"Carlo e Nello Rosselli. Socialismo liberale e cultura europea (1937-97)" dibattito organizzato presso il Salone dei Marmi del Palazzo di città

Ma
Buonasera
Ci siamo
Pare che il
Sono queste le
Questo
Raccogliere
Rispetto alla la platea
Bene buonasera
Direi di iniziare senz'altro di rivolto il saluto dell'amministrazione
Vi ringrazio per la partecipazione la vostra presenza ci conforta questa sera nella scelta
Di aver voluto dedicare quest'incontro una pagina politica importantissima del nostro secolo
E quest'incontro per felice coincidenza capita anche in un momento particolarmente significativo del nostro paese
Io
Voglio ringraziare soprattutto la sinistra giovanile che ha caldeggiato questo incontro che l'amministrazione ha raccolto e colgo l'occasione anche ringraziare la rappresentanza del Circolo Rosselli di Cava dei Tirreni che ricondurre questa sera
E
L'occasione dicevo evitata dalla presentazione anche a Salerno della pubblicazione dei il
Del Circolo Rosselli Del quaderno dedicata ai sessant'anni dalla morte di Carlo e Nello Rosselli una dichiarazione curata
Dalla andare avanti che è stata già presentate che oggi offriamo anche a Salerno e ringrazio particolarmente l'onorevole Valdo Spini per avete accertato raccolto immediatamente il nostro invito in qualità di redattore
Io lo abbiamo qui questa sera della
Del quaderno del Circolo Rosselli ma anche come esponente di quella Socialismo liberale democratico di cui intendiamo parlare e discutere
E
A me sta il compito di introdurre la l'incontro non mi sottraggo offrire degli spunti che poi il sindaco De Luca e il nostro ospite onorevole Spini credo riprenderanno e nuovo
Dal
Da alcune considerazioni che proprio la curatrice della pubblicazione Langkawi fai premesse e cioè che la caduta delle ideologiche dei grandi valori
Che si è avuta in questi ultimi anni ha comportato un grande travaglio soprattutto nella sinistra è questo con rischio di a vere grandi buchi di cultura politica
In questo senso recuperare la cultura politica Di Carlo e Nello Rosselli può essere una cosa di grande importanza per noi
Intanto perché i loro messaggio lavoro cultura politica è particolarmente attuale basti pensare che
E si
Teorizzando oltre sessanta anni fa all'esigenza di di lavorare per costruire una classe politica di di respiro i europee
Dotata di grande senso
Etico il civico della responsabilità concetti assolutamente moderni ed è una sinistra moderna credo debba
Fa proprio
E
Naturalmente parliamo di
Il nostro tema il socialismo
Socialismo liberale democratico e cultura europea
Parliamo di socialismo liberale che naturalmente Carlo e Nello Rosselli loro ci tenevo clandestini guerra quindi a questa gente i Vanzina distinguerla fortemente chiaramente da un socialismo prioritario dispotico che in realtà oggi credo non esista più è stato sconfitto dalla storia perse sul piano sociale economico per cui probabilmente oggi se una distinzione va fatta è quella tra sociali mo'democratico e liberalismo in questo Spini nel suo contributo alla pubblicazione lo sottolinea molto bene crediamo che il socialismo liberale democratico quello che e convinto profondamente che la libertà dell'individuo uccisi si realizzi solo quando l'individuo ore affrancato sottratto ad ogni esigenza materiale d'ogni bisogno il liberalismo di contro ritiene che l'individuo trovi lo stimolo proprio nel bisogno della necessità e attraverso questo Steve o lo tutta la collettività ne tragga giovamento si mette in moto ecco questa e una cultura radicalmente diversa
Che
Positiva da una parte perché appunto immagina che l'uomo l'individuo siano genere capace di pensare al collettivo di compensare solo per sé l'altra è una cultura estremamente individualistiche per certi versi cinica
E noi amiamo pensiamo che
Ispirarsi alla cultura del socialismo democratico sì un'operazione molto importante per evitare un grande slancio slancio di una grande parte della citazione etica una vita civile di un di un Paese crediamo che intorno a una cultura di questo tipo si possa creare mobilitazioni di giovani di Società Civile di partiti
In questo senso credo che un partito moderno e ne approfitto per offrire uno spunto sulla situazione del nostro Paese io credo che più modernamente una grande partito della sinistra che sia attraversata pervaso da questo grande senso etico oggi possano possa raccogliere tutta l'articolazione di proposta che c'è che c'è nella sinistra senza dovere necessariamente pensare che ogni proposta debba essere rappresentato da un partito io sono fermamente convinto che un'operazione di questo tipo Possa che si ritrovi intorno al leader autenticamente convinti di questa di questo senso dello Stato possa oggi portare a una semplificazione dello schieramento politico del nostro Paese anche alla risoluzione di quello che è un problema ancora molto vivo l'abbiamo vissuto in queste settimane il problema della stabilità del Paese ecco credo che questo possa essere uno spunto
Per la politica e per le istituzioni del nostro Paese e non posso non sottolineare a questo punto come questa
Cultura politica in qualche maniera pervada le grandi democrazie europee siamo in un momento in cui in grandi Stati europei la Francia l'Inghilterra la Germania si orientano verso governi socialisti socialdemocratici questo questo fa pensare che in qualche maniera una revisione della dell'ispirazione politica del decennio che ci lasciamo alle spalle c'è stata
Sicuramente oggi quella dizioni appunto un po'cinica individualista degli anni ottanta ed i primi anni novanta credo che sia stata messa da parte per pensare in maniera diversa per radere anche a livello europeo è un'attenzione che noi speriamo si possa compiutamente realizzare nel Paese e naturalmente questa anche questa comune ispirazione questa comune cultura politica delle grandi democrazie ci può può essere molto utile per per corroborare per rinforzare la neonata aggregazione europea che per il momento si è realizzata solo dal punto di vista economico e parlando di Europa introduco in qualche maniera l'altro tema della serata che la cultura europea di Carlo e Nello Rosselli
è essi lo hanno testimoniato con loro vita Como loro attività politica col lavoro lotta alla nazifascismo condotta intanto ben oltre i limiti e i confini nazionali
Non a caso al trovarono la morte in Francia
E
Ed è sorprendente oggi quanto moderno sia questo questo loro messaggio quanto moderna sia la loro immagine la loro idea di Europa quando parlavano di Oropa ne parlavano come
La Confederazione degli Stati Uniti d Europa costituito a sua volta da Stati con un'organizzazione
Con federalistica federali con dei federalismi nazionali ecco questa concezione così moderna e io credo che ci debba far riflettere nel senso che in un momento in cui noi riteniamo ci riteniamo un passo da un lato dal compimento di un'Europa politica
