capitale sociale
E mezzo fa dall'inizio dell'anno è operativa tra
Opera
Tra gli elettricisti e ai fisici
Vediamo quindi
Produce questi da quei poeti e cinque per cento scarso in quattro niente lo indietro anche perché non garantisce quelle continuità che hanno dato interessante il rapporto il rapporto con
Con le prospettive della liberalizzazione non che sia
Implicito
Dentro a questo allora diamo circa un po'meno di quattrocento utenti al quale cediamo trecentocinquanta g come attore i media tensione cioè sono sostanzialmente i lo metto tra virgolette liberalizzate le dato significativo con novantatré Mw di potenza impegnata cioè dentro anche c'è modo e una città industriale una città industriale come sappiamo caratterizzata non da grande impresa ma da molta media medico imprese la grande impresa era spende energivora l'abbiamo alle porte di Modena che ci e cinque che ci piace poco
Quali sono le strategie di metà strategie rimette finiscono questa tesi metà sono fondamentalmente di tre ordine poi in questo senso già
Ovviamente conservare siamo posizionati fondamentalmente sulla strategia numero due cioè su quella che poi per dimensioni non è Milano non è Roma cerca non tanto di promuovere l'azienda elettrica e semmai cerca di promuovere il valore locale e il valore della molteplicità di servizio quindi conservare allargando il bacino di di riferimento cioè noi non vogliamo
Quella materia di carattere locale ci rendiamo conto che esiste anche un fattore dimensionale quindi allargarlo tanto più che in tutti gli altri servizi perseguiamo una scala provinciale quindici interessa anche per il il mercato elettrico che a me
Costituire alleanze locali con soggetti interessate da crescere la competitività del territorio
E era un po'il discorso che facevo prima il valore locale stella compagna non è affidato la competitività territoriale soltanto al azione unilaterale dell'ente locale ci dev'essere o una azione convergente c'è il mercato nel futuro mercato libero che il mercato del del dell'utenza industriale deve degli energivori a questo mercato lo vogliamo trovare un contatto a trovare le forme che valorizza dunque
Vogliamo costituire anche alleanze strategiche di settore per esempio non abbiamo aderito abbiamo dato un primo segnale di adesione anti-sistema eravamo fuori abbiamo i giorni ancora grande debolezza di non essere produttore le azioni e con questo chiudono avendo sicuramente rubato più il tempo che mi era concesso che cosa
Cosa operativamente dei effettivamente stiamo facendo
Abbiamo avviato una trattativa con Helen della prospettiva di allargare il bacino del siamo Modena modo andavo tutte le utenze contrariamente ha dato tutte proprio tutto tutto dalla prima all'ultima l'unico utenza che non abbiamo quella delle stessa a cui facciamo del vettore amento gratuito visto che c'è il direttore distribuzione ci tengo a dirlo perché non me lo fanno Ettore aumento gratuito
All'ENEL
Stiamo siamo proprio a a notaio a rogito come dicono come si dice sulla costituzione di una società mista costituita da Meta S.p.A. dall'Associazione industriali dalla lega delle cooperativa
Da imprese private cooperative che agisca sul nuovo mercato libero dell'Energia cioè guardiamo con estremo interesse la promozione di distretti
Industria distretti geografici area industriale nell'aggregazione all'associazione al all'uso razionale compilato anche questo fucilati possibile troppo di politica ambientale
Di tutto il problema dello sfruttamento dei cascami dal calore al vapore industriale per proporre per il teleriscaldamento alla cogenerazione che in alcune aree
Per la nostra provincia molto più agevole a un un valore importante energivora vuol dire Sassuolo per intenderci b avviene in mente tutte
Avrei ritenuti mette subito cioè zone dove per esempio a a a metano si consumano quantitativi enormi energie ma veramente nord quattro volte quello che che consuma ad usi civili e industriali delle nostre città
Poi il problema dell'alleanza
Con il sistema dei distributori cioè con i distributori che non sono emerse con produttori così con stima di sinistra dei dei distributori produttori legali abbiamo fatto dato questo primo segnate rendo sopra una quota minima
A essendo il Brescia che fa parte strettamente storicamente dal Ministero ciò per proiettarsi in un problema di cui l'accesso alle fonti primarie di Energia questo caso giretti nacque anche per caso sia un pochino più forte perché sicuramente riconosciamo la nostra debolezza l'essere assenti c'era essere molto dipendenti su
Ecco io ho cercato ho cercato di di e chiudo di interpretare un po'quest'intervento visto prenda zona non tanti interventi dal come un caso ma come la problematica non so proprio rispetto al problema che cosa succede c'è che cosa cambia nel rapporto allora ripeto secondo me il rapporto storico in particolare con l'energia elettrica delle municipalizzate
Il valore industriale un valore economico della partecipazione se era esaurito da mo'direbbero da Parma da da un sacco di tempo sotto questo aspetto non c'è più una ragione d'infanzia sono Regione finanziaria economica cioè erano portava Prandi utili ubriaco
Nobilissima meglio non non solo sui profitti credo che e sul fatto contro tutti i profitti misti tipo socialmente
Oggi sono in discussione quindi la la la strategia quale
Ritirarsi cioè ritirarsi in buon ordine più o meno lentamente riconoscendo che questo settore giusta o cercare di valorizzare ancora
Pur nelle condizioni mutate e proprio perché mutano le condizioni perché le condizioni ricostituiscono
Motivi di competitività trovare una RAI nuova ragione di presenza attiva di ruolo
Per il grazie presidente
A me fa piacere abbiamo dei relatori e molto coinvolgente devo dire
Mi dispiace che non si sia visto Capra presidente della SM Brescia che è un po'anche al è uno dei cuori di queste di questi movimenti
Che stanno facendo alle società delle imprese elettriche degli enti locali interessante l'esperienza della Edison
Editore lettere che particolare però anche sulle Edison gas stanno lavorando in in vista della liberalizzazione della del mercato
Lei bisogno sta lavorando sia con le municipalizzate sia con i sta studiando molto l'attenzione consorzi di consumo in vista della liberalizzazione
Prego
Scusa quello
Il gelato
Buongiorno alla mia relazione oggi si svolgerà seguendo questo schema all'inizio una breve presentazione del gruppo Edison
Diremo qualcosa su come noi vediamo la liberalizzazione del mercato dall'energia elettrica in Italia e poi cosa Edison può fare con le pubbliche autonomia locale
In due parole se potessi sintetizzare un po'in due parole quello che noi siamo oggi ma siamo un'azienda integrata nel campo del gas e dell'energia elettrica
Ma soprattutto un'azienda che vuole fare mercato che riguarda al mercato che come dice il nostro Paese offre vuole liberare Energia
In un mondo in cui se mi consentite una battuta siamo un po'tutti sono un po'tutti leninista di cioè due passi avanti tre passi indietro e non si riesce mai ad arrivare ad avere un quadro chiaro della situazione
Siamo parte del gruppo Montedison credo sia un fatto noto forse meno noto come è cambiato negli anni del gruppo Montedison che a settori di attività molto diversi al proprio interno l'Eridania Beghin-Say agro industria cioè per intenderci zucchero anni do soia
Beni di base dell'agricoltura un trasformatore di materie prime dell'agricoltura la Tecnimont una società di ingegneria soprattutto ingegneria chimica
L'Ausimont e Antibioticos quanto accetti chimica nel gruppo oggi
Edison che la capogruppo delle nella Sicilia
La missione aziendale di Edison
Beh sostanzialmente non siamo e qui il primo operatore privato la nel mercato sia del gas che dell'energia elettrica
Dopo i due monopoli uno legale quello delle uno matura è uno di fatto quello della del gas dell'ENI
E soprattutto io direi siamo rappresentati da questa frase qui vogliamo fare il mercato
Noi crediamo che nel mercato c'è un reale sviluppo è un reale beneficio sia per i clienti che per i produttori che riusciranno a sopravvivere
Qualche cifra
Energia Elettrica nel mercato Mennella rappresenta il settantatré per cento
Della produzione
Le municipalizzate il cinque per cento i produttori indipendenti il restante ventidue per cento dei produttori indipendenti noi rappresentiamo circa il quaranta per cento
E anche nel campo del gas e qui ritorna il fatto che siamo un'azienda integrata e poi vedremo che e collegato anche all'andare verso il mercato perché in entrambi i settori non vogliamo andare verso il mercato
Lei mi ha il novanta per cento della produzione di gas in Italia tra i produttori privati ci siamo praticamente soltanto noi anche perché ultimamente abbiamo acquistato anche la e altri idrocarburi italiani
Ecco vale la pena soffermarsi sulle cifre scusate venti miliardi di chilowattora circa prodotti un miliardo e mezzo di metri cubi di gas
Su un consumo nazionale di cinquanta sette nel consumo nazionale cinquantasette si spiega perché lotta il novanta per cento ENI noi siamo
Gli unici private
Le nostre centrali che in buona parte al per il settore termoelettrico anzi tre tutte praticamente con qualche rarissima eccezione sono sviluppate
Dal novantuno novantadue cioè con l'introduzione di un minimo di liberalizzazione sul mercato
Noi abbiamo tre mila quattrocento megawatt in tutto in realtà questa cifra non tiene conto dell'avvio di della Centrale disarmato che sta partendo in questi giorni quindi è già alta diciamo tre mila cinquecento
E poi ci soffermeremo sulla centrale di disarmato perché e qualcosa che è stata fatta insieme alle autonomie locali
Abbiamo mille Mw pittrici di energia idroelettrica che sono segnati con questi simboli sostanzialmente sono nel nord Italia
E due mila quattrocento e conservato due mila cinquecento Mw di la Energia termoelettrica
In particolare
Le centrali sono a in gran parte al nord una nel centro che la centrale di Bossi
A a Taranto con la tecnologia innovativa che usati i gas di scarico dell'acciaieria in maniera più efficiente di quanto normalmente si faccia
Quindi siamo diffusi sul territorio e vogliamo operare su tutto il il territorio nazionale
Nel gas noi abbiamo un migliaia di chilometri di metanodotti segnati qui in rosso al centro della cartina era al centro dell'Italia
Questi puntini rossi che vedete diffusi lungo l'Italia sono dove sono le nostre riserve di gas
Abbiamo anche una piattaforma petrolifera che qui nel Sud off-shore ed abbiamo un ha
Stoccaggio di gas a Collalto
Stiamo studiando lo vedete lì la possibilità di costruire un terminale di e leggi insieme alla mobile il
A vicino a Ravenna Nicolosi ordinata e leggi gas naturale e libera naturale liquefatto sì ha ragione
Abbiamo ultimamente a luglio comprato la società sagge Società Adriatica gas ed è ancora una volta qualcosa che ci fa andare verso il mercato la sabbia è una società di distribuzione di gas
Che opera nell'aria lì dove segnata e quindi Veneto sostanzialmente
A a cinquantacinque mila clienti
Un consumo di centotrenta milioni di metri cubi all'anno
Evidentemente qualcosa che noi stiamo guardando perché vogliamo operare in entrambi i settori non siamo solo integrati nel senso che diamo gas alle centrali ovviamente questo è una forma di integrazione verticale
Ma vogliamo anche guardare ad una forma di integrazione orizzontale e quindi sempre più avvicinarci al cliente offrendogli sia prodotti diversi e in questo caso i nostri prodotti base che sono le elettriche Velletri il chilowattora e del metro cubo di gas
Sia tutta la serie dei servizi collegati a questi prodotti
Aggiungendo flessibilità alla nostra offerta persi in volo prodotto e nel pacchetto
Sostanzialmente noi venderemo pacchetti di prodotto
La liberalizzazione del mercato vi ricordate sono tre i momenti che trarremo però attraverseremo durante questa relazione Edison liberalizzazione autonomie locali
Questo è secondo liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica in Italia
Allora al di là di cose che credo notte e che probabilmente non vale neanche la pena ripetere conviene fare qualche commento sia sul fatto che ancora oggi regole chiare e certe non sa non ce ne sono e questo rende estremamente problematico operare sul mercato parlare con gli interlocutori trovare partnership parlare con le autonomie locali tutte cose che noi facciamo ma ogni volta ci muoviamo bendati o nella nebbia
