"La strategia europea per l'occupazione dopo il trattato di Amsterdam" org. dal Cnel (c/o Viale Lubin, 2)

Abbiamo atteso qualche minuto non soltanto per
Costo
Chiederti
Stamane il traffico in tutta la città di Roma è particolarmente travagliato e quindi
Sai che alcune delle assenze siamo dovuti appunto alla difficoltà dell'aggiungere la nostra sede però cominciamo
Perché come sapete il programma della giornata è molto vasto
Il numero e la qualità degli interventori mi sconsigliano dalla procedere ad una introduzione vera e propria anche perché dopo Udine seguiranno gli interventi dell'amico Ammannati che presidente della commissione per i problemi del lavoro del cane
Solo Marco Biagi
Presidente Dellai si e la giornata di oggi nasce proprio da una ulteriore occasione di collaborazione tra camelie ai sei che nelle precedenti occasioni ha sempre dato luogo a risultati particolarmente stimolanti quindi mi limiterò a vivere come Cannella siamo molto lieti di questa occasione di riflessione comune seguendo il programma che avete sott'occhio di renderete conto della come dicevo prima della dimensione non soltanto quantitativa ma anche del livello qualitativo gli interventi il CNEL come sapete staff seguendo questa materia particolarmente delicata non soltanto perché si tratta di uno dei focus fondamentali dell'attività istituzionale del CNEL ma anche perché negli ultimi mesi in particolare i temi dell'occupazione anche qui al CNEL hanno assunto una a valenza strategica e una sottolineatura che ha dimensione della della della dimensione del problema
Con Ammannati e anzi in particolare sotto la responsabilità e per iniziativa di Ammannati già negli scorsi mesi abbiamo dato luogo ad una serie di incontri e di riflessioni che traguardando la politica italiana della dell'occupazione rispetto alle indicazioni europee ci ha consentito di avere idee più chiare
L'incontro di oggi di oggi comunque è un incontro che chiude un ciclo chiude un percorso ma apre degli scenari che si proiettano ancora più qui non prima nella dimensione europea
Sangue dando all'appuntamento di Helsinki che avremo Enzo l'anno e traguardando una constatazione che è stata ripetutamente confermato dopo le euro i temi dell'occupazione che fosse insieme all'Eur
I temi dell'occupazione non soltanto in Italia ma nel continente europeo hanno assunto una dimensione un livello che impossibile uno sconsiderato trascurati tra l'altro una conferma di questa centralità ci è venuta nelle scorse settimane
Mento che abbiamo celebrato proprio qui al CNEL che è stato scelto dal governo come sede
Della verifica del Patto sociale
E nell'incontro che abbiamo avuto il venti settembre con il Presidente del Consiglio e con tutti i ministri direttamente coinvolti in questi scenari
Abbiamo avuto la conferma dell'attenzione che il Governo le istituzioni in genere e le parti sociali
Devono dedicare a questa tematica
Abbiamo invitato i due ministeri più direttamente coinvolti in questa vicenda il ministro del lavoro Salvi chi ha già partecipato ancora recentissimamente Anna appuntamenti comuni in questa sede
E il ministro per le Politiche comunitarie per ragioni evidenti e anche per che l'onorevole letta
Sì ha ripetutamente segnalato alla sua attenzione la sua sensibilità rispetto all'gli scenari della politica italiana dell'occupazione nei confronti dell'Europa e dell'Europa nei confronti delle nostre tematiche particolari nondimeno la giornata si presenta in termini di particolare impegno per questi nostri autorevoli e prestigiosi invitati sapete che è in corso la elaborazione praticamente allo stadio finale della legge finanziaria
Sapete che sono in corso in questa giornata degli appuntamenti particolarmente importanti e delicati a Palazzo Chigi che coinvolgono turchini misti entrati colare quelli che si occupano delle tematiche di cui pure non ci stiamo occupando stamani e quindi non siamo sicuri
Né della presenza del ministro Salvi né del ministro letta ai quali nondimeno ci hanno assicurato che senza vedono spiraglio saranno ben lieti di essere con noi
Per ragioni di tempo l'ho detto all'inizio io mi fermo qui
E cedo immediatamente la parola al presidente della seconda commissione Ammannati cui seguirà la relazione del professor Biagi e poi apriremo
Lo scenario delle relazioni nella mattinata in Cumbria me il ruolo di direzione del traffico
Gli amici interventori mi perdoneranno se sarò costretto a un certo punto
A dar loro dei segnali ma lo si fa unicamente per consentire a tutti quelli che sono iscritti a parlare di prender la parola prima dell'intervallo pomeridiano
Sapete che nel pomeriggio il nostro convegno proseguirà con la tavola rotonda che sarà presieduta dall'andati i lavori saranno poi chiusi nel tardo pomeriggio dal collega Silvano Veronese che è l'altro vicepresidente del CNEL
Chiudo qui e do la parola al presidente Ammannati
Azzeccato
A me pare che
Dobbiamo cercare di in qualche modo inquadrare anche questa iniziativa
In una logica un po'più complessiva altrimenti diventa certamente un'occasione interessante di conoscenze e di confronto ma
Almeno dal mio punto di vista bisogna che tutto abbia un senso
Un senso nella funzione istituzionale anche perché ne
La funzione istituzionale e crea certamente una delle funzioni è quella di trasferire
Un dibattito si usa dire nel nostro ambiente CNEL non caldo ma freddo sulle questioni l'altra è quello di fare monitoraggio rispetto a quanto si afferma nel negli impegni nei patti
Nelle leggi finanziarie in tutti i provvedimenti e di carattere legislativo di impegni sociali o di democrazia economica come qualcuno le ha vuol chiamare
E gli effettivi accadimenti rispetto a questi a questi provvedimenti allora credo che è molto importante e poi lo si vede già anche dalla dallo svolgimento del dibattito stesso
E anche dalle relazioni noi ci occuperemo di occupabilità di imprenditorialità di adattabilità di pari opportunità che poi sono le linee guida che i sulle quali in certo qual modo la comunità cerca di far convergere tutte le iniziative dei vari Stati nazionali in modo da avere anche un minimo comun denominatore sul quale poi misurare voglio dire quanto stanno facendo effettivamente i Paesi rispetta gli impegni comunitari presi
Io rimango convinto
Che non si possono operare soltanto su questo piano cioè che a livello europeo manchi ancora
Come posso dire una un convergere su un certo tipo di sviluppo io credo che su questo ci sia ancora un pezzo mancante
Cioè detto in parole mi e mi sembra che stiamo lavorando più dal lato dei costi che dall'alto dei ricca
Perché dico questo perché la questione dell'occupabilità è una cosa molto delicata soprattutto si rivolge a tutti i giovani a tutti coloro i quali per troppo tempo rimangono lontani dalla possibilità di avere lavoro
Nella adatti a verità c'è senz'altro un concetto anche di flessibilità
Nelle impenetrabilità c'è un concetto di capacità di lavoro autonomo e capacità di innovazione
E nelle pari opportunità c'è un concetto che secondo me ultimamente è stato anche un po'messo in sottordine di dare chance uguali alla i generi maschile e femminile
Ma tutto ciò tutto ciò ha un senso nel momento in cui le occasioni effettivamente esistono
Faccio un esempio ecco perché quando parleremo di altri paesi Saro brevemente il vento ma vorrei chiarire secondo me qual è la parte più importante
Quando parleremo di altri paesi io sono sicuro che stamani verrà citato per esempio l'esempio Olanda
è quasi sicuro vediamo se ci indovina
E nell'esempio Olanda ci verrà detto molto probabilmente confermato che la scelta del part-time nascita che in qualche modo a aiutato fortemente a risolvere
Ma questa ricetta che non va né trascurata né non considerata nessuno deve essere così ottuso ormai da chiudersi nella suo diciamo regno domestico
Ma è e quanto è applicabile nel nostro Paese
L'Olanda a un Nord e un Sud come l'Italia
L'Olanda ha un problema di sviluppo doppio del Mezzogiorno rispetto al Nord se vuol fare effettivamente un traguardo di sviluppo generale del medio del paese e di occupabilità
Cioè ho portato questo esempio per far capire che dal secondo il mio punto di vista si sta giustamente anche lavorando su un terreno
Si sta lavorando scarsamente in sufficientemente dall'altro appunto di sta
Credo che ci sia ancora una questione che in qualche modo deve diventare
Europea con quale metodo
Si arriva
A queste scelte e con quale metodo
Si applicano
Noi abbiamo scelto il metodo che definiamo concertativo
Ogni volta che c'è un dibattito di questo tipo si ricordano i l'utilità anche la comunità internazionale ce lo riconosce
Dei Patti del novantatré del novantasei e del novantotto
E via discorrendo
Ma io sono convinto che
Flessibilità e imprenditorialità adattabilità a tutte le parole d'ordine che oggi girano
Giro nel momento in cui una serie di soggetti ne sono pienamente convinti e partecipi
Non è da oggi forse anche per cosa sono per cosa sono stato che io sono convinto che la concertazione non si può affermare a livello generale
La concertazione deve andare oltre
E la flessibilità e il rischio di impresa possono essere compresi soltanto nel momento in cui in qualche modo insieme anche partecipi
è un argomento spinoso è un argomento che ancora tutto in discussione anche a questo tavolo son sicuro che vede punti di vista diversi e diversificati
Ma è nell'ambito di un quadro di questo genere che anche questa iniziativa che certamente importante
Che certamente almeno io mi auguro ci porti anche elementi nuovi di conoscenza e di riflessione deve essere collocata essere collocata in un una questione molto più complessa che non è qui nel tempo nel luogo di approfondire ma che va a toccare mille questioni
Una questione occupazionale in gran parte risolta o risolvibile significa avere anche tanti altri fattori sotto controllo
Significa che dobbiamo in qualche modo garantire che c'è uno sviluppo con bassa inflazione bassi interessi uno stato sociale che in qualche maniera rimane e non viene cancellato e la permanenza non intoccabile
Di questioni di diritto e di regole ma certamente regole che seppur flessibili regole debbono tema neve
Cioè e e nell'ambito di una visione di questo tipo che io spero che anche oggi abbiamo voglio dire un valore aggiunto da questa nostra né grazie
Sì Ammannati due velocissime battute
Certo nessuno di noi si fa trascinare da
Dall'attrazione non meditata non controllata rispetto a soluzioni che altri paesi
Hanno dato ai nostri problemi nessuno di noi si innamorò dell'Olanda in quanto tale pure caso olandese
Non ha mai conosciuto approfondito e dibattuto non esiste solo il caso Montesi esiste il caso spagnolo
Esiste lo stesso caso inglese qui non si tratta di prende una soluzione a pacchetto e trasferirla nella nostra realtà si tratta di verificare con una sorta di operazione di bilanci marching come si usa dire ora con un altro dei vocaboli importati dalla dall'inglese quali soluzioni e nell'ambito di ciascuna soluzione quali aspetti viso alcuna soluzione sono più utilmente utilizzabili da noi
Anche perché dobbiamo fare un po'anche un atto di umiltà complessiva non sempre non diffusamente
Padroneggia questo è un discorso che vale per l'intera comunità nazionale aggiungiamo in termini di conoscenza
Non in termini di attitudine accoppiare quello che avviene intorno a noi
Seconda riflessione mandati parlava di concertazione beh direi questa una delle case se non per certi aspetti la casa della concertazione sarebbe presuntuoso sottolineare questa nostra attitudine che pure ci viene riconosciuta c'è un aspetto interessante
Che anche dal punto di vista del tema dell'occupazione viene approfondito e lo sarà ancora di più nei prossimi mesi
Che il tentativo che in larga misura proprio perché nel di trasferire in una dimensione territoriale in particolari ovviamente per quanto riguarda il Meridione la filosofia e la cultura pratica della concertazione
Un certo senso come molti di voi sanno la novità del Patto di Natale del dicembre del novantotto
E stava appunto questa quella cioè vivi tracciare una linea di percorso che trasferisca copiosamente virtuosamente la filosofia pratica della concertazione
Dalla dimensione nazionale a quella territoriale in particolare per quanto riguarda il Mezzogiorno
A questo si sta lavorando io credo che questo incontro di oggi citerà degli spunti e degli stimoli anche in questa direzione che per tutti noi e particolarmente delicata particolarmente impegnativa detto questo do la parola al professor Biagi
Anch'io devo e a peccato la gratitudine di una collaborazione davvero esemplare felice e devo dire anche piacevole
Dopo due anni ci ritroviamo qui
Sostanzialmente a valutare i risultati del processo di Lussemburgo questo il tema che ci occupa questa mattina dico dopo due anni perché come alcuni dei presenti ricorderanno facemmo proprio in questa sala un convegno nel novantasette che studio
La allora stesura della capitolo sull'occupazione del Trattato di Amsterdam
Alla vigilia della sua entrata in vigore anticipata come tutti ricorderanno e oggi siamo sostanzialmente a quasi due anni di distanza dallo storico consiglio europeo straordinario di Lussemburgo
E quindi è sembrato Allai seri trovando nel CNEL piena sensibilità
Di poter fare il punto della situazione in sede scientifica al mattino in sede più politico sindacale al pomeriggio
E la metodologia che abbiamo pensato di utilizzare
è stata quella di chiamare a contribuire i colleghi gli amici che hanno contribuito taluni di più altri di meno per circostanze casuali alla stesura del piano nazionale italiano dell'occupazione
Quindi i colleghi gli amici che seguiranno sono in larghissima misura Icco autori Chicco estensori del piano nazionale l'occupazione del mille novecento novantotto scusatemi novecentonovantanove io vorrei proporre la mia è una presentazione è una vera e propria relazione perché se no invadere il campo che io stesso assegnato ad altri
Io vorrei passare semplicemente in rassegna alcuni punti problematici cercando così di dare una guideline visto che parliamo di guideline oggi Hai successivi interventi
Innanzitutto io credo che in linea molto generale prima osservazione sì posso dire che dal punto di vista delle competenze comunitarie il processo di Lussemburgo si sia ormai pressoché consolidate
Nel senso che sono davvero due anni trattato di Amsterdam entrato in vigore recentemente ma la applicazione anticipata del capitolo sull'occupazione ci permette di parlare
Di piani nazionale dell'occupazione di seconda generazione alla vigilia della terza del triennio del primo triennio sperimentale previsto per il prossimo anno
E devo dire che non è questa una considerazione da poco perché come noi ben sappiamo non basta introdurre nei trattati nuove aree di norme
Nuove sezioni nuovi capitoli qui siamo di fronte ad una operatività quanto meno sul dal punto di vista come dire produttivo cartacce o che ha visto tutti i governi
Sollecitamente attenti a presentare i loro piani prendendo sostanzialmente l'esercizio
Abbastanza sul serio con tutti i limiti che questo povera nei primi tempi ma direi che gli Stati membri hanno risposto con una serietà sostanziale preoccupati anche politicamente di farsi trovare attraverso questo esercizio esposti ad una critica sulla loro politiche della dell'occupazione
Tuttavia seconda considerazione
Cominciano già a delinearsi alcune
Alcune forse evidenti
Crepe nell'edificio o comunque limiti o comunque difetti
E e siccome tutto Lussemburgo è costruito sulla logica del management buy oggetti s'
Quindi la misurabilità la quantificazione di ciò che il governo dichiara di voler conseguire e il fatto che l'abbia conseguito o meno
Ed è certamente forse c'è da osservare che a parte le prime tre guideline che sono esse stesse assistite da indicatori da criteri quantitativi
E voi nel mille novecentonovantanove la numero sei quella sull'apprendimento
Lungo tutto l'arco della vita
Tutto il resto rimane ed è questo un giudizio che dalla Commissione anche nel suo ha nella sua proposta di rapporto congiunto scarsamente sentito dagli Stati membri dai governi nazionali in termini di quantificazione e di misurabilità in altre parole laddove le linee guida non impongono etero non la mente i criteri di misurabilità gli stati membri da soli non serviranno ossidano molto poco o cercano di non dar sedi e questo ormai è secondo me abbastanza evidente
Io voglio parlare il meno possibile dell'Italia e lo consiglierei anche agli amici ai colleghi vorrei parlare più in generale dell'esercizio di Lussemburgo ma fa riferimento al nostro Paese in qualche modo obbligatorio d'Italia secondo me appartiene al novero dei degli stati membri che cerca dico essere meno misurabile possibile e quindi che si espone molto poco nelle linee guida dove i criteri quantitativi non sono imposti
Tuttavia considerazione numero tre esiste però un fatto positivo
Che riguarda il funzionamento tutto sommato di questo meccanismo di sorveglianza multilaterale delle politiche nazionali dell'occupazione
Questa pressione fra appare il come si chiama in gergo che effettivamente induce sta inducendo
Le autorità nazionali e le autorità locali per le rispettive competenze a porsi in una logica di coordinamento
Io ho anche scritto in un paio d'occasioni che la commissione interpreta tutto questo addirittura come convergenza
La Commissione vecchia vedremo quella nuova o per meglio dire il commissario vecchio vedremo quella nuova e ha assente se sicuramente interpretato il capitolo di Amsterdam nella logica di indurre con tutti i modi possibili
Anche con qualche minaccia come dirò fra poco una logica di vera e propria convergenza
Nel Trattato di Amsterdam non c'è la convergenza cioè il coordinamento come ben sappiamo
E secondo me questa logica di coordinamento
Sostanzialmente qualche cosa che comincia ad emerge
Ed emerge molto interessante il punto quattro che vorrei toccare
Il fatto che queste linee guida sull'occupazione si propongono agli osservatori ai policy makers ma anche a Noemi studiosi come una interessantissima nuova fonte
Produttrice di comportamenti su scala nazionale
Le linee guida sono state definite delle soft los delle leggi Soffici delle leggi blande delle regole delle norme non del tutto vincolanti un nuovo genere di norme
Che come ben sappiamo non entro nei dettagli
Prefiguro hanno un obiettivo finale allo stato membro talvolta quantificato più spesso non quantificato lasciando allo Stato membro poi la possibilità di perseguirlo secondo le proprie esperienze nazionali ed è una cosa molto interessante
Le guideline nelle linee guida gli orientamenti chiamiamole come vogliamo non sono dei semplici consigli
Ma non sono neanche delle norme vincolanti come noi giuristi siamo abituati e concepirlo in un Regolamento in una direttiva o o in altre in altre fonti comunitarie o nazionali sono qualcosa di nuovo
E io sto molto d'accordo con quei colleghi soprattutto di altri paesi che hanno analizzato questa tematica su cui anch'io ho cercato di scrivere qualcosa dicendo guardate moderno molto interessante nuovo
Che su scala comunitaria e li così in sperimentazione secondo me
Con luci e con ombre però molto interessante ma potrebbe essere questo un vero laboratorio perché è queste soft Lawson possono essere utilizzate anche in altri ambiti
E io ritengo che potrebbero essere utilizzati molto in
Efficacemente per esempio nella prospettiva dell'allargamento dell'Unione Europea
Proprio là dove noi andiamo a a fronteggiare situazioni estremamente diversificate
Io ritengo che i tradizionali strumenti comunitari direttive regolamenti possono
Incontrare severe difficoltà
E quindi che possa essere utilmente considerata l'idea non solamente in materia occupazionale ma anche in materia sociale di potere utilizzare questo questo strumento
Insomma le linee-guida secondo me pure così
Nella loro fragilità per certi aspetti e soggette come sono ad essere evitate manipolate dagli Stati membri perché molti piani nazionali dell'occupazione sono una manipolazione un aggiramento
è uno scavalcamento delle linee guida
Con tutti questi limiti però lo strumento è innovativo è molto interessanti
E mi conduce al successivo punto quello cinque che riguarda le buone pratiche
Secondo me nel processo di Lussemburgo questo è un punto che rimane ancora troppo in ombra
E invece ne parla lo stesso trattato e invece è previsto proprio dalle stesse degli stessi meccanismi che furono decisi sin dal consiglio europeo straordinario di Lussemburgo
Trasferimento di buone pratiche segnalazione di esperienze di successo di casi nazionali che possono essere effettivamente trasferiti in altri contesti
E questa è una cosa importantissima
Proprio perché non siamo in una logica di armonizzazione ciò che è escluso addirittura
Apertis verbis dal trattato ma siamo in una logica di coordinamento ecco che l'esercizio di analisi di trasferimento di proposizione delle buone pratiche è importante
E l'invece siamo molto indietro seguendo da vicino questo
Esercizio credo di poter dare un utile informazione siamo molto indietro perché alla fine del secondo anno stiamo analizzando per la prima volta come Stati membri le prime buone pratiche quindi da quel punto di vista siamo molto indietro e secondo me
Ci sarebbe parecchio da fare certo c'è la soddisfazione quest'anno se volete un po'patriottica che finalmente abbiamo una buona pratica inserita fra le sette scelto dalla Commissione
L'anno scorso eravamo fuori dalle dodici
Che furono prescelte devo dire in una sede scientifica che questa parte del processo è quella che mi ha sempre colpito meno favorevolmente per la sua attendibilità e per la sua scientificità mi è sempre sembrato una specie di non dico lotteria ma comunque c'è sempre un po'la logica del premio di consolazione ho avuto sempre la sensazione che per esempio
Quest'anno forse siamo entrati oltre perché avevamo una buona candidatura allo sportello unico del comune di Catania è sicuramente una cosa importante questo non lo nego ma anche perché l'anno scorso essendo
Stati lasciati fuori abbiamo strillato un po'e i nostri strilli forse sono stati ascoltati
A proposito di lamentele veniamo al punto successivo che è quello della raccomandazione
Dicemmo due anni fa
E ci siamo detti in altre occasioni il Trattato prevede al termine di tutto la possibilità che il Consiglio e la Commissione
Indi Rizzi non nei confronti del scusate il Consiglio su proposta della Commissione indirizzi nei confronti degli Stati membri delle raccomandazioni bene
La commissione propone moltissime raccomandazioni come avrete letto sei per l'Italia altrettante per la Germania e poi insomma un bel po'per tutti gli stati membri
Questa è la proposta non mi dilungo per motivi di tempo sui contenuti immagino che li sappiate a noi vengono imputate
Delle cose secondo me anche abbastanza giuste ma quello che mi interessa in questo momento è che la Commissione ha deciso la Commissione uscente di usare massicciamente la sanzione politica delle commissioni delle raccomandazioni
Un nugolo di raccomandazioni strali un po'per tutti in tutto rotto e che considerazione far la mia considerazione piuttosto critiche
Così facendo la commissione secondo me ha commesso un errore
Rischia di spuntare un'arma che sarebbe stato davvero efficace se fosse stata utilizzata in casi estremi
Eccezionali assolutamente limite quando davvero uno stato membro si fosse reso responsabile di aperta violazione delle linee di Lussemburgo quando ci fosse stato sostanzialmente un caso di ribellione o quasi
Ma questo trasformare dei consigli
Delle indicazioni dei rilievi giusti e non entro nel merito in questo punto sotto forma di raccomandazione è un modo di inflazionare e noi giuristi sappiamo
Che quando si inflazione oppure un meccanismo sanzionatorio questo perde di efficacia hanno giocato secondo me a questo proposito
Questioni anche interne devo dire abbastanza poco interessanti in sede scientifica tipo forse un commissario uscente che voleva lasciare un segno nella storia o altre cose del genere questo poco importa ma a noi che studiamo queste cose
Interessa il fatto che si apre adesso un interessantissimo dialogo con gli Stati membri vedremo gli stati membri come reagiranno se innanzitutto la nuova Commissione condividerà
L'impostazione della vecchia certo difficile pensare ad un'aperta sconfessione ma c'è modo e modo di portare avanti il dialogo col Consiglio da parte della commissione questa raccomandazione potrebbero forse essere un po'non dico ritirate ma insomma diminuite
Vedremo gli stati membri se
Le prenderanno di petto contestandole ossei cosa pericolosissima tenderanno ad ignorarle facendo come se nulla fosse perché essendocene tante e un po'per tutti beh mal comune mezzo gaudio nessun governo fosse ne esce con le ossa rotte
E questo a tutto scapito secondo me della serietà del rigore di un processo che doveva vedere questa soluzione veramente come caso limite
Due parole punto sette sulle linee guida del due mila perché ovviamente cerchiamo anche di traguardare io questo proporrei
Vorrei fare a questo proposito una considerazione semplicissima
Secondo me continuare con questo numero altissimo di linee guida ricordate che sono ventidue quest'anno erano diciannove l'anno scorso e abbastanza sbagliato
Perché se voi leggete un po'i piani nazionale la cui dell'occupazione vi accorgete che poi gli stati membri
Inseriscono le proprie misure un po'qua un po'là all'interno delle diverse linee guida
Creando delle difficoltà poi di valutazione comparativa orizzontale chi
Sì si è dilettato un po'durante l'estate a leggere i piani vede benissimo che certi strumenti certi interventi uno stato membro li colloca da una parte è un altro stato membro rimette sotto un altro orientamento linee-guida a tutto scapito del processo di sorveglianza multilaterale
Io ho sempre pensato di fatti mi stupì anche dall'inizio di questo anche quando erano solo diciannove adesso un diventate ventidue e le prossime del due mila
Credo che non dovrebbero aumentare come numero ma come dimensione sempre più corpose sempre più dettagliate sia un errore
Io non è che pensi che in materia di occupazione bisogna fare tre criteri di convergenza la Maastricht è troppo semplicistico e probabilmente impossibile però via qualche cosa di più chiaro qualche cosa di più definito nelle ventidue linee sull'occupazione c'è tutto
Diciamo la verità è un documento omnibus non possiamo definirle una griglia almeno questo mio modesto può o di vedere effettivamente utile a creare una rigorosa logica di coordinamento meglio poco meglio alcune cinque sei massimo una decina linee-guida il più possibile misurabili e quantificate per indurre dei comportamenti reali
Il resto
Produce molta carta come qualcuno ha scritto e forse non necessariamente molto i posti di lavoro perché anche i piani nazionali per l'occupazione li avete letti
Due battute anche su questo sono delle piccole enciclopedie Treccani c'è tutto c'è ovviamente lo stato membro cerca quasi di mettere in vetrina al meglio
Con tutte le informazioni più possibili positive cercando ovviamente di sottrarsi alla alla alla critica della commissione quindi io credo che al termine quanto meno dell'esercizio triennale
In occasione del prossimo consiglio europeo straordinario sull'occupazione che si terrà sotto la presidenza portoghese nel mese di marzo
Sarebbe opportuno da parte degli stati membri e io mi permetterà evitare questo Consiglio al nostro governo
Riflettere se non sia il caso ecco dopo questo primo triennio di entrare in una logica molto più asciutta e molto più ridotta
Qualche cenno poi concludo davvero solida affetto cioè io spero che dal dibattito di questa mattina e colleghi riescano a darci cosa che non spetta a me evidentemente qualche segnale delle diverse competenze sugli effetti prodotti perché poi evidentemente Lussemburgo bisogna giudicarlo sugli effetti prodotti e io vorrei toccare in proposito soltanto qualche cosa anche per competenze professionali del Pilastro tra sulla adattabilità
Avrete letto in proposito che la commissione da un giudizio catastrofi
Addirittura catastrofico parla di delusione
Per il fatto che l'esercizio in corso sul piano della adattabilità quindi modernizzazione del organizzazione del lavoro normativa flessibili e ruolo delle parti sociali grande delusione
Io vorrei ecco richiamare la vostra attenzione sarà una comunicazione ovviamente apposito sul tema di Paolo Reboani ma vorrei dire qualche cosa in questo senso io credo che da parte della Commissione questo sia una Presa di posizione fra l'altro non particolarmente utile
Perché non è del tutto vero voi che ci sono tanti Paesi in giro per l'Europa dove per esempio ruolo delle parti sociali e non ha dato negli ultimi due anni risultati di un certo interesse nell'area della adattabilità non è vero questo io credo che ci siano stati numerosissime esperienze concertative come raccordo come raccontavano prima ricordavano prima capo e Ammannati che sono andati in questa direzione
Certamente è vera una cosa e vorrei ripeterla quitte mi piacerebbe sentire cosa ne pensano i colleghi l'esercizio di Lussemburgo è stato interpretato erroneamente come un esercizio che riguarda solo i governi
O al massimo le autorità locali e regionali ma non direttamente le parti sociali
Questo è vero
Questo è vero io non ho mai avuto la sensazione che
Né a livello comunitario mali lo sappiamo che l'organizzazione sono piuttosto fragili
E poco reattiva in tempi rapidi
Ma anche soprattutto sul piano nazionale dove gli attori sociali sono ben più attrezzati ci sia stata la idea che i contenuti delle linee-guida di Lussemburgo dovessero in qualche modo rientrare anche l'attività negoziale delle parti sociali
Il Trattato di Amsterdam non si riferisce solo ai governi è chiaro che c'è una responsabilità primaria dei governi ma le parti sociali sono chiamate a esercitare un ruolo sicuramente importante
Certo è però che sente fermandosi mi su questo pilastro terzo la cosa interessante
è che la linea guida se non sbaglio quest'anno numero sedici e diciassette non sono mica orientamenti neutrali dicono delle cose molto precise per esempio quando ricordano la materia della riduzione anche concordata dell'orario di lavoro
Richiedono a governi e parti sociali di sperimentare una strada che mica tutti piazza
Tant'è che non abbia visto in Italia per esempio che ad alcuni esponenti imprenditoriali questa linea guida non è affatto piaciuta è stata criticata e ci si è dichiarati non disponibili ad applicarla
E questo apre un altro scenario interessante non vorrei essere troppo astratto ma
Il grado anche come dire di vincolo attività o comunque di di di deterrenza che le linee guida devono avere sulle parti sociali le parti sociali farebbero bene a prestare più attenzione quando le linee guida ogni autunno come succederà nei prossimi tempi vengono elaborate
Anziché così prenderle alla leggera che di ignorarle però è anche vero al caso italiano secondo me lo conferma ma ho visto sentito da alcuni colleghi che questo avviene anche in altri Paesi d'Europa
Le parti sociali sono coinvolte nel processo di Lussemburgo beh talvolta più su un piano diplomatico di buoni rapporti che di effettivo coinvolgimento che cosa ne pensate quali consigli ci date che informazione ci fornite il rapporto governi e parti sociali nel processo di Lussemburgo va poco oltre di solito non solo in Italia
Anche in altri paesi di una logica in fondo di buon vicinato ma dovrebbe essere secondo me
Qualcosa di più
Io mi fermo qui dopo aver fatto questa scaletta di problemi nient'altro che li passo la parola al nostro Presidente
Marco Biagi non poteva introdurre meglio
Il con una maggiore quantità di stimoli
Operosi
Il nostro incontro di stamane e quindi adesso apriamo la fase delle relazioni vere e proprie previsto dal programma che è stato anche spiegato in un in un certo modo qual è la tecnica e la filosofia con la quale si succederanno
Le relazioni e gli interventi della mattinata sui diversi filoni occupabilità imprenditorialità adattabilità pari opportunità
Io saluto e ringrazio tutti i relatori gli interventori che vedo quasi tutti al loro posto
In particolare mi sia consentito di ringraziare l'amico Carlo Dell'Aringa che e qui anche se proprio in queste ore e in queste giornate la istituzione che poi è un'agenzia che lui presiede particolarmente impegnata credo di sapere sul versante della Pubblico impiego
Mi vedrò costretto l'ho detto già prima a mandare qualche garbati Simone sommesso segnale ai relatori perché abbiamo iscritti a parlare otto fosse nove
Interventori e dobbiamo per ragioni logistiche di comune interesse peraltro chiudere la mattinata entro le ore tredici
Il che vuol dire che con una certa flessibilità visto che il tema la giornata è anche flessibilità che ci dovremmo dare dei tempi che oscillano tra i dieci e i quindici minuti ciascuno non di più
Per lasciare spazio a tutti allora affrontiamo il prime pilastro che è quello della occupabilità e il tema è affidato al professor Morelli grazie
E vorrei ringraziare innanzitutto il CNEL Liza che nella persona di Giuseppe capo e di Marco Biagi rispettivamente per aver organizzato questo incontro
La cui filosofia se ho capito bene è quella di guardare a questo processo una volta tanto come utenti e non solo come diciamo vittime
Che appunto si devono impegnare a scrivere questi piani macchine possono finalmente una volta completato il secondo round diciamo gli esami di analisi comunitarie guardare al frutti di questo di questo processo due anni sono abbastanza per poter compiere qualche valutazione in merito e quindi oggi noi possiamo nella nostra analisi magari anche fornire alcuni suggerimenti alcuni input diciamo al governo italiano che possono essere poi anche ripresi a livello comunitario né suggerire miglioramenti di questo processo e che i governi nazionali hanno credo tutta la legittimità oggi dopo due anni che questo processo è stato avviato di proprio scrivere delle schede di valutazione come quelle che gli studenti che frequentano un corso fanno alla fine del corso in cui dicono bene fin qui ci avete esaminato adesso siamo noi ad esaminare chi ci ha esaminato i nostri professori e vediamo fino a che punto le cose che ci avete detto e come sta andando avanti questo processo sono valide o meno formulando alcuni suggerimenti per migliorare questo tipo di esercizio
Ecco io ho sempre creduto che il lo spirito del processo avviato con Lussemburgo non fosse ne potesse essere quello di esercitare una condizionalità legata soprattutto degli obiettivi a dei parametri specifici lo diceva già prima Marco Biagi non è possibile in termini di politiche del lavoro fissare dei parametri rigidi dei parametri di Maastricht
Da rispettare non è possibile farlo per un semplice motivo perché le politiche del lavoro soprattutto le politiche attive del lavoro che rappresentano un aspetto centrale