Dobbiamo dobbiamo pensare quanta strada sia stata percorse nello stesso momento capire che questo passo che pure a noi appare Breve va seguito vada verificato e alla alla realizzazione al compimento di questo sogno bisogna dare tutta l'attenzione e le energie possibili perché se è vero che siamo vicini è altrettanto vero che l'Europa vive drammaticamente problemi come l'occupazione la l'immigrazione dei conflitti etnici
Straordinari una crisi balcanica che che è drammatica allora tutto questo
Si deve anche far riflettere quanto ancora importanti siano i problemi in campo ecco io in questo senso credo che
Il
Il socialismo democratico e liberale che si propone come cultura di governo del nostro Paese dell'Europa sia solo agli albori il prossimo decennio probabilmente ci dirà se saprà se sarà stato capace di di vincere e di affrontare la sfida dei grandi temi nazionali ed europea adesso opporranno
E credo che lo scenario sia facile da delineare a livello nazionale la grande lotta alla disoccupazione per il lavoro le emarginazioni sociali che ancora esistono la sicurezza interno a livello europeo come dicevo evidentemente le le le le lotte etniche la crisi balcanica
E questa grande pressione dei flussi migratori che dei pesi dei continenti più poveri
Premono sul sul Vecchio Continente ecco questi sono i grandi temi questa è la sfida che al socialismo liberale e democratico oggi si pone credo che se saremo animati da una grande tensione etica culturale sei avremo la capacità tutti quanti di pensare non a livello individuale ma collettivo come Nello e Carlo Rosselli
Ci hanno insegnato con la loro vita e con loro sacrificio il Socialismo liberale sarà in grado di vincere questa sfida grazie
A questo punto prima di offrire la parola al sindaco io saluto il senatore Gianni Iuliano che è qui con noi e lo invito a rivolgere un saluto alla platea
Io ricomporlo saluto affettuoso un compagno di viaggi ormai da vari anni Baldo che ha accettato invito rivolto opportunamente
Da
Pagni Salerno per una riflessione su un tema che
Sempre attuale e oggi è più che mai attuale
Sul finire di un secolo che ha visto dibattiti nella sinistra da il più as che ha visto le scissioni più dolorose che ha visto i contrasti che
Le scomuniche tu spesso terribile riteniamo un secolo in cui si apre più che un barlume di speranza
Su quello che può essere il futuro della sinistra nel nostro Paese
Se fatta molto chiarezza molta chiarezza con
Quello che diceva Ermanno Guerra sono cadute le inquietanti ideologiche oggi i valori sono valori diversi rispetto alla fine del secolo scorso o agli inizi di questo sì ma abbiamo necessità di
Approfondire questi valori i vederli rinnovati
E l'insegnamento dei fratelli Rosselli di tutti quelli che hanno interpretato il Socialismo liberale democratico sono di stimolo alle riflessioni attuali che sicuramente gli spunti che ci vorrà dare Valdo saranno per ulteriori riflessioni da parte
Credo che noi dobbiamo proseguire sulla strada di un approfondimento culturale
Per tradurlo poi nella strategia e nella pratica politica corrente comune
Noi abbiamo qui un vantaggio in questa provincia c'è stata nell'ambito della sinistra già un'esperienza di unità
Su altre basi su rapporti di forza diverso lo sforzo nostro attuale quello di
Capire quello che la gente ci chiede oggi c'è una semplificazione ma allo stesso tempo ribadire che in certi valori vanno riaffermata è ripreso certamente dovremmo ripetere quello che era morto di classe dovremmo rivedere la divisione in classi dovremmo rivedere tante cose dovremmo vi aggiornarli con quelle che sono le tematiche attuali
Che ci devono vedere impegnati poi il confine fra
Il conservatorismo il riformismo è sempre va
Sia ben chiaro che non è che
Perché ci sono state queste evoluzioni adesso l'una cosa vale l'altra assolutamente non è così
è vero invece che esistono regimi liberisti chic in cui prevale la legge del più forte esistono regimi vi fu pregi esistono stati riformisti che intendono perseguire ridistribuzione del Credit garanzia del Welfare State anzi le fasce più di noi siamo sempre stati
Un riformismo
Graduale socialista democratico
Oggi in questa in questo territorio Caravà in questa città noi abbiamo l'opportunità di procedere ulteriormente a grandi passi verso una sinistra alcuni da per povertà le risposte giuste ai cittadini che si attendono questo io ti ringrazio
Aver voluto accettare l'invito che gli amici dei circoli Rosselli di Salerno di Cava dei Tirreni la Sinistra giovanile Ermanno Guerra e tutti tutta questa platea che ti assicuro una platea ben attente di alto livello
Qualitativo vorrà sentire dalle dagli Scud saprai grazie
Che io voglio
Voglio ringraziare
Voglio ringraziare gli organizzatori di questo convegno rivolgere un saluto fraterno l'onorevole Valdo Spini che qui con noi
Ci darà il contributo e la sua riflessione su questo figura straordinaria del movimento socialista e democratico del nostro Paese
Riprendendo
Nelle ma mi alcuni degli scritti di Carlo Rosselli io personalmente ho avuto la prima l'impressione più immediata quella di
Ritornare a contatto con la grande storia
La grande storia di questa democrazia italiana tormentata ancora in via di
Consolidamento
Di stabilizzazione
Entrare in contatto con un patrimonio ideale straordinario che oggi è di tutti
Che dentro diciamo la sostanza
Della tradizione democratica di questo Paese che comincia consolidarsi
E l'immagine di Carlo Rosselli rinviava immediatamente alle immagini
Di tanti testimoni della nostra democrazia
Da Piero Gobetti a Gramsci ad Amendola e poi alle figure
Più distaccate ma preziose del pensiero democratico italiano
Da Calamandrei a Bobbio
Ai grandi testimoni civili di questo dopoguerra
La prima impressione che ho avuto è stato questo contatto con una storia straordinaria e con una sostanza della tradizione democratica italiana che comincia a prendere corpo
E che comincia a diventare un patrimonio unitario e importante
Rosselli cioè mi rinvia
Ad una storia che comincia ad avere dei decenni
A non essere più la storia fragile di una democrazia informazione
Ma che comincia a portare l'Italia
A diventare una delle grandi democrazie d'Europa perché hanno dentro di sé dietro di sé queste esperienze questo pensiero forte
Rosselli con quello che egli ha espresso di valori nazionali culturali sociali e di un nuovo umanesimo
Ora intendiamoci Carlo Rosselli ha espresso anche pensieri datati
Pensieri legati al suo tempo
Da un permanere di un ottica di classe che era difficile superare negli anni venti trenta
Ha un'idea dello Stato capitalistico borghese Comedy lo chiamava che era anche qui forse un'acquisizione data
Ma indubbiamente prevalente e di straordinario valore la parte attuale viva del suo pensiero
A cominciare dal suo S.r.l.