E ovviamente cerchiamo di lasciarci tutte le flessibilità possibili nel caso che si vada a destra o si va a sinistra che le regole dicano prima o poi qualche cosa
E soprattutto qui vediamo apertura del mercato venticinque ventinove trentatré per cento che sono delle stime ragionevoli in questo momento ma che noi ci auguriamo possa essere molto maggiore
Possano essere molto maggiore che questo sia un fatto sostanzialmente minimo un pavimento al di là del quale si possa crescere
Che che questo mercato non sia alla fine poi ingessato
Non sia ingessato da una serie di regolamentazioni di natura varia che impedisca poi di fatto di operare anche noi siamo d'accordo con quello diceva presidente vento della CEE questo acquirente unico
A questo grande mostrò di cui parlava loro che sia il più leggero possibile
Che dia l'opportunità a tutti di comprare che la massima opportunità a tutti di poter comprare Energia di poter operare nel mercato visto che dal mercato viene l'efficienza
Però siamo ad ottobre
Il mercato si apre in questa fatidica data del diciannove febbraio del mille novecentonovantanove e ancora non sappiamo in tanti casi dare delle risposte ad una serie di quesiti molto serio
La liberalizzazione beh ancora una volta queste è inutile riandare per cose che sono note
Concorrenza
Fatemi focalizzare su una parola concorrenza perché fa il paio con mercato se non c'è concorrenza se non c'è mercato se non si dà la possibilità a una pluralità di operatori di intervenire in qualche maniera se resterà sempre un grosso Moloch sul mercato che in qualche maniera lo ingessa era come si diceva prima la concorrenza diventerà una parola fittizi
Allora è vero che oggi si parla molto di realtà virtuale ma noi non vogliamo andare né in un mercato virtuale né in una concorrenza testuale vogliamo andare in un mercato reale ed una concorrenza reale
Anche da questo punto di vista
Il fatto che l'ENEL parli oggi di dismettere della capacità produttiva
Bisogna capire quanta eccome
Concreto se ne parla c'è stata la Commissione Carpi ormai siamo a otto a ottobre del mille novecentonovantotto parliamo di un anno e mezzo fa
Ogni volta ci si muove nella nebbia ultimamente
Questo riguarda in particolare le le aziende locali
Nel convegno che c'è stato a Milano una decina di giorni fa sulle municipalizzate
è venuta fuori da parte delle nella questa prima proposta che nelle grandi città o dove possibile grandi e medie città si possa anche studiare una possibilità di aggregazione
Con le autonomie locali che d'altra parte e quanto traspare dalla legge comunitaria da trentasei
Quando si dice valorizzare nel con criteri di trasparenza le competenze delle autonomie locali però ancora lì si studia si analizza si fa sì a il tempo passa
E raramente si arriva vicini a delle conclusioni
Allora anche qui è solo uno spunto non per ridire cose ormai noti a tutti ma per dire nel novantadue parte una tra virgolette qualche formati liberalizzazione a tutti sono note le forme ed le modalità per cui non mi ci soffermo e dall'ora i privati sono riusciti a costruire una serie di centrali con grande fatica per la verità non sempre in maniera molto facile
Che hanno aumentato l'efficienza hanno introdotto una nuova tecnologia hanno sviluppato la cogenerazione questo cita l'opportunità di dire ecco cosa vuol dire un minimo di apertura di mercato un minimo di apertura di mercato se il mercato si aprisse maggiormente questi benefici sarebbero decisamente maggiori
Tutti sanno vale la pena però ripeto lo che oggi con un ciclo combinato se oggi si facesse un ciclo combinato con certe caratteristiche inutile addentrarsi in problemi tecnici ma caratteristica abbastanza diffuse e quindi raggiungibili con con facilità i rendimenti dell'energia elettrica si avvicinano al sessanta per cento la gran parte delle centrali ancora oggi operanti in Italia da parte del monopolista sono centrali tradizionali con rendimenti e del quaranta per cento
E queste centrali con rendimenti vicino al sessanta per cento son venute fuori dal cinquanta al sessanta oggi siamo a sessanta perché ancora migliorato son venuti fuori dal momento della liberalizzazione
Questo consente prezzi migliori consente minori inquinamento
Acconsente con una serie di grossi benefici
Liberalizzazione del mercato elettrico in Italia ripetiamo qualcosa già detta prima aggiungendo qualcosa allora sulla produzione
Noi riteniamo che la pluralità degli operatori tenta anche passare attraverso un ridimensionamento di chi oggi è troppo grosso e di fatto rischia di impedire
L'operatività di una pur vera di una pluralità di operatori
Trasmissione e dispacciamento
Anche qui la necessità di un operatore le modalità non mi voglio addentrare perché se ne discute all'infinito e si rischia di
Entrare in un ginepraio di non uscirne mai ma tra sulla trasmissione e dispacciamento la neutralità l'assoluta garanzia di una neutralità di chi fa questo mestiere
Non voglio entrare nei problemi di chi possiede chi non possiede chi fa che cosa perché ripeto se ne sta discutendo da secoli ormai sembrano secco
Però l'assoluta neutralità deve essere garantita altrimenti non c'è mercato questa una frase chiave ancora oggi non sappiamo quanto costa questa fase
Costerà dieci lire venti lire trenta lire cinque lire nessuno lo sa come si fa andare a parlare sul mercato senza sapere cosa costa questo
E distribuzione
Pluralismo nella distribuzione oggi il nelle credo novantatré per cento novantadue per cento dalla distribuzione
Non è pensabile che ci siano degli operatori locali che sono radicati nel territorio e quindi possono realmente portare un contributo perché quel radicamento nel territorio non ce l'ha nessuno in Italia
Che restino ancora di dimensioni che quando sono grandi sono piccoli in realtà o sono mezzi quindi bisogna trovare qualche meccanismo e ripeto ben venga questa affermazione dell'ENEL poi speriamo che seguono i fatti
In cui si dice che stanno studiando la possibilità di aggregare però se poi uno gli chiede in che tempi non si sa si sta studiando sono gli chiede in che modalità si sta studiando cioè vendita aggregazione consorzio non è chiaro
Liberalizzazione cosa conforta
Collaborazioni cominci palizzate
Tutti oggi sta cercando appunto di parlare con le municipalizzate perché il modo di andare verso il mercato ancora una volta un acquirente unico leggero consentirebbe a tutti quindi anche alle municipalizzate di poter liberamente comprare la loro energia dove serve cioè di partecipare a un mercato che è vero non solo per certe quote più o meno limitate
L'importo di elettricità sarà favorito
Già intenso le alleanze ne stanno nascendo in qualche caso lasciano anche un po'perplessi sulle modalità con cui sono avvenute ma comunque è inutile ricordare quello che tutti sappiamo
In futuro ne nasceranno altre sviluppo delle fonti rinnovabili
Che ne hanno avuto un enorme lo sviluppo a partire proprio dalla novantuno novantadue con l'espansione dei cicli combinati
Ultimo punto dei tre che abbiamo visto all'inizio Edison la collaborazione con le autonomia locali
Beh abbiamo forse siamo tra i pochissimi
Sono gli unici che possono dire che qualcosa concretamente di significativo al di là dei parlarsi tutti i giorni è stato fatto
L'impianto disarmato sta per
Partire sta partendo in questi giorni
SAR Mato è una località che si trova qui vicino Mantova
è un impianto della a Eridania che produce zucchero e noi abbiamo fatto la centrale di cogenerazione
Creando un consorzio
Dove le aziende consorziate oltre alla stessa Edison sono tutte municipalizzate la cieca
La SM di Rovereto l'azienda di Bressanone quella di Vercelli Gorizia Parma
Che ritirano la buona parte della lana elettricità prodotta da San ecco questo è un modo concreto per dire come operando insieme
Si possono creare benefici per tutti
Sapete benissimo che questi consorzi non sono facili a da creare e da mandare avanti sì ci si infila in un gioco di permessi che rimandano l'uno all'altro
E che sembrano la negazione del mercato però poi faticosamente si arriva in fondo spendendoci anni non Mensi anni
E si riesce alla fine al produrre a qualcosa di questo tipo rispettando le leggi esistenti che sono quelle del novantuno novantadue
Questi sono consorzi di autoproduzione gli unici consentiti al momento
Noi speriamo si possano lanciare siano consentite anche consorzi di acquisto speriamo che se ne possono fare altri certo che ha divenendo in azienda e vedendo i colleghi che ci hanno lavorato su il tempo che hanno speso le difficoltà che hanno avuto ogni volta che uno parte a fare uno di questi consorzi oggi deve pensare a un tempo molto lungo e non riesce neanche a dire esattamente qua
Poi
Qualche dato sulla centrale di SAR matto sempre per parlare di infatti
Potenza installata centotrenta megawatt produzione di energia novecentocinquanta GWh hanno la gran parte ripeto credo l'ottanta novanta per cento ritirata dai consorziati
E tanta alle aziende consorziate tranne ci sono escluso Edison quindi dalle municipalizzate
Tra gas naturale entrata in esercizio in questi giorni
Che altro aggiungere ma una vicenda classica anche queste sui giornali non vale la pena neanche metterci metterci una slide ma spendere qualche parola la M Torino per esempio
Parliamo sempre di chiarezza di prospettive di rapidità nel muoversi sul mercato la M Torino e da tempi in memorabili perché poi nel business l'andare veloce vantaggio
Quindi vanno parla di mesi significa tempi immemorabili quando parla di anni significa secoli traduce secoli benissimo la M Torino ancora oggi non sappiamo cosa succederà quando si privatizza era era il quarantatré per cento a un unico partner oggi del ventitré per cento a un unico partner è una quota poco superiore
Pubblica
Anche qui ci vuole una decisione che ben venga l'una o l'altra ma ci vuole una decisione che dia chiarezza Milano è stata da questo punto di vista più veloce ha deciso di farla pubblica l'ha fatta pubblica è andata in Borsa
Con grandi discussioni grandi polemiche che ricordiamo tutti sui giornali con la lega che ha fatto cinque mila obiezioni per ogni perché facevano obiezione per ogni zero virgola zero uno credo di partecipazione alla azionaria alla alla cosa però non si può vivere in una situazione in cui l'azienda si privatizza ma non si privatizza si privatizza con un unico partner ma forse no
In questo caso impossibile comma M. di Milano ci stiamo parlando su vari fronti siamo nella stessa città operiamo nella stessa zona vedremo cosa nascerà da questi vari fronti abbiamo preso partecipazioni puramente simboliche infatti pubblici nell'azienda di Rovereto nell'azienda di Pergine
Che anche dalle parti di Trento diciamo sono fatti simbolici ma che dimostrano la volontà di lavorare insieme semplicemente per sigillare delle alleanze a volte serve anche questo
Grazie
Grazie cast nelle e Castellaneta già ci riserviamo il due mi permettano i relatori due Pierini nel settore delle Rutelli presenta oggetti cioè Gatti il professor Gatti bugnato del mosto dopo il caffè
Ricominciamo con con Walter Bagnato direttore commerciale del Nus Italia sarà lui a presentare il Nus molti lo conoscono un centro di non solo di studi sui costi delle utilities ma anche di servizi vende anche servizi sulle utilities soprattutto sul risparmio se non sbaglio
Buongiorno come ha detto il nostro moderatore mio nome Walter Bagnato che rappresento Lanus Italia
Viste la
La la notorietà dei nomi dei relatori che mi hanno preceduto è capire che serviranno a me credo che sia opportuno anche per spiegare le motivazioni della mia presenza traduzioni precisamente due parole su non si taglia
Dall'uscita della filiale americana filiale italiana di una multinazionale americana che si occupa di controllo
Costi energetici e telefonici dal punto di vista amministrativo e contabile cioè controllo amministrativo delle spese energetiche indipendentemente dai consumi
Operiamo da mille novecentotrentatré siamo presenti con sedi dirette in tutti questi paesi quindici in quindi negli undici Paesi più industrializzati nel mondo intero
