"Riforme istituzionali: tra innovazioni e trasversalismo". Dibattito organizzato presso il Giardino inglese

Presentazione del cosiddetto club villa Niscemi dal quale si è molto parlato un club che era partito secondo le intenzioni del sindaco Orlando del presidente Drago con un obiettivo vittima mi pare poi diciamo notevolmente cambiato stando alle notizie che ci sono arrivate da Catania oggi con merito io chiederei appunto all'onorevole Vito Riggio
E l'obiettivo del Plebani semi adesso sarebbe appunto quello di fare le riforme qui in in Sicilia le riforme istituzionali
Chiederei all'onorevole Riggio di sintetizzarci l'andamento dei lavori di oggi a Catania cioè la presentazione di questo documento programmatico che fa da base all'azione del club e soprattutto di
Spiegarci se è vero che rispettano obiettivo politico più ambizioso che era quello in sostanza la formazione di un movimento politico trasversale che secondo il presidente Drago avrebbe potuto persino approdare poi alla costituzione di un movimento politico
Si è fatto qualche passo indietro ecco
Ma io non so di te
Quelli che interesse particolare posso avere però proverò a dire così
Villa riceverà nata a luglio quindi mese fase togliamo le ferie
Sulla idea dei due sindaci di Palermo di Catania entrambi componenti del direttivo nazionale L'Ulivo
E del presidente alla Regione che invece esponente come noto del UDR dal Polo
Di verificare invitando una serie di protagonisti di attori istituzionali sostanzialmente certo e buttati e presidenti est di di della commissione speciale Provenzano
E segretari di partito che margini ci fossero per rilanciare complessivamente la presenza della Sicilia nel dibattito nazionale sia sul versante economico sociale che sul versante istituzionale
Poi è stato dato mandato alcuni di predisporre un documento una bozza che oggi appunto è stata presentata perché e largamente come dire invia ancora di discussione su tutti i punti noi abbiamo provato a fare una sintesi partendo da questo siamo entrati nell'euro come Sicilia in una condizione particolarmente disagiate
Abbiamo una sostanziale pendenza verso il crac finanziario
Basterebbe pensare che la regione siciliana è l'unico ente pubblico che paga le pensioni i suoi dipendenti sul bilancio e non attraverso una meccanismo
Differito come tutte le altre casse dipendenti pubblici il che significa che per dinamica naturale nel giro di un certo numero di anni io penso pochi
I quattrini indispensabili per pagare il personale in servizio il personale in quiescenza
Non potranno più derivare dalle fonti di entrata ordinare alla Regione per cui o la Regione metterà ulteriori tasse cosa che come dire assai difficile immaginare ho ora riscuotere dei prestiti cosa anche se altrettanto difficile considerata la Regione già esposta
Per tre mila cinquecento miliardi da questa considerazione siamo partiti cioè sta diventando ingovernabile alla Regione dunque a cascata sta diventando ingovernabile l'intero sistema istituzionale Sicilia
Se voi pensate che i Comuni siciliani tramite la legge uno del settantotto ricevono una quota significativa del loro bilancio con la quale realizzano servizi indispensabili per i cittadini dal bilancio regionale
è evidente che un crack finanziario di quella portata non potrà non coinvolgerà anche le istituzioni più consolidate
Abbiamo provato quindi a ragionare dicendo queste sono le condizioni di particolare difficoltà che la costruzione dell'Europa o né alla Sicilia in un contesto nel quale tutte le regioni dell'Europa
Competono ormai sostanzialmente tra di loro all'interno di un sistema unico
E competono sulla base della loro capacità di attrarre investimenti e di contribuire al reddito complessivo all'Unione la Sicilia attrae pochi investimenti contribuisce pochissimo ed è anzi
Tributario in termini di Bilancio netto da erogazioni che le politiche che l'Unione ha fin qui condotto e che dovrà condurre per i prossimi tre anni almeno in base al Patto di stabilità di Santer prenderanno sempre più impossibile che vengano come dire doppiata attraverso contribuzioni dallo Stato come è stato fin qui se questo è lo scenario la questione istituzionale non diventa mai più un'opzionale facciamo le riforme perché e interessante bello piantonamento fondamentale per attrezzare il circuito Regione-Enti locali e Autonomie funzionali perché anche le camere di commercio e tutto il resto in Sicilia soffrirà il soffre tuttora di questa asfissia finanziaria
Per attrezzare la Sicilia reggere alle sfide poiché siamo tutti convinti europeisti e immaginiamo che il futuro della Sicilia o sta dentro l'Europa o non sta compresa la politica mediterranea dell'Europa che è una politica sulla quale abbiamo concorrenza insidiosi simili nessuno dice che i programmi mediterranei
Finanziati dalla comunità in realtà vengono predisposti un pochino a Beirut a Malta moltissimo a Francoforte quasi per niente in Sicilia quindi evocare il Mediterraneo come se fosse una nuova Cassa per il Mezzogiorno in realtà è profondamente sbagliato
Come si può apprezzare dal punto di vista istituzionale la Sicilia in due modi
Stabilizzando i governi rendendo chiaro e le responsabilità
E facendo le riforme dall'amministrazione che sono sostanzialmente la stessa cosa dirò mai pensato che si possano fare le riforme amministrative come invece qualche modo si è mostrato di credere anche con le Bassanini senza contemporaneamente attrezzare il sistema istituzionale perché fare riforme amministrative e talvolta più costoso che fare riforme economico sociale perché si deve avere il coraggio e quindi la durata per ammortizzare dissensi di personale di interessi che sono molto forti attorno alle burocrazie
Da qui quindi l'idea che per fare anche le riforme amministrative sia indispensabile avere una continuità e una responsabilità di governo noi identifichiamo questo con la elezione diretta del presidente alla Regione
Che ormai sostanzialmente accettata dopo l'esperienza che possiamo considerare sperimentale dei sindaci che partita proprio in Sicilia e che ha dato un qualche risultato in termini di stabilizzazione con la scelta degli assessori dall'esterno
Che è importantissimo per togliere le tentazioni ricorrenti di avvicendamento che tono una delle determinanti della crisi
E con una sostanziale ridefinizione dalla forma di governo in termini io credo neoparlamentari non voglio entrare in tecnicalità ma insomma non basta leggere un presidente del re avere un sistema presidenziale vero Francesco D'Onofrio perché si può avere un presidente
Che poi
Debba necessariamente avere una maggioranza senza la quale non può governare io penso che per la Sicilia in generale per il Paese meglio moderno neo parlamentare terrestri dovermi presidenziali mostrano tutta la loro difficoltà basta pensare quello che succede negli Stati Uniti o in Russia che sono diciamo modelli presidenziali puri
Per la Sicilia io penso che bisognerebbe leggere il presidente
Con una maggioranza in Parlamento ma distinguendo i ruoli dell'Assemblea e del Governo in modo tale da avere una chiara indicazione di responsabilità e un avvicendamento questo io penso sia il bipolarismo a cui dobbiamo arrivare che non c'è
E che come voi sapete nella mille novecento novantasei si è votato in Sicilia con la proporzionale quarantanove con circa venti liste di cui molte locali con voto di preferenza che è rimasto solo in Sicilia
In Italia perché sostanzialmente tutte le altre nazioni europee anche a livello regionale adottano il collegio uninominale o un sistema misto con i Germani ma comunque hanno eliminato le preferenze e che per realizzare il bipolarismo cederà vere qualcuno che governo e qualcuno che si oppone con la legittima speranza di sostituirlo è indispensabile una fase in cui si trovano le forze per farla questa riforma
Il panorama dell'assemblea è un panorama da questo punto di vista scoraggiante perché quelle forze che sono stata eletta con la proporzionale assai difficilmente accetteranno di fare quella riforma da qui l'esigenza di creare dei punti delle sedi che abbiamo definito costituenti
Che non sono trasversali nel senso che ognuno rimane nelle sue posizioni io ho sempre detto partecipa a questa esperienza da popolare perché sono popolare da sempre altri parteciperanno da polisti non so come si dice
Ma il punto vero è far maturare nella società siciliana il bisogno delle riforme la pressione conseguente nell'assemblea siciliana la forza per farle
Se a questa operazione si prestano i due rappresentanti maggiori dell'Ulivo in Sicilia che tra l'altro sono anche sindaci Parma e Catania
E il presidente della Regione io penso che sia positivo salvo verifica
Su molti nessuno come dire aspetterà in bianco che ognuno continui come dire a dire come ha detto oggi Drago che è favorevole a questa riforma che vi ho descritto e poi avere un partito che lo sorregge che invece a questa riforma si oppone perché voi capite che gioca e molto corto non più di due mesi cioè entro Natale noi dobbiamo uscire da questa eventuale contraddizione però al di là degli la Niscemi o di quant'altro che io considero sempre positivo ciò che si muove perché quanto meno se De Simone si può criticare ciò che è fermo non lo si può neanche considerare perché fermo
Il tema di fondo è c'è il vento l'assemblea regionale la possibilità vera di farla questa riforma non genericamente alle riforme questa riforma
E io sono molto preoccupato perché dalle cose che sento capisco che se non c'è una forte iniziativa Esterna se non ci sono sedi di discussioni
Corrette questa riforma difficilmente si farà e noi ci tireremo tra quelli che vogliono riformare lo statuto dico tra parentesi che la bozza di riforma che ho letto licenziato dalla commissione
Presieduta Bettino Provenzano e una ben strana cosa al di là dalla volontà di Provenzano pare che gli sia stato imposto dalla sinistra andrebbe verificato se questo è vero viene fuori un testo che dice il presidente alla Regione eletto direttamente
Ma sulla base di una deliberazione dell'assemblea che prevede due
Delibera distanza di tre mesi la seconda delle quali con la maggioranza dei due terzi potete scrivere questa norma così presentare la Regione Siciliana eletto direttamente mai cioè la seconda frase significa mai se questo è stato imposto dalla sinistra dell'Assemblea perché non si fida delle come dire a riforme fatta maggioranza io sono molto preoccupato su come dire gli interlocutori in ogni caso quel Progetto qualcuno ha detto non passerà a Roma e questo diventa un alibi per non inoltrarlo neanche
Qualche altro ha detto facciamo la legge elettorale le due cose come stanno insieme
Bisogna presentare un progetto di riforma dello statuto che deve avere una procedura l'articolo centotrentotto perché il nostro Statuto è costituzionalizzato e contemporaneamente bisogna subito preparare una legge elettorale di tipo maggioritario che non sia in contraddizione col principio dell'azione diretta e questo è il tema
Ma nel vostro programma cioè anche c'è una modifica legge elettorale perché di questo non entriamo nel merito riguardo abbiamo utilizzato la formula che è contenuta nella petizione
Che il giorno sei si comincerà a presentare da parte delle forze sociali non sapete che c'è un comitato costituito a tutte le forze sociali siciliane sindacati imprenditori artigiani commercianti tutte
Che in sostanza chiederà di sottoscrivere in in petizione popolare rivolta al presidente all'assemblea ma soprattutto al presidente di Camera e Senato