Martire antifascista
Ripensando a questa vita che è stata stroncata poi dai sicari francesi e fascisti al trentanove anni credo
Anche qui io personalmente ho respirato un clima che è difficile oggi percepire il clima di un'epoca nella quale a testimonianza dei valori di libertà di autonomia ideale culturale
Portava
A correre il rischio della vita
Per lui per Gobetti però Mendola per grammo
è lontanissima dalla sensibilità delle giovani generazioni del clima la temperie di quegli anni
Ma Rosselli ci ricorda in primo luogo questo c'è stata un'epoca nella storia del nostro Paese dell'Europa nella quale sembrò ai democratici ai militanti socialisti e comunisti
Agli intellettuali di quel tempo quasi perduta la partita democratica
Ci furono anni terribili
Gli anni di Rosselli quelli immediatamente successivi nei quali diventava impossibile trovare quasi un luogo fisico
Nel quale potersi rifugiare per un democratico
E anni nei quali sembra Rock dell'Europa
Fosse destinata
Ad essere dominata dal nazifascismo
Carlo Rosselli fu fu fra quelli che ebbero la forza di resistere di non mollare appunto
E questo è importante oggi ricorda perché nessun revisionismo revisionismo ideologico anche sul fascismo
Può portare diciamo ad atti di opportunismo intellettuali
L'antifascismo e uno dei valori fondanti della democrazia del nostro Paese
Questo è bene dirlo a chiare lettere
Proprio in un momento in cui consideriamo crollati i grandi sistemi ideologici ma proprio ricordando il sacrificio di cui testimoni civili
Noi abbiamo il dovere di ricordare che
Considerare chiusa un'epoca della nostra storia non può portarci a dimenticare il sacrificio che è costato per tanti italiani l'affermazione di quei valori di libertà
E attuale e viva e anche quella parte del pensiero di Rosselli che
L'orrende per tanti aspetti simile ad un altro grande democratico-liberale e Piero Gobetti quel carattere minoritario
D avanguardia quell'essere così lontano dal tipo un medio dell'italiano dagli elementi di superficie larghissimo
Di opportunismo dalla ricerca permanente dell'alibi morale
Questa affermazione dell'etica della responsabilità
Che fa di Rosselli come di Gobetti davvero delle eccezioni straordinarie per quel tempo
Ma dei testimoni incredibili di un'etica della responsabilità e anche della necessità assoluta di una riforma morale intellettuale nel nostro Paese
Un grande democratico inglese John Stewart mi disse che
Alla fin fine
La qualità di uno stato di una democrazia
E rappresentata dalla qualità degli individui che lo compongono degli uomini che lo compone
è un grande messaggio di irresponsabilità che è lontano
Dal nostro modo di pensare ma che deve essere acquisito perché parte sostanziale di una democrazia vera ed efficiente
Ma soprattutto noi ricordiamo i tratti di modernità del pensiero di Carlos l'euro
Anche qui nel
Nella rivista viene richiamato giustamente il dato che la dimensione europea del pensiero i Rosselli non è solo legata alla contrapposizione con la vicenda del fascismo
L'antifascismo non poteva non avere una dimensione europea ma c'era qualcosa i precedenti
E anche questo un segno distintivo di questo pensiero democratico
Questa apertura questa sprovveduti Cerizza azione che viene da Carlo Rosselli dal contatto e dalla contaminazione con altri grandi pensatori democratici socialisti liberali
Da Salvemini a Einaudi agli incontri con l'Università di Firenze e di Siena
Da Attilio Cabiati da quanti hanno ragionato sulla necessità di costruire non solo un mercato non nazionale e sovranazionale ma di costruire anche un'Europa dei popoli un'Europa sociale
è una intuizione di una attualità straordinaria
Portata addirittura alle estreme conseguenze dalla proposta di
Degli Stati Uniti Europa e l'elezione dei delegati europei eletti direttamente dal popolo qualcosa che allora poteva avere ovvero il carattere di un sogno o di una utopia vera
Ma che tuttavia aveva dentro di sé un nucleo di verità straordinario cioè l'intuizione che era possibile la strutturazione della democrazia nei Paesi d'Europa mantenendo questo un legame di cultura di socialità di umanesimo
Nell'insieme del vecchio continente
Così come di straordinaria attualità sono quelle parti del pensiero politico di Carlo Rosselli che rinviano più direttamente
Alla sua caratteristica di militante socialista democratico liberale di sinistra
Caroselli affermato ed è anche qui pensiamo agli anni Venti agli anni Trenta
L'autonomia della cultura non esiste una cultura di classe oggi credo sia un'affermazione acquisita patrimonio del pensiero democratico
Perchinenna come meno alla tradizione comunista per tanti militanti
è evidente che è un'acquisizione straordinaria
Per tutta una fase della nostra storia noi abbiamo ritenuto che la cultura dovesse avere una sua connotazione
Che il collegamento di un filone culturale con le classi sociali di cui era espressione o con la fase storica che lo produceva o con la struttura nella quale era radicato
Con notasse in maniera positiva o negativa un'esperienza culturale è straordinaria questa acquisizione dell'autonomia della cultura
La cultura ha un suo statuto indipendente dalle classi trova la propria ragione nel proprio valore critico nella capacità di relazione dialettica con la realtà
Non ha
Rosselli affermava in polemica allora con il partito comunista che era singolare
Questa sottolineatura della dialettica nel movimento della società e questo rifiuto della dialettica nel movimento delle idee anche qui un paradosso colto con una contezza straordinaria
E una critica rivolta ad un movimento come quello comunista di allora che
Faceva ovvia mente dell'organizzazione della disciplina di partito il carattere fondante della militanza
Anche a costo di intaccare l'autonomia del pensiero e dell'individuo e della singola coscienza
Già allora negli anni trenta intuiva
Come complesse voi il percorso evolutivo dei sistemi economici occidentali
Guardava al futuro come a un futuro che avrebbe visto forme di economia mista pubblica privata cooperativa
Guardava e qui forse il suo pensiero e più datato
Al partito come il luogo di democrazia obiettivamente condizionatore riteneva prevalente diciamo come forma di organizzazione di vita democratica il sindacato
è stato forse ingenuo da questo punto di vista
Non sempre è stato così diciamo nei decenni successivi
Era importante
La sua affermazione che già negli anni trenta pur parlando ancora Rosselli di proletariato quindi pur non riuscendo
Ma era impossibile in quell'epoca perché la composizione di classe era quella pur parlando ancora di proletariato già intuiva
Che l'avventura del socialismo non poteva essere figlia di una classe né di una classe con gli alleati
Ma dovesse essere la costruzione di diverse componenti sociali che lavoravano con pari dignità all'acquisizione di nuovi equilibri socia
E infine il tema della libertà
Questo è uno dei temi cruciali del pensiero democratico oltre che del movimento socialista e comunista
Ovviamente Rosselli già allora parlava della libertà come del valore l'obiettivo fondamentale del movimento socialista
Ma non può non rilevare anche Rosselli che può esserci una libertà formare giuridico formale che è libertà che lascia condizioni sociali profondamente sperequati e anche gli introduceva un concetto di libertà solidale