Qual è la nostra missione come vi anticipavo
Controllo costante delle spese energetiche telefoniche
Ottimizzazione gestione contratti di forniture energetiche telecomunicazioni riallineamento alle migliori condizioni di mercato ad ogni variazione di utilizzo di o contratto
Riduzione costi senza ridurre i consumi quindi noi interveniamo nella formula costo uguale consumo per costo unitario sul costo unitario e no sul consumo bene
Cosa potrei aggiungere di nuovo rispetto a quanto è stato detto precedentemente il tema
Opportunità e prospettive
Di collaborazione con le parti
Allora cercando di
Uscirono degli schermi io sostituiti termine opportunità e prospettive
Con miti e realtà
Parlare di liberalizzazione oggi come diceva prima
Collega Castellaneta come l'ha detto anche di altri
Cosa vuol dire
Si sa e non si sa
Ci si illude ogni giorno il mito diventa realtà la realtà diventa mito in funzione di che cosa in funzione delle interpretazioni
E rivolgendomi a voi che rappresentate autonomie locali quindi pubblica amministrazione questo evidente che rappresenta un impegno non indifferente perché si tratta di decidere cosa come quando sulla base di niente a oggi
Quindi io mi limiterò a stabilire le realtà i dati di fatti certi oggi
Lasciando i miti alla libera interpretazione di ciascuno perché fra due mesi fra tre mesi probabilmente il mito diventerà realtà da realtà ritornerà a essere un mito
Per fare questo che credo sia chiedo semplicemente due minuti
Perché credo sia opportuno capire e ricordare le tappe significative
Sul controllo energetico
Nel mille novecentottantotto l'Italia dotto nuovo piano energetico nazionale il l'incidenza dei costi dell'energia nelle aziende quindi permettetemi perché credo che sia la realtà oggettiva oggi parlare anche di azienda pubblica
Vuol dire parlare non solo di pubblico ma anche di azienda con tutti
Le conseguenze di controllo di gestione di costi
è stato creato questo piano energetico nazionale nel novantuno si nomina un responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia e qua richiamo subito la vostra attenzione
Perché è una traduzione impropria da un da una figura anglosassone Lehner ci manager che se ne traduciamo letteralmente NRG manager vuol dire il gestore dell'Energia
Ma per gestire l'energia significa non solo gestione consumi ma anche ottimizzando i costi però il problema era il consumo e quindi come tale la responsabilità di questa figura Baku fondamentalmente sull'uso razionale dell'energia elettrica se vi ricordate Guerra del Golfo una serie di problemi e quindi come tale era necessario creare delle figure che fossero
Sostanzialmente o formalmente responsabili di questo ottimizzazione
Nel novantuno viene creato il finire soprattutto come supporto alla pubblica amministrazione cercare una archivi informativo nelle incute responsabili che fossero
L'atto
Barriera la la la prima linea su quello che dovrà essere un'ottimizzazione di questi controlli energetici
E quali erano i compiti istruttori sono anziano quali hanno quali sono i compiti istituzionali delle energie manager presentare proporre iniziative per uso razionale dell'energia qua do per scontato che siamo tutti d'accordo che stiamo parlando in un regime consolidato incerto di
Monopolio uno podio di fatto
E soprattutto preparare bilanci energetici e dischetto scogli ENEL ci Menace
Credo sia interessante quanto meno curioso
Vedere come queste importanza in termini strategici per le aziende
Fosse coperta questa figura importante fosse coperta nell'ottantotto per cento dei casi da una figura Interna che comunque non aveva solo questo compito ma ne aveva apparecchiati in gergo
Si usa se qualcuno c'è qualche energia emerge fra di voi non lo può confermare si usavano si usano apparecchi cappelli durante la giornata ci se cambio di cappello in funzione delle esigenze
E solo il dodici per cento su consulenti esterni questo è un dato che dimostra come la sensibilità e l'arrivo che tipo di Gilbert
Che tipo di figura in genere in azienda l'NRG manager cioè
Il responsabile tecnico normalmente si se parliamo di aziende industriali di trasformazione al cento per cento si ingegnere direttore di produzione dalla persona che tecnicamente in grado di intervenire su note di Tazio
Nella sede di servizi un grosso punto interrogativo può essere chiunque dalla dall'amministratore a responsabile acquista responsabile servizi generali cioè se vi ricordate esistono dei limiti
Di consumo espressi Interpol per cui era obbligatorio
Fissare e forme formalizzare la figura dell'energia emerge allora l'azienda che lo percepiva come un'opportunità cercava la competenza l'azienda o la che lo percepiva come un obbligo prendeva il primo scusate parlo liberamente ma che realtà
Prendeva la prima persona che era disponibile a poter ricoprire questo incarico quindi troviamo un po'di tutto dentro
Anche sentire devo dire con questo albo ha creato comunque un po'di pulizia un po'di formalizzazione di questa figura che peraltro importante e per la quale si era previsto addirittura l'istituzione di una laurea
Viene in NRG management a prede di tre anni che però a quanto mi risulta è rimasta disattesa rimasta nei progetti di qualcuno
Ma perché perché l'NRG manager e perché la visibilità dell'Energia solo sul consumo quando è una materia prima pubblica amministrazione avete costi costi di personale costi di acquisto costi di gestione costo per l'acquisto di energie
E oggi questo costo energetico a una tasso di crescita
Che sicuramente tra i più elevati tra quelli che oggi rappresentano l'aspetto gestionale di una di una struttura questi sono dati non aggiornatissimi però credo che la realtà se ancora più eclatante del mille novecentonovantotto
Fa un confronto mese su mese nel novantasette maggior privi dei e anno su anno novantasette contro novantasei fra quattro valori di costo gestionale materie prime escluso petrolio ed energia
Retribuzione oraria industriale costo lavoro per unità di prodotto fonti energetiche
Se guardate la variazione il di un mese sull'altro del costo delle fonti energetiche è in assoluto la più alta bis più sette otto per cento addirittura a fronte di una riduzione del costo delle materie prime dell'uno punto tre
Se vediamo un anno sull'altro aumento del sei punto cinque per cento
Distaccando di gran lunga il secondo che il costo del lavoro per unità di prodotto
Cosa vuol dire eppure la tecnologia ci sta aiutando in maniera incredibile perché oggi un televisore a colori consuma un ventesimo di quello che consumava quindici anni fa un periodo sono in bianco e nero e pure i costi aumentano aumentando i costi evidente che deve esserci una tensione da parte non solo degli amministratori privati nelle aziende
Ma credo del confronto e di chi è responsabile verso la collettività della gestione delle Pubblico a un po'a una forma di questo genere distesa
E qua siamo nella realtà perché parliamo di cose tuttora attuali talmente attuali
E qual è il nostro moderatore sedi dichiarato sorpreso di non vedere presente il ministro del ministero dell'industria e l'authority io non mi stupisco più di tanto
Perché in realtà le uniche due persone in tutti questi dibattiti multe due figure in tutti questi dibattiti che brillano per la loro assenza costantemente sono loro perché perché sono gli unici che dovrebbero fare un po'di chiarezza e sono gli unici che tacciono
Ma sempre come realtà
Abbiamo in un regime di monopolio di fatto legale come nel campo attuale quindi realtà oggi
L'obbligo c'è una serie di diritti degli utenti nostri vostri
E una serie di dovere da parte del fornitore che non sempre vengono utilizzati per ottenere quanto è dovuto per scegliere le condizioni migliori di fornitura
E questo è l'articolo due mila cinquecentonovantasette che impone all'ente che opera in regime di monopolio legale di negoziare
Le condizioni di fornitura e a parità di situazione applicare condizioni omogenee
Non vorrei usare una parola che è stata abusata tanto tempo fama semitico par condicio forse qualcosa è è più evidente
Questa è la situazione di oggi
Allora se la situazione è questa dove si può intervenire qual è la responsabilità della pubblica amministrazione
Qual è la responsabilità dell'azienda in generale
Quella di intervenire su tutte le voci di costo che costituiscono una spesa importante fondamentale e necessaria e non solo le tariffe questa realtà parliamo ancora di miti
Perché la tariffa sono una componente dei costi
Ma anche su tutte le altre voci le imposte
L'applicazione delle imposte
Sulle vostre coste costi unitari
Da chi è controllata
Tutti noi spendiamo soldi per essere sicuri di pagare il giusto
Le condizioni particolari
Eventuali errori questo è un controllo che nell'azienda fa parte della cultura del efficace dell'efficienza
Fino a un po'di tempo fanno faceva parte dalla cultura della pubblica amministrazione ma mi sembra che l'istituzione di alcune figure parto dalla le energie bene se per arrivare fino all'ultimo del city manager comporti un input un impegno di trasparenza e di correttezza e di gestione che oggi non può prescindere da una corretta amministrazione
Però rispetto all'azienda privata
Voi avete un po'di responsabilità
Gli enti locali oltre i dieci manager gli enti locali hanno
Una legge finanziaria che è la venti del venticinque febbraio novantacinque è una sentenza della Corte dei conti del gennaio novantasei che pone dei vincoli ben precisi
Vediamo nel dettaglio
Parlo sempre di realtà i mitili vediamo fra un po'
La legge decreto legislativo del venticinque febbraio novantacinque tra questi principali articoli parla nell'articolo trentanove dei costi
E livelli di economicità
L'articolo quaranta parla del controllo di gestione che ha per oggetto l'intera attività amministrativa e gestionale prevede un'effettiva voce per responsabilizzare
Gli amministratori sul controllo dell'attività amministrativa e gestionale ed esclude l'applicazione come qualcuno erroneamente interpretato ai soli nodi strategici per esempio nel campo dell'energia e soli uffici tecnici sulla razionalizzazione dell'uso del
Professionalità Esterni
E questo è tanto più avvalorato dalla sentenza dalla Corte costituzionale a cui facevo dalla Corte dei Conti scusate a cui faceva cenno prima
Dove
Esplicitamente ma leva da ogni tipo di responsabilità gli amministratori che affidano anche ad estranei alcuni tipi di
A stare nella bolla struttura burocratica alcuni tipi di controllo che non esistono per profili mancanza di professionalità o di struttura che non esistano all'interno della pubblica amministrazione
Queste realtà
Oggi ripeto otto Centaro sia foto ottobre mille novecentonovantasette voi siete in questa condizione
Il problema è fino a quando ci rimanente
Il problema è cosa cambia per voi con la liberalizzazione
Sarebbe da capire prima vedere cosa proprio dire liberalizzazione per le pubbliche amministrazioni
Allora io so se ripeterò qualcosa che ha detto l'amico Castellaneta però vorrei dare alcuni valori precisi
A quanto come realtà oggi il decreto la direttiva parlamentare europea stabilisce non è detto che sia quella che verrà applicata però oggi a bocce ferme come realtà la direttiva europea stabilisce alcune cose
Già nel gennaio novantasette tutti i siti io utenze quindi un singola unità produttiva
Con consumi superiori a cento Chico vattene possono accedere al libero mercato
Qual è la non parla la direttiva europea
I consumi globali parla di consumi Ipercity utenza quindi oggi alcune aziende
Tra le altre sono state qualificate in questa
Posizione ottantanove aziende quella fonte l'Authority sui dati del mille novecentonovantacinque pari al dieci per cento del mercato sono già in questa posizione ottantanove aziende su una quota di mercato che vedremo come passo successivo
Diciannove febbraio novantanove scenderanno
Appena sito utenze non inferiore a quaranta gigawatt cada uno e che sempre secondo le previsioni dell'Authority
Significa che fra tre mesi quattro mesi ci saranno cento cent Totti centosettantatreesimo che qualificate ad utilizzare questo tipo di opportunità
Quando si concluderà questo processo ripeto non è la legge italiana questa perché la legge
L'Italia non ancora promulgato quindi non ancora recita recepito ma non ancora applicato