Di sottoscrivere per la elezione diretta al presidente la scelta gli assessori esterni è una legge elettorale di tipo maggioritario abbiamo adoperato questa formula perché essendoci incontrati in quegli stessi giorni pronti lavorava e ce ne sono molti amici compagni del sindacato che lavorano attorno a queste cose c'è sembrato di dovere raccogliere questa indicazione quindi l'indicazione eh
Perché la lezione diretta dal Presidente se non vuole diventare un rimedio peggiore del male pensata Israele
Israele elegge direttamente il presidente del Consiglio ha mantenuto la Knesset a eletta con il sistema proporzionale il che significa una instabilità clamorosa perché come vedete basta che un partitino sì
Di Samorì dal Presidente per mettere in difficoltà il governo anche se direttamente eletto io penso personalmente che l'elezione diretta al presidente andrebbe accompagnata con una legge elettorale maggioritaria a doppio turno
Magari lasciando una piccola percentuale per esempio nove deputati perché non vuole coalizzarsi perché si sente antagonista e quindi rimane come dire a far testimonianze assemblea a questa valutazione personale
Quello che non capisco è come si possa immaginare di crede credibilmente votarci a inserire nello statuto elezione diretta e poi accompagnarlo con la legge elettorale integralmente proporzionale
So che ci sono delle proposte parte diciamo condivise condivisibili di accompagnare il principio allacciati retta con una legge tipo Tatarellum o no quella che Francesco D'Onofrio conosce bene e cioè l'indicazione del presidente nella Scheda con un premio di maggioranza sbarramento al cinque per cento io non la considero ottimale però francamente tra quei sta e il niente che si potrebbe prevedere come dire dopo avere fatto una battaglia seria per una vera legge elettorale di maggioritario se l'alternativa fosse a lasciare la legge che c'è preferita il Tatarellum ma prima di dire di arrivare a questa subordinata penso che noi dobbiamo fare una battaglia nella società siciliana
Nel categorie perché questa questione capitale venga affrontata in modo chiaro e netto
E non ci siano come dire pregiudiziali la battaglia è elezione come il sindaco stabilizzazione del governo regionale e legge elettorale di tipo maggioritario poi qui sulle diciamo tecniche Francesco D'Onofrio io chi fa questo mestiere può fornire anche all'impronta quattro cinque Lula fatto in Bicamerale
Varianti ma quello che conta è fondamentalmente l'idea e ci debba essere da parte virgiliani la possibilità di eleggere un governo forte
Autorevole legittimato che gode di una sua maggioranza che si avvale del meglio che la società siciliana per governare la fase più difficile della storia la Sicilia e cominciata esattamente il tre di maggio del mille novecentonovantotto
Ma io credo che quello che conta in realtà al di là di quello che dicevano che volevano fare non è poi quello che cosa quello che vorrebbero i siciliani ma è la volontà politica dei di chi questa riforma deve fare cioè se questa volontà politica c'è o non c'è
Il senatore D'Onofrio è relativamente come dire giovane delle vicende politiche siciliane ha invece un passato illustre quale diciamo così tentato costituente a Roma il pro e il pro e il processo a Roma è
Chiaramente fallito
Chiaramente fallito perché evidentemente la volontà politica di procedere sul serio le riforme non c'era che non vedono altra spiegazione diciamo non è fallita soltanto quest'ultima commissione bicamerale presentano D'Alema ma ne sono fallite almeno quattro insomma negli anni passati allora volevo chiedere affranta solo Donofrio se la sua percezione che ci sia nelle forze politiche siciliane davvero la volontà di procedere a riforme che come sappiamo non sono mai neutre danneggiano alcuni partiti ne favoriscono
Io credo che
In un incontro come quello di stasera tra l'altro in una occasione di una festa promossa da un partito per della sinistra una riflessione de per tenere insieme le due questioni quella degli aspetti più strettamente istituzionali del quale si è cominciato a parlare come non mi sottrarrò
Con l'altra questione che proprio per la più recente esperienza siciliana che mi riguarda sento come più importante
L'esperienza recente legata al fatto che da qualche mese sono nella giunta provinciale di Agrigento e quindi la sto sentendo la vicenda siciliana dal passo dell'amministrazione locale
Molto particolare
Io vorrei dire mi permetto richiederlo dopo anche all'amico al collega Riggio ma gli altri intervenuti stasera
Vorrà dire che
Io avverto in questi mesi di esperienza siciliana l'avvertivo prima amore in modo molto più evidente
Un problema molto grande
Mi sembra che nel contesto politico siciliano
Complicato ma conto meno sta facendo emergere una una spinta ad una difesa degli interessi di fondo della Sicilia considerata nel suo insieme come non era mai avvenuto in questi ultimi anni io credo che la Sicilia sia stata fino ad ora e continui ad essere
Purtroppo drammaticamente assente come istituzione nelle due grandi sedi dove si stanno decidendo gli equilibri economici finanziari
Politici e istituzionali dei prossimi decenni sia Bruxelles sia a Roma
L'assenza di una rappresentanza politica della Sicilia in queste due sedi è a Brussel addirittura un fatto indecente
A Bruxelles non esiste
Il punto di riferimento siciliano il cosiddetto Ufficio di rappresentanza come esiste da parte di altre regioni il fatto che non esista un luogo fisico dove gli interessi siciliani possano contrattare con l'Unione europea
Le grandi questioni che riguardano le decisione del bilancio comunitario dal quale sembrano piovere un po'di soldi in giro della più svariata specie ma io credo senza alcuna con decisione da parte si girano per la verità neanche da parte della Campania della Puglia di altre regioni meridionali sostanzialmente il processo d'integrazione europea al quale ha fatto riferimento molto opportunamente Vito Riggio prima e intorno al quale mi sembra di capire il club di villa Niscemi cerca di elaborare proposte per la Sicilia è il punto di partenza è necessario se noi non ci rendiamo conto che in ambito europeo in questo mondo sempre più lento
Si decidono sostanzialmente i grandi progetti di sviluppo non le piccole minuzie ma si decide per esempio se si investe o no in alcuni tipi di industria se si investe o no nelle vie di comunicazione
Marittimi o meno se si ripartisce il territorio europeo in modo tale che alcune parti siano destinate più allo svago al turismo e altre no su queste decisioni di fondo
La Sicilia non c'è nello scegliere di fondo europee ma la cosa in un certo senso in qualche misura preoccupante è che non c'è la Sicilia in quanto tale neanche quando si elabora la legge finanziaria nazionale
E non c'è con questo governo non c'era che i governi precedenti io non faccio una questione di Polo e Ulivo faccio una questione più il mutamento radicale che non è ancora avvenuto
Di tipo istituzionale che purtroppo è stato affrontato anche in Bicamerale credendo che la questione di fondo fosse il sistema di governo il modo di elegge il Presidente della Repubblica si o poteri e non invece come a me è sembrato ridire onestamente con un'opinione che non ha avuto consenso che cioè la novità radicale nuova il modello istituzionale nuovo è quello di scomporre l'unità nazionale in un sistema federale dove le diverse entità territoriale di cui la Sicilia ovviamente sarebbe un soggetto molto rilevante
Contrattano contrattano a Roma e a Bruxelles le condizioni economico sociali politiche del proprio modo di essere della unità nazionale e nella Unione Europea
Il modello federale e cosa diversa
Dal modello col quale si è governata l'Italia in questi centotrenta né ed è cosa diversa dal modello che sta emergendo a Bruxelles dove una sorta di nuovo centralismo europeo emerge e dove alcuni poteri forti nazionali o regionali contrattano con la Commissione europea il bilancio europeo questa è la questione a mio giudizio istituzionale aperta ritengo con molto rammarico che il dibattito politico in Sicilia si stia orientando sempre più sulla questione della forma di governo sulla questione fondamentale lungi da me dire che non è importante che ci sia un presidente della Sicilia eletto direttamente con un suo governo formato non secondo il manuale Cencelli delle diverse province o delle diverse correnti politiche ma anche con un appello a quella classe dirigente siciliana che dovrebbe essere formata fuori dagli esteti ambiti politici ma la questione del governo a mio giudizio viene dopo la risposta alla domanda
Dove sono rappresentabili gli interessi fondamentali si gira ed è ovvio
Che questi interessi possono essere interpretate in modo diverso dalle diverse parti politiche ecco perché non c'è coincidenza
Tra il dire che la questione istituzionale quella del modello federale dell'Unione Europea tra regioni e non soltanto tra Stati e dire che questa risposta comporta il governo di unità regionali non è detto
Perché può darsi che il modo con il quale il popolo singoli partiti del Polo che interpretano gli interessi sigillato di fondo non coincida con il Borromeo qualora interprete fratelli ma io non vedo ancora una sufficiente convergenza che mi sembra aleggiare interroga delle cose che dice Orlando
Il terrore delle cose che dice Bianco entravano delle cose che dice Drago ma mi sembra che siano molto timidi i tentativi perché sono più rivolte a forme di governo unitario siciliano quindi una soluzione
Politica dei rapporti tra partiti che non la questione istituzionale in termini be immediata concretezza
Se dovesse essere accettata la tesi che il primato dalla riforma istituzionale riguarda la natura dico federa quando Riggio diceva che la competizione sarà sempre più tra le singole regioni d'Europa
La Renania la Westfalia nell'Andalusia la Galizia la Sicilia il Veneto
Questo è un dato di fatto reale non è che scompaiono gli interessi nazionali io credo anzi che siamo in una fase nella quale con forza i francesi i tedeschi gli spagnoli
Cercano di tutelare interessi francesi tedeschi spagnoli e quindi occorre che ci siano anche modi di tutela degli interessi italiana a Bruxelles anche questi non sono sempre molto fortemente percepiti ma la questione che mi sembra non abbia finora ha ottenuto una risposta sufficiente che qui in Sicilia dovrebbe essere di più facile
Dicevo ottenimento perché il modo col quale la Sicilia sia l'apporto all'Italia rinata la democrazia nel quarantasei è un modo strettamente federale
Quello Statuto con tutte le insufficienza che ha configura una Sicilia capace di auto-governo persino con una sua Cassazione dall'Alta Corte di giustizia con l'ordine pubblico visto in sede locale intendo dire
Vogliamo affrontare il modo autenticamente adeguato quello che a me sembra necessario
Cioè una ricontrattazione delle condizioni dell'unità d'azione dell'integrazione europea
O no
Su questo mi sembra che il dibattito sia ancora molto latente
Il dibattito molto più accentuato sul versante della forma di governo alla quale voglio venire perché ha evidente che la domanda politica che pongo gli amici presenti stasera
E che porrei che avrà il posto a Minniti a a Mattarella o ai partiti ai loro diciamo da loro rappresentate è questa
Si è disposti in Sicilia a a rappresentare gli interessi siciliani anche in antagonismo con Roma