Del del delle politiche che vengono esaminate in questo processo sono delle politiche su cui è in atto a livello europeo una sperimentazione in cui diversi Paesi si sono impegnati a fare delle iniziative
Vi sono dei risultati delle valutazioni in corso di queste politiche che sono sin qui dei risultati tra di loro estremamente contraddittorio abbiamo evidenze empiriche che ci dice che in alcuni Paesi alcuni tipi di politiche funzionano in altri Paesi non funzionano affatto si traducono in uno spreco di risorse di denaro pubblico
In altre ancora l'evidenza empirica ancora incerta non ci permette di essere sicuri sull'esito di queste politiche
E quindi non è possibile per questo motivo imporre dei criteri da rispettare univocamente poi perché non siamo sicuri che effettivamente impegnarsi nel condurre presente queste politiche su una certa scala sia proficua
Dipende da molti fattori generali
Quindi più che essere questo in questo devo dire quando ne ha discusso anche a livello così alla commissione semi di questi temi mi è sempre stato risposto che in effetti non era questa la filosofia della del processo avviato con Lussemburgo ma era semmai è quello di stimolare un confronto dia apparire di stimolare i governi nazionali ha condurre in modo più coerente le proprie politiche
E quello appunto di stimolare una circolazione di informazioni ecco diciamo che se gli obiettivi dei del del di questo esercizio sono quelli uno promuovere la circolazione delle informazioni
Sulle politiche del lavoro condotte all'interno dell'Unione Europea
Dare elementi di valutazione circa le performances nazionali nel mercato del lavoro identificare possibile qualche best poche similmente perché sono esibite analizzarle fino a Fondi fino in fondo best practice
E poi mettere in guardia chi invece sta intraprendendo delle strade che sono palesemente sbagliate alla luce della dell'esperienza gli altri che hanno già intrapreso questa strada e che hanno scoperto essere delle strade Ford
Moro le politiche pensiamo tutta la dimensione educazione classe proprietari si aumenta la dimensione sulla quale e imposto un orizzonte di lungo periodo e quello che manca generalmente governi proprio per le regole elettorali del voto che normalmente difficilmente riescano intraprendere delle azioni di lungo periodo
Quarto porre attenzione all'implementazione delle politiche cioè proprio all'effettiva attuazione a ciò che i governi riescono a mettere in piedi
E al lavoro che le amministrazioni si pongono nel mettere in pratica le politiche del lavoro ecco quindi questi quattro criteri mi sembrano dei criteri su cui è possibile in effetti su cui avrebbe valore nella città come quello di Lussemburgo li ripeto promuove la circolazione delle informazioni mettere in guardia chi sta interpreto delle strade sbagliate imporre un orizzonte di lungo periodo
Porre in fasi sulla implementazione sull'attuazione pratica delle politiche allora proviamo a guardare alla luce di questi quattro criteri
Ciò che è stato l'esercito che è stato condotto in questi due anni e prendiamo come riferimento il John t. Implant mentre in porta del novantanove tutti voi potete volendo scaricare dal dalla dalla dal sito internet della commissione
Ma innanzitutto il primo obiettivo la circolazione dell'informazione lo diceva già prima Marco Biagi l'impianto che ci è stato imposto che viene imposto dalla commissione
è un impianto troppo rigido queste ventidue guidelines in continuo aumento sono qualche cosa che soffoca qualsiasi ragionamento strategico che in impedisce di trarre le connessioni delle politiche del lavoro l'aspetto più importante quello delle interconnessioni tra i diversi e queste guidelines sono per loro stessa struttura
Inadatte a questo sono più adatte ad un esercizio burocratico di vagliare secondo delle competenze specifiche a livello di Commissione quello che stanno facendo i diversi Paesi ma non sono adatte per valutare una strategia un piano per l'occupazione e poi si prestano moltissimo alle manipolazioni che ricordava prima Marco Biagi se non è questo lo spirito allora bisognerebbe fare io troverei molto più adatto un impianto in cui viene richiesta i paesi di produrre degli indicatori quantitativi
E poi viene ha chiesto ai Paesi di elaborare dei documenti in cui si illustra inizialmente quali sono gli obiettivi in cui ogni Paese chiamato ad illustrare ai rendere espliciti degli obiettivi
Dei propri piani occupazionali
è un modo anche per aumentare la trasparenza e poi perché i governi nazionali rispondono a chi devono rispondere mediamente che sono i loro elettori se dicessero chiaramente che fossero loro stessi a dire
Gli obiettivi e poi illustrare il modo con cui si intendono raggiungere sarebbe anche un'operazione molto più utile che rafforzerebbe cercherebbe di rendere più coerente al processo decisionale a livello di ciascun paese
Piuttosto che imporre queste guidelines
Il rapporto di comparazione che è stato poi esteso dalla dall'India alla dalla dalla Commissione sulla base dei rapporti nazionale nel giudizio e ancora più inadeguato
Per questi motivi innanzitutto perché non vi è un un effettivo monitoraggio degli sviluppi
E perché non c'è un obiettivo l'effettivo mi monitoraggio degli sviluppi perché se effettivamente si ritiene che l'obiettivo di aumentare l'occupazione siano menzionati attivo prioritari a livello europeo ebbene otto bis ho scoperto con mia sorpresa che non c'è da nessuna parte nella valutazione delle dinamiche occupazionali e di diversi Paesi una valutazione di come l'occupazione risponde all'andamento del del del prodotto interno lordo nei diversi paesi non vi sono considerazioni su come è cambiata per esempio le città del dell'occupazione all'altro cosa banale immediata che equivarrebbe pensare dobbiamo paesi che hanno avuto tra di loro verrà molto diverse dinamiche della della del del prodotto interno lordo la prima cosa che mi sarebbe venuto in mente era per valutare se effettivamente ci sono dei progressi funzionante loro mercato del lavoro e vedere se effettivamente c'è stato un aumento della capacità della crescita di generare dei posti di lavoro ecco questo indicatore questa analisi non viene svolta da nessuna parte
Secondo aspetto che che trovavo particolarmente insufficienze dell'analisi delle performances nazionali il fatto che si soffermò unicamente su dei dati di stock e sui delle fotografie
Dei grandi aggregati occupazione disoccupazione eccetera non si considerano i flussi ora se voi guardate alle alle riforme dei processi di riforma del mercato del lavoro
Voi non potete che osservare certi cambiamenti a livello di flussi prima che cambino gli aggregati di prima che la disoccupazione diminuisca di molto ci vuole molto tempo ma ne possiamo già cogliere
Degli aspetti positivi solo guardando ai flussi vedendo come sono cambiate le la composizione delle assunzioni delle imprese sono aumentati
I flussi in entrata nell'occupazione da parte non so delle classi giovanile e così via i flussi sono molto più importanti soprattutto se ne abbiamo dobbiamo osservare danni in anni i progressi fatti che i dati di stock e non c'è una statistica di flusso in tutto questo esame comparato no c'è una statistica di flussi che quella basata sui contributi nazionali ma vi assicuro che la tabella una assolutamente esoteriche e se tappe incomprensibile anche gli addetti del lavoro perché appunto non si capiscono le fonti d'assai poco chiaro
E poiché ecco anche qui c'è una certa contributi contraddittorietà nello stabilire gli obiettivi per il sedici aumentiamo l'occupazione e riduciamo la disoccupazione non sono esattamente la stessa cosa
Per gli amori esempio
Del del del del del di di una cosa che ci che chi viene detta in negativa sulla spinta sulla Spagna e sulla sull'Italia si dice per Spagna e Italia non sono riusciti a diminuire la disoccupazione giovanile
Bene ma se l'obiettivo è quello di aumentare l'occupazione giovanile ne sappiamo che vi sono degli effetti di incoraggiamento alla partecipazione a legati al fatto che gli aumenti
Di d'Italia e la Spagna hanno conosciuto un aumento abbastanza significativo dell'occupazione
Dell'occupazione giovanile e questo ha portato con sé un aumento dell'offerta di lavoro quindi nel vediamo immediatamente un aumento dell'occupazione giovanile ma vediamo una stabilità un un non una diminuzione della disoccupazione giovanile
Credo che questo non sia un fatto negativo se invece l'obiettivo è quello di aumentare l'occupazione giovanile ne dobbiamo sapere che l'occupazione giovanile può creare maggiore partecipazione può aumentare l'offerta di lavoro e quindi non essere accompagnato una riduzione della disoccupazione
Secondo aspetto mettere in guardia chi sta non c'è un warning vero a mio giudizio non ho visto da nerd degli nel rapporto alcun tipo di vento critico sulle strategie ci sono soltanto semmai degli degli esiti critici sul fatto che non vengono rispettati alcune delle guidelines
O dei parametri chiaro non non non non non voglio essere Mai dire però chiaramente ci sono delle cose che la il si possono desumere dalla dall'esperienza dei diversi Paesi dell'Unione europea e poi vi sono anche delle cose su cui la la Commissione aveva scritto aveva fatto ci sono delle proposizioni comunitarie
Che quindi c'è un consenso su cui si poteva per esempio intervenire e dire qualcosa sul con ciò che avviene negli altri paesi per esempio sul tema degli orari di lavoro cioè mi sembra un consenso comunitari sul fatto che questo deve essere un tema su cui il governo si limitano a fornire una cornice generale e poi spetta alle parti sociali gestire allora per esempio un atteggiamento molto normativo molto vincolistica come quello che si sta affermando in paesi come la Francia poteva essere in qualche misura essere additato come un'esperienza che ha qualche elemento pericolose solamente due
Poi sul terzo aspetto imporre strategie di lungo periodo forse troppo presto dire qualcosa perché effettivamente sono solo due anni stiamo là però sarà molto utile se in questi esercizi
Ecco la commissione dicesse bene due anni fa avete detto che la foto strategia era questa avesse state facendo una cosa diversa quindi siate coerenti nel corso del tempo eccetera
Ripeto questo dovremo rivederci tra qualche anno per vedere se si sta facendo questa cosa infine sull'implementazione delle politiche questo mi ha sorpreso pensiamo ci fosse una maggiore sensibilità agli aspetti di attuazione concreta delle politiche per fare delle politiche in modo efficace cose c'è un risultato hanno i
Non non ambiguo che si ottiene dall'evidenza empirica sulle politiche attive del lavoro questo è che ecco cruciale a vedere impieghi delle strutture che siano capaci di attuare in modo flessibile
Le politiche attive del lavoro bisogna avere un servizio pubblico dell'impiego funzionante per fare le politiche attive del lavoro che mi sarei aspettato che ci fosse un'analisi un po'più attenta dei tentativi che vengano fatti nei diversi paesi di come dire mettere in piedi queste strutture ecco mi sembra che questa assiduità non ci sia non c'è sia nella sanzione sulla sul caso italiano non si nel senso che non sa non si tiene conto del fatto che appunto c'è un processo in atto di decentramento di razionalizzazione con molti ritardi chiaramente del servizio pubblico dell'impiego ma comunque in atto sia nel nel valutare per esempio gli altri progressi fatti degli altri paesi ecco per esempio il caso spagnolo che tiene invece spesso è saltato all'interno del rapporto un caso dove per esempio pure in presenza di divari regionali per la disoccupazione come quello come quelli presenti in Italia il servizio pubblico dell'impiego e le politiche del lavoro in generale hanno ancora una forte centralizzazione
E quindi devono ancora fare molti sforzi nel decentramento delle politiche con una una se la se la commissione fosse stato veramente sensibile a questi problemi attuazione delle politiche avrebbe dovuto puramente raccomandare
Agli spagnoli di fare più in fretta nel loro decentramento vedo che il tempo si sta esaurendo quindi volevo dire qualche cosa anche sul primo pilastro mi diedero due cose Flash
I contenuti principali che vengono posti sul primo pilastro sono a quelli di avere un approccio preventivo e di affrontare i problemi della disoccupazione di lunga durata
Diciamo poi in quei per fortuna c'è anche Geroldi che parlava di queste quindi ciò che non riuscivo a dire io lo dirà lui spero il il il diciamo che le le tre linee su cui veniva ripiani nazionali si impegna a non sono uno quello di avviare dei piani personalizzati
La seconda quindi delle delle interviste poi dei piani di tempi di di reimpiego personalizzati che tengano conto delle caratteristiche dei diversi
Punto disoccupati la seconda cosa che su cui c'è molto nei vari rapporti nella razionalizzazione del sistema tasti della tassazione dei sussidi speciali impegna in molti Paesi a ridurre la pressione fiscale la tassazione del lavoro
Il terzo aspetto su cui c'è qualcosa nei diversi piani è quello dell'educazione insomma di e della formazione e qui vi sono diversi punti importanti riguardo alla necessità di essere sentito dire collegarsi a riforme del le sistemi educativi e l'estensione dell'obbligo scolastico
Ampliare ridurrà i troppa auto dal sistema dal sistema scolastico e così via ecco la filosofia che era che era presente nel piano per l'occupazione italiana era quella diciamo può essere riassunto in tre cose primo
Sfruttare le sinergie tra politiche attive del lavoro politiche passive
L'idea è quella che le politiche attive funzionano meglio quando accompagnate da una
Riduzione una il fatto che viene la persona viene posto di fronte all'interruzione della del sussidio di disoccupazione e viceversa
Le politiche passive funzionano meglio quando è possibile in attuare dei controlli della volontà della disponibilità dell'individuo cercare lavoro impreca offrendo loro dei posti in politiche attive il secondo aspetto che c'era in questa nel nel piano italiano era quello di assecondare degli sviluppi importanti che ci sono sul lato dell'offerta di lavoro
In particolare questa maggiore disponibilità alla mobilità geografica che sembra essere notato e questa maggiore disponibilità ad una maggiore flessibilità negli orari di lavoro
E quindi cercare di formulare dell'opportunità di di di creare delle opportunità d'impiego che risponde is
Sono anche a queste esigenze e nuove disponibilità
Il terzo aspetto che su cui si basava il piano italiano era quello della appunto dell'educazione come strada per aumentare l'impiegabili ITA
Ecco su questi tre principi si reggevano un po'le posizioni formulate nel piano italiano come sapete su questi aspetti
Certo
Ci sono state appunto le raccomandazioni e le le critiche
Comunitarie
Ecco se la la critica è una critica sugli risultati cioè sul fatto che il nostro Paese ancora molto lontano nell'attuazione delle politiche del lavoro e nella messi in piedi in un servizio pubblico dell'impiego degno di tal nome
Io su questo ritengo che la critica sia sicuramente legittima il più che fondata ecco sì invece la critica e sul processo cioè su quello che si sta cercando di fare del nostro Paese ecco lì mi sembra non ancora abbastanza
Motivata su questo forse probabilmente dovremmo chiedere delle chiarificazioni perché le idee strategie il fatto che si dicesse si vuole mettere in piedi un servizio pubblico dell'impiego vogliamo riformare il sistema degli ammortizzatori sociali per poi metterci in condizione di fare queste politiche in modo efficace mi sembrava un ragionamento più che condivisibile ecco quindi se questo ragionamento che viene messo in discussione ecco forse è questa questa questa questa critica che viene da Bruxelles non mi sembra molto fondata se invece è una critica sul fatto che in Italia bisogna ancora arrivare a creare un servizio pubblico dell'impiego su questo la crisi ma lo sapevamo già prima ancora di iniziare questo processo probabilmente grazie
I più le cose che ci ha detto e per stato quasi
In termini di tempo
Non mi azzardo a dire che quindi Tosi mobile scandisca Hassan sconta i minuti in più e niente di meno perché è un po'presto per dirlo mi permetto di ricordare a tutti che abbiamo un tempo limite di abbastanza rigidi professor Geroldi grazie
Allora
Per accorciare i tempi do per scontato che ringrazio gli organizzatori
Prima l'ho detto basta
Allora due note a margine la prima è che io mi sono abbastanza tenuto strettamente insomma i compiti del confronto tra Paesi quindi con un tentativo di fare un orizzonte tale sulle questioni riguardano il primo pilastro
Lavoro però essendo particolarmente lungo se si entra nel dettaglio non è completamente concluso per cui io mi riferirò diciamo nei ragionamenti generali però un dettaglio che riguarda una decina di Paesi con tutti i più importanti come
L'invenzione
Ne mancano ancora alcuni insomma
Però mi sembra che da questi dieci Paesi escano già delle logiche abbastanza importanti la seconda cosa nel pilastro uno ci sono due aspetti uno che riguarda i servizi reali a cui voi vi ha fatto cenno nell'ultima parte del sua relazione e che io non tratterò contrariamente a quello che lui diceva
Mentre c'è una seconda parte quella concernente l'utilizzo degli strumenti diciamo di finanza pubblica in un certo senso Cellini contenente le leve fiscali e contributive per l'ottenimento di risultanti sul piano occupazionale
Sto molto generico perché nessun poi precisano meglio questo
Insieme gli obiettivi
Quindi io mi soffermerò secondo su questa parte devo dire che per fare un richiamo alle notazioni critiche già fatte sulle guidelines
Anche in questo caso c'è una inutile secondo me dispersione dell'argomento perché c'è una gabella in quattordici che sta nella secondo pilastro il che
Voglio dire per certi aspetti è poco coerente che riprende nuovamente la tematica della tassazione
Allora il risultato è che se si vanno a vedere appunto i piani nazionali tutti sanno continuamente riferimento un ponte tra la gara in quattro ma che la in quattordici perché questo è incomprensibilmente diviso in due parti
Io ovviamente ho cercato di riportare ad unum questa inutile differenziazione dell'argomento
E allora la prima annotazione socio delle valutazioni piuttosto generali dettagli chiederebbero molto tempo
E che se sì parte da una
Come dire constatazione
Delle situazioni che vengono dipinte
Dei vari del dei vari problemi occupazionali sia sotto il profilo congiunturale che sotto profilo della composizione strutturale ci si rende conto che difficile puoi pensare ad una unicità di obiettivi e quindi di un riferimento stretto gli strumenti ripeto contributive e fiscali per il raggiungimento di questi obiettivi
Faccio solo degli esempi molto evidenti
Dal punto di vista congiunturale noi siamo in presenza di Paesi come la Spagna l'Italia stesse eccetera con delle sacche impressionanti di tassi di disoccupazione ancora elevatissimi siamo di fronte invece ha problemi come la Danimarca che si pongono in questo momento la questione di come attivare quella parte di popolazione che pur potendo lavorare rimane non attiva per scelta propria
Perché debole per il mercato del lavoro eccetera perché a invece il problema esattamente opposto cioè a un tasso di disoccupazione talmente basso piano mai ricche solo di essere inflazionistico
Allora il problema è ovviamente per chi poi gestisce questi proprio in questi strumenti un primo completamente diverso attivare l'Offerta
Rispetto delle iniziative invece sono ancora almeno in parte rivolte all'attivazione di domanda
Per quanto concerne poi la struttura la composizione strutturale anche qui abbiamo delle differenze notevoli in alcuni Paesi per esempio il problema un problema specifico di disoccupazione giovanile molto ridotti in altri paesi molto elevato questo problema
Se vogliamo una
Sorta di convergenza anche se a Scutari via evoluzione molto DiVersi c'è invece per quanto riguarda la disoccupazione dei lavoratori più anziani
Su questo tornerò perché in questo ambito gli strumenti fiscali e contributivi sono in questo momento particolarmente importanti compresa diciamo il versante della previdenza sociale la sicurezza sociale
Allora quindi dette di queste differenze anche poi comprensibile come la navigazione in orizzontale all'interno dei piani per l'occupazione dei vari paesi prospetta delle situazioni apparentemente diverse
Per riferimento se vogliamo a modelli anche di interpretazione dei fenomeni che e dei relativi strumenti che sono diversi ma invece sostanzialmente diverse
Per quanto riguarda le rispettive situazioni del mercato del lavoro dell'occupazione i vari Paesi
Se poi uno passo sempre in rassegna queste il secondo punto che vorrei sottolinea
Le enunciazioni di carattere generale
Che fanno sempre parte un po'delle pagine di tre mescita lega il raìs anche lì s'accorge che
La sottolineatura lenti frasi che viene data di volta in volta ai diversi problemi che connotano la situazione occupazionale dei vari Paesi è abbastanza diverso
E di conseguenza sono abbastanza diverse le sottolineature che vengono date ad alcuni aspetti che sono lì diciamo poi diciamo lineare di strumentazione che vengono utilizzate per c'è anche qua degli esempi
Salvo la formazione che più o meno ma è un elemento richiamata oramai da tutti quindi a fronte del rapida evoluzione del mercato la globalizzazione sono i soliti argomenti il fatto che sia necessario cercare di accrescere il tasso di education e poi una formazione che si è adeguata a a rendere più adattabile l'occupazione mai
Diciamo e alla rapida evoluzione dei mercati
Lungo tutta la vita lavorativa è oramai un punto acquisito
Però non è che siano acquisiti può invece tutti gli altri punti
Un punto abbastanza acquisito direi largamente acquisito però non richiamati in maniera sostanziale poi da tutti e lo stesso tema della concertazione
Allora alcuni paesi che hanno secondo me quello di olfatto gli interventi forse più sostanziale in questi ultimi anni sui cosiddetti
Sulle su cui sulle parti del welfare che attengono il sistema dell'occupazione
Sono quelli che in un certo senso richiamano non soltanto come enunciazioni di principio ma come regola vera e propria come procedura la concertazione
In questo senso per esempio io citerei alcuni Paesi perché sintomatici in questo in questo a questo stadio dell'arte l'altro per esempio un paese che fa
Della procedura concertativa un elemento chiave per tutti i passaggi che attengono le tematiche inerenti l'uguaglianza
Non solo l'altra ovviamente l'Italia stessa ne è un esempio la Francia non è né abbastanza un esempio anche se molto meno di quanto ci si potrebbe aspettare per una serie di ragioni che non sto a dire
Lo è moltissimo la Spagna ad esempio e anche questo forse in apparente contraddizione con quello che normalmente noi possiamo pensare in una sorta di modello liberista e che dominante in Hispania realtà in Hispania
Lei gli ultimi due anni sono contrassegnati
Da passaggi decisionale importantissimi strumentazione di guancia di politica sociale di mercato del lavoro
Che vedono una strettissimo collegamento tra le parti sociali rappresentanze dei lavoratori in particolare a volte anche con qualche riluttanza da parte delle organizzazioni datoriali e il governo spagnolo quindi questi sono aspetti che in qualche maniera di differenze non Poli situazioni
L'esempio che faceva che citava anche Bouyeri un attimo fa dei servizi per l'impiego
è un'altra questione che secondo me rivela che ci sono delle differenze perché in alcuni Paesi servizi per l'impiego tutto sommato funziona egregiamente
E sono abbastanza contenti i rispettivi governi di come stanno funzionando tant'è che non è sottolineano moltissimo l'esigenza di cambiamento
Altre querele invece mi fanno il tema centrale dicono questa è la
Passaggio chiave per poi invece più interessante il riferimento a questa cosa in stretto collegamento con le politiche di welfare
Sono le situazioni dei quali i i servizi per l'impiego hanno una loro storia quindi più che dignitosa vedi l'Inghilterra
E però sono in questo momento oggetto di sperimentazione
Ma non tanto
Diciamo con la finalità di creare quel sistema di raccordo domande Offerta come noi in questo momento stiamo pensando bensì perché in Inghilterra c'è un modello un progetto complessivo che sta andando avanti di modifica complessiva se vogliamo
Della funzionalità dei sostegni di tipo passivo
E che per arrivare a questo tipo di obiettivo richiede fondamentalmente una revisione totale del modello di approccio al mercato del lavoro fatto dai dal dai servizi pubblici
Due di questi sono secondo me degli aspetti di carattere come dire complessivo di cui bisogna tener conto mi spiace di non poterne dire altri ma il tempo vola andando poi i ai agli strumenti allora la questione è che anche in questo caso noi parliamo di Paesi con delle differenze notevoli di partenza per esempio la pressione fiscale complessiva
Che grava sul lavoro data dalla tassazione dalla contribuzione è diversa nei paesi alcuni hanno delle punte estremamente Levante altri invece sono con delle pressioni fiscali
Relativamente basse l'Inghilterra la stessa Spagna accettano pressioni fiscali Burns
Ci sono paesi che hanno pressioni fiscali non particolare tributarie non particolarmente elevate mano poi pressioni contributive piuttosto elegante quindi ci sono dei mix differenti
Dal punto di vista dell'utilizzo della leva fiscale poi anche qua notiamo che ci sono degli approcci che hanno come dire che fanno riferimento alla leva fiscale piuttosto che alla contribuzione come dire in dando ad essi un'importanza relativamente diverso
Ad esempio ci sono Paesi che sostanzialmente recuperano all'interno della problematica occupazionale una problematica di reddito di disuguaglianza nella distribuzione del reddito eccetera che danno quindi una chiara preminenza alle leve fiscali erede della ridistribuzione quindi per esempio ci sono ipotesi o già come dire provvedimenti attuati che prevedono delle trasformazioni
Dei meccanismi dei profili della progressività
E che in genere servono soprattutto a a migliorare le condizioni della parte di reddito
Più bassa
Ci sono meccanismi che vengono in qualche maniera legati al fisco e correlati alla possibilità di inserimento dei soggetti che tendenzialmente rischiano maggiormente l'esclusione
Eccetera
In altri paesi invece si usa e viene enunciato come fondamentale un meccanismo completamente diverso è il caso della Francia dove si star sempre più
Attuando un processo di revisione del modello di prelievo contributivo
Il prelievo contributivo francese a a una come dire una modalità
Che
è stata già sperimentata che in questo momento è soggetta ad alcune critiche un modello caratterizzato da progressività quindi incide molto meno sui salari più bassi
Se il discorso dovrà entra nel dettaglio si allarga alla modalità con cui di questa diciamo riduzione contributiva viene attuata dicevo se il discorso si allarga la modalità di finanziamento
Escono delle critiche attualmente i francesi usano un incremento della tassa sul valore aggiunto
E questo crea dei problemi di domanda sostanzialmente per cui stanno rivedendo ulteriormente queste cosa
Diciamo che in generale è un altro aspetto che invece emerge con una certa orizzontalità nei vari Paesi è l'accettazione di una riduzione abbastanza generalizzata sui costi indiretti non voi Sports
E una relativa compensazione di questa di questa riduzione attraverso delle modalità di imposizione prevalentemente indirette
Che riguardano quelle che genericamente si possono chiamare ogni grinta accesso colleghi levo eccole colpevole tasse ecologiche o che dir si voglia carbon tax o cose di questo genere
Non ci sono dei casi in cui poi come anche in Italia si ricorre a una formulazione diversa cioè incide anche pesantemente sulla struttura del fisco per esempio in Danimarca c'è un'abbondante ricorso alla tassazione locale
Tassazione locale è quella che di fatto ha assorbito
Tutte le decisioni prese in sede centrale
Sugli agli gli sgravi di tipo contributivo anche in Danimarca di tipo fiscale che sono concessi soprattutto per una ridistribuzione del reddito il che fai in qualche maniera pensare che il modello danese in questo momento ha in mente che alcuni grossi processi redistributivi
Diciamo di tipo primarie essenzialmente debbano avvenire
Passando poi attraverso diciamo il il meccanismo prelievo prelievo fiscale che spesa pubblica con un coordinamento centrale
Ma che poi l'onere si ripartisca nel paese nel territorio secondo una logica che tenga conto delle differenze territoriali delle differenze regionali perché è piuttosto interessante questo aspetto
Non per piuttosto interessanti
Da noi per esempio c'è come sapete il l'uscita di scena insomma dai numeri scorta dei degli oneri sanitari compensata dall'Iraq
E quindi anche in Italia questo modello è un modello che ovviamente pone dei problemi di valutazione complessiva che cosa quali sono gli effetti di questa di questa sostituzione tra tipologie di imposte di questa modifica della struttura dell'imposizione
Molto brevemente per chiudere direi poiché su uno degli argomenti che sono considerati tra l'altro
Sempre di di grande importanza agli ammortizzatori sociali
In realtà la lettura orizzontale fa vedere che non ci sono dei grandissimi interventi sugli ammortizzatori sociali in questo momento in Europa contrariamente a quello che normalmente tutti pensiamo gli ammortizzatori sociali sono un tema che in genere vede
Dei piccoli ritocchi o addirittura delle riaffermazione di principio in Belgio ci sono degli ammortizzatori sociali che durano tutta la vita per il Belgio afferma tranquillamente più intende mantenere gli ammortizzatori sociali che durano per tutta la vita
La Danimarca degli ammortizzatori sociali che durano cinque anni dice che sarà un intervento porta le quattro
Noi e ci amiamo il principale ammortizzatore sociale inviperito tubazione che dura sei mesi di fronte a queste cose voglio dire siamo in una condizione di grande timidezza ecco questo è il punto
Quindi se uno guarda si accorge che gli interventi pesanti in genere si presuppongono in Paesi come il nostro dove il tema nonché stia debordano ma l'opposto dove c'è un problema di carenza di questo tipo di protezione
L'unico caso il modello inglese che vi accennavo prima
Cioè gli inglesi cioè soffrivano del famoso meccanismo della nel Po hanno entrate cioè di quella mancanza di convenienza cercare attivamente lavoro perché si stava facilmente coperti dentro ai sussidi di disoccupazione con meccanismi di imposta marginale
Che portavano a degli effetti perversi cioè il primo diciamo incremento di reddito che si otteneva passando dalla posizione del disoccupata la posizione di occupato diciamo di fascia bassa era tassato in alcuni casi sopra l'ottanta per cento con i meccanismi perversi che operavano in Inghilterra
Numerini fatti da studiosi inglesi che hanno prese in esame concretamente il problema quindi romano sostanzialmente i prima di ridurre la copertura degli inattivi cioè di chi non cerca attivamente
E di creare tutta una serie di sistemi che incentivano e sostengono il reddito ma dentro al posto di lavoro un po'come si fa anche negli Stati Uniti
Con il sussidio il salario minimo
Ovviamente questa cosa che cosa presuppone quello che vi dicevo prima c'è presuppone come si fa in Inghilterra in questo momento una revisione complessiva del sistema dei degli sportelli sostanzialmente il sistema delle agenzie del servizio pubblico e anche privato per l'impiego
Qui c'è tutto una cosa interessante che riguarda l'Inghilterra ma che richiederebbe tempo per dire infine sistema pensionistico ultimo pezzo di di questo Paci forte degli interventi contributivi e fiscali
Allora anche sul sistema pensionistico la sorpresa leggendo i piani per l'occupazione
Che negli ultimi periodi io devo dire che tra i Paesi mancanti
Nel dettaglio non c'ho la Svezia ancora però conosco la Svezia per gli aspetti pensionistici è uno dei Paesi che gli interventi li ha fatti anche abbastanza viltà rilevanti simili tra l'altro all'intervento italiano
In direzione di un contributivo però
La cosa dicevo che in un certo senso sorprende che c'è pochissimi intrecci sono pochissimi interventi ci sono moltissime enunciazioni di principio
La Germania la Francia altri Paesi hanno posto il problema stanno lasciando che la concertazione discuta tutte le implicazioni ma di fatto non ha ancora fatto nulla
Importante e chiudo è invece come in tutti i Paesi recupero quell'argomento che dicevo all'inizio bella disoccupazione dei lavoratori anziani che è un problema che tocca oramai tutti i paesi e riduzione dei tassi di attività pesantissima sopra i cinquant'anni
E quando i tassi di attività non si riducono perché non c'è un traguardo pensionistico qualche altro sistema di sostegno
Crescita notevole del tasso specifico per età di della disoccupazione sopra i cinquant'anni va a tutti i Paesi stanno attuando
Degli schemi tipicamente di sicurezza sociale duri talmente combinando part-time con pezzi diciamo di pensione
Perché anzi in aggiunta a questo schema se vogliamo fare prevalentemente orientato al lavoro leggi trova la combinazione lavoro reddito
Molti Paesi stanno anche implementando una serie di iniziative di sostegno legate a servizio formazione permanente ad altre cose di questo genere di sostegno attivo per l'attivazione di questa classe d'età
Chiudo sottolineo che in questo senso per esempio un pezzo interessante che esce dalla lettura dei piani nazionali attorno all'Austria l'altra sta attuando questo attacco modo Workers'perché un il vero e proprio accordo specifico sul problema dei lavoratori anziani
Che secondo me bisognerebbe far conoscere perché è un un accordo veramente molto molto ben strutturato dove le iniziative sono tante secondo me anche intelligenti
Grazie
Anche per essere stato nei nei tempi oltre ovviamente delle cose che ci ha detto
Sul primo pilastro occupabilità
Chiude il le relazioni che il professor Dell'Aringa
Grazie
Deve fare l'intervento doveva che per lo meno spero abbia l'effetto di riportare una media dell'intervento del tempo stabilito anche perché hanno boh la possibilità di entrare in di singoli aspetti io dirò quindi cose di carattere generale
Non sono nemmeno di rilievo nei confronti delle cose che ho sentito con le quali sono in larga misura d'accordo quindi il mio ruolo di di scarsa si risolve nell'aggiungere qualche considerazione ulteriore quelle che sono state fatte su tutte quelle di tipo generale
In particolare sono d'accordo con Tito Boeri quando mette sull'avviso su tutti i limiti di questa grossa macchina che la comunità messa in moto
Dirò subito e questa è la mia conclusione che io invece ho sono favorevole al fatto che la comunità abbiamo messo in moto questa macchina
E ritengo che produca effetti positivi soprattutto per il nostro Paese
Detto questo non mi nascondo anche dietro il diritto e ritengo che in effetti