Questa direttiva per cui questa informazione che io vedo il diciotto di febbraio potrebbero essere completamente sbagliate però mi ero prefissato di fare miti realtà questa è la realtà
Se il decreto europeo fosse percepito così come la situazione sarebbe questa
L'ultima tappa è nel due mila tre allora potranno accedere al libero mercato tutti le aziende Cannes un sito l'utenza o un consumo non inferiore nove gigawatt bello ma cosa vuol dire
Vuol dire che dobbiamo strofinacci le mani qua la mia origine genovese mi aiuti genovese mi aiuta un po'perché in termini di palanche
Cosa vuol dire per cui alla fine si fa discutere sempre di questo
Il bello la la la trasformazione bello alla liberalizzazione bello il senso di libertà ma alla fine si trasforma in
Parità di Prodi DT fornitura costi inferiori oppure no
Non so unitamente non lo so anche se credo e poi mozione dell'intervento vi farò vedere
Cosa è successo in quel Paese dove è stata effettuata la liberalizzazione
Però so di certo che stando così le cose con la direttiva europea
La pubblica amministrazione dell'ente locale si troverà a farvi fronte non più a scegliere un contratto buono con un unico fornitore
Ma fare una serie di scelte
A fare una serie di valutazioni
Dove si trova come situata quante delle suo Tenza hanno diritto a poter usufruire donare gravitazione
Quindi potete potrebbe anzi è molto probabile
Che si trova a gestire più
Sì travestire non esatto si trovi nella necessità
Di valutare fra fornitori alternativi quello che più conveniente magari avendo a distanza di qualche decina di chilometri fornitori diversi quindi gestire più opportunità ma anche più rischi
Di pagare di più quello che dovrebbero suo emergere
Per esplicitare
Questo concetto
Sempre poi in termini provocatori però non credo molto lontani dalla realtà
Questo è un ente locale che polvere fra quattro mesi un fornitore nel un altro forno noto produttore come fornitore andare in Europa e poi vedremo i costi d'Europa
Dopo un anno dalla parte dei fornitori ENEL cambiano in un qualche altra cosa o modificare è un'opportunità
Perché come diceva Castellaneta se io concorrenza è evidente che l'utente che il cliente e favorito però questo comporta una maggiore responsabilità
Ferme restando le normative che regolano la al l'amministratore pubblico maggiore responsabilità sulla bontà delle scelte che deve fare
E andare in Europa questo quindi questo io vi farò serrate qualche certezza aveva fatto una buona presentazione se li faccia uscire di qua a conoscere di tutti
Andare in Europa vuol dire scegliere fra questi prezzi ora questo è una confronto a situazione omogenea di consumo quindi per avere un confronto omogeneo
Non è detto che queste l'unico costo è una media di aziende che consumano in un certo modo con un certo profilo hanno questo costo
Se voi vedete andiamo dalle sessantasei lire della Svezia
Alle cinque cinquantanove punto otto dell'Italia a parità di consumi a parità di profit
Dovremo un altro quarto utili code è facile Lanus da questa tabella io la destrezza comprare energia era
Poi voglio vedere cosa vuol dire portarla fino qua visto che nessuno sa ancora niente
Voglio chiaramente questo è una panoramica a cui noi concettualmente dobbiamo prepararci per affrontare un discorso di controllo dei costi energetici su come clienti europei come critiche un libero mercato
Ed ho quasi ultimato e allora cosa cambia cambia anche un po'ruolo
Cambia il Pro vita cambiano i termini del problema sempre a bocce ferme ripeto So di essere noioso ma voglio essere chiaro sempre a bocce ferme quali sono qual è il problema che si sta presentando per l'amministrazione pubblica per l'ente locale che deve recepire un nuovo modus operandi parlo Paolo asserito temi di telecomunicazioni
Perché cosa succederà e e è veramente una novità questo
Confusione nella liberalizzazione dell'energia elettrica
Se voi fatto un attimino mente locale a quello che è successo con le telecomunicazioni fosse ci rendiamo che non ha conto che non è una novità ma si sta ripetendo qualcosa che stiamo tuttora vivendo sulla nostra pelle confusione pluralità di offerte perché perché anche sulle telecomunicazioni come oggi succede per l'energia le regole del gioco non sono chiare
Non si sa bene cosa si deve fare chi lo deve fare e chi deve formalizzare determinate situazioni
Va bene comincia c'è una pubblicità una pubblicità che dice che prevenire è meglio che curare
L'amministrazione deve avrà il dovere di tenersi aggiornate verificarsi come consumatore potrà e dovrà avere dubbi sul posti sulle possibilità di rimborsi sulle leggi e regolamenti sul mercato quindi l'opportunità dovrà avere una grande capacità di negoziazione e il tempo per informarsi e per effettuare questa negoziazione ma potrà avere difficoltà a verificare le qualità della fornitura la garanzia del miglior trattamento
La soluzione quale
Ancora una volta
La soluzione è quella di esercitare le due leve che tuttora esistono ma che si possono applicare a una maggiore numero di interlocutore
Il dovere del fornitore di trattare l'utente in modo paritetico il diritto del cliente sul libero mercato di scendere i costi più convenienti e la certificazione che tutto quanto viene fatturato sia effettivamente consono a quanto è stato stabilito
Che è poi quello che succede normalmente quando si fa un acquisto di materie prime di qualsiasi genere
Si fa un ordine si riceve prodotto si verifica che il prodotto sia congruo e coerente con quanto ordinato si decide di pagare
Cosa succede e ultimi tre minuti in Europa rispetto
Al decreto CEE mille novecentonovantasei questa e ad oggi la situazione Germania non è ancora stata recepita la direttiva si parla di libero mercato c'è tutti i possono accedere a riforme
Scusi tutti compresi i consumatori familiare non c'è limite di entrata
Si parla quindi questo questo e non è più una rete la realtà è che non è stata ancora recepita il mito che tutti però devono ancora definire come realmente sarà in Austria non è ancora stata recepita e si parla di quaranta gigawatt come soglia di entrata
In Belgio la stessa cosa in Svezia è stata recepita nel aprile novantacinque ed è libero tutti possono accederà libero mercato i Norvegia fatto nel novantuno e deliberò in fila anche a gennaio novanta giugno novantacinque libero
In Danimarca novembre del novantasette cento gigawatt in Francia non ancora stata applicata anche di si parla eccome ipotesi del qua dei quaranta gigawatt
In Spagna applicata l'undici novantasette quindici gigawatt
L'Inghilterra che uno delle dei casi che vi farò vedere è stata applicata nell'ottantanove e la soglia di entrate tre kW cioè le utenze domestiche Prati
Vediamo allora sempre sul tema Miti
Ancora due minuti
Sempre sul tema Miti e realtà parliamo di un Paese che come il mito e Lino della liberalizzazione della della attività autonome e privata gli Stati Uniti cosa vuol dire liberalizzazione per gli Stati Uniti
Vediamo la regolamentazione
La regolamentazione gestita e coordinata da tre da più diciamo più autorità autorità non in termini il termine classico ma più enti Telegatti a verificare che la prima è la mucca che la commissione dei servizi pubblici che regolamenta unicamente le società elettriche private
Però poi ci sono ufficiali locali che poi vedremo perché o commissioni cittadine che invece regole sistemi pubblici
E infine esiste l'affaire che un po'al di sopra che la commissione regolamentativa dell'Energia federale e regolamenti progetti federali ha giurisdizione sulla griglia del trasporto ed energie fra i diversi stati queste estremamente importante
Perché sono loro che stabiliscono le regole del gioco per portare energia dalla dello stato di New Yorker alla l'Oklahoma piuttosto che alla Florida piuttosto che la California
Sempre come regolamentazione
Perché ha scelto questi due Paesi perché secondo me non siamo un po'in mezzo a questi due poi vediamo anche in Inghilterra
La privatizzazione la liberalizzazione negli USA hanno finalità diverse la liberalizzazione e attuale
Non è una cosa consolidata tutt'altro e al vertice dei dibattiti solo dieci Stati hanno liberalizzato la vendita di energia anche se in modi diversi
Altre stanno decidendo in tal senso mentre ancora molti hanno deciso di non farlo non gliene interessa non conviene loro ritengono non sia utile fare la privatizzazione
Negli stati liberalizzati in alcuni porti il processo sia passato o su un accesso aperto quindi tutti sono qualificati per accedere o su una qualifica per la tipologia di industria piuttosto che di azienda
E comunque in qualora sia accesso offerto qualificazione non vi è una soglia minima di consumo per accedere al libero mercato
In altri invece in altri Stati dove è stata fatta la liberalizzazione è stato creato un programma pilota con una soglia tra uno e cinque Mw ricordiamoci che noi oggi parliamo in Italia a oggi a cento gigawatt e a quaranta il diciannove febbraio del novantanove se verrà recepita questa direttiva
Però questa soluzione questa iniziativa è rarissima e non è considerata favorevolmente dall'opinione pubblica con lo vedo un limite vede quasi come una forzatura a un sistema che vuole comunque essere protette non chiaramente libero
Tutto ciò cosa ha portato che mercato si è creato negli Stati Uniti
Da quando esiste la lì il la società private degli Stati Uniti esiste da quando è stata inventata la lampadina
E attualmente il cinque per cento delle società sono privati e rappresentano questo è un dato che forse meriterebbe una maggiore approfondimento ma non è qua la sede soprattutto non ho tempo
Queste società private rappresentano la stragrande maggioranza dell'energia elettrica venduta
Mentre la maggior parte dei fornitori pubblici è costituita da municipalizzate
Che hanno una competenze un limite territoriale coprono piccole città ora facciamo i debiti confronti dalla piccola città americana non è certamente la nostra nota che magari dalla scorsa una piccola città che fa tra quattro milioni d'abitanti le cooperative rurali i distretti energetici i distretti d'irrigazione oppure statiche sistemi federali che decidono di diventare produttori e fornitori di energia elettrica
L'altro aspetto interessante che non ci sono aspettative sulla privatizzazione dei sistemi pubblici chiamiamoli così
Tanto che alcune città stanno diventando stanno pensando diventare loro stessi e sistemi pubblici c'è una sembrerebbe quasi che nel sito nasce privata o si è pubblica muore pubblica
Per esempio una San Francisco cala così sembra ci sta sta da come voi sapete sta facendo un progetto per diventare una sistema pubblico municipalizzate o quindi produrre e gestire per fornire energia nel suo nel suo distretto
Quanti sono i fornitori di energia tra pubblici e privati gli Stati Uniti tre mila di cui il cinque per cento privati come abbiamo visto prima quindi son centocinquanta fornitori privati di energia elettrica
Come avviene il processo di liberalizzazione e decise autonomamente d'ogni singolo Stato
L'ultimo in ordine di tempo la California che partita da aprile ed esistono già ad ottobre centinaia di fornitori anche se la deregulation deregolamentazione dei prezzi realtà
Ha generato cambiamenti interessanti solo nelle tre maggiori società private
La più GMT l'asso che il De elastici &
Le municipalizzate le altre società pubbliche non hanno avuto mandato a liberalizzare il mercato sono rimaste uguale a se stesse
Questo cosa ha comportato per il consumatore vediamo alla parte finale
Al di là delle diverse tipologie di allora la produzione elettrica alcune si servono centrano creare altri hanno prodotti petroliferi Altea centrali idriche
Ho preso gli i i i due estremi la forbice va da settanta lire andavo comma duecentoquarantacinque lire allo minacciando New York questa è la realtà di una liberalizzazione che sto per scelte in un certo modo
E in Inghilterra che è partita per prima
è iniziata nel novanta è stata controllata dall'Autorità offre possiamo definirla fra virgolette la nostra Authority per l'energia elettrica
Controllate verificata dal novanta al novantaquattro la soglia di qualificazione per accedere al libero mercato era di un Mw sito utenze e quindi più o meno come lo è anche se i valori che tratta su molto diverso nel novantaquattro quindi dopo quattro anni dall'attività la soglia è stata portata a cento kilowatt