Che è stato poi il punto di approdo per tutto il movimento socialista democratico del nostro Paese
Egli diceva a un certo punto che fra una libertà assoluta di pochi è una libertà media di tutti non aveva dubbi sulla scelta della libertà media era un modo se volete è semplice
Di tradurre il concetto ma il concetto è chiaro non basta per un socialista per un democratico averi la conquista dei diritti civili uguali
Uno rispetto all'altro è necessario riempire di contenuti sociali questi diritti di libertà del suo tempo forse non era chiaro il rapporto dialettico fra punto di vista liberale democratici
Avremmo avuto nei decenni del dopoguerra su questo tema una lezione chiarificatrice soprattutto a parte i Norberto Bobbio
Chi ha insistito fino agli ultimi anni diciamo su questo legame di colleganza e distinzione fra liberalismo e democrazia
Fra un punto di vista liberale che oggi
Punta
Alla libertà dallo Stato
Alden limitare l'ambito di presenza dello Stato rispetto all'individuo e un pensiero democratico che punta all'affermazione del diritto delle istituzioni di governare l'economia i processi sociali
Ma dialettica non risolvibile permanente vivificante
Delle democrazie occidentali ma introduceva un concetto che credo sia di un'attualità straordinaria quando parlava in Socialismo liberale di un patto di civiltà che era dentro il metodo liberale
Un patto di civiltà cioè l'acquisizione per tutta un'epoca di valori fondamentali e permanenti la non violenza
Il diritto della persona la libertà di organizzazione cose oggi scontate ma all'ora sinceramente rivoluzionari
Rosselli
Fu minoranza e fu avanguardia anche per questo
Perché per tanti aspetti il suo pensiero e perfino il suo stile umano fu anticipatore rispetto ai tempi e rispetto a un
Ho richiamato questi punti del suo pensiero politico per porre una domanda
Oggi è evidente che questo è un patrimonio condiviso da tutta la sinistra italiana e vorrei dire a tutto il pensiero democratico riformista
Oggi
La sostanza del pensiero di Rosselli è la sostanza del pensiero democratico che ci accomuna tutti
E allora
Di fronte a questa consapevolezza
Cosa deve essere la sinistra in Italia
Se è vero come è vero che oggi possiamo raccogliere e assumere come sostanza politica come cultura politica della sinistra in generale quelle anticipazioni di pensiero quei contenuti di pensiero oggi
Cosa decide di fare la sinistra di fronte a questa constatazione
Il pensiero politico i Rosselli
Si formava di fronte ai compiti dell'attualità di allora che erano i compiti della lotta antifascista
Come sempre il pensiero politico profondo nasce dalle urgenze della realtà ed ai compiti dell'attualità
Anche qui una domanda quali sono i compiti che abbiamo noi di fronte
Allora c'era un Paese in macerie
C'era una democrazia travolta oggi abbiamo un Paese che tenta di trovare un equilibrio democratico io credo che dal punto di vista degli equilibri democratici l'Italia sia per tanti versi un Paese in macerie
Non voglio forzare su questo tema ma badate è quello che è accaduto in Italia dal novantadue ad oggi e qualcosa di profondo è uno scossone che ha toccato le coscienze le istituzioni il sistema politico
Io credo che oggi abbiamo compiti non minori e non meno rilevante rispetto a quelli che aveva Rosselli davanti a sé per l'affermazione della democrazia italiana
Allora uno dei punti di svolta dal pensiero democratico fu il ragionamento sul fascismo sulla guerra in Spagna
La guerra di Spagna obbligo tutto il movimento operaio tutta la sinistra a ragionare sul valore della democrazia
Obbligo anche la tradizione comunista a riclassificare come dicevamo allora le forme della democrazia non più nulla veste del dominio borghese
Ma la cornice più utile più efficace per la lotta sociale
Bene oggi noi abbiamo il compito di
Il primo interessi
Per questo si pone il problema dell'unità della sinistra
Ed è l'ultima considerazione che voglio fare in relazione al pensiero politico virus Rosselli ebbe il coraggio di aprire questo tema nel pieno degli anni Trenta
Nel trentasette a pochi mesi dalla sua morte
Ebbe a dire facendo questo appello
Che lascio a voi alle generazioni che vennero occorre guardare meno al ventuno e più al trentasei
Dobbiamo guardare di meno al passato al tempo della scissione e di più ai problemi dell'oggi e del futuro
E ragionava sulla necessità e sui doveri di fronte al fascismo di unificare la sinistra italiana già allora frantumata come storicamente è stata la sinistra italica
E già allora egli parlava di un nuovo movimento socialista
E già allora parlava di una organizzazione plurale della sinistra italiana
E già allora aveva il coraggio di dire che in quella sinistra bisognava far confluire quelle correnti lontani dal marxismo che avevano una maggiore sensibilità rispetto a temi morali o ai temi della persona
E faceva riferimento ai mazziniani alle componenti cristiane ai repubblicani alle componenti federaliste e autonomiste
Già allora egli riconosceva che poteva tranquillamente dire che la sinistra italiana poteva dirsi comunista socialista
Liberale per quello che queste tradizioni potevano portare di acquisizione unitaria
Ed elenca in maniera emblematica quello credi queste tradizioni andava raccolto e quello che andava abbandonato
Vedendo nel movimento socialismo del socialismo italiano la religione del secolo l'anima del movimento operaio
Nella tradizione comunista la tradizione portatrice dello spirito dell'organizzazione
E nella tradizione liberale e la sensibilità per il tema dell'individuo della persona della coscienza della libertà della ricerca
Giallo
Elencava anche i nemici da sconfiggere
Ed elencava questi nemici così
Noi dobbiamo sconfiggere la pigrizia mentale
Il passi visse e anche l'onesto timore
Badate ce erano una grandissima lucidità in questa elencazione
L'unificazione a sinistra comportava la rottura di vecchie pigrizie mentali
La rottura di un'abitudine a ripetere iniziative pensieri già pensati e già morti
Ma doveva fare i conti anche con il
Un onesto timore di quanti magari per trovare un approdo unitario avrebbero voluto avere davanti a sé prima tutte le certezze
Ed egli ricordava che l'elemento di chiarificazione ideologica non lo avremmo trovato nello sguardo rivolto al passato ma nella Boralevi convinto ad Corvetto
Questo avrebbe aiutato a chiarire sul campo
I problemi
Allora
Egli diceva allora nel trentasette la divisione oggi non è un male
è una cosa
Io mi fermo qui
Perché voglio che questo sia il messaggio più attuale di Carlo rosse
Perché dentro questo messaggio c'è la sua autonomia di pensiero
Il suo coraggio intellettuale il suo realismo politico
Allora come oggi la divisione della sinistra non è un male è una colpa è una colpa e oggi come allora
Non riuscire per questa nostra generazione a trovare un approdo di unità davvero carica sulle nostre spalle una responsabilità storica
Per quelli che sono i compiti che abbiamo ormai davanti allora e finisco questo di Rosselli e oggi in larga misura il patrimonio unitario della sinistra italiana
Vedete in questi anni
Si è consumato un altro paradosso
Il paradosso del Partito Comunista Italiano
Un partito comunista che ha traghettato diciamo la fine di questo secolo il grosso del movimento operaio italiano
Ma lo ha fatto avendo all'interno di sé una cultura politica sostanzialmente riformista e se volete contraddittoria con le premesse ideologiche del partito