O il fatto che il Governo nazionale romano essendo dell'Ulivo più Rifondazione non può diventare controparte delle forze di centrosinistra siciliane
Cioè l'ipotesi di una Sicilia che lui contratta la propria posizione a Roma e interessante per il Polo sono perché il Polo governa la Sicilia o almeno la maggioranza io ritengo che un governo elastici
Ritengo che abbia la maggioranza per governare perché questa maggioranza fino ad ora non sia stata usata per questo tipo di ragioni o l'opposizione a Roma da parte del Polo
E visto soltanto perché il governo di Roma del centrosinistra cioè il dubbio che ho ed è la ragione per la quale seguo con attenzione questo dibattito ma lo vedo ancora molto bloccato dalle fedeltà politica di appartenenza e se si trovasse un'intesa
Su quali sono le grandi priorità di tutela degli interessi e siciliana Romeo grosse se si trovasse un'intesa di contenuto si sarebbe disposti da parte dei partiti della sinistra di essere all'opposizione del governo nazionale anche se quello dove del ceto si sono
E se l'intesa invece fosse tale da dimostrare che i contenuti del centrodestra nazionali non sono idonei per la siccità come dicevo un attimo fa Riggio sarebbe disposto il cielo terso siciliano
A collocarsi in Sicilia imposizione diversa dal Centrodestra nazionale devo dire con tutta sincerità che queste due domande che a me sembrano essenziali non hanno fino ad ora occupato in nessun modo il dibattito né al di del crediti da decenni nell'assemblea regionale
E qui la mia domanda se sono uno che pone questioni inesistenti impossibili
E allora puramente velleitarie o se come qualche volta a garantire a quelli di noi che sono impegnati in politica ma avendo prevalentemente un abito mentale universitaria qualche volta commettiamo l'errore di veder le cose con qualche mese di anticipo
E allora io noto un ritardo nell'affrontare la parte sui reali problemi nuovi un ritardo da parte del Polo ad accettare esso la natura federale della propria soggettività politica
Quando l'abbia proposto il federalismo fu buttato per aria l'inizio fu votato da Polo e Ulivo poi ci vuole soltanto una intuizione strategica di D'Alema per recuperare la sostanza di quella proposta
Una intuizione che andava al di là anche della struttura della dell'Ulivo per come si era posto
Non so se sia stato visionarlo D'Alema senza servizi nero io io credo che la Sicilia abbia davanti a sé questo problema constatare che la finanziaria nazionale
Il bilancio federale europeo sì decidono senza che la si diceva ponga i suoi problemi
No intermedi rivendicazione voglio un soldo di scarico gli articolisti addosso mi dovete dare più soft che il modo della contrattazione di andare a vedere che pure importanti
Ma in termini di una identità di futuro che secondo me è indispensabile che fino ad ora non ho ancora visto del successivo giro sarà rivolto desideroso di sapere se questo primato che io vedo nella riforma dello Stato prima del Governo e sentito come un problema reale o come una pura fantasia cade
No
Osservo intanto con con evidenza risposto però una cosa che ti chiedevo
Cioè se i piccoli partiti siciliani perché paghiamo le cose con i piedi per terra al tua che ai partiti in generale se l'epico e poi ha detto che come dire poi che le riforme non sono neutre se per esempio in piccoli party i domiciliari sarebbero favorevoli per carità rare forme tanta gioia chiedo scusa allora controproposto una specie di unità conflittuale contro Roma diciamo che se c'è una cosa magari che viene dopo Sergio no non vere però vorrei fare diciamo no no no la questione parti di piccole carità
Non ho difficoltà a dire che per quanto riguarda il mio piccolo partito appartenenze CCD in Sicilia siamo in una fase di serio e totale ripensamento dal nostro modo di essere partito Sicilia sabato ho il compito di scrivere il cosiddetto manifesto del CCD per la Sicilia le cose dette stasera sono un'anticipazione di quelli che saranno dette sabato
Io ripeto che o il CCD dimostra del Polo di essere portatore di una proposta politica diversa da quella di AN e di Forza Italia Corona senza richiedere anche posto in giù
E quindi o diventa elemento costruttivo di una diversa identità politica del Polo in Sicilia o non ha senso quindi credo di aver risposto il sistema elettorale
E figlio immediato di questa idea
Se il CCD è capace di avere una proposta vada al di là per la tutela dei suoi deputati regionali perché voti delle assemblee
Provinciale e comunale assenso se non ci si ridiventa una corrente di un altro partito e non avrebbe questa è la sfida che abbiamo di fronte queste modo con il quale credo che il piccolo CCT ha il dovere di ragionare Sabra vediamo
Se questo manifesto viene considerato fatto proprio nel qual caso il CCD diventa CC di Sicilia come quello veneto con una autonomia rispetto al partito nazionale che può anche riguardare la legge elettorale nel qual caso io vorrei vorrei essere giudicato anche per lei
Incongruenza rispetto alla proposta ma la proposta questa è se siamo disposti a verificare la convergenza su una unità di programma per la Sicilia anche a costo di mettere in discussione do il Polo e l'Ulivo il rapporto proprio non c'entra io ho l'impressione che non ci sia ancora questa maturazione
Onorevole mia la convince questa suggestione del senatore D'Onofrio questa unità contro diciamo che poi insomma sintetizzo molto mai pareti costosi di questo si tratta
A detta così potrei rispondere di no però c'è una un problema di fondo che noi dobbiamo affrontare è chiaro che i sistemi evolvono questi strani che vogliono andare verso il ventunesimo secolo non quelli che vogliono ritornare indietro
Quelli che volgono verso il ventunesimo secolo debbono fare i conti con un'Europa che avrà sempre più una caratterizzazione regionalista
Questo è chiaro inevitabile un punto a cui non ci possiamo sottrarre ed è anche chiaro che il modello competitivo e un punto con cui dobbiamo fare i conti e questo modello competitivo di volta in volta sarà cooperativo in qualche caso sarà anche conflittuale antagonista
Non si può escludere a priori
Quindi quando si fa un richiamo a una Sicilia che ad avere più capacità competitiva nei confronti di tutto il sistema nazionale e di tutto il sistema europeo si fa a mio avviso una riduzione culturale in buona fede un po'di furbizia politica quando si individua Roma come un problema su cui scatenare le contraddizioni le difficoltà anche tutte le arretratezze presenti nella nostra regione
Se il sistema europeo se il sistema nazionale tutto
Da più forza a sistema regionale la questione quindi non è più Roma e come ne siamo competitivi col Veneto con la Lombardia con la Toscana con la Calabria cosine vari sistemi regionali presenti nei vari Stati europei
Diventa questo il tema allora è un tema serio culturalmente ad approfondire che mette in gioco sia la cultura politica che la cultura istituzionale che la cultura economica lo voglio essere ancora un po'più esplicito il più diretto
Io vedo e convivio di fronte a noi
Vedo da un lato un utilizzo di basso profilo di questa istanza che oggettiva che è vera e che vorrei tradurre così in termini forse un po'più culturali in un un richiamo alla Sicily tu Udine
Un po'tradizionale un po'Captor toccato Barbiana un po'mila pazzesca che in sostanza cosa fa
Individua la questione romana piuttosto che la necessità di creare un sistema forte con grande qualità in grado di competere con le altre regioni ecosistema europeo è utilizza il punto Roma
Per mettere in secondo piano mettere in un angolino polveroso tutte le contraddizioni tutte le difficoltà che non abbiamo in Sicilia
Piano sanitario piano della intermodalità moderna sistema del credito che tiene conto dell'evoluzione mondiale sistema del mercato del lavoro problema delle piccole e medie imprese tutto da parte tutto da parte centrale diventa richiamarsi ha un'identità forte perché forte il richiamo alla sicilianità
Ma non in termini competitivi e quindi in grado di innovare il sistema istituzionale sistema economico la cultura politica della Sicilia ma un'occasione per potere per alcune persone potere trovare un contenitore nuovo un'identità nuova guardate che storia riconosciuta spesso ripetuta che quando persone in qualche caso canaglia ma anche molti casi persone in buona fede
Perdono la capacità di stare dentro i processi più globali in termini di cultura politica in termini progettuali in Sicilia non riguarda questo naturalmente D'Onofrio
In Sicilia si via la Trinacria
Si mette su una lista
E si scopre questo tipo d'identità
Io di una battuta la chiamerei rifugio dei peccatori cioè rifugio di chi perde la capacità di stare dentro un percorso di cambiamento nazionale europeo di poter competere con le leadership presente a livello nazionale nelle varie articolazioni
Regionale così alle dell'orario europeo ci si crea questa piccola identità immediatamente
Subito senza nessuna mediazione
In tema di innovazione si crede subito si cerca di fare il governo unitario e il punto di partenza diventa quello siamo tutti insieme vediamo di creare questa benedetta unità il nome di questa Sicily tu Udine
E diventa a mio avviso ecco alla fine sia per quelle poche canaglie sia per i molti in buona fede anche con figure che nel passato sono state di innovazione diventa invece a mio avviso una coperta
Che serve a nascondere ad allontanare le questioni vere che hanno abbiamo qui in Sicilia l'altra strada e quella di una richiamo alla
Sicilianità
Ma quella moderna quindi c'è un richiamo all'identità
Culturalmente molto forte ma dentro
Le dinamiche del ventunesimo secolo dentro quest'idea di sistema che deve saper competere
Allora andare a Roma guardate e da ridere ad a Roma e battere i pugni sul tavolino senza avere un piano sanitario alle spalle andare a Roma avendo un sistema elettorale
Arcaico l'unico che è rimasto in Italia per creare un conflitto con Roma perché era un conflitto astratto con le altre regioni è ridicolo
Andare a Roma e aprire un conflitto sulla questione delle infrastrutture senza che non abbiamo un piano di moderno di intermodalità per il Mediterraneo per l'Europa e ridicolo
Ecco perché è necessario allora stabilire se questa identità che sarà necessaria senza un'identità siciliana anche culturalmente forte non saremo in grado di creare un sistema economico istituzionale sociale in grado di poter competere
In grado di poter essere anche in alcuni momenti conflittuale e antagonista quindi ci vuole ma deve essere giocata su un piano di modernità ecco perché questo retroagisce sulla Sicilia
E anche delle concretezze e anche delle ripercussioni concrete faccio un riferimento quando noi Vito
Quando la siamo andati al Governo nazionale e abbiamo formato l'Ulivo non è che eravamo dietro le sbarre unitaria forte era l'Italia sull'orlo del disastro era un'Italia fuori dall'Europa
E allora in quell'occasione si poteva tant'è vero che nel sistema prima che si formasse L'Ulivo
C'erano tanti anche lì tentativi di pensare un Governo di unità un governo che mette tutti insieme perché si avvertiva la vera necessità che vietare era sull'orlo del fallimento
Eppure la migliore cultura in questo caso italiana politica riuscì accogliere questa dimensione drammatica con una risposta però moderne innovativa il bipolarismo
è il bipolarismo non si tradusse dopo prima facciamo il governo nazionale e dopo di unità nazionale e poi mettiamo in moto il meccanismo bipolare immediatamente ci si caratterizzò rispetta quel tema drammatico