Se noi economisti soprattutto dovesse votare le valutazioni decisive e definitive sulla validità delle politiche del lavoro sulla capacità di valutarli in modo
Preciso
Dovremmo arrivare a delle conclusioni per lo meno interlocutorie
Noto con piacere che oggi sono presenti molti economisti questo
Contatto di consolazione perché ritengo che debba essere fatto un grosso investimento nell'analisi economiche di questi dati sembrerebbe una cosa contraddittoria
Da un lato riconosco che non ci sono ricette miracolistiche e certamente l'analisi economica non è in grado di arrivare
Quasi mai
Conclusioni definitive ma certamente l'analisi economica alza il tono
Della presa di coscienza dei problemi
Che della discussione sui possibili rimedi
La comunità questa macchina dalla comunità a di fatto alle spalle un approccio nordico anglosassone ai problemi dal mercato del lavoro
Quindi con una gran sa e frasi accento sull'analisi economica dei dati statistici
Ed è che esso al questo anche forse uno dei motivi per cui ci troviamo un po'a mal partito perché siamo poco abituati a questo tipo di approccio e cerchiamo di scritti vincolarci da diciamo qui da questa pressione che riceviamo
A io ogni piano che facciamo promettiamo a che faremmo che faremo che faremo con il rischio che ecco questo lo dico anche che può essere utile che c'erano aumenti amo il numero delle promesse rispetto alla possibilità di risolvere qualcuno ha dei compiti che invece civile di esserci sic ci si chiedono di di di svolgere noi siamo sempre abituati a questa cultura un po'delle grida manzoniane non vorrei che i nostri in atto cadessero in questo tragico errore che ci allontana potrebbero ulteriormente
Dal resto degli altri paesi in termini di reputazione di credibilità questo lo dico perché appunto fra le altre cose leggevo nell'ultimo piano un piano che è stata già venduto a questa riforma degli ammortizzatori sociali
Che sappiamo potrebbe richiedere anche un po'di tempo prima di arrivare alla fine
Quindi non c'è dubbio che se dovessimo andare vedere all'efficacia delle politiche del lavoro nel ridurre la disoccupazione
Il titolo siamo stati a un convegno qualche giorno fa c'era qualcuno che non lavoro aveva dimostrato che i sussidi alla alle assunzioni fanno aumentare la disoccupazione
Perché c'è anche una componenti di disoccupazione che Frizzi orale ecco questo incentivata a rimanere sul mercato andare sul mercato per godere di particolare condizioni che il mercato offre
Quindi voglio dire il dati vanno sempre presi con cautela e non sempre si raggiungono i risultati che uno speravo vanno letti molto bene risulta lo stesso per quanto riguarda le valutazioni anche prese uno a uno questi strumenti non sempre si riesce a ad una valutazione dei risultati
In modo preciso
C'è poi chi sostiene e questa era la posizione della Comunità europea non più di quindici anni fa che le politiche del lavoro dovranno essere sia per gli stati membri che difficilmente si potevano valutare una per una che dovevano essere prese nel loro complesso
E per cui era difficile entrare dentro nei singoli sistemi fatto questo è stato anche un approccio seguito da Sconcerti studiosi
Per le politiche del lavoro vanno alla valutate nel loro complesso per cui anche una politica assistenziale passiva
Di sostegno del reddito in un complesso di politiche può svolgere un ruolo importante ma se l'appiglio al sole disarmo quell'anno politica passiva di sostegno del reddito produce effetti negativi detto questo però che è tutto vero e quindi son d'accordo con Tito Boeri che tutte queste raccomandazioni si potrebbero fare le pulci
All'infinito e riuscire a dimostrare che ciascuna di queste basata spesso sulla sabbia detto questo invece ritengo che per alzare il tono
Dalla discussione ed alla presa di coscienza dell'opinione pubblica noi dobbiamo fare un uno sforzo in questa direzione e la comunità ce lo indica chiaramente
Nella e va nella direzione giusta
Seconda osservazione più nel merito io mi ripete riferisco la soprattutto questa casa dell'impiegabili età in particolare quelle prime due guideline che sembrano essere quelle su cui la Commissione mette particolarmente l'accento
E sono quelle per le quali insomma a a leggere il giudizio dato sulla situazione italiano ex viene solo voglia di piangere nel senso che effettivamente siamo siamo giudicati molto male
E riguardo nei grossi problemi fra l'altro che noi almeno statisticamente abbiamo dal punto di vista dei dati statistici la disoccupazione giovanile la disoccupazione di lunga durata
Quindi abbiamo il problema più di quasi tutti gli altri paesi non abbiamo monitoraggio non abbiamo politiche ma
Peggio di così
Difficile Masina i problemi non li studiamo e noi facciamo niente
Possiamo dimostrare che hanno storto non è vero tutto quanto però il giudizio è questo
Che ancorché in buona misura sbagliato ed è possibile difendersi io ritengo che sia positivo che sia positivo che ci venga data perché deve indurci a fare alcune cose
Alcune cose che si stanno già facendo
Ma si tratta di farle più velocemente
Sul monitoraggio è stato già detto e sulle politiche
E che le cose vanno assieme e punti dolenti dal su su cui noi dobbiamo sentirci stia stimolare a risolvere i problemi in modo veloce sono servizi ricollocamento è stato detto ripetuto io non non mi addentro alle cose specifiche perché da tempo ormai non me ne interesso più quindicenne certamente la maggioranza liberi che sono presenti se ne intendono più di quanto non mente andai ormai su questa cosa degli uffici di collocamento
Fatto questa è una cosa che da un po'conteniamo promettere Jolanda leggere dentro aspettiamo comunque dice il Governo italiano che venga portata la riforma a compimento in modo che abbiamo sia il monitoraggio
Questo raggio per loro significa ecco l'approccio nordico che che da quello dobbiamo divincolarsi opporsi all'ordine che disoccupati si conoscono uno per uno nome cognome si stanno dove stanno di casa la faranno dalla mattina alla sera
Ecco dimentica nel fatto che non ci sono alcuni milioni alcuni dei quali non si fanno mai vedere anche per il sonno nascosti a lavorare da qualche parte ecco
Però certamente fra queste cominciare a
A seguire il fenomeno
Seguire e assisterlo in qualche misura e quindi anche l'intervento è lì vi aspettano che venga portata a termine alla riforma del fece portamento italiana
Quindi io credo che questo sia giusto
Che l'ufficio di collocamento che funziona bene posso aumentare la disoccupazione tradizionale può può succedere ma chi ci voglio un buon servizio il godimento del novantanove per cento sono d'accordo che ci vuole
Perché nel Complesso prodotto è un è un bene pubblico da produrre
Questi sussidi all'occupazione che non ne vogliono sentir parlare in questi dalla comunità perché i sussidi dell'occupazione dati a tutti non vanno bene anche lei si può discutere all'infinito
Sono convinto anch'io l'ho detto nel poche volte che mi è stato chiesto che questi sussidi al l'occupazione devono essere dati ai disoccupati
Devono essere dati ai disoccupate non a tutti
Esso non voglio dire poi quali disoccupati se ulteriormente
Come si usa in gergo lutto gergo tardi ettari ulteriormente questi sussidi ma certamente almeno al ai disoccupati
E qui viene fuori ma ne lo sappiamo che è disoccupato allora cadono completamente le braccia lungo la sedia
Però io sono convinto che c'è questo passaggio è inevitabile questi soldi ormai credo sia giusto vanno spesi per chi ha problemi Christiès
Perché al margine
Involontariamente possibilmente al margine disoccupato
La terza cosa sono per alzare il tono dal e averli questi dati individuali
Ecco qui abbiamo Tito che ha speso era scritto anche su queste cose no non è possibile tornare invece ad andare avanti tornare indietro che questi dati individuali e poi per ragioni di
Poi si vince
Privacy nonché circa uno si possono usare perché tutta la pillola vi è quella edita da considera lì uno per uno nel mucchio mai quando ricorderemo è già troppo tardi non fai altre cose fare altre cose macro economiche
Ma della politica del lavoro e uno per uno e quindi devi studiare uno per uno e qui siamo indietro anche dal punto di vista istituzionale
L'ultima cosa è questa famosa promessa un po'patetica di riforma del del balzo
Chiede ogni ogni anno viene venduta come se fosse una cosa immediata e non lo è e questo la prima fonte di preoccupazione
L'altro fonte di preoccupazione ma anche questa molto vaga perché sono piuttosto può al di fuori ignorante
Disoccupazione reddito eccetera ecco
Mi chiedo se questi progetti di riforma la di riforma vadano nella direzione di spostare il baricentro dalle politiche passive alle politiche attive ecco io qualche influsso impressione che questo non sia il caso allora sarebbe una duplice beffardo promettono la torre che non riusciamo a fare e che in ogni caso quando riusciremo a fare esattamente il contrario di quanto loro sospetto che lo facciamo grazie
Grazie a Carmelo inglese ci ha offerto una quantità di stimoli Angelo ascoltavo
Io avrebbe potuto dirci molto di più su ciascun punto ma appunto il tempo è tiranno
Quando lui parlava di problemi di incidono perlomeno nell'ordinamento nazionale italiano sul scenari dell'occupazione
Così elencandoli sommariamente ha toccato i problemi della riforma del collocamento del decentramento dei servizi dell'impiego
Ha parlato il volersi in senso lato
Di altre cose ecco la percezione che sia senza piangerci addosso in Italia che noi abbiamo un richiamo dove una sorta di appagamento la Gazzetta Ufficiale
Cioè quando la norma che in molti casi anche virtuosa
Esce viene pubblicata il monitoraggio delle ricadute del che cosa cioè sia concretamente successo
E in qualche caso si abbiamo già un tempo sufficiente per farle queste verifiche carente
E tra l'altro nome aggiornato
Le ricadute per dirla in generale di quella parte dei dei decreti Bassanini
Battezzato lì credo anche ragione con un cognome
Che hanno a che vedere tra l'altro anche con profili di riordino della struttura burocratica nella direzione tematiche occupazionali non ce oppure già vecchia di un anno un anno e mezzo due certo non per rivendicare una paternità come come nel ma quello che è possibile fare qui si cerca di far luce abbiamo anche dei programmi piuttosto concreti
Per esempio in termini di monitoraggio dell'andamento del mercato del lavoro in tempo reale o quasi reale
La candidatura c'è viene riconfermato e del noto alle istituzioni si doveva proprio di metri insieme un percorso virtuoso che soprattutto cui su la sensazione che abbiamo che in molti casi non siamo ancora a questo punto
Allora sul primo pilastro Colombo all'intervento di del in via credo abbiamo le idee più chiare passiamo al secondo un filo unico pilastro l'imprenditorialità
E qui la parola alla dottoressa Paola Casavola
Grazie la quale chiedo scusa avrebbe gradito avere proiettore e uno schermo illustrarci meglio il suo pensiero io ho espresso il mio rammarico
Limitandosi a dire che se lo avessimo saputo prima fu segnerà la cosa è che
Chi non sa parlare diciamo a braccio si avvantaggiò molto di avere i lucidi così intrattiene in qualche modo allora il come voi sapete esiste nel nel professor di Lussemburgo un secondo pilastro
Il secondo pilastro ha un titolo affascinante di
Stimolare l'imprenditorialità
Ed è da un lato l'esistenza del secondo pilastro è il riconoscimento esplicito che il processo della strategia europea per l'occupazione non può essere limitato alle politiche attive non ha soltanto Fini equitativi
Non me e limitato i problemi dell'organizzazione all'interno delle relazioni industriali
Tuttavia nel secondo pilastro di fatto
L'Osservatore trova affrontati direttamente pochi temi che non rispecchiano completamente tutta la riflessione di che cosa può fare l'operatore di policy nei confronti dell'impresa che pure è stata fatta in questi anni dalla commissione
E quindi questa
Risulta un po'monco alla lettura
Per spiegarmi meglio perché il secondo pilastro Menon otto al pubblico rispetto diciamo ai dai temi del primo nel secondo pilastro in molti non preambolo abbastanza ampio
Però Baggot si chiede agli stati membri di agire in tre direzioni cioè di facilitare l'avvio la gestione dell'impresa e con un richiamo alla riduzione degli oneri per le piccole e medie imprese all'inizio dell'attività incoraggiare l'attività autonoma fornire formazione l'imprenditore Letta e servizio di sostegno per i due imprenditori
Si chiede di sfruttare le nuove possibilità di creazione di posti di lavoro e si fa un cenno abbastanza generale allo sviluppo locale all'economia sociale
E si chiede poi la cosa più difficile di tutte di migliorare il contesto per l'espansione del settore terziario vi è poi il terzo grande tema che il secondo pilastro condivide in parte non il primo che quello che incoraggia gli stati membri a rendere il sistema fiscale più favorevole
All'impiego di lavoro
Ora perché il ricercatore ha comunque l'accademico è insoddisfatto nei confronti di quali sono i temi affrontati e bisogna dare atto alla commissione che nelle proposte di Vienna in due mila il secondo pilastro viene ampliato
Perché non si parla mai ditemi che sono invece sembrano di rilievo quando sono dirette l'impresa non si parla
Per esempio dei temi del ritardo dello sviluppo che per un Paese come l'Italia sono così rilevanti a cui l'Unione Europea dedica
Enormi fondi ma se ne non se ne parla esplicitamente non si parla di politica della concorrenza che l'unica cosa che gli studiosi hanno chiaramente diciamo in testa quando penso agli impiegati ampliamento diciamo dei settori
Non si parla d'investimento strategico a ricerca sviluppo non si parla di regole di corporate Gava ragazzo sulla disciplina del fallimento sui trasferimenti d'impresa non si parla dei problemi di accesso se non
In maniera generica nel preambolo quando si fa un cenno e capitate di rischio ma non si parla dei problemi di accesso al mercato del credito
Da cosa sono un po'stravagante perché il documento di commissione
Cioè una
Un documento che la Commissione ha dato al Consiglio che ha lo stesso titolo aveva la trattamento di tutti questi temi è un documento del novantotto promuovere lo spirito imprenditoriale in Europa priorità per il future
Tuttavia questo non significa che l'esercizio sia inutile o che non si possa
Imparare qualcosa anche da parte di vista dello studioso rispetto a quello che fanno gli Stati membri ma sicuramente per nel caso del secondo pilastro l'atteggiamento del ricercatore molto diverso
Da quello che ha invece il senso dell'esercizio per gli stati
Tora proverò a dire a concertare mi su tre questioni la prima questione che viene quindi affrontata nel nel secondo pilastro non è quello della concorrenza ma è quella che anche abbastanza
Come dire conosciuta per il ricercatore diciamo sull'impresa che riguarda il peso delle amministrazioni
Cioè implicito meritiamo il secondo pilastro cioè la domanda fino a che punto e corretto che lo strato diciamo si intrometta con controlli preventivi sulle attività diciamo di impresa ora il ricercatore ovviamente a a differenza diciamo del dibattito sa bene che è necessario fare dei controlli perché vi sono soggetti che non vengono tutelati dal mercato della concorrenza tra bisogna tutelare l'ambiente i consumatori i creditori futuri eccetera
Questo tema viene però diciamo affrontato in maniera molto seria quando accanto alla riduzione di di quest'di divide dei controlli si affronta il problema
Della semplificazioni amministrative che il problema che molti stati Memmo altri stati membri hanno risposto in maniera più ampia
Tutti gli stati membri
Hanno qualcosa in piedi per ridurre il famoso numero di procedura che stavano per la registrazione avete visto questa cosa avuto un grosso rilievo sui giornali
Alcuni Stati vengono additati come molto colpevoli perché hanno grosse registrazioni grosso numero di procedura per la registrazione io vi dico che non esiste nessuna correlazione
Ne è chiara né certa tra la densità di impresa per mille abitanti e il numero delle procedure infatti in realtà sapete bene che anche in Italia ma questo è vero anche per la Grecia che sono i Paesi che vengono indicati con la maglia nera la densità di imprese per abitante e tra le più alte
Be'Europa
In assoluto più alta
Di tutte però su questo capi quindi il ricercatore e più attento agli stati membri fanno tutti cose che sono utili in questa direzione non per la cosa in sé ma perché probabilmente approssimano lo sforzo di ridurre il peso
Della macchina amministrativa sulle impresa e sul mondo della produzione in genere avevo lucido qui che mi aiuta molto carino e pronti a far vedere assai fa per un'altra volta
Ora
La questione però più rilevante più centrale forse più interessante per il ricercatore che ha una su questo ingenerare una posizione molto diverso dall'operatore di policy
E se esistono delle serie capacità per l'operatore di policy di indurre impresa
Cioè vi sono strumenti di prolissi per indurre impresa crescita d'impresa cioè esiste un in possibilità seria che si possa indurre spirito imprenditoriale altri verso l'intervento di policy
Un meno dubbio e ricercatore a sul fatto che l'intervento di poli si possa creare un buon clima per l'impresa in mi spiego meglio perché questo è il tema centrale su quel che gli stati finiscono per affrontare quando parlano del secondo pilastro
In quanto tendenzialmente danno conto di gran parte diciamo di programmi di politica di induzione di impresa
Ora è chiaro che chi studia la nascita degli imprenditori potenziali pensa ancora qui a politiche di concorrenza barriere di entrata ufficiali cadute in mano quali regolamentari Meet più apertura nei mercati diciamo del credo definanziamento l'altra cosa che chi studia gli imprenditori conosce che gli imprenditori di prima generazione non cominciano mai giovanissimi ma soltanto in una fase successiva dopo aver maturato un'esperienza in un'impresa a regolare
E quindi c'è un certo scetticismo verso gli strumenti che pensano di poter creare l'impresa diciamo dal nulla
Tuttavia insuccesso che hanno avuto molti di questi programmi affatto fare un passo e indietro anche all'atteggiamento ricercatori perché si è capito una cosa
Vi sono dei contesti in cui se non è possibile per l'intervento di policy diretto farmacie un imprenditore potenziale esistono degli imprenditori potenziali che sono pressati dall'inesistenza di tutte queste altre cose che ricercatore Panza siano necessarie per l'impresa
Come un migliore accesso al credito minore con maggiore concorrenza eccetera
Esistono cioè delle sacche di imprenditoria potenziale nascosto soprattutto femminile dove a volte vi sono idee saperi
Ma non ma non c'è la possibilità in assenza di questi altri strumenti di venire fuori
Quindi su questo malgrado lo scetticismo e ricercatore
E è importante riconoscere che tutti gli Stati membri hanno strumenti impieghi di per promuovere l'imprenditorialità
Che forse non passano il giudizio accademico ma che hanno prodotto soprattutto se sono ben fatti buoni risultati in questo per esempio l'Italia a un vantaggio comparato perché la metodologia sperimentata
Con con leggi viene adesso anche esportata all'estero noi abbiamo poi un un caso molto particolare che riguarda la possibilità di usare questo strumento per fare emergere di quelle quote diciamo di sommerso individuale
Un elemento importante che vorrei però sottolineare anche perché nella proposta di via il lai né per il due mila questo viene ampliato in questa che è la n che quando una parte crescente diciamo di Stati membri pensa che sia possibile
Intervenire migliorando il contrasto per le imprese migliorando
Le reti la possibilità di costruzione diciamo di reti territoriali d'impresa ma anche di attori locali sindacati
è interessante che su questo punto in un processo farraginoso in cui lega il lime diventano sempre più lunga e più ricche di subordinate nella proposta per il due mila si fa esplicitamente
Riferimento alla possibilità che hanno gli stati membri di cercare di usare l'intervento di policy per produrre capitale sociale quindi più coinvolgimento degli attori di a di economia locale
Perché questo è un grande tema che dice che e possibile indurre impresa non solo stimolando la concorrenza ma stimolando la cooperazione e questo è un tema caro agli studiosi di sviluppo locale che lo dicono da tanti anni spiegando
L'economia diciamo dei distretti industriali ma soprattutto quel tessuto diciamo di capitale sociale che serve a produrre idee
Su questo molti stati membri subito quelli che hanno problema di sviluppo stanno ponendo la l'accento anche quelli che sono stati accusati di avere dei brutti programmi per il secondo pilastro noi no
L'ultima cosa che
Volevo di cui volevo parlare la questione dei servizi
Ora esista una guideline apposita che è stata introdotta nel passaggio tra lega e line del novantotto e lega Lennon del novantanove su
Incentivare gli stati membri devono far tutto quello che possono per aumentare l'occupazione nei servizi questa cosa si basa sulla constatazione che in effetti è il vero che se io ho guarda qui avevo un altro lucido Pablo raccontò solo guarda i tassi di occupazione sulla popolazione tra quattordici e Santa quattro anni
Scopre che b tre no popolazione occupata nel manifatturiero e nell'industria in generale tra i vari Stati membri non è molto dissimile tenendo conto di qualche vocazione specifica come la Germania che ha una quota particolarmente elevata
Una quota di occupazione nei servizi molto diverso sa questo ha fatto nascere nella Commissione e negli studios in generale l'idea che fosse possibile promuovere l'occupazione servizi senza ingenerare spiazzamento da altri settori
Il povero attento in quei in quei questo soprattutto in questa querelle anche la carenza di quanto ne parlavo prima
Mostra un po'la corda inoltri l'astro in cui non si parla di regole di concorrenza vide apertura dei mercati nessuno sa che cosa rispondere il giudizio alla Commissione delle attuali mentre porta nello solari scritto è interessante perché e lampi darne dice darà spazio a mamma State Disegno dell'Aniene spillare gelidi strappo intendi nessuno sa cosa dire
Eppure alcuni Stati membri tra cui per esempio diciamo il Portogallo Am che annuncia la maglia nera per il secondo pilastro ha delle interessanti indicazioni di programmi specifici
Su cui su come promuovere l'occupazione nei servizi
L'ora concludo dicendo due cose che
Una lista di cose che mi sembrano interessanti dei piani che ha letto
La prima cosa mi ripeto e che la carenza di alcuni temi di largo respiro sono quelli su cui a far sì che gli stati membri rispondono a questa il panel particolare pilastro parlando di programmi specifici tranne nel caso fiscale
Hendon di questioni che cambiano il modello regolamentare e ma neanche lo stesso motivo per cui non riescono a dare delle risposte adeguate sulle Biella anche lì chiedono di aumentarle alcuni particolari settori ed alcuni particolari attività
Dato che abbiamo avuto questo compito di lager Cipriani io mi sono letta i piani
Per vedere nella modalità con cui a queste tre cose rispondono gli stati membri che cosa può essere interessante per noi per un Paese come l'Italia
Una cosa molto interessante che fanno il Regno Unito per esempio la Finlandia
In maniera o comunque che ha raccontato nei piani in maniera sufficientemente comprensibile però al lettore poco informato e che quando molta consulenza all'impresa e giovani e alle piccole imprese su alcune cose particolari
Organizzazione commercializzazione uso della ma e soprattutto rapporti con lo stato d'uso della macchina amministrativa pagamento dell'imposta
Però l'ingrediente fondamentale e che dispongono di programmi gestiti a Rete disegnati su bacini di utenza territoriali particolari ed dedicano per attori
C'è la disponibilità di operatori dedicati a fare il ponte tra l'amministrazione e le piccole imprese
Accanto a questi programmi che sono più di consulenza vi sono poi i programmi più a sportello che Sempre vendono l'amministrazione pubblica meno distante lender dall'impresa
Su questo il Regno Unito ha sviluppato diciamo nel tempo anche per per una tradizione di radicamento dell'amministrazione diciamo locale una enorme quantità diciamo di iniziative che possono essere guardati utilmente un'altra cosa che mi sembrava interessante nel tentativo disperato che tutti gli stati hanno fatto per per rispondere alla guideline tredici sulla promozione di l'occupazione dei servizi
E che vi sono sia in Irlanda che anche in Finlandia delle interessanti iniziative
Per la formazione di impresa da parte di accademici e di ricercatori
Molti dei nuovi settori molti dei nuovi settori hanno delle occasioni che sono difficile da cogliere richiedono dell'imprenditore fra FIAT una persona diciamo molto avvertita spesso l'accademico ricercatore molto distante dal mercato del finanziamento tra queste iniziative specifiche possono effettivamente dare
Buoni risultati l'Italia si muove timidamente in questa direzione ci sono piccoli programmi su una cosa un po'diversa però che sono di trasferimento tecnologico ma questa idea di voler lanciare gli accademici diciamo nel mercato mi è sembrato interessante
Il Portogallo
Fondato dato vita a un fondo di capitale di rischio
Per promuovere iniziative nel settore culturale
E di queste grandi questi nuovi settori hanno diciamo tipicamente il problema che chi alle buone anche in questo caso a chi ha le buone idee non è capitata a destra un po'di capitale ridi rischio diciamo ci vuole i fondi dedicati che sono una tradizione altrove cioè fondi che si specializzano nel conoscere le opportunità di un settore che quindi riescono anche a capire la differenza tra chi una buona idea ce l'ha o meno
All'inizio non nascono nel mercato soprattutto dove non c'è una tradizione di di fondazioni o comunque di di partecipazione mista e quindi questa è un'altra strada che mi sembrano interessanti
Un'altra cosa molto interessante diciamo secondo me per l'Italia ma forse ed efficiente in prelazione che hanno fatto gli irlandesi e che in un sistema in cui si fa una forte accelerazione dei meccanismi di sviluppo come è previsto che anche l'Italia debba fare si crea molto mercato di domanda pubblica per le imprese private
Gli irlandesi hanno fatto una serie di seminari per impresa per la partecipazione ai bandi pubblici e liste delle possibilità per rendere più trasparente ma anche diciamo più efficace la possibilità di partecipazione
Al tentativo di sforzo allo sviluppo
Ci sono molte altre cose piani son difficili da alaggio io mi fermo qui
Per il passo
Alla professoressa Casavola sul tema imprenditorialità previsto come ed altri pilastri con Viscas ancora professor Mosconi che però purtroppo non può essere qui fra noi
E quindi passiamo al terzo pilastro urla sommessa preghiera quella di ridurre cadauno di due o tre minuti
Il tempo per l'intervento per stare i tempi complessivi programmati la parola al dottore buoni
Grazie
Dunque il pilastro numero tre potrebbe essere uno di quei pilastri da abolire nel prossimo esercizio
Della della commissione del processo di Lussemburgo no perché non sia importante e vedremo anche perché ma quanto perché è uno dei pilastri che sovrappongono agli altri due I precedenti due in realtà le tre guideline che sono in questo pilastro sono assolutamente sovrapponibili e inseribile nella pilastro occupabilità per quanto riguarda le forme di incentivazione chiamiamolo i nuovi contratti di flessibilità
Le cui due che Laila si diceva diciassette sono assolutamente la stessa cosa detta in maniera differente
Mentre la diciotto che si riferisce alla formazione in azienda potrebbe essere in un pilastro di occupabilità dove già si parla di formazione quindi da questo punto di vista francamente l'esercizio potrebbe essere reso più agile questo è un primo punto il secondo punto molto evidente che questo pilastro che teoricamente potrebbe essere un pilastro strategico dal punto di vista delle politiche del lavoro e quello che ha meno spazio se voi leggete il rapporto congiunto troverete che il numero di pagine e i risultati anche quello meno rilevante
E questo mi ha un po'come dire scioccato come in parte si toccava a Tito Boeri il fatto che non c'erano valutazioni di carattere macroeconomico nella parte occupabilità
La mancanza della Commissione in cui esso apposito disastro di una qualsiasi valutazione sul concetto di Arabella The Benita sul concetto di flessibilità che cosa importa che cosa ha comportato eccetera io credo e forse
Non mi sbaglio
Che la mancanza di valutazione strategica come nel cui il caso è dovuto al fatto che la DG cinque un elenco ieri competizione coordinamento con la digiti due e quindi affida molto alla DG due dal punto di vista delle valutazioni macro
Due che la DG cinque produce altri tre o quattro rapporti di carattere generale nelle quali vengono fatte delle valutazioni di carattere macroeconomico se voi vi andate a guardare famose attualmente in euro che l'altro grosso documento diciamo
Di analisi troverete le valutazioni sia in parte lo dice a Boeri ma soprattutto quelle riguardanti la flessibilità eccetera lì dentro
Non c'è dubbio che da questo punto di vista però il documento essendo un documento politico a sembrerebbe marcare una assenza dei paesi membri della Commissione dal dibattito ultimamente molto
Acceso ma non su ultimamente deve di che cos'è la flessibilità che cos'è l'adattabilità perché parliamo di all'appetibilità quando dovremmo parlare di flessibilità i francesi parlerebbero di elasticità eccetera eccetera non mi soffermo su questo lo pongo solo come argomento indubbiamente che questo pilastro dovrebbe segnalare il fatto che in generale dove ci sono tassi di occupazione maggiormente elevati
E più diffuse sono le forme di lavoro atipico indicato le forme di organizzazione del lavoro atipiche chiamiamole così indicate nel Piranesi Get live sedici diciassette
E sembrerebbe indicare le nostre analisi economiche che comunque dovesse flessibilizzazione o adattabilità ci sono migliori performances del mercato del lavoro
Ma questo non implica il non può considerare gli elementi di e in in qualità di sociale esclusione sociale diverso dispersione del reddito
Però indubbiamente se ci concentriamo sul tasso di occupazione ci sono alcuni elementi che qui non emergono
In generale
C'è un terzo elemento dirle di quadro che vorrebbe fa risaltare vero come dice Marco che la commissione esprime un giudizio Aroldi forte disappunto di forte critica a questo allo sviluppo che gli stati membri danno su questo Piras
Anch'io leggendo leggendo il Tai Chi anni non si notava nulla di particolarmente esaltante anzi
Tutte le modifiche sono modifiche di carattere chiamiamole minori io credo che questo sia dovuto a due motivi il primo il fatto che la modernizzazione e la riorganizzazione lavoro qui riaffermata è un elemento o differente a seconda degli sistemi di relazioni industriali in vigore nei rispettivi tre
Ed è un processo che ovviamente avviene innanzitutto a livello aziendale
E quindi è difficile governare a livello di sistema
Questo implica che ovviamente molte delle pratiche diffuse a livello aziendale non necessariamente vengono riportate a livello di sistema
è vero che ci sono realtà in cui la modernizzazione e la riorganizzazione del lavoro avviene attraverso legislazione e quindi attragga abbia livello nazionale però probabilmente molte di queste pratiche avvengono poi vengono implementati a livello simbolo di imperiese quindi abbiamo dei risultati che dal punto di vista a delle statistiche emergono avere chiaramente dal punto di vista del racconto come dire degli stati membri presentano delle difficoltà
Il terzo un quarto punto di quadro è che vorrei dire che queste modifiche di organizzazioni deduzione lavoro certo non sono implementate dalla Commissione europea o meglio sono processi che erano già in atto nel momento in cui il processo di Lussemburgo è entrato in vigore sono processi che già vivevano di una loro autonomia spinti da una fattore ineliminabile qual è quello della globalizzazione cioè è ovvio che tutte le forme di contratta di contratto di strumento che vengono qui riportate rispondono alla domanda come essere sicuri che i lavoratori saranno pronti quando arriveranno i nuovi ordini
Questa in sostanza l'adattabilità
Ed è chiaro che questo Ona a come dire caratteristica richiesta dal mercato di globalizzazione non certo dalla Commissione europea o dagli Stati membri quindi qui si potrebbe aprire non lo apro tutto a una a una bella polemica una discussione un'analisi su quale il ruolo della globalizzazione rispetto al luogo al ruolo dell'istituzione delle politiche sì è un quarto punto poiché quello delle preferenze individuali su questo tema molti dimenticano nelle loro analisi anche gli stati membri non mi pare siamo molto attenti che da questo punto di vista cioè dalla necessità di avere adattabilità de è una preferenza ineliminabile oltre a quella delle imprese che anche quella dei lavoratori
Particolarmente dei giovani particolarmente delle donne particolarmente insomma di coloro che poi devono essere devono rispondere alle sollecitazioni
E da questo punto di vista anche mi pare in parte sovrapponendo mia quello che diranno nella sia nel pilastro quattro che le preferenze dei singoli individui lavoratori o cittadini vengono molte volte dimenticate
Non mi soffermo sulla struttura che del pilastro che è molto chiara ci sono tre guide linea ci sono tre che non vengono modificate negli anni quindi novantotto novantanove hanno la stessa struttura due Milano assiste a questo dimostra non so se del poco interesse della Commissione o del fatto che ci sono altre altre dinamiche in corso
Condivido parte di quello che Biaggi diceva sulla valutazione della Commissione quindi su questo non ho intenzione di soffermarmi mi soffermo invece un attimo sulla sugli attori
Nel senso che queste politiche o questa a concerto di adattabilità dipende fortemente dal ruolo degli attori cioè non è indubbio che il ruolo degli attori qui è importante non solo dei governi quanto quello delle parti sociali
Anche qui dall'esperienza che noi abbiamo avuto in Italia devo dire che l'esperienza è stata molto insoddisfacente
Credo che ci sia ancora molto da maturare qui intere il in in discussione lo stesso concetto di concertazione che cosa significa e di cui credo avremo modo si parla molto si avrà modo molto di parlare
Qui vorrei soltanto ricordare due cose uno alla nella elaborazione delle guide delle linee guida si ci premette come delegazione italiana Marco Biagi ricorderà sottolineare la dimensione locale della concertazione
Elemento che invece era un po'dimenticato da altre parti
E quindi io questo lo ribadirei forse non siamo stati così bravi a svendere anche il nostro prodotto ma insomma in generale
La concertazione che emerge dal concetto di adattabilità ancora dimensione non solo d'impresa o di settore o nazionale ma ancora dimensione di concertazione locale molto molto importante su cui oggi si discute per noti casi