Sembra un paradosso storico ovviamente sappiamo
Che c'è una ragione negli accadimenti
Altrimenti non ci spiegheremo come sia stato possibile in non sfondamento di questa componente della sinistra italiana
La verità è che il Partito comunista per decenni ha raccolto anche qui lo spirito del tempo anche la domanda ideologica
Che ha espresso per decenni
Era figlia del tempo
Era figlia di un tempo che ha visto il mondo diviso in due
Ed era figlio di un tempo nel quale Lario la considerazione di Maurice Duverger
La più grande scoperta di questo secolo nove è stata la la bomba atomica orologi atomica ma il sistema di inquadramento di organizzazione e di manipolazione delle grandi masse
Le risorse ideologiche sono serviti alla mobilitazione di grandi masse al disciplina bento
Ad affrontare a scapito dell'indipendenza della ricerca e della libertà di coscienza il conflitto fra i blocchi
In un'epoca che ha visto il mondo diviso in due
La storia del Partito Comunista vissuto di queste contraddizioni vive della storia contemporanea e di questo paradosso che era fondato in quelle ragioni oggettive
Oggi questo paradosso è concluso
Quella vicenda si è come dire normalizzata
Oggi abbiamo ripristinato un rapporto un limpido di corrispondenza fra pensiero politico organizzazione del partito
E scelte programmatiche
Allora oggi abbiamo davanti a noi l'Europa
Oggi abbiamo il collegamento con le grandi socialdemocrazie oggi abbiamo i grandi temi dello sviluppo
Oggi abbiamo davanti a noi grandi problemi delle società multirazziali
Abbiamo davanti a noi grandi problemi dei ritorni di fiamma degli integralismi religiosi
Dei conflitti di razza di nazionalità
Oggi abbiamo davanti a noi pericoli di una crisi finanziaria mondiale
Bene
Io credo che di fronte a questi grandi temi a questi grandi problemi
Immaginare
Di affrontare i compiti dell'avvenire con le divisioni che la sinistra sia davvero l'ultimo segno di un provincialismo di cui dobbiamo liberarci
Da questo punto di vista io credo che il messaggio di Carlo Rosselli sia fra i più attuali
Fra i più lucidi e fra i più impegnativi della sinistra del socialismo liberale del nostro Paese io mi auguro che ragionando su quei pensieri
Che sono costati l'abilità di Carlo Rosselli sappiamo trovare a sinistra le risorse ideali per affrontare il mare aperto
Il tema dell'unità della sinistra e di tutti i riformisti del nostro Paese sarà questo il modo migliore per onorare questo martire dell'antifascismo
Signor sindaco
Erano
Senatore Iuliano cari amici organizzatori ringrazio l'Assessore guerra gli altri organizzatori di questa manifestazione ringrazio anche chi ha voluto integrare il nostro volume con altre citazioni che ci fa molto piacere proprio perché nessuno di noi ha il vizio che qualcuno vorrebbe di tentare di demonizzare varie culture
Ma al contrario le mettiamo al confronto e le portiamo al dialogo
Nel mille novecento ottantanove è caduto il muro di Berlino
E in parallelo a questa grande vicenda anzi ne è stato determinante si è sviluppato un processo di globalizzazione del mondo
Un processo politico economico e sociale che ha portato a dire
Forse attenzione col comunismo è caduto anche il socialismo democratico e liberale la sinistra si troverà senza un pensiero una continuità con cui ricostruire la sua azione nell'oggi e nel domani
E questo ha portato poi nel tempo anche in quel periodo all'idea che una parte dell'elettorato quella che a volte fa il risultato quella al centro che si sposta ha pensato che per affrontare la globalizzazione questa competizione senza più spazio di frontiere di tempo
E nemmeno addirittura di spazio con l'informatica occorreva fare ricorso a ricette liberali veliste gli anni della Tecce gli anni di mezz'ora gli anni di Reagan negli anni di col e così via liberiste o conservatrici che cosa stiamo assistendo invece in questi anni che proprio anche quell'elettorato che ha fatto la differenza spostandosi verso partiti liberali o conservatori o moderati
Si è accorto di che cosa che quelle formule liberali veliste non erano state capaci di risolvere i problemi di convivenza sociale i problemi di equilibri e problemi di giustizia
Delle società europee contemporanee ed ho
Oggi
Noi salutiamo invece un'Europa unita in cui su quindici Paesi undici dopo D'Alema e Shredder sono guidate da esponenti socialisti socialdemocratici o laburisti
Tredici vedono nel loro governo socialisti socialdemocratici e laburisti in posizione di Almirante
Solo due Paesi la Spagna Irlanda sono governati da partiti conservatori o moderato
Ecco allora che la nostra iniziativa la nostra seduta di stasera si colloca in questo grande affresco
Il Socialismo liberale ha vinto sul socialismo totalitario e autoritario
Ma non ha perso nei confronti delibera liberismo e oggi probabilmente il punto di vista ideologico e politico più feconde più importante in Europa
Ecco perché allora è significativo ricordare i Rosselli anche per significare che non cominciamo da zero
Anche per non avere in qualche modo mode esterofila
I ragazzi più giovani Manusardi più giovani sicuramente avranno visto impazza are su Repubblica su altri giornali brani pezzi del libro di Anthony Giddens la terza via
Una specie che sembrava dovesse essere poi stato precisato è una via di rinnovamento la socialdemocrazia ma dovesse una specie di via intermedia fra liberalismo e socialdemocrazia
Bene se una legge Socialismo liberale di Carlo Rosselli certe in un altro contesto in un altro contesto culturale un altro contesto politico
Si accorge che realtà Rosselli questa sintesi questa nuova strada questo rinnovamento l'aveva additata già nel mille novecentotrenta col suo Socialismo liberale
Ecco allora che parlano dei Rosselli non solo parliamo ed è già molto importante delle biografie di due intransigenti valorosi combattenti antifascisti molto importante per la per la colonna vertebrale della storia d'Italia
Perché se no sembra che l'antifascismo che la libertà c'erano soltanto regalata agli eserciti alleati certo senza l'esercito alleati la guerra non si vince
Ma non accetta questo quadro di comodo che per cui il popolo italiano le cui energia state fiaccati dalla marcia su Roma e poi delle leggi eccezionali allo scioglimento dei partiti dei sindacati da altri martiri
Anche qui guardiamo bene chi uccide il fascismo
Uccide Matteotti uccide Rosselli mette Gramsci vi ricordate quel famoso procuratore del tribunale speciale dobbiamo mettere quel cervello in condizioni non funziona
Ma è interessante vedere che il nemico principale è appunto il socialismo liberale del socialismo democratico ma non accetto questa tesi di comodo secondo cui il popolo italiano era pronto a chinarsi comunque al fascismo al nazismo e solleva l'esercito i liberatori alleati quindi cancellare la resistenza cancellare tanti pagine della tesi storiografiche inaccettabile
E indubbiamente le due biografie dei Rosselli sono biografie adamantini coraggiose integerrima di combattenti per la libertà
Che fosse Spagna che fosse l'Italia Oggi in Spagna domani in Italia fu il motto con cui Rosselli andò a combattere il trenta sei per la libertà della Repubblica spagnola
Ma qui non si fa soltanto questo che pure sarebbe importante