Sul ruolo del fallimento riuscimmo a mettere in moto un meccanismo bipolare la sinistra riuscì a rinnovarsi il centro riuscì a rinnovarsi formano l'Ulivo cioè si sprigiona una dimensione creativa culturalmente forte in grado di guardare orizzonti nuovi
Io non vorrei che invece in Sicilia si utilizza quell'argomento siamo giustamente oggettivamente ha detto bene sull'orlo del fallimento e quindi utilizziamo non l'innovazione
Culturale la creatività la capacità di costruire nuove alleanze della società ma utilizziamo il vecchio sistema
Che è quello di siamo tutti insieme è la condizione dello stare insieme e quella che ci può portare poi sull'innovazione
Così io penso che questa è sbagliata questa via non so se è questa la via di villa Niscemi quindi anzi stasera sarebbe un'occasione anche questa perché arriva però morti in Sicilia hanno questi idea
Che questi richiami all'unità puzzano un tantino ecco di vecchio perché non si pongono il problema dell'innovazione che la Sicilia debba avere allora in concreto l'abbiamo la necessità per un sistema
Regionale forte in grado di poter competere di stare bene nelle dinamiche dei prossimi anni a risanare assi non abbiamo bisogno di una cultura politica che pone intanto mette al centro il bipolarismo l'innovazione
E do nostro converrà che desolante una innovazione sistemica
Che non può mettere al centro prima la forma di Stato e poi quella del governo deve tenere insieme questi due elementi allora noi abbiamo l'assemblea regionale
Il parlamento regionale che ha tutte le condizioni per poter Proci procedere unitariamente trasversalmente verso queste riforme di innovazione
Lì si possono giocare con grande credibilità con grande autorevolezza questi meccanismi chiamiamoli così unitari o Inter meno un po'più volgari o in termini più giornalistici trasversali
Ma su questa dinamica di innovazione allora li dobbiamo mettere insieme una Sicilia che quando va a Roma che quando sta appunto in Europa e in grado producendo innovazione di essere autorevole proprio perché produce innovazione forte prova perché produce novazione legittimata a produrre conflittualità quando serve e antagonismo quando serve ecco perché è necessario che teniamo insieme
Il livello dell'elezione diretta
Sapendo però
Che senza richiamarsi alle ad Israele la Calabria la Campania la Puglia ha di fatto ha avuto un sistema di elezione seppur rosa Urio seppur indiretto ma c'è stata l'indicazione ebbene le regioni più instabile più vecchie meno innovativa in questo momento sono state quelle regioni che pensavano di risolvere la questione istituzionale solo su un punto
Allora non è non è valida l'elezione diretta presidente altro se non è valida ma dobbiamo mettere insieme elezione diretta
La possibilità della stabilità e quindi una capacità di saper premiare la coalizione che vince ma anche la selezione dei parlamentari con un sistema uninominale di collegio che è in grado di produrre mettere in testa
Hanno in tutti e i nostri parlamentari che l'obiettivo principale non è stare nell'Assemblea regionale per accontentare una piccola minoranza di un comune cioè ottanta cento persone di un comune perché su un collegio provinciale con la preferenza la dinamica sociale culturale senza essere cattivi senza essere canaglia senza essere clientelari collusi ma la dinamica sociale
La domanda che ti piglia che è tipica la testa che tipica l'attività la giornata la vita quotidiana e quella di accontentare ottanta cento persone a Paese non la maggioranza dei cittadini di quella comunità allora ecco qui scattano meccanismi culturali
Di crescita economica di progettualità di ricerca delle iniziative legislative in assemblea che sono in grado di produrre innovazione ecco perché bisogna mettere insieme elezione diretta una maggioranza che sia in grado di poter avere la STET Bill la stabilità è una selezione quindi con un sistema elettorale che su questo fa perno allora sì
Ecco che la Sicilia diventa da questo punto di vista forte innovativa e aggiungerei ma lo cito solo per tenerle visto che già ho parlato a lungo che noi in questa stessa forza innovativa la dobbiamo mettere sulle questioni economiche o sociali
E faccio riferimento alla necessità di creare in Sicilia un moderno competitivo sistema di piccole e medie imprese in grado di stare in Europa attestata con forza e con qualità e anche quaestor richiede una regione siciliana che tenga insieme innovazione in Assemblea e bipolarismo al governo sapendo che anche questo tema delle piccole e medie imprese è decisivo per creare questo sistema competitiva in Europa
Ciò richiede non naturalmente ecco perché facevo richiamo
A quando noi ci siamo messi in gioco e abbiamo organizzato l'Ulivo non qui un atteggiamento sicuramente non quello della latitanza
E questo debbo dire onestamente oggi anche i Democratici di sinistra visto che sono educato prima parlare i Dinoi di me e poi degli altri in questo momento la latitanza e il peggio per capirci al peccato di omissione e quello peggiore
Nello stesso tempo
Però dobbiamo dire che non dobbiamo richiamarci all'autosufficienza arrogante dell'Ulivo cioè bipolarismo uguale
Siamo così come siamo fotografiamo questa situazione
E impegna ma che invece ci sia una dinamico una crescita questo non sarebbe un altrettanto errore il bipolarismo non è un'ideologia è un indirizzo e un cammino e quindi l'Ulivo Queen Sicilia
Deve destrutturate sì crescere allargarsi rompere meccanismi d'egemonia mettersi in gioco fino in fondo e quindi avere la possibilità di creare nella società siciliana una capacità di aggregazione e anche nella società politica
Anche rispetta alcune questioni politiche voi sapete a cosa faccio riferimento in grado di poter da questo punto di vista
Avanzare cultura di governo è forza di governo così siamo competitivi con il POR
Non quello di fare incontri dove illudiamo che mettendoci insieme tutti insieme noi automaticamente produciamo innovazione e scegliendo Roma come soggetta antagonista non risolviamo i problemi innovativi sino adesso almeno nella storia che ha percorso questa strada anche senza volerlo è finito nel fosso del trasformismo
Siccome il Paese ha imboccato la fra strade qualche risultato nonostante travagli di questi ore qualche risultato l'ha dato allora la Sicilia se vuole competere faccio un passo in avanti non stia
Cento passi indietro e quindi si misuri sul piano dell'innovazione
Con quelle come le caratteristiche che ho definito prima
No io il tutti insieme in politica solitamente come dire l'anticipo di un clamoroso pasticcio cioè di una cosa ha detto
Di una cosa ne porta quasi mai a nulla di di positivo per il Paese
Padre tinta avuta però è stato in passato uno di quelli che ha teorizzato l'unità dei siciliani anche se contro una cosa come dire molto più pericolosa della mancanza di riforme cioè contro la contro la mafia fece di quello come dire
Il possibile elemento di umanità ma non indistinte di tutti diciamo ma dei migliori
Per il progresso dell'isola io vorrei chiedergli se lui oggi crede invece al tipo di unità dei siciliani del quale ogni tanto si darà con ogni tanto si parla diciamo a proposito per esempi
Delle riforme quindi anch'essa di un governo di tutti per fare riforme oppure variante introdotta adesso dal senatore D'Onofrio di un'unità diciamo di tutti sulla base naturalmente di un programma diciamo
Contro e in posizione conflittuale con Roma
Prima di rispondere direttamente alla domande alla sollecitazione
Vorrei ringraziare per l'invito ulteriore di partecipare al dibattito
Festa dell'Unità
E un la mia presenza un dovuto che si tramanda da anni per cui sono contento di esserci anche quest'anno su questo tema delle frontiere della modernità perciò grazie agli organizzatori
Poi sono sorpreso
Nella raccogliendo un po'quello che ho sentito delle domande del senatore D'Onofrio
Sorpreso perché sono interrogativi ma che suppongono già nel senatore D'Onofrio per la sua esperienza ad Agrigento
Una conoscenza la realtà siciliana tutto potrebbe essere possibile
In Sicilia eccetto di fare un un fronte nei riguardi dell'uomo
Perché
A livello istituzionale proprio le condizioni sono totalmente diverse
Mi riferisco alla Regione
Perché alla Regione c'è un precedente Drago il quale
Non si capisce bene dove si colloca dal punto di vista di maggioranza per cui il poter far fronte contro Roma in un certo modo già tolto e tolto il fondamento inoltre tutto quello che sta avvenendo
Parlo delle iniziative delle aggregazioni
Nel nella cosiddetta più o meno trasversalità anche le ultime riunione che si sono fatte
Che il documento che è stato presentato a cui accennava volevo Eligio credo che scaturisca da una diciamo da una molteplicità di presenza e provenienze diverse che diceva Lumia in modo come hai detto plateale
Volgare si potrebbe definire trasversalità in un modo nobile unione d'intenti in un progetto perciò devo D'Onofrio
Noi suo bando la sua proposta il suo manifesto non ha proprio possibilità di avere ascolto noi viviamo momento anche in Sicilia di notevole confusione riassestamento e con momento diciamo di una transizione che dura a lungo non è possibile in nessun modo
Lui
E fuori posto questa preoccupazione la sua domanda ecco non porgere alla realtà questa preoccupazione non esiste per cui anche come diceva Lumia nomi razzismo altro mi sembra fuori dalle prospettive future
E allora
La verità quale la verità vorrei più che fare analisi esprimere qualche mia sensazione e impressione che per chi ha seguito lavoro l'attività
Impressione sensazione indenne non sono estemporanee sono frutto di un cammino che è molto lungo e che mi ha visto
Presente militanti attivo già da quarant'anni in questa Sicilia con lo studio con la riflessione sulla realtà e allora in base a a questa lunga esperienza a me sembra di dover dire
Che parlare oggi di riforme istituzionali
Una bestemmia
Non si può parlare di riforme istituzionali
Perché non ha più senso
Non ha senso
Già con il fallimento della Bicamerale ultima che sembrava rispetto alle prime la più
Piena di presunzione pertugio nel senso migliore della parola questa bicamerale sembrava che doveva approdare tale era sicuramente la l'idea espressa
E quello che appariva dal presidente alla Bicamerale ma anche dei colloqui con Berlusconi questa bicamerale sembrava sicuramente la Bicamerale che approdava è stato un terribile fallimento
Quella di De Mita è stato uno scherzo rispetto a queste per cui parlare di riforme istituzionale in questo momento
Mi sembra anche in campo nazionale di usare un'espressione non solo è impropria ma fuorviante rispetto ai grandi temi della riforma delle istituzioni
E allora per la Sicilia secondo me è ancora peggio certo
Nel linguaggio giornalistico
Linguaggio dalla società civile tutte diciamo tutti abbiamo detto
Necessaria la riforma dallo Statuto crede la riforma istituzionale la regione abbiamo incoraggiato provenzale il presidente abbiamo incoraggiato Piro Capodicasa che all'opposizione si univano ad una parte della maggioranza andate avanti
Però a me sembra che la situazione sia
Disperata dispera si tratta di fare qualche piccolo accorgimento per evitare il peggio come è stato detto con molta puntualità da Beppe Lumia evitare il più
Far sì che la emarginazione la marginalità non diventi definitiva cioè far sì che la Sicilia non sia definitivamente quello che ormai nell'immagine