L'altro punto però su cui bisogna riflettere dove le parti sociali se le parti sociali sono mature per questo tipo di concertazione a livello europeo cioè per accompagnare il processo di Lussemburgo io credo che ancora molto debba essere fatto l'esperienza generale di tutti i Paesi membri dimostra una scarsa attenzione delle parti sociali
Dimostra una scarsa di attenzione dei governi a coinvolgere la pare le parti sociali nei momenti di strategia che non siano legati alla distribuzione di risorse finanziarie quindi a pensare insieme
Impone sicuramente un concetto differenti di democrazia economica o di governance
Però certamente qui ci pone su un buco nero che che necessita un approfondimento maggiore anche rispetto agli strumenti
E quindi su questo indubbiamente la commissione forse farebbe bene a fare una a cui in una linea guida un po'differente proprio dal punto di vista dell'impostazione teorica
Però certo che qualcosa di più deve essere sviluppa sulle sui contenuti sui controlli dire due cose emerge chiaramente ma qui è una una
Cosa molto ovvia che ci sia una spinta da parte di tutti gli stati membri a cercare contratti di lavoro atipici
Chiamiamoli con nuove forme io chiamai nuove forme di organizzazione del lavoro
Con accenti differenti gli accenti differenti sono dovuti ripeto a secondo me dal punto di vista dell'analisi altri universi sistemi di relazioni industriali e alle diverse evoluzioni di questi sistemi di relazione
Non è un caso che l'Olanda
Tanto per fare un esempio ma vada nella diffusa vada vada proporre azioni politiche siano però rivolte a mantenere maggiore sicurezza dei lavoratori non è un caso non è un caso che la flessibilità invece sia nell'ottica di una maggiore apertura forme di contratti atipici da parte dei Paesi quali Italia Spagna e Germania
Non è un caso che ci siano ritorni anche sulla sicurezza dei lavoratori e delle relazioni industriali dei rapporti di lavoro impari in un paese come la Gran Bretagna
Quindi sistemi razza industriali che anche storie differenti dei paesi sui singoli strumenti dirò molto poco ricordo che lì vengono che qui vengono sottolineati nel Piano orari di lavoro part-time lavori temporanei telelavoro e contratti a termine
Ora sull'orario di lavoro anche quelle esperienze sono estremamente rare non ci sono valutazioni qualcuno detta mancano valutazioni mancano anche su questa parte valutazioni molto molto chiaro e molto evidenti
In parte perché gli strumenti a nostra disposizione non dico solo in Italia in cui da questo punto di vista a livello europeo di analisi sono estremamente deboli non abbiamo statistiche
Stiamo migliorando ma abbiamo statistiche in grado di dirci esattamente le forme di flessibilità di atipicità in maniera estesa non abbiamo una serie storica ancora perché sono dati molto recenti quindi soprattutto in molti Paesi
Quindi a scontiamo delle difficoltà
A prescindere dal quadro storico poi ci mancano alcune alcune informazioni anche sull'efficacia in realtà di queste politiche a livello di sistema
Non c'è un terzo punto da dire che queste forme di lavoro atipiche o nuove hanno un ritardo notevole restio a Nesta etto al ciclo economico o rispetto al momento in cui sono varate
Qui dipende in realtà molto soprattutto per i Paesi che attorno a queste nuove forme di lavoro attraverso legislazione attraverso concertazione non è un caso che in Italia la legge Treu
Cominci adesso ha davvero Effetti o si pensi che comincia adesso ad avere e Setti sulle dinamiche di occupazione cioè c'è un l'hai tempo orale di due anni ora noi abbiamo un Paese molto particolare per cui ha bisogna di regolamenti circolari di un processo molto lungo di legislazione abbiamo un Parlamento abbiamo le parti sociali abbiamo un processo di concertazione
Però indubbiamente c'è un la temporale che molti forse io anche per prima non c'erano alcuni lavori in questo in questo campo avevano dimenticato
Ma adesso qualche cosa comincia a vedersi per questo sa è sicuramente un elemento di riflessione
Dicevo sugli strumenti orari di lavoro lavoro temporaneo part-time eccetera
I trend sono generali crescita di queste forme diffusione in tutti i Paesi chi più chi meno però tutti i paesi hanno una diffusione queste forme differenze notevoli di implementazione di queste nuove forme differenti sedute a il fatto che ci siano accordi collettivi tipo in Svezia al fatto che ci sia un quadro di riferimento nazionale tipo in Finlandia tipo in Austria in parte anche da noi al fatto che ci siano invece pratiche a livello di impresa in Olanda
In Francia per certi versi anche se poi c'è una legislazione di qua di carattere generale nel Regno Unito
Ci siano in Danimarca esempi di sistema e che è a livello settoriale quindi ci sono una veramente disomogenea a disomogeneo quadro da questo punto di vista così riporta una tema di fondo del processo di Lussemburgo cioè il processo di Lussemburgo e la costruzione sociale dell'Europa è una costruzione basata sull'armonizzazione sul coordinamento cuore basata sulla competizione
Cioè a queste nuove forme di lavoro ci portano effettivamente a vedere che risultati si ottengono pur avendo forme differenti l'intervento
E allora ci pongono la domanda che peraltro a cui molti Paesi già rispondo dicendo non c'è bisogno
Dove illo gioco lo durò dov'è la base sociale se c'è possibile un minimo standard cioè c'è possibilità di armonizzazione fino a dove arriva all'armonizzazione
Vorrei anche dire che da questo punto di vista quello che emerge in queste guide in queste linee guida è che non c'è in non ci sono interventi almeno non emergono interventi sulle flessibilità in entrata in uscita non emergono perché qui quello che vi viene considerato come più importante l'introduzione di tipologie contrattuali innovative molto di più di limitare odono o di delimitare qual è la flessibilità in entrata e in uscita
Un questo riguarda fatta in generale quelle la guideline sedici ora diciassette sulla diciotto la riflessione che c'è da fare ed a diciotto e quella sull'adattabilità formazione in azienda su questo c'è da fare una riflessione
Non ci sono
Grandi casi concreti di anche qui di valutazioni su che cos'è la alla formazione in azienda che cosa comporta eccetera inviterei tutti a leggere lo studio ultimo sull'Antoinette altro dall'OCSE che dedica un capitolo a cui esso la cui conclusione è che non si arrivano a conduzione a significative conclusioni perché manca tutta una serie di informazioni e di dati di base quello che emerge è che c'erano alcuni utilizzo di incentivazione fiscale
Due Paesi su sei Paesi due pesi Germania Germania che Gran Bretagna dire in forma estesa quasi alla completa deducibilità
Altri quattro Paesi a mosse le a Spagna Portogallo e Olanda hanno invece forme parziali
Per quanto riguarda incentivi non fiscali pochi soltanto in Gran Bretagna e in parte in Spagna c'è qualcosa riguardante e a questo argomento che non va e che viene trattato
Vi sono grossi interventi sulla cosiddetta infrastrutturazione delle azioni di formazione cioè consigli orientamento che supporto di carattere generale quello che manca o Max sembrerebbe mancare è un approccio sistemico da questo punto di vista però ripeto c'è un problema di dati
Termino dicendo soltanto due cose la prima il
Il pilastro apre il dilemma oltre sulla competizione o coordinamento anche sul fatto che l'Europa deve essere noi per primi attenti a la costruzione di una nuova relazione
Del rapporto di lavoro di lavoro c'è sicuramente ci può e ci si deve porre il problema di arrivarono nuova definizione del rapporto di lavoro
Che cosa questo significhi non è argomento di oggi ma sicuramente è un elemento di riflessione su cui credo ancora in Italia si sta faranno poco anche il resto però insomma voglio in primo elemento che ci apre anche qualche strada alle valutazioni di efficacia delle politiche da questo punto di vista il secondo punto che volevo o soltanto accennare una leggerò un leggero dissenso rispetto alla valutazione delle raccomandazioni finali
Io sono più del parere che molte raccomandazioni si hanno comunque auspicabili
E sono del parere che questo rappresenta invece una a un passo in avanti nella costruzione del prossimo rapporto conduco come raccomandazioni sono dirette a qualche Paese
Però a una valutazione ovviamente personale a me sembra che il processo di costruzione in Europa sia sempre andata avanti in questa in questo modo cioè da caratteri generali poi la piramide a stringere ma potrei anche sbagliarmi però inviterei gli stati membri a non a non sottovalutare questo
E qui credo di concludere grazie
Paolo Reboani
Prosegue isteresi temporale lui aveva toccato un esempio ma in una battuta
Si chiarisce meglio pacchetto Treu aveva il pacchetto BEUC fuori la legge centonovantasei del giugno novantasette
Nasce da un negoziato trilaterale cominciato nel maggio del novantasei e concluso il ventiquattro settembre il che vuol dire tre mesi allodola pausa feriale
Per i nove tra il Patto per il lavoro ventiquattro settembre la legge centonovantasei ci son voluti dieci mesi
La legge insoddisfacente rispetto ai contenuti del Patto siamo nel settembre del novantanove
Quindi tre anni dopo il patto del settembre novantasei due anni e tre mesi dopo la legge del Giro novantasette non è ancora completato il percorso attuativo
Delle previsioni in molti casi molto chiare ed esplicite contenuto in una legge di due anni e quattro mesi fa
Sullo stesso filone prosegue il professor Caruso sita di Catania mi vedo costretto a raccomandai a tutti voi una certa sintesi è scusatemi
Io e Paolo Reboani ci siamo
Raccordare in maniera debole tuttavia credo di poterlo onorare il mio ruolo di scalzando dicendo subito che sono in disaccordo con la premessa del relatore forse perché facciamo un mestiere diverso io faccio il giurista Paolo probabilmente farà sicuramente fa l'economista lo statistico
Io mi sento di affermare
Che il terzo pilone l'adattabilità invece dal mio punto di vista quello più alta valenza strategica direi a più forte impatto sui sistemi di diritto del lavoro e secondo me quello più politicamente anche ideologicamente orientato nel mio intervento non darò conto dei contenuti della Karlheinz l'ha fatto già Paolo
Mi accingo soltanto a giustificare la mia affermazione sul valore euristico e dire anche strategico del terzo pilastro altra questione ovviamente la rieletta relativa rilevanza che ha avuto nella nei rapporti nazionale
Giustificherà questa mia affermazione in non posso fare altrimenti
E con altre affermazioni che probabilmente finiranno per apparire assertivo
Promesso varata Marco di ritornare con un articolo sull'argomento e spero in quella sede di essere più chiaro e più articolato
Voglio subito cominciare con alcune osservazioni sulla genesi del terzo pilastro spesso a mio avviso non è di recente edificazione non è affatto nuovo è una vecchia conoscenza
Viene da lontano e ha ed auto secondo me di recente frequentazione alla pace te lo hanno sicuramente re invertito
La riforma del mercato del lavoro nel senso di una maggiore flessibilità la trasformazione dell'organizzazione del lavoro
Nel senso di una maggiore adattabilità alle nuove esigenze della produzione con il ruolo in questo senso servente della contrattazione collettiva i processi di informazioni internalizzate nell'impresa
Bene sono tutte lucide indicazioni già contenute nel Libro bianco di Lello e ripresi in altri documenti comunitari
Ma a mio avviso non è soltanto il libro bianco il padre nobile del terzo pilastro c'è un autore che scrive secondo me giustamente in un recente articolo che il filo conduttore che collega flessibilità e sicurezza non solo nel lavoro nella società più in generale è costituito dalla cosiddetta terza via
Tra liberismo e socialdemocrazia che ha in Antony intense il suo mentre ora in Tony Blair il suo più tenace esecutore
In altri termini il terzo pilastro costituisce un sicuro elemento di convergenza di sintonia tra le tra vigili e le politiche del lavoro delle istituzioni comunitarie a mio avviso a maggior ragione dopo l'insediamento della Commissione Prodi e le strategie le polemiche e le politiche dei governi nazionali ispirate ai dettami ideologici della cosiddetta terza via
Ma c'è un altro elemento che getta ulteriore luce sulla portata strategica del terzo pilastro nei documenti comunitari appare chiaro come proprio nella sulla promozione dell'adattabilità
E cioè della flessibilità nell'organizzazione e nel mercato del lavoro si giochi per intero l'opzione politica della integrazione per così dire informale
Cioè l'integrazione attraverso gli strumenti lo ricordava Marco Biagi e il metodo della cosiddetta soft law
Ed è la sussidiarietà
Cioè il metodo basato sull'orientamento e sul progressivo coordinamento delle politiche del lavoro il che esclude il diritto regolati
Faccio riferimento a quella induzione spontanee secondo il peculiare ossimoro alla base delle nuove strategie d'intervento comunitari in materia di lavoro
Quando stia corale istituzione comunitaria la portata strategica per la promozione di Comuni politiche del lavoro di tipo preventiva in un certo modo testimonianza testimoniata dalla diversa valutazione dei progressi fatti
In termini di promozione dell'adattabilità nell'ambito dell'ordine
A tempo determinato
Emanato sulla base dell'articolo centootto trentotto del fatta la commissione ha svolto un ruolo maieutico rispetto a quest'acconto mantenendosi tuttavia in una posizione molto defilato come testimoniato da alcuni sputi sul processo negoziale Gump dato luogo a quella diretti e a quella corto
E in effetti si tratta a mio avviso della direttiva più importante sui lavori atipici e ma in cui il tentativo di mediare l'esigenza di flessibilità per l'impresa ed una maggiore sicurezza per i lavoratori e condotto a un livello più avanzato a livello più avanzato delle concesso attualmente degli equilibri sindacali nazionali anche dal di Pillitteri sindacale a livello europeo
Nella direttiva sul contratto a termine lo ricordo brevemente in qualche misura si è affermata la consapevolezza che il contratto a termine nella sua dimensione di strumento di politica attiva del lavoro è sicuramente un utile incentivo alla flessibilità in entrata
Ma
E dunque non Paich estiva mente soffocata
Contro i gita burocratiche ma allo stesso tempo nell'accordo e chiara la consapevolezza che si tratta di una tipologia di rapporto di lavoro atipico sul quale s'non scommettere sul futuro come invece per esempio e avvenuto sul part-time
Pantani deve essere promosso il contratto a termine deve essere regolate questa l'indicazione che viene dalla direttiva comunitaria
Non è peraltro in caso di alcune impresse questo connubio
Questo queste inedite nozze come le ha definite Aris Accornero tra mobilità e sicurezza e stabilità sono in qualche modo presente appunto anche in grandi imprese americane in cui sicuramente da cui sicuramente non non c'era da aspettarselo
La Commissione ha bacchettato i piani nazionali in relazione al tema della data dell'adattabilità
Non sono tuttavia d'accordo sullo giudizio sia di Biagi piedi Reboani a mio avviso non si è il giudizio non è catastrofico essi sono stati definiti cito letteralmente generalmente deludenti
A mio avviso il tono nel complesso e molto prudente
Non è mia intenzione Fardella dietrologia comunitaria è ovvio che l'avverbio generalmente implica un giudizio negativo sulla maggioranza di essi ma non tutti
Ovvero un giudizio negativo sulla maggior parte dei contenuti riferite alle tre Gallai Enzo irrilevanti ma non su tutti i contenuti dei singoli piani o relativamente ad essi
Se tuttavia si assuma come ho fatto all'inizio dell'intervento una peculiare concordanza tra l'ispirazione della Gallant entra in relativa all'adattabilità e le politiche del lavoro di quel governo nazionale che perseguono più decisamente i dettami della terza via
Mi sentirei di affermare che positive convergenze si possono individuare tra le politiche olandesi contenuto in una legge che già nello stesso titolo porta le stigmatizza
Delle Gallai in sé comunitari di flexicurity and Security Act
Ma anche una peculiare concordanza può essere riscontrata tra le Gallai in seppia e e diciamo il recente in poi vendono lesionate inglese che un tentativo giudicato il più importante dei giuristi del lavoro inglesi degli ultimi vent'anni per ristabilire
Un bilanciamento tra flessibilità e sicurezza dei lavoratori
Ed infine una certa concordanza può essere pure riscontrata nella tradizionale capacità delle politiche del lavoro tedesche di puntare sulla formazione anche dei lavoratori non stabili
Oltre che con la particolare creatività che le parti sociali hanno avuto in quel Paese nel gestire contrattualmente la flessibilità degli orali in un contesto di rinnovamento dell'organizzazione del lavoro
Meno entusiasmo probabilmente avrà suscitato le impasti francesi sugli accordi sindacali
Conclude conclusisi all'ombra della legge e basate sullo scambio riduzione di orario vs flessibilità si tratta di accordi troppo condizionati dall'artificioso sostegno finanziario dello Stato
Sostegno non particolarmente gradito a livello comunitario cioè non ne garantisce tra l'altro la stabilità nel tempo la posizione appunto di Boeri mi pare in parte condivisibili
Mia rinvio rapidi rapidamente alle conclusioni vorrei spendere soltanto poche battute sulla valutazione della procedura comunitaria in materia di politiche occupazionale e un paio in particolare lei dedicherei al metodo e altrettanta al merito di tale l'Italia orientamenti vitale politiche
Per quando riguarda il metodo il nocciolo finale delle riflessione che circonda e se la procedura tutt'altro in fase di accelerato rodaggio conduco o meno lo diceva stamattina Marco
Verso una reale convergenza delle politiche attive dell'impiego se cioè il meccanismo basato sulla soft law opposto alla fine dare risultati di compiacenze chiari e Ten CPT
Il giudizio
Non ricordava Biaggi è generalmente positivo anche se non mancano i giudizi di segno contrario si è parlato di procedura come mero Euro cinque
Peraltro far convergere le politiche del lavoro non è così semplice ci sono di mezzo tra le tre tantissime cose che remano contro pure sistema di quel fare pure sistemi di relazioni industriali
Il cui far bello e pesantissimo e di cui va tenuto conto
Eppure la strada imboccata mi sembra quella giusta realisticamente più della convergenza orientata se non proprio guidata non ci si poteva attendere in questa materia
Dal punto di vista italiano solo pure d'accordo al contrario di Tito Boeri ma anche Marco Biagi era su questa posizione ma credo che l'abbia un tantino stemperata
Sul fatto che la Commissione musica la bacchetta e cinque e e mettevo il rischio non è tanto di si blocchi il processo di convergenza ma che la commissione si rende antipatica che finisca per parità come una sorta di grillo parlante
Io so tuttavia convinto dei governi italiani sono stati tradizionalmente troppo a lungo lo diceva pure
Dell'Aringa stamattina calate nelle parti di Pinocchio e quindi dei sani rimbrotti di un grillo parlante abbiamo secondo me bisogno come il pane
Non sono tuttavia in grado di valutare se i rimbrotti comunitarie sono in siano alla fine sufficienti a piegare le resistenze conservatrici che allignano i vari livelli del sistema Italia
Ma l'esperienza della convergenza sui parametri economici economici ci dice che lo stimolo comunitario
Secondo me come la manna dal cielo per quel che ci riguarda
Sul merito ribadisco quando detto all'inizio del mio intervento e concludo maggiore flessibilità nella sicurezza che lo slogan che potrebbe riassumere la filosofia del terzo pilastro è una Lina una linea strategica molto ambizioso
Si tratta di correggere gli eccessi del modello del capitalismo anglo americano violenta violentando l'in senso renano sul conto la modellistica di alte il che ovviamente non è facile
Perché si tratta di far convergere sulla linea mediana
Sistemi che su questioni di istituti particolari partono da sponde opposte
Eccessi di rigidità un razionalità regolative come Italia o eccessi di flessibilità come in Gran Bretagna nella stessa Spagna grazie
Diamo una lira l'altro pilastro le pari opportunità che non a caso è affidato oltre a rappresentanti del senso Gentile che ascolteremo in ordine
Mi vedo costretto a rinnovare la sommersa per gli al contenimento dei tempi continenti sfogliamo
La prima aveva felice e la professoressa Marzia Barbera Evans dell'università di Brescia grazie
Se mi consentite vorrei fare un esercizio di mainstreaming anch'io provando a seguire
La strada dei miei colleghi che hanno fatto una riflessione non soltanto
Sul quarto pilastro ma anche sugli altri sul quarto pilastro sul significato del quarto pilastro poi ci tornerà più diffusamente Paola villa perché mi rendo conto ci rendiamo conto e questo termine a questa filosofia è ancora molto poco conosciuta infatti come avete visto non è stata fino adesso ha menzionato non sa forse Marco che conosce l'ortodossia comunitaria
Ne ha parlato
E siccome sono una giurista ed era un pochino soffermarmi come hanno fatto anche i miei colleghi su una valutazione più generale sugli effetti del processo di integrazione delle politiche del lavoro che è stata avviata dal processo di Lussemburgo io
Sono abbastanza d'accordo con quello che dice il professor Dell'Aringa poco fa
E cioè che ci sono alcuni Effetti assolutamente evidenti già da adesso dopo dopo due tornate di piani d'azione
Degli effetti positivi
Lui citava l'effetto della trasparenza
Io vorrei dire che forse prima ancora c'è un effetto positivo che e il processo di Lussemburgo mantiene vivo un un dibattito pubblico sul problema dell'occupazione in Europa
Viva dio fino adesso si è preso atto della gravità di questo problema perché troppo il numero invece il dibattito era stato ha monopolizzato dai dai problemi è legata all'introduzione la moneta unica
Poi certamente è appesi con l'Italia non può che far bene questo il tipo di processo perché affronta un è in campo
Le garanzie di trasparenza nel momento in cui i governi si intende hanno a esporre le proprie politiche occupazionali anzitutto e quindi ne devono quanto meno esporre Byrne quali quali saranno nelle misure che intende adottare
E magari così facendo ci si rende conto che queste politiche sono confuse sono sono nei guai sono ambivalenti ma questo risulta chiaro
Ed è un mi sembra un effetto positivo
Il fatto che poi si dovrebbero indicare e tempi e risorse certo è ancora in maniera molto insoddisfacente ne abbiamo lavorato al piano sappiamo bene quanto era difficile trovare gli indicatori per esempio non vi dico gli indicatori poi disaggregati per sesso e quelli proprio non molto spesso non ci sono non li troverete nel piano ma non è colpa nostra proprio non non ci saranno all'origine è questo uno dei motivi per cui ogni anno costantemente bacchettati ma siccome pare che ci voglio una legge per modificare le modalità di raccolta dei dati questo è un altro paradosso italiano non so quando avremo la disponibilità di dati disaggregati per sesso
E poi anche questo esercizio di confronto con le prassi dagli altri Paesi
Insomma il tutto mi sembra che mette alla prova in modo diretto l'affidabilità e la responsabità e diversi governi nazionale e questo è un effetto positivo
Per quel che riguarda le politiche di pari opportunità fatemi dire che il fatto che almeno a livello europeo ci sia questo quarto pilastro come uno degli obiettivi principali che cosa
Ernie pongono all'orazione politica Fassi che il tema venga incluso per esempio in questo dibattito di stamattina
E poi nell'agenda politica nazionale di tutti i Paesi dell'Unione pur con i limiti su quali poi ritornerà a Paola
Però il fatto che tutto ciò questi effetti positivi si ricorda nella cornice di Gaby Line scomunica e poi sotto la spinta della dell'azione la commissione secondo me implica qualche cosa di più
Di questi effetti positivi cioè il tentativo non è soltanto più quello di scambiarsi le migliori ricette per battere la disoccupazione qui siamo di fronte a qualche cosa di diverso e cioè al tentativo intrapreso per carità già da tempo però questa volta si cerca di dare gambe operative a questo tentativo di comprendere le cause del divario occupazionale europeo
Rispetto al soprattutto a quello nordamericano e di individuare strategie efficaci e innovative per superarlo è mi sembrerebbe comuni
Ora ed era inevitabile che la commissione d'essai applicazione a questo compito utilizzando un metodo intervento già sperimentato questo bisogna dirlo cioè non è che e sia nato adesso il metodo delega Blanc si è un po'un trust un perfezionamento del cosiddetto metodo di Essen che è a sua volta non era solo un metodo di monitoraggio
Era un po'più nascostamente perché non c'era ancora il titolo sull'occupazione quindi non ne aveva le competenze la commissione ma era già allora annuncia almeno un tentativo di diagnosi e di cura dei mali che affliggono il mercato io del lavoro dell'europea cioè era induce secondo me la Boggio di una strategia comune superò nell'occupazione
Ed è per questo che l'applicazione di quel metodo ha ha messo in atto una tendenza alla convergenza e non al semplice coordinamento
Più accentuata di quanto i sostenitori della lettura della lettura minimalista dell'innovazione trattato di Amsterdam non avessero previsto ora naturalmente ci sarebbero molte cose da dire sui caratteri reali di questa tendenza alla convergenza molte cose sono state dette non ci ripeto insomma non ci ritorno
Tutto sommato spesso si tratta di un esercizio abbastanza artificioso l'Italia però devo dirvi che ha imparato parecchio tra il primo e il secondo piano perché perlomeno alcune osservazioni che riguardavano proprio una certa ingenuità se volete
Non non non c'è siamo più fatte fare in secondo piano credo che si è fatto abbastanza bene
Permettetemi di dire anche anche alcune quest'impianto
Però secondo me non bisogna sottostimare il peso della pressione dirette e indirette che la commissione di esse esercitare sugli Stati membri
E non solo attraverso le guidelines
Non solo attraverso tutto il processo di di Lussemburgo basta citare la fine annunciata dei contratti formazione lavoro come non li avevamo conosciuti che guardate che sarà una grossa novità
Decretata a fine decretata dalla Commissione accettata dal nostro governo
Questi effetti di convergenza già sono stati oggetto di alcune critiche da parte di giuristi che sapete che sono abbastanza attenti a queste piccole questioni ma per esempio queste competenze sono competenze che ci stanno nel trattato
E giurista che è qui presente tra noi ha detto sì
Questo processo di convergenza Marco Biagi ha detto è illegittimo perché perché legittimata dal nostro da l'ha ripetuto anche stamattina hanno da questo esercizio di sorveglianza multilaterale tra pari
Non mi ricordo il termine inglese più elegante che ha usato e questo a sua volta
Esercizio di sorveglianza è legittimato
Dal fatto che gli stati convengono su questa su questa strategia quindi c'è
In sostanza una situazione in cui la multilateralità
Legittima la convergenza e non il semplice coordinamento che quello che alcuni vorrebbero ora è evidente che la legittimazione di cui si parla una legittimazione di tipo politico perché e chiaro qui consentitemi di ricordarlo ancora volta che sono al giuslavorista che sotto il profilo giuridico non ci possono essere dubbi sul fatto che le Karlheinz non sono vincolanti sotto il profilo giuridico
Però forse anche sotto il profilo politico questa questione della di quanto sia legittimo questa tendenza la convergenza e non al semplice coordinamento meriterebbe di essere approfondito
Per esempio sarebbe interessante
Utilizzare qui il discorso non lo posso approfondire quindi lo cito soltanto e le sarebbe interessante analizzare il processo di Lussemburgo alla luce di quelle teorie che sono state sviluppate dagli studiosi delle politiche pubbliche europee
Sui fattori che e favoriscono riducono la capacità regolativa a livello nazionale ed europeo cioè quali sono i fattori che in influenza hanno una regolazione nazionale quelli che influenza una regolazione comunitaria sembrerebbe come dei fattori prevalenti sia la presenza o meno di asimmetria nella costellazione di interessi coinvolti e certamente nel campo delle politiche sociali queste simmetrie sono molto presenti nel cito soltanto una le profonde differenze ideologiche fra i vari governi che è emerso anche nell'illustrazione presento dei piani francese e britannico ora
Però
Mi fermo qui su questi aspetti che potremmo dire siano procedurali ma non lo sono soltanto per andare a Pila mentre invece al merito
Al merito gli orientamenti comunitari anche qui l'esercizio dell'investimento e mi dispiace ancora una volta di essere la prima
Ma insomma questa tentativo di integrare l'attenzione al genera in tutte le politiche non può essere fatto soltanto rispetto ai piani nazionale torna a farlo anche agli orientamenti comunitari cioè proviamo a fare un'analisi di quanto a loro volta lentamente comunitaria deve integrato un'attenzione alla dimensione del genere
E consentitemi di farlo anche per ragioni di tempo per non essere bacchettata sul vento
Ma visto che alcuni non hanno parlato magari possiamo tentare di di recuperare consentitemi di farlo consentitemi di farlo soltanto sulla sulla primo pilastro quello dell'Empoli avviliti e dell'occupabilità
Perché e perché qui questa scelte anche un po'legittimata dal fatto che è sicuramente questo il pilastro il cui fino adesso
Scusami Bruno fino adesso però è quello a cui ha dato maggiore attenzione
La commissione anche quando i stava preparando i piani le le le insomma le gli stimoli maggiori venivano da qui vi segnalo che l'unico pilastro in cui ci sono dei target ci sono del delle soglie da raggiungere d Italia insomma su questo ha avuto qualche problema
Allora e che cosa voglia dire esattamente blog e implacabili TR altrettanto misterioso di che cosa voglio dire ma in streaming perché il termine occupabilità come tutti i neologismi non dice nulla
Però se si vanno a guardare le azioni guidata linee guida e le azioni specifiche che vengono indicate è chiaro che lì l'origine è duplice è una legge scandinave anglosassone
Un po'è stato richiamato a qual è la filosofia sono filosofia evidentemente molto diversa dal punto di vista culturale perché nel primo caso c'è ancora l'idea che la ricerca di un lavoro è una responsabilità collettiva e che lo Stato deve fornire prestazioni di welfare che diano una garanzia attiva al diritto al lavoro nel secondo caso invece la filosofia anglosassone
E investe non ci torno e quella sulla la necessità di far sfuggire dalla tappa verso l'occupazione coloro che percepiscono sussidi per disoccupati però in un caso o nell'altro la diagnosi e la disoccupazione quella sottostante la stessa
Cioè la disoccupazione un fenomeno non strutturale e funzionale dipendente da caratteristiche dell'offerta o da fenomeni di Miss Max
Dovute insufficienti opportunità di formazione e riqualificazione professionale dei lavoratori privi di occupazione nonché alla loro propensione a non cercare un lavoro o a non accettare posti lavoro disponibili se usufruiscono di un sussidio
Ora il
Queste qui diciamo è la linea prioritarizzazione se io appiccò una logica di mainstreaming
Ha la priorità all'importanza data a questa linea questo pilastro da parte della commissione devo dire che non è un pilastro che potrà darci molte soluzioni all'assoluta all'altro Blair ma del Gender Gatti cioè del divario occupazionale di genere perché non è dovuta per riassumere molto attivamente
Le cause della del Gender gatto del d'alto tasso di disoccupazione
E di sotto occupazione femminile in Italia non è dovute queste ragioni
Accentua fra l'altro una tendenza che è già stata criticata dal gruppo di esperti che è stato incaricato di analizzare determinazione alla luce proprio dell'ottica di Gene accentua questa tendenza
A a ricercare diagnosi e soluzione soprattutto dal lato dell'offerta
Questo vale sicuramente per i problemi della disoccupazione femminile in Italia ma vale scusate in genere tra disoccupazione nel Mezzogiorno tra disoccupazione giovanile
E se pensiamo agli ultimi dati che sono stati diffusi sulla crescita dell'occupazione in Italia vediamo che quasi tutta occupazione con contratti lavorativi sì ma nelle regioni del centro nord dove si cominciano a porre problemi di tassi disoccupazione troppo bassi
E quindi sembrerebbe che azioni dal lato della formazione una richiesta di di di di mano d'opera di alta qualità riguarda soprattutto le aree forti
Qui si che è il pilastro dell'Empoli Ability può offrire strumenti utili innovativi ma il discorso è diverso per le altre del Paese ed è diverso per le donne che a volte hanno il problema di essere troppo formata per quello che c'è per la per il tipo di di di domanda ora qui e chiudo è chiaro quindi che il discorso
Delle differenze regionali del Gender Gatto
E e e tutto molte intrecciato con la strategia per lo sviluppo ed è per questo che nel piano italiana ci si sofferma molto sul legame tra politiche attive e politiche complessi e per lo sviluppo questo è vero in generale ritrovare la disoccupazione
Ed è particolarmente vero per la disoccupazione femminile che soprattutto disoccupazione giovanile al sud dove le punte sono del settanta per cento e il fatto che fino adesso nessuno di voi l'abbia menzionato diciannove ridicolo spedito mettete
Quindi da questo punto di vista però per finire con una nota positiva è abbastanza
è importante il fatto che il ministero le pari opportunità elaborato anche con con con una componente del piano della dall'operazione del piano un documento che dovrebbe consentire una valutazione dei programmi d'intervento dei fondi strutturali alla luce del loro impatto su uomini e donne
E qui mi fermo
Anche dal utilizzato molto utilmente i novantadue secondi in più che le sono tocca Emanuelli pensa estratta masse di no no no chiama utilizzando i suoi novantadue secondi
Attraverso essa villa
Nel discutere insieme l'intervento mie mazze per vera abbiamo ripreso varie punti in effetti l'ordine con cui pensavamo di di parlare era diverso ma non penso abbia importanza quindi volevo far presentare alcune riflessioni generali
Sul su quattro pilastro in particolare sulla filosofia sottostante e poi alcune riflessioni specifiche anche se molto semplici
Sulle differenze esistenti attualmente tra i vari paesi dell'Unione rispetto al processo di integrazione delle donne nel mercato del lavoro
Allora è già è stato detto è stato fatto capire
Come il il quarto pilastro sebbene a livello del a livello di Commissione europea abbia ricevuto una certa in fasi è sempre stato considerato come un appare una piccola appendice marginale in fondo in Effetti i piani sono di una tale noia da leggere che penso raramente le persone riescono ad arrivare ad affrontare la lettura del quattro pilastro