Qui novantotto oggi la soglia tre chilowatt utenze domestiche e livello di qualificazione non dipende dal consumo ma dalla potenza impegnata
Questo significa che in Inghilterra il mercato oggi è questo
A otto anni dalla liberalizzazione
Venti fornitori tutti privati non esistono fornitori pubblici
Mentre nel novanta quando iniziata c'erano esistevano quattro fornitori pubblici o non esistono più hanno fatto trasformazioni comunque son solo fornitori priva
Tutti gli enti locali hanno accesso al libero mercato tutti
Indifferentemente
E l'industria elettriche Richter e gestiti in maniera semplice e trasparente questo un po'provocatorio commesso però credo che sia in tema con la con la quella situazione
Che è un po'accesso al libero mercato si fa un contratto con durata prefissata con il fornitore prescelto
Alla scadenza contratto viene rivista di contrattato pena cessazione del servizio cioè non si rinnova automaticamente siedono rinnovo giorno dopo non mi trovo più l'energia la corretta cento schiaccio il bottoncino non so più niente
Quindici a comporta un confronto sui prezzi sulle prestazioni caratterizzate da spesso offerte speciali
E supermercato ci diceva no che ci si parlava prima ma in maniera estremamente semplice e trasparente queste aziende fanno offerte speciali saldi di fine stagione in cui uno può profittare in quel determinato momento per avere energia a costi inferiori
Io chiuderei qui lasciando aperto però un dubbio
Dove stiamo andando noi verso gli Stati Uniti o verso l'Inghilterra credo che potrebbe essere tema di una prossima riunione sul sull'autonomia locale sull'opportunità del PCUS
Grazie
Grazie bagnato
Gatte
A me piacerebbe molto poter dare una risposta all'interrogativo in cui il dottor bagnato ha concluso il suo intervento dove stiamo andando
Verso le sei più verso Inghilterra o verso quali altri di purtroppo dobbiamo constatare come ha ormai
Pochi mesi dall'entrata in vigore in termini operativi della direttivo europea dove stiamo andando credo al momento attuale non lo sappia proprio nessuno
Non è che se vuole governare questa considerazione perché Sezze un'esigenza che si presenta a tutte le realtà economiche vuol dire impresa da un lato ma consumatori da un altro è proprio quello di avere un quadro di certezze all'interno del quale operare mentre oggi sono molto più gli elementi di incertezza che non quelle di certezza
L'unico elemento di certezza e che se non si sbriga ci troveremmo assai rapidamente a una sorta di far West elettrico perché
Comunque a diciannove febbraio del novantanove da direttive europee entrerà in vigore
A quel punto di ottantanove soggetti che sono consumatori élite libico consumatori doni che dir si voglia di diritto cioè quelli che hanno un consumo superiore a cento kWh all'anno potranno potranno cercare di rivolgersi al fornitore che preferiscono peccato che se il sistema non si definito incomincia nascesse di contenziosi perché non sono assolutamente certo se questo fornitore una volta individuato
Potrà far transitare la grazia che vorrà fornire su reti che non sono sue con quali regole a quali prezzi e così via sorrisi trovai situazione di esasperata conflittualità e altissimo e quindi diventa urgente a mio avviso cercare di soldi e rapidamente alcuni nodi fondamentali
Per dare invece a tutti gli operatori del sistema quali o per il sistema uso la terminologia della direttiva che con operatori intende sia i produttori che distributori che i consumatori
Le certezze sufficienti per incominciare a formulare le proprie scelte
E l'unico punto relativamente deserto oltre questo e che con la liberalizzazione indotta dalla direttiva
Non potranno un cadere alcune condizioni di monopolio la produzione diesel-elettrica diventerà libera
Salvo ovviamente rispetto dei vincoli ambientali urbanistici di sicurezza e così via ma mentre oggi per quanto riguarda la produzione da fonti convenzionali Lehner continua a conservare un monopolio legale questo monopolio verrà certamente a cadere
Così come da un punto di vista legale il l'import-export che oggi è prerogativa riservata all'ENEL dalla legge di nazionalizzazione diventerà libero
Il grosso rischio come vedremo e che questa liberalizzazione rimanga una Liberator molto teorica appartenga solo ora molto più al mondo dei miti che non al mondo della realtà
Perché al venir meno dei monopoli legali del monopolio legale delle si sostituisca in pratica uno monopolio di fatto sia per quanto riguarda la produzione sia per quanto riguarda l'importazione e l'esportazione
Se però accettiamo la ratio e lo spirito della direttiva comunitaria e vogliamo effettivamente procedere in direzione di una liberalizzazione dobbiamo porci il problema di come si costruisce un mercato perché liberalizza liberalizzare questo vuol dire creare un mercato in un settore che oggi non opera in termini di mercato
E il mercato richiede diverse interventi il mercato dobbiamo trovarlo sul versante la domanda dobbiamo trovarlo sul versante dell'offerta dobbiamo trovarlo nelle modalità con cui domanda e offerta si incontro tra di loro
Però vediamo questi tre nodi fondamentali che sono poi i tre nodi politici che sono oggi sul tappeto
Il primo punto è come creare il mercato sul versante della domanda diceva prima al diciannove febbraio saranno consumatori Doni certamente di diritto tutti i consumatori con oltre cento gigawattore di consumo annuo per sito quindi per l'utenza
Dovrebbero diventare consumatori idonei quelli che rappresenta che concorrono a formare in Italia la stessa quota di mercato che a livello comunitario che è rappresentata dai consumatori con più di quaranta gigawattora all'anno
L'espressione molto sì con voluta vacue della direttiva perché facciamo attenzione quando si parla di quaranta gigawattore non è la soglia anche idee situato in ciascun Paese la comunità disse
Calcoliamo a livello comunitario quale quota di mercato è rappresentata dai consumatori che a livello comunitario e quindi mediando realtà che sono molto diverse tra di loro quanto a struttura di consumo
Rappresentano quaranta gigawatt ora allora a livello comunitario
Si è visto per l'ultima comunicazione su novembre Bar-Ilan la nuova comunicazione che mettendo insieme tutti i consumatori europei europee
Che consumano più di quaranta è situato all'anno
Il loro consumo globale rappresenta il venticinque virgola sei settantadue sonico vale per cento del mercato europeo
A novembre avremo la regia di questo dato probabilmente arriveremo intorno al ventisei per cento dalle prime dei primi numeri che arriva da Bruxelles
Questo decreto scompaia dovrà dichiarare idonei non può non dichiarare i doni tutti i consumatori che a livello nazionale messi insieme messi insieme rappresenta il ventisei per cento del mercato nazionale cosa vorrà dire per l'Italia ancora esattamente non si sa si parla di un po'meno di quaranta per arrivare al ventisei per cento ma questo dipende anche molto dipende anche molto da come si calcola questo ventisei per cento
Perché per esempio sono girate nei mesi scorsi alcune costruzioni di questo ventisei per cento che presenta un certo interesse perché sono una abile dimostrazione di come si può riuscire rispettando e la forma ad aggirare la sostanza
Perché per esempio mi riferisco alla tabella presentato ufficialmente a un convegno da un dirigente va be'quindi non non parlo di dati misteriose nascosti in pubblico si incomincia a dire ma vediamo prendiamo tutti gli autoproduttori gli autoproduttori
Sono anche autoconsolatorie rappresenta la nove cinque per cento del mercato
Benissimo sono vicini dove sul mercato sono autoproduttori poi prendiamo le imprese clienti locali che stanno chiedendo con insistenza
E secondo me consentito con tutta l'amicizia per gli amici per gli operatori deve prese elettriche in modo un po'improprio di essere qualificati come consumatori Doni
Sono un altro sei e cinque per cento nove cinque più sei e cinque siamo già al diciassette per cento
Poi prendiamo le Ferrovie dello Stato sono un grande consumatore e abbia un altro due per cento e siamo al diciannove per cento
Poi prendiamo quelli che sono consumatori doni di diritto o ti senti siglato ora su un altro dieci per cento siamo stati così bravi che ha aperto il mercato ultimo poco del ventinove per cento più di quanto chiederti la comunitaria
Ventinove per cento non vendete all'estero peccato che gli autoproduttori non rappresenta un mercato contendibile perché consumano quello che loro producono e fino a prova contraria è molto difficile che smettano di
Autoprodurre auto consumare per rivolgersi al mercato
Le imprese gli enti locali
In una parte non per la totalità di questo sì cinque per cento ma per una buona parte sono anche produttrice e quindi coprono il proprio fabbisogno le Ferrovie dello Stato a meno che non ci sia una riforma di legge
Non tariffa d'auto di legge hanno tariffe agevolate tali che non sono un mercato
A contendibile perché nessuno nessuno oggi andrebbe a vendere i segreti delle Ferrovie dello Stato hai presi a cui le Ferrovie lo pagano e questa è una tariffa non decise in via amministrativa qui non riformabile dall'Authority ma è una tariffa che discende da legge e quindi occorrerebbe mise
Si riduce al dieci per cento degli ottantanove impresa che consumano più di cento gigawattora all'anno
Abbiamo rispettato la forma abbia aperto il mercato diritti al più di quanto chiede l'Europa sostanzialmente abbiamo penato pochissimo sia come abbiamo una platea di consumatori estremamente ridotta e una dimensione di mercato che appena il dieci per cento
Questa è una possibilità con risolutezza e non manco mai di ricordare questo rischio perché soltanto credo si rende pubblico il trucco che c'è dietro questi numeri si può evitare di cadere in questa situazione
Dove che non voglio dire vuole precisare quando mi riferivo ripresi gli enti locali che io ritengo improprio che le imprese ed enti locali chi vendesse qualificati con i consumatori Doni
Io credo dovrebbero chiedere di avere gli stessi diritti dei consumatori Doni e quindi avere la possibilità di rifornirsi da chi vogliono
Sia produttori nazionalisti e produttori esteri ma in quanto distributori non in quanto consumatori dopo per non cadere nel favorire questi giochini fatti con la statistica
Dipende molto a mio avviso però la risposta da dare a chi altro paese consumatore idoneo qual è l'obiettivo finale che ci poniamo
L'obiettivo finale è quello di arrivare a una soluzione quale si sta profilando sostanzialmente mi sembra in tutti i Paesi europei con la sola eccezione della Francia
E cioè di a vere in una prospettiva di medio periodo tutti indifferentemente i consumatori in grado di Chelsea proprio fornitore o pensiamo di mantenere nel lungo periodo due mercati segmentati uno libero e uno vincolato
Io credo che indipendentemente dalle propensioni che può avere ciascuno di noi sia inevitabile che una volta che si sceglie la strada della creazione di un mercato libero si finisca poi per dover aprire a tutti
E allora meglio farlo subito come obiettivo assunto con chiarezza che non esser costretti dalle forze dalla forza delle cose perché ho questa convinzione perché l'esperienza dice che tutti i meccanismi di soglia
Tengo per un breve periodo per un breve ferito perché i casi sono qui soltanto due o la creazione Kato libero
Porta a un'effettiva riduzione dei costi di energia elettrica o non porta a queste se non porta questo problema si sgonfia subito tutti preferisco rimanere vittime di tariffa che non correrà il rischio di un mercato che è un rischio per chi vende Manconi scoperti comprarci il rischio e sempre da una parte e dall'altra
Se come possiamo assumere sulla base di esperienze internazionali la ripresa del mercato e la creazione di un sistema competitivo stima all'efficienza e quindi porta un inizio di costi tutti vorrei diventare consumatori video consumatori don ma voi vi immaginate quando anche la soglia quando siamo all'anno due mila tre e mettiamo però mentre l'Italia la soglia coincida con quella prevista come medio europea i nove gigawattora all'anno