Del Paese insistere abdicando la Sicilia una Lampedusa più grande una Lampedusa non più di una e allora intanto non siamo pessimisti bisogna avere progetti guardare il futuro
E l'ha permesso Cracolici questo tema le frontiere della modernità e una grande intuizione e un atto di coraggio perché più delle forme istituzionali noi possiamo parlare di modernizzazione
Dei gli sforzi che dobbiamo fare
Quelli possibili
Quelli quasi impossibili per modernizzare ecco perché a qualcuno è sembrata l'analisi di Beppe Lumia fuori campo o troppo estesa ma è un'analisi opportunità perché parlava
Signori guardiamoci in faccia in che cosa possiamo produrre quel tanto di modernizzazione in Sicilia per evitare il peggio
E allora
Vorrei aggiungere ancora raccogliendo qualsiasi tentativo di mantenere viva
La coscienza sociale
La cultura di smuovere la società civile dico la società civile in questo senso ebbene emersi per cui sicuramente anche benemerita villano insieme nel momento in cui vuole produrre nella società civile nella riflessione su questo tema
Una un dibattito mantenere viva l'attenzione ecco perché lasciatemelo dire io desideravo da professore ligio una spiegazione
O quanto meno da Gene ammicca una spiegazione su quello che avete scritto ieri nel giornale la Repubblica J. replica del colloquio tra Vito Riggio e Marini a proposito del del club rileva diceva cioè il marine che dice a Vito Riggio ma come mai si è là dentro se tutto è strumentale od vaglia Repubblica per dire queste cose ovvero se il colloquio avvenuto qualche preoccupazione che ha avuto marine in merito a club devi la ricerca che sia funzionale all'elezione avrà la presidenza alla Regione o altro
Certo banche chiarita perché fatto felici noi diciamo che tutte le iniziative sono valide che producono riflessione cultura e anche vale dunque e allora detto questo
Io credo che onorevole D'Onofrio oltre che ai partiti alle forze politiche per cui poi qualcuno ha detto ma lei ha un piccolo partito
La domanda secca è possibile a vere una modernizzazione in Sicilia va fatta a noi a noi dalla società civile a noi che operiamo nella società
Perché poi per quanto riguarda i partiti soprattutto quelle siciliane lo sa bene quello che c'è onorevole D'Onofrio lo sa bene il CCD lo sa bene nell'UDR lo sa bene per quanto riguarda Provenza per quanto riguarda Capodicasa
Quanto riguarda Pirlo e gli altri quello che sta avvenendo per cui mi sembra una domanda retorica che alla risposta nei fatti
Io credo che nelle forze politiche oggi in Sicilia non è possibile procedere a riforme istituzionali e come potrebbe essere possibile Sam possibile anche a Roma
Perché chi chi chi crede di voi che a Roma si possono fare le riforme istituzionali ogni tanto si dice Berlusconi ha dato un segnale almeno per la legge elettorale
Un segnale e poi si ripete ma che questo segnale non ha senso perché la riforma istituzionale fossero solo la legge elettorale o l'elezione del Presidente
Della regione o dalla Repubblica ma le riforme istituzionali sono la complessità di rinnovamento della Costituzione e delle istituzioni per cui cento la giustizia
Chi entra bene diceva Lumia la scuola l'economia la formazione allora sia lo stato modo modernizzato non lo Stato moderno cioè le frontiere della modernità oggi è possibile
In un tempo che di ripresa di dialogo con le forze politiche in Sicilia in campo nazionale quasi la domanda la faccio io allora ero D'Onofrio pensare paura modernizzazione dello Stato
Cioè andare verso le frontiere della modernità le sembra possibile
Io credo che in questo momento non è possibile perché in questo momento siamo in uno stallo in un completo stallo che si tratti per cui si aspetta chissà che cosa per quanto riguarda la Sicilia io credo che non sia possibile perché c'è una non più una trasversalità ma un'ambiguità di collocazione dal momento che i sindaci che propongono bianco e Draghi
Come si chiama Orlando sono dell'Ulivo Drago è presente come non so sarà polo sarà a mezza strada ma comunque con una non omogeneità di situazioni istituzionali questo è il dato di fatto
Però attenti perché la moderne
La modernizzazione è il tributo che si deve pagare alla storia perché se il nostro Paese non si avvia verso la modernizzazione allora ecco un Paese che nonostante l'inserimento temporaneo
Nei processi europei e destinato a un decadimento
Perché destinato un decadimento perché la modernizzazione è un fatto molto globale
è un fatto che riguarda la struttura dello Stato ma non perché è una ingegneria istituzionali non perché è un borgo accorgimento di norme ma perché la modernizzazione delle istituzioni suppone risposta all'esigenza della realtà
Le norme devono dare risposta ai livelli che ha raggiunto la società civile queste sono le riforme istituzionale
E allora
In questo momento
Io penso e sono in questo come dire
Amareggiato perché devo frenare le mie speranze che è impossibile dare una vera risposta alle esigenze della società civile
Perché ci troviamo in una grande situazione di impasse
Siamo in una situazione di impasse siamo nel guado per usare un un una parola trita perché
Purtroppo
Si è smantellato quel tanto che si era raggiunto nel movimento le foto di riforma quello che segna ed altro avevano portate avanti cioè il bipolarismo è un sogno
C'è ancora peggio un frazionamento maggiore delle forze politiche perché tutti si prestano a questo gioco al massacro
Ed è chiaro che in questo gioco al massacro De Fazio al momento alcuni alcune figure hanno la loro meglio e mi riferisco alla figura del presidente Cursi
Il loro meglio nell'inserirsi e produrre anche una condizione che dista destabilizzazione dispetto alla al bipolarismo
Però per quanto riguarda questo aspetto facciano il mea culpa
Alcuni partiti
Sia nel Polo sia nell'Ulivo l'avere insistito a mantenere la propria identità di partito la loro proprio a forma di partito la propria struttura di partito perché sembrava che fosse un baluardo allora diciamo al lo sbandamento
Della rappresentanza politica forse è stato uno sbaglio
Perché tale L'Ulivo non è una forma unitaria il Polo non è in una forma unitaria cioè non sia attualmente bipolarista arginiamo allora questo diciamo questo rischio
Onorevole D'Onofrio non so se lei è d'accordo per quanto riguarda questo ritorno o un seno materno che il centro che anche l'immagine di una democrazia cristiana che in un modo o nell'altro tenta di essere ancora riferimento non terminiamo indietro rispetto a quel traguardo che era stato raggiunto col movimento referendario
è stato idee attuato diciamo nella società civile portata avanti
E allora questo sforzo che si chiede ai partiti di rivedere la loro posizione ecco perché sarà magari plateale la riforma trasversalismo ma credo che sia l'unica possibilità oggi di raccogliere nella società civile forse che riguarda anche esponente dell'istituzione e procedere verso un tentativo che è quello soprattutto in questa fase di avere un progetto
Perché il progetto sulle riforme istituzionali si style languide endo si sta esaurendo solo nella riforma elettorale che riguarda magari presente alla Repubblica il presidente
Dalla
Della regione
E allora
Bisognerebbe quello lo dico questo a me stesso lo dico a quanti operano e la società civile rimboccarsi le maniche e cercare di avere truppe che aderiscono a un progetto
Ho un progetto di riforma della della prostituzione
E pertanto delle istituzioni in maniera non settoriale ma globale che comporta anche giustamente ammodernamento dell'economia delle strutture economiche ammodernamento della giustizia ed è puntuto dolens forse non lo so nell'immediato futuro sarà melodrammatico questo problema dalla giustizia con cambiamenti che ci possono essere le procure non lo so ma sicuramente uno dei momenti più delicati dove tutto si si sta remando
L'ammodernamento della formazione ma quel che più mi preoccupa è in questa fase che parlare di riforme istituzionali di modernità di frontiere della modernità nel nostro Paese sette Cozza con quelle che operi sia di fondo che lo smantellamento dello stato sociale
Lo smantellamento dello Stato sociale suppone che la dignità della persona umana
Che della comunità che alle vere esigenze di sviluppo di modernità vengo da tradito e allora noi ci troviamo in questo a tornare veramente dietro per non andare avanti io fiducia che le elezioni
In Germania leggende possano produrre nel nostro Paese una spinta o una maggiore considerazione verso lo Stato
Sociale e pertanto a questo processo più globale di modernizzazione
Ci sarebbe qualche altra cosa ha da dire ma e necessarie alla modernizzazione perché altrimenti andiamo in chiesa saremo una Lampedusa più grande il nostro Paese sarà in Europa uno fanalino di coda
La cosa che vorrei aggiungere soltanto questa io sempre più credo in una fase costituente nella quale gente che eletta uomini anche della società della cultura che hanno Progetto che non è legato a interessi di schieramento si possono mettere insieme a rivedere la nostra Costituzione e allora direi in questa fase il top terminiamo ci dopo aver letto
La il colloquio di Vito Riggio con Marino starebbe per dire mi dispiace per Provenzano perdiamoci anche per quanto riguarda l'elezione diretta del presente la Regione perché se deve essere funzionale all'elezione di questo o di quell'altro allora è meglio fare ma e aspettiamo facciamo un governo in Sicilia che sia di salute pubblica
Per riformare ed avere un'attenzione verso i bisogni primari
Verso il bilancio della Regione che alla bancarotta verso la situazione dei precari un governo di salute pubblica poi se ne vanno a casa in attesa di un modo di una costituente per cui ci dobbiamo muovere in campo nazionale non è più possibile nei momenti attuale di pensare che si faccia una riforma delle istituzioni
No io inviterei diciamo a un secondo giro più più agile diciamo
Anche se
Più veloce
No anche se diciamo causa pioggia non è che case ne siete costretti diciamo alta
No io dovevo come dire per fatto personale quasi una risposta padre quinta acuta sulla insomma su quello che Repubblica ha scritto ieri a proposito di un colloquio tra religione Marini dico poi io chiedo scusa per questo
Perché dico per i giornali perché una volta per Drago affatto un'intervista che mi toccava personalmente già non è vero che ha detto queste cose se non è vero che Marino ha detto queste cose no ma guarda io non conosco diciamo un esponente politico che dice una le cose al giornalista e poi insomma dice che le ha dette veramente quindi non mi ciò non mi son no mi sorprende invece se lei conosce un po'Marini
E se lei diciamo a insomma è se ha capito che cos'è Villani scemi mi sorprende che lei si sorprende del fatto che Marini è contrario cioè Marini
Insomma comunque la Marini ha espresso un'opinione mi pare di capire molto perplessa rispetto al al al Progetto diciamo di di villa Niscemi
Visto che di questo progetto si di questo cosiddetto club si torna a parlare io vorrei chiedere allora Vito Riggio un ulteriore chiarimento sulle finalità di questo movimento e chiedergli soprattutto cosa alla quale magari soltanto dei giornalisti diciamo teniamo in maniera particolare
Se è vero diciamo che questo progetto partorito le da Leoluca Orlando e Drago fondamentalmente il quale ha parlato addirittura dalla trasformazione di questo club in un partito siciliano
Doveva servire nell'idea del sindaco di Palermo come trampolino di lancio per una sua candidatura alla guida e la Regione e se questo progetto ha subito oggi a Catania uno stop molto netto impresso dal sindaco di Catania Enzo Bianco