E tanto meno anche nella nella lettura udienza
No se a questo prenderò qualche minuto ma se c'è bisogno qualche minuto in più
Per spiegare quale voleva esserlo dovrebbe essere la filosofia generale del quattro pilastro e l'innovazione introdotta rispetto ai piani del novantotto
Il i piani per l'occupazione del novantanove c'è una struttura generale è simile rispetto a quello dell'anno precedente ed è organizzato in quattro pilastri principali
Il quarto pilastro riguarda il problema delle pari opportunità l'innovazione introdotta dalla commissione nel novantanove rispetto al novantotto e di avere inserito una nuova linea guida nuova linea guida chiara come termine
Specifico il teme del main streaming
è un'innovazione importante rielezione importante che più che guardare il contenuto
Della dei piani per l'occupazione suggerisce
Ai Paesi membri di introdurre delle innovazioni di poi ceduto le nella definizione delle proprie politiche per l'occupazione
Nonostante il l'inserimento del del concetto di mainstream e se uno fa un confronto tra i piani del novantotto i piani novantanove non si osservano differenze significative in termini di procedure la questione delle e l'integrazione delle donne al mercato del lavoro e i problemi annessi e connessi
Sono relegati Tendai slegati in qua pressoché in tutti i piani nell'ultimo pilastro e raramente si notano osservazioni puntuali suggerimenti di modifiche
All'interno degli altri pilastri questa è una caratteristica e certamente del piano italiano ma lo è anche dei piani presentati dagli altri Paesi
Questo suggerisce di di di provare a riflettere sul perché della dell'inefficacia del suggerimento tappate alla commissione di inserire una guideline sul ma in streaming
E certamente una parte del problema o il l'inizio del problema è il fatto che è un è un concetto strano spesso intraducibile la gran parte delle lingue per spiegare cosa vuol dire via usava una un intero paragrafo
Non ha obiettivi misurabili concreti verificabili
E e questo ha fatto sì che la nella stese nell'estensione dei piani nella gran parte dei casi sì sì ed è legata alla questione del main streaming agli estensori dell'ultimo pilastro
Senza preoccuparsi di leggere di capire no no Biagi non è capito cosa la Commissione intende come streaming
A se su questo se poiché la questione è abbastanza oscura a livello comunitario sono stati preparati un sacco di documento in qui hanno cercato di spiegare lungo il lago cosa vorrebbe dire mainstreaming
C'è la lettura Standa che viene data che ministri me dovrebbe significare di dare una lettura orizzontale
Trasversale a tutte le politiche per l'impiego analizzando ex ante il possibile impatto di genere e introducendo laddove richiesto dei correttivi
S'era eliminare o ridurre possibili effetti distorsivi
A questo implica anche portare avanti una sorta di approccio duali o complementare quindi portare avanti misure specifiche volti a commuovere e a rimuovere ostacoli e integrazione delle donne nel mercato del lavoro da un lato e dall'altro al dall'altro nata lato contemporaneamente avviare delle procedure sistematiche di applicazione delle di un'analisi di impatto di genere
Ovviamente in un Paese come l'Italia dove manca una qualsiasi cultura di valutazione anche export delle politiche pensare di una di un di un sì di un impianto che riesce a fare una valutazione ex-ante per di più di genere
Sembra essere
Una un'utopia irraggiungibili e quindi su cui non vale forse tanto la pena soffermarsi
Certamente rispetto cui alla all'obiettivo di di avviare un'applicazione sistematica dell'impatto di genere
E una è un obiettivo Complesso che richiede alcune precondizioni
Tra le varie tre condizioni mi sembra che valga la pena proprio per il calcio italiano soffermarsi su due le condizioni essenziali la prima è già stata menzionato dall'intervento precedente di mazze Barbera e adeguata la disponibilità di statistiche disaggregato per sesso ce l'abbiamo su alcune misure
Ma su molte altre misure non esiste nessuna tipo di strumentazione
Che riesca a a rendicontare
Anche sugli sui diretti beneficiari delle politiche dispiegate per sesso una seconda precondizione importante riguarda il coinvolgimento diretto
Di donne
Qui e non necessariamente le solite donne che si occupano di donne e di azioni positive ma il coinvolgimento di donne direttamente nelle posizioni decisionali quindi laddove vengono decise deliberate definite le politiche che riguardo al mercato del lavoro
Questo
A una domanda da fare a professor Accornero
No
A questo
Questo è ancora più importante in un momento di transizione in cui la definizione delle politiche del lavoro dei guadagni che la revisione degli antichi strumenti in particolare tutta la strumentazione che ha a che fare con lo stato sociale
In quanto la posizione delle donne nel mercato del lavoro e intrecciate in maniera più dirette più complessa
Con tutte le misure che definiscono la divisione dei ruoli all'interno della società e quindi la posizione della donna delle donne anche all'interno della famiglia e all'interno del proprio percorso di vita
Spesso passo molto brevemente
Due minuti posso averli
Gli uomini non si può ancor più due minuti posso vederli
Vediamo
Se dovessimo seguire dovremmo pregarla di dove c'hai due minuti invece la stiamo seguendo dice delle cose ma benpensanti ne concedo cinque
All'ultimo è sorta un'osservazione al-Majid perché non c'è tempo di entrare
Ma è dalla lettura dei piani guardando soprattutto anche la documentazione che viene prodotta si osservano in modo molto evidente ed N otto differenze forti nel processo di integrazione delle donne al mercato del lavoro So differenziali enormi tra Paesi
Nel tasso di occupazione femminile nei tassi di disoccupazione
Nei livelli di segregazione occupazionale e ne differenziali salariali nelle raccomandazioni che vengono fatti paesi la lettura che la Commissione da appare contraddittoria in questo nel senso che da un lato disapprovato a quei Paesi come l'Italia che hanno per esempio differenziale nel tasso di occupazione ancora enorme
Appaia quasi trenta punti percentuali fra maschi e femmine quindi molto lontano dei livelli raggiunti dei paesi scandinavi Danimarca Inghilterra
Al tempo stesso bacchetta questi Paesi dicendo che sì il loro tasso di occupazione femminile è alto mano ancora hanno livelli di segregazione occupazionale in molti casi qua e Germania hanno differenziali salariali troppo marcati e poi fa un piccolo commento dice forse c'è un trade-off
Tra il il risultato quantitativo e i risultati qualitativi però passa poi via e non si ferma a riflettere su questo non dice non lo prenderei seriamente in considerazione
Leggendo le varie raccomandazioni vari paesi tuttavia sembra lasciare intendere
Di avere in mente un unico poi cesso d'integrazione quindi un unico può filo modello ideale di riferimento
E e questo mette in ombra
I problemi connessi con rispetto alla qualità di lavori
E alla penalizzazione che in molti paesi le donne soffrono per la grande massa di lavori di basso profilo di bassa qualità in termini di sicurezza continuità carriera retribuzioni mi fermo qui grazie
Grazie prima di dare la parola alla dottoressa Samek che traeva brevissime comunicazioni la prima la conclusione dei lavori di stamani che io ho pregato il professor Biagi di svolge al termine di tutti gli interventi si svolgerà invece all'inizio della sessione pomeridiana
Il che non solo e non tanto suggerito per ragioni di tempo quanto dal fatto che in questo modo si legano meglio lavori della mattinata
Con quelli del pomeriggio anche perché non tutti gli interventori del pomeriggio in questo momento sono presenti allora è bene creare un filo di continuità la seconda preghiera che molto viva e che si gli interventori o alcuni di essi hanno disponibili testi scritti sarà molto utile averli in segreteria perché ci proponiamo di dare corso alla pubblicazione degli atti
E allora sì abbiamo testi già disponibili questo a batteri parecchio i tempi altrimenti necessari la terza comunicazione che al termine dell'intervento
Nella dottoressa Samek per la colazione di lavoro che avrebbe dovuto svolgersi al piano terra si svolgerà invece sul terrazzo
Sopra il palazzo perché il servizio meteorologico per fare ci garantisce avremo buone condizioni avranno la dottoressa Same
Grazie
Volevo dire un paio di cose sul quarto pilastro sono molto d'accordo con le valutazioni espresse da Marzia Barbera e Paola villa e ritengo infatti che questo quarto pilastro è in realtà quello che propone sostanzialmente un metodo un modo di fare le politiche della Moro che molto innovativo cioè queste idee del mainstreaming
è un approccio alla fare politiche del lavoro e non solo è un metodo per intervenire e che è molto utile per qualsiasi tipo di politico che si vuole fare
Quali sono le idee fondamentali che ci sono sotto il primo che se si vuole appunto sostenere l'occupazione di un certo target di popolazione bisogna valutare l'impatto che qualsiasi tipo di politica può avvenire sull'occupazione di quel gruppo di popolazione a priori
Secondo importante concetto che c'è dentro questo discorso del mainstream intenti le politiche hanno infetti di Inter a me tra di loro non possiamo considerare politiche da sole ma bisogna andare a vedere che infetti di interazione e di rafforzamento di indebolimento
Che diversi pezzi di politica e non solo politica lavoro possono avere sulla situazione nel mercato del lavoro di un certo gruppo e popolazione quindi come metodo è molto innovativo e forse bisognerebbe rifletterci un po'di più e forse è vero in tutti i piani nazionali del lavoro questo approccio di mainstreaming
Per ora si vede poco spero che nei prossimi anni si vedrà molto di più
Adottando questo approccio cosa succede che il il quarto pilastro in genere in qualche in quasi tutti i Paesi e quello che fa riferimento a diversi ambiti delle politiche nazionali alle politiche di conciliazione tra lavoro familiare lavoro professionale quindi alle politiche sociali alle politiche di assistenza
Alle famiglie alle politiche del di sostegno al lavoro di cura fa riferimento alle politiche fiscali perché il sistema fiscale può incentivare e disincentivare
Le madri a presentarsi o meno sul mercato del lavoro e il tipo di il sistema di tassazione Congiu tosse parata aliquote marginali eccetera possono avere questo tipo di influenza sui tassi di partecipazione
Femminili al mercato del lavoro a che fare con le politiche per l'imprenditorialità sostegno all'imprenditoria per femminile che deve avere
Una il metodo con cui si interviene per sostenere l'imprenditoria femminile paramenti adesso è un po'diverso rispetto a quella
Per
Sostenere l'imprenditoria ma maschile e sottolinea il fatto che a seconda del tarde di popolazione il disegno delle politiche deve essere diverso non si può fare
Una politica per l'imprenditoria dipende da chi quali sono i target di popolazione in cui ci rivolgiamo il tipo di politica sarà diverso perché i bisogni sono diverso e perché le potenzialità
Sono diverse
Ci sono politiche stelle azioni positive
Ci sono politiche sulla dal Tibet sull'adattabilità cioè il ruolo del degli orari del part-time
De lavorate in Poe determinato non a caso sono le donne soprattutto che hanno questo tipo di lavori rispondono ad alcuni bisogni creano alcuni problemi e quindi c'è una una un la necessità di analizzare quali possono essere gli Effetti di questo tipo di rapporti di lavoro sulle prospettive di sviluppo occupazionale professionali di chi è occupato in questi posti di lavoro
E e se forme queste la cosa più nuove e più interessante impone una maggiore attenzione al Aida alla alla sistema informativo e al sistema di controllo dei risultati di quello che si fa c'è questa cosa che in Italia finalmente è venuto fuori di tutte le le incognite politiche del lavoro
Di cui si sa qualcosa in Italia solo per la metà c'è una disaggregazione di genere è è una cosa spaventosa non sappiamo dei beneficiari delle politiche lavora in Italia quante sono le tante quanti sono gli uomini dove sono soprattutto beneficiare le donne dove il no perché cioè non si può fare un'analisi non si può capire gli effetti di una politica se non si raccolgono dei dati disaggregati per genere quindi io quello che vorrei sottolineare che questo approccio il mainstreaming è sostanzialmente rivoluzionario cioè impone di muoversi nel fare politiche nel policy maker in un modo nuovo e diverso rispetto a quello cui siamo abituati e bisogna imparare a farlo bene non tutti sono capaci di fare
Un'ultimissima cosa
Su questo dibattito sul fatto che il processo di Lussemburgo sia positivo sia negativo ossia farraginoso
Oh oh che secondo me sicuramente per il nostro paese è estremamente utile cioè ci ha obbligato
Analizzare già stato detto tante volte il tipo di politiche secondo alcune logiche legate a degli obiettivi anche se molto vaghe che tipo di politiche si fanno in Italia per raggiungere alcuni obiettivi a metterli insieme in un documento unico finalmente e cinque pone ogni anno di andare a vedere quello che effettivamente si riesce a fare
Secondo me bisogna fare dei passi avanti e questi vanno anche concordate a livello comunitario pinnato deve diventare uno strumento di programmazione delle strategie di politica del lavoro per negli anni futuri cioè deve iniziare ad avere un valore strategico non solo di raccontare quello che sa
Sì ha già nel cassetto ma dove si vuole andare a puntare quali sono le misure su cui vogliamo impegnarci di più cosa significa questa cosa che e questo manca in quasi tutti in atto ma molto di più in Italia che negli altri che per ciascuna misura e per ciascun aree di intervento bisogna chiarirsi bene dove poi quali sono i nostri obiettivi quali sono i nostri risultati attesi se questo non viene fatto ma c'è solo un elenco
Chiudiamo in perfetto orario se veramente notevole allora l'appuntamento è alle tre con la preghiera di essere puntuali anche in ripresa oggi pomeriggio vi prego di salire le scale fino in cima
Caro offre
Oggi pomeriggio assolutamente passivo nel senso che non devo fare altro che richiamare per un attimo
L'andamento molto costruttivo molto stimolante dei lavori di stamane
Come ci eravamo detti prima delle ore tredici il professor Biagi
Nata in questo momento traccerà in questo momento un po'un fil rouge
Dei lavori del dibattito delle indicazioni che sono scaturite dalle relazioni e dagli interventi di questa mattina anche a beneficio degli interventori assenti nella mattinata
E poi i sarò lietissimo di cedere la gestione del pomeriggio all'amico Ammannati e poi all'amico veronese concluderà i lavori
Dunque innanzitutto devo ringraziare di colleghi e gli amici che questa mattina hanno presentato relazioni perché hanno fatto davvero quello che io personalmente speravo cioè hanno letto i quindici piani nazionali per l'occupazione che non sono del tour più divertenti che si possono fare durante l'estate
E hanno portato qua dei risultati che sicuramente sono interessanti innanzitutto dal punto di vista scientifico ma speriamo per quelli che erano presenti stamattina anche per gli operatori e le parti sociali rappresentanti del Governo della Commissione europea
Io devo fare questa opera di pontiere fra la sessione di questa mattina quella del pomeriggio e ne approfitto per ripercorrere alcuni punti una decina che mi sembrano particolarmente significativi
Fra quanti sono stati trattati
Mi ha colpito innanzitutto favorevolmente più consonanze che dissensi devo dire la osservazione di Boeri che riprendeva anche un mio spunto dove dice il processo di Lussemburgo
Forse un processo troppo carico di carta di regole di griglie ma non possiamo immaginare che diventi sul piano dell'occupazione
Iper semplificato assomigliando ad una Maastricht con criteri troppo essenziali di convergenza a questo proposito vorrei ricordare però per precisione che nel dibattito in vari interventi è venuta il paragone fa Lussemburgo ed essendo per gli addetti ai lavori questi due città hanno un significato ben preciso
Qualcuno anche detto in fondo se gli stati membri fossero tenuti ad identificare spontaneamente dei traguardi in materia occupazionali esplicitarli e rendersi responsabili
Il che
Siano veramente adeguati idoneità fare in modo di essere utilizzati agevolmente dall'organizzazione dell'impresa a abbiamo così più volte assistito a provvedimenti che sono stati fatti
Lanciati sul mercato del lavoro in maniera dirigistica dico
E dei risultati almeno a mio modo di vedere abbastanza modesti
Era la logica ogni stato fa da sé
Ogni Stato si impegna a produrre un documento che anche allora si chiamava piano nazionale per l'occupazione che però veniva redatto anche materialmente nelle forme a totale discrezionalità del Governo propone
S. M. non dette luogo a nessuna apprezzabile logica non dico
Di convergenza ma neppure di coordinamento anche se alcuni confronti sin da allora furono utili e quindi non può essere dato un giudizio certamente negative ma io credo che la l'esercizio in corso sulla base del capitolo sull'occupazione del trattato di Amsterdam sia in più impegnativo il come dirò anche più oltre
Maggiormente significativo per che è più vincolanti
Tuttavia credo ci siamo trovati abbastanza d'accordo sul fatto che le attuali ventidue linee guida
Quelle del novantanove e tutti abbiamo detto che nel due mila le cose saranno ancora un po'più macchinose e più complesse danno luogo ad una evidente sovrapposizione tematica fra una guideline e l'altra
Geroldi in particolare ha ricordato molto bene che tutto impegno della tassazione nella politica fiscale è contenuta in due guideline la quattro e la quattordici che appartengono addirittura due pilastri diverso non voglio essere troppo tecnico però effettivamente sembra che su questo punto ci sia già convergenza nelle analisi dei colleghi sì dal luogo ad una sovrapposizione quindi ad una difficoltà di lettura e quindi ancora ad una incerta comparabilità ad un confronto troppo arduo fra piani che vengono redatti dagli Stati membri ognuno dei quali interpreta in fondo le guideline un po'pone crede
Terzo punto che mi è sembrato di rilevare innanzitutto nell'intervento di Dell'Aringa ma anche in altri contributi è che l'esercizio di coordinamento delle politiche dell'occupazione risente molto di un approccio nordico anglo sassone
Questo è vero non soltanto perché le linee-guida uno due tre richiamano fortemente una logica di prevenzione basata sui servizi pubblici all'impiego che è tipica dell'esperienza del nord Europa su questo non c'è dubbio l'esperienza comparata
è molto univoca a riguardo
Ma io direi che anche la interpretazione che la commissione europea ha dato leggendo i nostri piani anche quello italiano risente di un approccio lontana dalla nostra esperienza
Non vorrei dire soltanto nordico vorrei dire scandinavo vorrei dire con più precisione svedese ad se non allude essi con troppa precisione ad un importante esponente della tecnocrazia comunitarie effettivamente abbiamo notato molte volte nel dialogo con la Commissione una difficoltà di comprendere le ragioni di quegli Stati membri che intendono sì fare una politica di prevenzione ma che non possono abbandonare al loro destino
Moltitudini di disoccupati di lungo periodo nei confronti dei quali devono essere comunque assicurate nelle misure di intervento
Che non sono nella linea prioritaria delle linee guida ma che sono comunque indispensabili con una certa pignoleria vorrei ricordare che
La combinazione di un approccio preventivo e di un approccio al tempo stesso curativo è esplicitamente consentita
Dalle linee guida perché questo è scritto e a volte l'interpretazione della commissione invece si è aggrappata troppo alla logica esclusivamente preventiva che penalizzato molto il nostro paese questo non lo dico per con una sorta di excusatio non petita scusarmi di cose di cui non siamo stati accusati fino ad ora
Però direi che questo è abbastanza evidente non a caso gli Stati membri più penalizzate sono quelli del sud Europa che avranno anche più problemi degli altri ma che hanno anche delle logiche delle metodologie di politica dell'occupazione diverso
Tuttavia al punto numero quattro nessuno ha messo in dubbio che l'esercizio di Lussemburgo faccia un gran bene al nostro Paese
E cioè che rappresenti un modo per spingere il governo italiano e più in generale tutti gli stati membri verso una logica effettiva di coordinamento il coordinamento è previsto dal Trattato
E la commissione giustamente nella sua funzione di guardiana dei trattati cerca di assicurarlo e non ho mai ascoltato sarei sorpreso di ascoltare oggi pomeriggio una ribellione rispetto ad una logica che è una logica più rigorosa e che induce le autorità nazionale quanto meno ad esplicitare che cosa vogliono fare e a renderne conto in maniera abbastanza puntuale
Tuttavia la commissione nel suo ponderoso rapporto o meglio dire proposto di rapporto perché deve essere poi discusso col Consiglio
Certe volte da anche delle valutazioni
Che sarebbe interessante discutere nella loro nella loro genesi per esempio quando nella Scheda dedicata all'Italia nella parte che non abbiamo trovato scritta in corsivo sotto il capitolo della imprenditorialità
Laddove ci si concentra sul settore dei servizi si scrive che se si fosse operato diversamente si sarebbero creati sei milioni di nuovi posti di lavoro
Questa affermazione che è stata riportata dalla stampa io la confermo perché compare espressamente nella documento ufficiale della Commissione e io credo di interpretare la curiosità generale
Chiedendo alla commissione naturalmente non solo all'amica Luisella prova anche oggi ci onora della sua presenza ma è una è una richiesta come dire
Che io faccio anche un po'più formalmente se me ne sarà data l'opportunità come si arriva a fare una previsione del genere visto che noi spesso io ero iniziano in Italia su queste previsioni che riguardano nel nostro caso un milione di posti di lavoro che qui addirittura diventano sei
Il a proposito del numero sei il punto sesto della mia scaletta riguarda il pilastro numero tre
A questo proposito Reboani più provocatoriamente che altro si è chiesto vista la povertà
Di
Elaborazione dedicata dagli stati membri a questo pilastro cioè il pilastro ricorda ancora dell'adattabilità della flessibilità del ruolo delle parti sociali
Visto di i risultati abbastanza modesti
Che vengono che sono contenuti nei piani e che la Commissione rileva nel suo rapporto se non valga la pena abolire questo pilastro nella logica di semplificazione su cui c'eravamo trovati questa mattina un po'tutti d'accordo
Io personalmente oltre a segnalare questo punto questa provocazione
Esprimo una mio dissenso perché effettivamente l'argomento secondo il quale la modernizzazione del mercato del lavoro il ruolo delle parti sociali dovrebbe essere un tema trasversale dovrebbe essere quindi gestire vissuto in una logica di me in streaming è un argomento che prova troppo
Certo è facile dirlo è facile proclamarlo masse non c'è poi un pilastro che richiama gli stati membri a certi impegni è molto difficile poi ottenere dei risultati io credo che in realtà e questo però a mio parere personalissimo
Le parti sociali come dicevo questa mattina non hanno ancora completamente compreso che il processo di Lussemburgo si dirige anche a loro direttamente e non soltanto ai governi io ho vissuto il novantotto e novantanove re ricavando questa netta sensazione patti sociali molto cortesi nel mandare qualche appunto al governo ma che non sentono assolutamente queste ventidue linee guida come cosa loro punto numero sette le raccomandazioni stamattina abbiamo detto Italia
Si è vista proporre sei raccomandazioni
Che commenti faccia
Qui Reboani che mi ha trattato
Ex professo dice
Di non essere d'accordo con me
è un fatto positivo averne avute tante
Anche perché e qui lui forse rappresenta quasi l'interpretazione autentica della commissione così siesta drammatizzato il problema della raccomandazione ce ne sono tante un po'per tutti un po'di sberle a tutti e quindi alla fine beh non fa neanche tanto male e di fatti anche nel nostro contesto nazionale queste raccomandazioni che ci sono state indirizzate hanno sia avuto qualche onore della cronaca sui giornali ma nessun ministro forse ha perso il sonno per queste raccomandazioni
Beh io proprio sulla base di questo ragionamento insisto pervicacemente nel dire che così si spunta l'arma
Proprio perché in definitiva averne fatta delle usate così o per meglio dire proporre di usarle così significa un po'screditarlo e io avrei preferito qualche cosa molto più mirata molto più come dire
Riferita hard a problemi molto gravi di alcuni singoli paesi piuttosto che una raffica sparare a raffica non è mai secondo me una buona strategia punto numero otto mi avvio come vedete alla conclusione coordinamento o convergenza qui anche nei confronti di alcuni miei colleghi
Universitari vorrei fare chiarezza almeno per quello che riguarda il mio modestissimo pensiero
Il trattato parla di coordinamento secondo me è la commissione ha in testa la convergenza questo io intendevo dire cioè il coordinamento è una cosa che significa esercitare una pressione
Doverosa nella dal punto di vista della commissione affinché ci si attenga nella definizione delle politiche nazionali a schemi precedentemente concordata che pure si converga beh questo è una cosa che potrà avvenire o meno nel corso del tempo secondo me più prevedibilmente nel lungo periodo piuttosto che nel breve
Ma io ho scritto anche qualcosa in materia dicendo che secondo me la commissione più nel novantotto che nel novantanove
Forse anche la commissione ha pagato un po'lo scotto della novità di questa procedura
E a troppo bacchettato questo ne espressione che abbiamo usato stamattina moltissimo in questo modo di bacchettare non è riconosciuta la commissione la comicità non deve dare dei giudizi
Non deve fare dei ranking non dell'età delle pagelle deve semplicemente accompagnare gli stati membri verso un migliore perseguimento di gli obiettivi concordati in sede comunitaria
La commissione amico un tribunale questa è la mia opinione la Commissione è una struttura che come guardiana dei Trattati deve assicurare che tutti gli stati membri con con operino al raggiungimento di certi obiettivi
E io credo che i governi nazionali ben farebbero nella discussione che vanno nel Consiglio affari sociali ed Ecofin di questo autunno a rivendicare questa prospettiva punto numero nove il Gender main streaming
Questa mattina ingiustamente rimbeccato come al solito dalle colleghe che non perdono mai occasione per essere antipatiche quei loro colleghi maschi che hanno steso piano per l'occupazione
Mi son fatto
Trovare in fallo mentre chiacchieravo però non per eravamo in due però non per discolpare almeno però vorrei dire che sono molto d'accordo con loro hanno ragione da vendere non è soltanto il pilastro quattro
è un Gender maestri Menken deve attraversare orizzontalmente tutte le ventidue Garella incerto
Però amiche carissime quando voi vi riconoscete che abbiamo una situazione di dati di informazioni che solo in piccola parte sono disaggregate per genere
Voi riconoscete implicitamente qual è la situazione situazione difficilissima quindi non è poi in fondo
Un governo cattivo o la prevalenza di Esperti maschi in alcuni gruppi di studio che buttano all'aria il mainstreaming è che questo processo lungo
E lo stesso legislatore se ne disinteressa qualcuno ha ricordato questa mattina
Che per ottenere dei dati disaggregati per sesso occorre un intervento legislativo e questo lo dice lunga al punto in cui siamo siamo molto indietro
Io comunque sul pilastro quattro sono del parere che vada mantenuto
Il mainstreaming orizzontale su gli altri tre pilastri è una cosa positiva ma un po'al di là da venire è opportuno che rimanga questo pilastro ultimissima cosa
Per esprimere grande consenso
Con Manuela Same che quando ha detto
Che il grave limite
E qui parlo dei governi soprattutto che il processo di Lussemburgo denota è che i Piani nazionali dell'occupazione non sono vissuti ancora come strumento di programmazione
Io sono assolutamente d'accordo su questo punto ne abbiamo discusso talvolta in sede tecnica
Ci sono state le opinioni anche divergenti a riguardo io penso che in piazzale l'occupazione non è la semplice esposizione in vetrina con abili operazioni di marketing del meglio che ogni governo nazionale riesce a fare
Il piano nazionale l'occupazione e le linee guida che lo sorreggono dovrebbe essere la struttura portante della legge finanziaria così si fa in Francia per esempio almeno aggiunti secondo i racconti
Di alcuni colleghi nel comitato occupazione e mercato del lavoro altrimenti se così non è
E il processo di Lussemburgo diventa evidentemente qualcosa di diverso rispetto a quello che i trattati
Vorrebbero vorrebbero richiederebbero ai singoli stati membri grazie
Prendo la parola io intanto ringrazio professor Biagi anche per questo intervento non solo il più cattivo io dico che in qualche modo
Ha già inserito diversi elementi di discussione e di confronto nel tavola rotonda di oggi pomeriggio
Già stamane all'apertura e a abbiamo detto scusa ci sarà una sessione più tecnica ci sarà una sessione più di ordine politico
E io mi auguro che oggi è in qualche maniera ci spostiamo più su una riflessione di ordine politico
Credo che dobbiamo rifletterà quanto veniva detto un minuto fa
Lussemburgo un esercizio l'esercizio di Lussemburgo
Io credo che noi qui dobbiamo se posso io non voglio essere capito male ma
Dobbiamo verificare attraverso i numeri mi risulta
Allora certamente metodologie che in qualche modo ci costringono e più o meno convinti ci indirizzano su alcune strade concordate va benissimo
Ma a un lettore come me che non sono un uno studioso certamente in qualche modo uno che si occupa della materia da tempo
La mia impressione anche la mia impressione nel leggere il Parma per esempio
Non dico che la leggo con la riserva mentale che c'è qualcosa di scritto non vero ma c'è una una una sequenza dico sei rispetta le quali poi come operatore direttamente anche implicato
Per altro verso non crea nel nella materia presente della formazione
Io sono e non mi racconta niente il piano cioè il piano può raccontare tutto quello che vuole ma io so che alcune cose che la stanno scritte mi riferisco anche al ministero del lavoro sono ancora sulla carta
E il rischio è che ci rimangono ancora a lungo
Nel momento in cui si dà per scontato che nel mercato del lavoro abbiamo il servizio unico
Ma quando mai
E nelle intenzioni ma si deve superare tutta la questione che a livello regionale degli scontri feroci
Nel momento in cui si dice che la questione della formazione continua è un punto chiave nelle politiche attive del lavoro e io so perfettamente che la questione dello zero trenta è ancora al palo
E rischia di neanche di sortire ci beh mi preoccupo
Nel momento in cui si dice che il Paese per stare al passo deve aumentare la qualità alle conoscenze dei suoi cittadini
E so che è perfettamente che tutta di integrazione tra scuola formazione apprendistato è una cosa che certo è nelle politiche ma è ancora là
Beh allora c'è un trascorre del tempo che mi preoccupa
E allora non basta comparare
Le cose scritte nei vari punk
Bisogna tentare di verificare cosa succede tra una promessa tra virgolette di ordine politico e di impegno che si è preso un determinato Paese e un risultato accertate potrà
Io rimango convinto
Che non si può agire soltanto sui quattro pilastri che ci ha richiamato la comunità alle ventidue linee guida e via discorrendo
Io rimango convinto che non possiamo semplificare più di tanto nel momento in cui non si dà anche un ordine omogeneo alla questione della tassazione fiscale ed è la contribuzione
Perché non può rimanere una variabile indipendente
Non diventa veramente un esercizio che rischia di di essere inutile se
Ci non ci sono voglio dire
Non c'è una politica di sviluppo che va oltre il singolo Paese
E se non c'è alla fine di tutta questa storia non soltanto e poi mi taccio perché lascio la parola a a tutti coloro che poi devono intervenire non non c'è soltanto la pagella
La pagella interessa relativamente poco e non può essere la guerra tra chi prende tre raccomandazioni chi ne prende quattro e chi ne prende cinque
Perché il momento politico è la realtà sociale culturale di un Paese può essere tale per cui ne prendo oppure sei
Ma la fine della storia poi siccome la gestione del potere all'interno del mio paese ce l'ho io di quelle raccomandazioni non so di cosa fare è chiaro
Allora se tutto ciò e chiaro mi pare che la discussione la dobbiamo riportare certamente sulla valutazione io sono per esempio molto d'accordo quando si dice semplificazione
Sono molto d'accordo quando non raccomandazioni a pioggia individuiamo bene tre quattro questioni qualcuno ha detto io lo condivido
Tutt'al più su questa materia si può cercare uno zoccolo standard accettato e applicata da tutti fermo restando che poi l'Italia e l'Italia con i propri problemi e la Francia e la Francia l'Olanda e l'Olanda e la Danimarca la Danimarca somali
E nel mettere insieme la situazione oggi o comparare la situazione che conosco un po'anch'io della Danimarca con l'Italia B è dura
è molto dura
Perché c'è tutto un funzionamento
Dei servizi all'interno e marche che forse noi ci sogniamo ancora un po'da Montale
Allora
è ciò detto mi pare che qui abbiamo tutti i soggetti perché diciamo che oggi c'è presente la politica c'è presente
Le ci sono presenti le parti sociali e ancora degli e Sperti in materia
Le conclusioni non non spetteranno a me
Spetteranno al presidente Silvano Veronese
La questione della presenza del ministro del lavoro saldi del ministro letta credo
Ma non è stata malanimo né niente sono qua erano convinti fino all'ultimo il problema è che oggi c'è un Consiglio dei ministri non marginali insomma
Credo che nessuno possa trascurare lei venti che sono in corso adesso a Palazzo Chigi
La parola quindi alla dottoressa Lisa Pavan Walter della Commissione europea una diciamo tra virgolette una cara amica che spesso e qui capannoni grazie
Grazia Manetti
Fare un intervento brevissimo non coglierò le provocazioni in piedi Marco Biagi
Però volevo precisare una cosa semplicissima all'inizio
Stiamo parlando di una serie di testi che costituiscono un pacchetto di documenti congiunti è un rapporto congiunto Commissione consiglieri sono delle raccomandazioni
Una raccomandazione della Commissione per una posizione del Consiglio dei ministri
Quindi mi sembra ANCI se Marco parlare di una posizione ad un'analisi scandinava o di un certo tipo d'Europa rispetto ad altri Paesi dell'Europa il prodotto è un prodotto dei paesi membri la commissione propone
Il risultato finale e sono i quindici Paesi membri che mettono il proprio sigillo su un prodotto comune