Ma la la media impresa Cristo a consumarne otto virgola cinque secondo voi guardando il suo concorrente che consuma nove e che riesce per un costo che si è più basso senza reagire
Senza Desirée se la portasse l'otto virgola cinque la mi a questo punto poi siccome abbiamo una struttura piramidale nella composizione della domanda e più si scende nel consumo più s'allarga il numero dei consumatori e quindi aumenta la forza di pressione quando si scendesse a otto virgola cinque per tener buono quello che ha protestato
Quello ma non è più quello quelli che ne consuma otto virgola quattro e poi otto virgola tre e poi otto virgola due starebbero zitti
Si scatena una pressione chiamiamola sociopolitica so su cui che travolge qualunque ciò che travolge qualunque Sonia
Ma lo stesso succederà secondo me
Se non si avvicineranno gli stessi tempi di passaggio dai quaranta o trentacinque di cui si parlò trenta in Italia ai nove perché tutte l'impresa che consumeranno ventinove esiga talora sera soglia sarà trenta staranno ditte buone stava zitto e buono c'è una volta che si va in questa direzione si mette in moto un meccanismo che se si vuole controllare deve avere già chiaro gli obiettivi finali altrimenti rischia di andare fuori controllo esonerare e generare dei siti del sistema una conflittualità
Di carattere permanente una pressione politica permanente perché il governo riveda rapidamente dei soldi che via via vengono introdotto e allora meglio subito a porsi in un'ottica razionale e assume gli obiettivi che dato Bruxelles come un minimo da rispettare ma con il coraggio di andare anche oltre e incominciare a ragionare per esempio la logica del muro del
De con suo Persico beh certo e nata da un compromesso a Bruxelles
Questa direttiva scusate la parentesi io l'ho seguita per alcuni anni quando aveva altre responsabilità nasce
Nel mille come prima proposta informale nel novantuno formalizzata novantadue si concluda novantasei con un un compromesso faticosissimo che Mammano però si è spostato in direzione di una crescente liberalizzazione
Un contentino dato agli oppositori c'ha la Francia poi sostanzialmente per chiudere è stato quello di del qualificare i consumatori donne soldati un consumo perseguito
Ma molta logica dal punto di vista di un mercato e di una logica economico commerciale il sito
L'esempio più eclatante lo dico non perché abbia simpatia per un soggetto che è uscito al monopolio maggioranza che difende la sua posizione dominante
Telecom
Telecom
Che uno dei più grandi consumatori italiani secondo soltanto alle Ferrovie dello Stato e Telecom avrebbe qualche su utenza consumatore libero ma pur comprando globalmente più di due miliardi di kilowattora di energie io diedi reggere da due miliardi
E quindi grosso modo quasi l'un per cento decorsa voluta esempio consumo che transita sulla rete pubblica non sarebbe di per sé consumatori Gore
Elogi per una cosa del genere e logico che è un'azienda che si trova da vere due stabilimenti magari uno da un lato e l'altro dall'altra autostrada faccio sentire qui lungo la Bologna minano potete vedere sovente insieme arrivano farla soglia lo stesso soggetto giuridico lo stesso cliente ma due utenze qui due siti che possono essere duecento metri uno dall'altra questo non è clienti idonei cioè so e logica questa differenziazione siccome non ha alcuna logica e quindi i clienti delle sedi idoneo desertificato sulla base dei consumi per soggetto commerciale non per utenza fisica e per punto di prelievo
Così come è logico che la grande azienda che ha un punto di prelievo può slittare consumato idoneo ma che poli industriali pensiamo a Sassuolo non so assolutamente quali sedi consumi quindi faccio un esempio immaginario per ma immagino che se noi prendiamo il distretto del piastrellista solo supereremo certamente molto in mente la soglia comunitaria che non si immaginabile un consorzio fra gli operatori Sassuolo che possono mettersi insieme se vogliono comprare altri materiali ma non possono mettersi insieme se voglio comprare energia elettrica
Se ragioniamo in una logica di mercato la soglia non può esservi ferita consumo per di un singolo utente per sito badessa differita a di cliente multi sito oppure a una pluralità di clienti che si consorzio tra di loro
Cerca che si consorzi hanno con una certa razionalità lievemente da un punto di vista di un consorzio di produzione assenso il caso mi riferisco in più al Progetto sabato che è stato il consigliere Castellaneta prima nel caldo e consumo non mi sentirei di teorizzare un consorzio di consumo che mette insieme un'impresa di Crotone una di Terni e l'Alta di Bergamo perché e ove abbia espletare il sette
Economie
Di sistema elettrico
E quindi occorre mette dei limiti voglio dire se un consorzio che nascente allo stesso bacino d'utenza individuando alcune regole di carattere fisico tecniche oltre che economica ecco ma nel rispetto di questi limiti in consorzi di consumo dovrebbe essere dovrebbe diventare a pieno titolo uno consumatori Doni questo se vogliamo creare dare uno spessore al mercato sul versante della domanda e quindi avere una platea di consumatori sufficientemente significativo
Ma questo non basta perché quand'anche Benito raccolte tutte queste richieste e quindi la soglia forse rispettasse ovviamente correttamente le indicazioni comunitarie soccorsi riferito mercato contendibile non ha a un mercato che soltanto in parte contendibile
Venisse riconoscibili se riconosciuti come consumatori dove i consorzi e gli utenti molti sito rimane il problema
Per avere un mercato che non non è sufficiente a bere una pluralità di soggetti sul versante della domanda occorre una pulita di soggetti in concorrenza anche sul versante dell'offerta e questo è uno dei nuovi fondamentali che si presentano
Perché se noi consigliano la realtà italiana quale si prospetta al febbraio mille novecentonovantanove
Cosa abbiamo abbiamo un parco elettrico che nella produzione e praticamente monopolio esclusivo delle perché le municipalizzate sempre di più gli enti locali scusate l'abbreviazione
Hanno assicurato a paga di produzione che però insufficiente a coprire il loro stesso fabbisogno quindi al di là di casi sporadici ben poi ovviamente la realtà diverse imprese ed enti locali che sono totalmente autosufficienti e possono anche avere qualche eccesso di produzione ma sono molto poche con quanti riproduzione molto limitati
Altre che sono appena sufficienti la maggior parte non è autosufficiente alcuno non hanno neppure attività di produzione nerbo qui in Regione avete poi l'unico caso
Di un'impresa eletti negli enti locali che viceversa attività di produzione e non di distribuzione mi riferisco a Reggio Emilia ma è in caso d'Italia uno unico tutelati prede su misurazioni completamente diverso
Ragionando sui grandi numeri mentre gli enti locali hanno concorrono alla produzione nazionale grosso modo per un quattro e mezzo cinque per cento è un sette per cento sette nell'esempio sul versante dei consumi qui non sono autosufficienti
Di conseguenza le imprese e gli enti locali non potranno andare sul mercato se vorranno continuare a rifornire innanzitutto i propri fabbisogni i privati si è corretta la l'immagine che ha proiettato prima ritiene Castellaneta oggi un ventidue per cento a funziona serale fatta da operatori privati
Ma questo ventidue per cento per una buona metà copre intanto esigenze di autoconsumo quindi orientata è un'autoproduzione per autoconsumo
L'altro la la l'altra metà e vincolata contrattualmente per lungo periodo quasi interamente allena
Alle né di oggi né domani a chi subentrerà dico non cambia anche se non ci sarà più bene di oggi mentre domani subentrare diritti contrattuali che ha quindi è vincolata i privati da portare sul mercato a febbraio novantanove non avranno altra che le così dette eccedenze cioè il surplus di produzione non assorbita proprio autoconsumo e non vincolati conta attualmente allena
Complessivamente in Italia queste eccedenze sono stimabili intorno ai cinque miliardi di chilowattore
Però di questi soltanto una parte grosso modo in quattro miliardi Mario grosso modo perché un calcolo esatto non è mai stato fatto
Hanno un carattere di regolarità e di programmabilità che consente a questa produzioni potesse portato sul mercato
Le eccedenze vere e proprie cioè se vogliamo usare un termine un'analogia con la produzione industriale gli sfridi produzione
Non sono in prima battuta portabile sul mercato perché soltanto quando il mercato si sia sviluppato il Po ingrato anche di fare ritiri spot non è immaginabile che un mercato parte inizialmente con la possibilità di qualche ASPI sto occasionale e non programmato
Di programmato i privati possono portare quattro miliardi di kWh
Ora se
Consideriamo che in Italia il consumo complessivo supera i duecento miliardi di chilowattora i privati che poi portano queste sul mercato libero
O lo vendo ai distributori o al fantomatico acquirenti unico a chi lo vendo potranno portare sul mercato sì e no un due per cento del mercato nazionale
E quand'anche l'orientale soprattutto al mercato libero che si può stimare
Sarà intorno ai sessanta i sessanta e i settanta miliardi di kilowattore ne portano quattro cioè porta un cinque per cento del mercato unico il novantacinque per cento del mercato libero
Ovile novantadue per cento del mercato nazionale non può che essere soddisfatto dagli impianti delle
Quindi in monopolio legale e finito
Il monopolio di fatto rimane il mercato non c'è
Perché non possiamo parlare d'un mercato bene non è un mercato concorrenziale mercato un po'diverso è un mercato monopolistico al podio e una forma di mercato balle mercato competitivo
Quelli in cui io ho molta o molti soggetti in grado di esprime la propria domanda o un solo soggetto praticamente in grado di formulare l'offerta
Ne consegue che se voglia un mercato competitivo perché non credo che interessi in sé per sé la liberalizzazione
Il passaggio da un monopolio legale pubblico a un monopolio di fatto privato francamente come cittadino come consumatore e proprio quanto vorrei evitare perché questo vorrebbe dire soltanto che c'è una piena libertà nel formulare i prezzi
Forse sì posso mette alcuni vincoli per cui questo monopolista non sia proprio la posizione del monopolista con le studiamo i testi di economia che in grado di operare sul prezzo e sulle quantità questo mezza brigata operare soltanto sul prezzo nove su quantità manco a pezzi
Cioè andremo creare una situazione di forte peggioramento sul versante dei consumatori se liberalizzare sino da un lato ma al monopolio pubblico scrisse un monopolio privato che diventa libero di funky prezzi quanto meno nei confronti del mercato cosiddetto libero
E allora occorre un mercato competitivo che il che la condizione per avere più efficienza e una riduzione di costi perché non dimentichiamo che la finalità ultima di questo discorso non è una finalità ideologica
Qui non si tratta di essere a favore del mercato della liberalizzazione per un partito preso ideologico
Si tratta di portare anche il settore tecnico i vantaggi che nascono da un sistema competitivo e quindi alla fine una riduzione di costi questo è il beneficio che ci si ripropone quando si chiede la liberalizzazione e di mercato
Occorre allora il suo corso creare competitività sul versante dell'offerta occorre cioè a ridimensionare il peso che all'ENEL
Articolando diversamente la struttura produttiva del bene le soluzioni possesso diverse e possono essere anche combinate tra di loro si possono creare più segreta di produzione che derivino dal ceppo ENEL da privatizzare separatamente portando sul mercato
Si può combinare questo con vendita di centrali o di pacchetti centrale come finalmente pare si incomincia a fare
Si possono trovare anche soluzioni George Benson trasparenti nelle loro modalità di formazione
Cosa che finora non è stata e con un chiaro impegno di uscita dell'ENEL da queste tendenze in tempi rapidi perché altrimenti avremmo che qui una presa in giro se andassimo creare uno seggio Invencible in cui rimane presente lena
Avremo il caso unico unico nella storia dell'industria in cui si immagina che un soggetto fa si fa concorrenza attraverso società a cui partecipa ecco se se mai accadesse che si facesse vede concorrenza