Per favore Vito tu sei uno diciamo che anche capace come è di rispondere alla domanda quando ciò Boglioli
Io direi questo
Prima di tutto
Capisco che la società civile curiosa ed anche un po'pettegola degli è quella cosa di Repubblica sta scritta sotto il nome di pettegolezzi no valido la società civile
Io non sparito adeguata
No ed abbiamo essere precisi diciamo
Nel senso che la CIA come lo spirito curiosità e aneddoti curiosità e Anedda pesa in inglese ricavano gossip no dentro all'italiana e dove c'è anche quella che si chiama si chiama corti io
La risposta pare Pitagora è molto semplice
L'onorevole Marini essendo segretario di una grande partito ha una sola importante preoccupazione che quella di risolvere la crisi attuale
Quindi io ho visto Marini e mi ha detto che di villa Niscemi e simili cose che riguardano la Sicilia non era il caso di occuparsene perché c'era in atto una crisi nazionale
La cosa invece preoccupa molto molti deputati che essendo eletti col collegio uninominale dall'ipotesi di eventuali costruzioni di nuove alleanze potrebbero avere qualche sorpresa perché è vero quello che diceva Lumia cioè che deputato del collegio uninominale
Pende o dovrebbe tendere a rappresentare la maggioranza del suo collegio ma è anche vero che come di statuto della politica in primo luogo il deputato tende nel difendere gli interessi del suo collegio a salvare se stesso
E quindi l'ipotesi di eventuali concorrenti concorrenti dentro un palleggio non fa piacere a nessuno ed è un limita della legge del maggioritario
Che come sappiamo deve essere completata con qualche forma di partecipazione alla scelta delle candidature per evitare che la scelta le candidature sia rimessa in modo centralistico come accaduto due volte finora le uniche due occasioni nel maggioritario alle segreterie nazionali
Quindi la preoccupazione non è la segretaria nazionale ma è di deputati dell'attuale partito popolare che come sapete ha una formazione piuttosto modesta
Nell'ipotesi che il Partito popolare si allargasse per ogni collegio ci sarebbe da scegliere per esempio quale deputato ricandidati
Ma questo insomma non è rilevante ai nostri figli ai nostri linee rivelando un'altra cosa che è stata detta Lumia
Noi siamo arrivati al bipolarismo almeno tendenziale guarda ci sono due libri sulle elezioni del novantaquattro e novantasei la prima si chiama maggioritario per caso
La seconda secondo libro si chiama maggioritario ma non troppo cioè noi per due volte con la legge Mattarella abbiamo votato rischiando di non produrre maggioranze tanto è vero che il governo indicato al popolo secondo Berlusconi nella prima esperienza è durato otto mesi cioè quattro mesi meno della media dei governi nazionali dall'Unità ad oggi
Il secondo è durato di più per una maggiore capacità di negoziato interno tra le forze e quindi per una migliore qualità dalla politica ma non perché la legge almeno alla Camera avesse prodotto maggioranze all'ora
Quella legge elettorale per quanto imperfetta
Che dal luogo maggioritario per caso maggioritario ma non troppo e tuttavia il risultato non ce lo scordiamo di una fortissima pressione popolare esercitata attraverso il referendum e che ha portato alla costringere come disse il capo dello Stato ricordò che Scalfaro disse il Parlamento sotto dettatura dei resti una legge elettorale se non avessimo avuto lo strumento istituzionale di bipolarismo così come l'abbiamo conosciuto per quanto imperfetti in questo Paese non si sarebbe parlato
Allora cosa dico io ecco cosa c'è scritto nel documento di villa lisce
Non che si debba fare un governo di tutti ma chi ma poi chi potrebbe oggi proporre un governo di tutti sulla base di di di quale come dire programma no che è indispensabile che dentro a questa Assemblea che è stata eletta con il vecchio metodo
Si crei una forza sufficiente una maggioranza che approvi una nuova legge elettorale di tipo maggioritaria e bipolare senza di Chievo daremo nel due mila uno di nuovo senza il bipolarismo voteremo contro i partiti frammentati tonni partiti ma ci urlati perché erano già venti diventeranno trenta per una via naturale di frammentazione la società siciliana
E quindi le condizioni della Sicilia diventeranno sempre peggiori
Quindi io credo che quello che si vuol dire per quanto mi riguarda è sicuramente così
Non è mettiamo seduta sia contro Roma no e troviamo la forza nelle sedi come dire istituzionali quindi all'Assemblea ma anche tra i comuni anche nella società civile per aprire una fase costituente
La quale fase costituente qui sono molto stupito e non è che può ignorare il dato istituzionale o amministrativo perché per me è la modernità mi ricordo qualche piccolo studio che ho fatto in questa materia la modernità
E sostanzialmente caratterizzata quando si parla di istituzioni da una contrazione delle funzioni dello Stato dice che non si è stato moderno significa stato modesto ma stato modesto significa anche stato efficiente
E promette poco ma quel poco è promettono ora per esempio agli imprenditori agli artigiani commercianti al cittadino è dunque stato moderno significa Stato le funzioni bene noi abbiamo una regione che non funziona per niente
E abbiamo dei Comuni che minacciano di cominciare a non funzionare come prima cioè abbiamo uno stato forte pesante che pervade la vita dei cittadini ma che inefficiente
La prima riforma fondamentale da fare e semplificare il ginepraio di norme di adempimenti di vincoli che impediscono la creatività e che quindi impediscono a chi voglia investire agli artigiani commercianti di riuscire a fare il proprio mestiere
Questo si fa con una riforma per l'amministrazione ma quale è possibile dolorosamente ho detto all'inizio perché prevede una serie di costi e di tagli e di misure e nessuna maggioranza attualmente in grado di prendere potrebbe forse prenderla un governo fortemente legittimato se eletto direttamente forse perché non siamo sicuri
Per arrivare all'elezione diretta del Presidente alla quale io personalmente continuo a credere molto non perché sono un ingegnere costituzionale ma perché credo che la politica senza istituzioni diventa una volgarità diventa tutta gossip diventa tutto pettegolezzo io credo che le scelte politiche per essere credibili debbano mettere capo un diverso assetto istituzionale normativo amministrativo e di costume
Non basta dire alla società civile è cambiata
Se è una società civile non si offrono strumenti di partecipazione di decisione di Scelta la società civile ripiega e dunque diventa un elemento come dire di negatività anche il lavoro positivo che si è fatto oggi siamo a questi difficili
O la Sicilia si rende conto che è entrata in Europa che l'Europa valgono delle regole di modernità anzi di post-modernità secondo affermasse per le quali lo Stato deve essere modesto ma deve essere efficiente
La libertà dei cittadini deve essere garantita la libertà di impresa deve essere tutelata come un bene prezioso perché da questa vengono i posti di lavoro e non dalla elargizione del principe sei siciliani non si fa il nome di questo non si farà nessuna riforma
Ma se non si farà nessuna riforma la Sicilia sarà perduta
è inutile che ce la raccontiamo nessuno verrà a salvarla e nessuna polemica antiromana o anti Brussel
Come dire né per al luogo all'unica cosa che i siciliani debbono fare
Adoperare lo statuto di autonomia che hanno ottenuto una quarantasei per affermare la loro capacità di autorganizzazione economica istituzionale sociale e civile dei confronti dall'Europa della quale fanno parte e quindi non possono più corre il rischio di essere qui vocati cioè come se volessero fare i separatisti quindi io penso e concludo con una cosa seria che ha posto Francesco no
Il problema non è essere contro questo o quel governo il problema uscirà la politica politicante per la quale tutto quello che si fa non risponda all'obiettivo che vuole raggiungere ma alla domanda un po'pettegola a chi conviene allora io vi dico
E del tutto legittimo che chi propone l'elezione diretta del presidente della Regione pensa di ricandidarsi tutti e tre
Quattro cinque perché questo fa parte della politica quando noi abbiamo proposto alla riforma del sistema elettorale Volpini noi pensavano di candidarsi era sbagliato
Il punto vero è a che cosa ci si candida a fare se appare il presidente di una Regione che sta morendo oppure a fare il presidente di una Regione che vuole sopravvivere
E vuole anzi crescere allora
Attenzione qui c'è una gamba e la politica ma da quand'è ci si meraviglia che qualcuno che fa politica voglia fare il presidente alla Regione quando questi qua alcuni per altri sono stati da molti che sono qui quotati a fare il sindaco a far il punto vero è vale la pena o no di battersi per parola riforma elettorale e per avere il presidente direttamente eletto qua e vedremo chi sarà il candidato dallo dell'Ulivo chi sarà il candidato del Polo perché almeno ci saranno due candidati
Quindi se ci sono equivoci io vi posso smentire per quanto mi riguarda credo per quanto riguardi ogiva presentazione del documento
Il documento è un tentativo di stimolare tutte e due i campi cioè il Polo Ulivo e la società a ragionare su che cosa dobbiamo fare per stare decentemente in Europa e tra questo qualcosa noi ci mettiamo e continuano a crederci le riforme istituzionali se non si faranno sarà una sciagura
Ecco perché io non voglio che passi questa tesi che la modernizzazione prescinde dalle riforme perché non è affatto una modernizzazione se mai è una soggettività
Cioè ognuno di noi può pensare che se modernissimo cardinale quando dice che buona riforma elettorale penso che sia il più moderno di metodo o no
Il difenda l'attuale assetto i deputati regionali che lo dirà pensavo che se modernissimi
Ma non lo sono perché mantengono uno stato di cosa che impedisce di fare quello che serve per la Sicilia o quello che alcuni di noi pensano serva allora io vi invito al contrario
Ha una forte mobilitazione sotto forma di petizione popolare di pressioni di denunzie dico vizi di fiaccolate come la facemmo per il referendum per sbloccare l'Assemblea
Perché entro quest'anno si facciano le riforme compresa una norma di scioglimento in modo tale che i siciliani possono andare a votare non nel due mila uno Odissea nello spazio
Ma nel mille almeno centonovantanove del due mila scegliendo sì un presidente scegliendo sì un Governo e quindi avendo qualche chance in più di sopravvivere a una competizione che ogni giorno che passa ci accorgeremo diventerà sempre più dura
Ma
Chiederei la parola al senatore D'Onofrio perché credo abbia il diritto come dire di spiegare forse è meglio diciamo la sua proposta di governo di tutti e mi pare abbia raccolto il massimo dei dissensi
Io credo che approfittando del fatto che la pioggia finisca con l'impedire ad alcuni dei presenti di andar via
Siccome la materia è molto mi sembra importante qualche chiarimento e qualche conferma
Devo dire che
Io non so se sia insufficiente comprensione della Sicilia
Da parte mia ritenere
Che la Sicilia avrebbe la Sicilia ho detto all'inizio come la Campania come il Veneto come la Lombardia
Meglio non è la Sicilia da sola io contestato il fatto
Che quando si decide il bilancio della Unione europea
Quel bilancio s'viene redatto sulla base di pressioni orientamenti richieste rispetto alle quali la Sicilia è assente quando si decide