Non farò neppure le chiose alle squisita alle disquisizioni di illustri accademici che hanno trattato con grande competenza che ha dato con grande competenza un'analisi approfondita dei dei documenti che a elaborato fino ad oggi la commissione
Mi interessa di più
Così forse
Cercare di indirizzare le discussioni di questo pomeriggio nel senso che diceva Ammannati
Penso che sia più utile domandarci
In che senso in che direzione spingere tutto questo procedimento che se vale la pena di continuare
Allora qualche dato
Allora negli ultimi cinque anni gli Stati Uniti hanno creato undici milioni e mezzo che posti di lavoro
L'Europa dei quindici con una popolazione
Del quaranta per cento
Superiore a quelle degli Stati Uniti ne hanno creati tre milioni e sei
Di cui una grande parte nel Regno Unito e nei Paesi Bassi
E in certi grandi Paesi come la Germania il motore dell'economia europea
Il numero dei posti di lavoro attualmente in assoluto
E
O allo stesso livello o inferiore a quello che era nel novantatré
I Quindici hanno fatto dei passi in avanti assolutamente rivoluzionari dal punto di vista della modernizzazione delle proprie economie basti pensare al riduzione dei tecnici basta pensare alle grandi politiche di privatizzazione
Basti pensare a quel grande disegno che l'unione monetaria
Ma l'occupazione ancore il tallone d'Achille dell'Unione Europea
E qui un dato basta sedici milioni di persone sono alla ricerca di un posto di lavoro che non trova
Detto questo il pacchetto
Che abbiamo discusso questa mattina e che consegniamo a discutere questo pomeriggio
Ma i vari documenti che la commissione ha prodotto in questa analisi che sarà come dicevo un'analisi con congiunta
Tutto sommato la commissione e moderatamente ottimista
Ci diciamo abbiamo creato nel novantotto un milione otto di posti di lavoro
L'occupazione l'anno scorso per la prima volta è aumentata in tutti i Paesi dell'unione
Però però il tasso d'occupazione è ancora molto più basso di quello degli Stati Uniti del Giappone siamo il sessantun percento nonostante quattro anni di ripresa economica
E donne i lavoratori anziani sono ancora un problema appunto in grande numero dei nostri paesi
La disoccupazione e diminuita siamo un tasso del del nove e nove nove punto nove per cento
Con qualche eccezione cessioni importanti l'Italia il Belgio lacustri nella Grecia
Disoccupazione è andata giù però abbiamo ancora quattro milioni in più di quattro milioni di disoccupati giovani abbiamo più di cinque milioni di disoccupati di di lunga durata
Questi sono penso dei dati importanti che dovrebbero farci un po'riflettere
Su su tutto questo process
Marco Biagi a ricomposto l'analisi che è stata fatta questa mattina delle dei quattro pilastri
Quale il il punto di vista della commissione quale risulta da dei documenti che sono stati elaborati prima dell'estate
Direi prima di tutto dal punto di vista del del Processo
L'impressione della Commissione e che la strategia
Europea del per l'occupazione è diventato ormai il quadro di riferimento per le politiche per le riforme delle politiche dell'occupazione e le politiche la politica sociale
Quindi se volete dal punto di vista della commissione ce
Compiacimento a
Qualcuno parlava prima DS e di Lussemburgo c'è stato
Un salto qualitativo chiaro dal
Dalle prime battute di di di questa avventura dal Libro bianco di dei loro al al momento del direi compilazione burocratica amministrativa di piani nazionali dell'occupazione che state l'esercizio di esse a un esercizio che è diventato un esercizio
Più politico che certo non non in tutti i Paesi viene vissuto con me
La guerriglia di lettura per una programmazione certo non nel nostro paese ma che in INCE in in molti Paesi viene vissuto come il quadro di riferimento di base
Per fare politica dell'occupazione e per programmare tutta una serie di interventi di politica economica e e settoriali
Direi e sembra abbastanza chiaro che
Una serie di Stati membri riconoscono tutto un sistema di debolezze del proprio sistema occupazionale
E concordano sul bisogno di di riformarlo
Se poi vediamo
All'analisi per per pilastro l'impressione della commissione che rispetto
All'occupabilità se fatto abbastanza in questi ultimi due anni
Che numerosi Paesi si stanno indirizzando verso l'approccio preventivo
E questo benché in certi Paesi simili sia più avanti che in altri e il quanto diceva prima Marco Biagi l'importanza dello stock di disoccupati disoccupati di lunga durata accerto pesa in modo importante
In in determinati Paesi anche dal punto di vista dei LEA formulazione di nuove politiche in questo settore
Dal punto di vista dell'imprenditorialità
Certi Paesi hanno raccolto il messaggio sul potenziale occupazionale del settore dei servizi
Molti si stanno impegnando nel senso della semplificazione delle procedure e del riduzione agli ostacoli per l'avvio di nuove imprenditore
E diversi Paesi guardano alle nuove tecnologie come l'importante strumento per arrivare a questo fine
L'incremento dell'imprenditorialità
Dal punto di vista dell'adattabilità
Hanno i progressi sono ma lenti
Se
Per resistenza forse da parte di alcuni Stati membri a considerare il concetto di Life Long learning in modo limitato
Come formazione continua formale a livello d'azienda
Una serie di Paesi menzione a strategie per promuovere la società dell'informazione
E
La necessità di adattare il sistema delle difese viene messo in rilievo da a numerosi paesi membri manca però una risposta dal punto di vista dell'organizzazione del foro dal punto di vista del partenariato per la modernizzazione dei luoghi del lavoro
Ci sono poche indicazioni
Sul sull'importanza e sul sul ruolo che le parti sociali hanno avuto
Nel prendere iniziative
Il negoziato
Per la modernizzazione del dell'organizzazione del lavoro
C'è pochi impegno da parte degli stati membri a sviluppare approcci strategici con le parti sociali per la modernizzazione del quadro legislativo
Sulle pari opportunità globalmente l'impressione è quella di un rafforzamento dell'azione rispetto al al novantotto
In diversi diversi stati membri sembrano applicare o cominciare a ad applicare il Gender ma insomma mainstreaming
Il livello di impegno però probabilmente e
Molto diversificato
Si tratta di iniziative che hanno un respiro politico molto diverso da paese appare
Se questa è un po'una una carrellata
Molto impressionistica e molto
Molto poco esaltante
Di di quelle che scatta l'analisi
Dei dei quattro pilastri
Penso che sia importante
Riflettere a come indirizzare il tutto
Allora abbiamo davanti un pacchetto di di documenti le linee guida per l'occupazione sono praticamente immutate India riproponiamo greco veramente con ritocchi
Che sono accese letture
Quella che è stata la posizione
Dell'anno scorso
Il processo è in termine di elaborazione di documenti
Di difficile lettura è piuttosto macchinosi rimane immutato direi
Potremmo considerarlo in via G. Consolo consolidamento
Le raccomandazioni le raccomandazioni sono in fondo il momento di novità di di quest'anno
Allora qualcuno parlava questa mattina restava
Mi scusi
Bisogna che in qualche modo trovi la strada
Persino poi abbiamo finito per uccidere gli altri
Qualcuno per la Verdi di bacchettate
Nere globalmente l'impressione che siano relativamente bilanciate piuttosto caute direi decisamente conservatrici e tutto sommato edulcorata tre
Comprano
Otto tematiche generali
Non si concentrano sul nulla in particolare
Un'ultimissima battuta
L'intenzione a livello di discussione tra detti di ai lavori Commissione Stati membri l'intenzione e di indirizzare il Processo nel senso di
De diretto e l'anno prossimo nel senso di sviluppo dell'approccio partenariati le modernizzazione del lavoro
E sviluppo della dimensione locale regionale dimensione locale e regionale
La domanda e
Basterà
A fare sviluppare veramente questo processo in un qualcosa che non sia vissuto semplicemente come
Un qualcosa che si ripete annualmente a livello amministrativo e direi piccolo politico e come riusciremo prima di tutto
A produrre un qualcosa dal punto di vista occupazionali e in secondo luogo
Come riusciremo a farlo crescere dal punto di vista politico è così
Grazie dottor Ferrara mi scusi il richiamo
Però ci dà sono iscritti dieci
Interventuri dopo ci sono le conclusioni di Veronesi e quindi io mi astengo da quasi commenta vi dico soltanto quindi faccio perché il registratore cosa squallida
Ai nove minuti il rito un colpetto educata a dieci vi richiamo non educatamente va bene
La parola alla dottoressa Daniela Carlà quindi al ministero del lavoro e quindi al governo
Grazie intanto un saluto e un augurio di buon lavoro da parte del ministro del lavoro che come è stato detto non poteva essere presente ma si spiace per questo perché voi sapete che questi sono giorni d'intensa attività e speriamo proficua anzi sicuramente proficua anche per la predisposizione e l'implementazione del prossimo piano quindi insomma forse saremo più preoccupati se il ministro fosse qui
Tutto sommato
Detto questo passo subito da alcuni Flash alcune considerazioni di insieme sollecitata dalla Breve parte di dibattito alla quale ho potuto assistere questa mattina
E adesso contro di di Marco e l'intervento della dottoressa Pavan
Però di non deludere il presidente e se dico che non risponderò ad alcuni degli interrogativi che apposto per il semplice fatto che se lo facessi mi assumerei forse quasi da sola
Come dire l'onere di rifare quella verifica del Patto insomma qua
E quindi più che nel merito delle s'dei singoli impegni che non solo come ministero ma come Governo dice va bene Marco Biagi
In definitiva il patto col nostro mette il piano uno strumento di programmazione complessiva legato all'utilizzo complessivo delle risorse del Paese quindi alla finanziaria quindi più che nel merito di alcune cose che non concernono direttamente il ministero del lavoro io preferisco individuare alcune priorità e fare alcune considerazioni sull'esercizio che ci attende anche dal punto di vista metodologico di bilancio divisione un po'sulla falsariga anche delle delle cose che ci ha detto la dottoressa Pavan
Dico subito in premessa per rispondere all'interrogativo di Marco ed entrare quindi nel merito coordinamento convergenza ecco io direi che la peggiore delle cose sarebbe e un rischio c'è e se pensassimo di fare la convergenza con la strumentazione predisposta per il coordinamento poco allora io vorrei che lo ricordassimo che noi siamo il paese che più di tutti noi siamo sempre molto timidi quando si tratta poi come dire di rivendicare al di la delle posizioni di principio ma in maniera concreta anche nella gestione le nostre posizioni del processo di integrazione europea noi siamo il paese che più di tutti ha sostenuto l'avvio di questo percorso anche per certi aspetti è vincolante
L'integrazione europea sul terreno dell'occupazione il risultato è stato una politica di coordinamento Flora ingiusto che la commissione attori
Tutti gli strumenti a partire dalla decisione che ci ha messo sul tavolo per l'istituzione maniera anche formale non solo di anticipazione del trattato del Comitato per l'occupazione ma nella consapevolezza dunque
E questo nell'individuazione anche del tipo di raccomandazioni della quantità eccetera nella consapevolezza che si tratta
Di una politica di coordinamento perché anche qui io rispetto alle cose che sono state dette credo sia è giusto tutto sommato voglio dire non è che l'inflazione hanno gli strumenti diventano più efficaci non è che molte raccomandazioni
Significa fare di più e agevolare il processo di un tempo d'integrazione molte raccomandazioni possono anche non aiutare gli Stati membri nel Processo di individuazione di precise e priorità e di concreti passi in avanti nelle direzioni concordate a livello comunitario e dico questo non per esprimere perché voglio che ci siano dubbi un giudizio negativo sull'esercizio avviato da parte della Commissione fra complessivamente non solo qui siamo il paese che più di tutti la sostenuto ma siamo anche il Paese
Che ci sta dentro con interesse e con i nostri limiti di che sono stati evidenziati anche questa mattina il suo con le difficoltà che abbiamo non solo o specificamente nelle politiche attive del lavoro ma anche complessivamente nell'implementazione delle politiche nel fare amministrazione
E però riteniamo anche che evidenziare alcuni rischi e alcune difficoltà non significa sostanzialmente non asse contattati seconda retrocesso anzi
Così come mi pare giusto voglio dire starci nei vari momenti ricordando tutto sommato che si tratta di una procedura definita che quindi quando la raccomandazione la commissione fa le proposte dirà comanda Tione o fa le proposte di rapporto congiunto si tratta di proposte della commissione cioè la stampa italiana ha vissuto con un'enfasi eccessiva
Questi e queste prime settimane e ma non era necessario cioè il il rapporto la proposta di rapporto che ha fatto la commissione noi prepareremo in questi giorni delle proposte di emendamento ma valuteremo come dire il rapporto conclusivo sarà Enzo in che questo ancora non c'è vedrà vedremo quale sarà il rapporto conclusivo
Nella consapevolezza da parte nostra che nel nostro Paese in atto uno sforzo quello che alcuni con un termine che io amo poco però sono quello si definisce il processo di modernizzazione delle politiche del lavoro
Che quindi siamo i primi a esserne consapevoli che non sottovalutiamo ancora alcuni rischi alcuni ritardi alcune difficoltà
Che vogliamo valorizzare le cose che stiamo facendo e da questo punto di vista io credo che un rischio di sottovalutazione anzi più che un rischio qualche volta come dire una forte tentazione di sottovalutazione in giro ci sia non solo rispetto al processo riformatore in atto nel nostro Paese non mi riferisco tanto i dati sull'occupazione che pure sono significativi ma poco agli obiettivi che ci siamo dati
Qualche rischio di sottovalutazione persino rispetto al percorso europeo e mi spiego con uno riferimento all'uno o all'altro
E da questo punto di vista piacerebbe che rapporto conclusivo che uscirà dal Consiglio di Helsinki invece riprendesse e valorizzate questi aspetti
Positivi i risultati che cominciano a esserci le cose che ci siamo impegnati a fare col diritto di pretendere quello sì di essere credibili e di farle effettivamente si dice e che ci sia in corso non subprime nel nostro Paese che stiano per essere approntate le politiche del decentramento ecco questa mi pare una sottovalutazione a me pare che nel nostro Paese la sfida sia più complessiva
Più alta più importante c'è per la prima volta un tentativo e sostanziato da procedure da da un investimento di risorse da individuazione di responsabilità di costruzione di una politica attiva del lavoro corresponsabilità nuove al centro e alla periferia io non credo che questo si possa vivere banalmente come un processo di decentramento se qualcosa di più
A una politica attiva del lavoro ecco questo aspetto secondo me è un aspetto decisivo
Che ci imporrebbe peraltro di costruire sinergie e di valorizzare di più rispetto a quanto non abbiamo fatto nei piani finora ma anche rispetto a quanto non si è fatto oggi qui il ruolo degli enti territoriali delle Regioni delle Province insomma io credo ecco questo non è un rilievo per nessuno cioè se dobbiamo dare un metodo in tante cose la prossima volta le dobbiamo coinvolgere di più
Peraltro adesso mi pare che ci sia anche il rischio di una sottovalutazione a livello europeo io dell'importanza a livello
Proprio per l'Unione europea e per i singoli Paesi di questo esercizio sui problemi dell'occupazione
Io sono molto stupita dal fatto che quando si discute del piano per l'occupazione poco si discuta del patto e quando si discute del patto poco si discute del piano per l'occupazione
Sul piano per l'occupazione e rischia il rischio c'è occorre che ce lo diciamo con franchezza va bene che l'esercizio sia condotto Guzzi però il quadro di conteso non lo possiamo perdere come dire il rischio di un esercizio burocratico che diventa poi
Ne ho qualcosa che solo gli addetti ai lavori sanno manipolare forte e dà bene il discorso dei pilastri le linee guida d'accordo però vale operata
Ci sono
No allora quando un'OPA tenendo perché va be'non mi sono resa conto da recuperato contesto complessivo peraltro verso che il patto rischi come dire di diventare
Un esercizio sulla filosofia dell'occupazione e che l'uno e l'altro invece
Non è inutile no a costruire una politica vera ha fatta di scelte e di responsabilità precise in queste direzioni allora siccome so solo un minuto io
Faccio una scelta rapida che non avevo pensato di fare dalle cose che volevo dire
Mi pare importante riferimento che si è fatto anche a questo esercizio come esercizio che può aiutare la circolazione delle buone pratiche
E Marco Biagi ricordava che l'Italia candidato lo sportello unico di Catania io volevo ricordare lo faccio non per il riferimento alla buona pratica ma l'intera tematica che non abbiamo candidato rigidamente
Anche il patto di letto c'è il patto territoriale di Lecce lo dico perché mi piacerebbe che la questione del lavoro nero l'impegno contro le mansione rientrasse in maniera più organica
Nel nell'androne del patto dell'anno prossimo insieme a a due altre questioni e vi dico solo i titoli perché non voglio andare oltre il tempo che ci siamo reciprocamente ritagliato
L'organizzazione del lavoro sui o o dall'inizio quando la Commissione ha avviato l'esercizio ritenuto che nel nostro Paese gli abbiamo dato meno peso di quanto avremmo dovuto al mi pare
E mi dispiace che la questione spesso della no le tipologie di lavoro delle sia un po'voglio schematicamente ricondotta a quanti ne flessibilità in entrata e in uscita riusciamo come dire a contrattare quindi la questione l'organizzazione del lavoro
Le problematiche della pari opportunità con riferimento anche immigrati e disabili che devono
Asse che deve assolutamente ora il tempo è poco però almeno i titoli mi piacerebbe fissarli come Presa d'impegno comune per il patto dell'anno prossimo fermo restando che la questione centrale
Sulla quale poi ci giochiamo la nostra credibilità e un avvio serio concordato strutturato dei centri dell'impiego che predisponga che
Per i quali necessità anche ma da questo punto di vista siamo veramente a buon punto della riforma del collocamento siamo a buon punto perché sono
Il testo concordato ora si tratta semplicemente di definire l'iter formale andrà alla Conferenza unificata in questo mese grazie
Scusate ancora disorganicità ma per cercare di stare nei tempi no la colpa
Del fatto che probabilmente no per il disco il panamense aperta poi ci sono parecchi interventori quindi la questione purtroppo ci costringerà a stringere tante volte anche nei concetti
Non si riesce sempre scrivere tutto quello che avremmo voluto io sento un richiamo sono sola questo risponde
Perché quello era un richiamo diretto è quello necessità rispose
Beh qui c'è mi pare il dottor Pucci che è presente qui tra di noi quindi io lo considero un amico del delle regioni sa e credo che ne posso esserti umani Anza che io semmai di una cosa mi lamento è che vorrei di più che le Regioni fossero presenti
E quindi questa volta in perfetta buona fede pensando che fosse più una ragionamento di carattere istituzionale generale in qualche modo tra virgolette le regioni sono state esaltate
Rimedi ero Remedy ero la prossima volta vi inviterò in due invece che in uno
Però di do anche un piccolo richiamo quando vi chiamo rispondete perché questo è importante perché io sono convinto che oggi come oggi ormai le Regioni devono essere totalmente presenti è totalmente rispondere
Di fronte a una discussione di carattere generale questo tipo ciò detto ritorniamo ai nostri tempi purtroppo tiranni il dottor Sestito della un'altra volta la Commissione Europea a la facoltà e io dovrò essersene era anche colui purtroppo
Grazie
Premetto che sono come dire non parlo a nome della commissione
E quindi come consentitemi da questo punto di vista anche una maggiore libertà di di di introdurre eventuali spunti al limite anche provocatori per il dibattito trattandosi di una tavola rotonda
Volevo come organizzare le cose che dirò un po'lungo quattro tematiche una promessa come dire sulla che cos'è il processo di Lussemburgo pervenire poi a chiarire le difficoltà dell'Italia all'interno di questo processo
E però poi anche i passi avanti concreti che l'Italia ha fatto non solo e non tanto dal punto di vista procedurale dei piani e così via ma dal punto di vista delle politiche concretamente
Attuate per concludere se avrò il tempo con alcune osservazioni conclusive sul che cosa diciamo si possa fare d'ora in poi il sul dove concentrare il dibattito sul dove cercare di migliorare il quanto fatto finora
Va ma la premessa che cosa il processo e Lussemburgo in un certo senso
E ed è ancora attuale quel processo qualcuno ne ha dato anche una connotazione critica altri invece ne hanno ho sottolineato la la l'evoluzione rispetto diciamo
Ai primi tentativi fatti con il libro bianco con o verranno con le conclusioni del vertice di esserne così via
In estrema sintesi processo in Lussemburgo nasce da una convinzione c'è un problema occupazionale in Europa questo problema a in buona parte una natura strutturale
Richiede quindi delle interventi delle correzioni strutturali e quello che è il processo di Lussemburgo cerca e una di alta a queste riforme strutturali quindi in contrapposizione non c'è traccia anche ideale
Al cosiddetto modello americano si cerca un'alternativa che consenta di salvare le cose buone le cose migliori del modello sociale europeo Nestlé una sintesi e questo processo avviato a Lussemburgo
Ed è per questo che esso fa spesso riferimento concreto dalle misure specifiche che prevede a quelle che sono dalle punte alte diciamo di quel modello sociale europeo
E quindi è per questo più che per la personalità forse di Allah di alcuni importanti funzionari era presentanti della commissione che senta è un po'di nordico è e rischia di essere magari lontano dalla dalle tematiche mediterranee perché evidentemente è lì che si concentra come dire alla le punte alte di quel modello sociale
Rispetto a questa diciamo a questo processo è cambiato qualcosa
Sostanzialmente credo di no nel senso che forse vi sono oggi maggiori spazi da un punto di vista degli andar della situazione macroeconomica dal punto di vista la situazione congiunturale
E quindi vi sono spazi di miglioramento della situazione occupazionale
Diciamo così indipendentemente da qualsiasi intervento strutturale
Veramente incisivo ma comunque questi spazi non sono enormi comunque se rimane vera la la la sostanza dell'analisi per cui comunque bisogna intervenire
In termini di riforme strutturali queste vampate e anzi gli stessi spazi macro economici probabilmente con un maggior coordinamento
E gli sforzi di riforma possono essere anche al meglio con sfruttate meglio utilizzati da chi poi concretamente concretamente come dire vede eventualmente implementare le politiche macroeconomiche che consentano al meglio di sfruttare quegli spazi il processo al tempo stesso si è man mano istituzionalizzato scelte in una certa misura proceduralizzato con vantaggi evidenti
Perché diventa più preciso sì definiscono meglio le targhette e anche però alle volte con svantaggi non non entro non ricordo diciamo le cose che sintetizzava già Biaggi la numerosità delle guidelines che può portare a una ma carenza di di di focus su su cosa è veramente il maggiormente importante in generale e ancor più nel nelle singole situazioni nazionali specifiche
Una un essere comunque per quanto il processo sia stato oramai avviato ancora all'inizio per cui si sono accumulate delle esperienze ma se ancora non c'è il verso alla superficie per cui si è ancora all'aumento delle politiche attive ma non si è ancora a una effettiva capacità di valutazione di screening all'interno di questo colosso contenitore delle politiche attive di cosa funzione di cosa non funzioni ma ripeto complessivamente non credo che si possa dire
Bene facciamo macchina indietro perché adesso diciamo la soluzione passa per strumenti macro economici più tradizionali oppure perché bisogna cambiar qualcosa mi pare che i presupposti è analitici fattuali e politici che stavano dietro quel processo rimangono ma
Le difficoltà dell'Italia
Delle difficoltà dell'Italia come dire nascono in una certa misura proprio dalla da quella caratterizzazione nordica vinti molte in molta di di molte delle del quadro diciamo di riferimento del processo stesso
L'Italia in non è neppure sempre riuscita a rappresentare bene la specificità della propria situazione della della propria disoccupazione che ha una disoccupazione concentrata a livello regionale
E una disoccupazione più dei figli che dei padri
Che che che che che rimangono sussidiati nei meccanismi del del Welfare State
è riuscita spesso non non è riuscita a volte a a far presente quale sia la la propria struttura del proprio sistema di welfare in cui non che non vi siano devo anche gravi situazioni di di disincentivi e di distorsioni creati dallo stesso ma il problema non è nella non è certo come dire nella
Equiparabile raffrontabile direttamente alla situazione diciamo classica di molti altri Paesi con sussidi di disoccupazione
E stessi allarga fette della popolazione con e di lunga durata
All'Italia ha una protezione del lavoratore che in un certo senso si basa più sulla regolamentazione del rapporto di lavoro che sulla protezione del lavoratore attraverso il sistema di welfare
Con lo specifico riferimento alla questione delle politiche attive in cielo senso l'Italia non ha avuto non ha ben pensato non ha ben considerato dall'inizio qual era quali fossero le sue concrete tradizioni amministrative
Con una struttura
Tendenzialmente centralizzata con una struttura non abituate a gestire politiche etiche quindi i tempi che comunque sarebbero stati necessari per fare qualsiasi transizioni
In in questa direzione
Quindi queste difficoltà e ridare slancio verso delle difficoltà oggettive
Ciononostante alcuni passi avanti concreti sono stati fatti non sempre non tanto questi passi sono precipiti nei piani e non sempre non tanto il piano nazionale dell'occupazione
è stato come dire lo strumento è il documento in cui questi passi avanti venivano esplicitati venivano coordinati venivano definiti spesso i passi avanti di si è fatti come dire per altre vie
Ma comunque passi avanti ci sono lasciatemele citare alcuni per dire brevemente anche poi quali sono peraltro alcuni
Alcuni dei leader delimiti questi passi avanti
è stato già detto con l'occupazione è cresciuta è dietro questa crescita dell'occupazione esistono anche delle modifiche era regolamentari e di comportamenti nel tema alla
In quello che possiamo definire in senso un po'restrittivo contermine un po'restrittivo dalla la il tema della flessibilità parte prevalente della crescita occupazionale è concentrata in rapporti a tempo determinato nei rapporti a tempo parziale
L'Italia sta riavviando cercando di riavviare quanto meno un processo di crescita nel Mezzogiorno questo non sempre né esplicitato chiarito magari nel piano nazionale dell'occupazione a sufficienza ma concretamente se è vero che la disoccupazione italiana è concentrata in buona parte una disoccupazione legata tematiche problemi regionali è evidente che una politica di questo tipo anche se non non sempre gli si può mettere il nome di politica del lavoro in senso stretto è uno pezzo fondamentale
In tema di politica del lavoro d'Italia a oramai come dire tagliato i ponti e ha fatto una scelta irreversibile in tema di regionalizzazione che non è appunto scusi decentramento amministrativo in senso lato ma è
Come dire un tentativo di metter su delle strutture che siano Ing
Che sono come dire in sede decentrata e non tanto per scelta ideologica aprioristica ma perché solo in questo modo su queste strutture di questo tipo sono in grado di gestire degli interventi attivi
Certo
Nel nel concreto forse si è ancora molto indietro certo forse potrebbe essere stato meglio non dire faremo faremo faremo ma come dire chiarire meglio quali erano le vai di varie tappe intermedie porsi come dire una serie più precisa gli obiettivi intermedi rispetto ai quali poi nella anche nel confronto con la in sede comunitaria
Avere una controlla un supporto nella implementazione di questo processo
D'Italia
Ha in corso una revisione del proprio sistema di welfare che recepisce quella consigliere dovrebbe recepire interi tali quelle considerazioni che facevo prima
Non è completa non è in particolare per tutto quello che attiene diciamo alla al welfare legato più alla rapporto tra politiche attive su ammortizzatori sociali e così via gli italiani infine è una pratica oramai consolidata di che concertazione importante in queste cose
Strutturali ma è importante anche che è stata anche importante da un punto di vista macro economico credo di non avere più tempo Rover
Presentarvi quelle che volevano essere una sempre avocazioni finali denuncio
Quindi solamente i titoli prendendo spunto e seguendo
Chi mi ha preceduto
Dove muoversi a livello comunitario mi pare che dal dibattito di oggi da molte delle considerazioni
Venisse forte una importanza di concentrare i target gli obiettivi e le linee di azione su
Un numero più limitato
Più chiaro e più meglio definito dita
Veniva una forte considerazione un forte in fitto a andare avanti nel processo e passare dalla superficie alla verifica concreta della positività o meno dell'efficace almeno dei diversi interventi avviati non basta fare le politiche attive bisogna che le politiche attive che si fanno siano veramente efficaci
Veniva un invito a non confondere coordinamento con convergenza
Convergenza che sarebbe evidentemente prematura
Stante le differenziazioni sociali ed economiche esistente in Europa va dance sia davvero un coordinamento che tenga fortemente conto delle specificità nazionali
Ultimissima provocazione più con riferimento al nostro Paese le politiche attive evidentemente quella la direzione verso in cui si deve muovere il nostro Paese perché lì che maggiormente ritardi e carenze
Attenzione a non pensare di risolvere tutto con le politiche attive perché bisogna verificare cosa funziona e cosa non funziona
Bisogna tener conto che in un Paese come l'Italia in cui c'è uno stock di disoccupati particolarmente elevato
Le politiche attive rischiano di incorrere ben presto in forti diseconomie di scala chi conosce diciamo la la la letteratura in materia l'esperienza anche amministrative in materia può far riferimento al caso svedese in cui
Famosissime
Apparentemente efficaci politiche attive sono entrate in crisi quando hanno dovuto gestire non un piccolo flusso di disoccupati ma un grosso stock di disoccupati come accaduto nei primi anni novanta e infine attenzione perché il nuovo c'è una specificità italiana e politiche attive in alcune aree del Paese leggi mezzogiorno devono essere strettamente correlate con le politiche di sviluppo complessivo
Altrimenti
Saremmo a far girare magari più o meno velocemente i disoccupati meridionali ma non staremmo a
Far avviare un processo di sviluppo in quelle aree grazie chiedo scusa dal debbo
Va bene la ringrazio
Dico soltanto questo quasi tutti hanno fatto interventi a braccio
So per esperienza personale cosa significa poi invece mettere una cosa per iscritto
Però a agli effetti di poiché della pubblicazione degli atti della pubblicizzazione in tutto questo se vi è possibile anche per il sacrificio imposto dal tempo
Se potesse in qualche modo mettere una nota scritta e consegnarla poi alla Commissione Noemi credo ne faremo il miglior uso possibile
Professor Viesti nel sta di qua
Grazie io credo che la
Rivisitazione rivitalizzazione del processo il Lussemburgo sarà uno degli obiettivi chiave della commissione d'odio potrebbe perché se è vero che quella palla che Paolo Sestito che amava la una via alta diciamo alla politica europea dell'occupazione è un obiettivo assolutamente necessario e anche vero diciamo che lo stato attuale
Del processo a diciamo una serie di problemi non irrilevante
Chiunque che non vengano all'interno del Progetto del processo stesso
Legga con attenzione negai Glide dei piani dell'occupazione nel rimane assai perplesso siamo di fronte a dead line estremamente barocche nella loro formulazione che evidentemente sono state frutto di una forte mediazione fra Paesi che in alcuni casi hanno una precisione straordinarie di obiettivi per esempio nelle prime in altri invece come su quelle importantissima sul terziario sono estremamente generali
E generiche
Che diciamo sono evidentemente disegnate dai pareri dai Paesi non Italia che sono stati più in grado di fare attivamente lobbying nella costruzione di questo processo
Di fronte a questa situazione non dobbiamo dimenticare che diciamo la tentazione di far convergere velocemente ad una alle Politiche Europee dell'occupazione può essere pericolosissima in presenza di una situazione nazionale assai differenziata
Con problemi assai differenziati e anche in presenza diciamo di un approccio della commissione che è molto diverso perché diciamo fino adesso la parola della DG cinque non è mai stata esattamente per la DG sedici o della DG quattro
Diciamo che dei
Il commissario Monti non ha potuto naturalmente che ripetere quanto già detto dalla DG quattro sulla divieto di sgravi fiscali
In alcune regioni di uno Stato membro dicendo che questo è contrario alle regole di concorrenza comunitarie ma diciamo questa posizione assai dubitabile diciamo molto diversa dallo spirito
Per esempio dei piani dell'occupazione comunque sia l'Italia è un Paese assai diverso
Nel quale diciamo lette le ventidue guideline e rimane l'idea di fondo che ho cresce il Mezzogiorno o il problema disoccupazione non si risolve e alla crescita dell'intero paese del Mezzogiorno in particolare non possono anche essere focalizzati gli interventi assai bene faceva prego se è scritto a dire che le le politiche attive
Devono essere strettamente concertata in un quadro di politiche di sviluppo
E le politiche della formazione che per la largo tempo professionale che per largo tempo sono stato un sostituto delle politiche per la crescita economica sono state un grande ammortizzatore sociale non possono che essere profondamente di pensate in questo senso
Da questo punto di vista
Diciamo il tentativo che abbiamo fatto di infilare nel piano dell'occupazione dell'anno scorso questi temi devo dire che ha sortito non ha sortito nessun effetto perché nella lettura orizzontale che la Commissione fa dei piani dell'occupazione
Diciamo cassa totalmente questo tema
E diciamo da dedica al Mezzogiorno una lunga
Molto velocemente e quali tra i temi minori e quindi diciamo non può Tau una lettura de costruttiva del piano Ingrid l'occupazione italiano nel del quale legge soltanto le caselline che corrispondono diciamo strettamente a quelle guideline per cui non è previsto nella lettura della commissione che ci sia un problema del Mezzogiorno come problema centrale dell'occupazione come tutti sappiamo