Stiamo studiando due pensatori certo diversi Rosselli nello era uno storico più mazziniano diciamo più studioso dei rapporti mazzinianesimo socialismo anarchismo
Invece Carlo Rosselli era un socialista liberale ma studiamo due pensatori profondamente attuali
Certo una grossa sfida
Noi abbiamo detto che Rosselli fa Socialismo liberale lo scrivo al confino di Lipari nel ventinove si porta via il manoscritto durante quella rocambolesca evasione con Lussu Tarchiani e Nitti e lo pubblica a Parigi in francese nel trenta
Pensare che in Italia non sarà conosciuta in italiano se non è quarantacinque edizioni U
Ma soprattutto dovremo aspettare Inaudi mille novecentosettantaquattro per conoscere Socialismo liberale di Rosselli
Però in parallelo dal liberalismo si mosse un corrente abbastanza parallele
Le quaranta quarantuno Capitini Calogero fecero i due manifesti liberal socialisti Rosselli si muoveva dal socialismo verso il liberalismo
Invece Capitini e Calogero si moriva dal Croce n-esimo verso il socialismo
E Benedetto Croce allora pontefice della cultura
Liberale antifascista idealista italiana
Attaccò questo manifesta di Brazzo senza dicendo che questo era un ircocervo un incrocio che dava vita a una bestia impossibile un animale che non poteva vivere le due cose non erano conciliabili
Ma questo apparve anche sul socialismo liberale quando appare Socialismo liberale Togliatti non ne parliamo
Togliatti nel trentaquattro dirà povero Luís che mi che Carlo Rosselli e il suo movimento giudice libertà erano fascismo dissidente e che la storia sarebbe incaricata di dargli ragione lasciamo la storia ecco lasciamo che faccia il suo mestiere unione fa la politica
Ma anche i socialisti tradizionale di allora
Fino arrivare riformisti anziani come Treves con molto giovani allora come Giuseppe Saragat trovarono che questo superamento del marxismo che faceva Rosselli era un po'troppo sbarazzino era troppo ardimentoso
Perché in realtà Rosselli è forse il primo socialista post marxista cioè che esce dal dibattito marxismo non marxismo va giù acquisisce cosa ho fatto io scrive un nuovo capitolo quindi non parliamo soltanto di patrie battaglie di di battaglie antifasciste ma parliamo e due pensatori molto molto molto attuali ed importanti si oggi vogliamo appunto ricostruire un'identità e una pensiero politico e culturale importante per la sinistra italiana ecco allora perché è significativo che il socialismo liberale dopo avere vinto la sua battaglia verso il socialismo autoritario sta in Europa vincendo la sua battaglia anche contro i liberali verismo contro l'ideologia di un liberismo visto come una forza l'unica che dovrebbe procurare il progresso le società
Attraverso un individualismo una compatibilità rude scatenata e poi perché rimane sul terreno ci penserà la San Vincenzo de'Paoli o qualche organizzazione caritatevole invece a vantaggio della capacità di potere individuare sono un po'ci sono i fondi moderni teorici del liberalsocialismo del socialismo liberale
Sono forse in queste ore si anglosassoni la società giusta e Rawls balzello che dicono
Una società
Deve certo premiare il merito deve premiare l'iniziativa ma deve essere dotata poi di quei meccanismi di feedback di ritorno
Che rendono le distanze della lotta sociale rotta economica spontanea inaccettabili socialmente ingiuste che fanno perdere
Capacità di rappresentanze di coesione alla società stessa
Ecco allora che quando noi guardiamo quindi in questa grande affresco storico al pensiero di Carlo Rosselli è giusto che lo mettiamo nella genealogia
Negli numi fra i numi ispiratori della nuova forza politica della sinistra che abbiamo cominciato a costruire a Firenze che continueremo a costruire
Negli stati generali del prossimo sei novembre a Roma e così via fino al suo congresso fondamentale e del resto guardate la storia riserva effettivamente degli incroci molto interessanti
Poco tempo prima di morire Rosselli
A Parigi commemora Gramsci
E dice queste parole per Leo Valiani ne è stato testimone auricolare le ha raccontate le testimoniate Rosselli dice con la morte di Gramsci la rivoluzione italiana ha perso il suo capo
Quindi vedete questa straordinaria intuizione di queste figure allora molto giovani Gobetti Gramsci Rosselli ma che sanno interpretare la sconfitta subita dalla sinistra dal fascismo
In interpretarla criticamente ripensarla rilanciare un pensiero nuovo un pensiero moderno che possa essere poi quello che sarà poi quello che assisterà
La sinistra italiana nel dopoguerra certe vero
Ci sono tanti se e tanti ma storici se Carlo Rosselli non fu usato uccisero
Forse la sua creatura che poi non era la sua cattura serratura Giustizia e Libertà il Partito d'azione si forma nell'albo d'Istria libertà ma in quell'epoca non è che si comunicava con internet c'era le censure c'era l'Europa occupata si forma in Italia
Dall'ambiente giustizia libertà ma non meccanicamente da Giustizia e Libertà ma molti si pongono il sale ma ma se Rosselli fosse vissuto il Partito d'Azione avrebbe avuto una vita così grama così di Fincosit il Breve o forse sarebbe stata una grande forza Della sulla italiana io penso che siano la storia non si fa con i se non si fa coi ma siano interrogativi interessanti certamente ma oziosi il vero problema il grande problema era che a volte vi sono delle sorgenti dei fiumi che scorrono in qualche modo sotto terra ma che poi riemergono quando si ha bisogno di loro quando si ha bisogno
Di un punto di vista e di una grande evento di interpretazione e nell'Italia e nell'Europa che si sta avviando alla fine del mille del secondo millennio a mio parere Rosselli è attualissimo
E qui mi dispiace per un grande pensatore come Ralf Dahrendorf
Ma non si può condividere una sua affermazione Dahrendorf ha detto queste stiamo assistendo alla morte alla fine del secolo socialdemocratico
Qualcuno mio amico tedesco ha detto invece attenzione siamo di fronte alla gramma siamo alla fine
Socialdemocratica del secolo nel senso che questo secolo finisce con la socialdemocrazia col socialismo europeo con la sinistra europea in condizioni forti importanti e di governo certa con una grande sfida
Non dobbiamo sottacere
Prima
Quando si diceva ma perché in Europa non abbiamo affrontato i diciotto milioni di disoccupati perché non abbiamo affrontato i problemi dei giovani in particolare che sono veramente il punto cruciale credo della nuova stagione politica anche del governo che dobbiamo
Salutare in questi giorni e comunque del nuovo partito
Se rispondeva ma che volete col ha impedito che il tema dell'occupazione entrasse nel tema il nella tematica europea
Che volete mesi ora impedito che la Carta sociale europea fosse firmato tutti i Paesi ci sono governi conservatori che impediscono all'Europa di entrare con decisione sul terreno sociale
Oggi certo non possiamo più dire che l'ostacolo narra o il primo ministro irlandese gli unici due Paesi che sono rimasti fuori da un governo di sinistra di centro sinistra
è indubbio
Che su questo grande movimento oggi risiede la responsabilità di fare un grande passo avanti nella costruzione europea
E guardate questo scritto di aria nell'ambito su Rosselli Europa e De Lucia ricordo molto bene dimostra quanto Rosselli fosse preveggente su questo punto
Ma certamente vi sono dei segnali di disgelo molto importanti insomma il fatto che il governo laburista inglese