La politica economica sociale nazionale di cui la finanziaria è lo strumento principale la Sicilia è assente questo è un dato di fatto non è controvertibile è vero persino il fatto
Che a Bruxelles mentre alcune regioni italiane hanno o l'ufficio il quale serve a contrattare con la Commissione europea il bilancio la Sicilia non c'entra quindi è un dato di fatto è la verità
Premessa seconda considerazione vogliamo che questa mancanza di
Rappresentanza della Sicilia nelle sedi in cui si decide il futuro economico d'sociale del Paese sia colmata o ritenevo che questa assenza sia un fatto irrilevante a me sembra che si è un'assenza importante
Mi sembra normale tentare di colmare questa assenza in che modo le possibilità sono sostanzialmente due
Dice Vito Riggio
Mi sembra in qualche modo non parrebbe in Tagore mi sembra
L'altro intervento chiedo scusa
No lo storico
Dobbiamo fare in modo che questo vuoto che c'è vada col manto secondo la innovazione bipolare cioè che chi vince le elezioni dica come intende colmare questo vuoto e l'ho con me
Che cioè il fatto di colmare il voto anche in funzione oppositiva rispetto a Bruxelles e Roma
Io non ho detto che il contrasto con Roma sia la necessaria conseguenza del modo di essere stile dico che è anche possibile che ci si trovi in contrasto con Roma
E allora siccome io ritengo che l'eventuale contrasto con Roma sia nell'ambito delle di colore con Brussel sia nell'ambito della biglione tutela che io insisto nel dire federale degli interessi siciliani
Questa eventualità
Il centrosinistra siciliano politico
E culturale lo considera un ostacolo insuperabile sembra essere in contrasto con Roma significa andare in contrasto con il governo dell'Ulivo
Ora ritiene che tutto sommato la tutela degli interessi territoriale siciliani sia talmente previdente da anche far andare il centrosinistra siciliano contro il centrosinistra nazionale quaestio nato fondamentale
Lo stesso problema lo pongo all'interno della mia area politica e mi chiedo
La spinta a fare della Sicilia un avamposto di contrasto con Roma
Il Paolo lo considera tale solo perché a Roma c'è il governo dell'Ulivo e quindi ideologicamente vuole lo scontro che è politico non è a tutela della Sicilia
O è disposta a dire se non c'è contrasto perché l'interesse siciliano è meglio tutelato da questo governo noi siamo a favore di questi interessi la domanda è radicale
Cioè la mia domanda è nel senso di dire
Rimangono pre prego prevalenti gli interessi ideologici e dei partiti e degli schieramenti bipolari fino al punto che dentro questo schema la tutela del territorio e viene a essere considerata meno importante
Io ritengo di no ma questo è un problema che contraddistingue il mio modo di considerare la riforma dello Stato preminente rispetto alla riforma elettorale
Nonché quella elettorale non sia importante ma una riforma elettorale tutta figlia del bipolarismo come schema dentro il quale si devono contenere tutti gli interessi del litorale mi va bene è l'opinione prevalente in Italia non mi sorprende
La Bicamerale ha operato ed è fallita secondo me in questa logica non dico che è fallita per questa logica ma operando dalla convinzione che la riforma federale non fosse un problema fosse una questione eccentrica un problema della lega non un problema del Polo e dell'Ulivo io ritengo che sia stato un errore grave ritengo che non aver compreso che Polo e Ulivo nel bipolarismo che è un fatto di modernizzazione
Rispetto a un modello di governo precedente che è un fatto di innovazione che è una cosa che tra l'altro il mi è talmente Carra che quello del CCD incertezza del due sono rimasto dal Polo perché ritengo che il bipolarismo sia un valore mentre gli amici che sono dell'UDR ritengono che giocherà una partita a cancellare questo bipolarismo
Per il bipolarismo non è che abbia estraneo come cultura
Ma non ritengo che sia talmente preminente
Rispetto alla tutela degli interessi veneti o siciliani campani lombarde da impedirmi di costruire un sistema federale nel quale la sicilianità come la Campari da come la natura veneta possa diventare oggetto di fede aboliti
Questo dice parrebbe indago da non è in alcun modo
Ragionevole proporlo in Sicilia io non so se il cielo un paradosso in ciò che dice Barre Binda cura come a dire che la Sicilia non può mai pensare di esserlo posizione di Roma il che ovviamente mi sembra un paradosso o se invece mi
Mi per così dire mi chiede di spiegare che cosa è questo posizione a Roma di cui parlo
Io l'ho usato proprio nel seminario di Filaga l'esempio per far capire cosa ha in mente
Io dico che nel contesto dell'Unione Europea
è probabile che la Sicilia possa diventare e questo può essere un fatto utile per i siciliani una sorta di Florida dell'Europa
Un luogo dove si viene a svernare dove vengono le persone anziane dove si trova buon cibo dove fili trascorre una vita più gradevole ma dove non si pensa più dove non ci si ponga più il problema di concorrere al governo europeo
Dove cioè si viva tranquilli ricevendo milioni di turisti come capita in Florida che notoriamente degli ultimi cento anni di una breve storia americana non ha contato nulla nella storia di quel Paese però vivono felici
O la Sicilia alla pretesa che io ritengo fondata
Nel rispetto che ho verso ciò che questa terra prodotto di concorrere con le proprie idee affondare il futuro della costruzione europea e allora se la Sicilia vuole essere California e non florida anche il diritto di porre questa sua esigenza laddove queste decisioni si prendono
è in grado di poter dire a Roma se Roma non vuol fare della Sicilia la California
Che noi chiediamo infrastrutture investimenti allora sì ponendoci in condizioni di meritarsi Cerri noi chiedendogli come elemosina ma deve diventare soggetto che pensa il futuro del rock la California questa è e luogo anche di villeggiatura ma è un luogo dove si è pensato all'impresa spaziale
L'impresa nucleare di tipo nuovo le le l'innovazione tecnologica dove ci sono le università che perse nel futuro più di quanto non carnefice queste la domanda brutale
Chi decide del futuro della Sicilia se florido che le forme nella mia opinione la Sicilia concorra decide il futuro se del caso anche contro nove anche con se del caso anche contro Roma e contro Bruxelles
Chi dice che invece non potrà mai essere controprova grosse dice avverrà ciò che altri decideranno e io mi auguro che sia una scelta migliore ma l'avranno deciso ad altri non credo che questa terra ma ripeto come il Veneto la Campania e la Lombardia
Perché non faccio del Sicilia Nismo per così dire retrogrado ma un'affermazione di una identità forte ritengo che vi siano gli elementi base poter concorra a dire cosa vogliamo di questo futuro
Questa è la posta in gioco la legge elettorale è essenziale Mantova è una legge elettorale che dice non c'è un problema di identità territoriale da salvaguardare
Altro da legge elettorale che dice c'è questo problema questa è la questione che pongo la sostanziale identità delle due questioni
E di questo se possibile discuteremo anche con la società civile siciliana per capire se ci sono le condizioni per andare oltre la questione elettorale come questione del futuro dell'isola
Ma io credo che l'onorevole Dario è stata data abbia spiegato meglio quello che pensava io so che un moderatore come di non dovrebbe mai esprimere diciamo coi entrare nel merito del prima era un giudizio però
Se ho capito bene avevo capito bene cioè è un è un clamoroso artificio quello al Senato vedono frusta ne siamo come dire giovanile la Sicilia
E io non ho mai visto il centrodestra il centro ma può darsi che abbia visto male il centrodestra e centrosinistra alla Regione litigare sul rapporto col Governo col governo romano
Io ho visto il centrosinistra polemizzare col centrodestra per esempio su ipotesi di condono indiscriminato entro i centocinquanta metri dalla costa
Li ha visti litigare su ipotesi di risanamento
Cioè su questioni tutte siciliane diciamo allora spostare discorso in avanti come fai come fai tu
E chiedere se
è un impedimento per un governo di unità
Il giudizio sul governo di Roma mi sembra un artificio perché l'impedimento a un governo di unità da quello che ho visto io in questo anno al Palermo e sulle cose da fare in Sicilia diciamo con le quali Roma non c'entra nulla
Quanto all'ufficio regionale da aprire a Brussel
Beh ma lo si aprisse
No questa dal governo della Regione diciamo
Tu proviene da un partito che è stato al Governo e la Regione diciamo rivendicare adesso l'apertura di un ufficio a Brussel
Cioè con chi da Savigliano insomma questo voglio era preso col fatto che la senatrice Ornella costantemente
Al di fuori dell'orizzonte dalla tutela di questo specifico territorio
E vai in questo fatto è una delle ragioni di fondo della crisi e dell'abbandono che si nota se lo si vuol continuare basta dire che il problema non c'è nove i temi chiedo scusa intanto per aver paventata conteneva in una ressa diciamo che non lo permetterebbe
Onorevole mia
Allora ancora più espliciti visto che alcuni punti
Si sono delineati di differenza di convergenza
I problemi della Sicilia in questo momento se dovessimo dare una scala di priorità
Non sono legati a Roma
Se dovessimo dare una scala di priorità
Secondo punto
è vero dobbiamo prepararci lo dobbiamo dire con estrema onestà sono d'accordo su questo dono che dobbiamo prepararci a un sistema
Regionale capace di anche di essere competitivo ma la competizione Donofrio sarà d'accordo penso non è tanto con Roma ma con l'Emilia col Veneto con la Puglia così con gli altri sistemi regionali presenti in Europa
Allora in questo momento i nostri cuori guai non sono a Roma per cui quando sento e mi preceduto stasera che Vito Riggio in questo ha corretto un po'l'originaria l'originario patto di villa Niscemi
Scusate il partorì la riceve oggi pomeriggio tutto il resto era quando i gossip notare che era fa Swarthmore generale faceva parte della i giornali giù ed amicale s'iscrivono Inter è colpa tua primo
Essa no non c'era nessun dopo era un documento di nove gallerie io ti invito a leggere perché vale una qualche fatica visto che io c'ho perso del bus adesso lo metteremo
Allora
Dicevo quando io li a villa Niscemi nella prima forma che adesso non c'è più
Si diceva mettiamoci insieme perché questo veniva detto ci sono delle interviste che venivano accompagnate da questa idea strategica mettiamoci insieme
Perché la nostra rovina a Roma e poi io modestamente guardavo
Le cooperative sociali a Palermo
E guardavo Briguglio che faceva quell'altro quando dicevo mettiamoci insieme
E indicò nella strategia moderna delle piccole e medie imprese cioè di una Sicilia
Che snelli siamo stato perché non vuole più forte e più autorevole non per inventarsi fittiziamente lavoro ma per mettersi al servizio della produzione delle piccole e medie imprese quando sento mettiamoci insieme
Briguglio è la politica in questo caso di Orlando sulle cooperative sociali controprova capita bene che non vedo nessuna frontiera di modernità ma vedo un Melazzi Simoni Riccò
Allora stasera apprendiamo invece che questo problema non c'è
Secondo passaggio
La Sicilia rimane il problema così dal mutare su altre piste prima lo otto e quindi è un problema aveva un'ala non era un programma aveva infatti citavo quando noi dovevamo andare all'elezione del novantasei la voglia il tentativo profondo quindi non qui