Sarebbe una storico una cosa eclatante nella storia dell'economia siccome così non può essere sarebbe un modo per mascherare una realtà monopolistica che formalmente si presenta interni investe non cura di uno pluralismo di operatori sul versante dell'offerta
Questa della rottura del monopolio ENEL di fatto nella produzione e la condizione necessaria per avere una mercato competitivo sul versante dell'offerta
Se poi il problema di come organizzare l'incontro tra la domanda e l'offerta
Come organizzato dal punto di vista economico ma come organizzare proprio anche dal punto di vista fisico e allora la questione della Rete la questione della distribuzione la questione delle strutture di né dell'istituzione di mercato cioè il pool e la borsa elettrica
Per quanto riguarda la Rete io credo che si debba dire con grande chiarezza
Che qui non è un fatto ideologico non è un fatto di oggi ma certamente la soluzione più coerente con un sistema di mercato
In cui ci sia riprendo espressione dura bagnato una par condicio tra gli operatori e che la Rete sia affidata e gestita a un operatore neutrale e assolutamente indipendente ed è di gran lunga preferibile questo operatore abbia anche la proprietà della Rete per evitare il contenzioso che sempre si presenta quando la gestione della Rete distinta dalla proprietà
In tutti i casi in cui si è fatta questa distinzione
C'è sempre stato contenzioso mai contenzioso naturale se mi permettete un'immagine familiare qui l'ho sempre quando affronti questo problema che c'è tra il padron di casa e l'inquilino quando l'inquilino incomincia a dire questo serramento dovesse cambiata per io comincia vede gli spifferi che entrano in casa e padrone di casa che dice ma nostro serramento con quaranta avanti benissimo due o tre anni non è caldi cambiarlo se vuoi cambiare lo cambia spese tue ecco l'esempio molto banale ritratto l'esperienza quotidiana ma è quanto si verifica quando la gestione della Rete distinta dalla proprietà
In cui il gestore
Chiede che venga fatti certi interventi di manutenzione
Il proprietario della Rete tende a rifiutarsi di farlo
Anche se gli vengono poi riconosciuti meccanica ma il via libera da Rete povero un suo profilo finanziario suoi sintetica sullo che posso indurla ritardare interventi di manutenzione di investimento al di là del fatto che poi in qualche modo di
Va be'che le aziende moderne non lavorano ragionando fondamentalmente sulla base del profilo del Castro
Fondamentalmente non è quello il primo parametro così guado oggi adesso ad un'azienda
E voi pensate voi darete sia indifferente apro Fidel Castro Isa disposta a fare investimenti di sviluppo che gli chiede gestore della Rete prescindendo dalle sue esigenze di gestione finanziaria è del tutto inimmaginabile
Ripeto ma come una pace non sto lì a o delle barriere ideologiche sul discorso che tale avete ricordiamo che presenze di funzionalità di razionalità la soluzione migliore certamente quelli cui c'è coincidenza tra proprietà e gestione
Per quanto riguarda la distribuzione certamente io credo che qui sia preferibile arrivare ad avere una pluralità di operatori e francamente mi preoccupano
Le ipotesi in cui la razionalizzazione della presenza delle imprese e degli enti locali in alcune aree urbane mi riferisco a Milano Torino e Roma
Notoriamente spartite fra municipalizzata nel bulgara senza le passi attraverso il Consorzio convenne riprendono in un'immagine felice a mio avviso che formulò il professor Ranci in un intervento in un seminario all'Università Bocconi
E quando RAI ci disse il problema che noi abbiamo come autorità e la forte asimmetria informativa perché abbiamo un grande operato da un lato e pochi piccoli operatori da un altro e miglioriamo questa condizione avremo bisogno invece per avere almeno di elementi di confronto comparativo che si irrobustisce la presenza di operatori non è né nella distribuzione
Rafforziamo questo pluralismo immagina di fare un consorzio tra chi oggi di tiene i novantadue per cento distribuzione con chi detiene l'otto per cento
Faccia un po'di questi Consorzi abbiamo consegnato di fatto al cento per cento la distribuzione in mano all'ENEL o in modo diretto quel modo mediato attraverso i consorzi non è questa la strada in cui si riesce a creare pluralismo nel campo della distribuzione
Io credo più occorreva avere però più coraggio
Più coraggio e invece di rivendicare per esempio la concessione di distribuzione alle imprese ed enti locali perché non ha facciamo un passo avanti senza farne due indietro un passo avanti e chiediamo di abolire qualunque concessione
Di abolire qualunque concessione
Consentendo un ingresso nel mercato della distribuzione anche ad altri soggetti che certamente si scontrano all'inizio col fatto che non hanno la Rete
A questa diventa qui un fatto di dosi economica perché la Rete potranno affittarla comprarla da chi ha forme o trova l'accordo che attualmente la detiene
Come non è detto che in alcune piccole realtà ma penso prodotto alcuni poli industriali la Rete non rappresenta poi quel vincolo assoluto che consolida il monopolio esistente che console morbo l'esistente
Questo a mio avviso il modo vero per riuscire ad aprire il mercato e avere una pluralità di operatori anche nel campo della distribuzione
Consentendo una crescita anche le imprese degli enti locali non semplicemente forzata per legge ho in mente in prima battuta potrà essere utile incominciare
A a obbligare nera a cedere alcune attività alcune presenze nella distribuzione degli enti locali ma se vogliamo dare una prospettiva di crei e scusate e non e Lavazza esazione soprattutto in aree come Torino Milano non passa semplicemente mettendo insieme tutta la rete di Torino o di Milano
Da dove sempre insediare metropolitana avrebbe senso ragionare sulla scala dell'area metropolitana non sopravvivere della Scala municipale
Ma la prospettiva di crescita nella distribuzione di un reale pluralismo a mio avviso passa buttandosi alle spalle vecchi strumenti che armamentari come quelli della della distribuzione
Come ancora occorre creare rapidamente le istituzioni del mercato
E quindi un meccanismo di puro che consenta rapidamente di andare all'introduzione di una sorta di meritorio There
Nella selezione degli impianti
Altrimenti se noi continueremo per lungo tempo a conservare anche in una struttura di mercato
Contratti bilaterali continueremo a tenere sul mercato di impianti inefficienti che son qui da cui si parte e l'avvento di impianti nuovi sarà inevitabilmente spostato assai lontano nel tempo
Soltanto se c'è un merito order gli impianti vengono messi in ordine in base a loro rendimento e quindi in ultima analisi ai costi di produzione che hanno e questo mi ricorda e pubblico è reso noto si introduce uno stimolo alla concorrenza anche nel creare nuovi impianti e Mammano butta fuori dal mercato di impianti più vecchi ed Ossola
In ultimo ma francamente poche parole dirà riguardo questa questo strano mostro che l'acquirente uno
Che veramente non una figura paradossale pensare che l'acquirente unico nasce nel tiro comunitaria per dare soddisfazione ai francesi ai francesi che son quelli che hanno inventato e proposto e che poi non introdurranno e che poi non introdurranno
L'acquirente unico nasce da una corsa francese che prevede e essendo costretti in qualche modo alla fine a trovare un qualche compromesso che si una industriale l'industria francese può anche comprare energia elettrica all'estero
Ma una volta che ha stipulato le basi contrattuali sentito il prezzo gira questo contratto all'acquirente unico che nella prosa francese che era poi un'emanazione delle destre la quale terza e lei che stipula contratto con l'operatore straniero queste e lo consegno e consegna Desy elettrica al consumatore francese
Il tutto fatto per non disturbare in alcun modo la struttura monopolistica della destra
Perché EDF non dovesse dare il transito sulla Rete ad altri operatori perché quando nel Leffe
Con l'acquirente unico suo emanazione si sostituisce nel contratto è lei che comprende sia non so bene dove e perché poi i francesi questo lungi miranti perché certamente non credo sia questione di questi mesi o di questi anni in cui l'operatore fra insedia convenienza a comperare all'estero ma i francesi guarda lontano
E però per salvaguardare anche in prospettiva Napoli dette preferisco che si è detta comprese elettrica dal produttore italiano francese o tedesco o o lussemburghese lo spagnolo
Portarlo sulla propria rete senza dover dare il transito sulla Rete cioè senza dare alcun attuazione al così detto Tor farli Access
Questa la logica dell'acquirente unico
Che senso ha andare a produrre in Italia di produrre Italia nei momenti in un contesto in cui si parla di liberazione e di mercato una figura che era stata pensata per una vera liberalizzazione per avere mercato è una delle incongruenze che francamente non mi sono mai ha spiegato
Ma tant'è il Parlamento a questa figura si è affezionata non ho ancora trovato un parlamentare che mi sappia spiegare a cosa dovrebbe servire questa acquirente unico ma questa figura è nata
E forse proprio perché non ha nessuna consistenza piace tanto
è una di quelle figure che possono assume le sembianze che ciascuno preferisce danni non avendo un connotato preciso può certamente piacere a tutti è una sorta di Zelig che si adatta ai desideri di ciascuno che parla di acquirente
Va be'ormai se abbiamo tra i piedi pensare di ritornare indietro riaprì la questione in Parlamento farla bollire francamente rischia di farci perdere tempo
Però io credo che per onestà intellettuale vada detto chiaramente l'acquirente unico non serve a niente e possono fare danni
Perché se fosse un vero acquirente mortifichi avrebbe le capacità imprenditoriali di tutti i distributori perché si sostituirebbe a tutti i distributori nell'acquisto di energia elettrica
Mortificando la loro funzione impeto viale che si esprime anche nella capacità di acquistare almeno
Allora sentiamo che almeno visto che s'ha da fare che non faccia danni
Sterilizziamo lo in qualche modo che non possa riprodursi e non posso far danni
E allora facciamo esattamente adesso va di moda chiamano l'acquirente unico leggero perché parte può anche essere evanescente per me leggerissimo il più leggero possibile diamo di questa funzione di
Coordinare le rappresentazioni della domanda futura
Espresse dai distributori si può può essere utile avere qualcuno che comunque fa le statistiche e tiri semi dati su quale i distributori pensa sia consumo degli anni venire questo la funzione sufficientemente innocua che può anche essere dato all'acquirente
E ancora visse ancora
Si fa fatica a uscire da una vecchia logica di sistema di comando controllo nel settore dell'Asia si vuol dire che l'acquirente unico sarà quello che nel caso in cui il mercato fallisca
E quindi si sia la prospettiva di carenza di Offerta organizza delegare per fare uopo Tenza
Per carità diamo di pure questa funzione io son pronta scommette sul mercato son convinto che il mercato non fallirà e quindi non mi preoccupa chiediamo l'acquirente unico una funzione di supplenza che tanto penso non debba mai esercita
Sotto queste condizioni possiamo rispettare le indicazioni messe direttiva parlamentare al governo e accettare anche la figura del acquirenti
Io non mi sono soffermato e conclude in modo particolare sul ruolo del sistema delle autonomie locali ma molti elementi sono impliciti in primo luogo certamente se si va a una ampia liberalizzazione del mercato sul versante della domanda il sistema dell'autonomie locali ma penso cui più alle imprese elettriche mescolate all'impresa di servizio ed enti locali più che ai Comuni alle Province in quanto consumatori improprio
Diventano soggetti pienamente abilità soprattutto accorso diventarlo anche le amministrazioni se passa
Il cliente Muti sito forse non tanto quando la soglia ancora a livello dei trenta o trentacinque GWh penso a genitale nostrani stazioni comunali ma quando la soglia diventi più basso sul versante del della struttura in mercati invece il ruolo che hanno le imprese più degli enti locali se come può essere fondamentale della loro crescita e l'operazione insieme con gli operatori privati per conferire all'al nostro sistema quello connotazione di pluralismo che attualmente manca e che uno degli obiettivi credo politici oltre che economici che dobbiamo assumere grazie