Accetta di cominciare a parlare di difesa europea una svolta di grandissimo rilievo
Perché questo non era mai stato possibile perché per loro per la Gran Bretagna sia conservatori ma anche laburisti
Sempre stato una grande timidezza come se questo avesse domani potuto indebolire voi e la NATO il ruolo dell'alleanza transatlantica tra antica oggi libro brulla polista comincia a dire guardiamo la difesa europea
Ma soprattutto
Noi abbiamo visto che se il prossimo anno ci darà una commissione europea guidata a sinistra un Parlamento europeo in cui il Partito del socialismo europeo sia maggioranza relativa si potranno riprendere quelle grande intuizione di Jacques Delors
Quel cattolico che è presidente d'onore del Partito socialista europeo nel suo libro bianco sulla crescita la competitività e l'occupazione
E rilanciare in Europa sia una politica di abbattimento del costo del lavoro per facilitare ingresso la produzione sia una politica di infrastrutture di modernizzazione di informatizzazione che a quel livello si può fare
Perché a pezzi una politica un po'neo keynesiana a quel livello si può fare
Singolo Paese per singolo Paese nazione per nazione non sarebbe evidentemente possibile
Però non esiste certamente una possibilità di azione la sinistra Donà dalle forti valori etici e morale
E Rosselli avuto la capacità di comprendere che il socialismo era innanzitutto rivoluzione morale delle coscienza dell'associazionismo del sindacato della cultura un modo di atteggiarsi di fronte alla politica
E questo è veramente decisivo ed importante
Perché guardate noi abbiamo vissuto stagioni molto belle nel partito socialista dal punto di vista della elaborazione riformista delle idee e poi la scuro involuzione in rapporto al potere alla gestione del potere
Oggi certamente la sinistra nel suo complesso si trova di fronte a tante posizioni di governo del nostro Paese forse non tutte quelle che vorremmo ma alle posizioni più importante di Governo del nostro Paese
E allora proprio anche quando si è al governo e si è maggioranza non si deve mai smarrire questa Bussola questa stella cometa di una concezione etica e morale della politica senza la quale non si hanno i giovani senza i quali partiti non ha perdono loro presume di essere senza i quali non si rilanciano organizzazioni politiche non ne abbiamo bisogno
Noi sappiamo che la fase dell'arretramento dei partiti rispetto alle responsabilità istituzionali è stato una fase necessaria per la crisi che le aveva colpiti
Ma sappiamo che da questa crisi usciva comparti di nuovi e rinnovati non con l'abolizione dei partiti non con l'annichilimento della forza politica non corra porto fra noi e il video
Quello che sarebbe forse a Berlusconi ma non potrà mai piacere ha una forza della sinistra ma la capacità invece di ricostruire una convivenza associativa
Una riforma dei partiti che li potessero proiettare nella nuova realtà in cui viviamo
Ed ecco perché quindi in questo rosso e li troviamo tante tante cose
Rosselli si interessa del movimento laburiste
Ma perché perché i inerme Io Europa
Rozzamente parlando il rapporto sindacato partito aveva seguito due ischemie in Germania e anche in Italia prima il partito e poi sindacato in Gran Bretagna solo posto prima quello sindacale poi il partito e quindi tutto una diventa una struttura più leggera del partito stesso il Partito del lavoro non il partito soltanto dei socialisti il Partito del lavoro
Tanti anni fa in un contesto diverso Giorgio Galli scrisse a chi diceva ma in Italia che disastro non è mai esistito un partito socialista o socialdemocratico scrisse attenzione che forse di partiti socialdemocratici sono tre
Quello ufficiale si quant'altro intorno al lupo
Buona parte dei piccini pensava la Toscana l'Emilia queste esperienze socia diciamo così insensato sua democratiche e alla sinistra cattolica del sindacato della sinistra sociale
Perché non porsi l'ambizione oggi rimettere insieme tutte e tre queste sinistre queste socialdemocrazia così come ha fatto il Partito socialista francese con l'hanno fatto altri
Io ho trovato francamente provinciale l'idea di contrapporre L'Ulivo all'Internazionale socialista l'Ulivo al partito di Moro Peo
Questo francamente era generoso sicuramente vera come se Blair sarebbe uscito dall'Internazionale per mettersi con Clinton con l'Ulivo italiano e poi assorbire internazionale nuovo organizzazione questo per chi conosce gli Stati Uniti francamente ma invece il destino
Il punto di approdo di tutte quelle energie che non riconoscendosi in partiti si sono invece riconosciute nell'alleanza dell'Ulivo
Queste secondo me devono essere una realtà verso cui deve guardare il Nuovo Partito Socialista e cercare di Vialli un'accoglienza
Cercare di potergli dare un punto d'orientamento perché guai se c'è non ci rendessimo conto di quante energie si sono messe in moto e che oggi rischia una frustrazione un ritorno su se stesse
Forse l'assetto politico italiana ancora in transizione
Forse l'assetto politico italiano vedrà il formarsi di un centro del centrosinistra e naturalmente di un allargamento della sinistra del centrosinistra
Io vedo francamente il destino di queste correnti più nella sinistra del che non nel centro con Cossiga con e credo che questo sia un discorso evidentemente anche queste importanti abbiamo porterà avanti
E però possiamo fare una concezione pluralistica
Laica nel senso dell'apertura della politica e del socialismo europeo e quindi del socialismo Italia
Certo credo che oggi sarà un po'più chiaro a tutti quello che abbiamo fatto
Sì a Firenze non fosse fiorita da Rosellina piccola piccola e non si fosse scritto che il PSI lillipuziane quante ore notti di battaglia per ottenerlo
Forse oggi non avremmo la Presidenza del Consiglio
Perché solo in quel contesto europeo la sinistra italiana poteva prendere la presidenza del Consiglio
Ma certo oggi non ci deve essere sufficiente dobbiamo andare avanti perché non è possibile che il partito della sinistra italiana sia il venti ventuno per cento diciamo al ventidue diciamo il ventitré non è pensabile noi dobbiamo riuscire a arrivare
A una raccolta delle forze che sia più adeguata che sia più avanzata che se tu capace di essere analoga a quella dalla sinistra europea
Ma per far questo come dicevo Cetto serve l'azione importantissima di governo a livello nazionale degli enti locali quanto dobbiamo quanto abbiamo veramente dovuto alla spinta dei sindaci delle amministrazioni momenti difficile la politica italiana ma serve anche un punto di riferimento culturale ideale serve far passi parlare
Queste grandi voci del passato e vedere che cosa significano ci e certo non sono oggi temi facili ma sono temi che è necessario affrontare punto primo
Che cosa rimane dell'elemento pubblico dello statalismo del socialismo tradizionale Rosselli diceva economia due settori e questo era realistico come suo programma oggi qual è la connotazione delle socialdemocrazie del socialismo e del laburismo non cercare un dirigismo dello Stato una produzione
Ma assumersi come potere pubblico il grande problema della formazione del capitale umano la capacità di mettere a parità di opportunità i giovani sul mercato del lavoro la caparra di non escludere
Dal beneficio evoluzione cronologica tanti e tanti strati della popolazione