Diciamo un tentativo di un farabutto di una persona che voleva fare chissà si voleva candidare a presidente del consiglio ma c'era una discussione nel Polo e nell'Ulivo se dovevamo uscire dalla gravissima crisi
Economica finanziaria di identità qualcuno proponeva del Polo e dell'Ulivo che dici dalla mettere tutti insieme
E quelle Rea fu sconfitta ma fu un travaglio vero profondo ecco io vorrei che in Sicilia
Ci fosse un travaglio vero profondo con anche una dialettica nella società civile nelle istituzioni capace di interrogarsi su questo io penso che noi dovremmo lavorare perché poi alla fine non prevalga quello che voi allora fu sconfitto prima dell'elezione del novantasei ma prevalga una dinamica di innovazione e l'innovazione
Non si dà prima nella forza dell'unità e poi nelle contee nei contenuti oggi dei sistemi moderni
Nei sistemi europei moderni che sono quelli che stanno vincendo dappertutto quelli che stanno tracciando la strada per avviare nel modo più sane e più corretto possibile al ventunesimo secolo sono quei meccanismi virgola
Che hanno anche una ricaduta sul piano economico sociale padre
Io penso che su questo dobbiamo dice con molta onestà che il mito della società civile
Contrapposto ha un'idea di irrilevanza delle istituzioni penso che non le appartiene
E che da questo punto di vista dobbiamo evitare che qualcuno possa equivocare ci in questa direzione
Dobbiamo fare in modo che oggi se la Sicilia volessero un sistema moderno metaumani a sospetto istituzionale che è importante metta Manea sul sistema amministrativo metaumani altro sistema economica metta mano al suo sistema sociale
Non c'è un punto messianico dono non esiste più né una società complesso un punto messianico la forma di governo la forma di Stato la società civile l'economia e-mail sistemi moderni dobbiamo integrare queste componenti allora ecco perché noi in questo momento dobbiamo accumulare
Quella progettualità quella strategia che ci fa essere autorevoli al confronto con Roma quando importante ma soprattutto con quegli altri sistemi regionali e per essere autorevoli ed efficaci
Perché l'efficacia presuppone autorevolezza dobbiamo avere un sistema siciliano innovato moderno nelle istituzioni e io dicevo nel piano trasporti
Dell'intermodalità
Nella legge elettorale Diretta per l'elezione del presidente della regione e nel sistema del credito nelle elezioni io dicevo uninominale non perché quella pure lì messianica perché in questa fase storica per questi prossimi anni
A qualche anticorpo in più non tutti rispetto a quel meccanismo proporzionale su base provinciale con la preferenza che indicavo prima
Abbiamo bisogno di un sistema che garantisca stabilità in maggioranza
E di qualche piano sanitario moderno avanzato questo cedendo autorevoli in grado di andare a Bruxelles e stare nei luoghi decisionali stare dentro gli interessi forti eh disarticolare lì e fare avanzare gli interessi legittimi del sistema siciliano
Ma se non abbiamo questo presupposto di innovazione
Quando andiamo appunto a competere con l'Emilia quando andiamo a competere quando serve anche in conflitto con Roma quando andiamo a comprendere anche in conflitto con gli altri sistemi regionali euro prego Cirimido
Ci ridono in faccia non c'è forza non c'è autorevolezza
Ecco perché ritengo che in questa fase storica nella regione Sicilia dobbiamo far crescere quest'elemento di progettualità ma solo nella società civile inattesa contro le istituzioni contro i nostri parlamentari ritengo di no
Dobbiamo trovare in questo degli ancoraggi veri e dobbiamo fare in modo che nella regione Sicilia in Assemblea prevalga quella cultura di unità sana
Moderna innovativa che nell'assemblea che fa le leggi trova elementi di unità
Nello stesso tempo mi auguro che il Polo in Sicilia che non ce la fa che un polo chiamiamolo così quindi
A livello nazionale nel bene e nel male ci siamo posti che era il risanamento della finanza pubblica l'avvio di un processo di sviluppo il pomo in Sicilia c'era i numeri per potere filologica potendo normativa questo compito quindi è bene che il Polo siccome non c'era subisca un processo di ristrutturazione e di riorganizzazione nonno per uccidere il bipolarismo ma per innova armo modernizzando così il centrosinistra non è in grado di proposizione ce ne siamo resi conto
Anche centrosinistra deve scomporsi e io aggiungo come indicazione strategica allargarsi di molto
Otto allargarsi quindi non centrosinistra che fa della lettura bipolare una dimensione biologi
Dicendo volato hai vinto a raggi di tutti vedi quello che quel fare io sono bipolare quindi non faccio niente ma in una ottica bipolare essere pronto anche ad altri governi ma dentro un'ottica bipolare
Tari innovativa ecco questa è la condizione se non riusciamo a mettere insieme strategia culturale sistemica con ancora maggior reale in assemblea potrebbe trovare
Molto concreto in assemblea con l'unità di tutti è un Governo o questo o altri cambiano la forza è una maggioranza dentro uno schema bipolare mai potremmo finalmente finalmente avere una piccola pretesa non deve essere
Pasticcione che li GA un carro pasticcione incapace di produrre Progetto ma potremmo avere una Sicilia che ad esempio sul piano delle riforme istituzionali la smetta di dire pensando che questo sia il suo Massimo Rizzo onte importante che facciamo qualcosina sul piano no la Sicilia dense tenta l'ottica competitiva innovare per l'elezione diretta del Presidente Centro ottica competitiva la Sicilia deve Novara sul campo delle piccole e medie imprese allora sì che ci sarà spazio ci sarà spazio per una nuova classe dirigente senza utilizzare l'ho ma o nel centrodestra o nel centrosinistra peraltro operazioni che purtroppo in Sicilia come in Italia ma in Sicilia ci hanno quella chiamo quel richiamo forte che hanno causato danni e che anche protagonisti di primo piano della fase della destrutturazione del sistema oggi in difficoltà anche personale perché oggettiva di costruzione di un progetto a io preferiscono rifugiarsi in quella vecchia identità Sicilia vista che non ha prodotto tante cose buone e che ha ben invece bisogno di una identità di moderna Sicilia quindi di grande in Sicilia ma che sta dentro l'innovazione per poter competere intestata nel sistema istituzionale ed economiche Damiano ed europeo
Sono rimasto
Intervento precedente
Paradossalmente ha chiuso il suo intervento una sorta di auspicio cioè quello di un di tutti alla Regione non cambiano capito bene per fare che considerato che lei diciamo ritiene impossibile fare quasi insomma dalle riforme alla modernità e
Gli esponenti tre forze politiche importanti
Ritiene possibile
Formenti
Il
No al sentiero
Mai perché è dovuto fate che strana sintonia no
E proprio acqua
Napoli per cui non so se invito a uscire
O del rimanere perché via ma è il clima di quello che avviene nella
Nazionale questa estrema incertezza o alle cose sembrano poi viene la bufera poi anch'ora conviene poste che tutto sommato
Forse quello che potrà avvenire ecco
Perciò questo pessimi di quello che abbiamo per
Abbiamo perso rispetta battaglie
Abbiamo Taha
Ci siamo mossi anche in Sicilia abbiamo fatto dedicato
Ma perché ci sembrava una
Liberazione
Lo dice ho perduto edema dietro a noi e perciò ci volgiamo indietro Cornetto Algida però non è solo nostalgico giustamente sarebbe degno per chi ha lavorato tanto tempo ha combattuto e ha avuto le proprie ferite ma anche le proprie Jo e allora ecco giustamente Riggio diceva non è possibile stare senza riforme istituzionali questo è ovvio perché le istituzioni sono le braccia della della società per cui abbia della comunità dice due mi corregge giustamente Beppe Lumia no no perché non è possibile modernizzare le istituzione se non sono questi studi sono espressione della società civile però vero come diceva non mi appartiene una società civile che contro le istituzioni che per tanto assemblearismo non è stato nemmeno quello il MoMA grande battaglia sulla democrazia sostanziale però a me sembra che oggi la società ci l sia complessivamente più avanti risponde rispetto alla risposta che danno le istituzioni in maniera particolare in Sicilia se
Abbiamo fatto una grossa battaglia per la riforma istituzionale l'Italia si è mossa però ci siamo poi siamo rimaste nel guado porno riforme a metà del bipolarismo riforme siamo dello dalla struttura
Lo Stato questo è un dato di fatto per quella che è
Under deduzione ma anche sull'economia anche sulla giustizia anche sulla formazione e allora bisogna andare avanti ora specificamente per quanto riguarda il pane s il Governo nazionale io ho grosse perplessità perché mi sembra che si radicano sempre più posizione con tentativi di piccola giustamente Manzato non è sono quelle vicende di oggi con Bertinotti che tutti Spi già per qualcosa va avanti ora torna in dietro e non questo un mettere Palmizi e senza un vero grosso progetto non avviene questo in campo nazionale per cui la sfiducia allora tamponiamo il più possibile ma quello che alcuni di noi diciamo in questo momento non di struggente lottato ciuccio perché la moderni
Ita a come l'uomo che si sviluppa che
Venti non distrugge dello stato sociale riformata non distrugge questo diciamo con una notazione però questa funambolismo questa Manza macabra che sta avvenendo crisi o non crisi non credo il possono incoraggiarci la riforma
Quella che volevamo del federalismo credo che sia stata dimenticata ahimè purtroppo per quanto riguarda la Sicilia volevo proprio forse onorevole D'Onofrio sarebbero forse devo chiederle scusa perché lei era a Filaga queste cose l'aveva
Allora equivocato che in questa sia di Roma che sta dicendo che non si rispetta Filaga fa la riscossa dell'istituzione degli avevo contro il Governo nazionale mi sembra ho capito male sono pienamente d'accordo in un grande progetto di riscossa chiamava della sicilianità e per questo ci stiamo dicendo marsupio cosa ci possiamo oggi appigliare se da due a le battiamo sulla metà
Tale la Sicilia e per dare un'utopia una speranza che corrisponda alcuni dati di fatto il Progetto Europa di terra non è un grido di riscossa sarà un'utopia ma comunque e un velo di raccordo l'altro aspetto è quello altri in questo momento chi altro che altrove potevamo fare se non dire una trasversalità nella società civile ma anche nelle forze politiche quella sa è una trasversalità che fa dire questo è il tempo chi ci sta a questo progetto se la colloco cosa ultima che dicevo in merito a un bove no che sia di emergenza non lo so è impossibile alcuni contatti ci sono stati da parte di alcuni di noi anche in merito a questa possibilità un ascolto c'è qualcuno hanno
Pensato anche quello che è avvenuto nella Commissione di riforma dello Statuto dove si è raggiunto una diciamo un'intesa trasversale sicuro menta Filaga abbiamo visto Piro e Provenzano deprezzate la ma questo l'abbiamo visto come segno positivo allora andiamo forse più avanti un governo d'
Senza che tampone alcune cose ma è possibile che si faccia anche un bilancio che è un bilancio dissimulazione consolle Degano si hanno e con lei hanno coperture nel sistema ecco questo è il dato di fatto sì ma anche lo deve fare il gol un governo lo deve fare il bravo e allora interamente storcono il naso allora il nodo e fare questa non lo so ma forse un'intesa potrà esserci giochiamo accampa Berto io vorrei mare questo gioca a poker vediamo se ci riusciamo
Vorrei dire che diciamo possiamo il più ha reso di meno e se l'auspicio alla sedia gli aveva spero
Jeremy Capra
Questa udienza