Convinto intorno al quale ci adoperiamo a discutere perché certamente non è facile ma è diciamo nella nella nostra scienza e conoscenza di tutti noi il problema centrale
Questo la lascia un po'perplessi perché diciamo Aris Accornero assai
Mi molto bene diciamo
Proponeva come via italiana questo processo europeo quello di europeizzare il più possibile la forma delle nostre politiche renderne trasparenti confrontabili ma di tenere la sostanza italiana
E francamente siamo di fronte a un processo di europeizzazione della forma ma nel quale diciamo la italianizzazione nella sostanza si perde
Devo dire francamente che la Commissione fa benissimo a bacchettare
L'Italia su tantissimi aspetti
Lascia molto perplessi diciamo una lettura che non valorizza però giuste o sbagliate che siano le cose che ci sono in Italia perché comunque il patto di Natale è una cosa importante ed è fra le righe
Le politiche per l'imprenditorialità capitale con un certo successo si facciano in Italia sono fra le righe
E soprattutto il tentativo che è stato fatto un po'l'anno scorso di valorizzare al massimo le esperienze locali perché laddove non funzionano e lo sappiamo molto bene molte politiche nazionali ci sono delle regioni
Che sono state proposte anche come migliori pratiche alle altre regioni perché ecco piacciono
Scompare totalmente
Serve comunque questa lettura europea serve perché ci ricorda quanto invitato l'Italia nel fare quello che si era ripromesso di fare serve perché c'è ci ricorda come le politiche di genere in Italia siano prima dell'alba da venire serve perché ci stimola il più possibile a fare quel monitoraggio quantitativo delle politiche del lavoro che incontra nel nostro Paese una serie di ostacoli tecnici ma a mio avviso continua a incontrare una serie di ostacoli politici dato che le politiche del lavoro per lungo tempo erano Nonda monitorava in quanto diciamo hanno diciamo venivano fatte per del diciamo senza bisogno senza che ci fosse bisogno di monitorare gli effetti per misure di accompagnamento diciamo del consenso sociale
E quindi molto bene che dalla Commissione e ci vengano tutte queste bacchettate tutte queste osservazioni e questi stimoli
Diciamo avete esempio appunto nel monitoraggio a mettere meglio a fuoco su alcuni temi specifici per esempio quello dell'IVA che è un tema molto interessante mentale è possibile
E mi pare che il governo ossia pensando o qualcosa del genere
Credo concludendo che diciamo anche l'Italia oltre alla Commissione Prodi
Forse deve pensare un po'più alto rispetto alla strategia dell'occupazione e non sentirsi senza colpa di nessuno diciamo come lo scolaretto bacchettato semplicemente perché non è alto e biondo come gli svedesi
Non si può che indire alla commissione che il nostro Paese in ritardo clamoroso su alcune delle guidelines e vuole essere misurato
Dovrebbe essere misurato per il la velocità del suo cammino e non per il fatto che è indietro perché che noi si possano rispettare che le guideline uno e due dei sei mesi è una cosa diciamo che non bisogna neanche chiedersi perché del tutto il possibile
Piuttosto diciamo assai opportuno potrebbe essere concordare con la Commissione avendo quindi coordinamento non convergenza delle politica
Un percorso temporale che poi le parti sociali potrebbero essere anche molto molto attente ammonito
E quindi ammettere pienamente quello che non c'è e vogliamo che ci sia vogliamo diventare un po'più alte anche se non vogliamo diventare abbiamo dei valorizzare molto l'esperienza italiana che in alcuni aspetti in alcuni aspetti le politiche territoriali
Le politiche per l'emersione iniziali
Le politiche per l'imprenditorialità può essere Offerta ampiamente molto di più di questa lettura mi sembra un po'scolastica che la Commissione fa delle Beslan italiane e soprattutto credo che l'Italia diciamo di qui ai prossimi mesi debba partire una discussione alta su che cos'è appunto quella che Paolo sesto che amava la via alta della strategia europea
E cioè non giocare sempre e solo di rimessa del non siamo capaci a diventare come gli svedesi Mandel capire che contributo originale può offrire il nostro Paese
Diciamo alla definizione di una strategia europea che non sia che sia un pochettino lasciatemelo dire un pochettino meno burocratica di quello che è oggi è un pochettino più politica nel quale la commissione
Lega di più le mani agli stati membri perché facciano davvero non si lasciano guidare dalla politica politicante
Del mese dopo mese ma facciano davvero le riforme strutturali ma tutti gli stati membri portano al proprio la loro esperienza di un'Europa delle diversità anche nelle politiche diciamo nella strategia complessiva
Grazie professore questi la parola l'assessore con
Io come molti colleghi penso
Che questo sistema regolativo
Che si è aggiunto al complesso di norme
Nate con la comunità e con un'unione europea
E che riguarda appunto l'implementazione del processo del Lussemburgo c'è un'attenzione finalmente venuta ai problemi dell'occupazione europei
Sia una cosa che fa bene
è una cosa un po'rigida ma fa bene
E fa bene soprattutto a Novi
Fa bene soprattutto a noi perché noi in questo Paese come han detto molti colleghi abbiamo dei bias abbiamo dei
Limiti
Anche storico culturali
Che vanno sotto assolutamente superati
Uno è quello
Diciamo della
Disordinata congestione dalla pole nella produzione di norme
Che viene da molto lontano
E l'altra è l'assoluta incapacità o difficoltà di vedere l'output quantitativo generato dalle norme
E queste sono due cose che ci espongono ambedue alle bacchettate al ludibrio della commissione ove occorra
Ma noi dobbiamo dalla commissione prendere tutte le reprimende
Per non avere ma ancora adesso un approccio davvero preventivo i problemi della disoccupazione e dell'occupazione
Dobbiamo
Dare ragione a quando ci dicono ma com'è che avete così poco a quota una così bassa quota di servizio
E quando ci dicono come che pur essendo più avanti della Spagna avete ancora una così bassa quota di donne
Occupato
Queste spinte sono utili anche se tutti noi vorremmo che in questi rapporti in questi documenti ci fosse un po'più di cultura un po'più di storia ma anche qualche elemento tecnico in più come ha richiamato Boeri
Uno studio più attento fra risultati quantitativi dell'occupazione e risultati più generali di output una una uno studio un'attenzione ai ai flussi
Un'attenzione ai Mines delle popolazioni agli orientamenti delle popolazioni in relazione alle politiche
E forse dico anch'io come Viesti un po'più di rispetto per un Paese che ha fatto delle politiche territoriali che si studiano in tutto il mondo
Dalle quali non sarà venuta tutta l'occupazione che volevamo ma tutta la produttività che volevamo e con la quale battiamo altri paesi forse a spese dell'occupazione
Che abbiamo prodotto il maggior numero di imprenditori un Paese che ha prodotto il maggior numero di imprenditori negli ultimi quindici anni
E chi ha mostrato secondo me una adattabilità uno dei pilastri piuttosto elevata tutti si lagna no che c'è poca flessibilità ma c'è moltissima flessibilità innanzitutto mentale in questi Paesi
E il lavoro si può usare in molti modi versi e l'organizzazione del lavoro che non coincide con i contratti ai rapporti di lavoro è molto molto flessibile in questo Paese
Seconda cosa
Io penso come ha detto benissimo Viesti come ha detto se estinto
Armonizzazione
Coordinamento
Io dico non convergenza una parola impegnativa le tesi della convergenza e sono state tutte regolarmente su regolarmente sconfitte come quelle sui capitalismi
Il locale si ribella al globale e la vince
La vince la vince anche una devianza
Io penso poi che sia vero quel che hanno riscontrato vari studiosi tra cui regine e e spin Andersen che stanno pubblicando un libro dal Mulino adesso
Riscontrando che le stesse politiche del lavoro fatte in Paesi diversi producono risultati diversi perché i contesti contano e viva dio meno male che i contesti contano se ero se no se le politiche si farebbero
Tutte da Roma o da Washington o da Bruxelles
Le caratteristiche dell'Italia come ha già detto Viesti
Sono quelle a cui dobbiamo porre ulteriore attenzione nello scrivere se così sarà il prossimo piano
Questa Italia a delle diversità ce le hanno tutti noi esaltiamo le nostre gli altri le loro nessuno vuole essere uguale agli altri e e diciamo ancora di più
Ce ne è stato fatto molto garbato molto colto dal dai due colleghi che mantra ecceduto
Vorrei dire con Fyodor law e uno dei più grossi politologi mondiali che in un seminario in cui si parlava di modelli neo corporativi di relazioni capitale lavoro Stato diceva
Chiedeva polemicamente ma voi volete dirmi che noi tutti dovremmo adeguarci al modello usato in quei piccoli paesi lassù in Europa
Questo vale noi abbiamo un'ottica
Che è quella di un grosso paese complica
Nel quale le diversità sono anche macroscopica
Quella dei divari territoriali
Enorme
Ma quella del modello di disoccupazione dal
Tuttora sottovalutata enorme i nostri disoccupati sono tutti giovani
I disoccupati tedeschi sono tutti adulti c'è un'enorme differenza di impatto sociale di conseguenze sociali e si potrebbe fare della Filosofia sui vantaggi e gli svantaggi dei due modelli
Se questo non si capisce tutti i disoccupati sono uguali ma non è così sono modelli diversi così come il nostro modello di non impiego delle donne è un modello particolare
Mediterraneo certamente ma che non non è possibile che le misure che si fanno per implementare l'impiego delle donne il mainstreaming in tutti i campi possa essere uguale in un Paese che c'ha questo divario
Rispetto a Paesi come la Danimarca dove il divario è il minimo
Quindi partire dal paese
Questo vuol anche dire partire dalle condizioni presenti che la dottoressa Carla opportunamente richiamato e che consistono in questa riforma dei servizi tra le altre cose
Che da un potere alle Regioni di di fare le politiche attive del lavoro questa forse è una cosa che da la cui importanza non abbiamo ancora ben valutato così come non è ancora ben chiaro benché l'accento sia avvenuto noi dobbiamo interpellare le regioni prima di cominciare a fare il disegno del Piano del lavoro per poi farlo insieme a loro
è una scuola nuova ci saranno sarà bisogno di tre anni di buona pedagogia per arrivarci
è una transizione complessa ancor più complessa forse mi quella dei meri servizi all'impiego
D'altra parte
Cioè accanto a me Paolo Sesti tocca stare i mettendo un po'in sesto un osservatorio del mercato del lavoro spero con più poteri e senz'altro un maggior output
C'è accanto a me la nuova direttrice generale del servizi all'impiego dove si sente tanto il bisogno di modernizzazione
Lisa è un nuovo centro che aiuta a tutti a capire meglio il Paese
Forse è necessario forse possibile fare un ufficio del piano ove il piano parta e sia custodito in tutto il suo iter
Ci sono quindi delle cose che infieri promettono miglioramento
I punti deboli bisogna che li sappiamo e sono due
Secondo me
Son quelli che richiedono il maggior investimento
Investimento che non è previsto dalle normative al momento in modo del tutto insufficiente il primo è quello del monitoraggio
Noi non riusciamo a sapere quel che combinano le misure che hanno deciso i nostri governanti non lo si riesce a sapere talvolta nell'aggregato
Talvolta nell'analitico non lo si riesce a sapere per sesso non lo seguirebbe riesce a sapere per provincia ce lo danno solo per regione
Ecco questo invalida qualsiasi misura spese fatte così sono comunque spese fatte male bisogna dirlo
E qui se ci bacchettano fanno soltanto bene
L'altro il problema dei servizi reali all'impiego
Che io vedo lunari rispetto alle vita il bisogno e ritengo tuttora un sintomo il fatto che non sia stato bandito un concorso per operatori ai servizi sociali all'impiego
Può essere bene che ogni Regione decide a il Lazio Agenzia pesante la Toscana agenzia Astra leggera
Benissimo
Però fra un po'facciamo i conti seguiamo questi processi
Saranno meglio molte politiche in questo campo qual è però il problema è che nel in quella zona del Paese dove abbiamo più bisogno abbiamo anche i servizi più deboli
Come si risolve quel problema con il mero passaggio degli impiegati dallo Stato alle Regioni queste un punto enormemente debole
Che cosa offriremo di concreto ai disoccupati giovani e adulti di lunga e di corta durata vendendo rinfaccia
Forse ci vorrà un sussidio che vengono a ritirare lì e nonché gli arrivi dall'INPS perché quello nega il contatto
Cioè bisogna fare cose perché i servizi all'impiego si rivolgano a degli individui reali d'ambo i sessi
Se noi incontriamo molti individui reali d'ambo i sessi nonostante siamo un Paese grande però i Paesi grandi hanno ancor più mezzi di quegli enti di quelli piccoli
Forse cominciamo politiche attive del lavoro che secondo me poggiano per il sessanta per cento su questo contatto e per il quaranta per cento attraverso norme che de determinano flussi esborsi e così via grazie
Sarebbe
Ora la parola tocca un po'alle parti sociali Confindustria Confartigianato Confcommercio estinta Pratella e Confindustria
Grazie
Solo aveva inizialmente alcuni brevi flash su quelle che sono le nostre valutazioni soprattutto sull'elaborazione sui contenuti del PAN per come si è svolto il processo di consultazione delle parti sociali perché diciamo quest'anno indubbiamente processo è stato ben strutturato a consultazione ricordiamo però che si tratta di consultazione non concertazione quindi questo
Ci consente poi di svolge articolatamente le nostre critiche
Si è svolta diciamo con tempestività è stato dato a tempo possibilità alle parti sociali di formulare il proprio giudizio poche valutazioni le proprie proposte di modifica delle delle prime impostazioni
Francamente io ritengo che
Confindustria abbia formulato un pacchetto abbastanza ponderoso di osservazioni
Sa dove non vanno sminuita e come magari a un attimo sminuito il professor Biagi
Alcune più pregnanti alcune altre sicuramente meno però soprattutto in materia di occupabilità
Formazioni in materia di mezzogiorno in materia di adattabilità o diciamo meglio flessibilità credo che Confindustria abbia formulato una serie di proposte concrete
Confusa che le crede molto nel panna e condivide quella forma con l'affermazione che è stata fatta prima che panne debba addirittura a porsi come elemento strategico Perra elaborazione di politiche dell'occupazione il professor Biagi diceva linea portante della Finanziaria addirittura tante appunto che
Tutta una delle critiche
Forse la principale critica che ne abbiamo mosso panna mille novecentonovantanove riguarda proprio un approccio in materia di mercato del lavoro di flessibilizzazione soprattutto del ad Genova l'adattabilità insomma di non rispondenza
Quindi non risposta alle guideline in materia di adattabilità che devono lasciarci presumere che in occasione di discende che si stanno interessando da vicino essendo aperti grossi tavoli che tendono a riformare istituti del mercato del lavoro l'atteggiamento del che che che si vorrà assumere
Continuerà ad essere l'attuale atteggiamento rispetto alle normative che regolano il mercato del lavoro è un atteggiamento che tende a non affrontare radicalmente globalmente
Taluni in P istituti fondamentali per vedere veramente di adattarli a quelle che sono le esigenze mutate dell'organizzazione aziendale ma tende a mio avviso ad andare avanti con una logica di piccoli passi in avanti
Questa logica che secondo me si giustificava quando abbiamo attraversato così ai per nei primi anni Novanta una logica dell'emergenza per cui così alluvionale mente ci dovevano succedere nel tempo una serie di provvedimenti adesso forse dovremmo ragionare un attimino più in profondità sui benefici che possono derivare al compresso o dell'occupazione da dall'approccio che sia a
Ma come gestire ha come strutturare anche normativamente sia l'ingresso nel mondo del lavoro sia la gestione della risorsa umana nell'impresa
Il tutto sempre nell'ambito di una procedura concertata che indubbiamente poi dà un valore aggiunto le decisioni però la procedura di concertazione persona tua
Lunga elaborata tende a come dire a un attimino consentitemi a rallentare la decisione
E allora l'accordo deve essere quanto mai ampio quanto mai esaustivo per poter attuare tutta una serie di provvedimenti e non doverci tornare ogni volta indietro
Sulla materia ricordo che appunto poi credo che siano piuttosto scarsi vincoli di normare che ci derivano dal dalla commissione
Perché gli stati membri sono pienamente i titolati sempre rispettando aspetti specifici delle nomadi ritrattato
A attuare ab politica del lavoro autonome e mirate al ai propri contesti specifici
E regionali
A nostro avviso dicevamo era auspicato una spinta diciamo verso un certo tipo di legislazione che magari cambiasse un attimino quello a cui l'orientamento attuale con la diffidenza che secondo me c'è verso modifiche radicali di certi istituti per cui prevale sempre la logica che una cosa non si può fare però poi se individuiamo delle eccezioni allora troviamo una via di permettere di poter praticare di poter ricorrere a questi istituto
Tutto sommato voglio dire anche noi lo stesso lavoro interinale che un meccanismo che per anni è stato avversato chiedeva quale del quale adesso tutti quanti
Mi sembra diciamo abbastanza unanimemente riconoscono la positività in termini di sviluppo dell'occupazione
In fondo non è che una piccola fessura aperta nell'ambito della legge sull'intermediazione di manodopera sulla mille trecentosessantanove che continua a rimanere inalterata per cui guai a chi sbaglia abbiamo creato strutture Fitto che sono che societaria intermediazione altro eccetera
Ma comunque se qualche cosa non va e penso alla piccola impresa che deve appoggiare questa questo strumento perché se non è scritto un elemento costitutivo del rapporto di lavoro interinale sì alla Costituzione stucchi del rapporto a tempo indeterminato
Questo non mi sembra un modo così flessibile di approcciare questi istituto perché si continuano a indurre timori
Nei confronti di chi può in fondo e l'utilizzatore finale del prodotto perché se vogliamo creare posti di lavoro bisogna stimolare anche la volontà dell'impresa attraverso strumenti che le facciano sentire sicure nel loro ricorso e sentirsi sicure vuol dire ahimè sfruttare strumenti che sicuramente non sono più rapporto a tempo indeterminato sic et simpliciter perché la ciclicità delle produzioni la variabilità dei mercati francamente non non non possono consentire di avvicinarsi a vecchi meccanismi di assunzione che sono stati superati
Allora è fondamentale realizzare una riforma che valorizzi
Altri strumenti d'ingresso nel mondo del lavoro che pure sono stati diciamo nemmeno negli
Ci sono altri rischi all'orizzonte tipo la famosa legge delle trentacinque ore sulla quale francamente non riusciamo a vedere come possa essere creato nuova occupazione quindi
Semplicemente in questo così il richiamo siamo attesi da tavoli di discussione importanti
A affrontiamo i con lo spirito veramente inteso a dedicare attentamente e a realizzare modifica di istituti che vengano incontro alle esigenze di certezza
E di organizzazione dell'impresa grazie grazie Bertelli
Mi permetto una piccola variazione rispetto agli ultimi anche perché mi sembra diventa più interessa
Alternare una parte sociale datoriale una parte sindaca campa la parola
Ma io vorrei
Attenermi un attimo
Al tema che ci ha proposto nel titolo
Imitando sulle provocazioni di questa alternanza perché perché poi mi sembra che l'intervento che mi ha preceduto forse più sottolinea ad esigenze italiane di politica per l'occupazione italiane di quanto non abbia connesso questo pone con con con la situazione europea
Perché trovo estremamente provocatoria l'affermazione del professor Biagi
Quando dice che
Le parti sociali non hanno ancora capito che le ventidue linee guida le riguardano in termini diretti
E io rispetto a questo credo che intanto vadano fatte delle considerazioni generali
Che sono state fatte sul perché delle ventidue sul sistema complessivo e via di seguito
Cioè
è abbastanza chiaro che l'estrema analiticità con cui sono proposti una serie di di programmi
Poi finiscono per essere disarticolare anti nel momento stesso che sono riferite a ad un'applicazione in Paesi con condizioni iniziali completamente diversa
E questa è una cosa l'altra cosa è che non c'è la benché minima priorità laddove invece le priorità andrebbero considerate e non tutte nello stesso modo proprio rispetta la diversità dei paesi e alle condizioni diverse dei vari Paesi
Quindi devo dire che la cosa in sé forse risponderei alla domanda dalla dottoressa Pavan è utile continuare sì senz'altro utile continuare sono d'accordo con quello diciotto uso del Cornello e tanto più utile per questo Paese
Ma ha detto che è tanto più utile poi non è non significa questo sistema va bene come tanto per esser chiaro
E in cui e qui c'è un pezzo di risposta dell'atteggiamento del dall'atteggiamento del sindacato
Forse dell'atteggiamento delle parti sociali io rispondo rispetto all'atteggiamento in sindacati evidentemente
Che è vero che può considerare
Suoi molti di quegli obiettivi non riesce a considerarle suoi nell'insieme anche per le condizioni di alcune pratiche abbiamo esercitato fino ad oggi in fondo quando ci si propone un piano per l'occupazione
E qualcuno dice addirittura che dovrebbe essere il presupposto una programmazione
E ci si propone una cosa che è già stata realizzata e poi ripetuta con le specificità ampliate tre anni fa con l'accordo di settembre poi ripetuta dopo e poi ripetuto adesso a Natale
E allora mi diventa difficile analizzare e fare mio il pannello
Rispetto al la sorte che ci hanno avuto i padri e successivi Patti
La sorte che in qualche modo alla ricordata stamattina ci abbiamo messo dieci mesi per arrivare alla centonovantasei
Sono passati dovranno un po'ancora alcuni elementi fondamentali tra centonovantasette fonda insisto fondamentale non ci sono
Stiamo visto che era stato ricordato prima
Valutando perché questo prescriveva la legge il risultato dopo il biennio d'applicazione dell'interinale e stiamo facendo una cosa ad una falsità che lo punisce ma perché stiamo valutando l'istituto norme realizzati no realizzato in quella che era la sua condizione direi caratteristica fondamentale
Che era tutto il discorso da fu quel connesso con con la formazione nell'interinale sono stati anche versato i soldi il fondo non c'è
Diventa difficile valutare l'applicazione dell'istituto quando ancora l'elemento fondamentale di quell'istituto
Non è non non è realizzato e stante alla sorte dal tenore di diciassette credo che quello tredici poi lo seguirà quello per l'appunto del fondo rischiamo che ce lo troviamo rimandato anche quella Corte costituzionale
Quando sarà
Allora se questi sono i tempi non è un problema di di sindrome da la Gazzetta come dicevo oggi capo nel senso che fatta la legge noi no non è vero noi fatta la legge continuiamo a romperci le corna tutti i giorni su quelle cose ma i tempi non finiscono mai
E e e allora perché è come quando e dove dovrei sentire Emilia una cosa che è una sintesi parziale riferirà tra l'altro un modello che tutto è tutto da discutere perché sono assolutamente d'accordo con l'Ammannati quando diceva
Che poi chi l'ha detto che è biondo e bello voglio dire a me
Ricordava prima professor Viesti la la via alta del che raccomandava
Il Papa ecco ammesse venisse giù il rappresentato del Papa non mi convincerebbe che ebbe un drappello perché non sono affatto convinti di quel modello
Presumibilmente posso essere eccessivo però qualcosina va detto e va fatto nei nostri tempi le nostre legislazioni diverse non possono essere messi in non cale
Ma sul discorso da trasformazione d'approccio preventivo cioè in approccio preventivo del nostro approccio ma potremmo fare i miracoli e io mi auguro che riusciremo a fare dei ma con la storia con per per le vie che stanno prendendo per esempio la riforma degli ammortizzatori sociali credo che la vedremo in altri cinque panne come come cosa da fare la sensazione è quella e ma di dicevo
Uno
Qualsiasi cosa si vuole immaginare come fa ad aderire comunque a sentire sua quella cosa là
Che poco sua e in termini di modello che non rispetta che non considera i nelle condizioni di fatto su due problema Mezzogiorno uno sta in in nessun pezzo di quelle di quelle linee guida
Che e non è una particolarità credo da poco
Che non consente è perché lo devo sentire i miei quando non riesco a farmi io quello che ho scritto e firmato tre anni fa
Perché devo ancora riuscire a portarcelo non è un problema di credibilità politica problema anche ad una serie di stratificazioni anche per questa allora serve questo sistema
Perché dovremmo su imparare a superare con un po'più di rapidità queste stratificazioni perché queste stratificazioni sono tante
Ma queste stratificazioni sono anche se sono tante
Non ce lo possiamo dimenticare
E allora lo sforzo di partecipare è grosso perché non so se intellettuale non può essere grosso dal punto di vista l'impegno anche perché non entra di contraddizione
è stato detto coordinamento convergenza secondo me senz'altro coordinamento anche perché veniamo veniamo da da tanti anni in cui l'Europa stessa detto ognuno ogni paese fa così quello che vuole su queste politiche a casa sua dico sensato coordinamento ma anche per un altro fatto
E c'è una un discorso di competitività del sistema Europa all'interno dalla competitività del sistema Europa c'è c'è il problema la concorrenzialità del sistema Paese allora certe cose
E parlo da trattabilità di tutto quello che va cambiato ma anche in termini concepibili sbatterla Tabita ebreo alla concertazione europea
Perché io devo rispondere insieme le due cose alla competitività del sistema europeo e alla quale alla concorrenzialità dei sistemi nazionali mentre il sistema europeo e e se non c'è questo presupposto che è un pezzo di concertazione europea perché la prima struttura che non adatte quella sindacatorio sindacale per far concertazione adesso a livello europeo
è una contraddizione in termini questa richiesta ed è un'altra cosa
E su queste Lori continua a batter Meffert Ammannati io chiudo ma ma ma rispetta queste cose se ne potrebbero dire ancora anch'ancora chili bisognerebbe dire due cose dei servizi che che è vero quello che è stato detto nei propositi
Che che che è una riforma seria la realtà che non riusciamo a tirare avanti un decentramento serio e nel frattempo dopo un anno e mezzo di quattro sei nove
Le collocamento privato ha ha fatto un po'quello quello che è apparso Pillon tra altro Norlevo tra l'altro non regolato
E cosa dire dalla formazione e con questo chiudo dovevano essere l'elemento centrale lo è anche in Europa l'elemento centrale della politica d'occupazione
Voglio dire solo due cose nell'accordo di settembre rispetto allo zero trenta si pensava che in tre anni fosse possibile penalizzarlo a ai scopi per Francesco P. istituzionali sono già passati quei tre anni nell'articolo diciassette del del famigerato articolo diciassette
Nonostante fossero passati tre anni e si parla d'un iniziale venti per cento perché Dio ci aiuti quando recuperiamo il resto
Beh dov'è la centralità nel sistema formazione a questo punto rispetta quella centralità avevamo detto c'era un problema di integrazione tra sistema scolastico
Politiche attive del lavoro a se stesse fatto presso la Presidenza del Consiglio tre anni fa
Un organo di coordinamento che se Dio vuole è riuscito a riunirsi una volta per far questione a voglio dirà a sto punto il professor Biagi sa perché non sentiamo tante nostre le dovute ventidue
E linee guida
Ora canapa sforato si è approfittato Codella nella conoscenza di rilievo rientra nell'ordine bei fra l'altro come vi devo dire la discussione di oggi Marra ebbe la pena di riaprire una discussione un'altra volta
Ma anche dalle stesse parti
Io non voglio interferire per non portare via tempo ma certamente la brevità dell'intervento poi rischia di essere frainteso la il fatto che noi convergiamo verso voglio dire quanto meno uno standard di imposizioni ma in posizioni in senso buono speriamo a mio modo di vedere va bene bene che non non non ci confondiamo le idee perché qui se c'è un eccessivo richiamo alla specificità me e ci porta quei a dire che ognuno rifarla fare i propri allora vi posso dire rifacciamo cd fino in fondo allora e posso dire abbiamo fatto la comunità europea manco per niente cioè per non
Beh ne abbiamo pagato un prezzo per andare dentro bene ora scendiamo fino in fondo
A meno a mio modo di vedere ci andiamo fino in fondo e ci andiamo con l'obiettivo anziché la convergenza diventi sempre più politica
Quando abbiamo parlato dell'Europa dei cittadini abbiamo pensato anche a queste cose
E mi fermo qua perché altrimenti faccio l'intervento l'intervento e l'intervento
Allora io mettere in questi termini globi casa degli operai alternare appunto la questione chiude dei romanisti e poi disse
Permettete veronese che vicepresidente del CNEL tenterà di di dare qualche considerazione finale
No no nel senso che io io vedo che ci sono fughe
Continua doppi grazie
Scusate ci ritorniamo su questa cosa
Ma i suoi di questi no che ne valga la pena di questi monitoraggi ne abbiamo fatti tanti ne continueremo a fare
Io sono tra coloro che è d'accordo sul fatto di dire ogni tanto verifichiamo come non solo scriviamo no emergono molti spunti interessanti temere praticasse approfonditi
Io vorrei iniziare da un'osservazione che affatto Biagi
Biaggi accennava
Alla pratica francese di
Approvare una Finanziaria e che ha una forte influenza
La parte del piano per l'occupazione
Occupazioni francesi influenza tuttavia c'è il bilancio statale
Per la verità che il nostro Paese in qualche per qualche verso influenzata la legge finanziaria che sta per essere varata bassi non si dagli interventi
Per
Computer scuole ampiamente le reti interne
Gli interventi riduzione delle stesse carichi fiscali contributivi il trasferimento della maternità alla fiscalità generale cioè un processo lungo costoso ma credo che questa coerenza ci sia per la verità però questa coerenza poi Cozza con alcune vischiosità del sistema
Che fanno un po'di questo di questo Paese un un Paese speciale come ricordava possono Accornero e da prendere per la specialità
La specificità non è fatto di tirarsi fuori dalle vignette gli indirizzi europei ma di di calare e quindi di prende di quelle linee quelle che poi dei bisogna adattare alla specificità e coglierne gli aspetti pur più positivi
E voglio dire
Proprio Ammannati faceva riferimento alla Fondazione per la formazione continua che è un problema fondamentale ed è una delle detto di Tremaglia poi della del pianto
Ora batte ho fatto una un accordo un anno fa su una fondazione è passato un anno cioè da un piano all'altro non è successo nulla
Ed è fondamentale lo dice una presentante dell'artigianato di piccole imprese perché in quel pingue il piano per la formazione continua non avevamo inserito una parte che riportava alla formazione per gli imprenditori e nel piano testé approvato dalla dal mio europea e fa le linee direttrici dell'unione europea delle comunicazioni che accompagna poi il ventidue pipe line c'è un riferimento specifico alla formazione dell'auto in priorità la forma alla all'aggiornamento professionale degli imprenditori
E allora c'è una vischiosità eterna bisogna affrontare
Nelle cose
Ma io volevo solo data la brevità volevo sottolineare un aspetto che mi pare fondamentale proprio legato a quello che diceva il professor Accornero
Dieci quindici giorni fa a c'è stata riunione del dialogo sociale a Brussel proprio sull'occupazione qui c'è stata la riunione prima dei rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali ed successivamente concesso e con la Commissione
Quando come rappresentante la piccola impresa io ho fatto cenno a la necessità che su alcune parti previste le su alcune linee direttrici previste dall'Unione Europea quella del partenariato quella dell'organizzazione dei tempi di lavoro su scala annuale sull'organizzazione dell'impresa e del lavoro
Ci fosse un sfo sabbiata una concertazione con le parti sociali
Ho avvertito un gelo delle organizzazione imprenditoriale europea qui lo dico perché perché i modelli imperanti
A livello a Bruxelles sono i modelli di non nostri non specifici la nostra realtà
L'organizzazione del lavoro è un problema che riguarda le aziende singolarmente presi non riguarda il rapporto tra partner sociali
A Brussel cui per le piccole imprese il problema l'organizzazione del lavoro delocalizzazione il tempo lavora il problema che va affrontato con al a dato il sistema di concertazione da porti abbiamo correttezza sindacale che ha avviene tra organizzazioni tra parti sociali altrimenti noi ci muoviamo poi a subire delle leggi che tardi modelli diversi
Del sistema economico in in Europa sono delle leggi in queste materie che sono molto generali e che lasciandola bene legga
Ai singoli Stati per le specificità delle piccole imprese
Questa delega poi
Cosa singolare nel nostro paese è una deroga che poi restringe gli spazi e la flessibilità delle piccole imprese
Una specie una cosa kafkiana
Forse un po'come dire
Ma sofistica della nostra classe politica di affrontare i problemi dei piccole imprese del tessuto che era su cui si fonda il sistema economico
L'hanno esperienza del del dell'artigiano dico imprecisione esperienza che si fonda sulla realizzazione di scambi con le organizzazioni sindacali su temi fondamentali dello sviluppo delle imprese
Ora quando l'Unione europea assegna un ruolo fondamentale al terziario lo sviluppo del terziario e dei servizi per creare occupazione
Fa riferimento
Per il settanta per cento allo sviluppo delle piccole imprese perché è uno sviluppo territoriale
è uno la competitiva competizione sui servizi sul terziario sui rilievi sui servizi riguarda imprese locali sul territorio
D'accordo con le regioni
Quindi e riguarda proprio il tessuto nazionale delle imprese e allora per sostenere questa per puntare al raggiungimento di obiettivi devono europea è evidente
Che bisogna affrontare la questione della competitività degli e piccola impresa né a realtà territoriale
D'accordo guarigioni e ha fatto bene a magari portare che le regioni mai
Nel nostro sistema attraverso il completo trasferimento delle funzioni in materia di lavoro e di sviluppo economico
E per le piccole imprese hanno un ruolo fondamentale con loro bisogna interagire per cercare di accrescere in quella che è la specificità e che secondo me un punto un un aspetto vincente la nostra economia
Anche nella globalizzazione
E Ohio accennato tua tutti aspetti di carattere amministrativo e organizzativo legislativo e poi in generale sulla competizione su infrastrutture e sui servizi la piccola impresa non ho accennato