Ecco allora perché vedrete un punto caratteristico di questo nuovo socialismo la formazione e la ricerca la capacità di sapere competere su questo piano
E poi il punto fondamentale col messe a questo trarre i giovani all'inedia io mi auguro che non mi sto del lavoro faccia quello che fanno fatto Blair re Martine Aubry
Il new deal per i giovani in Gran Bretagna lampi pro il Progetto ancora gemme in Francia cioè offrire altri quattrocento mila giovani non assistenza
Ma una possibilità o di uno scatto del titolo di studio o di un paio di formazione o di un perito di lavoro o di un periodo nel servizio civile del nostro Paese che si ambientano di protezione civile
La capacità di toglie all'inedia tanti e tanti giovani
Questo grande spreco fra italiana per cui i ragazzi stanno in casa fino a trenta trentatré e trentacinque anni non possono mettere su famiglia cade accredito democrat non hanno una dignità umana e personale ne stiamo sprecando
Una generazione veramente preziose per il nostro sviluppo
Quindi il problema
Della consapevolezza
Da un lato del lavoro congiunto del sistema pubblico sarà privato dall'altro lato
Dell'assunzione di responsabilità da parte pubblica per quanto riguarda l'eguaglianza di opportunità questo grande elemento democratico e questa capacità di potersi inserire su questo dato
E poi c'è l'altro aspetto welfare
Se noi riformiamo il welfare secondo le nostre impostazioni lo salviamo se lo lasciamo in qualche modo intatto così alla deriva un giorno verrà aggredito
Verrà aggredito al grido di meno tasse verrà aggredito al grido di una soglia per la pressione fiscale e così via ecco allora perché questa riforma del welfare l'avete anche questa europea la vede anche questa in un contesto perché dopo la moneta unica
Avrà senso quello che abbiamo costruito se ci sarà una grande mobilità del lavoro a livello europeo
Ma per avere una grande mobilità del lavoro dell'Europeo ci vorrà ancora andando musealizzazione di regimi pensionistici e di welfare
Ma è una che scrive mentre dobbiamo difendere la società che si prende cura di chi è più debole di chi ha più bisogno certo non più come prima che regala assistenza anche chi brinda di assistenza bisogno non avrebbe grandi grandi problemi che abbiamo di fronte nell'elaborazione di un socialismo socialdemocrazia contemporanea
Così come certamente sono il sito non è il problema cui accennavo di politica esseri pulita a difesa di un'Europa che non può essere nano
Politico e gigante economico come si diceva un tempo della Germania federale la Germania pre unificazione
Questo territorio grandissimo veramente una fase di storia importantissima che ci troveremo a vivere
Se la possiamo vivere sulla potremo portare avanti e grazie anche a questi filoni politici e culturali a queste testimonianze
Io non sono d'accordo l'avete già capito le mie parole confit dice va be
Caduto il muro di Berlino siamo tout-court dei liberali non sono d'accordo non è questo il compito e la sinistra e saper recuperare invece il compito di essere dei socialisti liberale sapere coniugare veramente queste due grandi spinte
E perché il liberalismo va recuperato come veniva detto
Proprio perché per Rosselli il socialismo e liberalismo in azione cioè a dire
Quel progetto di riforme concrete che garantisce veramente la libertà e la libertà la garantisce attraverso la difesa
Dal morso del bisogno attraverso la difesa dal disoccupazione la libertà significa potere realmente godere delle libertà che vengono in teoria annunciate per tutti cioè significa promuovere quel processi
Di eguaglianza che possono consentire la libertà a diventare un fatto come ecco il socialismo liberale che cos'è e quindi un programma di riforme un programma è un atteggiamento nei confronti della società non è un dogma certa non è un'ortodossia
Ma non ne abbiamo bisogno di donne abbiamo Vito di metodi abbiamo bisogno di punti d'orientamento e di valori un socialismo dei valori da cui costruire il nostro programma e il nostro Progetto per l'Italia e per l'Europa di oggi per l'Italia e per l'Europa del due mila
E allora
Spero di non svelare nessun segreto se dicevo che oggi parlando dei primi passi
Di quella che sarà la gestione del nuovo partito col compagno Veltroni con altri mi ha detto perché non facciamo un convegno nazionale su Rosselli su Gobetti penso che sia una buona idea spero che la potremo fare
E questo vi farà piacere voi a Salerno che avete fatto proprio oggi questa iniziativa perché vi situate quindi nel in qualche modo anticipate quello che sarà un punto di lividi un atteggiamento iniziative di carattere nazionale ma è veramente importante credo veramente significativo
Noi sappiamo veramente che Carlo Rosselli ha dato tutta la sua vita con grande generosità alla battaglia per la libertà e per la giustizia
Era un personalmente ricco di famiglia hai voluto in qualche modo imboscarsi tirare a campare aspettando che il fascismo cadesse all'UCI deve il primo giornale clandestino antifascista del mille novecentoventicinque non mollare
A luglio si deve la prima colonna perché la repubblica spagnola centrale Madrid accettò le brigate internazionali verso la fine del trentasei
Ma c'era l'autonomia della Catalogna del Barcellona che le accettava già nel luglio trentasei e lo era già lì a combattere la libertà della Spagna
Non c'è impresa non c'è posizioni non c'è punto d'iniziativa che non avesse in qualche modo portata avanti
E da questo punto di vista è molto bello a Firenze esce al cimitero di Trespiano un quadrato di Giustizia e Libertà in cui c'ero Celly Salvemini Tarchiani tra quanti gli altri suoi Ernesto Rossi gli altri suoi compagni di lotta e dove Piero Calamandrei Ya dettato questa lapide
Carlo e Nello Rosselli giustizia libertà per questo morirono per questo vivono io credo che sia vero
Non sia retorica
Penso che sia veramente qualcosa che oggi possiamo sentire abbiamo sentito qui a Salerno
Intanto certamente non ci si piega
Anche Dante non si a problemi né paura accettare anche posizioni minoritarie posizioni scomode
E molti lo sappiamo anche molti di noi anche molti compagni che in questi anni hanno seguito le nostre vicende travagliate ma credo lineari
Perché noi abbiamo voluto portare al nuovo partito un filone ideale politico non delle persone Raminghi che cercavano in qualche modo una nuova casa ma ho avuto portare un filone ideale politico con il suo onore delle armi con la sua capacità di movimento
Ma poi l'altro è il fatto che non è pensabile che il più grande il più bell'ideale della storia il socialismo Possa dissociarsi dalla libertà dalla che e libera espressione dell'animo umano della sua cultura e la sua costruzione la grande sfida di riuscire a coniugare e riuscire a realizzare insieme questi due grandi ideali è veramente il portato storico dell'eredità dei Rosselli riportato ideale che ci lasciano oggi è il grande messaggio di rinnovamento altra italiana sulla quale dobbiamo guardare anche oggi credo che sia veramente uno dei punti di orientamento in cui questa nostra formazione politica ormai avviata
A le più grandi responsabilità del nostro Paese può guardare come un punto di riferimento forte saldo
Forte e valido forte solido un punto di riferimento che rimane imperituro nella nostra cultura politica di questa Italia che si avvia alla fine del secondo millennio