In qualità di piccolissimo consumatore elettrica da tre chilowatt mi auguro che tutte queste indicazioni possono realizzarsi purtroppo temo che dovrò aspettare molti e molti anni
O un qualche domanda allora si avvicina l'ora della della fame erano qualche domanda e se qualcuno ma delle domande forti quelle che in televisione veniva chiamata alle domande del cento Pistone con le belle domandò né
Accetto prenotazioni però vorrei fare una cosa piuttosto veloce
Comincio subito non so se Gatto bagnati o bagnato mi chiedo se lo perché voi voi che avete fatto il confronto internazionale il fenomeno di accelerazione dell'abbassamento delle soglie la cosa di cui parlava Gatti
Si è già manifestato nei paesi che hanno già liberalizzato c'è questa l'esempio dei nove gigawattora è quello nel senso ma Otto e mezzo e chiede l'abbassamento della soglia
Si è già manifestato alla dove c'è stata la liberalizzazione per soglie
Non so chi vuole rispondere
Prova a rispondere io in alcuni Paesi sì nel senso che per la Spagna era partito con un certo livello querce peraltro abbastanza
Ma proprio su pressione dei consumatori
Dire che su una quasi su una realtà su una reale esigenza del mercato non tanto sulla pressione quanto sul fatto che sostanzialmente era necessario fare quello per per accelerare il processo di liberalizzazione gli altri Paesi che non c'è liberalizzato grosso modo hanno mantenuto fede quelle che erano le direttive per i singoli Paesi
Poi vento stragi
Abbiamo citato prima tre città in cui la distribuzione divisa tra le nel l'impresa locale Roma Milano e Torino in primo luogo lo di sapere se ci sono altre grosse realtà in situazione analoga e in secondo luogo quali sono le proposte per unificare la concessione o l'autorizzazione vorrebbe Gatti
Vale per tutti
Di prese elettriche in condizione in vista faccio fatica a ciò ecco di condominio imponente ce ne sono
Diverse altre c'è Veron Parma
Vicenza dire i voi no indichiamo per converso Chiara distribuzione completa come Modena se non ricordo male se Trieste Brescia Imola parte non siamo tantissime l'impresa
Quindi è una situazione non l'unica si citano sempre le tre grandi perché sono le quattro di mattina si ricorda
Perché il problema si pone un po'in tempi in cui ha giocato anche di non sono domande alcune delle domande era come si potrebbe unificare la concessione comprando la rete da metà della Rete dalle
Affittandola è su queste facendo il temutissimo consorzio con l'ENEL tutto diciamo che lei nell'Auna vocazione è una tendenza molto forte come ha ricordato solo gatti al popolo dei consorzi
Forse proprio per quelle cose che teneva Gatti
Un aiuto alla può dare la normativa in corso che sembra che accenni alla possibilità
La nostra cioè delle per gli enti locali di avanzare una proposta mi pare di capire una specie di offerta competitiva che qualora non accettata passa in mano la controparte però se al se non c'è una una regolamentazione precisa di legge non c'è una indicazione di legge che favorisce quest'ipotesi al di là del disponibili così professor Gatti della libertà assoluta cioè delle dell'abolizione della concessione restando un regime concessorio quindi passa attraverso attraverso la legge il passato e oggigiorno sempre fermo il fatto che venga condizioni di mercato che mi pare che questa alla vetta più in discussione nessuno potrebbe essere un atteggiamento di a assoluto finita dell'ENEL a vendere comunque afferma ma non intendiamo cedere neppure un'utenza indicato chiaramente l'unica preferenza per un un un condominio insomma un consorzio sì
No vecchia diciamo che le le aziende elettriche dell'impresa e degli enti locali si aspettano una mano un aiuto permanendo il regime concessorio dalla legge che li favorisca
In via in via tutte le condizioni per espandere c'erano solo a cosa che mi lascia perplesso giustissima come cosa non della sua affermazione un bando un retropensiero la cosa impressionante come piccolo consumatore domestico da tre kW sentirmi è quasi un palco buoni ce ne quando ho visto che veniamo valutati nuovi utenti mi pare due o cinque milioni adesso non mi ricordo la chief in caso di passaggio dall'una all'altra società di distribuzione mi ha lasciato piuttosto perplesso ci avrebbe vermi contabilizzato in questo modo domandare a Castellaneta abbiamo parlato di erbette diretti trasmissione di Pretoria Mentor secondo come si preferisce chiamarla comunque la grande Rete nazionale di trasporto dell'Energia
Che sia in affitto in gestione che sia di proprietà del dell'organismo che la gestiranno non mi interessa voi dovrete Edison dovrebbe cedere come farà l'ENEL dovrebbe cedere la vostra avete
Ma dipenderà da come verranno fuori le normative gran parte della nostra rete distribuzione e quindi non viene ceduta acquerelli la parte trasmissione se sarà inclusa nelle normative per carità
Insomma leziosi perfetti ammetto che è stata dichiarata come tra sé come distribuzione un linea non so quanti kW che viene dall'Alto Adige fino alle porte di Milano molto a me sembra di trasmissione abbia dichiarato di esecuzione perché tale riteniamo che sia per carità siamo disponibili a discutere in sede tecnica tutti gli argomenti
A fare presente quali sono le nostre motivazioni qualcuno è qualche mano alzata
Ma a far abbiamo parola
O sulla dizione del parco buoi perché è un immane
Che evocativa giusta lo faccio solo presente che oggi l'utente già oggi storicamente l'utente è già un parco buoi che tra l'altro pagarle inefficienze la duplicazione De dell'anomalia della sistema di distribuzione elettrica nelle città per chi non diverse in queste situazioni deve sapere che le città sono state spartite a tavolino con l'impossibilità di scelta da parte del cliente e può capitare che non lo stesso palazzo ci sia un porto non è che servito nel caso nostro ad Acea il portone adiacente ENEL gli studi che noi abbiamo compiuto in gruppi di lavoro tecnici misti tra nasce
Narra di m'
Mostrano che una aggregazione comporterebbe soltanto per quanto riguarda il piano di investimenti dei prossimi tre anni un risparmio di trecentocinquanta miglia dei senza contare quanto si risparmierebbe in termini di non duplicazione dei cantieri rappresentano un problema e un'altra serie di servizi aiuta enti piuttosto lunga di vantaggi che in ultima analisi andrebbero ai clienti in presenza di una aggregazione non gestore unico aggiungo
Go rispetto alla domanda iniziale che noi siamo portati ad escludere l'ipotesi consortile a meno che questa non sia effettivamente una soluzione ponte verso altre più
Accettabili che le modello della società miste
Ancorché discutibile
In proposito qualcosa c'è stato detto dall'Antitrust dall'auto
Riti può essere credo considerata se anche essa è una soluzione ponte verso la privatizzazione del gestore unico
Che infine la cosa che già diceva ostaggi che
In qualche modo si discute in sede ministeriale rispetto alla possibilità di valorizzare il soggetto entra l'azienda ente locale senza concesso fare l'esproprio proletario nei confronti dell'ENEL cioè offre che pare valorizzata anche nei fatti io non non ho mai condiviso posizioni estreme e in cui si peraltro non ha mai formalizzato in cui si ipotizzava una sorta di esproprio del patrimonio è nato da parte delle aziende locali non rientra diciamo il nostro ordine di
Questa ipotesi se invece viene offerta la possibilità di acquisto naturalmente al prezzo giusto per noi questa è un'ipotesi di grandissimo interesse
C'era una domanda raggio c'è qualcun'altro
Confermi rilievo che tipo esca una domanda volevo fare volevo sapere se c'erano delle informazioni su quello che sanno i costi direttoriale entra in questo senso
Ci sarà solo un costo basato su i costi di produzione spettano tenera e oppure vi saranno oneri aggiunte ieri mi riferisco ancora al famoso o nessun altro creare avremo ancora
Le fonti rinnovabili Johannes presente
Se non erro dovrà corrispondere loro peccato che non ci sia più eretto dall'Autorità garante della querela passerà allora faccia finta di essere Pieretto che io sappia stanno pensando di lo controvoglia di caricare gli oneri di sistema su vettori ammetto ma vediamo altri che sono in contatto con l'autorità
Conta
All'ultima sentivo degli oneri di sistema il nucleo soltanto sul retro realmente facciamo attenzione alle tipo i
Non volesse Grasso un qualche equivoco che nasce dà un'impressione di formulazione tecnica allora
I lettori amento è un di cui della trasmissione seppur mezzi parla di vettori amento quando nel sistema attuale io ho un'auto produttore che produce un sito ecco vuole poi consegnarla sue zie il suo stabilimento che collocate in un sito diverso e in questo caso paga un vettore a me gli oli di sistema secondo l'orientamento che mi pare se affermando sotto reti si intende caricate sulla rei e in generale qui non soltanto subito le ammetto ma su questo elemento sull'attività di trasmissione
E ancora in discussione anche il servizio Gillard la potente
Quelli non son più in senso dunque non sono soltanto i sì se questo prione di dire quindi servizio siglare risata è ancora in discussione quali siano gli ori di sistema da inserire in tariffa e quali no perché in realtà la propensione dell'Authority di Palencia
Che buona parte di quelli che cosa anche Manzoni sistema debba andare a carico della fiscalità generale e che vengono invece o che si apre accingeranno carica sulla trasmissione non ritenendo realistico che in questo momento passa una scelta che sarebbe più razionale ma più difficilmente praticabile di portare queste voci fuori tariffarie mettere a carico della fiscalità generale quindi credo voi medici dovremo alla fine alla fine ad avere di ogni sistema The
Ricatti sulla trasmissione e anche quindi poi subito che a me io temo che ci sia il rischio di un costo troppo alto del mercato per il mercato libero cioè libero
Acquirente che vuole comprarsela
L'elettricità da un libero fornitore probabilmente
Si deve aggiungere sopra contratto di fornitura anche un trasporto un po'caro forse non gli conviene c'è questo rischio no
Come questa diventa
E per certi versi un falso problema cioè il problema è che se noi abbiamo molto il sistema abbiamo residente a che età ciò detto c'ho detto se gli ogni sistema sono caricati sulla trasmissione questo esiste negavano cui su tutti non fa
La sana competizione perché si deve portare uno kWh da Bologna a Modena io devo pagare x lire questi x lire le pago che io la ritiri dalle lo ritiri dalla Edison dalla sonda dalla municipalizzata di Modena da chi Masella ricontrollato
Francia è stata montata sulla parte di rete che dilata testate italiane saranno caricati anch'essi qui non da questo punto di vista i problemi al sistema e che rischiano di mettere di ridurre la competitività dei sistemi maglia sono molto elevati perché tengo alto i costi presidente se sono applicati in modo corretto come non dubito l'Authority farà non altro le condizioni di concorrenza sunto problemi completamente diverso che qui senza ebbe il terrore che esisteva cambio così ho vorrei no questo non è vero se sono ovviamente gli stessi o di sistema applicati Pisa data di vedere come sanno che articolati siamo sul trasporto essere poi so trasmissione trascrizione più distribuzione alta tensione media ma il problema poi presentare quella di complicazioni tecniche che vi risparmio non da poco rivolse applica il modo corretto e quindi se le diverse condizioni tecniche vengono rispettate da un'altra la competitività il problema è che se abbiamo degli elevati o insiste per esempio per esempio se passa in certe teorie per cui si riconosce per cui l'efficienza di sistema diventano prende il costo secondo una nuova formulazione la teoria economica o se il decommissioning del nucleare che oggi non è quantificato venisse quantificato e comportarsi come Gentili se questi Mib i prodotti tra gli oneri di sistema il rischio che il sette il sistema Italia e di avere un corso Venezia crescente e questo è un pericolo per il nostro Paese
Grazie altre domande
Non vedo mani alzate
Ringrazio tutti vuole Pepito