A la richieste di sgravi di di contributi di Abbas ha vinto ricorsi lavori e ce l'ha perché per me non è per noi per il nostro sistema per l'artigianato non è lì che si poi gioca la competitività dell'impresa
Qui dobbiamo migliorare l'innovazione dobbiamo migliorare i rapporto tra piccola impresa e mercato nazionale e internazionale e su questi terreni bisogna lavorare un'ultima notazione Coccoluto ama Mario sono i temi eterni mi mi sforzo è stata ed è un osservazione per sempre a proposito della Francia
La Francia il quindici settembre ha ridotto l'IVA per il settore costruzioni dal venti e sei al cinque virgola cinque
Poi esiste ci si dice che in Francia lo sviluppo l'occupazione la occupazioni il posti di lavoro sono creati in modo più veloce che da noi una legge di diciotto mesi fa sempre il settore costruzione ha consentito di aumentare l'occupazione di cento mila unità e nelle piccole imprese cioè voglio dire lavoriamo su questo su questo terreno senza poi rinviare per l'adozione di alcuni provvedimenti alle direttive europee altri Paesi lo hanno già fatto
Sega ordini casa di mi raccomando sei grazie certamente
Io sono del tutto d'accordo con coloro che anche in questo dibattito in altre occasioni
Hanno affermato comunque ritengo con convinzione che il misurarsi con questa con questo percorso
Anche dal punto di vista e la definizione formale del delle politiche si diceva
Sì è molto importante si est sia stato già nonostante i limiti di questo primo
Prima Preve esperienza biennale che sia molto in generale molto importante lo sarà anche per il futuro credo che ci faccia bene dico a noi in senso generale chi ha responsabilità di governo alle parti sociali un poco tutti coloro come dire che interloquiscono con responsabilità di un qualche tipo su queste tematiche in queste politiche però detto questa cosa come prima considerazione per evitare per evitare il rischio di non essere di essere equivocato perché aggiungo subito dopo che con altrettanta nettezza
Un'altrettanta fermezza sono convinto che i limiti le le le contraddizioni anche e anche i dissidi burocratismo il rischio che di una deriva sempre più funziona pur essendo l'esperienza così giovane sempre più verso un eccesso di formalismo burocratico del modo in cui la commissione
Praticarle la definizione della legalità se e poi le osservazioni invertirono accorso subito dopo anche su quelle di quest'anno sia un rischio vero forte
E penso che vi è estivo nero alla Piaf abbiano fatto molto bene in maniera molto puntuale ed evidenziarlo con precisione storici
Credo che noi abbiamo tutti l'interesse come governo e forze sociali italiane ma anche come dire l'autorevolezza
Per essere fra coloro che pongono questo problema in Europa computer messi e ponti e piazze
Credo che questo sia davvero un problema vero rete Provasio interrogativo convergenze Scott coordinamento convergenza io dico che è più importante porsi prima un'altra questione più importante per l'Italia e per le ragioni che sono state dette non ripeto ma essere più importante per tutta l'Europa
Porsi prima la questione non banale dirlo però bene evidenziarlo
Che sono che è ormai indilazionabile una più stretta connessione tra le politiche strutturali di sostegno allo sviluppo di politiche per l'occupazione ma per tutte le loro e questo è una questione politica enorme per tutta l'Europa certo per noi il Mezzogiorno le cose che diceva Viesti certamente certamente ma non solo per noi perché vi hanno esteso
Pare siano emersi sia le tracce evidenti del fatto che questa questione davvero quella centrale oggi sempre di più in Germania in Europa oltre che in Italia
Punti critici per non tutorie ricevono e fa bene alla salute questo esercizio credo la cosa debba essere del tutto detta con chiarezza
Punti critici per Novi entro questi limiti entro il valore che ha nel bene e nel male questo esercizio
Certamente quelli che sono stati detti politiche attive e strumenti di monitoraggio per le ragioni che sono state dette ebbene che ce lo diciamo concreti ne sono altre due osservazioni ma queste due sono le questioni principali
Per le ragioni che sappiamo
Credo anch'io che non basti la denuncia sanno in corso processi molto complicati quindi arriviamo alla politica
Al corrente del governo delle regioni per mettere in campo per dar vita a una riforma che è stato definito in questi anni nelle proprie linee generali che stenta porsi è però tutti sappiamo che processi
Per certi aspetti inevitabilmente complicati qui siamo da questo punto di questi sono i vedere i nostri due problemi
Dicevo ancora l'esercizio comunque fa bene alla salute io sono del parere mi provocazione che sì si rivolge a Marco piangi
Io sono del parere senza senza incertezze anche che dovrebbe davvero diventare in ragione di una maggior connessione con le politiche strutturali in ragione tutto ciò di cui stiamo parlando strumento integrato della programmazione
Cioè
Biagi noi ne siamo convinti
E non è per come dire ricostruzione un po'burocratica che venti e per segnalare anche qui dei fatti politici
Ciò che dal punto di vista del effettua individuato come un segnale di scarso convincimento ancora dalle parti sociali
Secondo me altra questione al alla luce dell'esperienza di questi due anni è altra questione
E che
Ai ai limiti di carattere generale di questa impostazione troppo burocratiche cedere se non abbiamo aggiunto altri limiti nel costruire i piani
Soprattutto il primo il secondo già avuto spazi possibilità di essere un po'meglio gestito
Sono limiti tratta anche di organizzazione della pratica partenariati
Siamo solo in chiaro sul fronte dell'atteggiamento del governo e dei tecnici che lo supportano di volta in volta in questo lavoro
Perché viva Dio
Adesso lo dico così perché tanto non può più essere questo oggetto di di fronte all'Unione europea e dalla commissione di critica meno si confronti ma insomma nei due incontri merito due non di più che se lo fa di quest'anno ed è stato meglio di anno scorso quest'anno c'è stata fatta veder la borsa senza darci un testo scritto perché non poteva andare fuori come si si ragionasse difendibili di segreti di Stato non è stato consegnato all'ufficio dal loro ministro Bassolino una borsa da guardare lì chiedendo cosa ne pensa mamma i partenariati a questo
è su questo che si misura la disponibilità delle parti al che era veneziano in questo processo non scherziamo
Peraltro se andasse fosse andato su internet anche un un lavoro in print Odessa di questo tipo del tutto ma insomma mi pare sia per definizione e questo è un lavoro in progress
Se passa attraverso il parco non pratiche partenariati fatta bene Telefe Nunzio che problema c'è
Per dire che ci sono anche nelle modalità con cui pratichiamo ICI questi percorsi altri problemi su cui affinare le nostre pratiche questo per esempio per esempio un altro
Non me ne vogliano le rappresaglia Senzani imprenditoriali io sono molto geloso dalla mia autonomia e quindi per forza rispetto di Simoni corri tutti gli altri ci mancherebbe
Però come si organizza una pratiche partenariati su percorso atti così importanti che vogliono che potrebbero diventare partiva organiche dei percorsi di programmazione e in tutti gli altri percorsi di programmazione con trentadue trentacinque associazioni imprenditoriali come diavolo si fa
Allora piuttosto che fare tanta ideologia
Stravagante a volte sulla rappresentanza
Sarebbe bene che tutti si impegnassero a organizzare davvero la vera e in maniera efficace
Dei filtri per la rappresentanza di tutti
Di tutti
Se vogliamo mettere i presupposti veri di una pratica parte Maria le diroccate senso
Questo anche un problema che incide poi in queste questioni delle pillole pratiche la loro efficacia è così
Piuttosto che inventarsi punto stravaganti ideologiche e di questo si tratta
In gran parte ciò che si legge sui giornali sulla legge sulla rappresentanza
Infine
Le raccomandazioni osservò che
Per quello che valgono perché hanno dei limiti come abbiamo detto tutti ma importanti sono
Sono anche esposte le contingenze politiche forse inevitabile anche in Europa
Il vento delle elezioni europee più recenti forse influito in qualche contenuto di nelle raccomandazioni di quest'anno
Osservo due cose interessanti
Sul tanto discusso da noi tema delle flessibilità dei rapporti di lavoro non si faccia
Non è nemmeno citato l'argomento in blocco
Così come sulle pensioni di anzianità si fa una raccomandazione alla Francia alla Germania
Non Alitalia
Guardo un po'
Per dire che poi insomma ci aiuti in tanti sensi queste cose qui neanche aspro vince rizzare un po'le nostre
Me ne
Quotidiana prevenzione e monitoraggio sono i nostri due punti deboli sono ancora sappiamo questo un problema vero enorme per tutti
Grazie che ha da dire non sia stata oltretutto fortemente più ultima intervento De Romanis e poi le conclusioni veramente
Parlare per ultimo in una una riunione così bella diventerà il sette ricca di spunti
Non è una cosa semplice vede nell'ottica di dover sintetizzare
Ma io direi che certamente dispiace un po'trovarsi come al solito nel gruppo di codardi Paesi ritardatari
Che ricevono le maggiori critiche anche questa volta
D'altra parte eravamo ben consapevoli dei ritardi delle in attuazione che c'erano state e noi stessi e parti sociali sappiamo più volte di richiamato insomma del il governo al a appunto all'attuazione rapida di una serie di di impegni che pure erano stati già previsti
In questo senso ai con la innovazione delle raccomandazioni introdotta dalla Commissione europea è sicuramente una innovazione apprezzabile già dopo il il il rapporto congiunto dell'anno passato si iniziano a parlare dell'introduzione in qualche modo di sistemi di cogenza che andassero a richiamare un pochino più strettamente degli stati membri alle ATER alla riempimento ecco questo probabilmente è già l'avvio di un meccanismo di questo genere cioè i richiami specifici e è in questa ottica non dire che non possiamo non condividere lo spunto
Del professor Biagi quando ecco it ipotizzava la possibilità ma anche altri hanno fatto riferimento a questo di una modifica della natura del piano nazionale
Verso per assumere quella di uno strumento di programmazione con obiettivi sia pure autodeterminati però in qualche modo già tre individuare e le sei raccomandazioni in in definitiva ci hanno rivolto degli appunti che chiunque avrebbe saputo
Rivolgersi rivolgerci cioè prevenire la disoccupazione eccetera li sappiamo benissimo quanto siamo indietro sull'attuazione della riforma del collocamento diciamo continuamente tutti qua
Dice ma c'è un processo in corso al professor Boeri e molti hanno richiamato questo aspetto dice la commissione doveva tenere conto del processo in corso
è vero che c'è un processo in corso però ittico il ritardo in sé è già un fatto deprecabile che giustamente deve essere sottolineato dalla commissione
E e poi i cd ci dice che il risultato sarà sicuramente un risultato positivo noi stessi come Confcommercio per esempio abbiamo fatto numerosi appunti alle ipotesi che ci sono state prospettate perché se è vero che innovano parecchio
Sulla possibilità di ricollocare i giovani colloqui più subito nei primi senesi sono una cosa buona però si introducono anche disposizioni che irrigidiscono una serie di comunicazioni in più che sicuramente ecco poi vanno a ricadere nell'altra delle obiezioni fatte dalla commissione
Quella del degli eccessivi oneri amministrativi e burocratici che gravano sulle aziende su cui è correttissimo il richiamo
I ritardi al sistema all'attuazione del sistema formativo li conoscevamo e sono stati anche ricordati la necessità di ridurre il costo del lavoro è questo è un tema
Affrontato costantemente e il richiamo un particolare a tener conto delle potenzialità occupazionali del terziario che nuovi spesso abbiamo sottolineato
Nella logica di una maggiore attenzione sull'andamento del costo del lavoro in questo settore che per anni è stato discriminato in termini di fiscalizzazione non concesse e così via
Ed ecco che la Commissione europea ci viene a dire che le potenzialità occupazionali sei milioni di posti di lavoro dice come che non sono successi e questo è anche uno dei motivi e così per le altre due linee né altre due raccomandazioni che ci sono state fatte
Ci meraviglia direi il e il fatto che ha pochi ecco o come sono stati appunto
Definiti troppo generali richiami fatti
Sul sull'aspetto dell'adattabilità la flessibilità ecco questi richiami generale che può alla fine indirizzati a tutti hanno una scarsa penetrazione vengono sentiti meno
Sotto questo aspetto anzi l'Italia ha avuto un minimo di plauso con riferimento a quello che ha fatto la concertazione
In quanto su questo piano proprio con la concertazione si è riusciti a flessibilizzare a introdurre dei meccanismi di adattabilità nell'organizzazione del lavoro
Che che la commissione accolto
Chissà cosa avrebbe detto se avessero potuto esprimere una valutazione
Nell'ottica della stabilità sui vari disegni di legge che sono in atto sui lavori atipici sui congedi parentali sulle rappresentanze sindacali piccole aziende tutti tutti esempi di di flessibilità di miglioramento nell'organizzazione del lavoro eccetera
Il plauso però ecco rivolto alla concertazione italiana e il richiamo fatto alla scarsa concertazione che c'è stata invece in in altri Paesi è secondo me è uno degli aspetti un l'aspetto più significativo in questo sono d'accordo
Son viaggi richiama per l'importanza di quest'c'è questo richiamo del del coinvolgimento delle parti sociali in quanto essi stessi sono destinatarie delle linee guida nel nell'ambito della concertazione e anche della contrattazione collettiva in un senso generale
Questo fra l'altro è stata una delle poche rettifiche introduttiva alle alle linee guida che per il resto sono state conferma
Io voglio qui ricordare come nei lavori preparatori al mappe di quest'anno l Italia
Un minimo di contributo a mette in risalto
Il valore della concertazione nel nostro paese è stato dato anche la mia organizzazione che ha potuto consegnare ad esempio gli accordi da poco conclusi suo riallineamento retributivo sul lavoro interinale sul telelavoro che il primo esempio in Europa di un accordo di questa materia stato espressamente citato anche dal dal piano
E
E vorrei ecco anche nella logica di questa contrattazione
Con tre concertazione prassi concertativa tendente alla flessibilità e richiamare i due esempi di di contrattazione conclusi recentemente non sui settori del turismo e del commercio che a nostro avviso possono costituire dei buoni esempi di quello che è stato il richiamo della l'attuazione del richiamo della Commissione europea che incentiva questo meccanismo
E anzi acquista questo punto
Ci viene
Da sotto e allora con uno spunto su quello che può essere l'evoluzione futura del
Del quadro della politica comunitaria se è vero che la concertazione e la contrattazione sono alla fine i meccanismi che meglio e a e più direttamente riescono a migliorare i sistemi di flessibilità e i meccanismi rigidi in atto nelle legislazioni
Del nostro paese in particolare ma anche di altri a potrebbe non essere da sottovalutare l'ipotesi che è stata già studiata in parte realizzata una colonna
L'anno scorso anziché a giugno di quest'anno
Della di di di un pazzo europeo per l'occupazione che possa essere la sede corretta si possa essere la sede corretta per una concertazione che si muova in questo senso di di dare maggiore flessibilizzazione maggio del nelle mento a ciò che i governi direttamente non riescono questo è un interrogativo forse una scommessa per il futuro che pone molti rischi ci sarebbero molte difficoltà del robot anni Reboani stamattina portava come
In Europa a livello europeo le parti possano non essere ancora pronte gli stessi governi le stesse istituzioni siano restie ai coinvolge delle parti in una operazione di questo genere e sono sicuramente vere fa così come è vero e aggiungiamo noi un altro aspetto di fondamentale importanza si si dovesse intraprendere un sentiero di questo genere
Che fossero garantite naturalmente le condizioni e del rispetto delle rappresentatività di tutti i settori questo nella
Nell'ottica di quello che è stato
Il richiamo espresso con una risoluzione del Parlamento europeo che appunto richiamato espressamente a alla parità di alla legittimità di una già dei settori perché solo questa può essere la condizione perché si possa sviluppare una concertazione positiva
Anche a livello
Cioè io non aggiungo neanche una virgola
Passo la parola a Silvana quel conclusione grazie
Sergio
Va innanzitutto
Vogliate considerare il mio spero anche un breve un intervento anzi lo volevo essere lo vuole essere un intervento conclusivo e non delle conclusioni nel senso che giustamente Marco Biagi stamane ha riassunto quella che è stata
La sessione per così dire più di studio dove si sono
Espressi i nostri amici gli studiosi docenti accademici
Ma anche perché credo l'abbia ricordato Sergio stamane che nel è impegnato in progress in un'azione di monitoraggio permanente su queste materie
A partire dalla valutazione che noi facciamo da tempo sull'applicazione e sugli effetti
Dell'accordo di stampa Cizico del novantasei altro non è pacchetto Treu cosiddetto pacchetto Treu tradotto poi leggere a Repubblica successivamente ripreso per molti argomenti anche una buona parte dell'accordo dal patto Di Natale
Però Bligh istituzionali e non solo per Scelta anche dell'organismo che rappresentiamo
Alcuni di voi sono stati anche presenti lo sanno prima delle ferie noi abbiamo discusso in occasione della presentazione del pane Italia ma anche prima e continueremo a farlo per questo
Voglio dire non intendo considerare questo un momento importante di ulteriore riflessione un momento assestante ecco perché ho detto il mio è un intervento conclusivo non delle conclusioni
Ringrazio sarà già stato fatto all'inizio io non c'ero ma alla luce del dibattito mi pare che sia più che doveroso Marco Biagi e ai signori
Perché con il loro contributo hanno permesso di arricchire l'accumulazione che nelle in materia
Che spesso può essere viziata anche dalla particolare natura della nostra composizione siamo un organo istituzionale li consulenza di consultazione del Governo ma siamo soprattutto una casa vera presentasse e queste rappresentanze difficile che lascino fuori dei cancelli divide gli utenti
Per così dire il legame con il loro impegno e con la rappresentanza degli interessi a volte anche contingenti
Il confronto a più voci ma soprattutto con persone come gli studiosi docenti che sono più distaccati dei problemi contingenti
Ci aiuta a volte ad approfondire a capire meglio
Le questioni desse nemmeno condizionati dalle
Contingenze ed ai problemi che siamo costretti in altra sede occuparci quotidianamente come rappresentanti delle forze sociali
Debbo anche dire che anche se i rappresentanti del governo non per ma loro per disinteresse ma come diceva Malnati premiati e l'attività di governo hanno potuto essere qui con noi
Credo che potranno avere a loro disposizione una riflessione collegiale
Molto utile nel momento in cui dovranno definire linee orientamenti
Del sistema Italia
I costi stemma in un solo governo del nostro Paese considerando quindi un impegno più complessivo che si estende anche alle forze sociali
In vista della definizione del rapporto congiunto sull'occupazione
Nel prossimo Consiglio di Helsinki
Detto questo
Mi pare di poter dire con rapidità alcune cose partendo innanzitutto dall'oggetto che è stato dall'oggetto della nostra riflessione
Quello che è stato chiamato un utile esercizio il processo avviato a Lussemburgo
Possiamo dire e lo riconfermiamo senza reticenza
Come diceva il mio amico casa Dio che cosa utile che fa bene alla salute fa bene alla salute in che senso
Anche se non dobbiamo caricarlo di poteri taumaturgici o impossibili rispetto i nostri problemi
Serve a poter fare continuo ordine con più velocità
Questioni che forse avremmo fatto ugualmente ma che non sempre diciamo con molta franchezza ancora è stato culturale
Spesso abbiamo fatto sotto la pressione del o dell'emergenza
Oppure da per l'appunto dei vincoli internazionali
In questo caso comunitari
Che c'è una cosa che
Mi convince credo dovremmo essere convinti convinti tutti
Lo ricordava stamane il professore Beauharnais la costruzione dell'Europa
Che è avvenuta sul piano economico innanzitutto con la definizione costruzione della moneta unica così importante mi ricordava sempre un mio vecchio professore di diritto che un Paese sovrano di Nicola sembra quando al di là se ha un esercizio varò un governo proprio batte moneta e credo che avesse ragione che dico avesse perché
Forse abbiamo compiuto un'opera nemmeno a metà l'Europa ha bisogno anche forse no cose senza forse di una politica estera e di una politica di difesa comune recentissimi fatti ce lo hanno insegnato
Ma ha bisogno anche ecco dice anche di una politica sociale comune
Senza della quale noi avremmo costruito una casa o o uno strumento monco
Politica sociale sul piano degli ordinamenti
Sul piano delle politiche sul piano degli obiettivi comuni e sul piano anche dei comportamenti perché è vero quante volte
Ce lo diciamo quando
Vogliamo essere reticenti rispetto determinate necessità la specificità ma ogni Paese ha le sue specificità
Non dobbiamo considerarla però un alibi
Sperare starci
In un profilo rispetto a un cammino che deve andare avanti
Sia per le cose che secondo me sono utili per il sistema sia per quelle che si devono fare che possono produrre all'inizio qualche problema nel rapporto con gli interessi
Consolidati
Quindi prima mi pare un'affermazione che poi si che possiamo fare uscendo da qui Kering confermiamo
La validità e l'utilità di quel processo
Che certamente
Così come tutti i processi
E passato attraverso una fase che consideriamo di sperimentazione ma che deve essere sempre più vincolante qui c'è stata
C'è stato un dibattito quasi fosse appassionante decisivo
Sull'esercizio verso
Un'azione di coordinamento abbastanza stretto convergenza certo
Quando si parte da situazioni molto diverse e già importante già utile per così dire procedere attraverso un coordinamento degli obiettivi delle politiche e dei comportamenti dei soggetti
Però la stella polare deve essere verso la convergenza che non è nessuno la chiedo domani su queste cose perché sappiamo
Che storia cultura tradizioni situazioni molto radicate molto diverse non si cancellano per il diritto
Però l'obiettivo è quello sono diversamente
Il rischio
Di declamare non vi costruire unità europea anche sul piano sociale è diventato invece un fatto reale ognuno rimane a casa propria eviterò rimane anche coi suoi problemi
Bio penso quindi che questo processo deve procedere anche attraverso atti
Determinazioni che io in un certo senso
Pur tenendo conto
Di quella che alcuni con molta enfasi altri con minore enfasi e hanno chiamato la specificità
Nostra italiana ma altri potrebbero parlare della loro
Questi atti e queste determinazioni abbiano la capacità di forzare volontà
Culture ritardi situazioni e specificità nazionali per condurle verso approda il più possibile coerenti con l'orizzonte europeo
Comune e quindi per l'appunto attraverso un'azione che oggi non può essere un coordinamento degli obiettivi politiche
Anche perché diversamente se giorni non fosse non dico
Un atto di vita fatto di vincoli ma insomma
Di impegni fortemente voluti accettati dalle parti ci troveremo come nel caso anche lo stesso pane nell'ultimo pandal novantanove il governo ha avuto la correttezza non solo indicare cosa
Se fatto e cosa intende fare ma anche
Quelli che sono tutto
I ritardi
Le omissioni
E persino Circe è stata anche una missione di quello che non è stato fatto e che si sarebbe dovuto fare
Vedete
Già questo è una cosa importante ma potrebbe rimanere lì se dietro non c'è un qualche cosa che forze
Verso compasso più in avanti
E allora questo senza considerarle bacchettate o intrusioni di un'autorità superiore di Brussel verso il nostro potere autonomo
Ben vengano certe raccomandazioni sapendo ecco su questo mettiamoci d'accordo
Nel carattere che non possono avere un
Un ruolo vincolante
Ma il ruolo di una pista sulla quale ci vogliamo muovere con gli adattamenti necessari
Per la nostra specificità
In questo quadro quella che è stata
Definita un'indicazione progettuale per pilastri a carattere strategico mi sembra sia stata una scelta utile
è corretta
Vanno interrotta interpretate come cornici ma cornici obbligate
Per impegnare gli stati membri sia a livello istituzionale cioè i governi e le altre autorità
Preposte sia a livello degli attori sociali a misurarsi
E a misurare comportamenti proprie orientare le loro decisioni in relazione proprio a quegli obiettivi quegli accordi unitari di larga massima poi ha ragione Ammannati gli anni condannati anche se a Chieti quando dice
Che questi quattro pilastri non devono essere considerati
Esclusivi del compito che ci sono assegnati forse in relazione anche alla nostra
Situazione magari sempre con riferimento al problema dell'occupazione
Parlare della politica dall'offerta della fiscalità parla fiscalità nella politica industriale
Non sarebbe stato male considera neanche siccome edilizia non so se stanno dentro i quattro ma voglio dire ma già importante che intenso e che siano stati quelli che sono stati indicati diverso a me sembra invece il ragionamento delle ventidue linee guida
Sullo sul loro ruolo sul loro carattere
Certo
Sono uno strumento utile
Proprio perché come dice la parola stessa sono dei binari sui quali muovere politiche comportamenti per fare un coordinamento attivo non possono essere le direttive seppure fra virgolette
Nel senso che
Perché poi allora non lamentiamoci se vengono aggirate o manipolate e ognuno pensa di interpretarle
Come capelli ha ragione Marco Biagi quando diceva che il processo del Lussemburgo non può essere paragonato
Alla
Al processo di Maastricht che dialisi no o
Si è ragionato e si è operato per vincoli sono altrimenti il processo non c'erano ma perché perché qui non si fa occupa che io non ho mai creduto fatto a volte quando mi ricordo nelle nell'attività sindacale scontrando mi con colleghi
Su molte materie io ricordavo spesso che non ho mai creduto che non credo non si possa fare mai politica per l'occupazione per decreto reale
E non si fa nemmeno governo del mercato del lavoro per decreto reale tanto più se pensato in maniera ho deciso in maniera illuministica dall'alto
Sono le politiche le politiche di sviluppo le politiche economiche l'occupazione non è una dinamiche indipendente da da esse
E allora
Se il processo del Lussemburgo non può essere interpretato la come un processo che riguarda solo i governi e le istituzioni che leggi for e automaticamente dovrebbe anche avere qualche cosa l'abbiamo sperimentato anche nel al nostro interno nella quando citavo prima delle leggi e poi primo visto che non si sono attuate che non hanno prodotto gli effetti sperati eccetera beh un processo di questo tipo investe anche le parti sociali
Che sono attori collettivi
Molto complesse
Sia a livello generale che nei singoli territori queste realtà non possono essere di regime imputate all'interno di linee guida eccessivamente che rigide e vincolanti
Senta se prima e se non sono convinte
E impegnate con convinzione all'interno dei processi virtuosi che per l'appunto possono produrre
Effetti sperati sul tema dell'occupazione
Io penso loro ad un processo di promosso di promozione di sollecitazione che dà anche consigli che socializza le esperienze più positive perché abbiano un effetto imitativo
Ma deve nascere nel concreto dal basso e con gli attori
Le politiche per esempio di flessibilizzazione come sono chiamate o di elasticità
Delle forme organizzative del lavoro della produzione
Che possono produrre effetti cooperativi non v'è dubbio oppure dei regimi d'impiego e dei contratti
Non possono Ress degli stessi che valgono a Milano come a Crotone
Lo dico caso qualcuno mi crede che lo dico a caso forse ha ragione
E se non possono essere i comportamenti e le scelte e le tipologie che utilizziamo per governare processi
Che attengono al mercato lavoro attraverso la modifica dei contratti dei regimi di impiego degli orari dei delle turnazioni delle forme organizzative dal lavoro fra regioni vicine
Appartenenti allo stesso sistema Paese figuriamoci allora in Europa
La flessibilità presuppone per l'appunto anche una grande fantasia rispetto nell'utilizzo scelte di vari strumenti rispetto alle situazioni date
E da questo punto di vista ecco perché penso a grandi linee guida almeno mi spaventa allora la genericità in alcune piuttosto che qualche cosa
Che debba essere visto sentito come un vestito che faccia fatica ad adattarsi ad un corpo che poi loro la lo respinge
Così
Perché a me per non stare sempre sul discorso
Di questo gruppo di problemi che riguardano magari rapporti anche fra le organizzazioni sindacali fra loro quelle imprenditoriali
Anche le stesse condizioni di competitività ai fini dello sviluppo
Dell'impresa e quindi dell'occupazione
Vedono per esempio tipologie produttive che sono totalmente esposte
Alla competizione globale
E altri settori che si misurano magari prevalentemente con il mercato interno perché operano in attività che hanno
Solo riferimento quel mercatino da questo punto di vista mi pare che ha ragione
Do dice
Allora più che le scelte politiche o politico sociale di Bruxelles chi decide chi chi decide
Non è un soggetto
Chi determina occhi spinge a determinate esigenze di innovazione di adattabilità delle condizioni dell'aria
Io è la la competizione globale avendo
Non la comunità europea
In un consesso europeo
Anche
Le stesse politiche di sostegno la creazione di impresa
Difficile possono rispondere Khaldun
Modello unitario
Che non tenga conto
Vede le diverse vocazioni
Diverse attitudini che popoli comuni
Hanno verso per esempio il rischio di intrapresa lo abbiamo i
Ciò
Lo abbiamo visto qui da noi lasciato vari noi ci siamo misurati con cento alla con l'accompagnamento di centoventi patti territoriali come che nel poi il
C'è stato detto tirarci da parte non sappiamo come sono andate avanti ma nel momento in cui accompagnavamo vediamo quanta facilità era
Suscitare
Organizzare accompagni
Potenziali mi sono sempre direttive in una certa parte del Paese rispetto ad altre che non avevano conosciuto la cultura di impresa
Non per colpa loro
Che
Portate alla cultura dal posto fisso uno del posto pubblico c'è e via discorrendo
E quindi sono processi complessi
Ecco quando si parla per
La diversità io preferirei parlare di un Paese complesso come diceva giustamente Aris Accornero più che di un Paese anomalo che brutto perché sembrava che siamo diverse che ci nasconde
Rispetto a cose che sono
Poiché non possiamo quindi combat un Paese complesso però che vuole e deve diventare non
Uso anch'io
Mi perdoni
Tu per primo
Questa cosa perché solo così sappiamo che abbia che siamo di fronte a dei processi che abbisognano anche di cambiamenti culturali e non solo di decisioni basta che siano definite solennemente indeterminate
Indi e determinate scelte diverso invece mi sembra il discorso che riguarda la prefigura
Comuni condizioni di contesto sia ambientale economico infrastrutturale o amministrativo tipo per esempio il decentramento questo vale in ogni parte
L'Europa e che quindi possono essere
Direttive le metto fra virgolette orientamenti perché sono per l'appunto condizioni generali
O come quella di ampliare come qui è stata Domenico evocata la necessità
Forme contrattuali le più ampie possibili al punto di dare cittadina anche sul piano non vivo a una pluralità forme di impiego di prestazioni orari di turnazioni che non sempre
Dando per esempio riconoscimento anche contrattura
Si metta certe forme atipiche alla pari di quelle che sono considerate le cosiddette forme ordinarie o tradizionali lo si fa anche questo mi pare sia
Un'indicazione di lavoro che vale
Da questo punto di vista credo che il sistema Italia nel suo complesso
Do mi pare
Partire
Non solo dall'
Ma anche da prima del nove
Amo coperto nel settore della
Anche con una certa originalità
Movimento sindacale ma anche il movimento imprenditoriale
E spesso
Non solo volontà ma anche una capacità fanno
Nel riconoscere che non esiste
Loro tradizionale considerando alé quello a tempo in
E per un salario male possibilmente articolandosi in cinque giorni ma dando cittadinanza e riconoscimento
Più vado in quelle che vengono oggi chiamate
Atti
Concludendo
A cominciare da atti figuriamoci dicevano
Essere d'accordo con lui e non solo perché vediamo la stessa espressione sul piano nostro impegno sociale ma perché sul piano con culturali ci credo lui ha posto non è
Una volta con Enzo si il riferimento al discorso
Del metodo concertativo per governare questi processi
Via delle cose sono processi complessi
Sappiamo e diciamo che sono con processi positivi perché la finalità e allargare gli spazi occupati ivi le opportunità di impiego però sappiamo che passano per la messa in discussione di consuetudini
Di interessi consolidati di cultura eccetera
Per rimetterli in discussione
A fin di bene ed è risultato positivo che è maggiore occupazione occorre procedere a fare persino da anche nelle rivoluzioni culturali
Senza il consenso sociale
Si procurò dei traumi il processo non ha
La concertazione oltre a rendere protagonisti tutti i soggetti aiutare anche chi deve decidere cioè governi e Parlamento serve anche per questo se noi non al
Prova di essere bravi su questo nostro modello l'accordo di
Dal novantatré nel novantadue viene studiato nelle università straniere non solo nel
Certe scelte non sarebbero state rese possibile certi risultati virtuosi non li avremmo realizzati la seconda e ultima cosa che sempre fa parte di questa famiglia la dimensione dello
La concertazione
Credo che questa sia una V
Noi sul piano dei risultati possiamo veramente esportare e farla diventare par
Nell'Europa
Noi la stiamo sperimentando con successo
Al di là dei risultati concreti immediati che potremo Misurale in avanti come per la legge Treu no cioè non è che il giorno dopo poi subito avere tonnellate di nuovi occupati però
Ma perché io t'ho già un giudizio positivo ci penso che lo diamo tutti
Non solo perché ha aperto un
Una prospettiva di sviluppo economico produttivo e anche occupazionale
Di tipo nuovo diverso per esempio
Di un settore o dai processi macro a livello economico generale che è rappresentato dall'economia locale dall'interessi organizzati nel territorio che hanno dimostrato grande vitalità
Hanno in sé molte potenzialità di fermentare sviluppo ma anche perché Sos responsabilizza questa politica gli attori sociali al basso nelle scelte di innovazione di modificazione
Delle tradizionale
Ma dal mercato del lavoro da questo punto di vista credo
Non dovremo farà altro che andare avanti con convinzione e questo sì esportarlo in Europa perché diventi una politica comune
Grazie Silvana buonasera
I greci e tutti